Running Magazine N.5

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ANNO 1 - NUMERO 5 - 2012

Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: redazione@runningmag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.

cover story //

RUNNING MAGAZINE IN TRASFERTA ALLE CANARIE PER SEGUIRE UNA DELLE GARE PIù ATTESE DEGLI ULTIMI ANNI E IL SEMINARIO SUL PASSATO, PRESENTE E FUTURO DELLA DISCIPLINA

terza puntata

SHOE COUNT

PAGINe 22-25

LA CLASSIFICA DEI BRAND DI CALZATURE AI PIEDI DEI PARTECIPANTI DI ALCUNE DELLE PIU’ IMPORTANTI COMPETIZIONI ITALIANE. ECCO I DATI DELLA MEZZA MARATONA DI ROMA.

TRANSVULCANIA, “QUASI” UN MONDIALE ESORDIO IN GRANDE STILE PER L’ÉLITE INTERNAZIONALE DELLO SKYRUNNING. IMPRESSIONI, REPORT E INTERVISTE ESCLUSIVE DALLA NOSTRA INVIATA IN SPAGNA. TRA LA PRESENZA DEI TOP RUNNERS MONDIALI E RISPETTIVI TEAM, UNA LOCATION DA FAVOLA E COLPI DI SCENA L’EVENTO - DEFINITO DA ALCUNI “LA GARA DEL SECOLO” - HA CONFERMATO LE ASPETTATIVE. il nuovo TRAIL RUNNING TEAM per il 2012

PAGINA 10

Run the world

PAGINA 13

verso Un’altra Extraordinary Story Con Vibram

SARDEGNA: TERRA DI SUGGESTIONI, mare E… TRAIL

PAGINA 18

focus on

To “Be” or not to “Be”?

PARTENDO DALLA TRADIZIONE del paese del sol levante, MIZUNO PRESENTA UN’INNOVATIVA CALZAtURA. DA UTILIZZARE NEI GIORNI DI RIPOSO, PER TRAINING SPECIFICI O TUTTI I GIORNI PER RINFORZARE LA MUSCOLATURA DELLE GAMBE.

Vibram FiveFingers a Londra 2012 tra atleti e limited edition

PAGINA 8

la scarpa del mese

ASICS // GEL DS TRAINER 17

alle pagine centrale redazione@runningmag.it / www.runningmag.it

PAGINA 20

focus shop: OUTDOOR - CUNEO

PASSIONE, RINNOVAMENTO, MODERNITÀ

PAGINA 16




RUNNING MAGAZINE

editoriale

di BENEDETTO SIRONI benedetto.sironi@tespi.net

MAGGIO 2012

Indoor Trail: contraddizione in termini o sfida da cogliere? Alcuni pochi ben informati già lo sapevano da qualche tempo, ma almeno fino alla fine di maggio tutto è andato avanti quasi in gran segreto. Infatti, con questo editoriale siamo tra i primi a parlarvene. Si tratta di due semplici parole inglesi, ormai pienamente “adottate” nel vocabolario italiano. Le quali – una volta accostate – sembrerebbero in contraddizione tra loro. Indoor Trail. Ecco l’accattivante espressione coniata per indicare questa “nuova” disciplina. Nuova perché nulla di simile si è mai visto prima. Perlomeno in Italia, ma anche a livello internazionale, se si esclude un piccolo tentativo, per altro riuscito, in Germania. Un progetto che intende portare una delle discipline “regine” del mondo outdoor come il trail – che fa del contatto con la natura incontaminata uno dei suoi valori più importanti – all’interno di un palazzetto. Da qui l’apparente contraddizione e l’inevitabile schiera di persone che storceranno il naso, di puristi del trail che comprensibilmente grideranno allo “scandalo”. Che siate comunque favorevoli o contrari, dubbiosi o entusiasti, segnatevi questa data in agenda: 24 novembre 2012, palazzetto dello sport di Genova. Quel giorno l’Indoor Trail farà il suo esordio ufficiale (sopra il logo dell’evento). Una location che ben si presta a raccogliere questa sfida e che si presenterà già “allestita” di tutto punto. Montagne di terra, sassi e tronchi, conditi da qualche guado, infatti, sono la pista ormai collaudata del Superenduro indoor di moto, che entusiasma da anni 6/8 mila persone assiepate sugli spalti. Proprio il 24 novembre, per quell’occasione, si aprirà, prima con le qualifiche e dopo con le finali, la finestra di tempo di tre ore che ospiterà la gara di trail. Questa la formula della competizione: i runners, una sessantina in totale per questa prima edizione, saranno pre-selezionati in una dozzina di gare qualificative ben distribuite sull’intero territorio nazionale e partiranno tutti insieme, uomini e donne, per una quindicina di giri in un anello di 650

metri circa per un totale di 10 km. Un anello molto duro, da correre subito molto forte perché l’unica regola in aggiunta alle classiche del trail è quella che se si viene doppiati dal primo del proprio sesso, si è eliminati, eccezione fatta per gli ultimi dieci uomini e dieci donne rimaste in gara. Una gara ad eliminazione quindi, con velocità, destrezza e ovviamente resistenza a farla da padrone. Dietro le quinte del progetto c’è anche un personaggio molto noto a vari runners, grande sportivo, fotografo, instancabile viaggiatore nonché collaboratore di importanti riviste sportive tra le quali anche Runner’s World e – a partire dallo scorso numero – anche di Running Magazine: stiamo parlando di Dino Bonelli, che cura per noi la rubrica “Run The World” (vedi a pagina 18 la seconda puntata). “Prima che sfida sportiva, l’Indoor Trail è sicuramente una sfida organizzativa, una sfida nei confronti del nuovo che come si sa è sempre ricco di incognite e si porta dietro un sacco di paure”, afferma Dino. “Ma le sfide arricchiscono le menti e gli ambienti, e per fortuna, agli audaci piacciono ancora. Circa le inevitabili polemiche, non è mai successo che si possano accontentare tutti i gusti. L’importante è che si dia spazio a nuove idee e in questo caso - visibilità ad uno sport a volte inaccessibile al grande pubblico e ai grandi sponsor”, continua Dino. “Chissà che proprio grazie ad un evento del genere qualche trail di montagna non venga a beneficiare di uno sponsor avvicinatosi a questo mondo grazie a questa prima prova al coperto”. Per quel che ci riguarda, sospendiamo il giudizio in attesa dell’evento che seguiremo di persona con curiosità e interesse. Ma già la presenza di Dino – e non lo diciamo certo perché è anche un nostro collaboratore – è una garanzia di competenza e buona riuscita dell’evento. Inoltre è bene considerare che anche altri sport nella loro versione indoor hanno suscitato all’inizio diffidenza e polemiche, per poi essere invece apprezzati dal pubblico, sempre più seguiti dagli atleti, contesi dagli

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sponsor e magari adottati dagli enti locali che hanno dato disponibilità e congrui contributi alla realizzazione di eventi o alla costruzione di strutture per la pratica indoor. L’arrampicata è forse l’esempio più eclatante e diffuso, ma non dimentichiamoci di sci, motocross o addirittura surf e windsurf rinchiusi, questi ultimi, in mega piscine. “È ovvio che tra lo sport praticato in natura e quello volutamente rinchiuso tra quattro mura, per grandi che esse siano, la differenza sarà sempre notevole, specie nel contorno coreografico”, conclude Dino. “Ma è proprio in un contorno diverso, meno paesaggistico, ma con un folto pubblico altrimenti assente, che va cercata la bellezza di un evento indoor. Il gareggiare in un arena con migliaia di occhi puntati addosso può e sarà sempre un valore aggiunto. Un valore che ben conoscono gli sponsor e i media, tutti molto interessati e partecipi”.

Editore Sport Press Srl Presidente: DANIELE DE NEGRI Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: RICCARDO COLLETTI Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600469 - Fax 0362.600616 Email: redazione@outdoormag.it Website: www.outdoormag.it Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050 Tel: 001.408.261.8809 - Email: redazione@outdoorusa.net Website: www.outdoorusa.net Anno 1 - N.5 - 2012 Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.38 del 20 gennaio 2012. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI - Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti. Questo numero è stato chiuso in redazione il 25 maggio 2012



NEWS Anche una 10K per i 100 anni dI Milano Marittima // Un appuntamento per radunare una grande affluenza di pubblico in occasione del centenario di Milano Marittima: questa è la Running In (10 giugno). Tutti possono partecipare. La manifestazione podistica romagnola è nata per coinvolgere gli appassionati di ogni genere, dagli amatori agli esperti, ma è prima di tutto un evento rivolto al grande pubblico. Proprio per consentire un’ampia affluenza, il regolamento prevede due differenti livelli di partecipazione: una gara “competitiva”, con tempo registrato e classifica finale, e una “non competitiva”. Il percorso cittadino si articola per 10,7 Km attraverso i luoghi simbolo del posto. I runner potranno così affrontare un percorso esclusivo e affascinante, tra siti celebri e suggestivi: dalle spiagge e gli stabilimenti balneari, alla rigogliosa pineta, fino alle eleganti strade del centro. Il tracciato regolare e senza dislivelli problematici vedrà sfilare tutte le classi di amanti della corsa, dal cittadino comune, alle famiglie, agli atleti professionisti. Non da ultimo, l’occasione sarà un momento di aggregazione rivolto anche ai disabili, grazie al patrocinio del Comitato Italiano Paralimpico (Cip) e della Fispes (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali). Nei pressi della location adibita a partenza e traguardo, verrà allestito il village, con aree di gestione accoglienza, ristoro e ospitalità dei partner, oltre al baby-parking con attrezzatura personale qualificato. Main sponsor: Volvo Lineablù. Sponsor tecnici: Technogym, Happiness, Coca Cola HBC Italia, Italiana Assicurazioni Guardigli Assicura.

Alla Centrale di Milano il più grande Nike Store d’Italia, CON UNA SUPERFICIE DI 615 METRI QUADRATI // Sarà il più grande in Italia. Il nuovo store aperto da Nike all’interno della Stazione Centrale di Milano si avvia a diventare un punto di riferimento per tutti gli sportivi. In un’area che si estende su 615 metri quadrati di superficie, si potranno acquistare i pro-

dotti del brand americano, suddivisi per disciplina. Fra gli scompartimenti del negozio, sarà disponibile un’ampia scelta di articoli di abbigliamento, calzature e accessori per running, training, football, basket, tennis e linee sportswear. Un elemento di richiamo

VISTO DA

esclusivo del punto vendita sarà inoltre costituito dalla possibilità di personalizzare i propri capi facendovi ricamare il proprio nome, un simbolo o un iD. Per finire, in una sezione dedicata, i clienti potranno accedere una postazione Nike +.

Newton Running riceve il premio umanitario da Trickle Up

Cardio o non cardio, questo è il dilemma... // Nei mesi scorsi, alcune delle domande più ricorrenti sul nostro sito recitavano: “Quale cardiofrequenzimetro mi consigliate? Quali funzioni deve avere? Di che marca lo compro?” Qui si aprono orizzonti sconfinati. Se infatti qualcuno dice che il cardiofrequenzimetro è essenziale per una corretta gestione dello sforzo e dell’allenamento, è altrettanto vero che per fare semplicemente del sano movimento con poco sforzo, magari per godersi una piacevole giornata di sole, l’utilizzo di questo strumento è superfluo e anzi rischia di diventare un assillo inutile durante la corsa. Pertanto, il nostro consiglio principale è sempre stato di decidere quale tipo di attività si andrà a fare, oltre che valutare la frequenza e l’impegno che verranno profusi... Altrimenti si “corre” seriamente il rischio di spendere cifre comunque importanti senza una ragione logica. In ogni caso, la scelta del computer da polso deve essere basata sulle funzioni che esso svolge e che andremo in effetti a usare. È inutile (e sconveniente) acquistare l’ultimo e più potente, spendendo anche 300/400 euro, se lo usiamo per correre attorno a casa. Se poi vogliamo fare i fighi, allora è un altro discorso... Non siamo più runlovers, ma fashion lovers... Damiano Menegon / www.runlovers.it

// Trickle Up è un’organizzazione che si impegna a sostenere le piccole attività nelle zone più indigenti del mondo. Nel 2012 ha riconosciuto un importante premio all’impresa Newton Running, in virtù dell’importante contributo che ormai da diversi anni la vede protagonista in iniziative per migliorare le condizioni dei paesi poveri. È dal 2008 infatti che profonde significative risorse a favore del progetto di Trickle Up. Alla serata di Gala tenutasi a New York lo scorso aprile, è stato il ceo dell’azienda Jerry Lee a ricevere il Glen and Mildred Robbins Leet Humanitarian Award. Newton Running è nata nel 2007, grazie una collaborazione tra Danny Abshire e, appunto, Lee. Nel 2009, sua moglie Donna e la figlia Wendy, ora Director of Social Responsibility dell’attività, hanno attraversato i territori guatemaltesi devastati dalla guerra, per essere testimoni dell’impegno di Trickle Up.

Elisabetta Canalis testimonial del CrossFit // Il CrossFit è ormai un fenomeno di diffusione planetaria. Ed è proprio il caso di dirlo: è un’attività che accontenta tutti. Ideato per appassionati di ogni età a tutti i livelli di preparazione, sempre più spesso si sente parlare della nuova disciplina sponsorizzata soprattutto da Reebok. Proprio quando si chiude a Milano il Seven Park Tour, che ha portato in giro per l’Italia il box per training specifico, dall’altra parte del mondo, in California, incomincia il viaggio di una nota showgirl nostrana, alla prova con gli esperti. È Elisabetta Canalis, seguace affezionata di CrossFit, che può sperimentare a pochi passi dalla sua abitazione a Los Angeles, nella palestra Dog Town. Ai piedi, immancabilmente, un paio di RealFlex, diventate ormai le scarpe ufficiali per questo tipo di allenamenti. Approdata nuovamente in Italia, in occasione della fiera Rimini Wellness, è stata la special guest allo stand di 550 metri quadrati, interamente dedicato ai CrossFitter e a tutti i curiosi. All’interno dell’esposizione, è stata allestita la palestra in cui, grazie ai migliori trainer internazionali certificati, è stato possibile praticare gli allenamenti specifici, Workout of the Day (Wod) a tutti i livelli (intro, entusiasta e audace).

www.runningin.info

Asics Europe cresce ed espande la sua catena monomarca // Nell’arco dell’ultimo anno fiscale chiusosi il 31 marzo scorso, Asics Europe ha annunciato un aumento del 15,3%, se si esclude l’acquisizione di Haglöfs. In particolare, se si considerano i segmenti calzature e abbigliamento per il running, la crescita ha raggiunto rispettivamente il 22 e il 26%. Fra i risultati fatti segnare dal brand, si segnala anche l’aumento del 50% per le entrate provenienti dai suoi negozi monomarca, di cui circa il 40% di vendite appartiene al settore apparel. Dato significativo questo, avvalorato dall’imminente inaugurazione di due innovativi punti vendita in Spagna. Madrid e Barcellona sono infatti le location prescelte per proseguire il progetto (avviato ad Amsterdam lo scorso anno) di aprire una moderna catena di flagship store, specializzata in ricerche e servizi high tech relativi al mondo della corsa. All’interno, è installato il Running Lab, struttura che vanta il più alto livello di analisi nel settore della bio-meccanica nuovi punti vendita monomarca. Un ulteriore elemento degno di nota è costituito dall’Asics Foot ID, sviluppato dall’Istituto di Sport Science del brand a Kobe: una concezione innovativa che consente di eseguire uno studio specifico sulle caratteristiche del piede dell’atleta e sul suo stile di corsa.

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RUNNING MAGAZINE

EDITORIA //

MAGGIO 2012

“Anche gli atleti meditano… seppur di corsa” //Presso la Sala Avorio del Salone del Libro di Torino, lo scorso 13 maggio è stato presentato il saggio dal titolo ”Anche gli atleti meditano… seppur di corsa”. Il testo, pubblicato da Edizioni Mediterranee – Gianni Canonico, è frutto di un lavoro a più voci coordinato da Cristina Savoldi. Si tratta di un’opera centrata sul senso della corsa, sul rapporto tra corpo e mente, sul superamento del limite, nello sport come nella vita. Con la prefazione di Giacomo Leone, il libro è caratterizzato da una narrazione per aneddoti, distaccata e riflessiva. Autori delle storie sono Cristina Savoldi Bellavitis, Selene Calloni Williams, Andrea Re e Maurizio Dallocchio. Il Comitato Italiano Paraolimpico della Lombardia è partner del progetto per la solidarietà: l’intera somma dei proventi verrà distribuita alle Federazioni Paralimpiche. Prezzo al pubblico: 15 euro. Pagine: 140.

Il Tor des Géants ora è anche un libro // Edito da Sime Books, esce ad aprile il libro Tor des Géants. Più che un resoconto sulla competizione valdostana, è un vero e proprio racconto di quella che è da considerarsi un’impresa per pochi. O, per citare le parole dell’autrice Paola Pignatelli, un percorso “per” giganti, “fra” giganti. La giornalista e scrittrice di origini genovesi è grande appassionata e praticante di sport. Tra le sue esperienze più memorabili, ha corso la 100 Km nel Sahara. Il testo di Sime Books è arricchito dal racconto fotografico di Stefano Torrione, vincitore del premio Panorama European Kodak Award nel 1994, e dalle illustrazioni di Monica Parussolo, disegnatrice specializzata in Pedagogia dell’Arte. La competizione di endurance trail è in attesa di aprire i battenti della sua terza edizione, che si terrà fra il 9 e il 16 settembre prossimi. Nonostante la sua “giovane età” per gli appassionati si tratta di una sfida da considerare alla stregua di una vera e propria leggenda. Il circuito è tracciato su un percorso che abbraccia tutta la Valle d’Aosta e si snoda sui crinali dei monti più impervi della regione, dal Monte Bianco al Monte Rosa, dal Gran Paradiso al Cervino. Chi si cimenta in tale impresa dovrà dimostrare di avere una forza interiore fuori dal comune e grandi capacità di sopportazione. Tor des Géants: espressione in dialetto patois che ben presenta l’unicità di questa prova. Pagine: 240. Prezzo al pubblico: 38 euro.

Corsa e scatti (fotografici) a Sirmione per il Garmin TriO // Sport e tecnologia: sempre più spesso vengono promossi progetti e iniziative, che si propongono di trovare nuovi modi per coniugare al meglio queste due anime in una singola espressione. Per questo la locandina del Sirmione Award 2012 recita il claim “Nuota pedala, corri e… scatta”. Il concorso, giunto alla terza edizione, vedrà impegnati gli amanti della fotografia e di audiovisivi all’opera durante la celebrazione del Garmin TriO (30 giugno). Gli obiettivi saranno puntati sui circa 500 atleti che competeranno alla gara di triathlon sulla distanza olimpica: 1.500 m di nuoto, 40 Km di ciclismo e 10.000 m di corsa a piedi. L’occasione darà grande risalto ai numerosi spunti che può offrire una cornice come la località gardesana. Il termine ultimo per partecipare è fissato per il 31 luglio. L’iscrizione è gratuita e aperta a tutti. I vincitori verranno premiati in concomitanza con la manifestazione “Una notte per Sirmione”, che si terrà alla fine di agosto: in palio, un week end

per due persone nella cittadina sul Lago di Garda. A seguire, anche sui social network verrà offerta una nuova opportunità per un soggiorno in un hotel locale. Le migliori presentazioni saranno selezionate da una giuria e pubblicate sulla pagina ufficiale di Facebook del Comune, dove entro il 30 ottobre i naviganti della rete potranno scegliere la loro fotografia preferita.

www.sirmionebs.it

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Una multa da 45 milioni per Skechers // Skechers ha accettato la proposta di versamento di 45 milioni di dollari, per porre fine ai continui reclami da parte di consumatori statunitensi che reputano ingannevole la pubblicità relativa alle calzature tonificanti ShapeUp. L’azienda si dice comunque in disaccordo con le accuse di cattiva condotta e afferma di essersi accordata per questo pagamento per evitare dilungazioni legali. Skechers potrà così continuare a pubblicizzare il fatto che, indossando calzature come le sue Shape-Up si può aumentare l’attivazione muscolare e il consumo di calorie, oltre a migliorare la postura e a ridurre il carico sulla schiena. In ogni caso l’azienda non potrà modificare il risultato di test, studi o ricerche riferiti a scarpe tonificanti. L’accordo è stato firmato circa 8 mesi dopo che Reebok ha accettato di pagare una multa di 25 milioni per i reclami riferiti alle sue scarpe EasyTone.


NEWS AGF Enterprises lancia i primi aminoacidi orosolubili

// Grande novità firmata AGF Enterprises, azienda nota per il brand di integratori Fast & Up. “Mentre i gel prevengono solo il calo glicemico” afferma Giandomenico Foletto, “da anni abbiamo appurato i benefici degli aminoacidi durante le performance sportive (ove possibile) per sostenere la struttura muscoloscheletrica e prevenire i crampi. Oggi presentiamo Shot Detox, la prima formulazione aminoacidica orosolubile da assumere senz’acqua, ideale per i podisti che non impiegano borracce per correre più leggeri”. Il prodotto è già utilizzato da noti atleti, come il runner Antonio Armuzzi (nella foto sopra) o i triatleti Massimo e Andrea De Ponti. INFO: AGF Enterprises 335 6694093 agf@agfenterprises.it

Basilicata Coast to Coast, l’impresa del team Soul Running

// Dal Tirreno allo Ionio, da percorrere di corsa 220 km, attraverso una regione poco conosciuta ma per certi versi sorprendente come la Basilicata. Questo il progetto “Basilicata Coast to Coast by run” concluso dal team di Soul Running (magazine dedicato alla corsa off-road). A metterla a segno è stato Davide Orlandi, partito dalla spiaggia tirrenica di Maratea e giunto dopo 4 giorni su quella Jonica di Policoro. Rammarico per Andrea Pizzi, che a causa di problemi a un ginocchio ha accompagnato Davide per un centinaio di chilometri. Il percorso ha attraversato alcuni territori bellissimi ma anche impervi, con picchi sopra i 1.200 metri di altitudine. Ma l’ostacolo più duro sono state le basse temperature e i rovesciamenti temporali: spesso si è scesi sotto gli 8° e le raffiche di maestrale hanno raggiunto gli 80 Km/h. I testimoni di questo viaggio sono stati un filmer, un fotografo, un driver e una giornalista. Molti sono stati i follower che hanno seguito in diretta la corsa alla pagina Facebook di Soul Running, mentre sabato 2 giugno verrà presentato un cortometraggio sull’evento, in occasione dell’Orobie Vertical 2012. Grande partecipazione anche da parte dei servizi locali, tra cui l’APTe le pro loco seguite dai tanti giovani entusiasti. Un’iniziativa resa possibile grazie al supporto di Andrea Festa dell’Atp Basilicata e dagli sponsor tecnici: Mitsubishi, Garmin, Scott, Agisko, Adidas, Buff, Raidlight, Compex.

Eso Sport Insieme ad Avon Running: a Milano con un team di 100 donne // Ancora una volta Eso Sport ha dimostrato di essere un marchio costantemente impegnato in iniziative benefiche. Il servizio che si occupa del riciclo ecologico di scarpe da corsa e da ginnastica usate, promosso dall’azienda Eso Srl (sede a Opera, MI), era presente all’ultima tappa dell’Avon Running 2012. L’appuntamento per tutti è stato dato a Milano il 20 maggio scorso, dove ha presenziato in qualità di sponsor principale e ha fatto partecipare alla corsa un proprio team “a quote rosa” che ha coinvolto 100 donne. Al via erano presenti in totale quasi 10.000 iscritte (fra cui due nostre inviate): grandi numeri delle adesioni che fanno il paio con quelli degli incassi, interamente devoluti alla Fondazione Istituto Europeo di Oncologia. Questo grande successo dell’epilogo meneghino ha decretato un risultato da record per l’intera rassegna 2012, che ha visto un totale di quasi 16.000 partecipazioni se si sommano tutti e quattro gli appuntamenti. Nelle giornate di sabato e domenica, a margine della competizione benefica, è stato inoltre possibile presentarsi allo stand dell’azienda all’interno del village, allestito

in Piazza del Cannone. Qui si è reso disponibile il personale addetto per ricevere chi avesse voluto consegnare le proprie scarpe dismesse. Eso Sport ha approfittato dell’occasione per concludere con GoGreen Onlus (di cui Eso è partner ufficiale) una raccolta fondi per donare una Casa agli orfani cambogiani. Recentemente nominato presidente di GoGreen Onlus, Nicolas Meletiou, già managing director di Eso Srl, si impegnerà in prima persona a fornire aiuti sul territorio nei contesti di maggior necessità.

www.esosport.it

Vibram FiveFingers a Londra 2012 tra atleti e limited edition // Vibram FiveFingers è attivamente coinvolta per supportare alcuni atleti italiani nelle loro quotidiane attività di allenamento in vista delle Olimpiadi di Londra. Tra gli sportivi che usano le FiveFingers anche la velocista e ostacolista Marzia Caravelli (in foto). Nel 2010 è stata campionessa italiana nei 60 e 100 metri ostacoli e nel 2011 ha confermato il suo titolo nei 100 metri ostacoli e nei 200 metri. Nel 2011 si è piazzata terza ai Campionati Europei di atletica a squadre svoltisi a Stoccolma. Il suo miglior tempo sui 100 metri ostacoli, stabilito nel luglio 2011, è di 13” 01. Marzia si è inoltre qualificata per i prossimi Campionati Europei di atletica che si terranno ad Helsinki (Finlandia) dal 27 giugno al 1° luglio 2012. Marzia ha così commentato questo momento preolimpico: “Ri-

pongo totale fiducia nel mio allenatore Marcello Ambrogi e ringrazio in particolar modo Vibram, mio sponsor ufficiale, che ha fortemente creduto in me e nel mio sogno olimpico. Grazie a questa azienda ho potuto ridurre una parte dei miei impegni lavorativi in favore di quelli sportivi, che culmineranno con la convocazione per Londra 2012. La fiducia e la vicinanza offerta da Vibram è fonte di serenità e di stimoli, così come lo sono stati l’idea e la possibilità di far parte del progetto Vibram FiveFingers legato all’allenamento multisport, alla corsa e all’atletica leggera”. Sempre in previsione delle Olimpiadi il brand lancia anche una limited edition internazionale: 4 FiveFingers “vestite” con la bandiera di Italia, Gran Bretagna, Australia e Danimarca.

X Bionic riceve il Plus X Award a Colonia // X-Bionic si conferma uno dei marchi più innovativi e ancora una volta la qualità dei suoi prodotti viene celebrata e riconosciuta in occasione di importanti premi internazionali. Il Plus X Award è un riconoscimento assegnato alle migliori tecnologie innovative, prodotti per sport e lifestyle e manufatti di prestigio. È la quarta volta consecutiva, in particolare, che il marchio, specializzato in abbigliamento compressivo ad alto tasso tecnologico di varie discipline sportive (tra le quali outdoor, running, sci e bike), si aggiudica una menzione d’onore nel settore apparel. Fra gli altri 25 brand premiati alla cerimonia di Colonia dello scorso 10 maggio, si segnalano Elan per la categoria attrezzatura sportiva e Adidas Porsche Design per le calzature.

Akkua sceglie Noene per la sua linea barefoot R’Evolution

Sixs sceglie Dryarn per Original Carbon Wear // Il capo intimo è la seconda pelle dell’atleta. Chi pratica sport sa quanto sia importante indossare un abbigliamento tecnico adeguato, che accompagni i suoi movimenti senza costringere il corpo. Per ottimizzare le performance dei propri prodotti, Sixs realizza le sue collezioni utilizzando Dryarn all’interno del suo punto tessile brevettato, esaltandone le caratteristiche e unendo alla tecnologia del materiale quella della particolare tessitura. Il risultato è un capo tecnico altamente performante, adatto a mantenere alte prestazioni anche a fronte delle frequenti variazioni di temperatura e di un’abbondante sudorazione da parte dell’atleta. Vestibilità controllata e idrorepellenza sono garantite dalla micro-

fibra, efficace nell’espellere l’umidità e garantire comfort assoluto, mentre grazie alla elevata capacità d’isolamento termico del tessuto, il fisico viene protetto dal freddo e dal caldo. L’abbigliamento Sixs Original Carbon Wear è al 100% Made in Italy. È inoltre realizzato con una particolare tecnica produttiva brevettata dall’azienda, che permette di realizzare un punto in macchina unendo carbonio e Dryarn con elastomero, per un’aderenza alla pelle senza precedenti. Tra gli atleti che impiegano i capi Sixs durante la loro attività figurano i ciclisti Stefano Garzelli con l’Acqua&Sapone Team, Dorina Vaccaroni, Alexis Vuillermoz e i motociclisti Marco Melandri, Alex De Angelis e Alex Salvini. www.sixs.biz

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// Akkua, azienda bresciana specializzata nella creazione di calze tecniche sportive rivoluzionarie, si avvicina al mondo barefoot con le calzature R’Evolution. Per questa nuova linea e per garantire le migliori performance, Akkua ha scelto come partner l’elastomero Noene che già a 1 mm è sufficientemente spesso per neutralizzare il ritorno delle onde shock occasionali dovute all’interazione piedi scarpe/suolo. Offre infatti una protezione tra il 94% e il 99% contro tali onde. Poiché è sottile e fermo, può essere usato con qualunque tipo di scarpa senza cambiare la misura e senza portare instabilità biomeccanica indesiderata. Con le calzature R’Evolution la pianta del piede si libera della suola tradizionale rispettando perfettamente la fisiologia dell’uomo e del suo modo di camminare. I nuovi modelli R’Evolution sono stati esposti a Rimini Wellness dal 10 al 13 maggio. www.akkuaworld.com


RUNNING MAGAZINE

MAGGIO 2012

Wahoo Fitness premiata come miglior tecnologia in Germania // Sono più di nove anni che Initiative Mittelstand premia le migliori innovazioni tecnologiche, create da compagnie e piccole e medie imprese su suolo tedesco. Anche per questa edizione, la commissione, composta da più di 100 esperti, ha effettuato un’indagine approfondita su una selezione di circa 2.500 candidati. Il riconoscimento “Best of 2012 – Innovationspreis IT” è stato attribuito alla fascia per misurare la

frequenza cardiaca Wahoo Fitness BlueHR. La novità distribuita da NC-17 ha suscitato l’approvazione della giuria per la caratteristica idea che consente di convertire un semplice apparecchio iPhone in un vero e proprio computer di allenamento: per mezzo di alcune applicazioni

specifiche, è possibile trasferire i dati rilevati dalla cintura Wahoo Fitness e monitorare i riscontri del proprio battito durante l’attività fisica, senza l’aggiunta di un adattatore. Da due anni il prodotto è in commercio in Germania e tutta Europa. Distribuito da: Soft Team Srl 039-207891 support@wahoofitness.com

Anche il running protagonista suL SITO DI E-COMMERCE Zalando // Il sito di online shopping Zalando offre una scelta di prodotti dedicati al running in una sezione speciale nella categoria dedicata allo sport. Gli articoli di abbigliamento qui proposti sono stati catalogati con l’ottica di poter suggerire ogni tipo di acquisto, dedicato a tutti i periodi dell’anno. Ne è un esempio la selezione di giacche per l’inverno costruite con la tecnologia Softshell, che garantisce indumenti tra-

spiranti ma al tempo stesso caldi e impermeabili. Oltre ai capi d’abbigliamento sportivi, sul portale si possono trovare tanti modelli di scarpe per la corsa realizzati da alcuni dei brand leader nel settore (fra cui Nike, Adidas, Asics e Reebok). Acquistare su Zalando è semplice e la spedizione e il reso sono completamente gratuiti.

www.zalando.it

Tris di tappe per il The North Face Footwear Tour 2012 // The North Face invita tutti gli appassionati del trekking e del trail running a scoprire la nuova collezione di calzature PE 2012 in occasione del Footwear Tour 2012. La rassegna, partita il 18 maggio nel punto vendita Campione di Prato, offre la possibilità di testare i migliori modelli di calzature The North Face, progettate e create con il contributo di atleti professionisti. Tre in particolare i modelli protagonisti: Single-Track II, ottima per il running, offre estrema versatilità per una perfetta aderenza su terreni asciutti e bagnati; SingleTrack Hayasa, la scarpa da running più veloce e leggera mai creata da The North Face, garantisce stabilità e sensibilità senza dimenticare il comfort del piede; Havoc Mid

GTX XCR, calzatura impermeabile e traspirante ideale per il trekking, vanta l’innovativa tecnologia CradleTM e una resistente suola in Vibram. Dopo l’esordio al Campione di Prato, con la presentazione dei

modelli Single-Track II e le SingleTrack Hayasa, il Footwear Tour prevede altri due appuntamenti: sabato 26 maggio a Longoni Sport di Trento, con la possibilità di testare le Havoc Mid GTX XCR sul percorso sterrato di mini trekking alle vecchie cave di Trento, dietro il Castello del Buonconsiglio, e giovedì 28 giugno presso il The North Face Store di Cortina d’Ampezzo, dove verranno presentate le SingleTrack II e le Single-Track Hayasa. Quest’ultima tappa sarà anche un’occasione per introdurre l’edizione 2012 della The North Face Lavaredo Ultra Trail, che partirà il 29 giugno e che vedrà al via anche gli atleti del team Sebastien Chaigneau, Fernanda Maciel e Zigor Iturrieta.

Wolverine acquisisce il gruppo PLG, Saucony compresa // Il gruppo internazionale Wolverine World Wide ha acquisito la licenza di Collective Brands’ Performance + Lifestyle Group (PLG), per 1,23 miliardi di dollari. Questa manovra consentirà in definitiva di assumere il controllo delle vendite e delle operazioni di mercato di Sperry Top-Sider, Saucony, Stride Rite e Keds, brand affiliati al gruppo in oggetto. L’azione assume un rilievo ancor pià significativo all’interno di Wolverine, se si considera che fanno già parte del suo portafoglio brand come Merrell, Hush Puppies, Wolverine, Sebago e

Caterpillar Footwear. L’acquisizione di Saucony, in particolare, grazie alla leadership consolidata nel segmento delle calzature sportive, contribuisce ad ampliare anche le possibilità di mercato di Merrell nei settori running,

training, trail, minimalistic e barefoot. Ad accomunare i brand del gruppo PLG è il dna autentico dei propri prodotti, un importante seguito presso il pubblico all’interno di una rete di mercato eterogenea, oltre a ottime oppor-

tunità di espandere la propria attività. Sono questi attributi, in linea con la strategia della società Wolverine, ad aver condotto verso il buon esito dell’importante operazione. Blake W. Krueger, presidente e ceo dell’azienda, ha commentato compiaciuto l’acquisizione dei marchi: “Negli ultimi anni hanno tutti conseguito una crescita considerevole delle vendite. Siamo soddisfatti di accogliere l’intera squadra PLG nella famiglia di Wolverine e siamo ansiosi di unire le forze per continuare a svilupparne caratteri e punti di forza”.

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I NUMERI

shoe count

RUNNING MAGAZINE

DATI & STATISTICHE SUI BRAND AI PIEDI DEI PARTECIPANTI DI ALCUNE DELLE PIù IMPORTANTI COMPETIZIONI ITALIANE. IL SECONDO APPUNTAMENTO CON LA NUOVA, ESCLUSIVA RUBRICA DI RUNNING MAGAZINE

Le ottime condizioni meteo dell’edizione 2012 di Roma-Ostia hanno favorito una gara all’insegna di tempi da record. A tagliare il traguardo per primo è stato Philemon Kimeli Limo, con il crono di 59’32’’, mentre fra le donne la vincitrice è stata Florence Kiplagat, già trionfatrice della maratona di Berlino 2011, con 1h06’38’’. La gara ha assegnato anche il titolo valido per il Campionato Italiano di categoria: Stefano La Rosa è il nuovo Campione d’Italia grazie al tempo ottenuto di 1h02’15’’; Valeria Straneo ha vinto in campo femminile, con il record nazionale di 1h07’46’’ (che però non è stato omologato).

12.850: iscritti 11.006: arrivati 9.369: uomini arrivati 1.637: donne arrivate 120: runners di elite uomini 40: runners di elite donne 1.053: società concorrenti

maggio 2012

6: griglie di partenza 3: rifornimenti lungo il percorso 3: ore di limite gara (2: cancelli intermedi) 12: ambulanze Croce Rossa 4: Associazioni Benefiche sostenibili 1: gara collaterale non competitiva 313: classificati alla prima edizione del 1974

I GRANDI NUMERI DELLA ROMA-OSTIA RIFLETTORI SULLE CLASSIFICA DEI MARCHI DI CALZATURE, CON TANTO DI SUDDIVISIONE SECONDo I TEMPI, RELATIVA ALLA PIù IMPORTANTE MEZZA MARATONA D’ITALIA. CHE QUEST’ANNO HA BATTUTO OGNI RECORD. // Il numero di partecipanti all’edizione della Roma-Ostia di quest’anno ha battuto ogni record: interessante notare l’impennata dei runners iscritti e di quelli arrivati entro le 3 ore (ben 10.808 rispetto ai 7.785 del 2011). Una base statistica di assoluto rilievo quindi, per uno shoe count. Soprattutto considerando che vi presentiamo in questa pagina i dati relativi non solo al 2012, ma anche ai due anni precedenti. Interessante notare come, rispetto ai dati presentati sullo scorso numero (maratone di Venezia e Firenze), le percentuali siano leggermente più equilibrate. Se in entrambe le due maratone citate Asics superava abbondantemente il 32% in questo caso si attesta al 28,7%, comunque in crescita anno dopo anno (vedi tabella riassuntiva in basso a destra). Mizuno perde qualcosa ma si conferma nettamente al secondo posto con il 20,3%, seguita a distanza da un terzetto composto da Nike, Brooks e Saucony, con una percentuale molto simile: dal 12,5 al 13,5%. Adidas consolida la sesta posizione e anche in questo caso è la più utilizzata dai top runners sotto 1h 10’ (27,2%). Colpisce il calo di Nike, sostanzialmente stabile tra 2010 e 2011 con il 18% ma scesa quest’anno al 13,5% delle preferenze.

mezza MARATONA roma-ostia (38a edizione - 26 febbraio 2012) FINO A 1h 10’ % 1. ASICS 2. MIZUNO 3. NIKE 4. BROOKS 5. SAUCONY 6. ADIDAS 7. new b. 8. REEBOK 9. PUMA 10. DIADORA ALTRO TOTALE

13 16 5 6,40 15 19,20 8 9,60 8 9.6 21 27,20 5 6,40 0 0 0 0 1 1,60 3 3,20 79

da 1h 10’ a 1h 20’ %

da 1h 20’ a 1h 30’ %

77 24,60 55 17,60 46 14,70 45 14,40 30 9,60 37 11,80 8 2,60 1 0,30 1 0,30 1 0,30 7 2,20 308

330 25,50 311 24 150 11,60 181 14 146 11,30 88 6,80 33 2,60 0 0 3 0,20 6 0,40 29 2,30 1277

mezza MARATONA roma-ostia (27 febbraio 2011) da 1h a 1h24’ 1. ASICS 65 2. MIZUNO 116 3. NIKE 100 4. SAUCONY 51 5. BROOKS 39 6. ADIDAS 34 7. NEW B. 13 8. REEBOK 2 9. DIADORA 10. PUMA ALTRO TOTALE

1 1 8 430

da 1h 25’ da 1h 30’ da 1h 35 a 1h29’ a1h34’ a 1h39’ 127 190 172 149 170 131 121 118 141 71 77 82 61 76 66 29 17 20 13 15 11 2 3 4 4 0 10 587

2 2 7 677

5 2 8 642

da 1h 40’ a 1h44’ 165 134 107 79 78 22 11 2

da 1h 45’ a 1h49’ 208 154 105 113 68 22 27 8

3 5 3 609

4 2 5 716

da 21h 50’ da 1h 55’ a 1h54’ a 2h 184 202 154 125 103 110 90 100 62 67 27 36 27 23 5 9 5 3 7 667

8 5 8 693

da 1h 30’ a 1h 40’ % 636 26,50 512 21,30 324 13,50 359 14,90 351 14,60 84 3,50 57 2,40 7 0,30 5 0,20 5 0,20 43 1,80 2383

da 1h 40 a 1h 50’ %

da 1h 50’ a 3h 00’ %

760 30,10 509 20,20 331 13,1% 308 12,20 353 14% 113 4,50 78 3,10 15 0,60 11 0,40 13 0,50 60 2,40 2551

TOT ROMA OSTIA 2012 %

1295 30,70 805 19,10 590 14 511 12,10 471 11,20 209 5% 139 3,30 19 0,40 19 0,40 16 0,40 135 3,20 4209

TOT ROMA OSTIA 2011 %

3111 28,70 2197 20,30 1457 13,50 1412 13 1358 12,50 552 5,10 321 3 42 0,40 39 0,40 42 0,40 277 2,60 10808

2066 1646 1402 851 997 331 235 78 31 46 102 7785

26,54 21,14 18,1 10,93 12,81 4,25 3,02 1 0,4 0,59 1,31

2010, 2011, 2012: tre anni a confronto da 2h a 2h30’ 753 1646 1402 997 851 331 235 78

TOTALE 2066 1646 1402 997 851 331 235 78

% 26,54 21,14 18.1 12,81 10,93 4,25 3,02 1

46 31 102 2764

46 31 102 7785

0,59 0.4 1,31

10

VALORE % 2010

VALORE % 2011

VALORE 2012

%

1. ASICS 2. MIZUNO 3. NIKE

1.764 1.701 1.293

2.066 1.646 1.402

3111 2197 1457

28,70 20,30 13,50

4. BROOKS 5. SAUCONY 6. ADIDAS 7. NEW BALANCE 8. REEBOK 9. PUMA 10. DIADORA ALTRO totale

692 10% 819 11% 346 5% 312 4% 92 1% 24 0% 66 1% 105 1% 7124

1412 1358 552 321 42 39 42 277 10808

13 12,50 5,10 3 0,40 0,40 0,40 2,60

24% 24% 18%

26,54% 21,14% 18,1%

851 10,93% 997 18,81% 331 4,25% 235 3,2% 78 1% 31 0,4% 46 0,59% 102 1,31% 7785




focus on

di BENEDETTO SIRONI

DOPO IL GRANDE SUCCESSO DELL’ESORDIO NEL 2011, il MARCHIO DELL’OTTAGONO GIALLO RIPROPONE UN PROPRIO TRAIL RUNNING TEAM ANCHE PER IL 2012, COMPOSTO DA 3 ITALIANI E 3 FRANCESI. CONFERMATO GIUSEPPE MARAZZI, GLI ALTRI 5 ELEMENTI SONO NEW ENTRY SELEZIONATE TRA DECINE DI CANDIDATURE.

RUNNING MAGAZINE

MAGGIO 2012

Con Vibram verso un’altra Extraordinary Story La storia si ripete e tutti sperano sia nuovamente “straordinaria”. Dopo il successo del 2011 Vibram ripropone quest’anno un proprio trail running team (da quest’anno supportato anche da Garmin). Per il 2012 il programma prevede 3 gare: Lavaredo Ultra-Trail (29-30 giugno), UTMB (agosto) e Ultra-Templiers (ottobre). Proprio durante la scorsa edizione dell’Ultra Trail du Mont Blanc è stato realizzato un intenso film dedicato agli atleti Vibram e alla loro straordinaria esperienza, realizzato da Sportmaker con la regia di Alessandro Beltrame. Un’opera selezionata tra le proiezioni speciali del TrentoFilmFestival, trasmessa allo scorso Melloblocco e protagonista a Courmayeur per la presentazione ufficiale del nuovo team andata in scena il 26 maggio. Sarà inoltre proiettato a Varese il 6 giugno all’Università dell’Insubria

GIUSEPPE “Beppe” Marazzi

“Desidero tagliare il traguardo dell’UTMB portando per mano mio figlio” Due parole su “Beppe” - Italiano 37enne di Baiso (RE), Beppe è un grande appassionato di trail running e di montagna in generale. Ha cominciato a correre con l’obiettivo di mettersi in forma dato che, come lui stesso dichiara, “in una vita precedente ero piuttosto sovrappeso”. La sua “avventura sportiva” ha avuto inizio nel luglio 2008 con la partecipazione all’Ecomaratona del Ventasso. Nel suo palmarès vanta un primo posto alla Abbot’s Way del 2010 e un argento alla Lavaredo Ultra-Trail del 2009. Beppe ha già corso la stagione 2011 con il Trailrunning Team Vibram partecipando, tra le altre gare, anche all’UTMB: “È stata un’esperienza di quelle che lasciano il segno. Un susseguirsi continuo di emozioni, a volte anche molto contrastanti, la scoperta di luoghi bellissimi, ma soprattutto l’esplorazione interiore del proprio limite. Il limite fisico, perchè dopo tante ore di cammino il corpo è esausto, ma ancora di più il limite mentale. A un certo punto, uno dopo l’altro cadono tutti i veli che senza accorgercene interponiamo tra noi stessi e la realtà e a quel punto ti ritrovi davvero da solo con te stesso completamente nudo. È una sensazione fantastica che voglio provare ancora”. Tra le gare che ha corso - 2011: UTMB (49°), Tartufo Trail (5°), Trail del monte Casto (7°) e Marathon trail del Montalbano (1°); 2012: Maratona della pace sul Lamone (5°) e Sentieri di Santa Cristina (6°). All’UTMB intende tagliare il traguardo portando per mano il figlio. L’anno scorso non è riuscito a mantenere la promessa perchè ha concluso la gara a notte fonda. Il suo ingresso nel team Vibram - L’esperienza con il Trail running Team Vibram è stata entusiasmante per Beppe: ”Fare di nuovo l’UTMB nella squadra Vibram è innanzitutto un grandissimo onore. Se l’anno scorso sono riuscito ad arrivare in fondo, è quasi tutto merito del supporto che ho ricevuto dallo staff Vibram: a ogni ora del giorno e della notte, nei posti più sperduti, sapevo che c’era qualcuno un po’ più avanti che mi stava aspettando, che credeva in me che stava usando il suo tempo, le sue energie solo per supportarmi. Se fossi stato da solo avrei quasi sicuramente mollato, ma in quel momento mi sentivo come l’ingranaggio fondamentale di un meccanismo più articolato e questo mi ha dato la forza di continuare”.

SEBASTIAN NAIN

“L’UTMB è una delle corse più belle al mondo” Due parole su SEBASTIEN - Il francese Sebastien Nain, classe 1972, è vigile del fuoco del reparto nucleare. È sposato con Sophie, anche lei sportiva, e ha un bimbo di quasi 3 anni, Mathys. Grande sportivo e appassionato di montagna, Nain per anni ha praticato il triathlon su distanze Ironman (3,8 km a nuoto, 180 km in bici e una maratona di 42,195 km). Ha tentato di qualificarsi al campionato del mondo ma, non riuscendoci, ha deciso di dedicarsi per un’intera stagione a gare di trail running. È stato catturato dal fascino della corsa in montagna e non è più tornato all’Ironman. Tra le gare che ha corso: 2009: Verdon Canyon Challenge (1°), ST Maximin (1°) e Ultra Templiers (9°); 2010: Marathon des Sables (10° e 1° tra i francesi in gara); 2011: Aubrac Aventure (2°) e Grand Raid Pyrenees (3° e 1° tra i francesi in gara); 2012: Correrà l’UTMB con il team Vibram. Sebastien ha già preso parte 3 volte a questa corsa. Nel 2008 si è ritirato a Les Contamines (30 km circa dopo la partenza) per infortunio; nel 2009 ha avuto una lussazione del bacino a causa di una caduta nella discesa da St. Gervais; nel 2010 la corsa è stata sospesa a causa del maltempo. Il suo ingresso nel team Vibram - Per Sebastien l’UTMB è tra le corse più belle al mondo. Il suo sogno è riuscire a portarlo a termine nel 2012 facendo un buon risultato. È entusiasta all’idea di affrontare quest’avventura con il Trail running Team Vibram e spera che lo spirito di squadra e il supporto dello staff possano aiutarlo ad arrivare in fondo e a realizzare il suo sogno.

in collaborazione con il CAI. I 5 atleti dello scorso anno (Marco Zanchi, Giuseppe Marazzi, Raphaël Bodiguel, Johan Sérazin e Candide Gabioud) passano quindi il testimone ad altri “colleghi”: 3 italiani e 3 francesi, con una gradita conferma (Beppe Marazzi) e un’attesa new entry femminile. Di seguito i 6 profili dei protagonisti, chiamati a portare in alto la bandiera gialla di Vibram sotto l’attenta regia dello staff aziendale, in particolare del marketing manager Jerome Bernard. Che oltretutto vive molto da “vicino” il progetto, correndo spesso al fianco degli atleti e frequentando di persona le gare (nel 2011 ha chiuso con un ottimo tempo la CCC e quest’anno parteciperà alla TDS, entrambe gare parallele dell’UTMB, più corte dei suoi 170 km ma decisamente impegnative).

FRANCESCA CANEPA

“Sogno di condividere un’esperienza straordinaria” Due parole su Francesca - Unica donna del trail running Team Vibram, Francesca nasce nel 1971. Ama racchiudere nella parola “atleta” ogni descrizione che possa riguardarla. Mamma di due bambini ai quali trasmette i valori dell’impegno e della fiducia in se stessi, Francesca vanta un passato da specialista del ghiaccio, prima con le gare di pattinaggio e poi con l’esperienza e i riconoscimenti (nazionali e internazionali) dello snowboard. L’incontro con il trail running arriva nel 2010, dopo la maternità, con la voglia di ritornare in pista e l’incoraggiamento da parte del maestro Fabio Maragliati a mettersi alla prova con la corsa. Da qui, il passo verso gli allenamenti con i Courmayeur Trailers e i primi successi nel settore è breve. “Ciò che ha fatto la differenza per me sin dall’inizio”, ricorda Francesca, “è stato l’ambiente della corsa, persone eterogenee accomunate da questa passione che annulla le differenze e favorisce la condivisione”. E i risultati non mancano, come testimoniano nel 2011 il primo posto nella classifica Top Italian Endurance e nel Salomon Trail Tour Italia. Tra le gare che ha corso - 2010: Trail Monte Soglio (1° posto), Trail del Mottarone (1° posto) e Trail des Allobroges (2° posto); 2011: TDS (2° assoluto), The Abbots Way (1° posto), Morenic Trail (1° posto) e Gran Trail Valdigne (2° posto); 2012: Francesca parteciperà come atleta del Trailrunning Team Vibram alla Lavaredo Ultra Trail, all’Ultra-Trail du Mont-Blanc e al Trail des Templiers. Il suo ingresso nel team Vibram - “Condividere con i compagni di gara l’esperienza della corsa e del risultato è ciò che rende straordinaria una competizione come quelle di trail running”. È con queste parole che Francesca spiega la sua decisione di far parte del team degli “ordinary people being extraordinary” targato Vibram.

Il team 2011 in azione

DAVID GATTI

“Trail running vuol dire montagna, il gusto dello sforzo e le emozioni che provi quando corri. Per me è diventato uno stile di vita” Due parole su DAVID - Nasce a Grenoble il 19 agosto 1971, ha 40 anni ed è Professional Europe Manager per Polartec. Padre di due bimbi di 10 e 8 anni, si è avvicinato al mondo del trail running per esigenze professionali. Nel 2009 Polartec era già partner del The North Face Ultra-Trail du Mont-Blanc e lui aveva invitato dei clienti a vedere la corsa. Fu così che nacque la sua passione per la corsa trail: David viene conquistato dall’atmosfera, dai paesaggi, dalla sfida, dall’adrenalina, dall’emozione che solo una gara come l’UTMB può dare. Inizia a praticare il trail running nel 2010 e decide di iscriversi alla CCC 2010. Nel 2011 corre la TDS, ma sin dal principio il suo obiettivo era mettersi alla prova sull’UTMB. Proprio nel 2012 riuscirà a realizzare il suo sogno: correrà infatti la UTMB e lo farà facendo parte del trail running Team Vibram. Per lui il trail running è “la montagna, il gusto dello sforzo e le emozioni che provi quando corri”. Tra le gare che ha corso - 2010: Montblanc Marathon e CCC; 2011: Tour des Glaciers de la Vanoise e TDS; 2012: Trail de la Sainte Baume. Oltre all’UTMB, nel 2012 David correrà il Lafuma Trail a Buis les Baronnies e la Maxirace di Annecy. Il suo ingresso nel team Vibram - “Tutto è partito da una battuta durante una chiacchierata di lavoro e all’improvviso mi sono trovato reclutato nel trail running Team Vibram. Non faccio parte dei corridori più forti. Passo una settimana su due all’estero per lavoro e non ho abbastanza tempo per allenarmi con costanza. Ma c’è un filo conduttore che lega Polartec e Vibram: sono due brand di riferimento nei loro rispettivi settori. Sono onorato di poter portare il mio contributo a queste due aziende. Sono felice poi di poter partecipare a un’esperienza come questa, con atleti di alto livello. È una situazione alla quale non ero preparato, non me l’aspettavo. Speriamo che vada bene”.

ronan moalic

NICOLA BASSI

“Quando il corpo è stremato dalla fatica, è la mente che lo spinge ad andare avanti”

“Trail running vuol dire montagna, il gusto dello sforzo e le emozioni che provi quando corri. Per me è diventato uno stile di vita”

Due parole su NICOLA - Classe 1987, di Desenzano del Garda, Nicola è il più giovane degli atleti del trail running Team Vibram. Ha lavorato per tre anni in un negozio di articoli sportivi e ora si dedica a tempio pieno alla pratica dell’outdoor. Appena ha potuto ha colto l’occasione per fare un lungo viaggio in bicicletta in Argentina, percorrendo la rinomata RN40, 6.000 km da La Quiaca a Ushuaia. Il suo obiettivo è quello di riuscire a trovare un lavoro che gli permetta di coltivare la sua enorme passione per lo sport outdoor e per la montagna. “Inizialmente facevo solo alpinismo e correvo come allenamento alla montagna” racconta Nicola, “la passione per il trail running è cresciuta un po’ alla volta”. Per Nicola il trail running è prima di tutto un percorso interiore, un modo per mettere alla prova il proprio corpo, ma anche la propria mente, per migliorarsi, per conoscersi a fondo. “Quando il corpo è stremato dalla fatica, quando è solo dolore, è la mente che lo spinge ad andare avanti. La cocciutaggine, l’orgoglio e l’ostinazione di non mollare mai per raggiungere l’obiettivo, per quella soddisfazione che dura una frazione di secondo, appena si taglia il traguardo”. Tra le gare che ha corso - 2010: Gara Toubkal Marathon (24°), Red Rock Sky Marathon (prova di coppa del mondo, 11°) e Estremamente Parco (Alpi Giulie, 15°); 2011: Grand Raid des Pyrénées (20°), Adamello Supertrail (1°) e Grand Trail 3V (9°); 2012: Correrà la sua prima stagione con il Trail running Team Vibram prendendo parte alla Lavaredo Ultra Trail e all’UTMB. Il suo ingresso nel team Vibram - Ha già corso gare simili all’UTMB in passato, sia per chilometraggio che per difficoltà, ma Nicola aspetta con ansia di sfidare il Monte Bianco: vuole scoprire se è vero che l’UTMB è una gara così magica. Confida molto nella condivisione di emozioni con gli altri atleti del trail running Team Vibram e nello spirito di squadra che li aiuterà a superare i momenti più duri.

Due parole su RONAN - Francese di 38 anni, di professione chirurgo, vive a La Gorge (Ste Agnes). È sposato e ha un bambino di 8 anni. Ronan si divide tra due grandi passioni: la sua professione e il trail running. Nel tentativo di trovare un compromesso tra lavoro e sport, il supporto della famiglia diventa fondamentale. Ronan, già appassionato di sci alpinismo, si è avvicinato al trail running nel 2004 andando a vedere una gara con un amico. Con solo qualche mese di allenamento di corsa nelle gambe, partecipa a ottobre dello stesso anno al suo primo ultra: la “Diagonale des Fous” (Grand raid de la Reunion). Crederci veramente, secondo Ronan, è la cosa più importante: “Fare ultra trail vuol dire imparare a superare la stanchezza, la sofferenza, cercare in fondo a sé stessi delle risorse incredibili, ci si riscopre, è come un’iniziazione, in comunione con la natura. Ma non è solo quello. È un insieme di cose. L’ultra non è una cosa da matti, ma un progetto costruito con cura che permette di vivere un’esperienza straordinaria”. Tra le gare che ha corso - 2009: Saintélyon 2009 (17°); 2010: Gapencimes 2010 (8°) e Trail de Faverges (6°); 2011: Trail des Balcons d’Azur (8°) e Trail des Aiguilles Rouges (6°); 2012: L’avventura inizierà con la Lavaredo Ultratrail a giugno e proseguirà ad agosto con l’UTMB e poi con la corsa Les Templiers. Il suo ingresso nel team Vibram - L’UTMB è il suo sogno da realizzare, come lui stesso la definisce: “Una gara mitica in un luogo magico, un’esperienza irrinunciabile nella vita di un ultratrailer. È l’ultra trail per antonomasia”. Fare parte del trail running Team Vibram è prima di tutto un’esperienza nuova per lui. È un’occasione per condividere le emozioni con una squadra, ma vuol dire anche avere supporto tecnico e logistico durante la gara.

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la scarpa del mese // Gel-Ds Trainer 17 informazioni di base // PER / Uomo, Donna Collezione / PE 2012 TARGET / Progettata per l’allenamento veloce e le gare, è particolarmente indicata per gli iperpronatori I tre punti di forza 1 / Eccellente supporto dell’arco e ammortizzazione 2 / Gender Specific Space Trusstic, elemento realizzato per fornire al piede femminile i giusti livelli di supporto e flessibilità durante tutto il ciclo della rullata del piede 3 / Molto confortevole, grazie all’allacciatura ad occhielli separati Discrete Eye-Stay e al Cluch Collar System attorno al tallone

3M Reflective // prodotto dalla 3M Company, materiale riflettente per migliorare la sicurezza durante le sessioni in notturna

Heel Clutching System // conchiglia tallonare esterna (esoscheletro) che garantisce supporto e comodità, migliorando il fit della scarpa e riducendone il peso e il carico sul tendine d’Achille

PHF (Personal Heel Feet) // Speciale costruzione dell’imbottitura del tallone che garantisce una calzata perfetta intorno a questa zona

DuoMax Support System // sistema a doppia densità, pensato per correggere il grado di pronazione (differenziato all’interno dei vari modelli strutturati di Asics, a seconda del modello di scarpa e delle necessità dell’atleta)

PESO / Uomo 290 gr; Donna 245 gr MISURE / Uomo 7 - 13 (Us); Donna 6 - 10 (Us) PrezzO CONSIGLIATO alla vendita / 139 euro

profilo tecnico // Gel-Ds Trainer 17 è una scarpa particolarmente indicata per atleti leggeri che gareggiano su qualunque tipo di distanza a ritmi elevati. Le sue specifiche la rendono molto elastica e reattiva. Il supporto Duomax antipronazione è inserito per equilibrare la fase di ammortizzazione durante l’impatto, rendendo questa calzatura efficace anche per atleti dal peso maggiore e con appoggio in leggerissima pronazione (quasi neutro), ma a ritmi più lenti e per distanze inferiori a 21 Km. È anche ideale per fitwalker di medio/alto livello.

Asymmetrical Lacing // Sistema di allacciatura che segue la naturale linea del piede, per assicurare una calzata perfetta e diminuire l’effetto di frizione

Comfortdry Sockliner // Plantare anatomico Ortholite removibile, consente di ottimizzare il sistema di ammortizzazione della scarpa e favorisce la traspirazione del piede

TOMAIA // in Open Russel e Air Mesh con rinforzi in pelle sintetica. La tecnologia Biomorpihc Fit, una speciale membrana estremamente elastica, è integrata nelle zone di maggior deformazione, migliorando la calzata e il comfort.

Intersuola // in Solyte, materiale di ultima generazione studiato per i modelli di scarpe al top di gamma, che combina leggerezza e proprietà di “compressione e ritorno” riducendone il peso e consentendone una maggiore durata. Gel Cushioning System nella zona tallonare e nell’avampiede: marchio

di fabbrica Asics, è un’innovativa unità costituita da uno speciale silicone circondato da uno strato di poliuterano, adattato a seconda della funzione e della posizione nell’intersuola per incrementare le proprietà di ammortizzazione del supporto. Gender Specific Space Trusstic

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System: differenziato specificamente per uomini e per donne in base alle rispettive dinamiche di corsa, nei modelli femminili è maggiore, per adeguarsi alla fascia plantare del piede e migliorare comfort e prestazione. Differenziale anteroposteriore: 10 mm


RUNNING MAGAZINE

Atleti di Riferimento //

Fra gli sportivi che utilizzano Gel-Ds Trainer 17, figurano: i maratoneti Stefano Baldini e Ottavio Andriani, il triatleta Jan Frodeno (uno dei protagonisti della nuova campagna video e stampa “Made of Sport”), la marciatrice Elisa Rigaudo, i fitwalker Giorgio e Maurizio Damilano

MAGGIO 2012

Propulsion Plate // È una speciale unità altamente flessibile in materiale termoplastico, posta nella parte anteriore tra suola e intersuola per rendere la fase di propulsione più efficiente

Trusstic System // Elemento preformato (Trusstic) in materiale termoplastico, posizionato sotto l’area mediale del piede. Pensato per dare, in combinazione con l’intersuola, stabilità e riduzione della torsione della scarpa durante il movimento

Ahar + // Versione più sottile e leggera della gomma Ahar. Particolarmente resistente, è posizionata nelle zone di maggior impatto della suola per ridurre l’eccessiva usura

SUOLA // realizzata con tecnologia I.G.S. (Impact Guidance System), caratteristico design della scarpa tecnica, che consente di assemblare efficacemente tutte le tecnologie nella struttura e favorisce una performance ottimale. Guidance Line: solco verticale che divide la suola, provvedendo a trasmettere la spinta del piede in modo uniforme e costante nell’avampiede. Durasponge: materiale in gomma Ahar espansa che ottimizza l’ammortizzazione e la durata della suola. La realizzazione della suola in Wet Grip Rubber è il risultato di una mescola speciale di componenti, concepita per aumentare la trazione anche su superfici umide Space Trusstic: sistema integrato nella zona mediale della suola, crea uno spazio vuoto tra il Trusstic e l’intersuola, permettendo una deformazione controllata durante le fasi di corsa

Marketing Info //

Per il 2012, Asics ha lanciato un nuovo messaggio istituzionale su Tv, stampa e digital, creato dall’agenzia 180 Amsterdam. Intitolato “Made of sport”, celebra i valori dello sport e i duri sforzi degli atleti per conseguire la vittoria. La campagna “above the line” comprende spot Tv da 60”, 30”, 20” e 6”, stampa a doppia pagina e singola, oltre a una serie di cortometraggi di 3’ sul sito asics.it. La diffusione copre i territori di Europa, Asia (Giappone e Corea del Sud) e Oceania.

VIDEO // Il video principale si avvale della regia di Henrik Hansen e presenta una selezione di sportivi, professionisti e non, tra cui atleti olimpionici come l’ostacolista americana Lolo Jones, il triatleta tedesco Jan Frodeno e il campione francese di trail running Emmanuel Gault. Ciascun personaggio è inoltre protagonista di una clip personale, in cui vengono descritti l’impegno e la dedizione per raggiungere i propri obiettivi. Fra questi, il campione di triathlon Frodeno è l’oggetto del filmato dal titolo “Sono i giorni dell’allenamento. Non quello della gara”, in cui racconta le fasi salienti della sua preparazione: durante la corsa, ai suoi piedi un paio di GelDs Trainer 17 (in alto, un frame). Inquadrando il QR qui a fianco o visitando la sezione video sul nostro sito è possibile vedere la clip. www.runningmag.it

stampa //

Con la fotografia di Ben Ingham, presenta immagini di atleti, professionisti e non, che si allenano in sport come pallamano, tennis, corsa su strada e velocità. Christophe Lemaitre, l’uomo più veloce d’Europa, è il protagonista del soggetto con lo slogan “Sono il mio impegno. Non superficialità” (foto sotto), mentre l’immagine di Simon Wheatcroft, runner britannico non vedente, è accompagnata da una dichiarazione edificante “Sono la mia motivazione. Non le mie barriere” (foto sopra). Sono anche stati creati dei soggetti per scarpe e abbigliamento, come “Sostieni il tuo allenamento” per le nuove Asics Gel-Kayano 18 e ”Lasciati l’acqua alle spalle” per le nuove scarpe da trail running Asics Gel-Fuji Attack.

colori // uomo: Neon Green/White/Blue (foto al centro) - donna: Blue/White/Pink (foto sotto)

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FOCUS SHOP

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All’interno del negozio Outdoor di Cuneo con il titolare Gabriele Bonuomo, triathleta e coach di natural running

MAGGIO 2012

Ecco alcuni dei valori dai quali è nato questo punto vendita, super specializzato, molto attento ai nuovi trend, sempre alla ricerca di marchi innovativi e differenti dall’ordinario.

passione, rinnovamento, modernità • simone berti

Testa e gambe alla corsa. Gabriele Bonuomo, a un certo punto della sua vita, ha capito che la grande azienda e il lavoro sul desco pieno di scartoffie non erano per lui. Così, un paio di anni fa, ha deciso di lasciare tutto e mettersi in gioco, aprendo a Cuneo un negozio sportivo: Outdoor, specializzandolo nella corsa in tutte le sue forme, dal trail al natural running, di cui è esperto conoscitore. Nato a Guastalla (RE) nel 1982, laureato in marketing a Milano, mostra fin da piccolo una spiccata passione per lo sport: nuoto agonistico, un’infelice parentesi calcistica, cicloturismo. Fino a che non scopre la montagna e il running, in particolare nella forma del triathlon (nella foto a fianco all’arrivo dell’Alcatraz Triathlon di San Francisco, 5 giugno 2011). E mentre sogna il giorno in cui La Gazzetta dello Sport dedicherà al calcio solo l’ultima pagina, si butta anima e corpo nella sua professione, con grande passione e competenza da “vendere”. Quando e perché hai deciso di aprire il tuo punto vendita? Il negozio l’ho aperto sia per passione sia per delle scelte di vita che ho fatto due anni fa e che mi hanno portato ad abbandonare il lavoro che facevo prima. Qual era il tuo obiettivo iniziale nella creazione di un nuovo shop? Sei riuscito a mantenerlo e raggiungerlo? L’obiettivo principale era quello di creare qualcosa di nuovo, che come cliente non sono mai riuscito a trovare nei negozi esistenti. Sono ancora coerente con l’obiettivo iniziale e sto cercando di farlo percepire al pubblico. In questi due anni di apertura hai notato nella tua zona e più in generale un sensibile incremento di praticanti? In percentuale è stato maggiore nella corsa su strada o nel trail/skyrunning? C’è stato un incremento di corridori nella mia zona, soprattutto su strada. In Italia invece un notevole incremento in entrambe le discipline.

Cosa ci dici invece a proposito di due “trend” come il triathlon e il crossfit? Il triathlon è uno sport fantastico nato 30 anni fa circa e che pratico da 10 anni. Purtroppo c’è una percezione sbagliata di questo sport, che molti considerano “inarrivabile”. Invece è alla portata di tutti. Sta crescendo in Italia ma credo rimarrà sempre una nicchia. Il crossfit invece è un fenomeno emergente degli ultimissimi anni che viene dai Paesi anglosassoni: a mio avviso ha una portata maggiore rispetto al triathlon perchè viene proposto nel mondo delle palestre a un pubblico numericamente più vasto. É una disciplina interessante e completa, può essere considerata anche complementare ad altri sport all’aria aperta. Nella tua offerta c’è spazio anche per l’outdoor. Quanto incide sul tuo fatturato rispetto al settore running? D’estate vendo prevalentemente running, d’inverno più outdoor, considerando anche il territorio montano in cui si colloca il mio negozio. Con quali criteri selezioni i marchi con cui lavorare? Sappiamo che ti piace anche fare ricerca e trovare brand magari meno conosciuti in Italia ma forti all’estero. Quali sono i nomi più “hot” in questo momento? Nørrona su tutti, è bollente! I marchi nuovi si trovano guardando all’estero cosa succede, andando alle fiere, nei luoghi “di culto” (tipo Chamonix) e a volte grazie a imbeccate di qualche amico. É difficile proporre al pubblico marchi nuovi perchè la gente spesso è ripetitiva e conformista, ma il mio obiettivo (come accennato in precedenza) è creare qualcosa di diverso dall’esistente. Qual è il tuo rapporto con le aziende e cosa ne pensi del panorama distributivo odierno? É fondamentale per me avere buoni rapporti con i fornitori e con le persone che vi lavorano:

questo affinché si crei una disponibilità a investire l’uno nell’altro, l’azienda nel negozio e il negozio nell’azienda. Se non c’è buon rapporto non lavoro; se invece credo in un prodotto e in un’azienda faccio anche centinaia di chilometri per andare a fare un ordine (come capita spesso). Quando sarà attivo il vostro e-commerce e con quali criteri/modalità sarà gestito? Spero al più presto, ma ho un sacco di cose da fare essendo solo... Se qualcuno vuole darmi una mano è ben accetto! Oltre a gestire il negozio sei ovviamente un esperto, nonchè appassionato runner. Hai partecipato o partecipi anche a maratone, altre gare, eventi o iniziative? Corri sia in strada che offroad? Sì, ho partecipato e continuo a partecipare, quando posso, a gare di triathlon e corsa. Mi piace molto di più l’ambiente del trail running rispetto a quello della corsa su strada e mi auguro che si preservi ancora per qualche anno puro e “casto”. Se anche coach di natural running. Puoi spiegarci di cosa si tratta esattamente? Natural running significa correre secondo natura: pur essendo una cosa “naturale” (gioco di parole), risulta difficile far arrivare questo messaggio al pubblico (e anche agli operatori del settore) a causa di usi e consuetudini non del tutto corretti radicati nelle persone che corrono, oltre che a causa della mancanza di consapevolezza/cultura tecnica. Nel mondo anglosassone c’è molta sensibilità nei confronti di questo argomento: i benefici che derivano dal natural running sono enormi e alla portata di tutti. Noti un interesse crescente da parte dei clienti e degli appassionati, o c’è ancora molta ignoranza sul tema e sono gli operatori come te che spingono alla conoscenza di questa realtà? L’interesse sta crescendo anche se manca la

Alcuni scorci del punto vendita, molto curato e moderno nel layout.

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disponibilità di informazioni alla portata di tutti. Si trova molta documentazione in inglese ma poca in italiano, e noi italiani siamo più carenti nella conoscenza di quella lingua (oltre che più pigri) rispetto agli altri popoli europei. Io ho fatto del natural running la mia “ragion d’essere” e sono a disposizione di chiunque voglia saperne di più. Molto marchi ormai, da FiveFingers in giù, stanno proponendo prodotti barefoot o minimal. Quali sono a tuo parere le proposte più interessanti e quali quelle presenti nel tuo negozio? Adesso tutte le aziende vogliono cavalcare l’onda. Segno che, pur non promuovendo in maniera spassionata il natural running, implicitamente ne ammettono la valenza. Tuttavia attenzione: non tutto quello che si chiama natural running è “correre secondo natura”. E soprattutto è bene affidarsi a persone competenti per il semplice fatto che occorre gradualità e individualità (ognuno di noi è diverso) nell’approccio. Secondo me i prodotti più rappresentativi di questo “nuovo mondo”, ognuno con caratteristiche diverse, sono Newton Running, Inov-8, FiveFingers. Tutti e tre sono presenti nel mio negozio. Purtroppo la diffusione di marchi come questi, oltre che per un fattore culturale (come già accennato in precedenza), è spesso limitata per il fatto che non c’è una presenza diretta dell’azienda nel mercato italiano, ma spesso sono distribuiti da importatori che hanno capacità di investimento limitate.

scheda tecnica Nome negozio: Outdoor Indirizzo: Via 28 aprile 7, 12100 Cuneo Numero di telefono: 0171.500152 Email: info@outdoorweb.it Sito internet: www.outdoorweb.it Responsabile: Gabriele Bonuomo Anno di nascita negozio: 2010 Numero del personale: 1 Metri quadrati totali: 100 Metri quadrati abbigliamento: 50 Metri quadrati attrezzatura: 50 Numero vetrine: 2 Discipline trattate: nordic walking, running, trail running, scialpinismo, sci di fondo, racchette da neve Attrezzatura a noleggio? Racchette da neve Marchi attrezzatura: Black Diamond, Grivel, Petzl Marchi calzature: Brooks, Salomon, Tecnica, La Sportiva, Newton, Inov-8, Vibram Fivefingers Marchi abbigliamento: Norrona, Gore, Crazy Idea, Brooks, Craft, Salomon



FOCUS ON

ecco la SECONDA PUNTATA DELLA RUBRICA IN COLLABORAZIONE CON DINO BONELLI (AUTORE DI FOTO E TESTO). ORGANIZZAZIONE IMPECCABILE, LOCATION EVOCATIVE, NOMI IMPORTANTI, OSPITALITà E TRADIZIONE CULINARIA CON POCHI EGUALI (tutto grazie al SUPPORTO DI SPONSOR E ISTITUZIONI LOCALI): questo è il SUCCESSO DEL SARDINIA TRAIL, ALLA PRIMA EDIZIONE.

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SARDEGNA: tra MARE, SUGGESTIONI E… TRAIL Che il mondo del trail sia in continuo e crescente fermento è un dato certo. Un mondo che si evolve nel suo essere, nella sua tecnicità e nel suo agonismo. Ed è proprio su questo entusiasmo che nascono nuovi eventi, alcuni più piccoli e altri più ambiziosi, più o meno fortunati, ma tutti con il fine di far correre i runners in mezzo alla natura. Una terra come la Sardegna, universalmente conosciuta per le magnifiche coste ma non altrettanto per il superbo e infinito entroterra ricco di storia e natura, non poteva certo esimersi dall’intraprendere questa nuova avventura. E lo ha fatto nel migliore dei modi. Una meticolosa organizzazione, pianificata da tempo e volutamente poco pubblicizzata per iniziare con quel giusto basso profilo che garantisce la crescita dei grandi eventi, ha creato il primo Sardinia Trail. La gara, concepita in 3 tappe per meglio valorizzare il territorio e per favorire un viaggio sia dall’Italia che dal resto del continente, ha avuto nei 90 km e nei sui 3.787 metri di dislivello positivo i suoi dati tecnici.

DAY 1 - Fonni (NU): in una silenziosa e sonnolenta giornata di fine aprile, un variegato gruppo di runner attraversa a passo lento il centro abitato e si porta sulla linea di partenza della prima tappa. Gli abitanti della graziosa cittadina si affacciano incuriositi, le autorità locali osservano attente. Un mondo nuovo, vivace e colorato li incalza con una vampata di sana sportività. Sport pulito e turismo: un connubio importante. Pronti, via. Quattro falcate tra le case e ci si immerge subito nella natura, prima indirizzati da quei muretti a secco tanto tipici dell’isola, poi seguendo le fettucce traccia che disegnano il piacere e la fatica dei partecipanti. Il selvaggio dell’immaginario comune avvolge tutto e tutti. Il ritmo, specie per i pretendenti alla vittoria, è alto. A dettarlo è un giovane francese che mette in fila un forte local, uno specialista svizzero, un outsider spagnolo, un altro francese e il mitico Marco Olmo. Si corre in sentieri sprofondati nel verde, si respira aria fresca in una giornata calda ed illuminata da un sole abbagliante. Si scende fin a un lago di fondovalle, poi si risale fino a un cucuzzolo dove una madonnina e il relativo Santuario

Il Sardinia Trail nel grandioso entroterra sardo.

Corsa tra i muretti a secco tipici della Sardegna. Sotto: il sardo Filippo Salaris, secondo assoluto.

Campestre Nostra Sennora De Su Monte sembrano governare le aree limitrofe: 25 km di piacere e sofferenza. Perché questo è il trail, quello che vogliono i partecipanti. Uno sport vero e duro. La classifica non cambia, con il francesino Aurelien Colet ad imporsi sul sardo Filippo Salaris, mentre tra le donne la prima a finire la dura prova è Silvia Bonelli. Tutti all’arrivo, tutti contenti, autorità locali comprese. Ma la Sardegna è anche tradizione culinaria e gli isolani un popolo molto ospitale. Superba accoppiata che rende felici i palati fini e riempie le pance delle buone forchette, praticamente tutte. Poi notte nel grazioso ed ospitale hotel Calibù di Fonni, in vista della tappa più lunga, per 34 impervi chilometri che dai monti portano al mare.

rosea, che scricchiola sotto le scarpette e che si lascia lambire dalle piccole onde del mare. Un mare chiaro, trasparente, caraibico, che invoglia al tuffo. Ma ci sono ancora le ultime formalità. 500 metri di faticosa spiaggia, leggermente in contropendenza, incontrando sporadici corpi dei primi turisti stesi seminudi a rosolare al sole: un ultimo sforzo prima dell’arco rosso d’arrivo, prima del tuffo. All’arrivo, giusto a ridosso dell’abitato di Cala Gonone, costa est dell’isola, l’intelligente esperienza di Salaris accompagna l’energica gioventù di Colet e a mani giunte ed elevate al cielo si aggiudicano a pari merito la seconda tappa. Terzo di nuovo lo svizzero, il ben noto Marco Gazzola, quarto di nuovo lo spagnolo Castellanos Torres, che nonostante un fisico massiccio e fuori dagli stereotipi del trail, dimostra una forza ed una resistenza fuori dal comune. Quindi ancora un francese e un Marco Olmo visibilmente stanco ma soddisfatto. Tra le donne, Susanna Crisciani, di Courmayeur, è la prima a presentarsi sul traguardo precedendo la toscana di adozione Cristina Murgia, che da queste parti è nata e cresciuta e ci ritorna sovente. Il tanto sospirato tuffo, visto l’incanto del mare e il caldo sole che lo illumina sarebbe d’obbligo, ma la temperatura dell’acqua ancora un po’ sotto gli standard stagionali frena molte delle buone intenzioni. Ma non tutte: sull’esempio di un Gazzola noncurante del freddo, in parecchi approfittano dell’occasione. Per concludere altro pasta party, nei pressi di un acquario grande e ben strutturato, altra dimostrazione di incredibile ospitalità da parte delle aziende alimentari indigene, altra parte di Sardegna che entra nei nostri occhi, nei nostri stomaci e nei nostri cuori. Altra notte di sonno garantito dalla quiete di Fonni.

DAY 2 - Una partenza all’insegna della velocità, nuovamente con il duo franco-sardo al comando, ma con l’atleta di casa che impone il ritmo su un percorso di montagna altamente tecnico. Il selvaggio dell’immaginario comune ora supera se stesso. Un canyon che si lascia le rovine di Tiscali sulla destra, un letto di un fiume con grossi sassi da superare aiutandosi con le mani, sentieri sperduti in una vegetazione sorprendentemente verde, una discesa dove l’attenzione è massima e via di nuovo con falcate più omogenee in sterrati più larghi. Altra salita lunga, poi graduale e lunga discesa che da un fresco ed ombroso sottobosco sputa i runner direttamente in paradiso. Un paradiso di sabbia

DAY 3 - La terza e ultima tappa, 29 km, è il giro del Gennargentu (1.834 mt/slm), una delle asperità più antiche d’Europa e il simbolo montano di tutta la Sardegna. Il cielo è terso, piove e c’è vento. In alto uno spesso e scuro strato di nuvole grigie consiglia agli esperti scout dell’organizzazione di non

Arrivo dei vincitori sulla magnifica spiaggia di Cala Gonone.

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rischiare la salute dei runner. Una cosa questa che dovrebbe essere sempre in primo piano. Con logica e esperienza, il direttore di gara Alberto Rovera accorcia la tappa rendendola ugualmente divertente, sempre discretamente dura e totalmente sicura. Piccolo cambio di programma ma il risultato è invariato, se non nella classifica parziale del giorno, dove ad accompagnare l’onnipresente Colet si presenta l’altro francese Nicolas Cantagrel (entrambi del team Hoka One) e con Salaris poco distante. Tra le donne, Susanna Crisciani si aggiudica tappa e corsa. Non è certo una giornata uggiosa a oscurare lo splendore di queste terre, la bellezza di questa gara e l’adrenalinica gioia di tutti i partecipanti, che al richiamo di una prima edizione volutamente tenuta in sordina hanno risposto presente. Così come hanno risposto quelle ditte attente e lungimiranti (scarpe Hoka One, abbigliamento Scorpion Bay, tessuti Dryarn, calze tecniche Bee1 e occhiali SH+) che al primo sentore di un evento del genere si son prodigate per supportarlo. Allo stesso modo, anche gli enti locali (regione Sardegna e comuni di Fonni e Dorgali) hanno evidenziato la risposta positiva dell’isola al mondo del trail: un mondo in continua espansione, in cui questa magnifica isola non poteva mancare.

www.sardiniatrail.com

I PROSSIMI APPUNTAMENTI Sul prossimo numero Run the world vi porterà in Iran, con i suoi magnifici paesaggi, i suoi misteri e l’ospitalità dei sui abitanti. Prossimi appuntamenti Run the world: 9-17 Agosto – Higtland - Nella savana di un Kenya fuori dalle rotte turistiche www.runandtravel.it 2-9 settembre - Run Iceland - Tra le mille cascate, gli infiniti ghiacciai e i deserti lavici d’Islanda - www.runiceland.org 21-29 ottobre – Carrera de Baja - Tra i cactus e i deserti salati della Baja California in Mexico - www.carreradebaja.com


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FOCUS ON

DEL TREND CHE RIGUARDA IL MINIMAL RUNNING E I PRODOTTI BAREFOOT ORIENTED ABBIAMO AMPIAMENTE PARLATO SULLO SCORSO NUMERO. OGGI SOTTO I RIFLETTORI UNA DELLE ULTIME NOVITà CHE RIGUARDANO QUESTO SEGMENTO

To “Be” or not to “Be”? NO, L’INGLESE NON C’ENTRA... IL PROGETTO INFATTI PARLA GIAPPONESE ED È FIRMATO DA UNO DEI BRAND LEADER NEL RUNNING, VALE A DIRE MIZUNO. CHE PARTENDO DALLA TRADIZIONE del paese del sol levante PRESENTA UN’INNOVATIVA CALZAtURA, DA UTILIZZARE NEI GIORNI DI RIPOSO, PER TRAINING SPECIFICI O TUTTI I GIORNI PER RINFORZARE LA MUSCOLATURA DELLE GAMBE. • davide corrocher

Di barefoot e dintorni abbiamo ampiamente parlato sullo scorso numero di Running Magazine e i feedback dei nostri lettori sono stati numerosi e molto interessati. D’altra parte – lo abbiamo sottolineato – quello delle calzature minimal è certamente il trend del momento e non manca tuttavia di far discutere gli operatori del settore sotto molti punti di vista, tra favorevoli e contrari con le più diverse sfumature. Il dibattito inerente alla reale efficacia del natural running è ancora molto acceso e difficilmente le due linee di pensiero giungeranno a breve a esaurire tutti gli argomenti. Anche perché i maggiori brand continuano a dar vita a nuove proposte, che puntano a ottimizzare le scoperte più innovative sullo studio del corpo umano e del movimento durante la corsa. Tra i prodotti che avevamo presentato nell’ampia vetrina del numero 4 figurava anche la nuova Be di Mizuno, che verrà presentata proprio in questo mese di giugno anche ai retailer. Ecco quindi in assoluta anteprima un approfondimento su questo modello.

FRA STORICITÀ E innovazione

I MODELLI

L’idea della Be nasce da antiche tradizioni che appartengono all’anima giapponese di Mizuno: partendo dalla riscoperta dei tipici sandali Waraji (foto sopra), è stato ideato un nuovo tipo di suola che ne ripropone la concezione. La sua caratteristica principale è la singolare riduzione della lunghezza, tanto da non coprire per intero la pianta del piede. In questo senso, all’interno della Be l’intersuola si assottiglia proprio prima del metatarso, sotto le dita,

in modo da sfruttare questa soluzione e da consentire alle dita di flettersi e muoversi più liberamente. Il risultato è una scarpa che punta a favorire il rafforzamento e l’attivazione della parte inferiore delle gambe.

PIÙ CHE NATURAL

correttamente e gradualmente nei giorni di riposo, ma anche durante allenamenti specifici, gli sportivi possono osservare un miglioramento delle proprie performance. Insomma, tutti con cognizione di causa possono scegliere di impiegarla quotidianamente per rafforzare i muscoli delle gambe in modo naturale e favorire la riattivazione della circolazione periferica.

UN’AMLETICA QUESTIONE

In particolare, grazie a questo tipo di struttura della suola, al piede viene consentita una maggiore possibilità di movimento rispetto alla corsa naturale: ciò apporta un incremento e un potenziamento degli arti inferiori, oltre a una maggior capacità di controllare il baricentro. Be è stata infatti sviluppata per facilitare l’accrescimento del tono muscolare nelle fasce anteriori e posteriori della gamba e determinare un miglioramento delle prestazioni atletiche. Ciò è possibile grazie alla maggiore mobilità e sensibilità consentita alle dita del piede, che favorisce un utilizzo più efficace dei tessuti. In fase di spinta, infine, i runner dimostrano di mantenere maggiori grip e reattività.

BE PER TUTTI La Be ha un target trasversale ed è rivolta sia agli atleti che agli amatori: utilizzandola

Che cosa si può dire, a questo punto, dell’ingresso sul mercato di un prodotto innovativo ma allo stesso tempo legato ad antiche tradizioni come la nuova Be? Senz’altro che di risposte definitive, in questo campo come in tutti gli altri, non se ne possono dare. Ma la vera lezione che si può ricavare dal progetto di Mizuno è che si può (per)correre una strada che non è sempre diritta. Spesso torna su se stessa, per chiudere un cerchio e riaprirlo al passo immediatamente successivo. Fra antico e mai visto, cultura e innovazione. Quale sarà il gradimento da parte del pubblico di questa attesa novità che viene dal paese del sol levante? E soprattutto quali spunti fornirà all’acceso dibattito inerente al natural running? Si ripropone quell’amletica questione che ancora resta in attesa di risposta: barefoot o non barefoot? Questo è il problema (o l’opportunità).

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* * modello in foto 20

RUNNING MAGAZINE

MAGGIO 2012



reportage

Transvulcania 2012, “quasi” un mondiale

Ph cr: Mikael Helsing/TRV 2012

RUNNING MAGAZINE IN TRASFERTA SULL’ISOLA DI LA PALMA ALLE CANARIE PER SEGUIRE SUL CAMPO UNA DELLE GARE PIU’ ATTESE DEGLI ULTIMI ANNI

La partenza con alle spalle il faro di Fuencaliente.

ESORDIO IN GRANDE STILE PER L’ÉLITE INTERNAZIONALE DELLO SKYRUNNING. REPORT, IMPRESSIONI E INTERVISTE ESCLUSIVE DALLA NOSTRA INVIATA IN SPAGNA. TRA LA PRESENZA DI TOP RUNNER MONDIALI E RISPETTIVI TEAM, UNA LOCATION DA FAVOLA E COLPI DI SCENA, L’EVENTO – secondo ALCUNI “LA GARA DEL SECOLO” – HA CONFERMATO LE ASPETTATIVE.

Due dei tanti straordinari scenari attraversati dalla corsa, tra foreste verdissime, lunari crateri vulcanici e paesini di mare bordati da spiagge dalle sabbie nere. Ph cr: Mikael Helsing/TRV 2012

Era stata definita da alcuni come “la gara del secolo”. In effetti vedere così tanti top runner presenti in un’unica gara non è cosa da tutti i giorni. E se a questo ci aggiungiamo una location fantastica come l’isola di La Palma, nonché un finale a sorpresa, le aspettative molto alte sono state pienamente confermate. Partiamo proprio dalla fine: è stato lo statunitense Dakota Jones del Team Montrail l’inaspettato vincitore di questa quarta edizione della Transvulcania. L’ultramaratona è andata in scena sabato 12 maggio sull’isola di La Palma alle Canarie, come parte del circuito Ultra Marathon Series all’interno della nuova formula Sky Run-

Il vincitore era felice e quasi sorpreso dalla prestazione (che lo ha visto arrivare in 6h 58’ 44”, una decina di minuti prima del “fenomeno” Kilian Jornet). “Speravo nel miglior risultato possibile - ha dichiarato Jones - ma non mi aspettavo di vincere, avendo già corso con Kilian e sapendo di che cosa è capace”. Invece, Jornet (Team Salomon Santiveri) - superfavorito della vigilia e beniamino locale - si è classificato al terzo posto in 7h 09’ 53”, preceduto anche dall’inglese Andy Symonds del Team Salomon in 7h 00’ 34”. A giocare a sfavore di Jornet probabilmente ha contato anche la fatica di un’intera stagione di competizioni di sci alpinismo, nonché il brusco cambiamento di temperatura a cui si è sottoposto: dopo aver corso due terzi della gara a pochi metri da Jones, ha subìto un calo di rendimento intorno al 77° km, tanto da giungere all’arrivo stremato. Questo non gli ha fatto perdere la consueta sportività: “È stato bello correre con Dakota - ha dichiarato - È davvero forte e organizzato e ha corso una gara intelligente. Sono veramente felice per lui”.

François D’Haëne, 4° classificato. A fianco Giuliano Cavallo, l’unico top runner italiano che ha chiuso con un ottimo 9° posto. Ph cr: Mikael Helsing/TRV 2012

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Con 83,3 km di lunghezza, 4.415 m di dislivello positivo e 4.110 di dislivello negativo, la corsa ha attraversato pressochè tutta l’isola - celebre per la sua rete di quasi 1.000 km di sentieri montani - su alcuni dei percorsi più noti e spettacolari: la “Ruta de los Volcanes” e il “GR131”, su altitudini che andavano dai 4 metri s.l.m. della partenza, al faro di Fuencaliente, fino ai 2.426 m del Roque de los Muchachos, la cima più alta di tutta l’isola. Una gara dalle componenti tecniche molto marcate, caratterizzata in buona parte da terreno vulcanico e in cui uno degli elementi più temuti è sempre il fattore atmosferico. In particolare le alte temperature (unite ai forti venti) accompagnano la fase centrale della corsa, nel settore con la salita più impegnativa: caldo e vento si sono presentati puntuali all’appuntamento. Nonostante questo, gli spettatori hanno assistito allo “sbriciolamento” del precedente record, stabilito lo scorso anno dallo spagnolo Miguel Heras con 7h 32’ 13”: un tempo che, nell’edizione 2012, è stato superato dai pri-

transvulcania - la classifica Los Llanos 83,3 km pos name

team

time

gap

06:59:07 07:00:34 07:09:53 07:23:40 07:38:58 07:46:51 07:48:28 08:02:27 08:03:36 08:04:25

00:00:00 00:01:27 00:10:46 00:24:33 00:39:51 00:47:44 00:49:21 01:03:20 01:04:29 x

1 Anna Heather Frost salomon 08.11.31 2 Nuria Picas Albets SELECCIÓ CATALANA 08.52.00 3 Nikki Kimball THE NORTH FACE 09.10.01 4 Darcy Africa PEARL IZUMI 09.17.36 5 Uxue Fraile Azpeitia COLUMBIA VIDA-RAID 09.21.12 6 Maud Gobert adidas 09.54.40 7 Leire Iruretagoyena Otegui GAILURRAK 10.05.46 8 Judit Casas álvarez SEL.CAT CARRERAS POR MONTAÑA-FEEC 10.11.18 9 Teresa Nimes Pérez TEAM LA FUMA IBERICA 10.17.06 10 Andrea Calmbach SALOMON GERMANY SUUNTO 10.37.04

00.05.56 00.06.25 00.06.38 00.06.44 00.06.46 00.07.10 00.07.18 00.07.22 00.07.27 00.07.41

1 DAKOTA JONES MONTRAIL 2 andy symonds salomon 3 kilian jornet salomon santiveri 4 francois d’haene salomon 5 iker karrera salomon santiveri 6 erik clavery asics 7 jordi bes ginesta Seleccio Catalanaj 8 thomas lorblanchet salomon 9 giuliano cavallo salomon carnifast 10 rickey gates salomon

maschile

Grande era l’attesa per una delle gare di skyrunning più importanti degli ultimi anni, visto il parterre di top runners al via. Ma non solo: mantenendo il massimo riserbo, l’ISF (International Skyrunning Federation) dopo la gara ha organizzato un meeting esclusivo di tre giorni (dal 14 al 16 maggio) per discutere di passato, presente e futuro dello skyrunning: importanti atleti che hanno partecipato alla gara (e non solo - vedi Marco de Gasperi) e giornalisti da tutto il mondo. Sul luogo, unica giornalista italiana presente, la nostra inviata. Ecco in queste due prime due pagine il report della gara, le dichiarazioni di alcuni protagonisti e un’esclusiva intervista con il vincitore (a sorpresa) Dakota Jones. Nelle successive due pagine invece tutti i dettagli della tavola rotonda.

ning World Series dell’ISF. La gara ha rappresentato l’apertura di stagione per questo tipo di competizioni e ha visto al via il gotha mondiale della corsa in montagna su lunga distanza, con la presenza dei team internazionali “targati” Adidas, Arc’teryx, Asics, Montrail, New Balance, Pearl Izumi, Platinum Sigvaris, Salomon, The North Face.

femminile

• dalla nostra inviata monica nanetti


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A fianco, il secondo classificato Andy Symonds e la vincitrice femminile Anna Frost al passaggio di Roque de los Muchachos, quota 2.426 mt (57,8 km), dopo la salita più impegnativa della gara. Ph cr: LongLight maggio 2012

A TU PER TU CON IL VINCITORE, 21ENNE AMERICANO DEL TEAM MONTRAIL

Dakota Jones, è nata una stella?

IL RECORD DELLA GARA Intervistato il giorno dopo la gara, il giovanissimo americano ancora non sembrava rendersi completamente conto del successo: “Non mi aspettavo un simile risultato: questa era la mia terza corsa in Europa, temevo la pendenza e il tipo di terreno, ho pensato solo a fare del mio meglio… e all’arrivo io stesso ero sorpreso quanto tutti gli altri”. Un “meglio” che gli ha permesso di lasciare dietro di sé l’intera élite dello skyrunning mondiale e di stabilire il nuovo record della gara infrangendo il muro delle 7 ore (6h 58’ 44”). La gara lo ha visto alternarsi al comando con Kilian Jornet e Andy Symonds per la prima metà del percorso, per poi farsi superare dai due all’inizio della lunghissima discesa.

ANDY E KILIAN ED IO…

Kilian Jornet seguito da Dakota Jones, che si rivelerà poi a sorpresa il vincitore della gara. Ph cr: LongLight

La gara è stata segnata anche da alcuni ritiri eccellenti: quello dell’americano Anton Krupicka, arrivato sull’isola in condizioni fisiche non ottimali, tanto che ha preferito non prendere parte alla competizione, e quelli del francese Sebastien Chaigneau e dello statunitense Geoff Roes, avvenuti pressoché in contemporanea dopo la salita più impegnativa della gara, al punto di controllo di Roque de los Muchachos. Al di là dei top runner, comunque, la Transvulcania, giunta alla sua quarta edizione, si va sempre più confermando come appuntamento di riferimento per il mondo dello skyrunning: 500 partecipanti (oltre agli iscritti alla versione corta di 26,8 km), organizzazione impeccabile, forte sostegno dell’amministrazione locale e positivo coinvolgimento degli abitanti del luogo sono le leve principali del successo di questa manifestazione. Oltre, ovviamente, agli straordinari scenari attraversati dalla corsa, tra foreste verdissime, lunari crateri vulcanici e paesini di mare bordati da spiagge dalle sabbie nere: come è stato sottolineato dalle autorità del posto durante la conferenza di presentazione, una competizione come la Transvulcania rappresenta non solo un grande evento sportivo, ma anche un efficacissimo mezzo di promozione turistica a livello internazionale per l’intera isola.

GLI ESORDI

“A metà discesa – è il suo racconto – Kilian e io stavamo correndo molto veloci. Quando siamo arrivati al punto di ristoro, Andy è sbucato dal nulla (non lo avevo visto da ore!) molto ‘carico’ ed è ripartito a razzo lasciandomi indietro. Kilian, a quel punto, si è lanciato al suo inseguimento e io ho pensato che, se nessuno mi avesse raggiunto, avrei guadagnato il terzo posto. Quindi ho continuato a correre al mio passo… e improvvisamente i due sono ricomparsi all’orizzonte. Ho raggiunto Kilian, e questo mi ha davvero sorpreso. Gli ho chiesto se era tutto a posto e lui, semplicemente, mi ha risposto di sì, facendosi da parte per lasciarmi passare. Poco dopo ho raggiunto anche Andy. Credo che loro due, presi dalla competizione, abbiano veramente dato tutto in quella parte di percorso: io, senza volerlo, penso di aver corso in modo più accorto semplicemente facendo la mia gara. Dopo aver superato Andy, per il resto della tracciato sapevo di averlo alle mie spalle a distanza ravvicinata: quindi ho corso secondo il mio ritmo, più velocemente che potevo… ed è stato abbastanza per vincere”.

SOTTO I RIFLETTORI Ma a parte la vittoria, è stata la corsa in sé a lasciare una forte impressione in Dakota: “Se penso alla gran-

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Dakota Jones e alle spalle Kilian Jornet. de eccitazione che stava intorno alla 50 miglia del Lake Sonoma: è stato uno scherzo, rispetto a quello che ho visto ieri. Qui alle Canarie, era tutto moltiplicato per cento: l’intera isola partecipava, c’erano mille persone ad aspettarci al traguardo, la tv, i media… è stato davvero incredibile. Non posso certo dire che non mi sia piaciuto: a chi non piace essere al centro dell’attenzione? Ma se fosse così ogni volta, se avessi intorno tutta questa eccitazione ogni volta che corro, credo che diventerei matto: corro perché mi piace correre, e il fatto che questo attragga molta curiosità può essere piacevole, ma non cambia nulla di me. Penso che questo sia il punto fondamentale. Crescendo e avendo maggiori successi, ricevo maggiore attenzione da parte degli altri; ho paura che, a forza di sentirmi ripetere da tutti che sono un atleta incredibile e una persona fantastica, potrei davvero iniziare a crederci e diventare quindi un perfetto idiota (in realtà il termine utilizzato è decisamente più colorito, ndr). E

Un atteggiamento, questo, che si spiega anche con la storia sportiva di Jones, che ha iniziato a correre alla fine del 2008: “Ho cominciato per conto mio in Colorado dove abito, soprattutto perché amo la montagna e mi piace questo modo di viverla: quell’anno mi ero entusiasmato dopo aver fatto servizio come volontario alla Hardrock 100 e sei mesi dopo correvo la mia prima gara. Sono migliorato progressivamente, partendo da competizioni molto piccole, allenandomi da solo: questo è il primo anno in cui ho un allenatore che segue la mia preparazione. Da tre anni, invece, sono nel Montrail Team, dove mi trovo davvero bene: mi sostengono sia finanziariamente, sia con le attrezzature, sia con consigli e indicazioni. Io, a mia volta, cerco sempre di fornire un feedback che possa risultare utile”.

GUARDANDO AL FUTURO Per quanto riguarda i prossimi progetti, è ancora tutto da decidere: “Il mio obiettivo principale per quest’anno resta la Hardrock 100, in Colorado, dove lo scorso anno mi sono classificato secondo. Ma al momento non ho altri grandi progetti, anche perché mi sto dedicando molto all’alpinismo. Certo, le montagne europee sono molto diverse da quelle degli Stati Uniti: sono più grandi, ci sono i ghiacciai che in Colorado non esistono… di fatto io non ho una preparazione specifica per questi ambienti. Ma lo faccio soprattutto perché amo la montagna e per conoscere posti nuovi: potrei dire che ‘dove’ corro è uno dei motivi del ‘perché’.

Ph cr: Mikael Helsing/TRV 2012

Ottimo risultato anche per l’unico top runner italiano presente, Giuliano Cavallo (Team Salomon Carnifast) al 9° posto assoluto con 8h 03’ 36”. “Sono fiducioso, questa gara l’ho preparata bene e con calma - ci aveva raccontato poco prima della partenza - e sono molto contento e stimolato dalla straordinaria partecipazione di grandi campioni; è anche la prima volta che corro su un terreno di questo tipo… insomma, è sicuramente una bella esperienza. Peccato solo che, la settimana scorsa, il cane del vicino mi abbia morsicato il polpaccio: un bel buco profondo, ma soprattutto sono stato costretto a iniziare una cura di antibiotici per scongiurare ogni pericolo di infezioni”. Probabilmente proprio gli antibiotici sono stati la causa dei problemi di stomaco che Cavallo ha dovuto affrontare nel corso della gara, intorno al 30° km, e che gli hanno creato non poche difficoltà. Ma nel complesso, ci ha confermato poi, si tratta comunque di “un risultato che mi ha lasciato davvero molto soddisfatto”.

io non voglio essere un idiota, voglio semplicemente essere una persona in gamba e mantenere tutto nella giusta prospettiva. In realtà, non si tratta altro che di correre un sacco”.

// Una cosa è certa: di lui sentiremo ancora parlare presto. Dakota Jones, ventunenne di Durango (Colorado), membro del team Montrail, non è soltanto il vincitore a sorpresa della Transvulcania 2012. È anche un personaggio decisamente fuori dagli schemi: schivo e ironico, lettore accanito, autore di un brillante blog in cui riesce a parlare di corsa citando il Rigoletto e prendendosi gioco di molti dei luoghi comuni che caratterizzano l’ambiente. Ph cr: Mikael Helsing/TRV 2012

mi 4 classificati, incluso il francese François D’Haëne, del Team Salomon, quarto in 7h 23’ 40”, a conferma dello straordinario livello dei partecipanti. Tra le donne, vittoria della fenomenale neozelandese Anna Frost, tredicesima in classifica generale con 8h 11’ 31”, che ha abbassato di ben 1h 45’ il precedente record davanti alla spagnola Nuria Picas (8h 52’ 00”) e alla statunitense Nikki Kimball (9h 10’ 01”).

“NON MI ASPETTAVO UN SIMILE RISULTATO: QUESTA ERA LA MIA TERZA CORSA IN EUROPA, TEMEVO LA PENDENZA E IL TIPO DI TERRENO, HO PENSATO SOLO A FARE DEL MIO MEGLIO… E ALL’ARRIVO IO STESSO ERO SORPRESO QUANTO TUTTI GLI ALTRI”.

Dakota Jones taglia il traguardo in 6h 58’ 44”, precedendo Andy Symonds e Kilian Jornet.


reportage

NUMEROSE E INTERESSANTI LE TEMATICHE TRATTATE DA QUESTA STORICA TAVOLA ROTONDA. ECCO UN RIASSUNTO DEL MEETING, AL QUALE ABBIAMO PARTECIPATO DI PERSONA

SKYRUNNING: FEDERAZIONE E ATLETI A CONFRONTO PASSATO, PRESENTE E FUTURO: IL MEETING ORGANIZZATO DALL’INTERNATIONAL SKYRUNNING FEDERATION HA RADUNATO ALCUNI DEI PIÙ FORTI SPECIALISTI MONDIALI DELLA DISCIPLINA E HA RAPPRESENTATO UN’OCCASIONE UNICA PER FARE IL PUNTO DI UN MONDO IN CONTINUA EVOLUZIONE. dalla nostra inviata • monica nanetti Una “tre giorni” per ricordare il passato, capire il presente e immaginare il futuro: questo il senso del seminario “Less cloud. More sky” organizzato da ISF-International Skyrunning Federation dal 14 al 16 maggio all’isola di La Palma, alle Canarie, nelle giornate immediatamente successive alla Transvulcania (la corsa è raccontata nelle pagine precedenti). I lavori sono stati condotti da Marino Giacometti e Lauri van Houten, rispettivamente presidente e vice presidente di ISF, che hanno coordinato il gruppo di partecipanti composto da una numerosa rappresentanza di atleti top provenienti da tutto il mondo; alcuni dei quali – come ad esempio l’italiano Marco De Gasperi – non partecipanti alla gara, ma intervenuti espressamente per partecipare all’incontro. Tra i relatori anche Giulio Sergio Roi (meglio noto come “sky doctor”), vice presidente e medical director di ISF, che ha presentato una serie di relazioni sulle principali tematiche mediche legate a questo tipo

ha rievocato gli anni pionieristici e i primi grandi campioni anche attraverso un filmato dal titolo “The sky’s the limit”, girato tra il 1992 e il 1995. Un documento che chiudeva con la constatazione della nascita di un nuovo, entusiasmante sport e con il quesito: “Quanto oltre e quanto più veloci potranno andare?”. Di sicuro molto lontano, come è emerso nelle giornate successive: innanzitutto dal punto di vista della comunicazione (vedi dettagli nel box della pagina seguente), con una serie di media targati ISF che vanno dalla stampa (la rivista Skyrunner Magazine è distribuita a livello mondiale in 15.000 copie, ai partecipanti e agli organizzatori delle principali competizioni), ai canali televisivi (dal 1993 Trans World Sport, leader nelle produzioni a tema sportivo, ha seguito le manifestazioni di skyrunning in tutto il mondo: 102 trasmissioni, distribuite in un centinaio di paesi, per un totale di 250 milioni di spettatori per ogni trasmissione), fino all’online con il sito internet www.skyrunning.com e alla pagina internet dedicata.

Gli atleti partecipanti al seminario Kilian Jornet Spagna Iker Karrera Spagna Nikki Kimball USA Ian Sharman USA Mike Wolfe USA Max King USA Dakota Jones USA Geoff Roes USA Anton Krupicka USA Joe Grant USA Nick Clark USA Maud Gobert Francia Francois d’Haene Francia Thomas Lorblanchet Francia Sebastien Chaigneau Francia Giuliano Cavallo Italia Marco De Gasperi Italia Florent Troillet Svizzera Gustavo Reyes Argentina Anna Frost Nuova Zelanda Csaba Nemeth Ungheria

Marino Giacometti e Lauri van Houten, rispettivamente presidente e vice-presidente ISF.

di attività. A seguire il seminario, inoltre, una ristretta rappresentanza della stampa internazionale specializzata di Spagna, Gran Bretagna, Stati Uniti, Australia e Sud Africa, oltre a Running Magazine e Outdoor Magazine come uniche testate italiane. Quella di un seminario tematico è un’iniziativa unica nel suo genere, fino a ora. Il perché lo ha spiegato Lauri van Houten: “Lo skyrunning compie vent’anni: ci è sembrato giusto prenderci un momento di pausa per valutare il passato e il futuro, e per cercare di capire i nuovo orizzonti di questo sport. Per questo abbiamo voluto discuterne direttamente con gli atleti più affermati: chi meglio dei campioni può contribuire a dare forma a questa disciplina?”.

TRA PASSATO E FUTURO Il passato dello skyrunning ha avuto, nel corso della prima giornata di seminario, un testimonial d’eccezione: lo stesso Marino Giacometti, vero e proprio “inventore” di questa disciplina, atleta a sua volta e grande appassionato di montagna. Giacometti

LA PAROLA AGLI ATLETI Altro tema caldo toccato dall’incontro è stato quello del rapporto tra gli atleti e le aziende: un rapporto che, attualmente, sembra aver trovato un buon equilibrio nella logica dei team. Come ha sintetizzato la neozelandese Anna Frost: “Quanto mi supporta lo sponsor? Molto: io non corro solo per me, ma per tutta la ‘famiglia’ Salomon. In questo modo sei più motivato, e anche più disposto a sacrifici e rinunce di quanto non faresti se corressi da solo”. Unanimità di consensi tra gli atleti anche per quanto riguarda l’esistenza di premi in denaro per i vincitori, in aggiunta al pagamento di viaggio e albergo per i top runner invitati; anche perché il principale rischio connesso a questa formula – quello di una spinta verso fenomeni di doping – sembra allo stato attuale, in questo ambiente, un’ipotesi ancora remota. D’altro canto, come è stato spiegato dal dott. Roi, i controlli antidoping esistono: la loro effettuazione è soprattutto una questione di costi economici.

REGOLAMENTI, GARE E FEDERAZIONI Norme, regolamenti e organizzazioni sono stati poi al centro della terza giornata di lavori: un’occasione per presentare la nuova formula Skyrunner World Series per il 2012, che comprende un circuito di 20 gare in tutto il mondo (per un totale di 10 paesi, 3 continenti, 700 km di percorsi e 48.000 metri di dislivello positivo), nel periodo tra maggio e novembre, con un montepremi complessivo di 25.000 dollari; come partecipanti, oltre all’élite internazionale dei migliori atleti di questa disciplina, anche 30.000 runner provenienti da 54 paesi. A questo si aggiungono, sempre per il 2012, gli SkyGames: un evento organizzato ogni 4 anni, in programma dal

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Team Salomon Santiveri Team Salomon Santiveri Team The North Face Team The North Face Team The North Face Team Montrail Team Montrail Team Montrail Team New Balance Team Arc’teryx Team Pearl Izumi Team Adidas Team Salomon Team Salomon Team The North Face Team Salomon Carnifast Team Scott Team New Balance Team Salomon Team Salomon

29 giugno all’8 luglio sui Pirenei spagnoli, che vede la presenza di tutte le specialità dello skyrunning. Uno sguardo, infine, alle diverse federazioni e organizzazioni in qualche modo collegate a questo mondo: IOC (International Olympic Committee), IAAF (International Association of Athletics Federations), WMRA (World Mountain Running Association), IAU (International Association of Ultrarunners), Ironman (federazione privata e marchio commerciale). Un panorama che ha permesso ancora una volta a ISF di ribadire la propria specifica identità e la propria volontà di continuare a operare come federazione, senza perdere di vista lo spirito e l’essenza di questo particolare sport.


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Il calendario della Skyrunner World Series 2012

MAGGIO 2012

Le corse Skyrunner World Series

Skyrace Series

Ultra Skymarathon Series

• Spagna: Maratòn Alpina Zegama-Aizkorri, Paesi Baschi, 20 maggio • Italia: Giir di Mont SkyMarathon, Premana (LC), 29 luglio • Svizzera: Course de Sierre-Zinal, Zinal (Valais), 12 agosto • USA: Pikes Peak Marathon, Colorado, 19 agosto • Malaysia: Mount Kinabalu Climbathon, Sabah (Borneo), 14 ottobre La classifica si basa sulla somma dei tre migliori risultati nelle corse principali, più due competizioni fra le tre obbligatorie delle altre Series (*). Come opzione aggiuntiva alle tre gare principali, gli atleti possono farne una tra le tre obbligatorie e una a scelta tra Vertical Kilometer, SkyRace e Ultra. I punteggi delle corse finali saranno aumentati del 20%

• Russia: Elbrus Skyrace, 9 maggio • Grecia: Ziria Cross Country Skyrace, Goura Corinth, 27 maggio • (*) Italia: Dolomites Skyrace, Canazei (TN), 22 luglio • Gran Bretagna: Snowdon International Race, Llanberis (Wales), 21 luglio • Francia: Marathon di Montcalm, Auzat (Ariège), 18 agosto

• (*) Spagna: Transvulcania Ultra marathon, La Palma, 12 maggio • USA: Speedgoat 50k, Snowbird (Utah), 29 luglio • Italia: Trofeo Kima Ultra SkyMarathon, Valmasino (SO), 26 agosto • Spagna: Cavalls del Vent, Cadi-Moxeirò Natural Park (Pirenei), 29 settembre • Francia: La Course des Templiers, Millau (Grands Causses), 28 ottobre

Vertical Kilometer • 1.000 metri di dislivello positivo su terreno variabile con forte inclinazione, su una lunghezza non superiore a 5 chilometri • il Vertical Kilometer® è definito su tre livelli di altitudine (+/- 200 m)

Skymarathon • dislivello totale di almeno 2.000 metri in salita. Quota massima da 2.000 metri fino a oltre 4.000 metri • lunghezza tra i 30 e i 42 km

Vertical Kilometer Series • Russia: Elbrus Vertical Kilometer, 7 maggio • Grecia: Gerania Vertical Kilometer, Loutraki, 10 giugno • (*) Italia: Dolomites Vertical Kilometer, Canazei (TN), 20 luglio • Svizzera: Le KM Vertical de Fully, Martigny (Valais), 20 ottobre • Spagna: Vertical Kilometer del Puig Campana, Valencia, 1 novembre

Caratteristiche delle discipline

• la corsa può svolgersi su sentiero, pista, morena, roccia o neve (asfalto inferiore al 15%)

Ultra Skymarathon Dopo la parziale delusione del terzo posto alla Transvulcania, Kilian Jornet si è subito rifatto vincendo la Maratòn Alpina Zegama-Aizkorri (20 maggio), la prima delle 5 gare principali del circuito Skyrunner World Series. Ph cr: Jordi Saragossa

• caratteristiche che eccedono i parametri previsti per la SkyMarathon per oltre il 5%

UNO DEI TEMI PIù INTERESSANTI DEL SEMINARIO

Il potere della comunicazione LA DISCIPLiNA FIN DAGLI ESORDI È STATA PARTICOLARMENTE ATTENTA E ATTIVA NELL’AMBITO DEI MEDIA. OGGI FONDAMENTALE ANCHE IL RUOLO DEL WEB E DEI SOCIAL NETWORK, LA CUI GESTIONE PER ALCUNI ATLETI è DIVENTATA QUASI UN “LAVORO”. maggio – giorno della Transvulcania – la pagina Facebook di ISF ha registrato dati come 2.341 “like” e commenti da parte di utenti, 14.309 “click” totali su un singolo post, 17.201 “unique interactions overall” e 125.838 “ultimate reach”.

La pagina Facebook di Kilian al 23 maggio 2012 conta ben 56.318 likes. // Uno dei “segreti” del successo del fenomeno skyrunning è stato quello di partire, vent’anni fa, con il piede giusto anche dal punto di vista della comunicazione: stampa, televisione, attività di pr sono stati attivati fin dagli inizi (con l’aiuto innegabile della spettacolarità delle location delle gare) e hanno consentito al nuovo sport di affermarsi rapidamente tanto presso gli sportivi quanto nei confronti degli sponsor. Negli anni più recenti, poi, l’avvento del web e dei social network ha rappresentato un’ulteriore, importantissima cassa di risonanza. È quanto è emerso nel corso della seconda giornata del seminario, dedicata in buona parte proprio al tema della comunicazione. Basti considerare che nella giornata di domenica 13

Ma la partita dei social network si gioca soprattutto sul fronte del singolo atleta, con numeri in alcuni casi davvero straordinari. La pagina Facebook di Kilian Jornet, ad esempio, conta oltre 56.000 “fan”, in continua crescita “È un tipo di attività importante per un atleta – ha spiegato lo stesso Jornet – perché nel nostro lavoro è necessario anche promuovere il nostro sponsor. Nella mia pagina parlo di gare, di programmi, ma anche dei miei allenamenti e dei luoghi che visito: un lavoro, certo, ma anche un piacere”. “Oggi esistono tre tipi di atleti”, ha sostenuto Greg Vollet, responsabile del team Salomon International. “Quelli in cerca dei loro limiti, quelli che promuovono il loro brand e quelli che promuovono il loro sport. Questo significa che i social media sono fondamentali: gli atleti non possono fare a meno di seguire e utilizzare questi mezzi”. I commenti di molti altri atleti hanno peraltro confermato il concetto che il “mantenimento” della propria presenza sui social network non è un semplice hobby o una forma di promozione della propria

immagine, ma anche una parte integrante (e talvolta specificamente contrattualizzata) del rapporto con lo sponsor. Anton Krupicka, statunitense del team New Balance con 5.400 “fan”, ha aggiunto: “Non so quale sia il segreto del successo di una pagina Facebook. Nel mio caso, cerco di condividere la mia esperienza di vivere la montagna; questo mi piace, e fa contento il mio sponsor”. Esistono comunque anche altre formule, oltre a quella di Facebook: “Io ho un blog – ha raccontato Max King – in cui raccolgo molti commenti e reazioni. È sicuramente un’esperienza interessante, ma è anche parte integrante del mio (anzi, del nostro) lavoro nei

Il sito molto ricco e curato di di SebastienChaigneau che ospita anche cortometraggi molto seguiti su sessioni di allenamento e gare. confronti dello sponsor: quindi è normale dedicare del tempo a questa attività”. Tempo che, nel caso di figure come quella del francese Sebastien Chaigneau (con un ricco sito internet che incorpora anche un blog), arriva ad essere di un paio di ore al giorno: “Dopo eventi importanti, come l’UTMB, abbiamo registrato un aumento incredibile di contatti. Sul sito, tra l’altro, sono pubblicati una serie di cortometraggi (“Get ready for” è il nome

della serie) che mia moglie produce e realizza, dedicati sia alle sessioni di allenamento che alle gare; filmati che, quando vengono ripresi e pubblicati sui siti degli sponsor (The North Face e Overstim.s), provocano una vera e propria impennata nei contatti: dopo l’UTMB 2010, il sito The North Face ha contato circa 1.600.000 visite. È sicuramente un tipo di attività molto importante, ma che certamente richiede moltissimo lavoro: tanto che ora c’è un ragazzo che lavora per me solo per gestire i social media”.

Sebastien Chaigneau in azione alla Transvulcania 2012 (credit: LongLight) e all’arrivo da vincitore della Transgrancanaria 2012, 2-4 marzo (credit: The North Face Transgrancanaria).

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PRODOTTI SS 2012 Polar / RCX3 // Disponibile da questo mese, è un training computer dotato di ampio display, personalizzabile con sensori specifici per le discipline del running e del ciclismo. In grado aiutare la pianificazione dell’allenamento e di fornire un feedback immediato al termine dell’attività, Rcx3 è disponibile in due versioni, per uomo e per donna. Quattro i set disponibili (tutti inclusivi del trasmettitore WearLink + W.I.N.D): - RCX3 (169,90 euro) - RCX3 Run: con sensore da scarpa s3+, per misurare velocità/cadenza e distanza, e DataLink (249,90 euro) - RCX3 Bike: con sensore di velocità CS W.I.N.D. e supporto manubrio universale (199,90 euro) - RCX3 GPS: con sensore GPS G5 e Data Link (279,90 euro) Si può aggiungere gli accessori successivamente, anche sulle precedenti versioni GPS G3 W.I.N.D. e sensore da scarpa s3 W.I.N.D. DISTRIBUITO DA // Polar Electro Italia 051.2987611 info.commerciale@polar.fi

New Balance / 880 // Parte della collezione Performance Running, appartiene alla categoria A3, massimo ammortizzamento. Scarpa da allenamento adatta a qualunque tipo di runner. La tomaia è realizzata in mesh a trama larga, con rinforzi strutturali in pelle sintetica e inserti 3M. Il plantare è sagomato, traforato ed estraibile. L’intersuola della 880 è realizzato in Acteva Lite, con inserti N-Ergy nella parte tallonare e supporto mediale Stability Web. Sottopiede in Abzorb. Prezzo al pubblico: 125 euro.

enervit Gymline Muscle Protein Bar Doppio Strato 27% // Parte della nuova linea di barrette proteiche presentata all’ultima edizione della fiera Rimini Wellness (scelta da Clemente Russo, campione del Mondo WSB e vice campione olimpico, in preparazione per Londra 2012), questo integratore high protein da 45 g è stato

confezionato per chi pratica attività fisica intensa e prevalentemente basata sullo sforzo muscolare. L’apporto vitaminico completo di questo prodotto include: - Vitamina B6, che contribuisce al normale metabolismo

delle proteine (per almeno 0,21 mg al giorno) - Le vitamine PP e B1, che contribuiscono al normale metabolismo energetico (rispettivamente per almeno 2,4 mg e 0,17 mg al giorno). Gusto: Cocco – ciok

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FiveFingers / Spyridon

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DISTRIBUITO DA // ALTO SPA 011.3494811 info@mizuno.it


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BVSport / Cosciale Trail // Il cosciale Trail è stato progettato dal Centro di Ricerca e sviluppo BVSport appositamente per la corsa off-road. Grazie alla sua azione di contenimento, favorisce una maggiore tonicità dei muscoli durante il movimento. Il sostegno dell’arto al momento delle sollecitazioni consente di ridurre le vibrazioni, migliorando rendimento della forma e prestazione atletica. Rispetto alla versione Anatomical Thigh, il Trail ha una struttura più stretta a livello della coscia, in modo da permettere un migliore svolgimento della disciplina endurance. Ciò consente di prevenire le microlesioni che spesso si verificano sugli atleti, sottoposti a sforzi sovrafisiologici soprattutto nelle fasi di discesa.

DISTRIBUITO DA // BV SPORT ITALIA 045.8400943 - www.bvsport.it

MAGGIO 2012

Adidas / Climacool

48.10 / Dhaulagiri Graphic

// Le nuove scarpe Freshride (foto sopra) sono concepite per mantenere fresco il piede durante la corsa, grazie ai canali di ventilazione inseriti all’interno della suola. La tecnologia Climacool presente nella zona superiore dalla calzatura agisce facendo evaporare il sudore e mantenendo bassa la temperatura all’interno. La stessa innovazione impiegata nella fattura dei capi di abbigliamento mantiene le stesse proprietà di traspirazione, garantendo un ottimo comfort durante la corsa.

// T shirt tecnica concepita per l’attività trail, è adatta anche al running in climi caldi. È stata realizzata grazie ai consigli e alle prove dei fratelli Anne Marie e Ulrich Gross, forti trailer altoatesini già vincitori del Tor des Géants. Il suo tessuto leggero ed elastico è confortevole e regala all’atleta la sensazione di non avvertire la maglia sulla pelle. La rete di nylon, altrettanto elastica, è posizionata sulla schiena per la sua capacità di non impregnarsi di sudore. Il taglio è aderente ma senza eccessi, mentre le maniche e il girocollo sono concepite per avere un perfetto fitting con il fisco, in funzione dell’utilizzo specifico.

DISTRIBUITO DA // Adidas Italia / 039.27151 / customer.service@adidas.com

SCOTT / ERIDE GRIP 2 // Grip eccezionale e massima trazione durante la corsa sono assicurati da questa calzatura. Dispone della Tecnologia Eride, che consente un ottimo trasferimento di potenza e garantisce vantaggi biomeccanici. Estremamente leggera e traspirante nella parte superiore, presenta punta rinforzata per una eccezionale durata. DISTRIBUITO DA // Acerbis Italia / 035.756144 / infosport@acerbis.it

HOKA / STINSON EVO TRAIL // L’intersuola ammortizzante della Stinson Evo trail offre grande protezione, comfort e propulsione. La caratteristica geometria rockerata crea una piattaforma che ottimizza in maniera efficiente i meccanismi naturali della corsa, mentre la suola oversized consente una grande stabilità e trazione. La scarpa, nonostante le dimensioni abbondanti, è molto leggera: pesa infatti 320 gr. Disponibile nei colori flag white/citrus/cyan, citrus/black/ cyan e anthracite/citrus/black per l’uomo, flag white/citrus/cyan, citrus/black/cyan e light grey/ light blue/mid grey per la donna.

Brooks / Green silence // Modello da corsa ecologico, progettato per la gara e l’allenamento leggero. È realizzato in materiali riciclati al 75%, come vecchi cd, divani per studenti e abbigliamento sportivo. Grazie alla sua attaccatura asimmetrica, questa calzatura si adatta perfettamente alla forma del piede, agevolando il movimento dell’atleta. • Taglie: 4-12, 13, 14 • Larghezza: D

• Peso: 196 g • Colori: Cherry tomato/ Anthracite/ White/ Silver e Cardinal/ Java/ Stone/ Silver/ Black DISTRIBUITO DA // Brooks Italia 050.804696 info@brooksrunning.it

The North Face / Single Track Hayasa

DISTRIBUITO DA // ABC Distribution 0463.422401 info@abcdistribution.it

LAFUMA / RAID 30 // Zaino da 30 l molto leggero (solo 485 g) sviluppato in collaborazione col team Lafuma e concepito per i trail su lunga distanza. Ha una grande tasca sul davanti retroriflettente per essere visibili di giorno e di notte. Altre caratteristiche: 485 g di peso, tasche impermeabili, spallacci ergonomici e regolabili dall’interno, cinghie portapiccozze, vita e polsini elastici. Compattabile nella sua busta. Prezzo al pubblico: 80 euro.

DISTRIBUITO DA // L.M.O. 0423.648281 contactlmo@lafuma.fr

// La collezione Performance Running PE 2012, è stata creata per accompagnare gli atleti del Global Team durante l’edizione 2012 di The North Face Lavaredo Ultratrail, in programma il 29 giugno a Cortina d’Ampezzo. Per tutti i runner impegnati in questa sfida è stato disegnato un outfit tecnico dal design e dalle tecnologie innovative, in grado di offrire comfort, traspirabilità e durata nella corsa prolungata. Le calzature Single Track Hayasa sono realizzate con proprietà che le conferiscono un alto grado di reattività.

Caratteristiche tecniche: tecnologia Cradle, dallo spessore estremamente ridotto, consente di stabilizzare il tallone e offrire la massima protezione su ogni tipo di terreno; gomma soffiata, nella parte anteriore del piede, è racchiusa da una fascia perimetrale in gomma al carbonio che offre la massima trazione con un peso ridotto; plantare in EVA traforato, per un comfort maggiore. Prezzo al pubblico: 120 euro

Varianti colori Graphic (come sopra): Red, Ocean, Lime, White Varianti colori tinta unita: Red, Ocean, Lime, White, Black Taglie: XXS XS S M L XL XXL 3XL Prezzo al pubblico: 69 euro (versione Graphic) – 54 euro (versione in tinta unita) DISTRIBUITO DA // Punto Azzurro Srl 0346.22402 info@4810nts.com

SALOMON / Xt II Lite Short W

DISTRIBUITO DA // The North Face Italia / 0423.683100 / www.thenorthface.com

NIKE / Tailwind // T-shirt per uomo realizzata in tessuto morbido e traspirante, con maniche corte e scollo a V. In grado di offrire una ventilazione eccezionale, assicura ottimo comfort durante l’attività. Caratteristiche tecniche: Tessuto in jersey Dri-FIT, per favorire la traspirazione e mantenere la pelle fresca e asciutta; inserti in mesh nella zona ascellare che consentono una traspirabilità ottimale; cuciture ergonomiche che seguono le forme naturali del corpo per eliminare il rischio di irritazione; tasca con zip nella parte inferiore destra della schiena per riporre al sicuro i tuoi oggetti; inserti rifrangenti (al centro sul retro del collo) per una visibilità ottimale in condizioni di scarsa illuminazione; bordo allungato con inserti di ventilazione laterali Tessuto: Corpo: Dri-FIT 85% poliestere / 15% cotone. Inserto laterale: Dri-FIT 86% poliestere / 14% cotone. Prezzo al pubblico: 43 euro

// Pantaloncini ultraleggeri, concepiti per essere comodi ed elastici in vita. Favoriscono il comfort e il movimento durante la corsa. Caratteristiche: - Tasca zip - Inserti riflettenti frontali e posteriori Tecnologie: - Smart Skin Tessuti: ClimaUV 50+, Actilite Stretch Mesh, Actilite Plain Weave Prezzo al pubblico: 55 euro

DISTRIBUITO DA // NIKE ITALIA 051-6115511 www.nike.com

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DISTRIBUITO DA // Amer Sports Italia 0422.5291 comunicazione@amersports.com



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