Running Mag 6 2015

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ANNO 4 - NUMERO 6 - 2015

Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600463 - Fax 0362.600616 - e-mail: redazione@runningmag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.

COVER STORY

IL MARCHIO SVIZZERO È PRESENTE IN OLTRE 1.500 NEGOZI IN PIÙ DI 30 PAESI. DOPO LA SEDE EUROPEA A ZURIGO, HA APERTO UN HEADQUARTER IN OREGON 18-19

BRAND PROFILE

10-11

Be CRAZY! L’AZIENDA FONDATA A TIRANO DA VALERIA COLTURI NEL 1989, DOPO ESSERE STATA FRA I PRECURSORI NELLO SKYRUNNING HA INIZIATO IL 2015 CON UN DOPPIO, SORPRENDENTE SUCCESSO ALLE SWS

On is in the AIR 13

FOCUS PRODOTT0

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HYDRAFIT

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POSTER CENTRALE

MARKETING ASICS: IT’S A BIG WORLD. GO, RUN IT!

SPECIAL EDITION UA nel segno dei supereroi

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GRAM COMP II

FOCUS SHOP / MIO MIO RUN - CONEGLIANO

Volcano Trail

RUNNING BOUTIQUE

AL PRESS DAY ORGANIZZATO NELLA SEDE MAXI SPORT A SESTO SAN GIOVANNI (MI) È STATA PRESENTATA LA LINEA ALTER EGO

EVENTI /

NIKE AIR ZOOM ELITE 8

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3 MAGGIO

25 - 26 LUGLIO

WINGS FOR LIFE WORLD RUN

STRALIVIGNO

31 LUGLIO - 2 AGOSTO

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OROBIE ULTRA TRAIL redazione@runningmag.it / www.runningmag.it

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RUNNING MAGAZINE

EDITORIALE

• DI BENEDETTO SIRONI benedetto.sironi@tespi.net

RUN is the new BLACK Che il 2014 sia stato davvero un anno d’oro per il running italiano lo abbiamo già scritto alcuni mesi fa. Ora, al “giro di boa” del 2015, possiamo ben dire che il trend assai positivo dello scorso anno sta trovando molte piacevoli conferme. Una delle principali è senza dubbio la crescita esponenziale di interesse da parte di aziende extrasettore. Certo, grandi marche che investono nel mondo della corsa ce ne sono sempre state e sempre ce ne saranno. Ma specialmente negli ultimi mesi abbiamo verificato un aumento quasi esponenziale da questo punto di vista. Non c’è gara o evento di grande o media importanza che non abbia uno o più main sponsor di rilievo. Ma anche gli eventi “minori” si difendono bene e presentano spesso un notevole parterre di sponsor. I quali fino a pochi anni fa preferivano magari investire il proprio budget marketing in altre discipline sportive o in altri settori. Ora invece appare del tutto evidente che il running fa gola a molti: brand di automotive, beverage, tecnologia, integrazione o food. Ma anche banche, assicurazioni, aziende di trasporti o del settore beauty, fornitori d’energia e molti altri ancora. Altro elemento positivo: si inizia a notare un tanto atteso e apprezzabile avvicinamento al mondo wellness e fitness, anche grazie ad eventi “trasversali” come le ormai note obstacle & mud races. La corsa si sta gradualmente imponendo nella testa di molte persone, al di là dei runner già convinti e “vaccinati”, come una valida e divertente alternativa alla palestra, o come un’attività ad essa parallela e complementare. Non è un caso che l’azienda leader nelle attrezzature per il fitness abbia presentato proprio quest’anno il modello “MyRun”: un tapis rulant appositamente ideato per venire incontro alle esigenze di chi ama correre.

Editore Sport Press Srl Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600463 - Fax 0362.600616 Email: redazione@runningmag.it Website: www.runningmag.it Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050 Tel: 001.408.261.8809

Questo fiorire di sponsor e nuovi vestimenti fa ovviamente la gioia degli organizzatori, in particolare di quelli che sanno anche sfruttare al meglio il grande potenziale comunicativo del running. Sotto questo punto di vista emblematici i casi di Radio Deejay e RCS: la nota radio guidata dall’altrettanto noto conduttore (e runner) Linus, con la collaudatissima formula della Deejay Ten ha aperto la strada prima di tanti altri. Ancor più rivelatrice forse la vicenda di RCS Media Group (grande multimedia company italiana, editore tra gli altri di Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport). Con la sua agenzia di eventi RCS Live, oltre allo storico e “intoccabile” Giro d’Italia, nelle ultime stagioni ha decisamente riposizionato sforzi e investimenti proprio nel mondo della corsa: dalla più consolidata Milano Marathon ai nuovi format quali The Color Run, Strongman Run, Electric Run e – novità assoluta di quest’anno – Ekirun (vedi news a pag. 4). A beneficiare di tutto quanto abbiamo detto non sono ovviamente solo coloro che stanno dietro a gare o eventi, bensì il mercato nel suo complesso: partendo dai praticanti finali (i quali hanno visto uno smisurato aumento di offerta sotto ogni punto di vista) passando per la distribuzione (fisica o virtuale), i media e, risalendo ovviamente, fino alle aziende produttrici e distributrici di calzature, abbigliamento e accessori. Che non sono state certo a guardare e stanno sfornando a getto continuo numerose novità per soddisfare ogni genere di esigenza da parte dei clienti. Non solo: come già accaduto nei mesi passati, i marchi già consolidati allargano le proprie collezioni e introducono nuove categorie di prodotto. Parallelamente continuano le new entry nel mercato. Con particolare fermento sia nel mondo road che in quello trail. Ma di questo vi parleremo ampiamente sul prossimo numero, anticipandovi che anche per la stagione SS 2016 non mancheranno le sorprese.

Anno 4 - N.6 - 2015 Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.38 del 20 gennaio 2012. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI. Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Sport Press S.r.l. Responsabile dati: Benedetto Sironi.

Questo numero è stato chiuso in redazione il 27 giugno 2015

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n. 6 - 2015

PRIMO PIANO / SportHG in Italia con Panorama Diffusion SportHG è il nuovo brand di Panorama Diffusion, già distributore dei marchi Vaude, Meindl, Lupine, Thule, Edelrid, Colltex, Gv e Arva. Si tratta di una linea di abbigliamento Made in Spain, realizzata con tessuti tecnici in fibra di carbonio che riducono lo sforzo muscolare e assicurano regolazione termica, espulsione veloce ed evaporazione del sudore. Un altro grande beneficio per chi la indossa è quella che viene chiamata “aderenza differenziata”, che offre maggiore compressione nelle diverse zone strategiche, favorendo la circolazione del sangue e il dissolversi dell’acido lattico. La tecnologia utilizzata consente di praticare attività sportiva ad ogni temperatura, anche se estrema. Il team sportivo che si occupa di testare i prodotti ha effettuato numerosi test-prova con temperature variabili da +40° a –20° centigradi. I prodotti, privi di cuciture, sono infine realizzati per evitare ogni tipo di attrito e migliorare il comfort (le cuciture inevitabili vengono livellate e invertite). Distribuito da: Panorama 0472.201114 • info@panoramadiffusion.it

In Italia Merrell passa a Premiere Distribution Dal 1981 le sue calzature e il suo mood sono stati principalmente ispirati dai paesaggi all’aria aperta, dalla natura, dalla libertà. Fondato a Waitsfield nel Vermont, al cospetto delle Green Mountain, Merrell è un marchio che col tempo si è ritagliato una fetta importante di mercato anche in città con i suoi modelli urban & lifestyle. Dal 1997 fa parte del portfolio del gruppo Wolverine World Wide, proprietario fra gli altri di Saucony. Dopo essere stato gestito negli ultimi anni da Zeis Excelsa, nel nostro Paese il brand passa con la collezione PE 2016 a Premiere Distribution, già distributore di altri importanti marchi. Nel segmento calzature outdoor Merrell è senza dubbio uno dei leader mondiali, con un fatturato globale di oltre 700 milioni di dollari, grazie a una gamma di prodotti completa e che si caratterizza per la comodità, il design, il colore e lo stile moderno. Ma il brand realizza anche abbigliamento, zaini e accessori per numerose categorie sportive e per la vita di tutti i giorni: dall’escursionismo alla corsa, fino alla camminata e al mondo casual. Distribuito da: Premiere Distribution 0471.844594 • info@premieredistribution.it

Anche TomTom lancia la sua prima action cam TomTom ha presentato al mercato la nuova action cam TomTom Bandit che agevola l’editing e la condivisione di video. Gli utenti possono infatti creare e condividere un video proprio mentre stanno registrando. È la prima action cam a integrare un media server che elimina la necessità di scaricare le registrazioni prima di elaborarle. La camera lavora congiuntamente a una app con viewfinder superveloce. Una volta terminata la registrazione, le riprese possono essere subito riviste. Scuotendo poi lo smartphone, viene montato istantaneamente un video che l’utente può modificare aggiungendo musica o dettagli. La TomTom Bandit è fornita inoltre di in-camera motion e sensori GPS per trovare e taggare in automatico (ma anche in maniera manuale) i momenti più eccitanti sulla base di velocità, altitudine, accelerazione e battito cardiaco. L’action cam è idrorepellente ed elimina la necessità di acquistare separatamente una custodia ad hoc. L’anello di montaggio ha un sistema di rilascio rapido e il basso profilo la rende perfetta da indossare su un casco. Il modello è disponibile da maggio sul sito TomTom e presso selezionati retailer a un prezzo consigliato di 429 euro. A partire dall’estate sarà disponibile negli USA e in APAC.



NEWS Il 24 maggio a Milano si è concluso il Tour 2015 /

Ecomaretona 2015: l’Italia di corsa, da Trieste a Ventimiglia Il 26 giugno è partito di nuovo per la specialissima missione che negli anni lo ha portato a conoscere il nostro Paese in tutto il suo perimetro come nessuno aveva mai fatto. La quinta Ecomaretona di Giuseppe Tamburino porterà il running motivator da Trieste a Ventimiglia, passando per Reggio Calabria e Messina: 63 tappe e oltre 3mila km su strade, piste ciclabili e spiagge per sensibilizzare, coinvolgere e fare innamorare gli italiani della corsa. Fino al 26 agosto saran-

no tanti gli incontri e le storie che verranno raccolte e raccontate su RadioRun, la radio ufficiale dell’iniziativa che seguirà tutta la manifestazione con dirette e interviste. Fra i partner, anche Mizuno, Correre e Running Magazine. www.ecomaretona.it

Cep nuovo partner del progetto Uni.Team Trento “Ho iniziato a indossare i prodotti Cep per triathlon italiano, il marchio è specializzato il recupero post allenamento e post gara. nella realizzazione di abbigliamento comPoi ho iniziato a farlo quanpressivo, frutto di un intenso do viaggiavo. Poi nelle lunghe lavoro in termini di ricerca e corse e nelle uscite in bici. sviluppo per favorire la circoAdesso li indosso praticamenlazione e migliorare l’ossigenate sempre”. La presentazione zione dei muscoli. I modelli che è tutto un programma vieche saranno forniti agli atleti ne dall’ex campione del mondel team in particolare sarando nel mezzo Ironman Andy no Short Socks, Quad Sleeves Potts. Un biglietto da visita di e Ultralight Calf Sleeves. Nel tutto rispetto per il brand amenostro Paese Cep è distribuito ricano che da quest’anno è fra i da Aicad. partner del progetto Uni.Team A sinistra Giulia Valbonesi, Distribuito da: Aicad Trento. Ultimo acquisto per la seconda al Triathlon Sprint di Tarzo 0461.231489 - info@aicad.com scuderia di giovani talenti del

Avon Running: la carica delle 10mila La diciottesima edizione della corsa delle donne è stata un’occasione di festa per sostenere la lotta alla violenza domestica e la ricerca contro il tumore al seno. Per la prima volta al via anche gli uomini. Tutto era iniziato proprio a Milano 18 anni fa. Oggi Avon Running è cresciuta e si è pienamente affermata: a maggio per la tappa conclusiva del tour che si è svolta in terra meneghina sono state ben 10mila le partecipanti. L’importanza e il coinvolgimento a questa manifestazione è aumentato in maniera esponenziale, fino a raggiungere risultati da record. L’edizione del 2015 oltretutto sarà da ricordare anche perché ha aperto per la prima volta l’iscrizione (a numero chiuso) agli “uomini che amano le donne”. Ad accogliere i partecipanti e a dare inizio alla manifestazione, erano presenti Antonio Rossi, assessore allo sport della Regione Lombardia, Annalisa Minetti, volto di Diva e Donna per Avon Running e Ivana Di Martino, vera e propria “Rexist Runner” che corre per sostenere iniziative benefiche. Piazza Castello ha fatto da cornice alla partenza delle 10,30. Migliaia di donne (e uomini) erano pronte sulla linea dello start per correre insieme in un clima di solidarietà e fratellanza. La corsa è stata caratterizzata da un bellissimo percorso tra le vie storiche del centro della città, composta da due tracciati: 5 chilometri non competitivi e 10 chilometri competitivi e non competitivi. Un vero e proprio ‘fiume rosa e verde’, il colore delle magliette dei runners, che hanno partecipato uniti per dire no alla violenza domestica e per combattere il tumore al seno. I beneficiari del ricavato dell’evento sono stati la Fondazione IEO a sostegno del progetto “Varianti genetiche nei geni coinvolti nel metabolismo della vitamina D e rischio di tumore mammario in soggetti sottoposti a test genetico BRCA” e la Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi che

Ekirun: dal Giappone a Milano con Rcs Sport È l’ultima arrivata in casa Rcs Sport. È come una maratona, ma è composta da sei tratte. È una divertente staffetta a squadre in cui il testimone è rappresentato dal “tasuki”, una fascia da indossare a tracolla. È… Giappone-mania! L’idea di Ekirun, dal giapponese “ekiden”, è nata nel 1917. Si trattava di una gara fra Kyoto e Tokyo e il percorso era lungo 508 km. Negli anni la manifestazione è diventata molto popolare e nell’ultimo periodo ha iniziato a diffondersi anche nel Vecchio Continente. La prima edizione in Italia sarà il 26 settembre a Milano. Le frazioni si correranno su un anello di 5 km sviluppato tra la pista di atletica

realizzerà all’interno delle scuole il progetto “Violenza domestica e il mondo giovanile, due spanne sopra!” A vincere la corsa competitiva è stata la bravissima Nicole Svetlana Reina. Prima classificata in assoluto, ha battuto anche tutti gli uomini con un tempo di 35’ 44’’. Seconda Ilaria Castiglioni e terza Valentina Dameno. Il villaggio Avon allestito in piazza del Cannone è rimasto aperto per tutto il week end e ha proposto eventi beauty, musica e intrattenimento per le visitatrici grazie ai corsi di WellDance e Radio Deejay. Per l’edizione del 2016 è già pronta la maglia, disegnata da Alice Carminati vincitrice del concorso lanciato da Ferrari Fashion School: “Disegna la maglia Avon Running 2016”. Non ci resta che aspettare l’anno prossimo per partecipare ancora a questa vera e propria festa al femminile dedicata a noi donne e alla raccolta fondi destinata alle due tematiche che più ci stanno a cuore: la violenza domestica e il tumore al seno.

dell’Arena Civica, i viali sterrati di Parco Sempione e le strade nelle aree limitrofe. L’ekiden meneghino sarà un palcoscenico su cui i migliori rappresentanti del mezzofondo italiano ed europeo potranno sfidarsi. La collocazione in calendario dopo i mesi estivi e le distanze di gara compatibili con i programmi di preparazione per una grande maratona autunnale, sono i presupposti per attrarre i migliori rappresentanti della corsa su strada azzurra, operazione che RCS Sport vuole sviluppare lavorando di concerto con la Fidal e i gruppi sportivi militari. Title sponsor dell’evento è Edenred. www.ekirun.it

Saucony festeggia a Londra con una Kinvara in special edition Doveva essere un anno da ricordare: lo scorso 26 aprile si è corsa la 35esima, storica edizione della maratona di Londra. Per celebrare la ricorrenza in grande stile ma anche con quel giusto mezzo di ricercatezza che simili occasioni richiedono, Saucony ha realizzato una speciale versione del modello Kinvara 6. La veste che si ispira all’inconfondibile profilo del Tower Bridge e al design della Union Jack va a caratterizzare il look di una special edition realizzata in soli 300 paia di esemplari (uno fra questi è nella personalissima bacheca di Running Magazine). Tra le caratteristiche tecniche della scarpa, i punti di forza sono il vero e proprio marchio di fabbrica Saucony: open mesh leggero e traspirante per la tomaia dotata di FlexFilm ad assicurare comfort e calzata

Cristina Turini www.runandthecity.it

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perfetta, Powergrid sotto il tallone per un ammortizzamento eccellente e iBR+ pod nella parte centrale per una transizione più morbida. Sceso il sipario sulla gara di quest’anno con 37.675 runner giunti all’arrivo, lo scorso maggio al famoso ballottaggio valido per l’assegnazione i pettorali alla London Marathon 2016 si sono iscritte ben 247.069 persone, fra cui oltre 100mila donne.


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n. 6 - 2015

Peak Performance fino alla vetta di Åreskutan nel primo VK in Svezia

Vibram Sole Factor: ottimo inizio per il tour Vedere una suola Vibram su calzature di ogni tipo e sulle quali prima sembrava impensabile fa davvero un certo effetto. D’altra parte l’iniziativa dell’ottagono giallo promossa in occasione dell’Expo ha dato vita a qualcosa che per certi versi era completamente inaspettato. E i riscontri della prima tappa del tour Vibram Sole Factor stanno lì a dimostrarlo: oltre 100 i modelli ritirati e personalizzati in sette giorni, tantissimi i visitatori, i curiosi e gli appassionati che hanno fatto visita all’impressionante truck (110 mq) che dal 13 al 19 giugno ha sostato a Milano in Via Ber-

gognone. Oltre 200 tipi di suole, per un servizio di risuolatura promozionale gratuita prestato da mastri calzolai che hanno operato nel laboratorio a bordo del mezzo. Altre tappe in programma: 23 / 28 giugno – Natural Games (Millau, Francia), 1 / 10 luglio – via Pagano (Milano), 13/ 19 luglio – OutDoor Show (Friedrichshafen, Germania), 22 luglio / 7 agosto – via Pagano e via Bergognone (Milano), 24 / 28 agosto – UTMB (Chamonix, Francia) e 1 / 6 settembre – Rock Master (Arco). Tutti i dettagli del progetto sul prossimo numero.

Red Bull K3: è profumo di record al triplo chilometro verticale Ci sono atleti che non riescono a resistere al richiamo di un evento che ha il profumo di un record, di una prestazione quasi ai limiti del possibile. Uno degli uomini che su imprese e sfide incredibili ci ha fatto una carriera è senza dubbio Nico Valsesia, che non a caso è la mente che sta dietro alla progettazione del Red Bull K3. Così come non sarà un caso se quest’anno alla scalata al Rocciamelone ci sarà un altro personaggio che negli ultimi tempi ha scritto il proprio nome sul libro dei recordmen. Karl Egloff, che solo lo scorso febbraio ha stabilito il nuovo primato per la salita (e la discesa) dell’Aconca-

Skyrunning: viste dall’Europa /

gua (6.962 m). Un’impresa realizzata in 11 ore e 52 minuti: nemmeno Kilian ha saputo fare tanto! Le strade dello skyrunner e alpinista nato a Quito in Equador e quelle di Nico si incontreranno dunque in occasione della seconda edizione del triplo chilometro verticale. Insieme a top runner e amatori provenienti da tutto il mondo, l’8 agosto Egloff affronterà il percorso che da Susa (TO), passando per il comune di Mompantero, raggiunge la vetta del Rocciamelone (3.538 m).
3.000 metri di dislivello positivo in soli 10 chilometri: una corsa verticale su un percorso unico al mondo.

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Non appena si scioglie l’ultima neve, il sentiero da Åre Torg alla vetta di Åreskutan viene aperto e per gli appassionati di skyrunning quest’anno sarà un’occasione unica per una sfida dal sapore speciale delle prime edizioni. Il prossimo 5 agosto è in calendario il primo Vertical K in Svezia. Partner dell’evento sarà Peak Performance, che nella corsa a fil di cielo e off road continua a credere e a voler investire: “La nostra passione per l’avventura dura tutta l’anno e il trail running è la naturale estensione del nostro mondo outdoor” spiega Jonas Olsson, responsabile del design del brand. “Abbiamo voluto portare il nostro know how, che ci contraddistingue nel settore sci e outdoor, nella linea del trail running, realizzando capi tecnici, leggeri e funzionali”. Qualità che saranno decisive in una gara estrema ma emozionante come quella che vedrà al via alcuni fra i migliori atleti internazionali di specialità. www.PPVerticalK.se

I top atleti Buff si danno appuntamento alla Epic Run I suoi ambassador sono fra gli skyrunner più forti al mondo. Núria Picas, Pau Bartolo e Michael Wardian sono solo alcuni fra gli atleti del team Buff che quest’anno si sono dati appuntamento per una sfida… epica. L’11 luglio è in calendario la Epic Run Aigüestortes, una fra le gare più dure al mondo. Un percorso molto tecnico e impegnativo lungo 105 km, a coprire un dislivello positivo di 7.000 m. Núria Picas, campionessa del mondo di ultra-trail e vincitrice della prima edizione, ha detto: “Sono rimasta sorpresa, ho avuto alcuni momenti veramente difficili ma sono entusiasta di competere in una gara che richiede così tanto e dove non puoi aspettare per correre”. Valida per le qualificazioni all’UTMB 2016, si svolgerà in combinata con la SkyMarathon di 42 km EspotBarruera e la 21 km El Pont de Suert-Barruera. Per la prossima stagione è stata presentata richiesta alla ISF di inserimento della manifestazione nei campionati del mondo. Fra gli altri eventi di cui Buff è partner quest’anno ricordiamo anche la 100 km del Magraid, che si è svolta 19,20 e 21 giugno: tre giorni all’insegna dello sport e della natura tra le steppe pordenonesi, comprese tra i fiumi Cellina e Meduna. www.buff.it


Alcuni dei numeri più sorprendenti e degni di nota registrati di recente nel mondo running

100 dollari ad azione: Il business di Skechers continua a crescere

7.000

900

torce al Parco Sempione

gli atleti alla Monza-Resegone Ben due sono stati i primati segnati dalla 55esima edizione della Monza-Resegone. 900 sono stati gli atleti totali, al solito divisi in team di tre membri. Battuto anche il muro del record delle tre ore per la gara supportata a livello tecnico da Mizuno che si è svolta lo scorso 20 giugno, grazie alla formazione MePa composta da Carmine Buccilli, Giovanni Gualdi e Nasef Ahmed, che ha fermato il cronometro precisamente dopo 2h 55’.

2.600 Un fiume viola alla Deejay Ten nella città del giglio

Per chi si è trovato all’ombra della cupola di Santa Croce, la maglia viola dell’evento indosso, lo spettacolo di una città che già è uno spettacolo in sé è stato di quelli che fanno un certo effetto. Lo scorso 18 maggio si è corsa la Deejay Ten Firenze: 15mila i partecipanti fra 5 e 10 K per la manifestazione ideata da Linus. Il conduttore di Deejay chiama Italia ha così commentato l’evento sul suo blog: “La giornata era bellissima, quasi estiva, ma certo non era merito nostro. Firenze è come sempre meravigliosa, e forse ieri ancora di più. Ero felice soprattutto perché siamo riusciti a gestire quindicimila persone senza che ci fosse il minimo intoppo, con un percorso scorrevole e spettacolare”. Percorso, che per inciso è stato curato dalla Firenze Marathon. L’appuntamento con la classica di Milano è a ottobre.

1.000 a Verona

700

a Palermo

3.000

Run 5.30: il tour continua... Dire che questo è l’anno della consacrazione definitiva per la Run 5.30 non sarebbe un’esattezza assoluta. L’evento nato nel 2009 per idea della asd Vaniglia è già da qualche stagione un appuntamento di riferimento per i runner di tutta la penisola. Certo che in questo 2015 c’è stata una vera e propria esplosione, che porterà la corsa antelucana anche oltremanica: il 3 luglio la prima volta a Nottigham! Il tour è partito lo scorso 8 maggio e le prime tappe hanno registrato numeri eccezionali. Su tutti spicca il dato di Modena, dove tutto è cominciato…

a Milano

5.000 a Torino

7.000 a Modena

4.000

a Bologna

1.700

a Verona

500 a Bari

strong runner fra Bibione e san vittore olona Manca solo Rovereto, l’originale. Come si suol dire “dulcis in fundo”. Anche se già le prime due nuovissime tappe della Fisherman’s Friend Strongman Run italiana sono state un antipasto niente male. All’esordio di Bibione lo scorso 9 maggio sono stati oltre 1.600 gli strong runner che hanno partecipato alla corsa più forte di tutte. Il 6 giugno è stata la volta di Milano, a San Vittore Olona, dove si sono sfidati altri 1.000 atleti. “La Fisherman’s Friend Strongman Run non rappresenta una gara classica, non è competitiva nonostante venga cronometrato il tempo”, commenta Andrea Trabuio, responsabile mass event in RCS Sport. “Quest’anno abbiamo deciso di realizzare un vero circuito passando da una a tre tappe per arrivare in gran forma alla finale di Rovereto il 19 settembre”. Curiosità a proposito di numeri: a giugno la pagina FaceBook italiana dell’evento ha superato quota 18mila “like”.

1.000

15.000

Un primo quarto così ha fatto drizzare le antenne ad azionisti ed esperti di mercato. Skechers ha dichiarato di aver iniziato il proprio anno fiscale negli Stati Uniti con una performance che se dovesse mantenersi su questi binari lo proietterebbe al secondo posto nella classifica dei marchi sport footwear più venduti in America. Dietro soltanto al leader indiscusso Nike, il brand californiano avrebbe avuto un rendimento superiore a competitor quali adidas, New balance e ASICS. A maggio le azioni della società hanno superato per la prima volta nella storia i 100 dollari per share.

n. 6 - 2015

a Treviso per la prima edizione della 5 alle 5

L’edizione dei record per la Energizer Night Run for Unicef si è svolta lo scorso 20 giugno. Un fiume di luci ha invaso Parco Sempione a Milano, con oltre 7.000 runner al via della quarta edizione della corsa in notturna più partecipata in Italia. Promossa per sostenere i programmi di lotta alla malnutrizione, ha contato sul supporto di Mizuno.

4.300

0 NUMBERS

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Spartani a Milano

Li avevamo lasciati a Orte lo scorso aprile. Dopo il bel successo della prima tappa italiana del 2015, gli spartani sono tornati a Milano per una nuova invasione. Il 13 giugno la Reebok Spartan Race si è corsa nella campagna e nei boschi del tracciato, che dal Crossodromo di Malpensa entrava ed usciva dal Parco del Ticino. Tempo strano e dunque ancora più probante per gli atleti in gara, per via dell’alternarsi di pioggia e sole. Oltre 4.300 sono stati gli appassionati al via, tra la prova Spartan Super (13 chilometri e 27 ostacoli) e la Spartan Sprint (6,5 chilometri e 21 ostacoli).

25.000

È stata una prima edizione che ha sorpreso un po’ tutti. Iscrizioni chiuse a metà maggio con oltre mille persone che lo scorso 5 giugno si sono date appuntamento all’alba sotto le mura di Treviso per la “5 alle 5”. In prima fila c’erano anche il sindaco Giovanni Manildo e l’assessore Alessandra Gazzola, a sottolineare l’impegno della città per promuovere un nuovo evento legato al running. Come ribadisce Salvatore Bettiol, ex campione azzurro e organizzatore dell’iniziativa assieme allo staff della mezza maratona cittadina: “Abbiamo gettato un altro seme in un territorio che ha una gran voglia di correre e sperimentare nuove iniziative. È stata un’alba indimenticabile. Un bel modo per iniziare il conto alla rovescia in vista della Mezza di Treviso, dell’11 ottobre”. La festa si è conclusa con la colazione offerta in collaborazione con il gruppo di Treviso degli Alpini, che ha servito tè e caffè offerti da Novagest e le brioche appena sfornate dal Panificio Bosco di Viale Montegrappa. Diadora è stata partner della manifestazione.

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The Color Run: un’esplosione di colori! È un contagio. Difficile spiegare diversamente l’esperienza della The Color Run. La corsa più divertente del mondo, portata nel nostro Paese da Rcs Sport soltanto un paio d’anni e articolata in tappe, sta facendo divertire sempre più appassionati in tutta Italia con simpatia, energia, colore e… brillantini. Già cinque eventi sono passati e la partecipazione è stata straordinaria. Da luglio a settembre il circuito di cui Brooks è official partner farà scalo a Bari, Rimini e Milano.

a Torino

20.000 a Firenze

16.000 a Trento

21.000 a Trieste

7.500 a Genova



@ WEB & DINTORNI @ SPORT NEWS My Expert Club: la nuova community ASICS È un’iniziativa nata per permettere agli appassionati di discutere di corsa, allenamenti e gare, ma soprattutto per diventare tester dei prodotti ASICS. Si chiama “My Expert Club” e vi si può accedere attraverso il sito istituzionale dell’azienda di Kobe. Attraverso il portale è possibile pubblicare le proprie recensioni e interagire rispondendo ai sondaggi proposti dal team del brand. Gli utenti possono trasmettere e ricevere consigli per migliorare le proprie performance, chiedere un accesso esclusivo a tutti i prodotti e in particolar modo a tutte le novità principali per il running, e infine scoprire le tecniche di allenamento suggerite dai tecnic ASICS.

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Dati, trend e spunti dal mondo di internet, social e mobile

n. 6 - 2015

“Sponsored by Gatorade”: tanti premi per la “energy” web initiative L’energy drink ideato a metà anni ’60 in Florida ha attivato la piattaforma “Sponsored by Gatorade”, che dal 3 giugno per cinque mesi premierà tutti coloro che mostreranno di avere dentro di sé la “scintilla”. Chi si registra può attivare infatti un proprio profilo e accumulare punti secondo tre modalità: “Play”, sulle più comuni app di allenamento tra cui Nike+ e Fubles e la condivisione sui social network delle proprie performance; “Support”, il sostegno alla propria squadra del cuore o a un evento sportivo attraverso l’hashtag #sponsoredbygatorade; “Share”, interagendo sui principali social e invitando i propri amici a iscriversi alla piattaforma. Ogni mese i primi 200 partecipanti che supereranno 800 punti riceveranno un voucher sconto valido per l’acquisto di prodotti Gatorade, dal 2° al 5° classificato vinceranno una coppia di biglietti per assistere a partite di calcio dei team Gatorade più amati come Juventus, Milan, Roma e Lazio. 
Inoltre al termine del concorso i tre vincitori saranno selezionati come nuovi volti della campagna stampa 2015 e dieci appassionati saranno estratti per ricevere un kit composto da borsone, asciugamano e un omaggio di prodotto. 
In aggiunta a tutti i premi citati, sempre al termine dei 5 mesi, Gatorade offrirà anche la possibilità a cinque fortunati utenti, rispettivamente il primo in classifica di ogni mese, di vivere un’esperienza esclusiva per entrare nel mondo di due dei più grandi team italiani, Juventus e Roma.

La parola d’ordine è #betterforit. Da questa primavera Nike sta coinvolgendo e motivando le sue atlete, perché si uniscano e abbraccino la corsa e il fitness come uno stile di vita sano e propositivo. La nuova campagna digital è accompagnata dal lancio di una serie di video sul web, realizzati per dare voce alle sue appassionate, siano esse professioniste come la testimonial Alyson Felix, e siano persone comuni: “Ogni atleta si pone dei traguardi: Nike è il collegamento tra voi e le vostre aspirazioni” spiega Amy Montagne, vp/ gm NikeWomen e global women’s training. “Noi diamo qualcosa di più di un semplice incoraggiamento: con iniziative come #betterforit, offriamo gli strumenti per espandere il proprio potenziale”. Grazie anche alle app Nike+ Running e N+TC, la community globale del brand col baffo ha superato quota 70 milioni di membri. Sul prossimo numero di Running Magazine non perdetevi il servizio dedicato alle principali iniziative dedicate al gentil sesso dal marchio fondato nell’Oregon e alla sua lunga storia a sostegno delle donne.

www.sponsoredbygatorade.it

#betterforit

Anche Alyson Felix sostiene le 70mila donne della community Nike

WEB UPDATES

La pubblicità anche su WhatsApp?

Pinterest e Tumblr i social con la migliore crescita utenti

L’app di messaggistica più usata al mondo, utilizzata da quasi un miliardo di utenti, era stata acquistata lo scorso anno da Facebook per 19 miliardi di dollari. Ora dal social network filtra l’idea di monetizzare il servizio aprendolo alle aziende, come ammesso da David Wehner, chief financial officer di Facebook, e riportato da Bloomberg: “Pensiamo che abilitare la comunicazione business-to-consumer ha per noi un buon potenziale. Credo che ci sarà l’opportunità di portare alcuni di questi elementi su WhatsApp” ma questo progetto, ha aggiunto il manager, “è più nel lungo periodo che a breve termine”. Al momento non sono disponibili maggiori precisazioni, ma secondo Weher il servizio non avrebbe la forma dell’advertising classico, come per l’applicazione rivale Snapchat, bensì quella dei branded content, per permettere agli utenti di seguire e ricevere aggiornamenti dalle aziende attraverso account speciali.

Secondo il Global Web Index Social Report, Pinterest e Tumblr sono i due social network ad aver registrato le crescite più sensibili nel 2014 hanno registrato, arrivando a raddoppiare la propria utenza. Tra tutte le maggiori piattaforme a livello globale, il numero di utenti attivi del social delle fotografie è aumentato nell’anno del 97%, mentre la piattaforma di microblogging ha registrato un trend del +94%. Un altro dato abbastanza significativo viene dal calo di Facebook, unico social a segnare performance di utenza attiva negative: -8%, anche se non si tratta di veri e propri abbandoni, bensì di utenti più passivi. Il calo può essere imputabile anche al trend del Multi-Networking: l’utente tipico di Facebook, ad esempio, è presente anche su più di quattro altri social, e dunque non stupisce che, nel momento in cui esistono piattaforme specifiche per le foto come Instagram o Pinterest, o per il blogging come Tumblr, o per il messaging come WhatsApp, tendenzialmente compia le specifiche azioni direttamente su quei network.

Amazon ora fa i conti con l’IVA A partire dallo scorso 1° maggio il colosso dell’e-commerce Amazon ha provveduto a dotarsi di un’organizzazione nel nostro Paese che non le consente di applicare più il cosiddetto reverse charge. Amazon aveva gestito per anni magazzini, poli logistici e uffici nel centro di Milano rimanendo di fatto imprendibile per l’erario e pronta a offrire vantaggi fiscali anche ad aziende e privati che facevano acquisti sul proprio portale. Bastava che un cliente inserisse assieme al proprio account Amazon il proprio numero di partita Iva perché l’acquisto effettuato fosse esentato da tassazione. L’onere di verificare se il cliente avesse o meno diritto ad assimilare l’acquisto di un prodotto ai beni strumentali alla propria attività non spettava infatti al venditore. E Amazon lo consentiva, attirando su di sè sospetti di concorrenza sleale da parte dei retailer tradizionali ma anche degli shop online. “In conformità alle leggi vigenti, Amazon è obbligata ad addebitare l’Iva su tutti gli ordini spediti o trasportati nel territorio dello Stato italiano o dallo Stato italiano o da altro Stato membro nei confronti di persone fisiche non soggette d’imposta. In generale, l’Iva viene addebitata secondo la legislazione vigente in ciascuno Stato membro di destinazione dei beni. (…) Prima di confermare il tuo ordine, potrai visualizzare il prezzo finale comprensivo dell’Iva applicabile”.

Mobile Economy, un “sistema” sempre più importante L’Osservatorio Mobile Economy del Politecnico di Milano, in occasione del Convegno “Mobile Economy: la via per la digitalizzazione del Paese”, ha fotografato l’ecosistema mobile italiano. Nello scenario macro-economico italiano, complessivamente negativo, uno dei pochi comparti in crescita è la cosiddetta “Mobile economy”. Nel 2014 si contavano 35 milioni di smartphone e 9,5 milioni di tablet, mentre gli investimenti sulle reti Mobile Broadband (LTE) sono arrivati a coprire l’80% della popolazione. L’offerta di App infine ha superato i 3 milioni di unità dall’apertura degli store. “Il mobile è una grande opportunità per la crescita della digitalizzazione del nostro Paese e abilita porzioni sempre più rilevanti dell’economia, con importanti impatti su consumatori, PA e imprese”, ha affermato Andrea Rangone, coordinatore Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. “La Mobile Economy cresce infatti del 23%, tocca i 25,7 miliardi di euro e vale l’1,65% del PIL. Questo mercato è destinato a superare i

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Spesa per Mobile Marketing Investimenti per sviluppo soluzionei Internet of Things Investimenti per sviluppo soluzioni software Mobile Investimenti su reti mobili

37 miliardi di euro nel 2017, pari al 2,3% del PIL, grazie soprattutto alla spinta generata dall’utilizzo crescente di soluzioni di mobile commerce e mobile payment”. Il Mobile Commerce in particolare è in forte crescita (+55%) e arriva a pesare fino al 10% dei consumi della Mobile Economy e il 18% dell’ecommerce nazionale.



Entrambi sono storici collaboratori. Alice lavora part time nel punto vendita di Sondrio insieme al marito Giovanni Tacchini, anche lui un ottimo atleta oltre che responsabile del negozio. Tadei è con noi da parecchi anni sia per lo sci alpinismo sia per il running. Anche se ha avuto proposte interessanti da altre aziende è rimasto con noi perchè alla base c’è un rapporto personale e di amicizia. Abbiamo parecchi atleti sia d’interesse locale sia nazionale. Solo per citarne alcuni: Laura Besseghini e Raffaella Rossi, vincitrici del Trofeo Mezzalama; Fulvio Dapit, che secondo me è il più forte trailer italiano; Matheo Jacquemoud e Alexis Sevennec nello sci alpinismo. Ci onoriamo anche di un rapporto di amicizia con Kilian Jornet, che da sempre veste le nostre tute da gara per lo ski alp. Non abbiamo un budget per sponsorizzare gli atleti. Chi utilizza i nostri prodotti lo fa per convinzione. Questo modo di lavorare meno “commerciale” dà i suoi frutti nel tempo e in più chi utilizza i nostri capi è più sincero, se deve muovere delle critiche lo fa senza sentirsi in obbligo di dover far piacere a qualcuno. Prossime iniziative ed eventi nel trail / skyrunning? A luglio presenteremo la collezione SS 2016, i clienti avranno modo di provare i nostri prodotti anche durante all’Alpe di Siusi Expo. Siamo presenti per test anche a molte gare e spesso organizziamo dei Running Days nei negozi dei nostri clienti o nei Crazy Stores: anche dai clienti che intervengono prendiamo spesso spunti interessanti. La corsa off-road continua a crescere. Le iniziative della federazione, il livello dei praticanti e degli eventi, i partecipanti e la copertura dei media lo stanno a dimostrare. Da un punto di vista meno elitario e più popolare però, come giudichi l’andamento di questo sport verso un pubblico di praticanti più allargato? La corsa in montagna è un gesto semplice. A differenza dello sci alpinismo non ci sono grandi costi di materiali e neppure serve una grandissima capacità tecnica. Il successo di questo sport? Libertà, costi non elevati, facile praticabilità. Obiettivi per il futuro? I fatturati sono importanti ma ci piace crescere in maniera naturale senza forzare il mercato. Se non c’è una storia alle spalle e una base vera, prima o poi il consumatore se ne accorge. A quel punto per continuare a lavorare, devi inserire nuovo denaro per sostenere un’immagine effimera, ma si entra in una spirale senza fine.

Dress original, run wild... ph: Andrea Salini

be CRAZY! LE VITTORIE INTERNAZIONALI DI ALICE GAGGI E TADEI PIVK NON HANNO FATTO “GIRARE LA TESTA” A NESSUNO IN CASA CRAZY IDEA, CHE CONTINUA (CON OTTIMI RISULTATI) A RAGIONARE “DA IMPRESA FAMIGLIARE”.

Laura Besseghini, atleta del Team Crazy

Partiamo dagli affari. Sci alpinismo, freeride, fondo, sci alpino, ski mountaineering e ice climbing per l’invernale, trekking, boulder, bike e skyrunning per l’estivo, solo per citare alcune fra le discipline che trattate: quali sono le più strategiche per voi? Contrariamente a quanto si pensa lo ski alp race non è un settore strategico per l’azienda. È importante perché siamo partiti da lì e ci ha permesso di farci conoscere ed essere apprezzati, ma i dati di vendita, seppur in crescita, rimangono marginali rispetto al fatturato generale. Ci stiamo concentrando sullo ski touring tradizionale e sul freeski; d’estate running e boulder sono i settori che

persone che non sono intervenute nella fase iniziale. Questo permette di ricevere le critiche senza preconcetti. A proposito di “contributi tecnici”, veniamo all’occasione di questa intervista. Come avete festeggiato questi successi di Alice e Tadei? Siamo davvero orgogliosi e felici per i risultati dei nostri atleti che prima di tutto sono amici, persone eccezionali e umili, che riescono a primeggiare nello sport senza essere professionisti. Siamo tutti un po’ “montagnard”: una volta che si è conquistato un traguardo si guarda subito al futuro e agli obiettivi successivi, non siamo molto inclini alle autocelebrazioni. Nello sport è giusto aspettarsi un risultato di alto livello, anche se talvolta possono capitare un successo o un insuccesso che non erano prevedibili. Il bello è anche questo. Ad esempio nello sci alpinismo diventa sempre più difficile emergere, perché accade che ragazzi che gareggiano per passione si confrontino con pochi professionisti pagati dallo Stato, questo è uno dei motivi per cui la Coppa del Mondo di specialità non è più rappresentativa, non scalda gli animi e per noi è un circuito fallimentare a livello di partecipazione degli atleti. Credo che abbiano preso il via a tutte le prove 7/8 atleti al massimo. Da quanto tempo collaborate con Tadei e Alice? Chi sono gli altri membri del Team?

ci danno maggiore soddisfazione. Quali sono i prodotti di punta per la corsa? Il completo uomo Sky-Trail, con pantalone compressivo e t-shirt, e la Skort Running con canotta da donna sono gli articoli più apprezzati. Per l’estate 2015 abbiamo rinnovato praticamente tutta la collezione running e per il 2016 ci saranno solo alcuni aggiustamenti e proposte grafiche nuove. Crediamo che se proponi un prodotto che ritieni ottimo e i risultati sul campo lo confermano, sia sciocco continuare a cambiarlo. Circa il 90% dei prodotti che realizzate è “made in Italy”. Quali sono le motivazioni che vi fanno continuare lungo questa strada? La percentuale è leggermente inferiore, soprattutto perché è sempre più difficile trovare in Italia partner terzi in grado di sostenere produzioni sempre più importanti. Cerchiamo di gestire in Italia tutta la parte produttiva degli articoli tecnici per lo sport. A livello di costi è di gran lunga maggiore e puntando a mantenere un “target price” interessante abbiamo deciso di contenere gli investimenti in comunicazione e marketing. Come si distinguono le fasi R&D? Tutto parte dall’estro di Valeria, che è il vero product manager e designer. Talvolta si confronta con atleti o alpinisti che gravitano attorno all’azienda. Alla fase di prima ideazione e test segue la condivisione con altre

ph: Andrea Salini

Lo scorso anno ha celebrato la ricorrenza del 25esimo anniversario. Dal 1989 a oggi il marchio Crazy Idea è cresciuto fino a imporsi fra i leader nello sci alpinismo, dove è stato fra i primi a realizzare capi appositamente studiati per lo ski alp agonistico. Tuttavia la sua offerta copre la gran parte delle specialità outdoor. Crazy Idea è una realtà famigliare nella migliore accezione del termine, nata da un’intuizione di Valeria Colturi che, con un passato da atleta e un presente da praticante competente di molte attività sportive, ha maturato una conoscenza tecnica di alto livello. Il tutto unito all’ottima preparazione in termini di materiali e tessuti e a un istinto per il design assolutamente originale. Al 1995 risale l’ingresso nello skyrunning, con i primi modelli di abbigliamento creati per il Trofeo Kima. Oggi la corsa è un settore molto importante, come chiarisce Luca Salini, responsabile vendite: “Credibilità è la parola che possiamo spendere sia nello sci alpinismo che nello skyrunning: una credibilità che deriva dalla conoscenza”. A dieci anni esatti dagli esordi è arrivata la piena affermazione, grazie anche a un inizio di stagione memorabile con due successi internazionali. A Zegama, Tadei Pivk ha conquistato una straordinaria vittoria nelle Skyrunner World Series, mentre alla Transvulcania VK è stata Alice Gaggi a portare sul gradino più alto del podio il tricolore e la bandiera del Team Crazy. Un’occasione per fare il punto sui piani presenti e futuri di Crazy Idea con Luca Salini.

Stefano Butti, forte skyrunner in azione ad Arco

Alice Gaggi in completo Crazy Idea per lo skyrunning

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• DI DAVIDE CORROCHER

ph: Andrea Salini

BRAND PROFILE

L’azienda fondata a Tirano da Valeria Colturi nel 1989, dopo essere stata fra i precursori nello skyrunning ha iniziato il 2015 con un doppio, sorprendente successo alle SWS


RUNNING MAGAZINE

CONTATTI / Crazy Idea 0342.706371 • info@crazyidea.it • www.crazyidea.it

n. 6 - 2015

INTERVISTA A TADEI PIVK / SKYRUNNING Risultati più importanti: 1° Campionato europeo 2015, 3° Campionato europeo 2013, campione italiano 2010 - 2012 - 2013 - 2014 Podi in competizioni internazionali: 1° Zegama 2015, 3° Canazei nel 2013 e 14 Record e highlights: record alla Aosta Becca di Nona e ritorno, alla Skyrace

Carnia, alla 4 passi in casa nostra, alla Monterosa Skyrace, alla Piancavallo Skyrace

ph: Fabio Menino

Nato a: Gemona del Friuli il 20/07/1981 Vive a: Camporosso (UD) Sport praticati: Skyrunning, sci alpinismo Sponsor tecnici attuali: Crazy idea, Nortec, Compressport Società di appartenenza: US Aldomoro Paluzza

ALTRE DISCIPLINE Risultati più importanti: Sellaronda Skimarathon 2013 -2014, vittoria alla Mountain Attak in Austria, vari podi in gare nazionali Record e highlights: Mountain Attak “Terzo tempo” al traguardo della Zegama SkyMarathon

le calze compressive, mentre d’inverno uso gli sci Ski Trab e gli scarponi Scarpa. Un grazie anche a Ski e Tennis (“Il Pesa”) che mi prepara gli sci.

Partiamo dal grande esordio in terra basca. Lo scorso 17 maggio a Zegama si correva per gli Skyrunning European Championships. Una gara che ti ha regalato il titolo di campione continentale davanti a tre atleti spagnoli e a un grande dello skyrunning azzurro come Marco De Gasperi. Un successo che ti consacra campione a tutto tondo dopo l’affermazione nello sci alpinismo. Quali sono le tue sensazioni ancora “a caldo”? La grande vittoria che mancava, sicuramente inaspettata anche se con i grandi a mezzo servizio. Nella gara delle gare già stare lì davanti e passare tra due ali di folla è bellissimo, poi arrivare in paese da vincitore non ne parliamo: unico!

Veniamo invece a Crazy: quando è nato il tuo rapporto con l’azienda? Era il 2008 quando Fulvio Dapit mi chiese se volevo correre con lui il primo campionato italiano a coppie di skyrunning e mi presentò Luca. Penso che quella volta lui mi abbia aiutato: ero sconosciuto ma lui vedeva in me buone doti. Luca deve averlo ascoltato ed eccoci qua... Sicuramente avere un’azienda che crede in te ti dà morale ed essendo una realtà relativamente piccola il contatto è diretto e senza intermediari.

Come ti sei preparato? Il mio preparatore è Luigino Boccolini. Mi segue sotto tutti gli aspetti sportivi, tenendo conto di me prima come persona, poi come atleta. Lavoriamo molto sulla differenziazione degli allenamenti in base alla stanchezza del lavoro, dei cambi stagionali e dell’esercizio fisico. Le tabelle per noi non esistono, ogni persona ha le sue caratteristiche che vanno rispettate. L’aspettativa era di entrare nei 10, poi dando sempre il massimo non avevo pressioni e ne è uscita una super prova.

Il “Capitano” del team Crazy Fulvio Dapit, a sinistra, assieme a Tadei Pivk nel 2009, dopo la vittoria del Campionato Italiano a coppie 7^ Rally Estivo della Valtartano

Visti i tuoi successi anche nello ski alp inevitabile un paragone con Kilian… Un paragone lontanissimo. Abbiamo corso assieme il Sellaronda quest’anno. È veramente un personaggio che ha rotto gli schemi, del tipo: “Eh no! Due gare vicine non si può!”. Lui risponde con record il mercoledì e la vittoria in coppa la domenica. È un esempio da seguire.

Dal punto di vista delle performance probabilmente è nel settore dello sci alpinismo che i prodotti fanno maggiormente la differenza per un atleta. Per lo skyrunning che cosa ricerchi da capi tecnici? Il capo deve essere comodo, non puoi avere qualcosa che ti dà fastidio, e deve garantire il giusto compromesso tra caldo e freddo. D’estate puoi trovare 30 gradi come zero. I modelli che uso principalmente sono la canotta Singlet Sky Run e i pantaloncini a compressione Short X-Nrg.

Sappiamo che non sei un atleta professionista... Lavoro sugli impianti di risalita. L’estate sono più libero ma per fare il professionista qualcuno ti deve dare da vivere. Non nascondo che mi piacerebbe farlo per qualche anno.

Oltre a Crazy ricordiamo quali sono i tuoi sponsor? Nortec, con Maurizio che mi dà la possibilità di usare i ramponcini e poi a provare insieme ad allegerirli e trovare sempre soluzioni migliori. Poi Compressport per l’intimo e

Che cosa chiedi a Crazy Idea per aiutarti a migliorare ancora i tuoi risultati? So che sono sempre impegnati nella ricerca di nuovi materiali. La creatività di Valeria fa tutto il resto!

INTERVISTA AD ALICE GAGGI / Nata a: Sondrio l’8 Settembre 1987 Vive a: Morbegno (SO) Sport praticati: Atletica Leggera, Corsa in Montagna, Cross, Strada e Pista Sponsor tecnici attuali: Crazy Idea, Brooks, Cébé Società di appartenenza: A.S.D. Runners Team 99 S.V.B. Fin da giovane sei abitata a competere ai più alti livelli. Con la nazionale hai vinto nel 2014 il titolo di corsa in montagna a squadre. Al Vertical Kilometer della Transvulcania quest’anno dietro di te hai lasciato due colossi come Emelie Forsberg e Anna Frost, te lo aspettavi? Prima di partire non avevo molte attese, le salite dei vertical sono poco adatte a me. Sapevo però che quella di La Palma è particolare: dura nella prima parte, ma poi abbastanza corribile. Gareggiare con Anna Frost ed Emelie Forsberg è stato un onore. Sì, le ho battute, ma le ho sfidate sul mio terreno, su una gara breve e corribile… non dimentichiamo inoltre che Emelie due giorni dopo ha corso una 75 km, credo che per lei la vertical sia stata solo l’aperitivo! Come proseguirà la stagione? Sicuramente mi ha incoraggiata. Uscendo dai cross invernali spesso fatico a ‘ingranare’, essere riuscita a correre su buoni ritmi è uno stimolo per continuare ad allenarmi e prepararmi per le prossime gare in programma. Amo le gare miste, i prossimi appuntamenti saranno le gare di campionato italiano di corsa in montagna (alla prima di Ortisei il 7 giugno Alice è arrivata terza, ndr). Dopodiché ci sarà il ritiro al Sestriere con la nazionale, per prepararci all’appuntamento europeo di Madeira. La seconda parte di stagione invece ci vedrà impegnati a preparare i mondiali che si svolgeranno a settembre in Galles.

SKYRUNNING

ALTRE DISCIPLINE

Risultati più importanti: 1° Vertical Transvulcania 2015 Highlights: 1° Campionati Italiani di Corsa in Montagna 2014, 1° Mondiali di Corsa in Montagna 2013, 2° Campionati Italiani di Corsa in Montagna 2013

Risultati più importanti: 11° classificata assoluta Giulietta & Romeo Half Marathon 2014, 1h 16’ 20’’ Record e highlights: 5° classificata assoluta Mezza maratona di Cremona, 1h 16’ 01’’

alpinisti, quindi il prodotto che viene fornito a noi testimonial è già ottimo. Investono nella ricerca di tessuti nuovi, Alice in allenamento a La Palma il giorno frequentano fiere e sono pronti precedente la vittoria all’innovazione. Spesso ci al VK Transvulcania forniscono capi di campionario da testare per raccogliere le varie sensazioni sulla funzionalità, la comodità, la traspirabilità piuttosto che l’impermeabilità del tessuto e la comodità della struttura (disposizione cerniera, disposizione e tipologia cuciture, disposizione tasche, ecc…). Quali sono i modelli che preferisci? In gara indosso la canotta Light Up e lo Short Marathon: morbidissimo, leggerissimo, super traspirante, dalla vestibilità morbida, ma allo stesso tempo femminile; ha tre tasche una posteriore e due laterali per cellulare, chiavi della macchina, k-way, barrette… Mi trovo molto bene anche con la gonnellina e le t-shirt. Tutti asciugano in fretta e sono subito pronti per la corsa successiva! Mi rendo conto di quest’ultimo aspetto soprattutto Alice in gara alla Transvulcania

Cosa significa poter contare sul supporto di Crazy Idea? La collaborazione è nata già prima dei miei risultati importanti. Già quando studiavo ho avuto occasione di lavorare nei loro negozi per la stagione estiva. Valeria e Luca mi hanno sempre dimostrato fiducia e permesso di conciliare lavoro e attività sportiva. Sono Valtellinese e mi rende fiera poter vestire capi ideati e prodotti nella mia valle. Come intervieni in fase di test e sviluppo prodotti? Valeria e Luca sono degli sportivi, hanno parenti sportivi e

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quando sono lontano da casa ed è necessario avere con sé pochi capi, sempre funzionali e pronti. Che cosa chiedi a Crazy Idea per aiutarti a migliorare ancora? Credo che come tecnicità e vestibilità sia già a un livello molto alto. I materiali utilizzati sono leggerissimi, traspiranti, compressivi o contenitivi, sempre gli ultimi ritrovati. I capi della collezione donna sono molto femminili, ma allo stesso tempo veramente comodi. Come vedi la situazione attuale della corsa in montagna femminile? È uno sport che richiede poche risorse economiche, poco tempo per allenarsi, non ci sono gesti tecnici complicati… è alla portata di tutti! Credo proprio che oltre alla performance sia cresciuto il numero di donne, sia fra chi vi si dedica con passione e costanza per tenersi in forma sia fra chi è alla ricerca del risultato, anche se sono molto meno le seconde rispetto alle prime. Cosa proporresti per coinvolgere un pubblico ancora maggiore? Effettivamente la percentuale di donne rimane nettamente inferiore. Forse perché la corsa è percepita come sport “ maschile” e le giovani vengono indirizzate ad altri sport altrettanto belli come la pallavolo, la danza e la ginnastica. Non va dimenticato che si fa con fatica, pochissimi riconoscimenti se non nulli: non è strano che molti giovani, di entrambi i sessi, decidano di abbandonarla. Credo poi che le donne abbiano meno tempo, tra lavoro, casa e figli. Per il trail l’idea potrebbe essere cercare di sponsorizzare il territorio montano, aggiungendo camp o pacchetti vacanza che uniscano le gite di corsa a esperienze in centri benessere o termali. Anche gli organizzatori delle gare potrebbero pensare a percorsi più accessibili o pensare a qualche gadget particolare a loro riservato. Credo per ultimo che ciò che in partenza scoraggia le donne a mettersi in campo nella corsa off road sia il senso di mancanza di sicurezza: “Se sono da sola e mi succede qualcosa cosa faccio?”. Dei corsi in cui prepararle alle evenienze più banali, che magari favoriscano la formazione di gruppi, credo possano essere interessanti!



MARKETING

ASICS sceglie la Bolivia e le saline del Salar de Uyuni per presentare la collezione primavera / estate 2015

RUNNING MAGAZINE

• DI DAVIDE CORROCHER

n. 6 - 2015

It’s a big World. Go, run it! SEGUENDO ALLA LETTERA IL CLAIM DELLA SUA CAMPAGNA GLOBALE IL MARCHIO DI KOBE HA REALIZZATO DEGLI SPETTACOLARI SCATTI FOTOGRAFICI NELLA TERRA DEGLI INCA. UN MESSAGGIO CHE VA OLTRE LA TECNICITÀ DEI PRODOTTI PER INCONTRARE I RUNNER SU UN PIANO EMOZIONALE. Il mondo è grande, corri! La vocazione di ASICS per questo 2015 difficilmente potrebbe essere più autentica, più semplice, più genuina. Con la sua ultima campagna globale il brand di Kobe, attraverso il messaggio dei suoi ambassador ha invitato gli sportivi di tutto il pianeta alla corsa e alla scoperta. Così come nel presentare le proprie collezioni l’azienda fondata nel 1949 da Kihachiro Onitsuka continua a ispirare i propri atleti, andando oltre il semplice concetto di tecnicità e di prodotto e facendo loro conoscere luoghi davvero suggestivi e unici. Per il lancio della stagione primavera estate di quest’anno è stato realizzato un servizio fotografico ambientato in alcuni fra i più bei paesaggi della Bolivia. Protagonisti sono ovviamente i runner che indossano capi di abbigliamento dotati di caratteristiche di alta traspirabilità per aiutarli a mantenere la pelle fresca e asciutta. Ma protagonisti sono anche gli scenari che risaltano in colori che sfumano i contorni della natura, andando a stimolare l’immaginazione e le sensazioni dell’osservatore.

I LUOGHI / Le immagini sono state scattate nel Salar de Uyuni.

IL LOOKBOOK PER LA LINEA MUSCLE SUPPORT /

La Valencia del futuro

Un deserto di sale che si estende attraverso un massiccio di quasi 11mila chilometri quadrati, nell’altopiano andino. Gli atleti immortalati percorrono i sentieri delle isole Incahuasi, conosciute come “la casa degli Inca”, e indossano abbigliamento e calzature ASICS della collezione running 2015. In questo vastissimo spazio, la location del servizio è il cuore delle saline, dove vivono straordinari esemplari di cactus giganti. L’ambiente più estremo fra quelli fotografati è la Laguna Colorada, un lago conosciuto anche come ‘The Lagoon Red’. Situato a circa 4.300 m di quota questo specchio d’acqua dal particolare colore rossastro-arancione tempestato da

macchie bianche deve il proprio aspetto ai riflessi della luce del sole, che lambisce le alghe rosse che si trovano al largo. A fare da spettatori, ma anche da elemento di spettacolo sullo sfondo, anche i caratteristici fenicotteri che vivono nell’altopiano boliviano.

IL SERVIZIO E I PRODOTTI /

Autore e curatore degli scatti è stato il fotografo Steven Jackson. Rinomato ritrattista per via del carattere intuitivo e personale delle sue realizzazioni, è stato scelto da ASICS per la sua eccellente capacità di catturare il movimento e il colore. Durante l’estate del 2014, Steven e il suo team hanno trascorso una settimana in Bolivia fotografando gli atleti in ambienti spettacolari e unici. Le specifiche caratteristiche tecniche dei capi indossati assicurano extra leggerezza e il sistema di ventilazione permette all’aria di circolare garantendo la massima traspirabilità e un grande vantaggio in termini di freschezza, anche in caso di caldo estremo. La linea è dotata della tecnologia ASICS MotionDry che permette l’evaporazione dell’umidità, garantendo un effetto di raffreddamento sul corpo per una termoregolazione ideale.

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Una tecnologia per l’abbigliamento lanciata nella primavera/ estate del 2014 e oggi ulteriormente migliorata. Sviluppata presso l’istituto di Ricerca di Scienza Sportiva di Kobe, la linea ASICS Muscle Support si caratterizza per la struttura con pannelli a compressione integrati, posizionati in modo strategico nelle zone della schiena, dei quadricipiti e dei polpacci per sostenere i muscoli e migliorare la postura. I modelli in collezione, maglia Inner Muscle ½ Zip, Top Inner Muscle LS, Leg Balance Tights e Kneetights, offrono supporto al corpo favorendo uno stile di corsa più efficace grazie a una postura ottimale. Inoltre agiscono migliorando la circolazione del sangue e consentendo un recupero più rapido. Per la nuova release, il marchio ha realizzato una serie di scatti futuristici all’interno dei famosi edifici Agora e Hemisferic, strutture architettoniche nella città di Valencia. Una presentazione a effetto in puro stile ASICS, che esalta i colori e le linee dei capi.




FOCUS PRODOTTO

RUNNING MAGAZINE

L’acronimo di Natural Medicine compone il nome all’azienda fondata nel 1988

n. 6 - 2015

Named Sport: migliora le performance in modo naturale LA MISSION SPORTIVA DEL MARCHIO SPECIALISTA NELLA MEDICINA NATURALE È DI DIFFONDERE UNA SANA E CORRETTA CULTURA DELL’INTEGRAZIONE PER ANDARE INCONTRO A TUTTE LE ESIGENZE DEGLI ATLETI. È il frutto di oltre 25 anni di ricerca nel campo della nutrizione e della medicina naturale, il risultato di una costante evoluzione maturata grazie alla collaborazione di preparatori atletici, medici sportivi, fisioterapisti, nutrizionisti e atleti. Named Sport offre agli sportivi di ogni livello numerosi prodotti per l’integrazione, tutti facilmente digeribili e di alta qualità. Fra le soluzioni più indicate per chi corre, HydraFit è un integratore alimentare in polvere formulato a base di carboidrati e sali minerali. È ideato per reintegrare le perdite idrosaline causate da sudorazione intensa durante intensi sforzi muscolari, soprattutto d’estate, quando il rischio di disidratazione è sempre alto.

Vincere la Great Wall Marathon 2014 è stato come realizzare un sogno: una gara strepitosa, condotta perfettamente. La concentrazione e la preparazione, la voglia di fare bene, la giornata ‘sì’, hanno reso possibile un risultato che si è concretizzato anche grazie all’attenta gestione degli approvvigionamenti idrici, dei gel e degli integratori Named Sport, anche nel pre e post gara

Caratteristiche / HydraFit è formulato con sali minerali, maltodestrine per migliorare la disponibilità energetica e 9 vitamine specifiche. Ideale per la preparazione di una soluzione elettrolitica ipotonica, contiene anche: • Magnesio e Potassio, indispensabili per il mantenimento delle funzionalità muscolare e per la riduzione della stanchezza e affaticamento • Vitamina C, aiuta a sostenere le difese immunitarie durante l’esercizio fisico intenso • Vitamine del gruppo B, essenziali per il buon funzionamento del metabolismo energetico dell’organismo Confezione / Barattolo di polvere solubile da 400 g Prezzo consigliato / 5,99 euro (in promozione con la borraccia NamedSport)

DISTRIBUITO DA / Named • 039.6985042 • patrizia.manca@named.it

www.namedsport.it

tested by

Ernesto Ciravegna, presidente Berg Team – vincitore Giordania Desert 80 km nel 2011, vincitore Winter Ice Ultratrail 120 km nel 2012, terzo all’Inca Trail Marathon nel 2013

I test di Running Magazine: Haglöfs Gram Comp II /

Questione di… FEELING Sviluppata in collaborazione con ASICS, la calzatura è leggerissima e precisa. E la scelta colore è decisamente originale e piacevole. I colori e l’estetica, come al solito in casa Haglöfs, ci hanno subito attratto quando abbiamo visto questa calzatura. Le caratteristiche tecniche sviluppate in collaborazione con ASICS poi non avevano bisogno di troppe presentazioni. A questo si aggiunge il fatto che questa scarpa da trail running ha contenuti davvero interessanti se si pensa alla leggerezza e alla struttura minimalista che meritano davvero una prova sul campo. Detto fatto: ecco il nostro parere sul modello Gram Comp II creato dal marchio svedese.

LOCATION DEI TEST /

Monte Linzone (Valle Imagna), sentiero Valgua-Amora, Monte Podona (colli bergamaschi), massiccio della Presolana, strade bianche della pista ciclabile della Val Seriana, passi di arrampicata sui Vaji del Baffelan (Picccolo Dolomiti Vicentine)

IMPRESSIONI /

Da un primo impatto siamo rimasti colpiti dalla morbidezza della tomaia, davvero poco strutturata. Tanto che al momento di caricare il peso al centro della pianta il tessuto tende un po’ a flettere. La calzata risulta molto precisa soprattutto in punta e tallone. La sensazione di percepire il terreno, il naturale invito a portare il peso in avanti, a eseguire passi corti e a filo del terreno offrono una sensazione di corsa precisa e sicura. I punti di forza del modello ovviamente richiedono un uso sapiente, dal momento che inevitabilmente la tomaia risulta poco protettiva soprattutto sulle dita. L’allacciatura garantisce un minore sostegno rispetto alle calzature più robuste: i rinforzi in TPU sul tessuto non sono collocati lungo la linea dei tiranti dei lacci. Questo si avverte soprattutto nei traversi in contropendenza e sugli appoggi più piccoli nei terreni tecnici e rocciosi, dove crea qualche difficoltà anche in virtù della scarso sostegno dato da una tomaia poco contenitiva.

COMMENTO FINALE / L’impressione conclusiva è di una scarpa leggerissima e piacevolissima, dalle grandi potenzialità su percorsi non troppo lunghi, e su terreni non eccessivamente “ruvidi” come ghiaioni e terreni incoerenti. La suola un po’ a sorpresa rende bene anche sul fango nonostante una tassellatura poco pronunciata, anche se si è trovata in maggior difficoltà su tratti di calcare bagnato. Sotto la pioggia si apprezza lo scarso assorbimento di acqua della tomaia. A nostro avviso è perfetta anche per i percorsi “di confine”, come strade bianche e mulattiere ghiaiose. Senza dimenticare che in un mondo dove le tonalità aggressive e mixate dettano legge, la scelta della tomaia monocromo ci è proprio piaciuta, e se proprio non riuscite a concepire una scarpa da running con meno di due colorazioni, beh… usate i lacci di scorta in dotazione! I nostri sono gialli fluo (come la suola) su scarpa arancio dynamite… una bomba!

DISTRIBUITO DA / Travel Division • 0471.845570 • haglofs@travel-division.it

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COVER STORY

Il marchio svizzero è presente in oltre 1.500 rivenditori di 30 paesi. Dopo la sede europea a Zurigo, ha aperto un headquarter negli Stati Uniti a Portland, Oregon

• DI DAVIDE CORROCHER

Da sinistra i fondatori di On: Caspar Coppetti, Olivier Bernhard e David Allemann

On is in the AIR IL PRIMO RICONOSCIMENTO È ARRIVATO A NEANCHE UN MESE DALLA SUA NASCITA NEL 2010. LE CALZATURE DEL MARCHIO SVIZZERO STUPISCONO PER L’ESTREMA LEGGEREZZA E PER LA MORBIDEZZA CHE TI FA SENTIRE COME SE “CORRESSI SU UNA NUVOLA”.

Timeline /

Fra quelli legati alla corsa è forse il mondo più aperto alla novità, più attento ai particolari, attirato da quelle che all’inizio possono sembrare talvolta anche delle stranezze. E che poi invece spesso finiscono per convincere anche i più scettici. È difficile negare che il triathlon sia la disciplina più vivace e propositiva sotto l’aspetto dell’innovazione. Numerosi prodotti prima di entrare nell’uso comune nel running sono stati saggiati e apprezzati dagli atleti della triplice specialità, come è accaduto ad esempio per l’abbigliamento a compressione. Non stupisce dunque che uno fra i marchi più all’avanguardia che si sono affacciati sulla scena mondiale negli anni recenti sia nato proprio da questo sport e in particolare da un atleta con un importante passato da Ironman. Fondata nel 2010 a Zurigo, On è un’azienda che in poche stagioni ha conquistato un vasto pubblico e che in più di un’occasione è stata premiata attraverso prestigiosi premi internazionali. Oggi, dopo soli quattro anni di vita, le sue calzature sono distribuite in oltre 1.200 rivenditori di 25 Paesi nel mondo. La sede europea è attiva dalla capitale svizzera, mentre un secondo headquarter è stato aperto negli Stati Uniti a Portland, Oregon.

LA STORIA /

I protagonisti di questa storia sono il grande atleta Oliver Bernhard e i suoi amici David Allemann e Caspar Coppetti. Il primo è stato due volte campione del mondo di duathlon e più volte vincitore dell’Ironman. Ritiratosi dallo sport professionistico, non ha mai smesso di sentirsi parte di questo mondo al punto che, appese le scarpe al chiodo, ha iniziato a dedicarsi allo sviluppo dei prodotti stessi. L’obiettivo: creare una calzature che donasse una sensazione perfetta. In diversi anni di progettazione e test ha creato prototipi in grande quantità, senza mai perdere di vista i due pilastri fondamentali su cui reggere l’intero progetto: impatto morbido, spinta potente. È stata questa promessa a convincere i futuri soci di Bernhard a contribuire al progetto. Oliver, David e Caspar hanno istituito formalmente la società On a Zurigo nel gennaio 2010. Meno di un mese dopo, il primo successo: a febbraio Ispo assegna all’azienda il premio Brand New Award, uno dei più importanti riconoscimenti internazionali nell’ambito dell’innovazione sportiva. La giuria che ha saggiato le qualità delle calzature On ha espresso grande entusiasmo per le incredibili caratteristiche della nuova tecnologia: l’impressione descritta è quella di

4 cose da sapere di On Technology / 1. A proposito di feeling e comfort...

Correre deve essere divertimento e non un esercizio di autocontrollo. Questa è la filosofia con cui è nato il progetto On. Invece di correggere l’appoggio e la meccanica, lasciare i piedi liberi di muoversi in modo naturale. Il sistema di ammortizzamento brevettato CloudTec assorbe il primo impatto col terreno per poi consentire una transizione verso l’avampiede senza costrizioni. Gli elementi Cloud si comprimono, garantendo stabilità e una spinta potente.

2. Ci sono miliardi di modi di correre

Gli elementi di gomma Cloud della suola reagiscono attivamente al movimento proprio di ogni runner. A seconda delle necessità, questi ammortizzano all’unisono oppure individualmente l’impatto: la rullata non è guidata da un design studiato a priori. Questo significa libertà senza mai perdere il pieno controllo.

una “corsa sulle nuvole”. A luglio 2010 la prima collezione On ha fatto la sua apparizione negli scaffali dei negozi running.

IL PIACERE DELLA CORSA / L’opinione di Olivier Bernhard è che molte delle tendenze che si riscontrano nel mercato running siano

3. Tutto il corpo si muove in armonia

Considerando in maniera olistica il movimento del corpo nella sua interezza e non solo dei piedi, i tecnici di On hanno individuato il punto di atterraggio ideale nel centro del piede: ovvero sotto il baricentro. Da questa posizione si è subito pronti per la successiva spinta, stabilendo così un perfetto stile di corsa.

4. Progredire nel tempo

Correre è uno sport, non una malattia. Ci si può allenare per superare le proprie debolezze. Molti disturbi fisici non sono permanenti, possono essere corretti con la dedizione e il giusto approccio. Sempre più bambini ad esempio hanno i piedi piatti: grazie a una corsa naturale possono sviluppare un arco maggiore nel piede. Ogni modo di correre può evolvere nel corso del tempo. Da Cloudster a Cloudracer, le calzature On si adattano a ogni specifico livello di allenamento e favoriscono un costante miglioramento.

spesso più una strategia di marketing che una vera innovazione. “A differenza del settore bici e sci ci sono stati pochissimi cambiamenti fondamentali nelle scarpe da corsa negli ultimi 30 anni” spiega il creatore del marchio On. “Per questo noi riteniamo che concepire nuove idee sia vitale, sono la

forza trainante dell’evoluzione nel nostro sport. I progetti migliori sono quelli che hanno un fondamento non solo su basi di biomeccanica, ma che sono in grado anche di aumentare il divertimento nella corsa!”. Per fare un paragone con altre discipline insomma, Olivier cita le mountain bike da

Gennaio

febbraio

Luglio

Gennaio

maggio

luglio

Gennaio

aprile

ottobre

Gennaio

Vede la luce il primo prototipo. Allemann, Bernhard e Coppetti fondano la società a Zurigo

On vince il premio Ispo Brand New Award

Il modello Cloudsurfer lanciato sul mercato

La proposta si allarga con la scarpa Cloudrunner

Uno studio del Politecnico di Zurigo dimostra come correre con On abbassi il ritmo cardiaco e l’acido lattico

Superati i 400 negozi running, On è distribuito il 18 Paesi, fra cui Usa, Australia, Corea del Sud e Singapore

La principale novità in collezione è il modello Cloudster

Esce Cloudracer: il giornale tedesco Die Zeit in una pagina dedicata alla scienza la definisce “doping attraverso la suola”

Il Wall Street Journal definisce rivoluzionario il progetto On

On vince un Ispo Gold Award

2010

2011

18

2012


GRANDI NEL TRIATHLON A sin. Friedrick Van Lierde. Campione Ironman nel 2013: al successo di Kona indossava le calzature On

CONTATTI / Sport Alliance International 0471.208300 info@sportalliance.it • www.sportalliance.it

RUNNING MAGAZINE

n. 6 - 2015

Focus sulla linea FW 2015 /

Sotto, Domenico Passuello. Ad aprile ha vinto l’Ironman Taiwan: secondo italiano nella storia a vincere nella distanza regina del triathlon

Tecnologie brevettate della suola e costruzioni della tomaia. Quattro modelli, una nuova esperienza di corsa.

A destra, Alessandro Degasperi. Con la sua società Sport Time è partner di On e dopo il successo a sorpresa a Lanzarote, lo scorso maggio è diventato il terzo e più recente vincitore azzurro di un Ironman

“Sei nato per correre, ma non su superfici dure”. Il progetto On inizia da qui. Un’idea da cui partire per reinventare il concetto di scarpa da running. Gli elementi in gomma “intelligenti” delle calzature sviluppate dagli ingegneri del marchio svizzero agiscono offrendo un ammortizzamento con il suolo ottimale e garantendo un eccellente ritorno di uscita. Al momento dell’appoggio infatti, i cuscinetti si comprimono per una corsa naturale e si espandono al termine della rullata per favorire la fase di spinta.

Cloudsurfer Un appoggio morbido tipico di una scarpa da allenamento combinato con la spinta dinamica di una da competizione: questo modello agile e leggero grazie al sistema brevettato CloudTec, è dotato di tecnlogia Speedboard che offre un grande ritorno di energia. Differenziale: 7 mm. Peso: 290 g.

downhill o gli sci da carving. “È vero: correre richiede disciplina, sopratutto all’inizio. Con il sistema CloudTec noi riteniamo però di aver trovato un modo per rendere più gradevole tutto questo”. Le caratteristiche di questa tecnologia assicurano un impatto molto morbido con il terreno, la rullata verso l’avampiede è fluida e dolce e la spinta è favorita da un ritorno di energia davvero sorprendente.

NATURAL RUNNING /

Ormai è l’opinione più largamente condivisa dai principali operatori del mondo running. L’andatura ideale è quella che si assume quando si è a piedi nudi su superfici morbide. Questo concetto di base è stato assunto da On per la realizzazione di calzature che consentissero di muoversi nello stesso modo anche sulla strada. “Gli elementi flessibili Cloud agiscono indipendentemente tra loro” prosegue Olivier. “Allo stesso tempo ammortizzano soltanto quando e dove serve: le scarpe tradizionali

sono solitamente rigide e favoriscono una rullata predefinita; viceversa i prodotti minimalisti sono molto flessibili ma hanno un ridotto potere di ammortizzamento”. La suola delle scarpe Cloud non inizia dietro il tallone. In questo modo il runner può atterrare naturalmente in perfetto allineamento con il proprio baricentro. La fase di contatto fra il battistrada e il terreno dunque è ridotto, evitando impatti violenti e rendendo il movimento più veloce. A tutto ciò si aggiunge la rimozione dei supporti passivi presenti nei modelli tradizionali: “La pronazione è un cedimento nell’arco del piede. Oggi è chiaro che questo cedimento e la seguente ascensione sono un modo naturale di ammortizzare la caviglia per ridurre le forze di impatto: se questo movimento naturale della caviglia venisse inibiA destra Oliver Bernhard testa un prototipo a Zurigo, la sede di On nel cuore dell’Europa

La campionessa olimpionica Nicola Spirig punta ai prossimi Giochi in Brasile nel 2016

to, si creerebbero problemi in altre parti del sistema muscolare e scheletrico”.

GRAVITÀ ZERO / On dà la possibilità al piede e alle articolazioni di muoversi in piena libertà e di disporre di una grande varietà di movimenti. La comodità della scarpa tuttavia non è messa in discussione. Come hanno confermato i giudici di Ispo in occasione dell’ultima edizione del salone di Monaco. Vincitore di un Gold Award per la categoria Performance è stato i modello Cloud. La speciale mescola Zero Gravity e la tecnologia brevettata Swiss CloudTec rendono questa calzatura da running una fra le più leggere al mondo. Allo stesso tempo anche ammortizzamento e capacità di proteggere dall’impatto con efficacia sono un plus che difficilmente si incontra nei modelli minimalisti. Il risultato è un prodotto in grado di garantire un’esperienza di corsa facile e naturale, con un appoggio morbido e sicuro. Successo dopo successo, Olivier continua a guardare al futuro. E un po’ a sorpresa lo fa suggerendo uno stile di corsa che sia un modo per lasciarsi dietro la città, la frenesia e la modernità: “Trovo che correre in ambienti naturali sia un’esperienza unica ed emozionante. Con la scarpa On non importa più se sto correndo su un suolo duro o morbido. Ho la libertà di esplorare nuovi percorsi e non devo più seguire per forza piste tracciate. Ora correre è diventato divertente ovunque io vada”.

Cloudster L’innovativo materiale elastico della tomaia 4WayStretch offre una calzata precisa che si adatta al movimento del piede. Il design permette alle dita dimuoversi in modo naturale. Gli elementi tridimensionali della suola CloudTec a forma di nuvola favoriscono un atterraggio morbido. Differenziale: 7 mm. Peso: 310 g.

Cloudracer Prestazione e comfort: questa scarpa è dotata di 18 elementi ammortizzanti CloudTec e tecnologia Speedboard. Il leggerissimo scheletro è rinforzato da un innovativo sistema di fasce che garantisce supporto al piede. Differenziale: 5 mm. Peso: 230 g.

Cloud Grazie alla schiuma Zero Gravity e alla tecnologia brevettata CloudTec, assicura ammortizzamento eccellente e protezione nonostante la straordinaria leggerezza. Differenziale: 6 mm. Peso: 198 g.

1. Il sistema di allacciatura consente una calzata rapida e assicura un perfetto effetto fasciante

2. La suola CloudTec divisa in senso longitudinale si adatta a ogni passo. Gli elementi Cloud sono fissati direttamente alla Speedboard semitrasparente

3. Schiuma Zero Gravity: leggerissima, flessibile e reattiva

4. Una fascia elastica si adatta al movimento del piede e supporta il tallone

marzo

aprile

maggio

ottobre

febbraio

maggio

giugno

giugno

PROSSIMO AUTUNNO

Apre la sede negli States, a Portland

La scarpa Cloudrunner introduce l’innovativa piattaforma flessibile Speedboard

Martin Hoffman è nominato ceo e Marc Maurer direttore operativo

On e il designer Thilo Alex Brunner vincono il premio Design Svizzero per l’innovazione

Il nuovo modello Cloud vince un Ispo Gold Award

Il Forum Economico Svizzero nomina On fra le finaliste per il premio “Impresa Svizzera”

On entra in 1.200 negozi specializzati di 25 Paesi

On è diventata una delle scarpe più vendute al mondo: 1.500 negozi specializzati di 30 Paesi

In uscita tre nuovi modelli e piattaforme tecnologiche Cloudcruiser, Cloudflyer e la nuova Cloudsurfer

2013

2014

2015

19

5o anniversario On celebra il suo 5° anniversario guardando con orgoglio al passato e con lo sguardo rivolto verso il futuro ...e la storia continua


SPECIAL EDITION

RUNNING MAGAZINE

Al press day Under Armour organizzato nella sede Maxi Sport a Sesto San Giovanni (MI) è stata presentata la nuova collezione Alter Ego

n. 6 - 2015

• DI DAVIDE CORROCHER

UA nel segno dei supereroi

Qui sopra le immagini dell’esclusivo shop in shop Under Armour realizzato su un apposito progetto di Maxi Sport per il punto vendita di Sesto San Giovanni. A sinistra tre modelli della special edition

IL BRAND FONDATO DA KEVIN PLANK HA REALIZZATO UNA LINEA DI CAPI POLYARMOUR DEDICATA AI PROTAGONISTI DEL FILM THE AVENGERS: AGE OF ULTRON. All’uscita negli States è stato il film che nel primo giorno di proiezioni ha registrato l’incasso più alto di sempre dietro soltanto all’ultimo Harry Potter (91 milioni di dollari nel 2011): ben 84,4 milioni di dollari. 191,3 milioni di dollari incassati durante tutto l’opening weekend, terzo posto nella classifica di tutti i tempi dietro al primo capitolo della saga The Avengers (207,438 milioni) e al nuovissimo Jurassic World (204,600 milioni). Un fenomeno cult a lungo atteso dagli appassionati Marvel di tutto il mondo, tanto che, sempre per citare alcuni numeri, quando il trailer ufficiale è stato pubblicato su YouTube ha raggiunto la cifra record di 34 milioni di visualizzazioni nelle prime 24 ore. “The Avengers 2: Age of Ultron” è uno dei titoli più importanti per il cinema di questo 2015 e anche nel nostro Paese ha sbancato il box office. Per celebrarne il successo Under Armour ha lancia-

to una speciale collezione dedicata ai supereroi creati da Stan Lee: Iron Man, Captain America, Thor e l’Incredibile Hulk.

mento. Un’area unica al mondo, per la quale Maxi Sport ha ricevuto anche i complimenti diretti dalla casa madre del marchio.

ALTER EGO /

POLYARMOUR / Che non si tratti di

La pionieristica linea di performance apparel ideata dall’azienda di Baltimora è caratterizzata da pattern futuristici e si distingue per l’innovazione e la ricerca di materiali brevettati di altissima qualità in grado di garantire la massima traspirazione e protezione. La special edition è stata presentata lo scorso 20 maggio, in occasione del press day dedicato al brand fondato da Kevin Plank. Location d’eccezione il suggestivo shop in shop dedicato al marchio all’interno di Maxi Sport Sesto San Giovanni, aperto a ottobre 2014 (le altre due sedi sono a Merate e Lissone). Le grafiche dei comics americani e tutti i principali modelli apparel e footwear Under Armour trovano ampio spazio nello speciale allesti-

una semplice operazione di merchandising ma di una release di alto profilo lo dimostra la tecnicità dei capi Alter Ego. Under Armour è l’azienda americana leader nel mercato globale per il segmento del Performance Apparel. Oltre 8mila modelli in collezione sono stati progettati per gli atleti più ambiziosi al fine di garantire performance sempre al top in ogni situazione climatica e un comfort di vestibilità eccezionale. Heat Gear è ottenuta tramite una speciale microfibra in poliestere di ultima generazione. Questo materiale brevettato prende il nome di “Polyarmour” e si caratterizza per la leggerezza e la tramatura minima che consente di creare capi che vestono come una seconda pelle. Questo tipo di abbigliamento è adatto a temperature superiori ai 13 gradi, per mantenere il fisico fresco e

asciutto. Mantiene la muscolatura in sede riducendo le oscillazioni muscolari, riduce la formazione di acido lattico, velocizza il recupero e garantisce un trasporto del sudore all’esterno più veloce. I prodotti della linea esercitano inoltre un’azione di compressione e assicurano una vestibilità aderente, fasciando

perfettamente il corpo senza ridurre la libertà di movimento. Il tessuto Polyarmour è trattato con elastomero “4 Way Power Stretch”, che offre un’eccezionale elasticità e un ottimale supporto muscolare. Infine la costruzione a celle aperte consente all’aria di circolare liberamente.

l’altra limited edition firmata adidas / È una speciale linea che comprende t-shirt, pants e calzature firmate nel segno della doppia A. Avengers e adidas hanno ufficializzato una partnership per la realizzazione di una limited edition i cui colori si ispirano a quelli dei supereroi Marvel Captain America, IronMan e l’Incredibile Hulk. Fra i modelli in evidenza, le esclusive sneaker da running e da training con tecnologia Boost, la speciale mescola ammortizzante super reattiva e leggera. Nelle tinte della bandiera stelle e strisce che ricordano l’uniforme del primo fra i personaggi disegnati da Stan Lee, in quelle con tonalità di verde acido che caratterizzano la versione arrabbiata di Bruce Banner, o in quelle rosse e oro dell’armatura ipertecnologica che trasforma il playboy miliardario Tony Stark in un’arma invincibile, le scarpe iconiche del marchio di Herzogenaurach trovano un’inedita, accattivante grafica che appassionerà tantissimi runner nonché fan assidui dei comics. www.adidas.co.uk/avengers

MAXI SPORT SESTO SAN GIOVANNI / Nome • Maxi Sport Sesto San Giovanni Indirizzo • Viale Fulvio Testi – Uscita Via Masaniello Numero di telefono • 02.99775540 E-mail • marketing@maxisport.com Sito • my.maxisport.com/sesto-san-giovanni Pagine sui social network • www.facebook.com/maxisportcom instagram.com/maxisport_com twitter.com/maxisport_tweet www.youtube.com/user/MaxiSportChannel Titolare • Emanuele Sala Anno di nascita negozio • 2014 Numero del personale • 25

Metri quadrati totali • 2.000 mq Discipline trattate • Calcio, basket, running, training, crossfit, fitness, snowboard, sci

RUNNING E TRAIL RUNNING Marchi attrezzatura • BV Sport, Hoka One One, Oakley, Salomon Marchi tecnologia • Garmin, Nike, Polar, Suunto, Timex, TomTom Marchi calzature road running • adidas, ASICS, Brooks, Mizuno, New Balance, Nike, Salomon, Saucony Marchi calzature trail running • adidas, ASICS, Brooks, Hoka One One, La Sportiva,

Mizuno, New Balance, Nike, Salomon, Saucony, Tecnica Marchi abbigliamento • adidas, ASICS,

20

Brooks, BV Sport, Mizuno, New Balance, Nike, Raidlight, Reebok, Reda Rewoolution, Salomon, Under Armour



EVENTI

Lo scorso 3 maggio, la seconda edizione della Wings For Life World Run

• DI DAVIDE CORROCHER

100mila persone hanno corso per chi non può farlo È stata ancora Verona a ospitare la gara ideata per sostenere la ricerca per le lesioni al midollo. 3mila sono stati i runner della tappa italiana. Technical partner della manifestazione Puma e Garmin. Lo scorso anno erano stati oltre 36mila i partecipanti alla prima Wings For Life World Run. Nel nostro Paese, alla corsa ideata per sostenere le iniziative della fondazione di Dietrich Mateschitz che ha l’obiettivo di finanziare la ricerca sulle lesioni al midollo spinale, oltre 1.200 runner Lo start a Verona hanno tentato di correre il impegnato in ogni evento locale calpiù lontano possibile prima di eszature, abbigliamento e accessori. sere superati dalla catcher car. Nel Colin Jackson, international sports 2015 l’obiettivo era quello di alzadirector di Wings for Life World re l’asticella e i fatti alla fine sono Run ha dichiarato: “Essere parte andati ben oltre le attese se si sono di una corsa globale rende l’intera contate oltre 100mila persone in impresa molto eccitante. Ci stiamo tutto il pianeta. Ancora una volta impegnando per aiutare a trovare è stata Verona, dichiarata patrimouna cura alle lesioni del midollo spinio dell’umanità dall’Unesco per nale e lo stiamo facendo in tutto il le sue bellezze artistiche, a ospitare mondo: aver potuto contare su un la gara italiana lo scorso 3 maggio: partner globale come Puma è stata più di 3mila runner si sono dati la conferma che insieme possiamo appuntamento nella città scaligera. davvero fare grandi cose”. La partenza ancora una volta è stata data in contemporanea in 35 città CARTOLINE DAL MONDO / La corsa nel mondo. Per questa seconda edipiù grande e unica mai organizzata zione, Puma è stato Official Sportprima, si è svolta in contemporanea swear Partner e ha fornito allo staff

in sei continenti, 33 Paesi nel mondo per 35 location diverse. Anche quest’anno è stata confermata la formula innovativa che dodici mesi prima aveva catturato l’attenzione di tanti curiosi. Nessun traguardo da raggiungere, soltanto una ‘Catcher Car’ che trenta minuti dopo il via è partita all’inseguimento di ogni partecipante fino a raggiungere l’ultima persona in gara. I campioni mondiali della Wings for Life World Run 2015 sono stati l’etiope Lemawork Ketama, che ha corso in Austria percorrendo 79,9 Km, e la giapponese Yuuko Watanabe, che

Giorgio Calcaterra ha vinto la gara italiana con 78,83 km

Al nastro di partenza i testimonial Wings For Life World Run: Fiammetta Cicogna, Giovanni Storti, Giorgio Calcaterra e Claudia Gerini

ha corso nella terra del Sol Levante 53,6 Km. Emozionante la prova di Aron Anderson, atleta svedese che ha partecipato alla gara sulla sedia a rotelle ed è stato raggiunto dalla Catcher Car dopo ben 64,82 km. Una prestazione che gli è valsa la vittoria in Madre Patria.

IN ITALIA / Nel Bel Paese ha trionfato Giorgio Calcaterra, campione del mondo 100 km Ultramaratona, che ha corso 78,53 km vincendo per il secondo anno consecutivo la tappa in terra scaligera. Nella classifica mondiale la sua è stata la quarta prestazione assoluta: “Sono davvero felice di aver migliorato il risultato del 2014 e sono orgoglioso di sostenere la Fondazione Wings For Life e la sua ricerca: la mia speranza più grande è che un giorno si possa trovare una cura per le lesioni al midollo spinale. Oggi ho corso per tutte le persone che non

Il primo Orobie Ultra Trail in calendario dal 31 luglio al 2 agosto /

possono farlo”. Chiara Moras, grazie ai 39,2 km corsi, ha conquistato invece il gradino più alto del podio nella categoria femminile. Schierati sulla linea di partenza in Piazza Bra all’ombra dell’Arena c’erano anche i testimonial Giovanni Storti Claudia Gerini, Fiammetta Cicogna e il rapper Ghemon. Presenti anche numerosi atleti fra cui Alessia Trost, Marco Aurelio Fontana, Alessandro Pittin, Airton Cozzolino e Aaron Durogati, che hanno dato il massimo per questa esperienza all’insegna del divertimento, dello sport e della solidarietà. Un’edizione senz’altro di grande impatto e ben organizzata, anche se una piccola pecca è stata rappresentata dal servizio trasporti: molti runner terminata la propria corsa hanno dovuto attendere diverso tempo prima che un pullman li riportasse al village. L’appuntamento 2016 è per domenica 8 maggio.

• DI TATIANA BERTERA

OUT e Reda Rewoolution: nel cuore delle Orobie

IL BRAND ACTIVEWEAR DEL LANIFICIO REDA È TITLE SPONSOR DELL’EVENTO, CHE SI CORRERÀ IN COMBINATA CON IL GTO DA 70 KM. Sarà il primo ultra-trail al mondo con partenza nel cuore delle Alpi e arrivo in una (bellissima, aggiungiamo noi) città medievale: questa frase è diventata nel giro di un anno lo slogan di Orobie Ultra Trail, evento interamente made in Bergamo e sponsorizzato dal marchio di abbigliamento tecnico sportivo Reda Rewoolution. Con partenza da Clusone (in Val Seriana) e arrivo in Bergamo Alta, si preannuncia come una delle più grandi sfide del 2015. I runners dovranno infatti mettersi alla prova su un percorso della lunghezza di circa 140 chilometri e un dislivello positivo di 9.500 metri. La competizione, definita da atleti professionisti del calibro di Pablo Criado tecnicamente più impegnativa dell’Ultra Trail del Monte Bianco, si svolgerà dal 31 luglio al 2 agosto e sarebbe una vera sorpresa incontrare (alla partenza o adirittura sul percorso) Simone Moro e Giovanni Storti, testimonial dell’evento. A ideare e coordinare OUT sarà l’agenzia outdoor Spiagames di Bergamo.

Per chi non se la sentisse di partecipare all’Orobie Ultra Trail (intimorito da impegno o in mancanza del punteggio necessario) è stato ideato un percorso alternativo, più corto ma comunque impegnativo. Si tratta del Gran Trail Orobie, che si svolgerà nelle giornate 1 e 2 agosto. Un evento nell’evento: settanta chilometri per 5.200 metri di ascesa, da Carona fino a Bergamo, ripercorrendo la seconda parte di OUT. Per sapere di più sulle due competizioni è possibile consultare il sito ufficiale in cui si trovano informazioni tecniche, regolamento e road book aggiornati, oltre a una serie di bellissime foto e la rassegna stampa dell’edizione zero.

REDA REWOOLUTION / Il brand activewear del lanificio Reda è title sponsor di Out. La scelta di Reda Rewoolution è in linea con la filososofia di cui l’azienda si fa promotrice da sempre: rispet22

to dell’ambiente e vita attiva, a stretto contatto con la natura. Azienda che nasce da materiali totalmente naturali (come la lana merino) e attenta all’eco-sostenibilità del processo produttivo, ha creduto nell’evento 100% made in Bergamo fin dall’inizio. Lo aveva definito un progetto innovativo e per questo ha voluto sostenerlo, probabilmente vedendo in questo coraggioso salto nel vuoto lo specchio di quanto l’azienda biellese aveva fatto a suo tempo, decidendo di diventare da semplice lanificio e realtà leader nel mondo dell’abbigliamento tecnico sportivo.

OROBIE ULTRA TASTE /

Parallelamente all’evento sportivo, per valorizzare la città di Bergamo e regalare un momento piacevole anche a “chi non corre”, sarà allestito un percorso enogastronomico in cui a farla da padrona saranno i prodotti e i gusti tipici della cucina tradizionale bergamasca. I vari stand in cui verranno offerte specialità culinarie e riempiti i bicchieri con vino rosso saranno posizionati in punti particolari di Città Alta, dai quali godere di squarci della cittadella medievale nascosti e inaspettati. www.orobieultratrail.it


SALVA CON NOME

RUNNING MAGAZINE

Il 25 e 26 luglio la sedicesima edizione della Stralivigno

• DI DAVIDE CORROCHER

n. 6 - 2015

ph: Fabio Borga

Di corsa sul Piccolo Tibet È una Valtellina che si riscopre e si rivela in tutta la sua bellezza al passo regolare e cadenzato di una corsa. All’ormai classica Stralivigno che si presenta quest’anno con tante novità, si combina la più giovane anche se ormai collaudatissima gara del Valtellina Wine Trail per un’accoppiata che promette di regalare tante emozioni e soddisfazioni agli appassionati di running e di outdoor. Ma partendo dalla mezza maratona che si svolge a quota 1.816 metri nel cuore delle Alpi Retiche, sono numerose le iniziative di cui parlare per questa sedicesima edizione. In calendario sabato 25 e domenica 26 luglio, l’evento organizzato da A.P.T. Livigno in collaborazione con l’asd Marathon Club Alta Quota Livigno si svolgerà in combinata con una non competitiva e con una staffetta a coppie.

ph: Giacomo Meneghello

Anche la prova a staffetta e la Ministralivigno in programma all’evento gemellato con il Valtellina Wine Half Trail. Tanti premi in palio per la speciale classifica in combinata.

“La miglior palestra in altura in tutta Europa”

punto di cambio a Tresenda. Nella domenica è prevista la Ministralivigno per bambini e ragazzi fino ai 17 anni: le distanze varieranno dai 100 metri fino ai 2 chilometri, con partenza e arrivo presso Plaza Placheda, in zona San Rocco.

Stralivigno è la celebre mezza maratona che si corre sull’altopiano del Piccolo Tibet oltre quota 1.800 m. Nata nel 2000 grazie all’organizzazione di APT Livigno, la gara negli anni è cresciuta per iniziative e numero di partecipanti. Iniziato il countdown dell’edizione 2015, abbiamo chiesto a Luca Moretti, presidente APT Livigno, di raccontarci i temi principali.

LA PARTNERSHIP /

Fra le iniziative più interessanti per questo 2015, come si diceva il gemellaggio con l’organizzazione del Valtellina

IL PERCORSO / Su un mi-

Innanzitutto ci puoi fare una breve presentazione del tuo curriculum? Fin da bambino mi sono dedicato allo sci agonistico, che col tempo è diventato parte integrante della mia vita professionale fino all’ingresso nella nazionale di slalom. La mia carriera in questo mondo è proseguita con la carica di allenatore della squadra nazionale svedese femminile. Inoltre sono istruttore nazionale di sci alpino e, nel 2012, sono diventato presidente e amministratore delegato di APT Livigno.

Wine Trail. La già apprezzatissima corsa tra le vigne e le cantine da cui nascono il Nebbiolo e il Sassella quest’anno è in programma il 7 novembre, nei percorsi da 42 e 20 e 11 K. Tutti gli appassionati che vorranno iscriversi alla mezza in quel di Sondrio e alla Stralivigno potranno farlo a un prezzo agevolato. Inoltre al termine delle due gare sarà stilata una classifica finale che terrà conto dei tempi dei partecipanti a entrambe le manifestazioni e che metterà in palio numerosi premi. stralivigno.it

Qual è la tua conoscenza del mondo della corsa e che tipo di risorsa è il running per il vostro territorio? La corsa è stata parte integrante dei miei allenamenti come atleta e Livigno è uno dei posti più belli dove praticarla. La pista ciclabile (20 km) e i numerosi sentieri che costeggiano la nostra valle in mezzo alla natura sono l’ideale sia per chi vuole mantenersi in forma, sia per i numerosi atleti che qui svolgono gli allenamenti in altura. Livigno è un altopiano a 1.816 metri di altitudine, con punte di 3.000 metri sulle cime, ed è ritenuto la miglior palestra naturale in altura di tutta Europa. ph: Giacomo Meneghello

sto di strada e sterrato e interamente in altura la 21 K prenderà il via alle 15 da Aquagranda Livigno Sport Fitness Centre. Dopo i primi 6 km lungo la pista ciclabile, i runner accederanno al bosco attraverso una breve salita. Seguirà un tratto di saliscendi per circa 3 km prima del ritorno sulla pista ciclabile e poi il passaggio sul versante opposto. Il tracciato raggiungerà il suo apice tra il 13esimo e il 14esimo chilometro, poi rimarrà a mezza costa per altri 4 km. Una discesa di circa 1 km ricondurrà infine i partecipanti sull’ultimo tratto della pista ciclabile, fino al traguardo con il rientro in zona lago, presso Aquagranda. La fase più dura sarà quella della seconda parte di gara, in cui l’altimetria sale e, tra i km 14 e 18, rimane costantemente sopra i 2.200 metri. La staffetta, da correre a coppie, seguirà lo stesso tragitto e prevede frazioni di eguale distanza con il

Intervista a Luca Moretti, presidente APT Livigno /

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Questa sarà la sedicesima edizione dell’evento: come è cambiato in questi anni? È stato modificato il percorso, spostando la partenza in diversi punti, ed è cresciuto costantemente il numero degli atleti e appassionati iscritti alla gara grazie anche alla staffetta e alla corsa per i bambini e i giovani. Anche quest’estate le iscrizioni stanno andando positivamente, stiamo registrando qualche aumento rispetto all’edizione passata e contiamo di superare la quota dei 1.300 partecipanti sulle diverse gare. Sicuramente il contesto paesaggistico cambia la prospettiva anche di chi è un super agonista. Spesso il pano-

rama, la vista delle montagne e dei boschi sono degli stimoli che danno la carica giusta. I runner che corrono la Stralivigno amano particolarmente il fatto di abbinare un evento sportivo a un weekend in montagna in una località che offre anche divertimento, shopping e vita notturna. Quali saranno le principali difficoltà per i partecipanti? Livigno è una località a 1.800 metri di altezza e l’aria più rarefatta si farà sentire soprattutto per chi arriverà il giorno stesso della gara. Il consiglio per minimizzare questo effetto è quello di acclimatarsi già due o tre giorni prima per dare il tempo al fisico di adattarsi. La quota può in realtà diventare un alleato in caso di permanenza per un periodo più lungo perché riesce a produrre effetti benefici sul fisico. Non a caso Livigno è una la meta scelta per un periodo di training in altura da parte di atleti delle più svariate discipline: running, ciclismo, canoa, sci nordico. Dal punto di vista della promozione dell’evento avete realizzato qualche iniziativa social / web? Abbiamo attive delle campagne su portali di settore e cerchiamo di spingere anche attraverso i nostri canali social. A proposito di iniziative, la partnership con un’altra manifestazione valtellinese è senz’altro una fra le più interessanti. Un modo per promuovere il territorio e “fidelizzare” un maggior numero di runner alle vostre montagne. L’idea è stata quella di dare un denominatore comune agli eventi di trail running che si svolgono nel territorio della Valtellina e far scoprire, anche da un punto di vista turistico la bellezza della nostra valle. I runner avranno modo di vedere da vicino la realtà dei vigneti a sbalzo della Valtellina, che percorrono la costiera retica dalla bassa valle fino a Tirano, e dove nasce il nostro Nebbiolo, di cui il Sassella l’Inferno e lo Sforzato sono i vini più conosciuti. E avranno l’occasione di arrivare a Livigno, il Piccolo Tibet valtellinese, l’angolo più settentrionale della Lombardia, dove capiranno che cosa vuol dire correre su un altopiano a una quota che varia tra i 1.800 e i 2.200 metri.


Dal 26 aprile al 2 maggio si è corsa l’undicesima edizione del Volcano Trail. Per il reduce dalla MDS Dino Bonelli, un simpatico “defaticamento” dopo l’avventura nel Sahara

• TESTO: DINO BONELLI FOTO: DINO BONELLI E STEFANO MARTA

Paradiso… di fuoco SONO CINQUE INTENSE TAPPE A COMPORRE UN TRAIL CHE SI SPOSTA DI CONTINUO DA UN’ISOLA ALL’ALTRA DELL’ARCIPELAGO DELLE EOLIE. OGNI GIORNO OFFRE UNA SFIDA NUOVA PER ESTENSIONE E CARATTERISTICHE DEL PERCORSO, SI TRATTA DELLA PRIMA GARA NEL SUO GENERE IN ITALIA. Nell’aria si mescolano l’acre odore dello zolfo, la delicata fragranza di ginestra e l’immancabile profumo di mare. Le stradine, piccole e non sempre pavimentate, s’intrecciano senza un’apparente logica, ma perdersi qui è praticamente impossibile. Vulcano di nome e di fatto, come le altre isole vicine dell’arcipelago delle Eolie nasce dal fondo del mare dopo centinaia di eruzioni. Un atollo verde che ha nel cono marrone tendente al rossiccio l’inconfondibile icona a cui deve il nome. Un’oasi parzialmente attraversata dalla prima delle cinque tappe del Volcano Trail, prima fra le corse di più giorni in Italia: 11 km suddivisi in un inizio pianeggiante e nella seconda parte in cui si sale fino al cratere ancora fumante. Lo si percorre tutto sul suo bordo e lo si ridiscende fino all’arrivo. Il calpestio, ovviamente solo nella seconda parte di gara, è sdrucciolevole, il paesaggio ammaliante, i fumi tossici che si attraversano nei pressi di una zolfatara decisamente fastidiosi, ma l’ambiente creato è tanto suggestivo da far apprezzare comunque le esalazioni. Sotto, un mare decisamente scuro fa percepire la temperatura dell’acqua non ancora in versione estiva, ma siamo a fine aprile e il sole benché caldo non ha ancora avuto tempo per fare il suo dovere.

paio di manciate di vicoli rinchiusi tra muretti bianchi o di pietra, case basse e servizi turistici in bella mostra. Una chiesa gialla da cui parte la terza tappa, 10 km di ripida salita sul versante nord-est del vulcano, 900 metri di dislivello attivo, e divertentissima discesa a rotta di collo giù dai lunghi ghiaioni sabbiosi. Poi di nuovo vicoli più o meno stretti e sempre più scuri, con i soli muretti bianchi a rispondere alla tenue luce di una luna a tre quarti. Il resto è buio, è notte, è riposo per le gambe stanche. È tregua per la testa che sa che domani è giornata di riposo.

sentieri tortuosi e il rischio di inciampare è maggiore. Una nuvola grigia attanaglia la prima ascesa, la prima cima, il primo vulcano, poi nuovamente il sole e un caldo di stagione che fa bene alla pelle e rinforza gli umori. La logistica di tutta la gara è stata studiata sapientemente e il mangiare sembra sempre preparato col cuore. D’altra parte siamo nel sud dell’Italia e qui l’ospitalità è sacra.

STROMBOLI / Notte fonda e alba abbagliante, poi ancora in mare. L’acqua è un po’ mossa, qualche stomaco non regge, ma la costa è vicina. Stromboli, dal greco antico Stroggyle ovvero rotonda o trottola, per la forma che ha vista dall’alto e dal mare. Al tempo nota come faro del Mediterraneo per la persistente attività vulcanica, ora quest’isola è una nota meta turistica. Il paese comprende un

“DOWNHILL” SULLA NEVE / Un porto silenzioso che anticipa stradine animate: Lipari, un nome solo per la cittadina e per l’isola più grande delle Eolie. Fra i runner qualcuno cerca un posto in cui mangiare, altri fanno

SALINA / Il Volcano Trail è itinerante, ogni giorno ci si sposta su battelli a una diversa isola. Salina, un’altra delle sette perle dell’arcipelago. Chiamata in greco antico Didime, che significa “le gemelle”, per le due alture di simile aspetto, fu rinominata dai romani quando secoli fa ci costruirono grosse saline. Questo luogo è il silenzio, interrotto solo dal fischio del forte vento che soffia da ponente. 18 km, 1.800 metri di dislivello attivo. I paesaggi mozzafiato spesso rubano lo sguardo ai

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shopping, i più audaci e con le gambe messe meno peggio salgono nella parte alta dove resti archeologici di epoca greca e precedenti si mostrano nella loro antica bellezza. Poi di nuovo mare e finalmente la Sicilia, con i suoi grossi limoni a punteggiare di giallo un verde primaverile e con il cono innevato dell’Etna a imporsi su tutti gli orizzonti. Il primo giorno di Etna lo corriamo sul versante sud, quello che dà sulla bella città nera: Catania. 12 km suddivisi in 8 di salita su una stradina sterrata che serpeggia tra le alte sponde di neve e 4 di discesa su un soffice manto bianco. Chi ha gamba e destrezza allunga la falcata, qualcuno un po’ stanco rischia più del necessario, altri scivolando per terra scoprono nel vecchio scivolone col sedere il modo più rapido e indolore per scendere a valle. La sera qualche escoriazione ricorda ai temerari del lunghissimo scivolo bianco che la neve per quanto soffice sa anche essere abrasiva.

CALA IL SIPARIO /

Secondo giorno di Etna, versante nord. Il paesaggio cambia, il male alle gambe, specie alle mie non ancora ripresesi dallo stress della recente Marathon des Sables, no. 20 km che iniziano con tortuosissimi single trek nella natura, poi attraversano vecchie colate laviche e quindi diventano una stradina di ghiaia. Qualche attraversamento nevoso rallenta le lunghe falcate di Sacha Devillaz, francese di Chamonix che in questi giorni si è dimostrato il più forte, e del connazionale Guillaume Besnard, che vince la tappa e conferma la seconda posizione. Terzo il tedesco Stephan Tassani-Prell, quarto e quinto altri due transalpini: Gilles Frediani e Sylvain Blin Ancel. Io mi ritaglio la consolazione di risultare il primo tra gli italiani e 8° assoluto. Tra le donne lo scricciolo svizzero Vanessa Armelao ha la meglio sulle tenaci bolognesi Giovanna Zuccoli e Roberta Lorenzi e sulla solare Morgan Petitjean in rappresentanza della Francia. Ma i veri vincitori sono sempre loro, i vulcani, che hanno nuovamente regalato emozioni senza fine in una gara che, come sospirano simpaticamente le mie gambe, per fortuna è finita. La prossima edizione sarà dal 16 al 24 aprile 2016. www.volcanotrail.it

Sul prossimo numero / Lasciati i vulcani siciliani, Run the World sul prossimo numero vi porterà alla scoperta della Bielorussia, dove resiste l’ultima dittatura d’Europa. Un paese bello ed ordinato che fatica a scrollarsi di dosso un trascorso soviet ancora molto presente in tutto il quotidiano. www.runtheworld.it

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FOCUS SHOP

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Mio Mio Run è stato inaugurato soltanto il 7 aprile di quest’anno, ma in poche settimane ha già conquistato lo scettro di negozio specializzato più curato e innovativo nel territorio nazionale

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• DI DAVIDE CORROCHER

“Running boutique” GESTITO DA DIMITRI ED EVELYN MARCHIONI, SI TROVA A CONEGLIANO (TV) ED È STATO ALLESTITO CON UN’IDEA BEN CHIARA FIN DA SUBITO: PROPORRE UN’IMMAGINE TECNICA E AL TEMPO STESSO MOLTO ELEGANTE. UNA BELLA SCOMMESSA CHE OFFRE TANTI SERVIZI E GRANDE ATTENZIONE ALLE DONNE. A guardare il profilo del negozio e dei fondatori verrebbe quasi da pensare alla classica impresa a conduzione famigliare, di stampo forse un po’ tradizionale. Magari a una delle tipiche botteghe di paese, a quei negozi dove il rapporto con il cliente è quasi sempre un fatto di confidenza, fiducia sulla parola e, perché no, quattro chiacchiere e un caffè. Basta tuttavia fare attenzione alle immagini del layout moderno, fresco, elegante, un po’ minimal se vogliamo, e viene quasi il dubbio di stare osservando uno showroom di ultima generazione, una vetrina allestita per un grande evento o un’occasione un po’ particolare. La verità è che non stiamo parlando di nessuna di queste due cose. O, se vogliamo, vi stiamo raccontando di una bella realtà che sta un po’ nel mezzo. Inaugurato soltanto pochi mesi fa nella primavera di quest’anno, Mio Mio Run è un punto vendita che a nostro modestissimo parere potrebbe be-

nissimo essersi già assicurato un primato di un certo pregio: in Italia almeno è, fra gli specializzati running, il più innovativo e il più curato in assoluto dal punto di vista estetico.

UN FATTO DI STILE / Non si vuole qui fare intendere che sia soltanto un fatto di apparenze. Anzi il curriculum di Dimitri Marchioni e di sua figlia Evelyn, soci fondatori dell’insegna aperta a Conegliano, parla da sé. Lui ha corso tanto quando era più giovane, poi per circa 20 anni è stato rappresentante per numerose aziende del mondo running. Lei nell’ultimo periodo si è affiancata al padre in quell’attività. Poi, come si diceva, nel 2015 il salto dall’altra parte della barricata. La sostanza insomma c’è, ma uno dei principali punti di forza di Mio Mio Run è l’immagine. “Ci vogliamo presentare come una boutique di un certo livello” racconta Evelyn.

“Puntiamo a colpire già al primo impatto chi entra a farci visita. Lo si può considerare un modo per promuovere una certa cultura del running. Vorremmo che tutti capissero che è importante presentarsi in un certo modo quando

si corre, dalla scarpa all’abbigliamento si deve avere cura del proprio outfit: il messaggio trasmesso sarebbe esattamente l’opposto se il nostro shop fosse disordinato, con le scatole in bella vista, le scarpe e i capi posizionati alla buona e i vari corner incastrati da qualche parte”.

I MARCHI / Nelle prime settimane di attività, neanche a dirlo, le prime ad aver recepito il messaggio sono state le donne, come ci spiega Evelyn: “Finora abbiamo avuto più affluenza femminile che maschile. Non si può fare un bilancio e staremo a vedere in futuro che cosa riusciremo a trasmettere, ma senz’altro inten26

diamo prenderci molta cura delle donne. Più in generale, tanti vanno educati, moltissimi corrono soprattutto per il piacere di farlo e per stare bene. Abbiamo già iniziato a coinvolgere un po’ di persone proponendo una serie di allenamenti collettivi per tutta l’estate”. Quanto all’offerta del negozio, al momento sono quattro i marchi di calzature: “Non vogliamo allargarci troppo da questo punto di vista: abbiamo ASICS che è il brand più venduto al mondo, Brooks e Saucony ci hanno sorpreso tantissimo per quanto sono apprezzati e Hoka attira molte persone quando scoprono quanto sono leggere delle scarpe ‘maxi’”. Un ultimo discorso prima di far parlare le immagini lo spendiamo per Garmin, unica azienda di tecnologia trattata da Mio Mio Run: “Per noi è il massimo sia come tecnologia gps sia come estetica. Siamo un Garmin point, quindi il servizio che proponiamo è completo”.

SCHEDA NEGOZIO / Nome • MioMio Run Indirizzo • Via Padre Luigi Tezza, 32 - 31015 Conegliano (TV) Numero di telefono • 0438.430796 E-mail • evelyn@miomiorun.it Sito • www.miomiorun.com Facebook • MioMio Run Gestione magazzino • Digitale Sedi • 1 Titolari • Evelyn e Dimitri Marchioni Anno di nascita negozio • 2015 Numero vetrine • 8 Numero del personale • 2 Metri quadrati totali • 65 mq Metri quadrati calzature • 65 mq Discipline trattate • Running Marchi attrezzatura • Garmin, Ironman, Run & Move Marchi calzature • ASICS, Brooks, Hoka One One, Saucony Marchi abbigliamento • ASICS, Cep, Crazy Idea, Compressport, Desigual, New Line, Stance Altri servizi • Centro assistenza Garmin




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