ANNO 2 - NUMERO 5 - 2013
Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: redazione@runningmag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
PAGINe 16-17
Intervista con Alberto Penne, responsabile di ABC Distribution
INCHIESTA - 2a puntata
PAGINE 12-13
LA PAROLA ALLE AZIENDE
l’estremista del trail Rewoolution Raid, la carica dei 160
famolo strano
trend
PAGINa 10
PAGINe 8-9
brivido caldissimo nel cuore del corno d’africa...
la scarpa del mese // Wave Sayonara
PAGINa 20
le esclusive interviste ad alcuni dei principali marchi.
tra obstacles e mud races: dalla Fisherman’s Friend StrongmanRun alla Warrior Dash, passando per altri eventi di derivazione straniera o concezione italiana. torniamo a parlare del fenomeno delle corse “particolari”.
tutti i numeri di roma dal 2001
alle pagine centralI
focus shop
PAGINe 16-17
Una nuova sfida... dietro il bancone NOTO skyrunner e scialpinista, mettendo a frutto la sua esperienza di atleta, da più di un anno Paolo Larger gestisce un negozio a Castello di Fiemme. redazione@runningmag.it / www.runningmag.it
PAGINA 26
SHOE COUNT anche quest’anno si è confermato l’evento agonistico più partecipato in Italia: l’ultima edizione della maratona capitolina ha contato 14.183 runner al via e 10.679 finisher.
RUNNING MAGAZINE
editoriale
di BENEDETTO SIRONI benedetto.sironi@tespi.net
Parole, parole, parole… e FATTI Di trail e skyrunning, anche su questo giornale che si chiama Running Magazine, come vedete parliamo spesso. Del resto la corsa off road, sia essa su sentieri accessibili oppure tra le asperità dell’alta montagna, conquista un numero crescente di persone, tra runners o appassionati di altre discipline sportive. Proprio l’aumento notevole dei praticanti, come sottolineato nell’editoriale pubblicato sul numero di marzo, ha portato anche a qualche “effetto collaterale”. In particolare quello legato alla cultura e alla sicurezza. Due concetti strettamente legati. Il triste “pretesto” della morte di Paolo Ponzo alla Maremontana dello scorso 24 marzo e dei numerosi altri atleti finiti in ipotermia ha riacceso i riflettori su questo tema. Dell’episodio abbiamo appunto già parlato e anche molti altri lo hanno fatto. Più o meno coscienziosamente, anche tra i media generalisti, tra giornali, radio, web e tv. Ma è sui canali di settore che si è entrati ovviamente nei dettagli di un tema forse troppo spesso trascurato. Degno di nota per esempio il numero di maggio di Spirito Trail, mensile specializzato sul trail running, per gran parte dedicato proprio al tema della sicurezza. Sulle pagine di Spirito Trail sono stati pubblicati numerosi interventi di top runners internazionali e italiani che hanno espresso il proprio punto di vista. Tra le dichiarazioni più significative ecco quella di Kilian Jornet, che si conferma un grande campione anche a parole: “Dobbiamo renderci conto che pratichiamo uno sport di montagna, e in montagna il rischio zero non esiste. Per quanto gli organizzatori possano fare controlli, predisporre tutte le misure di sicurezza possibili, alla fine il primo ‘agente di sicurezza’ siamo noi stessi […] Dobbiamo sempre sapere noi come utilizzare il materiale, conoscere le nostre capa-
cità e sapere fino a dove possiamo spingerci con i nostri limiti. I pericoli arrivano da noi stessi, quando facciamo delle scelte sbagliate (non idratarsi, non portare con sé una giacca o non metterla, andare al di là delle nostre capacità)”. Ecco quindi enunciato a grandi lettere il tema dell’autogestione, concetto fondante del trail tra l’altro. Accanto a questo però, come abbiamo già sottolineato, è importante che si faccia cultura e si comunichi oneri e onori di questa splendida disciplina ai runners meno esperti o ai principianti che si avvicinano al trail (e sono come dicevamo sempre di più). Dovere questo di tutti noi operatori che a vario livello gravitavano attorno a questo mondo. Certo, che se ne parli è importante. Che poi alle parole seguano anche azioni concrete per migliorare la consapevolezza e la sicurezza di tutti nelle gare e non solo, lo è ancora di più. Sempre a proposito di parole: significative quelle che abbiamo raccolto nelle nostra inchiesta “La voce delle aziende”. Su questo numero trovate la seconda puntata (vedi pagine 12-13). Le interviste dello scorso numero hanno suscitato dibattitto e discussione. In alcuni casi ci saremmo aspettati un po’ più di “coraggio” e prese di posizioni più nette. Ma non sono mancati alcuni spunti stimolanti e utili, sui quali coinvolgere tutti gli operatori. Non a caso - come vi avevamo promesso - sui prossimi numeri intervisteremo anche gli altri protagonisti del mercato, in particolare agenti e negozianti. Con un nota bene: le parole, soprattutto quelle scritte, hanno un bel valore (“Verba volant, scripta manent” dicevano i latini). Ma ci auguriamo che oltre che rimanere impresse sulla carta trovino “sfoghi” positivi anche alla prova dei fatti. Che rimane alla fine la più importante.
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NUMERO 5 - 2013
L’ultimo numero di SPORT4TRADE // A proposito di multimedialità e interazione tra on e offline, argomento che abbiamo affrontato sul primo numero dell’anno, inquadrate il codice QR per sfogliare l’ultimo numero di Sport4Trade. In alternativa visitate il seguente link: http://goo.gl/NKFL0 Vi ricordiamo che Sport4Trade è il magazine B2B online che da gennaio 2013 è entrato a far parte del gruppo Sport Press. Sui prossimi numeri oltretutto non mancheranno alcune sezioni dedicate alla corsa proprio grazie alle sinergie con la redazione di Running Magazine.
Editore Sport Press Srl Presidente: DANIELE DENEGRI Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: RICCARDO COLLETTI Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600469 - Fax 0362.600616 Email: redazione@runningmag.it Website: www.runningmag.it Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050 Tel: 001.408.261.8809 Anno 2 - N.5 - 2013 Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.38 del 20 gennaio 2012. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI - Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti. Questo numero è stato chiuso in redazione il 20 maggio 2013
NEWS Scott sports dedica un microsito alla linea All Mountain Tech
Verso il Mondiale 2014: partita la nuova stagione skyrunning
// La più leggera collezione di capi sviluppata da Scott in evidenza sul nuovo microsito del brand. Si chiama All Mountain Tech e si caratterizza per l’impiego di tessuti dal peso minimale e in grado di offrire funzionalità e comodità grazie alle loro particolari capacità elastiche e all’utilizzo di cuciture ridotte. Sono inoltre disegnati per adattarsi alle necessità anatomiche degli atleti e possono essere riposti nello spazio di una piccola bottiglia. In virtù di tali prerogative sono ideali per le attività come trail running, bike, hiking e non solo. Attraverso il microsito è possibile accedere a diversi contenuti per approfondire i principali concetti di questo abbigliamento, quelli riguardanti gli aspetti che ne hanno determinato lo sviluppo: a partire dall’analisi sul colore, passando alla realizzazione dei primi bozzetti fino al processo di produzione. Una sezione specifica è dedicata alla vittoria di un Gold Award all’edizione 2012 di Eurobike con cui è stata onorata l’azienda svizzera e al commento espresso in merito da parte di alcuni atleti di punta del suo team. Fra questi anche l’esperto trailer azzurro Marco De Gasperi “I materiali innovativi con cui sono fabbricati questi capi danno sensazioni eccellenti sulla pelle, sono leggeri, confortevoli e adatti per ogni genere di condizione: sembra di indossare una seconda pelle”. amt.scott-sports.com
// La nuova stagione dei campionati di skyrunning è finalmente cominciata. Si è tenuta a La Palma lo scorso 11 maggio l’edizione 2013 della Transvulcania, gara che fa parte delle World Series. A vincere la corsa sono stati i campioni in carica del circuito Kilian Jornet e Emelie Forsberg, entrambi del Team Salomon, ma a far registrare la propria partecipazione sulle canarie sono stati numerosi atleti in cima al ranking internazionale. La sfida per l’assegnazione del nuovo titolo è appena cominciata ma già si prevede uno scontro appassionante come sempre. Senza dimenticare che i mi-
energizer Nightrun for Unicef: obiettivo “Vogliamo Zero”
// Le lampade frontali di oltre 4.000 runner hanno illuminato le vie di Milano in occasione della scorsa edizione della Nightrun for Unicef. Famiglie, giovanissimi e appassionati hanno partecipato alla corsa notturna promossa dal marchio specializzato nella produzione di batterie e torce e patrocinata dal Comune di Milano. L’evento è un’iniziativa nata per supportare il progetto “Vogliamo Zero” che Unicef sostiene con l’obiettivo di azzerare la mortalità fra i bambini sotto i cinque anni per cause prevenibili e curabili. Prima dello scorso anno erano 22.000, oggi sono 19.000. Sabato 15 giugno si terrà la nuova edizione, con partenza alle 21,30 da Piazza Cannone e arrivo nella stessa piazza dopo un percorso di 5 km all’interno del Parco Sempione. Ancora una volta tutti gli iscritti indosseranno una lampada Energizer, compresa nel pacco gara assieme a pettorina e T-shirt dell’evento e gift dagli sponsor. www.facebook.com/NightRunItalia
anche nel 2013 Scarpa rinnova la partnership con il Trail degli Eroi // Un percorso che si snoda dalla Valle Santa Felicita nel comune di Romano D’Ezzelino per attraversare il luoghi del Brenta segnati dalla Prima Guerra Mondiale. Il Trail degli Eroi è nato per celebrare il passato tanto significativo che contraddistingue nello specifico il Monte Grappa. In programma in data 29 settembre impegnerà gli atleti su un tracciato di 46,5 km per 2.900 metri di dislivello positivo da compiere in autosufficienza. Sarà un modo per loro per immergersi completamente nella natura e riportare la mente alla storia e ai suoi protagonisti attraverso i simboli della Grande Guerra come i percorsi delle trincee. Il Trail degli Eroi Trofeo Scarpa è stato ideato per incarnare la filosofia dell’escursionista in cerca di una sfida per superare i propri limiti, ma non
sarà l’agonismo la componente dominante dell’evento. Molto più significative saranno le emozioni che un contesto simile saprà offrire, sospeso tra sport e sacralità. L’evento di corsa off road organizzato dall’associazione I Lupi Team Aps giunge quest’anno alla terza edizione grazie anche alla rinnovata partnership come main sponsor di Scarpa. Il marchio fondato dalla famiglia Parisotto è stato introdotto lo scorso anno nel mondo trail attraverso la presentazione della prima collezione di calzature per la stagione SS 2013. Realizzata sfruttando la lunga esperienza maturata in altri settori outdoor, è stata progettata rispondendo alle richieste degli atleti “invernali” più affezionati e desiderosi di correre anche d’estate con un prodotto di cui riconoscono la tecnicità.
Intimo Ci Zero con Dryarn: leggerezza, comfort e traspirabilità // Capi intimi versatili, traspiranti e confortevoli compongono la nuova linea Ci Zero, marchio creato da Flaviatex. Tutti i modelli si caratterizzano per un notevole impiego della fibra tecnica Dryarn. Questo materiale è in grado di offrire elevate prestazioni in termini di leggerezza e di ventilazione ed è ideale per essere indossato dagli sportivi che praticano attività all’aria aperta sottoponendo il proprio fisico a frequenti sbalzi di temperatura. “Ho indossato l’abbigliamento Ci Zero sia in condizioni di freddo intenso secco/umido (-2/-5° C) sia in condizioni primaverili (+15° C)” spiega il campione italiano di maratona 2011 Giovanni Gualdi, che ne ha testato le qualità. “In entrambi i casi ho riscontrato che ha re-
agito in maniera eccellente: tiene la pelle al caldo, non crea nessun tipo di attrito, mantiene inalterato il comfort durante tutto l’allenamento come se fosse appena stato messo. È molto morbido e soprattutto dopo aver terminato le mie sessioni non sento mai la necessità di toglierlo, anche dopo 30 km di corsa continuata: il corpo è e rimane asciutto. E per finire, anche la vestibilità è davvero ottima”. Dal running, alla bike e a molte altre discipline, questo baselayer è già utilizzato dai componenti della squadra di mountain bike Scott Racing Team ed è sottotuta ufficiale dei maestri della Scuola di Sci e Snowboard azzurra di Folgarida (TN). www.dryarn.com
The Locker Room: un concept store Foot Locker a Carugate // Un nuovo concept store per il settore sportswear è aperto dallo scorso mese di aprile all’interno del Centro Commerciale Carosello di Carugate. Si chiama The Locker Room ed è una novità da Foot Locker in cui tutti gli appassionati potranno trovare le più recenti innovazioni nel campo dello sport performance. Dalle calzature, all’abbigliamento agli accessori dei marchi più importanti, il negozio presenta una vasta selezione di articoli novità per diverse categorie sportive. Dagli atleti meno esperti ai
professionisti, appassionati di running soprattutto ma anche di training, basket o calcio, i consumatori potranno testare e acquistare i prodotti maggiormente adatti alle proprie esigenze e al livello di preparazione. Tra i servizi e le proposte presentate all’interno di The Locker Room, il mondo della corsa trova un ampio spazio dove il personale qualificato è a disposizione dei clienti per illustrare e far provare loro tutte le più innovative tecnologie sviluppate in questo campo.
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Kilian Jornet in gara alla Transvulcania 2013
gliori skyrunner al mondo che più si saranno distinti in questa stagione saranno protagonisti nel 2014 del grande evento rappresentato dai campionati mondiali, che si tengono ogni quattro anni. La seconda edizione del torneo è in programma a Chamonix a fine giugno. L’organizzazione della International Skyrunning Federation ha previsto tre gare, una per ogni disciplina: Mont Blanc Marathon, Vertical Kilometer e Mont Blac 80 Km. I campioni in carica dal 2010 sono Urban Zemmer (Italia) per il Vertical Kilometer, Kilian Jornet (Spagna) e Nicola Golinelli (Italia) per la combinata. In campo femminile tutte e tre i titoli sono stati vinti da Laetitia Roux (Francia). www.skyrunning.com
Paolo Mauri nuovo sales manager sport & fitness per Garmin Italia // Paolo Mauri lascia Scott, marchio per il quale ha lavorato fin dal 2006, e approda in Garmin Italia nel ruolo di responsabile vendite per il settore sport & fitness (che comprende articoli per running, alpinismo, bike, outdoor, triathlon, golf e nuoto). Paolo vanta una vasta esperienza nel mercato sportivo. Dopo un primo periodo come commesso e responsabile di reparto, ha svolto la mansione di buyer per i settori snowboard/skate nella catena di negozi Longoni Sport (1990-2003). Dopo aver lavorato anche per DF Sport Specialist, nel 2006 è passato in Acerbis Italia come sales manager per Scott (mantenendo tale carica dal 2011 all’interno della filiale italiana del marchio). A maggio ha iniziato un nuovo percorso in Garmin in qualità di sales manager sport & fitness. Grande amante dello sport, ha praticato e pratica ciclismo su strada, duathlon, running, snowboard e telemark. “Ringrazio tutti i colleghi, gli amici e i collaboratori con cui ho condiviso questi anni di crescita professionale per avermi sempre supportato nella mia attività (che ricorderò sempre con grande rispetto e orgoglio). Inizio con tanta voglia e motivazione una nuova avventura” ha raccontato Paolo.
RUNNING MAGAZINE
Inquadra il Qr per il video di presentazione del Dachstein Triple
NUMERO 5 - 2013
Trail running, Mtb e ski alp: Dynafit al Dachstein Triple // Mountain bike, alpine running e sci alpinismo: tre discipline per un triathlon che si corre dal Planet Planai di Schladming fino alla stazione a monte della funivia del Dachstein. Sabato 8 giugno è in programma la terza edizione dell’evento supportato da Dynafit. La novità di quest’anno è rappresentata dalla possibilità di partecipare anche in staffetta con gruppi di tre atleti, uno per ogni disciplina. Molti sono gli italiani che si attendono per l’occasione e come già accaduto in passato all’interno di un simile contesto offerto dalla Oetzi Alpin Marathon, svoltasi in val Senales, è certa la partecipazione di un team di giornalisti nostrani che gareggeranno nella prova a staffetta e di uno che si misurerà con i 27 chilometri complessivi della prova singola. Tra gli atleti di spicco sono attesi la campionessa spagnola di sci alpinismo e trail running Mirela Mirò e il ventitreenne Marc Pinsach che nel 2012 ha segnato il tempo record di 2h 30’ 36’’ e che questa volta sarà al via con il pettorale numero 1. La direzione della manifestazione è affidata a Karl Posch, esperto organizzatore che tra l’altro gestisce anche il circuito Austria Skitour Cup. Partner del Dachstein Triple sono anche ThermoCool e la birra analcolica Erdinger. Al termine si festeggerà con un pasta party in quota e a tutti verrà consegnata la maglia Dachstein Triple 2013 della nuova collezione Dynafit.
Continua la corsa del Trailrunning Team firmato Vibram
// Spesso abbiamo parlato di loro e siamo felici di constatare che, pur tra alcuni cambiamenti e evoluzioni, questa bella storia continua. Stiamo parlando dei componenti del Trailrunning Team Vibram, come sempre accompagnati dal claim “Ordinary People Being Extraordinary”. Un francese e tre italiani della nuova formazione sono giunti al traguardo della Transvulcania (vedi news nella pagine precedente)con risultati di tutto rispetto. Sébastien Nain è giunto trentesimo, Nicola Bassi trentaquattresimo, Stefano Ruzza quarantatreesimo e Beppe Marazzi cinquantaseiesimo. Per affrontare l’impegnativo appuntamento il gruppo si è affidato come di consueto agli importanti partner che supportano il progetto. In particolare per l’abbigliamento le importanti qualità traspiranti dell’esclusivo materiale Polartec NeoShell hanno risposto efficacemente alle esigenze degli ultra maratoneti. In questa occasione come nei numerosi altri appuntamenti in programma nel 2013 il Trailrunning Team Vibram si affida inoltre per le calzature a Saucony, Scott, New Balance e Dynafit, tutte dotate delle esclusive suole Vibram. Abbigliamento e attrezzatura sono forniti anche da Ultraspire, Bv Sport, Julbo, Petzl e Garmin.
New Balance realizza la scarpa ufficiale della Leadville Trail 100 in colorado // The Race Across The Sky, è questo il soprannome con cui Leadville Trail 100 è altrimenti conosciuto. È una delle gare di ultramaratona più celebri del palcoscenico mondiale che si tiene in Colorado, nel cuore delle Montagne Rocciose (nel 2013 in programma il 17 e 18 agosto). Un percorso di 100 miglia da affrontare tra salite e discese e un picco a 3.846 metri di altitudine caratterizzano l’evento come uno dei più impegnativi, che nella maggior parte dei casi viene completato entro il termine delle 30 ore solo dalla metà dei partecipanti. Ispirandosi a un tale contesto, gli esperti New Balance hanno realizzato una scarpa per competizioni di alto livello. Leadville 1210 è la scarpa ufficiale della corsa, creata per offrire un effetto ammortizzante elevato e consentire un comfort ottimale a ogni passo, grazie all’utilizzo di importanti tecnologie come l’inserto N2. La tomaia FantomFit è molto leggera e flessibile e non presenta cuciture interne. Il
plantare è anatomico ed estraibile, l’intersuola ReVlite e l’inserto Medial Post dal tallone all’avampiede offrono sostegno efficace. La suola Vibram assicura aderenza anche sulle superfici bagnate e impegnative. Anton Kupricka, atleta della squadra New Balance che
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ha vinto per due volte la Leadville Trail 100, ha così commentato la sua ultima performance nel percorso in Colorado: “La lezione che ho imparato quest’anno è che tutti dobbiamo affrontare le gare con tre concetti base: impegno, rispetto e umiltà!”.
RUNNING MAGAZINE
NEWS
integratori PowerBar in Italia distribuiti da Biovita srl
// Erano gli anni ’80 quando un atleta olimpico canadese insieme alla moglie esperta in nutrizione creò il marchio PowerBar. Specializzato nella produzione di integratori per gli sport endurance, dal running al triathlon fino al ciclismo, dal 2000 il brand è entrato all’interno del gruppo Nestlé e dal 2013 verrà distribuito in Italia da Biovita srl. Già presente in 45 Paesi, partecipa anche a numerosi eventi sportivi internazionali: il circuito Ironman, il Tour de France, Pga European Tour, Berlin Marathon, Boston Marathon e New York Marathon. Nel nostro territorio affianca fra gli altri anche Alessandro Degasperi, Uni. Team Trento e Forhans Team nel triathlon, Bardiani Valvole Csf e Scott Racing Team nel bike e Virtus Roma, Pistoia Basket e Famila Schio nella pallacanestro. Biovita dal 1999 commercializza in Italia importanti marchi di prodotti per l’integrazione, come Jamieson Laboratories, specializzato in vitamine, minerali e omega 3. www.powerbar.de www.biovita.com
The Posh Race: un nuovo reality con “coach” daniel Fontana
Adventure Movie Awards: De Gasperi e Toca a San Candido
con un cast reclutato proprio in virtù, se così si può dire, di una spiccata avversione all’attività fisica. Barbara, Daniela, Dara, Lara, Silvia e Simona sono sei donne in carriera che ora sono però costrette a seguire un intenso programma di allenamento, che prevede quattro appuntamenti settimanali tra la palestra HealthCity di Cairoli di Milano, e la montagnetta meneghina del Monte Stella. Per affrontare le sessioni di corsa, le Posh indossano anche i capi di abbigliamento e le calzature Brooks come la Ghost 5. www.theposhrace.com
// L’obiettivo è la London’s Royal Parks Foundation Half Marathon, che si terrà il prossimo 6 ottobre. Sei ragazze per le quali finora lo sport è stato un aspetto della loro vita se non proprio da evitare, quantomeno da frequentare in maniera alquanto sporadica. Adesso sotto la guida del triatleta azzurro e colonna portante del Brooks Running Team Daniel Fontana si stanno preparando per raggiungere uno stato di forma che consenta loro di percorrere i 21,097 km della mezza londinese entro le 3h 30’. Loro sono le protagoniste del reality The Posh Race, un programma tutto al femminile
Torna la Yankee Run: gara a eliminazione “all’americana” anno. il 12 agosto si terrà la Colere Sotto le Stelle in Val di Scalve, gara per cui sono già cinque i campioni italiani di atletica ad aver confermato la loro presenza. Il primo dicembre sarà la volta della seconda Winter Sprint.
// Un breve percorso cittadino di poco più di 200 metri da ripetere più volte, in cui a ogni giro l’ultimo concorrente viene eliminato. Yankee Run è il nuovo circuito di gare che Mario Poletti organizza per mezzo di Fly Up Sport. “La formula di gara è ispirata dalla prova all’americana del ciclismo su pista” ha commentato l’ex skyrunner. “Abbiamo voluto ripetere lo stesso format in chiave podistica e abbiamo scelto il nome pensando alla definizione gergale del termine americano: yankee appunto”. Due sono gli appuntamenti in calendario nel 2013, dopo il successo della prima Winter Sprint di Fiorano al Serio dello scorso
ph. Roberto Mandelli
// Tecnologia e soluzioni avanzate anche per gli sportivi con problemi alla vista. Rudy Project propone un’ampia gamma di occhiali che adottano lenti correttive su misura. Impact Rx è un sistema di personalizzazione realizzato sulla base delle particolari prescrizioni di ogni atleta. Le lenti monofocali e progressive sono disponibili anche in versione polarizzata e fotocromatica in diversi colori. Costruite attraverso una particolare tecnologia che rappresenta una novità nell’ambito dell’ottica oftalmica applicata allo sport, sono realizzate con un sofisticato programma di calcolo che non si limita a considerare soltanto i parametri del portatore (RX, PD, H), ma li abbina direttamente alla forma della lente dell’occhiale. Gli adattatori ottici removibili in alluminio invece sono ideali per chi è abituato a indossare le lenti a contatto, mentre il sistema clip on da inserire all’interno della montatura dietro le lenti da sole è utile nel caso degli occhiali dove non sia possibile montare lenti graduate direttamente nel telaio o gli adattatori. Per finire, per coloro che necessitano di un’elevata gradazione le lenti Hi +1.6 utilizzano un substrato polimetrico avanzato ad alto indice: essendo meno dense, hanno un peso specifico inferiore e uno spessore ridotto.
NUMERO 5 - 2013
ph. Alberto zanetti
occhiale sportivo con lenti correttive by Rudy Project
Inquadra il Qr per il video della prima puntata di The Posh Race
// Proiezioni, incontri con grandi ospiti, corsi, spettacoli e workshop con grandi fotografi e registi: quattro giorni dedicati all’avventura, da vivere, raccontare e condividere. Adventure Movie Awards Days è un evento che si terrà a San Candido, Innichen, dal 18 al 21 luglio. Circa 40 film e documentari provenienti da tutto il mondo verranno presentati, cinque saranno premiati con altrettanti riconoscimenti e fra questi il più prestigioso è rappresentato dal Best Movie – Piolet d’Or. Grande attesa anche per la presenza del sei volte campione del mondo Marco De Gasperi e dell’ultra runner spagnolo Pablo Criado Toca, che parleranno dell’anima del runner spiegando come prepararsi alle dure corse in montagna. Un’ampia sezione dedicata allo yoga e poi ancora, sci, kayak, alpinismo e surf andranno a differenziare il programma degli appuntamenti dedicati agli appassionati. Un doveroso omaggio sarà tributato a Walter Bonatti con lo spettacolo Un modo d’essere, con Vasco Mirandola e la Piccola Bottega Baltazar. Anche il nostro gruppo editoriale attraverso la testata Outdoor Magazine è partner della manifestazione. Tra gli sponsor anche Grivel, Vibram e Monvic.
prime edizioni // Nasce Dolomiti Extreme Trail: 53 km tra i sentieri della Val di Zoldo
Südtirol Ultrarace: a luglio un nuovo trail sul Ferro di Cavallo
// Il gruppo del San Sebastiano e il Civetta, la Moiazza e il Pelmo, il Bosco Nero e gli Spiz di Mezzodì. Sono lo scenario dolomitico che ospiterà la prima edizione della Dolomiti Extreme Trail, in programma il prossimo 8 giugno lungo i sentieri della Val di Zoldo: 53 km di sviluppo con un dislivello positivo di 3.800 metri e un dislivello in discesa di 3.710. La partenza è fissata a Forno di Zoldo, l’arrivo nella piazza di Pieve di Zoldo. “Sarà un trail dagli alti contenuti tecnici”, spiegano Paolo Franchi e Corrado De Rocco, coordinatori dell’organizzazione curata da Atletica Zoldo-Pro Loco Forno di Zoldo. “Da tempo pensavamo a una corsa che potesse valorizzare tutta la valle e ora questo sogno si è concretizzato grazie a un gruppo di amici innamorati della corsa e della montagna, supportati da numerose realtà della valle. Il Dolomiti Extreme Trail vuole essere un evento agonistico, ma anche un’occasione per valorizzare al meglio il variegato patrimonio della Val di Zoldo. Un grazie particolare al nostro main sponsor tecnico Haglöfs che metterà a disposizione di tutti i finisher l’esclusiva scarpa trail Haglöfs Gram”. www.dolomitiextremetrail.com
// Un percorso di 124 km per 7.666 m di dislivello, da completare in un tempo limite di 40 ore: la neonata Südtirol Ultrarace si preannuncia come una gara decisamente dura. In programma dal 26 al 28 luglio 2013, questa prima edizione avrà luogo lungo il sentiero Ferro di Cavallo nel Val Sarentino a nord di Bolzano e sarà prova di qualifica per la Utmb 2014. “Il tracciato di gara, che si sviluppa lungo il sentiero Ferro di Cavallo è lungo 124 km e solitamente gli escursionisti lo affrontano dividendo il percorso in ben sette tappe” commenta Josef Günther Mair, presidente del comitato organizzatore a capo dell’associazione Grw (Cooperativa per lo sviluppo regionale e la formazione). “La varietà del tracciato richiede ai concorrenti una certa abilità nella corsa in alta quota, assoluta mancanza di vertigini e una condizione psico-fisica al top, considerando il dislivello di 7.666 m”. L’associazione Grw di Sarentino sta lavorando alla messa a punto dell’evento con il supporto di Salewa, Sportler, Garmin e dello Sportclub di Sarentino. La manifestazione, inoltre, riceverà il sostegno dell’Avs, del soccorso alpino, della medicina d’urgenza nonché di tutte le società sportive presenti sul territorio. La partenza è prevista dal 10 di sera da piazza Walther, Bolzano, dove sarà posto anche l’arrivo. Altimetria e planimetria del tracciato di gara, realizzati in collaborazione con Garmin Italia, sono disponibili all’interno del sito ufficiale. In programma il format a staffetta. Le iscrizioni sono aperte. www.suedtirol-ultrarace.it
Valtellina Wine Trail, partirà il prossimo novembre la corsa enogastronomica // Presentato in occasione del Vinitaly a Verona, il primo Valtellina Wine Trail, in programma il 24 novembre prossimo tra i filari della Valtellina, è organizzato da corsainmontagna.it e ASD pentacom, oltre al patrocinio dei Comuni interessati e degli Enti coinvolti. Come ben esemplificato dal nome “alcolico”, l’evento non vuole essere unicamente un’occasione per gli amanti del trail running, ma anche un vero festival enogastronomico, che porterà i concorrenti a conoscere le eccellenze del territorio valtellinese. In primis, ovviamente, il Valtellina Superiore DOCG, nei cui vigneti si snoderà il tracciato di gara. Il percorso, non ancora definitivo, partirà dall’abitato di Tirano e terminerà a Sondrio dopo 44 km e 1.500 m circa di dislivello cumulativo. Inoltre sarà affiancato da un “mini-trail” di circa 20 km, al via da Chiuro. Il limite delle iscrizioni è fissato a quota 500. www.corsainmontagna.it / www.valtellinawinetrail.blogspot.it
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EVENTI
ph. Daniele Castellani
ph. Marco Varoli
ph. Marco Corriero
Dopo l’esordio a Livigno (26-27 gennaio) la versione invernale si è chiusa il 16 e 17 marzo nella splendida cornice delle Dolomiti
Rewoolution Raid, la carica dei 162 “dolomitici” Con la seconda tappa si conclude l’evento multiraid invernale ideato e supportato da Rewoolution. 54 i team partecipanti nelle categorie Pro e Amatori, compresi alcuni nella categoria shop. Vincitore del viaggio è il team X-Max BG, che volerà in Nuova Zelanda in compagnia dell’altra squadra estratta a sorte, Tuscania. • simone berti
I vincitori
“Pronti, partenza, via! Prendi gli sci. Ecco l’impianto di risalita, Controlla il road book, dov’è il primo check point? Tavola in spalla, tocca risalire il crinale. Ora una bella foto e poi la prova di slalom”… Ritmo serrato (non per forza ovviamente), la cornice stupenda delle Dolomiti e la carica dei 54 team presenti. Tutto questo nel corso della seconda e ultima tappa dei Rewoolution Raid Winter 2013, che hanno finalmente premiato, per merito e per fortuna, i due team che usufruiranno del meraviglioso viaggio nella terra dei maori, la Nuova Zelanda, alla scoperta della lana merino.
A dominare la classifica della categoria Pro di questa tappa è stato il team Italian Cowboys, che ha completato il percorso totalizzando 29.250 punti. Primo nella categoria Amatori invece il team X-Max Bergamo con 27.250 punti totalizzati. Ma il momento clou di tutta la premiazione è stato quello dell’annuncio dei vincitori del viaggio in Nuova Zelanda offerto da ZQ in collaborazione con Rewoolution. Ad aggiudicarsi un’esperienza outdoor nel paradiso neozelandese sono stati due team, entrambi partecipanti alle due tappe dei Rewoolution Winter Raid (come da regolamento): X-Max Bergamo, che ha raggiunto
dolomitica, ci siamo divertiti davvero tanto. E poi la bellezza di conoscere tante persone con cui condividere la passione per l’outdoor e lo sport… non ha prezzo
1 - Team Italian Cowboys (29.250) 2 - Team White Spirit (26.100) 3 - Team Engadina (25.000)
CATEGORIA amatori 1 - Team X-Max Bg (27.250) 2 - Team Sciare Mag (23.500)
di mettere in campo dei team di valore a proprio nome: un esempio su tutti lo stesso vincitore assoluto del Raid invernale, XMax Bg. La categoria sarà ovviamente riproposta anche nel corso degli appuntamenti estivi (vedi box pagina a fianco). L’invito
3 - Team Fredarola Tesla (22.250)
CATEGORIA shop 1 - Team X-Max Bg (27.250) 2 - Team Unico Sport Reloaded (16.250) 3 - Team Essence Of Freedom (15.500)
Dopo l’ottimo risultato ottenuto all’esordio di Livigno, che ha visto al via 35 team, il numero di partecipanti presentatisi a Plan de Gralba era quasi raddoppiato. Sciatori, snowboarder e telemarker, road book alla mano, si sono fin da subito cimentati nelle numerose prove da affrontare rigorosamente in orienteering: parallelo, freeride, freestyle, slalom gigante, ski cross, gobbe e km lanciato, alla ricerca dei check point disseminati lungo il tracciato compreso fra Val Gardena, Val di Fassa, Val Badia, Arabba e Marmolada. Purtroppo non è stata replicata la ciaspolata notturna tenutasi a Livigno, ma il sole e le buone condizioni di neve hanno accresciuto il divertimento degli atleti.
CATEGORIA DONNE 1 Pari Merito - Team Skadi (16.000) e Team Oma’s Sister Canazei (16.000)
classifica combinata 1 - Team X-Max Bg (56.250) 2 - Team Engadina (54.000)
ph. Marco Varoli
3 - Team Italian Cowboys (53.350)
“ Quello che però è importante, anzi molto importante sottolineare in questa manifestazione è la partecipazione della gente, dei team iscritti, della bontà dell’organizzazione, della bellezza dei posti scelti per i due eventi, della competenza e soprattutto dello spirito con il quale ci si confronta e sfida
CATEGORIA PRO
ancora una volta è quello di essere più numerosi possibili, cogliendo l’opportunità di partecipare gratuitamente (previo contatto della nostra redazione) con uno o più team per punto vendita. Ma soprattutto perché l’esperienza, come ci viene raccontata a ogni edizione da tutti i partecipanti, rimane eccezionale e divertente, grazie agli scenari di montagna che compongono il campo di gare e all’entusiasmante format.
la miglior classifica globale nelle due tappe, e Tuscania, estratto a sorte e dunque baciato dalla fortuna. Con la proclamazione dei vincitori si chiude così la sessione invernale dei Rewoolution Raid.
La categoria Shop Un buon riscontro ha ottenuto anche questa volta la categoria shop, tanto che diversi negozi specializzati hanno deciso infine
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ph. Daniele Castellani
Raid sulle Dolomiti
“ Bellissimi anche in questa tappa CLASSIFICHE//
RUNNING MAGAZINE
Dal 19 al 25 marzo il viaggio premio nella terra dei Maori// NUMERO 5 - 2013
Rewoolution Raid New Zealand Trip, divertimento “dell’altro mondo” Running, rafting, arrampicata, orienteering e mountain bike. I team Firefox e Pedrini, rispettivamente estratto a sorte e vincitore assoluto nel corso del Raid estivo 2012, hanno affrontato la Nuova Zelanda in maniera totalmente sportiva. Ma non solo: c’è stata l’opportunità di visitare gli allevamenti Rewoolution per scoprire le varie fasi di produzione della pregiata lana Merino. Un viaggio da sogno in uno dei luoghi più belli e unici di tutto il mondo: ovvero la Nuova Zelanda. A gustarselo sono stati i team Firefox, composto da Carla Simonetta Fossati, Umberto Rossoni e Giovanni Semperboni, estratto tra i partecipanti delle 2 tappe estive 2012, e il team Pedrini, composto da Roberto Mattioli, Andrea Visioli e Michele Sartor, primo nella classifica generale dell’evento. Sono loro i protagonisti di questa avventura all’insegna dell’outdoor e della natura selvaggia e incontaminata. I sei vincitori sono volati verso l’isola sud della Nuova Zelanda accompagnati dallo staff tecnico di Rewoolution, capitanato dal technical manager di Rewoolution Raid Luca Lamperti. E lì hanno goduto appieno degli straordinari paesaggi naturali, una cornice perfetta per le diverse e intense attività che hanno svolto sul posto: running, rafting, arrampicata, orienteering e mountain bike. Inoltre, ma non meno importante, hanno avuto l’opportunità di visitare gli allevamenti di proprietà di Rewoolution e scoprire le varie fasi di produzione della pregiata lana Merino, utilizzata per la creazione dei prodotti del brand italiano.
River, accompagnati e guidati dal giovane talento multisport neozelandese Dougal Allan: tra salite impegnative, curve paraboliche, discese tra gli alberi e anche qualche salto. A seguire, dopo un pranzo nella cittadina di Wanaka, ci facciamo il nostro giro in Kayak sul lago omonimo, partendo da Glenduh bay verso la riva opposta del lago. Ci tiene compagnia anche qualche goccia di pioggia, che ovviamente non ferma nessuno dei ragazzi, decisi a godersi al 110% l’esperienza e l’emozione di testare il territorio neozelandese attraverso lo sport. L’ultima giornata insieme si conclude con una mattina di arrampicata alla falesia di Hospital Flat, in prossimità del lago Wanaka. Purtroppo il tempo non è molto clemente, infatti siamo accompagnati da ripetuti acquazzoni che non rendono
facile portare a termine l’attività, anche se tutti i ragazzi hanno talmente voglia di “assaggiare” la roccia neozelandese da scalare anche sotto la pioggia. Consumiamo l’ultimo pranzo sulle rive del lago insieme a Karin e Caroline del team ZQ, che successivamente ci accompagnano a Queenstown, seconda città dell’isola sud della Nuova Zelanda e punto focale per gli sport estremi di questa regione. Il New Zealand Trip termina qui, i ragazzi si sono divertiti, sono stati un fantastico gruppo e hanno vissuto le emozioni che questa terra incredibile e selvaggia è in grado di regalare attraverso il loro pane, cioè lo sport. Ringraziano tutti voi, Rewoolution, ZQ e Salice, per l’organizzazione, il supporto, il viaggio e la splendida esperienza regalata.
Il REPORT di Alberto Orlandi
(accompagnatore dei team in Nuova Zelanda)
La sera dormiamo in campeggio sulle rive di questo splendido lago e, dopo esserci goduti l’alba, ci avviamo a visitare la fattoria di Otamatapaio, dove dalla lana delle pecore Merino nascono i capi Rewoolution che ci accompagnano e supportano splendidamente in tutte le attività. Adesso è il turno di un altro lago: Wanaka. Famoso per la sua attitudine agli sport outdoor, ci fa da cornice, tra montagne, sentieri e acqua, durante l’orienteering a squadre organizzato da Luca Lamperti. Domenica 24 rimaniamo sulle rive di questo splendido lago per testare il terreno neozelandese su 2 ruote durante un tour in mountain bike e per un giro nel lago in kayak. Percorriamo in mountain bike il single track Deans Bank, che parte dalle sponde del lago Wanaka, nella Dublin Bay, per proseguire lungo l’Hawea
a Bergamo (1-2 giugno) e Nago n (21-22 settembre) //
Appuntamento a giugno con la 1a tappa estiva Dopo il successo ottenuto dalle 2 tappe a Livigno e sulle Dolomiti dell’edizione invernale recentemente conclusa, fervono già i preparativi per la versione estiva dei Rewoolution Raid. L’evento sportivo multiraid tornerà infatti con altre 2 tappe: l’1-2 giugno a Bergamo e il 21-22 settembre a Nago Torbole. Una nuova occasione per tutti gli appassionati sportivi di vivere un’entusiasmante esperienza all’insegna del divertimento a stretto contatto con la natura. I team, come da format, sono composti da 3 elementi e durante il raid dovranno affrontare numerose prove in orienteering come trail running e mountain bike, suddivisi nelle categorie Percorso Lungo e Percorso Corto. In palio, per chi saprà conquistare il migliore risultato nel corso delle 2 tappe, uno straordinario viaggio in Nuova Zelanda, alla scoperta della lana merino utilizzata nei prodotti Rewoolution. Le iscrizioni sono già aperte sul sito. Un raid per tutti - Come sopra citato ogni team, in relazione alle proprie performances, può valutare a quale categoria iscriversi: il Percorso Lungo è dedicato alle persone ben allenate, quello Corto a chi vuole semplicemente mettersi alla prova senza particolari
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ambizioni. Confermatissima la categoria Shop. La gara durerà due giorni, con partenza il sabato e arrivo la domenica. I punti di partenza sono diversi per le due categorie. Il pernottamento di sabato notte sarà in tenda presso il campo case (location segreta) dove si svolgeranno anche il pasta party e la colazione di domenica mattina. Come sempre l’organizzazione è firmata Spia Games: un nome, una garanzia. www.rewoolutionraid.com/it/ www.facebook.com/Rewoolution
ph. Giovanni Marchesij
Il lungo viaggio alla volta dell’altra parte del mondo è passato, un’interminabile sequenza di voli. Veniamo accolti all’aeroporto di Christchurch da Hamish e Karin di ZQ, che ci accompagnano al campeggio di Peel Forest, dove il primo contatto sensoriale con la Nuova Zelanda è un fantastico barbecue sotto le stelle seguito dalla notte in tenda. Il giorno seguente, per allinearsi al fuso orario, affrontiamo in rafting le rapide di 5° grado del Rangitata River, mentre nel pomeriggio percorriamo il Richmond Trail di corsa: una traccia battuta lunga 13 km ai bordi di Lake Tekapo, durante il tramonto. Un’esperienza sicuramente indimenticabile per tutto il gruppo, già peraltro affiatato e motivato a godersi insieme tutte le splendide giornate e i panorami mozzafiato che ci aspettano.
trend
Tra obstacles e mud races, gare a eliminazione ed eventi goliardici di tutti i generi, competizioni cittadine o off-road su brevi distanze, raid multidisciplinari e percorsi nei parchi cittadini
Qui e a fianco due immagini dell’ultima edizione della StrongmanRun in Germania
Il fenomeno delle corse “particolari” di cui abbiamo già parlato più di una volta è una piacevole conferma e coinvolge numeri sempre più importanti. Con tutti i principali format che sbarcano anche in Italia: dalla Fisherman’s Friend StrongmanRun alla Warrior Dash, passando per altri eventi di derivazione straniera o concezione italiana. • BENEDETTO SIRONI
Non è una novità ma ormai una conferma: come del resto vi avevamo anticipato in tempi non sospetti proprio su queste pagine, il boom delle cosiddette “obstacles” o “mud races” sta trovando terreno fertile anche in Italia.
STRONGMANRUN L’evento “di grido” in questo ambito per ora è la Fisherman’s Friend StrongmanRun. Declinata in tante edizioni in quasi tutti i Paesi d’Europa, nel 2012 è arrivata anche in Italia grazie all’organizzazione di Rcs Sport e alla collaborazione di Brooks, technical sponsor di tutto il circuito. L’appuntamento con la seconda edizione italiana è il 21 settembre a Rovereto: un clima già di grande attesa sta caratterizzando questi mesi che precedono lo svolgimento della manifestazione, dopo che alla “prima” dello scorso anno ben 2.600 runners hanno letteralmente invaso le strade cittadine. Per il prossimo evento le iscrizioni hanno già superato quota 3.500 persone e si chiuderanno a 5.000 iscritti. Per la cronaca, la prima tappa 2013 in scena sul circuito del Nurburing in Germania ha visto qualcosa come quasi 13mila iscritti e 47mila spettatori! Ricordiamo che si tratta di un evento che richiede anche una buona preparazione fisica (distanze dagli 11 ai 21 km a seconda delle tappe). Questo non impedisce la forte presenza dell’aspetto goliardico, dove i travestimenti più strani e originali la fanno da padrone, tra vichinghi in perizoma, super eroi di ogni tipo e molto altro.
MONZA POWER RUN Tutta italiana invece l’ideazione della Monza Power Run. Anche in questo caso una gara podistica a ostacoli che si effettuerà su un terreno misto di asfalto, sterrato, ghiaia e prato. Un totale di 20 km da percorrere superando barriere costruite per l’occasione o alcuni im-
FAMOLO STRANO
che hanno partecipato a quella che è stata la prima di tre tappe nel nostro Paese. Main sponsor del circuito è Vibram, la cui filosofia da sempre caratterizzata all’insegna della propriocezione e delle attività multi disciplinari, di cui la nascita di FiveFingers, è in piena sintonia con il format della competizione. Media partner, oltre ai colleghi di Radio Number One, anche noi di Running Magazine. Dopo Milano la Warrior Dash farà tappa a Riccione (ottobre) e a Torino, mentre nel 2014 gli eventi dovrebbero raddoppiare inserendo anche differenti distanze.
pedimenti naturali. La data prestabilita è il 20 luglio 2013. La location sarà l’autodromo nazionale di Monza. E a questo proposito vengono in mente altre situazioni in cui una corsa è andata in scena sull’asfalto di un circuito automobilistico. Proprio qui, a settembre 2012 si è svolta la Aids Running In Music, patrocinata dall’Anlaids. Il 27 gennaio scorso invece il Mugello è stato teatro della prima edizione della Gp Run. Monza Power Run è sostenuta da un intento benefico, dal momento che il ricavato sarà utilizzato per la realizzazione del progetto “Casa Lele e Lory”, una casa di accoglienza per le famiglie e i malati in cura presso il reparto di ematologia adulti dell’ospedale San Gerardo di Monza.
E NON FINISCE QUI… Di simile concezione sono anche le americane Beer Belly Two e The Incline Beer Mile. Come suggerisce il nome, si tratta di gare in cui
WARRIOR DASH Tre immagini della Warrior Dash americana
Una vera e propria gara-mito che negli Stati Uniti ha registrato nel 2012 oltre un milione di partecipanti in 47 eventi. Mentre sono quasi 2 milioni quelli previsti nel 2013. L’evento ha esordito in Italia proprio lo scorso 19 maggio al Parco Idroscalo di Milano su un percorso sviluppato su 7 km con 12 ostacoli tra cui un passaggio nel fango, lunghe funi su cui arrampicarsi, muri di circa 2,5 metri da scavalcare. Progettate delle prove alternative per chi non era in grado di affrontare alcuni ostacoli. Nel complesso sono stati oltre 1.000 i runners
la corsa contro il tempo è un fatto di resistenza alla fatica ma soprattutto agli effetti dell’alcool. Niente birra ma solo golosi dolcetti tipici sono invece la “tassa” da pagare quando si corre la Cupcake Run (manifestazione che si tiene in tre differenti location e che è nata per raccogliere fondi per scuole pubbliche). Di “tinte” differenti sono le corse come la Paint my Run, che si è svolta a Sirolo in provincia di Ancona a settembre dello scorso anno, o The Color Run che negli Stati Uniti viene riproposta in più di trenta città. Lungo i 5 km del percorso
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RUNNING MAGAZINE
NUMERO 5 - 2013
i runners vengono spruzzati di diversi colori, giungendo al traguardo in un vero e proprio tripudio “arlecchinesco”. La notturna Glow Run si caratterizza per le luci fluorescenti indossate dai suoi concorrenti, mentre un look ben più provocante è quello scelto da chi corre la Underpants Run: la manifestazione si svolge a Kona il giorno prima dell’Ironman ed è nata come segno di protesta contro il divieto di indossare i soli costumi da bagno nei luoghi pubblici della cittadina hawaiana. Competizioni a ostacoli sui generis sono anche la Zombie Run, in cui un centinaio di “morti viventi” tentano di rubare le tre bandierine appese alla cintura di ogni concorrente, e la Tough Mudder. Quest’ultima esiste già in 12 Paesi nel mondo e a oggi vi hanno partecipato oltre 700.000 persone. Per finire, ci interessa segnalare anche la Spartan Race, di cui Reebok è diventata main sponsor e che secondo alcuni rumors dovrebbe arrivare prossimamente anche in Italia. Nata nel 2010 dall’idea del 14 volte ironman Joe De Sena, la gara si caratterizza oltre che per la presenza di diverse prove da superare, anche per l’azione di disturbo di alcuni volontari che lungo il percorso tentano di “abbattere” i runners con i loro “pugil sticks”.
RAID MULTIDISCIPLINARI & TRAIL Altro fenomeno da tenere d’occhio è quello dei raid multidisciplinari, nei quali il running - preferibilmente fuoristrada - è quasi sempre presente. Tra formule più o meno competitive, come non citare il caso dei Rewoolution Raid di cui tanto abbiamo parlato e altrettanto continueremo a fare sulle pagine dei nostri magazine (vedi anche articolo su questo numero alle pagine 8-9). Interessante la connessione di questo genere di eventi sopra citati con il mondo del trail running, in generale della corsa off-road: all’apparenza e in senso stretto siamo su concezioni diverse di vivere questo sport. In realtà anche la scena trail non è certo aliena da una concezione “fun” e goliardica: potremmo ricordare a titolo d’esempio un evento come Arrancabirra (prossima edizione 8 ottobre a Courmayeur). Anch’essa oltre a presentare i travestimenti più strani permette di “scalare” dal tempo finale ogni lattina di birra bevuta durante il percorso… Lo stesso trail running rappresenta del resto un’alternativa per un numero crescente di runners desiderosi di differenziare la propria esperienza di corsa e di ricercare un contatto più stretto con la natura. Ma anche un’attività accessibile a quell’ampio mondo di praticanti di discipline outdoor, magari del tutto privi di significative esperienze nell’ambito della corsa tradizionale. Da un punto di vista meramente pratico - ma fino a un certo punto - vale la pena sottolineare inoltre che la partecipazione a gare come queste richiede comunque un equipaggiamento più o meno “tecnico”: per correre a una obstacle race o a un raid cosa c’è di meglio che scarpe, abbigliamento e accessori da running o da trail? Infine, questo genere di eventi presenta senza dubbio anche interessanti opportunità sul fronte del marketing, permettendo ai brand tecnici di differenziare la presenza “istituzionale” legata alle classiche manifestazioni “battendo nuove strade” anche sul fronte della comunicazione.
inchiesta 2a puntata
la voce delle aziende Pubblichiamo di seguito la seconda puntata dell’inchiesta sul mercato running che coinvolge i principali operatori di questo settore, dalle aziende fino ai negozianti e agli agenti. • davide corrocher
Prosegue la nostra indagine sul mercato running nel nostro Paese e dopo la prima puntata pubblicata nello scorso numero di Running Magazine vi presentiamo in quest’occasione le interviste che abbiamo realizzato con altre aziende protagoniste di questo settore. Fra i nostri referenti di questo mese abbiamo scelto anche alcuni dei marchi specializzati nella progettazione e realizzazione di capi tecnici, dalle cui parole abbiamo cercato di percepire quale sia effettivamente il livello attuale di coscienza da parte dei runner di questo particolare segmento. Se da una parte infatti si può tuttora ritenere valida la considerazione ormai di vecchia data che esiste una cultura “acerba” in questo campo da parte di moltissimi praticanti, è altresì opinione condivisa che vi si possano auspicare degli interessantissimi margini di crescita. Le dichiarazioni dei nostri intervistati di Mico, X Bionic e Bv Sport sembrerebbero avvallare proprio questa tesi. Un altro settore da tenere d’occhio è quello della tecnologia e per questo motivo abbiamo interpellato uno fra i brand leader in questo segmento, scelto da moltissimi runner. Il caso ha poi voluto che oltretutto fosse fresca di poche settimane la notizia del passaggio di Paolo Mauri da Scott Italia a Garmin Italia (vedi news a pagina 4 di questo numero), motivo per cui dopo l’intervista che gli abbiamo rivolto lo scorso mese proprio per Scott, questa volta lo ritroviamo nella nostra inchiesta a rispondere in qualità di sales manager fitness & outdoor della sua nuova “casa”: un piccolo, curioso record che battiamo per l’occasione anche se occorre è opportuno specificare che per la realizzazione del servizio è stato prezioso il contributo offerto da parte di alcuni dei nuovi colleghi di Paolo che da più tempo lavorano per l’azienda. Nei prossimi mesi la nostra indagine proseguirà coinvolgendo gli altri fondamentali attori del mercato: agenti e negozianti in primis.
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Come è andato il 2012 per la vostra azienda? Quali prospettive per il 2013?
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Avete predisposto iniziative ad hoc per i vostri retailer?
Qual è il vostro prodotto di punta per la nuova stagione e quali sono le caratteristiche principali?
MICO SPORT Gianluca Mastellini responsabile marketing n Negli ultimi tre anni la nostra azienda ha registrato una stabilità in termini di fatturato. Le prospettive sono di crescita, anche in considerazione del fatto che proprio nel 2012 abbiamo deciso di investire molto per la realizzazione di nuove tecnologie. n Il nostro prodotto di punta per la stagione 2013 è rappresentato dalla linea Mico Carnosina Mc2, che abbiamo sviluppato espressamente per i runner. I suoi punti di forza sono l’altissima qualità delle materie prime utilizzate, la cura riservata alla progettazione dei particolari e la tecnologia esclusiva che abbiamo certificato a ogni livello. Si tratta di un sistema che abbiamo pensato per caricare i singoli capi della collezione con la molecola preziosa della carnosina. Prima di una performance sportiva, attraverso una procedura manuale è possibile imbrigliare queste particelle tra i filati del nostro abbigliamento Mc2. Durante l’attività fisica vengono poi rilasciate progressivamente sulla pelle. La molecola di carnosina, per transdermicità, arriverà direttamente nel sangue e quindi nel muscolo dove svolgerà la sua funzione di eliminazione dell’acido lattico. n Saremo molto attivi attraverso una serie di iniziative “sul campo” in cui affiancheremo i nostri negozi. In occasione di importanti manifestazioni saremo presenti con loro per spiegare le caratteristiche della nuova tecnologia. A partire da questa primavera – estate abbiamo già segnato in calendario le date di alcune delle gare podistiche più rappresentative. n Le nostre principali attività di comunicazione sono principalmente rivolte a far registrare la nostra presenza costante “sul campo” e a offrire il nostro contributo tecnico all’interno dei principali social forum. Stiamo creando con passione e coerenza una comunità di runner, che attraverso le proprie performance e le proprie esigenze contribuiscano giorno dopo giorno alla crescita tecnica di Mico. L’azienda quotidianamente fornisce materiale tecnico ai suoi 100 Mico Beta Tester, che testano, sviluppano, criticano e approvano le novità proposte. n Sarà in aumento, perché la potenzialità di crescita è ancora molto alta e l’interesse attorno a questo meraviglioso sport è sempre più fervido. n L’aspetto più positivo in un mercato tanto attuale e, lo ripeto, in crescita, è che i praticanti continuano ad aumentare e soprattutto a esercitare con sempre maggior frequenza. Da ciò ne consegue anche che la loro esigenza di materiali sempre più tecnologici e confortevoli è sempre maggiore. Rispondendo alle loro necessita attraverso processi di ricerca e sviluppo, all’utilizzo di materiali e procedimenti di qualità e di una tecnologia certificata, è ancora possibile registrare successi commerciali e ottenere riscontri positivi in termini di fatturato.
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adidas Massimo Di Camillo merchandising manager running n Il 2012 ha rappresentato un anno fondamentale per preparare la strada al 2013, che io chiamerei “l’anno di adidas running”. Questo settore ha acquistato un ruolo sempre più rilevante all’interno di adidas Group e gli obiettivi che ci siamo proposti di raggiungere da qui al 2015 rappresentano una bella sfida. Siamo certi che il mercato italiano porterà il suo importante contributo al piano di crescita. n Il 27 febbraio del 2013 adidas ha dato inizio a una rivoluzione nel mondo del running e lo ha fatto lanciando sul mercato Energy Boost, la prima scarpa realizzata con una nuova tecnologia che crediamo possa cambiare tutti i parametri con i quali siamo abituati a valutare le calzature da running. Boost è in grado di combinare ammortizzazione e reattività e ciò si traduce in un beneficio assoluto in termini di comfort ed elasticità. Per la stagione SS 2013 le scarpe con questo materiale erano due, Energy Boost (vedi foto) e adistar Boost, ma dal FW 2013 estenderemo la nuova tecnologia anche su altri modelli per soddisfare tutte le tipologie di consumatore. n Prevediamo di implementare i nostri investimenti in store attraverso la progettazione di strumenti in linea con la nuova strada segnata dall’introduzione di Boost, per comunicarne i vantaggi e i benefici. Il 2013 sarà ricco di attività rivolte ai nostri partner commerciali: clinics, giornate in store con tecnici esperti, sponsorizzazione di eventi locali; proseguirà anche il programma FoaR (Friends of adidas Running) che offre la possibilità di partecipare a eventi esclusivi in occasione delle principali manifestazioni internazionali quali, nel 2013, maratona di Londra, Mondiali di atletica leggera, maratona di Berlino. n Vogliamo essere sempre più vicini ai consumatori finali attraverso iniziative di brand specifiche e pensate per le diverse tipologie di runner. Rafforzeremo la nostra visibilità su riviste e siti verticali per continuare a comunicare l’innovazione dei nostri prodotti. Eventi e formazione saranno le nostre leve tattiche per poter offrire al consumatore finale una vera e propria esperienza di brand a 360°. Le attività digital giocheranno un ruolo sempre più importante nella nostra strategia di comunicazione perché ci permetteranno di essere sempre più efficaci e reattivi verso gli stimoli del mercato. Crediamo molto nelle potenzialità delle piattaforme social che consentono sempre maggiore interazione fra gli utenti, nonché nell’importanza strategica di bloggers e influencer verticali. n Il running è una categoria in crescita sia dal punto di vista dei volumi che dei praticanti. Stanno aumentando le persone che
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si avvicinano a questo sport per questioni legate al benessere fisico e non necessariamente per raggiungere risultati agonistici. Siamo sicuri che l’innovazione e i servizi rivolti anche a questa tipologia di consumatori aiuteranno a mantenere questo trend. n La situazione attuale riguarda soltanto l’Italia ma tutta Europa, quello che dobbiamo fare è superare i confini nazionali e iniziare a pensare con una logica allargata. Oggi ci sono molti retailer (tradizionali ed e-ecommerce) che traggono profitti nel nostro territorio presentando format molto vicini alle esigenze del consumatore. Penso che i tempi siano maturi per cercare di costruire un nuovo modello distributivo ed è in questa direzione che stiamo lavorando per cogliere nuove opportunità. Bv Sport Italia Manuela Corona amministratore n Nel 2012 Bv Sport ha ampliato la sua unità di produzione con due nuovi macchinari per meglio rispondere alla crescita del mercato. Inoltre ha sviluppato una nuova linea ciclo che sarà presentata molto presto anche nel nostro Paese. Nel 2012 il nostro fatturato è aumentato del 30% e la prospettiva per quest’anno è di un’ulteriore crescita del 20%. n Il nostro prodotto più innovativo è sicuramente il modello Booster Elite. Non è stato semplice introdurre migliorie su un articolo di grande successo come lo è stato e come rimane il Booster “Original”. Tuttavia questa nuova versione si diversifica per una tecnica di fabbricazione particolare che ha permesso di utilizzare tricotages diversi nelle varie parti della gamba. È stata creata una trama specificamente alleggerita e applicata nella fascia tibiale, che non comprimesse eccessivamente questa parte dove spesso insorgono problematiche a livello delle strutture sensibili pretibiali (periostiti, nervi superficiali…). Inoltre è stata differenziata la forma della gamba destra dalla sinistra ed è stato aggiunto un sostegno importante nella zona del tendine d’Achille. Sono occorsi due anni di ricerca e l’utilizzo di innovazioni tecniche e scientifiche importanti per arrivare a questo risultato, il tutto in soli 25 gr di tessuto di nuova generazione. n Abbiamo sempre cercato di essere particolarmente vicini ai nostri negozianti. Riteniamo siano parte integrante del nostro successo, soprattutto in questi ultimi tempi in cui i punti vendita sono sempre più specializzati in specifici settori. Cerchiamo di proporre una corretta formazione soprattutto per quanto riguarda i nostri prodotti che sono progettati per adattarsi fedelmente ai parametri anatomici degli atleti. Nel secondo semestre del 2013 saranno disponibili nuovi espositori e manichini, nonché una documentazione cartacea a supporto dei retailer. Ciò che vogliamo far comprendere più di ogni altra cosa ai nostri clienti e ai consu-
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Mercato running in Italia: quali le vostre previsioni per fine 2013?
Quali sono le vostre attività di comunicazione? Avete particolari iniziative on line?
matori finali è che Bv Sport lavora principalmente per migliorare la qualità del prodotto. Comprendiamo l’importanza del packaging che aiuta notevolmente le vendite in quanto attira l’attenzione di chi effettua l’acquisto, ma siamo altrettanto consci che oggi gli sportivi sono più attenti e meticolosi, interessati soprattutto all’aspetto tecnico di ciò che andrà a indossare. Tutta la nostra produzione si concentra negli stabilimenti Bv Sport in Francia e in Italia e siamo sicuri che questo è un aspetto importante per gli utilizzatori finali dei nostri prodotti e un argomento in più per i nostri punti vendita. n Siamo presenti con le nostre pubblicità sulle principali riviste dedicate alla corsa su strada, al trail e al triathlon, ritenendo che questo contribuisca ad ampliare la diffusione del marchio e del prodotto e a sostenere di conseguenza l’attività del punto vendita. Abbiamo da poco rinnovato anche il nostro sito internet che spiega in dettaglio la nostra collezione, con approfondimenti e pubblicazioni riguardanti gli studi effettuati sui prodotti. La contenzione progressiva Bv Sport è considerata dagli staff medici un supporto particolarmente efficace per offrire importanti benefici alla fisiologia dello sportivo. n Senz’altro in crescita. Bv Sport conta di vedere una crescita in questo settore di almeno il 20% rispetto all’anno passato. n È già un aspetto positivo poter lavorare nel settore sportivo. Nel mondo del trail e della corsa si incontrano ancora quegli sportivi che sanno gustare le proprie vittorie. E con vittorie non intendo solo il fatto di arrivare primi, ma piuttosto il raggiungimento di un traguardo personale per il quale si sono impegnate forze ed energie senza alcun compenso finale. Questo aspetto ci regala grandi soddisfazioni che non sono solo economiche ma ci fanno davvero vivere importanti emozioni umane. Per questo ammiriamo il lavoro svolto in questi anni dai negozianti che sono sempre più vicini ai loro clienti attraverso un rapporto spesso anche molto confidenziale e amichevole, creando una sorta di team. Per gli aspetti da migliorare, guardiamo in casa nostra. Pur avendo creato una linea apposita per le donne, non abbiamo ancora sviluppato il settore femminile come avremmo voluto. Riteniamo di dover offrire proposte più accattivanti legate anche al fitness. I nostri prodotti finora realizzati sono ottimi, studiati come sempre con la massima attenzione, ma vogliamo dare a questa parte di pubblico qualcosa di più. Siamo pronti a farlo con la fine di quest’anno.
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Garmin Italia Paolo Mauri sales manager fitness & outdoor n Il 2012 si è chiuso con un soddisfacente +20% in termini di fatturato (+12% strumenti da polso). Segno che il “popolo” dei runner è ancora in crescita e che sta aumentando l’acquisto dei gps da polso con un prezzo medio leggermente più basso. Ma la storia di questi anni ci insegna che chi inizia a correre nel tempo cercherà di migliorare le proprie prestazioni sostituendo anche gli strumenti, di conseguenza la gamma sarà sempre più ampia e profonda, per ogni tipo di esigenza. Il 2013 è partito bene e, nonostante il periodo economico che stiamo passando in Italia, così come nonostante le avversità meteorologiche di questa primavera, il primo quadrimestre è ancora sotto il segno del “+” a 2 cifre. n È difficile segnalare un solo modello. Abbiamo diversi strumenti al top per ogni tipo di attività: Fr 910 XT per i duo e triatleti, Fr 610 per il podismo su strada e Fenix (vedi foto) per chi corre in montagna e necessita anche di funzioni barometriche, altimetriche e cartografiche. Tecnicamente hanno tutti decine di funzioni per poter avere l’ausilio di ogni informazione utile a migliorare le proprie performance e renderle poi condivisibili su Garmin Connect e sui propri profili su social media. Inoltre, il 2013 riserverà nei prossimi mesi altre novità pronte “nel cassetto”. n Quest’anno abbiamo realizzato un nuovo progetto formativo, una vera e propria scuola di formazione per il mondo dei dispositivi satellitari. Si chiama Garmin Gps Academy ed è nata con l’obiettivo di coltivare la conoscenza e la preparazione dei rivenditori e degli addetti vendita. Quando un operatore è preparato sul prodotto non è solo un valido promotore delle vendite, ma anche un veicolo eccellente di soddisfazione del cliente e di brand image. È importante mantenere un livello di professionalità elevato per poter dare
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RUNNING MAGAZINE
Qual è l’aspetto NUMERO 5 - 2013 più positivo del mercato attuale? E quello più negativo? Cosa proponete per risolverlo?
quel valore aggiunto nella vendita destinata a chi pratica il podismo, uno sport in cui solo l’attenta e scrupolosa scelta dei materiali e degli strumenti tecnologici può determinare miglioramenti in termini di prestazioni e di protezione dai traumi. n Il piano marketing del segmento running è articolato sui tradizionali canali del communication mix: advertising su stampa specializzata, pr, pop, eventi e sponsorizzazioni. Abbiamo però affidato alle digital pr e alla comunicazione sui social network un ruolo più rilevante rispetto al passato. Quest’anno abbiamo lanciato un progetto social, che abbiamo denominato The Dreamers, e che vede protagonisti campioni dello sport e aspiranti atleti. È un nuovo modo di comunicare attraverso il nostro blog e i social network, con l’obiettivo di veicolare i valori del brand, un progetto dedicato al segmento sport e outdoor. n In base al nostro trend di vendita penso di poter dire che il 2013 sarà ancora in crescita. Il trail sta sicuramente crescendo, lo vediamo analizzando le vendite del nuovo strumento da polso Fenix, un prodotto multisport dotato di bussola a tre assi, altimetro, barometro e sensore di temperatura che oltretutto consente di trasferire tracce, mappe e rotte. È ideale per misurarsi nelle gare e negli allenamenti in montagna. n Il running è uno sport praticabile da tutti. Anche con poco tempo a propria disposizione ci si allena ed è relativamente economico: un completo, un buon paio di scarpe, uno strumento per monitorare e preparare l’allenamento e… via! Da un altro punto di vista, l‘elevata disposizione all’acquisto on-line per tutte le merceologie, dalle scarpe agli strumenti, provoca una tendenza a velocizzare tale procedura ma rischia di andare a scapito di tecnicità e competenza. È importante rivolgersi a rivenditori preparati e specializzati, da cui poter acquistare correttamente e in modo appropriato i prodotti. x-bionic Roberto Sambinelli marketing & sales manager n Stiamo crescendo, confortati dal fatto che sono sempre di più le persone che corrono e che prestano maggior cura e attenzione per selezionare articoli di abbigliamento innovativi e di qualità che gli permettano di migliorare le proprie prestazioni. n Per il 2013 abbiamo presentato la nuova linea X Bionic Effektor Technology. Fra i capi in evidenza segnalerei
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il modello X Bionic Effektor Running Power Shirt (foto sotto), dotato di caratteristiche tali da aumentare la durata della performance. Inoltre consente di contenere la formazione del calore e di ridurre la presenza di lattato quando si pratica l’attività sportiva. n Sul piano delle attività che proponiamo ai clienti, abbiamo dato vita a un’iniziativa che abbiamo chiamato “X Bionic Corri con Migidio”. Si tratta di una proposta che realizziamo in collaborazione con i dealer specializzati X Bionic con la quale diamo l’opportunità ai runner di testare i capi delle nostre collezioni in compagnia e con la consulenza del nostro Running Specialist, nonché quattro volte campione italiano di maratona, Migidio Buorifa (vedi intervista su Running Magazine 11 / 12 – 2012, ndr). n La strategia di comunicazione esperienziale integrata di X Bionic prevede la collaborazione con le principali riviste di settore, tradizionali e on-line, ovviamente la programmazione delle giornate test “X Bionic Corri con Migidio”, la creazione dell’X Bionic Running Team e per finire la presenza dello staff X Bionic Italia ai principali eventi running. n Siamo convinti che il trend del running sia in crescita per gli stessi motivi che ho accennato in precedenza. Soprattutto per il mondo del trail prevediamo un’importante evoluzione. n L’aspetto positivo è quello della nascita di quello che definirei un nuovo consumatore running, sempre più attento alla qualità e all’innovazione della tecnologia dei prodotti. L’aspetto negativo lo vedo piuttosto nell’atteggiamento di alcuni dealer specializzati che in un periodo di congiuntura economica come quello attuale puntano eccessivamente sulla riduzione dei prezzi per aumentare il proprio fatturato. In realtà non riescono a comprendere che a volte rischiano di scatenare vere e proprie competizioni al ribasso. Sarebbe più fruttuoso invece investire sul servizio e sull’assistenza al cliente.
informazioni di base // PER / Uomo/Donna Collezione / Autunno/Inverno 2013/14 DISCIPLINA / Running TARGET / Modello realizzato per runner veloci. Grazie alla tecnologia Mizuno Wave e al sistema U4ic, si caratterizza per la significativa riduzione del peso e per l’elevata capacità di assorbimento degli urti I tre punti di forza 1 / Leggerezza e reattività 2 / Elevata capacità di ammortizzamento e comfort 3 / La suola con mescola in G3 migliora aderenza e trazione DIFFERENZIALE / 19 – 12 mm PESO / Uomo - 230 gr, Donna - 190 gr MISURE / Uomo 7-13, 14 Us; Donna 6½-10½ Us COLORI / Uomo - white/anthracite/lime punch, diva blue/anthracite/bolt; Donna - electric blue/silver/purple magic, white/lime green/blu atoll
Marketing//
la scarpa del mese // Wave Sayonara allacciatura // Gli occhielli superiori sono rinforzati in tessuto, quelli inferiori con gomma siliconica
TOMAIA //
SOTTOPIEDE //
È fabbricata in Air Mesh, tessuto leggero con rinforzi in gomma trasparente. Inoltre, la capacità traspirante della scarpa è migliorata grazie al sistema Mizuno Iintercool
Premium insock
L’ampiezza della scarpa nella zona dell’avampiede è stata incrementata, per consentire una transizione più stabile
PrezzO CONSIGLIATO alla vendita / 125 euro
Curiosità prodotto // • Il nome U4ic del sistema dell’intersuola se letto secondo la pronuncia inglese suona “Iuforic”. Vale a dire, traducendo, “EUFORICO”: un motivo di ispirazione questo per i concetti di base della scarpa, disegnata appunto per offrire tali sensazioni a chi la indossa • Le decorazioni dei rinforzi della tomaia sono ispirate a disegni tradizionali giapponesi
La parte anteriore dell’avampiede è ribassata, per migliorare l’effetto di stabilità
intersuola // • Mizuno Wave Questa piastra ammortizzante agisce disperdendo la forza dell’impatto con il terreno su una superficie più ampia. Inoltre, in fase di costruzione della scarpa, la parte esterna (laterale) e quella interna (mediale) vengono separate per consentire all’intersuola di resistere con più efficacia alla compressione e di conseguenza assicurare un migliore effetto in termini di stabilità. Fabbricato con materie plastiche molto leggere, assicura al contempo un’ottimale flessibilità del supporto nell’avampiede
La tecnologia Wave al cuore del progetto MIzuno: Ammortizzamento, stabilità, leggerezza // Ogni runner ha requisiti fisici propri ed esigenze specifiche. Il modello di calzatura adatto dipende principalmente dal tipo di appoggio (neutro, iperpronazione, supinazione), dal peso e dalla struttura, oltre che dalla frequenza di allenamento e dall’abitudine di percorrenza. Mizuno ha sviluppato un’ampia scelta di scarpe per offrire una risposta efficace a queste necessità, ma tutte hanno in comune una medesima soluzione.
cuore dell’intersuola di queste scarpe per ottenere un effetto ammortizzante ottimale.
L’esclusiva tecnologia Mizuno Wave è alla base di tutti i modelli calzatura realizzati dall’azienda con sede a Osaka. Sviluppata e utilizzata per la prima volta nel 1985, da oltre 20 anni viene inserito nel
ampia l’energia d’impatto del piede con il suolo. Inoltre grazie a questa soluzione, l’intero sistema dell’intersuola viene alleggerito in maniera significativa.
Questo elemento è costituito da una piastra leggera e flessibile, ma allo stesso tempo resistente e duratura. L’inserto è stato disegnato per agire disperdendo su una superficie più
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A seconda delle varie tipologie di scarpa, la piastra Wave si differenzia per il posizionamento e per la struttura a seconda del tipo di appoggio dell’atleta. Nella nuova Sayonara, la tecnologia è inserita nella zona del tallone e si caratterizza nella versione per runner dall’appoggio neutro. In questo caso, sia il lato interno che quello esterno sono uguali per favorire la massima stabilità. In fase di corsa, il supporto si comprime per favorire l’assorbimento dell’urto quando il piede viene a contatto con il terreno. Dopo la spinta, il materiale ritorna invece alla sua conformazione originale per consentire un ritorno di energia e un ammortizzamento ottimale passo dopo passo.
Campagna stampa / A partire da luglio 2013, verrà pubblicata la nuova campagna stampa relativa al modello Sayonara. Diffusa sulle riviste al consumatore specializzate in questo settore e non solo, sarà presente sulle uscite di Correre, Runner’s World e Sport Week
Materiale POP / Ai negozi verrà proposto un supporto specifico pensato per comunicare i concetti di leggerezza della scarpa e quelli della sua ottimale capacità di ammortizzare gli impatti
Attività Pr e comunicazione / Da fine aprile, tester e promoter stanno effettuando prove sul campo della calzatura. Questi testimonial, chiamati Runbirds saranno impegnati in un tour nelle principali regioni italiane, per spiegare ai retailer specializzati le caratteristiche della nuova scarpa e del sistema U4ic
RUNNING MAGAZINE
NUMERO 5 - 2013
I punti di forza dell’intersuola U4ic //
Un’EUFORIA contagiosa Secondo la pronuncia inglese, il nome della nuova tecnologia Mizuno suona appunto “Euforic”. Ed è proprio questa sensazione che si vuole trasmettere a chi indossa questa scarpa, grazie alla sua elevata capacità ammortizzante e alla leggerezza notevolmente migliorata.
suola // Gomma G3 leggera e reattiva sulla parte anteriore e media
• Smoothride Realizzato per flettere facilmente in fase di appoggio e adattarsi efficacemente al movimento del piede, durante la spinta aumenta la rigidità per consentire un migliore rilascio dell’energia. In questo modo si riducono i microtraumi in fase di appoggio e il piede viene protetto durante le rapide accelerazioni e decelerazioni in fase di corsa. Per finire, si riducono le vibrazioni e il passo diventa più fluido e omogeneo • U4ic Combina un’ottimale capacità di assorbimento dell’impatto con una significativa riduzione del peso
Nella lingua giapponese “sozo” significa “creazione, immaginazione”. È con questa espressione che Mizuno ha scelto di chiamare i propri laboratori, dove gli esperti dell’azienda studiano le tecnologie e i concetti da applicare ai prodotti. Qui vengono effettuate simulazioni computerizzate in 3D per analizzare in dettaglio il comportamento del corpo umano. Attraverso questo lavoro di ricerca e sviluppo, è stata creata un’esclusiva mescola dell’intersuola U4ic. Grazie a questa nuova soluzione, il supporto assicura un effetto ammortizzante superiore, capace di combinare la stessa capacità di assorbimento degli urti dell’ap+ con una importante riduzione di peso. Ammortizzamento Meglio
Peggio
L’effetto di ammortizzamento della scarpa è migliorato: attribuendo alla tradizionale mescola in Eva una capacità di assorbimento dell’impatto e di ritorno dell’energia pari a 100, la nuova soluzione raggiunta con U4ic raggiunge valori superiori del 5%. Vale a dire che assicura gli stessi effetti dell’ap+ con cui finora erano realizzati gli altri modelli di scarpe Mizuno. Leggerezza Leggero
Pesante
Nel complesso, la differenza più importante nei confronti della mescola in ap+ è costituita dalla considerevole riduzione di peso. Attribuendo infatti anche in questo caso alla mescola in Eva un valore standard pari a 100, il nuovo supporto è più leggero di oltre il 30% rispetto a quelli finora realizzati. Rispetto all’Eva tradizionale è più leggero addirittura del 36%.
Mescola X10 sul tallone, più dura per maggiore resistenza e protezione
colori // UOMO
White/anthracite/lime punch
donna
Diva blue/anthracite/bolt
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White/lime green/blu atoll
FOCUS SHOP
Il punto vendita Sport di Montagna è attivo dal 2011 a Castello di Fiemme. Running, trail running, nordic walking e non solo sono i settori trattati dal suo celebre titolare
Una nuova sfida... dietro il bancone NOTO skyrunner e scialpinista, mettendo a frutto la sua esperienza di atleta, da più di un anno Paolo Larger gestisce un negozio a Castello di Fiemme. Un punto vendita che si è letteralmente “costruito con le sue mani...”
scheda tecnica Nome negozio: Sport di montagna Indirizzo: Via Roma 8 - Castello di Fiemme - 38030 (TN) Telefono: 0462.230698 – 349.4009495 E-mail: largerpaolo@yahoo.it Sito: in costruzione Numero sedi: 1 Titolare: Paolo Larger Anno di nascita negozio: 2011 Numero del personale: 2 Mq quadrati totali: 40 Incidenza running sul fatturato annuale: 25% Numero vetrine: 1 Discipline trattate: running, skyrunning, trekking, nordik walking, vie ferrate, sci alpinismo, racchette da neve Noleggio attrezzatura: Sci alpinismo, racchette da neve running / TRAIL RUNNING Marchi attrezzatura: CAMP, Deuter, Mico, Ortovox, Salice Marchi calzature: ASICS, Dynafit, Garmont, La Sportiva Marchi abbigliamento: ASICS, Crazy Idea, Mico, Ortovox, Dynafit, Soullimit Servizi offerti: Fornitura sci club, gruppi vari OUTDOOR / ALTRO Marchi attrezzatura: CAMP, Deuter, La Sportiva, Led Lenser, Salice, Tsl Marchi calzature: ASICS, Dynafit, Garmont, La Sportiva Marchi abbigliamento: Bailo, Crazy Idea, Icepeak, Ortovox, Soullimit Servizi offerti: Skiservice alpinismo, servizio paraffinatura sci fondo
• davide corrocher
A volte è difficile stabilire da dove nasca un’idea, quale situazione determini in definitiva una svolta, che cosa porti a una decisione importante. Semplicemente ci sono uomini fatti per la sfida, soliti ad accettare quello che la vita offre loro e a cogliere nella contingenza di ogni giorno un’opportunità per raggiungere i propri obiettivi e proporsene di nuovi. In ogni contesto per loro è possibile trovare gli stimoli giusti per mettersi in competizione, perché in fondo il loro spirito agonistico è duro a spegnersi soprattutto quando le conquiste hanno il sapore della vittoria. Paolo Larger è stato un campione e lo è tuttora. Ha vissuto un’intesa carriera di atleta come trail runner e come scialpinista. I suoi successi lo hanno sempre portato ai vertici del panorama sportivo internazionale. Quella stessa sete che lo ha condotto in cima fra i migliori lo ha spinto poco più di un anno fa ad aprire a Castello di Fiemme un negozio di articoli outdoor. Il nome dell’insegna è Sport di Montagna. Come il titolare ha un’anima invernale e una estiva e si caratterizza per un’offerta prodotti che spazia per le molte varianti con cui il mondo della montagna sa presentarsi: running, skyrunning, nordic walking, sci alpinismo.
Tecnicità e artigianato - “L’idea l’ho sempre avuta dentro di me” ci ha raccontato Paolo”. Ho sempre cer-
cato di vivere tutte le mie passioni e trasmettere agli altri quelle sensazioni che prova. Abito in mezzo al verde tra le montagne e adoro la natura. Mi ricordo quando una grande nevicata ha buttato a terra un enorme abete… subito ho pensato: qui voglio costruire qualcosa. Spinto da tanta dedizione e inventiva mi sono così dedicato io stesso a fabbricare l’arredamento di quello che sarebbe stato il mio negozio: è stata dura ma alla fine mi sono divertito. Per me è stata una sfida
come le tante altre che ho affrontato in passato. E poi il falegname è stato anche il primo lavoro che ho cominciato a fare quando avevo solo 14 anni!” Un punto vendita a immagine e somiglianza del suo titolare dunque, in cui tecnicità ed esperienza indiscutibili sono intessute insieme con un filo di autentica artigianalità. Oltretutto questo
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felice connubio si esalta ad esempio quando Paolo si mette all’opera in un angolo dove ha allestito un piccolo laboratorio per offrire un servizio sui materiali invernali, che si tratti di una paraffinatura o di un esperimento sulle pelli da foca.
Esperienza e selezione - “Il negozio è piccolo, ma c’è tanto da fare e per quello che voglio fare io basta e avanza. Cerco di selezionare i marchi di qualità che più mi soddisfano e mi impegno sempre a studiare
con attenzione le caratteristiche tecniche dei loro prodotti”. Paolo sa bene come consigliare il cliente che entra in negozio perché tutto quello che propone alla vendita lo ha provato lui per primo nelle sue sessioni di allenamento o in gara. Se un modello di calzatura da trail o un accessorio ha saputo soddisfare le sue esigenze per un particolare
accorgimento o per la tecnicità dei materiali con cui è fabbricato, lui è in grado di mettere questi aspetti all’attenzione di chi si rivolge a lui. Oltretutto uno dei suoi punti di forza è forse il fatto che ha saputo scegliere anche alcuni nomi meno trattati dagli altri dealer della zona, quasi a distinguersi ancora una volta e a cercare di soddisfare i più elevati parametri di tecnicità anche fra brand meno diffusi. Con Mico ad esempio ci racconta di aver stretto un ottimo rapporto da cui sono nate oltretutto delle interessanti strategie di collaborazione. “Chi viene da me lo fa perché ha un dubbio e vuole che io lo aiuti a risolverlo, per questo devo cercare di differenziarmi. Ciò non significa che nel mio assortimento manchino anche i marchi più noti, soprattutto perché con molti di questi ci ho corso per una carriera: da ASICS per le scarpe da trail, a La Sportiva per l’equipaggiamento, o a Crazy Idea per cui ho fatto parte del team ufficiale”.
Un inizio promettente - “All’inizio mi rendevo perfettamente conto che cominciare una nuova attività in questo periodo non sarebbe stato facile e infatti non lo è stato. Ma di facile non credo ci sia nulla nella vita. Da quando avevo 14 anni sono abituato a lavorare molto, a gareggiare con impegno e a combattere fino a dove i miei limiti me lo consentono se necessario. All’inizio ogni impresa è dura, ma come ho già detto le vit-
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torie facili non esistono!” I primi segnali dell’attività di Paolo stanno dando ragione al suo ottimismo e alla sua determinazione. “Ci sono tante belle opportunità da cogliere nel nostro mondo. Ci vorrà tempo per raggiungere il mio obbiettivo: sono appena partito e potrà anche essere che commetterò degli errori. Ma si può sbagliare in buona fede lavorando: a questo si può sempre rimediare soprattutto perché per me il rapporto umano è alla base di tutto. Incontro tante persone quando vado a correre la mattina prima di aprire il negozio, soprattutto molte donne. Se si colgono questo tipo di segnali si può capire in che direzione stiamo andando e questo mi fa dire che c’è molto che si può fare. Per questo cerco sempre di raccomandare a chi viene da me di cercare sempre la qualità. Io dico che si può spendere qualche euro in più per comprare una scarpa o un capo tecnico ed evitare di spenderne altri per una risonanza o per un intervento a causa dei disturbi che possono occorrere se non ci si attrezza con attenzione. In fondo è anche questo un modo di fare di necessità virtù”.
chi è Paolo Larger// Nato a Cavalese (TN) il 19/08/1974. Atleta professionista di running, skyrunning, sci di fondo e sci alpinismo, esordì nelle competizioni a livello nazionale el 1990 con lo sci di fondo, per il Comitato Trentino Fisi. Dopo di allora Paolo ha corso anche nel gruppo sportivo militare delle Fiamme Oro, come giovane fondista. Ha fatto parte di gruppi sportivi come la società Polisportiva Molina di Fiemme (in cui è attualmente rientrato), le Fiamme Oro Moena e G. S. Hartmann.
Risultati più importanti
• 71 Vittorie assolute in campo nazionale e internazionale
• 47 Vittorie in competizioni running, km verticale, skyrace, skymarathon • 75 Podi ottenuti • 21 Vittorie in sci di fondo e granfondo (campionati regionali, nazionali e master) • 30 Podi ottenuti
Una foto storica di Paolo alla Transalpine Run vinta nel 2007
• 3° class. Campionato italiano assoluto skyrunning 2009 • 2° class. Campionato italiano assoluto skyrunning 2010 • 1° class. Campionato europeo team 2009 • 1° class. Campionato mondiale team 2010 • 5° class. Campionato mondiale individuale 2009 • 4°class. Campionato europeo individuale 2009
Altri campionati
Podi in competizioni skyrunning internazionali
• 1° class. Transalpine Run 2007
• 3° class Vulcano Irazu skymarathon
(in coppia con Luca Miori) • 1° class. Campionato italiano assoluto skyrunning 2001 • 1° class. Campionato italiano assoluto skyrunning 2008
2009 - Costa Rica • 2° class Zegama Skymarathon 2009 - Spagna • 2° class Chaberton Marathon 2009 - Francia
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Highlights • 12 ore sci di fondo: 1 vittoria in 1 partecipazione • Staffetta wintertriathlon: 2 vittorie in 2 partecipazioni • La vittoria più bella e importante: Dolomites Skyrace 2001, con cui ha ottenuto il primo titolo assoluto di campione italiano skyrunning • La gara più breve vinta: 3 km • La più lunga: 8 giorni a tappe • Infortuni importanti: Valposchiavo 2004, Trofeo Kima 2010
Sponsor tecnici attuali • Scarpe: ASICS • Abbigliamento: ASICS, Mico • Occhiali: Salice • Accessori: C.A.M.P. • Integratori: Ethic Sport
Cover story Nel 2010 ha portato in Italia Hoka Shoes. Poi quest’anno le new entry Skins e MIO. Il cerchio si è appena chiuso con Inov-8: il marchio inglese tra i più core sul mercato e con una filosofia di natural running in apparenza completamente all’opposto con quella oversize del brand francese. Insomma, niente mezze misure… Intervista con Alberto Penne, responsabile di ABC Distribution • BENEDETTO SIRONI
ABC Distribution negli ultimi anni si è senza dubbio distinta come una delle realtà più dinamiche e brillanti nel panorama distributivo outdoor e running in Italia. Non a caso gestisce oggi un portfolio di marchi decisamente innovativi e interessanti. Caratteristiche che del resto rispecchiano la personalità del suo fondatore e responsabile: Alberto Penne, 44 anni, genovese di nascita e trentino d’adozione, con alle spalle significative esperienze nel mercato sportivo in qualità di atleta, promoter, agente prima e direttore commerciale poi di Salomon Italia da ottobre 2002 a maggio 2009. Una passione autentica e intensa quella per lo sport (tra l’altro è maestro di sci, snowboard e telemark, istruttore nazionale di sci alpino, ha anche allenato la squadra nazionale spagnola). Questo lo ha portato a sviluppare una significativa rete di conoscenze, le quali gli hanno aperto molte porte anche nella sua avventura distributiva, partita a giugno di 4 anni fa proprio con la nascita di ABC Distribution. Partiamo da Hoka, come è nato il rapporto? è nato a fine febbraio del 2010 quanto Jean Luc Diard (ex ceo di Salomon) venne a trovarmi in Italia. Ci incontrammo in un bar appena fuori l’uscita di Trento e dopo un caffé e quattro chiacchiere, tirò fuori quella che sarebbe diventata la prima scarpa di Hoka, la Mafate. Era stranissima, goffa, sgraziata ed estremamente leggera. Mi chiese di calzarla e di andare fuori a provarla. Dai primi passi ebbi una sensazione completamente diversa dal solito, sembrava di correre sull’ovatta, la stessa sensazione che da lì a pochi mesi avrebbero provato migliaia di runners! Che origini ha Hoka? L’idea è nata in una cornice suggestiva e tutta italiana… Nel novembre del 2000 eravamo in Sicilia sui pendii dell’Etna per la finale mondiale della X-Adventure, gara multi sport organizzata da Salomon che quell’anno aveva toccato diversi Paesi in 4 continenti. Durante questo fantastico viaggio un atleta neozelandese ha esordito con “Now it is time to Fly”, intendendo letteralmente “È tempo di volare giù per il versante come se avessimo gli sci ai
L’estremista del TRAIL piedi, se stessimo facendo parapendio o se fossimo su una tavola da surf”. Questa filosofia semplice ma carica di significato ha molto colpito Christophe Aubonnet (product manager), che proprio durante quella gara ha iniziato a immaginare un prodotto da trail running rivoluzionario che avrebbe potuto rendere reale l’immagine suggerita da quella frase. In realtà il marchio uscì sul mercato 10 anni dopo quella gara in Sicilia ma con ottimi riscontri… Chi è Christophe Aubonnet e quali sono le altre figure? Oltre a essere un ottimo atleta, è entrato in Salomon nel 1993, fino al 1998 ha lavorato nel reparto R&D di sci alpino racing. Dopodiché è passato alla divisione footwear dove io ho lavorato fino al 2009. Fino alla nascita di Hoka… Ricordiamo poi il già citato Jean-Luc Diard e Nicolas Mermoud, ex marketing manager a Salomon e Dynastar. Lo scorso aprile
Agli illustri Christophe Le Saux (3° al Tor), Dave Meckey (runner dell’anno in Usa), Karl Meltzer (vincitore di oltre trenta 100 miglia negli Usa) continuano ad aggiungersi campioni di tutti i Paesi: dal nostro sardo Filippo Salaris eccellente 4° posto all’ultima Marathon des Sables all’outsider giapponese Hara che a fine aprile ha vinto la Ultra Trail del Monte Fuji ricoprendo i 161 km e i 9.200 m D+ in 19h 39’ che significano un’incredibile media di 8,5 km/h! Veniamo all’Italia. L’evoluzione in Italia è stata formidabile; quando penso alla prima campagna vendita fatta sul pronto a marzo 2010, mi rendo conto che ci è voluta determinazione abbinata a un po’ di pazzia. JL Diard mi fece vedere il primo e allora unico modello di Hoka a febbraio e da lì a un paio di settimane iniziai a visitare i clienti proponendo loro la collezione invernale (che sarebbe stata consegnata a settembre) e quella estiva che era pronta per la consegna. Differenze? Non ce n’erano! Avevo un solo modello da vendere, la Mafate (che 6 mesi dopo avrebbe fatto la doppietta alla prima edizione del Tor des Geants con i fratelli Gross) in tre versioni colore, due uomo e una donna. Vi risparmio i commenti che ho ricevuto e le risate che ho sentito da tanti addetti ai lavori. Quando uscivo dal negozio con un ordine di una dozzina di scarpe ero contento e quando ne scrivevo 24 era festa grande. Ora a distanza di 3 anni le cose sono cambiate; per diversi negozi rappresentiamo un brand importante da oltre 300 paia a stagione e chi prima rideva, oggi… non ride più. Modello best seller 2012? E per il 2013? Nel 2012 Stinson Evo ma per il 2013 dovrà vedersela con Rapa Nui (vedi foto al centro della pagina seguente, ndr), fresca vincitrice del titolo di migliore scarpa da trail running 2013 assegnato da Outdoor Running by SkiAlper davanti a Salomon S-Lab 5 e Brooks Cascadia. Hoka ora strizza l’occhio anche alla strada. Potrà avere uno sviluppo significativo anche su questo fronte o rimarrà comunque più orientato all’off-road? La gamma road è stata una naturale conse-
Alberto Penne durante l’edizione 2012 del Sardinia Trail
Deckers Corporation (gruppo proprietario dei marchi UGG, Teva e Sanuk) ha acquisito al 100% anche Hoka. Questo ha portato una forte liquidità. Già quest’anno Hoka è stata capace di conquistare una quota di mercato importante e credo che potremmo continuare questa ascesa. Cosa ci dici riguardo gli atleti?
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guenza del concetto di protezione di Hoka (importante intersuola con limitato differenziale). Il numero sempre maggiore di maratoneti che le usa in allenamento o in gara è la migliore conferma che il concetto funziona e piace. I prodotti che mi sento di consigliare sono la Kailua (per le mezze) e la Bondi (per maratone). Entrambe, con pesi da 270 a 280 gr e con differenziali rispettivamente di 5 e 4,5 mm, garantiscono una protezione da A3++ con un peso da A2. Poi per gli ultra maratoneti c’è la Stinson Tarmac con i suoi 6 mm in 290 gr. Negli ultimi mesi hai arricchito l’offerta di ABC con altri marchi nel settore trail e running (vedi box a fianco). Senti di aver completato la tua proposta? Credo di sì. Dirò di più: ho coronato un sogno perché sono riuscito a mettere insieme i marchi che unanimemente sono considerati tra i più core e tecnici del mercato, cioè Skins leader nell’abbigliamento a compressione e Inov-8, che da quest’anno affiancheranno Hoka. Ci sono poi i cardio del marchio Canadese MIO. Insomma i miei Fantastici 4! Inov-8 è l’esatto opposto di Hoka, o no? Ho sempre pensato che Inov-8 fosse il brand più core presente sul mercato. Sono appena tornato dal sales meeting in Inghilterra e ne ho avuto la conferma! Rappresenta la massima espressione del natural running sia per il road che per il trail passando per il CrossFit, proponendo una gamma molto completa sia a livello di calzate (4 differenti calzate) che di suole (oltre 15) con modelli che vanno da drop zero a 9 mm con scarpe che pesano 150 gr! In cosa Hoka e Inov-8 si differenziano e si assomigliano di più? La strategia di Inov-8 è senz’altro quella di essere riconosciuta leader a livello mondiale nell’emergente CrossFit (oltre 1 milione e mezzo di praticanti negli Usa), di incrementare la presenza nel road e nel trail grazie all’arrivo di nuovi prodotti e di strizzare l’occhio al triathlon a conferma del loro modo di essere core. Hoka e Inov-8 si assomigliano di più nei bassi differenziali e nei pesi estremamente ridotti. Dove invece si differenziano è sul concetto di scarpa che
I MARCHI DISTRIBUITI DA ABC DISTRIBUTION //
RUNNING MAGAZINE
Ha introdotto un concetto di calzatura estremamente innovativo, in grado di portare le performance dei trail runners a un nuovo standard. Grazie all’introduzione dell’esclusiva suola “oversize” e della costruzione a “rocker”, Hoka ha innalzato in modo decisivo grip, comfort e ammortizzazione degli shock, massimizzando la sicurezza in discesa, una delle fase più critiche durante l’avventura trail. Le calzature Hoka permettono ai runner di correre in maniera più rilassata e confortevole, fornendo un notevole risparmio di energie e un’efficace protezione di articolazione e muscoli. Il mix di materiali e la costruzione esclusiva delle calzature assicura una rullata semplice e performante; l’EVA unito alla gomma e ai tasselli esalta ammortizzazione e comfort. L’intersuola in EVA 3D, infatti, avvolge tutto il piede: le performance sono ottimizzate senza necessità di aggiungere ulteriori rinforzi attorno alla scarpa.
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propongono, molto protettive le prime, più sensibili e “sensoriali“ le seconde. Inov-8 produce anche accessori e abbigliamento. Spingerete su questo segmento? Sicuramente, ma con aspettative differenti. Gli accessori presentano dei concetti tecnici assolutamente da primato. Oggi per poter essere vincenti bisogna proporre pesi da record, durata, comfort e customizzazione. Inov-8 è stata capace di raggiungere questi obiettivi grazie al responsabile della linea: uno che ogni fine settimana è fuori per qualche gara di trail e prova accessori finchè non lo soddisfano pienamente. La linea abbigliamento è bella e tecnica e offre soluzioni interessanti soprattutto per Paesi con climi più rigidi del nostro. Il focus in questa fase di start up rimane sul footwear e sugli accessori. Parliamo ora di MIO: che distribuzione avrà e qual è il prodotto di punta? MIO è stato distribuito esclusivamente tramite i punti vendita sportivi, anche se il prodotto si presterebbe anche ad altri canali, ma non è una priorità. La collezione è piuttosto completa ma al momento ci stiamo concentrando sul modello Alpha, neo vincitore dell’Award all’Ispo 2013 nel settore tecnologico, essendo il primo cardio senza fascia collegabile tramite Bluetooth Smart (versione 4) a tutte le più diverse applicazioni disponibili per iPhone e Android disponibili sul mercato. Chiudiamo con Skins: il suo posizionamento medio-alto gioca a tuo favore o no? Credo che in questo momento sia più un pregio che un difetto. I prezzi vanno dai 50 ai 100 euro al pubblico, importanti ma non proibitivi. Se poi si analizza la qualità del prodotto e i dettagli, il famoso rapporto qualità/ prezzo diventa quasi imbattibile. Tante volte c’è più preoccupazione da parte del negoziante a mettersi in casa dei prodotti di prezzo medio alto piuttosto che del consumatore finale ad acquistarlo. Per lo sport, la performance, il benessere e per un pizzico di sano narcisismo trovo che il consumatore finale sia ancora disposto a spendere qualcosa in più. Qual è il target ideale per Skins e in quali discipline è più indicato oltre al running? Il target è quello dello sportivo di livello che vuole migliorare la propria performance e che vuole distinguersi. Oltre al running, le discipline più vicine a Skins per l’estate sono la bici, il triathlon e a breve il CrossFit. Insieme a questi 4 marchi, con quanti e quali negozi vuoi lavorare in Italia? Al momento abbiamo circa 120 negozi in Italia, per lo più concentrati nell’arco alpino. Il target di distribuzione rimane quello del negozio specializzato. Per quanto riguarda il numero dei negozi, credo che sull’arco alpino crescerà di più l’ordine medio che non il numero degli stessi, mentre nella zona del centro e del sud aumenterà sensibilmente il numero dei punti vendita. Sappiamo che ti piace girare in prima persona per i negozi. Qual è la situazione che stai riscontrando? Dipende molto dalla tipologia. Soffre di
più il negozio generalista mentre non soffre per niente (o quasi) quello super specializzato. Il settore running insieme al ciclo sta performando al di sopra delle aspettative nonostante la prolungata crisi. Correre fa bene e costa poco. Una ricetta semplice ma efficace. Quali altri marchi tratti nel tuo negozio? Per l’Outdoor principalmente Columbia e Salewa, per il running Brooks, Dynafit, Saucony e Salomon. Come giudichi il mondo del trail italiano? Posso solo dirti che i sempre più numerosi iscritti sono la migliore conferma che il trail sta piacendo sempre di più. A “Le porte di Pietra” (11 maggio) c’erano 800 partecipanti. La versione inaugurale, prima che diventasse la meravigliosa manifestazione che è adesso, partiva da Caldirola e arrivava ad Arenzano (100 Km) e si chiamava appunto “Caldirola-Arenzano”. Alla mia prima e unica partecipazione partimmo in una trentina, forse meno, e vinse un signore (che ai tempi mi sembrava un vecchietto, avrà avuto forse qualche anno in più di quelli che ho io adesso) con uno zaino in tela, delle calze di cotone bianco da mercato e 2 bottiglie di plastica. Mi aveva colpito parecchio tant’è vero che a distanza di oltre 10 anni me lo ricordo ancora molto bene. Ora il contesto è cambiato e tutto ha un’aria più professionale sia da parte degli organizzatori che da parte dei concorrenti. Sarete presenti a quali eventi e iniziative nel 2013? A diverse gare, alcune seguite direttamente da me, altre nelle quali andrà il negoziante della zona con il nostro supporto a livello di merchandising. L’ultimo evento che ho seguito personalmente è stata la Warrior Dash, che si è tenuta all’Idroscalo di Milano dove Skins è stato sponsor della manifestazione. A breve anche ogni agente avrà un kit personale composto da tenda, bandiera e scarpe test in modo da poter essere presente alle manifestazioni locali o d’aiuto al punto vendita della sua zona. Con l’arrivo di Skins e di Inov-8 inoltre ci sarà parecchio lavoro da fare per i team e in questo senso il 2013 segna una seconda fase per Abc Distribution. Tra i numerosi impegni trovi sempre il tempo di correre o andare in bici? Ultimamente più corsa che bici, per la quale serve purtroppo più tempo. Ma sarà meglio che mi dia da fare perché mi sono iscritto all’Iron Man dell’Elba in programma il 29 settembre. Proprio adesso che ho imparato a nuotare non vorrei ritirarmi pedalando… Qual è quindi a oggi il tuo set up ideale per una corsa invernale e quale per una corsa primaverile utilizzando i vostri prodotti? Skins innanzitutto: dopo aver usato la A200 Thermal con il freddo che c’era a Sestriere al Trail della Via Lattea lo scorso dicembre mi sono convinto che non ci sia abbigliamento migliore. Capisco di essere di parte ma provare per credere. Per quanto riguarda le scarpe, rimangono una scelta personale, ma mi raccomando o maxi o mini: vietato usare le vie di mezzo!
Stinso Evo - Come rivelato anche da Alberto Penne nell’intervista, il modello best seller 2012 è stata la Stinson Evo (foto), ideale per il training intensivo e per distanze medio/lunghe. Offre una robusta tomaia in PU sintetico, Mesh e TPU abbinata a una fodera traspirante in poliestere. L’intersuola HiP EVA è decisamente oversized (2,2 X volume), in modo da garantire eccezionale assorbimento degli impatti ed elevato comfort. La struttura della calzatura esalta il dinamismo dell’azione trail, garantendo una transizione dal tallone all’avampiede fluida e senza sprechi di energia. Suola: Hoka Grip con tasselli a 4 mm; sottopiede in EVA sagomata (4 mm) + 2 mm di plantare interno Ortholite; sistema di allacciatura Quick Fit System. Disponibile nelle due versioni donna e uomo. Peso: 300 gr (taglia 8 UK).
Fondata nel 1996, Skins è cresciuta rapidamente e continua a guidare l’innovazione nella categoria delle prestazioni sportive che ha creato. Il quartier generale ha sede in Svizzera, ma le radici australiane rimangono a Sydney. La crescita globale ha visto l’apertura di uffici nel Regno Unito, USA, Francia, Germania e Cina e l’azienda conta su una rete di distributori in tutti i principali Paesi del mondo. Per gli atleti impegnati, ma anche per gli sportivi occasionali, la gamma Skins offre vantaggi scientificamente provati: fa scorrere meglio il sangue, utilizzando la compressione graduale per aumentare l’ossigeno che arriva ai muscoli, così da migliorare la performance con meno dolore, prima, durante e dopo l’allenamento. Skins A200 - Gli indumenti A200 (vedi foto) utilizzano un unico indice di massa corporea (Body Mass Index) su algoritmo antropometrico in modo da tener conto dell’altezza, del peso e delle dimensioni del torace di chi indossa il capo, così da garantire un buon fit; i livelli di compressione sono così ottimizzati. I capi A200 sono progettati per avvolgere e sostenere i principali gruppi muscolari. Questo riduce drasticamente le vibrazioni muscolari, con minor danno ai tessuti molli e ridotto indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata (DOMS). Il tessuto leggero, lavorato sull’ordito, della Serie 200 Skins fornisce una protezione +50 dai raggi UV, e fa si che l’umidità non ristagni garantendo la traspirabilità del capo.
La storia del brand comincia nel 1999, quando Liz Dickinson - imprenditrice e madre di tre figli - inventa MIO. Dopo aver più volte tentato inutilmente di ristabilire la sua forma fisica e perdere i chili accumulati con la terza gravidanza, Liz sente il bisogno di un dispositivo che la aiuti a controllare le calorie e a monitorare il cuore durante l’allenamento, ottimizzando le sue performance. Non avendo trovato nulla di simile sul mercato - solo orologi provvisti di scomode chiusure a strappo sul petto e incapaci di controllare le calorie bruciate - Liz decide di utilizzare il suo sapere tecnologico e di marketing per creare MIO, il primo orologio non a strappo per il monitoraggio del cuore durante l’allenamento fisico e provvisto di sistema brevettato per la gestione delle calorie. In vent’anni la famiglia MIO è cresciuta, la catena di dettaglianti si è ampliata e oggi questo dispositivo è riconosciuto come pioniere di innovazione nei settori della salute e del fitness. Nel 2013 MIO introduce un’altra avanzatissima tecnologia: MIO Alpha (foto). Alpha è il primo orologio non a strappo ad alte prestazioni per il monitoraggio continuo del cuore durante l’attività sportiva. Testato accuratamente a velocità pari a 20 km/h, Alpha utilizza Bluetooth Smart per il collegamento a smartphone e ad altri dispositivi per il fitness.
Sono passati dieci anni dal lancio della prima calzatura da running Inov-8. Fondato nel giugno 2003, il marchio britannico nasce da un’idea di Wayne Edy, consulente del settore outdoor consapevole del bisogno di innovazione presente nel mercato del running off-road. Inizialmente Wayne opera nel garage della sua casa, poi nel corridoio di una vecchia chiesa, entrambi situati nell’Inghilterra nord-orientale. La prima scarpa introdotta è la Mudroc, progettata per il mountain running. Pesa solo 290 gr e vanta una grip eccezionale su tutti i terreni, grazie alla suola aggressiva. Nato in Zimbabwe, Wayne diviene presto una presenza fissa alle gare off-road britanniche ed europee, dove inizia a vendere scarpe sul retro del suo pickup. Lo stesso anno l’atleta neozelandese Melissa Moon vince il Mountain Running Trophy con ai piedi un paio di Mudroc 290 prese in prestito il giorno della gara in Alaska. Immediatamente la scarpa diventa un must e Runner’s World la premia come prodotto dell’anno per il 2003. Un successo che permette a Wayne di lanciare altre 3 scarpe per il running fuori strada, presentandosi come pioniere dell’arrow system, basato sulla diversità tra l’altezza del tallone e quella della punta. Il sistema offre agli atleti un approccio focalizzato sull’importanza della transizione durante l’azione sportiva, utile allo sviluppo di una tecnica running più naturale. Oggi le scarpe Inov-8 sono vendute in oltre 60 paesi in tutto il mondo, con una gamma di oltre 80 modelli in grado di soddisfare le diverse esigenze degli appassionati di offtrail, off-road, road e fitness (nelle foto sotto da sinistra i modelli Trailroc e Roclite)..
alberto.penne@abcdistribution.it
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Con il nostro “esploratore” Dino Bonelli torniamo a visitare le lande africane, questa volta per spingerci nel cuore del Corno d’Africa
RUNNING MAGAZINE
NUMERO 5 - 2013
Brivido caldissimo A Gibuti la temperatura può superare i 40 gradi. È un altro mondo, non a caso scelto come location per la realizzazione della celebre serie “Il Pianeta delle scimmie”. Correre qui sembra una follia perfino per i locali, ma può regalare intense emozioni. • Testo: Dino Bonelli
Il caldo non sai quanto sia pericoloso finché non senti che ti cuoce, che ti entra dentro, ti smonta, t’intontisce, ti lascia senza forze fisiche e con poche forze mentali. A quel punto anche bere e integrare qualsiasi tipo di liquido e sali minerali pare uno sforzo vano e il tempo sembra non passare più. Qualcuno disse che il caldo può trasformare un paradiso in un inferno. Ora gli credo. Pensavo di averne già preso e conosciuto abbastanza in altri precedenti viaggi africani, ma sbagliando stagione oggi ho conosciuto l’inferno di Gi-
buti. Corno d’Africa, una fetta di terra arida e povera suddivisa più dai coloni europei e dalle guerre religiose che dalle differenze etniche che comunque esistono. Gibuti, territorio francofono, è il più piccolo e filo occidentale degli Stati che compongono quest’area. Gli altri sono la burrascosa Eritrea a nord (confini chiusi), la grande Etiopia a ovest e la violenta Somalia. Questa è ulteriormente suddivisa fra la più tranquilla Somaliland; Puntland, patria della pirateria del golfo; e Somalia vera e propria, a sud. La piccolissima fascia di turismo che si avventura in questa terra dimenticata da Dio, tanto ambita dagli eserciti militari di mezzo mondo per l’addestramento nel deserto, lo fa tra ottobre e gennaio, quando le temperature massime si aggirano attorno a 32-36 gradi all’ombra. Temperature calde ma sopportabili. Io per varie ragioni ci sono arrivato, tra l’altro da un’Italia ancora sotto la neve, a metà aprile. Ora durante il giorno il termometro sale oltre i 40-42 gradi (a luglio arriva anche a 48). Sono sul fuoristrada che mi porta fino al lago Abbe dove nei miei programmi c’è una corsetta serale tra le incredibili incrostazioni calcaree rese famose
dalle serie tv Il pianeta delle scimmie (1968). Il caldo oltre alle energie mi ha anche tolto tutta la voglia di calzare le scarpette e andare. Mi sento uno straccio.
sono decisamente legnosi. Col passare dei minuti però si distendono, le gambe prima appesantite nella forma del sedile tornano a essere leggere come le ricordavo.
Prima del tramonto - All’improvviso, in lontananza, le vedo. Frastagliatissime formazioni, grigie nella controluce e marroni di natura, che si ergono da un piattume bianco. La curiosità del viaggiatore istantaneamente accende l’adrenalina e questa si mette in circolo. Il caldo, complice anche il calar del sole, sembra esser scomparso di colpo, o almeno essersi attutito. O forse questa apparenza è solo un’invenzione della mia testa. Faccio fermare la macchina di Yayo (yayoleguide@hotmail. com), la guida presa al soldo in Gibuti city. Scendo e mi cambio. La velocità con cui mi cambio mi conferma il ritorno di energie che non sapevo più mie, un segnale incoraggiante, un buon auspicio. Comunico a Yayo e al suo socio Med Moussa la mia intenzione di continuare di corsa. Non capiscono questa “pazzia” ma si arrendono alla mia insistenza e stupefatti si allontanano. Il silenzio, fino a ora non assaporato appieno per via del continuo ronzio di un motore diesel con qualche annetto e per l’incessante cantilena di un lagnosissimo cd di musica etiope, mi assale. I primi passi, come sovente accade dopo ore di macchina,
Un solo uomo - Sto correndo in un altro mondo, circondato da alte formazioni calcariche che si elevano senza alcuna logica e senza una forma precisa. Non ho mai visto nulla di simile e non mi stupisco che questo luogo sia stato scelto come set per la fortunata serie tv. Il calpestio è un misto di terra battuta e sabbia grigia che si alterna a lunghi e larghi tratti di roccia bianca e piatta che da lontano sembrano saline. Il cielo comincia a impregnarsi delle calde tinte serali e con lui tutto l’ambiente si veste di un morbido color rosa. Io corro senza una direzione, zigzagando a piacere tra i monumentali colossi di origine vulcanica ma stando sempre ben attento a non perdere la direzione che mi è stata indicata dalle mie guide. Perdersi qui, con la notte pronta a inghiottire tutto con la sua oscurità, sarebbe poco piacevole. Un paio di antilopi giraffa e qualche sciacallo sono gli unici esseri viventi con cui, in questo sbagliatissimo periodo dell’anno, mi godo uno dei tramonti più spettacolari che l’immaginazione umana possa concepire. Di scimmie nemmeno l’ombra, se non la fantasia di vederle parlare e discutere animatamente fra loro
come nella famosa serie vista da bambino. Il silenzio assoluto e la totale mancanza di altri esseri umani vale le infinite pene sofferte fino a ora per un caldo che supera la mia capacitàresistenza. Gli ultimi scatti - Ogni tanto intravvedo Med Moussa furtivamente appostato qua e là usare la mia piccola Canon Power Shot S110 che si è fatto dare prima di lasciarmi alla corsa. Speriamo sappia almeno mettere a fuoco, mi dico sorridendo. Ma le foto più belle sono quelle che scatto nella mia testa. Poi di colpo il disco infuocato cade oltre l’orizzonte e la ragione mi dice che è ora di incamminarsi senza più indugi verso il campo dove passare la notte. Altri quattro o forse cinque chilometri di silenzio con il solo scricchiolio provocato dai miei passi a segnare il ritmo del mio sforzo. In lontananza si accende una luce che per me è come un faro guida. Il campo non è altro che una serie di casupole di paglia dove alcuni nomadi hanno messo brandine discretamente comode e le affittano ai turisti, smettendo di fatto l’essere nomadi per dedicarsi al nuovo e più redditizio mercato. Una struttura fatiscente in mattoni ricoperta di calce imbiancata è il ricovero con docce senz’acqua e bagni ovviamente spartani ma, visto il luogo, accettabili. Una cena decisamente misera anticipa una lunga e pensierosa camminata in un buio amico. La magia del luogo mi trasmette una leggerezza spirituale che raramente ho provato prima. La voglia di fresco mi fa portar fuori dal ricovero in paglia la brandina e mi fa dormire sotto una splendida coperta di stelle, completamente solo e pienamente soddisfatto.
Sul prossimo numero // Con il prossimo numero della rubrica Run the world andremo a correre nella magnifica Cambogia, dove un popolo molto dignitoso sta cercando di dimenticare le terribili vicende di un recente passato e con un sorriso genuino propone le sue immense ricchezze artistico-architettoniche. www.runtheworld.it
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RUNNING MAGAZINE
PRODOTTI running ss 2013
NUMERO 5 - 2013
Inkospor /
bv sport /
X-Treme - Whey Protein // Concentrato proteico composto all’80% da proteine di siero del latte con glutamina. L’elevata percentuale di aminoacidi essenziali e di aminoacidi a catena ramificata (Bcaa) offre un contributo efficace durante la pratica degli sport più impegnativi e che richiedono un elevato consumo in termini di energia. L’aggiunta di LGlutamina consente inoltre soddisfare il maggior fabbisogno energetico durante la fase di recupero. Ricavato attraverso speciali procedimenti di filtrazione e di scambio ionico, è facilmente digeribile e si assimila in tempi brevi. Da assumere nel latte scremato o in acqua una volta al giorno dopo l’attività fisica o tra i pasti principali, è disponibile nei gusti cioccolato, vaniglia, banana e fragola. Confezioni: barattolo da 750 gr, busta da 500 gr e cartoni da 2,5 o 4,5 kg. DISTRIBUITO DA // Inko Italia Srl / 0586.941374 / www.inkospor.it
K Swiss /
Blade Light Run II // Modello disegnato con soluzioni tecniche in grado migliorare la falcata sull’avampiede, è dotato di un differenziale di soli 8 mm tra tallone e punta. La suola è realizzata in gomma espansa Superfoam e grazie anche all’intersuola nella speciale mescola K Eva assicura un effetto ammortizzante ottimale e una maggior durabilità della scarpa. La tomaia è fabbricata in mesh con struttura SeamFree, ovvero senza cuciture. L’allacciatura è dotata di tecnologia Stay Tied. Peso: 225 gr. Misure: 38 - 47 Eu. Prezzo consigliato: 110 euro.
DISTRIBUITO DA // Nutrilife srl / 051.593994 / www.nutrilife.it
X Bionic /
Accumulator Competition // Modello che crea un’azione compressiva sui muscoli per massimizzare le prestazioni durante la gara. In questo modo infatti si ottiene maggiore stabilità sulle gambe e si ottimizza il rapporto delle sostanze nutritive. In più la PartialKompression X-Bionic è stata studiata per distribuire la pressione unicamente in senso orizzontale attraverso le creste del tessuto: sopra e sotto di esse, la superficie della pelle viene sfruttata per il raffreddamento. Anche in termini di taglie, il prodotto è stato differenziato sulla base di tre dimensioni del polpaccio per ogni misura del piede, in modo da poter aderire in maniera precisa alle caratteristiche fisiche di ognuno. Il modello è infine dotato di AirConditioning Channel, protezioni e plantare anatomico, per ottenere prestazioni migliori. Disponibile nelle taglie da uomo: piede 35/38 (polpaccio S/M), 39/42 (polpaccio S/M/L), 43/46 (polpaccio S/M/L). DISTRIBUITO DA // Trere Innovation 0376.718611 / x-bionic@trereinnovation.it
Asphalte
// Calza compressiva per la corsa su strada, è creata per offrire pressione flessibile a livello della caviglia e maggiore a livello del polpaccio. Il suo bordo a costa larga è realizzato per evitare costrizioni ed effetto laccio emostatico, mentre l’Y System Sport assicura protezione per nervi, tendini e guaine tendinee. Il sistema Freection Free evita il riscaldamento del piede, gli sfregamenti e le vesciche a livello del tallone e della punta del piede. Le cuciture della calza sono extra piatte, i fili d’argento sono antibatterici e anti odore. Il tallone è rinforzato, la pianta è lavorata per stimolare la pompa venosa di Lajears e prevenire la maturazione di aponeurosi plantare. I vantaggi garantiti da Asphalte sono il miglioramento delle performance, l’eliminazione rapida delle tossine e una migliore ossigenazione della fibra muscolare. Aiuta inoltre a ridurre il rischio di crampi e lesioni e attenua le vibrazioni durante la corsa. È prodotta in Francia ed è disponibile in quattro taglie, nei colori nero e bianco. Composizione: 77% poliammide, 13% elastomero, 8%W friction free e 2% filo d’argento. DISTRIBUITO DA // Bv Sport Italia / 045.8400943 / www.bvsport.it
BROOKS / Pure Flow
// La linea Pure Project è composta da calzature pensate per chi cerca un prodotto in grado di offrire una corsa più naturale. Le soluzioni tecniche che caratterizzano questi modelli consentono di avere una maggiore sensibilità con il terreno. La scarpa Pure Flow è dotata di un’intersuola sagomata realizzata con l’esclusiva mescola BioMoGo e il Dna Brooks che consentono di mantenere una sensazione di comfort ottimale senza dovere ricorrere all’utilizzo di materiali aggiuntivi. Il piede viene perfettamente fasciato, grazie alla Nav Band che blocca la fila di occhielli al centro e avvolge l’arco senza creare ingombri. Peso: uomo 249 gr, donna 204 gr. Misure: uomo 7 – 14, donna 5 – 12. Prezzo consigliato: 120 euro. DISTRIBUITO DA // Brooks Italia / 050.804696 / info@brooksrunning.it
Diadora / N 6100
// Progettata in collaborazione con il centro ricerche Geox e grazie al contributo di alcuni grandi atleti italiani di fondo e mezzofondo, questa scarpa offre un’ottimale risposta in termini di ammortizzamento con un peso notevolmente contenuto. La suola è dotata di membrana Net Breathing System che mantiene costante la temperatura del piede, eliminando il sudore e il calore in eccesso. La tomaia è fabbricata con nylon air mesh e Sopraltech con sottopiede di montaggio in elastom. La fodera è realizzata con uno speciale trattamento anti batterico. Peso: uomo 270 gr, donna 230 gr. DISTRIBUITO DA // Diadora Sport / 0423.6581 / info@diadora.it
NIKE /
Free 5.0+
// Modello capostipite della linea dedicata al natural running. Questa nuova versione si caratterizza per leggerezza superiore, reattività e bilanciamento. Nella parte dell’avampiede è stato aggiunto un quarto canale multiplo di flessione, che grazie anche alla pellicola Flex Film sulla tomaia assicura un’elasticità maggiore. Trazione e stabilità ottimali sono consentiti dal tallone sdoppiato e smussato. Il differenziale tra tallone e punta di 4 mm permette di avere un appoggio sicuro e una rullata più fluida. Peso: uomo 247 gr, donna 213 gr.
// La nuova evoluzione della scarpa pensata per allenare il movimento naturale del piede. Partendo dalla considerazione che in questo modo i muscoli si rafforzano e di conseguenza migliorano anche equilibrio ed elasticità, questo modello è stato disegnato per assecondare efficacemente la biomeccanica di corsa dell’individuo. I miglioramenti rispetto alle precedenti versioni sono stati effettuati nella direzione di un maggiore sostegno grazie alla tecnologia Flywire della tomaia. Questa è basata sull’impiego di raccordi morbidi e resistenti per avvolgere l’avampiede e l’arco plantare a partire dalla pianta, consentendo una calzatura precisa che si adatta al passo mantenuto.
DISTRIBUITO DA // Sportlab / 0423.622009 / info@sportlab.net
DISTRIBUITO DA // Nike Italia / 051.6115511 / www.nike.com
sAUCONY /
Progrid Mirage 3
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Gore Running Wear / Linea Air Lady // Disegnata per le donne che corrono su strada con regolarità e cercano capi performanti. I modelli della collezione sono fabbricati impiegando tessuti e materiali di ottima qualità e si caratterizzano per un taglio e un look pensati per incontrare i gusti femminili più esigenti.
Top modello Air 4.0 Lady Dotato di un design progettato per offrire un look piacevole e femminile senza trascurare i dettagli più importanti in termini di funzionalità. L’orlo elasticizzato e gli inserti in rete garantiscono libertà di movimento e ventilazione ottimale. Le cuciture piatte sono in contrasto, la parte posteriore è caratterizzata da una grafica catarifrangente mentre quella anteriore presenta il logo riflettente. Prezzo consigliato: euro 39,95.
Tights modello Air 2.0 Lady Questo modello di pantaloncino corto garantisce una perfetta vestibilità grazie all’elastico in vita regolabile. Le cuciture piatte migliorano il comfort sulla pelle. Sul girovita è presente una stampa riflettente, mentre sui fianchi è disposta un’applicazione catarifrangente. Il capo è dotato di taschino interno e di tasca posteriore invisibile con zip. Prezzo consigliato: euro 49,95. DISTRIBUITO DA // Gore Running Wear 800.681168 / www.gorerunningwear.it
puma /
Faas 600 // Scarpa per tutti i giorni, dedicata a chi per correre cerca soluzioni più classiche. Grazie al differenziale tra tallone e punta dell’intersuola di 12 mm offre una esperienza di corsa tradizionale, mentre la zona dell’avampiede è caratterizzata da scanalature e tacche flessibili che rendono più fluida la transizione. Il supporto risulta inoltre maggiormente flessibile e reattivo, consentendo uno stacco più agile in fase di spinta. Prezzo consigliato: 120 euro.
DISTRIBUITO DA // Puma Italia 02.8939111 / info-italia@puma.com
New Balance / 890
// Scarpa progettata per chi ama la corsa veloce, dotata di specifiche tecniche in grado di offrire ammortizzazione e leggerezza. La tomaia è fabbricata in mesh con rinforzi strutturali sintetici e applicazioni senza cuciture. L’inserto dell’intersuola è realizzato in Revlite con inserti, mentre il sottopiede in Abzorb assicura una maggiore capacità di risposta agli urti. La suola in gomma di carbonio N-Durance è alleggerita nelle parti strategiche da gomma soffiata. Il plantare anatomico è traforato ed estraibile e si adatta al piede in maniera precisa. Misure disponibili: uomo 40,5 – 48; donna 36,5 – 41,5. Peso: uomo 271 gr, donna 217 gr. Prezzo consigliato: 120 euro.
DISTRIBUITO DA // Gartner Sport / 0471.062313 / info@gartner-sport.com
PRODOTTI trail ss 2013
RUNNING MAGAZINE
NUMERO 5 - 2013
camp /
Crazy Idea /
lafuma /
// Modello caratterizzato da leggerezza e funzionalità elevate. È disegnato infatti per consentire all’atleta che lo indossa di accedere facilmente a tutto l’equipaggiamento necessario senza fermarsi durante la corsa. La cinghia addominale e quella sternale sono dotate dell’esclusiva fibbia Ez Op ad apertura facilitata e sono realizzate per consentire una vestibilità ottimale e precisa. È fabbricato in nylon ripstop molto leggero, trattato per incrementarne la durabilità, lo schienale e gli spallacci sono in rete traspirante. Il vano principale ha una capienza di 10 lt. Vi sono poi una tasca separata per l’hydrobag, due tasche porta borracce e due tasche porta accessori sugli spallacci consentono di stivare tutto il necessario. Due tasche sulla cintura permettono di avere a portata di mano mappe e barrette, mentre le asole e i cordini elastici aiutano a fissare l’equipaggiamento extra. Peso: 320 gr.
// Un capo da abbinare a tutti i modelli di pantaloni della collezione running Crazy Idea. Sviluppato per assicurare una capacità di gestione climatica ottimale nelle condizioni più calde, si caratterizza anche per l’adozione di soluzioni tecniche pensate per migliorare il comfort durante la corsa. Rispetto alle canotte tradizionali ha infatti la spalla larga e un taglio più chiuso sotto l’ascella per evitare lo sfregamento della pelle dell’interno del braccio contro il torace. In questo modo si eliminano i fastidiosi arrossamenti che si creano quando ci si muove per molte ore. Realizzata in microfibra rapid dry e tessuto Carbon+AID.
// Calzatura da trail che garantisce leggerezza e flessibilità. Tomaia e fodera in mesh 3D con puntale frontale in gomma. Modello indicato per brevi e medie distanze, è molto leggero (348 gr taglia UK 7.5) e stabile grazie alla suola Vibram Vitesse e al sistema di allacciatura Twin Lace che avvolge il piede saldamente. Suoletta: Lafuma Ortholite con supporto tallone in Eva e schiuma poliuretano. Intersuola: Eva con Stabiflex system.
DISTRIBUITO DA // C.A.M.P. / 0341.890117 / contact@camp.it
tecnica /
Trail Vest Light
scott / grip 2
// Calzatura per chi corre tutti i giorni, da indossare per le sessioni di allenamento o anche nelle gare sulle lunghe distanze. La tomaia costruita con air mesh a doppio strato è traspirante ed è rinforzata con elementi strutturali in pelle sintetica. Il puntale rinforzato e la conchiglia tallonare migliorano durabilità e protezione. La suola è in mescola Sharc – Scott High Abrasion Rubber Compound e assicura aderenza e trazione ottimali. Efficace su molteplici tipi di terreno, dal liscio sterrato pianeggiante al terreno più ripido e roccioso. Il profilo ribassato e il design minimale aiutano il trailer a correre con maggior comfort. L’intersuola con sistema eRide è reattiva, molto ammortizzante e stabile. Prezzo consigliato: 135,90 euro. DISTRIBUITO DA // Scott Italia / 035.756144 / infosport@scott-sports.it
LA SPORTIVA / Lynx Pullover
// Pullover per uomo realizzato in tessuto stretch, traspirante e ad asciugatura rapida, è un perfetto terzo strato per protezione parziale dagli agenti atmosferici in caso di necessità durante l’attività. La zip frontale e il tessuto estremamente elastico permettono maggiore libertà di movimento e migliore regolazione del clima interno. Gli accessori di cui è dotato sono i fori per i pollici sulle maniche, la vita regolabile per personalizzazione dei volumi e le tasche pettorali di contenimento.
Speedtrail
Singlet Sky Run Man
DISTRIBUITO DA // Crazy Idea / 0342.706371 / info@crazyidea.it
Demon X Lite M’s // Modello pensato per chi ricerca leggerezza e versatilità, si dimostra molto efficace per utilizzo in molteplici tipi di contesto. La tomaia è in Pu sintetico e mesh a doppio strato e non presenta cuciture. La fodera è in fibra tessile. L’intersuola in Phylon Eva e soprattutto la suola Trs X Lite assicurano un comfort ottimale e un’elevata capacità di assorbimento degli urti. Il plantare è di tipo Ortholite anatomico. Misure: 6 – 12,5 Uk. Il peso contenuto e il differenziale dell’intersuola di 10 mm rendono inoltre la corsa particolarmente reattiva. DISTRIBUITO DA // Tecnica / 0422.8841 / info@tecnica.it
GARMIN /
FORERUNNER 910XT // Dispositivo gps da polso all-in-one creato per il multisport e ideale per gli sport di montagna come lo skyrunning e il trail. Grazie all’altimetro barometrico, rileva il dato della quota dal segnale satellitare e lo incrocia con il valore della pressione barometrica fornendo con assoluta precisione la quota, la pendenza da affrontare e la velocità ascensionale. Il dispositivo fornisce le consuete informazioni su velocità, distanza, cadenza, frequenza cardiaca. Le dimensioni del display facilitano la lettura, mentre la durata della batteria di circa 20 ore lo rende ideale per gare di lunga resistenza. Disponibile sul mercato anche una versione Tri-Bundle, con incluse nella confezione, oltre alla fascia cardio: un sensore velocità/cadenza e un kit da polso per lo sgancio rapido, ideato anche per chi pratica triathlon. Prezzo consigliato al pubblico a partire da 399 euro. DISTRIBUITO DA // Garmin Italia / 02.36576411 / info@garmin.it
Patagonia /
Salomon /
Capilene 1 Silkweight Stretch T-Shirt
SKIN PRO 10+3 SET
// Il capo sintetico Patagonia più elasticizzato e flessibile, mantiene freschi e asciutti in condizioni di caldo, offre protezione solare 50+ UPF ed è dotato di sistema Gladiodor per il controllo degli odori. Prezzo: 40 euro. DISTRIBUITO DA // Patagonia Italia / 0474.555396 /info_italia@patagonia.com
teva /
// Zaino da trail running adatto a molteplici occasioni. Presenta numerosi accorgimenti tecnici: P.A.C.E. Fit, spallacci regolabili, Twin link, Compression Sense, uno scomparto principale, scomparto espansibile verso il basso, 2 tasche laterali, 2 tasche sul petto, una tasca posteriore con cerniera, una tasca di sicurezza, serbatoio Soft da 1,5 lt privo di PVC, ftalati e bisfenolo-A, sistema Plug-n-Play, valvola Bite con sistema on/off, circuito di idratazione breve, tasca 4D con isolante per serbatoio, Custom System, porta bastoncini 4D, rifiniture morbide, riflettente, fischietto in silicone, Powermesh elastica. Peso: 420 gr. Capacità: 13 lt. Prezzo al pubblico consigliato: 133 euro. DISTRIBUITO DA // Amer Sports / 0422.5291 / amersports-italy@amersports.com
Tevasphere speed
// Ideale per correre sulle lunghe distanze, ha una tomaia molto traspirante in air mesh costruita su una piattaforma in Eva morbida a spessore differenziato, maggiore in punta e inferiore sul tallone. Ciò garantisce un ottimo assorbimento dell’impatto e la riduzione del rampangle. Il sistema di allacciatura è integrato a mezzo di fettucce cucite sul tessuto elastico interno e grazie ai rinforzi in alta frequenza sul mesh esterno permette di distribuire la tensione su tutto il piede e di assicurare un maggiore comfort. La costruzione contenitiva è studiata per consentire una performance di corsa ottimale. Al contempo però la forma della scarpa con pianta larga consente una comoda calzata. Il risultato è un prodotto che può essere indossato per molte ore consecutive e adatto per utilizzo endurance su qualsiasi tipo di terreno.
// Dai sentieri scoscesi, ai tratti fangosi alle discese più accidentate, questo modello è stato sviluppato dagli specialisti del brand pensando a chi partecipa a trail e corse a ostacoli. La parte posteriore della suola si caratterizza per l’esclusiva tecnologia Tevasphere, che consiste in una configurazione arrotondata anche lateralmente, dunque su due piani e non solamente su uno. La transizione risulta più efficiente indipendentemente dalla zona d’impatto. Due cuscinetti consentono invece di ridurre la distanza del punto di appoggio rispetto al terreno, migliorando la stabilità in fase di corsa. La tomaia è fabbricata in sintetico e mesh, l’intersuola in compression molded Eva. Peso: uomo 268 gr, donna 200 gr. Prezzo consigliato: 126 euro.L’intersuola Everight è morbida e flessibile e grazie anche a un cuscinetto frontale in Eva consente di mantenere un appoggio più stabile. La suola è in gomma Evertough. Le alette nella parte dell’avampiede migliorano la trazione, quelle posteriori sul tallone aiutano in fase frenante. Prezzo consigliato: 100 euro.
DISTRIBUITO DA // La Sportiva / 0462.571800 / www.lasportiva.com
DISTRIBUITO DA // Artcrafts International / 055.68189 / info@artcrafts.it
ULTRA RAPTOR
DISTRIBUITO DA // L.M.O. / 0423.648281 / contactlmo@lafuma.fr
24
scarpa / Rapid
// Calzatura per le attività di allenamento e per il tempo libero, è molto versatile e adatta a molteplici contesti. La tomaia in mesh traspirante è abbinata a una struttura 3D atta a offrire una calzata confortevole. I rinforzi in pelle scamosciata nelle zone chiave migliorano la durabilità del materiale, mentre un puntalino in gomma posizionato sull’avampiede protegge il piede sui terreni impegantivi. L’intersuola è in Eva compressa termoformata, presenta un inserto tra la suola e l’ intersuola in Eva compatta, il quale permette di avere un ulteriore strato protettivo, senza intaccare la sensibilità in appoggio. Il battistrada in gomma si caratterizza per la presenza di chiodi multi direzionali a elica, in grado di migliorare l’aderenza su tutta la sua superficie su ogni terreno. DISTRIBUITO DA // Calzaturificio Scarpa / 0423.5284 / info@scarpa.net
shoe count
RUNNING MAGAZINE
Dati & statistiche sui brand ai piedi dei partecipanti di alcune delle più importanti competizioni italiane. Una nuova puntata dell’attesa rubrica di Running Magazine
Un’altra vittoria per Alex Zanardi
Roma, tutti i numeri...
I NUMERI // 82 Paesi rappresentati 14.183 partecipanti, di cui: 11.871 uomini 2.312 donne
132 disabili iscritti 10.679 arrivati totali, di cui: 8.749 uomini 1.930 donne
Ancora una volta si conferma l’evento agonistico più partecipato in Italia: l’ultima edizione della maratona capitolina ha contato 14.183 runner al via e 10.679 arrivati. E in termini di rilievi, in via del tutto eccezionale pubblichiamo le classifiche degli shoe count dal 2001 a oggi. // È l’evento podistico più partecipato d’Italia e anche quest’anno ha confermato la ormai consueta portata in termini di coinvolgimento e capacità di attrarre un altissimo numero di runner anche da altri Paesi. Questo nonostante la 19esima Acea Maratona di Roma abbia registrato un calo in termini di iscritti rispetto alla precedente edizione: 14.183 contro i 15.500 del 2012. Gli arrivati sono stati 10.679 e fra questi il nostro Shoe Count prende in considerazione i 9.002 che hanno tagliato il traguardo entro le 5 ore. Un primo, importantissimo dato si evidenzia già alla testa della classifica, dal momento che nonostante ancora una volta vi si legga il nome di ASICS, in quest’occasione particolare si può osservare un distacco dalle inseguitrici davvero massiccio. Addirittura il 35,46% degli atleti impegnati nella maratona ha indossato un paio di scarpe del brand di Kobe. A distanza si colloca un gruppo più o meno omogeneo, con Mizuno davanti al 15,51%. Anche i questo caso si può parlare di un habitué, dal momento che come i connazionali il cammino dell’azienda con sede a Osaka è stato pressoché costante e quasi sempre all’interno delle nostre pubblicazioni l’abbiamo trovata al secondo posto. Chiude il computo delle prime tre Brooks, altro nome ormai solito all’aria che si respira ai piani alti che a Roma è stato scelto dal 13,02% dei runner. Fuori dal podio ma a breve distanza si piazza Nike, che con il 12,06% precede Saucony, ultimo marchio che va a completare questo primo gruppo di inseguitrici con un riscontro all’11,08%. adidas in sesta posizione ottiene il 6,18% delle preferenze e stacca New Balance (3,31%). Dopo la sua prima comparsa di due anni fa, torna in top 10 Kalenji. Per il brand del gruppo Decathlon si regista lo 0,36% delle preferenze grazie al quale si posiziona davanti a Diadora, allo 0,36%. Chiude la classifica la voce Altro, che somma un 2,9% di rilievi. Primo al traguardo Getachew Terfa Negari
Tutti i numeri del nuovo millennio - In questo
6.199 italiani 4.480 stranieri 47 handbiker arrivati
similmente “a intermittenza” è quella di Saucony che tra alti e bassi compresi in una fascia tra i 7 e i 10 punti percentuali, dal 2009 assume un passo più uniforme e in crescita. La progressione di Brooks, fin dal suo esordio in top 10 ovvero dal 2006, non conosce sosta e dal 3,10% della sua prima apparizione sale di oltre 10 punti percentuali e conquista il podio con l’edizione di quest’anno. Discorso quasi all’opposto vale per New Balance che dopo essere stata addirittura in doppia cifra nel 2002 e nel 2003 cala vistosamente fino a 3,31%. Dopo due stagioni a 9,34 e a 8,67%, adidas viene scelto da una fascia di runner compresa sempre fra il 5,4% e il 6,87%, mentre Kalenji è in classifica due volte soltanto: nel 2011 a 0,82% e nel 2013 a 0,36%. Sempre presente invece Diadora, anche se il 5,31% scende rapidamente e dal 2008 non supera più il punto percentuale. In coda, Fila e Reebok escono dalla top 10 rispettivamente nel 2009 e nel 2011.
numero per la prima volta siamo in grado di pubblicare tutti i rilievi raccolti dal 2001 a oggi. Oltre dieci anni di Shoe Count insomma, seguendo il corso dei quali è possibile osservare l’evoluzione che hanno compiuto i brand più diffusi nel nostro Paese in questo lasso di tempo. Inesorabile è stato il passo di ASICS, sempre al top della classifica e in pressoché costante crescita. Anche Mizuno registra una tradizione di lunga data con la medaglia d’argento, anche se in questo caso, dopo i primi anni in cui si è sempre tenuta nei pressi dei 20 punti percentuali arrivando a superare abbondantemente tale soglia in alcuni casi, dall’edizione del 2010 si riscontra un calo progressivo fino al 15,51% dello scorso marzo. Le “quote” di Nike sono sempre state molto elevate anche se con un andamento più discontinuo, che dopo il picco a 17,04% nel 2009 arriva al 12,06% del 2013 (per la prima volta al di sotto del podio). Una situazione
NUMERO 5 - 2013
La 19esima edizione dell’Acea Maratona di Roma si è corsa il 17 marzo 2013. La medaglia d’oro se l’è aggiudicata il 30enne etiope Getachew Terfa Negari, che ha tagliato il traguardo dopo 2h 07’ 56’’. Si tratta del secondo miglior tempo di sempre in quella che è già di per sé la competizione di 42,195 km più veloce del nostro Paese. Dietro a lui il connazionale Girmay Birhanu Gebru che ha chiuso in 2h 08’ 11’’. Terzo classificato il keniano Stephen Chemlany in 2h 08’ 30’’. Keniana è anche la vincitrice in campo femminile. Helena Kirop ha preceduto all’arrivo l’etiope Kassa Getnet Selomie: 2h 24’ 40’’ (terzo miglior tempo di sempre) la prima e 2h 25’ 15’’ per la seconda. Medaglia d’argento per la turca di origini etiopi Sultan Haydar (2h 27’ 10’’). Fra i partecipanti alla competizione, c’era anche il due volte campione paralimpico a Londra Alex Zanardi che a bordo della sua handbike ha tagliato il traguardo al primo posto in 1h 12’ 15’’.
MARATONA DI ROMA (17 MARZO 2013) fino a 2h 30’ % 1. ASICS 2. Mizuno 3. Brooks 4. Nike 5. Saucony 6. adidas 7. New Balance 8. Kalenji 9. Diadora Altr0 Totale
1 0 0 7 1 9 0 0 0 0 18
5,56 0,00 0,00 38,89 5,56 50,00 0,00 0,00 0,00 0,00 100,00
2h 30’ / 3h 00’ % 64 38 27 31 29 31 7 0 1 9 237
3h 00’ / 3h 30’ %
27,00 16,03 11,39 13,08 12,24 13,08 2,95 0,00 0,42 3,80 100,00
400 201 174 153 170 116 52 4 2 38 1310
30,53 15,34 13,28 11,68 12,98 8,85 3,97 0,31 0,15 2,90 100,00
3h 30’ / 4h 00’ % 974 428 345 326 333 159 85 5 2 94 2751
4h 00’ / 4h 30’ %
35,41 15,56 12,54 11,85 12,10 5,78 3,09 0,18 0,07 3,42 100,00
995 447 386 345 296 140 87 13 4 69 2782
35,77 16,07 13,87 12,40 10,64 5,03 3,13 0,47 0,14 2,48 100,00
4h 30’ / 5h 00’ % Totale 758 282 240 224 168 101 67 10 3 51 1904
%
39,81 14,81 12,61 11,76 8,82 5,30 3,52 0,53 0,16 2,68 100,00
3192 1396 1172 1086 997 556 298 32 12 261 9002
35,46 15,51 13,02 12,06 11,08 6,18 3,31 0,36 0,13 2,90 100,00
2011
2012
2013
Le ultime edizioni a confronto: dal 2001 al 2013 2001 ASICS Mizuno Nike Saucony Brooks New Balance adidas Kalenji Diadora Fila Reebok Altr0
26,25 19,97 14,85 9,30 - 7,56 9,34 - 5,31 2,12 4,09 1,21
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
27,13 18,53 14,72 7,97 - 10,24 8,67 - 4,00 2,15 4,09 2,50
27,27 20,93 15,43 9,55 - 10,34 6,87 - 2,97 1,75 2,23 2,66
27,56 20,51 16,27 10,90 - 9,43 6,78 - 1,95 1,30 2,55 2,75
27,80 21,20 16,90 9,40 - 9,50 6,10 - 1,70 0,80 2,90 3,70
29,40 23,10 16,90 7,40 3,10 7,40 6,40 - 1,70 0,40 3,00 1,20
32,30 22,10 16,90 7,00 4,60 6,60 5,70 - 0,80 0,30 1,80 1,80
32,70 21,40 15,40 8,90 6,00 5,80 5,30 - 0,70 0,10 1,60 2,00
33,72 19,17 17,04 9,49 6,58 4,92 5,40 - 0,54 - 1,08 2,05
26
2010 34,89 17,87 16,52 9,75 7,27 4,66 5,59 - 0,49 - 0,78 2,13
34,40 17,72 14,71 10,88 9,42 4,00 5,54 0,82 0,52 - - 2,01
35,73 16,28 12,59 10,91 11,74 3,68 5,94 - 0,27 - - 2,90
35,46 15,51 12,06 11,08 13,02 3,31 6,18 0,36 0,13 2,90