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Wings for Life: correre per chi non può “Non avevo mai partecipato a una gara virtuale, dove a dettare il tuo risultato è un’app appositamente studiata”. A parlare dalla sua casa di campagna, nel Monferrato, è Giovanni Storti. Un luogo dove passa molto del suo tempo, giocando a fare il contadino _ testo e foto di Dino Bonelli
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omenica 9 maggio la giornata è calda ma qualche nu-
nazioni personali - è stato
vola in cielo regala momenti di frescura. La gara in que-
devoluto alla ricerca sulle
stione è la Wings for Life World Run, un evento benefico
lesioni al midollo spinale. In
dal format unico e particolare, che si corre in contemporanea in
quest’ultima edizione, gra-
tutto il mondo. L’ora di riferimento sono le 13:00 austriache, poi-
zie ai 184.236 runner, di cui
ché è in Austria che risiede la casa madre di Red Bull, ideatrice e
837 in carrozzina, sparsi per
realizzatrice della competizione, che, nel suo numero complessi-
146 Paesi differenti, sono
vo, è la sfida di corsa a piedi più grande del mondo. L’ottava edi-
stati raccolti oltre quattro
zione, come le precedenti, si sviluppa sul concetto originale che
milioni di euro. Le spese ne-
prevede prima la partenza dei runner e dopo mezz’ora quella
cessarie alla coordinazione
di un’apparecchiatura denominata Catcher Car, macchina che
di questi enormi numeri in
acchiappa. Quest’ultima parte a una velocità iniziale di 15 km/h,
gara – non poche – se le “ac-
che poi aumenta raggiungendo i concorrenti uno a uno deter-
colla” la generosa azienda
minando così la distanza che questi hanno corso. Sembra stra-
di bibite energetiche.
no ma qui l’ultimo che arriva e che si ferma ha vinto.
“Corri per chi non può”, que-
La prime quattro edizioni sono state svolte “dal vivo”, con la
sto lo slogan di Wings for
macchina reale che ha acchiappato e stoppato gli oltre 100.000
Life World Run. Insieme a
runner globali di ogni edizione. In Italia se ne sono svolte due a
Giovanni ho corso le prime
Verona e due a Milano, con circa 3.000/4.000 corridori a volta.
quattro edizioni “dal vivo” e per questa ottava sceglia-
LE PRIME APP RUN
mo le stradine per lo più
Per un paio d’anni ci sono state versioni simili, di gruppo, che
sterrate che si diramano
non hanno raggiunto l’Italia. A queste poi l’imponente macchina
dal confine del suo orto, là
organizzativa di Wings for Life World Run ha affiancato anche le
dove ha anche gli alveari con le api da miele “che però faccio cu-
prime app Run. Versioni più economiche sotto il profilo organiz-
rare a un amico apicultore, io rischierei di rimanere offeso, ma di
zativo, con un pallino rosso a inseguire il corridore, battendo lo
brutto brutto brutto!”. Con noi “una manata” di amici, i soliti con
stesso percorso con i medesimi criteri e velocità della Catcher
cui ci si frequenta sempre: Simone l’ultra runner, Buzz il lento,
Car.
Niccolò il giovane e Marco il mono ciclista.
L’anno scorso, già in periodo pandemico in tutto il mondo, si è potuto correre solo tramite app e in Italia, all’ultimo momento,
OGNUNO AL SUO PASSO
ciò è stato “proibito” al fine di evitare assembramenti. Ma qual-
Passando per l’orto, Giovanni ci mostra orgoglioso le sue varie
cuno, come chi scrive, per dare continuità e solidarietà a un pro-
coltivazioni e, quindi, una bella e a noi sconosciuta pianta blu di
getto magnifico l’ha disputata ugualmente.
Ceanothus. Alle 13:00, schierati su uno stradino perso nel verde, tutti rigorosamente con il telefono in mano, ascoltiamo il count-
L’EDIZIONE 2021
down in inglese, uguale in tutto il mondo, e quindi al via si parte!
Anche quest’anno si è potuto correre solo con ritrovi app Run
“Andate piano… anzi, fate come cavolo volete, tanto fate sempre
organizzati o in versione app Run singola, come quella corsa da
gli amiconi e poi, calzate le scarpette, mi abbandonate al mio
Giovanni Storti. Fin dalla prima edizione, per volontà di Red Bull,
destino”. L’inutile e volutamente illogico appello di Giovanni si
l’intero incasso delle iscrizioni - 20 euro l’una più eventuali do-
perde nel nulla.
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