Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) T. +39 0362.600463 - F. 0362.600616 - redazione@outdoormag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007 Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa
Anno 8 - Numero 10 / 2015
www.ferrino.it
Anno 8 - Numero 10 / 2015
redazione@outdoormag.it
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COVER STORY / La prima edizione dell’evento alla Pietra di Bismantova (RE) 20-21 EVENTI /
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Outdoor Shop Test parte (e pensa) in grande Get Vertical: Salewa svela la dimensione verticale della vita Lanciato sui social e tramite un sito dedicato, il concorso Get Vertical ha riscosso un’ottima partecipazione. Per i vincitori sicuramente un’esperienza da ricordare: quattro Base Camp da un angolo all’altro delle Alpi e, per i più fortunati, perfino un viaggio in Australia
MEETING /
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FOCUS PRODOTTO /
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Odlo: ora l’abbigliamento funzionale è anche... trendy Una splendida location e due intense giornate per la presentazione al team Sportler della linea FW15. Che si discosta dal tradizionale abbigliamento funzionale in termini di look, pur mantenendo un alto grado di tecnicità
EVENTI /
DATI & STATISTICHE /
Rock Master da record Skipass: sempre più montagna a 360°
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Il celebre festival dedicato al climbing quest’anno ha ospitato anche i Campionati Giovanili Mondiali di Arrampicata Sportiva. Quasi 1.200 gli atleti iscritti. Di grande rilievo anche la copertura mediatica
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Nuovo balzo in avanti per il footwear outdoor
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Stralivigno 2015
The North Face Summit Series is back!
FOCUS ON /
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Insieme per l’arrampicata Cai, Guide Alpine, FASI e UISP si sono incontrati per definire le linee guida comuni
EDITORIALE /
/ primo piano
a cura di Benedetto Sironi
Il rischio di perdere il proprio “focus” Le due notizie “del giorno”, permetteteci il gioco di parole per un giornale mensile ma molto fresco e quasi in stile quotidiano quale ambiamo sempre a essere, sono quelle che vi proponiamo a fianco: due cessioni (e quindi relative acquisizioni) importanti: Dolomite viene venduta da Tecnica a Scott, mentre Poc passa da Black Diamond a Investcorp (la stessa società che aveva acquisito Dainese a fine 2014). Due casi differenti: il primo rientra nella strategia del gruppo Tecnica di dismettere alcuni asset per fare cassa, diminuire l’indebitamento e focalizzarsi maggiormente su alcuni dei suoi marchi. Nel secondo Black Diamond realizza in realtà una plusvalenza e potrebbe quindi sembrare un’operazione finanziaria positiva. Ma siamo certi che nelle intenzioni originarie dei manager di BD non fosse contemplata l’idea di comprare un marchio come POC per poi cederlo dopo soli 3 anni. Così come non lo fosse l’idea di faticare più delle attese nel proporre nuove categorie di prodotto (ad esempio l’abbigliamento). Circostanza che peraltro riguarda molte altre aziende che, negli ultimi anni, spinte da un mercato in grande salute, hanno allargato notevolmente la propria offerta: produttori storici di calzature che si sono messi a produrre abbigliamento o viceversa. O a entrare in nuovi segmenti e coprire così sempre più discipline outdoor, per poi magari spingersi fino al “fashion”. Alcuni a volte pure con successo. Ma molti altri si sono accorti che non è poi così semplice, anche se “si ha il marchio”. Soprattutto in un mercato che non cresce più a doppia cifra ma è abbastanza “flat” o registra piccoli assestamenti (al rialzo o al ribasso). Tornando alle cessioni eccellenti di cui sopra: questi due casi non sono certo i primi e non saranno gli ultimi. Di certo sono emblematici e mi portano a rafforzare ancor di più una considerazione già maturata in questi ultimi due anni: il rischio da parte di alcune aziende è di perdere il proprio focus principale, non considerando che acquisire altri marchi o allargare esponenzialmente la propria collezione presuppone (oggi più che mai) risorse, staff, rete distributiva, strategie commerciali e di marketing dedicate. Alcuni anni fa era di certo più semplice: meno concorrenza, più ricettività del mercato, più risorse e investimenti a disposizione. Oggi è tutto più complicato e la parola d’ordine spesso è ottimizzare. Certo, si tratta di un discorso che potrebbe valere in particolare per le aziende di piccole o medie dimensioni. Grandi gruppi o multinazionali hanno talora logiche diverse. E ci sono comunque casi di convivenza ben riuscita di tanti marchi sotto un unico cappello (vedi ad esempio VF Corporation). Così come eccellenti “case history” di realtà che hanno saputo sapientemente ampliare la propria collezione e proporla con successo sul mercato. Detto questo, non è banale ricordare una regola che non si trova di solito nei manuali di business ma solo in quelli di buonsenso: più che tante cose fatte non al top, meglio una cosa sola ma fatta bene…
Tecnica cede Dolomite al gruppo Scott Sports Tecnica Group ha annunciato di aver firmato un contratto preliminare con Scott Sports per la cessione del marchio Dolomite. Acquisito nel 1998 dal l’azienda con sede a Giavera del Montello, il marchio passerà di proprietà a partire dal 30 novembre. L’operazione evidenzia la volontà del gruppo italiano di contrarre progressivamente il proprio core business calzaturiero per “rafforzare la propria leadership nel settore degli active sports invernali e outdoor”, come spiega Alberto Zanatta, presidente di Tecnica. Per Scott
Sports l’acquisizione di Dolomite rappresenta “un investimento sul grande potenziale del marchio e un riconoscimento al know-how e alla professionalità del distretto di Montebelluna”, dichiarano dall’azienda. Negli ultimi cinque anni Dolomite ha duplicato il fatturato e il turnover nel 2015 ha raggiunto i 18 milioni di euro, di cui oltre il 60% all’estero, attraverso una rete di oltre 1.500 clienti. Stando ad alcune prime indiscrezioni, la cifra di acquisto da parte di Scott dovrebbe ammontare tra gli 8 e i 10 milioni di euro.
Airesis acquisisce Movement, che in Italia rimane con Boardcore Airesis, holding company proprietaria del marchio francese Le Coq Sportif, ha recentemente acquisito il 92% di Movement, specializzato nella realizzazione di sci da freeride, freeski e ski alp che nell’ultimo anno avrebbe fatturato intorno ai 15 milioni di franchi svizzeri, equivalenti a 14,5 milioni di euro. L’accordo non include solo il brand Movement, ma anche il canale di distribuzione svizzero Casoar. Un’operazione strategica, con la quale si punta a favorire una migliore penetrazione di Le Coq Sportif nel mercato elvetico. Casoar, oltre a Movement, gestisce in patria Beal, Asolo,
Grivel, Houdini, Fizan e 8848 Altitude. In Italia Movement resta affidato a Boardcore, azienda milanese che fra gli altri marchi nel proprio portfolio conta Picture, Deeluxe, F2 e Demon. Boardcore si dice fiduciosa che questo cambiamento porterà al marchio nuovi finanziamenti per lo sviluppo degli sci ma anche per la progettazione e realizzazione di calzature. Dal prossimo autunno nei negozi infatti farà ingresso il nuovo Alp Tracks, innovativo scarpone da touring e free touring. Boardcore - 02.66800814 - info@boardcore.it
Oberalp in Estremo Oriente: firmati accordi per Sud Corea e Cina Oberalp Group sta operando accordi di licenza e distribuzione in Cina, Corea del Sud e Taiwan seguendo due diversi approcci per i marchi Salewa e Dynafit. Già presente in Giappone grazie a recenti investimenti e a una propria sede a Tokyo, il gruppo guarda con grande interesse al crescente mercato coreano, dove ha da poco concluso un accordo di licenza e distribuzione con K2, azienda coreana che nulla ha a che vedere con l’omonimo marchio americano di sci e snowboard e che in patria gestisce anche Eider. Presente nel territorio nazionale con un network di 650 franchising, venderà Salewa e Dynafit in negozi separati. Salewa in particolare era già presente nel territorio
grazie ai monomarca aperti dal precedente distributore, May Day, che non verranno però rilevati da K2. In Cina invece la strategia di Oberalp relativa ai suoi due marchi è ancora in fase di discussione. Tre anni fa Salewa aveva stabilito una joint venture con la cinese Inspiration Outdoor Trading, accordo ora terminato per volontà italiana e che include la chiusura dei flagship store, in modo da lasciare una situazione “pulita” sul mercato per il nuovo partner che verrà annunciato a Ispo Beijing (24-27 febbraio 2016). In contemporanea con queste operazioni, il gruppo ha raggiunto un accordo di distribuzione anche in Taiwan con Pro Craft, partito ufficialmente a settembre.
Black Diamond cede Poc a Investcorp per 65 milioni Black Diamond ha ceduto il marchio svedese Poc alla società di investimento del Bahrain Investcorp. L’operazione si è conclusa per circa 65 milioni di dollari, soggetti a possibili aggiustamenti: quasi il doppio di quanto fatturato dai produttori di maschere e protezioni nel 2014 (34,8 milioni di dollari). L’americana Black Diamond aveva acquisito Poc nel giugno 2012 per 43,5 milioni di dollari in azioni e contante, più 12,5 milioni di dollari basati sui risultati come incentivo per i manager del marchio scandinavo. Mentre nel 2014 aveva ceduto un altro brand di proprietà, Gregory Mountain Products, a Samsonite International per 85 milioni di dollari. Le recenti operazioni di Black Diamond, e in particolare la cessione di Poc, vanno ricondotte al processo di revisione societario inaugurato a marzo con
la commissione a Rothschild Inc. and Robert W. Baird, allo scopo di esplorare nuove opportunità strategiche per ognuno dei propri marchi. Ora l’attenzione volge sui due rimasti, Black Diamond appunto e Pieps, e tra i primi progetti c’è quello di far rientrare a Salt Lake City parte della produzione ora in Asia. L’azienda americana ha dichiarato che i proventi netti dalla vendita di Poc dovrebbero raggiungere circa di 60 milioni di dollari al netto di aggiustamenti, tasse e altre spese e verranno reinvestiti in nuove strategie di mercato. Va ricordato infine come Investcorp abbia rilevato lo scorso novembre la quota maggioritaria del marchio italiano Dainese, specializzato in protezioni, per 160 milioni di dollari. Per la società asiatica sono già allo studio nuove sinergie fra i marchi Poc e Dainese.
CMP: cinque anni di successo crescente e fatturato a 65 milioni
Editore: Sport Press Srl Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. 0362.600463 Fax 0362.600616 Email: redazione@outdoormag.it Website: www.outdoormag.it Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive Santa Clara, CA 95050 Tel: 001.408.261.8809 redazione@outdoorusa.net - www.outdoorusa.net Anno 8 - N.10 / 2015 Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI - Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Sport Press S.r.l. Responsabile dati: Benedetto Sironi Chiuso in redazione il 16 ottobre 2015
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CMP, il marchio sportivo lanciato nel 2010 dall’azienda italiana Fratelli Campagnolo, continua a ottenere grandi consensi ed eccellenti risultati grazie e alle strategie di vendita e alle iniziative marketing: nel solo 2014 l’azienda ha visto le vendite raggiungere i 65.990.435 di euro (48.309.752 l’anno precedente). Una crescita davvero notevole dovuta anche in parte a nuovi distributori. Gli sforzi del team marketing sono stati guidati con successo dalla marketing manager Alice Testi, che prima di approdare nell’azienda di Bassano del Grappa ha lavorato presso adidas, Diadora e Lotto. Tra le iniziative principali va ricordata la campagna pubblicitaria condotta con clienti chiave quali SportScheck in Germania, o la presenza alle più importanti fiere di settore, come Ispo Munich e OutDoor Show a Friedrichshafen, dove sono state lanciate le nuove linee fitness, trail running
e le prime calzature a marchio CMP. La crescita più importante a livello di vendite è stata registrata proprio in Germania, dove Fratelli Campagnolo dispone di una propria società consociata, oltre che in Italia e Spagna. Nell’ultimo inverno inoltre CMP ha aperto il suo primo negozio monomarca a Cortina d’Ampezzo, in partnership con la cooperativa locale, e ha stabilito una propria sede a Salisburgo, in Austria. Inoltre ha preso un nuovo distributore per il mercato scandinavo, SportGroup Danmark, e uno per quello canadese, Sport Design Studio. Tra i punti di forza dell’azienda va annoverata la disponibilità immediata in caso di nuovi ordini durante la stagione grazie ai cinque stabilimenti di proprietà, tre in Italia e due in Romania, e a quello in Tunisia condotto in partnership. Il gruppo ha raggiunto un fatturato complessivo di 117 milioni di euro nel 2014.
NEWS / editoria MAGIA DI CALCARE: DIECI ANNI DI BOULDER SUL GRAN SASSO Una guida per l’arrampicata che è anche la storia e il racconto di dieci anni di boulder sul Gran Sasso. Magia di calcare è un libro scritto per avvicinare gli arrampicatori a questa disciplina e per offrire agli amanti del bouldering uno strumento utile per aiutarli a scalare centinaia di passaggi di tutte le difficoltà su uno dei calcari più famosi d’Italia per la sua particolarità e bellezza. Tantissimi passaggi, descrizioni delle aree correlate di mappe, didascalie e fotografie mozzafiato fanno di questa guida uno strumento utile per arrampicatori di tutti i livelli. Un viaggio senza tempo tra le splendide aree di arrampicata del Gran Sasso, per godere di una disciplina dell’arrampicata, il boulder, che fa della purezza del gesto atletico il suo punto di forza. Un doveroso ringraziamento va ai “fratelli”, pulitori e soprattutto “portatori”, Roberto Valentini detto “Riskio” e Matteo Cittadini, per gli amici “Ruanda”. Magia di calcare è stato presentato lo scorso 4 ottobre in occasione del Festival della Montagna a L’aquila. Il volume esce per la collana Luoghi Verticali di Versante Sud.
ARRAMPICATA SPORTIVA E BOULDERING IN SUDTIROLO AVS - Alpenverein Südtirol e Vertical Life presentano due nuove guide per l’arrampicata sportiva e il bouldering in Sudtirolo. Stampate in volumi, completamente rinnovati e attualizzati, contengono informazioni rispettivamente su 91 palestre per l’arrampicata sportiva e 22 aree boulder. Accanto alle aree per l’arrampicata più tradizionali, come la Città dei Sassi o il Boulderspot Lagundo, sono recensite anche nuove aree mai menzionate prima d’ora in una pubblicazione, come Spelonca presso Varna, Castelvecchio presso Siusi o Stube, in Val di Landro. Grazie a cartine topografiche a colori, descrizioni dettagliate e immagini spettacolari, i lettori hanno accesso a informazioni chiare e ben strutturate scritte in modo accattivante. I libri sono disponibili anche nell’app Vertical-Life Climbing per smartphone. Un codice contenuto nei volumi cartacei garantisce l’accesso al formato digitale delle guide. Entrambi i testi sono disponibili in lingua tedesca e italiana. La guida all’arrampicata sportiva contiene 608 pagine ed è acquistabile al prezzo di 68,90 euro. La guida al boulder conta 384 pagine e ha un prezzo al pubblico di 34,90 euro.
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/ iniziative 250.000 euro, l’obiettivo di Suunto per sostenere il Nepal Suunto ha lanciato sul mercato il nuovo Ambit3 Peak Nepal Limited Edition, con l’obiettivo di fornire un supporto umanitario e aiutare la ricostruzione in Nepal dopo il devastante terremoto dell’aprile e maggio scorso. Per ogni orologio venduto Suunto donerà 25 euro alla Croce Rossa, fino a raccogliere un totale di 250.000 euro entro la fine di luglio 2016. “Per Suunto dare un supporto per sostenere il lavoro di costruzione in Nepal è un’espressione di gratitudine verso un territorio che tanto ha offerto alla comunità alpinistica”, spiega Mikko Moilanen, presidente di Suunto.
“Suunto, quale realtà di Amer Sports, ha portato a termine una raccolta fondi tra i dipendenti dopo il disastro. Tuttavia il livello dei terremoti è stato così importante che abbiamo voluto creare un ulteriore piano di aiuti coinvolgendo i clienti nello sforzo”. Con la campagna Ambit3 Peak Nepal Edition Suunto intende dare un supporto proprio in questo senso. L’edizione limitata è disponibile dalla fine di settembre presso i rivenditori Suunto in Europa, negli Stati Uniti e in Asia, nonché sul sito Suunto.com. suunto.com/ambit3peaknepaledition
Inaugurato il sentiero Andrea Zambaldi
Per chi come noi, per motivi lavorativi, ha avuto l’opportunità di conoscere Andrea Zambaldi, marketing manager di Dynafit che ha perso la vita durante un tentativo di salita con gli sci del Shisha Pangma, è un piacere vedere quanto il suo ricordo
continui a vivere in tutti coloro che con lui condividevano la passione per gli spazi aperti e lo sport in montagna. Domenica 11 ottobre sarebbe stato il suo compleanno e la sua famiglia e gli amici si sono trovati per la posa della targa del sentiero CAI 56, ora dedicato a lui, sul Monte Baldo. Dopo l’escursione di circa 2 ore, il gruppo si è fermato al rifugio Chierego per pranzo. Il rifugio aveva già accolto lo scorso anno la fiaccolata in onore di Andrea e lo stesso Monte Baldo è stato uno dei posti cui era più legato, in cui si allenava più spesso. L’iniziativa è dovuta a Maurizio Marogna, che si sta impegnando nel ripristino di altri sentieri storici nella zona del Baldo.
Una maschera contro il cancro al seno per Scott Per il mese della prevenzione del cancro al seno, Scott Sports ha presentato la maschera Limited Edition Breast Cancer Awareness. Nel mese di ottobre è possibile acquistare questa maschera a un prezzo di 80 euro negli eventi speciali in cui Scott partecipa e nei migliori negozi di moto. La maschera Limited Edition verrà anche indossata dai più importanti piloti Scott. La limited edition si basa Hustle MX Goggle, costruita con Ie più recenti tecnologie Scott per le maschere da moto. La fascia ha un disegno tigrato rosa con cucito il simbolo della lotta al cancro. Le stesse striature rosa e nere sono sulla montatura della lente che invece è viola con protezione UV.
/ green Eoca nomina i suoi Conservation Champion Ogni anno l’European Outdoor Conservation Association (Eoca) assegna il premio di Conservation Champion ai membri che hanno dato un aiuto ulteriore all’associazione. Quest’anno i premiati sono stati Smartwool e Vaude. La prima azienda, un anno fa aveva proposto a Eoca un innovativo ed eccitante sistema per raccogliere fondi durante le fiere. A Ispo e OutDoor infatti era presente una macchinetta automatica che vendeva calze Smartwool. Questa idea ha permesso a Eoca di raccogliere circa 8.000 euro. Uno dei membri fondatori dell’associazione, Vaude ha invece fatto una generosa donazione alla fiera OutDoor oltre ad organizzare una colletta per il suo 40esimo anniversario nel 2014, il cui ricavato è andato a un progetto Eoca per la conservazione presso il Lago Baikal, in Russia. IL PROGETTO DELL’ANNO Sempre a proposito di Eoca, grazie all’entrata di nuovi membri e al
sostegno degli associati, l’associazione può fare una seconda donazione dopo quella dello scorso anno. Ogni anno le aziende aderenti a EOCA (attualmente sono 125) hanno la possibilità di presentare idee e progetti di conservazione ambientale, che, se riescono a superare la fase di valutazione del comitato scientifico di Eoca, sono sottoposti a due votazioni: una pubblica e una specifica per le aziende associate. Solo il progetto che otterrà il maggior numero di voti verrà finanziato. Avendo selezionato una lista di progetti meritevoli per la conservazione dell’ambiente outdoor, Eoca ha invita tutti a votare il progetto da finanziare quest’anno con i 90.000 euro raccolti. A luglio ha ricevuto 92 proposte di progetto da varie associazioni ed enti che si occupano di ambiente naturale. Una commissione ha quindi eliminato quei progetti che non rispondevano ai criteri imposti. Dopo aver stilato una
lista più breve, la votazione è stata aperta e chiunque poteva esprimere la propria preferenza sul progetto da finanziare. Le votazioni si sono chiuse il 19 ottobre. L’unica proposta italiana presente è la ricerca Apollo, a cura dell’Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali del CNR e del Parco Nazionale Gran Paradiso e dal marchio outdoor Aku (associato a EOCA dal 2009). Tra le altre candidature, 17 (divise in 3 categorie) sono state selezionate per essere votate. Il progetto Apollo (vedi sito sotto), che è riuscito a superare la selezione scientifica, servirà a creare, per due aree simbolo di circa 100-150 ettari, una lista di “buone pratiche” per la gestione delle attività di pascolo tradizionali, che nei secoli hanno contribuito a determinare l’eterogeneità ambientale, ricca di biodiversità animale e vegetale, tipica delle nostre vallate alpine. www.aku.it/storie/apollo.html
Vaude finalista al German Sustainability Award Sono stati annunciati i finalisti del German Sustainability Award 2015. E insieme ad altri due candidati è presente anche Vaude nella categoria “brand tedesco più attento alla sostenibilità”. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 27 settembre al German Sustainability Congress che si terrà a Dusseldorf. Il brand era già stato tra i finalisti nel 2011 per la categoria category “Germany’s most sustainable future strategies”. In totale sono otto le diverse categorie. L’obiettivo del premio è promuovere lo sviluppo sostenibile in Germania e aiutare ad allagare l’adozione di principi di Corporate Social Responsibility fra opinione pubblica, nell’idea che questo
incrementi anche La competitività e i profitti delle imprese. Antje von Dewitz, ceo di Vaude, ha dichiarato: “Ci stiamo posizionando in maniera molto chiara e comprensibile come brand attento alla sostenibilità. Implementiamo questo in ogni aspetto del business, dalle risorse umane all’attenzione per l’ambiente, nella logistica come nello sviluppo prodotto. Questo ovviamente ha un costo. Tuttavia siamo convinti che sia comunque importante e che nel lungo tempo sia uno sforzo che valga la pena e ripaghi. I risultati del nostro impegno già si vedono, Vaude è riconosciuta dai clienti per questi valori”.
/ nuove aperture A Cles un nuovo store firmato Salewa Salewa ha inaugurato venerdì 18 settembre un nuovo punto vendita presso Cles, in Val di Non (Trento). All’inaugurazione erano presenti il presidente di Salewa Heiner Oberrauch, Christoph Hainz, il forte scalatore testimonial del brand che ha illustrato alcune scene dal suo ultimo film “Der Zinnermann” e Willy Nardelli, maestro di sci, guida alpina e imprenditore partner in questa nuova impresa. “Questo punto d’incontro a Cles ci fa molto piacere, perché qui la passione per l’outdoor viene vissuta in modo particolare. Per tutti coloro che entreranno nel nuovo campo base sarà una esperienza visiva, tattile e professionale davvero affascinante”. Il punto vendita è situato in via Marconi 27, qui professionisti e amanti della montagna troveranno un vero punto d’incontro per trovare prodotti altamente tecnici per ogni passione, trekking, approach, scalata, e, grazie al corner Dynafit e Pomoca, quanto c’è di meglio per sci alpinismo e ski touring.
Athena inaugura il primo punto vendita all’estero Athena, a circa un anno dall’apertura del primo Athena Store, apre anche a Barcellona. L’azienda vicentina, dopo l’apertura a Lonigo (VI), apre le porte al mercato internazionale con un concept store dedicato ai suoi brand distribuiti: Ogio, GoPro, Klaxon, VR46, Airoh e Twiins per tutti gli abitanti e gli sportivi della città catalana. Il nuovo negozio fuori dal confine italiano si pone come punto di incontro per tutti gli sportivi amanti della tecnologia, della praticità e dell’efficienza. Con una superficie di 100 metri quadri, al 234 di Calle Casanova accanto alla Rambla, nel centro pulsante della città spagnola. L’apertura ha coinvolto più di cento partecipanti, tra questi anche alcuni importanti atleti come il 18 volte campione del mondo trial Toni Bou e la campionessa della stessa disciplina Emma Bristow, oltre a piloti di cross e stuntman. Il nuovo Athena Store risponde a un concetto di vendita mirato a comprendere meglio i bisogni del cliente e si pone come showroom per presentare i nuovi prodotti distribuiti.
Montura sempre più internazionale con l’apertura di Annecy Luogo nevralgico del mercato outdoor europeo, anche ad Annecy, nell’area delle Rhone Alpes francesi, arriva uno store Montura. L’inaugurazione è avvenuta sabato 3 ottobre. Il negozio si trova al 24 di avenue de Genève. Special guest dell’evento sono stati Laëtitia Roux e Christophe Dumarest. È possibile rimanere aggiornati su tutte le news riguardanti il punto vendita alla pagina Facebook Montura Store Annecy.
Vaude apre due negozi in Germania e Belgio Tübingen in Germania e Leuven in Belgio. Sono queste le due location dei nuovi store monomarca che l’azienda tedesca ha aperto dall’inizio di settembre. Si tratta del 15° franchising per il Paese d’origine di Vaude e di una prima assoluta per il Belgio. Entrambi i negozi sono situati in zone centralissime delle due cittadine e ospiteranno il meglio dei capi di abbigliamento e dell’attrezzattura per la montagna e la bici. Le location sono due cittadine universitarie che attraggono molti turisti per la bellezza dei loro centri storici. L’allestimento dei negozi risponde alle strategie di sostenibilità del brand, per la loro realizzazione è stato utilizzato legno certificato FSC e le tende dei camerini sono state fatte con degli avanzi di tessuto della produzione dei capi Vaude. I partner che faranno da franchise di entrambi i negozi hanno una lunga esperienza nel settore dell’outdoor e una forte affinità con il brand e la sua filosofia. Il nuovo punto vendita tedesco sarà di circa 260 mq, il suo personale vanta un’esperienza ottima di alpinismo e si identifica con i valori di Vaude. Quello belga è leggermente più piccolo, 220 mq e i due gestori hanno anch’essi un’ottima esperienza come negozianti outdoor e operatori di palestre di arrampicata. La cittadina si trova a Birgit Bohnert (direttore Vaude Franchise) con il team Intersport di Tübingen circa 20 km da Bruxelles.
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NEWS
/ eventi
Adam Ondra fa il “tutto esaurito” al Rock Spot di Milano
Land Rover Italia ancora insieme alla Barcolana
C’erano oltre 500 persone lunedì 7 settembre alla palestra Rock Spot Nord Ovest di Pero, alle porte di Milano, e gli occhi erano tutti per lui. Adam Ondra, il più forte arrampicatore del mondo, ha conquistato il folto pubblico con la sua simpatia e la sua semplicità. Ha affascinato climber di tutte le età, dagli adulti ai bambini: raccontando di sé, della sua vita di atleta e studente universitario e scalando alcune delle difficili vie della parete strapiombante della palestra. Adam Ondra è arrivato al Rock Spot nel pomeriggio direttamente da Arco, dove il weekend precedente si era aggiudicato il Duello dell’edizione 2015 del Rock Master Festival, confermando di essere ancora lui il campione mondiale di arrampicata sportiva. Ondra è anche il protagonista dell’ultimo episodio de La Sportiva storyteller, progetto edito dall’azieda della Val di Fiemme che racconta i propri atleti in maniera originale.
Per il terzo anno consecutivo Land Rover Italia conferma la sua official partnership con la Barcolana 2015 (quest’anno in programma dal 9 al 11 ottobre) e parteciperà ancora una volta alle competizioni Extreme Sailing Series fra catamarani. La 47a edizione, ha radunato oltre 25.000 velisti a Trieste, e ha
Sicurezza e rispetto al centro delle iniziative delle Guide Alpine Lombarde Oltre 800 calate dal settimo piano del Palazzo della Regione, altrettante arrampicate e percorsi esperienziali messi a disposizione dalle Guide Alpine della Lombardia per il grande pubblico milanese. Si è svolto dal 25 al 27 settembre l’evento dedicato allo sport e alla montagna organizzato dall’Assessorato allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia: un successo di pubblico che ha visto la partecipazione di centinaia di ragazzi. L’iniziativa si proponeva di promuovere la cultura sportiva ma anche della sicurezza in montagna. “Sono state 3 giornate dedicate allo sport ma anche alla promozione della montagna e delle sue professioni”, ha detto infatti Rossi. “Per questo abbiamo chiesto alle Guide Alpine di essere qui con noi”. Sempre il tema della sicurezza in montagna è stato il fulcro del discorso fatto da Cesare Bianchi, presidente delle Guide Alpine Italiane, in merito al reality televisivo “Monte Bianco”, prodotto da Rai2. “C’è da auspicare che ne venga fuori qualcosa di rispettoso per l’ambiente ed educativo riguardo alla sicurezza e alle tecniche di progressione in montagna. Il fatto che ci siano delle Guide Alpine che lavorano al reality per accompagnare i partecipanti è positivo: ho fiducia nelle Guide Alpine, in particolare in quelle valdostane, che ce la metteranno tutta per far passare il rispetto per le alte quote e il giusto approccio alla montagna”.
The North Face saluta l’estate dai flutti delle Gorges du Verdon Il 12 settembre centinaia di amanti dell’outdoor hanno partecipato al The North Face Night Ray Outdoor Fest. Il primo festival della durata di una notte interamente dedicato all’esplorazione e organizzato da The North Face a La Galetas nelle Gorges du Verdon. Conosciute come il Grand Canyon d’Europa si sviluppano su 21 km e toccano, in alcuni punti, una profondità di 1.000 metri, sono considerate tra le più belle gole del Vecchio Continente. L’evento, realizzato in collaborazione con Jeep ha rappresentato un’occasione speciale per tutti gli appassionati di discipline, outdoor. Gli ospiti hanno partecipato a un’avventura notturna insieme agli atleti The North Face e ad alcuni ospiti speciali come il collettivo di esploratori Flying Frenchies e il duo musicale parigino Astraaz. 11 atleti The North Face tra cui Manuela Vilaseca (Brasile), Fernanda Maciel (Brasile), Simone Moro (Italia), Seb Chaigneau e Tamara Lunger (Italia) hanno guidato sessioni di hiking e running ed hanno condiviso i loro segreti e i racconti e le emozioni delle loro spedizioni. I partecipanti hanno potuto partecipare a escursioni e correre insieme ad atleti come Manuela Vilaseca (Brasile), Simone Moro (Italia) e Tamara Lunger (Italia). A queste sessioni hanno partecipato anche aspiranti fotografi outdoor che hanno immortalato i partecipanti durante un workshop pratico con il rinomato fotografo Eddie Gianelloni. Nel frattempo, coloro che erano interessati a dare ai loro pasti outdoor una svolta gourmet, hanno potuto imparare alcuni trucchi dallo chef Kieran Creevy e dalla dietista specializzata in sport endurance Rebecca Dent durante il workshop di “cucina per le spedizioni”. Con l’arrivo della notte, gli ospiti hanno potuto apprezzare i suoni di Astraaz, ballare e guardare i documentari eccezionali come Valley Uprising e Redemption di James Pearson, sotto le stelle del cielo del Verdon.
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/ partnership
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avuto fra i protagonisti la nuova Range Rover Evoque MY2016, disponibile in anteprima nazionale per la stampa e test drive per clienti in un’area dedicata all’interno della Vip Lounge Land Rover. Questo suv urbano dallo stile glamour è al contempo caratterizzato dal classico spirito di avventura Land Rover.
Lowa sigla una collaborazione con il Parco di Veio A Nord di Roma si estende lo straordinario Parco Naturale Regionale di Veio, un polmone verde di 15.000 ettari dal notevole valore paesaggistico e naturalistico. La presenza di numerosissime specie animali, un territorio di origine vulcanica, ricchissimo di acque che hanno scavato le valli di tufo, e i resti di monumenti di origine etrusca e medioevale costituiscono un ideale polo di attrazione per piacevolissime escursioni. Per questo Lowa
ha deciso di fornire, in collaborazione con il negozio specializzato Caravan Market di Roma, il modello Renegade GTX Mid alle guardie incaricate della sorveglianza. Una calzatura leggera, estremamente comoda, che offre supporto alla caviglia e all’arco plantare grazie alla costruzione Monowrap. È dotata di fodera in Gore-Tex, che assicura traspirabilità e impermeabilità, e di suola Vibram con disegno esclusivo di Lowa, per una migliore trazione sui sentieri.
Salewa con Movimënt per gustare la magia delle notti dolomitiche Movimënt, l’innovativo parco nel cuore dell’Alta Badia, quest’anno si è avvalso della partnership con il noto brand di attrezzature e abbigliamento per l’alpinismo Salewa per permettere agli appassionati di scoprire cosa significa passare una notte a oltre 2.200 metri. L’iniziativa infatti ha permesso ai clienti di 4 alberghi gourmet di passare una notte a guardare le stelle sui versanti del Piz Boè e del gruppo del Sella. Salewa ha fornito tende, sacchi a pelo e materassini. Le date in cui si sono svolte le
experience sono quelle del 18 e 27 agosto, del 7 e 18 settembre. Gli alberghi coinvolti invece hanno pensato alle cene gourmet la cui preparazione è stata poi ultimata sui fornelli da campo. Un esperimento che ha permesso di coniugare attività sportiva di livello, emozioni finora riservate a pochi e la qualità dell’alta cucina e dell’ospitalità tipica dell’Alta badia. Gli Hotel coinvolti sono stati: Hotel La Perla, Corvara, Hotel Rosa Alpina, San Cassiano, Hotel Col Alto, Corvara, Hotel Armentarola, San Cassiano.
Dal campo alla montagna: La Sportiva con Aquila Basket Trento
Outdoor è un concetto più ampio di sport all’aria aperta, nel senso che non riguarda solitamente la montagna, sebbene ne rappresenti l’accezione maggiore. Può comprendere infatti sport di squadra più classici e diverse altre discipline. Con questa consapevolezza La Sportiva e Aquila Basket Trento, squadra di pallacanestro rivelazione in questo inizio di stagione in Serie A, hanno confermato la partnership nata lo scorso anno. La collaborazione tra le due realtà trentine, è fortemente legata al territorio e ha lo scopo di comunicare con un linguaggio nuovo e fuori dal proprio contesto abituale, l’outdoor e i diversi modi di
vivere all’aria aperta. Naturalmente con prodotti La Sportiva che vanno dalle calzature da trekking e trail running, perfettamente indossabili anche dai cestisti durante le loro escursioni o allenamenti in montagna, fino all’abbigliamento estivo ed invernale, nato per proteggere dagli agenti atmosferici. Il photo shooting in Valle di Fiemme, realizzato da Federico Modica con la gentile partecipazione dei giocatori Trent Lockett, Johan Lofberg e Luca Lechthaler, tutti e tre provenienti da luoghi dove l’outdoor è a tutti gli effetti uno stile di vita: Minnesota (USA), Svezia e Trentino.
/ people Fabio Bazzana entra del Team ATK Race Come riportato da Skialper.it, il Team ATK Race accoglie tra le proprie fila un nuovo e fortissimo atleta, il bergamasco Fabio Bazzana, ai vertici dello skyrunning e grande appassionato di gare di sci alpinismo race e della montagna. “Ho sempre messo al primo posto l’attività estiva ottenendo nel corso degli anni risultati molto soddisfacenti anche a livello internazionale considerando lo skialp come sport alternativo, di preparazione alla stagione estiva, ottenendo comunque discreti risultati. Nel 2015 purtroppo ho dovuto interrompere la stagione running a causa di un infortunio ma la mia voglia di gareggiare è sempre forte e ho deciso di investire in toto la mia stagione 2016 nelle gare di skialp. Per affrontare in piena forma la nuova stagione mi sto allenando con la bici cimentandomi in qualche gara, tornando a questo sport che ho praticato fin da piccolo. L’idea di far parte quest’anno del team di un’azienda come ATK Race mi entusiasma. Spero di ottenere il massimo dei risultati e di ripagare appieno la fiducia ricevuta”.
/ fiere Ispo Monaco riorganizza le hall per il 2016 Erano ben 6 anni che Ispo Monaco non cambiava la disposizione dei padiglioni. Per l’edizione 2016, prevista dal 24 al 27 gennaio, l’area espositiva verrà completamente riorganizzata. Tra le motivazioni va sottolineata la crescita e la trasformazione del mercato sportivo, con segmenti quali Health & Fitness che avranno maggior risalto. “In quanto fiera multisettoriale. Ridistribuiremo 11 dei 16 padiglioni, convinti che il nuovo posizionamento offrirà nuove potenzialità e creerà sinergie tra i segmenti già stabiliti”, spiega Klaus Dittrich, CEO di Messe München. Andando nello specifico, per il 2016, la sezione Health & Fitness potrà godere di più spazio nel padiglione B4, mentre il segmento Performance nel vicino C4 renderà più efficiente la visita. Gli action sport saranno riallocati nei padiglioni B5, B6 e A6, con accesso dall’entrata est che darà spazio a eventi legati al settore. Il segmento outdoor invece troverà una nuova “casa” nei padiglioni A1, A2 e A3, direttamente connessi all’area sci nei consueti A4 e A5. I fornitori di materie prime potranno presentarele proprie novità nelle hall C1 e C2, mentre al mondo tessile sarà riservato la hall C3. Ispo Vision rimarrà al B1, mentre infine il segmento sportstyle avrà i suoi spazi in B2 e B3.
Nanjing festeggia 10 anni di Asia Outdoor Quella di quest’anno è stata un’edizione speciale, visto che si è trattato del decimo anniversario per Asia Outdoor. La fiera si è tenuta dal 23 al 26 luglio scorsi a Nanjing, dove hanno esposto 617 marchi del mondo outdoor presentando le proprie novità prodotto all’interno di uno spazio espositivo di oltre 50mila metri quadrati di superficie. I visitatori sono stati 19mila, registrando dunque una significativa crescita dal 2014 quando erano stati 17.300. Anche i media non hanno mancato di prendere parte all’evento, con 459 giornalisti accreditati. Il successo della manifestazione è stato interpretato da Stefan Reisinger, capo di Outdoor, come un segnale positivo in un mercato che da qualche stagione è in contrazione: “Negli ultimi due, tre anni c’è stato un rallentamento della crescita del settore in Cina, ma questo ha portato alcuni dei principali brand cinesi a unire le proprie forze. Il risultato è stata questa fiera, dove l’impegno di tutti ha dato vita a una piattaforma che ha saputo offrire la giusta visibilità a tutti. In dieci anni siamo stati capaci di costruire una vera community alla quale partecipasse tutta l’industria di settore e questo è stato uno dei principali fattori del successo di questa iniziativa”.
Nuovo showroom per Künzi, che distribuisce anche Eagle Creek Nata a Milano nel 1936 e trasferitasi negli anni nella vicina Bresso, Künzi Spa è una realtà storica nel settore della distribuzione di prodotti di coltelleria e utensili da taglio. Dalla fine degli anni ’80 il suo portfolio comprende anche altri settori di mercato, fra i quali ad esempio quello dei casalinghi e dell’outdoor, del bike e del running. Con un’attenzione spiccatamente votata alla ricerca del nuovo e della massima funzionalità, quest’anno l’azienda ha aperto due nuovi spazi all’interno della sede attuale (dal 2008 si è stabilita all’interno degli edifici precedentemente occupati dalla casa editrice Cino del Duca). Il primo è lo showroom kitchen & design di 450 mq, all’interno del quale è possibile accedere a un ideale percorso espositivo fra le tantissime proposte del complemento cucina e design. Presente anche un corner dedicato a Victorinox, celebre marchio svizzero di coltelleria, cucina e outdoor del quale Künzi da quasi 80 anni è distributore esclusivo per l’Italia con grandi risultati. Vi si affianca una seconda area, dove su una superficie di 400 mq sono presentati i brand delle categorie outdoor & professional. Lo spazio è stato progettato in modo da ricordare la vita dell’officina: un luogo in continuo fervore, dove si sperimenta e si fa ricerca. Fra le numerose realtà presenti in Italia per mezzo di Künzi Spa, oltre alla già citata Victorinox, anche Sigg, azienda svizzera anch’essa, che nel mondo outdoor è un vero e proprio simbolo quando si parla di borracce. A queste si affianca Contigo, che con la sua
tecnologia brevettata Autoseal offre un’ampia scelta di bottiglie per la vita attiva. La svedese Light My Fire è leader nella produzione di accessori per il campeggio e l’aria aperta, mentre BioLite è una start up che progetta fornelli capaci di produrre energia elettrica a basso impatto ambientale. GSI Outdoors, Boker e Bushnell completano il pacchetto di proposte dedicate agli amanti del camping e dell’escursionismo di più giorni. Fenix propone un’ampia gamma di torce con illuminazione a Led di grande qualità, fra le quali sono presenti alcuni modelli di lampade frontali per la corsa. Albedo è una recente invenzione importata anch’essa dalla Scandinavia. Si tratta di uno spray facilissimo da applicare sui propri capi e sulle scarpe da corsa, capace di riflettere la luce quando colpito da una sorgente luminosa per uscire in tutta sicurezza anche la sera. Nite Ize produce infine una vasta gamma di accessori per la vita quotidiana, fra i quali anche delle pratiche led marker band da indossare durante i propri allenamenti per essere visibili anche nelle ore più buie. La californiana Eagle Creek è infine new entry per questa stagione autunno-inverno, con i suoi zaini e borse super accessoriati, leggeri e robustissimi. Per tutti gli approfondimenti non perdete l’articolo dedicato a Künzi Spa su uno dei prossimi numeri.
Künzi Spa - 02.6145161 info@kunzi.it - www.kunzi.it
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NEWS
/ prodotti 2015/16
Peak Performance e Odlo:
bis dal Nord fra tecnicità e design
Ortovox Piz Palü: un mix di fibra tecnica e merino Ideale per le escursioni di sci alpinismo, la giacca Piz Palü nasce dall’unione del tessuto Softshell con un leggero strato isolante in tessuto Swisswool Light Tec. Le parti a contatto con lo zaino sono state rafforzate con lo speciale materiale Naturetrec Light, mentre la lana merino all’interno permette al corpo di non raffreddarsi e di mantenere sempre la stessa temperatura. Il guscio è invece molto traspirante e garantisce grande elasticità e resistenza. La lana svizzera sulle braccia e nella parte frontale offre maggior calore nelle zone del corpo più sensibili. Il finissimo strato isolante (60 gr/mq) assicura un’efficace azione traspirante e antivento rivelandosi ideale sia per la salita sia per la discesa. Il modello è prodotto e lavorato in modo ecocompatibile da materia prima rigenerativa, è facilmente comprimibile e dal peso ridotto.
Rewoolution reinterpreta i modelli classici con la giacca “Darling”
Questa giacca, che coniuga funzionalità, stile e rispetto per l’ambiente, è una innotiva reinterpretazione di un classico del guardaroba invernale. Si tratta di un doudone trapuntato e lavorato con tessuto di lane pregiate Redactive Tecno Gabardine. Costituisce la vera alternativa ai capi sintetici e utilizza un’imbottitura in lana e fibre derivate dal granoturco. Indossarla è particolarmente confortevole anche perché ha un collo alto e avvolgente, che regala una sensazione di caldo e protezione, al contempo però l’imbottitura in materiali naturali è traspirante.
Due marchi dal Nord Europa che portano nel nostro Paese un alto tasso di tecnicità, mescolata con la tipica attitudine agli accostamenti colore più “strong” degli svedesi o con l’attenzione alle linee di design che spaziano fino al casual, caratteristiche dei norvegesi.
Peak Performance è nato nel 1986 ad Åre, nello Jämtland, dall’iniziativa di tre sciatori che volevano un abbigliamento dallo stile semplice e di tendenza allo stesso tempo. Ovviamente che fosse in grado di offrire prestazioni di alto livello. A 30 anni di distanza, il marchio presenta per la FW 2015/16 il completo Dyedron composto da giacca e pantaloni per gli sciatori più esigenti. Il top è realizzata con tecnologia Gore-Tex a doppio strato, assicura protezione anti-vento e offre isolamento e traspirabilità ottimali. I pants sono dotati di Thermocool insulation, garantire comfort e protezione dal
DISTRIBUITO DA: Outback ‘97 035.361103 - info@outback.it
DISTRIBUITO DA: Reda Rewoolution 015.7049111 - info.rewoolution@reda1865.com
Il volume di una borsa, la comodità di uno zaino: Osprey Farpoint La serie Farpoint è una delle più leggere borse da viaggio firmate Osprey. Caratterizzate da uno schienale rimovibile in spacermesh con sistema di aerazione, consentono di essere trasportate come zaini ma riempite come se fossero valigie. I manici imbottiti superiori e laterali vi permettono di ritirare con facilità la borsa dal nastro portabagagli dell’aeroporto. La vostra attrezzatura è facilmente raggiungibile attraverso la grande apertura a cerniera che permette l’accesso al comparto principale. Il sistema di compressione StraightJacket tiene sotto controllo il carico ma può anche essere usato per ridurre significativamente il volume dello zaino. Le cinghie di compressione sono usate anche per fissare e assicurare lo zainetto ‘zip and clip’ da 15 lt. Quest’ultimo può anche essere fissato all’imbracatura dello zaino principale, in stile “canguro”, offrendo un’alternativa sicura quando volete avere a portata di mano oggetti di valore e biglietti. All’interno della Farpoint è disponibile una grande quantità di sistemi di organizzazione: una tasca per liquidi/accessori e due tasche a rete per tenere separati vestiti sporchi e scarpe. Le cinghie di compressione interne ottimizzano la capacità di carico e tengono sotto controllo la tua attrezzatura. Prezzo: 150 euro.
DISTRIBUITO DA: Calzaturificio Scarpa - 0423.5284 - info@scarpa.net
Dryarn al servizio della Scott Seamless Underwear Realizzata al 100% in Dryarn, la t-shirt Scott Seamless Underwear è stata creata dall’azienda svizzera per consentire di superare i propri limiti. La collaborazione fra l’azienda e i produttori dell’innovativa microfibra parte proprio con i modelli Scoot Seamless Underwear, nelle versioni mezza manica e smanicata. Ideali per chi pratica sport all’aria aperta, insuperabili in termini di leggerezza e traspirabilità. Dryarn infatti è la microfibra più leggera al mondo e, grazie alle sue caratteristiche intrinseche, ha una elevata capacità di traspirazione, veicolando il sudore all’esterno e lasciando asciutto il tessuto a contatto con la pelle. Realizzata con tecnologia seamless per offrire agli sportivi il massimo comfort, Scott Seamless Underwear è easycare: si lava a basse temperature, non si stira e non fa pilling.
DISTRIBUITO DA: Scott Italia - 035.756144 - infosport@scott-sports.it
Thule Legend Collection: gli zaini per i “GoPro addicted” Thule Legend Collection è una linea di prodotti altamente funzionali equipaggiati per il montaggio di action cam GoPro. La gamma include custodie di due dimensioni diverse, uno zaino e una borsa a tracolla. Lo zaino in particolare, leggero e dotato di struttura rigida e di supporti integrati per GoPro, rappresenta il fiore all’occhiello della collezione. Permette il trasporto fino a tre camere, nonché caricabatteria, accessori, snack, vestiti e una camel bag. I supporti integrati consentono di montare 2 GoPro, mentre il comparto interno è estraibile e lavabile. Tra le altre caratteristiche presenta cintura girovita removibile, tasche laterali di facile accesso per iPhone e piccoli oggetti, tiranti della zip oversize per un facile accesso anche con i guanti. Prezzo consigliato al pubblico: 216 euro.
DISTRIBUITO DA: Panorama - 0472.201114 - info@panoramadiffusion.it
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vento e dalla pioggia. La storia di Odlo ve la presentiamo per esteso nell’articolo dedicato alle pagine 24-25. Parlando della proposta invernale per chi corre e cerca comfort e protezione, il completo running XC Tor è disegnato per migliorare la termoregolazione del fisico durante le attività più intense. Offre supporto ai muscoli grazie al particolare design e alle strutture pensate per sostenere il corpo nei movimenti.
Merrell: le linee Capra e All Out SS 2016 “inspired by natural” Dal Nord Europa agli USA: Merrell è il terzo importante marchio outdoor distribuito da Premiere. L’azienda fondata nel Vermont nel 1981, è leader mondiale nel mercato delle calzature outdoor, come si evince dalla tabella che vi presentiamo nell’articolo dedicato a pagina 14. Dalla linea Capra, dedicata agli appassionati dell’escursionismo nella sua accezione più veloce e giovane, ai nuovi modelli di scarpe e sandali da trail running la proposta di Merrell per la prossima estate abbraccia la gran parte delle discipline outdoor “leggere”. Per la collezione Capra, fra le principali novità c’è lo scarponcino Bolt Blue GTX (in foto), calzatura dotata di una suola con design tecnico adatto ad affrontare qualsiasi sentiero e in particolare quelli fangosi e scoscesi. Il concetto M Select Grip si ispira infatti al passo sicuro di capre e stambecchi. Sul fronte running, prosegue il corso All Out, con il modello Charge Blue Dusk che è particolarmente indicato per il trail running più impegnativo. Il rinforzo tallonare assicura comfort e protezione per tutta la durata della corsa.
DISTRIBUITI DA: Premiere Distribution Peak Performance 0471.510415 Odlo 0471.847766 Merrell 0471.844594 info@premieredistribution.it
FOCUS PRODOTTO / TORNA SUL MERCATO LA LINEA COMPLETAMENTE RINNOVATA
The North Face Summit Series is back!
a cura di: Simone Berti
Dopo una pausa di un anno, la linea iconica del marchio è tornata nuovamente nei negozi a partire dal 15 ottobre, reinventata nel design e arricchita da innovazioni tecniche. Per l’occasione si è tenuta una presentazione della collezione presso il flagship store di Milano, il 19 ottobre.
Una collezione creata da e per la community di alpinisti e climber, già da diversi anni icona del marchio americano. Presentata 15 anni fa per l’inverno 2000/01, la Summit Series rappresenta oggi uno dei fiori all’occhiello di The North Face, soprattutto per le tecnologie impiegate, utili ad affrontare ogni sfida verticale. “Abbiamo creato questa linea per noi e per i nostri atleti, ispirati dal percorso creativo,” dichiara Joe Vernachio, vice president global product. “Ogni volta in cui, sulla nostra strada, ci siamo trovati a dover affrontare un bivio, ci siamo sempre messi alla prova, scegliendo i sentieri meno battuti; questi nuovi capi sono il risultato di questa nostra filosofia”. Ora, dopo un anno di pausa (o potremmo meglio dire di “lunga gestazione”) la collezione torna disponibile in quantità limitate e per un breve periodo di tempo presso punti vendita selezionati e online. PRESENTAZIONE UFFICIALE - L’occasione è importante e per questo in The North Face hanno pensato di ripresentare la Summit Series come si deve, con una serata (il 19 ottobre) presso il flagship store di Milano (Galleria San Carlo 2, San Babila). L’evento non poteva prescindere dall’avventura e dalla passione per l’outdoor, per questo è stato presente l’alpinista David Goettler, che ha colto l’occasione per raccontare le sue ultime incredibili imprese, mentre dj set, una bellissima mostra fotografica del Langtang (Nepal) e un’esperienza 3D da veri esploratori hanno “accompagnato” i presenti alla scoperta della nuova Summit Series. “THE OTHER WAY” - Un importante concept è alla base della nuova Summit Series: “The Other Way”. I prodotti sono stati creati in modo diverso da quello tipico del processo di ricerca e sviluppo e anche la disponibilità dei capi nei negozi si differenzia dalla strategia abituale. “Poiché il prodotto è unico e realizzato per particolari attività e per atleti davvero esperti, era chiaro che la nuova collezione Summit Series fosse dedicata a contesti di vendita molto specializzati dove potesse essere condivisa con atleti outdoor utilizzando una modalità unica e personalizzata a seconda delle loro specifiche necessità”, ha dichiarato Tony Erlick, The North Face vp sales. LA COLLEZIONE - Il team R&D di The North Face che ha creato la collezione è stato guidato dalla filosofia “Rispettare. Ispirare. Evolvere”. La linea infatti Rispetta la cultura degli atleti e l’ambiente in cui praticano le loro discipline, Ispira gli atleti attraverso il design del prodotto e la sua funzionalità e si evolve superando i limiti dell’innovazione e della tecnologia. Scelta di rottura la proposta di colori, tutti virati sul nero e sul grigio per una distinzione netta dal resto della collezione The North Face. Numerosi ambassador del marchio sono stati coinvolti nella progettazione e nella finalizzazione dei prodotti: “Abbiamo chiesto ai nostri atleti (alpinisti e climber) quali fossero i capi per loro essenziali e le risposte che ci sono pervenute da ciascuno sono state molto chiare: avevano la necessità di sei strati essenziali che potessero utilizzare nelle varie condizioni climatiche che si trovano ad affrontare durante le loro spedizioni invernali in alta montagna”, spiega Vernachio. Alla collezione sarà dedicato un video che vi sveleremo non appena disponibile.
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ALCUNI HIGHLIGHTS DELLA COLLEZIONE SUMMIT SERIES FW 15/16 Summit L1 Top e Pant
Summit L2 Jacket Midlayer in Polartec Thermal Pro, estremamente resistente, con pile caratterizzato da Hardface Technology e dotata di una parte posteriore perfezionata per garantire il calore nell’area e il miglior controllo della sudorazione.
Summit L3 Jacket Strato intermedio ultra leggero, con un’imbottitura in piuma 800-fill RDS. Lo strato esterno in FuseForm garantisce massima resistenza e durata di utilizzo. Le cuciture sono ridotte al minimo, il colore è stampato in digitale (utilizzando dunque meno acqua rispetto al tradizionale processo di tintura).
Capi baselayer essenziali in tessuto tecnico, pensati per garantire calore in specifiche parti del corpo e gestire al meglio l’umidità, caratterizzati da una costruzione articolata per agevolare al massimo i movimenti.
L’alpinista Conrad Anker
Summit L4 Jacket Lo strato intermedio sintetico più caldo, imbottito in ThermoBall - materiale sintetico di proprietà del brand - in grado di mantenere il calore anche se bagnato. La costruzione minimale e unibody riduce al minimo le cuciture ed il design trapuntato evita spostamenti del materiale isolante e riduce dunque la formazione di zone fredde.
Summit L5 Jacket e Pant
Summit L6 Jacket
L’abbigliamento a guscio esterno più avanzato che The North Face abbia mai creato, utilizzando una membrana DryVent 3L waterproof e traspirante. Lo shell e i pantaloni sono caratterizzati da materiale FuseForm che assicura massima durata e libertà di movimento.
Lo strato finale proposto dalla nuova Summit Series, una giacca intermedia in piuma 800-fill RDS caratterizzata da una costruzione Z-baffle saldata che ottimizza calore e resistenza alle condizioni climatiche più estreme, ed è inoltre dotata di tecnologia FuseForm per una maggiore resistenza e durata.
DATI & STATISTICHE / FOCUS SUL MERCATO DELLE CALZATURE OUTDOOR NEL 2014 a cura di: Tatiana Bertera
Nuovo balzo in avanti per il footwear outdoor Ecco il resoconto, commentato, del report redatto da The Outdoor Industry Compass e reso pubblico nel mese di agosto. Emerge uno spaccato positivo per le aziende che operano nel nostro settore. Che si riconferma, anche per il 2014, in crescita (a +15,5% sul 2013). Il mercato delle calzature outdoor, che già nel 2012 aveva dato buoni segnali di ripresa (+2,9%) e che nel 2013 aveva fatto ben sperare con un incremento del 7,4%, si riconferma con un trend tutto in positivo. Il 2014 ha visto infatti un’ulteriore crescita, con una percentuale di incremento pari al doppio di quella registrata l’anno precedente. Con un ragguardevole +15,5% e un fatturato totale pari a 4,94 miliardi di dollari, il mercato dell’outdoor footwear ha brillato più negli Sati Uniti (dove ha lasciato il segno, con una crescita del 18,5%) che nel resto del mondo (+13,4%). IL FOCUS- Come ogni anno The Outdoor Industry Compass ha raccolto, compatibilmente con la disponibilità dei vari brand a fornirli, dati e stime che indicano i fatturati generali suddivisi per marchi del mercato della calzatura outdoor e che escludono quelli di abbigliamento, accessori o qualsiasi altro prodotto che, seppur sotto il cappel-
lo di un medesimo brand, non sono afferenti al mercato preso in considerazione. Come sempre non è stato preso in considerazione il mercato delle calzature non brandizzate o quelle di retailer tipo Decathlon o Intersport, che farebbero lievitare ulteriormente le dimensioni del mercato. TRA CONFERME E NEW ENTRY - Leader indiscusso di mercato è, anche per quest’anno, Merrell che (con i suoi 726 milioni di dollari di fatturato) incrementa di un ulteriore 4% quello già fiorente del 2013. Anche Chaco, altro marchio gestito da Wolverine (che fino allo scorso anno comprendeva anche Patagonia) ha registrato un incremento degno di rilievo (+29,8% rispetto al +9,7% dell’anno precedente). Si classifica al secondo posto, invece, Salomon che, esattamente come nel 2013, chiude l’anno con una percentuale di incremento a doppia cifra (15,2%). Super performance dei Columbia Brands (capitanati da Sorel) che, dopo il calo del -5,6%
del 2013, nel 2014 hanno avuto un incremento di 37 punti percentuali. Alle sue spalle si posiziona Kamik, brand di Genfoot, con un incremento del 39,4%. Allargando lo sguardo, trend positivo anche per La Sportiva, Salewa, Treksta (leader di settore in Corea) e Hoka One One, marchio gestito da Deckers al pari di Teva. Novità di quest’anno è anche Asolo, che dopo anni di silenzio, rende pubblici i suoi dati e si conferma tra le realtà con segno positivo. Da sottolineare anche l’eccezionale preformance di Timberland, che ha registrato una crescita a due cifre ma che non è stata inserita in tabella in quanto brand più casual e meno tecnico. Sostanziale stabilità per Scarpa (-0,4%) e lieve calo Trezeta (-2,8%), che però nel 2013 avevano registrato un balzo in avanti notevole del 36 e del 46 per cento. Un nota bene su Scarpa: questo risultato è stato influenzato principalmente dal recall relativo all’F1 Evo a inizio anno, che ha visto parecchi migliaia di paia coinvolti. Per il resto l’a-
zienda si conferma senz’altro come uno dei marchi leader e più brillanti del mercato e per il 2015 c’è quindi da spettarsi un deciso ritorno al segno positivo al pari degli ultimi anni. In ribasso anche Tecnica (il trend del gruppo viene mantenuto comunque in positivo dal marchio tedesco Lowa) e Garmont. Vasque, della quale non sono pervenuti dati precisi, rimane comunque uno dei brand più diffusi e richiesti negli USA. L’URBAN OUTDOOR FASHION - Il grosso incremento della calzatura per il tempo libero all’aperto è da attribuirsi anche alla moda, sempre più diffusa, dello Urban Outdoor Fashion (ovvero l’utilizzo di abbigliamento e calzature tipiche dell’outdoor anche in città). A conferma di quanto appena detto anche il grande successo del Retailer Outdoor Trade Show che si è svolto a inizio agosto a Salt Lake City e ha visto la partecipazione di 1.600 marchi, di cui 376 al loro primo ingresso nel mercato outdoor estivo.
MERCATO INTERNAZIONALE DELLE CALZATURE OUTDOOR (dati wholesale in milioni di dollari) AZIENDA 01 WOLVERINE OUTDOOR (1) Merrell (3) (est) Chaco (est) 02 SALOMON 03 COLUMBIA BRANDS (2) 04 GENFOOT/KAMIK (1) 05 KEEN (1) 06 THE NORTH FACE (1)(est) 07 ROCKY BRANDS 08 HI-TEC SPORTS 09 TECNICA GROUP Lowa Tecnica Dolomite 10 GRISPORT 11 MEINDL (1) (est) 12 TEVA 13 SCARPA 14 TREKSTA 15 LA SPORTIVA 16 SALEWA 17 VIKING 18 HOKA ONE ONE 19 ASOLO 20 AKU 21 CHIRUCA 22 TREZETA 23 GARMONT TOP BRANDS ALTRI TOTALE
2014 TOTALE USA RESTO DEL MONDO Vendite Crescita Share Vendite Crescita Share Vendite Crescita Share 794 726 68 546 425 340 314 291 286 284 208 179 18 11 190 139 132 105 90 78 78 69 50 33 28 26 17 11 4.531 405 4.936
5.8% 16.1% 329 4.3% 16.1% 4.0% 14.7% 282 1.0% 13.8% 29.8% 1.4% 47 29.6% 2.3% 15.2% 11.1% 61 22.0% 3.0% 37.0% 8.6% 260 37.0% 12.7% 39.4% 6.9% 175 41.9% 8.5% 10.0% 6.4% 217 10.0% 10.6% 12.5% 5.9% 161 14.0% 7.9% 16.9% 5.8% 277 16.8% 13.6% 12.1% 5.7% 82 22.8% 4.0% 8.2% 4.2% 17 5.2% 0.8% 12.2% 3.6% 16 14.1% 0.8% -18.3% 0.4% 1 -44.5% 0.0% 1.8% 0.2% -100.0% 0.0% 9.8% 3.8% 6.9% 2.8% 4 5.4% 0.2% 13.4% 2.7% 89 13.5% 4.3% -0.4% 2.1% 16 -5.9% 0.8% 18.3% 1.8% 2 12.5% 0.1% 25.8% 1.6% 19 11.8% 0.9% 37.0% 1.6% 6 28.0% 0.3% 7.5% 1.4% 289.1% 1.0% 33 300.0% 1.6% 7.3% 0.7% 10 8.2 0.5% 21.7% 0.6% 2 100.0% 0.1% 3.2% 0.5% -2.8% 0.4% NA 0.0% -22.5% 0.2% 1 0.0% 0.0% 15.6% 91.8% 1.761 19.0% 86.1% 13.4% 8.2% 284 15.0% 13.9% 15.5% 2.045 18.5%
465 6.9% 16.1% 444 6.0% 15.4% 21 30.0% 0.7% 485 14.4% 16.8% 164 37.0% 5.7% 165 36.8% 5.7% 97 10.0% 3.3% 130 10.6% 4.5% 9 20.5% 0.3% 201 8.2% 7.0% 191 8.4% 6.6% 163 12.0% 5.6% 17 -16.4% 0.6% 11 6.5% 0.4% 190 9.8% 6.6% 135 7.0% 4.7% 43 13.1% 1.5% 89 0.7% 3.1% 88 18.4% 3.0% 59 31.1% 2.0% 72 37.8% 2.5% 69 7.5% 2.4% 17 269.6% 0.6% 23 6.9% 0.8% 26 18.2% 0.9% 26 3.2% 0.9% 17 -2.8% 0.6% 10 -24.2% 0.3% 2.770 13.6% 95.8% 121 10.0% 4.2% 2.891 13.4%
NOTE: (1) Stime (2) Columbia Brands include Columbia, Sorel, Montrail, Pacific Trail (3) Incluse le vendite dei licenziatari
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2013 TOTALE USA RESTO DEL MONDO Vendite Crescita Share Vendite Crescita Share Vendite Crescita Share 751 4.0% 17.6% 316 3.1% 18.3% 435 4.6% 17.1% 698 3.8% 16.3% 280 2.0% 16.2% 419 5.0% 16.4% 52 9.7% 1.2% 36 13.9% 2.1% 16 1.3% 0.6% 474 12.9% 11.1% 50 25.0% 2.9% 424 11.6% 16.6% 310 -3.9% 7.3% 190 -5.6% 11.0% 120 -1.2% 4.7% 244 13.0% 5.7% 123 13.0% 7.1% 121 13.0% 4.7% 285 5.1% 6.7% 197 6.0% 11.4% 88 3.0% 3.5% 258 9.5% 6.0% 141 5.7% 8.2% 117 14.4% 4.6% 245 7.4% 5.7% 238 8.4% 13.8% 7 -18.9% 0.3% 253 0.8% 5.9% 67 8.1% 3.9% 186 -1.6% 7.3% 192 16.1% 4.5% 16 23.2% 0.9% 176 15.5% 6.9% 159 17.0% 3.7% 14 21.2% 0.8% 145 16.7% 5.7% 22 6.7% 0.5% 1 4.3% 0.1% 20 6.9% 0.8% 11 22.4% 0.3% 1 0.0% 11 16.9% 0.4% 173 22.9% 4.0% 173 22.9% 6.8% 130 8.7% 3.0% 4 12.1% 0.2% 126 8.6% 4.9% 116 0.8% 2.7% 78 -2.1% 4.5% 38 5.8% 1.5% 105 36.4% 2.5% 17 23.2% 1.0% 88 39.2% 3.5% 76 11.3% 1.8% 2 -5.9% 0.1% 74 11.7% 2.9% 62 0.8% 1.5% 17 14.9% 1.0% 45 -3.6% 1.8% 57 14.3% 1.3% 5 19.5% 0.3% 52 13.8% 2.0% 64 16.5% 1.5% 64 16.5% 2.5% 13 NA 0.3% 8 NA 0.5% 5 NA 0.2% 31 NA 0,7% 9 NA 0.5% 22 NA 0.9% 23 2.7% 0.5% 1 0.0% 0.1% 22 2.8% 0.9% 25 15.3% 0.6% 25 15.3% 1.0% 18 46.7% 0.4% NA 0.0% 18 46.7% 0.7% 14 -26.4% 0.3% 1 66.7% 0.1% 13 -29.4% 0.5% 3.918 7.5% 91.1% 1.479 4.8% 85.7% 2.417 9.3% 94.7% 357 0.3% 8.4% 247 2.9% 14.3% 110 -5.2% 4.3% 4.275 6.0% 1.726 2.0% 2.549 8.7%
2014 - Euro .754/$; Japan ¥105.9/$; China R6.14/$; Brazil R$2.35/$; Korea 1053.1/$; Nok 6.2958/$ 2013 - Euro .753/$; Japan ¥97.6/$; China R6.20/$; Brazil R$2.16/$; Korea 1094.9/$; Nok 5.88/$
Source: The Outdoor Industry Compass - www.oicompass.com
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SALVA CON NOME / A MODENAFIERE DAL 29 OTTOBRE AL 1° NOVEMBRE a cura di: Simone Berti
Non solo neve ma anche boulder, slackline e molte altre discipline outdoor animano la fiera
Sempre più montagna a 360° La 22esima edizione del Salone del Turismo e degli Sport Invernali torna con esposizione e nuovi eventi per 4 giorni nella provincia emiliana, offrendo come di consueto un punto di ritrovo e confronto per aziende, associazioni, società sportive e operatori legati al divertimento sulla neve e non solo. L’inverno alle porte alimenta gli appetiti “nevosi” negli appassionati di tutta Italia, insieme a qualche probabile grattacapo per chi invece opera nel settore: ci sarà neve? Una domanda da cui dipende tutto il mercato degli sport invernali. Il primo punto di confronto nonchè vero e proprio lancio di stagione avverrà nei padiglioni della fiera di Modena con la 22esima edizione di Skipass, Salone del Turismo e degli Sport Invernali, da giovedì 29 ottobre a domenica 1 novembre. Dedicato a chi vive e lavora nel turismo bianco, come aziende, associazioni, società e sportmaker, riesce a coinvolgere da diversi anni quasi 90mila visitatori. NEVE SPORT E TURISMO - I padiglioni si divideranno come al solito fra chi opera nel mondo del turismo, inteso come comprensori sciistici, hotel e società di impianti, snowpark, rifugi e tour operator specializzati, e chi invece produce attrezzature e accessori. Sci, attacchi, scarponi, tavole, maschere, occhiali e abbigliamento della stagione 2015/16 saranno esposti a ModenaFiere da alcuni dei top brand del settore. L’area Freestyle & Freeride sarà una piacevole conferma, così come quella Outdoor, teatro, fra le altre cose, di esibizioni di slackline e del Campionato Italiano di Boulder. A questi si aggiunge lo Snow Bike Village, una zona dedicata al mondo della neve su due ruote. Affiancato all’area Freestyle & Freeride torna per il secondo anno consecutivo il MOON Snow Cafè, con svariate iniziative a corollario quali lo Shop Summit, dedicato ai professionisti del mercato, e il Freestyle e Freeride Meeting per tutti gli operatori e promotori. Ma il programma ancora provvisorio potrebbe regalare qualche sorpresa. L’AREA ESTERNA - Aspetto da sempre fondamentale del salone Skipass è rappresentato dalla sua natura active, e quindi dalle attività nell’area esterna ai padiglioni. Un villaggio alpino in piena città, dominato dalla Ski Area innevata con neve vera dove provare tutte le emozioni
Dopo
delle discipline sportive invernali: sci, snowboard, telemark, ma anche pattinaggio e ciaspole nell’anello creato ad hoc per la manifestazione. Di rilievo la presenza del Rail Pro, teatro degli Urban Rail Contest che vedranno impegnati i più forti rider italiani e internazionali.
BENVENUTO SCI ALPINISMO
CLIMBING E SLACKLINE - Verticale e orizzontale si incontrano a Skipass, che ormai da anni non è solo la patria della neve, ma accoglie la montagna a 360 gradi. L’arrampicata sportiva è parte integrante del programma di Skipass dal 2006, quando per la prima volta i visitatori ebbero l’occasione di testare la loro forza sul pannello di boulder. Forza, tecnica e coordinazione le caratteristiche essenziali per poter scalare la breve ma ripida parete, che dal 2010 è diventata anche teatro dei Campionati Italiani di categoria, organizzati dalla scuola di arrampicata modenese Equilibrium, con il patrocinio del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) e della FASI (Federazione Arrampicata Sportiva Italiana). Sabato 31 ottobre spazio
Per la prima volta anche lo ski alp con un’esposizione gestita da ATK
alle sessioni open e alle qualificazioni, mentre domenica 1° novembre in programma semifinali e finali. Un appuntamento che si inserisce all’interno del Climbing Skipass Festival, una serie di incontri dedicati all’arrampicata partiti durante l’estate e che si concluderanno proprio a ModenaFiere. Grande novità degli ultimi anni a Skipass è invece lo slacklining, ovvero la disciplina sportiva che viene praticata sulla slackline, una fettuccia tesa tra due punti sulla quale non solo è possibile camminare, ma anche fare vere e proprie evoluzioni ed esibizioni di freestyle. Primi a portare avanti questa passione orizzontale sono stati i ragazzi di Spider Slacklin che quest’anno portano anche l’ultima e decisiva tappa dell’Italian Trickline Championship. Questa competizione, unica nel suo genere e prima in Italia, prevede 5 tappe itineranti sul territorio italiano e decreterà il primo campione italiano di “trickline”. L’appuntamento è per sabato 31 ottobre: al mattino le qualificazioni, mentre al pomeriggio la finalissima.
Lo scialpinismo sbarca per la prima volta a Skipass, salone nel quale non aveva mai avuto uno spazio dedicato. E lo fa proprio grazie a un’azienda del territorio modenese, ATK Race, specializzata nella disciplina. Villaggio Scialpinismo ATK, così sarà chiamato lo spazio preposto, a sua volta suddiviso in tre diversi sottoinsiemi tematici. La parte dedicata alle attrezzature sarà esposta nell’ATK Skialp Village, un villaggio esterno di circa 50 metri quadrati per le aziende del settore. Oltre ad ATK troveremo Hagan, Scarpa e Grivel a esporre le proprie novità in fatto di abbigliamento, attrezzature e calzature da scialpinismo. L’ATK Forum invece proporrà una serie di racconti di montagna, con numerosi protagonisti quali l’alpinista Hervé Barmasse, il fotografo scientifico Alberto Sciamplicotti, la guida alpina Tommaso Cardelli, il freerider ATK Luca Zattoni e la guida Omar Oprandi. Da ultimo spazio al lato agonistico con l’ATK Contest e le gare in programma che avranno luogo sulla pista innevata dell’area esterna.
quelli dedicati a snowpark, freeride, freeski e snowboard, ora arriva anche l’arrampicata
Skipass Awards anche in salsa verticale Gli Skipass Awards sono stati una felice intuizione introdotta poche edizioni fa da Skipass insieme a MOON e con la collaborazione dei principali media del settore, ovvero 4Snowboard, Sequence Magazine, Snowboard.it e Pointbreak Magazine. Durante i giorni della fiera verranno premiati gli ambasciatori d’eccellenza del freeride,
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freeski e snowboard, oltre agli snowpark più amati. In più, novità di quest’anno, saranno riconosciuti anche i maggiori esponenti dell’arrampicata sportiva con gli Skipass Climbing Awards.
SKIPASS CLIMBING AWARDS Gli Skipass Climbing Awards, novità di quest’anno, nascono dalla volontà di Skipass, Equilibrium e Moon, in collaborazione con i magazine specializzati Up, Versante Sud e Outdoor Magazine. L’obiettivo è quello di premiare i migliori rappresentanti dell’arrampicata sportiva
www.skipass.it
italiana, atleti, manager o top brand, nelle 5 categorie pensate per valorizzare ogni aspetto di questa disciplina. I nominati selezionati (in parte online in parte grazie a una giuria di esperti) sono stati votati sul sito di Skipass e sulla pagina Facebook ufficiale “Skipass Climbing Awards” fino a lunedì 19 ottobre. La premiazione avverrà invece domenica 1° novembre. Ecco le 5 categorie in gara: Miglior Climbing Team, Miglior Palestra, Miglior Evento, Miglior Fair Play (uomo) e Miglior Fair Play (donna). Non resta che attendere e scoprire i vincitori.
EVENTI / 100 PARTECIPANTI HANNO POTUTO VIVERE UN’ESCLUSIVA ESPERIENZA OUTDOOR a cura di: Paolo Grisa Qui e a fianco immagini del Base Camp a Grindelwald
Guarda il video riassuntivo dell’iniziativa
Get Vertical: Salewa svela la dimensione verticale della vita Lanciato sui social e tramite un sito dedicato, il concorso Get Vertical ha riscosso un’ottima partecipazione. Per i vincitori sicuramente un’esperienza da ricordare: quattro Base Camp da un angolo all’altro delle Alpi e, per i più fortunati, perfino un viaggio in Australia. È proprio il caso di dire: “Non il solito concorso a premi promosso sui social da un’azienda outdoor”. Perché, diciamola tutta, parlando della nostra vita “social” siamo un po’ stanchi di ricevere inviti o messaggi in chat, uno dietro l’altro, da amici veri o solo virtuali, che ci invitano a votarli per poter vincere o accedere alla fase finale di qualsivoglia concorso. Non si contano i contest fotografici con cui le aziende (in alcuni casi dell’outdoor ma vale un po’ per tutte) trovano un sistema a buon mercato per raccogliere immagini di buona/media qualità per le proprie campagne. Non è questo il caso dell’ultima campagna lanciata sui social da Salewa, il cui nome emblematico è “Get Vertical”. Il concorso è iniziato il 19 marzo e si è concluso il 15 maggio. Per partecipare era sufficiente accedere al microsito dedicato (getvertical.salewa.com), registrarsi e rispondere ad alcune domande per superare la selezione. Quindi una giuria ha scelto i vincitori dei premi settimanali (abbigliamento Salewa e test drive sulle BMW Serie 2 Active Tourer e sulle nuove BMW Serie 2 Gran Tourer), dei Base Camp sulle Alpi e per i più fortunati un viaggio in Australia. Intanto per la prossima stagione è già in preparazione la versione invernale (vedi anche la campagna di lancio a fianco).
del viaggio-esplorazione in Australia hanno invece avuto l’incredibile opportunità di volare con Salewa e Tourism Australia per scoprire il nuovo continente nella sua versione più avventurosa. Suddivisi in cinque gruppi hanno così raggiunto destinazioni diverse (Fraser Island nel Queensland, il Red Centre nel Northern Territory, la Great Ocean Walk nel Victoria, Kangaroo Island, lo zoo senza recinzioni del South Australia e la splendida costa del Western Australia), prima di ritrovarsi a Sydney per scalare il famoso Harbour Bridge. LA FILOSOFIA DIETRO ALL’INIZIATIVA La montagna oggi è diventata per molti il luogo in cui mettersi alla prova, tracciare la propria strada e soprattutto ritrovare se stessi, visto che nel sempre più veloce e alienante stile di vita urbano, sono gli appuntamenti e gli orari a regolare le giornate. Ma andiamo a scoprire da vicino le avventure che hanno vissuto i vincitori del concorso. ZUGSPITZ ARENA BAYERN-TIROL Data: 25-28 giugno 2015 Vincitori: 17 Attività: Via Ferrata Per la Base Camp Experience inaugurale i fortunati vincitori si sono ritrovati a
Base Camp a Zugspitz
Garmisch (Germania), da cui sono partiti a bordo delle BMW con destinazione Seebensee in Austria. Da subito sono state protagoniste le montagne: suddivisi in tre gruppi in base al livello di abilità i partecipanti più bravi si sono cimentati sulla nota Tajakante. Rientrato a Garmisch, il gruppo si è portato nuovamente in quota per un’altra giornata in via ferrata, questa volta sul versante svizzero. CHAMONIX Data: 9-12 luglio 2015 Vincitori: 15 Attività: Alpine Climbing La seconda Base Camp Experience Get Vertical ha portato i vincitori del concorso oltre quota 3.000, per la precisione ai 3.842 m della Aiguille du Midi, cima iconica sul massiccio del Monte Bianco. Da lì
LE DESTINAZIONI I vincitori selezionati per i Base Camp in quota sono quindi stati invitati, in base al livello di abilità e alle preferenze personali, in una delle quattro località partner del concorso, scelte tra le più iconiche destinazioni alpine: Chamonix-Mont Blanc (Francia), Zugspitz Arena Bayern-Tirol (Germania/Austria), Grindelwald (Svizzera) e Alta Badia (Italia). A seconda della località Salewa ha accompagnato i vincitori a scoprire la vertigine dell’alpine climbing o l’emozione di percorrere una via ferrata, pernottando in tenda in quota. I vincitori
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La Base Camp Experience di Chamonix è stata dedicata all’alpine climbing
sono stati accompagnati dalle guide in attività diversificate in base al livello di esperienza. Ma un momento magico per tutti è stato certamente il Base Camp con pernottamento in tenda a oltre 2.200 m di quota al Plan de l’Aiguille. Il programma Get Vertical si è concluso con il corso introduttivo alle tecniche di arrampicata su ghiaccio e recupero in crepaccio alla Mer de Glace: l’apprendimento della sicurezza per Salewa rappresenta sempre il cardine dell’andare in montagna. Uno dei giornalisti che ha seguito l’evento, il bergamasco Alessandro Monaci si è espresso in questi termini sull’iniziativa: “Ho apprezzato molto il clima rilassato, oserei dire anglosassone, di tutto l’evento. Unito alla possibilità di provare (e rovinare sull’aggressivo granito rosso del Bianco) i prodotti Salewa. I partecipanti, provenienti da tutta Europa, erano in maggioranza coppie e tranne un paio di eccezioni erano in gran parte principianti, ma questo dal mio punto di vista ha favorito il nascere di un forte e piacevole spirito di gruppo”. Cosa potrebbe migliorare Salewa nel caso volesse ripetere un’esperienza simile? “Dovrebbe sicuramente mantenere il clima piacevole e disteso che si percepiva (ho visto un ragazzo perdere una picca e non essere minimamente ripreso dal responsabile del
FACTS AND FIGURES • Campagna a livello mondiale • Obiettivo: inspire people
A sinistra un’auto BMW, partner dell’iniziativa, e uno sguardo all’Alta Badia. A destra il gruppo che ha salito la via ferrata Tridentina
marchio). Dal mio punto di vista si potrebbero incrementare i giorni dedicati all’arrampicata a scapito di qualche escursione”. GRINDELWALD Data: 23-26 luglio 2015 Vincitori: 15 Attività: Alpine Climbing Grindelwald in Svizzera ha ospitato la terza tappa della Get Vertical Base Camp Experience. I 15 vincitori selezionati dalla giuria sono arrivati alla partenza del sentiero verso la Glecksteinhütte sul versante sud-occidentale del Wetterhorn, base di partenza per le attività di arrampicata su roccia e ghiaccio, differenziate in base al livello di abilità. Ma per i partecipanti c’è stata anche una sorpresa eccezionale: Roger Schäli, alpinista di livello mondiale e ambassador Salewa, che ha accompagnato il gruppo alla Eigerwand, la “finestra” sulla parete nord dell’Eiger, una parete che fa parte della storia dell’alpinismo e dove Roger è di casa con oltre 30 ascensioni.
ALTA BADIA Data: 30 luglio - 2 agosto 2015 Vincitori: 15 Attività: Via Ferrata La quarta e ultima tappa alpina del concorso Get Vertical ha portato i 15 vincitori nel maestoso paesaggio delle Dolomiti in Alta Badia. Dove hanno salito la celebre Via Ferrata Tridentina. Sono poi stati gli stessi partecipanti ad allestire il campo base, e il giorno seguente, in condizioni meteo poco favorevoli, il gruppo ha proseguito fino ai 3.152 m del Piz Boè per poi effettuare una drive experience lungo i tortuosi passi dolomitici. Queste le parole di Nicole Vitali, responsabile ufficio stampa Salewa, che ha seguito il gruppo in questa tappa: “Non ho paura della montagna. Rispetto sì, ereditato dai miei genitori. Sia io sia mia sorella, rispettivamente a quattro e sette anni, eravamo “costrette” a seguirli in semplici passeggiate che ai nostri occhi erano impegnative avventure. Le loro voci le ho sentite riecheggiare in quelle dei miei compagni di ferrata e delle nostre guide, che mi hanno infuso la necessaria sicurez-
I 9 vincitori del viaggio in Australia
za, io che della via ferrata sono una vera esordiente”. AUSTRALIA Data: 16 settembre - 23 settembre, 2015 Vincitori: 9 I cinque gruppi di vincitori sono volati verso destinazioni diverse: Fraser Island nel Queensland, il Red Centre nel Northern Territory, la Great Ocean Walk nel Victoria, Kangaroo Island, lo zoo senza recinzioni del South Australia e la splendida costa del Western Australia.
to enjoy the mountains • Hanno partecipato al concorso online oltre 36.000 persone in tutto il mondo • Vincitori da 9 Paesi: Italia, Germania, Svizzera, Austria, Francia, Spagna, Polonia, Rep. Ceca, UK • Partecipanti selezionati per i Base Camp: oltre 100 • Contatti totali generati della campagna tra online e offline: quasi 40 milioni • DESTINAZIONI DEL CONCORSO Via Ferrata: Zugspitz Arena Bayern-Tyrol e Alta Badia Alpine Climbing: Grindelwald e Chamonix Hiking: Australia - Queensland, Northern Territory, Victoria, South Australia e Western Australia • Periodo dei Base Camp experience: Alpi, giugno/ luglio - Australia, settembre • Partner: BMW, Tourism Australia, Cathay Pacific Airways, Goal Zero, Gore Tex, Polygenie, Trail Me Up, Vibram 10 / 2015
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EVENTI / LA PRIMA EDIZIONE DELL’EVENTO ALLA PIETRA DI BISMANTOVA (RE) IL 14-15 SETTEMBRE Ottimi riscontri per l’esordio dell’iniziativa. Due giorni intensi e produttivi tra test prodotti, presentazioni, formazione, networking. In una location bellissima e con un’atmosfera rilassata e positiva. Ora già si guarda alle ulteriori migliorie
Outdoor Shop Test parte (e pensa) in grande Le aspettative erano davvero “calde” per l’esordio di Outdoor Shop Test e non sono state raffreddate nemmeno dalla breve parentesi di pioggia di lunedì mattina che ha accolto i numerosi partecipanti tra aziende, negozi, agenti e svariati altri operatori. Ma andiamo con ordine. COME NASCE OST – Vi abbiamo già raccontato della genesi e degli obiettivi di Outdoor Shop Test negli scorsi numeri di Outdoor Magazine. Per chi si fosse perso le precedenti puntate e non fosse venuto all’evento, è bene ricordare che il format
trale e raggiungibile quindi in tempi ragionevoli pressoché da ogni parte d’Italia. BILANCIO E FEEDBACK – I numeri come dicevamo non hanno deluso (vedi box a destra). Anzi sono stati una piacevole sorpresa anche per gli stessi organizzatori. E se non ci fosse stato di mezzo il maltempo che ha imperversato su alcune parti d’Italia il bilancio sarebbe stato perfino più positivo: si pensi che in fase di pre-iscrizione i punti vendita iscritti erano stati ben 90 per un totale di quasi 150 retailer. Questo dimostra che la formula è stata ben recepita
l’obiettivo di consolidarsi come l’appuntamento di riferimento per il mercato outdoor in Italia.
nuove tecnologie? Questo non ha impedito certo di gustarsi la bellezza della location, apprezzata all’unanimità e “scoperta” da molti che non avevano mai avuto il piacere di visitare “La Pietra”. Una scelta ideale per ogni genere di attività e con note di poetica bellezza (ricordiamo che è stata pure citata da Dante nella Divina Commedia).
e apprezzata, tanto che chi è venuto si è dichiarato davvero entusiasta.
PRESENTAZIONE PRODOTTI - Aspettando il sole per montare il villaggio test, lunedì mattina le aziende hanno avuto la possibilità di illustrare nuovi prodotti e tecnologie ai negozianti in una sala dedicata. Un “piano B” che a conti fatti si è rivelato molto apprezzato dai retailer, che hanno affollato e seguito con grande attenzione le presentazioni. Nel pomeriggio i test si sono svolti regolarmente, interessando tanto i settori di arrampicata e boulder, quanto i percorsi designati per trail running, trekking e nordic walking. Alla via ferrata di lunedì pomeriggio (di media-alta difficoltà) hanno partecipato il Sindaco di Castelnovo ne’ Monti, la stampa e alcuni dei più importanti negozi italiani, condotti dalle Guide della Pietra con la partecipazione di Piergiorgio Vidi, istruttore nazionale delle Guide Alpine e presente all’evento anche come testimonial di Dolomite.
LOCATION - Come dicevamo l’organizzazione e gli espositori sono stati subito messi alla prova dalle condizioni atmosferiche di lunedì mattina, che hanno fatto emergere il carattere decisamente outdoor dell’evento. In generale il meteo ha dato il suo meglio per un settembre in Appennino, offrendo praticamente tutte le situazioni possibili: pioggia la prima mattinata, poi sole e vento per buona parte del tempo. Quale migliore occasione per testare le performance delle
DATI DI MERCATO E AWARDS - Il pomeriggio si è concluso con la presentazione dei dati di mercato esclusivi a cura di Italian Outdoor Group e Sport Press, seguiti dalle attesissime premiazioni dei primi Outdoor Industry Awards by Outdoor Magazine, i premi alle aziende per le migliori iniziative sul fronte marketing, commerciale, innovazione e charity, assegnati con i voti dei retailer. Gli Awards hanno visto anche la prestigiosa partecipazione di Fausto De Stefani, celebre alpinista
L’info point nel test village e alcune delle schede tecniche dei numerosi prodotti testati nasce su iniziativa congiunta dell’agenzia Moon e del nostro gruppo editoriale Sport Press. I quali lo propongono già da alcuni anni con grande successo nei mondi neve e bike. La scelta di lanciarlo anche per il mercato outdoor è conseguenza anche di una considerazione già espressa sullo scorso numero del nostro giornale: ad OutDoor Friedrichshafen, ossia la più importante fiera europea del settore, partecipano di anno in anno sempre meno retailer italiani. Ecco quindi la necessità di un evento in Italia a loro dedicato, per di più con una formula dinamica e innovativa, in una location cen-
per il prossimo anno, con
NUMERI DI OST 2015 50 marchi esposti 87 punti vendita pre-iscritti 62 punti vendita intervenuti 93 retailer presenti 100
vetrine rappresentate
250
operatori presenti
900 prodotti testati 13 media presenti 25 persone di staff italiano e promotore del progetto in Nepal della Fondazione Senza Frontiere Onlus, supportato anche da Montura. Toccante la sua testimonianza delle condizioni nelle quali tuttora si trova il popolo nepalese. L’emozione si è poi riversata nella convivialità, con l’aperitivo tradizionale by Polartec e la cena tipica. DAY 2 - Il martedì ha visto la naturale prosecuzione dei test, affrontando da veri amanti dell’outdoor anche il vento freddo poco settembrino, in realtà ideale per attività ad alta intensità. Anche dopo questo secondo giorno di test e confronto con le aziende, sono stati entusiastici i feedback di negozianti e operatori. Da segnalare inoltre la partecipazione di molte aziende non espositrici, venute a monitorare l’evento per valutare una futura adesione nel 2016. BILANCIO FINALE - “Outdoor Shop Test è nato anche per rispondere ad un’esigenza
Una delle presentazioni realizzate dalle aziende. A fianco: esposizione dati di mercato e premiazioni dei primi Outdoor Industry Awards. Sullo sfondo la splendida e inconfondibile sagoma della Pietra
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Il video report dell’evento
a cura di: Benedetto Sironi - foto: Klaus Dell’Orto
I MARCHI PRESENTI A OST 2015
LE ATTIVITÀ PROPOSTE
Albedo 100, Beal, Bushnell, Contigo, Camp, Cassin, CMP, Dolomite, Edelrid, Equilibrium, Elle-Erre, Fenix, Ferrino, Five Ten, Garmont, GSI, GM Calze, Guidetti, Guide Alpine La Pietra, Hoka One One, Kayland, La Sportiva, Leki, Light My Fire, Mammut, Mantis – Icepro, Meindl, Mission, Montane, Monvic, MSR, Nikwax, Ocun, Ortovox, Outdoor Research, Petzl, Polartec, Primus, Red Chili, Salewa, Scott, Sigg, Thermarest, Thule, Vaude, Vibram, Victorinox, Wild Country, Zamberlan. I media partner di Outdoor Shop Test sono: Outdoor Magazine, Running Magazine, 4Outdoor Enciclopedia e Versante Sud. OST è patrocinato da: Italian Outdoor Group, Outdoor Sport Valley, Comune di Castelnovo ne’ Monti, Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e Provincia di Reggio Emilia.
Numerose le attività a disposizione per i tester: dall’alto in basso, boulder, arrampicata, nordic walking, trail running e via ferrata
L’aperitivo by Polartec. Sotto uno splendido tramonto ammirato dalla cima della Pietra che abbiamo avvertito nel mercato outdoor italiano nel suo complesso”, afferma Benedetto Sironi, direttore editoriale di Outdoor Magazine e degli altri media del gruppo Sport Press. “Era a dir poco paradossale che non esistesse un appuntamento con questo format nel nostro Paese relativo al mondo outdoor, mentre esiste nei mondi neve, bike e running. Considerando anche che alla più importante fiera europea dell’outdoor i retailer italiani sono apparsi in forte calo. Ora questo evento esiste, ha grandi potenzialità di crescita e mira a diventare un punto di riferimento irrinunciabile per tutti gli operatori del settore”. Aggiunge Marco Sampaoli
titolare dell’agenzia di comunicazione ed eventi Moon: “Outdoor Shop Test fa parte di un progetto più ampio denominato Pro Shop Test, intrapreso con successo sei anni fa nel mondo neve e poi esteso anche al bike e ora all’outdoor. In particolare la splendida location della Pietra di Bismantova si è rivelata ideale per un evento di questo genere, che ha permesso finalmente non solo di vedere e toccare i prodotti ma di provarli direttamente sul campo. Questo valore aggiunto, insieme ad altri aspetti quali formazione, workshop e altri servizi, saranno ulteriormente implementati per il 2016”.
www.outdoorshoptest.com
Lo staff di Outdoor Shop Test con la t-shirt ufficiale dell’evento disegnata da Monvic
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FOCUS ON / CAI, GUIDE ALPINE, FASI E UISP SI SONO INCONTRATI PER DEFINIRE IL PROGETTO a cura di: Tatiana Bertera
photo: Klaus Dell’Orto
Insieme per l’arrampicata: alla ricerca di linee guida condivise La collaborazione è finalizzata a garantire una maggiore sicurezza a chi pratica questo sport, sia nelle palestre sia all’aria aperta. Arrampicata: una disciplina che, negli ultimi dieci anni, ha riscontrato altissimi livelli di crescita. Da sport estremo, erroneamente etichettato come “pericoloso” e pertanto non molto diffuso, oggi questa attività rischia di essere trattata alla stregua di una “moda” e di essere presa troppo alla leggera. A favorire la conoscenza e la diffusione del climbing sono state, senza dubbio, le palestre indoor: grazie alle strutture artificiali è possibile praticare boulder oppure scalare con la corda in condizioni di quasi (e si sottolinea quasi) totale sicurezza. Perché la struttura è realizzata ad hoc. Perché si è costretti a utilizzare correttamente gli strumenti per mettersi in sicurezza. E soprattutto perché si scala sotto la supervisione di personale specializzato, che corregge eventuali mancanze o errori sia da parte di chi fa sicura che da parte dello scalatore. La diffusione delle strutture artificiali ha quindi fatto esplodere il numero di praticanti e, nel contempo, modificato il modo di rapportarsi all’attività. LA COLLABORAZIONE - Ad accorgersi di questo fenomeno sono stati il Cai (Club Alpino Italiano), il Collegio Guide Alpine Italiane, la FASI (Federazione Arrampicata Sportiva Italiana) e la UISP (Unione Italiana Sport per tutti). Queste quattro organizzazioni, che in Italia rappresentano l’arrampicata nelle sue varie declinazioni, si sono incontrate
Angelo Seneci
per discutere circa una collaborazione capace di coinvolgere le varie realtà legate al mondo arrampicata. Una collaborazione che porterebbe ad alcuni cambiamenti in grado di fare la differenza. A confermarcelo sono stati Angelo Seneci, consigliere nazionale FASI, e Antonio Radice, presidente della Commissione Nazionale delle Scuole di Alpinismo e Arrampicata del Cai. “Penso che dobbiamo essere capaci di guardare lontano, immaginare forme di lavoro ed organizzazione comune che al momento possono sembrare improponibili”, commenta Seneci. “Nessuna delle quattro organizzazioni è al momento in grado, da sola, di parlare all’intero mondo dell’arrampicata e soprattutto ha la capacità e forse gli strumenti per coinvolgere le centinaia di migliaia di nuovi praticanti che si avvicinano a questa attività: rischiamo tutti di perdere un tre-
no. D’altro canto il modo migliore per superare diffidenze e problemi che si sono stratificati in anni è lavorare su progetti concreti in sinergia, sono sicuro che poi andremo oltre. Ovvio che per una reale sinergia ci dovrà essere il riconoscimento reciproco delle competenze che queste quattro organizzazioni hanno maturato e
si dovranno concordare gli spazi di azione per evitare il ripetersi di conflitti che nel passato hanno a volte impedito un lavoro comune”. FORMAZIONE E PROMOZIONE Tra i temi caldi, quelli che hanno tenuto vivo il dibattito e che animeranno anche il prossimo incontro (indicativamente nel
mese di novembre) ci sono quelli della formazione di nuove figure professionali e della definizione dei ruoli e dei rapporti tra volontariato e professionismo. Un elemento essenziale del progetto è la promozione tra i praticanti la cultura della sicurezza, fondamentale per chi arrampica indoor ma soprattutto per chi, nato nelle palestre, vuole iniziare ad arrampicare su roccia. Legato a questo ci si concentrerà in primis su quali forme possa assumere la gestione della sicurezza nelle falesie attrezzate e come i diversi livelli di competenza richiesta possano essere trasmessi ai nuovi praticanti. Tema interessante anche per le tante amministrazioni pubbliche, che vedono nell’arrampicata una risorsa turistica su cui investire ma spesso non sanno come gestire proprio la questione della messa in sicurezza di queste strutture.
Una candidatura per Tokyo 2020 Nella prima settimana di agosto, la federazione ha presentato richiesta perché l’arrampicata sportiva venisse inserita come nuova disciplina olimpica per l’edizione di Tokyo 2020. Il comitato organizzatore dei Giochi ha annunciato gli sport da proporre in aggiunta al programma e fra questi c’è il climbing. In base al nuovo regolamento, infatti, la città ospitante può stilare una lista di eventi legati a discipline che vorrebbe inserire nel proprio elenco di gare. Il Comitato Olimpico Internazionale prenderà in considerazione le candidature di baseball e softball, karate, skateboard, surf e, appunto, l’arrampicata sportiva. “È un grande onore essere in questo elenco”, dichiara Marco Scolari, presidente IFSC. “Ringraziamo Tokyo per questa fantastica opportunità e tutto il movimento olimpico. Abbiamo ancora molta strada da percorrere e tutta la federazione si sta impegnando a fondo per accogliere
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le sfide future al fine di raggiungere nuovi traguardi”. La crescita di questa specialità continua a far registrare numeri sempre più degni di nota, se si pensa che nel 2013 si contavano circa 25 milioni di climber nel mondo e che nel 2015 se ne stimano 35 milioni. Circa il 25% dei praticanti inoltre ha meno di 25 anni. Un trend molto giovane dunque, confermato anche dall’exploit dei Mondiali Giovanili di Arco e dal fatto che l’arrampicata sportiva sia stata già scelta come sport dimostrativo alle ultime Olimpiadi giovanili di Nanjing, in Cina. Il verdetto definitivo circa la candidatura di Tokyo sarà dato a Rio 2016. Yagihara Kunio, presidente della Club Alpino Giapponese, si è così espresso: “Siamo fermamente convinti che l’arrampicata sia perfetta per entrare a far parte dei giochi olimpici. Questo sarà una fonte di ispirazione per le 500.000 persone che in Giappone la praticano e per tutti gli spettatori che scopriranno un nuovo ed appassionante sport”.
La delegazione internazionale di arrampicata sportiva, composta da 7 membri scelti tra JMA (Federazione Alpinistica Giapponese) e IFSC (Federazione Internazionale Arrampicata Sportiva)
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EVENTI / IL SALES MEETING SPORTLER DELL’AZIENDA NORVEGESE CON SEDE IN SVIZZERA dal nostro inviato: Paolo Grisa
L’altopiano carsico verso forcella Medesc
Il rifugio Lavarella
La discesa verso San Cassiano
Odlo: ora l’abbigliamento funzionale è anche... trendy Una location suggestiva, due giornate di splendido sole autunnale, attività di gruppo, sveglie antelucane per ammirare l’alba sulle cime Dolomitiche. Questo e molto altro alla presentazione al team di Sportler della linea FW15 Odlo che si discosta dal tradizionale abbigliamento funzionale in termini di look, pur mantenendo un alto grado di tecnicità. Per avere due giorni di pieno sole il team Odlo, guidato da Pio Canins e Christoph Irsara di Premiere Distribution al meeting con la squadra Sportler, deve proprio aver fatto un patto col diavolo: i giorni prima infatti l’autunno era già arrivato sulle Alpi con neve a basse quote. NOTTE SOTTO LE STELLE - Il nostro pensiero è subito andato al programma che ci aspettava per il lunedì e martedì della settimana successiva, dove eravamo stati invitati al sales meeting
Il campo base di tutti i partecipanti nei pressi del rifugio Lavarella con tende Ferrino di Odlo per la catena Sportler, che prevedeva una notte in tenda nel bel mezzo delle Dolomiti. Ma già nel weekend le temperature si erano alzate e l’aria, seppur frizzante, era decisamente accogliente grazie alla totale assenza di nuvole nel cielo. Una fortuna, anche perché tra un nostro ritardo e alcuni lavori sulla strada, non siamo riusciti a raggiungere Capanna Alpina, la baita poco sopra il paese di San Cassiano (situato in una valle laterale dell’alta Val Badia), in tempo per aggregarci alla partenza del gruppo. Così, all’oscuro di quale fosse la nostra destinazione finale e nella difficoltà di riuscire a parlare con i referenti Odlo a causa della scarsa ricezione dei cellulari in zona, abbiamo fortunatamente trovato una coppia di escursionisti che aveva notato il gruppo di tende arancioni montate presso il rifugio Lavarella,
Da qui con qualche difficoltà abbiamo individuato il “campo base” che ci avrebbe ospitato per la notte. Raggiunto il gruppo all’interno del rifugio, ci viene indicato il nome della nostra tenda, una Ferrino Makalù da due posti, denominata per l’occasione Sass Di Porta. All’interno erano già stati inseriti materassino e sacco a pelo Haglofs da -8°, che si sarebbe rivelato ottimo a garantirci calore per tutta la notte. Nel frattempo ci presentiamo ad alcuni dipendenti Sportler: store manager e buyer, veniamo così a conoscenza che forse ci siamo persi la parte più giocosa di questa due giorni. Gli organizzatori infatti avevano pensato a una serie di giochi e attività ludiche divise a squadre per fare “gruppo” e conoscersi a vicenda. UN PRODOTTO DA SPIEGARE - Arriva il momento della presentazione della linea fall winter 2015: Pio Canins di Premiere Distribution, la società che ha sede a Villa, il paese alla base di queste montagne, introduce. Esprime l’importanza della conoscenza dei prodotti da parte dei commessi: “Quando un cliente viene da voi con un’esigenza, è naturale che voi lo conduciate verso il prodotto che conoscete meglio”. E il prodotto Odlo certamente necessita di essere spiegato, per farlo comprendere e dunque acquistare. Tali e tante sono le innovazioni di design e di materiali dei capi che rendono Odlo un marchio che “Always make sure you’re one step ahead”. Pio ha poi lasciato la parola a Sara Canali, head of product management, design and innovation di Odlo International e la giovane product manager Eva Büsel. Sara ha innanzitutto fatto una breve introduzione sul marchio...
UN PO’ DI STORIA DEL BRAND - Odlo è nato nel 1946 quando un appassionato sportivo norvegese di nome Odd Roar Lofterød ha fondato un’impresa con una forte dose di creatività e coraggio. La società ha iniziato la produzione di collant per l’allenamento degli atleti di pattinaggio che proteggevano dal freddo, e da qui l’idea si amplia ad altri sport. Nel 1963, l’azienda ha introdotto i primi capi di abbigliamento da sci, elasticizzati e funzionali per lo sci di fondo e per pattinatori a base di fibra sintetica Helanca. L’intera squadra nazionale di sci norvegese ha indossato questi abiti rivoluzionari per i Giochi Olimpici Invernali del 1964, e nel 1972 a Sapporo 22 squadre nazionali indossavano Odlo abbigliamento sportivo. L’anno successivo è stata sviluppata la pluripremiata linea Termic. La società è diventata globale nel 1986 e trasferisce la propria sede in Svizzera. L’anno dopo aver lanciato la linea all’avanguardia Athletic Clothing System, che forniva tre strati per garantire la regolazione dell’umidità, il controllo della temperatura e la protezione dagli elementi. La società ha poi lanciato nel 1994 le linee corsa e outdoor che assicurano agli atleti di tutti gli sport di potersi allenare in qualsiasi condizione clima. tica. La svolta in termini di materiali arriva nel 2002 con lo sviluppo della fibra Odlo Effect, il primo intimo realizzato con ioni d’argento all’interno del filato per la riduzione degli odori. Nel 2006, un altro tessuto high-tech è stato creato: il Cubic. Dal peso leggero ma adatto tutto l’anno questo tessuto intimo ha una struttura tridimensionale che assicura la temperatura corporea ottimale (vedi il nostro
e così ci siamo incamminati in quella direzione. UN MERAVIGLIOSO ALTIPIANO - Non avevamo mai frequentato questa particolare zona del Parco delle Dolomiti di Fanes e dobbiamo dire che ne siamo rimasti davvero affascinati. Dopo uno strappetto iniziale che porta a Forcella de Locia il percorso diventa una lunga traversata in quota di un altipiano che porta infine sopra la conca dove si trova il rifugio.
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Foto di gruppo per tutti i partecipanti e lo staff Odlo
test). Lo scorso anno ai giochi olimpici di Sochi è stata presentata la prima tuta da gara per lo sci di fondo realizzata con tecnologia seamless ed è stata lanciata la linea Revolution che utilizza fibre naturali (lana o seta a seconda del peso) abbinate a fibre sintetiche per avere i vantaggi di entrambe. Oggi, Odlo ha una gamma leader del mercato per tutti i climi, con oltre 550 prodotti diversi per tutti i tipi di atleti. Il 70% dei prodotti Odlo è realizzato in Europa e in Medio Oriente e solo il restante 30% in Cina ed Estremo Oriente. Tuttavia ben il 60% della produzione avviene in fabbriche di proprietà di Odlo localizzate in Portogallo e Romania e questo garantisce un controllo totale della qualità del prodotto e una grande flessibilità. L’azienda è membro della Fiar Weear Foundation e l’intera linea underwear è certificata Oeko Tex Standard 100. PERCORSO AD ANELLO - Al termine della presentazione, dopo un agile pranzetto e sotto il tepore di un bellissimo sole ci siamo incamminati sul sentiero del rientro. Pio e Christoph per farci meglio assaporare la bellezza di questi luoghi hanno pensato a un percorso alternativo ad anello, siamo così passati per un ampio altipiano roccioso di origine carsica incastonato tra cima Lavarella e Cima Dieci fino a giungere a Forcella Medesc (da cui abbiamo avuto un magnifico colpo d’occhio su Marmolada e Gran Vernel) per poi scendere per l’omonima valle sino a San Cassiano da dove in auto siamo stati riaccompagnati a capanna Alpina dove avevamo lasciato i nostri mezzi.
LEVATACCIA PER UN’ALBA INDIMENTICABILE Punto la sveglia alle 5.30. Nel sacco piuma si sta molto bene ma fuori l’aria è gelida. Accendo la frontale, indosso tutto quello che ho e raggiungo il gruppetto. Pensavo si trattasse di una breve passeggiata di cinque minuti, invece camminiamo una buona oretta fino a raggiungere una vetta rocciosa che si innalza sopra il rifugio. Arriviamo giusto in tempo per fotografare il momento più bello: mentre tutte le montagne si tingono di quella livrea arancione che ha reso le Dolomiti tra le montagne più celebri del mondo. Poi, dopo aver tagliato la strada a un folto gruppo di stambecchi, è tempo di tornare fra gli uomini.
Sportler Merano: dove Odlo “vola alto” Selfie di vetta
Durante la sua presentazione generale dedicata ai retailers Sportler, Pio ha spesso portato ad esempio il punto vendita Sportler di Merano, dove ha detto, con Odlo hanno saputo “ottenere risultati formidabili”. Abbiamo così chiesto, durante la camminata all’alba, a Thomas Strozzega (foto a destra), store manager del punto vendita di Merano in via dei Portici, di raccontarci il segreto di questi risultati. Thomas è uno sportivo appassionato, due anni fa con il fratello Roland ha salito il Kilimangiaro, la vetta più alta d’Africa, per sostenere un progetto dell’associazione “Medici dell’Alto Adige per il Terzo Mondo” dedicando poi tre settimane alla scuola femminile di Soddo (Etiopia).
Quanto spazio dedicate ad Odlo? 30m². Da due anni anche uno shop in shop (vedi foto). Da quanto è nei negozi Sportler? A Merano sono già 7 anni. Quali linee hai in negozio? Lavoriamo tutto l’anno con la linea di intimo, reggiseni compresi (già disponibili i nuovi modelli). Poi in inverno vanno molto i dolcevita, i piumini, e la linea running mentre in estate l’abbigliamento outdoor, running e da bike. Cos’ha da offrire in particolare? È un marchio molto conosciuto, innovativo e di alta qualità con prodotti ben studiati. Il bello è che molti prodotti Odlo vengono usati non solo durante la pratica sportiva ma anche nel tempo libero.
ODLO FALL WINTER 2015/16 Eva e Sara hanno così iniziato la presentazione della linea. La grande novità del 2015 è la linea Blackcomb, diversa da tutto ciò che è stato fatto prima sul mercato perché combina la massima funzionalità con la sostenibilità dei materiali e infine un design di tendenza, aspetto spesso trascurato nei capi funzionali, in particolare nell’underwear. La linea fallwinter 15 si articola dall’attività endurance fino al lifestyle. Su questi opposti si collocano la gamma Evolution da un lato e la gamma Revolution dall’altro. In mezzo sta la linea Originals. Evolution è la gamma più tecnica, realizzata con tecnologia seamless offre ottima libertà di movimento, ha proprietà di asciugatura rapidissima mantenendo il corpo asciutto e alla temperatura corporea ottimale e previene gli odori. Ma oltre alle caratteristiche tecniche
quello che emerge è che finalmente per questi capi è stata fatta una ricerca sull’estetica, analizzando i trend emergenti nel settore moda, uno su tutti il boom del camouflage. Originals è l’evergreen di Odlo, una protezione affidabile contro il freddo, asciuga velocemente ed è molto confortevole da indossare, in quanto al tatto i materiali sono molto morbidi. Revolution Technical Wool è confortevole grazie ai materiali morbidi, dà un’eccezionale termoregolazione e ha un naturale controllo sui cattivi odori grazie alle fibre naturali. È adatta per tutti gli usi, anche quello non troppo tecnico come nell’ambito del fitness. Al termine della prima parte della presentazione ci siamo accomodati a cena presso l’accogliente
Sara Canali ed Eva Büsel presentano la linea FW 15/16
rifugio La Varella, pronti a gustare una serie di piatti tradizionali altoatesini tra cui gli immancabili Canederli e per dolce l’immancabile strudel. La serata poi, tra grappe, canti e balli popolari guidati da due musicisti rigorosamente vestiti in abiti tradizionali ha dato modo sia a Pio che a Christoph di mettere in luce le loro doti danzerecce. Ma era ora di andare a letto, la fatica si faceva sentire e ci eravamo già accordati per la mattina con il gruppo di Sportler di Merano, guidato dallo store manager Thomas Strozzega. Gamma Sport Bras La mattina è dedicata quasi interamente alla presentazione di Eva, della gamma di reggiseno sportivi, in cui Odlo crede molto e vede ampi margini di crescita, se consideriamo che oggi sono ancora tantissimi i runner e le runner che utilizzano sotto all’abbigliamento tecnico boxer,
slip e reggiseno in cotone tradizionali, limitando così i benefici dei capi sovrastanti. A proposito dei reggiseno sportivi, ci vengono mostrati alcuni dati di una ricerca, piuttosto preoccupanti in questo senso: una donna appassionata di maratona su tre, lamenta dolori al seno durante l’attività e il 25% delle atlete termina prima l’attività a causa di fastidi al seno. Questi dati mostrano che l’idea di Odlo di puntare su questo capo risponde a una reale esigenza. Una linea immaginaria che va dall’estremo degli sport ad alta intensità, come running, crossfit, aerobica, tennis, a quelli di media intensità come pesi, ciclismo, sci fino a quelli di bassa
intensità come pilates, yoga ed escursionismo, si differenzia in base al grado di supporto: high, medium e soft. Per gli ultimi due la taglia è espressa in misure sportive dalla XS alla XL. Per quelli high support in misura di giro-busto combinato con la misura di coppa. Odlo è convinta che nei prossimi anni il trend delle vendite di reggiseno sportivi sarà molto positivo proprio per la sempre maggior consapevolezza delle donne dell’importanza di questo capo durante la prestazione. DISTRIBUITO DA: Premiere Distribution 0471.847766 info@premieredistribution.it
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REPORTAGE / L’EVENTO SI RICONFERMA UN RIFERIMENTO MONDIALE PER L’ARRAMPICATA dalla nostra inviata: Tatiana Bertera
Rock Master da record
Il sempre spettacolare Climbing Stadium con la rupe del castello di Arco sullo sfondo. Sotto una fase della gara boulder, presente per la prima volta a un Campionato del Mondo giovanile
Il celebre festival dedicato al climbing quest’anno ha ospitato anche i Campionati Giovanili Mondiali di Arrampicata Sportiva. Quasi 1.200 gli atleti iscritti, ai quali vanno aggiunti gli accompagnatori e tutto lo staff. Di grande rilievo anche la copertura mediatica dell’evento. “Un successo che è andato oltre ogni aspettativa. Un evento di questo tipo e con questi
ti in gioco anche i senior, che si sono messi alla prova nel tradizionale Rock Master Duel.
numeri non era mai stato organizzato nella storia dell’arrampicata e proprio per questo è stato una grande sfida”. A parlare è Angelo Seneci, direttore sportivo del leggendario Rock Master di Arco, nonché uno dei massimi esperti per lo sviluppo del turismo sportivo outdoor. Lo abbiamo intervistato al termine dei Campionati Giovanili Mondiali di Arrampicata Sportiva che si sono svolti ad Arco di Trento dal 28 agosto al 6 settembre. Dieci giorni di competizioni no stop, durante le quali si sono laureati i giovani campioni del mondo nelle specialità Boulder, Lead e Speed, ognuno nelle rispettive categorie (assegnati anche i titoli della combinata). Dieci giorni durante i quali la squadra azzurra è riuscita a portare a casa ben dieci medaglie, collocandosi al terzo posto tra le nazioni che hanno ottenuto i risultati più prestigiosi. Il numero degli atleti in gara ha sfiorato la cifra di 1.200 e a questi vanno aggiunti gli accompagnatori che sono arrivati da ogni parte del mondo. Da sottolineare anche l’ingresso, per la prima volta in assoluto, della disciplina Boulder in un Campionato del Mondo Giovanile, che si è affiancata alle tradizionali Lead (difficoltà) e Speed (velocità), presenti rispettivamente dal 1992 e dal 2001. Gli atleti, suddivisi in tre categorie (under 16, under 18 e under 20), si sono messi alla prova su percorsi di altissima difficoltà sfidando la gravità, cercando di raggiungere il top il più velocemente possibile piuttosto che su passaggi che richiedono forza, resistenza e dinamicità. Un vero spettacolo, insomma, che ha reso questo evento un esempio da seguire anche in futuro. Al termine delle competizioni che hanno visto come protagonisti i più giovani, sono entra-
Il duello è la sfida più attesa, l’esclusiva prova ‘inventata’ ad Arco che da quasi 30 anni anima il festival: in gara i migliori 8 atleti (uomini e donne, scelti in base alla classifica mondiale permanente), uno contro l’altro su due percorsi uguali e paralleli, ad eliminazione diretta. Un testa a testa che, anche quest’anno, non ha deluso le aspettative. IL VILLAGE Se le gare si sono svolte a partire dal 28 agosto sulle strutture del Climbing Stadium, dal 4 al 6 settembre invece, nelle due piazze del centro storico di Arco, sono state allestite decine di casette in legno che hanno ospitato alcuni dei principali brand del mondo dell’arrampicata e dell’outdoor. Un grande spazio post-climbing, nel quale non solo conoscere le ultime novità e, in alcuni casi, testarle, ma anche dialogare con gli atleti ed i testimonial delle aziende. Ad accompagnare il tutto anche musica dal vivo ed esibizioni di slackline. I partner tecnici di quest’anno, presenti nell’area Village, sono stati: La Sportiva, CAMP, Salewa, Sintroc, Vibram, adidas, CMP, Climbing Technology, Flyer, Ferrino, Ocun, Outdoor Research, Rock Experience, Singing Rock, Grivel, Mammut, Stubai, Teva, Tendon e Zlagboard. Diverse le aziende che hanno dato la possibilità di testare i propri prodotti e fare esperienze outdoor, seguiti da guide alpine e personale altamente qualificato, pertanto in totale sicurezza. “Ho seguito adidas come fotografo ufficiale per la sua partecipazione a Rock Master”, ha raccontato il fotografo professionista Klaus Dell’Orto, che da anni lavora nell’ambito degli sport outdoor, - continua a pg. 28
ALCUNI NUMERI L’EVENTO 1.150 140 51
atleti presenti
dirigenti e tecnici
nazioni rappresentate
+ 2
nei collaboratori
1.500
persone mediamente presenti per ogni giornata dell’evento
4.000
persone presenti alla serata “Duel”
350/400 15
persone alla serata al Casinò per Arco Rock Legends
tra le più importanti aziende di settore al Rock Master Village
25/30.000
presenze turistiche stimate
LA STAMPA 50 giornalisti accreditati provenienti da 13 nazioni 8
emittenti televisive accreditate con ritiro servizi:
RAI, LA7, ORF, CEKATELEVISION, GOLD7, RTTR, TCA e TELEGARDA
148 articoli pubblicati nel 2015, 43
fra luglio e agosto
1 diretta su RaiSport 2 alle 21.30 2 repliche su RaiSport 2 alle 13.50 e su RaiSport 1 alle 20.35 1 speciale su RaiSport 1 dedicato ai Mondiali Giovanili di Arco, in onda su Climbing Magazine alle 17,30
1.350.000 contatti video che le prime 2 trasmissioni hanno avuto I SOCIAL
+1.625 nuovi likes (più di 160 nuovi likes al giorno in media) 55.000 persone raggiunte (5.500 persone al giorno in media) 10.400 persone coinvolte dalla pagina (1.400 persone hanno fatto un’azione sulla fanpage ogni giorno in media)
18,9%
percentuale di coinvolgimento (quasi 2 persone raggiunte
su 10 hanno fatto poi un’azione sulla fanpage)
31.800
azioni generate sulla fanpage (3.000 al giorno in media)
+238 followers 1.859 likes alle foto 40,09% di coinvolgimento per ogni post Alcune delle casette delle aziende espositrici nel Village, per il 2° anno allestito nel centro di Arco
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Youtube
Oltre 50 video caricati
Il nuovo campione italiano di Boulder Filip Schenk
Adam Ondra, vincitore del Rock Master Duel
La ferrata organizzata da adidas ARCO ROCK LEGEND AWARDS All’interno del Rock Master Festival, da dieci anni la città di Arco celebra anche le star mondiali del climbing. In nomination per gli Oscar dell’arrampicata (conferiti nella serata di venerdì) c’erano Angela Eiter, Alexander Megos e Ashima Shiraishi per l’assegnazione del Salewa Rock Award; Adam Ondra, Jain Kim e Jakob Schubert per il conferimento de La Sportiva Competition Award. Mentre il primo è assegnato all’atleta che nell’arco dell’ultimo anno si è distinto nell’arrampicata su roccia, il secondo si focalizza invece sulle performance nell’attività agonistica. Anche questa volta, considerato il livello degli atleti in lizza per gli Oscar, la scelta è stata difficile. La giuria non si è però persa d’animo e, sul palco del Casinò di Arco, dinanzi ad una sala gremita di gente, ha spiegato le motivazioni della scelta. Il primo è stato assegnato a Megos per la sua “voglia di esplorare nuovi orizzonti con fantasia e felicità, e per avere regalato nuove e libere visioni all’arrampicata sportiva”. Adam Ondra, già quattro volte vincitore del Salewa Rock Award, ha vinto quest’anno il premio assegnato dal brand La Sportiva. “Porsi degli obiettivi. Diventare uomini ed atleti migliori. Cercare di andare sempre più in alto, dove nessuno è mai arrivato. Superarsi. Questa è l’essenza di ogni sport. Per avere interpretato tutto ciò nelle competizioni di arrampicata il La Sportiva Competition Award 2015 va a Adam Ondra”. La serata si è conclusa con il conferimento del Dryarn Climbing Ambassador by Aquafil a John Ellison, ideatore di Climbers Against Cancer – arrampicatori contro il cancro – lodevole iniziativa finalizzata alla raccolta fondi da destinarsi alla lotta contro questa malattia. Una campagna che ha riscosso grandissimo successo e che ha visto oltre 25.000 persone vestirsi
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La finale Speed di Laura Rogora
- “Mina Markovic e Stefano Carnati, presso lo stand, hanno incontrato fan entusiasti, e poi sono state organizzate alcune uscite con Guide Alpine per far testare sul campo le nuove calzature Terrex Boost GTX. Sabato la via ferrata ai Colodri e domenica quella del Rio Sallagoni: i partecipanti, provenienti da tutto il mondo, hanno potuto testare le scarpe e le loro caratteristiche in ogni situazione, dimostrando un sincero apprezzamento con i tanti commenti di feedback positivi lasciati alla fine dell’esperienza”.
ph: Klaus Dell’Orto
- segue da pg. 26
La sorprendente Ashima Shiraishi nella gara Lead
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con le coloratissime magliette CAC. I 500.000 euro raccolti sono la chiara dimostrazione di quanto il popolo verticale sia vicino anche a questa realtà che tocca, in maniera più o meno diretta, tutta l’umanità. LE PRIME GARE: BOULDER Le prime gare, che hanno visto circa 450 atleti provenienti da tutto il mondo sfidarsi sui difficili blocchi inventati per l’occasione dagli esperti tracciatori della FASI, sono state quelle del Boulder. Questa specialità, lo ricordiamo, è stata introdotta solo quest’anno nei Campionati Mondiali Giovanili di Arrampicata Sportiva. Tra i sei titoli assegnati nella giornata del 31 agosto, spicca quello dell’azzurro Filip Schenk, nuovo campione per la categoria Under 16. Ha saputo tenere alto il tricolore anche la torinese Asja Gollo, che si è portata a casa il bronzo nella Under 18. Insieme a Schenk, nella Under 16, la migliore è stata la statunitense Ashima Shiraishi, che ha chiuso
Il podio degli Arco Rock Legends Awards con disinvoltura ogni problema proposto. Tra i finalisti anche David Piccolruaz, che però si è piazzato al 5° posto. Per quanto riguarda la Youth A (Under 18) vittoria per il giapponese Yoshiyuki Ogata e la slovena Janja Garnbret. Un’altra italiana, anche in questa categoria, sul podio. Stiamo parlando di Asja Gollo, che si è aggiudicata la medaglia di bronzo. Ultima categoria in gara e ad essere premiata è stata quella degli Under 20. Il titolo mondiale Juniors è andato al coreano Jongwon Chon e alla serba Stasa Gejo. SPEED: IL REGNO DELLA VELOCITÀ Una volta terminate le gare di Boulder, un’intera giornata è stata dedicata alle gare di velocità. Super prestazione per una superba Elisabetta Dalla Brida (U16), che ha stracciato le avversarie un turno dopo l’altro. Con tenacia e determinazione si è posizionata sul primo gradino. Sempre nella categoria U16, il vincitore è stato Petr Zemliakov (RUS). Emo-
L’ORGANIZZAZIONE
“La candidatura di Arco come sede dei Campionati Giovanili di Arrampicata Sportiva risale a due anni e mezzo fa”, racconta Angelo Seneci. “Nell’ultimo anno si è lavorato con serietà e professionalità per fare in modo di arrivare al grande giorno organizzati nel migliore dei modi. Oltre alla Federazione Italiana di Arrampicata Sportiva, che ha fatto un egregio lavoro sia per quanto riguarda gli aspetti organizzativi, sia per gli atleti, un particolare grazie va ai volontari. È stato infatti lanciato, attraverso il sito ufficiale, un appello per raccogliere volontari che volessero dare il proprio contributo per la buona riuscita dell’evento. Siamo riusciti quindi a reclutare una cinquantina di ragazzi provenienti da 12 diverse nazioni (dall’Europa all’Emisfero Australe) che si sono resi disponibili per dare una mano agli addetti ai lavori. Hanno svolto ruoli di fondamentale importanza: brusher (coloro che puliscono le prese tra una gara e l’altra, nella specialità boulder), controllo tesseramenti, trasferimento e preparazione degli atleti all’ingresso in gara, controllo accessi. E lo hanno fatto con impegno ed entusiasmo”.
zionate la sfida tra compagni di squadra per il terzo e quarto posto: Sandrin Leonardo ha raggiunto il top prima del connazionale Gabriele Randi, guadagnando il podio. Nella Under 18, per le donne, al primo posto, la francese Elma Fleuret. Peccato per il nostro Gian Luca Zodda, che scivola durante la battaglia per il bronzo, posizionandosi appena sotto il podio. Oro per Kostiantyn Pavlenko (UKR). Nella categoria Junior salgono sul podio Elena Markusheva (RUS) per le donne e Georgy Artamonov per gli uomini. Un po’ di sfortuna per Alessandro Santoni, altro velocista italiano, che non ha centrato il bronzo per un soffio. LEAD: LA REGINA DELLE COMPETIZIONI Il 5 settembre, nell’ultima giornata dei Mondiali Giovanili, sono stati finalmente assegnati anche i sei titoli della Lead. Hanno lasciato letteralmente a bocca aperta le prestazioni di Ashima Shiraishi, che ha bissato il titolo iridato del Boulder vincendo anche quello della difficoltà, e di Janja Garnbret che, in una categoria diversa ma con la stessa grinta, si è portata a casa la doppietta. Come abbiamo detto la campionessa mondiale Lead Under 16 è Ashima Shiraishi. Sul terzo gradino del podio una sorridente e acclamata Laura Rogora. Per la Youth B maschile il titolo è andato ad un francese, Sam Avezou, mentre sul terzo gradino si è posizionato, anche questa volta, un italiano. Si tratta di Pietro Biagini. L’azzurro Filip Schenk, attuale campionale mondiale Boulder, è arrivato in quinta posizione. Fuochi d’artificio anche negli Under 18: Janja Garnbret, dopo aver vinto il mondiale Boulder, ha portato a casa anche il titolo Lead. La bravissima Asja Gollo è arrivata quarta e ci è mancato davvero poco (una sola presa) che non riuscisse a salire sul podio. Il mondiale maschile nella specialità Lead è andato allo svizzero Sascha Lehmann. Secondo, a segnare la medaglia numero dieci per l’Italia, un grande Stefano Carnati che si conferma, con questo piazzamento, davvero in forma e ai vertici dell’elite modiale. Per gli Under 20, oro per la belga Anak Verhoeven e per l’austriaco Bernhard Röck.
EVENTI / REPORTAGE SULLA GARA CHE HA REGISTRATO, IL 25 E 26 LUGLIO, IL BOOM DI ISCRIZIONI dalla nostra inviata: Tatiana Bertera
Foto di gruppo con Marco De Gasperi e Luca Moretti per tutti i media presenti
Stralivigno 2015: 16 edizione dai grandi numeri e molto “social” a
Non solo corsa in montagna, ma anche un focus sui nuovi media con blogger di riferimento e l’incontro con Marco De Gasperi. Partner del Press Tour la casa automobilistica Land Rover, che ha fornito i mezzi per gli spostamenti.
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Tanti, anzi tantissimi, i runner che durante l’ultimo fine settimana di luglio hanno preso parte alla sedicesima edizione di Stralivigno, la manifestazione podistica organizzata dalla APT locale in collaborazione con l’Associazione sportiva dilettantistica Marathon Club Alta Quota. Stiamo parlando di numeri da record: sono stati infatti 1.130 gli atleti iscritti alla gara internazionale FIDAL, alla 21k non competitiva e alla staffetta. Se poi sommiamo i 433 giovani fino ai 17 anni di età che hanno partecipato alla Ministralivigno, ecco che superiamo abbondante-
Isella, promotrice di Women in Run; Davide Fioraso e Chiara Pavan di The Pill Magazine; Maurizio Lorenzini, anima del portale Podisti. net; Ernesto De Franceschi di Leggo.
mente i 1.500. Una gara che regala sempre emozioni, vuoi perché correre a 1.800 metri di quota (1.816 la quota dello start, oltre i 2.000 metri il punto più alto del tracciato di gara) è sempre una bella sfida, vuoi per il paesaggio mozzafiato, per i prati, i pascoli e i sentieri ben tenuti e assolutamente corribili. Tra gli atleti che hanno preso parte alla manifestazione anche alcuni personaggi che, chi per un verso, chi per l’altro, fanno parte del panorama mediatico e si occupano del mondo runnig. Tra questi: Franz Rossi, giornalista e fondatore della rivista Xrun; Roberto Nava e Lucrezia Alfieri di Runlikeneverbefore; Orazio Spoto di The Smart Traveller e presidente Instagramers Italia; Morena Menegatti, admin di Instagramers Italia; Valentina Pegorer di Valesgotpower e host Deejay TV; Lino Garbellini di La Gazzetta dello Sport; Chiara Bottoni, redattrice di moda e ospite di Marie Claire con The Fashion Running; Manuela Barbieri, giornalista di Amica.it e parte attiva nel progetto Women in Run; Jennifer
molto chiare circa lo stretto legame che lega gli sport outdoor e lo sviluppo Turistico di Livigno, oltre ad uno che ama i fatti, più delle parole. È lui il promotore delle varie iniziative tese a rendere questa splendida vallata il paradiso dell’outdoor. Alle decine di impianti sciistici presenti, sono state infatti aggiunte numerose piste ciclabili e percorsi per trail runners e amanti della MTB. In caldo anche la realizzazione di una pista d’atletica per allenarsi in quota e migliorare le proprie prestazioni atletiche.
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IL RUOLO DELLA APT - Ad accoglierli, venerdì sera, il presidente della APT Luca Moretti, ex atleta della nazionale azzurra di sci e promotore di moltissime delle iniziative legate al territorio e allo sport su cui APT Livigno sta mettendo la sua firma. Moretti, infatti, è uno dalle idee
MARCO DE GASPERI - Accanto a Moretti, a sostenerlo e incoraggiarlo, anche un atleta che rappresenta l’eccellenza del mondo dello skyrunning: Marco De Gasperi, pluricampione del mondo di corsa in montagna e (a fine luglio) fresco dei record di velocità
sul Monte Bianco e sull’Ortles. Solita grande umiltà di Marco che, dinanzi ai giornalisti che incalzano circa l’impresa sul Bianco, racconta: “Sono a fine carriera (veramente? Dalla forma fisica non pare proprio!, ndr) e come tutti gli atleti che ormai hanno fatto quello che dovevano fare (ricordiamo: De Gasperi ha vinto il campionato del mondo di corsa in montagna ben sei volte, ndr), volevo togliermi qualche piccolo sfizio. Marco Ora quello che mi interesDe Gasperi sa è pormi al servizio dello sport che più amo, facendo
do un press tour), cui ha partecipato anche Marco de Gasperi, ognuno ha potuto esprimere il proprio punto di vista e riportare la propria esperienza. Quello che ne è emerso, in maniera chiara e immediata, è l’assoluta importanza che i social rivestono ormai non solo per il mondo dello sport ma, più in generale, per quello dell’informazione. Twitter riesce, talvolta, a sostituirsi alle agenzie che per prime dovrebbero veicolare l’informazione e il report di un blogger che ha vissuto un’esperienza in prima persona (così come un video realizzato con smartphone) ottiene
in modo che nascano gare sempre più belle, particolari e avvincenti”. Non è un caso che proprio lui sia l’inventore del Valtellina Wine Trail, bellissima gara che punta a promuovere le eccellenze enogastronomiche della sua terra, passando attraverso cantine, dimore storiche e vigneti, da quest’anno gemellata con Stralivigno e che si terrà il prossimo 7 novembre e alla quale anche noi parteciperemo.
talvolta più visualizzazioni del racconto del medesimo evento fatto da un giornalista su un quotidiano. Le logiche della rete, il “come” farsi seguire dai follower oppure ritwittare, risulta però per molti ancora di difficile realizzazione. La tavola rotonda, vivace e stimolante, è stata senza dubbio un’occasione per riflettere circa la direzione che sta lentamente prendendo il mondo dell’informazione.
IL MONDO SOCIAL E LA CORSA - Tra le novità di questa Stralivigno quella di dare spazio, venerdì nel tardo pomeriggio, ad un dibattito tra “social influencer” avente come tema “i nuovi media digitali e il mondo del running”. Alla tavola rotonda, organizzata dall’agenzia milanese Green Media Lab (che si è occupata anche di portare giornalisti e blogger fino a Livigno, organizzan-
STRALIVIGNO E MINISTRALIVIGNO - Le due manifestazioni si sono svolte rispettivamente nelle giornate di sabato e domenica. La prima, riservata agli adulti, ha visto al via 1.130 iscritti. Anche quest’anno la mezza maratona competitiva è stata dominata dai fortissimi corridori kenioti del team austriaco Run2gether: davanti a tutti uno strepitoso Simon Kiruthi Muthoni che, al suo esordio a questa gara, ha lasciato tutti a bocca aperta, chiudendo la gara in 1h 13’ e 44”. A vincere nella categoria femminile la keniota Veronicah Njeri Maina, che ha fermato il cronometro a 1h 22’ 20”. Ottima prestazione dell’atleta italiana Lorenza Banchetti, che ha raggiunto l’arrivo presso Aquagranda in 1h 38’ 00”, conquistando la medaglia di bronzo ma dimostrando altresì che per arrivare davanti alle keniote bisogna ancora macinare parecchi chilometri di allenamento. Sono stati infine 433 i giovani suddivisi in otto fasce d’età che, domenica, hanno partecipato alla Ministralivigno. Hanno corso come “i grandi”: con impegno, ma soprattutto divertendosi, su percorsi che andavano dai 100 metri (per i piccolissimi) fino ai due chilometri di lunghezza.
EVENTI / photo: Christian Pagani
UN MIGLIAIO DI ISCRITTI TRA BOULDER E RUNNING
Su e giù per le calli veneziane a passo di nordic walking
Finale for Nepal 2015 da record
Nella giornata di sabato sono stati proclamati i primi campioni nazionali della disciplina.
VOCE ALLE AZIENDE - Non è ovviamente mancato il contributo delle aziende di settore. Tra le più importanti: Scarpa, La Sportiva, Mammut e E9. “La Sportiva collabora con Finale for Nepal fin dalla sua prima edizione,
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photo: Christian Pagani
OSPITI ECCELLENTI - Tra gli ospiti d’eccezione anche gli alpinisti Marco Confortola, Simone Moro e Nanni Pizzorni (speleologo ligure rimasto coinvolto nel terremoto in Nepal mentre si trovava nella regione del Langtang) che, sul palco e davanti ad una platea di 600 persone, hanno parlato della loro personale esperienza in un Nepal ancora fortemente colpito dai danni provocati dal sisma. Presente anche Danilo Callegari, ormai prossimo alla partenza per il suo progetto Africa Extreme. Boom di iscrizioni anche per quanto riguarda i trail: 250 partecipanti in totale, che hanno gareggiato su un percorso davvero bellissimo, che attraversa tutto il territorio Finalese, passando addirittura dentro grotte e castelli.
quando l’evento era poco più che una scommessa del volenteroso Carlo Mamberto, che con il suo entusiasmo però già dimostrava di saper riuscire a far coesistere tante realtà diverse, come quelle presenti sulla piazza di Finale: dai negozi, da subito tutti uniti per dare vita ad eventi di contorno, ai bar, agli esercizi commerciali”, racconta Luca Mich, responsabile marketing dell’azienda. “Con il passare degli anni l’evento è cresciuto e La Sportiva è sempre stata al fianco dell’organizzazione portando i propri atleti sul posto (l’ultimo in ordine di apparizione Simone Moro, il super ospite di questa edizione), organizzando i contest di arrampicata e supportando in generale la manifestazione anche a livello di comunicazione”. Anche Scarpa, presente con i suoi atleti, si è dichiarata entusiasta di questa edizione, confermando una maggiore partecipazione da parte del pubblico, non solo durante la giornata ma anche agli eventi serali. L’azienda ha inoltre dato modo di
testare diversi modelli di scarpette (Boostic, Booster, Vapor e Instinct VS). Tra gli atleti militanti tra le fila di Scarpa anche Giorgia Tesio e Alessandro Palma, rispettivamente vincitori femminile e maschile del boulder contest. “Anche quest’anno Mammut è stata presente: la manifestazione ci ha conquistati ad ogni nuova edizione sempre di più”, testimonia Thomas Monsorno, voce dell’azienda. “È una delle manifestazioni a cui diamo più importanza durante il periodo estivo e che quest’anno ci ha visto “allargarci” a 360° inserendo anche il discorso legato al trail running. Stiamo già pensando al prossimo anno, per continuare a sostenere questo progetto e, nel contempo, far conoscere ancor di più il brand”. Il ricavato dei due giorni, ovviamente, è andato interamente in aiuto alla popolazione del Nepal. Alla base di questo bell’evento c’è l’associazione Finale for Nepal, che supporta sia i progetti precedenti al terremoto, sia quelli nati apposta per l’emergenza. I progetti sono mirati all’educazione e al supporto di tre scuole: una seguita da anni dall’associazione e le altre due colpite dal terremoto e bisognose di aiuti per la ricostruzione. www.finalefornepal.org
“Camminava l’anno 2011. Il Nordic Walking in Italia era poco più che una camminata sbagliata, nei posti sbagliati. Usare i bastoncini significava esporsi, accettando in silenzio o rispondendo con vaghi sorrisini alle inevitabili battutine di coloro che, ritenendosi originali, ci ricordavano di aver dimenticato gli sci a casa, di non essere sulla neve, di aver sbagliato stagione o nazione guardandoci con un vago senso di superiorità e scuotendo la testa in segno di compatimento. In un tale contesto i pochi coraggiosi che osavano sfidare il ridicolo e armati di bastoncini se ne andavano fieramente a camminare cadenzando il proprio passo con il caratteristico ticchettio delle punte in metallo contro il suolo. In questo clima, decidemmo, andando controcorrente, di organizzare un evento super partes; di toglieAlberto re tutti gli allora pochi Walkers Gorini dall’imbarazzo e portarli a camminare assieme focalizzati non su tecnica o dinamica bensì concentrati nell’ammirare la storia, l’arte e la cultura che li circondava, facendo attività fisica moderata. E ci siamo riusciti”. A parlare è Alberto Gorini, uno degli organizzatori di Nordic Walking in Venice. La quinta edizione di questo raduno, che a oggi è il più importante su territorio nazionale, è andata in scena lo scorso 20 settembre e ha visto la partecipazione di ben circa 1.700 camminatori. CAMMINARE SULL’ACQUA - L’evento nasce proprio così, con lo scopo non solo di radunare gli appassionati di questa disciplina (nel 2011 dei veri e propri pionieri, mentre oggi sono sempre di più), ma anche di regalare un’esperienza unica, come camminare nella città d’arte dalle vie d’acqua più famosa al mondo. Da allora di acqua ne è passata sotto i millenari ponti di Venezia e la manifestazione è cresciuta a dismisura. Molti dei camminatori che l’hanno percorsa, domenica 20, sono gli stessi che ne hanno preso parte fin dalla prima edizione. Altri, i nuovi, sono i neofiti della disciplina, rimasti letteralmente affascinati dagli angoli nascosti della città dei Doge, dalle calli e dai numerosi campielli. Tra le novità di quest’anno quella di avere una guida turistica (a richiesta) sul percorso dei dieci chilometri che, affiancato a quello più impegnativo (della misura di 17K), è stato modificato per permettere ai partecipanti di entrare in alcune zone poco conosciute site nel cuore della città.
UN EVENTO NELL’EVENTO - Sabato 19 settembre, Parco San Giuliano (Mestre) si è trasformato nel punto di ritrovo di un gran numero di simpatizzanti della disciplina. In collaborazione con l’Ente Bosco e Grandi Parchi sono stati evidenziati dei percorsi ad hoc, di diverse distanze e difficoltà. Ai neofiti sono state inoltre impartite lezioni gratuite, tenute da insegnanti esperti e qualificati. Si è svolta nella stessa giornata anche la terza tappa di nordicwalkinRACE, la gara co-organizzata da nordicwalkinitaly e Fidal. 10.000 m maschile e 5.000 m femminile, con partenza mass start (differenziata tra uomini e donne). Sono stati quindi proclamati i “primi campioni nazionali di disciplina”. Ad aggiudicarsi il titolo Pietro Spano (del team Nordic Walking Aniene di Tivoli) e Sabrina Cestaro. GLI SPONSOR TECNICI - Tra coloro che fin da subito si sono resi conto del grande potenziale di questa disciplina ci sono Dolomite, Gabel, Pithagora (quest’ultima è una catena di rivenditori di calzature per trekking, nordic walking e lifestile che si sta affermando in Veneto e punta ad essere presente su tutto il territorio nazionale). Dolomite si è da un paio d’anni interessata alla disciplina e sponsorizza alcuni atleti. Ha inoltre instaurato una proficua collaborazione per realizzare la prima scarpa studiata ad hoc per la pratica del nordic walking. Gabel (produttrice di bastoncini per il trekking) sta investendo tempo, denaro ed energie in ricerca, per ottimizzare il bastoncino da nordic walking e renderlo sempre più funzionale e di semplice utilizzo. PROSSIMI APPUNTAMENTI - Il calendario 2016 è attualmente in fase di definizione. Quello che è certo è che si punterà sul circuito che coinvolge le città d’arte. Oltre a Siena (marzo) e a Roma (maggio), si sta cercando di coinvolgere anche altri capoluoghi italiani. È in fase di stesura anche il nuovo calendario “race” federale, che prevederà almeno 7 tappe a livello nazionale. photo: Luca Mattarucco
Boom di partecipazioni all’evento che si è svolto a Finalborgo e Orco Feglino lo scorso 26-27 settembre. Tra le novità il The best trick by Rock Slave. Climber innanzitutto, ma anche appassionati di alpinismo e di outdoor. Questo il variegato panorama di coloro che nel fine settimana del 26 e 27 settembre hanno preso parte a Finale For Nepal, evento ormai d’obbligo per gli amanti dell’arrampicata e degli sport all’aria aperta. Come tradizione, l’evento si è svolto tra le mura di Finalborgo e la palestra di roccia di Orco Feglino e ha visto la partecipazione di scalatori di alto livello provenienti un po’ da tutta Italia, ma non solo. Tra gli eventi che hanno tenuto alto il tasso di adrenalina, oltre al classicissimo boulder contest “Fabrizio Marta”, alla climbing marathon “RockandStone” e al Trail del Marchesato (a cui si è aggiunto il Namaste Trail), anche una new entry assoluta: il Best Trick “Rock Slave”, un’altra gara boulder, ma questa volta tra quattro degli atleti italiani più forti in assoluto, che si sono esibiti domenica pomeriggio, tracciando loro stessi i blocchi (durissimi) sulle pareti artificiali di Finalborgo.
IL 19 E 20 SETTEMBRE SCORSI