Snowbusiness Mag #11-2024

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SOMMARIO

LA COPPA DEL MONDO RIPARTE DA FONDAZIONE BORMIO

Firmato l’accordo tra FISI e la nuova Fondazione Bormio, che farà il proprio esordio alla Coppa del Mondo sulla Stelvio il 28 e il 29 dicembre 2024 e sarà il punto di riferimento locale per le gare olimpiche di sci alpino e sci alpinismo di Milano Cortina 2026. Fondazione Bormio sarà in cabina di regia anche in occasione del test event di sci alpinismo in programma sulla pista Stelvio a inizio 2025. Con un mix di competenze, nuovi spunti ed espressioni del proprio territorio, che vuole sempre più rispecchiarsi e riconoscersi nei suoi grandi eventi, portandoli anche al di fuori della pista, per generare impatti positivi di breve e di lungo periodo, il comitato guidato da Matteo Bonfà è ideale per questo nuovo incarico. Nell’area tecnica, Fondazione Bormio punta sull’esperienza di Omar Galli, mentre l’area marketing e comunicazione passa sotto il coordinamento di Veronica Mazzola. Il nuovo team del comitato organizzativo ha presentato novità e temi della prossima edizione di Coppa del Mondo e le altre sfide organizzative della stagione invernale in un incontro con i media il 19 novembre presso la sede istituzionale di Regione Lombardia. Il programma di Coppa del Mondo FIS 2024/2025 sulla pista Stelvio si aprirà, invece, giovedì 26 e venerdì 27 dicembre con due giornate di training in vista della Discesa Libera di sabato 28 dicembre. Domenica 29 dicembre a concludere il programma sarà il Super-G, ancora una volta sulla pista Stelvio.

IMPIANTI SCIISTICI: SI AVVICINA L’APERTURA, MA LA NEVE NON C’È

SKI INDUSTRY CLIMATE SUMMIT A ISPO MONACO 2024: “DA IMPEGNO AD AZIONE”

Nonostante la maggior parte degli impianti sciistici abbia dato informazioni circa l’apertura, la carenza di neve e le temperature elevate, che non permettono nemmeno l’uso dei cannoni, creano un clima d’incertezza. A Madonna di Campiglio, dove la neve ancora non c’è, si proverà ad aprire gli impianti il 16 novembre nella zona di Grostè, e il 29 sarà la volta di quelli mancanti. Stessa situazione critica anche per il consorzio Dolomiti SuperSki, dove si prevede l’apertura per l’ultimo sabato del mese. Sul già nevoso Monte Bianco si parla, invece, del 29 novembre. Giovanni Brasso, presidente del comprensorio Vialattea, si mostra positivo alla possibilità dell’arrivo della neve naturale e spiega di come, grazie alle alte temperature fino a metà autunno, abbiano potuto costruire un grande impianto di cannoni.

LA FAMIGLIA DI MATILDE LORENZI

LANCIA IL PROGETTO #MATILDINA4SAFETY

Dopo il tragico incidente avvenuto il 29 ottobre durante un allenamento su un ghiacciaio, la famiglia di Matilde Lorenzi, giovane promessa dello sci alpino, ha lanciato il progetto #Matildina4safety, per uno sviluppo dei sistemi di sicurezza per gli atleti. La torinese stava scendendo lungo la pista Grawand G1, quando gli sci si sono divaricati e le lamine hanno perso contatto con la neve. La sciatrice è caduta sbattendo violentemente il volto sul terreno ghiacciato ed è finita fuori pista. Soccorsa e trasferita all’ospedale di Bolzano, tutti gli sforzi sono stati vani. Si è trattato di un tragico incidente e proprio per questo è nata l’iniziativa: il progetto, infatti, ha lo scopo di finanziare lo sviluppo di sistemi di sicurezza individuali per lo sci alpino, attraverso la ricerca di nuove tecnologie.

FIS: “USO DELL’AIRBAG OBBLIGATORIO NELLE DISCIPLINE DI VELOCITÀ DELLO SCI ALPINO"

Il Consiglio della FIS ha confermato che l’uso dell’airbag sarà obbligatorio per tutti gli atleti che gareggiano nelle discipline di velocità dello sci alpino a partire dalla stagione 2024/25. Le eccezioni possono essere concesse nel caso in cui l’airbag non sia adatto all’atleta e ne limiti i movimenti in modo non sicuro. Una decisione presa dalla FIS anche a seguito della tragedia di Matilde Lorenzi per cui erano state chieste maggiori misure di protezione per gli atleti. Durante la riunione, si è anche preso atto delle relazioni sullo stato di avanzamento dei lavori presentate da tutti gli organizzatori dei Campionati del Mondo FIS dal 2025 al 2029 e sono state approvate una serie di proposte tecniche dei comitati e dei membri della Giuria per tutti i prossimi grandi eventi.

SNOWITPASS: LO SKIPASS PAY PER USE ANCORA PIÙ FLESSIBILE

Lo Ski Industry Climate Summit di ISPO Monaco si terrà il 2 e 3 dicembre con la volontà di riunire i principali attori del mondo dello sci e dello snowboard. Organizzato e ospitato da Atomic in collaborazione con Protect Our Winters (POW), il Winter Sports Sustainability Network (WSN) e ISPO Monaco, questo evento unisce player del settore con lo scopo di sviluppare idee innovative per una maggiore protezione climatica. L’evento si concentrerà infatti su come le misure concordate al WSN Climate Pact 2023 possano essere tradotte in risultati. Con un focus sulla collaborazione, si discuteranno i seguenti temi: legislazione e conformità, catena di fornitura, economia circolare, approvvigionamento di energia pulita e misurazione dell’impatto.

Snowit, la piattaforma digitale che aggrega l’offerta delle località sciistiche, presenta SnowitPass, lo skipass pay per use più flessibile di sempre, perché offre la libertà di sciare pagando solo per il tempo effettivamente trascorso in pista. Con esso si accede direttamente agli impianti di oltre 40 stazioni e si paga secondo il tariffario previsto dalla località. La novità di quest’anno è che non occorre più acquistare uno skipass stagionale in anticipo. SnowitPass è, quindi, come un’evoluzione dello skipass stagionale, ma si paga volta per volta, solo per il tempo effettivamente trascorso sugli sci. La seconda novità di quest’anno è che sarà possibile sciare in tutte le località della regione Lombardia e, quando si raggiunge la soglia dell'abbonamento stagionale, le sciate successive saranno gratuite.

IL CAMPIONE OLIMPICO

MARCO ODERMATT INVESTE IN X-BIONIC

TORNANO I PROWINTER TEST DAYS

Marco Odermatt, campione olimpico e tre volte vincitore della Coppa del Mondo di sci alpino, diventa azionista di X-Bionic, marchio di abbigliamento tecnico per sportivi. A soli 27 anni, l’atleta si afferma come uno dei più grandi sciatori della storia, e il suo legame con il brand è profondo e duraturo, essendone da sempre ambassador. La scelta di indossare abbigliamento tecnico durante allenamenti e competizioni è per lui fondamentale per garantire comfort e prestazioni ottimali. X-Bionic si distingue per la sua continua innovazione, con un focus particolare sulla termoregolazione. Grazie a tecnologie all’avanguardia, offre prodotti che aiutano gli atleti a massimizzare le loro performance. La partnership mira a realizzare prodotti sempre più performanti, in grado di soddisfare le esigenze degli sportivi più esigenti.

PROVE LIBERE 2025: ANNUNCIATO IL CALENDARIO CON TUTTE LE NOVITÀ

Annunciato il calendario del Prove Libere Tour 2025 che, anche quest’anno, rappresenterà il più grande evento di ski test aperto al pubblico in Italia. Pool Sci Italia, con la Federazione Italiana Sport Invernali, sono i promotori di questo evento in cui i partecipanti avranno l’opportunità di testare materiali tecnici all’avanguardia in alcune delle località iconiche delle Alpi italiane. Il Prove Libere Tour 2025 rappresenta anche l’occasione per immergersi in un’esperienza dove gli appassionati potranno confrontarsi con i migliori esperti che forniscono le Squadre Nazionali di sci alpino. Per la nuova edizione, il tour introduce una serie di novità: ogni tappa sarà accompagnata da eventi speciali e momenti di interazione per cercare di offrire un’esperienza ancora più immersiva.

MOTTOLINO, CAPITALE DEL FREESTYLE, GUARDA AL FUTURO E ALLE OLIMPIADI

Il 2026 rappresenterà l’anno di svolta per il Mottolino: a Livigno arriveranno le Olimpiadi e già da ora sono iniziati i primi investimenti per trasformare il territorio nella capitale del freestyle. Mottolino si conferma così, come un protagonista della scena internazionale della disciplina, portando avanti una tradizione di innovazione. Il comprensorio è uno dei principali promotori del freestyle e un punto di riferimento per gli sport invernali, preparandosi, appunto, ad accogliere il grande evento olimpico. Grazie a Mottolino, sono nati concetti come snowpark, aree fun e freeride cross, che hanno rivoluzionato l’offerta turistica della località e anticipato le tendenze e, nonostante abbia già portato a termine molti obiettivi, la località non si ferma e continua a guardare al futuro.

Dopo la prima edizione dello scorso inverno che ha riscontrato numerose adesioni, sono confermati i Prowinter Test Days powered by ITASnow e Prove Libere Retail by Pool Sci Italia. La nuova edizione si presenta ricca di novità e conferme che sottolineano come il target della fiera diventi sempre più ampio e internazionale. L’edizione 2025 si apre maggiormente al mercato straniero, con un’attenzione particolare ai Paesi di lingua tedesca, e introduce Prowinter Outdoor, una nuova sezione dedicata ad abbigliamento, attrezzatura e calzature per chi ama la montagna. Per chi invece vede il proprio business invernale prevalentemente nello sci da pista, la fiera riconferma i Prowinter Test Days e Prove Libere Retail. L’evento è un’occasione, non solo per le prove materiali, ma anche come momento di incontro tra tutti i player del settore.

3TRE TOUR: LE PRIME TAPPE A MILANO E LONDRA

Il tour promozionale della 3Tre e di APT Madonna di Campiglio ricomincia martedì 26 e venerdì 29 novembre da due importanti metropoli europee: Milano e Londra. La città trentina è già in movimento in vista della 71esima 3Tre: l'evento è il primo Night Event stagionale di Coppa del Mondo, e si terrà mercoledì 8 gennaio 2025. Nel frattempo, la 3Tre e APT Madonna di Campiglio sono in procinto di iniziare il 3Tre on Tour. Quest’anno si partirà da un evento speciale organizzato dai soci onorari di Fondazione Altagamma a Milano e tre giorni dopo verrà replicato all’Oriental Club di Londra, nella serata organizzata in collaborazione con Kandahar Sci Club e la Federazione Britannica Sport Invernali. Dave Ryding, considerato il punto di riferimento dello sci britannico ad alti livelli, sarà l’ospite speciale.

BWT SGAMBEDA: ATLETI E LIVIGNO IN PREPARAZIONE PER LA GRANFONDO DI SCI NORDICO

Livigno si prepara, insieme ai grandi atleti, a ospitare la 34esima edizione della BTW Sgambeda, la granfondo di 30 km di sci nordico che segna l’inizio della stagione agonistica. Un legame forte quello tra lo sci di fondo e il Piccolo Tibet, grazie alla pratica dello snowfarming che ha permesso l’innevamento anticipato dell’anello tecnico che attira i migliori atleti nazionali e non del circuito. Campioni della Nazionale Norvegese di Fondo e atleti come Johannes Høsflot Klæbo, Peter Northug e Lucas Chanavat sono stati infatti avvistati a Livigno ad allenarsi. La relazione tra il luogo e lo sport si manifesta anche nel tradizionale appuntamento con la BWT Sgambeda, un momento di trasporto collettivo di tutta la comunità nei confronti della disciplina.

QUANTO VALORE GENERANO GLI IMPIANTI DI RISALITA?

Nello specifico a livello socioeconomico. La ricerca di PwC Italia commissionata da ANEF indaga l’impatto delle strutture di risalita in Valle d’Aosta, Lombardia e Trentino Alto-Adige di Benedetta Bruni

In occasione dell’assemblea generale di ANEF – Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, tenutasi il 18 ottobre a Bolzano, sono stati presentati i dati elaborati da PwC Italia sull’impatto socioeconomico delle imprese nelle aree sciistiche, al fine di comprendere gli effetti su un territorio delicato delle attività e delle infrastrutture realizzate dall’uomo. L’obiettivo: rendere l’alta montagna accessibile a tutti, con le sue bellezze e l’indotto economico che ne consegue, ma rispettando allo stesso tempo l’ambiente, la biodiversità, la precarietà delle

LO STUDIO DI PWC ITALIA

Nel corso del 2024 PwC Italia ha affiancato le regioni Lombardia (ANEF Lombardia) e Valle d’Aosta (Avif) e la Provincia Autonoma di Trento (ANEF Trento) nella stima del rispettivo impatto socioeconomico e fiscale generato dalla spesa turistica dei fruitori degli impianti di risalita, e dei loro accompagnatori, per un’intera annualità (stagione estiva 2023 e la stagione invernale 2022/23 o 2023/24 in funzione della disponibilità dei dati). La valutazione dell’impatto economico si è basata sulla stima della spesa turistica generata a livello locale in base alle presenze totali e alla spesa media giornaliera, sia degli utilizzatori degli impianti che dei relativi accompagnatori, che sono state calcolate partendo da dati raccolti nel territorio e tramite benchmark e banche dati nazionali. Come illustrato da Cristian Celoria, partner della società di consulenza, gli obiettivi principali degli studi erano: quantificare l’indotto economico, ovvero il valore aggiunto attivato dalla spesa turistica, a livello diretto, indiretto e indotto; stimare l’impatto occupazionale in termini di Unità Lavorative Annue (ULA); quantificare il gettito fiscale che la spesa turistica contribuisce a generare nelle aree interessate; dare evidenza della sostenibilità ambientale e sociale delle attività dei gestori di impianti di risalita.

L’APPROCCIO

Da tutte le società coinvolte localmente sono stati raccolti i dati relativi a corse singole, giornalieri, plurigiornalieri, ingressi da tessere pay per use e stagionali. Sono state poi calcolate le presenze turistiche totali, includendo le stime relative alle presenze di accompagnatori e notti extra (es. plurigiornalieri, biglietti PPU e stagionali in seconde case). La valutazione della spesa turistica si è basata sulle presenze totali e sulla spesa media giornaliera, calcolata sulla base di dati disponibili a livello locale e da benchmark di altre località a livello nazionale. Con le informazioni raccolte e l’utilizzo di un modello statistico proprietario di PwC, si sono stimati gli impatti socioeconomici diretti, indiretti e indotti creati nel territorio. Partendo dal calcolo delle tonnellate di CO2 equivalente prodotte, è stato misurato l’impatto ambientale attribuibile agli impiantisti, alle altre attività economiche locali e ai trasporti necessari per raggiungere/lasciare le aree turistiche.

stagioni e la scarsità della neve e tutto ciò che questo significa per la montagna. “Il tema non deve essere se investire, ma come investire”, ha detto la presidente di Anef Valeria Ghezzi. “Resilienza e adattamento al cambiamento climatico sono il nostro quotidiano, con l’innevamento in inverno e con gli investimenti per destagionalizzare, garantendo reddito alle nostre aziende e all’intero sistema. Il green deal andrà applicato ai territori montani con accortezza, intelligenza e buon senso, non per distruggere ma per costruire e rafforzare”.

MEDIA DEL VALORE AGGIUNTO GENERATO NEI TRE TERRITORI
MEDIA DELL'OCCUPAZIONE
SOSTENUTA NEI TRE TERRITORI

PRESENZE TURISTICHE

Nell’annualità preso in considerazione, nelle tre regioni, che comprendo 78 società di gestione (il 19,5% del totale nazionale) e 689 impianti (il 45,9% del totale nazionale), sono stati registrati dai 3,5 ai 9,5 milioni di primi ingressi. Tra questi, quelli effettuati nella stagione invernale contano per ben il 37% dei primi ingressi totali nelle società affiliate ad ANEF Nazionale. Scomponendo il dato a livello locale, una quota dai 2,9 ai 7,7 milioni si riferisce ai primi ingressi invernali (tra l’81% e il 91% degli iniziali 3-9 milioni), e una da 0,4 a 1,8 milioni agli estivi. Si riscontrano inoltre da 4,4 a 11,6 milioni di presenze e da 2,3 a 8,0 milioni di pernottamenti. La spesa turistica è stata calcolata su 12 categorie: alloggi, ristoranti e alimentari, sport, shopping e altre come attività ricreative e culturali, spostamenti, cura della persona. Per le tre regioni, è stata stimata una spesa turistica locale che va da 541 a 1.472 milioni di euro (IVA esclusa) che, se rapportata al numero di presenze, è risultata in una media giornaliera pro-capite che va da 118 a 127 euro (da 131 a 142 euro IVA inclusa). La ristorazione è stata la voce che ha influito di più, pesando dal 23% al 39% della spesa totale, seguita dall’alloggio (dal 25% al 41%) e dallo sport (dal 24% al 29%), di cui però una parte variabile da 109 a 287 milioni di euro è stata destinata alle società di gestione per l’acquisto di skipass.

IMPATTO SOCIOECONOMICO

L’incidenza sociale ed economica dell’uso che si fa degli impianti sembra indubbia. La ricerca ha calcolato 882 milioni di euro di spesa turistica locale media tra i tre territori (IVA esclusa), con un valore aggiunto medio di 637 milioni (65,6% diretto, 22% indiretto e 12,4% indotto) e un’occupazione media di 11.894 unità lavorative per anno (ULA), di cui il 74,8% con un’occupazione diretta, il 14,8% indiretta e il 10,3% indotta. Il ritorno in tali attività è tale che per ogni milione di euro di spesa turistica locale si generano in media 0,72 milioni di euro di valore aggiunto locale e si sostengono in media 13,5 ULA locali.

VALORE AGGIUNTO E OCCUPAZIONE SOSTENUTA A LIVELLO LOCALE

Entrando nello specifico dei benefici economici, le tre aree hanno stimato un valore aggiunto generato variabile tra 384 e 1.033 milioni di euro. I settori che hanno approfittato maggiormente di questo impatto economico sono stati alloggio e ristorazione (32%), trasporto e magazzinaggio (18%), commercio al dettaglio e all’ingrosso (13%), attività immobiliari (9,5%). A fare la differenza è stato anche l’apporto delle microimprese locali (lavoratori autonomi, imprenditori, ditte individuali e imprese con meno di 10 dipendenti), il cui contributo è stimato tra il 29% e il 32% del valore aggiunto locale, ripartito tra alloggio e ristorazione (42%), attività immobiliari (15%) e commercio al dettaglio e all’ingrosso (14%).

Il lavoro dietro a questo indotto è frutto anche di un impiego umano non indifferente: sempre nelle tre aree, sono state sostenute tra le 7.491 e le 19.450 ULA locali. Le principali aree di occupazione seguono il trend degli altri parametri: il 47,5% delle persone trova lavoro nel settore dell’alloggio e della ristorazione, mentre il 14% è impegnato nel commercio al dettaglio e all’ingrosso e l’8,5% nel trasporto e magazzinaggio. Chi ne trae maggiore beneficio sono le donne e i giovani. Se l’occupazione femminile media nazionale è del 42% in Italia, nel turismo montano varia dal 46% al 48%. Similmente, l’occupazione giovanile di persone con un’età inferiore ai 40 anni varia di circa 10 punti percentuali rispetto alla media italiana (33%), variando dal 42% al 43% invece nel caso del turismo montano.

IMPATTO AMBIENTALE

Non si possono non citare le ricadute che la spesa turistica attivata dagli impianti hanno sull’ambiente di montagna, reso più fragile dal cambiamento climatico e dall’impatto umano. Per quantificare l’impatto ambientale generato dalle attività del turismo montano sono state misurate le tCO2 equivalente prodotte partendo dai costi energetici delle singole società, dalle stime ISTAT di tCO2 emesse per settore economico e dalle stime sulle emissioni dei trasporti necessari per raggiungere/lasciare le aree turistiche. Ne è risultato che la maggior parte delle emissioni viene generata in Italia dagli spostamenti dei turisti residenti e non residenti (da 48% a 52%), seguita dalle altre attività economiche coinvolte nella spesa turistica (da 40% a 45%). Gli impianti di risalita emettono dal 5% al 7% delle tonnellate di CO2 attribuibili al turismo montano, ripartite al 62% dalle emissioni dirette dall’energia elettrica e per il restante 38% da carburanti e combustibili. Per ogni primo ingresso, gli impianti producono 4kg di CO2. Tuttavia, si possono citare delle best practice che il settore sta implementando. I moderni battipista, ad esempio, dispongono di sistemi integrati che consentono di ottimizzare la produzione di neve e ridurre il consumo di gasolio con un risparmio energetico nell’ordine del 12-13%. L’innevamento programmato e gli investimenti degli associati ad ANEF in generatori ad alta efficienza permettono un risparmio energetico di circa il 15%. Alcune società legate all’organizzazione, inoltre, sono dotate di seggiovie con tecnologia Ecodrive, un sistema di controllo automatico della velocità che permette un risparmio fino al 20% di energia motrice. Infine, gli investimenti degli associati per l’impiego di energia pulita si orientano all’acquisto di certificati per l’energia elettrica prodotta al 100% da fonti rinnovabili, l’acquisto di gasolio HVO prodotto da biomasse e l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici.

VALORE AGGIUNTO LOCALE PER SETTORE

VALORE AGGIUNTO NELLE MICROIMPRESE LOCALI PER SETTORE

OCCUPAZIONE LOCALE FEMMINILE E GIOVANILE

MONTAGNA BIANCA A 360 GRADI

A Bolzano una conferma e una novità: tornano i Prowinter Test Days powered by ITASnow e Prove Libere Retail by Pool Sci. E sempre più spazio sarà dedicato al mondo outdoor di Sara Canali

La montagna d’inverno ha più di una faccia. E la 25esima edizione di Prowinter vuole dare spazio a ognuna di loro, sottolineando ogni sfaccettatura di un mondo che amplia sempre più la sua offerta. Sci alpino, certo, con i Prowinter Test Days powered by ITASnow e Prove Libere Retail by Pool Sci Italia, che rappresenteranno il primo momento europeo della stagione per effettuare i test di sci da pista per aziende, negozianti e noleggiatori. Ma da quest’anno anche tante altre attività che confluiranno nel progetto Prowinter Outdoor, organizzato in collaborazione con Italian Outdoor Group di Assosport e MagNet. Dal 13 al 15 gennaio 2025, dunque, Bolzano diventerà il centro del mondo della montagna bianca e accoglierà sempre di più un mercato straniero, con un’attenzione particolare ai Paesi di lingua tedesca.

PROWINTER TEST DAYS

Dal 13 al 15 gennaio 2025, le nevi di Carezza ospiteranno Prowinter Test Days powered by ITASnow e Prove Libere Retail by Pool Sci Italia, l’occasione per provare in anteprima gli sci da pista che saranno nelle rastrelliere dei migliori negozi specializzati nell’inverno 2025/26. Un appuntamento che si rinnova dopo essere stato introdotto lo scorso anno e che conferma la volontà della fiera di investire in questa attività dedicata ai test dei materiali. Un’occasione irripetibile, non solo per le prove, ma anche come momento di incontro e confronto tra tutti i player del settore, radunati in una location esclusiva. Ad ospitare l’iniziativa infatti sarà la pista Prà di Tori, nella località di Carezza Ski sul passo di Costalunga, a soli 40 minuti di auto da Bolzano.

«Per le aziende del Pool Sci Italia, Prowinter si colloca in un momento di cruciale importanza. I Prowinter Test Days powered by ITASnow e Prove Libere Retail by Pool Sci Italia sono a tutti gli effetti la prima occasione per le aziende di svelare con orgoglio i progetti a cui hanno lavorato per lungo tempo, permettendo di toccare con mano gli sviluppi, le tecnologie e le novità che hanno messo a punto per i prodotti della prossima stagione. Prowinter è davvero un’occasione unica, trattandosi del primo appuntamento europeo, e siamo entusiasti di poter sostenere il progetto con iniziative di speciale accoglienza che faciliteranno la partecipazione dei negozianti»

Emilio Fontana, presidente del Pool Sci Italia

PROWINTER OUTDOOR

Prowinter Outdoor è una “brand extension” della fiera, nata dalla collaborazione con l’Italian Outdoor Group di Assosport e MagNet e vedrà un’ampia area dei padiglioni dedicata al business della montagna non strettamente legato alla neve. Con gli inverni sempre più imprevedibili, la differenziazione dell’offerta diventa fondamentale in ottica di sopravvivenza delle località montane e per garantire una fruizione active dell’inverno per tutti. Sempre più persone hanno infatti cominciato a sfruttare i mesi freddi per provare nuove attività all’aria aperta, ribaltando il connubio piste-inverno che fino a pochi anni fa sembrava indissolubile. Aprendo la fiera a questi altri settori, l’obiettivo è in primis quello di arricchire Prowinter, tradizionalmente legata allo sci alpino e al mondo del noleggio, grazie alla comunità outdoor e la sua idea di vita a contatto con la natura. Inoltre, altro obiettivo è quello di incrementare in maniera significativa la presenza di operatori internazionali, in particolare dai Paesi di lingua tedesca (Germania, Austria e Svizzera). Inoltre, quest'anno il Prowinter Award Retail è stato ampliato con quattro categorie del settore Outdoor quali: calzature Winter Active, calzature Winter Expert, zaini airbag e zaini multifunzionali.

«In queste ultime stagioni abbiamo assistito alla rivoluzione del concetto di stagionalità: inverno ed estate non hanno più un periodo commerciale ben preciso e definito, e di conseguenza anche l’offerta delle aziende si ritrova spesso a inseguire questo trend. Ecco perché questa collaborazione vuole essere prima di tutto un’azione di sinergia del comparto che si concretizzerà in una “fiera nella fiera”, ovvero un’area dedicata alle proposte delle aziende outdoor che fino ad oggi non rientravano nel target visitatori di Prowinter» Geraldine Coccagna, brand manager di Prowinter

INSIEME PER UN GRANDE SOGNO A CINQUE CERCHI

I Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026 saranno i primi a coinvolgere diversi territori dell’arco alpino, tutti uniti da un insieme di desideri e visioni per costruire un mondo migliore attraverso lo sport

di Sara Canali

Quelli di Milano Cortina 2026 saranno i primi Giochi Olimpici “diffusi” al mondo perché, come si dice, insieme si sogna più forte. Saranno infatti otto le località dell’arco alpino che ospiteranno la grande manifestazione, comprese le cerimonie di apertura (Milano) e chiusura (Verona) in una cordata che ha un unico grande obiettivo: far vivere a tutto il mondo lo spettacolo che le montagne italiane sanno regalare. Senza dimenticare le Paralimpiadi che, anno dopo anno, richiamano sempre più pubblico grazie a un livello dei suoi atleti sempre in costante crescita. Dal 6 al 22 febbraio, l’Italia sarà il punto di riferimento per gli sport invernali nel mondo, ma per arrivare pronti a questo importante appuntamento, è necessaria una pianificazione pluriennale con investimenti e progetti che, come si legge sul sito web di Simico (Società infrastrutture Milano Cortina), ha un valore economico complessivo di € 3,4 miliardi. Ma al di là delle cifre, ci sono organizzazioni e persone dietro a un grande sogno che ha l’obiettivo di ripresentare al mondo le iconiche vette delle Alpi, conosciute per le più grandi imprese del mondo del Circo Bianco. Ne abbiamo parlato con Nevio Devidé, chief revenue officer di Milano Cortina 2026.

Cosa ha spinto Milano e Cortina a candidarsi insieme come meta per i Giochi Olimpici e Paralimpici?

L’assegnazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici è nata da una forte volontà del presidente del CONI Giovanni Malagò anche come risposta alla mancata candidatura di Roma alla manifestazione estiva vinta poi da Parigi. Nella formulazione della proposta, i territori coinvolti hanno dimostrato fin da subito una grande passione, ma soprattutto una condivisione di intenti per portare gli occhi del mondo sull’arco alpino. Questa determinazione resta molto forte anche oggi e ci fa capire come fare rete sia stata una carta vincente per un

territorio più esteso rispetto alla singola località isolata. Insomma, insieme si può fare meglio.

A che esigenze risponde un evento “diffuso”?

Quando si organizza un evento come i Giochi, è come accendere un faro che accentra l’attenzione sul Paese ospitante e si fa sempre più potente man mano che l’evento si avvicina, catturando l’attenzione del mondo intero. L’Idea dell’evento diffuso nasce seguendo l’indirizzo strategico del CIO che ha cominciato a pensare che i Giochi dovessero adattarsi ai Paesi e non al contrario, con la volontà di usare sempre più il know how e le infrastrutture presenti per non impattare sui territori ed essere più sostenibili.

Milano Cortina è la prima manifestazione in questa direzione che ha dato vita a una situazione storica: non è mai esistito un evento che portasse il nome di due città ospitanti. Rappresenta un grande esperimento che offre un palcoscenico di 22 mila kmq che coinvolge località conosciute nel mondo come eccellenze nell’organizzazione di eventi sportivi. Siamo orgogliosi che l’Italia sia l’apripista di questo nuovo modo di pensare a Cinque Cerchi.

Che valori portano i Cinque Cerchi al territorio?

C’è piena consapevolezza che i Giochi rappresentano una celebrazione del mondo attraverso l’identità di un Paese, ovvero quello ospitante che in questo caso è l’Italia.

Poi c’è da dire che Olimpiadi e Paralimpiadi portando due messaggi diversi e forti: da una parte c’è un movimento che dimostra che il mondo può essere migliore attraverso lo sport, soprattutto quando popoli e nazioni sono unite. Il messaggio paralimpico è, se possibile, ancora più forte: chiunque può essere un atleta e trovare nello sport la celebrazione delle sue capacità. Si tratta di due valori diversi ma complementari. Nevio Devidé

LAVORARE SUL TERRITORIO

Altro grande protagonista dell’evento Olimpico è Fondazione Cortina che si presenta in triplice ruolo. Si tratta di una fondazione non di scopo, dunque non a termine, ma di partecipazione. Ne fanno parte la Regione Veneto, la Provincia di Belluno e Cortina oltre all’Associazione degli albergatori di Cortina, gli impiantisti e lo sci club Cortina. La sua esistenza si basa su tre principali driver:

• essere un grande comitato collettore di tutte le discipline invernali sia aderenti alla FISI che alla FISG, la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio oltre che organizzatore di gare di coppa del mondo di sci alpino, snowboard, snowboard cross, scialpinismo, sci d’erba e curling;

• essere un EDE (event delivery entity), ovvero un soggetto che, per conto di Milano Cortina 2026, organizza sul territorio le gare olimpiche e paralimpiche;

• avere uno scopo sociale importante: ovvero la creazione di attività sul territorio per la diffusione della cultura olimpica, l’ideazione di eventi per pubblicizzare l’evento olimpico stesso. Al momento sono attivi tre progetti: uno che riguarda le scuole con la volontà di far partecipare gli alunni del territorio, la seconda ha a che fare con il volontario dolomitico per trova re risorse da impiegare ndi grandi eventi e infine un progetto giovani per sostenere atleti normodotati e paralimpici della pro vincia di Belluno che potrebbero parteci pare ai Giochi del 2026.

Ne abbiamo parlato con Stefano Longo, presidente di Fondazione Cortina nonché vicepresidente FISI.

Qual è il suo sogno Olimpico?

Come presidente di Fondazione Cortina, La mia speranza è quella di vedere una Cortina rinnovata grazie ai Giochi Olimpici e Paralimpici 2026. Si tratta di un ritorno dei Giochi dopo 70 anni e questo ci riem pie di orgoglio. Sogno una cittadina capa ce di incarnare e diventare simbolo di una manifestazione così importante agli occhi del mondo. Dal punto di vista sportivo lato FISI, invece, il mio sogno è quello di vedere la pista Eugenio Monti tornare a splendere, diventando una struttura di riferimento per le discipline di bob, slittino e skeleton nel mondo. Sarebbe bello vedere atleti azzurri delle tre discipline salire sul podio. Ma so prattutto, come vicepresidente FISI, spero che i ragazzi della Federazione riusciranno a battere il record di medaglie di Lilleham mer 1994 in Norvegia.

Parigi 2024 ha mostrato come anche le Paralimpiadi stiano richiamando, anno dopo anno, sempre più pubblico. Cosa si aspetta dall’edizione italiana?

Vogliamo rendere Cortina un luogo parti colarmente inclusivo per atleti e turisti e il test delle Paralimpiadi sarà veramente fondamentale. È un’occasione unica per ripensare alla nostra località in ottica futura, con l’obiettivo di renderla una destinazione a cui possono arrivare tutti. Ci teniamo particolarmente a dare vita a una manifestazione paralimpica capace di consolidare la crescita già registrata nell’edizione estiva francese facendo fare un salto

culturale importante al mondo degli sport invernali.

Qual è il rapporto di Cortina con lo sport paralimpico?

Se pensiamo che l’80% delle medaglie paralimpiche sarà assegnato a Cortina, ci rendiamo conto della grande responsabilità che abbiamo in questo senso. E la sfida ci piace tantissimo. Abbiamo già cominciato a dare prova di essere pronti ospitando nel 2023 e nel 2024 diverse manifestazioni dedicate ad atleti di altissimo livello con disabilità, fornendo la due prove del nove che ci permettono di guardare al 2026 con sguardo dav vero positivo.

Stefano Longo
Sfoglia e leggi Slopes, The Super G Magazine, pubblicato da MagNet

TOP DI GAMMA

Parliamo dello scarpone 4-Quattro Pro di SCARPA e di Nikolai Schirmer, il noto sciatore e filmaker. Una combo che porta il brand a posizionarsi come protagonista nel freeride di Karen Pozzi

SCARPA ha annunciato la nuova collaborazione con Nikolai Schirmer, sciatore norvegese noto per le sue eccezionali imprese in montagna che diventa ambassador del brand a livello mondiale. Negli ultimi mesi ha potuto testare “su pista” 4-Quattro Pro, il nuovo scarpone da freeride, fornendo all’azienda indicazioni preziose per la sua rea lizzazione.

CHI È NIKOLAI SCHIRMER?

Riconosciuto per due anni come European Skier of The Year, Nikolai Schirmer ha ottenuto numerosi premi per le sue straordinarie abilità tecniche sulla neve e la sua creatività nel combinare sport estremo e narrazione visiva. L’atleta, considerato un’icona dagli appassionati della disciplina per la sua capacità di raccontare storie attraverso contenuti video di altissima qualità, è molto seguito su piattaforme social, tra cui Instagram e YouTube, dove condivide le sue avventure sciistiche, comprese discese mozzafiato in condizioni estreme e in alcuni dei terreni più impegnativi del mondo. Tra i suoi progetti più noti ci sono “Wavy” and “A time for everything” entrambi disponibili su YouTube, che mostrano la sua passione per l'avventura e la sfida. Schirmer ha sviluppato una solida base di fan grazie ai suoi video che combinano l'adrenalina dello sci estremo con immagini mozzafiato di paesaggi montuosi e pendii ripidi. La sua capacità di eseguire sciate spettacolari in ambienti naturali difficili è ciò che lo ha reso uno degli sciatori più seguiti e rispettati nel mondo del freeride.

“Collaborare con SCARPA per 4-Quattro Pro è un sogno che si avvera. È straordinario vedere fino a che punto l’azienda ha spinto la progettazione e la produzione. Un simile livello di prestazioni in salita e in discesa nello stesso prodotto non era mai stato raggiunto prima d'ora. Sono davvero entusiasta di essere a bordo di questo progetto” afferma

Nikolai Schirmer.

SCARPA NEL FREERIDE

Il brand veneto ha una forte esperienza nell’ideazione e produzione di scarponi e seppur abbia sempre presidiato, tra gli altri, anche il mondo del freeride, aveva come obiettivo quello di diventarne un protagonista. Per farlo ha scelto un’atleta di spicco e insieme a lui ha sviluppato il top di gamma per la disciplina.

“Da tempo stavamo studiando come posizionarci da leader nel mondo del freeride, una disciplina che negli ultimi anni sta riscontrando una crescente attenzione del pubblico e una forte carica innovativa. Per farlo, abbiamo coinvolto il più grande del settore: con Nikolai Schirmer abbiamo subito trovato il terreno comune per fare un grande lavoro anche su questo fronte, confermando la nostra vocazione di azienda internazionale, che fonda le proprie radici su alcuni capisaldi quali eccellenza, innovazione e rispetto per l’ambiente” Sandro Parisotto, presidente SCARPA

4-QUATTRO PRO

Questo scarpone arriva sul mercato con l’obiettivo di diventare il nuovo punto di riferimento nel mondo del freeride, essendo il prodotto più performante e leggero del settore.

SCAFO / CARBON CORE SHELL PEBAX RNEW: materiale proveniente da fonti rinnovabili con tecnologia Carbon Core. L'inserto in carbonio sovra-iniettato permette una diretta trasmissione degli impulsi dal piede allo sci, garantendo maggiore precisione e controllo anche nelle situazioni di sciata più difficili

MECCANISMO SKI/WALK / SECURE SPEED LOCK 4: il nuovo meccanismo in alluminio è stato rinforzato per adattarsi all’uso freeride e presenta un nuovo sistema di bloccaggio di sicurezza per la fase di discesa. In posizione sci, il sistema è estremamente rigido, offrendo un supporto posteriore paragonabile solo a quello degli scarponi da pista

SCARPETTA / 4 PRO FLEX RIDE:

scarpetta Intuition completamente termoformabile per una perfetta personalizzazione sul piede dello sciatore e che utilizza l’esclusiva Foam Intuition. La struttura a celle chiuse della schiuma garantisce un elevato isolamento termico

BOOSTER STRAP PVC FREE: fascia elastica PVC Free a estensione dinamica, da fissare stretta per migliorare le prestazioni. L’ammortizzazione offerta protegge gli stinchi dagli urti. Integra la tecnologia RECCO che permette alle organizzazioni di soccorso professionale di rintracciare velocemente lo sciatore in caso di incidente da valanga

quattro leve in magnesio leggere e resistenti, il cui design permette l'utilizzo anche indossando i guanti. La regolazione micrometrica e i cavetti in acciaio garantiscono una miglior distribuzione della pressione della chiusura e un peso contenuto

COMPATIBILITÀ: utilizzabile con tutti gli attacchi da sci alpinismo e quelli da sci alpino GripWalk

PLUS: affidabile e potente, garantisce il blocco in posizione ski anche ad alte velocità, forti impatti e condizioni estreme

UTILIZZATORE: ideale per freerider che affrontano qualsiasi dislivello in salita, e che vogliono sfidare a tutta velocità le linee più ripide ed impegnative

Nikolai Schirmer
Guarda il video di benvenuto all’atleta
©SLayla Kerley, Chamonix

QUANTO SOGNA FORTE FEDERICA BRIGNONE?

Atleta polivalente, ma soprattutto donna sicura e determinata che crede che il rispetto possa salvare il mondo. L’intervista alla campionessa di sci alpino di Sara Canali

Federica Brignone ha vinto tanto, potremmo dire praticamente tutto. Eppure la sua grinta, o se vogliamo chiamarla “fame di adrenalina”, sembra non esaurirsi mai. Sciatrice azzurra più vincente di sempre, ora davanti a sé vede aprirsi una nuova stagione del Circo Bianco che la porterà un’altra volta in giro per il mondo. Guardando avanti, c’è un orizzonte a Cinque Cerchi cui Fede guarda con la giusta distanza, ma con l’emozione che una gara in casa sa regalare. L'abbiamo intervistata per conoscere tutti i volti di una grande campionessa.

Cosa sognava Federica Brignone da piccola, chi voleva diventare? Non avevo un’idea precisa. Mi piaceva ballare, ma soprattutto stare in compagnia, avere stimoli e confrontarmi con me stessa. Sicuramente mi sarebbe piaciuto fare l’atleta, ma non sapevo cosa volesse dire: io sciavo per stare insieme agli altri bambini.

Mamma ex campionessa di sci e papà allenatore di sci club: hai mai sentito la pressione di dover eccellere?

Ho sempre voluto essere indipendente e seguire la mia strada, riuscire nella vita ed essere eccellente. La pressione me la sono creata da sola, perché questo perfezionismo mi ha spesso messo in difficoltà, spingendomi sempre a non accontentarmi mai. Però, se non fossi stata così testona, forse non sarei arrivata qui. La mia testardaggine ma mi ha aiutato a essere chi sono oggi.

Quando hai capito di voler fare l’atleta?

In adolescenza. Nonostante ciò, ho continuato ad avere una vita normale, circondata da amici senza mai rinunciare allo studio, alle gite scolastiche o a nessuna esperienza fondamentale per quell’età. Da bambina ho piantato un seme e ho coltivato la mia pianticella con calma. Diventare una campionessa è un sogno

che ho accudito con calma e amore per farlo crescere nel migliore dei modi.

E che donna è Federica Brignone oggi quando toglie gli scarponi da sci?

Sono la donna che volevo essere e che cerca tutti i giorni di migliorarsi. La mia idea era quella di essere una persona corretta, rispettosa, forte e indipendente. Si vive una volta sola e lo voglio fare al 100%. Difetti: odio chiedere aiuto.

Cosa rappresentano le Olimpiadi per te?

Le Olimpiadi per me rappresentano un forte senso di appartenenza al mio

Paese: sono orgogliosa di vestire i colori di una nazionale che nel mio sport

è sempre stata forte. E poi mi piace il fatto che in contemporanea si svolgano più discipline, poter vedere tanti atleti di sport diversi portare la loro eccellenza in un posto nel mondo e farla brillare. Milano Cortina 2026 sarà bellissima: ho partecipato a quattro olimpiadi una più lontana dell’altra, e nessuna di questa riconosciuta come luogo sacro dello sci alpino. In Italia sono tutti siti storici ed è veramente la mecca degli sport invernali.

E cosa sogni per il pianeta?

Ho sempre pensato che il rispetto per l’altro passasse anche dall’amore per la natura. Il mondo è un posto meraviglioso e noi spesso non ce ne prendiamo cura. Nel 2017 è nato il progetto Traiettorie Liquide, ideato e realizzato insieme a Giulia e Daniela Mancini con il contributo del fotografo Giuseppe La Spada, che ha come obiettivo quello di sensibilizzare le persone su tematiche e temi ambientali che mi stanno a cuore perché sogno un mondo dove la natura venga amata e rispettata come merita.

IDENTIKIT

Federica Brignone è la prima sciatrice italiana a conquistare la coppa del Mondo Generale nonché l’azzurra più vincente di sempre in Coppa del Mondo con 70 podi di cui 28 vittorie

Il suo ricco palmarès vanta: 4 Coppe del Mondo, di cui una generale

(unica in Italia) e tre di specialità (slalom gigante, combinata e super gigante); 3 medaglie mondiali; 3 medaglie olimpiche; l’unica atleta nella classifica Forbes 2023 delle donne italiane più influenti, vincitrice del Premio Bellisario 2024

Oltre ai successi in gara, nel 2017 Federica ha dato il via al suo progetto di sostenibilità ambientale “Traiettorie Liquide” per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei temi legati alla salvaguardia dell’ambiente. Fa parte del Gruppo Sportivo Militare dei Carabinieri

Sfoglia e leggi Slopes, The Super G Magazine, pubblicato da MagNet

A SCUOLA DI NOLEGGIO

Una vera e propria Academy: è questa l’idea di Rent and Go per formare al meglio il proprio personale.

Dal rapporto con il cliente alla regolazione degli attacchi, per uno standard elevato e condiviso di Sara Canali

Sono circa 80 i noleggi del gruppo Rent and Go presenti in Italia e tutti puntano a un obiettivo comune: l’alta qualità del servizio. Fondato nel 1996 da tre protagonisti dello sci mondiale negli Anni '70-80, Erwin Stricker, Kurt Ladstätter e Gerhard Königsrainer, la catena ha trasformato per prima il concetto di noleggio investendo in standard elevati basati su attrezzatura controllata, personale ben formato e capacità di problem solving. Stricker, il visionario del gruppo, non ha mai voluto scendere a compromessi e, quando è venuto a mancare, la sua eredità è stata raccolta dalla moglie Linda che, insieme agli altri due soci, ha portato avanti l’avventura del gruppo consacrandola a punto di riferimento del settore noleggio. Proprio in virtù di questo riconoscimento, la catena ha voluto alzare ancora di più i suoi standard e tre anni fa ha dato vita a un’Academy con l’obiettivo di formare il personale interno e creare una metodologia di lavoro comune a tutti i centri presenti sul territorio. Ne parla Alfredo Tradati, responsabile dell’Academy e consulente Rent and Go.

Da che esigenze nasce l’Academy di Rent and Go?

Da un’idea di Erwin che, per capire come migliorare il servizio nei suoi negozi, lanciò l’idea del mistery client, ovvero dei tester mandati segretamente nei vari punti vendita. Io ho raccolto questa iniziativa e l’ho messa in pratica inviando clienti in forma segreta a raccogliere informazioni nei diversi punti vendita, per poi stilare una classifica di performance basata su diversi criteri. Ne è emersa una gestione differente del rapporto con il cliente nelle varie parti d’Italia e alcune criticità: gestori che non salutavano i clienti, barriere linguistiche soprattutto nella zona dell’Alto Adige e difficoltà nel creare fin da subito un rapporto di fiducia con il consumatore. Da qui è nata l’idea di una formazione di alto profilo del personale.

Quando è diventata realtà?

che deve essere formato perché non è detto che sappiano di attrezzatura di montagna. L'idea dell'Academy è nata proprio da qui e tre anni fa abbiamo dato vita alla prima edizione con lezioni da due ore mezzo che hanno coinvolto una quindicina di noleggi in quattro diverse sedi di Rent and Go.

Quali erano i temi trattati?

Abbiamo scelto i temi più caldi, come il rapporto col cliente e quindi la necessità della cortesia, dell'ascoltare, dell'essere disponibili, di andare incontro alle loro esigenze, cercando di risolvere i problemi; a questo abbiamo inserito anche una formazione sugli attrezzi che si stanno noleggiando, visto che alcuni addetti stagionali potrebbero non aver mai sciato e non aver dunque mai visto uno sci da vicino.

Che novità ci aspettiamo da questa terza edizione?

L'Academy è cresciuta molto. Se il secondo anno contava già sei sedi e una trentina di noleggi, quest'anno sono nove le location in cui terremo lezioni e vi parteciperanno una cinquantina di noleggi su un totale di 80. La formazione inizierà il 27 novembre, si baserà su lezioni di circa due ore e mezza l’una e tratterà quattro aree tematiche: Io sono un “RentandGoer” (appartenenza, valori, vantaggi), Gestire il Cliente (situazioni, problemi, soluzioni), R&G Digital (online booking, App, web marketing), Gestire il parco attrezzature (conoscere i prodotti e la manutenzione).

Che strumenti avranno a disposizione gli addetti al noleggio alla fine della formazione?

Diciamo che il Covid ha peggiorato la situazione: la buona parte degli addetti al noleggio abituali è scomparsa preferendo contratti di lavoro annuali e non stagionali. I noleggi, di colpo, si sono trovati a non poter più contare sui lavoratori esperti e fare i conti con il fatto che trovare nuovi addetti fosse diventato difficilissimo. Ogni anno c’è una rotazione del 60% del personale

Stiamo lavorando a un workbook che resterà a disposizione di tutti coloro che hanno seguito le lezioni e su cui potranno trovare tutte le risposte che cercano in caso di dubbi. Sarà diviso in sessioni, dal rapporto con il cliente, all’assistenza fino alla parte più nozionistica delle varie discipline sulla neve in modo che sia chiara a tutti la differenza di attrezzatura tra, per esempio, sci alpino e scialpinismo. Quest’anno avremo un incremento di iscritti del 50% ed è importante che le informazioni di base siano le più chiare possibili e a portata di tutti, più o meno esperti.

Alfredo Tradati

DUE CENTRI D’ECCELLENZA

Sono i negozi Rent&Go nel comprensorio di Roccaraso, entrambi gestiti da Wally Del Castello che ha raccolto un’eredità famigliare che è anche una grande sfida di Sara Canali

Quando si parla di sci nel centro-sud Italia non si può prescindere dal parlare di Roccaraso, una delle più rinomate e storiche stazioni sciistiche d'Italia che, insieme a Monte Pratello, fa parte del Consorzio Skipass Altosangro. Con i suoi più di 110 km di piste da discesa, questa località rappresenta il primo bacino sciistico del centro-sud, settimo in Italia, con ben 83 km che garantiscono un innevamento programmato. Qui sorgono ben due centri noleggio Rent and Go, il Rental Aremogna alla base degli impianti dell’Aremogna e il Rental Montepratello alla base degli impianti di Monte Pratello.

I DUE CENTRI

A raccontare dei due negozi è la titolare, Wally Del Castello. “Negli Anni ’60, mio padre Calisto e mio zio Claudio hanno rilevato gli impianti che allora contava pochi skilift. Dopo quasi 50 anni, Roccaraso ha cambiato decisamente faccia. A fianco della gestione degli impianti, avevano anche preso la direzione dei centri di noleggio: il primo è stato quello di Aremogna che si trova a 9 km da Roccaraso, direttamente sulle piste, che inizia la sua attività circa quarant’anni fa e negli Anni ‘90 entra a far parte della rete di Rent and Go”. Nel 2001 la famiglia acquista anche la stazione sciistica di Monte Pratello e, anche qui, apre un centro noleggio che entra a sua volta a far parte della catena. Si trova a 4 km da Rivisondoli, alla base della cabinovia di Monte Pratello, adiacente al parcheggio, per noleggiare sci, snowboard, scarponi, caschi e altri accessori. “Entrambi nascono fin da principio come dei noleggi molto piccoli, con un numero limitato di sci e scarponi. Allora non c'erano neanche gli snowboard e i caschi non erano obbligatori, quindi offrivano il minimo indispensabile. Nel tempo il noleggio è diventato sempre più importante e ha raggiunto una qualità elevata. Oggi offriamo diverse categorie di prodotto, dall’attrezzo base a quello per sciatori di altissimo livello”, continua Wally.

SERVIZI

Lo ski service con lo skiman rappresenta il cuore dei due centri: tutti gli sci noleggiati vengono controllati a uno a uno per capire se ci sono delle azioni da fare, dalla sciolinatura fino a interventi più importanti attraverso il robot Jupiter di Winterstiger di ultima generazione. Un altro servizio offerto è quello dei depositi stagionali di sci e scarponi che contano circa 100 armadietti in un’area dedicata di circa 150 metri quadrati per ognuno, mentre le superfici del negozio sono di 200 metri quadri per Aremogna e 300 mq per Monte Pratello. “Noi lavoriamo tanto sicuramente perché siamo alla base degli impianti, ma anche perché abbiamo alzato il livello del servizio che va oltre al semplice noleggio. Lo sci infatti va gestito a partire dalle lamine, al fondo, alla soletta e noi questo lo garantiamo sempre”, continua la titolare. “C’è da aggiungere che l’idea di affittare l’attrezzatura per una giornata è diventata prassi per gli sciatori, che non vedono più questa pratica come qualcosa di basso livello, ma anzi come una possibilità di poter svolgere

la propria passione con prodotti preparati sempre al meglio. Come ogni attrezzo, anche quelli per lo sport da neve hanno bisogno di revisione costante”. La famiglia Del Castello oggi gestisce anche le otto baite e i negozi che si trovano nel comprensorio per un totale di circa 200 dipendenti, di cui 25 dedicati ai due negozi di noleggio.

ACADEMY

Per questo, il centro di Aremogna sarà anche la sede dove si aprirà l’Academy di Rent and Go con l’appuntamento del 27 novembre. Un momento importante di formazione a cui Wally crede molto, anche in funzione della sua attenzione al personale. “Ho assunto a tempo indeterminato i due ski men e una responsabile: loro sono le persone su cui faccio affidamento per poter aprire i due negozi. Il periodo del Covid ha cambiato tantissimo l’approccio al lavoro stagionale ed è difficile ogni anno riorganizzare la stagione con nuove persone. Per questo ho capito che avrei dovuto puntare molto su di loro durante tutto l'anno perché al di fuori della stagione, ci sono molte cose da fare, non si esaurisce tutto in inverno. Bisogna sistemare i locali, gestire gli armadietti, smontarli, pulirli, gestire il laboratorio, organizzare gli ordini, rinnovare il parco sci. Insomma, sette mesi di preparazione per cinque mesi di lavoro operativo”.

Noleggio sci Rental Aremogna Via Aremogna 46 - 67037 - Roccaraso (AQ), Italia. Piazzale Telecabina, alla base della cabinovia esaposto +39-0864-619083

Noleggio sci Rental Montepratello Via Monte Pratello67036 - Rivisondoli (AQ), Italia. +39 0864 266327

skirentalroccaraso.it

Il negozio di Aremogna
Il negozio di Montepratello
Gli interni di Aremogna
Da sinistra Wally Del Castello, titolare, e la figlia Beatrice

UN’ESPERIENZA UNICA NEL CUORE DELLE ALPI

Pila è una delle località alpine più accessibili e affascinanti e il 30 novembre inaugurerà la stagione invernale, che si preannuncia ricca di attività

Natura, bellezza, divertimento e praticità: non sono molte le località turistiche che possono vantare tutte queste attrattive. Non è il caso di Pila, che, sia in estate che in inverno, offre una varietà di modi e attività per passare momenti indimenticabili. Che sia a contatto con una natura incontaminata, praticando escursionismo o una passeggiata con le ciaspole, o praticando sport adrenalinici, come il freeride o lo sci alpino, di cui Pila è ormai un centro di riferimento.

Dall’alto dei suoi 1.800 metri, Pila domina la città di Aosta, distante solamente 18 minuti in auto, e gode di una vista che spazia dal Monte Bianco al Grand Combin, dal Monte Cervino al Monte Rosa.

IL COMPRENSORIO

Pila è rinomata per il suo comprensorio sciistico che si estende su 70 km di piste adatte a tutti i livelli. Gli amanti della neve possono scegliere tra piste blu per principianti, rosse, nere per esperti e numerosi percorsi fuoripista per i freerider. Con la stagione invernale 2024/2025 verrà inoltre inaugurato e aperto a sciatori e snowboarder il secondo troncone del nuovo impianto della telecabina Couis, un impianto all’avanguardia che sostituirà la seggiovia biposto degli Anni '80. In soli 5’10”, seduti nelle comode telecabine da 10 posti sarà possibile arrivare in cima al Couis 1 a 2700 metri, evitando file e tempi di attesa. A Couis 1 sorgerà un nuovo rifugio panoramico, la “Stella del Couis”, che offrirà una vista mozzafiato sulle vette più maestose delle Alpi. L’inaugurazione del rifugio è prevista per dicembre 2025, e sarà accessibile anche ai non sciatori. Il progetto, ideato dallo studio di architettura De Carlo – Gualla, si distingue per il suo approccio integrato all’ambiente. Le nuove funivie e le stazioni rappresentano un connubio di architettura e ingegneria all’avanguardia, caratterizzato

dall’uso di materiali e tecnologie innovative, oltre a un design futuristico pensato appositamente per l’alta quota.

Per la stagione 2024/2025 sono state introdotte nuove agevolazioni sugli skipass, con un’attenzione particolare rivolta a famiglie e giovani. Infatti, la riduzione del 30%, finora riservata ai ragazzi sotto i 14 anni, sarà estesa fino ai 16 anni. Sarà inoltre introdotta una nuova categoria di utenti: i giovani tra i 16 e i 24 anni, che beneficeranno di uno sconto del 20% sullo skipass, rispetto al 12% del 2025 per i ragazzi fino a 18 anni, mentre rimarranno invariate le agevolazioni per gli under 8 accompagnati, che potranno sciare gratuitamente, e lo sconto del 12% per gli over 65.

NON SOLO SCI!

A Pila, le esperienze non si limitano allo sci. Le ciaspolate offrono l’opportunità di esplorare la natura in tranquillità, sia di giorno che di notte, sia da soli che in compagnia di un guida alpina. Per i più piccoli, c’è la possibilità di andare sullo slittino e con il bob in totale sicurezza al Fun Park mentre lo snowpark Areaeffe è il parco giochi per gli amanti del freestyle, con linee per tutti i livelli, dai principianti ai più esperti.

Pila offre anche esperienze gastronomiche indimenticabili, con piatti tipici valdostani, come la Fontina, il Jambon de Bosses e il Lardo d’Arnad, accompagnati dai pregiati vini locali.

Per gli amanti della storia, a pochi minuti di auto vi è Aosta, con la sua ricca storia romana e medievale: vi è la possibilità di esplorare monumenti come il Teatro Romano, l’Arco di Augusto e il Museo Archeologico. Impossibile poi non menzionare le terme di Pré Saint Didier e Saint Vincent, così come l'osservatorio astronomico di Saint-Barthélemy, perfetti per chi cerca una pausa di relax.

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L’APRÈS-SKI È SUPER G

Undici anni fa Andrea Baccuini ha dato vita a un format di entertainment montano che ha attirato diverse generazioni di giovani, trasformando l’après-ski in un’esperienza unica e coinvolgente di Cristina Turini

Il 7 dicembre si inaugura ufficialmente l’undicesima stagione del Super G a Courmayeur, il mountain club ideato da Andrea Baccuini e Giacomo Sonzini, che quest'anno amplia la propria presenza anche a Cervinia e Madonna di Campiglio. Con questa triplice apertura, il format arricchisce un’offerta già molto apprezzata, portando un concept unico nel suo genere in Italia, dove gli amanti della montagna e del divertimento possono vivere momenti di intrattenimento esclusivo e coinvolgente, immersi nella suggestiva cornice delle vette alpine. Con il Super G, Baccuini ha saputo trasformare l’après-ski in un’esperienza unica, attirando ogni anno un pubblico di appassionati e contribuendo a elevare e diversificare l’offerta turistica delle località alpine italiane.

Quando avete deciso di aprire Super G a Courmayeur, che tipo di scenario avevate davanti? Cosa vi ha fatto pensare che un format e un’esperienza di entertainment lontana dalla concezione classica di turismo montano, avrebbe funzionato? Super G è nato perché nella montagna, io e il mio socio Giacomo Sonzini, abbiamo visto una grande opportunità, quella di garantire un momento (l’aperitivo) che sulle piste non era ancora presidiato, o meglio, celebrato. Abbiamo acquistato un immobile a Courmayeur per creare qualcosa di nostro e sperimentare. All’ini-

zio, abbiamo semplicemente introdotto la musica dal vivo, un elemento mancante sulle piste. Questa scelta ci ha fatto capire il potenziale di ciò che potevamo realizzare. Anche se i giovani erano un pubblico ridotto, abbiamo creato due format distinti, separando aree e fasce orarie per il target tra i 16 e i 25 anni, che non si svegliava presto e non sciava tutto il giorno. Abbiamo portato la musica dei DJ sulle piste, allestendo schermi LED, luci ed effetti speciali. Successivamente, il format è esploso grazie a un cambiamento sociale e al crescente bisogno di produrre contenuti, grazie anche al fattore daylight. La luce del giorno è stato un elemento fondamentale per produrre contenuti e “condivivere” con lo smartphone, diventando protagonisti dell’après-ski.

Quest’anno per la prima volta il modello Super G debutta anche a Madonna di Campiglio e Cervinia. Quali sono state le maggiori sfide nel creare un'esperienza di après-ski così unica in quei contesti territoriali? Le difficoltà nell’aprire un modello Super G rimangono sempre le stesse, con la principale sfida di far comprendere che questo format non è un’attività imprenditoriale fine a sé stessa, ma risponde alle esigenze di due fasce d’età: 18-25 e 25-35 anni. Spesso ci confrontiamo non con mentalità chiuse, ma conservative, e i

problemi sorgono quando si cerca di andare troppo veloce. Col tempo, abbiamo imparato che la montagna rappresenta calma e lentezza, uno state of mind difficile da adottare per chi non è abituato. È importante prendersi il tempo necessario per coltivare le relazioni con stakeholder locali, per spiegare chi sei, le tue intenzioni e come vuoi coinvolgerli, sempre nel rispetto del contesto. In questo modo, le difficoltà si trasformano in opportunità. Super G non è solo musica e divertimento, ma anche amore e rispetto per la montagna. Quando questo viene percepito, tutto diventa più semplice.

Sfoglia e leggi Slopes, The Super G Magazine, pubblicato da MagNet

Parliamo di “Upscaling Generation”, un pubblico più esigente, una clientela diversa da quella del dell’aprèsski, e che ritroviamo al ristorante Meraviglioso. Quali sono gli elementi che accomunano i due format? Sono due generazioni profondamente legate. L’après-ski generation, composta dai “dreamers”, non necessariamente scia e ha un modo di vivere la montagna legato all’energia e al divertimento. Spesso spende i soldi dei primi guadagni o ancora quelli ricevuti dai genitori, l’upscaling generation appunto. Quest’ultima invece è composta da persone che lavorano tutto l’anno e per loro il Meraviglioso è un momento per ritagliarsi una finestra di leggerezza. Indipendentemente dalla generazione, vogliamo regalare due ore di felicità con i nostri format. I dreamers si divertono con il DJ set, mentre l’upscaling generation preferisce il ristorante e la musica dal vivo. In questo contesto, la filiera del prodotto è fondamentale, dalla bottiglia di champagne ai menu di chef riconosciuti. Il Meraviglioso – Italian Singing Restaurant è il brand che veste al meglio questa esperienza.

CHI È ANDREA BACCUINI

Nel tuo libro “Io sono Turismo” parli dell'importanza dell'innovazione nel settore turistico. Non solo dal punto di vista delle tecnologie e delle strutture, ma anche della mentalità. Quali sono i macro errori che ritieni debbano essere evitati?

Il primo macro errore è sottostimare le nostre potenzialità e non avere consapevolezza del proprio valore sul mercato. Abbiamo un territorio incredibile con bellezze architettoniche, artistiche, naturalistiche senza eguali. L'Italia accoglie turisti da ogni angolo del pianeta, e solo questo fatto dovrebbe spingerci a dare maggiore valore ai prodotti che offriamo. Spesso valutiamo ciò che proponiamo basandoci sulla nostra percezione, senza considerare la visione del turista, il quale ha aspettative molto più elevate. Ci troviamo così in una posizione difensiva, quando invece dovremmo approcciarci in modo proattivo ma umile, riconoscendo quello che ancora non siamo in grado di fare. Un secondo macro errore è che non ci alleniamo. Ci siamo ritrovati con enormi patrimoni accumulati nel corso di millenni da imperi come quello romano e dalla Chiesa, ma non abbiamo imparato a gestirli adeguatamente. Abbiamo sottovalutato questa eredità, subendola piuttosto che sfruttandola appieno. Dobbiamo imparare il marketing, la comunicazione, le lingue, e comprendere cosa il turista si aspetta, anziché imporre la nostra visione.

Tornando al Super G... Tre è il numero perfetto?

No, il numero perfetto non è tre. Il desiderio è quello di creare una catena di club he copra tutto l’arco alpino italiano e per fare ciò bisogna arrivare a cinque strutture. Oltre ai Super G esistenti, l’idea è quella, in futuro, di aprire anche a Cortina e in Val Gardena o Alta Badia. Dopodiché si potrebbe pensare a un tour operator che porti i turisti provenienti da ogni parte del mondo a visitare i luoghi più belli delle Alpi percorrendo migliaia di chilometri sulle piste da sci.

Imprenditore creativo, ha fatto del destination design il punto di arrivo di una lunga esperienza professionale, iniziata a New York nel 1996. Tornato in Italia, fonda It’s Cool Events per poi approdare in Filmmaster Events, società specializzata nella produzione di grandi eventi con cui si aggiudicherà la realizzazione delle Cerimonie Olimpiche di Rio 2016. Nel 2013 fonda Big Spaces, prima società italiana di venue management attiva nella promozione, commercializzazione e gestione di location per eventi e nel 2020, in piena pandemia, lancia i Milano City Studios. Nel frattempo, partecipa alla creazione e allo sviluppo di 5 Club, con cui darà vita a due format di grande successo nel mondo dell’hospitality: Super G –Italian Mountain Club a Courmayeur e Meraviglioso Singing Restaurant a Porto Cervo. Già fondatore della Consulta degli Eventi in Italia e curatore del Master in Event Management allo IED di Milano, Andrea Baccuini svolge il ruolo di Destination Advisor per aziende e organizzazioni.

TEMPO DI RINNOVAMENTO

Ferrino ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Faction Skis, il brand nato a Verbier nel 2006, per la sua distribuzione nel nostro Paese.

Ma non è la sola new entry nel portafoglio del marchio di Pietro Assereto

Una new entry? No, tre! Il marchio torinese ha di recente concluso la collaborazione decennale con Black Crows, che avrà una nuova gestione per l’Italia da parte di Midi Management di cui fa parte anche Grivel. Ferrino non si è fatto cogliere impreparato e ha subito chiuso l’accordo per la distribuzione del marchio Faction Skis: si tratta di un marchio emergente per lo scialpinismo, creato da un collettivo indipendente di sciatori, artisti, cineasti, ingegneri e partner uniti dall’amore per la montagna. L’accordo partirà dal 1° gennaio 2025, per la campagna ordini FW25. Insieme a Faction, Ferrino distribuirà anche United Shapes, marchio di snowboard, e Phaenom, brand di scarponi da freeride.

FACTION SKIS

Faction Skis è un brand di scialpinismo e freeride nato nel 2006 a Verbier, nelle Alpi svizzere, roccaforte dello sci freeride internazionale. Infatti, nella zona superiore di Verbier, sulla parte nord del Bec des Rosses, si svolge ogni anno l’Xtreme di Verbier, ultima tappa del Freeride World Tour. Quale migliore luogo per creare una marca da freeski, con l’obiettivo di sviluppare sci di alta qualità per gli sciatori freeride, freestyle e All-Mountain?

UNITED SHAPES

United Shapes è un marchio di tavole da snowboard, fondato nel 2014 da Gray Thompson, Steven Kimura, e Peter Sieper. Il trio è stato fortemente influenzato dalla cultura dello snowboard dei primi Anni ’90 – l’epoca d’oro del freeride – e il brand B Corp ha riscosso successo nella comunità di rider che apprezzano la miscela unica di innovazione tecnica e rispetto per il passato della disciplina.

PHAENOM

Phaenom è una frazione di Faction Skis dedicata agli scarponi. L’azienda mira ad accelerare la transizione verso la circolarità delle calzature outdoor: ogni elemento di questi scarponi – dai pannelli alle fibbie, alle cinghie e alle viti – è progettato per essere riparabile e riciclabile. Ciò garantisce una maggiore durata degli scarponi e una maggiore circolarità dopo la fine del ciclo di vita dei prodotti.

"Con il 2025 Ferrino inizia una nuova avventura nel mondo degli sport invernali. Si conclude dopo dieci anni la distribuzione del marchio Black Crows, durante i quali abbiamo dato un contributo significativo in Italia alla visibilità del brand. Ora siamo entusiasti di annunciare un nuovo accordo di distribuzione con i marchi di Fullstack Supply. In primo piano c'è il marchio Faction, originario di Verbier, noto per gli sci freeride e freestyle, che negli ultimi anni ha ottenuto ottimi riscontri anche nel settore touring, ricevendo quest'anno diversi premi da Skialper. Accanto a Faction, presenteremo le tavole United Shapes e, tra le novità, i nuovi scarponi Phaenom, che arriveranno nei negozi quest'anno. Per noi e per la nostra rete commerciale, questo segna l'inizio di una nuova entusiasmante avventura, caratterizzata da freschezza, innovazione e una grande voglia di fare: siamo pronti a partire!"

Giorgio Rabajoli - sales manager Italia

NON C’È STILE SENZA PERFORMANCE

La tecnicità incontra l'estetica con la collezione Rossignol Apparel 2024-25: una proposta che unisce design premium con prestazioni di alto livello

Qualità e stile in pista e fuori: con questa mission, Rossignol presenta la sua collezione apparel sviluppata grazie al know how del brand francese che dal 1907 progetta attrezzatura di alto livello per gli sport invernali. Il risultato è la creazione di capi costruiti unendo materiali tecnici a un design unico e che, dunque, comunicano uno stile inconfondibile nel massimo rispetto per la natura. Le giacche del galletto utilizzano calde imbottiture Primaloft ricavate al 70% o al 100% dal riciclo di bottiglie di plastica, ma anche ovatta Polydown, microfibra riciclata al 100% che riproduce le proprietà della piuma.

UNA GAMMA AMPIA

All’interno della proposta di Rossignol ci sono la collezione Sport, con la capsule Hero, che mette i valori della gara e della vittoria al primo posto; Resort, per portare l'inconfondibile stile Rossignol sulle piste, a partire dai materiali più nobili e dai colori emblematici - rosso, blu e bianco - con uno stile più rilassato; Lifestyle, che reinterpreta i valori di performance e funzionalità per la città; Créateur, per portare colore e fantasia nella moda sci, grazie alla firma dello stilista Jean-Charles de Castelbajac.

HIGHLIGHTS

Per lui e per lei, sono diversi i capi che rappresentano l’eccellenza di questa collezione.

DIRETTA MIX JKT

Giacca dal look color-block che richiama i colori iconici di Rossignol, la Diretta Mix è dotata di imbottitura Primaloft Black e di una membrana impermeabile e traspirante 20.000/20.000. Con cappuccio e ghetta antineve rimovibili e tessuto elastico in quattro direzioni, assicura comfort e facilità di movimento.

STRAWPILE JKT

Dal design classico e funzionale, ha un’imbottitura sottile e traspirante Polyester-Oxford che si concentra sul busto ed è presente in quantità minori sulle braccia. La membrana 20.000/15.000 protegge dalle intemperie, mentre la ghetta antineve e la tasca per lo skipass rendono più facili le giornate in montagna.

W STRAWPILE JKT

Design classico con imbottitura traspirante sul busto e presente in quantità minori sulle braccia per una maggiore libertà di movimento. La W Strawpile Jkt presenta una membrana impermeabile e traspirante 20.000/15.000. Dotata di ghetta antineve, polsini regolabili e tasca skipass, è perfetta per giornate sugli sci all’insegna della funzionalità.

W SUBLIM STR JKT

È il coloratissimo frutto della collaborazione con Jean-Charles de Castelbajac: un’esplosione di stile con motivi audaci. Con imbottitura Primaloft Black e una membrana 15.000/15.000, è perfetta per chi vuole un look originale sia sulle piste che in città.

SCARPE ROSSIGNOL APRÈS-SKI

Sono il partner perfetto per le attività dopo lo sci o per l'esplorazione urbana. La membrana WR/TEX, impermeabile e traspirante, isola l'umidità e lascia respirare i piedi. Gli inserti Sensor3 riducono i punti di pressione per una calzata rilassata e una migliore circolazione sanguigna nel piede, garantendo un maggiore comfort. Disponibili in diversi colori e forme (stivaletti o stivali, con o senza lacci), sono una scelta comoda ed elegante per il clima invernale. (In foto il modello Podium).

INFO: Gruppo Rossignol Italia - +39 0161 855513 - info.italia@rossignol.com - grupporossignol.it

LEGGEREZZA, E PROTEZIONE DIVERTIMENTO ALL-TERRAIN

Giacca e pantaloni della serie Ozonn sono la risposta di Picture per gli appassionati di backcountry che vogliono sentirsi asciutti e al sicuro durante tutte le condizioni atmosferiche

La giacca tre strati Ozonn è un capospalla da uomo progettato per chi si spinge oltre i limiti dello sci alpinismo o dello splitboarding. Realizzata con il tessuto Stretch 3L Plain, una miscela di 46% poliestere riciclato e 54% poliestere, la giacca soddisfa il Global Recycled Standard ed è certificata Oeko-Tex Standard 100. La Ozonn 3L Jacket incorpora la tecnologia Dryplay 20K insieme a una finitura DWR Teflon Ecoelite senza PFC e a cuciture completamente nastrate, stabilendo un nuovo standard per la traspirabilità e la difesa in tutte le condizioni atmosferiche. La funzionalità è al centro dell'attenzione, con caratteristiche studiate su misura per le esigenze degli appassionati di backcountry. La cerniera frontale è YKK impermeabile, mentre le ghette per i polsi in Lycra con fori per i pollici offrono un ulteriore strato di protezione e comfort. L'orlo inferiore elasticizzato e il cappuccio ergonomico, dotato di un sistema di regolazione elastico, ne aumentano l'adattabilità. Le aperture con cerniere a fessura garantiscono un raffreddamento immediato durante l'attività fisica intensa. Per le condizioni di neve più profonda, è disponibile un gonnellino da neve rimovibile.

Il pantalone Ozonn è realizzato in tessuto elasticizzato 3L Plain che garantisce prestazioni senza compromettere la responsabilità ambientale. Dotati della tecnologia Dryplay 20K e del rivestimento DWR Teflon Ecoelite senza PFC, questi pantaloni a bretella offrono un'impareggiabile resistenza agli agenti atmosferici. Le cuciture completamente nastrate ne aumentano la durata, rendendoli ideali per affrontare le condizioni imprevedibili del backcountry. All'interno, le ghette antineve fungono da strato protettivo. Sono dotati di spalline regolabili e bottoni a pressione sull'orlo inferiore per una vestibilità personalizzata. Le prese d'aria sulle cosce, strategicamente posizionate e dotate di cerniere impermeabili, offrono una ventilazione immediata, mentre i rinforzi sull'orlo inferiore forniscono un ulteriore strato di resistenza dove è più necessario.

Si chiama Psychonaut ed è la nuova tavola di Amplid che presenta shape innovativi e un carattere distintivo perfetto per chi non vuole limiti a comfort e manovrabilità

La Psychonaut di Amplid è uno snowboard progettato per essere un versatile compagno di avventure su qualsiasi tipo di terreno. Presenta un carattere unico capace di combinare il meglio delle prestazioni in neve fresca con un'agile maneggevolezza fin da subito, incarnando lo spirito della famiglia Future Shapes. Ecco alcuni dei suoi tratti distintivi:

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

1. Design all-terrain: la Psychonaut è concepita per affrontare una vasta gamma di condizioni, dalle piste battute alla neve fresca. La sua costruzione la rende adatta sia per il freeride sia per il backcountry freestyle.

2. Forma e camber: ha un camber basso combinato con un sidecut spostato verso l'interno, che offre un buon equilibrio tra stabilità e manovrabilità. Questa configurazione la rende reattiva e divertente, favorendo curve dinamiche.

4. Materiali avanzati: l'uso di Carbon Pop Bands migliora controllo e stabilità, rendendo la tavola ancora più reattiva.

5. Design distintivo: il look è accattivante e ispirato a curve morbide, rendendola non solo performante, ma anche esteticamente gradevole.

La Psychonaut è pensata per essere divertente e accessibile, con un feel "rodatissimo" che la rende facile da usare fin dal primo utilizzo. È ideale per chi ama esplorare nuovi terreni senza sacrificare il comfort e la manovrabilità.

In sintesi, la Psychonaut è una scelta eccellente per chi cerca uno snowboard versatile, capace di affrontare ogni sfida sulla neve, mantenendo sempre un sorriso sul volto.

3. Coda e galleggiabilità: la coda allargata è progettata per una galleggiabilità ottimale nella neve fresca, permette di eseguire manovre fluide e atterraggi sicuri. Il tailkick offre un supporto extra per le manovre in switch.

Completo Ozonn
Psychonaut top & base

NORDICA TI SEGUE

HF PRO

CURVA DOPO CURVA

Lunghezza: 175 cm

Peso: 3.420 g (al paio)

Sciancratura: 121/70/101 Raggio: 16 m

HF sta per Hands Free, senza mani: la particolarità di questo scarpone è infatti la mancanza delle 4 fibbie da regolare, in favore di un’unica leva posteriore che si può sollevare o abbassare con l’altro piede o con il bastoncino da sci. Progettato per un ingresso e un’uscita dallo scarpone facile e veloce, l’HF Pro di Nordica si adatta perfettamente al piede, garantendo aderenza e precisione, per una sciata sempre performante. Il flex reattivo dell’HF Pro 130 aumenta la sicurezza e il controllo, mentre la suola GripWalk garantisce tenuta ed effetto antiscivolo quando si cammina.

MULTIGARA DOBERMANN

Uno sci multiraggio pensato per chi in pista ama cambiare stile, curva dopo curva. Il Dobermann Multigara è un tributo alla tradizione del marchio Nordica: uno sci “multiraggio” con una combinazione fra diverse sciancrature per variare facilmente la tipologia di sciata, con cambi di direzione rapidi e reattivi. La spatola richiama le geometrie dei modelli da slalom speciale, facilitando l'immissione degli sci; mentre il centro e la coda ricalcano le forme degli sci da slalom gigante, per garantire una deformazione più graduale e sostegno anche negli archi di curva più ampi. Quest’anno anche in versione all white.

LANGE

RS:

“BE FASTER AND FASTER”

Per la stagione invernale 2024/25, Lange RS torna ai suoi colori originali e introduce tante novità tecnologiche a partire dal nuovo scafo aerodinamico, grazie ai test nella galleria del vento in collaborazione con il team di Formula 1 SauberRacing. Con la nuova tecnologia Flex Adjust, una piastra nella parte posteriore dello scarpone, garantisce una migliore trasmissione tra scafo e gambetto. Nella galleria del vento è nato il concetto Air Flow, una tecnologia che ottimizza la forma dello scafo, stampato in 3D, e propone nuovi ganci per aumentare il coefficiente di penetrazione nell’aria e migliorare così la riduzione della resistenza. Race Flex Adjust è una piastra in PU caricato al carbonio nella parte posteriore dello scarpone che garantisce una migliore trasmissione tra scafo e gambetto. Questa piastra sostituisce le classiche due viti posteriori ed è possibile diminuire l’indice di flex dell’8% sostituendo la piastra premontata con la seconda in dotazione, in materiale più morbido, poliuretano. Il nuovo scarpone è stato concepito come un complesso assemblaggio di parti, ciascuna in grado di fornire massime prestazioni per raggiungere un’efficienza ottimale.

INFO: Gruppo Rossignol Italia - +39 0161 855513 info.italia@rossignol.com - grupporossignol.it

MASSIMA VELOCITÀ,OTTIMO COMFORT

MACH1 130 TD

Questo scarpone è il punto di riferimento per gli scarponi da sci ad alte prestazioni. Per l’inverno alle porte, Tecnica Blizzard ne rivede la costruzione per renderlo ancora più leggero (-10%), performante e, al tempo stesso, più comodo. Merito della nuova scarpetta e dei tre diversi volumi di scafo: HV, MV, LV (high, medium o low volume) pensati per adattarsi meglio a qualsiasi tipo di piede. Mach1 è stato costruito secondo i principi dell’eco-designed è PVC free per un minore impatto sull’ambiente. Inoltre, da quest’anno, è disponibile anche con sistema di chiusura BOA.

FIREBIRD WRC

Sci da carving per curve a lungo raggio perfettamente condotte e controllate in stile slalom gigante, creati secondo la tradizione agonistica per la neve più compatta e veloce. Realizzati con l’innovativa Carbon C-Spine, che fonde due strati di carbonio con i pannelli di pioppo e di frassino per una performance eccezionale.

INFO: Tecnica Group - 0422.8841 - info@tecnicagroup.com

BACK TO THE FUTURE CON RC4 THE CURV M-PLATE

Colorazioni del passato per tecnologie innovative che guardano al futuro. L'RC4 The Curv di Fischer è uno sci di alto livello per i migliori sciatori. La parola chiave è multiperformance, in quanto combina le prestazioni di uno sci da gara alla versatilità di un tuttofare, per garantire il massimo in termini di puro divertimento, semplice dal primo giro all'ultimo. La tecnologia Radical Triple Radius facilita l’entrata e l’uscita in curva, affrontandola con precisione e velocità. Lo sci si compone di un doppio strato in Titanal e Carbonio e di un’anima in legno di faggio e pioppo, con soletta gialla e fianchetti neri di rinforzo, per evitarne l’usura.

Peso: 2.250 g

Sciancrature: 118-70-101

Raggio: 16,5 m

INFO: Oberalp Group 0471.242900 - info@oberalp.it

Lunghezza: 175 cm

Peso: 3.600 g (al paio)

Sciancratura: 15,5/68/98

Raggio: 17,5 m

PEREGRINE 82, COMPROMESSI ZERO

Caratterizzato da tecnologie innovative che rendono lo sci di Völkl ancora più stabile e resistente, ma al contempo anche più agevole e facile da far curvare. La tecnologia Tailored Titanal Frame è l’innovazione con cui la lunghezza del foglio di Titanal è adattata alla lunghezza di ogni singolo sci. Questo non solo riduce il peso dello sci, ma ne assicura anche un aumento di agilità con una riduzione di sforzo. Le punte Tailored Carbon sono leggere e accumulano rapidamente energia. La geometria 3D Radius contribuisce a conferire ancora più agilità allo sci con un raggio di 15 metri al centro e più lungo in spatola e in coda. Grazie al sistema Lowride Integrated Binding, l'attacco è agganciato direttamente allo sci per migliorare il contatto con la neve.

Peso: 3.070 g

Sciancrature: 128-82-111

Raggio: 15 m

INFO: Dalbello 0423.55641 - info@dalbello.it

Sulla neve senza pensieri

Con il patrocinio della Federazione Italiana Sport Invernali

TUTTO SOTTO CONTROLLO

Con l’intimo termico di Mico, che aderisce al corpo senza costrizioni per garantire protezione dal freddo e traspirazione dove necessario

UNDERWEAR WARM CONTROL

DUALTECH MERINO-SILK SKINTECH

In questo completo intimo termico, tecnologia e tradizione si incontrano coniugando la naturalità della fibra di lana merino in blend con la seta pregiata e la tecnicità della microfibra in polipropilene Dryarn. Questa unione dà vita a una struttura intelligente che aumenta la traspirabilità e il comfort termico anche a basse temperature, senza rinunciare a morbidezza e vestibilità. Il completo è realizzato con tecnologia Seamless, che garantisce una perfetta mappatura delle strutture in funzione delle esigenze di protezione delle varie zone del corpo. La costruzione della tessitura altamente innovativa ha permesso di creare una struttura bi-strato, dove la fibra in polipropilene Dryarn è verso l’interno e garantisce un alto grado di trasferimento dell’umidità corporea, mentre l’esterno è composto da pura lana Merinos in mischia con la seta, fibra pregiata termoregolatrice, antibatterica e ipoallergenica. I capi sono morbidi, confortevoli e ipoallergenici, e aderiscono senza costrizioni per un’efficace barriera contro il freddo. Sono presenti zone di traspirazione sotto le braccia, nella parte alta della schiena, nella zona lombare e del cavo popliteo, mentre il busto e la parte anteriore delle gambe hanno una struttura più compatta per un fit performante.

SCARPA, UNA DICHIARAZIONE D’AMORE

SUNDERWEAR WARM CONTROL MERINO

Questo completo intimo è realizzato con l’utilizzo di un tessuto caldo, leggero e traspirante. Esternamente presenta una superficie leggermente irregolare data dalla presenza della fibra naturale. Morbidezza, elasticità, igroscopicità ed elevata termocoibenza sono le caratteristiche distintive di questo tessuto, che inoltre è ipoallergenico e comodo all’indosso. La presenza di fibra sintetica ed elastica garantisce resistenza alle sollecitazioni meccaniche e le cuciture piatte favoriscono una performance senza stress.

SOCKS SKI UNISEX WARM CONTROL

La calza Ski Light Weight Warm Control è caratterizzata da una struttura in light di lana con aggiunta di fibra Lycra, per una sensibilità massima che la rende ideale se indossata con scarponi termoformati. È presente una fascia elastica anti-torsione su tutto l'avampiede e alla caviglia per una calzata stabilizzata La cucitura piatta è invisibile e anti-frizione.

INFO: Mico Sport - 030.2003211 - info@mico.it

i chiama TX PRO ed è il nuovissimo scarpone da Telemark che SCARPA ha sviluppato ascoltando la sua community e investendo nella ricerca. Con una riduzione di peso del 12% rispetto al precedente TX Pro, il nuovo scarpone è dotato di una camminata senza attrito in modalità touring, con un aumento dell'ampiezza di movimento rispetto al suo predecessore. Compatibile con attacchi NTN e Tele Tech, TX PRO è caratterizzato da una leggerezza pari ad uno scarpone da sci alpinismo. La tecnologia Triple Injection, inventata e sviluppata da SCARPA appositamente per il Telemark, comporta l’utilizzo di materiali a detnsità differenziata per scafo, soffietto e punta e, combinato con il Torsion Bridge Frame che inserisce il materiale più rigido in una struttura che avvolge il tallone, la punta e l'avampiede, permette di creare uno scarpone facile da flettere ma che allo stesso tempo offre un supporto torsionale superiore in fase di sciata. La chiusura Cabrio-Overlap di SCARPA offre una flessione graduale e progressiva, consentendo la regolazione del volume, la trasmissione degli impulsi e la facilità di entrare e uscire dallo scarpone. TX PRO è inoltre realizzato con Pebax RNEW, materiale ecosostenibile derivato dalla pianta del ricino, mentre la scarpetta interna Intuition e il sottopiede Ortholite sono realizzati con materiali riciclati.

La maglia a zip di X-Bionic è ideale per gli sport invernali aerobici grazie alla sua leggerezza. Il sistema brevettato 3D Bionic Sphere con tecnologia ThermoSyphon garantisce una regolazione ottimale della temperatura corporea, mentre gli inserti Air-Conditioning Channel e l'AirComPlexZone nell'addome superiore lavorano in sinergia per assicurare una ventilazione perfetta e una sensazione di freschezza costante. I gomiti sono una zona critica per la libertà di movimento: grazie alle Expansion Ribs, la maglia si espande e si adatta al movimento. La tecnologia Partialkompression migliorarla circolazione del sangue per un raffreddamento ottimale.

INVERNO RESPONSABILE

Tra le novità di Julbo per questo inverno, spiccano maschere da sci e caschi con un’impronta fortemente eco-friendly, frutto del progetto Next

Si chiama Next il progetto di Julbo per l’inverno 2024/25 che prevede la realizzazione di prodotti sempre più sostenibili. Fanno parte di questa nuova visione la nuova maschera Launcher e i due caschi da sci Hal Next e Shortcuts Next che sono realizzati con materie prime di origine biologica e con materiali riciclati.

CASCHI HAL NEXT E SHORTCUTS NEXT I caschi Hal Next e Shortcuts Next combinano comfort, compattezza e leggerezza a un design contemporaneo e all’attenzione all’ambiente. La calotta interna, quella esterna, le cinghie e le fodere sono realizzate con materiali riciclati e di origine biologica. Inoltre, entrambi i caschi sono tinteggiati con una vernice a base d’acqua per aumentare ancor di più la scelta green dell’azienda.

MASCHERA LAUNCHER

La nuovta Launcher è realizzata utilizzando materiali riciclati, materie prime di origine biologica e fa parte del nuovo approccio Julbo Next legato alla sostenibilità. Il frame della maschera è composto da due telai di diversa densità accoppiati nella fase di realizzazione: il più morbido, ideale per ricalcare in modo armonioso le forme del viso, è in TPU Desmopan bio-based derivato dal mais, mentre il frame esterno rigido, indispensabile per accoppiare la lente alla maschera, è in PC (policarbonato) riciclato. La fascia elastica della maschera è realizzata in PA (poliammide) proveniente da reti da pesca riciclate. Il modello presenta una grande lente cilindrica che permette un campo visivo molto ampio ed è caratterizzata dal nuovo sistema di aerazione Superflow Pro, un esclusivo sistema di ventilazione ideato e perfezionato da Julbo che permette alla lente di staccarsi dal frame e far circolare l’aria. I magneti posti ai lati garantiscono una chiusura perfetta della lente quando necessario e una pratica apertura anche con i guanti da sci, grazie a comode leve di apertura. Questo sistema rende la maschera ideale in fase di risalita, quando si pratica scialpinismo, oppure nei momenti di riposo o in seggiovia, per evitare che la lente si appanni.

LIKE A CHAMELEON

Semplice e versatile, flessibile e smart: sono questi gli aggettivi che descrivono la collezione sci FW 24 di Colmar, che combina eleganza e performance senza sforzo alcuno

Capi intelligenti, intercambiabili a seconda della situazione, dell’ambiente o dello sport che si desidera praticare. La collezione autunnoinverno 2024 di Colmar è sia elegante che funzionale, perciò risulta ideale da utilizzare davanti a qualunque panorama o in qualsiasi condizioni atmosferica, per fare attività sulla neve come e quando si preferisce, alla massima prestazione.

ESTETICA VERSATILE

La collezione è disegnata per una perfetta fusione tra il capo e il corpo, in una simbiosi in cui ciò che si indossa diventa un valido alleato della performance. Per questo la linea è realizzata con un approccio no waste ed è estremamente versatile perché portabile non solo sulle piste da sci, ma anche in altre occasioni, per sfruttare il più possibile abiti che non hanno un’unica definizione d’uso. Possiamo parlare di ski adventure in quanto le forme, i modelli e i colori si prestano a essere indossati tanto nell’ambiente della montagna bianca quanto in città, sottolineando il concetto di urban performance. Per questo motivo i capi sono minimalisti e smart e la palette colori abbina a toni neutri tinte molto accese che infiammano il candore

della neve, in armonia con l’ambiente circostante, ma soprattutto tutti combinabili tra di loro.

TECNICITÀ E PERFORMANCE

Dietro l'estetica accattivante tuttavia si nasconde una tecnologia all'avanguardia. I capi sono realizzati con materiali impermeabili, traspiranti e antivento, garantendo il massimo comfort e protezione anche nelle condizioni climatiche più estreme. I tessuti utilizzati presentano delle novità e portano con sé ulteriori innovazioni, come il nuovo 4way stretch con nylon riciclato, il fleece in jacquard con la stampa 3D o il corduroy, ora ancora più confortevole. Non mancano, inoltre, le tute e giacche composte al 50% in lana le cui forme e colori le rendono adatte anche a essere indossate in città. Realizzati con i migliori filati naturali, i capi offrono il calore tipico di questo tessuto, morbidezza avvolgente e un’elevata traspirabilità.

La collezione si divide in Mountain Attitude, Warm ed Extra Warm per soddisfare chi desidera portare Colmar sempre con sé.

FATTI PER OSARE READY FOR POWDER

Le giacche da sci Assimilate e T-Bar Overhead II

della nuova collezione AW25 di Dare 2b sono altamente impermeabili, antiabrasione, traspiranti e responsabili. Tutto ciò che si può desiderare

ASSIMILATE JACKET

È la giacca da sci top di gamma della nuova collezione AW25 del brand, con impermeabilità 30.000 colonne d'acqua e traspirabilità 30.000 m2/24hrs con il tessuto brevettato Dare 2b Ared 30/30. Il capo è progettato con la tecnologia proprietaria AEP Kinematics, che offre il massimo comfort grazie al tessuto elasticizzato e al design ergonomico basato sullo studio dei punti critici per le articolazioni, per garantire un’elevata libertà di movimento. Il tessuto riciclato è impermeabile, traspirante e antivento, realizzato senza PFC, PFOA e PFOS, con finiture idrorepellenti e durevoli e cuciture nastrate. Sono inoltre presenti delle cerniere sotto le braccia rivestite in rete per una maggiore ventilazione e una zip anteriore centrale hi-tech, anch’essa impermeabile. L’imbottitura è in tessuto riciclato per trattenere il calore e la dotazione da sci è completa: è inclusa una tasca per skipass e una gonna paraneve staccabile con grip in gel. Oltre a questo, vi sono altre due tasche nel torace con cerniere hi-tech waterproof, due tasche inferiori con zip, orlo e polsini interni regolabili con apertura per il pollice, una tasca interna a rete con panno per le lenti e cappuccio compatibile con il casco. Infine, la giacca è dotata di una fodera in poliestere riciclato con pannello posteriore in tela per un calore extra. Il modello è progettato per durare nel tempo grazie al tessuto resistente alle abrasioni.

T-BAR OVERHEAD II JACKET

Per gli amanti della neve, CMP propone un total look dal fit comodo, idrorepellente e performante. Una scelta ideale per avere il massimo del calore senza compromettere la leggerezza

GUSCIO UNLIMITECH CON IMBOTTITURA PRIMALOFT

BLACK ECO

Guscio CMP della collezione Unlimitech, progettato per affrontare le sfide invernali più impegnative, dal freeride allo ski touring. È realizzato in robusto twill, un tessuto noto per la sua resistenza e durabilità, ideale per garantire protezione e libertà di movimento anche nelle condizioni più estreme. Il guscio è arricchito da un’imbottitura in Primaloft Black Eco, una scelta ecologica avanzata che sfrutta materiali completamente riciclati. Senza aggiungere peso, assicura un isolamento termico superiore e un corpo sempre caldo, anche con temperature particolarmente rigide. La protezione è ulteriormente rafforzata dalla membrana Clima Protect, una barriera termica di alta qualità che blocca gli elementi esterni pur mantenendo un'ottima traspirabilità. Inoltre, il trattamento idrorepellente applicato al tessuto respinge l'acqua e la neve, mantenendo l'interno asciutto e confortevole.

Anche il modello freeride della nuova collezione AW25 del marchio presenta un valore di impermeabilità a 30.000 colonne d'acqua e traspirabilità a 30.000 m2/24hrs con il tessuto brevettato Dare 2b Ared 30/30. La giacca, dal fit rilassato, è dotata di una doppia apertura frontale a full zip e mezza zip, con due cerniere YKK Vislon. Il tessuto è elasticizzato, riciclato e antivento, realizzato senza PFC, PFOA e PFOS, ed è progettato per durare nel tempo grazie alla sua resistenza alle abrasioni. Anche le imbottiture sono in tessuto riciclato, mentre la finitura è idrorepellente e durevole e le cuciture sono nastrate. Presenza cerniere resistenti per le tasche laterali e una lunga apertura con zip rovesciata sulla cucitura laterale. Il cappuccio tecnico è rinforzato con colletto alto e fascette di regolazione. Oltre a ciò, anche questa giacca ha una dotazione da sci completa, inclusa la tasca per skipass e gonna paraneve, non staccabile, con grip in gel. Le cerniere sotto le braccia sono rivestite in rete per una maggiore ventilazione. È presente una tasca applicata a marsupio con cerniera sul davanti e i polsini hanno i passanti per i pollici.

I dettagli tecnici sono meticolosamente curati per massimizzare la funzionalità: cuciture completamente nastrate per una totale impermeabilità, un cappuccio ergonomico fisso integrato frontalmente, ghetta antineve interna e una zip frontale con patta antivento e antisfregamento. I polsini sono regolabili tramite velcro per un fit personalizzato e presentano un polsino interno in lycra dotato di apertura per il pollice. Il fondo del capo è anch'esso regolabile per una vestibilità ottimale, mentre le due tasche esterne con zip offrono una soluzione pratica e sicura per trasportare oggetti personali senza rischio di perdite.

PANTALONI UNLIMITECH IN TWILL

Pantaloni da sci freeride dal fit comodo, pensati per garantire le migliori prestazioni durante le attività sulla neve. Sono dotati di imbottitura Feel Warm Flat, una scelta ideale per avere il massimo del calore senza compromettere la leggerezza del capo. L'integrazione tra i tessuti del laminato termico Clima Protect assicura una barriera efficace contro freddo e acqua mantenendo un’ottima traspirabilità, mentre il trattamento esterno idrorepellente offre ulteriore protezione dalle intemperie. Per tenere lontana la neve, i pantaloni presentano una ghetta antineve elasticizzata con stampa antiscivolo in silicone che aderisce perfettamente agli scarponi da sci. Il modello è caratterizzato da vita ergonomica elastica e regolabile, orlo rinforzato e apertura laterale sul fondo gamba. Per una maggiore ventilazione è presente anche un'apertura sul lato esterno della gamba. Completano il capo due tasche laterali con zip.

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