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anno 9 / n.9 / 2012

Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: redazione@pointbreakmag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 540 del 19 luglio 2004 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - Conv. in Legge 46/2004 - Art.1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.



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Periodico B2B del settore boardsport & action sport

20-21

anno 9 / n.9 / 2012

Il report esclusivo delI’international meeting di Kaprun (Austria) durante il quale è stata svelata la collezione FW 13/14. Con un gran lavoro su tutti i fronti.

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INTERVISTE

Note di surf sotto la Madonnina

A tu per tu con Donavon Frankenreiter, a Milano per il tour Start Livin’.

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freeride

Superenduro, format vincente

NITRO, ROOTS & innovaTion 18

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FOCUS ON

PARLA GIOVANNI GRAZZANI Dopo 6 anni, la disciplina sta dimostrando il suo potenziale. E ha ancora ampi margini di crescita.

Il business a quote rosa firmato WIB Ben 50 donne da 10 Paesi hanno presenziato alla quarta edizione di Women in Boardsport, meeting tutto al femminile in scena a Saas-Fee.

Skate team Osiris, i magnifici 5

14-15

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fiere

Skipass, il mercato Prova il rilancio

dati e statistiche

Snowboard, declino vero o presunto? Ma soprattutto, quali le prospettive? Abbiamo cercato di trovare una ragionevole sintesi da due interessanti analisi del mercato USA, apparentemente in contrasto tra loro. Che delineano la situazione attuale e le possibili evoluzioni riguardanti la disciplina.

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in primo piano

Novità e strategie in casa Snowide, proprietario di APO e White Doctor.

12 BRAND PROFILE Dalla California a “MADRID”: riflettori sullo storico marchio, tra i riferimenti nel longboard.

redazione@pointbreakmag.it / www.pointbreakmag.it

Pubblico in linea con il 2011, calo di acquisti, nuove aree tematiche.

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eventi

Northwave In tour


Editoriale

a cura di Benedetto Sironi

Il ruolo dei negozi fisici in una società sempre più digitalizzata Diciamo la verità: il momento attuale rappresenta un importante spartiacque per il nostro mercato. Tutti sono alla finestra con la speranza che questa stagione invernale riesca in parte a raddrizzare il disastro della scorsa. Se verrà la neve (che mentre scrivo fortunatamente sta iniziando a cadere qua e là) a qualcosa servirà. Ma la strada verso la piena ripresa è ancora lunga e accidentata. La situazione di molti retailer – al di là della crisi che sta colpendo con più decisione il settore boardsport & action sport – non è in generale facile. Tra maggiori difficoltà nell’ottenere credito, margini che si assottigliano, quotidiane battaglie sui prezzi e concorrenti sempre più agguerriti, dalla grande distribuzione alle vendite online.

online di musica e video, avrebbe potuto facilmente spingere i propri clienti ad acquistare online anche i suoi prodotti fisici. Ricavandone certamente margini più elevati. Ha deciso invece di puntare su un business model che è più “low tech” e tradizionale: la sua catena di negozi fisici. A oggi sono quasi 400 gli Apple Store in tutto il mondo, con vendite per 11 miliardi di dollari generate nel 2011. Con una rendita al metro quadro elevatissima e una maniacale attenzione all’ubicazione del punto vendita, al layout e soprattutto al servizio. “Le persone non vogliono semplicemente comprare un personal computer, ma vogliono anche sapere e imparare cosa possono farci”, diceva Steve Jobs.

Proprio a proposito di e-commerce, ho recentemente partecipato a un forum europeo sul mercato outdoor, dove è stato messo in luce un importante dato di fatto su questo argomento: a eccezione di Amazon, che primeggia nella maggior parte dei mercati, sono i cosiddetti “click & mortar” website (con “brick & mortar” si intendono i negozi fisici tradizionali) quelli di maggior successo. Vale a dire i siti di e-commerce legati a insegne fisiche. Questione soprattutto di credibilità e autenticità. Valori che il consumatore sportivo in generale associa più ai punti vendita tradizionali che ai cosiddetti “pure players”, ossia siti appositamente nati solo per la vendita online. Se approcciato correttamente e in modo professionale, quindi, l’e-commerce può diventare non tanto un pericolo quanto una preziosa risorsa per gli stessi negozi fisici (vedi ad esempio anche il modello “Shopatron” citato nel box a fianco).

Certo, gli Apple Store sono l’estensione di un’azienda enorme, specializzata in un brand che vende prodotti tecnologici con grandissimo appeal, potrebbe obiettare qualcuno. Ma il metodo di interazione con i consumatori è il medesimo in ogni mercato. Ecco perché ciò rappresenta un ottimo metro di paragone anche per i negozi specializzati dell’articolo sportivo e più nello specifico dei boardsport. Cosa c’è di meglio per un consumatore che acquisire familiarità con un prodotto già all’interno di un punto vendita e trovare persone disponibili e preparate che lo sappiano assistere e consigliare nell’acquisto? “Abbiamo ogni giorno migliaia di conversazioni e interazioni con i nostri clienti finali”, affermava sempre Jobs. “E queste conversazioni avvengono con lo staff dei nostri store”. Insomma, oltre ad avere chiaramente un buon (o meglio un ottimo) prodotto, una delle chiavi del successo è quella di sviluppare una personale, frequente e fruttuosa interazione con i propri clienti all’interno dei punti vendita. Centrando questo obiettivo, è certo che un negozio fisico continuerà ad avere un ruolo centrale anche in una società sempre più digitalizzata e web-dipendente.

Del resto, che il ruolo del punto vendita in una società sempre più digitalizzata continui a essere centrale è una certezza. A precise condizioni però. Prendete il caso di Apple. La nota azienda americana, che solo 15 anni fa era sull’orlo del fallimento, lo scorso settembre ha raggiunto il record storico in termini di capitalizzazione mondiale: oltre 660 miliardi di dollari, tanto per capirci più del PIL della Svizzera. Un valore poi sceso a ottobre ma che rappresenta comunque il più alto in assoluto. Ebbene, un’azienda che è stata pioniera nelle vendite

p.s. Un’ultima cosa… sapete dove Apple investe il suo “modesto” budget di circa 1 miliardo di dollari dedicato alla pubblicità? Facebook? Google? Banners? Groupons? Niente di tutto questo. Apple fa pubblicità soprattutto su media tradizionali: stampa, affissioni, TV.

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Editore Sport Press Srl Presidente Daniele De Negri Direttore Responsabile Angelo Frigerio Direttore Editoriale Riccardo Colletti Redazione: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) Tel: 0362.600469 - Fax: 0362.600616 E-mail: redazione@pointbreakmag.it Website: www.pointbreakmag.it

Registrazione al Trib. di Milano n.540 del 19 luglio 2004. Periodico mensile Anno 9 / N.9 / 2012. Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 conv. in L. 46/2004 Art. 1 Comma 1 - LO/MI - Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Sport Press S.r.l. Responsabile dati: Riccardo Colletti.

Chiuso in redazione il 30 novembre 2012

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In primo piano Sammy Carlson, team Apo

Snowide, novità e strategie Il gruppo, proprietario di APO e White Doctor, ha annunciato diversi cambiamenti per quanto riguarda i propri brand. Con l’inverno 2012/13 alle porte Snowide ha annunciato alcune novità di rilievo. L’azienda proprietaria di APO e White Doctor infatti, vista la crescita di cui è stata protagonista, ha necessariamente dovuto procedere a importanti cambiamenti. Un primo piccolo step di questa evoluzione l’avevamo già annunciato nel numero 6/7 di Pointbreak, con la nomina di Andrea Galli a country manager del gruppo per Italia e Svizzera. HEADQUARTER - Innanzitutto gli uffici sono stati centralizzati ad Annecy, ora cuore pulsante del business dell’azienda. Oltre a essere la sede principale, conta anche un nuovo showroom che va ad aggiungersi all’altro spazio espositivo collocato nelle vicinanze del Tignes Store ad Albertville. Una vetrina che garantisce maggior visibilità e accessibilità a clienti e distributori. APO - Il marchio APO, che festeggia il 30esimo anniversario della presenza del suo fondatore, Regis Rolland, nel settore dello sport su neve, si è espanso oltreoceano. La nuova filiale di riferimento per il Nord America si trova a Portland, Oregon. Per garantire un efficiente sistema distributivo, le vendite e il servizio clienti sono gestite direttamente dalla sede americana. I prodotti inoltre sono stati spediti ai rivenditori e la distribuzione del marchio è garantita già per questa stagione. In APO sono al lavoro anche per concludere ulteriori accordi con atleti, in modo da arricchire un parterre di rider internazionali già molto ricco, visto che può contare su nomi del calibro di Sammy Carlson, Willie Borm e Kai Mahler. Recentemente è stato lanciato il nuovo sito web, mentre una notevole importanza assume il progetto di e-commerce Shopatron, sviluppato per supportare i rivenditori. Tale sistema offre ai consumatori la possibilità di acquistare direttamente dal sito web APO, con la particolarità che l’ordine sarà gestito dall’azienda e “girato” e concluso a livello locale, permettendo così ai rivenditori di accrescere le proprie vendite. Infine, per il lancio del prodotto in Italia, è già stata costituita una pagina Facebook APOSnowItalia e il canale Youtube Snowide Italia. WHITE DOCTOR - Passando invece a White-Doctor, il marchio prosegue la sua ascesa con una gamma riconoscibile e fedele al suo spirito elegante e minimalista. L’ampiezza della gamma di prodotti offerti rimane volutamente ristretta e riconducibile a 3 sole famiglie: Twintip, Flat Tail e Rando, ciascuna con le sue specifiche. Anche White Doctor, così come APO, rientra nel progetto di e-commerce Shopatron. Questa forma di collaborazione saprà rivelarsi strategica considerando che il 58% dei consumatori inizia la propria ricerca sul sito del produttore.

Contatti: Snowide - +33.045.0055128 info.italia@snowide.com - www.snowide.com



Riders

News

I magnifici 5 dello skate team Osiris Giulio Pietroiusti, Orfeo Ranieri, Sergio Reinhardt, Iuri Furdui e Davide Holzknecht: tutti rider originali, talentuosi e dinamici. Osiris ci presenta il suo skate team. E lo fa attraverso una piccola e divertente intervista al suo team manager Giovanni Grazzani (foto sopra). Proprio a proposito di questo team Max Gionco, marketing manager di Nitro Distribution Italia che distribuisce il marchio Osiris nel nostro paese, dichiara: “Siamo molto orgogliosi dei nostri skater, come lo siamo dei nostri rider di BMX. Con tutti loro stiamo costruendo un buon rapporto e stiamo portando avanti diversi progetti. Supportare rider di queste e altre discipline è doveroso e fondamentale per una company come Osiris che da sempre affonda le sue radici nello skate in primis e, subito dopo, negli action sport e nella cultura street in generale”. Ma lasciamo la parola a Giovanni Grazzani, 32enne originario di Lodi e – ovviamente – assiduo skater.

Partiamo con una tua breve presentazione. Cosa fai nella vita? Riparo biciclette presso una ciclofficina, gestisco con due amici una piccola company di skateboard (la Dumb Skateboards) e sono team manager Osiris Italia. Qual è la parte più divertente dello skateboard? Quale quella più noiosa? Mi piace andare in tour e stare con gli amici per intere giornate. Si condivide il pavimento su cui dormire, il cibo, la birra, ma soprattutto la frustrazione e la gioia. Al contrario, odio cambiare i trucks!

Qual è la migliore città per vivere e skateare? Per quanto mi riguarda sono due città diverse. Vivrei a San Francisco. Mentre la mia città preferita per lo skate è Barcellona. Come ti trovi nei panni di team manager per Osiris? È divertente. I nostri rider fortunatamente ci parlano fuori dai denti: se qualcosa non va bene, lo dicono senza troppi giri di parole. E se c’è da andare a skateare sono sempre pronti e reattivi. Personalmente poi ho un buon rapporto con tutti. Presentaci i vostri skater. Giulio Pietroiusti studia filosofia e crede molto in quello che sta facendo. Per questo è spesso preso in giro dal resto del gruppo ma poi prende lo skate e ci zittisce tutti. Orfeo Ranieri è invece fuori controllo… Poi c’è Sergio Reinhardt detto “il Giorse” (foto a sinistra), il più creativo del gruppo. Ha tanta fantasia e ama gli animali. Iuri Furdui è l’ultimo arrivato. Non ho ancora capito quali siano le sue potenzialità ma ogni volta che lo vedo skateare riesce a stupirmi per il suo controllo e per i trick che chiude. Infine c’è Davide Holzknecht, il piccoletto (campione italiano juniores street 2012). Non è ancora venuto con noi in tour ma sappiamo che se continua così supererà tutti. Ha un gran talento e un ottimo feeling con la tavola. E poi ci sei tu… Esatto, il vecchietto del gruppo. Il mio compito è quello di promuovere il team e fare da intermediario tra gli skater e la company. Da entrambe le parti ho finora trovato cooperazione e pazienza. I ragazzi partecipano volentieri ai contest e riescono sempre a piazzarsi bene. Noi d’altro canto riusciamo a raccogliere foto e filmati in abbondanza. Questo ci consente di far crescere la visibilità del team sia sui magazine che sui social network. Insomma, abbiamo tutte le carte per migliorare e la direzione che stiamo seguendo secondo me è quella giusta.

OSIRIS SKATE SHOES SPRING 2013 I modelli tecnici preferiti dai rider del team

CHAVETA Questo modello si sta imponendo come uno dei più amati dagli skater d’Italia. È una scarpa dalla costruzione e dal taglio particolare. È molto fasciante e precisa.

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CASWELL BERRY Pro signature di Caswell Berry, è la scarpa preferita dal Giorse, specialmente nelle versioni con la suola bianca. Di questa calzatura gli skater apprezzano solitamente la comodità e il feeling immediato.

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COREY DUFFEL Versione “VAX” del pro modello di Corey Duffel, caratterizzata da un nuovo materiale super tecnico che garantisce una durata decisamente superiore.

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1. Anne-Flore Marxer eletta ambasciatrice del WSD 2012

EuroSIMA, la World Snowboard Federation e l’Outdoor Sports Valley, in partnership con SnowSports Industries America, Core Power Asia e TTR Pro Snowboarding, annunciano che la 7ª edizione del World Snowboard Day avrà luogo domenica 30 dicembre. Durante questo evento sono previste lezioni gratuite, test materiali, dimostrazioni, incontri con i pro rider e concerti in un’atmosfera di festa che coinvolge tutto il mondo. Nel 2011 ben 37 Paesi in tutto il mondo hanno organizzato 167 eventi. Il programma di quest’anno è disponibile sul sito ufficiale dell’iniziativa, che nel 2012 avrà come ambasciatrice ufficiale la pro rider Anne-Flore Marxer, campionessa mondiale di freeride. Da adesso al 30 dicembre seguite la comunità WSD su Facebook, Twitter e Pinterest per essere al corrente di ogni eventuale aggiornamento.

www.world-snowboard-day.com

2. DVS Shoe accoglie Torey Pudwill

nel proprio Pro Skate Team

Il pro skater Torey Pudwill torna in DVS Shoe, rinforzando con un contratto da 3 anni il Pro Team del brand. Pudwill ha fatto parte della famiglia DVS per 10 anni e i pro model Torey e Torey 2 sono stati per tanto tempo le calzature di maggior successo del brand. è alta l’attesa per la prossima serie, su cui Torey è già al lavoro. Il curriculum dello skater è di alto livello: votato Street Skater of the Year 2011 su Transworld Skateboarding, è una delle personalità più apprezzate e talentuose. A livello di competizioni da ricordare la vittoria di quest’anno nel Tampa Pro e le ottime prestazione nello Street League Championship. “Sono veramente contento”, ha affermato Pudwill, “di essere ancora parte di un’azienda nella quale sono cresciuto. Rappresenta le mie radici e ora sono motivato più che mai”. “Torey rappresenta il presente e il futuro dello skate”, ha spiegato Colin Dyne, ceo di Sequential Brands Group, proprietaria del marchio DVS. “È una grande risorsa per DVS”.

3. Lea Brassy new entry

nell’European surf team Patagonia

La surfista francese di 26 anni Lea Brassy è ufficialmente entrata a far parte del team europeo Patagonia. La nuova ambasciatrice del marchio è cresciuta imparando il surf nel nord della Francia e ha iniziato a partecipare alle competizioni a 15 anni. Grande appassionata di viaggi, vela e climbing, è attualmente coinvolta nella realizzazione di tavole e abbigliamento eco-sostenibili. La passione per gli sport outdoor e l’impegno green di Lea sono stati i fattori principali nel suo ingresso in Patagonia. “Abbiamo un ristretto team di ambasciatori perché cerchiamo individui unici”, ha spiegato Jake Setnicka, European surf manager. Con il supporto dell’azienda, Lea sta programmando alcune spedizioni surfing nell’Artico e in altre fredde e remote location nel mondo.

4. Manuel Palacios nominato nuovo team manager Burn

Con oltre 10 anni di esperienza nel settore dello snowboard e dello skateboard con ruoli in ambito marketing, Manuel Palacios entra a far parte della famiglia Burn come team manager. A seguito di questa nomina, Manuel contribuirà allo sviluppo del marchio e gestirà il team internazionale di snowboard e skateboard composto da Gigi Rüf, Mathieu Crepel, Ståle Sandbech, Ulrik Badertscher, Arthur Longo, Werni Stock, Ignacio Morata e Rune Glifberg. Gli snowboarder sono tra l’altro protagonisti della pellicola “Powder and glory” disponibile dal 7 novembre e diretta da Standard Films. Il video ripercorre le avventure del team durante la stagione invernale in Europa, catturando l’intensità di ciascun evento e la libertà di girare nel backcountry (vedi teaser al link vimeo.com/51993791).

3.

foto_Vincent Masurel

PARLA il team manager Giovanni Grazzani

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People

7. 8. ian Pollard nuovo direttore

e presidente del cda Billabong

7. JP Auclair entra nella famiglia Armada

5. 5. Antoine albeau conquista

il titolo mondiale slalom 2012

Una stagione dura quella che ha dovuto affrontare Antoine Albeau, ma alla fine ha potuto reclamare per sé il titolo di campione del mondo slalom 2012 PWA. Si tratta del 20° conquistato dal fortissimo windsurfer, il primo con tavole RRD, nonché il primo per la stessa azienda italiana. è stata l’ultima grande prestazione a Sylt, in Germania, a consentirgli di stare davanti ai diretti avversari Bjorn Dunkerbeck e Micah Buzianis. Il successo di Sylt è il secondo consecutivo in stagione, il terzo addirittura per RRD, che conta tra le proprie fila anche Finian Maynard, vincitore a Fuerteventura.

Armada ha nominato come nuovo ambasciatore JP Auclair, il quale lavorerà per espandere la linea outerwear Vector Series e per creare un guanto pro model. JP è il cofondatore del brand nato nel 2002 e ha condotto una carriera di successo come atleta, designer e moviemaker. Inoltre, essendo uno dei pionieri del freeski, il suo impegno ha portato alla realizzazione di molti filmati e prodotti innovativi. Sebbene abbia inziato la propria carriera in Quebec, JP ha scoperto la sua vera passione per le montagne una volta trasferitosi nella costa ovest del Canada. Così il suo sconfinato desiderio di backcountry lo ha portato in Alaska e British Columbia, facendo la guida e classificando le valanghe. Attualmente spende la maggior parte del tempo a Chamonix. “Vogliamo che JP faccia quello che ha fatto per 10 anni: spingere lo sviluppo innovativo e continuare a ridefinire l’immagine dello sport che lui ha contribuito a creare”, ha spiegato il cofondatore di Armada Chris O’Connell. “Lo sviluppo del prodotto e del design è sempre stato uno dei miei aspetti favoriti nell’essere pro skier”, ha raccontato invece Auclair. “Visto che Armada è in continua evoluzione, le nuove opportunità creative e di design erano semplicemente troppo belle per rinunciarvi. Sono eccitato di poter prendere un approccio più olistico nella creazione di una linea dalla testa ai piedi”.

A partire dal 24 ottobre Ian Pollard è presidente della commissione di controllo Billabong. Ian ha occupato nella sua carriera diversi ruoli di rilievo, come presidente del Just Group Limited e del Corporate Express Australia Limited, o come direttore dell’OPSM Group Limited e del DCA Group Limited, da lui fondato. Un background di tutto rispetto il suo, basato su corporate finance, strategic investment e retail. È stato anche membro dal 2003 al 2007 dell’ASX Corporate Governance Implementation Review Group. “Ian porterà un forte mix di esperienza commerciale e finanziaria per supportare il continuo trasformarsi del business di Billabong”, ha spiegato il presidente Ted Kunkel.

6. Oakley e Sweet Protection

arruolano Aksel Lund Svindal

La popolarità di Aksel Lund Svindal è alle stelle e i brand Oakley e Sweet Protection hanno colto l’occasione per sponsorizzarlo. Lo sciatore scandinavo, atleta di punta della nazionale norvegese, vincitore di due Coppe del Mondo, di quattro titoli mondiali e di un oro olimpico, ha infatti recentemente concluso accordi di sponsorship con le due aziende. “Dicono che i migliori caschi al mondo sono progettati e sviluppati da Sweet Protection a casa mia, in Norvegia, e scegliere local è stato facile”, ha raccontato Aksel riguardo al marchio di casa. E si è dimostrato entusiasta anche di far parte del mondo Oakley: “Sono fiero di essere un atleta Oakley, sento di far parte di una vera famiglia”. Ora Svindal contribuirà attivamente allo sviluppo dei prodotti Sweet. Il nuovo Rooster Corsa, in particolare, realizzato con tecnologia da Formula 1, sarà uno dei prodotti che utilizzerà in gara a partire dalla stagione 2012/13. Grande affidamento infine fa l’atleta norvegese sulle qualità delle maschere da neve Oakley: nitidezza, protezione antiurto e grande comfort. La sua maschera preferita è il modello Oakley Canopy, che presenta un bordo inferiore ribassato per un frontale più ampio in grado di offrire un campo visivo panoramico.

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Iniziative

News Boardsport & motori

Amplid Ambush Academy, sponsorizzazione in stile 2.0

Kimi Räikkönen & Makia Per una linea “racing inspired” Makia Racing ha annunciato di recente di aver siglato una partnership di sponsorizzazione con il celebre pilota di Formula 1 Kimi Räikkönen. L’accordo include la realizzazione di una selezione di abbigliamento “racing inspired” in collaborazione con Kimi. La prima limited collection Makia Racing firmata dal pilota finlandese è già disponibile nel webstore Makia (vedi sotto). Per festeggiare e promuovere la sponsorship, Kimi è stato protagonista di un divertentissimo video spot (lo trovate sul sito) in cui veniva letteralmente rapito e costretto sotto ricatto a firmare il contratto con Makia Racing.

www.makiaclothing.com/racing store.makiaclothing.com

Fiat Freestyle Team & Nitro Partnership rinnovata Continua per tutta la stagione 2012/13 la partnership tra Fiat Freestyle Team & Nitro. Il rapporto tra le due realtà è nato nel 2009 con un accordo a livello europeo: Fiat Freestyle Team ha supportato con la sua auto ufficiale Fiat Qubo i Nitro Road Warriors, team formato da rookie e rider esperti. Nel corso del 2011 la sinergia tra i brand si è rafforzata grazie all’estensione dell’accordo alla divisione Nitro Snowboards Italia e al lancio di Fiat Qubo Trekking Kit Nitro, free-space car che ha accompagnato il Nitro Test Tour 2011/12. Per l’inverno alle porte Fiat ha deciso di rinnovare su Qubo e di estendere a Panda 4x4 e Sedici la disponibilità del Kit Nitro sviluppato in collaborazione con il brand americano. In vendita da ottobre nei mercati dell’arco alpino, il kit prevede Freebox da 490 litri, barre trasversali porta tutto, sticker sulla carrozzeria, zaino e tavola Nitro Haze 156 Roadwarriors. Il tutto contraddistinto da una grintosa grafica firmata Nitro - Fiat Freestyle Team. Le Fiat Qubo, Panda 4x4 e Sedici con Kit Nitro saranno poi ospiti fisse del Nitro - Fiat Freestyle Team Test Tour 2012/13. Dopo l’inaugurazione al Fiat Freestyle Team Gentlemenrider’s Nitro Park in Val Senales e la prima tappa a Cervinia, il tour prosegue a San Martino di Castrozza (8-9 dicembre), Cimone (6 gennaio) e Sassotetto (23/24 febbraio).

www.fiatfreestyleteam.com www.nitro.it

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Amplid lancia un nuovo concetto di sponsorship: l’Amplid Ambush Academy. Si tratta di un progetto realizzato in collaborazione con GoPro e finalizzato a individuare 20 talentuosi snowboarder in cerca di un’opportunità di sponsorizzazione. Nel corso della stagione questi aspiranti pro-rider si sfideranno a colpi di foto e video. All’inizio di ogni mese della stagione invernale alle porte un membro dell’International Cartel Team di Amplid decide la sfida da sottoporre ai 20 candidati per un totale di 5 sfide. Il vincitore di ognuna riceverà dei premi. Inoltre a quelli che avranno maggiormente colpito l’azienda

sarà offerto un posto tra le fila del team. I 20 candidati che saranno accettati come membri dell’Academy riceveranno un pacco di benvenuto contenente una GoPro Hero 2 che consentirà loro di immortalare ogni loro uscita in HD. Fanno parte del welcome pack anche capi di abbigliamento e uno sconto sull’attrezzatura Amplid. Maggiori informazioni su come candidarsi all’Academy, nella speranza di entrare nella cerchia dei 20 fortunati aspiranti pro-rider, sono disponibili sul sito Amplid.

www.amplid.com

Picture si mobilita per l’ambiente con Ride 4 Future “Scivolare, condividere, proteggere”. Fin dalla sua nascita Picture ha fatto della protezione dell’ambiente il suo impegno principale attraverso la Family, composta dall’insieme degli ambasciatori sportivi e degli artisti. Ogni membro condivide gli stessi valori. Per questo, dal 1° al 31 dicembre, Picture promuove un concorso fotografico sul tema Ride 4 Future, per fare in modo che le generazioni future non scoprano sci, snowboard, surf solo attraverso le console. Partecipare è semplice: basta connettersi sulla pagina Facebook di Picture e inviare una personale creazione (foto, video, disegno) che illustri il de-

grado del territorio dove si esprimono i rider. Creatività e sensibilità saranno i valori messi in gioco dai partecipanti per sedurre gli internauti e vincere una settimana per 2 persone al Circolo Polare Artico e prodotti Picture per i primi 10. Il vincitore inoltre vedrà la sua creazione in primo piano sui supporti di comunicazione del marchio Picture. La giuria è composta da 2 membri dell’azienda e da un giornalista della stampa snowboard o sci.

facebook.com/PictureOrganiClothing

Prende il via l’innovativo concorso Red Bull Innsnowation Red Bull Innsnowation è un nuovo progetto dedicato agli snowpark italiani: un format che stimolerà la creatività di shaper e park designer per realizzare strutture mai viste prima. L’iniziativa coinvolgerà tre team e prevede tre contest in cui snowboarder e freeskier potranno esprimere le proprie capacità tecniche e il proprio stile. Tutti gli snowpark d’Italia sono invitati a partecipare e fino al 5 dicembre è stato possibile presentare la propria idea per una struttura da realizzare. Innovazione, versatilità, qualità, fattibilità e creatività le caratteristiche che dovranno emergere dai progetti. I tre snowpark finalisti, secondo la giuria, avranno tempo tre mesi per realizzare la propria struttura. Red Bull supporterà il progetto con un contributo spese in materiali e servizi per un valore di

4.000 euro e lo stato di avanzamento lavori sarà monitorato da uno staff di esperti, con aggiornamenti foto e video sul sito ufficiale dell’iniziativa. Infine i tre snowpark ospiteranno una tappa del Red Bull Innsnowation e gareggeranno sulle strutture realizzate con un proprio team, formato da due skier e due snowboarder. Entro la fine di marzo 2013 verrà eletta la squadra vincitrice grazie alla somma del punteggio dato dalla propria struttura e dai risultati del proprio team durante i tre eventi. Il team vincitore conquisterà il trofeo, un premio in denaro e servizi per il valore di 10.000 euro.

www.redbullinnsnowation.it info@redbullinnsnowation.it

Murder presenta il suo video Generation Waste È uscito il 5 dicembre, dopo un anno di lavorazione, il primo video completo di Murder Skateboarding girato tra Italia, Spagna, Francia e Germania. I rider protagonisti sono Massimiliano Baratono, Ivan Federico, Filippo Baronello, Paolo Maneglia, Juan Issa, Angelo Netto, David Petucco, Samir el Kerdoud, Marko Dukic e Jacopo Picozza. Il filmato è stato proiettato in anteprima con ingresso libero, sempre il 5 dicembre, al Bastard headquarter presso il Bastard store di Milano, via Scipio Slataper 19. L’evento comprendeva, oltre alla proiezione, anche un party con free drink & food e skate session con il Murder Team più friends nella bastard bowl.

Il teaser di presentazione: www.vimeo.com/54458851


Nuove aperture Skate park: a metà ottobre bis di inaugurazioni a Pietrasanta e Camerano Il weekend del 13/14 ottobre ha premiato con particolare generosità gli skater di Pietrasanta (Lu) e Camerano (An), dove sono stati inaugurati rispettivamente lo Skate Plaza (foto sopra) e il Big Air Shop con all’interno la Big Air Bowl (foto sotto), entrambi progettati da Marco Morigi con diverse collaborazioni. Lo skate park toscano è il primo con le strutture realizzate interamente in marmo, quarters compresi, ed è stato costruito con il supporto di alcune ditte locali: Artco Srl, Blitz Graniti Snc, Henraux Spa, Gabrielli Giuseppe e F.lli Galeotti. L’idea era di legare lo skatepark alla tradizione artistica di Pietrasanta nella lavorazione del marmo. Una volta individuati i pezzi di marmo da residui di lavorazione, con forme particolari adatte allo skateboarding, si è proceduto alla creazione del park senza modificare i pezzi stessi, lasciando agli skater il piacere di adattare il loro skatebo-

arding a forme non nate per essere skateate. All’inaugurazione, con musica e free skate, erano presenti i team Osiris e Dumb. Il park sarà di libero accesso a skateboard e pattini e è sito in viale Marconi. La bowl indoor è invece la peculiarità più interessante della nuova sede del Big Air Shop di Mario Paolillo, Camerano (An). Il negozio è posto all’interno di un capannone di 550 mq e vuole essere uno spazio non solo per la vendita ma anche per l’attività. Per questo, oltre a dei laboratori, include la bowl (150 mq), un’area dirt esterna per le bmx e si prevede nel futuro prossima un’area street outdoor per lo skateboard. L’utilizzo della bowl sarà riservato esclusivamente a chi è munito di skateboard con casco obbligatorio.

Photocredits: Simone Verona e Marcello Guardigli

Tre nuovi negozi Blue Tomato in Germania

Blue Tomato, retailer di snow, skate e surf, può contare su cinque punti vendita austriaci che si affiancano a uno shop online. A essi, lo scorso 5 novembre, si sono aggiunti anche tre negozi in Germania: due a Monaco, uno a Rosenheim. Gerfried Schuller, fondatore di Blue Tomato, ha commentato felice: “Tutti e tre i nuovi negozi sono localizzati in ottime zone a livello di business. Non vediamo l’ora di fornire ai nostri nuovi clienti la miglior selezione di marchi boardsport e freeski oltre al riconosciutissimo servizio firmato Blue Tomato”. Snowboarder, skater e freeskier locali conoscono probabilmente le zone dove sorgono i nuovi negozi perché un tempo ospitavano i magazzini del leggendario punto vendita Goodstuff. Così come gli altri negozi Blue Tomato, le tre nuove aperture manterranno la loro indipendenza nel coinvolgere i clienti locali: Blue Tomato sarà tuttavia disponibile per una stretta collaborazione.

A Imperia il 9o flagship store italiano di Quiksilver Un nuovo Quiksilver store è stato inaugurato venerdì 30 novembre a Imperia, in via V. Monti 8. Si tratta del 9° negozio specializzato in Italia interamente dedicato ai prodotti Quiksilver, Quiksilver Women, Roxy e DC Shoes. Il punto vendita nasce dall’esperienza di Alessandro Bellotti, fondatore di Maresport, storico shop fondato a Imperia nel 2000 (oggi conta tre punti vendita in Liguria), riferimento per gli appassionati di boardsport. “Il progetto Quiksilver Store Imperia rappresenta il coronamento di tutti i nostri sforzi e la scelta commerciale più saggia in questo momento storico”, ha commentato Alessandro. “Grazie alla nuova apertura, sapremo soddisfare le esigenze di tutti i nostri clienti”. Lo store è stato inaugurato con party, aperitivo e dj-set by Pinollo.

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Market

News Un DC New Concept Corner nello Zoopark di Varese

Pro-tec passa da Vans a Dye Precision

All’interno dello Zoopark di Varese è stato aperto il primo Corner DC di nuovo concept in Italia. Il programma di arredamento shop di DC si basa su un concetto di composizioni, mobili ed espositori, che viene progettato specificatamente per negozi selezionati, in modo da poter valorizzare al meglio la presentazione dei prodotti DC. Il Concept Corner DC offre ai negozi multibrand un’espressione della propria identity usando legno, cemento e metallo come elementi costituitivi dei mobili e dei complementi d’arredo ideati per questo progetto. L’elevata modularità di questa soluzione espositiva permette al corner di evolversi con le stagioni, adattandosi alle diverse

Vans Inc e VF Outdoor Inc hanno annunciato un accordo per vendere il marchio di protezioni action sport Pro-tec a Dye Precision Inc. La transazione, i cui termini non sono stati resi noti, dovrebbe essere conclusa entro l’ultimo trimestre del 2012. “Siamo orgogliosi del lavoro fatto dallo staff Vans e Pro-tec per far crescere a livello internazionale il brand nell’ultimo decennio”, ha dichiarato il presidente di Vans Kevin Bailey. “Crediamo che Dye Precision possa garantire al marchio un miglior

collezioni. Il setup esprime il brand DC nel migliore dei modi, valorizzando i prodotti anche tramite loghi e foto action integrate negli arredi. Zoopark è lo shop precursore in Italia per questa iniziativa unica nel suo genere.

Nuova strategia per Burton, che riallinea i propri brand Il senior management team di Burton Snowboards ha deciso di modificare la struttura dei brand di proprietà per meglio posizionare l’azienda, i suoi partner e i suoi azionisti. Il portafoglio marchi attuale comprende Analog, Gravis, Red, Anon, Foursquare, Forum, Special Blend e Channel Islands. In occasione del meeting del 23 ottobre nella sede aziendale in Vermont, il fondatore e ceo Jake Burton (in foto, credit Curtes) ha illustrato la nuova struttura. In particolare Analog tornerà a essere un puro brand snowboard con sede a Burlington (Vermont). Gravis sposte-

rà il suo headquarter a Tokyo (Giappone) e sarà distribuito solo nei mercati asiatici, con un focus su borse e calzature lifestyle. In futuro l’azienda svilupperà caschi protettivi sotto l’insegna Anon e continuerà a proporre caschi Red. Verranno abbandonati i marchi The Program (Foursquare, Forum e Special Blend), con l’intento di lasciarli nelle mani degli snowboarder che li hanno creati. Infine Channel Islands non sarà interessato da questo riallineamento. L’azienda ha anche operato alcuni recenti investimenti nella sede e nelle infrastrutture.

focus operativo, che consentirà a Pro-tec di raggiungere il suo pieno potenziale”. Ha poi aggiunto il fondatore di Dye Precision, Dave DeHaan. “Abbiamo avuto un forte impatto nei mercati neve e paintball e l’acquisizione di Pro-tec accelera la nostra espansione in skate, BMX, sport da neve e mountain bike. I 40 anni di storia di Pro-tec sono e saranno rispettati all’interno della nostra azienda. Siamo contenti di portare avanti questa eredità e di portare il marchio a nuovi livelli”.

La catena The Athlete’s Foot acquisita da Intersport Intersport International Corporation ha annunciato l’acquisizione di The Athlete’s Foot (TAF), società statunitense che conta 420 negozi di calzature in franchising in 27 Paesi del mondo. Franz Julen, chief executive di IIC, ha dichiarato che l’acquisizione di TAF è stata “una delle mosse più importanti dell’organizzazione nei suoi 44 anni di storia”. Questa realtà consentirà a Intersport, ai suoi licenziatari e agli associati in franchising di essere più competitivi, potendo contare su strumenti quali Foot Locker, Courir o Athletes World.
 L’accordo si perfezionerà a novembre e contribuirà a una crescita del turnover retail di Intersport che passerà da 11 miliardi di dollari a circa

500 miliardi nel 2012. Lo porterà poi a essere attivo in 63 Paesi (attualmente lo è in 42) su tutti i 5 continenti. In particolare Intersport potrebbe sbarcare in Paesi in crescita come Usa, Australia, Nuova Zelanda e Indonesia, entrare in America Latina e rafforzare la sua posizione nel Medio Oriente e in Asia. TAF continuerà ad avere uffici ad Atlanta (Georgia) ma la sua sede si sposterà presso il quartier generale di IIC a Bern (Svizzera).

Salva con nome Bràulio Vertical Tour: 10 tappe per la 6a edizione

Pro Shop Test, cresce l’attesa per l’edizione tris

Rookie Tour Italy, si riparte a gennaio da Cervinia

Lo staff del Bràulio Vertical Tour ha presentato l’edizione 2013 del circuito in occasione di Nissan Skipass, in scena alla Fiera di Modena dal 1° al 4 novembre. La sesta stagione del circuito, che ha confermato l’Amaro Bràulio come main e title sponsor, partirà il 29/30 dicembre a Cervinia per poi chiudersi dopo 10 tappe a Livigno il 13/14 marzo, evento TTR World Snow Tour 3 Stelle. L’evento, organizzato dall’agenzia torinese Event’s Way, negli anni ha catalizzato oltre un milione di spettatori e più di 500mila utenti unici sul sito. La formula resta quella classica: sono previste tappe di gara del Braulio Freestyle Contest, con montepremi dedicato, e tappe demo del Freestyle Show, nel quale tutti i rider potranno dare libero sfogo alla loro fantasia. Attesi atleti di alto livello, come già negli scorsi anni. La passata edizione ha incoronato nello snowboard Marco Donzelli, nel freestyle Valentino Mori. Ogni giorno nel parterre del Villaggio ci saranno prove tecniche di materiale, animazioni, giochi, degustazioni e gadgets. E a chiudere spazio alle serate evento Braulio Vertical Night. www.verticaltour.it

Dopo il successo delle 2 prime edizioni, il Pro Shop Test conferma il proprio impegno per il 2013. Un’occasione unica per poter testare in anteprima i prodotti snowboard e freeski della stagione 2013/14, pochi giorni prima di ISPO e nel pieno della campagna vendite. Insieme alla Snow Avant Premiere (fondata nel 1999 in Francia) e allo Shops 1st Try (nato nel 2010 in Austria), il Pro Shop Test fa parte dell’European Snowboard Demo Tour, un progetto internazionale ideato da EuroSIMA e dalla rivista B2B Boardsport Source Magazine, supportato da Winter ISPO. Il format è quello vincente della scorsa edizione, con workshop nel pomeriggio di domenica 27 gennaio, e test su campo nelle successive giornate di lunedì 28 e martedì 29 gennaio. Come per le passate edizioni l’organizzazione inviterà una selezione di negozi specializzati a titolo gratuito. Confermati anche gli Snowboard Industry Awards, che comprendono anche il premio di Best Snowboard Shop dell’anno, assegnato a Fakie nel 2011 e a 100-One nel 2012. Per novità, aggiornamenti ed iscrizioni rimanete sintonizzati sul sito ufficiale o contattate la nostra redazione. www.proshoptest.com

Dal 2004 il Rookie Tour Italy rappresenta il miglior circuito giovanile nazionale dedicato allo snowboard freestyle. Per l’inverno 2013 la manifestazione legata al World Rookie Tour conterà 5 eventi agonistici sulle Alpi e sull’Appennino per permettere a tutti i giovani snowboarder d’Italia di guadagnarsi un posto per le finali mondiali in Austria. Partendo il 6 gennaio da Cervinia, il tour toccherà Livigno, Monte Bondone e Abetone, per concludersi il 24 marzo a Obereggen. Confermato anche il Summer Rookie Camp internazionale in Val Senales dal 6 al 13 luglio. A ogni tappa del Rookie Tour Italy 2013 verranno assegnati punti TTR. Tutte le gare sono open e non ci sono limiti al numero di atleti, con l’eccezione dei World Rookie Fest di Livigno. Dopo le finali di Obereggen saranno nominati gli Italian Rookie Champion 2013 e il Best Rookie Team Italy 2013. I 4 vincitori del tour (Rookie e Grom, maschili e femminili) e una wild card potranno accedere alle World Rookie Finals 2013 a Ischgl, Austria, 3-7 aprile.

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Bright: cambio di sede e nuovo “look” online Il Bright si rifà il look e per la prossima edizione in programma dal 16 al 18 gennaio 2013 presenterà numerose novità. A partire soprattutto dalla nuova sede in Berlino, l’Alte Muenze: l’antica zecca di stato delle Germania dell’Est. Fra le varie possibilità offre una migliore connessione agli altri show della capitale tedesca durante la Berlin Fashion Week e un ambiente business più rilassato e open space. Ogni brand avrà l’opportunità di presentarsi in uno spazio adatto in grado di offrire un’ottima visibilità, mentre il visitatore potrà identificare meglio le proprie aree di interesse. In questo senso anche il flusso di gente sarà meglio gestito grazie alle segnalazioni e alla suddivisione degli spazi, che in generale presenta questa segmentazione: boardsport nella production hall area, streetwear nell’ala sinistra dell’edificio. Anche il sito è stato aggiornato e rivisto completamente. Segmentato in 2 sezioni, offre un’esperienza giornaliera del trade show attraverso editoriali su musica, arte, sport e fashion, per l’industria e il consumatore finale. brighttradeshow.com

Per info e iscrizioni: 331.9027656 info@rookietour.it - www.rookietour.it


Job opportunities Black Crows si affida all’agenzia italiana BroAgency L’agenzia di consulenza commerciale e marketing BroAgency ha siglato un accordo con il brand francese Black Crows. Il noto marchio freeski, completamente indipendente, è stato sviluppato da Bruno Compagnet e Camille Jaccoux, partendo dalla necessità che molti sciatori hanno di avere uno sci che corrisponda alla loro genuina cultura legata al freeskiing. L’obiettivo era quello di combinare l’affidabilità del prodotto con lo spirito, seguendo il motto del brand: “nessun compromesso sulla concezione dello sci e la sua identità”. Il marchio, già presente in Italia e seguito in prima persona da Elena Bancher, dalla prossima stagione vedrà così l’entrata in campo dell’agenzia nella persona di Riccardo Calderoni per il blocco dell’area nord ovest (Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta) e key client del territorio nazionale, mentre Elena seguirà l’area nordest (Alto Adige, Veneto e Friuli).

Friendistribution aggiunge Slash fra i propri marchi

ebancher@blackcrows-skis.com rikk@broagency.com www.blackcrows-skis.com

BLAST! Distribution ricerca agenti già operativi nel mercato della MTB, downhill, BMX per l’inserimento del marchio TSG Safety Gear. Nato da un’esperienza ventennale nella produzione di protezioni da skateboard e snowboard, TSG ha esteso la propria offerta al settore bike. Un approccio al mondo delle due ruote che porta con sè la stessa attitudine “core & freestyle” che ha reso il marchio popolare tra skater e snowboarder. Innovazione, cura dei dettagli, qualità e una serie di endorser d’eccezione rendono il marchio l’ideale punto di partenza per portare una nuova energia nei bike shop di tutta Italia. Per informazioni sul marchio potete visitare www.ridetsg. com, per informazioni sul distributore italiano potete visitare www.blast-distribution.it. Si ricercano agenti plurimandatari per la linea TSG Bike nelle zone del Centro Nord. Per candidature inviare CV all’indirizzo info@blast-distribution.it

Con la stagione invernale alle porte Friendistribution prende la distribuzione di un nuovo marchio, che si va ad aggiungere a 32, Airhole, BagJump e Smokin Snowboards. Si tratta di Slash, il brand di tavole creato dal fortissimo Gigi Ruff. Tra i top di collezione il pro model di Gigi, il modello ATV Hub (foto sopra). È la sua tavola preferita per il backcountry riding e i kicker in fresca. Presenta shape twin con un flex direzionale medio/duro, capace di spingere in modo progressivo su tutte le transizioni e camber positivo, capace di assistere al meglio ogni manovra. Questa tavola si è guadagnata il premio Good Wood di Transworld Snowboarding.

Friendistribution 0564.21366 - info@friendistribution.it

Switchback distribuito in Italia da WoodMorning

Quando un nuovo prodotto viene lanciato sul mercato suscita sempre un certo clamore e per Switchback vale la stessa cosa. Switchback è la new entry in casa WoodMorning, che la distribuirà da ora in poi in Italia. I nuovissimi attacchi tool less offrono la possibilità di esprimere la propria fantasia in oltre 3000 combinazioni di colore. Sarà possibile infatti acquistare i singoli pezzi e customizzare così il proprio modello senza che questo incida sul prezzo. Altrimenti è possibile seguire il suggerimento cromatico scelto dai rider del team, come i fratelli Helgason, Ethan Morgan e Kevin Sanalone. Switchback inoltre è il primo a proporre per primo la soluzione “high back” e “no back”, ovvero con e senza spoiler in un unico attacco, per permettere una personalizzazione non solo nei colori ma anche nello stile del riding. Wood Morning 06.43251922 - info@woodmorning.eu

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Products News Calvin Staub

Zak Maytum

Green

Max Dubler

Burton Snowboards

& Mountain Dew

Green Mountain Project Collection Pete Eubank

Sinjin Davis

Andrew Mercado

Il brand americano distribuito in Italia da N.d.i.

Skate history, dalla California a “Madrid” Al di là del gioco di parole, il fondatore del brand è stato uno dei testimoni principali del passaggio dal surf allo skate a fine anni 60. Oggi è uno dei marchi “hot” nel longboard. Il panorama skateboard è popolato da una miriade di marchi. Tra qualitativamente avanzati spicca senza dubbio Madrid Skateboards, icona dagli albori della disciplina. Il suo fondatore Jerry Madrid è testimoni attivi del passaggio dal surf allo skateboard. Oggi Madrid riferimento nel longboard, in particolare nel downhill.

i più tecnici e vera e propria stato uno dei è un brand di

LE ORIGINI DEL BRAND – Nel garage dei suoi genitori a Norwalk, in California, Jerry ha iniziato a plasmare tavole da surf che lui stesso utilizzava. Ma quando le onde locali non erano abbastanza belle, optava per un’uscita in strada con il suo skateboard. Come logica conseguenza, a un tratto Jerry ha iniziato a shapeare tavole da skate. I primi deck in fibra di vetro risalgono alla fine degli anni ’60 e sperimentano diversi tipi di laminazione, forma e dimensione. Nasce così Madrid Skateboards, che propone tavole tradizionali combinando con i classici processi di lavorazione le più attuali innovazioni tecnologiche.

Max Doubler in dicesa dal Passo dello Stelvio durante il tour europeo del Team Madrid della scorsa estate

IL TEAM DOWNHILL – I prodotti Madrid Skateboards sono caratterizzati da un’elevata qualità. E soddisfano le richieste di ogni segmento di mercato, persino della scena downhill nella quale il brand può vantare uno dei team più forti a livello mondiale. In particolare rientrano nella crew downhill i rider Zak Maytum, Nick Dunmall, Calvin Staub, Pete Eubank, Max Dubler, Andrew Mercado, Tom Stetler, Justin Rouleau, Coop, Sinjin Davis ed Ethan Vinograd. Essi si affiancano agli atleti dei team street e flypaper (composto quest’ultimo da rider che utilizzano il celeberrimo griptape Madrid chiamato appunto Flypaper, considerato uno dei migliori al mondo già dagli anni ’90).

LA COLLEZIONE 2013 - Si compone di oltre 40 modelli di longboard specifici per downhill, freeride, pool/street, carving e basic. Non mancano prodotti più particolari come tavole Midget (skate ridotti per un uso urban), Ditch Board (assemblati dal costo contenuto e con shape tendenzialmente old school), in legno esotico e in bamboo. Ricordiamo che al di là delle tavole da skate il brand firma componenti come truck (Gunmetal e X-Caliber), ruote (Venom e Cadillac), bushingf (Venom), accessori e capi di abbigliamento.

Burton Snowboards e Mountain Dew hanno stretto una partnership e realizzato la collezione outerwear Green Mountain Project (GMP). Tali prodotti derivano da tessuti sostenibili realizzati con bottiglie di plastica riciclata della bibita Mountain Dew. La collezione include tre giacche e due pantaloni nella linea maschile, due giacche (in foto il modello Eleanor) e un pantalone in quella femminile. Inoltre, ove possibile sono state utilizzate anche miscele di materiali riciclati e naturali dal minor impatto ambientale come isolamento GMP Hemp Fortex, 3M Thinsulate con fibre riciclate, tessuti Dryride EcoNanoshell 2L, tessuti 3-Layer Hemp Ripstop e fodere in Taffeta e rete riciclate. Il risultato è un assortimento di outerwear caldo ed ecologico. Greg Dacyshyn, Burton chief creative officer, ha dichia-

PATAGONIA

Tina Surfboard (linea Bamboo)

Africa (linea Carving)

Pulvered (linea Freeride)

Paintstripes (linea Basic)

Calvin Staub Formica (linea Downhill)

Goatsucker (linea Premium Freeride)

Madrid Skateboards è distribuito in Italia da: NDI-Nitro Distribution Italia 0464.514098 - nitro@nitro.it - www.madridskateboards.com

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& YULEX CORPORATION

Yulex Wetsuit Patagonia ha lavorato insieme a Yulex Corporation, società specializzata nella produzione di sostanze di derivazione agricola per il settore medico, terziario e industriale. Insieme hanno sviluppato una nuova muta realizzata in Yulex, un tipo di gomma vegetale che si presenta come la prima vera alternativa al tradizionale neoprene. Questa gomma deriva dal Guayule, pianta che richiede poca acqua e nessun pesticida per un impatto sull’ambiente prossimo allo zero. Si tratta in pratica della muta più ecologica a oggi presente sul mercato: più elastica, di veloce asciugatura e con un altissimo grado di calore. “Dopo 4 anni di collaborazione abbiamo svi-

Quiksilver

Sei dei principali modelli longboard 2013 Madrid

rato: “Il tessuto riciclato è molto performante sulla neve, offre una sensazione tattile impeccabile ed è perfettamente stampabile. Quindi soddisfa i nostri elevati standard di qualità aiutandoci a ridurre il nostro impatto ambientale”.

luppato un materiale unico che ha reso possibile la produzione di una muta composta per il 60% di Yulex. L’obiettivo è quello di ottenere una formula che garantisca l’utilizzo di questo materiale al 100%, ma per ora questo è già un grande passo avanti”, dichiara Jason McCaffrey, responsabile surf Patagonia. Inizialmente le mute saranno disponibili solo in Giappone per la PE 2013. Seguirà una distribuzione globale.

& Javier Mendizabal

Griffin Line Quiksilver, in partnership con il suo ambassador Javier Mendizabal, ha creato una serie limitata di 50 paia di occhiali da sole fatti a mano con materiale proveniente da tavole da skate rotte o riciclate. I prodotti, che rientrano nella collezione Griffin, sono stati disegnati dagli artisti dello studio di Barcellona Vuerich B e montano lenti polarizzate CR39 firmate Carl Zeiss. Gli occhiali sfruttano il flessibile e resistente legno di acero utilizzato negli skateboard, oltre alle loro grafiche colorate e agli strati di resina che donano sfumature naturali. Ogni pezzo è numerato e venduto insieme a una polaroid che ritrae la tavola dalla quale deriva, con informazioni sul suo proprietario. Questi occhiali sono inoltre collegati al progetto Skateistan, fondato dallo skater australiano Oliver Percovich nel febbraio 2007 al suo primo viaggio in Afghanistan, con l’obiettivo di

sviluppare infrastrutture da skate per offrire ai giovani la possibilità di scoprire una nuova passione. Per ogni paio di occhiali venduti, Quiksilver donerà parte del ricavato all’associazione. Javier Mendizabal indossa un paio di occhiali della collezione Griffin


FW 2012/13 Products

Collaborations 686, Crooks & Castles

& Blind Skateboards

Street-style & skate-style apparel lines Il marchio 686 presenta la sua prima collezione realizzata in collaborazione con Crooks&Castles. I due brand con base a Los Angeles hanno unito le proprie forze per disegnare una linea di abbigliamento invernale che rifletta le loro personalità. La collezione è così caratterizzata da capi street in puro stile Crooks&Castles, creati utilizzando le avanzate tecniche di costruzione sviluppate da 686 negli ultimi 20 anni. Michael Akira West, presidente e direttore creativo di 686, ha così commentato la collaborazione: “Negli ultimi 20 anni 686 si è distinto per i suoi prodotti invernali avanzati. Volevamo rendere omaggio a Los Angeles e per questo abbiamo scelto Crooks&Castles”. Emil Soriano, design director per Crooks&Castles, ha invece dichiarato: “Volevamo dare ai capi un aspetto street. Così abbiamo tratto ispirazione dallo show ‘Sons of Anarchy’”. I capi sono disponibili online sui siti ufficiali dei due brand 686.com e crooksncastles.com.

Ma questa non è l’unica collaborazione per 686, che ha stretto un accordo anche con Blind Skateboards, fondata da Steve Rocco e Mark Gonzalez e caratterizzata da una mentalità “fai-da-te”. Da questa partnership è nata la capsule collection 686 x Blind, che riprende la natura “grezza” e le regole non scritte di una skate-company come Blind, libera di fare ciò che vuole senza alcun tipo di costrizione mentale al contrario delle grandi corporate americane. La collezione è composta da capi d’abbigliamento 686 dedicati all’inverno e caratterizzati da grafiche rivoluzionarie realizzate da Marc McKee, designer per Blind.

Oakley

& Recon Instruments

Airwave Goggle Oakley ha annunciato il lancio di una maschera da neve rivoluzionaria, la nuova Airwave. Si tratta di un modello ad alta tecnologia, che combina il meglio delle maschere Oakley con un display HUD (HeadUp Display) sviluppato da Recon Instruments. Tale display integra funzioni GPS, bluetooth e molto altro ancora con numerosi sensori incorporati. Airwave offre la possibilità di avere una serie completa di informazioni a portata d’occhio: statistiche dei salti, posizione sulla mappa di una stazione sciistica, localizzazione percorsi e amici. Altri dati rilevati dai sensori includono la distanza percorsa, l’altitudine, la velocità e il dislivello delle discese. Connessa a uno smartphone, consente di visualizzare

Burton Snowboards

in tempo reale chiamate e messaggi ricevuti, oltre che di ascoltare musica via bluetooth tramite telecomando wireless azionabile anche con i guanti. Il display HUD integrato nella maschera utilizza l’innovativa tecnologia dei prismi e permette alle informazioni di essere percepite dall’occhio come se fossero visualizzate su uno schermo da 14 pollici posto a circa 1 metro e mezzo di distanza. Inoltre è progettato per non ostruire la visuale, mentre la geometria della lente semi-incassata amplia il campo visivo periferico. Airwave è compatibile con i sistemi operativi Apple e Android. L’applicazione Oakley Airwave offre un’ampia gamma di funzioni.

& Walt Disney

Muppets & Toy Story Lines Per l’inverno 2013 Burton ha stretto una partnership con Walt Disney e con i suoi marchi Muppets e Toy Story di Disney-Pixar. Così le tavole Custom Restricted 2013 presentano grafiche dedicate ai Muppets mentre sui modelli Chopper e sull’outerwear Youth è presente la gang di Toy Story. La Custom Restricted, tavola preferita dal pro rider Mikkel Bang, è un modello all-mountain venduto a un prezzo consigliato di 560 euro. È disponibile con le grafiche dei personaggi Muppets Kermit (foto sotto), Gonzo, Animal, Dr. Teeth e Miss Piggy. Le tavole Chopper, invece, presentano diverse grafiche dedicate a Toy Story. Sono disponibili in misure dagli 80 ai 130 cm a un prezzo consigliato di 140 euro e sono caratterizzate da flex morbido e spigoli rialzati. Le tre taglie più piccole sono dotate di tappetini antiscivolo e dell’accessorio Riglet Board Reel. I personaggi Toy Story sono disponibili anche sui capi di outerwear e stratificazione con la Boy’s Minishred Fray Jacket, la Girl’s Charm Snowboard Jacket, i Minishred Bib Pants (foto sopra) e i Minishred top e pant first layer. Tutti i capi sono dotati di Room-To-Grow, che permette di eliminare una cucitura per prolungare la vita dell’outerwear dei bambini durante la crescita. Per info visitare il sito burton.com.

APO TYLER La Apo Tyler nasce dalle menti del rider Tyler Chorlton e dell’artista Nico Thomas. Una tavola aggressiva nel riding e nella grafica, sorprendente in reattività e precisione. Il caratteristico gatto rappresentato nella grafica, che prende spunto dal soprannome Topcat dell’artista Nico Thomas, è intento a proteggere il suo territorio dagli invasori. La tavola è un flat camber con freestyle shape e inserti in carbonio in punta e coda e rappresenta il giusto mezzo per dominare i kicker e la fresca. Tra le diverse caratteristiche tecniche: PB Blast core, 2D Basalt fiberglass, XV Carbon, Sintered 4000 Base, Stone Grind, Slanted Sidewalls, Double Flex. Distribuito da: Snowide - +33.045.0055128 - info.italia@snowide.com

BEAR Collezione fw 2012/13 Calore, comfort, protezione dagli agenti esterni ed estremi, attenzione per i dettagli, grafiche espressive e grintose: sono le caratteristiche della collezione invernale Bear. Lo stile semplice è liberamente ispirato al passato ma, allo stesso tempo, risulta moderno e all’avanguardia. Ne viene fuori un forte mix dalla cura del particolare, dalla ricerca e sperimentazione sui tessuti, dalla creatività e dal colore. I materiali, naturali come la lana e il cotone, o tecnologici e performanti come le fibre sintetiche, sono i veri protagonisti, insieme alle lavorazioni a cui essi vengono sapientemente sottoposti. Si spazia dai tessuti garzati e doppiati a quelli effetto “brushed”. Il risultato è sorprendente: dietro all’aspetto leggermente infeltrito e vagamente vintage, che ricorda l’usura del sale marino e che sa di spiagge spazzate dal vento, ci sono in realtà capi di ultima generazione, confortevoli, resistenti e soprattutto di moda. Questa stagione invernale rappresenta anche il ritorno di Bear sulla scena dello snowboard. Distribuito da: Bunch - 051.3768039 - info@bearsurfboards.com

SCOTT Couloir Scott ha lanciato sul mercato una nuova generazione di caschi pensata per chi vuole il massimo della protezione nel freeride come anche in fase di salita grazie alla sua reversibilità e alla doppia certificazione CE EN 1077 class B/ CE EN 12492. È facilmente trasformabile da casco da sci a casco da alpinismo togliendo l’imbottitura sulle orecchie e la fodera interna. La costruzione Scott L.P.D. (Low Profile Damping) sulla parte alta del casco permette di mantenere, grazie a un sapiente posizionamento del materiale, un elevato livello di protezione e un profilo lineare. Il Couloir beneficia dello Scott M-R.A.S Fit System che garantisce un’ottima calzata grazie alla posizione dello snap. La parte superiore è in ABS mentre il rivestimento in EPS. L’imbottitura invernale è removibile e lavabile. Tra le altre caratteristiche presenta sistema di ventilazione frontale G-Vent, 14 inserti per ventilazione passiva, copri-orecchie removibili, sistema fissaggio maschera, fissaggio lampada frontale, sottogola confortevole e sacchetto porta casco. Disponibile nelle taglie S, M, L. Prezzo al pubblico: 169 euro. Distribuito da: Scott Italia - 035.756144 - infosport@scott-sports.it

SECTOR 9 Daisy La nuova Daisy (Downhill Division) firmata Sector 9 è nata nel 2012 grazie allo studio e ai suggerimenti del top rider Louis Pilloni. È caratterizzata da top mount, otto strati di acero, rocker, microdrop e “taco” concave (radiale). Risulta stabile e maneggevole, molto reattiva anche con il wheel base più lungo di 28,25” (che può essere ridotto fino a 26”). Le tasche per i piedi sono confortevoli e intuitive, la larghezza di 9,75” si mantiene lungo tutto lo stance, rendendola facilmente fruibile anche in switch. Per ruote superiori ai 70 mm di diametro è consigliabile usare un raiser da 1/4 di pollice. Nonostante questo, microdrop e rocker tengono i piedi ben piantati a terra, stabili anche a velocità elevate. Distribuito da: The Maccaroni Project - 0171.480164 - heyguys@sector9.it

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DATA & STATISTICS

di Monica Viganò

Due letture contrastanti del mercato sulla base dei dati raccolti da Transworld Business e Illicitsnowboarding.com

a cura di Elisa Maria Ferrari & Monica

Viganò

Snowboard, declino vero o presunto? Ma soprattutto, quali le prospettive a medio/lungo termine? Ecco una ragionevole sintesi da due interessanti analisi del mercato USA, apparentemente in contrasto tra di loro, che delineano la situazione attuale, le problematiche e le possibili evoluzioni nel mercato a stelle e strisce. Considerazioni che possono risultare utili e stimolanti per tutti gli operatori del settore. 1. Praticanti snowboard e sci usa dagli anni ’80 a oggi 16.000.000 14.000.000 12.000.000 Sci

10.000.000 8.000.000 6.000.000

Il mercato dello snowboard negli anni scorsi ha attraversato un periodo di forte boom. A esso è seguita una fase di rallentamento che – complici anche le scarse precipitazioni nevose e un’economia sempre più instabile – pare aver portato a una recessione del mercato. Non solo in Italia ma anche in altri paesi, con qualche eccezione. Ma è davvero così? E cosa dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro? Per rispondere a queste domande, possiamo prendere in considerazione diverse argomentazioni apparse di recente su alcuni media di settore internazionali.

Le analisi dei media A partire dal noto media b2b Transworld Business, che ha pubblicato lo scorso settembre una preoccupante ricerca di mercato firmata Nate Fristoe, ricercatore della società di consulenza RRC Associates. Fristoe ha raccolto una serie di dati che ha poi analizzato secondo diverse variabili. La sua conclusione è che il settore snowboard stia effettivamente andando verso una fase discendente. In seguito però un editor del sito Illicitsnowboarding.com (sito di analisi del mondo snowboard in vari suoi aspetti molto seguito e aggiornato) ha letto gli stessi grafici secondo metodi completamente diversi traendo, di conseguenza, conclusioni a volte diametralmente opposte. Secondo Illicit infatti lo snowboard è ancora in crescita pur con qualche segnale congiunturale di stallo. Ma certamente non è proiettato verso il declino.

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La nostra lettura In questa sede ci si soffermerà sull’analisi condotta da Illicit, le cui argomentazioni sono di certo valide. È stato preferito questo studio a quello di Nate Fristoe (pubblicato al link http://goo.gl/ UZT5Q) perché vale la pena evidenziare l’importanza di una focalizzazione sul futuro e su nuovi metodi e strategie per accrescere la partecipazione delle persone in questo sport. Un atteggiamento che oggi più che mai occorre promuovere anche nel nostro Paese. Il numero di rider negli Usa Partiamo dal numero di snowboarder presenti negli Stati Uniti. La loro presenza si è stabilizzata nel corso degli anni e a partire dall’inverno 2006/07 ha registrato un andamento altalenante, caratterizzato da continui cali e riprese. Analizzando le ragioni di questo andamento scopriamo tuttavia che i periodi di calo sono stati statisticamente non rilevanti, visto che i numeri registrati in questi lassi di tempo rimangono tra i migliori della storia dello snowboard. Negli ultimi anni gli snowboarder hanno rappresentato circa il 25% della base di praticanti statunitensi considerata, percentuale rimasta pressochè costante dall’inverno 2005/06. Questo significa che è in realtà diminuito l’intero panel di praticanti, non solo quello riferito allo snowboard. Di conseguenza risulta importante pensare a un’analisi più ponderata che evita di considerare ogni anno come sintomo di una tendenza. Se facessimo così, basterebbe dire che il lunedì è una giornata sfavorevole per la pratica dello snowbo-

2008 2009 2010

2007

2002 2003 2004 2005 2006

1999 2000 2001

0

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998

2.000.000

1988 1989

Copyright: Nitro

4.000.000

Fonte: illicitsnowboarding.com

Snowboarder Totale Media totale

ard per assumere che i giorni seguenti sarebbero potenzialmente peggiori. Al contrario, parlando di andamento settimanale, la pratica dello snowboard si riprende già il martedì per poi crescere nettamente il giovedì e, ovviamente, il fine settimana con il maggior picco nella giornata di sabato. L’andamento di snowboard e sci Fristoe ha proposto anche una stima delle perdite che hanno avuto i resort degli Stati Uniti a seguito del calo di presenze di snowboarder. Secondo lui nel 2010/11 e nel 2011/12 i resort hanno affrontato cali di 3,1 milioni di presenze come conseguenza dello stallo nello snowboard. Stando a Illicit, questa analisi è errata perché occorre tener conto del percorso di sviluppo dello snowboard che non può crescere esponenzialmente all’infinito. Lo stesso è accaduto a suo tempo con lo sci che nel 1988 negli USA contava più di 12 milioni di praticanti scesi, tra alti e bassi, nel 2007 a quota 6 milioni e risaliti quasi a 8 milioni nel 2010. Allo stesso modo lo snowboard nel 1988 contava meno di 2 milioni di praticanti, saliti fortemente a quasi 7 milioni nel 2004 e calati intorno ai 6 milioni nel 2010. Il totale dei praticanti USA di tutte e due le discipline tra la fine degli anni ’80 e i giorni nostri rimane tra i 14 e gli 11 milioni (vedi grafico n°1). Questo perché circa la metà delle persone che sciavano negli anni ’80 ora fa snowboard. Quindi la maggior parte dei rider di oggi è rappresentata da persone che già frequentavano la montagna ma che hanno deciso di affrontare la pista in un modo diverso. Secondo questa lettura, dunque, negli ultimi anni


2. Media dei giorni dedicati a sci o snowboard dal 1996/97 al 2011/12

7,0

6,5

6,6

6,7 6,4

6,5

5,6

5,6

5,5

5,4

6,2

6,1

5,5

5,6

5,6

5,6

5,6

6,1

6,1

5,7 5,5

5,4

5,5

5,5

/9 7 97 /9 8 19 98 /9 19 9 99 /0 20 0 00 /0 20 1 01 /0 20 2 02 /0 20 3 03 /0 20 4 04 /0 20 5 05 /0 20 6 06 /0 7 20 07 /0 20 8 08 /0 20 9 09 /1 20 0 10 /1 1 20 11 /1 2 19

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La media delle giornate sulla neve Anche se in calo, non è da considerarsi preoccupante nemmeno l’andamento discendente della media dei giorni trascorsi sulla neve dagli snowboarder (vedi grafico n°2). Questa media è passata da 7,6 giorni l’anno nel 1996/97 a 6,1 nella stagione 2011/12. Gli sciatori sono invece rimasti pressoché stabili passando da 5,5 giorni l’anno nell’inverno 1996/97 a 5,7 nell’inverno 2011/12. Nel caso dello snowboard, la media rimane dunque a livelli accettabili e persino superiori rispetto a quelli registrati dallo sci. Quest’ultimo, benché non possa vantare performance da annales, è quantomeno rimasto costante. Tuttavia, alla luce di questi dati, possiamo asserire che entrambi gli sport sembrano tenere. Questione di sesso Fristoe rivolge la sua attenzione anche alla disuguaglianza di genere. Parlando di praticanti snowboard, i rider uomini sono decisamente più delle donne. Una disparità che accomuna tutti gli sport da neve che negli ultimi 15 anni hanno registrato una proporzione uomini/donne, sempre in riferimento a praticanti, pari a 54/46. Parlando solo di snowboard, gli uomini rappresentano il 65% dei praticanti snowboard e le donne il 35% come evidente anche nel grafico n°3. Questa

36%

30%

5,7

4,0

i resort non sono stati visitati da meno persone. Il che invalida la deduzione della perdita dei resort Usa fatta da Fristoe.

40%

6,1

4,5

19

62%

62%

62%

62%

62%

38%

38%

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38%

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61%

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50%

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6,0 5,5

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7,0 6,6

5,5

63%

37%

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37%

38%

39%

38%

39%

39%

38%

38%

35%

20%

Uomini Donne

10% 0

proporzione è più equilibrata in riferimento allo sci dove gli uomini rappresentano il 51% dei praticanti e le donne il 49%. Tuttavia, sebbene la partecipazione maschile sia maggiore rispetto a quella femminile sia nello snowboard che nello sci, si può dichiarare che il primo stia iniziando a prendere gli stessi connotati demografici dello sci (ad eccezione della stagione 2011/12, vedi sempre grafico n°3). Età dei rider Fristoe dimostra poi come solo una piccola percentuale di partecipanti snowboarder sia oggi di età inferiore ai 14 anni. Questa percentuale è infatti scesa dal 42,3% nell’inverno 2003/04 al 33,8% nella scorsa stagione. Il picco massimo è stato raggiunto proprio negli anni del boom di questo sport, stando a significare che il primo approccio alla neve avveniva all’epoca non tramite lo sci bensì tramite lo snowboard. A oggi l’assestamento della disciplina ha portato a una riduzione di nuovi praticanti provenienti da questa fascia di età ma non significa che c’è stato in generale un calo di partecipazione. Piuttosto il minor numero di bambini praticanti potrebbe indicare un “invecchiamento” degli snowboarder (vedi grafico n°4). Dal 1996/97 al 2011/12 la media d’età degli snowboarder è salita da 23,5 a 27,5 anni. Un dato che Fristoe considera allarmante perché, a suo dire, la maggior parte dei rider oggi entra in una fase della propria vita in cui famiglia e carriera prendono il sopravvento

Fonte: Transworld Business

7,1

63%

96 /9 19 7 97 /9 8 19 98 /9 19 9 99 /0 20 0 00 /0 20 1 01 /0 20 2 02 /0 20 3 03 /0 20 4 04 /0 20 5 05 /0 20 6 06 /0 7 20 07 /0 20 8 08 /0 20 9 09 /1 20 0 10 /1 1 20 11 /1 2

7,1

7,0

5,0

64%

Media dei giorni dedicati allo sci

19

7,5

70%

Media dei giorni dedicati allo snowboard

7,6

Fonte: Transworld Business

8,0

3. Percentuale di genere per praticanti snowboard dal 1996/97 al 2011/12

e dunque potrebbero influire negativamente sulla partecipazione allo sport. In realtà, se consideriamo che negli anni gli sciatori hanno avuto una media d’età costante intorno ai 30 anni e che questa disciplina non è a oggi in una situazione critica, anche questa preoccupazione di Fristoe potrebbe risultare infondata. Prospettive future Nate termina la sua analisi suggerendo al settore di migliorare l’approccio in modo che anche i ragazzini possano essere coinvolti e che la disuguaglianza di genere sia abbattuta. Ai resort consiglia invece di contenere il prezzo degli skipass per incoraggiare la partecipazione tra le fasce d’età più basse. Nel grafico n°5 sono riportate le prospettive future stimate da Fristoe se le industrie si concentreranno su questi suoi suggerimenti. In particolare secondo Nate lo squilibrio di genere si modererà gradualmente verso una maggior parità. In quest’ottica il numero di visite riferite allo snowboard tornerà a crescere nel giro di 8 stagioni. Questo porterebbe a una crescita dell’intero mercato neve, portando le visite complessive oltre i 60 milioni nell’arco di 10 stagioni. In generale possiamo dire che non basta un’unica brutta stagione per decretare la fine dello snowboard. Non a caso, dopo un’analisi orientata al pessimismo, lo stesso Fristoe chiude la sue considerazioni delineando una possibile prospettiva positiva. A patto che tutti – operatori in primis – facciano la loro parte ovviamente.

5. visite snowboard reali e prospettate per genere dal 1996/97 al 2021/22

4. Percentuale di partecipazione allo snowboard tra bambini fino ai 14 anni

20.000.000

Donne

Uomini

18.000.000

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16.000.000 42,3%

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14.000.000

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Pointbreak Magazine 9 / 2012

Fonte: Transworld Business

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27%

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1996/97 1997/98 1998/99 1999/00 2000/01 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13 2013/14 2014/15 2015/16 2016/17 2017/18 2018/19 2019/20 2020/21 2021/22

29%

Fonte: Transworld Business

6.000.000

31%

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INTERVISTe

Abbiamo incontrato il surfista e musicista Donavon Frankenreiter a Milano per il suo tour Start Livin’

a cura di Marco Gregorin

Note di surf sotto la Madonnina Ha girato il mondo con il surf e continua a farlo anche con la sua musica. Vanta collaborazioni di prestigio come quelle con Jack Johnson, G-love e Ben Harper. Nel suo ultimo album anche una canzone per Andy Irons.

A fine luglio abbiamo avuto il piacere di incontrare Donavon Frankenreiter prima del suo concerto milanese, prima tappa italiana del tour europeo Start Livin’ (in foto sopra, la copertina dell’album). Per chi non lo conoscesse, Donavon è un surfista storico che ha fatto del suo stile, la sua fama... e oltre a essere un bravissimo freerider (tra i suoi sponsor più celebri citiamo Billabong, Sanuk, Vonzipper, Verizon Wireless e Subaru) è un ottimo musicista. All’età di 10 anni ha scoperto il surf. A 16 anni la musica. Da allora entrambi sono diventati la sua ragione di vita, insieme alla famiglia. Marito e padre di due figli, il surfista californiano è una persona davvero disponibile e piacevole con cui fare quattro chiacchere. È anche un uomo sicuro di sé, come ha dimostrato davanti alle difficoltà di svolgimento del concerto milanese. La pioggia rischiava infatti di far saltare tutto, ma Donavon ha voluto suonare lo stesso. La band ha improvvisato una live session acustica sotto il portico di Villa Simonetta. Sembrava di essere tra un gruppo di amici: birra, musica e Donavon che chiedeva al pubblico quali canzoni preferiva sentire. Vi lasciamo ora alla bella intervista che ci ha rilasciato, non prima di avervi raccontato un aneddoto: la prima domanda ce l’ha posta proprio lui!!
 “Sai dove sarò domani?” – “Sì! A Ravenna, per la seconda tappa in Italia” – “Esatto!! Ci sono onde lì? Credi che potrò surfare? Potrò almeno fare il bagno?” Quando hai iniziato a fare surf? 
 Ho iniziato quando avevo 10 anni. Ho ricevuto la mia prima

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Pointbreak Magazine 9 / 2012

tavola per Natale. Quello stesso giorno sono entrato in acqua, mi sono alzato sulla mia prima onda e in quel momento è nata la passione. Non ho mai smesso! Chi ti ha fatto avvicinare a questo sport? 
 I miei genitori mi portavano spesso in spiaggia ma nessuno dei due surfava. All’inizio entravo in acqua con un boogie board e cose simili, ma guardavo sempre i surfisti ammirato e chiedevo di avere in regalo una vera tavola. Ci sono voluti anni ma, alla fine, me l’hanno comprata. Chi ammiravi quando eri piccolo? Sul fronte surf ammiravo Tom Curren, Mark Occhilupo, Kelly Slater, Tom Carrol, Dane Kealoha, Michael e Derek Ho. Erano e sono tuttora i miei idoli. Sono incredibili surfisti e uomini di mare! Per quanto riguarda la musica, invece, ho iniziato a suonare a 16 anni e fino ad allora non ne sapevo molto sugli strumenti e su tutte le altre cose. Una volta iniziato ho scoperto

Jimmy Page, Eric Clapton, Jimmy Handrix e molti altri chitarristi. Poi ho iniziato ad ammirare i compositori: Tom Petty, Bob Dylan, Bob Marley. Mi piace ascoltare storie diverse nelle canzoni. Sempre a proposito di musica, collabori spesso con altri artisti? Sì. Ho collaborato moltissimo con Jack Johnson, G-love e Ben Harper. Sono stati tutti così bravi con me, è stato incredibile lavorare con loro! Il tuo primo album è stato prodotto da Jack Johnson e Brushfire Records. Com’è stato?
 Spettacolare! Un’ottima partenza per la mia carriera! Jack l’ha prodotto, ha scritto alcune canzoni con me, ha suonato nel disco e poi mi ha portato in tour per 2 anni con lui e Brushfire Records. Quindi potrei dire che ho iniziato a far sul serio grazie a lui. Aprivo i suoi concerti ed ero sotto la sua stessa etichetta discografica. Volevo farti una domanda sulle tue tre date in Italia e soprattutto se avevi in mente di surfare mentre eri qui, ma mi hai praticamente già anticipato. Già, ti ho chiesto poco fa se fosse possibile surfare a Ravenna. Oggi qui a Milano sicuramente niente surf. Magari a Ravenna andiamo a fare un po’ di windsurf! Hai mai creato una canzone mentre facevi surf? 
 Direi di no. Ho sempre in mente delle canzoni mentre surfo ma non mi è mai successo di creare un ritmo o una melodia sulla tavola. Quando surfo cerco di non pensare a nulla. Quello è il momento ideale per liberare la testa dai pensieri e cercare uno stato di serenità. C’è così tanto rumore nella vita di tutti i giorni. Quando sono in acqua invece sono in totale relax. Quanto il surf influenza la tua musica?
 Influenza tutta la mia vita! Sono un surfista professionista da quando avevo 16 anni e grazie a questo ho girato il mondo. Ho conosciuto paesi, culture, generi musicali e persone. Quello che suono è quello che racconto nelle mie canzoni. Oltre al surf, mi ispirano anche mia moglie e i miei due bambini.

“Ho sempre in mente delle canzoni mentre surfo ma non mi è mai successo di creare un ritmo o una melodia sulla tavola. Quando surfo cerco di non pensare a nulla. Quello è il momento ideale per liberare la testa dai pensieri e cercare uno stato di serenità”


In questa pagina tre momenti dell’esibizione milanese. A sinistra i figli di Donovan con lui sul palco

“I miei figli suonano la batteria e a volte la chitarra. È capitato che salissero sul palco e suonassero con me”

Una dimostrazione di questa influenza è anche nel tuo ultimo album, dove troviamo una canzone che si chiama A.I.
 Ce ne parli? È dedicata ad Andy Irons, che era un mio caro amico. È stata dura affrontare la sua scomparsa. Questa canzone raccoglie tutti i pensieri che avevo in testa e che sentivo di dire. Il testo e la melodia sono venuti fuori molto velocemente. Ho scritto i versi “How we get through another days away from you”, ne è uscito il versus e il ritornello... e la canzone era finita. Hai mai surfato qui in Italia? Sì, in Sardegna e anche vicino a Roma. Ho sempre trovato belle onde. Amo questo paese! Sono venuto in Italia anche in viaggio di nozze, quando ho visitato Capri! Davvero stupenda! Come surfista professionista hai viaggiato moltissimo. Qual è stato il miglior surf trip?
 Non saprei. Il viaggio in Islanda è stato veramente stupendo, con onde fantastiche circondate da iceberg e vulcani. E poi ho visto l’aurora boreale! Mi è piaciuta anche la Sardegna, divertente e selvaggia. Non credevo avesse onde così

significative. In generale, comunque, mi è piaciuto ogni posto che ho visitato. Tahiti ha delle onde stupende ma adoro anche l’Australia, l’Indonesia e soprattutto le Hawaii. Quando sei in tour ti porti le tue tavole?
 No, le noleggio sul posto. Cerco di conoscere i local e di farmi portare negli spot con loro. Al contrario, ti porti la tua famiglia. Che rapporto hanno i tuoi figli con surf e musica? Entrambi fanno surf, così come anche mia moglie. I miei figlio suonano poi la batteria e a volte la chitarra. È capitato che salissero sul palco e suonassero con me. In Portogallo, ad esempio, ho suonato insieme a mia figlia, che mi ha accompagnato alla batteria (per la cronaca, ha fatto lo stesso durante la serata di Milano, ndr). Diventare un surfista professionista non è facile, ma non lo è nemmeno diventare un musicista professionista. Tu sei riuscito in entrambe le imprese. Come ci si sente?
 È un sogno che si realizza! Ho iniziato a guadagnare soldi prima con il surf, poi con la musica. È come se le mie passioni più grandi abbiano attraversato una linea sottile che le ha trasformate in un vero lavoro.

Parliamo di sponsor. Chi ha creduto in te per primo? Il mio primissimo sponsor è stato Billabong, che mi accompagna ancora adesso dopo 23 anni. Oggi posso contare anche su Verizon Wireless, Sanuk Sandals, Vonzipper Sunglasses, Hobie Surfboards, Subaru Cars e molti altri che mi sostengono in entrambi i campi: surf e musica. Com’è il tuo rapporto con queste aziende? Fantastico! Billabong e Sanuk sposano qualsiasi iniziativa io proponga e la promuovono facendomi sentire davvero parte del brand. Solitamente seguo i loro eventi, loro promuovono sulle spiagge i loro prodotti e la sera intrattengo gli invitati ai parti con live session. Quali altri sport pratichi?
 Esco in barca e mi piace molto il giardinaggio. Vivo alle Hawaii in un terreno di 7 ettari che mi consente di rilassarmi coltivando verdure. Non ho molto tempo per fare altro. Chiudiamo con una descrizione della tua giornata tipo. Fare surf durante il giorno e suonare alla sera. Quando riesco a combinare entrambe le mie passioni nell’arco delle 24 ore, ho sicuramente davanti la giornata perfetta.

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FOCUS ON

Dal 26 al 30 settembre nel resort svizzero di Saas-Fee

Benafsha Tasmim, coordinatrice sport ed educazione per Skateistan, in videoconferenza da Kabul

Testo: Monica Viganò - Foto: Alb

a Tatche Pardo

Anche un’uscita in adventure park durante la quarta edizione di WIB

Il business a quote rosa firmato Women In Boardsport Ben 50 donne provenienti da 10 Paesi hanno presenziato alla quarta edizione di WIB, un meeting tutto al femminile per condividere esperienze, fare network e proporre cambiamenti positivi per l’intero mercato action sport. Ancora una volta Saas-Fee ha ospitato l’imperdibile evento dedicato a tutte le donne impegnate nel mercato degli sport da tavola. Si tratta di Women in Boardsport, appuntamento unico nel suo genere a livello mondiale che ha luogo ogni anno a settembre. La quarta edizione di questa kermesse, aperta a tutte le donne attive nel settore degli action sport o interessate a lavorare al suo interno, ha avuto luogo nel resort svizzero tra il 26 e il 30 settembre e ha attirato 50 donne provenienti da 10 Paesi di tutto il mondo. Per tutto il weekend le persone presenti hanno avuto modo di ascoltare le esperienze e i progetti futuri di professioniste del settore intervenute come speaker. Un occhio alla sostenibilità - Tra i temi affrontati in questa quarta edizione spiccano la sostenibilità, come accrescere la partecipazione nei boardsport e come fare carriera in questo mercato. In particolare Anna-Maria Rugarli (direttore sostenibilità e CSR per VF International) ha spiegato nei minimi dettagli di cosa si occupa e degli obiettivi che la sua azienda si impegna a perseguire per migliorare il proprio impatto in ambito ambientale e di responsabilità sociale. A seguito del suo intervento ha avuto luogo un’animata discussione su come le società possano avere atteggiamenti sostenibili nell’affrontare le sfide imposte dal mercato odierno. L’attenzione alla responsabilità sociale - La quarta edizione ha presentato anche storie di donne che stanno realmente facendo la differenza nel mondo (non solo boardsport). Tra esse sicuramente Benafsha Tasmim (coordinatrice sport ed educazione per Skateistan), collegata con Saas-Fee in videoconferenza da Kabul. Benafsha ha raccontanto la situazione attuale dell’Afghanistan, ha spiegato cosa fa Skateistan e qual è il suo impatto sulla comunità locale. Per la cronaca Skateistan è un’associazione non governativa e caritatevole che propone programmi educativi e lezioni di skateboard in Afghanistan, Cambodia e Pakistan. Skateistan è un’associazione non politica, indipendente e rivolta a persone di tutte le etnie, religioni e background.

Novità sul fronte eventi - Tra le altre relatrici anche Ela Boner che ha presentato a Saas-Fee le principali novità relative all’evento Freestyle.ch. Nell’edizione 2012, andata in scena il 22 e il 23 settembre, è stata per la prima volta consentito alle donne di competere contro gli uomini nel contest Big Air. Le rider presenti - Durante questo intenso appuntamento sono intervenute anche alcune icone della scena snowboard come Nicole Angelrath. Alcune di loro hanno condiviso le loro idee su come avvicinare più bambini allo snowboard, come nel caso dell’iniziativa Sprung Brett promossa dalla medaglia d’oro olimpica Nicola Thost. L’atleta Ursina Haller ha invece presentato il progetto Swiss Snowboard Girls, finalizzato a motivare le ragazze che vogliono intraprendere una carriera nello snowboard. Sina Candrian, inoltre, ha dimostrato come Ursina Haller sia possibile crearsi una carriera presenta il progetto professionale da rider e portarSwiss Snowboard Girls la avanti congiuntamente con gli studi. Anne-Flore Marxer ha poi annunciato di essere la nuova ambasciatrice del World Snowboard Day, al quale ha invitato a partecipare tutte le presenti (l’edizione 2012 è prevista per il 30 dicembre prossimo, vedi anche news a pag. 6). L’hawaiiana Tatiana Howard (windsurfer, surfer, kitesurfer e stand up paddler professionista) ha invece insegnato come ballare la Hula, tipica danza hawaiiana. Ha inoltre presentato il Butterfly Effect Movement, progetto tutto al femminile di caratura mondiale che intende promuovere l’amore per gli oceani, offrire interventi volontari in varie comunità e proteggere l’ambiente. Le altre speaker sul palco - La lista di relatrici prosegue e comprende Sara Juric (che ha parlato del Women’s Rights Movement), Julia Heinzer e Bettina Bollinger (che hanno raccontato le loro vite dedicate al surf), Noemi Reichel della Swiss Schtifti Foundation (che ha spiegato cosa fa la fondazione per i bambini in età scolastica e il

Da sin: Tatiana Howard (fondatrice Butterfly Effect Movement), Corinne Kurz di GummiLove, la pro snowboarder Sina Candrian, Christine Waeber di Bluesign e la creativa Cindy Schrepfer.

ruolo giocato dallo sport nel programma dell’associazione), Annina Campell (reporter di Red Bull Servus TV che ha incoraggiato le presenti a seguire il loro sogno di carriera) e Anna Linda Hultström (specialista Flow che ha spiegato come organizzare in maniera ponderata il proprio tempo). Tirando le somme… - Insomma la quarta edizione di WIB è stata densa di avvenimenti e, oltre alle discussioni, ha previsto attività pratiche come uscite in adventure park o in snowboard e lezioni di yoga, raccolte fondi per Skateistan, party e fondute a base di formaggio. A detta di tutte le persone presenti, Women in Boardsports è l’occasione perfetta per condividere le proprie esperienze, fare network e ispirare tutte le donne attive nel mercato degli sport da tavola. La kermesse è stata creata nel 2008 da Carmela Fougstedt-Fleury di Les Ettes e Daniela Meyer del core shop Popcorn, entrambe ispirate dall’idea di riunire le donne del settore board per agevolare incontri di business e incentivare proposte di cambiamenti positivi che potessero interessare l’intero mercato. Quest’anno la fondatrice di 7th Sky Magazine Coco Tâche-Berther ha preso il posto di Carmela Fougstedt-Fleury, assente perchè in maternità. Oltre a Coco, hanno aiutato Daniela Meyer nella definizione della quarta edizione dell’evento anche Christine Waeber e Alba Tatche Pardo.

www.womeninboardsports.com

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REPORTAGE

Dopo due anni in Val Gardena il brand ha scelto Kaprun (Austria) per il suo International Meeting, dal 15 al 18 novembre

Qualcuno di voi se la ricorderà: torna la Pyro, tavola asimmetrica da freestyle dalla tecnologia modernissima e il gusto un pò retrò!

a cura di Benedetto Sironi

Le nuove Swindle con la grafica realizzata dal “grip artisit” Mouse (aka Michael Bastidas) e una finitura del top simil grip, presentate da Paul Brown.

La nuova Uberspoon di cui parleremo a fondo nel prossimo numero (l’abbiamo scelta come prodotto del mese).

Un cambiamento radicale ma fedele alle proprie radici Dopo una stagione come la scorsa difficile per tutto il mercato, sarebbe stato facile “giocare in difesa” risparmiando in investimenti e presentando una collezione FW 13/14 più “continuativa”. Nitro invece ha fatto l’opposto. Con un gran lavoro su tutti i fronti. È ormai da qualche anno che abbiamo la piacevole consuetudine di raccontarvi in anteprima quel che avviene durante l’International Meeting Nitro, sempre in programma nel mese di novembre. Dopo due anni in Val Gardena, la company ha scelto l’Austria, in particolare la cittadina di Kaprun, per svelare a distributori ed agenti di tutto il mondo la collezione dell’inverno 2013/14. L’interesse e l’aspettativa quest’anno erano più palpabili del solito per una serie di motivi.

La collezione boards presenta ben 13 modelli totalmente nuovi e 28 nuovi shape. Oltre a 10 modelli specifici per il pubblico femminile. La parola d’ordine che scorre in tutta la linea è divertimento, ma anche innovazione tecnologica e ricerca (un must di Nitro da sempre). Innanzitutto un gran desiderio di rilancio dopo la negativa stagione passata che ha penalizzato il mondo snowboard a 360°, senza risparmiare nessun brand e per la verità anche quasi nessun mercato (con qualche eccezione come Russia e USA). In secondo luogo la volontà di verificare come sta procedendo la riorganizzazione aziendale Nitro di questi ultimi due anni: nel cambio di proprietà (Nitro è tornata ad essere un’azienda al 100% “snowboarders driven”), nella riorganizzazione del marketing con la nuova entrata del rider (e molto altro) Knut Eliassen come team manager e responsabile marketing usa e nella definizione del settore “design” con un nuovo responsabile globale dell’immagine Nitro (l’artista, grafico, illustratore Paul Brown).

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Tutto questo si è concretizzato ed espresso in una collezione diversa, di rottura per certi versi ma sempre 100% Nitro per altri: un cambiamento radicale ma fedele alle proprie radici. Un gran bel segno per il marchio e in generale per il mercato. Sarebbe stato facile dopo una stagione come la scorsa “giocare in difesa” risparmiando in investimenti e presentando magari una collezione più “continuativa”. Nitro invece ha fatto l’opposto, come cercheremo di spiegarvi nei prossimi paragrafi. TAVOLE La collezione di tavole presenta ben 13 modelli totalmente nuovi e 28 nuovi shape. La parola d’ordine che scorre in tutta la linea è divertimento, ma anche innovazione tecnologica e ricerca (un must di Nitro da sempre). Facendo una rapida carrellata della collezione si notano la nuova PANTERA (in più versioni), la nuova BLACKLIGHT (sempre proposta con camber gullwing e standard), la nuova EERO e tutti gli altri “classici” di casa Nitro come la TEAM e la T1. E poi ancora i pro one off di JON KOOLEY, JUSTIN BENNEE e del piccolo e talentuosissimo MARKUS KLEVELAND. Tra i modelli che ci hanno colpito di più: la ULTIMATE, leggerissima e super performante grazie alla sua anima realizzata interamente in Koroyd; la THUNDER, che segna il rientro di Nitro nel mercato delle Split Board (segmento in continua e costante crescita); la UBERSPOON, una tavola veramente divertente e concettualmente innovativa, la più provata sulla neve da rappresentanti e distributori durante il meeting. La linea da donna si compone di ben 10 modelli specifici: dalla nuovissima VICTORIA, alla classica FATE, al pro model di CHERYL MAAS fino all’incredibile versione Women’s della SLASH ad accontentare anche le rider più affamate di powder e freeride in generale.

La Team rimane sempre il punto centrale della collezione Nitro, disponibile come sempre in tantissime misure, di larghezza standard o wide e con camber gullwing o standard.

La Rook torna graficamente alle sue origini con una serie di incisioni realizzate da Denis McNett.

Incredibile edizione speciale della Team realizzata in collaborazione con il fotografo Estevan Oriol. Se non sapete chi è date un’occhiata al suo sito: www.estevanoriol.com

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Nel backstage della presentazione.

OUTERWEAR La collezione si presenta ridotta nei pezzi ma non nella sostanza, sempre più nettamente divisa in due linee principali: MODERN e SUBSTANCE. La prima dalla chiara ispirazione street, la seconda in linea con i classici capi realizzati da Nitro nelle passate stagioni. In generale il feeling non è cambiato. Migliorata notevolmente è invece l’attenzione per i dettagli e nella scelta dei tessuti. Le cartelle colori sono quelle classiche Nitro con qualche new entry come l’arancione e diversi tessuti dal richiamo “melange”. Da segnalare i nuovi modelli tecnici in Cocona, materiale super tecnico dalle altissime prestazioni di traspirabilità/impermeabiltià, ma anche diversi modelli nella fascia media ed “entry” della collezione.

Colore e solidità spiccano nella nuova collezione di attacchi Nitro.

ATTACCHI Nella linea di attacchi entrano a pieno titolo la grafica e il colore da un punto di vista stilistico. Da un punto di vista tecnico troviamo una maggior focalizzazione alla resistenza e alla durata con particolare attenzione agli spessori e alle mescole delle parti in plastica e ai trattamenti della viteria a prevenire ogni apertura accidentale. Sempre bellissimo il PHANTOM, presentato in 4 varianti colore, che si conferma uno degli attacchi da freestyle più tecnologicamente avanzati sul mercato.

L1 Grandi novità in casa L1: Jon Kooley è da questa collezione il responsabile stilistico del brand che rimane sempre sotto il comando dei rider. Anche per questo qui non c’è spazio per ragioni di mercato o strategie commerciali. L1 è espressione totale senza filtri dello stile voluto dai suoi rider e in principal modo JON KOOLEY, JORDAN MENDENHALL, BEN BILOQU e il neo aggiunto nel team DANNY LARSEN che formano il “nocciolo” duro del team e dello sviluppo creativo del brandi in generale. L1 è un brand in costante crescita (già sell out in parecchie nazioni), raro caso di cui la domanda è più grande dell’offerta!

Sopra: Eero Ettala in un video messaggio con il suo nuovo pro model di boots. A fianco alcuni nuovi modelli.

Jon Kooley presenta con l’aiuto di Paul Brown e Knut Eliassen la nuova collezione L1.

A destra: Luca Roma (storico rappresentante Nitro per la Lombardia) stupito dal peso e dalla qualità dei nuovi boots.

BOOTS Qui il colpo d’occhio dà subito l’idea di nuovo. Piu modelli, più stili, più tipologie di boots per soddisfare ogni tipologia di rider da ogni punto di vista: prezzo, stile, funzionalità. Toccando con mano quello che risulta subito evidente è la leggerezza diffusa in tutta la collezione. Ricompare per il piacere di molti il pro model di EERO ETTALA basato sul Team, nei classici colori bianco e azzurro. Riconfermati i modelli più affermati sul mercato come il TEAM e l’ANTHEM, veri capisaldi imprescindibili per parecchi punti vendita.

Sepp Ardelt, che insieme a Tommy Delago è fondatore, proprietario e amministratore del brand, sempre di buon umore ad incoraggiare la sua famiglia! Sullo sfondo Florian Lang, responsbile dello sviluppo attacchi.

La Nitro Family alla conclusione del meeting: più unita ed entusiasta di sempre…

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freeride

Numerose le novità del circuito 2012, che il 21 ottobre a Finale Ligure ha incoronato Davide Sottocornola e Maria Federica Zanotto

Superenduro, un format vincente

Testo: Gianandrea Lecco Foto: Matteo Cappé/Superenduro

Podio assoluto maschile: da sinistra Sottocornola (Ita), Atherton (UK) e Keene (USA).

Dopo soli 6 anni, questa disciplina sta dimostrando tutto il suo potenziale e ha ancora margini di crescita. Ideale per mostrare la completezza dei biker, piace agli atleti, al pubblico e alle aziende. Ecco i perché di questo successo. Dan Atherton, vincitore della tappa di Finale Ligure.

Manuel Ducci in azione a Finale Ligure.

Finale Ligure regala paesaggi suggestivi e unici.

Veduta del Village Superenduro nel cuore di Finale Ligure.

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Il concetto di Superenduro prese vita sei anni fa. E allora come oggi l’ultima tappa di questo originale circuito si svolse a Finale Ligure. Una località che, grazie a politiche di promozione turistica dedicate agli amanti delle due ruote in atto sin da metà degli anni ’90, è divenuta la mecca dell’Enduro e del mountain bike in senso assoluto. Quest’anno la tappa conclusiva del circuito Superenduro powered by SRAM si è svolta il 21 ottobre e ha attirato ben 500 biker. Ancora una volta i protagonisti di questo sport hanno reso omaggio a Franco Monchiero, Enrico Guala e al loro team per aver portato questa disciplina a un livello ancora superiore. Storia del circuito Quella dell’Enduro applicato al mountain bike è stata un’idea nata per soddisfare un’esigenza di un bacino di rider che non si personificava né con il cross country in tutte le sue declinazioni, né con la discesa. Il Superenduro è un circuito dedicato a chi vuole dimostrare di essere un biker completo, dove si compete in un percorso ad anello in cui lunghe e tecniche discese cronometrate sono precedute da un trasferimento pedalato in salita. Sin dalla prime edizioni, nota distintiva di questo circuito fu dare attenzione e visibilità sia agli atleti che ai loro mezzi, entrambi invitati sul podio a ogni premiazione. In questo modo si è stimolata tra i progettisti di biciclette una competizione per la creazione del mezzo più versatile, leggero ma robusto, scattante ma con geometrie discesistiche in grado di avvantaggiare i propri atleti. Dopo cinque anni, Specialized ha scelto proprio la tappa

di Finale Ligure per presentare la nuova nata della propria collezione, naturalmente nominata Enduro. Un’azione di marketing di livello globale che ha portato Finale Ligure, l’Italia e un gruppo di giovani imprenditori ad attirare l’attenzione del mondo grazie alla presenza di tutte le principali testate internazionali. Questa buona idea è stata saggiamente gestita ed è divenuta un format che anno dopo anno guadagna sempre più mercato. Perché nel mezzo da Enduro si racchiude l’animo più goliardico di questo sport. Il suo equilibrio tra le fatiche del XC e il rischio del DH accoglie sempre più praticanti e, soprattutto, soddisfa le esigenze di un numero sempre più ampio di praticanti, indipendentemente dal fatto che poi partecipino o meno alle gare del circuito Superenduro in Italia, o di Enduro in Francia, Svizzera, Germania o Stati Uniti e Canada. due nuove scommesse La visione internazionale del Team Superenduro ha lavorato anche sul fronte di importanti gemellaggi che si sono concretizzati con l’Enduro delle Nazioni (EMTN), il più importante evento di Enduro nel panorama mondiale in cui i migliori specialisti al mondo si sfidano in 4 giorni di gara sia a livello individuale che per team nazionali. Nel 2012, alla sua 5ª edizione, l’EMTN si è basato su due eventi: Superenduro Italia di Salice d’Ulzio ed Enduro Series France di Valloire. Considerando il successo del circuito, nel 2012 è stata introdotta la disciplina del Supermountain, in grado di coinvolgere anche gli appassionati di DH marathon con partenze di massa in alta

quota e grandi dislivelli da coprire corpo a corpo (vedi anche articolo a fianco). superenduro 2012 Tornando al successo della Superenduro powered by SRAM di Finale Ligure, oltre alla virtuale medaglia d’oro al comitato organizzatore e a tutto il personale coinvolto, concretamente le lodi della vittoria di tappa sono andate a Dan Atherton del Team GT. La sua supremazia durante il weekend è stata assoluta, vincendo tutte le cinque prove speciali davanti a Davide Sottocornola (Team Cicobike Endura) che ha guadagnato un secondo posto valevole un podio in Coppa del Mondo. Davide ha anche conquistato il titolo di campione dell’intero circuito Superenduro, dopo aver già conquistato il titolo di Campione Italiano. Terzo posto per lo statunitense Curtis Keene (Team Specialized). Anche sul fronte femminile la supremazia è stata schiacciante. Anne Caroline Chausson (Ibis – Sco Dijon), alla prima esperienza nel Superenduro, ha chiuso con ben 3 minuti di vantaggio sulle avversarie e addirittura 45ª assoluta. Alle spalle della Chausson, la campionessa del mondo under 23 slovena Tanja Zakelj (Orbea – Salcano Factory Team) seguita da Maria Federica Zanotto (Trek – Scavezzon) che grazie a questo terzo posto ha conquistato il titolo dell’intero circuito. Si chiude così la stagione Superenduro 2012. Ora il peso delle aspettative può spaventare ma a partire dalle parole rilasciate a caldo da Curtis Keene, intervistato al traguardo da Enrico Guala, ormai i rider credono nell’Enduro e il futuro è nelle mani del Team Superenduro.

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Ottimi feedback per questa prima edizione, inserita nel circuito Superenduro

Supermountain powered by SRAM, esordio in grande stile

L’affollata partenza

Manuel Ducci è campione del tour grazie a una vittoria combattutissima a Pila (AO) e alla conferma a Scopello (VC). Dopo Limone Piemonte (30 giugno-1 luglio), il circuito Supermountain è sbarcato a Pila (15-16 settembre) in occasione della manifestazione Desarpa. Il format di gara definito in due manche da poco più di 10 minuti l’una con partenza in gruppo ha richiamato oltre 180 atleti. Grazie alla favorevole posizione geografica di Pila, che sorge in provincia di Aosta, significativa è stata la presenza di stranieri. Soprattutto svizzeri e francesi, che amano particolarmente questo genere di competizioni.

La partenza Dopo un’intera stagione caratterizzata dal maltempo, finalmente l’incantesimo è stato spezzato e il sole l’ha fatta da padrone per l’intero weekend di gara. Grazie al bel tempo in località partenza, fissata in vetta al Couis (2.705 mt), si poteva godere di una straordinaria vista su Cervino, Monte Bianco e Monte Rosa. Una veloce occhiata per riempirsi di energia positiva prima di sfogarla senza risparmiarsi nulla lungo il percorso disegnato da Corrado Herin della Pila-Black Arrows-MTB

Herin School a.s.d. “Abbiamo voluto realizzare un percorso adatto a tutti”, spiega Enrico Guala, patron del circuito Superenduro. “A Pila il tracciato è particolarmente fluido, eliminando un tratto tecnico abbiamo favorito i sorpassi e reso la gara più divertente per tutti”. Paradossalmente la facilità del tracciato ha reso la competizione estrema in termini di potenza e resistenza. La partenza, resa appositamente ostica nelle prime curve per sfoltire la massa di bikers sulla veloce strada bianca, è stata determinante per guadagnare la testa della gara.

Le prime posizioni Manuel Ducci si è scontrato subito con gli svizzeri che non gli hanno dato tregua fino al traguardo con numerosi giochi di squadra nel tentativo di sfavorirlo nella scelta delle linee migliori. Manuel durante la prima manche ha fatto una fondamentale scelta tattica, quella di lanciare la volata con anticipo sull’ultima salita prima della ripida discesa finale. Ha così guadagnato metri preziosi che gli hanno

permesso di superare il traguardo con quella ruota di vantaggio sufficiente per vincere. Dietro di loro un’orda di cavalieri imbizzarriti si sono lanciati a valle senza esclusione di colpi. Ogni metro fuori dal bosco è stato utilizzato per spingere sui pedali e guadagnare posizioni. I tratti tecnici disegnati nel bosco sono stati paradossalmente gli unici momenti dove poter riprendere fiato visto che era impossibile superare o essere superati.

Tra seconda manche e podio A distanza di poche ore ha preso il via la seconda manche. Vittorio Gambirasio ha scelto la partenza a piedi che lo ha messo in testa. Non è però riuscito a mantenere la posizione concludendo con grande soddisfazione al terzo posto, superato da Wildhaler e Ducci che hanno concluso rispettivamente primo e secondo. Ducci, con un primo e secondo posto, ha quindi vinto la seconda tappa del circuito Supermountain e ha guadagnato la leadership della classifica generale. Wildhaler e Lukas si sono classificati rispettivamente

Vittoria sul filo di lana per Manuel Ducci

secondo e terzo assoluti. In ambito femminile la vittoria è andata alla svizzera Schneitter, seguita dalla francese Such e dall’italiana Macheda, compagna di squadra di Ducci, alla quale quest’ultimo ha dedicato la propria vittoria. Per tutti gli atri 180 atleti una splendida occasione per confrontarsi sui meravigliosi sentieri di Pila che ancora una volta, grazie all’esperienza di Corrado Herin e della sua squadra di volontari, hanno dimostrato di essere all’altezza delle principali competizioni internazionali e soprattutto dei palati più fini amanti del freeride e della montagna, anche grazie all’ospitalità di location come l’Hotel Le Chance.

Chiusura del circuito Per onor di cronaca la supremazia di Manuel è rimasta incontrastata anche la terza e ultima tappa del circuito Supermountain powered by Sram, svoltasi a Scopello (VC) il 29 e il 30 settembre. Grazie al risultato di questo stop, Manuel ha conquistato il titolo di campione del circuito 2012.

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fiere

A Modena Fiere dal 1o al 4 novembre, 800 brand espositori hanno animato la 19a edizione del Salone degli Sport Invernali Da giovedì 1° a domenica 4 novembre, il quartiere fieristico di Modena ha ospitato per la diciannovesima volta il Salone del Turismo e degli Sport invernali Nissan Skipass. Stazioni e comprensori sciistici, hotel e società di impianti, snowpark e tour operator specializzati: 800 espositori hanno animato i padiglioni; mentre alcuni dei più importanti brand degli articoli sportivi invernali proponevano le proprie novità. Da segnalare su questo punto la latitanza delle aziende sci: solo Head e Stockli quelle presenti con un proprio stand. Davvero un altro mondo rispetto a qualche anno fa. Un po’ meglio nello snowboard, ma anche in questo caso le aziende si contavano quasi sulle dita di una mano. E che siano tempi di vacche magre lo ha confermato anche la consueta area mercato, che ha visto cali di fatturato nell’ordine del 30%. Questo significa che al di là dei prezzi (qui stiamo parlando di merce a prezzi super scontati) il pubblico medio ha meno potere di acquisto e voglia di comprare rispetto ad annate più felici. Perlomeno in attesa di vedere cosa ci riserverà questa stagione invernale. AREA SNOWPARK – Molto meglio invece sul fronte turismo e in altre aree tematiche, come quella degli snowpark. L’area a loro dedicata infatti è risultata una piacevole conferma e dopo l’esordio dello scorso anno si è presentata ancor più coerente, definita e ben comunicata, con un’identità e un obiettivo chiaro: promuovere l’immagine degli snowpark e i pacchetti turistici della stagione alle porte. Un’ini-

a cura di Simone Berti

i numeri della XIX edizione 99 mila visitatori 800 espositori 47 presentazioni, convegni

La maestosa struttura di 30 mt posta all’esterno dei padiglioni

74 31 6

e conferenze stampa iniziative gratuita e spettacoli gare discipline (sci, snowboard,

arrampicata, trail running,

mountain bike, skateboard)

301 87 52 196 130 400 80

Nissan Skipass, il mercato della neve prova il rilancio

atleti in gara rider internazionali biker runners atleti e tecnici FISI presenti: bambini per Snowboard 4 kids ragazze per Snowboard 4 Girls

Un giovane neofita al Burton Snowboard 4 Kids

Presenze in linea con quelle dello scorso anno. Ma significativo calo di acquisti nell’area market (circa -30%). Segno che il potere di acquisto – anche su articoli super scontati – è effettivamente diminuito. Tra le novità un’area espositiva dedicata ai rifugi, il consolidamento dell’area Snowpark e gli Snowpark Awards. ziativa gestita insieme alla fiera da Snowpark.it e dalla nostra rivista. Che ha contribuito attivamente anche all’organizzazione dell’interessante convegno “Snowpark e coordinamento turistico”, in occasione del quale sono stati consegnati gli Snowpark Awards (vedi box sotto). La nostra convinzione è che proprio lo sviluppo di aree tematiche ben chiare, definite e riconoscibili dal pubblico (poste anche nelle stesse posizioni anno dopo anno) possa costituire un valore aggiunto per la fiera nei prossimi anni.

A questo proposito da segnalare anche quest’anno la nuova area espositiva riservata ai rifugi. INCONTRI & EVENTI – Oltre a quello sugli snowpark, da ricordare anche il primo “Convegno nazionale telemark” del 1° novembre organizzato da TSE, associazione davvero molto attiva e dinamica, nonché punto di riferimento oggi per la disciplina in tutta Italia. Sul fronte sci la partnership con la FISI ha invece portato in diretta su Rai Sport la tradizionale serata di pre-

miazione dei migliori atleti con la proclamazione dell’Atleta dell’Anno. Buon successo hanno riscosso, come di consueto, gli eventi sportivi esterni e interni. Il Nissan Stomp It si è confermato come uno degli eventi clou e sulla rampa di 30 metri si sono sfidati alcuni dei migliori riders internazionali (15.000 euro il montepremi). Per gli amanti del freeski ecco lo Shogun Freeski Contest (montepremi 4.000 euro). Demo fmx e skate, oltre al Vans Skate Contest, hanno completato l’offerta sportiva, cui

si univano attività quali trail, mtb, nordic walking e arrampicata, con il campionato italiano FASI. Infine demo di motocross freestyle, quad e motoslitte, mentre il pubblico aveva l’occasione di divertirsi sul Big Air Bag. Il pieno di bambini hanno realizzato ancora una volta i bellissimi camp organizzati da Burton, Snowboard 4 Kids, grazie ai quali numerosi piccoli snowboarder hanno potuto realizzare le prime discese sulla tavola o aumentare la propria confidenza sotto la guida di maestri qualificati.

SNOWPARK AWARDS 2012: premiati I migliori PARK D’ITALIA BEST PARK - Il premio più ambito. Gestione generale, shaping, design, creatività, dimensioni, varietà di strutture sono i fattori presi in considerazione. Nomination: Madonna di Campiglio, Alpe di Siusi, Val Senales, Kronplatz, Livigno Mottolino. Vincitore: LIVIGNO MOTTOLINO (foto a destra)

L’assegnazione degli Snowpark Awards 2012, premio nato dall’impegno congiunto di Nissan Skipass, Snowpark.it, Entry Snowboard Mag, SNOWB e Pointbreak Magazine, oltre che con il patrocinio della FSI, ha voluto premiare il lavoro degli snowpark italiani durante l’inverno 2011/12. L’occasione per la consegna dei vari Awards è stata fornita dal convegno “Snowpark e Coordinamento Turistico”. Le categorie in gara per questa prima edizione erano 9 e hanno raccolto le nomination pervenute da 24 snowpark italiani. Gli Awards sono stati assegnati tramite un sistema di votazioni online che ha raccolto circa 900 voti totali, nei quali il pubblico aveva un’incidenza di 1/3, mentre la giuria di esperti di 2/3.

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BEST PARK CENTRO-SUD - La realtà migliore delle montagne appenniniche e del Centro-Sud Italia. Nomination: Campo Felice, Cimone Lago della Ninfa, Abetone, Ovindoli, Pescocostanzo, Cimone le Polle. Vincitore: CAMPO FELICE BEST BEGINNERS PARK - Il miglior snowpark italiano dedicato ai principianti, con un occhio di riguardo alle strutture dedicate all’insegnamento e progettate per i kids. Nomination: Madonna di Campiglio, Chiesa Valmalenco, Livigno Carosello, Obereggen, Bardonecchia. Vincitore: OBEREGGEN BEST PRO LINE - Un premio per celebrare la miglior Pro Line italiana a servizio dei professionisti del settore e degli aspiranti tali. Nomination: Val

Senales, Kronplatz, Livigno Mottolino. Vincitore: KRONPLATZ BEST JIB LINE - Ideato per nominare il park italiano che ha realizzato la migliore area jibbing. Nomination: Alpe di Siusi, Campo Felice, Bellamonte, Val Senales, Kronplatz, Bardonecchia. Vincitore: BARDONECCHIA BEST SPECIAL OBSTACLE - Un ostacolo speciale costruito al servizio di uno shooting riservato, un mega evento o anche solo per assecondare la vena creativa di uno shaper volenteroso. Nomination: Arabba (mega box), Livigno Carosello (gap jump), Kronplatz (multi obstacle for Mini e mega gap jump), Bardonecchia (multi jib obstacle for Nike session), Cervinia (dark rider jump), Livigno Mottolino (9 Knights Castle). Vincitore: LIVIGNO MOTTOLINO CON 9KNIGHTS CASTLE BEST BOARDERCROSS - Una struttura al servizio di una delle discipline storiche dello snowboard che ancora entusiasma tanti

appassionati. Il miglior tracciato dello scorso inverno vince il premio. Nomination: Madonna di Campiglio, Chiesa Valmalenco, Livigno Carosello. Vincitore: LIVIGNO CAROSELLO BEST HALFPIPE - La regina delle discipline: la più tecnica, la più storica e la più spettacolare. Nonostante gli halfpipe italiani si contino sulle punta delle dita di una mano, abbiamo ritenuto doveroso dedicare un premio anche a questa categoria. Nomination: Obereggen, Monte Bondone, Livigno Mottolino, Prato Nevoso. Vincitore: OBEREGGEN BEST MARKETING - Comunicare il proprio snowpark al pubblico e agli addetti ai lavori è diventato negli anni sempre più importante. Alcune realtà hanno realizzato vere e proprie strategie di marketing in cui lo snowpark è al centro dell’attenzione. Nomination: Campo Felice, Val Senales, Obereggen, Bardonecchia, Monte Bondone, Livigno Mottolino. Vincitore: LIVIGNO MOTTOLINO



FOCUS ON

Report del tour Camp Out che ha toccato Italia, Austria, Germania, Francia e Svizzera

Il volantino promozionale del tour

Il camper usato per il tour

a cura di Monica Viganò

Il team Northwave al gran completo davanti all’azienda

Un viaggio attraverso le Alpi per il team Northwave e Drake A ottobre Antti Autti, Alvaro Vogel, Victor De Le Rue e la new entry Nick Visconti, insieme a un filmer e al fotografo Matt Georges, hanno viaggiato lungo l’arco alpino per visitare negozi, realizzare foto e video, incontrare i principali media di settore e non e conoscere i fan dei brand. Si è conclusa il 26 ottobre l’edizione 2012 del tour “Camp Out”, che ha portato il team di snowboard Northwave e Drake a viaggiare per due settimane lungo l’arco alpino e più precisamente tra Italia, Austria, Germania, Francia e Svizzera. L’obiettivo del tour, che ha coinvolto un filmer e il famoso fotografo Matt Georges, era quello di far conoscere e promuovere il nuovo team, dando al contempo la possibilità agli appassionati delle location toccate dal tour di confrontarsi e condividere la passione per lo snowboard. I protagonisti dell’iniziativa sono stati atleti di spessore internazionale come Antti Autti, Alvaro Vogel, Victor De Le Rue e la new entry Nick Visconti. Proprio quest’ultimo ha commentato la sua prima esperienza con la famiglia Northwave e Drake.

l’azienda a Montebelluna, Milano, Monaco, Innsburck, Grenoble e Saas-Fee. E abbiamo incontrato i rappresentanti di OnBoard Snowboard Magazine, Act Snowboard Magazine, Sequence Snowboard Magazine, European Snowboarder Magazine e – anche se per poco – i giornalisti di Pleasure Snowboard Magazine. Oltre a quelli di Rolling Stones”.

Nick Visconti attraversa Zermatt

LA PAROLA A NICK VISCONTI – “Il tour europeo firmato Northwave e Drake è volto al termine. Non so come descrivere questa iniziativa, perché se lo facessi la vostra casella di posta non sarebbe in grado di ricevere i Gb di testo che dovrei scrivere. Ma anche perché il tour è stato al limite del pazzesco. Si è trattato di un trip davvero allucinante, in quanto a materiale prodotto. Per due settimane non ci siamo mai fermati tra visite negozi, photoshooting con il fotografo Matt Georges, incontri con i media (incluso Rolling Stones) e sessioni di riding su ghiacciaio”.

COMMENTI A CALDO – “Ripensando a queste due settimane resto sbalordito da ciò che ho vissuto. Sono davvero soddisfatto e grato all’azienda per avermi coinvolto in questa iniziativa. Non sono mai stato così stanco per aver fatto tanto snowboard, dormito poco e socializzato troppo. Ma ho finalmente scoperto i miei limiti fisici, mentali e spirituali. Vi invito a restare sintonizzati con Northwave e Drake che pubblicheranno video, foto e testi inerenti il tour sui social media, sul sito ufficiale e sul catalogo 2013/14. Inoltre si parlerà di ‘Camp Out’ anche sui magazine che abbiamo incontrato. Soprattutto su OnBoard Snowboard Magazine, che ha pianificato un articolo di 10 pagine”.

IL PROGRAMMA IN DETTAGLIO – “Più nello specifico abbiamo fatto snowboard a Hintertux, Saas-Fee, Zermatt e Les2Alpes. Abbiamo invece visitato negozi chiave per Sopra Nick di fronte al Cervino e a destra in front blunt slide a Zermatt

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Team signing session

www.northwave.com www.northwavesnow.com



ALL AROUND THE WORLD

Il nostro inviato internazionale Dino Bonelli di nuovo alle Hawaii, questa volta per scoprire una curiosa disciplina: il tandem surfing

Testo: Elena Gatto - Foto: Dino Bon

ell

Danza a due tra le onde Il Duke’s OceanFest è una vera e propria festa in onore del padre del surf moderno: Duke Kahanamoku. Negli 8 giorni numerosi eventi sportivi legati al mare e alla spiaggia si susseguono senza sosta. Tra questi il più elegante e originale è certamente l’ITSA Tandem Surfing Competition. Duke’s OceanFest, Waikiki, Hawaii. Durante l’11a edizione di festeggiamenti ed eventi organizzati in onore di Duke Kahanamoku, padre del surf moderno e ambasciatore dell’Aloha nel mondo, primeggia per tecnicità ed eleganza la ITSA Tandem Surfing Competition. Gli 8 giorni di manifestazioni offrono una ricca varietà degli sport legati all’oceano che erano più a cuore a Duke: longboard surfing, racing paddleboard, nuoto, surf polo, beach volley, stand-up paddling e tandem surfing. E quest’ultima è una delle più attese e prestigiose dell’ITSA World Tandem Tour, tanto che hanno partecipato i migliori team internazionali provenienti da Hawaii, California, Florida, Australia e Francia, oltre che sei delle coppie in competizione per il titolo mondiale. Dopo tutta la mattinata di gare selettive, le quattro coppie in finale si sono sfidate dando grande spettacolo delle capacità atletiche, acrobatiche e surfistiche che sono necessarie in questo sport. Le tre coppie hawaiiane si sono giocate il titolo contro l’unica coppia australiana ancora in gara. L’hawaiiana Tiffany Rabacal, in particolare, difendeva il titolo mondiale e l’edizione passata del Duke’s OceanFest 2011 con il suo nuovo partner e grande surfista Kalani Vierra. Le radici di questa affascinante disciplina nascono proprio all’inizio del secolo, quando l’amato Duke, insieme ai Waikiki Beach Boys, insegnava ai visitatori a fare

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surf e intratteneva i turisti con i suoi famosi tandem su tavola. Ho incontrato Tiffany prima del suo ingresso in acqua e con il suo sorriso sereno e lo sguardo brillante delle persone che amano ciò che fanno, mi ha dedicato un po’ di tempo per spiegarmi i segreti e le regole di questo sport. Da quando pratichi il Tandem Surfing? Faccio ginnastica acrobatica da quando sono piccola e ho sempre amato nuotare e fare surf. Poi ho iniziato a praticare seriamente questa disciplina dal 2002. Ho un’esperienza decennale e sono sempre più appassionata di questo sport. Kalani, il mio nuovo compagno di squadra, ha invece iniziato nel 2007 e questo è il nostro primo anno competitivo insieme. Per competere in questa disciplina servono tante abilità e capacità tecniche. Come suddividete i vostri allenamenti? Vero. L’allenamento è molto vario, per metà del tempo siamo in acqua: in oceano per fare surf e in piscina per allenare il nuoto, l’acquaticità e la destrezza. Per l’altra metà si svolge su terra, principalmente in palestra, dove ognuno di noi deve lavorare con i propri esercizi, io di ginnastica artistica e acrobatica, Kalani per aumentare forza, resistenza ed equilibrio. E poi ci sono ovviamente gli allenamenti insieme, prima a terra per testare le pose e poi in acqua per accrescere il feeling e perfezionare la performance abbinata al surf. Quante volte vi allenate insieme?

Purtroppo non tantissimo. Io sono di Waikiki, mentre lui vive nell’isola di Kauai. Siamo a un’ora di volo, ma riusciamo a incontrarci soltanto 1 o 2 weekend al mese. Quale è il segreto di questo sport? La tecnica è indubbiamente importante, ma a certi livelli non basta più. La complicità della coppia, il tempismo e il feeling sono gli ingredienti che in una competizione mondiale possono fare la differenza. L’anno scorso ho vinto il secondo titolo mondiale insieme a Chuck Inman. Questo è il primo anno che lavoro e competo in team con Kalani, ma con lui ho sentito subito una grande intesa e quest’anno riproveremo insieme a vincere il Campionato Mondiale. Oltre alla grande spettacolarità ed eleganza delle vostre performance in acqua, quali sono le regole principali di questa disciplina per poter capire come funzionano i punteggi? Beh, per prima cosa i giudici si basano sui criteri di giudizio standard legati al longboard: ad esempio la scelta dell’onda, la durata, le manovre sull’onda (specialmente durante un’alzata) e il completamento dell’onda, riportando la donna con i piedi appoggiati alla tavola. Inoltre, vengono assegnati più punti alle squadre che fanno le posizioni nella parte più critica dell’onda e mantengono le pose durante la navigazione. Poi viene valutata la sequenza e la sua esecuzione, in base al numero e alla difficoltà di sollevamenti eseguiti du-

rante una determinata onda. Ogni posizione in aria deve essere mantenuta per almeno 3 secondi. Ovviamente vengono anche considerati i cambi e si possono prendere più punti a seconda che siano stati eseguiti in modo pulito, con grazia e bellezza, oppure perderli se si fanno passaggi non precisi. Se l’intera esecuzione viene eseguita “perfettamente”, il giudice può assegnare un ulteriore punto. Le 2 onde con i punteggi più alti (che uniscono l’alzata, la sequenza e le capacità di surf) saranno sommate per determinare il punteggio finale. Grazie, ora ci è tutto più chiaro! E in bocca al lupo a te e Kalani per la vostra gara.

Tiffany ci lascia e si prepara con Kalani per il loro ingresso in acqua. Il longboard che usano è spesso e molto stabile, in pochi secondi assumono la posizione per padellare perfettamente sincronizzati verso la line up. Lo spettacolo sta per iniziare. Tiffany e Kalani sono arrivati terzi in questa gara, al seguito dei vincitori Krystal Apeles e Polly Chambers e dei secondi Lauren Oiye e Chuck Inman (l’ex compagno di Tiffany). Un applauso a questi atleti davvero completi che uniscono all’enorme allenamento e preparazione fisica una buona dose di gioia, arte e passione per l’oceano.






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