Bike4Trade 11/12 2015

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BIKE ANNO 3 - NUMERO 11/12 - 2015

Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600463 - Fax 0362.600616 - e-mail: info@bike4trade.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 39 dell’8 febbraio 2013. Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 - LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.

Osservatorio ANCMA: MES alla Cina?

Photo credits: Antonio Abreu – Location: Como Lake

BIKE SHOP TEST: il bis convince tutti SCOTT ON TOUR: le 7 tappe OLMO: una nuova vita... BIKE TRIP: un portoghese a Como EUROCOMPOSITI: il progetto Bhulk Speciale eBike in allegato


Nasce la nuova Gazprom Colnago

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Editoriale di Benedetto Sironi

Se anche Facebook e Twitter “investono” nei negozi fisici… Che le vendite online siano cresciute negli ultimi anni anche in Italia lo confermano i dati: dal 2004 al 2012 il fatturato dell’e-commerce ha segnato un +39% annuo, che si è poi abbassato ma non certo fermato negli ultimi 3 anni, per un valore di 24,2 miliardi di euro nel 2014 (il 60% nei servizi). Tuttavia solo il 16% degli italiani oggi predilige nettamente l’e-commerce, che raggiunge il 4% delle vendite retail, mentre nei mercati occidentali più evoluti (Francia, Germania, UK e USA) tocca livelli fino a 4 volte maggiori. Da evidenziare poi una netta commistione tra i due canali: nel 2014, 8,5 milioni di persone anno cercato informazioni online mentre osservavano un prodotto in un negozio. Viceversa, 13,6 milioni di consumatori cercano oggi in un punto vendita un prodotto già visto online nel mese precedente. Il 60% di chi compra tende a fondere questi due ambiti: cerca il prodotto sul web, si reca in negozio a vederlo o provarlo, ricerca l’offerta migliore online, poi decide di acquistarlo. Nello store o in rete. Magari sul sito del retail visitato di persona. Dati che mostrano chiaramente la possibile complementarietà dei due canali. Un’ulteriore conferma ci arriva dalle mosse di due big del web come Twitter e Facebook, come ci rivelano le preziose anticipazioni che arrivano dalla nostra redazione negli USA: entrambi hanno investito parecchi milioni di dollari sulla tecnologia Beacon. Come indica il nome (in italiano “beacon” significa letteralmente “faro” o “lampeggiante”), si tratta di piccoli dispositivi che, attraverso la tecnologia Bluetooth Low Energy, sono in grado di trasmettere informazioni a smartphone e tablet con un raggio di azione regolabile dai 10 cm ai 70 m. Attraverso i Beacon, è possibile veicolare informazioni e una vasta gamma di contenuti (foto, video, documenti, questionari, sondaggi) agli utenti che abbiano scaricato un’App. Negli USA, dopo una prima sperimentazione, Facebook ha annunciato a giugno che è disponibile a fornire gratuitamente questi dispositivi a qualunque venditore compili una richiesta. Sebbene ogni Beacon sia relativamente poco costoso, fornirli gratuitamente potrebbe essere un enorme investimento per Facebook. Del resto l’azienda di Zuckerberg non vuole rinunciare a entrare nel settore delle vendite al dettaglio, che perfino negli USA rappresenta ancora il 91% delle vendite totali.

Il nuovo Team Gazprom Colnago

È di questi ultimi giorni la notizia della nascita del nuovo team italo russo Gazprom Colnago proprio sul lago di Garda dove Igor Makarov, magnate del ciclismo russo e amante della zona (dove ha casa), ha sancito l’inizio di questa nuova avventura in compagnia di Ermesto Colnago. Si tratta senza dubbio di un colpo di scena sul mercato soprattutto per l’ingresso nel mondo del ciclismo di un colosso dell’energia come Gazprom, l’industria russa che conta circa il 70% della produzione russa di gas naturale. Ma va anche ricordato che la presenza di Colnago significa il ritorno, dopo tre anni, dell’azienda di Cambiago (Mi) come sponsor di un team professional. L’amore tra il brand italiano e la Russia è noto infatti da parecchio, già dagli anni ‘70 per passare poi al 1989 con l’Alfalum-Colnago diretta da Primo Franchini che fece debuttare corridori sovietici come Ugrumov, Soukhoroutchenkov, Pulnikov,

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Forse siamo alla resa dei conti sull’uso dei freni a disco nelle competizioni dei professionisti. A fine novembre l’Uci li ha sdoganati, infatti i team potranno decidere liberamente se montarli o no sulle proprie bici. Una conclusione dopo la fase sperimentale di agosto e settembre dove le squadre hanno avuto la possibilità di scegliere due competizione da correre con i freni a disco. Il mercato quindi sta reagendo con Shimano e Sram pronti e Campagnolo che, si dice, sta preparando anche lei un prodotto. Ma cosa ne pensano i protagonisti,

cioè i corridori? Proprio mentre stavamo chiudendo questo numero è arrivato un comunicato ufficiale del CPA (l’Associazione Internazionale dei Corridori Professionisti) nel quale il gruppo non si dichiara contrario all’evoluzione tecnologica ma lamenta il fatto di non essere stata interpellata nella decisione. “Il CPA ha chiesto di essere parte integrante della commissione materiali dell’UCI per poter esporre il punto di vista dei corridori, purtroppo fino ad oggi ancora senza successo e dunque lamentiamo che nessuno dei nostri rappresentanti sia presente in queste riunioni di lavoro. Ci sono molte indicazioni e suggerimenti da parte dei corridori che a volte non possono esprimersi in tutta libertà a titolo personale... Non si può ignorare che l’industria del ciclismo sia un partner importante dell’economia del nostro sport e opporsi a volte è difficile...”. Fondamentale, quindi un maggiore scambio di opinioni su un tema caro a CPA che di fatto non ha ancora dato la sua convinta approvazione approvazione.

È online l’ultimo numero di BIKE4TRADE WEB Inquadra il QR Code con il tuo smartphone

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Konishev, Tchmil. “Ho sognato fin da ragazzino di poter avere una Colnago e questa sera corono il mio sogno, varando una squadra composta da 21 corridori, tutti russi, diretti da Renat Khamidulin che mi sta molto a cuore e che utilizzerà le bici più desiderate al mondo” ha detto Makarov, 53 anni, originario del Turkmenistan, un brillante passato da corridore nella Nazionale sovietica e un presente da capo della Federciclismo russa e da membro della Federazione mondiale.

Freni a disco: ok dell’Uci ma il CPA non ci sta

A gennaio, Facebook ha presentato anche Place Tips, una nuova funzione che mostra agli utenti post e foto riguardanti uno specifico rivenditore quando il cliente apre l’applicazione all’interno del negozio. La funzione inoltre può inviare una comunicazione di benvenuto direttamente dalla pagina del negozio su Facebook, così come la richiesta di mettere “mi piace” o segnalarsi presso la sede. Il test effettuato tra selezionati negozi di New York si è dimostrato così positivo che Facebook ha deciso di espandere la funzione a tutte le attività commerciali americane. Come parte del lancio, ha annunciato il suo programma di concedere gratuitamente questa tecnologia ai negozianti. Dal canto suo, Twitter ha finanziato, con 18 milioni di dollari, Swirl, una startup di Boston specializzata nel marketing basato su tecnologia Beacon. La sua tecnologia è progettata per fornire rilevanti annunci o promozioni agli smartphone degli utenti quando passano nelle vicinanze dei dispositivi Beacon. Queste notifiche vengono inviate attraverso un’applicazione già abilitata sullo smartphone. Lo stesso Twitter potrebbe in futuro integrare direttamente queste tecnologie. Che possono essere utilizzate anche per promuovere eventi all’interno del negozio, aiutare i rivenditori a migliorare l’interazione con i clienti, svelare le abitudini di acquisto, il tempo speso e i movimenti dei visitatori all’interno dello store. In pochi secondi si potrebbe conoscere il nome del consumatore, le sue abitudini di consumo e pure i prodotti che magari ha visionato online prima di recarsi in negozio ma che non ha ancora comprato. Capitolo privacy a parte, è chiaro che tutto questo potrebbe aprire scenari sempre più rivoluzionari per gli operatori, retailer in particolare. Tali tecnologie sono ancora agli esordi ed è difficile prevedere quale genere di diffusone e sviluppo reali possano avere. Ma il fatto che giganti come Facebook e Twitter ci abbiano investito parecchi milioni di dollari e ci puntino con decisione, sembra un chiaro segnale anche verso i sostenitori della decadenza dei negozi fisici tradizionali. Questi ultimi dunque, a condizione naturalmente di mantenersi aggiornati, dinamici e intraprendenti, sembrano avere ancora un radioso avvenire.

Da sinistra Igor Makarov ed Ernesto Colnago

Editore Sport Press S.r.l. - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Direttore editoriale: Benedetto Sironi Redazione: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Tel. +39 0362.600463 Fax 0362.600616 - e-mail: info@bike4trade.it - Anno 3 - Numero 11-12 / 2015 - Periodico mensile Registrazione al Trib. di Milano n. 39 dell’8 febbraio 2013 Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - Conv. in Legge 46/2004 - Art.1 Comma 1 LO/MI Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - Una copia 1,00 euro L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati personali in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Sport Press S.r.l. Responsabile dati: Benedetto Sironi - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB)

Bike4Trade Web Magazine è una pubblicazione del gruppo Sport Press srl, che oltre a Bike4Trade cartaceo edita anche i mensili trade Pointbreak Magazine, Outdoor Magazine e Running Magazine e il web magazine Sport4Trade.

Questo numero è stato chiuso il 3 dicembre 2015 Numero 11-12 / 2015

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news Fabio Aru: top di recensioni a Expo

Chiusa in Cina Asia Bike, la più grande fiera delle due ruote in Oriente I numeri

Expo ormai si è ormai conclusa, ma durante i sei mesi di apertura le visite di personaggi di primo piano sono state innumerevoli. Dal Presidente della Repubblica Mattarella a Capi di Stato, come Putin e Obama con consorte, a personaggi di primo piano nella cultura culinaria italiana, fino ad arrivare a diversi campioni dello sport italiano e internazionale. Secondo uno studio realizzato da L’Eco della Stampa, leader italiano dell’industria di Media Intelligence, condotto sul numero complessivo di articoli comparsi sulle testate italiane,

stampa e web, lo sportivo che ha maggiormente catalizzato l’attenzione della stampa è Fabio Aru. Sul ciclista sardo, in visita al padiglione del Kazakistan, Paese d’origine della sua squadra (l’Astana) sono stati scritti 122 articoli. Anche più del calciatore del Manchester City Yaya Tourè, visitatore ad EXPO in veste di UNEP (United Nations Environment Programme) Goodwill Ambassador, e del cestista italiano dei Denver Nuggets, Danilo Gallinari, rispettivamente trattati in 116 e 111 pezzi.

Derrière, la nuova sella con stile Nato nel febbraio 2013, questo nuovo progetto propone una sella personalizzata, su misura, con dettagli di stile e design molto particolari. In vendita solo in un ristretto numero di negozi Derrière, fonde il gusto per il design con quello dell’artigianalità italiana, realizzando selle per bici da amatori, rivestite con tessuti e disegni esclusivi. La linea comprende due tipologie: la DSL Derriere Super Luxury, prodotta con pellami o tessuti pregiati come Etro, Rubelli e Dedar e Hermes; e la DL Derriere Luxury, realizzata in sky stampato, con una innovativa tecnologia, in cui sono impresse grafiche ideate da giovani designer emergenti. Le selle vengono vendute all’interno di una scatola in cartone riciclato e corredate di coprisellino in nylon e garanzia. www.derriereitalia.com

433 brand, di cui più di 300 internazionali, in uno spazio di oltre 40mila metri quadrati.Circa 13mila visitatori nell’arco di quattro giorni, di cui più di 4mila nel solo giorno dell’apertura agli appassionati. Numeri complessivi in lieve ribasso per quanto riguarda la partecipazione dei consumatori, ma in rialzo per quella degli addetti ai lavori. Sono questi i dati con cui si chiude la quinta edizione della fiera Asia Bike di Nanjing in Cina, la più grande del continente asiatico, sia per dimensioni che per affluenza. La fiera cinese è vista dalle aziende come l’opportunità di mostrare i propri prodotti al continente asiatico e far crescere il proprio brand anche in questi Paesi, aumentando il numero di rivenditori e acquirenti.

Reazioni

Molto soddisfatto il capo di Eurobike a Messe Friedrichshafen, Stefan Reisinger, che ha sottolineato come la fiera cinese stia lavorando nella direzione giusta per lo sviluppo del concetto europeo di fiera e per una maggiore espansione del mercato ciclistico in Cina, che ha pagato sia a livello di qualità dell’esposizione, sia per quanto riguarda la presenza di appassionati e addetti ai lavori. Richard Li, Project Director della fiera, sottolinea però che “la crescita del mercato delle biciclette cinese è rallentata rispetto agli ultimi anni. Questo si è riflesso nel numero di visitatori dell’Asia Bike 2015” dove vi è stato solo un lieve aumento rispetto a quello delle edizioni precedenti. Sempre Li conclude sostenendo che “l’Asia Bike è considerata un indicatore per l’industria ciclistica cinese e siamo convinti che questo mercato continuerà a crescere anche in futuro.” www.asiabike-show.com

Anche Cyclelab tra i protagonisti al Tour De France 2016 È stata presentata la 103esima edizione del Tour De France, partenza a Mont Saint Michel il 2 luglio arrivo il 24 in volata a Parigi, come da tradizione. La novità sarà il via della 7a tappa da L’Isle Jourdain, piccolo paese dei MidPirenei, che ospita la sede del Vélopole, il “Polo di Eccellenza per lo Sviluppo Economico e Culturale della Bicicletta”, come dichiarato dal Ministero Francese per lo Sviluppo del Territorio. Il Vélopole comprende la Centrale del Gruppo Cyclelab, società di gestione delle insegne di negozi specializzati ciclo Culture Vélo, Bouticycle e Vélo Station, la scuola di formazione per figure professionali del

settore ciclo Sup de Vélo e il padiglione culturale ciclo, il Véloscope. Il Vélopole è stato creato ed è diretto dal fondatore e Presidente del Gruppo, Denis Briscadieu, figlio di un ex ciclista degli anni ’40 e ‘50. Il presidente Briscadieu è riuscito a convincere il patron del Tour, Christian Proudhomme, a

far partire una tappa della corsa da L’Isle Jourdain dopo una visita, di quest’ultimo, al paese e al Véloscope.Nel paese dei Mid-Pirenei, che già ospita il Festival “Bicicletta in Festa”, sono pronti ad accogliere migliaia di appassionati il giorno della corsa, l’8 luglio. Anche per i giorni che precedono il passaggio dei corridori è previsto un ricco programma.Il Presidente del Gruppo Cyclelab, Denis Briscadieu, a fianco di Christian Prudhomme, direttore del Tour de France, (nella foto) in occasione della presentazione del Tour 2016, svoltasi il 20 ottobre a Parigi. www.cyclelab.eu

DE ROSA, AMBASSADOR DELL’HANDMADE ITALIANO IN GIAPPONE

Kunamon, una delle mascotte più popolari in Giappone, è arrivata in Italia, e nello specifico a Cusano Milanino, per ricevere la Kunamon Bike da De Rosa. Il pupazzo, nato per promuovere la prefettura di Kumamoto, era in Italia anche in occasione di Expo2015 e il 19 ottobre ha visitato la sede. Proprio lì ha ripercorso la storia dell’azienda insieme al presidente Ugo De Rosa dalla fondazione

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fino al presente, con Danilo De Rosa, Communication & Marketing Manager, facendo addirittura un salto nel futuro con la terza generazione della famiglia, rappresentata da Nicholas De Rosa. La Kumamon Bike porterà sull’isola di Kyushu la trazione, lo stile, il design e l’innovazione del pedalare italiano che tanto viene stimato nel Sol Levante. Inoltre, il lunedì successivo alla visita in azienda, l’ambassador italiano

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per l’azienda a Tokio, Cristiano De Rosa, ha partecipato presso l’ambasciata italiana in Giappone a un incontro per celebrare l’italianità nel Sol Levante. Con lui anche altri nomi d’eccellenza dell’industria italiana per raccontare come attraverso il NIPPO Vini Fantini De Rosa Professional Cycling Team tre aziende (una giapponese e due italiane) possano condividere un progetto di sport e di mercato di successo. Per l’occasione è stata presentata anche la De Rosa SK Pininfarina. www.derosa.it


Cadel Evans protagonista con BMC a Milano Cycling Di campioni come Cadel Evans nel mondo del ciclismo ce ne sono veramente pochi. Plurivittorioso nella mtb e su strada, con all’attivo anche un Tour de France (2011), l’australiano si è sempre distinto per grandi qualità sportive e professionalità. Ambassador di BMC, era presente settimana scorsa all’inaugurazione del nuovo spazio del brand svizzero all’interno di Milano Cycling, il negozio vero punto di riferimento per i ciclisti milanesi. Con lui anche alcuni pezzi storici della sua carriera, come la bici del 2011, quella con cui Cadel prese la maglia gialla nella crono e vinse il Tour. Ma anche la mtb del campione olimpico Julien Absalon con il nuovo sistema di ammortizzazione MTT e quella utilizzata da Van Avermaet al Fiandre e alla Parigi Roubaix. Durante la serata milanese erano inoltre presenti anche Orso Francardo, sales manager di BMC oltre allo staff di Milano Cycling, compost da di Roberta, Fabio e Stefano. Ma non solo infatti hanno dato il loro saluto anche Riccardo Magrini, ex professionista e oggi voce del ciclismo su Eurosport, Davide Nardello e il jazzista Gigi Ciffarelli. Nel negozio Milano Cycling, in vero stile metropolitano-newyorkese, l’atmosfera underground che si respira mette ancora più in risalto i gioielli della scuderia BMC, colorati, eleganti, con mille storie da raccontare.

www.milanocycling.it www.bmc-swizerland.com/it

Orso Francardo, sales manager di BMC

Cadel Evens


news “Pedala con Aldo”, seconda edizione in ricordo di Aldo Sassi

Il Nobelper la pace... alla bicicletta?

Si è svolta il 25 ottobre la seconda edizione della “Pedala con Aldo”, manifestazione in ricordo di Aldo Sassi, per diversi anni amministratore delegato del Centro Medico Mapei di Castellanza ed ex tecnico tra gli altri di Moser, Basso ed Evans. Svoltasi a Cagno, provincia di Como, su un percorso di 50 km, la manifestazione cicloturistica indetta dall’associazione sportiva dilettantistica Amici di Aldo Sassi aveva come secondo obiettivo quello di supportare il progetto Tutti a scuola in Senegal. Prima della partenza uf-

Nobel per la pace 2016 alla bicicletta. E’ questa la candidatura lanciata da Caterpillar, programma di Rai Radio2 condotto da Massimo Cirri e Sara Zambotti. Motivi della candidatura del mezzo a due ruote più usato al mondo sono vari: dalla democraticità del mezzo alla sua estraneità da possibili concause dello scatenarsi di guerre, senza dimenticare l’impatto zero sull’ambiente. Bicicletta insomma come simbolo degli obiettivi da porsi e mezzo di trasporto che più di tutti riduce le distanze tra i popoli, perchè utilizzata ovunque. Per sostenere la candidatura, Caterpillar invita

ficiale della manifestazione è stato creato un percorso apposito per famiglie e bambini di 6 km, che hanno aperto la giornata. Alla presentazione dell’evento hanno partecipato, insieme al presidente dell’associazione Roberto Clerici, il team Falchi Blu, supporto tecnico anche durante la gara, e diversi personaggi di spicco dello sport italiano come i ciclisti Ivan Basso e Stefano Zanini e il calciatore Claudio Gentile, molto legati al Professore. www.amicidialdosassi.it

Il CT Cassani favorevole ai freni a disco Si tratta di una querelle tecnica ma che interessa moltissimo il mercato. Stiamo parlando dell’introduzione o no dei freni a disco nelle gare professionistiche - World Tour - su strada. Già l’anno scorso i team hanno potuto utilizzare questa novità tecnica in due gare, a scelta, di fine stagione. Ora, il nostro CT in occasione della partecipazione al programma TV Caterpillar di Rai2 ha ammesso il suo parere favorevole per i prossimi campionati mondiali. Ora staremo

a vedere come si comporteranno produttori e team. Ma, la partecipazione di Cassani in televisione è stata importante in quanto nel programma ha sottoscritto il progetto Bike the Nobel, la proposta di Caterpillare di candidare la bicicletta al premio Nobel per la Pace. “Ad esempio, dove ci sta una macchina ci stanno diciotto biciclette, la bici è ecologica, economica e silenziosa, toglie lo stress, ti permette di capire che la velocità giusta è quella che riesci a percorrere

gli ascoltatori a contribuire alla causa con firme, sondaggi e una simbolica “staffetta a pedali”per consegnare la candidatura alla commissione che si riunirà ad Oslo, nel febbraio 2016, per ufficializzare le designazioni. www.caterpillar.rai.it

Giessegi al fianco del Giro Rosa 2016

pedalando, la bici ti mette di buon umore, è aggregante, ti fa vedere il mondo da un’altra prospettiva, ti fa sentire i profumi”.

Boa e Fi’zi:k insieme nella nuova R3B La nuova scarpa Fi’zi:k da strada combina lo stile e l‘abilità manifatturiera italiana con la tecnologia innovativa. Questa calzatura da bici su strada presenta il nuovo e microregolabile sistema di chiusura BoaIP-1 che permette di stringere o allentare il rocchetto un millimetro per volta. Ne risulta un comfort personalizzato in ogni momento, una distribuzione uniforme della

pressione e la riduzione del numero di cuciture. Il sistema di chiusura Boa è resistente e sicuro, respinge lo sporco ed è facile da maneggiare. La R3B offre inoltre, traspirabilità grazie alla tomaia traforata al laser Microtex. Sottopiede e tallone sono preformati per mantenere il piede in posizione, mentre la suola in carbonio trasferisce ogni singolo watt di potenza direttamente sulla strada. www.boatechnology.com - www.fizik.com

Fulgur Cycles presenta il nuovo antifurto WIMB Il problema dei furti è purtroppo sempre d’attualità. Nei numeri passati di Bike4Trade abbiamo anche trattato questo tema in collaborazione con Ancma e Fiab, citando tutte le loro iniziative. Oggi grazie a Fulgur arriva finalmente sul mercato italiano, e il nuovo Wimb che ha come caratteristica principale la localizzazione GPS, negli ambienti esterni, e via GSM,

al chiuso. È inoltre, fornito di un rilevatore di movimenti che determina il contatto mentre il trasferimento dati avviene via GPRS, SMS e USSD attraverso due antenne nascoste. Dopo essere stato attivato il nuovo Wimb passa in modalità stand-by e, appena rilevato un movimento, trasmette la posizione ogni 30 secondi facendo inoltre un monitoraggio del percorso in bici. È possibile attivare, incluso nell’abbonamento, una SIM europea di 2 anni la quale è registrata con un codice di attivazione e un numero Imei che funziona solo con il sistema del Wimb. Da segnalare anche la modalità Sports Traker che consente, impostando l’invio dei dati ogni 5/10 secondi, di seguire la propria bicicletta nella zona predisposta. La batteria è ricaricabile da 2.000 m/ah e ha una durata di 150 ore in stand by, inoltre quando la batteria scende sotto il 25% di carica il sistema avvisa automaticamente l’utente.

GSG supporterà il circuito Easy Cup MTB per l’edizione 2016 Il circuito dell’area lombardo veneta alla terza edizione nel 2016 si rinnova completamente. Saranno 4 le tappe previste, una per ogni mese, per non appesantire il calendario dei bikers già molto fitto, ma rimarrà sempre la difficoltà crescente dei percorsi, la classifica a tempo e, soprattutto il desiderio di divertirsi. GSG in qualità di sponsor tecnico produrrà le maglie dei leader delle varie classifiche e fornirà a Easy Cup, in virtù della collaborazione creata, un bellissimo cappellino da ciclista personalizzato che sarà regalato a tutti gli abbonati. Tornato molto in voga negli ultimi tempi, il cappellino dallo stile vintage Easy Cup è realizzato in cotone ed è 100% Made in Italy. wsw.giessegi.com

www.fulgurcycles.it

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L’azienda veneta progetterà e produrrà le maglie di leader delle cinque speciali classifiche del 27° Giro Rosa, firmando un contratto che a lega alla più importante gara a tappe femminile Elite del mondo per le prossime edizioni. La sponsorizzazione del Giro Rosa 2016 conferma così ancora di più quanto Giessegi creda nel ciclismo al femminile, supportando già da 2 anni il team femminile primo nel UCI Ranking, il Raboliv Giant Women Team. “Il ciclismo femminile professionistico è un movimento in espansione – ha dichiarato Alessandro Costa, marketing manager di GSG – con un livello tecnico e una visibilità mediatica in forte crescita e che raccoglie sempre più consensi a livello di pubblico e di sponsor”. Anche la federazione UCI ha sancito l’accordo creando un Women’s World Tour e proprio il Giro Rosa è la prima corsa in assoluto a farne parte.

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Bike4Trade e ANCMA Fin dal primo numero del nostro magazine abbiamo stretto una partnership con ANCMA grazie alla collaborazione di Piero Nigrelli, direttore settore ciclo. Questo ha dato vita a una rubrica fissa che ogni mese vi propone interessanti ed esclusivi dati, statistiche, trend e iniziative.

OSSERVATORIO

Ancma Testo di Piero Nigrelli

Lo Stato di Economia di Mercato

alla Cina

Siamo in un momento cruciale della nostra economia. Concedere il MES alla Cina significherebbe mandare in fumo anni di prezioso lavoro di difesa del nostro mercato. L’Europa non ci sta. Stiamo parlando di una questione molto importante che riguarda la nostra economia, e non solo, e cioè la concessione dello Stato di Economia di Mercato alla Cina. Ma di che cosa si tratta? A un Paese viene riconosciuto questo status quando soddisfa cinque condizioni economico-sociali, fra cui il tasso di cambio della moneta, deciso sulle piazze dei mercati e non dallo Stato e, in buona sostanza, l’assenza di influenza dello stato sulla allocazione di risorse alle aziende, politiche di costi e prezzo programmati e, in generale, la trasparenza nella conduzione delle aziende.

CON LE NOSTRE INDAGINI PER I DAZI ANTIDUMPING, IN OLTRE VENT’ANNI,

TROVARE BILANCI O RENDICONTAZIONI UFFICIALI

NELLE AZIENDE È STATO SEMPRE DIFFICILISSIMO SE NON IMPOSSIBILE. Insomma, è un po’ come giocare una partita di calcio dove una delle due squadre utilizza le regole del Rugby... Regole uguali per tutti In effetti, proprio in questo periodo si parla di questa situazione. Alla Cina verrebbe riconosciuto questo status solo per il fatto che nell’accordo con il WTO c’era scritto che dopo 15 anni questi sarebbe passato. Si tratta però di una delibera del WTO ma l’Europa non ha obbligo nei confronti del WTO e quindi sostiene che vada concesso il MES alla Cina solo quando questa dimostrerà di essere conforme ai cinque criteri. Fatta questa premessa, è importante sapere che da mesi il tema è in discussione e lo abbiamo dibattuto ampiamente sia a Roma che a Bruxelles nel corso di appuntamenti importanti organizzati dalla nostra associazione. Dapprima, sembrava a favore dei cinesi grazie alla loro politica di pressing sui membri della commissione europea, poi grazie ad AEGIS EUROPE, un’associazione nata qualche anno fa per opera di unioni aventi interessi forti con i dazi antidumping (www.aegiseurope.eu) - la bicicletta è presente con EBMA, European Bicycle Manufacturers Association - siamo arrivati alla pubblicazione dello studio di Robert Scott dell’Università di Washington, che afferma di poter perdere in Europa fino a 3,5 milioni di posti di lavoro nell’industria per questa concessione. Tale studio ha fatto parecchio scalpore a settembre e ha indotto Confindustria e Ministero dello sviluppo economico a organizzare due riunioni nelle quali l’industria coinvolta era nettamente contraria al MES.

Effetto Galesburg Capiamo bene come il rischio possa essere pesantissimo per le nostre già fragili economie nazionali. Questo studio, ad oggi, non è ancora stato ribattuto e moltissimi esempi si sono avuti nel mondo e là dove l’industria è scomparsa e di conseguenza l’economia tutta ne ha risentito.

SI RISCHIA L’EFFETTO GALESBURG:

UNA PICCOLA CITTADINA DEGLI USA DOVE C’ERANO DIVERSE FABBRICHE MANIFATTURIERE. QUANDO L’ULTIMA,

LA PIÙ GRANDE, CHIUSE I BATTENTI IL PAESINO DIVENTÒ SPETTRALE, DESERTO.

Non possiamo permetterci di perdere l’industria per il bene di tutti! Perché si perderebbe l’industria? Be’, chiariamo il concetto di base, concedere lo Stato di Economia di Mercato alla Cina vorrebbe dire annullare in 15 mesi tutti i sistemi di Difesa Commerciale nei confronti di quel Paese. Annullare queste difese commerciali significa abolire qualunque difesa nei confronti della ormai proverbiale slealtà industriale e commerciale asiatica nei confronti dell’occidente, e questo favorirebbe troppo facilmente l’invasione di merci asiatiche a danno delle europee. Oggi, tanto per intenderci, il disavanzo commerciale fra Europa e Cina è arrivato a 200 MLD di euro. Esportiamo 100 e importiamo 300! E ogni anno questa forbice si allarga. Questo succede ora... figuriamoci in assenza di difese. L’Europa non ci sta A tutto questo l’Europa non ci sta e arriviamo a pochi giorni fa quando il Regno Unito, nel corso di una conferenza, ha sbattuto i pugni sul tavolo e ha indetto una riunione europea sulle sorti avverse dell’acciaio inglese che rischia di perdere gli ultimi operai di lingua inglese a causa del dumping cinese. Dopo tale riunione l’Europa, finalmente, sembra prendere una direzione verso una difesa vera dell’industria e dei posti di lavoro in Europa. Speriamo di poter scrivere fra non molti anni che invece di aver perso 3,5 milioni di posti di lavoro li abbiamo... recuperati!

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EVENTI

L’iniziativa promossa a pieni voti Testo: Benedetto Sironi - Foto: Marco Gregorin

BIKE SHOP TEST 2015, un bis che convince tutti

Villaggio della tappa di Bologna e il reativo video (vedi QR)

In soli due anni si è di fatto imposto come il bike test tour più grande, riconosciuto e “chiacchierato” d’Italia: da Bologna a Roma, Bike Shop Test, organizzato dall’agenzia MOON e dal nostro gruppo editoriale Sport Press, ha coinvolto oltre 1.700 biker, 50 marchi espositori e ben 5.400 test tra bici, accessori, abbigliamento e componentistica. Nessuno aspetto del mondo bike è stato trascurato e il pubblico ha così potuto provare e apprezzare le numerose novità delle aziende sui vari fronti: strada, mtb, ebike, urban e molto altro. LA FORMULA Ma cosa è esattamente Bike Shop Test? Bici da strada, mountain bike, e-bike, urban bike, ma anche componentistica, abbigliamento e accessori: con una registrazione gratuita è possibile provare il top di gamma offerto da tutte queste categorie merceologiche. Ma non solo, perché Bike Shop Test offre molto più: è un weekend all’insegna del ciclismo, dove gli appassionati si trovano (e

Grande soddisfazione da parte di tutti gli attori coinvolti nella doppia tappa dell’evento test, fin dall’inizio promosso anche dalla nostra testata. Dopo l’esordio dello scorso anno con una singola tappa, si è rivelata vincente l’idea di esportare il format anche a Roma, oltre che a Bologna. E per il 2016 le tappe diventano quattro.

spazio e agilità, hanno reso la Capitale il posto ideale per test di city e urban bike, soprattutto con motore elettrico. Il focus sulla e-bike è stato molto apprezzato dal pubblico, sia per la possibilità di provare tantissimi modelli diversi (dalle pratiche e-bike pieghevoli alle specializzate e-mtb), sia per l’offerta dei workshop di uso e manutenzione della E-bike Academy.

ritrovano) senza distinzioni tra ruote strette o grasse, meccanica o elettrica. Una vera community animata dalla passione per uno stile di vita sano, ma anche l’amore per la tecnologia che caratterizza il mondo delle due ruote. Un momento sereno dove dedicare tempo alle prove di nuove bici su tanti percorsi diversi, dall’asfalto alle asperità del terreno, intervallati da momenti goliardici come la gara di Impennate e il raduno in notturna.

I NUMERI DI BOLOGNA Venendo nello specifico alle due tappe, Bologna ha coinvolto 1000 visitatori e 150 operatori del settore, per un totale di 3500 test effettuati. Due giorni tra sole e nuvole, con 5 trail di prova, 50 marchi esposti e una location a 4 stelle: L’Admiral Park di Zola Predosa.

TARGET DIFFERENTI Le due tappe 2015 hanno avuto una connotazione differente, dovuta a caratteristiche soprattutto territoriali. Se infatti Bologna (3-4 ottobre) è stata popolata da tanti mountain biker e una buona fetta di ciclisti da strada, che si sono riversati su asfalto e sterrato delle dolci colline emiliane, Roma (24-25 ottobre) ha visto una più alta frequenza di cicloamatori che prediligono la bicicletta come mezzo di trasporto ecosostenibile. Le lunghe distanze di una grande città metropolitana, unite alle esigenze di

ROMA: UNA SCOMMMESSA VINTA Roma costituiva una grande scommessa per tutti: dopo molti mesi passati a vagliare la soluzione migliore in termini di location, l’organizzazione ha scelto il celebre parco di Villa Doria Pamphili, che si estende su 184

MARCHI PRESENTI Albedo 100, Atala, Basso, Bosch, Bottecchia, Cannondale, Contigo, CST, Ciclo Promo Components, Centurion, Cosmo Bike, DT Swiss, Eleven, Elle-Erre, E-Plus, Faram, Fenix, Frisbee, Fulgur, Flyer, Go Cycle, GT Bicycles, Haibike, Kuota, Lee Cougan, Limar, LOOK, Lombardo, Lupine, Nite Ize, Polartec, Protec Schwalbe, Scott, Sigg, Specialized, Skipass, Thule, Terzarossa, Trek, Vacanzattiva.it, Vaude, Victorinox, Whistle, X-Bionic. Con il supporto dei media partner 4MTBike, 4Granfondo, BiciLive. it, Bike4Trade, Outdoor Magazine, TeleRomagna, InBici, Men’s Health e Ciclismo.it. Si ringraziano i partner Pinewood, Soppabike, Green Devils e Tecno Bike Team. Test auto a Bologna a cura di EmilianAuto.

Alcune immagini all’interno dei sempre affollatti villaggi test di Bologna (a sinistra e al centro) e Roma (a destra)

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Distribuiti da: 02.6145161 • info@kunzi.it • www.kunzi.it

LE PROPOSTE NOTTURNE DI FENIX E “ALBEDO 100”

Il villaggio di Roma e il video dedicato all’evento (vedi QR) Sotto a sinistra alcune suggestive immagini dei test che dallo splendido Parco di Villa Doria Pamphili sono arrivati perfino in Piazza San Pietro

ettari. Un “campo di gioco” che si è rivelato ideale, apprezzato da tutti e reso ancor più piacevole da due splendide giornate di pieno sole. Il tutto arricchito da ottimi percorsi per urban bike, bici da corsa e mountain bike a cura di Tecno Bike, storico team del Centro Italia, che durante la manifestazione è stato a disposizione dei visitatori per garantire un servizio con guide gratuite lungo i tracciati. Anche qui i numeri non hanno certo deluso, anzi: 700 tester, 140 operatori del settore, 1900 test effettuati e 570 prodotti in esposizione (di cui oltre 370 bici).

Per le uscite in sicurezza e nella massima visibilità, le proposte Fenix e “Albedo 100” le abbiamo testate e apprezzate insieme a molti altri biker in occasione delle due tappe di Bike Shop Test a Bologna e Roma durante le attività in notturna. Ecco alcuni dei principali prodotti dei due brand

FENIX - BC30R

È una torcia ricaricabile con schermo digitale OLED che visualizza in modo chiaro il livello d’intensitá utilizzato e la relativa autonomia della batteria. Il corpo in lega di alluminio con design aerodinamico favorisce la dispersione del calore ed evita il surriscaldamento della batteria ricaricabile integrata. Dual Distance Beam System con sistema multifocale che assicura un fascio di luce molto ampio e profondo. Inclinazione del fascio luminoso 30°. Output: 100 - 200 - 500 - 800 - 1600 lumen (Burst). Controller remoto da posizionare sul manubrio per attivare instantaneamente la funzione burst. Impermeabilitá: IPX-6. Visibilità fino a 155 m. Autonomia: 20h e 20min a 100 lumen, 2h e 35min a 800 lumen.

ATTIVITA’ COLLATERALI Il format, oltre che sul test, è basato anche su coinvolgenti attività collaterali. Tra le principali organizzate nelle due tappe ricordiamo le gare di impennate (con i vincitori premiati da Schwalbe, DT Swiss e CST) e le apprezzatissime notturne by Fenix. A Bologna il marchio di frontali e lampade distribuito da Kunzi Spa (distributore anche di altri brand come Albedo, vedi box a fianco) ha promosso una pedalata in mountain bike per gli amanti della notte che, dopo un’intensa giornata di test, hanno dato fondo alle energie residue con 500 metri di dislivello su e giù per le colline bolognesi, guidati dal team bolognese dei Green Devils (assai prezioso anche per la tracciatura dei percorsi nella tappa emiliana). A Roma la notturna, oltre che per testare i prodotti dedicati, è stata l’occasione per realizzare anche un suggestivo photoshooting negli angoli più affascinanti della Capitale. Ma a Roma c’è stato spazio anche per la formazione, con l’Academy dedicata ai negozianti ad opera di Bosch, che ha coinvolto anche i media permettendo loro di provare le ultime novità in termini di motori e ciclo computer (vedi anche alcuni approfondimenti a riguardo nel nostro allegato eBike di questo numero).

Prezzo consigliato al pubblico: 167 euro

FENIX - BT30R

È il modello ricaricabile che offre maggiore potenza. È dotata del sistema multifocale dual distance beam con struttura con corpo luci e batteria separati, in modo da ridurre al minimo il peso sul manubrio. Scocca impermeabile IPX6 in lega d’alluminio con design che consente un’alta dissipazione del calore. Output: 1800 (Burst) - 1200 - 500 - 200 - 100 lumen e strobo (regolato digitalmente, mantiene una luminosità costante). Interruttore remoto da posizionare direttamente sul manubrio per attivare immediatamente la funzione Burst. Autonomia: 22h e 35min a 100 lumen, 1h e 50min a 1200 lumen. Prezzo consigliato al pubblico: 181 euro

Bike Shop Test - ecco le date 2016 In attesa di stabilire definitivamente le location, sono già state individuate le date dell’edizione 2016, che si arricchirà di ben 2 eventi, per un totale di 4 tappe. Altra bella novità: il lancio del segmento “rental”, ossia quello delle bici da noleggio, alle quali sarà dedicata in particolare la prima tappa in scena a

Prowinter di Bolzano (6-8 aprile 2016). Qui le aziende potranno infatti interfacciarsi con un pubblico qualificato di negozianti specializzati nel noleggio, albergatori, associazioni, resort turistici, apt e guide. Maggiori dettagli su questa e sulle altre tappe di Bike Shop Test 2016 sui prossimi numeri di Bike4Trade.

ALBEDO 100

Reflective Spray Invisible Bright Da applicare sui capi di abbigliamento, questo spray alla luce del giorno risulta invisibile ma quando un fascio luminoso viene puntato direttamente su di esso diventa riflettente. Scompare quando viene lavato e non influenza la struttura, il colore o l’odore del tessuto. Capacità: 100 ml. Prezzo consigliato al pubblico: 19,90 euro

• 6.8 aprile 2016, Bolzano (Speciale Rent Edition in collaborazione con ProWinter) • 1.2 ottobre 2016, Milano o Verona • 15.16 ottobre 2016, Bologna • 5.6 novembre 2016, Roma

www.bikeshoptest.it

Lo spettacolare effetto pratico degli spray Albedo 100

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Reflective Spray Light Metallic La composizione di questo spray è sviluppata per l’applicazione su metallo, plastica e altri materiali simili. Perfetto per essere utilizzato sulla propria bici e uscire in totale sicurezza anche la sera, è di colore grigio paragonabile a una vernice. È permanente, resiste alle intemperie e può essere rimosso tramite acquaragia. Capacità: 200 ml.

Prezzo consigliato al pubblico: 24,90 euro

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EVENTO

Scott onTour Testo di Marta Villa

Foto: Markus Greber

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Foto: Jochen Haar

Foto: Markus Greber

Foto: Andrea Fatutta

tappe nel mondo

Foto: Markus Greber

SCOTT

Con 2.700 test eseguiti lo Scott on Tour è stato un vero successo. Fondamentale la collaborazione di dealer e testimonial

Da anni Scott Sports è sul campo nella promozione dei suoi prodotti attraverso una serie di test-event che spesso sono realizzati in collaborazione con i punti vendita. Quest’anno l’azienda ha deciso estendere il proprio calendario attraverso l’iniziativa Scott on Tour. Una sfida che ha portato lo staff e i suoi prodotti in tournée attraverso l’Italia per 7 appuntamenti alcuni concomitanti con altre iniziative. Fra queste anche il nostro Bike Shop Test, nei suoi due appuntamenti fra Bologna e Roma. Le tappe di Varese, Torino e Siena sono state programmate autonomamente. Come ha raccontato Ivano Camozzi, responsabile marketing Scott Italia: “La sera prima dell’esordio

a Cosmobike abbiamo scommesso sul numero dei test che saremmo riusciti a fare entro la fine del tour. Mai e poi mai ci saremmo sognati di riscuotere un così grande successo. Sono state 2.700 le bici provate dai partecipanti”. L’organizzazione ha coinvolto a ogni stop le organizzazioni locali per la tracciatura del percorso e l’allestimento della zona expo. Stiamo infatti parlando di 14 tende e 100 biciclette, i ristori e i parcheggi. Attraverso poi i canali di comunicazione aziendali, e i dealer in primis, è stata fatta una grande opera di comunicazione. “È stato entusiasmante, realizzare così tanti test ci ha rincuorato di essere sulla strada giusta, il nostro obiettivo per il prossimo anno sarà di estendere

il calendario con altre date per poter coprire tutto il territorio nazionale” ha aggiunto Eleonora Arrigoni, responsabile comunicazione Scott, che ha proseguito: “I nostri punti vendita sono stati parte attiva di questi eventi, hanno collaborato con noi nella gestione, dandoci un aiuto determinante per la buona uscita del progetto”. Fondamentale assieme all’apporto dei negozi è stata anche la presenza di testimonial come Mirko Celestino e Juri Ragnoli, che si sono lasciati coinvolgere pienamente dallo spirito del tour e si sono messi alla prova in prima persona testando i prodotti insieme ai fan. www.scott-sports.com/it

Le date 11-14 settembre, Fiera Cosmobike 17-18 settembre, Padova, Loc. Galziniano 26-27 settembre, Varese, Loc. Gavirate 3-4 ottobre, Bologna, Loc. Zola Predosa 10-11 ottobre, Torino, Loc. Colli Superga 17-18 ottobre, Siena, Loc. Rosia 24-25 ottobre, Roma, Loc. Villa Ada Foto: Andrea Fatutta

LE BICI SCOTT PIÙ TESTATE

Tra le mtb più testate trionfa la Genius 700 Tuned Plus. Le ruote di dimensioni maggiorate migliorano la trazione di quella che era già una delle bici più performanti disponibili sul mercato, assieme al comfort e soprattutto al divertimento. Per il mondo strada, in cima alla classifica dei desideri dei visitatori c’è la Foil Premium. Negli ultimi anni si

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Un pò di numeri

Juri Ragnoli

è aggiudicata diverse vittorie di tappa al Tour de France e ha trionfato alla Milano-Sanremo e alla Liegi-Bastogne-Liegi e ora è ancora più aerodinamica e comoda, pur conservando un’incredibile rigidità laterale. Il telaio in fibra di carbonio HMX è stato completamente riprogettato per offrire ancora meno resistenza e guadagnare secondi preziosi. Inoltre è uno dei telai aero più leggeri sul mercato.

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100 14 2.700 7 10 210 840

bici tende test effettuati bike test

Foto: Markus Greber

persone dello staff coinvolte nell’iniziativa pernottamenti panini consumati



COVER STORY

Olmo Testo di Marta Villa

Informazioni: Tel. 019.990157 olmobikes@olmo.it www.olmo.it

Giuseppe Olmo insieme a Fausto Coppi

L’evoluzione del logo

un’immagine storica di Gepin

Nuova Vita

Si tratta di uno dei brand italiani con più storia. Oggi Olmo, nato nel 1939, prende una nuova strada e adotta una strategia di riposizionamento sul mercato. Ne abbiamo parlato insieme al General Manager Andrea Farmakakis

LA NUOVA GAMMA Un grande intervento è stato fatto sulla grafica dando un senso comune a tutti i modelli, raggruppati in nuove categorie inedite, sciolte dalle tradizionali destinazioni d’uso: titoli romantici e italiani,i cui nomi evocano positività e piacere. “Abbiamo, nel rispetto della filosofia sposata, lavorato con molta attenzione al Naming di tutti i nuovi prodotti, utilizzando esclusivamente parole Italiane: crediamo che questo aspetto sia motivo di forte impatto e di appeal nei riguardi dei mercati che rappresentano oggi per noi il principale obiettivo, cioè Asia e Stati Uniti”.

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Il Team Vitalicio Seguros

Forse nessuna azienda italiana può vantare una storia così lunga come quella di Olmo, dobbiamo infatti risalire al 1939 per trovare l’inizio ufficiale della fabbrica a Celle Ligure. Un brand che ha attraversato tantissima storia italiana, e non solo, e che oggi è in una fase di riposizionamento. Ma ripercorriamo insieme un po’ delle tappe fondamentali di Giuseppe Olmo, il creatore del marchio, che gli appassionati conoscono come Gepin. La storia Uomo vincente, sia come sportivo sia come imprenditore, inizia la sua carriera di ciclista a 13 anni, nel 1924, quando durante un allenamento insegue in volata i due ciclisti Girardengo e Olivieri, campionissimi dell’epoca. Sarà proprio Olivieri, dopo questo fatto, a chiedere ai genitori di Giuseppe di farlo correre. Nel 1931 si piazza al secondo posto del mondiale a cronometro di Copenaghen con un tempo impressionante e nel 1935, solo per ricordare alcune tappe importanti, il giovane Olmo stabilisce il record dell’ora con 45,090 km, spodestando il francese Maurice Richard e scolpendo definitivamente il suo nome sulla pietra miliare dei detentori del record. Seguono poi i mondiali su strada e pista nel 1936 e 1940. Nel 1939 Olmo capisce la necessità di dare una svolta anche alla sua vita non sportiva e fonda la “fabbrica” a Celle Ligure. Negli anni seguono alti e bassi, come ogni azienda del nostro paese, fino ad arrivare ai giorni nostri quando Olmo è protagonista di un grande rinnovamento e riposizionamento sul mercato. “Rilanciare Olmo attraverso un’offerta di alta qualità, per rappresentare sia in Italia sia nei mercati emergenti quanto di meglio l’Italia è in grado di offrire”: è questo il concetto che muove il brand oggi, nelle parole di Andrea Farmakakis, General Manager. “La creazione della nuova Olmo è e sarà un processo continuo che coinvolgerà ogni aspetto della nostra attività, dal logo e tutti gli elementi iconici legati al brand fino al design dei nuovi prodotti” ha continuato Farmakakis. I nostri giorni Oggi Olmo è un brand con una gamma di prodotto molto diversificata, come pote-

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te vedere nel box dedicato al prodotto, che ha nel mercato italiano il suo più grande riferimento di vendita, anche se è verso l’estero che prossimamente si muoverà. “Giappone, Stati Uniti e Australia sono mercati molto interessanti per noi e la partecipazione a trade show come Interbike a Las Vegas o il A Day Bike Fest di Bangkok ne sono un esempio. Questo appuntamento in Asia, che si è svolto a metà novembre, è stato un’occasione importante per presentare la nuova gamma, ora pronta a sbarcare anche sul mercato asiatico, dove il brand è particolarmente apprezzato per la qualità dei prodotti e per il valore della sua storia”.

Una nuova comunicazione Inoltre, entro i prossimi tre anni, Olmo ha intenzione di rientrare nel mondo Pro Tour, così come tante sono le novità per quanto riguarda la comunicazione, del tutto rinnovata e attualmente molto dinamica. Il lancio del nuovo sito web ha coinciso anche con un nuovo Look and Feel delle pagine ufficiali del brand sui principali social network, con Facebook più importante degli altri. Il restyling ha previsto un nuovo stile grafico per le attività di posting e soprattutto una nuova agenda contenuti che punta sui valori condivisi con il management al momento della progettazione del nuovo sistema di identità: Storia, Sport, Italianità, Tradizione, Cambiamento, Qualità. Sarà attivo entro la metà di dicembre uno shop on line dove gli utenti possono acquistare direttamente il merchandising e l’abbigliamento tecnico. “Considerando che la nostra audience media mensile si aggira intorno ai 14.000 utenti, ci aspettiamo che lo store sia una fonte ulteriore di visibilità, successo e sicuramente di profitto per l’azienda. Il progetto web sarà fruibile anche da dispositivi mobile, avendo una struttura responsive. Questa caratteristica ci fa desumere che ci sarà un sicuro incremento nelle visite, avendo avuto fino ad oggi il limite della navigazione da smartphone e tablet di ultima generazione” ha continuaAndrea Farmakakis, General Manager to Farmakakis.


TROFEO

STILE

Gamma che comprende tre modelli di alto livello, offerti in una vasta gamma di colori, preparati espressamente per il cliente più esigente che pretende il massimo della personalizzazione; prodotti destinati alle competizioni e alle prestazioni più estreme dello sport del ciclismo. Un modello Strada come top di gamma che tradizionalmente porta il nome del fondatore dell’azienda, Gepin (nella foto), oltre a due mountain bike top di gamma, nella costruzione con materiali e componenti tra i migliori dell’offerta internazionale, nelle misure di 27.5” e 29” pollici, che portano rispettivamente i nomi di due tra i più impervi e frequentati monti liguri, il Beigua e il Bignone.

VELOCI

GRANPASSO

Dai colori e dallo stile moderno abbiamo la Scatto Fisso, le City con gomme fat e una Fat dal colore pastello, nella foto.

Gamma che comprende cinque modelli che rappresentano il cuore della nuova gamma della produzione di serie di biciclette da strada di alte prestazioni. La Zerouno (nella foto) simbolo di elevata tecnologia e del carbonio della migliore qualità, sviluppata in due colorazioni e con allestimenti esclusivamente di alto livello. La Zerotre, modernissima nella grafica e nelle geometrie e in linea con le ultime tendenze internazionali, viene proposta in allestimenti che vanno dal livello alto, per i più esigenti, a quello di prezzo contenuto, per accontentare gli stimatori del telaio in carbonio a quotazioni interessanti. La Zerocinque, in alluminio leggerissimo è un prodotto che si posiziona nella prima fascia commerciale ed è la diretta discendente del modello Deep

Mtb in alluminio tra i più pregiati sul mercato. Zerodue (nella foto) è una 27.5 full dalle geometrie innovative, dalla grafica accattivante e caratterizzata dalla incredibile robustezza, dimostrata nei tanti test eseguiti tra i monti liguri, culla dello sviluppo dei nostri prodotti. I modelli Zeroquattro e Zerosei sono due front figlie delle Kavir 2015, best seller nel fuoristrada, nelle due classiche misure e con dei telai rivisti in alcuni particolari estetici

2015, che negli ultimi tre anni è stato senz’altro il best seller. Zeronove è un prodotto in alluminio, entry level, perfetto per l’allenamento e per i primi approcci al ciclismo su strada, dotata di flat bar e una tripla che consente anche ai meno preparati di affrontare qualsiasi percorso. Questi ultimi tre modelli vengono proposti con componenti personalizzati Olmo e con le nuove ruote Olmo Vita, con grafiche sempre accoppiate alle colorazioni dei telai. Infine troviamo Gara, fiore all’occhiello della produzione Olmo da oltre settant’anni: un classico telaio in acciaio pregiato, con congiunzioni e forcella cromati, come nella migliore tradizione della qualità e della raffinatezza italiane.

e, cosa molto importante, riviste nel loro interno, dove un doppio spessore delle sezioni ha consentito un buon risparmio di peso. Entrambe realizzate con grafiche nuove, allestite con accessori di pregio e componenti personalizzati, nel colore delle grafiche e con nuove ruote, anch’esse realizzate da Olmo, che per il fuoristrada prendono il nome di Olmo Forza e Olmo Forza TXL nella versione con perno passante.

QUOTIDIANE Compagne fedeli delle nostre giornate di lavoro o di svago, realizzate in alluminio e acciaio, sono i prodotti ideali per affrontare le giornate nel traffico metropolitano e gli spostamenti nei centri. Oltre alle classiche City Bike, presentate in varie opzioni di allestimento, completano la gamma delle Quotidiane due modelli di grande attualità: una bici pieghevole e una eBike (nella foto) dotata dell’ultima versione del motore Shimano.

SPORTIVE Una categoria che racchiude una varietà di modelli destinati all’attività all’aria aperta per un target flessibile: che siano adulti o più giovani, che siano uomini o donne, tutti potranno godere della versatilità e delle prestazioni dei prodotti pensati per soddisfare le esigenze della clientela orientata a un moderato fuoristrada e al trekking, in forte crescita e legata strettamente al turismo in bici. Un’attenzione particolare è stata data in questa categoria alle quotazioni che, grazie alla ottimizzazione delle parti messa in atto, risultano di particolare

o2016 Insieme ad Andrea Secchiero verso Ri

interesse. Due modelli da fuoristrada, la Turchino (nella foto) e la Giovi, entrambi con ruote da 27.5”. Proposti in due varianti colore, sono allestiti rispettivamente con Shimano a 27 e 21 velocità, presentati uno con freni a disco e l’altro con tradizionale impianto v-brake. I modelli Sentiero e Avventura, rispettivamente destinate ai ragazzi e alle ragazze, vengono proposte nelle misure di ruota da 26”, 24” e 20”. Completano la categoria due colori “solari” per le nuove bmx Graffito con ruota da 20”.

L’ABBIGLIAMENTO

Il prossimo anno sono in programma le Olimpiadi in Brasile e anche Olmo ci vuole essere. Il forte triatleta Andrea Secchiero è infatti uno degli atleti più accreditati alla partecipazione ai prossimi Giochi. Secchiero ricopre la posizione della sponsorizzazione principale di Olmo, che proprio per lui ha progettato una nuova Gepin Factory Racing. “La nuova bici monta un telaio in carbonio molto leggero da 1.030 gr., ideale per affrontare anche le prove più dure della disciplina” ci ha raccontato Andrea Farmakakis, General Manager di Olmo.

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Novità per Olmo è la commercializzazione del merchandising prodotto rigorosamente in Italia e presentato esclusivamente sul web. Si tratta di abbigliamento tecnico, realizzato con tessuti innovativi e, nel 2016, previsto in due varianti colore/design declinate naturalmente in tutti i prodotti che completano l’ideale equipment del ciclista sia in inverno sia nel resto

dell’anno. I colori sono quelli scelti per la nuova identità dell’azienda: il Blu Olmo e, in alternativa, il classico nero/ bianco/rosso, coordinato con le grafiche prevalenti dei nostri telai di alta gamma.

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BIKE TRIP

Il viaggio di Antonio Abreu Testo e foto di Antonio Abreu

UN PORTOGHESE (IN BICI)

sul lago di Como In queste foto 2 vedute del lago di Como con Emanuel Pombo

Il biker-fotografo racconta le sue esperienze e le sue emozioni di tre giorni di enduro, con l’amico Emanuel Pombo, sulle montagne lombarde. Sempre con il lago sullo sfondo, alla riscoperta di antichi percorsi

CONSIGLI UTILI Dove stare? Nuovi appartamenti in zona Cernobbio a costi accessibili, Wi-fi gratuito, letti grandi, una cucina completamente accessoriata e televisione. Per maggiori informazioni visitate www.cernobbiolago.com Con chi andare in bicicletta? Andate con qualcuno del posto del Como Bike Experience. Loro conoscono le migliori vie per vivacizzare la tua giornata in montagna e sanno anche trovare sempre la miglior location, il miglior cibo e divertimento in città. Per maggiori informazioni controllate il loro sito www.comobikeexperience.com Food La buonissima pizzeria Tu Vuo Fa l’Americano sul lungolago, che permette di gustarsi un’ottima pizza affacciati sul tipico panorama comasco. I gestori sono provenienti dal Sud Italia e la preparazione è quella tradizionale, “difficile da trovare al nord” secondo la nostra guida. La pizzeria si trova in Piazza Croggi a Como.

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Antonio Abreu, fotografo e biker portoghese, seguendo l’amico Emanuel Pombo, famoso ciclista di downhill, durante le diverse gare da Lisbona fino alla Val di Sole, è arrivato a Como e ne è rimasto ammaliato. Insieme hanno passato tre giorni di enduro, lungo buona parte dei percorsi montuosi del comasco. Riportiamo la sua esperienza raccontata in prima persona e tradotta fedelmente, per restituire a questa “cartolina” di uno straniero in Italia l’espressionismo autentico che l’ha prodotta. Compresa qualche coloritura da turista che in qualche caso ci può far sorridere... Discovering Como Spesso le notizie relative a Como sono immediatamente collegate a qualche festa di una grande celebrità, a grandi barche, a palazzi da dieci stanze da letto e costi di milioni di euro, o alla nuova fidanzata di George Clooney che posa in costume in riva al lago. Non fraintendetemi, Como è tutto questo, ma anche molto di più, come ho recentemente scoperto durante tre giorni di enduro con il Como Bike Experience. Dopo due settimane in un camper con il mio amico e leggenda portoghese del downhill, Emanuel Pombo, viaggiando per le gare da Lisbona ad Andorra alla Val di Sole, ci siamo finalmente fermati a Cernobbio, una delle più amate aree di Como, costruita dai romani nel 100 A.C. Le pittoresche sagome dei palazzi che circondano ogni piccola via ci permettono di capire che siamo arrivati in un’area molto costosa d’Italia, visto che tutto sembra mantenere una linea classica, iniziata nel XV secolo. “Dovremmo cambiarci i pantaloncini con i pantaloni lunghi?” mi chiede Emanuel, cercando di riorganizzare il camper, abbastanza caotico dopo quindici giorni di viaggio continuo. Belle donne italiane che bevono vino rosso in lunghi bicchieri, antiche strade sul lungolago e piazze sono perfettamente combinati con bellissimi e moderni negozi, caffè e ristoranti. Como miscela senza problemi modelli di età classica e moderna, confermando che potrebbe essere troppo di classe per due ciclisti di mountain bike con uno stipendio normale, come noi.

golo minuto. Guardo l’ora, non siamo in ritardo, la nostra guida è solamente molto eccitata di pedalare con noi. Ci vestiamo rapidamente e poi guidiamo mezz’ora per arrivare alla funivia di Argegno. Due piccole cabine rosse ci salvano da un notevole sforzo fisico, portandoci da Argegno (200 m) a Pigna (850 m) in poco meno di quattro minuti. Quando arrivi in cima puoi vedere gli argini del lago e la grandezza delle valli che iniziano ai 1.500 metri e finiscono a 200 metri dal livello del lago.“Questo è l’inizio dell’avventura sul Monte di Tremezzo”, ci dice Claudio in mezzo a due biciclette. “Ciao, buon giorno ragazzi!” - ci dice un’anziana signora mentre noi pedaliamo verso il Rifugio Venini. Come la strada asfaltata diventa sempre più ripida e stretta le case rimangono dietro di noi e una bellissima foresta ci accoglie nell’ascesa verso la cima a 1.560 metri. Dopo aver passato una fattoria locale che produce latte, formaggio e miele troviamo più di un centinaio di amichevoli asini in un enorme pascolo. Emanuel usa rapidamente le sue capacità di mimetizzazione per andare vicino al più piccolo asino del gruppo e a sua madre. Vincendo la loro diffidenza con molta erba, mette il suo casco in testa al piccolo, che dopo una quieta reazione, inizia a correre in tondo, sempre con il casco in mezzo alle orecchie. Emanuel prova a prenderlo, con scarsi risultati. Dopo diversi minuti, l’asino torna finalmente indietro. “Chi è l’asino adesso?” ci chiede Emanuel. Arrivare in cima è difficile, ma un abbondante pasto a base di pizzoccheri al Rifugio Venini rende tutto migliore. Una tazza di caffè e due bicchieri di un drink molto alcolico e poi è tempo di goderci la discesa. Lasciamo il rifugio con le nostre gole ancora in fiamme, un grande sorriso e il cuore aperto a qualunque cosa possiamo incontrare. “Questo percorso con un po’ di alcool in corpo vi farà sentire meglio!” dice Claudio prima di imboccare la discesa. Il percorso che parte a 1.560 metri segue

Asini, pizzoccheri fino al Rifugio Venini “Andiamo ragazzi!” Claudio è fuori che ci sta aspettando e non vuole perdere un sin-

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Emanuel e Antonio al rifugio Venini in Galbiga


Emanuel Pombo nel bosco in Piaza del Viulin

naturalmente le vie della montagna. Successivamente scopriamo che questo è uno dei mitici sentieri della Seconda Guerra Mondiale al confine con la Svizzera. Il sentiero oggi è diviso in due parti: Monte di Tremezzo-Monte Nava e Bocchette di Nava. Fermandoti per guardarti attorno puoi distinguere ogni singolo sentiero, le grandi montagne di fronte a te e il lago in fondo alla valle. “Questo è solo l’inizio, diventerà ancora più interessante dopo questa parte” ci dice Giulio, la guida del pomeriggio. La prima parte è alpina, senza alberi, né parti bagnate e per la maggior parte in linea retta e con ampi spazi rocciosi, attraversando la Via dei Monti Lariani. Questi percorsi erano e sono tutt’ora utilizzati dai contadini locali per raggiungere i pascoli più in quota. “Non fatevi distrarre dal paesaggio, per favore” ci ripete Giulio. Mentre iniziano a scendere di diverse centinaia di metri, le curve iniziano a farsi quasi a gomito, diventando più tecniche e fisicamente dispendiose, tanto quanto diventa spettacolare la vista sul lago. Le mie braccia e le mie gambe sono sempre più stanche; la mia concentrazione deve essere massima, non si possono commettere errori. Il percorso non è molto ripido ma può diventare abbastanza selvaggio se si lasciano andare i freni nelle sezioni giuste, specialmente provando a tenere il passo di Emanuel senza fermarti. Dopo aver attraversato un tunnel davvero buio, abbiamo imboccato la seconda parte del tragitto: vecchie mulattiere e la linea Cadorna, strada militare costruita durante la Prima Guerra Mondiale lungo il confine italosvizzero. Più andiamo avanti, più il percorso si restringe e ogni tanto è più esposto, nulla di particolarmente pericoloso, offrendo sempre una nuova sfida. L’obiettivo primario è quello di completare tutto il percorso senza scendere dalla bicicletta o senza imprecare quando non riesco a completare un altro switchback. 25 brutali chilometri dopo arriviamo a Giante, vicino Como, dove abbiamo giusto il tempo di prendere un gelato, prima di tornare verso casa. Tutto davvero molto buono. Un

altro gustoso motivo per visitare Como. Ci si prepara all’ultima salita “5 minuti dalla migliore vista sopra Como” dice Ale, la nostra guida per la giornata. Raggiungere la cima è un’altra vittoria personale, credetemi. “Stiamo andando adesso a mangiare la miglior pizza di Como. O almeno la mia preferita!” ci dice sempre Ale. Io sono stanco, ma la parola pizza inizia ad agitarsi nella mia mente. Mezz’ora dopo siamo di ritorno in città, spaziando tra gli enormi palazzi classici, come il Duomo di Como, costruito in circa 370 anni. La tiepida luce del sole avvolge la nostra giornata, mentre parcheggiamo le nostre bici per una vera pizzeria italiana, Tu Vo Fa L’americano. Torniamo sul camper per il nostro ultimo giro. Saliamo su una strada davvero stretta e ripida verso il Monte Bisbino, a 1.325 metri. Il nostro autista per il pomeriggio, Giulio, non aveva i baffi, ma potrebbe facilmente impersonare il personaggio di Super Mario Kart, guidando perfettamente sui tornanti in salita e schiacciandosi tra una vecchia Fiat Panda e un muro come non avevo mai visto fare prima. “Tu sei davvero bravo Giulio. Sei meglio di Gigi Galli (ex pilota rally)!” si complimenta Emanuel, cercando di afferrare qualcosa all’interno del caravan. Dal Monte Bisbino, iniziamo il nostro percorso sul sentiero Piastrella, chiamato così per il fondo piastrellato. Il percorso è sostanzialmente un giardino di pietre, una sfida per noi, perchè bisogna concentrarsi su ogni roccia che si muove ad ogni passaggio. Alcune pietre sono piccole e taglienti, altre sono più grosse della mia bicicletta. Il percorso è in continuo cambiamento, il che rende tutto ancora più speciale. Queste sono le tipiche rocce comasche, usate per i monumenti storici e gli edifici della città, come il Duomo. Tutto sembra essere connesso e le montagne dimenticate sopra sul lago contribuiscono alla peculiarità del panorama.

Osserva la natura per capire la vita Dalla fine del sentiero Piastrella raggiungiamo Croce dell’Uomo, passando per Piazzola. Come iniziamo a pedalare in un tratto pianeggiante, con solo un paio di veloci su e giù, incontriamo piccole sculture in legno particolarmente curate, ai lati del sentiero. Orsi, lumache, funghi, serpenti e ricci, una grande varietà di specie, figlie della creatività di Gio Aramini. Avvicinandoci a casa sua, abbiamo trovato dei vecchi proverbi italiani, scolpiti su grandi tronchi: “Osserva la natura per capire la vita”, dice Emanuel leggendone uno con uno strano accento italiano. Lungo il percorso continuiamo ad incontrare grandi e piccole sculture che simboleggiano la vita nel bosco, creando una sorta di atmosfera fiabesca. Continuando a pedalare incontriamo un anziano con un carretto a mano pieno di vecchi rami che viene verso di noi. “Buongiorno ragazzi”, ci saluta Gio con un grande sorriso. Più tardi scopriamo che quell’uomo, un ingegnere chimico in pensione,ha perso suo figlio in un incidente e questo è il modo in cui si è creato una nuova vita. Nell’ultima parte del percorso, prima di scendere verso Vigna, abbiamo incontrato altre due frasi: “Qui non tentant errare; qui non temptant loqui” (Coloro che provano, falliscono; quelli che non provano, parlano soltanto) e “Omnia vincit amor” (L’amore vince qualunque cosa), entrambe in latino, tradotte da Ale. Lasciamo Como con la sensazione che saremmo potuti stare più di tre giorni, esplorando questi antichi sentieri, quei bellissimi crinali e fare un’esperienza di tutto ciò che è la vita. La città attira milioni di visitatori ogni anno per le celebrità; tuttavia, noi ci sentiamo più attratti da quello che significa fare fatica su queste montagne sconosciute.

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EVENTO

Bollé a Parigi

video

CLIP

ufficiale

Informazioni Bushnell Performance Optics Italy C.so Moncalieri,167 10133 Torino Tel. 011.6618583 www.bushnell-europe.com www.bolle.com

Testo di Marta Villa

Il Vèlodrome visto dall’alto. A fianco foto di gruppo per i 32 giornalisti presenti invitati all’interno del complesso, prima di provare le emozioni della pista

Presentazione

IN PISTA

Nello scorso numero di Bike4Trade abbiamo dedicato uno spazio ai nuovi prodotti Bollé. Dalla volontà globale dell’azienda di rinforzare l’offerta nel campo delle protezioni sportive con nuovi occhiali da sole e caschi specifici, nasce una linea di accessori perfettamente integrabili. Era però solo un’anticipazione, infatti la presentazione ufficiale di questi prodotti è stata fatta non in una località a caso, ma bensì del Vèlodrone National di Saint Quentin En-Yvelines alle porte di Parigi. “Alla presentazione di Parigi hanno partecipato ben 32 giornalisti provenienti da 8 Paesi che, oltre a visitare lo spazio dedicato all’illustrazione dei nuovi prodotti, hanno anche svolto attività sul campo per ben tre ore e mezzo” ci ha raccontato Siham Gaci, responsabile comunicazione dell’azienda. Un centro polifunzionale Anche noi di Bike4Trade eravamo presenti e abbiamo visto come il Vèlodrome Nationale, inaugu-

Al Vèlodrome National di Parigi presentazione dei nuovi modelli Bollé 2016. Un’occasione unica di pedalare in pista come i grandi campioni

Casco Messenger Premium Black Gold

rato nel 2014 sia effettivamente il centro nazionale del ciclismo francese. A inizio 2015, a febbraio per la precisione, si sono svolti i Campionati mondiali di Ciclismo su Pista UCI e nel corso dell’anno sono molte le attività che richiamano a Parigi i migliori rappresentanti della disciplina. Inoltre, la struttura alle porte di Parigi, è anche un centro multifunzionale dedicato allo sport. Qui trovano spazio attività come la bmx, il cross training, gli sport di combattimento e il badminton.

THE ONE Design minimale e molto tecnologico, si tratta di un casco progettato per gestire al meglio i flussi d’aria e ottimizzare la ventilazione e l’aerodinamicità. Ha inoltre un kit completo di accessori lo che rendono molto versatile e la massima compatibilità con gli occhiali high tech della linea Competitors (modello 5th Element Pro).

I nuovi prodotti I nuovi modelli presentati sono stati due: The One e Messenger. “Offrire prodotti all’avanguardia per i ciclisti è grande parte del nostro lavoro” ha spiegato Olivier Ciaravino, presidente della Global Eyewear Division. “Le caratteristiche uniche e il design moderno di questi caschi, sono la dimostrazione del nostro impegno di voler offrire la miglior protezione per i ciclisti”.

MESSANGER Molto moderno, è destinato a un uso urban con aspetti cittadini come il led luminoso. Naturalmente ha un sistema di taglia regolabile, oltre al Safety QR Code - un’esclusiva mondiale di Bollé che consente di accedere ai propri dati personali in caso di incidente. Il casco si abbina perfettamente con i modelli più casual della linea lifestyle, come per esempio il modello Clint. Disponibili nei negozi all’inizio del 2016.

Alcuni dei giornalisti presenti, tra i quali il nostro inviato Francesco Ferrario

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Casco The One

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Occhiale The One


FOCUS PRODOTTO

‘Nbags

‘NFUN C/O BONIN S.R.L. Via Portogallo, 11 35127 Padova Tel. 049.8702080 www.nfun.bike

Testo di Marta Villa

IN BICI in modo pratico

e trendy

Dall’esperienza di Cicli Bonin e del suo marchio ‘nfun nasce la linea di borse che unisce praticità e stile

Nelle foto le varie colorazioni in cui sono disponibili i prodotti citati nel testo

Ne abbiamo già accennato sull’ultimo numero della nostra versione digitale Bikeonline e ora approfondiamo meglio la linea di borse di ‘nfun: ‘nbags. Grazie al background che cicli Bonin può vantare il marchio ‘nfun racchiude in sé tutto il mix di competenze e conoscenza che solo l’azienda veneta può avere. ‘nfun rappresenta “divertimento” (fun) e bambini (lettura: “enfant”). Due temi importanti che si uniscono ai con-

cetti di famiglia, outdoor e divertimento in tutta sicurezza. La nuova linea di borse è realizzata di neoprene, un tessuto tecnico in gomma che risulta molto elastico, resistente agli agenti atmosferici, al taglio e allo schiacciamento, è idrorepellente, è lavabile a 30° ed è un materiale inerte ad agenti chimici e solventi. Utilizzato nel mondo nautico, e nelle mute da sub, oggi grazie a Cicli Bonin prende vita con una serie di accessori

dai colori accesi e con un occhio di riguardo al mondo fashion. Numerosi sono i modelli come la ‘nBags Poshy, una raffinata e comoda pochette dotata di tracolla di catenella metallica e un pratico sistema di fissaggio al manubrio o sottosella. Oppure il ‘nBags Funny, un bauletto a tracolla molto capiente che può essere fissato nel portapacchi anteriore o posteriore della bicicletta. La linea comprende poi anche la

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‘nBags Daily, un pratico astuccio multiuso da fissare al manubrio o al sottosella che può essere portato integrato alle borse a tracolla oppure al poso. Per finire poi la ‘nBags Trendy, una borsa a doppio scomparto con un taschino laterale che può essere attaccato alla bicicletta davanti o dietro – in questo modello la tracolla è fornita in dotazione. www.nfun.bike

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Informazioni: Eurocompositi di Marco Genovese Via Po, 13 30030 Mellaredo di Pianiga (VE) Tel. 049.9873723 www.eurocompositi.com

TECHNOLOGY

Eurocompositi Testo di Marta Villa

Dove è NATO il progetto BHULK

Vincitrice sia a Eurobike sia a CosmoBike Show, il progetto del telaio mtb eco e stampato 3D è tutto italiano. Scopriamo cosa si fa in Eurocompositi Un momento della progettazione di Bhulk

Altissima specializzazione nella creazione di prodotti innovativi uniti a un’attenta ricerca nel campo del design. Non nascondiamo che la vittoria dell’azienda italiana Eurocompositi sia a Eurobike - gold award - che a CosmoBike Show con il progetto Bhulk ci aveva parecchio incuriosito. Stiamo parlando del telaio di una mtb realizzato con la stampa 3D in un materiale ecocompatibile, l’FDM. Stiamo quindi parlando di un’unione del campo della ricerca tecnologica con il mondo green, infatti il materiale utilizzato è riciclato, biodegradabile e a basso impatto energetico. Ma chi è Eurocompositi? Si tratta di un’azienda italiana nata nel 2011 su idea dell’ingegnere Marco Genovese. Si tratta di uno studio di progettazione specializzato nell’offerta di un servizio altamente professionale, capace di far coesistere funzionalità e razionalità con l’estetica e la cura per le forme. Inoltre, grazie alla grande esperienza maturata nel settore del ciclo e ad un approccio

La premiazione a Eurobike

Mtb Aenimal

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metodologico fondato sulla risoluzione dei problemi attraverso l’analisi, Eurocompositi ha sviluppato una professionalità attenta alle esigenze delle imprese costruttrici, offrendo un supporto che non si limita solo alla progettazione, ma che inizia dall’individuazione delle tendenze del mercato e degli obiettivi da raggiungere e arriva fino allo sviluppo di tutto il materiale divulgativo, necessario alla comunicazione del prodotto finito. Un aspetto, questo, approfondito molto dall’azienda, che cura lo sviluppo grafico dalla renderizzazione foto realistica e dalla trasmissione di concetti di progetto su cataloghi, a siti internet e altre forme di comunicazione. Fondamentalmente l’azienda prima opera un’analisi di base, dedicata soprattutto alla raccolta e alla rielaborazione dei dati e delle informazioni preliminari per arrivare poi all’analisi interattiva, che si sviluppa parallelamente all’attività progettuale e fornisce risposte alle domande poste all’inizio.

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www.eurocompositi.com




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