Pointbreak Mag 04

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Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: redazione@pointbreakmag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 540 del 19 luglio 2004 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - Conv. in Legge 46/2004 - Art.1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.

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ANNO 11 / N.4 / 2014



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Periodico B2B del settore boardsport & action sport

ANNO 11 / N.4 / 2014

A dicembre, con il progetto “Nevolino”, 6punto9 ha portato alcuni ragazzi disabili a fare snowboard. Con la collaborazione dell’associazione no profit di Predazzo SportAbili, impegnata nell’inserimento in società di persone diversamente abili

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Snowboard su misura di ogni disabilità 22

L’estate calda del WeChat Vertical Summer Tour

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La ri-evoluzione delle shape boards DATI & STATISTICHE

26 Surf alla corte dello Zar con Nixon

La condivisione come risposta alla crisi Il 75% degli intervistati conosce la sharing economy che è identificata con beni, servizi e vantaggi economici. Diffusasi in seguito alla necessità di ridimensionare le spese per far fronte alla difficile economia italiana, è considerata un fenomeno destinato a consolidarsi

Realizzata da Momondo, l’infografica tiene conto delle indicazioni dei locals e suggerisce le migliori spiagge del paese

FOCUS ON

Lievi segnali di ripresa dal mondo neve

20 ISE 2014 goes BIG! 24

15 FOCUS ON

Il comparto ha registrato crescite nelle presenze per il 2,9% e nel fatturato per il 2,8%. Cala la richiesta di corsi di snowboard (10,3% contro il 13,4% del 2012/13), cresce quella di corsi freeride (3,3% contro l’1,2% del 2012/13)

16 -17 NEW WEB TENDENCIES Recenti seminari hanno confermato la crescita di mobile advertising ed e-commerce anche in un paese tradizionale e spesso considerato “all’antica” come l’Italia. Ecco i dati più significativi

redazione@pointbreakmag.it / www.pointbreakmag.it


Editoriale a cura di Benedetto Sironi

In cerca di (nuove) opportunità Lo abbiamo già detto e scritto tante volte, ma è bene ribadirlo ancora: oggi chi si ferma non solo è perduto, ma rischia di essere letteralmente cancellato. Il mondo degli action sport è profondamente mutato negli ultimi anni nel nostro paese. Di certo si è parecchio ridimensionato e sono lontani gli anni (attorno a metà dei 2000) nei quali si vendevano 60mila tavole da snowboard o qualcosa come 500mila boardshort. Oggi molti settori e segmenti merceologici si sono dimezzati o più. Insomma è cambiato tutto - o quasi - e non è più possibile come un tempo avere una visione concentrata unicamente sul proprio “piccolo” mondo. Anche se uno ci è cresciuto, ci ha lavorato tanti anni e ha magari anche guadagnato parecchi soldi. Le visioni monotematiche diventano sempre più limitanti e povere. In tutti i sensi. Prendiamo proprio il mercato dei board & action sport: in Italia, preso singolarmente dal punto di vista più “tecnico”, è davvero poca cosa. Se invece allarghiamo lo sguardo al lifestyle che gli sta attorno e soprattutto lo consideriamo all’interno del mondo degli sport attivi, con il quale peraltro ha dei punti di contatto, torna a essere un settore interessante e dove non mancano opportunità. Outdoor, running, bike e altre discipline sportive, che apparentemente non hanno connessioni con i boardsport ma delle quali in realtà vi parliamo talvolta anche su Pointbreak, rappresentano i pezzi di un puzzle più grande che raffigura una figura nitida: quella del consumatore finale. Il quale sempre più oggi pratica diverse attività sportive ed è affascinato da una pluralità di ambiti e suggestioni. A questa figura intera e non al singolo pezzo del puzzle gli operatori che leggono questo giornale dovrebbero guardare per una visione complessiva del mercato sportivo moderno e per cogliere nuovi esempi, stimoli, idee e modelli di business. Alcune aziende e negozi lo hanno capito e hanno intelligentemente evoluto la propria offerta senza snaturare il proprio brand. Ma sono la netta minoranza. Nel nostro “piccolo” dopo aver dato vita a Pointbreak Magazine nel 2004, abbiamo fin da subito differenziato l’attività entrando da protagonisti in tutti i mondi sopra citati, con media diventati l’indiscusso punto di riferimento in ogni mercato: Outdoor Magazine (2006), Running Magazine (2011), Bike4Trade Magazine (2013) e Sport4Trade Web Magazine (2013), la prima rivista unicamente online dedicata alla community del mercato sportivo. A proposito di online: ovvio che anche il web negli ultimi anni abbia cambiato di molto le carte in tavola. Per questo di web parliamo spesso sulle nostre pagine e su questo numero trovate delle statistiche davvero interessanti sulla sharing economy, sul mobile Internet e sull’e-commerce (vedi alle pagine 16-17). Non riguardano gli action sport, è vero. Proprio per questo leggetele con ancora maggior attenzione…

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Editore: Sport Press Srl Direttore Responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore Editoriale: RICCARDO COLLETTI Redazione: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel: 0362.600469 Fax: 0362.600616 - www.pointbreakmag.it Registrazione al Trib. di Milano n.540 del 19 luglio 2004. Periodico mensile Anno 11 N. 4/2014. Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art. 1 Comma 1 - LO/MI - Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Sport Press S.r.l. Responsabile dati: Riccardo Colletti.

Chiuso in redazione il 17 luglio 2014

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primo piano Pro Shop Test 2015: nuova location e importanti partner Il Pro Shop Test 2015 (25-27 gennaio) è ancora lontano ma sono già numerosi i brand di settore che hanno confermato la propria partecipazione all’evento trade italiano per eccellenza dedicato a snowboard e freeski. Tra le novità vi è senz’altro la nuova location, Andalo (TN), il focus speciale sul freeride, la partnership con Skipass di Modena e l’European Freeride Festival 2015 di Livigno. Inoltre Pro Shop Test ospiterà la prima edizione dell’Italian Freeride Forum organizzato insieme a Pointbreak, con il patrocinio di Outdoor Sport Valley e ISPO. In data 17 luglio 2014 hanno confermato i seguenti marchi e media: Libtech, Gnu, Quiksilver, Roxy, DC, Union, Capita, Spy, Protest, Coal, 32, Slash, Smokin, Bag Jump, Air Hole, Electric, Smith Optics, Ispo, Pointbreak, Source Magazine, le testate online e print 4Snowboard-4Skiers-4Snowb della 4ActionMedia, Neveitalia, World Rookie Tour, Ride Snowboard, K2 Snowboarding, K2 Skis, Line Ski, BCA, Apo, Nike Vision, Dragon, White Doctor, FatCan, Nitro Snowboards, L1, Lita, Giro, Flow, Armada, Rip Curl, ION, Elan Snowboards, 686 Clothing, TSG, Northwave e Drake, Peace Love Powder, Niche, Jones, Spark, Karakoram, Bern, Santa Cruz, F2, Movement, DeeLuxe e Picture. Rimangono aperte le iscrizioni per negozi e aziende. www.proshoptest.com

Dakine presenta la sua prima collezione surf apparel Per la prima volta dopo 35 anni di attività, Dakine lancerà per la prossima stagione estiva una collezione apparel per il surf, cui si dedicherà l’altrettanto nuova divisione aziendale Dakine Hawaii Surf. La linea, disponibile già da febbraio 2015, sarà formata principalmente da boardshort per uomo e da costumi per bambini, in aggiunta a maglieria e fleece. Lo sviluppo, le vendite e il marketing saranno guidate dalla nuova divisione negli uffici di Irvine nel sud California, in coordinazione con l’headquarter di Hood River e le strutture a Maui e Oahu, Hawaii. “Siamo realmente entusiasti di annunciare il lancio delle nostre nuove collezioni abbigliamento uomo e bambino e di portare un focus rinnovato alla nostra divisione surf”, ha commentato Mike Madlener, presidente Dakine Hawaii Surf. “Le nuove linee sono state realizzate con impegno rivolto alla qualità, alle performance e all’innovazione, sebbene permanga un forte senso di appartenenza costruito sulla nostra fondazione hawaiana e onorando lo spirito “aloha” così importante per il nostro brand. Il nostro team ha lavorato giorno e notte per portare questa collezione sul mercato e penso che sarà ben considerata, grazie anche alla forte identità e al messaggio positivo”. Albee Layer e Steph Koehne sono i primi lifestyle riders del marchio.

Nuovi marchi per Blast! Distribution: Skate mental, 3D e Tired Blast! Distribution ha recentemente aggiunto 3 nuovi marchi in esclusiva al proprio già ricco portafogli, che completano l’offerta skateboarding del distributore in Italia. Stiamo parlando dei prodotti di Big Time Distribution. A partire dalla fine di luglio infatti Blast! curerà la distribuzione di skateboard e accessori dei marchi Skate Mental, 3D e Tired Skateboards. Capostipite della famiglia Big Time, Skate Mental, fondato da Brad Staba, stampò la propria prima serie di tavole nel 2010 e da allora impressiona per l’incredibile ironia delle proprie grafiche su tavole, T-Shirt e accessori. Il team guidato dal fondatore annovera talenti incredibili come Shane O’Neil, Trevor Colden e Dan Plunkett. 3D Skateboards invece è nata alla fine della scorsa estate dalla mente di Brian Anderson il quale, dopo 15 anni di skateboarding professionistico, ha deciso di abbandonare Girl Skateboards e fondare la propria company. Il brand annovera nel proprio team Austyn Gillette oltre allo stesso Anderson. Ultima in ordine di nascita è infine Tired Skateboards. Si tratta di un brand di tavole specializzato in “shape boards” pensate per gli skater che hanno scelto il puro divertimento, senza lo stress di imparare trick difficili o la pressione di diventare “bravi”. Il tutto completato da grafiche esclusive curate da Parra. blast! distribution - 0362.1855454 - info@blast-distribution.it

MOON RICERCA PERSONALE PER AREE EVENTI E COMUNICAZIONE MOON srl (Mountain & Outdoor Network), agenzia specializzata nell’ideazione e organizzazione di eventi e progetti sportivi legati al mondo della montagna e dell’outdoor, ricerca collaboratori. Fra le iniziative oggetto del presente annuncio: Pro Shop Test, Bike Shop Test, World Rookie Tour, European Freeride Festival, servizi per fiera di Skipass. • Posizioni aperte AREA EVENTI Responsabile eventi (contratto iniziale di 6 mesi) e stage in eventi e comunicazione (6 mesi). Luogo di lavoro: Modena

Microsoft Office, automunito, gradite capacità in fotografia e/o filming e/o arti visive, gradita esperienza nell’editoria, gradite precedenti esperienze di lavoro nelle industrie action e outdoor sport.

Obiettivi e Responsabilità: coadiuvare l’organizzazione di eventi outdoor, ottimizzare le risorse, comunicazione online e offline dell’agenzia e dei progetti organizzati, massimizzare ed espandere il data base di contatti, assistere la direzione in operazioni strategiche e organizzative, B2B e B2C marketing, gestione/organizzazione road show promozionale, gestione fornitori. Requisiti: background in eventi e comunicazione, provata esperienza in eventi outdoor, copywriting e doti di comunicazione, conoscenza scritta e parlata della lingua inglese, doti di multi tasking e problem solving, autonomia operativa e capacità di identificare le priorità, interesse negli action e outdoor sport, buona conoscenza del pacchetto

• Posizioni aperte per stage in AREA COMUNICAZIONE Video maker (stage 4 mesi), social media e online content manager (stage 4 mesi). Luogo di lavoro: richiesti incontri periodici presso la sede di Modena e trasferte agli eventi oggetto dello stage. Obiettivi e Responsabilità: comunicazione online dell’agenzia e dei progetti organizzati, produzioni video per internet e tv. Requisiti: interesse negli action e outdoor sport, background scolastico/formativo in comunicazione, copywriting e doti di comunicazione, conoscenza scritta e parlata della lingua inglese.

Inviare il proprio CV e una lettera di presentazione a info@moonsrl.it


DISTRIBUITO DA: Area Sport Spa – 011.55.36.800 – info@area-sport.it


NEWS

partnership L’IMPEGNO AL SOSTEGNO DELL’IMPRENDITORIA GIOVANILE

Nuova collaborazione tra Da Boot team e Athena A partire da questa stagione il gruppo Athena, importatore e distributore dei marchi GoPro e Ogio, è diventato partner ufficiale del Da Boot team di Alvaro Dal Farra. Alvaro e i riders del team da lui personalmente seguiti, come Leonardo Fini, Davide Rossi, Matteo Botteon e Jason Cesco, hanno ricevuto i prodotti Athena già da qualche settimana e stanno utilizzando per i loro spostamenti borse, valigie e zaini Ogio, shootando con le loro nuove GoPro Hero3+ Black Edition.

Action To Sport e Kubus Sports per la crescita di Naish in Italia Con una lettera indirizzata alla rete vendita italiano, Benni Bozano di Action To Sport, distributore di Naish in Italia (oltre che di diversi altri marchi action), ha annunciato una partnership con Kubus Sports (sede nei Paesi Bassi) “per creare la migliore organizzazione per la futura distribuzione di prodotti Naish nel nostro paese, consentendo alla rete

vendita l’accesso a tutti i prodotti del brand”. Una soluzione dovuta soprattutto alla notevole espansione del marchio e all’aumento della quantità di prodotti. Kubus Sports, di proprietà di Alex Cretier, è in grado infatti di consegnare entro 24 ore nella maggior parte d’Italia con spedizioni dirette. L’azienda dispone di un sito web B2B per i negozi (vedi sotto), dove è possibile accedere all’inventario ed effettuare ordini 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Gli ordini saranno spediti entro 24 ore. Le tavole Naish Windsurf e Naish SUP saranno immagazzinate in Italia per permettere un trasporto facile e una consegna veloce, mentre tutti gli altri prodotti Naish saranno consegnati dal magazzino situato in Olanda. www.webshop.kubus-sports.nl

DC sponsor della mostra Jack White | White Stripes American Roots Presso Ono Arte di Bologna, dal 19 giugno al 13 settembre, è possibile visitare la mostra Jack White | White Stripes: American Roots: un viaggio fotografico all’interno della vita e della carriera di uno dei musicisti e autori più eclettici e ricchi della storia della musica. La mostra si compone di 45 scatti di Cambridge Jones, Patrick Pantano, Ewen Spencer, Michael Yurick, Pieter Van Hattem, Kevin Westenberg e Andy Willsher. Patrocinata dal Comune di Bologna e dal Consolato Generale Consolato Generale degli Stati Uniti d’America, vedrà DC Shoes quale partner e sponsor. Cantante, polistrumentista e produttore discografico, John Anthony Gillis (in arte Jack White) è diventato noto al grande pubblico con la band White Stripes fondata nel 1997 assieme alla moglie Meg White. Il gruppo si è subito distinto per il suo suono alternativo che mischia il garage rock alle radici blues americane partendo da influenze come Son House o Robert Johnson, per approdare alla violenza proto punk di band della nativa Detroit come gli MC5 e gli Stooges. Passando anche dai ritmi della tradizione country come Hank Williams e Loretta Lynn. Jack White ha però sempre dichiarato che la sua prima fonte d’ispirazione era Bob Dylan. Tutti questi elementi configurano Jack White come musicista dalle profonde radici nella tradizione musicale americana.

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A causa della crisi economica, molte aziende dell’Aquitania hanno chiuso i battenti. Al contempo però, come ammette EuroSIMA, sono nate numerose giovani aziende e si sono affermati diversi imprenditori indipendenti. Queste piccole realtà - ne sono state identificate oltre 100 - sono fortemente legate al mercato boardsport ma sono spesso isolate ed EuroSIMA intende garantire loro assistenza e servizi. Per questo l’associazione ha indetto una ricerca per capire quali siano le loro esigenze e per studiare come sia possibile soddisfarle. Membri “start-up” - Secondo questa ricerca il 75% degli intervistati si è detto disponibile a diventare membro EuroSIMA per accrescere il proprio network. Con l’intento di creare una sorta di federazione per riunire le piccole aziende locali migliorando la loro visibilità e garantendo loro l’accesso ai servizi dei suoi membri, l’EuroSIMA ha creato la nuova categoria di associazionismo “start-up” dedicata a

società nate da meno di 3 anni e con un turnover annuale sotto i 50mila euro. Pagando una tassa di iscrizione ridotta (150 euro all’anno), i nuovi membri riceveranno assistenza nella ricerca di nuovi clienti o di finanziamenti, accesso a training gratuiti, informazioni di mercato, ecc. Nuovi incubatori aziendali - Inoltre il 75% degli intervistati si è detto interessato ad aderire a incubatori aziendali. Nel 2008 EuroSIMA ha partecipato alla creazione dell’incubatore Olatu Leku di Anglet. Sei anni dopo, con 27 aziende aderenti, il suo successo è evidente sia alle istituzioni pubbliche che hanno contribuito alla sua realizzazione, sia agli imprenditori. Oggi il progetto ha raggiunto la sua piena capacità ma sta continuando a ricevere richieste di adesione. Per cui sono in fase di vaglio due nuovi progetti: Olatu Leku 2 (un’estensione della struttura già esistente ad Anglet) e la creazione di un nuovo incubatore nell’area di Pédebert a Soorts-Hossegor.

AL VIA DUE CONCORSI DEDICATI ALL’INNOVAZIONE EuroSIMA annuncia la sesta edizione del suo Innovation Award Contest dedicato alle innovazioni ecologiche e tecnologiche del 2014. Il concorso, aperto per i soli membri dell’associazione, vedrà la partecipazione in veste di giurati di esperti e professionisti che valuteranno i progetti candidati per premiare alla fine quelli maggiormente innovativi. Saranno considerati solo progetti terminati o che comunque saranno presentati al mercato entro il 2014. Nel processo valutativo saranno considerate le competenze aziendali (la società dev’essere dotata di strumenti finanziari e umani adeguati per lanciare e supportare il progetto), il potenziale di mercato, il livello di innovazione tecnologica e la sua performance ambientale. I vincitori, che saranno annunciati durante l’annuale Waterman’s Ball (leggi news sotto), riceveranno un finanziamento di 5.000 euro oltre a una significativa visibilità sui canali EuroSIMA per tutto il 2014. In passato il premio è stato conquistato da NO TOX

con Gamme GreenOne (2011), RIP CURL con Flash Bomb (2012) e FCS con FCSII (2013). Questo non è l’unico concorso indetto da EuroSIMA la cui divisione Cluster, per la prima volta insieme a ESTIA Entreprendre e Outdoor Sports Valley, presenta il sesto Innovation & Design Call for Projects. Obiettivo del contest è quello di incoraggiare la proposta di progetti tecnologicamente ed ecologicamente innovativi nel mercato action outdoor. Le candidature più interessanti, che saranno annunciate durante il Design Summer Camp a calendario dall’1 al 5 settembre ad Anglet, riceveranno un finanziamento economico di 8.000 euro oltre ad assistenza professionale personalizzata. Il concorso, a differenza di quello esposto qui sopra, è aperto a tutti i designer e le menti creative e non solo ai membri EuroSIMA. In passato questo riconoscimento è andato a Coblas Skimboard Concept (2011), WOO (Waina Outrigger Organisation, 2012) e Hollowood (2013).

IL SURF SUMMIT SI FA PIÙ RICCO E APRE ANCHE AI RETAILER I prossimi 2 e 3 ottobre ad Anglet andranno in scena il Surf Summit e il Waterman’s Ball, che si preannunciano carichi di novità. Entrambi gli eventi sono pensati per professionisti del mercato boardsport e offrono grandi opportunità di business in un’atmosfera rilassata. Per la 13a edizione, EuroSIMA ha arricchito il programma con la mostra Surfing Lounge dove verranno esposti i lavori realizzati dai suoi membri. Inoltre per la prima volta tutti e tre gli eventi saranno aperti anche ai retailer europei. Surf Summit - Questo evento raggruppa 200 personalità di spicco del mercato boardsport per due giorni di conferenze, seminari e workshop. L’intento è quello di favorire nuove idee, dibattiti e discussioni ai quali partecipano anche esperti internazionali che operano al di fuori del settore. Tra gli speaker di quest’anno spiccano Greg Long (big wave surfer) e Maximilien Brabec (esperto di management strategico e innovativo). In partnership con Ispo Academy, le conferenze verteranno su temi legati alle prospettive di sviluppo del mercato e in particolare approfondiranno la distribuzione multisport, l’open innovation, gli studi di mercato e i mercati femminili. L’apertura verso i retailer vuole essere finalizzata a rinforzare e incoraggiare la relazione esistente tra loro e i produttori.

Il Summit si svolgerà come anche il Sufing Lounge presso Bourdaines a Seignosse. Waterman’s Ball - Il gala chiude ufficialmente la due giorni del Surf Summit. Si tratta di un evento “festoso” con tanto di buffet durante il quale ha luogo l’annuale Awards Ceremony che premia key player del 2014. I premi assegnati sono l’European athlete of the year, il Boardsports person of the year e l’Innovation of the Year. Come al solito, durante la serata di gala ci sarà un’asta a sfondo benefico. Surfing Lounge - Per questa prima edizione saranno messe in mostra l’esperienza, la creatività e l’energia del mercato evidenziando progetti particolarmente lodevoli. Attraverso l’immagine di ciascun brand, la mostra vuole essere per le aziende un’opportunità di comunicazione del proprio valore. L’idea è quella di “parlare” al target di riferimento e alle nuove generazioni mostrando loro quanto il mercato sia dinamico. Sono invitate alla mostra anche associazioni e scuole di surf. Il Surfing Lounge si svolgerà congiuntamente al Quiksilver Pro France, campionato mondiale che andrà in scena sulle spiagge locali. Il che dovrebbe garantire alla mostra, che è peraltro aperta al pubblico e ad accesso gratuito, una consistente partecipazione.

www.eurosima.com Pointbreak Magazine 4 / 2014


LA 100 KM DEL CARIBE È PASSATA DA CABARETE

FIERE&EVENTI Il B&B torna a Barcellona per l’inverno e sbarca anche in Asia Durante l’ultima edizione estiva a Berlino la voce è circolata con insistenza tra i corridoi. E ora arriva la conferma dal fondatore della fiera Karl-Heinz Müller: il Bread & Butter Winter saluta la capitale tedesca e torna a Barcellona. La fiera, come già in passato, si svolgerà tra i padiglioni della Fira de Barcelona dall’8 al 10 gennaio e coprirà una superficie di circa 100mila mq. Berlino continuerà a ospitare l’edizione estiva della fiera, in date ancora in via di definizione. La cittadina tedesca e quella spagnola sono en-

trambe patria di Bread&Butter, che vede in loro metropoli ideali considerando la street culture e il lifestyle che le caratterizza. Altra novità che riguarda la manifestazione sarà la creazione nel 2015 del primo evento Bread&Butter a Seoul (Corea del Sud) in programma dal 3 al 5 settembre. Müller a tal proposito ha dichiarato: “Seoul è un centro giovane, progressivo, indipendente e dall’enorme potenziale”. Tutti i marchi interessati all’evento asiatico sono attesi a Seoul il 12 settembre di quest’anno per valutare in prima persona la situazione.

Roma si colora per il primo “Green skate day”

T-shirt verdi, caschi indossati e tanto entusiasmo hanno caratterizzato il giorno 11 maggio i 5 km di strada percorsi dai 200 skaters che hanno preso parte al primo “Green skate day”, organizzato a Roma da SnowPress. L’evento aveva come obiettivo quello di promuovere il longboard quale mezzo di trasporto alternativo ed ecologico e ha fornito l’occasione di lanciare la campagna “Senza Casco… non ci casco”. Grazie al sostegno di Groupama Assicurazioni infatti tutti i partecipanti sprovvisti di protezioni hanno potuto indossare caschi e protezioni TSG e prende-

re così parte all’evento. Alle 15 è stato dato il via alla parata che da piazzale dell’industria ha attraversato via dell’arte, viale Europa e la scalinata della basilica dei Ss. Pietro e Paolo, dove i numerosi partecipanti vestiti di verde sono stati immortalati dagli obiettivi dei fotografi, per poi concludere il percorso in piazza Barcellona. Per un’ora è rimasta chiusa al traffico via Romolo Murri dove gli skaters, ognuno a proprio modo, ha slidato e carvato fino alle 17 in compagnia dei gruppi di parkour intervenuti, per poi trasferirsi tutti all’interno del Pattinodromo delle Tre Fontane. All’interno dello stesso, oltre a vari stand espositivi, c’erano due piste: una utilizzata da FullTime per dei corsi gratuiti di skateboard, l’altra a fruizione libera da parte degli skaters, dove è stato inoltre organizzato l’hippy jump contest. Il tutto si è concluso con l’intervento di Antonio Varacalli, Presidente FIHP regione Lazio, che ha dato il benvenuto nella federazione all’ASD&APS University SnowPress quale prima società affiliata per la disciplina downhill skateboarding.

SALVA CON NOME Skipass riparte da ModenaFiere e arricchisce il programma La società di gestione del quartiere fieristico di Modena, storica sede del salone, ha acquisito l’organizzazione dell’evento, in programma quest’anno dal 30 ottobre al 2 novembre. La formula di questa 21esima edizione non cambia: turismo, sport, eventi e spettacolo per la promozione della montagna bianca faranno da padrone in questo salone che ogni anno registra oltre 90 mila visitatori. I 20mila mq di superficie espositiva saranno destinati perciò, come di consueto, a stazioni invernali, hotel, resort e tour operator del segmento neve, oltre alle aziende e brand dello sport specializzati nelle discipline invernali. “In Italia i praticanti di sport invernali tra sci, sci di fondo, snowboard, sci alpinismo e ciaspole, sono quasi 3 milioni”, afferma Paolo Fantuzzi, amministratore delegato di ModenaFiere srl. “Un popolo di appassionati della neve a cui ogni anno, alla vigilia della stagione invernale e nel momento della scelta della vacanza e dell’acquisto dell’attrezzatura, Skipass si rivolge con l’offerta di oltre 800 località sciisti-

www.skipass.it

che e con l’esposizione delle novità degli articoli sportivi. Il tutto condito da un ricco programma di eventi e iniziative che focalizzano le nuove tendenze come il freeride e l’escursionismo”. L’edizione 2014 del salone gode del patrocinio della Federazione Italiana Sport Invernali e del Pool Sci Italia. AREA FREESTYLE & FREERIDE - La nuova Area Freestyle & Freeride, evoluzione dell’Area Snowpark, intende creare all’interno di Skipass uno spazio dedicato alle realtà nazionali ed europee legate a queste 2 macro discipline, che raggruppano insieme snowboard, freeski, telemark, sci alpinismo, ski resort e snowpark, aziende produttrici e agenzie, eventi e camp. Tra i 28 stand presenti non mancheranno i prodotti della prossima stagione invernale, mentre sono diverse le novità di contorno all’area: lo Snow Cafè ad esempio offrirà, oltre al servizio bar, salottini

per incontri, un’arena per presentazioni e un programma di workshop e tavole rotonde dedicate agli addetti ai lavori e al pubblico, con particolare attenzione ai negozi specializzati. Quest’anno poi ci sarà il ritorno, unitamente agli Snowpark Awards, giunti alla terza edizione (candidature aperte per le diverse categorie), e ai Freeski Awards, all’esordio nel 2013, anche degli Snowboard Awards. Infine Skipass, fra le altre cose, ha instaurato partnership con alcuni dei principali eventi italiani del 2015, come il Pro Shop Test di Andalo, i World Rookie Fest di Livigno e Monte Bondone, e gli European Freeride Festival di Livigno.

RUNNING sotto le vele dei kite Una delle tappe della gara, alla sua prima edizione lo scorso marzo, si è corsa su questa spiaggia caraibica tra le più gettonate dagli amanti di kitesurf e windsurf. Cabarete, sulla costa settentrionale della Repubblica Dominicana, sorge nel bel mezzo del mar dei Caraibi. È da sempre uno dei poli di massima attrazione per il windsurf e il kitesurf ed è sede di campionati mondiali di specialità. Per qualche giorno questo piccolo e grazioso paesino si è trasformato nella base logistica della 100 km del Caribe, andata in scena dal 18 al 25 marzo. Si tratta di una gara di corsa a tappe nella rigogliosa vegetazione tropicale, fortemente voluta dall’ultra maratoneta Mariluz Vinas, che è originaria proprio di Cabarete (e di adozione ferrarese). La corsa consiste in cinque tappe con paesaggi e distanze completamente diversi fra di loro, con una prima frazione che finisce al tramonto sulla spiaggia, mentre la termica gonfia le ali dei kite e le tavole prendono il volo. Runner di tutto il mondo corrono sotto un cielo puntinato di mille mezzelune colorate spinte da un vento forte e costante che ha reso famosa questa simpatica comunità. Una gara, la 100 km del Caribe, alla sua prima edizione. Ma, grazie a un’organizzazione praticamente perfetta e a paesaggi paradisiaci, certamente avrà negli anni un grande futuro.

L’evento fa parte del circuito Run the World, una serie di appuntamenti che uniscono sport e turismo nei posti più belli del mondo. Comode e intelligenti proposte dove gli amanti del running e di altri sport possono mescolare le loro passioni in un’unica soluzione. Per la cronaca la prima 100 km del Caribe è stata vinta dagli ultra maratoneti italiani Massimo Tagliaferri e Katia Figini, ma tra i partecipanti c’erano anche tanti semplici appassionati. Oltre all’inossidabile e granitico Marco Olmo che, all’età di 66 anni, è arrivato terzo nella classifica assoluta. Dino Bonelli

www.100kmdelcaribe.com www.runtheworld.it Pointbreak Magazine 4 / 2014

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People

NEWS MIKE REES PROMOSSO A CEO DI BURTON SNOWBOARD

REEF ACCOGLIE IL ROOKIE WCT MITCH CREWS

Dopo 5 anni in vari ruoli di leadership per Burton Snowboards, Mike Rees è stato nominato nuovo CEO dell’azienda. Si occuperà quindi di gestire le operazioni quotidiane del brand, consentendo al chairman Jake Burton di concentrarsi unicamente sull’evoluzione delle linee prodotto. “Quattro anni fa, quando ho iniziato a lavorare come CEO di Burton, il mio intento era quello di gestire correttamente l’azienda, rafforzare il team di leadership e definire un piano a lungo termine per il marchio”, ha dichiarato Jake. “Credo che siano stati raggiunti tutti questi obiettivi ed è tempo di lasciare spazio a una nuova persona. L’intero consiglio di amministrazione, il team esecutivo, Donna (Carpenter, presidente) e io siamo certi che Mike sia la persona giusta. Ha l’esperienza, l’abilità e le capacità manageriali necessarie”. Mike è entrato in Burton nel 2009 e da allora è stato un elemento fondamentale nella definizione di piani strategici e a lungo termine. “Burton è un marchio bellissimo e ha alle spalle un gruppo di lavoro incredibile. Sono felice dell’opportunità che mi è stata data”, ha dichiarato lo stesso Mike. “La passione di Jake per il prodotto e lo snowboard si respira in tutta l’organizzazione aziendale. Non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con lui per far crescere Burton”.

Reef ha annunciato una partnership con il 24enne surfer australiano Mitch Crews, al suo primo anno nel circuito mondiale ASP. Il nuovo global ambassador del marchio ha già stupito in acqua, con performance che gli hanno permesso di primeggiare in diverse heat contro giganti del calibro di Julian Wilson, John John Florence e sua maestà Kelly Slater. Nel ranking occupa attualmente la 20esima posizione. Il giovane Mitch ha una storia drammatica alle spalle. Solo 4 anni fa gli era stato diagnosticato una rara forma di artrite cronica, per la quale si temeva che i suoi giorni sulla tavola fossero finiti. Crews però non si è arreso e ha lavorato duro per curarsi con un trattamento sperimentale, arrivando a coronare il sogno di competere con i migliori surfer al mondo. “Diamo il benvenuto nel team a Mitch con grande entusiasmo”, ha dichiarato il global ambassador manager di Reef, Shea Perkins. “Il suo atteggiamento piacevole e positivamente contagioso, unito al suo stile di surf potente e sicuro, ben si adattano al programma Reef Ambassador”.

PHILIPPE GOUZES VICE PRESIDENTE VENDITE E GM EMEA PER NIXON

RVCA Europe ha annunciato l’ingresso del surfer italiano Matteo Fabbri nel proprio team. Il 25enne riccionese entrerà a far parte, come primo in italiano assoluto, del rooster europeo del marchio. Cresciuto sulla spiaggia, Matteo ha iniziato a surfare in giovanissima età, mostrando una naturalezza e uno stile pieni di talento, che gli hanno permesso di migliorare con costanza. Studente di architettura, è conosciuto a livello europeo per la sua moderna interpretazione del longboarding e per i suoi risultati ottenuti in eventi quali il Salinas International Longboard Festival in Spagna, per il quale compete anche quest’anno.

Nixon ha annunciato di aver assunto Philippe Gouzes in qualità di vice presidente vendite e general manager EMEA. Philippe, che vanta 20 anni di esperienza negli action sport, opererà dall’headquarter di Hossegor, in Francia, riportando direttamente al CEO di Nixon, Nick Stowe. “Philippe è il dirigente perfetto per guidare Nixon nella sua prossima fase di crescita nell’EMEA. Porta con sé una profonda esperienza degli action sport in Europa, l’abilità di guidare le vendite e di costruire un brand all’interno di un complesso ambiente”, ha affermato lo stesso Stowe. Gouzes sarà responsabile della crescita del marchio nella regione EMEA e dovrà espandere le vendite e il marketing in Germania, Francia, Spagna, Italia e Gran Bretagna, costruendo nuove relazioni con i distributori nuovi e già presenti. Inoltre lavorerà a stretto contatto con i retail partner e guiderà Nixon nell’apertura dei primi monomarca in Europa a Parigi e Londra. In precedenza Philippe è stato vice presidente senior e vice presidente vendite per Burton, vice presidente vendite per Channel Islands e ha ricoperto altre posizioni in Rossignol.

MATTEO FABBRI È IL PRIMO ITALIANO NEL SURF TEAM RVCA

IL VETERANO BERND BEETZ NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE QUIKSILVER

Geoff Rowley è una leggenda nel mondo dello skate e Vans ha deciso di aggiungere la sua figura al programma apparel del brand. Geoff, sin dall’inizio del suo rapporto con Vans nel ’99, ha disegnato numerose, innovative e influenti linee di scarpe. Ora, con l’inserimento nel programma skate apparel, Vans dimostra ancora una volta il proprio impegno verso gli atleti per l’innovazione della propria linea di abbigliamento. “Geoff è stato un’ispirazione per gli skater di tutto il mondo e il suo prezioso contributo sulle nostre calzature ha portato direttamente alle innovazioni che hanno permesso la progressione nello skateboard footwear per anni”, ha dichiarato Justin Regan, marketing manager Vans. “Non potremmo essere più entusiasti ora di espandere la collaborazione con lui anche nella realizzazione del miglior abbigliamento skate”. Il Vans Skatewear team include, oltre a Geoff Rowley, anche Anthony Van Engelen, Gilbert Crockett, Daniel Lutheran, Elijah Berle, Andrew Allen, Johnny Layton e John Fitzgerald.

Bernd Beetz è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Quiksilver che si compone di 9 membri tra cui 7 direttori indipendenti. Beetz rientra in quest’ultima divisione. In precedenza Bernd, che ha 63 anni, ha lavorato come CEO per l’azienda di prodotti di bellezza Coty Inc. Durante il suo mandato di 11 anni ha contribuito ad accrescere gli introiti da 1,3 miliardi a 4,7 miliardi di dollari. Ha inoltre espanso la presenza della società in 135 mercati di tutto il mondo e ha aggiunto al suo portfolio importanti brand. Prima ancora di entrare in Coty, ha seguito la divisione profumi e cosmetica presso LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton in qualità di presidente e CEO della società. In precedenza ha lavorato per oltre 20 anni in Procter and Gamble rivestendo svariati ruoli manageriali tra cui managing director delle attività in Svizzera, Italia, Turchia e Germania, presidente europeo del business carta e presidente europeo del business health & beauty. Attualmente è presidente del consiglio di St. John Knits Inc ed è membro del consiglio di supervisione di Douglas Holding AG. È anche stato direttore per le società Coty Inc, Maidenform Brands Inc e SSL International. “Bernd ha alle spalle un forte background nel marketing, oltre a una straordinaria competenza a livello strategico e operativo soprattutto in fatto di acquisizioni e licenze”, ha dichiarato Andy Mooney, presidente e CEO di Quiksilver. “La sua prospettiva globale e la sua esperienza con alcune delle aziende ‘consumer product’ più rispettate e riconosciute al mondo sarà utilissima per rafforzare e far crescere i nostri brand di riferimento”.

NUOVE APERTURE

RICONOSCIMENTI

LO SKATER GEOFF ROWLEY NEL VANS APPAREL TEAM

I NUOVI UFFICI “ECO-FRIENDLY” DI ELECTRIC IN FRANCIA

GARMIN VIRB CONQUISTA IL RED DOT AWARD PRODUCT DESIGN 2014

Electric ha inaugurato un nuovo headquarter presso il complesso francese Olatu Leku, vicino ai precedenti uffici delle Lande. L’edificio è stato costruito grazie anche ai fondi ricevuti dalla Camera di Commercio di Bayonne e ospita, oltre a Electric, altri brand quali Fox e Oakley. Sorge inoltre nei pressi degli headquarter Volcom. Anthony Cazottes, general manager EMEA, ha dichiarato in merito al trasferimento: “Era importante rilocalizzare la sede Electric per dare alla nostra società un tocco di freschezza, per essere più vicini alla nostra sister company Volcom e per consentire al marchio di essere più in armonia con il suo DNA. Autenticità, artigianalità e lifestyle californiano sono i valori ai quali il brand si ispira. Posizionarlo in un ambiente che ne migliora l’immagine e in un edificio eco-friendly è una vera ricompensa per il duro lavoro di riassetto cui abbiamo sottoposto la società. Di certo questo trasferimento ci aiuterà a crescere”.

La action cam Virb, presentata da Garmin lo scorso anno, ha ottenuto il prestigioso Red Dot Award Product Design 2014, convincendo i 40 esperti della giuria internazionale. “I giurati hanno valutato con la massima cura e attenzione la qualità di 4.815 prodotti candidati provenienti da 53 nazioni e solo i migliori hanno ricevuto un premio”, ha commentato il prof. Peter Zec, fondatore del Red Dot Award. Il 7 luglio a Essen si è tenuta la cerimonia e la presentazione dei premi Red Dot durante il tradizionale gala e la successiva Designer’s Night, alla quale hanno partecipato oltre 1200 ospiti provenienti da tutto il mondo. Durante la stessa serata nel Red Dot Design Museum, sempre a Essen, è stata inaugurata la mostra dei vincitori di questa edizione e Garmin Virb resterà per un mese visibile a un vasto pubblico prima di essere collocata nella sezione permanente del museo. La camera, perfetta per le discipline outdoor, ha colpito non solo per le qualità tecniche ma anche per il design essenziale e ricercato. È stata premiata per aver unito un design estremamente moderno con le sue numerose caratteristiche innovative. www.garmin.com/it

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BORSA

La società americana quotata con simbolo GPRO

a cura di Monica Viganò

GoPro debutta (e vola) al Nasdaq Lo scorso maggio GoPro, celebre produttore americano di action cam distribuito in Italia da Athena, ha presentato un initial public offering per sbarcare sul mercato azionario Nasdaq (con simbolo GPRO). Una mossa che era stata anticipata dalla stessa azienda già lo scorso febbraio ma che comunque ha colto di sorpresa i suoi competitor i quali, a causa del difficile momento che sta attraversando il mercato delle action cam, hanno deciso di posticipare simili mosse. Questo la dice lunga sullo stato di buona salute di GoPro.

Dopo una IPO presentata lo scorso maggio, la società è divenuta pubblica a giugno. Il giorno seguente il suo ingresso in borsa, le sue azioni sono salite del 31% conferendole un valore di 3,9 miliardi di dollari.

LE ORIGINI - Dati impressionanti se si considera il “dietro le quinte” di questa società fondata nel 2002 da Nick Woodman che ha presentato al mercato una versione analogica di una macchina fotografica racchiusa in una custodia imIl modello Hero3+ Black Edition permeabile per fare riprese RISULTATI 2013 - Nel 2013 le vendite durante sessioni di surf. Alcuni amici lo totali sono cresciute dell’87,9% raggiunconvincono a passare al digitale. Siamo gendo quota 985,7 milioni di dollari. I nel 2006 e da questo punto il successo di profitti sono invece cresciuti dell’87,4% a GoPro cresce esponenzialmente. A ogni quota 60,6 milioni. GoPro lo scorso anno edizione, l’action cam migliora in ottica, ha venduto oltre 3,8 milioni di action cam suono, lenti e registrazioni HD. Nel 2011 in tutto il mondo. A differenza di altri marl’azienda fattura 234 milioni di dollari. chi del settore, GoPro non si affida solo a retailer dell’elettronica di largo consuALCUNE PREMESSE - In seguito all’Imo ma soprattutto a negozi specializzati. PO, il capitale GoPro è stato suddiviso Questa strategia ha contribuito all’afferin 105,34 milioni di azioni di classe B e mazione del marchio, che oggi è a scaf20,47 milioni di azioni di classe A. Alcufale in oltre 25mila punti vendita di più di ne azioni sono state emesse dall’azien100 paesi del mondo. da, altre sono state vendute da azionisti

già esistenti. A oggi si conoscono solo le intenzioni iniziali dei maggiori azionisti, tra cui il fondatore Woodman, il surfista Kelly Slater (che lavora come consulente e testimonial GoPro) e Neil Dana (compagno universitario di Woodman nonché suo primo dipendente). EFFETTIVO INGRESSO IN BORSA GoPro è a tutti gli effetti divenuta una società pubblica a giugno. E ha da subito registrato un successo: le azioni sono infatti state vendute a 24 dollari l’una, il valore più alto della forchetta prevista dagli analisti tra 21 e 24 dollari. Ma, dopo un solo giorno sul mercato azionario, il prezzo è salito sfiorando i 32 dollari per titolo per poi ridiscendere leggermente. Alla data di oggi (17 luglio) il valore di ogni azione è aumentato ancora raggiungendo i 40,9 dollari dopo aver toccato quota 48,8 il 1° luglio. Complessivamente sono stati venduti 17,8 milioni di azioni, una raccolta pari a 427 milioni di dollari ma

Tony Bates

soprattutto una valutazione iniziale della società compresa tra i 3 e i 3,6 miliardi di dollari. L’operazione non è ancora conclusa: il capitale potrebbe aumentare fino a 491 milioni di dollari se i sottoscrittori eserciteranno l’opzione di comprare ulteriori titoli. Se questo avverrà l’IPO di GoPro potrebbe diventare quella più consistente di sempre superando Duracell International che nel 2011 raggiunse quota 433 milioni di dollari. GoPro è la prima società di elettronica di consumo a esser quotata in borsa dopo Skullcandy (che è divenuta pubblica nel 2011) e nei primi tre mesi del 2014 ha visto crescere le sue entrate dell’8% a quota 235,7 milioni. NUOVE ASSUNZIONI - Da segnalare la recente assunzione di Tony Bates (foto sopra), ex executive per Skype e Microsoft, in qualità di presidente. Tony, che riporterà direttamente a Woodman, sarà anche membro del consiglio d’amministrazione. Questa assunzione sottolinea l’intenzione dell’azienda di divenire una “social media company”. GoPro ha anche aggiunto al suo consiglio direttivo l’imprenditore Peter Gotcher, co-fondatore del produttore di stazioni audio digitali Digidesign (che ha peraltro ricevuto due Oscar dalla Motion Picture Academy nel 2004 e nel 2010).

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PRODUCT news Sulla tavola da surf con FiveFingers

C’è il tocco del windsurfer Polakow nei nuovi Gloryfy

Una calzatura perfetta per tutti gli sport acquatici e dunque consigliata anche agli amanti del surf. È la nuova proposta FiveFingers e si chiama Signa. Pensata per salire e scendere da barche, kayak ma anche surfboard, è dotata di una particolare mescola Vibram Wave Grip che rende la suola antiscivolo sulle superfici bagnate. Il modello garantisce inoltre la massima performance anche nel nuoto: grazie alla sua totale flessibilità e al disegno “split-toe” che accompagna la naturale flessione del piede, sarà come nuotare a piedi nudi. Signa è venduta a un prezzo consigliato di 89 euro. Vibram Fivefingers - 02.89420549 - info@vibramfivefingers.it

In collaborazione con la leggenda australiana del windsurf Jason Polakow, Gloryfy ha progettato l’occhiale perfetto per le attività in spiaggia o in acqua. Si tratta del modello G3 Beach by Jason Polakow, caratterizzato da montatura lucida nera, lenti color antracite, logo in metallo blu e stampa tampografata JP. Plus di questo occhiale sono le parti in foam galleggiante che gli impediscono di affondare. Come sempre, anche questi modelli sono stati prodotti con la tecnologia “unbreakable” brevettata Gloryfy che rende

Spy “a tutto gas” insieme a Ken Block Spy ha realizzato una collezione dedicata all’icona del rally Ken Block e caratterizzata da tecnologia Happy Lens. Oltre agli Spy Helm ideati proprio da Block, la linea è composta da altri signature model per i quali è stata aggiunta una colorazione ispirata alla sua Ford Fiesta Hoonigan Racing: Discord, Cyrus, Flynn, Dirk e Logan. Ken ha dichiarato a proposito di questa collezione: “Adoro il modello Helm che ho disegnato personalmente, ma è stato davvero stimolante lavorare con i designer Spy per applicare le grafiche della mia macchina e del mio abbigliamento tecnico da racing anche ad altre montature eyewear”. Devon Howard, marketing director di Spy, ha invece così commentato la partnership con Ken Block: “Tanto la nostra filosofia quanto la nostra cura dei dettagli sono caratteristiche rispecchiate anche nel modo di lavorare di Ken. Siamo davvero entusiasti di averlo nella famiglia Spy”. California Sport – 011.9277943 – info@californiasport.it

Cancellata la linea di scarponi Vans per l’AI 14/15 A seguito dell’improvvisa chiusura del sito produttivo a cui si affidava, Vans ha dovuto cancellare la produzione della linea di scarponi da snowboard per l’inverno 2014/15. Il presidente dell’azienda Kevin Bailey (in foto) ha dichiarato: “Nei miei 10 anni in Vans non è mai capitata una simile problematica. Abbiamo vagliato tutte le alternative possibili e nessuna ci soddisfaceva. Non saremmo stati in grado di rispettare né i tempi né gli standard che siamo soliti garantire. Per cui siamo stati obbligati a prendere questa decisione. E lo abbiamo fatto in tempi brevi, così da consentire ai nostri retailer di sostituire la nostra fornitura con quella di nostri competitor”. Nonostante

la grave cancellazione, Bailey si dice certo che non ci saranno conseguenze sui guadagni globali di Vans nel 2014 né sul team Vans Snow che purtroppo non vedrà realizzato il frutto del suo duro lavoro. Dal punto di vista della comunicazione e del marketing Bailey ha aggiunto: “Per la stagione 2014/15 confermiamo il budget destinato al marketing e focalizzato sui prodotti Vans Mountain Edition che comprendono calzature e abbigliamento ibrido. Stiamo già lavorando comunque alla collezione 2015/16 e siamo certi che assisteremo a un ritorno sugli scaffali e sulla neve dei nostri scarponi”. Vans Italia - 0423.683701 - info@vans.it

La “rovente” estate dei 30 anni di Reef È un’estate movimentata per Reef che festeggia il suo 30° anniversario con una serie di nuove proposte. Tra esse la capsule collection dedicata ai Mondiali di Calcio. La collezione (in foto) è costruita intorno ai sandali Reef HT Print realizzati in morbido nabukb water-friendly e alla t-shirt Reef Globality la cui grafica è ispirata al Brasile. Completano la linea i Nations Boardshort Reef realizzati al 50% con materiale riciclato e con doppia microfibra poliestere shaka. Altra proposta dedicata all’estate è la Rover Collection, composta da sandali e scarpe sviluppati con la nuova Swellular Technology. Quest’ultima è costituita da tre strati di materiali innovativi: un ponte in schiuma Swellular sagomata che offre comfort immediato, un’intersuola di media densità che offre supporto di lunga durata e una suola esterna in gomma, la cui estetica ricorda l’oceano e la cui alta densità ga-

Gloryfy - 338.6504060 - peter.pichler@gloryfy.com

Una linea multicolor per l’urban life firmata Ogio Con un design minimalista, vani capienti e rifiniture di pregio, i nuovi zaini Outlaw firmati Ogio sono destinati a diventare un must have della prossima stagione. Sono modelli perfetti per un uso quotidiano, curati nei più piccoli dettagli. La gamma nasce dalla collaborazione tra designer e tester così da garantire massimo comfort durante il trasporto di materiale. Ad esempio la presenza di tasche imbottite facilita il trasporto di laptop (fino a 15”), tablet e oggetti tecnologici in totale sicurezza. Outlaw, proposto a un prezzo di 44,95 euro, è inoltre disponibile in 11 colorazioni per accontentare tutti i gusti: black, camouflage (in foto), grey, blue, green, olive drab, navy, orange, purple, red, yellow. Altri dettagli tecnici sono ampio compartimento principale per libri e raccoglitori, schienale imbottito e in tessuto traspirante, bretelle regolabili, maniglia imbottita, capacità di 24,5 lt, peso di 600 gr. Athena Evolution - 0444.727290 - info@athenaevolution.com

Surf, festival e survival: le tre parole chiave di O’Neill Per la PE 2015 la creatività della collezione zione sono presenti su mada uomo firmata O’Neill ruota tutta intorno al glie, boardshort, camice e termine “surfival”, che combina tre elemenpantaloncini e raffigurano foglie, tribali e grafiche in ti chiave: surf, festival e survival. Surfival è stile cartoon influenzate rappresentato da un viaggio epico attraverdal deserto. Prodotti chiaso il deserto per raggiungere Skeleton Coast. Camminando su innumerevoli dune di ve della linea sono quelli sabbia, gli ambassador O’Neill esplorano della proposta Short Story questo ambiente incontrando miraggi e rag(pantaloncini e boardshort con colori tenui in stile regiungendo la ricompensa finale: maestose spiagge e onde perfette. L’obiettivo è quello tro). Da segnalare poi i di riscoprire il significato dei termini avventupantaloni Stringer, Friday Night e Five Pocket (rivisira e libertà, combinando la gioia del viaggio con un panorama indimenticabile. Rientra tati questi ultimi con nuove in questa collezione la linea lifestyle, portacolorazioni e dettagli). In foto le tshirt Discovery Tee bandiera dell’intera proposta O’Neill. È cae Tribes Tee e il boardshort ratterizzata da colori e stampe brillanti e da Thirst for Surf Shorts. motivi pieni di vitalità. Le stampe in sublimaArea Sport Spa - 011.55.36.800 - info@area-sport.it

Protest Art Collaboration con Eduardo Srur

rantisce trazione, protezione e durabilità. La Swellular Technology è punto focale delle collezioni footwear maschili Rover Low e Rover Low Premium e anche per la collezione sandali da uomo Rover. La stessa tecnologia viene utilizzata anche nelle nuove collezioni footwear donna Rover Low e Rover Low LX e nella collezione sandali da donna Rover.

Reef Italy - VF Italia - 02.29062335 - reef_italy@vfc.com

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lenti e montatura indistruttibili. Altri dettagli tecnici sono: 100% qualità ottica (lenti classe 1), 100% protezione dai raggi UVA/UVB fino a 400 nm, perfetta calzabilità, Blueblocker (in base al colore delle lenti), elevata elasticità anche alle temperature più estreme, maggiore leggerezza rispetto ai classici materiali sintetici, materiale gloryfy I-flex per le lenti e G-flex per le montature, disponibile anche con lenti da vista, sistema QCLS per il cambio rapido delle lenti (Quick change lens system).

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L’iconico artista brasiliano Eduardo Srur è noto in tutto il mondo per le sue performance a base di Urban Recycling Art. Da quest’anno è entrato nel roster delle collaborazioni artistiche di Protest Boardwear, per il quale ha ideato il boardshort tecnico Can, realizzato al 100% con bottiglie in PEC riciclate.
Eduardo ha iniziato la sua carriera di visual artist e pittore nel 2002 con sperimentazioni nei campi di fotografia, scultura, video, live performance, installazioni e interventi urbani. Ha raggiunto l’apice grazie al PET Project a base di bottiglie di plastica riciclate. La sua più recente installazione legata a questo progetto ha previsto 30 gigantesche bottiglie di PET della lunghezza di 12 mt ciascuna posizionate lungo il fiume Tiete in Brasile con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del riciclag-

gio e della tutela delle risorse idriche.
Riguardo alla collaborazione, Eduardo ha dichiarato: “Il soggetto principale è un dipinto in olio su tela parte della mia installazione

urbana Labirynth che ha previsto centinaia di elementi riciclati posizionati nei principali parchi pubblici di San Paulo per realizzare un labirinto accessibile al pubblico”. Al QR qui proposto un video di presentazione della collaborazione tra Protest ed Eduardo.

California Sport - 011.9277943 - info@californiasport.it



FOCUS ON

Sotto i riflettori il consuntivo realizzato da Skipass Panorama Turismo sull’inverno 2013/14

a cura di Monica Viganò

Lievi segnali di ripresa dal mondo neve Il comparto in tutte le sue componenti ha registrato crescite nelle presenze per il 2,9% e nel fatturato per il 2,8%. Cala la richiesta di corsi di snowboard (10,3% contro il 13,4% dello scorso anno) mentre cresce quella di corsi freeride (3,3% contro l’1,2% dello scorso anno). Come ogni anno Skipass Panorama Turismo, centro ricerca specializzato sul mercato del turismo e degli sport invernali, ha analizzato l’andamento del mercato realizzando un consuntivo riferito alla stagione 2013/14. Che dopo anni di difficoltà pare essere stata leggermente migliore rispetto alle precedenti. Emergono infatti i primi segnali di una possibile ripresa del settore. Che è composto da un’enormità di attori e che è fortemente dipendente dalle condizioni meteo. Ma anche dalla capacità di innovazione degli imprenditori: laddove le destinazioni non sono state in grado di rinnovarsi mostrando una mancanza di innovazione culturale e di spirito crea-

tivo, l’economia turistica locale è stata trascinata verso il basso con perdite di quote di fatturato in alcuni casi vicine anche al 25%. In generale l’Osservatorio ha analizzato l’andamento complessivo della stagione invernale in 56 destinazioni, considerando non solo le presenze e i fatturati, ma anche tutti i fattori che hanno inciso sulla stagione. LE TENDENZE PIÙ RILEVANTI Emerge con molta chiarezza come il prezzo sia un fattore condizionante la scelta e si conferma quindi il concetto di infedeltà alla destinazione “storicamente frequentata” o alla struttura ospitale. Altri fattori che condizionano

la scelta sono la capacità di presentare la località come mountain resort, la presenza di una zona pedonale dedicata alla socialità, l’offerta di servizi specializzati per target specifici, l’ampiezza di opzioni sportive sulla neve. Tra le tendenze emerge netto l’interesse verso i resort nostrani da parte dei mercati stranieri e si consolida la tendenza, soprattutto italiana, alla concentrazione del soggiorno nei periodi di alta stagione. In ambito sportivo le tendenze della stagione hanno visto stabilità per sci e snowboard, conferma di discipline free (ciaspole in primis), crescita per la formula fun del freeride non “estremo”, crescita per sci alpinismo e freeride di alto livello.

LE SOMME DI FINE STAGIONE - La stagione invernale 2013/14 si chiude, per il comparto del “sistema neve italiano” in tutte le sue componenti, con un incremento delle presenze pari al 2,9% e un incremento del fatturato del 2,8% rispetto ai dati dello scorso anno. Nell’inverno il settore ha quindi recuperato una quota economica di rilievo, pari a 264 milioni di euro, portando il fatturato a 9 miliardi e 781 milioni di euro. STRUTTURE RICETTIVE - A livello nazionale per quanto riguarda le strutture vi è stato un incremento di presenze pari al 3,1%: un’importante inversione di tendenza che si contrappone alla contrazione che rischiava di diventare

ANALISI STRUTTURE RICETTIVE ANDAMENTO COMPLESSIVO PRESENZE 2013/14

TURISTI ITALIANI

TURISTI STRANIERI

Si evidenzia una situazione tutto sommato positiva. L’aumento medio delle presenze è stato del 7,9%, mentre la media di diminuzione è stata del 5,3%.

Evidenziamo che la percentuale di albergatori che dichiarano di avere registrato una riduzione delle presenze italiane si è notevolmente ridotta rispetto alla passata stagione, passando dal 67,2% al 58,3% attuale.

Continua ad aumentare la quota di albergatori che affermano di avere avuto un aumento delle presenze di turisti stranieri (54,0% nella stagione 2012/13 contro il 63,3% di quella qui considerata).

ANDAMENTO COMPLESSIVO FATTURATO 2013/2014

La situazione è migliorata rispetto a quella registrata nella passata stagione, quando il 44,4% degli operatori affermava di aver avuto riduzioni nel fatturato e solo il 6,3% un suo aumento. Il fatturato è diminuito in media del 20,2% mentre l’aumento medio si attesta sul 10,1%.

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VARIAZIONE PREZZI NELLE STRUTTURE RICETTIVE

Si sottolinea che il concetto di “riduzione dei prezzi” viene molto spesso associato – da parte degli imprenditori del settore ospitale - all’aumento delle promozioni e, di conseguenza, a un minor incasso e non a una riduzione vera e propria delle tariffe alberghiere.

ANDAMENTO PRESENZE PER TIPOLOGIA DI SOGGIORNO

Circa la permanenza media registrata, per il 33,9% dei casi si è trattato di weekend e long weekend, nel 57,6% di soggiorni brevi (fino a 5 notti) e nell’8,5% di settimane bianche (6-7 notti).


Ph Credit: Melania Storelli per Vialattea Images www.vialatteaimages.com

congiunturale e che aveva visto una riduzione delle presenze dell’11,1% nella passata stagione e del 14,8% in quella precedente. Il fatturato è anch’esso aumentato, ma in maniera più lieve (+1,4%) come sono aumentati i prezzi (+3,6%). In generale chi è andato male ha perso davvero molto fatturato. Si tratta di strutture che faticano a stare sul mercato oppure localizzate in aree in difficoltà. La clientela è composta per il 46,6% da clientela italiana e per il restante 53,4% da ospiti stranieri (+3,4% rispetto allo scorso anno). Si conferma dunque il trend degli scorsi anni, ossia la riduzione di ospiti italiani e l’incremento di quelli stranieri. La regione italiana che genera i maggiori flussi di clientela è la Lombardia, seguita da Lazio ed Emilia Romagna. Mentre la nazione dalla quale provengono i maggiori flussi di ospiti stranieri è la Germania, seguita dalla Gran Bretagna e dalla Russia. I clienti fedeli, che sono tornati nella stessa struttura dello scorso anno, rappresentano il 47,9% del totale della clientela (erano il 48,2% nella passata stagione e ben il 53% due inverni fa). La permanenza media degli ospiti è stata di 4,3 giorni contro i 4,95 della passata stagione invernale e i 4,7 di due inverni fa. Il rapporto prezzo/qualità è stato quest’anno il primo elemento che ha condizionato la scelta della clientela, seguito dalle offerte promozionali. Complessivamente

Matteo Primo (istruttore di sci e freestyler) sul versante italiano delle Alpi - Monte Fraiteve (2702 mt)

il prezzo medio a persona per una settimana bianca in mezza pensione è stato di euro 545,91, in aumento rispetto allo scorso anno (525,00 euro). ANALISI DELLE SCUOLE DI SCI - Per quanto riguarda le scuole di sci a livello nazionale, emerge che rispetto alla scorsa stagione invernale vi è stata un incremento di presenze pari al 2,9%. Anche il fatturato è aumentato, in maniera leggermente superiore, attestandosi al +4,2%. La clientela delle scuole di sci è composta per il 67,4% da clientela italiana e per il restante 32,6% da ospiti stranieri. In linea con quanto manifestatosi per il comparto ricettivo, si conferma anche in questo caso una riduzione complessiva della clientela italiana. Rispetto allo scorso inverno la quota degli stranieri è aumentata di quasi un punto percentuale (era pari al 31,4% lo scorso inverno). Le richieste

della clientela riguardano per il 58,3% i corsi individuali (51,1% l’anno scorso) e per il restante 41,7% quelli collettivi (48,9% la stagione precedente). Cresce quindi l’interesse e l’attenzione nei confronti dei corsi personalizzati, in cui il maestro può dedicarsi completamente al singolo cliente. In merito alle discipline, il 72,5% dei corsi riguarda lo sci alpino (rappresentava il 73,1% lo scorso anno, l’82% due anni fa e il 77,1% tre inverni fa), il 10,3% lo snowboard (rappresentava il 13,4% lo scorso anno, il 14,9% due anni fa e il 15,1% tre inverni fa), il 13,7% lo sci di fondo (era il 10,2% lo scorso anno) e il 3,3% il freeride (era l’1,2% lo scorso anno). Analogamente a quanto accaduto nella stagione precedente, il periodo che ha registrato un aumento maggiore in termini di presenze nelle scuole di sci risulta essere il Capodanno/Epifania insieme al mese di marzo. La regione

italiana che genera la maggiore quota di clientela per le scuole di sci è l’Emilia Romagna (terza lo scorso inverno) seguita dalla Lombardia (prima la stagione precedente) e dal Lazio (secondo lo scorso anno). Mentre la nazione dalla quale provengono i maggiori flussi di ospiti per le scuole di sci è la Gran Bretagna, seguita dalla Russia e dalla Francia. È interessante notare come le prime posizioni restino invariate per la terza stagione consecutiva. Complessivamente, nella stagione 2013/2014, i prezzi dei servizi offerti dalle scuole di sci sono aumentati dell’1,8%. Nessuna scuola di sci ha ridotto le proprie tariffe. Il 16,7% degli intervistati le ha innalzate mentre l’83,3% le ha mantenute invariate. Analizzando l’età della clientela, la fascia principale si conferma essere quella dei bambini fino agli 11 anni. Una fascia che rappresenta il 54,9% del totale (lo scorso anno era il 56,7%). Da segnalare infine che le scuole, che hanno avuto un’apertura media di 126 giorni, hanno avuto in organico un numero medio di maestri pari a 54 (49 lo scorso anno).

ANALISI SCUOLE DI SCI ANDAMENTO COMPLESSIVO PRESENZE

ANDAMENTO COMPLESSIVO FATTURATO

L’andamento delle presenze delle scuole di sci italiane nella stagione 2013/14 ha registrato un segno tutto sommato positivo.

L’analisi mette in evidenza come, a partire dalla passata stagione, sia effettivamente iniziato un percorso in ripresa, seppur lieve, con accenni di miglioramento per i bilanci delle scuole di sci.

TURISTI ITALIANI

TURISTI STRANIERI

La parte maggioritaria della clientela, nonostante il trend dell’internazionalizzazione, resta composta da quella italiana che raggiunge quest’anno il 67,4% del totale (era il 68,6% lo scorso anno).

Anche quest’anno emerge un lieve incremento, rispetto alla stagione scorsa, della clientela straniera che ricorre ai servizi delle scuole sci, che passa dal 31,4% della passata stagione al 32,6% di quella attuale.

LE DISCIPLINE PIÙ RICHIESTE

Lo sci di fondo supera quest’anno lo snowboard, retrocesso al terzo posto con il 10,3% di quota (lo scorso anno copriva il 13,4%). Segue il freeride con una quota del 3,3%, in crescita rispetto allo scorso anno quando era all’1,2%.

ETÀ DELLA CLIENTELA

Emerge da quest’analisi una situazione quasi identica a quella registrata nella passata stagione, con la maggior parte di clienti rappresentanti la fascia d’età fino a 11 anni.

www.skipasspanoramaturismo.it

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FOCUS ON

Analisi dei migliori surf spot portoghesi

a cura di Monica Viganò

PORTOGALLO, le Hawaii d’Europa Realizzata da Momondo, l’infografica tiene conto delle indicazioni dei locals e suggerisce le migliori spiagge del Paese. Indicando tipologie e direzioni dell’onda, livello tecnico richiesto. Nonchè affollamento turistico. Non troppo lontano e non troppo dispendioso da raggiungere, ma al contempo garanzia di onde buone e dalla grande varietà. È il Portogallo, una delle mete preferite dai surfisti europei. Ma quali sono le spiagge migliori dove praticare surf? Ce lo dice un’interessante infografica pubblicata da Tug Agency per Momondo, motore di ricerca per voli low cost. MODALITÀ DI INDAGINE - L’agenzia di comunicazione Tug Agency ha ricercato i luoghi più gettonati interpellando surfisti locali e indagando sul web. Dopodichè per ogni spiaggia individuata sono stati indicati dati relativi alle onde (livello di difficoltà e tipologia), all’affollamento estivo e alla direzione del vento. A questi dati sono state aggiunte informazioni più turistiche quali vicinanza agli aeroporti, presenza di scuole di surf e indicazione di luoghi dove mangiare o soggiornare. Ecco in breve qualche informazione sulle spiagge identificate. SAGRES - Si tratta di un importante luogo d’incontro per i surfisti, che offre le onde migliori in primavera, autunno e inverno. È il centro più importante della regione di Algarve e offre molte altre alternative ai turisti. Gli amanti di immersioni possono recarsi a Divers Cape, chi volesse avvistare balene e delfini può invece affidarsi alla Cape Cruiser. Inoltre per assicurarsi i giri turistici migliori è possibile contattare Coastline Algarve che, grazie a guide preparate, può portare il turista a scoprire grotte segrete e spiagge nascoste lungo il litorale. ARRIFANA (COSTA VICENTINA) Situata nelle vicinanze di un porto di un piccolo villaggio di pescatori e circondata da scogliere, la spiaggia di Arrifana è famosa fra gli appassionati di surf e bodyboarding. Oltre allo splendido paesaggio offerto e alle onde perfette, i turisti potranno godersi una passeggiata negli immensi boschi del parco nazionale della Costa Vicentina. Raggiungibile a piedi e in macchina, questa spiaggia con le sue onde gigantesche e potenti è un luogo di pace.

SPIAGGIA DI AMADO (COSTA VICENTINA) - Grazie alle forti correnti e alle altissime onde, questa spiaggia è una delle migliori per praticare surf. Rinomato in estate, lo spot è conosciuto per le competizioni di surf a livello internazionale. È facile da raggiungere e dispone di immensi parcheggi, perfetti per coloro che scelgono di viaggiare in roulotte. La spiaggia è ideale anche per i turisti che vogliono solamente nuotare nelle acque cristalline del luogo. SPIAGGIA DI CARCAVELOS - Situata a soli 24 km da Lisbona, Carcavelos è una delle spiagge più famose e frequentate. Per questo è consigliabile in estate arrivare sul posto abbastanza presto per evitare la calca. Le onde non troppo impegnative sono un’attrazione per i surfisti alle prime armi. Nei dintorni sono presenti diversi ristoranti. La spiaggia è inoltre dotata di docce e bagni nonché di un campo da pallavolo e basket. ERICEIRA - A nord di Lisbona sorge il villaggio di pescatori di Ericeria, con diverse spiagge dove poter fare surf: S. Lourenco, Coxos, Pedra Branca e Foz do Lizandro. Queste spiagge sono poco frequentate dai turisti e prese d’assalto dai surfisti più esperti, soprattutto fuori stagione. A 15 minuti di camminata c’è Mafra, celebre per gli squisiti dolci locali. È inoltre consigliato mangiare almeno una volta in una tipica “marisqueria”, un tipo di ristorante specializzato nella cucina di pesce molto diffuso nelle zone costiere. SPIAGGIA DO NORTE (NAZARÉ) La Praia do Norte è diventata famosa grazie alle sue onde gigantesche e al tempestoso e burrascoso mare. A novembre 2011 Garrett McNamara è riuscito a surfare quella che è stata poi nominata l’onda più grande dell’anno dal Billabong XXL Global Big Wave Awards. Da non perdere il panorama senza ostacoli offerto dal Miradouro do Suberco, con una fantastica vista sul mare. La cucina locale invece prevede sardine alla

griglia e il tipico “caldeirada”, un delizioso stufato di pesce. PENICHE - Le spiagge di Peniche contribuiscono a mantenere il Portogallo leader indiscusso del surf europeo. La colonna portante di questa zona è probabilmente la spiaggia di Supertubos, le cui onde potentissime sono celebri a livello mondiale. La spiaggia è stata nominata “The European Pipeline” dagli stessi surfisti. L’area offre diversi campeggi e alcuni ostelli tra Peniche e Baleal. Sono presenti inoltre case e appartamenti in affitto. Questo piccolo paesino di pescatori è diventato celebre grazie alle competizioni organizzate dall’ASP World Tour che attirano visitatori provenienti da tutto il mondo. SPIAGGIA DI CABEDELO (FIGUEIRA DA FOZ) - Nota per le sue dune e la sua vegetazione selvaggia, questa spiaggia è un luogo tranquillo, adatto alle famiglie, perfettamente attrezzato e con una vista fantastica sulla città di Figueira da Foz. Si tratta di una spiaggia ventosa, con tutte le caratteristiche adatte per fare surf. ESPINHO - Con il passare degli anni, Espinho è diventata la meta preferita da coloro che desiderano trascorrere alcuni giorni di vacanza al sole. È caratterizzata da incessanti e potentissime onde che possono scoraggiare dall’ingresso in acqua. Per questo sulla spiaggia è stata costruita una piscina con acqua di mare. A Espinho è presente anche un casinò. PAÚL DO MAR (MADEIRA) - Meglio conosciuta come Ribeira das Galinhas, è una spiaggia tranquilla e appartata con onde piuttosto grandi. Nel 2001 è stata palcoscenico del Campionato Mondiale di surf. È un luogo distante e silenzioso, dove non si trovano numerosi ristoranti e bar. La cucina, piuttosto diversa dal Portogallo continentale, resta tuttavia una delle esclusività del posto. Assolutamente da provare il “bolo do caco” (pane caldo di farina di grano servito con burro all’aglio) e il “poncha” (una bevanda alcolica tipica a base di miele e limonata).

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DATI E STATISTICHE

I risultati della ricerca di Airbnb e BlaBlaCar con la collaborazione di IPSOS NASCONO NUOVE MODALITÀ DI CONSUMO

UN ELEVATO POTENZIALE DI CRESCITA

SHARING ECONOMY È...

Nell’ultimo periodo si parla molto di alcune nuove modalità di consumo. Nel grafico la frequenza con cui gli intervistati fanno/utilizzano i seguenti servizi (dati in percentuale)

Come gli intervistati vedono le nuove modalità di consumo, se fenomeno di nicchia o fenomeno con ampia diffusione (dati in percentuale)

Per sharing economy si intende un nuovo modello di utilizzo di alcuni beni e servizi. Ecco quali espressioni descrivono meglio questo modello di economia per gli intervistati

La condivisione come risposta alla crisi Risparmio economico, valore morale e innovazione. Sono questi i tre fondamenti della sharing economy che si sta lentamente diffondendo anche in Italia. Il nostro paese è la culla perfetta per il suo sviluppo, come testimoniano i risultati della ricerca di Ipsos commissionata da Airbnb e BlaBlaCar che ha fotografato il fenomeno dell’economia della condivisione nel nostro paese. In generale, le potenzialità di crescita sono elevate. Ma, per sfruttarle al meglio, appare necessario modificare l’approccio. PREMESSE - La ricerca ha cercato di descrivere la situazione del nostro paese attraverso un’indagine quantitativa su un campione rappresentativo della popolazione italiana dai 18 ai 64 anni composto da 1000 individui, e un’indagine qualitativa effettuata su 2 focus group composti da 8 partecipanti ciascuno con età compresa tra i 20 e i 55 anni (50% uomini e 50% donne, tutti utilizzatori abituali di internet). DIFFUSIONE DELLA SHARING ECONOMY - Dallo studio è emerso che il 75% degli intervistati ha sentito parlare di sharing economy. Tra coloro che conoscono questo fenomeno, il 67% lo identifica con beni e servizi (ride sharing, condivisione della propria casa, bike sharing, ecc) mentre il 21% lo associa a un vantaggio economico. L’immagine della sharing economy è positiva presso la maggior parte degli intervistati, con il 31% interessato a utilizzarla, l’11% che si dichiara già utilizzatore e solo il 27% che si è invece dimostrato negativamente orientato verso il fenomeno.

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Il 75% degli intervistati conosce la sharing economy che è identificata con beni, servizi e vantaggi economici. Diffusasi in seguito alla necessità di ridimensionare le spese per far fronte alla difficile economia italiana, è considerata un fenomeno destinato a consolidarsi. PRINCIPALI SERVIZI “CONDIVISI” La crisi economica che sta interessando il nostro paese ha spinto gli italiani, ben l’86% del campione intervistato, a modificare le proprie abitudini di consumo. Nell’ambito di questa stragrande maggioranza, due rispondenti su tre hanno ridimensionato le spese. Sono diverse le nuove modalità di consumo che si sono affermate di recente e solo una minoranza degli intervistati le considera destinate a restare fenomeni di nicchia: il 57% degli intervistati prevede infatti una forte diffusione del ride sharing, il 47% ritiene che l’house sharing crescerà nel prossimo futuro, mentre i settori che sembrano avere maggiori potenzialità sono il co-working e il car sharing, citati rispettivamente dal 61% e dal 53% degli intervistati. UTILIZZATORI TARGET - Le motivazioni fondamentali che spingono all’adesione alla sharing economy cambiano a seconda del profilo degli utenti: il bisogno parla agli anonimi e ai pragmatici che ricercano la stabilità; la sfida parla invece agli avventurieri e ai sociali che mirano a una crescita a livello sociale; gli ideali parlano agli educatori e ai valoriali che aspirano a un percorso che implichi responsabilità sociale e sostenibilità ambientale. I profili si collocano in una linea evolutiva di crescita personale passando dal focus individuale

a quello interpersonale e infine a quello collettivo. PILASTRI DELLA SHARING ECONOMY - Secondo il 38% degli intervistati, convenienza e risparmio sono due elementi chiave che descrivono la sharing economy. Il 26% la associa alla sostenibilità ambientale, mentre per il 22% rappresenta un’innovazione. L’economia della condivisione appare quindi una delle risposte più efficaci all’attuale crisi economica ma, per diffondersi in modo più ampio, richiede una maggiore focalizzazione sulla qualità data dal valore generato dalla condivisione stessa piuttosto che sulla quantità. Fabio Era, senior researcher per Ipsos Public Affairs, ha dichiarato a proposito: “Se da un lato la crisi e la necessità di far quadrare il bilancio familiare hanno agevolato le pratiche di sharing, dall’altro la leva economica non è la sola alla base della diffusione del fenomeno. La novità e l’innovazione, la socialità ma anche la sostenibilità ambientale e l’etica implicite nella condivisione di beni e servizi sono le determinanti emergenti, che possono sostenere la sharing economy una volta superata la crisi”. L’ESPERIENZA DI AIRBNB - L’89% degli intervistati considera il vantaggio economico uno degli aspetti principali che determinano la scelta di un allog-

gio, il 62% valuta la qualità del servizio e il 58% basa la propria decisione sul passaparola e sulla presenza di immagini positive. Tra tutti gli intervistati, il 4% conosce e ha visitato la piattaforma Airbnb. Il 64% non la conosceva o non ne ha ancora avuto bisogno ma la prenderebbe in considerazione, mentre il 27% non ha mai visitato la piattaforma perché non interessato o per mancanza di fiducia. Airbnb si distingue per l’unicità dell’esperienza: infatti il 66% di coloro che conoscono il servizio ne ha evidenziato quali punti di forza la possibilità di conoscere i luoghi e la cultura del posto, di vivere un’avventura, di sperimentare la bellezza e l’originalità degli alloggi. Nel contempo il 63% guarda ad Airbnb come uno strumento per ottenere anche un vantaggio economico: il 49% sottolinea come elementi più rilevanti risparmio e convenienza, mentre il 28% lo considera un’opportunità per integrare il proprio reddito. COMMENTI DAI RESPONSABILI Matteo Stifanelli, country manager di Airbnb Italia, ha commentato: “Sin dalla sua nascita Airbnb ha puntato molto sull’unicità delle esperienze e degli alloggi disponibili. La sicurezza per noi è uno degli aspetti chiave a 360 gradi. Airbnb offre una garanzia a chi mette a disposizione la propria casa, un servizio di assistenza clienti attivo 24 ore su 24


NEW WEB TENDENCIES Recenti seminari hanno confermato i trend di crescita del mobile advertising e dell’e-commerce anche in un paese tradizionale e spesso considerato “all’antica” come l’Italia. Ecco i dati più significativi.

a cura di Monica Viganò IMMAGINE DELLA SHARING ECONOMY

MOBILE INTERNET

Cosa pensano gli intervistati quando sentono parlare di economia della condivisione (dati in percentuale)

La divisione italiana di IAB, associazione internazionale dedicata allo sviluppo della comunicazione pubblicitaria interattiva, ha organizzato a inizio luglio il primo IAB Seminar che ha analizzato tematiche specifiche legate a mobile marketing & advertising. Nel corso dell’appuntamento, ospitato a Milano presso la sede de “Il Sole 24 Ore”, sono stati svelati da Enrico Gasperini (presidente di Audiweb) i primi dati relativi alla Total Digital Audience (qui sotto in dettaglio). Questi dati sono relativi ai primi tre mesi del 2014. A fine luglio sarà possibile consultare anche i dati mobile mensili, organizzati in base ai tre device disponibili (pc, smartphone o tablet) e consultabili attraverso la piattaforma Audiweb View.

25,1 MILIONI DI ITALIANI TRA I 18 E I 74 ANNI

persone online a marzo 46 ORE E 15 MINUTI collegamento medio nel mese

17,2 MILIONI DI UTENTI UNICI mobile audience nel mese

14,5 MILIONI DI UTENTI mobile internet nel giorno medio 38 ORE E 21 MINUTI collegamento medio da mobile 12,5 MILIONI DI UTENTI

in 16 lingue per rendere la community il più sicura e affidabile possibile. Pagando attraverso la piattaforma, inoltre, c’è la certezza di non andare incontro a brutte sorprese”. A proposito dell’economia della condivisione, ha dichiarato: “Dalla ricerca emerge che c’è un ampio margine di crescita e che le potenzialità per il consolidamento e la crescita della sharing economy in Italia sono elevate. Adesso sta a ognuno di noi considerare l’economia della condivisione come una vera e propria scelta di vita che ci può aiutare a utilizzare con maggiore responsabilità e consapevolezza le risorse che abbiamo a disposizione”. L’ESPERIENZA DI BLABLACAR - Il 46% degli intervistati conosce o ha già sentito parlare di BlaBlaCar: la piattaforma di ridesharing si colloca così in testa alla classifica dei brand più noti della mobilità condivisa in Italia. E, anche tra chi non conosceva BlaBlaCar, molti prendono in considerazione l’idea di utilizzare l’app per viaggiare insieme: solo il 29% degli intervistati si dichiara non interessato al servizio, prevalentemente nella fascia di età 55-64 anni e al Nord. Chi è più favorevole all’idea di condividere l’auto sono invece i giovani, soprattutto i 18-24enni, e i residenti al Centro e al Sud. Non a caso tratte come Roma-Bari sono ormai tra le più popolari su BlaBlaCar, con una partenza ogni pochi minuti.

fruizione internet da pc nel giorno medio

20 ORE E 57 MINUTI collegamento medio da pc

Fonte: Ipsos Public Affairs

Mobile advertising - È intervenuta allo IAB Seminar Marta Valsecchi, responsabile della Ricerca dell’Osservatorio Mobile Marketing and Service del Politecnico di Milano, che ha parlato dell’effettiva accelerazione che ha interessato il mobile advertising dal 2013. La stima presentata dall’istituto a gennaio, ribadita dalla Valsecchi, fissava a 204 milioni il valore dell’advertising su smartphone nel 2013. La nuova stima per il 2014 prevede una crescita del 49% che porterà l’adv su smartphone a quota 300 milioni di euro. Ma ci sono ancora molti margini sfruttabili studiando al meglio le aziende, che possono essere suddivise in 3 cluster: il profilo più maturo è quello delle imprese nate nel mondo digital; poi ci sono i big spender del mondo tradizionale, i cui investimenti sul mezzo sono continuativi ma ancora ridotti; infine le aziende espressione di mondi lontani dal mobile. Per raggiungere l’obiettivo della completa maturazione del mercato, secondo la Valsecchi, sarà cruciale anche l’apporto della filiera degli operatori che devono mettere a disposizione formati in grado di esprimere tutto il potenziale creativo del mezzo (incluso video, rich media e native), sviluppare le possibilità di audience targeting (la parola chiave è “programmatic”), implementare nuove metodologie di misurazione dei risultati.

E-COMMERCE TREND In occasione del 9o eCommerce Netcomm Forum, andato in scena il 20 maggio a Milano di fronte a oltre 3.500 invitati, sono stati diffusi i dati del mercato in Italia. Secondo l’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – School of Management Politecnico di Milano, il settore è in continua crescita (vedi al punto 1 per un dettaglio dei comparti) con una stima del fatturato per il 2014 che supererà i 13 miliardi di euro (+17%). La diffusione dell’e-commerce - “In Italia la penetrazione dell’e-commerce sul mercato retail passa dal 3 al 3,6% nell’ultimo anno”, ha affermato Alessandro Perego, responsabile scientifico dell’Osservatorio. “Rimane ancora limitata rispetto a quella di altri paesi Europei con una più lunga tradizione di e-commerce ma è supportata da un tasso di crescita importante (vedi al punto 2)”. Roberto Liscia, presidente di Netcomm – Consorzio del Commercio Elettronico Itapunto

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DICHIARAZIONI DEI VERTICI - Olivier Bremer, country manager di BlaBlaCar per l’Italia, ha commentato: “Il 96% degli intervistati dichiara di utilizzare l’automobile almeno una volta a settimana. Una percentuale elevatissima che, unita al fatto che in media ogni auto viaggia con 2,5 posti liberi, dimostra quanto sia significativo il potenziale del ride sharing in Italia. Viaggiare insieme è una soluzione semplice ed efficace per ridurre drasticamente le spese di viaggio in un’ottica di sostenibilità ambientale”.

MESE GIORNO MESE GIORNO

C omparti

più in crescita

32% INFORMATICA 28% EDITORIA 23% GROCERY 21% ABBIGLIAMENTO 11% TURISMO

21% EXPORT composto da

33% ABBIGLIAMENTO 54% TURISMO OLTRE 2 MILIARDI di euro DI VALORE TOTALE

liano, ha aggiunto: “Le imprese che vendono online sono solo il 4% del totale, l’accesso alla banda larga rimane carente e la copertura finanziaria per gli investimenti necessari è ancora un interrogativo non risolto. I servizi digitali della pubblica amministrazione sono pochi, frammentati e di difficile accesso e soprattutto una fetta ancora consistente di italiani ha ancora paura a effettuare acquisti online. Il nostro Paese è, di fatto, assente nella competizione internazionale dell’online. Si prevede che nel 2018 le vendite cross country nel mondo raggiungeranno i 307 miliardi di dollari, coinvolgendo oltre 130 milioni di acquirenti. Ovvero e-shopper evoluti di cui le nostre imprese dovranno saper intercettare bisogni e richieste”. Nuovi metodi di pagamento - Camilla Folladori, responsabile Payments and Services di Sisal, ha parlato di ulteriori potenzialità derivanti dall’abbattimento di barriere tecnologiche e psicologiche individuando nuovi servizi che consentano una convergenza di pagamenti tra i canali fisici e digitali. Secondo lei “l’utilizzo della moneta elettronica sul web, nonostante gli alti livelli di sicurezza raggiunti, viene percepita un limite che riduce le opportunità. A questo si aggiunge l’attaccamento degli italiani all’utilizzo del contante, nonostante si stia registrando un trend di crescita dell’uso della moneta elettronica”. Aggiunge la Folladori: “Abbiamo quindi creato una convergenza tra i canali fisici e digitali, dando la possibilità ai compratori online di usufruire della rete SisalPay. Grazie all’accordo fra SisalPay e HiPay, società specializzata in pagamenti online, gli acquirenti possono pagare presso uno degli oltre 40mila punti di pagamento SisalPay gli acquisti effettuati

Tasso di penetrazione (tasso crescita)

punto

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3,6% ITALIA (+18%) 6,1% FRANCIA (+10%) 8,5% GERMANIA (+10%) 15% UK (+11%) 11% USA (+10%) sui siti di e-commerce che utilizzano la piattaforma HiPay”. Il mobile commerce - Da segnalare inoltre che il mobile commerce si conferma tra i principali fattori trainanti in Italia (vedi sotto al punto 3). Roberto Liscia, presidente di Netcomm, ha dichiarato che l’ecommerce è sempre più percepito dalle aziende come un canale necessario per l’espansione del proprio business. Lo dimostra, oltre all’andamento del fatturato, anche l’impennata del numero di acquirenti online italiani che sono passati in tre anni da 9 a 16 milioni. Perego aggiunge su questo tema: “La crescita del mobile commerce risulta determinante nello sviluppo dell’e-commerce in generale. Le vendite mediante smartphone sfonderanno il tetto del miliardo di euro e, assieme a quelle dei tablet, supereranno i 2,5 miliardi. Attraverso questi device passa il 19% del mercato ecommerce”. acquisti tramite smartphone

+289% nel 2013 +85% nel 2014 a oggi passando in due anni

DA A

164 milioni 1,2 miliardi

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FOCUS ON

A dicembre sulle nevi di Bellamonte, in Val di Fiemme

a cura di Monica Viganò

Qui e sopra due maestri 6punto9 in azione con i ragazzi dell’associazione SportAbili

Lo staff 6punto9 e i ragazzi partecipanti alla due giorni di Bellamonte

Lo snowboard su misura di ogni disabilità È una delle associazioni più attive nel nostro paese sul fronte snowboard. Una vera fucina di idee, con iniziative che coprono l’intero arco dell’anno e che si rivolgono a rider di ogni età e livello. Parliamo di 6punto9, che più volte ha trovato spazio sulle pagine di Pointbreak Magazine proprio per questa sua incapacità di rallentare il passo. Spesso l’associazione vede lo sport come un mezzo per raggiungere scopi benefici. Ed è il caso della sua ultima, lodevole trovata: “Nevolino”. IL PROGETTO - Si tratta di un giornalino nato lo scorso anno con l’obiettivo di parlare di snowboard e, tramite la sua vendita, raccogliere fondi per regalare ad alcuni ragazzi affetti da varie disabilità delle giornate sulla neve. Il progetto, che coinvolge l’intero staff 6punto9, è in continua evoluzione e ha enormi potenzialità soprattutto per merito della collaborazione con l’associazione SportAbili di Predazzo e del contributo dell’associazione maestri di sci del Trentino. “Quest’anno il 14/15 dicembre siamo stati a Bellamonte”, racconta Gigi Callegari, presidente dell’associazione. “Sei ragazzi con disabilità hanno potuto provare le emozioni dello snowboard grazie alla disponibilità dei nostri maestri. Un bel risultato visto che siamo al primo anno con questa iniziativa, che di certo sarà riproposta anche il prossimo inverno”. Aggiunge poi Gigi: “Quando è nata l’idea di Nevolino, non ci siamo prefissati alcun particolare obiettivo. Poi però dalla sua vendita siamo riusciti a raccogliere 1000 euro grazie al contributo di 386 persone e li abbiamo donati all’associazione SportAbili. Siamo molto orgogliosi e grati a chi ha creduto da subito nell’iniziativa”. LA STORIA DI SILVIA - Insieme ai ra-

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Lo scorso inverno, grazie al progetto “Nevolino”, 6punto9 ha portato alcuni ragazzi disabili a fare snowboard. Il tutto con la collaborazione dell’associazione no profit di Predazzo SportAbili, impegnata nell’inserimento in società di persone diversamente abili. gazzi disabili, a Bellamonte c’era anche Silvia Distefano, una che ha alle spalle una storia particolare. Silvia vive a Genova ed è diventata paraplegica in seguito a un’infezione al midollo spinale. Medico anestesista appassionata di teatro e di sport, è conosciuta perché docente ai corsi di formazione maestri sci e snowboard nella specializzazione per disabili organizzati dai Collegi di tutta Italia. Annualmente Silvia dona in beneficenza ciò che guadagna dalle lezioni ai corsi di specializzazione. Grazie a questa sua donazione e grazie al contributo dell’associazione maestri di sci del Trentino, è stato possibile acquistare uno speciale ausilio per far praticare lo snowboard anche alle persone con gravi disabilità e paralisi. Si tratta del Bass, formato da una tavola da snowboard, un ammortizzatore e un manubrio. DUE PAROLE SUL BASS - Questo termine sta per “Bornet Adapted Snow-

Primo piano del BASS

board System”. È uno speciale ausilio ideato da Andrea Borney, maestro di snowboard di Courmayeur, al quale una ragazza disabile chiese di poter provare a fare snowboard. Dopo un anno di disegni ed esperimenti, accompagnò una ragazza con paralisi cerebrale infantile in un tracciato di slalom gigante mettendola “in sella” a questo strumento. Il telaio è ancorato a una tavola da snowboard. L’ammortizzatore ha il duplice scopo di sostenere il telaio e di permettere la flessione della tavola. Presenta anche un’asta regolabile con manubrio, vari meccanismi di appoggio e un’imbragatura alla quale assicurare il/la snowboarder. Non è possibile scendere autonomamente con il Bass, che consente l’accompagnamento del disabile. Quest’ultimo può manovrare e mettere del proprio durante la discesa decidendo traiettorie, inclinazioni e dimensioni delle curve pur essendo assistiti da un accompagnatore.

Lo staff 6punto9 consegna l’assegno da 1000 euro a SportAbili

A PROPOSITO DI SPORTABILI - È un’associazione senza scopo di lucro fondata dalla Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo per aiutare le persone con disabilità a svolgere attività sportive spesso a loro inaccessibili. Lavora per consentire a queste persone e alle loro famiglie di essere coinvolti e accettati come partecipanti nei momenti della vita sociale. Si propone quindi come ponte tra il mondo delle persone disabili e quello delle persone abili agendo dove il divario è maggiore: nel mondo dello sport e delle attività ricreative. L’associazione si rivolge a persone con disabilità fisiche, sensoriali e intellettive. Durante l’inverno organizza corsi di sci e snowboard progettati e adattati alle specifiche disabilità. A programma anche lezioni di nuoto. In estate sono invece proposte escursioni, equitazione, rafting, tiro con l’arco, bicicletta, arrampicata, tennis, vela, ecc. Per tutte le attività la presenza dei volontari, accanto a istruttori qualificati, è fondamentale. LE INIZIATIVE A SEGUIRE - “Lo scambio che avviene tra il nostro staff e i ragazzi è un tesoro di inestimabile ricchezza”. Con queste parole l’olimpionica Lidia Tretter, che fa parte del team 6punto9, commenta l’esperienza con i ragazzi dell’associazione SportAbili. Quest’ultima tra l’altro ha organizzato nel corso della stagione invernale altre iniziative dedicate a ragazzi disabili. Tra tutte segnaliamo la “Sfida 11”, una gara di slalom gigante per persone con disabilità andata in scena il 29 marzo sulle piste dell’Alpe di Lusia di Bellamonte. L’associazione 6punto9 invece torna sulla neve quest’estate con i suoi camp. “Tra l’altro tra i ragazzi partecipanti alla due giorni a Bellamonte - aggiunge Gigi - c’era una giovane non vedente che parteciperà questa estate al camp Ragazza Viziata. Se ci pensate, è una cosa bellissima!”.

www.sportabili.org - info@sportabili.org Pointbreak Magazine 4 / 2014



EVENTI

Dal 19 luglio al 24 agosto otto tappe in sette regioni

a cura di Simone Berti

L’estate calda del WeChat Vertical Summer Tour L’evento itinerante toccherà per 40 giorni le migliori spiagge italiane offrendo ai partecipanti opportunità di divertimento tra sport, musica, giochi, animazione e prove di materiali. Conferme e new entry tra gli sponsor. Quaranta giorni dedicati a sport e divertimento. Torna il WeChat Vertical Summer Tour 2014, atteso evento itinerante che dal 19 luglio prossimo toccherà otto tra le più suggestive spiagge in sette diverse regioni italiane: a partire da Follonica, nel grossetano, per proseguire poi a Bellaria-Igea Marina (Rn), Torvaianica (Roma), Lignano Sabbiadoro (Ud), Marina di Eboli (Sa), Marina di Pescoluse (Le), Realmonte (Ag) e Lascari (Pa), ultimo appuntamento del 24 agosto. Il Vertical Summer Village sarà il cuore pulsante del Tour e offrirà lo spazio per lo sport e i giochi, per l’animazione e le degustazioni, per le prove tecniche di materiali e per la musica fino a sera inoltrata. Al fianco di Event’s Way, l’agenzia organizzatrice, arriva quest’anno come title sponsor WeChat, la nota app di social messaging.

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SUP ADDICTED Come nel 2013 una delle eccellenze nel programma del Vertical Summer Tour sarà rappresentata dal SUP. Non poteva mancare dunque uno dei partner per eccellenza, BIC Sport, che metterà ancora una volta a disposizione il suo materiale tecnico da far provare liberamente per tutta la giornata, con il supporto di istruttori specializzati. E ogni giorno a metà pomeriggio spazio alla BIC Sup Race, con premi e riconoscimenti per tutti. PARTNER NUOVI E CONFERMATI Oltre al nuovo title sponsor, a livello di partner ci sarà un’ulteriore novità: la presenza di Fiat e della nuova Panda Young. Ogni giorno il Panda Young Camp offrirà l’occasione a tutti di sfidarsi in una serie di prove di abilità e forza fisica per aggiudicarsi i gadget brandizzati, mentre

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nell’area esterna del Village verrà allestito un corner per effettuare test drive, liberamente aperti al pubblico, con l’intera gamma Panda Young. Tra gli sponsor confermati ecco invece UniCredit, Santàl, Ricola, Baïna e Mundaka Optic. “Sapere di avere partner così importanti e località tanto frequentate al nostro fianco ci gratifica e ci spinge a fare ancora meglio. Crediamo di avere la ricetta giusta per rendere indimenticabili le giornate passate con noi e per unire ancora una volta più interessi in un mix unico. È da anni la nostra missione, anche se cerchiamo sempre di andare oltre”, ha dichiarato Flavio Gallarato, responsabile organizzativo del Tour, forte delle 40 mila persone presenti alle tappe dell’edizione 2013.

www.verticalsummertour.it

LE TAPPE DEL TOUR 2014 19-20 luglio Follonica (GR) 26-27 luglio Bellaria-Igea Marina (RN) 1-3 agosto Torvaianica (Roma) 5-6 agosto Lignano Sabbiadoro (UD) 9-11 agosto Marina di Pescoluse (LE) 13-15 agosto Marina di Eboli (SA) 17-19 agosto Realmonte (AG) 22-24 agosto Lascari (PA)



EVENTI

Dal 25 al 27 luglio a Santa Severa (Roma)

a cura di Simone Berti

ISE 2014 goes BIG! L’evento dedicato agli action sport, punto di riferimento in Italia, giunge alla 16esima edizione con un programma ricco e un corollario di partner tutti da scoprire all’interno del village posto, come di consueto, ai piedi del Castello Odescalchi. Tre giorni interamente dedicati a esibizioni, contest, animazione, sfilate di abbigliamento, costumi e accessori dedicati all’universo surf, con annesse surf & skate art, surf school, proiezioni video, film festival e gli imperdibili beach night party. Tutto questo, e molto di più, è l’Italia Surf Expo, giunto alla sua 16esima edizione e pronto a ripartire sempre dalla spiaggia di Santa Severa (Roma) da venerdì 25 a domenica 27 luglio. Con orario no-stop dalle ore 9 del mattino alle 3 di notte e soprattutto con ingresso gratuito. Diventata negli anni la manifestazione di riferimento in Italia, solo nel 2013 ha registrato più di 30.000 visitatori e anche le premesse quest’anno sono decisamente buone. Non a caso il surfer Roberto D’Amico è stato scelto come testimonial ufficiale dell’evento, ruolo che lo porterà a essere presente durante la manifestazione tra session di surf e autografi. SULLA LIBERTY OF THE SEAS - Cosa condividono un’elegante nave da crociera e una tavola da surf? Di per sé, niente, se non fosse che propria la maestosa “Liberty of the Seas”, fiore all’occhiello della flotta Royal Caribbean, è

stata scelta per l’evento di presentazione dell’ISE 2014: il Surf Expo Flowrider Invitational 2014. Questo è stato possibile proprio grazie al fatto che la nave da crociera dispone dell’onda artificiale Flowrider. L’evento, che ha goduto del supporto di partner dell’ISE quali Jeep, Miller Beer, O’Neill, Red Bull, TAP Portugal e Dimensione Suono Roma, ha visto all’opera alcuni tra i migliori pro riders della penisola in una gara a colpi di best-trick. La vittoria è andata al testimonial Roberto D’Amico, che si è aggiudicato un biglietto aereo TAP Portugal per Lisbona. Secondo il serbo Radosh Kenjic (team Royal Caribbean), terzo Alessandro Piu. “Abbiamo scelto un modo innovativo per lanciare la sedicesima edizione di Italia Surf Expo, un evento che negli anni si è caratterizzato per l’originalità delle proprie iniziative”, ha commentato l’organizzatore Alessandro Marcianò. “La Liberty of the Seas si è prestata a questo meraviglioso contest offrendo un’immagine suggestiva e differente del mondo del surf. Negli anni il nostro obiettivo è sempre stato quello di avvicinare la gente al mondo del mare offrendo tutte le varianti possibili dei boardsport.

Oggi per la prima volta in Italia, grazie a Royal Caribbean e a tutti i partner che ci sostengono da anni, siamo riusciti a portarlo su una nave da crociera e ne siamo orgogliosi. Non ci resta che prepararci per una nuova avventura con l’evento più cool dell’estate”. SUP, SKATE E MOLTO ALTRO - Con una partenza così entusiasmante, l’edizione 2014 si preannuncia esplosiva, nonchè ricca di contenuti. Uno su tutti la tappa mondiale Surf Expo World Challenger Stand Up, che metterà in mostra i migliori paddlers al mondo per la conquista del montepremi di 10.000 dollari. Una grande novità riguarda lo skateboard con l’istallazione, a due passi dal mare, di uno skatepark di oltre 300 mq. In premio al vincitore del contest che vi si svolgerà un viaggio per 2 persone per assistere al Red Bull Skate Arcade, previsto a Barcellona nel mese di settembre. Gli eventi fashion saranno targati da O’Neill e Rip Curl, le cui bellissime modelle sfileranno in passerella mostrando le nuove collezioni di costumi. Altro appuntamento imperdibile è costituito dalla premiere nazionale di “Bella Vita”, l’atteso surf

movie interamente girato in Italia che verrà proiettato all’interno del film festival di Italia Surf Expo sabato 26 luglio, alla presenza del regista Jason Baffa. All’Energy Village non macheranno poi espositori e stand in target per la vendita dei migliori marchi di settore. “Il Surf Expo da 15 anni è l’evento che attira appassionati da tutta Italia e special guest internazionali”, ha di nuovo commentato Alessandro Marcianò. “La spiaggia di Santa Severa nel comune di Santa Marinella è una sede ideale per lo svolgimento e la pratica di questi sport che noi tutti amiamo e che sono seguiti da sempre più giovani”.

Tre scatti dall’evento di presentazione sulla Liberty of the Seas. Al centro il vincitore della gara di flowrider, nonché testimonial di ISE 2014, Roberto D’Amico

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www.italiasurfexpo.it



FOCUS ON

Forma, materiali, costruzioni e grafiche: corsi e ricorsi storici dello skateboard

a cura di Luca Basilico

La ri-evoluzione delle shape boards Da Lerry Svenson al successo di Welcome Skateboards, dal kick tail fino alle soluzioni concave, rocker e nose kick. Nata negli anni ‘60, la tavola da skate non ha mai vissuto così tante evoluzioni/modifiche come negli ultimi 20 anni. Mai quanto negli ultimi 20 anni di storia dello skateboarding l’attenzione degli skater è stata tanto rivolta alla forma della propria tavola. Per comprendere le recenti evoluzioni del mercato delle tavole professionali, sarà utile ricordare un po’ di storia. La tavola da skateboard nasce nei primi anni ‘60, a forma di fuso con la coda leggermente squadrata e il naso “appuntito”. Queste tavole erano spesse, piccole, pesanti e assolutamente piatte.

La prima sostanziale innovazione arrivò verso la fine del decennio quando Lerry Svenson, con la sua Makaha Skateboards, per primo rialzò la coda delle tavole. Il kick tail, questo il nome in inglese con cui l’invenzione fu brevettata nel 1969, fu la prima reale innovazione funzionale apportata a una tavola da skateboard. Nel corso del decennio successivo vennero sperimentati vari materiali, ma fu il legno a imporsi definitivamente quale materiale per eccellenza per la costruzione delle tavole da skate. A fine anni ‘70, complice lo sviluppo degli skatepark e di un nuovo modo di skateare, le tavole erano cresciute in larghezza passando dai 7” ai 9”, pur mantenendosi sostanzialmente piatte a eccezione della coda.

Più o meno nello stesso periodo venne celebrata l’unione, a oggi indissolubile, tra Skateboard Decks e arte: Dog Town Skateboards produsse le prime tavole con una grafica serigafata sul “bottom ply”. Da allora le grafiche serigrafate sul fondo divennero una delle principali caratteristiche distintive di ogni tavola. Nel corso degli anni ‘80 la qualità dell’impiallacciatura delle tavole migliorò progressivamente. La richiesta di modelli più robusti e meglio controllabili sulle transizioni in half-pipe spinse alla piegatura dei compensati in modo più complesso. Oltre al kick tail comparvero concavità di vario genere: trasversali (concave) e longitudinali (rocker), e con esse i primi piccoli nose nick.

Le concavità divennero presto un nuovo terreno di sperimentazione, miglioramento e spesso anche esagerazione per tutte le skate-deck del tempo. Gli anni ‘80 furono un periodo di eccezionale sperimentazione non soltanto per quanto riguarda il concave ma anche per le forme. Il tradizionale “fuso” più o meno allargato presto subì mutazioni sostanziali: dai contorni armoniosamente curvilinei delle tavole cominciarono a spuntare propaggini, tail allargati, nose allungati a volte anche spigolosi. Insieme alla grafica lo shape divenne una delle caratteristiche indentificative di un particolare modello di tavola o

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addirittura di un pro skater. Esemplare in questo senso fu la Hosoi Hammer Head e con essa una lunga serie di tavole dalle forme più varie. Alcune di queste erano dubbiamente utili, ma sicuramente funzionali a farsi notare una volta appese alla parete di uno skateshop. Il successivo importante step nell’evoluzione delle skateboard deck arrivò a fine decennio con la mutazione del nose. Fino ad allora piccola e poco usata, l’appendice anteriore della tavola venne progressivamente ingrandita, allungata e innalzata, divenendo poco più piccola della coda e pienamente funzionale. Quelle a cui inizialmente ci si riferiva con il termine “double deck” erano da molti considerate poco più di una moda (alla stregua delle forme spigolose della Hammer Head) destinata a svanire presto. In realtà le cose stavano in maniera totalmente differente. La disponibilità di nose e tail rialzati, grossomodo nella stessa misura, agevolò tutta una serie di nuove manovre sia in street che sulle transizioni. Le tavole double deck di fatto aprirono le porte a una nuova era dello skateboarding che prese il via nei primi anni ‘90. Lo sviluppo dello street skating, il progressivo abbandono delle transizioni e la sostanziale annessione del freestyle moderno allo street impose poi alcune sostanziali modifiche al design delle tavole. Perse le protuberanze più azzardate, ridimensionate le larghezze, contenute le concavità e istituzionalizzato il “nose kick”, entro il 1994 le tavole da skateboard assunsero sostanzialmente tutte la stessa forma. Certo, qualcuna aveva nose e tail più o meno tondi, qualcun’altra magari “spanciava” un po’ di più sui lati, ma nella sostanza tutte le tavole

avevano la stessa forma a “biscotto” che gli americani chiamano “popsicle”. A partire da metà anni ‘90 e per il ventennio successivo le tavole popsicle divennero lo standard dell’industria, uno standard inossidabile all’interno del quale vennero applicate minime variazioni nelle concavità e dimensioni simili al centimetro. Distinte dalle sole grafiche, le reali differenze tra le tavole erano comprensibili solo da skater esperti. Da allora l’evoluzione delle skateboard decks si è mossa sullo stretto binario della grafica, il packaging e limitate variazioni di forme e dimensioni. Una guerra, quella per accaparrarsi le vendite, combattuta a colpi di estetica, marketing e comunicazione che ha messo da parte lo sviluppo di forme diverse da quella “dominante”. Il “sistema” delle popsicle decks è durato a lungo ma non era destinato a essere eterno. I primi segni di rottura con la tradizione risalgono a poco meno di 10 anni fa, quando timidamente alcune company introdussero nella propria disponibilità tavole “da pool”. Larghe intorno ai 9” con shape direzionali, vale a dire con nose e tail marcatamente diversi, questi primi esperimenti ritagliati sulle esigenze di skater “non più giovani” non ebbero particolare successo commerciale. Arrivò poi l’ondata delle tavole da “cruising”, anche queste con shape direzionali, pensate per essere usate come mezzo di trasporto con ruote grosse e morbide. A partire dal 2010 la comparsa di questi prodotti “diversi” contagiò il catalogo


Tre esempi di adv firmate Welcome Skateboards

Welcome ha cambiato il paradigma attraverso cui vengono commercializzate le tavole da skateboard: lo shape non è più qualcosa di “accidentalmente” applicato a una grafica. La forma è protagonista, ha un nome e caratteristiche precise, la grafica arriva dopo. Scegliere una tavola da skateboard torna a essere ricerca, azzardo, scoperta: in una

sola parola, un piacere.Unite questo a un “maverick marketing” che, rompendo schemi e tabù di quello che si può fare nello skateboarding, ha riportato il divertimento e l’anticonformismo al centro della disciplina. Farete presto a capire la ragione per cui il successo travolgente di Welcome abbia spinto tutte le major dello skateboarding ad avventurarsi nel nuovo mercato delle shape boards. Ci voleva: una vera e propria ventata di aria fresca in uno dei mercati più “statici” che si conosca. E voi? Che shape preferite?

di tutte le maggiori skate company. Si trattava comunque di una nicchia non pensata per lo skateboarding “vero”. Il reale punto di rottura è invece storia recente e c’è un brand in particolare ad averlo segnato: Welcome Skateboards, company nata in un garage della California meridionale all’inizio di questo decennio. Quando si è trattato di creare i propri skateboards Jason

Celaya, la mente dietro il brand, non ha scelto gli shape da un catalogo ma si è seduto a tavolino con i tecnici di PS Stix (celebre woodshop americano fondato da Paul Smith) per realizzare forme nuove ed esclusive. Messa da parte la forma a biscotto, a cui siamo abituati da 20 anni a questa parte, Jason ha riscoperto il gusto per gli shape direzionali. Nose e tail hanno forme diverse e i lati della tavola non sono necessariamente rettilinei. Un lavoro impressionante che ha portato alla creazione di decine di Shape differenti, ciascuno distinto da un proprio nome e caratteristiche d’uso. Un offerta di prodotti, tutti diversi dal tradizionale popsicle, in grado di coprire le esigenze di ogni skateboarder. Il successo di Welcome, come nelle migliori tradizioni, è partito dal basso e ha richiesto il proprio tempo di incubazione prima di far breccia nel favore degli skater mondiali. Il motivo del successo?

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EVENTI

Dal 5 all’11 maggio il Nixon Surf Challenge 2014

onnarme testo: Monica Viganò - foto: B_B

Surf alla corte dello Zar con Nixon Nonostante le temperature glaciali, i surfisti hanno affrontato le onde all’ombra dei vulcani della remota Kamchatka. William Aliotti vince i premi Overall e Best Trick. Kepa Acero si porta invece a casa il titolo “I rocked Russia”. il 21enne ha conquistato persino il Best Trick, chiudendo qualsiasi aerial gli venisse in mente.

Quest’anno è stato il gelo il grande protagonista del Nixon Surf Challenge, andato in scena dal 5 all’11 maggio in Russia al cospetto dei vulcani imbiancati della Kamchatka. Una penisola nota anche con l’appellativo “Terra di fuoco e ghiaccio”. Un territorio ostico che si estende per 1.200 km tra il mare di Okhitsk e l’Oceano Pacifico. E che ha messo a dura prova i surfisti invitati per la 14° edizione dell’iniziativa, organizzata in collaborazione con Monster Energy, Reef e Lomography. DUE PAROLE SULL’EVENTO - Ai suoi esordi il Nixon Surf Challenge era occasione per i membri del team Nixon di prendersi un giorno di pausa dagli allenamenti e divertirsi sulla spiaggia basca di San Sebastian. Un paio di sfide in acqua nell’arco della giornata davano un tocco di competitività a un evento interamente focalizzato sul divertimento. Oggi quest’ultimo aspetto è ancora cardine dell’iniziativa, che tuttavia ha subito una radicale trasformazione. Il Nixon Surf Challenge è infatti divenuto una “missione d’avventura” che di anno in anno si svolge in location remote e insolite. Ne sono un esempio le ultime edizioni, che hanno interessato le Isole Lofoten della Norvegia, l’isola vulcanica La Graciosa e le acque gelide dell’Islanda. Henning Erlandsen, organizzatore dell’evento fin dalle sue origini, ha dichiarato: “L’appuntamento è oggi simile a un road trip che porta i nostri ragazzi ad affrontare condizioni a cui non sono abituati. Viaggiando spesso tra un contest e l’altro, non hanno tempo di esplorare il mondo e sè stessi. Il nostro intento è quello di mostrare a loro e al grande pubblico che lì fuori, e spesso proprio dove non ce lo si aspetta, c’è una miriade di spot da surfare”. L’EDIZIONE 2014 - Quest’anno Nixon ha portato i suoi ragazzi più lontano che mai in un’area remota e pressochè priva di qualsiasi infrastruttura, raggiungibile dopo un viaggio di oltre 30 ore. La lista dei surfisti “convocati” ha compreso Benjamin Sanchis, Jonathan Gonzales, Eric Rebière, Marlon Lipke, Marc Lacomare, Gony Zubizaretta, Vincent Duvignac, Kepa Acero e William

Sopra William Aliotti e, sotto, Marc Lacomare in action

Aliotti. Alex Laurel, uno dei due fotografi presenti all’evento, ha dichiarato: “La città di Petropavlovsk sembra sia appena uscita da una guerra con edifici fatiscenti e strade sconnesse. Il tutto in forte contrasto con la natura intatta che la circonda. La rete per Internet e il cellulare è quasi introvabile. Al contrario si possono comprare Kalashnikov persino al negozietto dietro l’angolo. Davvero Petropavlovsk è piena di contraddizioni. Diciamo che la prima impressione, per chi è abituato a chioschi in spiaggia e palme, è stata quella di un luogo inospitale da un punto di vista civile ma immerso in un ambiente incredibile e tutto da scoprire”. LE CONDIZIONI - Il primo giorno utile il team si è recato sulla spiaggia Halaktirskiy dove la nebbia e la mareggiata hanno fatto del loro meglio per rendere l’acqua di 2°C ancora meno invitante. Ma nessuno si è perso d’animo e tutti i surfisti hanno preso parte a diverse sessioni. Dopo due giorni di fitta nebbia, il terzo giorno il sole ha finalmente consentito agli atleti di entrare in acqua con meno timore e affrontare le onde alte tra il metro e il metro e mezzo. Nonostante il freddo pungente, tutti si sono dimostrati fortemente motivati rimanendo in acqua ogni giorno il più possibile. E decidendo addirittura di accamparsi sulla spiaggia in vista del challenge. A PROPOSITO DI GARA - Grande sorpresa hanno riservato ai surfisti gli abitanti della zona, che sono accorsi in occasione della gara prevista il quarto giorno di permanenza. Di fronte a un pubblico di oltre 50 persone i rider si sono dati battaglia. Il giovane William Aliotti ha conquistato l’overall title rubandolo al vincitore dello scorso anno Vincent Duvignac. I giudici hanno considerato la grande diversità delle onde locali rispetto a quelle che Aliotti è solito surfare. Anche per questo infatti la sua performance e la sua capacità di adattamento all’acqua gelida hanno stupito i suoi compagni e gli organizzatori. Oltre a vincere il titolo Overall,

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DICHIARAZIONI DAL PODIO - “Sono felice di rientrare dalla Russia con ben due premi. È più di quello che avrei potuto immaginare. In qualità di rookie per Nixon, è stato un onore partecipare a questa incredibile competizione insieme a surfisti di un così alto livello. Mi voglio anche congratulare con tutti i rider che erano con me in Russia. Soprattutto con Vincent che mi è stato alle calcagna per tutto il tempo spingendomi a dare il meglio e con lo staff Nixon che ha dato vita a un’incredibile avventura”. “I ROCKED RUSSIA” - Oltre a William è stato premiato anche Kepa Acero originario della costa basca. A lui è andato il terzo riconoscimento previsto per questo appuntamento, ovvero il premio “I rocked Russia”, che gli è stato assegnato per la sua costante e continua permanenza in acqua. Ma anche per la sua abilità nel prendere sonno nelle posizioni più inconsuete!

Vincent Duvignac davanti al Museo Storico Statale di Mosca

PARERI DEGLI ORGANIZZATORI - L’edizione 2014 dell’appuntamento, a detta dello staff Nixon, ha soddisfatto tutte le aspettative giustificando appieno ogni sforzo fatto per organizzare un simile evento in una località tanto remota. “Considerando gli esiti dell’iniziativa, è valsa la pena affrontare ogni viaggio con lo scomodo mezzo militare e ogni notte al freddo in tenda”, hanno dichiarato in Nixon. Eric Rebiere, atleta del team e veterano del Nixon Surf Challenge, ha aggiunto: “L’intera settimana è stata incredibile. I local ci hanno accolto a braccia aperte e l’atmosfera in tutto il gruppo è stata bellissima. Nessuno di noi sapeva bene cosa aspettarsi ma ciò che abbiamo vissuto ha sicuramente superato qualsiasi aspettativa. Questa edizione rappresenta senza dubbio un altro indimenticabile capitolo della storia del Nixon Surf Challenge”.

www.nixon.com Pointbreak Magazine 4 / 2014




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