DATI & STATISTICHE
Il valore del mercato outdoor e i suoi brand leader
INCHIESTA AZIENDE
Montura, Millet, Alpenplus, Hanwag, Ternua
TRAIL RUNNING
La Sportiva Lavaredo
Ultra Trail by UTMB
EVENTI Family feeling al sales meeting AKU
INTERVISTE
Daniele Piccin, country & sales manager di Merrell Italia
SNOWCORNER
Inizia la stagione dei race ski test
© La Sportiva Anno 16 - Num. 6 - 2023 Periodico mensilePoste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003Conv. in Legge 46/2004 Art.1 Comma LO/MI In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa @outdoormag_
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YOU FEEL, YOU CHOOSE.
Anno 16 - Numero 6 - 2023
PUNTO IOG
12 I Buona la prima per l’Italian Village
DATI & STATISTICHE
14 I La crescita del settore secondo EOG e l'andamento dei brand
FIERE
16 I Numeri e novità di OutDoor by ISPO
# MONTURAPEOPLE
18 I 10 anni di partnership con il MUSE
#INSIDETHERACE
20 I I campionati mondiali di trail e mountain running
INCHIESTA AZIENDE
22 I Montura
23 I Millet
24 I Alpenplus, Hanwag, Ternua
FOCUS TRAIL
25 I Sui percorsi de La Sportiva Lavaredo Ultra Trail by UTMB
EVENTI AZIENDALI
26 I Dolomite Outdoor Experience
28 I AKU Sales Meeting SS 24
30 I Il kick off meeting di Climbing Technology
INTERVISTE
30 I Romain Milllet e la "nouvelle philosophie”
31 I Daniele Piccin, country & sales manager di Merrell Italia
BRAND PROFILE
32 I Mountain Equipment e i suoi standard etici
TEXTILE & TECH
34 I Polartec, Siretessile
SNOWCORNER
36 I Inizia la stagione dei race ski test
FOCUS SHOP
38 I Jek&Ale, Morbegno (SO)
20 31 38 36 32 16 28 TUNERI
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CI VUOLE IL FISICO
Mai come negli ultimi mesi è emerso il bisogno da parte dei retailer, specializzati e non, di avere maggiori occasioni di incontro e confronto con le aziende del settore. Lo avevano sottolineato molti degli intervistati all’interno della nostra inchiesta “La Carica dei 101”. Ne abbiamo avuto conferma parlando con i negozianti incontrati durante i vari meeting andati in scena tra maggio e giugno, ai quali quasi sempre Outdoor Magazine era presente. Già, i meeting aziendali. Fino ad alcuni anni fa erano per certi brand un’irrinunciabile consuetudine, e scandivano l’incedere delle stagioni e delle relative campagne vendite. Anche perché costituivano sovente la prima occasione ufficiale dove i marchi svelavano in assoluta anteprima le proprie novità di prodotto.
Poi con la diffusione crescente del web e dei social, sempre più spesso i lanci delle nuove collezioni o di singoli modelli si sono in qualche modo “smaterializzati”, andando verso una progressiva digitalizzazione delle informazioni e della conoscenza. Non che questo debba per forza rappresentare un aspetto negativo, anzi: come ben sappiamo, la rete con i suoi annessi e connessi ha rappresentato una fantastica opportunità sotto svariati aspetti, contribuendo a una diffusione delle informazioni praticamente in tempo reale che non ha eguali nella storia. E incidendo inevitabilmente su tutti gli aspetti della vita umana e delle sue dinamiche, comprese quelle riguardanti gli acquisti. A proposito: nel 2023 le transazioni online degli italiani crescono con una percentuale del +13%, con 33 milioni di acquirenti e un giro d’affari di 54 miliardi di euro. Un dato che rappresenta però pur sempre solo il 12% sul totale, con una chiara propensione verso esperienze di acquisto omnicanali (il 40% dei consumatori italiani si informa online prima di comprare in negozio).
Tornando comunque al tema di cui sopra, ovviamente anche il periodo del Covid ha contribuito prima a cancellare, poi a diradare i vari happening aziendali, nei quali sovente i brand erano soliti ospitare un buon numero dei propri clienti. In questo 2023 abbiamo assistito tuttavia a una decisa e definitiva inversione di tendenza. I vari meeting che sono stati organizzati e che vi raccontiamo sovente proprio tramite i nostri media, sono stati occasioni utili e preziose per un confronto costruttivo e per “fare gruppo”, in un periodo certamente non del tutto positivo per il mercato outdoor, a dir la verità un po’ atteso e fisiologico dopo le forti crescite dei tre anni passati.
Molti e interessanti i temi che sono emersi e che abbiamo cercato di condensare nelle numerose interviste e approfondimenti a riguardo che troverete nelle prossime pagine. Ma non è finita qui, ovviamente. Il meeting più grande e atteso da tutti gli operatori del settore outdoor (e running) è quello organizzato proprio dal nostro gruppo MagNet. Stiamo parlando degli Outdoor & Running Business Days di Riva del Garda, in programma nella consueta due giorni del 9-10 luglio. Mai come quest’anno il parterre delle aziende presenti è ricco: 120 espositori per oltre 200 brand. Tra i quali anche assolute anteprime e prestigiose new entry che faranno certamente molto parlare di sé. Così come dobbiamo dire eccezionale il numero dei retailer attesi (per oltre 1.000 persone). Numeri davvero importanti e che non fanno che confermare il breve assunto dal quale siamo partiti: “ci vuole il fisico”: non solo per praticare al meglio le proprie attività outdoor preferite, ma inteso come spazio concreto e irrinunciabile per negozi, agenti e per le stesse aziende non a caso su questo e gli ultimi numeri non mancano notizie di fresche “nuove aperture” di vario genere. E, infine, per favorire un indispensabile confronto e auspicabilmente una reciproca collaborazione tra tutti gli attori del nostro settore, nell’interesse dell’intero comparto.
Benedetto Sironi benedetto.sironi@mag-net.it
Editore: MagNet Srl SB
Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI
Contributors: SUSANNA MARCHINI, PIETRO ASSERETO, FRANCESCA CASSI, SARA CANALI, TATIANA BERTERA, MAURIZIO TORRI
Art Director: ROSANGELA BARNI
Redazione:
Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Via Tertulliano, 68 - 20137 Milano Tel. 02.87245180 - Fax 02.87245182 redazione@outdoormag.it - www.outdoormag.it
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Responsabile dati: Benedetto Sironi
Chiuso in redazione il 29 giugno 2023
EDITORIALE 6
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OUTBACK’97 SI RINNOVA ED ENTRA A FAR PARTE DI IOG
Sarà capitato un po' a tutti, durante traslochi o grandi pulizie, di mettere mano all’album di famiglia. Per un’azienda succede la stessa cosa quando si mette mano all’archivio, il che di solito avviene proprio nei momenti di discontinuità come quello che Outback’97 sta attraversando. E l’archivio di Outback’97 ha molto da restituire alla memoria. Come si trasformano da oggi più di 25 anni di attività? Due cose su tutto: sicuramente una grande gratitudine per collaboratori, fornitori e persone che hanno segnato il passato e hanno partecipato al successo di Outback’97. Ma anche il gusto di un certo “pionierismo”, prendendo in prestito un termine del nostro campo di azione, che non può tornare uguale a sé stesso nel mondo dell’outdoor, così profondamente cambiato e in veloce evoluzione. La sfida
che Outback’97 raccoglie oggi è quella di trasportare il suo spirito e la sua missione nel suo nuovo assetto e nelle nuove partnership, che si affiancano a quelle più consolidate. Non ultima quella con MagNet e con gli Outdoor & Running Business Days. Il team che può realizzare tutto questo è oggi composto da Gunther Ausserhofer, general manager operativo dalla sede di Bolzano; Mauro Conti, sales & customer service; Leonardo Plebani; marketing e comunicazione. E proprio perché il futuro del settore è sempre più strettamente integrato, e perché è giusto credere nel successo solo in sinergia con tutti gli attori del mercato, l’agenzia ha voluto porre un’altra pietra miliare sul suo percorso: dal primo giugno, Outback’97 è membro di Assosport nella divisione Italian Outdoor Group.
STUDIO MODA SPORT APRE UNA NUOVA SEDE A TORINO
Studio Moda Sport, agenzia di rappresentanza e consulenza che da tre generazioni lavora nel mondo dell’abbigliamento e dello sport, amplia la sua area di riferimento e apre una seconda sede a Torino. Mentre lo storico head quarter resta aperto a Lissone nel capannone diventato ormai punto di riferimento per la Lombardia, Camillo Calloni, oggi titolare dell’agenzia, allestisce il nuovo showroom nella città piemontese che, da fine giugno, comincerà ad accogliere i suoi clienti. L’inaugurazione vera e propria è prevista a settembre e animerà uno spazio espositivo di 120 metri quadri inseriti all’interno dell’ex lanificio di via Bologna. “Era da un po’ che volevo ampliare l’attività di Studio Moda Sport verso Ovest, in particolare Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria”, spiega Camillo. “La scelta di Torino è stata naturale e abbiamo avuto la fortuna di trovare un contesto che ci è piaciuto fin da subito
e che abbiamo allestito nel nostro stile minimalista e votato alla sostenibilità”. Lo showroom ospita brand come Teva, Cotopaxi, Compressport e Craft cui si aggiungono Canadian e Reef. Al momento, le relle in ferro e alcuni tavolini costituiscono il principale arredamento dello spazio che resta molto luminoso. “Il lanificio è un luogo storico e già riconosciuto da parte dei clienti. L’occasione di ampliare la nostra attività è arrivata a maggio e abbiamo preso la palla al balzo. Come sempre per noi le persone sono il fulcro dell’agenzia, per questo abbiamo cercato di due validi collaboratori che conoscono la zona. Poi, ovviamente, la coordinazione avverrà sempre dalla Brianza”. Al fianco di Camillo, anche il figlio Lorenzo in continuità di tradizione con le generazioni precedenti. Quella di padre e figlio è una realtà in fermento che guarda già al prossimo futuro.
GLI SHOWROOM LOMBARDIA viale della Repubblica, 59 - Lissone (MB) PIEMONTE via Bologna, 220 - c/o Lanificio di Torino (TO)
UNA CONTINUA IN ESPANSIONE PER PANORAMA DIFFUSION: TRE NUOVI BRAND ACQUISITI
Panorama Diffusion ha ampliato il suo portafoglio di brand in questo primo semestre con tre nuovi marchi del mondo outdoor e bike: Rock Empire, Vickywood e Croozer. Attiva da oltre 35 anni nella vendita e nella promozio-
ne dell’outdoor in Italia, Panorama Diffusion continua nella sua ricerca di materiali e tecnologie da proporre sul mercato per soddisfare al meglio le esigenze degli appassionati.
Da quasi 30 anni il marchio sviluppa e produce attrezzature per l’arrampicata. La loro filosofia è di immettere sul mercato prodotti funzionali, di alta qualità e durevoli in modo da mantenere la massima resa a lungo termine, unendoci innovazioni intelligenti. Lo sviluppo e la produzione di nuovi prodotti avviene nella culla dell’arrampicata classica su arenaria, nella valle del fiume Elba.
VICKYWOOD
Si tratta di un team di appassionati di outdoor, accomunati dall’amore per la natura, per l’avventura e dal desiderio di creare prodotti autentici. Producono tende e accessori funzionali e versatili, adattabili a qualsiasi viaggio on the road, fine settimana spontaneo in campagna o vacanza in famiglia. La gamma di prodotti comprende tende con tetto rigido, ibride o pieghevoli.
CROOZER
Il brand tedesco Croozer produce rimorchi da trasporto per bambini, animali o cargo. L’ottica nella quale il brand si inserisce è doppia: di mobilità famigliare e di rispetto per l’ambiente. Il brand è infatti impegnato anche nell’avere un impatto positivo attraverso pratiche responsabili.
8 NEWS - MARKET
ROCK EMPIRE
Gunther Ausserhofer, general manager
Lanificio di Torino- 10154
Road to Paris 2024: aperto il primo pop-up store dell’azienda trentina a Parigi
La Sportiva ha annunciato l'apertura del suo primo pop-up store francese, nato in collaborazione con la storica insegna parigina Au Vieux Campeur. Lo spazio, per il momento, accompagnerà la clientela d’oltralpe fino a febbraio 2025
Il pop-up store, situato in 42 Rue des écoles, sarà il nuovo indirizzo imperdibile per tutti gli appassionati di montagna.
Il brand avrà una selezione di prodotti incentrati sul trail running, il trekking, il climbing, l’alpinismo e lo scialpinismo, tutti caratterizzati da qualità e tecnicità. Particolare attenzione verrà posta sulla sezione dedicata all’arrampicata. Negli ultimi due anni, la crescita costante del mercato globale dell'outdoor ha fatto sì che i brand iniziassero a farsi conoscere e espandersi anche al di fuori dei propri confini. La Sportiva, azienda pioniera degli sport di montagna, ha deciso di affermare il suo ruolo tra i leader del mercato, installandosi temporaneamente a Parigi, la città che ospiterà i Giochi Olimpici del 2024
Un importante passo per la consolidazione della filiera produttiva Made in Italy di La Sportiva. L’azienda di Ziano di Fiemme, infatti, guidata dalla famiglia Delladio, ha acquisito la quota di maggioranza della società veneta Meet Italia. Si tratta di una manifattura storica specializzata nella produzione di calzature da montagna, da sempre esclusivamente Made in Italy. Meet impiega a oggi 150 persone. Il rapporto tra le due aziende, alla base dell’operazione odierna, consolida una partnership strategica di oltre vent’anni che va dalla fornitura di semilavorati alla realizzazione di alcuni modelli storici di La Sportiva. “La scelta di acquisire Meet Italia è per noi strategica perché ci permette di rimanere in Italia, rafforzare la nostra offerta di qualità indiscutibile” commenta Lorenzo Delladio, presidente e ad di La Sportiva.
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9 NEWS - LA SPORTIVA
Un nuovo posizionamento strategico con l'acquisto del calzaturificio Meet Italia
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Oberalp porta a Milano la sua “Mountain Experience”
SCARPA: 2022 in piena crescita con un fatturato a 169 milioni di euro
Dopo ben 42 anni, lo scorso 6 giugno Oberalp ha inaugurato a Milano il suo primo “showoffice”. Un luogo in cui, attraverso i prodotti di tutti i suoi marchi e i valori dei talenti che lavorano al suo interno, è possibile immergersi completamente nella filosofia del gruppo fondato nel 1981. Per la nuova sede meneghina l’investimento è stato di oltre mezzo milione di euro per quasi mille metri quadrati di sport, con spazi dedicati a tutti i 13 brand di Oberalp. Questo opening è un passaggio fondamentale nel percorso di internazionalizzazione del gruppo atesino che, grazie a questa apertura nella capitale economica d’Italia, nonché crocevia della moda e del lifestyle, ambisce ad accelerare la sua crescita in Italia e nei mercati esteri.
Anno decisamente positivo per SCARPA, che ha chiuso il bilancio consolidato 2022 con un fatturato pari a 169 milioni di euro. Si tratta di un progresso del 26% rispetto ai 134 milioni del 2022. La performance risulta positiva anche sotto il profilo redditività. Il MOL (margine operativo lordo) si attesta a 21,5 milioni di euro – in aumento rispetto ai 18,8 milioni del 2021. L’incidenza è pari al 12,7% del fatturato. “Questi numeri ci rendono particolarmente soddisfatti e confermato il trend di espansione osservato negli ultimi anni, che ha portato SCARPA a raddoppiare i ricavi nell’arco di sette anni” ha sottolineato il presidente Sandro Parisotto. Nel 2018, la svolta manageriale data all’azienda ha portato in primo piano figure come l’ad Diego Bolzonello, in grado di accompagnare l’azienda verso un nuovo assetto organizzativo, adeguato a supportare la crescita in atto.
NUOVI INCARICHI
Liz Wilson è la nuova general manager della divisone Softgoods del gruppo Rossignol, tra i leader mondiali nelle attrezzature per gli sport di montagna. Wilson porta con sé la sua grande esperienza nel settore outdoor e active lifestyle e la sua nomina rafforza l’impegno del gruppo nella sua strategia di diversificazione del business. Con la nomina di Liz Wilson a general manager della divisione Softgoods, il gruppo Rossignol continua la sua strada verso uno sviluppo più globale nei segmenti dell’abbigliamento, delle calzature, degli zaini e degli accessori in tutte le stagioni. Wilson entra a fare parte del gruppo con l’obiettivo di continuare a velocizzare la crescita della business unit Softgoods. Ma non solo: l’obiettivo è di raddoppiare le vendite di abbigliamento e calzature entro il 2026
Bracken Darrell sale ai vertici di VF Corporation
Il consiglio di amministrazione di VF Corporation ha nominato Bracken Darrell presidente e amministratore delegato. La nomina avrà valore dal 17 luglio. Contemporaneamente, Richard Carucci è stato nominato presidente del consiglio di amministrazione. Darrell ha una comprovata esperienza in ruoli di leadership aziendale, innovazione di prodotto e gestione del marchio con aziende blue-chip. Prenderà il timone di VF Corporation dopo dieci anni come presidente e ceo di Logitech International. Lì gli è stato attribuito il merito dell’espansione dell’azienda in nuove categorie con un miglioramento della quota di mercato attraverso l’introduzione di prodotti nuovi e innovativi. Sotto la guida di Darrell, Logitech si è espansa in più di 20 nuove categorie di prodotti, ha raddoppiato le entrate e ha ottenuto un aumento di dieci volte della capitalizzazione di mercato.
Il Pool Sci Italia ha un nuovo presidente. Si tratta di Emilio Fontana, già vice-presidente, che subentra a Corrado Macciò, alla guida del consorzio già da tre mandati, e che avrà al suo fianco, come vice-presidente Alessio Meda. Le nuove nomine sono state il fulcro principale del doppio appuntamento a Castelnuovo del Garda dove il Pool Sci Italia ha organizzato la sua assemblea generale annuale seguita dal consiglio direttivo del Consorzio per approdare all’importante momento dei bilanci. Le aziende consorziate hanno partecipato numerose a un appuntamento particolarmente significativo, non solo perché consueto rendez-vous annuale, ma anche perché momento di conclusione di un biennio ricco di risultati raggiunti, successi e tanto lavoro svolto.
Studio Moda Sport sarà il rappresentante in Lombardia di Climbing Technology
A partire da luglio 2023 Climbing Technology sarà rappresentata in Lombardia dall’agenzia Studio Moda Sport di Camillo Calloni (in foto). “Conosco Camillo da diversi anni. Ho avuto il piacere di lavorare già in passato con lui, e sono sicuro che la sua professionalità e il suo entusiasmo nei nostri confronti ci possa dare un nuovo forte impulso per portare avanti il marchio Climbing Technology” commenta Andreas Salcher, responsabile commerciale outdoor Italia. Climbing Technology ha sempre perseguito qualità, funzionalità e semplicità come suoi obbiettivi principali. Nel 2021 è entrata a far parte dell’importante gruppo tedesco Skylotec e grazie a questa strategica acquisizione ha compiuto importanti passi avanti, investendo nello sviluppo di tecnologie e nuovi macchinari presso la sede di Cisano Bergamasco. Studio Moda Sport è impegnato nell’outdoor dal 1977, quando Samuele Calloni ha iniziato a collaborare con alcune aziende produttrici di articoli sportivi.
10 NEWS - MARKET
Rossignol: Liz Wilson diventa general manager di Softgoods
Emilio Fontana è il nuovo presidente del Pool Sci Italia
Repair if you care: il programma di risuolatura di NNormal e Vibram Petzl pubblica il secondo rapporto RSI 2022
Con questa partnership tra NNormal e l’azienda di Albizzate, le scarpe potranno essere risuolate e riparate in tutto il mondo e in particolare in Francia, Italia e Spagna, da calzolai Vibram appositamente formati per risuolare i modelli NNormal e ripararne le componenti. Questo permetterà di prolungare la vita dei prodotti. “Sono felice di aver intrapreso questa collaborazione con Vibram, sullo sviluppo dei prodotti ma soprattutto con il Repairability Program, per dare una vita più lunga alle scarpe ed evitare il consumo eccessivo, per fare in modo che la riparazione diventi la normalità”, ha dichiarato Kiljan Jornet. La partnership tra le due realtà sostiene le piccole imprese indipendenti in tutta Europa ed evidenzia un impegno verso la trasformazione del modo in cui le scarpe vengono prodotte e utilizzate, secondo la filosofia “Your path, no trace”.
Il simbolo, utilizzato da MagNet su Outdoor Magazine e sui suoi allegati, indica i prodotti più responsabili dal punto di vista sociale e ambientale. A partire dai numeri di giugno, i criteri che i prodotti devono rispettare per meritare il logo sono stati precisati e aggiornati. La legenda completa può essere trovata nel sommario. Grazie al supporto del team CSR, abbiamo sviluppato due macro-categorie: ecodesign e produzione-distribuzione. A livello ambientale, i criteri da rispettare riguardano: la percentuale di materiale riciclato presente nel prodotto; le certificazioni ambientali ottenute dal brand; la ridotta impronta ambientale rispetto a modelli precedenti e/o simili; la circolarità del prodotto; il miglioramento della filiera produttiva e distributiva, nonché il controllo dei fornitori; e infine la trasparenza comunicativa globale del marchio. A livello sociale, i criteri riguardano invece: certificazioni sociali ottenute dal brand e l’attenzione alle modalità produttive delle materie prime nonché il controllo dei fornitori.
Dopo la pubblicazione del primo rapporto RSI 2021 Petzl conferma il suo impegno con l’obiettivo di un futuro ancora più sostenibile, pubblicando il secondo rapporto riferito al 2022. In questo report, il brand condivide le azioni realizzate dal team Petzl e dalla Fondazione Petzl nel 2022 per avere un impatto positivo sull’ambiente e sulla società. Gli obiettivi del brand? Ridurre le emissioni di gas serra del 50% entro il 2030, eliminare la plastica monouso dagli imballaggi, riutilizzare il 50% delle scatole e dei pallet, riciclare l’80% dei rifiuti entro il 2025. Ma non solo: anche migliorare la soddisfazione lavorativa dei collaboratori e collaboratrici e sostenere i fornitori nelle loro iniziative ambientali e sociali.
11 NEWS - RESPONSABILITÀ
Un nuovo look per la nostra icona
BUONA LA PRIMA!
L’Italian Outdoor Group di Assosport, in collaborazione con Messe München, ha organizzato il primo Italian Village a OutDoor by ISPO.
Uno spazio dedicato alle aziende italiane del settore
a cura di Günther Acherer, presidente Italian Outdoor Group di Assosport
Ipaesi scandinavi lo organizzano da anni, gli espositori francesi hanno iniziato a farlo qualche anno fa. Fare squadra, unirsi e presentarsi compatti: questo è l’obiettivo principale dei Village. Negli ultimi anni, le fiere hanno gradualmente perso l’interesse del pubblico, ma tutto sommato vengono ancora ritenute necessarie dai brand per l’incontro vis a vis e lo scambio con i visitatori. Forse, o quasi sicuramente, non servono più stand sovradimensionati e costosi, ma spazi adeguati alla realtà fieristica del momento. Ed ecco che il raggruppamento, lo stare insieme, il creare un’atmosfera comune e informale, può diventare il nuovo punto di forza per le aziende. La chiave per superare questo ostacolo.
Per questa prima edizione, il centro nevralgico dell’Italian Village è stato l’Italian Bar. Lo spazio, posto al centro del Village, è stato utilizzato come luogo di incontro e network non solo dalle aziende che hanno partecipato alla sua realizzazione, ma anche dalle aziende associate presenti in fiera in altri padiglioni o in visita. Nei tre giorni di fiera, l'Italian Bar ha ospitato molteplici clienti, imprenditori, operatori del settore outdoor e giornalisti, registrando una buona affluenza e diventando un punto di riferimento importante per tutte le aziende italiane presenti. Lo spazio lounge adiacente al bar è stato sfruttato dagli associati non solo per momenti di business, ma anche per momenti conviviali e di scambio di informazioni. Grazie alla collaborazione fra le aziende presenti al Village, all’Italian Bar è stato infine possibile as-
saggiare anche le tipicità della gastronomia italiana, dallo speck al salame, dal formaggio ai vini, passando per l’immancabile caffè espresso.
“L’unione fa la forza”, questo il motto in cui crediamo e che vale sia per le grandi aziende che per le piccole. Ne siamo più che mai convinti ed è per questo motivo che l’Italian Outdoor Group di Assosport è già operativo per la realizzazione del secondo Italian Village per ISPO Munich, con molteplici novità e in un’ottica di continuo miglioramento rispetto a questa prima edizione. Siamo anche già proiettati verso l’edizione di OutDoor By ISPO 2024 che, come sapete, si trasferisce nuovamente nella sede di Messe München al Riem.
Mi auguro che questa prima edizione abbia creato sufficiente spinta a convincere i dubbiosi e invogliare maggiormente chi ha appoggiato, ma non era del tutto convinto, e dato forza e valore a chi ci ha creduto dall’inizio. Questo è stato un progetto che il Tavolo di Lavoro IOG ha fortemente voluto e portato avanti, credendo nel suo valore fin dall'inizio, quando ancora l'impresa sembrava impossibile per molti. Mi sento quindi di esprimere un plauso e un ringraziamento a tutti i componenti del Tavolo di Lavoro che insieme a me hanno lavorato per garantire il successo dell'iniziativa e in particolare a Marisa Bosa di Assosport che, nonostante i numerosi ostacoli operativi, ha saputo gestire con successo questa difficile operazione.
italianoutdoorgroup.it
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PUNTO IOG
Da sinistra: Günther Acherer, Tobias Gröber (presidente ISPO Group) e Anna Ferrino
EPPUR SI CRESCE
In occasione di OutDoor by ISPO, l’European Outdoor Group (EOG) ha pubblicato i nuovi dati del suo programma di ricerca di mercato State of Trade (SoT), che indicano un aumento del valore e del volume delle vendite in tutte le categorie
di Susanna Marchini
L’ormai noto report EOG State of Trade copre i prodotti venduti da oltre 100 aziende del settore outdoor in Europa nei mercati dell'abbigliamento, delle calzature e dell'hardware, e comprende anche i dati di vendita di brand multisport/lifestyle. Negli anni, si è affermato come il più importante programma europeo di dati di mercato per il settore outdoor. I dati per quest’anno sono stati pubblicati a seguito di alcuni importanti aggiornamenti del progetto, dovuti a due importanti sviluppi: i risultati del mercato russo sono stati rimossi sia per il 2021 che per il 2022. Nel frattempo, nuovi contributor significativi al programma (per esempio, Decathlon) hanno permesso a EOG di effettuare una valutazione più accurata delle dimensioni dell'intero mercato. I dati relativi al 2021 sono stati rivisti al ribasso, pur registrando una crescita, mentre il nuovo valore totale per il 2022, pari a 6,1 miliardi di euro, rappresenta una variazione del valore su base annua del +11,5%. Il volume delle unità vendute è aumentato del 6,31%, raggiungendo quasi 265 milioni.
Per il 2022, la crescita maggiore è stata registrata nel campo delle calzature e degli accessori, con un aumento in valore rispettivamente del 20,40% e del 19,05%. Si può notare tuttavia come ci sia stata una crescita in tutte le categorie, con un aumento complessivo dell'11,49% in valore e del 6,31% in volume. Il livello di crescita più basso si è registrato nel settore delle tende e delle attrezzature per l'arrampicata.
A livello di aree geografiche, nel 2022 si è registrata una crescita di oltre il 10% in valore in tutte le regioni. I tre mercati principali – Germania, Francia e Regno Unito – rappresentano ancora una volta oltre il 50% del valore totale del settore europeo dell'outdoor. La quota di mercato individuale di ciascuno di essi è cambiata di poco: la Germania è cresciuta dello 0,1%, la Francia è rimasta stabile (16,2%) mentre il Regno Unito è sceso del 3%.
Valore 2021
Valore 2022
Aumento valore
Unità vendute nel 2021
Unità vendute nel 2022
Aumento unità
14 DATI & STATISTICHE
2,644,272,343 € 2,823,847,746 € 6,8% 129,188,505 134,699,950 4,3% 1,356,774,469 € 1,633,528,386 € 20,4% 37,238,822 42,126,594 13,1% 387,787,641 € 461,651,953 € 19,1% 38,549,590 42,362,187 9,9%
ABBIGLIAMENTO CALZATURE ACCESSORI
Consumer Insights Report
Un’indagine trimestrale sull’andamento dei marchi e sui nuovi trend, costruita sugli input della community di consumatori dell’ISPO Collaborators Club
Il report del secondo quadrimestre del 2023 è stato costruito a partire dagli insight ottenuti da 293 partecipanti tra i 31 e i 40 anni, suddivisi tra un 41% di donne e un 59% di uomini provenienti dalle seguenti nazioni: Italia, Austria, Svizzera, Germania, Francia, Ungheria, Grecia.
I leader brand degli ultimi tre mesi
Emerge per questo quadrimestre una crescita costante per i brand legati al trail e al running. Il primo posto è stato conquistato da adidas seguita dal pareggio tra Patagonia e ON. Nel secondo gruppo, il Gruppo Oberalp è fortemente rappresentato con due marchi, Salewa e Dynafit, che rimangono saldamente in testa alla classifica. Grande sorpresa per il rientro di Hoka, sempre più nominato tra i marchi top, alla pari con il nuovo arrivato New Balance. Guidato da Mammut, il terzo gruppo presenta alcune new entry: Saucony e SCOTT entrano per la prima volta in classifica: il primo, ha aumentato il suo successo grazie anche alla sua linea per il trail running; il secondo, si è recentemente distinto grazie ad alcuni prodotti innovativi che sono stati premiati con un ISPO Award. Garmin, Puma e Under Armour sono tutti sullo stesso livello.
adidas ON
Comportamenti, valori e trend: il punto vendita
La questione del metodo d’acquisto preferito è probabilmente una delle più stimolanti nel nostro settore. È naturale che i prodotti che richiedono una consulenza dettagliata o quelli con elevati requisiti di vestibilità vengano acquistati in negozio. Ma dove ha senso sviluppare un business omnichannel e quanto è aumentata la propensione all'acquisto online? In generale, per l'abbigliamento non ci sono più forti preferenze. Nel caso delle calzature, dei dispositivi di sicurezza e delle attrezzature, invece, la vendita in negozio rimane la corsia preferenziale e la volontà di acquistare online è sorprendentemente bassa. Vale la pena menzionare, tuttavia, che per alcune attrezzature come gli zaini, la tendenza si sposta più verso l'acquisto online. Si potrebbe ipotizzare che la sezione significativamente più ampia della vendita online sia quella relativa alle attrezzature ingombranti che di solito non sono disponibili in un'ampia selezione nei negozi.
Servizi aggiuntivi specifici potrebbero portare a una piccola rivoluzione nella vendita in negozio
I servizi di riparazione sono attualmente in piena espansione e sono oggi uno dei motivi principali per cui un consumatore prende in considerazione di cambiare brand. E lo stesso vale anche per i punti vendita di riferimento. È quindi logico pensare che i negozi monomarca abbiano un forte potenziale in questo ambito. Tuttavia, anche i negozi multimarca possono trarne vantaggio, quando vengono offerti dei servizi specifici il personal fitting . Questo dimostra che in ambito retail il servizio individuale sarà sempre importante e che la vendita diretta, se in grado di evolversi, non dovrà soccombere alla presenza dell’online.
15 DATI & STATISTICHE
Patagonia Nike Salomon Garmin Under Armour Mammut New Balance Dynafit Ortovox Hoka VAUDE Salewa Saucony Scott Puma 43% 35% 35% 26% 34% 39% 31% 26% 60% 20% 15% 26%26% 30% 29% 56% 18% 20% 65% 14% 14% Abbigliamento Abbigliamento tecnico Attrezzatura per la s icurezza Attrezzatura generale (zaini, ecc) Accessori (cappelli ecc) Calzature Equipaggiamento tecnico (sci tende ecc) 5% n.a. 4% n.a. 5% n.a. 5% n.a. 6% n.a. 6% n.a. 7% n.a.
prodotti preferisci comprare online, e quali in negozio? Per quali prodotti c'è una differenza tra le due opzioni?? 10% 13% 9% 60% 61% 55% 67% 71% 60% 20% 25% 9% 23% 14% 28% 16% 9% 27% Servizi di riparazione Guida al fitting Modifiche sartoriali Community Vantaggi & benefit Viaggi organizzati 3% n.a. 4% n.a. 5% n.a. 9% n.a. 2% n.a. Dove preferiresti ottenere i servizi e i benefit extra? Online Negozio Negozio specializzato
Quali
SPAZI AL COMPLETO PER OUTDOOR BY ISPO
Dal 4 al 6 giugno, la fiera che ha animato il MOC di Monaco di Baviera ha registrato un raddoppio di espositori rispetto all’anno scorso. E al centro, il primo Italian Village di Sara Canali
Un’edizione che presenta due facce quella di OutDoor by ISPO 2023. Da una parte, una crescita a livello globale con i 35.000 metri quadrati del MOC completamente ricoperti da stand, compresa l'area esterna. Dall’altra, una presenza sempre più bassa di retailer e giornalisti italiani che non vedono più nell’appuntamento di Monaco un’occasione imperdibile di business. Nonostante ciò, l’appuntamento che ha animato la fiera tedesca dal 4 al 6
4 espo
giugno ha confermato il suo ruolo di piattaforma globale per l'industria e la comunità dell'outdoor. La quota di espositori internazionali è cresciuta di 15 punti percentuali, grazie soprattutto a Stati Uniti e Cina, per un totale dell'83%, rendendo questa fiera una dei momenti più internazionali del portafoglio di Messe München.
I NUMERI - Il bilancio che si può tracciare resta positivo, con un aumento complessivo degli espositori da 310 nel 2022 a 661 quest'anno. Il numero di espositori internazionali è passato da 213 a 554, con un aumento del 160%, a dimostrazione dell'importanza internazionale della fiera. I maggiori paesi espositori sono stati Cina, Germania, Stati Uniti e Scandinavia. Ad animare i quattro padiglioni del MOC sono stati circa 9.000 visitatori specializzati provenienti da 88 Paesi, tra cui i mercati principali europei come Francia, Italia, Austria e Svizzera, oltre a Stati Uniti, Canada e Asia. Qui hanno potuto scoprire le ultime tendenze, sviluppi, concetti e innovazioni e stabilire e intensificare preziosi contatti commerciali. A OutDoor by ISPO, il tema dell'economia circolare è stato al centro delle discussioni, con numerose presentazioni, tavole rotonde e workshop nel "Sustainability Hub". Una novità è stata l'integrazione dell'European Outdoor Summit dell'European Outdoor Group (EOG) in OutDoor by ISPO, con una serie di presentazioni che hanno stimolato la discussione sulla sostenibilità. Per la prima volta, sono stati
presentati anche gli Innovation Labs, laboratori orientati alle soluzioni offerti da ISPO e NOW.Partners a supporto delle aziende di tutte le dimensioni nello sviluppo di soluzioni innovative e rigenerative per le attuali sfide del business internazionale.
L’ITALIAN VILLAGE - Ottimo riscontro per il primo Italian Village, organizzato dall'Italian Outdoor Group di Assosport in collaborazione con Messe München e dedicato alle aziende associate del settore. L'obiettivo era quello di valorizzare fortemente l’immagine dell’outdoor industry italiana all’interno della manifestazione. Nel padiglione Halle 3, alcuni dei principali brand italiani del settore hanno così unito le forze creando un nucleo al cui centro è stato realizzato un italian bar, uno spazio di 30 metri quadri organizzato e gestito da IOG di Assosport, che funge da luogo di incontro e network, oltre che come spazio a disposizione delle aziende del Village per ospitare clienti, ospiti, giornalisti e colleghi imprenditori. Erano presenti: Aku, Naglev, Crispi, Garmont, La Sportiva, Kayland, Trezeta, Montura e Vibram. Inoltre, durante la tre giorni, è stata messa a disposizione la IOG lounge situata al primo piano.
IL FUTURO - Vista la crescita esponenziale dell’evento, Messe München ed EOG hanno deciso di tornare al centro espositivo di Riem nel 2024. "Siamo assolutamente sopraffatti dalla risposta della comunità dell'outdoor, che ha accettato più che volentieri le nostre offerte", afferma Lena Haushofer, exhibition director di ISPO Munich e OutDoor by ISPO. "È stato venduto quasi il doppio dello spazio espositivo dell'anno scorso, il ritorno di importanti operatori del settore e la partecipazione di molti interessanti marchi esordienti ci dimostrano che siamo sulla strada giusta". Matt Gowar, presidente di EOG, commenta: "OutDoor by ISPO ha riunito il nostro settore con un concetto e una realizzazione che hanno dimostrato chiaramente come una fiera possa avere successo in questa epoca". Dallo scorso anno, l'European Outdoor Group ha lavorato duramente con i nostri partner per perfezionare e migliorare l'evento e questo ha dato i suoi frutti. È stato davvero incoraggiante vedere il ritorno di espositori che si erano allontanati dalla fiera e sono sicuro che altri saranno convinti a partecipare nuovamente. L'impulso sta crescendo bene mentre ci prepariamo per OutDoor by ISPO 2024 a Riem".
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Günther Acherer, Tobias Gröber (presidente Ispo Group) e Anna Ferrino all'inaugurazione dell’Italian village
FIERE
sitori internazionali
6 61 esp ositori totali 5 5
9.000 visitatori specializzati
DOLOMITE.IT
BORN OUT OF THE DOLOMITES
CRAFTED BY PIONEERS AND WORN
BY ADVENTURERS SINCE 1897.
MONTURA TRA I "10 YEAR SUPPORTER" DEL MUSE
Una sinergia, naturale e di lunga durata, che conferma l’impegno dell’azienda italiana nella promozione della cultura di montagna e della sensibilizzazione alla sostenibilità. Per rendere il mondo un posto migliore _ a cura della redazione
Il 22 luglio 2023 il Museo delle Scienze - MUSE di Trento si appresta a celebrare 10 anni di attività, e lo fa insieme ai partner che l’hanno sostenuto sin dalla sua apertura. Montura è l’unico marchio outdoor presente tra i 10 Year Supporters, e questo non deve sorprendere. D’altronde, è da oltre 20 anni che l’azienda dà il suo appoggio a iniziative di carattere culturale e sociale, con una particolare attenzione verso i temi dell’educazione e della cultura di montagna. Per Montura questa è una vera e propria mission, come dimostra il supporto ad altre eccellenze nella ricerca e nella divulgazione in Italia. Oltre al MUSE, Il brand è partner del Parco Naturalistico di Arte Sella, in Trentino, e del polo culturale Forte di Bard, in Valle d’Aosta.
È molto più facile per un’azienda collaborare con realtà già affermate e con un bacino di visitatori molto ampio, mentre rappresenta quasi un atto di fiducia quello di sostenere una nuova realtà, poco conosciuta a livello nazionale. Una scommessa che si è rivelata vincente. Dal 2013 a oggi oltre quattro milioni di presenze, di cui il 25% studenti delle scuole del primo e secondo ciclo di istruzione. Di questi, circa il 70% viene da fuori provincia. 10 anni di evoluzione, innovazione, ricerca scientifica e partecipazione.
I numeri parlano chiaro: oltre 135 temporanee, 840 pubblicazioni scientifiche, una rete composta da cinque sedi territoriali dislocate in Trentino.
In qualità di leader nell’abbigliamento outdoor, Montura ha avuto
l’onore di vestire i professionisti del museo che assistono i visitatori nei percorsi espositivi, che si sviluppa su sei piani e conducono attività educative. Nel corso degli anni, la collaborazione è cresciuta e ora la vestizione è rivolta a tutte le categorie del personale. Oltre a questo, è stata main sponsor di diverse mostre e iniziative, come la più recente “Wild City. Storie di natura urbana”, o la celebre mostra del fotografo Steve McCurry “Terre Alte”.
MUSE e Montura vi aspettano a celebrare l'anniversario con una grande festa.
VEST PILOT DEL MUSE - UN CAPO STUDIATO SUL CAMPO di Alberta Giovannini, Muse, HR & Visitors Services Office
Quando nel 2013 il MUSE stava per essere inaugurato non era consapevolezza di tutti che oltre a essere un museo nuovo sarebbe stato anche molto innovativo, non solo negli allestimenti, ma anche negli approcci. Il direttore dott. Lanzinger ha fortemente voluto l'investimento in due figure professionali del tutto sconosciute nel panorama museale italiano, mutuate dalle esperienze estere e americane, in particolare: il pilot e il “coach”. Nelle sale espositive del MUSE si trovano giovani laureati in diverse discipline naturalistiche e scientifiche, formate per assistere i visitatori o condurre attività educative. Da subito ci si è posti il tema della riconoscibilità di questi operatori negli spazi museali e attraverso un contatto quasi “casuale” abbiamo incontrato la disponibilità di Montura a prendersi carico di questa necessità. Ricordo ancora quando io e il dott. Lanzinger siamo scesi personalmente a Zanè (VI), nella sede centrale dell’azienda, per descrivere le attività che avrebbero condotto gli ope-
ratori, parlare del brand che avrebbero rappresentato e provare a immaginare con i referenti dello stile un capo adeguato. Siamo giunti insieme a immaginare un vest, non troppo pesante perché da interno, pronto a essere indossato in tutte le stagioni sopra alla t-shirt piuttosto che a una felpa, con qualche tasca per penna, taccuino e radio per la funzione di addetto antincendio. Abbiamo immaginato di proporre due diversi colori per le due funzioni: l'arancio per i pilot, divulgatori addetti ad attività di animazione frizzanti e sempre presenti nelle sale, richiedevano un colore acceso. Abbiamo scelto il blu per i coach, un colore che richiama in un certo senso il ruolo accademico, serio, del formatore che trasferisce contenuti strutturati. Da 10 anni con soddisfazione manteniamo questo outfit e la collaborazione con Montura è cresciuta e si è allargata alla vestizione di tutte le categorie di personale. Il decennale è dunque un'occasione per ringraziare il marchio per la fiducia e collaborazione.
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#MONTURAPEOPLE
Info
programma
sul
dell'evento
CRONACA DI UN SUCCESSO ANNUNCIATO
A dirlo sono i numeri dei campionati mondiali di trail e mountain running di Innsbruck – Stubai: 1.300 atleti, 68 nazioni, circa 4.000 spettatori e una copertura mediatica in sei lingue che ha tracciato nuove linee guida per l’intero movimento testo e foto di Maurizio Torri
MAURIZIO TORRI Giornalista freelance, fondatore del sito sportdimontagna.com, fotoreporter e consulente di comunicazione per alcuni degli eventi più iconici dei settori trail, skyrunning e scialpinismo.
Per location e qualità organizzativa le gare iridate di inizio mese hanno dettato nuovi parametri che saranno uno stimolo non indifferente per Canfranc Pirineos, la sede iberica scelta per i mondiali 2025. Ma facciamo un passo indietro. Unificare in un solo evento tutte le gare di “corsa in natura” si è confermata una mossa vincente: quelle di maggiore appeal da 86 e 42 km (diretta trail long 233.000 visualizzazioni e trail short 134.000) hanno di riflesso contribuito a dare visibilità mediatica ai fortissimi atleti della Vertical Uphill e del Mountain Classic (rispettivamente 90.000 e 50.000 visualizzazioni), che solitamente sono conosciuti da una ristretta cerchia di appassionati. Superare i campanilismi e remare nella stessa direzione sono passaggi fondamentali per la crescita del movimento.
NUMERI & LIVELLO
Come anticipato, la location con la sua organizzazione impeccabile, un parterre di altissimo spessore e dei percorsi di vera montagna, mai banali, sono stati determinanti per il buon esito di questo mondiale. Ma gran parte del successo lo si deve anche al blasone degli atleti in gara. Non a caso,
il trail long è stato il più seguito. Se all’UTMB, da sempre gara di riferimento per il movimento, lo scorso anno ci sono stati tre finisher con uno score sopra i 900 punti ITRA, alla gara di Innsbruck se ne sono contati ben otto (i finisher sopra gli 850 erano 10 a Chamonix, 22 al mondiale). Anche al femminile si è vista un’Ultra di livello, con tre finisher sopra gli 800 punti ITRA (una solo all’UTMB 2022) e ben 16 sopra i 750 (tre all’UTMB). Ciò vuol dire che vestire la canotta della nazionale è importante e che far parte di un evento di caratura mondiale sta diventando un must per i migliori interpreti della specialità.
ITALIA D’ARGENTO NELLA CLASSIFICA OVER ALL
“I Mondiali di Innsbruck hanno rappresentato l'evidenza di un deciso salto di qualità sotto più punti di vista”, ha confermato Paolo Germanetto, coordinatore tecnico mountain, trail running & ultradistanze. “Sotto l’aspetto tecnico penso che il dato più eclatante siano le sette medaglie conquistate, tre individuali e quattro per team. Come se non bastasse il secondo posto finale, alle spalle della Francia, nella neonata classifica per nazioni, che premia la profondità del movimento ancor più che le singole eccellenze. Questi risultati dovranno servire da stimolo per continuare a investire sugli atleti, lavorando insieme per alzare ulteriormente il nostro livello tecnico, anche nelle specialità in cui ancora fatichiamo a proporre un numero importante di persone in grado di ben figurare a livello internazionale”.
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Andrea Reiterer in discesa
Martina Valmassoi all’arrivo
#INSIDETHERACE
© Marco Gulberti
KAYLAND.COM RISE. DISCOVER. BE. Empatico professionista, appassionato d’esperienza. ROCKET GTX Comfort, leggerezza e tecnicità, queste le caratteristiche di un fedele compagno di avventura Diego StefaniGuida alpina, alpinista internazionale, amante della natura e affezionato tester delle calzature Kayland
1.
Le nostre inchieste e interviste ai retailer hanno delineato un 2022 altalenante, con un mercato che sul fine anno in particolare si è rivelato in rallentamento o in calo rispetto all’anno precedente. Per voi come è stato il 2022 in termini di volumi e fatturato (Italia ed estero)?
2.Tuttavia, non sono mancati casi di retailer che sono riusciti a mantenere stabili i fatturati o anche ad aumentarli. Dal vostro punto di vista questi casi si spiegano quasi unicamente con la crescita dei listini o ci sono stati ulteriori e reali consolidamenti anche a volume in alcune aree geografiche o in determinati segmenti merceologici? Quali aree e/o quali segmenti?
3.Per la vostra azienda quale invece un bilancio del primo trimestre 2023 – e quindi per buona parte ancora relativo alla stagione invernale – dal punto di vista del sell out e del sell in?
4.A proposito di sell in, alla data attuale (12 aprile), avete già concluso la campagna vendite W 23/24 o quando la concluderete?
PUNTATA
5.Sempre alla data attuale (12 aprile), in che percentuale avete consegnato la collezione SS 23?
6.Ai clienti la sostenibilità interessa, ma se questo va a impattare fortemente sui costi, la loro percezione cambia e le motivazioni di acquisto sono altre (prezzo, estetica, ecc): questo quello che è emerso in molte risposte dei retailer. Cosa ne pensate e quali azioni realizzate per promuovere la scelta di prodotti a minor impatto ambientale e cambiare sensibilità e abitudini di acquisto del pubblico?
7.Avete previsto iniziative/eventi/promozioni nel 2023 a supporto della rete vendita? Riguarderanno tutti o solo alcuni dei vostri negozi?
8.Che consigli / messaggi vi sentite di mandare per affrontare al meglio quest’anno e il futuro ai negozianti che vogliano ritagliarsi un ruolo da protagonisti nel settore?
9.Avete altre considerazioni / commenti?
DOPO I NEGOZI, PARLANO LE AZIENDE
Completata l’inchiesta annuale “La Carica dei 101”, è il turno dei brand con le ultime risposte degli intervistati _ a cura della redazione
Sui primi tre numeri di Outdoor Magazine del 2023, abbiamo pubblicato "La Carica dei 101”, la nostra inchiesta che coinvolge 101 negozi di outdoor in tutta Italia. L’indagine ha delineato un quadro sull’andamento del mercato del 2022 attraverso la voce di punti vendita selezionati. Abbiamo intervistato alcune aziende del settore con cui collaboriamo per approfondire i temi sollevati dai negozianti, tra cui alcu-
ne problematiche riscontrate e aspetti positivi. Si è parlato di consegne, mancanza di neve nella stagione invernale e attenzione alla sostenibilità. Analizzare i punti di vista dei negozi e delle aziende ci permette di avere una visione a 360° sull’andamento del mercato outdoor del nostro Paese. Di seguito, gli utimi insight emersi.
MONTURA
1.
Siamo soddisfatti dei risultati di vendita del 2022, sia in termini di volume che di fatturato. Considerando il contesto generale li possiamo definire sopra la media. In Italia, infatti, il fatturato ha registrato una crescita a due cifre. A causa della mancanza di neve, la fine del 2022 si è rivelata più complicata del previsto ma, grazie a una rete vendita attenta ed esperta, al rapporto di fiducia e alla collaborazione con i rivenditori e, soprattutto, grazie a una clientela fidelizzata, i risultati sono stati particolarmente soddisfacenti. Per quanto riguarda l’estero, abbiamo registrato un trend positivo che si è tradotto in una crescita sensibile rispetto al 2021. Stiamo lavorando per espanderci maggiormente nel mercato estero, soprattutto in Europa e Asia, dove la volontà è quella di crescere in modo importante con l’obiettivo di rendere Montura un marchio internazionale.
2. I risultati positivi ottenuti sono il frutto di un insieme di tanti fattori, non riducibili al semplice aumento dei listini. Un esempio su tutti: c’è sicuramente stata negli ultimi anni una crescita significativa dell’interesse dei consumatori verso ogni tipo di attività outdoor, generata in gran parte dalla pandemia. Difficile quindi parlare di aree geografiche o singoli segmenti merceologici. Per l’andamento di fatturati e volumi, nel nostro caso possiamo considerare un buon consolidamento del brand e un continuo lavoro di fidelizzazione fatto sulla nostra com-
munity, grazie anche ad una rete di punti vendita dove si può apprezzare un grande livello di attenzione verso il cliente. In linea di massima penso che chi lavori con professionalità, con costanza e con strategia, riesca a superare i momenti di incertezza, forse non con meno fatica ma probabilmente con maggior efficacia.
3. Il sell out del primo trimestre è stato in linea con le aspettative e in leggera crescita rispetto al primo trimestre del 2022
4. Per quanto riguarda il sell in della collezione invernale 2023, la campagna vendite ha consolidato la nostra posizione nel mercato italiano e in quello dei Paesi dell’arco alpino, e ci ha visto crescere nell’area asiatica.
5. A oggi abbiamo consegnato circa il 90% dell’ordinato. Montura è rimasta una delle poche realtà italiane che produce la quasi totalità delle collezioni presso fonti produttive di sua proprietà. Questo set-up ci porta sicuramente a gestire delle complessità, a monte, superiori rispetto alle aziende che acquistano da fornitori terzi. Ma, diversamente dai nostri competitors, ci permette di avere una maggiore flessibilità e tempi di reazione molto ridotti. Soprattutto, ci permette di disegnare e produrre capi tecnici unici che contraddistinguono da sempre il marchio Montura.
6. L’atteggiamento dei clienti, soprattutto di quelli più giovani, sta cambiando. Sempre di più i consumatori cercano un
prodotto di qualità, duraturo e che sia realizzato con materiali riciclati o/e riciclabili. E questo atteggiamento nasce anche dalla consapevolezza che siamo nel pieno di una crisi climatica e che ognuno di noi può fare la differenza: singole persone, organizzazioni no profit, settore pubblico e privato. Come azienda, con il supporto di Nativa, abbiamo intrapreso il percorso per ottenere la certificazione B Corp. Percorso che ci terrà impegnati alcuni anni e che mostra la volontà e l’intenzione di fare la nostra parte attraverso il design e la produzione di collezioni che abbiano il minor impatto possibile sul pianeta, senza però andare a intaccare la qualità delle linee più tecniche. Oltre a ciò, continua il nostro impegno con le attività di Montura Editing, laboratorio creativo di Montura e cassa di risonanza dei valori dell’azienda. Da 20 anni a questa parte stanziamo risorse significative per avere un impatto positivo sulle comunità montane e di aree marginali ed estreme, attraverso progetti culturali e sociali, come libri, film, festival e attività di beneficenza. Tutto questo perché siamo convinti che la conoscenza della natura e del territorio sia il primo passo per la loro conservazione.
7. Siamo attivi su più fronti, abbiamo molti cantieri aperti e stiamo sviluppando parecchie attività a supporto delle vendite.
8. Siate professionali e reattivi: il cliente, se capisce che siete un vero valore aggiunto per lui, non vi abbandonerà.
22 INCHIESTA ESCLUSIVA
LE DOMANDE
2a
Gianluca Pandolfo, general manager
1. Per noi il 2022 è stato un anno molto positivo e in crescita, sia in termini di volume che in termini di fatturato. Il rallentamento riportato lo vediamo sul 2023, soprattutto in questa seconda parte dell’anno.
2. Principalmente possiamo dire che i clienti hanno comprato di più pensando alla situazione del 2021. Tantissimi in quell’anno sono rimasti senza prodotti per i ritardi nelle consegne; così, per non avere problemi di mancanza di prodotto hanno fatto scorta. Le consegne 2022 sono state più o meno in linea con le previsioni – c’è stato un minimo di ritardo, ma niente di che. Molte aziende hanno per esempio consegnato nel 2022 e non nel 2021, con richieste più significative. Sul mercato, la domanda interna è stata leggermente inferiore al 2021 – quell’anno viveva ancora dell’onda della pandemia.
3. Assistiamo a un lieve rallentamento se da un lato il pubblico continua ad andare in montagna, non ha comprato nuovi prodotti perché li ha acquistati già l’anno scorso. La neve, alla fine, è arrivata quindi non è una questione meteorologica, ma un calo di consumo vero e proprio. Sicuramente è anche dovuto all’incremento dei prezzi dei listini, ma non solo – all’incremento dei prezzi che ha conosciuto il settore in generale anche in
termini di skipass, hotel, ecc. I consumatori, avendo già il materiale, hanno preferito spendere per altro. In questi termini è stato un anno un po’ difficile. Alcune categorie, tipo lo scialpinismo, sono state più in calo di altre – spesso perché la gente è tornata allo sci alpino.
4. Sì, la campagna FW 23/24 si è conclusa e, come dicevo prima, è stata un po’ sottotono. Alla pari rispetto al 2022, leggermente inferiore anche se non proprio in calo. Però avevamo aspettative più alte, visto il grande stock che c’era. Ma poi i consumi sono stati diversi.
5. Alla data attuale abbiamo consegnato più del 90% della collezione SS 23. C’è stato un leggero ritardo sulle novità, e soprattutto, sulla calzatura da trail. Si tratta di un modello made in France, con le fabbriche sul territorio. Lo stiamo consegnando nei negozi adesso.
6. Sulla sostenibilità, sono d’accordo a livello teorico. È sempre qualcosa che cerco di difendere a livello aziendale. La sostenibilità non dev’essere un lusso, dev’essere qualcosa di accessibile per tutti – tutti devono permetterselo, non soltanto l’élite e non deve entrare in contrasto con le altre caratteristiche del prodotto. Per quanto riguarda le azioni dell’azienda, cerchiamo di limitare soprattutto i costi di trasporto. Cerchiamo di fare prodotti il più
sostenibili possibile con materiali riciclati o riciclabili, ma soprattutto producendo in territori vicini. Abbiamo molte fabbriche in Ungheria e in Tunisia. A livello di tessuti, cerchiamo di rifornirci il più possibile con prodotti e tessuti italiani.
7. Sì, proprio adesso stiamo avviando una campagna nei nostri punti vendita prioritari. Questa stagione ci concentreremo sul trail running: la campagna di pubblicità avviata è molto più importante rispetto al passato. È iniziata ad aprile, adesso che è arrivato il modello Intense Shoe nei punti vendita. Parliamo di negozi monomarca Millet, ma anche dei nostri clienti più importanti Millet Pro Shop. Sono anche previsti test prodotto del modello da trail a settembre e ottobre. Infine, parte della campagna è la collaborazione con la Federazione Internazionale di Skyrunning e la sponsorizzazione del Masters a Ceresole, il 30 luglio.
8. Sicuramente, consiglierei di puntare sulla qualità del prodotto. E non solo: di lavorare sempre e comunque prendendo in considerazione la sostenibilità. Fondamentale pensare al consumatore, sì, ma anche al nostro terreno di gioco che è la montagna e spingere il consumatore in questo senso. Noi facciamo la nostra parte, ma dobbiamo lavorare tutti insieme in questa direzione.
INCHIESTA ESCLUSIVA
MILLET
Hervé Locatelli, sales & marketing director per la Southern Europe Area (Italy-SpainPortugal-Andorra)
TOPSHELL COMPACT
A.Calore,ViaferrataSignoradelleAcque,Ballino(Italy)K.Dell’Orto-ClimbingTechnology
TERNUA - LORPEN
1.Il fatturato di Ternua – Lorpen Italia ha raggiunto il milione circa, con una crescita rispetto al 2021 di circa il 20%. Il cambio avvenuto nel 2022 da un distributore al controllo diretto del mercato ha lasciato qualche strascico problematico. Dal 2023 siamo “full force” per far decollare il marchio nel medio termine.
rispetto della sua filosofia, estetica e fit accattivante, oltre che un prezzo coerente per il consumatore. Siamo certi che il pubblico, grazie anche ai social e ai nuovi strumenti di raccolta delle informazioni, prima o poi saprà fare i dovuti paragoni e controlli, in maniera tale da acquistare il prodotto in modo consapevole.
2.
Tutta l'area alpina, grazie alla forte spinta turistica, ha consolidato e aumentato i volumi, al di là dell'adeguamento prezzi che per Ternua è stato limitato. Tutta la gamma di pantaloni e alcuni fleece tecnici hanno avuto sell out superiori al 90% pre-saldo.
7.Abbiamo in atto, come per gli scorsi anni, varie attività di sponsorizzazione in ambito climbing, alpinismo e viaggio outdoor. In genere cerchiamo la partnership con i punti vendita ma siamo attivi anche direttamente con atleti di spicco delle varie discipline.
3.
Direi buono: i capi più pesanti e invernali non sono riusciti a progredire più di tanto causa un inverno avaro di neve e di freddo. Mentre, come accennato precedentemente, i pantaloni funzionano egregiamente. Questo risultato deriva dal fatto che la gente si muove comunque e fa sempre di più attività outdoor.
4.
La campagna si è conclusa a metà marzo. Viste le premesse, ci si aspetta un esito molto buono: una crescita del 10%, al netto dell'aumento prezzi.
5.
Ho fatto un check nei giorni scorsi con i key account e posso constatare che abbiamo consegnato al 100%. Non ci sono saldi da consegna da spedire.
6.
Il tema è complesso e avrebbe bisogno di un intero capitolo a sé.
Quello di cui siamo certi è che Ternua attua questa filosofia da quasi 30 anni: è riuscita con l'esperienza a trovare un ottimo compromesso tra
ALPENPLUS
1. Operiamo solo in Italia. Siamo un brand giovane sul mercato e al momento stiamo registrando una crescita costante in termini di vendite (aumento dei volumi del 30%) e fatturato (aumento del 30%), mantenendo il listino invariato. Stiamo inoltre allargando la rete vendita dei nostri negozi e stiamo registrando un interesse crescente verso il nostro prodotto, soprattutto grazie al fatto che offriamo un prodotto di fascia media a livello di prezzo, ma di ottima qualità e diverso da quello di altri brand già esistenti.
2. Non abbiamo una dettagliata conoscenza delle realtà dei nostri clienti per poter rispondere.
3. Per quanto riguarda il primo trimestre 2023 abbiamo esaurito gli stock dei prodotti invernali già a dicembre, abbiamo consegnato in anticipo da gennaio in poi gli articoli della collezione estiva, dove molti articoli sono vendibili anche nel periodo invernale. La nostra strategia è essere in anticipo in confronto agli altri per favorire i nostri retailer.
4. Alla data di oggi abbiamo già concluso la campagna vendite FW 23/24 (ma rimaniamo disponibili per i nuovi clienti in aggiunta avendo anche il b2b dedicato a questo tipo di ordini ritardati o per i riassortimenti). Con un aumento degli ordini di fatturato del 30% in confronto alla stagione invernale precedente mantenendo invariati i prezzi di listino.
5. A oggi abbiamo già consegnato il 100% degli ordini estivi (abbiamo iniziato già nei mesi di gennaio e febbraio con decorrenza) con l’obiettivo di dare la possibilità ai nostri clienti di giocare in anticipo.
6. Siamo in fase di progettazione: essendo come neonato, al momento il nostro focus è centrato sul dare vita a prodotti di qualità capaci di durare nel tempo e rispondere a diverse esigenze in modo da poter fornire prodotti multitasking. Questa è la nostra idea di sostenibilità.
7.
L’idea è quella di intraprendere azioni di scontistiche legate alle quantità: abbiamo infatti stabilito dei premi per i retailer che acquistano una discreta quantità di capi che abbiamo segnalato all’interno della collezione.
8. Noi ci basiamo anche sulla nostra personale esperienza visto che siamo prima di tutto negozianti. Il suggerimento è quello di promuovere un acquisto multiplo e di applicare sconti non sul singolo capo, ma piuttosto sul “set”.
9. Vediamo che il mondo outdoor è in costante crescita, diventando un vero e proprio lifestyle visto che sempre più persone la scelgono anche per le attività quotidiane e cittadine.
8.
Il piccolo/medio negozio deve fare del servizio il suo punto di forza: essere un consulente per il suo consumatore e non smettere di cercare le novità, sia di prodotto ma anche di brand, per catturare i più esigenti e meglio informati. Bisogna poi anche prestare attenzione ai brand che, se anche richiesti, sono troppo distribuiti o troppo presenti sul web: si rischia, infatti, di fare da show room e di inseguire solo una battaglia di prezzo.
9.Ternua, insieme a Lorpen, si sta riposizionando in Italia. La stagione FW 22/23, inutile negarlo, non è stata delle migliori ma, se abbiamo avuto un inverno più corto, di conseguenza avremo estati più lunghe e dopo tre anni di incertezze il consumatore non si vuole più fermare. Lo dimostrano i “tutti esauriti” nelle nostre montagne per questo inverno e per la prossima estate. Abbiamo davanti un periodo molto positivo ma il consumatore si fa di giorno in giorno più attento, informato, consapevole e noi di Ternua abbiamo gli argomenti giusti per rispondere e assecondarlo.
HANWAG
1. In Italia Hanwag è ancora in fase di penetrazione del mercato che, per il settore della calzatura da montagna vede competitor molto forti. I volumi e il fatturato sono comunque stabili. Per quanto riguarda l’esterno invece, nonostante la saturazione dei mercati durante gli anni post pandemia, Hanwag è riuscita ad aumentare sia i volumi (+20%) che il fatturato (+20%). Tre i principali punti di forza che hanno trainato la crescita: puntualità nelle consegne, qualità del prodotto e il nostro fattore “made in Europe”, il cui valore è particolarmente riconosciuto e apprezzato dai consumatori del Nord Europa.
2.
Certi negozi sono riusciti a mantenere, o addirittura aumentare i fatturati grazie al loro alto grado di specializzazione, che influisce sulla qualità dell’assortimento e del servizio di consulenza offerti. Dobbiamo riconoscere che quello outdoor è uno dei pochi settori che continua ad avere grande richiesta e di conseguenza a manifestare segnali di crescita. Nel comparto delle calzature da montagna, in particolare, notiamo un calo della richiesta dei modelli ramponabili, diretta conseguenza della riduzione dei ghiacciai.
3. Per quanto riguarda la vendita di calzature è troppo presto per dare informazioni a riguardo.
4. Sì, a febbraio.
5.
Abbiamo consegnato più dell’80%.
6. È importante comunicare il valore aggiunto che differenzia un prodotto risultato di politiche e processi pro-
duttivi responsabili rispetto a un prodotto che, in termini di sostenibilità, ha davvero poco da raccontare. E questo vale specialmente per il settore outdoor. Hanwag in questo senso si impegna moltissimo scegliendo di restare aderente, da oltre un secolo ormai, ai suoi principi di artigianalità, qualità e funzionalità. L’azienda inoltre può dichiarare orgogliosamente che tutte le sue calzature sono prodotte interamente in Europa e sono realizzate con materiali e componenti a loro volta di provenienza europea. Questo permette di controllare al meglio l’elevata qualità e affidabilità del prodotto finito e di fornire importanti garanzie all’utente finale, oltre che di risparmiare moltissime emissioni sui trasporti. Si tratta di una scelta coraggiosa, che implica un maggiore impegno in termini di costi (ad esempio, quelli di manodopera) e che in parte si riflette sul punto prezzo dell’offerta del marchio. Ma i vantaggi che l’azienda ne deriva, specialmente in termini di soddisfazione da parte del cliente finale, ci confermano giorno dopo giorno che la strada intrapresa è quella giusta.
7. Parteciperemo a Outdoor by ISPO a Monaco di Baviera e agli ORBDAYS 2023 a Riva del Garda.
8. Il mio consiglio è di puntare sull’alta specializzazione, sia in termini di offerta, sia di competenze della forza vendita. I negozi altamente specializzati riescono a rispondere alle richieste dei clienti più esigenti e a guidare le scelte dei meno esperti. Questo rappresenta un punto di forza inestimabile, sia rispetto ai negozi meno specializzati, sia rispetto all’online.
24 INCHIESTA ESCLUSIVA
Devis Zasso, titolare
Georg Ploner, sales manager Italia
Giovanni Sanelli, country manager Italia
CATCH ME IF YOU CAN
Di corsa sui sentieri delle Dolomiti con La Sportiva. Per assistere all'iconica LUT, testare i nuovi prodotti e vivere un'esperienza condivisa e immersiva
di Francesca Cassi
Un’atmosfera di festa e allegra trepidazione ha aleggiato per le strade di Cortina, oltre a quella frizzante delle Dolomiti, durante i giorni della Lavaredo Ultra Trail by UTMB. Dal 22 al 25 giugno una folla di atleti, giornalisti, runner esperti, curiosi e appassionati di trail running provenienti da ogni parte del mondo, ha condiviso le emozioni delle cinque gare sponsorizzate La Sportiva. Da Cortina, vi raccontiamo la nostra trasferta con il brand trentino, fatta di test prodotto, workshop ed experience indimenticabili.
GIORNO UNO /
Mutant, Jackal II e Jackal II BOA sono state le calzature al centro della prima presentazione e test prodotto. Dal La Sportiva Hub in Corso Italia, a pochi metri di distanza dall’iconica linea di partenza della LUT, siamo partiti per testare i modelli della SS 23 lungo i sentieri che costeggiano il paese.
La Mutant è ormai una scarpa iconica: ha compiuto nove anni e come tutti i modelli intramontabili non è facile da cambiare. Creata per lo skyrunning, per sopperire alla mancanza di una scarpa con più grip e più robusta, presenta alcuni piccoli update: il toe bump in TPU per protezione extra; una fascia sempre in TPU aggiunta alla mid-sole; e i lacci a spirale, che tengono fermo e stabile il piede, con annessa tasca per riporli in tutta sicurezza. Il drop è di 8 mm.
Lato Jackal, invece, abbiamo testato la Jackal II e la Jackal II BOA. Il fit delle due scarpe è leggermente diverso, ma entrambi i modelli hanno guadagnato in leggerezza: 285 grammi per il modello normale (ovvero 20 grammi in meno di quello precedente) e 300 grammi per la Jackal BOA. L’innovazione che porta il doppio BOA sta nella libertà di gestire diversamente l’avampiede e il tallone, guadagnando in stabilità e comodità.
La grande novità arriverà in autunno – la Jackal in Gore-Tex per il trail invernale. Dopo il test, ci siamo spostati a Fiames dove abbiamo assistito
alle 22 alla spettacolare partenza della Lavaredo 10 k, novità assoluta in termini di distanza. Una gara veloce, svoltasi nei suggestivi boschi intorno a Fiames alla luce delle pile frontali degli atleti. Hanno portato a casa questa prima edizione Anna Hofer, con il tempo di 41’55’’, e Marcello Scarinzi, con il tempo di 36’05’’.
GIORNO DUE/
La seconda giornata è iniziata presto: abbiamo infatti partecipato alla Morning Run con gli atleti La Sportiva, partendo alle 7.30 dallo store del marchio in centro a Cortina. Un suggestivo percorso nei dintorni del paese ci ha portati al lago Ghedina e, dopo 7 km e 300 metri di dislivello, di nuovo al negozio per una meritata colazione.
Dopo questo dinamico risveglio, abbiamo assistito alla presentazione dei prodotti SS 24 footwear e apparel. Bushido III, Levante e Prodigio: ecco i modelli protagonisti del workshop tenutosi insieme al team R&D di La Sportiva e agli atleti che, con i loro feedback, hanno collaborato alla concezione di queste novità. Per tutte le loro caratteristiche, da non perdere l’approfondimento sulla nostra Guida Prodotti (pp.3031). La presentazione è stato un momento collaborativo e di condivisione, durante il quale gli atleti hanno raccontato come hanno contribuito al design di ogni scarpa – in particolare per quanto riguarda Levante, calzatura concepita apposta per le runner, e Prodigio. La Sportiva ha condiviso con noi alcuni focus che ha nel mirino per il prossimo futuro: innovazione tecnica, certo, ma anche – e soprattutto – sostenibilità: il taglio dei colori delle linee apparel va chiaramente in questa direzione, così come la concezione di prodotti caratterizzati anche dal 100% di materiale riciclato e riciclabile. L’obiettivo è produrre meglio, e prodotti che durino più a lungo.
“Agiamo! Più che parlare del nostro impegno”, ha dichiarato Alberto Marchini, responsabile R&D apparel La Sportiva.
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FOCUS TRAIL
Alcuni momenti dedicati alla presentazione della collezione Dolomite PE 24
DOLOMITE VA VELOCE
E presenta ad alcuni dei migliori dealer da tutta Italia la sua nuova collezione SS 24, incentrata proprio sul fast hiking, in una location inconsueta e spettacolare, particolarmente votata alla velocità di Francesca Cassi
Èsenz’altro uno dei luoghi più particolari dove ci si aspetterebbe di assistere alla presentazione delle novità di un marchio legato da sempre alla montagna. Già, perché come sappiamo la storia di Dolomite è legata a corda doppia con quella dell’alpinismo italiano. Ma le sfide e i cambiamenti dell’epoca moderna portano ogni brand a far convivere tradizione e modernità, talvolta sparigliando le carte in tavola e sorprendendo con scelte inaspettate. Ma apprezzate, a giudicare dalla convinta adesione da parte dei negozi invitati e dalle (forti) emozioni vissute da tutti i partecipanti.
LA PRESENTAZIONE - Obiettivo primario di questa giornata, il 25 maggio scorso, era quello di presentare le novità della collezione SS 24 nei mondi del fast hiking con la collezione Nibelia e urban outdoor con la collezione Carezza. Quando si parla di prodotti Nibelia, i modelli si differenziano, in base alla loro destinazione d'uso, nella struttura, nei materiali e nella costruzione della tomaia (Low con tessuto traspirante Ripstop; Low GTX Invisible Fit e High GTX). Spazio poi anche ai capi di abbigliamento con tanto di sfilate, oltre che all’illustrazione dell’importante piano di comunicazione messo in campo, con spot promozionali e placement in programmi televisivi, una campagna di affissioni nelle città e principali località turistiche, campagne su testate nazionali (come Gazzetta e Corriere) così come sui principali media di settore (tra i quali ovviamente anche Outdoor Magazine) e presenza a eventi e fiere di riferimento come OutDoor by ISPO, Pitti e gli ORBDAYS di Riva del Garda. In questo modo il brand ha comunicato efficacemente i suoi obiettivi per il prossimo futuro: parlare a un pubblico più ampio, creando prodotti sempre più trasversali che si adattino alle esigenze di più persone e che permettano a tutti gli amanti dell’outdoor di vivere al meglio le avventure che prediligono.
FULL GAS IN FRANCIACORTA - Ma negli anni abbiamo imparato di persona che non c’è Outdoor Experience Dolomite senza, per l’appunto, la parte attiva. Per una volta i metri di dislivello a piedi sui sentieri hanno lasciato il passo ai chilometri da percorrere “full gas” in pista. Già, perché l’evento è andato in scena presso il Porsche Experience Center Franciacorta, il centro più grande d’Europa e primo in Italia in cui è possibile vivere l’esperienza Porsche a 360 gradi. Lo spazio si caratterizza per i suoi due circuiti, quello principale e quello kart, ma non solo: la struttura è stata pensata per essere sostenibile in fase di progettazione, gestione e funzionamento. Per questo, ha ottenuto una certificazione che sancisce il rispetto dello standard internazionale ISO 20121 – Sustainable Event Management.
TRE ESPERIENZE DI GUIDA - Dopo un caloroso welcome coffee al Targa Cafè del centro e dopo aver assistito alla presentazione di cui abbiamo parlato, i partecipanti hanno potuto dedicarsi, nel pomeriggio, a tre adrenaliniche attività:
Main Track ExpEriEncE - accompagnati da un istruttore ufficiale del circuito Franciacorta, i partecipanti hanno provato in pista un’esperienza di guida unica a bordo di una Porsche 911;
Off rOad ExpEriEncE - un emozionante circuito fuori strada vissuto da copilota alla guida di uno dei modelli di Suv del brand;
E-karT - per mettere alla prova le proprie capacità di guida al volante di potenti kart elettrici. Il tutto, su una pista outdoor tecnica e divertente di mezzo chilometro.
In tutti e tre i casi, il risultato è stato il medesimo, facendo vivere ai partecipanti, molti dei quali per la prima volta, un’esperienza unica all’insegna dell’adrenalina, della sfida e del divertimento.
26 EVENTI AZIENDALI
Original sets us apart. Universal brings us together.
tevafootwear.it
SALES MEETING AKU
Questo il mood che si è respirato durante l'incontro nella splendida cornice della Val Canali tra il management aziendale del brand, alcuni dei migliori negozi outdoor italiani e l’alpinista Peter Moser a cura di Benedetto Sironi e Pietro Assereto
Una due giorni davvero intensa e ricca quella che si è svolta il 21 e 22 maggio. Innanzitutto a cominciare dalla location scelta da AKU per il suo meeting PE 24: gli splendidi scenari della Val Canali, vale a dire una delle più belle vallate delle Dolomiti, porta del Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino. Luoghi iconici strettamente legati già da alcune stagioni con il marchio veneto, che più volte li ha scelti per ospitare i propri eventi. Quest’anno, abbiamo avuto anche noi il piacere di partecipare, portandoci a casa davvero una quantità (e qualità) notevole di spunti e suggestioni, alcuni dei quali li trovate condensati in queste due pagine, oltre che nella guida prodotti allegata a questo numero.
Già, perché uno degli obiettivi del meeting era proprio quello di presentare a una selezione dei migliori clienti italiani di AKU le novità della collezione PE 24, per le quali rimandiamo alla nostra Product Guide. Ma gli interventi del management AKU presente al completo (dall'amministratore delegato Paolo Bordin al marketing manager Vittorio Forato, dal sales manager Fabio Furlanetto al product & CSR manager Giulio Piccin) hanno spaziato su vari altri argomenti. Il risultato è stata una completa immersione nel mondo AKU passato e presente, con alcune anticipazioni e visioni sul futuro.
Non poteva poi mancare anche la parte attiva: nel corso della prima giornata si è tenuto un trekking panoramico in Val Canali fino all’imbocco della Val Pradidali, testando i modelli Rock DFS GTX, Rocket DFS GTX e FlyRock GTX. L’escursione, conclusasi con la salita al rifugio Treviso accolti dal gestore Tulio Simoni, ha permesso a tutti di apprezzare la geografia delle Pale di San Martino e parte della loro storia alpinistica ed esplorativa. A guidare il gruppo, infatti, un personaggio d’eccezione che ben conosce queste cime: l'alpinista Peter Moser, che dal 2019 collabora con AKU come tester e consulente nello sviluppo delle calzature da alpinismo. Suo il contributo tecnico per la messa a punto del nuovo modello da approach Rock DFS GTX.
Sono state proprio queste le calzature utilizzate da Peter per la sua grande avventura: in meno di 24 ore ha concentrato sei delle principali cime delle Pale di San Martino, percorrendo le vie storiche dei
primi salitori, in velocità ma senza l’assillo di un record a tutti i costi (Cimon della Pala, Pala di San Martino, Cima Canali, Sass Maor, Sass d’Ortiga, Piz de Sagron). Una giornata raccontata in “Pionieri”, film di 32 minuti girato in 20 giornate di riprese nel periodo di fine estate del 2021 e del 2022. Produzione che è stata peraltro selezionata alla 71esima edizione del Trento Film Festival, realizzata proprio grazie ad AKU, oltre che con il supporto di Vibram e dell’ApT San Martino di Castrozza, con la regia di Alessandro Beltrame, una sceneggiatura inedita di Roberta Orsenigo e l'idea e il soggetto di Teddy Soppelsa del team AKU. Tra le chicche anche la voce e la partecipazione con una testimonianza sul progetto alpinistico di Moser di Maurizio Zanolla, detto Manolo. Per chi non avesse ancora visto il film o per chi volesse rivederlo una seconda volta appuntamento agli ORBDAYS di Riva del Garda, dove sarà proiettato alla presenza del protagonista, oltre che di molti degli ambassador AKU, anch’essi parte integrante di una famiglia sempre più grande e coesa
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EVENTI AZIENDALI
Rock
©
DFS GTX Rocket DFS GTX FlyRock GTX FAMILY FEELING AL
Valerio Banal
4 SITI PRODUTTIVI
• Italia
• Romania (dal 2000)
• Serbia Nord (dal 2020)
• Serbia Sud (dal 2022)
570 ADDETTI
420.000 PAIA PRODOTTE
50 MERCATI
11 MERCATI LEADER
• Italia • Germania
• Polonia • Giappone
• Francia • Inghilterra
• Svizzera
• Nord America
• Belgio • Olanda
• Repubblica Ceca
75% FATTURATO
Il meeting è stata anche l’occasione per confrontarsi e discutere con i negozianti e presentare loro la storia, i progetti, le collezioni e le iniziative di AKU. In primis, un doveroso e fondamentale excursus sull’evoluzione del marchio: nel 1967 Galliano Bordin, un calzolaio di Montebelluna, decise di fondare Dinsport, specializzata in scarponcini da sci nordico. I cambiamenti repentini del mercato, il desiderio di innovazione nel prodotto, uniti alla inammissibilità del marchio Dinsport sul mercato tedesco, determinano nei primi Anni ’90 la nascita di AKU. Il brand lavora bene e funziona, tant’è che, al giorno d’oggi, può contare ben quattro siti produttivi - Italia, Romania e due in Serbia, per un totale di 570 addetti e 420.000 paia di scarpe annuali – ed è presente in oltre 50 mercati differenti. Con l’evoluzione dell’azienda, anche le sue aree di business sono cambiate: non solo outdoor e quindi alpinismo, backpacking, hiking, lifestyle e caccia, ma anche lavoro in ambiente, sicurezza e ambito militare.
Asupporto dell’aumento di fatturato e di new business, vi è tutta l’azione marketing che si suddivide in diverse aree. In primis, vi è la presenza pubblicitaria sulle principali testate di settore dirette al consumatore: stampa (tra cui noi di Outdoor Magazine), sul digitale e anche in televisione. Su DMAX (canale televisivo italiano tematico edito da Discovery Italia, ndr), infatti va in onda Falegnami Ad Alta Quota: il brand sarà sponsor della terza stagione della serie televisiva, nella quale i protagonisti Giovanni e Paolo Curzel, con il loro team, utilizzeranno calzature AKU (modelli Rock DFS GTX e Viaz DFS GTX) sia per la trasmissione e per loro ordinaria attività professionale. Vi è poi la community: lo sviluppo di una rete di rapporti sul territorio per la promozione del marchio, tramite testimonial e sponsorizzazioni. Tra queste, il Corpo del Soccorso Alpino del Veneto, l’AKU Ambassador Team (che farà il suo meeting italiano agli Outdoor & Running Business Days di Riva del Garda), la Prealpi Tour Hike & Fly Race – dal 20 al 23 luglio –, e la Rete Rifugi AKU. Quest’ultimo è un progetto in collaborazione con un gruppo di gestori partner motivati dal comune intento di promuovere un approccio responsabile alla montagna e conta ben tredici strutture. Non mancano le iniziative lato digital, con la costante produzione e distribuzione di contenuti di marca e prodotto sul sito web e sui profili social di AKU. Fondamentale nel corso degli anni sono stati i rapporti quasi familiari che il brand è riuscito a costruire con i clienti, a tal punto da denominare una campagna di comunicazione con il claim "Family Feeling” in collaborazione con il punto vendita WN Alpin di Garmisch. Proprio con questo negozio tedesco AKU ha organizzato un evento ad hoc per l’operazione Conero30 con Vibram.
Un altro aspetto molto importante emerso dalla presentazione, riguarda l'impegno di AKU nei confronti dell'ambiente, portato avanti già da molti anni con serietà e costanza. Nel luglio del 2013, la Trekker Lite GTX fu nominata calzatura dell’anno dal pubblico tedesco per via della mancanza di inquinanti chimici nella scarpa. Da allora, il percorso intrapreso da AKU ha portato l'azienda ad effettuare importanti investimenti per raggiungere risultati significativi su questo fronte, come nel caso dell’Environmental Product Declaration (EPD). Risultati non solo sul fronte della produzione e delle operazioni industriali, ma anche a livello di coinvolgimento della comunità, attraverso il sostegno a iniziative di ricerca scientifica sul tema dell'emergenza ambientale e a nuovi progetti di inclusività per garantire l’esperienza outdoor anche a persone con disabilità. I primi 12 anni di impegno sono raccolti in un unico Bilancio di Sostenibilità, disponibile online.
Il fascino del gruppo dolomitico delle maestose Pale di San Martino, la lunga tradizione turistica e la calorosa accoglienza che il territorio offre, rendono San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi mete ambite nel panorama delle Alpi. Natura incontaminata e panorami mozzafiato, oltre alla possibilità di svolgere sport e provare nuove avventure in un contesto ideale, sono tra i punti di forza di questo piccolo angolo di Paradiso. Una palestra a cielo aperto in cui ritrovare le proprie energie con giornate all’insegna di trekking e bike, vivendo nuove avventure con canyoning, vie ferrate, ponti tibetani e arrampicata in compagnia delle celebri Guide Alpine, Aquile di San Martino e Primiero.
EVENTI AZIENDALI IL BRAND OGGI MARKETING RESPONSABILITÀ
29 feelingFAMILY ITALIENISCHE HANDWERKSKUNST KOMBINIERT MIT INNOVATION UND ZUKUNFTSORIENTIERTEN MATERIALIEN IN EINER LIMITIERTEN SERIE.
LOCATION
© De Pellegrin
UNA CORDATA COESA VERSO LA VETTA
Si è tenuto in Valtellina il meeting internazionale di Climbing Technology, durante il quale l’azienda ha incontrato la propria rete vendite. Un’iniziativa dal forte valore per condividere le azioni future di Francesca Cassi
Èin un’ottica di collaborazione e di sforzo comune che si è svolto l’International Kick Off Meeting di Climbing Technology: l’azienda ha presentato ad agenti e distributori non solo i prodotti 2024 ma anche la propria strategia per l’anno venturo, con l’obiettivo di coinvolgerli come protagonisti attivi nel mondo dell’outdoor. Un’occasione ideale per confrontarsi e dialogare, a conferma dell’importanza attribuita al rapporto di collaborazione con la propria rete vendite. È stato possibile, inoltre, testare sul campo le novità della prossima SS 24 tramite un’autentica esperienza Touch & Feel nella vicinissima Val di Mello, paradiso dei climber, sotto la supervisione di esperte guide alpine.
“Sono passati due anni dall’acquisizione di Aludesign e del marchio Climbing Technology da parte di Skylotec e da allora molte cose sono cambiate. Abbiamo investito sul nostro stabilimento di forgiatura a Cisano Bergamasco e grazie alla nostra forza combinata siamo fiduciosi di diventare uno dei marchi di arrampicata più apprezzati sul mercato. Il nostro team è costantemente dedicato al miglioramento di tutta la gamma prodotti e unito nel raggiungimento di un obiettivo comune”, queste le parole di Kai Rinklake, managing director di Skylotec.
Il management di Climbing Technology punta ora a combinare sicurezza, semplicità e funzionalità nell'utilizzo dei propri dispositivi, in modo che soddisfino le esigenze di mercato e ne superino le aspettative. L’investimento in tecnologie e nuovi macchinari presso la sede di Cisano Bergamasco sta consentendo al brand di compiere importanti passi avanti nel processo di perfezionamento della gamma di prodotti, per adattarla al meglio alle esigenze di un climber moderno competente e attento in fase di acquisto.
Climbing Technology non smetterà quindi di investire sulla propria community – sempre più internazionale e in espansione. È infatti solo unendo la passione verticale con le esperienze e competenze di ognuno, maturate durante anni di attività, che si possono raggiungere gli obiettivi più ambiziosi. Così il brand vuole avanzare, come una cordata forte, preparata e coesa verso la vetta.
INTERVISTE
QUATTRO STORIE, UN’UNICA DIREZIONE
In occasione di OutDoor by ISPO, abbiamo intervistato Romain Milllet, ceo del brand francese, per farci spiegare la “nouvelle philosophie” dello storico marchio di Francesca Cassi
Come sta andando questa edizione di OutDoor by ISPO?
Bene, mi sembra che ci sia un’ottima affluenza di partecipanti – soprattutto tedeschi, certo, ma non solo. Per noi, si tratta di un format perfetto: abbiamo il nostro stand dove presentiamo i prodotti chiave ma abbiamo anche uno showroom permanente, dove lavoriamo molto con i clienti a livello qualitativo. Si tratta di un posizionamento ideale.
Quali temi chiave trattano le collezioni per la prossima stagione SS 24?
Abbiamo deciso di muoverci lungo quattro storie. La prima è il brand positioning, insieme al manifesto del brand. Il nostro obiettivo era di trovare il modo di esprimere l’anima di Millet in maniera chiara. L’abbiamo fatto attraverso la rivisitazione del logo, abbandonando quello classico e mantenendo quello verticale che si declina in bianco e nero. Per la collezione alpinismo abbiamo optato per la versione blu-bianco-rossa. La volontà era quella di raccontare la modernità del brand anche attraverso uno slogan “For The Unknown”; vogliamo rendere chiaro che il nostro ruolo è quello di aiutare tutte le persone che amano la montagna a esplorare l’ambiente alpino – che a causa dei cambiamenti climatici e alle attività che si moltiplicano, spinge gli appassionati a muoversi verso luoghi sconosciuti. La seconda storia riguarda le emozioni che vogliamo trasmettere, l’abbiamo fatto attraverso i colori. Si tratta dell’espressione più visiva del marchio. La terza storia è legata alla full silhouette per
il fast hiking con la collezione Wanaka, mentre la quarta è incentrata sul climbing e connessa a una nuova scarpa d’approach.
Dicci qualcosa di più a proposito di Trilogy. Trilogy è un po’ il concetto con cui esprimiamo al meglio il nostro savoir-faire. Di nuovo, l’idea è quella di una collezione adatta a chi vuole esprimersi al meglio in montagna e vuole farlo in tutta sicurezza. Così, abbiamo mescolato colori e materiali a seconda dell’utilizzo che l’alpinista ne farà, affinché il prodotto sia il più preciso possibile. La collezione si esprime perfettamente nel modello Trilogy 25 – l’unico zaino sul mercato dotato di sistema BOA.
Parlando di sostenibilità, quali sono le azioni intraprese dal brand?
Rimaniamo sempre fissi sul nostro obiettivo – net 0 entro il 2030. Il nostro percorso si basa su due elementi: il 74% dei materiali che utilizziamo è responsabile. Un grande passo avanti se pendo che tre anni fa era il 15%. E poi parliamo soprattutto di circolarità: garantiamo un servizio di riparazione a vita dei prodotti, per massimizzare il periodo di tempo di utilizzo. Altre azioni che abbiamo intrapreso sono la riduzione del packaging e la posizione geografica delle nostre fabbriche – tutte in Europa – per ridurre il più possibile il costo ambientale dei trasporti. Ora non si tratta più di esistere solo come marchio, ma piuttosto di essere una soluzione ai problemi ambientali.
Zaino Trilogy 25: vedi descrizione completa sulla Preview SS
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EVENTI AZIENDALI
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E.Veronese
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L’IRREFRENABILE EVOLUZIONE DI UN BRAND
Dalle calzature per godersi l’outdoor ai prodotti votati alla performance: Merrell cresce in tutto il mondo e dà vita alla sua filiale italiana. Parla Daniele Piccin, country e sales manager Italia
Era il 1981 quando Clark Matis e John Schweizer, due dirigenti dell'azienda sciistica Rossignol, diedero vita al produttore di scarpe Merrell che, dal 1997, è entrato a far parte del gruppo Wolverine Worldwide. Ma la storia del brand americano non finisce qui. Anzi, la sua evoluzione lo ha portato a essere considerato uno dei brand più venduti al mondo nel segmento del trail running e a produrre calzature di grande successo. Come la MTL Long Sky 2 Matryx, la scarpa da corsa off road performante premiata con l’ISPO Award 2023 a Monaco in occasione della fiera Outdoor by ISPO. Parla Daniele Piccin, country e sales manager Italia.
Che tipo di segmento di mercato voleva penetrare Merrell nel 1981?
Nel 1981, quando nel Michigan nasce un nuovo produttore di scarpe da trekking, il focus era quello di rispondere alle esigenze degli appassionati di outdoor americani. Negli USA, la vita all’aria aperta è uno stile di vita piuttosto che un insieme di attività votate alla performance e, per questo, anche Merrell si pose l’obiettivo di fornire risposte adatte a tutti. Un marchio dunque non estremamente tecnico, ma piuttosto democratico con la linea bambino, uomo, donna dimostrando, fin dalle origini, un’attenzione verso una segmentazione dell’offerta e un prodotto dedicato a ogni categoria di consumatore. Quindi, che tipo di prodotto offriva?
Obiettivo di Merrell è sempre stato, e continua a essere, quello di dare vita a un prodotto “comodo” dal giusto prezzo in modo da poter dare a tutti la possibilità di godere dell’attività outdoor. Un prodotto comodo può essere anche tecnico?
Assolutamente sì! A livello di materiali, Merrell non rinuncia a componenti tecniche di alto livello e da più di 25 anni collabora con ingredient brand di altissimo livello come Vibram e Gore-Tex, tanto da essere stati i loro primi clienti. In tutti questi decenni, abbiamo sviluppato una partnership con loro e i rispettivi uffici prodotto lavorano in sinergia. Spesso abbiamo delle loro novità in esclusiva per due anni come Artic Grip di Vibram e Invisible Fit di Gore-Tex, solo per fare degli esempi. Sono delle tecnologie che abbiamo messo a punto insieme durante la nostra lunga e proficua collaborazione.
A oggi, invece, Merrell che tipo di brand è?
L’azienda si è sempre concentrata su trekking e hiking poi, negli ultimi cinue anni, abbiamo sviluppato, quasi per scommessa, la linea trail che, invece, è diventata fondamentale per noi, soprattutto in sud Europa con Italia, Spagna e Francia al primo posto. Oggi lo sviluppo dei prodotti viene fatta negli USA, ma i feedback europei sono diventati fondamentali: molti trend, infatti, partono prima dalla nostra
di Sara Canali
regione rispetto all’America. Per loro è un “modo di vivere” mentre qui spesso è una questione di performance. Siamo sponsor della Skyrun World Series e abbiamo un team europeo di atleti molto forti. Qual è l’obiettivo della nuova filiale italiana?
Con Merrell, siamo ufficialmente entrati nel mercato italiano dal 1° gennaio con la filiale aperta a Montebelluna che si è aggiunta al gruppo Wolverine. Mentre a luglio aprirà la sede di Milano con uffici dedicati al sales e al marketing e un bellissimo showroom al 14esimo piano di un palazzo in via Morimondo - con vista sulla città e sulle montagnededicato ai tre brand (Merrell, Sauconty e Saucony Performance, ndr). L’obiettivo è quello di riposizionare il marchio e cambiare l’idea del consumatore sul brand. Fino a pochi anni fa, in Italia Merrell aveva una rete vendita che toccava negozi di calzature classici, non sportivi. È un fenomeno avvenuto solo nel nostro Paese: nel resto del mondo Merrell significa performance, mentre qui era la scarpa con la “M”. Oggi vogliamo tornare sul mercato italiano mostrando il nostro vero dna.
Da gennaio a luglio, come sta andando?
Sbarcati in Italia, pensavamo di avere a che fare con un mercato diverso, più orientato alla performance. In realtà ci siamo accorti che non è così. Mi sono dato due anni di tempo per diventare un marchio riconosciuto e credibile dal retailer anche se so che è una sfida ambiziosa. Dobbiamo ricostruire la nostra immagine e vogliamo farlo attraverso meeting, test event e collaborare con i nostri clienti eleggendoli a partner veri e propri. Non vogliamo solo essere fornitori, soprattutto nella fase iniziale puntiamo a essere flessibili e questo non è scontato. Faremo delle condizioni particolari anche per andare incontro al negoziante indipendente. Rinunceremo a una parte di margine interno importante per dare al negoziante un prodotto tecnico e con un punto prezzo competitivo perché vogliamo essere un marchio democratico per tutta la famiglia e tutte le tasche. Siamo un’azienda globale e lavoriamo con i player online, ma solo con una parte di prodotto: non diamo né scarpe da trail né le ultime novità. Abbiamo il nostro e-commerce interno e cerchiamo di regolarci il più possibile per non pestare i piedi ai negozianti. Quanto crede Merrell nel mercato italiano?
Merrell pensa fermamente che il mercato italiano rappresenti una grossa opportunità per il trail running, ma anche per l’athletic hike. Il brand rappresenta, allo stesso tempo, una novità nel segmento performance, e anche una forte tradizione e riconoscibilità legate a comfort e qualità. Da qui è arrivato un investimento importante e un impegno totale per supportare dei piani veramente ambiziosi per il futuro.
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INTERVISTE
Daniele Piccin, country e sales manager Italia
LEGGEREZZA RESPONSABILE
Mountain Equipment da oltre sessant’anni realizza prodotti tecnici per la montagna, accompagnando alpinisti ed esploratori nelle conquiste più remote e rimanendo sempre al passo con gli standard etici di Pietro Assereto
Nel 1961, tredici dei quattordici 8000 erano stati scalati, tutte le pareti delle Alpi erano state conquistate ed entrambi i poli erano stati raggiunti. L’entusiasmo per le esplorazioni era alto tant’è che, in un fienile vicino a Manchester, Pete Hutchinson decise di iniziare a realizzare attrezzatura outdoor. Da quest’idea nacque quindi Mountain Equipment che, da oltre mezzo secolo, ha come obbiettivo quello di conciliare l’attrezzatura da montagna con la responsabilità sociale. Scopriamo quali sono le loro iniziative più significative.
DOWN CODEX
piuma non più utilizzati (per esempio giacche e sacchi a pelo) vengono raccolti, la piuma viene rimossa, lavata, sterilizzata e ri-selezionata per finire in nuovi prodotti. La piuma è un prodotto naturale di grande valore che, con la giusta cura, è molto durevole. Mountain Equipment garantisce inoltre l'alta qualità e l'affidabilità dei materiali riciclati nei suoi prodotti, la cui impronta ecologica è inoltre significativamente inferiore a quelli riempiti con piuma nuova. Basti pensare al risparmio d’acqua: oltre il 70%.
FAIR WEAR FOUNDATION (FWF)
Dal 2012 Mountain Equipment è membro dell'organizzazione no-profit Fair Wear Foundation” e si impegna quindi a implementare i più alti standard per delle condizioni di lavoro socialmente eque in tutte le strutture operative e produttive. Il pagamento di un salario di sussistenza, un orario di lavoro adeguato, la sicurezza sul lavoro e il divieto di lavoro minorile sono solo alcuni degli aspetti del “Codice delle Pratiche di Lavoro” che i membri della FWF rispettano.
Inquadra il QR Code per verificare l'origine e la qualità dei prodotti in piuma di Mountain Equipment
In qualità di comprovato specialista della piuma, nel 2009 Mountain Equipment è stato il primo marchio di articoli per l'outdoor a introdurre un sistema che rende trasparente e comprensibile l'intera catena di approvvigionamento di questo materiale. Con il cosiddetto Down Codex, l'organizzazione indipendente IDFL (International Down and Feather Laboratory) ispeziona regolarmente tutti i fornitori del brand e garantisce il rispetto di rigorose condizioni di benessere animale, come l'allevamento adeguato alla specie, l'accesso naturale alle aree d'acqua, l'esclusione della spiumatura viva e dell'ingrasso forzato. Dal 2014, ogni prodotto in piuma d'oca di Mountain Equipment è dotato di un codice a 12 cifre che consente ai clienti di visualizzare i dettagli sull'origine della piuma utilizzata nei loro prodotti, nonché le caratteristiche qualitative del rispettivo lotto di piuma.
DOWN CYCLE
Come logica estensione degli obiettivi di sostenibilità, nel 2018 Mountain Equipment ha ideato il Down Cycle, a sostegno del riciclo della piuma. Il brand, infatti, con questo progetto vuole contribuire a creare un maggiore senso di responsabilità e consapevolezza. L'obiettivo principale è quello di sviluppare un sistema di riciclaggio completamente chiuso, sostenibile ed economicamente vantaggioso. A tal fine, i prodotti in
32 BRAND PROFILE
Perchè rinunciare al Comfort durante le tue camminate?
Goditi appieno il tempo libero!
La comodità prima di tutto. È facile pensare che per camminare vada bene qualsiasi pantalone che abbiamo nell’armadio, ma la realtà è ben diversa e lo scopriamo solo dopo aver percorso lunghe camminate, portandoci a casa i fastidi causati dall’abbigliamento non corretto. Redelk crea ogni suo prodotto per garantire momenti speciali a chi lo indossa, con focus specifico al comfort del camminatore. Sono l’amore per la natura e la voglia di esplorarla e ammirarla senza distrazioni che ci invitano a non perdere mai di vista il
comfort in ogni cammino. L’esperienza trentennale nella produzione di abbigliamento, unita alla nostra passione per l’outdoor, ci guidano nella scelta dei tessuti sempre più morbidi e confortevoli, nel perfezionamento della vestibilità più adatta per camminare, e nel creare prodotti che durino nel tempo. L’alce rossa simboleggia e rispecchia il carattere del brand: forza, coraggio e perseveranza ci motivano ogni giorno per migliorare.
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ADVANCED COMFORT APPAREL FOR HIKERS
VERSO UN MONDO MIGLIORE
Continua e si rafforza la svolta sostenibile di Sire-Tex con tessuti e materiali riciclati. Un ulteriore passo in avanti per una produzione sempre più eco-friendly di Sara Canali
Una svolta green sempre più marcata. è questa la direzione verso cui mira la divisione di Siretessile dedicata ai tessuti tecnici con la sua ampia gamma di prodotti marchio Sire-Tex che, da oltre quarant'anni, lavora fianco a fianco con i suoi clienti nel mondo della calzatura sportiva e da trekking. Obiettivo: costruire il prodotto ideale su misura del cliente in grado di rispondere a tutte le esigenze non solo di comfort e qualità, ma anche di rispetto per la Terra. L’interesse per l’ambiente e i materiali di riciclo ha portato Siretessile, con il suo ufficio ricerca e sviluppo, a lavorare verso una consapevolezza eco migliorando il proprio sforzo nella ricerca di alternative più ecosostenibili rispetto ai prodotti classici delle sue collezioni. Questo lavoro di ricerca ha permesso d'inserire nuovi tessuti realizzati con l’impiego di materiali riciclati tra i quali il poliestere derivato dalla lavorazione delle bottiglie in plastica PET e il poliammide rigenerato da scarti di produzione.
Tutti questi materiali hanno le stesse performance degli articoli utilizzati in precedenza, ma con un migliore impatto ambientale. Tra i prodotti riciclati l'offerta spazia dagli Aerpluss, materiale 3D ideali per il trekking, fodere tecniche come Indy, i pannetti per le calzature più invernali, e tomaie come Dylan ideale per scarponcini da sci. L’importanza della scelta di prodotti riciclati ha garantito all’azienda l'ottenimento della certificazione GRS - Global Recyled Standard, il riconoscimento internazionale per chi realizza indumenti e prodotti tessili con materiali di riciclo. Tra gli articoli certificati un ruolo di primaria importanza è dato dalle pellicce sintetiche realizzate in fibra riciclata dal PET e ideali per la realizzazione di calzature invernali calde e confortevoli. L’azienda sta lavorando costantemente per ampliare i prodotti certificati e realizzati con materiale di riciclo che saranno presentati alla prossima edizione di Lineapelle a settembre.
INFO : sire-tex.com
RIVOLUZIONE NATURALE
Polartec presenta Fresh Face, trattamento anti odore bio-based, privo di elementi metallici. Polartec Delta è una delle tecnologie del brand americano che utilizza questa innovazione tessile di Sara Canali
Si chiama Fresh Face ed è la novità di Polartec nata dall'esperienza pluriennale nella produzione di soluzioni tessili innovative e sostenibili. Si tratta di un trattamento di derivazione naturale, anti-odore e privo di metalli per le tecnologie tessili che sfrutta il potere della menta biologica. In questo modo dà vita a un deodorante a base vegetale in grado di offrire un'alternativa alle tradizionali soluzioni anti odore per tessuti, stabilendo un nuovo standard nella tecnologia di controllo degli odori. Il trattamento Fresh Face è applicato in questa stagione sul tessuto Polartec Delta, creato affinché i tessuti tecnici potessero sfruttare meglio il naturale sistema di raffreddamento del corpo: il sudore.
UNA SOLUZIONE CHE RISPETTA L'AMBIENTE - Per poter garantire un’origine vegetale, il trattamento Fresh Face deriva da un estratto di olio di menta di origine naturale non OGM, raccolto e distillato nella regione di Willamette in Oregon, utilizzando un processo di estrazione a vapore semplice ed ecologico. In questo modo, viene garantita una lavorazione che rispon-
de ad alti requisiti di sostenibilità, rafforzando l'impegno di Polartec in ambito Eco-Engineering: iniziativa all’avanguardia per i tessuti tecnici che soddisfano ampiamente gli standard di qualità e performance con particolare attenzione alle caratteristiche sostenibili e che hanno ottenuto prestigiose certificazioni globali, tra le quali bluesign e Oeke-tex Standard 100
I TEST - Per convalidare l'efficacia del trattamento, l’azienda americana ha condotto test approfonditi per confrontare Fresh Face con il precedente additivo anti-odore a base di argento. La prima fase di test è iniziata indossando gli indumenti per un periodo di sei settimane, dopo di ché è stato condotto un esame olfattivo completo per valutare l'efficacia della tecnologia. I capi sono stati infine sottoposti a ulteriori 50 cicli di lavaggi per simulare un utilizzo che perdura nel tempo e un'usura accelerati. Infine, sono stati riportati alle condizioni originarie per altre sei settimane. La tecnologia Fresh Face offre le stesse, eccezionali, prestazioni del precedente metodo di controllo degli odori.
INFO : polartec.com
66°NORTH X POLARTEC
GRETTIR LIGHT T-SHIRT
La t-shirt del brand 66°North utilizza il tessuto Polartec Delta sia nella versione maschile che in quella femminile, progettato per rimanere a contatto con la pelle senza aderire troppo per assicurare il massimo comfort e una perfetta vestibilità. Inoltre, questo materiale offre un'elevata traspirabilità e un'eccellente resistenza agli odori, rendendo il capo una scelta ideale per la corsa, l'escursionismo e altre attività sportive. Infine, l’utilizzo di Fresh Face ottimizza l'esperienza dell'utente riducendo al minimo gli odori sull'indumento.
34 TEXTILE & TECH
TEST ESTIVI
TEMPO DI GHIACCIAI
Inizia la stagione dei race ski test per alcuni dei principali brand del circo bianco.
Mete preferite: Les Deux Alpes e Passo dello Stelvio # di Sara Canali
ROSSIGNOL E DYNASTAR APRONO I LORO CENTRI TEST RACING
I centri test racing Rossignol-Dynastar hanno aperto a inizio giugno sui ghiacciai dello sci estivo, a Les Deux Alpes e al Passo dello Stelvio. Per gli sci club, sarà possibile provare tutta la gamma da gara dei due brand. Il gruppo è già lanciato verso la stagione agonistica 2023-2024
Il centro presso Les Deux Alpes aprirà il 1° giugno e chiuderà il 29 dello stesso mese. Quello presso lo Stelvio, attivo dal 2 giugno, rimarrà aperto in funzione della situazione del ghiacciaio e dell’apertura della società degli impianti. L’attrezzatura sarà sempre preparata alla perfezione durante il corso della stagione e permetterà agli atleti delle categorie che si trovano nella fase di crescita tecnico/fisica, e a chi non ha più velleità di entrare nelle squadre nazionali, di trovare l’attrezzo più adatto alle proprie esigenze, scegliendo tra quelli usati da atleti del calibro di Federica Brignone e Clément Noël.
CONTATTI /
Per Les Deux Alpes i referenti sono Giancarlo Croce per Rossignol/Dynastar (338.3180076) e Ferdinando Fossati (335.6058821) solo per Dynastar.
Per il Passo dello Stelvio, negozio Rino Sport, il referente è Agostino De Monti (3313932256).
UNA LUNGA STAGIONE ESTIVA CON ATOMIC
Al via la quarta edizione degli Atomic Racing Ski Test estivi dopo il successo degli anni precedenti. Fino al 5 novembre 2023, il ghiacciaio dello Stelvio è diventato nuovamente la sede operativa del brand austriaco per le prove degli sci FIS Redster 2023-2024. Si tratta di modelli specifici per le competizioni, dedicati quindi a sci club, atleti d’interesse nazionale e master. Confermato poi l’impegno di Atomic nel fornire il servizio dei Racing Ski Test non solo allo Stelvio come tradizione, ma anche a Les Deux Alpes, in Francia. Questo ampliamento dell’attività rappresenta un passo significativo nel raggiungere un pubblico ancora più ampio offrendo le proprie prove degli sci FIS in un’altra importante località sciistica europea.
L’ex atleta azzurro Werner Heel, coordinatore principale per il mondo Racing in Italia, garantirà la sua esperienza nei prossimi mesi a tutti i responsabili degli sci club al fine di ottimizzare le prove sul campo. Allo Stelvio, per il prezioso lavoro in ghiacciaio, sarà ancora presente Mario Zanotta, mentre per l’attività sul ghiacciaio di Les Deux Alpes il responsabile sarà Roberto Saracco. La formula organizzativa dell’Atomic Racing Ski Test 2023 replicherà il modello vincente adottato nelle ultime tre stagioni estive: gli sci club e/o gli atleti dovranno prenotare l’accesso ai materiali direttamente tramite i responsabili Zanotta o Saracco. Si consiglia di effettuare la prenotazione con circa una settimana di anticipo rispetto alla data prevista per l’utilizzo in pista.
I CENTRI SALOMON SI MOLTIPLICANO
Anche Salomon è pronto per la stagione estiva dello sci in ghiacciaio: ai tre punti permanenti per Passo Stelvio, Les 2 Alpes e per gli svizzeri Saas-Fee e Zermatt, si aggiungono una serie di negozi di prossimità pronti a dare assistenza e a mettere a disposizione i materiali. Tre centri ormai consolidati nel tempo, cui si aggiungono dodici negozi che hanno a disposizione l’intero pacchetto di test; dunque un totale di quindici punti di riferimento dislocati dlungo l'arco alpino, per coprire in modo ancora più capillare tutte le esigenze. A coordinare tutto un uomo di grande esperienza, Mauro Ruschetti, colonna portante di Salomon Italia, che non perde un evento e che è sempre pronto a seguire talenti in rampa di lancio oppure i più giovani. Dai pulcini agli aspiranti, inverni in giro per l’Italia per osservare e assistere gli atleti della scuderia. Ora subito sotto con gli sci test, giorni e giorni in skiroom a preparare materiale. Mauro (335.6351366) è anche il punto di riferimento per chi passa dall’Ossola per raggiungere la Svizzera e quindi i ghiacciai di Saas-Fee e Zermatt.
CONTATTI / Per lo Stelvio - Hotel Folgore - Claudia Rizzi (333.3849700). Per Les Deux Alpes i materiali Salomon sono disponibili allo Chalet Alexander - Fabrizio Anfossi (393.9780222)
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CONTATTI / Mario Zanotta (335.235889) Roberto Saracco (335.6005093)
A LES DEUX ALPES L'APPUNTAMENTO CON BLIZZARD-TECNICA
Appuntamento a Les Deux Alpes con i race ski test di Blizzard-Tecnica. Fino al 9 luglio sarà possibile testare gratuitamente le novità della collezione di sci e scarponi del brand dedicati agli atleti. Spazio in particolare alla nuova generazione di sci Firebird, progettata con l’innovativa costruzione racing di Blizzard per offrire l'autentico dna del marchio austriaco: velocità, precisione e controllo le principali caratteristiche. Porte aperte quindi per sci club, atleti e master, per curare ogni dettaglio in vista della prossima stagione, qualunque sia la disciplina o la categoria di appartenenza. Gli sci saranno disponibili in una vasta gamma di modelli e misure da 122 a 193 cm. Per approfittare dell’opportunità è necessario prenotare il test con qualche giorno di anticipo, così da avere la certezza di avere a disposizione il materiale scelto. Il ritiro dei materiali è previsto all’Hotel Aalborg (5 Rue de Tête Moute, 38860 Les Deux Alpes) dalle 16.00 alle 19.00.
CONTATTI / Alessandro Colturi (335.1240173)
SESSIONE CALDA CON VÖLKL, DALBELLO E MARKER
Per il gruppo VDM, il grosso dei test si fa ormai in primavera, prima della chiusura degli impianti e dell’apertura dei ghiacciai. Quest'anno, in continuità con il lavoro dei test racing di aprile e maggio, l'azienda ha organizzato una speciale sessione estiva per tutto il mese di giugno. Il punto di riferimento per gli sci del brand di origine tedesca e per gli scarponi made in Italy,rimangono i ghiacciai dello Stelvio e di Les Deux Alpes, con i pacchetti test Völkl-Dalbello-Marker disponibili su prenotazione.
CONTATTI /
Quello principale è Mauro Baldo, 335.6349142, che dallo scorso gennaio è il nuovo coordinatore nazionale del reparto scouting junior racing Italia del Gruppo. Per le sessioni di test allo Stelvio, ma anche sui ghiacciai austriaci di Stubai e Hintertux, I contatti sono quelli di Vittorio Contini (335.5390306) e Corrado Castoldi (335.8248972). Per quanto riguarda Les Deux Alpes, tutti in pista con i materiali Völkl, Dalbello e Marker facendo riferimento a Giacomo Dalmasso (349.5298595).
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TEST ESTIVI
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SODDISFATTI O RISUOLATI
Calzoleria, laboratorio, shop. Dal 1902 a oggi Jek&Ale si è trasformato, rimanendo sinonimo di qualità, sicurezza e soprattutto un luogo in cui il cliente è curato al meglio di Francesca Cassi
Metterci la faccia, con determinazione e passione: questa è la filosofia che guida Giacomo e Alessandra – “Jek&Ale” – nella gestione del loro laboratorio di Morbegno. In bassa Valtellina, il negozio rimane un punto di riferimento per clienti e brand. “Soddisfatti o risuolati” è il loro motto: ne abbiamo parlato con Giacomo Cortellazzi.
Come nasce il punto vendita? Qual è la sua storia?
Nasciamo nel 1902 come calzolai. La bottega artigiana è stata aperta da mio nonno, poi è passata a mio padre e infine sono arrivato io. All’inizio, ci lavoravo saltuariamente – ho fatto prima le mie esperienze fuori, sempre nel settore calzature o comunque sportivo. Una volta subentrato, mi sono reso conto che vedevamo sempre più spesso calzature irreparabili, soprattutto per quanto riguardava gli scarponi da montagna. Mi sono chiesto se ci fossero ancora aziende in grado di costruire scarponi che si potessero riparare e ho iniziato un processo di ricerca. Così, nel 2010 ho integrato lo shop al laboratorio, iniziando con un brand veneto sconosciuto e con tre modelli di scarponi risuolabili. Da lì, siamo andati sempre migliorando e ora il negozio, nonostante la metratura ristretta (70 mq), presenta diversi brand molto conosciuti. La nostra specializzazione è nella risuolatura dello scarpone e nella risoluzione di problemi immediati, come ganci, scollature, scuciture.
Qual è la vostra filosofia?
La nostra filosofia si esprime nel rapporto diretto con la clientela. Non abbiamo una piattaforma e-commerce perché vogliamo fidelizzare il cliente e conoscerlo. Preferiamo che le persone vengano fisicamente da noi per trovare il prodotto più adeguato. L’obiettivo è farli uscire con la calzatura perfetta. Ci teniamo anche ai loro feedback: invitiamo sempre tutti a tornare dopo qualche settimana per dirci come si trovano. Questa fidelizzazione e il cliente che ha la sensibilità di passare a trovarci ci hanno salvato negli anni post Covid. C’è la percezione dell’acquisto sicuro – sia in termini di qualità che di assistenza post-vendita. Quanti siete nel team?
In negozio siamo in due – Alessandra e io. Personalmente mi occupo della parte di ordini e della vendita, Alessandra della contabilità e della vendita. Entrambi ci occupiamo di risuolature e altre riparazioni – siamo un team ben affiatato. In laboratorio c’è anche Alessandro, un mio giovane collaboratore che ho formato personalmente e che ormai è più bravo di me. Oltre alla vendita, che servizi offrite?
Come accennavo prima, la nostra specializzazione è risuolatura e tutto
ciò che riguarda la riparazione sia delle calzature di marchi che vendiamo sia di altri. Di alcune aziende, siamo risuolatori ufficiali, ma non solo: collaboriamo anche con loro fin dalla nascita del prodotto. Si fidano di noi sul discorso manuale. Inoltre, offriamo anche interventi su altri prodotti – come zaini. Siamo il calzolaio tradizionale, ma con tutta l’innovazione del caso. Risuoliamo scarponi, scarpette, scarpe da corsa (anche se meno), scarpe “civili”. E gli interventi più piccoli possiamo risolverli anche in giornata, è il nostro valore aggiunto.
Come vi tenete aggiornati? Partecipate a eventi o fiere?
Andiamo ai meeting delle aziende, utilizziamo Outdoor Magazine che è sempre un buon confronto, e tutto quello che troviamo in rete. Quello che preferisco è il contatto diretto con l’azienda. Ci rechiamo anche in Veneto parecchie volte l’anno, dove sono collocate la maggior parte delle aziende con le quali collaboriamo.
Com’è andata la stagione FW 22/23?
Bene fino a dicembre, poi non benissimo e non è ancora ripartita. Secondo me, la contrazione di mercato di questi primi sei mesi dell'anno è da ritenersi principalmente causata dall'aumento generalizzato dei prezzi dei prodotti, oltre all'elevata competitività delle piattaforme online. Questi fattori generano una ritenzione all'acquisto da parte dei consumatori, superiore rispetto agli scorsi anni. Potendo offrire anche il servizio di risuolatura, siamo in grado di riparare anche la calzatura più datata, permettendo al cliente un esborso di denaro minore rispetto all'acquisto. Speriamo che il mercato si risollevi, ne abbiamo bisogno tutti!
Come scegliete i brand con cui collaborare?
Ho cominciato ad abbinare la vendita alla riparazione solo nel 2010 e visto il ridotto o spazio-vetrine che abbiamo, all’inizio le aziende maggiori non ci mandavano prodotti. Sono quindi andato, come ho sempre fatto, alla ricerca di quelle più piccole e artigianali, con cui avere contatti diretti – per esempio Andrew Shoes di Montebelluna o Fitwell di Valdobbiadene.
Poi si è verificato l’inverso: sono arrivate le aziende da noi. Penso che cercassero clienti più piccoli ma sicuri, in grado di spiegare bene il prodotto in tutte le sue caratteristiche. Così abbiamo stabilito un buon rapporto di scambio con brand come, AKU, Boreal, Lomer e Zamberlan.
Quali i prossimi progetti?
Siamo in fase di creazione di un brand nostro, che stiamo registrando. Si tratta di una collaborazione con un’azienda artigianale molto piccola partendo da una nostra idea, usando dei materiali magari poco conosciuti. Speriamo che le aziende continuino a darci fiducia. L’entusiasmo non manca e ci metteremo del nostro.
Nome: Jek&Ale
Indirizzo: via Garibaldi 13, 23017 - Morbegno (SO)
Telefono/fax: 348.9217157
E-mail: jekale@hotmail.it
Sito: jek-ale.it
E-commerce: in allestimento
FB: @Jek&Ale “Scarpe da montagna e oltre”
Instagram: @jek_e_ale_morbegno
Titolare:
Alessandra Tarabini
Nascita dello shop: 1902 (calzoleria); 2010 (integrazione dello shop)
Vetrine: 2
Personale: 2
Mq totali: 70
Discipline trattate: calzature outdoor e certificate da lavoro
MARCHI OUTDOOR
Calzature: adidas Terrex, AKU, Boreal, Fitwell, Joma, Lomer, Zamberlan
Attrezzatura: Alpik, Lurbel, Marsupio, Nortec, Sidas, Sphere Pro Altri servizi: risuolatura scarponi, scarpette d'arrampicata, corsa, stivali moto
38 FOCUS SHOP
SCHEDA TECNICA
Alessandra Tarabini e Giacomo Cortellazzi
© Simone Comi
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PHOTO: Michael Müller
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