Outdoor Magazine #07-08/2023

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DATI & STATISTICHE

La crisi climatica per i rifugi lombardi

RESPONSABILITÁ L'Impacto di AKU

CAMPIONI DA PRIMATO Nadir Maguet, l’uomo dei record

PUNTO IOG

Brand e negozianti: un confronto che genera coesione

IN ALLEGATO

Speciale ORBDAYS: tutto sulla nona edizione

© Kaylas Anno 16 - Num. 7/8 - 2023 Periodico mensilePoste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003Conv. in Legge 46/2004 Art.1 Comma LO/MI In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa @outdoormag_

Dal fondovalle fino in vetta: leggerezza, velocità e precisione in una calzatura low-cut ramponabile e impermeabile. Rullata fluida e grip senza precedenti su ogni tipo di terreno grazie al tallone a doppio tassello Double Heel™ SPEED TO PEAK.

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Photo by: Philipp Reiter Athlete: Nadir Maguet
NADIR MAGUET - 1h43’12” Solda-Ortler (Hintergrat) FKT

PUNTO IOG

10 I Le attività del gruppo a ORBDAYS

11 I Il confronto tra negozianti e aziende

DATI & STATISTICHE

12 I CAI, crisi climatica e rifugi lombardi

#MONTURAPEOPLE

14 I Tre anni di partnership con il Festivaletteratura di Mantova

#INSIDETHERACE

16 I Nadir Maguet, l'uomo dei record

RESPONSABILITÀ

18 I Il progetto Impacto di AKU

EXPERIENCE

20 I In Val Vény con Garmin

21 I Rock Experience sulle ferrate lecchesi

22 I Il laboratorio di Annecy, culla delle scarpe The North Face

24 I Plogging a Livigno con Jack Wolfskin

FOCUS CLIMBING

26 I La Sportiva à Paris: il primo pop-up store francese del brand

27 I Ande e Boulder&Co, guidati da un'unica passione

FOCUS TRAIL

28 I L’Advanced Shoe Factory 4.0 di Millet in Ardèche

28 I Salomon alla DoloMyths con la nuova ThunderCross

INTERVISTE

30 I Davide Calcagnotto, coo di Garmont: tra heritage, valori e progetti futuri

TEXTILE & TECH

31 I Siretessile alla conquista di nuovi settori

SNOWCORNER

32 I Monterosa Ski: gli investimenti per il prossimo inverno

FOCUS SHOP

34 I Zecchin Sport: una storia di famiglia e professionalità

TUNERI Anno 16 - Numero 7/8 - 2023 PREVIEW SS 24 Alpenplus 36 C.A.M.P. 46 Climbing Technology 36 Ferrino 37 Gregory 41 Icebreaker 40 Kailas 40 Kayland 38 Kong 40 La Sportiva 40 Lizard 46 Mountain Equipment 42 Montura 42 Osprey 46 Petzl 44 Rock Empire 43 Ternua 45 The North Face 36 Trezeta 39 Zamberlan 46 32 14 20 16 26 44

SEMPLICEMENTE GRAZIE

Sarebbe facile, sensato, ma forse un po’ scontato che dedicassi questo editoriale celebrando il grande successo della nona edizione degli ORBDAYS, andati in scena il

9-10 luglio nella ormai consueta e splendida cornice di Riva del Garda. Magari pubblicando alcuni dei tantissimi e positivi riscontri ricevuti. Del resto, anche in queste settimane successive stiamo surfando come molti di voi l’onda lunga di entusiasmo, passione, energia, confronto e condivisione che hanno animato questa bella e intensa due giorni.

Ci sembra doveroso dunque valorizzare quello che è stato un grande lavoro di squadra. Non solo da parte delle 70 persone del nostro team che hanno dato il proprio contributo prima, durante e dopo l’evento (elaborando ad esempio l’imponente mole di informazioni, idee, spunti, novità, immagini e video che sono emersi e che ci accompagneranno per molti mesi ancora). Ma anche da parte di tutti i partecipanti, alcuni dei quali ci seguono fin dalle prime edizioni. Ci piace pensare che il risultato finale sia stato, appunto, il frutto del contributo di ogni singola persona, che ha realizzato la propria tessera per comporre un bellissimo e colorato mosaico finale. Per questo vogliamo dire a ognuno: un sentito grazie.

Grazie ai 115 espositori che hanno portato dentro e fuori la fiera ben 220 marchi tra i più importanti del mondo outdoor e running (e non solo). La quantità e qualità della vostra presenza cresce anno dopo anno, oltre alla proattività e l’impegno che profondete durante tutto l’evento. Grazie ai nostri main partner: HDry, Polartec e Vibram. Garanzia di performance e tecnicità nelle loro tecnologie, così come nei contenuti e nelle iniziative sempre interessanti inserite a programma.

Grazie ai padroni di casa di Riva del Garda Fierecongressi, il cui staff è sempre molto collaborativo e disponibile nel supportarci nelle varie fasi organizzative. Grazie a Regione Trentino, che non fa mai mancare il suo supporto per una manifestazione che costituisce ormai una delle principali in calendario per la promozione del territorio. Grazie a Climate Partner che, insieme a Green Media Lab, ci ha aiutato quest’anno nell’importante lavoro di riduzione e calcolo delle emissioni generate e nelle successive azioni di compensazione.

Grazie a ICE, con la quale abbiamo rinnovato con successo la collaborazione, portando in fiera importanti buyer esteri da tutto il mondo. Il tutto, reso possibile anche dalla consolidata

partnership con Assosport e Italian Outdoor Group: la piazza IOG è stata come di consueto uno dei fulcri principali di tutto l’evento e il gruppo delle aziende outdoor è stato quanto mai proattivo in altre significative azioni che vi raccontiamo, insieme a tutto il resto, all’interno dello speciale interamente dedicato agli ORBDAYS 2023, in allegato a questo numero.

Grazie ovviamente ai numerosissimi (oltre 1.200 in rappresentanza di 500 insegne!) negozianti che hanno partecipato, facendo segnare un nuovo record di presenze. E dimostrando in molti casi una rinnovata consapevolezza del proprio ruolo e dell’importanza di aspetti come il confronto, la formazione e la disponibilità a rimettersi in gioco senza dare nulla per scontato. Grazie anche alle centinaia di agenti: una categoria della quale magari si parla meno ma che risulta spesso fondamentale nel panorama della distribuzione. Dove in molti casi esiste un bagaglio di professionalità e conoscenza del mercato davvero unico e prezioso.

Grazie alla nostra crew di creativi: i ragazzi di Memora Video Agency hanno confezionato un super video report che potete visualizzare tramite il QR Code a fondo pagina. Così come bellissima e davvero ricca è la fotogallery di quest’anno: i nostri fotografi sono riusciti a catturare davvero tutti i momenti più significativi a ogni ora del giorno (comprese le 4 di mattina). Grazie anche ai 70 giornalisti presenti: gli ORBDAYS sono ormai diventati anche un evento decisamente attrattivo per svariati magazine, siti, tv, radio e influencer, sia di settore che extra. Anche per la presenza crescente di grandi atleti e personaggi che hanno arricchito il programma. Un grazie va ovviamente anche a loro.

Potremmo andare avanti ancora e dovremmo davvero citare singolarmente e pubblicamente molte altre persone. Ma ci siamo già presi più spazio del solito. Gli ultimi due grazie li teniamo per tutti i componenti del nostro gruppo MagNet, il cui lavoro è stato fondamentale per la piena riuscita dell’evento. E l’ultimo grazie, a sorpresa lo dedichiamo agli invidiosi e a chi ha provato o proverà a copiare le nostre idee. Altri porterebbero rancore e magari cercherebbero di denigrare le altrui iniziative, ma noi abbiamo tutto un altro stile. Nel nostro caso, del resto, qualsiasi tentativo di imitazione è la conferma della grande bontà del progetto, oltre che uno stimolo a migliorarlo ancor di più e consolidarlo anche nella stagione invernale, dove ci saranno grandi novità (alcune già annunciate, ci torneremo). Per continuare a confermarsi, a detta di tutti, come l’unico evento davvero irrinunciabile per tutta la community.

Benedetto Sironi benedetto.sironi@mag-net.it

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Contributors: SUSANNA MARCHINI, PIETRO ASSERETO, FRANCESCA CASSI, SARA CANALI, TATIANA BERTERA, MAURIZIO TORRI, SARA FUMAGALLO

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Iscrizione al ROC n. 16155 del 23 novembre 2007

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Responsabile dati: Benedetto Sironi

Chiuso in redazione il 28 luglio 2023

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EDITORIALE 4
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Polartec: Sergi Pérez nuovo sales manager Europa

Polartec è lieta di annunciare la nomina con effetto immediato di Sergi Pérez come sales manager Europa. Pérez sarà responsabile di un team di cinque persone e risponderà a Eric Yung, amministratore delegato del brand. Originario di Barcellona, Pérez ha una solida esperienza nel settore tessile. Ha infatti lavorato presso IBQ fabrics in qualità di sales manager, per poi entrare in NEXTIL Group come CCO. In entrambi i ruoli, Pérez ha acquisito una profonda esperienza e conoscenza dei tessuti tecnici e della gestione delle vendite. Yung ha dichiarato: “Il rafforzamento del team europeo è fondamentale per il successo aziendale e siamo certi che il background di Sergi nel settore tessile ci permetterà di massimizzare il suo potenziale”.

Fischer e One/Way in Italia con Oberalp fino al 2028

Il Gruppo Oberalp rinnova la distribuzione di Fischer e One/ Way in Italia fino al 2028. Il Gruppo è partner distributivo del rinomato marchio austriaco dal 2012. Con una rete di oltre 350 rivenditori e più di 400 punti vendita, Oberalp garantirà fino al 2028 la distribuzione completa della gamma di prodotti Fischer: dallo sci alpino allo sci di fondo, scarponi, bastoncini e accessori. Oltre alla conferma di Fischer, il Gruppo si occuperà per la prima volta anche della distribuzione del marchio One/Way, brand emergente di proprietà di Fischer Sports, che si posiziona come uno specialista nel campo dei bastoncini da sci ed escursionismo.

Il ceo di Fischer, Franz Föttinger, e il ceo del Gruppo Oberalp, Christoph Engl, hanno recentemente sottoscritto un accordo di collaborazione per altri cinque anni, confermando la partnership e siglando i contratti per entrambi i brand.

Cober rinnova il supporto a Skyway Monte Bianco

Per la stagione estiva 2023, Cober rinnova il proprio supporto a Mont Blanc Discovery, il programma di attività delle guide escursionistiche naturalistiche del Monte Bianco. Tutti i giovedì, a partire dal 13 luglio e fino alla fine di agosto, Skyway Monte Bianco in collaborazione con la Società delle Guide Alpine di Courmayeur propone una esplorazione alla scoperta della natura alpina del massiccio. Le escursioni partono dalla stazione intermedia del Pavillon, a 2.173 metri di altitudine, per poi attraversare un’area alpina che comprende il Giardino Botanico Saussurea, il più alto d’Europa. “Per questa collaborazione abbiamo realizzato una serie speciale di bastoncini personalizzati Skyway Monte Bianco per Save the Glacier - per veicolare un messaggio di attenzione verso i ghiacciai, che necessitano protezione e rispetto”, ha dichiarato Costanza Bacchi, marketing manager di Cober.

Moonlight sbarca nel nostro Paese grazie a Nov.Ita

Le lampade Moonlight, brand nato nel 2014 in Artide famoso per garantire la luce anche in condizioni estreme, grazie a Nov.Ita entrano nel mercato italiano. La società, che da tre decenni distribuisce per l'Italia alcuni tra i più importanti marchi di accessori per l'outdoor, ha infatti acquisito l’esclusiva per la distribuzione del marchio norvegese.

Nel profondo Nord il sole non sorge per oltre due mesi durante l’inverno. In questo ambiente, una lampada frontale è più di un semplice accessorio: è un elemento essenziale dell’equipaggiamento di sicurezza. Così, per continuare a esplorare le montagne, Moonlight ha progettato dispositivi di illuminazione ad alte prestazioni in grado di sopportare temperature estreme mantenendo la piena capacità di lumen.

Highlab & Treklab: riparte il progetto di Ferrino

L’estate 2023 segna il grande rilancio di HighLab & TrekLab, l’iniziativa lanciata da Ferrino nel 1994 con l’ormai storico campo installato presso il rifugio Quintino Sella al Colle Felik del Monte Rosa. Questo esclusivo programma permette il test delle attrezzature Ferrino da montagna, con il coinvolgimento diretto e gratuito di appassionati e utilizzatori finali. Dopo due anni di interruzione a causa delle restrizioni legate alla pandemia di Covid 19, lo scorso anno è tornato il campo dove è possibile testare e dare il proprio feedback sull’utilizzo di tende, sacchi a pelo, materassini e zaini della linea HighLab della casa torinese, dedicati all’alpinismo tecnico e all’alta quota.

Da quest’anno l’iniziativa coinvolgerà nuovi rifugi, dalle Alpi occidentali alle Dolomiti e dall’Appennino modenese alle Giulie, con proposte di nuovi campi fissi ed experience giornaliere per tutti gli appassionati di montagna.

Teva ancora a fianco di Nextones Festival

Teva ha rinnovato la partnership con Nextones, il festival internazionale dedicato alla sperimentazione dell’arte audiovisiva e della musica elettronica. Curato da Threes Productions che lo co-produce assieme a Fondazione Tones on the Stones, l’evento risulta essere uno dei più importanti di Tones Teatro Natura: un ecosistema dedicato alla ricerca artistica e all’innovazione. Il festival si è tenuto dal 20 al 23 luglio, nel suggestivo scenario della Val D’Ossola. L’obiettivo? Valorizzare l’impatto positivo generato dal dialogo tra pratiche artistiche e l’ambiente. Fulcro del programma sono stati performance multimediali, live e dj set, workshop e attività all’aperto. Il tutto per esplorare e scoprire lo straordinario territorio, tra boschi, vigneti terrazzati e antichi borghi in pietra.

6 NEWS - MARKET

ICE e Assosport per la partecipazione italiana al WWSE 2023

L’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – organizzerà la partecipazione collettiva italiana all’edizione 2023 del World Winter Sports Expo in collaborazione con Assosport. La fiera, in programma a Pechino dal 15 al 17 settembre, presso il Shougang Beijing Park, è l’evento di riferimento per il settore ski e outdoor in Cina. Qui l’industria degli sport invernali ha generato, solo nel 2021, un giro d’affari di 72 miliardi di euro, con la previsione che, entro il 2025, la cifra raddoppi. Attraverso la partecipazione delle imprese italiane del settore, si intende promuovere l’immagine dell’Italia come destinazione cardine per gli sport invernali, ma anche rafforzare l’internazionalizzazione delle imprese e intercettare opportunità di distribuzione e commercializzazione dei prodotti italiani in Cina.

WBDAYS e Skimodays insieme per due appuntamenti invernali

WBDAYS e Skimodays si uniscono per dare vita a due appuntamenti. Il primo, il 28-29 gennaio sarà un evento b2b a Ponte di Legno – Tonale dedicato a negozianti e brand per incentivare il dialogo e il rapporto diretto tra gli operatori del settore. Il secondo, Skimofestival, si terrà dal 15 al 17 marzo a Bormio. Un nuovo appuntamento b2c dedicato alla community dello scialpinismo con experience, film e mostre fotografiche, workshop e l’immancabile Skimoparty. Nei prossimi numeri e sui nostri canali pubblicheremo tutti gli aggiornamenti in merito.

Partnership consolidata tra EOS e Outdoor Magazine

ORCUS 28+

Anche quest'anno, Outdoor Magazine sarà media partner dell'European Outdoor Summit. A seguito della scorsa edizione tenutasi ad Annecy e definita da tutti i partecipanti un grande successo, il nono European Outdoor Summit si terrà a Berlino, e noi non mancheremo. La sede del summit di quest’anno è Festaal Kreuzberg, una location eclettica per eventi e concerti situata nel quartiere di Treptow-Köpenick, il più grande e verde della città tedesca.

Zaini Alpinismo Light: Best in Test

Con soli 520 grammi, l‘Orcus è molto leggero, semplice ma spazioso grazie alla chiusura roll-top. Con un pratico doppio anello per appenderlo in sosta o recuperarlo in parete.

7 7 NEWS - APPUNTAMENTI

The Sostainables: l’evento che premia i nuovi talenti green

La media relation e digital company Green Media Lab, ha inaugurato lo scorso martedì 4 luglio una serata dedicata ai nuovi talenti: The Sostainables. L’obiettivo è stato di individuare e premiare le iniziative che contribuiscono a creare un futuro più trasparente, sostenibile e consapevole. L’esperienza maturata nel corso del primo decennio di attività ha portato GML a vantare oggi questo approccio innovativo, ecosistemico e strategico. Il progetto “The Sostainables” ha anche come obiettivo, oltre a quello già citato di premiare iniziative all’avanguardia, di dimostrare come si possa affrontare il tema sostenibilità con semplicità e divertimento. Presidiata da Giovanni Storti, una giuria d’eccezione ha avuto il compito di raccontare e valorizzare tutti e nove i progetti presentati. A moderare gli interventi Anna Favella, attrice e sustainable advocate.

SCARPA diventa Società Benefit con il supporto di NATIVA

SCARPA ha assunto la forma giuridica di Società Benefit, formalizzando l’unione degli obiettivi economici con la creazione di beneficio comune. La società ha così reso esplicito e ufficiale l’impegno a esercitare le proprie attività operando secondo un modello di sviluppo responsabile, sostenibile e trasparente. L’adozione dello status di Società Benefit è avvenuta tramite modifica statutaria e raggiunto con il supporto di NATIVA. Questa Regenerative Design Company si occupa di affiancare le aziende e le imprese per la transizione verso un paradigma rigenerativo – per contribuire a risolvere le grandi sfide ambientali e sociali del nostro tempo. Si è trattato di un lungo percorso dedicato alla sostenibilità, da sempre parte integrante della storia e del modello di business dell’azienda di Asolo.

Con il report “Contribute 2022”, il Gruppo Oberalp ha presentato la sua nuova strategia di sostenibilità, fissando obiettivi ambiziosi per il futuro. Circolarità, neutralità climatica e fabbriche best in class sono i tre obiettivi che i marchi del gruppo vogliono raggiungere, ognuno con il proprio approccio. Il Gruppo Oberalp ha cominciato la sua trasformazione con il progetto “People First”, mettendo la responsabilità sociale al primo posto e assicurandosi che a chi realizza i suoi prodotti vengano garantite condizioni di lavoro sicure e in continuo miglioramento. Dopo essersi concentrato per molti anni su questi aspetti sociali, nel 2021 il Gruppo ha rivisitato la propria strategia, riconoscendo la necessità di concentrarsi maggiormente sull’impatto ambientale della propria attività. Nel 2022, ne è iniziata l’attuazione: le fabbriche, già impegnate nel miglioramento continuo degli standard sociali, ora sono state chiamate a implementare ulteriori standard ambientali.

Ogni ripresa è un processo lento che non può che avvenire a piccoli passi, e con molto impegno. Lo sanno bene i membri del Club Alpino Italiano (CAI), che, per aiutare la ripresa post alluvione dell’Emilia-Romagna, stanno mappando i dissesti causati dall’emergenza climatica alla rete escursionistica, in modo che possa venire al più presto rigenerata e rimessa a disposizione della community outdoor. A essere impegnati nei rilievi sul campo oltre cento soci delle Sezioni di Bologna, Imola, Lugo, Faenza, Ravenna, Forlì e Cesena. Già durante la prima fase emergenziale, i volontari del CAI hanno dato il proprio contributo nell’aiutare a ripulire dal fango strade e abitazioni. A inizio luglio il CAI Emilia-Romagna ha attivato inoltre un conto corrente nel quale la Sede centrale del Sodalizio, i Gruppi regionali e tantissime Sezioni e singoli soci hanno effettuato donazioni per dare il proprio contributo alla sistemazione dei sentieri colpiti dall’acqua e dal fango.

ORTOVOX: PROTEGGERE CIÒ CHE SI AMA

Pubblicato il Planet Report 2023

Proteggiamo ciò che amiamo: questo è il motto della strategia di sostenibilità ProtACT 2024 di Ortovox. Dal 1980, l’azienda oltre a proteggere chi pratica alpinismo, si impegna a tutelare anche la regione alpina. Per questo motivo, ogni anno viene pubblicato il Planet Report, dove vengono riassunte tutte le misure adottate per la tutela dell’ambiente e del clima. Inoltre, gli approfondimenti sulla strategia, sugli obiettivi raggiunti e sulle sfide future contribuiscono a un maggior grado di trasparenza. “Attraverso il Planet Report 2023 forniamo una panoramica completa sulle nostre iniziative a sostegno di una maggiore sostenibilità. Tra queste rientrano anche le sfide che affrontiamo quotidianamente. Non vogliamo nasconderci dietro etichette o cartellini, il nostro intento è quello di raccontare a tutte le parti interessate quanto sia complesso e stratificato il tema della sostenibilità – e quanto sia appassionante!”, ha dichiarato Lisa Pfeiffer, CSR manager di Ortovox.

Con Glac-Up per salvaguardare i ghiacciai

Ortovox ha annunciato di sostenere con il titolo di sponsor tecnico GlacUp, la prima startup dedicata alla valorizzazione e salvaguardia dei ghiacciai alpini. Questa iniziativa si situa in linea con l’impegno del brand verso l’ambiente. Attraverso questa partnership, Ortovox mette nuovamente in luce il suo impegno attivo nel sostenere progetti e iniziative che mirano a preservare l’ambiente montano.

Il progetto con Glac-Up consiste in un tour attraverso i principali ghiacciai italiani, che mira a individuare e mettere in luce i problemi e le difficoltà del territorio. Due sono al momento le tappe che si avvalgono del supporto di Ortovox: il Passo dello Stelvio e il Ghiacciaio del Presena.

8 NEWS - RESPONSABILITÀ
“Contribute 2022”: il report di sostenibilità del Gruppo Oberalp
Il CAI al lavoro per il ripristino dei sentieri in Emilia-Romagna

Adamello Ultra Trail e Mico ancora insieme

Per la sesta edizione consecutiva, Adamello Ultra Trail si lega in manie ra sempre più forte al main sponsor Mico. L’evento di ultra-running, in scena dal 22 al 24 settem bre 2023, ripercorre i camminamenti della Grande Guerra nel comprensorio Pon tedilegno-Tonale. La collaborazione fra Adamello Ultra Trail e Mico ha avuto inizio nel 2017, ed è cresciu ta anno dopo anno. Alla base del loro rapporto hanno po sto le comuni radici nel bresciano (l’Al ta Val Camonica per gli organizzatori dell’ASD Adamello Ultra Trail, la città per il brand tessile), la passione per la mon tagna, l’outdoor e un forte legame con il territorio.

Anche Ferrino sponsor del Monte Rosa Est Himalayan Trail

La quinta edizione del Monte Rosa Est Hi malayan Trail torna a Macugnaga il 29 lu glio. Nuovo sponsor della gara, l’azienda torinese di attrezzature e abbigliamen to per la montagna Ferrino, insieme al già annunciato main sponsor Craft, al me gastore Sportway di Gravellona Toce e a Enervit. Il Monte Rosa Est Himalayan Trail (MEHT) è ormai di ventato un must tra le gare italiane, riscuo tendo ogni anno sempre più successo. Si è così guadagnato un posto tra gli ultratrail più impegnativi e quotati del panorama internazionale. La competi zione prevede cinque distanze diverse: Brutal, 103k e 7.800 d+, Epic, 60k e 4.700 d+, Sky, 38k e 3.100 d+, Scenic 22k e 1.700 d+, Z’Makana, 14k e 850 d+.

Rock Master 2023 in edizione speciale ad Arco, la culla dell’arrampicata

Rock Master è da sempre sinonimo di spettacolo e pura adrenalina, e quest’anno ancora di più. La Special Edition dell’evento, in programma il 1° settembre 2023 sulle iconiche pareti a strapiombo del Climbing Stadium di Arco, in Trentino, è stata presentata presso la Cassa Rurale Alto Garda Rovereto di Arco lo scorso 26 luglio.

Il parterre di atleti, selezionato dal direttore tecnico Angelo Seneci, sarà internazionale e variegato. I grandi nomi sono molti: Adam Ondra, Jakob Schubert (vincitore dell’edizione 2022), l’oro olimpico Janja Garnbret, Jessica Pilz. Non mancherà l’azzurro Stefano Ghisolfi, che di Arco ha fatto casa sua. L’edizione prevede il solo Duello Lead a decretare i vincitori, e l’evento sarà completamente gratuito. Nel post-gara è previsto ancora tanto divertimento, con musica e intrattenimento. Il presidente del Comitato organizzatore Rock Master 20.20, Stefano Tamburini, ringrazia la Provincia Autonoma di Trento, Trentino Marketing, Garda Trentino, Comune di Arco, Cassa Rurale Alto Garda Rovereto, Consorzio BIM Sarca, AMSA, Impavida, e gli sponsor tecnici

NEXT LEVEL WATERPROOFING

HDry è la tecnologia brevettata che sposta la membrana impermeabile e traspirante al livello più esterno possibile. A differenza dei sistemi tradizionali con fodera impermeabile, l’acqua non può penetrare tra materiale esterno e membrana: con HDry scarpe e guanti rimangono sempre asciutti e leggeri in qualsiasi condizione atmosferica HDry è PTFEFREE PFAS-FREE e certificata OEKO-TEX STANDARD 100

9 NEWS - GARE

UN CONFRONTO CHE GENERA COESIONE

Ottimo riscontro dalle attività dell’Italian Outdoor Group di Assosport agli ORBDAYS 2023: la piazza IOG si conferma meeting point privilegiato per le aziende e gli operatori del settore; l’incoming di operatori esteri, in partnership con ICE e MagNet, ha generato nuove opportunità; il partecipato tavolo di confronto con i negozianti è diventato un appuntamento riconosciuto a cura di Italian Outdoor Group

Il 9 e 10 luglio a Riva del Garda sono andati in scena gli ORBDAYS 2023, manifestazione che anche quest’anno si è confermata un punto di riferimento importante per gli operatori del settore, sempre alla ricerca di tendenze e nuove tecnologie all’interno dell’universo outdoor e running. Una grande opportunità per le aziende, che hanno avuto la possibilità di condividere esperienze, consolidare e allargare il proprio network. Dinamicità, innovazione e resilienza: questi gli ingredienti che rendono possibile lo sviluppo del settore outdoor e guidano la costruzione della fiera per un pubblico che vuole essere sempre aggiornato. I numeri lo dimostrano: 1.200 negozianti in rappresentanza di 550 punti vendita (500 italiani e 50 internazionali), 115 espositori per 220 brand. Per l’Italian Outdoor Group di Assosport, l’evento ha suscitato enorme entusiasmo e partecipazione, con risultati di presenze che hanno superato le aspettative nonostante il periodo di mercato attuale risulti più incerto rispetto alle due precedenti stagioni.

LA CONFERMA DELLA PIAZZA

IOG

Punto di ritrovo, network e condivisione: la piazza IOG ha rappresentato, ancora una volta, un luogo capace di connettere le aziende e far conoscere i diversi brand ai visitatori. Qui si sono susseguite presentazioni e anteprime di prodotto esclusive che hanno visto interagire imprese, negozianti e rappresentanti della sport industry. La Piazza IOG, posizionata in uno spazio strategico e diventata ormai luogo di riferimento per i brand associati in fiera, ha permesso a un cospicuo numero di aziende di raccontarsi, incontrare nuovi partner ed espandere conseguentemente la propria clientela. Un ringraziamento particolare va alle aziende che hanno colto e dato valore a questo spazio.

L’INCOMING DI OPERATORI ESTERI IN FIERA

Altra iniziativa di valore, confermata per il secondo anno consecutivo, è stata l’organizzazione di incontri B2B tra le aziende e una delegazione di 28 operatori esteri (distributori e retailer del mondo outdoor) provenienti da

10 Paesi (Cile, Perù, Stati Uniti, Indonesia, Kenya, ecc.), selezionata dagli Uffici della Rete estera ICE. Grazie alla collaborazione Assosport, Agenzia ICE e MagNet, infatti, gli operatori hanno potuto approfondire la conoscenza dell’outdoor italiano e formulare nuove connessioni con i brand presenti in fiera. Nella giornata di martedì 12 luglio, la delegazione si è trasferita presso il distretto dello sportsystem di Montebelluna (TV), per visitare il Museo dello Scarpone e l’azienda Calzaturificio Scarpa spa. Un’iniziativa che ha permesso di celebrare l’eccellenza di un distretto riconosciuto a livello mondiale per le sue produzioni, in particolare nel settore outdoor. La sfida all’internazionalizzazione si è caratterizzata come risorsa significativa agli ORBDAYS 2023, dando esempio di come la formula di questo evento possa attrarre anche la clientela estera e dare origine a un raffronto più ampio, arricchito da un apporto d’eccezione, oltreoceano.

“DISTRIBUZIONE E INDUSTRIA OUTDOOR:

UNA VISIONE CONDIVISA”

Già dal 2020, l’Italian Outdoor Group di Assosport ha avviato un dialogo costruttivo con i negozianti del settore, dialogo che vede negli ORBDAYS l’annuale momento di incontro tra industria e retail. Nella giornata di lunedì 10 luglio si è svolto il tavolo di confronto dal titolo “Distribuzione e industria outdoor: una visione condivisa” che ha permesso ai negozianti di discutere direttamente con i rappresentati dell’outdoor industry italiana tematiche di rilevanza più che mai attuale. Tra i temi in evidenza, le problematiche relative alle consegne e ai riassortimenti, le dinamiche legate alla distribuzione selettiva, nonché le vendite on line e off line. Durante l’incontro, che ha visto un'ampia partecipazione di negozianti, il comparto si è dimostrato compatto e desideroso di condividere le proprie prospettive in vista dei prossimi mesi, in cui si prevedono nuove sfide per il mondo outdoor. Un momento di confronto costruttivo che vuole essere di avvio a una serie di Tavoli di Lavoro più frequenti tra aziende e negozianti in un’ottica di fare squadra e lavorare in sinergia per ottenere risultati sempre migliori.

LA NOSTRA ASSEMBLEA

In occasione della fiera si è inoltre tenuta l’Assemblea annuale del Gruppo IOG, nel corso della quale si è fornito un consuntivo delle attività svolte nell’ultimo anno e si sono presentati i progetti futuri che coinvolgeranno le aziende del gruppo. Un’ulteriore prova della volontà dell’Italian Outdoor Group di fare squadra, creando un ambiente dove condividere iniziative e confrontarsi su nuovi progetti per valorizzare il settore outdoor in Italia e all’estero.

italianoutdoorgroup.it

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PUNTO IOG

IL GIOCO DELLE PARTI

Durante la seconda giornata degli Outdoor & Running Business Days, è andato in scena il tavolo di confronto dedicato ai negozianti a cura di Italian Outdoor Group. Tema del dibattito "Distribuzione e industria: una visione condivisa" di Pietro Assereto

L'incontro si è aperto con l'intervento del presidente di IOG, Günther Acherer, il quale ha ribadito l'importanza del dialogo tra negozianti e aziende, sottolineando tutte le iniziative portate avanti dall'Italian Outdoor Group in tal senso. Tra queste, il Gruppo Valore Outdoor - una coalizione fra industria e distribuzione per riformare il calendario dei saldi - e l'Accademia Outdoor Pro - un'iniziativa realizzata con l’obiettivo di fornire ai retailer specializzati maggiori argomentazioni per la vendita dei propri prodotti e incrementare il valore delle loro insegne. Quest'ultima,verrà riproposta per il 2024 con una grande novità: sale a tre il numero di appuntamenti. Saranno Verona, Terni e una data nel Nord-Ovest ancora da definire in termini di location.

In seguito, la parola è stata data a Giovanni Viganò, proprietario del negozio Sherpa a Ronco Briantino (MB), eletto portavoce dai negozianti presenti. Viganò ha letto un comunicato firmato da 35 negozi, per esprimere i disagi e i problemi emersi nel corso degli ultimi mesi. Qui un estratto: "Ogni anno si chiede a negozianti di anticipare gli ordini stagionali nonostante le aziende, di fatto, abbiano già pianificato e lanciato la produzione dei loro prodotti. Ma non solo: più si ritarda la stesura dell’ordine, meno possibilità ha il singolo negoziante di trovare la merce più adatta al proprio negozio essendo noi, come bacino, la coda degli ordini del mercato europeo. Il che, stringe ancora di più la forbice delle disponibilità dei prodotti".

Questo, per i negozianti, non è sostenibile: nè a livello finanziario, nè in termini pratici perché sono obbligati a espandere i loro magazzini senza avere il tempo materiale per fare delle oggettive valutazioni sul venduto stagionale.

LA MONTAGNA NON È MODA

Altro tema affrontato nel comunicato è quello delle collezioni troppo ampie: "Troppi modelli con troppe varianti sia nelle declinazioni che, (soprattutto!), nei colori. Abbiamo confuso la montagna con la moda. Abbiamo viziato il consumatore che, nel tempo, è diventato sempre più esigente ma soprattutto confuso.

Il risultato è la troppa offerta con una richiesta che, quest’anno, ha subito però una forte contrazione".

È stato citato anche il problema dei ritardi delle consegne: che siano spostate di mesi con poco preavviso o che siano total-

mente annullate, comportano un'impossibilità di riassortimento e lasciano i clienti spiazzanti. Questo si traduce in vendite perse, ovvero un danno enorme per i commercianti. Questo disagio era già emerso durante la nostra inchiesta La Carica dei 101: 98 le insegne che hanno riscontrato delle problematiche, e quella comune a tutti era legata ai ritardi delle consegne che hanno portato a un sovraccarico di merce nei magazzini. Risultato? Solo 49 degli intervistati hanno avuto un 2022 nel complesso in crescita, mentre i rimanenti si sono divisi tra andamento stabile (33 negozi) e in calo (19 negozi).

Strettamente collegato a questo è un altro problema evergreen, ovvero quello degli sconti. Vi è poca merce e chi ce l’ha la svende. Certo, è la legge del mercato ma i negozianti presenti a Riva del Garda chiedevano garanzie e condizioni di vendita diverse per provare a placare questa situazione di disagio.

“Ci penso, nel caso ripasso”

È la frase che i titolari di un punto vendita, dopo aver fatto provare dieci paia di scarpa differenti, dedicando tempo e professionalità, si sentono ripetere troppo spesso. Questo perché i clienti hanno sì bisogno della competenza e dei consigli dei negozianti, ma non sono disposti a pagare la cifra richiesta e preferiscono cercare il prezzo più basso su internet. Per questo motivo, alcuni negozi presenti all’incontro hanno da poco deciso di introdurre il pagamento per la prova di calzature.

Il confronto si è poi chiuso con le rassicurazioni dei brand presenti - Giorgio Rabajoli per Ferrino, Vittorio Forato per AKU, Massimo Brini per C.A.M.P., e Günther Acherer per Panorama - per cercare di tutelare il lavoro dei negozi, ribadendo l’importanza dei confronti per provare a trovare soluzioni sostenibili anche in tal senso.

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TÊTE-À-TÊTE
“ Occorre veramente passare ad azioni concrete, in particolare quando la “montagna dimezzata” viene applicata in rete anche da alcune aziende che si mettono a fare concorrenza diretta ai propri retailer.
Günther Acherer, presidente IOG Parte dei negozianti firmatari del comunicato

La siccità dell’estate 2022 ha avuto conseguenze per il tuo rifugio? (107 risposte)

La stagione primaverile 2022 ha avuto riduzioni di presenze o problemi di apertura per scarso innevamento? (79 risposte)

Nel 2022 quanta acqua in meno hai avuto rispetto al 2021? (83 risposte)

CRISI CLIMATICA E RIFUGI LOMBARDI

Nubifragi, caldo torrido, grandinate. Tutti questi fenomeni metereologici improvvisi impattano anche sulle attività ad alta quota. Ecco questo emerso dallo studio di Ersaf sulla siccità 2022 di Sara Canali

Quello della siccità è un tema che interessa sempre più anche i rifugi di montagna. Per questo motivo, il 30% delle strutture lombarde ha iniziato a chiedere interventi sul problema dell’approvvigionamento idrico soprattutto dopo l’estate 2022 , la più calda dall’inizio dell’Ottocento. Circa il 50,5% dei rifugisti intervistati ha dichiarato che la siccità dell’anno scorso ha avuto conseguenze per il proprio rifugio. In particolare, oltre il 60% dei rifugi ha registrato una diminuzione almeno del 30-40% dell’acqua disponibile e circa il 10% delle strutture ha dovuto interrompere in anticipo la stagione estiva. Un tema che è stato al centro dell’incontro “Cambiamento climatico e rifugi: un adattamento indispensabile”, organizzato dal CAI Milano, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano durante il quale sono stati presentati i dati estrapolati da un sondaggio realizzato tra gennaio e marzo 2023 da Ersaf (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) con il contributo di Assorifugi Lombardia.

IL SONDAGGIO - A rispondere sono stati 107 rifugi della Regione su un totale di circa 250 cui si aggiungono capanne sociali e bivacchi oltre ai 13 rifugi lombardi del CAI Milano. Il problema della siccità ha colpito seriamente anche l’economia degli alpeggi dove la scorsa estate, già a inizio agosto, gli allevatori non riuscivano più a nutrire gli animali, perché l’erba era troppo secca, e questo ha provocato una diminuzione della produzione di latte.

I CAMBIAMENTI - A partire dagli Anni 2000 si è misurato un repentino aumento dei giorni estremamente caldi per le aree con quote superiori ai 2.000 metri sul livello del mare. Inoltre, sopra i 1.500 metri le piogge tendono a sostituirsi alle nevicate, soprattutto all’inizio della stagione invernale, riducendo così l’estensione e lo spessore della copertura nivale, con un’accelerazione di questa tendenza negativa nell’ultimo ventennio. I ghiacciai della Lombardia, dal 1981 al 2007, hanno perso spessore glaciale fino a 70 metri: un dato allarmante, se si tiene conto del fatto che i ghiacciai alpini, in generale, sono spessi non più di 50/100 metri.

In questo senso, il CAI Milano è impegnato, grazie ai cofinanziamenti messi a disposizione da Regione Lombardia e dal Fondo Stabile Pro Rifugi, in un ingente sforzo, sia in termini di risorse economiche sia in termini di lavoro dei propri volontari. Nell’ultimo triennio, questo sforzo ha portato a circa 3 milioni di euro di investimenti per il ripristino di strutture danneggiate da valanghe o per il rifacimento degli impianti di chiarificazione delle acque reflue, ma anche per il potenziamento, progettazione e realizzazione di impianti per l’approvvigionamento di energia rinnovabile (solare e idroelettrica), per l’accumulo e stoccaggio di acque piovane a uso idrosanitario, nonché per il trattamento, stoccaggio e trasporto a valle dei rifiuti solidi. E, infine, per l’approvvigionamento delle derrate con mezzi ecologici (teleferica). Per valorizzare ulteriormente i suoi rifugi, la sezione di Milano ha lanciato quest’anno un premio a punti per tutti i soci che dimostreranno di averli visitati nel corso della stagione.

Hai avuto finanziamenti o li stai per avere per dotarti di sistemi che ti autino a contrastare nuove situazioni di carenza idrica? (95 risposte)

12 DATI & STATISTICHE

DALLA PARTE DELLA CULTURA

La 27esima edizione del Festivaletteratura di Mantova è in programma dal 6 al 10 settembre 2023. Montura, per il terzo anno di fila, sarà al suo fianco

_ a cura della redazione

Il Festivaletteratura di Mantova è per il terzo anno una tappa fissa per gli affezionati del marchio Montura, che oltre a produrre abbigliamento e calzature per l’outdoor realizza contenuti d’eccellenza di stampo culturale, come libri, mostre e opere cinematografiche. Tutto questo in linea con la sua missione di promuovere la cultura di montagna e renderla accessibile al maggior numero di persone. Dati questi presupposti, non po teva non essere presente al Festivalet teratura, uno dei più importanti eventi nazionali del settore.

La 27esima edizione è in programma da mercoledì 6 a domenica 10 settembre 2023. La sfida è “trovare le parole”, in un momento storico –come si legge dal manifesto – “in cui dare nome alle cose e quanto ci accade intorno sembra sempre più arduo e ingannevole”. Come nelle scorse edizioni, Montura porte rà al Festival diversi contenuti, per arric chire ulteriormente il programma. Nel la maestosa sala dell’Atrio degli Arcieri, a Palazzo Ducale, sarà visitabile gratuitamente l’esposizione dedicata ai vincitori del premio Montura del concorso internazionale War and Revolutionary Stories - WARS, rivolto ai lavori dei fotoreporter che testimoniano i conflitti e le emergenze umanitarie, e che ha già visto la partecipazione di nomi importanti, vincitori di prestigiosi premi quali

il World Press Photo e il Robert Capa. Una terza edizione contraddistinta dai reportage provenienti dall’Ucraina, un conflitto che ha riportato la guerra in seno al continente europeo. Il 10 settembre, dalle ore 12.30, sempre nella sala dell’Atrio degli Arcieri, si terrà inoltre la premiazione del vincitore del premio in presenza dei promotori dell’iniziativa, l’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, rappresentato dal Presidente Raffaele Crocco, e dal Direttore Artistico del concorso e noto fotoreporter Fabio Bucciarelli.

Ma le sorprese non finiscono qui. In collaborazione con il parco artistico di Arte Sella, in piazza Lega Lombarda, proprio di fronte all’entrata della Sala degli Arcieri, verrà conclusa l’opera “Anima liquida” dall’artista Roberto Conte, che raccoglierà sul tronco di un albero di tiglio di oltre sei metri, sradicato da una perturbazione, parole e pensieri sulla fragilità della natura da parte dei visitatori del Festival. L’artista sarà presente dal pomeriggio di venerdì 8 alla sera di domenica 10 settembre. Domenica 10 ci sarà inoltre un incontro organizzato dal Festival in collaborazione con Montura: alle ore 18.00 si terrà l’evento “Cadde terra sulla terra” con protagonista lo scrittore, alpinista e scultore Mauro Corona, in dialogo con il critico letterario Alberto Rollo.

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#MONTURAPEOPLE
Info sul sito dell'evento

Original sets us apart. Universal brings us together.

tevafootwear.it

L’UOMO DEI RECORD

Otto giorni, due primati, un unico protagonista: il “Laspo boy” Nadir Maguet. Un atleta che continua a stupire facendo cose incredibili in montagna, sia d’inverno che d’estate testo e foto di Maurizio Torri

MAURIZIO TORRI

Giornalista freelance, fondatore del sito sportdimontagna.com, fotoreporter e consulente di comunicazione per alcuni degli eventi più iconici dei settori trail, skyrunning e scialpinismo.

Ce lo siamo domandati tante volte: “C’è ancora spazio per i record? Media e gente comune sono ancora attratti dalle imprese al limite tra sport e alpinismo?”. Dopo il boom degli FKT (Fastest Known Time) nell’anno del Covid, quando il mondo delle gare era fermo ai box per ovvi motivi che tutti conosciamo, l’interesse verso le imprese sportive in montagna di un certo rilievo sembrava essere scemato. Chi invece ha sempre creduto nel vivere la propria passione in maniera “fast & light”, portando avanti progetti di svariata natura è il polivalente Nadir Maguet. Già nell’estate 2022, supportato da La Sportiva, aveva fatto parlare di sé tra alpinisti e trekker con tre primati quali il Grossglockner dalla cresta Stüdlgrat (7,74 km, 1.860 md+ in 1h30 23”), il Biancograt (16 km, 2.350 md+ in 2h44’13”) e l’Hintergrat (8.2 km con 2.100 md+ in 1h43 12”). Quest’anno ha ripreso da dove aveva cominciato, alternando imprese agonistiche a performance alpinistiche. E la gente lo segue con estremo interesse a riprova che la risposta alle domande che ci siamo posti è: “Sì, se sono prestazioni di livello e fatte da atleti di un certo spessore”

SKYMARATHON SENTIERO 4 LUGLIO

La Valle Camonica e le sue montagne hanno un nuovo re. Nadir Maguet è infatti riuscito a detronizzare Mario Poletti, abbattendo un successo che resistiva da vent’anni e che sembrava imbattibile. Un primato che lo ha consacrato tra i grandi della disciplina e in un cer-

to senso è servito a dare il giusto valore all’impresa siglata nel 2003 dal Campione orobico (la C maiuscola è dovuta e voluta). Grazie al cancan mediatico che ne è seguito, anche le giovani leve hanno infatti realizzato che gli skyrunner della prima generazione erano atleti di valore assoluto. Ma torniamo alla gara. Alla sua prima esperienza su questo tracciato Maguet è stato devastante. Ha letteralmente domato i tecnicissimi 42 km (con 2.700 md+) della “Maratona del Cielo”, la prima di sempre. Il giovane comitato organizzatore camuno, presieduto da Tom Bernardi, dopo essere riuscito a riportare in auge questa storica gara aveva un obiettivo: dimostrare che l’impossibile era invece possibile. Per farlo gli serviva la giusta alchimia, una sorta di congiunzione astrale che prevedeva alcuni dei migliori interpreti della specialità e condizioni meteo e di tracciato ottimali. Anche se non è stato per nulla facile, per Maguet nessun dubbio, nessuna incertezza. Sin dalle prime rampe ha palesato il proprio obiettivo: provare ad abbattere un primato cronometrico che nel mondo dei “corridori del cielo” era diventato mito, leggenda, utopia. Il resto è storia, con un 4h03’01” che è andato ad abbassare di 5’23” un record che sembrava intoccabile. Ad aggiungere ulteriore hype per questo atleta, un’altra impresa portata a casa nella stessa settimana: stabilire il nuovo FKT alle Grandes Jorasses (14,39 km, 2.627 di salita e altrettanti di discesa in 3h19 00”).

NEXT STOP? I rumor dicono Cervino. Maguet al momento non nega ne conferma, ma attenzione perché anche lo spagnolo Manuel Merillas da tempo coltiva il sogno di spodestare Kilian Jornet dalla Gran Becca. Stay Tuned.

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#INSIDETHERACE
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www.paragonshop.it

L’IMPACTO DI AKU

Il brand ha presentato il primo e (per ora) unico manuale per la stima delle emissioni di CO2 della calzatura outdoor. Uno strumento innovativo, che rappresenta l’impegno responsabile del brand in favore sia dell’industria che della distribuzione, per intraprendere progetti condivisi sul tema dell’impatto ambientale di Pietro Assereto

La nascita di Impacto rappresenta la fase finale di un processo che ha comportato per AKU una complessa analisi scientifica durata oltre due anni. Un calcolo realizzato con l’assistenza di Aequilibria, un’azienda consulente specializzata nei temi di impatto ambientale, condotto secondo standard riconosciuti a livello internazionale e verificato infine dall'ente esterno Bureau Veritas, a garanzia dell'affidabilità e credibilità dei risultati. L'impronta di CO2 non è infatti un quadro generico in cui i dati possono essere semplicemente inseriti, ma è un modello meticolosamente sviluppato che tiene conto della specifica struttura organizzativa di AKU, delle pratiche di approvvigionamento, delle metodologie di produzione e dei processi di spedizione. Di conseguenza, il calcolo dell'impronta di CO2 rappresenta un impegno a lungo termine che consente al brand di lavorare ora con un modello di dati specifico e accurato.

LA NASCITA DEL PRODOTTO Comprende l’estrazione e la lavorazione della materia prima

Pelle

Tessuti

Solette

Suole Lacci

Prodotti chimici e detergenti

Packaging

LA REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO Comprende il trasporto delle materie prime e il processo manufatturiero, così come il packaging

Trasporto materie prime

Tomaia: preparazione, taglio e cuci

Suola: assemblaggio

Packaging

IL TRACCIAMENTO

L’USO E IL FINE VITA DEL PRODOTTO Comprende il trasporto e la vendita

Trasporto del prodotto ultimato

Uso

Fine ciclo

intraprendere delle azioni concrete finalizzate alla compensazione dell’impatto.

COMPENSARE, CORREGGERE O RIUTILIZZARE?

Se da un lato AKU, attraverso Impacto, consente di porre le basi di calcolo per agire in forma compensativa, dall’altro pensa sia corretto richiamare l’attenzione sull’opportunità di operare, sempre in forma congiunta, per trovare soluzioni che intervengano sulle cause dell’impatto, riducendo all’origine o lungo il processo, per quanto di rispettiva competenza, i fattori critici che lo determinano. In questo senso possono nascere progetti condivisi fra industria e distribuzione che riguardano sia la progettazione del prodotto che la logistica per la sua distribuzione, fino alla fase del fine vita per la gestione del suo smaltimento o per il reintegro secondo i principi dell’economia circolare. L’impegno di AKU nella ricerca di soluzioni progettuali e produttive per ridurre tale impatto è, da tempi non sospetti, uno dei principali asset sui quali si muove la strategia di sviluppo del marchio e, con esso, il rapporto con la distribuzione. Fra le varie attività messe in campo dall’azienda nel corso degli ultimi anni, a partire dalla dichiarazione di impatto ambientale della calzatura Bellamont Plus nel 2016, la quantificazione e certificazione del livello di emissioni di CO2 del singolo prodotto e dell’intera propria organizzazione industriale rappresenta una delle più importanti e concrete azioni responsabili nei confronti della crisi ambientale. Azioni rese possibili dalla naturale vocazione di AKU nell’operare in chiave di partnership lungo tutta la filiera, dai fornitori delle materie prime alla distribuzione specializzata, nella costante ricerca di soluzioni condivise per la creazione del valore e oggi anche per la riduzione dell’impatto ambientale.

Il processo di raccolta dati comprende tutte le fasi delle operazioni di AKU, estendendosi fino al Tier 3, ovvero il tracciamento dell'impronta a ritroso fino alle materie prime. Un processo reso possibile dalla stretta collaborazione di AKU con tutti i suoi fornitori per ottenere dati essenziali sulla composizione dei componenti, i metodi di trasporto e i modelli di consumo. Insieme ai dati interni sulla produzione, il consumo di risorse e i processi: sono queste infatti le informazioni che costituiscono la base fondamentale del calcolo completo. Al termine della raccolta dati, tutte le informazioni rilevanti vengono inserite nel sistema di calcolo della CO2. Questo approccio permette di determinare l'impronta di anidride carbonica per ogni singolo modello della sua collezione, differenziando efficacemente l'impatto della stessa nelle fasi a monte, centrali e a valle dell’intero processo di produzione. Esaminando ciascun componente, AKU può determinare l'impatto specifico di tutti gli elementi del prodotto nelle sue diverse fasi di vita, fornendo un’analisi quanto mai dettagliata e curata dal punto di vista scientifico. Un lavoro lungo e complesso, ma reso oggi semplice e fruibile attraverso la pubblicazione di uno strumento di lavoro che spiega al negoziante in che modo poter effettuare una stima realistica delle emissioni di CO2 derivanti dalla vendita delle calzature outdoor nelle diverse categorie. Una quantificazione sulla base della quale il retailer può autonomamente, o in accordo con il produttore,

A fianco, un esempio di scheda tecnica della calzatura presente in Impacto

18 RESPONSABILITÀ
Kg Co2 per paio

Per ridurre l'impronta, serve collaborare

AKU crede fermamente nella collaborazione tra l'industria e la distribuzione per ridurre l'impronta climatica. Condividere strumenti come Impacto è solo il primo passo. L'azienda è aperta e disponibile a costruire progetti personalizzati con i propri partner commerciali, tenendo conto delle specificità di ciascuno e del territorio in cui operano. Abbiamo parlato di questa possibile collaborazione con Giulio Piccin, product & csr manager del brand.

La vostra analisi di calcolo va avanti da più di due anni: oltre al manuale, quali dati significativi ne avete ricavato?

Abbiamo iniziato nel 2016 a studiare il ciclo di vita delle nostre calzature con il percorso EPD (Environmental Product Declaration) e da allora abbiamo continuato ad approfondire il tema. Il dato più significativo è avere informazioni concrete e verificate. Questo cambia radicalmente l’approccio dell’azienda che non basa più le proprie scelte su ipotesi o supposizioni, ma su dati obiettivi.

Quali sono, a oggi, le fasi di maggior impatto legate alla produzione di calzature?

Suddividendo il ciclo di vita di una calzatura in Upstream (produzione delle materie prime), Core (trasformazione delle stesse in calzatura) e Downstream (consegna al cliente, uso e fine vita) risulta evidente come sia proprio la prima fase quella con il maggior impatto. In buona parte dei nostri studi, la produzione delle materie prime è responsabile di più dell’80% delle emissioni di CO2 equivalente. Questo ci spinge ad avere un’attenzione particolare nella scelta delle componenti dei nostri prodotti.

ISO 14067, Bureau Veritas: a volte il gergo delle certificazioni risulta complesso. Cosa significa concretamente questo tipo di validazione “dall’alto”?

Lavoriamo su questi temi in maniera concreta da più di 10 anni. Scegliere un percorso di analisi che sia basato su normative ISO, riconosciute a livello internazionale e verificabile da enti esterni ci permette di avere un buon grado di sicurezza nel comunicare dati sulle performance ambientali dei nostri prodotti. Affrontiamo in modo serio il tema e vogliamo utilizzare strumenti altrettanto seri per le analisi che facciamo. Nel caso di Impacto, questo ci permette di condividere con la filiera dati verificati, rassicurando chi ne farà uso sulla validità degli stessi.

Perché questo progetto è rilevante per i negozianti? Quali azioni concrete potrebbe intraprendere?

Ogni attore della filiera può fare la propria parte per contribuire alla lotta al cambiamento climatico. Le informazioni contenute in Impacto permettono al negoziante di fare una stima dell’impronta di CO2 equivalente delle calzature outdoor che ha in assortimento. Su questa base, può prendere consapevolezza di quale sia la dimensione delle emissioni e decidere se vuole contribuire attivamente, sviluppando progetti di riduzione o compensazione. Per esempio, possono essere intraprese iniziative legate alla riforestazione locale anche coinvolgendo i propri clienti.

Come viene comunicato il progetto ai negozianti?

La prima occasione è stata la fiera OutDoor by ISPO a Monaco di Baviera. Abbiamo poi ripreso il tema durante quest’ultima edizione degli ORBDAYS. Sicuramente, per il mercato italiano, la vostra rivista rappresenta uno dei principali strumenti di comunicazione diretta B2B, poi ci saranno le nostre newsletter che inviamo a supporto della campagna vendite e le giornate di formazione dell’Accademia Outdoor Pro di IOG, una delle migliori occasioni di confronto e dialogo diretto con la distribuzione. Non mancheranno momenti d’incontro in azienda, dove ospitiamo regolarmente visite di clienti interessati a conoscere più da vicino il ciclo di produzione dei nostri modelli made in Italy e infine all’estero, per i maggiori mercati Europei, la collaborazione costante con la piattaforma Suston, il trade magazine scandinavo specializzato nei temi dell’azione responsabile.

Quando parlate di progetti condivisi tra industria e distribuzione, avete già degli esempi in mente?

Condividere uno strumento come Impacto è il primo passo di una collaborazione verso l’obiettivo comune di riduzione dell’impronta climatica. Abbiamo appena presentato il progetto e siamo convinti che questo stimolerà i nostri partner commerciali a sviluppare progetti personalizzati, legati alle specificità di ciascuno e al territorio in cui operano. Noi saremo aperti e disponibili a costruirli assieme.

In base alle stime già effettuate, AKU ha già apportato delle soluzioni in alcuni punti della filiera? Se sì, quali?

Una delle materie prime della calzatura con maggiore impatto è la pelle. Questo è dovuto al fatto che l’industria della carne da cui deriva è tra le più impattanti in termini di emissioni di CO2. Ci siamo impegnati quindi a utilizzare questo materiale in maniera responsabile. La maggior parte delle concerie con cui lavoriamo, per esempio, sono certificate LWG (Leather Working Group), una certificazione che solo le concerie più virtuose sotto gli aspetti ambientali e sociali possono ottenere. Con alcune di queste, abbiamo anche sviluppato pellami con sistemi di concia innovativi come per esempio Zero Impact di Dani. Al nostro interno abbiamo adottato soluzioni per ridurre il consumo e lo scarto di questa materia prima, utilizzando per esempio macchine da taglio automatiche. La soluzione che troviamo in assoluto più efficace è comunque la condivisione delle informazioni e degli obiettivi con tutta la filiera. Solo questo può generare un impatto veramente significativo.

ESEMPI VIRTUOSI

Inquadra il QR Code per scaricare il manuale. Disponibile sia in italiano che in inglese

BERGFREUNDE, noto negozio specializzato tedesco, è uno dei primi retailer ad aver chiesto ad AKU la possibilità di utilizzare Impacto per spiegare ai suoi clienti perché a volte una calzatura made in Asia ha un livello di emissioni di CO2 inferiore rispetto a una calzatura made in Europe.

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RESPONSABILITÀ
Giulio Piccin, product & csr manager

LA DIRITTA VIA (NON) ERA SMARRITA

Nell’incontaminata Val Vény per l’Outdoor Camp di Garmin, tra mountain bike, geocaching e un unico, grande credo: con i dispositivi del brand, perdersi non è contemplato di Pietro Assereto. Foto: Elettra Gallone

Probabilmente se Dante avesse avuto un Garmin eTrex SE la notte tra il sette e l’otto aprile del 1300 non avremmo potuto godere del suo lavoro più celebre. Tutto sommato, quindi, meglio così. Noi di Outdoor Magazine invece, esuli da tali responsabilità, abbiamo avuto occasione di provare e testare alcuni dispositivi del marchio durante l’Outdoor Camp, il 21 e 22 giugno nella bellissima Val Vény, a ovest di Courmayeur. Come campo base, Hobo Camping, un grande prato verde ai piedi del Monte Bianco. Tempo di sistemarci nelle nostre tende (gentilmente offerte da Ferrino) e subito siamo saliti in sella alle e-bike per un tour fino al Lago del Miage, accompagnati dalle guide MTB Monte Bianco e dall’Edge Explore 2. La giornata si è conclusa con un briefing di Alberto Villata, brand manager, Cristian

EDGE EXPLORE 2

Longoni (in foto), marketing communication specialist, e, ospite d’eccezione, l’alpinista Simone Moro.

Il giorno seguente, abbiamo intrapreso una sfida di geocaching molto avvincente con l’eTrex SE: lo staff di Garmin aveva nascosto su un’area di diversi chilometri delle scatole contenti indovinelli e quiz. I primi classificati si sono aggiudicati un dispositivo Garmin. Dopo un ricco pranzo al Rifugio Monte Bianco, il rientro verso Milano. Ovviamente senza sbagliare strada.

I DISPOSITIVI TESTATI

Un ciclo computer facile e intuitivo, dotato di barometro e di una batteria che dura fino a 16 ore di uso intensivo e 24 ore in modalità risparmio energetico. Edge Explore 2 consente di pedalare più a lungo e di usufruire di mappe specifiche per bici che evidenziano le strade e i sentieri più popolari, le aree ad alto traffico e i punti di interesse. Tutte queste preziose informazioni trovano posto all’interno di un luminoso schermo touch da tre pollici, perfettamente utilizzabile con i guanti o in caso di pioggia.

TRA LE FUNZIONALITÀ TROVIAMO:

• profili precaricati per strada, fuori strada e indoor;

• mappe ad alto contrasto, specifiche per tipo di bicicletta, che si avvalgono di Trendline popularity routing, basato su miliardi di chilometri percorsi da altri ciclisti che hanno caricato le attività su Garmin Connect.

Grazie a questa funzione, i ciclisti possono vedere le strade e i sentieri più popolari, evitare le zone ad alto traffico e cercare punti di interesse direttamente sul proprio Edge;

• creazione di percorsi attraverso le app Garmin Connect, Strava, Komoot e altre, che si ritrovano poi direttamente sul dispositivo;

• navigazione Turn-by-turn e avvisi che segnalano in anticipo le curve pericolose;

• messa in pausa di navigazione e notifiche di fuori percorso, per esplorare i dintorni senza distrazioni;

• funzione ClimbPro, per vedere il grado e la salita rimanente quando si segue un percorso precaricato.

ETREX SE

Efficace e di semplice utilizzo, l'ultima versione della linea più longeva di palmari outdoor Garmin risulta ideale in ogni situazione. Questa innovativa soluzione di ricezione satellitare offre agli amanti del trekking fino a 168 ore di autonomia con due batterie AA in modalità di rile vamento posizione standard e fino a 1.800 ore in modalità expedition. L’interfaccia intui tiva è supportata da un display monocromatico ad alto contrasto da 2,2’’, che consente di visualizzare waypoint, tracciamento, posizione e navigazione lungo il percorso anche in condizioni di intensa luce ambientale. eTrex SE dispone di funzioni GPS di orientamento e tracciamento avvalendosi anche di una bussola digitale integrata per mostrare la propria direzione in qualsiasi momento e luogo.

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EXPERIENCE

(RI)SCOPRENDO IL TERRITORIO LECCHESE...

… percorrendo una delle storiche e iconiche ferrate recentemente riqualificate dal gruppo Gamma, grazie anche al supporto di Rock Experience di Francesca Cassi

Le montagne di Lecco sono senza dubbio culla di una forte tradizione legata alla montagna e alla verticalità. Tanto da aver dato i natali a due dei cinque gruppi alpinistici d’élite del territorio alpino Italiano. Stiamo parlando dei Ragni di Lecco e dei Gamma. Ma questo territorio ha tenuto a battesimo anche importanti brand del settore outdoor, così nell’attrezza tura (basti citare il trittico Camp, Climbing Technology e Kong) così come nell’ab bigliamento. E proprio in questa categoria troviamo Rock Experience, che del gruppo Gamma è sponsor e ha anch’esso contribuito all’importante attività di riqualificazione del territorio lecchese. Ini ziative che hanno riguardato anche alcune storiche e iconiche ferrate, come la Gamma 1, che abbiamo percorso equipaggiati con i capi della linea di prodotti 99% Ecofriendly RE firmati appunto dal brand lecchese.

L’EXPERIENCE

Gamma 1 è tra le ferrate più caratteristiche delle Prealpi lombarde. Fisicamente impegnativa (600 metri di dislivello per 3h00 circa di salita, difficoltà D), offre un magnifico panorama sulla città di Lecco. Si sviluppa lungo la

bastionata roccia del Pizzo d’Erna e fa parte delle vie ferrate sottoposte a lavori di manutenzione straordinaria e di riqualificazione previsti nell’ambito dell'atto integrativo all'accordo di programma sulla valorizzazione delle falesie lecchesi – tra cui appunto la Gamma 1 al Pizzo d’Erna, la Gamma 2 al Monte Resegone e la Corna di Medale al Monte San Martino.

Questa è stata la via scelta da Rock Experience per un evento in perfetto stile outdoor. Il brand ha invitato un gruppo di giornalisti a provare questo percorso esposto e panoramico fornendo abbigliamento e attrezzatura, indispensabili per affrontare al meglio questi itinerari. Così, i partecipanti hanno potuto vivere sul campo il comfort dei capi della linea di prodotti 99% Ecofriendly RE, testandoli su cavi d’acciaio, catene, scalette, pioli e ponti tibetani. Si tratta di una collezione realizzata al 99% con materiale di origine riciclata, derivato dal recupero di bottiglie PET o da scarti di produzione. L’intera filiera è tracciabile, dalla fabbrica al consumatore finale.

99% Ecofriendly RE rientra nel Revolution Project di Rock Experience, che ha come obiettivo di aumentare sempre più la gamma di prodotti riciclati del brand e di fornire al consumatore delle opzioni sempre più sostenibili.

SODALIZI D’ECCEZIONE

Negli ultimi anni si è consolidato l’affiancamento tra Rock Experience e il gruppo Gamma, del quale il brand ha scelto di sostenere le attività da inizio 2021. La storica associazione è impegnata in numerosi progetti alpinistici, oltre ad aver avviato un’intensa attività di formazione con corsi di vari livelli di arrampicata, a cui si aggiungono la gestione di una palestra boulder e, come menzionato sopra, la manutenzione di alcune vie ferrate sul Resegone. A proposito di questo progetto, si è espresso il presidente del gruppo alpinistico, Riccardo Milani: “Le ferrate sono un approccio alla montagna unico, con una fortissima connotazione identitaria. Oggi le vie ferrate, nuove e più sicure, costituiscono un volano per il turismo che, unitamente alle altre magnificenze del territorio lecchese e gli permettono di diventare ancor più punto attrattivo per i segmenti alpinistici e montani di tutto il nord Italia”.

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EXPERIENCE

DOVE NASCONO LE SCARPE

Ad Annecy, in Francia, The North Face ha trovato il laboratorio che da anni lo supporta nello sviluppo della sua linea footwear. Dal disegno al prototipo fino al modello personalizzato

Nel lago azzurro di Annecy si specchiano le montagne. La cornice perfetta per quello che viene considerato l’outdoor district europeo e dove alcuni dei marchi di riferimento del settore hanno basato il proprio quartier generale. Anche The North Face ha trovato in questo angolo di Francia il laboratorio All Triangles che da anni supporta il brand nello sviluppo della sua linea footwear. L’occasione per poterlo visitare è arrivato con l’invito a correre insieme a Ida-Sophie Hegemann, la prima donna a percorrere l'intera distanza del Karwendel Höhenweg in Austria in un solo push, stabilendo un nuovo record femminile FKT con un tempo di 10 ore e 42 minuti, e la sua compagna di team Elsey Davis. Un evento che ci ha permesso di testare sulla nostra pelle il kit d’abbigliamento per la disciplina e l’evoluzione continua della linea footwear Vective. Nella trasferta di tre giorni, dal 22 al 24 giugno, non sono mancate le occasioni di vedere da vicino come il brand lavora in sinergia con i propri atleti, dando loro la possibilità di usufruire di alcune strutture di altissimo livello, come il centro 321 perform dove vengono svolti test di performance da professionisti in diversi ambiti grazie a macchinari di altissima tecnologia e data analyst.

IL LABORATORIO - Il pomeriggio di venerdì 23 giugno è stato dedicato alla visita di All Triangles. Un laboratorio sì, ma prima ancora un'agenzia creativa e un community hub dove un team con competenze variegate guida il cliente attraverso l'intero processo di creazione. Designer, marketer, ingegneri, modellisti, prototipisti, esperti di relazioni umane e data analyst collaborano per studiare soluzioni ad hoc per ogni brand che a loro si rivolge. All’interno della struttura, è possibile costruire, testare e convalidare rapidamente le idee per trasformarle in prodotti finiti. Non solo:il piano terra dell’immobile è stato adibito a parete boulder, oltre che dotato di altri macchinari fondamentali per svolgere i test, ma che al contempo danno vita a un luogo dove la community locale può ritrovarsi per allenarsi e praticare il proprio sport. Ad accompagnarci in questa visita è stato Julien Traverse, co-fondatore di All Triangles. “Stiamo costruendo una strategia per entrare nei diversi settori sportivi facendo prototipi, sviluppo e test delle calzature con l’obiettivo di avere sotto controllo tutta la catena produttiva, dall’idea alla creazione del prodotto finito per offrire il miglior servizio ad aziende e agli atleti”, racconta Julien. “Da una parte lavoriamo insieme al brand per capire come possiamo aiutarlo a sviluppare le migliori calzature per le diverse discipline partendo dal suo dna. Il secondo processo è quello di comprendere al meglio lo sport di riferimento per trovare la vision. Per questo abbiamo allestito la parte inferiore del nostro hub con una zona attrezzata per lo sport, con pareti di arrampicata, al fine di coinvolgere la community locale. Se un modello funziona per loro, allora sarà ideale anche per altri. Insomma, da una parte abbiamo il punto di vista della azienda e dall’altra la visione dello sport. L’agenzia si pone esattamente in mezzo, come un ponte di comunicazione tra questi due mondi”.

CREARE PROTOTIPI - Nel centro di Annecy si cerca di impostare una nuova metodologia di servizio dove si mette a disposizione l’expertise di diverse figure professionali per dare vita al prodotto più completo possibile prima della sua industrializzazione. “Serve circa un anno di tempo per sviluppare il prodotto che poi deve essere industrializzato, quindi ci muoviamo con tre anni di anticipo: oggi stiamo lavorando alla collezione SS 26”, continua Julien. “Oltre alla fase di disegno e svilup-

Sopra, a sinistra, Julien Traverse, co-fondatore di All Triangles; a destra, di spalle, l'atleta Ida-Sophie Hegemann. A fianco, l'atleta Elsey Davis

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© De Pellegrin

po, creiamo anche dei prototipi direttamente qui. L’idea non è quella di essere più veloci, ma di creare il prodotto più completo possibile”. Nel normale svolgersi delle cose, si manda il disegno iniziale alla fabbrica sviluppatrice, che normalmente sta in Asia, e che, a sua volta, trasforma il progetto in prototipo che viene mandato indietro per un check.

“La visione di All Triangles è quella di accorciare i tempi. Io sono dell’idea di spingere ognuno di noi a credere nella propria idea e nel portare avanti il proprio progetto e questo è l’obiettivo principale del workshop. Abbiamo a disposizione circa 25 tester che fanno parte della community locale e che ci danno un feedback immediato su ciò che abbiamo sviluppato. Quindi noi non mandiamo solo il disegno, ma anche il prototipo già testato e tutti i singoli pezzi di cui si compone la calzatura in modo che la fabbrica sappia esattamente di cosa abbiamo bisogno e cosa abbiamo in mente”.

PER L’AMBIENTE E PER GLI ATLETI - La parte più complicata nella progettazione di una calzatura è quella che comprende suola e intersuola. “Quando si lavora su un nuovo concetto e modello si inizia dal materiale con cui si vuole costruire il prodotto finito e solo dopo avviene la parte più estetica. Facciamo un brain storming con il brand per capire le necessità e poi si inizia con tutto il processo: lavoriamo a due concetti per stagione e portiamo avanti circa tre stagioni allo stesso momento, in diversi momenti di sviluppo. Per noi il concetto di soste-

nibilità è rappresentato dalla durata delle nostre scarpe, elemento su cui lavoriamo molto scegliendo i migliori materiali sul mercato. Inoltre, cerchiamo di rapportarci solo con fornitori locali per la produzione dei prototipi e infatti il trasporto conta solo per il 2% sul conto complessivo del nostro impatto ambientale”. Fondamentale è anche il lavoro che l’Hub svolge con gli atleti. Qui infatti nascono anche i modelli personalizzati per i componenti dei diversi team che trovano intermediari in grado di trasformare le loro richieste in prodotti finiti e reali. “Abbiamo uno scambio continuo con loro per cercare di capire le esigenze e sviluppare i migliori prototipi”.

Parola d’atleta

Una delle protagoniste di questo incontro è stata la trail runner inglese Elsey Davis che ci ha accompagnato in una sessione di allenamento mattutino venerdì 23 giugno. Un’occasione anche per farci raccontare qualcosa di più su di lei.

Quando e come hai iniziato a correre?

Ho iniziato a correre quando avevo 13 anni e non ero particolarmente portata, ma la scuola aveva un buon team di atletica e questo mi ha motivato molto a continuare. Poi al college, quando ho cominciato a studiare medicina, ho smesso di correre e non ho ripreso per almeno tre o quattro anni fino al 2012 quando ho deciso che avrei corso una maratona per divertimento e l’ho chiusa in tre ore e 15 minuti. Ed è allora che è iniziata la mia carriera da atleta.

E il trail running quando è entrato nella tua vita?

Dopo un po’ ho cominciato a soffrire la competizione del road running e a scoprire l’off road mi ha dato una nuova prospettiva, mi sentivo più autentica. Questo è successo tre anni fa. Possiamo dire che sono dieci anni che sei un’atleta professionista.

Com’è cambiato il mondo della corsa in questo lasso di tempo?

In tutto questo periodo non sono evoluta solo io come atleta, ma anche le scarpe che mi hanno accompagnata: all’inizio erano minimaliste e leggere, oggi invece sono strutturate, confortevoli e ricche di tecnologie. Per quanto riguarda il trail running, le calzature sono davvero il nostro strumento di lavoro ed è importante che ci supportino al meglio durante tutto il percorso, sui cambiamenti di pendenza e di terreno.

Come devono essere le scarpe dei tuoi sogni?

Per me le scarpe dei sogni devono avere il comfort al primo posto e devono essere leggere sia dal punto di vista strutturale che estetico. Per esempio, psicologicamente indossare delle scarpe nere mi dà l’idea di essere più lenta e pesante. Con The North Face abbiamo lavorato tanto per arrivare al modello dei sogni: mi hanno mandato il primo prototipo a gennaio e ogni tre settimane ci siamo confrontati per perfezionarle. Ma è stato un processo veloce. Conoscevo già le scarpe del brand e ho solo chiesto di mettere insieme la parte di una con una parte dell’altra come un modello ibrido oltre a del grip extra nella suola fino ad arrivare a quelle che oggi sono le mie compagne di avventura ideali e di cui sono estremamente felice.

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ELSEY DAVIS, TRAIL RUNNER THE NORTH FACE
EXPERIENCE
Scatti dal laboratorio All Triangles, ad Annency, Francia

Alcuni scorci del territorio. Al centro, una veduta del lago di Livigno (o del Gallo): un bacino artificiale che si trova al confine tra Italia e Svizzera

ESPLORATORI PER VOCAZIONE

Caratteristica da sempre parte del dna di Jack Wolfskin che, dal 1981, punta ad arricchire le esperienze nella natura. Abbiamo avuto modo di testare i prodotti del brand tra le montagne di Livigno, durante una sessione di plogging di Sara Fumagallo

Partiamo dall’idea che, per tutta la vita, si possono fare nuove scoperte e tutti dovrebbero avere la possibilità di farle. Un concetto, questo, che Jack Wolfskin porta avanti da oltre 40 anni. Nato davanti a un falò nel 1981, da un’idea di Ulrich Dausien, il marchio tedesco di outdoor vuole incoraggiare le persone a passare più tempo in mezzo alla natura, ritrovando una nuova energia. Una filosofia che si ripropone anche nel nuovo pay-off “We Live to Discover”, lanciato nel 2022 che sottolinea la volontà del marchio di ritornare alle proprie origini e ai valori di una volta. L’outdoor, dunque, sta alla base del dna del brand e renderlo “piacevole” e “accessibile” a tutti è l’obiettivo che si è prefissato fin da subito. E per farlo, si impegna a sviluppare innovazioni avanguardistiche, mettendo sempre al primo posto gli aspetti ambientali. Il materiale Texapore Ecosphere, per esempio, ideato nel 2015 per abbandonare definitivamente i perfluorocarburi (pfc), viene oggi realizzato interamente da tessuti riciclati e scarti di produzione. Ma non è tutto. Una delle tante criticità del settore è proprio l’eccedenza dei capi d’abbigliamento sulla Terra. Una problematica piuttosto allarmante se si pensa che la quantità di indumenti presenti sul nostro pianeta potrebbe vestire le prossime sei generazioni. E, se non vi è un cambio di rotta immediato, si stima che entro il 2030 questi indumenti saranno destinati ad aumentare del 63%. Per questo, Jack Wolfskin ha implementato il processo Textile to Textile, attraverso cui produce una membrana derivata solo da tessuti riciclati, post consumo o scarti vergini. Rendendo la produzione “zero waste”.

WE LIVE TO DISCOVER

Una due giorni, dal 28 al 29 giugno, ospiti di Jack Wolfskin, che ci ha fatto (ri)scoprire e apprezzare la bellezza della natura, camminando tra i sentieri di una lunga valle lombarda, immersi nelle montagne. Ci troviamo a Livigno, in provincia di Sondrio, a 1.816 metri di altitudine, vicino al confine con la Svizzera. E, sul sentiero che dal passo Eira porta al Crap de la Paré, ha inizio la nostra escursione per raggiungere uno dei punti più panoramici, trasportati dalla forte passione della guida alpina Giuseppe, detto Eppi. Proprio lui, tra fauna e paesaggi mozzafiato, ci racconta la storia di Livigno, da sempre la sua casa. La camminata, però, non è solo un momen-

to per fare sport, respirando aria fresca e pulita, ma è anche un modo per rispettare la natura, ripulendo i sentieri. Questo perché Livigno, dal 2021, è diventata la prima località montana in Italia a inserire nelle proprie attività turistiche il plogging. Un’iniziativa volta a incentivare le persone a raccogliere i rifiuti durante la propria esperienza in montagna, fornendo un kit completo contenente una pinza e un sacchetto, che verranno successivamente smaltiti dal comune.

CHE COS’È IL PLOGGING?

È una tendenza eco-friendly nata nel 2016, in Svezia, da un’intuizione del podista Erik Ahlström. Questa pratica coniuga lo sport alla salvaguardia del pianeta e consiste nella raccolta dei rifiuti che si trovano sul proprio cammino, mentre si pratica attività all’aria aperta. L'idea di base è quella di ottimizzare il tempo utilizzato per l'allenamento per fare anche qualcosa di positivo per l’ambiente. E il termine, infatti, deriva dall’unione della parola svedese “plocka upp”, che significa “raccogliere”, e “jogging”.

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ALORS ON DANSE

La Sportiva ha annunciato l'apertura del suo primo pop-up store francese, nato in collaborazione con la storica insegna parigina Au Vieux Campeur. Lo spazio, per il momento, accompagnerà la clientela d’oltralpe fino a febbraio 2025

Negli ultimi due anni, la crescita costante del mercato globale dell'outdoor ha fatto sì che i brand iniziassero a farsi conoscere e espandersi anche al di fuori dei propri confini. Anche La Sportiva, ha deciso di affermare il suo ruolo tra i leader del mercato, installandosi temporaneamente a Parigi, la città che ospiterà i Giochi

Olimpici del 2024

Il pop-up store, situato in 42 rue des écoles, sarà il nuovo indirizzo imperdibile per tutti gli appassionati di montagna. Il brand avrà una selezione di prodotti incentrata sul trail running, il trekking, il climbing, l’alpinismo e lo scialpinismo, caratterizzata da qualità e tecnicità. Particolare attenzione verrà posta sulla sezione dedicata all’arrampicata, sport in cui La Sportiva primeggia tra i brand da oltre trent’anni.

La scelta di Parigi, infatti, non è casuale: i grandi driver decisionali sono stati l’imminente arrivo dei Giochi Olimpici del 2024 durante i quali verranno assegnate ben quattro medaglie alla disciplina e la crescita del fenomeno dell'arrampicata indoor e outdoor nel Paese.

UNA COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE

Lo spazio ha preso vita all’interno di uno dei negozi del gruppo Au Vieux Campeur, un’istituzione parigina per tutti gli appassionati di sport all'aria aperta. Un villaggio composto da oltre venti negozi nel Quartiere Latino, ognuno dei quali rappresenta una diversa disciplina sportiva. Il brand trentino, presente nel mercato parigino da molti anni, ha deciso di sancire con questo nuovo pop-up una collaborazione storica.

ANDREA RANALLETTI, TRADE MARKETING MANAGER LA SPORTIVA

Una strategia per le Olimpiadi

Quali sono gli obiettivi principali dell’apertura di questo primo pop-up store a Parigi?

Innanzitutto, continuare a costruire una brand awareness in un mercato strategico particolarmente sensibile alla qualità e alla tecnicità dei prodotti. Questa apertura ci permette di presentare in maniera organica le collezioni La Sportiva attraverso le stagioni e le categorie di prodotto. La nostra partnership già navigata con Au Viex Campeur ci ha permesso finora di inserire nel mercato francese soprattutto le nostre calzature. Consolidarla è fondamentale per aumentare nel breve e lungo termine la penetrazione di mercato anche della linea abbigliamento. È estremamente rilevante per noi marcare la presenza del brand sul territorio nella capitale europea che ospiterà i Giochi Olimpici nel 2024

Come avete selezionato la posizione del pop-up store? Cosa ha reso 42 rue des écoles un luogo ideale per raggiungere il vostro target di

clienti appassionati di montagna?

Abbiamo analizzato con attenzione lo spazio che Au Viex Campeur ci ha proposto. Sicuramente la location è strategica: fulcro e riferimento dello shopping di prodotti outdoor noto in tutta la Capitale, si trova nel cuore del quartiere Latino a due passi dalla Sorbona, un centro nevralgico per i giovani, tanti dei quali sportivi. Questo negozio va a completare la gamma di punti vendita specializzati a marchio Au Viex Campeur che si trovano nelle vicinanze, dove il nostro brand veniva già distribuito, ma non in uno spazio dedicato.

Quali prodotti saranno disponibili nel pop-up store e quali discipline sportive saranno principalmente rappresentate?

Lo spazio del negozio verrà riassortito secondo un calendario preciso che punta sulle attività che più ci interessa promuovere nel paese: trail running e climbing per i mesi più caldi; skialp e aplinismo per la stagione invernale. Per ogni disciplina, verranno esposti gli outfit completi: abbi-

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gliamento, calzature, accessori e attrezzature. L’idea è quella di vestire un cliente nella sua interezza in uno spazio completamente dedicato al brand.

Cosa differenzia la vostra selezione di prodotti per questo spazio rispetto ad altri negozi in Italia o in altri Paesi?

Trattandosi in questo caso di una superficie raccolta, abbiamo scelto gli articoli a maggior contenuto tecnico di alta gamma. I clienti troveranno una selezione di prodotti con specifici temi colore. Questo serve a sfruttare in maniera intelligente anche lo spazio più piccolo, con delle vetrine accattivanti che possano eventualmente veicolare verso il nostro assortimento completo di prodotti sul nostro sito.

Come immaginate che la collaborazione con Au Vieux Campeur influenzerà l'esperienza del brand per i clienti? Quali sinergie o vantaggi porterà questo deal?

La collaborazione con figure altamente competenti ci permetterà di spiegare in maniera più che completa, anche a distanza, le specifiche tecniche distintive dei nostri prodotti. Per fare ciò, abbiamo invitato i dipendenti che gestiscono il pop up store di Parigi in Val di Fiemme per approfondire la conoscenza del brand, affinare la formazione sui prodotti con specifiche clinics e visitare lo stabilimento dove vengono prodotte le scarpette da arrampicata e le calzature da montagna.

Oltre alla funzione di negozio quali eventi o appuntamenti si terranno nello spazio durante il periodo di permanenza?

Non possiamo ancora rivelare tutti gli appuntamenti previsti, ma senza dubbio lo spazio è stato pensato anche per essere un punto d’incontro per gli appassionati di montagna dove poter entrare in contatto con i nostri atleti. Inoltre, useremo il pop up store come piattaforma per coinvolgere i media su eventi verticali e lancio delle novità.

Considerando l'arrivo dei Giochi Olimpici del 2024 e l'aumento dell'interesse per l'arrampicata indoor e outdoor in Francia, come pensate che il pop-up store contribuirà a consolidare la vostra presenza sul mercato francese e a rafforzare il vostro ruolo di leader nel settore degli sport di montagna?

Dalle Olimpiadi ci aspettiamo un’ulteriore impennata di adesioni verso il climbing che è già una disciplina in forte crescita. In particolare, per quanto riguarda il segmento indoor, stiamo sviluppando delle partnership strategiche con una palestra di Parigi. Il pop up store diventerà un ulteriore touch point per conoscere i nostri prodotti climbing, capirne gli aspetti tecnici e confrontarsi con gli addetti ai lavori per avere consigli e scambiarsi feedback.

COLLABORAZIONI

COLPO DI FULMINE

Ande è il nuovo partner di Boulder&Co: tra il brand e la palestra di arrampicata è stato amore a prima vista, grazie ai valori condivisi e alla passione per la montagna di Francesca Cassi

Un marchio non è fatto solo di prodotti: è anche idee che si concretizzano, progetti, rapporti che si stringono. E questo vale ancora di più per Ande che, dopo molte avventure e vicissitudini, è tornato nelle mani dei suoi fondatori, la famiglia Anghileri. Anche per questo, il brand ora vive e diffonde la propria passione per la montagna impegnandosi costantemente a creare una community che condivida gli stessi valori. Nell’ottica di questo obiettivo, Ande ha avviato una nuo va partnership con la palestra di arrampicata Boulder&Co, uno spazio di 1200 mq ad Agrate Brianza (MB) che invita a per imparare, allenarsi e diventare parte della community climber della zona.

Sara Anghileri (in foto), ufficio marketing del brand, ci ha parlato di quest’entusiasmante iniziativa.

Com’è nata la collaborazione con Boulder & Co?

È nata grazie alla nostra brand ambassador Miryam Magnoni. Dopo aver provato e testato i nostri capi per un anno, conoscendo bene le esigenze dello staff della palestra e degli atleti della squadra, ce li ha fatti incontrare. Siamo andati subito d’accordo!

Quale sarà il vostro ruolo in quanto sponsor?

Il focus di questa sponsorizzazione è basato sulla realizzazione delle divise studiate e ideate per soddisfare sia le esigenze del team atleti che quelle dello staff. Inoltre, supportiamo la società fornendo capi e prodotti in base alle loro necessità per gli eventi e le gare che mensilmente rappresentano un importante appuntamento per tutti i frequentatori di Boulder&Co.

Quali sono i valori che avete in comune?

Come dicevamo in precedenza, la nostra è una collaborazione che è nata

già a partire dal primo incontro. È stato evidente da subito che l’etica per il lavoro, la cultura per e della montagna ma soprattutto il voler trasmettere la storia e la passione delle proprie realtà sono stati il comun denominatore per andare d’accordo. I valori come la trasparenza e la chiarezza sui propri obiettivi, l’onestà e l’amore per questo mondo, ci hanno consentito di lavorare e stringere un bel rapporto, permettendo alla nostra azienda di entrare maggiormente nell’ambito indoor e creare un bel legame.

Avete eventi, gare o contest in programma nella palestra?

Il 30 giugno scorso abbiamo inaugurato con l’Ande Party la nostra partnership. Sicuramente è il primo di tanti altri che seguiranno! I ragazzi di B&Co mensilmente organizzano gare e contest all’interno della palestra con l’obiettivo di creare una community. Una finalità che a noi di Ande piace molto. Come percepite in quanto brand la popolarità attuale dell’arrampicata?

Come pensate si evolverà in futuro?

In questo momento “la moda”, se così possiamo definirla, dell’arrampicata è altamente percepita nel nostro settore, soprattutto per quanto riguarda l’ambiente indoor. La nascita costante di nuove e soprattutto innovative palestre nelle nostre zone, crediamo sia l’esempio più evidente di questa tendenza con numeri impressionanti di iscritti e ingressi quotidiani. Sicuramente come ogni moda del momento avrà il suo periodo di assestamento, ma da parte nostra crediamo che una retrocessione di questo settore non la si vedrà per parecchio tempo.

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©
Davide Beretta

Presentata la prima calzatura Millet da trail running sviluppata nello stabilimento Advanced Shoe Factory 4.0 del gruppo Chamatex, nell’Ardèche

Intense è una calzatura per il trail running realizzata interamente in tessuto Matryx, una tessitura tecnica di fili di nylon e kevlar brevettata da Chamatex, che le conferisce tenuta, traspirabilità e ottima resistenza all’abrasione. La guaina PU idrofoba del filo permette di migliorare l’espulsione dell’umidità e accelera l’asciugatura. La suola esterna Michelin Reattiva garantisce un’aderenza efficace con un peso di soli 500 g e un drop di 6 mm. La suola intermedia è realizzata in EVA riciclato al 25%, mentre due inserti in EVA ad alta densità sono riportati a livello del tallone e delle dita del piede per una maggiore protezione dagli urti e dagli elementi esterni. Disponibile in due colori, fa parte della prima collezione Millet headto-toe interamente dedicata al trail running.

Un’unità di produzione all’avanguardia nata nel 2020 e parzialmente finanziata da Millet. L’innovativo stabilimento è composto da una ventina di persone e ha l’ambizione di raggiungere una capacità di prototipazione e produzione che permetterà approssimativamente di assemblare 500mila paia di calzature all’anno. Sostenendo questo progetto incentrato sull’innovazione sostenibile, Millet continua a imprimere la sua visione moderna nel campo dell’outdoor, incentivando la rilocalizzazione durevole di un settore essenziale del mercato.

A CANAZEI, PER VIVERE IL MITO DELLA DOLOMYTHS

1.100 partecipanti da 26 nazioni e un tifo esagerato. Lo spettacolo della terza tappa delle Golden Trail World Series è stata l’occasione, per Salomon Italia, di presentare ai media la nuova ThunderCross di Tatiana

Nozze d’argento per la DoloMyths Run Skyrace, che ha ospitato la terza tappa delle prestigiose Golden Trail World Series by Salomon. Un’unica distanza da 22 km, quella con cui la storica gara di Canazei è nata, per celebrare 25 anni di corsa a fil di cielo. E un parterre delle grandi occasioni, che ha visto al via atleti provenienti da ogni parte del mondo. 26 nazioni rappresentate, una diretta streaming con Davide Maginini nel ruolo di commentatore e repliche su 100 tv locali di tutta Italia. This is Trail Running e queste sono le Golden Trail World Series. Il tifo da stadio su fino alla vertiginosa forcella Pordoi, che porta ai 3.152 metri del Piz Boè, sul quale è posto il traguardo volante che incorona lo scalatore più veloce. Andato al norvegese Stian Angermund, che è sfilato per primo dopo un'ora, 18 minuti e 23 secondi. Alle sue spalle, a marcarlo stretto, il marocchino residente in Canton Ticino Elhousine Elazzaoui, che sulla discesa ha sferrato l’attacco decisivo guadagnando così un podio meritato quanto desiderato. A Elhousine infatti, terzo nel 2019 e secondo nel 2021, mancava solo la vittoria. Al femminile ha trionfato a mani basse la

regina di Canazei, la bernese Judith Wyder, vincitrice per la terza vola e già detentrice del record di gara. Una gara pazzesca e adrenalinica, sicuramente non per tutti. E se la DoloMyths è una competizione quanto meno selettiva, pensata invece per essere indossata da tutti è la nuova ThunderCross di Salomon, presentata ai media direttamente dal suo product line manager.

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A.S.F. 4.0
FOCUS TRAIL RUNNING
MADE IN FRANCE
© Pegaso Media © Pegaso Media L'abbraccio tra i vincitori: Elhousine Elazzaoui e Judith Wyder ThunderCross è una scarpa “facile” ma non per questo dalla realizzazione semplice. Due anni per arrivare al prodotto finito e all’inserimento sul mercato

E V E RYW H E R E YO U G O

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Tra heritage, valori, responsabilità e progetti futuri, Davide Calcagnotto, coo di Garmont, ha rimarcato la volontà del marchio di allargare il proprio bacino di utenza di Pietro Assereto

Nello "Speciale Trekking , uscito ad aprile, Paolo Martignon, product marketing manager, ci ha raccontato il credo che sta dietro alla nuova campagna di Garmont. Filosofia ovviamente confermata e sottolineata da Davide Calcagnotto, coo del brand: indipendentemente dalla performance, l’azienda vuole incoraggiare le persone a esplorare il mondo e stare all’aria aperta.

L’anno prossimo festeggiate 60 anni. Com’è cambiato il brand in questi anni?

Garmont 60 anni fa è partito con gli scarponi da scialpinismo ed è sempre stato votato all’innovazione, riscuotendo subito un grande successo. Essere innovativi è una caratteristica che ci portiamo ancora dietro ed è uno dei motivi per cui, dopo tanti anni e diversi up & down, siamo ancora qui in salute. Ovviamente nel corso dei decenni il consumatore è cambiato e noi ci siamo dovuti adattare alle nuove esigenze. Nei primi Anni '90 abbiamo iniziato a realizzare prodotti outdoor, inizialmente gestendo i due settori (sci e outdoor, ndr) in maniera parallela, per poi focalizzarci totalmente sul secondo. A livello di valori, siamo sempre rimasti costanti: innovazione, sostenibilità e heritage.

Com’è cambiato il posizionamento del brand negli anni? E di conseguenza, il suo target di riferimento?

Siamo passati da una ricerca di performance a un brand che vuole essere più inclusivo. Vogliamo mantenere il nostro sviluppo costante, permettendo a tutti di poter godere dell’outdoor in maniera sicura e senza agonismo. Non ricerchiamo la performance a tutti i costi: diamo ovviamente gli strumenti per fare cascate di ghiaccio o vie ferrate, ma vogliamo portare più gente possibile a contatto con la natura. Per attrarre consumatori diversi, quindi, abbiamo dovuto realizzare prodotti entry level – non di prezzo e neanche di qualità – ma a livello di esperienze. Questo ci ha permesso di ampliare il nostro bacino di mercato. La nostra speranza è che i nuovi consumatori che sono entrati in contatto con la realtà Garmont con “un’attività base”, tipo il fast hiking, riescano ad alzare la loro asticella sempre più in alto e provare i nostri prodotti più da performance. Abbiamo dunque sì cambiato il nostro posizionamento sul mercato ma tenendo sempre saldi i nostri valori di innovazione, ricerca e sostenibilità.

Qual è la tua motivazione nel far sì che i valori sopracitati vengano messi in atto?

Tutte le persone che lavorano in azienda, indipendentemente dal loro ruolo, sono amanti della montagna e usano i nostri prodotti per le loro avventure. Il fatto stesso che tutti i 26 dipendenti di Garmont abbiano una passione in comune, ci porta a godere del frutto del lavoro che facciamo. E questo è il primo modo in cui vogliamo trasmettere i nostri valori. Un altro modo è quello di dare la possibilità ai vari progetti che sosteniamo di essere in linea con il nostro credo: l’ultimo è stato Klick’s

On Ways, in cui ragazzi disabili fanno un cammino in carrozzina. Tutti gli eventi che supportiamo sono votati al cammino, dalla Via Francigena a Movimento Lento. Vogliamo essere un brand inclusivo. Lato responsabilità, cosa fate nel concreto?

Per essere un brand responsabile bisogna remare tutti nella stessa direzione. Serve l’impegno degli stakeholders nel credere fortemente nel progetto. Noi da sempre ci crediamo e negli anni abbiamo investito in maniera consistente nel processo. Il problema era farlo in maniera scientificamente corretta: bisogna avere dati sottomano ed essere sicuri di quello che si sta facendo, anche a costo di arrivare un filo dopo rispetto agli altri. Siamo consapevoli che la scarpa di per sé non è un prodotto sostenibile, essendo assemblata chimicamente e non meccanicamente e quindi a fine vita è impossibile separare i vari componenti e riciclarli. Abbiamo dunque dovuto ragionare su altri aspetti, come la supply network: cerchiamo di realizzare le calzature il più vicino possibile al mercato dove poi andremo a venderle, usiamo quanto più materiali possibili provenienti da fonti riciclate, lavoriamo insieme ad altri brand per convincere i fornitori a mettere i pannelli solari sopra alle loro fabbriche.

A livello di ricerca e sviluppo, invece, abbiamo stretto una collaborazione con ACBC, l’unica azienda footwear italiana certificata B-Corp: questo ha sicuramente velocizzato il nostro processo verso la responsabilità. Abbiamo ottenuto un grande risultato in un lasso di tempo relativamente corto, frutto del lavoro del nostro team e del loro; in 12 mesi di sviluppo, compresi sei mesi di field test, siamo riusciti a creare la nuova Dragontail, un prodotto performante uguale o di più di quello di prima ma con un impatto di CO2 minore del 30%. Il piano strategico è quello di trasformare in ogni collezione almeno una scarpa, per arrivare alla SS 25 con un 30-40% di calzature green.

Tra 10 anni come vedi Garmont?

La vedo probabilmente con qualche categoria di prodotto in più, orientata a un consumatore più giovane.

Già da quest’anno abbiamo lanciato la collezione Kids per due motivi: il primo è quello di avere il bambino vestito come il papà o la mamma; il secondo è quello di formare i piccoli esploratori, educarli a un prodotto Garmont cosicché, tra 10 anni, continueranno a usarlo e saranno consumatori stabili. Il brand tra 10 anni sarà sempre più sostenibile e sempre più coinvolto in operazioni sociali nel territorio.

Cosa ti stimola maggiormente del mercato outdoor e cosa invece ti spaventa?

Mi spaventa il fatto che oltre a noi siano molti i brand che fanno, a livello di prodotto, più o meno la stessa cosa. La sfida è ovviamente quella di differenziare l’azienda Garmont in quanto tale rispetto agli altri, non tanto a livello di prodotto ma a livello di esperienze e di valori. L’acquisto ormai non viene fatto per il tipo di prodotto, lo si dà quasi per assodato; viene fatto invece perché condivide i valori di un determinato brand. Stiamo lavorando molto su questo punto.

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"VOGLIAMO ESSERE UN BRAND INCLUSIVO"
Davide Calcagnotto. coo Garmont

DURABLE RELIABLE ADAPTABLE

INNOVAZIONE A SERVIZIO DELL’APPAREL

TEXTILE & TECH
UP FOR ANYTHING

MONTEROSA SKI INVESTE SUL PROSSIMO INVERNO

Ammonta a 11 milioni di euro la somma messa in gioco dal comprensorio che rimane tra i più competitivi a livello internazionale

# di Tatiana Bertera

8 piste blu, 73 rosse e 11 nere. Attualmente Monterosa Ski (che comprende le località di Ayas-Antagnod, Ayas-Champoluc, Champorcher, Brusson, Gressoney-La-Trinité, Gressoney-Saint-Jean, Alagna Valsesia e Alpe di Mera) è un vero e proprio paradiso per gli amanti dello sci alpino. Dopo una stagione invernale in positivo, la società ha iniziato i lavori per rendere il comprensorio competitivo a livello internazionale e per assicurare agli utenti la più bella esperienza sulla neve possibile. Un massiccio piano di investimenti di 11 milioni di euro, seguito e coordinato dall’ingegner Franco Torretta, che riguarda le piste e gli impianti nelle valli di Champoluc-Frachey, Gressoney e Champorcher. Gli interventi si basano su una consapevolezza anche da parte di chi investe sulla costruzione di nuovi impianti: per cercare di diminuire il proprio impatto sull’ambiente bisogna investire in maniera lungimirante e il più responsabile possibile.

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I PRINCIPALI INTERVENTI - Tra i capisaldi ci sono il potenziamento dell’innevamento, la messa in sicurezza delle piste dal pericolo frane, l’ammodernamento dei collegamenti tra gli impianti e la creazione di bacini di accumulo d’acqua, perché questa non vada dispersa e venga utilizzata al bisogno per sostenere la stagione invernale.

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA - Oltre ai lavori di riqualificazione, è stata messa in cantiere la nuova pista di slittino Murmeltier, in costruzione a Gressoney-La-Trinité. Sarà lunga 550 metri e dedicata alla discesa con slittini in legno, completa di innevamento programmato e illuminazione per le attività in notturna. Un prezioso tassello che va ad aggiungersi alla già notevole offerta di Monterosa Ski, che si sta apprestando a una sostanziale remise en forme.

GIORGIO MUNARI, AMMINISTRATORE DELEGATO DI MONTEROSA SKI

Quali sono stati i numeri di Monterosa Ski. per quanto riguarda la stagione invernale 22/23?

Dopo la passata stagione, in cui lo strascico del Covid aveva causato la netta mancanza di stranieri, quest’anno il mercato si è stabilizzato e le loro presenze sono tornate ai livelli pre-pandemia. Con la politica tariffaria attuata siamo riusciti a raggiungere un record di incassi davvero notevole dalla vendita degli skipass. Si tratta di numeri importanti: nella sola stagione invernale, Monterosa Ski ha toccato quota 16 milioni e 860mila euro di fatturato relativamente agli impianti di Champoluc-Frachey e Gressoney-La-Trinité, registrando un deciso +16% rispetto al 21/22 (+19,8 rispetto al 18/19, ultima stagione pre-pandemica di riferimento - ndr). Segno già decisamente positivo, che acquista un valore più netto se si vanno a leggere i dati relativi ai primi ingressi, che si attestano a circa 491.000 per Monterosa Ski (impianti di Champoluc-Frachey e Gressoney-La-Trinité), per diventare 602.000 se si vanno ad aggiungere anche i numeri di Alagna, per un +15,37% di primi ingressi (impianti di Champoluc-Frachey e Gressoney-La-Trinité), rispetto al 21/22.

Nella stagione che si è appena conclusa, la parte del leone è stata fatta anche dalle prenotazioni via web che sono aumentate ben dell’886%, passando a una quota di fatturato che, se pre-pandemia si attestava sui 700 mila euro, quest’anno si è chiusa a 6 milioni e 900 mila euro. Un successo che ritengo vada a sottolineare la bontà delle scelte gestionali attuate e che ha garantito margini che oggi sono, appunto, re-investiti sugli impianti così da mantenere sempre alta e competitiva l’offerta del comprensorio Monterosa Ski Tre Valli, anche in vista della prossima stagione invernale, per la quale il comprensorio, chiusa l’estate, si sta già preparando.

Monterosa Ski è già un comprensorio notevole. Da cosa nasce l’esigenza di questi interventi?

Il nostro obiettivo principale da sempre è quello di assicurare alla nostra utenza la migliore esperienza possibile sugli sci sempre nel rispetto del superbo ma fragile escosistema in cui siamo inseriti. Gli interventi, che si

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COMPRENSORI
_Finalmente siamo tornati ai numeri pre-pandemia

COMPRENSORI

stanno rendendo possibili grazie ad una stagione invernale di indiscutibile successo, sono destinati principalmente, da un lato, ad assicurare l’apertura degli impianti al meglio delle condizioni possibili per l’8 o il 9 di dicembre e, dall’altro, perché i nostri utenti non solo abbiano piste sempre al meglio delle condizioni ma anche impianti e servizi sicuri, affidabili e moderni. La gestione di un comprensorio così notevole implica un’attenzione e un impegno costanti. Investimenti sostanziali e importanti che, è fondamentale ricordare, non sono solo indirizzati alla stagione invernale ma anche a quella estiva, il periodo dello sci alpino, delle scalate ai 4.000 e dei trekking. Il nostro comprensorio vive tutto l’anno e per tutto l’anno ha bisogno di cura e attenzione.

Ammodernamento e costruzione di ulteriori impianti. Quali i principali interventi?

Iniziamo con il discorso innevamento che stiamo potenziando e migliorando su tutto il comprensorio in modo da assicurare, come si diceva poco fa (ovviamente condizioni meteo permettendo), l’apertura della stagione invernale l’8 o il 9 di dicembre. Per quanto concerne la sicurezza, vanno a inserirsi altri notevoli investimenti, iniziando con Ayas dove sono previsti interventi di manutenzione straordinaria sui plinti di linea e i sostegni della seggiovia Lago Ciarcerio-Alpe Belvedere. Sulla telecabina Gabiet-Passo dei Salati (Gressoney-La-Trinité) saranno sostituiti i riduttori dell’impianto. A Gressoney-Saint-Jean verrà rafforzato il ponte presente sulla risalita della sciovia Ronken. La sicurezza degli impianti dell’intero comprensorio è al primo posto delle nostre voci di spesa. È l’aspetto fondamentale da cui derivano, a pioggia, gli altri investimenti volti a migliorare l’esperienza dell’utente sulle nostre piste, come la costruzione, nella Valle di Gressoney, della nuova seggiovia Moos. Una struttura moderna, che collegherà" la parte terminale della pista Moos agli impianti Staffal-Sant’Anna e Staffal-Gabiet, evitando agli utenti uno scomodo tratto a piedi. Ma non solo, la Moos andrà a servire anche la

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nuova pista di slittino Murmeltier prima citata.

Impianti e sostenibilità sono due concetti in apparenza contrapposti. Come mettere d’accordo le due cose?

Per noi non sono contrapposti ma imprescindibili. Siamo ogni giorno perfettamente consci che solo rispettando l’ecosistema in cui ci collochiamo possiamo sopravvivere e continuare a fare il nostro mestiere. Faccio un esempio. Abbiamo speso ben 440 mila euro per posizionare dei radar sui gatti delle nevi che battono le piste, in modo da tenere sotto controllo lo strato di neve utile per assicurare agli sciatori il meglio dell’esperienza e innevare solo al bisogno, così da evitare sprechi. Lo stesso concetto, ovvero quello di contenere al massimo la dispersione e lo spreco dell’acqua, sta alla base degli studi che stiamo effettuando per la realizzazione di due bacini di accumulo, il primo a Champoluc, per una capacità di circa 120.000 metri cubi, il secondo a Champorcher, i cui lavori di realizzazione inizieranno entro il 2023, che prevede la costruzione di un lago di 16.000 metri cubi.

Su tutto il comprensorio, inoltre, utilizziamo solo energia rinnovabile e l’installazione di impianti di ultima generazione ci sta permettendo un sostanziale contenimento dei consumi. Sostenibilità del comprensorio inserita, concludo, all’interno delle politiche del territorio. Stiamo infatti notando una sempre maggiore condivisione di policy, buone pratiche e attività volte alla tutela dell’ambiente, al contenimento degli sprechi e al rispetto del luogo in cui ci poniamo, da parte di gran parte degli attori del territorio: hotel, ristoratori, servizi, B&B, locali. Il successo di Monterosa Ski sta proprio in questo: nell’ammodernamento costante di impianti e servizi, per poter garantire esperienze indimenticabili in un ambiente intatto, preservato e rispettato.

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“LO SPORT PER PASSIONE, LO SPORT PER PROFESSIONE"

Una famiglia, due sedi, quarant’anni di esperienza.

Così Zecchin Sport è diventato un punto fermo nel mondo outdoor & running di Francesca Cassi

Una storia di famiglia quella di Zecchin Sport: siamo a Chiampo, in provincia di Vicenza, dove Luca Zecchin apre il suo store nel 1983 nell’orizzonte di una passione coltivata dal padre Francesco, già fondatore dello Sci Club Chiampo. Da quel momento in poi, il negozio si evolve e si specializza in numerosi servizi per la sua community, dal noleggio attrezzatura alla riparazione in inverno, all’organizzazione di corsi e giornate test in estate, grazie anche alla guida dei suoi titolari, appassionati sportivi. Ce ne ha parlato Gianmarco Zecchin.

Come nasce il punto vendita? Qual è la sua storia?

Il punto vendita ha ben quarant’anni di attività. Mio padre, Luca Zecchin, con l’appoggio di mio nonno l’ha fondato nel 1983. Il negozio nasce inizialmente dall’esigenza di creare un punto di riferimento in Valchiampo per il mondo neve. Da lì la clientela amante della montagna invernale, richiede la sfaccettatura estiva della montagna, e lo scenario della preparazione fisica a secco. Nasce da qui il negozio multi tecnico. Io ho cominciato a lavorarci non appena maggiorenne, ma è da quando sono nato che frequento il laboratorio e aiuto in negozio, poiché abitavamo al piano di sopra. Quanti siete nel team? Com’è suddiviso lo spazio vendita?

Nel team in totale siamo in cinque. Lo spazio è diviso in due: si tratta di due negozi, uno accanto all’altro. Lo storico per il running, l’abbigliamento outdoor e il mondo neve; l’altro per le calzature e l’attrezzatura outdoor.

Oltre alla vendita, che servizi offrite in negozio?

Il nostro shop offre riparazioni, bootfitting, preparazione solette nel nostro laboratorio sci. Abbiamo inoltre un servizio di noleggio che è attivo dai primi Anni 2000, con la possibilità di Noleggio con riscatto anche su materiale nuovo. All’inizio, il 90% dei noleggi era stagionale, mentre ora e soprattutto dopo il periodo Covid ha preso molto piede anche un noleggio più corto, per il weekend e per le settimane bianche. È molto importante anche la collaborazione con lo Sci Club di cui parlavamo prima: ci sono ogni anno almeno 200 bambini che partecipano ai nostri corsi. Per le famiglie, il noleggio è fondamentale perché il bambino è in costante crescita.

Com’è andata la stagione FW 22/23?

Per noi è andata molto bene. Per quanto riguarda lo sci alpino è stata un’ottima stagione, favorita dai weekend di bel tempo. Invece, per lo scialpinismo e tutte le discipline affini è stata un po’ più impegnativa. È già la seconda stagione consecutiva che in questo ambito lascia un po’ a desiderare. I nostri negozi lavorano al 90% in base all’aiuto del tempo e la differenza tra una bella e una brutta stagione si sente: questa primavera, per esempio, le vendite son state rallentate dal tempo piovoso. Il meteo da sempre è un fondamentale per la buona o cattiva uscita di prodotti, ma è una variabile con la quale abbiamo imparato a convivere.

Come scegli le aziende con cui collaborare?

Ci basiamo di solito su tre grandi aspetti: storicità, ovvero da quanto tempo lavoriamo insieme, cosa che ci permette di interagire nel miglior modo possibile; tipologia d’azienda – brand che vanno verso la ricerca di novità, per offrire al cliente qualcosa di diverso dal resto; e possibilmente il riuscire a marginare.

Organizzate eventi, giornate test o altro?

Sì, per quanto riguarda le giornate test ne organizziamo diverse, sia estive – per esempio corsa o trail – che invernali. Inoltre, siamo gli organizzatori anche di una gara di corsa in montagna: il Durona Trail. Si tiene solitamente a fine maggio a Crespadoro, in provincia di Vicenza, ed è arrivata alla sua settima edizione.

Qual è il vostro target? È cambiato negli ultimi tre-cinque anni?

Abbiamo una grossa fetta di clienti viene dal mondo dell’outdoor – appassionati sportivi presenti in negozio da sempre. Poi, soprattutto nel post Covid ne abbiamo viste di ogni, dal camminatore già più esperto al neofita che ha appena iniziato il suo percorso. Grazie al fatto che siamo anche noi camminatori e che organizziamo tendenzialmente le nostre vacanze sui Cammini (per esempio, Santiago) abbiamo una grossa fetta di clientela che viene da quel mondo. Diventa un fattore importante mettere la nostra esperienza al servizio del cliente e saperlo consigliare con professionalità sulla scelta degli acquisti.

Qual è il vostro valore aggiunto? Dove pensate di poter migliorare?

Come ho appena menzionato, ci piace seguire il cliente nel dettaglio e dare i consigli più precisi possibile. Il nostro valore aggiunto è fare in modo che il cliente si fidi del negoziante, è la cosa migliore. Quindi, offrire sì conoscenza del prodotto, ma non solo: fondamentale per consigliare al meglio è capire il cliente e consigliare il prodotto per una miglior esperienza possibile. Per quanto riguarda il migliorare, non si finisce mai di imparare in nessun ambito.

Nome: Zecchin Sport

Indirizzo: via T. Dal Molin 52, 36072 - Chiampo (VI)

Telefono: 0444.623136

E-mail: info@zecchinsport.it

Sito: zecchinsport.it

FB: @zecchin.sport

Instagram: @zecchinsport

Titolare:

Luca Zecchin

Nascita dello shop:

1983

Vetrine: 7

Personale: 5

Discipline trattate: trail running, running, trekking, scialpinismo, sci alpino, alpinismo, fitness, nordic walking

MARCHI OUTDOOR

Calzature:

Altra, AKU, ASICS, Brooks, Kailas, La Sportiva, Lizard, Meindl, Montura, Salomon, Saucony, Scott, Teva, Topo Athletic Abbigliamento: Crazy, Karpos, La Sportiva, Mico, Montura, Under Armour, Ortovox, Oxyburn, Reda Attrezzatura: Arva, CamelBak, Climbing Technology, Demon, Deuter, Floky, Gabel, Leki, Noene, Silva, Sidas, Suunto, Polar Altri servizi: analisi dell’appoggio del piede e personalizzazione solette, boot-fitting scarponi sci alpino e scialpinismo, laboratorio sci con riparazione e montaggi professionali

34 FOCUS SHOP
SCHEDA TECNICA Gianmarco Zecchin
© Simone Comi
A destra, il reparto sci Sotto, il laboratorio per la riparazione e i montaggi professionali degli attrezzi Da sinistra, Gianmarco, Marinella, la mamma e il papà Francesco Zecchin

WAFFLE STYLE CON ALPENPLUS

Per la collezione SS 24, Alpenplus fa affidamento su un nuovo tessuto che sfrutta la sua struttura waffle per creare un particolare effetto tridimensionale. Il tessuto è 100% poliestere leggero e morbido, capace di garantire ottime performance di elasticità e comfort senza ostacolare il movimento durante l'attività sportiva. Traspirante con una rapida espulsione dell'umidità verso l'esterno, resta anche morbido e fresco al contatto con la pelle diventando un tessuto ideale per lo sport. Non solo funzionalità, ma anche estetica visto che la struttura a quadratini diviene l'elemento principale del design del prodotto.

RIPSTOP

NEW JACKET

Secondo strato termico per running, trekking, nordic walking e outdoor. Ideale da indossare abbinato a un intimo tecnico per regolare la temperatura corporea e lasciare il corpo caldo e asciutto. Il tessuto stretch garantisce una perfetta aderenza al corpo e quindi massima libertà di movimento. L'interno è foderato in micropile con costruzione quadrettata a wafer. Due tasche laterali con chiusura a zip. Sulle maniche, la coulisse elastica che blocca l'entrata dell'aria.

INFO: Alpenplus Wear - 0437.931708 - info@alpenplus.it

Questa giacca è la più leggera a traspirante giacca della collezione in Futurelight mai realizzata da The North Face. Pensata sia per lo sci alpinismo che per il climbing big wall, questo modello dal peso ridotto è altamente comprimibile senza scendere a compromessi in termini di durabilità e resistenza grazie allo strato in nylon ripstop. Futurelight è la migliore tecnologia del marchio in termini di traspirabilità e impermeabilità. Sfruttando una struttura in fibra poliuretanica ottenuta tramite nanofilatura, è nata una membrana traspirante estremamente leggera e comoda. Futurelight consente il passaggio dell’aria senza compromettere in alcun modo l’impermeabilità, favorendo al tempo stesso la termoregolazione anche in condizioni meteo variabili.

INFO: The North Face - 0423.683100 - thenorthface.com

KNOW-HOW VERTICALE

Climbing Technology presenta un total look versatile per gli amanti dell’arrampicata

WALL

Ideato da CT per alpinismo, falesia, palestra e arrampicata su ghiaccio, Wall è un imbrago leggero, adattabile al corpo grazie alle quattro fibbie di regolazione e studiato per garantire una migliore ripartizione del carico. La cintura lombare lo rende confortevole anche durante l’uso prolungato; i cosciali, con struttura a T, garantiscono ottima vestibilità e libertà d’azione. Gli inserti in mesh 3D sono traspiranti e a rapida asciugatura. I portamateriali sono quattro sagomati in cui riporre l’attrezzatura più pesante; e altri più piccoli per gli accessori. Vi si aggiungono due sedi per moschettone porta materiale o porta martello e anello posteriore per la magnesite.

COLORI / antracite-ocra; ocra-antracite PESO / 375 g (taglia M)

LIME SET DY

Questo rinvio è ideale per svariati usi – sia nella pratica dell’arrampicata sportiva che nell’alpinismo. Leggero, robusto, è costituito da due moschettoni con chiusura catch-free, un sistema che rende più fluidi i movimenti di aggancio e di sgancio. Il moschettone superiore presenta una leva dritta mentre quello inferiore leva curva, provvisto del ferma-fettuccia in gomma FIXIT che ne previene la rotazione durante l’uso. Dotato di una fettuccia leggera e resistente in Dyneema da 11 mm, disponibile in diverse lunghezze (12 17 e 22 cm).

COLORAZIONI / ocra-antracite

PESO / 90 g (fettuccia da 12 cm)

INFO: Climbing Technology - 035.783595 - vendite@aludesign.it

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NON SOLO LEGGEREZZA PER LA SUMMIT PAPSURA FUTURELIGHT JACKET DI THE NORTH FACE

ATTIVI, LEGGERI E STABILI

Ferrino presenta una collezione completa pensata per rispondere alle esigenze dei trail runner, ma ideale anche per gli appassionati di fast hiking

Cresce il numero degli appassionati di fast hiking e trail running, due discipline che consentono di vivere la montagna in un modo inedito, in cui performance sportiva e immersione nella natura vanno a pari passo. Per questo motivo, Ferrino ha pensato di dedicare una linea intera di prodotti a questo nuovo approccio all’outdoor. Una collezione che già faceva parte dell’heritage del brand torinese e che,

per l’occasione, è stata rivoluzionata e ridisegnata completamente. Tra i vari modelli proposti, spicca il X-DRY 15+3 con membrana HDry completamente impermeabile e adatto a tutte le condizioni climatiche. Rivisitato nei colori e aggiornato nelle caratteristiche tecniche anche il modello X-VEST 5 riveste un ruolo importante nella linea trail: la scelta ideale per coloro che cercano un fit perfetto dalla massima stabilità.

X-DRY 15+3

Ideale per affrontare i sentieri in qualsiasi condizione climatica. Pioggia, fango e sudore non potranno intaccare il materiale riposto nel vano principale, impermeabile al 100% grazie alla tecnologia HDry (10.000 mm di colonna d’acqua anche in corrispondenza di cuciture). Il dorso e gli spallacci sono costruiti con rete 3D a rapida asciugatura. Compatibile col sistema di idratazione H2 Bag, offre anche un passante posteriore per la luce di sicurezza.

X-TRACK 15

Dotato di un'ampia tasca posteriore accessibile da entrambi i lati che si estende nelle ali della cintura. Le cerniere sulle aperture esterne consentono di trasportare l'attrezzatura in tutta sicurezza. Gli spallacci avvolgenti e la cintura in vita garantiscono vestibilità perfetta e massima stabilità.

X-RIDE 10

Per l'uso sui sentieri, in bicicletta o a piedi, lo zaino X-Ride 10, un classsico della collezione del brand, resta sempre in posizione grazie alla cintura a vita e agli spallacci avvolgenti. Leggero, robusto e versatile, questo zaino ha il volume perfetto per trasportare tutto l'essenziale.

X-VEST 5

Pensato prettamente per il trail running, questo vest traspirante e leggero è caratterizzato da un corpo elasticizzato e da sistemi di regolazione che favoriscono un fit perfetto e la massima stabilità. Le numerose tasche e gli elastici per trasportare i bastoncini permettono di accedere rapidamente a tutto l'essenziale senza bisogno di fermarsi. Dorso e spallacci con rete 3D a rapida asciugatura, è compatibile col sistema di idratazione H2 Bag e presenta dettagli rifrangenti.

X-BAND

Cintura compatta, stabile e traspirante in tessuto elasticizzato, perfetta per una breve sessione di trail running o, con un gilet, per un uso più prolungato. Tasche espandibili per borracce, snack, gel energetico, giacca stivabile e molto altro. Il set di elastici dell'asta possono essere spostati in tre posizioni diverse per un trasporto personalizzato in base alle esigenze.

X-WAIST

Marsupio con vestibilità aderente e manica rigida per facilitare l'inserimento delle borracce e ampia tasca per tutti gli oggetti essenziali. Lato

interno in rete 3D a rapida traspirazione per aumentare la dissipazione del calore.

X-BELT

Cintura elastica da corsa. Leggera, comoda e perfetta per trasportare piccoli oggetti durante l'allenamento.

X-FLAT

X-Flat è il marsupio ultraleggero e compatto con doppia tasca frontale e parti a contatto con il corpo in materiale traspirante.

INFO: Ferrino & C. -011.22300711 - info@ferrino.it

37 PREVIEW SS 24
X-DRY 15+3 X-BAND X-TRACK 15 X-WAIST X-RIDE 10 X-BELT X-VEST 5 X-FLAT

HIKE. FEEL. EVOLVE.

Aggressivo e ancora più tecnico: il nuovo volto dell’hiking secondo Kayland

La voglia di scoprire, esplorare e conoscere è quello che da sempre spinge l’uomo a viaggiare verso e attraverso territori inesplorati per vivere nuove avventure.

Il viaggio è fonte di trasformazione, di crescita e continua evoluzione fisica e mentale; il suo scopo è uscirne diversi con un nuovo bagaglio di conoscenze, allontanandosi dalla propria zona di comfort e spingendosi oltre i propri limiti. Kayland ci guida in questo viaggio per evolverci da spettatori a protagonisti e diventare finalmente la versione migliore di noi stessi, risvegliando l’eroe che è in ognuno di noi.

Alpinista noto per le sue imprese estreme e per la costante capacità di raggiungere nuovi traguardi, è parte del team Kayland dal 2019

Nasce in Unione Sovietica nel 1973 e si forma tra le vette del Kazakistan, Denis è diventato nel 2009 il quindicesimo uomo a completare l’ascensione di tutti i quattordici ottomila al mondo, addirittura il nono a compiere questa impresa senza l’aiuto dell’ossigeno. Nel 1999 Urubko ha completato i cinque settemila russi in un periodo di soli 42 giorni, con conseguente ottenimento del premio Snow Leopard. Nel 2000 invece comincia la sua conquista degli ottomila dalla montagna più alta, l’Everest, che prosegue fino al 2009, quando riesce a completare tutti gli ottomila, aprendo una nuova via sulla parete sud-est del Cho Oyu. Questa impresa, riconosciuta e celebrata anche in ambito internazionale, gli vale l’attribuzione dell’importante premio Piolet d’Or nel 2010. Altre imprese sono quelle compiute con l’amico Simone Moro, insieme al quale realizza le prime ascensioni invernali del Makalu (2009) e del Gasherbrum II (2011).

Vision MID GTX e Miura GTX sono progettate per affrontare con agilità terreni misti e impegnativi, mantenendo la struttura e le tecnicità tipiche delle calzature del brand. Dedicate a chi cerca un compagno fidato per le proprie escursioni, in grado di rispondere alle esigenze di comfort e prestazione anche nei sentieri più impervi.

SUOLA / Vibram multiverse hike XS trek compound

MEMBRANA / Gore-Tex extended confort footwear

SOLETTA ESTRAIBILE / PU open foam moulded + tessuto

TOMAIA / scamosciata + tessuto

INTERSUOLA / moulded EVA bi-density

COSTRUZIONE / montata

38 PREVIEW SS 24 INFO: M.G.M. S.p.A. - 0423.489310 - kayland.com
VISION MID GTX & MIURA GTX DENIS URUBKO

UN MODELLO PER TUTTI

Thunder WP, una nuova scarpa dal design accattivante e deciso. Questa calzatura innovativa è la più leggera nella sua categoria: vanta un rivoluzionario blocco suola che massimizza sia il comfort che la versatilità diventando il compagno ideale per un’ampia gamma di attività.

Il nuovo modello Thunder WP non è riservato solo agli adulti, ma si rivolge a tutta la famiglia, con varianti disponibili in taglio medio e basso per i grandi e una versione speciale per i più piccoli.

COSTRUZIONE / Lasted

FODERA / Mesh + Trezeta Water Stopper

PLANTARE / EVA + fabric

INTERSUOLA / moulded EVA

MEMBRANA WATER STOPPER

L’esclusiva tecnologia Water Stopper di Trezeta consiste in una sottile membrana poliuretanica, trattata per garantire perfetta impermeabilità alla calzatura. La tecnologia si sviluppa in tre strati: uno strato esterno protettivo e anti-abrasione, il sottilissimo foglio di membrana e uno strato interno in mesh, confortevole e altamente traspirante. Water Stopper è sinonimo di ottima impermeabilità e comfort climatico. Come l’acqua viene respinta all’esterno, così l’umidità del sudore è libera di uscire, lasciando respirare il piede.

Questo il nuovo claim del brand per la campagna SS 24. “Jump into nature” è un invito per l’intera famiglia ad immergersi nelle nuove esperienze per riscoprire la gioia delle piccole cose e lasciarsi stupire ancora una volta. L'invito di Trezeta è quello di prepararsi a intraprendere un viaggio e a creare dei ricordi indimenticabili insieme al marchio.

Pronto a saltare?

Che tu voglia evadere o immergerti nella natura, fare escursioni in montagna o lasciarti meravigliare dalle bellezze di una nuova città, Trezeta ti accompagna passo dopo passo

OUTER LAYER 01

MEMBRANE 02

MESH 03

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Le nuove Thunder di Trezeta sono le compagne ideali per vivere in libertà le avventure quotidiane con la famiglia
JUMP
INTO NATURE
FOCUS TECNICO
INFO: M.G.M. S.p.A. - 0423.489310 - trezeta.com

IL SOSTEGNO SENZA CUCITURE DI ICEBREAKER

Il Women Merino Seamless Active Bra di Icebreaker è un reggiseno racerback senza cuciture, di medio sostegno. Il capo presenta aree di rete a zone per garantire la massima traspirabilità anche durante le attività estive più intense. La vestibilità è studiata per essere versatile: si adatta infatti a qualsiasi movimento. Inoltre è mirata alle prestazioni.

Lo schienale a ragno garantisce comfort e non solo: aumenta mobilità e ventilazione. La coppetta è rimovibile.

GLI INTRAMONTABILI KONG PER LE DISCIPLINE VERTICALI

carryover

Convoy è una sacca porta materiale dotata di tasche e vani per collocare tutta l’attrezzatura in modo pratico ed efficiente. Una volta stesa per terra, si apre completamente e permette di avere il materiale organizzato e ordinato, individuabile in modo facile. La forma compatta e allungata agevola il trasporto a spalla e garantisce al contempo una grande capacità interna. L’esterno è realizzato in tessuto ad alta resistenza e antitaglio. Il fondo è in PVC, impermeabile e amovibile, che nasconde e protegge gli spallacci. La chiusura è in velcro ed è dotata di clip di sicurezza, per evitare l’apertura accidentale. Le zip sono resistenti e dotate di chiusura di sicurezza con bottone automatico. All’interno, cinque ampie tasche con chiusura in velcro; 24 punti di attacco per connettori e due cinghie con clip di fissaggio della corda.

INFO: Kong - 0341.630506 - info@kong.it

TX4 EVO DI LA SPORTIVA, STABILITÀ E ADERENZA ANCHE SUI TERRENI PIÙ ACCIDENTATI

La calzatura per l’approach ideale per avvicinamenti tecnici e facili passaggi d’arrampicata. Offre ottimo comfort grazie ai materiali che compongono la tomaia e agli ampi volumi interni. Il battistrada, con mescola Vibram MegaGrip e con struttura dei tasselli brevettata Impact Brake System, permette di avere un’ottima stabilità in fase di discesa e un buon controllo della trazione in salita. Il sistema di allacciatura di derivazione climbing aiuta la regolazione dei volumi. L’ampia climbing zone posta in punta garantisce precisione e aderenza in fase di arrampicata e durante i passaggi più delicati. La speciale intersuola con inserto brevettato Resole Platform permette di risuolare la calzatura senza inficiarne le caratteristiche tecniche.

KAILAS FUGA YAO: ALL TERRAIN POWER GRIP

Fuga Yao: Kailas ha progettato e realizzato questo modello per offrire comfort e grip precisi e performanti su qualsiasi terreno, dal parco di città alle strade di campagna, dal pavé ai sentieri di montagna. Fuga Yao rappresenta al meglio il concetto di Suv All Terrain Trail Running Shoe, una scarpa trasversale e di ampio utilizzo, per chiunque voglia trascorrere del tempo all’aria aperta. Il battistrada è in Vibram Megagrip 2 mm, l’intersuola in Eccevai. Quest’ultima, con un drop di 10 mm, è formata da due foam accoppiati, con due

INTERSUOLA / EVA a compressione

SUOLA / Vibram MegaGrip con IBS

FEATURE RESPONSABILI DI TX4

Oka. Discensore di servizio, versione con asola per inserimento del con nettore completamente liscia, senza gommino né alette. Concepito per essere installato nella sosta di calata come attrezzo rapido, sicuro e versatile nella progressione in torrentismo. Permette una facile regolazione della corda, la gestione degli sfregamenti sulla roccia, lo svincolo assistito ed è efficace per le grandi calate. Perfetta per le manovre di soccorso in calata e in recupero e nell’utilizzo in situazioni di emergenza, è uno strumento sviluppato con e per i professionisti dell’ambiente forra.

TOMAIA / pelle scamosciata con bordo di protezione in gomma e puntalino protettivo in gomma

FODERA / mesh

PLANTARE / Ortholite Hybrid Approach 4 mm

+ Laccio e passalaccio 100% riciclato

+ Plantare Ortholite Hybrid Approach 4 mm

+ 7% EVA dell’intersuola riciclato

INFO: La Sportiva - 0462.57080 - lasportiva.com

densità differenti. Questo per bilanciare il cushioning in appoggio e la reattività in fase di spinta. L’inserto in fibra di carbonio (5-layer T700) nella zona mediale dell’intersuola aumenta stabilità e precisione. La tomaia in performance mesh ingegnerizzato senza cuciture la rende traspirante e leggera, ma anche robusta e duratura.

DROP / 10 mm

STACK / 28 mm - 38 mm

PESO / 260 g (uomo) 220 g (donna)

Il Quick Lace System e il pocket lace all’interno della linguetta completano l’efficienza dell’allacciatura. Infine, la soletta in KORT antibatterica, traspirante e anti-odore provvede a elevare la performance ai massimi livelli.

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INFO: s.commerce@sprint-commerce.it - sprint-commerce.it
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INFO: Outback ‘97 - 035.361103 -
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LA MIGLIORE VERSIONE DI SÉ

Lzaini iconici Zulu & Jade riprogettati in molti punti di forza e che migliorano dal punto di vista del comfort, della ventila zione e in termini di sostenibilità. L’utilizzo di materiali riciclati post consumo e delle analisi elaborate e connesse ai cicli di vita degli zaini hanno consentito ai tecnici e ai designer di Gregory Mountain Products di ridurre di in meno). Grazie al leggero sistema di sospensione FreeFloat ventilato e alla combinazione di un pannello posteriore aperto con elementi dinamici e flessibi li sui fianchi, questi due zaini si muovono in sincronia con chi li indossa. La cintura flessibile imbottita 3D si adatta all'ana tomia delle singole persone offrendo un supporto affidabile per il trasporto del ca rico. Tutto ciò si traduce in minor lavoro e più energia per lunghe e spensierate gior nate sui sentieri. I progettisti di Gregory hanno dotato il telaio perimetrale dello zaino di un pannello posteriore in rete so spesa ancora più facile da regolare alla lunghezza del busto. Gli spallacci rotanti, imbottiti individualmente, sono traforati per migliorare il flusso d'aria. I due mo delli si distinguono per la loro capacità di rispondere alle diversità anatomiche di genere: Jade utilizza una curva più sotti le nell'imbracatura per le spalle per una vestibilità migliore attorno all'area del bu sto e la cintura dell'anca è progettata per avere un angolo più ripido per abbinarsi meglio all’anatomia femminile. Infine, con la nuova versione, Gregory è stato in grado di ridurre l'impronta di CO2 in me dia del di Zulu e Jade. Inoltre, vengono eliminati i PFC dannosi per l'ambiente.

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Si rinnova la proposta di Gregory con due zaini inediti, dove ventilazione e comfort sono le parole d’ordine
INFO: gregorypacks.com
Jade Zulu

IN SINERGIA CON L’AMBIENTE

La collezione Pure è stata pensata da Montura per vivere la montagna in maniera dinamica. Togliendo il superfluo e mantenendo l’essenziale

MAGIC 2.0 JACKET

Climbers, runners, scialpiniste, amanti dell’outdoor in senso ampio: questo guscio è un must have ideale per tutte le attività. Dotata di cappuccio compatibile con casco con visiera e fascia aderente alla fronte rifinita con elastico e con regolazione dietro, la giacca è realizzata in tessuto Gore-Tex Active tre strati 28K/<3,5 RET a elevata traspirazione, impermeabilità e comprimibilità, e offre una protezione ottimale dagli agenti atmosferici. Minimalista ed essenziale, gode di vita con elastici pretensionati, fondo rifinito con elastico, polsi regolabili tramite velcro, applicazioni rifrangenti per maggior visibilità e svariate tasche. Il tessuto primario è il nuovo Gore-Tex Active: tre strati in poliammide (96 g/mq), con costruzione tela. Più leggero, più morbido e silenzioso rispetto alla precedente generazione grazie alla speciale laminazione del maglino in poliammide 6.6, integrato nella membrana. Fornisce eccellente impermeabilità (28.000 mm of water column), estrema traspirabilità (RET < 3,5) e idrorepellenza, asciuga rapidamente ed è facile da pulire. Offre alta resistenza all'usura e garantisce impermeabilità permanente. ANTIUV: UPF50+.

SPITZE PANTS

Pantalone lungo in nylon DWR 4-way stretch per la massima libertà di movimento, con toppa sul ginocchio stampata con rivestimento polimerico anti-abrasione e nylon ripstop nella parte posteriore per offrire una maggiore resistenza e protezione. È un concentrato di tre tecnologie declinate sui rispettivi tessuti, a garanzia delle performance più elevate in arrampicata e nelle discipline outdoor estive più impegnative. La vita viene chiusa con elastico e regolazione tramite cordino.

INFO: Montura - 0445.318911 - montura@montura.it - montura.it

DAMMI TRE PAROLE

Le novità di Mountain Equipment, tra sacchi a pelo e pantaloni, rispecchiano a pieno la filosofia del brand: leggerezza, polivalenza e responsabilità

KLIMATIC SYNTHETIC è una linea di sacchi a pelo dall’impronta ambientale davvero ridotta: l’imbottitura è realizzata in materiale Polarloft, un isolamento sintetico al 90% riciclato. Lo strato esterno e il rivestimento invece sono composti al 100% dal tessuto ricilato 20D, il che li rende durevoli e comodi. I sacchi a pelo hanno un taglio specifico sia per l’uomo che per la donna, per garantire un’efficienza termica elevata, e il cappuccio e la zona dei piedi hanno una forma anatomica. Il Klimatic Syntehic gode di zip a tutta lunghezza e colletto integrato e viene fornita anche una leggera sacca di compressione. Il sacco a pelo è disponibile in tre versioni differenti.

IBEX

KLIMATIC 1. Ideale per le avventure estive e i bivacchi. Leggero e poco spazioso. Temperatura di comfort: 6°C. Peso: 750 g.

KLIMATIC 2. Un filo più resistente al freddo, si può tranquillamente utilizzare anche in primavera. Temperatura di comfort: -1°C. Peso: 1.000 g

KLIMATIC 3. Sacco a pelo caldo e molto funzionale. Ideale per le escursioni ad alta quota dove il freddo inizia a essere un fattore. Temperatura di comfort: -5°C. Peso: 1.220 g

Sono i pantaloni best seller del brand: ideali per i lunghi trekking e l’alpinismo, sono stati progettati per gli avventurosi escursionisti e alpinisti che necessitano di un pantalone da montagna leggero in grado di affrontare terreni tecnici e temperature variabili. Sono realizzati con il materiale Exolite 210, un softshell double stretch che garantisce libertà di movimento. Gode di due tasche per le mani, una sul retro con zip e due sulle cosce con rivestimento in mesh. La cintura è integrata con una chiusura in vita con doppio bottone a pressione. Vi è una zip ad altezza caviglia con pannello interno a soffietto per essere compatibile con tutti gli scarponi da montagna.

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INFO : Outdoor & Sports Company GmbH - +49 (0)8179.997830 - info@mountain-equipment.de

ESPERTI APPASSIONATI

Così si definiscono i fondatori di Rock Empire, nuovo brand del portafoglio Panorama Diffusion

Da quasi 30 anni Rock Empire sviluppa e produce attrezzature per l’arrampicata di alta qualità. La filosofia è di realizzare prodotti funzionali e durevoli mantenendo la massima qualità del materiale a lungo termine, unendoci innovazioni intelligenti. Lo sviluppo, la progettazione e la produzione della maggior parte dei prodotti è nelle mani di persone che vivono per la montagna e l’arrampicata: gli sviluppatori di Rock Empire sono, infatti, scalatori e ingegneri esperti, veri appassionati che mettono il cuore e l’anima nel loro lavoro. Dispongono inoltre di ampie strutture di prova, che gli consentono di simulare vari tipi di cadute e cedimenti dell’imbrago e di eseguire stress test su cinghie, cinture e moschettoni.

SULLE RIVE DELL’ELBA - Lo sviluppo e il design di nuovi prodotti avvengono nella culla dell’arrampicata classica su arenaria, nella valle del fiume Elba. I più appassionati conosceranno le labák, le pareti di arenaria che bordano il fiume a destra e a sinistra. Le pareti – che presentano migliaia di vie, circa 2.000 sulla riva sinistra e 3.000 sulla destra - si esten-

ROCK EMPIRE HA PRESENTATO AGLI ORBDAYS

DUE PRODOTTI D’ECCEZIONE: TWIN E GLADIATOR

TWIN

dono per dieci chilometri a nord della cittadina di Děčín, e continuano sin oltre al confine con la Germania. Ed è proprio a Děčín che avviene la produzione Rock Empire, nel laboratorio dove si concentrano principalmente sui prodotti cuciti: imbraghi, attrezzatura, cinghie, rinvii, borse.

ROCK EMPIRE X PANORAMA: UN ACCORDO MADE IN ISPO - Dallo scorso 4 giugno Rock Empire è distribuito da Panorama Diffusion. L’accordo è stato siglato in occasione di OutDoor By ISPO, presso l’Italian Village di IOG.

“Siamo molto lieti di questo nuovo accordo. L’aggiunta del brand Rock Empire alla nostra rete di distribuzione ci permette di andare a soddisfare così a 360° le richieste degli amanti della montagna. Infatti, insieme a Chillaz e a Maxim Ropes, con Rock Empire completiamo l’offerta. Proponiamo dispositivi di sicurezza, imbraghi, ramponi: insomma, tutta l’attrezzatura necessaria per chi desidera viversi la montagna nella maniera più autentica” Günther Acherer, ceo di Panorama Diffusion

GLADIATOR

Un collaudato dispositivo di calata e assicurazione con un'innovativa costruzione brevettata nella sezione di sospensione e un design che consente una maggiore flessibilità nell'aggancio a vari tipi di punto fisso. Può essere utilizzato per assicurare un arrampicatore da primo, recuperare corda a uno o due arrampicatori da seconda e per calarsi in corda doppia. È destinato all'arrampicata sportiva, all'arrampicata multipitch o all'alpinismo. La forma arrotondata delle scanalature della fune riduce l'usura della corda e prolunga la durata del freno. In fase di sicura, un moschettone posto nell'apertura di sgancio permette all'assicuratore di allentare una corda in tensione.

Un imbrago sportivo confortevole e con la massima imbottitura: vita ampia, cosciali regolabili e rinforzi extra nella zona lombare della schiena. L’imbrago è progettato per l'arrampicata su più tiri, montagne invernali, big wall. La combinazione di materiali durevoli e la costruzione tradizionale garantiscono che l'imbrago abbia una duratura e affidabilità anche per un uso in condizioni estreme. Ideale per arrampicate impegnative su big wall ma anche in via.

COLORAZIONI / red e blue-grey

VITA / S-M (73 - 87 cm);

M-XL (80-110 cm)

COSCIALI / M (52 - 62 cm),

M-XL (56 - 69 cm)

PESO / 530 g

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PREVIEW SS 24 Panorama - 0472.201114 - info@panoramadiffusion.it TUTTI
MARCHI
snow safety equipment
I
DISTRIBUITI PESO / 76 g DIAMETRO CORDA / 7.8 - 10.5 mm

SICUREZZA IN POCHI GRAMMI

Le novità del brand hanno l’obiettivo di accompagnare climber e alpinisti nelle loro imprese, dall’arrampicata indoor fino alle cascate di ghiaccio. Assicurando un’assistenza premium senza peso extra

NEOX

Un assicuratore con bloccaggio assistito: questa la promessa di Neox, perfetto sia per la palestra che per la falesia. Ideale per l’arrampicata da primo, dispone di una ruota integrata che garantisce uno scorrimento estremamente fluido della fune per dare rapidamente corda all’arrampicatore. La maniglia ergonomica consente di controllare comodamente la discesa. Si utilizza con tutte le corde singole di diametro compreso tra 8,5 e 11 mm. La ruota integrata permette un fluido scorrimento della fune per dare corda all’arrampicatore ancora più facilmente e rapidamente.

RAMPONI LYNX

Si chiamano Lynx e sono i ramponi di Petzl in grado di adattarsi a tutte le salite difficili, dal canalone di neve all’ice-climbing, passando per il misto. La loro caratteristica principale è la polivalenza, garantita dalle punte anteriori modulabili che le consentono una configurazione bipunta per canaloni di neve e goulotte, bipunta asimmetrica per ghiaccio puro, monopunta corta per il ghiaccio e lunga per il misto. Anche il sistema di attacco Leverlock Universel consente di adattarsi a tutti gli scarponi con bordo posteriore. I Lynx sono dotati anche di sistema antizoccolo fondamentale per ridurre la formazione dello zoccolo di neve, qualunque sia lo stato della neve.

ATTACHE BAR

Il moschettone Attache si presenta con una forma a pera e, insieme alla barretta amovibile Bar, dà vita a una combo che garantisce una grande polivalenza di utilizzo. Infatti, utilizzando queste due componenti insieme, crea un moschettone unidirezionale, che favorisce la sollecitazione dello stesso sull’asse maggiore per il massimo comfort nell’assicurazione e nella legatura in cordata su ghiacciaio. Attache dispone di un profilo a forma di H per la leggerezza e comprende una sezione rotonda nella zona di attrito, tra la corda e il moschettone, per facilitare l’assicurazione con verso / reverso con il mezzo barcaiolo. Una volta posizionata, la Bar favorisce la sollecitazione del moschettone sull’asse maggiore.

CONNECT

ADJUST

Quando si arrampica, tutto ciò che accompagna i climber e gli alpinisti deve essere votato alla sicurezza ancora prima che alla performance. Petzl presenta il Connect Adjust, ovvero il cordino singolo regolabile progettato per assicurarsi alla sosta e che consente di regolare la lunghezza più adatta per le manovre. La sottile asola di collegamento all’imbracatura fa spazio sull’anello di assicurazione. Grazie alla forma ergonomica, il bloccante Adjust garantisce una regolazione semplice e rapida con una sola mano. La terminazione presenta una fettuccia cucita pensata per installare il cordino sull’anello di assicurazione, mediante un nodo a bocca di lupo compatto.

SITTA

ROCHA

È il compagno ideale per arrampicare leggero. Questo moschettone di tipologia HMS con forma a pera, ultracompatto e ultraleggero, è perfetto per l’utilizzo su vie lunghe o in alpinismo dove ogni grammo conta. I suoi 45 grammi e la sezione a forma di H garantiscono il miglior rapporto possibile tra resistenza e leggerezza. Dotato di un sistema di bloccaggio Screw-Lock, è molto facile da utilizzare. La ghiera, infatti, è progettata per garantire una buona prensilità e un bloccaggio efficace, inoltre presenta un indicatore visivo per controllarne facilmente la chiusura.

Per gli arrampicatori e gli alpinisti esigenti, Petzl propone l'imbrago Sitta, il miglior compromesso tra leggerezza e comfort. È anche molto compatto una volta sistemato nello zaino. In arrampicata come in alpinismo, Sitta garantisce completa libertà di movimento, grazie alla sua cintura estremamente sottile e flessibile. I cinque portamateriali consentono di portare tutta l’attrezzatura necessaria per progredire su ghiaccio o roccia e ognuno di loro dispone di un separatore mobile che permette di ottimizzare la sistemazione. I punti di legatura rinforzati sono progettati per resistere solidamente agli sfregamenti della corda: la robustezza del tessuto esterno e la costruzione incollata della cintura e dei cosciali, offrono una resistenza ottimale all’usura.

INFO: Dinamiche Verticali - 011.2732500 - info@petzl.it

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ADRENALINA IN SALSA BASCA

Il brand spagnolo Ternua ha progettato una gamma di prodotti leggeri, traspiranti e multifunzionali. Realizzati con tessuti riciclati, fanno parte di Adrenalite, la linea più tecnica del marchio

PER

THUNDER

Questa giacca da donna è leggera, altamente traspirante e versatile. È realizzata con l'innovativa tecnologia Stormfleece Pro riciclata, che offre un'elevata resistenza al vento e protegge dalla pioggia. Ha un trattamento idrorepellente senza PFC e una protezione UVA 50+. Gode di cappuccio e due tasche con zip.

CICLONE

Giacca da uomo bielastica, traspirante e completamente impermeabile (20K/20K). Realizzata in Shelltec Active Flex riciclato con trattamento idrorepellente senza PFC, è altamente comprimibile e può essere riposta nella tasca sul petto. La vita è regolabile con coulisse e cordino.

MOVE

Progettata con una mezza zip, la maglietta è leggerissima e traspirante. Realizzata in tessuto Dryshell Breathe da bottiglie di plastica riciclate post-consumo, gode del trattamento antibatterico naturale S-Café, che previene i cattivi odori, e offre una protezione UVA 30+. Le cuciture sono piatte.

PACE

Realizzato in tessuto Shellstretch da bottiglie di plastica riciclate post-consumo, Pace è un pantalone corto leggero, elastico e traspirante. È dotato di vita elasticizzata, coulisse regolabile, una tasca posteriore con zip e due laterali in rete. La fodera in rete traspirante con tasca garantisce un ottimo comfort.

STEP

Progettata con cuciture piatte e tessuto Dryshell Breathe ricavato da bottiglie di plastica riciclate post-consumo, questa t-shirt offre la massima traspirabilità e freschezza con un peso minimo. È naturalmente antibatterica, trattata S-Café per prevenire gli odori e offre una protezione UVA 30+.

Pantaloncino in tessuto Shellstretch, leggero, altamente traspirante ed elastico, realizzato con bottiglie di plastica riciclate post-consumo. Vita elastica regolabile con coulisse e tasca posteriore con zip.

INFO: Ternua - infor@ternua.com

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HELIX
LEI PER LUI

Talon Velocity

FUNZIONALITÀ POLIVALENTE CON ESCAPE DI C.A.M.P.

Un’imbragatura pensata per alpinismo, arrampicata e vie multipitch. È caratterizzata dall’innovativa costruzione Smart Webbing Technology che, combinando poliestere e fibra monofilamento, garantisce sia un’uniforme distribuzione del peso sull’intera superficie sia una notevole traspirabilità. Ciò si traduce in leggerezza e comfort ottimali, a cui contribuisce anche l’interno in morbido mesh 3D. I quattro anelli portamateriale sono differenziati in maniera funzionali: quelli anteriori sono preformati per facilitare l’aggancio e lo sgancio dell’attrezzatura, quelli posteriori sono più flessibili e compatti. Non manca un anello supplementare posteriore, realizzato in cordino semirigido per non intralciare se non utilizzato. La Escape si distingue anche per dettagli come l’anello di servizio in contrasto colore, gli elastici di collegamento dei cosciali muniti di robuste fibbie rapide autobloccanti in acciaio inox, i due slot per i moschettoni Hub e l’asola per il sacchetto portamagnesite.

INFO: C.A.M.P. - 0341.890117 - contact@camp.it

Leggera, confortevole e versatile, Way Sneaker è adatta a ogni occasione. L’intersuola integra EVA riciclata ad alta resistenza all’abrasione, la rende una calzatura resistente e con appoggio leggero. Caratterizzata da un nastro in poliestere riciclato con fibbia, Way Sneaker può essere facilmente regolata e adattarsi a piedi diversi.

TOMAIA / Comfort Lizard in poliestere riciclato PLANTARE / EVA Comfort

INFO: SCOTT SPORTS Italia - 035.756000 - infosport@scott-sports.it

OSPREY: TALON & TEMPEST DIVENTANO VELOCITY

Velocity, il nome dice già tutto. Con la stessa versatilità multidisciplinare leggera e veloce che ci si aspetta da un Talon/Tempest, questo zaino alza il livello in termini di velocità ed efficienza per qualsiasi attività – dallo stabilire record personali, collezionare vette o completare un rapido giro dietro casa.Vestibilità ispirata al trail vest, schienale flessibile e leggero, comodità di accesso agli oggetti essenziali: tutto studiato per non perdere mai il ritmo. Questa serie inedita di Osprey per la SS 24 abbina le pluripremiate caratteristiche di Talon/Tempest a un’efficienza e versatilità nuove per avventure a piedi, in bici o sugli sci. Velocity significa libertà di movimento indipendentemente dal mezzo e capacità di affrontare le condizioni più variabili e gli obiettivi più grandi. Velocity eccelle anche per la sostenibilità: si tratta di un prodotto bluesign, con tessuti certificati e trattamento DWR senza PFAS.

• PORTA BASTONCINI Stow-on-the-Go dal profilo ribassato CHIUSURA SUPERIORE con cordino per comprimere la parte alta dello zaino

• DUE ATTACCHI dal profilo ribassato per bastoncini/piccozza

INFO: B-Factory - 039.9193830

AL PASSO CON RONDANE GTX RR CF DI ZAMBERLAN

Compagna ideale per backpacking e trekking, Rondane GTX RR CF è stata concepita con il sistema di allacciatura rapida BOA Fit System. Regolabile all'altezza della caviglia e al collo del piede, l'innovativo sistema permette una calzata veloce e di adattare la vestibilità a seconda delle diverse fasi di escursione. La calzata ampia Wide Last dona maggior comfort e spazio nell'avampiede. La suola Zamberlan Vibram StarTrek Il rende Rondane GTX RR CF molto performante nelle lunghe escursioni in montagna, anche con zaino a pieno carico e di più giorni, su terreni misti, fango e rocce. La membrana in Gore-Tex Performance comfort offre impermeabilità e traspirazione, mentre la tomaia in fibra sintetica impermeabile e molto resistente e il fasciane protettivo in gomma, a 360°, offrono una solida barriera contro le abrasioni dei sassi o dei terreni rocciosi.

TOMAIA / Synthtetic

FODERA / Gore-Tex Performance

Comfort

SOTTOPIEDE / Flex 4 mm+ PE frame

Tempest Velocity 20

INTERSUOLA / Dual density PU wedge + TPU frame+ TPU Stabilizer

SUOLA / Zamberlan Vibram StarTrek Il

FORMA / Zamberlan Wide Fit

INFO: Calzaturificio Zamberlan - 0445.660999 - zamberlan@zamberlan.com

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INTERSUOLA / EVA riciclata Way PESO / 200 g (per scarpa) Uomo Donna
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OVUNQUE TU VADA, ABBIAMO IL SANDALO PERFETTO PER OGNI TIPO DI AVVENTURA.

lizardfootwear.com
PHOTO: Michael Müller SUPER TREK SANDAL

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