Running Magazine #06-2024

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MAGAZINE

DATI & STATISTICHE

Chi è il trail runner italiano?: la ricerca di Outdoor Wall

INchiesta esclusiva

La Carica dei 101: dopo i negozi, parlano le aziende

speciale orbdays

Outdoor & Running Business Days: the place to be

focus shop

MioMio Run, San Vendemiano (TV)

Periodico mensilePoste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003Conv. in Legge 46/2004Art.1 Comma 1 LO/MI In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa @runningmagazine in cover: Neo VistaMizuno ANNO 13 - NUMERO 6 - 2024
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#citizensofthemountain Anton Krupicka Dolomites.

I primi 10k

In una maratona, così come in una 100 chilometri o in qualsiasi gara “lunga”, sappiamo quanto iniziare con il giusto ritmo sia importante. Sapendo gestire velocità e cadenza senza farsi prendere dalla smania di spingere troppo (cosa che capita molto spesso a non pochi runner). Ma anche, al contrario, è buona cosa non autolimitarsi in modo eccessivo per paura di “scoppiare” dopo. Si finirebbe senz’altro la gara “con margine” ma senza centrare la prestazione e/o il tempo che ci si era dati come obiettivo e per il quale magari ci si era preparati per svariati mesi.

Ci piace pensare alla decima edizione degli Outdoor & Running Business Days, che si è svolta il 26-27 maggio scorsi a Riva del Garda, proprio come a una bellissima e intensa 10k. Nella quale l’ultimo chilometro rappresenta già un importante traguardo, raggiunto con un tempo decisamente soddisfacente, dopo una prestazione “in crescendo”. Ma al contempo, dopo il primo meritato ma breve ristoro, un nuovo punto di partenza per affrontare full gas con la giusta benzina le altre decine di chilometri che ci attendono (30, 40, 70, chi può dirlo).

I primi 1.000 metri li abbiamo corsi con un buon mix di prudenza ma anche di sana e sfacciata audacia, nel proporre un format totalmente nuovo rispetto a quelle delle classiche “fiere di settore”. All’inizio volutamente sbilanciato sulla parte test e molto dedicato al settore outdoor e trail running, in una location bellissima come la Pietra di Bismantova, nell’Appennino Reggiano, ma anche molto “wild”, con i pro e i contro del caso (precisamente il 14-15 settembre del 2015). Nei successivi 2.000 metri una prima importante accelerazione ci ha fatto arrivare nell’altrettanta splendida cornice della Val di Fiemme, a Cavalese. Sotto un tetto

coperto e più ampio l’Outdoor Shop Test (già, si chiamava così) si è consolidato ed è cresciuto fino ad aver bisogno di una casa ancora più ampia e strutturata. E una location altrettanto suggestiva e iconica per il nostro mondo, ma più centrale e strategica.

I l resto, come si dice, è “storia”, e siamo reduci appunto da 6k percorsi a intensità crescente in quel di Riva del Garda. Un passo che, insieme all’inserimento ufficiale e definitivo anche di tutto il comparto running, di nome e di fatto, ha decretato il completo successo della nuova “fiera”. Utilizziamo volutamente le virgolette perché gli ORBDAYS come sapete sono anche tanto altro, in quel mix molto apprezzato tra test, experience, workshop, presentazioni, momenti di business, condivisione, relax e party. Con numeri in costante crescita e che quest’anno hanno visto più di 100 espositori e 200 marchi, 1.200 retailer in rappresentanza di oltre 500 insegne e oltre 4.000 presenze nell’arco di questa intensa due giorni.

M a oltre alla quantità è proprio la “qualità” delle persone e del lavoro svolto che ha fatto la differenza, con la scommessa pienamente vinta di anticiparlo nelle date di fine maggio (a proposito, segnatevi già quelle della prossima edizione: 25-26 maggio 2025). Con la presenza di ospiti e personaggi di caratura mondiale, i quali hanno certamente reso ancora più ricco e irrinunciabile questo appuntamento. Ne ripercorriamo insieme i momenti salienti proprio nello speciale dedicato nelle prossime pagine. Ma, come è nel nostro stile, senza autocelebrarsi troppo. È già tempo di ripartire con il giusto passo e una bella progressione (oltre a tante altre novità che scopriremo insieme sul percorso) verso i prossimi 10k e il traguardo della prima “mezza”…

benedetto sironi benedetto.sironi@mag-net.it

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Anno 13 - N. 6 - 2024 - Periodico mensile Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012. Iscrizione al ROC n. 16155 del 23 novembre 2007 Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI.

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Questo numero è stato chiuso il 20 giugno 2024

4 -editoriale -
Running Magazine @runningmagazine mag-net-srl

dati & statistiche

12 I Chi è il trail runner italiano?: la ricerca di Outdoor Wall

INchiesta esclusiva

14 I La Carica dei 101: dopo i negozi, parlano le aziende

eventi

20 I For Every Run Tour di Mizuno: esperienze connesse

focus shop

22 I MioMio Run, San Vendemiano (TV)

focus prodotto

24 I Brooks Ghost 16

26 I Ikoni 3.0 di Karhu

28 I Speedgoat 6 di HOKA

29 I R.5000 di Joma

29 I Mico: anticipazioni SS 25

30 I Gel-Kayano 31 di ASICS

32 I Wave Rider 28 di Mizuno

speciale orbdays

34 I The place to be

36 I Runner moderno, say cheese!

37 I Mizuno: viaggio in oriente

38 I Il “Crippa dei record”

39 I Karhu: il grande salto

39 I UYN: equilibrio reattivo

40 I La Sportiva: un Prodigio

41 I Merrell, Vibram e BV Sport: entusiasmo contagioso

41 I Altra: l’outdoor è uno stato d’animo

42 I SCARPA: sui sentieri con Marco De Gasperi

43 I L’alba di HOKA

43 I Fessura: energia in movimento

responsabilmente

44 I Correre per chi non può

run the worlD

46 I Doha, Qatar

redazione@runningmag.it / www.runningmag.it 20 22 44 34 29 24 34
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2024
ANNO
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GARMIN: NEL Q1 FATTURATO

RECORD SU TUTTI I SEGMENTI

Il fatturato del primo trimestre di Garmin è cresciuto del 20% anno su anno – con numeri da record su tutti i segmenti – mentre il reddito operativo è aumentato del 51%. I ricavi consolidati hanno raggiunto i $ 1,38 miliardi, un record per il primo trimestre, rispetto ai $ 1,15 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. Anche i proventi operativi di $ 298 miliardi sono stati una cifra senza eguali, aumentando dai $ 197 miliardi del 2023. Le vendite nette del settore fitness, che includono anche i prodotti bici, sono aumentate del 40% rispetto allo stesso periodo del 2023, toccando i $ 343 milioni. Il segmento auto OEM ha fatto il salto più lungo di tutti, con un +58% ($ 129 milioni), seguito da fitness, marine a +17% ($ 327 milioni), outdoor a +11% ($ 366 milioni), e aviazione a +2% ($ 217 milioni). Il fatturato netto anno su anno per il primo trimestre è aumentato del 37%, da $ 202 milioni a $ 276 milioni. I guadagni per azione sono cresciuti da $ 1,06 a $ 1,44.

people

GIORGIO CAMPAGNOLO

NUOVA APERTURA DI SALOMON SUGLI CHAMPS-ELYSÉES DI PARIGI

Salomon ha aperto un nuovo flagship store sugli Champs-Elysées a Parigi, nella via dello shopping più iconica del mondo. Il punto vendita, inaugurato ufficialmente il 31 maggio 2024, è il quarto negozio del brand nella capitale francese. Lo store vanta 295 metri quadrati di spazio commerciale totale al piano terra e al piano interrato. Salomon è la prima azienda di lifestyle per gli sport di montagna con un negozio sugli Champs-Élysées, progettato per consentire ai clienti di sperimentare l’intera gamma di offerte del marchio: dalle calzature di alta qualità, all’abbigliamento e all’attrezzatura per il running e l’escursionismo, fino all’attrezzatura per gli sport invernali. Un “Innovation Wall” mette inoltre in mostra gli esclusivi risultati della ricerca e dello sviluppo dell’azienda che hanno trasformato gli sport di montagna per decenni.

NETCOMM FORUM: IL MERCATO

DELL’E-COMMERCE B2C CONTINUA A CRESCERE

Secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio Netcomm, School of Management del Politecnico di Milano, nel 2024 il valore degli acquisti online da parte degli italiani crescerà del 6%, raggiungendo i 38,6 miliardi di euro. A oggi in Italia le aziende che hanno un proprio sito e-commerce sono 88.000: dai 6 ai 10 anni di vita sono il 33%, mentre dagli 11 ai 25 anni il 30%. Solo il 2,5% delle aziende con meno di due anni di storia ha un sito e-commerce, e il 3% con oltre 50 anni di vita. In termini di distribuzione geografica, la maggior parte di esse (18,6%) si trova in Lombardia, seguita dal Lazio (12,1%) e Campania (12%). Quasi l’80% delle aziende analizzate ha almeno un social network: Facebook è quello più diffuso (90,8%), seguito da Instagram (76,2%), YouTube (21,1%), LinkedIn (18,1%) e Twitter (17,3%). Secondo l’ultima edizione del Delivery Index, la ricerca annuale di Netcomm in collaborazione con Poste Italiane, sono 186 milioni i pacchi di acquisti online spediti nel primo trimestre del 2024, in aumento del 13,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. In prima linea gli acquisti in ambito Fashion & Sport (23,3%), seguiti da Informatica ed Elettronica (18,4%) e Health & Beauty (17,6%).

nominato CAVALIERE DEL LAVORO

STEPHAN

HAGENBUSCH è IL

NUOVO

MARKETPLACE DIRECTOR EMEA DI PATAGONIA

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha nominato Cavaliere del Lavoro il noto imprenditore veneto e fondatore di Gruppo F.lli Campagnolo, Giorgio Campagnolo. “Da un banco al mercato di Bassano del Grappa a un gruppo internazionale con cinque brand (CMP, Melby, Maryplaid, Jeanne Baret e FC F.lli Campagnolo), 18 milioni di capi prodotti all’anno e 1.100 dipendenti”, recita una nota ufficiale. Questa è la storia di F.lli Campagnolo S.p.A., azienda di Romano D’Ezzelino, in provincia di Vicenza, oggi specializzata nella produzione di abbigliamento sportivo, per bambini, homewear e tessile per la casa. Nata nel 1948 come piccola attività familiare dalla determinazione di una giovane madre vedova con cinque figli, Maria Disegna, la realtà italiana è diventata ben presto un’impresa di successo grazie a Giorgio, il più giovane tra i fratelli. Trasmettendo la sua visione e i suoi valori ai figli, che oggi dirigono l’azienda.

FILIPPO TORTU AFFIDA A DENTSU SPORTS le ATTIVITÀ DI PERSONAL BRANDING E COMUNICAZIONE SOCIAL

Sprint Academy, la società che opera nel mondo dell’atletica leggera gestendo i diritti d’immagine, la commercializzazione e la comunicazione di Filippo Tortu, ha scelto di affidarsi al team di Dentsu Sports per valorizzare al meglio la comunicazione del velocista sulle piattaforme social in Italia. La nuova strategia avrà come elemento fondamentale la volontà di delineare una social value proposition dell’atleta che racconterà tre filoni narrativi racchiusi nel concetto “One Step Forward”: la disciplina e dedizione quotidiana verso l’atletica, la competitività legata alle gare ufficiali e la vita lontana dalle piste.

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Stephan Hagenbusch è il nuovo marketplace director EMEA di Patagonia. Ad annunciarlo lo stesso brand che ha nominato l’esperto in sport outdoor, con quasi 20 anni di esperienza nel settore, la persona che avrà l’obiettivo di supervisionare tutte le attività wholesale, e-commerce e retail per Patagonia. Inoltre, Hagenbusch guiderà il team marketplace in tutta l’area EMEA. Originario della Germania, Hagenbusch si trasferisce nella sede europea di Patagonia ad Amsterdam da Innsbruck, in Austria, dove negli ultimi cinque anni ha ricoperto il ruolo di general manager presso Black Diamond Equipment. È appassionato di molti degli sport per i quali Patagonia realizza prodotti tecnici, tra cui l’alpinismo, lo sci, il trekking e la mountain bike. Ha scritto guide e articoli sugli sport outdoor e pubblicazioni su tematiche climatiche ed economiche. Prima di entrare in Black Diamond Equipment, oltre 10 anni fa, Hagenbusch ha ricoperto ruoli dirigenziali nel marketing e nella comunicazione in Amer Sports.

EXORDI: QUANDO LA CONTENT CREATION INCONTRA L’intelligenza artificiale

Exordi nasce nel 2021 e si distingue come una piattaforma innovativa che opera nel punto di convergenza tra l’intelligenza artificiale e la creazione di contenuti. Ex sciatore professionista della nazionale italiana e consulente nel settore del retail, Carlo Scaglia, fondatore e ceo di Exordi, ha modellato la piattaforma focalizzandosi sulle sfide che brand e agenzie affrontano nella produzione su larga scala di contenuti, vincolati da limiti di tempo, risorse e budget. Qual è la forza di Exordi? È quella di possedere una rete globale di creator digitali che riunisce i migliori fotografi e videomaker worldwide, tutti all’interno di una piattaforma che sfrutta un’AI esclusiva che si basa sulle sinergie e che impiega le tecnologie di natural language processing e computer vision per individuare passioni e affinità. Questo assicura che, per ogni progetto, i brand siano abbinati ai creator migliori e più rilevanti che condividono quelle stesse passioni. E lo fa creando dei moodboard che aiutano così gli artisti-creatori a ridurre il margine di errore e i tempi di creazione.

8 -newsMERCATO

JOB OPPORTUNITIES

SPORTS MARKETING & EVENT

SPECIALIST – MOUNTAIN RUNNING

Per La Sportiva siamo alla ricerca di persone appassionate di montagna che abbiano entusiasmo di portare il proprio valore aggiunto, in termini di competenze tecniche e qualità personali, all’interno di una realtà dinamica caratterizzata da un’importante tradizione. Il/La candidato/a ideale sarà inserito/a nel team brand and communication marketing per garantire la presenza del marchio La Sportiva in tutti i mercati, attraverso la pianificazione di sponsorizzazione eventi, attivazioni sul territorio e coordinamento atleti. Mansioni:

• affiancare il team nello sviluppo di piani operativi per la valorizzazione del brand attraverso strategie di sponsorizzazione di atleti, eventi e relazioni con partner tecnici, nel rispetto del budget assegnato

• assicurare la corretta gestione della relazione diretta con il pool atleti: dalla stipulazione, rinnovo e gestione del contratto al monitoraggio delle performance sportive e la cura dell’immagine

• garantire la collaborazione con i key player della community mountain running assicurando la gestione degli aspetti contrattuali e dei materiali di cui rifornirli

• elaborare il forecast dei prodotti destinati a uso parco test materiali e garantirne un uso organizzato e calendarizzato in base agli eventi sponsorizzati

• contribuire all’organizzazione di grandi eventi sportivi in linea con le strategie e budget assegnati

• supportare operativamente l’ufficio sales per attivazioni e gestione degli eventi in partnership con i clienti Requisiti preferibili:

• laurea in discipline economiche o diploma supportato da comprovata esperienza nel ruolo

• buone doti organizzative e time management

• ottima conoscenza della lingua inglese

• ottima conoscenza del pacchetto Office

• passione per il prodotto e le discipline outdoor, preferibile conoscenza e/o appartenenza al mondo mountain running

• buona capacità di lavoro in team

• disponibilità a trasferte nazionali e internazionali

Sede di lavoro: Ziano di Fiemme (TN)

PROJECT MANAGER CON FOCUS EVENTI

Padel Trend Expo è un concept expo fondato nel 2022 a Milano, grazie al supporto di Next Group, agenzia di comunicazione e organizzazione eventi. La mission del brand è diffondere la passione per il padel e gli sport di racchetta. Per ampliamento organico interno, questa realtà è alla ricerca attiva di un/a project manager con focus su eventi sia a livello nazionale che internazionale. Il/la candidato/a ideale ha una forte passione per lo sport, oltre a grandi capacità organizzative e creative Mansioni:

• pianificazione e organizzazione

• budgeting e finanziamenti

• collaborazione con fornitori, sponsor e partner

• sopralluoghi e supervisione delle strutture ospitanti e coordinamento in sede di evento

• monitoraggio dello stato di avanzamento lavori

• assicurazione delle normative e procedure di sicurezza

• valutazione delle performance

Competenze soft e hard:

• laurea o diploma in Event Management, comunicazione, marketing o campo correlato

• almeno cinque anni di esperienza lavorativa nell’ambito della gestione e pianificazioni di eventi

• competenze di project management

• buona conoscenza della lingua inglese

• eccellenti capacità organizzative e di leadership

• buone doti di flessibilità, spirito di iniziativa e capacità di lavorare in team

Cosa offre l’azienda:

• opportunità di lavorare in un ambiente dinamico e appassionante nel mondo dello sport

• possibilità di crescita professionale

• Possibilità di lavorare su progetti creativi e innovativi

• Smart working

Si richiede P.I aperta

VUOI CANDIDARTI?

Scrivi a jessica.conte@mag-net.it

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LE LAUREE PIÙ RICHIESTE DALLE AZIENDE NEI PROSSIMI ANNI

Secondo il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere nel recente report “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine”, tra il 2024 e il 2028 quasi quattro posti di lavoro su 10 saranno rivolti a personale con un titolo di studio di livello terziario (1,2 – 1,3 milioni di lavoratori). Alcune lauree però presentano un fabbisogno di lavoratori più elevato di altri. Tra i percorsi STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics), spiccano gli indirizzi

ingegneristici (tra 36 e 41 mila unità all’anno, ingegneria civile esclusa); segue l’ambito strettamente scientifico come matematica, fisica, informatica (12-14 mila nuove unità). I numeri più alti in termini prospettici si registrano però nei percorsi non-STEM, tra le discipline economico-statistiche (44-50 mila), l’insegnamento e la formazione (42-45 mila), l’indirizzo-medico sanitario (38 mila). Non male anche le performance dell’area giuridica e politico-sociale (27-28 mila assunzioni).

in collaborazione con

QUICK DRY LIGHT WEIGHT

9 -newsarea talent

“BEYOND BEGINS TODAY” DI POLARTEC: IL 1° CAPITOLO DELLA CAMPAGNA ESPLORA IL PIANETA

“REPAIR IF YOU CARE”, L’iniziativa DI VIBRAM PER DARE NUOVA VITA ALLE CALZATURE

Polartec presenta il primo dei numerosi cortometraggi che compongono la poliedrica campagna aziendale “Beyond Begins Today”. Il primo dei tre capitoli esplora il nostro Pianeta, vedendo come protagonisti Eva Karlsson (ceo di Houdini), Chris Parkes (fotografo naturalista) e Karen Beattie (director of product management di Polartec). In qualità di iniziativa globale che mira ad aumentare la consapevolezza e l’unione intorno a importanti temi universali tra cui la sostenibilità, la diversità e il cambiamento positivo, “Beyond Begins Today” di Polartec farà leva su contenuti tradizionali e multimediali pubblicati su diversi touchpoint e canali nel corso dell’anno. Questo il tema della prima puntata. Secondo e terzo capitolo sono dedicati, rispettivamente, al prodotto e alle persone. Questi contenuti sono radicati nella premessa di fondo “il futuro è ciò che noi facciamo”; estendendosi alla convinzione fondamentale che se cambiamo i comportamenti, possiamo cambiare la narrazione. Karen Beattie afferma: “Per Polartec, dare priorità alla responsabilità ambientale e contribuire a un futuro più sostenibile attraverso tessuti e tecnologie innovative ci porta a un passo più vicino per lasciare il mondo un in posto migliore rispetto a come lo abbiamo trovato”.

SALOMON ITALIA ANNUNCIA LA PARTNERSHIP TRA SALOMON FOUNDATION E INYOURSHOES

La campagna “Repair If You Care” di Vibram lanciata nel 2021, si basa su tre valori cardine: riparazione, riutilizzo e artigianalità. Prolungare il ciclo di vita delle proprie scarpe ha permesso all’azienda di sostenere anche l’artigianalità delle piccole realtà locali certificate e specializzate nella riparazione delle suole ad alta performance di Vibram, da sempre sinonimo di protezione, sicurezza e qualità. Proseguono inoltre le iniziative dedicate a “Repair If You Care” in collaborazione con i brand partner di Vibram: dopo il marchio di calzature da trail running NNormal, anche Dainese, Dolomite e Tecnica si sono infatti uniti attivamente al programma evidenziando l’impegno comune di offrire alle proprie community l’opportunità di prolungare la vita delle proprie scarpe, con le ultime tecnologie Vibram.

LIFE RE-SHOES: IL PROGETTO DI SCARPA PER RIDURRE L’IMPATTO DELLA PRODUZIONE

Salomon Italia annuncia la collaborazione tra Salomon Foundation e la onlus InYourShoes, che unisce gli sportivi di tutto il mondo attraverso il riutilizzo delle scarpe usate. La partership viene sancita ufficialmente il 28 giugno a Cortina, con Francisco Grimaldi, founder dell’associazione nata nel 2017, quando dopo la maratona di Roma e supportato da Giordano Bravetti, medico e runner, ha deciso di raccogliere scarpe usate e consegnarle alla comunità di Iten, un piccola cittadina keniana, a 2.500 metri di altitudine. Conosciuta come “la città dei campioni” e immersa in riserve naturali dove sono nati fondisti leggendari come Eliud Kipchohge, Wilson Kipsang e David Rudisha, è la meta di ragazze e ragazzi che giungono da tutto il Paese per avere l’opportunità di trasformare la propria vita e diventare atleti professionisti. Una scarpa tecnica, performante, anche usata ma in buone condizioni, per loro fa davvero la differenza. Da allora, InYourShoes organizza ogni anno una spedizione per consegnare personalmente le scarpe raccolte, affiancati da due partner locali, la St.Patrick High School e la Sing’ore Girls School, che selezionano per le donazioni gli atleti che si sono contraddistinti nello studio e nello sport, in modo che ogni scarpa arrivi ai piedi giusti. Salomon ha scelto di supportare InYourShoes con una prima donazione da parte di Salomon Foundation a sostegno della spedizione prevista in partenza il 25 settembre 2024. Salomon Italia, inoltre, promuoverà la raccolta di scarpe presso il proprio stand a Cortina allestito all’interno de “La Cooperativa di Cortina” venerdì 28 giugno.

SCARPA è coinvolta in prima linea nel progetto “Life Re-Shoes”, in qualità di coordinatore di un consorzio di varie realtà internazionali. Con il fine di ridurre l’impatto globale della produzione, il progetto implementa un nuovo processo per il recupero delle calzature in pelle basato sulla dissoluzione selettiva della pelle per idrolisi. Il liquido ottenuto verrà poi utilizzato per conciare la nuova pelle senza l’aggiunta di sostanze chimiche, mentre la parte rimanente della scarpa verrà riutilizzata separando le diverse componenti. La suola verrà macinata e riciclata in quelle che andranno a costituire il nuovo modello; i lacci, i tessuti di fodera e rinforzi potranno diventare le nuove solette e i rinforzi interni, con un contenuto di riciclato fino all’80%. In questa prima fase del progetto, che durerà fino alla fine del 2024, sono coinvolti circa 250 punti vendita della rete distributiva europea di SCARPA . L’iniziativa prevede, entro il 2026, la produzione e messa in commercio di un nuovo modello firmato dal brand.

SEA SHEPHERD ITALIA PRESENTA I TRAGUARDI RAGGIUNTI NEL 2023

Oltre 177.000 ore di volontariato, sei campagne di azione diretta attive sul territorio italiano, 409 volontari, cinque chilometri di reti illegali confiscate e diverse collaborazioni con aree marine protette. In un contesto di crescenti sfide ambientali – come la pesca illegale, la distruzione degli habitat e il depauperamento indiscriminato della fauna marina – la missione di Sea Shepherd Italia si fonda sulla difesa, conservazione e tutela degli oceani del mondo. Ma il suo approccio va oltre la difesa. Il team si impegna attivamente in interventi diretti per far rispettare la legge per preservare e proteggere gli habitat oceanici, attraverso la più grande flotta indipendente dedita alla conservazione marina. La presenza di SSI nei mari funge da deterrente per le attività illegali e rappresenta un faro di speranza per il futuro della vita marina.

THE SOSTAINABLES: IL CONTEST CHE PREMIA I TALENTI

DELLA SOSTENIBILITÀ, IDEATO DA GREEN MEDIA LAB

The SOStainables, il concorso indetto da Green Media Lab che si è celebrato il 30 maggio nella sede della media relation e digital company certificata BCorp è stato un successo, con oltre 200 ospiti accreditati. Al cospetto della Fabbrica dell’Aria, fiore all’occhiello dell’headquarter milanese di Green Media Lab progettata da Stefano Mancuso, otto giovani finalisti di età compresa tra i 18 e i 30 anni hanno presentato altrettanti progetti volti a cogliere le sfide ambientali e sociali del nostro tempo. A valutare i lavori, nel corso della serata moderata dall’attrice e sustainability advocate Anna Favella, una giuria d’eccezione composta nientemeno che dal botanico e saggista Stefano Mancuso, qui in qualità di presidente scientifico, e dall’attore comico Giovanni Storti, presidente di giuria e ormai definitivamente consacrato ad alfiere in difesa dell’ambiente. Al loro fianco Francesca Romana Rinaldi, direttrice del “Monitor for Circular Fashion” e docente alla core faculty “Sustainability Lab” di SDA Bocconi School of Management, e Sciakè Bonadeo, co-founder di One Ocean Foundation. A spuntarla su tutti è stata la 22enne Carlotta “Lotta” Sarina, poliedrica attivista-musicista premiata per l’originalità con cui utilizza i social media nella sua battaglia ambientalista. Il suo spettacolo in tre atti per voce e contrabbasso “Detonazione”, da lei stessa scritto e interpretato, racconta dell’urgenza che l’ha spinta a mettere la sua musica al servizio del contrasto al cambiamento climatico. Un impegno che le è valso un premio di 5.000 euro in attività di strategia e comunicazione offerto da Green Media Lab.

10 -newSRESPONSABILMENTE

La 100 Miglia del Monviso: un trittico di distanze per chiunque ami il trail

Due vallate, 18 comuni, oltre 500 volontari, 30 associazioni, migliaia di spettatori: dal 19 al 21 luglio torna la 100 Miglia del Monviso. Accanto alla regina, la 100 Miglia Monviso - M160K, altre tre gare accenderanno i riflettori sulla corsa in montagna: da un lato le inedite M45K da 45km e M20K da 20km, dall’altro lo storico Monviso Trail, a fine agosto. Un concentrato di vedute mozzafiato ai piedi del Re di Pietra.

partner - La 100 Miglia del Monviso è supportata da alcuni partner tecnici che, sin dalla sua nascita, credono in questa esperienza sportiva ma anche nella grande scommessa di un territorio: Mico, Ferrino/Silva, Topo Athletic, Dynasprint e il marchio Vibram con la grande avventura firmata Vibram Terres Monviso Running Park.

Runner e ospiti - Finlandia, Norvegia, Germania, Belgio e la vicina Francia sono tra i Paesi che hanno almeno un iscritto a oggi. Alcune atlete élite e l’attesa per l’arrivo di alcuni ambassador arricchiranno il parterre della 100 MM. Tra questi, Valentina Michielli (team Vibram e ambassador Topo Athletic), Marina Cugnetto (team Scarpa, ma anche un volto della tv), Marco Palvetti (noto soprattutto per la serie Gomorra e per la sitcom Camera Café). Tra gli ospiti con molta probabilità ci sarà Andrea Lanfri per la presentazione del docufilm “Everest with three fingers”, una novità per un village che vuole crescere e diventare anche spazio di incontro e confronto.

Monviso Gravel: edizione zeroUna corsa non competitiva che permette di viaggiare in lungo e in largo tra Italia e Francia cercando le emozioni che colli, passi, laghi e vette possono dare. 350K+ e un solo obiettivo: vivere le Terres Monviso nel modo che si preferisce.

I Run for Find The Cure - Per il secondo anno La 100 Miglia Monviso rinnova il sodalizio con Find The Cure Italia ODV, confermando la partecipazione delle sue quattro gare al Cortocircuito Solidale di I Run For Find The Cure. Chi correrà contribuirà al progetto umanitario Home Sweet Home per il sostegno alla messa in sicurezza abitativa di Mararal, Kenya.

IL CALENDARIO

M160K - Saluzzo, venerdì 19 luglio - h 21

M45K - Sampeyre, sabato 20 luglio - h 11

M20K - Brossasco, domenica 21 luglio - h 9

LEGGERA E TECNICA

11 -SAVE THE DATE-
© Stefano Jeantet
www.bvsport.com
© Giacomo Meneghello
C M CM MJ CMJ N ADV_RUN.pdf 1 21/02/2024 11:10:52

Chi è il trail runner italiano?

Allenamento, gare, scelte d’acquisto: sono alcuni degli aspetti indagati dalla ricerca della piattaforma digitale Outdoor Wall, per conoscere meglio chi corre sui sentieri in Italia _ di Karen Pozzi

hi sono i trail runner italiani? Come corrono? Come si allenano?

CChe cosa leggono, ascoltano, guardano? Outdoor Wall, piattaforma digitale che racconta le storie di chi corre, in collaborazione con Francesco Puppi, atleta di corsa in montagna, ha cercato di dare risposta a queste domande.

Fin dalla prima analisi dei dati raccolti, sono state confermate alcune ipotesi: chi corre ha una buona salute mentale, UTMB è la gara che emoziona di più, Kilian Jornet è l’atleta più popolare. Al contrario, altre ipotesi si sono rivelate falsi miti: solo chi corre gare ultra si definisce un ultra runner o che correre è uno sport economico.

Corsa

Perché corri? Da dove vieni? Corri da solo o con altri? Come ti identifichi?

Correre per se stessi

I trail runner sono motivati da se stessi e dalle sensazioni che provano durante la corsa. Le motivazioni sono di natura individuale: la salute mentale, la connessione con la natura e lo stare da soli con i propri pensieri. Correre è importante per sentirsi bene. L’88% valuta la propria salute mentale almeno 7 in una scala da 1 a 10.

Sentirsi parte di qualcosa

Nonostante l’aspetto sociale legato alla corsa per i trail runner sia secondario tra le motivazioni per cui correre, solo il 29% non è parte né di un gruppo Fidal né di un Run Club. Il 42% dei trail runner fa parte di un gruppo Fidal, condizione necessaria per partecipare alle gare. Al contrario i Run Club rimangono una nicchia.

Allenamento

Quante volte corri? Quanti chilometri corri? Segui una dieta specifica? Segui un piano di allenamento? Corri e basta?

Competere

I trail runner gareggiano relativamente spesso, nonostante la competizione non sia tra le principali motivazioni per cui corrono. Tutti i trail runner hanno gareggiato almeno una volta, su diversi format e superfici. L’importante è tagliare il traguardo, il tempo non è così rilevante.

Applicare il metodo

L’identificazione del trail con le distanze ultra spinge i trail runner ad allenarsi in maniera metodica. I trail runner si affidano a piani di allenamento durante tutto l’anno o in vista di gare specifiche. La corsa viene integrata con altri sport come l’escursionismo, il ciclismo e lo sci.

“ Il trail runner italiano siamo noi, è chiunque vada a correre su un sentiero. Proprio come il sentiero, mai uguale a se stesso, anche noi siamo in costante evoluzione: il progetto di ricerca Il Trail Runner Italiano ne coglie un'istantanea, così da capire meglio cosa si nasconde dietro la prossima curva” Francesco Puppi

12 -DATI & STATISTICHE-

Gara

Quali gare ti emozionano? Come scegli la tua prossima gara? Ultra o sub-ultra? Quanto spesso gareggi?

Il fascino delle ultra

Le distanze ultra sono quelle che più attirano l’attenzione, sia come fonti di ispirazione che a livello di partecipazione. UTMB, TOR e LUT sono le gare più seguite. Il 77% dei trail runner gareggia su distanze ultra la maggior parte delle volte durante l’anno.

Acquisti

Come decidi il prossimo acquisto? Quanto spendi? Quali brand vesti?

Hoka flying high

HOKA è il market leader nel trail running italiano, essendo largamente il brand più utilizzato. Il marchio francese si posiziona molto più avanti rispetto ai suoi competitor: Nike, Salomon, ASICS e adidas.

L’ultra running non è economico

L’impegno economico tra chi si identifica come ultra runner è più elevato rispetto a chi corre distanze sub-ultra. La spesa annua in calzature, abbigliamento e accessori è più alta rispetto a chi corre distanze più corte, con più di un terzo che spende oltre 500 euro all’anno. I fattori relativi al costo delle gare hanno un peso maggiore quando gli ultra runner devono decidere a che gara iscriversi.

METODOLOGIA

I dati sono stati raccolti tramite un sondaggio distribuito digitalmente tra il 9 settembre 2023 e il 9 novembre 2023.

CAMPIONE

Il campione (900 persone) è stato analizzato nella sua interezza per descriverne le caratteristiche generali. In aggiunta, sono stati praticati dei test di associazione statistica su determinate variabili giudicate di interesse per l’obiettivo della ricerca, dividendo il campione in tre gruppi identificati tramite: sesso, età e identificazione distanza corsa.

13 -DATI & STATISTICHE-
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1.Quarantacinque negozianti su 101 hanno dichiarato di aver chiuso l’anno in crescita, 29 in calo e 27 stabili. Per voi invece come è stato il 2023 in termini di fatturato?

2.Un primo bilancio di questi cinque mesi dell’anno?

3.Anche quest’anno, molti negozianti hanno segnalato come principale problematica la concorrenza online, attuata dai marketplace o addirittura dalle aziende stesse. Nota dolente che spesso purtroppo si traduce in un rapporto conflittuale. “La problematica maggiore resta quella del rapporto con le aziende, spesso prime competitor delle nostre botteghe specializzate con scelte distributive poco riconoscenti del nostro

lavoro e addirittura con vendita diretta sconsideratamente scontata sui propri siti”. Come rispondete a questa affermazione? E come state cercando di affrontare concretamente la questione?

4.La nostra inchiesta ha registrato una flessione nelle vendite di abbigliamento, motivata anche dalle condizioni atmosferiche. Risulta anche a voi? Come la state affrontando?

5.L’afflusso nei negozi dei camminatori cresce di anno in anno, si registra invece un calo dei runner più tecnici. Questo cambio di tendenza come influisce sulla vostra strategia?

6.Nonostante le varie problematiche emerse, 32 negozianti hanno assegnato al 2023 una valutazione complessiva equivalente al sette, 25 addirittura otto. Un segnale confortante nonostante la situazione di mercato delicata e altalenante. Quale voto complessivo date invece voi al 2023?

7.Quali sono le vostre aspettative per questa seconda parte del 2024?

8.Visto quanto emerso da La Carica dei 101 che consigli fornireste ai negozianti per il futuro?

9.Avete altre considerazioni / commenti?

Dopo i negozi, parlano le aziende

Completata “La Carica dei 101”, ora a rispondere sono i brand

_ di Manuela Barbieri

Sui numeri 1/2, 3 e 4 di Running Magazine p ubblicati nei primi mesi del 2024, abbiamo pubblicato “La Carica dei 101”, la nostra inchiesta esclusiva sull’andamento del mercato running che ha coinvolto ben 101 punti vendita italiani selezionati. In chiusura di un anno piuttosto difficile come il 2023, l’indagine ha tracciato un interessante quadro sugli umori del canale retail, l’anello fondamentale della filiera distributiva. Intervistando le più importanti aziende del settore, abbiamo invece voluto ap -

PAOLO PADOVANI, responsabile commerciale Italia

profondire alcune criticità, ma anche opportunità emerse. Come, per esempio, la concorrenza online, attuata dai marketplace o addirittura dalle aziende stesse. O il crescente afflusso nei negozi dei camminatori, così come il calo dei runner più tecnici. Qui di seguito la prima puntata con le interviste e alcuni suggerimenti, da parte delle aziende, per essere riconosciuti dal pubblico come “unici e diversi”. Oggi, ancor di più, carta imprescindibile per rimanere sul mercato.

TOPO ATHLETIC

1. Abbiamo chiuso il 2023 con un aumento del fatturato del +15% rispetto al 2022. Un incremento quindi relativo, considerando che il marchio dovrebbe crescere a ritmi più elevati. Il 2023 è risultato essere però un anno sempre difficile, influenzato ancora dal post-Covid che ha determinato un approccio prudenziale dei punti vendita per problematiche legate alla gestione del magazzino.

2. In questi primi cinque mesi l’incremento del fatturato è stato confermato, sempre tra il 10 e il 15%. Un bilancio che resta positivo anche se le aspettative sono più alte visto il valore del marchio e la sua crescita in termini di brand awareness e credibilità, non solo da un punto di vista tecnico ma anche di riconoscimento del prodotto da parte della community.

3. I negozi hanno sicuramente molti problemi, tra cui la vendita online, la quale comporta lo scontro costante con competitor nazionali ma anche esteri. Aggiungerei comunque anche il rapporto conflittuale con le aziende perché molte applicano politiche di vendita molto aggressive. Come Topo Athletic cerchiamo di rispettare al massimo i punti vendita. Sull’e-commerce vendiamo i nostri prodotti stagionali a prezzo pieno, solo l’outlet è scontato. Queste sono politiche di prezzo confermate anche al b2b.

4. -

5. Questa è la tendenza generale. Tra l’altro, i runner tecnici, comprando online, calano soprattutto in termini di presenza

fisica nei negozi. Come sviluppo prodotto, Topo Athletic è attenta a entrambi i mondi, sia podisti che camminatori, realizzando quindi modelli che abbiano questa doppia funzione. Da un punto di vista distributivo, lavorando essenzialmente con i negozi specializzati senza canali alternativi, non differenziamo.

6. Pensiamo sia una valutazione positiva, anche noi ci sentiamo di assegnare un 7.5, non tanto per i risultati di fatturato, buoni ma contenuti, ma perché stiamo continuando con il lavoro di crescita del marchio in termini di notorietà e credibilità. Nei prossimi anni puntiamo a diventare un brand di riferimento per il mondo tecnico.

7. Pensiamo che il 2023 e il 2024 siano due anni di impostazione del marchio. Nella seconda parte del 2024, prevediamo un leggero aumento del fatturato e un continuo consolidamento del brand. L’aspettativa è comunque molto alta perché abbiamo riposizionato tutti i prezzi al pubblico, con una riduzione tra il 10 e il 15%, sulla base di un accordo con Topo Athletic USA, che partirà da agosto e che farà crescere il sell out. Questa sarà la base di un’evoluzione che punta al triennio 2025-2027.

8. Comprare ovviamente Topo Athletic. A parte gli scherzi, consigliamo di scegliere partner di riferimento per offrire al cliente una gamma di prodotti diversificata e completa e di legarsi ad aziende con cui instaurare rapporti di vera partnership. Inoltre è fondamentale avere un’offerta che giustifichi il loro ruolo di negozio specializzato, stando attenti a non sfruttare solo prodotti con una distribuzione molto più allargata.

14 -INCHIESTA ESCLUSIVA -

Greatly improved. Yet the same.

Meet Endurance 2, the upgraded version of the award-winning road shoe that brings a new level of responsiveness to the dedicated runners. Endurance 2 has a new, improved speedier mesh that works in unison with the foot to provide unparalleled comfort and support in every step. The Px Foam midsole provides maximum cushioning, superior feel and extreme energy return yet still being ultra-lightweight. Hit the road and free your energy with Endurance 2–it’s the same, yet greatly improved.

Artcrafts International S.p.A.sales@artcrafts.it

SALOMON

ILARIA CESTONARO, marketing manager Italy & MiCo26 marketing leader

1. Salomon fa parte del gruppo Amer Sports che è stato recentemente quotato al New York Stock Exchange e ha riportato una crescita del 23% anno su anno; per Salomon è stato un anno particolarmente positivo, che si è concluso con il raggiungimento del fatturato di 1 miliardo di dollari.

2. Il primo trimestre del 2024 si è chiuso con una crescita del 13% verso il primo trimestre del 2023, nonostante le sfavorevoli condizioni climatiche invernali abbiano rallentato il business del winter sports equipment.

3. Per Salomon il consumatore rimane al centro della strategia e garantire un’esperienza omnichannel è molto importante. Siamo consapevoli che nel settore dello sport il punto di contatto e la relazione con i negozi fisici rimangano cruciali e costituiscano un valore per il nostro business. Gli investimenti con i nostri partner continueranno in termini di vicinanza e supporto.

4. Sicuramente la partenza tardiva della stagione primaverile non aiuta, ma ci impegnamo per supportare i nostri clienti nelle vendite con campagne ad hoc.

5. La corsa resta un’attività sportiva di grande interesse per i consumatori e, anzi, ci sono sempre più persone che si avvicinano a questa disciplina, in particolare nel mondo della montagna e dell’off-

PIETRO ALLIEVI, wholesale lead Italyglobal sale

road. La nostra campagna “Welcome Back To Earth” vuole essere di ispirazione per tutti consumatori, dal beginner al più tecnico, facendoli avvicinare o riavvicinare al mondo della natura.

6. Il 2023 è stato un anno ricco di sfide, forse il primo anno in cui dopo il Covid la vita è tornata alla normalità. La premium partnership con Milano Cortina 2026 rappresenta per noi un punto di svolta e un risultato che merita un 10 e lode!

7. Salomon ancora una volta si prepara a scrivere capitoli importanti nel campo dell’innovazione tecnologica di prodotto: non posso svelare niente, ma tenetevi pronti a grandi novità.

8. Consumatore al centro ed esperienza del cliente devono essere i pillar. La vera sfida è essere pronti al cambiamento. Bisogna prestare grande attenzione alla consumer journey: dalla visibilità dei e nei negozi, alla consulenza di vendita, alla gestione post-vendita. È necessario prestare sempre più attenzione alla sostenibilità e vorrei stimolare una riflessione anche sui repair centre.

9. I Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 saranno occasione per avere di nuovo l’Italia al centro del mondo. Abbiamo due anni per prepararci: cerchiamo di essere uniti e collaborare per poter portare giovamento alla nostra patria e al tessuto imprenditoriale.

ADIDAS

1.Siamo soddisfatti di come adidas abbia performato durante lo scorso anno. Stiamo rafforzando la posizione sul mercato con prodotti innovativi e tecnologie avanzate. Il risultato emerge sia nel gran numero di podi conquistati fino a ora e la relativa credibilità acquisita negli scorsi dodici mesi. Basti menzionare i sei record mondiali messi a segno nei primi quattro mesi del 2024 con Adizero che ha dominato il 51% dei podi. A tal proposito, la testimonianza di Bjørn Gulden, ceo adidas: “Il 2023 si è concluso meglio di quanto mi aspettassi all’inizio dell’anno. Sul fronte performance, abbiamo lanciato molti prodotti innovativi: la Adizero Adios Pro Evo 1, con i suoi 138 grammi è probabilmente la scarpa da corsa più innovativa sul mercato e ha stabilito il record mondiale di maratona con Tigist Assefa (2:11:58) vincendo un numero incredibile di gare. Siamo molto orgogliosi di tutti i nostri prodotti da corsa Adizero e ci aspettiamo di vedere ulteriori miglioramenti nel settore, non solo nella fascia alta, ma anche nel segmento commerciale dei corridori di tutti i giorni” 1

2.L’andamento dei primi mesi dell’anno è tendenzialmente positivo, con adizero che ha performato egregiamente. Anche Supernova promette ottimi risultati, grazie all’aumento della credibilità nel segmento running e l’espansione del range di mercato, da prodotto specifico da gara fino a un mercato più generico. Siamo inoltre molto orgogliosi degli ottimi risultati ottenuti dai nostri atleti durante questi ultimi Europei a Roma. È il frutto dell’investimento di adidas nell’ecosistema running in Italia che si riflette, non soltanto in podi e vittorie, ma anche nelle vendite di categoria, dai prodotti top di gamma a quelli maggiormente commercializzati. In termini di brand awareness, abbiamo registrato importanti numeri anche nelle principali gare organizzate a livello nazionale, con i 14.000 iscritti alla scorsa edizione di Polimirun e i 10.000 della Roma Ostia. adidas assicura un’ulteriore connessione col consumatore mediante The Running Lab, un sistema itinerante che permette di scoprire le ultime tecnologie delle nostre scarpe da corsa.

3.È vero che il mercato Italiano è tra i più promozionali d’Europa e questo rappresenta una problematica per la marginalità dei retailer. Come adidas, grazie anche a scelte di posizionamento e alle performance dei nostri prodotti, è dal 2023 che vediamo una riduzione delle scontistiche sul mercato specialmente nei nostri canali diretti. Questo si riflette nei nostri bilanci pubblici in cui si osserva che il livello di stock è salutare e la marginalità sta migliorando.

4.Il nostro mercato, come gli altri, risente delle condizioni ambientali in maniera piuttosto ciclica. Nel settore running non abbiamo registrato una forte incidenza di tale fattore, mantenendo sempre un’inflessione positiva delle vendite, oltre a una costante ricerca di prodotto tecnico. Inoltre, specificatamente per il settore running, adidas offre un servizio di personalizzazione (Locker Room) kit allenamento e gara. Tale servizio, molto apprezzato dagli utilizzatori, permette ai negozi specialisti di creare la propria “mini collezione” e alle squadre di vestirsi con prodotto tecnico in maniera coordinata.

5.Il mondo del running, come quello dei camminatori, è in continua evoluzione e adidas risponde con un’ampia offerta nella gamma prodotto, variando dalla scarpa da top performance, fino al camminatore su strada e trail, in base a caratteristiche e necessità del consumatore. Il range prodotto risulta quindi completo e soddisfa tutte le esigenze di settore, sempre in espansione.

6.A tal proposito riporto sempre una testimonianza di Bjørn Gulden che descrive l’andamento generale dello scorso anno: “Riteniamo di aver migliorato la nostra presenza di fronte al consumatore, di avere prodotti migliori sul mercato con un migliore sell-through, di aver aumentato la nostra visibilità investendo in un maggior numero di squadre e atleti, di aver migliorato il rapporto con i nostri partner di vendita al dettaglio e di aver ridotto in modo sostanziale le nostre scorte. Siamo sulla buona strada per far tornare adidas una buona azienda, abbiamo solo bisogno di tempo per ricostruirla in modo solido. Sento che l’atteggiamento e l’agilità delle nostre squadre sono tornati e che stiamo mostrando di nuovo il vecchio dna adidas” 2

7.In adidas vediamo concrete possibilità di crescita grazie agli importanti appuntamenti sportivi che vedranno impegnati i nostri atleti durante l’anno. L’assoluta eccellenza dei nostri atleti ha contribuito ad arricchire il medagliere degli scorsi Europei di Atletica Leggera a Roma, e confidiamo negli ottimi risultati dei prossimi appuntamenti olimpici, non solo nel mondo dell’atletica (si vedano per esempio, gli Europei di calcio che si disputeranno nelle prossime settimane). Le aspettative di vendita sono generalmente positive, considerando il posizionamento di adidas in tutte le categorie sportive e l’esposizione mediatica di cui godremo durante i prossimi appuntamenti sportivi.

8.Consigliamo di continuare a investire sulle proprie competenze per andare oltre alla semplice richiesta del cliente e anticipare le sue esigenze, considerando di avere a che fare con un pubblico sempre più informato. Bisogna avere una visione dei trend ed essere sempre aggiornati sulle novità future del mercato per massimizzare la richiesta con un approccio moderno, innovativo e competente. Un ulteriore suggerimento sta nell’informazione continua su ciò che succede nel mondo running, da gare a record e prodotti vincenti, così da supportare la conoscenza del brand e la comprensione del mercato a 360°. Infine, consigliamo di continuare ad ascoltare e promuovere le community locali, da attivare mediante gare, eventi speciali e allenamenti dedicati, per fidelizzare la clientela e aumentare la consapevolezza nei confronti del brand.

note 1Fonte: adidas performs better than expected in transition year 2023 - adidas Group (adidas-group.com)

2Fonte: adidas full-year results exceed latest expectations; company decides not to write off most of its Yeezy inventory - adidas Group (adidas-group.com)

16
-INCHIESTA ESCLUSIVA -

MAURO BIAGETTI, sales manager di Sport Leader, distributore ufficiale per l’Italia

1. Bene, abbiamo registrato un incremento del 50%.

2.Al momento siamo molto contenti, abbiamo ricevuto riassortimenti e richieste di nuove aperture per la SS 25.

3.Al momento abbiamo sempre protetto la distribuzione. Sul nostro online, infatti, si trovano sconti solo su modelli vecchi o colorazioni passate.

4.A oggi presentiamo solo calzature da running per i negozi sportivi.

5. Sviluppiamo prodotti tecnici per la corsa, i nostri prodotti sono tutti adatti anche per la camminata. Questo dato quindi non influisce sulle nostre strategie.

6. Voto 7 ½.

7. Siamo convinti che gli Europei di giugno (dove Karhu è stato official supplier) ci aiuteranno molto nella percezione e nella crescita del brand in Italia e in Europa.

8. Continuare a lavorare sul professionalità, tecnicità e qualità del servizio. Se si ha la possibilità di investire, dedicare più budget sulla comunicazione social.

MIZUNO

1. Il 2023 si è chiuso con un risultato generale positivo.

2.Un bilancio nettamente migliore rispetto al 2023, dove le quantità di prodotto presenti sul mercato erano eccessive, per una serie di problematiche che tutti abbiamo avuto.

3.La nuova politica distributiva europea di Mizuno, attuata dal 1° gennaio, vieta la vendita del nuovo prodotto su tutte le piattaforme del marketplace. Anche il nostro sito e-commerce non è, e non dovrà mai esserlo, un concorrente per i nostri clienti. Non è facile “tenere a bada” il mercato online, ma settimanalmente verifichiamo e sensibilizziamo i clienti per eventuali “disguidi”.

4.Confermiamo una leggera flessione, ma non dovuta solo alle condizioni atmosferiche.

5. Sicuramente già da diverse stagioni le collezioni hanno avuto una trasformazione, da scarpe costruite per una sempre migliore performance, fino ad arrivare alla massima “comodità”.

6. Un voto più che sufficiente.

7. Ci auguriamo di confermare quanto fatto nei primi sei mesi dell’anno.

8. La specializzazione è la chiave del successo, sia nelle proposte dei prodotti che dei servizi al consumatore.

1. Il nostro fatturato è stato pressoché stabile anche se abbiamo riscontrato un calo sul settore della scarpa. Invece la parte abbigliamento ha registrato una crescita.

2.Ci risulta difficile dare una risposta in questo momento. Possiamo però evidenziare un dato positivo per quanto riguarda le vendite della nostra novità 2024 nel mondo delle scarpe trail: la Kinabalu 3.

3.È indubbio che negli ultimi anni il canale online sia cresciuto e diventato il principale luogo dove trovare offerte anche con prezzi aggressivi. Tuttavia, va sottolineato come tali siti siano spesso stranieri e quindi possono permettersi sconti maggiori anche grazie a una tassazione differente da quella italiana e più vantaggiosa. Come Scott Italia possiamo parlare solo del mercato nazionale, dove lavoriamo per evitare che vi siano sconti che vadano a ledere i nostri negozianti. Un esempio pratico del nostro impegno è la scelta di non mettere prodotti in promozione sul nostro sito ufficiale, ma agevolare invece l’acquisto da nostri rivenditori.

4.In Scott le vendite di abbigliamento non sono calate, anzi sono in aumento. Questo grazie a un’offerta, completa ed estesa, che copre

tutte le fasce di sportivi e a una linea trasversale, chiamata Mountainwear, con prodotti che sono tecnici senza essere troppo specialistici ma allo stesso tempo trasversali, utilizzabili cioè per praticare più attività sportive.

5. Il mondo racing rimane nel dna di Scott e continuerà a essere un ambito essenziale per lo sviluppo di tutta la nostra gamma prodotti. Allo stesso tempo, però, sono già diverse stagioni che abbiamo in catalogo soluzioni “head to toe” da offrire anche al camminatore.

6. Voto 7.

7. Speriamo di continuare a crescere, non solo nel mondo running, ma anche in quello outdoor. Il nostro augurio è che i nostri prodotti possano ispirare sempre più sportivi in pieno stile “no shortcuts”.

8. Più che consigliare i negozianti, crediamo che la via migliore da seguire sia quella della massima collaborazione tra azienda e punto vendita, andando a creare attività e sinergie che portino benefici a entrambe le parti.

BROOKS

1. Il 2023 è stato un anno complesso in termini di business per via degli alti stock e della situazione difficile a livello macroeconomico. Nonostante questo, Brooks ha chiuso il 2023 in crescita del 8% rispetto al 2022 a livello EMEA e +5% a livello global, chiudendo a 1,25 miliardi di dollari.

2.Il 2024 è partito con dei segnali di ottima ripresa. Abbiamo risolto i problemi di magazzino che sono tornati a livelli ottimali e i riassortimenti sono in netta crescita (+93% vs Q1 2023), a dimostrazione che il mercato si sta muovendo nella giusta direzione.

3.Come dicevo, il magazzino sotto controllo è il primo indice da osservare. I brand tecnici devono poter distribuire i quantitativi corretti sul mercato senza eccedere e senza offrire prodotti su canali prevalentemente digitali, questa è la filosofia Brooks da sempre. Il consumatore italiano, secondo un’indagine che abbiamo recentemente commissionato, predilige ancora l’acquisto in negozio (73% del campione) e chi opera sul digitale non può deprezzare il running per attirare clienti in modo sconsiderato, anche perché i margini per chi opera online sono molto risicati e non ha senso puntare alle quantità a discapito della qualità. Brooks, come sempre, punta su una distribuzione chiusa, tecnica e su quantità limitate e crede nel legame con i propri partner commerciali.

4.Sì, confermo che il 2023 è stato un anno particolarmente ostico per l’apparel. Il clima folle non ha aiutato a seguire le logiche di vendita, anche se gli inverni più miti in generale favoriscono una stagione di running più lunga.

5.

Questo è un tema interessante. Io ritengo che i “consumatori del running” siano in costante aumento, la categoria è sempre più forte e anche più popolare. Assistiamo a un consumatore più eterogeneo che punta molto al benessere e forse un pò meno alla performance, ma credo anche che i runner tecnici stiano tornando, la partecipazione alle grandi manifestazioni (mezze e maratone) è in crescita e la forte innovazione di prodotto a cui stiamo assistendo è un ottimo volano per riaccendere l’entusiasmo verso chi è a caccia di prestazioni.

6. Come responsabile Brooks, non mi sbilancerei troppo sul giudizio del 2023. Come detto, noi puntiamo a una vendita che aumenti il valore del nostro brand e in ultimo anche della categoria running nel suo insieme, e in questo il 2023 non ha raggiunto dei grandi risultati. Quindi per me è un 6, la sufficienza. Sono invece molto ottimista verso il 2024.

7. Ottime, abbiamo rinnovato l’intera gamma di prodotto, i nostri investimenti in Italia sono in crescita e il mercato sta rispondendo, per cui mi aspetto un buon 2024.

8. Dico di continuare a credere nelle proprie passioni, di spingere sulle vendite assistite e di puntare a offrire servizi ai clienti sempre nuovi e innovativi. I consumatori si evolvono e i negozi tecnici devono farlo con loro. Acquistare solo brand solidi, attenti al mercato e poco orientati al direct to consumer, non farsi distrarre troppo dal rumore dei competitor (spesso digitali), ma puntare a essere i migliori sul proprio territorio, fondare il proprio business sulla partnership con fornitori affidabili nel lungo periodo.

17 -INCHIESTA ESCLUSIVA -
SCOTT

GABRIELE MATTIAUDA, brand manager

KAilas

1. Il 2023 è stato il primo anno sul mercato per i prodotti Kailas e la risposta inziale è stata assolutamente soddisfacente. Nonostante il momento storico impegnativo che si sta vivendo, con gli ormai ben noti problemi di saturazione dei magazzini e di situazione economica instabile, i risultati del 2023 sono stati buoni, il che ci consente di guardare con positività alla programmazione futura.

2.Il sell out della collezione SS 24, in primis il modello di punta Fuga EX3, è in questi primi mesi dell’anno positivo, con una crescita generale e costante, a consolidamento di quanto iniziato nel 2023.

3.Come policy aziendale non abbiamo piattaforme B2C, né collaborazioni con marketplace, e non sono previste per un futuro prossimo. L’obiettivo di Kailas è offrire, non solo prodotti di alto livello, ma un servizio a tutto tondo al cliente, garantendo un dialogo diretto e costante, così da poter affrontare insieme le dinamiche di mercato, sempre più imprevedibili, in modo snello, con l’obiettivo di creare un rapporto di collaborazione reale che sia futuribile e fruttuoso per tutti.

4.Nonostante Kailas come brand offra un’ampia gamma di abbigliamento di alto livello, in questa prima fase abbiamo concentrato gli sforzi sulle calzature trail running e hiking e sugli zaini. Siamo consapevoli della flessione del comparto apparel e ne stiamo tenendo attivamente conto per la pianificazione futura delle strategie.

5. Confermiamo la crescita del trend dei camminatori che si approcciano a modelli di scarpe più leggeri e meno ingombranti. Sicuramente le vendite di scarpe da running/trail running ai “non runner” sono in crescita, il mercato dei camminatori è decisamente più

1. Nel corso del 2023, 361° ha navigato in un mercato mutevole, fronteggiando incrementi di cancellazioni e altri ostacoli comuni nel settore. Attraverso una strategia agile, abbiamo risposto prontamente alle esigenze dei clienti, mitigando l’impatto delle variazioni di mercato e mantenendo una visione positiva per la crescita futura.

2. Nel corso dei primi cinque mesi dell’anno, abbiamo osservato una risposta positiva e incoraggiante da parte dei nostri clienti. Nonostante le sfide poste da condizioni climatiche avverse, con un incremento delle precipitazioni in diverse regioni, 361° ha mantenuto una performance solida nei punti vendita. Questo successo è attribuibile alla qualità e alla resilienza dei nostri prodotti, in particolare dei nuovi modelli inseriti nella primavera 2024.

3. 361° è focalizzato sul supporto ai venditori locali e non prevede nel breve termine una collaborazione con i grandi marketplace online. La nostra strategia mira a rafforzare una rete di vendita territoriale e a creare un ecosistema equilibrato dove i negozi fisici sono partner per un futuro commerciale prospero e condiviso.

4. In questo momento il business di 361° in Italia è prevalentemente incentrato sulla calzatura performance. Siamo consapevoli di questo calo e questo ci permette di capire quali possano essere le strategie corrette da attuare per il futuro.

5. La nostra visione si evolve con il mercato: valorizziamo la comodità per attrarre chi ama camminare e chi cerca una scarpa quotidiana di qualità. Allo stesso tempo, celebriamo i runner, assicurando che il comfort si traduca in prestazioni superiori. In sintesi, ogni passo verso il nostro brand è un passo verso il benessere e l’eccellenza, sia per la passeggiata che per la corsa.

ampio rispetto a quello dei trail runner. Da parte nostra, nonostante la maggior parte dei modelli trail running di Kailas (linea “Fuga Powergrip”) siano tranquillamente utilizzabili anche da camminatori/ trekker, l’introduzione di una linea di scarpe hiking a partire dalla collezione SS25 vuole essere una proposta proprio a questa categoria di acquirenti con modelli dedicati e specifici per le loro esigenze

6. Il voto complessivo al 2023 è di 7 ½. È stato un anno intenso e, con tutte le difficoltà e le sfide del caso, molto propositivo e stimolante.

7. Siamo ottimisti per il 2024, riteniamo che le importanti novità della collezione SS25 presentata in anteprima sul mercato agli Outdoor & Running Business Days 2024, la strategia di distribuzione mirata e la collaborazione come title sponsor del Tor des Géants, veicoleranno il progetto Kailas verso gli obiettivi prefissati.

8. Crediamo fermamente che in questo momento storico la parola chiave sia “collaborazione”. Una collaborazione bilaterale reale, tale da creare un rapporto di lavoro e fiducia futuribili, partendo da prodotti che non siano coinvolti nei circoli viziosi delle piattaforme online e degli sconti estremi. Una collaborazione nella quale ciascuno si ponga l’obiettivo di offrire al proprio cliente qualcosa di nuovo, “fresco” e appetibile, così da creare valide alternative per un futuro più roseo.

6. La nostra valutazione per il 2023 di 361° è di 6,5. Il punteggio riflette l’ambizione di crescita del nostro brand, che sta vivendo una transizione con importanti novità in arrivo. I risultati dei primi cinque mesi confermano la solidità del progetto, su cui costruiremo il nostro futuro sviluppo.

7. Con entusiasmo e una visione chiara, 361° si avvicina al resto del 2024. Innovazioni esaltanti sono in arrivo, destinate a riscuotere successo tra i runner. La nostra dedizione alla qualità e alle partnership ci guida verso una crescita sostenibile e un posizionamento di spicco nel mercato. Affrontiamo il futuro con fiducia, pronti a superare le sfide e a offrire ai nostri clienti prodotti che superano le aspettative.

8. Il successo nel retail running viene impattato molto dall’eccellenza nel servizio clienti, sia nell’assistenza che nel post-vendita. I negozianti dovrebbero puntare su un’assistenza eccezionale e personalizzata per emergere nell’era digitale. È consigliabile anche cercare collaborazioni con brand innovativi e non ancora saturi online, per opportunità di crescita condivisa. Ascoltare e soddisfare le esigenze dei clienti con soluzioni su misura è essenziale per un’esperienza di acquisto ottimale e un futuro brillante nel settore.

18 -INCHIESTA ESCLUSIVA -
361°

Esperienze connesse

Continua l’itinerante evento di Mizuno su tutto il territorio italiano. Il For Every Run Tour piace davvero tanto sia agli specializzati, che ampliano così la loro community, sia ai runner, che vivono la corsa come un momento di socialità e non più come sport individuale _ di cristina turini

In questo evento c’è tutto, dallo sport al divertimento, senza tralasciare l’aspetto tecnico e formativo. Il For Every Run Tour, iniziato a marzo, andrà avanti fino a ottobre con l’intenzione di regalare a più runner possibili in tutta Italia una piacevole esperienza, fatta di momenti di confronto e di divertimento, dove al centro di tutto c’è la corsa (o la camminata). Il copione è lo stesso per tutti i negozi specializzati: l’accredito con gratta e vinci “Instant Win” più consegna maglietta ufficiale del tour, una breve clinic con lo staff Mizuno per conoscere meglio le tecnologie e le caratteristiche dei modelli da testare. Segue poi il riscaldamento a ritmo di musica

con i Running Motivator e con il famoso “cubo” per tirare a sorte gli esercizi da svolgere. Si corre (o si cammina) per qualche chilometro per comprendere meglio i benefici delle calzature e per condividere un momento di socialità e divertimento con una sorta di caccia al tesoro. E infine si conclude la serata con musica e aperitivo. Cosa manca? Stando a quanto dichiarato dagli specializzati da noi intervistati, nulla! Anzi, questo evento è stato un forte richiamo per i clienti vecchi e nuovi, un modo per far capire alle persone quanto i negozi fisici siano fondamentali per farsi guidare da esperienza e professionalità nella scelta del prodotto giusto.

I feedback di alcuni specializzati

Per me è la prima volta in Italia che si vede un evento così coinvolgente e allo stesso tempo ben organizzato. Un format diverso che è piaciuto alla gente, perché in questo momento le persone cercano più un’esperienza piuttosto che la classica prova prodotto fine a se stessa. E poi il team Mizuno è stato davvero perfetto sotto tutti gli aspetti. L’unica nota negativa è stata il brutto tempo, che ha ridotto i partecipanti di circa la metà rispetto al numero di iscrizioni che avevamo. L’80% dei presenti ha corso, i restanti hanno camminato. Devo dire che nei giorni successivi il modello Skyrise è stato venduto bene. Dopo l’evento sono tornati in negozio a comprare soprattutto gli scettici di questo brand, che sono rimasti piacevolmente sorpresi dalle caratteristiche dei modelli. Francesco – Sportime (Mantova)

È stato un evento organizzato davvero bene. Il team di Mizuno è stato eccezionale e il risultato finale è che siamo entrambi contenti, sia noi che l’azienda. Hanno partecipato quasi 120 persone tra runner e camminatori. Abbiamo quindi aggiunto potenziali clienti da fidelizzare, considerando che dai test delle scarpe ci sono stati solo feedback positivi.

Abbiamo avuto un grande riscontro anche dalla comunicazione social fatta insieme a Mizuno, che sicuramente ha contribuito a portare persone in negozio. La scarpa che ha riscontrato maggiore successo è la Skyrise, perché la Rebellion Pro è un modello di nicchia. L’abbiamo venduta molto bene e probabilmente in questo l’evento ci ha aiutato. Ma è comunque una scarpa molto apprezzata sia da runner che camminatori.

Alessandro – Il Maratoneta Sport (Siena)

L’evento da noi è stato perfetto, abbiamo organizzato partenza e arrivo dal punto vendita con due percorsi: uno di 8 km per i runner e uno di circa 6 km per i camminatori. Nonostante il tempo non sia stato dei migliori, hanno partecipato 80 persone. Le scarpe in prova erano le Skyrise, le Rebellion Pro e poi qualcuno ha testato anche le nuove Rider 28 e le Inspire. È piaciuto molto anche il finale, con la pizza offerta da Mizuno a cui abbiamo aggiunto il nostro pasta party Il nostro è un negozio grande, si lavora su tre turni, quindi è difficile sapere quanto abbia inciso l’evento sul venduto. Di certo i modelli piacciono e sono stati comunque venduto bene.

Con Mizuno è la prima volta che organizziamo un evento in store ed è quello che ci serve, per farci conoscere e movimentare l’ambiente, per dire che ci siamo. Per noi è molto importante anche per contrastare le vendite online. E poi devo dire che il team organizzativo di Mizuno è avanti anni luce, con ragazzi svegli che lavorano bene.

Leonardo – Maxismall (Firenze)

L’evento è andato benissimo ed è coinciso con il periodo migliore dell’anno. Abbiamo deciso di organizzare l’attività lungo la spiaggia di Mondello, dove abbiamo un partner commerciale a cui appoggiarci. Abbiamo contato 93 t-shirt date agli accrediti, hanno corso tutti con le Skyrise. Dopo il riscaldamento a ritmo di musica, abbiamo corso tutti insieme per 4/5 km circa. Il finale a base sempre di musica, pizza per tutti e aperitivo. Per noi è la prima volta con Mizuno e siamo davvero entusiasti. Miriamo a fare molti altri eventi come questi e, ora che abbiamo capito come funziona, miriamo ad avere una partecipazione molto più ampia. Siamo entusiasti del riscontro avuto, anche sui social dove sta girando il video realizzato con il drone che è davvero molto bello. A livello di conversione, abbiamo terminato la Skyrise, quindi direi che è merito dell’evento. Ringraziamo Mizuno per questa opportunità.

Salvatore – Tecnica Sport (Palermo)

La tappa da noi è andata davvero molto bene, parliamo di 150 iscritti. Abbiamo allestito uno spazio esterno per gli accrediti e per distribuire le t-shirt. In totale abbiamo fatto testare 120 paia di scarpe. Siamo andati in una piazza vicino al negozio a fare il riscaldamento con il cubo da “lanciare” per vedere che esercizio usciva… Abbiamo diviso le persone in due gruppi, con un percorso da 7 km per i runner e uno da 5 km per i camminatori. Al rientro pizza party con musica e drink. Abbiamo fatto un bel video per i social e devo dire che questo evento è un richiamo forte per clienti vecchi e nuovi, che vengono coinvolti sempre di più nella nostra community: in questo modo capiscono che la corsa non è uno sport solitario, ma è più divertente praticarla in compagnia. Siamo in un buon periodo in cui c’è tanto movimento, non so dire se le vendite dei modelli sono conseguenza dell’evento, ma di fatto sono andate molto bene!

Giuseppe – Sport On (Catania)

20 -EVENTI-
Tecnica Sport a Mondello (PA) Sport On, Catania Il Maratoneta Sport, Siena

In costante crescita

La storica sede di Conegliano ha lasciato posto (in tutti i sensi) al nuovo store di San Vendemiano (TV). MioMio Run oggi si presenta con spazi più ampi e i riassortimenti più vasti, e una strategia social mirata. Ce lo racconta Evelyn Marchioni _ di cristina turini

L’abbiamo incontrata ai Campionati Europei di Atletica Leggera a Roma, ospite (insieme a noi di Running Magazine) di Karhu. In questa occasione Evelyn ci ha raccontato il nuovo negozio di San Vendemiano, non distante dalla vecchia sede di Conegliano. Uno spazio dal design moderno e con un uso dei colori studiato per dare maggiore rilievo all’esposizione, dove i prodotti diventano parte dell’arredamento. Il nuovo store raddoppia lo spazio per offrire al cliente un’esperienza d’acquisto più confortevole e amichevole, un luogo dove approdare non per forza per comprare, ma anche per condividere esperienze e avere sempre a disposizione il parere di professionisti. Cinque anni fa la famiglia Marchioni aveva già percepito l’importanza di una crescita nel settore, aprendo poi il punto vendita di Pordenone proprio in uno dei periodi peggiori della storia: marzo 2020. Ma il tempo ha comunque dato ragione allo spirito imprenditoriale e alla voglia di fare. A distanza di quattro anni questo nuovo store riflette la passione e la professionalità a 360°: con spazi più organizzati e fruibili, e una vasta scelta di prodotto. A partire dalla prossima stagione andrà ad ampliarsi ulteriormente con l’introduzione di nuovi brand, e di un nuovo modo di utilizzare i social, con una strategia comunicativa messa a punto con l’aiuto di un professionista. Questo e altro ce lo racconta direttamente Evelyn Marchioni, co-titolare, nell’intervista che segue.

Dal punto di vista dell’architettura e del design, qual è il risultato finale e quali sono le caratteristiche che attirano maggiormente il cliente?

Il design è semplice e pulito, lo sfondo nero dona importanza ai modelli di calzature che diventano elementi di arredo. Abbiamo suddiviso il negozio in due aree, una dedicata esclusivamente alle scarpe e un’altra dedicata all’abbigliamento e accessorio. C’è qualche richiamo del primo punto vendita che abbiamo riutilizzato e adattato al nuovo design. Il cliente è sicuramente attirato dall’esposizione delle scarpe e dalla possibilità di provarle in un ambiente più spazioso.

Perché avete sentito l’esigenza di ingrandire il punto vendita di Conegliano (San Vendemiano)?

Sentivamo il bisogno di avere un negozio con più visibilità e con un’anima tutta sua (anche dall’esterno), personalizzando tutto con i nostri colori e dando maggior rilievo all’esposizione delle calzature. Offrendo al contempo un’ambiente più confortevole al cliente.

Come è organizzato il nuovo negozio (suddivisione delle discipline, corner abbigliamento, metri quadri dedicati alle calzature, Garmin shop, ecc)?

Abbiamo suddiviso la parete in questo modo: calzature donna, calzature uomo, trail running e abbiamo dedicato una paretina anche al mondo junior. Inoltre, abbiamo fatto una corsia per provare le scarpe lunga circa 15 metri, molto apprezzata dai nostri clienti.

L’abbigliamento è suddiviso uomo/donna, non abbiamo corner delle aziende perché da sempre preferiamo mantenere il nostro stile. All’interno dello shop è presente un’ampia area dedicata a Garmin, brand con cui abbiamo collaborato fin dall’inizio della nostra attività: la tecnicità e conoscenza del prodotto ci permette di svolgere un ottimo lavoro e soddisfare le necessità dei clienti, ormai da anni siamo un punto di riferimento nella nostra zona.

Rispetto al “vecchio” punto vendita, cosa offre in più il nuovo spazio a livello di servizi e di prodotto?

Una migliore esposizione del prodotto e un maggiore assortimento, amplieremo infatti i brand offerti a partire dalla FW 24 inserendo

22 -focus shop-
Evelyn Marchioni, co-titolare

marchi come adidas, ASICS, Under Armour e Salomon. Recentemente MioMio Run ha “cambiato veste” anche sui social, vi segue un esperto o li gestite voi direttamente? È un segmento che vorrete sviluppare ulteriormente in futuro?

Da quest’anno abbiamo deciso di affidare i social a un esperto che ci guida nella creazione dei contenuti e devo dire che i risultati si vedono e siamo soddisfatti del lavoro che stiamo svolgendo insieme. Sicuramente è un segmento molto importante al giorno d’oggi e vogliamo continuare a svilupparlo e migliorarlo in futuro.

Come si converte la vostra visibilità social? Grazie ai vostri contenuti le persone acquistano di più online o vengono in negozio?

Grazie ai contenuti le persone vengono di più in negozio e sono incuriosite dalla scarpa recensita nel video o apprendono nuove conoscenze dei prodotti e quando arrivano in store sono già preparate, inoltre i contenuti che facciamo non sono solo “ai fini della vendita” ma anche delle curiosità sul mondo running attuale e del passato.

Che tipo di esperienza vuole essere quella del vostro negozio per il cliente?

Il nostro negozio vuole offrire al cliente “un’immersione” nel mondo running al 100%, cercando di essere preparati su ogni aspetto ma anche con un occhio di riguardo verso la richiesta del cliente che negli ultimi anni è sempre più attento all’estetica oltre che alla tecnicità.

Se dovessi descrivere il runner tipico nella tua zona con tre frasi, quali sceglieresti?

Attento all’innovazione del prodotto, corre per stare bene e la performance passa in secondo piano, gli piace fare gruppo.

Quali sono i principali trend running che riscontri con la tua attività?

Il running è cambiato molto negli ultimi anni, sempre più persone si avvicinano alla corsa ma senza cercare i “tempi” e senza porsi grandi obiettivi (come per esempio la maratona). Si corre per rimanere in forma e per stare in compagnia, il runner è attento alla qualità della scarpa ma meno all’abbigliamento... C’è ancora molto da lavorare sotto questo aspetto.

Road Running, trail running, camminatori: in quale percentuale queste tre categorie incidono sulle vendite? 40% road running, 30% trail running, 30% camminatori.

In un’epoca in cui il mercato e-commerce sta guadagnando sempre più quote, che cosa cerca un runner in un negozio fisico? E che cosa può fare da parte sua un negoziante per fidelizzare il consumatore?

Il negozio fisico deve offrire competenza, vasto assortimento e disponibilità di prodotto, un ambiente piacevole dove il cliente venga volentieri anche solo per scambiare due parole. Deve essere un punto di riferimento per il runner evoluto ma soprattutto per chi inizia ad approcciarsi al mondo della corsa.

Che rapporti hai stretto con le aziende (running)?

Abbiamo stretto un’ottima collaborazione con tutte le aziende, con alcune il rapporto è più “freddo” ma con la maggior parte c’è una buona sintonia.

Con quali la collaborazione è più stimolante / produttiva / efficace?

In primis con Garmin, che da sempre supporta il nostro negozio con dei corner dedicati che ci permettono di lavorare molto bene con il brand. Karhu, che tutela i negozi fisici e dimostra interesse verso gli store ascoltando anche i consigli e pareri di chi sta sul campo. Saucony, sempre propensa a venire incontro alle nostre esigenze cercando di fidelizzare il cliente. scheda tecnica

Nome: MioMio Run

Indirizzo: via Venezia, 16 – 31020San Vendemiano (TV)

Telefono: 0438.430796

E-mail: commerciale@miomiorun.com

Web: miomiorun.com

Facebook: @miomiorun

Instagram: @miomiorun

Titolare: Evelyn & Dimitri Marchioni

Nascita dello shop: 2015

Mq totali: 300

Mq calzature: 150

Mq abbigliamento: 150

Vetrine: 4

Discipline trattate: running, trail running, camminata

MARCHI RUNNING & TRAIL

Calzature: Altra, Brooks, HOKA, Karhu, La Sportiva, Saucony

Dalla FW 24: adidas, ASICS, Salomon, Under Armour

Abbigliamento: Brooks, Craft, Crazy, La Sportiva, Montura, Wild Tee

Atrezzatura: BV Sport, Cep, Garmin, Leki, Stance

23 -focus shop-

BROOKS GHOST 16

La nuova versione assicura un comfort affidabile e nessuna distrazione.

Ora dotata del sistema di ammortizzazione DNA LOFT v3 con processo di nitro-infusione e della nuova gomma RoadTack, per maggiore resistenza e leggerezza

informazioni di base

DISCIPLINA Road running

per Uomo / donna collezione F 24

peso

M 280 g W 250 g

DIFFERENZIALE 12 mm

MISURE EU

M 40 - 49,5

W 35,5 - 45,5

TOMAIA / in tessuto Air Mesh ingegnerizzato unisce elasticità, struttura e la giusta traspirabilità

tre punti di forza

1 / Transizioni fluide

2 / Ancora più confortevole grazie al processo di nitro-infusione

3 / Tomaia migliorata

prezzo 150 euro

INTERSUOLA / il sistema di ammortizzazione DNA LOFT v3 presente nell’intersuola e ottenuto con processo di nitro-infusione offre la massima leggerezza e comodità

24 -focus PRODOTTO-
049 Black/Mandarin Red/Green

Comunicazione e Marketing

Materiale POP dedicato / presenza di materiale POP dedicato in 40 punti vendita. Tre special windows (vetrine) con visibilità Ghost 16 in 30 punti vendita.

Informazioni marketing generali / presentata a Milano in occasione del global running day a media, influencer, blogger. In anteprima nazionale è stata testata a Rimini Wellness nello stand e durante la corsa. Azione di digital marketing con finalità awareness e drive to store, invio DEM, LP sul sito Brooks, campagne di visibilità OOH a Milano. Seeding inviato a media, youtuber, influencer e nano influencer del Brooks Running Collective.

Descrizione attività di trade marketing / presenza calzatura Brooks sui siti internet dei retailer e in negozio. Brand page dei retailer aggiornata. Campagna di influencer marketing con alcuni negozi al fine di dare visibilità al prodotto e al negozio anche utilizzando altre piattaforme. Campagne tutte volte al drive to store. Presenza di campagne DOOH e spot pubblicitari per parlare del prodotto in store e supportare la vendita presso i clienti.

Descrizione attività Pr e comunicazione / inviata cartella stampa ai media, attività di paid ADV nelle principali riviste marketing con tutti i materiali necessari per parlare del prodotto. Pre-seeding pre lancio per creazione di video.

25 -focus PRODOTTO-
SUOLA / il crash pad segmentato e l’intersuola lavorano in sinergia per una transizione fluida tra fase di appoggio e stacco colori uomo /
Brooks Italia – 050.8075084 – info@brooksrunning.it 623
Red/Ebony/Cockatoo 422 - Peacoat/Raspberry/Apricot 125 - White/Cream/Pink 136 - Coconut/Zephyr/White 074 - Blue Opal/Black/Nasturtium 454 - Blue/Pink/Moroccan Blue 074 - Black/Orange/White 060 - Black/Orange/White 020 - Black/Black 020 - Black/Black 074 - Electric Blue/Navy/Lemon 634 - Pink/SunDried/Lemon Donna
colori donna /
- Fiery
Uomo

Un’icona tra i modelli road

La nuova Ikoni 3.0 di Karhu è stata completamente rinnovata rispetto alle versioni precedenti, con la riprogettazione di tomaia, suola e intersuola. Confermandosi una scarpa versatile adatta agli allenamenti di tutti i giorni su qualsiasi distanza

La Ikoni 3.0 è la scarpa da running più bilanciata della collezione Karhu, che fornisce una corsa fluida e guidata. L’offset tacco-punta di 8 mm, lo stabile Fulcrum e l’aumento della copertura della suola offrono una miscela ben calibrata di sostegno ed efficienza, pensata per percorrere i chilometri di tutti i giorni. Per celebrare il lancio di questo attesissimo aggiornamento, il marchio è tornato in Finlandia per il revival di The Sun Run, un’esperienza di corsa di mezzanotte pensata per mettere alla prova il nuovo modello.

Q uesta calzatura è stata completamente rinnovata con una nuova configurazione di tomaia, intersuola e suola. Pur rimanendo una scarpa da running perfettamente bilanciata con guida e ammortizzazione, sono state introdotte diverse modifiche per migliorare sia la calzata che le prestazioni. La tomaia della Ikoni 3.0 si rinnova con un morbido mesh IdealKnit con motivo brindle e un moderno contrafforte del tallone svasato per migliorare la calzata e il comfort sul piede. Stabilità, trazione e resistenza, sono ora portate a un livello superiore grazie alla suola, che presenta una maggiore copertura in gomma e un nuovo canale di deflessione.

IKONI 3.0

TOMAIA / costruzione in morbido mesh IdealKnit con motivo brindle per maggiore traspirabilità e supporto

ALLACCIATURA / sistema anatomico per un miglior comfort. M-lock per fissare la parte centrale del piede

INTERSUOLA / AeroFoam leggera e altamente ammortizzata

SOSTEGNO ED EFFICENZA / Fulcrum a mezza lunghezza + unità di propulsione per un rapido turnover

OFFSET / 8 mm

26 © wisthaler.com
-focus prodottoSport
Leader - 0171.413175 - info@sportleader.pro

Veloci e sicure sui sentieri più difficili

La Speedgoat 6 farà il suo esordio ufficiale alla The Western States 100-Mile Endurance Run, evento trail internazionale di cui HOKA è sponsor tecnico. L’ambiente “naturale” per questo modello dedicato alle lunghe distanze

Speedgoat 6 è una scarpa nata per aumentare le prestazioni nel trail, grazie alla combinazione di ammortizzazione, trazione aggressiva e materiali ultraleggeri. Q uesta riedizione pre senta una tomaia in tessuto traspirante, un telaio interno che abbraccia il piede, una linguetta con doppio soffietto più morbida e un orientamento del carrarmato rivisto, prendendo spunto dallo zoccolo di una capra (da cui deriva il nome del modello). Le altre novità principali del nuovo aggiornamento riguardano il composto dell’intersuola, più leggero e reattivo, la mascherina dinamica e la linguetta più morbida con doppio soffietto.

Per il lancio della nuova Speedgoat 6, che cade proprio nel mese della famosa gara americana “Western States” (29-30 giugno), HOKA ha deciso di portare l’esperienza del test sul campo con un vero e proprio evento sul territorio, in collaborazione con Vibram e BrewDog, un birrificio britannico famoso per il suo spirito (e la sua birra) punk. Il tour

toccherà diverse città d’Italia, tra cui Cortina d’Ampezzo (28 e 29 giugno), Courmayeur (27 agosto), Livigno (3 settembre). Sono stati, infatti, s ono stati selezionati 14 punti vendita in tutta Italia sulla base di alcuni parametri ben precisi, come per esempio una nutrita community di trail runner, una forte partnership col brand, la voglia di sperimentare nuovi approcci alla “prova-scarpe” e, non ultimo, la presenza di un percorso paesaggistico tecnico che permetta di mettere a dura prova il modello attraversando al contempo scorci emozionanti.

I n ogni tappa, gli esperti Field Experience Rep di HOKA guideranno l’iniziativa e daranno ai trail runner tutte le info necessarie sul prodotto, mentre i Tech Rep Vibram faranno testare la suola in Megagrip attraverso la rampa anche in versione statica. Non mancheranno le birre artigianali di BrewDog e una t-shirt esclusiva in cotone da collezione. In molte tappe, inoltre, sono state previsti talk con atleti sulle tematiche del mondo trail.

Speedgoat 6

TOMAIA / dinamica in tessuto leggero e telaio interno per una calzata più sicura e confortevole

LINGUETTA / a soffietto su due lati

TELAIO INTERNO / che offre supporto

MASCHERINA / dinamica

PROTEZIONE / elemento protettivo in punta

INTERSUOLA / CMEVA, un composto leggero e reattivo

SUOLA / Vibram Megagrip con Traction Lug, orientamento del carrarmato ridisegnato da 5 mm

hoka.com

STACK / 33 mm (W 8 US)

35 mm (M 10 US)

PESO / 232 g (W 8 US)

278 g (M 10 US)

28 -FOCUS PRODOTTO-
MODELLO VEGANO
Code
Al Qr
tutte le date del tour

Learning to fly

Più leggere e reattive, le R.5000 di Joma si evolvono diventando ancora più performanti. Per migliorare l’efficienza di corsa e ridurre la fatica dei runner veloci a cui sono dedicate

La storica gamma R del brand spagnolo si perfeziona ed entra a gambe tese nel segmento della performance. La R.5000 è frutto del lavoro del team di sviluppo e innovazione calzaturiera in collaborazione con gli atleti professionisti di Joma. U n lavoro di squadra che ha portato l’introduzione della piastra in fibra di carbonio Carbon Plate nel modello, facendolo diventare una calzatura specifica da competizione per corridori professionisti con una tecnica raffinata che hanno bisogno di una scarpa leggera che li aiuti a “volare” più velocemente.

I vantaggi apportati dalla tecnologia Carbon Plate si concentrano sull’impulso, sul miglioramento dell’efficienza di corsa e sulla riduzione della fatica.

La piastra in fibra di carbonio si combina alla tecnologia Fly Reactive dell’intersuola per raggiungere una reattività superiore. Con un drop di 6 mm, la tomaia della R.5000 è realizzata in mesh leggero e traspirante, rifinito in Jacquard personalizzato con perforazioni VTS per la ventilazione del sudore. Il sistema di

chiusura termosaldata Joma Sportech, posizionato nelle zone in cui è necessario maggiore supporto, conferisce comfort e leggerezza al taglio.

I nfine, la suola è in gomma Durability di alta qualità e resistenza all’abrasione sull’asfalto. È stata posizionata solo nelle zone che hanno più contatto con il terreno per aggiungere il minimo peso possibile.

Joma Sport - 335.7674207 - assistenza.clienti@joma-sport.com

Zero umidità, zero problemi

Nelle anticipazioni di Mico per la prossima stagione calda ci sono capi leggeri e confortevoli, studiati per rimanere asciutti anche quando ci si allena a temperature elevate

Canotta girocollo Extra Dry Run - Light weight

Capo realizzato utilizzando un tessuto Flow fresco, leggero e confortevole, composto da due fibre di poliestere con diverso peso per velocizzare il passaggio del sudore dalla fibra interna a quella esterna garantendo una rapida asciugatura. Al contempo, compattezza e tenacità ne fanno un prodotto capace di ridurre al minimo eventuali problemi di abrasione e pilling. Stampa frontale con motivo tecnologico. Cuciture piatte per evitare qualsiasi sensazione di fastidio o abrasione durante la performance

Socks Run OdoZero X-Static + Outlast - Light weight

- Struttura realizzata in maglia di fibra Outlast (tecnologia a cambiamento di fase che permette al piede di rimanere sempre asciutto, evitando la formazione di vesciche soprattutto dopo lunghe ore di utilizzo anche con cambi di temperatura e umidità) + fibra Lycra (comfort di calzata elevato, fit perfetto “no-blister”)

- Fibra in argento puro su tutta la calza per un’azione anti-batterica e anti-odore

- Cucitura piatta anti frizione (controllo totale della sensibilità nella zona dell’avampiede attorno alle dita)

- Struttura elastica anti-torsione di tutto l’avampiede (maggiore stabilità della corsa)

- Punta L+R modellata sull’anatomia del piede destro/sinistro

- Maglia a rete ad alta traspirazione sul collo del piede

- Polsino ergonomico 3D con doppio spoiler per una calzata facilitata

Mico Sport spa - 030.2003211 - info@mico.it

29 -focus prodotto-
preview SS25

_Siamo orgogliosi che per questa scarpa si continuino a mostrare le emissioni di CO2e, stampate sulla soletta, pari a 10,6 kg per paio, per dimostrare il nostro impegno costante verso la trasparenza in modo che le persone possano sentirsi sicure della scelta della Gel-Kayano 31

Junichiro Tateishi, general manager del dipartimento product function research di ASICS

Comfort premium e adattivo (a ogni passo)

L’iconica scarpa Gel-Kayano 31 di ASICS concilia stabilità e comodità elevata, anche sulle lunghe distanze

Disponibile presso i punti vendita specializzati running, i negozi ASICS e gli store online a partire dallo scorso primo giugno, l’iconica Gel-Kayano 31 si conferma il modello della gamma più popolare del brand per la categoria delle scarpe stabili. Merito di una tomaia dal “comfort premium” che garantisce ai runner un supporto continuo, chilometro dopo chilometro.

info di base

SUPERFICIE strada

SOSTEGNO neutro ammortizzazione massima

peso

305 g uomo – 266 g donna differenziale 10 mm

TOMAIA /

• rinforzata e con un design mediale asimmetrico, offre supporto e comodità alla calzata

• in engineered mesh tecnico e leggero, per garantire maggiore traspirabilità e piedi asciutti anche dopo tanti chilometri

• più flessibile, per il massimo comfort a ogni passo

intersuola /

• con ammortizzazione FF Blast Plus Eco realizzata con il 24% di materiali di origine biologica

• con tecnologia PureGEL che garantisce appoggi più morbidi, maggiore assorbimento degli urti e transizioni ancora più fluide

suola /

• in gomma Hybrid ASICSGrip, per una maggiore stabilità e trazione durante la corsa

• meno rigida, per migliorare l’aderenza e la morbidezza sotto il piede

TECNOLOGIA ESCLUSIVA

Come nella versione precedente, è presente l’esclusiva tecnologia 4D Guidance System che, perfezionata attraverso test e ricerche, guida il piede a ogni passo, assecondando i movimenti del corpo. Risultato: una stabilità adattiva per una falcata più equilibrata e sessioni ancora più fluide e dinamiche.

COLLETTO IN MAGLIA E LINGUETTA SUL TALLONE / rendono la scarpa estremamente facile da indossare e togliere

solETTa / OrthoLite X-55

30 © wisthaler.com
-focus prodotto-
ASICS Italia - 0171.416111 - info@asics.com

Il ritorno della fuoriclasse

Tra le scarpe più apprezzate della gamma Mizuno, Wave Rider si aggiorna nell’edizione 28 migliorando la sensazione di corsa e mantenendosi una calzatura molto performante e versatile, caratteristiche queste che ne hanno decretato il suo successo

Tra i modelli più apprezzati dai runner della gamma Mizuno, Wave Rider 28 promette di mantenere il suo status di scarpa iconica grazie ai nuovi aggiornamenti apportati in questa versione. Con il nuovo il Mizuno Enerzy NXT posizionato nell’area tallonare, la calzatura, ancora più leggera della versione precedente, fornisce maggiore ammortizzazione. Inoltre questa schiuma di nuova generazione si adatta dinamicamente ai movimenti, restituendo l’energia sotto forma di spinta reattiva e supportando la corsa anche dopo molti chilometri. Il tutto combinato al Mizuno Wave Plate, che supporta la propulsione

informazioni di base

per Uomo / donna / unisex

TARGET ideale per corporature medie, per tutti i corridori principianti fino ai corridori più esperti che si preparano anche alle maratone

collezione F 24

peso

M 280 g W 240 g

DIFFERENZIALE 12 mm

MISURE EU

M/U 6-12, 13, 14, 15 W 3-10

in avanti e una transizione fluida durante la fase di appoggio.

La parte posteriore che fascia il tallone è stata ridisegnata per avvolgere al meglio l’area calcaneare: l’osso che costituisce il fulcro per l’estensione e la flessione del piede, responsabile del trasferimento del peso corporeo dagli arti inferiori al suolo.

La suola conserva un design del battistrada orientato a un feeling propulsivo, con delle parti in gomma disegnate per garantire uno stacco da terra estremamente reattivo, alternate a dei vuoti pensati per aumentarne la flessibilità.

32 -focus PRODOTTO-

MIZUNO ENERZY NXT / l’intersuola di nuova generazione di Mizuno è realizzata con materiali ecologici, offrendo morbidezza e un eccellente ritorno di energia

MIZUNO ENERZY FOAM - MIZUNO ENERZY / offre maggiore ammortizzazione e ritorno di energia

MIZUNO WAVE / migliora la stabilità durante la corsa senza risparmiare sulla morbidezza

sostenibiltà

+ del 90% di contenuto riciclato sul tessuto superiore

+ del 90% di contenuto riciclato sul tessuto di rivestimento della parte superiore del corpo

+ del 90% di contenuto riciclato sulla fodera della soletta

+ del 90% di contenuto riciclato sui lacci delle scarpe

parte dell’intersuola realizzata con materiale a base di canna da zucchero. Wave Plate realizzato con Pabac Rbew

Attività marketing

LANDING PAGE WAVE RIDER 28 / abbiamo creato una pagina di approfondimento sulla calzatura per supportare tutte le inserzioni pubblicitarie Mizuno e dei contenuti creati da ambassador/tester/magazine. L’utente troverà informazioni più dettagliate sulla calzatura e soprattutto uno store locator dedicato ai rivenditori che l’hanno acquistata. Questo strumento ci permette di offrire al pubblico una call to action importante, indirizzandoli, laddove interessati, sui punti vendita di riferimento

AMBASSADOR-ATLETI / in giugno verrà formato il Team Mizuno Ambassador. Le figure selezionate avranno un piano di pubblicazione contenuti coordinato per i lanci di collezione e saranno coinvolti nelle attività ufficiali del brand. A settembre il team verrà presentato ufficialmente

Le vetrine personalizzate saranno distribuite tra alcuni dei clienti running

33 -focus PRODOTTOMizuno Italia Srl - 011.3494811 - info.it@eu.mizuno.com @mizuno Italia @mizuno.it
Le
tecnologie della Wave Rider 28

The place to be

I numeri DELLA 10^ EDIZIONE

200 marchi presenti

1.200 RETAILER

500 punti vendita

4.O00 addetti ai lavori

Gli Outdoor & Running Business Days di Riva del Garda si confermano l’evento irrinunciabile e di riferimento per il settore: più di 100 espositori e 200 marchi, 1.200 retailer in rappresentanza di oltre 500 insegne e oltre 4.000 presenze nell’arco di un’intensa due giorni

_ A CURA DELLA REDAZIONE

Si è appena conclusa la decima edizione di Outdoor & Running Business Days, andata in scena il 26 e 27 maggio a Riva Del Garda. Tra espositori, aziende in visita, agenti, negozianti, media e altri addetti ai lavori, sono state più di 4.000 le presenze nell’arco di questa incredibile e intensa due giorni. Importanti new entry lato espositori hanno sottolineato quanto questo appuntamento sia diventato un must, “the place to be”, perché esserci significa fare del bene al proprio business ma anche al mercato in cui si muove, che sia running o outdoor. In un periodo storico ricco di sfide continue, sempre di più acquisisce valore il motto “l’unione fa la forza”. Solo con il confronto, l’ascolto e l’apertura a nuovi punti di vista e solo puntando sulla somma e non sui singoli addendi si può affrontare qualche difficoltà e vincere tutti insieme.

IL CAMBIO STRATEGICO DI DATA - Il cambio strategico di data all’inizio della stagione in ottica di presentazione e di lancio delle collezioni si è rivelato una scelta vincente che ha messo d’accordo visitatori ed espositori, alcu ni dei quali hanno deciso di organizzare anche nei giorni precedenti la fiera il proprio sales meeting, ot timizzando così tempo e risorse e sfruttando questo ti ming ideale per la presentazione delle nuove collezioni.

Luca Spinazzè, il suo nuovo progetto: Runnoween, molto più di nuovo brand di running, un movimento “alternativo”. Ve ne abbiamo già parlato sul n.3 di Running Magazine

I TRE MAIN PARTNER - Quello dell’edizione appena terminata è stato un successo reso possibile anche grazie all’importante supporto di Regione Trentino, oltre che di tutti i brand coinvolti, a partire dai tre main partner. HDry e Polartec sono i due alleati storici degli Outdoor & Running Business Days, con loro vi è un sodalizio che si rinforza sempre più e si conferma nell’insegna della reciproca fiducia. A loro fianco, quest’anno c’era anche FiloBlu, società che sviluppa, gestisce e porta al successo il business digitale delle aziende.

UN MIX SAPIENTEMENTE CALIBRATO - Un format in costante evoluzione e crescita, in grado di bilanciare al meglio le varie anime dell’evento. Un mix sapientemente calibrato tra ordini, incontri di business, anteprime prodotto, ospiti speciali, workshop, presentazioni ma anche occasioni di relax, divertimento e condivisione come l’attesissimo e imperdibile ORBDAYS Party che quest’anno si è rivelato un appuntamento epico con la partecipazione, oltre della band DejaVu, anche di DJ Aladyn di Radio Deejay, presente in fiera per lanciare, insieme all’amico

LA SINERGIA CON L’ITALIAN OUTDOOR GROUP - Outdoor & Running Business Days ha rinnovato la partnership strategica con l’Italian Outdoor Group di Assosport e, anche quest’anno, la Piazza IOG è stato uno dei cuori pulsanti della fiera. Nello spazio posizionato al centro del padiglione C2 e allestito in modo da richiamare l’ambiente alpino e offrire un’oasi verde, gli associati hanno potuto organizzare presentazioni di anteprime prodotto e incontri con negozianti, buyer, agenti, media e altri operatori. Sono stati due gli appuntamenti cruciali organizzati da IOG: l’annuale tavola rotonda di confronto tra aziende e negozianti outdoor e l’assemblea delle aziende del Gruppo.

UNA FIERA RESPONSABILE - Ridurre a zero l’impatto di un evento è, certamente, molto difficile. Tuttavia, è possibile adottare un approccio cosciente e consapevole nei confronti del luogo e della comunità che lo ospita. Anche per questa decima edizione, gli ORBDAYS hanno rinnovato la partnership con Climate Partner per calcolare le emissioni, ridurle e compensarle. Questi i passaggi che permettono a un evento di diventare carbon neutral. La compensazione avviene tramite l’acquisto equivalente di crediti di carbonio certificati a favore di un progetto proposto dall’associazione. MagNet ha scelto quello legato alla produzione di energia eolica, a Yagdir, in India.

PRONTI PER LA SECONDA DECADE - L’organizzazio ne è già al lavoro per far crescere e consolidare la fiera in ottica nazionale ma anche internazionale. Questo l’obiettivo della seconda decade che, a partire dai feedback ricevuti, dall’esperienza dell’organizzazione dei dieci anni trascorsi, dalla sua conoscenza dei mercati in cui si muove e dal supporto delle aziende, prospetta una crescita importante.

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© Giacomo Tonoli © Giacomo Tonoli
©Camilla Pizzini
Al Qr Code il video della decima edizione
su IG il reel della decima edizione
©Camilla Pizzini
Guarda

Runner moderno, say cheese!

Una fotografia del settore e una nuova definizione: sono questi gli aspetti emersi durante l’incontro organizzato da FiloBlu sul mondo del running, composto oggi da “Performance Artist”

_ di sara canali

Una tavola rotonda, un talk e un momento di condivisione. È così che si potrebbe descrivere l’attività organizzata da FiloBlu in occasione degli Outdoor & Running Business Days e che ha avuto luogo lunedì 27 maggio nella sala workshop del polo fieristico della cittadina in provincia di Trento. Il main sponsor della manifestazione ha infatti deciso di raccontare, insieme ai brand Altra Running e Smartwool e ai retail Game7Athletics e Runaway Milano, chi è e come si comporta il runner moderno. Una ricerca nata dalla volontà di FiloBlu, partner strategico per lo sviluppo del business online, di fornire una fotografia del settore per aiutare brand e negozianti a orientare meglio le proprie strategie. Per questo motivo, uti lizzando i dati delle ricerche online e rac cogliendo informazioni sulle modalità di acquisto degli utenti su internet, FiloBlu ha confezionato un report dedicato alle ultime tendenze del settore facendosi supportare poi da brand e negozi per affinarne il contenuto. Quello che ne è emerso è la figura di un runner preparato, consapevole e informato, che trova nella sua attività preferita non solo un modo per perfor mare, ma anche di stare bene con sé stesso e gli altri. Si tratta di un cliente che presta attenzione agli aspetti tecnici, estetici e ha aspettative nuove verso il brand da cui si aspetta empatia e condivisione di ideali. Per questo motivo è stato coniata la definizione di Performance Artist. “Oggi sempre più runner provengono da ambienti creativi e artistici che scardinano il classico paradigma “runner = sportivo” e ampliano il concetto di performance: non solo corsa, dunque, ma anche eventi, socialità, cultura” - racconta Vito Modugno, brand strategist di FiloBlu che ha dato vita a questo neologismo.

NUOVE NECESSITÀ

anche per una nuova necessità di contatti umani. Questo significa che la corsa si è caricata di nuovi significati semantici: non più solo movimento e sport, ma anche socializzazione, trend, salute e valori”. Poi, per raccogliere un feedback dal mondo fisico, FiloBlu ha coinvolto Luca Podetti, founder di Runaway Milano, che come negozio e community ha preso parte alla ricerca. “Oggi il runner che entra in negozio è preparato, sa quello che vuole sia in termini di calzatura che di abbigliamento. È alla ricerca dei modelli di brand specifici perché è come se, da questi, si sentisse rappresentato. Noi come negozio abbiamo anche un running club, attività che a Milano ha raccolto tante adesioni permettendoci di creare un giro di clienti appassionati, connessi e volenterosi di condividere delle esperienze. Far parte di un gruppo, allenarsi insieme e poi partecipare a eventi specifici trasforma il concetto stesso di esperienza in qualcosa di memorabile: le community sono infatti un'importante fonte di informazioni. Penso che per un brand rapportarsi con realtà come la nostra significhi avere a che fare con corridori esigenti ed entusiasti e questo fa estremamente bene al movimento”. Correre è diventato infatti sinonimo di esperienze sociali e aggreganti. In questo nuovo scenario, il digitale gioca un ruolo chiave in tutte le fasi del percorso di acquisto ed esperienza: dalla scoperta del prodotto alla partecipazione alle attività delle community.

SCELTE IDENTITARIE

La tavola rotonda è iniziata con un’introduzione da parte di Andrea Corradin, senior digital retail manager di FiloBlu, che ha raccontato la genesi del report. “La ricerca è partita a inizio 2024 e si è focalizzata sul mondo running con l’obiettivo di interpretare i trend e capire come questo settore stia evolvendo. Al centro c’è il fatto che, dopo la pandemia, si sono avvicinati all’outdoor e alla corsa nuovi runner, per cercare (o ritrovare) un benessere psicofisico, ma

Non solo un cambiamento nelle abitudini, ma anche nell’identità. In Italia si stima che poco più del 50% siano donne e che lo split generazionale veda prevalere la Gen X (44%), seguita dai Millennials (30%). Affianca oltre alla performance una forte attenzione allo stile: le grandi città hanno il ruolo di hub di sperimentazione, con il potere di influenzare a cascata il territorio circostante. Oggi il prodotto performante non può prescindere da un aspetto estetico identitario e capace di differenziarsi. Come racconta Andrea Fagan, e-commerce e digital marketing manager di Altra Running. “Altra Running nasce con un’estetica in contro tendenza rispetto al mercato. Nel tempo abbiamo trasformato questa diversità in una

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Da sinistra: Nicholas Freddi, Andrea Fagan, Andrea Corradin, Giorgio Andrea Rando e Luca Podetti
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© Giacomo Tonoli ©Giacomo Tonoli

scelta di stile ascoltando i bisogni dei nostri consumatori e capendone le necessità. Il runner moderno è infatti attento ai dettagli e questo significa che acquistare un brand piuttosto che un altro rappresenta per lui una scelta identitaria”. Sullo stesso piano anche Giorgio Andrea Rando - senior digital sales manager EMEA di Smartwool: “Il consumatore non cerca più solo la performance, ma vuole sentirsi parte di un progetto, vuole vedere i suoi valori riflessi in ciò che indossa. Smartwool propone prodotti in lana merino, una fibra naturale ed ecologica, e indossarla significa abbracciarne i valori. La scarpa, come la calza, non sono più un particolare secondario, ma anzi definiscono l'identità stessa del runner”.

ACQUISTO OMNICHANNEL

Oltre il 70% dei brand sportivi ha adottato un approccio di “economia di ecosistemi,” offrendo esperienze omnicanale senza concentrarsi su singoli canali indipendenti. L’interazione avviene sia direttamente (attraverso i canali online e i social media del brand) che indirettamente (attraverso community social e blog di settore). L’analisi condotta su un panel di oltre 1.500 prodotti ha evidenziato livelli significativi dei volumi di ricerca per alcuni modelli di scarpe - in particolare ASICS , Brooks e HOKA , in forte ascesa tra 2023 e 2024. Il discorso cambia invece in caso di abbigliamento, in questo caso le ricerche sono più generaliste (i volumi di ricerca associati ai brand sono bassi), a eccezione degli occhiali da running. “Il runner moderno si trova nell’intersezione fra trend che stanno trasformando il mondo dello sport e del tempo libero. Ai temi più tradizionali del wellness e della performance, si sono aggiunti più recentemente la spinta del movimento outdoor post-pandemia, la propulsione social degli influencer e delle running community, la premiumizzazione del footwear e la rivisitazione in chiave fashion dell’abbigliamento running. Per i brand e i retailer si tratta di una sfida in cui entrambi i canali, fisico e digitale, giocano un ruolo fondamentale nel processo decisionale di acquisto”, ha concluso Nicholas Freddi, Game7Athletics eCommerce director.

Viaggio in oriente

Con un’esperienza immersiva nella realtà virtuale, Mizuno ha portato agli ORBDAYS la Japan Experience. Un modo originale per testare la nuova Wave Sky 8

_ di cristina turini

Una corsa sul treadmill alla scoperta delle strade di Osaka e della natura circostante. Questa è stata la Japan Experience di Mizuno, un progetto ideato per associare la prova prodotto al gaming, catturando l’attenzione dei negozianti all’interno della fiera. Lo scopo è stato raggiunto, poiché ha coinvolto oltre 100 persone nell’arco di due giorni. Un progetto davvero originale che in futuro verrà ulteriormente ottimizzato per essere applicato anche in ambito B2C. La presentazione della nuova collezione ha contato 50 partecipanti, mentre al test della Wave Sky 8, guidato dall’atleta e ambassador Lorenzo Lotti, hanno partecipato 40 runner.

Il nuovo modello si presenta decisamente eco sostenibile, con il 70% di contenuto riciclato sulla tomaia in tessuto. Oltre il 90% di contenuto riciclato sul tessuto di rivestimento della parte superiore del corpo. Oltre il 90% di contenuto riciclato sulla fodera del plantare. E oltre il 90% di contenuto riciclato sui lacci delle scarpe. Parte dell’intersuola è realizzata con materiale a base di canna da zucchero. Con un drop di 8 mm, la Wave Sky 8 è progettata per fornire il massimo comfort e ritorno di energia in allenamento e nelle competizioni. Questo gra -

CLASSIFICA BRAND 2024 - TOP 10

La classifica finale dei brand, ottenuta partendo dall'analisi dei prodotti, mostra l'assenza di un canale dominante, evidenziando il ruolo di YouTube e

ricerca, scoperta e raccolta d'informazioni rispetto a brand e prodotti.

zie all’intersuola realizzata con schiume a doppia densità: nella parte inferiore l’Energy Foam, più morbida e ammortizzata, che offre una sensazione più confortevole durante la corsa, mentre in quella superiore la nuova l’Energy NXT che fornisce un maggiore ritorno di energia.

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TikTok come social di
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© Camilla Pizzini © Camilla Pizzini © Camilla Pizzini Lorenzo Lotti

Parlando e correndo con Yeman...

Tra gli ospiti d’eccezione degli ORBDAYS 2024 anche il pluriprimatista italiano, ambassador adidas. A un mese esatto dal suo record sui 10 chilometri, realizzato in Germania a fine aprile con il tempo di 27:08 _ di MANUELA BARBIERI

Lunedì 27 maggio, presso lo stand adidas, davanti a un pubblico numeroso ed entusiasta di incontrare dal vivo il pluriprimatista italiano, Yeman Crippa ha raccontato la sua carriera e i suoi successi. A intervistarlo è stato Maurizio Torri - giornalista e fondatore di sportdimontagna.com (nella foto in basso) – che nell’introdurlo ha subito ricordato che “sono ben sette il numero di primati italiani che portano il suo nome, dai 3.000 fino alla maratona”.

A seguire, il campione ha corso con i partecipanti su un percorso lungolago di circa cinque chilometri. Un’occasione unica anche per testare le nuove proposte del brand: Supernova Rise, Supernova Solution, adizero Boston 12, adizero Adios Pro 3.

Dall’intervista…

Riportiamo qui di seguito un passaggio dell’intervista a Crippa, realizzata prima dei Campionati Europei di Atletica Leggera che si sono svolti a Roma dal 6 al 12 giugno. Allora non si sapeva ancora che Yeman sarebbe diventato il nuovo campione d’Europa nella mezza maratona, imponendosi con un tempo di 1h01:03. Un altro trionfo per il fuoriclasse trentino, al suo secondo titolo continentale dopo quello di due anni fa nei 10.000 in pista.

Alla Road to Records, l’evento annuale di corsa d’élite ospitato presso la sede globale di adidas a Herzo, in Germania, hai raggiunto il record nazionale anche sui 10 km a un secondo da quello europeo. Questo risultato come ha impattato sul tuo stato emotivo, in vista anche degli Europei di Roma a giugno? Ho partecipato a questa gara dopo un ritiro in altura in Marocco. Col mio allenatore avevo discusso sul tempo che avrei potuto fare. “Puoi valere 27:30, poco meno o poco più”, mi aveva detto lui e anche io ero di quell’idea, perché quando prepari una maratona un po’ di velocità la perdi. Negli ultimi anni, però, mentalmente ho cambiato modo di pensare, ora non mi sento più inferiore agli altri. Adesso parto davanti, convinto di non aver nulla di meno rispetto ai miei

avversari. Sono stato infatti molto soddisfatto di come ho gestito la gara in Germania. I 10.000 in pista sono più semplici rispetto a quelli su strada: fino a un mese prima avevo 27:10, in pista e in Germania ho fatto 27:08, il che significa che la mia velocità era migliorata. È stata quindi una doppia soddisfazione che mi collocava a un buon livello in vista degli Europei. Come è cambiato il tuo allenamento negli ultimi mesi in vista degli Europei? Quale sarà la tua roadmap in vista di questo importante appuntamento?

In questo periodo ho ridotto il chilometraggio alto che solitamente faccio per la maratona, perché mi sto concentrando proprio sulla preparazione della 10 chilometri e della mezza maratona. Attualmente sto seguendo un programma di allenamento più adatto a queste distanze, con un chilometraggio settimanale di 150/160 chilometri, occasionalmente 170. Quando mi alleno per la maratona, arrivo invece fino a 190 chilometri, ma ora ho bisogno più di qualità che di chilometri. Una decina di giorni fa ho iniziato anche la preparazione per la maratona olimpica, ho corso 30 chilometri sul percorso che sono andato a visionare. Dopo gli Europei, a partire da metà giugno circa, mi concentrerò su quest’altro grande appuntamento.

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A.
©
Cagnazzo di RecMedia
©Camilla Pizzini ©Camilla Pizzini ©Camilla Pizzini © Camilla Pizzini © Camilla Pizzini Yeman Crippa

Il grande salto

Quello che Karhu ha compiuto diventando partner dei Campionati Europei di Atletica Leggera. E, proprio a Riva del Garda, il brand ha unito i fili con un passato glorioso che è tornato alla ribalta

_ DI cristin a turini

Una presentazione emotivamente coinvolgente e ricca di emozioni quella dei Campionati Europei di Atletica Leggera svoltasi lo scorso 26 maggio agli ORBDAYS. I protagonisti indiscussi sul palco sono stati Franco Arese campione europeo a Helsinki nel 1971 e chairman di Karhu, e Francesco Panetta, campione mondiale dei 3.000 m siepi a Roma nel 1987 e medaglia d’ora agli Europei di Spalato 1990. A intrattenere il numeroso pubblico, anche Francesco Pierantozzi e Federica Frola, giornalisti di Sky Sport. Impossibile per le due stelle dell’atletica e per tutti i presenti trattenere l’emozione durante la proiezione delle loro gloriose gesta passate. Impensabile non lasciarsi entusiasmare dai racconti di Arese e da quei due destini, il suo e quello di Karhu, che si sono incrociati nell’arco di una vita. Franco ha infatti raccontato che, in quel lontano 1971 a Helsinki, lo sponsor era proprio il marchio (allora) finlandese. E mai avrebbe pensato che, a distanza di anni, sarebbe diventato un “affare” di famiglia. “È incredibile come oggi mi ritrovi a parlare di Karhu come proprietario del marchio – ha dichiarato Arese. All’inizio è stata dura, perché di questa realtà era rimasta solo la storia. Oggi invece, dopo otto anni,

Equilibrio reattivo

posso dire di essere contento e sereno. Que sto brand sta rinascendo e non vogliamo che sia solo una questione di fatturato, ma soprat tutto di prestigio”.

D urante il talk, animato da Ludo, la mascotte uf ficiale dei Campionati Europei, è intervenuto anche Francesco Pierantozzi che ha affascinato la platea con i suoi numerosi aneddoti sulla storia dell’atletica leggera, dal racconto su Emil Zatopek ai pantaloncini rossi portafortuna che Arese volle indossare a tutti i costi, andando contro le regole della Federazione (a ragion veduta).

Lo show è proseguito con un quiz che ha coinvolto tutti i partecipanti, con tanto di premi finali per i vincitori: alcuni capi del merchandising Karhu dedicati all’evento di Roma.

L’immersione totale nel mondo dell’atletica è proseguito il giorno dopo con una staffetta mista 4x400 organizzata dal brand presso la pista di Arco: le squadre partecipanti hanno iniziato il secondo giorno degli ORBDAYS decisamente in velocità e il team vincitore è tornato in fiera con i biglietti per assistere ai Campionati Europei.

M entre vi scriviamo, le gare al Foro Italico si sono già svolte con un trionfo tutto azzurro, grazie al quale l’Italia ha portato a casa ben 24 medaglie, di cui 11 ori e 9 argenti. Noi di Running Magazine siamo stati a Roma insieme a Karhu a tifare i nostri atleti: sul prossimo numero della rivista poterete leggere un racconto approfondito di questa incredibile esperienza.

Presentata in anteprima lo scorso anno proprio a Riva del Garda, UYN è tornata agli Outdoor & Running Business Days con la sua gamma di scarpe dedicate al road e trail running, ampliata con nuovi modelli _ DI cristina turini

La tecnologia e l’innovazione che da sempre caratterizzano i prodotti UYN, ora li possiamo trovare anche nella gamma di calzature performance dedicate sia alla corsa su strada che sterrato, che il brand di Asola ha presentato ufficialmente a Riva del Garda. Andrea Gini responsabile vendite Italia e Paolo Venturini, atleta e ambassador del marchio, hanno illustrato i modelli nel primo pomeriggio di lunedì 27 maggio, dando poi la possibilità di testarli direttamente sull’innovativo treadmill propriocettivo Reaxing. Tutte le calzature partono da una costruzione della tomaia a calzino, sia monostrato che doppio strato a seconda della zona del piede, dove risiede tutto il know-how del marchio, che deve la sua affermazione nel mercato proprio al design e alla tecnologia avanzata applicata sulle calze.

La collezione road running è composta dalla SpeedFly, dalla Lockie e dalla Synapsis. Su quest’ultima è stato posto un accento particolare: una scarpa neuro-reattiva e leggera, studiata per prestazioni su strada, dagli allenamenti alle gare. Realizzata dalla calza, con bio-fibra Flexicorn ottenuta dai semi di mais, offre una ventilazione eccezionale, stabilità e supporto. La combinazione della piattaforma rigida Power Chassis con la schiuma ultra-leggera Propulsyon garantiscono reattività e propulsione a ogni falcata.

Fanno parte della collezione trail running i modelli Neuron, SkyStep, Hyguard e Biosoul che, come dice il nome, presenta una suola bio ricavata dalle alghe. La Neuron è una scarpa precisa, stabile e reattiva, progettata per la velocità e il comfort quando l’asfalto lascia il posto ai sentieri sterrati. La tomaia zero-cuciture ultra-traspirante rispetta la naturale forma del piede e offre una calzata avvolgente, senza punti di pressione. Il sistema H.A.L.O collegato con la piattaforma Power Chassis garantisce stabilità superiore nei cambi di direzione. Il battistrada in gomma con Hexagonal Dots nella parte anteriore offre la giusta trazione sui terreni irregolari.

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©Camilla Pizzini ©Camilla Pizzini © Camilla Pizzini © Camilla Pizzini Federica Frora, Franco Arese e Francesco Panetta Synapsis Neuron Da sinistra: Paolo Venturini, Andrea Gini e la giornalista Marta Manzoni, moderatrice della presentazione Guarda il reel su Instagram

Un Prodigio

Con questa calzatura da mountain running, La Sportiva cambia approccio alla corsa off road, rispondendo al trend delle ultra distanze.

A Riva Del Garda presentazione e test a cura di Tobias Gramajo _ di karen pozzi

Esposte allo stand La Sportiva, c’erano le calzature dei tre segmenti: mountain running, mountaineering e fast hiking. Per ognuno di questi è stato inoltre organizzato un momento di approfondimento nella Piazza IOG al centro del Padiglione C2, dove i presenti hanno potuto conoscere i dettagli delle novità e le loro tecnologie. Per il mountain running il brand ha proposto anche dei momenti in cui poter testare le calzature.

MOUNTAIN RUNNING EXPERIENCE - Alle 8 di lunedì mattina abbiamo partecipato al test delle calzature mountain running La Sportiva guidati da Tobias Gramajo, footwear product manager mountain running e hiking. La corsa si è sviluppata sui sentieri che portano al castello di Tenno e che offrono una meravigliosa vista sulla città. Ai nostri piedi le calzature della collezione attuale: Prodigio per l’uomo e Levante per la donna. Qualche fortunato ha potuto anche testare in anteprima la Prodigio Pro.

_PARLA TOBIAS GRAMAJO, FOOTWEAR PRODUCT MANAGER MOUNTAIN RUNNING E HIKING

Mi parli delle calzature testate durante la mountain running experience? Prodigio arriva nel 2024 con l'obiettivo di entrare nel mondo del trail running di lunga distanza, delle ultra appunto, un segmento che oggi traina tutto il comparto. Levante è la sua versione femminile sviluppata con la collaborazione delle nostre atlete. Abbiamo concepito un'intersuola in un materiale con nitroinfusione, l'XFlow, che garantisce ammortizzamento, reattività e leggerezza e che, come dice la parola stessa “flow”, assicura una rullata fluida che ci permette di correre a lungo senza affaticarci. Con questa calzatura apriamo un nuovo capitolo e un nuovo modo di concepire i nostri attrezzi da mountain running che ricadrà a cascata su tutti i modelli del futuro. Qualche fortunato ha potuto provare in anteprima anche la Prodigio Pro che verrà lanciata sul mercato nella SS25 e di cui disponevamo solo di numeri da campionario.

Perché in La Sportiva si parla di mountain running e non di trail running?

Perché La Sportiva è un marchio estremamente legato alla montagna e, quando ha iniziato a sviluppare i primi prodotti da trail, che in quegli anni erano Skyrace, è partita dalla rielaborazione degli scarponi da alpinismo. Nonostante le evoluzioni successive e il cambio di rotta con Prodigio, il dna della montagna e della tecnicità è sempre stato e vuole rimanere molto radicato in La Sportiva.

Immagino che proponendo una scarpa per le ultra abbiate condotto delle ricerche su questo comparto, che tipo di atleta lo presidia e quali sono le sue esigenze?

Abbiamo condotto uno studio molto interessante sui partecipanti all’UTMB del 2023, dividendo tutti i finisher. Parliamo di 5.000 persone, quindi un campione molto rappresentativo, in tre blocchi per ordine d'arrivo. I primi arrivati costituiscono l’8% del totale, sono quelli dalla performance più elevata. Pur essendo relativamente pochi, si tratta di un gruppo molto influente perché è quello a cui tutti aspirano, che quindi crea i trend e per i quali si cerca di proporre il meglio in termini di materiali, tecnologie e disegni. Il blocco intermedio è il 40% e quello più lento il 52%, quindi la pancia del gruppo è molto molto grande. Partendo da qui, abbiamo cercato di capire l’andatura media di ogni gruppo: chi corre per vincere un UTMB va a circa 10 chilometri all'ora, che è una velocità lenta per chi fa strada, nel trail ma soprattutto nelle lunghe distanze significa andare veloce. Chi corre in coda si muove a

3-4 km all'ora, che è un ritmo molto simile a chi pratica hiking, quindi del camminatore. Questo ci dà un parametro molto interessante su come sviluppare i prodotti e ci dice da dove è partita l’ideazione sia di Prodigio che di Levante, che devono sapersi adattare ai diversi range di velocità.

Che confine c'è quindi tra una scarpa così e una da fast hiking?

C'è una grossa differenza su come vengono concepite queste due calzature. Per esempio, per quanto riguarda Prodigio Pro e Prodigio Hike GTX che verranno lanciate nella SS 25, abbiamo sviluppato due intersuole declinate sui due diversi concept. In Prodigio Pro abbiamo utilizzato l'XFlow Speed, un materiale che amplifica la prestazione perché, seppur in alcuni tratti si cammini, nel trail è fondamentale il ritorno di energia. Nell’hiking, dove si cammina per il 99% del tempo, fondamentali sono l’assorbimento dell'urto, l’ammortizzamento puro, maggiore stabilità per amplificare il comfort.

Per questo viene usata un’altra intersuola più tradizionale del mondo hiking, in EVA alleggerita.

A proposito di Prodigio Pro, qualcuno ha avuto il piacere di testarla durante la run. Cosa cambia rispetto al modello Prodigio classico?

Con Prodigio Pro presentiamo un nuovo materiale che è l'XFlow Speed, ovvero un’intersuola XFlow esternamente integrata nella parte interna da poliuretano che amplifica al massimo il ritorno d'energia. Così facendo, otteniamo un risultato che è estremamente bilanciato in termini di ammortizzamento, stabilità ed equilibrio dinamico con quell'extra elasticità necessaria.

L'utilizzatore sarà quindi lo stesso di Prodigio?

No, perché Prodigio Pro, come dice il nome, è pensata per chi cerca la massima performance nelle Ultra e quindi verrà indossata dai nostri atleti. Pro non sta per nuova versione, ma per professionisti, e a loro è dedicata.

Ogni dettaglio di questo modello è stato pensato per rispondere a molteplici necessità: l’ampio toe box e la tomaia traspirante conferiscono comfort anche dopo numerose ore di corsa; la costruzione Wrapping System e la perfetta ergonomia del tallone assicurano stabilità e protezione, mentre la geometria del rocker enfatizza una falcata fluida e progressiva su qualsiasi terreno. Grazie alla sua costruzione e alla geometria dei tasselli di 3,5 mm, questo modello può essere utilizzato anche su percorsi “road-to-trail”, presentandosi come un prodotto polivalente e in grado di accompagnare gli appassionati dai tratti asfaltati ai sentieri tecnici più impegnativi. _PRODIGIO

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Tobias Gramajo © Giacomo Tonoli

Entusiasmo contagioso

Merrell, Vibram e BV Sport si incontrano per un trail running tra i percorsi panoramici di Riva del Garda.

Una triade vincente, un test prodotto appassionante

L’experience organizzata in chiusura del primo giorno di fiera, domenica 26 maggio alle ore 17:00, ha visto una partecipazione entusiasta, fin dall’iniziale incontro allo stand Merrell. Ai piedi di ogni iscritto le scarpe della famiglia Matryx (Skyfire 2, Longsky 2 e Agility Peak 5), modelli nati in collaborazione con Vibram. E, per un’esperienza completa, sono stati forniti i fantasiosi calzini BV Sport, pensati appositamente per avvolgere il piede durante la corsa. Dopo una breve presentazione, il gruppo si è spostato presso l’area indoor Grip & Fit, creata appositamente per simulare differenti tipologie di terreno. Le scarpe sono quindi state testate su un percorso che comprendeva una superficie liscia in pietra bagnata, rocce e tronchi. A quel punto, si era pronti a partire per un trail della lunghezza di 7,2 km. Il terreno era ancora umido per le piogge delle settimane precedenti e leggermente scivoloso. Nonostante ciò, e nonostante la giornata afosa, la corsa ha dato una scossa di adrenalina a tutto il gruppo di partecipanti, che sul finale si è concesso un momento di riposo post-corsa all’insegna del divertimento.

Trail del Bastione - Un mix perfetto di terreni, pendenze e paesaggi. Partendo dalla fiera, si imbocca, dopo un breve tratto asfaltato e ripido, il percorso in zona Foci che con un fondo misto (da sentiero a mulattiera) conduce fino alle magnifiche rovine del Bastione Veneziano. Una piccola e veloce discesa, sempre su mulattiera pavimentata, riconduce al medesimo sentiero della partenza.

I prodotti in test

MTL Skyfire 2 Matrix e Longsky 2 Matrix - La tomaia di entrambe le scarpe è caratterizzata da un tessuto Matryx rinforzato in Kevlar a strato singolo che massimizza la traspirabilità e la durata riducendo drasticamente l'elasticità. Internamente il trattamento della fodera allontana l'umi dità mentre le intersuole sono dotate della schiuma FloatPro a doppia densità per il comfort a lunga distanza. Nelle parti inferiori è presente la suola Vibram MegaGrip con costruzione a ragnatela con tasselli da 5 mm che offrono la massima trazione. La Skyfire 2 è pensata con una costruzione adatta a gare brevi e tecniche; la Longsky 2 è invece progettata per distanze medio-lunghe.

Agility Peak 5 - Basandosi sul successo di una delle scarpe da trail running più popolari, l'Agility Peak 5 è stata sviluppata per migliorare tutti gli aspetti di questo franchise. La quinta versione offre ammortizzazione, peso ridotto e una suola ridisegnata con approfondimenti dell'MTL (Merrell Test Lab) per una trazione ideale. Il rocker è stato aumentato e l’alloggiamento del tallone è stato progettato per un migliore comfort e un minore spostamento del tallone. Dispone inoltre della tecnologia FlexConnect 2.0 per adattarsi al terreno e della ESS Rock Plate per aggiungere protezione sotto i piedi e muoversi con facilità su qualsiasi fondo.

L'outdoor è uno stato d'animo

Un trail running organizzato da Altra per testare le ultime novità del marchio, in compagnia del campione Daniel Jung, che ha rivelato alcuni trucchi del mestiere _ di Ania Alleva

Dopo aver presentato la gamma Experience - composta dai modelli Experience Form, Experience Flow e Experience Wild - il brand coglie come cornice ideale gli Outdoor & Running Business Days per rivelare al mercato le caratteristiche e le tecnologie che caratterizzano questa nuova collezione. In particolare i partecipanti dell’evento hanno avuto modo di testare l’Experience Wild, la prima scarpa della famiglia pensata appositamente per il trail running. A guidare il gruppo era presente il campione e atleta Altra Daniel Jung che, reduce dalla vittoria dell’UTS by UTMB (103 km), lunedì 27 maggio ha partecipato al trail lungo il percorso del Berghen con rientro dai Bastioni (per un totale di 8,8 km e 460 m circa di dislivello).

Tips and tricks di Daniel Jung

Daniel è un atleta eccentrico e versatile, uno sportivo a 360° in grado di mettersi continuamente in gioco. Originario della Val Venosta, ama la montagna e lo scialpinismo, ma nel tempo si è dedicato a tantissimi sport diversi. Tra gli altri, ha giocato a calcio, ha fatto gare ad alto livello di mountainbike e da 10 anni si è buttato nel trail running. Durante l’experience Daniel ha rivelato ai partecipanti tutti i trucchi che usa per dare il massimo sia durante gli allenamenti che in gara; tante piccole e preziose tips, apprese con il tempo e l’esperienza. Uno dei suoi punti di forza è la discesa, che lui approccia con estrema razionalità e intelligenza. Per non disperdere energia, l’atleta è solito affrontarla guardando sempre avanti di almeno cinque metri, per fare in modo che il cervello memorizzi il percorso e avanzi in maniera consapevole senza perdere l’equilibrio. È una cosa che ha impara -

to dalla mountainbike, dove in discesa si prende molta velocità ed è fondamentale non sprecare energia sbilanciandosi. Lasciare andare il corpo e usare la mente, questo il consiglio dell’atleta. Anche per quanto riguarda i piedi la loro posizione è fondamentale: per ave re il massimo della stabilità è necessario poggiare l’intera pianta del piede al terreno e averne la massi ma presa. Per aumentare la velocità, invece, non serve accelerare il ritmo: per la discesa è sufficiente spostare avanti le spalle inclinando leggermente il bacino indietro se il pendio è troppo ripido. Per ultimo, ma non per importanza: bere, bere sempre, anche in distanze non eccessivamente lunghe.

Experience Wild

Una scarpa da trail running realizzata per affrontare chilometri di terreno collinare o corse veloci fino in vetta. La suola antiscivolo MaxTrac combina aderenza, trazione e resistenza. I piedi sono protetti dai detriti con il sistema GaiterTrap e grazie ai rinforzi senza cuciture strategicamente posizionate sul puntale. Il drop basso da 4 mm assicura uno stacco efficace e un rollio fluido a ogni passo. Con la caratteristica FootShape fit di Altra si concede un puntale spazioso e un supporto per il mesopiede, per un movimento naturale.

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Calzature Matryx di Merrel con suola Vibram. Calzini BV Sport ©Giacomo Tonoli © Giacomo Tonoli Guarda il reel su Instagram

Sui sentieri con Marco De Gasperi

L’atleta e category manager di SCARPA ha guidato una run per testare la nuova Golden Gate 2 ATR. Il suo know-how per il mercato e per i prodotti del trail running ha appassionato come sempre tutti i partecipanti

Atleta professionista della corsa in montagna dal 1997 fino al 2016 nel Gruppo Sportivo Forestale dello Stato, Marco De Gasperi è oggi category manager per il trail running nell’azienda di Asolo. Il suo ruolo prevede il coordinamento della ricerca e sviluppo del prodotto, oltre che la gestione del Team atleti SCARPA e degli eventi. Il suo know-how per la disciplina proviene da un’esperienza diretta con questo mondo e da una storia di successi. È con lui e grazie all’evoluzione tecnologica dei suoi prodotti che SCARPA, già tra i brand leader delle calzature da montagna, ha raggiunto un importante posizionamento anche nel mondo del trail e dello skyrunning.

L’EVOLUZIONE DEI PRODOTTI

De Gasperi ha vissuto il progresso dei prodotti per la corsa off road e oggi la sua esperienza con molti di questi gli ha permesso di avere ben chiaro quali siano le esigenze degli atleti e in quale direzione debba andare la ricerca costante di nuovi materiali. Per questo motivo in SCARPA Marco segue lo sviluppo dei prototipi e li testa insieme agli altri atleti prima di proporli al mercato. “Il 2003 è l'anno in cui ho vinto il mio mondiale in Alaska, durante una forte nevicata, utilizzando una scarpa race e minimalista da strada. A quel tempo il trail running era ancora in incubazione e non esistevano scarpe pensate solo per quella disciplina. Dal quel momento sono passati più di 20 anni e oggi siamo giunti a correre indossando scarpe strutturate con battistrada di alta qualità. Le varie aziende produttrici di suole nel frattempo hanno raggiunto altissimi livelli di tecnologia disponendo di mescole innovative che uniscono grip e leggerezza. Anche Presa, il compound utilizzato da SCARPA, offre grande tenuta su ogni tipo di terreno, anche bagnato e accidentato, e oggi correre fuori strada è tutt’altra cosa sia in termini di esperienza che di sicurezza”, ci racconta Marco De Gasperi.

GOLDEN GATE 2 ATR

category manager di SCARPA ha inoltre spiegato ai negozianti accorsi per correre con lui: “A chi è destinata? Ad atleti di qualsi asi peso e dal differente livello di esperienza, che cercano una scarpa affidabile e comoda per i propri allenamenti quotidiani”.

A seguire, De Gasperi ha guidato una run che ha permesso ai numerosi partecipanti di testarla su un percorso misto tra strada, sentiero e roccia. Perché, come dice il nome, si tratta di una scarpa All Terrain, un trend sempre più in voga tra gli appassionati, ovvero quello di poter avere una scarpa per più terreni e utilizzi.

IL TEAM SCARPA

A Riva Del Garda, Marco De Gasperi è giunto direttamente dalla Zegama, una delle skyrace più belle e dure al mondo, dove Luca Del Pero, atleta del Team SCARPA, ha raggiunto il traguardo in quarta posizione. Marco è infatti anche team leader e in questo ruolo cerca di supportare gli atleti, non solo come brand sponsor ma anche dispensando importanti consigli e motivazioni grazie alla sua esperienza. “Il team costituisce una leva importante per posizionare il nostro prodotto. E non sono solo i soldi a richiamare gli atleti più forti. Fare squadra significa anche offrire loro un piano di focalizzazione di gare condiviso, ma soprattutto strutturato per poter ottenere, con allenamenti mirati e obiettivi specifici, un percorso perfetto. Questo, per esempio, quanto successo a Luca Del Pero, bronzo al mondiale di trail running e quarto classificato a Zegama. E per me rappresenta l’emblema del nostro progetto che ha basi solide su cui lavorare”.

Oggi SCARPA si presenta sul mercato con una nuova calzatura da trail running. Durante il secondo giorno di ORBDAYS De Gasperi ha presentato la nuova Golden Gate 2 ATR: “Golden Gate 2 ATR è il modello più leggero e versatile della nostra categoria da trail running. Una scarpa che è ridisegnata rispetto alla versione precedente con una nuova geometria della suola Presa TRN-07, che consente una rullata più fluida ed efficiente. L’intersuola in Bounce Foam a doppia densità, un materiale più leggero di quello usato nella versione passata, conferisce una buonissima stabilità sui terreni sconnessi e un’elevata risposta elastica. Si tratta di una scarpa versatile in quanto può essere usata per affrontare terreni off-road misti non troppo tecnici, compresi i tratti asfaltati di media/lunga distanza, offrendo prestazioni affidabili e comfort. Il battistrada presenta tacchetti da 4 mm e nella parte centrale una zona in EVA che favorisce la transizione. Ha un buon rocker per favorire la spinta in avanti, una tomaia leggera e traspirante in 3d print con un buon supporto della zona tallonare. Il

42 -speciale orbdays© Simone Comi © Giacomo Tonoli
Tonoli
© Giacomo
Marco De Gasperi Team SCARPA © Jose Miguel Muñoz Golden Gate 2 ATR Guarda il reel su Instagram

L’alba di HOKA

Il brand ha organizzato la sua experience off-road alle prime ore del mattino di lunedì 27 maggio. Per mettere alla prova le nuove Speedgoat 6 lungo i sentieri intorno a Riva del Garda

Le creste del Monte Brione hanno fatto da scenografia alla run organizzata da HOKA all’alba del secondo giorno di fiera. I coraggiosi partecipanti che hanno puntato la sveglia alle cinque, si sono ritrovati presso la chiesa di San Alessandro a Riva del Garda. Per percorrere, in compagnia di Alberto Ferretto di HOKA, i sentieri appartenuti all’impero austro-ungarico. Ancora oggi si possono scorgere le fortificazioni, costruite lungo quella che nel diciannovesimo secolo era la linea di confine con il Regno d’Italia.

I l tempo di mettere insieme i runner e fare una foto di gruppo, ognuno con le Speedgoat 6 (di cui vi parliamo approfondito a

pag. 28) ai piedi dello stesso colore per tutti: una linea arancione che ha illuminato il crepuscolo ancor prima dei raggi del sole. La colorazione è dedicata alla Western States 100-Mile Endurance Run di cui il brand è sponsor.

L’aggiornamento di uno dei modelli trail più apprezzati della gamma HOKA, è stato messo alla prova su un percorso di circa 7 km con 330 d+. Una salita costante che, neanche a dirlo, ha regalato a tutti una meravigliosa vista sul lago.

“Energia in movimento”

In occasione della fiera, Fessura ha presentato una nuova linea dedicata al trail running. Un progetto ambizioso che crede nel cambiamento, le cui radici affondano nel cuore delle colline marchigiane

_ di ania alleva

Tradizione e innovazione sono le due anime del brand nato nel centro Italia, che agli ORBDAYS ha lanciato il progetto Fessura Trail Line, con una vision ben definita: introdurre un concetto di sneakers divergente e anticonvenzionale, che soddisfi anche un gusto estetico ispirato all’urban style. Grazie all’expertise e il know-how maturato nel corso degli anni nel segmento della moda funzionale, con la produzione di calzature supportate da brevetti, Fessura ha deciso di entrare nel segmento sportivo. L’obiettivo è quello di diventare brand di riferimento per il panorama italiano e internazionale. Essendo un marchio fortemente legato al proprio territorio d’origine, il suo ingresso nel mondo outdoor è segnato da una prima calzatura “door to trail”, che coniuga le caratteristiche classiche di una sneaker con l’appeal dell’off-road. Durante la fiera abbiamo avuto l’opportunità di scoprire la storia e la filosofia madre del progetto, che si inserisce in un ampio quadro programmato nei minimi dettagli. In termini di comunicazione si tratta di un vero e proprio viaggio itinerante tra i

principali sentieri dei Monti Sibillini. Il progetto, infatti, è partito con il lan cio della Trail VTR E-15, che prende il nome dal percorso E15 che porta alla vetta più alta della Catena Sibillina: il Monte Vettore (2.476 m).

La linea prosegue poi con la Trail SBL-E10 ispirata alla traccia che arriva sulla vetta del Monte Sibilla (2.173 m): la storia di questa montagna ha da sempre evocato fantastiche leggende legate alla sua grotta, inaccessibile e avvolta dal mistero. L’altro picco sarà Pizzo del Diavolo o Gran Gendarme (2.410 m), da cui nasce la Trail DVL: la cima è caratterizzata da una parete in roccia, paragonabile alle vette alpine. Il pack Sibillini si chiuderà con la recovery sockshoes Trail PLT ispirata al Lago di Pilato (1.910 m), dove è presente il Chirocefalo del Marchesoni, specie unica al mondo. Si tratta di una sneaker ideale per essere indossata alla fine di un lungo itinerario, garantendo un recupero ottimale. Ciò che accomuna le quattro linee è la tecnologia SLOT, che presenta delle fessure progettate per offrire un rebound superiore, garantendo un elevato livello di cushioning.

43 -speciale orbdays-
©Giacomo Tonoli ©Giacomo Tonoli ©Giacomo Tonoli
© Giacomo Tonoli © Giacomo Tonoli
©Camilla Pizzini Guarda il reel su Instagram

Correre per chi non può

Oltre 265.000 partecipanti di 192 nazionalità differenti, sparpagliati in 169 Paesi (uno solo in Palestina).

Oltre 2.000.000 i chilometri percorsi e più di 8 i milioni di euro interamente devoluti alla ricerca sulle lesioni spinali.

Scopo unico di questo magnifico evento: la Wings for Life World Run

_ testo E FOTO Dino Bonelli

Chi vi scrive ha corso tutte le dieci passate edizioni della Wings for Life, quasi sempre in un Paese diverso. Le prime con la macchina reale a rincorrere e le ultime con un’apposita app che permette di gareggiare dove si vuole, inseguendo un puntino virtuale che ripercorre la scia lasciata sull’applicazione scaricata sul telefono dal runner. Per questa undicesima edizione avevo pensato di correre in Eritrea, con un gruppo di amici con cui avevo impostato la vacanza nel Corno d’Africa. Poi ci comunicano che in Eritrea, anche detta “Corea del Nord d’Africa”, non esiste internet e quindi la nostra ambiziosa idea di correre questa magnifica app-run nell’ex colonia Italiana, salta. Anticipiamo quindi la nostra vacanza africana di una settimana e il 5 maggio siamo ognuno in un sito differente a sfidarci virtualmente con oltre 265 mila persone sparpagliate nel mondo. Io scelgo di correrla a Cipro, dove sono a girovagare con mio padre Piero che, all’età di 86 anni e dopo un decennio che me ne sente parlare, decide di parteciparvi anche lui. Stampiamo anche i pettorali (facoltativo) scaricati dal sito d’iscrizione wingsforlifeworldrun.com e partiamo.

IL FORMAT DELLA GARA

M a facciamo un passo indietro a spiegare, ancora una volta, il particolarissimo format di questa gara. Si parte nello stesso istante in tutto il mondo, alle 13:00 austriache, in quanto lì c’è il quartier generale di questo grande evento patrocinato da Red Bull. Il concetto è semplice, si parte e si corre, dopo 30 minuti si mette in moto anche una macchina che, a un’iniziale andatura di 15 km/h, che poi a ogni mezz’ora inizierà ad aumentare, andrà a prendere tutti i concorrenti fermandoli alla loro distanza acquisita e mettendoli quindi tutti in un’unica enorme classifica mondiale. Ci sono sette flagship run programmate, ovvero gare con macchina reale al seguito, e qui c’è un percorso ben definito, mentre nelle altre migliaia di app-run si può correre da soli o in compagnia, e dove si vuole. In questo secondo caso la scelta del percorso è assolutamente libera, tanto sarà la macchina virtuale a seguire la scia di ogni singolo telefonino e a raggiungere e quindi stoppare la gara di ogni runner. Ovviamente vince chi riesce a correre di più, facendosi prendere il più tardi possibile.

LA PRIMA WFL A 86 ANNI

Come punto di partenza per la nostra app-run, visto che il 5 maggio 2024 coincide anche con la Pasqua Ortodossa, maggioranza religiosa a Cipro, scegliamo la chiesetta di Agios Nikolaos a Pernera, sulla costa est dell’isola. Da qui, una lunga, varia e curata passeggiata prima e una continuazione più grezza e sterrata poi, entrambe zigzaganti di fianco a un mare color smeraldo, sarà il nostro campo di gara. Con un ora di fuso orario, alle 14, sincronizzati con l’app e in audio con le diverse voci speaker della gara, partiamo. Faccio i primi 500 metri con mio padre,

che entusiasta abbozza subito qualche passo di corsa che io immortalo col mio telefonino, per poi continuare, molto logicamente, camminando, quindi poi io allungo la mia falcata e lo lascio, col suo telefono e le sue voci narranti, alla sua esperienza. Mi sono prefissato una quindicina di chilometri, le mie gambe quest’anno non ne hanno di più, e quindi non spingo troppo e me la godo. Sulla passeggiata incontro e schivo una miriade di persone, qualcuna fa caso al pettorale che indosso e di sicuro si fa qualche domanda, per le altre sono solo uno dei runner che si gode la bella giornata di sole. Mi faccio qualche selfie correndo e in un paio di casi chiedo a sconosciuti di scattarmi una foto col mare di sfondo. Giro di boa al km 8, in quanto so che mi fermerò a un chiosco che dista un chilometro dalla chiesetta di partenza e li incontrerò mio padre per il pranzo. Arrivato a destinazione, faccio un po’ di stretching aspettando che la macchina virtuale mi raggiunga e così, poco dopo, la mia undicesima WFL va in archivio, con pochi chilometri ma la soddisfazione di aver comunque fatto qualcosa di buono, di aver “corso per chi non può farlo”, come recita appunto lo slogan della gara.

INTANTO VICINO A GAZA…

M entre corro su questa grossa isola del Mediterraneo orientale, spinto dalla vicinanza geografica, penso alla guerra in Palestina, alla sua distruzione, ai suoi orrori e ai suoi eroi. Tra questi ultimi anche l’amico Fabrizio Minini, bresciano di 45 anni, che, da ottimo logista per Croce Rossa Internazionale prima e per un ONG poi, dopo due anni di Donbas e due sotto le bombe in Ucraina, ora è operante a Rafah, in fondo alla martoriata striscia di Gaza. E proprio lì, giusto fuori dalla sede dell’ONU e a ridosso di uno dei tanti campi profughi, ha “corso” la sua WFL (nella foto in alto a destra), per continuare a sostenere la causa di questo evento a lui caro, senza comunque distogliere l’attenzione dalla sua opera umanitaria ora mirata alla distribuzione dei viveri agli sfollati della guerra.

UN PO’ DI DATI

M a ecco un po’ di dati di questa WFL 2024. A vincere quest’anno è stato Tomoya Watanabe con 70,1 km fatti in Giappone, mentre al femminile è Dominika Stelmach l’ultima a farsi prendere dopo 55 km, in Polonia. La gara ha visto 265.818 partecipanti di 192 nazionalità, sparpagliati in 169 differenti Paesi (uno solo in Palestina, Fabrizio appunto), che complessivamente hanno corso 2.036.495,13 km, e ha incassato 8,1 milioni di euro che saranno interamente devoluti alla ricerca sulle lesioni spinali, scopo unico di questo magnifico evento.

... il prossimo anno s i correrà domenica 4 maggio.

Pe r iscriversi, fin da ora, si può andare su wingsforlifeworldrun.com

44 © wisthaler.com
-responsabilmente-
Dino Bonelli insieme al papà Piero
INFO: Spor t Leader s r l mail: info@spor tleader pro tel: 017 1413175

Un’oretta di sgambata a Doha

In compagnia dell’amico ultrarunner Michele Graglia

_ testo E FOTO Dino Bonelli

Doha, capitale del Qatar, e nel novembre 2022, in qualità di organizzatrice dei campionati del mondo di calcio poi vinti dall’Argentina di Messi sulla Francia, anche capitale del “world football”. Ma in Qatar c’è pure una consolidata tradizione gran premi del Motomondiale (dal 2004) e di Formula 1 (dal 2021), entrambi ospitati dal circuito internazionale di Losail, qualche chilometro a nord di Doha.

Io passai per Doha, la prima volta, nel 2005 in occasione del secondo GP del Qatar. Al tempo Doha, bruttina e noiosa, era solo un pugno di grattacieli circondato da un’infinità di cantieri che preannunciavano la nascita di una grande città. E così è stato. Oggi Doha, bella e dinamica, ha una vestigia moderna che mantiene comunque, specie nella Old Town, il suo carattere antico, fatto di case basse, ben ristrutturate e adibite a uso commerciale a fini turistici, e qualche vecchia tradizione, come l’equitazione e la falconeria, e quindi i loro comparti.

Alloggiamo in un hotel nei pressi del bel Qatar National Museum, che

esteticamente è una costruzione artistica a forma di rosa del deserto, a tre km a est della Old Town. In compagnia dell’amico Michele Graglia, famoso ultrarunner, usciamo a correre che è già pomeriggio, ma il sole di novembre non brucia più come quello estivo e si sta bene. Si gironzola prima nel parco che abbraccia la rosa del deserto, poi si va a curiosare una spiaggia di sabbia chiara che crea una mezza luna lambita da un bel mare azzurro. Sul lato opposto al nostro il Ras Abu Aboud Stasium, una delle strutture che ospitarono i mondiali, si erge sonnolente in attesa di ospitare nuovi eventi sportivi. Seguendo strade e marciapiedi che accompagnano il litorale verso nord e poi verso ovest, approdiamo nei pressi del Museo dell’arte Islamica, che sembra galleggiare sull’acqua, e l’omonimo parco che lo abbraccia su un lato. Sull’altro e dietro, il mare. Da qui la veduta dei grattacieli della downtown di Doha è totale. Oltre a correre, con un ritmo lento e una vista appagante, ci concediamo il tempo di qualche foto. Conclusa la nostra preventivata oretta di sgambata, rientriamo in hotel, e, nuovamente in abiti turistici, ci immergiamo nella movida serale della Old Town.

Sul prossimo numero andremo a solcare le sabbie degli Emirati

46 -rUN THE WORLD-

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