Padelbiz #01-2025

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Credits: Javi Garrido con la nuova
Defy di Wilson

SAVE THE DATE

8 PREMIER PADEL: IL CALENDARIO 2025

22 RACQUET TREND EXPO: PLAY THE FUTURE

DATI E STATISTICHE

10 QUOTA 10.000 CAMPI

INDAGINE 12 IL PADEL PUÒ DIVENTARE UNO SPORT PER GIOVANI? – PARTE II INCHIESTA ESCLUSIVA

LA CARICA DEI 101 – PRIMA PUNTATA

INTERVISTE

JAVI GARRIDO

VERONICA VIRSEDA

VALENTINO LIBAAK E LEANDRO AUGSBURGER

“L'Italia sta facendo un grande lavoro negli ultimi anni, soprattutto tra le donne che sono ormai molto riconosciute nel circuito” Veronica Virseda Pag. 31

PRODOTTO DEL MESE 28 LA GAMMA DEFY DI WILSON

PADELSTYLE

UNA PREMIÈRE DA FUORI CLASSE

FOCUS PRODOTTO

COUNTER, AIR E STRIKER DI BABOLAT

LA NUOVA SERIE HEAD SPEED

LA LINEA PRO-LINE DI BULLPADEL

PLANTARE “ATTIVO KS MEDICAL” PADEL SHOP

TENNIS3 DI MESTRE (VE)

IL NUOVO CAPITOLO DEL CLOVER CENTRO DEL MESE

CMB IMOCO CENTER DI VILLORBA (TV)

VISTO DAL COACH 52 LA PREPARAZIONE ATLETICA NEL PADEL: IL PRE E POST MATCH

PADEL

BUONSENSO E FOLLIA

Non sempre, ma spesso, le migliori scelte e intuizioni sono un giusto compromesso tra le due parole di cui al titolo di questo editoriale. Del resto la tentazione e persino l’invito a essere “folli” sono stati sdoganati ormai da qualche anno, specialmente dopo il celebre discorso agli studenti dell’università di Stanford durante il quale il buon Steve (Jobs), fondatore di Apple, pronunciò una delle frasi più note e iconiche della contemporaneità: "Stay hungry, stay foolish" (“Restate affamati, restate folli”). Era il 12 giugno del 2005. E il padel, perlomeno in Italia, non lo conosceva (figuriamoci se lo praticava) praticamente nessuno. Idem nella maggior parte dei paesi di tutto il mondo, a eccezione come ben sappiamo di Spagna e Argentina.

Cosa c’entra questa divagazione storico-tecnologica con il nostro settore, vi chiederete. Apparentemente nulla, se non che proprio alla figura dell’iconico Steve possiamo associare per l’appunto le due “virtù” dalle quali siamo partiti: una (sana) follia e un (doveroso) buonsenso. Senza il quale anche un genio ribelle come lui non avrebbe creato "l’impero della Mela", oggi il brand più celebre e influente del mondo secondo molte classifiche, nonché l’azienda con la più alta capitalizzazione in borsa. Due doti decisamente importanti per chi ambisce a raggiungere grandi traguardi. Ma che devono essere ben mescolate tra loro, senza che una sovrasti l’altra.

Un po’ troppo folle e poco di buonsenso rischia, invece, di essere la situazione creatasi proprio nelle ultime settimane nell’ambito del padel professionistico. Il tutto, deflagrato nel mese di febbraio, è peraltro in divenire e vi invitiamo a seguire i puntuali aggiornamenti sui nostri canali digitali. Riassumendo: l’Associazione Giocatori (PPA) è entrata in aperto conflitto con il Premier Padel, boicottando di fatto la partecipazione dei primi 100 top player al torneo di Gijon in Spagna

(24 febbraio-2 marzo) per protesta contro la nuova distribuzione dei punti e il ridotto numero di coppie ammesse. Uno scontro che ha portato a una risposta sorpresa e stizzita da parte del circuito, oltre che a possibili implicazioni legali. Contrasto che pare proseguire anche per la tappa a Cancun in Messico (10-16 marzo), mentre al successivo P1 di Miami sembra confermata la partecipazione delle principali coppie del circuito.

Una situazione che ci fa tornare indietro di tre anni (era il 2022) alla battaglia legale tra l’allora World Padel Tour e il nascente Premier Padel (che poi di fatto lo acquisì). E certamente non fa bene a uno sport, è bene ricordarlo, ancora in una fase decisamente iniziale della sua evoluzione, dove i mercati che potremmo considerare come “maturi” sono di fatto solamente tre in tutto il mondo (oltre a Spagna e Argentina mettiamoci la Svezia, mentre l’Italia per tanti motivi non è ancora tra questi). Dove bisognerebbe concentrare sforzi, risorse attenzione e visibilità anche mediatica su tanti altri aspetti. Tra i quali: un reale allargamento dei giocatori professionisti in sempre più nazioni del mondo (diminuendo il predominio ispano-argentino); una sempre maggior professionalità nella gestione dei club, dei negozi e pure dei brand (abbiano purtroppo ancora tanti casi di persone che si improvvisano imprenditori in questi ambiti, con più danni che benefici); una reale attenzione e iniziative concrete per la promozione del padel a livello giovanile, dove c’è ancora tantissimo da fare da tutti i punti di vista. Argomento del quale non a caso torniamo a parlare con un approfondimento dedicato nelle prossime pagine di Padelbiz. Un numero speciale, peraltro, che troverete in distribuzione extra anche durante i tre giorni della fiera Racquet Trend Expo di Milano (7-9 marzo). Dove saremo presenti con il nostro stand e alcune belle (e un po’ folli, ma di buonsenso) sorprese per tutti gli appassionati di padel e sport di racchetta.

Editore: MagNet srl SB - Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO - Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI

Editors: MANUELA BARBIERI, DAVIDE L. BERTAGNA, MARGHERITA BONALUMI, BENEDETTA BRUNI, PAOLO CASSANO, ANDREA FARANO, ANDREA FIERRO, DANIELE PANSARDI, VERONICA PIANON, ADELIO ROSATE, DANIELE SIRONI, CRISTINA TURINI

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Redazione: via Tertulliano 68, 20137 Milano Tel: 02.87245180 - Fax: 02.87245182

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Anno 4 - Numero 1/2025 - Periodico mensile Registrazione al Trib. di Milano n . 6796/2023 del 12 giugno 2023.

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Questo numero è stato chiuso il 28 febbraio 2024 MagNet srl SB @padel.biz

MERCATO

LA FIP EURO PADEL CUP

PRENDE IL POSTO DEGLI EUROPEI

La FIP annuncia la nascita della FIP Euro Padel Cup, che raccoglie l’eredità degli European Padel Championships e punta a coinvolgere sempre più nazioni. Le squadre impegnate saranno 40 nel torneo maschile e 40 nel femminile per l’edizione 2025, divisa in tre fasi. I team qualificati nelle prime due fasi affronteranno Spagna, Italia, Portogallo e Francia, prime quattro nazionali del ranking europeo, divise in due gironi da quattro da cui usciranno le semifinaliste. Un nuovo format pensato nell'ambito di una strategia di maggior partecipazione e sostenibilità, in virtù della grande richiesta proveniente dai Paesi membri FIP.

PARTNERSHIP

OXDOG METTE SOTTO CONTRATTO

TRE ATLETI NELLA TOP 40 MONDIALE

ALE GALÁN E RESERVE PADEL

SIGLANO UN’ALLEANZA STRATEGICA

Oxdog ha messo sotto contratto tre giocatori della top 40 per la stagione 2025. Il marchio svedese ha puntato sulla coppia formata da Javier Barahona (26 anni) e Javier Garcia (24 anni), rispettivamente n. 30 e n. 34 del mondo. Allo stesso tempo, si è assicurata anche la partnership con Ignacio Sager, n. 39 del ranking, su cui il brand vuole scommettere per i prossimi anni. Nel complesso, Oxdog inizia la stagione con una squadra forte di sette giocatori e un allenatore: Javier González Barahona, Javier García Mora, Teo Zapata, Noa Cánovas, Ignacio Sager, Arnau Ayats, Víctor Mena e Ramiro Choya (allenatore).

Nella foto: Ignacio Sager con la nuova pala Oxdog

LORENZO DI GIOVANNI GIOCHERÀ CON LE PALE HEROE’S

Reserve Padel ha raggiunto un accordo per un’alleanza strategica con Ale Galán. Il madrileno porterà il logo Reserve nel retro della sua maglietta per tutte le competizioni. Reserve, guidato da Wayne Boich, è uno dei più importanti investitori di padel e gode di una presenza importante negli Stati Uniti. L’obiettivo di questa unione è di far crescere il padel tanto a livello professionale quanto amatoriale. Per fare ciò, è stato redatto un piano di sviluppo di tornei professionali come la Reserve Cup, oltre alla promozione di nuovi club come il Reserve SoLé Mia Miami.

Nella foto: Wayne Boich, fondatore di Reserve Padel, con Ale Galán, n. 3 ranking FIP

Heroe’s ha annunciato come suo nuovo ambassador Lorenzo Di Giovanni, uno dei giocatori italiani più forti nel panorama mondiale, classificato al n. 127 del ranking FIP. Nei tre anni precedenti, l’atleta era stato seguito da Starvie. Nato a Chieti nel 1987, dopo il ritiro dal tennis ha cominciato a praticare padel nel 2018. In poco è diventato uno dei più forti giocatori di sinistra in Italia, raggiungendo la finale dei campionati nazionali insieme a Riccardo Sinicropi, lo Scudetto insieme a Simone Cremona, il bronzo agli ultimi Mondiali e l’argento agli Europei. Di Giovanni scenderà in campo con la nuova Heroe’s Predator LTD della collezione 2025.

Nella foto: Lorenzo Di Giovanni, n. 127 ranking FIP

DELFI BREA SI AGGIUNGE AGLI AMBASSADOR DI CHECKOUT.COM

SOFIA ARA Ú JO SCEGLIE SIUX COME NUOVO PARTNER TECNICO

Checkout.com, azienda attiva sul fronte dei pagamenti digitali, ha annunciato una partnership con Delfi Brea. L’argentina si unisce così ad Ale Galán, che aveva già firmato un accordo con la società nei mesi scorsi. Con l’aggiunta di Brea, Checkout. com vuole continuare a investire sulla crescita dello sport nel mondo. Come già accaduto con Galán, il brand cita anche i Giochi Olimpici di Brisbane 2032 come obiettivo a lungo termine del proprio impegno nel padel, dato che si è impegnato “a fare la sua parte per garantire la sua inclusione nelle Olimpiadi, promuovendolo in più di 50 Paesi”.

Nella foto: Delfi Brea, n. 5 ranking FIP

OYSHO AMPLIA IL PROPRIO TEAM DI GIOCATRICI PRO

Oysho conferma la propria presenza nell’ambito del padel espandendo il proprio team femminile internazionale. Nel frattempo, continua a sostenere lo sport femminile in qualità di title sponsor e sponsor tecnico di Woman Padel Oysho e Oysho Circuito Femenil by Mack. La squadra del brand è dunque così composta: Alejandra Salazar, n. 15 ranking FIP, Sofia Araújo (n. 8), Alejandra Alonso (n. 16), Carmen Goenaga (n. 24), Alix Collombon (n. 30), Raquel Eugenio (n. 58), Carlotta Casali (n. 77), Carla Touly (n. 84), Ana María Cabrejas (n. 119), Milla Blaschke e Marta Eugenio per la Next Gen, e Marcela Ferrari come coach.

Nella foto: Alejandra Salazar, n. 15 ranking FIP

SANYO GUTIERREZ LASCIA SIUX E PASSA A SET

Carlos Daniel “Sanyo” Gutierrez, n. 19 della classifica FIP, ha lasciato il brand spagnolo Siux dopo una partnership di due anni e mezzo per firmare con Set. L’argentino, classe 1984, a 40 anni dunque cambierà racchette per una delle ultime stagioni della sua gloriosa e lunga carriera, che ricomincerà al fianco del classe 2003 Javi Leal, al numero 31 del ranking FIP. Set non ha svelato per ora i dettagli dell’accordo, ma è facile ipotizzare che arriveranno sul mercato delle collezioni personalizzate o delle racchette signature con il marchio di Sanyo.

Nella foto: Sanyo Gutierrez, n. 19 ranking FIP

Sofia Araújo, n. 8 del ranking FIP, è l’ultima aggiunta del team Siux per la prossima stagione del Premier Padel 2025. La portoghese scenderà in campo dunque con una nuova pala, dopo aver interrotto il suo rapporto con Bullpadel che la seguiva fino alla scorsa stagione. Durante il Premier Padel 2024, Araujo ha vinto due P2: a Genova e a NewGiza, entrambi in coppia con Marta Ortega. Classe 1994, Araujo è una delle pochissime giocatrici non spagnole o argentine a competere ad alti livelli è stata l’unica dal 2013 a vincere un torneo in un circuito internazionale.

Nella foto: Sofia Araújo, n. 8 ranking FIP

IL PADEL ENTRA A FAR PARTE DELLA FEDERAZIONE

DEGLI SPORT UNIVERSITARI

La Federazione Internazionale degli Sport Universitari (FISU) ha ufficialmente riconosciuto il padel come disciplina accreditata. La decisione è arrivata dopo la candidatura presentata dalla FIP, che ha dimostrato lo sviluppo dello sport, il suo appeal internazionale e la sua sintonia con i valori di innovazione, inclusione ed eccellenza promossi dalla FISU. Il riconoscimento è stato deliberato durante l’ultima riunione del Comitato Esecutivo della FISU, che ha esaminato anche il potenziale coinvolgimento degli atleti universitari. Il suo ingresso apre le porte a una collaborazione più stretta con la FIP. Il prossimo passo sarà la firma di un memorandum d’intesa, che definirà iniziative condivise e di sviluppo per il padel universitario.

A PARIGI UN CAMPO MUNDIAL: PADEL GALIS ARRIVA SOTTO LA TORRE EIFFEL

Padel Galis ha installato il suo campo Mundial, il modello più venduto, nel cuore di Parigi, con vista Torre Eiffel. La piattaforma utilizza la tecnologia Flexipadel, che consente di posizionare i campi su qualsiasi tipo di superficie, anche con dislivelli fino a un metro. Questa adattabilità la rende ideale per soluzioni sia temporanee che permanenti. Flexipadel è costruita con materiali riciclabili al 100%, riducendo al minimo l’impatto ecologico delle sue installazioni. L’installazione dei campi Mundial a Parigi riflette l’ambizione di Padel Galis di elevare questo sport a livello globale, oltre a rappresentare un altro passo verso l’obiettivo di includere il padel nel programma dei Giochi Olimpici.

CRISTIANO

RONALDO, UN OSPITE D’ECCEZIONE SUGLI SPALTI DI RIYAD

Se nel 2024 fu Neymar a non resistere al richiamo del Premier, quest’anno è stato Cristiano Ronaldo a sfoggiare tutta la sua passione per il padel. E non solo per quello giocato. Il fuoriclasse portoghese ha assistito dal vivo al P1 di Riyad, prima tappa 2025 del circuito, e si è accomodato sugli spalti per vedere da vicino le partite dei suoi connazionali, i fratelli Nuno e Miguel Deus, da un lussuoso sky box. L’impegno di CR7 non si è fermato qui, perché il calciatore ha poi addirittura “prestato” il proprio canale YouTube da 74 milioni di iscritti per la trasmissione in streaming della finale maschile del torneo, giocata tra Coello/

nel ranking AWT della tua città!

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PREMIER PADEL:

IL CALENDARIO 2025

È iniziata la seconda stagione a pieno regime del circuito FIP.

Tra le principali novità, il primo torneo negli Stati Uniti, il ritorno di un grande appuntamento a Buenos Aires e la curiosità per la FIP Intercontinental Cup e il Mondiale a coppie di Daniele Pansardi

Il Premier Padel 2025 si compone di 24 tornei in 16 Paesi del mondo. La partenza è stata nuovamente in Arabia Saudita, come lo scorso anno, ma a differenza del 2024 il tour ha poi fatto subito una deviazione in Europa con il debutto a Gijón (Spagna), segnato dal boicottaggio di tutta la Top 100 maschile a causa di contrasti con il Premier Padel, che ha minacciato di rispondere per vie legali. L’organizzazione ha cercato di compattare il più possibile le trasferte intercontinentali, a partire dal primo swing americano, anche se il trittico Cancún-Miami-Santiago su tre settimane consecutive mostra che il tentativo è riuscito solo in parte. Vale la pena sottolineare l’esordio statunitense del Premier, che non poteva che essere nella capitale della Florida, dove il padel ha attecchito in maniera importante con la nascita di alcuni centri di alto livello.

Aprile sarà il mese del primo Major in Qatar, oltre che di una mini parentesi europea tra Bruxelles e Spagna. Si ripartirà poi per il Sudamerica per le tappe di Asunción e Buenos Aires (dove il Premier Padel non era mai andato finora), prima di tornare nel Vecchio Continente da giugno e restarci fino a ottobre. Il Major di Roma è stato spostato a giugno, con la speranza magari di avere temperature più clementi, così come quello di Parigi è stato anticipato di 20 giorni. In mezzo tra le altre cose, ci sarà la FIP Intercontinental Cup (una sorta di Laver Cup con Europa vs Resto del mondo ancora tutta da scoprire), che vista la collocazione in calendario però difficilmente sarà organizzata in luoghi esotici rispetto all’Europa.

L’ultimo torneo della stagione regolare in Europa sarà il P1 milanese, ma non nella consueta settimana di Sant’Ambrogio bensì a inizio ottobre. Dopo due settimane di pausa, si ripartirà da New Giza, si disputerà il Mondiale a coppie (novità assoluta con sede ancora da definire) e si volerà in Medio Oriente per il P1 di Dubai. A fine novembre, il tour tornerà in America per il consueto appuntamento con il Major messicano, posizionato sempre in fondo alla stagione in maniera un po’ disorganica rispetto al resto del calendario. A dicembre ci sarà spazio solo per le Finals, confermate a Barcellona.

I PUNTI SALIENTI

• Confermati i quattro Major a Doha, Roma, Parigi e in Messico

• Prima volta negli Stati Uniti con il P1 a Miami

• Sette nuove località, tra cui la Germania, Buenos Aires, Cancún e Gijón

• Ad agosto si giocherà la FIP Intercontinental Cup, una sorta di Laver Cup con Europa vs Resto del mondo

• A novembre si disputerà il primo Mondiale a coppie

• L’Italia passa da tre a due tornei con la cancellazione del P2 di Genova

• Il P1 di Milano viene anticipato di due mesi (da dicembre a ottobre)

• La Spagna ospiterà un torneo in più rispetto allo scorso anno, arrivando a quota sei

Il Palau Saint Jordi di Barcellona durante le Premier Padel Finals 2024

MERCATO ATTREZZATURE:

CRESCITA DEL 14,6% DAL 2025 AL 2032

Per The Conway Bulletin, si prevede che il mercato delle attrezzature per il pickleball aumenterà con un notevole tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 14,6% dal 2025 al 2032. Questo incremento è alimentato dall’aumento della popolarità della disciplina, la cui accessibilità ha portato a una spinta della partecipazione tra diverse fasce d’età; dalla crescente consapevolezza dei benefici per la salute associati a questo sport, che attira consumatori attenti al benessere; dall’aumento degli investimenti in strutture sportive pubbliche e in campi dedicati, che spinge le vendite di attrezzature; e infine dalle innovazioni tecnologiche nella progettazione delle attrezzature, che ne migliorano le prestazioni e la durata.

IL PICKLEBALL SI APRE

AI RAGAZZI PORTATORI DI DISABILITÀ

Il pickleball è arrivato in Italia tre anni fa e grazie a PIC - Padel in carrozzina, associazione nata nel 2024 per favorire l’attività sportiva da parte di persone –principalmente bambini e adolescenti – portatrici di disabilità, adesso si può giocare anche se si hanno difficoltà motorie. Alla Pianoro Sport Accademy (BO), dove sono stati allestiti quattro campi, il pomeriggio di una giornata di inizio febbraio è stato dedicato ai match di pickleball “misto”, con alcuni giocatori affetti da disabilità e altri normodotati. Organizzata con il patrocinio del Comitato Paralimpico dell’Emilia Romagna e del Comune di Pianoro, l’iniziativa ha visto scendere in campo il campione di canoa Paralimpico Federico Mancarella, molto vicino a PIC.

FITP: IL 2025 È L’ANNO DELLA SVOLTA

Il Sistema Pickleball prende forma e ci si avvia verso un’annata decisiva. In primis, da quest’anno nascono le classifiche della disciplina, suddivise in prima, seconda (divisa in tre gruppi) e terza categoria (in quattro gruppi, oltre agli Nc). Nascono poi le scuole di pickleball, con tre tipologie: Club (coordinata anche da Istruttori di primo livello), Basic (con Istruttori di secondo livello e Maestri nazionali) e Standard (solo con Maestri nazionali). Passando all’agonismo, sono stati organizzati due circuiti proiettati verso le due più importanti manifestazioni in calendario nello Stivale: gli Internazionali BNL d’Italia e le Nitto ATP Finals di Torino. Il primo ad andare in scena sarà il ‘Road to Roma’, che poi passerà il testimone al ‘Road to Torino’, ma nel 2025 potranno partecipare solo i possessori della tessera FITP di pickleball. Infine, l’opportunità di affiliarsi, per le realtà sul territorio, passa attraverso due canali: quello dei campi permanenti e quello dei campi provvisori.

QUOTA 10.000 CAMPI

Anche nel 2024 la crescita del padel in Italia non ha subito battute d’arresto, con più di 700 installazioni rispetto al 2023 e un incremento delle strutture del +7,2%. Siamo entrati in una fase in cui l’evoluzione non è esponenziale, bensì più calibrata: quale sarà la direzione dei prossimi anni?

Fonte dati: analisi interne Osservatorio Mr Padel Paddle (dati aggiornati al 31/12/2024)

Come di consueto, con l’inizio dell’anno arriva anche la puntuale analisi di Mr Padel Paddle sullo stato dell’arte dei campi in Italia. Nel 2024 ne sono stati installati più di 700, per un totale che adesso supera i 9.700 a livello nazionale. L’obiettivo per il 2025 è quello di raggiungere e superare quota 10.000. Un’impresa che non sarà semplice, dato che siamo ormai entrati in una fase di consolidamento, con una crescita più moderata rispetto agli anni precedenti, in particolare rispetto al boom 2021-2022. Questa situazione potrebbe comportare un’attenzione maggiore alla qualità delle strutture, alla gestione sostenibile e alla diversificazione dell’offerta, sia in termini di servizi sia di esperienze. La sfida per il futuro sarà non solo quella di ampliare la rete di impianti, ma soprattutto quella di garantire un equilibrio tra la crescente domanda e la capacità di mantenere alta la qualità dell’offerta, puntando su innovazioni come l'introduzione di tecnologie avanzate per l'analisi del gioco e il miglioramento dei servizi.

I NUMERI NEL DETTAGLIO

Questa nuova fase di “stabilizzazione” in Italia si riscontra anche nei dati più recenti: rispetto ai numeri di fine dicembre 2023, che avevamo pubblicato sul numero 2 di Padelbiz dell’anno scorso, c’è stato un incremento delle strutture (circoli sportivi e club) del 7,2%, un tasso decisamente inferiore rispetto al +21%

EVOLUZIONE NUMERO CAMPI DA PADEL IN ITALIA

registrato nel 2023. Le strutture sono passate da 3.381 a 3.625 (+244 club), con un’evoluzione più sostenuta nel secondo semestre (+101).

Anche i campi da padel hanno registrato un incremento, ma più contenuto: l’aumento è stato dell’8,3%, passando da 8.954 a 9.694 (+740). L'indoor, in particolare, continua a crescere e supera la soglia 4.000, raggiungendo 4.046, pari al 42% del totale in Italia (+482 rispetto al 2023). Con il numero crescente di strutture indoor, è interessante notare come il rapporto tra la popolazione e i campi da padel sia sceso ulteriormente, arrivando a 6.226 abitanti per campo (rispetto ai 6.740 a fine 2023), a indicare una crescente capillarità della disciplina sul territorio.

Secondo Carlo Ferrara, founder di mrpadelpaddle.com, le cause di questa crescita più lenta sono le stesse individuate nel 2023: "Maggior burocrazia nel costruire i campi (vincoli e permessi), lievitazione dei costi delle strutture (sia per costruire che per gestire un club, tema bollette energetiche), termine dell’effetto Covid e una già forte capillarità in buona parte della penisola italiana di club e strutture ricettive con campi di padel".

L'elemento della saturazione del mercato in alcune regioni potrebbe aver contribuito a questo rallentamento, ma al tempo stesso è una fotografia che certifica la maturità del settore, che si prepara ad affrontare in questo periodo storico sfide più complesse, come la gestione a lungo termine e la qualità delle strutture.

STRUTTURE

Italia

Lazio

Lombardia

Sicilia

Piemonte

Campania

Toscana

Emilia-Romagna

Puglia

Veneto

Sardegna

Calabria

Abruzzo

Liguria

Umbria

Marche

Trentino Alto Adige

Friuli Venezia

Giulia

Basilicata

Molise

Valle d'Aosta

LA SITUAZIONE REGIONALE

Le regioni con il maggior numero di campi e strutture sono il Lazio (con 1.968 campi e 596 strutture), seguito dalla Lombardia (1.339; 423) e dalla Sicilia (865; 335). Il Lazio continua a detenere la maggiore incidenza di campi in Italia, con il 20% del totale, mentre la percentuale relativa ai club scende al 16%. Tra le altre regioni di spicco, il Piemonte ha superato i 700 campi, l’Emilia Romagna ha sorpassato i 600, mentre Veneto e Puglia sono ormai sopra i 500.

Per quanto riguarda le strutture indoor, le regioni con il maggior numero di campi coperti sono la Lombardia, che con oltre 1.000 (pari al 75% del totale) rappresenta il primo polo indoor in Italia, seguita dal Lazio con 678 e dal Piemonte con 415. Questo dato è molto significativo, poiché riflette l’orientamento verso la creazione di spazi al coperto, resi sempre più necessari da condizioni meteorologiche variabili e soprattutto dal desiderio di prolungare la stagione di gioco. A livello nazionale, il numero medio di campi per club è pari a 2,7, una cifra che si è mantenuta costante negli anni, nonostante le fluttuazioni del mercato. Il Lazio si distingue anche per avere il minor rapporto popolazione/campi, che per la prima volta scende sotto la soglia dei 3.000 abitanti per campo, fermandosi a 2.987. Seguono l’Umbria (3.200) e l’Abruzzo (sotto i 4.000).

Un altro dato interessante riguarda la diffusione della disciplina nelle diverse aree del Paese: attualmente, ci sono 1.664 comuni dove è presente almeno una struttura dove giocare a padel, ovvero il 50% dei comuni con una popolazione supe-

Toscana

Puglia Veneto

Sardegna

Abruzzo

Calabria

Umbria

Marche

Liguria

riore ai 5.000 abitanti. Le regioni con la più alta concentrazione di comuni con strutture padel sono Lombardia (273), Piemonte (156), e Lazio e Campania (128 ciascuna). La provincia con il maggior numero di campi è Roma, con 1.525 campi distribuiti su 409 club. Seguono Milano (485 campi su 120 club), Torino (401 su 135), e Napoli (331 su 143).

IL PADEL PUÒ DIVENTARE UNO SPORT PER GIOVANI? – PARTE II

Riprendiamo il nostro viaggio fra i centri, con l’obiettivo di studiare da vicino i trend del movimento juniores, le sue potenzialità e i suoi limiti attuali. Parola agli addetti del settore di Adelio Rosate, team e marketing manager di O&B Padel

Per il settore juniores, la FITP ha redatto uno specifico protocollo che ne identifica le fasce di età, indicando le diverse, relative, metodologie di insegnamento.

I centri hanno avviato collaborazioni e mostrato interesse nelle scuole, anche attraverso lo specifico programma Racchette in Classe che, in molti casi, prevede una convenzione nell’impiego delle ore di educazione fisica. Merita particolare nota lo Yep di Wiliam Rota che, con il comune di Albano Sant'Alessandro (BG), è riuscito addirittura a coinvolgere bambini della scuola primaria. In generale, i centri cercano di fare promozione verso il target juniores attraverso open day mirati. Dall’altra parte, tuttavia, c’è più curiosità che primario interesse sportivo per il momento.

Spesso i ragazzi concepiscono il padel come sport complementare e secondario, rispetto a quelli “classici” verso i quali si orientano già intorno ai sei anni (calcio, tennis, basket, etc). Con l’eccezione di alcuni centri più strutturati inseriti in bacini demografici potenziali (è il caso dei club di Roberta Zandarin in Brianza e del Centro Padel Firenze di Ariel Mogni per esempio), dov’è stato possibile formare squadre agonistiche che partecipano ai campionati provinciali/regionali. È ancora bassa invece l’iniziativa amatoriale per questa fascia, sia per la ragione già espressa, sia perché, secondo noi, i prezzi sono ancora troppo alti, sproporzionati rispetto a quelli della Spagna, solo per fare un esempio. È degna di nota l’iniziativa del Kavallotta di Novara che, per invogliare i ragazzi, dedica slot gratuiti proprio nel weekend, sacrificando momenti di maggior domanda.

In questa puntata, abbiamo di nuovo concentrato l’attenzione sui singoli centri interrogando maestri e gestori sulle attività juniores organizzate. Ecco le persone e i club coinvolti:

• Smash x3 Bellavista, Gazzada Schianno (VA) - Gregorio Tosin;

• K-Padel & Tennis, Novara - Marco Ferraris;

• Kira Padel, Osio Sotto (BG) - Carolina Zapata;

• Berga Padel, Albino (BG) - Dario Bergamelli.

Le domande

1. All'interno del centro avete organizzato Open Day mirati a delle categorie juniores? Quali?

2. Com’è stata la risposta? Da quali fasce avete riscontrato maggior interesse?

3. Avete avuto contatti con le scuole per stipulare qualche convenzione o poter fare attività dimostrativa nelle ore di educazione fisica?

4

. Avete squadre agonistiche in queste fasce juniores? Se sì, quali?

5. Ci puoi descrivere brevemente le diverse metodologie di approccio che applicate nella didattica alle varie fasce?

6. Al di fuori dei corsi, quale è la percentuale di frequentazione juniores che riscontrate sul totale?

7. Quali sono le possibili implicazioni per lo sviluppo del padel in Italia?

Le interviste

Dario Bergamelli

1. Abbiamo fatto un solo Open Day mirato sui ragazzi dai 6 ai 16 anni a fine estate. Siamo soddisfatti del riscontro, essendo al primo anno, perché abbiamo avuto ben 18 adesioni, pescando da un bacino demografico medio. A febbraio avremo il secondo Open Day e abbiamo avuto già altre iscrizioni per il secondo quadrimestre.

2. Visto quanto detto sopra, dovremmo chiudere il primo anno con più di 25 bambini/ragazzi. Il numero più grande al momento è per i ragazzi tra i 6 e i 12 anni.

3. Abbiamo avuto il piacere di ospitare nelle ore extrascolastiche gli alunni di due scuole, con gruppi che andavano dalle 10 alle 20 persone.

5. Le grosse differenze sono per il gruppo dei più piccoli che fanno anche molti lavori coordinativi e di psicocinetica, per il resto essendo ragazzi (al di là della fascia d’età) alle prime armi con il padel siamo partiti dalle basi tecniche.

4. Al momento non abbiamo squadre agonistiche, ma in futuro è un discorso che valuteremo sicuramente.

6. Le prenotazioni junior per le partite (che esulano dai corsi vari) non superano l’1-2% se si parla di gruppo da quattro. Se invece si parla di partite tra junior e adulti si aumenta almeno di più del doppio (es. figli-genitori).

7. Sinceramente non vedo grosse problematiche nello sviluppo di questo sport per i ragazzi in futuro. Ovviamente in Italia ci inseriamo in un contesto dove calcio/tennis/pallavolo/basket la fanno da padrone. Senza contare tutti gli altri. Detto ciò, son sicuro che il padel sarà in grado di ricavarsi il suo spazio tra queste storiche realtà sportive.

Gregorio Tosin

SMASH

1. Abbiamo fatto quattro Open Day a settembre in quattro weekend (quindi sia sabato che domenica, uno alla mattina e uno al pomeriggio). Erano aperti a tutte le età e livelli di gioco ed erano organizzati in base alle disponibilità orarie di chi si iscriveva.

2. I ragazzi che poi si sono iscritti hanno un’età compresa tra gli 8 e i 13 anni.

3. Sì, ne abbiamo avuti.

4. Non abbiamo squadre agonistiche.

5. Il nuovo istruttore responsabile del minipadel è arrivato a gennaio, l'istruttrice che se ne occupava si è trasferita in un’altra provincia.

6. È difficile quantificare, ma sarà il 2-3% rispetto al totale. Giocano solo con attività che organizziamo noi (tornei, partite, etc).

7. Ci vorrebbe una maggiore collaborazione tra i centri per organizzare più spesso incontri con altre scuole padel limitrofe.

“Continueremo a impegnarci affinché questo sport si possa diffondere sempre di più anche tra i giovani. Ci vorrà ancora del tempo ma certamente gli sforzi profusi ci consentiranno di conquistare l’interesse dei più piccoli”

Santiago Rodriguez KIRA PADEL - OSIO SOPRA (BG)

1. Sì, abbiamo organizzato diversi Open Day con iscrizione libera per ragazzi dai 6 ai 17 anni. Una volta raccolte le adesioni, suddividevamo i partecipanti in gruppi in base all’età.

2. L’interesse maggiore è stato riscontrato nella fascia 8-11 anni, equivalente alla maggior risposta già negli Open Day.

3. Al momento ci stiamo confrontando con il responsabile FITP della zona per quanto riguarda il progetto Racchette in Classe, con l’obiettivo di collaborare con una o più scuole. In passato abbiamo più volte provato a contattare gli istituti, ma ai tempi non avevamo ancora un’Academy strutturata. Riscontriamo purtroppo anche degli ostacoli burocratici.

4. Non l’abbiamo ancora, ma confidiamo che possa rientrare presto nei nostri progetti, grazie alla crescita che i corsi produrranno.

5. L’ingresso nelle scuole rappresenta sempre una sfida complessa. Il primo ostacolo è di natura conoscitiva: spesso gli istituti non conoscono a sufficienza il padel e tendono a diffidare delle nuove proposte, preferendo confermare sport più tradizionali. La carenza di risorse economiche porta anche a problemi più pratici quali il trasporto per raggiungere il centro.

6. Adottiamo metodologie specifiche per ogni fascia d’età: • nella fascia 6-8 anni il focus principale è lo sviluppo delle capacità motorie (coinvolgimento delle mani), utilizziamo momenti dinamici per intro-

Marco Ferraris

K-PADEL&TENNIS – NOVARA

1. A settembre, ogni anno, organizziamo tre o quattro Open Day esclusivamente dedicati ai ragazzi, senza distinzione d'età, per provare il padel. Contemporaneamente organizziamo dei raduni per gli under, già iscritti, per incentivarne la continuità.

2. La risposta in termini numerici è stata sicuramente buona, abbiamo avuto in media una trentina di ragazzi per giorno. Alcuni di loro si sono poi iscritti alla nostra scuola, con maggior adesione nella categoria dai 12 ai 14 anni.

3. Da due anni aderiamo a Racchette in Classe, progetto della FITP in collaborazione con le scuole, riuscendo a farlo provare a più di 300 ragazzi. Con un tasso di conversione in praticanti o allievi della scuola molto basso, stimabile in meno del 5%.

4. Si, quest'anno abbiamo iscritto due squadre agonistiche, l'U12 mista e le U14, U16 e U18 maschili. Con entrambe siamo arrivati in finale regionale.

5. Utilizziamo strumenti (palline e racchette) con rimbalzo agevolato in base all'età e al livello e riduciamo gli spazi di gioco.

6. Purtroppo, difficilmente i ragazzi vengono a giocare in maniera autonoma. Per quelli della scuola padel destiniamo dei campi in maniera gratuita nel weekend per invogliarli a giocare anche al di fuori delle lezioni.

7. Lo sviluppo del movimento junior rimane ancora bloccato dal fatto che molti genitori non conoscono il padel e non lo considerano uno sport per ragazzi, al contrario per esempio del tennis o del calcio. Chi decide di approcciarlo da subito lo fa perché lo praticano i genitori.

durre i bambini alla comprensione del gioco per poi passare alla racchetta che richiede tempo per essere controllata con precisione;

• in quella dagli 8-10 anni, il lavoro si sposta progressivamente verso un maggiore utilizzo della pala passando da esercitazioni speciali a specifiche, mettiamo l’accento sul coordinamento dei piedi e iniziamo a sviluppare la tecnica dei colpi fondamentali (diritto, rovescio e gioco al volo); ogni sessione termina con una minipartita, adattando il campo e le regole in base al livello dei bambini;

• il livello diventa più avanzato dagli 11 ai 14 anni, quando il lavoro diventa più specifico. Il coordinamento dei piedi resta centrale (tecnica degli spostamenti), ma si introduce anche l’apprendimento dei colpi con il vetro, curando che alla base vi sia il divertimento, cercando di rispecchiare le situazioni reali di gioco.

7. La percentuale di frequentazione juniores al di fuori dei corsi è ancora molto bassa. Stimiamo sia intorno al 5%.

8. Continueremo a impegnarci affinché questo sport si possa diffondere sempre di più anche tra i giovani. Ci vorrà ancora del tempo ma certamente gli sforzi profusi ci consentiranno di conquistare l’interesse dei più piccoli. Il programma Racchette in Classe è un'iniziativa che ci dovrebbe consentire di permeare la curiosità dei ragazzi direttamente nelle scuole. Crediamo che far appassionare i giovani a questa disciplina rappresenti una grande opportunità di crescita, sia per il nostro centro che per lo sport del padel.

O&B Padel è un osservatorio specializzato nel marketing legato al padel. Effettua indagini e sondaggi mirati su mercati nazionali e internazionali, si occupa di definire bacini di attrazione per centri e accademie e propone stime di mercato e business plan dedicati.

LA CARICA DEI 101

Torna anche quest’anno l’inchiesta esclusiva di Padelbiz, con cui analizziamo l’andamento del mercato nel 2024. Bilanci, problematiche, aspetti positivi, proposte, opportunità per il futuro. Parola ai negozianti di tutta Italia di Benedetta Bruni e Daniele Pansardi

Le domande

IPARTECIPA ANCHE TU A “LA CARICA DEI 101”

Sei un negoziante che gestisce un’attività legata al mondo padel?

Padelbiz e il gruppo editoriale MagNet ti danno la possibilità di dire la tua! Inauguriamo anche su questa rivista uno dei nostri format editoriali più letti e apprezzati: “La Carica dei 101”. Per rispondere alla nostra inchiesta, inquadra il QR Code qui a fianco o richiedi un appuntamento telefonico al seguente indirizzo mail: redazione@padelbiz.it

retailer rappresentano l’anello fondamentale della filiera commerciale e proprio per questo è importante raccogliere il loro punto di vista, ascoltarne le richieste e considerarne i bisogni. Con le rubriche “Focus shop” e “Io apro perché” siamo soliti dare loro voce tutti i 365 giorni, ma è in occasione dei primi numeri del nuovo anno che, con la consueta “Carica dei 101” (diventata ormai un marchio di fabbrica di MagNet), realizziamo una vera e propria indagine di mercato a 360 gradi. Bilancio dell’annata appena conclusa e prospettive per quella in arrivo, novità, trend, problematiche, opportunità, proposte: archiviato il 2024 nei bilanci dei punti vendita, quali sono le opinioni dei negozianti? Ecco la prima puntata della nostra indagine con interessanti spunti di riflessione per tutti gli operatori del mercato padel. BILANCIO DEL 2024 RISPETTO AL 2023

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Come è stato complessivamente il 2024 e come sono andate le vendite del negozio rispetto al 2023? Quanto incidono in percentuale sulle vendite il negozio fisico e quanto l’e-commerce?

2. Quali sono state le principali problematiche e gli aspetti positivi?

TREND DI ACQUISTO

3. Quali sono i fattori che influenzano maggiormente i consumatori al momento dell’acquisto?

4. Ci sono state promozioni o iniziative, realizzate con le aziende o in autonomia, che hanno stimolato di più l’interesse delle persone?

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. Qual è la fascia di prezzo delle racchette più richieste?

6. Quale categoria di racchette viene privilegiata da chi acquista?

COLLABORAZIONI

7. Che tipo di collaborazione hai con i centri padel e i maestri della tua zona?

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

8. Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di racchette?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di scarpe?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di abbigliamento?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di borse/zaini? (accanto a ciascuno indicare se "in crescita", "stabile" o "in calo")

9. Qual è stato per voi il marchio rivelazione del 2024?

10. Che cosa consigliereste di fare alle aziende in questa situazione di mercato?

11. Voto complessivo a questo 2024 da 1 a 10?

12. Eventuali considerazioni finali e un vostro messaggio ai fornitori e colleghi.

LBJ SHOP Cagliari

Pier Paolo Melis, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Il negozio è in crescita ma il padel è in calo. Il nostro e-commerce sta andando bene, ma non nel settore padel.

2. Di negativo c’è stata una troppa offerta, mentre di positivo l’aver fidelizzato clienti e maestri.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, passaparola.

4. I maggiori stimoli sono stati il passaparola e i consigli dei maestri.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 251-300€.

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Abbiamo per lo più stipulato convenzioni e accordi commerciali.

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

8. racchette: NOX (+) WILSON (+) ADIDAS (+) scarpe: ASICS (+) MIZUNO (+) K-SWISS (+) abbigliamento: UNDER ARMOUR (+) MIZUNO (+) ADIDAS (+) zaini/borse: WILSON (=) ADIDAS (=) NOX (=)

9. NOX

10. Il nostro consiglio alle aziende è di tutelare i rivenditori specializzati.

11. Voto 2024: 6

12. A fornitori e colleghi auspico di poter collaborare e tenere i prezzi coerenti tra di loro.

SWAP PADEL

Roma

Gennaro Eboli, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Abbiamo registrato un trend in crescita, con una percentuale divisa al 70% tra il negozio fisico e al 30% l’e-commerce.

2. La concorrenza online è stata l’aspetto negativo principale, mentre il feeling che si è creato con i clienti quello più positivo.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli al negoziante, fedeltà a un marchio già utilizzato, test del prodotto.

4. Sì, il lancio delle nuove collezioni 2025.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 251-300€.

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Abbiamo delle sponsorizzazioni con i maestri e alcuni tornei selezionati.

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

8. racchette: BABOLAT (=) HEAD (+) ADIDAS (=) scarpe: ASCICS (=) HEAD (+) JOMA (=) abbigliamento: BABOLAT (=) HEAD (=) BULLPADEL (-) zaini/borse: NOX (=) BULLPADEL (=) SIUX (=)

9. HEAD

10. Creare delle promozioni attrattive che evidenzino le qualità del prodotto e non fare la gara al prezzo più basso.

11. Voto 2024: 7

BILANCIO DI FINE ANNO

MATCH POINT

Sassari

Mario Lai, titolare

1. Non ottimo, abbiamo registrato vendite in calo del 30%.

2. L’aspetto negativo principale è stato una vendita online sempre scontata.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, fedeltà a un marchio già utilizzato.

4. Abbiamo organizzato per lo più delle prove racchette. PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249€.

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Per lo più offriamo il servizio di prova racchette.

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

8. racchette: BABOLAT (-) HEAD (-) scarpe: BABOLAT (-) MIZUNO (-) abbigliamento: AUSTRALIAN (-) MIZUNO (-) zaini/borse: BABOLAT (-)

9. STARVIE

10. Controllare i prezzi di vendita dei prodotti online. 11. Voto 2024: 6

MATCH POINT

Milano Marittima (RA)

Luca Guerrini, responsabile tecnico padel

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Il 2024 registra un incremento delle vendite rispetto al 2023; il negozio fisico incide sul venduto per circa il 90% delle vendite totali.

2. Tra le principali problematiche, in primis c'è la reperibilità della merce in tempi brevi, poi la svalorizzazione del prodotto anche a pochi giorni dall'uscita, e la disinformazione diffusa sui prodotti (racchette e calzature) a causa di pseudoinfluencer e guru con conflitti di interesse. In quanto ad aspetti positivi menziono la continua crescita del movimento e la curiosità sui prodotti, cosa che di conseguenza stimola il mercato e tutti gli articoli correlati, non solo le racchette ma anche abbigliamento e calzature. Infine, nell'ultimo anno in particolare c’è stata un’ottima crescita del movimento femminile.

TREND DI ACQUISTO

3. Passaparola, prezzo e/o promozioni, test del prodotto.

4. Sì, proponiamo sempre iniziative per stimolare l'interesse.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249€.

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Con alcuni centri siamo legati dalla fornitura di materiale, con altri abbiamo un rapporto di consulenza sui prodotti, con altri ancora di reciproco rispetto e scambio di informazioni.

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

8. racchette: HEAD (+) ADIDAS (+) SIUX (=) scarpe: ASICS (+) JOMA (+) ADIDAS (+) abbigliamento: EA7 (+) ADIDAS (=) ABOUT (=) zaini/borse: HEAD (+) NOX (+) BULLPADEL (=)

9. LOK

10. Non lasciare che venga svalorizzato il proprio prodotto a pochi giorni dall'uscita. Consigliamo inoltre di programmare un’attenta distribuzione.

11 Voto 2024: 8

PADEL NUESTRO BOLOGNA

Bologna Nicoletta Lipparini, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Le vendite sono andate male, giacché a marzo 2024 ho dovuto chiudere il negozio e mettere l'azienda in liquidazione.

2. La problematica principale deriva dalle politiche di vendita di Padel Nuestro Murcia che non lasciano margine ai loro affiliati in franchising, dato che fanno sconti selvaggi sul web e quindi il pubblico preferisce comprare online rispetto al punto fisico.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, fedeltà a un marchio già utilizzato, test del prodotto, utilizzo da parte di un giocatore pro.

4. Impossibile fare promozioni con i prezzi di acquisto imposti da Padel Nuestro. PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249€.

6. Livello avanzato. COLLABORAZIONI

7. Avevo numerose collaborazioni e avevo segnalato a Padel Nuestro una quantità di circoli padel ma ho dovuto cessare qualsiasi attività.

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

8. racchette: NOX (-) BULLPADEL (-) ADIDAS (-) scarpe: ASICS (-) JOMA (-) BABOLAT (-) abbigliamento: BULLPADEL (-) ADIDAS (-) HEAD (-) zaini/borse: NOX (-) BULLPADEL (-) ADIDAS (-)

9. Nessuno in particolare.

10. Vendere a Padel Nuestro, che rimarrà l'unico in regime di monopolio per la soddisfazione del suo management.

11 Voto 2024: 1

PLAY IN Verona

Miriam Braggio, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Non saprei.

2. Un aspetto problematico sono stati i prezzi selvaggi che si trovavano online. Di positivo invece che il padel si è dimostrato ancora una volta uno sport per tutti.

TREND DI ACQUISTO

3. Passaparola.

4. No.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249€.

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Abbiamo poche collaborazioni perché i centri sono ancora molto inesperti… Oltre ad affittare i campi e offrire le lezioni vogliono anche essere commercianti, baristi, ristoratori e così via.

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

8. racchette: BABOLAT (=) HEAD (=) WILSON (=) scarpe: ASICS (-) MIZUNO (=) BABOLAT (-) abbigliamento: ADIDAS (-) BABOLAT (-) UNDER ARMOUR (+) zaini/borse: BABOLAT (-) HEAD (-) ADIDAS (-)

9. BULLPADEL

10. Alle aziende vorrei consigliare di controllare maggiormente i prezzi online.

11. Voto 2024: 4

12. Non trovo che sia un mercato su cui contare, sia per gli attrezzi che vengono offerti che per la preparazione fisica dei praticanti.

WALLBANG PADEL

Alessandria

Gabriele Russo, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Il fatturato è raddoppiato, ripartito in 35% negozio e 65% online.

2. La maggior parte dei problemi deriva sempre dalla svalutazione dei prodotti più commerciali, schiacciati dal mercato online influenzato dalla Spagna. Un aspetto positivo è che continuare a tenere marchi più prestigiosi, artigianali o comunque meno blasonati continua a essere la chiave per essere interessanti e vendere bene, con il giusto margine considerando le spese per aprire questo tipo di attività.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, fedeltà a un marchio già utilizzato, test del prodotto.

4. La visibilità maggiore è data dall'utilizzo dei social e dei content creator padelistici, che aiutano a far conoscere i prodotti e metterli in luce.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 251-300€.

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Cerchiamo di essere un punto di riferimento per i centri che poi indirizzano i clienti da noi. Fornendo in maniera celere tutto ciò che può far comodo, dalle palline agli overgrip al realizzare le divise per le squadre.

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

8. racchette: DOPADEL (+) HIROSTAR (-) ORVEN (+) STEALTH (+) PALLAP (+) SANE (+) scarpe: JOMA (=) BULLPADEL (-) abbigliamento: BASE MILANO PADEL (+) WALLBANG PADEL (=) PALLAP (+) zaini/borse: SANE (+) DOPADEL (=) PALLAP (+)

9. STEALTH PADEL

10. Tenere come riferimento i negozi e non entrare direttamente nei circoli o contattando maestri, tenendo sempre in considerazione lo specializzato di zona per ogni tipo di operazione.

11. Voto 2024: 9

12. Abbiamo ancora molto da fare, tante idee da portare avanti e grandi progetti. Auguro il meglio agli altri colleghi perché chi merita continui ad avere il suo spazio nel mercato. Ai fornitori siate trasparenti: sempre la fiducia al primo posto!

FEDERICI SPORT

Ceprano (FR)

Antonino Tomaselli, addetto alle vendite

BILANCIO DI FINE ANNO

1. C’è stato un calo quasi del 50%.

2. I prezzi troppo bassi di alcuni siti Internet che influenzano i consumatori. TREND DI ACQUISTO

3. Passaparola.

4. Nessuna in particolare, abbiamo lavorato con il 30-40% di sconto. PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 80-149€.

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Riforniamo qualche circolo con materiale di consumo.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: HEAD (-) WILSON (-) BABOLAT (-) scarpe: JOMA (=) ASICS (=) abbigliamento: HEAD (=) JOMA (=) zaini/borse: HEAD (=)

9. Nessuno in particolare.

10. È necessario che le aziende facciano maggiore promozione sui prodotti, come fanno nel tennis, sia sui prezzi sia nella comunicazione.

11. Voto 2024: 6

CARLISPORT

Ariccia (RM)

Luigi Carliseppe, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Siamo rimasti sostanzialmente stabili, forse con un leggero calo.

2. C’è ancora tanto prodotto in giro e di conseguenza anche della concorrenza al ribasso. Vedremo se il mercato si snellirà nel 2025, noi nel frattempo abbiamo acquistato meno. Bisogna considerare anche c’è molto usato in giro.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, test del prodotto.

4. Vorrei rilanciare con un'iniziativa. Bisognerebbe testare di più le racchette già usate, per capire quanto siano ancora utilizzabili. Noi lo facciamo, ma a volte non ce le portano per paura che la racchetta non superi questo test. Sarebbe necessario che la stessa azienda comunichi che le racchette hanno una scadenza, e che la loro vita è più corta di quanto possiamo immaginare.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249€.

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Forniamo racchette e palline ai maestri. I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: ADIDAS (=) BABOLAT (=) BULLPADEL (=) scarpe: JOMA (=) ADIDAS (=) K-SWISS (=) abbigliamento: DROP SHOT (=) ADIDAS (=) JOMA (=) zaini/borse: ADIDAS (=) BABOLAT (=) BULLPADEL (=)

9. ONE PADEL

10. Le aziende dovrebbero riuscire a controllare di più lo sciame di racchette che c’è sul mercato, anche da parte di negozi che hanno chiuso. E, come dicevo prima, dovrebbero comunicare di più che la pala ha bisogno di manutenzione e che si può fare nei negozi specializzati. C’è anche un problema su chi si spaccia come riparatore di telai improvvisato.

11. Voto 2024: 7,5

ANGELO SPORT

Piacenza

Egidio Livraghi, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. La nostra vendita si svolge momentaneamente solo nel negozio fisico, e il 2024 si è chiuso con le vendite stabili rispetto all'anno precedente.

2. Gli aspetti positivi sono legati al nostro servizio verso il cliente: la prova delle pale, i consigli, la customizzazione eccetera. Non ci sono state particolari problematiche.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, prezzo e/o promozioni.

4. L'iniziativa principale è la possibilità di testare le pale.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249€.

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Abbiamo varie collaborazioni, anche in accordo con aziende, per far conoscere i prodotti ai giocatori di ogni livello.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: HEAD (=) WILSON (=) BABOLAT (=) scarpe: ASICS (=) BABOLAT (=) ADIDAS (=)

abbigliamento: AUSTRALIAN (=) LOTTO (=) HEAD (=) zaini/borse: BABOLAT (=) WILSON (=) HEAD (=)

9. ONE PADEL

10. Una migliore gestione del prodotto sul mercato, e più collaborazione con i rivenditori.

11. Voto 2024: 6

PADEL & FIT

Latina

Cristian Di Rita, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Siamo in una fase di stazionamento, però le vendite sono più o meno simili. Sicuramente non sono aumentate.

2. Oltre alla concorrenza dell'online, c'è troppa merce in giro anche tra privati. A provocare la grande confusione che si trova su Internet sono pochi siti, ma che stravolgono i prezzi e li fanno scendere a cifre proibitive. Inoltre, le racchette hanno prezzi sempre più alti e le persone non sono sempre disposte a spendere.

TREND DI ACQUISTO

3. Test del prodotto.

4. Le aziende non fanno molta promozione, se non verso la fine della stagione. Siamo noi a organizzare clinic e iniziative simili.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 251-300€.

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Sponsorizziamo il maestro di turno, che garantisce visibilità. Con i centri organizziamo delle clinic per i modelli nuovi da far testare, mettendo a disposizione dei giocatori le varie racchette.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: ADIDAS (=) BABOLAT (=) NOX (=) scarpe: ADIDAS (=) BABOLAT (=) MUNICH (=) abbigliamento: DROP SHOT (=) BABOLAT (=) ADIDAS (=) zaini/borse: ADIDAS (=) BABOLAT (=) NOX (=)

9. Nessuno in particolare.

10. Di non alzare i prezzi, anzi di abbassarli se possibile. Bisogna considerare che le racchette, inoltre, restano pressoché invariate tra un anno e l’altro: cambiano solo i colori. E se una pala a fine serie è a 170 euro e dopo due mesi esce quella del 2025, con poche differenze se non cromatiche, a 320 euro, non la compra nessuno.

11. Voto 2024: 6

GRAN SLAM

Parma

Alessandro Giovati, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. È stato un disastro, non compriamo quasi più nulla di padel.

2. La domanda è calata, nonostante la pubblicità che le attività di marketing a livello locale e nazionale e i prezzi molto bassi. Il mercato è già molto saturo. Probabilmente smetteremo anche di avere il padel in negozio. Sto svendendo ancora le racchette del 2021 e del 2022, per il 2025 ho acquistato solo una decina di racchette.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante

4. Nessuno in particolare.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 80-149€.

6. Livello principiante.

COLLABORAZIONI

7. Forniamo materiale di consumo.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: BABOLAT (-) ADIDAS (-) scarpe: nessuno in particolare abbigliamento: non trattiamo abbigliamento zaini/borse: nessuno in particolare

9. Nessuno in particolare.

10. Di rivedere le loro strategie legate al padel.

11. Voto 2024: 2

Sei un negoziante che gestisce un’attività legata al mondo padel? Padelbiz e il gruppo editoriale MagNet ti danno la possibilità di dire la tua! Inauguriamo anche su questa rivista uno dei nostri format editoriali più letti e apprezzati: “La Carica dei 101”. Per rispondere alla nostra inchiesta, inquadra il QR Code qui a fianco o richiedi un appuntamento telefonico al seguente indirizzo mail: redazione@padelbiz.it

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UNIVERSO TENNIS

Bologna

Fabio Cazzola, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. C’è stata un incremento di almeno il 30%.

2. L’aspetto positivo è l’interesse crescente da parte di tutte le categorie di utenti, dai principianti a chi gioca già da tempo.

TREND DI ACQUISTO

3. Passaparola, test del prodotto, utilizzo da parte di un giocatore pro.

4. La cosa che genera più interesse è il test delle racchette.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 251-300€.

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Con diversi circoli siamo in diretto contatto con i maestri, che promuovono determinati brand.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: BABOLAT (+) HEAD (+) NOX (+) scarpe: BABOLAT (+) ADIDAS (+) ASICS (+) abbigliamento: ADIDAS (+) UNDER ARMOUR (+) BABOLAT (+) zaini/borse: NOX (+) ADIDAS (+) BABOLAT (+)

9. Nessuno in particolare

10. È necessario salvaguardare i prezzi, perché siamo invasi di racchette da tutte le parti. Non si pretende di avere un listino fisso, ma almeno un limite entro il quale avere un margine di sconto.

11. Voto 2024: 9

TENNISWORLD

BILANCIO DI FINE ANNO

Di Rienzo, titolare

1. Nel padel c’è stato un calo del 30%.

2. Il clima è sicuramente un fattore, soprattutto nei posti in cui non ci sono molti campi indoor.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, fedeltà a un marchio già utilizzato.

4. Abbiamo organizzato un torneo con Babolat. PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 251-300€.

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Certo, abbiamo collaborazioni con tutti i circoli della zona. I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: BABOLAT (-) WILSON (-) PROKENNEX (+) scarpe: ASICS (+) MIZUNO (=) BABOLAT (-) abbigliamento: BABOLAT (=) MIZUNO (=) zaini/borse: BABOLAT (=) ADIDAS (=)

9. Nessuno in particolare.

10. Sulle racchette bisogna considerare la facilità con cui si sfibrano e si rompono.

11. Voto 2024: 6

TENNIS FUN

Rimini

Danilo Panciocco, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. È andata meglio del 2023. Siamo nati da tre anni e quindi è normale che la parabola sia un po' in crescita. Non abbiamo e-commerce.

2. C'è meno fiducia verso Internet, si comincia a preferire prima il test in negozio e l'importanza di affidarsi a persone fisiche. La problematica principale riguarda gli sconti del 20-30% che vengono applicati alle racchette dopo un solo mese dalla loro uscita. Così si danneggia il negoziante.

TREND DI ACQUISTO

3. Prezzo e/o promozioni, test del prodotto.

4. Durante la prima settimana di dicembre organizziamo una giornata legata ai nuovi arrivi padel, con un 20% di sconto e il test di tutte le racchette. Bisogna considerare, tuttavia, che il giocatore di padel non è un tennista. Quest’ultimo non si fa problemi a cambiare attrezzo nel caso sia necessario, mentre per il primo la questione si prende un po' sotto gamba. È tutto improvvisato, si cerca di non spendere granché per racchette e scarpe. Ma prima o poi si arriverà a un punto in cui il padel sarà visto come uno sport vero e proprio.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249€.

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Circoli e maestri vanno a braccetto, perché agli allievi viene consigliato di andare in negozio e in questo modo i coach ci fanno da spalla.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: NOX (+) BULLPADEL (+) ADIDAS (+) scarpe: ASICS (+) MIZUNO (+) abbigliamento: ADIDAS (+) MIZUNO (+) zaini/borse: NOX (+)

9. NOX

10. Se vogliono cercare di sostenere le vendite nei negozi fisici, devono controllare meglio i prezzi su internet in modo da avere una competizione più sana. Nel tennis non abbiamo problemi di questo tipo.

11. Voto 2024: 7

TENNIS FUN

Bologna Giuliano Sperduti, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. L’andamento è stato costante e positivo. Non abbiamo un e-commerce.

2. Non c’è stata nessuna problematica in particolare.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, prezzo e/o promozioni, utilizzo da parte di un giocatore pro

4. Sicuramente la possibilità di provare le pale in negozio.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249€.

6. Livello intermedio

COLLABORAZIONI

7. Non abbiamo particolari formule di collaborazioni.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: NOX (=) ADIDAS (=) HEAD (=) scarpe: MIZUNO (=) abbigliamento: ADIDAS (=) MIZUNO (=) zaini/borse: NOX (=) ADIDAS (=) BULLPADEL (=)

9. Nessuno in particolare.

10. Di investire di più sul mercato retail che sul mercato online, perché i clienti hanno bisogno di essere consigliati non da chi fa le recensioni su Internet, perché poi ognuno recensisce quello che vuole e sostanzialmente quello per cui viene pagato. Noi consigliamo quello che è effettivamente utile per i consumatori. Diamo un consiglio personalizzato.

11. Voto 2024: 7

TENNIS CORNER

Roma

Jacopo Lo Priore, addetto alle vendite

BILANCIO DI FINE ANNO

1. C’è stato un leggero aumento anche con le uscite delle nuove racchette. Lavoriamo molto bene sulle limited edition.

2. Molte persone cercano una pala di maggiore qualità e con tecnologie più avanzate. Mentre altri, al contrario, per risparmiare ne acquistano non adeguate che poi magari portano a infortuni.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, prezzo e/o promozioni, test del prodotto.

4. Generalmente quello che influisce di più è l'ingresso di nuove racchette sul mercato, che cerchiamo di spingere anche con i maestri e con i circoli che collaboriamo, organizzando anche degli eventi ad hoc.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249€.

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Forniamo materiale e abbiamo delle collaborazioni con i maestri. Cerchiamo di essere presenti anche con gadget di vario tipo.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: HEAD (+) scarpe: MIZUNO (+) YONEX (+) ASICS (+) abbigliamento: HEAD (+) MIZUNO (+) ADIDAS (+) zaini/borse: HEAD (+)

9. HEAD, in particolare la Speed Pro

10. Dovrebbero fare pubblicità e cercare di organizzare demo day con i maestri all'interno dei circoli. Sono le iniziative che influiscono di più sulle vendite rispetto alle pubblicità statiche e tradizionali.

11. Voto 2024: 9

SPORT LIFE 23

Falconara Marittima (AN)

Alessandro Saracini, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. È rimasto stabile. L’e-commerce non incide granché anche per i prezzi bassi.

2. Il cliente non acquista la racchetta senza averla testata. L’altro grande problema è la concorrenza online dei siti spagnoli.

TREND DI ACQUISTO

3. Test del prodotto

4. I Babolat Demo Day hanno dato un impulso alle vendite, perché abbiamo messo a disposizione le pale per i clienti. PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. Oltre 300€.

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Abbiamo un piccolo corner in un centro, mentre in altri offriamo la disponibilità a provare le racchette.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: ADIDAS (=) BABOLAT (=) scarpe: MIZUNO (=) BABOLAT (=) JOMA (=) abbigliamento: UNDER ARMOUR (=) MIZUNO (=) JOMA (=) zaini/borse: BABOLAT (=) HEAD (=)

9. Nessuno in particolare

10. Bisognerebbe organizzare più giornate di promozione per far testare le racchette, che è l’unica soluzione per far vendere il prodotto e controllare i prezzi sui vari e-commerce.

11. Voto 2024: 5,5

EIFFEL59

Casale Monferrato (AL)

Marco Gazziero, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. La vendita è calata del 20%, ma bisogna considerare che l’anno precedente era ulteriormente diminuito.

2. Le persone cambiano poco la racchetta e, quando vogliono farlo, cercano online su qualsiasi sito, prendendo anche delle fregature notevoli. Noi nel frattempo abbiamo ridotto drasticamente i marchi in negozio perché c'era troppo casino. TREND DI ACQUISTO

3. Prezzo e/o promozioni.

4. No.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249€.

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Non contribuisce a fare vendita, anche perché le pale cambiano in continuazione.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: ADIDAS (=) BABOLAT (=) scarpe: ADIDAS (=) BABOLAT (=) LOTTO (=) abbigliamento: BABOLAT (-) UNDER ARMOUR (-) zaini/borse: ADIDAS (-) BABOLAT (-)

9. Nessuno in particolare

10. Devono fare un prodotto che duri due anni, uno è poco, e limitare la distribuzione il più possibile. Altrimenti il prodotto va a finire in mano a gente improvvisata, che poi si riduce a vendere al prezzo di costo, distruggendo il mercato europeo nella sua complessità. Le aziende dovrebbero rivolgersi solo agli specializzati, altrimenti non si capisce niente. La clientela padel, inoltre, è ancora poco matura dal punto di vista tecnico, quindi compra attrezzi senza troppa consapevolezza rischiando di farsi male spesso e volentieri.

11. Voto 2024: 4

FORTY ALL

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Le vendite sono leggermente in calo rispetto al 2023.

2. La componente più problematica sono state le racchette, perché la rendita è calata in maniera spaventosa, mentre scarpe e abbigliamento hanno confermato un trend stabile. Di positivo non c’è stato niente.

TREND DI ACQUISTO

3. Utilizzo da parte di un giocatore pro, qualità.

4. Sì, ma non hanno funzionato.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249€.

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Sì, collaboro principalmente come sponsor ai tornei e offrendo scontistiche per i clienti. Purtroppo però le aziende vendono direttamente nei circoli e così facendo tolgono lavoro ai negozi. Credo che le forniture in questo senso dovrebbero limitarsi ai tornei per favorire il passaggio dei clienti nei punti vendita.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: ADIDAS (=) NOX (=) BABOLAT (-) scarpe: ADIDAS (+) ASICS (+) BABOLAT (=) abbigliamento: ADIDAS (+) NOX (+) LE COQ SPORTIF (+) zaini/borse: ADIDAS (+) BABOLAT (=) HEAD (+)

9. NOX

10. Solo di abbassare i prezzi e lavorare con i negozianti.

11. Voto 2024: 6

GABRIELI SPORT

Galatina (LE)

Stefano Quarta, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Abbiamo eliminato l’attrezzo, trattiamo ormai solo la parte relativa ad abbigliamento, accessori e calzature, e questo segmento è rimasto stabile. Le racchette sono invece troppo influenzate dalla guerra dei prezzi online, che non aiutano a creare un rapporto di fidelizzazione col cliente.

2. La problematica principale, che è quella che ha fatto sì che abbandonassimo la vendita di pale, è la guerra dei prezzi online, che non aiuta a creare un rapporto di fidelizzazione col cliente. Poi lasciamo perdere se il consumatore riesce a trovare effettivamente quello che cerca o se acquistare online gli causi più problemi che altro. L’aspetto positivo è che alla fine, avendo appunto lasciato da parte l’attrezzo, abbiamo comunque riscontrato richiesta per gli altri prodotti, anche se non più in crescita come un tempo. Ma almeno non ci fasciamo più la testa.

TREND DI ACQUISTO

3. Prezzo e/o promozioni.

4. Nessuno in particolare, ci siamo limitati a mantenere alta la qualità del servizio. PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. /

6. /

COLLABORAZIONI

7. Non ne abbiamo più.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: non le trattiamo più scarpe: ASICS (=) MIZUNO (=) BABOLAT (=) abbigliamento: ADIDAS (+) zaini/borse: BABOLAT (=)

9. Nessuno in particolare.

10. L’abbiamo chiesto molto spesso, ma non abbiamo ottenuto alcun interesse da parte del settore: avere più attenzione per i negozi e meno per quello che succede online. Cercare quindi di controllare il mercato su internet per favorire le vendite in negozio, perché il servizio da solo non è più sufficiente. Noto però che per le aziende la cura del punto vendita non è più vitale.

11. Voto 2024: 6

Le domande

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Come è stato complessivamente il 2024 e come sono andate le vendite del negozio rispetto al 2023? Quanto incidono in percentuale sulle vendite il negozio fisico e quanto l’e-commerce?

2. Quali sono state le principali problematiche e gli aspetti positivi?

TREND DI ACQUISTO

3. Quali sono i fattori che influenzano maggiormente i consumatori al momento dell’acquisto?

4. Ci sono state promozioni o iniziative, realizzate con le aziende o in autonomia, che hanno stimolato di più l’interesse delle persone?

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. Qual è la fascia di prezzo delle racchette più richieste?

6. Quale categoria di racchette viene privilegiata da chi acquista?

COLLABORAZIONI

7. Che tipo di collaborazione hai con i centri padel e i maestri della tua zona?

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

8. Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di racchette?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di scarpe?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di abbigliamento?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di borse/zaini?

(accanto a ciascuno indicare se "in crescita", "stabile" o "in calo")

9. Qual è stato per voi il marchio rivelazione del 2024?

10. Che cosa consigliereste di fare alle aziende in questa situazione di mercato?

11. Voto complessivo a questo 2024 da 1 a 10?

12. Eventuali considerazioni finali e un vostro messaggio ai fornitori e colleghi.

PUNTO SPORT

Bologna

Claudio Pallotti, co-titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Il padel ha fatto registrare un calo.

2. I problemi riguardano i prezzi troppo bassi che si trovano online, e che non equivalgono alle cifre reali. I costi su alcuni siti spagnoli sono troppo differenti, e noi per stare al passo rischiamo di andare sottocosto. Inoltre le aziende riforniscono direttamente i circoli, perché altrimenti non vendono e non avrebbero direttamente mercato.

TREND DI ACQUISTO

3. Poter toccare con mano le nuove collezioni.

4. Nessuno in particolare. PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 251-300€.

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Collaboriamo con i circoli per la fornitura di materiale di consumo.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: HEAD (-) WILSON (-) BABOLAT (-) scarpe: ASICS (+) K-SWISS (+) abbigliamento: ASICS (=) HYDROGEN (=) AUSTRALIAN (=) zaini/borse: HEAD (=) WILSON (=) BABOLAT (=)

9. Nessuno in particolare.

10. Le aziende che sono dentro i negozi rimarranno sempre in piedi, mentre credo quelle che vendono direttamente ai circoli non faranno molta strada, perché c'è mancanza di serietà.

11. Voto 2024: 6

MEDITERRANEO SPORT

Olbia (SS)

Domenico Manchia, responsabile padel

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Stabili, non c'è stato un miglioramento ma neanche un peggioramento.

2. Le problematiche sono le solite dell’anno precedente: la capacità di vendita c’è, ma è condizionata dai prezzi dell’online che riducono le marginalità dei negozi. Se si vuole vendere, si deve accettare di guadagnare poco. Realtà medio-piccole come la nostra, anche se in una città di 80 mila abitanti dove abbiamo quasi l’esclusività in quanto negozio specializzato, con questi margini non riescono a fare concorrenza. È impossibile proporre gli stessi prezzi che si trovano online. In compenso facciamo testare il prodotto, in maniera tale da offrire un servizio che internet non può dare. La cosa un po’ premia, ma non abbastanza per lo sforzo che facciamo. Soprattutto considerando che le racchette test che ci vengono date dalle aziende non sono in omaggio, ma se le fanno pagare, e quindi anche la pala in prova diventa un investimento solo nostro e non supportato dai brand. Il fattore positivo principale invece è proprio l’indotto del padel in sé, che sta continuando a migliorare perché iniziano a esserci più tesserati FITP agonisti. Questo porta alla definizione di tornei sempre più importanti, il che presuppone anche una maggiore attenzione sulla qualità della racchetta, migliori prestazioni, allenamenti più costanti. Vedo che è aumentato anche il numero delle lezioni private e collettive, in particolare in preparazione ai tornei. Questo ha elevato anche la qualità dell’attrezzatura, per cui ora chi partecipa a un torneo non andrà con una sola racchetta, ma con due o tre come si fa nel tennis.

TREND DI ACQUISTO

3. Prezzo e/o promozioni e test del prodotto.

4. Stiamo sfruttando la partnership con gli istruttori, ma molte aziende sono più pronte a questo mentre altre lo sono di meno. Quelle che hanno uno storico tennistico sono più strutturate e agevolano la fornitura di telai in prova. Le altre aziende concentrate solo sul padel non hanno la stessa visione a medio termine, forse anche per una minore distribuzione sul territorio italiano.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 251-300€.

6. Livello avanzato

COLLABORAZIONI

7. Sì, abbiamo collaborazioni con il 90% dei centri. Riusciamo a fare i contratti con gli istruttori, che prendono seriamente la collaborazione e sono fedeli ai brand che promuovono. Avere uno o due testimonial che aiutano a consigliare la clientela diventa molto utile in questi casi. Anche perché il cliente non si fida del commerciante: può essere anche onesto come penso siano tutti i colleghi, ma resta pur sempre una persona che cerca di venderti qualcosa.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: HEAD (+) BABOLAT (-) ADIDAS (+) scarpe: MIZUNO (+) BABOLAT (=) JOMA (-) ADIDAS (=) abbigliamento: MACRON (+) BABOLAT (=) MIZUNO (=) zaini/borse: HEAD (-) BABOLAT (-)

9. MACRON abbigliamento, HEAD racchette

10. Se vogliono rivolgersi a dei dettaglianti di quartieri o di città, la presenza di

racchette test agevolerebbe molto la vendita. Se il cliente finale avesse l’opportunità di provare, si sentirebbe molto più sicuro quando fa una spesa. Tuttavia, servono delle pale test adhoc, come già detto.

11. Voto 2024: 7

LEONI SPORT & GLAM

Milano

Eugenio Marchitelli, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. È calato del 30%, ero anche vicino ad abbandonare il padel del tutto. 2. I prezzi su internet sono troppo bassi, ormai è tutto in pasto agli e-commerce. Le aziende sono diventate le prime concorrenti, e invece di tutelarci sono quelle che ti mettono in croce. Per assurdo, a volte conviene comprare su questi e-commerce e poi rivendere gli stessi prodotti nello store. Lavoro in negozio da 42 anni, ho vissuto più volte queste fasi di mercato, ma il problema è che ora agli occhi della clientela passi quasi per un ladro. Tra quello che propongo io e i marketplace, c'è forse un divario del 30-50%. Il padel, inoltre, è particolarmente colpito da questi problemi perché non c'è un aftermarket e molti rivenditori non hanno adeguata preparazione nel seguire un cliente a differenza di quanto accade nel tennis, dove ci sono tutta una serie di questioni legate alle corde, al manico e al bilanciamento. E poi, parliamoci chiaro: per un attrezzo come le pale, i prezzi sono troppo alti. Non è possibile spendere 300 euro per queste racchette.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, prezzo e/o promozioni.

4. Come dicevo prima, sono stato vicino ad abbandonare il padel. Ma non ho voluto darla vinta così facile alle aziende, perché comunque il mio obiettivo è offrire un servizio al cliente completo, compreso di test della racchetta. Ora dalle aziende compro solo pale della stagione in corso e di quella precedente, con scontistica adeguata, e in questo modo siamo riusciti a ripartire perché poi alla vendita uniamo il montaggio del grip e del copritesta. Non facciamo pagare né noleggio né cauzione. Non ci sono altre armi rispetto agli e-commerce. Vendiamo, inoltre, molti prodotti che aiutano a prevenire problemi alle articolazioni. È la nostra prima preoccupazione, nel padel come nel tennis.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249€.

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. A uno a uno sono arrivati tutti quelli del circondario. Chi ha tennis e padel è arrivato per primo. Serviamo una zona in cui ci sono circa 100 campi da padel. I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: NOX (inserita nel 2024) BABOLAT (=) ADIDAS (=) scarpe: K-SWISS (=) BABOLAT (=) ADIDAS (=) abbigliamento: nessuno in particolare zaini/borse: NOX (inserita nel 2024) BABOLAT (=)

9. NOX

10. Le aziende devono smetterla di farci concorrenza, perché in questo modo non garantiscono un trattamento equo al negoziante. Alcune ci inviano le racchette a un certo prezzo, poi sul sito si vedono già cifre più basse a cui poi fanno ulteriori sconti. È incredibile che si possa mettere in difficoltà un negoziante così: o sono incapaci o sono in malafede.

11. Voto 2024: 3

DOCTOR TENNIS

Milano

Daniele Berardi, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Abbiamo fatto registrare almeno il 50% in meno.

2. Sul mercato sono arrivati altri negozi che trattano solo padel.

TREND DI ACQUISTO

3. Utilizzo da parte di un giocatore pro, le nuove collezioni

4. L’uscita delle nuove collezioni.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 251-300€.

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Abbiamo collaborazioni con vari maestri che sponsorizzano il negozio.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: BABOLAT (-) PROKENNEX (-) HEAD (-) scarpe: ASICS (-) abbigliamento: nessuno in particolare zaini/borse: WILSON (-) BABOLAT (-) HEAD (-)

9. Nessuno in particolare.

10. Secondo me, una collezione dovrebbe durare almeno due anni, altrimenti è un gioco al massacro poi con gli sconti su Internet.

11. Voto 2024: 6

PADEL PLANET

Viterbo

Alessandro Pecci, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. È stato l’anno peggiore per noi finora, almeno nella nostra zona. Anche il periodo natalizio è passato piuttosto sottotono. La situazione sembra leggermente in ripresa adesso, a inizio 2025.

2. In tre anni di attività, come dicevo, questo è stato il peggiore. Non so se è dovuto al calo di nuovi clienti o al riciclo di altri prodotti, pratica che di conseguenza fa sì che durino di più. L’aspetto positivo è che i consumatori, pur essendo stati di meno, al momento degli acquisti hanno speso di più.

TREND DI ACQUISTO

3. Utilizzo da parte di un giocatore pro.

4. Nessuna in particolare.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249€.

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Sì, abbiamo delle collaborazioni con i centri: io sono anche istruttore, quindi è più facile coinvolgerli.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: NOX (=) ADIDAS (=) SANE (+) scarpe: MIZUNO (=) JOMA (=) DROPSHOT (=) abbigliamento: DROPSHOT (+) MIZUNO (+) zaini/borse: SANE (-) ADIDAS (-) BULLPADEL (-)

9. SANE

10. Il mio consiglio è cercare di regolamentare la vendita online, anche se capisco che è un processo difficile. Chi fa acquisti vuole sempre gli sconti, ma se le aziende riuscissero a mantenere stabili i prezzi, o almeno scegliere una soglia sotto la quale non si possono vendere prodotti, la situazione migliorerebbe per tutti. Così, invece, un negozio non può competere con una grande catena online. 11. Voto 2024: 5

A TUTTO CAMPO

Carpi (MO)

Massimo Corradi, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Le vendite sono aumentate grazie al rapporto che abbiamo con i padel club, che riforniamo di attrezzatura. Di conseguenza il reparto di fornitura all’ingrosso è più che raddoppiato. Abbiamo anche il nostro sito con un e-commerce dedicato al padel che, ora che l’offerta è molto aumentata e non ci sono più problemi di approvvigionamento, vale circa il 25% delle vendite totali. 2. Di positivo notiamo la grande crescita del movimento. Quest’anno abbiamo notato un aumento del numero di principianti e l’esplosione del movimento femminile. Grazie anche alle sinergie con i club e i maestri abbiamo quindi ampliato la platea di persone che hanno iniziato a giocare e cercavano materiale. Poi le persone si sono fidelizzate al negozio perché hanno capito che potevano testare i prodotti, e questo ci ha favorito le vendite. Un aspetto negativo sono stati i soliti grossisti spagnoli e i siti internet che svalutano i prezzi troppo presto. Stiamo parlando di questa problematica direttamente con le aziende, ma dalla Spagna fanno fatica a fermare questo fenomeno. Non c’è bisogno di scontare così tanto i prodotti dopo appena 30 giorni dal lancio ufficiale, pratiche del genere finiscono per sfalsare la percezione del prezzo. TREND DI ACQUISTO

3. Estetica.

4. I test day nei club sono stati mezzi molto potenti. PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249€.

6. Livello intermedio

COLLABORAZIONI

7. Sì, organizziamo dei tornei dove sono presenti i nostri prodotti come premio e presentiamo il marchio.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: BABOLAT (+) ADIDAS (+) NOX (=) scarpe: MIZUNO (+) ASICS (+) ADIDAS (+) abbigliamento: UNDER ARMOUR (+) BABOLAT (+) ADIDAS (+) zaini/borse: BABOLAT (+) ADIDAS (+) NOX (+)

9. SANE

10. Come nel tennis, bisogna investire sull’immagine dei giocatori, perché ormai la gente richiede sempre di più i prodotti che utilizzano professionisti in tv. Gli stessi grossi marchi non fanno sponsorizzazioni a tappeto, bensì solo su uno o due top player.

11. Voto 2024: 8

12. A fornitori e colleghi vorrei consigliare di dare al cliente sempre tutte le informazioni che necessita e la massima serietà. Non serve svalutare i prezzi, perché non ce n’è bisogno: quando un consumatore viene servito bene, alla fine non presterà attenzione a quanto spende. Bisogna fare poco sconto e trattarlo bene, con trasparenza, per farlo poi tornare. Cercate di indovinare l’attrezzo giusto per il giocatore giusto, non di vendere per forza la racchetta più costosa.

ATHENA SPORT

Cisterna di Latina (LT) Thomas Gratta, addetto alle vendite

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Siamo in positivo: scarpe, racchette e abbigliamento sono andati abbastanza bene, ancora meglio i borsoni.

2. Nessun problema in particolare, forse giusto qualche difficoltà nella vendita di accessori come manicotti e polsini.

TREND DI ACQUISTO

3. Prezzo e/o promozioni.

4. Il negozio ha tantissimi articoli in sconto, quindi i clienti riescono a trovare facilmente cosa acquistare. PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. Meno di 80€.

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Nessuno in particolare.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: PUMA (+) DUNLOP (+) HEAD (+) scarpe: MIZUNO (+) PUMA (=) K-SWISS (=) abbigliamento: MIZUNO (+) zaini/borse: HEAD (+) DUNLOP (+) PUMA (+)

9. MIZUNO e PUMA

10. Nessuno in particolare.

11. Voto 2024: 8

GILIOLI SPORT

Vignola (MO)

Matteo Taurino, socio

BILANCIO DI FINE ANNO

1. C’è stato un leggero rallentamento, l’andamento è stato più tranquillo. Nel 2023, ad esempio, abbiamo venduto di più anche durante la settimana, mentre l’anno scorso di meno.

2. Di problematica, a parte internet, c’è stata la stabilizzazione del mercato. Negli anni passati abbiamo fornito tante racchette perché la gente si lanciava con più facilità nel padel, ora invece c’è meno richiesta come fu per il beach tennis. Le persone seguono i trend e la moda del momento. Di positivo c’è stato che le persone continuano a fare sport e quindi ogni tanto ci comprano racchette. Inoltre, è andato meglio l’abbigliamento padel, in particolare sotto le feste natalizie.

TREND DI ACQUISTO

3. Test del prodotto, utilizzo da parte di un giocatore pro.

4. Non in particolare: noi forniamo i nostri prodotti a prezzi leggermente ridotti come premi ai tornei di cui siamo sponsor, quindi ci muoviamo più a livello di marketing che di iniziative.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. Oltre 300€.

6. Livello avanzato

COLLABORAZIONI

7. Sì, collaboriamo tramite sponsorizzazioni o con i contratti con i maestri e i premi a pagamento.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: NOX (=) ADIDAS (=) BABOLAT (-) scarpe: ASICS (=) MIZUNO (=) ADIDAS (=) BABOLAT (=) abbigliamento: BABOLAT (+) WILSON (=) MIZUNO (=) LE COQ SPORTIF (=) zaini/borse: NOX (+) WILSON (=) BABOLAT (=)

9. Nessuno in particolare.

10. Mi piacerebbe che limitassero le vendite su Internet: ad appena un mese e mezzo dal loro lancio le racchette vengono già deprezzate addirittura del 30%. Questo frena lo stimolo al comprare, visto che i prodotti vengono svalutati dopo così poco tempo. Ci vorrebbe più tutela per i commercianti e la vendita al dettaglio.

11. Voto 2024: 6

PARTECIPA ANCHE TU A “LA CARICA DEI 101”

Sei un negoziante che gestisce un’attività legata al mondo padel? Padelbiz e il gruppo editoriale MagNet ti danno la possibilità di dire la tua! Inauguriamo anche su questa rivista uno dei nostri format editoriali più letti e apprezzati: “La Carica dei 101”. Per rispondere alla nostra inchiesta, inquadra il QR Code qui a fianco o richiedi un appuntamento telefonico al seguente indirizzo mail: redazione@padelbiz.it

PLAY THE FUTURE

Racquet Trend Expo è un esperimento unico nel suo genere: la prima fiera europea dedicata agli sport di racchetta. Tre giorni di esibizioni, tornei, clinic, convegni e opportunità di allargare il proprio network di Daniele Pansardi

Un temporary club da quasi 40 mila metri quadri, per inaugurare il padiglione olimpico di Rho-Fiera Milano che ospiterà i Giochi Invernali 2026 e celebrare il mondo degli sport di racchetta. Si presenta così Racquet Trend Expo (7-9 marzo), diretto discendente di quel Padel Trend che aveva ottenuto ottime risposte di appassionati nelle prime due edizioni. Sulla scia del grande successo di tennis e padel, la società organizzatrice Next Group ha rimodellato e allargato il format, includendo anche pickleball, beach tennis e tennistavolo. Un’operazione unica e senz’altro affascinante che a livello europeo non si era ancora vista, delle quale Padelbiz è anche media partner e ha realizzato peraltro il magazine ufficiale della fiera.

All’area expo, in cui si potranno vedere e scoprire da vicino i prodotti e servizi più innovativi e interessanti, si affiancherà come già accaduto per Padel Trend anche un’intensa attività sui 22 campi installati per l’occasione: clinic con ospiti speciali, esibizioni di vip e tornei caratterizzeranno la tre giorni milanese e rappresenteranno il cuore pulsante dell’evento. Tra gli highlights, da segnalare la tappa dell’Italy

LE AREE TEMATICHE

Products & Accessories

Attrezzature e accessori di tendenza per ogni giocatore.

Facilities & Infrastructure

Innovazione e opportunità per il futuro degli impianti sportivi.

Fitness Zone

La preparazione atletica a 360° per massimizzare ogni performance.

Sport Tourism

Dove sport e turismo si incontrano per costruire nuove opportunità.

Food & Wellness

Nutrizione e benessere al servizio di chi vive lo sport.

Sporting Club Area

Il luogo dedicato alla community di atleti di ogni livello: i club sportivi.

Business District

Lo spazio per la crescita, il networking e l’innovazione: il cuore commerciale dell’Expo.

Per scoprire tutti i dettagli sul programma di Racquet Trend Expo, acquistare i biglietti per l’ingresso e prenotare le attività sui campi, inquadra il QR Code.

torneo Padel Legend con Mati Diaz, Gaston Malacalza, Pablo Lima, Miguel Lamperti e Seba Nerone.

La parte commerciale, allo stesso tempo, non vuole presentarsi come una semplice fiera. La grande crescita degli sport di racchetta, per motivi diversi, ha aperto tante nuove prospettive in questi ultimi anni, creando diverse opportunità ancora da esplorare per tutti i player del settore sia a livello nazionale (pensiamo al tennis) sia internazionale. Racquet Trend Expo avrà una sala conferenze dedicata a dibattiti, seminari e presentazioni, i luoghi ideali anche per incontri b2b e b2c tra retailer specializzati, centri sportivi, distributori, investitori, coach, organizzatori di eventi e strutture ricettive. A proposito di queste ultime, la fiera darà grande spazio al turismo sportivo in un’area appositamente dedicata, intitolata Le Vie dello Sport. Destinazioni, tour operator e academy internazionali: un’occasione per avviare nuove sinergie e, per il pubblico, scoprire le esperienze sportive più esclusive in tutto il mondo.

ALCUNI PERSONAGGI E ATLETI PRESENTI

Tennis

Adriano Panatta

Laura Golarsa

Massimo Sartori

Paolo Canè

Daniel Panajotti

Thomas Fabbiano

Padel

Seba Nerone

Miguel Lamperti

Mati Diáz

Gastón Malacalza

Pablo Lima

Marcela Ferrari

Tino Libaak

Beach tennis

Giulia Gasparri

Ninni Valentini

Ex calciatori e sportivi

Bobo Vieri

Nicola Amoruso

Marco Borriello

Massimo Oddo

Papu Gomez

German Denis

Nelson Dida

Fabio Quagliarella

Stefano Mancinelli

Gianluca Basile

Alessandro Budel

Christian Panucci

Esteban Cambiasso

Mark Iuliano

Samir Handanovič

Padel Tour di Bobo Vieri e il
Miguel Lamperti sarà uno dei grandi protagonisti di Racquet Trend Expo

L’INCORONAZIONE DI ARTURO

Head ha intitolato un’intera linea di pale al "Rey", presentata durante un evento a Madrid. Un legame sempre più unico e speciale con il numero uno al mondo, che resterà al fianco dell’azienda austriaca ancora per molti anni

dal nostro inviato Benedetto Sironi e Daniele Pansardi

Ci sono ambassador che, nel proprio rapporto con un’azienda, arrivano al punto di meritarsi una signature edition. O di diventare parte integrante nel processo di sviluppo di un prodotto. Giocatori speciali, tuttavia, richiedono iniziative altrettanto uniche. Con un fenomeno generazionale come Arturo Coello, Head ha voluto fare un passo in più, creando una gamma intera di pale intitolata al numero 1 al mondo. La linea Coello è il riconoscimento più prestigioso a una partnership tra giganti, destinata a durare ancora per molti anni e rinnovata proprio in occasione di questo lancio. A proposito: anche la presentazione, tenutasi a Madrid, è stata in grande stile come si conviene a una relazione di questo genere. Nella suggestiva location de La Próxima Estación, uno spazio contemporaneo sulle rive del fiume Manzanarre, Head ha accolto oltre 150 ospiti (tra cui anche Padelbiz) da tutta Europa per un evento immersivo e coinvolgente. Il cuore dell’evento era “La llamada del Rey”: e il King non si è fatto attendere, svelando ufficialmente la racchetta che porta il suo nome e il suo logo personale, ovvero la corona.

"Questo traguardo è il risultato del supporto incondizionato della mia famiglia e di tutti coloro che hanno fatto parte del mio percorso. Vedere il mio cognome su questi prodotti è un momento di immenso orgoglio per tutti noi"

Arturo Coello

LA RACCHETTA DEL REY

La linea Head Coello si aggiunge dunque a quelle già esistenti (Radical, Speed, Gravity, Extreme). A consegnare la pala al 22enne è stato il vice presidente di Head Ottmar Barbian, che ha presentato insieme allo spagnolo la versione Pro, quella con cui Arturito scenderà in campo nella stagione 2025. È caratterizzata da un design elegante e raffinato, con la firma del Rey in basso a destra e una faccia ruvida su cui è disegnata una corona.

Le caratteristiche tecniche esaltano naturalmente il gioco aggressivo e potente di Coello. Parliamo di un diamante senza troppi compromessi, con nucleo Power Foam e bilanciamento a 27,2 cm, che Head indica come la racchetta più pesante (375 g circa) e potente fra tutte le proprie collezioni 2025. Come tutte le pale di questo tipo, anche la Coello Pro richiede una tecnica solida per poter sfruttare al massimo tutti i benefici in termini di esplosività e aggressività.

La linea comprende un totale di cinque modelli adatti a diversi giocatori e stili: Coello Pro, Coello Motion, Coello Team, Coello Vibe e Coello Junior. Inoltre, la collezione è completata da due borse abbinate: la Coello Pro X Padel Duffle Bag L e il Coello Pro X Padel Backpack 30L.

COELLO PRO

Forma: diamante

Nucleo: Power Foam

Piatto: Carbon Hybrid

Peso: 375 g

Bilanciamento: 27,2 cm

Arturo Coello e Ottmar Barbian, executive vice president di Head

Potenza ed esplosività, ma più tolleranza rispetto al modello Pro e un peso inferiore per maggiore maneggevolezza.

Forma: diamante

Nucleo: Power Foam

Piatto: Carbon Hybrid

Peso: 360 g

Bilanciamento: 26,8 cm

La racchetta pensata per i giocatori di livello avanzato e intermedi, più leggera e manovrabile.

Forma: diamante

Nucleo: Power Foam

Piatto: fibra di vetro

Peso: 365

Bilanciamento: 27 cm

Nato nel 2002 a Valladolid, dopo il debutto da pro nel 2019 a 17 anni Arturo Coello è arrivato rapidamente ai vertici del ranking mondiale. Con Agustín Tapia forma la più coppia più forte al mondo, con cui sta dominando il Premier Padel dal 2023. Da gennaio 2025 si è trasferito a Miami, dove risiederà e si allenerà nei periodi in cui non sono previsti tornei. Ha rinnovato il proprio contratto con Head per i prossimi anni.

La racchetta per i giocatori di livello intermedio, che vogliono una pala con ampio sweetspot.

Forma: lacrima

Nucleo: Power Foam

Piatto: fibra di vetro

Peso: 355 g

Bilanciamento: 27,2 cm

Per i giovani padelisti che vogliono il prestigio di una racchetta Coello, ma con peso ridotto.

Forma: lacrima

Nucleo: Power Foam

Piatto: fibra di vetro

Peso: 310 g

Bilanciamento: 26,5 cm

COELLO MOTION
COELLO TEAM
COELLO JUNIOR
COELLO VIBE
ARTURO COELLO, EL REY
Arturo Coello durante la presentazione della linea Coello 2025
La Coello Pro con la Duffle Bag L e il Backpack 30 L
LA LINEA COELLO 2025

HACER REMATE COMO JAVI

Al Wilson Media Day di Barcellona, oltre a scoprire le ultime novità prodotto del brand americano, abbiamo intervistato Javi Garrido, l’attuale n.12 al mondo della classifica FIP. L’atleta spagnolo ci ha raccontato gli obiettivi per il 2025, la sua visione sul padel italiano e le passioni extra-sportive dal nostro inviato Davide L. Bertagna

Partecipare a un viaggio stampa rappresenta, a nostro avviso, sempre un valore aggiunto. Lo affermiamo con convinzione, perché si tratta di un'opportunità che ci permette di conoscere la storia e l'evoluzione di un brand, scoprire retroscena interessanti, comprendere chi lavora dietro le quinte e, soprattutto, di entrare in contatto con chi è in prima linea. Tuttavia, l’aspetto che ci entusiasma maggiormente è la possibilità di incontrare atleti che hanno scritto o che scriveranno pagine importanti nella storia dello sport.

Un esempio di questa esperienza si è verificato al Wilson Media Day, evento organizzato dal brand americano e dedicato alla stampa internazionale a Barcellona. Oltre alla presentazione della nuova linea Defy (di cui parleremo approfonditamente nelle pagine 28-29), abbiamo avuto l'opportunità di conoscere figure di rilievo del marchio, come Iñaki Cabrera, Wilson global director of padel, scambiare due parole con la “Leyenda” Fernando Belasteguín e intervistare una delle figure più promettenti all’interno del circuito mondiale, Javi Garrido. Un atleta ancora molto giovane (classe 2000) che negli ultimi anni ha visto un’evoluzione molto importante nel suo gioco e ora si trova di fronte una carriera in forte ascesa.

NON SOLO PADEL

Javier “Javi” Garrido, oltre naturalmente al padel, ci ha raccontato che ha un’altra forte passione: la cucina. Basta visitare il suo profilo Instagram che si chiama “Eating with Garrido” per capire come quello del food blogger non è solo

L'intervista

Javi Garrido

N°12 RANKING FIP

Da quanti anni collabori con Wilson?

Ho iniziato a collaborare con il marchio statunitense lo scorso anno. Precedentemente Fernando Belasteguin mi aveva parlato positivamente del marchio e sono contento della scelta fatta.

Com'è andato il 2024?

Purtroppo non sono riuscito a mantenere un ottimo livello nel corso della stagione, ma credo che alla fine dell'anno io e Lucas Bergamini siamo riusciti a trovare un buon compromesso e abbiamo giocato degli ottimi match.

Quali sono gli obiettivi per il 2025?

Quest’anno l’obiettivo è quello di giocare al meglio possibile. Con Martin di Nenno dobbiamo cercare di essere costanti, regolari, professionali, e cercare di vincere tutte le partite che ci troveremo ad affrontare.

Come descriveresti il tuo stile di gioco?

Il mio stile di gioco è sicuramente aggressivo/offensivo e preferisco stare in attacco che in difesa. Se devo indicare il mio colpo migliore dico lo smash.

Quali caratteristiche cerchi in una pala?

Per me è fondamentale avere a disposizione una racchetta che generi grande potenza, ma che allo stesso tempo abbia un buon controllo e che sia rigida. E devo dire che in questo senso la Wilson Defy è davvero una pala incredibile.

Quale torneo sogni di vincere nel 2025?

Senza dubbio il Major di Roma perché considero la Città Eterna uno dei luoghi più belli al mondo per giocare a padel.

Che idea hai del movimento padelistico italiano?

Il padel in Italia sta avendo una crescita sensazionale. Penso che i giovani debbano continuare a maturare, e devo dire che ci sono già molti atleti che giocano molto bene. In particolare ci sono due ragazzi che mi piacciono molto, ovvero Flavio Abbate e Giulio Graziotti. Ritengo che il movimento italiano abbia bisogno di giocatori come loro, giovani, desiderosi, e con la volontà di volersi migliorare ogni giorno.

l’hobby del presente, ma probabilmente potrebbe essere il mestiere del futuro dell’atleta di Cordoba. Quasi 6 mila follower lo seguono non solo per le sue ricette, ma anche per scoprire la persona che si cela “dietro” l’atleta al momento al 12esimo posto nella classifica FIP.

Javi Garrido, al centro e nelle foto sotto, insieme al board di Wilson e alla stampa internazionale al Padelarium di Barcellona

L’ECCELLENZA ITALIANA NEL PADEL

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DEFY YOURSELF

La nuova linea di racchette Wilson è stata progettata per giocatori d'attacco che cercano la massima potenza. La collezione, sviluppata in collaborazione con Javi Garrido, prevede tre diversi modelli pensati per atleti che si trovano a proprio agio a un ritmo molto elevato, ma che desiderano essere sempre in controllo

dal nostro inviato Davide L. Bertagna

La gamma Defy rappresenta la migliore opzione di Wilson per coloro che cercano potenza e velocità e che si distinguono in campo per un gioco aggressivo. Questa linea, che abbiamo testato a gennaio in anteprima al Media Day di Wilson a Barcellona, è stata progettata specificamente per rispondere a uno stile come quello del “Khalifa” Javi Garrido. Ossia sempre in posizione d’attacco, con l’obiettivo di concludere rapidamente i punti con smash o volée veloci.

Sin dal primo test al centro sportivo Padelarium Gavá a Barcellona è stato evidente come tutte le tecnologie e i dettagli della linea Defy forniscano una potenza senza pari, a partire dalla nuova forma a diamante e dalla geometria aerodinamica del manico. Per esempio la costruzione tubolare C2 offre una maggiore durata, mentre lo “schema di fori" Duo Grid Hole Pattern fornisce uno spin più aggressivo rispetto agli altri modelli della gamma Wilson. La gamma Defy comprende tre diverse versioni: la Pro V1 con un peso di 370 g per giocatori competitivi e avanzati che cercano la massima potenza; la V1 da 365 g per utenti che hanno bisogno di un equilibrio tra forze e comfort, e infine la LS V1 da 355 g per gli intermedi che apprezzano leggerezza e prestazioni.

"Dopo oltre due anni di sviluppo e test presso i Wilson Labs, siamo molto entusiasti di poter lanciare la gamma Defy per atleti che giocano a un ritmo molto elevato e aggressivo. Questo lancio rafforza la nostra missione di supportare gli appassionati nella loro sfida per giocare al massimo livello, nonché migliorare l'esperienza di gioco attraverso innovazione e design", ha spiegato Iñaki Cabrera, Wilson global director of padel.

"Adoro il design della Defy e sono molto contento di essere l’ambassador della nuova collezione, con l’obiettivo che mi accompagnerà nei miei migliori anni da professionista"

Javi Garrido, atleta Wilson, al 12° posto nella classifica FIP

AEROEXACT DESIGN

La geometria della linea Defy è stata ottimizzata per ottenere movimenti più aerodinamici e rendere i colpi decentrati migliori, più potenti e più precisi.

Questa tecnologia aumenta la potenza complessiva della pala e aggiunge rigidità alla parte centrale del telaio per aiutare a dominare il gioco.

FORMA A DIAMANTE E

STRUTTURA TUBOLARE C2

La pala è realizzata utilizzando una struttura tubolare in carbonio, elemento che garantisce uno spessore uniforme che si traduce in una maggiore durata e in un ottimo controllo dei colpi.

Il piatto è stato progettato per offrire un ottimo mix di potenza esplosiva e reattività, massimizzando la propulsione dei colpi e mantenendo la precisione.

I fori nella gamma Defy hanno una grandezza diversa a seconda della posizione sulla pala. Quelli superiori sono più grandi e forniscono maggiore potenza nei colpi overhead, mentre quelli più piccoli nella parte inferiore rendono un ottimo controllo nei colpi difensivi e nelle volée.

LE DUE ALTERNATIVE

Forma: diamante

Materiale: 15K Carbon Fiber

Grip: 13 cm

Gomma: Power Foam

Bilanciamento: 265 mm

Peso: 370 grammi DEFY PRO V1

Forma: diamante

Materiale: 3K Carbon Fiber

Grip: 13 cm

Gomma: Power Foam

Bilanciamento: 265 mm

Peso: 365 grammi DEFY V1

Forma: diamante

Materiale: Comfort Flex

Grip: 13 cm

Gomma: Power Foam

Bilanciamento: 265 mm

Peso: 355 grammi DEFY LS V1

I-BEAM
DUO GRID HOLE PATTERN
15K CARBON FACE

NEL CUORE DI JOMA

La presentazione della collection 2025 è stata l’occasione per conoscere il centro nevralgico del marchio iberico, intervistare figure chiave del brand e comprendere l’evoluzione raggiunta in oltre 60 anni di storia nel mercato sportivo dal nostro inviato Davide L. Bertagna

Agennaio abbiamo avuto l’opportunità di partecipare a un evento esclusivo dedicato alla stampa internazionale, che ci ha portato nel cuore della sede centrale di Joma a Portillo de Toledo, un piccolo paesino situato a circa un’ora di auto da Madrid. La visita è stata un'esperienza unica, che ci ha permesso di esplorare il quartier generale del brand spagnolo e di comprendere da vicino l’impatto che Joma ha avuto nel mondo dello sport negli ultimi decenni. Le dimensioni dell’headquarter, che si estende su una superficie di ben 65.000 metri quadrati, sono una

testimonianza concreta della crescita del marchio, che oggi è un punto di riferimento nel mercato sportivo globale. Durante l’intera giornata, abbiamo avuto modo di scoprire le nuove collezioni, incontrare i responsabili prodotti, intervistare l’ambassador Veronica Virseda e proseguire con una visita approfondita agli uffici e al magazzino, ottenendo così una panoramica completa dell'azienda.

UNA GIORNATA A PORTILLO DE TOLEDO

Marina López, direttrice marketing ed esponente della proprietà Joma, ha dato il benvenuto ai partecipanti e offerto una panoramica delle principali figure del marchio, oltre a illustrare gli obiettivi a breve e medio termine. Tra questi, spicca l’impegno per l’internazionalizzazione, con una presenza attuale in oltre 120 Paesi. I risultati più significativi citati da Joma riguardano le sponsorizzazioni di federazioni internazionali in sport come running, tennis, calcio e futsal, nonché la crescita continua di eventi e partnership nel trail running, padel e pickleball. Per dare un’idea concreta di quanto il marchio sia cresciuto, Marina López ha sottolineato che il 15% degli atleti alle recenti Olimpiadi di Parigi 2024 indossavano prodotti Joma. Un’evoluzione che continua a essere guidata dal presidente Fructuoso López, a capo dell’azienda dal 1965.

La giornata è proseguita con la presentazione della collezione 2025, seguita da una sfilata condotta da Ruth Beitia, campionessa olimpica di salto in alto a Rio 2016. Atleti d'élite come José Antonio Diestro, Juanlu Esbrí, Vero Virseda, Raquel González, Carla Arce e Pedro Vega hanno indossato i nuovi modelli di abbigliamento e calzature, mostrando così la qualità e la tecnologia dei prodotti in modo tangibile. Per quanto riguarda il padel, la capsule comprende pala, abbigliamento e scarpe progettati per offrire una combinazione ottimale di prestazioni e stile ai giocatori.

LA LINEA PADEL 2025

Un total look pieno di stile che unisce funzionalità e prestazioni con cui i Pro inizieranno la stagione 2025. La collezione si distingue per la stampa piena di colori vivaci. Questo design multicolore non solo vuole simboleggiare lo spirito innovativo di Joma, ma cerca anche di connettersi con gli appassionati che desidera-

Scarpe Smash

Questo modello di alta gamma ha una suola intermedia composta dalla tecnologia Reactive Ball, che offre una grande reattività. La parte superiore in phylon aggiunge stabilità alla calzatura. La tomaia realizzata in mesh traspirante garantisce ventilazione attraverso la tecnologia VTS. Inoltre, il sistema termosaldato Joma SPORTECH offre una calzata comoda al piede.

no distinguersi sia nello stile sia nel le performance. La collezione è stata realizzata con le ultime tecnologie, come il sistema Micro-Mesh, che garantisce un’ottima traspirabilità.

L’estetica della pala Slam include gli stessi dettagli del resto della linea 2025. Progettata per offrire il perfetto equilibrio tra potenza, controllo e durata, ha un peso di 355-360 grammi. Il nucleo Black EVA consente di assorbire al meglio gli impatti e garantisce un ritorno di energia ottimizzato.

Veronica Virseda e Juanlu Esbrí
Gli ambassador Joma indossano la collezione 2025
Pala Slam

L'intervista

Martina Rossetto

SPORT MARKETING & SPONSORSHIPS SPECIALIST JOMA

In occasione dell'evento, abbiamo intervistato Martina Rossetto, sport marketing & sponsorships specialist, con la quale abbiamo fatto il punto sull'evoluzione della divisione Joma Padel, a tre anni dal lancio globale durante il Master Final del World Padel Tour 2021.

Joma Padel nasce ufficialmente nel dicembre 2021. Che evoluzione hai visto in questi tre anni?

Per Joma Padel è cambiato moltissimo negli ultimi tre anni, anxche se eravamo già un marchio comunque storico tra le pareti di vetro. Prima del 2021 infatti eravamo presenti in questa categoria con le calzature, che sono da sempre il nostro punto di forza, e anche con una parte d’abbigliamento. Da dicembre 2021 è nata la collezione e la linea Joma Padel, con un logo dedicato. Sono aumentati tantissimo gli investimenti, non solo calzatura, che per anni è stata la scarpa ufficiale del World Padel Tour, ma anche sull'abbigliamento e soprattutto sulle racchette su cui nelle ultime stagioni si sta investendo tantissimo, non solo come numeri e come ampiezza di collezione, ma anche e soprattutto a livello tecnico, elemento testimoniato dalla crescita di top player che utilizzano pale Joma.

Quanto è importante il padel per Joma in questo momento?

In Spagna il padel insieme al futsal e al running rimane per noi uno dei settori di spicco. In Italia un pochino meno, anche se sulle scarpe abbiamo una quota di mercato davvero importante. Sulle racchette e sull'abbigliamento stiamo crescendo tanto. Se nel Paese iberico le discipline di riferimento sono atletica e futsal, in Italia puntiamo tantissimo sul running e sul calcio, ma anche tanto sui racket sport. Voglio sottolineare che siamo da gennaio 2021 sponsor tecnico della FITP e quindi le nazionali italiane di padel e tennis vestono Joma.

Quali sono i vostri mercati di riferimento?

Per quanto riguarda l'Europa, Spagna e Italia. Nell’ultimo periodo c’è stata una fortissima espansione in Medio Oriente, con gli Emirati Arabi in te-

L'intervista

Veronica Virseda

NUMERO 12 RANKING FIP

Veronica Virseda, classe 1992, attualmente numero 12 nel ranking. Dopo un 2024 da protagonista, si prepara ad affrontare quest’anno insieme ad Alejandra Salazar con l’obiettivo di entrare tra le prime quattro coppie del circuito.

Quando hai iniziato la collaborazione con Joma?

La partnership è partita nel giugno del 2024 quando ho esordito al fianco del brand al P2 di Genova. Ho tre anni di contratto con Joma e spero di rimanere con loro a lungo.

Come è andato il 2024? Hai raggiunto gli obiettivi che ti eri prefissata?

Nel 2024 come sapete ho iniziato la stagione sportiva con Marta Ortega. Poi ho cambiato la compagna a giugno dopo Roma, quando ho giocato alcuni tornei con Alejandra Salazar che si è dovuta fermare per qualche infortunio. Da lì ho partecipato ai tornei con Aranzazu Osoro, che per me è stata una bella sorpresa. Mi porto dietro momenti bellissimi e credo che anche a livello di prestazioni sportive abbiamo concluso molto bene.

Quali obiettivi hai per il 2025? Partiamo dalla coppia numero sei della classifica Premier e con Alejandra l'obiettivo è quello di entrare tra le prime quattro. Ci consentirebbe di avere un tabellone più favorevole in termini di entry list.

Quale torneo ti piacerebbe vincere quest’anno?

Sicuramente Parigi. È un torneo emblematico, un appuntamento molto importante non solo per il padel, ma anche per il tennis e per molti altri sport. Per quello che rappresenta è un momento incredibile della stagione. Nel 2024 ci sono andata vicina, perdendo in semifinale, e voglio sicuramente riprovarci. L'ambiente è meraviglioso, anche la vicinanza. La famiglia può venire a vederti e credo che sarebbe il miglior torneo da conquistare quest’anno.

sta. A Dubai e in Arabia Saudita stanno aprendo tantissimi punti vendita e c'è sempre più presenza del marchio. Siamo molto presenti anche in Sud America dove è diffusissimo il futsal e dove c’è tanta passione per il padel.

Quanto sono importanti gli ambassador per Joma e come vi supportano nello sviluppo dei prodotti?

Gli ambassador sono da sempre il punto di forza di Joma e quello su cui ci concentriamo. Storicamente siamo una realtà che desidera legarsi più agli atleti che agli influencer. Per noi è importante che chi porta in giro per il mondo il nostro marchio sia consapevole di quella che è la qualità del prodotto. Alcuni tra i migliori pro utilizzano Joma perché apprezzano le tecnologie dietro ogni articolo. Essere al fianco di atleti di alto livello ci aiuta enormemente nello sviluppo dei prodotti. Un esempio di come ciò avvenga è il fatto che tutte le scatole delle scarpe Joma riportano la dicitura “Tested by professional athletes”. Gli atleti sono coinvolti attivamente nella creazione dei prodotti, nel miglioramento e nei test una volta che i modelli arrivano sul mercato. Nel padel, questo si traduce anche in edizioni speciali di pale e calzature dedicate ai nostri ambassador, come nel caso della racchetta Valkiria di Carolina Navarro.

Ci racconti com'è nata la collaborazione con la FITP e come sta andando avanti? Fino a qualche anno fa, il tennis non era un mondo in cui eravamo così presenti come avremmo voluto. In Spagna, però, stavamo già investendo molto con la Federazione sia nel tennis che nel padel, un ambito in cui storicamente Joma è sempre stata molto forte. Sponsorizzare la FITP è stato un passo fondamentale, perché ci ha permesso di raggiungere un pubblico di circoli e giocatori che ancora non conoscevano il nostro marchio. È una partnership molto proficua, che speriamo continui a crescere. A livello di risultati, il padel in Italia ha visto un enorme sviluppo. Inoltre, tra i racquet sport sta emergendo anche il pickleball, in particolare dagli Stati Uniti, dove Joma ha una filiale. Questa disciplina è in forte espansione e siamo pronti a supportarlo con calzature, abbigliamento e racchette.

Cosa pensi del padel in Italia?

L'Italia sta facendo un grande lavoro negli ultimi anni e questo si riflette nella crescita dei suoi giocatori, soprattutto tra le donne che sono ormai molto riconosciute nel circuito. Gli atleti italiani stanno iniziando ad avere una professionalità che non c'era un paio di anni fa e credo che la Federazione stia facendo un grande lavoro in questo senso.

Cosa pensi della nuova linea di prodotti Joma per il 2025?

Ritengo ci sia stata un’evoluzione incredibile dei prodotti. I tessuti sono meravigliosi, molto professionali. Il kit è ultra traspirante, si adatta molto bene al corpo ed è molto comodo in campo. Inoltre, gli shorts tecnici offrono comfort e ampia libertà di movimento. Ho dato qualche feedback durante lo sviluppo dei prodotti: li ho provati, fatto sessioni di video e devo dire che con i nuovi articoli è stato fatto un salto enorme in avanti in termini di qualità.

TRIS... CON STYLE

In soli quattro anni, il marchio milanese di abbigliamento Padel Mi Amor si è convertito in un gruppo più strutturato, Padelstyle, con una rete distributiva che include anche Royal Padel e Pantofola d’Oro. Un traguardo raggiunto con una sola parola chiave: qualità

di Benedetta Bruni

In principio era Padel Mi Amor, nato a Milano nel 2021 da Paolo e Alessandra, soci di questa avventura e compagni nella vita. E poi è diventato Padelstyle, gruppo che distribuisce lo stesso marchio meneghino insieme a Pantofola d’Oro e Royal Padel, due nomi di punta per le loro categorie. Tutto questo nell’arco di appena quattro anni: un traguardo notevole, ma anche una sfida ambiziosa nel commercializzare tre proposte votate all’eccellenza, mantenendo al contempo l’identità e la filosofia di Padel Mi Amor come brand innovativo, vivo, colorato, un sincero tributo alla Spagna che ha fatto innamorare i suoi fondatori di questo sport. Potremmo dunque parlare di un percorso evolutivo che non dimentica le sue origini e si sviluppa su un’idea di qualità estrema, a supporto totale del giocatore sia dentro che fuori dal campo. Con questo in mente, risulta perfettamente sensata anche la scelta dei marchi distribuiti da Padelstyle: appunto Padel Mi Amor, venduto e commercializzato in tutto il mondo, con ambassador internazionali che competono regolarmente nel Premier Padel, che ha dato vita a questo progetto con una linea d’abbigliamento vivace realizzata con materiali di alto pregio; Royal Padel, brand spagnolo distribuito in Italia che costruisce pale artigianali anti-epicondilite e antivibrazioni; e infine Pantofola d’Oro, noto marchio italiano di calzature sport e lifestyle che ha deciso di progettare una scarpa da padel ergonomica e performante nel rigoroso rispetto nella sua tradizione, affidandone a Padelstyle la distribuzione

Lo showroom di Padelstyle a Milano

L'intervista

Fabio Maraccani

DIRETTORE GENERALE PADELSTYLE

Da quando è partito il progetto proprietario Padel Mi Amor nel 2021, il gruppo Padelstyle ha aggiunto anche Royal Padel e Pantofola d’Oro nella sua rete distributiva. Cosa accomuna questi tre marchi e quali sono i loro punti di forza? Il denominatore comune è la qualità dei brand che gestiamo. Dal 1991 Royal Padel produce racchette artigianali anti-epicondilite e Pantofola d’Oro è una meravigliosa storia calzaturiera italiana dal 1886. Poter quindi proporre tre marchi allineati in quanto a qualità e performance è un grande vantaggio per il cliente.

Qual è il target dei brand che distribuite? Il giocatore amante della qualità, dentro alla “pista” ma anche al di fuori. Le nostre nuove collezioni di abbigliamento Padel Mi Amor avranno infatti una serie di capi di “accompagnamento” al campo. Capispalla, gilet, tute in microfibra e felpe che potranno essere utilizzati sia prima che dopo la performance agonistica. Come valuti l’evoluzione del gruppo in questi quattro anni? E cosa avete in serbo per il futuro?

I passi in avanti sono oggettivi. Da un brand unico, Padel Mi Amor, dedicato all’ecommerce, a un’azienda strutturata con showroom e una rete distributiva con tre marchi da gestire: la crescita è ben evidente. Ci aspetta la sfida al mercato con un occhio aperto all’estero. Stiamo entrando in Francia e Svezia, ma non è finita qui.

mondiale. Con queste proposte, il gruppo offre un total look con uno sguardo al futuro e con l’obiettivo di offrire agli appassionati un’esperienza di gioco ai massimi livelli anche in avvicinamento alla gabbia di vetro. Per conoscere più da vicino le singole realtà, abbiamo fatto qualche domanda a Fabio Maraccani, direttore generale di Padelstyle.

ROYAL PADEL

Distribuito in Italia da Padelstyle a partire dal 2024, Royal Padel è uno dei brand pionieri in Spagna nella costruzione di racchette sin dal 1991. La prima linea, presentata lo stesso anno, era composta da appena tre modelli e da pale costruite in legno, pesanti e con poche caratteristiche aggiuntive. Nel 1992 è stato introdotto l’uso di diversi tipi di gomma combinati con trame di vetro e resina epossidica. Ciò ha significativamente migliorato le performance dei prodotti Royal Padel, segnando il primo step per raggiungere il livello attuale di queste pale artigianali, fatte a mano nella fabbrica di proprietà situata in Argentina. Oggi le racchette incorporano una serie di materiali tecnici come il carbonio, gli aramidi (kevlar e twaron), fibre, tessuti di vetro e diossido di titanio, ottenendo un bilanciamento tra potenza, controllo e leggerezza. Tutte, inoltre, sono realizzate per prevenire lesioni al gomito (come l’epicondilite) e alla spalla. Le pale sono realizzate con materiali specifici che riducono l’impatto della palla e ne assorbono l’energia affinché il colpo sia più dolce e si possano evitare così possibili lesioni. Recentemente l’azienda ha sviluppato anche il sistema Shock Absortion, che contribuisce a ridurre le vibrazioni prodotte dal contatto con la pallina.

Da sinistra: Paolo Fina, fondatore Padelstyle, Teo Zapata, ambassador Padel Mi Amor, e Fabio Maraccani, direttore generale Padelstyle
Alcuni scatti dal lookbook di Padel Mi Amor

Com’è andato il primo anno di distribuzione di Royal Padel? Royal Padel è un marchio con una reputazione assoluta per la qualità delle sue pale. Ha sofferto come tutti per la “bulimia” di offerte a prezzi ridotti presenti sul mercato. Ciononostante, siamo riusciti a entrare in punti vendita di assoluto prestigio che ci aiuteranno a consolidare la presenza sul territorio.

Qual è il valore aggiunto che un brand storico e artigianale di pale porta al nome di Padelstyle?

Come dicevo prima, la qualità di un brand che per scelta non ha mai “abbracciato” la filosofia del primo prezzo ha fatto in modo che la reputazione di Royal Padel rimanesse intatta. Oltretutto hanno sempre fatto molta attenzione, dal punto di vista distributivo, a non svendere i propri prodotti con sconti esagerati.

Pensate di ampliare il vostro portfolio anche ad altri marchi di racchette?

Al momento non siamo alla ricerca di nulla, ma al tempo stesso siamo molto attenti ad ogni opportunità che il mercato può presentare.

Cosa vi aspettate da questa collaborazione?

Lo dice la parola stessa: collaborazione. Ovvero un supporto reciproco con l’obbiettivo di sfruttare insieme ogni opportunità che il mercato potrà offrirci. È indubbio che Royal Padel sia sinergico a Padel Mi Amor e a Pantofola d’Oro. “Vestiamo” il giocatore da capo a piedi con la qualità dei nostri tessuti, con una pala artigianale e con calzature dalla reputazione ultracentenaria.

PANTOFOLA D’ORO

È recente l’ingresso nel mondo del padel di Pantofola d’Oro, storico marchio di calzature sportive, con una linea di scarpe tecniche distribuita in esclusiva globale da Padelstyle. Questa scelta nasce dalla volontà di abbracciare una disciplina dalla crescita esponenziale in tutto il mondo, capace di coinvolgere atleti e appassionati di tutte le età. Forte di un’eredità artigianale ultra-centenaria e di un know-how maturato sui campi da calcio, Pantofola d’Oro porta nel padel la stessa attenzione all’ergonomia, alla qualità dei materiali e alla cura del dettaglio che da sempre contraddistinguono i suoi prodotti. La nuova linea nasce con l’obiettivo di trasferire anche nello sport della pala le caratteristiche distintive delle calzature da calcio tipiche del marchio, in particolare l’aderenza e la resilienza della tomaia, elementi essenziali per garantire il massimo controllo nei movimenti rapidi e multidirezionali. Grazie alla collaborazione con esperti del settore, la collezione integra soluzioni tecnologiche avanzate, come la suola Vibram ad alte prestazioni, progettata per ottimizzare grip e resistenza all’usura, e la costruzione Strobel, che assicura leggerezza e flessibilità. Il tutto rientra nel progetto “eco-sustainable sport footwear”, un’iniziativa che unisce innovazione e sostenibilità, riflettendo l’impegno dell’azienda nella ricerca di soluzioni responsabili per il futuro dello sport.

Come siete arrivati alla distribuzione globale di Pantofola d’Oro? Su cosa verterà nello specifico?

Conosco il titolare di Pantofola d’Oro, Kim Williams, da tantissimi anni. Quando mi ha parlato del progetto che stavano implementando relativo alle calzature da padel, abbiamo trovato reciproco l’interesse che questo venisse gestito e distribuito da un gruppo come il nostro che ha il padel nel proprio dna. Commercializzeremo quindi la collezione di calzature non solo in Italia, ma in tutto il mondo.

Quali sono i mercati principali su cui vi concentrerete? E quali i punti chiave della strategia che intendete seguire?

Stiamo approcciando i mercati nei quali il padel è già una realtà e/o si sta espandendo. Mi riferisco a Francia, Svezia, Spagna, UK, Paesi dell’est europea e Corea. Ormai, con le numerose offerte di brand sui vari mercati, anche all’estero sono molto attenti alla qualità e il know-how italiano parte fortunatamente avvantaggiato.

Questo primo ingresso di Pantofola d’Oro nel mondo del padel avrà un prosieguo? Come li supporterete in questo senso?

Siamo all’inizio di una lunga collaborazione. Con Padel Mi Amor siamo sponsor di alcuni giocatori e giocatrici del circuito professionistico. Abbiamo in cantiere di inserire nei loro contratti anche l’utilizzo delle calzature e di esplorare, al tempo stesso, altre opportunità di sponsorizzazione.

Ci saranno sinergie e punti di incontro in termini di sviluppo tra Pantofola d’Oro e gli altri due brand di Padelstyle, Royal Padel e Padel Mi Amor?

Noi di Padelstyle siamo maniacalmente attenti allo studio e sviluppo di una collezione di abbigliamento che rappresenti l’eccellenza nel proprio segmento di riferimento. Detto questo, la scelta distributiva è caduta su due brand che sposano la nostra stessa filosofia.

Come si intrecciano le qualità di un brand caro al mondo calcistico con un prodotto destinato al padelista?

Pantofola d’Oro è storicamente la calzatura artigianale per definizione che ogni calciatore di qualsiasi livello ricorda come un’eccellenza assoluta. Quindi in questo caso le aspettative sono alte, dal momento che la reputazione è ai massimi livelli.

Cosa vi aspettate da questa collaborazione?

Un’azienda giovane come la nostra, la credibilità se la deve costruire e meritare sul “campo”. Sicuramente accompagnarsi alla sfida del mercato in compagnia di due brand quali Pantofola d’Oro e Royal Padel accelera il processo di crescita.

Un modello da donna della nuova linea padel di Pantofola d'Oro
Tutte le racchette di Royal Padel vengono realizzate a mano
Pantofola d'Oro porta la sua expertise centenaria anche nel mondo padel
In alto, Royal Padel R Ace Light 2025. In basso, Royal Padel R Ace 2025

UNA PREMIÈRE DA FUORICLASSE

In occasione di Milano Premier Padel, Babolat ha lanciato ufficialmente la sua nuova collezione in collaborazione con El Lobo. Un tributo all’eccellenza di di questo sport in un’anteprima da grande schermo

di Manuela Barbieri

Lo scorso 3 dicembre, mentre l’Allianz Cloud iniziava a scaldarsi per la terza edizione del Milano Premier Padel P1, noi di Padelbiz siamo andati al cinema

Anteo di Milano, dove sul grande schermo è andata in scena un’anteprima esclusiva: la presentazione della nuova collezione 2025 Babolat x Juan Lebrón. Un debutto da red carpet con protagonista la star spagnola che per ben quattro stagioni consecutive, fino al 2022, ha dominato i ranking mondiali e ancora oggi rimane una delle stelle più luminose del padel. Parte della famiglia Babolat dal 2017, Juan Lebrón, oltre a essere uno dei giocatori più forti al mondo, è anche

La racchetta scelta da El Lobo per le competizioni

VIPER JUAN LEBRÓN 25

“In termini di performance, rispetto ai modelli passati, sento di aver più controllo sulla pallina”

Juan Lebrón

Grazie alla struttura del nucleo con barra centrale e alla superficie di gioco in carbonio 3K - molto rigida e con forma a diamante - offre una potenza straordinaria.

uno dei personaggi più carismatici di questo sport.

Dopo il successo delle collezioni lanciate a maggio 2023 e febbraio 2024, la terza edizione segna un nuovo capitolo nella collaborazione tra il brand e il fuoriclasse. La nuova linea che porta il logo ispirato al suo soprannome - El Lobo (Il Lupo) - comprende tre racchette, scarpe, abbigliamento tecnico e una borsa. Ma la grande novità di quest’anno è un’altra: per la prima volta, l'intera gamma di prodotti sarà disponibile in oltre 90 Paesi al mondo simultaneamente, offrendo agli appassionati un'esperienza di acquisto completa.

“Le tre nuove racchette sono pensate per soddisfare le esigenze di diversi tipi di giocatori, dai professionisti ai dilettanti. Con questa collezione vogliamo ribadire il nostro supporto verso un atleta simbolo che ha portato avanti il padel e contribuito alla crescita di questo sport, a cui siamo appassionati da quasi 25 anni” Eric Babolat, presidente di Babolat

TECHNICAL VERON JUAN LEBRÓN 25

Con un mix di carbonio e fibra di vetro, combina dinamismo e potenza. Grazie al nuovo VIBRABSORB SYSTEM, sviluppato in collaborazione con SMAC, le vibrazioni sono ridotte al minimo, offrendo così comfort e prevenzione degli infortuni.

TECHNICAL VERTUO JUAN LEBRÓN 25

È la scelta ideale per chi cerca una racchetta facile da manovrare, comoda e leggera (355 g). La fibra in vetro permette infatti di colpire in maniera potente senza sforzi eccessivi.

Al centro, Juan Lebrón sul palco del cinema Anteo di Milano insieme a Jose Luis Sanz, business leader padel di Babolat

“Lavorare con Lebrón è un'esperienza incredibile, sia per la sua esperienza, sia per la passione che ci mette e il suo amore per il gioco. Abbiamo creato una gamma pensata non solo per i campioni ma per tutti i giocatori di padel che vogliono davvero migliorare il proprio gioco e sentirsi ispirati da lui” Jose Luis Sanz, business leader padel di Babolat

BABOLAT JET PREMURA 2 LEBRÓN

Una calzatura caratterizzata dalla leggerezza e che offre un ottimo comfort grazie alle due ampie aree di ventilazione sulla tomaia, per una traspirazione ottimale, e al sistema KPRSX che assorbe gli impatti. Assicurano un ottimo grip la suola sviluppata in collaborazione con Michelin e gli inserti nell’avampiede, specificamente progettati per il padel.

L’ABBIGLIAMENTO TECNICO

Pensata per garantire il massimo comfort e la massima libertà di movimento durante il gioco, la linea di abbigliamento include quattro t-shirt da competizione, tre maglie in cotone per l'allenamento, tre paia di pantaloncini, una felpa sportiva, due giacche, due pantaloni, un top senza maniche e calze. I tessuti sono realizzati in 100% poliestere riciclato, a conferma dell’impegno di Babolat nell’utilizzare solo materiali sostenibili e non trattati.

Babolat - babolat.com

SQUADRA CHE VINCE SI CAMBIA IN MEGLIO

La gamma Babolat si rinnova per il 2025 seguendo le già consolidate linee di sviluppo dell’azienda francese, che si articolano su tre direttrici: Technical, Air e Counter.

Tutte presentano una finitura sabbiata ruvida sul piatto, a differenza di quanto fatto finora. Il pilastro Air è stato rinnovato completamente nella forma e nella costruzione

La Technical è identificata come di consueto con il colore rosso: dal punto di vista estetico, la banda rossa centrale ha fatto spazio al bianco sui modelli Viper e Veron, mentre è rimasta sul modello più maneggevole e tollerante Vertuo. Technical è soprattutto potenza ed esplosività, il modello Viper ha una struttura “a sandwich” del nucleo, con tre diversi strati di EVA adattati a ogni racchetta. I due strati esterni sono più rigidi, mentre quello interno più morbido offre maggiore tolleranza e comfort sui colpi più lenti.

Il blu è per la linea Air, che combina più maneggevolezza alla potenza nella Viper rispetto alla pura aggressività della Technical, per una pala più completa e più leg-

gera. La gamma Air è stata completamente rinnovata da Babolat: i fori sono stati distribuiti in maniera ottimizzata, con punto dolce ampio, ed è cambiata anche la forma, che è rimasta sempre ibrida ma con geometrie e angoli diversi. La testa è più grande, ma il peso rimane uguale per garantire la stessa agilità nelle mani di chi la usa. Nella versione Viper, il piatto full carbon è in 16K.

Per chi predilige un gioco paziente e ragionato, senza rinunciare all’esplosività in fase di contrattacco, c’è sempre la Counter (utilizzata da Coki Nieto nella sua declinazione Viper), contraddistinta dal consueto colore giallo e dalla forma rotonda. Lo sweet spot è più accentuato per avere maggiore controllo in tutte le fasi del match.

3K Carbon 12K Carbon 16K Carbon

Fibra di carbonio intrecciata utilizzata sulla superficie della racchetta per conferire la massima esplosività e precisione. Il numero indica diversi numeri di intrecci delle fibre di carbonio: 3K>12K>16K.

3D Spin +

Le strutture in rilievo sulla superficie della racchetta, combinate alla finitura ruvida, permettono di colpire con un maggiore spin e aumentano il controllo.

X EVA

La struttura del nucleo con tre diversi strati di EVA adattati ad ogni racchetta aumenta l’esplosività sui colpi più potenti grazie ai due strati esterni più rigidi, mentre dà maggiore tolleranza e comfort con quello interno flessibile sui colpi più morbidi.

SMART BUTTCAP

Sistema che consente di rimuovere il laccio: in questo modo è possibile lavarlo o cambiarlo a proprio piacimento.

CARBON FLEX

Una trama tessuta con due materiali diversi sulla superficie della racchetta ne amplifica i vantaggi: la potenza esplosiva del carbonio combinata con la forza lineare della fibra di vetro crea una superficie flessibile che conferisce potenza dinamica.

HPS Holes Pattern System

La distribuzione e la dimensione ottimizzata dei fori specifiche per ogni forma di racchetta ottimizzano la trasmissione della forza e aumentano la precisione nella restituzione dei colpi.

SOFT FIBER

La superficie della racchetta è ricoperta di fibre morbide e flessibili, per offrire potenza senza sforzo con il massimo comfort e tolleranza.

VIB Vibrabsorb System

Con l’energia della SMAC, il sistema offre un migliore assorbimento delle vibrazioni con un nuovo materiale elastomerico integrato nella grafite del nucleo della racchetta, che fornisce più comfort riducendo il rischio di infortunio.

TECHNICAL VERON 2.5

La Technical Veron offre grande potenza e giocabilità nei colpi d’attacco.

Peso: 365 g

Punto di bilanciamento: 270 mm

Spessore: 38 mm

Grip: Syntec Pro

TECHNICAL VIPER 2.5

La Technical Viper offre una potenza reattiva nei colpi d’attacco per far uscire la palla più velocemente.

Peso: 365 g

Punto di bilanciamento: 270 mm

Spessore: 38 mm

Grip: Syntec Pro

COUNTER VERON 2.5

La Counter Veron offre precisione e grande giocabilità.

Peso: 365 g

Punto di bilanciamento: 270 mm

Spessore: 38 mm

Grip: Syntec Evo

COUNTER VIPER 2.5

La Counter Viper offre tolleranza e reattività.

Peso: 365 g

Punto di bilanciamento: 270 mm

Spessore: 38 mm

Grip: Syntec Evo

AIR VERON 2.5

La Air Veron offre estrema maneggevolezza e grande giocabilità.

Peso: 355 g

Punto di bilanciamento: 265 mm

Spessore: 38 mm

Grip: Syntec Team

AIR VIPER 2.5

La Air Viper offre una manovrabilità estrema e una grande reattività.

Peso: 355 g

Punto di bilanciamento: 265 mm

Spessore: 38 mm

Grip: Syntec Team

VERSATILITÀ E POTENZA PER GIOCATORI

D’ATTACCO

Head Speed: la serie a forma di lacrima per chi cerca la massima velocità senza perdere il controllo

Rinnovata nel design e con le tecnologie più avanzate, la nuova serie

Head Speed è pensata per giocatori di livello avanzato che desiderano portare il proprio gioco a un livello superiore.

Ogni dettaglio è infatti studiato per offrire maggiore velocità, reattività e precisione in campo, consentendo di affrontare scambi rapidi e intensi con il massimo controllo.

SPEED ONE X

Per giocatori competitivi che cercano i benefici di una pala con un solo foro, ma ora con maggiore peso e solidità

Dotata di una superficie d'impatto in carbonio 2D (bidimensionale) e un peso leggermente maggiore (365 g), la Speed One X è la racchetta più solida della nuova serie di Head. Merito della tecnologia Extreme Spin che riduce le vibrazioni e del nuovo sistema Damp Plus che assicura precisione e una potenza esplosiva. Per un gioco ancora più veloce e incisivo.

SPEED ONE

Per i giocatori che desiderano una racchetta versatile, maneggevole e durevole

Con un solo foro sulla superficie d’impatto, la Speed One è la racchetta da padel più leggera (345 g) e veloce della serie. Il carbonio visibile in 2D assicura esplosività, per colpi incisivi e reattivi, mentre la superficie ruvida Extreme Spin garantisce una migliore aderenza e presa sulla palla. Il risultato è un controllo ottimale, per i padelisti che vogliono dominare il campo.

"La nostra rinomata serie Speed include le tecnologie più avanzate e un design di alta qualità"

Daniel Picot, product manager padel racquets di Head

2025 SPEED TEAM

Per i giocatori di livello avanzato

La superficie d'impatto in fibra di vetro migliora l’uscita della palla, rendendola più rapida e fluida. Questa caratteristica si combina perfettamente con l’innovativa tecnologia Auxetic 2.0 che assicura una sensibilità superiore. A completare il tutto, l’’impugnatura morbida e confortevole, progettata per migliorare la presa e il controllo durante il gioco, anche nei colpi più potenti.

SPEED PRO 2025

Per i giocatori alla ricerca del perfetto equilibrio tra potenza e controllo

La Speed Pro integra le tecnologie più avanzate, tra cui la Damp Plus, un sistema progettato per ridurre le vibrazioni garantendo così un maggior controllo durante il gioco. La superficie d'impatto ibrida combina fibra di carbonio con fibra di vetro. Questo mix di materiali consente di ottenere il massimo delle prestazioni in termini di reattività, stabilità e potenza.

2025 SPEED MOTION

Progettata per offrire le stesse caratteristiche della Speed Pro, questa racchetta si distingue per la sua leggerezza e maneggevolezza. Grazie al Power Foam, assicura inoltre colpi offensivi e d'attacco più efficaci.

LA PIÙ SOLIDA DELLA SERIE LA PIÙ LEGGERA DELLA SERIE
CONSIGLIATA DA ARI SANCHEZ, ATTUALE NUMERO 1 AL MONDO
LA PIÙ MORBIDA DELLA SERIE
Jaime Chipi Munoz, n. 65 ranking FIP

CRAZYQUICK LS PADEL

GIOCARE COME I CAMPIONI

Scendere in campo e vivere l'emozione dei migliori atleti del circuito Premier, grazie alla linea Pro-Line di Bullpadel, che permette di utilizzare le stesse racchette di Martín Di Nenno e Paquito Navarro

Dominare il campo con colpi potenti e precisi, esplosivi al punto giusto ma perfettamente controllati. Calcolare le risposte al dettaglio, ben consapevoli che il proprio strumento d’attacco non fallirà nel seguire l’amatore che pratica padel con trasporto. La linea Pro-Line 25 di Bullpadel include questo e anche di più: la collezione offre una serie di racchette fatte

Potenza dinamica

Grazie al suo nuovo design laterale, che incorpora un canale intorno all’intero perimetro della racchetta, Hack 04 Hybrid oppone meno resistenza all’aria, è più stabile e dispone di un telaio che reagisce più prontamente, ottimizzando la velocità di trasmissione dell’energia in ogni colpo.

Fori e ruvidità

I fori, riprogettati con una distribuzione concentrica a cerchio, offrono maggiore bilanciamento e flessibilità, creando un punto dolce ampio per una risposta efficace. Inoltre, la superficie esterna ruvida in 3D rende questa pala l’alleata ideale per una partita a effetto. Il suo formato oversize si adatta perfettamente a un gioco controllato, dove la velocità incontra la strategia.

Tricore

Il nuovo cuore in Tricore aumenta lo spessore dei vettori per ridurre le vibrazioni e aumentare stabilità e potenza. Ora, l’Air React Channel attraversa completamente questa sezione: il passaggio d’aria più fluido facilita la manovrabilità della pala e l’accelerazione del colpo, per movimenti più veloci e potenti.

Forma: ibrida

Bilanciamento: ~25 cm

Misure piatto: 529 cm2

Materiale: TriCarbon 18K

Peso: 365-375 g

Tipo: contrattacco

su misura dell’atleta che le ha ispirate, combinando tecnologie d’avanguardia a stili di gioco differenti. Quindi è possibile trovare sia la pala offensiva che fornisce la massima forza – senza sacrificare la comodità – nella XPLO Comfort di Martín Di Nenno, sia maggiore strategia colpi a effetto nella Hack 04 Hybrid di Paquito Navarro.

Forma geometrica e Fibrix

La nuova distribuzione del peso propende verso la mano per massimizzare la forza generata dal giocatore, mentre l’area di contatto aumentata è ideale per gli atleti offensivi. Il piatto include Fibrix, un mix tra carbonio e fibra di vetro che fornisce maggiore flessibilità per un ritorno di potenza più facile.

Wave + Air Power

Grazie alle tecnologie Air Power e Wave System, XPLO si propone come la pala più potente mai realizzata da Bullpadel. Air Power espande il canale laterale inferiore del telaio del 50%, rendendo la racchetta più agile da manovrare. Wave System ne aumenta l’esplosività ottimizzando la flessibilità e disperdendo le vibrazioni per non far perdere potenza al colpo.

Fori e ruvidità

La distribuzione dei fori della XPLO è stata fatta in sinergia con la struttura, lo stile di gioco e i materiali. Un formato nuovo senza forature lungo l’asse longitudinale aumenta la rigidità del piatto. Nelle aree laterali si trovano fino a 48 fori, insieme a una superficie ruvida a linee curve discontinue, che permette ai colpi in aria di ottenere uno spin più ampio.

Forma: geometrica

Bilanciamento: ~26,5 cm

Misure piatto: 535 cm2

Materiale: Fibrix

Peso: 365-375 g

Tipo: attacco

XPLO COMFORT
HACK 04 HYBRID
Martin Di Nenno, n. 7 ranking FIP Paquito Navarro, n. 11 ranking FIP

SUPPORTO DINAMICO E PERSONALIZZATO

Il plantare “Attivo KS Medical” migliora l’appoggio e il comfort del piede, trattando e prevenendo problemi come fascite, tallonite e tendinite achilleo-calcaneale. Approfondiamo con il dott. Ambrosone, ortopedico e divulgatore scientifico, attivo nella ricerca e sviluppo del dispositivo

di Cristina Turini

Il piede è una struttura complessa che svolge funzioni essenziali come supporto, ammortizzazione, propulsione, antigravitazione e pompa venosa. Le sue articolazioni consentono adattamenti dinamici al terreno e modifiche della forma durante la camminata. Queste caratteristiche sono alla base del principio d’azione del dispositivo “Attivo KS Medical”, che migliora l’appoggio e il comfort del piede, supportando la sua funzionalità naturale. Questo plantare innovativo della linea “Attivo KS” è concepito per il trattamento e la prevenzione di diverse problematiche, ideale per il trattamento di algie plantari, il miglioramento dell’appoggio podalico, e la prevenzione di malformazioni o infiammazioni articolari come fascite plantare, tallonite e tendinite achilleocalcaneale. Ma cosa lo differenzia dai tradizionali? Il dispositivo agisce selettivamente sulle aree sensoriali principali del piede, influenzando la coordinazione muscolare e neuro-fisiologica dalla caviglia in su. A differenza dei plantari rigidi, che si concentrano sull’arcata plantare, questo approccio stimola la componente propriocettiva, aiutando a mantenere la correzione ed evitando il rischio di perdita della funzione sensoriale quando il dispositivo viene rimosso.

L'intervista

Mario Ambrosone

ORTOPEDICO

Come nasce questo dispositivo?

Il primo brevetto del dispositivo risale al 2003. Si è partiti dall’appoggio del piede e dallo studio dello stesso dal punto di vista neuro-sensoriale, con l'osservazione delle terminazioni nervose che percepiscono il suolo e si adattano, creando la coordinazione nervosa e motoria di tutto il corpo e determinando la stabilità delle articolazioni e dell’equilibrio. Il dispositivo va a lavorare in modo selettivo sulle maggiori aree di percezione sensoriale del piede, che danno informazioni su come deve essere la coordinazione dalla caviglia in su. Parliamo quindi di una sollecitazione elastica e non rigida (come per esempio i plantari) che agisce sulla componente muscolare e neuro-fisiologica invece che sulla componente ossea. I dispositivi classici mantengono alto l’arco plantare ma escludono la parte propriocettiva: quando questi supporti vengono tolti, il piede tende a perdere la correzione. Con questo dispositivo invece alleniamo la parte muscolare e tendinea, quindi una volta portato per un tempo relativamente lungo, dai tre ai sei mesi, possiamo ridurne l’utilizzo ma mantenere la correzione.

Chi lo ha inventato?

specializzati sportivi, ovviamente parliamo di realtà che offrono il servizio di tele-medicina, come la pedana baro-podometrica, la scansione del piede, acquisizione di informazioni tridimensionali. Stiamo integrando quindi nel cloud una rete di specialisti che lavorano sul territorio, che acquisiscano le informazioni dagli specializzati e possano poi prescrivere il dispositivo più adatto. La personalizzazione è fondamentale. Il plantare ha sette tasche posizionate nella pianta del piede che devono essere attivate in modo selettivo in base all’appoggio dell'arto e, nel tempo, possono essere anche modificate in base alle necessità.

Quanti dispositivi esistono con questa funzione e qual è il tuo ruolo?

È stato messo a punto da mia madre, una cardiologa prestata all’ortopedia, due settori collegati, perché se c’è una buona deambulazione e un piede elastico, c’è anche un ritorno venoso ottimale. Inizialmente quindi il dispositivo è stato costruito per risolvere problemi vascolari, in seguito sono stati i pazienti a percepire un miglioramento anche dal punto di vista articolare e muscolare. A quel punto lo studio sulle potenzialità di queste solette è stato approfondito fino a sviluppare il primo brevetto negli USA, che oggi stiamo aggiornando, anche grazie alla ricerca scientifica e alla sua applicazione direttamente sugli atleti (Fiamme Oro) con risultati eclatanti come il miglioramento delle prestazioni del 15%. Abbiamo sperimentato le solette anche nell’ambito dello sci di fondo su atleti come Manuela Di Centa.

Un atleta che lo vuole provare a chi deve rivolgersi?

Di base è un dispositivo medico, quindi ci vuole una valutazione e una prescrizione fatta da un professionista. L’obiettivo è arrivare anche nei negozi

Il principio delle tasche è sempre lo stesso per tutta la gamma di dispositivi. Gli ambiti sono ovviamente diversi: ci sono i prodotti declinati all’ambito sportivo, a quello terapeutico, pediatrico, ecc. Io faccio parte del team ricerca e sviluppo. Sono divulgatore scientifico e faccio formazione ai colleghi e parlo del prodotto ai media, per renderlo fruibile alle persone. Il plantare è stato riconosciuto dall’Unione Europea già nel 2016 come dispositivo innovativo per lo sviluppo e l’invecchiamento della popolazione. Ricordando che con questo dispositivo si azzera il rischio di caduta nell’anziano.

Qual è la disciplina sportiva in cui è più consigliato?

Al netto dei risultati nelle prestazioni atletiche, qualsiasi sportivo può beneficiare di questo plantare che riduce i problemi legati a una postura scorretta, come dolori e contratture, lombalgia, cervicale, dolori articolari e in generale le problematiche dovute allo svolgimento della vita normale, che però poi vanno a inficiare sull’attività fisi ca. Nello sci di fondo per esempio, dove c’è la battuta del piede, può essere utilizzato anche in gara, per avere una percezione e una reattività nella spinta maggiori. Per il runner è ideale, così come anche per chi gioca a padel e per chi pratica tutti gli sport da carico.

Attivo KS Medical
Attivo KS Sport

Attivo KS Medical è costituito da due strati di materiale differenti (Alcantara e Malaysian Rubber) cuciti tra loro a formare delle tasche di riempimento. La collocazione delle tasche e la loro conformazione è stata studiata in base ai principi di anatomia, biomeccanica e neurofisiologia del piede. La personalizzazione del dispositivo in base alle necessità peculiari del soggetto viene eseguita dopo valutazione anatomo-funzionale sia in statica sia in dinamica dell’appoggio podalico e del passo. Le alterazioni e i deficit individuati permettono un mappaggio del dispositivo altamente personalizzato e che lo rende unico per il paziente valutato. Si procede quindi al riempimento delle tasche con materiale fibroelastico Biotens, che permette un corretto sostegno delle volte plantari, una corretta sollecitazione recettoriale delle strutture del piede e una ammortizzazione durante la deambulazione, tutte correzioni durature nel tempo. Inoltre, il dispositivo permette una personalizzazione modificabile in base alle diverse necessità che si possano presentare nel tempo, basta infatti rimuovere dalle tasche il Biotens affinché questo non eserciti più la sua funzione e ricollocarlo in un’altra tasca perché il dispositivo si adatti alle nuove necessità del paziente.

ATTIVO KS MEDICAL

International Group - 0825.781515 - info@ksig.it

Attivo KS Medical HF
Attivo KS Medical HC
Attivo KS Medical
Attivo KS Medical Valgo

LES ENFANTS PRODIGE

Poco prima della tappa meneghina del Premier, a dicembre, Valentino Libaak e Leandro Augsburger sono passati da Net Padel Store per incontrare giornalisti e tifosi. Ne abbiamo approfittato per fare un punto sulla loro giovane carriera di Benedetta Bruni

Negli ultimi mesi, gli argentini Libaak e Augsburger – nei loro appella tivi “Tino” e “Leo” – si sono fatti sentire spesso. Prima l’annuncio che Tino (ora in coppia con Tello) avrebbe affiancato Belasteguín nella sua ultima stagione, terminata proprio al Premier Padel di Milano. Poi l’accordo di entrambi con Siux, avvenuto in seguito allo scontro con Nox. Ancora, il loro punto decisivo ai Mondiali contro Yanguas/Paquito, che ha regalato all’Argentina il secondo oro consecutivo. Addirittura si pensava che Leo potesse essere il nuovo compagno di Lebrón o Di Nenno, finché appena un mese fa è stato confermato che giocherà a fianco di Cardona. Insomma, i due giovanissimi atleti (rispettivamente di 19 e 20 anni) sono entrati nel circuito da appena due stagioni, ma attorno a loro si è già creata una fama di tutto rispetto. A dicembre, proprio prima della tappa meneghina del Premier, abbiamo avuto l’occasione di intervistarli da Net Padel Store appena fuori Milano (di cui abbiamo parlato nel numero 6/2024 di Padelbiz), dove la loro presenza ha attirato una folla di tifosi che non si è lasciata sfuggire l’occasione di un autografo o di vedere due promesse del padel scambiare qualche palleggio nel campo interno al negozio.

L'intervista

Valentino Libaak

NUMERO 32 RANKING FIP

Leandro Augsburger

NUMERO 25 RANKING FIP

A novembre l’Argentina ha vinto ai Mondiali di padel contro la Spagna. Cosa significa per voi questa vittoria, soprattutto considerando che il punto decisivo è stato merito vostro?

VL: Il Mondiale è stato qualcosa di incredibile per entrambi, così come l’opportunità di fare il punto decisivo. Siamo contenti di aver dato questo contributo all’Argentina. Credo che si sia notato anche lo stesso entusiasmo della squadra: eravamo tutti felici e ci siamo divertiti molto.

LA: Sì, concordo con quello che ha detto Tino. È stata una settimana unica, che ho condiviso con otto giocatori e altre giocatrici. Un evento che ha segnato una tappa importante per tutta la nostra carriera: aver concluso un mondiale con questo risultato è una soddisfazione che resterà per sempre con noi.

Qual è il vostro rapporto con Siux a seguito del cambio avvenuto di recente?

VL: Hanno avuto un’ottima predisposizione con noi sin da subito, sia in termini di attenzione sia di materiali. Penso di parlare per entrambi quando dico che siamo molto grati della fiducia che Siux ci ha dato. Da parte nostra, speriamo di poter dare al marchio il massimo.

Voi siete molto giovani e siete a tutti gli effetti delle “promesse” per il nuovo movimento padelistico globale. Cosa credete che vi manchi per avere continuità nel circuito del Premier Padel?

LA: Questi due anni nel circuito ci hanno fatto crescere, però siamo ancora relativamente “nuovi”. Ci sono tanti giocatori che hanno un’esperienza quasi decennale e devo dire che si nota la differenza. Credo che sia fondamentale continuare ad allenarsi e lavorare giorno dopo giorno e anno dopo anno. Così facendo arriveranno anche i risultati.

VL: Sono d’accordo con Leo. Magari può sembrare che giochiamo da molto tempo, ma alla fine siamo solo nel nostro secondo anno nel circuito. È una que-

stione di maturità e di sforzarsi ancora di più. Abbiamo voglia di fare sempre meglio e ogni giorno lavoriamo perché sia così.

A quali modelli vi ispirate?

LA: Il nostro punto di riferimento è la coppia numero uno, ovvero Tapia e Coello. Sono due persone a cui ci ispiriamo e che al tempo stesso ci motivano. Noi siamo molto vicini ad Agustín, che ci ha aiutato nel Mondiale e nello stesso circuito del Premier Padel.

VL: Sì, come ha detto Leo abbiamo la fortuna di essere vicini ad Agustín, da cui cerchiamo di apprendere molto. Io ho anche una certa vicinanza con Sanyo, che è il mio punto di riferimento quando gioco.

Voi avete cambiato già un po’ di compagni nella vostra carriera. Come si crea la chimica giusta per essere competitivi in campo?

VL: È qualcosa che si costruisce nel quotidiano, durante gli allenamenti o quando giochiamo insieme, ed è ciò che fa sì che tutto quello che impariamo si traduca effettivamente in competenze. Anche la relazione fuori dal campo credo che sia importante e aiuti molto in tal senso.

Possiamo sperare di rivedervi ancora giocare insieme?

LA: Sì, nel 2025 ci saranno ancora molti cambi di coppie, quindi speriamo che a un certo punto sia anche il nostro turno di tornare di nuovo insieme.

VL: Sono d’accordo con Leo. Adesso stiamo facendo percorsi diversi, ma c’è sempre la possibilità di cambiare. Anche perché quando abbiamo giocato in coppia ci è andata abbastanza bene.

Una domanda per Libaak: sei stato il partner finale della lunga carriera di Belasteguín, che qui a Milano ha giocato l’ultimo torneo. Cos’hai imparato da lui in questi mesi e com’è stata per te l’esperienza?

Anche se abbiamo giocato insieme per pochi mesi, questi sono bastati per imparare tantissimo: a essere più professionale, come affrontare ogni allenamento e ogni torneo. È stato un periodo molto importante per me, al di là anche del rapporto che ho creato con lui fuori dal campo.

Da sinistra, Andrea Giovanni Spinelli, business owner NOA Marketing; Fabrizio Agnello co-proprietario Net Padel Store; Leandro Augsburger, Valentino Libaak, Marco Fusina, co-proprietario Net Padel Store; Davide Petrone, ceo & founder NOA Marketing e Fabio Chirico, co-proprietario Net Padel Store

CAMBIA IL MODO IN CUI TI ALLENI

Una macchina lanciapalle realizzata dai giocatori, per i giocatori stessi! La Slinger Bag è portatile, conveniente, leggera e incredibilmente facile da usare. In meno di un minuto, il tuo prossimo compagno di gioco sarà pronto per sfidarti e ti aiuterà a elevare il tuo gioco a un livello superiore.

NOMEN (NON EST) OMEN

Come nelle migliori storie di racchetta, tutto inizia con il tennis e continua con il padel, che ha trovato in Tennis3 di Mestre il terreno ideale per crescere. Da un piccolo magazzino l’offerta si è ampliata, trasformando il negozio in un punto di riferimento per gli appassionati di entrambe le discipline

di Cristina Turini

Che il padel non sia “la costola” del tennis lo sappiamo per certo, eppure nel negozio di Lorenzo Padoan la genesi di questa disciplina è strettamente legata al più famoso sport di racchetta. L’origine risiede infatti nell’idea della campionessa degli Anni ’70, la tennista Susanna Piccolo, che nel 2010 ha messo le radici di Tennis3 a Mestre con un magazzino e pochi marchi per fornire i circoli. Nel 2015 subentra il figlio Lorenzo che, iniziando a collaborare con la madre, trova una struttura facilmente raggiungibile e più idonea da trasformare in negozio. Da allora lo spazio si è ingrandito per offrire una vasta gamma di prodotti e marchi fino al 2019 quando, all’offerta del tennis, si è timidamente aggiunta anche quella del padel con due marchi, diventati 10 in poco tempo, con una vasta offerta sia per neofiti che per esperti e trasformando Tennis3 in un punto di riferimento per gli appassionati di questo sport. Oggi la disciplina incide sul 40% del fatturato del negozio, motivo per cui in futuro l’investimento in questo segmento continuerà, per continuare a offrire non solo attrezzature all’avanguardia e rispondendo alle esigenze di tutti gli appassionati, mantenendo un alto livello di specializzazione e consolidando la propria posizione nel settore

L'intervista

Lorenzo Padoan TITOLARE

L’imprinting del tuo negozio deriva dal tennis, quando e perché è stata integrata anche la disciplina del padel?

Il padel è stato integrato nell’offerta del nostro negozio nel 2018, quando sono stati costruiti i primi campi dedicati a questa disciplina.

Com’è strutturato il negozio e quali servizi offrite al cliente padel a supporto della vendita?

Abbiamo più di dieci marchi (i player più importanti nel mercato) e offriamo il servizio test di tutte le pale in vendita: con un piccolo contributo giornaliero (che in caso di acquisto verrà scalato dal totale), il cliente può provare la racchetta direttamente in campo.

Perché il cliente dovrebbe preferire il vostro negozio fisico all’online?

Offriamo servizio, assistenza e consigli tecnici. Siamo preparati, oltre ad essere anche giocatori, quindi testiamo tutti i prodotti che arrivano in negozio per poter indirizzare al meglio il cliente in base alle sue esigenze e caratteristiche.

Quali sono i prodotti padel più richiesti? Le racchette sono un oggetto fondamentale, ma c'è anche qualche altra categoria prodotto che sta emergendo? (Scarpe, accessori, ecc)

Le calzature sono molto richieste, il “padelista” si sta accorgendo che giocare con una scarpa adatta evita infortuni e migliore la performance.

Quali criteri hai utilizzato per la scelta dei marchi da proporre in negozio?

In negozio ci sono i brand più richiesti, ma mi piace anche andare alla ricerca di articoli meno commerciali ma più curati, per offrire all’appassionato un prodotto di “nicchia”.

Nome negozio: Tennis3.it Sas

Indirizzo: via Martiri della Liberta 244 - 30174 Mestre (VE)

Numero di telefono: 041.0990095

E-mail: info@tennis3.it

Sito: tennis3.it

Facebook: tennis3.it

Instagram: @tennis3.it

Numero sedi: 1

Titolare/i: Lorenzo Padoan

Anno di nascita negozio: 2010

Numero vetrine: due Metri quadrati totali: 150

Marchi racchette trattati: adidas, Babolat, Bullpadel, Dunlop, Head, Lok, Nox, Oxdog, ProKennex, Wilson

Marchi calzature trattati: adidas, ASICS, Babolat, Head, K-Swiss, Lotto, Mizuno, Nox, Wilson, Yonex

Marchi abbigliamento trattati:, adidas, Australian, Craft, Ea7, Lotto, Le Coq Sportif, Yonex, Nox, Under Armour

Marchi accessori trattati: adidas, ASICS, Australian, Babolat, Ea7, Flocky, Head, Nike, Noene, Under Armour, Yonex, Wilson

Altri servizi: test racchette, customizzazione racchetta, verifiche specifiche della racchetta prima dell’acquisto.

Il padel è visto come uno sport più "sociale" rispetto al tennis. Come influisce questo aspetto sulla scelta dell'attrezzatura o sulle dinamiche di acquisto?

Sicuramente la mentalità del giocatore di padel (soprattutto se proviene da altri sport, come l’ex calciatore) è indirizzata al prodotto di media-bassa gamma, ma spesso, dando una giusta spiegazione tecnica, riusciamo a portarlo sul prodotto di alta gamma, se soddisfa le sue caratteristiche.

C'è una particolare fascia di età o gruppo demografico che sta spingendo la crescita del padel, in particolare nel tuo territorio?

La fascia del giocatore di padel varia dai 30 ai 50 anni.

Come si lega la tua attività al territorio? Avete collaborazioni o sponsorizzazioni con club/circoli?.

Abbiamo collaborazioni con circoli, maestri e club nella provincia di Venezia, Treviso e Padova.

Come si evolverà secondo te il mercato padel in futuro e quali saranno i vostri prossimi progetti/obiettivi in merito?

Tutti i marchi esistenti “improvvisati” del momento, man mano che il tempo passa, scompariranno lasciando posto ai veri big (specie brand tennistici), che hanno un know-how consolidato e una capacità distributiva già affermata. Il nostro obbiettivo è quello di proseguire con gli investimenti nel settore e strutturarci sempre meglio per offrire un servizio di esperienza e di consulenza il più qualitativo possibile. Il padel fa parte integrante del nostro fatturato e abbiamo intenzione di allargare la gamma di brand e di servizi per poter ampliare la scelta del giocatore.

IL NUOVO CAPITOLO DEL CLOVER

Il centro sportivo meneghino ha aperto anche alla pala y bola con sei campi e tanti progetti: dalla squadra agonistica alla collaborazione con la Milano Padel Academy per i corsi e la formazione didattica di Daniele Pansardi

La storia del Clover Sport Village si è arricchita di un nuovo capitolo. Il centro sportivo aperto nel 2017 a Milano, che ha riqualificato un vecchio edificio abbandonato in zona Comasina, ha inaugurato nei mesi scorsi sei campi da padel, espandendo un'offerta che prevedeva già campi da calcio a 11, a 7 e a 5, due da beach volley, uno da tennis e un bar/ristorante. Un ampliamento figlio della passione per il padel nata in questi anni e che ha travolto anche i soci del Clover Paolo Alessandro Amari, Alessandro D'Alesio, Alessandro Strada e Jacopo Zanghieri, in principio focalizzati maggiormente sul calcio ma intenzionati a voler lasciare un segno tangibile anche nella pala y bola.

Il centro oggi può offrire una struttura moderna e completa e si trova in una posizione comoda e facilmente raggiungibile, essendo vicino alla fermata Comasina della linea 3 (la Gialla) della metropolitana, oltre che inserito in un quartiere molto popoloso e vicino a diverse scuole. Un dettaglio non banale, visto che uno degli obiettivi del Clover sarà lo sviluppo e la crescita di un'accademia e dell'attività giovanile. Ad affiancare il centro in questo percorso sarà la Milano Padel Academy, che annovera del resto proprio Paolo Alessandro Amari tra i suoi fondatori nel 2021, che oggi conta 200 corsisti associati e che troverà la propria casa definitiva proprio al Clover per gran parte dei propri impegni. Il 23 febbraio si è tenuto anche l’evento inaugurale con il torneo della community "Quelli del Padel", mentre l’Academy ha iniziato le prime attività didattiche.

Le ambizioni del centro riguardano però anche l'attività agonistica. Il Clover punta forte anche sulla creazione di una squadra affiliata alla FITP e che, a partire dall'iscrizione in Serie D, possa costruirsi un percorso rilevante a partire dalle categorie minori. Un progetto che ha trovato sponda e unità d'intenti anche nel partner tecnico del centro, ovvero Net Padel Store, il negozio di Sesto San Giovanni aperto da Marco Fusina e Fabrizio Agnello che avrà un punto di riferimento importante proprio nel Clover. E che riserverà nel prossimo futuro altre interessanti novità.

Venendo alla parte di impiantistica, il Clover ha potuto contare sul supporto di TP Padel, azienda costruttrice di Caronno Pertusella (Varese), che ha fornito i campi superpanoramici installati nel club. A tal proposito, questi ultimi - distanziati l'uno dall'altro di circa due metri - consentono di uscire per il recupero del por tres senza problemi, un particolare non scontato e che contribuisce a garantire un’esperienza completa per tutti i giocatori. La copertura è stata invece affidata a Okatent, società con sede a Barcellona che ha già collaborato in Italia e all'estero con altri centri

IN BREVE

Clover Sport Village

1 campo da calcio a 11

1 campo a 7

1 campo a 5

1 campo da tennis

2 campi da beach volley

1 bar-ristorante

6 campi da padel Parcheggio

via Comasina 115 - Milano 20161

Orari di apertura

9:00 - 23:30 lunedì-venerdì

8:00 - 22:00 sabato-domenica

Facebook: Clover Sport Village

Instagram: @cloversportvillage

Telefono: 375.5318866

Email: cloversportvillage@gmail.com

PAROLA D’ORDINE: ECCELLENZA

CMB Imoco Center è legato a doppio filo allo storico Palaverde di Treviso e alla plurivincente squadra di volley femminile. Dal 2023 ospita il Padel Club X4, che si propone come un punto di riferimento di alto livello e aperto a tutti, anche per i non sportivi di Benedetta Bruni

Cosa lega il padel al volley? Se pensiamo agli sport in sé, forse non molto. Ma se consideriamo il trascinante coinvolgimento degli appassionati, il senso di spettacolo nel guardare un set particolarmente combattuto, e l’affiatamento necessario con i propri compagni, allora le analogie potrebbero essere più del previsto. Così ci ha visto lungo Pietro Maschio, uno dei presidenti di Prosecco DOC Imoco Volley, che ha portato le sue conoscenze nel mondo della pallavolo anche nello sport della pala. E così è nato Padel Club X4 all’interno di CMB Imoco Center, che sorge proprio di fianco all’iconico palasport di Treviso, teatro di tanti successi azzurri e oggi casa delle “Pantere”, la squadra di pallavolo di Serie A1 femminile di Conegliano pluricampionessa d’Italia. Su queste premesse prestigiose, e con un nome a supporto che non lascia mar-

L'intervista

Matteo Bianchin

RESPONSABILE DEL CENTRO PADEL

Il vostro centro Padel Club X4 sorge di fianco allo storico Palaverde dell’Imoco Volley, quindi porta con sé anche una certa eredità e responsabilità sportiva. Come avete deciso di buttarvi sul padel e proprio con un centro dedicato? È stata un'idea illuminata di Pietro Maschio, uno dei due presidenti di Prosecco DOC Imoco Volley che ha intuito le potenzialità del padel che nella zona di Treviso ha avuto un successo strepitoso. Il dottor Maschio ha cavalcato l'esperienza del club sportivo nato nel 2012 e in pochi anni è diventato uno dei modelli più importanti a livello mondiale nella pallavolo, e ha portato il know-how dell'organizzazione del volley nel mondo del padel, con la forza del brand Imoco a fare da traino. Il centro è sorto nel luglio 2023 proprio a fianco dello storico palasport di Treviso, il Palaverde, uno dei templi dello sport italiano teatro delle gesta in passato di Benetton Basket e Sisley Volley e ora la “casa” delle Pantere della Prosecco DOC Imoco Volley, e questa corrispondenza diretta ha dato subito una chiara connotazione al nostro centro sportivo.

Un centro che, tra l’altro, non include solo i campi, ma anche un bistrot, un fan shop e prossimamente un centro medico e una palestra. Qual è la filosofia su cui si basa il club?

Vogliamo che non sia soltanto un posto dove giocare a padel per quell’ora e mezza, ma un punto di riferimento per gli sportivi e non, grazie all'Imoco Bistrot aperto dalle 7 alle 24, al fan shop e ai nuovi arrivi che sono in fase di completamento come il centro medico e la palestra. L'idea è quella di poter passare una giornata all'Imoco Center anche con tutta la famiglia grazie ai servizi proposti, magari per concluderla con l'esperienza del grande volley al Palaverde in occasione di una partita delle Pantere.

A breve, dicevamo, è prevista l’apertura di un centro medico e di una palestra. L’intenzione sembra quella di realizzare un nucleo omnicomprensivo per il padelista e lo sportivo in generale. State puntando a questo?

CMB Imoco Center vuole identificarsi come un circolo aperto a tutti, non

gine di dubbio, il centro Imoco non poteva che essere un polo d’eccellenza: oltre a otto campi coperti e due scoperti con arena esterna e dotati di telecamere, la struttura offre una padel school – il cui fulcro saranno sempre più i giovani –, un bistrot, un fan shop e in futuro anche un centro medico e un’altra sede della palestra Imoco Lab di Conegliano. E poi anche un confronto costante con la GM Academy di Malaga del coach Gustavo Machuca, e un’attenzione particolare ai team agonistici femminili che un giorno potranno imboccare la stessa strada della squadra di pallavolo. Un progetto che parte da basi strutturate e si sviluppa con ambizione per realizzare, infine, un club che sia un punto di riferimento per tutti, non solo per gli sportivi. Ne abbiamo parlato con Matteo Bianchin, responsabile del centro padel.

solo ai soci e ai padelisti, una struttura a 360° al servizio della comunità per promuovere il benessere e la salute. Per quanto riguarda il padel vogliamo allargare la base dei praticanti e lavorare sempre di più con le famiglie e soprattutto con i più giovani per ampliare i nostri orizzonti.

Cosa avete portato dell’eredità dell’Imoco Volley nel padel club, sia a livello di struttura che di qualità di gioco?

Organizzazione, qualità, attenzione al dettaglio, strutture all'avanguardia con il massimo del comfort e dei servizi. Per fare questo avere al nostro fianco lo staff Imoco Volley nel settore marketing, comunicazione ed eventi ci dà una sinergia unica che è la marcia in più del nostro circolo. Per il gioco abbiamo una parte tecnica con coach di alto livello, il costante rapporto con la GM Academy di Malaga del maestro Gustavo Machuca e abbiamo le squadre agonistiche con particolare attenzione ai team femminili che si augurano di poter ripercorrere in futuro il cammino dorato della squadra di volley. Inoltre, avere il supporto di Imoco Lab, la palestra già presente a Conegliano e tra breve anche qui da noi, ci dà la possibilità di un lavoro di qualità nel campo della preparazione atletica e della prevenzione infortuni, tutti “plus” per i nostri atleti e i nostri soci.

Da chi è composto il vostro staff tecnico?

Io sono il direttore e ho un organico composto da sei tecnici, di cui due istruttori di primo grado, due di secondo grado e due nazionali.

Come si compone l’offerta formativa della Padel School? Pensate che un corso Junior dedicato agli Under 18 possa, negli anni, avvicinare di più il livello professionistico italiano alla predominanza spagnola, educando al padel sin da piccoli? È uno dei nostri obiettivi: vogliamo far sì che nel nostro territorio il padel, dopo aver spopolato a livello “senior”, possa diventare anche una disciplina coinvolgente e attrattiva per i giovani e giovanissimi, che sono il futuro di questo sport. Proprio per questo abbiamo messo CMB Imoco Center con

Indirizzo: via Marconi 8/H, Carità di Villorba (TV), 31020

Campi: otto coperti e due scoperti con arena esterna

Servizi: riscaldamento autonomo dei campi, telecamere con app sui campi, spogliatoi, parcheggio riservato, ristorante-bistrot

Orari di apertura: lunedì-giovedì 7:00-23:00, venerdì 7:00-21.30, sabato e domenica 8:00-20:00

Facebook: imococenter

Instagram: @imococenter

Telefono: 3406091378

Email: segreteria@imococenter

le nostre strutture e i nostri maestri a disposizione delle scuole del territorio: nella scorsa stagione 2023/24 abbiamo organizzato i corsi al mattino per le scuole superiori, in questa 24/25 ci concentriamo sulle scuole medie, poi sarà la volta delle mattinate con i piccoli delle elementari; il tutto gratuitamente con il sostegno del comune di Villorba e dei plessi scolastici del territorio grazie alla collaborazione con il sindaco Francesco Soligo. Inoltre, abbiamo attivato corsi di gruppo per Under 18 di quattro persone a turno per ottimizzare l'esperienza: ci sono già tre classi attive e altre ne stanno nascendo. Infine, cercheremo di organizzare centri estivi dedicati al padel.

Avete una squadra agonistica o vi state organizzando in tal senso? Abbiamo giocato nel 2024 con tre squadre femminili e tre maschili in Serie D. La nostra squadra femminile di punta ha conquistato la promozione e da quest’anno sarà in C, inoltre ci sono due team maschili e due femminili nel TPRA.

Quali sono i vostri sponsor?

CMB – Centro Marca Banca, un colosso bancario del territorio trevigiano, ha dato il naming alla struttura. Altri sponsor tecnici sono Mizuno e Heroe’s, ma in tutto abbiamo una trentina di partner, alcuni in sinergia con Imoco Volley, una serie di media partner e fornitori e registriamo una costante crescita di numeri e di appeal, sintomo di un apprezzamento generale nei confronti del nostro lavoro. Ci impegniamo molto anche dal punto di vista mediatico grazie ai social, all'ufficio stampa che abbiamo insieme al volley, ai media partner radiofonici, carta stampata e televisivi che ci danno una spinta importante.

Organizzate anche eventi o tornei, magari in collaborazione con sponsor o altri centri/store?

Abbiamo un fitto calendario di tornei, pool ed eventi, inoltre siamo a disposizione di imprese e sponsor che spesso organizzano tornei aziendali o team building. Nel 2024 abbiamo organizzato quattro Open, uno con

montepremi da 5.000 euro, due da 1.000 e prima di Natale un altro da 1.500. Si aggiungono cinque eventi del circuito TPRA, uno a tappe Road

To Malaga con in palio uno stage alla GM Academy, un torneo sociale a squadre, altri con gruppi o associazioni come quelli gettonatissimi dei “Padelleros” trevigiani. Cerchiamo di proporne per ogni livello in modo da dare a tutti la possibilità di competere e di partecipare divertendosi e facendo convivialità. L'arena esterna poi con le tribune ci dà una cornice speciale per i nostri eventi estivi.

Nello specifico, qual è il vostro rapporto con il territorio? E come mantenere l’interesse sul padel in un’area in cui l’influenza della pallavolo è così marcata?

La “concorrenza” del volley o di altri sport che a Treviso vanno per la maggiore come basket e rugby non è un ostacolo, anzi. Abbiamo notato come gli spettatori negli stadi e nei palazzetti siano anche molto presenti nei campi di padel. Più sport c’è meglio è, e il padel nel nostro territorio sta prendendo sempre più piede. Sfruttando l'humus florido dello sport che rende il terreno fertile per lo sviluppo anche di discipline nuove e coinvolgenti come la nostra.

Qual è il bilancio di questo primo anno in attività?

Super positivo, abbiamo ottimi riscontri sia per il riempimento dei campi con dati sempre in crescita, sia per i tesseramenti dei soci. Nel 2024 siamo arrivati a 650 tesserati e un totale di 1.800 fruitori dei campi a rotazione. La nascita del bistrot questa estate ha dato una marcia in più al circolo, registriamo una crescita semestrale del 20% sul 2023 e contiamo di migliorare ancora con il completamento delle strutture.

Infine, qual è il futuro del centro padel di Imoco?

Vogliamo che il nostro circolo diventi un polo di aggregazione sociale, gli orizzonti sono illimitati, e c'è il progetto già avviato di replicare sul territorio un centro “gemello” in provincia, a Montebelluna. Insomma, diciamo che questo è solo l'inizio!

IN BREVE
La squadra maschile di Serie D
Matteo Bianchin, al centro, con la squadra femminile vincitrice di Serie D

DAL COACH

LA PREPARAZIONE ATLETICA NEL PADEL: IL PRE E POST MATCH

Ecco una routine che ti aiuterà a “entrare in partita” prima dei tuoi avversari e che ridurrá il rischio d’infortuni nel lungo termine di Andrea Fierro

Come in tutti gli sport, la preparazione atletica riveste un ruolo cruciale per migliorare le prestazioni e prevenire gli infortuni dei giocatori. Il padel è una disciplina completa che combina elementi noti dal tennis e dallo squash come rapidità, agilità, resistenza e coordinazione. Una buona preparazione fisica consente di affrontare al meglio le dinamiche del gioco, caratterizzate da cambi di direzione repentini, scatti brevi, salti e colpi tecnicamente complessi dal punto di vista coordinativo e di timing. È subito evidente che allenamenti mirati al miglioramento della forza muscolare, soprattutto degli arti inferiori e del ‘core’, favoriscano una maggiore stabilità ed equilibrio durante i colpi. Allo stesso tempo, lo sviluppo della resistenza permette ai giocatori di mantenere la loro prestazione ad alti livelli per tutta la durata del match, riducendo il rischio di cali energetici. Va tenuto in grande considerazione anche l'aspetto mentale. Come la preparazione atletica contribuisce a rafforzare la fiducia nelle proprie capacità aumentando la consapevolezza di essere fisicamente preparati, la forza mentale consente di rimanere concentrati per lunghi periodi e nei momenti di maggiore stress.

PRE-MATCH: I BENEFICI DI UN BUON RISCALDAMENTO È fondamentale un’attivazione efficace della durata di circa 20-30 minuti, senza affaticarsi, che stimoli il corpo e la mente prima dell'inizio del match, per prepararsi alle richieste del gioco. Dal punto di vista fisico, il riscaldamento aumenta gradualmente la temperatura corporea, migliorando l’elasticità dei muscoli e delle articolazioni. Questo permette movimenti più fluidi e una maggiore ampiezza articolare, riducendo il rischio di infortuni come stiramenti o contratture. Inoltre, un riscaldamento mirato attiva il sistema cardiovascolare, alimentando la circolazione sanguigna e l’apporto di ossigeno ai muscoli, favorendo così prestazioni più elevate già dai primi scambi. Oltre ai benefici fisici, il riscaldamento contribuisce anche a migliorare la concentrazione e la prontezza mentale. Esercizi dinamici e movimenti specifici aiutano a entrare nel ritmo della partita, stimolando i riflessi e la coordinazione motoria, dettaglio particolarmente importante nel padel. Una buona routine prepartita deve includere esercizi che coinvolgano tutti i gruppi muscolari principali, con un focus speciale su quelli che vengono maggiormente sollecitati durante il gioco, come le gambe, le spalle e il ‘core’.

Per aiutarvi, ho chiesto aiuto al mio amico Alex Frustaci, preparatore atletico con più di 100 atleti professionisti seguiti nel calcio, padel, nuoto, pallavolo, tennis e basket. Alex è anche il fondatore di BullsWorkout e proprietario di otto palestre in Italia e all’estero con il brand StrongerClub.

Ecco una lista di esercizi di attivazione pre-match specifici per il padel:

1. Mobilità (5 min): per preparare le articolazioni e prevenire infortuni

• Rotazioni delle braccia con elastico: usa un elastico di resistenza per fare rotazioni ampie delle braccia, sia in avanti che indietro, per riscaldare le spalle.

• Rotazioni del busto: in piedi con i pie-

di alla larghezza delle spalle, ruota il busto da un lato all'altro per aumentare la mobilità della colonna vertebrale.

• Rotazioni dei fianchi: ruota i fianchi in senso orario e antiorario per aumentare la mobilità della zona pelvica.

2. Esercizi di attivazione del core (5 min): fondamentale per stabilizzare il corpo durante i movimenti rapidi e le rotazioni

• Plank con tocco delle spalle: entra in posizione di plank e tocca alternativamente le spalle con la mano opposta, mantenendo il corpo stabile.

• Superman: sdraiati a pancia in giù e solleva contemporaneamente braccia e gambe, attivando la parte bassa della schiena, i glutei e il core.

• Twist con racchetta: tieni un bastone o una racchetta sopra la testa e ruota il busto a destra e sinistra, attivando i muscoli obliqui.

3. Esercizi di attivazione delle gambe (5 min): per andare incontro alla continua richiesta di scatti rapidi, cambi di direzione e movimenti laterali

• Affondi dinamici: fai un passo lungo in avanti con un affondo profondo, spingendo dal tallone per tornare in posizione eretta. Questo esercizio attiva cosce e glutei.

• Skip alto e calciata: solleva alternativamente le ginocchia verso il petto con un ritmo veloce per stimolare la parte inferiore del corpo e migliorare la coordinazione. Fai la stessa cosa con una calciata indietro.

• Squat con salto: esegui uno squat tradizionale, ma con un salto esplosivo verso l'alto, per aumentare la potenza delle gambe (3-5 balzi).

4. Esercizi di footwork (5 min): ottimo per entrare subito in gara

• Lancia una pallina contro la griglia in modo che questa possa avere un rimbalzo non conforme e afferrala prima che tocchi per terra. Mantieni i piedi in movimento e muoviti rapidamente.

POST-MATCH:

DEFATICAMENTO

O STRETCHING

Spesso sottovalutati, il defaticamento e lo stretching permettono al corpo di ritornare gradualmente a uno stato di riposo, evitando rigidità muscolare. Dedicare 5-10 minuti a un'attività leggera come camminare o effettuare movimenti dolci per ridurre progressivamente la frequenza cardiaca contribuisce a prevenire capogiri e affaticamenti improvvisi, stabilizzando il sistema cardiovascolare dopo lo sforzo.

Stretching

Dedica almeno 10-15 minuti a esercizi di stretching statico, essenziale per rilassare i muscoli contratti e migliorare la flessibilità. Concentrati sui gruppi muscolari chiave (gambe, schiena, spalle) per prevenire indolenzimenti post-partita e ridurre il rischio di infortuni nel lungo termine. Alex consiglia una buona seduta con il foam roller tenendo i seguenti esercizi per 30 secondi ognuno.

Sono nato e cresciuto sui campi da tennis a Milano, grazie alla passione di mio padre per questo sport, ed è diventata la mia professione intorno al 2005. Ho maturato molte esperienze all'estero (USA, UK, Spagna) lavorando anche nella prestigiosa Academia Sanchez-Casal di Barcellona. Proprio qui ho iniziato a giocare a padel per divertimento, senza sapere che da lì a pochi anni sarebbe diventata la mia professione una volta tornato in Italia. Sono Maestro Nazionale di padel della FITP e ricopro la posizione di direttore tecnico del The Padel Hub con base a Desenzano del Garda.

VISTO
Alex Frustaci, strength & conditioning coach

Sei pronto a dominare la bestia?

È arrivata Black Ace e il padel non sarà più lo stesso.

3 layer di carbonio Spiral Tech Carbon® uniti e alla nuova Soft EVA®16° creano un’uscita di palla micidiale, il PK-Bridge® garantisce solidità nei colpi dal basso e l’esclusivo Kinetic System® inserito nella racchetta stabilizza il telaio e riduce le vibrazioni durante l’esecuzione dei colpi, per ottenere massima precisione e pulizia di impatto.

COPERTURA DI CAMPI PADEL

E TUTELA DELLA VISUALE PAESAGGISTICA

Una sentenza del TAR Toscana valorizza il diritto alla visuale domestica e delinea le caratteristiche fondamentali dell’autorizzazione paesaggistica di Andrea Farano

Sembra non esserci pace per i padel club versiliani, sovente oggetto di reprimende e azioni di contrasto intentate da zelanti confinanti: dopo il caso di Forte dei Marmi (Padelbiz n. 1/2024, pg. 36) è ora il turno del Comune di Pietrasanta (LU) e del centro polivalente sorto sulle ceneri dell’ex Tennis Club Focette, la cui vicenda giudiziaria ha avuto ampio risalto sulla stampa locale. Questa rubrica prosegue quindi nella rassegna della giurisprudenza amministrativa a contenuto padelistico, ritenendolo tema di interesse per chiunque si appresti alla costruzione di un plesso sportivo e debba, giocoforza, interagire con enti e pubblici uffici nelle necessarie attività preliminari a scopo autorizzativo. Concedeteci la solita raccomandazione: se tutte le pronunce attengono a vicende locali dai presupposti fattuali specifici, è pur vero che da ogni decisione è possibile desumere il progressivo consolidamento di indirizzi giurisprudenziali, che si riveleranno fondamentali per abbozzare un nucleo sistemico delle prescrizioni legali applicabili al settore.

L’ANTEFATTO

Il caso trae avvio nella primavera del 2023, e si riferisce alla realizzazione di un impianto sportivo provvisto di otto campi padel, di cui quattro coperti da un capannone delle dimensioni di 50 x 24 metri in pianta, con altezza di 10 metri, formato da una struttura di travi e capriate in metallo rivestite da un telo in pvc, il tutto su platea e fondazioni di cemento armato. Il progetto, localizzato in Pietrasanta località Focette, veniva affidato dal Comune, proprietario dell’area di sedime, alla società Sentinel Group, risultata concessionaria di costruzione e gestione dell’opera sulla scorta delle delibere di Giunta n. 39 del 10 febbraio 2023 e n. 51 del 22 febbraio 2023. Secondo le doglianze avanzate dai cittadini residenti nelle immediate vicinanze del circolo, il progetto sarebbe stato corredato di autorizzazione paesaggistica (n. 736/2022) rilasciata sulla base di uno scarno parere della Commissione locale per il paesaggio, con il tacito avallo della competente Soprintendenza. Al contempo, il nuovo impianto non risulterebbe essere mai stato sottoposto ad alcuna valutazione di conformità urbanistica, come pure non sarebbe mai stato rilasciato alcun titolo edilizio legittimante. I ricorrenti, nel lamentare le ricadute negative della presenza di una struttura così impattante a ridosso della loro proprietà, denunciavano quindi la complessiva illegittimità dell’intervento assentito dal Comune sulla scorta di quattro motivi di gravame, chiedendo che il Tar pronunciasse l’annullamento delle citate delibere (nonché degli atti e provvedimenti presupposti).

LE CONTESTAZIONI DEI RESIDENTI

Il contenzioso si è sviluppato in misura alquanto complessa e articolata: per esigenze editoriali presteremo qui particolare attenzione solo ad alcuni aspetti emersi tra le plurime contestazioni avanzate. Innanzitutto, i residenti hanno giustificato la loro iniziativa - in termini di interesse ad agire in giudizio - sul presupposto che la struttura a copertura dei campi padel, eretta a ridosso delle abitazioni di loro proprietà, ne pregiudicasse la visuale panoramica in direzione delle Alpi Apuane, oltre a essere incoerente con il pregio paesaggistico dell’area. Ciò premesso, i motivi di gravame hanno investito - tra gli altri - la valutazione di compatibilità paesaggistica dell’intervento, ricadente in zona vincolata, la cui carenza istruttoria e motivazionale avrebbe inficiato la relativa autorizzazione rilasciata a Sentinel Group. Infine, sempre secondo la tesi dei ricorrenti, l’intervento edilizio sarebbe stato realizzato in assenza di permesso di costruire o di altro titolo edilizio, la cui mancanza non sarebbe supplita dall’instaurazione del rapporto concessorio fra Comune e società di gestione (non trovando applicazione, nella fattispecie, l’art. 7 co. 1 lett. c del D.P.R. n. 380/2001, che sottrae l’attività edilizia dei Comuni alla disciplina dei titoli edilizi). A difesa del proprio operato, e a tutela dei rispettivi interessi, si sono costituiti in causa il Comune di Pietrasanta e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Lucca e Massa Carrara, oltre alla società Sentinel Group.

LA DECISIONE DEL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE

Il Tar della Toscana, prima sezione, nel dirimere la controversia sottopostagli ha accolto le tesi dei ricorrenti, per l’effetto annullando le delibere di giunta e l’autorizzazione paesaggistica oggetto di impugnativa. Con la sentenza n. 1324 del 18 novembre 2024 il Tribunale ha infatti considerato ampiamente condivisibili gli assunti dei cittadini già residenti nei pressi dei nuovi campi padel, valorizzando

innanzitutto la sussistenza del loro interesse all’azione. Il Collegio – premesso che gli attori in giudizio avevano preliminarmente lamentato la perdita della vista che in precedenza si godeva dalle loro dimore – ha convalidato tale assunto sulla scorta dell’ampia documentazione fotografica depositata, che secondo il giudice “effettivamente attesta come la copertura dei campi da padel prevista dal progetto determini una sicura perdita non solo di visuale, ma anche di luce e aria a carico delle abitazioni” (con conclamato riferimento anche alla compromissione dello scorcio posto in direzione delle Alpi Apuane). Pertanto, sul punto il Tribunale ha concluso che “l’interesse così rappresentato è certamente idoneo a integrare le condizioni dell’azione, avuto riguardo alla estrema vicinanza delle abitazioni dei ricorrenti al nuovo manufatto, ed è altresì corroborato dalle caratteristiche esteriori di quest’ultimo, che per dimensioni e peculiarità costruttive non appare in sintonia con il contesto residenziale circostante”

Di particolare interesse è la questione affrontata in sentenza inerente i presupposti di concessione "dell'autorizzazione paesaggistica” al progetto, in accoglimento dell’avanzata censura circa il profilo della carenza istruttoria e motivazionale del provvedimento, cui i ricorrenti hanno imputato di non essersi attenuto agli standard minimi richiesti. Il Tribunale amministrativo – ricordato che, nel sistema delineato dall’art. 146 d.lgs. n. 42/2004, il rilascio della richiamata attestazione richiede di essere supportato da circostanziata motivazione, che consenta di ricostruire le premesse e lo svolgimento dell’iter valutativo che si conclude con il giudizio di compatibilità dell'intervento (“…quel che deve emergere, in ultima analisi, è la valutazione autonomamente espressa dalle autorità coinvolte nel procedimento, la quale, se positiva, non può limitarsi a rinviare per relationem agli atti presentati dalla parte privata a corredo della propria istanza, ma deve fondare l’assenso paesaggistico su rilevazioni e giudizi puntuali, che diano conto delle caratteristiche dell’intervento, del contesto in cui questo si viene a trovare, del rapporto tra edificio e ambiente, il tutto con riferimento allo specifico contenuto del vincolo”) – ha contestato come la Commissione Comunale del Paesaggio si sia pronunciata favorevolmente sul progetto edilizio della concessionaria, emettendo una motivazione tuttavia ritenuta del tutto insoddisfacente. Nella sua evidente laconicità, infatti, non conterrebbe alcun dato o elemento a comprova delle proprie conclusioni, non consentendo, perciò, di risalire al percorso logico-argomentativo a supporto del giudizio di compatibilità paesaggistica reso a suffragio del progetto. Per la cronaca, il sindaco di Pietrasanta, preso atto della reprimenda del Tribunale, ha annunciato il ricorso al Consiglio di Stato per la riforma della sentenza qui in commento, al fine di far accertare la piena legittimità del pubblico operato: come sempre Padelbiz monitorerà l’evolversi della vicenda, e ne informerà i suoi attenti lettori.

pillole di padel e diritto

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