Outdoor Magazine #07/08-2024

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Anno 17 - Num. 7/8 - 2024

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DATI & STATISTICHE

10 I Il trend della VanLife PUNTO IOG

12 I L'inverno per l'industria outdoor FOCUS SHOP

14 I La Cooperativa di Cortina EVENTI

16 I I climber a Parigi 2024

28 I Il docufilm sulla Valle Maira

37 I MGM con TEDxCastelfrancoVeneto #INSIDETHERACE

18 I La leggenda del Trofeo Kima INTERVISTE

20 I Leonardo Barioni e Cristina Filippini, dell’ASICS Trail Elite Factory

32 I Veronica Vismara, Gruppo Juniores CAI Milano GARE

22 I Lavaredo Ultra Trail

24 I GTNS - DoloMyths Run ANALISI

26 I La classifica dei brand running emergenti LOCALITÀ

29 I Le soluzioni di Courmayeur

30 I Nasce Dolomites Ronda SICUREZZA

34 I Safety Academy di Ortovox, i corsi #MONTURAPEOPLE

36 I "Fiore mio", il film di Paolo Cognetti

INDIVIDUALITÀ E GIOCO DI SQUADRA

Mentre scrivo questo editoriale siamo proprio nella fase iniziale delle Olimpiadi di Parigi. Dove peraltro, l’arrampicata, dopo l’esordio per certi versi “sperimentale” di Tokyo con la contestata unica medaglia assegnata per le tre specialità, potrà contare su un duplice podio: uno per gli atleti Speed e l’altro per la combinata Boulder-Lead. Con l’auspicio e la prospettiva concreta di arrivare a Los Angeles con la distinzione netta delle tre specialità. Di questo, oltre che della spedizione azzurra con i quattro atleti qualificati, parliamo proprio in uno degli articoli di questo ricchissimo numero di Outdoor Magazine.

Ma le Olimpiadi ci offrono anche un altro importante spunto di riflessione che torna utile al settore outdoor. Sto parlando delle individualità contrapposte al gioco di squadra. Gli sport olimpici ci offrono parecchi validi esempi di entrambe queste tipologie di discipline. In alcune, sono i singoli a essere assoluti protagonisti e gli unici artefici delle proprie prestazioni. In altre, è la cooperazione di due o più atleti la chiave di tutto. Certo, anche negli sport di squadra le individualità sono importanti, a volte decisive. Ma si vince e si perde tutti insieme. E spesso un collettivo ben assortito, motivato e preparato ha la meglio su una somma di campioni, anche più forti, ma meno in sintonia tra di loro.

Se immaginiamo gli operatori del mercato outdoor italiano come degli atleti, dobbiamo

Editore: MagNet Srl SB

Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO

Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI

Contributors: KAREN POZZI, PIETRO ASSERETO, SARA CANALI, ANIA ALLEVA, PAOLO CASSANO, MAURIZIO TORRI

Art Director: ROSANGELA BARNI

Redazione: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Via Tertulliano, 68 - 20137 Milano

Tel. 02.87245180 - Fax 02.87245182 redazione@outdoormag.it www.outdoormag.it

dire che sono sovente più avvezzi alle prestazioni individuali, nelle quali non mancano certo campioni e fuoriclasse. Ovviamente con i pro e i contro del caso. Un approccio che paga quasi sempre quando il settore è in salute e la domanda è sostenuta, come accaduto nell’ormai celebre periodo Covid tra 2020 e 2022. Quando invece il mercato è in contrazione e la maggior parte di tutti gli indicatori sono in negativo, ecco che può risultare davvero importante tornare – o per alcuni addirittura imparare – a “giocare di squadra”. Questo vale per tutte le figure professionali del nostro mondo, in tutti gli ambiti. Aziende che possono cooperare tra loro, così come collaborare (non solo in senso commerciale) con negozi, agenti e altri operatori.

Lo stesso vale per i media e gli organizzatori di eventi. Due categorie che conosciamo bene anche perché sono le principali attività nelle quali opera il nostro gruppo MagNet. Il quale – per la serie predicare bene e far seguire le parole ai fatti – negli ultimi anni ha attivato varie collaborazioni virtuose in questo senso, con importanti partnership e accordi strategici con altri media, associazioni, organizzatori ed eventi fieristici. Proprio su questo fronte non mancano novità eclatanti e per certi aspetti “decisive”, che vi sveleremo dettagliatamente nelle prossime settimane. Con qualche indizio già seminato… tra le prossime pagine. Con l’obiettivo e l’ambizione di contribuire a creare un settore più forte, unito e in salute.

Benedetto Sironi benedetto.sironi@mag-net.it

Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - Anno 17 - N. 7/8 - 2024

Periodico mensile. Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007. Iscrizione al ROC n. 16155 del 23 novembre 2007

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MagNet Srl SB Responsabile dati: Benedetto Sironi

Chiuso in redazione il 29 luglio 2024 Outdoor Magazine @outdoormag_ mag-net-srl

SCARPA E NUO, UNA NUOVA PARTNERSHIP STRATEGICA

JACK WOLFSKIN SI ESPANDE IN ITALIA CON UN NUOVO NEGOZIO IN FRANCHISING A LIVIGNO

SCARPA annuncia l’ingresso nel proprio capitale sociale della holding di partecipazioni NUO. Nell’ambito dell’accordo, la società cede una minoranza di azioni e Cornaro, holding di famiglia, continua a mantenere la maggioranza e il controllo. A seguito dell’operazione, il presidente Sandro Parisotto e l’amministratore delegato Diego Bolzonello rimarranno nelle loro posizioni, garantendo la continuità e la stabilità nella gestione dell’azienda. La partnership strategica tra la famiglia Parisotto e NUO nasce intorno alla condivisione del progetto imprenditoriale SCARPA. La holding è specializzata negli investimenti in medie imprese italiane con un orizzonte a lungo termine. Al centro della strategia di investimento di NUO c’è la volontà di lavorare al fianco delle aziende nel solco della loro tradizione, trasferendo conoscenze da una generazione all’altra. SCARPA è stata assistita come advisor dell’operazione da Banca Finint, per gli aspetti legali, fiscali e contrattuali dallo Studio Vedovato Basile Associati e dallo Studio Legale Maria Chiara Caldart. NUO è stata assistita da Studio Chiomenti per gli aspetti legali, da PWC per gli aspetti finanziari e Gitti and Partners per gli aspetti fiscali.

GREGORY SULLE TRE CIME CON IL SOCCORSO ALPINO HOCHPUSTERTAL

Specializzato da quasi 50 anni nella produzione di zaini, Gregory Packs supporterà il Soccorso Alpino Hochpustertal-Alta Pusteria con i suoi prodotti, seguendo il suo motto: “gli zaini devono essere indossati, non trasportati”. Lo zaino scelto dalle guide è il Gregory Targhee 45 Red, pensato per l’escursionismo con apertura della tasca principale sia dall’alto che da davanti con due comode zip per raggiungere velocemente gli oggetti necessari. Alla consegna degli zaini hanno partecipato il Direttore del Bergrettung Hochpustertal Lukas Cacciotti e Martin Rienzner, Sindaco di Dobbiaco, entusiasta del supporto di Gregory. Il Soccorso Alpino Hochpustertal è una delle squadre di Soccorso più grandi dell’Alto Adige. La squadra è composta da 35 ragazzi, sempre pronti per intervenire in caso di difficoltà.

EVENTI

EOS 2024: I DETTAGLI DELL’EDIZIONE DI CAMBRIDGE

Una mossa strategica che segna una pietra miliare per il brand: Jack Wolfskin espande la sua presenza nel suolo italiano con un franchising a Livigno. La nuova apertura si aggiunge ai negozi monomarca già presenti in Alto Adige, tre con formula franchising (Brunico, Bressanone e Vipiteno) e tre diretti (Bolzano, Merano e Brennero). Il punto vendita si trova nella centralissima via Plan e si estende su una superficie di 85 mq. I clienti che visiteranno il negozio avranno a disposizione una vasta gamma di attrezzatura outdoor di alta qualità, tra cui giacchi impermeabili, scarponi da trekking, zaini e accessori. Un’offerta completa che potrà soddisfare un appassionato escursionista, un avventuriero occasionale o semplicemente un cliente che apprezza l’abbigliamento outdoor funzionale ed elegante. Il negozio di Livigno promette un’esperienza di shopping coinvolgente per gli appassionati dell’outdoor.

POLARTEC PRESENTA IL NUOVO SITO WEB DAL DESIGN ALL’AVANGUARDIA

Con l’intento di offrire un’esperienza di navigazione più fluida e coinvolgente, Polartec ha lanciato un sito web rinnovato e modernizzato. La pagina del brand si rivolge ora in modo più efficace ai propri partner e alla sua base crescente di consumatori diretti. Inoltre, rende ancora più facile agli utenti scoprire le garanzie di alte performance firmate Polartec. Grazie a una forte enfasi sull’accessibilità e sul coinvolgimento dell’utente, il nuovo sito assicura che i visitatori possano trovare rapidamente le informazioni di cui hanno bisogno, quando e dove vogliono. Le caratteristiche principali includono: design e struttura moderni, animazione dinamica e contenuti ottimizzati. Così come Polartec si dedica ad andare oltre i confini dell’innovazione tessile dando priorità al nostro Pianeta, il nuovo menu di navigazione riflette questo impegno garantendo un accesso facile e veloce alle sezioni principali e alle informazioni più importanti. Vengono messe in evidenza le pratiche sostenibili, i tessuti all’avanguardia e le tecnologie tessili esclusive.

ROCK MASTER 2024, ECCO LA COMBINATA CON DUELLO LEAD E KO BOULDER

Procedono a grande velocità i preparativi per l’edizione 2024 dell’European Outdoor Summit. Il summit del prossimo anno si terrà dal 18 al 19 settembre a Cambridge, nel Regno Unito, ed è organizzato in collaborazione con la Outdoor Industries Association (OIA). In aggiunta, gli organizzatori lavorano in stretto contatto con i docenti della Judge Business School dell’Università di Cambridge, per mettere a punto un programma completo e vario, tra approfondimenti, discussioni e dibattiti. Negli ultimi anni, riflettendo i cambiamenti in atto nel mondo degli affari e nella società, l’evento ha posto l’accento sulla CSR e sulla sostenibilità. In parallelo, il programma vuole approfondire alcuni temi fondamentali legati al business. Il summit si terrà presso la Cambridge Union Society. L’ordine del giorno includerà contenuti personalizzati per il pubblico del settore outdoor, ma che incorporano le più recenti riflessioni del mondo imprenditoriale. Per il decimo anniversario dell’EOS sono stati già confermati dieci relatori, tra i quali sono presenti tre figure di spicco della Judge Business School dell’Università di Cambridge (Jennifer Howard-Grenville, Thomas Roulet e Michael Willis). Tra gli altri punti salienti del programma di EOS 2024 vi sarà una tavola rotonda con i membri del Consiglio direttivo dell’EOG. Come sempre, ci saranno numerose opportunità di networking ed eventi sociali durante i due giorni di incontro, tra queste la popolare cena di networking.

Il Rock Master di Arco si prepara a mettere in scena, sabato 14 settembre, uno show d’alto livello. Un connubio di adrenalina, sport e magia in grado di combinare tradizione e innovazione che sa riconfermarsi come il punto di riferimento dell’arrampicata mondiale. La formula per il Rock Master del 2024 combina Duello Lead e KO Boulder, due specialità a dir poco emblematiche nel panorama dell’Arrampicata Sportiva. Il Duello Lead è la gara più rappresentativa di Rock Master, la sfida in simultanea su due vie parallele di alta difficoltà che vede rivaleggiare due contendenti per volta. L’obiettivo è raggiungere la cima prima dell’avversario e passare il turno a eliminazione diretta fino alla conquista del titolo. Il KO Boulder si compone invece di una serie di ostacoli di boulder in cui gli atleti si trovano ad affrontare blocchi di difficoltà crescente. Ogni round elimina progressivamente i partecipanti fino a quando non rimane altro che il vincitore. Sono previste classifiche e vincitori separati per Duello Lead e KO Boulder, ma l’ambito titolo di Rock Master andrà all’atleta con il miglior punteggio combinato nelle due discipline. Rock Master sarà trasmesso in diretta televisiva su Rai Sport dalle 22.30 per le sfide del Duello Lead, mentre al KO Boulder sarà garantito spazio nel tardo pomeriggio. L’ingresso alla manifestazione è gratuito.

L’eredità delle vette in una collezione nata dalla collaborazione con i migliori alpinisti e scalatori.

ISPO MUNICH 2024, CONFERMATA LA FIERA AL MUNICH RIEM EXHIBITION CENTER

Da segnare in rosso sul calendario i giorni dal 3 al 5 dicembre, durante i quali avrà luogo ISPO Munich presso il Munich Riem Exhibition Center. Il motto di quest’anno, Love every contact, sottolinea l’importanza della fiera come piattaforma internazionale per lo scambio di idee e il networking. L’evento presenterà in anteprima le innovazioni e le ultime tendenze nei settori dello sport, della salute e della moda. Conferenze integrate, panel e hub tematici curati arricchiranno la fiera, creando un’esperienza di evento unica, ricca di soluzioni innovative, ispirazione e conoscenza. Il punto focale per l’innovazione, gli approfondimenti, la trasformazione digitale e il networking è ancora una volta il Future Lab. In tre aree tematiche curate, le sfide incontreranno le soluzioni: ISPO Brandnew metterà in mostra le start-up e i loro modelli di business innovativi, il Digitize and Retail Hub presenterà soluzioni di trasformazione digitale per l’industria sportiva e il retail, mentre il Career Hub fungerà da piattaforma per l’employer branding e il recruitment. Il Main Stage del Future Lab ospiterà relatori di spicco del settore. Uno dei punti salienti di ISPO Munich 2024 sarà la convergenza di sport, attività all’aria aperta e moda. ISPO 520M by Highsnobiety funge da piattaforma per plasmare il futuro dell’outdoor, della moda e della cultura per le prossime generazioni. Allo stesso tempo, il concetto di presentazione Zeitgeist by ISPO offre ai marchi una piattaforma per mostrare i loro design e concetti innovativi, stabilendo le tendenze e il tono della moda sportiva contemporanea.

OLIMPIADI 2024, QUALI SONO GLI SPORT E GLI ATLETI PIÙ POPOLARI?

In vista delle Olimpiadi di Parigi 2024, buycycle, il principale marketplace per biciclette premium di seconda mano, ha effettuato una ricerca per scoprire chi sono i personaggi e gli sport più popolari. A guidare l’interesse del pubblico ci sono basket e calcio. Il primo con un totale di 33.100 ricerche, seguito da vicino dal calcio con 27.100. Nuoto e sollevamento pesi mantengono la loro posizione rispettivamente con 22.200 e 18.100 ricerche mensili e per questo continuano ad essere significativi ‘attira-pubblico’. Lo skateboard, introdotto a Tokyo 2020, mantiene il suo slancio con 8.100 ricerche. Allo stesso modo, sport come la breaking dance (anche 8.100), che debutta a Parigi, stanno attirando interesse soprattutto tra i giovani. Per quanto riguarda gli atleti olimpici, il tennis continua la sua incredibile ascesa di interesse mondiale e, nel panorama dei fenomeni, è proprio un tennista il nome più cercato: si tratta dello spagnolo Carlos Alcaraz (5 milioni di click mensili). Lo segue la leggenda LeBron James, icona del basket con 4,1 milioni di ricerche. Prima donna a salire sul podio è Simone Biles, la regina della ginnastica artistica. Scottie Scheffler nel golf e Jonas Vingegaard nel ciclismo, con rispettivamente 1.500.000 e 1.000.000 di ricerche mensili online, rappresentano le stelle dei loro sport. Infine, anche dalle nuove discipline olimpiche arrivano nuove promesse: Hailey Van Lith è diventata una protagonista con 450.000 ricerche, attirando l’attenzione con il suo gioco dinamico nel basket 3×3.

TORNA SKIMOFESTIVAL, LA II EDIZIONE UNISCE PASSIONE E BUSINESS

Il festival dello scialpinismo in Italia è in programma dall’8 al 10 febbraio a Santa Caterina Valfurva e Bormio. L’edizione 2025 unirà b2c e b2b e si allargherà ad altre discipline outdoor invernali mantenendo il focus sullo skialp

Dall’8 al 10 febbraio 2025 torna Skimofestival con tante novità. L'evento, nato nel 2024 dalla collaborazione tra il gruppo editoriale MagNet e Outdoortest.it, ha l’obiettivo di intercettare gli appassionati e i potenziali praticanti di un movimento che sta crescendo sempre più, quello dello scialpinismo, in tutte le sue forme. Un appuntamento in cui radunarsi, alimentare la passione fornendo strumenti utili, attrezzatura, conoscenza e supporto delle Guide alpine, per vivere al meglio la disciplina.

IL PROGRAMMA - Il quartier generale per i partecipanti sarà il Village di Santa Caterina Valfurva, sito in località La Fonte, alla base della pista Cevedale. Prenderà il via con un prologo dell’evento venerdì 7 febbraio, quando è prevista la prima uscita notturna sulle pelli condotta dalle Guide alpine e una serata cinematografica a tema ambientale. L’evento inizierà poi ufficialmente sabato 8 febbraio e le giornate successive saranno suddivise in appuntamenti distinti, dedicati a pubblico finale e operatori.

I MOTIVI PER PARTECIPARE A SKIMOFESTIVAL

Sono tanti i motivi che spingeranno il pubblico e i negozianti a partecipare a Skimofestival 2025:

Experience - Fiore all’occhiello dell’evento sono le esperienze guidate di scialpinismo e splitboard nel cuore dello spettacolare Parco Nazionale dello Stelvio. A condurle saranno le Guide alpine lungo itinerari tracciati di varia difficoltà e dislivello. Per i praticanti un modo per scoprire nuovi percorsi e per i neofiti la possibilità, grazie alla Skimo School, di avvicinarsi accompagnati e in sicurezza alla disciplina. Tra queste anche experience notturne e Campi Artva in vari slot orari.

Area test - I migliori marchi dello scialpinismo presenteranno le loro nuove collezioni per l’inverno 25/26 nel villaggio test allestito ai piedi della pista Cevedale a Santa Caterina Valfurva. Gli appassionati prima e i negozianti poi iscritti a Skimofestival avranno l’esclusiva opportunità di provare in anteprima i nuovi sci, scarponi, attacchi, pelli, caschi, artva, abbigliamento, zaini, caschi e vivere esperienze sui tracciati di risalita apposita-

mente predisposti, affrontando discese in fuoripista segnalate e sicure, oppure sulle piste battute del comprensorio.

Business - Nelle giornate dedicate al pubblico b2b (domenica 9 e lunedì 10) i negozianti potranno conoscere e testare le novità FW 25/26 incontrando direttamente i rappresentanti dei brand. Per le aziende e i propri agenti è un momento importante per consolidare e fidelizzare il rapporto con i propri negozi, ma anche per inserirne di nuovi all’interno della propria rete distributiva. Inoltre, in programma la domenica sera una cena esclusiva di networking tra retail, brand e media nella splendida location del rifugio Sunny Valley Mountain Lodge.

Intrattenimento - Varie le attività collaterali proposte: intrattenimento quotidiano nel village in località La Fonte, presentazioni, proiezioni di film, incontri con gli atleti e l’immancabile Skimo Party presso il locale Seat Terraza di Santa Caterina Valfurva per una serata a contatto con altri appassionati del mondo outdoor.

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COM’È IL LAVORO A MISURA GEN Z?

JOB OPPORTUNITIES

SPORTS MARKETING & EVENT

SPECIALIST – MOUNTAIN RUNNING

Per La Sportiva siamo alla ricerca di persone appassionate di montagna che abbiano entusiasmo di portare il proprio valore aggiunto, in termini di competenze tecniche e qualità personali, all’interno di una realtà dinamica caratterizzata da un’importante tradizione.

Il/La candidato/a ideale sarà inserito/a nel team brand and communication marketing per garantire la presenza del marchio La Sportiva in tutti i mercati, attraverso la pianificazione di sponsorizzazione eventi, attivazioni sul territorio e coordinamento atleti.

Mansioni:

• affiancare il team nello sviluppo di piani operativi per la valorizzazione del brand attraverso strategie di sponsorizzazione di atleti, eventi e relazioni con partner tecnici, nel rispetto del budget assegnato

• assicurare la corretta gestione della relazione diretta con il pool atleti: dalla stipulazione, rinnovo e gestione del contratto al monitoraggio delle performance sportive e la cura dell’immagine

• garantire la collaborazione con i key player della community mountain running assicurando la gestione degli aspetti contrattuali e dei materiali di cui rifornirli

• elaborare il forecast dei prodotti destinati a uso parco test materiali e garantirne un uso organizzato e calendarizzato in base agli eventi sponsorizzati

• contribuire all’organizzazione di grandi eventi sportivi in linea con le strategie e budget assegnati

• supportare operativamente l’ufficio sales per attivazioni e gestione degli eventi in partnership con i clienti

Requisiti preferibili:

• laurea in discipline economiche o diploma supportato da comprovata esperienza nel ruolo

• buone doti organizzative e time management

• ottima conoscenza della lingua inglese

• ottima conoscenza del pacchetto Office

• passione per il prodotto e le discipline outdoor, preferibile conoscenza e/o appartenenza al mondo mountain running

• buona capacità di lavoro in team

• disponibilità a trasferte nazionali e internazionali

Sede di lavoro:

Ziano di Fiemme (TN)

EVENT MANAGER

MagNet srl SB, per azienda specializzata nel settore Bike su Milano, è alla ricerca di un/a event manager, con almeno tre anni di esperienza e con provenienza dal mondo Bike.

Il ruolo:

• coordinare e gestire tutte le fasi di pianificazione degli eventi e sviluppare e gestire budget, monitorare le spese, garantire il rispetto delle limitazioni finanziarie

Competenze soft e hard:

• laurea o diploma in event management, comunicazione, marketing o campo correlato

• almeno cinque anni di esperienza lavorativa nell’ambito della gestione e pianificazioni di eventi

VUOI CANDIDARTI?

Scrivi a jessica.conte@mag-net.it

Inquadra il Qr Code per vedere gli altri annunci di lavoro

Ben 2.500 studenti delle scuole superiori hanno partecipato alla terza edizione di “Giovani e Orientamento”, l’indagine condotta da Skuola.net in collaborazione con Gi Group, prima agenzia per il lavoro a capitale italiano. Nonostante venga riconosciuta l’importanza di un buono stipendio, sono altri i fattori che influiscono nella scelta del lavoro ideale. Tra questi emergono la gratificazione personale (due intervistati su tre), un equilibrato bilanciamento tra il dovere e il piacere e una certa flessibilità (otto studenti su 10) per il suo svolgimento, sia di orario che di location. Solo in seguito (per sei studenti su 10) vie-

ne l’entità dello stipendio. Come soluzione preferita risulta di gran lunga quella in presenza, ma con la “settimana corta” o un parttime. Raggiungere una stabilità personale ed economica è tra i principali obiettivi dei giovani: la mette in cima alla lista il 34%. Sul secondo gradino del podio (per il 15%) c’è la ricerca di un’opportunità che permetta di viaggiare. Al terzo posto spiccano la voglia di migliorare il mondo e di diventare “qualcuno” nel proprio settore (questo per il 12%). Infine, non manca chi ambisce al benessere finanziario tout court (11%) oppure alla fama in senso assoluto (5%).

NEXT LEVEL WATERPROOFING

HDry è la tecnologia brevettata che sposta la membrana impermeabile e traspirante al livello più esterno possibile. A differenza dei sistemi tradizionali con fodera impermeabile, l’acqua non può penetrare tra materiale esterno e membrana: con HDry scarpe e guanti rimangono sempre asciutti e leggeri in qualsiasi condizione atmosferica. HDry è PTFE-FREE, PFAS-FREE e certificata OEKO-TEX STANDARD 100

SEMPRE PIÙ VANLIFE

Voglia di outdoor e di maggiore libertà: sono questi i due driver che spingono i viaggiatori a scegliere la meta per le proprie vacanze. È quello che emerge dalle ricerche di Enit, APC e Yescapa di Sara Canali

VanLife, un trend che sta conquistando sempre più appassionati e che sancisce, in un certo senso, un nuovo modo di viaggiare. Perché diventare un vanlifer significa abbracciare per un breve tempo uno stile di vita nomade, ma anche far parte di un movimento culturale e sociale che trova nella semplicità del muoversi l'essenza del proprio vivere. Secondo una recente indagine condotta da Enit (Agenzia Nazionale del Turismo), un italiano su quattro presenta una predilezione per il campeggio e i viaggi in libertà e a contatto con la natura. I numeri dello scorso anno certificano questa tendenza: 6 miliardi di fatturato, 11 milioni di arrivi per 70 milioni di presenze con una capacità di spesa media per una vacanza di 1.918 euro. Secondo APC poi, l'Associazione Produttori Camper e Caravan, l’andamento delle immatricolazioni di camper durante il 2023 ha registrato ottimi dati con un aumento del + 12,26% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Percentuali in crescita ancora maggiore nell’ultimo trimestre, da settembre a novembre

CAMPEGGIO 2023 ( dati enit )

6 MILIARDI di fatturato

11 MILIONI di arrivi

70 MILIONI di presenze

1.918 EURO capacità di spesa media per una vacanza

2023, che vedono una crescita del 22,27% paragonate a quelle del 2022 durante gli stessi mesi.

LA RICERCA DI YESCAPA

La VanLife in particolare invita a vivere per un tempo più o meno prolungato in un veicolo modificato o attrezzato, spesso un furgone. Uno dei siti di riferimento per il camper sharing è Yescapa, una piattaforma digitale fondata nel 2012. Il sito rende semplice e sicura la condivisione tra privati di camper, van e furgoni camperizzati, proponendo una soluzione "chiavi in mano" per un viaggio itinerante in totale libertà e sicurezza. Ed è proprio Yescapa che ha fornito i dati per una ricerca che ha evidenziato come anche in Italia siano sempre più numerose le persone che scelgono di viaggiare in camper, soprattutto per le vacanze estive. Una scelta, secondo la piattaforma, dettata sia dalla voglia di abbracciare lo spirito di condivisione che anima ogni camperista sia per il desiderio di vivere un’esperienza all’insegna dell’avventura, con la possibilità di poter cambiare programma e destinazione in qualsiasi momento.

Secondo i dati di Yescapa che analizzano l’andamento delle prenotazioni nella prima parte del 2024 effettuate dalla community di ben 2,5 milioni di utenti, di cui 130.000 italiani, sono soprattutto i più giovani ad alimentare questa tendenza. Il 46% di chi viaggerà in camper nella stagione estiva ormai alle porte, infatti, ha un’età compresa tra i 25 e i 34 anni e partirà principalmente per una vacanza romantica (41% dei casi). Dalla ricerca emerge inoltre che il 64% dei camperisti sceglierà l’estero come meta con partenze distribuite su un arco temporale ampio. Solo il 19% partirà ad agosto, segno di un chiaro trend di destagionalizzazione, che mostra come la voglia di avventura e libertà non conosca stagione.

CHI VIAGGIA IN CAMPER IN ITALIA

Il 46% ha un’età compresa tra i 25 e i 34 anni

Il 41% parte in camper per una vacanza romantica

Sebbene il 45% delle partenze del 2024 sia concentrato nel periodo tra giugno e agosto, il 38% si è registrato tra marzo e maggio. Le mete estive più gettonate dai camperisti italiani si confermano, in ordine, la Spagna, il Portogallo e l’Italia. Tuttavia per chi non ha ancora programmato il prossimo viaggio in camper, Yescapa propone una serie di destinazioni alternative alle classiche mete turistiche, ma ricche, al contempo, di cultura e bellezza, dove poter dare libero sfogo alla passione per il viaggio itinerante e godersi dei paesaggi mozzafiato.

DOVE

64% sceglierà l’estero per l'estate 2024

QUANDO

38% tra marzo e maggio 2024

45% tra giugno e agosto 2024

DI CUI

19% partirà ad agosto 2024

Prima uscita trail

PIC DE BAZÈS

Col_de_Couraduque_Pyrénées

1804m_600D+_10km

( dati yescapa )
( dati yescapa )

QUALE INVERNO?

L’incertezza climatica porta con sé una nuova idea di outdoor invernale. È necessario sviluppare un approccio innovativo e cogliere opportunità in sinergia con i “cugini” degli sport sulla neve

_ a cura di Vittorio Forato responsabile marketing Aku Italia

Il tema invernale, per l’industria outdoor, rappresenta ormai da tempo uno dei maggiori interrogativi. La variabile meteorologica, collegata alle incertezze della situazione economica complessiva, si fa ogni anno più indecifrabile e spinge ormai da tempo tutti gli operatori del settore a cercare nuove soluzioni che integrino la classica combinazione inverno, neve, sci.

Partendo dal presupposto che avere una stagione invernale “con i fiocchi” sia quantomai auspicabile, tanto per il mercato outdoor quanto per ragioni di carattere ambientale, viene spontaneo chiedersi anche quest’anno quale inverno ci aspetti e, soprattutto, come potersi organizzare per fare in modo che, indipendentemente dalla meteorologia, alla fine i conti tornino per tutti, specie djopo una primavera piovosa e un’estate torrida che non ricorderemo con particolare entusiasmo.

L’inverno 2023/24 ci ha sorpresi per la straordinaria e in gran parte inattesa ripresa dello sci alpino. Ottima notizia: nonostante i costi non proprio alla portata di tutti, sulle Alpi e sulle Dolomiti in particolare, i passaggi agli impianti di risalita e i soggiorni sono risultati tutti in aumento un po’ ovunque, ma soprattutto nelle località più attrezzate nella promozione e nell’offerta di infrastrutture e servizi. Quelle località dove la neve, se non arriva dal cielo, viene prodotta dai cannoni che sparano ormai senza pietà anche con temperature di diversi gradi superiori allo zero. Viene da pensare dunque che con un clima favorevole, almeno una spruzzatina di neve per fare

la cornice verso fine novembre e qualche grado di freddo per mantenere il fondo intorno all’Immacolata, tutto il resto lo sistemino la tecnologia e un buon piano di marketing. Anche grazie al contributo sempre gradito di un sistema finanziario fiducioso nella capacità di spesa del turismo internazionale, sedotto dal fascino alpino e dall’ebbrezza dell’après ski.

Ma sarà davvero sempre così? Siamo sicuri che questo magico sprizzone on the rock sia destinato a ripetersi all’infinito, costi quel che costi?

I più accorti pare che stiano già guardando avanti, immaginando una variante del classico cocktail da aperitivo trasformato in un long drink da dopo cena, che diluisce la miscela più che concentrarla. Una soluzione per prolungare il piacere che, fuor di metafora, significa moltiplicare le opportunità prevedendo una stagione invernale sempre più destrutturata con un’offerta più varia, in cui la monocultura dello sci si contamina per lasciare spazio a quella biodiversità che a noi piace chiamare cultura dell’outdoor.

Sarebbe logico dunque lavorare insieme per muoversi in questa direzione, allargando gli orizzonti, a cominciare da un appuntamento. Uno solo basta se ben fatto e nel posto giusto, in cui gli operatori professionali intesi come guide alpine, maestri di sci, accompagnatori di media montagna, soccorso alpino e rifugisti, si ritrovino per mettere insieme le idee e disegnare il futuro della stagione più magica e complicata dell’anno: l’inverno.

Allo studio un nuovo progetto di sintesi nella location più simbolica per l’inverno in montagna. PROWINTER 2025 si propone come laboratorio del nuovo concetto di outdoor invernale, basato sulla contaminazione delle stagioni e delle forme di esperienza a contatto con la natura. Con o senza neve. Protagonisti dell’iniziativa saranno Fiera Messe Bolzano in collaborazione con Italian Outdoor Group e MagNet.

PUNTO IOG

131 ANNI DI STORIA

Fondata nel 1893 con il nome di Consumvere in Ampezzo, la Cooperativa di Cortina ha cambiato pelle molteplici volte senza dimenticare il suo spirito. Ne abbiamo parlato con Nicol Alberti, responsabile del reparto calzature

All’inizio fu un semplice magazzino, in località Pontechiesa: un locale aperto solo poche ore alla settimana (la domenica e il mercoledì mattina) e con un solo dipendente. Vi si poteva acquistare grano, granoturco, farina, stoffe e in un secondo tempo sale, olio, petrolio, cuoio e ferramenta. Nasceva così una struttura che con il passare del tempo sarebbe diventata parte integrante della comunità di Cortina d’Ampezzo e le cui vicende sono strettamente intrecciate all’evoluzione sociale, economica e turistica della conca. Fin dal primo momento le finalità sociali della Cooperativa furono chiarissime: l’attività doveva, infatti, essere rivolta a favore dei soci, alle loro famiglie, agli artigiani, ai contadini, procurando loro vantaggi, comodità, e risparmi. Ancor oggi, la funzione sociale della Cooperativa è ben evidenziata dallo statuto in cui si dice che la società “si propone sia di vendere che di acquistare beni e servizi nel modo più vantaggioso per i soci, sia di migliorare le loro condizioni materiali e morali”. Nel marzo del 1895 i soci erano già 184 e il successo dell’iniziativa si concretizzò con l’acquisto di una nuova sede, lungo la strada principale (quella che oggi è Corso Italia). L’orario di aperura fu prolungato, vennero assunti i primi commessi e negli Anni '20 i soci salirono a 600. Anche durante le due Guerre Mondiali la Cooperativa mantenne il suo ruolo centrale, assicurando approvigionamenti alla popolazione anche in momenti drammatici.

Nel 1956, in concomitanza con i Giochi Olimpici di Cortina, venne aperta la filiale alimentari e nel ’74 venne costruita la sede attuale: 4.000 mq di superficie. Negli anni la struttura è stata rinnovata molteplici volte e si sono aggiunti il Centro Casa e il discount alimentare di Pian da Lago, i negozi di moda, abbigliamento, calzature e accessori sportivi. Nel 2015, con la nomina di Renzo Stefani come direttore, vi è stato un rinnovamento sostanziale. Ne abbiamo parlato con Nicol Alberti, responsabile del reparto calzature.

Ciao Nicol. In questa storia ultracentenaria, tu a che punto sei subentrata?

Io sono entrata nel mondo della Cooperativa sette anni fa, al terzo piano. Quattro anni fa ho iniziato a collaborare con il mio capo reparto per gli ordini e da pochissimi giorni ho preso il suo posto perché lui è andato in pensione. Sono quindi capo reparto del terzo piano, quello dedicato alle calzature.

Com’è cambiata la Cooperativa negli anni?

Inizialmente era un semplice magazzino – vi si poteva acquistare

grano, farina e vari beni di prima necessità. Nel corso dei decenni si è ampliata sempre di più fino a diventare quello che è al giorno d’oggi. I passi decisivi sono avvenuti sempre con il cambio di direttore: con una storia ultracentenaria come la nostra, si sono susseguiti tanti grandi vertici e ognuno di questi ha sempre portato un qualcosa in più. Mario Manaigo, uno dei direttori più storici che ha guidato la Cooperativa per decenni, era molto legato alla tradizione e quando è subentrato nel 2015 Renzo Stefani c’è stato un rinnovamento sostanziale.

È tutt’oggi una cooperativa? Svolge una funzione sociale?

È una cooperativa nel senso che non si fanno dividendi e l'utile viene reinvestito in lavori o in altre attività locali. Si coopera tutti insieme per soddisfare la comunità: è gestita da 600 soci e per prendere qualsiasi decisione, anche la più minima, c’è bisogno dell’approvazione di tutti.

In quanti ci lavorano?

Nella Cooperativa fissi 150, in alta stagione anche 250. Nel mio reparto siamo in sette, in alta stagione in 15. Che servizi offrite oltre alla vendita?

Non noleggiamo attrezzatura però offriamo lo sportello riparazione: dai bastoni della Leki alla risuolatura delle scarpe. Prendiamo in carico il prodotto e lo spediamo all’azienda di riferimento. Facciamo test prodotti con le aziende che ci supportano

Avete un rapporto molto stretto con il territorio e la comunità d’Ampezzo. In tal senso, siete anche a fianco di eventi o gare?

Oltre alla Lavaredo Ultra Trail, che sosteniamo fin dall’inizio, collaboriamo anche con la Cortina – Dobbiaco, della quale però non siamo main sponsor, e la Delicious Trail. Quest’ultima è una gara con potenzialità enormi: si svolge in uno dei luoghi più ricchi di storia e natura (43 km circa e 3.100 metri di dislivello positivo; il percorso si snoda all'interno del più este-

“A me piace definirla la Rinascente di Cortina. Ogni piano ha, infatti, una tipologia di prodotto differente”

Al centro Daniele Marmani (l’ex caporeparto) e Nicol Alberti responsabile del reparto calzature, insieme allo staff del terzo piano
Paolo Ghezze, presidente della Cooperativa, taglia il nastro dell'inaugurazione del terzo piano. A sinistra, Daniele Marmani, a destra Nicol Alberti e Michele Dimai

Nome: La Cooperativa di Cortina – terzo piano

Indirizzo: corso Italia 40, 32043, Cortina d’Ampezzo (BL)

Telefono del reparto: 0436.874291

E-mail: info@coopcortina.com

Sito: coopcortina.com

Facebook: La Cooperativa di Cortina

Instagram: @LaCooperativadiCortina

Gestione magazzino: manuale

Direttore: Emanuela de Zanna - Capo reparto: Nicol Alberti

Anno di apertura: 1893

Vetrine: 18

Personale: nove. 16 durante l’alta stagione

Mq reparto: 400

so museo all'aperto della Grande Guerra e vanta due cime eccezionali, il Lagazuoi e il Nuvolau, ndr) e il suo fiore all’occhiello è la valorizzazione dell’aspetto eno-gastronomico. Nei punti di ristoro posizionati lungo il percorso, infatti, si gustano piatti locali. Unisce sia il runner che punta alla performance, sia l’appassionato che vuole fermarsi in ogni rifugio a mangiare.

Che tipo di clientela entra alla Cooperativa?

Non abbiamo un cliente medio, bensì molto variegato. Vendendo tanti prodotti diversi, trattiamo dal turista di passaggio, all’escursionista occasionale, dal runner super tecnico e preparato, alla signora di 70 anni che cerca le pantofole per la casa. Il fatto di non avere un tipologia unica di cliente è sicuramente la nostra forza: passiamo dal vendere un sandalo Birkenstock a un pedula Meindl con grande facilità. Come scegliete i brand da vendere?

Magari è un po’ brutto da dire ma guardandoci intorno. Andiamo spesso alle fiere di riferimento e negli altri negozi e capiamo cosa vende di più, ci facciamo un’idea del mercato e ci regoliamo di conseguenza. Crediamo tanto nelle novità, anche se piccoli brand: spaziamo da Salomon al piccolo artigiano veneto che vuole provare a entrare nelle vendite.

Vendete anche online?

Sì, abbiamo la vendita online ma più dei prodotti tipici, tipo le marmellate e formaggi o ciabatte e abiti tirolesi. Mettere l’intero cata-

Merceologia del reparto: calzature civili, calzature sportive, accessori per la calzatura, pantofole, portafogli e pelletteria, zaini trekking e running, attrezzatura sportiva arrampicata/trekking, occhiali da sole sportivi, thermos e borracce, attrezzatura da palestra, accessori per il nuoto, attrezzatura e accessori da bici, dispositivi elettronici come sportwatch e arva, valigeria, attrezzatura e accessori da campeggio, ombrelli, alimentazione sportiva, accessori sportivi

MARCHI OUTDOOR

Calzature: AKU, Altra, ASICS, Asolo, Brooks, Garmont, HOKA, Kailas, Lowa, Meindl, Merrell, New Balance, Salewa, Salomon

Attrezzatura: Brunner, C.A.M.P., Coros, Deuter, Edelrid, Ferrino, Fizan, Garmin, Hydrapak, Leki, Mammut, Petzl, Polar, Salewa, Sea to Summit, Suunto

logo sul sito sarebbe davvero impossibile. Ci sono dei piani di espansione del negozio?

Entro Natale apriremo un bar bistrot al quarto piano e poi sarà il turno di rinnovare il secondo piano che, negli anni, non ha subito lavori in quanto abbiamo dato priorità ad altre esigenze. Prima delle Olimpiadi poi abbiamo in programma di aprire un parcheggio per i clienti di fianco alla Cooperativa. A Cortina c’è un problema generale di parcheggi e anche noi siamo in difficoltà ma vogliamo offrire un servizio in più. Come sta andando il 2024 in termini di vendite?

Bene, pur essendo stati aperti poco. Infatti, per via della ristrutturazione del nostro piano, siamo stati chiusi da metà febbraio a metà giugno. Ma quando il piano era agibile, molto bene: magari non come il periodo post-Covid, ma su tutte le tipologie di prodotto non abbiamo mai avuto cali. Dopo l’apertura, il feedback è stato molto positivo.

Che progetti ha la Cooperativa per il futuro?

Le Olimpiadi sicuramente sono un qualcosa di molto grande per tutta Cortina, e anche noi siamo sicuri di poterne trarre beneficio. Qualche collaborazione importante la stiamo già portando avanti, come con Salomon con la quale siamo molto legati, sia per quanto riguarda l’abbigliamento, sia per l’attrezzatura.

“A

me piace definirla la Rinascente di Cortina. Ogni piano ha, infatti, una tipologia di prodotto differente”

The Alpinist Way

The pursuit of a raw, no fuss, simple, lightweight approach to both mountaineering and life.

CLIMBING IN PARIS

La FASI ha presentato a Milano gli atleti che rappresenteranno l’Italia ai Giochi Olimpici 2024 nelle discipline dell'arrampicata, insieme alle divise sviluppate da La Sportiva

di Sara Canali

E voi cosa sareste in grado di fare in quattro secondi e 97 centesimi? Probabilmente nemmeno infilarvi le scarpette d’arrampicata. Matteo Zurloni, al contrario, è riuscito a fissare proprio lì il nuovo record europeo di Speed, primo italiano a scendere sotto i cinque secondi sul tracciato della sfida di Coppa del Mondo Speed a Chamonix. Un risultato che, in vista di Parigi 2024, non può che far sorridere appassionati e addetti ai lavori, sempre con quello scaramantico riserbo che serve quando una competizione così importante è alle porte. Matteo è stato uno dei protagonisti della serata che la FASI ha organizzato presso gli Studios di Green Media Lab mercoledì 10 luglio per presentare il roster olimpico e le nuove divise sviluppate per l’occasione da La Sportiva. Al fianco del campione del mondo, anche Laura Rogora e Camilla Moroni mentre Beatrice Colli, anche lei classificata per i Giochi a cinque cerchi, non ha potuto partecipare all’evento a causa di una sessione di allenamento transalpino. Un momento intenso, carico di emozione per questa spedizione azzurra in una disciplina che sigla così la sua seconda presenza olimpica dopo quella inaugurale di Tokyo. Grande novità tutta parigina è che quest’anno si concorrerà per l’assegnazione di due medaglie: i climber gareggeranno infatti in due categorie, la combinata Boulder&Lead e la competizione di Speed. In tutto, saranno in gara 68 atleti di cui 40 (20 uomini e 20 donne) che gareggeranno nella combinata, mentre 28 atleti (14 uomini e 14 donne) che si affronteranno nella Speed. Ogni Nazione può qualificare al massimo due atleti per evento. L’Italia è la quarta nazione al mondo in termini di atleti qualificati e seconda in Europa.

L’EVENTO - Ad aprire la serata è stato il presidente del CONI Lombardia Marco Riva che ha anche fatto gli onori di casa. A seguire è salito sul palco il presidente della FASI Davide Battistella, che ha ripercorso i momenti più salienti della federazione capace in pochi anni di fare passi da gigante. Il climbing è entrato a far parte del programma olimpico con l’edizione di Tokyo 2020 ed è stato confermato a Parigi. Dal 2021, anno in cui si sono svolti i precedenti giochi, a oggi, il percorso della FASI, come racconta Battistella, è stato impervio, ma ricco di soddisfazioni. “L’arrampicata sportiva nasce nel 1985 a Bardonecchia e io ero presente come atleta”, racconta il presidente Battistella. “Fu un momento goliardico, una sorta di Woodstock dell’arrampicata. Eppure in quei giorni, fu chiaro a tutti che non solo esisteva una comunità, ma che avrebbe potuto avere un ottimo risvolto sportivo”. Da allora il climbing è evoluto tantissimo, passando dalla roccia alla palestra e, nel 2020, approda nel programma olimpico di Tokyo. “La formula proposta dal CIO era molto particolare: una combinata delle tre discipline che ovviamente non metteva in risalto le caratteristiche individuali di ognuno. Nonostante ciò, questo ha rappresentato il primo mattoncino che ci ha fatto capire quanto potevamo spingere a livello nazionale”, continua il presidente.

“Dopo quei Giochi Olimpici, il movimento è cresciuto molto e anche noi abbiamo preso maggiore consapevolezza delle nostre possibilità. Era necessario mettere gli atleti nelle condizioni giuste per esprimere le loro potenzialità. Per questo, negli ultimi anni, abbiamo lavorato tantissimo per riuscire ad avere un nostro centro federale e oggi siamo orgogliosi di poterne contare ben due: uno ad Arco di Trento e uno a Roma, nel centro di preparazione olimpica”. “Il futuro è roseo”, continua. “Tokyo ha dato una forte spinta al movimento, ma sono sicuro che Parigi lo farà ancora di più. Sono un po’ cambiate le regole, ci sono due medaglie a differenza del Giappone dove c’era solo la gara di combinata. L’obiettivo è arrivare a Los Angeles 2028 con le tre discipline separate, con l’obiettivo di poter davvero valorizzare le caratteristiche di ogni climber senza compromessi”.

LE DIVISE - L’evento meneghino ha rappresentato anche l’occasione per svelare in anteprima le divise che gli atleti vestiranno a Parigi made in La Sportiva, partner della Federazione. Vittorio Barrasso e Fabio Parisi del brand della Val di Fiemme hanno così raccontato come è nata la nuova divisa, svelando anche retroscena e aneddoti. Per l’occasione, come le regole vogliono, le divise non vedono il logo FASI ma bensì quello CONI. “Affiancarsi agli atleti è un grande privilegio, ma soprattutto un’occasione per poter lavorare al meglio con il reparto ricerca e sviluppo”, dice lo sports marketing & events team leader de La Sportiva Fabio Parisi. “Lavorare direttamente con chi vestirà i nostri capi, ci dà la possibilità di capire da vicino le esigenze e le richieste e questo è un acceleratore in termini di sviluppo del prodotto. La genesi della divisa olimpica è avvenuta con i suggerimenti di tutto il Team Olimpico in una giornata produttiva e divertente, che ha fruttato diversi spunti dal punto di vista estetico e funzionale”.

Al centro, il presidente FASI Davide Battistella
Da sinistra, Vittorio Barrasso, Matteo Zurloni, Camilla Moroni, Laura Rogora e Fabio Parisi

Matteo Zurloni è campione del mondo di Speed, Laura Rogora ha già scritto delle pagine importanti dell’arrampicata azzurra e si presenta al suo secondo appuntamento olimpico con la certezza di essere forte nel lead e Camilla Moroni darà il tutto per tutto nel bouldering. Sono loro i tre atleti presenti all’evento, mentre Beatrice Colli non ha potuto presenziare per la concomitanza di una sessione di allenamento in Francia. In occasione della presentazione, abbiamo intervistato Matteo, Laura e Camilla.

Qual è il mood pre-olimpico? Come state?

Laura: sicuramente meglio di prima, nel senso che nei giorni che precedevano le qualifiche c'era un clima più teso, mentre adesso siamo tutti più rilassati, almeno io e Camilla. Per quanto riguarda Matteo non saprei dire, lui si era era già qualificata da un po'.

Matteo: sì, diciamo che io ho avuto un po' più di tempo per capire cosa stesse succedendo e per preparare la gara specifica per Parigi. Nonostante ciò, non ho smesso un secondo di cercare di migliorarmi. Essermi classificato non è stato dunque un obiettivo, ma un punto di partenza. Voglio arrivare al 6 agosto nel massimo della mia forma.

A Tokyo la novità era la presenza stessa della disciplina, mentre a Parigi il grande cambiamento è dato dalla presenza di due competizioni distinte. Come vedete questa evoluzione?

Laura: allora, a Tokyo avevano una sola medaglia, quindi c'era una combinata tra tutte le discipline. A Parigi abbiamo ottenuto due medaglie, quindi ce ne sarà una per la Speed e una la combinata tra Lead e Boulder e di sicuro rappresenta un paso avanti importante. Questo perché è difficile essere forti in tutte le diverse discipline, soprattutto nella Speed che rappresenta un mondo a parte. La divisione rappresenta assolutamente un vantaggio non solo per gli atleti, ma anche per il pubblico che può vedere veramente le eccellenze.

Parigi è la seconda olimpiade che ospita il climbing. Sentite il peso della responsabilità di essere i rappresentati italiani di questo nuovo mondo anche come immagine di questo sport nel mondo e in Italia?

Matteo: non parlerei di peso, ma piuttosto di grande occasione e per noi incredibile esperienza. Abbiamo la possibilità di far conoscere questo bellissimo sport a tante persone e la possibilità di far crescere il movimento sia nazionale che mondiale. Io nel mio piccolo, voglio far vedere alle giovani generazioni quanto è affascinante una sfida come la Speed, capace di far vivere delle emozioni uniche.

Camilla: secondo me negli ultimi anni c'è stata una crescita notevole per il movimento dell’arrampicata, soprattutto dopo le Olimpiadi di Tokyo e sono convinta che con Parigi crescerà ancora di più, sperando che questo porti il CIO a optare per tre medaglie separate in vista di Los Angeles.

Quindi l'obiettivo finale sarebbe avere le tre discipline indipendenti?

Laura: se ci pensate, il Lead e il Boulder sono due discipline diverse e unirle in una combinata rappresenta un compromesso.

Matteo: stiamo comunque parlando di uno sport relativamente giovane, e in ottica ancora più futura si può pensare di aggiungere altre nuove discipline, come già le praticano in Asia e che si proveranno il prossimo anno, per la prima volta, ai World Games con la staffetta.

A livello di avversari, come sta l’arrampicata italiana e a che livello siamo nelle varie discipline?

Camilla: secondo me abbiamo recuperato un po' di terreno negli ultimi anni con l'aiuto della Federazione, che ci ha fornito un centro federale e siamo riusciti a risalire nelle classifiche. Spero che si lavori nello stesso modo anche nei prossimi anni perché secondo me è una bella rampa di lancio per tutta la nazionale. Se si continua a lavorare così, secondo me in futuro arriveranno ancora più risultati.

Quanto siete appassionati di montagna e di arrampicata anche outdoor?

Matteo: ho una casa in montagna da quando sono nato, sono sempre stato appassionato di passeggiate in famiglia, dei panorami. Ho dovuto smettere recentemente di praticare arrampicata outdoor proprio per preparare meglio le gare, però in un futuro, sono convinto che tornerò ad approcciarmi alla roccia.

Laura: a me piace tanto l'arrampicata su roccia, ci ho dedicato anche molto tempo in passato. L’allenamento per le competizioni però è molto specifico ed è difficile da affiancare all’attività in falesia. Quindi per adesso mi sono dedicata solo all'arrampicata indoor, però penso che in futuro vorrò fare qualche progetto difficile in ambiente alpino.

Camilla: ho iniziato ad arrampicare grazie ai miei genitori che scalavano entrambi in falesia, quindi anch'io sono nata in falesia tra rocce e magnesite e ci vado ancora adesso, ovviamente molto meno durante la stagione e gli allenamenti invernali. Utilizzo un po' più la roccia come vacanza a fine stagione, mi prendo magari un mesetto per ricaricare le batterie perché mi aiuta mentalmente a trovare la motivazione e a fissare degli obiettivi per l'anno agonistico successivo.

Matteo Zurloni
Laura Rogora
Camilla Moroni ©
_A TU PER TRE CON GLI ATLETI OLIMPICI

TROFEO KIMA: MITO, TRADIZIONE E LEGGENDA

A 30 anni dalla nascita, l’iconica gara della Valmasino continua a far sognare intere generazioni di skyrunner. Passiamo ai “raggi X” la gara più cult per i corridori del cielo

_testo di Maurizio Torri

MAURIZIO TORRI

Giornalista freelance, fondatore del sito sportdimontagna.com, fotoreporter e consulente di comunicazione per alcuni degli eventi più iconici del settore trail, skyrunning e scialpinismo

Save the date! Sabato 24 agosto, il circuito Merrell Skyrunner World Series farà scalo sulle vette granitiche della Valmasino con la più tecnica, iconica e alpinistica delle corse in montagna d’alta quota: il mitico Trofeo Kima. Per storia, prestigio e tecnicità, quella sondriese risulta essere il palcoscenico ideale per esaltare una stella emergente o per consacrare definitivamente un già blasonato campione. Entrare nella storia non è però cosa da poco: basti pensare che i record sul tracciato originale (50 km con un dislivello positivo di 3.800 m) sono rimasti imbattuti (Marco Gatta 5h 49’10” e Gloriana Pellissier 7h48’27”). Dopo gli ultimi ritocchi, che hanno reso la Grande Corsa sul Sentiero Roma ancora più lunga e impegnativa (52 km con 4200 m D+), i tempi da battere appartengono allo spagnolo Kilian Jornet (6h09’19”) e all’americana Hillary Gerardi (7h30’38”). Un dato interessante che evidenzia come il livello femminile sia cresciuto in maniera esponenziale.

I MIGLIORI ALL’UNIVERSITÀ DELLO SKYRUNNING

Quei sette passi alpini sopra i 2.500 m di quota, inframezzati da imponenti massi di granito, hanno visto confrontarsi i migliori e le migliori skyrunner mondiali. Basti pensare ad Adriano Greco, Fabio Meraldi, Mauro Gatta, Ricardo Mejia, Bruno e Denis Brunod, Mario Poletti, Cheto Biavaschi, Morena Paieri, Corinne Favre, Gloriana Pellissier, Kilian Jornet, Emanuela Brizio, Paolo Gotti, Paolo Larger, Nicola Golinelli, Marco De Gasperi, Nuria Picas, Martina Valmassoi, Nadir Maguet, Finlay Wild, Bhim Gurung o Tadei Pivk per capire che questa gara non è una delle tante, ma un vero e proprio appuntamento con il destino.

BIENNALITÀ E FERREE REGOLE LO HANNO RESO ESCLUSIVO

La scelta vincente è stata presa nel 2008, quando lo staff capitanato da Ilde Marchetti decise di prendere spunto dalle grandi classiche dello skialp introducendo il numero chiuso e la cadenza biennale. Lo step successivo è stato richiedere un curriculum di gare tecniche e un minimo di punti ITRA per accedere alle iscrizioni (650 per gli uomini, 500 per le donne). Ciò nonostante, la waiting list è chilometrica. Complice lo spot di Kílian Jornet che lo ha definito “la gara più bella e più tecnica che abbia mai corso”, ogni volta al comitato organizzatore giungono migliaia di richieste.

TUTELA DELLO SKYRUNNING RIVISTO IN CHIAVE MODERNA

Livigno Skymarathon e Grigne Skymarathon, le due gare qualificanti che assegnavano 100 pass ai propri finisher, grazie a questa iniziativa hanno centrato per la prima volta un facile sold out. Il progetto pilota, volto a creare un

vero e proprio circuito di eventi di primissimo livello che tuteli e valorizzi i percorsi adrenalinici di vero skyrunning, ha avuto feedback davvero incoraggianti. L’idea è stata una felice intuizione del campionissimo Marco De Gasperi e l’Associazione no profit della Valmasino l’ha subito sposata. L’obiettivo è usare il volano del Kima per preservare la tecnicità dello skyrunning, comunicandolo con immagini e foto mozzafiato così da continuare a fare sognare i veri corridori del cielo. Insomma, la mission è tenere vivo lo skyrunning delle origini raccontandolo in chiave moderna. Questa tipologia di gare non sarà per tutti, ma è di tutti. Sono un patrimonio da difendere e preservare.

LA FORZA DEL KIMA STA TUTTA IN UN TRACCIATO UNICO AL MONDO Dopo la partenza, bisogna subito affrontare 2000 m di dislivello per raggiungere, entro il tempo massimo di 3h15’, la mitica Bocchetta Roma (2.894 m). Difficile dire come potersi gestire in una competizione singolare come il Kima, ma di fondamentale importanza è correre con margine perché la strada è ancora lunga e la gara vera e propria comincia solo dopo il primo scollinamento. Infatti, nell’arena della solitudine della Val Cameraccio, bisogna ritrovare le energie e la concentrazione necessarie per affrontare l’omonimo passo che porta gli atleti sino al GPM del Kima, a una quota di 2.950 metri. Tra pezzi di nevai, sassi instabili e continui saliscendi, bisogna superare anche il Passo del Torrone (2.518 m) prima di raggiungere il Rifugio Allievi. Qui, il secondo cancello orario (6h dalla partenza), procederà alla seconda importante scrematura e, d’ora in poi, solo l’élite degli skyrunner sarà permessa di continuare la lunga cavalcata alla volta di Filorera. Nonostante la stanchezza, solo la crescente convinzione di portare a termine una simile impresa dà agli atleti le giuste motivazioni per affrontare i tre passi di Averta (2.551 m), Qualido (2.647 m) e Camerozzo (2.765 m) che conducono sino al Rifugio Gianetti. Dopo questo lunghissimo e impervio tragitto, resta da affrontare il temuto Barbacan (2.570 m) prima di involarsi nella lunga e tecnica discesa che, passando dal Rifugio Omio e i Bagni Masino, porta gli ormai esausti eroi verso il successo e gli onori del traguardo di Filorera.

GRAZIE ALLE SORELLE MINORI, UN EVENTO PER TUTTI

In una specialità di per sé selettiva come lo skyrunning, il Trofeo Kima è a tutti gli effetti la punta della piramide. Nell’ottica di coinvolgere un numero sempre maggiore di persone, sono state introdotte Kima Extreme SkyRace, Kima Trail e Mini Kima, che lo rendono decisamente più inclusivo: ora è un evento per tutti, dal campionissimo all’entry level. La bella sky disegnata sulla parte finale del Trofeo Kima ha un elevato livello adrenalinico dato dalla verticalità e tecnicità del percorso. Insomma, un anello “extrême” di nome e di fatto, che prevede uno sviluppo di 27,5 km, 1.890 m di dislivello positivo con scollinamento ai 2.570 mD+ del Passo Barbacan (GPM della gara). Le due prove non agonistiche, invece, valorizzano il fondovalle: la prima è un anello molto easy di 6 km sulla pista ciclopedonale ed è ideale per neofiti, diversamente abili e genitori con figli al seguito; la seconda è una vera e propria chicca da 14 km che va a toccare i punti più suggestivi e panoramici della Val di Mello.

Kílian Jornet
Hillary Gerardi
Finlay Wild
© Maurizio
Torri
© Maurizio
Torri
© Roberto Moiola

UN PASSO NELL’ELITE

ASICS ha avviato un progetto che invita i giovani trail runner a far parte di un team unico, basato sulla passione comune per la corsa off-road. Abbiamo intervistato Leonardo Barioni e Cristina Filippini, i primi due a essere entranti nell’ASICS Trail Elite Factory di Pietro Assereto

I sei runner che verranno selezionati avranno modo di confrontarsi con atleti ed esperti ASICS, indossare le migliori tecnologie e diventare ambassador del brand. È una grande opportunità per chi vuole condividere la propria passione per il trail running e vuole lasciarsi ispirare dalla filosofia di ASICS e, a sua volta, ispirare altre persone a fare sport e liberare la mente. Il brand giapponese invita tutti i giovani appassionati di corsa in montagna, di età compresa tra i 18 e i 28 anni a partecipare alla selezione, iscrivendosi ad una delle tre gare previste dal programma: ASICS Malcesine Baldo Trail 50k – Ultra, ASICS Trail delle Mura 17km – (31 agosto 2024) e Amastuola Wave Trail 17 km – (27 ottobre 2024).

Dalla prima gara, andata in scena il 4 maggio 2024, sono stati selezionati Leonardo Barioni e Cristina Filippini.

Com’è iniziato il tuo rapporto con la corsa?

Leonardo: il mio rapporto con la corsa è iniziato nel 2018, quando mio papà, che non ringrazierò mai abbastanza, mi portò a fare una gara di trail a La Thuile. Non essendo allenato, arrivai alla fine stremato, promettendomi che non l'avrei più fatto. Ma le cose sono andate diversamente e non ho più smesso.

Come sei venut* a conoscenza del progetto ASICS Trail Elite Factory e cosa ti ha convinto a candidarti?

Leonardo: ho scoperto questo progetto tramite i social e ho subito pensato “devo provarci”! Il trail running è una passione, ma anche una sfida, che mi ha permesso di stabilire un contatto con la natura e mi ha insegnato a stare da solo, ma anche a creare connessioni con gli altri. Per questo ho subito pensato che questo progetto potesse rientrare nelle mie corde e così mi sono candidato.

Cristina: quando mi chiedono cosa rappresenti la corsa per me, la prima risposta che riesco a dare è "un bisogno", innato o acquisito che sia, un'esigenza, una condizione di benessere e di ricerca del “bello”, che con il tempo è diventata necessaria e quotidiana. Questo mi fa ripensare a quando tutto ciò ha avuto inizio e allora ricordo le esperienze lavorative estive al rifugio Sandro Occhi all'Aviolo. Qui, fin dalle prime luci dell’alba, correvo per raggiungere la vetta, consapevole di poter così beneficiare di un angolo tutto mio in totale fusione con la natura. Da lì ho capito dove volevo stare e come volevo raggiungere altri angoli di paradiso: correndo.

Cristina: quando ho pensato agli obiettivi che volevo raggiungere quest’anno, una tappa intermedia è stata proprio la competizione da 50km della Malcesine Baldo Trail. Dopo essermi iscritta, sono venuta a conoscenza che ASICS, in quella gara, avrebbe fatto una selezione di giovani appassionati. Leggendo nel dettaglio le caratteristiche richieste per la selezione mi sentivo abbastanza in linea e ho deciso così di provare a iscrivermi.

Cosa hai provato quando hai saputo di essere stat* selezionat*?

Leonardo: ricordo benissimo il momento in cui ho letto la mail dove venivo selezionato. Ho sentito subito i battiti aumentare, ho provato una forte emozione e non mi sembrava vero fossi stato scelto!

Cristina: quando ho scoperto di essere stata selezionata non ci credevo molto, non ero stata troppo soddisfatta del risultato in gara, credevo che avessero sbagliato. Poi piano piano, vista la professionalità con la quale accuratamente ci hanno fatto il colloquio e si sono interfacciati con noi, ho iniziato a crederci e la cosa mi ha sempre più incuriosita.

Cosa ti aspetti da questa esperienza nella Factory?

Leonardo: mi aspetto di crescere a livello sportivo, fare nuove conoscenze, diffondere il più possibile la mia passione per la corsa con altri e perché no, ispirarle a cominciare questo sport! Poi mi

Leonardo Barioni
Cristina Filippini

aspetto di vivere esperienze incredibili.

Cristina: da questa esperienza spero di trarre più insegnamenti possibili: approfondire questa mia grande passione attraverso il confronto con altri ragazzi e ricevere consigli tecnici di professionisti, tutto ciò sono certa migliorerà non solo le mie prestazioni ma anche il mio modo di rapportarmi con le difficoltà e le scelte che dovrò affrontare in futuro, non vedo l’ora di iniziare questo viaggio!

Come ti vedi tra cinque anni?

Leonardo: può sembrare ambizioso, forse troppo, ma tra cinque anni spero di essere arrivato al punto di poter vivere di questo sport, e diventare un atleta a tempo pieno.

Cristina: mi vedo con più esperienza in testa e nelle gambe, mi interessa crescere e approfondire quello che mi appassiona ma vorrei che non mancasse mai quella voglia di divertirmi, di scoprire ed esplorare, conoscere e conoscermi e di mettermi in gioco in sfide sempre nuove.

Chi è il tuo modello di riferimento nel mondo del trail running?

Leonardo: potrà sembrare scontato, ma i miei idoli sono Kilian Jornet e Courtney Dauwalter. Campioni resi tali dalla loro passione per questo bellissimo sport e per il modo che hanno entrambi di vivere la montagna. Passione che li ha portati a compiere imprese memorabili e che diventano fonte di ispirazione.

Cristina: il mio modello di riferimento è Martina Valmassoi. Oltre a essere un'atleta di grande forza e determinazione, la sento molto vicina nei termini in cui vive la montagna. Questa sua grande passione la porta infatti a vivere l'outdoor a 360 gradi (trail runnning, scialpinismo, corsa, bici, ecc.) divertendosi. Inoltre, quello che mi piace in particolare di lei è la sua genuinità, il suo forte entusiasmo e positività, un grande esempio di atleta che vive in modo sano lo sport.

Cosa significa per te Anima Sana In Corpore Sano?

Leonardo: significa trovare il giusto equilibrio tra anima e corpo. Sono due elementi complementari per raggiungere un benessere generale, che va oltre lo sport e riguarda anche la vita di tutti i giorni.

Cristina: ho sempre pensato che la corsa non sia solo uno sport che rinforza muscoli e cuore, è anche uno strumento per il benessere mentale, libera da ansia e stress, dona euforia e felicità ma anche e soprattutto un grande strumento sociale di condivisione tra persone. Il tutto ampliato dal contatto con la natura. Per me la corsa rappresenta proprio questo, "Anima Sana In Corpore Sano", un modo di prendersi cura di se stessi sia fisicamente, mentalmente e socialmente attraverso il legame con la natura.

LUT, EPICENTRO DEL TRAIL RUNNING

Numeri record di atleti e pubblico per La Sportiva Lavaredo Ultra Trail By UTMB 2024.

La gara di Cortina d’Ampezzo si conferma ancora tra le più amate del circuito di Karen Pozzi

Per cinque giorni, dal 26 al 30 giugno, Cortina d’Ampezzo ha richiamato 6.000 atleti provenienti da 90 Paesi diversi e registrato il sold out in tutte le strutture ricettive del territorio. Un successo che di anno in anno supera le aspettative e che conferma l’eccellenza di questa gara nel panorama mondiale.

LE GARE - Il weekend è iniziato mercoledì sera con la partenza della 10K dal campo sportivo di Fiames. In 466 hanno partecipato all’edizione di questa competizione tutta in notturna, adatta anche ai principianti, correndo per 10 km e 200 m di dislivello lungo il percorso nel bosco. Giovedì pomeriggio, alle 17:00 da Corso Italia a Cortina,

UNA NUOVA STRATEGIA

Un’identità forte e chiara quella che La Sportiva ha mostrato all’evento di Cortina dove ha dominato la scena con un ricco programma di eventi dedicati ad atleti, media e community. Il brand cambia rotta ed evolve nei prodotti e nella gestione del team

Iniziata nel 2018, la partnership tra l’azienda trentina e la gara di Cortina continuerà fino al 2027 e rappresenta un’occasione per mettere in luce il profondo legame e l’attenzione costante che La Sportiva pone nei confronti del territorio e delle sue montagne, ma non solo. Nell’edizione appena passata, il brand ha dimostrato di avere una nuova e chiara identità nel mondo del mountain running e un forte legame con le ultra. A concretizzare questa evoluzione sono atleti e prodotti, ma soprattutto strategia e visione.

EVENTI NELL’EVENTO

La Sportiva ha colto l’occasione della LUT per incontrare tutto il suo pubblico. Nei giorni di gara si è svolto il meeting atleti mentre nei giorni clou dell’evento, il brand ha incontrato i media e la community, presentando il proprio team e le ultime novità di prodotto in termini di innovazioni e sviluppo anche attraverso alcune morning run dedicate ai test.

Due i luoghi centrali: il LaSpo Hub, sito in Corso Italia, e, grande novità, la LaSpo Radio, web radio che ha fornito informazioni sulle gare, ha proposto interviste agli atleti, buona musica e approfondimenti sul mondo del Mountain Running. Noi di Outdoor Magazine abbiamo preso parte alla due giorni dedicata ai media che ha preso il via mercoledì dall’hub con la presentazione del team a cura di Nicola Giovanelli, responsabile atleti, e Fabio Parisi, sport marketing team leader con i quali abbiamo parlato dell’evoluzione della strategia Mountain Running, con focus sulla gestione degli atleti.

Con quali obiettivi avete pianificato questi cinque giorni di La Sportiva Lavaredo Ultra Trail By UTMB?

Fabio: questo evento è cruciale per il nostro comparto mountain running, pertanto cerchiamo di sfruttarlo al meglio per incontrare i nostri stakeholder e

comunicare con loro le nostre maggiori novità. Abbiamo quindi strutturato la nostra presenza a partire da un meeting con gli atleti, per continuare con l’incontro con i media e successivamente con l'attivazione del pubblico finale. Per quanto riguarda il team meeting con gli atleti, approfittando del fatto che si trovavano già qui per correre, il primo obiettivo è quello di aumentare il senso di appartenenza favorendo l’interazione tra loro e farli sentire parte di un'entità che è la nostra azienda. Il secondo obiettivo riguarda l'ottenimento di feedback con momenti di confronto, sia legati alla strategia e al mercato trail running in generale sia al prodotto, dapprima su Prodigio Pro e successivamente sull'abbigliamento. Inoltre, è per noi fondamentale far testare il prodotto anche agli utenti finali e proprio per questo abbiamo deciso di promuovere durante tutte le giornate una serie di test liberi e gratuiti, con l'auspicio di ricevere feedback anche dai consumatori. Per questo sono presenti tutti i nostri product manager, sia per spiegare che per raccogliere informazioni utili a prodotti futuri.

Com’è iniziata la collaborazione con La Sportiva e quale ruolo ricopri attualmente?

Nicola: sono entrato in La Sportiva circa nel 2009, da atleta, dopo aver corso la Dolomiti Skyrace che a quel tempo era una gara sponsorizzata dal brand. Avevo ottenuto un buon risultato in gara e avevo ricevuto la proposta a entrare nel team. Con il passare degli anni le mie competizioni sono diminuite, ma il rapporto con La Sportiva si è rafforzato, così sono passato dall'altra parte. Ho iniziato a gestire gli atleti del team internazionale con la collaborazione di Fabio e portato avanti il lavoro che avevano intrapreso tutti coloro che hanno lavorato negli ultimi quindici anni a questo progetto. Quando sono entrato a far parte del team di atleti eravamo in pochi, successivamente il numero è aumentato, ma a oggi abbiamo deciso di concentrare le forze puntando più sulla qualità sia degli atleti che del servizio che gli offriamo.

© Jan Nyka

sono partiti i quasi 800 atleti della 20K. Venerdì è arrivato il momento delle lunghe distanze. La mattina il via alla 50K: in più di 1.800 hanno dato vita al lungo serpentone nel centro del paese, per poi perdersi tra i boschi lungo il percorso per 2.600 m di dislivello, un anello perfetto tra le montagne intorno a Cortina. Tra due ali di folla alle 23:00 sono partiti

Cos’ha portato a questa evoluzione nella gestione del team e in generale della strategia mountain running?

Fabio: negli ultimi due anni sono arrivate in azienda alcune figure che hanno portato una marcia diversa e permettendo a La Sportiva di fare uno step aggiuntivo dalla concezione di azienda a conduzione familiare. Questa evoluzione è chiara e palpabile anche nel comparto sport marketing e dove ci siamo interrogati su quale fosse l'elemento in grado di generare più valore all'interno del nostro portfolio di azioni marketing. Il team di atleti è uno di quelli che genera maggiore valore. Pertanto abbiamo capito che era necessario dedicarci in modo molto più qualitativo e verticale a questo aspetto, introducendo una persona dedicata a questo progetto, ovvero Nicola. Con lui vogliamo offrire all’atleta La Sportiva un servizio di estrema qualità e se funziona potremmo estenderlo anche agli altri ambiti sportivi dell’azienda.

Cosa comprende il vostro servizio all’atleta e in che modo lo supportate?

Fabio: innanzitutto gli atleti hanno un referente dedicato a loro che possono contattare quando vogliono. Sembra banale ma non lo è. Inoltre abbiamo introdotto il servizio di assistenza sulle gare: siamo partiti dalla Garda Trentino Trail, continuiamo qui a Cortina e lo faremo all’UTMB. Presenziamo a competizioni come azienda, non tanto per avere uno stand, ma soprattutto per supportare i nostri atleti. In questi contesti prenotiamo un hotel tutti insieme per vivere sempre più il gruppo, organizziamo delle corse in compagnia e presentiamo loro eventuali novità. Siamo consapevoli che avremmo potuto offrire questo servizio agli atleti già da tempo, ma preferiamo partire ora, con una struttura più solida alle spalle. Da adesso, procediamo al massimo!

Il programma gare a cui gli atleti partecipano viene concordato e condiviso?

Fabio: noi condividiamo un programma gare alle quali gli atleti non sono obbligati a partecipare, ma essendo momenti di incontro e confronto è sempre bene esserci. Ovviamente Cortina è il nostro main event e cerchiamo di spingere tutti a venire. Poi ogni atleta può avere altri eventi importanti, vedi i mondiali di skyrunning, ai quali decide di partecipare e noi siamo a disposizione per offrire loro il massimo supporto.

Il cambio di rotta/evoluzione di La Sportiva nel mountain running si denota anche dai prodotti, cosa ne pensi da atleta?

Nicola: ieri ho usato Prodigio Pro per la prima volta e sono rimasto veramente sorpreso dalla differenza con la sorella Prodigio, che era già stata un

LE PAROLE DEGLI ORGANIZZATORI

“È stata un’edizione difficile dal punto di vista organizzativo perché c’è gran fermento logistico a Cortina, in preparazione delle Olimpiadi invernali, e per questo siamo ancor più contenti di essere riusciti a dare vita anche quest’anno a un grande spettacolo. L’enorme numero di partecipanti che torna qui per ogni edizione ci rende orgogliosi dello sforzo prodotto e conferma quanto questi percorsi siano in grado di far innamorare atleti di tutto il mondo, che qui trovano il calore italiano e le montagne più belle del mondo. Ora ci attende una breve pausa, ma ripartiremo subito, pronti per l’edizione 2025” Simone Brogioni, organizzatore della gara

“Ci teniamo particolarmente a ringraziare i 600 volontari che sono un supporto fondamentale per la realizzazione di un evento di questa portata, lavorando senza sosta nelle fasi di organizzazione e nelle infinite giornate di gara, con qualsiasi condizione meteo, senza i quali non riusciremmo a raggiungere i risultati ottenuti e migliorarci ogni anno” Cristina Murgia, race director

i 1.700 dell’attesissima 120K, la gara Regina. A chiudere l’edizione 2024, è partita sabato mattina da La Val, in Alta Badia, la 80K, con quasi 1.000 atleti. Tante le emozioni regalate dalla finish line. Per tutti il caldo abbraccio di Cortina che ha atteso i suoi runner anche durante la notte l'intero Corso Italia.

grande passo avanti rispetto alle linee precedenti che seguivano un approccio più legato alla montagna, ambito da cui proveniamo. Ora La Sportiva aggiunge al catalogo una calzatura veramente comoda per le gare Ultra. Ce ne sono state altre buone in passato con cui mi sono trovato bene in gara, ma Prodigio Pro è veramente un prodotto incredibile che ti consente di correre anche in condizioni non prettamente tecniche o di montagna come strade o sterrati che spesso si incontrano nelle Ultra.

PRODIGIO SS 24

Ogni dettaglio è pensato per rispondere a molteplici necessità: l’ampio toe box e la tomaia traspirante conferiscono comfort anche dopo numerose ore di corsa; la costruzione Wrapping System e la perfetta ergonomia del tallone assicurano stabilità e protezione, mentre la geometria del rocker enfatizza una falcata fluida e progressiva su qualsiasi terreno. Grande novità introdotta da questa calzatura è la nuova schiuma XFlow, studiata e sviluppata per garantire massima ammortizzazione e ritorno di energia chilometro dopo chilometro. Grazie alla costruzione e alla geometria dei tasselli di 3,5 mm, Prodigio può essere utilizzata anche su percorsi “road-to-trail”, presentandosi polivalente e in grado di accompagnare gli appassionati sia sui tratti asfaltati che sui sentieri tecnici più impegnativi.

PRODIGIO PRO SS 25

Precisa e reattiva per gare e allenamenti, la Prodigio Pro rappresenta la nuova frontiera per le gare Ultra. L'intersuola XFlow Speed migliora il rimbalzo e assorbe gli urti aumentando la potenza a ogni passo. L’innovativa tecnologia Power Wire con Wrapping System migliora fit, stabilità e trasferimento di potenza per regalare la spinta necessaria sulle lunghe distanze. Inoltre, il collare in maglia avvolge e supporta la caviglia evitando che entrino sassolini. Per dare più sicurezza e stabilità sui percorsi più ardui, Prodigio Pro presenta una protezione in gomma nella zona del metatarso: questi inserti laterali proteggono il mesopiede sui terreni più accidentati.

© Alexis Berg © Alexis Berg © Jan Nyka

VERSO L’OLIMPO

Promuovere il trail running e aumentarne il bacino di utenza: questi gli obiettivi del GTNS powered by Salomon. Terza tappa del circuito, la DoloMyths Run SkyRace è anche parte del programma Italia dei Giochi di Milano Cortina 2026, con l’intento di sostenere sport, educazione e crescita di Ania Alleva

Ben 1.400 partecipanti, 40 nazioni e tre gare (la Trail di 42 km, la Short di 12 km e la mitica SkyRace di 22 km). Questi i numeri dell’iconica DoloMyths Run, tenutasi a Canazei dal 19 al 21 luglio, confermandosi tappa imperdibile per gli appassionati del trail running. Un ricco programma ha animato le giornate dell’evento della Val di Fassa, tra panorami mozzafiato e paesaggi unici, parte del Patrimonio Unesco.

Salomon Running Italia ha colto quest’occasione per segnare il debutto del “Team Next Gen”, un gruppo di talentuosi atleti under 23 selezionati tra i più promettenti trail runner della categoria: Samuel Demetz, classe 2003 di Ortisei, Didier Chaberge ed Erik Brunod, entrambi classe 2005 di Aosta. Tutti e tre si sono distinti nella Short, con Samuel capace di conquistare il gradino più alto del podio.

La regina, la SkyRace, ha visto trionfare Mattia Bertoncini del team New Balance. La 26esima edizione della gara è inoltre il secondo evento Salomon, dopo la Ledro Sky, facente parte del programma dei Giochi di Milano Cortina 2026, di cui il brand è premium partner. Realizzato in collaborazione con il CONI e il CIP, il progetto Italia dei Giochi intende celebrare nel nostro Paese le Olimpiadi e Paralimpiadi del 2026 attraverso una serie di appuntamenti che rispecchiano i valori della Fondazione Cortina e del marchio di Annecy. La nostra redazione di Outdoor Magazine ha avuto il piacere di partecipare all’evento, segue la nostra intervista a Ilaria Cestonaro, marketing manager Italy & MiCo26 marketing leader.

_INTERVISTA A ILARIA CESTONARO, MARKETING MANAGER ITALY & MICO26 MARKETING LEADER

SALOMON: PASSATO, PRESENTE E FUTURO

Dalla sua nascita a oggi come si è evoluto il circuito?

Più che un'evoluzione del circuito è stata un'evoluzione del brand. Per noi il trail running è una disciplina sicuramente molto importante, siamo stati dei precursori in questo tipo di attività. Il circuito ci ha aiutati ad avvicinarci ai nostri consumatori, quindi ai nostri atleti, a capirli e a seguirli meglio. Una scelta di Salomon è stata quella di focalizzarsi solo sul Golden Trail, proprio per dare massima visibilità a uno sport che ormai non è più di nicchia, ma è molto più vicino alle persone. Avevamo proprio bisogno di capire il consumatore, quindi per noi questo tipo di eventi non si definisce solo attorno alla gara ma diventa come qui a Canazei una festa in cui organizziamo l'expo, degli appuntamenti con gli appassionati, dei momenti con la stampa proprio per dare massima visibilità all’evento. Il trail running, soprattutto dopo il Covid, ha avuto grande riconoscimento proprio perché è uno sport sostenibile e facile da praticare. Si corre in montagna, in ambienti naturali e con paesaggi che sicuramente ispirano.

anche in Asia, quindi sono state inserite due tappe, una in Cina e una in Giappone, proprio per dare visibilità mondiale a questa gara. In Italia ne abbiamo quattro, partiamo ad aprile e chiudiamo a settembre con la Transpelmo. Io seguo il brand da due anni e mezzo, e ho visto una grande evoluzione, come nella vicinanza che c'è da parte degli atleti sicuramente molto più forte, molto più concreta e autentica.

Organizzando un circuito proponete un contenitore di esperienze anche per i brand competitor che utilizzano queste gare per la loro visibilità e quella dei loro atleti. Come viene gestita la presenza e il rapporto di e con questi altri brand? È un’opportunità per fare squadra in uno stesso mercato?

L'inserimento dei brand competitor è una realtà recente, da me fortemente voluta, proprio perché in questo momento l'atleta e lo sport sono al primo posto. Noi siamo sicuramente gli agevolatori e gli organizzatori di questo tipo di evento, però è corretto che tutti i marchi allo stesso modo vadano a sostenere la gara. Per noi ovviamente poi è molto importante che ci siano atleti di altre squadre perché altrimenti la competizione non esisterebbe.

Nel 2021 avevamo intervistato Augusto Prati chiedendo quali fossero gli obiettivi del circuito, ci aveva spiegato che nasceva con l’intento di promuovere e sviluppare la cultura del trail running. Credi che sia in grado a oggi effettivamente di raggiungere questo obiettivo?

Siamo e continuiamo a definirci un brand autentico nel senso che per noi gli atleti sono veramente importanti e vogliamo viverli nel modo più profondo e più puro. La montagna è il nostro ambiente naturale, noi non esisteremmo se non ci fosse e se non ci fossero questi atleti. Nel 2021 eravamo anche noi molto acerbi. Sicuramente adesso il nostro approccio è molto più maturo. Da quest'anno abbiamo ampliato la parte Golden Trail World Series

Da cosa è nata la scelta di inserire anche una classifica under 23?

Si sa che alle gare di trail running ci si avvicina con una maturità di età un po' più importante, nel senso che è una competizione in cui il fisico e soprattutto la mente degli atleti devono essere adulti. Tuttavia noi abbiamo bisogno di coltivare nuove promesse, quindi l'inserimento della categoria under 23 nasce proprio per dare evidenza a persone che hanno fisici e menti meno preparate e proprio per portarli dalla nostra parte, portarli a continuare questo sport che è importantissimo per noi. Proprio con questi obiettivi è nato il Next Gen Team di Salomon.

Gli atleti del Team Next Gen
Ilaria Cestonaro

Sponsorizzate altre gare oltre il circuito GTWS?

In Italia l'unica gara che noi sponsorizziamo è la Salomon Running Milano, ed è la prima urban trail che c'è stata nella nostra nazione. Per noi Milano è una città importantissima, è diventata una delle più rilevanti anche a livello mondiale per la nostra azienda. Abbiamo pensato a questo evento con l’idea che non deve essere una corsa su asfalto, quindi una maratona, ma proprio un urban trail. Gran parte della gara non è appunto su strada ma è su realtà di Milano meno conosciute tipo il Monte Stella. Criteri di selezione di scelta ovviamente sono la visibilità e il cercare di avvicinare persone di un target diverso alla gara.

Quali sono i criteri di scelta degli atleti del team Salomon?

Un punto importante per noi è quello di avere un buon equilibrio tra presenze femminili e maschili, questo purtroppo è uno sport ancora in cui la presenza delle donne è molto molto bassa, per questo guardiamo sempre con attenzione a tutto quello che è il mondo femminile. Guardiamo le nuove promesse, ovviamente la loro ambizione e i podi che conquistano. L'inclusione per noi è uno dei valori della nostra azienda e quindi il team deve essere il più possibile bilanciato. Altro tema per noi importante è che gli atleti devono essere degli sportivi anche nell’atteggiamento, quindi conta come loro si com portano, la loro correttezza rispetto all'inclusione e l'attenzione alla sostenibili tà sono criteri che rientrano nella scelta dei nostri nuovi atleti. La nostra team manager Stephanie Jimenez, che ha iniziato a collaborare con noi quest'anno, deve osservare nelle altre gare i più promettenti per poi portarceli a bordo. Era Kílian Jornet ed era post Kílian, cos’è cambiato?

Kílian continua a essere un campione a livello mondiale. Lui rimane unico per le vittorie che continua ad avere. Ha collaborato con noi per tanti anni, ci ha aiutati a costruire la Salomon di oggi, e per questo ci teniamo a ringraziar lo. Ovviamente siamo dispiaciuti di non averlo più nel team, lui ha fatto delle scelte di vita personale che condividiamo. Stiamo aspettando il nuovo Kílian,

Come sta a oggi il mondo trail e come vi si posiziona Salomon? Quale

Nel trail siamo ancora degli innovatori, continuiamo a fare grande ri

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NEXT GENERATION

Nell’ultimo decennio hanno preso vita svariati marchi running non convenzionali, che si stanno affermando per i loro caratteri distintivi e per le community che rappresentano. È quanto emerge dall’analisi fatta da "A Color Bright", agenzia tedesca specializzata nello sviluppo di brand e start-up

Negli ultimi anni la corsa si è evoluta, uscendo dai binari di un mercato monolitico, per abbracciare un universo composto da brand emergenti che, anche se non blasonati, stanno catturando l’attenzione di un consumatore sempre più esigente, legato a un concetto di running volto al benessere, al lifestyle e a un legame distintivo ed esclusivo con una community di nicchia. Questo è quanto si evince dall’analisi fatta da “A Color Bright”, agenzia di Berlino dal forte imprinting digitale, specializzata anche nello sviluppo di brand e start-up. Nel dettaglio sono stati analizzati 20 marchi lanciati nell’ultimo decennio, che hanno seguito le orme di On (fondato nel 2010), il primo a sfidare il dominio dei giganti del settore. L’attenzione del “decoding” si è concentrata su realtà emergenti che hanno costruito un’identità distintiva per rafforzare la propria posizione nel settore e rimodellare il panorama della corsa. Al centro di questo spazio così ampio e diversificato c’è una domanda fondamentale: cosa spinge le persone a correre? L’esigenza di un’esperienza coinvolgente o la ricerca del personal best? Una motivazione non esclude l’altra, soprattutto se l’insieme di questi due elementi si fonde con lo stile, il design e l’alta qualità enfatizzati dai nuovi marchi.

RUNNING REALKEEPER

Impegnati nell'autenticità e in un'esperienza di corsa genuina, questi marchi onorano l'eredità della corsa abbracciando i valori della comunità moderna.

Come si identificano?

• I colori utilizzati vanno dal blu navy a toni classici in sfumature neutre.

• I font utilizzati fanno eco alla tradizione, con una composizione chiara ed efficiente.

• La scenografia è composta da paesaggi quasi bucolichi che evocano un senso di connessione con l’ambiente. Nella fotografia vi sono più runner insieme, per rafforzare il concetto di community.

• I visual riportano alla corsa nel periodo del college: i brand utilizzano emblemi e fasce colorate per ricordare lo stile varsity. Alcuni brand che fanno parte di questa categoria Saysky – Tracksmith – Balmoral – 4t2

FASHION PACERS

I Fashion Pacers sono brand audaci nella scelta stilistica dei capi, fornendo, più che la performance a tutti i costi, un senso di comunità radicato in una filosofia di design condivisa. Come si identificano?

• I colori sono composti da toni scuri e schemi monocromatici ad alto contrasto.

• La scelta (frequente) dell’utilizzo di un font comune tra i brand aumenta questo contrasto.

• La fotografia è fortemente influenzata dalla moda, con modelli in studio o in ambienti urbani prima e dopo la corsa: invece di catturare l’azione sul gesto atletico, questo approccio rafforza la narrazione secondo cui l’attrezzatura trascende la funzionalità per diventare una dichiarazione di stile unico.

• Le immagini mettono in risalto gli elementi distintivi e iconici del marchio riportati su capi eleganti, che sottolineano la contaminazione fashion. Alcuni brand che fanno parte di questa categoria Optimistc Runners – Miler Running – Over Over – Satisfy

In questa tendenza, molte realtà performance hanno sfumato i confini con lo streetwear dominato dal gorpcore (connubio tra moda e abbigliamento tecnico), mantenendo comunque il concetto di corsa nella sua accezione performante e fornendo una narrativa ben precisa, occupando un proprio spazio unico in questo contesto.

LA MAPPA DEI BRAND

L’analisi effettuata divide i brand in cinque categorie, senza tuttavia incasellarli ma anzi, come si evince dalla mappa a stella, i colori delle categorie si fondono e si contaminano diventando anche altro. Un marchio come NNormal, per esempio, abbraccia la filosofia del Mindful Joggers ma non esclude i Realkeepers. Satisfy rientra nei Performers, ma allo stesso tempo è anche “fashionable”. La parte interessante di questa analisi è capire quali sono gli elementi che rendono riconoscibili questi brand e permettono alle rispettive community di identificarsi con essi: dall’utilizzo dei colori ai font, dalla fotografia ai visual, ogni elemento diventa un tratto distintivo per comunicare la propria filosofia.

PRECISION PERFORMER

Ricercano la raffinatezza nei dettagli e creano prodotti innovativi con caratteristiche prestazionali avanzate, che enfatizzano il comfort e un'esperienza di corsa senza distrazioni.

Come si identificano?

• I colori utilizzati identificano un focus tecnico, riducendo al minimo la tonalità per un'estetica moderna, futuristica e tecnologica.

• Tra i font dominanti ci sono Sans Serif o (neo)Grottesco: le etichette

Satisfy utilizzano un carattere a spaziatura fissa, evocando un ambiente industriale e tecnico.

• La fotografia cattura la meticolosa precisione di questi marchi, presentando inquadrature complesse dei prodotti e delle loro caratteristiche tecniche. Con un approccio artistico che mette il prodotto al primo posto, il linguaggio visivo viene mantenuto in modo coerente.

• Nei visual la tecnologia si percepisce nell'uso coerente di numeri, date ed elementi geometrici: norda per esempio utilizza le griglie per dare un tocco tecnologico agli elementi di sfondo. L'estetica visiva complessiva rimane altamente funzionale e minimamente decorativa, incarnando l'impegno dei Precision Performers verso l'eccellenza tecnica.

Alcuni brand che fanno parte di questa categoria

Satisfy – Soar – norda

JOGGER CONSAPEVOLI

I brand di questa categoria si dedicano a chi fa jogging consapevole, apprezzando i benefici olistici della corsa e dando priorità sia alla salute fisica che a quella mentale.

Come si identificano?

• La tavolozza dei colori riflette lo spettro emotivo. Questi marchi optano per tonalità vivaci e combinazioni audaci, utilizzando colori solidi e primari per evocare vitalità e positività. Mentre coloro che cercano un'atmosfera più serena e introspettiva incorporano sfumature e toni naturali e più morbidi, come District Vision.

• Anche i font sono audaci e decorativi. Alcuni brand, come NNormal, si avventurano in combinazioni di caratteri sperimentali. Alcuni invece optano per un carattere tipografico minimalista.

• La fotografia cattura momenti autentici, con istantanee scattate in ambienti spontanei. Lo stile editoriale è schietto e coerente con la narrazione, enfatizzando l'impatto emotivo positivo della corsa e spostando l'attenzione dall'apparenza alle sensazioni, radicando l'esperienza e rendendola più riconoscibile.

• Gli elementi includono l'uso di grandi blocchi di colore e illustrazioni disegnate a mano.

Alcuni brand che fanno parte di questa categoria District Vision – NNormal – Unna

RUNNERS NEXT DOOR

La semplicità e il comfort sono essenziali nella ricerca di un abbigliamento da corsa semplice e motivante. Come si identificano?

• I colori sono ispirati alla natura, alla calma e alla gentilezza. I toni sono caldi e terrosi.

• I font utilizzati sono dinamici, spesso con un fascino vintage, come le scritte a mano che oltre a essere funzionali sono anche decorative.

• La fotografia cattura i runner in ambienti urbani naturali o familiari, collegandosi con la routine della corsa. I marchi utilizzano un linguaggio visivo e immagini che sfidano linee guida rigide, trasmettendo efficacemente un’atmosfera accessibile e accogliente.

• Gli elementi visivi, spesso utilizzati come stampe su magliette o nei social media, includono citazioni in caratteri decorativi, immagini in stile fumetto e tecniche analogiche come la stampa, aggiungendo un tocco umano e riconoscibile allo stile generale.

Alcuni brand che fanno parte di questa categoria Fractel – Runamics – Ciele Athletics – rnnr

Il progetto norda

Atleta appassionato di trail running, Alessio collabora con norda dal 2021 e utilizza i modelli per le sue uscite in montagna, che si tratti di allenamenti o gare

La storia di norda ha origini lontane, quando già nel 2010 gli atleti canadesi di endurance Nick e Willa Martire (i fondatori), con Louise Martin Tremblay, designer, viaggiando in Italia visitarono la fabbrica di Vibram. Allora prese vita in modo embrionale il progetto, ma il contributo dell’azienda di Albizzate nel creare i primi prototipi fu determinante.

Come sei arrivato nel mondo di norda?

Mi sono avvicinato a loro tre anni fa, lavorando con Vibram. Da allora uso i loro modelli che, devo dire, sono eccezionali. Sono studiati per la comodità nel trail running, sono resistenti e abbracciano il concetto di sostenibilità a 360°. Qual è la filosofia alla base della costruzione dei modelli? L’intenzione era chiara fin da subito: creare una scarpa tecnica da trail running più avanzata, prodotta con i materiali migliori in termini di durata, prestazioni e sostenibilità. Nel periodo della pandemia ha preso vita la prima scarpa da trail running, l'unica con tomaia in bio-Dyneema, una fibra composta da materie prime rinnovabili o riciclate dai rifiuti delle industrie della pasta di legno, ultra resistente e leggera. La performance è garantita dall’intersuola Vibram SLE combinata alla suola in Megagrip con tecnologia Litebase, che riduce il peso del 30% diminuendo lo spessore del 50%, senza compromettere la performance. Il risultato è una scarpa di alta qualità, studiata nei minimi dettagli, con materiali durevoli per fare in modo che venga utilizzata il più a lungo possibile anche da chi pratica distanze ultra. Parliamo di modelli unici, con una silhouette diversa dalla solita scarpa da trail, e con uno studio dei dettagli incredibile: basti pensare alla scolpitura della suola, che richiama le rocce del Canada, con il logo Vibram incastonato in quella che è poi la forma dell’isola di Montreal. Quali e quanti sono i modelli della gamma norda?

Per ora sono tre, ma ci saranno presto delle novità. Sono partiti con la 001, una scarpa dedicata alla distanza ultra e con la 002, sempre dedicata al trail running ma per distanze più brevi (io per esempio la uso per le sky race). Poi c’è la 003, un modello senza lacci, da approach o da recupero.

Perché i modelli sono denominati con sequenza numerica?

Secondo me non vogliono dare un nome all’universo che c’è dietro alla costruzione di questi modelli. Sarebbe troppo riduttivo o limitante. Queste scarpe sono estremamente versatili e sono davvero adatte a chiunque, anche a chi non corre, proprio per la loro peculiarità di estrema comodità. A tal proposito, nella mappa a stella codificata da A Color Bright, norda è nella categoria Precision Performer… Ma di fatto la contaminazione nel mondo fashion c’è stata. Basti pensare alla recente collaborazione con Zegna nell’apparel: maglie e pantaloncini disegnati da una firma prestigiosa della moda ma assolutamente adatti alla corsa. Una “contaminazione” che ha avuto grande successo soprattutto grazie alla community e ai negozi di alta gamma in cui i prodotti sono stati distribuiti: la fascia di prezzo è alta, ma questo innesca il desiderio d’acquisto nei consumatori.

PER RITROVAR SE STESSI

Abbandonare la città per cimentarsi in un trekking di 170 km nella Valle Maira, vivere emozioni uniche nella natura incontaminata. È questa la storia di Anna, raccontata nel docufilm “Un pas après a l’autre”

di Ania Alleva

Realizzato dal Consorzio Turistico Valle

Maira con il patrocinio del Club Alpino Italiano e il support di Ortovox (main sponsor) e Garmont (sponsor tecnico), il docufilm è stato proiettato in anteprima l’11 luglio nello storico Cinema Mexico di Milano. Dopo una coinvolgente introduzione dello scrittore e giornalista Marco Albino Ferrari le luci soffuse del cinema si sono spente per dare il via alla proiezione. Grazie alla regia di Daniele Piatti seguiamo la

ORTOVOX

“Noi di Ortovox amiamo la natura incontaminata e vogliamo infondere nelle persone la voglia di vivere la montagna senza filtri. Ecco perché abbiamo sposato a pieno questo progetto: realizzare dei docufilm sui Percorsi Occitani della Valle Maira è condividere quello che la Valle può dare, le attività e gli sport che permettono di scoprirla in modo sostenibile e rispettando la più vera autenticità. Questo significa raccontare un territorio ricco di natura ma anche di storia e tradizioni, in cui si parla ancora una lingua musicale e di altri tempi; un territorio che ha saputo salvarsi dai danni del turismo di massa e che oggi rivendica con orgoglio la sua identità. Ortovox s’impegna a proteggere le montagne e gli amanti dello sport di montagna e questo progetto, in virtù della capacità di raccontare un modo diverso e consapevole di vivere questi ambienti, rappresenta l’ispirazione del brand e i suoi valori condivisi”.

GARMONT

“Garmont ha deciso di aderire a questo progetto poiché condivide gli stessi valori che il docufilm ha voluto comunicare. Vale a dire un approccio slow, semplice e ospitale alla montagna e volto alla scoperta della sua cultura. Un pellegrinaggio che si allinea alla perfezione alla filosofia del brand, nel modo di vivere la natura per esplorare e riscoprire sé stessi, recuperando un contatto autentico, cosa che nel mondo moderno abbiamo un po’ perso. In un certo senso, è un ritorno alle origini”.

protagonista Anna lungo il suo cammino attraverso i Percorsi Occitani alla scoperta delle tradizioni inviolate di quei luoghi. La giovane esplora con entusiasmo la Valle Maira, dai boschi del fondovalle fino alle quote più alte, entrando in contatto con i costumi locali, tra cibo, musica e storia. E un passo dopo l’altro (come suggerisce il titolo in dialetto occitano) percorre un itinerario fatto di paesaggi incredibili e molto diversi tra loro, incontri sorprendenti ed emozioni senza fine. Una volta terminata la pellicola, la serata si è conclusa con un rinfresco in compagnia per assaggiare i prodotti tipici della cultura occitana.

II GTX

Nel suo lungo peregrinare nel paesaggio occitano, Anna ha indossato calzature Garmont. In alcune immagini del documentario i più attenti noteranno che la protagonista indossa un paio di Lagorai II GTX, uno scarponcino da trekking dal look classico, leggero e traspirante. Il taglio mid dona maggiore protezione alla caviglia mentre la membrana Gore-Tex Extended Comfort, certificata bluesign, conferisce ottima comodità climatica in temperature elevate e una impermeabilità duratura nel tempo. La suola Vibram Antrona, con tecnologia Traction Lug, fornisce un eccezionale grip sul terreno.

LAGORAI
Marco Albino Ferrari introduce la serata prima della proiezione del docufilm

PER ESAUDIRE OGNI DESIDERIO

Che sia di mattina per un risveglio muscolare, la sera per vedere il mondo dall’alto o una giornata intera per raggiungere panorami mozzafiato, Courmayeur offre soluzioni spettacolari a tutte le esigenze

di Sara Canali

È al cospetto del Monte Bianco che Courmayeur si adagia pronta ad accogliere tutti gli appassionati di outdoor, natura e avventura che ogni estate vanno alla ricerca di paesaggi mozzafiato ed esperienze uniche. In questo angolo della Valle d’Aosta nel cuore delle Alpi, è possibile fare sport all’aperto, faticare in salita e correre in discesa, aggrapparsi alle pareti di roccia, percorrere i tracciati di alcuni dei più grandi trail come UTMB, TORX, GTC. Si tratta di percorsi leggendari, che seguono le tracce dei più grandi atleti che qui hanno scritto alcune delle pagine più emozionanti dello sport di montagna e che si mescolano a sentieri più semplici che permettono a tutti di godere della bellezza della natura.

SPEED HIKING

Prende sempre più piede l’attività di trekking veloce su tragitti di montagna su cui muoversi in modo leggero e in un tempo contenuto. Questa la definizione di speed hiking che a Courmayeur è possibile praticare in diversi frangenti. Infatti, nella località valdostana tutto è a portata di mano e la sua posizione strategica permette di essere al centro di diverse escursioni in alcune delle zone più belle del territorio attraverso un’offerta variegata di sentieri ed escursioni. È possibile organizzare un’uscita a qualsiasi ora del giorno: partire la mattina presto, puntare un obiettivo e camminare a ritmo sostenuto fino alla meta come perfetto risveglio muscolare e dei sensi. Oppure si può optare per la sera: a passo svelto è infatti possibile raggiungere il picco di endorfine, per poi rilassarsi davanti allo spettacolo del tramonto e dell’“ora blu” ammirati dall’alto. O ancora, è possibile iniziare a camminare a metà giornata, dopo pranzo, o dopo aver spento il computer se si lavora in smartworking.

SUI GRANDI TRACCIATI A GRANDI ALTEZZE

Courmayeur vuol dire anche grandi gare di ultratrail tra cui alcune delle più scenografiche al mondo come l’UTMB che unisce tutti i versanti del massiccio del Monte Bianco, francese, italiano e svizzero, e il TORX, una collezione di esperienze che abbracciano il Monte Bianco e le vette più belle della regione. Senza dimenticare il Gran Trail Courmayeur, un trail sviluppato su percorsi molto tecnici, che attraversa alcune delle aree più affascinanti del Monte Bianco, come l’Orrido di Pré-Saint-Didier, la discesa dal Col de la Seigne, il sentiero attrezzato sotto la cima del Mont Chétif e la Balconata della Val Ferret, un palcoscenico naturale sul massiccio del Monte Bianco. Durante l’estate è possibile cimentarsi, attraverso dei percorsi di trekking, su questi percorsi incredibili toccando alcuni dei punti più scenografici di manifestazioni che richiamano gli atleti più forti al mondo. Sempre in quota è possibile raggiungere le cosid-

dette balconate, ovvero quei luoghi che si affacciano su panorami sempre diversi e meravigliosi che si estendono per molti km. La balconata dell’Alta Via del Monte Bianco tocca il Col d’Arp, il Col Youla arrivando fino al Mont Favre, e prosegue verso il rifugio Elisabetta. Quella della Val Ferret è forse ancora più famosa: collega il Rifugio Bertone al Rifugio Bonatti, attraverso il verde alpeggio di Arminaz. La balconata della Val Veny sale al lago Checrouit, raggiunge il Mont Favre e scende verso l’Arp Vieille Superiore, fino al lago Combal, con la possibilità di raggiungere il rifugio Elisabetta.

L’OFFERTA INCLUSIVA

Intorno a Courmayeur sono diverse le opzioni che si possono considerare. A partire da semplici passeggiate ad anello che partono dal centro e conducono alle frazioni, tra antiche fontane e forni consortili. I primi tre partono da piazza Abbé Henry, in centro: il Tor de la Saxe, 2 km, passa per il Parco Bollino fino a raggiungere il borgo di La Saxe e il suo antico forno. Il Tor di Vercuino, che prende il nome dai caratteristici spinaci selvatici qui molto diffusi, è lungo 4 km, attraversa prati e boschi fino a Pussey e le sue case in stile Liberty. Il Tor de Dolonne, di circa 2 km, conduce verso l’omonimo villaggio celebre per la sua architettura alpina, fatta di pietre a vista e legno. Infine, il Tor d’Entrèves, adatto anche ai passeggini e a chi ha mobilità ridotta, inizia dalla stazione di partenza di Skyway Monte Bianco e raggiunge Entrèves, caratteristico borgo ricco di atmosfera, punto di incontro tra i due torrenti che si uniscono nella Dora Baltea.

_COURMAYEUR CLIMATE HUB

Prosegue il cammino di Courmayeur Climate Hub, ambizioso progetto finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU nell’ambito del PNRR, che punta a creare nuovi percorsi sostenibili per la cittadina ai piedi del Monte Bianco. Attualmente sono in fase di mappatura i sentieri, che saranno resi più fruibili grazie a una nuova App in fase di creazione. Gli stakeholder del territorio stanno scegliendo i vari punti di interesse dove posizionare QR Code informativi.

UN MODO NUOVO DI VIVERE LE DOLOMITI

Dolomites Ronda è il programma che permette di scoprire le montagne più belle al mondo senza rinunciare al comfort degli hotel in valle. Un’esplorazione diretta, individuale e sostenibile

Trascorrere le giornate in quota tra le maestose vette dolomitiche dichiarate dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità e poi riposare nell’accoglienza di alberghi attrezzati di ottima categoria. È questo uno dei trend del turismo di montagna che si sta sempre più delineando, mostrando un fruitore dei sentieri desideroso di camminare per più giorni senza per questo rinunciare al comfort una volta arrivato a destinazione. Ed è proprio osservando questa nuova tendenza che nasce Dolomites Ronda, il progetto nato dalla visione di Dolomiti Supersummer, la versione estiva di Dolomiti Superski e ASI, il portale per viaggi attivi e sostenibili in tutto il mondo con sede a Innsbruck. Con loro, anche le organizzazioni di promozione territoriale IDM Südtirol e Trentino Marketing, nonché alcune valli delle Dolomiti interessate al programma.

IL PROGETTO

La volontà dunque è quella di promuovere un modo nuovo di vivere questo angolo di Dolomiti, proponendo un trekking “self guided” attraverso diversi itinerari in uno sviluppo che si concluderà nel 2026 con il lancio di ben tre itinerari, che permetteranno di andare alla scoperta delle Dolomiti in numerose valli, progredendo giornalmente di tappa in tappa. Il tutto sempre con la possibilità di dormire in comode strutture in valle sia per ovviare la scarsa disponibilità di posti nei rifugi, sia per rendere il turismo di montagna accessibile a tutti. Ci sono diversi livelli di difficoltà per ogni percorso che così possono essere intrapresi sia da neofiti che da appassionati, arrivando poi allo stesso punto. Per quanto riguarda il trasporto dei bagagli, è stato pensato un servizio dedicato che permette di muovere gli effetti personali da un albergo all’altro lasciando al trekker un solo compito: camminare. C’è un sito dedicato, dolomitesronda.com dove è possibile acquistare i singoli pacchetti.

IL PRODOTTO

Il primo dei tre percorsi è stato lanciato per l’estate 2024 e propone un percorso formato da cinque tappe di un giorno l’uno nelle valli centrali delle Dolomiti, dislocate nelle province di Bolzano (Alpe di Siusi, Alta Badia e Carezza-Val d’Ega) e Trento (Val di Fassa). Noi come Outdoor Magazine abbiamo partecipato all’edizione di lancio, insieme a una nutrita schiera di giornalisti italiani e tedeschi, ognuno con un grado diverso di preparazione. La bellezza del progetto Dolomiti Ronda è stata quella di offrire la possibilità di affrontare diverse varianti, da quella facile, a quella mediamente impegnativa o quella a carattere “alpino” che prevede anche passaggi più esposti, più dislivello e qualche via ferrata. In questo modo è stato possibile per tutti, godere della meraviglia delle Dolomiti nel modo che più

rispecchiava e rappresentava le capacità individuali del muoversi in montagna. Nel nostro tour, sono state tre le tappe proposte dall’organizzazione che fa capo ad ASI Reisen, che ci hanno portato da Siusi fino a Carezza in Val d’Ega. Le strutture sono state prenotate per noi dall’organizzazione, ma normalmente nel pacchetto è presente una selezione di alberghi tra cui scegliere, secondo la partnership in essere. Inoltre, viene fornita una APP dedicata, con tutte le info e la documentazione di viaggio con tragitti e dati oltre all’assistenza telefonica h24 in caso di necessità.

OFFERTA

Il prodotto “Dolomites Ronda” è acquistabile direttamente online. ASI Reisen funge da centro prenotazioni ufficiale. Nel prezzo del pacchetto sono inclusi cinque pernottamenti nelle strutture selezionate, cinque colazioni e cinque cene, i trasferimenti secondo il programma di viaggio, il trasporto bagagli da un hotel al prossimo, libro viaggio di ASI, l’utilizzo dell’app dedicata con materiale informativo per il viaggio. È compresa anche la Supersummer Card speciale con un credito di 1.200 punti per l’utilizzo degli impianti di risalita contemplati nel programma di viaggio. Il pacchetto “Dolomites Ronda” è acquistabile a partire da 1.300 euro a persona.

Inquadra il Qr Code per acquistare i pacchetti

_LE CINQUE TAPPE ATTUALMENTE DISPONIBILI

1 Compaccio Passo Sella I:

(Alpe di Siusi) (Val di Fassa) B:

2 Passo Gardena Valle Stella Alpina

(Alta Badia) (Alta Badia)

3 Santa Croce San Cassiano I:

(Alta Badia) (Alta Badia) B:

Corvara Passo Pordoi

(Alta Badia) (Val di Fassa)

5 Ciampedíe Carezza I:

(Val di Fassa) (Val d’Ega)

LA MONTAGNA DEL FUTURO

È da poco nata la sezione giovanile del CAI, che dà spazio a tutti gli under 35 amanti della montagna e volenterosi di essere parte attiva nella sua tutela. Ce ne ha parlato Veronica Vismara, referente sezione giovani CAI Milano di Ania Alleva

Il Gruppo Juniores CAI Milano - CAI SEM nasce con l'intenzione di creare uno spazio di confronto e aggregazione per i giovani già iscritti al Club Alpino Italiano o che vogliono approcciarsi alla montagna in maniera responsabile, sicura e sostenibile. Il Gruppo vuole essere un punto di riferimento per le Sezioni, collaborando con le Commissioni, i Gruppi e le Scuole per accrescere la conoscenza della montagna e avviare riflessioni sull'essere soci e socie attivi e attive del Sodalizio.

Intervista a Veronica Vismara, referente sezione giovani CAI Milano.

Com’è nata la sezione giovani del CAI? E perché? Il Gruppo Juniores all'interno della sezione CAI Milano è nato un anno fa, in realtà, da un gruppo di amici. Eravamo in quattro all'inizio e abbiamo sentito l'esigenza di creare un gruppo di sostegno e anche un po' di aggregamento sociale per tutte le persone under 35 all'interno del CAI. Il CAI offre tantissimo, ma non era ancora nato un gruppo dedicato proprio ai giovani. Il Gruppo è nato per andare incontro a tutte quelle persone che hanno delle necessità particolari, come il fatto di essere dei lavoratori o degli universitari. In più ci piaceva l'idea di divertirsi insieme, di fare qualcosa che portasse la nostra visione della montagna e della montagna del futuro all'interno di quello che comunque è un sodalizio che ha una storia molto ampia. Nasce anche per aumentare la partecipazione dei soci più giovani, renderli parte attiva del lavoro del CAI. Il contesto nazionale era già molto propenso alla creazione di questi gruppi e ci ha fornito degli strumenti molto importanti e utili. All’inizio, appunto, eravamo in quattro: due della sezione CAI e due della sezione SEM, sempre del CAI ma separata. La nostra idea era comunque quella di lavorare insieme, come un unico gruppo.

Che progetti avete?

Il primo anno è stato di sperimentazione, essendo appena nati. In ogni caso ci muoviamo su due fronti principali. Da un lato abbiamo le attività in ambiente e, nel nostro caso, abbiamo deciso di muoverci in maniera totalmente sostenibile. Questa scelta chiaramente ci impone delle limitazioni, anche rispetto ai luoghi che possiamo raggiungere, ma lo facciamo per promuovere la necessità di un aumento della mobilità integrata. Dall’altro, invece, abbiamo quello che è il nostro programma culturale, che è molto legato al tema dello sviluppo sostenibile e della sostenibilità ambientale, che per noi è sicuramente un tema fondamentale. Allo stesso tempo abbiamo deciso di intraprendere anche qui un percorso un po' particolare, uno dei primi nel suo genere, che è quello di ragionare sull'uguaglianza di genere all'interno del CAI. Vogliamo porre l’attenzione su questa nuova riflessione, che riguarda l’inclusività all’interno del CAI. Il mondo CAI è stato per

tantissimo tempo un ambito molto maschile, questo data anche la rilevanza molto maschile dell'alpinismo. Questa cosa sta cambiando negli anni, però c’è ancora tanto lavoro da fare. Quest'anno abbiamo attivato anche una collaborazione con Rainbow Hikers, che è un'organizzazione sul territorio di Milano che si occupa sostanzialmente di inclusione di persone della comunità LGBT+ che desiderano avvicinarsi a questo ambiente. Vogliamo creare uno spazio sicuro per tutti.

In che termini lavorate con la TAM (Tutela Ambiente Montano)?

Da quest’anno sono anche stata eletta presidente della commissione regionale TAM, quindi il mio doppio cappello aiuta molto a mettere insieme i progetti. Da un punto di vista di collaborazione, tutte quelle che sono le attività legate alla sostenibilità ambientale, le creiamo con la Commissione TAM sezionale. In particolare con Caterina Cedrone, che è la presidente della Commissione TAM sezionale, quindi il nostro punto di riferimento, e poi con tutto quello che è il gruppo TAM sezionale. Con loro abbiamo organizzato un paio di conferenze, per il momento un paio di attività culturali in sezione, tra cui anche una serata che è stata inserita all'interno del festival ASviS nazionale dello sviluppo sostenibile. Ovviamente al centro della nostra attenzione c’è anche tutta la tematica della riqualificazione sostenibile dei rifugi. Infine stiamo pensando di organizzare per i prossimi mesi un'uscita in ambiente con operatori TAM che racconti chi è un operatore TAM e cosa fa.

Come sarà la montagna del futuro?

Questa è una bella domanda. Ci sono due prospettive diverse, secondo me. Quella che rischia di essere la montagna del futuro e quella che potrebbe essere la montagna del futuro. La montagna del futuro sarà ripopolata, cambierà volto. Il cambiamento non è mai un problema di per sé, semplicemente bisogna guidarlo in una direzione che non riproponga i problemi che abbiamo già creato in altri ambienti e che in realtà stanno avendo effetti prima su quei territori che sui nostri.

Not another fashion sneaker

*sekai (globo) descrive la vocazione nomade di una scarpa da indossare 24/7 ------ trezeta.com

A LEZIONE DI SICUREZZA

Si arricchisce l’agenda dell'Ortovox Safety Academy che, dall'estate 2024, ha introdotto due nuovi corsi di alpinismo ed escursionismo agile

Non una semplice formazione, ma un vero e proprio sistema di corsi con cui condividere nozioni e know-how nell'ambito della sicurezza in ambiente alpino. Questo il core dell'Ortovox Safety Academy, l'iniziativa del brand che, dal 1980, anno della sua fondazione, si è sempre dedicato alla protezione delle montagne e di chi pratica alpinismo. L'azienda, con sede a sud di Monaco, infatti, oltre a sviluppare prodotti innovativi di alta qualità progettati per contribuire alla sicurezza in montagna, è profondamente impegnata nell’ambito della formazione. Impostati in modalità online e offline, i corsi danno vita a una delle più grandi iniziative formative dedicate agli sport di montagna. Dall'estate 2024 il programma si è ulteriormente ampliato con l’introduzione di nuovi corsi di alpinismo, pensati per consentire ai partecipanti di conoscere i terreni d’alta quota, rocciosi e glaciali, con tutte le problematiche a essi connesse e il modo in cui affrontarli. Se i Safety Academy climbing si limitano ai terreni sportivi in cui le difficoltà ambientali sono limitate, i corsi partiti quest’anno riguardano l’ambiente, appunto più complesso che richiede le maggiori competenze tecniche. Assodato che la sicurezza in montagna non esiste e, ancor meno, in alta quota, si insegna che i rischi vanno accettati ma ridotti al minimo (mitigazione del rischio). Il primo passo per fare questo è essere equipaggiati adeguatamente rispetto alla salita che si vuole affrontare, sapere come vestirsi e come utilizzare il materiale tecnico. Il secondo passo risulta essere la capacità di progressione individuale sui vari terreni, come roccia, neve, ghiaccio o misto sulle diverse pendenze. Il terzo quella della conoscenza e consapevolezza dei propri limiti e pianificare al meglio l’escursione, adeguata ai limiti tecnici e fisici del gruppo, prima a casa e poi correttamente condotta sul terreno grazie a scelte, strategie, decisioni, confronto, comunicazione. I corsi estivi si dividono quindi tra corsi su roccia, su terreno d’avventura in cui ci si specializza sull’utilizzo delle protezioni veloci, l’allestimento delle soste, le tecniche di progressione a tiri o conserva a ‘corda corta’, la più complessa e rischiosa tra le progressioni che richiede grande attenzione, allenamento ed esperienza. E poi, naturalmente, l’affascinante alta quota glaciale dominata dall’argomento della progressione su ghiacciaio, con tutte le variabili del caso a seconda delle caratteristiche della cordata, pendenze, visibilità e tipologia di ghiacciaio, e dell’autosoccorso da crepaccio, la medicina salvavita come

l’autosoccorso in valanga. Le date dei corsi estivi 2024 delle scuole di alpinismo Ortovox Safety Academy, sono elencate all’interno del sito nella sezione dedicata. I corsi si estendono dalla Valle d’Aosta alla Liguria con la scuola Peakshunter, al Piemonte con la Ossola Outdoor School, alle Dolomiti con la scuola di Madonna di Campiglio Alpine Days, alle alpi Lombarde con i corsi di Alpexperience e Oltre La Verticale, in Alto Adige con la Sud Tirol Alpin, fino al Gran Sasso la Mountain Evolution.

HIGH ALPINE BASIC - In cammino tra i ghiacciai: nell’arco di quattro giorni questo corso trasmette le basi per affrontare itinerari glaciali. Nel programma rientrano, tra gli altri aspetti, anche la progressione con ramponi e piccozza, le tecniche di arresto, la corretta legatura in ghiacciaio e il soccorso in crepaccio. Si impareranno le tecniche per muoversi e orientarsi in modo autonomo sui ghiacciai grazie alla loro 'lettura' e interpretazione. Alcune materie teoriche sviluppate in rifugio quali la meteorologia, la topografia e l'uso di applicazioni e strumenti saranno la base per un'attenta pianificazione dell'escursione.

MOUNTAINEERING BASIC - Questo nuovo corso ha una durata che va dai due ai tre giorni. Si sviluppa su itinerari classici di roccia in quota con scarponi da montagna e tecniche basilari di sicurezza su roccia.

ARRAMPICATA - La formazione estiva di Ortovox permette di imparare tutte le basi dell’arrampicata su roccia. Durante questi corsi intensivi, le guide professioniste insegneranno ai partecipanti la pianificazione delle vie, i vari nodi, le tecniche di sicu-rezza, la costruzione delle soste e la discesa in corda doppia. In collaborazione con circa 35 scuole di alpinismo, l’offerta si organizza su tre livelli e prevede formazioni per principianti, intermedi e progrediti finalizzati a impartire tutte le conoscenze fondamentali per praticare questa disciplina in sicurezza. Questi gli obiettivi formativi dei corsi di arrampicata: sicurezza e routine per le prime vie in autonomia (Climbing Basic), preparazione delle vie a più tiri (multi-pitch), preparazione su roccia (Climbing Advanced) o in ambiente alpino classico (Alpine Climbing).

Le piattaforme digitali per rinfrescare le proprie conoscenze

Gli Ortovox Safety Labs sono piattaforme di e-learning con contenuti di alta qualità che trattano i temi della sicurezza in caso di distacco di una valanga (Lab Snow), dell’arrampicata multi pitch (Lab Rock) e dell’alpinismo (Lab Ice). Questi approfondimenti non vogliono rappresentare un’alternativa ai corsi pratici, ma offrono l’opportunità di rinfrescare e ampliare le proprie conoscenze teoriche comodamente da casa. I contenuti sono stati sviluppati in collaborazione con l’Associazione delle Guide Alpine e Sciistiche Tedesche (VDBS). Il Lab Ice, che è stato recentemente aggiornato e ampliato, tratta tutti gli aspetti fondamentali dell’alpinismo. I tre capitoli del Lab Ice illustrano in formato interattivo l’equipaggiamento necessario, i nodi indispensabili, le tecniche di assicurazione e di progressione su firn e ghiaccio, compresa la gestione della cordata e le tecniche di assicurazione e di soccorso.

_ORTOVOX SAFETY LABS Inquadra il Qr Code per accedere agli Ortovox Safety Labs

MOUNTAIN ESCAPING

ISPIRATA ALLE DOLOMITI, CREATA DAI PIONIERI E INDOSSATA DAGLI AVVENTURIERI, DAL 1897.

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FIORE MIO

È questo il titolo del primo film scritto, diretto e interpretato da Paolo Cognetti, che verrà presentato in anteprima mondiale alla 77esima edizione del Locarno Film Festival, come evento di pre-apertura, il 6 agosto in Piazza Grande a cura della redazione

Dopo il successo de "Le otto montagne" –tratto dal suo omonimo romanzo e diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, vincitore del Premio della Giuria a Cannes 2022 – Paolo Cognetti arriverà nelle sale cinematografiche il 25, 26 e 27 novembre con il nuovo titolo, prodotto da Samarcanda Film, Nexo Studios, Harald House e EDI Effetti Digitali Italiani con il sostegno della Film Commission Vallée d'Aoste e in collaborazione con Montura e Jeep, technical partner Sony, service di produzione L’Eubage, media partner Radio Deejay e MYMovies.it. Al fianco di Cognetti con una piccola fornitura di capi di abbigliamento ne Le otto montagne, ora con "Fiore Mio" Montura ha compiuto una sorta di upgrade nella collaborazione con il prestigioso scrittore, fornendo all’opera un sostegno economico in qualità di sponsor e una fornitura di abbigliamento al protagonista e alla troupe impegnata per alcune settimane in alta quota sui diversi versanti del Monte Rosa (team fornita anche di calzature per l’alta montagna da parte di SCARPA).

buito in tutto il mondo da Nexo Studios (dettagli e sale a breve su nexostudios.it), è il tema più viscerale della poetica di Cognetti: quella montagna che l’autore ha esplorato anche nel documentario Sogni di Grande Nord diretto da Dario Acocella. Questa volta il viaggio di Paolo Cognetti si fa più vicino allo spettatore e racconta, in modo intimo, introspettivo e mai scontato, la sua montagna: il Monte Rosa, un luogo geografico ma soprattutto un luogo del sentire e un luogo della comprensione di quanto abbiamo intorno.

Dopo aver superato i cento film sostenuti nell’arco di meno di vent’anni, ora Montura sta per raggiungere nel corso del 2024 un altro risultato quantomeno singolare: il film diretto da Cognetti segue infatti, in ordine di tempo, quello sceneggiato e interpretato da Erri De Luca – L’età sperimentale – presentato con grande successo al Trento Filmfestival a maggio; e anticipa di alcuni mesi quello interpretato da Mauro Corona – La mia vita finché capita – che sarà presentato in anteprima in uno dei più importanti festival autunnali. De Luca, Cognetti, Corona: tre film con tre grandi scrittori, ai quali Montura si è affiancata con stima e rispetto. Un caso fortuito? Non solo. Perché la vicinanza al mondo della cultura e dei grandi scrittori è un must per Montura da più di vent’anni, da quando “Montura Editing” ha pubblicato o sostenuto oltre cento opere, distribuendo più di 200 mila volumi, sempre a fronte di donazioni a progetti di solidarietà, principalmente in Nepal, Perù e Mongolia.

Protagonista di Fiore Mio, che dopo l’uscita italiana sarà distri-

Nel suo viaggio sul Monte Rosa Cognetti non è solo. Con lui ci sono il direttore della fotografia Ruben Impens, conosciuto sul set de Le otto montagne e che firma anche la fotografia di Fiore Mio, e le persone incontrate durante questo viaggio. Come l’amico di una vita Remigio, nato e cresciuto in Val d'Ayas. Ci sono Arturo Squinobal, e sua figlia Marta, che Paolo conosce sin dall’infanzia e che ha trasformato l’Orestes Huette nel primo e unico rifugio vegano delle Alpi. E ancora ci sono Corinne e Mia. C’è il silenzioso eppure tagliente Sete, sherpa d'alta quota che ha scalato tre Ottomila. E poi c’è il cane Laki, inseparabile compagno di camminate.

A chiudere il viaggio la presenza preziosa del cantautore Vasco Brondi, amico fraterno di Cognetti e in questa occasione, per la prima volta, al lavoro su un’intera colonna sonora. Fiore mio, la traccia presente nel finale del film e che ne ha ispirato il titolo, è invece da tempo una delle canzoni più popolari di Andrea Laszlo De Simone, cantautore e musicista torinese, primo italiano ad aggiudicarsi il Premio Cesar.

_THE MOUNTAIN TOUCH - UN VIAGGIO NELLA NATURA CHE CURA

Due musei uniti, per raccontare attraverso l’arte e la scienza l’associazione tra buona salute e natura. È il tema esplorato attraverso l’esposizione “The Mountain Touch”, sostenuta da Montura, inaugurata al MUSE - Museo delle Scienze di Trento il 27 luglio 2024. La mostra è un progetto arte scienza ideato e prodotto dal Museo Nazionale della Montagna, a cura di Andrea Lerda. In occasione dell'inaugurazione, dalle 16 alle 18 l'attore Bruno Crucitti eseguirà una lettura estesa di una selezione di brani da "Walden – Vita nel bosco" di Henry David Thoreau a 170 anni dalla sua pubblicazione. La giornata si concluderà alle 21.30 con la prima dello spettacolo The Planets, un concerto di musica, parole e proiezioni alla scoperta dei pianeti del sistema solare. Con le musiche dell’Ensemble Zandonai - Orchestra da Camera di Trento, le installazioni video di Valerio Oss – Pixel Cartoon e le letture di Andrea Brunello.

© Daniele Mantione
Paolo Cognetti

A SERVIZIO DELLA CULTURA

Anche quest’anno MGM ha affiancato TEDxCastelFrancoVeneto nel ruolo di partner dell’evento organizzato da Iridee, un'associazione no-profit che si dedica con passione alla promozione culturale di iniziative per la comunità di Pietro Assereto

TED (acronimo di Technology, Entertainment, Design) è un'organizzazione no-profit il cui obiettivo è la condivisione di idee di valore, sintetizzato nel motto "Ideas worth spreading", ovvero "idee che vale la pena diffondere". Da una costola dell’organizzazione è nato TEDx che consiste in una serie di eventi locali organizzati in modo indipendente, ideati per stimolare lo scambio di idee e di esperienze simili a quelle di TED. L’evento è di fatto una fucina di pensieri innovativi e soluzioni creative presentate da relatori ispirati che condividono la loro visione per un futuro migliore.

TEDxCASTELFRANCOVENETO

Nel corso degli anni, gli organizzatori hanno creato una serie di iniziative periodiche, tra le quali l’annuale TEDxCastelfrancoVeneto, tenutosi presso il Teatro Accademico e molto atteso dalla città. L’evento si ispira al famoso format di conferenze americano TED, che concede di ricreare degli eventi locali TEDx tramite il rilascio di un’apposita licenza gratuita. Sul palco delle passate edizioni di TEDxCastelfrancoVeneto si sono alternati speaker con esperienze di vita e ambiti professionali molto diversi tra loro, condividendo con il pubblico idee di valore. Per ogni edizione di TEDx viene scelto un tema che farà da filo conduttore per i talk dei numerosi speaker. Quello di quest’anno è stato SINTESI. In un’era di sovraccarico informativo, in cui si è sommersi da una marea di contenuti, spesso superflui o addirittura dannosi, emerge un bisogno impellente: quello di trovare una sintesi, ed è ciò che TEDx cerca di fare ogni anno con il loro evento. Come nella chimica si mescolano elementi diversi per creare composizioni nuove, gli speaker presenti hanno unito idee di tanti ambiti differenti per trovare la sintesi in un unico evento, attraverso talk ricchi di significato. Ma fare sintesi non vuol dire ridurre un concetto alla sua forma più semplice, bensì elevare i suoi significati chiave, mettendoli in evidenza.

“Sintesi è un faro nel caos che ci guida nella tempesta di informazioni, verso le idee più importanti e i racconti più emozionanti; è un invito a scavare più a fondo, a cercare oltre il rumore e il clamore, a scoprire il cuore pulsante delle idee che possono cambiare il mondo”

LA DICHIARAZIONE DI MGM “Anche quest’anno siamo felici di aver dato il nostro supporto a TEDxCastelfrancoVeneto, organizzato da Iridee, un'associazione no-profit che dedica impegno e passione alla promozione culturale e a iniziative a favore della nostra comunità. L'evento TEDx è una fucina di pensieri innovativi e soluzioni creative presentate da relatori ispirati che condividono la loro visione per un futuro migliore. Il nostro sostegno a questa iniziativa riflette il profondo impegno dell'azienda nel promuovere lo sviluppo culturale e il benessere sociale del nostro territorio”

Il sostegno di MGM a questa iniziativa, in qualità di partner, riflette il profondo impegno dell'azienda nel promuovere lo sviluppo culturale e il benessere sociale del proprio territorio. Oltre a ciò, TEDxCastelfrancoVeneto offre la possibilità di creare nuovi contatti e sviluppare collaborazioni stimolanti e promuovere il confronto tra persone con sensibilità e competenze differenti. Attraverso un dialogo libero e multidisciplinare c’è l’opportunità di rinnovarsi e cogliere nuovi spunti dall’esterno. L’obiettivo è quello di incoraggiare il confronto per scoprire approcci diversi ed esplorare le potenzialità che le nuove collaborazioni possono offrire. L’azienda, che realizza i noti prodotti “griffati” Kayland e Trezeta, ha voluto dare il suo supporto a questo format internazionale in quanto condivide la volontà di diffondere idee di valore che possano trasformarsi in qualcosa di concreto. Obiettivi comuni con quelli di MGM, in effetti, che sviluppa quotidianamente progetti creativi a partire dalle idee, e la loro realizzazione in prodotti funzionali va a soddisfare le esigenze dei consumatori nel mondo. MGM ha scelto di supportare questa iniziativa culturale di respiro internazionale che ha saputo mettere radici sul territorio, valorizzandone i contenuti, le persone, le aziende e ha voluto mettersi in gioco in prima persona uscendo dai soliti schemi convenzionali di promozione, con l’obiettivo di lasciarsi ispirare da nuove idee e con l’augurio che possano prendere vita nei progetti che l’azienda ha in serbo per il futuro.

EVOLUZIONE PERFORMANTE

Aventrail è il sandalo di Teva dedicato al trail running che permettere di correre sui sentieri off road con l’ammortizzazione e la reattività di una scarpa da running, ma con la sensazione di massima libertà di movimento

Ideale per correre sui sentieri nella stagione più calda, Aventrail unisce la freschezza di un sandalo con la comodità, il cushioning e la reattività di una scarpa da running. Un ibrido altamente tecnico che nulla toglie alla performance.

Creata per i trail runner, fast-hiker e appassionati di outdoor, la nuova calzatura è stata quindi costruita per lo sterrato con un sistema di strapping a W che abbraccia il piede, unito all’ammortizzazione Hyper-Comf nell’intersuola e il solido battistrada in Spider Rubber a tassellatura accentuata per avere il massimo grip sui sentieri.

TOMAIA / in maglia ingegnerizzata per la massima traspirabilità e stabilità dell’avampiede su ogni terreno

TESSUTO / realizzato con 100% plastica riciclata Repreve che usa filato di polyestere a tracciatura verificabile

L’elemento chiave di differenziazione di Aventrail dagli altri sandali è la tomaia in maglia ingegnerizzata, che garantisce aereazione e bloccaggio dell’avampiede, unita alla reattività dell’Hyper-Comf cushioning e al resistente battistrada Spider Rubber, per un ampio supporto nelle discese.

Il W Strapping System offre un fit sicuro e personalizzato, consentendo una sensazione di libertà unica del piede grazie alla minor quantità di materiale in confronto a una normale scarpa. Aventrail può essere indossata sia con le calze che senza, in base alle preferenze del runner.

ALLACCIATURA / W Strapping System per un bloccaggio sicuro del piede, massima adattabilità e fit personalizzato

/ 6 mm (33,5 mm al tallone – 27,5 mm all’avampiede)

VERSIONE DONNA
PESO / 275 g
DROP

“La differenza tra un vero sandalo performance da trail running e una scarpa da trail è la superiore esperienza di libertà. Questo sandalo ha le qualità di una running shoe (grip, ammortizzazione, propulsione) ma con elementi di alta performance aggiuntivi. Il sandalo Aventrail ha una traspirabilità extra – fondamentale per la performance e il benessere – e la capacità di aderire al piede. Poi c’è la sensazione che è quella di una connessione più intensa con la natura, grazie al fatto di poterla percepire più integralmente, alla velocità che vuoi, perché il piede è più libero e può vivere quella sensazione particolare avendo meno possibile che lo divide dall’ambiente”

Jean-Luc Diard, global VP of innovation di Deckers Brands e co-fondatore di HOKA

VERSIONE UOMO

PESO / 337 g

DROP / 6 mm (33,5 mm

“Teva ha lanciato il primo sandalo sportivo della storia 40 anni fa, alla sua fondazione, e lanciare oggi l’Aventrail – il primo sandalo disegnato specificamente per il trail running – è un traguardo enorme che segna la storia del brand e la sua futura evoluzione nello sport-performance. Forgiato dalla sua credibilità in quest'ambito, Aventrail inizia una nuova era per le calzature funzionali Teva e siamo entusiasti di continuare a innovarci con questa espansione di categoria e gamma di prodotti”

Lee Cox vicepresidente e general manager di Teva, Ahnu e Sanuk in Deckers Brand

TECNOLOGIA / Hyper-Comf che unisce la reattività della SuperCritical Foam e il supporto di EVA per un cushioning efficace in discesa

PLATE / in Nylon per la massima propulsione in corsa e un’accelerazione equilibrata in salita

SUOLA / Spider Rubber durevole con tagli salva-peso strategici

TASSELLATURA / accentuata per massimizzare il grip sui sentieri

OVUNQUE SARAI

AKU propone una selezione di modelli variegata in grado di soddisfare le esigenze di tutti, con tecnologie all’avanguardia, come la nuova suola ADAPTA, progettata dal brand e prodotta da Vibram

ROCK DFS II GTX

Calzatura da avvicinamento tecnico e climbing leggero, per vie ferrate ed escursioni su sentieri di montagna anche in presenza di pioggia. Evoluzione del modello Rock con miglioramenti tecnici di calzata. La tomaia in scamosciato, tessuto e microfibra resistente alle abrasioni è dotata di una protezione in gomma che avvolge e protegge la zeppa negli appoggi in arrampicata. Costruzione intersuola asimmetrica a doppia densità EVA e PU, adotta il sistema AKU Elica Natural Stride System per favorire l’efficienza biodinamica. Personalizzazione della calzata con il sistema a doppia allacciatura Dual Fit System che permette di adeguare il comfort e la precisione della calzata durante le diverse fasi di utilizzo: un laccio tradizionale per massima comodità durante l’avvicinamento e un fast lacing per aumentare sensibilità e precisione in fase di arrampicata, anche sugli appoggi più piccoli. La suola Vibram Approcciosa con mescola Megagrip ad alte prestazioni fornisce il massimo grip con un design specifico per l’arrampicata.

ADAPTA SD GTX

Modello da trekking dinamico a media quota. Tomaia in scamosciato e tessuto elastico, costruzione senza soffietto per massimo comfort. Suola Vibram con disegno asimmetrico e scanalature in zona appoggio e spinta che permettono l’adattamento alla morfologia del terreno e massimizzano l’effetto dinamico del sistema AKU Elica Natural Stride System, nato per favorire l’efficienza biodinamica. Zeppa in poliuretano a iniezione diretta a densità differenziata per copiare le anatomie plantari della forma Elica e fornire ammortizzazione e supporto. Made in Italy.

Rock DFS II GTX
Adapta SD GTX

INTELLIGENZA DA INDOSSARE

I dispositivi Amazfit integrano sistemi innovativi dove l’AI generativa fornisce nuovi standard per quanto riguarda allenamento e benessere

Dispositivi indossabili intelligenti che diventano insieme un concentrato di moda e tecnologia. Da questa volontà nasce il progetto Amazfit che dà vita a prodotti perfetti per monitorare e gestire ogni allenamento, che si tratti di corsa su strada o di altre attività outdoor. L’obiettivo è quello di aiutare gli utenti a connettersi meglio nella vita, dotandoli di tecnologie di smart living in diversi scenari. Amazfit è uno dei tre marchi di proprietà di Zepp Health Corporation e presenta sistemi che integrano intelligenza artificiale generativa.

AMAZFIT BALANCE

Si tratta dello smartwatch più versatile della serie, pensato per chi si approccia da neofita allo sport e cerca un dispositivo da indossare tutti i giorni. Presenta un design premiato con cornice metallica e grande display HD AMOLED da 1,5 pollici. Cuore pulsante di Amazfit Balance è il sistema operativo Zepp OS 4, che integra OpenAI’s-GPT-4o, basato su un'interfaccia proprietaria semplice e intuitiva. Lo smartwatch mette a disposizione un ventaglio di funzionalità davvero ampio, a partire dal monitoraggio della salute.

AMAZFIT CHEETAH PRO

Orologio da corsa con Chat Al Coaching, presenta un design leggero e di alta qualità. È fornito di un’innovativa antenna GPS a doppia banda che consente all'orologio di raccogliere il massimo numero di segnali e fornire un posizionamento più accurato. Con modalità dedicate per corsa all'aperto, tapis roulant, triathlon, HIIT e altro ancora, l'Amazfit Cheetah offre una funzione sportiva per ogni tipo di corridore e può rilevare automaticamente 25 esercizi di forza.

T REX ULTRA

Si tratta dello smartwatch più incline all'avventura che l'azienda abbia in gamma. Il suo punto forte è la resistenza grazie a un mix tra i polimeri che compongono la parte centrale del telaio e l'acciaio inox 316L utilizzato per gli altri elementi. Vanta un funzionamento a bassissima temperatura e permette immersioni fino a fino a 30 m. La batteria da 500 mAh permette ad Amazfit T-Rex Ultra di arrivare a 20 giorni di autonomia con una sola carica con utilizzo tipico, mentre in modalità GPS endurance si toccano le 80 ore. Sono supportate oltre 160 modalità sportive alcune delle quali inedite per la gamma Amazfit come l'apnea outdoor e indoor o il paracadutismo.

FALCON

Questo Smartwatch da 49 mm è stato definito dal produttore il suo primo orologio GPS multisport premium. Realizzato con materiali resistenti come il titanio TC4 e il vetro zaffiro a protezione dello schermo, Falcon è impermeabile fino a 20ATM, integra il GPS dual band a sei satelliti, supporta l'importazione delle mappe tramite app Zepp e, per la

_INTELLIGENZA ARTIFICIALE GENERATIVA APPLICATA AI DISPOSITIVI

L'azienda ha adottato una politica di continuo sviluppo dei propri dispositivi indossabili. Dalla sua presentazione dello scorso autunno, Amazfit Active ha ricevuto sei aggiornamenti e con essi oltre 30 nuove funzionalità. Tra le funzioni legate all’intelligenza artificiale generativa ci sono:

Zepp Flow che, sfruttando la tecnologia GPT-4o di OpenAI per facilitare interazioni in linguaggio naturale in modo più intelligente, permette agli utenti di controllare i propri dispositivi tramite comandi vocali senza bisogno di parole chiave specifiche o di toccare fisicamente lo schermo.

prima volta, può contare sull'algoritmo proprietario Zepp Coach che, mediante l'intelligenza artificiale, fornisce indicazioni sulle tipologie di esercizi da svolgere sulla base del livello di esperienza e dello stato fisico dell'utente.

AMAZFIT HELIO RING

Questo anello smart offre una visione generale delle prestazioni atletiche e del periodo di riposo oltre a offire una nuova soluzione di monitoraggio dell'Attività Elettrodermica (EDA): ciò significa che monitora le risposte emotive e lo stress in base ai cambiamenti nell'attività delle ghiandole sudoripare. Questi dati, insieme ad altri parametri post-allenamento, forniscono agli atleti e agli sportivi una visione completa dei processi di recupero, consentendo così una gestione più efficace della preparazione alle gare. L'anello è impermeabile (certificato fino allo standard 10 ATM), estremamente sottile e leggero e pesa solo quattro grammi.

Zepp Aura è l’assistente digitale che fornisce una grande quantità di informazioni sul sonno, insieme a tanti consigli per dormire meglio e risolvere eventuali problemi.

Zepp Coach offre intuizioni basate sull'intelligenza artificiale per migliorare ogni allenamento. Inoltre, grazie alla potenza dell'intelligenza artificiale generativa e del modello linguistico applicato (LLM), la funzione Zepp Coach AI Chat dell'app Zepp riconosce le descrizioni in linguaggio naturale per rispondere alle vostre domande sullo sport.

web: it.amazfit.com - IG: @amazfititaly

Amazfit Balance Amazfit Cheetah Pro T Rex Ultra Falcon

SAFETY FIRST

OBX è la famiglia di moschettoni in lega leggera forgiati a caldo, ideati da SKYLOTEC. Per alpinismo e arrampicata, sono ideali per auto-assicurarsi, per collegare nodi autobloccanti e per manovre di soccorso

OBX

La forma curva del dorso di OBX ne permette una buona apertura della leva e ne migliora la maneggevolezza mentre la forma ovale consente un posizionamento ottimale di dispositivi e corde. OBX presenta chiusura catch-free in tutte le sue configurazioni e molteplici chiusure a ghiera: SG con la classica chiusura a vite, WG con chiusura a due movimenti, TG a tre movimenti e il più recente della famiglia il rivoluzionario BriLock che unisce la semplicità d’uso di una ghiera a vite alla sicurezza supplementare di un bloccaggio automatico. OBX è disponibile anche con sistema ACL, che permette il collegamento ottimale all’anello di servizio dell’imbracatura, mantenendo il corretto allineamento fra moschettone e dispositivo anche durante le manovre più impegnative. Disponibili da marzo 2025.

SKYLOTEC

Dopo molti anni di proficua collaborazione, SKYLOTEC, uno dei principali produttori di dispositivi di protezione individuale nell’ambito professionale e nello sport, ha acquisito Aludesign e il suo marchio Climbing Technology. I due brand condividono i valori basilari, come il costante impegno per la qualità e la centralità della sicurezza nelle attività quotidiane. L’azienda tedesca supporta il potenziale di Climbing Technology per crescere sempre di più in mercati internazionali che richiedono competenza e precisione: un’unione che ha sancito progetti entusiasmanti per lo sviluppo del brand e che ha portato alla creazione di gamme prodotti ampliate e innovative.

STILE SPORTIVO IN BAMBOO

Quest'ultimo sarà il grande protagonista della SS 25 di E9. Prodotti ideali per lunghe sessioni di outdoor nelle giornate più calde per mantenere il corpo fresco e asciutto

Estremamente versatile, il bamboo è noto per la sua incredibile morbidezza, che lo rende estremamente piacevole sulla pelle. La sua fibra naturale garantisce una sensazione di comfort e leggerezza. Inoltre, è un materiale altamente traspirante ed è in grado di assorbire un'alta percentuale di umidità.

Infine, è un materiale ecologico e sostenibile, che richiede pochissima manutenzione e cresce rapidamente senza l'utilizzo di pesticidi o fertilizzanti. Questo lo rende una scelta consapevole per chi desidera ridurre il proprio impatto ambientale attraverso l'utilizzo di un abbigliamento sostenibile, scelta che sposa appieno la visione che guida E9 già dai primi inizi.

PER LUI - RONDO OFF

New entry dell’iconica famiglia dei Rondo, questa volta semplificato nella costruzione, poiché sono assenti zip e bottone. Realizzato in morbida fibra di bamboo e cotone organico, presenta le tasche, leggermente rinnovate, e le impunture a contrasto. A completare la praticità del capo, ci sono vita e fondo regolabile, oltre che i cordoncini portaspazzolino su entrambi i lati. Non manca la personalizzazione, ricamata al di sotto della tasca posteriore.

Colore in foto: persian blue

PER LEI - OLIVIA

Primeggia le collezioni E9 già da qualche stagione, e per la SS25 viene presentato in fibra di bamboo e cotone organico. Morbidissimo e leggero, Olivia presenta cinta e fondo elastici, ideali per una vestibilità comoda, oltre che due ampie tasche sul davanti. Non manca anche qui la cura minuziosa per i dettagli, come in ricamino colorato sul davanti.

Colore in foto: thymus

Climbing Technology - 035.783595 - vendite@aludesign.it

USCIRE CON STILE

Crazy ama presentare collezioni, tecnologie e colori nuovi, ma c’è un elemento che porta sempre con sé: il fit molto estetico. I capi del brand valtellinese sono pensati per vestire con tecnicità gli sportivi durante le loro avventure outdoor, ma anche nella vita di tutti i giorni

PER LEI

PULL EXIT LIGHT

New entry della collezione estiva, la Pull Exit è un mid layer essenziale dallo spirito activewear, adatto alle attività in montagna così come quelle di tutti i giorni. Il suo look moderno e pulito si unisce a freschezza, traspirabilità e comfort del tessuto High Performance, composto in leggera microfibra a trama bi-elastica.

PANT EXIT LIGHT

La famiglia di pantaloni Exit è pensata in tre diverse lunghezze che possono essere sfruttate in tutte le occasioni. La variante lunga è caratterizzata da freschezza, elasticità e leggerezza che la rendono ideale per il trekking o per un utilizzo di tutti i giorni. È riconosciuta per il fit molto estetico che esalta la femminilità, quest'anno rinnovato nelle linee. La composizione tecnica così confortevole è data dal tessuto bi-elastico, molto liscio e fresco con trattamento DWR antimacchia. Le tasche sono posizionate lateralmente sulle cosce, il fascione in vita è una comoda microfibra e il fondo gamba è chiuso da un pratico polsino.

T-SHIRT EXIT

La collezione si arricchisce con la nuovissima t-shirt dal look più essenziale: tecnica e raffinata, con fondo stondato e cuciture in contrasto in stile Crazy. Questa t-shirt, con costruzione senza giro manica, è prodotta in fresca e leggera rete microforata melange con trattamento S-Café.

PER LUI

PULL PEGASUS

Novità della collezione SS 25, è un mid layer essenziale dallo spirito activewear, ideale per le attività in montagna così come quelle di tutti i giorni. Il suo look moderno e pulito si unisce al tessuto Endurance Light e alla rivoluzionaria tecnologia Acrofuse. La costruzione si completa con microforature a laser per alleggerirla ulteriormente.

PANT PEGASUS

Rappresenta una nuova categoria di prodotti per Crazy, un pantalone morbido e versatile, adatto ad attività da tutti i giorni, ma realizzato con un tessuto tecnico che lo rende adatto per il trekking e le camminate. Ciò che lo rende veramente così innovativo è il modo in cui è stato prodotto: è stata utilizzata la nuovissima tecnologia Acrofuse. Il tessuto è il leggero e bi elastico Endurance light.

SHORT PEGASUS

Il nuovo short Pegasus è un prodotto dal design essenziale prodotto con la tecnologia Acrofuse. L'assenza di cuciture, oltre all'utilizzo del tessuto leggero ed elastico Endurance Light, porta lo short a essere estremamente elastico, resistente e leggero anche dal punto di vista tecnico.

TECNOLOGIA ACROFUSE

Questa innovativa tecnologia che elimina completamente le cuciture, sostituite da micro gocce di incollaggio, rendendo i capi più leggeri ed elastici, è stata sviluppata dall’azienda giapponese Toray.

Crazy - 0342.706371 - help@crazy.it - crazy.it

ALPINISMO TECNICO

La Sportiva propone Helixir Shell, un outfit completo per le avventure sulle grandi pareti. Impermeabile, resistente ed elastico grazie a Spectra, la fibra ad alte prestazioni

_TESSUTO SPECTRA

HELIXIR SHELL JACKET

Questa giacca combina il tessuto Spectra, leggero e resistente, con una membrana impermeabile ad alte prestazioni. Progettata per il movimento illimitato con maniche e spalle preformate, presenta una vita elasticizzata e un cappuccio compatibile con il casco per il comfort dell'arrampicata per tutta la giornata e una protezione completa. Presenta polsini regolabili per un fit preciso e due tasche sul petto con zip idrorepellenti YKK AquaGuard.

HELIXIR SHELL PANT

Questi pantaloni sono realizzati con tessuto Spectra che li rende ideali per affrontare le sfide alpinistiche più difficili e trattamento DWR per una leggera idrorepellenza. Dotati di un comodo cinturino in vita minimal e ginocchia preformate con un soffietto integrato, offrono libertà di movimento durante le assicurazioni e le manovre, mentre comode tasche offrono un facile accesso agli essenziali durante l'arrampicata. Questo capo è stato sviluppato con diverse opzioni di lunghezza delle gambe per adattarsi al meglio a tutte le stature. Rispetto alla versione classica, quella lunga ha più 5 cm e quella corta meno 4 cm.

Prodotto dall’azienda americana Honeywell, Spectra è formato da una fibra sintetica di polietilene ad altissimo peso molecolare e con molecole estremamente lunghe. È noto nell'industria chimica come UHMW (Ultra High Molecular Weight Polyetylene).

Questa fibra è una delle più forti e leggere al mondo. Grazie alla sua durezza eccezionale e alle sue proprietà viscoelastiche, la Fibra Spectra è usata in numerose applicazioni per le quali è richiesta un’altissima resa. La sua estrema resistenza, 15 volte superiore all’acciaio, la rende anche più durevole del poliestere.

PANTALONI IDEALI PER OGNI AVVENTURA

LULAKA

Questo pantalone funzionale da donna abbina l’eccellente vestibilità ottimizzando la libertà di movimento ed è un’icona per il brand tedesco tanto da essere il più venduto della categoria. Disponibili in 25 taglie, i Lulaka sono dei best seller grazie al tessuto elasticizzato, traspirante, idrorepellente e ad asciugatura rapida. La funzione di arrotolamento è un vantaggio particolare: in pochi secondi, infatti, è possibile ridurre la lunghezza per le giornate particolarmente calde. Anche una leggera pioggia non è un problema poiché la sua finitura idrorepellente è priva di PFC, a tutela dell'ambiente. La sua costruzione evita lo sfregamento mentre l’elastico della zona flex in vita contribuisce anch'esso a una vestibilità confortevole. I Lulaka sono inoltre dotati di tre spaziose tasche con chiusura a zip e di una tasca interna di sicurezza proprio per questo scopo.

HUANG

I bermuda Huang da trekking sono realizzati in tessuto elasticizzato a quattro vie per garantire un'eccellente libertà di movimento. Oltre al taglio speciale, la fascia in vita con passanti e la cintura integrata garantiscono una vestibilità perfetta. In caso di pioggia estiva, i pantaloni Huang traspiranti si asciugano molto rapidamente grazie al Dryprotec. La finitura ecologica, priva di PFC, garantisce proprietà idrorepellenti. Quattro spaziose tasche completano questi bermuda da trekking, in modo da essere sicuri di avere sempre a portata di mano tutti i piccoli oggetti importanti durante le escursioni.

TAJO 2

Il modello traspirante Tajo 2 con cerniera nasce per quelle giornate in cui non si sa scegliere tra pantaloni da trekking corti o lunghi. Dotati di cerniera, è possibile in un gesto passare da una versione all’altra: che siano corti o lunghi, i pantaloni Tajo 2 sono un classico di lunga data che offre tutto ciò di cui si ha bisogno durante le escursioni. Sono realizzati in tessuto elasticizzato a quattro vie per garantire ottima vestibilità in grado di seguire ogni movimento. La finitura senza PFC è ecologica e idrorepellente. Grazie alla tecnologia Dryprotec, si asciugano molto rapidamente dopo le salite più impegnative o gli acquazzoni estivi. I Tajo 2 sono completati da quattro ampie tasche con chiusura a zip per smartphone, portafogli, oltre a una tasca interna di sicurezza integrata per piccoli oggetti di particolare valore.

Secondo lo specialista del prodotto Maier Sports, devono offrire comfort e ampiezza di movimento

RISE UP, STAND UP!

Montura propone una collezione total woman, ideale per il trekking estivo. Capi traspiranti, leggeri e con ampia libertà di movimento

RISE HOODED JACKET WOMAN

La giacca con cappuccio Rise è pensata per climi imprevedibili e altitudini variabili da affrontare in tutti i trekking. Tiene asciutti dalla pioggia leggera, riparati dalle raffiche di vento e mantiene al fresco il corpo senza rischi di surriscaldamento. Il cappuccio è fisso ma leggermente elasticizzato per essere indossato comodamente a ogni evenienza. Il fondo della giacca e i polsini sono elasticizzati per garantire la massima aderenza assecondando e seguendo ogni movimento.

RISE ZIP OFF PANTS WOMAN

Leggeri ed elasticizzati, questi pantaloni da escursionismo offrono comfort che dura tutto il giorno e sono caratterizzati da una gamba separabile mediante zip. Sono realizzati in poliammide elasticizzato 4 way stretch morbido a contatto con la pelle, ma allo stesso tempo durevole e resistente alle abrasioni. La speciale finitura idrorepellente PFAS FREE DWR assicura l’assenza di composti fluorurati, dannosi per l’ambiente. Due tasche per le mani e una tasca posteriore in mesh assicurano tutto lo spazio per riporre quello

di cui si ha bisogno nelle lunghe giornate in giro per i sentieri. La vita è elasticizzata, avvolgente e comoda come una seconda pelle. Si è scelto di non rinunciare allo stile unito alla praticità, la zip a fondo gamba permette di rimuovere la parte inferiore della gamba comodamente senza dover togliere le scarpe, si rimarrà con uno short pratico e fresco ottimo per le giornate più calde. Quando si è in dubbio tra caldo e freddo i pantaloni Rise sono la scelta ideale.

RISE MAGLIA WOMAN

Strato intermedio ideale per le attività in montagna e all’aperto anche ad alta intensità. La maglia Rise in Polartec Power Grid offre un calore elevatissimo in proporzione al peso del tessuto. Non appesantisce e non fa surriscaldare. Il motivo geometrico ottimizza la traspirabilità per dare tutta la libertà di movimento senza surriscaldare e senza far sudare. Inoltre, è incredibilmente comprimibile e ad asciugatura rapida, per poter regolare la temperatura corporea anche quando si indossa uno zaino o una giacca esterna impermeabile.

CON A CUORE IL PIANETA

Le Spin Planet di SCARPA, per le loro caratteristiche di ammortizzazione e durabilità, sono ideali per le gare di lunghe distanze come l’UTMB

Quella in corso è la seconda stagione in cui SCARPA è sul mercato con il modello Spin Planet, la calzatura che introduce un nuovo concept sostenibile nel trail running. È il modello ideale sia per chi ricerca la performance che per chi si avvicina alle lunghe dis tanze: i volumi maggiorati dell’intersuola assorbono l’impatto nella corsa su ogni asperità del terreno, mentre la scarpa offre un fit di calzata immediatamente confortevole. La Spin Planet sarà il focus anche in occasione dell’UTMB 2024 su tutte le distanze della gara regina della disciplina.

po la rullata supportando così il piede anche su terreni trasversi e sterrati. Questo bilanciamento tra ammortizzazione, comfort e stabilità è il segreto del successo di Spin Planet”.

COSTRUZIONE

“Puntiamo molto su questo modello. Per la sua realizzazione abbiamo pensato al runner che corre dai 10 fino ai 300 km e vuole una scarpa che abbia sostanza e un cushioning bilanciato”, racconta il brand manager Marco De Gasperi. “L’obiettivo era quello di offrire al corridore, ma anche all’appassionato, una scarpa confortevole ma soprattutto stabile perché sui sentieri di montagna avere il piede fermo quando ci sono situazioni difficili è fondamentale. La Spin Planet ha una costruzione pensata per sostenere l’arco plantare facilitando al contem-

I filati Engineered Recycled Mesh e Recycled Microfiber che compongono la tomaia sono al 100% riciclati, l’intersuola High Compression Foam in EVA anch’essa riciclata al 45% garantisce stabilità e risposta in spinta. Infine il battistrada in gomma riciclata al 30% con disegno esclusivo SCARPA in mescola ATR GUM combina un elevato grip e durabilità.

“Il progetto Spin Planet vuole inoltre offrire sul mercato un prodotto sostenibile in grado di mantenere la performance. L’utilizzo di materiali di recupero permette di rimettere in circolo scarti di produzione che altrimenti andrebbero gettati via e questa garantisce un vantag gio per l’ambiente e per l’intero sistema produttivo. Siamo veramente orgogliosi di questo modello che ha dimostrato di essere un ottimo alleato per le lunghe distanze”, conclude De Gasperi.

SS 24

Aurelien Dunand Pallaz, vincitore Hardrock 100 Endurance Run 2023
Sergio Gustavo Pereyra, vincitore alla Patagonia Run 2023

BY WOMEN, FOR WOMEN

Dopo Soul Trekking, Fitness Hiking e Mountain Me-Time, la primavera-estate 2025 di LaMunt innova tecnologie e tessuti per le amanti dell’avventura, ampliando così la prospettiva sulla montagna al femminile

Una leggerezza elastica, traspirante e termoregolatrice, quella della collezione estiva, che coniuga performance e comfort a tessuti innovativi e design versatili pensati per la silhouette femminile in movimento. Così LaMunt riconferma l’impegno nel soddisfare le reali esigenze delle mountain lover, perché possano sentirsi libere di vivere le proprie avventure.

TESSUTI E KEY STYLES DELLA SS 25

LaMunt Me a ir Stretch MANUELA LIGHT STRETCH WIND JACKET

Il leggerissimo tessuto Me-Air Stretch, novità della collezione, è sinonimo di estate outdoor per le alte performance in termini di traspirabilità ed elasticità. Realizzato in nylon riciclato ed elastan, è antivento e crea uno strato sottile da avere sempre con sé. Il design unico della giacca antivento Manuela Light Stretch combina le tecnicità essenziali di questo tessuto con un finish opaco e una stampa monogram che conferisce movimento al capo, che una volta ripiegato occupa lo spazio di un portafoglio.

LaMunt Dura S tretch Super L ight

ULLI MOUNTAIN TRAVEL SHIRT

La versione super leggera del Durastretch è morbida, resistente all'abrasione, elastica e traspirante. L’88% di poliammide riciclata e il 12% di elastan offrono piena libertà di movimento, insieme agli inserti elasticizzati a quattro vie. La finitura DWR (durable water repellent) priva di PFAS respinge l'umidità. La nuova Ulli Mountain Travel Shirt sfrutta un diagramma tridimensionale delle zone del corpo mappando diversi modelli di rilascio di calore e umidità: un prodotto intelligente che risponde a tutte le esigenze.

LaMunt n aia Jer S ey

BETTY ICONIC TANK

Morbido ed elastico, traspirante e leggero, il nuovo Naia Jersey di LaMunt è realizzato con il 10% di lana naturale, il 30% di viscosa da pasta di legno, il 30% di poliestere e il 30% di Naia, una fibra di cellulosa di origine arborea da fabbricazione ecocompatibile. Combinando i vantaggi delle fibre naturali e sintetiche, la Betty Iconic Tank è morbida e leggera, ideale per l'estate. Squadrata e senza maniche, la grafica ispirata alla montagna la rende un capo unico e distintivo.

SUPERA LE ASPETTATIVE

Dal design innovativo, Penta 2nd Generation di Singing Rock è il primo casco da arrampicata sul mercato disponibile in tre taglie per una più ampia fascia di utenti amanti dell’outdoor in sicurezza

Estremamente leggero, super confortevole e completamente ventilato, il casco Penta 2nd Generation di Singing Rock garantisce massima protezione della testa, ideale per arrampicata sportiva, alpinismo, arrampicata tradizionale o via ferrata. Area di ventilazione più ampia del 30% rispetto alla prima generazione che garantisce un'eccellente ventilazione anche nelle giornate estive più calde. Peso estremamente contenuto che garantisce comfort per l'arrampicata tutto il giorno. La parte superiore compatta protegge dalla caduta di oggetti e man-

CIRCONFERENZA CAPO / 48-54 (S), M/L 52-58 (M/L), 56-62 (XL)

COMPOSIZIONE / PC, EPS, PA, POM, PE foam, rubber

PESO / 185 g (S), 195 g (M/L), 205 g (XL)

tiene comunque un profilo basso. Il guscio rigido in PC evita la penetrazione di oggetti taglienti mentre la schiuma PS assorbe l'energia dell'impatto. Clip di fissaggio lampada frontale incassate per evitare ogni tipo di impiglio. Imbottitura interna in un unico pezzo per evitare la perdita di parti più piccole, migliore tenuta, completamente sfoderabile e lavabile. Sistema di chiusura comodo e flessibile che si adatta perfettamente alla testa (può essere facilmente ripiegato nel casco). Sottogola morbido e ampio che offre il massimo comfort.

Amorini - 075.691193 - info@amorini.it

Manuela Light Stretch Wind Jacket
Ulli Mountain Travel Shirt
Betty Iconic Tank
Oberalp - 0471.242900

GO HIKING!

La collezione Light Hiking di Jack Wolfskin è sinonimo di escursione estiva. I prodotti sono infatti traspiranti, leggeri e offrono la massima liberà di movimento

PRELIGHT CHILL TEE

La Prelight Chill Tee regala una freschezza duratura: grazie al leggerissimo tessuto Texachill Single Jersey con elementi in Texadri Pique è traspirante e si asciuga rapidamente. La tecnologia di riduzione dei cattivi odori Microban mette a proprio agio l’escursionista, e il tessuto è così elasticizzato da seguire ogni suo movimento. La t-shirt Chill è perfetta per tutte le attività durante la stagione calda, a prescindere da quanto siano impegnative Peso / 150 g

PRELIGHT 2IN1 SHORTS

I pantaloncini Prelight sono ultra leggeri con fodera interna integrata. Per la massima libertà di movimento, il materiale esterno è realizzato in tessuto Texadri Stretch con parti in Texadri Stretch Melting Yarn. La fodera interna è in morbido Texadri Single Jersey, anti-odore grazie alla tecnologia Microban. Questi pantaloncini seguono ogni movimento e si asciugano molto rapidamente, così da poter procedere ancora più velocemente. Nel taschino segreto, posto sul retro, è possibile custodire eventuali oggetti personali.

Peso / 180 g

FRESCHE

NOVITÀ

Anche per la prossima stagione estiva, Mico punta sull’effetto rinfrescante e la sensazione extradry anche nei giorni più caldi e negli sforzi più intensi

Nuovi tessuti e tecnologie brevettate, per la SS 25 Mico propone soluzioni che combinano questi due aspetti per garantire un senso di freschezza e una traspirabilità senza compromessi.

MAGLIA SUPER FRESH

Per ottenere l'effetto freschezza, per questa maglia Mico ha utilizzato un innovativo tessuto jersey bi-elastico molto leggero e morbido al tatto. La caratteristica principale è la particolare lavorazione a micro-fori della superficie che permette il passaggio dell'aria e un'elevata traspirazione. Le micro-fibre a sezione trasversale che lo compongono favoriscono l'assorbimento dell'umidità e la sua rapida espulsione. La presenza di un modulo elastico al 12% rende questo capo altamente performante in termini di vestibilità e comfort durante la performance. Pensato nella doppia versione per lei e per lui.

PANTALONE EXTRADRY

Capo ad alta tecnologia costruttiva, questo pantalone è realizzato con tessuto technoshell morbido al tatto ma robusto, elastico e performante per un'ottima vestibilità. Presenta un trattamento water repellent del tessuto realizzato senza l’uso di perfluorocarburi (PFC FREE – rispetto dell’ambiente) che consente di protegge il corpo anche in condizioni estreme, resistendo allo sporco e mantenendo ottime capacità traspiranti, senza nuocere alla salute.

CALZA EXTRADRY

Questo modello è ideale per un hiking leggero e ha un taglio che arriva sotto al polpaccio. La struttura del piede è in polipropilene Dryarn che garantisce elevata traspirazione e trasporto dell’umidità verso l’esterno. L'impiego della fibra LYCRA invece garantisce aderenza, comfort senza spessori, e una calzata stabilizzata. I micro canali trasversali presenti sulla calza offrono alta traspirazione sul collo del piede. La punta L+R è modellata sull’anatomia del piede destro/sinistro con struttura elastica “anti-torsione” su tutto l’avampiede. Infine, la cucitura piatta invisibile anti-frizione assicura un controllo totale della sensibilità nella zona dell’avampiede attorno alle dita mentre a protezione del tallone e del tendine d'Achille è stato posto un rinforzo in spugna.

Wolfskin Italia - 0472.068420

PER UN NUOVO TRAIL RUNNING

La linea Intense di Millet, testata da un vasto panel di corridori, permette a tutti di perseguire i propri obiettivi sui sentieri

Per l'estate 2025, Millet reinventa la sua collezione di trail running alla luce di una concezione nuova della montagna, vissuta come terreno di gioco non solo di alpinisti esperti, ma anche di tanti appassionati che sulle cime trovano il loro modo di vivere al meglio la propria attività outdoor. In stretta collaborazione con il Team Sidas x Matryx e con numerosi runner dell'ecosistema del brand francese, nasce la linea Intense con l'idea di combinare l’esperienza di Millet nell’attrezzatura outdoor con quella sul campo dei trail runner più esigenti.

ZAINO INTENSE ULTRA 15

INTENSE WINDBREAKER JKT M

Questa giacca antivento e idrorepellente ha un taglio aerodinamico ed è realizzata in poliammide, che la rende resistente e altamente estensibile, con un pannello posteriore traspirante in mesh elasticizzato. Garantisce così una ventilazione ottimale e può facilmente essere indossata sopra lo zaino in caso di condizioni meteo variabili. Ultra leggera, si ripiega in modo compatto nell’apposita tasca posteriore.

SCARPA INTENSE PRO BOA

Uno zaino leggero e traspirante da 15 litri con un volume e scomparti ottimizzati, questo è il nuovo Intense Ultra 15. Un totale di 11 tasche, di cui sette sugli spallacci, e una zona stretch sovrapposta allo scomparto posteriore con zip: l’ideale per riporre con facilità le due borracce HydraPak da 500 ml fornite con lo zaino. Realizzato in mesh 2D con materiali riciclati al 100%.

FARE LA DIFFERENZA

Sviluppata in collaborazione con gli atleti del team Millet, questa calzatura ultra leggera per il trail runner in quota è un concentrato di tecnologia. Infatti offre un’aderenza ottimale e una spinta dinamica, oltre a una protezione efficace del piede contro gli impatti, per questo è perfetta per il running su terreni alpini accidentati. L’allacciatura BOA assicura sostegno e precisione, mentre la tomaia in Matryx con collare in maglia fornisce comfort, traspirabilità e resistenza.

Millet Mountain Group Italy SRL - 0422.1500041 - italy@milletmountaingroup.com

Tanto semplice quanto efficace, RISE (RIght SEquence) è un'innovativa ghiera automatica a due movimenti, il cui sistema è stato brevettato in esclusiva da Kong per ridurre il rischio di apertura accidentale

RISE (RIght SEquence) è un'innovativa ghiera automatica brevettata da Kong, che garantisce la praticità delle ghiere a due movimenti andandone però a ridurre notevolmente il rischio di apertura accidentale. Per l’apertura è necessario eseguire i due movimenti di rotazione della ghiera e apertura della leva in maniera ben distinta e rispettando la giusta sequenza. Se questa sequenza non viene rispettata, come nel caso di attorcigliamento della corda intorno alla ghiera o sfregamento contro uno spigolo, il sistema di blocco interviene, prevenendo l’apertura accidentale. Kong ha una lunga storia di innovazioni e brevetti, in particolare nel settore dei connettori, che sono il punto di forza del brand dal 1830. Alla base dalla filosofia del marchio c’è la ferrea convinzione che il miglioramento sia un processo continuo, anche quando sembra che tutto sia già stato inventato. Con RISE, Kong ha introdotto una semplice ma significativa novità per aumentare la sicurezza di chi sceglie di utilizzare i suoi prodotti.

Al Qr Code scopri come funziona

RIVOLUZIONE BASCA

Sostenibilità, comfort ed estetica definiscono la linea trekking SS 25 di Ternua, che ha introdotto 31 prodotti e rinnovato il 41% dei capi, per rispondere al meglio alla domanda dei consumatori

La nuova gamma del brand spagnolo è composta da modelli versatili, progettati con le ultime tecnologie per accompagnare e proteggere gli atleti in montagna in ogni attività. Il 38% dei capi SS 25 è circolare, il 72% è realizzato con materiali riciclati e il 100% è certificato bluesign, lo standard più esigente del settore per quanto riguarda le normative sui prodotti chimici nocivi, dall'inizio della filiera al prodotto finito. Un grande lavoro in termini di design, innovazione, tecnologia e sostenibilità. Nella ricerca di capi più confortevoli, Ternua ha utilizzato tessuti più leggeri e compatti. Nel caso della linea femminile, l'azienda ha progettato pantaloncini di nuove lunghezze, in risposta alla domanda dei consumatori. A livello estetico ci sono nuovi colori ma senza perdere il classico sigillo di stile Ternua.

Per quanto riguarda i nuovi prodotti, il marchio si è impegnato a mettere in evidenza, tenendo conto dei criteri di sostenibilità (come la monomaterialità e la circolarità), le tendenze e le esigenze del mercato.

I CAPI DELLA LINEA

Spicca tra tutti, la Klimmer, una giacca 4 stagioni, molto tecnica, ricca di dettagli come le grandi tasche o la ventilazione sotto le braccia. È un terzo strato impermeabile, traspirante, monomateriale e dotato di una certa elasticità, che lo rende più confortevole.

La Otto Lite è invece una giacca a vento molto leggera, ma con una protezione dalla pioggia superiore, oltre a essere prodotta nel massimo rispetto del Pianeta.

La felpa Tokken Sw, 100% poliestere e con tecnologia Warmshell, sta già diventando un nuovo prodotto icona del marchio, grazie alla sua versatilità e al suo design.

Non manca il gilet Torsen Hard, tecnico e versatile, realizzato nell'innovativo tessuto Storm Fleece Pro che unisce i vantaggi di un softshell laminato (impermeabile e antivento) e il comfort di un tessuto a maglia, il tutto in un unico strato. Ideale per proteggersi durante le attività alpine e i cambiamenti climatici imprevisti.

Per quanto riguarda i pantaloni, il Maktor pt & bmd da uomo o il Kimar pt & bmd da donna sostituiscono i vecchi modelli Ternua, garantendo una performance migliorata. Sono capi circolari, leggeri, traspiranti, elastici e altamente resistenti all'abrasione.

La t-shirt Provent è la più leggera della collezione, progettata in Dryshell, con trattamento Quick Dry e Polygiene. Inoltre, dal 2018 Ternua utilizza su tutti i suoi prodotti trattamenti idrorepellenti privi di PFC e trattamenti antibatterici altamente innovativi ed ecologici, anch'essi molto efficaci, che garantiscono all'utente una protezione unica ma sostenibile.

Klimmer Jkt
Felpa Tokken e Maktor Pant
Gilet Torsen
Otto Lite Jkt

SUPPORTO COMPATTO

Suunto Race S è stato progettato per gli atleti che desiderano migliorare le proprie prestazioni e sfidare se stessi in una forma ancora più leggera

Race S è l'ultimo arrivato in casa Suunto ed è stato presentato a Cortina in occasione della Lavaredo Ultra Trail. È stato progettato per gli atleti che desiderano migliorare le proprie prestazioni e sfidare se stessi. Pur mantenendo le stesse caratteristiche e funzioni del Suunto Race, questa edizione più compatta e dal peso ridotto si adatta a un numero ancora maggiore di polsi. Con oltre 95 modalità sportive diverse, che spaziano dal trail running al ciclismo, dal nuoto allo yoga, ciascuna dotata di campi dati predefiniti accuratamente selezionati, Suunto Race S si rivolge a tutti gli appassionati di sport. La batteria può durare fino a 30 ore quando ci si allena senza sosta con la migliore precisione del GPS. Quando si desidera andare più a lungo, è sufficiente ottimizzare le impostazioni del GPS per ottenere più ore di batteria e godersi la vita all'aria aperta. L'autonomia può durare fino a cinque giorni con la modalità "Tour" attivata.

DISPLAY / luminoso AMOLED da 1,32"

PULSANTI / di facile utilizzo e corona digitale per una rapida e facile navigazione delle funzioni e delle mappe

MAPPE ESTERNE / offline gratuite, integrate nell'orologio, con precisione GNSS

METRICHE DI ALLENAMENTO / avanzate, con feedback personalizzati sul carico di allenamento, sui progressi e sul recupero, calcolati in base alla variabilità della frequenza cardiaca (HRV)

TRACCIAMENTO ATTIVITÀ QUOTIDIANA / passi, frequenza cardiaca, sonno e fasi del sonno, calorie, stress e altro ancora

PREVISIONI DEL TEMPO E ALLARMI / aiutano a rimanere consapevoli dell'ambiente circostante

SEI VERSIONI / ciascuna compatibile con un'ampia gamma di cinturini accessori per lo sport e l'uso quotidiano

Compensazione completa delle emissioni di carbonio in un progetto di riforestazione di Tree-Nation con Unità di Carbonio Verificate attraverso la piantumazione di foreste di mangrovie costiere, che stabilizzano i litorali, rimuovono gli inquinanti, migliorano la qualità dell'acqua e forniscono habitat per la riproduzione che mantengono la pesca.

A.
D’Addazio,
Roccamorice (Italy)
F. GuerraClimbing Technology
Suunto Italia - Andrea Perico, account manager - 340.4125320

UN CIRCOLO VIRTUOSO

VAUDE festeggia il suo 50° compleanno con una collezione che riflette chiaramente i valori dell’azienda: prodotti realizzati con materiali riciclati che tutelano l’ambiente e consolidano un’economia circolare

Cambiare mentalità: per VAUDE si tratta di questo con le new entry della prossima stagione. Prodotti funzionali, pensati per durare, con lavorazione di alta qualità, forniti di pezzi di ricambio per garantire la manutenzione nel tempo e con uno stile senza tempo.

BRENTA 30

Zaino da escursionismo sportivo con eccezionale ventilazione sulla schiena. La lunghezza dello schienale è regolabile per assicurare il comfort necessario mentre gli spallacci Ergoshape permettono una libertà di movimento ottimale. Sul cinturone sono presenti delle alette imbottite con taschino dotato di zip. La pratica suddivisione degli scomparti ne premette un uso efficiente e comodo. Integrato allo zaino, un telo antipioggia removibile e posizionato in uno scomparto separato. In aggiunta, il Brenta 30 è prodotto nel massimo rispetto dell’ambiente e il principale materiale utilizzato è riciclato al 100%.

Altre caratteristiche: supporto per bastone, cinghia di compressione laterale, fissaggio per occhiali sullo spallaccio, foro per idratatore Aquarius, tasca estrerna elastica, tasche laterali in Stretch con apertura.

Colore in foto: agave

WOMEN'S SCOPI INSULATION JACKET

Morbida giacca termico da donna dal taglio aderente adatto alle attività outdoor in tutti i periodi dell’anno. Lo Scopi Insulation è leggero, traspirante e idrorepellente, ma al tempo stesso è dotato di una calda imbottitura interna in pile. Anche questo prodotto, secondo il concetto di economia circolare VAUDE, è realizzato interamente con poliestere riciclato, anche nell’imbottitura. Altre caratteristiche: cappuccio, cerniera anteriore con pattina retrostante, due tasche anteriori coperte con cerniera, coulisse sull’orlo con uso a una sola mano, maniche preformate.

Colore in foto: agave

MEN'S SCOPI PANTS III

Pantaloni softshell da uomo leggeri ed elasticizzati per escursioni sportive in montagna. Antivento e idrorepellenti, assicurano una rapida asciugatura e sono ideali per ogni stagione. Questi pantaloni sono stati fabbricati prevalentemente con poliammide riciclata, per questo rispettano i criteri di sostenibilità di VAUDE. Sulla vita degli Scopi Pants III è presente una cintura parzialmente elastica che permette una vestibilità confortevole. I pantaloni sono freschi e leggeri, anche grazie alla possibilità di ventilazione tramite le tasche anteriori. Il fondo gamba è regolabile grazie alla cerniera.

Altre caratteristiche: due tasche anteriori con cerniera ribaltata, tasca multifunzionale con cerniera sulla gamba sinistra, ginocchio preformato. Colore in foto: woodland

FIN DALLA PRIMA CALZATA

Panorama - 0472.201114 - info@panoramadiffusion.it

Il Thunder Pro GTX è lo scarpone di Zamberlan ispirato al conosciuto Baltoro, il modello amato dagli appassionati di tutto il mondo. I suoi punti di forza? Ammortizzazione, comfort e stabilità

THUNDER PRO

Un vero concentrato di tecnologia, il Thunder Pro è ideale per escursioni anche di più giorni e con carichi pesanti. L’innovativa tecnologia Active Heel Pad (AHP), progettata dal team R&D del brand, è stata realizzata attraverso un inserto in PU passante nel sottopiede e posizionato strategicamente nel tallone della scapa. Questo incrementa la morbidezza e l’assorbimento degli urti, riducendo gli impatti sulle articolazioni. L’effetto è sorprendente: l’impatto del tallone con il terreno viene trasferito direttamente alla suola producendo un’ammortizzazione continua. AHP regala un comfort superiore fin dalla prima calzata e per tutta la durata dell’attività.

TOMAIA / Hydrobloc Perwanger Leather FODERA / Gore-Tex Performance Comfort PFAS free

SOTTOPIEDE / Nylon 2,5 mm+ low density PU insert+ PE INTERSUOLA / Recycled Eva Wedge SUOLA / Zamberlan Vibram Junko Lite with Megagrip PESO / 590 g

SUSTAINABILITY

LACCI / 100% riciclati

PLANTARE / 80% riciclato

INTERSUOLA / EVA riciclata fino al 50% TRATTAMENTO IDROREPELLENTE / Hydrobloc PFAS free

GIACCA IBRIDA IN STRETCH PERFORMANCE, FUNZIONALITÀ

Una nuova giacca ibrida in Mini Ripstop 20D, un tessuto ultra-leggero, realizzato al 100% in poliammide, che pesa solo 40g/m2. Questa caratteristica la rende adatta alle attività outdoor, garantendo resistenza e durabilità senza appesantire. L'innovativo inserto in Stretch Performance posizionato sotto le maniche e sulla schiena eleva la mobilità e la traspirabilità, mantenendo il corpo asciutto e confortevole anche durante le attività più intense. La giacca è impreziosita da una fodera in Micro Grid-Tech applicata su petto, maniche e cappuccio. Il design è arricchito da un cappuccio rifinito in tape elastico, che può essere facilmente ripiegato all’indietro grazie a una piccola asola con bottone a pressione. La giacca dispone anche di un collo alto frontale e di polsi rifiniti con tape elastico logato che garantiscono una perfetta aderenza. Le due tasche laterali con zip invisibile offrono una soluzione sicura per riporre gli oggetti personali, mentre il fondo del capo è dotato di un elastico interno per una chiusura ottimale che blocca gli spifferi. Il trattamento esterno water-repellent protegge dalle piogge leggere, rendendo il capo essenziale per ogni escursione o viaggio. Disponibile per donna e uomo, in tinta unita o in versione blocco colore.

E LEGGEREZZA FIRMATE CMP CMP - cmpsport.com

LIZARD TRAIL, L’ALLEATO IDEALE

Leggero, resistente e adatto all’utilizzo su terreni bagnati, il sandalo Trail è progettato per assicurare la massima comodità. Con cinturini in poliestere riciclato e chiusura in velcro, si asciuga rapidamente ed è facile da regolare.

L’intersuola WAY in EVA leggera presenta un’esclusiva trama a bolle che migliora l’ammortizzazione e garantisce un buon comfort.

DATI TECNICI

carryover

TOMAIA / core con nastro in poliestere riciclato

PLANTARE / in EVA Comfort con struttura a bolle per maggiore ammortizzazione

INTERSUOLA / in EVA leggera WAY

Differenziale: 8 mm (tallone: 23 mm, avampiede: 15 mm) Peso: 220 g circa (a sandalo)

DUKE LITE GTX DI KAYLAND, PER ANDARE VELOCI

Le nuove Duke Lite, evoluzione delle Duke, sono progettate per attività medio difficili. Presentano una costruzione leggera adatta ad attività di hiking leggero e fast hiking su terreni misti e difficili. Oltre al puntalino protettivo troviamo un’area rinforzata anche sul tallone. L’allacciatura viene facilitata grazie alla presenza del TPU nella mostrina, oltre all’allacciatura scorrevole il TPU evita eventuali strappi degli occhielli. Il collarino e la linguetta in mesh garantiscono comfort e traspirabilità, mentre la membrana in Gore-Tex garantisce l’impermeabilità della calzatura.

Peso / 430 g

con drop zero, per tutti i giorni

SUOLA / in gomma antiscivolo Lizard per un’ottima aderenza anche su terreni bagnati

CHIUSURA / tripla in velcro per un fit regolabile e sicuro

SCOTT SPORTS Italia - 035.756000 - infosport@scott-sports.it

NIBELIA DI DOLOMITE, LA GIOIA DELL’ESPLORAZIONE

Una scarpa ideale per i fast hiking ma che rispetta tutti i parametri essenziali di una calzatura da trekking: la forma dedicata, il drop di 12 mm e una suola appositamente studiata. Gode di un look sportivo e accattivante che è combinato perfettamente alla leggerezza e alla traspirabilità, ottenute grazie all’attenta selezione dei materiali che compongono la tomaia, come il mesh elasticizzato e le protezioni in TPU. Ulteriore comfort e protezione sono dati dall’originale sistema di allacciatura “Dolomite Wrapping System” che avvolge con la sua lingua elastica il collo del piede. La membrana in GoreTex Invisible fit, inoltre, mantiene il piede asciutto in qualsiasi condizione. La suola garantisce flessibilità e un grip ideale per affrontare tutti i tipi di terreno, grazie all’innovativo Traction Lug Design firmato Vibram e alla sua mescola in Megagrip. Ora disponibile in nuove colorazioni.

M.G.M. - 0423.489310 - info@kayland.com

TOMAIA / mesh elasticizzato e protezioni TPU

ALLACCIATURA / Dolomite Wrapping System

MEMBRANA / in Gore-Tex Invisible Fit

SUOLA / Traction Lug Design di Vibram e mescola Megagrip

DROP / 12 mm

- 0422.884488 - info@dolomite.it

Dolomite

Greatly improved. Yet the same.

Meet Endurance 2, the upgraded version of the award-winning road shoe that brings a new level of responsiveness to the dedicated runners. Endurance 2 has a new, improved speedier mesh that works in unison with the foot to provide unparalleled comfort and support in every step. The Px Foam midsole provides maximum cushioning, superior feel and extreme energy return yet still being ultra-lightweight. Hit the road and free your energy with Endurance 2–it’s the same, yet greatly improved.

IKON, PER SALIRE IN SICUREZZA

Casco di nuova generazione che combina la protezione e la robustezza dei modelli hardshell con la leggerezza e la ventilazione di quelli in-mold. Il guscio in ABS è eccezionalmente resistente, caratterizzato da una costruzione a nervatura 3D in corrispondenza delle aperture di ventilazione a nido d’ape. Sono così incrementate robustezza e rigidità. La calotta interna in EPP con top in EPS si estende su tutta la superficie del guscio esterno. Presenta aperture di ventilazione traslate che si combinano con quelle del guscio e aumenta la protezione in caso di impatti laterali. Il sistema di regolazione, dotato di comoda rotella azionabile anche con una sola mano, è basculante per essere compattato all’interno del casco riposto nello zaino. Anche il portalampada, caratterizzato da due clip anteriori ed elastico posteriore, è all’insegna della funzionalità: pratico e veloce, è utilizzabile a casco indossato grazie al tiretto posteriore e all’invito nella parte anteriore del guscio, tra le due clip. Disponibile nella versione femminile, Nova.

PESO / 280 g (taglia 1) e 295 g (taglia 2)

TUPILAK VEST PACK DI MOUNTAIN EQUIPMENT, L’IBRIDO IDEALE

Disponibile sia da 14 che 20 litri, questo zaino combina la leggerezza di un gilet da corsa con la robustezza e le funzioni di uno zaino da arrampicata. In inverno, è possibile utilizzarlo anche per una rapida sessione di arrampicata su ghiaccio nella cascata locale: due piccozze possono essere facilmente agganciate al lato. La serie di zaini Tupilak è infatti contraddistinta da un’alta funzionalità, design minimali e dal colore magma (rosso-arancio) molto acceso e ben visibile. Tuti i componenti sono studiati per trasportare l’attrezzatura in modo sicuro; che si tratti di un’escursione veloce o di una corsa in montagna questo modello risulta una soluzione adatta a ogni occasione.

Materiale principale

100% poliammide con laminato TPU

Fibbie

alluminio e plastica

Tessuto PACT 300 & 100 R² robusto, leggero e idrorepellente

Chiusura a coulisse con copertura e robusta fibbia Grappler, azionabile con una mano

Sistema di trasporto in stile gilet da running, tasca laterale in rete e tasca per smartphone con zip Tasca interna con zip e ampia tasca frontale Zip laterale per un rapido accesso al contenuto Tasca esterna per bastoncini

Spallacci e pannello posteriore in poliestere riciclato

Agganci per piccozze sul davanti Peso: 450 g

Outdoor & Sports Company GmbH +49 (0)8179.997830 - info@mountain-equipment.de

C.A.M.P - 0341.890117 - contact@camp.it

LA NUOVA LINEA OUTDOOR ATHLETIC DI TREZETA PER IL LIFESTYLE E PER UTILIZZI TRASVERSALI

La calzatura Sekai, nella sua declinazione sportiva, è adatta a passeggiate e percorsi semplici come l’urban hiking. La tomaia in tessuto è leggera e traspirante per adattarsi ad attività più intense, inoltre presenta un rinforzo in TPU sia sul puntalino che sul tallone grazie al quale il piede è protetto dagli urti. Oltre alla funzione protettiva, gli inserti in TPU servono anche per dare struttura alla scarpa. La fodera in mesh è presente sia sul collarino che sulla linguetta. In questa calzatura è stata inserita anche la tecnologia Trezeta Water stopper che la rende impermeabile e capace di adattarsi in diverse situazioni climatiche. L’importante suola in Vibram City Roker provvista di compound megagrip assicura comfort durante gli utilizzi prolungati, il design si ispira al mondo del Trail nei volumi della suola e del battistrada. Bella e comoda, Sekai è la scarpa che può essere indossata dalla mattina alla sera.

Peso / 400 g

M.G.M. - 0423.489310 - info@kayland.com

ALTAMESA 500, UN SOGNO CON THE NORTH FACE

Progettata in collaborazione con il team di atleti The North Face, la Altamesa 500 è una scarpa da allenamento altamente ammortizzata e stabile per il trail running. È dotata dell’intersuola The North Face in schiuma DREAM che garantisce una sensazione di morbidezza e leggerezza, e di una suola in gomma SURFACE CTRL ottimizzata per il trail, ideale per correre su sentieri di ghiaia o di montagna. La calzata è incentrata sul comfort, con uno spazio maggiore per le dita del piede e del mignolo, mentre la coppa e il collare del tallone offrono una comodità di alto livello e il bloccaggio del tallone.

The North Face - 0423.683100 - thenorthface.com

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La tecnologia Polartec® Shed Less è il prossimo passo verso la riduzione della dispersione di microfibre. Per migliorare la durata dei tessuti e ridurre il nostro impatto sul pianeta. In media, durante il lavaggio domestico, si disperdono fino all’85% in meno di frammenti di fibra*

*Secondo i test AATCC 212 - 2021, comparato ai tessuti standard.

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