Running Mag 11

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ANNO 2 - NUMERO 11 - 2013

Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: redazione@runningmag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.

“AUTHENTIC JAPANESE INNOVATION” : aNCHE RUNNING MAGAZINE a osaka alla scoperta delle origini di Mizuno

EVENTI / MEETING TECNICA

Un ARCOBALENO fra tradizione e innovazione

spirito di gruppo

PAGINe 18-20

PRODUCT TECHNOLOGIES

PAGINE 8 e 9

A PROVA DI IMPATTO Tecnologia DA indossaRE

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Dall’8 all’11 novembre abbiamo partecipato ALL’EVENTO DI GIAVERA DEL MONTELLO (TV) per riCORDare i momenti più importanti del 2013

focus shop

PAGINa 22

yes we run ...and grow aperto dal 2011 il negozio di Castellanza (VA), nonostante la giovane età è fra i più attivi in Lombardia fra gli specializzati nel running

Nella sede di Wtek a Vitulazio (CE) vengono sviluppati e realizzati i prodotti con una tecnologia unica dedicati all’attività sportiva e al running

i prodotti Noene sono UTILIZZATi DA molti ATLETI COMPRESI QUELLI del team Salomon Agisko, CHE NE riconoscono le capacità di assorbimento degli urti. uno strumento utile per prevenire gli infortuni

abbigliamento invernale fw 13/14

PAGINa 11

la scarpa del mese // Gel - Super J33

alle pagine centralI redazione@runningmag.it / www.runningmag.it

THE SOUND OF SILENCE È un viaggio anche interiore quello che ci porta a correre sulle colline rocciose del Somaliland

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RUNNING MAGAZINE

editoriale

di BENEDETTO SIRONI benedetto.sironi@tespi.net

THE POWER TO CHANGE A noi piace sempre guardare avanti e siamo davvero carichi per un 2014 che si prospetta molto intenso e stimolante. Anzi approfittiamo subito per fare a tutti voi un sincero, caloroso e sportivo augurio per il nuovo anno. Ma dicembre, si sa, è spesso periodo di bilanci e occasione per guardarsi indietro, valutando il lavoro fatto nei mesi precedenti. Per Running Magazine il 2013 è stato davvero positivo, variegato e denso di soddisfazioni. Con un pizzico di sana immodestia potremmo definirlo come l’anno della conferma definitiva. Il nostro (ma ci piace più definirlo “vostro”) giornale, presente peraltro anche sul web in molteplici forme, dopo soli due anni di vita si è consolidato ancor più come punto di riferimento privilegiato per gli operatori del settore. In un concetto di trade “allargato” che per noi - è bene sempre ricordarlo - comprende non solo le aziende, gli agenti e i negozi specializzati e multisport. Ma anche associazioni, organizzatori di gare, atleti, opinion leader, uffici stampa, agenzie e tutte le altre figure che formano la crescente community del running. Un mercato che continua a essere sovente in controtendenza rispetto ad altri. Anche rimanendo nel settore sportivo. Due esempi: lo sci dopo anni di gloria, fasti e ricchezza, da alcune stagioni pare inesorabilmente in “discesa libera” (ci si perdoni il gioco di parole). Del resto come potremmo definire un calo continuo, anno dopo anno, che ha visto passare dai quasi 400mila sci venduti nella stagione invernale 2004/05 ai 173mila di quella 2012/13? (dati ufficiali Pool Sci Italia). Veniamo alla bicicletta. Si fa un gran parlare di crescita del mercato bike e in effetti le vendite già da un paio di anni hanno superato quelle di automobili. Sempre più persone la utilizzano, il mercato dell’alta gamma tiene bene, la bici è molto “green” e il fenomeno delle elettriche sta iniziando ad arrivare anche da noi. Ma se andiamo a vedere i numeri, scopriamo in realtà che

Editore Sport Press Srl Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: RICCARDO COLLETTI Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600469 - Fax 0362.600616 Email: redazione@runningmag.it Website: www.runningmag.it Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050 Tel: 001.408.261.8809

NUMERO 11 - 2013

UNA RECENSIONE “IMPARZIALE” //

Le ragioni della corsa (e molto altro) • di Monica Nanetti

nel 2012 sono state vendute 1,65 milioni di bici. Vale a dire quasi 100mila pezzi in meno del 2011. Analizzando invece il mercato delle calzature sportive in generale, ci accorgiamo che anche in anni di crisi tiene e anzi cresce: 32,7 milioni le paia vendute in Italia nel 2012 (+3,3% sul 2011). Il segmento running rappresenta solo una piccola parte di questa torta, ma è senza dubbio uno di quelli con la maggior percentuale di crescita. E se l’apparel soffre di più a livello generale, l’abbigliamento da running ha ancora grandissime potenzialità. Non è un caso che molti dei più importanti marchi (anche footwear) ci puntino molto per il 2014, con campagne che certo non passeranno inosservate, raggiungendo anche le tv nazionali (dettagli sui prossimi numeri…). Tutto questo non significa che il nostro settore non presenti problematiche e difficoltà. Basti pensare al fenomeno delle vendite online, agli sconti “selvaggi”, alla concorrenza non sempre leale, alla supponenza di certi operatori o all’eccessivo tradizionalismo di altri (e spesso anche degli stessi consumatori). Tuttavia, a quale attività vi verrebbe da associare parole come entusiasmo, passione, semplicità, accessibilità, risparmio, salute, condivisione, trend, divertimento, charity? Al running naturalmente. E in particolare al running sempre più “nuovo”, “moderno” e “colorato” che tante volte abbiamo raccontato e continueremo a raccontare sulle nostre pagine. Anche perché siamo ormai ben consapevoli di una verità importante e “rivelatrice” nella sua brillante semplicità, che dovrebbe essere tenuta sempre ben presente da chi lavora in questo settore. Parafrasando - non a caso - una massima di Nelson Mandela, il quale affermava che “Sport has the power to change the world”, potremmo affermare che “Running has the power to change the people”. In meglio, naturalmente.

Anno 2 - N.11 - 2013 Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.38 del 20 gennaio 2012. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI. Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti.

Questo numero è stato chiuso in redazione il 5 dicembre 2013

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Una doverosa premessa alla presentazione del libro “Corro perché mia mamma mi picchia” (collana Strade Blu, Mondadori, euro 16,50, disponibile anche in formato e-book): quella che segue non può essere una recensione imparziale. Non solo perché gli autori Giovanni Storti (“il 33,33% del popolare trio Aldo, Giovanni e Giacomo”) e Franz Rossi (blogger, editore di X.Run e anima della community degli X.Runners) sono entrambi amici di vecchia data, ma anche perché mi è capitato di partecipare in prima persona a molte delle avventure raccontate nel volume; che, confermo, corrispondono quasi totalmente alla realtà. Il vantaggio è che di questo libro posso raccontare con una certa precisione la genesi, spiegandone così il taglio inconsueto e particolare. Tutto nasce dall’idea dei due autori di “scrivere quello che ci raccontiamo mentre corriamo”. Il che non è un modo di dire: fino a quando hanno fiato e non iniziano a tirarsi il collo con ripetute forsennate o salite spaccagambe, i due abitualmente corrono chiacchierando. E c’è da dire che chiacchierano parecchio: parlando di corsa, all’inizio, ma passando presto da considerazioni strettamente pratiche a temi più vasti e generali, di cui la corsa stessa diventa solo una metafora. È nato così un libro che non è (solo) un testo sul running. A indicazioni tecniche si alternano racconti di viaggio, a resoconti di gara si succedono surreali incontri di tutti i tipi, in un progredire di storie che parlano di amicizia, di fatica, di avventure e soprattutto di divertimento. C’è un piccolo universo di amici che fanno capolino qua e là lungo tutto il testo: dagli altri due membri del trio (Giacomo, che ha scritto la prefazione, e Aldo con le sue spassose disavventure di viaggio) al leggendario Trab (Pietro Trabucchi) definito “l’incarnazione del dio stambecco Lampuur”, dall’infaticabile Nik Valsesia con il suo “spirito da leone” fino al fedele Gianluca “il cui DNA è stato mischiato a quello di un geco”. Perché correre, per i due autori, è prima di ogni altra cosa un piacere. E nell’alternarsi del racconto a due voci si scoprono elementi inaspettati: la vena filosofica e quasi poetica di Franz; la folgorante comicità di Giovanni condita di tanto in tanto da momenti di autentica, intensa emozione. Un libro, insomma, destinato non soltanto agli appassionati di corsa, ma anche a tutti coloro che hanno voglia di scoprire, con un sorriso, qualche angolo sconosciuto del mondo e di se stessi.



Foto: Droz Photo

NEWS

Nike Vision in Italia con Snowide

lo show futuristico di Asics con Jan frodeno: natural running sul lago Alster di Amburgo

La Isf annuncia la stagione 2014 delle Skyrunner World Series // Un calendario sempre più competitivo che coinvolgerà sei nazioni di tre continenti per vedere all’opera gli atleti più forti del mondo. La ISF – International Skyrunning Federation ha finalmente annunciato il calendario della prossima stagione delle Skyrunner World Series. Ancora una volta saranno cinque le prove per ognuna delle specialità previste. Trte degli appuntamenti per la specialità Sky saranno sotto la distanza marathon: confermate la Maratòn Alpina Zegama Aizkorri e la Matterhorn Ultraks, ritornano in programma la Dolomites Skyrace di Canazei e la Course de Sierre Zinal in Svizzera prima della classica finale sul Garda Limone Extreme SkyRace. Le Ultra Series si apriranno come di consueto con la Transvulcania Ultramarathon e continueranno con la Ice-Trail Tarentaise in Val d’Isère, e con la Speedgoat 50K nello Utah. Altro appuntamento imperdibile sarà quello agosto con il Trofeo Kima, che in occasione del 20° dell’associazione riunirà gli skyrunner che ne hanno fatto la Storia, da Fabio Meraldi a Bruno Brunod. Finale inedita in Montana prevista il 14 settembre con The Rut 50K. Il segmento Vertical esordirà con la Transvulcania Vertical Kilometer, pria di trasferirsi in Val d’Isère per la VK Face de Bellevarde. Alla Dolomites Vertical Kilometer seguirà un’altra prova inedita in Montana, il Lone Peak Vertical Kilometer, prima della finale del 10 ottobre a Limone sul Garda con il Vertical Grèste de la Mughéra.

Un fotogramma del video dello show andato in scena sul lago Alster di Amburgo

// Lo scorso novembre Asics ha allestito un’installazione di 25 mq sulle sponde del lago Alster di Amburgo per spiegare ai clienti il vantaggio del natural running tramite veri e propri effetti speciali. L’iniziativa era finalizzata alla promozione della collezione Asics 33 e della relativa tecnologia FluidAxis. Protagonista è stato il campione triatleta Jan Frodeno, che durante l’appuntamento ha “corso sull’acqua”. Secondo Sports Tracking Europe la corsa naturale è la categoria con il più alto tasso di sviluppo nei mercati core europei tra cui Italia, Spagna, Francia e Germania, dove la domanda di prodotti correlati cresce a passo sostenuto di anno in anno. Solo in Germania le calzature dedicate a questa tipologia di corsa hanno già conquistato una quota di mercato del 33,9% nella categoria core running (dati STE).

prima tappa in Florida per l’Ironman 2014: è Nuovo record italiano per Fontana

// Nella vita di tutti i giorni è un progettista che studia il comportamento delle particelle fotoniche in settori di analisi quali chimica, fisica, medicina e farmaceutica. Ma Ivan Cudin è anche un runner abituato a compiere prestazioni straordinarie, come quella fatta segnare a Soochow in Taiwan lo scorso 7 dicembre. In occasione di uno degli appuntamenti internazionali più sentiti come quello della specialità di ultramaratona sulle 24 ore, l’atleta Mizuno in forza alla G.M. Udinesi Uoei ha fatto segnare la migliore prestazione italiana di sempre e conquistato un esaltante secondo posto alle spalle di Yoshikazu Hara. Con 266,702 km percorsi al termine della prova, Ivan ha infatti battuto il precedente record di 263,841 km che già gli apparteneva. Fra le imprese degne di nota messe a segno dal grande specialista di ultradistanze non-stop, si contano anche il titolo europeo sempre nella disciplina delle 24 ore e due vittorie alla Spartathlon: corsa da Atene a Sparta di 245,3 km, nella quale si è finora distinto come l’unico atleta assieme a Scott Jurek in grado di portare a termine il percorso in meno di 23 ore.

Foto: Alberto Diodato –TriathlonTimePhoto

Alla 24 ore di Sochoow il miglior record azzurro di sempre vale il 2° posto a Ivan Cudin

// Andare in Florida e provare a vincere per essere il primo italiano ad aggiudicarsi una Ironman. Questo era l’ambizioso obiettivo di Daniel Fontana alla vigilia dell’appuntamento con il prestigioso circuito internazionale a Panama City Beach, sulla penisola atlantica. Già nel 2009 era stato proprio in questo Stato che il triatleta azzurro si era laureato vicecampione del mondo sulla mezza distanza. Alla fine della gara, svoltasi lo scorso 2 novembre, la comunque ottima prestazione gli ha consentito di arrivare soltanto a un passo dal podio. Quarto posto finale alle spalle dello spagnolo Victor De Corral, dello statunitense Andrew Starykowicz e del ceco Filip Ospaly. Grazie al crono di 8h 05’ 48’’ la sua resta la migliore performance italiana di sempre sulla distanza. Il nuovo record migliora di circa 13’ il precedente, sempre detenuto da Fontana. La dura competizione sulla East Coast americana ha così determinato nonostante tutto un inizio più che promettente per la stagione 2013/2014 che il membro della DDS di Settimo Milanese intende concludere con la partecipazione alla grande finale hawaiana di Kona.

// Snowide prosegue la sua crescita con l’aggiunta del marchio Nike Vision (Marchon Sport) al suo portafoglio. Il gruppo possiede infatti i brand APO e White Doctor (snowboard e sci) e distribuisce in varie parti del mondo i marchi ColourWear, FatCan, Deeluxe, Planks, SHUT Skateboards e Rexxam. Con l’acquisizione della distribuzione di Nike Vision per il canale sportivo completerà la sua attuale rete commerciale.

La parola ai vertici Yann Zaccaro, sales manager di Snowide, ha commentato: “La nostra strategia è quella di avere una gamma completa di marchi complementari e specialisti per tutti i segmenti del settore in cui siamo posizionati. La nostra evoluzione avviene in due direzioni: rafforzare la presenza nei negozi in cui attualmente lavoriamo e ampliare la rete commerciale. Questo permetterà alla società di creare un equilibrio tra estate e inverno, offrendole l’opportunità di entrare in nuovi segmenti di fascia più alta, aggiungendo valore e prodotti hi-tech. La gamma di Nike Vision è ricca, pertinente ai settori di riferimento ed è associata a un’elevata qualità di vendita grazie a un programma di merchandasing accuratamente studiato”. Andrea Galli, country coordinator di Snowide per l’Italia, sarà il responsabile di Nike Vision per la distribuzione italiana.

Tailwind 12

È il modello indossato dal mezzofondista britannico Mo Farrah. È dotato di sistema di lenti intercambiabili e tecnologie Max Optics, sviluppata per consentire precise informazioni visive con ogni angolazione, e Flying Lens che evita l’appannamento. La struttura in nylon è leggera e flessibile per offrire comfort di vestibilità ed elevata resistenza. Il nasello regolabile e le aste della montatura sono progettati per assicurare massima precisione ed evitare gli spostamenti dell’occhiale. Distribuito da: Snowide 045.0055128 / info.italia@snowide.com

ERRATA CORRIGE Nella vetrina prodotti che abbiamo pubblicato nel numero 9 di Running Magazine abbiamo riportato il prezzo di vendita della scarpa Mizuno Wave Ultima 5, che si è poi rivelato errato. Il costo per l’Italia è di 145 euro e non di 120.

La tecnologia di Cocona nel nuovo brand 37.5 technology// // Il corpo umano è fatto per mantenere una funzionalità efficiente quando si trova all’interno di una ideale zona di comfort “a 37,5”. Ovvero con tasso di umidità del 37,5% e temperatura di 37,5°C. Ciò significa che per mantenersi in prossimità di questi parametri esso attiva una serie di processi fisiologici di termoregolazione al fine di reagire in maniera ottimale alle condizioni ambientali esterne e ai differenti stati di attività a cui è sottoposto. Uno dei brand leader mondiale nel settore delle tecnologie applicate ai prodotti per lo sport e non solo come Cocona ha sviluppato un sistema che incorpora particelle attive in modo permanente nei capi e nelle calzature. Grazie alla sua capacità di catturare e rilasciare il vapore acqueo, che aiuta il fisico a mantenere un’ideale condizione termica, questo sistema brevettato è stato ora ribattezzato 37.5 Technology. “Il nuovo nome spiega chiaramente le proprietà della nostra tecnologia”,

Susanne Fischer è direttore marketing per l’Europa

ha spiegato Jeff Bowman, ceo dell’azienda con sede a Boulder in Colorado. “Già dalla prossima primavera i prodotti che la impiegheranno saranno corredati da materiali informativi che spiegheranno le caratteristiche delle sue performance, in modo che i rivenditori possano comprendere perché i prodotti dei nostri partner funzionano meglio. 37.5 Technology è progettata per migliorare le prestazioni dei prodotti e delle persone che li indossano. Se il corpo spreca meno energia per cercare di mantenere la giusta temperatura, quell’energia risparmiata potrà essere utilizzata per svolgere al meglio le attività che amiamo compiere”. Attualmente sono 60 le aziende nel mondo che applicano questa soluzione all’interno di fibre, tessuti, laminati isolanti o pellicole con cui realizzano abbigliamento e scarpe. Tra questi anche adidas, The North Face, Pearl Izumi, ASICS, Salomon e Under Armour.

// Il comunicato ufficiale è giunto a stretta posta rispetto a quello della nascita del nuovo sistema: Cocona Inc. ha nominato Susanne Fischer come nuovo direttore marketing Europa. Dal suo ufficio a Monaco di Baviera Susanne guiderà tutte le attività di marketing a supporto del lancio e dello sviluppo del marchio 37.5 Technology nei mercati dell’abbigliamento, calzature e biancheria da letto. In passato Fischer ha ricoperto il ruolo di marketing manager presso la casa editrice Hubert Burda Media, per la quale era responsabile del reparto moda e lifestyle per riviste di stampo internazionale come Elle, InStyle e Bunte. Prima ancora è stata European brand marketing manager per Timberland, marketing & communication manager per Messe München e marketing manager Europa Polartec. “È eccitante essere di nuovo parte di un team di grandissi-

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mi professionisti e lavorare con una tecnologia che aggiunge valore unico a tutti gli strati di abbigliamento e calzature”, ha dichiarato a seguito dell’annuncio. Jeff Bowman, amministratore delegato Cocona, ha aggiunto: “Susanne era con me quando abbiamo lanciato il marchio Polartec nei primi anni ‘90. Lei sa bene cosa sia necessario per costruire un marchio da zero in questi mercati Sono convinto che sarà per noi un importante valore aggiunto, soprattutto nella migrazione dei clienti dal precedente brand a quello nuovo”. Il marchio 37.5 è stato creato grazie anche alla consulenza della celebre agenzia creativa Sandstrom Partners di Portland, Oregon, con l’obiettivo di comunicare al meglio le più profonde caratteristiche del brand e la tecnologia unica delle sue particelle attive brevettate Cocona.


la Yankee Run è tornata in veste invernale

RUNNING MAGAZINE

NUMERO 11 - 2013

L’Energizer Night Run for Unicef premiata al BEA Expo Festival // Il 26 e il 27 novembre a Milano è andata in scena la decima edizione del Bea Expo Festival, una kermesse nata con l’intento di offrire momenti di alta formazione e networking ai professionisti operanti nel settore degli eventi. Una due giorni di aggiornamento professionale durante la quale è prevista persino la cerimonia di assegnazione dei Best Event Awards. Proprio in questo contesto si inserisce

l’Energizer Nightrun for Unicef, premiata con Louder come Migliore evento sportivo dell’anno. Tanta la soddisfazione degli organizzatori dell’evento, che nel 2013 ha supportato l’Unicef e la sua campagna “Vogliamo Zero” registrando numeri record: i runner sono stati infatti 6.000, il doppio rispetto all’esordio nel 2012. Gli organizzatori sono già all’opera per la definizione dell’edizione 2014.

// Dopo il successo della prima tappa della Yankee Run a Colere con la gara a eliminazione tra runner d’elite, FlyUp Sport di Mario Poletti ha riproposto la competizione a invito in versione invernale. Così domenica 1° dicembre le vie del comune di Fiorano al Serio (BG) hanno ospitato la seconda prova del Yankee Run Challenge. Una corsa riservata a 12 top runner con una formula particolare: la kermesse ha infatti identificato in un anello cittadino il tracciato attorno al quale gli atleti si sono dati battaglia. Dopo otto giri di riscaldamento a velocità controllata, via agli sprint con eliminazione dell’ultimo concorrente ogni due giri. A farne le spese nomi importanti come il quattro volte tricolore di maratona Migidio Bourifa (ottavo classificato), Luigi Ferraris e Mattia Bonomi. L’ultimo giro è stato un duello a due tra il siciliano Giorgio Scialabba e il lecchese Mattia Sottocornola. Alla fine è stato il primo a trionfare, aggiudicandosi lo sprint finale. Terzo posto per il giovane Ahmed

Capodanno nella capitale con la terza edizione della “We Run Rome” // Si sono ufficialmente aperte a inizio novembre le iscrizioni alla terza edizione della We Run Rome, corsa che il 31 dicembre attraverserà il centro storico della città eterna. Per il terzo anno consecutivo sport, musica e divertimento si fonderanno in un percorso di 10 km (competitivo e non) che abbraccerà viali, parchi e ville coinvolgendo appassionati di running e sportivi. Diversi gli appuntamenti in programma per allenarsi insieme in vista della run di San Silvestro: sulla pagina Facebook Nike Running Italia sono disponibili tutte le informazioni in merito. Per iscriversi, per informazioni sui percorsi e per conoscere

le attività in programma è inoltre possibile visitare il sito ufficiale della manifestazione. www.werunrome.it

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Ouhda di Gromo della Pool At Valle Seriana. L’organizzatore Mario Poletti, dandoci appuntamento per il 2014, ha così commentato la buona riuscita dell’evento: “Questa seconda edizione del Winter Sprint è stata promossa a pieni voti; si tratta di una kermesse che permette di avvicinare il podismo d’elite alle persone e far conoscere un mondo spesso poco valorizzato”. Credits: Roberto Mandelli

Da sinistra Mattia Sottocornola, Giorgio Scialabba, Ahmed Ouhda e Mario Poletti


NEWS editoria //

Lo store vibram FiveFingers a Milano sostiene la Fondazione Veronesi

A metà fra natural running e T’ai Chi: arriva in italia il best seller americano “ChiRunning” // Arriva nel nostro paese il volume “ChiRunning. Un rivoluzionario approccio naturale alla corsa” scritto da Danny e Katherine Dreyer e tradotto da Gary Brackett, unico Istruttore Certificato ChiRunning d’Italia. Ispirandosi ai principi del movimento del T’ai Chi, Danny ha inventato un nuovo modo di correre che consente di bilanciare lo sforzo ed evitare gli infortuni. L’appoggio sulla zona mediana della pianta del piede combinato con un’inclinazione in avanti del corpo permette di utilizzare la forza di gravità e la potenzialità del controllo del baricentro e di indurre una naturale propulsione che sostituisce il lavoro di spinta delle gambe. Questo approccio è la traduzione del “non-agire” del T’ai Chi. Negli ultimi dieci anni la pratica del ChiRunning si è diffusa negli Usa e in molti altri Paesi, fino a costituire un vero e proprio fenomeno di massa. Il volume ha infatti venduto più di 150mila copie in patria ed è stato tradotto in 14 lingue. Titolo: ChiRunning Autore: Danny e Katherine Dreyer Editore: Ultra Sport Pagine: 340 Prezzo di copertina: 22 euro

Gli “schemi” di Dan Peterson per essere manager dello sport // Viene dall’altra parte dell’Oceano ma è diventato uno dei personaggi simbolo dello sport italiano. Dan Peterson è il “coach” per antonomasia e ha fatto la storia della pallacanestro azzurra dopo aver vinto il titolo nazionale con l’Olimpia Milano e la Virtus Bologna. Da anni è una delle voci più autorevoli del mondo sportivo e con le sue doti istrioniche di commentatore ha saputo offrire competenza tecnica e vivacità a questo ambiente. La sua vita raccontata attraverso una serie di aneddoti e di episodi simbolici è diventata soggetto di un libro. Edito da Egea e scritto a quattro mani dal coach e da Dino Ruta, leader Sport Knowledge Center – Sda Bocconi School of Management, il testo è suddiviso in capitoli strutturati come se fossero “schemi di allenamento”. Il titolo è quanto mai significativo: “Per me… numero 1!” e sta a sottolineare l’importanza del ruolo di leader. In questa ottica vengono riportati insegnamenti destinati a chi riveste un compito manageriale all’interno del settore sportivo, ma non solo. Al suo interno sono raccolte le testimonianze di dieci grandi nomi del mondo dello sport che hanno vissuto in qualche modo alcuni momenti significativi assieme all’uomo “di ghiaccio”. Titolo: Per me... numero 1! Autore: Dan Peterson e Dino Ruta Editore: Egea Pagine: 256 Prezzo di copertina: 19,90 euro

// Le noci sono un frutto molto ricco di sostanze nutritive che quando vengono assunte dall’organismo rallentano l’ossidazione delle cellule, evitando così il processo di invecchiamento che comporta la nascita delle forme cancerogene. Per questa loro proprietà sono diventate il simbolo di una nuova iniziativa promossa da Vibram FiveFingers, una delle realtà del nostro mercato più attive sul fronte delle iniziative per la solidarietà, in collaborazione con la Fondazione Veronesi. A partire dallo scorso 12 novembre all’interno dello store monomarca che il brand delle cinque dita ha aperto a Milano in via Raffaello Sanzio, sarà possibile acquistare le Noci della Prevenzione e in questo modo sostenere la ricerca per la prevenzione di forme tumorali. Il ricavato che verrà raccolto sarà donato alla fondazione che

dal 2003 si impegna per raccoglier fondi da destinare a medici e ricercatori per i progetti di alto profilo e per contribuire alla divulgazione scientifica affinché i risultati e le scoperte effettuate diventino patrimonio di tutti.

Teva inaugura il primo flagship store internazionale a Orlando // Il marchio Teva, divisione outdoor e footwear di Deckers Corporation, ha da poco aperto il suo primo monomarca nella città di Orlando, in Florida. Situato all’interno dell’Orlando Premium Outlets, in Vineland Avenue, il negozio presenta una selezione di calzature da viaggio e per l’avventura di tutti i giorni: sandali, scarpe da trail, sneakers, scarponcini e water shoes. All’interno del punto vendita inoltre saranno presenti schermi interattivi e materiali comunicativi utili ed esemplificativi per i clienti, cui verrà comunicato il claim “Live Better Stories” attraverso storie di avventure legate al marchio. TevaSphere Rally

SportXtreme distribuisce gli orologi gps TomTom Running e Multi-Sport // Display extralarge, funzioni di allenamento con grafica a tutto schermo e funzionalità innovative. Gli orologi TomTom per la corsa e per il triathlon ma non solo da oggi sono distribuiti da SportXtreme. La divisione di Softeam dedicata alla commercializzazione di prodotti tecnologici sviluppati per chi pratica lo sport ha lanciato sul nostro mercato i modelli TomTom Runner e TomTom Multi-Sport. Fra le caratteristiche principali di cui sono provvisti, molto interessante è la possibilità di controllare il menù principale attraverso un unico pulsante. In questo modo è possibile accedere alle informazioni principali e visualizzare le

funzioni di allenamento in maniera semplice e immediata. Entrambe le versioni sono inoltre dotate di sensore cardiofrequenzimetro da braccio Smart Sensor Bluetooth Smart 4.0. Questa tecnologia è stata progettata per rilevare il battito cardiaco durante l’attività attraverso una fascia che si applica al braccio invece che con la tradizionale fascia toracica. Completano le funzionalità dei dispositivi TomTom la risoluzione ad alto contrasto dello schermo che permette a corridori e ad atleti di avere sempre sottocontrollo distanza, tempo e passo anche in condizioni climatiche difficili, come in caso di sole battente.

DISTRIBUITO DA // SofTeam / 039.207891 / info@sportxtreme.it

Tra ufficio e tempo libero: un anno con Sportdiary, l’agenda dedicata ai runner e agli sportivi Il 2014 è alle porte. Altri 365 giorni da riempire con nuovi appuntamenti e nuovi impegni. E ovviamente, parlando di running, nuovi record e nuove esperienze. Sportdiary è un’ottima agenda studiata per contenere in maniera ordinata tutti gli aggiornamenti personali sull’andamento della propria attività atletica. Un diario che all’interno, oltre a essere ordinato con i tradizionali spazi per segnare gli appuntamenti di lavoro e tempo libero, è stato pensato per annotare risultati, rilievi cronometrici, gare svolte e impressioni: tutto ciò che occorre per un anno da vivere seguendo la propria passione per la corsa. In commercio dal 2009, è uno strumento utile per archiviare per iscritto le proprie esperienze, da sfogliare negli anni successivi per confrontare i propri progressi anche con i compagni di allenamento. Edito da Edicicloeditore, Sportdiary è proposto ai podisti come agli amanti di molte altre attività affini, dall’atletica al nordic walking, ed è disponibile anche nella versione per ciclisti. www.sportdiary.it TITOLO: Sportdiary Autore: Devis Incerti Editore: Ediciclo Editore Pagine: 364 Prezzo di copertina: 16 euro

Haglofs si conferma partner del secondo Extreme Dolomite Trail // L’edizione numero uno che si è svolta quest’anno ha segnato l’ingresso all’interno del calendario nostrano di eventi legati al trail di una delle manifestazioni più interessanti dell’ultimo periodo. Doloite Extreme Trail si svolge lungo i sentieri della Val di Zoldo, uno dei patrimoni mondiali dell’umanità Unesco. L’appuntamento per la seconda edizione è fissato per il 7 giugno 2014 e fra le conferme più attese c’è proprio quella che riguarda il percorso del 2013: 53 km, con 3.800 m di dislivello positivo e 3.710 m di dislivello negativo ai piedi di San Sebastiano, Civtta, Moiazza e Pelmo. Confermata anche la partnership con Haglofs, che omaggerà tutti i finisher con una calzatura da trail. Sul fronte novità, l’organizzazione dell’Atletica Zoldo ha deciso di aumentare da 400 a 600 il numero massimo di partecipanti: “Nella prima edizione abbiamo contenuto il numero di concorrenti perché, essendo all’esordio, dove-

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vamo prendere le misure” ha spiegato il coordinatore Paolo Franchi. “Per questo abbiamo dovuto dire di no a qualcuno, ma finalmente vista l’esperienza positiva del 2013 abbiamo deciso di aumentare il numero di partecipanti sapendo di poter garantire sempre comunque la massima sicurezza dal primo all’ultimo metro del tracciato”. www.dolomitiextremetrail.com


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Personalizzare la propria sneaker su YourReebok // Dopo il successo registrato negli Usa, in Canada, in Giappone e in ben 8 paesi d’Europa, con oltre 230.000 scarpe personalizzate in meno di un anno, sbarca anche in Italia YourReebok. Si tratta di un’innovativa piattaforma che permette agli appassionati di sneaker e ai fitness addicted di creare e acquistare scarpe Reebok customizzate. Gli interessati hanno infatti la possibilità di personalizzare i principali modelli della collezione Reebok, ovvero Freestyle, Classic Leather, Pump, CrossFit Nano, Oly Lifter e RealFlex. È possibile personalizzare fino a 23 aree della scarpa con una selezione di 19 colori e grafiche, 4 tipologie di materiali e la possibilità di aggiungere la propria firma o il proprio claim direttamente sulla tomaia. Il prezzo delle scarpe personalizzate varia da 120 euro a 160 euro a seconda di modello, stile, materiali e optional selezionati. A oggi tra i modelli più venduti c’è la Reebok CrossFit Nano 3.0 della collezione FW 2013, lanciata durante gli ultimi CrossFit Games 2013. Il cambiamento più evidente introdotto da questo modello è la tomaia Duracage, un telaio in poliuretano steso direttamente sull’airmesh per garantire flessibilità, protezione e stabilità con una struttura ultraleggera. Altri dettagli del modello

sono tomaia con mesh a zone per assicurare traspirabilità e protezione, suola a profilo basso più vicina al terreno per massimizzare aderenza e reattività durante l’allenamento, tecnologia RopePro per offrire “grip & slip” indipendentemente dalla tecnica di scalata. www.reebok.it

AmicoMed Pressione, cuore sotto controllo

Sensazioni “artiche” con il nuovo abbigliamento invernale ASICS

// AmicoMed Pressione è il primo servizio che offre una valutazione medica dell’andamento della pressione arteriosa ogni volta che si effettua un autocontrollo. È sufficiente misurare la pressione con qualsiasi apparecchio e inviare i dati alla centrale medica (tramite il sito internet, usando l’applicazione per smartphone o con una telefonata). A testimonianza della qualità e dell’innovazione di tale servizio, AmicoMed Pressione è stato riconosciuto anche dalla SIIA (Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa). La società ideatrice di questo servizio è invece QuasarMed srl, start up italiana all’avanguardia nel mondo della telemedicina assistita e qualificata come ambulatorio cardiologico. AmicoMed Pressione è acquistabile da tutta Italia online sul sito internet oppure al call center 02.82464040. Inoltre, per il momento nella sola provincia di Brescia, è disponibile anche in farmacia. L’abbonamento mensile ha un costo di 19,95 euro (minimo tre mesi).

// Una nuova collezione di abbigliamento invernale sviluppata ispirandosi agli husky siberiani, in grado di correre per 120 km al giorno in condizioni climatiche estreme. ASICS continua a promuovere in grande stile le principali novità prodotto realizzate per questa stagione. I capi della linea Winter 2013 sono caratterizzati dall’impiego di tessuti fabbricati con le esclusive tecnologie Motiondry, Motiontherm e MotionProtect. Grazie alla combinazione di queste tecnologie sono in grado di assicurare performance ottimali in termini di isolamento, ventilazione e protezione anche quando le temperature sono particolarmente rigide. Si diceva del

www.amicomed.com

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motivo di ispirazione che sta alla base del progetto Motion Series. Per esprimere in maniera efficace e allo stesso tempo suggestiva i suoi punti di forza, il brand nipponico ha scelto di realizzare una serie di spettacolari fotografie ambientate nel paesaggio artico di Tänndalen. L’intensa cromia dell’aurora boreale che illumina le distese innevate dello scenario svedese, gli atleti che corrono indossando alcuni dei principali modelli della serie e percorrono strade e sentieri ghiacciati in compagnia di splendidi esemplari di husky, sono stati immortalati in immagini di grande realismo scattate dal celebre fotografo Derrick Santini.


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RUNNING MAGAZINE

Plantari e solette Noene sono diventati un compagno di attività ideale per molti RUNNER E PRATICANTI DI ALTRE ATTIVITà SPORTIVE

A prova di impatto

NUMERO 11 - 2013

Team Salomon AGISKO //

Il brand made in Swiss è UTILIZZATO DA NUMEROSI ATLETI COMPRESI QUELLI del team Salomon Agisko, CHE NE riconoscono le elevate capacità di assorbimento degli urti. Uno strumento efficace per ridurre il rischio di disturbi fisici e di patologie diffuse fra chi pratica con frequenza attività come la corsa. Le parole di un esperto - Si possono elen-

• davide corrocher

Per realizzare un progetto che sia valido e che duri nel tempo occorre sempre partire dalle fondamenta, dalla base. Così anche nello sport e nel running. Fare attività senza la giusta preparazione e senza la giusta attrezzatura comporta l’impossibilità di ottenere i benefici sperati dall’attività in questione e nella maggior parte dei casi il sopraggiungere di disturbi fisici e di infortuni. Le principali difficoltà che deve sostenere chi corre con frequenza, ma anche semplicemente chi cammina, sono dovute agli effetti dell’impatto del suo corpo con il suolo. Le onde d’urto che si generano in questa fase producono un’azione potenzialmente nociva che si propaga dalle caviglie fino alla nuca. Queste vibrazioni si propagano a tutti i punti nevralgici

ogni passo. Si tratta di una mescola in gomma creata per la prima volta nel settore dell’industria pesante per contenere gli effetti delle vibrazioni prodotte dai macchinari. Il suo impiego è stato in seguito esteso alle vetture da corsa, dei treni ad alta velocità o della metro di Milano dove si voleva proteggere dalle

Paolo Barnes

dell’apparato locomotore, provocando microtraumi prolungati che a loro volta possono generare tendiniti, infiammazioni acute all’altezza del tallone, periostiti, fratture da stress, dolori articolari ai piedi, alle ginocchia, alle anche, alla schiena o alla base del cranio. Se da una parte incidenti di questo tipo sono diffusi fra i runner e gli sportivi, altrettanto diffusa è la reputazione di uno dei marchi più importanti in fatto di prevenzione e supporto come Noene. Si diceva di partire dalla base: ebbene, il brand made in Swiss è uno degli specialisti nella realizzazione di solette e plantari la cui qualità dei prodotti è riconosciuta da numerosi esponenti autorevoli del mondo dello sport e non solo.

sollecitazioni sotterranee la struttura del Duomo. Da tempo questa tecnologia è stata introdotta da Noene all’interno di solette dallo spessore di pochi millimetri. Possono essere indossate su qualunque tipo di calzatura e il loro impiego è efficace per protegge le articolazioni. Tanto che numerosi atleti del mondo del podismo, della corsa in montagna e degli sport endurance si affidano con regolarità al brand svizzero.

care numerosi contributi da parte di esperti che si sono espressi in merito ai benefici offerti dalle solette Noene. Fra questi ci basti riportare quello autorevole del dott. Mattia Luca Castellani, dello Studio Ortopedico dott. Mattia Luca Castellani a Torino. “Un podista sottopone a sollecitazione frequente le proprie strutture osteomuscolari, esponendosi al rischio di produrre nel tempo patologie da sovraccarico funzionale. Le lesioni acute derivano invece da cadute o colpi diretti che producono lesioni immediate dolorose e che impongono la sospensione dell’attività, ma l’ottanta per cento dei traumi del corridore è dovuto a errori di allenamento. Attraverso la mia professione di tecnico ortopedico sono preparato per trattare il corpo come un’unica entità e non per focalizzare l’attenzione semplicemente sul trauma. L’elasticità del Noene permette di assorbire e disperdere l’energia negativa derivante dalle onde di shock, distribuendo al meglio i carichi su tutta la regione del piede in modo omogeneo senza AC2 traumatizzarlo. Ho notato attraverso studi baropodometrici (eseguiti nel mio studio con strumentazioni tecniche di indagine posturale biomeccanica, quali pedane di pressione baropodometriche/stabilometriche e sistemi di scansione Cad-cam) che soggetti che correvano con il loro plantare su misura, impreziosito da questo elastomero da 2 o 4 mm a seconda del peso dell’assistito, riuscivano a distribuire meglio di altri shock e vibrazioni dannose per il corpo umano e l’intero apparato locomotore”. Insomma, un ruolo proprio come si diceva all’inizio fondamentale, sul quale ogni runner che sia professionista o amatore dovrà costruire la strategia di equipaggiamento per raggiungere il proprio scopo in maniera corretta. con Noene

senza Noene

La tecnologia Noene - I plantari Noene sono fabbricati con un materiale esclusivo, sviluppato per assorbire e disperdere le onde d’urto che si generano a Contatti // Dls srl / 02-91084559 / info@noene-italia.com

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I feedback degli atleti Da ormai due stagioni Noene è legata al team di skyrunning Salomon Agisko. Una collaborazione prestigiosa per il brand all’interno del panorama trail, vista la caratura degli atleti che fanno parte della squadra.

Pablo Barnes Migliori piazzamenti 2013 • 3° assoluto e 1° di categoria Trail Golfo dei Poeti • 1° di categoria AvaTrail Blue 48 Km • 1° assoluto e 1° di categoria Night Trail 50k Genova – Caprile • 2° assoluto e 1° di categoria 100 km di Torino

“Ho conosciuto i prodotti Noene tanti anni fa facendo ultramaratone, ma non li ho usati fino a dopo il 2009, quando sono stato fermo per una frattura da stress all’osso pubico. Da quel momento, cerco di proteggermi principalmente in allenamento, visto che ormai faccio quasi 800 km di gare all’anno. Ho provato i modelli SP01 (in foto) e NO2, per più di un anno. Quelle da 2 mm le uso per gli allenamenti su ogni tipo di terreno e mi sento molto protetto; quelle da 1 mm le uso per le gare lunghe 100 km e 24 ore e devo dire di sentirmi meno affaticato e il recupero è più veloce. Ho utilizzato i sottoplantari Noene SP01 anche nell’ultimo campionato mondiale di 24 ore in Olanda, dove ho fatto il record Argentino (233,345 km). Anche in questo caso, ho sentito che il recupero è stato molto veloce e i dolori dopo gara erano minori dal solito. Infine da quando ho ricevuto le OFP, con il tessuto Nexus, il mio recupero è notevolmente migliorato: i muscoli si rilassano molto prima e la stanchezza post gara scompare in breve tempo”.

Virginia Oliveri Migliori piazzamenti 2013 • 16a assoluta e 1a donna Trail Golfo dei Poeti • 39a assoluta e 5a donna Royal Ultra Sky Marathon • 3a assoluta e 1a donna Marathon Trail Lago di Como • 8a assoluta e 1a donna AvaTrail Blue 48 Km • 6a assoluta e 1a donna Night Trail 50k Genova – Caprile • 4a assoluta e 1a donna 100 km di Torino “Sono più che soddisfatta delle solette Noene. Penso che per noi che facciamo così lunghe distanze è incredibile l’aiuto a livello di recupero fisico. Ho usato le solette NO2 (in foto), da 2 mm, per la 100 km di Torino. Corsa su strada e dopo gara non ho avuto dolori, e anche nel trail vanno benissimo. Ho usato il sotto-plantare SP01 da 1 mm per il mondiale di 24 ore in Olanda, la scorsa settimana, dove ho fatto 209.622 km, il mio record! Il recupero fisico è stato velocissimo Non mi è rimasto nessun dolore! Una volta che le provi, non puoi più farne a meno. Vedo molta differenza rispetto a quando non le mettevo e ora utilizzo queste solette anche per camminare”.


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RUNNING MAGAZINE

Nella sede di Wtek a Vitulazio (CE) vengono sviluppati e realizzati i prodotti con una tecnologia unica dedicati all’attività sportiva e al running NUMERO 11 - 2013

• DAVIDE CORROCHER

Tecnologia indossabile. Negli anni recenti è questa una delle ultime frontiere per il mondo dello sport e in particolar modo del running, dove l’hi tech ricopre un ruolo sempre più importante. I risultati raggiunti in questo campo dagli esperti e dalle realtà competenti sono molteplici e le evoluzioni dei differenti prodotti sono sempre più aggiornate grazie anche al contributo degli atleti stessi. Una delle realtà all made in Italy più interessanti da questo punto di vista e che il concetto di tecnologia indossabile lo ha adottato nel nome stesso è WTEK, da Wearable Technology. L’azienda è nata nel 2007 per opera di due giovani ingegneri Antonio e Gennaro Russo che fin da subito hanno scelto di specializzarsi nel settore sportivo. Attraverso le attività condotte dal proprio reparto R&D si è concentrata nella creazione di modelli tecnologici che potessero garantire un’immediata e comoda vestibilità e si caratterizzassero allo stesso tempo per il design immediatamente riconoscibile e moderno. Nel 2011 è stato presentato alla Fibo di Essen, la fiera internazionale del fitness, il prototipo di un sensore per la rilevazione del battito cardiaco senza fascia toracica, l’HS1, che ha ricevuto dalla commissione una nomination per l’Innovation Award. Nell’estate del 2012 il modello è stato lanciato sul mercato per la prima volta, con ottimi riscontri da parte dei consumatori. Da allora la crescita del marchio in tutto il mondo è stata costante e ora i suoi articoli sono distribuiti sia in Nord Europa sia in Nord America.

Tecnologia DA indossaRE Nato nel 2007, il brand specializzato nella creazione di dispositivi cardiofrequenzimetri ha pensato a un sensore che per il rilevamento dei dati non impiegasse nessuna fascia cardio. Si applica al polsino o alla banda tergisudore e misura i battiti del cuore grazie a un sistema a luce pulsata.

hs-2+

hs-2bt

La tecnologia WTEK - Le innovazioni sviluppate delle aziende specialiste del settore dell’hi tech applicato allo sport sono sempre più diffusamente impiegate dagli atleti delle discipline più varie, che necessitano di monitorare importanti parametri relativi alla frequenza cardiaca e di calcolare di conseguenza il carico del proprio allenamento. I sensori cardiofrequenzimetri WTEK sono dotati di una tecnologia proprietaria del brand che si basa sulla pletismografia optoelettronica riflessiva. Diversamente rispetto a quanto accade con le fasce toraciche tradizionali che utilizzano le tecnologia Ecg per rilevare le pulsazioni del cuore, questi dispositivi misurano sulla pelle le variazioni di assorbimento della luce dovute al cambiamento dell’afflusso di sangue durante l’attività sportiva. In questo modo è possibile applica-

Connessione e compatibilità - Ideali per il

re il sensore direttamente sul braccio o sulla fronte utilizzando un polsino o una fascia tergisudore. Inoltre come è stato evidenziato in uno dei test condotti direttamente dall’azienda, uno dei vantaggi offerti dai modelli che si affidano a questo innovativo concetto di rilevazione dei parametri fisici è rappresentato dal fatto che solitamente gli elettrodi delle comuni fasce cardio migliorano la propria prestazione dopo che vengono inumiditi dal sudore e dunque in una fase avanzata dell’attività fisica. La precisione dei dati raccolti dai modelli WTEK è invece garantita fin dall’inizio proprio grazie al loro particolare funzionamento.

running sono i dispositivi HS2BT e HS2+, che rappresentano l’ultima evoluzione del HS1. Sono stati impiegati oltre cinque anni di ricerca per sviluppare il concetto della tecnologia a luce pulsata a cui si affidano questi modelli. Grazie a questa innovazione consentono di monitorare le variazioni del battito cardiaco durante l’attività attraverso lo smartphone o attraverso i dispositivi satellitari da polso dei principali marchi di questo settore. Entrambi hanno uno spessore di soli 8 mm e un diametro di 4 cm e sono caratterizzati da un design funzionale con sistema di aggancio ad alette ergonomico. In questo modo risulta

semplice e immediato indossarli con qualsiasi fascia elastica. Il sensore ottico si attiva e si spegne a fine allenamento con la semplice pressione di un pulsante o direttamente sul proprio telefono attraverso l’app dedicata. La versione HS2BT si collega allo smartphone attraverso connessione Bluetooth Smart ed è compatibile con tutte le applicazioni specifiche per la corsa e il fitness come BeMyBeat, Runtastic, Wahoo o Runkeeper. La versione HS2+ con connessione Ant+ è compatibile con gli orologi gps Garmin, Timex, Suunto e Mio. Prezzo consigliato: HS2+ 69,90 euro; HS2BT 74,90 euro.

www.wtek.it

On the cloud // BeMyBeat registra e condivide i dati dell’allenamento Tecnologia e aspetto “social” sono due parti sempre più inscindibili di quella che si potrebbe ribattezzare in maniera iconica come Era 2.0. Questo accade in ogni ambito di applicazione dei prodotti hi-tech e ovviamente accade nel mondo dello sport e del running, dove con frequenza sempre più prossima vengono presentati nuovi contenuti legati all’interazione sul web. Wtek non si è dunque fermata allo sviluppo di dispositivi per la lettura dei parametri fisici, ma ha anche creato un innovativo servizio cloud attraverso il quale gli appassionati di running e di fitness possano avere a portata di mano un calendario dei propri allenamenti sempre aggiornato. Si chiama BeMyBeat e grazie all’apposita applicazione per smartpho-

ne e tablet è possibile accedervi in ogni momento e visualizzare lo storico delle proprie sessioni, svolgere nuovi workout e realizzare statistiche sulla base dei miglioramenti registrati. Gli utenti possono rivedere e condividere sui social network i propri risultati e ricevere report settimanali sulla mail personale. Il servizio può essere utilizzato anche nelle palestre dagli istruttori grazie al sistema di telemetria eGroup che consente di gestire il lavoro di gruppo e avere un resoconto immediato della misurazione del battito cardiaco, delle percentuali di lavoro, delle calorie e dei grassi bruciati. www.bemybeat.com

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DISTRIBUITO DA // SofTeam / 039.207891 / info@sportxtreme.it



ABBIGLIAMENTO INVERNALE FW 13/14 ASICS /

Motion Dry Zip Jersey Top // Maglia a maniche lunghe che può essere indossata come capo singolo in condizioni climatiche miti o come strato intermedio sotto una giacca durante i mesi più freddi. Il modello è fabbricato con un morbido tessuto che assicura comfort sulla pelle e calore. Per finire grazie all’applicazione di un inserto reflective kanji è perfetto per correre in tutta sicurezza anche nelle ore serali o durante le giornate con poca luce. DISTRIBUITO DA // ASICS Italia 0471.416111 / info@asics.it

RUNNING MAGAZINE

Nike / Allover Flash

NUMERO 11 - 2013

Giacca da running progettata per correre in condizioni di scarsa visibilità, grazie alle sfere di vetro applicate sulla superficie esterna del tessuto è in grado di riflettere la stessa luminosità che potrebbero produrre 400 candele. La zip anteriore è impermeabile per evitare l’ingresso di acqua in caso di pioggia, mentre il cappuccio e gli scaldamani offrono maggiore copertura e protezione. Il capo è dotato di una maglia DriFit traspirante nella parte interna del colletto e sui polsini, per migliorare ulteriormente la capacità di offrire un comfort climatico ottimale. Completano le specifiche tecniche i blocca cordini sul bordo inferiore e sul cappuccio e le tasche portaoggetti con zip. Prezzo consigliato: 400 euro.

Gore Running Wear / Sunlight So Lady

// Per questa stagione la linea Sunlight Lady è stata perfezionata e ora è composta da nuovi capi pensati per offrire performance elevate in termini di design e funzionalità. Questa b giacca 2 in 1 è realizzata con membrana Windstopper Soft Shell, che assicura protezione dal vento e traspirabilità elevata. Il gilet interno è imbottito con tecnologia isolante PrimaLoft, per ottenere comfort climatico ottimale anche in condizioni di freddo intenso. Prezzo consigliato: 299,95 euro. DISTRIBUITO DA // W.L. Gore & Associates GmbH 00800.45084508 / GoreConsumerProducts_I@wlgore.com

La Sportiva /

Windblocker

DISTRIBUITO DA // Nike Italia / 051.6115511 / www.nike.com

X Bionic /

Effektor Running Powershirt Lady // Capo disegnato specificamente per le runner che cercano performance di alto livello. Grazie all’esclusiva tecnologia Partial Kompression estesa anche a livello delle braccia e non solo nella zona del busto, esercita una azione compressiva in tutte le parti del corpo che possono richiedere un aiuto per migliorare la circolazione. Il sangue che scorre negli arti ha deve compiere un percorso difficile per tornare al cuore, contro la forza di gravità e contro la forza centrifuga. Questa maglia facilita il ritorno venoso del sangue e in questo modo consente un risparmio di energia. Altro punto di forza è rappresentato dal sistema 3D Bionic Sphere sulla schiena che favorisce la gestione termica dell’organismo. Per finire, le fasce Neuro Response sui gomiti rendono la corsa più rapida e precisa. DISTRIBUITO DA // Trere Innovation 0376.718611 / x-bionic@trereinnovation.it

Skins /

// Giacca disegnata appositamente per le runner che cercano protezione e comfort di ventilazione. Il capo è fabbricato con tessuto idrorepellente, antivento e traspirante ed è caratterizzata da un design che garantisce un look molto femminile. Gli inserti catarifrangenti assicurano visibilità durante le corse serali, mentre i dettagli funzionali come la full zip e i fori per i pollici sulle maniche migliorano comfort e praticità. Il modello è disponibile in versione viola e nero con inserti fluo a contrasto. Prezzo consigliato: 120 euro. DISTRIBUITO DA // Gartner Sport 0471.062313 / info@gartner-sport.com

2XU /

Perform Jacket // Capo sviluppato per offrire protezione durante le uscite invernali, è fabbricata con un tessuto che aiuta a mantenere il fisico caldo e asciutto anche in caso di temperature molto rigide. La giacca è sviluppata appositamente per il running ed è dotata di membrana 5:10 XStretch che assicura performance ottimali in termini di traspirabilità anche durante le attività più intense. Le sue caratteristiche di leggerezza consentono di correre senza alcun ingombro. Misure disponibili: XS-XXL. Prezzo consigliato: 129 euro. DISTRIBUITO DA // Nutrilife srl 051.593994 / www.nutrilife.it

Salomon /

S400

// Giacca versatile, ideale per le attività aerobiche in montagna come il trail running. Grazie all’imbottitura termica PrimaLoft Synergy posizionata frontalmente, sulla schiena e sul cappuccio e all’integrazione di fasce elastiche laterali in Polartec mantiene il fisico al caldo e assicura libertà di movimento. Il capo è dotato ì di numerosi dettagli funzionali, fra cui il sistema di regolazione rapido “one hand” del cappuccio, tasca per lettore mp3 interna e visiera in neoprene integrata. Misure disponibili: S-XXL. Peso: 411 gr. Prezzo consigliato: 179,95 euro.

// Capo disegnato per avvolgere il fisco come una seconda pelle e sostenere i muscoli riducendo le sollecitazioni esercitate mentre si praticano attività come la corsa. Grazie alla compressione graduale che applica i corretti livelli di pressione per accelerare il flusso del sangue viene migliorato l’apporto di ossigeno ai muscoli, con conseguente beneficio in termini di resistenza e capacità di recupero. Le cuciture sono realizzate per offrire un ulteriore sostegno e stabilità: in questo modo vengono ridotti i danni ai tessuti meno morbidi e si diminuiscono effetti dell’indolenzimento a insorgenza ritardata (Doms) e rischi di lesioni muscolari. Il tessuto avanzato con cui è fabbricato è stato sviluppato per generare calore senza causare nessun effetto di surriscaldamento.

DISTRIBUITO DA // La Sportiva 0462.571800 / www.lasportiva.com

DISTRIBUITO DA // Abc Distribution 0463.422401 / info@abcdistribution.it

Primus Hoody M

// Maglia con zip ideale per essere indossata come first layer o mid layer quando si corre nei climi mediamente freddi. Realizzata con un tessuto morbido e confortevole, è dotata di accorgimenti essenziali che assicurano praticità e funzionalità come le taschine laterali per riporre gli oggetti di valore. Le applicazioni catarifrangenti 3M Scotchlite offrono visibilità in condizioni di scarsa luce. Le maniche allungate sono provviste di fori per i pollici. Prezzo consigliato: 49,90 euro.

NEW BALANCE /

Biogear 8000

DISTRIBUITO DA // Mizuno Italia Srl / 011.3494811 / info@mizuno.it

Nightlife Essential LS

DISTRIBUITO DA // Brooks Italia 050.804696 / info@brooksrunning.it

Mizuno /

// Modello di punta della gamma di abbigliamento Biogear Tights, assicura libertà di movimento grazie allo specifico design Dynamotion Fit che si adegua perfettamente all’anatomia del corpo. La tecnologia Powermesh offre supporto pelvico e sostegno alla coscia e al ginocchio. Il capo è studiato per esercitare una compressione dinamica graduale per favorire la circolazione del sangue e ridurre le vibrazioni durante la corsa. Il materiale di fabbricazione è il tessuto con doppio filamento Dry Lite che lascia fuoriuscire rapidamente l’umidità prodotta dal corpo. Le cuciture antiabrasione BlindStitch riducono le irritazioni sulla pelle, mentre i loghi riflettenti su entrambi i lati permettono una buona visibilità anche al buio.

Brooks /

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Endurance Tight // Capo dedicato a chi pratica la corsa e altre attività durante l’inverno, è pensato per offrire calore e allo stesso tempo per esercitare una leggera compressione sugli arti inferiori. Il capo è progettato per vestire in maniera confortevole e garantire libertà di movimento, secondo i canoni del progetto PACE (acronimo che sta a indicare Progressive, Athletic, Comfort e Engineered). Il tessuto con cui è fabbricato è actiLite Warp Knit. Il modello è inoltre dotato di dettagli funzionali quali vita regolabile, tasca con cerniera, loghi riflettenti su fronte e retro, tasche per gel e cerniera fondo gamba. Misure disponibili: da S a XXL. Peso: 180 gr. DISTRIBUITO DA // Amer Sports Italia 0422.5291 / amersports-italy@amersports.com


colori

la scarpa del mese // Gel - Super J33

donna

Pink

informazioni di base // PER / Uomo e Donna Collezione / SS 2014 DISCIPLINA / Natural running TARGET / I modelli che fanno parte della linea 33 di ASICS sono stati sviluppati per essere utilizzati come una seconda scarpa. Non si tratta di calzature da indossare solo per correre, ma anche per eseguire esercizi di allenamento funzionali al running nell’ottica di una maggiore differenziazione e flessibilità. Gli studi effettuati

dai ricercatori del brand hanno evidenziato che variare la meccanica di appoggio e superficie di percorrenza è una delle chiavi per la prevenzione degli infortuni. La nuova Gel - Super J33 è studiata in particolar modo per correggere l’eccessiva pronazione dell’atleta I tre punti di forza 1 / FluidAxis Technology che asseconda il movimento dell’articolazione sub-talare di supinazione, pronazione e resupinazione, e consente di effettuare in maniera efficace lavori

ed esercizi atti a migliorare la propriocezione del piede 2 / Guidance Line che assicura una trasmissione ottimale della spinta nella zona dell’avampiede 3 / Asimmetrical Density Midsole per offrire ammortizzazione e reattività elevate DIFFERENZIALE / 6 mm PESO / Uomo 235 gr, Donna 165 gr MISURE / Uomo 7-12 US, Donna 7-9 US PrezzO CONSIGLIATO alla vendita / 120 euro

TOMAIA // plantare // Sagomato in Eva ed estraibile

Fabbricata con Air Mesh senza cuciture, è caratterizzata da una costruzione in un unico elemento con gabbia termosaldata FluidFit che riduce gli sfregamenti del tessuto con il piede e migliora calzata e comfort. L’area del tallone è priva di conchiglia

Rearfoot Gel Cushioning System // Nell’area del tallone è inserita un’unità in Gel. Questo inserto sviluppato per incrementare il potenziale ammortizzante della calzatura è composto da un’unità principale in silicone ricoperta da una pellicola di poliuretano. La sua conformazione è solitamente studiata a seconda della funzione che deve svolgere e della posizione in cui è applicata

INTERSUOLA // La costruzione FluidRide è composta da due strati sovrapposti a tutta lunghezza. La parte superiore è in mescola di Sp-Eva che assicura un’elevata capacità di ammortizzamento e una risposta elastica soffice e di lunga durabilità. La parte inferiore è costruita con materiale di ultima generazione Solyte, studiato per combinare elevate leggerezza e portanza (capacità di compressione e ritorno)

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FluidAxis // Tecnologia progettata per assistere il movimento naturale del piede nella zona dell’articolazione sub-talare. Applicata a tutti i modelli della linea 33, permette di allenare il piede in modo specifico sia che si tratti di runner evoluti sia che si tratti di neofiti. Questo implica in ogni caso un utilizzo moderato della calzatura, che non è pensata per sostituire le normali scarpe da training o da gara

Inserti 3M Reflective


uomo

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Green

Blue

NUMERO 11 - 2013

il natural running secondo asics //

L’evoluzione del FluidAxis Per la nuova Gel Super J33 il brand di Kobe ha realizzato una seconda versione della esclusiva tecnologia introdotta per la prima volta nel 2012 sui modelli della linea 33.

SUOLA // Guidance Line // Solco verticale che divide la suola in maniera strategica, al fine di trasferire la spinta del piede nella zona anteriore in maniera uniforme e costante

Quando si corre, l’articolazione della caviglia è soggetta a una molteplicità di sollecitazioni. Innanzitutto la dinamica del movimento porta il carico del corpo a gravare in senso verticale sul piede, dall’alto verso il basso. Inoltre, la torsione dell’arto si verifica anche su assi laterali e obliqui, provocando effetti di pronazione e supinazione. ASICS ha studiato la tecnologia FluidAxis e a partire dal 2012 l’ha inserita all’interno dei modelli della linea 33. È stata la maggiore innovazione legata al natural running realizzata dal brand nipponico ed è stata progettata per consentire un movimento del piede più libero e una e garantire maggiore flessibilità, mantenendo al contempo protezione e supporto. Adattandosi alla fisionomia del piede dunque, la calzatura è in grado di bilanciare il carico e i cambi di posizione durante la corsa.

La versione neutra

Marketing//

Realizzata con gomma Ahar+ nella zona posteriore. SI tratta di un materiale più sottile e leggero della Ahar, le cui elevate capacità di resistenza lo rendono ideale per ridurre l’eccessiva usura nelle zone di maggiore impatto

La suola presenta profonde scanalature che si allineano direttamente con l’asse dell’articolazione subtalare. Nei modelli Gel Excel 33, Gel Hyper 33 e Gel Lyte 33 presentati a novembre di un anno fa la tecnologia è applicata per consentire una pronazione naturale e garantire una corsa confortevole ed efficiente.

la versione per iperpronatori

Nella nuova, Gel - Super J33 che è progettata per chi corre con un leggero eccesso di pronazione, l’asse del sistema FluidAxis è spostato strategicamente in avanti. Questo consente una deformazione del supporto meno libera nella zona del tallone, a favore di una migliore trasmissione della spinta nella zona medioanteriore.

Attività IN STORE / CAMPAGNA STAMPA / La nuova Gel - Super J33 è il simbolo della nuova filosofia legata alla corsa che ASICS vuole promuovere per ispirare una maggiore varietà di allenamento. “Mix Up Your

Running” è il claim che accompagna il lancio del messaggio istituzionale legato a questo modo di fare sport che viene presentato come più salutare ma anche più divertente per runner di ogni tipo

Per presentare la nuova scarpa e il concetto legato al natural running verranno pianificate una serie di attività in store con i negozianti, attraverso prove prodotto, misurazione del piede tramite test Foot ID e allestimento di materiale POS

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Atleti /

Stefano Baldini guida il gruppo in occasione del press event internazionale dello scorso 4 ottobre a Milano

Stefano Baldini, Daniele Cesconetto, Elisa Rigaudo, Domenico Ricatti, Emmanuel Gault e Cristophe Lemaitre


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È un viaggio anche interiore quello che ci porta a correre con il nostro inviato Dino Bonelli sulle colline rocciose del Somaliland NUMERO 11 - 2013

The sound of silence Il deserto al largo del Corno d’Africa è percorso da un silenzio quasi assoluto, che tuttavia fa eco alla voce degli abitanti di un territorio povero ma bellissimo, che ancora attende di essere riconosciuto come Stato. • DINO BONELLI

Finalmente corro. Sono quattro giorni che aspetto questo momento. Il primo l’ho passato in viaggio alternando macchine ad aerei. I rimanenti tre sono trascorsi nel caos e nella povertà di Hargeisa, la capitale del “non” Stato del Somaliland. Ma oggi finalmente muovo le mie gambe e sudo. Autoproclamatosi indipendente dalla repressiva e violenta Somalia nel 1991, il Somaliland non è mai stato riconosciuto dalle Nazioni Unite. Con tutte le conseguenze del caso. Una di queste è rappresentata dalle difficoltà di ottenere un visto per raggiungerlo, in quanto non ha sedi diplomatiche all’estero e non ospita nessuna ambasciata straniera nei suoi confini. Altro grosso problema è la mancanza di aiuti umanitari delle grandi associazioni internazionali in quanto, appunto, territorio non riconosciuto. E di aiuti questo paese con risorse limitate ne avrebbe tanto bisogno. Poi c’è tutta una serie di inconvenienti minori. Come la mancanza di un aeroporto nella capitale, ora che quello vecchio è in via di restauro a seguito del bombardamento delle forze

lontane alture rocciose. Dei miei amici corre solo Davide, mentre Fabrizio preferisce dedicarsi alla fotografia. La corsa di Davide è mirata più a rilassare la mente che ad allenare i muscoli, i nostri ritmi sono diversi e ci ritroviamo ben presto soli nel deserto.

somale. O come l’assoluta carenza di strade asfaltate se si esclude un’unica arteria piena di buche che attraversa il territorio da un confine all’altro. Così come il fatto che a causa dell’assenza di una banca centrale i soldi si cambiano per strada: le banconote sono ammassate come pile di mattoni e la cartamoneta ha il valore smunto della sussistenza.

Correndo andata e ritorno - Il caldo è quello delle grandi occasioni, il sudore è un rubinetto aperto sulle nostre fronti, le energie si volatilizzano quasi subito. La stradina misura quasi sei chilometri, poi s’immette nel letto di un fiume in secca. La stagione delle piogge, iniziata a metà marzo, sta quasi per finire e lo può riempire da un momento all’altro. Allo stesso tempo a pioggia finita il sole torrido lo può asciugare con quasi altrettanta velocità. Se il calpestio fino al fiume era un misto di roccia e dura terra rossa, ora è un morbido materasso che sembra il tartan delle piste di atletica. Il morbido appoggio ci ridà quel briciolo di energia che ci fa allungare leggermente il nostro percorso. Costeggiamo le colline rocciose che già da lontano si stagliavano su un cielo scuro promettente pioggia. Un paio di sentieri si arrampicano ripidi sul granito rosso e, con

Soli nel deserto - Nonostante tutto io oggi corro in questa landa bella e desolata. Sono a una quarantina di chilometri dalla città, assieme ad amici che lavorano come volontari nell’ospedale pediatrico italiano MAS, Children Teaching Hospital: una struttura fortemente voluta e coraggiosamente realizzata da un caparbio gruppo di torinesi. Usufruendo del giorno di riposo settimanale che qui coincide con il venerdì, giorno festivo per i musulmani, arriviamo fino all’inizio di uno sterrato dove la macchina ci deposita. Con noi c’è l’immancabile guardia armata di kalashnikov, presenza pressoché indispensabile e in un certo senso obbligatoria. La stradina si distende serpeggiante nel deserto in direzione di

il fiato che disturba un silenzio quasi assoluto, ci portano sui crinali arrotondati dal tempo. La vista del deserto sottostante è magnifica. Davide decide di fermarsi, prendere fiato e ripercorrere a ritroso la stradina da cui siamo arrivati con la macchina che ci ha seguiti. Fabrizio, con la sua Canon D1 Mac II al collo, sembra ispirato e scatta a ripetizione, io decido di correre anche i sei chilometri del ritorno. Me li godo questi pochi chilometri di silenzio, mi guardo attorno per cercare in questo nulla assoluto che mi circonda i potenziali di una vita che non c’è. Eppure non lontano, con lo stesso terreno arido e lo stesso clima secco, una città di quasi un milione di abitanti, campi profughi compresi, continua a vivere con quel poco che ha, aspettando un giorno di esser riconosciuta come la capitale di uno Stato vero e proprio. Corro e sento i muscoli che si tendono, le gocce di sudore che scorrono sulla pelle, la stanchezza che si fa sentire. Corro perché amo correre. Corro perché non so tra quanto potrò rifarlo, probabilmente tra altri due o tre giorni. O forse il prossimo venerdì, dove con gli amici volontari andremo a Las Geel, il più grosso sito di pitture rupestri al mondo, unica bellezza artistica di una nazione che non esiste.

Sul prossimo numero // Nel prossimo appuntamento Run the World ritorneremo in Europa per andare a visitare il maestoso parco del Durmitor nel Montenegro. Qui il verde intenso della natura si mescola all’azzurro smeraldo dei magnifici laghetti alpini. www.runtheworld.it

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Foto: Dino Bonelli e Fabrizio Minini



RUNNING MAGAZINE

eventi

Dall’8 all’11 novembre abbiamo partecipato al secondo meeting annuale, per rievocare i momenti più importanti dell’anno appena trascorso

spirito di gruppo

NUMERO 11 - 2013

I numeri del 2013 //

Un anno da ricordare Cinzia Bertasa viene portata in trionfo da Roberto Beretta e Fulvio Chilò

Lo staff di Tecnica e i membri del Trailrunning Team Tecnica si sono ritrovati per festeggiare insieme una stagione caratterizzata da ottimi riscontri per il marchio a livello di partecipazione eventi, coinvolgimento dei negozianti e dei consumatori attraverso iniziative marketing e risultati sportivi all’altezza delle aspettative.

dal nostro inviato davide corrocher

Un bell’evento caratterizzato da uno spirito aperto, semplice e cordiale per raccontare l’esperienza di un gruppo. Perché per Tecnica la differenza la fa il team e non il singolo. Per tre giorni dunque dall’8 al 10 novembre scorsi, l’azienda ha festeggiato il suo secondo meeting annuale dedicato al progetto trail running che dal 2009 è una delle manifestazioni più riuscite dell’intero gruppo. La società di Giavera del Montello in provincia di Treviso ha invitato i propri atleti assieme a un pool di giornalisti ospiti presso la sua sede, per fare un resoconto dell’anno appena trascorso in termini di risultati sportivi, iniziative svolte, eventi organizzati. A tutto questo ovviamente va aggiunto un importante focus sui prodotti, perché fin dai primi passi compiuti nel mondo della corsa off road il brand trevigiano ha dimostrato di poter sostenere una scelta ben precisa in termini di tecnologie. Vero e proprio marchio di fabbrica è rappresentato dalla struttura oversize delle calzature. All’inizio fu chiamata Trs – Tecnica Rolling System, poi la sua evoluzione nel 2010 determinò la nascita del Trs Max. Ora grazie a un considerevole lavoro compiuto dal reparto R&D la collezione è composta da una serie di modelli avanzati e bene assortiti. Per finire, una delle maggiori novità del 2013 è stata la realizzazione della prima linea di abbigliamento in collaborazione con Universo Sport, per la quale si è evidenziato un bel riscontro di apprezzamento da parte dei consumatori. Demon Sprint MS

Lo spirito di squadra - Come si diceva in precedenza, i tre giorni di meeting sono stati prima di tutto una festa in cui protagonisti sono stati i membri del Trail Running Team Italy. Nel pomeriggio di venerdì l’incontro si è tenuto all’interno degli uffici aziendali. Grazie alla presentazione del responsabile marketing Maurizio Di Trani sono stati raccontati gli episodi più significativi che hanno caratterizzato l’esperienza di questo gruppo nel corso dell’ultima stagione. Nonostante da una parte i numeri raccolti e i piazzamenti ottenuti ad alcuni dei più importanti eventi nazionali e internazionali siano stati davvero degni di nota, le prime parole spese sono state ancora una volta indirizzate a favore di un rapporto tra gli atleti e lo staff. Come hanno sottolineato fra gli altri il team manager Aurelio Michelangeli

Foto di gruppo davanti alla sede di Tecnica Group a Giavera del Montello (TV)

to resta l’evento di punta fra quelli supportati dall’azienda. Al termine di questa prima presentazione, a tutti i partecipanti è stato permesso di visitare gli uffici della sede del Tecnica Group e le aree dedicate allo sviluppo e alla realizzazione dei prototipi di tutti i brand gestiti dalla società: oltre a Tecnica, il suo portfolio è composto anche da nomi quali Nordica, Dolomite, Lowa, Blizzard, Bladerunner, Rollerblade e Moon Boot.

e il capitano Marco Zanchi si tratta prima di tutto di un rapporto di amicizia. E che questa non sia una semplice dichiarazione di intenti sono stati i fatti a dimostrarlo. Come è stato giustamente ricordato, è stato questo spirito che ha portato ad esempio Roberto Beretta e Fulvio Chilò ad attendere un’infortunata Cinzia Bertasa e a portarla letteralmente in trionfo sulle loro braccia fino al traguardo del Trail del Gorrei 2013 (vedi foto in alto a destra).

Sport e divertimento - La sera della prima giornata è stata trascorsa visitando la città di Treviso. Un momento di piacevole svago alla vigilia della simpatica sorpresa tenuta in serbo per gli atleti dagli organizzatori. Il mattino seguente il gruppo si è spostato alla città dello sport La Ghirarda, di proprietà del gruppo Benetton. All’interno dell’unica struttura in Italia di questo tipo aperta al pubblico tutto l’anno e realizzata per la pratica discipline come il basket, il volley e il rugby, i forti trail runner arancioni si sono cimentati in una sfida che ne ha messo alla prova le capacità di collaborazione e di autoironia. Sotto la guida dell’ex nazionale di pallacanestro e attuale allenatore giovanile di Treviso Basket Marco Mian, si è tenuto un vero e proprio allenamento con la palla a spicchi che ha dato vita a una serie di episodi a volte esilaranti. Il meritato pomeriggio di relax ha preceduto un’altra serata alla scoperta dei centri storici della provincia veneta come il castello Brandolini a Cison di Valmarino. L’ultima giornata di meeting è stata riservata ai saluti, non senza aver prima compiuto un’ultima corsa insieme sul Montello.

Il team manager Aurelio Michelangeli con le atlete del team

Le performance del gruppo - L’idea che Tecnica vuole trasmettere è quella che il risultato sportivo da una parte Il capitano e lo sviluppo dei prodotti Marco Zanchi è sulle spalle dall’altra sono entrambi di Gianluca frutto di una collaborazioGaleati ne molto stretta fra tutte le personalità che ne fanno parte. Fra le tante testimonianze e le foto di rito scattate ai presenti, sono stati così dapprima sottolineati i numeri principali raccolti durante l’anno appena trascorso. I risultati sono stati molto positivi (vedi box a fianco). Su tutti basti ricordare il prestigioso terzo posto di Franco Collé al Tor des Geants, che oltretut-

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Tecnica è presente oltre che in Italia anche in alcuni dei mercati esteri più importanti, fra i quali Francia, Spagna, Austria, Cina, Svizzera, Usa, Giappone, Germania e Belgio. A contribuire alla sua sempre maggiore diffusione sono da una parte la crescita del team a livello di risultati sportivi e dall’altra la partecipazione del brand come partner ad alcuni degli eventi locali, nazionali e internazionali di riferimento per il trail running.

Il Trailrunning Team Italy 30 atleti 11 selezionati dalla nazionale 8 partecipanti al Trail World Championship 2013 in Galles

Uomini 25 gare disputate 13 podi 7 primi posti 5 secondi posti 1 terzo posto Donne 39 gare disputate 30 podi 16 primi posti 7 secondi posti 7 terzi posti eventi Internazionali 25-26 maggio Maxi Race di Annecy (Fra) 8-15 settembre Tor des Geants (Ita)

Nazionali Tecnica Trail Trophy (Ita) Vertical Race (Fra)

Regionali Circuito Parks Trail (Ita) Franco Collé al TDG 2013



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ANCHE RUNNING MAGAZINE in Giappone alla scoperta delle origini di Mizuno. ACCOMPAGNATI DAL NUOVO CLAIM: “AUTHENTIC JAPANESE INNOVATION”

Un ARCOBALENO fra tradizione e innovazione

Foto di gruppo alla partenza della maratona. Sotto alcuni coreografici personaggi incontrati lungo il percorso

Dal 24 al 30 ottobre, il presidente di Mizuno Italia Mark Kaiway e il marketing & promotion manager Mauro Battistin hanno GUIDATO un AFFIATATO TEAM di operatori del settore running all’interno del quartier generale di Osaka. un viaggio stimolante e utile per scoprire le nuove strategie del brand e le principali novità prodotto 2014. oltre che per assistere a una delle più importanti maratone internazionali. anche la corsa, ovviamente, non è mancata. • SIMONE BERTI

Un viaggio dall’altra parte del mondo per conoscere i colori, i simboli e i gesti di una tradizione che forse come nessun’altra ha saputo conservarsi intatta nella storia. Mizuno riscopre la sua anima giapponese e si scopre davanti agli occhi dell’Italia e dell’Occidente per mostrare i contenuti più autentici della propria cultura. L’azienda fondata nel 1906 da Rihachi Mizuno ci ha così svelato i caratteri originali che l’hanno portata a distinguersi come una delle realtà più importanti nel settore dell’industria sportiva a livello internazionale. Fu nel 1969 che il marchio venne presentato per la prima volta all’interno di mercati stranieri. Nel 1982 furono costituite le filiali americana e britannica. Nel 1987 fu il turno della Germania e nel 1990 della Francia. Nel nostro Paese il brand è presente direttamente a partire dallo scorso gennaio dopo l’apertura della sede torinese di Mizuno Italia, che ha rilevato il precedente

distributore Alto Spa. E proprio quando il 2013 sta per concludersi e il nuovo anno è alle porte, ecco che dalla nazione del Sol Levante si alza un vento portatore di importanti cambiamenti. “Authentic Japanese Innovation”. Questo è il claim scelto per suggellare l’inizio di una nuova epoca per Mizuno, sempre più proiettata verso il futuro e allo stesso tempo più consapevole del valore del proprio passato.

Il gruppo in viaggio - Non poteva esserci occasione migliore per presentare nuovi importanti contenuti al nostro Paese che attraverso un grande evento internazionale, che fin dalla sua prima edizione svoltasi due anni fa ha registrato numeri notevoli. In calendario per il 27 ottobre 2013, la Maratona di Osaka rappresentava un appuntamento davvero degno di nota per il running internazionale se si pensa che già nel 2011 furono 27.161 gli atleti al via della gara da 42,195 km. Ed è così che Mizuno Italia, rappresentata dal suo presidente Mark

Kaiway e dal marketing & promotion manager Mauro Battistin, ha invitato alcuni qualificati operatori del mercato nostrano a conoscere la sua sede situata nella città che un tempo fu la capitale commerciale del Giappone. La durata di questo viaggio alla scoperta delle origini di Mizuno si è estesa per una settimana dal 24 al 30 ottobre, per consentire la visita anche di alcuni dei maggiori luoghi storici del Paese del Sol Levante. A beneficiare della impeccabile ospitalità nipponica sono stati i negozianti Luigi Olivieri di Genova Running, Michele Cecotti

Essendo il più longevo agente in attività, posso dire di esserci stato dal primo giorno e di aver contribuito alla crescita del brand. Iniziai nel 1984 a vendere racchette da tennis con Luca Altissimo e fu in occasione delle Olimpiadi di Seul dell’88 che iniziammo a importare Mizuno. Il precedente distributore trattava solo il volley, mentre noi fummo i primi ad avere un campionario da running. Erano quattro modelli di calzature, ma lavorammo bene da subito anche grazie alla spinta di un testimonial come Carl Lewis. Sono convinto che si prospetti un futuro positivo per un’azienda che ha sempre fatto dell’innovazione uno dei suoi valori fondanti

di Affari & Sport (Villasanta, MB), Leandro Mangani de L’isolotto dello sport a Firenze, Salvatore Miceli di Nonsologol (Amantea, CS) e Salvatore Fiore di Tecnica Sport (Palermo), oltre a Sergio Visentin, agente storico del brand che per l’occasione è stato premiato dal presidente Kaiway con una menzione speciale (sotto una sua dichiarazione). Presente anche Filippo Pavesi di Correre, oltre al vostro inviato di Running Magazine.

Dalle origini a oggi - La storia di Mizuno parla di un’eccellenza ragSergio Visentin, agente Mizuno dal 1988

Esterno dello svettante headquarter Mizuno

le tappe del viaggio //

Osaka Il nome della città si traduce in italiano come “grande pendio”. Situata nella regione del Kansai nell’isola di Honshu, Osaka fu per lungo tempo il più importante centro economico del Giappone, con una larga percentuale di popolazione appartenente alla classe dei mercanti. Nel settimo secolo per un breve periodo venne istituita a capitale e si chiamò Naniwa. Durante il periodo Edo (1603-1867) ritornò al suo antico ruolo di porto vitale e importante per il Paese. Dopo i bombardamenti degli alleati durante la Seconda Guerra Mondiale, il piano di ricostruzione e la laboriosità dei suoi abitanti garantirono un rapido sviluppo che portò una prosperità anche maggiore rispetto al periodo dell’anteguerra, al punto che nel 1970 divenne la prima località asiatica a essere scelta come sede del prestigioso Expo.

Marc Kaiway e Filippo Pavesi in una foto ricordo scattata nell’Expo Mizuno di Osaka. A fianco presentazione in grande stile per la Wave Rider 17

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RUNNING MAGAZINE

quasi 30mila partecipanti alla maratona, corsa per la prima volta nel 2011 //

I colori di Osaka L’evento è stato caratterizzato da grandissima partecipazione e coordinato da circa 10mila volontari. A dimostrazione del forte impegno sociale della manifestazione, il charity program “Making a rainbow together”.

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A sinistra una parte del gruppo che ha corso la Challenge Run di 8 km. Sotto l’arrivo della Osaka Marathon

// La prima edizione della Maratona di Osaka si svolse il 30 ottobre 2011. Furono ben 27.161 i podisti al via e 26.175 quelli arrivati al traguardo di quello che si è da subito dimostrata un evento capace di coinvolgere l’intero Paese in un momento sportivo e comunitario di grande valore. Lo scorso 28 ottobre sono stati invece 29.112 i runner che hanno partecipato alla gara. Il vincitore maschile è stato il keniano Jackson Limo, che ha preceduto sul podio il vincitore del 2012 Ser-Od Bat-Ochir dalla Mongolia e il giapponese Atsushi Hasegawa. Fra le donne la prima a tagliare il traguardo è stata Monica Jepkoech, anche lei dal Kenya, mentre secondo e terzo posto sul podio sono stati occupati dalle atlete di casa Yuri Yoshizumi e Kiyoko Shimahara.

giunta attraverso una costante crescita che in oltre un secolo l’ha portata a diventare uno dei top brand al mondo del settore sportivo. Il mercato di casa rappresenta ancora la maggiore fetta del bilancio internazionale. Basti considerare che nel 2012 su un fatturato equivalente a 1,18 miliardi di euro oltre il 70% era coperto dalla Madre Patria. Prima di sollevare il velo sulle principali novità prodotto e sulle iniziative a esse legate per la stagione che è appena partita, giungere a Osaka rappresentava un passaggio fondamentale per poter conoscere meglio la realtà da cui tutto questo è nato. Perché proprio qui venne fondato il

Anche per quanto riguarda il trail ci saranno importanti novità nei prossimi sei mesi. Stiamo pensando a qualcosa di unico. Si tratta di un mercato molto diverso da quello road e vogliamo essere pronti primo negozio a opera del nonno dell’attuale presidente Masato Mizuno. L’impegno della famiglia era da una parte indirizzato allo sviluppo dei prodotti per le performance degli atleti di molteplici discipline, dal baseball al golf, agli sci, al calcio e al nuoto. Uno dei settori più importanti fu ovviamente quello del running, nel quale il marchio entrò a partire dal 1930 per imporsi fino i giorni nostri come uno dei principali esponenti della categoria. Dall’altra le numerose iniziative che il brand si è fatto carico di sostenere negli anni erano intese per contribuire al miglioramento della società attraverso lo sviluppo dello

tano e ti accompagnano lungo tutto il percorso è stato tanto coinvolgente che al secondo chilometro ho pianto dalla gioia”.

Charity Program

L’emozione di Michele

Tomohiro Ota, deputy senior manager footwear

La special edition Mizuno ispirata all’arcobaleno della maratona

Contribuire a migliorare la società attraverso lo sviluppo e la diffusione dello sport: è questo il credo Fra gli ospiti italiani del viaggio che Mizuno ha ordi Mizuno fin dalla fondazione ganizzato in occasione della madell’azienda nei primi anni del ratona, c’è stato chi ha accettato ’900. Non c’è da stupirsi se duncon entusiasmo l’invito a parteque il brand è main sponsor di cipare alla gara. Michele Cecotti, un evento che mette al centro responsabile del negozio Affari del suo programma una serie & Sport di Villasanta, si è unidi progetti per sostenere importo all’impressionante gruppo di tanti iniziative di solidarietà sul runner che è partito dall’Osaka territorio. Il charity program di Castle Park. Le sue parole al terquest’anno era ispirato dalla femine della corsa colpiscono per lice idea di “Making a rainbow la loro semplicità: “Descrivere le together”. L’arcobaleno è stato sensazioni che questa esperienil simbolo di questa maratona. I za mi ha trasmesso è difficile. colori che lo compongono, ispiDire che è stato emozionante è rati alla tradizione giapponese, veramente riduttivo. Sono parsono stati associati ognuno a tito davanti e dietro di me c’era Michele Cecotti, a destra, all’arrivo di Osaka un progetto preciso: dal sosteuna incredibile fiumana di persogno alle associazioni per la cura contro il cancro, al ne, era impossibile non sentirsi parte di un evento supporto agli atleti disabili, fino alla promozione di sportivo unico, raro e che ti riempie umanamente attività sul territorio per preservare alcuni luoghi in e sportivamente. Condividere tutto questo con tandecadimento. tissima gente e vedere 10mila volontari che ti inciSuo, si riferisce al colore rossiccio del tronco della pianta di lampone, utilizzato in antichità come colorante e diventato oggi uno dei temi tipici delle cerimonie

Moegi, è il colore dei germogli appena sbocciati sull’albero, simbolo di freschezza e giovinezza e di qualcosa di delicato

Akakuchiba, letteralmente “foglie rosse in decadimento”: in Giappone il cadere e lo splendore delle foglie autunnali è occasione di ritrovo e di festeggiamento Yamabuki Iro, dal colore giallo del fiore “kerria japonica”, che in passato era usato solamente dai nobili e il cui nome in giapponese può essere tradotto “respiro della montagna”

Kojo iro, è “profondo blu”: il secondo ideogramma si legge “ai” che in Giappone viene usato per indicare sia ”blu” sia “amore” Kame Nozoki, significa “sbirciare nella bottiglia” e si riferisce a una particolare tecnica di colorazione, con la quale si inseriva un tessuto

Kyoto Nota anche come la “città dei templi”, è considerata il più grande reliquiario della cultura giapponese e dopo essere stata quasi interamente risparmiata dalla Seconda Guerra Mondiale è stata inserita fra i siti protetti dall’Unesco. Dal 794 al 1868 fu la capitale del Paese e tuttora è una delle municipalità più popolate del Giappone con quasi 1,5 milioni di abitanti, nonché un polo universitario di importanza nazionale. Del suo centro storico, celebri sono i Giardini Zen. Il più noto fra questi è quello del tempio di Ryoan-ji, al cui interno sono presenti quindici pietre di varia forma: la loro posizione è studiata in modo tale che da qualunque punto si guardi il luogo non è

possibile vederle tutte, a simboleggiare il fatto che per quanto si scruti la realtà questa rimane sempre in parte nascosta. Il tempio Kinkaku-ji (a destra) presenta un padiglione ricoperto di foglie di oro puro. La villa di Katsura Rikyu è il più importante esempio di architettura residenziale giapponese della fine del Cinquecento. La sua costruzione fu ordinata da Hideyoshi Toyotomi e fu progettata dall’architetto Kobori Ennshu, che prima di accettare l’incarico pretese che venissero rispettate tre condizioni fondamentali: fondi illimitati, tempi di esecuzione a propria discrezione e divieto di qualsiasi visita o interferenza da parte del committente durante i lavori.

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in una tinozza contenente la tintura naturale e lo si lasciava ad asciugare prima in un ambiente buio e riscaldato e successivamente al sole. Il risultato era un colore azzurro molto chiaro

Fuji Iro, è il nome di una pianta di origine giapponese, con i fiori pendenti e di colore viola-indaco, molto amato e indossato dalle donne


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Sotto, discussione sugli attuali e futuri modelli Mizuno. A destra la storia del marchio ripercorsa all’interno del museo aziendale attraverso alcune delle calzature più significative

sport. Tutto questo ha portato alla realizzazione di un vero e proprio “piccolo” impero: oggi l’azienda conta 5.491 dipendenti e 17.114 azionisti, due headquarter a Osaka e a Tokyo, cinque filiali oltreoceano e quattro succursali in Europa, e i suoi prodotti sono distribuiti in oltre 60 Paesi nel mondo.

ar product marketing and design department & global footwear product division), per lo sviluppo di una calzatura si può pianificare il lavoro di uno, due o tre anni e questo dipende Greg Newman, senior designer

Visita all’headquarter - Il primo giorno di visita all’interno dell’headquarter di Osaka è stato speso per consentire agli ospiti di visitare gli uffici aziendali e il museo storico e per la presentazione delle anteprime prodotto per il running. Nel pomeriggio alcuni uomini chiave del progetto Mizuno hanno incontrato la stampa per esporre il proprio pensiero riguardo alle più recenti novità che l’azienda ha messo in mostra proprio in occasione della Maratona dello scorso ottobre. La diciassettesima edizione della Wave Rider è il frutto del lavoro di 36 mesi (per le caratteristiche tecniche vedi box qui sotto). Come ha spiegato Tomohiro Ota (deputy senior manager footwe-

All’interno del nostro Design Department di Portland ci concentreremo sullo sviluppo di nuove grafiche sempre più ispirate alla tradizione orientale, ma allo stesso tempo forniremo all’azienda un riferimento neutrale dalla nostra posizione oltreoceano

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da diversi fattori. La sola costante che sta alla base di tutto è il motto “We believe that better can be better”: sempre proiettati verso l’innovazione e il futuro, verso standard qualitativi sempre migliori al punto che per dicembre è prevista la presentazione della prima versione della Wave Rider 18. “Anche per quanto riguarda il trail ci saranno importanti novità nei prossimi sei mesi. Stiamo pensando a qualcosa di unico. Si tratta di un mercato molto diverso da quello road e vogliamo essere pronti”. Un secondo momento importante dedicato ai media è stato l’incontro con Greg Newman (senior designer - athletic footwear), che condurrà le attività dell’US Design Department che Mizuno ha fondato a Portland. La struttura opererà nel pieno della filosofia sempre più “Japanese oriented” a livello di design e di grafiche che è stata programmata per il 2014, ma allo stesso tempo consentirà all’azienda di avere un riferimento neutrale e caratterizzato da una “Western influence” imprescindibile per imporsi in tutto il mondo.

La maratona e la visita a Kyoto - La giornata di domenica è stata interamente dedicata alla maratona e ai festeggiamenti. Tra i compagni di viaggio c’è stato chi ha voluto unirsi ai 28.000 partenti della gara da 42,195 km e chi ha preferito la Challenge Run di 8 km. La manifestazione è stata caratterizzata da uno spirito davvero unico e l’organizzazione si è dimostrata eccellente sotto ogni aspetto (vedi approfondimento box pagina precedente). Dopo un intenso momento di sport, il lunedì si è dunque deciso di salire a bordo di uno dei celebri bullet train e di spostarsi a Kyoto per conoscere finalmente l’antica capitale del Giappone, attualmente inserita fra i siti protetti dall’Unesco. L’esperienza riservata ai partecipanti di questo viaggio è stata davvero degna di nota: la visita al tempio di Kinaku-ji, l’assaggio dei piatti tipici del luogo e lo spettacolare incontro con i maestri del rito del tè hanno rappresentato alcuni dei momenti più intensi di tutta la settimana. Di ritorno a Osaka, il martedì è stato il

giorno per gli ultimi saluti al Paese del Sol Levante, con la passeggiata fra Shinsaibashi e Namba non prima dell’impressionante tour all’interno del flagship store che Mizuno gestisce nel cuore della città: un negozio di sette piani al cui interno sono rappresentate tutte le categorie prodotto dell’azienda, dal podismo al judo, dal baseball al nuoto e all’outdoor solo per citarne alcune. Al termine di questa esperienza che ha offerto sensazioni uniche sospese tra il ricordo di una storia antica e le interessanti prospettive per il futuro che sembra lecito attendersi dal brand nipponico, si potrebbero citare le parole di uno dei rappresentanti più noti del running giapponese. Ovvero il romanziere nonché ultramaratoneta Murakami Haruki: “Voglio pensare ai fiumi. Voglio pensare alle nuvole. Ma in realtà non penso a niente. Semplicemente continuo a correre in un silenzio di cui aveSalvatore Miceli con un tecnico Mizuno

vo nostalgia, in un comodo spazio vuoto che mi sono creato da solo. E dicano quel che vogliono, ma è una cosa fantastica” (L’arte di correre).

In occasione della Maratona di Osaka è stata presentata la diciassettesima versione della Wave Rider //

Leggerezza al top dopo un lavoro di 36 mesi Vero e proprio fiore all’occhiello della collezione SS 2014 di Mizuno, la calzatura è dotata di intersuola con mescola U4ic. Questo consente una riduzione del peso a soli 265 gr: ben 40 gr in meno rispetto all’edizione utilizzata dagli atleti del brand durante le Olimpiadi di Londra. Un lavoro di 36 mesi per raggiungere nuovi standard di leggerezza. La nuova versione della Wave Rider è nata per assicurare prestazioni ottimali in termini di ammortizzamento e sostegno con un peso sempre più contenuto. È più leggera di 15 gr rispetto al modello che l’ha preceduta e addirittura di 40 gr rispetto all’edizione che è stata tanto apprezzata dagli atleti durante le ultime Olimpiadi di Londra: solo 265 gr. Rispetto agli anni passati restano invariati i punti di forza della

tecnologia Smooth Ride, che assicura una transizione morbida e precisa. Resta inoltre la costruzione della tomaia con contrafforti interni impiegata a partire dalla Wave Rider 16, che garantisce un’azione stabilizzante ottimale pur con un supporto più destrutturato. Il tessuto in mesh non presenta cuciture ed è rivestito da un leggero strato di PU dello spessore di soli 3 mm. La principale novità è da ricercare all’interno dell’intersuola. L’inserto è realizzato con l’esclusiva mescola U4ic, utilizzata per la prima volta nella Wave Sayonara. Questa miscela è stata sviluppata

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utilizzando un minore quantitativo di resina e un materiale grezzo molto resistente: in questo modo non sono state sacrificate qualità ammortizzante e capacità di resistenza, pur con una sensibile riduzione della densità della gomma (per maggiori approfondimenti vi rimandiamo a uno dei prossimi numeri con La scarpa del mese).



focus shop

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L’insegna è stata fondata nel 2011 per opera dei tre titolari Adriana, Andrea e Luca, ai quali si è aggiunto il “coach” giovanni

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yes we run ...and grow il negozio di Castellanza, in provincia di Varese, nonostante la giovane età è fra i più attivi in Lombardia fra gli specializzati nel running. E ora che è diventato un punto di riferimento per tanti appassionati anche oltre confine, è pronto a espandersi e ad aprire nuove sedi. • davide corrocher

Se anche alcuni clienti svizzeri varcano la frontiera per recarsi in un punto vendita italiano, pur non essendo poi così vicino al confine, devono esserci dei buoni motivi. Siamo a Castellanza, precisamente in un negozio specializzato running: il suo nome è Yes We Run. Il punto vendita è attivo dal 2011 ma in pochi anni è già riuscito a far ben parlare di sé e non solamente nella provincia di Varese o nelle zone limitrofe, ma anche al di là dei nostri confini. Conferma ne è il fatto che, come dicevamo, anche alcuni runner del ticinese o i loro vicini accettino la trasferta per venire a effettuare qui i loro acquisti. La differenza dei prezzi non può bastare a giustificare un simile comportamento se non vi fossero interessati anche la competenza e l’importante lavoro a supporto del cliente che lo staff varesino garantisce a chi vi si rivolge.

running e dintorni - Il punto vendita è gestito da tre soci, Adriana Gianolio, Andrea Colombo e Luca Vasirani, che ormai tre anni fa hanno deciso di unire le proprie forze e la propria passione per avviare questa attività dedicata interamente al mondo della corsa. Il settore del running puro è quello che fa da padrone fra quelli trattati all’interno del negozio, ma allo stesso tempo rappresenta quella grande fetta

di praticanti che non si accontenta semplicemente di correre ma cerca sempre nuove soluzioni da praticare come il trail o il triathlon. Con l’occhio di chi è attento a seguire tutti i principali trend che il mercato offre oggigiorno, lo staff di Yes We Run è costantemente attivo per approfondire in maniera tecnica e competente anche tematiche da trattare con la giusta cautela. Come ha spiegato ad esempio Adriana parlando di natural running: “È un concetto meraviglioso e questi prodotti li vendiamo molto bene. I consumatori non sono però ancora pronti ad accostarvisi senza la consulenza di un esperto. Occorre saper valutare le caratteristiche fisiche del runner in maniera coerente con la tipologia della scarpa o spiegare in quale tipo di contesto è corretto utilizzarlo. C’è ancora molta carenza di informazione in questo senso e noi negozianti dobbiamo essere accorti per sfruttare al meglio le possibilità che questo offre senza trascurare le necessità dei clienti”.

Le attività e i servizi - Al terzetto dei titolari si aggiunge un nuovo addetto alla vendita, nonché running coach, Giovanni Rossi. Grazie a lui Yes We Run organizza attività fuori dal negozio per promuovere la corsa tra neofiti e appassionati. Quattro volte alla settimana viene tenuta una sessione di allenamento aperta a tutti e gratu-

Adriana Gianolio

Andrea Colombo e Luca Vasirani

ita. Un bel modo per fare gruppo insomma e per far crescere questo movimento senza necessariamente pensare a un tornaconto. Come si diceva in precedenza, il team del negozio si è unito per passione ed è proprio questa che traspare quando si osserva l’operosità dei membri che lo compongono. Numerosi eventi in store o all’aperto vengono proposti in collaborazione con i marchi di settore, dalle serate per la prova dell’abbigliamento da notturna, alle prove di calzature su strada o su tapis roulant. Belle iniziative a caratte-

scheda tecnica Nome: Yes We Run Indirizzo: via Matteotti 14, 21053 Castellanza (VA) Telefono/Fax: 0331.1772707 E-mail: info@yeswerun.it Sito: www.yeswerun.it Numero sedi: 1 Titolari: Adriana Gianolio, Andrea Colombo e Luca Vasirani

Anno di nascita negozio: 2011 Numero del personale: 1 Mq quadrati totali: 90 Mq quadrati calzature: 45 Mq quadrati abbigliamento: 45 Incidenza percentuale running sul fatturato annuale: 90% Numero vetrine: 4 Discipline trattate: corsa, nuoto, triathlon

Marchi attrezzatura: Garmin, High Power, Ironman, Noene, Spenco, Timex, Tyr Marchi calzature: ASICS, Brooks, Hoka, Mizuno, Nike, Saucony Marchi abbigliamento: Act Seven, ASICS, Brooks, BV Sport, Gimer, Gore Running Wear, Nike, Tyr, Under Armour, X Bionic, X Socks Servizi offerti: Tabelle allenamento personalizzate, prova delle scarpe su tapis roulant, gruppo di corsa Yes We Run

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re locale non mancano sul fronte dell’organizzazione gare. Ancora in fase di definizione degli ultimi dettagli è una corsa che si terrà a marzo e che dovrebbe coinvolgere tutto il paese e le istituzioni rappresentanti. Per quanto riguarda la sponsorizzazione di atleti, l’insegna va ad affiancarsi a un nome importante per il triathlon azzurro come il membro del Team Brooks Anna Maria Mazzetti.

La selezione dei marchi - “I marchi con cui lavoriamo sono quelli che ci fanno sentire il loro sostegno a

Giovanni Rossi, running coach

360 gradi” ha proseguito Adriana. “Per noi è fondamentale poter garantire al cliente il massimo dei servizi e il rapporto che si è creato con alcune di queste aziende ci permette di farlo nel migliore dei modi. Abbiamo sui nostri scaffali alcuni dei nomi più importanti del panorama running, da ASICS a Brooks a Saucony a Nike, e da quest’anno abbiamo inserito Mizuno”. Per la parte abbigliamento è interessante citare che il negozio è stato riconosciuto da parte di X Bionic come Premium Dealer, un titolo che va alle realtà che più si sono distinte sul territorio in termini di vendite: “Nonostante sia un brand molto tecnico e di alta gamma, possiamo dire che è molto conosciuto e che ha un grande riscontro presso i nostri clienti”. Un passo alla volta Yes We Run sta crescendo a un ritmo degno di nota. Di certo dalla sua nascita è sempre stato in crescita e la prospettiva più prossima è quella di aprire nuove sedi per costruire ancora sulle basi che si sono create in questi anni.




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