ANNO 4 - NUMERO 7 - 2015
Foto: Dino Bonelli - Runner: Marco Moletto - Location: Mondolè (Prato Nevoso, CN)
Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600463 - Fax 0362.600616 - e-mail: redazione@runningmag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
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ANNO 4 - NUMERO 7 - 2015
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COVER STORY
IL MARCHIO HA CONOSCIUTO UNA CRESCITA ESPONENZIALE CHE LO HA PORTATO AL 2O POSTO NEGLI STATES FRA I BRAND PIÙ VENDUTI NELLO SPORTS APPAREL
10-11
12
NEW COLLECTION CMP: libertà al cubo
NEW BRANDS
14
HOKO
MACRON
FOCUS ON
PRODOTTO DEL MESE
Under Armour: è solo l’inizio?
Ancora sotto il sole della California FELINE VERTICAL PRO ATLETA DEL MESE Vertical Spirit
15
2O ALLE SWS 2014 DIETRO A KILLIAN E 1O AL RED BULL K3, MARCO MOLETTO È DIVENTATO UNO DEGLI SKYRUNNER ITALIANI PIÙ FORTI
ALLE PAGINE CENTRALI
13 18-19
26
EVENTI
22-23
REPORTAGE
20
MIZUNO RUNLIFE
NOTE di un mondiale EKIRUN
13
INIZIATIVE - VIBRAM SOLE FACTOR
FRA LE PROTAGONISTE AI MONDIALI DI ULTRA TRAIL, LISA BORZANI CI RACCONTA LE IMPRESSIONI DI UNA GARA DI “BRONZO”
Bielorussia
Sono fatte così… IN OCCASIONE DEGLI OLYMPIC TRIALS DEL 1972 INIZIÒ LA LUNGA STORIA DI NIKE A FIANCO DELLE SUE ATLETE. DA ALLORA INIZIATIVE, CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE, ATTIVITÀ DI SUPPORTO HANNO SEGNATO UN PROGETTO CHE DURA DA OLTRE 40 ANNI
24 redazione@runningmag.it / www.runningmag.it
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RUNNING MAGAZINE
EDITORIALE
• DI BENEDETTO SIRONI benedetto.sironi@tespi.net
C’è spazio per tutti. O quasi. Vi avevamo anticipato nello scorso editoriale che non sarebbero mancate sorprese e novità nelle nuove collezioni del mondo running. Dopo aver partecipato in forze alla fiera OutDoor di Friedrichshafen, nonché alle singole presentazioni di molti dei più importanti brand, non possiamo che confermarlo: quello della corsa, in tutte le sue sfaccettature, si presenta come il mercato più dinamico, vivo e appetibile del panorama sportivo. Non a caso i marchi più storici e consolidati anno dopo anno stanno allargando la gamma di prodotti e gli investimenti, dentro e fuori il settore: vedi i sempre più frequenti interventi su media, iniziative o eventi “extra-running”. Ma un’altra tendenza che ha assunto una crescente evidenza nelle ultime stagioni è l’ingresso di nuovi player nel mercato. Sulle pagine di Running Magazine non manchiamo naturalmente di tenervi aggiornati e anche in questo numero avete alcuni esempi a riguardo. Tra tutti vi segnaliamo i casi di CMP, Macron e Scarpa, che trovate citati rispettivamente alle pagine 12, 14 e 28 (nella vetrina prodotti, al progetto trail running di Scarpa dedicheremo anche un articolo approfondito sul prossimo numero). Nel primo caso si tratta di una realtà (F.lli Campagnolo) che ha appena festeggiato il suo mezzo secolo di attività, fortissima nella produzione conto terzi e che negli ultimi anni sta affermando sempre più il suo marchio CMP nell’outdoor tecnico e lifestyle, oltre che nello sci. E che per la stagione SS 2016 ha presentato una nuova e ben assortita linea trail running (e bike). Nel secondo caso parliamo di un’azienda già molto nota nel mercato dell’abbigliamento sportivo, che per l’autunno-inverno 2015 presenterà la sua vera e propria linea running, sviluppata in collaborazione con l’ex maratoneta Franca Fiacconi. Infine Scarpa: tra i marchi da sempre leader nell’outdoor, interpretandolo a suo modo e ribattezzandolo “alpine running”, è entrata a tutti gli effetti nel mondo della corsa offroad. Evoluzione già seguita
Editore Sport Press Srl Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600463 - Fax 0362.600616 Email: redazione@runningmag.it Website: www.runningmag.it Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050 Tel: 001.408.261.8809
da altri marchi con vari gradi di apprezzamento e successo: primo su tutti indubbiamente Salomon, ma non dimentichiamo Dynafit, La Sportiva, Tecnica e altri ancora. Sono solo alcuni esempi di new entry nel mercato e sfogliando il nostro giornale nelle ultime due stagioni ne potete trovare numerosi altri. Senza dimenticare - come dicevamo - il caso di marchi storicamente più legati alla corsa “su strada” che hanno quasi tutti consolidato la propria presenza anche nel mondo trail running e affini (in pratica molti dei top brand del settore: adidas, ASICS, Brooks, Mizuno, New Balance, Saucony, giusto per citare alcuni dei principali). O viceversa: brand partiti dal trail (o magari dal triathlon) si stanno affacciando “sulla strada” ritagliandosi fette di mercato più o meno significative. Pensiamo ai casi di Hoka, Salomon, Scott, Zoot o On. E praticamente ci stiamo limitando solo alle calzature, perché se parlassimo anche nello specifico di abbigliamento e accessori il discorso si allungherebbe parecchio. Prendiamo il caso di Under Armour, al quale dedichiamo pure la cover story di questo numero, che ha nel running una delle direttive principali di crescita sia nel footwear che nell’apparel. O la stessa Kalenji (marchio di Decathlon) che allarga e consolida la sua linea road e pure trail. I nomi e gli esempi sono tanti e sicuramente avremo modo di tornarci. Del resto, un mercato che continua a crescere sotto tutti i punti di vista, è senz’altro una potente calamita e può offrire interessanti opportunità a tutti gli operatori. Partendo dall’alto, ossia proprio dai brand. Con un nota bene finale: il fatto che ci sia più spazio per tutti, non significa che chiunque lo possa occupare indiscriminatamente. Investire su progetti e strategie a medio-lungo termine rimane la condizione minima per diventare davvero parte integrante del “gioco”. Senza rischiare di esserne eliminati nel giro di due o tre stagioni.
Anno 4 - N.7 - 2015 Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.38 del 20 gennaio 2012. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI. Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Sport Press S.r.l. Responsabile dati: Benedetto Sironi.
Questo numero è stato chiuso in redazione il 28 luglio 2015
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n. 7 - 2015
PRIMO PIANO / Nike e Apple rimborsano i clienti non soddisfatti di FuelBand Stando a quanto riportato dai media negli scorsi giorni, Nike e Apple avrebbero raggiunto un accordo con i clienti non soddisfatti del dispositivo FuelBand. Le ragioni alla base dei reclami sarebbero da ricondurre al fatto che la fitness band sviluppata in collaborazione fra i due colossi americani è stata oggetto di una campagna advertising non veritiera. Quest’ultima avrebbe infatti indicato fra le caratteristiche del prodotto anche la capacità di misurare le calorie bruciate e i passi compiuti. L’accordo di risarcimento riguarderebbe i modelli realizzati dal gennaio 2012 al giugno 2015. Nike avrebbe accettato di pagare un totale di 2,4 milioni di dollari, ovvero 15 dollari a prodotto in cash, o 25 dollari in gift cards.
Skechers “riporta” in tribunale Steve Madden
Ricordate The Wolf of Wall Street? Nell’ultimo film di Martin Scorsese, adattamento cinematografico della biografia del broker Jordan Belfort, c’è un episodio che ha per protagonista Steve Madden. Fondatore di una delle firme più autorevoli nel mondo delle calzature fashion e lifestyle, nei primi anni 2000 Steve si è reso celebre per essere entrato in rotta di collisione con i tribunali americani in più di un’occasione, per aggiotaggio, violazioni e frodi finanziarie. Ora, una nuova azione legale lo vede protagonista, in quanto Skechers lo avrebbe accusato di violazione di diritti di brevetto riguardanti la propria linea di walking footwear. Il marchio californiano in particolare avrebbe riconosciuto come oggetto della disputa la collezione Setta disegnata dallo stilista del Queens. Dopo aver registrato una crescita di circa il 40% a 768 milioni di dollari a livello global nel solo segmento sportivo allo scadere del primo quarto fiscale del 2015, stando a quanto avrebbe confermato una ricerca condotta da NPD Group, Skechers avrebbe attualmente raggiunto il secondo posto nel mercato footwear a stelle e strisce davanti ad adidas e dietro a Nike.
Due nuovi marchi distribuiti da Nov.ita A partire dalla SS 2016 sono due i nuovi ingressi nel portfolio di marchi gestiti per l’Italia da Nov.ita. Il primo è Flexor, marchio specializzato nella produzione di solette. La mission dell’azienda nata nel 1963 è di migliorare la salute e il comfort di una parte fondamentale dell’anatomia, i piedi. Operativo da oltre cinquant’anni nel settore dell’ortopedia e podologia e nel settore delle calzature, fabbrica in particolare solette in lattice che sono utilizzate in oltre 50 Paesi e da marchi quali ASICS e adidas. L’altro brand è Arch Max, realtà di Barcellona proprietaria di du brevetti innovativi per il mondo del running, trail, tennis e bike. In collezione sono infatti presenti i calzini Arch Fit che forniscono supporto nella corsa stabilizzando il tallone in una posizione neutra e sollevando l’arco plantare per evitare l’eccessiva pronazione. La cintura Arch Max Belt, traspirante e leggera, permette di portare con sé comodamente il necessario anche quando si corre. Distribuito da: Nov.ita 011.6467743 info@nov-ita.com
RUNNING MAGAZINE
NEWS
n. 7 - 2015
I Looney Tunes assieme a Nike nella sfida Find Your Fast
Antonio Dus nuovo ad per Tecnica Il 2015 per Tecnica sarà un anno di importanti novità su più fronti. Fra queste, a inizio luglio il gruppo con sede a Giavera del Montello (TV) ha nominato Antonio Dus nuovo amministratore delegato. La carica sarà rilevata a partire dal 14 settembre 2015. Il dottor Dus ha maturato una profonda e varia esperienza professionale nel mondo outdoor e nello sport business. Recentemente è stato ceo del gruppo Vibram. “Essere alla guida di una realtà così importante che è stata, è e sarà nel cuore di milioni di sportivi in tutto il mondo è
I loro volti e le loro avventure le conosciamo tutti. Bugs Bunny, Lola Bunny, Titti e Silvestro, Daffy Duck, Taz, Willy Il Coyote e Road Runner da questa estate sono al centro della nuova sfida lanciata da Nike alla sua community. Grazie all’accordo tra Nike+ Run Club e Warner Bros infatti i Looney Tunes sono diventati pacer e motivano i runner di tutti i livelli a migliorare la velocità per prendere parte alla sfida Find Your Fast. L’iniziativa lanciata in occasione dell’ultima campagna del brand prevede un allenamen-
un grande impegno, ma anche un eccitante progetto” ha spiegato Dus. “Arrivo nel gruppo Tecnica in un momento in cui i suoi marchi stanno riscuotendo importanti successi: farò in modo che ciò possa essere la base per capitalizzare al meglio gli sforzi e gli investimenti fatti negli ultimi anni e valorizzare tutte le enormi potenzialità esistenti”. La nomina di Dus coincide con l’ingresso di nuovi membri nel CdA, l’ing. Francesco Panfilo e il prof. Fabio Buttignon: tutti e tre affiancheranno i due consiglieri Giancarlo e Alberto Zanatta.
“Always in Beta”: la campagna globale by New Balance impegno a non fermarci sui successi ottenuti e la volontà di spingersi sempre avanti, per migliorare e far emergere il meglio di noi”. La landing page “Beta Hub” consente agli appassionati di immergersi nella mondo Beta, per trovare storie sugli atleti e sulle innovazioni dei prodotti. Fra i modelli in evidenza, la scarpa running Vazee e la linea abbigliamento Made for Movement. La campagna include anche materiale in-store, digital e stampa. www.newbalance.com/beta
Marco De Gasperi: Ortles e Monte Bianco da record Photo: Boy Mountain Dreams
Sono numerosi i campioni nel running e nel triathlon, come nel tennis, nel calcio e nel baseball, che partecipano all’ultima campagna New Balance: da Jenny Simpson a Brenda Martinez, Emma Coburn e Guy Learmonth, fino a Sebastian Kienle e Non Stanford. “Always in Beta è l’essenza di un brand con oltre 100 anni di storia, in grado di racchiudere la sua eredità basata sul performance e i suoi valori fondamentali” dice Rob DeMartini, presidente e CEO in New Balance. ”Sottolinea il nostro
Passaggio su roccia (Ortles)
SuisseGas Milano Marathon 2015 premiata per la sostenibilità Oltre nove mesi di preparazione e collaborazione con IMQ hanno portato la maratona di Milano a distinguersi e a registrare un successo che per l’organizzazione di Rcs Sport era fra le priorità per questo 2015. La 42 K sotto la Madonnina che si è svolta lo scorso 12 aprile si è confermata ai vertici in Europa nella sostenibilità ambientale. Come attestato dall’assegnazione della prestigiosa Gold Certification rilasciata dal Council for Responsible Sport, modello statunitense che finora ha premiato l’attenzione all’ambiente e all’impatto sociale nell’organizzazione e nello svolgimento di
to di otto settimane per migliorare e correre il miglio (1.609 metri) più veloce di sempre. Il programma è stato sviluppato in collaborazione con coach professionisti che suggeriscono esercizi, musica (oltre 30 milioni i brani disponibili sulla app grazie al recente accordo di Nike+ con Spotify) e danno consigli. Il 30 agosto gli appassionati saranno infine chiamati a dare prova dei progressi ottenuti, quando il training plan realizzato in collaborazione con il super esperto Chris Bennet raggiungerà il suo culmine.
Dopo essere salito e disceso dall’Ortles (20 km per oltre 2.200 metri di dislivello positivo) in tempo record, il pluri-campione del mondo di corsa in montagna ha voluto “togliersi l’ennesimo sfizio” e ha replicato l’impresa, questa volta sul Monte Bianco. Rispettivamente il 1° e il 17 luglio, lo skyrunner bormino si è messo a dura prova, impiegandoci 2h 36’ 50’’ per l’Ortles e 6h 43’ 52’’ per il Bianco. Nel primo caso è partito da Solda, mentre nel secondo da Courmayeur. A fare più scalpore è stata sicuramente la seconda salita: 51,8 km per 3.750 m D+, a vent’anni di distanza dal record di Fabio Meraldi (6h 45’ 24’’), un altro valtellinese che scrisse il proprio nome nella storia del Monte Bianco. Due nuovi record che identificano Marco come l’atleta più rappresentativo nel complesso panorama dello skyrunning
soli 130 eventi sportivi al mondo. L’attestato rappresenta il proseguimento di un percorso iniziato nel 2013, quando la manifestazione ha ricevuto la Silver Certification. Prima maratona nel Vecchio Continente a riuscirci. La nuova certificazione sarà valida fino al 2016 ed è il coronamento finale di un’edizione da record: in termini di atleti iscritti, oltre 15mila considerando anche gli staffettisti, e di risultati, con il nuovo record mondiale nella categoria Master M40 stabilito dal vincitore, il keniano Kenneth Mburu Mungara. milanomarathon.it
Sulle nevi del M. Bianco
mondiale. Per gli aspetti legati alla sicurezza, viste le difficili condizioni del ghiacciaio del Dôme, presenti lungo il percorso le guide alpine Adriano Greco, Michele Compagnoni e Lucio Trucco, gli uomini del soccorso alpino della Guardia di Finanza di Entreves e gli atleti Martin Anthamatten e Franco Collè. Ad aspettare l’atleta in vetta anche l’alpinista Denis Urubko, il leone dei 14 Ottomila. Queste le parole di Marco all’arrivo: ”Sapevo fin dall’inizio che sarebbe stato difficile abbassare il record di Fabio. Inoltre, le condizioni del ghiacciaio, con i ponti di neve in continuo scioglimento, hanno creato dubbi sull’esito dell’impresa. Sono tanti gli amici che mi hanno sostenuto oggi, come in molte altre occasioni. Un pensiero però va a mia mamma, che non c’è più, e che ha vegliato su di me durante la salita e la discesa”.
triathlon mania / Tre isole per tre frazioni: ad agosto il primo Red Bull Tri Islands
TriO Series by Garmin al giro di boa: count-down iniziato per Forte dei Marmi
In Germania sale l’attesa per la prima edizione di un triathlon che si preannuncia adrenalinico e innovativo. Il prossimo 16 agosto nelle isole di Amrum, Föhr e Sylt si correrà il Red Bull Tri Islands, sulle distanze dei 2,5 km a nuoto, 40 km in bici e 10 km di running. Con partenza alle 14 dalla spiaggia di Amrum, gli atleti dovranno lottare contro la corrente e le onde per 2,5 km a nuoto prima di raggiungere Föhr. Da lì proseguiranno in bicicletta per raggiungere il porto da cui partono le imbarcazioni per Sylt. L’ultima partenza prevista è per le 16,50: chi non farà in tempo a raggiungere il luogo sarà eliminato. Durante il trasporto in traghetto, i rimanenti concorrenti potranno recuperare parte delle energie spese fino a quel punto, prima di dare fondo alla propria determinazione nel tratto conclusivo di corsa in gran parte su un terreno sabbioso e sterrato che termina al porto di Hörnum port.
Quattro gare sulla distanza olimpica in altrettante località di alto profilo. Un’iniziativa di respiro internazionale che coniuga agonismo, sport, turismo e divertimento. Il circuito TriO Series by Garmin organizzato da TirO Events è giunto nel pieno del suo svolgimento. Dopo il successo delle prime due gare, andate in scena il 27 giugno a Sirmione e il 18 luglio a Sinigallia, siamo arrivati al giro di boa e si punta all’appuntamento di Forte del Marmi del 5 e 6 settembre. Due le prove previste: la distanza olimpica il sabato e il triathlon Sprint la domenica. Per quest’ultima specialità, attraverso un concorso attivo sul Garmin Blog, si avrà la possibilità di partire al fianco di quattro tra i più forti atleti italiani nella disciplina: Alberto Casadei, Alessandro Degasperi, Alessandro Fabian e Giulio Molinari. Prosegue inoltre l’iniziativa per chi prenderà parte ad almeno tre delle quattro date in calendario, che mette in palio numerosi premi degli sponsor: Garmin, Kuota, Santini SMS, Aquasphere, Enervit, Selle Italia, Oakley e Kask.
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0 NUMBERS
5
staffette contro il sole
America, Sud Europa, Asia-Pacifico, Africa e Nord Europa: cinque i team protagonisti della nuova edizione di ASICS Beat the Sun che si sono sfidati in una staffetta intorno al Monte Bianco. Solo quattro secondi hanno separato il Team America dal Team South Europe, entrambi più veloci del sole. Spingendo al limite i propri limiti fisici e mentali, e correndo per 150 km attraverso un percorso fra i più estremi al mondo che copre 8.350 m di dislivello. 17 i Paesi rappresentati nella gara svoltasi il 21 giugno, solstizio d’estate e giorno più lungo dell’anno. La scorsa primavera sono stati selezionati 15 amatori tra quasi 10.000 candidati in tutto il mondo. Ogni squadra aveva a disposizione 15 ore, 41 minuti e 35 secondi.
3.000
Non sono mai stati tanti i partecipanti alla sfida promossa da Karpos ai Piani di Pezzé. Lo scorso 19 luglio si è corsa la classicissima della corsa in montagna tra Listolade e Alleghe, nello splendido paesaggio delle Dolomiti bellunesi. “La soddisfazione è grandissima” commenta Erminio Ferretto, coordinatore dell’organizzazione. “Questa partecipazione record testimonia di come la Transcivetta sia una manifestazione sentita dagli appassionati della corsa in montagna e è anche un bel premio per tutti i numerosi volontari che collaborano all’organizzazione. La competizione ha offerto una gara anche i più piccoli, con la Transcivetta Kids dedicata ai Cuccioli da 5 a 8 anni e ai Giovanissimi da 9 a 12 anni.
sotto le Tre Cime Sono state tre le corse di quest’anno alle Tre Cime di Lavaredo. Nona edizione per la mitica LUT, quarta per il Cortina Trail ed esordio assoluto per la Cortina SkyRace. La manifestazione marchiata The North Face si era svolta dal 25 al 27 giugno scorsi: 1.300 iscritti sia per la 119 km sia per la 47 km, oltre 3mila gli atleti nel complesso. I Paesi rappresentati sono stati 56, in prevalenza europei, anche se non sono mancati americani, asiatici e australiani. L’età media è stata di 42 anni e i quattro quinti dei partecipanti erano di sesso maschile.
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runner x
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k a bergamo
Nuovo percorso e nuova formula per la staffetta della Mezza Maratona dei Mille Città di Bergamo. Quest’anno la 21 K orobica si correrà il 27 settembre. “Bergamo è una città piena di podisti, fare una staffetta a due e regalare dieci chilometri a testa ci è sembrata la scelta migliore” ha spiegato il race director Migidio Bourifa. “Inoltre speriamo che la bellezza di questi dieci chilometri spingano qualche staffettista a trovare gli stimoli giusti per scegliere la distanza completa nel 2016”. Un tratto con partenza da Città Alta e uno con arrivo in centro Bergamo saranno separati dalla zona cambio fissata in via Torquato Tasso, vicino alle docce e all’arrivo lungo il Sentierone.
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722
1.000
coppie alla Transcivetta
sotto le stelle: nuovo record per la Corritreviso Un quarto di secolo tra Piazza dei Signori e dintorni, una corsa nel centro storico di Treviso che da un paio d’anni si svolge sotto le stelle. A meno di 10 giorni dalla gara erano già oltre 600 gli iscritti alla gara. Numeri promettenti per una ventiseiesima edizione che alla fine si è rivelata la più partecipata di sempre. Lo scorso 26 giugno sono stati 862 gli iscritti e 722 classificati (a cui va aggiunta la settantina di atleti impegnati nelle gara giovanile) è stata la Corritreviso più partecipata di sempre (+8% di atleti al traguardo rispetto al 2014).“
RUNNING MAGAZINE
NEWS
n. 7 - 2015
salva con nome / A ottobre 6 km per Dynamo Camp ai Giardini Montanelli
Prosegue la stagione delle Skyrunner World Series. All’alba del weekend che vedrà l’esordio nel circuito di Tromsø VK e SkyRace, che si correranno rispettivamente il 31 luglio e il 2 agosto, tutte e tre le specialità sono in pieno corso di svolgimento. Lo scorso 19 luglio si è infatti svolta la prima gara in calendario per la categoria Sky. Successo italiano in campo maschile alla Dolomites SkyRace, con la vittoria di Tadei Pivk. L’atleta Crazy Idea (al quale avevamo dedicato un’ampio articolo sullo scorso numero) prosegue la sua stagione in grande stile, dopo il grande avvio a Zegama che gli è valso anche il titolo di campione continentale. Per la prima volta in diciotto anni inoltre, prima classificata fra le donne è stata una skyrunner americana. Megan Kimmel, portacolori ASICS, ha inoltre realizzato il nuovo record di percorrenza fermando il cronometro sul tempo di 2h 25’ 57’’. La gara ha visto al via 750 concorrenti da 35 Paesi. Tornando al doppio appunta-
Sarà un doppio appuntamento per dare vita a una raccolta fondi, un’occasione di solidarietà e di impegno che da oltre vent’anni è appuntamento fisso per il territorio di Milano e che si presenta nel 2015 con diverse novità. A partire dal nome: la Corsa della Speranza. In programma nel weekend del 17 e 18 ottobre ai Giardini Montanelli, l’iniziativa prevede una Kids Run, la Corsa dei Piccoli sui 600 metri, e la classica non competitiva di 6 km. L’evento servirà a sostenere l’associazione Dynamo Camp, che si occupa della ricreazione dei bambini malati oncologici, con soggiorni in Toscana, a San Marcello Pistoiese, in un’oasi a tutti gli effetti speciale. Il claim Run Hope Share suggerisce il valore della condivisione come leit motiv di questa edizione, un invito esplicito a far fronte comune attraverso la corsa per aiutare i più piccoli. Sono confermate nei due sabati di ottobre che precedono la Corsa della Speranza le opportunità ricreative al Villaggio Kids Run, un’area giochi attrezzata nei pressi del Museo di Scienze Naturali, con le sue diverse proposte: istruttori di corsa, istruttori del tempo libero (educatori, giochi e un mago nelle pause dei giochi in movimento).
Running IN: aspettando Madonna di Campiglio Manca un mese alla prima edizione della Running In di Madonna di Campiglio. La nuova attesissima tappa della competizione che da quattro anni si corre con crescente successo a Milano Marittima è in programma il prossimo 30 agosto. Il classico appuntamento in terra romagnola è già in archivio, ma l’entusiasmo per quanto si è visto ancora accompagna gli appassionati che hanno partecipato. Quasi 3.000 persone tra runner, famiglie, bambini e spettatori si sono radunati lo scorso 13 giugno, 2.300 gli iscritti record alla competizione. Grande successo anche per Running In 4 KIDS, parte del Festival dei Bambini dedicato ai più piccoli per stimolare il movimento all’aria aperta: quasi 100 piccolissimi si sono messi alla prova con la mini maratona, il percorso pompieropoli e la pista di pump truck. Alla premiazione hanno partecipato anche Arrigo Sacchi e Davide Cassani. Missione compiuta anche per Andrea “Pelo” di Giorgio, l’ultramaratoneta che ha portato a termine la prima “triplice” Running In percorrendo la 21 km per ben tre volte. Fra i partner dell’evento, Zoot.
Photo: iancorless.com
Dolomites SkyRace: Tadei Pivk di nuovo in cima al podio alle sws
Tadei Pivk
mento in Norvegia che vede impegnati per l’organizzazione Kilian Jornet ed Emelie Forsberg, nel Vertical sarà impegnato anche l’attuale leader nel ranking Nejc Kuhar. Riguardo alla competizione della domenica, ricordiamo che a dispetto del nome è stata inserita nel calendario delle Ultra Race per via del tracciato molto tecnico e del dislivello 4,400 m in ascesa. I campioni del 2014 Emelie Forsberg e Luis Alberto Hernando saranno al via assieme a Franco Collè.
Ovestim’s all’UTMB con le sue 5 regole d’oro Da settimane gli appassionati si sono segnati in calendario il 28 agosto. L’Utmb è un appuntamento che ogni anno è capace di portare a Chamonix tantissimi atleti di alto profilo ma anche numerosi amanti del trail che desiderano prendere parte alla sfida sul Bianco. Vista la sua grandissima popolarità poi, anche numerose aziende saranno presenti all’evento. Fra queste anche Overstim’s, realtà francese che da oltre 30 anni sviluppa prodotti per l’idratazione degli sportivi. Gli esperti del brand in particolare, raccomandano le loro 5 regole d’oro in questo campo: 1. Non bere più di 10 cl alla volta: ovvero un sorso abbondante, massimo due. Maggiore è la quantità di liquido assorbita, maggiore è il tempo necessario allo svuotamento gastrico
Salomon alla K42 Adventure Marathon in Italia Spagna, Perù, Bolivia, Brasile, Colombia, Cile, Rapa Nui, Argentina, Marocco e finalmente Italia. Il circuito K42 Adventure Marathon Series arriva nel nostro Paese e lo fa con un partner di grande esperienza come Salomon. La prima gara nostrana è in calendario il 26 e 27 settembre a S. Eufemia al Parco Nazionale della Maiella (PE). Il più importante circuito mondiale di maratone e mezze maratone off-road farà dunque scalo in Abruzzo grazie ad AISIM, Associazione attiva nella cooperazione tra aree montane di Argentina e Italia. Due i percorsi previsti per la competizione, uno da 42 K e uno da 21 K. Entrambi si svolgeranno in lunga parte sul famoso Sentiero dello Spirito, fino a raggiungere la vetta del Monte Morrone a 2.061 m quale punto di massima quota. Il tracciato coinvolgerà anche i comuni di Sulmona, Caramanico Terme e Pacentro. K42 Italia è organizzata con la collaborazione di A.S.D. Ambiente&Sport, Romatletica Footworks e del Comune di Sant’Eufemia a Majella ed è stata designata Campionato Italiano Trail distanza Marathon dalla Fidal. www.k42italia.it
2. Bere fin da subito: la disidratazione può iniziare prima della partenza (riscaldamento, stress…). Durante lo sforzo è possibile perdere fino a 1 lt di acqua in meno di un’ora! 3. Bere regolarmente: l’ideale è un sorso abbondante ogni 5 minuti, tanto più spesso quanto più la temperatura è elevata. Non superare i 10 minuti, neanche quando fa fresco e si avverte meno la sensazione di sete 4. Bere durante gli allenamenti: la qualità degli allenamenti e il recupero saranno migliori. Inoltre, occorre molto tempo per acquisire dimestichezza con un apporto idrico razionale 5. Scegliere la bevanda più adatta: i prodotti Overstim’s sono studiati per garantire l’apporto idrico necessario nelle migliori condizioni e apportare l’energia glucidica adeguata all’attività fisica
Le testimonianze di Noene
Alla Reggia di Venaria torna Una Corsa da Re
Atleti, esperti, professori: sono sempre di più le persone autorevoli che incoraggiano all’uso di solette e plantari Noene durante l’attività fisica e nella vita di tutti i giorni. Questa volta vi proponiamo l’intervista di Maurizio Marini, docente di Scienze Motorie e Sportive, preparatore fisico e appassionato di sport a 360°. Fondatore assieme al fratello della scuola Total Training dedicata agli sport endurance, ha testato i sottoplantari Invisible SP01 sulle sue scarpe da running percorrendo quasi 800 km in cinque mesi. Quali effetti hai riscontrato? Ho ottenuto un maggior supporto e un leggero miglioramento nella sensazione di reattività del piede. Non avevo particolari problematiche fisiche, ma certamente non ne ho avuti dopo l’uso delle solette. Cosa ti ha colpito di più? L’effetto shock absorbing in una soletta così sottile. Ti sentiresti di consigliare ad altri questi prodotti? Sicuramente consiglierei i sottoplantari Noene abbinati a corrette esercitazioni fisiche. Hai dei suggerimenti per l’azienda? In generale la forma della soletta si adatta a quasi ogni tipo di calzatura, ma non sarebbe male prevedere anche sagome slim per scarpe minimal.
È una fra le più belle eredità che la monarchia sabauda ci ha lasciato, location di grande fascino per tantissimi turisti e da quattro anni sfondo di una bellissima manifestazione che soltanto alla prima edizione aveva coinvolto circa 5mila runner. La Reggia di Venaria, con il parco La Mandria e la città antica ospita la suggestiva Corsa da Re. Organizzata in collaborazione con Base Running asd, l’iniziativa è in programma domenica 18 ottobre con un programma che proporrà tre differenti percorsi: 4 km non competitivi all’interno dei Giardini della Reggia di Venaria, 10 km e 21 km entrambi in versione competitiva e non competitiva. La giornata di domenica sarà preceduta con la terza edizione della Corsa del Principino, evento sportivo gratuito dedicato ai piccoli runner fino a 12 anni che si svolgerà sabato 17.
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@ WEB & DINTORNI Zalando: più FATTURATO, meno profitto e nuove acquisizioni Il noto sito di ecommerce di articoli sportivi e scarpe avente sede a Berlino ha avuto un secondo trimestre in crescita, almeno in termini di fatturato. I dati preliminari dicono che le vendite totali sono aumentate del 3335% . L’incremento è di gran lunga superiore a quanto previsto, tuttavia le spese operative sono state superiori rispetto a un anno fa e quindi il margine di profitto è diminuito
(dal 6,4% a meno del 5%). Il rivenditore online tedesco ha inoltre annunciato di aver firmato una lettera di intenti per l’acquisto di alcune quote di Bread & Butter, importante fiera nel mondo lifestyle per anni organizzata tra Barcellona e Berlino (anche se all’inizio di quest’anno era stata sospesa). Non sono ancora stati rilasciati dettagli precisi circa la quantità di azioni acquistate.
Record assoluto per la first edition del Prime Day di Amazon Mercoledì 15 luglio, in occasione del suo ventesimo compleanno, i clienti Prime di Amazon hanno avuto l’occasione di partecipare al Prime Day, l’evento globale di shopping grazie al quale hanno acquistato centinaia di prodotti scontati, con offerte e condizioni mai viste prima d’ora. Il risultato è stato un record assoluto di vendite. I clienti hanno infatti ordinato 34,4 milioni di prodotti, superando tutti i record ottenuti
dal precedente picco: il famoso Black Friday del 2014. Il volume globale degli ordini è aumentato del 266% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno e del 18% rispetto al Black Friday. Qualche curiosità? Il prodotto venduto più velocemente è stato Samsung SSD 850 EVO, con più di 30 ordini al secondo; sono state acquistate un tale numero di batterie AAA da superare di 15 volte l’altezza della Torre di Pisa, sono state vendute un numero sufficiente di centrifughe Philips Avance Collection da produrre 300 litri di succo in un minuto e tanti braccialetti Fitbit Charge HR da superare due volte l’altezza del Duomo di Milano.
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Rallenta la penetrazione di Internet nel mondo
Pubblicità online: l’Italia è il quarto mercato europeo
Secondo le ultime previsioni relativi alle tecnologie e alla rete diffuse dall’analista Mary Meeker di Kleiner Perkins Caufield & Byers, la diffuzione del web sta procedendo in maniera solida ma lenta. L’utilizzo della rete coinvolge al momento il 39% della popolazione mondiale, ovvero 2,8 miliardi di persone. L’Asia domina con il 28%, seguita dalla Cina (23%), Europa (19%), USA (10%). Il resto del mondo conta complessivamente al 21%. L’incremento di questa diffusione è stato registrato al 2014 del 8%, in leggero calo rispetto al +10% e al +11% del 2013 e del 2012 rispettivamente. E a parte l’India, dove il numero di utenti è cresciuto del 33%, i mercati considerati emergenti hanno decelerato: in Cina si registra un +7%, in Brasile +4%. In pratica i loro indici di incremento sono ormai molto simili a quelli dei territori maturi e ad andamento flat, come Usa (+2%) o Giappone (in sostanziale parità).
La pubblicità online è in crescita continua, tanto da arrivare nel 2014, nel Vecchio Continente, a raggiungere il valore record di 30,7 miliardi di euro, grazie anche a un aumento degli investimenti del 11,6%, in doppia cifra per il quinto anno consecutivo. Sono i dati presentati dall’AdEx Benchmark, il rapporto annuale di IAB Europe sullo stato dell’arte del mercato europeo della pubblicità online. L’Italia, in questo speciale rapporto relativo alla pubblicità interattiva, corre avanti ormai senza interruzione e nel 2014 è riuscita a conquistare il 4° posto dietro a UK, Germania e Francia grazie a un’ottima crescita del 12%, superiore alla media europea (11,6%) e ai paesi con il valore di mercato più alto, come Germania e Francia. Tra i trend relazionati sono da sottolineare l’importanza conseguita da mobile e video.
Nasce Facebook Lite per i mercati emergenti
Classifica IAB Europe dei primi 10 Paesi europei per investimenti in online adv
9
1.
UK – 8.9 miliardi
2.
Germania – 5.4 miliardi
3.
Francia – 3.7 miliardi
4.
Italia – 1.9 miliardi
5.
Russia- 1.8 miliardi
6.
Olanda – 1.5 miliardi
7.
Svezia – 1 miliardi
8.
Spagna – 0.9 miliardi
9.
Danimarca – 0.7 miliardi
10.
Norvegia – 0.7 miliardi
Della sua nascita si sapeva da tempo, ma è stato lo stesso Mark Zuckerberg a lanciarlo dal suo profilo. Stiamo parlando di Facebook Lite, applicazione per Android che consente la navigazione sul social network in zone dove non c’è coperture di rete. Disponibile in Asia, America Latina, Africa ed Europa, è inserita all’interno del progetto Internet. org che mira ad ampliare il numero di utenti portando la connessione anche laddove non c’è, estendendo i confini del social network fino a quei 4.5 miliardi di persone che ancora non hanno una connessione o utilizzano reti lente. Facebook Lite consentirà loro di navigare con una versione leggera che pesa meno di un megabyte, 0,53 MB, e consuma poco in termini di traffico dati. L’applicazione presenta tutte le principali funzionalità del network.
TESTIMONIAL Stephen Curry
Gisele Bündchen
A fine dell’anno scorso ve lo avevamo presentato come il brand dell’ambizione e i primi sei mesi del 2015 non ci hanno smentito, tanto che l’obiettivo dell’azienda di Baltimora è di arrivare a quota 10 miliardi di dollari in fatturato nel 2020 Tom Brady
Jordan Spieth
Under Armour: è solo l’inizio?
Andy Murray
DALLA SUA FONDAZIONE IL MARCHIO HA CONOSCIUTO UNA CRESCITA INESORABILE CHE LO HA PORTATO AL SECONDO POSTO NEGLI STATES FRA I MARCHI PIÙ VENDUTI NELLO SPORTS APPAREL. I SUOI ATLETI NEL FRATTEMPO STANNO ISPIRANDO SEMPRE PIÙ PERSONE CON DEI RISULTATI ECCEZIONALI.
We are just getting started. Questo è solo l’inizio. È il ritornello che gli atleti Under Armour hanno preso a recitare al giro di boa del 2015. I primi sei mesi dell’anno sono stati segnati da un’incredibile serie di successi che hanno portato i nomi dei principali testimonial dell’azienda fondata nel 1996 nel Maryland in cima alla scena sportiva di tutto il mondo. A suggello di quanto dimostrato in pista o sui campi da gioco, lo scorso 15 luglio quattro di loro sono stati premiati con un Espy Award, riconoscimento destinato a chi si è
maggiormente distinto nell’ultima stagione sportiva (la sigla sta per Excellence in Sports Performance Yearly Award). Stephen Curry si è aggiudicato i titoli di Best Male Athlete e Best Nba Player, Jordan Spieth è stati nominato Best Male Golfer e Lauren Holiday con Kelley O’Hara hanno vinto nella categoria Members of the Best Team. Fra gli altri candidati nelle fila del brand anche Lindsey Vonn, Tom Brady, Clayton Kershaw e Carey Price. Personaggi che non hanno bisogno di molte presentazioni e che al citarli tutti assieme bastano a rendere perfettamente l’idea del valore e del prestigio che il marchio di Kevin Plank ha raggiunto dopo poco più di 18 anni di vita.
LA CRESCITA /
Da quella prima idea da cui partì l’ex capitano del team di football per l’Università del Maryland per dare vita a tutto questo, fatti degni di nota se ne sono appuntati numerosi negli annali sportivi. Era il 1996 quando Kevin Plank disegnò la prima maglietta con tecnologia HeatGear all’interno della cantina di sua nonna a Georgetown. Dopo i primi dodici mesi di attività durante i quali si spostava in auto per andare a vendere il proprio prodotto, Under Armour aveva registrato un fatturato di circa 17mila dollari. Anno dopo anno fino a oggi, la crescita è stata continua e in occasione dell’ultimo esercizio l’azienda ha ampiamente superato quota 3 miliardi nelle
Kelley O’Hara e Lauren Holiday
Brianna Cope
10
vendite. Più ancora nel dettaglio, per 20 trimestri consecutivi il margine è stato di almeno +20%, Finita qui? A quanto pare no, visto che stando a fonti interne il prossimo, ambizioso obiettivo è di raggiungere la doppia cifra entro cinque anni: aspettative che se confermate porteranno il brand a registrare 10 miliardi entro il 2020. Per l’Europa il target entro quella data è di 500 milioni di euro.
UA WOMEN / A favore del trend, anche le performance e i riconoscimenti maturati dai testimonial del brand. Come si suol dire, ladies first, e dunque ricordiamo per prima la ballerina Misty Copeland. In quindici anni di car-
riera è passata dall’essere scartata dall’American Ballet Theatre per il fisico non compatibile con gli standard della disciplina al diventare solista per quella stessa compagnia. Lo scorso aprile Misty è stata citata da Times fra le 100 persone più influenti nel mondo. È recente invece il periodo buio della vita sportiva di Lindsey Vonn. La sciatrice più vincente di sempre è tornata sulle piste a fine 2014 dopo il doppio infortunio alle ginocchia e lo scorso marzo ha centrato a Méribel la sua quinta Coppa del Mondo nella discesa libera e la sua setti-
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• DI DAVIDE CORROCHER
n. 7 - 2015
3.000
Speedform Gemini
1.800 1.470 1.060 607
0,17
0,1
0,394
1
5
20
50
115
205
281
725
856
milioni di dollari
2.300
18 anni di crescita
431
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 ma nello slalom gigante. Prima di entrare nella nazionale americana di calcio, Kelley O’Hara è stata atleta All-American. Ha cambiato il proprio ruolo in campo in seguito a uno stop nel 2012 e da quel momento è diventata una delle giocatrici simbolo nel suo Paese. Ben 43 rifiuti infine si contano nell’esperienza di Gisele Bundchen in attesa del primo fatidico “sì”. La modella più celebre al mondo aveva sedici anni quando fu accettata e dopo 20 anni di passerelle e film a marzo si è ritirata ufficialmente dalla scena fashion. In occasione del quarantesimo anniversario della rivista, a maggio Vogue le ha dedicato la copertina per rendere omaggio a una delle principali icone femminili.
Punta di diamante della collezione, è dotata di una tomaia che sfrutta la tecnologia UA SpeedForm. La conchiglia senza cuciture con profilo ammortizzante e il puntale preformato in Tpu offrono una calzata sicura e anatomica, le cuciture saldate a ultrasuoni con nastro Bemis garantiscono supporto e comfort. La struttura con tessuto perforato e saldato a ultrasuoni migliora la traspirabilità che dura nel tempo. L’intersuola con Charged Cushioning a doppio strato su tutta la lunghezza assicura ammortizzazione e spinta. La suola in gomma soffiata con inserto in gomma di carbonio sul tallone è leggera e durevole, le scanalature flessibili posizionate in modo strategico favoriscono la transizione tallone-punta per una corsa più omogenea. Differenziale: 8 mm. Peso: uomo 242 g, donna 197 g.
Speedform Fortis Il tessuto mesh ArmourVent in jacquard leggero, elastico e resistente garantisce traspirabilità e asciugatura rapida, mentre la tecnologia UA SpeedForm offre stabilità e calzata precisa. Il sottopiede da 6 mm in molded 4D Foam migliora l’ammortizzamento e favorisce la fuoriuscita del vapore. Il design dell’intersuola assicura flessibilità nell’avampiede per una corsa più potente. Il secondo strato di Micro G migliora la capacità di assorbimento dell’impatto unitamente alla spinta. Gli inserti in gomma nella suola aumentano la durata senza appesantire. Differenziale: 8 mm. Peso: uomo 237 g, donna 191 g.
Misty Copeland
Armour Mid e Armour Mid Printed
UNA BACHECA MAI TANTO RICCA / È il numero due nel World Golf Ranking, nel suo palmares ha aggiunto nei mesi scorsi il Valspar e il John Deere Classic nel Pga Tour. Jordan Spieth ad aprile si è poi laureato campione nel Torneo Masters pareggiando il record di 72 buche detenuto da Tiger Woods e diventando il secondo golfista più giovane ad aggiudicarsi questo successo. Un veterano è invece Tom Brady, che a febbraio ha guidato i New England Patriots alla vittoria del suo quarto Super Bowl NFL. Tredici passaggi da touchdown e terza nomina da
FW 2015 Highlights /
Mvp sono stati i due record registrati in questa spettacolare stagione. Finalista a febbraio degli Australian Open, vincitore a maggio degli ATP di Monaco e Madrid, a luglio Andy Murray a Wimbledon si è fermato soltanto in semifinale al cospetto di Roger Federer piazzandosi al quinto posto al mondo. Memphis Depay nelle prossime settimane debutterà nella Premier League nel Manchester United, dopo aver ottenuto il titolo di campione d’Olanda con il PSV e quello di capocannoniere della Eredivisie con 22 gol in 29
incontri. Forse irripetibile sarà il 2015 di Stephen Curry. Il fenomenale playmaker dei Golden State Warriors ha appena celebrato il suo primo successo nella Nba, giunto al termine di un campionato dominato dall’inizio alla fine. In precedenza a febbraio aveva stabilito il nuovo primato nella gara dei tiri da tre all’All Star Game con 27 punti segnati e a maggio era stato nominato Mvp della regular season. Attualmente è lui l’uomo simbolo del team UA, ma forse questo è davvero solo l’inizio.
Clayton Kershaw
Manteo Mitchell
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Progettati per garantire un sostegno Mid-Impact, si caratterizzano per l’impiego di tessuto a doppio strato HeatGear che assicura un ottimo comfort a contatto con la pelle. L’esclusivo Moisture Transport System elimina il sudore, favorendo una sensazione di freschezza e leggerezza. Il design classico a pullover con dorso a vogatore consente una più ampia libertà di movimento e offre la possibilità di indossare altri strati. La fascia elastica con logo permette una vestibilità personalizzata.
DISTRIBUITO DA / Sportbox • 0423.621984 • info@sportbox.it
FOCUS ON
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CMP lancia Sport line: il progetto dedicato a trail running e bike 3
• DI DAVIDE CORROCHER
n. 7 - 2015
IL TESTIMONIAL / Nome: Ivan Geronazzo Età: 43 anni Nato e cresciuto: in Veneto Professione: viticoltore Corre da: più di 10 anni È un po’ anticonvenzionale, non è un professionista che corre a tempo pieno, eppure Ivan è uno degli atleti italiani più forti. Non ha un personal trainer, non rispetta rigidi programmi di allenamento, segue una dieta che lui stesso ha messo a punto. I suoi successi li ha costruiti grazie alla passione autentica per il running. Prima delle sfide più impegnative si prepara aumentando l’allenamento, arrivando a correre per sette lunghe ore, dalle dieci di sera fino a notte inoltrata. Lo scorso anno si è distinto per aver realizzato la miglior prestazione italiana all’Ultra-Trail du Mont-Blanc, gara tra le più impegnative della qualedetiene il record nazionale. Una prova che gli è valsa la convocazione nella nazionale italiana della disciplina.
Libertà al cubo
Lightweight Jkt Wmn /
UNA NUOVA LINEA, UN TESTIMONIAL DI ALTO LIVELLO, UNA LUNGA E RICONOSCIUTA TRADIZIONE NELL’ABBIGLIAMENTO OUTDOOR. IL MARCHIO SI PRESENTA PER LA SS 2016 CON UNA GRANDE NOVITÀ: UNA COLLEZIONE CHE HA NEI COLORI, NEI DETTAGLI TECNICI E NEL KNOW HOW AZIENDALE I SUOI PUNTI DI FORZA PRINCIPALI. Dire che le sensazioni che accompagnano questo nuovo lancio sono di quelle che solitamente si provano la prima volta è forse leggermente inesatto. Anche se, pur avendo già un passato nel trail, CMP per la SS 2016 ha deciso di tentare un bel salto di qualità. Nuove ambizioni e nuove idee di prodotto hanno portato al lancio di una linea tecnica di alto impatto interamente dedicata al mondo della corsa, che comprende sia capi di abbigliamento sia calzature. Una collezione che va a distinguersi all’interno dell’offerta dell’azienda veneta con un marchio a sé, Sport3 Line, e che è stata presentata a un numero selezionato di operatori (tra i quali il nostro magazine) a Bassano lo scorso 24 giugno (vedi news a pag 6). A testimonianza del rilievo e degli ottimi propositi che caratterizzano il progetto, anche la collaborazione di ambassador di grande competenza che hanno contribuito allo sviluppo dei vari modelli. Fra i quali il nome più in vista è quello di Ivan Geronazzo, primo fra gli italiani all’edizione 2014 dell’UTMB (con record italiano del percorso).
REAL PEOPLE, REAL PRODUCTS /
È il claim storico per il gruppo F.lli Campagnolo e il nuovo progetto vive della stessa vocazione. “Non c’è gara, quando il piacere è tutto nell’essere lì e vivere il momento. Non c’è competizione, quando in gioco sono la passione e il benessere. La sfida infinita è con noi stessi”. Il manifesto che accompagna il lancio di Sport3 Line punta nell’immediato a sottolineare come la ricerca di un’esperienza emozio-
nale e autentica sia alla base di tutto. Capi, calzature e accessori bike e trail running pensati nei particolari per esaltare comunque quella che sarà la prestazione: una combinazione di elevati contenuti che puntano a offrire comodità, funzionalità e tecnicità. Performanti e funzionali, adatti a ogni condizione atmosferica, i modelli sono realizzati con materiali selezionati per offrire comfort nel tempo. La collezione comprende capi per l’uomo e per donna, i colori sono fra i principali punti di forza, come d’altra parte ormai da tempo abbiamo imparato a conoscere in casa CMP.
I MODELLI / Fra le proposte principali, nel trail running, la giaccia impermeabile Lightweight Trail Running è stata disegnata per offrire vestibilità su misura, grazie all’elastico riflettente in vita con interno aderente e doppia zip. La tecnologia ClimaPro-
tect garantisce protezione dall’acqua e traspirabilità. Fra i dettagli: polsini allungati forniti di foro per il pollice, aerazioni laterali, mesh dal taglio ergonomico sulla schiena e due tasche laterali. L’outfit a strati si completa con la Trail Running Sleeveless Tee per l’uomo e con la Seamless Trail Running T-Shirt per la donna, o in alternativa il Trail Running Double Top. I tessuti di impiego hanno caratteristiche 4-way stretch, sono realizzati senza cuciture con costruzione funzionale. La tecnologia Dry Function favorisce la rapida fuoriuscita del sudore, in particolar modo nelle zone più critiche. Gli inserti in mesh donano maggiore traspirabilità e libertà di movimento. Sul fronte footwear, Atlas è una scarpa veloce dedicata a chi corre sulle brevi e medie distanze, fino alle SkyRace. La tomaia è molto leggera e traspirante, la suola realizzata per favorire un ottimo grip soprattutto su terreni pesanti. Un profilo che promette agilità e reattività, oltre che una buona versatilità adatta a percorrere i passaggi tecnici di un vertical. Certo, a una buona prima impressione per queste calzature è giusto far seguire un giudizio che per ora resta sospeso, visto il gran numero di player con un background ricco e di alto impatto in questo mercato. Quanto all’apparel la certezza da cui partiamo sono gli oltre 50 anni di storia CMP, che raccontano della grande tradizione manifatturiera, della ricerca e dell’innovazione tecnologica di una tra le principali realtà in questo ambito, con ben 10 milioni di capi prodotti all’anno.
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Double Top /
Seamless T-shirt /
Sleeveless Tee /
Atlas /
NEW BRANDS
RUNNING MAGAZINE
Hoko è la scelta del forte ultra trailer Pablo Criado
• DI DAVIDE CORROCHER
n. 7 - 2015
L’abbigliamento performance made in Spain L’azienda spagnola scommette sulla produzione nazionale per garantire la massima qualità dei propri capi. Tecnologia seamless, struttura compressiva, fibra tecnica Dryarn sono alcuni dei punti di forza di questi modelli. Fra i suoi atleti più affezionati c’è Pablo Criado, il forte ultra trailer spagnolo terzo classificato al Tor des Géants nel 2011 e quarto nel 2012. Ma Hoko è essa stessa una realtà fatta da atleti per gli atleti. Azienda barcellonese fondata con l’obiettivo di offrire agli sportivi abbigliamento tecnico di alta qualità con un ottimo compromesso nel prezzo, si distingue per l’ampia offerta di prodotti performance che vanno dall’underwear ai capi a compressione sia per uomo sia per donna. In catalogo anche accessori e una linea bimbi. Fra i punti di forza del brand catalano vi è senza dubbio la scommessa di puntare sulla fabbricazione nazionale, che comporta oltre alla realizzazione di un prodotto di qualità
certificata anche il totale controllo di tutte le fasi produttive.
CONTENUTI TECNICI /
Fra le linee comuni ai vari prodotti in catalogo, la scelta di sfruttare la tecnologia seamless per la realizzazione dei capi. In questo modo gli ingegneri Hoko possono decidere di cambiare tessitura, spessore, disegno e grado di compressione con estrema precisione a seconda delle necessità, il tutto senza dover applicare cuciture intermedie e garantendo il massimo comfort di vestibilità next to skin. Fra i materiali tecnici principali, il brand catalano ha scelto la fibra tecnica in polipropilene Dryarn, utilizzato nelle collezioni base layer quale materia prima per eccellenza. Per contenere i costi elevati dovuti a un filato di prima qualità come Dryarn, Hoko punta molto su una efficiente struttura aziendale privilegiando il proprio store online
come principale mezzo di distribuzione, per eliminare in tal modo intermediari e costi.
CHI È PABLO CRIADO / Un biglietto da visita importante a cui si è accennato in precedenza è costituito da un testimonial di grande impatto. Pablo Criado è un ultra trailer spagnolo di 39 anni che dopo gli ottimi risultati al Tor des Géants che si ricordavano ha preso simpatia per la Valle d’Aosta e quindi ha fatto di Courmayeur la sua seconda casa. Tra i
suoi piazzamenti più prestigiosi, anche un grande successo alla Ultramaratón “Los 10000 del Soplao” 2012 (125 km), un secondo posto alla Utratranskaroukera nelle Guadalupe 2014 (120 km), un secondo posto al Tour de l’Oisans et Ecrins 2011 (180 km) e la vittoria al Thabor trail 2014 (32 km). Nei suoi progetti a breve scadenza ci sono in rapida sequenza l’UTMB di Chamonix e il ritorno al Tor. Pablo veste Hoko sia quando corre che nel tempo libero e del suo prodotto tecnico ne ammira sopratutto traspirabilità e morbidezza. Customer service Italy / Hoko Sport • 06.94805916 info@hoko-sport.com www.hoko-sport.com
La collezione esordirà la prossima stagione autunno inverno /
Macron lancia la prima linea running SVILUPPATA IN COLLABORAZIONE CON L’EX MARATONETA FRANCA FIACCONI E CARATTERIZZATA DALLA PRESENZA DELLA TECNOLOGIA MDRYSYSTEM, COMPRENDE CAPI CHE OFFRONO COMFORT, TRASPIRABILITÀ E FUNZIONALITÀ. SUL FRONTE INTIMO, ANCHE UNA GAMMA IN SPECIALE FIBRA Q-SKIN. Sarà la prima linea interamente dedicata al running realizzata da una delle maggiori realtà italiane per il settore dell’abbigliamento sportivo. Disponibile a partire dalla stagione autunno inverno 2015, la collezione comprende un vasto assortimento di capi, comprensivo di t-shirt e canotte, maglie a maniche lunghe con vestibilità semi-aderente e giacche, pantaloncini e tights. Un’ampia gamma sviluppata e realizzata con il contributo di Franca Fiacconi, ex atleta con in bacheca 15 vittorie in alcune fra le principali maratone internazionali e attuale allenatrice e insegnante di educazione fisica. Fra le caratteristiche più interessanti dei capi progettati dall’azienda bolognese, l’utilizzo del filato tecnico MDrySystem. Si tratta di un particolare tessuto che assicura leggerezza, elasticità e comfort di traspirabilità.
I MODELLI /
L’underwear con Q-Skin
Grande cura è stata dedicata alla vestibilità, anche considerando le differenze di genere fra uomo e donna nelle speciali proposte dedicate all’uno o all’altro sesso. Il tutto senza trascurare la funzionalità, con le numerose tasche applicate sia alle maglie sia ai pants, o con i fori per il passaggio del cavo delle cuffie o ancora con gli attacchi per i led. Fra i modelli, Gustav Warmer Top è realizzato in tessuto Espantex per esercitare un’azione compressiva ad hoc e favorire un’ottima libertà di movimento durante la corsa. Stesso materiale caratterizza Bertha Pants,
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che assicurano una vestiblità aderente e grazie ai laccetti regolabili in vita garantiscono un comfort eccezionale.
ANCHE L’INTIMO / Fra le altre recenti novità lanciate dall’azienda di Crespellano, anche la linea underwear con microfibra Q-Skin. Sviluppato da Fulgar, realtà mantovana fondata nel 1970 che attualmente è fra i leader nel mondo per quanto riguarda la produzione di fibre sintetiche, questo materiale ha caratteristiche anti-batteriche e offre traspirabilità, freschezza e comfort ottimali. “Per le nostre colle-
zioni puntiamo sempre al meglio” ha dichiarato Francesco Intini, global sourcing & accessories manager di Macron. “Per questo abbiamo scelto di affidarci a Fulgar per una fibra all’avanguardia come Q-Skin, ideata e prodotta in Italia all’insegna della massima qualità”.
DISTRIBUITO DA / Macron - 051.6720077 www.macron.com/it
ATLETA DEL MESE
RUNNING MAGAZINE
Dopo l’esperienza giovanile nello sci di fondo, Marco Moletto, 28 anni di Limone Piemonte (CN), è diventato uno degli skyrunner italiani più forti
Vertical Spirit
n. 7 - 2015
• TESTO E FOTO DI DINO BONELLI
NEL 2014 HA CONCLUSO LA STAGIONE DELLE SKYRUNNER WORLD SERIES AL SECONDO POSTO DIETRO A KILIAN E HA OTTENUTO UN SUCCESSO DI GRANDE PRESTIGIO ALLA PRIMA EDIZIONE DEL RED BULL K3. PER QUEST’ESTATE HA GRANDI AMBIZIONI E PUNTA A TORNARE AL ROCCIAMELONE. Una mattina tersa è minacciata dalla nebbia di valle creata dall’umidità, figlia del grande caldo di stagione. Le montagne sono di un verde intenso e il grigio delle rocce le segna come rughe sul viso di un vecchio. Marco vede questi paesaggi alpini praticamente da sempre, ma sensibile com’è alla bellezza della natura, ne rimane ammaliato ogni volta. Marco Moletto, 28 anni di Limone Piemonte (CN), 183 cm per 60 kg e un fisico decisamente asciutto e scattante. È uno skyrunner che corre e si arrampica come un camoscio. Una giovinezza agonisticamente passata sugli sci da fondo ne ha esaltato le caratteristiche di resistenza, che anni dopo lo hanno portato a essere un vincente sia nelle gare di sci alpinismo durante l’inverno sia nella corsa in montagna durante l’estate. Il chilometro verticale è la sua specialità per eccellenza. Si allena tutti i giorni. L’obiettivo principale per questa stagione è rappresentato da tre delle cinque gare della Coppa del Mondo di specialità. Il suo secondo posto nella classifica finale delle Skyrunning World Series Vertical 2014, alle spalle del grande Kilian Jornet Burgada, unitamente alla bella vittoria della tappa in Val d’Isere (Francia), la dice lunga sul suo valore.
LA STRATEGIA /
I suoi allenamenti sono quasi sempre doppi, la mattina di solito fa ripetute o Fartlek soprattutto in salita, il pomeriggio delle sgambate più lunghe che possono arrivare anche alle due ore, anche queste possibilmente solo di pianura e salita. In discesa cammina per non intossicare troppo i muscoli con un esercizio che a lui non serve. L’ultima primavera, per ovviare a un problema muscolare, ha fatto anche tanta bicicletta, il suo secondo amore, ma ora, nel bel mezzo dell’estate, l’ha parzialmente accantonata. “Nei Vertical bisogna sapersi gestire con molta attenzione, riuscire a capire dove conviene correre e dove camminare, dove usare i bastoncini e dove no” ci spiega durante un pranzo frugale per riempire lo spazio lasciato libero nello stomaco da quattro ore di corsa/camminata. “Al Red Bull K3 dell’anno scorso (3.000 m in 10 km, ndr), nella prima parte che teoricamente era tutta discretamente corribile ho preferito stare dietro ai primi, che per scelta loro correvano, e camminare veloce usando
APPUNTAMENTO AL ROCCIAMELONE /
molto la spinta dei bastoncini. Le nostre velocità erano comunque simili e così facendo ho risparmiato fiato che sul muro ripido di metà gara mi ha concesso di accelerare e andare via”. Strategia riuscita benissimo in quanto nessuno degli altri pretendenti alla vittoria, i migliori specialisti di tutt’Europa, è riuscito a stargli dietro e così Marco ha concluso la sua prova arrivando primo e da solo in cima al monte Rocciamelone (3.5038 m) nel tempo record di 2h 06’ 30”.
dratarsi. Quando sta in giro più tempo integra con i prodotti della Racer, stravede per il gel al caffè che dice essergli molto utile in qualsiasi tipologia di gara. “Ogni tanto l’uso delle mani è indispensabile per arrampicarsi su rocce o terreni veramente ripidi. Anche in allenamento cerco di ripetere gli stessi gesti atletici che apparentemente hanno poco a che vedere con la corsa, ma diventano fondamentali in certi passaggi. Il resto è improvvisazione, specie sui percorsi che non si conoscono bene. Se una gara è importante preferisco sempre visionare il tracciato prima, altrimenti mi affido alle mie qualità di montanaro e vado a occhio”.
LA RICETTA DI MARCO / Marco mangia un bel piatto di bresaola e grana condito con olio e limone, dice di assumere un po’ di tutto, anche perché quando l’anno scorso ha provato a fare una dieta che gli escludeva i carboidrati, ha perso un paio di chili ma non riusciva più a esprimersi come prima. “Non sempre l’essere super leggeri è un vantaggio se poi non hai forza per essere veloce e dinamico. Nel nostro sport bisogna avere resistenza ma anche velocità. Quest’anno in primavera, per la prima volta, sotto l’occhio attento del mio preparatore Mauro Riba, ho fatto anche un po’ di pista per velocizzare le gambe. Il resto è tutto lavoro che faccio in montagna. Amo questi luoghi, i loro colori, il loro silenzio. Ogni tanto penso di essere un po’ troppo schivo e solitario, anche se poi adoro farmi una birretta al bar con gli amici”. A pranzo beve solo acqua naturale, mentre in allenamento dice di riuscire a correre un’ora o un’ora e mezza senza rei-
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Ride, gli piace l’idea di autodefinirsi montanaro, e non nasconde quel suo periodo incastonato tra la fine dell’attività agonistica con lo sci di fondo e l’inizio, peraltro casuale con un amico, dello sci alpinismo, che poi lo ha portato anche alla corsa. Un periodo di transizione di un paio d’anni in cui lo sport non esisteva e si dedicava più a feste scatenate. “Il passato è passato, non lo rinnego assolutamente, anzi forse proprio grazie a quello sfogo, ora mi sento ancor più parte del mio mondo attuale. Un mondo di sacrifici dove se c’è da uscire a correre con nebbia o pioggia non ci si può certo tirare indietro. Un mondo dove le gambe sovente fanno male e si rientra a casa sfatti. Un mondo che sui giornali si vede sempre e solo nel momento delle gare, con gente che applaude e lo speaker che incita. Poi, se c’è anche un buon risultato si riesce anche a sorridere e la fatica diventa più leggera”. La mattinata è stata magnifica, si è corso e camminato, si è fatto stretching, si son fatte tante foto e si è mangiato bene. Ora, sorridente e sazio, butta tutta la sua roba tecnica in macchina (Marco usa scarpe e abbigliamento La Sportiva, occhiali Eassun, bastoncini Komperdell e integratori Racer), poi saluta e ritorna a casa. Io gli do appuntamento a Susa (TO) per l’8 di Agosto, dove senza alcun tipo di pressione psicologica proverà a difendere il primato nella seconda edizione del K3.
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Quicklacing, con taschina su linguella per riporre i lacci
Calzata avvolgente sull’avampiede e tallone preciso: per correre e scattare su terreni sconnessi e su traversi impegnativi mantenendo il pieno controllo e la massima efficienza
Suola VERTICAL OUTSOLE / Dynafit Vertical by Vibram. Per contare su una perfetta aderenza e avere continua percezione del terreno, i tasselli della suola Vibram presentano un rivoluzionario design che offre un feedback immediato. Il grip su superfici bagnate e scivolose è dato da mescole derivate dal mondo dell’arrampicata, come la Megagrip. Frenata in discesa e adattabilità al terreno sconnesso sono garantite dalle profonde scanalature sul tallone
ing / t e k r a M e e n io z a ic n Comu MARKETING / Leggerezza, performance e tecnicità: Dynafit crede in questi tre valori che si misurano principalmente nel mondo della competizione. Gli atleti hanno un ruolo fondamentale nella creazione dei prodotti, dai loro riscontri e suggerimenti vengono sviluppate le varie linee, in estate come in inverno. La scarpa Feline Vertical PRO esprime un’idea di corsa minimalista dove la ricerca della prestazione è tutto e sarà il prodotto icona per il brand per la prossima stagione estiva.
INIZIATIVE /
MATERIALE POP DEDICATO /
L’80% delle vendite in negozio sono influenzate dal personale, dalla loro capacità di raccontare un prodotto. Alla luce di questa statistica Dynafit ha lanciato la campagna Winter Hero, già attiva per la stagione invernale alle porte, e che proseguirà per l’estate 2016 con Summer Hero. L’obiettivo è offrire ai dealer la possibilità di acquistare un pacchetto prodotti per sé e il proprio personale a un prezzo agevolato. L¹adesione all¹iniziativa permetterà loro di testare con mano l¹efficacia dei prodotti Dynafit.
È stato progettato un display per mostrare la particolare colorazione della scarpa e per dare evidenza anche alle caratteristiche della suola Dynafit Vertical by Vibram.
informazioni di base / I TRE PUNTI DI FORZA /
DIFFERENZIALE / 4 mm
grip eccellente e la massima percezione del terreno
MISURE / 3 – 12, 13 UK
COLLEZIONE / SS 2016
2 / Reattività e feeling sono esaltati dall’intersuola con inserto in fibre composite e dal differenziale ridotto
COLORI / È disponibile in una sola variante
TARGET / Pensata per volare off-trail su medie
3 / Calzata precisa e avvolgente, si adatta ai movimenti del piede a ogni passaggio, anche i più sconnessi e impegnativi
DISCIPLINA / Skyrunning PER / Unisex
e brevi distanze su terreni sconnessi e con forti pendenze, è affidabile anche sui tipi di superficie più impegnativi tra fango e roccia
1 / Suola Vibram con tecnologia Megagrip, per un
PESO / 250 g (Misura 8 UK)
colore, composta da un paio di scarpe di due tinte diverse: Magenta e Green
PREZZO CONSIGLIATO ALLA VENDITA / 170 euro
OCCHIO AL NOME / A dispetto del nome la new entry nella famiglia Feline non è una scarpa dedicata solo alle gare Vertical, dove alle scarpe si richiede soprattutto peso ridotto. È un modello più eclettico, che si sposa benissimo anche con le esigenze di ogni skyracer che cerca, oltre alla leggerezza, velocità e reattività, con un grip di assoluto valore
Intersuola VERTICAL MIDSOLE / Intersuola in leggerissima EVA con profilo basso e un drop minimale di 4 mm. La scarpa offre grande reattività e un ottimo feeling in ogni fase della transizione fino alla spinta, grazie all’applicazione di un inserto in fibre composite. Il risultato è una calzatura che assicura un’eccellente sensibilità e massima precisa per correre nelle medie e brevi distanze, in gara come in allenamento
placca in carbonio / Posizionata tra suola e intersuola nella zona dell’avampiede per maggior protezione, flessibilità e reattività. La presenza di questo elemento distingue il modello Pro dalla versione base della Feline Vertical
PROMOZIONE ED EVENTI / L’atleta Dynafit Anton Palzer sarà il protagonista della Vertical Challenge X2 Toni vs. Toni. Attraverso un video lancerà la sua personale sfida ai 1.000 m di dislivello, invitando gli appassionati a costruirne una propria e a condividere il risultato sui canali social del marchio. Continuano anche le attività di sponsoring degli eventi, già in calendario per il 2016 la Oetzi Alpin Marathon e la Grossglockner Ultratrail.
LA PAROLA ALL’ATLETA / Luca Cagnati new entry bellunese del team Dynafit, classe 1990, cresciuto a Canale d’Agordo e dall’età di 7 anni dedito allo sport. Specialista di sci di fondo e corsa
su strada, grazie alla passione per le salite e la natura si è avvicinato, con il passare degli anni, al trail running. Atleta della nazionale italiana di corsa in montagna, in rapida crescita e con tanti obiettivi. Dal titolo di campione italiano di trail running nella categoria under23 fino al primo posto recentemente conquistato nella staffetta maschile della Oetzi Alpin Marathon, e un terzo posto al Trofeo Nasego in Val Sabbia. “È una scarpa molto reattiva, con un peso contenuto e ottimo grip. Il punto di forza principale è il fitting preciso e fasciante, che aiuta ad avere un appoggio preciso in salita. La scelta di una scarpa bicolore è assolutamente fantastica! Una novità di design nel settore della corsa in montagna davvero interessante, ci voleva”.
KIT DYNAFIT RACE / Per gli atleti con un’anima da competizione, Dynafit ha creato un oufit coordinato che prevede oltre alla Feline Vetical Pro anche un suit e uno zaino da trail. I tre prodotti si distinguono per la colorazione audace nel contrasto greeen / magenta.
distribuito da /
Oberalp • 0471.242900 • www.dynafit.it
BRAND PROFILE
Nel 2015 saranno oltre 200mila le donne coinvolte in oltre 30 eventi organizzati a livello mondiale. Ma l’impegno di Nike su questo fronte ha accompagnato alcune fra le principali vicende sportive e sociali dell’ultimo periodo
Sono fatte così… IN OCCASIONE DEGLI OLYMPIC TRIALS DEL 1972 INIZIÒ LA LUNGA STORIA DELL’AZIENDA DELL’OREGON A FIANCO DELLE SUE ATLETE. DA ALLORA INIZIATIVE, CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE, ATTIVITÀ DI SUPPORTO HANNO SEGNATO UN PROGETTO CHE DURA DA OLTRE 40 ANNI.
Poiché in battaglia la vittoria era il dono più gradito che scende dagli déi all’anima dei mortali, nei tempi antichi essa era venerata come la figlia di Zeus. Fra i tanti nomi, il più frequente con cui era conosciuta è Nike. E nelle raffigurazioni degli artisti in età classica essa era una donna alata. Una donna dunque non poteva che essere anche nell’immaginario di un brand la cui firma è appunto ispirata alla dea greca e per cui uno dei momenti più importanti alle origini coincise con uno degli episodi più significativi della recente storia sociale e sportiva. Nel 1972 il congresso degli Stati Uniti approvò il Title IX of the Education Amendments, un progetto di legge che ribadiva l’idea di uguaglianza di genere nelle attività sportive delle scuole superiori e delle università. Le prove
Road to Colombia Le atlete azzurre del pattinaggio al progetto X Cat Sports Club, allenamento dedicato alle società sportive delle discipline a squadra organizzato in vista della Nike Women 10. Se si guarda lontano a quel fatidico 1972 e all’occasione questa storia era partita, è difficile non farsi accarezzare dall’idea che quella battaglia sia stata vinta. Oggi le stesse ragioni che avevano infiammato gli sforzi di un popolo, quello femminile, e quelli di un’azienda americana che fin dalle origini aveva riconosciuto come propria la battaglia sociale per le donne sembrano essersi definitivamente imposte. Eppure le storie da raccontare continuano a essere tante. Sono tutte a loro modo uniche e irripetibili. Tutte a loro modo intessute di passione, sforzi, fatica, sudore. Tutte che hanno in sé il seme di una vittoria. Che potrà essere l’alloro imposto sul capo di chi arriva sul più alto gradino del podio, o un motivo di riscatto
nazionali olimpiche su campo e su pista ebbero inizio di lì a poco a Eugene, in Oregon. Per l’occasione alcuni studenti universitari realizzarono magliette e calzature con impresso un marchio che negli anni sarebbe diventato inconfondibile in tutto il mondo. La piccola start up fu battezzata Blue Ribbon Sports. Le scarpe realizzate si chiamavano Nike.
I PRIMI ANNI / Oggi Nike è l’azienda leader per lo sport business mondiale, con 8,9 miliardi di dollari fatturati lo scorso anno solo negli Stati Uniti. Giusto per citare altri numeri restando nella madre patria, a inizio maggio in occasione della visita del presidente Barack Obama alla sede di Beaverton il ceo Mark Parker ha annunciato di aver raggiunto un accordo con 12 stati dell’area
pacifica per creare 10mila nuovi posti di lavoro. Cifre che ribadiscono le dimensioni di una realtà che nell’ultimo quarantennio è stata protagonista dello sport e che ha scritto pagine importanti di storia. Alcune fra le principali riguardano la questione femminile e l’immagine che le sue atlete hanno saputo proporre fin dagli anni ’70. Un’immagine i cui valori sono rimasti inalterati nel tempo e che esaltano l’emancipazione, la solidarietà, la forza e la determinazione di sportive eccezionali ma anche di persone comuni. Fra i momenti più significativi degli esordi, nel 1978 ci fu da subito il sostegno offerto alla neonata International Runners Committee, partorita dagli sforzi di un gruppo di donne che si erano unite nella causa per sostenere i propri diritti nelle discipline le-
gate alla corsa. Fino all’inizio degli anni ‘80, la massima distanza prevista per loro alle Olimpiadi era 1.500 metri. Si credeva non fossero fisicamente in grado di sostenere sforzi superiori. Nel 1981 il Comitato Internazionale Olimpico votò l’ammissione dei 3.000 metri e della maratona femminili a partire dai Giochi del 1984. Fra le diverse campagne che Nike dedicò a quanto stava accadendo, una quarta di copertina pubblicata all’interno del programma dei Women’s Olympic Marathon Trials organizzati nella città di Olympia nello stato di Washington scriveva la sola parola che in quelle fasi andava detta: “Finalmente!”. La prima donna a vincere una maratona in occasione di quei fatidici Giochi che si svolsero a Los Angeles nel 1984 fu Joan Benoit Samuelson.
personale, la sorpresa negli occhi di chi non ci avrebbe creduto, la realizzazione di un obiettivo agognato da una vita. Che sia fra i campioni o fra le donne comuni, Nike continua a sostenere questi sogni. Così è nato il progetto X Cat Sports Club. Si è trattato di una serie di allenamenti dedicati alle società sportive di varie discipline di squadra organizzati in vista della Nike Women 10 del 5 giugno. Protagoniste di una di queste serate, svoltasi al PalaRovagnati di Biassono in provincia di Monza e Brianza, sono state anche le fresche atlete azzurre del pattinaggio artistico sincronizzato del Monza Precision Team per l’asd Astro Roller Skating. Campionesse regionali di Lombardia e terze classificate ai campionati nazionali, le ragazze il prossimo settembre rappresenteranno il nostro Paese ai Mondiali in Colombia. Nel frattempo hanno preso parte a uno degli appuntamenti organizzati dal brand con sede a Beaverton, durante il quale un master trainer si è messo a loro disposizione per una sessione di allenamento funzionale in puro stile Nike. Per l’occasione sono state fatte provare loro anche le scarpe Free 5.0 e i modelli della linea Bra. Fra i commenti più positivi, quello
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dell’atleta Marta Clarotto: “Le scarpe sono fantastiche: leggerissime e morbide, si adattano ai tuoi movimenti come se ti allenassi a piedi nudi. La fascia in silicone avvolge il tallone morbidamente e rende la calzata precisa e comoda. Anche i bra erano comodissimi e mi sembrano perfetti per qualunque tipo di attività aerobica”. Una serata intensa e davvero molto apprezzata da tutte le persone presenti, come ha concluso il co-capitano Laura Longoni: “È stato un allenamento tosto, ma soprattutto è stato coinvolgente! Ci siamo sentite una vera squadra, abbiamo sudato insieme, ci siamo incoraggiate e sostenute. E alla fine ci portiamo a casa qualcosa che ci sosterrà anche nel nostro percorso da qui alla Colombia!”.
RUNNING MAGAZINE
• DI DAVIDE CORROCHER 1990S / La svolta successiva fu legata alle atlete ordinarie, alla corsa vissuta nella sua accezione più popolare. Negli anni ’90 Nike dette grande risonanza all’impatto sociale che andava esercitandosi con la diffusione del running e del fitness tra le donne di tutto il mondo. Nel 1991, il brand pubblicò per una rivista un inserto di otto pagine che intitolato “You Were Born a Daughter”. All’interno era raccontata la vita di una donna, nella sua crescita e formazione, nella sua affermazione anche attraverso lo sport. Memorabile fu lo spot realizzato nel 1995 intitolato “If You Let Me Play”. La campagna fu premiata come la migliore di quell’anno dai lettori di USA Today. Non meno intenso il motivo di ispirazione del video ”Girl In America”, nel quale la calciatrice della nazionale femminile di calcio americana Mia Hamm dichiarava: “In America nasce una bambina. Qualcuno le darà una bambola. Qualcuno le darà una palla. E qualcuno le darà una possibilità”. Il passaggio nel nuovo millennio fu dedicato al riscatto dell’immagine delle donne e all’abbattimento degli stereotipi culturali cui erano sempre più soggette. Il messaggio istituzionale “My Body Parts” era l’omaggio tributato a un nuovo canone di bellezza, in cui le parti del corpo di un’atleta segnate dalla fatica o dalla tensione dei muscoli e dei nervi diventavano lo spec-
n. 7 - 2015
IL PRIMO NIKE WOMEN STORE IN EUROPA /
Nel cuore di Londra... Dalle prime iniziative con Joan Benoit Samuelson a quelle degli anni ‘90, alcune storiche immagini delle campagne Nike dedicate alle donne
chio dell’animo determinato e fiero di queste eroine.
#BETTERFORIT / Nuove imprese sportive vennero celebrate dalle campagne Nike. Fra i certami agonistici non mancarono le lotte in campo sociale. Il 4 aprile 2007, durante una partita nella March Madness femminile, la squadra di basket collegiale Rutgers fu gravemente insultata. La risposta fu Athlete Campaign, alla quale parteciparono numerose atlete e allenatrici, tra cui Mia Hamm, la sciatrice Picabo Street, la tennista Serena Williams e la pallavolista Gabrielle Reece. Nike pubblicò anche un comunicato a pagina intera sul New York Times: “Grazie, Ignoranza. Grazie per aver avviato la conversazione. Grazie per
aver dato involontariamente una spinta in avanti allo sport al femminile”. Nel dicembre 2010 Nike il nuovo claim fu “Make Yourself”, un inno allo sport che può aiutare a trovare la fiducia e la sicurezza necessarie per realizzarsi, mentre nel 2012 in occasione del 40° anniversario del Title IX fu realizzato il video “Voices”. Protagoniste erano quattro atlete straordinarie: la campionessa di atletica leggera Joan Benoit Samuelson, le cestiste Lisa Leslie e Diana Taurasi e la boxeuse Marlen Esparza. Il più recente capitolo di questa storia è il lancio di #betterforit, che parte dalla storia che vi abbiamo appena raccontato per continuare a sostenere gli impegni sportivi e le grandi storie di cui ogni donna è protagonista.
Nel punto vendita di King’s Road numerosi servizi, attivita, club e il top di gamma delle linee prodotto dedicate alla community in rosa del brand. Dopo Shanghai e Newport Beach, anche nel Vecchio Continente Nike ha aperto uno store tutto al femminile. A fine maggio è stato inaugurato il nuovo punto vendita al 33 King’s Road di Londra. Uno spazio di 207 mq aperto nella via dello shopping nella City progettato per ispirare le donne e motivarle nello sport. Le appassionate del brand possono trovare il meglio delle linee performance Nike Women, assieme a numerosi servizi quali la personalizzazione dei pants, l’analisi dell’appoggio e il bra fitting. Il negozio sarà un luogo di riferimento per la community londinese, con gli allenamenti settimanali di Nike+ Training Club e Nike+ Run Club e con le iniziative a livello digital. “Il nuovo shop è un altro esempio del nostro impegno per aiutare le donne a dare il meglio di sé” ha dichiarato Heidi O’Neil, VP & GM Nike Stores. “Le nostre attività su questo fronte non sono mai state tante e la nostra intesa con le atlete è sempre più forte e continua a crescere”. www.nike.com
Lo scorso 5 giugno l’energia e i colori delle Nike Women sotto la Madonnina /
di Cristina Turini www.runandthecity.it
10 K by night a Milano: un gioco… da ragazze! LA TAPPA ITALIANA DEL TOUR GLOBALE CHE IL MARCHIO COL BAFFO DEDICA ALLE SUE SEGUACI È STATA UN SUCCESSO (QUASI) COMPLETO. OLTRE 7.500 DONNE HANNO ANIMATO LA NOTTE MENEGHINA CON IL LORO ENTUSIASMO. Nike ha vestito i panni del principe azzurro e ha dedicato una serata speciale a tutte le principesse runner: il 5 giugno scorso infatti si è svolta la We Run Milano nata un paio d’anni fa come We own the night. L’evento milanese si inseriva nel mezzo di un lungo tour globale, partito dal Giappone l’8 marzo (non a caso) con la Nagoya Women’s Marathon. Un viaggio che dopo oltre 30 tappe in tutto il mondo, tra le quali Amsterdam, Berlino, Hong
Kong, Istanbul, Lima, Londra, Manila, Città del Messico, Mosca, Parigi, Quito, Seoul, Stoccolma, Taipei, si concluderà in autunno con la mezza maratona di San Francisco.
CHI C’ERA Nell’unica tappa Italiana, un vero e proprio esercito color salmone (il colore della maglia ufficiale dell’evento), ha invaso la piazza Gae Aulenti da dove è iniziata la grande serata. Oltre 7.500 ragazze
si sono ritrovate per la corsa più glamour che ci sia, in compagnia delle proprie amiche, grazie anche alla possibilità da quest’anno di formare una “Crew” all’atto dell’iscrizione. Tra le presenti, anche molte famose runners come Martina Colombari, Federica Fontana e Filippa Lagerback.
LA SERATA Dopo un breve riscaldamento guidato dalla master trainer Nike Sayonara Motta sulla musica del dj
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set by Marvely the perseverance & Lazy Ants, e dopo il warm up motivazionale di Federico Russo, le runner sono partite da Piazza 25 Aprile e hanno attraversato alcuni dei punti più iconici di Milano, come piazza San Babila, piazza Duomo, piazza Castello, l’Arco della Pace, l’Arena Civica con un momento di luci e musica molto emozionante, il Bosco Verticale e infine il Palazzo della Regione, tagliando la linea del traguardo in Gae Aulenti. Un bellissimo percorso insomma, dove è accorsa molta gente lungo le strade a incoraggiare le podiste che nonostante il caldo torrido e il conseguente precoce esaurimento delle scorte d’acqua ai punti ristoro, non si sono fermate e hanno continuato
a correre fino alla fine portando a termine la gara con determinazione e spirito di appartenenza a questo straordinario evento che ha fatto vivere alla città un’atmosfera magica fatta di sport e femminilità.
BILANCIO Insomma, nonostante qualche difficoltà legata appunto al rifornimento di acqua alle atlete in una serata che quanto a clima non è certo stata clemente, il bilancio resta più che positivo. Ogni anno Nike porta il suo evento a un livello maggiore tra colori, emozioni e divertimento. Non ci resta che aspettare l’anno prossimo per vedere quali sorprese ci riserverà il noto marchio con il baffo.
REPORTAGE
RUNNING MAGAZINE
Fra le protagoniste della spedizione azzurra che lo scorso 30 maggio ha partecipato ai Mondiali di Ultra Trail, Lisa Borzani ci racconta le impressioni di una gara che ci ha regalato il bronzo
n. 7 - 2015
• DI LISA BORZANI
NOTE di un mondiale
AD ANNECY L’ITALIA HA OTTENUTO IL TERZO POSTO CON LA SQUADRA FEMMINILE, IL QUINTO CON QUELLA MASCHILE. MA IL BILANCIO AL TERMINE VALE BEN PIÙ DI UNA MEDAGLIA ED È RICCO DI EMOZIONI, CALORE, RICORDI CHE I NOSTRI PORTABANDIERA DIFFICILMENTE DIMENTICHERANNO. LA SCALATA DI LISA /
Lunedì 1° giugno, ancora sotto l’effetto euforizzante che solo un Mondiale di Ultra Trail vissuto solo due giorni prima ti può lasciare, accendo la mia Panda per recarmi in ufficio. Parte il cd di Jovanotti che ho in auto e la canzone “Bella” comincia a suonare. Ne ascolto con attenzione le parole e penso che sia stata scritta proprio per descrivere la mia esperienza azzurra ad Annecy…
“BELLA COME UNA MATTINA D’ACQUA CRISTALLINA, COME UNA FINESTRE CHE M’ILLUMINA IL CUSCINO” Sì, perché noi atleti team Italia siamo stati proprio così: solari e freschi, talmente trasparenti da riuscire a mostrare il cuore che pulsava forte sotto la canotta azzurra! Abbiamo vissuto questo Mondiale magari senza le punte di diamante che avevano le altre squadre, ma quella luce dentro di noi ci è servita per dare il meglio. Per aprire, appunto, metaforicamente quella finestra che si spalancava su un evento così importante.
“CALDA COME IL PANE, OMBRA SOTTO UN PINO” Il calore c’era e ce lo siamo trasmessi reciprocamente. Come quando all’ultimo ristoro io e la mia compagna di squadra Sonia (Glarey, ndr) ci siamo battute un cinque con la mano trasferendoci gioia ed emozione. Entrambe in quel momento ci siamo rese conto che stavamo correndo bene e che forse potevamo sperare in una medaglia a squadre. Un nostro piccolo grande sogno…
E c’era anche l’ombra dei nostri supporter e di tutto lo staff IUTA che ai ristori ci regalava un po’ di carica. Soprattutto psicologica, perché gli incitamenti festosi e i sinceri applausi valgono di più di tonnellate di integratori e di carboidrati!
”CHIARA COME UN ABC” Perché quando devi percorrere 87 km con 5.400 di dislivello positivo sai che c’è poco da aggiungere: è tutto scritto in quei numeri che noi abbiamo cercato di interpretare al meglio con prudenza, gestione della gara e rispetto per gli avversari. Addirittura cercando anche lo sprint finale, per quanto possibile, quando Enrico (Vedilei, coordinatore del settore Ultra Trail in FIDAL, ndr) ci ha incitate ad accelerare sul rettilineo finale!
Nata il: 12/5/1979 Tanto cuore e una resistenza che sorprende sempre. Lisa è una fra le atlete più forti a livello internazionale e la gara di Annecy ha confermato quanto di buono ha fatto vedere finora. Nel 2014 fra i piazzamenti maggiormente degni di nota, ci basti ricordare il secondo posto nella Tds, durissima gara sul Monte Bianco che fa da corollario all’UTMB, e il secondo posto al Tor des Géants. A Courmayeur l’atleta padovana ha tagliato il traguardo in ventunesima posizione nella classifica generale. Quest’anno, alla vigilia dei mondiali si è laureata campionessa italiana di ultra trail. Nella prima tappa del Fidal Mountain and Trail Running Grand Prix ha ottenuto una vittoria di grande valore sulle rivali Isabella Lucchini e Paola Romanin. Rientrata dalla Maxi Race, Lisa ha ottenuto la sua più recente vittoria al Licony Trail, valido per il circuito Tour Trail Valle d’Aosta 2015.
“COME UN LUNEDÌ DI VACANZA DOPO UN ANNO DI LAVORO” Eh già… il Mondiale rappresentava la nostra “vacanza”, il giorno per il quale ci eravamo allenati per molti mesi, ognuno con i propri slalom tra famiglia, lavoro, impegni
vari e corse tra i sentieri! Ed è stata una vacanza bellissima perché ci sono esperienze che acquisiscono anche un valore più alto quando le condividi con un team giusto e simpatico come il nostro.
“BELLA... GRANDE COME IL MONDO” Come il mondo che correva unito sui sentieri di Annecy. Era meraviglioso vedere le canotte delle 37 nazioni partecipanti e pensare che, in fondo, con la nostra corsa non stavamo solo disputando una gara ma stavamo anche abbattendo i confini politi-
ci e lanciando un potentissimo messaggio di pace.
“FORTE COME UN FIORE, GIOIA PRIMITIVA” Di forza ce n’è voluta eccome… ma una forza delicata, pacifica, alimentata dalla voglia di fare del nostro meglio! Basti pensare a Virginia (Olivieri, ndr) che, essendo la terza donna il cui crono valeva per la classifica a squadre, non ha mai mollato… Ha tenuto duro fino alla fine e ha permesso a noi ragazze del team di cogliere un bronzo mondiale di squadra che ci ha regalato una gioia grandissima. Una gioia che è stata tanto pura quanto incontenibile e intensa… Come l’abbraccio che Cinzia (Bertasa, ndr) e Sonia mi hanno regalato all’arrivo!
“MENTRE T’ALLONTANI STAI CON ME FOREVER...” I giorni passeranno e questo Mondiale si allontanerà sempre di più da me. Ma solo temporalmente. Perché certe emozioni, sensazioni, brividi, colori, profumi, suoni non si cancelleranno dalla mia mente ma staranno con me. Forever...
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EVENTI
Il 26 settembre arriva in Italia la staffetta giapponese dell’ekiden. Andrea Trabuio, responsabile mass event di Rcs Sport, ci racconta di cosa si tratta
RUNNING MAGAZINE
• DI DAVIDE CORROCHER
n. 7 - 2015
Ekirun sbarca a Milano Bisogna tornare indietro di quasi 100 anni per ricordare il primo ekiden della storia. La gara si svolse nel 1917 su un percorso di 508 km fra le città di Kyoto e Tokyo. Si trattava di una particolare forma di competizione a squadre dove gli atleti si passano la fascia del “tasuki”. Le lunghezze di un ekiden in Giappone sono variabili, così come il numero di membri per ciascun team. In Italia la prima manifestazione di questo tipo si correrà il prossimo 26 settembre a Milano. Si chiamerà Ekirun e avrà le stesse caratteristiche riconosciute valide dalla Federazione Internazionale di Atletica Leggera: lunghezza complessiva della maratona, 42,195 metri divisi in sei frazioni. L’evento è organizzato da Rcs Sport e per l’occasione abbiamo intervistato Andrea Trabuio, resposabile mass event di Rcs Sport, che ci ha raccontato approfonditamente di cosa si tratterà. Il 2015 finora si è dimostrato un anno di grande crescita per gli eventi di Rcs Sport – Rcs Active Team. A settembre che cosa dobbiamo aspettarci? Ekirun prende il suo nome da “ekiden”, una corsa a staffetta su strada da affrontare in squadre composte da un minimo di due a un massimo di sei runner. Questa formula è nata nel Paese del Sol Levante all’inizio del ‘900 e riteniamo possa diventare non solo un punto di riferimento per l’atletica di alto livello, ma anche un modello di promozione della convivenza tra l’active lifestyle e il lavoro. Una novità che sembra stare a metà strada fra gli eventi più “pop” che organizzate e quello più “tradizionale” della maratona. A chi è rivolta la Ekirun? L’ekiden è un tipo di corsa la cui formula in queste ultime settimane è diventata oggetto di grande interesse per l’atletica internazionale. Nell’ultimo periodo ci sono stati contatti fra le federazioni di alcuni importanti Paesi europei con l’obiettivo di sviluppare un progetto comune a partire dal 2016. Proprio da questa occasione di collaborazione tra la Fidal e Rcs Sport potrebbe prendere avvio un lungo e interessante cammino. Secondo una recente indagine, ci sono tra i 5 e i 6 milioni di persone che corrono in Italia, il 33% lo fa in maniera amatoriale, mentre il 10,5% ‘fa atletica’… eventi come la Ekirun si inseriscono in un programma di iniziative promosse per portare in quel
UNA CORSA A SQUADRE SULLA DISTANZA DI UNA MARATONA. UN EVENTO CHE IN BELGIO SUPERA I 10MILA ATLETI E CHE POTREBBE RIENTRARE IN UN PROGETTO TRA FEDERAZIONI INTERNAZIONALI. UN’OPPORTUNITÀ PER UNIRE ACTIVE LIFESTYLE E TEAM BUILDING. anno con la Milano Relay Marathon e, quando lo scorso ottobre siamo andati a Bruxelles a vedere l’Ekiden locale, i nostri colleghi organizzatori ci hanno detto che l’80% dei partecipanti si era registrato soltanto l’ultima settimana. Dal punto di vista tecnico, che tipo di prova sarà? Rcs Sport a Milano gioca sempre in casa, anche se il capoluogo meneghino è un po’ allo stesso croce e delizia per il running nel nostro Paese… La gara si svolgerà su un circuito ad anello di 5 km intorno al Parco Sempione, con partenza e arrivo sulla pista dell’Arena Civica. Ogni team percorrerà la lunghezza complessiva di una maratona. 42,195 m da coprire in sei frazioni, sempre alternandone una lunga a una breve: 7,195 km, 5 km, 10 km, 5 km, 10 km, 5 km. I partecipanti possono scegliere se cimentarsi nella gara competitiva, riservata ai tesserati Fidal e ai possessori di Runcard, oppure nella non competitiva. Per quanto riguarda Milano, le azioni che abbiamo effettuato negli ultimi anni hanno fatto molto per migliorare il rapporto tra la città e gli eventi da noi organizzati. Come sempre, nelle settimane che precedono la gara attiveremo delle campagne informative di servizio per ridurre al minimo i disagi dei cittadini. Il fatto che qui ci sia già un’offerta molto ampia di eventi ci costringe sempre a sforzi aggiuntivi per cercare di far convivere al meglio le nostre gare con le altre esigenze della città. È un “esercizio” a cui ormai siamo abituati e che sta dando i suoi frutti, come si è visto con la passata maratona.
33% la mentalità di chi pratica uno stile di vita sportivo e consapevole. Puoi fornirci qualche cifra sulla partecipazione alla Ekirun nella sua terra di origine? C’è un seguito davvero straordinario, non solo in termini di partecipazione ma anche di copertura mediatica, con ore di diretta televisiva per gli eventi più importanti. Si tratta di una disciplina fortemente Andrea radicata nella cultura Trabuio di quel Paese, soprattutto a livello scolastico e universitario, perché svolge la funzione di attività propedeutica all’atletica leggera che in Italia e in Europa è ricoperta dalla corsa campestre. E a nel resto del mondo? In Europa il riferimento è l’Ekiden di Bruxelles, che sfiora i 10.000 partecipanti complessivi divisi in 1.600 squadre. Valencia può vantare un Ekiden da circa 600 squadre. Honolulu ha un Ekiden da circa 200 squadre. Da noi come procedono le iscrizioni? L’evento inizia a essere conosciuto e a suscitare interesse. Fin dall’inizio avevamo preventivato che i team sarebbero cresciuti in modo consistente a ridosso dell’evento, dopo le ferie estive, tendenza abituale per gli appuntamenti dopo la bella stagione e per questo tipo di competizioni a staffetta. Noi lo riscontriamo direttamente ogni
I Partner / Title sponsor dell’evento è Edenred, azienda leader nel settore dei titoli di servizio in versione elettronica, cartacea, su piattaforme web e mobile. Presente in 40 Paesi, progetta e sviluppa servizi che migliorano la vita delle persone e incrementano la produttività e l’efficienza delle organizzazioni. Basti citare il caso di Ticket Restaurant, con il quale Edenred è leader italiano del settore con 55mila aziende clienti, 150mila locali affiliati e 1,5 milioni di utilizzatori al giorno. Un evento come Ekirun, che prevede distanze alla portata di tutti e la partecipazione in team, si presenta affine alle esigenze delle grandi imprese, sempre alla ricerca di iniziative efficaci di CSR e welfare.
Nella gara di Bruxelles ad esempio, oltre il 75% delle squadre partecipanti è di tipo aziendale: con Ekirun, Rcs Sport assieme a Edenred puntano a introdurre in Italia un nuovo modo di coniugare un active lifestyle con il mondo del lavoro. Tra gli altri sponsor, San Benedetto, acqua ufficiale dell’evento e Decathlon, che fornirà i materiali per il pacco gara e aiuterà l’organizzazione nella comunicazione dell’evento sul territorio.
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Sono previste iniziative collaterali? No, vogliamo mantenere un format molto semplice, pulito e lineare. Il tutto sarà concentrato nella giornata dell’evento e nel contesto dell’Arena. Stiamo lavorando su due temi interessanti comunque: la possibilità di fare test di prodotto sulla pista dell’Arena, dove sarà anche allestito il villaggio; e il cercare di giocare sulla “nipponicità” dell’Ekiden per rendere l’evento ancora più piacevole e inusuale per i partecipanti. Come intendete promuovere la Ekirun? Da un lato, tramite Edenred, ci stiamo rivolgendo alle grandi aziende per proporre attività di team building. Dall’altro, ci rivolgiamo al pubblico dei serious runner attraverso i canali classici: presenza sulle principali testate di settore (cartacee e web), promozione in occasione di altri eventi, comunicazione sui social, utilizzo del nostro ricco database di contatti e presenza diretta sul territorio attraverso i nostri partner Milano Sport e Decathlon. Per incentivare le persone a iscrivere la propria squadra fin da subito (sfruttando quindi le quote d’iscrizione più vantaggiose) abbiamo previsto che al momento dell’iscrizione sia necessario indicare un solo nominativo: in questo modo i runner potranno ”assemblare” con calma il proprio team nelle settimane precedenti l’evento. Concludiamo tornando alle altre gare Rcs Sport: l’estate è un po’ la stagione regina per voi, puoi dirci due parole sui tour che si stanno svolgendo in questi mesi? Abbiamo avuto risultati entusiasmanti e inaspettati. The Color Run in particolare, sulle sei tappe organizzate (due in più rispetto all’anno precedente) ha superato abbondantemente i risultati del 2014, con 95.000 runner fra Torino, Firenze, Trento, Trieste, Genova e Bari dopo i 60.000 totali della precedente edizione. L’ultima tappa si correrà a Milano sabato 12 settembre. Anche la scelta di ideare un circuito per la Strongman Run con due nuove tappe “sprint” prima della finale di settembre denominata The Original ha dato dei buoni risultati. Siamo riusciti ad allargare il target dei partecipanti estendendo la comunicazione del format su un periodo di tempo più ampio. Eventi a metà strada tra sport e divertimento (sportainement), aperti a tutti per condividere un’esperienza unica: fare sport in modo sano e in allegria.
A settembre si chiude il viaggio del brand nipponico in tutta Italia
Pianeta Sport Massafra (TA)
Mizuno Runlife Tour: verso il gran finale ARCHIVIATE LE PRIME DIECI TAPPE DELL’INIZIATIVA, L’ENTUSIASMO DI CHI VI HA GIÀ PRESO PARTE È ANCORA BEN VIVO. LA VOCE DI ALCUNI DEI PROTAGONISTI TESTIMONIA FIN D’ORA IL SUCCESSO DEL PROGETTO, CHE A BREVE FARÀ SCALO A NAPOLI, ASCOLI, ROMA E VILLASANTA. Mancano ancora gli ultimi quattro appuntamenti di settembre, ma per la seconda edizione di Mizuno Runlife Tour è già tempo di bilanci. Le prime dieci date sono in archivio e i riscontri sono stati in parte una vera sorpresa. Quello che era partito come un progetto per coinvolgere un po’ di persone in qualcosa pensata per essere prima di tutto un semplice momento di aggregazione è diventato un viaggio che finora ha contato tantissimi protagonisti in tutta Italia. Dal 14 aprile alcune delle principali città dal Paese stanno ospitando l’iniziativa, ogni evento è curato dagli specialisti del brand di Osaka in collaborazione con un punto vendita della zona ed è dedicato a tutti i neofiti della corsa. Gli appassionati che desiderano ricevere i consigli dai coach esperti e incontrarsi con altri amici come loro si ritrovano per una breve corsa insieme, con riscaldamento iniziale e stretching finale. L’iscrizione è gratuita e include una maglietta tecnica in omaggio, un braccialetto luminoso, un integratore Naturaid e una card promozionale concordata con il negozio. Salvatore MIceli di Non Solo Gol ad Amantea
LE CARATTERISTICHE DEL TOUR / Tra le serate maggiormente da ricordare, c’è senz’altro stata quella organizzata con Pianeta Sport a Massafra. Come ha tenuto a specificare Giovanni Santovito, titolare del punto vendita: “La nostra è stata l’unica tappa provinciale del Sud Italia. Abbiamo contato 500 partecipanti che hanno illuminato le vie del centro storico della nostra cittadina, un bellissimo luogo caratterizzato dai ponti che attraversano le note gravine rupestri”. Come tutte le altre serate, anche quella in terra pugliese è stata realizzata anche grazie all’ottima organizzazione comunicativa (il minisito dedicato al Mizuno Runlife Tour offre visibilità a ogni evento con una locandina specifica e presentando tutti i riferimenti utili) e alla collaborazione di Radio Run. Tra i partner anche Runner’s World e Naturaid, marchio di integratori prodotto
Modena. “Ho chiesto che fosse previsto il 16 aprile, data a me molto cara visto che soltanto un anno prima quel giorno avevo celebrato i miei primi 30 anni di attività”. La doppia occasione ha portato con sé grande entusiasmo e voglia di coinvolgere tutta la città emiliana: “L’azienda ci ha fornito 500 t-shirt giallo limone targate Runlife, ci siamo dati da fare e in un’ora tutte le maglie sono andate via. E non solo: abbiamo contato altre 200 persone che non volevano rinunciare”. La serata si è svolta tra i parchi modenesi e le vie del centro fino alla Ghirlandina. Il programma è stato suddiviso in due parti: corsa di 7 km circa e fit walking di 5 km: “È stato bellissimo vedere queste due lunghe file luminose. Molti giovani, sopratutto ragazze, che nemmeno conoscevamo ci hanno ringraziato per questa bellissima iniziativa. Siamo stati molto orgogliosi, non vedo l’ora che i ragazzi di Mizuno ci facciano nuove proposte come questa”. www.mizunorunlife.it
da Abekom, azienda specializzata in prodotti senza zuccheri aggiunti, gluten free, OGMfree, con materie prime di origine e purezza controllata. Runlife segue la campagna internazionale Mizuno “What if everybodyran?” (online con l’hashtag #ifeverybodyran).
Lupo Sport Modena
UN’OCCASIONE SPECIALE / “Quando Mizuno mi ha proposto di partecipare a un’iniziativa che comprendeva una serie di appuntamenti in tutta Italia, ho subito risposto di sì” racconta Ermes Luppi, titolare di Lupo Sport 23
INIZIATIVE
• A CURA DI DAVIDE CORROCHER • FOTO: PAOLO LAVIZZARI
Il laboratorio itinerante è partito in via Bergognone a Milano il 13 giugno
RUNNING MAGAZINE
n. 7 - 2015
le PRIME TAPPE DEL TOUR EUROPEO /
13 / 20 • 06 23 / 28 • 06 1 / 10 • 07 13/ 19 • 07 22 • 07 / 5 • 08 24 / 28 • 08 1 / 6 • 09
via Bergognone (Milano) Natural Games (Millau, Francia) via Pagano (Milano) OutDoor Show (Friedrichshafen, Germania) via Pagano e via Bergognone (Milano) UTMB (Chamonix, Francia) Rock Master (Arco)
Sole Factor: il tour europeo by Vibram EXPO, NATURAL GAMES, OUTDOOR SHOW, UTMB E ROCK MASTER SONO GLI EVENTI A CUI IL TRUCK DELL’OTTAGONO GIALLO FARÀ TAPPA PER OFFRIRE UN SERVIZIO DI RISUOLATURA GRATUITO AI CONSUMATORI. “Massive!”. Così si rivolge a noi Allon, direttore marketing America dello staff americano di Vibram di fronte a all’imponente mezzo parcheggiato in via Bergognone. Un sorriso, una punta di orgoglio e tanta soddisfazione per il risultato ad accompagnare quell’espressione, che a ben vedere potrebbe riferirsi tanto all’appariscente truck nero e giallo quanto al viaggio che seguirà la prima tappa di Milano. D’altra parte vedere una suola Vibram su calzature di ogni tipo e soprattutto su alcune dove prima sembrava impensabile fa davvero un certo effetto. Sole Factor è l’iniziativa dell’ottagono giallo promossa in occasione dell’Expo che ha dato vita a qualcosa che per certi versi era completamente inaspettato. E i riscontri della sosta del tour stanno lì a dimo-
strarlo: oltre 100 i modelli ritirati e personalizzati in sette giorni, tantissimi i visitatori, i curiosi e gli appassionati che hanno fatto visita ai mastri calzolai a bordo del colosso di 110 mq che dal 13 al 19 giugno ha sostato in Via Bergognone.
IL PROGETTO / Oltre 200 tipi di suole sono stati messi a disposizione per un servizio di risuolatura gratuito in via promozionale, prestato dai mastri calzolai che operano in un laboratorio a vista allestito all’interno del truck. Gli esperti Vibram questa operazione la chiamano “upcycling”. Ovvero: rigenerare per migliorare. La portata innovativa del progetto è rappresentata dal coinvolgimento diretto del consumatore finale. Gli appassionati e i professionisti dell’outdoor, ma anche i cittadini e i pendolari, le signore o i cosiddetti fashion addicted: tutti sono invitati scoprire il mondo Vibram e a trasformarsi da semplici destinatari finali dei prodotti in veri e propri tester. Sarà dunque possibile per tutti - una sola volta gratuitamente e previa registrazione e successivo feedback - dare una nuova vita alle proprie scarpe, una nuova vita “migliorata” e “ancora di più rispondente alle proprie esigenze” grazie alle suole ad alte prestazioni Vibram.”
VIBRAM SOLE FACTOR /
Grip, Lightness, Eco, Special, Volume: queste le categorie principali fra cui scegliere per dare nuova vita alle proprie calzature. L’alta qualità riconosciuta alle suole Vibram le rende un componente fondamentale al quale affidarsi per ricostruire e riprogettare i propri modelli. Sia dal punto di vista delle prestazioni, sia in fatto di look e di stile. Da Milano ai Natural Games di Millau, passando per Friedrichsafen e ritorno, il viaggio del truck aiuterà
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Le successive tappe saranno comunicate in seguito su www.vibram.com sempre più persone a cambiare la propria visione e concepire la suola come un prodotto finito. Un fattore che caratterizza la scarpa e le sue performance e che quindi può essere sostituito per migliorarle. Gli emissari del brand promettono più grip, più leggerezza, più volume, a seconda dei gusti o delle necessità di ognuno. Il tutto in meno di 24 ore. Macchinari di nuova generazione, colle ad acqua e filtri a carboni attivi caratterizzano inoltre questo servizio affinché l’impatto
sull’ambiente sia il più contenuto possibile. Dopo Milano, il truck continuerà il suo tour coprendo i maggiori eventi sportivi nazionali e internazionali, per rivolgersi direttamente a sportivi e amanti dell’outdoor. La ricerca e l’alta qualità dei prodotti che da sempre hanno contraddistinto l’azienda lombarda sono da oggi alla portata di tutti. Il progetto Vibram Sole Factor è partito anche negli USA con modalità differenti. Tutte le info sul sito www.vibram.com/sole-factor/sa
NEW COLLECTION
RUNNING MAGAZINE
Dopo il lancio della prima collezione dedicata al running, la SS 2016 propone calzature e abbigliamento specifici per la corsa e che si distinguono nei colori e nello stile giovane
Ancora sotto il sole della California
• DI DAVIDE CORROCHER
dello stile di vita californiano, nel design e nella grafica soprattutto. Dove c’è sempre il sole, la differenza tra una giornata buona e una non buona è nella possibilità di vivere le proprie passioni o meno. O come amano dire gli americani, non è tanto ciò che fai per vivere, quanto ciò per cui vivi. Le calzature si caratterizza-
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supporti in gomma di carbonio ZCR, che aumenta la leggerezza e la durata delle zone a maggior impatto. Fra gli altri contenuti più interessanti anche la conformazione della scarpa, disegnata per favorire un contatto costante con il terreno: la zona mediale del piede riceve maggior supporto e il risultato è una corsa più reattiva, stabile e morbida.
L’APPAREL /
FRA GLI APPUNTAMENTI DI QUEST’ANNO, IL BRAND È DI NUOVO PARTNER DELLA RUNNING IN, SIA NELLA CLASSICA DI MILANO MARITTIMA SIA NELLA NUOVA GARA A MADONNA DI CAMPIGLIO. UNA DOPPIA OCCASIONE PER SPERIMENTARE IL LIFESTYLE DELLA WEST COAST AMERICANA CHE CARATTERIZZA ZOOT. Ha messo sul piatto un grande istinto per la modernità e la tecnicità dei prodotti, così che stagione dopo stagione è riuscito a distinguersi e a diffondere il proprio gusto fresco e coloratissimo di fare sport all’aria aperta. Fra spunti originali, tendenze assorbite dalla west coast e una naturale vocazione per
le grandi spiagge, il sole e il divertimento, Zoot ha saputo diffondere il proprio lifestyle anche nel running. Da oltre 30 anni infatti è uno dei brand di riferimento nel mondo triathlon e finalmente dalla scorsa estate ha proposto anche una linea interamente dedicata alla corsa. Una collezione completa di pro-
no per l’utilizzo di tecnologie in grado di offrire grande comfort e una calzata precisa. L’intersuola è realizzata con particolari mescole quali la ZVA, una schiuma di Eva compressa, e la ZBR (Zoot Blown Rubber), che garantisce grande ammortizzamento. Il battistrada si caratterizza per la presenza di
dotti specifici, che con la SS 2016 si rinnova ma continua a proporre gli stessi valori che il marchio ha fatto propri dalla sede di San Diego, le colline di Santa Monica a fare da cornice.
LE CALZATURE /
Abbigliamento tecnico e calzature si imprimono
Sul fronte abbigliamento, i principali modelli dedicati all’uomo sono i pantaloncini Boardshort 7” nella bellissima colorazione Driftwood e la maglietta Chill Out Tee. Per la donna sono PCH 3” Skirt Geo e la West Coast Singlet Geo. La principale innovazione dal punto di vista tecnico in questi capi, è il sistema Chill Out che sfrutta il sudore prodotto durante l’attività fisica per offrire una piacevole sensazione di freschezza. L’ingrediente di maggior rilievo in questa tecnologia sono delle stampe in xylotiol, che reagiscono a contatto con il sudore o con l’acqua per produrre un’azione rinfrescante. Il tessuto assicura inoltre un effetto di asciugatura rapida per un ottimo comfort anche nelle giornate più calde. Completa i benefici di questi prodotti la protezione UPF 50, per poter correre in tutta sicurezza durante tutta l’estate.
Zoot Spring summer 2016 Footwear Highlights /
Un mix di tecnologia e colore
MaKAI /
Del Mar /
Tomaia Il tessuto mesh traspirante offre freschezza e asciugatura rapida • Fodera Barefit per un perfetto comfort e un preciso effetto fasciante • Sistema di allacciatura Z-Lock, dotato sia di tecnologia speed lace che di lacci tradizionali per scegliere in base alle necessità • Conchiglia in Molded 3D per una calzata precisa e un ottimo supporto nel tallone
Tomaia • Costruzione con inserti in stampa 3D, per un perfetto supporto del piede • Il tessuto in open mesh assicura comfort e un fit perfetto • La fodera seamless BareFIt migliora in comfort next to skin eliminando i punti di frizione
Intersuola • Transizione reattiva e leggera grazie alle tecnologie Z-Bound e ZVA
Suola Inserto in gomma di carbonio sotto il tallone per una più lunga durata e gomma soffiata iniettata nell’avampiede per una risposta più leggera e reattiva in fase di spinta ZVA
Colori: uomo high viz / pewter e black / pewter / Zoot red, donna passion fruit / deep purple / mandarin e black / pacific / mist Differenziale: 8 mm Peso: uomo 311 g, donna 283 g
Intersuola 1. Z-Bound
2. Dettagli riflettenti,
per elevato assorbimento degli urti e risposta reattiva
per visibilità anche in condizioni di buio
3. Crash Pad nel tallone in molded ZVA compressa, a garanzia di stabilità e trazione
• Mescola Z-Bound a doppia densità e sistema ZVA assicurano un’ottima risposta gli impatti, per un atterraggio sul mesopiede (la conformazione offre maggiore ammortizzamento in caso di appoggio sul tallone)
Suola
4. ZBR per ammortizzamento e trazione
5. Z-Bound Stroble
6. Totale contatto con il terreno,
offre comfort a contatto con il piede
per un supporto perfetto nella metà del piede e una transizione guidata
7. Heel Counter per una calzata precisa nel tallone e collarino con cuscinetti per proteggere caviglia e tendine d’Achille
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• In gomma di carbonio, per una perfetta combinazione di leggerezza e durevolezza
Colori: uomo - vivid blue / mandarin, donna - passion fruit / mandarin Differenziale: 8 mm Peso: uomo 256 g, donna 232 g
DISTRIBUITO DA / The Group Distribution 059.744024 • info@thegroupdistribution.it • www.zootsports.com
PRODOTTI SS 2016
salewa & michelin soles / Due calzature definite da “mountain training” ideali per gli amanti della attività sportiva che vede nella montagna l’ideale terreno di allenamento
LA SPORTIVA /
FERRINO /
Akasha, termine sanscrito utilizzato per indicare la leggerezza dell’etere, è la calzatura della collezione La Sportiva Mountain Running con maggiore ammortizzazione: dedicata a competizioni endurance, perfetta per percorsi di lunga distanza, Ultra-Marathons, Ultra-Trails e per utilizzi prolungati in allenamento. Il comfort di calzata è dato dall’ammortizzazione, grazie all’inserto plantare Cushion Platform e dai volumi interni ampi oltre che dalla tomaia morbida, traspirante ed avvolgente a costruzione Slip-on che evita punti di compressione durante la corsa. Gli innovativi rinforzi attivi anteriori Dynamic ProTechTion forniscono protezione e struttura seguendo il movimento del piede in modo dinamico e senza costrizioni. La suola grippante e bimescola FriXion XT è dotata dell’esclusiva soluzione Trail Rocker in grado di favorire il movimento naturale “tacco esterno – punta interna” del piede durante la corsa. Akasha: il codice dell’ultra-runner si esprime attraverso protezione, comfort e ammortizzazione.
Per trail di medie e lunghe distanze, questo zaino si caratterizza principalmente per la presenza di due contenuti innovativi: gli spallacci regolabili in lunghezza, per garantire un fit perfetto dell’utilizzatore, e il sistema di compressione Fast Compression System con cordino in Dyneema che permette di eseguire la compressione a zaino indossato. Realizzato in leggerissimo tessuto Cubic Tech CTF3 in fibra di DSM Dyneema ad alta tenacità e Double Dyamond Cordura, è dotato di rinforzi in Hypalon. Gli inserti in tessuto reticolare assicurano comfort e traspirabilità. Capacità: 20 lt. Peso: 530 g.
Akasha
DISTRIBUITO DA / La Sportiva • 0462.571800 • www.lasportiva.com
hoka /
Conquest 2 Modello per l’allenamento, si caratterizza per la grande agilità ed è dedicato a chi cerca una corsa estremamente reattiva senza rinunciare a un’adeguata ammortizzazione. La tomaia in mesh e Lycra con rivestimento sintetico senza cuciture offre comfort e leggerezza. L’intersuola in R-Mat e Cmeva assicura un’eccellente risposta in fase di impatto e spinta. La conformazione Meta-Rocker vicino al collo del piede e la forma a H della suola garantiscono una rullata assistita e stabilità. Colori: uomo blue / green flash / white, green flash / silver, donna colonial blue / mint leaf e silver / fucsia. Differenziale: 4,5 mm. Peso: uomo 335 g, donna 290 g. DISTRIBUITO DA / Abc Distribution 0463.422401 • info@abcdistribution.it
salomon / Sonic Pro
Desert Kat
LITE TRAIN
Desert Kat è stato utilizzato con successo dal nostro inviato Dino Bonelli alla MDS
DISTRIBUITO DA / Ferrino & C. • 011.2230711 • info@ferrino.it
La combinazione ideale tra alte prestazioni, trazione e aderenza, leggerezza e robustezza. La suola è ispirata ai pneumatici da mountain bike Michelin Wild Grip’r e da motocross Michelin Starcross HP4. Grazie ai tasselli “vuoti” sulla spalla del battistrada, la scarpa assicura controllo durante i passaggi su terreni trasversali. I tagli nei tasselli favoriscono il drenaggio aumentando la capacità della suola di “autopulirsi”. La scultura robusta all’altezza del metatarso migliora la trazione, i tasselli rinforzati consentono una frenata controllata anche sulle discese più ripide. Le scanalature longitudinali sono flessibili per un’ottima adattabilità sui diversi tipi di terreno, la costruzione 3F Total System di Salewa assicura calzata e supporto al top in una struttura seamless ultraleggera.
ULTRA TRAIN
mammut /
MTR 201-II Boa Scarpa trail da competizione, veloce e tecnica. MTR 201-II Boa fornisce un buon ammortizzamento grazie all’intersuola IP EVA e al tallone da 6 mm. Lo Stone Protector e la costruzione D3O Strobel rendono inermi le pietre taglienti sul sentiero. Tra le altre specifiche tecniche presenta il brevettato Rolling Concept, la suola gripex con tecnologia Sonar integrata, l’efficiente Base Fit Advanced, le tecnologie VentTech e FeetMap, oltre ovviamente al collaudato Boa Closure System, che consente di eseguire microregolazioni in entrambe le direzioni. DISTRIBUITO DA / Socrep • 0471.797022 • info@socrep.it
La suola, con tecnologia mutuata dai pneumatici da mountain bike Michelin Country Mud e Michelin Country Dry 2, è caratterizzata da piccoli tasselli e scultura aggressiva per trazione e stabilità ottimali anche sui terreni duri. Il battistrada più basso migliora la stabilità laterale. Le scanalature longitudinali flessibili favoriscono la percorrenza su diversi terreni secondo linee di torsione predeterminate. L’intersuola è in Eva a doppia densità, lo shank anti-torsione con supporto dell’arco plantare migliora il comfort. La costruzione 3F Total System e la tecnologia Adaptive Eyelets di Salewa garantiscono vestibilità e stabilità, avvolgendo il piede con la massima precisione.
DISTRIBUITO DA / Oberalp • 0471.242900 • info@salewa.it
scott /
Kinabalu Enduro
Veloce, fluido e con un’ottima calzata, questo modello è pensato per chi corre con un’andatura veloce in città. Il sistema 3D Ride assicura la completa assenza di punti morti, per una risposta più efficace e un ottimo feeling con il terreno. 3D Grip garantisce una buona trazione anche sulle superfici bagnate. La costruzione con EndoFit e SensiFit offre performance al top e una calzata precisa e sicura anche da scalzi.
Ultima nata in casa del marchio svizzero, è dotata di una tomaia realizzata in un unico pezzo. Molto confortevole, offre eccellente supporto grazie al KPU, è resistente alle abrasioni e garantisce ottima protezione. La nuova soletta eRide Tuned ha una geometria che offre efficienza e protezione adattandosi a ogni tipo di terreno, merito delle zone “flex” che permettono una flessibilità asimmetrica. Gli inserti multi direzionali e la suola Vibram assicurano trazione e stabilità. Differenziale: 1 mm. Peso 310 g.
DISTRIBUITO DA / Amer Sports 0422.5291 • amersports-italy@amersports.com
DISTRIBUITO DA / Scott Italia • 035.756144 • infosport@scott-sports.it
Led Lenser / Neo
Lampada frontale moderna e innovativa, dal look fresco, colorato e giovane. Il peso minimo e il design compatto ed essenziale la rendono un modello perfetto per le corse in notturna, senza sacrificare comfort e praticità. Nonostante il prezzo contenuto, presenta le caratteristiche tecniche e la qualità tipiche dei prodotti Led Lenser e ha un’illuminazione molto ampia (16:9). Funziona con batterie 3 x AAA 1.5 V. Disponibile in cinque versioni cromatiche: blu, verde, giallo, arancio, rosa. Prezzo: 29,90 euro. DISTRIBUITO DA / Led Lenser Italia • 030.9670918 • info@ledlenser.it
la nuova linea trail running firmata scarpa / PROTON Modello stabile e strutturato, dedicato all’allenamento e a chi corre sulle lunghe distanze. Disegnato per un appoggio nella zona posteriore del piede, offre protezione dagli urti grazie al puntalino in gomma morbida. La conchiglia rigida che avvolge il tallone assicura sostegno e una calzata precisa. La tomaia in 3D mesh e Tpu è dotata di una costruzione interna catarifrangente. La suola Genesis by Vibram favorisce tenuta e trazione su tutti i tipi di terreno. Disponibile anche nella variante donna, studiata sulla peculiare morfologia del piede femminile, e con tecnologia Gore-Tex. Colore: uomo tomato / black, donna maldive / black; con Gore-Tex, uomo grey / abyss, donna grey / sky. Wm’s
NEUTRON Scarpa da race agile e reattiva. Grazie al peso contenuto e ai volumi ridotti, il modello è adatto si adatta alla corsa con ritmi elevati. Allo stesso tempo le tecnologie della suola e della tomaia offrono protezione, ammortizzamento e aderenza anche sui terreni bagnati, con il mix di materiali in tessuto, micronubuck water resistant e Tpu e il battistrada Genetic by Vibram. Le scanalature differenziate sull’intersuola agevolano la fase di rullata dal tallone alla punta. La calzatura nella versione donna è stata studiata con una struttura adatta alla particolare morfologia del piede femminile. Per le mezze stagioni e le corse alle quote più elevate è disponibile anche con tecnologia Gore-Tex. Wm’s
ATOM Reattiva, dal peso e dalla struttura contenuti, questa scarpa è destinata agli allenamenti con ritmi veloci e alle gare corte e intense. Pensata per atleti con ottima biomeccanica di corsa nella postura e preferibilmente con peso inferiore ai 70 kg, può essere apprezzata anche dai runner esperti che hanno un appoggio con l’avampiede. Traspirante e confortevole grazie alla tomaia in mesh a cellula aperta, il modello garantisce stabilità, precisione e feeling con il terreno grazie al tenser perimetrico contentivo. Suola: Genetic Lite by Vibram. Atom è disponibile anche nella variante donna, studiata sulla peculiare morfologia del piede femminile. Wm’s
DISTRIBUITO DA / Calzaturificio Scarpa • 0423.5284 • info@scarpa.net
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RUNNING MAGAZINE
n. 7 - 2015
Camelbak /
Dare 2b /
garmin /
Il nuovo zaino dedicato agli ultra trailer che devono portare con sè il necessario per gare da 50 km o più, è dotato di uno scomparto principale con capacità di 8 lt e di un serbatoio da 2 lt. Quest’ultimo è accessibile anche durante la corsa attraverso un comodo ingresso a zip. Il pannello schienale in open mesh assicura traspirabilità e, in caso di stivaggio di liquidi freschi, favorisce il contatto tra il fisico e questi ultimi in modo da offrire all’atleta un importante beneficio climatico. I dettagli riflettenti migliorano la visibilità durante le uscite in notturna.
Maglietta tecnica fabbricata con tecnologia BODY senza cuciture, offre comfort e sostegno. Il sistema Coolmax e il design con zone a termoregolazione sono stati studiati per controllare l’umidità e favorire una perfetta gestione climatica, facilitando la fuoriuscita rapida del vapore per lasciare il fisico asciutto e fresco. Il capo è realizzato di trattamento antibatterico per il controllo degli odori.
DISTRIBUITO DA / Nov.Ita • 011.6467743 • info@nov-ita.com
DISTRIBUITO DA / Regatta Italia 0423.614140 • italy@regatta.com
Le nuove fasce cardio Garmin sono dedicate ai Sopra HRMtriatleti che vogliono monitorare con precisione la Tri, sotto HRM-Swim propria frequenza cardiaca anche in acqua. Dal design minimale e compatto, sono allo stesso tempo confortevoli e altamente resistenti. Entrambi i modelli sono in grado di registrare e memorizzare fino a 20 ore di dati e sono compatibili con i più innovativi GPS sportwatch di Garmin: se abbinate ai modelli Forerunner 920XT, fenix 3 ed epix, HRM-Tri e HRM-Swim inviano automaticamente i rilievi effettuati una volta usciti dall’acqua. Questi prodotti utilizzano il protocollo di comunicazione ANT+ per trasmettere le informazioni in modalità wireless alla strumentazione abbinata. Prezzo consigliato: 129,99 euro per HRM-Tri, e 99,99 euro per HRM-Swim (199,99 euro per l’acquisto di entrambe).
Ultra 10 Vest
Astute T
MERRELL /
HRM-Tri e HRM-Swim
DISTRIBUITO DA / Garmin Italia • 02.36576411 • info@garmin.it
garsport /
All Out Crush Light
Step
Calzatura agile e leggera, è dotata di una tomaia con gabbia sintetica che assicura un’eccellente traspirabilità. Gli inserti in gomma su tallone e punta proteggono il piede quando si corre sui terreni sconnessi e accidentati. L’intersuola Unifly è morbida a contatto con la pianta e garantisce una perfetta aderenza al terreno e grande ammortizzazione. Il design offre una calzata sicura e contenitiva. La suola con alette multi-direzionali Mud Shedding Traction favorisce una transizione ottimale e produce un’azione autopulente a 360 gradi. Le scanalature flessibili favoriscono il movimento naturale del piede.
La nuova linea da trail running Garsport è un progetto “full made in Europe”. Questo modello è dotato di tomaia in microfibra e mesh sintetico, con inserti riflettenti. La suola Impulse by CoBo è realizzata attraverso sistema di iniezione del Tpu espanso, che consente di avere elevati standard di morbidezza e flessione anche in diverse condizioni atmosferiche, nel rispetto dell’ambiente e con un notevole abbattimento di tempi e costi di lavorazione. Colori: arancio fluo / nero, giallo fluo / turchese, rosa fluo / bianco. Peso: 300 g.
DISTRIBUITO DA / Premiere Distribution 0471.844594 • info@premieredistribution.it
DISTRIBUITO DA / Garsport 0423.87044 • www.garsport.it
Mizuno /
Wave Mujin 2 Realizzata con una tomaia in Air Mesh, assicura traspirabilità e leggerezza. Grazie all’intersuola in mescola di Ap+ offre ammortizzamento e reattività. Il nuovo concetto tecnico per il trail in casa Mizuno XtaRide consiste inoltre nella presenza di cuscinetti Xtatic e tassellatura con design a X. La scarpa è così in grado di adattarsi efficacemente a ogni tipo di percorso incontrato e si muove in perfetta armonia con il piede. Il battistrada favorisce un grip ottimale anche sulle superfici bagnate. Differenziale: 12 mm. Peso: 325 g. DISTRIBUITO DA / Mizuno Italia • 011.3494811 • info@mizuno.it
alcuni prodotti FW 2015/16 / DJOKOlife /
Barrette al miele e sesamo
È la linea di prodotti alimentari sani e di prima qualità presentata da uno degli sportivi più influenti al mondo. Novak Djokovic ha presentato quest’anno un progetto unico, attraverso il quale desidera condividere la sua personale esperienza di stile di vita fatto di scelte giuste, che fanno bene al corpo e alla mente. Questa linea è stata creata da un team di nutrizionisti ed esperti seguendo i suggerimenti e le richieste del tennista campione a Wimbledon. Nutrirsi correttamente è uno dei pilastri del suo programma di allenamento. Per questo ha scelto un’alimentazione equilibrata, corretta e funzionale, che possa contribuire notevolmente a migliorare lo stile di vita e a raggiungere il benessere psico-fisico. Le barrette al miele e sesamo sono una preziosa fonte di ferro, fibre e magnesio ed elementi a elevato beneficio nutrizionale. Da consumare prima o dopo l’allenamento, aiutano a contrastare il senso stanchezza e di affaticamento, supportando la normale funzione muscolare, oltre a favorire il metabolismo energetico. I semi di sesamo sono inoltre un importante antiossidante naturale.
DISTRIBUITO DA / Nutrition et Santè Italia 800 018124
BROOKS /
New Balance /
Recentemente insignito del Best Evolution 2015 di Runner’s World, il modello iconico del brand offre un eccellente standard di protezione e un look unico e di tendenza. Pensata per i runner in cerca di una calzatura comoda e affidabile, la scarpa è dotata di una tomaia con tecnologia 3D Fit Print ed è interamente priva di cuciture. L’intersuola è in SuperDNA, la nuova tecnologia brevettata Brooks che migliora l’ammortizzazione del 25% rispetto al tradizionale BioMoGo. La suola in gomma è resa ancora più flessibile nell’avampiede attraverso quattro intagli che offrono grande reattività. Il sistema Ideal Pressure Zone aumenta la superficie di impatto attraverso la pressione, migliorando così la transizione. Differenziale: 10 mm. Peso: uomo 302 g, donna: 263 g.
La nuova linea di abbigliamento del brand americano è stata realizzata prestando grande attenzione alle performance, per offrire capi innovativi, che garantiscono la massima resa durante la corsa e l’allenamento. La collezione si compone di prodotti versatili e che assicurano il massimo comfort. Questa giacca antivento con zip, per esempio, è fabbricata con tessuto tecnico elasticizzato ed è dotata di rivestimento interno termico e dettagli riflettenti. Prezzo: 150 euro.
DISTRIBUITO DA / Brooks Italia 050.804696 • info@brooksrunning.it
DISTRIBUITO DA / Gartner Sports 0471.062313 • info@gartner-sport.com
Glycerin 13
Windblocker Jacket
puma /
Saucony /
Ignite XT
Echelon 5
Costruita sull’esclusiva piattaforma Foundation, è la scarpa neutra con maggior supporto e controllo della collezione Saucony. Robusta e strutturata, si caratterizza per la pianta con un design più diritto nella zona dell’avampiede e meno smussato nella parte mediale. Il plantare in poliuretano da 6 mm offre supporto e comfort, mentre il sistema Sauc-Fit sulla tomaia al posto dell’Arch-Lock garantisce sostegno. La mescola PowerGrid dell’intersuola è estesa a tutta la pianta, per una transizione fluida unita ad ammortizzamento e durata superiori. L’interno tallone è realizzato nell’esclusivo tessuto traspirante Rundry. Differenziale: 8 mm. Colore: uomo: navy / black / citron, donna: grey / pink / berry. Peso: uomo 332 g, donna 258 g.
La nuova collezione training di Puma è composta da calzature e capi di abbigliamento specificamente studiati per le attività ad alta intensità. I concetti tecnici sono stati sviluppati al fine di mettere gli atleti in condizione di ottenere il massimo in termini di energia e motivazione da ogni singolo allenamento, senza mai rinunciare allo stile. Questa scarpa è dotata di una suola realizzata con l’innovativa schiuma Ignite Foam, che garantisce il massimo ritorno di energia e facilita il movimento dinamico. La filosofia alla base della collezione è, infatti, che il training non deve essere un ‘work out’, bensì un ‘energy in’, per migliorare i propri obiettivi, accrescere la fiducia in se stessi e ricaricarsi prima o dopo una giornata ricca di impegni.
DISTRIBUITO DA / Puma Italia • 02.8939111 • info-italia@puma.com
DISTRIBUITO DA / Sportlab 0423.622009 • info@sportlab.net
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Settant’anni fa esatti in Bielorussia si annunciava la liberazione del Paese. Il nostro Dino Bonelli lo ha scoperto durante un soggiorno coincidente proprio con la festa nazionale del 9 maggio •
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TESTO E FOTO: DINO BONELLI
n. 7 - 2015
I colori della libertà CI SARÀ VOLUTO PIÙ TEMPO RISPETTO AD ALTRI POSTI, MA ANCHE QUI NELLA EX UNIONE SOVIETICA ALLA FINE LA DITTATURA È ORMAI (QUASI) UN RICORDO. COME SEMBRA MOSTRARCI SENZA TROPPI GIRI DI PAROLE UNA RUNNER LOCALE DECISAMENTE A SUO AGIO DAVANTI ALLA FOTOCAMERA. Doveva essere un sabato qualunque e la mia doveva essere la solita sgambata che faccio alla scoperta dei nuovi Paesi che visito. Correre è un bellissimo modo per scoprire, veloce e senza ostacoli. Quindi doveva essere una corsetta senza pretese, inanellando i vari percorsi pedonali che si allungano nei parchi visti sulla cartina della città che mi ospita. Ma non è un sabato qualunque e se solo avessi capito quello che c’era scritto in cirillico sui tanti poster, cartelloni pubblicitari, striscioni e schermi girevoli che lo annunciavano a caratteri cubitali, lo avrei dedotto subito. Il 9 maggio qui a Minsk, capitale della Bielorussia, è festa nazionale, la festa della vittoria, della liberazione. Un po’ come il nostro 25 aprile, e come da noi quest’anno ricorre alla cifra tonda dei settant’anni. Il presidente Lukashenko ha deciso di festeggiare con grande parata militare stile vecchio soviet, con tanto di esercito in alta uniforme, carri armati cigolanti, enormi missili luccicanti, aerei di ogni tipo a rombare nel cielo e ovviamente l’immancabile discorso pubblico alla nazione. Il tutto, manco farlo apposta, proprio di fronte all’hotel che ho scelto a caso via internet.
LA FESTA /
I parchi sono super affollati e quello di rimpetto alla mia camera addirittura straripante di un popolo apparentemente felice del can can fortemente voluto dall’ultimo dittatore d’Europa. Mi sembra di esser
tornato indietro di una ventina d’anni, a quel caotico primo maggio vissuto all’Havana, tra un milione di persone che celebravano in massa la festa del lavoro davanti all’imperturbabile Fidel, sempre in bella mostra con la sua barba grigia e l’uniforme verde, fiero e orgoglioso più che mai. Colpiscono l’imponente servizio d’ordine e l’incredibile e attento servizio di sicurezza messo in campo. Una sicurezza maniacale che tra l’altro oltre ai metal detector adotta una puntigliosa perquisizione manuale come arma preventiva di possibili dissidenti in marcia verso la parata. Dopo un primo giro in jeans a curiosare il continuo flusso di persone che si avvicinano al luogo della sfilata, decido che oggi non è giorno da correre. Mi godo una bellissima giornata di sole immerso in una festa non mia. Una festa amata e sentita, che non sempre coincide con lo stesso sentimento provato per una parata che sa molto, troppo, di autocelebrazione del potere.
ni, mentre l’urbanistica e l’imponente viabilità è tutta opera del glorioso passato russo. Mi vesto e parto. Allungo i miei passi nelle mille viuzze che tagliano il verde, aiuole fiorite e di buona cura colorano i prati. Alcuni dei parchi sono alberati, altri no, ma tutti hanno qualche statua o qualche busto a cui qualcuno ieri ha messo almeno una corona di fiori. La mia corsa collega queste grosse aree verdi attraverso ponti e sottopassaggi, qualche volta rallenta aspettando l’ok di un semaforo e altre volte diventa prudente attraversando su strisce pedonali il cui rispetto da parte degli automobilisti è quasi imbarazzante. In lontananza intravedo un altro runner, lo inseguo, lo raggiungo. O meglio, la raggiungo visto che è una runner.
SENZA VELI /
Si chiama Lena e parla un inglese molto buono, cosa rara da queste parti. Vista la buona andatura e la bella presenza in cui sono incappato, decido di affiancarla per un po’. Con Lena corriamo e chiacchieriamo cambiando direzione di continuo, casualmente secondo me e con logica secondo lei che questi parchi li conosce a memoria. Ogni tanto qualche scalinata di poca pendenza ci porta su piccole collinette sovrastate da chiese, teatri o altre opere simili. Queste ascese e le conseguenti discese sono gli unici dislivelli possibili in una città essenzialmente piatta. In fondo all’ennesimo parco alberato Lena mi dice di essere arrivata e si ferma. Di fianco al parco c’è una fermata del bus, che lei mi indica come sua via abituale per rientrare a casa. Da un cespuglio estrae un sacchetto
UN PO’ DI COMPAGNIA / Domenica mattina, il sole regna nuovamente e stabilmente in cielo e il silenzio domina sovrano su una città deserta. Non c’è nessuno e tutto sembra più grande, più infinito. L’edilizia di Minsk è un mix di stile soviet con arrangiamenti moder-
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preventivamente imboscato in cui tiene degli abiti di ricambio. Aspettando il bus e facendo un po’ di stretching mi racconta di come la Bielorussia stia cambiando e nel frattempo si cambia anche lei. Molto spigliata si mette a nudo della canotta e simpaticamente, indossando le scarpe come una collana, mi dice che lei potrebbe anche andare a casa così. Condizionale d’obbligo penso io, perché la severissima polizia locale la arresterebbe in un minuto. Io ovviamente non perdo l’occasione per immortalare questo suo simpatico siparietto, poi, mentre lei si riveste, io la saluto e continuo il mio percorso. Altre stradine che si distendono in altri parchi sconosciuti e apparentemente tutti uguali, poi finalmente la skyline familiare del quartiere da dove sono partito, dove c’è il mio hotel. Un’ultima variante verso il nuovissimo monumento ai caduti, là dove Lukashenko il giorno prima, in pompa magna e circondato da tutto il suo seguito di chiaro stampo militare, ha fatto il suo suntuoso discorso, un monologo che immagino sorridente e ricco di bugie mascherate in buone intenzioni, come si conviene a tutti i governi e a tutti i regimi, italiano incluso, purtroppo.
Sul prossimo numero / Lasciata la Bielorussia, sul prossimo numero Run the World vi porterà in Asia Centrale, tra deserti e steppe, tra resti di un glorioso passato e un presente tutto da scoprire. www.runtheworld.it