Outdoor Mag 11

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Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: redazione@outdoormag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007 Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.

Anno 7 - Numero 11 / 2014



Anno 7 - Numero 11 / 2014

REPORTAGE /

redazione@outdoormag.it

Tinte vintage quest’anno con la gara dedicata ai top climber degli anni ’80 – ‘90

SPECIALE /

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A KALYMNOS

con le leggende dell’arrampicata

Snowshoes, un segmento che si consolida Come è andata la scorsa stagione e come andrà la prossima? Parlano le aziende Notizie e appuntamenti dal mondo delle racchette da neve Una selezione di prodotti ideali per le snowshoes

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Giunge alla terza edizione il Festival di arrampicata organizzato da The North Face nella splendida isola del Dodecaneso greco, vero e proprio paradiso per i climber. Ancora in crescita il numero dei partecipanti

PRODOTTO DEL MESE /

SALVA CON NOME /

Parte la 3a edizione dell’EA7 Winter Tour

Alcuni modelli di racchette da neve dei migliori marchi

FOCUS ON /

22-23

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Limited Patriot Edition

Sportoutdoor.tv, parola d’ordine: “multipiattaforma”

PAGINE CENTRALI

OUTDOOR AUTOMOTIVE /

14 European Freeride Catene o pneumatici Festival “scalda” Livigno da neve?

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EVENTI /

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Highline Meeting: danzando sospesi tra le cime

16 FOCUS PRODOTTO / Nasce il primo Ultra Trail delle Orobie

Solette1mm e 2mm

Oneglass

18-19

Prw-6000

Ambit3


EDITORIALE /

/ primo piano

a cura di Benedetto Sironi

Sci e snowboard giù, mentre l’outdoor tiene Alla recente edizione della fiera Skipass di Modena mi è stato chiesto di preparare una presentazione sui dati di mercato snowboard e sci a livello europeo e italiano. Per quanto riguarda la prima disciplina, abbiamo avuto accesso in via esclusiva ai dati raccolti da Boardsport Source, magazine trade europeo sugli action sport. Ebbene, ecco qualche scoraggiante dato: lo snowboard in Europa ha avuto un progressivo calo dal 2004/05 al 2012/13. Le tavole vendute (sell in) sono passate da 506mila a 321mila, gli attacchi da 474mila a 303mila, gli scarponi da 453mila a 295mila. Calano le vendite nei negozi in città e aumentano quelle nei resort. Così come si incrementa il noleggio (27% del mercato). Aumentano le vendite nei negozi specializzati, l’attenzione al prezzo, la ricerca di prodotti più trasversali (all mountain). Le vendite online contano circa il 20%. Su 54 milioni di praticanti in tutta Europa, gli snowboarder sono quasi 10 milioni, mentre il resto sono sciatori. Veniamo proprio allo sci: anche in questo caso le ultime stagioni hanno registrato sensibili cali. Ma se in Europa la situazione non è così tragica, specialmente in alcuni paesi, in Italia il calo di vendite è stato abbastanza impressionante. Erano quasi 400mila le paia di sci vendute nel 2004/05, passate a 173mila nel 2012/13. Stesso trend per scarponi e attacchi. I nuovi dati del Pool Sci Italia resi noti proprio di recente e riferiti alla scorsa stagione fanno segnare una leggera inversione di tendenza, portando a 182mila le paia di sci vendute (171mila gli attacchi e 188mila gli scarponi), per un fatturato complessivo wholesale di circa 55milioni di euro. Ma certo questo non basta a consolare un settore che di fatto ha visto più che dimezzarsi il suo business in 10 anni. Non si stappa sempre Champagne (anzi scusate, Prosecco) nell’outdoor, ma è comunque un’altra musica. Il mercato europeo non solo è cresciuto quasi sempre a doppia cifra fino al 2011. Ma anche negli ultimi 3 anni, nei quali la crisi si è fatta sentire un po’ dappertutto, l’outdoor ha tenuto abbastanza bene e nel 2013 ha generato un fatturato di 4,77 miliardi di euro in Europa (wholesale). Addirittura in alcuni paesi ha continuato ad aumentare. In Italia se il 2011 è stato un anno molto positivo, nel 2012 abbiamo assistito a un calo nell’ordine del 4-5%, mentre nel 2013 si è tornati ai livelli 2011 (anche se l’abbigliamento ha sofferto di più e non ha colmato il gap), con un fatturato generale di 270,7 milioni di euro: dati che comprendono abbigliamento, calzature, zaini e borsoni, tende, attrezzatura da arrampicata, sacchiletto, materassini e accessori outdoor. L’Italia si posiziona al quinto posto dietro a Germania, Francia, UK e Russia. Posizione condivisa con la Svizzera che, è bene ricordarlo, ha 8 milioni di abitanti contro i nostri 60 milioni. Rispetto allo snowboard e allo sci, insomma, l’outdoor tiene e anzi si consolida perché è in grado di offrire (anche) attività accessibili, facili, relativamente economiche ma al contempo “ricche” sotto molti punti di vista (socialità, esperienza, natura, scoperta, confronto con se stessi e molto altro). Le snowshoes, che trattiamo in coda a questo numero con il nostro consueto approfondimento di inizio stagione, ne sono una delle più evidenti conferme.

Editore: Sport Press Srl Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. 0362.600469 Fax 0362.600616 Email: redazione@outdoormag.it Website: www.outdoormag.it Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive Santa Clara, CA 95050 Tel: 001.408.261.8809 redazione@outdoorusa.net - www.outdoorusa.net Anno 7 - N.11 / 2014 Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI - Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Sport Press S.r.l. Responsabile dati: Benedetto Sironi Chiuso in redazione il 21 novembre 2014

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Il marchio americano GoLite ufficialmente in liquidazione Dopo aver rivelato a metà ottobre che GoLite si trovava in rischio di bancarotta, SportsOneSource ha pubblicato a metà novembre la notizia che nonostante gli sforzi del suo ceo Demetri Coupounas l’azienda specializzata nella creazione di prodotti outdoor performanti e leggeri è ora ufficialmente in liquidazione. Più precisamente, dal momento che non sono stati trovati nuovi investitori, per decisione di

un giudice federale la società Hilco Merchant Resources LLC ha iniziato a vendere i prodotti del brand americano attraverso il sito di GoLite e le sue sei sedi outlet negli States a prezzi scontati del 20%. Nelle ultime settimane erano stati chiusi 14 dei

20 negozi per evitare il fallimento. SportsOneSource ha aggiunto che le passività di GoLite ammontano a 10 milioni di dollari, situazione in parte maturata dopo aver investito pesantemente nella vendita al dettaglio tramite negozi di proprietà e registrato grosse perdite proprio per gli sforzi mal ripagati. Il più grande creditore di GoLite è A Garment di Hong Kong che vanta un credito di 1,34 milioni di dollari.

Dainese cambia proprietà: raggiunto l’accordo con Investcorp L’azienda di prodotti di investimento alternativi Investcorp ha raggiunto un accordo con Lino Dainese per l’acquisizione dell’omonima azienda al valore finale di 130 milioni di euro. Lino Dainese, fondatore e presidente, manterrà comunque una quota di minoranza affiancando così Investcorp. Metterà pertanto a disposizione la sua pluriennale esperienza nello sviluppo di prodotti innovativi non solo nel settore motociclistico, ma anche in altri sport dinamici fino ad arrivare alle applicazioni nella vita di tutti i giorni. DUE PAROLE SU DAINESE - Fondata nel 1972, Dainese è specializzata nell’abbigliamento tecnico per motociclisti e per altri sport dinamici. Originariamente focalizzata sulla realizzazione di capi e accessori per le competizioni su due ruote, Dainese ha progressivamente diversificato la propria offerta portando la tecnologia adottata in pista non solo su strada, ma anche in altri settori come lo sci, il ciclismo e l’equitazione. Grazie al brand AGV, inoltre, Dainese è anche uno dei più importanti produttori di caschi. FOCUS SULL’INNOVAZIONE - Grazie al Dainese Technology Centre (D-Tec), il centro tecnologico di Ricerca & Sviluppo in cui si studiano tecnologie protettive,

l’azienda è sempre all’avanguardia per quanto riguarda l’innovazione. Infatti il fondatore della società Lino Dainese è stato il primo a inventare il paraschiena, le ginocchiere rigide e l’airbag Dainese. Si tratta del D-Air, un sistema di protezione intelligente capace di riconoscere una caduta pericolosa e attivare l’airbag che protegge spalle, torace e clavicole del motociclista. LA PAROLA AI VERTICI - “Era estremamente importante per noi trovare il giusto partner in questo momento di grande sviluppo dell’azienda”, afferma Lino Dainese. “Credo che i risultati registrati, la presenza globale e il network commerciale di Investcorp supporteranno l’espansione internazionale dell’azienda. Sono certo inoltre che il loro aiuto mi permetterà di concentrarmi nuovamente su quella che è la mia passione: la continua ricerca rivolta all’innovazione tecnologica del nostro prodotto, in particolare del D-Air”. Hazem Ben-Gacem, a capo del team europeo di Investcorp, aggiunge: “Siamo onorati di avere la fiducia di Lino Dainese e di essere i custodi di questa eccezionale azienda, costituita oltre 40 anni fa. Dainese è un brand icona ed è il tipo di azienda in cui vogliamo investire”.

Outdoor Magazine unico media italiano presente al lancio mondiale negli Usa

Svelata la nuova tecnologia Gore C-Knit Backer Un esclusivo evento internazionale destinato ad alcuni selezionati giornalisti da tutto il mondo. In una delle location più belle e iconiche del mondo se si parla di outdoor e arrampicata, vale a dire Yosemite Park (sopra una delle più famose vedute della Yosemite Valley, California). Noi c’eravamo, unici italiani presenti a questo importante lancio firmato Gore-Tex: l’azienda americana ha infatti svelato il suo nuovo laminato a 3 strati con tecnologia Gore C-Knit Backer (patent pending), disponibile per l’autunno-inverno 2015/16 e che verrà dunque presentato a Ispo 2015. Nel corso dell’evento abbiamo avuto modo di testare una giacca con il nuovo laminato, disponibile in oltre 20 versioni che variano a seconda dello spessore e dei differenti materiali accoppiati. Dobbiamo dire che i punti di forza risultano subito evidenti e tangibili: maggior leggerezza, comprimibilità, “morbidezza” e traspirabilità. Questo grazie alla costruzione Backer realizzata con un laminato finissimo in nylon a maglia circolare e a un procedimento di laminazione appositamente sviluppato per completare questa costruzione. La nuova tecnologia si inserisce quindi a metà tra il Gore-Tex Active (lanciato nel 2011 e destinato alle attività ad alto impatto aerobico, come la corsa o il ciclismo) e il Gore-Tex Pro (ideale per l’alpinismo e per garantire massima robustezza in condizioni atmosferiche estreme). Gore C-Knit Backer ha così un target decisamen-

te trasversale, composto da escursionisti, sciatori e snowboarder in cerca di versatilità e comfort. Numerosi sono i partner Gore che hanno deciso di affidarsi alla nuova tecnologia Gore C-Knit Backer nelle loro collezioni per l’outdoor e gli sport invernali FW 2015/16. Tra i principali: Arc’teryx, Armada, Berghaus, Burton, Dynafit, Eider, Elevenate, Haglöfs, L.L. Bean, Maloja, Mammut, Marmot, Millet, Montura, OR, Patagonia, Peak Performance, Quicksilver, Red Bull, Salewa, The North Face, Tierra, Trangoworld, Volcom e Ziener. Non perdetevi il report completo dell’evento di lancio e un approfondimento sulla nuova tecnologia Gore-Tex sui prossimi numeri di Outdoor Magazine.



NEWS

/ people

/ green

Definito il team Movement Italia per lo ski alp

Da sempre impegnata nella tutela dell’ambiente e del mondo animale, Patagonia si unisce al coro delle recenti denunce contro lo sfruttamento delle oche per la produzione di piuma proponendo per la stagione AI 2014 una collezione di imbottiti con 100% Traceable Down. Tutta la piuma tracciabile Patagonia Traceable Down è garantita come non proveniente da oche sottoposte ad alimentazione forzata per la produzione di foie gras né a spiumaggio da vive per ricavarne penne e piume. Le piume tracciabili inoltre non sono mischiate con altre di cui non si conosce la pro-

Boardcore, distributore italiano del marchio di sci svizzero Movement, ha definito i vari team per il 2015. Tra essi quello ski alp. Dopo il successo all’ultima edizione della Patrouille des Glaciers, dove i rider Movement hanno trionfato sia in ambito maschile che in quello femminile, il marchio ripropone il team italiano di sci alpinismo affiancando alle conferme qualche bella novità. La nuova “squadra” comprenderà la storica atleta in forza al Centro Sportivo Esercito, Gloriana Pellissier, che nelle vesti di allenatrice del Comitato Asiva saprà fare valere la sua esperienza sia con i ragazzi che in pista. A lei si affiancano Davide Pierantoni, Nadir Maguet, Davide Galizzi e Pippo Barazzuol. Oltre al vincitore del Tor des Géants Franco Collè, atleta irriducibile e polivalente. Seguono il forte alpino del Tonale Daniele Cappelletti, gli inossidabili Alain Seletto e Jean Pellissier (come sempre attesi nel prossimo Trofeo Mezzalama) e il mitico Andrea Basolo (allenatore del Comitato Alpi Occidentali e storica pre-

venienza. L’imbottitura è quindi in toto un sottoprodotto dell’industria della carne. Patagonia ha anche realizzato un video, disegnato e animato dall’artista Geoff McFetridge. Con il titolo “What the Pluck? – La piuma convenzionale è un business spaventoso”, è stato realizzato per allertare la società e i consumatori sulla realtà che circonda la produzione dei piumini e, nello specifico, sulle condizioni degli animali dai quali provengono le piume (vedi QR qui a fianco). In foto la giacca Thunder Cloud Down Parka con 100% Traceable Down.

/ riconoscimenti Gore ancora una volta tra i “Great Place to Work” W. L. Gore & Associates, già protagonista di numerosi riconoscimenti nel medesimo ambito, è stata inserita al 4° posto nella lista 2014 dei migliori posti di lavoro del mondo (categoria multinazionali) dall’istituto Great Place to Work, società internazionale di ricerca, consulenza e formazione con sede a San Francisco). La classifica rappresenta il più ampio studio annuale del mondo sull’eccellenza del posto di lavoro e individua le 25 migliori società multinazionali in termini di cultura lavorativa. “In Gore siamo molto orgogliosi della nostra cultura e riconosciamo il ruolo importantissimo che svolge nel condurre al successo aziendale”, afferma il CEO Terri Kelly. “Incoraggiando un ambiente in cui le persone si sentono motivate, impegnate e appassionate del proprio lavoro, siamo in grado di sfruttare meglio il nostro potenziale e creare prodotti innovativi che fanno davvero la differenza nel mondo”. Gore è tra le 2.800 società multinazionali che partecipano a livello mondiale ai processi di valutazione della lista 2014 dell’istituto Great Place to Work. Tra queste, 429 sono comparse negli elenchi nazionali dei migliori posti di lavoro. Da quel gruppo di aziende sono stati selezionati i 25 migliori posti di lavoro del mondo nella categoria delle multinazionali (realtà che contano almeno 5.000 dipendenti in tutto il mondo e hanno almeno il 40% della propria forza lavoro fuori dal paese di origine).

Photo Nadir Maguet

Piuma d’oca tracciabile al 100% nei capi Patagonia

senza nel gruppo Movement). Nel settore giovanile si ritrova Giorgia Dalla Zanna nuovamente in veste azzurra, l’atleta nazionale piemontese Erik Pettavino e Matteo Gottardelli. A loro si aggiungono due nuove leve: l’azzurro della corsa in montagna Henry Aymonod e, il giovane “cognein” Sebastien Guichardaz. A supportare, organizzare e assistere il team, l’irriducibile e sempre presente Chicco Gillio. È lui tra l’altro a contribuire allo studio e alla progettazione del Rise Pro, imperdibile e vincente sci da gara Movement. Accanto a questo team ne esiste anche uno di freeride.

Oscar Angeloni alla guida del Dynafit Race Attack team Dopo anni trascorsi nella direzione agonistica della nazionale azzurra di sci alpinismo e un polemico addio, Oscar Angeloni approda nel team Dynafit con il ruolo di responsabile atleti ed eventi sponsorizzati dall’azienda. Oscar mette così la sua esperienza come atleta e allenatore a disposizione del progetto Dynafit Race Attack dedicato al mondo racing e composto da giovani interpreti della disciplina che stanno lavorando per entrare nel programma olimpico. Il team con cui lavorerà si compone dell’italiana Alba De Silvestro, dello spagnolo Marc Pinsach, della francese Valentine Fabre e da gennaio 2015 anche del giovane tedesco Anton Pal-

zer. Oscar fungerà anche da trait d’union fra gli atleti e la divisione sviluppo prodotti per consentire la creazione di soluzioni sempre più tecniche. Sul fronte eventi dichiara: “I momenti clou della nostra stagione saranno la Sellaronda Skimarathon e il Mezzalama e, ancora più nelle mie corde, le gare di Coppa del Mondo con i campionati mondiali di Verbier in Svizzera”. In attesa di assegnare la posizione di marketing manager Dynafit Italia, Luca Dragoni coprirà il ruolo ad interim affiancandolo alla sua mansione di responsabile marketing Salewa Italia, come coordinatore di eventuali esigenze, da ridistribuire all’interno del team Dynafit.

Peter Fabrin nominato nuovo ceo per Haglöfs Il marchio svedese Haglöfs ha nominato un nuovo chief executive. Operativo dallo scorso 3 novembre, Peter Fabrin è ora dirigente della filiale Asics. In passato Fabrin è stato chief executive di Original Group, marchio fashion del gruppo danese DK Company. Prima ancora si è occupato della gestione, tra gli altri, di Diesel Nordic e IC Companys sedendo nel consiglio di amministrazione di Peak Performance. Prima dell’arrivo di Fabrin, Haglöfs era momentaneamente gestito da Eva Strand, chief financial officer, e Richard Jägrud, product director. La poltrona di ceo è stata vacante dall’uscita dalla società di Nicolas Warchalowski che lo scorso settembre è stato nominato chief executive di Peak Performance.

L’atleta paralimpico Murat Pelit portavoce di VF Corp

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VF Corporation aggiunge al suo team di atleti lo sciatore paralimpico Murat Pelit che va ad affiancarsi a numerosi altri testimonial impegnati in varie discipline, dall’alpinismo al running, passando per gli sport invernali. È la prima volta che VF è al fianco di un atleta paralimpico, che diventa così portavoce dei suoi valori dimostrando come la passione e la volontà possano far superare difficoltà apparentemente impossibili. Il 32enne affronta dal 2004 una malattia che lo ha lasciato con una paraplegia incompleta e che nel 2008 lo ha avvicinato allo sport competitivo. L’anno seguente è entrato nella Nazionale Svizzera di sci-bob. L’ultima stagione lo ha visto arricchire il suo palmares con ottimi piazzamenti tra i top ten in quasi tutte le gare di Coppa Europa e con vittorie ai campionati svizzeri e ai campionati italiani di Slalom. Risultati che hanno consentito a Murat di incrementare il suo punteggio avvicinandosi ai punti necessari per gareggiare in Coppa del Mondo. L’Associazione Aiuto Sport Ticino ha assegnato a Murat la nomination per il premio “Miglior Sportivo Ticinese dell’Anno”, competizione che ha chiuso in terza posizione. Nel 2012 ha inoltre ricevuto dal Comune di Stabio la menzione con la quale vengono insigniti i cittadini meritevoli che si sono contraddistinti in determinati ambiti.

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/ nuove aperture Maxi Sport cala il poker e apre a Sesto San Giovanni Nell’anno del suo 25esimo anniversario, la catena di negozi sportivi Maxi Sport festeggia inaugurando un nuovo punto vendita a Sesto San Giovanni, nel milanese. Il negozio, aperto dal 21 ottobre scorso, sorge nel frequentatissimo viale Fulvio Testi ed è di facile accesso per chi proviene dalle autostrade o da Monza, ma anche per chi utilizza i mezzi pubblici grazie alla vicinanza della metropolitana. Il punto vendita di Sesto dispone di un ampio parcheggio gratuito e copre una superficie di 2000 mq. All’interno si possono trovare dai marchi moda più ricercati ai prodotti tecnici pensati per running, basket, calcio, sci, snowboard e tanti altri sport. A tutto ciò si aggiunge un reparto sneaker particolarmente ampio. Oltre 25 tecnici di reparto sono a disposizione del cliente per mostrare ed esplicare l’assortimento di circa 400 top brand. Oltre al nuovo punto vendita di Sesto San Giovanni, la catena può

Aperti due nuovi negozi Vaude a Ulm e Zurigo

contare sugli store di Merate e Lissone entrambi di recente ristrutturati e forniti di una zona running di 500 mq. Sempre a Merate sorge il punto vendita Streetstyle&Snowboard, che presenta una rinnovata esposizione. Da ultimo ricordiamo che oltre ai punti vendita fisici la catena può contare sulla piattaforma online Maxisport.com, una delle più attive realtà e-commerce nel mondo sportivo italiano. www.maxinews.it

Il mese di ottobre è stato ricco di novità per Vaude, che ha aperto 2 nuovi negozi monomarca a Ulm (Germania) e Zurigo (Svizzera, in foto). Il punto vendita di Ulm rappresenta il 12° in terra tedesca e il 4° in franchise con Reischmann. Si disloca su una superficie complessiva di 260 mq e offre l’intera gamma di prodotti del marchio. Lo store di Zurigo invece, con un’estensione di 220 mq, oltre a offrire la gamma completa di prodotti Vaude rappresenta il primissimo monomarca aperto in Europa al di fuori della Germania. Condotto in collaborazione con la realtà svizzera Spatz Camping and Outdoor Equipment AG, è integrato nella nuova area vendita di 1.400 mq di Spatz. Il design dei due negozi è caratterizzato dalla presenza di legno di frassino non trattato e certificato FSC, che crea un’atmosfera naturale e confortevole.

Moderno e “connesso” ecco il nuovo Sportler

Photo: www.wisthaler.com

È uno dei punti vendita di sport più moderni d’Europa, in grado di soddisfare le esigenze di tutti gli appassionati con tecnologie e servizi all’avanguardia. Sono queste le caratteristiche del nuovo flagship store Sportler, inaugurato il 23 ottobre in via Portici 1 nel centro di Bolzano. Il negozio è il primo segnale della nuova era Sportler, quella dei nuovi amministratori dell’azienda Jakob ed Elisabeth Oberrauch. Durante l’inaugurazione è stato definito un programma lungo una settimana. Tra gli eventi previsti, la corsa per le strade del centro storico Sportler Night Run e la proiezione nel reparto running del nuovo video Brooks realizzato in esclusiva per il nuovo punto vendita Sportler Bolzano. I clienti dello store hanno a disposizione una superficie di 4.500 mq distribuita su ben 7 piani. L’area è coperta da connessione wi-fi gratuita e sono previste stazioni di ricarica per smartphone, così come una stazione di prelievo per i prodotti ordinati attraverso internet dal sito Sportler. Grazie all’utilizzo di monitor, la vetrina è concepita in maniera multimediale. Nei piani sono allestiti una pista da corsa indoor con moderna video analisi e una innovativa Scott-Bike-Fitting, la prima nel suo genere in Italia. Per gli appassionati di sci c’è invece la possibilità, attraverso una scansione, di realizzare uno scarpone su misura del marchio Ertl Renz, oppure di attingere alla tecnologia Fischer attraverso la gamma Vacuum. A tutto ciò si aggiungono oltre 40 dipendenti con una formazione specifica per rispondere a ogni esigenza.

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NEWS

/ iniziative

Gore-Tex Experience Tour: sulle orme di Lucy Walker con Edurne Pasaban L’atleta Gore-Tex Edurne Pasaban è tra le più famose esponenti dell’alpinismo femminile, essendo la prima donna ad aver scalato tutte le 14 cime di 8.000 metri. Grazie al Gore-Tex Experience Tour e al progetto “History Sessions”, due fortunati vincitori avranno l’opportunità di scalare in sua compagnia le Alpi Svizzere ripercorrendo le orme di un’altra famosa pioniera dell’alpinismo: Lucy Walker. Questa donna leggendaria, nel lontano 1864, riuscì a scalare il Edurne Pasaban massiccio Balmhorn e dell’Eisgipfel. “Anche ora, 150 anni dopo, le conquiste alpine delle donne sono considerate in modo diverso rispetto a quelle degli uomini, rendendo così molto più rilevanti le avventure di Lucy a metà del 19° secolo”, ha dichiarato Edurne. Sulla roccia e il ghiaccio infatti Lucy indossava soltanto una lunga sottoveste. Gonne ampie e abiti erano all’ordine del giorno, persino in montagna. Oggi molte cose sono cambiate, ma tante restano uguali. Gli interessati possono candidarsi online entro il 31 dicembre. Lucy Walker www.experience-tour.com

Annunciata la line-up: 31 gli atleti al via del Red Bull X-Alps 2015 L’highline incontra il parkour: Mammut show in Val Gardena Benni Kofler, famoso highliner nelle Dolomiti, non ha avuto nessun problema a convincere il suo amico, l’urban runner Gian Andrea Moroder, abituato a muoversi nell’asfalto metropolitano, a seguirlo in un posto molto speciale nelle Dolomiti. Stiamo parlando della Città dei Sassi, ai piedi del Sassolungo in Val Gardena, un posto selvaggio caratterizzato da una miriade di blocchi boulder di varie misure. Il posto ideale per la fusione di due sport, normalmente praticati in realtà molto diverse: l’highline appunto e il parkour. Mentre Benni presenta le sue doti di highliner su una highline tesa tra due grossi blocchi di roccia dolomitica, Gian Andrea sfrutta la varietà di ostacoli naturali che gli presenta questo magnifico posto nelle Dolomiti per i suoi allenamenti. Il tutto è avvenuto grazie al supporto di Mammut, che insieme a Maka Art ha realizzato uno speciale progetto (vedi sito e video nel qr). maka-art.com/panorama/mammut/index.html

Dopo un’attenta selezione sono stati nominati i 31 atleti, provenienti da 18 paesi, che prenderanno parte alla prossima edizione di Red Bull X-Alps. Un’ulteriore wildcard sarà annunciata nei prossimi mesi. Per la prima volta dal 2005, sulla linea di partenza si presenteranno anche due donne: Dawn Westrum, ex soldatessa americana e adventure racer, e Yvonne Dathe, quattro volte campionessa di long-distance paragliding in Germania. “Voglio dimostrare che anche le donne possono essere all’altezza di una competizione di questo livello,” ha dichiarato la Westrum. “Il paragliding e l’endurance sono discipline in cui le donne e gli uomini possono battersi ad armi pari. Credo fermamente che potremo mettere in difficoltà gli avversari maschili, avendo anche noi una buona resistenza sulle lunghe distanze”. La line-up del Red Bull X-Alps 2015 include alcuni degli atleti considerati le leggende di questa competizione come Toma Coconea (Romania), che ha partecipato ad ogni edizione, e il tre volte vincitore Christian Maurer (Svizzera), ad oggi in cima alla classifica di vittorie dell’evento. Ben 19 sono invece i nomi nuovi. Aaron Durogati sarà l’unico italiano in gara. I dettagli sul percorso saranno svelati la prossima primavera. www.redbullxalps.com

/ collaborazioni Siglata la partnership tra il team ski alp Trentino e La Sportiva È ripartita dalla sede de La Sportiva a Ziano di Fiemme la nuova stagione della squadra di sci alpinismo del Comitato Trentino della FISI. Il team è stato infatti presentato ufficialmente in occasione della nascita di una nuova e importante partnership triennale con l’azienda. La firma, avvenuta tra il presidente della Federsci trentina Angelo Dalpez e l’amministratore delegato de La Sportiva Lorenzo Delladio, consentirà al nuovo team di skialp di avere materiali e abbigliamento firmati dal marchio e abbatterà i costi sostenuti dalle famiglie dei ragazzi. Una collaborazione che guarda al futuro e che risulta estremamente

Una capsule collection by Icebreaker e Simon Beck Icebreaker sta per lanciare sul mercato una caspule collection di 20 capi realizzata in collaborazione con Simon Beck, noto artista inglese che per l’occasione ha messo da parte la tela per creare un lavoro originale e inusuale. Il campo di gioco dei suoi lavori è diventato la neve, su cui ha disegnato abilmente con ciaspole, una bussola e un compasso. Le “figure” realizzate da Beck sulla neve sono state poi trasposte da Icebreaker su una serie di t-shirt tecniche a maniche lunghe e corte. Dalla vendita della collezione, 20.000 dollari saranno devoluti a Protect Our Winters, associazione non-profit rivolta alla community di appassionati della neve per combattere i cambiamenti climatici. Si tratta della prima collaborazione di questo genere nella serie “the art of nature” che affianca il brand ad artisti attenti agli ambienti naturali. Al QR qui proposto, il video realizzato per la partnership.

stimolante per Lorenzo Delladio: “Abbiamo tenuto a battesimo un nuovo progetto legato al territorio trentino, ma altresì ambizioso. Per noi è un onore poter affiancare il nostro marchio alla squadra giovanile più forte d’Italia. Ci piace poi in particolar modo il fatto di poter aiutare i giovani più promettenti di questa disciplina in continua evoluzione e soprattutto le loro famiglie, fornendo sia l’abbigliamento sia il materiale tecnico. Ci aspettiamo un ritorno importante con tanti podi di rilievo, confidando che questi ragazzi possano seguire le orme dei nostri atleti di punta William Bon Mardion e Damiano Lenzi”.

Alberto Tomba nuovo testimonial per Mico Sport

Mico Sport, azienda bresciana specializzata nell’abbigliamento tecnico sportivo, ha stretto una partnership con il grande campione di sci Alberto Tomba. Alberto ha vinto tutto in carriera, dalla Coppa del Mondo, alle Olimpiadi fino ai Mondiali. Lo scorso giugno, in occasione del centenario del CONI, è stato nominato anche Atleta del Secolo. Dal canto suo Mico Sport, che si è sempre sentito vicino agli atleti, ha voluto essere parte del successo di grandi campioni con sponsorizzazione diretta e fornitura dei capi tecnici: per 13 anni è stata così al fianco della FISI, la Federazione Italiana Sport Invernali. Oggi il management dell’azienda e la famiglia Cortinovis hanno scelto di avvicinarsi a Tomba per avvalersi della collaborazione di uno degli specialisti italiani più vincenti di tutti i tempi, non solo nei testing dei capi ma sin dalle fasi di progettazione. La strategia di comunicazione legata alla sponsorship con Alberto Tomba è un progetto firmato Raineri Design, l’agenzia creativa diretta da William Raineri con cui da anni Mico Sport collabora con successo.

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/ marketing e dintorni Online la nuova libreria digitale di PrimaLoft

Come sopravvivere agli zombie con Petzl

Nel contesto di un ampio rinnovamento di brand identity e strategia di marketing, PrimaLoft rilancia il suo impegno a sostegno dei suoi partner presentando un ricco portale digitale di marketing. Questa risorsa è a disposizione di brand, dettaglianti, produttori e media che possono così facilmente ordinare strumenti di marketing, materiali istituzionali, tool collaterali e per il training. Il tutto in diverse lingue. I partner PrimaLoft possono quindi controllare, scaricare e ordinare una vasta gamma di materiali quali loghi, format

Una trovata davvero simpatica quella dello staff Petzl Technical Institute di Salt Lake City che lo scorso 31 ottobre, in occasione di Halloween, ha redatto un documento con consigli su come sopravvivere in un mondo abitato dagli zombie. Il presupposto è che, considerando le limitate capacità mentali e di mobilità degli zombie, è consigliabile pensare in tre dimensioni e dunque valutare spostamenti in verticale. Si consiglia l’utilizzo di un casco, vitale per proteggere la testa dai morsi dei non-morti. È importante anche avere a disposizione attrezzatura come moschettoni e imbragature nel caso in cui, per fuggire, si renda necessario calarsi da una finestra. Usando un ascensore e un anello per piedi è possi-

di annunci pubblicitari personalizzabili, informazioni di prodotto, POP e molto altro. David Newey, global director of marketing per PrimaLoft, ha dichiarato: “La nostra speranza è che questa libreria digitale incorporata al sito da poco rinnovato possa agevolare i nostri partner nel comunicare la storia di PrimaLoft traendone vantaggi tangibili. Ci auguriamo inoltre che il portale rappresenti una risorsa di marketing utile a creare partnership di lunga durata”. www.primaloft.com

bile convertire il discensore Exo e utilizzarlo per risalire una parete. I tecnici Petzl avvisano comunque che le manovre evasive non sono sempre possibili. A volte si rendono necessarie tattiche offensive che si traducono, ad esempio, nell’uso del martello Tam Tam. In questo caso si raccomanda l’uso di una protezione per gli occhi per ridurre il rischio di contatto con eventuali fluidi zombie. Da ultimo, nell’era degli zombie è particolarmente importante essere dotati di strumenti illuminanti come la lampada frontale Ultra Vario che consente di avere le mani libere.

Una campagna virale per The North Face

Per il mercato coreano The North Face ha ideato una campagna che sul web sta davvero spopolando. Ha infatti allestito un piccolo punto vendita dotato di parete di arrampicata e di un pavimento scorrevole. Mentre gli ignari clienti sono intenti nella scelta del capo da acquistare, il pavimento inizia a “indietreggiare”. L’unica cosa che possono fare è arrampicarsi sulla parete attrezzata. Sembra quasi una candid camera, invece è una geniale trovata di marketing che su YouTube al 21 novembre ha superato 9,3 milioni di visualizzazioni. Inquadra il QR per accedere al video.

Le Vibram FiveFingers alla Rinascente di Milano Le innovative scarpe a cinque dita Vibram FiveFingers continuano a riscuotere successo. E lo dimostra anche il loro inserimento presso il prestigioso punto vendita milanese La Rinascente, che sorge proprio in Piazza Duomo. Il negozio dedicherà al marchio una vetrina sul celebre Corso Vittorio Emanuele oltre a un corner interno presso lo spazio active, al secondo piano. A supporto di questa collaborazione, effettiva dallo scorso 6 novembre, dal 7 al 9 novembre un esperto Vibram ha presenziato presso La Rinascente per rispondere alle domande di curiosi e passanti. Nel punto vendita sarà possibile conoscere, provare e acquistare i modelli KSO Evo e EL-X, calzature leggere e con suola sottile, progettate per una clientela alla ricerca della massima sensibilità plantare e versatilità, perfette per attività di fitness. Disponibili anche le Bikila Evo pensate, realizzate e testate per gli appassionati di running. Queste calzature associano alle caratteristiche tradizionale del prodotto Vibram FiveFingers leggerezza, comfort e sostegno necessari alla corsa.

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FOCUS ON / L’INIZIATIVA DI UN PUNTO VENDITA DI YOKOHAMA

Mojito colora il Sol Levante

Il modello portavoce della linea lifestyle Scarpa, che combina tradizione e modernità, è ormai noto in tutto il mondo. Anche in Giappone, dove uno store gli ha dedicato un coloratissimo corner.

Uno dei modelli aziendali sempre più “in disuso” pare essere quello della gestione famigliare. Ma non nel mercato della calzatura outdoor, dove a dire il vero non è così difficile imbattersi in società longeve alla cui guida si susseguono una generazione dopo l’altra. Cosa differenzia allora Scarpa da altre realtà per lo meno all’apparenza simili? Senza dubbio l’innata e innegabile capacità della proprietà di combinare ottimamente passato e presente. Restando fedele alle origini e alle tradizioni create in 70 anni di attività, senza però perdere di vista il mercato attuale con proposte al passo con i tempi. Oggi le collezioni Scarpa coprono il mercato outdoor più tecnico con qualche digressione nel lifestyle, rispecchiando ottimamente l’ormai celebre claim “Nessun luogo è lontano”. L’INSTALLAZIONE GIAPPONESE - E davvero “nessun luogo” lo è per l’azienda, nemmeno il Giappone, dove Scarpa è presente in diversi punti vendita. Uno

di questi, servito dal distributore locale Lost Arrow Inc, ha di recente dato vita a un’iniziativa particolare finalizzata a dare nuova linfa alla vendita delle Mojito. Il negozio in questione è il Kamoshika Sports Yokohama Store di Yokohama. I suoi gestori hanno deciso infatti di dedicare un singolare e coloratissimo corner a quello che rimane uno dei modelli più trasversali del brand. Proprio i colori hanno ispirato il designer Hagiwara Ryohei, che ha arricchito l’installazione di un pannello centrale recante (in lingua locale) il claim “Indossiamo i colori!”. LA MOJITO - Sono i colori la chiave per infondere energia e ottimismo, proprio come fa la Mojito, una scarpa dalla vocazione urban ma dalla chiara ispirazione outdoor. Il modello è comodo e bello esteticamente ed è

dotato di allacciatura sino in punta. È la sintesi perfetta del progetto lifestyle di Scarpa. Il design e la struttura sono ispirati alle scarpette da arrampicata e la calzata è asimmetrica per agevolare l’aderenza su qualsiasi tipo di terreno. È ideale per camminate, bike, viaggi, free running e tempo libero. SCARPA OGGI - L’azienda è ancora oggi interamente a conduzione famigliare. Conta 160 dipendenti diretti nelle due sedi di Asolo e 250 indiretti in parte operativi nel distretto di Montebelluna. Qui attualmente viene realizzato oltre il 60% della produzione totale, pari a 500mila paia di calzature. Scarpa firma oggi linee telemark, sci alpinismo, alta quota (materiale plastico) e montagna, hiking-trekking, outdoor-walking-travel e climbing.

EVENTI / MOLTE LE ATTIVITÀ IN PROGRAMMA, PER ADULTI E KIDS

Kong Open Day, una felice tradizione È giunto ormai all’ottava edizione l’appuntamento “a porte aperte” con l’azienda della famiglia Bonaiti, dedicato al pubblico di appassionati, curiosi e soprattutto alle giovanissime generazioni Una tendenza che investe trasversalmente non solo il settore dell’outdoor è la ricerca da parte dei consumatori di un maggior dialogo con le aziende da cui acquistano i prodotti. Complice forse anche l’aumentata consapevolezza acquisita dal pubblico, oggi è richiesto ai brand di saper gestire questo rapporto e di sapersi mostrare trasparenti rispetto alle domande che i consumatori pongono. Questo dialogo non si attua solo attraverso i mezzi informatici della posta elettronica e dei social network ma anche in occasioni reali d’incontro. Ci fa piacere quindi ricordarvi come Kong, tra le aziende leader nel settore dell’hardware per alpinismo, speleologia, soccorso e lavori in quota, ha saputo cogliere questa esigenza già da alcuni anni con il proprio evento Open Day. KONG OPEN DAY - Un appuntamento all’inizio dell’autunno ormai immancabile quello che lo staff

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“Grazie alle nostre radici, che risalgono al 1830, abbiamo un legame molto profondo con il territorio lecchese, afferma Marco Bonaiti, presidente di Kong. Nonostante i numerosi impegni nazionali e internazionali, ci teniamo ad aprire le porte del nostro stabilimento al pubblico per far conoscere la nostra storia e per mostrare come produciamo i nostri prodotti, nel rispetto della trasparenza e della qualità”. “Il Kong Open Day è per noi un appuntamento molto importante perché è un’occasione per conoscere e avvicinare gli appassionati di montagna di tutte le età. Tutto lo staff Kong è coinvolto durante la giornata e grazie alla collaborazione con le Guide Alpine del Lario, continua Enrico Ostidich, responsabile marketing di Kong, diamo la possibilità ai curiosi di provare le attrezzature e i prodotti Kong durante le attività sportive della giornata”.

aziendale organizza ogni anno per far conoscere al pubblico la propria realtà. Già da otto anni infatti Kong dedica una giornata all’apertura dei cancelli della propria fabbrica di Monte Marenzo, permettendo di scoprire tutte le fasi di lavorazione dei prodotti. Un’azienda dallo strettissimo legame con il territorio, quello del lecchese, dove vi è una forte presenza di officine meccaniche, vista anche la vicinanza con le numerose miniere di ferro un tempo attivissime. L’Open Day è un’occasione di grande interesse davvero per tutti, sia per gli appassionati di alpinismo, arrampicata, speleologia, che possono finalmente vedere come nascono e soprattutto come viene controllata e certificata la tenuta dei prodotti che utilizzano durante le loro attività, sia per le famiglie e i bambini che si possono avvicinare in tutta sicurezza all’arrampicata grazie alla presenza delle guide alpine Alto Lario. A proposito di arrampicata,

la vera novità di quest’anno è stata la nuova parete d’arrampicata montata per l’occasione, con un’altezza di ben 14 metri strapiombanti che ha attirato anche un pubblico adulto. Anche il treeclimbing e la slackline sono state tra le attività più seguite, in particolare dai bambini. Grande successo poi per gli aerei del Volo Club Lecco Kong, che hanno attirato molta gente con l’opportunità di fare un volo sopra la città di Lecco e ammaraggio nel lago. Molta curiosità hanno suscitato le oltre 40 auto storiche, tutte Mini prima serie, che hanno fatto da cornice all’evento. Le visite allo stabilimento anche quest’anno hanno fatto riscontrare un grande interesse: grazie alla torre interna al capannone infatti Kong è in grado di eseguire test dinamici e statici. Al termine delle attività è stata offerta la merenda ai partecipanti insieme a originali gadget ed è stato dato appuntamento all’anno prossimo.



L’igloo EA7 in bella mostra a Cortina

Ph: Alberto Orlandi

SALVA CON NOME / LE 11 TAPPE DI UNO DEGLI EVENTI PIÙ ESCLUSIVI DELLA STAGIONE

a cura di: Alessandro Pelicioli

A programma anche suggestive uscite in notturna

Torna l’esclusivo evento invernale che porterà il marchio sportivo EA7 Emporio Armani, nelle località sciistiche internazionali più prestigiose. Come nel passato ci saranno ski and jacket test, ma anche numerose e interessanti novità. L’inconfondibile igloo EA7, che negli ultimi due inverni ha portato quel tocco di eleganza in più in numerose località sciistiche italiane ed europee, è pronto a rivivere una nuova entusiasmante stagione. È stato infatti presentato nei giorni scorsi a Courmayeur il calendario del Winter Tour, l’itinerante iniziativa riguardante il marchio sportivo EA7 che aggiungerà al biancore della neve una serie di iniziative in grado di rendere le innevate atmosfere ancora più raffinate.

sciatori richiamati dall’imponente Igloo EA7 - una inconfondibile cupola di 7,5 metri di altezza per 13 metri di diametro – avranno modo di scoprire la nuova collezione NEVE EA7 fall-winter 2014/15 ma anche di registrarsi per testare in prima persona il comfort e la tecnicità dei nuovi outfit. LA NUOVA COLLEZIONE - La nuova collezione neve, Ardor 7 series, utilizza le migliori tecnologie. Il guardaroba modulare per l’uomo e la donna comprende pezzi da combinare e sovrapporre per ottenere, sulle piste da sci e non solo, Ph: Marco Varoli

LE TAPPE DEL TOUR - Svelate quindi le 11 tappe che, dal weekend

dell’Immacolata fino alla fine di marzo, spazieranno da Andorra fino a Kitzbuhel, toccando St. Moritz e la Val d’Isere, ma concentrandosi soprattutto sull’arco alpino domestico: Cortina, Madonna di Campiglio, Bormio, Livigno, Alta Badia, Courmayeur. Il calendario esprime di per sé una ricchezza di scenari e contesti il cui valore si amplifica grazie alle innumerevoli iniziative che ribadiscono in maniera decisa e concreta il legame fra l’inconfondibile classe del marchio e il prestigio delle più note ski-areas europee. Nelle 11 tappe, ovvero nelle 30 giornate del tour, tutti gli

I presenti al tour potranno testare giacche e sci EA7 (vedi foto a fianco)

Tra le proposte di quest’anno, uscite in elicottero

La gara Red Bull Discesa Libera in alcune tappe del circuito EA7

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L’interno dell’affascinante igloo EA7

il massimo risultato nel più assoluto comfort. Il design attento esalta il corpo puntando sulla funzione senza rinunciare al bello. I materiali sono allo stato dell’arte: 20.000 mm colonne d’acqua, isolanti, idrorepellenti, termicamente stabili. La gamma dei colori, decisa, esalta il dinamismo delle forme. Grande l’attenzione al dettaglio: zip termosaldate, interni in micropile, tasche. Completano la collezione guanti tecnici, completi berretto-sciarpaguanti di cachemire, borse. Nuovi la tavola da snowboard e l’aerodinamico casco da sci. LEZIONI, TEST E NON SOLO - Per i primi iscritti vi sarà poi anche la possibilità di prendere parte al programma “Performing with style”, durante il quale tre istruttori nazionali di sci e snowboard saranno a loro completa disposizione in una duplice modalità: non solo attraverso specifiche lezioni ma anche attraverso un sistema di riprese, tramite il quale correggere e limare errori di impostazione e di postura. Ma non finisce qui, perché a coronare il tutto vi sarà modo di testare ski e snowboard marcati EA7, partecipare all’esclusivo slalom gigante denominato ’“EA7 Skiing Challenge” (in palio orologi e occhiali Emporio Armani), piuttosto che prendere parte a festosi e piacevoli après-ski da viversi talvolta

Ph: Alberto Orlandi

Ai cancelli di partenza la terza edizione dell’EA7 Winter Tour

all’interno dell’igloo stesso, talaltra nelle strutture dei retail locali. Ad arricchire ulteriormente il programma, una dose extra di adrenalina giungerà da quelle tappe che vivranno in concomitanza il Red Bull Discesa Libera o che metteranno a disposizione l’elicottero per un tour. Senza dimenticare quel pizzico di fascino in più, legato alle 3 location che proporranno le soffuse atmosfere di una sciata notturna. TRA CONTEST E PROIEZIONI VIDEO - Se quindi le proposte per coloro che vivono lo sci e la neve come un momento di divertimento e di benessere risultano ricche, bisogna ribadire anche che l’EA7 Winter Tour non vuole rinunciare a quell’aspetto di competizioni e di spettacolarità che lo sci è in grado di offrire. A sostegno di questo, sarà organizzato l’EA7 Ski School Contest: una gara di parallelo nella quale ogni scuola di sci griffata EA7 si presenterà al via con i suoi migliori esponenti durante la tappa finale del Winter Tour. Ma soprattutto i nuovi video FW14/15 proiettati in occasione della presentazione del tour, nei quali intrepidi atleti vestiti EA7 si sono esibiti in discese mozzafiato a Les Deux Alpes, a Saas Fee, ma anche sulla nord de Lyskamm, teatro per l’occasione della prima discesa in speedriding.



SALVA CON NOME / LA PRIMA EDIZIONE DAL 31 GENNAIO AL 4 FEBBRAIO

a cura di: Monica Viganò

European Freeride Festival “scalda” Livigno Grande attesa per la kermesse internazionale che si rivolge a operatori del mercato e consumatori, neofiti e atleti top. A questi ultimi è dedicato il contest Freeride World Qualifier Event 4 Stars, l’unico in Italia di questo livello. È già a pieno regime la macchina organizzativa della prima edizione di European Freeride Festival, che animerà Livigno dal 31 gennaio al 4 febbraio. Si tratterà di una manifestazione davvero imponente che darà ancor più lustro al notevole calendario di appuntamenti del top resort Valtellinese. E che è già confermata fino al 2017, a dimostrazione di quanto “the men behind” credano nel progetto. IL PROGETTO FREERIDE - Nel 2013 Livigno ha lanciato il suo Progetto Freeride con l’obiettivo di rendere il freeride accessibile a chiunque e potenziare i servizi a esso dedicati. Sono stati così aumentati gli itinerari segnalati in “fuori pista” con attenzione alle zone per l’avvicinamento alla disciplina e sono stati migliorati i servizi giornalieri di bollettino neve-valanghe. Sono stati disegnati nuovi percorsi per ciaspole e per sci alpinismo e sono stati creati servizi di heliski e organizzati incontri gratuiti con le Guide per conoscere l’attrezzatura e le tecniche di autosoccorso. Alla luce di tutto ciò Luca Moretti, presidente dell’azienda di Promozione Turistica di Livigno, ha dichiarato: “L’organizzazione di un evento internazionale dedicato al freeride è la naturale evoluzione del nostro impegno in questa direzione. Ospitando European Freeride Festival vogliamo dare la possibilità a tutti di potersi avvicinare al mondo del freeride, diffondendo conoscenza e consapevolezza per la pratica in sicurezza”.

oltre a questa di Livigno, l’Italia ospita un’altra tappa di qualificazione ad Artesina, questa volta però le “stelle” sono solo 2 (il Freeride World Tour si appoggia in tutto a 6 eventi di qualifica in Europa e 3 negli Stati Uniti). Accanto al Livigno Freeride World Qualifier 4 stars, il programma prevede una gara di Snow-Ski Alp con due tranche di risalita per un totale di 1.000 metri di dislivello. Le iscrizioni sono aperte alle categorie ski, snowboard e telemark. LA COLLOCAZIONE TEMPORALE La data di European Freeride Festival 2015 è stata strategicamente posizionata fra la fine dei Burton European Open a Laax e l’inizio della fiera di Ispo di Monaco (5-8 febbraio), nel mezzo delle tappe europee del Freeride World Tour. Così facendo si agevola la partecipazione di appassionati ma anche di addetti ai lavori, media e atleti professionisti. Inoltre il 4 febbraio sarà offerto un servizio navetta verso Monaco per coloro che prenderanno parte a Ispo.

A PROPOSITO DI AGONISMO - Tra le gare confermate spicca il Livigno Freeride World Qualifier 4 Stars, valido come tappa di qualifica del Freeride World Tour. Si tratta di un appuntamento di altissimo profilo al quale prenderanno parte i migliori big mountain rider iscritti al tour mondiale. È insignito delle celebri “4 Stars” che rappresentano il più alto livello fra le gare in programma in Italia per la stagione 2015 (è l’unica gara del calendario nazionale con un simile riconoscimento). L’organizzazione di European Freeride Festival metterà a disposizione per il pubblico un servizio di Heli Taxi che prevede il trasporto in elicottero nel parterre dell’evento, per poter si godere dal vivo lo spettacolo offerto dalle linee disegnate sulla neve fresca dai migliori pro rider al mondo. A onor di cronaca ricordiamo che Photo: Fabio Borga

IL PROFILO DELL’EVENTO - L’European Freeride Festival sarà aperto a tutti, dagli atleti navigati ai semplici curiosi o appassionati di sci, snowboard, telemark e sci-alpinismo. In tutto sono confermate oltre 20 at-

tività tra cui momenti agonistici con gare di freeride e sci alpinismo. Non mancheranno escursioni guidate e proposte di uscite in heliski per i più esigenti. In collaborazione con il Pro Shop Test sarà allestito un Freeride Village dove gli oltre 40 marchi espositori consentiranno al grande pubblico di testare le novità tecniche. A programma anche Freeride Camp di vari livelli, da avvicinamento per apprendere le nozioni base a workshop avanzati per imparare ad affrontare gli itinerari più impegnativi con guide ed esperti. Imperdibile poi il Freeride Film Festival che animerà le serate della manifestazione con 8 ore di programmazione suddivise in 4 pannelli. È inoltre prevista la prima edizione dell’European Freeride Forum, un appuntamento dedicato a media e addetti ai lavori e sviluppato in partnership con Outdoor Sport Valley e l’Istituto Svizzero di Ricerca sulle Valanghe.

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GLI ORGANIZZATORI - European Freeride Festival sono un progetto MOON. MOuntain & Outdoor Network, l’agenzia per la comunicazione e l’organizzazione di progetti legati al mondo della montagna e delle attività outdoor, in collaborazione con l’Azienda di Promozione e Sviluppo Turistico Livigno. Moretti ha così delineato l’iniziativa: “’Freeride per tutti’ è il motto che abbiamo scelto per la prima edizione. Vogliamo dare a chiunque la possibilità di avvicinarsi al mondo del freeride con consapevolezza e offrire agli appassionati un programma di iniziative sportive, intrattenimento e cultura”. IN CERCA DI VOLONTARI - A tre mesi dall’edizione di esordio sono aperte le iscrizioni per i volontari che desiderano unirsi allo staff internazionale della manifestazione. Gli interessati possono inviare la propria candidatura e il proprio curriculum a info@europeanfreeridefestival.com. I requisiti richiesti sono una buona conoscenza della

lingua inglese, attitudine al lavoro di squadra e, ovviamente, passione per il freeride. IL SITO INTERNET - La manifestazione può contare su un sito internet particolarmente strutturato. Oltre a tutte le indicazioni utili per conoscere ogni aspetto gli European Freeride Festival, è possibile acquistare online il Freeride Pass che consentirà di partecipare a tantissime attività con un unico ticket. Compresi nel Freeride Pass vi saranno: Welcome kit EFF, accesso al Freeride Film Festival e Freeride Test Village, Artva Clinic, iscrizione alla gara di Ski-Snow Alp, partecipazione a workshop e forum, ingresso alle feste, aperitivi, concerti e freedrink. Il Freeride Pass offrirà anche sconti per le attività a pagamento: freeride camp (snowboard, splitboard, ski, telemark), escursioni freeride con guide alpine, escursioni in elicottero, cene VIP, Splitboard Experience, Telemark Experience e tante altre. Inoltre sono previsti sconti e convenzioni per gruppi. L’OFFERTA DI LIVIGNO - Oltre a questo evento, la località nota anche come Piccolo Tibet ospiterà una serie di altre iniziative. Tante sono infatti le possibilità offerte dal resort, tutte raccolte in un video promozionale voluto dall’Azienda di Promozione e Sviluppo Turistico di Livigno e realizzato dalla società Visual Working (vedi anche QR in questa pagina). Il video riesce a cogliere tutte le sfumature di una località che fa dell’active il suo punto di forza. È stato presentato ufficialmente in Russia lo scorso 25

settembre in collaborazione con l’agenzia di comunicazione operante sul mercato e i principali Tour Operators. Ma il tour di lancio di “Livigno... feel the alps - Winter Season” procederà fino a stagione inoltrata passando da Italia, Germania, Svizzera, Polonia, Repubblica Ceca, Belgio, Inghilterra, Olanda e Paesi Scandinavi che sono i mercati di riferimento per il turismo invernale di Livigno. In particolare dopo la presentazione ufficiale a Skipass di Modena lo scorso 30 ottobre, il giorno seguente si è svolta una conferenza stampa a Londra nell’ambito della rassegna Ski and Snowboard Show. Questo tour è presentato dal presidente di APT Livigno Luca Moretti, in collaborazione con le agenzie di comunicazione dislocate nei vari Paesi. Il programma prevede, oltre alla proiezione del video che sarà diffuso viralmente anche tramite i social network ufficiali di Livigno, incontri con tour operator e media legati al mondo travel e partecipazione alle fiere di settore. L’APT della località ha inoltre anticipato che telecamere e droni hanno ripreso tutta la stagione estiva. Pertanto entro la fine dell’inverno sarà lanciato il video “Livigno... feel the alps - Summer Season” che presenterà la prossima estate. Intanto segnaliamo anche l’inserimento di Livigno nel portale Trivago come una delle migliori destinazioni dove trascorrere il Capodanno in Italia. I motivi sono la spettacolare fiaccolata di fine anno e le cene nei rifugi in quota al Carosello 3000 con festa all’après-ski Stalet e al Mottolino nel caratteristico rifugio Camanel interamente in legno.

www.europeanfreeridefestival.com



a cura di: Davide Corrocher

Ph: Matteo Zanardi

Ph: Matteo Zanardi

EVENTI / UFFICIALIZZATO L’EVENTO ORGANIZZATO DA SPIAGAMES INSIEME A REDA REWOOLUTION

Dalle Alpi al cuore di Bergamo: nasce il primo Ultra Trail delle Orobie Due le gare in calendario a partire dal 31 luglio 2015: una con percorso da 140 km e dislivello positivo di 9.500 m, l’altra da 70 km e 5.200 m. L’arrivo per entrambe sarà direttamente all’interno della Città Alta, dove sarà allestito un villaggio tematico con numerose attività di promozione dello sport outdoor e del territorio orobico. Fra i media partner della manifestazione anche Running e Outdoor Magazine.

di inventiva e suggestione, quanto al cospetto di un non meno poetico paesaggio naturale. Perché in fondo avviene proprio questo quando ci si trova di fronte a un magnifico panorama, a un ambiente capace di offrire un grande spettacolo unico al mondo. Ci si innamora. Come accade per tanti luoghi al mondo, tantissimi dei quali rappresentano una grande ricchezza per il nostro Paese. Così anche per le Orobie e il loro territorio, da sempre meta prediletta

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per moltissimi amanti della montagna. Amanti privi di immaginazione, direbbe forse Proust, ma la verità è che pochi discorsi tengono di fronte a splendidi anfratti traboccanti di ogni sfumatura di verde, declivi e guglie su cui si adagiano indecifrabili mosaici di roccia, scorci che lasciano intravedere un cielo capriccioso e cangiante a seconda della stagione o di un particolare momento della giornata. Sono proprio queste persone che hanno deciso di “raccontare” anche ad altri che cosa si prova a viaggiare sulle Alpi bergamasche e che hanno deciso di dare vita al primo Orobie Ultra Trail. I CREATORI DELL’EVENTO – A ideare la manifestazione è stata Spiagames, agenzia con sede a Bergamo specializzata nella progettazione, realizzazione, gestione e comunicazione di numerosi eventi nel settore outdoor. Fra le varie manifestazioni di trail running nella quale è coinvolta si contano anche collaborazioni con The North Face Lavaredo Ultra Trail, Ultra Trail du Mont Blanc e Transgrancanaria. Tra i testimonial dell’evento anche tre personaggi d’eccezione: l’alpinista bergamasco Simone Moro (vedi qr code a fianco per visualizzare la video-intervista), che sulle Orobie ha mosso i suoi primi passi; Mario Poletti, detentore del record di percorrenza del sentiero occidentale delle Orobie; il comico appassionatissimo di corsa, Giovanni Storti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Fra i partner tecnici è invece Reda Rewoolution a essersi impegnata nel ruolo di title sponsor. Prosegue dunque con decisione

anche nel mondo del running l’attività di rebranding per l’azienda di proprietà di Successori Reda, specializzata nello sviluppo e fabbricazione di capi activewear in lana merino, grazie anche all’ottimo rapporto di lunga data con Spiagames e il territorio bergamasco nato con l’esperienza dei Rewoolution Raid. Partecipano infine alla riuscita del progetto anche Agisko, Sidas, Elle-Erre e Ingenia, mentre sul fronte media si segnala il contributo delle testate Orobie e 4Trail e delle nostre riviste Running Magazine e Outdoor Magazine. IL PROGRAMMA - Da una parte la competizione di cartello, in programma per il 31 luglio 2015: OUT - Orobie Ultra Trail, valido quattro punti UTMB, con il percorso più impegnativo di 140 km e 9.500 metri di dislivello positivo. Attraverserà quattro valli, prendendo il via da Clusone e terminando direttamente all’interno della città medievale di Bergamo Alta. Il GTO - Gran Trail Orobie, valido due punti UTMB, si caratterizza invece per il percorso più breve ed è previsto per il 1° agosto 2015: 70 km di lunghezza e 5.200 metri di dislivello, che partono da Carona per raggiungere il rifugio Laghi Gemelli, e da lì proseguire sulla stessa via dell’OUT. Entrambi i tracciati sono stati disegnati con la consulenza di Marco Zanchi, “capitano” del team Tecnica e grande esperto di trail running sulle ultra distanze nel cui curriculum spiccano fra gli altri un sesto posto al Tor des Géants e un settimo al Lavaredo Ultra Trail. Oltretutto, per saggiare le qualità dell’evento, a un anno esatto dal

debutto ufficiale è stata organizzata la cosiddetta edizione zero (alla quale si riferiscono le immagini di questa pagina). Alcuni atleti internazionali professionisti sono stati invitati a una prova sul campo, al termine della quale sono stati raccolti i loro preziosi feedback per rispondere al meglio alle alte aspettative dell’organizzazione. IL RADUNO DEL TEAM TECNICA – Dopo aver disegnato il percorso e averlo provato durante l’edizione zero Marco Zanchi ha scelto di organizzare il raduno annuale del suo team proprio a Bergamo. Un’occasione per programmare la stagione e gli appuntamenti più importanti. In questo modo ha potuto approfittarne per far provare agli atleti del team gli ultimi 25 km del percorso di gara, a cui parteciperanno in forze il prossimo anno.

alla presentazione della manifestazione: “Non si sta parlando di un semplice evento sportivo ma di un’occasione per valorizzare e rilanciare turisticamente il nostro territorio, a maggior ragione in vista dell’Expo 2015”. L’iniziativa può contare infatti su numerosi patrocini da parte di istituzioni locali, fra i quali l’agenzia di promozione del turismo di Bergamo, Camera Commercio, Comune, Provincia, Regione e appunto Expo2015. Il sito web ufficiale aprirà qualche giorno prima dell’inizio delle iscrizioni, al via dal 1° dicembre 2014 fino al 30 giugno 2015. Fino al 31 dicembre sarà possibile iscriversi alle quote agevolate di 100 euro per OUT e 50 euro per GTO. Intanto per rimanere aggiornati sulla manifestazione si può seguire la pagina facebook e iscriversi alla newsletter su www.orobieultratrail.it.

IL TERRITORIO AL CENTRO - In chiusura è d’obbligo citare le parole espresse da Tomaso Luzzana, responsabile di Spiagames,

La fantasia questa volta potete lasciarla pure a casa, perché noi saremo in prima linea per raccontarvi come andrà. Ph: Alberto Orlandi

Ph: Alberto Orlandi

Marcel Proust una volta disse: “Lasciamo le belle donne agli uomini privi di immaginazione”. Quasi che l’animo umano possa appagarsi soltanto di fantasia, creatività e ingegno. Spunto per certi versi encomiabile quello del grande vate francese e, perché no, da tenere in debita considerazione all’occorrenza. Se non fosse che esiste una realtà davanti alla quale nessuno può nascondersi, neppure dietro ad arguta ironia. Questo varrà tanto nel caso in cui ci si trovi di fronte a una signora le cui qualità arrivano a eccedere ogni tentativo

Inquadra il qr per il video di Simone Moro


FOCUS PRODOTTO / ALCUNE DELLE MIGLIORI PROPOSTE 2014/15

X-Light Piccozza leggera all’insegna della polivalenza, trait d’union di alto livello tra gli attrezzi da cascata e quelli più tradizionali. È disponibile in una sola misura (50 cm) ed è ideale per l’alpinismo classico e tecnico “fast and light”. la testa modulare in Avional, analoga a quella della X-Dream, consente tre diverse configurazioni: lamapaletta, lama-martello e sola lama (abbinata allo speciale inserto fornito di serie). la curvatura del manico, realizzato in alluminio 7075-t6, è studiata per garantire sia una battuta efficace in piolet traction sia un’eccellente penetrazione nella neve quando è usata in appoggio verticale. il foro moschettonabile nella testa permette l’uso con dragonne (non inclusa) mentre a quello del puntale può essere agganciato il X-Gyro leash. in caso di utilizzo senza dragonne su ghiaccio verticale, l’impugnatura di serie può essere sostituita con l’impugnatura X-Dry con 2 appoggi mentre il X-trigger fast sul manico, fornito di serie e da oggi regolabile senza attrezzi, è utile nella progressione su terreno più semplice e appoggiato. la testa della X-light in configurazione paletta e martello offre una presa ergonomica estremamente comoda, non rovinando i guanti grazie all’assenza di denti in prossimità del manico. Peso: 500 gr (paletta) e 506 gr (martello).

Laser CR

Alpina

Basata sul design minimalista della Laser, la Laser CR e caratterizzata dalla stessa innovativa costruzione laminare. Presenta però alcune peculiarità che la rendono più versatile: interno imbottito, cosciali regolabili e anello di recupero posteriore. La cintura e i cosciali sono realizzati in fettuccia tagliata anatomicamente al laser, rivestita internamente da un’imbottitura da 3 mm in materiale espanso e mesh 3D a nido d’ape. L’esterno è invece in nylon antiabrasione, per ridurre l’usura sulle lunghe vie in montagna. I 4 portamateriale sono sagomati per la massima funzionalità e l’anello di servizio brevettato No-Twist è una garanzia in più mentre si assicura e per le calate in doppia. Senza dimenticare il robusto anello di recupero posteriore, a cui è possibile agganciare una corda da portare in parete. È compatibile con porta materiale da ghiaccio Hub. In sintesi: la Laser CR, con la confortevole imbottitura, il taglio ergonomico e le altre caratteristiche da big wall, e un’autentica meraviglia nel suo genere. È perfetta per alpinismo roccia e ghiaccio, arrampicata su vie lunghe e pesa 424 gr (misura M).

La piccozza ideale per l’alpinismo classico, straordinariamente affidabile in tutte le situazioni, rinnovata nella grafica e nei colori per restare al passo coi tempi. la testa monoblocco in acciaio forgiato assicura resistenza e durata superiori e, grazie al raccordo in materiale termoplastico, offre una comoda presa quando si usa l’attrezzo come appoggio. la lama, curata nei dettagli, garantisce eccellenti prestazioni in battuta su ghiaccio e nella manovra di auto-arresto, mentre la paletta, dalla forma ottimizzata, si distingue per la sua eccezionale resa nell’intaglio di gradini e terrazzini. Altre caratteristiche: puntale asimmetrico in acciaio, dragonne Alpina di serie, fori per moschettoni nella testa e nel puntale. Rinnovata nella grafica e nei colori. 4 misure disponibili: 50, 57, 65 e 73 cm. Peso: 470 gr (50 cm).

C12

XLC Nanotech – Automatic

Blitz

Versione con allacciatura semiautomatica del modello c12, dal look rinnovato con una nuova verniciatura lucida estremamente moderna e accattivante. l’innovativa costruzione a tre dimensioni (nervatura, non semplice piegatura) della parte anteriore distribuisce sull’intera struttura la pressione applicata su un punto, garantendo così un significativo incremento della resistenza dell’attrezzo. l’allacciatura semiautomatica assicura un solido fissaggio anche sugli scarponi semirigidi. Per gli scarponi da scialpinismo e da telemark è consigliabile la versione c12 Auto, con allacciatura automatica. Presenta talloniera completamente regolabile, con vite micrometrica, per una calzata sicura e precisa, punte leggermente divaricate per ridurre la formazione dello zoccolo. Antibott e custodia in dotazione. Peso: 1.000 gr (928 gr senza antibott).

Questo rampone è caratterizzato dalla medesima struttura e dagli stessi leggerissimi materiali degli altri ramponi XLC, da cui si differenzia per gli inserti in acciaio Sandvik Nanoflex sulle punte frontali. Risultano cosi incrementate la resistenza, la durata e la capacità di penetrazione nel ghiaccio duro. Presenta allacciatura automatica adatta per gli scarponi con intaglioalloggiamento sul tallone e sulla punta, compresi quelli da scialpinismo e da telemark. Altri dettagli tecnici sono gli indicatori di usura CC4U sulle punte inferiori per conoscere quando e il momento di sostituire i ramponi, l’Antibott Vibram opzionale e custodia in dotazione. È ideale per escursioni su neve ed è in alluminio stampato a tre dimensioni (nervatura) per massimizzare resistenza e prestazioni. Pesa 598 gr.

Sviluppata in collaborazione con Simone Moro, questa imbragatura coniuga in ottica alpinistica la leggerezza della Alp 95. Presenta un anello di servizio particolare, sganciabile dalla cintura, mentre i cosciali con la parte anteriore apribile permettono di indossarla o toglierla con gli sci o i ramponi ai piedi. Realizzata in materiali morbidi, leggeri e idrorepellenti, la Blitz è caratterizzata da un taglio ergonomico che la rende estremamente comoda in tutte le situazioni. L’imbottitura è in polietilene espanso da 4 mm, abbinato a un tessuto in poliestere superleggero e traspirante che ne facilita l’asciugatura mantenendo così il comfort. Disponibile in due misure che coprono tutte le taglie dalla S alla XL, pesa 219 gr. Altri dettagli sono i 4 portamateriali sagomati e rinforzati e la compatibilità con il portamateriale da ghiaccio Hub. Prezzo consigliato al pubblico 58 euro.

Speed

Skin

M4

Un casco progettato e curato nei minimi dettagli specificamente per le competizioni di sci alpinismo e per l’arrampicata di alto livello. È ideale anche per alpinismo. Con un peso di soli 241 gr è uno dei caschi omologati UIAA più leggeri sul mercato. Oltre alla leggerezza vanta poi un comfort eccezionale grazie alle 22 aperture di ventilazione aerodinamiche, che lo rendono fresco anche durante le attività più intense e nei giorni più caldi. Presenta inoltre struttura interna in EPS e calotta esterna in policarbonato “in-moulding”, nuovo sistema di regolazione posteriore superleggero con rotella, portalampada. È compatibile con gli occhiali a maschera ed è conforme alle norme UIAA 106 ed EN 12492. Prezzo consigliato al pubblico 108 euro.

Il nuovo CAMPack da scialpinismo: uno zaino da 15 litri perfetto per le uscite in giornata e le competizioni, compatto e leggero ma completo di tutti gli accessori. È caratterizzato da una costruzione innovativa per lo sci alpinismo, perché offre l’indossabilità e l’aderenza di un gilet essendo un derivato dei gilet da trail running. Permette di tenere a portata di mano su spallacci e cinturone bevande, alimenti, creme solari e accessori. Il sistema porta sci Xpress Wire con fettuccia di sicurezza consente di agganciare e togliere gli sci dallo zaino tenendolo in spalla. Da sottolineare il vano porta ramponi con apertura laterale, facilmente accessibile con una sola mano senza togliere lo zaino e collegabile al vano principale come nel modello Rapid Racing. La cinghia addominale e la cinghia pettorale sono dotate delle nuove fibbie EZ OP (esclusiva C.A.M.P.) ad apertura facilitata. Con tali fibbie basta tirare il perno rosso, comodo da azionare anche indossando i guanti, per far scattare l’apertura. Allo Skin non mancano numerose tasche interne ed esterne, oltre a porta piccozza, porta casco e una tasca interna provvista di elastici di fissaggio per pala e sonda. Lo schienale, semirigido in rete traspirante, è dotato di una leggera imbottitura. Skin è disponibile in due taglie: S (160-175 cm), L (175-190 cm). È predisposto per hydrobag, pesa 508 gr (taglia L) ed è venduto a un prezzo consigliato di 98 euro.

CAMPack estremamente comodo e robusto: fianchi e schienale in tessuto Robic 100 Mini Ripstop con trattamento impermeabilizzante; fondo, parte frontale e cappuccio in resistente tessuto Poliestere 600D. Apertura Back Door sullo schienale per un facile e immediato accesso anche al materiale posto sul fondo. Il comfort e garantito dallo schienale con fasce imbottite, dagli spallacci anatomici e traspiranti e dal sistema di avanzamento del carico. Cinturone con imbottiture rimovibili per non intralciare quando si indossa l’imbracatura, provvisto di tasca in rete con zip (a sinistra) e asole porta accessori (a destra). Cintura e cinghia sternale con l’esclusiva fibbia EZ OP, comoda specialmente quando si indossano i guanti. Porta casco esterno a scomparsa, 2 porta piccozze frontali caratterizzati da alloggiamento inferiore per l’inserimento delle lame, con fibbia di chiusura. Porta bastoncini, porta sci laterali, porta corda e 4 pratiche tasche: 2 sul cappuccio (esterna e interna) e 2 in rete (di cui una con zip) sugli spallacci per barrette e accessori. Il modello, perfetto per alpinismo e sci alpinismo, pesa 1050 gr.

DISTRIBUITI DA: C.A.M.P. - 0341.890117 - contact@camp.it


FOCUS PRODOTTO / SOLETTE DA 1mm E 2mm

UN PROGETTO MADE IN ITALY

a cura di: Monica Viganò

a cura di: Paolo Grisa e Davide Corrocher

Dalla città allo sterrato, un aiuto per correre più a lungo e meglio Abbiamo provato tre modelli di solette Noene: le Universal N02, le Invisible SP01 e infine le Optimum Foot Pad da 2 mm. Le prime le abbiamo inserite in un paio di scarpe lifestyle con suola Vibram, utilizzate nell’uso quotidiano per muoversi in città (precisamente il modello Mojito di Scarpa). I benefici che si possono scoprire sono facilmente evidenziabili grazie alla diminuzione sensibile di quei piccoli dolori che solitamente si percepiscono a fine giornata. Senza solette le articolazioni risultano più affaticate e provate, perchè magari nei vari spostamenti per raggiungere l’ufficio si è costretti ad accelerate, salite e discese veloci di scalini (quelli dell’entrata della metro) per stare negli orari delle varie coincidenze dei mezzi di trasporto pubblico. D’altronde non è infrequente che proprio nella quotidianità della giornata, tra una corsa e l’altra, si finisca per infortunarsi a causa di distrazioni derivanti dalla fretta. Universal NO2

Invisible SP01

Per l’allenamento vero e proprio abbiamo testato Invisible SP01. La calzatura utilizzata è stata la Wave Ultima di Mizuno, già di suo molto reattiva e stabile. La soletta Noene non ha alterato minimamente la calzata e un beneficio che abbiamo riscontrato fin dal primo utilizzo è un maggiore comfort per la pianta. Il piede è molto meno affaticato e a fine sessione meno gonfio, il che significa che nulla avrebbe vietato di allungare un poco il tempo del training. Senonché sembrerebbe che la capacità ammortizzante di Noene comporti una minima riduzione della prestazione in fase di spinta e dunque la parte alta delle gambe lavora un po’ di più rispetto al solito per compensare. Un effetto questo dalla doppia valenza, perché se da una parte lo sforzo dei muscoli del polpaccio e del quadricipite è maggiore, dall’altra si può dire che se usato con regolarità il plantare Noene Invisible SP01, oltre a ridurre gli urti dannosi alle articolazioni, potrebbe in parte favorire un ulteriore potenziamento muscolare.

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Tra le eccellenze del Made in Italy c’è senza dubbio il vino. E cosa c’entra con il nostro mondo? Grazie a Oneglass c’entra eccome! Frutto di un progetto completamente italiano, Oneglass nasce a Verona dall’agenzia di comunicazione Advertime e si presenta come il nuovo formato monodose per chi ama il vino di qualità. Il suo packaging innovativo lo rende leggero, indistruttibile, tascabile e interamente riciclabile. La confezione monodose da 100 ml rappresenta la giusta quantità per degustare un ottimo vino e mantenere le condizioni psico-fisiche necessarie per una guida nei limiti di legge. E quindi anche per una pratica sportiva senza compromessi.

Nulla avrebbe vietato di utilizzare nel medesimo contesto il modello da 2 mm Optimum Foot Pad. La nostra scelta è stata però di cambiare contesto ancora una volta e quest’ultimo lo abbiamo messo alla prova su terreni sterrati. Mizuno Wave Kazan è una scarpa creata con una mescola molto morbida, pensata per le lunghe distanze. Si può dire tuttavia che si sia rivelata molto efficace nella corsa di tutti i giorni, magari per allenamenti intensi di trail running per due o tre ore. In questo caso le solette Noene sono state un ottimo aiuto anche nel riposo durante il rientro a casa. Nella corsa, anche dopo le lunghe discese che solitamente risultano particolarmente dure e pesanti negli appoggi, il piede si gonfia meno del solito.

La tecnologia Nexus Energy Source nel modello Optimum Foot Pad

Optimum Foot Pad

Oneglass, per gli amanti dell’outdoor... e del buon vino

Quello delle fibre chimiche intelligenti è un universo appena nato. A studiarne le potenzialità è una scienza in evoluzione, la fisiologia dell’abbigliamento, che analizza il rapporto tra corpo umano, clima e vestiario. La si applica già nei laboratori dei principali istituti di ricerca, come l’Hohenstein Institute in Germania e l’ITF (Institut Textile de France) di Parigi, dove, per studiare le reazioni dei vestiti sulla pelle, si usano manichini con sensori che riproducono le condizioni umane. Nexus Energy Source è una fibra high-tech che nasce dalla combinazione di tre metalli nobili (platino, titanio e alluminio) che conferiscono a questo tessuto la proprietà unica di emettere infrarossi lontani (FIR), nelle frequenze che interagiscono del corpo umano con effetti benefici. Numerosi studi hanno dimostrato che Nexus Energy Source migliora la circolazione sanguigna, diminuisce la produzione di acido lattico, migliora l’idratazione, l’equilibrio cellulare e l’ossigenazione dei muscoli. I raggi infrarossi sono radiazioni che esercitano un’azione terapeutica sul corpo umano. Gli effetti principali che si producono dalla loro applicazione sono molteplici. Essi favoriscono il rilassamento muscolare, perché provocano il riscaldamento dei tessuti (effetto termico), e hanno un effetto antalgico (cioè calmante, antidolorifico) conseguente al fatto che promuovono la vasodilatazione (aumento del calibro dei vasi sanguigni). La stessa vasodilatazione, inoltre, ha un effetto trofico, vale a dire che fa aumentare l’apporto di sostanze nutritive e di ossigeno nei tessuti. Autorevoli Università e Istituti di Ricerca in Italia e all’estero hanno condotto ricerche specifiche sulle caratteristiche e le proprietà di questa fibra, riconoscendone l’efficacia sull’intero ciclo dell’attività umana. Ciò ha portato all’ottenimento della certificazione FDA negli Stati Uniti e al riconoscimento come dispositivo medico di classe 1 in Europa.

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INFO: Dls srl / 02.91084559 / info@noene-italia.com

Dal design accattivante, Oneglass è sicuro perché la sua confezione in poliaccoppiato rispetta le caratteristiche organolettiche dei vini. È semplice da utilizzare e da trasportare. È trasparente perché fornisce tutte le informazioni necessarie alla corretta conservazione dell’alimento, al suo utilizzo e allo smaltimento in pieno rispetto dell’ambiente. È internazionale perché già apprezzato in molti paesi nel mondo. È infine in continua evoluzione. Sono infatti in fase di attuazione anche la linea di vini internazionali e la linea cocktail. Oneglass è già apprezzato a livello internazionale come attestano diversi riconoscimenti. Nel 2010 è stato premiato con la medaglia d’oro al concorso internazionale della London Wine Fair come packaging innovativo per il vino. Nel 2013 invece ottiene il premio Red Dot Award Grand Prix nella categoria packaging design, uno dei più importanti premi a livello mondiale che onora la qualità dei migliori designer e produttori dal 1955. È arrivato il momento di cambiare modo di pensare. Oneglass è vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, bere bene con moderazione sempre e ovunque, essere attento a te e all’ambiente, evitare gli sprechi.

DETTAGLI TECNICI Oneglass è prodotto in provincia di Verona con un impianto di confezionamento realizzato specificatamente per questo innovativo packaging e brevettato a livello mondiale. Attualmente la linea di Oneglass comprende quattro tipologie di vino: Pinot grigio IGT, Vermentino Toscana IGT, Cabernet Sauvignon delle Venezie IGT, Sangiovese Toscana IGT. Avvalendosi però di esperti enologi e designer all’avanguardia, può essere realizzato con i vini preferiti dal cliente che può anche personalizzarne lo stile. Il packaging, del peso di soli 10 grammi, è composto per il 75% di carta, per il 20% di polietene e per il 5% di alluminio. Può essere interamente riciclato

oppure diventare un biocombustibile. Nel primo caso viene smaltito insieme alla carta e poi i suoi componenti vengono separati rientrando come materie prime rispettivamente nell’industria della carta e della plastica. Come biocombustibile, invece, la carta viene bruciata in modo pulito, il polietene viene trasformato in vapore acqueo e anidride carbonica, l’alluminio diven-

ta ossido di alluminio che viene poi riutilizzato nella produzione della carta. Due strade diverse per una riciclabilità al 100%. UESST srl Via Meucci, 7 37036 - San Martino Buon Albergo (VR) 045.8780036 info@oneglass.it www.oneglass.it


FOCUS PRODOTTO / WATCHES

PRW-6000: l’ultima evoluzione di PRO TREK di Casio. Il nuovo modello PRW-6000 è il prodotto di punta per il 2014 della linea Pro Trek. L’orologio è stato concepito per gli amanti dell’outdoor che non vogliono rinunciare allo stile ed è contraddistinto da un design ricercato e di impatto. Rappresentando lo stato dell’arte quanto a form factor, comfort e funzionalità, i tre modelli della serie si sono lasciati ispirare dall’esperienza diretta di scalatori professionisti e guide alpine. “Prima di cimentarci nella realizzazione dei nuovi Pro Trek ci siamo confrontati con gli esperti del settore. Il risultato è un vero e proprio concentrato di tecnologia indossabile. Riducendo ulteriormente le dimensioni della cassa, progettando un design più sottile e leggero e migliorando le funzionalità, abbiamo raggiunto un risultato ottimale, frutto del costante impegno di Casio nell’offrire dei segnatempo di elevata qualità, perfetti per affrontare avventure ad alta quota e nella vita di tutti i giorni”.

Giuseppe Brauner, director marketing & sales Casio Italia

La serie PRW-6000 è dotata del sistema ad alimentazione Tough Solar, che ricarica l’orologio anche in condizioni di

scarsa illuminazione e offre una durata di vita della batteria pari a circa sei mesi, senza la necessità di esporre l’orologio alla luce solare. Grazie alla batteria solare eco-friendly, l’orologio si ricarica anche in presenza di luce fievole o fluorescente. La funzione Power Save consente all’orologio di spegnersi in caso di prolungata mancanza di esposizione alla luce e di conservare l’energia. Un allarme per la previsione dei cambiamenti atmosferici improvvisi indica un picco o un calo della pressione.

Estrema precisione nella misurazione di direzione, pressione barometrica, altitudine e temperatura. Un sensore di pressione migliorato nell’accuratezza della misurazione e il più recente sensore magnetico compatto, uniti al sensore di controllo IC di Casio, garantiscono maggiore precisione. La misurazione della direzione è passata da 20 a 60 secondi. Il tempo di misurazione dell’altitudine è stato ridotto (da 5 secondi a 1) migliorando l’accuratezza (da incrementi di 5 mt a incrementi di 1 mt).

Questa tecnologia permette a ogni sfera dell’orologio di eseguire diverse funzioni, muovendo in modo indipendente le lancette di ora, minuti e secondi. Il sistema Smart Access permette inoltre l’accesso alle funzioni tramite una corona elettronica con cui eseguire diverse operazioni, quali la misurazione dell’altitudine o l’impostazione della funzione world time, assicurando facilità di utilizzo e accesso rapido.

OCCULTAMENTO LANCETTE /

CINTURINO /

Il riposizionamento delle lancette sposta temporaneamente le sfere allontanandole dal display LCD. Ciò consente di visualizzare chiaramente i valori di altitudine, pressione atmosferica e temperatura ogniqualvolta sia richiesta una misurazione.

I modelli sono caratterizzati da un cinturino in resina rinforzato da un inserto in fibra di carbonio. Dotato di elasticità e resistenza, questo cinturino è stato realizzato per durare nel tempo.

LUCE LED /

La luce LED illumina il quadrante e la retroilluminazione LED illumina il display LCD, per consentire un controllo dell’ora e delle informazioni ricevute dai sensori durante le scalate anche nelle ore notturne. PRW-6000Y-1ACR 499 euro Cinturino in resina e fibra di carbonio

PREZZI /

La tecnologia proprietaria di Casio MultiBand 6 denominata Atomic Timekeeping consente la ricezione di segnali per la regolazione dell’ora trasmessi da sei stazioni sparse in tutto il mondo. I nuovi modelli si sincronizzano automaticamente e a seconda della città di provenienza dell’utente con gli orologi atomici posizionati negli Stati Uniti, in Germania, Gran Bretagna, Cina e Giappone.

TRIPLE SENSOR VER.3 /

MULTI-MISSION DRIVE /

Nuova collezione frutto dell’intenso lavoro del reparto R&D

UN CONCENTRATO DI TECNOLOGIA /

CASSA /

Profilo di soli 12.8 mm, ideale per evitare interferenze con il movimento del polso durante i trekking e le escursioni

PRW-6000-1ER 449 euro

PRW-6000Y-1ER 499 euro Cinturino in resina e fibra di carbonio

www.protrek.eu/it

Suunto: le soluzioni hi-tech di Ambit3 La nuova gamma Suunto Connected è stata lanciata a settembre e offre un pacchetto hitech completo per chi desidera ottenere il massimo nelle attività sportive. La prima gamma Suunto di prodotti compatibili con Bluetooth Smart include la nuova Suunto Movescount App, gli orologi GPS Suunto Ambit3 Peak e Suunto Ambit3 Sport e il sensore Suunto Smart per monitorare la frequenza cardiaca. In particolare i nuovi orologi Ambit3 Peak e Ambit3 Sport consentono di tenere traccia delle attività sportive, delle avventure outdoor e degli spostamenti quotidiani. In più, grazie a Suunto Movescount App gratuita per smartphone, è possibile caricare esercizi, modificare le impostazioni dell’orologio, ricevere notifiche (di testo e di chiamate telefoniche), rivivere e condividere le proprie avventure. In pratica la App trasforma l’orologio GPS in uno smartwatch multifunzione. Se si pratica ciclismo è possibile collocare lo smartphone sulla bici e trasformarlo in un secondo display dell’orologio.

SENSORE SUUNTO SMART / Nuova soluzione per il monitoraggio della frequenza cardiaca. Il design rivoluzionario rende questo prodotto cardio (compatibile con Bluetooth Smart) il più piccolo sul mercato. Grazie alla tecnologia Movesense, il sensore Suunto Smart può essere fissato alla fascia cardio e consente di registrare la frequenza cardiaca anche durante il nuoto. Mentre si sta in acqua i dati rilevati vengono memorizzati nel sensore. Poi, una volta terminata la sessione in acqua, i dati possono essere trasferiti via bluetooth all’orologio Ambit3 o alla Suunto Movescount App.

SUUNTO MOVESCOUNT APP / Cuore della gamma Suunto Connected, è la nuova app gratuita che consente di tenere traccia di tutte le attività, con la possibilità di condividerle con facilità anche se non si possiede un orologio Suunto. L’app inizialmente sarà disponibile solo per iPhone e iPad e potrà essere scaricata dall’App Store a partire dal 1° settembre 2014. La disponibilità per la versione Android sarà annunciata successivamente. Grazie alla App è possibile scattare foto con indicata velocità, distanza e altre interessanti informazioni. Inoltre, l’app rappresenta il modo ideale per condividere le avventure sui social network. Con un semplice tocco, infatti, è possibile trasformare i move in un “Suunto Movie” ovvero un’animazione del percorso visualizzata su una mappa 3D, con integrati i momenti salienti e le foto scattate lungo il percorso. Come ad esempio il Suunto Movie dell’ascesa record di Kilian Jornet sul Denali di metà giugno.

Ambit3 Sport

Ambit3 Peak

È dotato di tutte le funzionalità specifiche per attività sportive quali corsa, nuoto, ciclismo e allenamento multi-sport e in particolare: • GPS: fornisce dati precisi su andatura, navigazione e monitoraggio dei percorsi • Cardiofrequenzimetro: consente di allenarsi nella zona di frequenza cardiaca ideale • Funzione Nuoto: grazie a essa Ambit3 Sport consente di registrare la frequenza cardiaca mentre si nuota. La fascia di cardiofrequenza dotata del nuovo sensore Suunto Smart memorizza le informazioni sulla frequenza cardiaca durante il nuoto, trasferendole sull’Ambit3 Sport una volta terminata l’attività in acqua • Funzione tempo di recupero e monitoraggio dell’attività: Ambit3 Sport consente di monitorare l’attività quotidiana per stimare in maniera più completa ed esaustiva il tempo di recupero totale

Il nuovo top di gamma della linea Suunto Ambit è Ambit3 Peak, successore del premiato Suunto Ambit2. È dedicato ad atleti e amanti dell’avventura e include le funzioni ideali per l’outdoor che ormai sono diventate il marchio di fabbrica Suunto (oltre alle funzionalità descritte per Ambit3 Sport): • navigazione itinerari • dati barometrici • altimetro con FusedAlti • bussola 3D • durata doppia della batteria (fino a 50 ore in modalità GPS) rispetto ad Ambit3 Sport Il design solido del modello è caratterizzato da: • cassa rinforzata con fibra di vetro • ghiera in acciaio inox

DISTRIBUITO DA: Amer Sports - 0422.5291 - amersports-italy@amersports.com

L’edizione Sapphire in più è dotata di vetro anti-graffio in cristallo zaffiro, per ottenere la maggiore resistenza possibile

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PRODOTTO DEL MESE /

Completo intimo sportivo dedicato a chi pratica attività invernali di tipo aerobico e intenso.

Limited Patriot Edition PER / Uomo e Donna COLLEZIONE / FW 2014/15 DISCIPLINA / Sci alpino MISURE / S/M, L/XL, XXL COLORI / Italia, Svizzera, Germania, Francia, Russia, Austria, Norvegia, Usa, Singapore, Canada, Svezia, Cina, UK

ENERGY ACCUMULATOR EVO PATRIOT EDITION SHIRT LONG SLEEVES TURTLE NECK

SweatTraps /

/ Iso Shoulder Solitamente il peso della giacca o dello zaino comprime il materiale isolante compromettendone il funzionamento ottimale. La struttura a onde della zona sopra le spalle dell’Energy Accumulator mantiene il corpo caldo

Assorbono l’umidità prima che venga avvertita dalla cute. Ne favoriscono l’evaporazione e la smaltiscono attraverso la dinamica del calore. Sulla pelle resta una pellicola umida non avvertibile che rinfresca

3D BionicSphere System sulla schiena / Expansion Ribs / Struttura disegnata sulla base del principio a fisarmonica, assicura che il freddo esterno non raffreddi i gomiti. L’effetto isolante viene garantito dall’aria calda mantenuta all’interno del sistema anche in presenza di bruschi piegamenti. La flessibilità dell’ExpansionRibs e l’elasticità del capo permettono una libertà di movimento eliminando l’attrito

3D BionicSphere System sul coccige / AirComplexZone / Ampliato nelle dimensioni (72 cmq) per maggiore isolamento: posizionato in corrispondenza del plesso solare sotto la dodicesima vertebra toracica, ovvero nella zona in cui si incontrano i funicoli nervosi degli organi da cui passano le informazioni che influiscono sul benessere complessivo dell’organismo. Questa tecnologia offre protezione al fisico in questa parte sensibile con appositi canali: l’aria calda incorporata al loro interno isola perfettamente dal freddo. In caso di sforzo intenso, la struttura gestisce il sudore in eccesso, offrendo una piacevole sensazione di fresco sull’addome

ENERGY ACCUMULATOR EVO PATRIOT EDITION PANTS MEDIUM 3D BionicSphere System

sul coccige

InsulationPads

sulla parte superiore della coscia

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Grazie alla forma a onde trattiene il calore necessario per ottimizzare le prestazioni

IsoCalfPad maggiorato / La muscolatura dei polpacci si raffredda rapidamente, già durante le pause brevi, anche se il resto del corpo rimane caldo. Questo comporta un aumento del rischio di lesioni. Per conservare maggior calore il pantalone è stato disegnato per disporsi con una conformazione tridimensionale sulla pelle. In questo modo si formano appositi canali nei quali si accumula l‘aria a temperatura corporea che ritarda il raffreddamento della muscolatura

Air Conditioning Spot / Tessuto a maglia circolare sottile incorporato nella zona posteriore del ginocchio per ridurre l’eccessiva sudorazione

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CHRISTOF INNERHOFER Doppia medaglia a Sochi 2014, 6 vittorie e 12 podi in Coppa del Mondo e oro mondiale

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A sinistra IRENE CURTONI, a destra MANUELA MÖLGG


Sviluppato per favorire il mantenimento della temperatura corporea degli atleti a un valore ottimale di 37° C I TRE PUNTI DI FORZA

1 Capacità di termoregolazione ottimale, grazie anche al sistema 3D-BionicSphere sul torace dalle dimensioni maggiorate e alle nuove strutture tridimensionali

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Il sistema a compressione parziale migliora le performance dell’atleta

3D BionicSphere

sul torace

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Il tessuto è arricchito con filato agli ioni d’argento Xinoodor, che garantisce un’efficace azione antibatterica e di conseguenza riduce la formazione di cattivi odori

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La funzione naturale del sudore è il raffreddamento del corpo per evitare che superi la temperatura ottimale di 37° C durante l’attività fisica. Il problema dei tradizionali indumenti intimi è che espellono tutto il sudore, costringendo il corpo a produrne altro: il risultato è la perdita di acqua, sali minerali e l’abbassamento della prestazione per surriscaldamento. Il sistema brevettato 3D BionicSphere è stato studiato per evitare la dispersione di risorse importanti e ottenere risultati migliori. Il petto e la schiena in particolare sono le zone in cui si crea maggior calore al fine di proteggere gli organi interni. Per tale motivo questa tecnologia è stata ampliata, così da lasciare una sottile pellicola di umidità sulla pelle senza che il corpo la percepisca come bagnato. Saranno le SweatTraps a trasportare all’esterno il sudore in eccesso, facendolo evaporare. Con temperature più fredde poi l’intero sistema di canali offre isolamento per evitare di patire eccessivamente l’escursione climatica specialmente in fase di recupero

Air Conditioning Channel / Grazie a questo sistema di ventilazione, l’aria viene fatta fluire verso regioni del corpo dove normalmente non si genera ricambio d’aria fresca. Gli studi fisiologici hanno dimostrato che la zona del torace è la più indicata per la fuoriuscita rapida e il conseguente raffreddamento. Il movimento d’aria costante lungo l’AirConditioning Channel richiama efficacemente l’umidità anche lontano dalle zone di sudore

TwoStep Front 3D BionicSphere System / La tecnologia del tessuto high-tech garantisce un ottimale comfort climatico. Le diverse profilature della superficie assicurano sostegno e trasportano umidità e calore all’esterno.

IsoPad maggiorato / Garantisce isolamento mirato di specifiche parti del corpo per proteggerle dall’eccessivo raffreddamento. La struttura è studiata per conservare il calore corporeo necessario per garantire la funzionalità degli organi interni e proteggere le parti del corpo che sono maggiormente vulnerabili

Innerlap Air Conditioning System / Collocato nella parte interna della coscia, che diventa meno reattiva al freddo: attraverso una sottile maglia in rete con la funzione Zero-Insulation il calore in eccesso può essere rapidamente smaltito

Air Conditioning Channel / Il tradizionale intimo termico è pensato per mantenere il corpo avvolto nel proprio calore, ma il rischio è che si provochi rapidamente una situazione di surriscaldamento. Grazie a questo sistema di ventilazione, l’aria viene fatta fluire verso regioni del corpo dove normalmente non passa molta aria fresca. Gli studi fisiologici hanno dimostrato che la zona del torace è ottimale per l’evacuazione rapida e il raffreddamento. Il movimento d’aria costante lungo l’AirConditioning Channel richiama efficacemente l’umidità anche lontano dalle zone di sudore

ExpansionKnee in Xitanit / Il tessuto in questa zona è realizzato con una particolare struttura a fisarmonica, per assicurare un isolamento ottimale anche quando il ginocchio è piegato. Un sistema altamente flessibile di camere e canali garantisce protezione, mantenendo aria calda al suo interno

NUOVO PARTNER UFFICIALE DELLA VALANGA AZZURRA /

“Un prodotto rivoluzionario” Lo scorso 15 ottobre la FISI ha presentato la stagione 2015, a partire dalla quale gli atleti della nazionale avranno a disposizione l’intimo performante della linea Patriot. Fra questi anche Simone Origone, che ha confessato di averlo già messo alla prova durante le sue discese. È stato in occasione della presentazione della nuova stagione della nazionale italiana di sport invernali il 15 ottobre scorso che è stato ufficializzato l’ingresso di XBionic fra i partner del progetto per i prossimi quattro anni. I 28 atleti della FISI (Federazione Italiana Sport Invernali) potranno dunque usufruire della fornitura ufficiale dell’intimo tecnico Energy Accumulator Evo Patriot Edition nella versione italiana (colore base azzurro, con le maniche colorate di verde bianco e rosso). L’accordo di collaborazione prevede inoltre la possibilità di utilizzare i modelli della collezione wintersport del marchio X-Socks. Fra i volti di punta della nazionale anche quello del recordman Simone Origone, che proprio in occasione della presentazione del nuovo team ha rilasciato un’intervista durante la quale ha manifestato la propria soddisfazione per l’ingresso di X-Bionic come sponsor tecnico della federazione. La velocità è il tuo pane. Ma non ti fai mancare nulla: sei anche guida alpina, e lo scorso luglio hai affrontato una spedizione sul K2 (rinunciando alla vetta per problemi fisici, ndr). Un approccio alla montagna che cambia ogni volta: sul chilometro lanciato sei solo, mentre in cima a un Ottomila conta anche la forza del team... In realtà non è così vero. In fondo anche quando stai scalando un Ottomila devi puntare soprattutto sulle tue forze. Certo, è necessario che il team sia affiatato e che la spedizione sia bene organizzata. Ma in ogni caso lassù sei solo. Perché mi cimento in tutte queste cose? A differenza degli altri atleti FISI, io non mi considero uno sportivo professionista. Faccio il chilometro lanciato, che è la mia grande passione, e lo faccio bene. Ma poi ho il mio lavoro, che è quello della guida alpina, e concepisco la montagna a 360 gradi. Cambia l’approccio alla montagna e per gli atleti cambia anche la tecnologia con cui la si affronta. Hai già provato l’underwear X-Bionic? In realtà lo uso da anni. E al di là di ogni interesse commerciale, devo dire che è davvero rivoluzionario. L’azienda è stata la prima a progettare capi intimi così tecnici capaci di aderire perfettamente al corpo e con un’ottima traspirabilità. Io indosso X-Bionic per ogni attività sportiva: soprattutto a sciare, naturalmente, ma anche quando monto in bicicletta.

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FOCUS ON / L’INTERESSANTE INIZIATIVA DI FLORIANO OMOBONI ATTIVA DA GIUGNO

SPORTOUTDOOR.TV, parola d’ordine: “MULTIPIATTAFORMA”

a cura di: Monica Viganò

Floriano intervista il campione motociclistico Max Biaggi

Sette programmi con format originali dedicati alle attività outdoor e sportive ad ampio raggio. In onda in chiaro e sul web, con una vasta copertura grazie all’accordo con un centinaio di emittenti locali. Ecco tutti i particolari del progetto. Lui è un giornalista sportivo e da oltre 20 anni produce format tv dedicati a discipline che si praticano all’aria aperta. Parliamo di Floriano Omoboni che di recente si è fatto promotore di un interessante progetto dedicato al mondo outdoor e sport quasi a 360°. Si tratta di Sportoutdoor.tv, la prima multipiattaforma italiana dedicata interamente agli sport da svolgersi “all’aria aperta” con tanto di contenuti premium freschi e originali. I programmi di Sportoutdoor.tv raccontano lo sport dal punto di vista di chi li Floriano con al centro pratica e di chi vive la natura anche da turista. Infatti oltre alle attività sportive, la piattaforma presta attenzione a viaggi e turismo per un racconto più panoramico del mondo outdoor. LA PAROLA A FLORIANO - “Sportoutdoor.tv nasce con l’intento di offrire contenuti di altissima qualità a un pubblico di appassionati. I format tv sono tutti originali, scritti, realizzati e prodotti dal nostro team di video operatori professionisti. Vanno in onda in chiaro, gratis e in prima serata su diverse piattaforme televisive del digitale terrestre e sul web. I programmi raggiungono una copertura nazionale grazie alla messa in onda su ODEN e all’accordo siglato con oltre 100 emittenti locali di primaria importanza del territorio di riferimento”. PROFILO DEL PROGETTO - Sportoutdoor.tv è specializzata in branded content e branded entertaiment per la comunicazione aziendale. Si tratta di una formula promozionale per fare conoscere i marchi, le loro politiche commerciali e i profili aziendali che garantiscono la fidelizzazione del pubblico. I format realizzati

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sono così programmi televisivi sportivi dove il messaggio pubblicitario si integra perfettamente con il contenuto editoriale. Tutti i programmi sono in onda su una syndacation di oltre 100 tv locali di primaria importanza in tutta Italia sul circuito Odeon (177 dtt), Dinamica Channel (249 dtt) e sulla piattaforma web Streamit. LE TRASMISSIONI REALIZZATE - Quest’anno sono state prodotte 7 trasmissioni (vedi box) con un format originale e finalizzato alla valorizzazione del contenuto, presentaManuela Di Centa to sempre in maniera competente e approfondita. Dopo il passaggio in prima serata, tutte vengono riproposte in varie fasce orarie per raggiungere una copertura capillare in tutto il territorio nazionale. La multipiattaforma è attiva da fine giugno e finora il totale di ascolti medi sulla singola trasmissione si attesta a quota 120.000. Sommate fra di loro, le produzioni raggiungono quindi un’utenza pari se non addirittura superiore a quella di tanti canali tv nazionali di primaria importanza. GLI SPONSOR - Tra i supporter dei progetti di Floriano spiccano svariate realtà soprattutto extra mercato. Tra esse i marchi di prestigio Audi, Rolex, MSC Crociere, Regione Trentino, Slam, Q8, San Carlo, Doctor Glass, HannSpree, Consorzio Vela Garda Trentino. Non manca poi il supporto di alcune federazioni sportive fra cui FIM (Federazione Italiana Motonautica), FISI (Federazione Italiana Sport Invernali) e FISW (Federazione Italiana Scinautico e Wakeboard) che intendono promuovere le proprie discipline sportive attraverso questi programmi. Da segnalare anche la collaborazione con le più importanti stazioni sciistiche alpine tra cui quelle del Trentino che a detta di Floriano in persona “è il nostro miglior partner sotto questo punto di vista. Con lui, tutte le sue più importanti stazioni sciistiche come Madonna di Campiglio, Tonale, Adamello Ski, Val di Fiemme, Val di Fassa, Monte Bondone, Folgaria Ski, San Martino di Castrozza, Folgarida e Marilleva, Paganella e Ski Rama Dolomiti Adamello Brenta”. www.sportoutdoor.tv

A PROPOSITO DI FLORIANO Conduttore e produttore di trasmissioni televisive di sport e di turismo, Floriano Omoboni nasce a La Spezia il 6 giugno 1957. Fin da giovane coltiva la passione per lo sport, studia all’Isef di Perugia, si diploma in Educazione Fisica a Firenze e, successivamente, inizia a insegnare in alcune scuole superiori di Milano. Vive lo sport in tutte le sue forme: dall’insegnamento all’abbigliamento sportivo, dalle pr al professionismo in alcune discipline, fino a al giornalismo sportivo, ruolo che lo vede ora protagonista in diverse trasmissioni televisive. LA MOTONAUTICA - La sua passione trova il massimo campo di espressione nella motonautica e durante gli anni ‘80 e ‘90 ottiene ottimi risultati: entra nel mondo dell’Offshore Classe 1 alla fine degli anni ‘80, arriva secondo al GP di Montecarlo nel 1987 e terzo a quello di Saint Tropez nel maggio 1990, dietro al compianto Stefano Casiraghi. Nel 2012, dopo 25 anni, torna alla vittoria del campionato europeo e del bronzo mondiale nell’Endurance. LE PRIME COLLABORAZIONI - All’inizio degli anni ‘80, cogliendo le opportunità di un mercato in rapidissima crescita, diventa imprenditore nel campo dell’abbigliamento sportivo e collabora con ottimi risultati commerciali con varie aziende leader del settore come Arena, Helly Hansen e Meeting. Nel 1986 cura la distribuzione di un brand destinato a diventare fra i più famosi in questo campo: Dimensione Danza, ancora oggi fortemente competitivo. Il marchio è di proprietà della famiglia Baroni che ha aperto il primo negozio in centro Lo sciatore a Milano nel 983. Christof Innerhofer ai microfoni di Floriano Con Floriano, il brand inizia ad essere distribuito da Meeting e raggiunge in breve i principali punti vendita di tutto il mondo. “Ho lavorato come rappresentate per aziende di abbigliamento sportivo dal 1981 al 2000”, dichiara a proposito di questi anni Floriano. “Ho avuto delle grandi soddisfazioni lavorative gestendo dei marchi che hanno fatto la storia del mercato dell’articolo sportivo”. L’APPRODO IN TV - A metà anni ‘80 cominciano anche le prime collaborazioni in campo televisivo: precorrendo i tempi, Omoboni si avvicina a questo mondo agli albori della tv commerciale. Partecipa come concorrente a diverse trasmissioni e recita nel film “Lui è meglio di me£ al fianco di Adriano Celentano e a Renato Pozzetto. La svolta in campo televisivo arriva nel 1987, anno di nascita del canale Odeon: su questa emittente ha inizio la carriera di giornalista sportivo di Omoboni, da principio in qualità di inviato in trasmissioni come Top Motori e Top Sport, dal 1992 in avanti a Tele+. Forte di questa esperienza, nel 1995 fonda la GTO2000, società specializzata nella produzione di programmi televisivi sportivi. “Nel 2000 ho abbandonato totalmente la mia agenzia di rappresentanze OM.MI per dedicarmi alla produzione di format tv di sport e turismo”. GLI ULTIMI SVILUPPI - A questa realtà segue di recente Sportoutdoor.tv. In entrambi i casi Omoboni segue dall’ideazione del format alla ricerca degli sponsor e dei broadcaster, fino alla conduzione in video. Tutte le produzioni si concentrano sugli sport outdoor. Nell’arco di una decina d’anni infatti Omoboni è riuscito a conquistare un pubblico di appassionati, oltre al riconoscimento da parte di aziende, organizzazioni ed enti. È inoltre rimasto al contempo entusiasta reporter dei maggiori eventi sportivi nazionali e internazionali, raccontando lo sport e il turismo sportivo attraverso messaggi semplici e immagini ricche di suggestioni. Lui stesso dichiara a tal proposito: “Da 14 anni seguo d’inverno le gare italiane della Coppa del Mondo e della Coppa Europa di sci alpino. Seguo anche lo sci di fondo partecipando in prima persona ai 70 km della Marcialonga e lo sci alpinismo in particolare con l’Adamello Ski Raid”. Floriano è ovviamente attivo anche in estate, quando segue le gare principali di mtb, granfondo, skyrunning e corsa. Oltre a quelle di vela, sci nautico, wakeboard, cable, kite e motonautica.


Statistiche di accesso per www.sportoutdoor.tv Riepilogo statistico per il periodo 2014 MEDIA GIORNALIERA

TOTALE MENSILE

MESE

Contatti File

Set 2014

3.112

2.497

440

237

2.917 2.334.955 7.116

Ago 2014

2.555

2.148

569

238

2.231 16.3%

7.393 17.649 66.614 79.208

Lug 2014

2.669

2.095

429

168

2.008 0.8%

5.233 13.308 0.3% 82.756

Giu 2014

1.593

414

818

7

116

152

TOTALI

Pagine Visite Host KBytes

Visite Pagine File

162.795

Contatti

13.212 74.925 93.382

16.371 8.289 31.872

5.171.161 19.894 60.540 214.778 287.218

Datat di generazione del report: 30 settembre 2014 23:35 CEST Floriano con la sciatrice Lindsey Vonn a una tappa di Coppa del Mondo

Focus sui programmi marchiati Sportoutdoor.tv BLU SPORT - in onda dal 1999, è dedicato agli eventi sportivi più importanti dell’anno tra cui la motonautica, la vela, lo sci nautico, la mountain bike, i raduni di barche d’epoca, i saloni e le fiere di settore. È un appuntamento settimanale di 30 puntate, da metà aprile a metà novembre. Nel 2014 taglia il traguardo della 16° edizione. È in onda sul circuito nazionale Odeon Tv il lunedì alle 21.30 e in replica il mercoledì alle 20.00. S4 - in onda dal 2012, è il talk show delle 4S: Sport, Sun, Sea e Snow. Qui personaggi del mondo dello sport e del turismo discutono in diretta dagli studi di Milano degli eventi sportivi più importanti della stagione. Va in onda in prima serata il venerdì alle 21.30 e in replica il mercoledì alle 20.30 su Odeon Tv, sulla Syndacation di Tv regionali e su Dinamica Channel da gennaio a giugno. SKIONLINETV - in onda dal 2000 è la trasmissione è

dedicata al mondo della neve e alla Coppa del Mondo di sci alpino, con ampi servizi su specialità come lo sci di fondo, lo snowboard, lo sci alpinismo e approfondimenti dedicati al turismo invernale. In onda da metà novembre a fine aprile su Odeon Tv ogni luned’ alle 21.30 e in replica il mercoledì alle 20. HARD TREK - in onda dal 1997, è il programma dedicato agli sport più impegnativi come lo sci di fondo, lo sci alpinismo, la mountain bike, la corsa, il triathlon, lo sky running e il ciclismo. È un programma televisivo di 20 puntate settimanali da 24’ in onda tutto l’anno su un network di 100 tv locali di tutta Italia. SKIMAGAZINE - in onda dal 2000 su 100 tv locali, su Dinamica Channel e su webtv è un “the best of” dedicato agli sport e al turismo invernali. Ogni settimana si parla di Coppa del Mondo di sci alpino, degli eventi più importanti

della stagione di snowboard, fondo e freestyle ed ampio spazio è dedicato alla montagna e alle sue località più prestigiose. MONDO CROCIERA - ogni settimana porta i telespettatori nei luoghi più belli del mondo, a bordo delle più affascinanti navi da crociera. Il programma è in onda su Odeon Tv su un network di 100 tv locali, su Dinamica Channel e sulla wev Tv Gil Tv oltre che sulla piattaforma Streamit. I servizi di Mondo Crociera sono visibili anche su Facebook alla pagina del programma Mondo Crociera. SUPERSEA - è il programma storico di Omoboni e GTO2000, nato nel ’95 e giunto quest’anno alla ventesima edizione. Va in onda da maggio a dicembre e tratta di mare, nautica e sport acquatici, con particolare attenzione agli eventi più importanti della stagione di motonautica, sci nautico e vela della stagione.

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OUTDOOR AUTOMOTIVE /

L’INDAGINE RICHIESTA DA ASSOCATENE A TÜV ITALIA Strada ghiacciata - Spazio di frenata

Strada ghiacciata - Tempo impiegato

da 30 km/h a 0 km/h (m)

per percorrere 30 m partendo da fermo (s)

Spazio di frenata (%)

Tempo di percorrenza (%)

a cura di: Simone Berti

Catene o pneumatici da neve? L’associazione italiana dei produttori di catene da neve ha voluto interpellare l’autorevole ente certificatore per condurre una serie di test su neve, ghiaccio e asfalto bagnato. Al fine di chiarire con dati oggettivi le performance fornite dalle diverse dotazioni invernali. I dati ottenuti risulteranno sorprendenti ai più. In situazione di strada ghiacciata, innevata e bagnata cosa è meglio, o dovremmo dire più sicuro, per l’automobilista? Catene o pneumatici invernali? La questione è seria e tendenzialmente poco dibattuta. Spesso la decisione passa attraverso l’aspetto economico e di maggiore fruibilità: tanto meno costose le catene quanto più complicate da allestire in caso di neve. Anche se c’è da dire che le tecnologie attuali hanno reso il loro utilizzo estremamente semplificato. A tal fine Assocatene, associazione nata con l’obiettivo di dare un’informazione più corretta e oggettiva al mercato sulle tematiche di sicurezza alla guida su strade innevate e/o ghiacciate, ha richiesto all’autorevole ente certificatore TÜV Italia di condurre una serie di rigorosi test su strade ghiacciate, innevate e bagnate simulando diverse condotte di guida quali accelerazione, frenata e partenza in salita. Ogni singola prova inoltre è stata condotta più volte con test su numerose tipologie di prodotto (con differenti fasce di prezzo e marche): catene da neve (montate in tutti i test su pneumatici di tipo normale), pneumatici da neve nuovi, pneumatici da neve “usati”, pneumatici “all season”, pneumatici normali nuovi e dispositivi tessili. I RISULTATI PRESENTATI DAL TÜV ITALIA SU GHIACCIO - In condizione di strada piana ghiacciata, le catene da neve risultano essere la dotazione invernale che garantisce la migliore prestazione in acce-

lerazione. Gli pneumatici da neve, sia nuovi che usati, percorrono (con minime differenze da quelli normali) gli stessi 30 metri del test in circa il doppio del tempo rispetto alle catene. Anche in caso di frenata su ghiaccio sono le catene a primeggiare grazie al maggiore attrito dell’acciaio sul suolo ghiacciato: lo spazio di arresto degli pneumatici da neve va dal 31% al 77% in più rispetto a quello di un veicolo equipaggiato con catene. Ancora minima risulta la performance tra pneumatici da neve nuovi e usati, addirittura in alcuni casi gli pneumatici normali risultano migliori di quelli da neve nuovi. SU NEVE - Molto interessanti i test attuati su una superficie piana con neve battuta. In accelerazione le catene dimostrano di garantire lo spunto migliore grazie ai 5,88 secondi impiegati per percorrere 30 metri partendo da fermo, mentre sono nette le differenze tra un pneumatico normale (8,55 secondi) e uno da neve (da 7,02 a 7,60 secondi). Lo spazio di frenata invece è molto simile per tutti i dispositivi testati ad eccezione degli pneumatici normali, che evidenziano i loro limiti. La maggior parte infatti è in grado di garantire l’arresto del veicolo in uno spazio compreso tra i 13 e i 15 metri. Un test di grande efficacia è stato compiuto poi dagli ingegneri del TÜV Italia, decisamente probante se pensiamo alla morfologia del territorio italiano: “Partenza da fermo in salita su strada innevata”. Con-

dotto su strada ricoperta da neve compatta da 1-2 cm, ha permesso di misurare anche la pendenza massima in salita per le diverse soluzioni. Ne emerge un quadro molto differenziato. Il veicolo equipaggiato con catene da neve è riuscito a partire senza alcun problema su una strada con pendenza fino al 21,4% (la massima pendenza disponibile sulla strada utilizzata), mentre la stessa auto dotata di pneumatici da neve nuovi non è riuscita a partire su salite con pendenze superiori alla fascia compresa tra il 7,4% e il 9,3%. Con tutti gli altri prodotti testati non è stata superata in nessun caso la pendenza del 10%, segno che lo stato di usura di un pneumatico da neve ha una importanza rilevante sulle performance in condizione di strada innevata. SUL BAGNATO - Da ultimo, poichè le giornate di pioggia con temperature miti sono numericamente molto superiori a quelle di neve, sono state condotte delle prove specifiche per valutare le differenze di prestazione delle varie categorie di pneumatici in condizioni di asfalto bagnato. Quello che emerge dai test pare contradditorio rispetto al pensiero comune: lo spazio di frenata da 80 km/h a 0 km/h su asfalto bagnato è infatti pari a 26,3 metri per l’auto con gli pneumatici normali, mentre è di 35,1 metri per l’auto con gli pneumatici da neve asiatici e di oltre 30 metri per gli pneumatici da neve premium. Nella peggiore delle ipotesi, con gli pneumatici da neve, la vettura si

ferma in uno spazio del 34% più lungo rispetto a quella equipaggiata con le gomme normali. CONCLUSIONI - Andando al nocciolo della questione, dai dati raccolti dal TÜV Italia emerge come la catena da neve garantisca migliori performance e sicurezza su strade innevate, anche con pendenze significative, rispetto agli pneumatici da neve. In condizione di fondo stradale ghiacciato solo la catena da neve poi fornisce la massima sicurezza di marcia in ogni circostanza. Su asfalto bagnato invece gli pneumatici da neve sono nettamente inferiori rispetto a quelli normali. Sorge spontanea la domanda: è vero che imponendo l’obbligo di pneumatici invernali o catene da neve in un periodo prefissato dell’anno stiamo contribuendo a una maggiore sicurezza nella circolazione stradale? O stiamo solo imponendo l’ennesima tassa sugli automobilisti? Per salvaguardare la sicurezza stradale sarebbe importante che ciascun automobilista, quando le condizioni atmosferiche rendono necessario l’utilizzo di dotazioni invernali, faccia una scelta consapevole basata sulle proprie abitudini di utilizzo (pianura o montagna) e sulle informazioni derivanti da una corretta comunicazione da parte dei produttori in merito alle reali caratteristiche prestazionali dei differenti prodotti.

Strada bagnata - Spazio di frenata

Strada innevata - Partenza da fermo in salita

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Spazio di frenata (%)

Pendenza salita (%)

da 80 km/h a 0 km/h (m)


Strada innevata - Spazio di frenata

Strada innevata - Tempo impiegato

da 30 km/h a 0 km/h (m)

Spazio di frenata (%)

Tempo di percorrenza (%)

per percorrere 30m partendo da fermo (s)

EASY-FIT CU 9: LA PROPOSTA THULE PER LA SICUREZZA IN STRADA Vincitrici del Guinness World Record, le catene Thule sono estremamente facili e veloci da montare: in soli 12 secondi è possibile guidare sicuri anche sul ghiaccio. Le nuove Thule Easy-fit permettono infatti anche alle persone meno esperte di montare le catene con pochi e semplici gesti, anche in condizioni metereologiche difficili o con la macchina in pendenza. Vendute al prezzo di listino 250 euro + Iva, sono disponibili anche per le categorie di vetture Suv a 330 euro + Iva. CARATTERISTICHE TECNICHE • 9 mm di ingombro • Il sistema ad arco rigido interno permette un montaggio della catena molto intuitivo, dall’alto della ruota verso il basso • L’elemento centrale in alluminio è il cuore del sistema di tensionamento automatico: basta aprire il pedale integrato e premere con il piede per attivarlo. La catena

si autotende al primo movimento dell’auto • Barrette in acciaio saldate, con speciale forma ad S • Sistema di sgancio esterno: basta premere i pulsanti rossi sulla barra in alluminio e rilasciare il dispositivo di sicurezza, la catena si sgancia da sola • Bottoni in nylon di protezione per cerchi in lega (facoltativo) • Borsa pratica e resistente, con istruzioni integrate e utilizzabile come tappetino durante le operazioni di montaggio • Certificazioni: Ö-Norm 5117, UNI 11313, TÜV

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EVENTI / DAL 6 AL 14 SETTEMBRE A 2.324 MT IL TERZO HIGHLINE MEETING MONTE PIANA a cura di: Monica Viganò - foto: Giordano Carosio

Danzando sospesi tra le cime In 9 giorni oltre 200 partecipanti provenienti da 20 nazioni hanno sperimentato slack e highline. Con loro anche nomi importanti a livello mondiale. A programma svariati eventi collaterali. Un highliner con indosso il pantalone Monvic Clouds

A prima vista non pare un’attività propriamente per tutti. Di certo non per chi soffre di vertigini! Tuttavia sta riscuotendo sempre più successo perché, contrariamente a quanto si possa pensare, è uno sport sicuro oltre che divertente. Si tratta della slackline praticata ad alta quota. E, dunque, dell’highline. Proprio per promuoverla nasce l’Highline Meeting Monte Piana (Dolomiti di Sesto), che lo scorso settembre ha spento tre candeline. Gli organizzatori con questo evento vogliono non solo avvicinare allo sport quanta più gente possibile, ma anche portare chi già lo pratica in un vero paradiso dell’highline. LE MENTI - L’appuntamento nasce dall’amicizia tra Alessandro d’Emilia e Armin Holzer, entrambi slack e highliner. Insieme a Aldo Valmassoi, Niccolò Zarattini e Nicolò Cadorin danno vita al comitato organizzatore A-Team che realizza il progetto dell’Highline Meeting Monte Piana. I pilastri portanti di questo evento sono condivisi non solo dagli organizzatori ma anche dai partecipanti e riguardano lo spirito non competitivo e il rispetto per la montagna. L’EDIZIONE 2014 - Quest’anno il programma ha previsto 9 giorni all’insegna di highline, musica e amicizia. La kermesse ha registrato l’ennesimo successo, in parte grazie alle splendide giornate di sole di cui hanno potuto godere i funamboli. Oltre 200 i partecipanti provenienti da circa 20 Paesi non solo d’Europa. Non sono infatti mancate rappresentanze da Ecuador, Honduras e Israele. GLI ATLETI PRESENTI - Rispetto alla scorsa edizione è aumentata la partecipazione di atleti di alto livello. Tra essi i giovani talenti cechi Danny Menšik e Petr Kučera, l’inglese Jediah Doohan, l’austriaco Reinhard Kleindl e il francese Romain Tej. Importante anche la presenza di highliner donne come la statunitense di fama internazionale Faith Dickey,

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la ceca Anna Kucharova, la svizzera Laetitia Gonnon e la francese Chloe Roux-Mollard. Non potevano mancare gli italiani, peraltro in un numero sempre crescente. Segno questo che la disciplina si sta velocemente diffondendo anche nella nostra penisola. I SUPPORTER DELL’EVENTO - Il meeting è stato realizzato in collaborazione con il Comune e il Consorzio turistico di Auronzo e Misurina. Sono stati inoltre coinvolti diversi sponsor quali Scarpa, Kiku, Montura e Redelè. Importante anche il contributo di tanti altri partner tecnici quali il marchio di climbing apparel Monvic, che ha colto l’occasione per presentare il pantalone Clouds (foto a sinistra) pensato appositamente per gli highliner. Il modello è caratterizzato da cuciture a doppio filo in contrasto e presentano protezione al ginocchio, chiusura regolabile, cordino sul fianco per fissare la corsa, interno coscia imbottito e rinforzato. A COROLLARIO DELLO SPORT - A causa dell’instabilità del tempo l’organizzazione ha eliminato gli appuntamenti prestabiliti seguendo l’andamento del sole. Tutto si è comunque svolto nel

migliore dei modi e, accanto alle esibizioni di slack e highline, non sono mancati i momenti di intrattenimento musicale con artisti giovani e indipendenti. Ogni giorno è stato proposto un risveglio muscolare con l’acroyoga in compagnia di Dominik Baldessari, che è stato a disposizione dei partecipanti durante tutti i nove giorni dell’evento. PER SODDISFARE OGNI APPETITO - Da segnalare anche le degustazioni dei prodotti tipici locali, che hanno compreso persino piatti ad hoc per vegani. In collaborazione con il Ristorantino Mangia la Foglia di Pieve di Cadore sono state assaporate le tagliatelle al tarassaco. Grazie a Pasta Moro, invece, sono stati serviti i pizzoccheri. Infine durante il Knödel Night Party, organizzato da Bepi Monti, gestore del rifugio Carducci, e Ivana del Ribotta Art Bar, è stato offerto un gustosissimo tris di canederli. Grazie a tutti i numerosissimi altri partner gastronomici, ogni giorno era prevista una colazione a 5 stelle a base di frutta fresca, muesli, torte, dolci, succhi, pane, burro, marmellata, latte, formaggi e speck.

grazie alla collaborazione con Ticket to the Moon, azienda produttrice di amache tecniche, è stato possibile riconfermare il già tentato primo record dell’anno scorso: è stato infatti appeso alle highline il maggior numero possibile di amache, arrivando a 22 per un totale di 25 persone. Da ultimo ricordiamo i quotidiani photocontest che hanno stimolato le menti creative dei fotografi, chiamati a consegnare la propria miglior foto attinente al tema della giornata. Le immagini più belle sono state proiettate ogni sera all’interno del tendone del campo base. Alle migliori sono andati i numerosi gadget offerti dagli sponsor e i fotografi più fortunati si sono persino aggiudicati un volo in parapendio in tandem.

NON SOLO HIGHLINE - Durante l’appuntamento, il Monte Piana è stato un crocevia di sportivi praticanti discipline diverse. Un importante punto di riferimento è stato il Cumulus Club, associazione di parapendio che ha messo a disposizione le proprie vele e i propri piloti per volare in tandem sopra al magnifico scenario delle Dolomiti. Inoltre,

L’HIGHLINE MEETING MONTE PIANA È UN RADUNO... • dedicato all’highline per tutti, e non solo per professionisti, nel rispetto reciproco e del luogo • • stimolante per le espressioni umane; interculturale per stare in compagnia fra giovani che provengono da tutto il mondo • • consapevole dell’importanza della memoria di un luogo dalla storia tragica • • ecosostenibile, rispetta l’ambiente e limita i consumi • • sociale, per sperimentare durante una settimana una modalità di convivenza all’insegna della convivialità, della collaborazione e della solidarietà • • etico e che diventa stile di vita: qualità del cibo, raccolta differenziata, uso consapevole delle risorse, divertimento sano all’insegna della natura, della musica e della cultura • • internazionale perchè nella sua ultima edizione ha riunito i giovani di oltre venti diverse nazionalità • • autoctono perché supportato anche da sponsor locali • • creativo perchè permette di tradurre in espressioni artistiche le emozioni offerte dall’ambiente dolomitico •

LA PAROLA ALL’A-TEAM - Gli organizzatori si dicono soddisfatti di questa terza edizione e dichiarano: “Ancora una volta abbiamo trasformato in luogo di pace e incontro il teatro di una delle guerre più sanguinose della storia. I giovani che hanno aderito all’invito hanno saputo vivere insieme la montagna nel confronto reciproco e rispettare la storia di questo luogo”. Dare vita a un meeting armonioso e non competitivo è l’intento proprio dello staff organizzativo, che vuole mantenere la filosofia costruttiva alla base dell’evento. “Dall’iniziale idea di condividere una semplice passione sportiva si è arrivati a creare uno stile di convivenza che non sarebbe stato possibile se tutti non avessero contribuito”. Questo perché tutti i giovani highliner condividono la stessa filosofia di vita: camminare lassù è una forma di rispetto verso ogni emozione che si prova in relazione al proprio essere, al proprio punto di vista. www.highlinemeeting.com



TINTE VINTAGE QUEST’ANNO CON LA GARA DEDICATA AI TOP CLIMBER DEGLI ANNI ’80 – ‘90 dal nostro inviato: Paolo Grisa

OPEN MARATHON

I RISULTATI UOMINI - TEAM MEMBERS

DONNE - TEAM MEMBERS

1_ 79 Thomas Kruschat/Rainer Schunder

1_ 92 Olga Vershinina/Oksana Kazanska

2_ 97 Claude Idoux/Aris Theodoropoulos

2_ 84 Sieradz Katarzyna/Ania Grabinska

3_ 76 Tomasz Rataczk/Stefan Madjar

3_ 21 Olga Drozdova/Jelena Vavilova

Giunge alla terza edizione il Festival di arrampicata sponsorizzato The North Face nella splendida isola del Dodecaneso greco, vero e proprio paradiso per i climber. Ancora in crescita il numero dei partecipanti.

A Kalymnos con le leggende dell’arrampicata

Legends Competition, l’inglese Ben Moon

Come ogni anno non abbiamo perso l’occasione di esserci al The North Face Kalymnos Climbing Festival, il meeting di arrampicata sportiva giunto ormai alla sua terza edizione a marchio The North Face che si tiene nella mitica isola greca dalle illimitate possibilità per l’arrampicata sportiva. Un festival che ogni anno continua a crescere, 500 i partecipanti quest’anno, e che rappresenta per questa località una straordinaria vetrina per il turismo rivolto agli appassionati di climbing. A riprova di questo basti vedere anche la vitalità che registrano le attività commerciali nate lungo l’unica strada che attraversa l’isola e ne costeggia le spiagge e le falesie, in continuo aumento, negozi di attrezzattura e abbigliamento da climbing compresi. A organizzare e gestire questa enorme macchina logistica è l’agenzia italiana di Bergamo SpiaGames, specializzata in eventi e competizioni legate al mondo degli sport outdoor. ROCCIA, SOLE E MARE - Kalymnos è davvero il luogo che, prima o poi, almeno una volta nella vita, un appassionato di scalata deve visitare. Poco importa che sia più appassionato di boulder, o di alpinismo in montagna: una roccia così incredibile, pare quasi una barriera corallina emersa all’improvviso dalle profondità del mare. La combinazione di attività fisica, bagni e la squisita cucina locale non lascerà indifferente e appagherà l’epicureo che c’è in ogni climber.

Arocena, Ben Moon e Bone Speed. Peccato per l’assenza all’ultimo minuto per problemi di salute di Manolo. I sei hanno preso parte a una speciale competizione i cui ricavati sono stati donati dagli stessi in beneficenza al Rescue Team che opera sull’isola e al reparto di ortopedia dell’ospedale locale.

Nell’inusuale Princess of Telendos (questo il nome della segretissima falesia chiodata da alcuni big di The North Face, main sponsor dell’evento), i sei hanno liberato 9 nuovi tiri (su 15 chiodati) dal 7a all’8b. Oltre a questo “evento nell’evento”, anche la tradizionale Marathon (su Kalymnos) e una competizione dedicata esclusivamente ai buyers europei di The North Face, durante la quale tutti (dagli esperti ai neofiti del mondo verticale) si sono messi alla prova sulle calcaree pareti di Telendos (vedi intervista ad Alberto Bolognesi di Alby Sport, pagina 31).

1CLIMBER=1BOLT - Da segnalare l’iniziativa “1 climber = 1 bolt”. Grazie a essa per ogni partecipante registrato all’evento, The North Face rimpiazzerà un bolt di una delle pareti attrezzate dell’isola con uno nuovo. La sostituzione dei bolt potenzialmente pericolosi rientra nello spirito per cui The North

Face, insieme ai suoi atleti, intende “restituire qualcosa” all’isola e alla sua comunità: migliorando ulteriormente la qualità delle vie, si darà quindi la possibilità a numerosi climber negli anni a venire di praticare questo sport in tutta sicurezza. Un impegno fondamentale e importante se si pensa che Kalymnos oggi conta circa 2.500 vie di arrampicata. Vedi anche box sul punto di vista del partner tecnico Climbing Technology, pagina 30. SIMONE MORO - Durante il viaggio in traghetto verso l’isola di Telendos, dove ci siamo diretti per

LEGENDS COMPETITION - L’edizione 2014 si è contraddistinta per la presenza di alcune vere e proprie leggende del climbing degli anni ’80 e ’90. Nomi del calibro di Jean-Baptiste Tribout, Yuji Hirayama, Gerhard Hörhager, Patxi

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Lo scrittore e climber inglese Niall Grimes presenta “le leggende”

assistere alla Legends Competition abbiamo approfittato per scambiare qualche parola con Simone Moro, ormai habituè del posto dove ogni anno prende in affitto un’abitazione e passa del tempo in compagnia della famiglia. Simone ci ha raccontato come è avvenuta la recente scoperta delle potenzialità dell’isola: nel 1996 il forte arrampicatore romano Andrea di Bari al termine del suo viaggio di nozze a Kos sbarca sull’isola con la moglie. Dopo tre giorni passati nella zona del Porto di Pothia, ovvero sul lato dell’isola privo di grandi pareti rocciose, al termine del soggiorno, prima di ripartire, decidono di noleggiare un motorino e salire a vedere l’altro lato. Superata la famosa curva da cui si iniziano a vedere tutte le pareti, lo stupore è totale. Così cominciano a chiedere alla gente del luogo se lì ci si arrampicasse, ma nessuno capiva cosa intendessero. Scattarono quindi un’infinità di fotografie e conclusero la loro vacanza. Una volta in Italia le mostrarono ad amici e compagni di cordata. Ripartiti nel maggio del ‘97, iniziarono ad attrezzare una quarantina di vie, mentre i locali inizialmente non capivano cosa stessero facendo. All’inizio ci fu un po’ di diffidenza, addirittura venne la polizia a perquisirli. Andrea tornò nell’ottobre dello stesso anno accompagnato dal fotografo della rivista Alp, Andrea Gallo, e molte altre volte ancora invitando alcuni dei più forti climber italiani tra cui

Legends Competition, l’americano Boone Speed Manolo. Proprio Manolo invitò Simone per la prima volta, nel 1999. Si stima che tra il 2001 e il 2002 già oltre 4.000 climbers abbiano raggiunto l’isola: l’arrampicata era definitivamente decollata. Così nel 2003 venne organizzato il primo Kalymnos Climbing Festival che da tre anni porta il nome di The North Face Kalymnos Climbing Festival, da quando il brand americano, su consiglio proprio di Simone, ha scelto di diventare main sponsor della manifestazione. Nel 2012 fu proprio Simone, con il giovanissimo Jacopo Larcher, che chiodò le vie per la PROject competition, dove i migliori climber del momento si sfidarono. C’è molta Italia insomma a Kalymnos, anche perché le isole del Dodecaneso durante la seconda guerra mondiale furono occupate dalle truppe italiane, e non è raro trovare persone anziane dell’isola che parlano la nostra lingua. Tra le varie curiosità Simone mi ha detto che proprio qui a Kalymnos, nella zona del porto di Pothia, c’era d’istanza un battaglione degli alpini e dunque non sarebbe strano se esplorando le rocce sopra la cittadina, si trovassero magari dei vecchi chiodi di vie alpinistiche aperte in quegli anni dai nostri militari.


1_ 119 Matia Mallia/Pawel Gregorczyk 2_ 51 Olena Shurubor/Oleksandr Sotnichenko 3_ 98 Ksenia Ovechrina/Zigelin Euris

BIG MARATHON

MISTE - TEAM MEMBERS

UOMINI - TEAM MEMBERS

MISTE - TEAM MEMBERS

1_ 8 Sindre Seather/Henning Wang 2_ 7 Dmitrijs Ogureors/Juriys Krasanous

1_ 11 Pietro Bagnara/Roberta Longo 2_ 6 Daniela Ebler/Ry Morrison

3_ 9 Yiftach Kushnit/Dovi Zilber

3_ 5 Hanna Backfurs/Emil Westman

Altri scatti durante la Legends Competiton, la prova di Deep Water e la Climbing Marathon

INTERVISTA A HERVÈ BARMASSE Ciao Hervè, ti abbiamo visto circolare per l’isola come un vero local, eri già stato a Kalymnos? Sì, per la prima volta nel 2008 con Simone, i fratelli Pou e James. Abbiamo fatto dei sopralluoghi nell’isola per vedere se si poteva fare il festival, se poteva essere la location giusta. Abbiamo visto che c’era il terreno per fare una gara, ovvero falesie nuove da chiodare, perché ovviamente i tiri non dovevano essere mai stati provati prima dai concorrenti. Kalymnos era già stata introdotta al climbing, ma per fortuna alcuni settori vergini esistevano ancora. A proposito di arrampicata tu hai delle preferenze sul tipo di roccia? Perché siamo più abituati a vederti sulle rocce delle alpi Occidentali. Il calcare è più bello, dà più soddisfazione, permette un’arrampicata meno obbligata e più di espressione del climber, concede di più. Il granito è più obbligatorio, oltre all’arrampicata in fessura che è un discorso a sé. L’arrampicata ovviamente è tutta bella. All’inizio sottovalutavo l’importanza anche per un alpinista di dedicarsi al climbing puro, poi grazie a un amico che purtroppo non c’è più, Massimo Farina, ho capito l’importanza di avere un buon livello per muoversi in montagna. Prima ci davo meno peso, poi ho compreso che un alpinista deve comunque saper “scalare bene”. Tornando a Kalymnos, dal 2008 l’hai vista cambiare? Quest’anno si sono alzati i prezzi (ndr, ride). No, in realtà Kalymnos non è mai cambiata, è un’isola greca tagliata per lo scalatore. Dì la verità, la state

PARLA TAMARA LUNGER

Dall’ombra del Cervino al mare di Kalymnos

cercando una seconda Kalymnos? È difficile trovarla. A parer mio, in Italia abbiamo una Kalymnos più grande ma differente, che concederebbe ancora di più e che è la Sardegna. Con due rocce diverse tra l’altro… Esatto, due rocce diverse, calcare e granito. Puoi fare blocchi, deep water solo, scalate sportive, puoi fare vie trad, puoi fare trekking. In Sardegna c’è tanta roccia ancora non chiodata che potremo tracciare vie a lungo. È un fiore all’occhiello, per cui bisogna stare attenti a preservarla, perché il rischio di rovinarla c’è. Bisognerebbe invece accostarsi sempre con rispetto verso chi è passato prima di noi e magari ha scelto di lasciare a qualcuno più preparato una porzione di parete. Una volta per esempio anche il monotiro doveva avere una certa etica, una scalata obbligatoria. In un certo senso su alcune vie di arrampicata sportiva una parte psicologica dell’alpinismo è rimasta. Se ci fosse stato Manolo, avrebbe potuto dire molto su questo. Lui negli anni ’80 apriva monotiri di 30, 40 metri con 4 spit (ndr, alcuni ancora irripetuti).

D’altro canto è anche giusto che l’arrampicata sportiva di oggi permetta a tutti di avvicinarsi a quest’ attività o di praticarla in totale sicurezza. Prossimi progetti? Puoi già svelarci qualcosa su future spedizioni? Fino a metà luglio 2015 cercherò di non partire per altre spedizioni. Già quest’anno mi sono impegnato a stare un po’ a casa. Ovviamente non starò fermo, delle idee ci sono già, ho dei progetti sulle Alpi. Ancora sulle “tue” Occidentali? Le idee sono tante, magari anche sulle Orientali, magari su delle montagne non meno conosciute ma più appartate. Ne ho già in mente una… Non lo dirai mai davanti a un registratore? Meglio dirlo a cose fatte, per scaramanzia... Una volta Messner mi ha detto: “Tu fai un alpinismo fuori moda”, non ho mai capito se era un complimento o un rimprovero. Ad ogni modo devo dire che se anche lo dicessi, non ci andrebbe nessuno, quindi, sono tranquillo. Grazie e in bocca al lupo per queste “idee”.

“K2, il mio primo 8.000 senza ossigeno e la mia prima volta a Kalymnos” Eri già venuta a Kalymons? No, è la mia prima volta. È molto che sei un atleta del team The North Face? Nel 2009, quando ho iniziato a fare delle spedizioni, l’azienda mi ha supportato con materiale alpinistico, poi negli anni la collaborazione è cresciuta. Vivi in montagna? Sì, sono originaria della Val d’Ega, che da Bolzano va verso il Catinaccio e il passo di Carezza. Ti sei da subito dedicata alla montagna e l’arrampicata è venuta solo in seguito giusto? Sì, da quando avevo quindici anni avevo un sogno: salire un ottomila. Ovviamente non da subito, però era un qualcosa che, prima o poi, avrei voluto riuscire a fare. Un progetto a lungo termine diciamo. Ho fatto poco di arrampicata, anche perché i miei genitori avevano un rifugio e d’estate io davo loro una mano nel lavoro. Ho fatto qualcosa durante la scuola ma il mio campo di azione erano più gli sport di resistenza come lo scialpinismo e infatti ho iniziato a fare gare, ottenendo anche ottimi risultati. Nel 2009 Simone mi ha portato in Himalaya, abbiamo salito l’Island Peak come acclimatamento per il Cho Oyu, ma poi non ci hanno fatto entrare, la Cina aveva chiuso i confini tra Tibet e Nepal per il 60° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare. A Kalymnos non eri mai stata, ti sei divertita? Hai avuto tempo di scoprire le falesie dell’isola? Sì, ho scalato durante la gara dei Summit Dealers di The North Face. Una volta sono andata con Niall (ndr, Grimes, lo speaker dell’evento, anch’egli climber) e oggi ho fatto uno shooting con Climbing Tecnhology. Collabori anche con loro? Sì, adesso inizieremo è una news di questi giorni! Bene, grazie di questa anticipazione. L’ultimo progetto che hai realizzato, se non sbaglio, è la salita al

K2? Ci racconti qualcosa di questa salita? Ma è davvero la vetta più difficile al mondo? Sì, al K2 ero con un amico dell’Alto Adige, quest’anno c’era molta gente al campo base. Sono partita per la spedizione con molti dubbi, perché ero lì con un compagno con cui non avevo mai scalato. Poi in realtà è andato tutto benissimo, abbiamo avuto un bel feeling. Il tempo e le condizioni erano ottime, quest’anno sono andate in cima in quaranta persone, un vero record. Per me non è stato particolarmente dura. Avevo un desiderio enorme di salirla, che mi ha spinto in vetta. Io in quota mi sento superbene, non soffro quasi mai mal di testa e mi sento forte e motivata.

Come e dove ti alleni? Sulle tue montagne? Dove sono, mi alleno, faccio molto scialpinismo, corsa e un po’ meno bici. D’inverno arrampicata su roccia e ghiaccio. Hai altri ottomila al tuo attivo? Ho fatto il Lhotse nel 2010 ma usando un po’ di ossigeno perché era molto freddo. Prossimi progetti in vista invece? Ho dei programmi con Simone (ndr Moro), ma niente di ancora ufficiale. Sempre altissima quota? Inverno o estate? Aspettiamo ancora un po’ a comunicarlo, stiamo definendo i dettagli. Ottimo, aspettiamo news allora... Grazie e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti!

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IL NUOVO PARTNER TECNICO a cura di: Tatiana Bertera

CT, buona la prima Anche James Pearson ha visitato lo stand CT Il materiale CT a disposizione per il Test & Feel

Il team CT presente a Kalymnos al completo

Il Festival dal punto di vista di Climbing Technology, il brand italiano da quest’anno technical sponsor dell’evento Il Kalymnos Climbing Festival è, per uno scalatore, un’esperienza entusiasmante: dalla Marathon (la gara a coppie) alle serate di festa, tutto è perfettamente organizzato per andare incontro alle esigenze dei climbers. Non tutti però immaginano l’enorme mole di lavoro che l’organizzazione, o semplicemente il supporto di questo evento, comportano. Il Kalymnos Climbing Festival l’ho vissuto in prima persona in questa “quattro giorni di arrampicata no stop” in qualità di giornalista responsabile dei contenuti del blog di Climbing Technology, partner tecnico esclusivo. Supportare, non solo a livello tecnico ma anche organizzativo, un evento di questa portata richiede mesi di preparazione e numerosi piccoli aggiustamenti “in loco”. Sull’isola, oltre al titolare di CT Carlo Paglioli, era presente un nutrito team composto da Stefano Codazzi, product manager, i tecnici di prodotto, le guide alpine e il fotografo professionista Klaus Dell’Orto, i cui scatti sono stati

pubblicati sui report quotidiani del blog aziendale (blog.climbingtechnology.com), sulla pagina Facebook (inaugurata in occasione dell’evento e che alla data del 19 novembre ha superato i 6.660 like, ndr) e su Instagram. Una full immersion nel mondo dell’arrampicata, per la quale CT ha fornito materiale tecnico per la gara dei Legend nella nuova falesia a Telendos (spit, piastrine, rinvii

e premi per le gare), oltre a dare la possibilità di utilizzo di imbraghi, caschi e assicuratori. L’azienda è stata presente per l’intero corso della manifestazione al Climbing Village con un punto espositivo e in falesia con le postazioni “Test & Feel”. Queste ultime sono state decisamente apprezzate dai climbers, per la possibilità di testare i prodotti e confrontarsi direttamente con gli ideatori degli stessi. Ovviamente, tra i prodotti più provati

Stefano Codazzi, product manager CT, spiega il funzionamento del Click UP durante il Test & Feel

dai climber in testa a tutti è risultato il Click Up, l’innovativo strumento per l’assicurazione in falesia a frenata assistita che sta entrando sempre di più nel cuore degli appassionati, non solo italiani. Click Up infatti ha la particolarità di non richiedere all’utilizzatore di agire su alcun meccanismo, non ha parti mobili su cui un’errata azione da parte di un inesperto potrebbe causare lo scorrimento improvviso della corda, ed è quindi particolarmente sicuro. Alcuni dei negozi sportivi di Kalymnos ora distribuiranno anche i prodotti CT e pare che già nei giorni del Festival il Click Up sia stato tra i prodotti più richiesti. Inoltre, dal momento che ad ogni climber disponibile ad utilizzare i prodotti veniva regalata una maglietta, nel giro di due giorni l’isola si è riempita dei colori di CT. Infine l’azienda ha preso parte ad altri due importanti progetti, uno dei quali ha coinvolto anche gli alpinisti Simone Moro e Hansjörg

Auer. Il primo è il “Progetto di avvicinamento al climbing”, con il quale circa trenta studenti del liceo dell’isola sono stati coinvolti alla scoperta dell’arrampicata e del potenziale naturale e turistico che offre questa terra rocciosa, che sembra gettata da chissà chi nel Mediterraneo. Il secondo è il tradizionale “Progetto one climber = one Bolt”, un’iniziativa per la quale una percentuale del ricavato di ogni singola iscrizione è stato devoluto all’acquisto di uno spit per il mantenimento delle falesie dell’isola. Nella serata in cui sono stati premiati i vincitori della Marathon (nella coppia mista hanno trionfato gli italiani Pietro Bagnara e Roberta Longo), anche il titolare Carlo Paglioli è stato chiamato sul palco per un sentito ringraziamento dell’apprezzato lavoro svolto.

IL PROGETTO “SPOT FILIPINO CLIMBERS”

Un aiuto per i climbers dei Mari del Sud Durante la serata finale di premiazione del Kalymnos Climbing Festival ad un certo punto è salita sul palco una delle coppie d’oro dell’arrampicata mondiale. Loro sono James Pearson e Caroline Ciavaldini, atleti del team The North Face, che tra l’altro sono stati attivissimi durante il Festival. James infatti è stato tra i tracciatori delle vie della Legends Competition ed è stato bellissimo, durante quella competizione, vedere le leggende dell’arrampicata sportiva come Ben Moon o Jibè Tribout mentre provavano le vie chiedere i consigli per risolvere i passaggi

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al giovane campione. È stato per certi versi un momento storico, una sorta di passaggio di testimone, come a dire “noi abbiamo praticamente inventato la disciplina che voi ora oggi praticate in così tanti e della quale voi, atleti top del mondo, oggi spingete sempre oltre i limiti di difficoltà. Voi oggi avete tracciato delle linee apposte per noi e noi vi chiediamo dei consigli su come risolverne i passaggi”. Bellissimo. Sul palco James e Caroline hanno mostrato un loro breve filmato sul recente climbing trip nelle Filippine. Dove, hanno avuto modo di entrare in contatto

con la comunità arrampicatoria locale, anche qui infatti questo sport è arrivato, ovviamente con molte difficoltà vista la povertà del paese. I due hanno poi presentato un climber membro di questa comunità, che ha raccontato il progetto “Spot Filipino Climbers”. Il progetto fa parte di CBW (Climbing Without Borders) un’organizzazione il cui obiettivo è introdurre lo sport dell’arrampicata in locations dove le risorse mancano creando una rete di supporto tra i climbers locali e la comunità arrampicatoria. Presso il festival Base Camp era presente uno stand dove era

Iker Pou e Caroline Ciavaldini con il climber filippino Mihel Pahathi intenti a promuovere il porgetto a Kalymnos

possibile acquistare delle t-shirt per finanziare il progetto e non di rado abbiamo visto James e Carolina impegnati in prima

persona a proporre ai climbers di passaggio di acquistarne una e supportare la comunità di climbers filippini. Well done...


L’interno del negozio Alby Sport

THE NORTH FACE SUMMIT DEALERS COMPETITION

Il punto di vista di un partecipante Alberto Bolognesi, titolare di Alby Sport, ci racconta com’è andata la gara dedicata ai Summit Series Dealers e come si diventa “Summit Dealer” Dove si trova il tuo negozio, che dimensioni ha e quanti dipendenti vi lavorano? Il negozio si trova a Novalesa in provincia di Torino, è molto piccolo e lavoro da solo. D’altronde il negozio è posto su una strada secondaria, dove non ci capiti per caso, ma ci vai perché sai che c’è. Molti clienti infatti li conosco per nome e cognome. Recentemente ho implementato anche il servizio di shop on line. Eri già stato a Kalymnos al di fuori del Festival? No, non ci ero mai stato. In realtà sono poco appassionato all’arrampicata sportiva in falesia. Sia a livello di attività personale che come guida alpina, lavoro molto sull’alta montagna e sul freeride, telemark in particolare. Per cui non è una destinazione che per queste ragioni avevo preso in considerazione. Anche se, dopo averlo visitata, per un climber devo dirlo: è davvero un posto perfetto. Come hai accolto l’invito a partecipare? Come si diventa esattamente Summit Dealer? Molto volentieri, era una bella occasione per vedere questo posto nuovo di cui si parla molto. L’azienda ne ha poi approfittato per mostrarci le novità della collezione della prossima stagione e metterci un po’ alla prova con la Summit Dealers Competition. Summit Dealer certifica il “taglio tecnico” del negozio, l’agente di zona verifica che sia presente all’interno del punto vendita un dipendente competente sugli aspetti più tecnici legati alle attività quali l’alpinismo, lo scialpinismo, il freeride e il trail running. In Piemonte eravamo tre negozi, ora siamo in due. Non è invece richiesto alcun minimo in termini di ordinativi. Com’è andata la gara per i The North Face Summit Dealers? Com’è stato il confronto con gli altri concorrenti? Eravamo circa quaranta negozi da tutta Europa, ogni negozio invitato poteva portare due persone, in quanto la gara si svolgeva a coppie, se non erro eravamo in quattro coppie dall’Italia. Purtroppo il mio amico per un imprevisto non ha potuto venire ma ho trovato comunque un compagno di squadra in un agente di zona The North Face. Ci siamo difesi, ma devo dire che alcuni partecipanti avevano davvero un alto livello, tedeschi ed inglesi in particolare. Comunque è stata una gara molto amichevole e divertente. Tu sei guida alpina e di recente sei stato candidato per il premio Best Freeride Coach che è stato assegnato all’ultima edizione di Skipass di Modena, come riesci a conciliare le due attività di accompagnatore e gestore del punto vendita? Un paio di giorni a settimana il negozio è chiuso e lo dedico all’attività di guida o di maestro di sci. Ho scelto di non fare solo la guida alpina ma avere un’altra attività per sentirmi molto più libero. Se fai solo la guida, a mio avviso, spesso rischi di uscire con il tuo cliente anche se in cuor tuo pensi che non ci siano le condizioni adatte, e questo è rischioso. I miei clienti invece sanno che se mi propongono qualcosa ed io ritengo che sia pericoloso in quel momento, sono irremovibile. Allo stesso modo i clienti che frequentano il negozio sanno che se in giro ci sono delle condizioni perfette, è facile che arrivino in negozio e lo trovino chiuso perché sono sugli sci. Quanto al premio, è stata una piacevole sorpresa, l’ho scoperto per caso da Facebook. Skipass è forse l’unica fiera di settore che frequento, anche come espositore. Cosa pensi dell’iniziativa del marchio italiano CT di sponsorizzare l’evento e, attraverso il programma test&feel, di offrire l’opportunità di provare i propri prodotti gratuitamente sulle falesie dell’isola? Credo sia un’ottima cosa. Nel grande panorama di prodotti a disposizione sul mercato, far provare direttamente agli utenti i propri è un’ottima iniziativa purchè accompagnati da persone competenti che ne spieghino il corretto funzionamento. Io stesso cerco di tenermi sempre aggiornato sulle novità e ai corsi di formazione come guida o soccorritore mostro sempre i diversi prodotti esistenti. L’impressione è che nelle falesie delle mie zone si continui a usare prevalentemente il Gri Gri di Petzl, anche se il Click Up l’ho provato ed è davvero un ottimo prodotto. In negozio oltre a CT e Petzl vendo anche Black Diamond. Competizione dei Climbers Legends: conoscevi già tutti i climber invitati?

Sì, li conoscevo tutti perché sono più o meno miei coetanei. Yuji di fatto è il più giovane e in effetti era abbastanza prevedibile che vincesse lui. Mi aveva sorpreso la confermata presenza di Manolo, lui è sempre stato molto restio alle gare, peccato che alla fine non sia venuto. Io comunque avrei evitato la gara e prediletto la formula del meeting, in modo da favorire l’incontro tra i campioni di ieri e il pubblico di appassionati presenti a Kalymnos. Che impressioni ti sei fatto della manifestazione? Davvero ben organizzata, si vede che è una formula collaudata. Tuttavia, a mio avviso, qui a Kalymnos quello che manca è un po’ la storia, un evento come questo si potrebbe fare anche nelle nostre zone, o magari nelle falesie francesi, dove ci sono tiri mitici che hanno fatto la storia di questo sport. Tornerai a Kalymnos? Se sì con clienti o amici? Francamente non credo, come detto prediligo l’alta montagna e anche i clienti che accompagno abitualmente sono più orientati in questo senso. www.albysport.com

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FOCUS ON / COME È ANDATA LA SCORSA STAGIONE E COME ANDRÀ LA PROSSIMA? a cura di: Monica Viganò

Snowshoes, un segmento che si consolida Dopo alcuni alti e bassi, nelle ultime due stagioni i dati si sono stabilizzati, con un venduto in Italia attorno alle 100mila paia secondo le stime. Anche l’inverno scorso sono cresciute alcune realtà (5%-10%). L’80% di vendite proviene dalla fascia medio-bassa. In generale c’è ottimismo anche per questo inverno. La parola alle aziende.

BREVE EXCURSUS - Come i ben informati sapranno, l’anno d’oro delle ciaspole è quello riferito alla stagione 2008/09, quando il mercato ha vissuto un vero e proprio boom. Vuoi per la proposta di prodotti meno tecnici e dunque più accessibili (anche da un punto di vista economico) ai non-atleti, vuoi per il delinearsi di itinerari adatti a ciaspolatori di ogni livello, le racchette da neve hanno iniziato a strizzare l’occhio sempre più all’intera famiglia e per questo la loro quota all’interno del mercato degli sport invernali è cresciuta sensibilmente e costantemente. A partire proprio dall’Italia che nell’inverno 2008/09 era uno dei paesi di riferimento del Vecchio Continente con circa 100mila paia di ciaspole vendute. L’anno seguente le vendite sono cresciute in media del 10% mentre quello dopo ancora, soprattutto a causa delle scarse precipitazioni nevose, avevano subito una forte contrazione, con punte addirittura del 70% per alcuni marchi. Nella stagione 2012/13 la situazione si era risollevata e il venduto era tornato a crescere.

POSIZIONAMENTO E MAGAZZINO - Da segnalare per tutti la maggioranza di vendite (circa l’80%) nella fascia medio-bassa e bassa. Segno questo di una minor capacità di spesa del consumatore, ma anche probabilmente di un incremento di praticanti amatoriali. Un dato da tenere in considerazione per le aziende in fase di definizione del target e delle strategie ad hoc per raggiungerlo. Venendo a un’analisi territoriale, negli ultimi 3 anni le regioni dal più alto tasso di crescita sul fronte vendite sono Lombardia, Veneto e Alto Adige. Il Nord, come è ovvio pensare data la tipicità dell’attività, si conferma quindi il più sviluppato in riferimento alle snowshoes. Da ultimo guardiamo alla proporzione pre-ordini e pronto: ottimizzando la gestione del magazzino per poter far fronte a eventuali riordini senza tuttavia rischiare di chiudere con troppe rimanenze, i brand vendono sul pronto tra il 20% e il 70%. Photo courtesy Baldas - PillowLab

LA STAGIONE 2013/14 - L’inverno scorso, secondo la nostra analisi e i dati raccolti presso le aziende del settore operanti in

Italia, i numeri sono tornati ad avvicinarsi alla fatidica soglia delle 100mila paia, forse leggermente sotto. La maggior parte dei brand vende tra le 1.000 e le 2.500 paia, ma si arriva anche a 5.000-6.000 nel caso di un paio di altri marchi. Ma in questo segmento c’è un brand leader indiscusso: vale a dire TSL, azienda francese distribuita in Italia da Amorini, che con 32.000 paia vendute si conferma il marchio di riferimento, presidiando il 30% circa del mercato. “Convitato di pietra” in questa analisi è Decathlon: come sappiamo l’insegna francese non ama rivelare i suoi dati ma di sicuro le racchette da neve a marchio Quechua occupano un’importante fetta di questo mercato. Secondo alcune stime addirittura potrebbero incidere quasi per il 40%. Molto positiva la percentuale di sell out media dei marchi, tra l’80% e il 95%. In linea di massima per alcuni di questi è stata registrata una lieve crescita compresa tra il 5% e il 10%. Per altri si è invece trattato di un inverno stabile, scosso tuttavia dalle nevicate della coda di stagione che hanno portato a una variazione positiva nei riordini.

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CANALI DI VENDITA Negozi sportivi indipendenti

Noleggi

11,3%

46,7%

4% 18%

Grande distribuzione

Negozi outdoor indipendenti

20%

Catene sportive

Il grafico mostra le percentuali di vendita nei vari canali retail considerando i principali marchi (Decathlon escluso) Una forbice decisamente ampia destinata a variare di molto a seconda del marchio, della contingenza economica dei punti vendita e delle condizioni meteo. UN OCCHIO AL RETAIL – La media è quella di una presenza in circa 150 punti vendita, dove i prodotti sono proposti con un ricarico consistente, del 100% circa. Sempre a proposito di retail, per quasi tutti i marchi da noi interpellati fanno la parte “del leone” i negozi outdoor indipendenti, ai quali è destinato circa il 50% delle vendite. Seguono in ordine di importanza i negozi sportivi indipendenti, le catene sportive (alle quali è destinato in media il 20% delle vendite), i noleggi e la grande distribuzione. Ancora una volta la situazione cambia per TSL, che destina alla grande distribuzione il 50% delle sue vendite. Seguono per questo marchio i negozi outdoor indipendenti (25%), le catene sportive (20%), i negozi sportivi indipendenti (4%) e i noleggi (1%). PROSPETTIVE FUTURE - Tutti i marchi da noi interpellati sono ottimisti e credono che, secondo le prime avvisaglie, per il mercato snowshoes italiano la stagione 2014/15 sarà molto positiva. Per alcuni di loro que-

sto sentimento è dettato da un incremento di investimenti in pubblicità (web, social, materiale pop in primis) piuttosto che dal lancio di nuovi prodotti. Per tutti invece è dettato dalla natura stessa dello snowshoeing: un’attività a basso impatto, a contatto con la natura e non eccessivamente costosa, in linea con la tendenza a prestare più attenzione al proprio stato di salute. Ovviamente queste considerazioni danno per scontato che le precipitazioni nevose siano nella media e non “remino in senso opposto”. Ma qualora ciò accadesse, si parlerebbe di una stagione negativa dal punto di vista delle vendite per l’intero comparto neve e non solo per quello legato alle ciaspole. Segnaliamo che l’unico appunto negativo sulla proiezione di stagione riguarda la qualità dei prodotti che secondo alcuni dei nostri intervistati continua a essere in calo. GUARDANDO ALL’EUROPA – La stagione 2008/09 è stata epica non solo a livello nazionale ma anche e soprattutto a livello europeo. Qui l’anno precedente il mercato aveva segnato una significativa contrazione pari circa al 30%. Da allora questo business ha seguito un trend altalenante, arrivando al consolidamento nel 2010/11, quando si sono contate circa 400mila paia di racchette vendute. Due stagioni dopo abbiamo assistito a una seconda contrazione, che ha interessato particolarmente la fascia tecnica a favore di prodotti economici. La conseguenza è stata uno stallo nelle vendite. Che però paiono essere ripartite, seppur a un tasso di crescita rallentato. Nell’inverno 2013/14 si stima infatti che abbiano superato le 400mila paia e si siano attestate tra questa cifra e le 500mila paia. Questi dati sono riferiti a stime e supposizioni, considerando la totale mancanza di informazioni certe sulle quali poter basare valutazioni più dettagliate. Al contrario, possiamo con sicurezza affermare che i più importanti mercati europei (per lo meno per i marchi da noi interpellati) sono Germania, Francia, Italia, Svizzera, Inghilterra e Austria. Photo courtesy Salewa - Hansi Heckmair

Snowshoes, il mercato è ripartito? Questo l’interrogativo che ponevamo ai nostri lettori lo scorso anno di questi tempi, in occasione del consueto approfondimento dedicato alle racchette da neve. Un business che dopo lo stallo di un paio di stagioni fa, segno per molti dell’inizio della saturazione del mercato, pareva aver nuovamente accelerato. Ma quali somme possiamo tirare sull’inverno 2013/14? E cosa accadrà quest’anno, quali sono le prospettive? Come sempre abbiamo contattato alcuni dei principali attori del mercato nazionale che in linea di massima ci sono sembrati tutti positivi e ottimisti. Questo fa ben sperare per la stagione 2014/15, in attesa ovviamente che anche le condizioni meteo, decisamente influenti in questo segmento, aiutino il mercato.



FOCUS ON / NOTIZIE E APPUNTAMENTI DAL MONDO DELLE RACCHETTE DA NEVE Una ciaspolata notturna “a fin di bene” in Trentino

Un manager d’eccezione per il team atleti TSL

Il Campionato Mondiale Snowshoe a gennaio in Canada

In Trentino sul Monte Bondone viene annualmente organizzato un raduno con ciaspole che è tutto fuorchè agonistico. Si tratta di BondonAIL, una camminata notturna con racchette da neve nata nel 2009 dall’idea di un piccolo gruppo di giovani volontari dell’AIL Trentino ONLUS (Associazione Italiana contro Leucemie-Linfomi e Mieloma). L’intento era quello di creare un piacevole evento per gli abitanti trentini, cercando di abbinare la solidarietà all’attività sportiva ricreativa. La manifestazione si traduce dunque in una ciaspolata notturna di beneficenza non competitiva, interamente illuminata da fiaccole e disegnata su percorso non impegnativo all’interno della piana delle Viote. Il tempo previsto per completare i 3 km del percorso è di circa 1 ora, variabile a seconda della preparazione fisica del partecipante e della durata delle soste ai punti di ristoro. Nel 2014 la manifestazione, che ha spento 5 candeline, è andata in scena il 22 febbraio e ha attirato ben 3100 persone. La prossima edizione invece è prevista per il 28 febbraio e ancora una volta avrà tra i suoi main sponsor Salewa. Le iscrizioni si apriranno nella prima settimana di dicembre e, come novità del 2015, saranno limitate a 2000 persone al fine di preservare l’unicità della serata e di evitare l’inevitabile sovraffollamento del percorso. Come accade già dal 2012, anche nel 2015 alla manifestazione sarà abbinato un concorso di disegno dal titolo “Bambini che raccontano con disegni i loro giochi sulla neve per aiutare insieme l’AIL”. L’obiettivo è quello di stimolare la creatività dei più piccoli per sensibilizzare fin dall’infanzia sui temi solidali e sull’importanza delle piccole azioni per aiutare il prossimo. Al QR qui proposto il video dell’edizione 2014. www.bondonail.it

Uno dei principali brand di racchette da neve nel nostro mercato è TSL, distribuito da Amorini. Il suo attivismo è dimostrato anche dal team atleti sul quale può contare e composto tra gli altri da Dediasi Andrea, Giacometti Luca, Frick Gerd, Ghidini Flavio, Bonfanti Fabio, Corsini Alfredo, Bressanelli Ivan, Landi Antonello, Malfatti Pio, Bergamo Mirella, Bonora Lara, Bampi Sabrina e Badano Francesca. Responsabile di questo team è Antonio Molinari (in foto), che da anni pratica snowshoeing a livello agonistico ma non solo. Ha infatti conquistato anche svariati titoli nazionali e internazionali nella specialità della corsa in montagna. A oggi, considerando tutte le specialità in cui gareggia, ha corso 932 gare e conquistato 423 vittorie. In totale conta 676 piazzamenti sul podio. Con le ciaspole ai piedi vanta il titolo in Coppa Europa nel 2001, nel 2002 e nel 2003. Insieme al team TSL parteciperà alle principali manifestazioni nazionali tra le quali spiccano: 42° La Ciaspolada della Val di Non (4 gennaio), 5° Ciaspoldolomitica di Padola ValComelico (11 gennaio), 12° Ciaspovezzena di Luserna-Millegrobbe (25 gennaio), 15° Caspolada al chiaro di luna di Vezza D’Oglio (31 gennaio), 14° Ciaspolera del Monte Bondone (1 febbraio), 4° Ciaspalonga delle Marmarole di Auronzo-Pieve di Cadore (14 febbraio con tracciato di 44 km e 2600 mt di dislivello o 21 km e 1000 mt di dislivello). A livello internazionale, il team parteciperà al World Snowshoe Championships in Québec (Canada, 31 gennaio) e al Master des Neiges a Thônes (Francia, in data da destinarsi).

Tra le più importanti gare di snowshoe a livello internazionale spicca il Campionato Mondiale di Ciaspole, che nel 2015 si svolgerà in seno agli International Masters Winter World Games del Québec (Canada). Si tratta di un festival multi-sportivo a calendario dal 31 gennaio all’8 febbraio che dà spazio a 9 discipline invernali e che prevede circa 40 competizioni, animate da centinaia di atleti tra i più forti del mondo. In particolare saranno protagonisti del festival lo sci alpino, il biathlon, il cross country ski, il curling, l’hockey su ghiaccio, il long track skating, il marathon skating, il short track skating, il triathlon e - ovviamente - lo snowshoeing come demo sport. L’appuntamento con il World Snowshoe Championships è previsto per il 31 gennaio. Agli sportivi amatoriali presenti saranno proposti due percorsi (uno di 5 km e uno di 10 km) accessibili a tutti. www.mastersgamesquebec2015.com

Dolomiti Ciaspatour, al via l’11a edizione

Anche Salewa tra i supporter della 42esima La Ciaspolada

Manca un mese all’esordio dell’undicesima edizione del Dolomiti Ciaspatour, circuito dedicato alle racchette da neve promosso da Ng Timing e realizzato in partnership con Lafuma. Il calendario prevederà 12 appuntamenti. La grande novità è il coinvolgimento, oltre alle province di Belluno e Trento, anche dell’Alto Adige che terrà addirittura a battesimo la manifestazione il 7 dicembre con la Drei Zinnen Alpine Run Christmas Edition di Sesto Pusteria. Altra novità è l’inserimento in calendario del Trofeo Zandegiacomo, che il 30 gennaio impegnerà gli atleti sul percorso dal Lago di Misurina al rifugio Col de Varda. Questo appuntamento tra l’altro inaugura la collaborazione tra Ng Timing e Cadini Promotion, che si occupa anche dell’organizzazione della Ciaspauronzo (a calendario il 18 gennaio). Terza novità, la possibilità per gli appassionati non solo di iscriversi online ma anche di seguire in tempo Da sinistra Renato Bortot (coordinatore reale le classifiche organizzazione Ciaspatour) e Valter De Cian di Ng Timing alla presentazione collegandosi al sito del circuito di Ng Timing.

Qui sotto l’elenco delle 12 tappe: 7 • 12: Drei Zinnen Alpine Run Christmas Edition (Sesto Pusteria) 19/21 • 12: Ciaspaworld (Marmolada - Rocca Pietore) 11 • 1: Ciaspdoomitica (Padola - Val Comelico) 18 • 1: Ciaspauronzo (Palus San Marco - Auronzo) 25 • 1: Craspada Dolomitica (Lozen - Canal San Bovo) 30 • 1: Trofeo Zandegiacomo (Lago di Misurina - rifugio Col de Varda) 31 • 1: Nevegare Ciaspanight (gara in notturna): Alpe del Nevegal - Belluno) 7 • 2: Casparetha (Canale d’Agordo) 15 • 2: Ciaspalonga delle Marmarole (Pieve di Cadore) 22 • 2: Ciasparazzo (Altopiano di Razzo - Vigo di Cadore) 28 • 2: Aurine Ciasp&Go (Forcella Aurine) 7 • 3: Ciaspaltissima della Marmolada (Malga Ciapela - Rocca Pietore) www.ngtiming.com

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La Ciaspolada è una manifestazione internazionale e si svolge in Val di Non (Trentino) ogni inizio anno. La prossima edizione si disputerà il 4 gennaio e oggi, a due mesi dall’appuntamento, ha già raccolto le prime mille adesioni. Ogni anno si contano circa 5.000 partecipanti da tutta Italia, soprattutto Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna. Non mancano presenze dagli stati europei limitrofi quali Austria, Germania, Francia, Svizzera. Da segnalare negli ultimi anni anche la partecipazione di atleti più “lontani” e provenienti da Svezia, Finlandia, Danimarca, Russia e persino Stati Uniti e Canada. In totale nel 2014 La Ciaspolada, che annovera tra i suoi sponsor Salewa, ha contato la rappresentanza di 30 nazioni. Oggi, da sola, garantisce oltre metà delle presenze turistiche dell’inverno in Val di Non. Per il quarto anno consecutivo i pettorali degli atleti partecipanti alla prossima edizione, la 42esima, saranno realizzati con un dipinto di Fortunato Depero, pittore futurista originario proprio della Val di Non e nato nel 1892. Dopo la parentesi del 2014, nel quale è stato proposto per motivi climatici un percorso alternativo ma altrettanto suggestivo al Passo della Mendola, l’obiettivo per l’edizione 2015 è quello di tornare al classico ed apprezzato itinerario di circa otto chilometri con partenza da Romeno e arrivo a Fondo. Segnaliamo inoltre che, dopo aver ospitato nel 2013 il World Snowshoes Championship, nel 2015 sarà nuovamente affiliata con l’International Snowshoeing Federation che organizzerà il World Snowshoes Championship il prossimo 31 gennaio in Quebec (Canada). www.ciaspolada.it

Quattro le tappe della serie “a tinte rosa” Romp To Stomp Avanzare nella lotta contro il tumore al seno un passo alla volta… sulle ciaspole. Sulle nevi di Washington, Ontario, Vermont e Colorado si svolgeranno quattro importanti eventi organizzati da Tubbs Snowshoes e dedicati al tema della sensibilizzazione e della partecipazione a questa importante causa, il tutto per mezzo di una emozionante manifestazione di sport. Quattro location dove sono stati disegnati dei percorsi sui quali i partecipanti potranno misurarsi in una camminata con ciaspole (da 3 e da 5 k), nella race da 3 km e nel Lil Romper Dash. Gli appuntamenti previsti sono il 7 febbraio allo Stevens Pass Nordic Center di Washington e alle Scenic Caves in Ontario, il 28 febbraio allo Stratton Mountain Resort in Vermont e il 7 marzo al Frisco Nordic Center in Colorado. Nel 2015 il circuito festeggerà 12 anni di storia, nel corso dei quali ha finora raccolto circa 2,8 milioni di dollari da destinare alla ricerca contro un male sfortunatamente diffuso fra le donne. In particolare di tratterà di un’occasione per sostenere l’attività di Susan G. Komen e della fondazione Canadian Breast Cancer. http://tubbsromptostomp.com/

La Traccia Bianca verso la decima edizione È uno dei più noti eventi del panorama nazionale e nel 2015, dopo la cancellazione subita quest’anno, spegnerà 10 candeline. Si tratta de La Traccia Bianca che viene organizzato dal 2005 all’Alpe Devero nel comune di Baceno. La manifestazione coinvolge ogni anno circa 70 volontari, oltre a vari enti e associazioni. Le adesioni provengono non solo dai comuni limitrofi della regione Piemonte ma anche da altre regioni quali Lombardia, Liguria, Veneto, Toscana, Emilia-Romagna. Non Altimetria del percorso previsto nel 2015 mancano rappresentanze estere da stati quali Svizzera e Francia. L’importanza crescente di questo appuntamento è dimostrata dai numeri registrati: dai 540 iscritti della prima edizione si è passati ai 910 della seconda, cresciuti fino ai 1350 della nona in scena il 3 marzo 2013. Tra gli sponsor dell’evento, la cui prossima edizione è a programma il 1° marzo 2015, spicca Baldas. Agli interessati suggeriamo di tener d’occhio il sito ufficiale della manifestazione, dove il 5 dicembre verranno ufficializzate le istruzioni di iscrizione e partecipazione. www.latracciabianca.it


/ ALCUNI PRODOTTI IDEALI PER LE SNOWSHOES ASOLO Shiraz GV Dopo l’Editors’ Choice Award assegnato dalla rivista Backpacker alla linea Natural Shape e il Best in Gear Award del magazine americano Rock & Ice attribuito al modello Eiger GV, l’azienda italiana si aggiudica in altro prestigioso riconoscimento internazionale in poco più di un anno: Backpacker Magazine Gear Guide ha votato lo scarpone Shiraz GV come il Best All Around 2014 per le sue qualità di supporto, protezione, traspirabilità e comfort. Caratteristiche che lo rendono perfetto anche per l’utilizzo con ciaspole. È dotato di una tomaia realizzata in Schoeller K-Teck e pelle scamosciata 1,8 mm idrorepellente, con fodera in GoreTex. L’inserto anti-shock in PU e il nuovo battistrada Asolo/Vibram completano le caratteristiche del modello. È disponibile su calzata uomo e donna. DISTRIBUITO DA: Asolo - 0422.8866 - asolo@asolo.com

AKU Transalpina LTR GTX Dedicata all’attività escursionistica moderna, la Transalpina è un mix tra i valori della tradizione manifatturiera e le nuove soluzioni tecniche. La tomaia in pregiata pelle nubuck, dal design moderno e funzionale, è dotata di fodera Gore-Tex Performance Comfort. La suola è Vibram Cloud. La tecnologia IMS³ a tripla densità con sistema Exoskeleton offre un’ammortizzazione ottimale su tutto l’arco plantare e il massimo della stabilità. Transalpina è la scarpa per l’escursionista che ricerca il comfort totale in tutte le situazioni di utilizzo. Disponibile nelle misure 3-13 UK, pesa 600 gr. DISTRIBUITO DA: Aku Italia - 0423.2939 - info@aku.it

GROUSE CREEK Blackburn HW Calzatura versatile, realizzata per offrire protezione e performance ottimali anche durante le escursioni su ciaspole. Grazie alla tomaia realizzata con una combinazione di action leather e action nabuk, evita anche il minimo ingresso di acqua e neve, oltre che di eventuali detriti. In aggiunta la membrana Hydrowall è un’ulteriore garanzia di impermeabilità Il morbido collarino assicura una calzata confortevole. La suola in gomma bicolore favorisce efficace trazione e aderenza ed è dotata di una zeppa in Phylon che garantisce massima leggerezza e assorbimento degli impatti. Disponibile nelle varianti colore black e brown. DISTRIBUITO DA: Alpex – 0423.639588 - info@alpex.it

MILLET Touring Alpha Composite Jkt Giacca ibrida di nuova generazione, combina il Polartec Alpha, caldo e traspirante, con il Polartec Power Stretch Pro, utilizzato per la costruzione dei pannelli sulla schiena e sui lati allo scopo di assicurare elasticità nelle 4 direzioni, traspirabilità, tenuta anti-abrasione. Tra le caratteristiche del capo: costruzione ergonomica Flex Comfort, 2 ampie tasche con zip, anello per il pollice. Peso: 440 gr. DISTRIBUIT0 DA:

L.M.O. - 0423.648281 - contactlmo@lafuma.fr

TERNUA Jannu jacket La giacca da alpinismo Jannu di Ternua è vero e proprio concentrato di tecnologia. Costruita all’esterno con tessuto Pertex Quantum, sfrutta le doti di traspirazione e calore fornite da Polartec Alpha presente all’interno. I pannelli in Polartec Power Stretch Pro offrono la massima libertà di movimento. Il cappuccio di cui è dotata la giacca dispone di una visiera in neoprene e di un elastico, presente anche sui polsini, che incrementa la protezione dagli elementi. Tra le altre caratteristiche non vanno dimenticate le due tasche con zip, il fondo regolabile e i loghi riflettenti. Disponibile nelle taglie XS-XXL. Peso: 380 gr (taglia L). Prezzo: 190 euro. DISTRIBUITO DA:

Viking Nord Pool - 0435.32061 - info@vikingnordpool.com

SCOTT Sawatch Jacket Studiata per chi ama le escursioni invernali, la giacca Sawatch permette di rimanere caldi e asciutti anche nelle giornate più fredde grazie al tessuto Pertex e all’isolamento in piuma 650 fill. Tra le altre caratteristiche sono presenti cappuccio, tasche scaldamani, tasca interna, orlo regolabile, inserti in lycra sui polsini e sul cappuccio. Peso: 425 gr. Prezzo: 249 euro. Disponibile nelle taglie S-XXL. DISTRIBUIT0 DA:

Scott Italia 035.756144 - infosport@scott-sports.it

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FOCUS ON / ALCUNI MODELLI DI RACCHETTE DA NEVE DEI MIGLIORI MARCHI DEL SETTORE Con

le snowshoes usa anche...

FERRINO Hutte X-Trak Vest Gilet in tessuto elasticizzato, traspirante e anti vento, studiato per chi non vuole rinunciare alle escursioni durante le giornate più fredde. Dotato di loghi riflettenti e tasche laterali, è realizzato in tessuto Poliestere Stretch. Peso: 300 gr. DISTRIBUIT0 DA:

Ferrino & C. 011.2230711 - info@ferrino.it

GM 800 Merino Home - Naturalmente calda e morbida, accompagna il piede con sicurezza nei momenti di relax. Cucitura piatta della punta. Realizzata al 60% in lana, al 35% in poliammidica e al 5% in elastan.

- Sofisticata calza high tech dell’esclusiva collezione GM Feel the Italian Excellence. Le alte percentuali di cashmere (40%) e di lana Merino extrafine (40%) assicurano un impareggiabile comfort termico. Il piede è avvolto in una sottile e morbidissima seconda pelle, la punta della calza è rimagliata a mano. Aderenza e tenuta sono garantite dai rinforzi in tallone e punta, dalla fascia elastica stabilizzante a metà piede e dall’anima in Lycra. 1465 Cashmere Power

DISTRIBUIT0 DA:

Calze G.M. Sport 0461.990286 - info@gmsport.net

VIBRAM MultiControl Tech Grazie a una costruzione innovativa, la tecnologia Vibram MultiControl Tech offre stabilità e grip su superfici ghiacciate e scivolose. MultiControl Tech prevede infatti l’utilizzo di uno strato di tessuto in abbinamento alla gomma sui tasselli che entra a diretto contatto con il terreno. La costruzione dei tasselli è pertanto basata su una struttura a tre strati: esterno in gomma, intermedio in tessuto, interno in gomma di mescola uguale o diversa dall’esterno del tassello, oppure in poliuretano. È proprio il tessuto ad aumentare significativamente il grip su superfici ghiacciate, bagnate e scivolose. La tecnologia è ottimizzata per suole realizzate con mescole morbide, progettate per l’utilizzo a basse temperature e in condizioni di grip precario. Inoltre la perfetta aderenza tra tessuto e gomma neutralizza i pericoli di de-laminazione o consumo anomalo. Grazie infine al particolare processo di stampaggio, la superficie di tessuto a contatto con il terreno durante la normale usura della suola rimane costante, evitando l’alterazione di prestazioni con l’uso. DISTRIBUIT0 DA:

Vibram SpA 0331.999777 – vibram@vibram.com

BALDAS Printer Castor Special

TUBBS Flex RDG

Racchetta da neve ideale per escursioni di Ferrino, anche questa è interamente made qualsiasi livello, anche su pendii inclinati. La in Italy. È caratterizzata da 6 ramponi in dimensione poco ingombrante garantisce acciaio trattato con nuova sezione quaun eccellente comfort nella drata, griffa a tre punte, alcamminata mantenendo un zatacco azionabile con babuon galleggiamento su ogni stoncino. È dotata di sistema tipologia di neve. È un modeldi bloccaggio/sbloccaggio lo classico che a partire dalla attacco integrato al sistema stagione invernale 2014/15 è di alzatacco tutto azionabile disponibile anche abbinato con il bastoncino. Sistema antiall’attacco Castor Special, ribaltamento integrato. Doppio dotato posteriormente di una profilo laterale dentato per chiusura a leva che conferisce ottimizzare il grip. Assicura un un fissaggio del piede più ragalleggiamento ottimale con pido e confortevole oltre che un peso di 90 kg ed è adatto una tenuta perfetta durante per misure EU dalla 34 alla 48. il suo utilizzo. Come tutte le Pesa (al paio) 1,75 kg ed è diDue dettagli dell’attacco racchette da neve Baldas di Castor Special sponibile in colore rosso.

Progettato per affrontare un’ampia varietà di terreni di montagna, la Flex RDG presenta un sistema di attacco di facile utilizzo che unisce il nuovo CustomWrap con il Boa Closure System. Insieme a una cinghia sul tallone, garantiscono un precisione incredibile. Tra le altre tecnologie dispone di Torsion Deck, Actie Lift 6°, Traction Rails e FlexTail. Peso: 1,75 kg al paio per uomo, 1,57 kg al paio per donna.

Lys Racchetta da neve ideale per qualsiasi terreno e tipologia di neve, grazie ai ramponi in acciaio e all’alzatacco possono essere affrontati anche i pendii più ripidi. Il modello è disponibile anche abbinato all’attacco Castor Special, dotato posteriormente di una chiusura a leva che conferisce un fissaggio del piede più rapido e confortevole oltre che una tenuta perfetta durante il suo utilizzo. Come tutte le racchette da neve Baldas di Ferrino, anche la Lys è prodotta interamente in Piemonte, a testimonianza del legame tra l’azienda e il suo territorio. Il modello presenta 6 ramponi in acciaio trattato, griffa a tre punte, alza-

tacco. Grazie al profilo laterale inclinato assicura una totale presa anche su pendii inclinati o in contro-pendenza, inoltre nella neve fresca la conformazione dell’inclinazione aumenta la superficie portante garantendo un ottimo galleggiamento. La parte anteriore è sagomata con nervature seghettate che permettono di ancorare ogni passo al terreno. La sagomatura della parte posteriore funge da maniglia per il trasporto. Assicura un galleggiamento ottimale con un peso di 90 kg ed è adatto per misure EU dalla 34 alla 48. Pesa (al paio) 1,9 kg con attacco Castor Special ed è disponibile in colore rosso.

DISTRIBUIT0 DA:

The Group Distribution 0536.60731 info@thegroupdistribution.it

INOOK Odyssey Il miglior modello per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo della gamma Inook. Caratterizzato dall’accattivante design aerotec, Odyssey è dotata di un sistema di regolazione molto comodo e avanzato: è sufficiente infatti schiacciare una leva e tirare la talloniera lungo una cremagliera dove sono ben segnati i numeri di grandezza del piede. La parte anteriore del piede invece viene chiusa da un gancio a V che tende a schiacciare il piede sulla base d’appoggio facendo in modo che la neve non dia mai fastidio. Il modello presente inoltre un rampone a 6 punte sulla parte anteriore ed è disponibile in versione femminile: Odalys. Peso al paio: 1,07 kg. DISTRIBUIT0 DA:

DISTRIBUIT0 DA:

Ferrino & C. - 011.2230711 - info@ferrino.it

TSL Symbioz In questo modello è la racchetta da neve ad adattarsi al modo di camminare dell’escursionista e al terreno con un “rotolamento” del piede naturale. La Symbioz Elite è riservata ai più esigenti ed è proposta anche nella versione Expert per escursionisti in cerca del piacere e Racing per chi invece ama la competizione. La Elite e la Expert sono disponibili in tre taglie (S, M, L). Sul fronte presa, insieme alle lame verticali,i ramponi bidirezionali in acciaio inossidabile sotto il piede permettono una trazione ottimale in salita, un’eccellente tenuta in discesa e una perfetta tenuta laterale nel cammino a mezza costa. La flessibilità del telaio inoltre assicura tenuta e sicurezza ed evita le scivolate impreviste. Da ultimo gli attacchi telescopici accentuano il rotolamento del piede lungo il telaio. L’alzatacco Easy Ascent si aggancia con una spinta del bastoncino. Per la prima volta TSL usa una struttura che presenta rinforzi dalle proprietà specifiche e che sono alla base del concetto Hyperflex. I rinforzi in carbonio possiedono flessibilità e consentono una deformazione del telaio progressiva ed omogenea. I rinforzi in Texalium invece sono meno reattivi ma resistono alle forze che potrebbero deformare la racchetta. Rendono il passo naturale conferendo al modello elasticità, flessibilità e ammortizzazione. Al QR qui proposto, maggiori informazioni sulla Symbioz.

The Claunet 0125.809093 – info@theclaunet.it

305/325 Expedition Stabilità e presa su qualsiasi tipo di neve sono le parole chiave del modello. Il nuovo attacco telescopico Expedition (che permette di avere un’ottima flessibilità a livello del piede) dispone di pre-regolazioni per la memorizzazione della misura della calzatura. All’inizio di ogni escursione ecco che la racchetta potrà essere calzata rapidamente grazie al serraggio anteriore e posteriore confortevole e preciso. Infine il nuovo alzatacco Easy Ascent permetterà di raggiungere la vetta senza dovervi chinare. Il modello 305 è adatto con scarpe dal n°37 al n°50 e per persone con un peso dai 30 agli 80 kg. È inoltre disponibile nei colori paprika e pearly white. Il modello 325 è invece adatto per persone con un peso dai 50 ai 120 kg. È inoltre disponibile nei colori paprika e titan black.

305/325 Excursion Modello prensile e confortevole. Il fissaggio telescopico Excursion permette di avere un’ottima flessibilità a livello del piede e una buona memorizzazione del numero della calzatura e della sua larghezza. La calzata è precisa, rapida e confortevole grazie alla cinghia sul collo del piede a cremagliera, dotata di un’imbottitura comfort. Infine da apprezzare l’alzatacco Easy Ascent che su può far scattare senza doversi chinare, servendosi del bastoncino. Un ottimo compromesso tra comfort e tecnicità. Il modello 305 è adatto con scarpe dal n°37 al n°50 e per persone con un peso dai 30 agli 80 kg. È inoltre disponibile nei colori dark purple e celestial. Il modello 325 è invece adatto per persone con un peso dai 50 ai 120 kg. È disponibile nei celestial e metallic. DISTRIBUIT0 DA:

Amorini - 075.691193 - amorini@amorini.it

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GROUSE CREEK GC 200

Pensate per affrontare tutte le condizioni di terreno e di neve, queste ciaspole sono caratterizzate da fissaggio anteriore che avvolge qualsiasi tipo di calzatura grazie a una semplice regolazione laterale. La cinghia al collo del piede a cremagliera con la sua imbottitura comfort permette una calzata precisa e rapida. Favorisce lo stacco durante la camminata, garantendo la massima trazione sotto il piede in salita. La trazione è garantita dal rampone frontale, da 2 ramponcini laterali intercambiabili in acciaio e dal rampone posteriore. Altri dettagli del modello sono: sistema di bloccaggio facile da regolare e slacciare mediante le leve a sgancio rapido, ideale nelle condizioni più difficili; chiusura tallone con cinghia e blocco della stessa; alzatacco integrato; dimensioni 21 x 64 cm; peso kg 2,4; peso sostenuto fino a 115 kg; misura scarpa da 35 a 47 EU. Il modello, venduto con sacca per il trasporto, è disponibile nelle colorazioni blu e rosso. DISTRIBUITO DA:

Alpex 0423.639588 - info@alpex.it

MSR Revo Explore

SALEWA 999 Rocker TB & PL

Revo Ascent

Il telaio sagomato in acciaio ultra-leggero in unico pezzo e il piano ExoTract, robusto e durevole rendono le racchette MSR Revo aggressive e versatili, oltre che affidabili. Gli attacchi regolabili Hyperlink del modello Explore forniscono la giusta pressione sulla scarpa e si regolano in pochi secondi con il meccanismo a cric. Per togliere la racchetta è sufficiente slacciare la strap sul tallone e sfilare la calzatura dall’attacco. 40 punte di rampone distribuite lungo il telaio d’acciaio garantiscono una tenuta e una progressione ideale sia su neve che su ghiaccio. Anche i traversi più ripidi sono accessibili senza grande dispendio di energie grazie alla costruzione flessibile del piano in plastica. Inoltre gli alza-tacchi Ergo Televator riducono la trazione al polpaccio e migliorano la distribuzione della pressione sul terreno, migliorando la trazione. Gli alza-tacchi sono facilmente posizionabili con la punta del bastoncino da trekking.

La nuova racchetta MSR Revo Ascent è ideale per le lunghe escursioni alpine in quota. Il suo collaudato attacco PosiLock AT consente un facile fissaggio e ottima maneggevolezza, anche con i guanti. Anche i grossi scarponi da snowboard si adattano bene alle tre straps anteriori e a quella sul tallone. Il rampone sdoppiato Pivot, posizionato sotto la piastra dell’attacco, offre un’ottima tenuta su qualsiasi terreno. Al fine di non perdere galleggiabilità in neve fresca polverosa o durante il trasporto di carichi pesanti, i nuovi modelli MSR Revo possono montare le estensioni Revo Tails, per una maggiore portata.

Il nuovo rocker TB consente al piede di muoversi su e giù con naturalezza, grazie alla tecnologia Rocker. La camminata naturale risparmia energie e consente agli sportivi di concentrarsi completamente sulla salita. Il movimento è dolce e fluido e i metri di dislivello si conquistano quasi senza sforzo. La forma compatta e la dotazione di tubi di alluminio regalano allo sportivo un controllo costante eccellente e consentono movimenti precisi anche nei passaggi più stretti. La versione 999 Rocker PL da donna e uomo, sempre con tecnologia Rocker, presenta fianchi mobili che regalano alla ciaspola una spinta extra senza perdere in flessibilità.

Snow Fluke e Snow Picket Durante le traversate in ghiacciaio, le salite su neve, i bivacchi invernali e per esigenze di soccorso, i corpi morti e i fittoni MSR sono compatti ma davvero importanti. Il loro peso leggero, le dimensioni ridotte e la costruzione robusta, realizzata in alluminio della serie 7000, li rendono irrinunciabili per qualsiasi alpinista. Il fittone Snow Picket e il corpo morto Snow Fluke (in foto) possono essere usati come una sicurezza aggiuntiva alla piccozza nei soccorsi in crepaccio o per la stessa sicurezza in ghiacciaio e nei bivacchi durante le salite. DISTRIBUITO DA:

DISTRIBUITO DA:

Oberalp 0471.242900 - info@salewa.it

Outback ‘97 - 035.361103 - info@outback.it

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