Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: redazione@outdoormag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
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PARTENZA: 7 LUGLIO 2013 - 32 ATLETI DA 21 NAZIONI - 1.031 KM DA PERCORRERE
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L’escursionismo rimane il settore più importante per il mercato outdoor a livello di praticanti e vendite. L’Italia può essere definita ancora quasi “sedentaria” se paragonata ad altre nazioni. Ma negli ultimi anni qualcosa si è mosso e crescono le iniziative. Anche perché il cosiddetto “alpinismo orizzontale”, oltre a essere semplice, salutare e trasversale, rappresenta una preziosa occasione di rilancio per tutta l’economia. Coinvolgendo turismo, enogastronomia e cultura.
Un paese che può ripartire... camminando PArTeNzA Il 7 lUGlIo
FOCUS TREKKING • Britain on foot, walking Made in UK • Le Dolomiti “fanno rete” anche d’estate • News, eventi, iniziative, itinerari • La Lombardia punta sulle montagne
• CAI, da 150 anni in cammino • Bis di trekking internazionali: dall’Iran all’Isola di Reunion con i nostri inviati • Abbigliamento, accessori, calzature da escursionismo, consigli per gli acquisti DA PAGINA 24 A PAGINA 41
QUEST’ANNO IL VENTENNALE
PAGINe 14-15
Red Bull X-Alps, LA GRANDE SFIDA Da Salisburgo a Monaco, a piedi o in parapendio: 32 atleti e 1.031 km, affrontando alcune delle cime e vallate più belle e impegnative delle Alpi.
OutDoor Show, si guarda al futuro PAGINA 12
lA 1a eDIzIoNe IN DoPPIA cIfrA
DAL 17 AL 19 APRILE
Melloblocco, 10 e lode
L’UOmO REcORD
PAGINA 16
Simone Origone: oltre ogni limite
Prowinter si conferma
lA 61esImA eDIzIoNe DAl 25 APrIle Al 5 mAGGIo
Nonostante la pioggia dei primi giorni il raduno, quest’anno in versione “extra”, ha mostrato ancora una volta il volto più bello dell’arrampicata. Oltre 2.000 gli iscritti. PAGINA 18
Tra genziane d’oro e blu Tra simboli consolidati e nuovi, il Trento Film Festival ha messo in scena ben 121 opere. Dai documentari ai lungometraggi e corti. Con numeri di grande rilievo.
PAGINA 20
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EDITORIALE
di Benedetto Sironi
La fine del sogno. O no? L’abbiamo appresa esattamente nel giorno di chiusura di questo numero. Una notizia che ha di diritto “scalzato” l’argomento al quale volevo dedicare in precedenza l’editoriale (alcune “noiose” considerazioni sull’importanza della concorrenza, per le quali forse vi rimanderò al prossimo mese). Stiamo parlando dell’arrampicata e del suo “sogno” olimpico. Un sogno per molto tempo agognato e alimentato, che tuttavia si è infranto mercoledì 29 maggio a San Pietroburgo. Giorno in cui l’Esecutivo del Cio (Comitato Olimpico Internazionale) ha ridotto ulteriormente la short list delle discipline in lizza per entrare nel programma dei Giochi 2020, selezionando gli ultimi 3 sport candidati: baseball, squash e lotta. La decisione definitiva sullo sport prescelto verrà presa in occasione della 125esima sessione del Cio a Buenos Aires dal 7 al 10 settembre. Dalla precedente short list di 8 discipline sono così state escluse karate, pattinaggio a rotelle, wakeboard, wushu (conosciuto in occidente anche come Kungfu) e per l’appunto arrampicata sportiva. “Sebbene non siamo riusciti a farcela, sappiamo che dobbiamo continuare nella nostra scalata come abbiamo fatto finora”, ha dichiarato il presidente IFSC Marco Scolaris. “Siamo tuttora convinti che l’arrampicata sportiva sarebbe un perfetto completamento del programma olimpico. Non smetteremo di trasmettere i nostri valori e il nostro stile di vita alle giovani generazioni e di creare nuove opportunità di mercato nel settore outdoor, che è già vastissimo e in costante crescita”, continua Scolaris. “La nostra missione resta quella di proporre sempre nuovi eventi in tutto il mondo con i migliori atleti internazionali. E per questo sappiamo di poter contare su tanti giovani dinamici e sui numerosi professionisti della nostra disciplina”. Il segretario generale Debbie Gawrych ha poi aggiunto: “Nonostante la decisione di oggi, continueremo a lavorare giorno dopo giorno per il nostro futuro. Il climbing è già diffuso in moltissimi Paesi e può essere praticato ovunque. È uno sport molto popolare fra i giovani ed è sempre un grande spettacolo da osservare sia dal vivo che in televisione”. Come avevamo anticipato anche nel numero 3 di Outdoor Magazine, l’arrampicata non era certamente tra gli sport favoriti, ma aveva anche alcuni punti forti, come l’essere oggettivamente diverso rispetto a tutti gli altri in corsa per entrare alle Olimpiadi e avere impianti che costano relativamente poco, oltre a essere in una fase di forte crescita. Oggi può contare su circa 25 milioni di praticanti regolari, 3.000 persone che ogni giorno arrampicano per la prima volta, 39% praticanti Under 18, 38% di donne praticanti (contro il 31% in media), 81 Paesi membri della Federazione Internazionale e un numero crescente di sale d’arrampicata che aprono in tutto il mondo (solamente a Londra e Parigi si contano rispettivamente 300 e 350 pareti indoor). Numeri questi che non sono stati sufficienti a far pendere l’ago della bilancia verso il “nostro” beneamato sport. Ma che tuttavia devono rappresentare un motivo di soddisfazione per la community mondiale del climbing e un ottimo punto di partenza per guardare con ottimismo e buone prospettive al futuro. Anche per questo non parlerei tanto di sogno finito, negato o infranto. Intanto continuare a sognare non costa niente e non è detto che non si possa puntare nei prossimi anni a una candidatura olimpica ancora più forte. Inoltre non c’è motivo di rattristarsi troppo per una notizia che era in parte prevedibile e che di certo non impedirà al climbing di continuare a essere una delle discipline sportive più belle, dinamiche e promettenti non solo del mondo outdoor ma anche dell’intero panorama sportivo. Con o senza cinque cerchi sopra la testa.
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pRImO pIAnO
nUOVE ApERTURE
Patagonia crea un fondo per le start up ecocompatibili
Nuovo dipartimento di sviluppo prodotto ad Åre, Svezia per Dynafit
“Utilizzare il business per ispirare e implementare soluzioni per la crisi ambientale”: questo è uno dei capisaldi del “manifesto” aziendale stilato da Patagonia e dal suo fondatore Yvon Chouinard. Per questo motivo da 30 anni l’1% delle vendite viene donato a organizzazioni ambientaliste e sempre per questo motivo è nata la Sustainable Apparel Coalition, un’organizzazione di imprese che ha sviluppato un indice di performance socio-ambientale per sostenere le operazioni di produzione e di scelta dei materiali lungo questa direzione. Nel 2012 Patagonia è diventata una delle prime Imprese Benefiche (B Corp) della California, mentre da quest’anno è stato istituito il programma “$20 Million and Change”, un fondo internazionale per sovvenzionare start up responsabili che condividano gli stessi valori del marchio e siano orientate al concreto miglioramento della crisi ambientale. “Insieme alla promozione di questo capitale abbiamo riorganizzato Patagonia e le altre attività imprenditoriali all’interno di una nuova società finanziaria di controllo denominata Patagonia Works” ha spiegato Yvon Chouinard. “Rose Marcario, che ha lavorato in qualità di COO e CFO di Patagonia (abbigliamento), assumerà il nuovo ruolo di presidente e CEO di Patagonia Works. Rose è stata un elemento chiave per la triplicazione dei profitti della nostra azienda. Ora vogliamo applicare il suo acume nel business e il suo acuto senso di responsabilità a livello socio-ambientale a nuove imprese innovative in cinque aree chiave: abbigliamento, certo, ma anche alimenti, acqua, energia e rifiuti. Casey Sheahan continuerà a rivestire il ruolo di presidente e CEO di Patagonia, Inc. per il segmento di produzione di capi di abbigliamento, il nucleo di Patagonia Works”.
Il marchio outdoor di base a Monaco sta istituendo un centro sviluppo in Svezia. Con il Dynafit Development Centre di Åre il brand sarà così presente in maniera strutturale in 8 Paesi in tutto il mondo. L’operazione strategica nella regione è il frutto di una cooperazione con Peak Innovation e con il Swedish Winter Sports Research Centre di Åre, uno dei più importanti al mondo nella ricerca ambientale delle ski area, e creerà delle opportunità e sinergie importanti nello sviluppo del business. “Realizziamo i nostri prodotti nelle vicinanze degli utenti e negli ambienti in grado di provvedere le migliori condizioni per il profilo del nostro marchio”, ha spiegato Edwin Lehner, direttore del R&D Dynafit. “Perciò il nuovo centro appare decisamente eccitante. Non vediamo l’ora di essere parte dell’investimento aggressivo di Jämtland nella ricerca e nello sviluppo del nostro business nello sci”.
info@patagoniaworks.com
Boldrini, NST, Montane e Arco Resoling: poker di marchi per Serico A partire da quest’anno la società Serico è diventata agente e distributore esclusivo per l’Italia del marchio Montane. La decisione di stringere una partnership con il marchio inglese da parte del distributore italiano è stata presa dopo un’accurata selezione, tesa a valutare qualità dei materiali utilizzati (come eVent, Polartec e Pertex) e delle imbottiture (piuma d’oca di elevatissima qualità e Primaloft), design dei capi, servizio offerto ai commercianti, profondità della gamma, rapporto qualità/ prezzo e innovazione di prodotto. Una certa attenzione è stata rivolta anche al rispetto per l’ambiente, rispetto al quale Montane ha sottoscritto l’impegno a utilizzare esclusivamente piuma proveniente da animali morti e allevati per scopi alimentari. La politica di distribuzione mirerà a lavorare con un numero limitato di esercizi commerciali di elevata qualità, in grado di presentare nel modo migliore le caratteristiche tecniche dei prodotti e offrire un servizio adeguato ai clienti. Il brand Montane è specializzato nell’abbigliamento tecnico leggero e traspirante per alpinismo, corsa e ciclismo. Fondato più di 19 anni fa, è distribuito in oltre 30 Paesi. L’azienda Serico, con sede ad Arco, è costituita da professionisti del settore dell’outdoor e commercializza anche i marchi Andrea Boldrini (scarpette da arrampicata), NST (prodotti per la manutenzione, la performance e l’igiene nello sport) e Arco Resoling (centro di risuolatura). Serico srl - info@serico.biz - www.serico.biz www.facebook.com/sericosrl
Il negozio Nardelli Sport si rifà il look Il punto vendita di Mezzolombardo (TN) Nardelli Sport ha letteralmente cambiato pelle, realizzando una struttura in cui fosse evidente il DNA outdoor e il legame con il territorio. Il progetto, realizzato dallo studio di architettura Weber + Winterle, ha trovato perciò concretizzazione e ispirazione dalle montagne e dagli elementi naturali a cui è legata la stessa attività commerciale e definisce il landmark che segna l’ingresso alla città. Votato alla cura dei particolari quando si parla di abbigliamento e attrezzature per lo sport, il negozio lascia trasparire la propria impostazione già dalla sua “casa”, accogliente, dinamica e dalla personalità decisamente riconoscibile. La struttura crea un elemento simbolico capace di delineare spazialmente l’entrata al centro abitato, evidenziando al contempo il carattere commerciale di un edificio destinato alla vendita di articoli per gli sport outdoor. Le soluzioni formali e la finitura richiamano infatti la morfologia del contesto alpino. Un totale di 250 mq di facciate e 1.000 mq di rivestimento in rete hanno “vestito” il nuovo Nardelli Sport. (Credits foto: Günter Richard Wett).
Deuter inaugura la nuova sede di Gersthofen in Germania Il marchio tedesco Deuter, specializzato in zaini e sacchi letto, ha recentemente inaugurato la nuova sede a Gersthofen, nei pressi di Augusta. Il sito presenta una superficie totale di ben 20.000 mq. L’edificio principale comprende 2.100 mq di uffici e 100 mq dedicati al negozio aziendale. Il magazzino invece occupa circa 7.200 mq e può ospitare i 3 milioni di prodotti che Deuter vende ogni anno: 2,1 milioni di zaini, 100.000 sacchi letto e 800.000 accessori. Di questi 1 milione è venduto solo in Germania. La costruzione ha richiesto un anno e mezzo per il completamento ed è costata 15 milioni di euro.
Firmata Diemme la linea calzature di mauro Corona Corona (Mauro) non smette di stupire e si lancia in un nuovo progetto che certo non poteva sfuggire alle attente penne di Outdoor Magazine. Ecco infatti la sua linea di calzature personalizzata: i modelli MC1 e MC1 Mid sono stati creati in collaborazione con il calzaturificio Diemme di Oné di Fonte e disegnati sulla base delle specifiche richieste dello scrittore. Le caratteristiche dei prodotti sono state pensate perché possano essere utilizzati dalle persone che vogliono accostarsi al mondo della montagna in un modo che sia semplice, graduale e divertente. La morbidezza dei materiali con cui sono fabbricati assicurano un comfort immediato e il design permette una calzata precisa e facile. Grazie al loro look (che in verità ricorda quello di altri modelli presenti sul mercato) si prestano anche a un utilizzo quotidiano in contesti più urban. Nativo di Basselga di Piné (TN), dagli anni ’70 a oggi Corona ha pubblicato diciassette libri. Le sue storie sono fortemente ispirate a un contesto antico quasi del tutto scomparso come quello della Valle del Vajont. Corona è un personaggio unico, sempre legato a quell’ambiente autoctono e quasi del tutto dimenticato che lo ha segnato in maniera indelebile; spesso animato da un impulso attivistico condito da un non necessariamente celato tono polemico, è anche noto scultore e appassionato frequentatore della montagna. Ha scalato numerose vette nazionali ed estere, aprendo oltre 300 vie di scalata nelle Dolomiti d’Oltrepiave. www.maurocoronascarpe.it
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sOLIDARIETà La SIA sostiene le famiglie colpite dall’uragano Sandy
SnowSports Industries America (SIA) ha scelto di impegnarsi a sostegno delle famiglie che lo scorso ottobre hanno visto da vicino il passaggio dell’uragano Sandy e che ancora oggi sono costrette ad affrontarne le conseguenze. A maggio, in occasione di due incontri, “Winter in May” e “All In” Skateboard Event, l’associazione ha distribuito capi di abbigliamento invernali alle comunità del Far Rockaways Library e della Queen Library for Teens di New York. Supportata anche da Kids in Distressed Situations (K.I.D.S.) stanziata proprio a New York City, ha così potuto aiutare centinaia di bambini attraverso le offerte presentate da 69 donatori per un valore di oltre 100.000 dollari. Oltre 5.000 libbre di capi erano state raccolte in occasione del SIA Snow Show 2013 che si è tenuto lo scorso gennaio. “Raccogliere prodotti di abbigliamento è stato un bel modo per le aziende di questo settore di utilizzare le loro importanti risorse al fine di aiutare tutti questi bambini”, ha dichiarato Tom McGann, presidente e ceo di Spyder, fra coloro che sono in prima linea in questo progetto. “Non è mai abbastanza presto per prepararsi all’arrivo del freddo” ha aggiunto Chris Blake, presidente di K.I.D.S.. “Soprattutto quando si tratta di famiglie che hanno perso tutto. Proprio ora che si sta tentando di ricostruire, vogliamo anche offrire loro la possibilità di non doversi preoccupare dell’arrivo del prossimo inverno”.
“Quattro passi per Cavezzo”, l’impegno di Rock Master
Rock Master Festival ha promosso un’iniziativa benefica a favore del comune emiliano di Cavezzo (MO), distrutto dal sisma dello scorso 29 maggio: “Quattro passi per Cavezzo”. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo del Comune di Arco e prevede nella giornata di sabato 7 settembre lo svolgimento di una passeggiata a scopo benefico. L’iniziativa nasce dall’esigenza di coinvolgere nella manifestazione Rock Master Festival anche il pubblico non direttamente interessato al mondo dell’arrampicata sportiva: da qui l’idea di proporre una manifestazione coinvolgente e allo stesso tempo utile. La quota di partecipazione (5 euro) darà diritto al ritiro di una t-shirt dedicata all’evento e il ricavato sarà devoluto alla costruzione della palestra a Cavezzo. La partenza, prevista dal Rockmaster Village, seguirà un itinerario prevalentemente cittadino: passando da piazza S. Giuseppe si salirà nell’Olivaia per ridiscendere nel borgo mediovale di via Stranforio, tornando al Village attraverso via Vergolano, piazza Tre Novembre e via Segantini. Il progetto affianca altre due iniziative sul territorio. La prima, promossa dall’Istituto Comprensivo di Arco, vede coinvolti i Plessi di scuola Primaria di Romarzollo e di Bolognano, in gemellaggio con la Direzione Didattica Statale di Cavezzo. Nei giorni 15 e 16 maggio è prevista una visita ad Arco di due classi della scuola primaria di Cavezzo, per restituire la visita che i ragazzi di Arco hanno fatto nel modenese qualche mese fa. La seconda iniziativa è portata avanti dal Comitato Pro Cavezzo di Rovereto e vede coinvolte tutte le Associazioni del Volontariato della Val Lagarina in una raccolta fondi per la ricostruzione di una palestra nel comune di Cavezzo. www.rockmasterfestival.com
InIZIATIVE CAMP al museo per i 150 anni del CAI con l’arte di Cordero L’eccellenza manifatturiera incontra l’arte. Si intitola “Monviso” la scultura moderna realizzata da Riccardo Cordero ed esposta all’interno della mostra inaugurata lo scorso 25 maggio a Torino per celebrare i 150 anni dalla nascita del CAI (vedi anche articolo a pagina 32). Per realizzarla sono occorsi oltre 700 pezzi di piccozze, ramponi e attrezzi: tutti esclusivamente marcati CAMP. La mostra è curata da Aldo Audisio, Alessandro Pastore e Marco Ribetti, e resterà aperta fino al 3 novembre. Fra i tanti protagonisti della storia del club alpino dunque, anche il brand di Premana. Tra le imprese degne di nota si possono ricordare infatti quelle firmate da Renato Casarotto e da Simone Moro, così
come la recente prima ascensione del Kako Peak da parte di Martin Riegler, vincitore del premio “Paolo Consiglio” del Club Alpino Accademico Italiano. L’autore dell’opera ha dato vita a una struttura in cui lame di piccozze, teste di martelli, aste di collegamento di ramponi, fibbie di imbracature e moltissimi altri frammenti sono uniti per dar vita a un complesso in grado di suscitare meraviglia in chi la osserva. CAMP ha aderito in prima persona alla realizzazione del progetto dell’artista piemontese e si è detta orgogliosa di aver potuto collaborare con uno degli esponenti di spicco dell’arte italiana, le cui sculture sono esposte anche negli Stati Uniti e in Cina.
The North Face Explore Fund: anche l’Italia tra i vincitori Sono 13 le organizzazioni no profit che grazie all’iniziativa The North Face Fund potranno realizzare i propri progetti per avvicinare i giovani al mondo outdoor. Provenienti da tutta Europa, dall’Italia al Regno Unito, fino alla Francia alla Polonia e ai Paesi Bassi, le proposte selezionate riceveranno un finanziamento di 2.500 euro. “Per più di quarant’anni The North Face si è impegnata per far appassionare il pubblico a questo mondo tramite atleti, spedizioni ed eventi”, ha commentato Eric Pansier, vp marketing EMEA. “Due anni fa abbiamo lanciato il programma Explore Fund, che si è concentrato sui giovanissimi per creare una nuova generazione di esploratori. Da allora questo progetto è diventato una pietra miliare del nostro impegno a lungo termine nell’ispirare le persone
ad avvicinarsi alla vita all’aria aperta. Siamo lieti di poter dare il nostro supporto a 13 nuovi progetti che aiuteranno i ragazzi a scoprire il grande parco giochi della natura”. Tra i vincitori anche la scuola di arrampicata di Montebelluna dell’Associazione Sportiva Orizzonti Verticali, i cui ragazzi partecipano a numerose gare del circuito italiano FASI. Questi potranno ora partecipare a giornate dedicate al canyoning, alle vie ferrate, o all’arrampicata in falesia. In particolare l’uscita alla falesia dei Laghetti di Frassenè Agordino, in provincia di Belluno, sarà aperta ai ragazzi diversamente abili provenienti dal servizio Ceod di Agordo. Le uscite saranno seguite dalla Guida Alpina Evaristo Rizzotto. www.explorefund.eu
I climber dell’associazione IWDR a Bressanone con IMS Voleva davvero salire in alto e alla fine ha dimostrato che è sempre possibile superare i propri limiti. Linda nel 2004 ha dovuto subire un intervento a causa di un tumore cerebrale. In seguito a una lunga riabilitazione e dopo essere stata accompagnata in un centro di arrampicata dalla sua fisioterapista, nonostante sia costretta su una sedia a rotelle, ha scoperto la passione per questo sport. Oggi è in grado di scalare fino al 5° grado di difficoltà e il suo motto che l’ha accompagnata in questi ultimi anni di pratica è diventato anche il nome di un’associazione per persone come lei: “Ich will da rauf – IWDR”. Ossia: “Io voglio salire lassù”. Lo scorso 25 maggio Linda e altri 30 membri insieme alle proprie famiglie hanno visitato Bressanone in seguito al progetto di aiuto “Arrampicare per persone con e senza handicap”. L’iniziativa è stata sostenuta dall’International Mountain Summit e dalla marca premium di mele Kiku che da quattro anni supportano l’associazione. Il presidente di questa, Manfred Bauer, è raccontato: “L’accoglienza a Bressanone,
ma soprattutto della palestra Vertikale sono state uniche. L’arrampicata è uno sport salutare soprattutto per bambini, che siano portatori di handicap o no”. Fra i testimonial che partecipano alle iniziative di IWDR, si segnalano anche i fratelli Thomas e Alexander Huber e la campionessa mondiale di arrampicata su ghiaccio Angelika Rainer.
Transcivetta Karpos, nasce il “Trofeo Famiglia” Tra le diverse novità dell’edizione 2013, la gara di marcia in montagna a coppie, in scena il 21 luglio sul tradizionale percorso da Listolade ai Piani di Pezzè (23 chilometri per 1950 metri di dislivello), ne propone una di sicura originalità. Si tratta di una gara nella gara che premierà i nuclei familiari. Le formazioni composte da marito e moglie, fratelli, oppure da padre (o madre) e figlio (o figlia). Un motivo di interesse in più, dunque, per una manifestazione che da sempre abbina all’agonismo il piacere di fare sport insieme agli altri, compagni di un’avventura che unisce fatica, gusto per la sfida, piacere di correre in un ambiente come pochi al mondo, quello delle Dolomiti. L’iniziativa, denominata “Trofeo Famiglia”, è promossa dall’organizzazione di Transcivetta Karpos in sinergia con Radio Più, l’emittente agordina che in questo 2013 festeggia i 30 anni dalla fondazione e che, fin dal 1983, è legata a filo doppio con gli eventi sportivi del territorio. Anche per il prossimo 21 luglio è prevista una “copertura” importante con collegamenti in diretta, interviste pre e post gara che potranno essere seguite anche in streaming collegandosi al sito www.radiopiu.it. A essere premiate saranno le prime coppie delle categorie maschile, femminile e mista. Da sottolineare come a fine maggio si sia superata quota 400 iscrizioni. Il limite massimo è stato fissato a quota 1000. Nella foto sopra la t-shirt ufficiale dell’edizione 2013. www.transcivetta.it
Il Gore-Tex Experience Tour mette in palio l’IMS
Sono stati oltre 7.000 i partecipanti all’International Mountain Summit 2012, provenienti da nove Paesi diversi. È il più grande evento dedicato agli sport di montagna, un’occasione di scambio e di incontro tra gli appassionati e i professionisti di settore. In programma quest’anno a Bressanone in Alto Adige dal 17 al 22 ottobre prossimi, conterà fra i suoi protagonisti anche il fortunato vincitore del progetto Gore-Tex Experience Tour. L’iniziativa promossa dal brand specializzato nella produzione e sviluppo di laminati isolanti è rivolta a tutti gli amanti del mondo outdoor desiderosi di condividere la propria esperienza con il resto della community. Chiunque sia interessato a partecipare al concorso può candidarsi attraverso il sito internet di riferimento, dove dovrà presentare il racconto di quella che è la propria esperienza outdoor e in cosa si differenzia, oltre a spiegare il motivo per cui desidera presentare il proprio progetto in occasione dell’IMS. Il vincitore finale avrà la possibilità di esporre tale progetto al pubblico il 18 ottobre. Inoltre gli verrà offerto un pernottamento di due notti per due persone a Bressanone e l’ingresso gratuito al convegno internazionale. www.experience-tour.com
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pEOpLE Il volo record di Rozov dalla cima dell’Everest
Inov 8 alle Skyrunner World Series con il suo team di atleti
Nel 2009 il suo volo dentro un vulcano attivo nell’isola di Kamchatka e un salto dalla cima dell’Ulvetana nell’Antartico fecero notizia in tutto il mondo. Nel 2012 realizzò il record del mondo lanciandosi da un’altitudine di 6.420 mt dal picco dello Shiving nell’Himalaya. Lo scorso 5 maggio, dopo quattro anni di preparativi lo specialista di sport estremi Valery Rozov ha compiuto una nuova impresa. Per portare a termine il base jump più alto di sempre a 7.220 mt sul livello del mare, il quarantottenne russo è salito sulla cima più alta del pianeta (esattamente sessant’anni dopo la storica ascesa di Edmund Hilary e Tensing Norgay). Ad accompagnarlo nella scalata c’era anche il suo team, inclusi quattro sherpa e una troupe di fotografi e cineoperatori. Il volo dalla parete nord della montagna è stato maggiormente difficoltoso nelle fasi iniziali, a causa dell’aria molto rarefatta, della temperatura a -18°C e dei venti contrari. Dopo essersi stabilizzato, Rozov è passato alla caduta libera: un minuto circa alla velocità di 200 km/h prima di atterrare sul ghiacciaio Rongbuk a un’altitudine di 5.950 mt. “Solo quando sono tornato a casa ho capito quanto lo sforzo fisico e psicologico sia stato intenso per me” ha raccontato il recordman appena tornato nella sua casa di Mosca. “Quando guardi le immagini del salto realizzi che ci è voluto più tempo del previsto per passare dalla fase di caduta a quella di volo”.
Le Skyrunner World Series si sono ufficialmente aperte lo scorso mese di marzo con la Transvulcania Ultramarathon e proseguono con gare in tutti e tre i circuiti di specialità: Sky, Ultra e Vertical. Fra le novità più attese di questa stagione si segnala la participazione del primo Skyrunning Team di Inov 8. Il brand inglese per questo 2013 sta puntando davvero in alto e ha introdotto sul mercato nuove soluzioni per il segmento footwear oltre a una speciale linea apparel. Ora presenta il suo team atleti, composto da skyrunner provenienti da Usa, Australia, Germania, Regno Unito, Francia e Spagna, fra i quali si evidenzia la presenza delle stelle Joe Grant, Brendan Davies, Alex Nichols e Shona Stephenson. A guidare la squadra è la skyrunner Natalie White, sport & marketing manager, che ha spiegato: “Saremo presenti ai grandi appuntamenti dello skyrunning e a molti altri eventi internazionali. Inov 8 è molto orgogliosa di questo gruppo e saremo ben felici di correre con i nostri ragazzi per tutto l’anno 2013”.
nUOVI pROgETTI
New Tendencies al TFF Una delle tante nuove proposte del Trento Film Festival 2013 (per un report completo vedi articolo a pagina 22) è stata rappresentata dall’edizione zero del “New Tendencies Project”, ideato e sviluppato dalla giovane realtà trentina Pillow Lab, laboratorio specializzato nella creazione e comunicazione di contenuti creativi legati al mondo outdoor. L’obiettivo era quello di creare per la prima volta un filone logico che indicasse le opere rappresentanti le nuove tendenze nel mondo outdoor presenti all’interno della ricca programmazione del Festival. A livello pratico, per questa prima edizione, sono state selezionate 8 pellicole (Au Board du vide, Fine Line, Honnold 3.0, La Dura Dura, North of the sun, Patabang, The Art of flight 3D, Wild One), 5 libri (Better Bouldering, Correre o Morire, Gioco d’Equilibrio, Mountain Bike, Powder Guide), 1 serata/incontro (con Adam Ondra e Manolo) e un evento (Street Boulder by Block and Wall, foto sotto). Tutti questi appuntamenti sono stati evidenziati da un apposito segno di riconoscimento (NT-Logo) in grado di guidare l’utente del Festival interessato a questo tipo di tematiche. Questa prima edizione ha registrato il sold out di tutte le iniziative proposte, facile prevedere che il progetto sarà destinato ad ampliarsi.
Brendan Davies
Umberto Martini confermato presidente del Club Alpino Italiano Nella mattinata del 26 maggio, in occasione dell’Assemblea del CAI, Umberto Martini è stato riconfermato alla presidenza. I delegati del Sodalizio, riuniti alla sede dell’Unione Industriali di Torino, hanno perciò deciso di continuare sulla strada intrapresa dal direttivo, tanto che anche il vicepresidente Ettore Borsetti è stato confermato. La giornata si era aperta con l’approvazione da parte dell’Assemblea della relazione morale presentata da Umberto Martini: “Per 150 anni il CAI è stato dentro la società italiana, evolvendosi di pari passo con essa, sempre nel segno della montagna”, ha dichiarato il presidente. “Ora si impone un cambiamento radicale che, pur mantenendo fede ai nostri valori fondanti, ci consenta di traghettare lo spirito della montagna nella realtà costituita dalla modernità mediatica in modo tale da coinvolgere anche i giovani. Uniti dobbiamo edificare il CAI di domani che permetterà di celebrare i prossimi anniversari con la stessa fierezza e soddisfazione con la quale lo celebriamo qui oggi”.
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pARTnERshIp Columbia con BASF per la promozione del progetto Agricoltour Il marchio Columbia ha finalizzato una collaborazione con la nota azienda chimica BASF in qualità di partner tecnico per il progetto Agricoltour. Tale progetto, partito nel mese di maggio, consiste in un viaggio itinerante con il quale, mediante un camper, il team BASF si sposterà sul territorio nazionale per organizzare prove dimostrative, visitare fiere locali e aziende agricole rilevanti, per raccogliere le storie e le esperienze dei professionisti dell’agricoltura. BASF mette a disposizione i frutti della propria innovazione alle aziende agricole italiane attraverso agrofarmaci che consentono di avere campi coltivati più sani e redditizi nel rispetto delle persone, della loro salute e dell’ambiente. Diventa fondamentale la figura dell’agricoltore e il suo ruolo pri-
mario nel dar forma al futuro. Partendo da questo obiettivo è stata sviluppata una campagna di comunicazione che recita “L’Agricoltore: il più grande lavoro sulla Terra”. Columbia, coerentemente con il proprio spirito votato all’azione e alla vita all’aria aperta, rappresenta il partner ideale per consentire allo staff dell’azienda di affrontare questa avventura itinerante grazie alle performance e al comfort offerti dall’abbigliamento e dalle calzature del brand.
Salewa in collaborazione con 55DSL per la giacca Fassa Questa stagione estiva si arricchisce di un nuovo prodotto frutto dell’incontro di due aziende. Il brand 55DSL ha infatti inaugurato una collaborazione con Salewa per la realizzazione di un capo simbolo dei 2 marchi: la giacca Fassa. L’esperienza e conoscenza da parte di Salewa nei tessuti altamente funzionali si è così amalgamata con il sapore pop e street di 55DSL, generando un’interessante reinterpretazione del classico modello di giacca da trekking. La Fassa jacket è disponibile in un acceso blu elettrico con accenti di neon giallo, cappuccio in polycotton jersey grigio e doppio cordino loop sulla parte interna del colletto per una comoda regolazione. Perfettamente in sintonia con il tema Sound of Summer sviluppato
da 55DSL per l’estate, si completa di una tasca per lettore mp3 sulla manica sinistra, inserto riflettente tagliato a laser, polsini con rifinitura il Lycra e logo in evidenza. La giacca può vantare importanti proprietà termiche e di assorbimento dell’umidità, rivelandosi quindi perfetta per attività outdoor estive. Disponibile in selezionati punti vendita Salewa e 55DSL, oltre che sui rispettivi shop on line. Prezzo consigliato al pubblico: 150 euro.
Ferrino e Spidi insieme per un Expedition Kit rivolto ai motociclisti Expedition rappresenta la serie di prodotti più strutturati, tecnologici e avanzati delle collezioni Spidi, azienda italiana specializzata nel motociclismo. Con l’obiettivo di sviluppare una linea specificatamente ideata per affrontare al meglio la vita all’aria aperta nel dopo moto, Spidi ha deciso di lanciare un Expedition Kit in collaborazione con il brand outdoor Ferrino. La linea, comprensiva di tenda, saccoletto e materassino, è studiata ad hoc per i bikers più autentici e più outdoor. Peculiarità che li accomuna, tutti i tre elementi possono essere uniti l’un l’altro grazie ad apposite fibbie che trasformano il Kit in un unico bagaglio da installare sulla moto. Ciò assicura un’eccezionale praticità e velocità nel prepararsi al turismo.
gARmIn nEWs
La Expedition tent è una tenda a tre posti e pesa 2,5 kg. Realizzata con doppio tetto in poliestere alluminato termoisolante e interno in cotone/nylon termoisolante, presenta un’ampia tasca impermeabile appositamente ideata per riporre all’esterno della tenda l’equipaggiamento tecnico da moto: giacche, casco e stivali. La Expedition Sleeping Bag (in foto) invece è realizzata in poliestere e cotone con imbottitura in H.T.F Thermal Fiber Performance da 200gr/m2. Infine il materassino Expedition Sleeping Pad, autogonfiabile e in tessuto Poliestere 190T accoppiato con resina espansa, grazie allo spessore di 3,5 cm assicura comodità e un corretto isolamento termico dal suolo.
www.garmin.com
Inaugurata una nuova collaborazione con il WWF
Sponsor tecnico di La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup
La sede italiana di Garmin ha siglato una partnership con WWF Italia. Il WWF è riconosciuto come l’entità di riferimento per competenza e autorevolezza e il suo approccio, scientifico e concreto, si focalizza su temi di interesse globale, come la salvaguardia del Mediterraneo, delle Alpi, la riduzione dell’impronta di CO2 e delle emissioni responsabili dei cambiamenti climatici. Valori che Garmin condivide pienamente perché il “territorio” e la sua scoperta sono alla base del concetto di navigazione satellitare che l’azienda rappresenta. A partire da maggio sarà quindi disponibile sul mercato italiano il GPS portatile eTrex 20 personalizzato da Garmin Italia con il Panda gigante, noto logo dell’associazione ambientale. Numerosi contenuti cartografici al suo interno, primi fra tutti i POI delle Oasi italiane del WWF e delle 20 fattorie dell’associazione. “La vicinanza tra noi e il WWF è una cosa naturale: entrambi ci occupiamo di territorio e di divulgazione della consapevolezza del valore che tutti noi possediamo”, ha dichiarato Maria Aprile, marcom manager di Garmin Italia, “ed è per questa ragione che abbiamo deciso, primi in Europa, di sostenere le attività del WWF nell’ambito delle nostre azioni CSR”. Tale progetto sarà supportato da una campagna istituzionale di Garmin sulle testate specializzate outdoor e sui più importanti e noti social network. L’azienda inoltre sarà presente durante eventi come la giornata delle Oasi del WWF.
“Durante una gara di skyrunning la conoscenza di alcune informazioni diventa essenziale: sapere la quota a cui ci si trova e quanti metri di dislivello si devono ancora superare può essere decisivo ai fini del risultato finale”, spiega Maria Aprile, marcom manager di Garmin Italia, “ed è per questo che ai polsi di numerosi atleti troviamo sempre più nostri prodotti, come Forerunner o Fenix, perché i runner sanno che un dato preciso e affidabile può essere il miglior compagno di gare o allenamenti”. La tecnologia satellitare rappresenta oramai un valido, se non indispensabile, aiuto per gli ultratrailer che si avventurano su tracciati di montagna, dove il dislivello affrontato e la capacità di orientamento contano tanto quanto il chilometraggio complessivo. È per questo motivo che Garmin Italia ha scelto di affiancarsi alle competizioni italiane della seconda edizione della La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup 2013, il circuito composto dalle migliori gare skyrunning e trail internazionali. La partnership con Garmin prevede la pubblicazione delle tracce GPS dei percorsi di gara, consultabili e scaricabili sul proprio navigatore satellitare da Garmin Connect. Garmin sarà presente a 5 tappe, fra cui la prima già andata in scena il 25 maggio con il Trail Del Monte Soglio. Ai primi 10 classificati delle classifiche maschile e femminile del circuito l’azienda consegnerà un navigatore satellitare della linea Nüvi 52 LM, best seller del segmento automotive.
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RUbRICA IOg - L’AppUnTAmEnTO mEnsILE COn LE nOVITà FIRmATE ITALIAn OUTDOOR gROUp
www.italianoutdoorgroup.it
Italian Outdoor all’estero 2013, 2nd step a Friedrichshafen
Giornalisti internazionali in visita agli stand degli associati IOG ad OutDoor 2012. L’iniziativa verrà riproposta anche nelle prossime edizioni
Il progetto “Italian Outdoor all’estero” ha esordito con successo nel 2012 e fin da subito si è proposto di supportare e offrire occasioni di visibilità e network internazionale alle aziende italiane associate a IOG. Sfruttando in particolare i momenti più strategici, come le fiere, in Europa ma non solo. Dopo una corposa presenza a Ispo 2013, il prossimo appuntamento è a OutDoor Friedrichshafen, dove IOG sarà protagonista in molteplici occasioni. Obiettivo: un messaggio chiaro e condiviso, attraverso il quale le aziende IOG si presentino unite per comunicare un’immagine forte verso l’esterno, che valorizzi i marchi e i loro nuovi prodotti. Per questo le attività proposte per l’edizione 2013 del progetto Italian Outdoor all’estero a Friedrichshafen sono:
1. IOg mAgAZInE
• Sarà realizzato sul modello delle precedenti due edizioni (vedi le due copertine sopra).
3. IOg-bREAKFAsT
• Data: venerdì 12 luglio dalle ore 9 alle ore 11. • Luogo: da definire. • Un momento di incontro con accesso unicamente su invito rivolto alla stampa internazionale, nel quale gli associati aderenti avranno la possibilità di mostrare e illustrare uno o due loro prodotti di punta ai giornalisti, cui sarà offerta una colazione italiana. • Ogni azienda aderente avrà a disposizione 2 pagine dove presentare il marchio e 1 o 2 prodotti di eccellenza con testo e immagini. • Verrà distribuito alle entrate principali della fiera, presso gli stand degli associati e nelle due press room.
2. ATTIVITà VERsO I mEDIA
• Attività di PR rivolte a media tedeschi e internazionali, al trade e al consumatore. • Comunicazione dell’iniziativa su Outdoor Magazine e su blog specializzati. • Redazionali dell’iniziativa su riviste estere.
4. nEgOZIAnTI
• In collaborazione con la fiera saranno invitati i negozianti italiani e gli verrà data la possibilità di partecipare all’IOG-Breakfast.
5. OUTDOOR mOVIE nIghT
• In occasione dell’Outdoor Movie Night verrà proiettato il film “North of the sun”, vincitore del premio speciale Spirito Outdoor al Trento Film Festival 2013, apprezzata iniziativa alla sua seconda edizione della quale abbiamo parlato nello scorso numero della Rubrica IOG.
Frame del film “North of the sun”, vincitore del premio speciale Spirito Outdoor al Trento Film Festival 2013
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sALVA COn nOmE Divertimento e impegno per Valbrenta Slacklife
Il Monte Grappa, oltre che luogo simbolo dell’alpinismo e in generale dello sport di montagna, è recentemente diventato anche oggetto di un progetto di ingegneria che ne altererà definitivamente il territorio. Si tratta della costruzione di un traforo lungo 12 chilometri, che consentirà l’apertura della nuova autostrada Valsugana. Nonostante la decisione sia ormai inderogabile, l’Associazione Sportiva Arcieri della Slack (la cui sede ufficiale è locata per
Millet Climbing Challenge ad Arco e Riva del Garda L’evento si preannuncia davvero promettente e per tanti appassionati di arrampicata sarà l’occasione di mettere alla prova la propria abilità in un contesto che è considerato uno dei paradisi mondiali di questa disciplina. Riva del Garda e Arco sono infatti due località di eccellenza per chi pratica questa disciplina. Giusto a titolo di esempio basti citare che è proprio in quest’ultima città che si tengono i Campionati Italiani Giovanili di Arrampicata Sportiva (che si chiuderanno nel week end dal 31 maggio al 2 giugno) o il Rock Master. Il 28 e il 29 giugno prossimo sarà invece la volta della prima edizione del Millet Garda Climbing Challenge. Due giornate all’insegna del divertimento, dello sport e dello spettacolo. Nel primo dei due giorni della manifestazione, il team di Guide Alpine Mountime, capitanato dall’atleta Millet Alessandro Beber, sarà a disposizione dei partecipanti che si incontreranno all’interno del Rock Master Stadium di Arco. Sessioni di climbing in tutta sicurezza dunque, ma anche musica, filmati ed esibizioni di slacklining a fare da contorno, senza dimenticare
che tutti potranno testare sul campo alcuni prodotti della collezione MIllet. Dal mattino della seconda giornata, la manifestazione si trasferirà a Riva del Garda. Qui coloro che si saranno iscritti al Deep Water Solo potranno sfidarsi sulla falesia Serenella, con partenza a filo d’acqua. www.mountime.com
I campionati mondiali slackline organizzati da Gibbon
l’appunto sul Grappa) ha scelto di farsi carico di un importante impegno di propaganda e sensibilizzazione a questo tema. In data domenica 16 giugno ha infatti programmato il Meeting ValBrenta Slacklife 2013. L’evento sarà un’occasione per promuovere la consapevolezza nelle persone circa quanto sta accadendo in questa regione così come in generale in altri contesti del nostro Paese. Sarà una giornata di mobilitazione popolare e l’attività di slackline sarà il filo conduttore della manifestazione. Attorno a una tenda Yurta montata per l’occasione sarà possibile cimentarsi in diverse prove di equilibrio o di overtone. Grazie anche all’organizzazione di Radio Gamma 5 verrà allestito un palco dove tutti i partecipanti potranno salire per prendere parte attiva in prima persona all’iniziativa. Sarà inoltre presente anche un’area espositiva con i prodotti tipici locali, una zona informativa, uno spazio giochi per bambini e un punto ristoro. notraforograppa.wordpress.com
RICOnOsCImEnTI FWF premia Odlo, Mammut e Schöffel Tre sono le aziende del settore outdoor che hanno ricevuto lo speciale riconoscimento Best Practice Award assegnato da FWF - Fair Wear Foundation. L’organizzazione non profit ha infatti premiato Odlo, Mammut e Schöffel per l’impegno e le importanti risorse profuse al fine di cooperare e di offrire eccellenti risultati nel campo della conduzione di impresa. I tre brand si sono distinti per le qualità che hanno saputo dimostrare cercando di migliorare le condizioni di lavoro all’interno delle rispettive fabbriche ma anche tra i partner di manifattura della loro filiera. Lo scorso anno le tre aziende sono state sottoposte a un programma di verifica al fine di attualizzare nel miglior modo possibile il protocollo operativo della FWF e rendere più efficiente la propria filiera. I vincitori degli award della fondazione vengono selezionati ogni dodici mesi in occasione dell’assemblea annuale generale e quelli di quest’anno sono stati indicati come un modello da seguire in questo settore.
In seguito alla sempre più crescente popolarità della disciplina, il marchio Gibbon Slacklines presenterà da protagonista l’edizione 2013 del World Slackline Federation Championships nel corso dei GoPro Mountain Games di Vail, in Colorado. I mondiali andranno in scena nei giorni 8 e 9 giugno. Insieme alla competizione, si terranno anche demo, esibizioni e verrà offerta la possibilità di provare la fettuccia. Il giorno precedente alla gara Gibbon proporrà anche una Slackline Jam, che vedrà impegnati 16 atleti sfidarsi uno contro l’altro per ottenere punti ai fini del ranking mondiale. I GoPro Mountain Games verranno inoltre trasmessi in differita su NBC Sports il 23 giugno, il 2 e il 9 luglio. Un’opportunità unica per introdurre la slackline a un range decisamente vasto di pubblico.
Red Bull Airlines: a Napoli un innovativo evento slack
Sarà una vera e propria festa a inviti, un evento esclusivo a cui Red Bull partecipa in prima linea. Sabato 15 giugno sono attesi a Napoli i migliori interpreti al mondo di slacklining che si sfideranno in occasione di un contest unico nel suo genere. La location partenopea prescelta per la grande sfida è quella di via Santa Lucia, uno dei quartieri più rappresentativi della città e più in generale delle tradizioni locali del nostro Paese. Questo perché la competizione si svolgerà fra i panni stesi dei palazzi locali. Due differenti altezze di slackline, a 1,5 e a 6 metri, sono previste per il confronto, che unirà esercizi di freestyle ed evoluzioni senza che i concorrenti siano assicurati da alcuna corda di gara (come solitamente accade nelle gare che si svolgono a grandi altezze). Al Red Bull Airlines sarà possibile assistere alle prove acrobatiche ad alto tasso adrenalinico di numerosi specialisti provenienti da tutta Europa e dalle Americhe. Portacolori del nostro Paese sarà il diciannovenne altoatesino Lukas Huber. Supportano la competizione in qualità di partner anche Elephant Slacklines, Salewa e ASUS. www.redbull.com
Il 2° Gran Prix Fizan Trophy 2013 sul Monte Grappa Il Nordic Walking in Tour fa tappa sul Monte Grappa con la seconda edizione del Gran Prix Fizan Trophy. In programma il 9 giugno, la competizione porterà i concorrenti ad attraversare 570 metri di dislivello positivo lungo i 20,5 km della mezza maratona che comprendono un anello che si apre e si chiude a Lepre (1.200 mt) e che arriverà a toccare la cima del monte a 1.770 mt. Il percorso si stende su un altopiano che si affaccia sul panorama offerto dalle Dolomiti bellunesi a nord e dalla laguna di Venezia a sud, dai colli Iberici e dai colli Euganei. Dopo il superamento del primo ristoro situato presso malga Moda, una salita di 5 km lungo una mulattiera della Prima Guerra Mondiale e un ultimo tratto lungo il sentiero 80 porteranno i partecipanti fino all’ossario. Da questa parte, il ritorno passerà dapprima attraverso Seren del Grappa e poi al monte Asolone. Per chi volesse partecipare attraverso un format più accessibile, è prevista anche una più tranquilla escursione di 8,3 km. In questo modo sarà possibile scoprire gli scorci più suggestivi del posto che si aprono su un tracciato pensato davvero per tutti. L’altitudine minima è di 1.200 mt alla partenza, la massima di 1.320 mt (dislivello positivo 120 mt). Al termine del trofeo, prima delle premiazioni, per tutti è previsto un pasta party finale. Ai partecipanti di entrambe le gare verranno consegnati anche un berretto e un moschettone FIzan. Inoltre, il main sponsor dell’evento darà occasione, all’atto della preiscrizione, di acquistare uno zaino della più recente collezione al prezzo vantaggioso di 22 euro.
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EDITORIA Trail running, Mtb e ski alp: Anche Dario Ricci di Radio24 con Dynafit al Dachstein Triple Daniele Nardi “In vetta al mondo”
Vertical Life presenta una guida per la falesie di Arco e dintorni
Mountain bike, alpine running e sci alpinismo: tre discipline per un triathlon che si corre dal Planet Planai di Schladming fino alla stazione a monte della funivia del Dachstein. Sabato 8 giugno è in programma la terza edizione dell’evento supportato da Dynafit. La novità di quest’anno è rappresentata dalla possibilità di partecipare anche in staffetta con gruppi di tre atleti, uno per ogni disciplina. Molti sono gli italiani che si attendono per l’occasione e, come già accaduto in passato all’interno di un simile contesto offerto dalla Oetzi Alpin Marathon, è certa la partecipazione di un team di giornalisti nostrani che gareggeranno nella prova a staffetta e di uno che si misurerà con i 27 km complessivi della prova singola. Tra gli atleti di spicco sono attesi la campionessa spagnola di sci alpinismo e trail running Mirela Mirò e il ventitreenne Marc Pinsach, al via con il pettorale numero 1, che nel 2012 ha segnato il tempo record di 2h 30’ 36’’. La direzione della manifestazione è affidata a Karl Posch, esperto organizzatore che gestisce anche il circuito Austria Skitour Cup. Partner del Dachstein Triple sono ThermoCool e la birra analcolica Erdinger. Al termine si festeggerà con un pasta party in quota e a tutti verrà consegnata la maglia Dachstein Triple 2013 della nuova collezione Dynafit.
Una importante carriera nel mondo dell’alpinismo, nel corso della quale vissuto imprese significative e tali da essere ricordate e raccontate a un numeroso pubblico. Daniele Nardi è salito per cinque volte sopra quota 8.000 metri, salendo l’Everest, la cima di mezzo dello Shisha Pangma, il Nanga Parbat e il Broad Peak. Traguardi che lo hanno portato “In vetta al mondo” come recita per l’appunto il titolo del libro da lui scritto in collaborazione con il giornalista Dario Ricci, voce quotidiana delle rubriche sportive di Radio 24. Il testo è pubblicato da Infinito Edizioni ed è stato presentato ufficialmente nel corso di due incontri in cui Daniele ha incontrato numerosi appassionati desiderosi di conoscere il celebre alpinista. Il primo si è tenuto lo scorso 29 maggio alla Libreria Touring Club Italiano, in corso Italia a Milano. Il secondo è stato programmato per il giorno successivo all’interno del Salewa Store di Corso Garibaldi, sempre a Milano. Dalla testimonianza dell’autore emergono le fasi più importanti che hanno caratterizzato la sua vita. Nato a Sezze in provincia di Latina e dunque in contesto di pianura, ha tuttavia maturato ben presto quell’amore per la montagna che lo ha portato a diventare il primo alpinista al mondo ad aver conquistato nell’inverno 2013 lo sperone Mummery del Nanga Parbat. Tra i momenti degni di nota, anche la vittoria del premio Paolo Consiglio del CAI.
La Mecca dell’arrampicata europea ora dispone di un nuovo strumento per la sua fruizione. Si tratta della guida “Best of Arco”, che raccoglie le 70 migliori falesie nei dintorni di Arco, Trento e Rovereto, della Valle del Sarca e delle Valli Giudicarie. Oltre agli elenchi delle vie attualizzati, questo volume di 352 pagine rappresenta le vie disegnate direttamente su foto a colori. Le immagini rivelano molto sulla qualità della roccia e il percorso è riconoscibile chiaramente. Le istruzioni messe a punto graficamente ne fanno un compagno fedele, perfetto per una vacanza ad Arco all’insegna dell’arrampicata. La guida costa 28.90 euro ed è disponibile nelle librerie e su Amazon.
www.danielenardi.org
guide.vertical-life.info
Inquadra il Qr per il video di presentazione del Dachstein Triple
Il primo test event B2B per la bike in Italia Un evento trade interamente dedicato alle aziende e ai negozianti tecnici del mercato italiano per il settore di mountain bike e bici da corsa. Il Bike Shop Test è un’iniziativa nata per promuovere l’attività in questo segmento e offre ai dealer la possibilità di testare in anteprima e di persona le novità prodotto della collezione 2014, partecipando inoltre a una serie di incontri, workshop e seminari formativi dove interverranno gli operatori specializzati. L’evento si svolgerà in tre giornate programmate a settembre e collocate a opportuna distanza dalle principali fiere internazionali estive come Ispo Bike a Monaco (25–28 luglio), Euro Bike Show a Friedrichshafen (28–31 agosto) e ExpoBici a Padova (21–23 settembre). Il raduno si terrà dal 14 al 16 settembre, nella location trentina di Daolasa–Commezzadura in Val di Sole, già sede dell’Uci Mountain Bike World Cup dal 2008. Conference center e press room, ampie aree espositive indoor e outdoor, parcheggi e trasporti pubblici: tutte le principali strutture solitamente riservate allo svolgimento del campionato mondiale saranno a disposizione dei partecipanti. In particolare verranno disegnati alcuni specifici percorsi sia su strada sia off road, mentre grazie agli impianti di risalita locali sarà possibile anche effettuare alcuni itinerari freeride e downhill. È possibile iscriversi attraverso il sito di riferimento e a 100 punti vendita selezionati verrà offerto un pacchetto hotel gratuito con trattamento di pensione completa per due persone. Per tutti gli altri sono comunque disponibili tariffe convenzionate per alloggio e utilizzo dello skipass. www.bikeshoptest.it
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Dall’11 al 14 luglio saranno presentate le novità della prossima estate 2014
OutDoor Show, a Friedrichshafen si guarda al futuro Il salone specializzato festeggia il suo 20esimo anniversario e si prepara a un’edizione importante, con tante conferme e qualche novità, come il ritorno dello sport acquatico. Saranno presenti oltre 900 espositori provenienti da 39 Paesi. A cura di SIMONE BERTI Mancano poco meno di 2 mesi all’appuntamento fieristico di Friedrichshafen e il lago di Costanza si prepara ad accogliere il meglio del mercato europeo outdoor. I saloni della fiera di Friedrichshafen nelle ultime 2 decadi hanno visto crescere gli sport di montagna in maniera vertiginosa e quest’anno festeggiano proprio i 20 anni dalla prima edizione. Nel 1994 l’OutDoor Show fece il suo esordio con 231 espositori e circa 5.500 visitatori, ma era rivolto principalmente al mercato tedesco. Di edizione in edizione l’importanza dell’evento è cresciuta fino al trasferimento dell’area espositiva e all’internazionalizzazione. In occasione della ventesima, che si terrà dall’11 al 14 luglio, gli espositori saranno oltre 900, compresi i global player, provenienti da ben 39 Paesi. “In tempi in cui i modelli commerciali, le abitudini dei consumatori e il clima economico si trasformano, l’OutDoor si presenta come un importante evento sotto diversi aspetti”, ha raccontato Mark Held, direttore dell’European Outdoor Group (EOG). “La fiera rappresenta la piattaforma ideale per i prodotti più recenti, per le nuove idee del settore e per le iniziative di marketing, e aiuta sia espositori sia visita-
tori a prepararsi per le sfide del futuro. L’atmosfera dell’OutDoor è, a mio parere, veramente unica e offre a tutti i partecipanti, sia le piccole aziende sia quelle internazionali, delle opportunità fantastiche”. SpAzI E NOvITà “Siamo molto fieri della partecipazione del mondo dell’outdoor a Friedrichshafen e cerchiamo di creare un forte forum che abbia delle caratteristiche create su misura. Il settore dell’outdoor, comparto fondamentale del commercio specializzato di articoli sportivi, riceve tutta la nostra attenzione”, afferma il direttore della fiera Klaus Wellmann. La superficie espositiva a disposizione sarà di 85.000 mq. All’interno, oltre ovviamente agli stand più o meno grandi delle singole aziende presenti, sarà disponibile la consueta area riservata alle tende da campeggio (A1, A2 e area esterna), con una panoramica dei modelli più attuali: circa 10.000 mq con più di 700 allestimenti. Negli spazi esterni invece sarà possibile assistere a gare sportive ed esibizioni, grazie alla Gore Trail Running Parcours, alle pareti di arrampicata, alle slackline e alle waterline, senza dimenticare il parco avventura sospeso. Dopo diversi anni di assenza faranno inoltre nuovamente parte del programma gli sport
acquatici, canoe in particolare. “Siamo lieti di poter ricevere a bordo gli specialisti del settore quali Wavecrest, Mega-Sports-Robson, Blue + White, Kober + Moll e Prijon, che si presenteranno all’OutDoor 2013 su una superficie espositiva in comune. Il nostro lago fieristico è a disposizione degli ospiti per i collaudi”, ha annunciato il responsabile del progetto Stefan Reisinger. 20° ANNIvERSARIO La 20esima edizione dell’evento non offrirà solo le nuove proposte della prossima estate, ma sarà anche l’occasione per poter dare uno sguardo ai due decenni di storia dell’OutDoor Show. Infatti verrà allestita una vasta esposizione speciale nel piano superiore del Foyer Ost che mostrerà lo sviluppo dei prodotti nel corso degli ultimi vent’anni, mentre nell’ambito dell’OutDoor Fashion Show verranno presentati diversi capi di abbigliamento cult del passato. “Questo anniversario è un momento importante sia per il Salone sia per il settore dell’outdoor nel suo insieme. Nella storia della kermesse abbiamo assistito a tanti cambiamenti e si può dire che il nostro settore si sia sviluppato bene nel tempo”, ha affermato il presidente EOG, David Udberg. “Sebbene in questi tempi economicamente difficili tutti ri-
I nUmERI DI OUTDOOR 2012 907
espositori
39
Paesi rappresentati
20
aziende italiane
220
67%
anteprime presentate
85.000 mq
superficie espositiva
1.019
rappresentanti media da 28 Paesi
dall’estero
86%
21.730 visitatori
ha giudicato la fiera importante o molto importante
43%
ha giudicato il settore outdoor in crescita
39%
ha giudicato il settore outdoor stabile
85%
intende tornare nel 2013
volgano lo sguardo al futuro, dovremmo concederci anche un attimo di riflessione e festeggiare il successo di OutDoor degli ultimi anni. Come europei possiamo essere orgogliosi di quei quattro giorni di luglio, in cui la regione del Lago di Costanza si trasforma in una capitale dell’outdoor e possiamo dare il benvenuto a operatori commerciali, produttori e giornalisti provenienti da tutto il mondo”. OUTDOOR INDUSTRy AwARD 2013, IL mARChIO DI QUALITà Anche l’OutDoor Industry Award, con cui saranno premiate le innovazioni di prodotto che avranno superato con successo i test, ha raggiunto nel corso degli anni un livello di certificazione qualitativa notevole. Fino al 6 giugno si potranno ancora inviare i prodotti nelle categorie abbigliamento/caschi/calzature, zaini/ bagagli, equipaggiamento da alpinismo, equipaggiamento da campeggio, sacchi a pelo, accessori, innovazioni di materiali nonché prodotti ad alto standard ecologico e di sostenibilità. I migliori saranno premiati giovedì 11 luglio alla fiera specializzata. Confermatissimo anche il premio Outdoor Celebrity of the Year 2013, conferito a chi si è particolarmente distinto nel campo dell’outdoor. www.outdoor-show.com
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Parte il 7 luglio la settima edizione di una delle corse più dure al mondo
Red Bull X-Alps, tra Ali e pieDi Da Salisburgo a Monaco, a piedi o in parapendio: 1.031 km di percorso lungo la catena alpina, affrontando alcune delle cime e delle vallate più belle e impegnative d’Europa. A 10 anni dal suo esordio la competizione è ancora più dura dell’ultimo appuntamento (nel 2011) e presenta al via 32 atleti provenienti da 21 Paesi. A cura di SIMONE BERTI Più di 1.000 km in volo e a piedi lungo tutto l’arco alpino: un percorso a dir poco estenuante per quella che è considerata come una della gare alpine più dure e avventurose al mondo. Stiamo parlando del Red Bull X-Alps, giunto alla 7a edizione a 10 anni dall’esordio, in partenza il 7 luglio da Salisburgo. Il tracciato, che si snoda lungo le Alpi fino ad arrivare al Principato di Monaco, richiede resistenza e abilità di volo in parapendio assolutamente elevate, nonché quel pizzico di follia in grado di andare oltre le difficoltà più impervie e pericolose. L’edizione 2011 è stata vinta da Christian Maurer (SVI) in 11 giorni, 4 ore e 22 minuti.
“Il Red Bull X-Alps è l’ultima
vera avventura in parapendio e la più grande sfida al mondo. È un evento emozionante e agguerrito, che non ha eguali
MIke küng, TeAM AUT2
Garmisch-Partenkirchen e sulla vetta dello Zugspitze (2.962 m), la montagna più alta della Germania. Il percorso interseca quindi un sentiero verso le Alpi Meridionali che, attraversando il villaggio di Solda nella regione dell’Ortler, prosegue verso ovest fino a Interlaken in Svizzera: una delle tappe più lunghe
finale di Monaco. “È un percorso elettrizzante, che metterà alla prova gli atleti fino allo stremo delle forze”, ha commentato Hannes Arch, ideatore del Red Bull X-Alps. “L’itinerario è più lungo degli scorsi anni e richiede abilità tattica e un’incredibile resistenza fisica. Inoltre siamo emozionati all’idea di ritornare in Germania dopo la prima edizione del 2009”. UN EvENTO “INTERATTIvO” Notevoli anche i numeri che un evento del genere è in grado di generare in termini di coinvolgimento e interazione del pubblico e dei media. Sul sito ufficiale grazie al servizio 3D live tracking sarà possibile seguire in tempo reale gli spostamenti di ogni singolo atleta secondo per secondo. Inoltre alla fine di ogni giornata saranno disponibili un articolo rias-
IL FORmAT Ogni singolo chilometro di gara deve essere percorso a piedi o in parapendio. Ciascun atleta può essere supportato da un massimo di due elementi, dato che non sono ammessi interventi di assistenza tecnica o esterna. Gli atleti sono inoltre obbligati a fermarsi dalle 22:30 alle 05:00. In occasione dell’edizione 2013 tuttavia, l’organizzazione ha introdotto una sorprendente novità che promette di alzare l’asticella dell’adrenalina di tutti i partecipanti: il “Night Pass” permetterà infatti a ciascuno di avanzare a piedi per un’intera notte. Noi di Outdoor Magazine, assieme a Deejay Tv e Planetmoutain.com, siamo media partner dell’evento. IL pERCORSO Il tracciato preparato dagli organizzatori per quest’anno vedrà 32 atleti provenienti da 21 paesi sfidarsi tra i sentieri che si snodano da un capo all’altro delle Alpi. Con una distanza complessiva in linea d’aria di 1.031 km, il percorso è circa 200 km più lungo rispetto al 2011 e vedrà gli atleti affrontare i terreni più impegnativi e inospitali delle Alpi. Come nelle edizioni precedenti, la gara prenderà il via da Salisburgo, in Austria. Da lì gli atleti dovranno proseguire a piedi in direzione sud-est verso il massiccio del Dachstein (2.995 mt) per fare poi rotta verso ovest, attraversando la regione turistica del parco nazionale Hohe Tauern, verso la vetta del Wildkogel (2.224 mt). I primi ostacoli tosti saranno proposti dall’insidioso spazio aereo di Innsbruck e dal tortuoso attraversamento della valle Karwendel, attraverso cui si giunge nella località di
in programma e contrassegnata da un itinerario davvero impervio. A quel punto non resta che dirigersi a sud, oltrepassando l’Oberland Bernese e salendo fino al Cervino (4.478 mt), uno dei momenti più scenografici dell’intero tragitto. Per i partecipanti ancora in gara la sfida si trasformerà in una vera e propria battaglia e il tour panoramico li porterà ad attraversare il dipartimento delle Alte Alpi e a inerpicarsi sui pendii del Monte Bianco (4.810 mt), prima di inforcare la direzione sud verso le Alpi Marittime e raggiungere poi la meta
suntivo della gara, foto e clip. Anche questo ha contribuito ad una forte interazione con il pubblico e portato a registrare numeri di grande rilievo sui media tradizionali e sul web. Per l’edizione 2011 vi sono stati infatti 73 milioni di contatti grazie alla carta stampata, 500 ore di trasmissioni tv in 130 paesi, 2 milioni di visitatori unici sul sito, 8,5 milioni di post visti su Facebook e 22 milioni di visualizzazioni su Youtube. www.redbullxalps.com
I TURnpOInTs
pARTEnZA: salisburgo (Austria) 1. Gaisberg 1.287 mt 2. Dachstein 2.995 mt 3. Wildkogel, 2.224 mt 4. Zugspitze / Garmisch-Partenkirchen 2.962 mt 5. Ortles / Solda 1.906 mt 6. Interlaken 568 mt 7. Cervino 4.478 mt 8. Monte Bianco 4.810 mt 9. Saint Hilaire 995 mt 10. Peille 600 mt TRAgUARDO: principato di monaco
“Il Red Bull X-Alps è una gara che spinge al limite mente, corpo e spirito. È una
complessa sfida strategica, mentre il corpo e l’anima vengono messi alla prova fino all’ultimo. Per me sarà anche la seconda volta che vi prendo parte. Mi sono allenato duramente e non vedo l’ora di essere schierato sulla linea di partenza
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PAUl gUschlBAUeR, BRonzo nel 2011
Sopra e nella pagina a fianco alcune immagini delle passate edizioni dell’evento
ECCO LA pREsEnTAZIOnE DEI 3 ATLETI ITALIAnI pROnTI AL VIA DEL RED bULL X-ALps AAROn DUROgATI - TEAm ITA1
Meranese di 26 anni, è uno dei più giovani atleti in questa specialità. Durante l’inverno è maestro di sci nonchè accanito skitourer, d’estate fa l’istruttore e il collaudatore di parapendio. Quando e perché hai iniziato a praticare il parapendio? Nel 2001, quando avevo 15 anni. Ho iniziato perché mio padre volava ed era il mio sogno già da quando avevo 6 anni, età in cui sono salito in tandem (su un parapendio biposto) per la prima volta. Pratichi parapendio a livello competitivo? Indica posizioni in classifica ed eventi. Ho preso parte alla PWC (Paragliding World Cup) nel 2009 e nel 2010 sono stato
pETER gEbhARD - TEAm ITA2
Peter Gebhard è stato protagonista di un brutto incidente in volo nel 2008. Atterrato male, si è rotto due vertebre. Tornato alle competizioni l’anno successivo, da allora ha continuato a rappresentare la squadra italiana. A luglio 2012 ha stabilito il record di volo di 277 km in 9.5 ore attraverso l’Austria e le Alpi italiane. Quando e perché hai iniziato a praticare il parapendio? Ho iniziato a fare parapendio nel 2002. Volare è sempre stato il mio sogno fin da bambino. Inizialmente ho cominciato con il modellismo (aeroplanini radiocomandati) e finalmente, all’età di 17 anni, ho cominciato a vivere il mio sogno in prima persona. Pratichi parapendio a livello competitivo?
AnDY FRÖTsChER- TEAm ITA3
Avendo preso parte a ogni gara sin dalla sua prima edizione nel 2003, Andy Fröstcher è diventato una leggenda del Red Bull X-Alps. Ha ottenuto il suo miglior risultato durante l’edizione 2005 quando è arrivato 10°. Quando e perché hai iniziato a praticare il parapendio? Ho iniziato a volare in parapendio nel lontano 1993. Insieme a un amico mi sono iscritto a un corso della durata di un weekend. Partecipi a gare di parapendio? Elencaci le classifiche e gli eventi a cui hai partecipato. Ho cominciato a competere nelle prime gare di parapendio nel 1995. Nel 2000 e nel 2011 ho vinto la Paragliding Südtirol Cup, nel 2003 ho raggiunto il 12° posto nella prima Red Bull X-Alps. Poi ho ottenuto: 10°
per la prima volta nella squadra italiana per i Campionati Europei. 4° posto ai PWC di Korea nel 2009. 1° posto ai Pree PWC del Portogallo del 2009. 1° posto ai Campionati Coreani del 2009. 4° posto alla Finalissima Assoluta (Superfinal Overall) PWC del 2009. 7° posto nella classifica mondiale del FAI del 2010. 1° posto con la squadra italiana al Campionato Europeo del 2010. 2° posto al FAI 2 trofeo Alatus del 2011, 1° posto al trofeo Bosoni, 13° posto alla Finale dei PWC del Messico del 2011. Ho vinto la mia prima sfida ai PWC in Portogallo. Quale sarà la tua strategia durante la gara? Cercare di volare il più possibile e prendere la decisione giusta al momento giusto.
In media, più di un terzo dei partecipanti al Red Bull X-Alps non riesce a finire la gara. Perché pensi di farcela? Penso di essere bravo, ho esperienza nel parapendio, soprattutto sulle Alpi, perché vivo lì e volo in ogni occasione possibile. Mi sto allenando duramente da più di due anni per arrivare in perfetta forma. Cosa ti spaventa di più dell’evento? Non sono spaventato, provo rispetto ma non ho paura. Hai mai fatto qualcosa di questa portata prima d’ora? Ho preso parte alle competizioni PWC, dove puoi imparare dall’esperienza degli altri piloti. Ho provato il bivy flight per tre giorni, in un tour di 180 km.
Indica posizioni in classifica ed eventi. Membro della squadra nazionale italiana nel 2012. 2° posto nella Classifica Totale Italiana del 2012. 4° posto nei Campionati Italiani del 2012. 1° posto nella Lega Meduno 2012, 11° posto nella Macedonia Worldcup del 2012. 2° posto nei Campionati Austriaci, 2° posto nella Classifica Totale Italiana del 2011. 10° posto nella Coppa mondiale della Corea del 2011. 8° posto nella Classifica Totale Mondiale del 2010. 9° posto nella Coppa Italiana del 2010. 4° posto nella Coppa Mondiale del Giappone del 2010. 7° posto nella Coppa del Mondo della Korea del 2009. Cross Country: 277 km FAI Triangle World Record (XContest) nel 2010, 247 km andata e ritorno nel 2008. Quale sarà la tua strategia durante la gara?
La mia strategia è quella di arrivare perfettamente preparato, mentalmente e fisicamente. Durante la gara voglio essere in grado di gestire ogni tipo di inconveniente in modo da arrivare a Monaco. Non voglio arrendermi. In media, più di un terzo dei partecipanti al Red Bull X-Alps non riesce a finire la gara. Perché pensi di farcela? Perché sono forte mentalmente e fisicamente e perché lo voglio davvero. Cosa ti spaventa di più dell’evento? Fallire per colpa di uno stupido errore. Hai mai fatto qualcosa di questa portata prima d’ora? La Coppa Mondiale di Parapendio è stata molto importante per me, ma il Red Bull X-Alpes è qualcosa di speciale. Penso che sarà l’avventura della mia vita.
posto online Contest OCL Internazionale (2004), 10° alla seconda Red Bull X-Alps (2005), 7° alla OCL Italia e 25° nella classifica internazionale (2006), 14° alla terza Red Bull X-Alps (2007), vincitore assoluto FAI2 Trofeo Montegrappa e 2° posto al FAI2 “Raimund Wieser Cup” (2008). Sempre nel 2008 la 4a partecipazione Red Bull X-Alps (12a posizione), cui ha seguito la 5a nel 2001 (14a posizione). Quale sarà la tua strategia durante la gara? Combattere per la conquista di ogni centimetro - sia a piedi sia in volo. In media, oltre un terzo dei partecipanti del Red Bull X-Alps non riesce a finire la gara. Che cosa ti fa credere che tu ce la farai? Io ho un obiettivo. Voglio volare dal Mont Gros fino al porto di Monaco e lì atterrare sulla piattaforma galleggiante. Il mio allenamento in vista del Red Bull X-Alps 2013 sarà ancora più duro, più intensivo
e mirato. Insieme alla mia squadra, voglio trovare l’equilibrio ideale tra l’allenamento pratico in parapendio e l’allenamento fisico, in modo da riuscire a sfruttare in maniera efficace il tempo a disposizione durante la gara. Naturalmente, dalla tua devi avere anche un bel po’ di fortuna! Le prime cinque volte sono stato un po’ sfortunato. Cos’è che ti spaventa di più della gara? Durante il Red Bull X-Alps, ti ritrovi alle più alte quote del territorio alpino per periodi davvero lunghi, soprattutto quando sei in volo. Non è sempre facile ignorare la fatica e la stanchezza fisica e mentale e rimanere concentrati, che è fondamentale a causa delle difficili condizioni. Spero di prendere le giuste decisioni riguardo al procedere in volo o a piedi e quindi tornare a casa sano e salvo. Hai già compiuto un’impresa simile? Sì, cinque volte…
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Atleti
A tu per tu con il recordman italiano di velocità sugli sci
pROFILO simone Origone Data di nascita: 8 novembre 1979 Luogo di nascita: Aosta Residenza: Ayas (Ao)
I nUmERI DI ORIgOnE 5
Mondiali vinti (Cervinia 2005, Verbier 2007, Vars 2009, Verbier 2011, Vars 2013) 8 Coppe del Mondo vinte (2004, 2005, 2006, 2007, 2009, 2010, 2011, 2013) 30 Vittorie in Coppa 56 Podi complessivi in Coppa
Simone Origone: oltre ogni limite... Lo sci velocità vanta una solida tradizione in termini di popolarità fra gli amanti del brivido (la prima corsa ufficiale venne disputata nel 1931), ma fatica a trovare una propria dimensione all’interno della Federazione internazionale. Il nostro connazionale è l’elemento di spicco nonché campione assoluto della disciplina e vanta un palmares incredibile. A cura di ANDREA FACChINETTI
E non si lascia nulla al caso, perché ogni insignificante (all’apparenza) particolare può valere o meno un record del mondo. Per questo motivo da qualche anno la posizione e i materiali utilizzati dal campione valdostano sono oggetto di scrupolosi studi presso la galleria del vento di Pininfarina, necessari soprattutto a correggere la postura e la posizione sugli sci. Come nel 2006, quando Simone compì l’impresa di toccare il record del mondo di 251,400 km/h sul pendio magico di Les Arcs, che meglio si adatta a un tentativo di questo tipo con il suo 35% di pendenza
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Categorie per la Coppa del mondo: Speed One (propotipi) e Downhill (materiale diIl serie) recordman dello sci velocità 251,400 km/h - Record delSimone mondoOrigone di Simone Origone 136,00 km/h - il primo record del mondo realizzato da Leo Gasperl nel 1931 a St. Moritz 3 Piste omologate in Italia di sci velocità: San Domenico, Cervinia, Bielmonte 15 Praticanti in Italia a livello agonistico, fra i quali una donna 1931 Anno della prima gara di chilometro lanciato lo sci velocità esordì ad Albertville 1992 come sport dimostrativo, non si andò oltre, perchè il CIO lo bocciò considerandolo eccessivamente pericoloso.
Otto titoli in Coppa del Mondo, cinque medaglie d’oro mondiali, il record del mondo assoluto con 251,400 km/h e il proprio nome legato indissolubilmente allo sci velocità (ex km lanciato). Simone Origone ha archiviato da pochi giorni una nuova stagione ricca di soddisfazioni e trionfi, ancora una volta concentrata in tre mesi intensi di appuntamenti in cui le emozioni e il susseguirsi delle gare hanno fatto vivere tutto d’un fiato i protagonisti del circuito. Lo sci velocità è il frutto di un insieme di componenti a elevato contenuto tecnico/tecnologico: attrezzi da 240 cm di lunghezza con smorzamento delle vibrazioni, casco anatomico e aerodinamico che fa sembrare un alieno, tuta rivestita in polipropilene per ridurre l’attrito imposto dall’aria (oltre mezz’ora di orologio per essere vestita) e scarponi aerodinamici con adeguata inclinazione. Il tutto per sottoporre il corpo umano a un’accelerazione pari a quella di un pilota di Formula 1 (da 0 a 200 in meno di 6”), con la differenza che nell’ex chilometro lanciato non c’è sotto un motore e neppure le quattro ruote, ma si deve andare al massimo per una ventina di secondi fra partenza e decelerazione. Secondi che appaiono un’infinità a quell’andatura. Tanto che il regolamento internazionale della Coppa del Mondo vieta più di due discese giornaliere, per non affaticare cuore e fisico. “Nel momento di massima velocità non si vede niente, è come se ti trovassi davanti a un muro”, racconta Simone. “Si vivono sensazioni incredibili, senti solo il rumore dell’aria e trattenere il respiro è automatico perché rimani schiacciato e compresso”.
LA DIsCIpLInA
media, una neve diritta e liscia. Ancor oggi quel limite è imbattuto, resistente pure a un massiccio attacco intentato nelle scorse settimane nella francese Vars, altra pista mito della disciplina, dove Simone ha battuto l’agguerrita concorrenza ma non sé stesso, arrivando a un pur fantastico 248,174 km/h, non sufficiente a riscrivere la storia per appena 3 km/h. “Le temperature si sono mantenute abbastanza basse e la neve non si è riscaldata a sufficienza”, ha spiegato. “Ma non è ancora finita perché ci riproveremo l’anno prossimo”. Per questa stagione Simone si è “accontentato” di avere riportato la Coppa del Mondo in Italia dopo un anno di astinenza e di essersi
aggiudicato la medaglia d’oro ai Mondiali disputati a Vars, un titolo che detiene ininterrottamente dal 2005. Perché non esiste sci velocità senza famiglia Origone, visto che in casa c’è anche il fratello Ivan, più giovane di otto anni ma vincitore della Coppa nel 2008 e numerose volte il suo più acerrimo rivale in pista. Se Zeno Colò, Alessandro Casse e Steve McKinney hanno contribuito nel corso degli anni a far conoscere il chilometro lanciato alle platee, il valdostano ha dato una nuova dimensione a una specialità che fatica a trovare una sua collocazione internazionale. Una volta sfumata l’opportunità di diventare specialità olimpica all’inizio degli anni ’90, quando
Una considerazione che Origone contesta, anche se è vero che per ogni centimetro in più che si affronta, aumenta il rischio di incidenti. In occasione di uno dei suoi innumerevoli successi nel Mondiale, cadde in fase di decelerazione a poco meno di 200 km/h, sfondando le protezioni a fondo pista e finendo la propria corsa in un bosco con un braccio fratturato. “Ma il nostro non è uno sport pericoloso”, si affretta a precisare Simone. Del resto non si potrebbe sentire nulla di diverso da una guida alpina come lui, nata e cresciuta a pane e montagna. Nel settembre 2007 è salito e disceso per venti vette oltre i 4.000 mt tra il Monte Rosa e il Cervino in 17 ore e 40 minuti. E l’anno successivo ha provato lo stesso percorso in bicicletta, rinunciando al tentativo a metà percorso soltanto per un infortunio a un ginocchio. Di questo passo è facile capire quanto sia stato più facile incassare il forzato addio all’amata discesa libera (fu congedato dall’Esercito per un malore) quando si stavano per aprirgli le porte della Coppa del Mondo, per inventarsi qualcosa di nuovo. Il sogno tarpato di diventare un campione dello sci alpino si è trasformato in una lunga lista di desideri con il comune denominatore della montagna che via via si sono realizzati. “Quale sarà il prossimo obiettivo? Toccare i 255 km/h, e magari ripeterlo con gli sci sul tetto di una Ferrari”. Conoscendo la testardaggine del personaggio, uno dei due obiettivi probabilmente si materializzerà…
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eventi
Dal 26 aprile al 5 maggio in Val Masino, la prima edizione in doppia cifra
Da sinistra: la cerimonia di chiusura del Melloblocco 2013 (ph. claudio Piscina). Antonio Rossi e Silvia Parente arrampicano al Sasso Remenno (ph. Klaus Dell’orto). Infine il lancio delle lanterne cinesi (ph. Klaus Dell’orto)
Melloblocco, 10 e lode
Christian Aristizabal Serna su “Maschio dominante” (ph. claudio Piscina)
10 giorni, più di 2.000 iscritti, tanta roccia ed eventi a corollario. Nonostante la pioggia dei primi giorni il raduno di sassisti ha colpito di nuovo, mostrando ancora una volta il volto più bello dell’arrampicata e della Val di Mello. A cura di SIMONE BERTI Ci ha provato, per almeno 6 giorni e con una certa continuità. Eppure a vedere climber giovani e meno giovani sfidarla continuamente sui massi della Val Masino e della Val di Mello deve averla in fondo scoraggiata. Tant’è vero che poi si è tirata in disparte (più o meno) e la luce del sole ha potuto mostrare tutta la bellezza di questo “parco boulder”, oramai icona dell’arrampicata mondiale, e la carica dei 2.000 e più iscritti al Melloblocco. Che, come già ampiamente raccontato negli scorsi numeri, quest’anno festeggiava i 10 anni con un’edizione speciale lunga 10 giorni. La nuova esperienza, a detta di molti, è stata sicuramente bella e intensa: giorno dopo giorno erano sempre di più gli appassionati presenti in valle, quasi “invasati” dallo spirito del raduno e dalla bellezza del luogo. Fino all’ultimo giorno, all’ultima sera: non s’erano mai visti così tanti melloblocchisti impegnati sui boulder o a divertirsi nel corso della festa conclusiva, ballando sotto le stelle sulle note dei Circo Abusivo. E non sono mancate, come sempre, le proposte e le iniziative alternative, a partire da “Arrampicare senza Limiti”. Enrico Baistrocchi su “Maschio dominante” (ph. Klaus Dell’orto)
I bLOCChI INNANzITUTTO - Trattandosi di raduno è chiaro come il focus principale siano i blocchi, in particolar modo i 10 per la gara, allestiti come sempre dal ragno Simone Pe-
deferri con il prezioso supporto del Collegio delle Guide Alpine della Lombardia, che per l’occasione avevano ricoperto alcuni boulder di gara per renderli accessibili anche in caso di pioggia. Sorprese e imprese non sono mancate, con diversi volti sconosciuti che hanno risaltato in mezzo a tanti riconosciuti campioni nazionali e internazionali del boulder. Ma facciamo un po’ di nomi: tra le donne ha vinto Barbara Zangler, essendo riuscita a chiudere 9 blocchi su 10, seguita dalla nostra Jenny Lavarda, ferma a 7. Dietro di loro, con 6 blocchi completati, ecco la francese Caroline Ciavaldini e la russa Yulia Abramchuk. In campo maschile il migliore è risultato essere Stefano Ghisolfi, giovane e grande promessa nostrana sponsorizzata Cassin, che ha raggiunto 8 top su 10. Un grande affolamento invece si è consumato nelle retrovie: Enrico Baistrocchi, Gabriele Moroni, Silvio Reffo, il lituano Kipras Baltrunas, il britannico James Pearson e il francese Enzo Oddo ne hanno chiusi 6, il colombiano Christian Aristizabal Serna, Michele Caminati, Riccardo Caprasecca, Giulio Bertola, il bulgaro Ivaylo Radkov Fazata, Marcello Bombardi e Matteo Sera invece si sono fermati a 5. NON SOLO ROCCIA - A chi magari poteva storcere il naso per i 10 giorni, ritenendoli forse eccessivi, l’organizzazione ha risposto con un programma di eventi più ricco e bello che mai. L’inaugurazione stessa del raduno, avvenuta sabato 27 aprile, ha colpito i già numerosi appassionati giunti in valle, che hanno assistito alla presentazione del libro del Melloblocco e alla liberazione in cielo di decine e decine di lanterne cinesi, al ritmo della Kreole Gang. Il tutto, come di consueto, al Centro Polifunzionale della Montagna di Filorera. Il volume presentato ripercorre tutto il cammino del raduno: colori, immagini (tante), parole scritte ed emozioni restituiscono una memoria costruita assieme dal 2004 a oggi. Difficile non sorridere guardando gli scatti dei bambini e dei ragazzi presenti alle prime edizioni, diventati
ora protagonisti assoluti del Melloblocco. Nel corso della serata del 30 aprile, dedicata interamente alla Valle, invece è stato proiettato il film Patabang, firmato da Andrea Frigerio, che racconta tutte le storie di arrampicata e fantasia che hanno reso famoso il granito della Val di Mello. Di seguito è stato presentato “Mellomito”, la guida della Riserva naturale della valle. Infine (ma le iniziative sono state molte di più) le Guide Alpine del Collegio della Lombardia sono state a disposizione gratuita per dei veri e propri “clinics” volti a far conoscere l’arrampicata in Valle. Anna Borella su “Climb for life woman” (ph. claudio Piscina)
GIORNO 8: ARRAmpICARE SENzA LImITI - Durante gli ultimi giorni la Val Masino ha accolto anche la bellissima iniziativa Arrampicare senza limiti, promossa dalla Regione Lombardia, CIP, FASI, ERSAF, le associazioni Arrampicabile e Vetta. Per l’occasione gli atleti del paraclimbing Silvia Parente, Simone Salvagnin e Giulia Poggioli, insieme al campione della canoa Antonio Rossi, olimpionico e assessore
dello sport della Lombardia, e ad altri 70 giovani e giovanissimi non vedenti, ipovedenti e diversamente abili, sono entrati a far parte del Melloblocco. Mescolati in mezzo agli altri climber, hanno condiviso per due giorni la roccia, i prati e le scalate. Il tempo di una breve presentazione dell’iniziativa all’ombra del Sasso Remenno, seguita dall’inaugurazione della targa sulla quale, attraverso il tatto, i non vedenti hanno potuto “leggere” i tracciati e le informazioni delle due vie (Senza limiti e Paraclimbing), e subito sono cominciati i “giochi” sulla roccia. I primi a salire sono stati proprio Antonio Rossi, che ha scalato bendato, e Silvia Parente, campionessa del mondo di arrampicata dei non vedenti e medaglia d’oro olimpica a Torino 2006. A seguire è toccato ai vari personaggi noti del paraclimbing, come Giulia Poggioli e Simone Salvagnin, in compagnia di Barbara Zangerl e Pietro Dal Prà, anche loro bendati. Aggiungere altro ai fatti sarebbe solo retorica, ma è stato uno spettacolo per gli occhi e per il cuore. Il Melloblocco si è concluso con l’affollata cerimonia di chiusura nel giardino del Centro Polifunzionale della montagna. Un doveroso ringraziamento va all’Associazione Operatori della Val Masino, all’ERSAF, al Collegio delle Guide Alpine della Lombardia, a Simone Pedeferri e al suo instancabile team e alle aziende che hanno supportato l’evento: La Sportiva, Montura, Cassin, E9, Grivel, The North Face, Trangoworld, WildClimb, Black Diamond e Sterling Rope. Rimane la promessa degli organizzatori agli oltre 2.000 iscritti di quest’anno: un sicuro arrivederci. www.melloblocco.it
Da sinistra: sole e melloblocchisti in Val di Mello (ph. claudio Piscina). Silvio Reffo su “Toy Boy” (ph. claudio Piscina). Infine Melloblocco community allo scivolo (ph. Klaus Dell’orto)
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Fiere
Si è chiusa la 13a edizione del salone, a Bolzano dal 17 al 19 aprile 2013
La collezione esposta all’interno del laboratorio della galleria del vento del Politecnico
prowinter si conferma
La fiera internazionale del noleggio e dei servizi per gli sport invernali rimane appuntamento imprescindibile per i servizi di noleggio e ha incontrato anche quest’anno l’apprezzamento di pubblico ed espositori. A cura di MONICA VIGANò
ALL’InTERnO DELLA pIATTAFORmA pROWInTER sKI TOURIng
Al termine di tre giorni completamente dedicati alle ultime novità del settore del noleggio e dei servizi per gli sport invernali, si è chiusa con buoni risultati la 13esima edizione di Prowinter. Non a caso infatti è stato raggiunto il record di spettatori, mentre è stato registrato un alto gradimento da parte delle aziende presenti. “Prowinter ha superato quest’anno quota 6.000 visitatori: si tratta di un record nell’ambito delle edizioni in cui la fiera non viene organizzata in abbinata con Alpitec”, ha commentato Reinhold Marsoner, direttore di Fiera Bolzano. “La nostra è una fiera ad alto profilo tecnico, per addetti del settore, con un’offerta espositiva unica nel suo genere in Europa. Riteniamo che il nostro prodotto sia stato definito in maniera molto precisa e i nostri sforzi sono premiati dal fatto che gli espositori ci scelgono ogni anno. Nonostante la crisi che investe oggi l’economia nazionale, questa fiera ha tenuto banco e il fatto di aver raggiunto quest’anno il record di presenze è il più bel riconoscimento per il lavoro svolto da Fiera Bolzano e un premio per la formula di questa manifestazione”. Di notevole interesse si è rivelata la tavola rotonda “Sci alpinismo quo vadis?”, all’interno della confermatissima piattaforma Ski Touring.
Ski alp, tra presente e futuro: il sogno olimpico
AppREzzAmENTI Dall’indagine condotta da Fiera Bolzano su un campione di visitatori di Prowinter, il 63,8% ha reputato la fiera nel complesso “buona”,
mentre il 28,3% la considera “molto buona”. Il 42% degli intervistati si è dichiarato assiduo frequentatore della manifestazione nel corso delle sue edizioni. Il 72% visita Prowinter per raccogliere informazioni su materiali, prodotti e novità del settore, mentre il 23,4% dei visitatori opera nel settore del noleggio e della manutenzione di attrezzatura sportiva, l’11,2% gestisce scuole di sci e snowboard, il 18,1% rappresenta sci/snowboard club e il 16,3% il settore del commercio di articoli sportivi. Infine il 35% degli intervistati ha effettuato ordini durante la visita in fiera. Il 91% dei visitatori ha detto che tornerà sicuramente il prossimo anno. I pARERI DELLE AzIENDE Soddisfazione anche da parte delle 234 aziende espositrici, come ben evidenziato dalle parole di Christian Thaler, general manager di Wintersteiger Italia: “Abbiamo mantenuto invariato il nostro stand sia come dimensioni sia come posizione. La fiera per noi è molto importante proprio perché è l’unica specializzata nel noleggio e nei servizi per gli sport invernali. La situazione economica attuale obbliga tutti a ridurre i costi, ma una partecipazione fieristica per un mercato di nicchia come questo in Italia vale sicuramente l’investimento”. Decisamente contento anche Max Kumpfmüller, international sales manager di Hagan Ski: “Siamo molto contenti di Prowinter perché l’interesse d’acquisto dei visitatori specializzati è stato molto alto. Questa fiera per il noleggio e i servizi per gli sport invernali è un’ottima piattaforma per uno specialista del settore che desidera presentare le proprie novità. Per noi Prowinter è il luogo giusto per presentarci sul mercato italiano”. La prossima edizione di Prowinter è in programma dal 9 al 11 aprile 2014, abbinata con Alpitec, la fiera internazionale per la tecnologia alpina e invernale. www.fierabolzano.it/prowinter/
Tra i temi di rilievo affrontati nel corso di Prowinter, di grande importanza è stata ancora una volta la piattaforma Ski Touring, al cui interno si è svolta la tavola rotonda promossa dall’International Ski Mountaineering Federation (ISMF), partner istituzionale di Fiera Bolzano: “Sci alpinismo quo vadis? Sponsor, brand, Olimpiadi, allenamenti… Esaltazione o distruzione dei valori dello sci alpinismo”. Ne è emerso un quadro dinamico, relativo alla crescita della disciplina, all’interesse negli sponsor, alla sicurezza e, soprattutto, alla possibilità di entrare a far parte del programma olimpico invernale. Sono state diverse le persone riunite con un obiettivo: definire le basi per uno sviluppo futuro di una disciplina in forte espansione, praticata da un numero sempre maggiore di sportivi e seguita da un pubblico crescente di appassionati, chiamando in causa tematiche quali la sicurezza e le regole delle aree sciabili, le sponsorizzazioni, la candidatura olimpica e le grandi classiche. I relatori presenti erano: Armando Mariotta e Rebecca Vernon (presidente e vice presidente della ISMF), Helmut Sartori (direttore Funivie Val Senales), Manfred Reichegger e Matteo Eydallin (atleti della nazionale italiana di sci alpinismo FISI), Maurizio Dalla Libera (presidente della CNSASA), Adriano Favre (presidente Grande Course), Oscar Angeloni (tecnico della nazionale italiana di sci alpinismo FISI). In rappresentanza degli organizzatori sportivi: Marco Camandona (Tour du Rutor e rappresentante della Grande Course) e Alessandro Mottinelli (Adamello Ski Raid e Grande Course).
Alle Olimpiadi?
Il processo di candidatura dell’ISMF alla Federazione Olimpica è stato presentato con entusiasmo dal presidente federale Armando Mariotta: “La marcia verso le Olimpiadi è iniziata. Ci siamo impegnati molto e abbiamo preparato un dossier di candidatura con interessanti dati e informazioni riguardanti la nostra disciplina. A fine maggio, a San Pietroburgo, sapremo se la nostra diventerà una Federazione olimpica”. Soddisfazione per il percorso intrapreso dalla Federazione è stata espressa da tutti i relatori intervenuti, pur nella convinzione che un’eventuale investitura dello sci alpinismo a disciplina olimpica, che potrebbe scattare con il 2022, non debba prescindere dall’importanza delle grandi classiche, grazie alle quali il movimento è cresciuto nella sua componente agonistica. “Lo sci alpinismo ha tutte le carte in regola per entrare a far parte delle Olimpiadi, perché rappresenta appieno tutti i valori che sono alla base dei Giochi”, ha spiegato il Colonnello Marco Mosso, comandante del Centro sportivo Esercito. “Certo, bisognerà adattare i modelli di gara alle esigenze di un grande evento mondiale, mantenendo in primo piano le grandi competizioni classiche che rappresentano la storia dello sci alpinismo”. “Qualcosa andrà inevitabilmente rivisto, ma l’Olimpiade sarebbe un momento importante sia per gli atleti sia per i Centri sportivi militari”, ha aggiunto Oscar Angeloni. “Naturalmente ci devono essere anche le grandi classiche, emblema dello sci alpinismo vero, ma ritengo che Olimpiade e grandi classiche possano coesistere senza alcun problema, come avviene, ad esempio, nello sci di fondo”.
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eventi
Dal 25 aprile al 5 maggio a Trento e dal 1° all’8 maggio a Bolzano la 61esima edizione del Trento Film Festival
la Genziana d’oro va a...
I VInCITORI DEL 61° TREnTO FILm FEsTIVAL
gran premio Città di Trento - genziana d’oro
Daniel Dencik riceve la Genziana d’oro Gran Premio Città di Trento per il suo film “Expedition to the End of the World” direttamente dalle mani del sindaco di Trento Alessandro Andreatta
121 opere, tra documentari, corti e lungometraggi, e numeri da record, perfino superiori all’edizione dei 60 anni. “Expedition to the End of the World”, “Pura Vida” e “Le thé ou l’électricité” premiati con la Genziana d’oro. A cura di DANIELE DE NEGRI Tra film (soprattutto), mostre, ospiti e libri, si è chiusa una nuova edizione del Trento Film Festival, quest’anno giunto alla 61esima. Un appuntamento ricchissimo come non mai, che ha riscontrato un successo notevole di pubblico, come testimoniano i numeri veramente eccezionali e positivi. Anche più dell’edizione scorsa, quella dell’importante anniversario dei 60 anni di Festival. “Il 61° Trento Film Festival si chiude con un bilancio ampiamente positivo di presenze e affluenza di pubblico, grazie al ricco programma che ha proposto dal 25 aprile a oggi”, ha dichiarato, a chiusura dell’evento, il presidente Roberto De Martin, commentando l’ottimo riscontro registrato nelle sale cinematografiche e negli eventi più significativi. Il Festival però non si è fermato: dopo gli approdi alla vigilia a Norimberga e Addis Abeba, prima volta in terra africana, la kermesse ha iniziato un tour che si chiuderà ad aprile 2014 e la porterà a toccare un centinaio di località italiane. NUmERI DA STADIO - La sfida con l’edizione precedente non era affatto facile. I risultati conseguiti dal 60° Festival erano già stati eccezionali e, per quanto difficile, occorreva confermare e magari migliorare l’ottimo risultato registrato nel 2012. Cosa certamente non scontata, soprattutto se si valuta il quadro sociale ed economico più difficile che non ha risparmiato la stessa manifestazione, colpita dai tagli nelle sovvenzioni sia degli enti sostenitori che dei priva-
Il film muto “Enis Aldjelis, die Blume des Ostens” di Ernst Marischka, proiettato il primo giorno del Festival
ti. Eppure i numeri ufficiali, alla fine, hanno ribaltato qualsiasi previsione pessimistica, illustrando un segno “+” ovunque. Gli spettatori al cinema ad esempio si sono attestati attorno agli 11.700 (11.200 i biglietti staccati solo al Multisala G. Modena), un numero notevole dovuto alla qualità e all’alto livello delle 121 pellicole proposte. 5.700 invece sono stati gli spettatori presenti alle serate evento e alle serate alpini-
totale di 4.275 fan che hanno interagito e seguito costantemente la pagina, commentando e condividendo i contenuti quotidiani. Notevole il successo del profilo Twitter, che ha visto crescere i followers dai 707 del 2012 ai 1.305 a conclusione dei giochi. Tante sono state anche le visualizzazioni ottenute sul canale YouTube (64.252 totali), vera conferma dell’importanza del Festival a livello interattivo.
“Expedition to the End of the World” di Daniel Dencik Il racconto di un epico viaggio a bordo di una goletta tra i ghiacci del nord est della Groenlandia di un gruppo di scienziati e artisti.
genziana d’oro del Club Alpino Italiano
“Pura Vida” di Pablo Iraburu e Migueltxo Molina Ayestaran La storia di un salvataggio impossibile da parte di alcuni noti alpinisti che non esitano a esporsi a gravi pericoli per portare soccorso a un alpinista spagnolo.
genziana d’oro della Città di bolzano
Pupi Avati, ospite del Festival, premiato con la Genziana dal presidente del TFF Roberto De Martin
stiche. MontagnaLibri ha riconfermato il gradimento di una larghissima parte di pubblico, registrando ben 24.000 persone a questa edizione, la 27esima, cui se ne aggiungono 4.000 presenti ai diversi appuntamenti letterari proposti da MontagnaLibri. Mentre il Parco dei Mestieri, lo spazio del Trento Film Festival riservato alle scuole e alle famiglie, ha goduto di 5.500 tra partecipanti (per lo più ragazzi) e visitatori. Mancano i dati sulle mostre, solo perché alcune sono ancora in corso. Ma anche qui la sensazione è più che positiva. UN’EDIzIONE pIù “SOCIAL” - Rispetto alla scorsa edizione sono 660 in più i “mi piace” cliccati sul canale Facebook del Festival, per un
DALLA TURChIA CON AmORE - Sono bastate due edizioni alla sezione “Destinazione...” per diventare un percorso dal profilo originale e riconosciuto all’interno della variegata proposta della kermesse. Dopo i progetti dedicati a Finlandia (2011) e a Russia (2012), quest’anno ci si è rivolti alla scoperta della Turchia, in particolare verso i territori più interni, rurali e remoti, e i paesaggi montuosi dell’Anatolia. L’apertura ha coinciso con l’inaugurazione dell’intero programma cinematografico del Festival, venerdì 26 aprile: all’Auditorium Santa Chiara è stato proiettato il film muto musicato dal vivo “Enis Aldjelis, die Blume des Ostens” di Ernst Marischka, nel quale le immagini della Istanbul di inizio ‘900 si sono unite alle sonorità tradizionali contaminate con il rock e l’elettronica della band turca BaBa ZuLa. Dal giorno successivo l’appuntamento “Destinazione...” è stato quotidiano, con altre 12 opere tra lungometraggi, corti e documentari. www.trentofestival.it
“Le thé ou l’électricité” di Jérôme Le Maire Il racconto del disorientamento di una piccola comunità dell’Alto Atlante marocchino di fronte a un cambiamento epocale tanto desiderato quanto temuto, l’arrivo dell’energia elettrica.
genziana d’argento
-“Libros y Nubes” di Pier Paolo Giarolo -“The Observers” di Jaqueline Goss -“The Hunter” di Marieka Walsh
premio speciale della giuria
“No hay lugar lejano” di Michelle Ibaven
premio speciale della giuria del sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici italiani “The Hunter” di Danel Nettheim
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SPECIALE
Trekking / Iniziative
Focus sull’interessante campagna intrapresa da associazioni e aziende britanniche
walking in the uk A cura di SIMONE BERTI Condotto e gestito dalla britannica Outdoor Industries Association (OIA), Britain on Foot è un’iniziativa nazionale a lungo termine che intende promuovere una più grande partecipazione alle attività outdoor in Gran Bretagna. Progetti e iniziative di stampo innovativo e ad alta ricettività rappresentano l’impegno quotidiano della campagna condotta dai suoi numerosi partner, comprensivi di marchi outdoor, associazioni, club e realtà turistiche. Asolo, Berghaus, Bridgedale, Camping and Caravanning Club, Cotswold, Countryside, EOG, Gore-Tex, HF Holidays, HiTec, Icebreaker, La Sportiva, Merrell, Rohan, Roster, Royal Robbins, Sherpa, Sprayway, Vango e Virtual College sono alcune delle aziende e associazioni che hanno creduto nel progetto, raccogliendo soldi per il lancio delle prime campagne promozionali. E che ovviamente continuano a ricercare partner, per allargare ancor di più il range di offerta e fare veramente la differenza in UK. ObIETTIvI Gli obiettivi di Britain on Foot sono chiari: incoraggiare il popolo britannico a essere attivo all’aria aperta. In tutti i sensi. L’invito è quello di andare al lavoro a piedi, praticare geocaching in famiglia, trail running, trekking e magari anche alpinismo o climbing, per chi è più avventuroso. Il tutto è partito da un’idea della OIA e della BMC (British Mountaineering Council). In seguito, crescendo, sono state accolte altre associazioni come National Trust, Ramblers, The Camping and Caravanning Club e Change 4 Life, solo per citarne alcune. Britain on Foot in sostanza rappresenta un’unione di idee e di promotori, messi insieme per proporre e inculcare nel cuore del regno britannico un’agenda di appuntamenti e attività outdoor a beneficio di tutti. Punto importante della campagna è segnato dai benefici dell’essere “active outdoors”. E non riguarda unicamente un fattore di salute del corpo per chi pratica, ma implica riscontri importanti anche a livello economico, siano essi per il turismo come per l’industria outdoor. Il potenziale di impatto sulla salute personale e sul wellness nazionale è assolutamente positivo.
pER LA SALUTE Trekking, hiking, climbing, geocaching: praticare sport outdoor in maniera costante e regolare, secondo studi medici, aiuta a mantenere il corpo giovane e attivo, abbassa il rischio di malattie gravi come il cancro e il diabete, e aiuta a prevenire malattie cardiache e infarti (fino al 25-30%), spesso cause di morti premature. In generale tali attività accrescono il benessere mentale e fisico, aiutando a mantenere il giusto peso e la forma personale di ogni sportivo. pER L’ECONOmIA Come già specificato, i benefici delle attività outdoor non riguardano esclusivamente il benessere fisico e la battaglia quotidiana contro “l’inattività pandemica” che colpisce larga parte della popolazione (e non si parla solo di quella britannica). I riscontri positivi avvengono anche e soprattutto a livello economico. Incoraggiare le persone a praticare sport aiuta a implementare il turismo locale, creando nuove opportunità di lavoro relazionate all’outdoor e contribuendo così, a livello generale, all’economia nazionale. In Gran Bretagna il turismo segna una parte importante del settore terziario nazionale: è infatti la sesta industria più importante del Regno Unito, con un fatturato di 115 miliardi di sterline. Ed è evidente l’importanza in questo dell’outdoor, dato che, tra le 6 cose “al top” da fare in vacanza, gli sport di montagna coprono ben 4 posizioni per il popolo anglosassone. “pREDICATORI DELL’OUTDOOR” Britain on Foot è la campagna, l’atto pratico è garantito dalle numerose iniziative e progetti condotti dai partner. Gli strumenti promozionali offerti sono diversi e comprendono modelli da utilizzare in brochure, cataloghi e workbooks, supporti utili alla promozione dei benefici dell’iniziativa verso il settore industriale e verso il pubblico. Un’importanza vitale, e non potrebbe essere altrimenti, ricoprono il web e i social net-
Nata sotto l’egida della OIA (Outdoor Industries Association) e del BMC (British Mountaineering Council), il progetto intende promuovere le attività outdoor in Gran Bretagna facendo leva sui benefici fisici ed economici. Sono già numerosissime le realtà che hanno deciso di supportare con iniziative ed eventi ad hoc. E se ne parla anche in Italia…
work, ideali per raggiungere in maniera più rapida una vasta parte di utenti. Vista anche la diversità dei numerosi partner aderenti, le iniziative condotte e promosse sono estremamente diversificate. Il brand Hi-Tec, ad esempio, ha dedicato una larga parte della propria strategia di comunicazione di massa a Britain on Foot, ritenendolo fondamentale per il rafforzamento del marchio e la conoscenza dei propri prodotti. Mentre l’associazione Ramblers, dedita fin dal 1935 alla protezione e alla cura dei territori britannici dedicati all’escursionismo, supporta la campagna grazie a diversi grossi eventi nel 2013, tra i quali spiccano Get Walking Week e Big Welsh Walk, iniziative che intendono essere un’occasione per tutti di essere più attivi nella natura. Inutile dire che le attività dei partner sono talmente numerose che non basterebbe questa rivista per raccontarle. Per saperne di più basta andare sul sito (vedi a fondo pagina). RISULTATI E pROSpETTIvE Nel corso del biennio 2013-2015 la campagna Britain on Foot prevede di raggiungere un minimo di 100.000 nuovi praticanti outdoor. Con una precisazione: non è necessario che diventino tutti alpinisti, provetti climbers o trail runners competitivi; basta andare al lavoro a piedi una volta alla settimana, praticare geocaching in famiglia, accompagnare i figli a scuola o farsi qualche escursione facile fuori città. Insomma, un invito che vale veramente per tutti. Da quest’anno inoltre è attivo il sito, veicolo fondamentale di presentazione della campagna e strumento utile per chi cerca informazioni o vuole attivarsi come azienda, associazione o altro. La campagna vuole essere estremamente ambiziosa, ma non dispone ancora di adeguate quantità di fondi. Al momento infatti il sostegno prettamente economico è dovuto principalmente ai mem-
bri della OIA e ai primi fondatori, che hanno consentito di creare e sviluppare il concept e di realizzare i primi strumenti. L’impegno dunque, oltre che nella campagna stessa, è rivolto anche alla raccolta di fondi e alle sponsorship commerciali, in modo da sostenere con maggiori risorse quanto finora è già stato compiuto. ANChE L’ITALIA A pIEDI Ispirato dal progetto Britain on Foot dell’OIA, anche l’Italian Outdoor Group sta valutando di proporre sul territorio italiano un progetto di promozione del movimento sportivo all’aria aperta, utile a diffondere la cultura dell’outdoor. Al momento l’IOG è al lavoro per costruire una rete di soggetti interessati sul territorio ed è in contatto con realtà quali Federtrek e la Fondazione Veronesi.
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SPECIALE
Trekking / Focus on
Dopo l’anno test e la versione invernale parte l’offerta integrata di vacanza estiva dolomitica
le Dolomiti fanno rete anche d’estate... Dolomiti SuperSummer: 100 impianti di risalita, 10 aree dolomitiche e 3 province coinvolte (Bolzano, Trento, Belluno), tutto all’interno delle montagne patrimonio UNESCO. Tra le novità la card a punti per tutta la rete e l’applicazione per smartphone. A cura di BENEDETTO SIRONI
singole persone (non trasferibile) e consente al titolare di crearsi un proprio percorso, secondo diverse discipline. Si tratta di una comoda tessera a punti, che vengono scalati di volta in volta all’accesso di ogni tornello presente nei diversi comprensori. La card trasferibile può essere caricata con 80 euro (960 punti) e 140 euro (1.750 punti), quella non trasferibile con 60 euro (720 punti) e 100 euro (1.250 punti). Per i junior è prevista una riduzione del 30% (42 e 70 euro). I punti hanno validità fino al 20 ottobre 2013. È possibile richiederla presso gli impianti di risalita aderenti a Dolomiti SuperSummer. L’applicazione invece ha uno scopo prettamente informativo, in quanto permette di individuare le montagne, visualizzare tutti gli impianti, verificare che siano aperti e vedere le loro caratteristiche tecniche.
Per gli amanti delle Dolomiti non può che essere una buona notizia, foriera di possibilità molto variegate e interessanti per la propria vacanza. Chi quest’anno sceglierà infatti la montagna preferendola al mare e deciderà di stazionare qualche settimana nelle province di Bolzano, Trento e Belluno, potrà godere dell’eccezionale proposta di Dolomiti SuperSummer, versione estiva del Dolomiti Superski. La scorsa estate ha svolto la funzione di test e il successo raccolto non poteva che causare la conferma della poderosa rete dolomitica comprensiva di 100 impianti di risalita e 10 aree dolomitiche, per una vacanza outdoor a tutto tondo. L’AREA L’idea è quella di valorizzare la stessa sinergia tra i diversi comprensori che ha fatto la fortuna del Dolomiti Superski. E la proposta ha incontrato il gradimento dei visitatori, come dimostra il buon esito dell’estate pilota del 2012. Così, con la bella stagione, le rinomate piste e i percorsi sciistici vengono trasformati in sentieri da scoprire “con i piedi per terra”, a passo di walking e hiking, oppure in sella alle due ruote. I 100 impianti nelle 10 zone dolomitiche per-
mettono infatti di vivere tour di ogni genere nelle diverse aree, favorendo la conoscenza della cultura di montagna e del territorio, non solo attraverso sport e attività outdoor, ma anche grazie a percorsi enogastronomici e welness, con servizi dedicati ai bambini. L’offerta Dolomiti SuperSummer in sostanza presenta un notevole mix di sport e turismo in grado di soddisfare ogni variegato desiderio degli ospiti. Ecco le 10 aree parte delle rete: Cortina d’Ampezzo, Arabba/ Marmolada, Plan de Corones, Dolomiti di
Sesto/Alta Pusteria, Alta Badia, Val di Fiemme/Obereggen, Val Gardena/Alpe di Siusi, Trevalli, Val di Fassa/Carezza, Civetta. LA CARD E L’App Il lancio definitivo offrirà inoltre 2 novità utili e interessanti. Stiamo parlando della SuperSummer Card e dell’applicazione Dolomiti SuperSummer AR per iPhone e Google Play. Come per la versione invernale Superski, la SuperSummer Card è disponibile per la famiglia (trasferibile) e per le
pERCORSI TEmATICI L’offerta di Dolomiti SuperSummer implica un godimento a misura di utente e per tale ragione le proposte sono estremamente varie e diversificate: arrampicata, bike, slittovia, mountain bike, fun-bob, hiking & trekking, nordic walking, percorsi per bambini, running, speed hiking, walking e zip line, come anche proposte più wellness, vedi percorsi kneipp, sauna & vasca botte. Un discorso a parte meritano però gli Emotion tour, altra novità di quest’anno rispetto alla stagione pilota: weekend o intere settimane vissute tra trekking, running o sulle due ruote, grazie a percorsi tematici creati ad hoc per gli sportivi in cerca di adrenalina, ma anche per le famiglie e i più piccoli. Si va dai trekking in alta quota all’Alpe di Siusi o nell’Alta Pusteria, giusto per citarne un paio, fino alle ruote panoramiche da affrontare in bicicletta come in Val di Fassa e Cortina d’Ampezzo (ma sono molte di più), per concludere con le proposte trail running sulle Alte Vie 1 e 2 in Alta Badia. Ma al di là dei tracciati tematici, le proposte sono centinaia e si rivolgono a sportivi e famiglie, con un quantitativo di percorsi da affrontare a piedi o in bicicletta veramente suggestivi e numerosi. www.dolomitisupersummer.com
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Trekking / News Un itinerario pieno di “gusto” nel parco nazionale dello stelvio Cammina e Gusta è un’iniziativa giunta alla 5 edizione che prevede un connubio tra i sapori tipici della Valfurva e gli scenari naturali del Parco Nazionale dello Stelvio. In scena il 23 giugno, l’evento propone un itinerario di 8 km adatto alle famiglie (può essere percorso anche tramite utilizzo di impianti di risalita) e ogni tappa offre possibilità d’incontro con le prelibatezze valtellinesi, senza contare poi gli intrattenimenti di vario genere. Ogni gruppo è accompagnato da una guida e la sicurezza è garantita dalla presenza del Soccorso Alpino di Valfurva. Il ritrovo è in piazza Magliavaca, a Santa Caterina, mentre la conclusione è a Ponte Vecchio. Gli stop previsti sono alla Baita di Sel (1800 mt), Baite di Lorenzin (1935 mt), Baita de Nasegn, centro La Fonte (1738 mt), rifugio Paradiso (2000 mt), rifugio Palù (2102 mt), Cresta Sobretta, ovvero il punto panoramico più alto (2750 mt), rifugio Sunny Valley (2670 mt) e Baite di Plaghera (2080 mt). Le degustazioni, visto l’alto numero di tappe, sono da leccarsi i baffi: muffins, rosumeda, yogurt fresco di montagna, salumi tipici e Sciatt valtellinesi, vino valtellinese, ravioli di grano saraceno ai funghi porcini, zuppa di menedéi, birra di alta montagna, polenta concia con salmì di selvaggina, formaggio Furicc con
FOnDATIOn gRAnD pARADIs
www.grand-paradis.it
a
giroparchi nature Trail: un progetto formativo per i più giovani
Ph Guerino Andreola
pere e miele, ecc. La quota di partecipazione è di 40 euro per adulti e 25 euro per ragazzi fino a 16 anni. I bambini fino a 7 anni partecipano gratuitamente se accompagnati da un adulto pagante. www.santacaterina.it
servizi interattivi e itinerari su misura per l’escursionismo valdostano
Itinerari e interattività, pacchetti turistici e tanti servizi: il trekking in Valle d’Aosta offre soluzioni per ogni tipo di esigenza e per tutti i viaggiatori. Dalle strade della via Francigena al tour del Mont Fallère, quest’area è ricca di attrazioni turistiche caratterizzate da cascate, laghi, animali selvatici e piante rare che
si incontrano attraversando parchi e riserve naturali, o camminando tra quelle che un tempo erano le riserve di caccia del re. Oltre 5.000 km di sentieri, 74 rifugi e posti tappa, 71 bivacchi, 19 vie ferrate o attrezzate: sono questi alcuni dei numeri dell’escursionismo di questa zona. Il trekking dei 10 laghi, ad esempio, attraversa una zona ricca di laghi e specchi d’acqua, compresa tra il Parco naturale del Mont Avic e il Parco nazionale del Gran Paradiso. Sono tante le proposte pensate per chi vuole vivere una vera e propria esperienza educativa e formativa grazie alla presenza di una guida naturalistica. Per chi vuole tenersi aggiornato e muoversi in tutta sicurezza, il geonavigatore (geonavsct.partout.it/pub/geosentieri) è uno strumento attraverso il quale è possibile scaricare la rete dei sentieri della Valle d’Aosta su carta tecnica o ortofoto e di individuare i principali percorsi della regione. Proposte di escursioni, foto e notizie sono invece accessibili per chi entra a far parte della community di Sentieri e trekking@VDA.
Camminando con Lizard tra la quindicesima “marcia dei Forti” e il nuovo tester team 31 km per le camminate più panoramiche, con vista a Forte Serrada, Forte Sommo Alto e Forte Cherle; 40 km per l’escursione più in quota, che arriva fino a Monte Maggio, ex confine austro-ungarico, a 1.850 mt di quota. Sempre a proposito delle ultime novità riguardanti Lizard, si segnala un’importante iniziativa promossa dal brand che sta cercando un team di consumatori italiani e stranieri per provare le novità delle collezioni. Il nuovo tester team dell’azienda verrà selezionato sulla base dei candidati che si sono iscritti al sito di riferimento. Nella sola prima settimana, la proposta ha già registrato un notevole successo, con l’iscrizione di oltre 200 aspiranti membri.
Nata sulla base di una collaborazione siglata a inizio anno con l’Azienda Promozione Turismo di Folgaria, la “Marcia dei Forti” è una manifestazione promossa da Lizard per tutti gli appassionati di trekking che vogliono percorrere i luoghi principali di una delle aree più suggestive del Trentino. Si tratta di una marcia non competitiva, il cui spirito principale è proprio quello di permettere ai suoi partecipanti di conoscere da vicino i bellissimi scenari dell’altipiano. In programma per la giornata di domenica 7 luglio, l’evento è giunto quest’anno alla sua quindicesima edizione. In particolare l’organizzazione proporrà diversi tipi di percorsi, con distanze adatte a chiunque voglia iscriversi, qualunque sia la sua età o il suo livello di preparazione fisica: 8 e 12 km per il formato più accessibile; 20 e
lizardfootwear.com/it-IT/lizard_testerit
Un’applicazione gratuita per viaggiare in Valmalenco Tutti i sentieri e le vie da percorrere per viaggiare in Valmalenco e tante informazioni sui luoghi che caratterizzano questa regione, le sue tradizioni e le principali attrazioni turistiche. Valmalenco Sentieri è la nuova applicazione gratuita e scaricabile attraverso lo Store di Apple che è stata pensata per chi vuole visitare una delle aree più indicate per l’escursionismo lento. Compatibile con tutti gli strumenti iPhone e iPad, offre un accesso rapido e semplice a contenuti utili. Sentieri e traversate in quota, sentieri di versante o sentieri tematici, che vanno dai glaciologici agli itinerari botanici, o ancora sentieri di fondovalle: ogni itinerario è descritto dettagliatamente, con il resoconto di lunghezze, dislivelli, tempi di percorrenza e segnalazioni dei punti di interesse. Nella se-
zione montagna della app sono descritte anche le principali informazioni pratiche sulle principali vette: numeri di telefono, periodi di apertura, coordinate gps. Nella categoria “eventi” è possibile scoprire le principali manifestazioni in ordine cronologico che sono in programma nella Valmalenco, con una breve descrizione e tutti i riferimenti utili, mentre la funzione “mappa” permette di arrivarci con precisione. Per finire, dalla sezione “sentieri”, cliccando sulla ‘I’ nella banda rossa in alto, si possono consultare le informazioni turistiche, come la segnaletica, i consigli per l’equipaggiamento, gli indirizzi delle guide e dei servizi meteo, del CAI e del soccorso alpino. www.sondrioevalmalenco.it
Fondation Gran Paradis organizza, dall’1 al 5 luglio 2013, il Giraparchi Nature Trail, un trekking naturalistico rivolto a ragazzi residenti in Val d’Aosta fra gli 11 e i 14 anni e dedicato alla conoscenza delle aree protette e all’apprendimento della lingua inglese. L’iniziativa, che attraversa il Parco Nazionale Gran Paradiso e il Parco Naturale Mont Avic, si pone l’obiettivo di introdurre i giovani partecipanti alla ricca natura dei due parchi valdostani, accompagnati da tre figure professionali madrelingua inglese: una guida escursionistica, un insegnante di lingua e un animatore. “L’azione, realizzata nell’ambito del progetto Giroparchi, è indirizzata alle comunità del Gran Paradiso e del Mont Avic”, spiega il direttore della Fondation Grand Paradis, Luisa Vuillermoz. “L’obiettivo è permettere che gli adolescenti acquisiscano consapevolezza del vasto potenziale dei parchi, nonché degli strumenti per veicolarlo nella lingua più conosciuta, l’inglese. Il binomio di conoscenza e competenza linguistica potrebbe divenire una risorsa per il loro futuro, nel contesto di un’area votata al turismo sostenibile”. Il soggiorno è previsto presso i rifugi Barbustel, Dondena, Miserin e Sogno di Berdzé. I temi trattati spaziano dalla lettura delle mappe alla fauna dei parchi fino al mondo acquatico d’alta quota. L’itinerario si conclude al Centro Visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso di Cogne, dove i ragazzi presenteranno a genitori, parenti e amici l’esperienza vissuta. I posti disponibili sono 25.
scatti in cammino, maratona di fotografia naturalistica sul gran paradiso
Ph Alberto Ghizzi Panizza
L’Associazione Travel Photo Experience, in collaborazione con Fondation Grand Paradis, il comune di Valsavarenche, Tracce Sottili e Photoxplorica, ha organizzato Scatti in cammino, la 1a maratona di fotografia naturalistica. L’evento, che si svolgerà il 20 e il 22 settembre a Valsavarenche, è rivolta a fotografi dilettanti, amatori e professionisti, i quali dovranno provare a cogliere e immortalare al meglio le bellezze naturali del Parco. La maratona si articolerà in quattro aree tematiche per consentire un’esplorazione a tutto tondo: dal paesaggio (diurno e notturno) alla fauna e all’avifauna, dalla flora alla macrofotografia. La giuria, presieduta da Marco Urso, fotografo naturalista con importanti riconoscimenti a livello internazionale, e composta dai fotografi Stefano Graziano e Alberto Ghizzi Panizza, dal direttore di Fondation Grand Paradis Luisa Vuillermoz e dalla responsabile della comunicazione multimediale della fondazione Arnela Pepelar, selezionerà le tre migliori fotografie per ciascuna delle quattro categorie proposte, decretando poi il vincitore. Tra i premi in palio vi è un weekend nel Parco Nazionale Gran Paradiso per due persone del valore di 200 euro.
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La seconda edizione del “Festival della Viandanza” di Monteriggioni Hanno percorso 115 km per presentare il Festival della Viandanza, evento dedicato ai viaggiatori e agli escursionisti la cui seconda edizione cade quest’anno nel weekend che va dal 31 maggio al 2 giugno. Nella settimana precedente all’apertura della manifestazione, un gruppo di camminatori si è messo in marcia da Radicofani per condividere con altri compagni la “strada” che porta verso Monteriggioni, sede della kermesse culturale. Attraverso la val d’Orcia, la val d’Arbia e la montagnola senese, i protagonisti di questa esperienza hanno visto da vicino alcuni dei luoghi simbolo della regione Toscana. Le acque termali di Bagno Vignoni, i vigneti del Brunello di Montalcino, gli antichi agglomerati della Grancia di Cuna o la vista senese che si apre da Lucignano d’Arbia, il tragitto percorso è stato sostanzialmente quello della via Francigena, strada percorsa nel medioevo dai pellegrini diretti a Roma dal Nord. “Come sempre i nostri viaggi hanno una doppia valenza, di turismo e di monitoraggio del territorio”, ha spiegato Alberto Conte, fondatore di itinerAria, esperto di progettazione e rilievo gps di percorsi a piedi e in bicicletta. Una bella iniziativa dunque ben impressa dello spirito che accompagna la celebrazione
dello stesso festival, perché “I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma quello che noi siamo”. Non per niente è questa frase del poeta portoghese Fernando Pessoa che introduce l’evento, per il quale sono attesi fra gli altri anche l’attore Moni Ovadia, il disegnatore Sergio Staino e il gruppo musicale dei Tetes de Bois. www.viandanzafestival.it
Dalla Carinzia a Trieste, 43 soste lungo il cammino dell’Alpe Adria Trail Dalle pendici del Grossglockner, il più alto monte austriaco, un cammino a tappe lungo circa 750 chilometri. Alpe Adria Trail è un percorso che attraversa la natura delle regioni della Carinzia, della Slovenia e del Friuli. Sarà dal Parco Nazionale degli Alti Tauri ai piedi del ghiacciaio austriaco del Pasterze che gli escursionisti potranno partire per questa lunga vacanza in cammino. Sono 43 in totale le soste previste, per le quali si passeranno la cittadina medievale degli artisti Gmünd, recentemente premiata con l’Eden Award per l’impegno alla cultura, e i declivi della Millstätter Alpe. Da qui fino all’Alpe Gerlitzen, con vista sul lago Ossiacher See, a Velden, sul lago Wörthersee, fino alla
Baumgartnerhöhe, a poca distanza dal lago Faaker See. La prima tappa slovena è rappresentata da Kransjka Gora, da cui si proseguirà lungo il parco dei Triglav nelle Alpi Giulie. Le storiche località di Caporetto e Tolmino, la più agreste zona di Goriška Brda, dove per tradizione da secoli si pratica la viticoltura, porteranno i trekker fino ai confini nazionali, verso il Carso. L’antica città di Cividale e le aree del Collìo e di Cormons prima, Duino e Muggia poi, saranno i luoghi toccati dal percorso dell’Alpe Adria Trail prima di arrivare sul mare e finalmente sul golfo di Trieste. www.carinzia.at
FoCUs sULL’AssoCIAzIone LIgURe MAngIA TRekkIng
www.mangiatrekking.it
Torniamo a parlare di questa bella e ormai affermata realtà. L’associazione Mangia Trekking è sempre protagonista di iniziative e progetti legati all’escursionismo locale, come puntualmente raccontato anche dalle sue numerose newsletter di aggiornamento.
Inaugurato il gemellaggio con Uniti per la Corniglia Una bella e festosa giornata ha suggellato il gemellaggio fra le associazioni Mangia Trekking e
Uniti per la Corniglia. Il 22 aprile infatti le due realtà di sono incontrate nell’antico borgo marinaro di Corniglia nelle Cinque Terre, in seguito a un’escursione. I numerosi escursionisti di Mangia Trekking sono partiti la mattina presto da Manarola sul mare per giungere solo nel primo pomeriggio nel suggestivo borgo, dove sono stati accolti dalla comunità locale. Le due associazioni collaboreranno insieme per la valorizzazione e la promozione dei propri territori, conducendo
iniziative di interesse comune. Mangia Trekking ad esempio ha facilitato la promozione dei prodotti biologici e tipici della Val di Vara presso le strutture commerciali di Corniglia, oltre che delle calzature e attrezzature degli sponsor Aku e Camp. La sinergia si affinerà anche nella partecipazione ai programmi escursionistici e nella promozione di Corniglia attraverso i canali di comunicazione Mangia Trekking, come il sito o le strutture legate all’associazione.
Rinnovata per altri 3 anni la manutenzione e la segnaletica dell’isola Palmaria Nella sede di Porto Venere è stata rinnovata la Convenzione tra l’Ente Parco Naturale Regionale di Porto Venere, rappresentato dal responsabile Roberto Pomo (a sinistra), e l’associazione Mangia Trekking, nella persona del presidente Comandante Giuliano Guerri (a destra). L’accordo assegna nuovamente, per ulteriori 3 anni, la manutenzione della rete sentieristica dell’isola Palmaria all’associazione. Tale sottoscrizione dimostra il grande lavoro svolto da Mangia Trekking nella promozione dell’escursionismo e la positiva esperienza maturata nel corso degli anni non poteva che indurre l’Ente a confermare la collaborazione. L’accordo siglato prevede la manutenzione dei sentieri e, attraverso il naturale monitoraggio del territorio, un’importante azione di prevenzione antincendio, mentre saranno organizzate diverse manifestazioni legate alla frequentazione e alla fruizione turistico-sportiva di zone sensibili e di particolare valore biologico-paesaggistico. Senza
dimenticare gli eventi finalizzati alla promozione e alla valorizzazione delle risorse ambientali e storico-culturali nell’area.
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SPECIALE
Trekking / Focus on
La serie di iniziative promosse e sostenute dalla Regione in favore delle realtà turistiche montane
Da sinistra: screenshot del sito rifugi.lombardia.it, recentemente ristrutturato e aggiornato. Il rifugio Longoni (2.450 mt) affacciato sulla Valmalenco (dal sito rifugi.lombardia.it).
lombardia, parte dalle montagne la promozione del territorio Sostegno e aiuto alle località sciistiche e non tramite promozione integrata, progetti strutturali e programmi formativi per i rifugi regionali. Il focus sulla situazione lombarda.
LE mOnTAgnE LOmbARDE 30
comprensori sciistici
A cura di SIMONE BERTI La regione lombarda è stata protagonista lo scorso anno e a inizio 2013 di una serie di incontri istituzionali con i protagonisti del settore turistico promossi dall’ex assessore al commercio, turismo e servizi di Regione Lombardia, Giovanni Bozzetti. L’obiettivo, soprattutto in vista dell’Expo 2015, era quello di promuovere i pacchetti turistici che valorizzano le eccellenze del territorio regionale: cultura in tutte le sue declinazioni (arte, design, teatri, biblioteche, musei), sport, bellezze paesaggistiche (montagna, laghi, terme), enogastronomia, eventi e fiere, industria (tecnologia, ricerca scientifica), turismo patriottico e turismo religioso. Non a caso, in occasione del Tavolo del Turismo, si era deciso di ampliare lo spettro di realtà e soggetti coinvolti in grado di contribuire in maniera importante a una promozione del turismo condivisa tramite marketing territoriale. Per questo sono state interpellate le aziende dei trasporti (Trenord, FS, Trenitalia, NTV, Sea, Atm), il sistema fieristico, i musei e le biblioteche, il sistema degli itinerari turistici religiosi, il Touring Club Italiano, ovviamente l’Expo 2015, Anci, Upl e Camera della Moda. Tra le realtà analizzate nella serie incontri un ruolo di rilievo hanno certamente avuto le località sciistiche e i rifugi di montagna presenti nella regione (senza dimenticare poi gli impianti sportivi nelle stesse località montane e gli ostelli). LE LOCALITà SCIISTIChE La riunione con i rappresentanti delle principali località sciistiche è servita ad ascoltare richieste e proposte utili a rilanciare il turismo invernale sulle montagne lombar-
de. Un segmento penalizzato dalla crisi economica e dalla competizione con territori vicini come la Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige, che oltretutto beneficiano dei vantaggi economici derivanti dall’essere regioni a statuto speciale. Il punto di sintesi riscontrato con i diversi attori delle località montane lombarde ha trovato la sua finalizzazione nell’intervento della Regione a promuovere il turismo invernale, con particolare riferimento allo scorso periodo natalizio. Così l’assessorato al commercio, turismo e servizi si è attivato, in collaborazione con quello sport e giovani, per organizzare una campagna promozionale che valorizzasse l’ampia offerta turistica. In tal senso è stato realizzato uno spot radiofonico destinato ad alcune tra le più importanti emittenti locali, in aggiunta ai messaggi pubblicitari presenti su quotidiani, siti web e, grazie alla collaborazione con Federdistribuzione, nei centri della grande distribuzione della Lombardia e delle regioni limitrofe. Si è puntato sul tema della vicinanza delle mete alpine e sull’ottimo rapporto qualità-prezzo dei soggiorni nelle località lombarde più rinomate. RIFUGI: RICChEzzA DI mONTAGNA Un discorso a parte e certamente più ampio meritano i rifugi, protagonisti di una serie di progetti mirati e posti in essere dalla regione. Il territorio lombardo è per circa un terzo costituito da montagne e i punti di riferimento per chi le vive, escursionisti o alpinisti, sono ovviamente gli oltre 160 rifugi che le costellano. Sono diverse le importanti iniziative attraverso le quali Regione Lombardia investe sulla montagna, dedicate principalmente alla riqualificazione e al rilancio dei rifugi. L’obiettivo è quello non solo di
tutelare questi preziosi tasselli turistici, supportandoli e valorizzandoli attraverso interventi di riqualificazione delle strutture, innovazione nelle comunicazioni, miglioramento e ottimizzazione della gestione e modalità di erogazione dei servizi, andando così ad accrescerne la competitività. L’Unità Organizzativa Impiantistica e Attività della Montagna della Direzione Generale Sport e Giovani è partita dalla mappatura dei rifugi montani attraverso l’istituzione del Registro Regionale dei Rifugi, che ha consentito di conoscere quante e quali strutture offrono questo tipo di servizio in alta e media montagna e di stimolare i loro gestori all’aggiornamento, all’adeguamento normativo a una maggiore attenzione alla qualità dell’offerta. Dei 163 rifugi censiti, gli alpinistici (ovvero quelli localizzati sopra i 1.000 mt) sono risultati essere 107, gli escursionistici (posti dai 700 ai 1.000 mt di altitudine) 56. A tutti questi era indirizzato il bando da 3.500.000 di euro, nato e creato allo scopo di riqualificarli attraverso opere di manutenzione, ristrutturazione, restauro e risanamento conservativo, acquisto e installazione di arredi fissi. Non solo: il miglioramento dei servizi offerti al cliente è condizione indispensabile per dare nuovo impulso all’escursionismo. Per questo nel progetto entrano anche la connessione a banda larga e i corsi di formazione dedicati ai gestori dei rifugi, utili ad approfondire argomenti di carattere normativo, sanitario e anche gastronomico. IL mARChIO DI QUALITà L’implementazione della qualità e dell’affidabilità dei servizi è un aspetto cruciale per la competitività. A tal scopo è nato il Marchio di Qualità dei Rifugi Alpinistici
ed Escursionistici della Lombardia “Ospitalità Italiana”, realizzato in collaborazione con Unioncamere e promosso dall’Istituto Nazionale Ricerche turistiche. Al progetto hanno aderito ben 118 strutture, di cui 97 hanno superato i circa 200 requisiti, arrivando a fregiarsi del riconoscimento che attesta l’alto livello di servizio offerto. GLI INTERvENTI STRUTTURALI Dal 2004 al 2012 la regione Lombardia ha pubblicato 3 bandi che, a seconda della disponibilità dei fondi concessi, hanno consentito alle strutture ricettive di montagna un graduale miglioramento nei propri standard di offerta. I contributi concessi infatti sono stati messi in conto per adeguamento normativo, manutenzione straordinaria, ristrutturazione, restauro e risanamento conservativo, ricostruzione di strutture esistenti e attrezzature per arredi fissi e di nuove tecnologie per la telecomunicazione, di rifugi alpinistici e rifugi escursionistici. La concessione è avvenuta tramite una selezione pubblica finalizzata a soddisfare gli obiettivi individuati come prioritari, mentre gli interventi sono stati caratterizzati da utilizzo di materiali e tecniche costruttive tipici della tradizione locale, da integrazione totale con l’architettura tipica locale e da minima occupazione del suolo. Nel bando 2004 sono stati 11 i rifugi che hanno beneficiato del contributo messo a disposizione, circa 500.000 euro. La somma è cresciuta decisamente nel corso dei bandi del 2006 e del 2011, arrivando a erogare rispettivamente 2.865.190,02 euro per 67 rifugi e più di 3 milioni di euro per circa 70 rifugi. pROGETTO vETTA Altra parte importante nella rivalutazione dei rifugi di montagna è
300
impianti di risalita
1.230 km
piste da discesa
590 km
piste da fondo
1.648
maestri di sci alpino
119
maestri di sci di fondo
208
maestri di snowboard
65
scuole di sci
7
scuole di sci alpinismo
2.600 km
Sentieri segnalati
166
guide alpine
18
Aspiranti Guide Alpine
106
accompagnatori di media montagna
59
bivacchi
113
rifugi alpinistici
57
rifugi escursionistici
37
rifugi con connessione a banda larga
Numero 5 / 2013
DATI FLUssI TURIsTICI COmUnITà mOnTAnE LOmbARDE 2010-2012 2010
2011
Fonte: InsITU
2012
COmUnITà mOnTAnA
Arrivi
presenze
Arrivi
presenze
Arrivi
presenze
Alta Valtellina
431.206
1.847.732
450.518
1.917.134
275.581
1.300.776
dei Laghi bergamaschi
43.527
137.255
50.798
163.071
50.311
175.430
del piambello
32.472
106.262
37.589
129.931
30.740
100.401
di scalve
6.601
16.493
7.389
20.550
7.643
22.642
di Valle sabbia
30.459
173.864
32.488
181.677
32.707
181.15
di Vallecamonica
156.495
742.763
160.943
726.846
129.211
578.792
di Valletrompia
5.692
17.212
6.064
17.742
3.461
8.961
Lario intelvese
185.759
591.122
201.982
629.264
180.794
559.432
Lario orientale - Valle sanw martino 46.516
151.952
53.530
147.126
43.938
130.528
Oltrepo
23.683
80.663
26.371
81.497
15.767
50.102
parco alto garda
439.742
2.341.229
445.663
2.345.586
447.483
2.303.858
sebino bresciano
113.500
484.939
120.543
506.333
89.535
403.762
Triangolo lariano
139.421
317.118
148.625
341.577
132.757
315.398
Valchiavenna
64.044
198.289
65.409
195.586
52.657
164.833
Valle brembana
37.356
137.682
45.544
140.817
42.066
153.040
Valle Imagna
11.302
34.977
14.131
35.069
15.186
37.450
Valle seriana
65.756
237.476
74.144
270.126
57.104
216.272
Valli del Lario e del Ceresio
156.684
803.942
173.561
825.321
167.256
800.460
Valli del Verbano
49.036
164.092
47.920
172.834
46.001
173.436
Valsassina
54.645
179.855
59.448
208.814
54.372
177.982
Valtellina di morbegno
33.352
71.628
41.741
82.217
25.348
49.429
Valtellina di sondrio
32.601
131.588
34.997
139.196
21.717
75.009
Valtellina di Tirano
59.943
211.316
63.098
201.772
37.619
132.652
TOTALE
2.219.792
9.179.449
2.362.496
9.480.086
1.959.254
8.111.801
Il grafico fa riferimento agli arrivi e alle presenze registrate nelle località montane lombarde nel corso degli ultimi 3 anni. Il numero di arrivi e presenze è stato ottenuto grazie ai dati delle diverse strutture ricettive presenti nella valli o località della regione: seppur non precisate nello schema, in esse sono comprese quelle alberghiere, quelle complementari e altre non ascrivibili a una categoria precisa. fornita dall’interessantissimo Progetto VETTA (Valorizzazione delle Esperienze e dei prodotti Turistici Transfrontalieri delle medie e Alte quote), utile a dar vita all’installazione della banda larga da satellite presso i rifugi escursionistici e alpinistici della Lombardia. L’intervento intende concorrere all’accrescimento dell’attrattività della rete dei rifugi lombardi e all’innalzamento della qualità dei servizi. Il progetto fornisce ai rifugi una connessione ADSL Satellitare con un certo numero di mesi di canone gratuito, un computer info-point a uso dei frequentatori, un portatile a uso del gestore, apparati di protezione elettrica da fulmini e sovratensioni, deicing per prevenire la formazione di ghiaccio sull’antenna, router Wifi, linea telefonica VoIP con numero geografico della zona, eventuale decoder TV e relativo illuminatore per antenna. In tal modo il rifugio assicura al gestore e al turista di poter fruire di un punto di accesso a Internet per ottenere notizie meteo, notizie geografiche, supporto per ottenere soccorsi e/o interventi sanitari a distanza, gestire approvvigionamenti e materiali indispensabili alla struttura.
NUOvO SITO wEb DEI RIFUGI Il recente rifacimento del sito www.rifugi.lombardia.it vuole dar vita a uno strumento informativo puntuale e aggiornato, rivolto agli escursionisti e ai turisti, in grado di fornire dati utili alla programmazione di un tour: servizi presenti nei rifugi, disponibilità posti, notizie meteo, difficoltà di percorrenza, ecc… Il nuovo portale risulta essere più dinamico. Per effettuare ricerche delle strutture ricettive montane l’utente avrà a disposizione cartine multimediali con motori di ricerca selettivi e parametri che consentono all’avventore di individuare le attività da svolgere più idonee, i periodi di apertura, ecc... Il cuore pulsante è l’Elenco Regionale dei Rifugi che, grazie agli “open data”, fornisce al gestore la possibilità di arricchire i contenuti della propria struttura aggiungendo foto, descrizioni, video, ricette, news e locandine. Il sito è inoltre disponibile in versione mobile sotto forma di applicazione dedicata. CORSI pER I GESTORI DEI RIFUGI Aspetto fondamentale per migliorare la qualità del servizio delle strutture di montagna è certamen-
te dato dalla persona che gestisce il rifugio. Per lui è stato messo in atto un programma di animazione e formazione professionale impostato sui temi della conoscenza del territorio, della meteorologia, dei rischi naturali, delle tecniche di accoglienza, delle tecnologie e altro ancora. Il programma formativo è articolato in 5 moduli tematici: primo soccorso, qualità dell’accoglienza, la qualità nell’applicazione delle procedure HACCP, gestionale e gastronomico. I soggetti coinvolti nell’organizzazione, divulgazione e docenza, oltre al CAI Lombardia, sono la stessa regione, AICQ Centro Nord, Assorifugi, ERSAF, Croce Bianca, Ospedale di Circolo di Varese. La preparazione formativa ad ampio spettro intende innalzare le capacità dei gestori, rendendoli in grado di fornire servizi sicuri a livello degli standard europei, di osservare le norme igieniche, fiscali, edili, ambientaliste, di sicurezza, oltre che di essere competitivi anche a livello culinario, servendo piatti e bevande tipici realizzati con materie prime il più possibile genuine e autoctone. Le aree territoriali coinvolte sono state le provincie di Bergamo, Lecco, Sondrio e Varese.
31
32
Numero 4 / 2013
SPECIALE
Trekking / Anniversari
Fondato il 23 ottobre 1863 nel Castello del Valentino a Torino, il CAI - Club Alpino Italiano celebra il suo 150° anniversario
Escursione sui monti Sibillini del 3 marzo di quest’anno
Sul Monte Bianco
Ph Flavio Giordani
Una festa lunga un anno “La montagna unisce” è il claim che accompagna la presentazione di numerose iniziative promosse per la ricorrenza. Trekking, ciclo escursionismo, esplorazioni e ascensioni alpinistiche sono in programma per far conoscere la montagna soprattutto ai giovani e alle famiglie. Un pO’ DI sTORIA... Il 12 agosto 1863 Quintino Sella, ministro delle finanze dell’allora appena nato Regno d’Italia, raggiunge la vetta del Monviso in compagnia di alcuni nobili. Intesa simbolicamente come una conquista a nome di un sentimento nazionale sempre più consapevole, l’impresa valse anche un successo importante in un campo come quello dell’alpinismo dove fino allora avevano eccelso soprattutto gli inglesi. A seguito di un tale successo, il 23 ottobre di quell’anno nel Castello del Valentino a Torino venne fondata l’associazione che presto sarebbe diventata il Club Alpino Italiano. Il primo presidente fu il barone Ferdinando Perrone di San Martino. Quintino Sella divenne il principale e più deciso promotore. Dieci anni dopo, con l’aumento degli iscritti e con la diffusione dell’associazione in tutto il territorio del Regno d’Italia, nacquero le Sezioni territoriali.
sembra una frase che è in grado di sottolineare con efficacia il contributo che il CAI ha dato e continuerà a dare per il ruolo che la montagna e le sue popolazioni sono chiamate a svolgere nel futuro del nostro Paese e dell’Europa”.
A cura di DAVIDE CORROChER “Il Club Alpino Italiano (CAI), fondato in Torino nell’anno 1863 per iniziativa di Quintino Sella, libera associazione nazionale, ha per scopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”. Le parole dell’articolo 1 con cui si apre lo statuto del CAI sintetizzano con efficace programmaticità quella che è una delle associazioni nazionali più importanti, tanto ricca di storia quanto pienamente attiva al giorno d’oggi in tutto il territorio. Per la precisione fu la prima a essere fondata dopo l’Unità d’Italia e proprio nel 2013 festeggia il suo 150° anniversario. Per celebrare l’importante ricorrenza sono state programmate attività e manifestazioni culturali, sportive e naturalistiche in tutto il Paese. Lo scopo di questi eventi, che propongono fra gli altri momenti di aggregazione e uscite di trekking a piedi, escursioni in mountain bike, visite speleologiche a grotte e ascensioni alpinistiche, è quello di far conoscere la montagna e i suoi valori al maggior numero possibile di persone e in particolare ai giovani e alle famiglie. LA mONTAGNA UNISCE “Fin dai primi anni di vita del CAI, la forma di pratica attiva e la cultura sono i principali fondamenti per una diffusione della conoscenza del territorio come presa di coscienza d’identità e maturazione civile” ha commentato il rieletto presidente dell’associazione Umberto
Ph Silvia Mazzelli
Un momento dello spettacolo di Antoine Le Menestrel andato in scena in occasione dell’Assemblea annuale
Ph Giorgio Sottile
Martini. “La speranza è che questo momento richiami l’attenzione di tutti sulle tematiche del territorio montano oramai riconosciuto non più come barriera ma come cerniera d’Europa, in termini sia economici sia etici e culturali”. A sottolineare tale finalità e soprattutto a confermare l’assoluta rilevanza assegnata in quest’ottica alla totalità delle regioni montane, quindi non solo alle Alpi ma anche a tutto l’Appennino dall’Emilia alla Sicilia, lo slogan che accompagna i festeggiamenti di quest’anno recita “CAI 150: la montagna unisce”. “Ci
L’ASSEmbLEA ANNUALE Le celebrazioni sono state ufficialmente aperte il 26 ottobre dello scorso anno a Montecitorio, con una cerimonia alla quale è intervenuta l’onorevole Rosy Bindi in rappresentanza della Camera dei Deputati e per la cui occasione anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha fatto pervenire il proprio augurio ufficiale rivolto ai partecipanti e a tutte le persone coinvolte per l’occasione. A distanza di sei mesi esatti e più precisamente gli scorsi 25 e 26 maggio si è tenuta a Torino l’Assemblea annuale dei Delegati del CAI. “L’anno celebrativo, giunto a metà del suo percorso, trova il momento culminante in questa assemblea” ha dichiarato ancora il presidente Martini. “La presenza di tutte le sezioni del club attraverso i propri delegati è opportuna per riaffermare l’attualità dei principi ispiratori, proiettandoli nel futuro ai soci di oggi e a quelli che verranno”. Durante il raduno è stata inaugurata l’esposizione “CAI 150 – La mostra”. Ideata come un percorso di scoperta e di valorizzazione delle tappe salienti che hanno legato il Sodalizio alle montagne italiane e del mondo, attraverso una rassegna di documenti, cimeli e allestimenti scenografici, resterà aperta fino al 3 novembre. “CAI 150 – Il libro” è invece la pubblicazione ufficiale, anch’essa presentata a Torino, che ripercorre i momenti più significativi dell’associazione all’interno della sto-
In fila indiana sul Monte Bolettone
Numero 5 / 2013
I nUmERI CAI 2012 320.000
Panorama del lago di Garda dal rifugio Altissimo di Nago Ph Antonio Monaco
30.000
• CamminaCAI 150 (20/04 - 28 /09)
nuovi soci dal 2005
4.400
nuovi soci solo nel 2012
492
sezioni territoriali
308
sottosezioni
21
gruppi regionali
CAmmINACAI 150 Tra le numerosissime iniziative proposte per questo speciale calendario celebrativo, il 20 aprile scorso è cominciata una grande manifestazione che porterà gli escursionisti di tutto il Paese a incontrarsi tutti insieme a Roma il prossimo 28 settembre. Da otto regioni sono partite
• Le 150 cime (7 - 14 /07)
salita in contemporanea delle 150 vette più importanti per la storia italiana e del CAI
18.000
altrettante spedizioni che vanno a completare il progetto CamminaCAI 150. Si tratta questo di un cammino che conta oltre 300 tappe, per 5.000 chilometri circa di attraversamento delle grandi direttrici del territorio nazionale, come la via Francigena da nord, la via Salaria da est e la via Micaelica da sud. “L’idea è stata realizzata da un gruppo di lavoro nato all’interno della Commissione Centrale di Escursionismo, sulla base delle proposte inviate alla commissione CAI 150 da varie sezioni e raggruppamenti” ha raccontato il coordinatore Carlo Bonisoli. Il presidente della Commissione Centrale Escursionismo CAI Carlo Diodati ha aggiunto: “Abbiamo organizzato una manifestazione importante sia per il CAI sia soprattutto per la promozione dell’escursionismo. Invitiamo tutti gli appassionati di montagna del nostro Paese a partecipare e a condividere insieme la storica ricorrenza del sodalizio”.
CALEnDARIO 2013
iscritti
soci giovani
ria nazionale di questi 150 anni. Da una tale esperienza non potevano essere estranei arte e cultura, filo conduttore della performance di danse escalade di Antoine Le Menestrel “CAI 150 – Lo spettacolo”: danza, teatro, mimo e spunti circensi hanno caratterizzato un’esibizione molto suggestiva che è andata in scena sulle facciate della chiesa di Santa Maria del Monte e del Museo. Per finire, durante il week end in cui si è tenuta l’assemblea è stato emesso “CAI 150 – Il francobollo”, realizzato da Poste Italiane.
33
1.400
guide alpine italiane
trekking con destinazione Roma partendo dalle principali direttrici nazionali. Previsti diversi punti di incontro intermedi: 2/06 a Sarzana, Rieti e Napoli; 8/09 a Benevento; 14/09 a Siena
• Alle sorgenti del CAI in punta di pedali (marzo – settembre)
progetto di ciclo escursionismo che coinvolge tutto il territorio che culminerà con un evento finale ai piedi del Monviso
• CAI 150°x150 casi montagna da tutelare TAm (marzo – settembre)
150 escursioni in programma per portare all’attenzione dei soci e della cittadinanza altrettanti casi di montagna da tutelare, che si evidenziano per il loro stato di eccellenza o di rischio
• La Lombardia e le Alpi (17/05 - 07/07)
7.000
volontari del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico
mostra allestita allo Spaio Oberdan di Milano, in cui sono presentate proiezioni, immagini e documenti rari che hanno segnato la storia del CAI
700
• salita al monte Ararat - Turchia (18-31/07)
rifugi, capanne e bivacchi
166
guide alpine
220.000
copie del mensile Montagne 360° destinate ai soci ordinari
13 giovani tra i 15 e i 17 anni provenienti da tutta Italia saliranno sulla cima della montagna sacra per il popolo armeno
• Festa finale (04 - 06 /10)
evento conclusivo con la presenza dei soci provenienti da tutte le sezioni, che si terrà in piazza Vittorio Veneto a Torino di fronte alla Gran Madre e al Monte dei Cappuccini
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Numero 5 / 2013
SPECIALE
Trekking / Around the world
n.1
Di nuovo con il nostro inviato Dino Bonelli, impegnato sulle alture dell’Iran
Sul Sofeh, montagna nei pressi di Esfahan, vecchia e maestosa capitale dell’antica Persia. Un incontro con l’arido paesaggio locale, cui fa da contraltare un eccezionale senso dell’ospitalità degli abitanti
in cammino nel deserto iraniano Testo e foto DINO BONELLI Caldo, molto caldo, ma siamo solo ad aprile e quindi il vero torrido, quello insopportabile che secca la gola e brucia la vegetazione senz’acqua, deve ancora arrivare e avrà il suo fastidioso picco nei mesi di luglio e agosto. Il passo è lento come si conviene in montagna e lo sguardo perlustra tutt’intorno, incuriosito da un paesaggio che non conosce. Il silenzio sarebbe sovrano se una voce di chiara origine musicale che si ripete intonando un’incomprensibile cantilena non lo trafiggesse con la facilità di una lama che entra nel burro. Un ronzio lontano che si avvicina nella valle e nel farlo si trasforma in una melodia ugualmente enigmatica ma finalmente orecchiabile. Piccoli cartelli direzionali di arcana grafia confermano, se ce ne fosse bisogno, che la lingua cantata in lontananza è quella locale e noi, piccolo gruppo di camminatori italiani, siamo momentaneamente pesci fuor d’acqua nel nostro stesso ambiente naturale. Siamo in Iran, uno dei Paesi più discussi e controversi del pianeta. Uno dei Paesi per cui il terrorismo mediatico internazionale ha speso il maggior numero di parole di presunto pericolo negli ultimi trent’anni almeno. Siamo su una granitica rocca rossa che lambisce il centro abitato di Esfahan, vecchia e maestosa capitale dell’antica Persia. Un monte che non ha nulla a che vedere con le alte cime del nord, dove il Damavand con i suoi 5.671 mt è la maestosa insegna piramidale dei monti Elburz, popolarissima meta per gli appassionati di trekking di tutto il mondo. Questa che abbiamo sotto i piedi è al cospetto di quelle alte vette innevate un umile scoglio immerso in un mare di deserto. Una montagnetta di nome Sofeh, a cui nemmeno le mappe gratuitamente distribuite dalla polizia turistica nel sublime centro cittadino danno un’altitudine. Sulla nostra destra una telecabina che ha senz’altro vissuto momenti migliori si arrampica sul versante settentrionale per raggiungere una sella al riparo dei venti. Lì un terrazzo panoramico e un ristorantino, che non disdegnerebbe una restaurata generale, sono l’obiettivo di una massa di visitatori che immagino si muova solo nel giorno di festa settimanale che il calendario musulmano prevede per il venerdì. Il nostro passo, lento ma mai fermo, ci fa arrivare e oltrepassare le fatiscenti costruzioni ora scialbe e senza clienti. Il sentiero che fino a que-
sto momento era largo e senza particolari ostacoli, ora sale più deciso e insidioso. La cantilena sonora che a tratti sembrava esser stata inghiottita dai monti è ora una realtà che, proveniente da un differente versante dell’asperità, cammina pochi metri davanti a noi. Il suo interprete, un uomo di media statura con camicia cittadina azzurra su tuta da ginnastica blu infilata in calzini beige e scarpe nere, continua a intonare una nenia che sembra essere una via di mezzo tra una canzone e una preghiera. Con lui un amico, leggermente meglio vestito, che sembra gradire la lagna. In rigoroso silenzio seguiamo il local che noncurante continua il suo doppio impegno di camminatore e cantante. Alcuni passaggi più tecnici ci obbligano all’uso delle mani e un paio di strettoie incastonate tra pareti lisce con spuntoni taglienti riacutizzano la nostra attenzione. Dalla cima il panorama è imponente, su un lato la continuazione naturale di questo solitario massiccio roccioso si perde in lontananza mentre tutto intorno regna l’immensa colata di cemento che, solcato da pennellate di asfalto, disegna questa grande città. Dopo un paio di foto di rito e senza presentazioni ufficiali il duo iraniano si propone come guida verso un “qualchecosa” che la nostra pochezza di farsi, la lingua locale, non riesce a tradurre. Da sempre incuriositi dall’incognito accettiamo di seguire il cantante, che nel frattempo ha ripreso a lamentarsi con voce soprana, e il
suo amico “elegante”. Seguiamo una piccola e sdrucciolevole discesa per poi risalire un nuovo percorso molto probabilmente tracciato e curato dalle capre del posto, incontrastate pretendenti agli sporadici ciuffi d’erba che crescono qua e là. Una grotta con due entrate o uscite a seconda del senso di marcia, con evidenti segni di recenti pernottamenti all’interno, è il termine di un mini viaggio spiegato, in qualche modo, a noi in farsi un’ora prima. Un altro paio di foto di rito, di cui una di cortesia con le improvvisate gentili guide, e poi di nuovo sui nostri passi a ritroso. Su uno spiazzo naturale appeso a mezza costa come un terrazzo in una casa, un uomo sui cinquant’anni, di bella e fine presenza, ci invita ad assaggiare il suo the. Non ci conosce e per quel che si capisce dalle presentazioni non conosce nemmeno le nostre guide, ma come già appurato in altre occasioni, qui in Iran l’ospitalità è totale e il presupposto di conoscer qualcuno per poterlo invitare a pranzo o a prendere un the non esiste. L’uomo parla un minimo d’inglese e ci spiega come ogni tanto lo rilassi scarpinare per un paio d’ore fino a questo terrazzo panoramico e preparare una bevanda calda su un fuoco fatto con i legni secchi raccolti di volta in volta durante la salita. Poi, ci spiega, aspetta che passi qualcuno per condividere questo dono di Dio, magari, come nel nostro caso, affiancandogli anche qualche buon biscotto. Il cantante intanto non perde l’occasione per mostrare al gentile ospitante le
sue doti canore. Doti che sembrano avere nel vibrare della gola il più acuto interesse del local. In effetti non è facile far uscire un suono vibrante in quel modo, indipendentemente dal lessico emesso. Una pausa ristoro perfetta per rimetterci in sesto ed entrare un pochino di più nella cultura persiana. Il cammino riprende, subito sotto il terrazzo naturale. Un sentiero subito ripido, scoperto, senza appigli né protezioni. Sotto un dirupo infinito. Il nostro passo ora è lento e accorto, un minimo errore di disattenzione non sarebbe raccontabile. Un lungo traverso completamente roccioso e continuamente esposto, poi ancora un canalino in cui l’unica invisibile traccia è fatta da piccoli scalini scalpellati nel tempo. Scendere non è facile e immagino l’uomo del the arrampicarsi con la grande teiera, i bicchierini di vetro e le poche cibarie nello zainetto alla ricerca di rametti da bruciare. Come dimostrano l’agilità del cantante e del suo amico su queste rocce, queste persone sembrano camosci anche con usurati mocassini ai piedi. Un ultimo sentiero che si infila prima in una scalinata e poi in un curato viottolo che portano a una sorgente, ed eccoci di nuovo ai piedi della grande meringa rocciosa. Un incomprensibile cartellone direzionale indica un qualche alternativo cammino verso monte, mentre un altro più grosso e con l’immagine dell’ayatollah Khamenei, il leader religioso succeduto al carismatico Khomeini, esorta a qualche consiglio o ammonimento. Un taxi dopo averci adocchiato da lontano, ci avvicina, ci contatta e non ci molla guidando al nostro fianco. Dopo aver ringraziato e salutato le nostre guide accettiamo l’invito da remunerare dell’autista per tornare nel centro della città. Esfahan, con la sua enorme piazza a dir poco incantevole, le sue moschee dalle cupole di mosaici azzurri, il caotico bazar e soprattutto i suoi vecchi ponti con molteplici archi decorativi in pietra, è una delle maggiori meraviglie architettoniche del mondo islamico. Noi, discretamente stanchi delle 6 ore di trekking appena concluso, ce la godiamo appieno girovagando senza meta. La vibrante colonna sonora di una semplice giornata in montagna, anche se ormai lontana, è ancora nelle nostre orecchie con tutto il pathos dell’interpretazione solista di un uomo improvvisatosi guida. Mentre l’ospitalità senza eguali di un popolo semplicemente genuino rimarrà per un bel po’ nei nostri cuori troppe volte orfani di tali espressioni di altruismo e generosità.
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SPECIALE
Trekking / Around the world
n.2
Il cratere del vulcano si erge a 3.000 mt di altezza, al largo orientale del Madagascar Photo: www.rockinthemiddle.com
ile de Reunion, un cuore francese che pulsa nell’Oceano indiano Tre valli caratterizzano la geografia dell’isola, ognuna individua un ambiente unico e suggestivo. Seguendo i sentieri battuti dagli abitanti del luogo ci lasciamo alle spalle la frenesia della vita da spiaggia e ci avventuriamo in cerca di esperienze più intense. A cura di GIANANDREA LECCO La natura non potrà mai smettere di stupire. Soprattutto l’energia che emana un vulcano e tutta la catena che da esso deriva. Flora e fauna vivono e muoiono al suo cospetto, senza potersene separare. Uno dei più affascinanti crateri al mondo si eleva dal cuore dell’Oceano Indiano a oltre 3.000 mt di quota sul livello del mare e dà vita all’Isola della Reunion. L’Ile de Reunion, secondo l’idioma qui adottato, si trova a est del Madagascar, poco distante dalle Mauritius. La sua geografia è contraddistinta da tre enorme valli, chiamate Cirque del Mafate, Cilaos e Salazie e nate dal collasso del vulcano in era preistorica. In milioni di anni, pioggia ed erosione hanno modellato ciò che oggi si presenta ai nostri occhi come uno dei paesaggi più austeri e affascinanti dell’isola. Ogni circus ha caratteristiche uniche da scoprire, ben differenti dalla costa. Oggi il vulcano ha trovato sbocco per nuove colate laviche verso sud. Le ultime risalgono al 2007, in seguito a un cedimento di 300 metri del cratere centrale, e al 2010, sebbene quest’ultima abbia avuto potenza molto minore. Il fascino principale del vulcano è rappresentato dal Piton de la Fornace. Facilmente accessibile grazie a una strada che porta a pochi chilometri dalla sommità, la vetta è una delle realtà più spettacolari dell’isola. L’importanza geologica della zona è rinomata in tutto il mondo e paragonabile solo ai vulcani delle Hawaii.
L’ASCESA AL vULCANO - Il cratere principale è di facile accesso. I primi 30 km che salgono dalla costa sono accessibili in auto o in bicicletta passando dal paese Bourg-Murat, dove una comunità creola regala l’opportunità di conoscere anche la loro migliore cucina. Una volta raggiunta la sommità, un sentiero di 6 km conduce sul cratere principale. Scegliamo le ultime ore del giorno per accedervi. Questo ci permette di goderci lo spettacolo al di fuori della massa turistica. Di contro, mentre stiamo attraversando la lunare piana del vulcano, siamo sopraffatti da una fitta nebbia che in pochi minuti ci avvolge lasciandoci disorientati. Superato l’ostacolo e raggiunta la vetta, si presentano davanti a noi, nascosti tra le nuvole, i crateri attivi. Il tramonto ci regala colori incredibili che evidenziano il rosso unico delle colate laviche. Ci lasciamo trasportare da questo spettacolo della natura e solo quando il buio
della notte prende il sopravvento riprendiamo la via di casa. TREkkING NEL mAFATE - Il giorno successivo lo dedichiamo a un lungo trekking nel Cirque del Mafate. È l’unico dei tre circus accessibile esclusivamente a piedi. I servizi essenziali offerti alla popolazione del Mafate, che conta poco più di 800 abitanti, sono gestiti con l’ausilio di elicotteri. Chiunque voglia entrare o uscire deve percorrere un sentiero di circa 15 km che segue il fiume Galets (che significa “roccia”). È un tratto che conduce da Le Port al paese di Cayenne, un piccolo villaggio nel cuore della valle. Evitiamo i primi 6 km grazie a jeep che riescono a percorrere il tratto più pianeggiante dell’estuario. Quando la strada si fa ripida, si entra nel vero Mafate. La natura è padrona assoluta. La stagione è secca ma dalle montagne sgorgano
sorgenti di acqua che ininterrotta alimenta la vegetazione rigogliosa tutto l’anno. Intorno a noi i muri di roccia verticale sono coperti di verde. Guardando a ovest, salgono per centinaia di metri fino alla vetta del Maido (dove parte la Megavalanche di mountain bike). Verso ovest e sud invece si impongono come mura che dividono il Mafate dagli altri due circus. Lungo il sentiero incrociamo qualche ragazzo del luogo che corre scalzo sulla nuda terra rocciosa. Le distanze sono tali che per loro correre in salita e discesa è la normalità. Corrono per andare a scuola, per tornare a casa, per andare sulla costa. Il sentiero si sviluppa in un cerchio che in circa 15 km riconduce al punto di partenza dove le jeep ci attendono per riportarci alla caotica vita della costa. LE ALTERNATIvE NON mANCANO - Questi sono solo due esempi di come vivere l’Isola della Reunion in modo alternativo alla classica vita da spiaggia. Le potenzialità per gli amanti dell’outdoor sono infinite. La tipica passione francese per lo sport e per la montagna permette di vivere le potenzialità di quest’isola in modo assoluto. Un’esperienza forte ma vivamente consigliata è il Canyoning nel Cirque del Cilaos dove cascate di oltre 70 metri scendono lungo i versanti della montagna. Le gite in parapendio permettono invece di godersi la bellezza di quest’isola da un punto di vista privilegiato. Infine, per gli amanti dell’altezza, consigliamo la vista dell’alba della vetta de Piton des Neiges (3.069 mt) raggiungibile dal Cirque del Cilaos con un trekking di una decina di ore a metà del quale è possibile dormire in rifugio. www.reunion.fr
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SPECIALE
Trekking / Prodotti
Abbigliamento, attrezzatura, accessori ideali per l’escursionismo
CAmp
Cmp
NORRøNA
GHosT
mAN HooDeD sofsHell
Più che leggero, quasi impalpabile. È il nuovo zaino da 15 litri Ghost, in grado di accompagnare l’utente senza farsi sentire durante escursioni in giornata, corse e persino sulle vie di roccia. Gli spallacci in rete sono traspiranti, leggerissimi e morbidi, mentre la cintura e la sottile cinghia sternale lo mantengono stabile durante l’azione. Presenta un cordino elastico porta oggetti (casco, vestiario) sul retro e i porta bastoncini. Realizzato in Nylon Ripstop trattato per maggiore resistenza all’umidità e alle abrasioni, può essere piegato e infilato in una piccola custodia. Predisposto per hydrobag.
CMP punta forte sul softshell anche per la collezione SS 2013. Questa giacca da uomo con cappuccio è realizzata con il classico tessuto a tre strati del softshell, caratteristica che la rende perfettamente adattabile alle condizioni meteorologiche primaverili. È inoltre totalmente impermeabile al vento, idrorepellente e allo stesso tempo traspirante grazie allo speciale membrana termica microporosa Wind Protect (WP 7000 – MVP 3000). Gli inserti in tessuto stretch performance, presenti su fianchi e maniche, agevolano il movimento, mentre il tessuto in maglina interno è leggero ed estremamente gradevole al contatto con la pelle. Le tre ampie tasche presenti sul davanti presentano zip waterproof in contrasto colore. Disponibile anche in versione donna, in tantissime colorazioni, in versione giacca, giacca con cappuccio e gilet.
Capo ideale come strato esterno per praticare il trekking in condizioni climatiche miti, o come mid layer aggiuntivo se occorre maggiore protezione. È fabbricato con un tessuto molto leggero ed elastico e si adatta perfettamente al fisico di chi lo indossa, consentendo una vestibilità confortevole senza limitare i movimenti. Inoltre è realizzato per espellere rapidamente l’umidità verso l’esterno e grazie anche all’ampia zip posizionata sul petto assicura una maggiore ventilazione quando fa più caldo. Per finire, il filato con argento integrato inibisce la formazione di cattivi odori. Disponibile sia per uomo che per donna, nelle varianti colore green e cool black. Peso: 251 gr.
DIsTrIBUITo DA:
c.A.m.P. - 0341.890117 - contact@camp.it
GAbEL
cArBoN force fl Bastoncino telescopico interamente in carbonio a tre sezioni (diametro 16/14/12), con trama di lavorazione “snake” per una maggiore resistenza alla rottura a parità di peso e spessore. Estremamente leggero e confortevole, grazie all’impugnatura in schiuma Eva e al passamano imbottito, può essere utilizzato comodamente senza guanto durante i periodi più caldi dell’anno. Il sistema di chiusura Fast Lock permette la regolazione delle varie sezioni all’altezza desiderata, in modo semplice e intuitivo, attraverso la pressione della leva gialla posizionata nella sezione superiore. È tuttavia possibile bloccare le sezioni anche attraverso l’espansore interno, che è sempre presente e offre un’ulteriore garanzia in ogni condizione di utilizzo. Il puntale in widia assicura la massima resistenza all’abrasione su ogni superficie. Vengono fornite in dotazione le rotelle intercambiabili per l’utilizzo estivo e invernale. Grazie ai materiali impiegati e all’elevato contenuto tecnico, Carbon Force Fast Lock pesa 207 gr (il mezzo paio) e garantisce all’utilizzatore il massimo delle performance durante il trekking in montagna.
f.lli campagnolo - 0424.515411 - campagnolo@campagnolo.it
FERRINO
fINIsTerre 38/48 Zaino da escursionismo dal profilo lineare completo di tutte le dotazioni. Il sistema di areazione del dorso D.N.S garantisce una perfetta ventilazione. Realizzato in tessuto Diamond HD e Supertex con rinforzi in Dupont Hypalon, presenta sistema di trasporto su dorso D.N.S. con regolazione superiore degli spallacci. Il modello dispone di numerose tasche e accessori: tasca sul cappuccio, tasca di sicurezza, tasca frontale a soffietto, tasche laterali a soffietto, taschino su fascia a vita, tasca interna sul dorso, doppio fondo a soffietto con accesso frontale, nastri di compressione laterali, due porta picozze/ bastoncini, compatibile con H2 bag, asole sul cappuccio, nastri porta racchette/snowboard amovibili, copri zaino, porta materiali in nastro sul fondo amovibili.
oreGoN 600 e 650 La nuova serie Oregon 600 e Oregon 650 consente di ricevere il segnale satellitare sia GPS che Glonass, è dotata di un nuovo display TFT transflective e di bussola elettronica a 3 assi con accelerometro. L’altimetro barometrico tiene traccia dei cambiamenti di pressione, individuando la giusta quota e fornendo indicazioni sui cambiamenti meteorologici. Il ricevitore HotFix ad alta sensibilità e l’uso combinato dei segnali GPS e Glonass permette di individuare velocemente la posizione dell’utente e mantenerla anche in zone particolarmente coperte e in valli profonde. Con i satelliti Glonass il tempo necessario per il ricevitore di “agganciare” una posizione è (in media) di circa il 20% più veloce di quando si utilizza il solo GPS. Quando si utilizzano unitamente invece, il ricevitore è in grado di agganciare 24 satelliti in più. Con i nuovi Oregon è possibile ingrandire nel dettaglio zone di particolare interesse e avere subito la percezione di quello che si troverà innanzi. Pesa solo 199 gr e dispone di batterie ricaricabili NiMH (opzionali sui modelli 650 e 650T), per un’autonomia di circa 16 ore. Compatibili con batterie AA in caso di emergenza. Oregon 650 e Oregon 650T sono dotati di una fotocamera con autofocus digitale da 8 megapixel in grado di produrre scatti georeferenziati e condivisibili via web. Oregon è inoltre compatibile con i dispositivi per la rilevazione della frequenza cardiaca e sensori di velocità e cadenza. Oregon 600 e 650 possono inoltre contenere un numero enorme di geocache e supportano i file GPX da tutti i tipi di piattaforme di geocaching. Prezzi consigliati al pubblico: Oregon 600 379 euro; Oregon 600T 449 euro; Oregon 650 449 euro; Oregon 650T 519 euro. DIsTrIBUITo DA:
Garmin Italia - 02.36576411 - info@garmin.it
GROUSE CREEk fAlcoN 18
Zaino molto leggero, ideale per le diverse attività outdoor in quota. Presenta costruzione ergonomica, inserto per il serbatoio acqua interno, comode tasche laterali in rete porta oggetti, retina portadocumenti sotto il cappuccio. La tasca inferiore dispone di copertura waterproof, come tutta la collezione zaini Grouse Creek. Il sistema di allacciatura permette lo scarico del peso in zone differenti, per non affaticare la schiena. Il basto in rete e lo schienale termoriflettente favoriscono un’ottimale traspirazione e circolazione dell’aria. Presenti anche cinghie di sicurezza laterali. Capacità: 18 litri. Peso: 0,76 kg. Disponibile anche nella versione da 28 litri. DIsTrIBUITo DA:
Alpex - 0423.639588 - info@alpex.it
mILLET
ferrino & c. - 011.2230711 - info@ferrino.it
AlTITUDe Ts ss
REwOOLUTION
T-shirt tecnica dotata di Alpine Fit. Contraddistinta dall’etichetta “Low Impact” di Millet, è realizzata con Polartec Power Dry, tessuto avanzatissimo per la protezione a contatto con la pelle. Leggero e traspirante, mantiene sempre la pelle asciutta e il massimo comfort. La tecnologia Polygiene previene la proliferazione dei batteri che causano gli odori. Massima versatilità e resistenza.
Gabel - 0424.561144 - vendite@gabel.it
GARmIN
DIsTrIBUITo DA: www.norrona.com
DIsTrIBUITo DA:
DIsTrIBUITo DA: DIsTrIBUITo DA:
BITIHorN eQUAlIzer + zIP NecK
GIleT sWeAT VesT m1 Parte della linea Active Man, questo gilet chiuso sul davanti da una full-zip con fettuccia nel colore del contrasto, è realizzato in felpa di pura lana Merino in 270 gsm. Presenta un alto girocollo rivestito internamente da un secondo strato di jersey da 140 gsm, nel colore del contrasto. È dotato di un pratico taschino sul petto con chiusura a zip e di altre due tasche inferiori. Sul fondo coulisse di regolazione con cordone elastico e due ferma corda lo rendono altamente versatile. Da utilizzare come indispensabile secondo strato in ogni situazione outdoor. DIsTrIBUITo DA:
rewoolution - 015.7049111 - info@rewoolution.it
vAUDE
roKUA PANT Per l’estate 2013 i designer Vaude hanno deciso di dedicarsi al tema dei pantaloni da trekking in modo assolutamente innovativo. Il risultato è un prodotto estremamente resistente: i Rokua Pants sono pantaloni da trekking leggeri ma al tempo stesso robusti, realizzati con materiali ecologici certificati bluesign. Grazie al doppio tessuto in poliammide elastico risultano comodissimi da indossare, anche nei passaggi più tecnici. La moderna fascia in vita può essere regolata in maniera agevole, così come l’orlo delle gambe. Le tre tasche con chiusura lampo e le due tasche con patta offrono tantissimo spazio per portare tutto quello che serve durante le escursioni. I Rokua Pants, con zone preformate per le ginocchia, sono disponibili anche in versione bermuda o light. DIsTrIBUITo DA:
Panorama - 0472.201114 - info@panoramadiffusion.it
DIsTrIBUITo DA:
l.m.o. - 0423.648281 - contactlmo@lafuma.fr
kARpOS
BoUlD PANT Pantalone in cotoni tinti in capo trattati New Pigment. Leggero, ergonomico e resistente per bouldering, arrampicata, trekking, viaggio e tempo libero. Disponibile nelle taglie 44-60. È realizzato nei tessuti K-Otton Mono, K-Otton Double, K-Otton Velvet e Kortec. Fit regular.
WAll JAcKeT Giacca ergonomica di medio peso in tessuti bi-stretch Kortec, K-Lee e K-Lee Reinforced, particolarmente confortevoli e traspiranti. Rinforzi cuciti in Dyneema. Ideale per alpinismo e arrampicata, adatta anche al trekking, alla mountain bike e al viaggio. Disponibile nelle taglie S-3XL.
DIsTrIBUITo DA: manifattura Valcismon 0439.571222 - sportful@sportful.com
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CObER
lINeA UlTrA TrAIl Una linea di bastoni nata per la corsa in montagna ma perfetta anche per trekking e hiking. È composta da tre modelli in lega di alluminio aeronautico, uno a misura fissa e due telescopici (a 2 settori, in foto, e a 3 settori). Tutti i modelli sono caratterizzati dalla particolare manopola lunga in schiuma espansa che consente di impugnare l’attrezzo a differenti altezze e in base alle condizioni di utilizzo. Grazie alle loro caratteristiche e al peso estremamente contenuto (quello a misura fissa da 125 cm pesa meno di 200 gr), questi modelli si sono rivelati molto versatili e hanno dimostrato ottime doti di utilizzo in tutte le situazioni, dimostrandosi adatti anche per avvicinamento alla scalata (in particolare i modelli telescopici), allo scialpinismo e al freeride. A Friedrichshafen verrà presentata un’evoluzione dei modelli con passamano staccabili e nuove varianti di colore. DIsTrIBUITo DA:
cober - 02.57601341 - info@cober.it
mARmOT
THermo HooDy Da Marmot un prodotto veramente “furbo”, il Thermo Hoody. La vestibilità è molto asciutta ed è disponibile sia con cappuccio e zip lunga, sia con zip corta senza cappuccio. Sorprendente il tessuto fleece Polartec Power Dry High Efficency, ideale per mantenere la pelle asciutta quando si suda. Tutti i capi di questa serie sono bi-componenti e perciò usano due filati diversi nei due lati del tessuto (lato pelle ed esterno). Ciò crea due superfici differenti che ottimizzano il trasferimento del sudore sul lato pelle e il tempo di asciugatura nel lato esterno. Dotato di polsini con alloggiamento per il pollice, tasche con cerniera YKK e cuciture piatte, cappuccio che non intralcia sotto un casco, ha anche il vantaggio di essere veramente comprimibile una volta riposto nello zaino. DIsTrIBUITo DA:
marmot Italia - 0423.491923 - www.kinobi.it
mARSUpIO AlIeN
Leggero e compatto, adatto a ogni situazione, traspirante grazie al Freedom Air Mesh System, con cinghia a vita imbottita e regolabile in rete, spallacci imbottiti e regolabili, cinturino pettorale scorrevole. Dotato della pratica apertura con zip a ‘U’ rovesciata, per un accesso rapido, 2 porta bastoncini o piccozze e ulteriore accesso sul fondo. È compatibile con i sistemi d’idratazione ed è munito di una doppia tasca su cappuccio e copri zaino impermeabile inserito sul fondo. All’interno del cappuccio è presente una stampa con i numeri utili per le emergenze. Alien è proposto in tre colori: grigio/azzurro, grigio/ciclamino, grigio/nero. Capacità: 20 lt. Peso: 840 gr. Materiale: nylon 420/D ripstop. DIsTrIBUITo DA:
marsupio - 0423.22356 - marsupio@marsupio.it
mONTANE
AlPHA GUIDe JAcKeT Giacca ibrida traspirante e isolante. Disegnato per l’escursionismo in montagna, questo capo offre un efficace isolamento al tronco lasciando al contempo le braccia libere da ogni restrizione. Combina le proprietà uniche del Pertex Microlight Stretch, del Polartec Alpha e del Mt. Thermo X Stretch al fine di creare una giacca veramente formidabile. La tecnologia Polartec Alpha combina il caldo con un’eccezionale traspirabilità, pur rimanendo al contempo estremamente comprimibile. Questa nuova forma di isolamento è incastonata nel Pertex Microlight Stretch, che offre un’elevata resistenza al vento combinata con l’elasticità necessaria all’attività in montagna. La giacca si presenta con cappuccio e braccia elasticizzate e buchi per i pollici sui polsini, oltre a due tasche per tenere le mani al caldo lontane dallo zaino. DIsTrIBUITo DA: serico 348.1003320 - info@serico.biz
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mASTERS
DolomITI sUPer lIGHT Bastone parte della serie Light Pro Calu Tech, top della stagione SS13. Il materiale Calu è un brevetto internazionale di cui Masters ha l’esclusiva mondiale. È composto da un cuore in alluminio 7075 e da un rivestimento della miglior fibra di carbonio, fusi alla perfezione senza l’utilizzo di colle, combinando l’alto carico di rottura a una flessibilità notevole. Rispetta l’ambiente, perché totalmente privo di piombo. Dolomiti Super Light è un un bastone compatto in 3 sezioni ø 16/14/12 mm. La scelta perfetta per hill walker o speed hiker. Dotato del nuovo sistema di chiusura esterna Clamper, è sicuramente un must-have per ogni professionista di settore. Piacevole da utilizzare grazie alla versione slim della manopola Pro Foam in EVA e al passamano in neoprene. Supporto filettato con puntale in tungsteno e rotella ø 85 mm di serie. Estensione regolabile da 61 a 135 cm. DIsTrIBUITo DA: masters srl 0424.524133 - www.masters.it
mSR
reAcTor sToVe Dopo aver ottenuto un OutDoor Award nel 2007 e un ISPO Award nel 2013, la gamma è stata ampliata con due nuovi formati, nuovi accessori, pentole, un kit per la sospensione e un infusore a pressione per il caffè. Questo sistema di cottura è in grado di portare a ebollizione 1 lt di acqua il 20% più velocemente rispetto a sistemi simili, e richiede molto meno carburante. La versione 1.0 lt è leggera e compatta, ideale per trekking e in solitaria. Il Reactor 1.7 lt è indicato per due o più persone e per sciogliere la neve, mentre il più grande da 2.5 lt è pensato per gruppi o per sciogliere grandi quantitativi di neve. DIsTrIBUITo DA: outback ‘97 035.361103 - info@outback.it, cascadedesigns@outback.it
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SPECIALE
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Focus on/ Prodotti Trekking ASOLO
zIoN e ellery Modelli della linea Natural Shape disegnati per assecondare la forma del piede e offrire stabilità e protezione. Grazie a un’intelligente distribuzione dei volumi, queste calzature consentono di avere un’elevata sensibilità sul terreno e di conseguenza rendono la camminata più fluida e confortevole. La suola è stata sviluppata in collaborazione con Vibram. Un inserto Asoflex Natural Shape in Tpu è interposto tra l’intersuola leggera in Eva termoformata e il battistrada in gomma molto aderente. La sua struttura offre sostegno nella parte laterale posteriore, mentre le fessure nella zona mediale rendono la rullata più omogenea.
LIzARD
TREzETA
Kross TerrA
reBel
La nuova Kross Terra presenta tomaia in 3DAir mesh per un’efficace ventilazione. La suola Kyodo in Vibram, leggerissima, flessibile, sensibile e dal grip imbattibile, offre una camminata naturale ma sicura, mentre il plantare rimovibile permette di personalizzare il livello di sensibilità e di antishock. Misure disponibili: uomo 40-46; donna 35-42. Peso: 250 gr.
Parte della nuova linea Fast and Hiking, è una scarpa ideale per gli appassionati dell’outdoor. È versatile e quindi adatta per diversi tipi di attività come pre e post arrampicata, così come per avvicinamenti e camminate veloci in montagna. La tomaia è realizzata in Suede 1,6 mm, con fodera Cocona e costruzione in Strobel. Come tutti i modelli della collezione, si caratterizza per il sistema Ihs (Integrated Heel Support), un sostegno integrato del tallone che consiste nell’avere il supporto direttamente stampato con l’intersuola. La suola è in Vibram Lynx 3Z (3,5 mm Lug) Tc-1 Plus Compound, mentre l’intersuola è Trezeta 2D Injected Eva. Il sottopiede è 2L Comfort Foam e Cocona. Per finire, la tecnologia di ventilazione è Natural Ventilation. Peso: 340 gr. Taglie: 38 - 47 (plus 40,5-41,5-42,5-43,5).
DIsTrIBUITo DA:
Aicad - 0461.231489 - info@aicad.com
Gm
HIKING l+r Pro
Dall’alto in basso i modelli Zion e Ellery
DIsTrIBUITo DA: Asolo 0422.8866 - asolo@asolo.com
Calze leggere consigliate per utilizzo tecnico estivo: escursionismo alpino, trekking impegnativo, ferrate. Massimo comfort di calzata grazie alla struttura differenziata e rinforzata destro/sinistro. Spugna ammortizzante con funzione antishock in zona pretallonetallone e dita dei piedi. Fascia elastica stabilizzante sulla gamba e a metà piede. Filato traspirante, termoregolatore, resistente, avvolgente e di rapida asciugatura. DIsTrIBUITo DA: calze Gm sport
0461.990286 - info@gmsport.net
TREKKIng bY sCARpA mUsTANG GTX Calzatura per trekking leggero, escursioni e camminate estive. Il design si ispira alle linee della collezione Mountain Elite e si presenta con un look moderno e piacevole. La struttura è progettata per assicurare una calzata ottimale e precisa, grazie all’esclusiva tecnologia ActivFit e al sistema di allacciatura Speed Lacing. Il materiale di fabbricazione della tomaia è una crosta idrorepellente 1,8 mm. La fodera in Gore-Tex mantiene il piede fresco e asciutto. La suola Hi Trail Fly e l’intersuola in poliuretano Fly riducono l’energia dell’impatto e offrono un efficace ritorno di energia. Il battistrada in gomma Vibram è ideale per mantenere un grip eccellente su ogni tipo di superficie.
reBel lITe GTX DIsTrIBUITo DA: Trezeta-mGm 0423.489310 - info@trezeta.com
mEINDL
sX1 mID GTX Calzatura da speedhiking, ideale per una camminata veloce con bastoncini ed equipaggiamento leggero anche su terreni impegnativi. Per poter assaporare in pieno questa attività e l’intenso contatto con la natura, occorre un equipaggiamento adeguato. Meindl ha così sviluppato i modelli SX1 GTX e SX1 Lady GTX, che si sono affermati con successo sul mercato. Per l’estate 2013 Meindl presenta una variante mid di questo modello di successo, nuovamente disponibile sia in versione da donna che da uomo. Il modello SX1 Lady Mid GTX (foto) è disponibile nel colore nero-petrol e il modello SX1 Mid GTX nel colore nerolemon.
DIsTrIBUITo DA: Panorama 0472.201114 - info@panoramadiffusion.it
zAmbERLAN
960 GUIDe GTX rr La tomaia è fabbricata in pelle nabuk Hydrobloc dello spessore di 2,6 mm e assicura impermabilità, protezione e comfort di calzata. La fodera Gore-Tex Performance Comfort offre maggiore protezione dall’acqua e traspirabilità, lasciando il piede fresco e asciutto. Su tutta la lunghezza della base della tomaia è applicato un bordone in gomma ad alta tenuta. La calzatura è inoltre dotata di puntalino RRS in gomma e gancio laterale bloccante. La suola è sviluppata in collaborazione con Vibram, per offrire un’aderenza ottimale al suolo. Grazie a un inserto in Eva viene inoltre garantita una elevata capacità di assorbimento dell’impatto. Peso: uomo 830 gr (misura 42 Eu), donna 750 gr (misura 39 Eu). Colori: brown (uomo), waxed grey (donna in foto).
DIsTrIBUITo DA: calzaturificio zamberlan
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Uno dei modelli top della linea Scarpa SS 13, perfetto anello di congiunzione tra la linea d’alpinismo e quella trekking. Adotta l’innovativa tecnologia Scarpa Sock Fit, che permette alla tomaia di adattarsi al piede fin dal primo utilizzo, migliorando comfort, agilità e perfomance su ogni terreno. Fabbricata in tessuto L-Tech, crosta e microfibra con lingua incorporata in tessuto Schoeller, è dotata di fodera Gore-Tex per un ottimale gestione climatica del piede. Il particolare design della tomaia interagisce con l’allacciatura per garantire una calzata precisa e molto confortevole. L’innovativo sistema suola Re-Active è frutto di specifici studi di biomeccanica e ha lo scopo di rendere fluida la camminata anche dopo molte ore d’utilizzo. Supporto, ammortizzazione e comfort sintetizzano i benefici di questa tecnologia d’avanguardia. L’intersuola in poliuretano a tre densità e spessori differenziati diventa il principale veicolo dei benefici del sistema. La zona tacco, composta da due differenti densità di poliuretano e da un inserto in TPU, garantisce stabilità, mantenendo il tallone in posizione corretta nella prima fase d’appoggio e offrendo al contempo la massima ammortizzazione. La parte centrale e la zona dell’avampiede sono state studiate per offrire massima dinamicità nella fase intermedia della rullata e nella fase di spinta. Il battistrada Vibram Mulaz assicura grip eccezionale, con zona anteriore altamente sensibile predisposta per la scalata su roccia, in perfetta sinergia con il tipo di costruzione della punta. Compatibilità con ramponi semi automatici.
DIsTrIBUITo DA: calzaturificio scarpa 0423.5284 - info@scarpa.net
Numero 5 / 2013
AkU
TrANsAlPINA GTX
LA SpORTIvA HyPer mID GTX
41
hANwAG comoX GTX
La tomaia è fabbricata in pelle scamosciata e grazie al sistema di montaggio del tirante assicura una calzata ergonomica e precisa. In questo modo inoltre la tensione viene ripartita in maniera omogenea lungo il piede. Questo tipo di soluzione, così come l’applicazione del puntale di protezione in gomma con una costruzione continuativa tra bordo e suola, derivano dalle conoscenze acquisite dagli specialisti del brand nel settore delle scarpette d’arrampicata. L’intersuola è realizzata in Eva, con piattaforma Rock Guard in punta e inserto ammortizzante sul tallone. La suola Vibram Idrogrip è dotata di sistema Impact Brake System sul tacco e all’interno, tasselli a ventosa sulla parte esterna e Climbing Zone in punta.
Comox è la novità Hanwag nella linea di scarponi per trekking leggero. È ideale per gli sportivi che effettuano facili escursioni, rapide scalate e camminate. La suola è realizzata in Dyno-XC, mentre il taglio presenta un profilo studiato per evitare le scivolate. la fodera è in Gore-Tex Laminate. La tomaia è soffice e flessibile, realizzata in Cordura, Nubuk e tessuto scamosciato per rendere questo modello dinamico e sicuro per tutti. È disponibile nelle taglie 6-13 per uomo e 3,5-9 per donna. Peso: 650 gr (taglia 7,5).
DIsTrIBUITo DA: la sportiva
0462.571800 - www.lasportiva.com
DIsTrIBUITo DA: fenix outdoor Italia 0472.767201 - georg.pioner@fenixoutdoor.se
DOLOmITE
SALOmON
coNDor cross eVo GTX WomAN
syNAPse mID cs WP
Modello leggero e versatile ha una tomaia fabbricata con pelle scamosciata idrorepellente e presenta un bordo esterno di protezione cucito che protegge il piede in caso di urto. La fodera interna è in Gore-Tex Extended Comfort Footwear e la soletta estraibile in Crispi Air Mesh, feltro e carboni attivi assicura comfort e un’ottimale capacita di traspirazione. Grazie alla costruzione in 3D la soletta allontana l’umidità, mantenendo la scarpa asciutta all’interno e garantendo un’efficace azione antisudore e antiodore. La suola sviluppata da Vibram si abbina a un inserto dell’intersuola pensato per assorbire maggiormente gli urti. Misure disponibili: 34–47 Eu. Peso: 430 gr.
Performance (grazie alla tecnologia DAS e alla suola Dolomite Vibram) e design innovativo riuniti in questo modello femminile ideale per il backpacking leggero, grazie anche alla fodera in Gore-Tex. Dotata del sistema Perfecta sia nella costruzione tradizionale che in quella DAS, è più snella rispetto a quella maschile, studiata per garantire il massimo comfort al piede femminile. Le calzature hanno una suola di 6 mm più alta rispetto alle scarpe da trekking per uno spessore totale di 20 mm, che si adatta meglio alla postura della donna. La zeppa è realizzata con materiali più soffici rispetto alle calzature da uomo per una scarpa ancora più confortevole. Il collarino è maggiormente imbottito grazie all’utilizzo di materiali specifici per evitare spiacevoli pressioni durante le escursioni più lunghe, mentre il design della tomaia è studiato per “vestire” perfettamente la morfologia del piede femminile.
Calzatura per l’escursionismo tecnico, assicura impermeabilità e traspirazione in ogni condizione di utilizzo. La tomaia è fabbricata con un tessuto resistente all’acqua, con costruzione di tipo seamless. Grazie alla tecnologia Sensifit assicura una calzata precisa e comoda, mentre un’applicazione in gomma sulla punta offre ulteriore protezione. La fodera con membrana Climashield Waterproof migliora il comfort interno e grazie alla costruzione Bootie Impermeabile mantiene il piede perfettamente all’asciutto. La scarpa è dotata inoltre di soletta in Eva sagomata con Ortholite e di un sottopiede preformato anch’esso in Eva. L’intersuola è in mescola di Eva iniettata e Os Muscle. Altezza intersuola: 24 mm – 14 mm. Peso: donna 335 gr (misura 5,5 UK), uomo 390 gr (misura 8,5 UK).
DIsTrIBUITo DA: crispi sport 0423.524211 - crispi@crispi.it
DIsTrIBUITo DA: Dolomite 0422.884488 - info@dolomite.it
DIsTrIBUITo DA: Amer sports 0422.5291 - amersports-italy@amersports.com
Calzatura dedicata agli escursionisti che praticano spesso il trekking, ha caratteristiche che combinano i valori della tradizione manifatturiera di Aku con le più recenti innovazioni in campo tecnico e stilistico. La tomaia è fabbricata con scamosciato e Air8000 e grazie a una ricercata minuteria a carrucola per il sistema di allacciatura calza perfettamente sul piede. La tecnologia IMS – Internal Midsole System utilizzata per la costruzione del sottopiede di montaggio abbina alla tradizionale struttura di supporto in nylon uno strato interno in microporosa. Il plantare si adegua perfettamente all’anatomia del piede, garantendo una distribuzione uniforme della pressione e impedendo slittamenti. Inoltre assorbe meglio gli urti e assicura un ottimale comfort di calzata. L’Exoskeleton esterno in poliuretano leggero protegge le zone chiave, lo strato interno in Molded Eva migliora ulteriormente la capacità ammortizzante. DIsTrIBUITo DA: Aku Italia
0423.2939 - info@aku.it
CRISpI
AWAy mID GTX
HIKING & FLYING DA SALISBURGO A MONACO – LIVE TRACKING ONLINE GIORNO E NOTTE