Bikefortrade #11/12-2024

Page 1


RESPONSABILMENTE

In foto:
Arid di Mondraker

EDITORIALE

DI BENEDETTO SIRONI

benedetto.sironi@mag-net.it

UNA BICI SOTTO L’ALBERO

L’inverno è sovente un periodo un po’ complicato per il settore bici. Sia dal punto di vista mediatico che della sua pratica. Certo ci sono gli irriducibili che escono anche al freddo, o chi si allena sui rulli, ma non sono certo la stessa cosa e solo una parte dei praticanti ne fa uso regolare. Molti sportivi, anche ciclisti, iniziano a pensare alle giornate sulla neve, oppure preferiscono andare in letargo per qualche tempo e dedicarsi ad altre attività, magari al chiuso. Questa considerazione potrebbe far scoraggiare ulteriormente aziende e negozianti sul fatto di poter, in qualche modo, mettere una pezza a un’annata che certamente ha scontentato molti nel difficile scenario attuale della bike industry. Ma è pur vera un’altra cosa: in clima di regali di Natale, la bici resta pur sempre uno dei più apprezzati sotto l'albero. Dai più piccoli, ai ragazzi, fino agli adulti.

Bene quindi considerare la bicicletta un ottimo regalo di Natale. Purchè sia fatto in modo consapevole e corretto. Come evidenziamo nell'intro dello speciale entry level di questo mese, spesso la bici anche ai più piccoli viene presentata come un “giocattolo”, portando a regalare prodotti sbagliati. Questo rischia di alimentare una visione sbagliata del prodotto in sé, che invece è un vero e proprio primo mezzo di trasporto, anche in tenera età. Così come a cestini e poco utili altri orpelli andrebbero preferiti componenti pensati e studiati pensati per l'uso da parte dei più piccoli, con scelte ergonomiche mirate. Evitando così che una parte di essi non tragga soddisfazione dall'uso di un prodotto mal studiato e sia condizionato da un approccio non così entusiasmante alla bicicletta.

Tutte le migliori aziende per la verità propongono prodotti entry level che spesso beneficiano dell’R&D dell’alta gamma, oppure di una progettazione specifica e mirata, nonché di una componentistica scelta in maniera oculata da esperti product manager. Sia per i modelli per adulti che per quelli dedicati ai bambini. Forse non si fa abbastanza comunicazione in questo settore specifico e si tende più spesso a concentrare ogni sforzo comunicativo sull’alta gamma, dimenticandosi però che è proprio dai modelli

di accesso che si costruisce la passione per questa attività. Sbagliare nell’acquisto di quella che può essere la prima bici rischia di compromettere o comunque raffreddare la costruzione di un rapporto saldo di ogni newcomer con il mondo del ciclismo in generale. Questo può fermare il circolo virtuoso che si instaura quando nasce un nuovo appassionato, che porta all’acquisto di bici, componenti e accessori idealmente di fascia sempre superiore.

Con questo semplice ma crediamo utile pensiero natalizio salutiamo tutti i nostri affezionati lettori, ai quali regaliamo anche questo ultimo numero di Bikefortrade per l’anno in corso. Particolarmente ricco di spunti e pagine utili, compreso l’elenco con date e info dei principali appuntamenti che attenderanno gli operatori della bike industry nel corso del 2025. Con la curiosità di vedere se verrà confermato il rinnovato interesse verso le fiere e gli eventi di settore. A proposito: sono davvero numerosi quelli ai quali abbiamo preso parte quest’anno. Una citazione particolare va agli MTB Talks in Paganella: una sempre stimolante full immersion di turismo offroad, accomodation e trail building.

Un appuntamento pensato e voluto per tutti coloro che sono coinvolti nella gestione di un business che riguarda turismo e mtb; dai resort, alle attività ricettive, ai bike park e trail park, fino alle guide o a coloro che vogliono fare delle ruote grasse una professione. Ogni anno una platea di ospiti sempre preparati e prestigiosi porta una serie di “case history” e racconta la propria esperienza nel settore mettendo a disposizione di tutti il know how acquisito e le proprie idee. Lo scopo è quello di condividere e formare, in modo da far crescere un settore dalle grandi potenzialità ancora in parte inespresse. Anche per via di problematiche che vanno dalla burocrazia, ai rapporti con le amministrazioni pubbliche, con gli altri operatori sul territorio, fino alle difficoltà di adattare, manutenere e costruire nuovi percorsi sempre al passo con i tempi e le necessità dei newcomer. Per questo ci piace chiudere proprio richiamando il concetto al contempo molto terreno ma anche filosofico di “costruire”. Che sia un nuovo trail o il mercato del futuro.

Editore: MagNet Srl SB - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Direttore editoriale: Benedetto Sironi

Editors: Davide L. Bertagna, Dino Bonelli, Daniele Pansardi, Riccardo Penna, Gabriele Vazzola

Art Director: Simone Comi

Redazioni: Corso della Resistenza, 23 - 20821 - Meda (MB) Via Tertulliano, 68 - 20137 - Milano - Tel. 02.87245180-1-2 - Fax 02.87245182 redazione@bike4trade.it - bikefortrade.it

Anno 12 - Numero 11/12 - 2024 - Periodico mensile

Registrazione al Trib. di Milano n. 39 dell’8 febbraio 2013 Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale

D.L. 353/2003 - Conv. in Legge 46/2004 - Art.1 Comma 1 LO/MI Iscrizione al ROC n.16155 del 23 Novembre 2007 Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - Una copia 1,00 euro

L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati personali in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge nº 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: MagNet Srl SB Responsabile dati: Benedetto Sironi - Corso della Resistenza, 23 - 20821 - Meda (MB) Chiuso in redazione il 10 dicembre 2024

MERCATO

PON CHIUDE LO STABILIMENTO DI SANTA CRUZ E CERVÉLO A MAINZ

Pon Bike, uno dei più grandi gruppi del settore ciclo, ha deciso di chiudere lo stabilimento tedesco a Mainz, dove venivano prodotte le bici di Santa Cruz e Cervélo, a partire dall’aprile 2025. Come riporta il sito specializzato mtb-news.de, tutte le attività saranno trasferite nella fabbrica già esistente a Emstek, sempre in Germania, mentre i dipendenti interessati dalla chiusura sono 80. La fabbrica di Mainz era stata aperta nel 2022, con una produzione di 3.500 biciclette nel primo anno. Pon, confermando la notizia, ha giustificato la decisione sostenendo di voler adottare soluzioni più ottimali ed efficienti.

THULE ACQUISISCE QUAD LOCK, LEADER DEI SUPPORTI PER TELEFONI

Thule ha firmato un accordo per acquisire Quad Lock, leader nel mercato delle soluzioni di supporto per telefono, che consente ai ciclisti (e non solo) di utilizzare e visualizzare i propri dispositivi anche durante l'attività fisica. Quad Lock ha un fatturato di 1,4 miliardi di corone svedesi e si adatta alla strategia di Thule di sviluppare posizioni di leadership di mercato in nicchie peculiari. Il prezzo di acquisto dell'operazione si aggira intorno a 3,6 miliardi di corone svedesi (oltre 300 milioni di euro). Quad Lock è presente in circa 100 Paesi, mentre il 75% delle vendite tramite e-commerce diretto ai consumatori.

WILIER TRIESTINA APRE

NUOVI FLAGSHIP STORE IN CINA E TAIWAN

Wilier Triestina ha inaugurato quattro flagship store in Cina e uno a Taipei, grazie alla collaborazione con l’azienda taiwanese Youn Live, acquisita all’inizio del 2024 e diventata un centro logistico strategico per lo sviluppo del marchio italiano in Asia. Un passo importante per lo sviluppo del marchio in tutta la regione e in Oceania. Ulteriori aperture sono in programma a Shanghai e Pechino nei prossimi mesi. L'obiettivo del marchio italiano è quello di consolidare la propria presenza in una delle aree di mercato più dinamiche e in crescita del mondo, portando l'eccellenza, la tradizione e l’innovazione del brand.

YAMAHA: CON PW-LINK LEGAMI PIÙ STRETTI CON I PARTNER OEM DI EBIKE

Dopo aver lanciato la prima eBike di serie nel 1993 con il suo Power Assist System (PAS), tre decenni più tardi Yamaha sta per fare un altro salto in avanti con l'introduzione del sistema PW-LINK: un concetto nuovo nello sviluppo congiunto delle eBike, con l’obiettivo di creare rapporti ancora più stretti con molti produttori OEM. Utilizzando il protocollo di comunicazione CAN-Open, la piattaforma collega le soluzioni di Yamaha e dei suoi partner e, attraverso lo scambio standardizzato di schede dati elettroniche, i produttori possono essere coinvolti in modo proattivo nell'integrazione dei sistemi delle bici a pedalata assistita

LOOK CYCLE RILEVA PEMBREE

ESPANDENDO LA GAMMA DEI PEDALI GRAVITY

Look Cycle acquisisce Pembree, il marchio di pedali con sede nel Regno Unito, per rafforzare la sua posizione nell'enduro e nel downhill. Con quest’operazione, il marchio francese vuole essere in grado di ampliare la sua offerta di pedali gravity. Il fondatore Phil Law continuerà a guidare il brand. “Questa acquisizione rafforza l’impegno di Look nei confronti dei pedali e ci permette di allargare la nostra proposta con ulteriori opzioni di modelli e nuovi accessori. Il marchio Pembree ci aiuterà a raggiungere nuovi mercati e a espandere la nostra base di clienti”, ha dichiarato Federico Musi, amministratore delegato di Look Cycle.

CUBE: PRONTO UN INVESTIMENTO PER UNA FABBRICA IN EGITTO

Come riportato da Bike Europe, Cube aprirà una fabbrica in Egitto per produrre componenti in carbonio rinforzato con plastica, da esportare negli stabilimenti europei. L'azienda tedesca non ha commentato l'indiscrezione, ma si starebbe assicurando un terreno di 40mila mq nella città di Ramadan. Il progetto porterebbe alla produzione di circa 300.000 componenti all'anno, con una stima legata a esportazioni per circa 10 milioni di euro e investimenti superiori a 5 milioni. A svelare le intenzioni di Cube a Bike Europe è stato un membro dell'ambasciata egiziana a Berlino, dopo un incontro che il ministro degli Esteri egiziano ha tenuto con i dirigenti del marchio.

LIFE IMPACTO: L’IMPEGNO DI DAINESE PER IL RICICLO DEI CASCHI

Dainese ha presentato a Eicma 2024 il suo progetto Life Impacto, un'iniziativa per cambiare il ciclo di vita lineare dei caschi, affrontando le sfide del loro smaltimento sostenibile e creando un processo circolare basato sul riciclo per dissoluzione selettiva. A oggi non esistevano ancora soluzioni valide su scala industriale per il riciclo dei caschi, che vengono unicamente smaltiti in discarica o inceneriti. Life Impacto si basa su un impianto innovativo che consente la separazione dei diversi materiali plastici di cui è composto il casco attraverso l'azione di solventi bio-based (limonene e acetato di etile) ottenuti dagli scarti dell'industria alimentare. In questo modo, è possibile recuperare i principali materiali plastici (ABS, EPS e PC), da riutilizzare all'interno della stessa catena del valore. Il progetto è implementato da un consorzio di cinque aziende italiane: Dainese Group, Innovando, Re-sport, Misitano&Stracuzzi e l’Università di Bologna.

FSA-VISION CELEBRA

MARK CAVENDISH PER IL SUO

RECORD AL TOUR DE FRANCE

Mark Cavendish è stato ospite a Taiwan del quartier generale di FSA, che lo ha celebrato con un riconoscimento speciale consegnatogli da Claudio Marra, vice presidente globale di FSA-Vision. Una rappresentazione della Francia e della 35esima tappa vinta nel Tour de France, che lo ha incoronato come il ciclista con più vittorie nella Grande Boucle. Cannonball ha incontrato tifosi, appassionati e i retailer della regione asiatica, visitando poi la fabbrica dove nascono i componenti che hanno accompagnato Cavendish nei suoi ultimi record. Per chi ha acquistato l'edizione limitata delle Metron 60SL - 35 TDF, ruote celebrative dedicate proprio al record di Cavendish, c'è stata l'occasione di incontrare Mark e di ricevere una maglia dell'Astana-Qazaqstan da lui.

THOMAS DE GENDT SI UNISCE AL CLASSIFIED GRAVEL TEAM PER IL 2025

Classified, l'azienda belga specializzata in cambi interni al mozzo, ha annunciato l'ingresso di Thomas De Gendt nella sua squadra gravel per il 2025. Il 38enne belga, che ha annunciato il suo ritiro dalle corse su strada, continuerà la sua carriera in un settore che negli ultimi anni ha vissuto una grande crescita. La squadra potrà dunque contare su un'aggiunta di alto livello per le gare più importanti del calendario gravel, dalle UCI World Series agli appuntamenti prestigiosi come l'Unbound o la Gravel Tierra de Campos. "De Gendt è un'aggiunta ideale per Classified Factory Team e un ambassador di alto profilo per le nostre innovative tecnologie", ha detto Mathias Plouvier, ceo di Classified.

COLNAGO: 70 ANNI DI STORIA CON UNA BICI IN EDIZIONE

LIMITATA

Colnago celebra 70 anni di innovazione ed eccellenza nel Made in Italy, confermandosi un punto di riferimento nel mondo del ciclismo internazionale. Per festeggiare questo importante traguardo, Colnago ha presentato la Steelnovo, una nuova bici in acciaio di cui sono stati prodotti 70 esemplari. Interamente sviluppata in Italia, è equipaggiata con tubi Columbus e componentistica Campagnolo e sfoggia un design elegante, raffinato e moderno. Le congiunzioni sono state stampate in 3D da Additiva, con una tecnologia che assicura una corrispondenza perfetta tra i tubi, creando collegamenti robusti e leggeri. Colnago ha anche lanciato una capsule collection leisurewear composta da dieci capi, tutti rigorosamente confezionati in Italia.

LEARN MORE

PARTNERSHIP

SELLE SMP ED EKOI NUOVI FORNITORI

DEL TEAM CICLOCROSS DI GUERCIOTTI

Il Team Fas Airport Services Guerciotti Premac ha annunciato due nuove partnership per la stagione 2024/2025. La squadra legata all’azienda milanese, che ha da poco festeggiato la maglia di campione europeo juniores con Mattia Agostinacchio, si è legato a Ekoï per quanto riguarda la fornitura di casco e occhiali e a Selle SMP. Gli atleti del team vestiranno dunque il casco Aero Ekoï AR14 e gli occhiali Ekoï Magnetic, due prodotti all’avanguardia nel catalogo dell’azienda francese. Le selle che l’azienda padovana riserverà a Guerciotti sono invece le F20C, VT20C e VT30C, progettate con un’attenzione particolare al fuori strada e nello specifico al ciclocross.

SHIMANO E IMBA EUROPE INSIEME PER LO SVILUPPO DELLA MTB

Shimano e l’International Mountain Bike Association Europe (IMBA Europe), realtà che mira a far crescere il mtb promuovendo lo sport come accessibile, inclusivo e sostenibile dal punto di vista ambientale, hanno annunciato una nuova partnership triennale per supportare e facilitare progetti di realizzazione di sentieri e programmi di patrocinio. Shimano sfrutterà il suo Trail Born Fund per sostenere alcune delle iniziative di IMBA Europe in tutto il continente, dopo una revisione approfondita dei progetti proposti. A sua volta, IMBA Europe lavorerà per identificare i progetti prioritari all’interno della propria rete che possono beneficiare di questi finanziamenti.

CAMPAGNOLO TORNA NEL WORLD TOUR AL FIANCO DEL TEAM COFIDIS

Nel 2025 Campagnolo rientrerà in gruppo nel World Tour con il Team Cofidis, dopo un anno di assenza dal principale circuito mondiale delle due ruote. L’azienda italiana allestirà le bici Look per le squadre maschili e femminili, per un accordo pluriennale che durerà fino al 2029. Il gruppo che utilizzeranno i pro sarà il Super Record Wireless, lanciato da Campagnolo nel 2023, mentre le ruote saranno le Bora Ultra WTO, scelte dai tecnici per l’elevata rigidità ottenuta con la raggiatura G3, e la lenticolare Bora Ultra WTO TT per le cronometro. Nel corso dei suoi 90 anni di storia, il brand italiano ha conquistato 43 Tour de France e 30 Giro d’Italia, a cui si aggiungono 30 titoli Mondiali.

CONTINENTAL RINNOVA PER TRE ANNI CON RCS SPORTS & EVENTS

Si estende la partnership tra Continental e RCS Sports & Events, con un nuovo accordo della durata di tre anni. Continental conferma dunque il suo impegno con la piattaforma ciclismo di RCS MediaGroup, aggiungendo al Giro d’Italia e alle Classiche anche il Giro d’Italia Women, il Giro Next Gen e Il Giro d’Abruzzo. "Continental riconosce il valore fondamentale dello sport nella vita di ogni persona e s'impegna per essere un partner affidabile e sempre orientato alla crescita delle competizioni in cui è presente”, ha affermato Renzo Gonzalez, market manager Tires di Continental Italia (a sinistra nella foto insieme a Paolo Bellino, ad di RCS Sports & Events).

DRYARN E YAMAMAY VESTONO

LA SQUADRA POLTI-KOMETA

Yamamay scommette sul ciclismo e sigla un accordo con Polti-Kometa, la squadra guidata da Ivan Basso e la famiglia Contador. Al suo fianco anche Aquafil con Dryarn, una delle microfibre più leggere al mondo, un filato pensato per il mondo dell’abbigliamento sportivo scelto da Yamamay come ingrediente delle sue collezioni. Gli atleti della Polti-Kometa sono stati scelti come testimonial per i prodotti più iconici della linea Ythermal di Yamamay, intimo termico unisex realizzato in filato Dryarn. La linea si compone di una maglia a maniche lunghe e leggings lunghi in doppia variante colore: nero e denim. I capi sono prodotti in Italia e disponibili in tutti i negozi Yamamay.

PROLOGO: ACCORDO TRIENNALE CON IL TEAM VISMA | LEASE A BIKE

Prologo è stato scelto dal Team Visma | Lease a Bike come innovation technical partner e nuovo fornitore di selle per le squadre World Tour. L’accordo sarà valido per le prossime tre stagioni. L’azienda italiana e la squadra olandese danno vita a questa collaborazione uniti dalla stessa missione, ovvero la ricerca costante delle prestazioni più elevate attraverso l’innovazione e il continuo perfezionamento tecnologico di materiali e componenti. Una partnership che conferma la forte presenza di Prologo nel ciclismo su strada di alto livello anche nel 2025, con sette team World Tour su 18 che correranno l’anno prossimo insieme all’azienda italiana.

ALÉ CONFERMA LA COLLABORAZIONE CON LA FEDERAZIONE CICLISTICA FRANCESE

Alé riconferma la partnership con la Federazione ciclistica francese in qualità di fornitore ufficiale di abbigliamento tecnico delle sue squadre nazionali. L'azienda veronese sarà dunque al fianco dei transalpini fino ai Giochi Olimpici di Los Angeles 2028 in tutte le discipline e categorie. Iniziata nel 2014, la partnership tra Alé e la FFC ha visto gli atleti francesi collezionare quasi 700 medaglie, di cui 20 negli ultimi Mondiali di mtb ad Andorra. I costanti feedback tecnici hanno anche permesso di testare numerose innovazioni tecnologiche, garantendo un continuo sviluppo del prodotto e una risposta precisa alle esigenze degli atleti francesi.

RIESE & MÜLLER

RICEVE IL GERMAN SUSTAINABILITY AWARD

Riese & Müller ha ricevuto il German Sustainability Award, mentre la Carrie del marchio teutonico si è aggiudicata il premio nella categoria legata ai prodotti. Il premio per la sostenibilità è considerato il più importante riconoscimento europeo per l’impegno ecologico e sociale e viene assegnato dalla German Sustainability Award Foundation fin dal 2008. “Il riconoscimento dimostra che siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo di diventare l’azienda più sostenibile in assoluto nel settore delle eBike entro il 2025. Questa è la ricompensa per il nostro duro lavoro di trasformazione socio-ecologica e ci motiva a continuare il percorso che abbiamo intrapreso”, ha affermato Sandra Wolf, ceo di Riese & Müller.

PADOVA SI AGGIUDICA L’OTTAVA EDIZIONE DELL’URBAN AWARD

Padova si aggiudica l’ottava edizione di Urban Award, premio per la mobilità sostenibile ideato da Ludovica Casellati. La città rappresenta una “destinazione d’eccellenza per la mobilità sostenibile” come si legge nella motivazione della giuria, grazie a una serie di azioni intraprese per rendere il territorio fruibile in modo green. Secondo posto per Treviso che ha saputo coinvolgere tutti i Comuni della Marca Trevigiana e terzo Napoli con il progetto di mecenatismo “Adotta una ciclabile”. Menzioni speciali a Lecco per le sue “Storie di ordinaria Mobilità”, a Cuneo per il progetto di formazione sulla mobilità attiva e sostenibile che ha coinvolto attivamente gli studenti degli istituti cittadini e ancora all’esordiente Rieti.

TORNA LA CARICA DEI 101: INCHIESTA SUL MERCATO BIKE 2024 DEDICATA AI NEGOZIANTI

Per il settore della bici è tempo di bilanci di fine anno. Bikefortrade e il gruppo MagNet ripartono con la consueta inchiesta di mercato della Carica dei 101, in cui viene dato spazio ai negozianti di tutta Italia. Un impegno nei confronti dei dealer che si rinnova ancora una volta, per uno dei format editoriali più letti e apprezzati da tutta l’industry e che vuole dare voce al cuore pulsante della filiera. Le 101 interviste ai negozianti specializzati che verranno riprese sui prossimi numeri di Bikefortrade offrono una panoramica sull’andamento delle vendite nel settore, le ultime tendenze dei consumatori, le tipologie di bici più vendute e i brand che hanno ottenuto i risultati migliori durante l’anno. Per rispondere al breve questionario è sufficiente scansionare il QR Code oppure contattare la redazione all’indirizzo redazione@bike4trade.it.

I‘M

A LOCKSTAR

ABUS Bordo: l‘antifurto pieghevole, sicuro e pratico.

CYCLING TOUR OPERATORS’ BUSINESS IS GROWING

LO STATO DELL’ARTE DEI (CYCLING) TOUR OPERATOR

The revenues of cycling tour operators grew for the majority of respondents in 2023 and is expected to grow even more in 2024. 58% of cycling tour operators had higher revenue in 2023 than in 2019, 12% had similar revenue and 20% lower revenue in 2023 than in 2019. For 2024, the trend looks again positive with 68% of respondents expecting higher revenue than in 2023 (80% nonEuropean and 63% Europeans).

Una survey condotta a livello mondiale ha analizzato sfide e opportunità per le imprese che offrono servizi per il cicloturismo. Dal report emerge che l’Italia è la destinazione più richiesta, che la durata media dei viaggi è di sette giorni e che la maggioranza dei clienti sceglie itinerari non guidati

Per approfondire le dinamiche del cicloturismo, l'Adventure Travel Trade Association, CycleSummit e la European Cyclists' Federation-EuroVelo hanno collaborato per pubblicare il report “State of the Cycling Tour Operators Industry”. Questa survey offre numerosi spunti di riflessione utili per lo sviluppo dei viaggi in bici. I risultati raccolti dal sondaggio, lanciato all’inizio del 2024 dalle tre organizzazioni, mettono in luce la diversità del mercato dei tour operator cicloturistici, evidenziandone trend e principali sfide. Sebbene le vacanze organizzate rappresentino un segmento limitato del cicloturismo nel suo complesso, dal momento che la maggior parte degli utenti preferisce pianificare autonomamente i propri viaggi, i tour operator giocano un ruolo cruciale nel settore. Essi hanno infatti un accesso diretto ai feedback dei clienti e una conoscenza approfondita delle nuove tendenze.

ENTRANDO NEL VIVO

Sono stati 245 gli operatori cicloturistici che hanno partecipato alla prima indagine globale per capire lo stato dell’arte del comparto a livello mondiale. Dal report emerge che la maggioranza dei rispondenti (66%) si dedica esclusivamente all’organizzazione di tour in bici, a conferma che il cicloturismo può rappresentare un modello di business ecosostenibile. Al contrario, il restante 34% non considera i viaggi in bicicletta come la propria attività principale. Inoltre, più di due terzi degli intervistati (69%) provengono dall’Europa, un dato che sottolinea il ruolo centrale del Vecchio Continente. Analizzando i dettagli del report, emerge che i ricavi degli operatori cicloturistici, già positivi per la maggior parte degli intervistati nel 2023, sono destinati a crescere ulteriormente nel biennio 2024/2025. Le prospettive appaiono ottimistiche: il 68% degli intervistati prevede un aumento delle entrate nel 2024 rispetto al 2023. Questo trend è particolarmente evidente tra gli operatori non europei (80%) rispetto a quelli europei (63%).

QUALI MODELLI VENGONO UTILIZZATI?

Il tipo di bici utilizzata durante i tour fornisce informazioni significative sull’intensità d’uso, il tempo libero e il livello di allenamento richiesto, influenzando anche la scelta degli itinerari proposti. In Europa, le touring bike sono le più popolari (63%), seguite dalle road (14%) e dalle mountainbike (10%). Al di fuori dell'Europa, invece, la mtb domina (34%), seguita dalle bici da turismo (29%) e dalle bici da corsa (20%). Inoltre, il 64% degli intervistati ha dichiarato che almeno il 25% dei

Many respondents served more clients in 2023 than in 2019 (48%), showing a clear dynamic post Covid-19, with differences in Europe (50%) and outside Europe (43%). But still 24% served fewer clients in 2023 than in 2019. The trend is more positive when looking at expectations for 2024 with 66% expecting more than in 2023 (75% outside of Europe and 63% in Europe) and 22% same volume than in 2023.

RICAVI ATTESI DAI TOUR OPERATOR NEL 2024 RISPETTO AL 2023

TYPE OF BICYCLE USED BY CYCLING TOURS’ CLIENTS

TIPOLOGIA DI BICI UTILIZZATE DAI CLIENTI

result can be due in part to the profile of tour operators the partner organisations of this survey were able to reach, especially CycleSummit and European Cyclists’ Federation, having a stronger ‘touring bike’ focus.

The intensity type tours with operators by mountain by main particularly gravel 2% bikes,

4.Respondents were asked from sharing information shared in “other” that

have clearly penetrated the market very quickly since their appearance around 10-15 years ago, especially in Europe, and most tour operators in the survey offer both regular and e-bikes. 64% of respondents have at least 25% of their clients using e-bikes. This average conceals a big difference between European operators, where the corresponding figure is 72%, and non-European operators, where

Meno
STATE OF THE CYCLING TOUR OPERATORS INDUSTRY (2024) IN EUROPE AND BEYOND

propri clienti utilizza le eBike. Questo dato varia notevolmente tra Europa e resto del mondo: il 72% degli operatori nel nostro continente riporta un ampio utilizzo di eBike, contro il 46% degli operatori extraeuropei.

LE METE PIÙ POPOLARI

CYCLING TOUR OPERATORS MARKET

Italy is the most popular country destination for most respondents (15%), followed by France (11%), Germany (8%), Austria (7%) and Spain (7%). Overall, 65 country destinations were quoted as “most popular destination countries among your tours” by respondents, showing how diverse the destinations of cycling tour operators are. A few respondents also expressed that it was not possible for them to identify only one most popular country destination. This shows the diversity of cycling tourism offers and its potential for future growth without affecting overtourism.

Tra le destinazioni preferite, l’Italia si conferma la più popolare, scelta dal 15% degli intervistati, seguita da Francia (11%), Germania (8%), Austria (7%) e Spagna (7%), che risulta però concentrato principalmente in alcune aree che hanno saputo imporsi a livello internazionale come mete cicloturistiche d’eccellenza come Canarie, Baleari, Girona e dintorni. Complessivamente, sono state menzionate ben 65 nazioni come mete dei tour, a dimostrazione della varietà dell’offerta cicloturistica. Alcuni operatori hanno sottolineato la difficoltà di identificare una sola destinazione, evidenziando così il potenziale di crescita del settore. Anche le regioni offrono un’ampia diversità: tra le 198 risposte raccolte, le mete più citate sono la penisola iberica, la valle del Danubio e la Toscana. Per quanto riguarda i percorsi ciclabili più apprezzati, spiccano il Danubio, la Loira e l’EuroVelo. Infine, il report analizza la provenienza dei clienti: il 29% degli operatori ha dichiarato che la maggior parte proviene dagli Stati Uniti, seguiti da Germania (16%), Regno Unito (13%), Paesi Bassi (7%) e Francia (5%). La durata media dei viaggi più richiesti ai tour operator, sia europei che extraeuropei, è di sette giorni. Nel Vecchio Continente, la lunghezza media varia tra i 4 e gli 8 giorni, mentre i tour più lunghi (di 9 giorni o più) risultano più popolari al di fuori dell'Europa.

Il costo medio di un tour è di 936 euro, corrispondente a circa 133 euro al giorno. Tuttavia, il prezzo medio giornaliero risulta significativamente più elevato fuori dall'Europa (214 €) rispetto a quello registrato nella regione (128 €).

LE ATTIVITÀ COMPLEMENTARI

When focusing on regions, respondents also quoted a large diversity of destinations (198 answers overall). When clustering answers, some destinations arise with around thirty quotes: the Iberic peninsula, the Danube valley and Tuscany. Also quoted around twenty times: the Adriatic region, the Alps, the Benelux countries as well as Britain and Ireland.

Spain

popular destination countries among your tours” by respondents, showing how diverse the destinations of cycling tour operators are.

A few respondents also expressed that it was not possible for them to identify only one most popular country destination. This shows the diversity of cycling tourism offers and its potential for future growth without affecting overtourism.

When focusing on regions, respondents also quoted a large diversity of destinations (198 answers overall). When clustering answers, some destinations arise with around thirty quotes: the Iberic peninsula, the Danube valley and Tuscany. Also quoted around twenty times: the Adriatic region, the Alps, the Benelux countries as well as Britain and Ireland.

Cycling popular the each 29% the (7%) tour (21%), European most Seven respondents, Europe, (most

STATE OF THE CYCLING TOUR OPERATORS INDUSTRY (2024) IN EUROPE AND BEYOND

European operators), while longer tours of 9 days and more have a relatively higher importance outside of Europe (most popular tour length for 27% of non-European vs. 5% for European operators).

Un altro dato interessante riguarda la tipologia preferita di itinerari: il 64% degli operatori europei riferisce che la maggioranza dei clienti sceglie tour non guidati. Al contrario, fuori dall'Europa, il 78% degli operatori segnala una netta preferenza per quelli accompagnati. I tour in bici, inoltre, non si limitano alla semplice pedalata, ma includono una vasta gamma di attività complementari. Tra le più popolari si trovano le visite a città, siti naturali, musei, castelli e altre attrazioni culturali o storiche. Ma non solo. Anche esperienze gastronomiche, attività come il nuoto e gite in barca sono molto richieste. Non emergono differenze significative tra le attività proposte dagli operatori europei e quelli extraeuropei.

SGUARDO AL FUTURO

The median price of this tour is 936€, so an average of 133€/day. The median average price per day of the respondents’ most popular tour is significantly higher outside of Europe (214€) than in Europe (128€/day).

The share of self-guided and guided cycling tours is very much split in half with clear differences between European and non-European respondents. 64% of Europe-based operators reported that a majority of their clients opted for non-guided tours. Outside of Europe, the picture is the opposite. Here, 78% of the operators reported that their clients preferred guided tours; almost half of the respondents did not even offer non-guided tours.

La survey si è soffermata anche sulle opportunità che coinvolgono la filiera di operatori e imprese, anche piccole, che offrono servizi e soluzioni per il cicloturismo. Tra le principali criticità segnalate troviamo l’inflazione e le attività di promozione verso nuovi clienti, mentre la sfida maggiore per gli operatori europei riguarda la stagionalità (46%), seguita dalla carenza di personale (32%), la mancanza di sostegno da parte di enti pubblici (30%) e l’adeguamento tecnologico (21%). Sui territori, le preoccupazioni principali riguardano l’offerta di alloggi adeguati alle esigenze dei cicloturisti, la qualità degli itinerari in termini di sicurezza, la condivisione dei percorsi con altri utenti, l’aumento del traffico con carenza di infrastrutture dedicate ai ciclisti, la manutenzione delle ciclovie, ma anche aspetti come i servizi di trasporto per raggiungere la meta della vacanza, la logistica delle bici e il parcheggio sicuro.

17% of respondents only provide individual cycling tours, and 9% only cycling tours for groups. European respondents have a higher share of

MOST POPULAR ACTIVITIES

Cycling tour operators were also asked which cycle routes are most popular along their tours resulting in many different destinations with the most quoted being Danube, Loire and EuroVelo, around ten times each (158 answers overall).

UN CASTELLO, UN MUSEO O UN SITO CULTURALE

UNA CANTINA VITIVINICOLA VISITARE UN RISTORANTE O UN ALTRO SITO GASTRONOMICO

O ANDARE IN SPIAGGIA

29% of respondents have the majority of their clients coming from the USA, followed by Germany (16%), the UK (13%), the Netherlands (7%) and France (5%). The trends differ when focusing on European tour operators, where Germany is the most popular source market (21%), followed by the USA (20%) and the UK (14%); versus nonEuropean tour operators, where the USA is the country of origin of most clients (51%).

STATE OF THE CYCLING TOUR OPERATORS INDUSTRY (2024) IN EUROPE AND BEYOND '

European operators), while longer tours of 9 days and more have a relatively higher importance outside of Europe (most popular tour length for 27% of non-European vs. 5% for European operators). The median price of this tour is 936€, so an average of 133€/day. The median average price per day of the respondents’ most popular tour is significantly higher outside of Europe (214€) than in Europe (128€/day).

The share of self-guided and guided cycling tours is very much split in half with clear differences between European and non-European respondents. 64% of Europe-based operators reported that a majority of their clients opted for non-guided tours. Outside of Europe, the picture is the opposite. Here, 78% of the operators reported that their clients preferred guided tours; almost half of the respondents did not even offer non-guided tours.

17% of respondents only provide individual cycling tours, and 9% only cycling tours for groups. European respondents have a higher share of

Seven days is the median length of the most popular tour of our respondents, both for European and non-European operators. In Europe, medium-length tours of 4-8 days largely dominate the market (most popular tour length for 78% of European vs. 50% for non-

individual tours (74% of respondents have at least half of their tours catered for individuals), whereas non-European respondents cater more to groups (58% have 49% or less of their tours catering to individuals).

Standard to upscale accommodations are the preferred choice for cycling tours, with 74% of respondents mainly using 3* or higher hotels for their guests.

Cycling tours are not only about cycling and do include other activities. Most popular activities on tours include visiting a town or village (83%), a natural site (68%), a museum, castle or other heritage site (57%), but also gastronomy visits and water related activities like swimming and boat trips. There are no significant differences between activities reported by European and non-European operators.

individual tours (74% of respondents have at least half of their tours catered for individuals), whereas non-European respondents cater more to groups (58% have 49% or less of their tours catering to individuals).

Standard to upscale accommodations are the preferred choice for

I PAESI DI DESTINAZIONE
POPOLARI TRA I TOUR
I PAESI DI PROVENIENZA DEI CLIENTI

DARE VOCE AI RIVOLUZIONARI DELLA MTB

Siamo andati in Paganella a lezione di turismo off-road, accomodation e trail building. Conditi da una buona dose di ottimismo, condivisione e networking, fanno la ricetta perfetta per un evento ormai irrinunciabile. Ecco cosa è successo agli MTB Talks 2024

Compie cinque anni la collaborazione tra Paganella Bike e Bike Connection Agency. Un sodalizio che anche questa volta ha dato vita a uno degli eventi dedicati agli operatori del settore più interessanti del panorama off-road nazionale e internazionale: gli MTB Talks. Un appuntamento pensato e voluto per tutti coloro che sono coinvolti nella gestione di un business che riguarda turismo e mtb; dai resort, alle attività ricettive, ai bike park e trail park, fino alle guide o a coloro che vogliono fare delle ruote grasse una professione. Ogni anno una platea di ospiti sempre preparati e prestigiosi porta una serie di “case history” e racconta la propria esperienza nel settore mettendo a disposizione di tutti il know how acquisito e le proprie idee. Lo scopo è quello di condividere e formare, in modo da far crescere un settore dalle grandi potenzialità inespresse, e sempre alle prese con problematiche che vanno dalla burocrazia, ai rapporti con le amministrazione pubbliche, con gli altri operatori sul territorio, fino alle difficoltà di adattare, manutenere e costruire nuovi trail sempre al passo con i tempi e le necessità dei newcomer.

Va dato grande merito per la riuscita dell’evento al destination manager di Paganella, Luca D’Angelo, che è sempre in grado di portare nel proprio resort nuovi e innovativi format, e che continua a credere nella necessità di fare gruppo e di

confrontarsi per evolvere l’offerta in Italia. Quest’anno il pubblico dei partecipanti è stato numeroso, ma date le caratteristiche dell’evento si potrebbe fare ancora meglio. Soprattutto vista l’ampiezza dell’offerta presente sul territorio nazionale. Molti operatori avrebbero assoluta necessità di esprimersi e formarsi in un confronto costruttivo con altri colleghi, ma spesso tendono a isolarsi non rendendosi conto dell'importanza di condividere per crescere tutti insieme. Gli speech dei vari oratori, organizzati sul modello dei TED Talk, si trasformano spesso in un dibattito che coinvolge il pubblico e che vanno a sondare aspetti inesplorati e sempre interessanti. Questo grazie anche alla grande competenza di tutti i partecipanti, che divengono spesso parte integrante di ogni intervento.

OZ TRAILS: UN MODELLO VINCENTE DA STUDIARE

Anche quest’anno si è parlato a 360° di argomenti legati al mondo del turismo e della mtb. Il piatto forte è stato sicuramente però la presenza di Gary Vernon, deus ex machina dietro all’ascesa di OZ Trails, divenuto in meno di 20 anni uno dei trail park più famosi al mondo, partendo dalla città di Bentonville in Arkansas e presto sviluppatosi in tutti i territori adiacenti. Nato dalla spinta propulsiva del patron della catena di supermercati Walmart (con l’headquarter proprio a Bentonville), ha in poco tempo coinvolto tutte le città e le contee limitrofe, in un connubio tra pubblico e privato che sembra essere un’utopia auspicabile ovunque, ma in parte irrealizzabile nel contesto italiano. Per replicare il modello di Gary occorrono rischiosi investimenti iniziali,

Gary Vernon di OZ Trails
Ezio Cattani di Trail Zone (al centro) durante la masterclass di trail building

impegno e visione. In Arkansas gli sforzi hanno premiato un po’ tutti. Per esempio, dopo una prima fase in cui mr Walmart è sembrato vestire i panni del filantropo, ha poi iniziato a trarre vantaggio dall’esplosione del fenomeno Bentonville, con grandi benefici per la propria azienda. La cittadina dell’Arkansas è infatti diventata un territorio ora molto attrattivo anche per i giovani e la contea si sta popolando di nuova linfa, compresi talenti che si trasferiscono qui per lavorare nell’headquarter di Walmart e contemporaneamente vivere in un luogo dove poter praticare il proprio sport preferito. Per dare un’idea del fenomeno che rappresenta il caso americano, basti pensare che nel solo 2022 per il trail park è stato stimato un indotto di 159 milioni di dollari, senza contare le ricadute sulla qualità della vita e l’aumento del valore degli immobili e delle proprietà. Il segreto è stata una rete di trail progressiva, che permette a tutti di poterla utilizzare e divertirsi: dalle famiglie con i bambini ai rider più evoluti. L’unione tra trail, arte e leisure, con la creazione di alcune strutture particolarmente attrattive e punti di incontro, hanno decretato un successo derivato da un approccio olistico che prende in considerazione tanti aspetti legati alla località. Il “circolo virtuoso” non si è fermato qui. Tanto da spingere una delle municipalità dell’area a investire su un bike park servito da un impianto di risalita e realizzato completamente da zero.

LE INIZIATIVE EUROPEE

In attesa di poter attraversare l'Atlantico, e provare di persona i favolosi tracciati di OZ Trails, anche da questa parte dell’oceano vi sono iniziative dal carattere inclusivo, destinate ad accogliere tutti i tipi di rider e tutte le età. Un esempio sono i camp che organizza da più di vent’anni Karen Eller insieme al proprio compagno. La coppia ha due figli, anch’essi giovani rider, e sono stati pionieri della mtb, nonché xc e marathon racer. Il loro lavoro consiste nell’organizzare mtb camp molto apprezzati come Die Rasenmäher. Queste experience comprendono anche giornate dedicate alle donne, oppure ai “senior” o ancora a padri e figli, comprensivi di coaching personale, guide e momenti di relax come durante i Family Bike Derby organizzati da Karen proprio nel bike park di Paganella.

L’ITALIA DELLA MTB, TRA TRAIL BUILDING E RESORT

Arrivano dall’Italia i ragazzi di North N Line, una realtà nata dalla passione per il proprio territorio e per la mtb. Siamo in provincia di Lecco, una terra in cui convivono il Lago di Como, le Prealpi e le colline della Brianza. Gregorio, Lorenzo e Maurizio sono impegnati nella manutenzione e valorizzazione dei sentieri del lecchese a favore di tutti i ciclisti e gli amanti delle escursioni. Si occupano di scoprire e manutenere i trail in quest’area geografica, nonché della gestione del bike park di Madesimo. Al loro fianco c’è un'azienda forte come Specialized, con il suo programma Soil Searching. Sono anche promotori di diverse iniziative come party ride ed escursioni guidate, oppure il partecipato evento Dig N’ Ride, dove si pulisce un sentiero la mattina e il pomeriggio si rida sullo stesso trail che si è contribuito a manutenere. North N Line è un progetto che vuole unire i biker tramite esperienze che mixano l’aspetto ludico con quello della responsabilità verso i luoghi e il rispetto per la natura, perché senza un campo non ci può nemmeno essere il gioco.

Di tutt’altro respiro, ma altrettanto interessante, è stato l’intervento di Ellis Kasslatter, in rappresentanza di Bike Hotels Sudtirol. Questa associazione di albergatori si pone come obiettivo di rappresentare l’eccellenza dell’accomodation italiana per gli amanti delle vacanze in bici. Per far parte di questa organizzazione non è sufficiente essere bike friendly, ma occorre avere una visione comune e una vera passione per la bici, anche da parte dei gestori dell’hotel, che devono essere guide certificate, conoscere il territorio e in grado all’evenienza di

consigliare se non addirittura accompagnare i propri clienti su strade e sentieri. Un viaggio iniziato oramai 25 anni fa, che si basa su una serie di caratteristiche imprescindibili che deve avere un hotel o un b&b, ma anche lo stesso host. Il premio per l’intraprendenza va invece ad Andrea Piedimonte Bondini dall’agriturismo Pimpinnacolo sul Monte Argentario, che sta provando (e riuscendo) a creare una realtà tutta nuova con grande coraggio e passione. La Toscana è una terra dalle grandi potenzialità, soprattutto l’Argentario, un luogo dove si crea quel connubio tra mare e trail che ha fatto la fortuna anche di altre località divenute un place to be per i biker (da Finale Ligure a Madeira). Il progetto è ambizioso, e punta alla trasformazione dell’area in una bike destination. Sfruttando anche la possibilità di proporre esperienze complementari, punta anche su un terreno adatto e una rete di sentieri in parte abbozzata, ma tutta da sviluppare. Secondo Trailforks sono già quasi 200 i trail nella zona, chiaramente vanno però lavorati, organizzati, segnalati e puliti. A supporto di questa iniziativa, che non mancheremo di monitorare nei prossimi anni, c’è anche la consulenza di operatori del settore consolidati come il bike hotel di Massa Vecchia (riprova che il networking conviene a tutti), un marketing dedicato e una stagione di riding che dura tutto l'anno.

Gli argomenti trattati sono stati tanti, e gli spunti potenzialmente infiniti. I Talks sono durati però solo due giorni, e dopo il primo intenso venerdì di parole, il sabato è stato dedicato alle esplorazioni sul campo e alla masterclass di uno dei top trail builder a livello europeo: parliamo di Ezio Cattani, fondatore di Trail Zone. Dal 2007 Ezio progetta e realizza trail e pump track ed è un vero e proprio guru del settore. La sua società si occupa anche di Sustainable Trail Management, un approccio innovativo e rispettoso nella manutenzione dei percorsi mtb. Con Ezio abbiamo provato in anteprima un nuovo trail che aprirà solo la prossima primavera, e appreso come avvengono le varie fasi di costruzione di una nuova linea, dal tracciamento gps, alla concertazione con l’amministrazione pubblica, fino all’utilizzo sul campo dei mezzi meccanici. Si scopre quindi quanto può costare un metro lineare di trail in fase di costruzione, oppure quali sono le skill necessarie a costruire le paraboliche migliori e i salti con landing perfetti. La giornata finisce con del sano riding sui sentieri del Paganella Bike Park e anche quest’anno ci portiamo a casa un bagaglio di cose nuove, di contatti e di idee da sviluppare con la sicurezza e l’ambizione di sostenere e diffondere il verbo di un evento che può e deve crescere ancora.

Luca D'Angelo da sinistra con Simon Cittati di BCA durante il confronto di chiusura dei Talks
Karen Eller, organizzatrice dei camp Die Rasenmäher
Andrea Piedimonte Bondini dall’agriturismo Pimpinnacolo sul Monte Argentario
Maurizio, Gregorio e Lorenzo di North N Line

INDIETRO NON SI TORNA!

È stato presentato a Milano il progetto “Polo di sviluppo della ciclologistica” che vede coinvolte Bosch eBike Systems, TRT e So.De. L’obiettivo dell’iniziativa è sensibilizzare i consumatori sul fenomeno bike delivery, e affiancare PA ed enti privati sulle opportunità legate alla consegna in bici dell’ultimo miglio

Partiamo da un fatto. La ciclologistica non è la soluzione a tutti i problemi del trasporto merci, ma può essere certamente una parte fondamentale della soluzione. In città che si trasformano a una velocità incredibile, consumatori sempre più esigenti e alta competizione tra le aziende, trovare sistemi alternativi che migliorino tempi e modalità di consegna nell’ultimo miglio (e non solo) diventa fondamentale.

In questo quadro articolato è nato il “Polo di sviluppo della ciclologistica”, un’iniziativa presentata presso l’Auditorium Bosch di Milano e partita con un duplice scopo: da un lato sensibilizzare i consumatori sul fenomeno bike delivery, dall’altro affiancare le pubbliche amministrazioni e gli enti privati attraverso le sfide e le opportunità legate alla consegna dell’ultimo miglio in bici, aspetto chiave per la riduzione dell’impatto ambientale nelle aree urbane. A dar vita al Polo sono state Bosch eBike Systems, TRT (società di consulenza indipendente specializzata in pianificazione e modellistica della mobilità e dei trasporti) e So.De. Social Delivery, sistema di delivery in cargo bike fondato nel 2021 a Milano, e costruito attorno ai valori di etica ambientale e sociale, con particolare attenzione all’inclusione e al rispetto dei lavoratori. I dati presentati nel corso dell’evento ci dicono che le consegne urbane potrebbero essere gestite fino al 50% con cargo bike (percentuale che può arrivare al 90% nei

LE DICHIARAZIONI

Federica Cudini, country marketing communications manager di Bosch eBike Systems, ha commentato: “Ottimizzare l’uso della bici, allargando sempre di più il suo impiego anche al mondo imprenditoriale e della logistica, non è un’utopia ma un meccanismo che si è già messo in moto. Vogliamo collaborare con realtà che possano aiutarci a raggiungere concretamente questo traguardo comune. L’obiettivo è che anche altre aziende possano decidere di salire a bordo in questo progetto”.

centri città). Inoltre, si è visto come con le eCargo, utilizzate anche in case study come Milano, Reggio Emilia e Cesena, si possano ridurre i tempi di consegna del 3045% rispetto ai furgoni, decongestionando il traffico e con un impatto ambientale molto ridotto.

UN CAMBIAMENTO RADICALE

I membri del Polo vogliono aumentare la consapevolezza in merito ai benefici derivanti dall’impiego della ciclologistica, e sottolineare come questa sfera d’attività rappresenti un alleato per massimizzare l’efficienza del sistema di distribuzione, ma anche un modo ideale per dare impulso alla transizione verso pratiche più responsabili. All’atto pratico, le attività si concentreranno innanzitutto sulla formazione tecnica e gestionale, rivolgendosi a mobility manager delle aziende, alla PA e a tutte le figure professionali coinvolte nella mobilità di merci e persone. Ma non solo: attività fondamentali saranno anche la raccolta e l’analisi dei dati elaborati in collaborazione con gli operatori specializzati, la consulenza strategica sulle progettualità inquadrate dalla Commissione Europea, dai Ministeri, dalle Regioni e dai Comuni, l’assistenza tecnica per la scelta e la gestione delle flotte dei mezzi e l’organizzazione di incontri didattici incentrati sulla mobilità urbana in cargo bike.

Teresa De Martin, co-founder di So.De Social Delivery, ha affermato: “Riprendendo un detto africano, diciamo sempre che 'Per crescere un’impresa sana, ci vuole un intero villaggio'. Crediamo che raggiungere obiettivi apparentemente impossibili, come fare impresa in maniera realmente responsabile, sia possibile solo attraverso la cooperazione con gli altri. Per questo siamo felici di fare sistema con Bosch e TRT, sicuri che insieme potremo rendere concreta questa visione”.

Edoardo Repetto, urban planner di TRT, ha aggiunto: “Quella del Polo è un’iniziativa che vuole rispondere a esigenze comuni a molte città, non solo alla realtà milanese. Il contributo di TRT si manifesta attraverso la ricerca di strumenti sempre più all’avanguardia, che permettano di cambiare i modelli di logistica urbana attuali, tramite la collaborazione tra pubblico e privato. La passione e l’entusiasmo dei nostri partner rappresentano un incentivo ulteriore per continuare a percorrere questa strada, insieme.”

LA GENESI DELLA PASSIONE

Regalare una bici è una cosa seria. Anche se spesso è vista come un giocattolo qualunque da far trovare sotto l’albero. Per i più piccoli, come per i grandi, occorre scegliere la qualità al giusto prezzo ed evitare prodotti appariscenti ma senza sostanza

a cura della redazione

L’inizio dell’inverno è sempre una stagione complicata per parlare di mercato bici. Le festività di dicembre sono alle porte e molti sportivi iniziano a pensare alle giornate sulla neve, oppure preferiscono andare in letargo per qualche tempo e dedicarsi ad altre attività, magari al chiuso. Questa sicuramente è una parte della verità, e potrebbe far scoraggiare aziende e negozianti sul fatto di poter, in qualche modo, mettere una pezza a un’annata che certamente avrà scontentato molti nel difficile scenario attuale della bike industry. È anche vera però un’altra cosa. In clima di regali di Natale, la bicicletta resta pur sempre uno dei più apprezzati sotto l'albero. Dai più piccoli, ai ragazzi, fino agli adulti questa sicuramente è una grande risorsa per il nostro settore che spera tanto in un colpo di reni finale del 2024. Sono molte le problematiche che si intromettono a minare una correlazione tra uno sviluppo in senso positivo del mercato bike e le festività, primo fra tutti la percezione che regalare una bicicletta sia la stessa cosa che regalare un giocattolo. Prova ne sono alcune bike pensate per i più piccoli, che paiono l’esatta rappresentazione dell’espressione inglese “you do it wrong!”. Ma anche altre che vengono vendute nella grande distribuzione, togliendo di fatto linfa al mercato sano delle bici, dove la

OLYMPIA

HANDY

qualità e la progettazione di un prodotto giusto, non per forza vanno di pari passo a prezzi che una persona comune non è disposto a spendere. Tutte le migliori aziende propongono prodotti entry level, che spesso beneficiano dell’r&d dell’alta gamma, oppure di una progettazione specifica e mirata, nonché di una componentistica scelta in maniera oculata da esperti product manager, e questo vale per i modelli per gli adulti, come anche per quelli dedicati ai bambini. Forse non si fa abbastanza comunicazione in questo settore specifico e si tende più spesso a concentrare ogni sforzo comunicativo sull’alta gamma, dimenticandosi però che è proprio dai modelli di accesso che si costruisce la passione per il ciclismo. Sbagliare l’acquisto della prima bici può minare per sempre la costruzione di un rapporto saldo di ogni newcomer con il mondo del ciclismo in generale. Questo può fermare il circolo virtuoso che si instaura quando nasce un nuovo appassionato, quel circolo che porta all’acquisto di bici, componenti e accessori di fascia sempre superiore e che ognuno di noi si porta avanti dal momento in cui si è accesa la scintilla. Di seguito proponiamo quindi alcuni possibili acquisti oculati, nella fascia entry level, per non scontentare nessuno e con un occhio specifico al prezzo e alla qualità.

GRAVEL

SILEX 4000

Per chi vuole iniziare a mettersi in gioco e fare sul serio, il brand veneto propone questo modello che mixa sostanza e qualità al giusto prezzo. Agile e prestazionale su asfalto, ma pronta ad affrontare anche i primi sterrati e i viaggi su due ruote, Handy di Olympia è una bici robusta, grazie al suo telaio in alluminio e a geometrie che puntano anche al comfort. Non mancano alcuni dettagli da bici gravel di fascia superiore, come il passaggio cavi interno, gli attacchi per il montaggio di borse e portapacchi e la forcella in carbonio. Apprezzabile anche l’allestimento tutta sostanza, le colorazioni e le finiture del telaio che restituiscono un’estetica sportiva ed elegante. Quattro bici al prezzo di una, grazie alle sue qualità in strada, gravel, viaggio e perché no, commuting olympiacicli.it

SCHEDA TECNICA

Freni: Shimano RX400

Telaio: Alloy 6061 Double Butted

Forcella: Handy Carbon UD 1.5 Tapered

Gruppo: Shimano GRX 20s

Ruote: X-FEEL Gravel

Gomme: Schwalbe G-One Comp 45-622

Silex 4000 è la bici gravel di Merida che abbina un telaio leggero e una forcella interamente carbonio a componenti di alto valore come la trasmissione Shimano GRX a 10 velocità. I robusti pneumatici Maxxis Rambler tubeless-ready e la particolare geometria scelta dal brand taiwanese forniscono un grip prevedibile e stabilità fuoristrada, anche grazie a un angolo di sterzo più aperto e a un maggiore spazio per gli pneumatici rispetto alla precedente gamma Silex. Il passaggio interno dei cavi Wire Port conferisce un design pulito e moderno, mentre la forcella in fibra di carbonio dispone di diversi supporti per il carico e di un passaggio interno predisposto per eventuale dinamo. I molteplici punti di montaggio, inoltre, consentono di equipaggiare la Silex 4000 con gabbie, borse e parafanghi. Merida Italy - 0522.1825611 - meridaitaly.it

SCHEDA TECNICA

Freni: Shimano GRX400

Telaio: carbon Silex CF2 II

Forcella: carbon Silex CF2 II

Gruppo: Shimano GRX400

Ruote: Merida Expert SL II

Gomme: Maxxis Rambler 700x45C

ORBEA

ONNA 10

La casa spagnola pensa Onna appositamente per mettere a proprio agio coloro che vogliono muovere i primi “passi” nel mondo della mtb. Una bici dalle geometrie facili e dal comportamento intuitivo, fatta per costruire la passione per l’off-road nella maniera più semplice e naturale. Il robusto telaio in alluminio con il tubo sterzo conico è adatto a una vasta scelta di forcelle ammortizzate da 100 mm, inoltre per una maggior sicurezza Orbea sceglie freni a disco idraulici su tutta la gamma e trasmissione Shimano 1x sui modelli di punta. Le ruote sono da 29” e la clearance per il passaggio dei copertoni è ampia, in modo da permettere il montaggio di gomme adatte anche ai percorsi più impegnativi. Onna 10 è il top di gamma ed è disponibile in tre differenti colorazioni. italia@orbeaitalia.com - orbea.com

SCHEDA TECNICA

Freni: Shimano MT201 idraulici

Telaio: Orbea Onna Alloy

Forcella: RockShox Judy Silver TK Solo

Air, 100 mm

Gruppo: Shimano Deore M6100

Ruote: in alluminio 29”

Gomme: Kenda Booster 2.40" 30TPI

FOCUS

WHISTLER 3.6 EQP

Una bici versatile all round dal dna off-road che permette di adattare la dimensione della ruota per adattarsi ad altezza ed esigenze dei vari clienti. Nelle taglie da XL a M è dotata di ruote da 29", mentre per quelle più piccole ha ruote da 27,5". I freni a disco idraulici garantiscono prestazioni costanti e un comportamento ottimale in tutte le condizioni atmosferiche. I cavi sono instradati all'interno del telaio attraverso il tubo obliquo per una migliore protezione e durata e per un aspetto pulito. Questa versione del modello Whistler è dotata di tutto il necessario per le uscite quotidiane in qualsiasi condizione atmosferica e di luce. I parafanghi e il cavalletto sono di serie così come un sistema di illuminazione con dinamo al mozzo.

Focus Italia Group - 045.8750051 - info@focusitaliagroup.it

SCHEDA TECNICA

Telaio: in alluminio 6061 3D forging con cablaggi interni

Forcella:SR Suntour NVX30

Gruppo: Shimano con deragliatore Altus

Freni: Shimano MT200

Ruote: Schürmann YAK 21 con mozzi

Shimano DH-3D37

Gomme: WTB Ranger

Accessori: parafanghi, set di luci e cavaletto

LOMBARDO

IMPERIA 5.0

La nuova Imperia 5.0 è una mtb hardtail progettata per chi cerca prestazioni e affidabilità a un prezzo contenuto. Grazie al suo telaio in lega di alluminio 6061 con tubi a doppio spessore e standard Boost da 148 mm permette di affrontare anche i percorsi più impegnativi. La forcella da 120 mm offre grande assorbimento degli urti, mentre il gruppo SRAM SX Eagle a 12 velocità assicura cambiamenti rapidi e precise, ideale per affrontare salite e discese con sicurezza. Le ruote tubeless-ready da 29" abbinate agli pneumatici Schwalbe Smart Sam 29x2.25 danno all’insieme aderenza e controllo superiori. I freni a disco idraulici con rotori da 180 mm garantiscono una frenata potente e modulabile in tutte le condizioni. Il peso è da xc di fascia alta, e si attesta a soli 12,7 kg. Una bici pensata per evolvere la propria esperienza off-road a un livello superiore. lombardobikes.com

SCHEDA TECNICA

Telaio: Mtb 29" Alloy 6061 w/double butted

Forcella: RockShox Judy Silver, 120mm

Gruppo: SRAM SX Eagle

Freni: SRAM Level C o SRAM Guide RE

Ruote: Signum Alloy 29" TBL ready

Gomme: Schwalbe Smart Sam

Peso: 12,7 kg

SCOTT

ASPECT 920

Leggerezza, efficienza e un ottimo rapporto qualità/prezzo sono tra le caratteristiche principali della Aspect 920 di Scott, che si rivolge a un pubblico entry level alla ricerca della sua prima bici. È un hardtail ideale per chi ha da poco scoperto la mountainbike ed è equipaggiata con bloccaggio remoto per la forcella Suntour da 100 mm di escursione. Per la trasmissione, l’azienda si è rivolta a Shimano che ha fornito il suo gruppo Deore, con cambio a 11 velocità e freni idraulici con rotori da 180 all’anteriore e 160 al posteriore. Il passaggio cavi è interno, soluzione ottimale per proteggerli sporcizia, acqua e impatti indesiderati. La componentistica è firmata da Syncros, brand di proprietà di Scott e con cui collabora su diversi progetti, mentre gli pneumatici sono i Kenda Booster. Scott Italia - 035.756000 - marketing@scott-sports.it

SCHEDA TECNICA

Telaio: Aspect 900 series / Alloy 6061

Forcella: Suntour XCR32-RL-R 100 mm

Gruppo: Shimano Deore 11v (11-42T)

Freni: Shimano MT200 idraulici 180 mm

ant., 160 mm post.

Ruote: Syncros X-20 Disc

Gomme: Kenda Booster 2.4"

Componenti: Syncros

L’ALLUMINIO? UNA SCELTA SEMPRE VALIDA

Non solo per chi si avvicina al ciclismo, ma anche per chi vuole fare degli upgrade a costi accessibili. Ne sono un esempio le ruote TriMax 30 e il manubrio TriMax Aero di Vision

Pur non avendo la robustezza e il fascino vintage dell’acciaio, o la leggerezza e la performance racing del carbonio, l’alluminio rimane una soluzione molto affidabile per la scelta di bici o componenti di fascia media. Vision vuole dimostrare che, con le tecnologie giuste, questo materiale può raggiungere livelli di prestazione sorprendenti, a un prezzo naturalmente molto più contenuto rispetto

TRIMAX 30

Le Vision TriMax 30 sono una soluzione perfetta per i ciclisti sia su strada sia per terreni gravel. Queste ruote si adattano a ogni situazione, offrendo una combinazione ottimale tra robustezza e leggerezza

CARATTERISTICHE TECNICHE

Cerchio in alluminio con profondità di 30 mm, progettato per un perfetto equilibrio tra aerodinamica e stabilità.

Interspoke Milling design, un disegno che permette un rinforzo aggiuntivo alla base del raggio ma alleggerisce le altre aree del cerchio.

Tubeless ready - clincher, per una configurazione moderna che migliora il comfort e riduce il rischio di forature.

Compatibilità con freni a disco Centerlock Mozzi in alluminio CNC con cuscinetti

sigillati (2 anteriori, 4 posteriori), per garantire una scorrevolezza eccezionale e una lunga durata.

Raggi bladed aerodinamici Direct Pull: 21 anteriori e 24 posteriori, con nipples autobloccanti ABS per una maggiore affidabilità strutturale.

Compatibili con perni passanti TA-12 e X-12, adatti ai telai moderni.

Freehub in lega compatibile con trasmissioni Shimano 10-12v e SRAM XDR Peso: 1.600 grammi (coppia)

agli altri materiali.

L’azienda americana propone prodotti che combinano qualità, affidabilità e accessibilità. Ecco due esempi che dimostrano come gli upgrade giusti possano fare la differenza anche per chi si avvicina al ciclismo o cerca soluzioni per migliorare la propria esperienza.

TRIMAX AERO

Per migliorare la propria esperienza in sella il manubrio è un upgrade essenziale. Il Vision TriMax Aero può essere la risposta giusta grazie al design ergonomico, e rappresenta una scelta ideale per chi desidera un mix di prestazioni aerodinamiche e comfort.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Realizzato in alluminio double butted, che offre resistenza e leggerezza.

Aerodynamic Integrated Cable Routing (ACR): gestione interna dei cavi per un look pulito e compatibilità con i sistemi Di2 di nuova generazione.

Parte superiore piatta e aerodinamica con un’inclinazione in avanti di 10°, progettata per favorire una posizione di guida più comoda e una respirazione ottimale durante le salite.

FSA - 039.6885265 - fullspeedahead.com

Sezioni rinforzate nelle aree di serraggio, per maggiore sicurezza e stabilità.

Compatibile con attacchi manubrio di Ø31.8 mm e disponibile in diverse larghezze: 400, 420 e 440 mm (c-c), con un reach di 76 mm e un drop di 125 mm

Finitura: Polished Black con grafiche minimaliste, perfetto per completare l’estetica della bici.

Peso: 310 grammi (taglia 420 mm)

LA BEST SELLER DI MYLAND SI RINNOVA PER STUPIRE

Handy è l’eBike con telaio in alluminio step-through progettata per spostarsi in città, che si presenta con un look moderno per il 2025. Con motore al mozzo di 40 Nm e freni idraulici Shimano, è il mezzo ideale per chi cerca affidabilità, sicurezza e praticità

Da tre anni Handy è il modello di punta di Myland, il best seller che ha conquistato migliaia di persone grazie alla sua affidabilità, semplicità e versatilità. Per il 2025, questa bici si presenta con un look completamente rinnovato, per continuare a distinguersi non solo per le prestazioni, ma anche per il design. Un cambiamento estetico che non tocca le caratteristiche tecniche che l’hanno resa vincente, restando fedele a ciò che l’ha resa il mezzo ideale per chi cerca qualità e praticità.

PRONTA A TUTTO

Con il motore al mozzo da 40 Nm, Handy trasforma ogni pedalata in un piacere, sia nei percorsi urbani sia nelle avventure fuori porta. Le coperture Kenda Kwich (da 2.10 per le versioni 24”e 26” e da 2.20 per la versione da 27.5”) assicurano stabilità e sicurezza, mentre il telaio in alluminio step-through garantisce comfort e facilità d’uso, anche per chi viaggia con seggiolino o piccoli carichi. Con l’introduzione della versione 24" è garantita versatilità e comodità per persone di ogni altezza. I freni

SCHEDA TECNICA

Telaio: alluminio

Gomme: Kenda KWICH 2.10/2.20

Forcella: a molla

Gruppo: Shimano 7v

Freni: Shimano MT200 HDR

Ruote: Alluminio 24” - 26” - 27”

Specifiche eBike

Motore: al mozzo 40 Nm

Batteria: 24”: 360Wh, 26”-27.5”: 540Wh

idraulici Shimano MT200 e la trasmissione Shimano a 7 velocità restano i punti di forza, assicurando affidabilità, sicurezza e una manutenzione minima. I portapacchi maggiorati e gli accessori di alta qualità completano l’allestimento, rendendo Handy una scelta intelligente per ogni esigenza. Continuando a parlare di prestazioni, la batteria integrata ed estraibile, con una capacità fino a 540 Wh (nei modelli 26" e 27.5"), offre tutta l’autonomia di cui si ha bisogno per i propri spostamenti. Ricaricarla a casa o in ufficio è semplicissimo.

DESIGN RINNOVATO E CURA DEI DETTAGLI

Linee pulite ed eleganti che catturano l’occhio, colorazioni accattivanti che la rendono un vero gioiello da sfoggiare ovunque. I dettagli curati curati nella ricerca dei materiali garantiscono funzionalità e durabilità. Handy è la bici che ha dimostrato di essere all’altezza di ogni aspettativa, e nel 2025 lo fa con ancora più stile. Un modello che continua a rappresentare un punto di equilibrio tra qualità, performance e design.

IL MONDO MYLAND

Il progetto Myland nasce nel 2021 dall’esperienza di RMS nel settore del ciclismo e dalla voglia di creare un brand affidabile, con prodotti progettati in Italia, studiati nei minimi dettagli per facilitare la vita alle persone che scelgono di muoversi in bicicletta. La scelta del la scelta del nome Myland deriva proprio dalla voglia di riscoprire il piacere di pedalare con semplicità, partire alla scoperta di nuovi paesaggi o semplicemente per le vie delle nostre città. La volontà è quella di fornire prodotti moderni, qualitativi, innovativi ma che siano funzionali ed efficienti. Negli ultimi anni è stata posta un'attenzione particolare all'estetica con colorazioni speciali e dettagli che strizzano l'occhio ai brand più blasonati. Bici quindi pensate per andare incontro alle esigenze di tutti gli utenti.

Myland Bike - 0362.27301 - info@myland-bike.com

UNA PERLA NEL DESERTO

Il gravel si presta a tante interpretazioni diverse. Ma la nuova Arid di Mondraker punta a essere la sintesi ideale di queste filosofie. Come? Con geometrie aggressive, passaggio ruota extra large e il sistema Carry-On sul tubo obliquo

La regione di Elche, in Spagna, è una delle più aride d’Europa. Terreni secchi e rocciosi, sentieri sconnessi e dissestati, scenari a tratti estremi per le alte temperature. Per alcuni rappresentano delle sfide impegnative, per Mondraker è un’ispirazione quotidiana, la scintilla che serve per creare le bici migliori possibili in questi luoghi. Questa volta le grandi ambizioni dell’azienda spagnola non si sono concentrate sulla mtb, dove Mondraker ha già una consolidata storia di innovazioni e successi, ma sul proprio concetto di gravel. Dalla polvere, dalle pietre e dai sassi è nata così la Arid , la prima muscolare in questo segmento per il marchio. Una bici che vuole mettere d’accordo tutti. Secondo Mondraker, il gravel è una disciplina molto personale e le capacità di grande adattamento della Arid possono colmare il divario tra le diverse ideologie. Prende in prestito alcuni elementi di design dalla sua “cugina” elettrica Dusty, pur mantenendo una propria identità ben distinta con tubi più sottili e un design più minimalista.

AMPLIARE I CONFINI

Stealth Air Carbon è una tecnologia ricorrente nelle bici high end di Mondraker, che si ritrova anche per la costruzione della Arid. Un processo di costruzione che prevede fibra di carbonio di altissima qualità, che rende il telaio rigido e reattivo specie quando si applica potenza su terreni compatti e mantiene flessibile il triangolo posteriore quando si accelera off-road.

Le geometrie non passano inosservate e, come spesso accade con Mondraker, rendono piuttosto unica questa bici nel panorama gravel. La Arid combina infatti un reach generoso e attacchi manubrio corti (60-90 mm), in linea con la filosofia della Forward Geometry che tanto successo ha avuto nella mtb, oltre a un angolo sterzo piuttosto aperto (70°). I generosi passaggi ruota di telaio e forcella, inoltre, permettono di montare pneumatici fino a 50 mm. Il carro posteriore si distingue soprattutto per il doppio triangolo che congiunge i foderi alti al piantone. Un modo per riprendere lo stile delle mtb più evolute del marchio, ma anche uno strumento per assorbire ulteriormente le vibrazioni.

Sul tubo obliquo, invece, Mondraker ha ‘nascosto’ un elemento di grande raffinatezza e utilità. Parliamo del sistema Carry-On, un alloggiamento a cui si accede attraverso un piccolo coperchio impermeabile e antipolvere. All’interno si trovano tre borse con doppie zip, che mantengono tutti gli oggetti personali al sicuro e in ordine. Una delle borse è progettata per una camera d’aria di ricambio e leve per pneumatici, un’altra per una mini pompa o bombolette di CO2 e la terza per un multitool o altre esigenze specifiche.

CINQUE TAGLIE, QUATTRO VERSIONI

Arid è disponibile in cinque taglie diverse, in modo da offrire quella misura ideale a tutti i ciclisti. Alle tradizionali S, M, L e XL si è aggiunta infatti anche la ML, che riduce il salto fra le varie taglie. Le versioni differenti sono quattro: la top di gamma Arid Carbon RR SL (in foto) e a seguire le Arid Carbon RR, Arid Carbon R e Arid Carbon, che utilizzano varia componentistica di fascia inferiore rispetto al modello più evoluto.

GEOMETRIE

Il carro posteriore è una delle peculiarità più interessanti di Arid, specie giunzione dei foderi alti al In linea con la Forward Geometry, Mondraker propone anche generosi e attacchi manubrio e 90 mm, un angolo di sterzo foderi orizzontali da 425 mm.

peculiarità specie per la piantone. Geometry, anche reach manubrio tra 60 di 70° e

COMPONENTISTICA

Come per tutte le bici del marchio spagnolo, porta la firma di Onoff, l’azienda produttrice ‘figlia’ proprio di Mondraker. Un vantaggio nella produzione che si traduce in componenti pensati in maniera specifica per il suo utilizzo su questa bici.

SISTEMA RUOTA-PNEUMATICO

Goodyear ha progettato le XPLR Inter insieme a Zipp, ottimizzando queste coperture proprio per il modello 303 XPLR dell’azienda americana. Hanno un profilo da 54 mm e un canale interno abbondante da 32 mm, per garantire maggiore efficienza aerodinamica con pneumatici oltre i 40 mm.

TRASMISSIONE

La trasmissione sulla versione top di gamma propone il Red AXS di SRAM, con una corona da 40 denti e una cassetta a 13 velocità (10-46), ultima evoluzione dell’offerta legata al gravel dell’azienda statunitense.

CARRY-ON

Un portaoggetti integrato nel tubo obliquo, accessibile tramite un coperchio impermeabile e antipolvere. Utile per trasportare gli oggetti essenziali in modo sicuro, attraverso tre borse che si trovano al proprio interno.

Ruote: Zipp 303 XPLR SW, 32 mm

Gomme: Goodyear XPLR Inter 700x45

Componentistica: Fizik, OnOff

Telaio: Arid Stealth Air Carbon, in-tube storage
SCHEDA TECNICA

IL BIKE CALENDAR 2025

L’ultimo biennio non è stato un periodo particolarmente positivo per il nostro settore. Tuttavia, un elemento incoraggiante è il rinnovato interesse verso le fiere di settore. Ecco gli appuntamenti a nostro avviso da segnare in agenda per il prossimo anno

di Davide L. Bertagna

17-19 GENNAIO

Anche nel 2025, Velofollies darà il via alla stagione delle fiere del mondo bike. Ormai riconosciuta come la manifestazione più importante del Benelux, l'edizione 2024 ha accolto ben 335 espositori e circa 40.000 visitatori. Giunta alla sua 17ª edizione, questa fiera rappresenta un punto di riferimento sia per gli amanti di bdc sia per gli appassionati di eBike ed S-Pedelec.

Paese: Belgio

Città: Courtrai

Luogo: centro fieristico Kortrijk Xpo

15-17 MARZO

Dopo il debutto in coincidenza con la storica partenza del Tour de France da Firenze, tornerà per la seconda edizione la rassegna dedicata alle due ruote e al cicloturismo, organizzata da Pitti Immagine, con una nuova collocazione in calendario per il 2025.

Paese: Italia

Città: Firenze

Luogo: Stazione Leopolda

21-23 MARZO

Dopo il grande successo delle prime quattro edizioni, gli Emoving Days si preparano per un nuovo appuntamento. Aziende, cittadini e associazioni si ritroveranno nella cornice di CityLife per confrontarsi sulle tematiche legate alla urban mobility, oltre a testare molti dei migliori mezzi elettrici presenti sul mercato. Il 21 marzo tornerà come nelle ultime due edizioni l’Emoving Business Day, giornata dedicata al b2b con incontri di rilievo all’interno del cinema Anteo.

Paese: Italia

Città: Milano

Luogo: CityLife

Organizzata da Taiwan External Trade Development Council (TAITRA) in collaborazione con la Taiwan Bicycle Association (TBA), è la più grande fiera di settore in Asia e un hub di business fondamentale per la supply chain delle bici d’alta gamma e non solo. Nel 2024 ha visto la presenza di 950 aziende provenienti da 90 Paesi, divise in 3.500 stand.

Paese: Taiwan

Città: Taipei

Luogo: Nangang Exhibition Center

La Fiera del Cicloturismo, giunta alla quarta edizione, è il maggior evento in Italia dedicato al turismo in bici, per coloro che sono alla ricerca della prima esperienza o della prossima avventura. Rispetto al 2024 c’è da segnalare la nuova location sempre a Bologna, ma in Piazza Lucio Dalla, vicino alla stazione.

Paese: Italia

Città: Bologna

Luogo: Piazza Lucio Dalla

11-13 APRILE

BIKEUP

Torna per l’undicesima edizione il festival dedicato alle eBike, al cicloturismo e alla mobilità elettrica leggera. Tre giorni di esposizione, eventi, attività con le case costruttrici internazionali e soprattutto tante opportunità per provare le eBike.

Paese: Italia

Città: Bergamo

Luogo: centro storico di Bergamo

1-4 MAGGIO

FSA BIKE FESTIVAL

Il Bike Festival di Riva del Garda si prepara alla sua 31ª edizione al motto di “Riding freedom”, ancora una volta con il supporto di FSA che rimarrà title sponsor dell’evento. Nell’area expo sono attesi più di 200 espositori e 400 marchi.

Paese: Italia

Città: Riva del Garda

Luogo: Viale Rovereto

6-8 GIUGNO

BAM!

BAM!, acronimo di Bicycle Adventure Meeting, è il più grande raduno europeo dedicato ai viaggiatori in bici. Bikepacking, cicloturismo classico, grandi viaggi, gravel, ultracycling e viaggi per famiglie: tutte le anime del viaggio su due ruote si incontreranno per l’undicesima edizione non più a Mantova, ma nella nuova location di Villa Contarini, in provincia di Padova.

Paese: Italia

Città: Piazzola sul Brenta (PD)

Luogo: Villa Contarini

25-29 GIUGNO

EUROBIKE

La 33^ edizione di Eurobike si svolgerà per il quarto anno consecutivo presso la fiera di Francoforte. Come da tradizione, i primi tre giorni saranno dedicati agli operatori del settore, mentre il sabato e la domenica saranno aperti anche al pubblico generale.

Paese: Germania

Città: Francoforte

Luogo: Messe Frankfurt

5-7 SETTEMBRE

ITALIAN BIKE FESTIVAL

L’edizione 2024 di IBF ha decretato un nuovo record di presenze con 57 mila visitatori. L’evento, organizzato da Movestro con il supporto di APT Servizi EmiliaRomagna e Visit Romagna, andrà in scena per il quarto anno consecutivo al World Circuit Marco Simoncelli.

Paese: Italia

Città: Misano Adriatico (RN)

Luogo: World Circuit Marco Simoncelli

19-20-21 SETTEMBRE

SEA OTTER EUROPE

Nata nel 2017 a Girona, in una delle mete più amate dagli appassionati di ciclismo, la fiera spagnola è diventata ormai un appuntamento fondamentale per gli addetti ai lavori del settore. Il format, grazie a una vasta area expo di 40 mila metri quadrati e con l’aggiunta dell’Euro Mobility Festival dal 2022, sta avendo un continuo sviluppo anno dopo anno.

Paese: Spagna

Città: Girona

Luogo: Girona

4-9 NOVEMBRE

EICMA

A chiudere l’anno come sempre ci sarà Eicma che nell’ultima edizione ha fatto registrare 600.000 presenze in sei giorni. Una fiera in cui da anni la bici non è sicuramente il focus principale, ma che offre sempre tanti spunti interessanti per gli operatori del settore.

Paese: Italia

Città: Milano

Luogo: Fiera Milano (Rho)

L'EVOLUZIONE DEL FRENO MADE IN ITALY

Dal 2020, Brenta ha trasferito nel mondo del ciclo il know-how acquisito in oltre 40 anni d’esperienza nel settore motociclistico. Oggi il brand si distingue grazie a una gamma completa di pastiglie dal design esclusivo, pensato per valorizzare l’estetica e ottimizzare le prestazioni

Brenta Bike, marchio dell’holding europea Endurance Overseas, rappresenta un ambizioso progetto industriale italiano che fonde tradizione e innovazione nella produzione di componentistica frenante per biciclette, grazie a un know-how maturato in oltre 40 anni nel settore motociclistico.

Con sede a Rovereto, nel nuovo polo produttivo, il brand gestisce internamente l’intero processo, dalla ricerca e sviluppo ai controlli qualità, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale. Energia rinnovabile, materiali eco-friendly e packaging in carta riciclata sono al centro della strategia produttiva.

Dal 2020 Brenta si distingue per la gamma completa di pastiglie per tutti i campi d’utilizzo della bici e per l’introduzione di nuovi dischi freno per eBike e off-road, realizzati in acciaio inox di alta qualità e progettati per garantire performance ottimali, resistenza e sicurezza. Il design esclusivo dei prodotti non solo esalta

Brenta offre un ampio range di prodotti studiati per adattarsi a tutti i campi d’utilizzo della bici e ai diversi stili di guida.

l'estetica ma migliora la funzionalità, assicurando frenate precise e una maggiore durata dei componenti. Il marchio è sponsor di importanti team e si posiziona come leader nella componentistica ad alte prestazioni, espressione autentica del Made in Italy.

ALL AROUND

Una pastiglia pensata per offrire una frenata confortevole e modulabile, e che nel contempo risulti costante ed efficace. Progettata per biker che vogliono un prodotto polivalente, il suo compound organico permette il massimo comfort in tutte le condizioni e rese ottimali anche sul bagnato.

E-BIKE SHIELD TECH

Un prodotto creato per tutte le eBike, con un compound carbon-metallico studiato per sopportare stress intensi. Il layer tecnologico applicato sul dorso della pastiglia ha la funzione di creare uno “scudo termico” per limitare la trasmissione del calore verso l’impianto frenante. Il materiale d’attrito è dotato della tecnologia ReadyToBrake, un rivestimento hi-tech applicato sulla superficie del materiale d’attrito che, una volta a contatto con il disco, rimuove tutti i residui della vecchia pastiglia.

PERFORMANCE TECH

Una pastiglia pensata per offrire una frenata pronta e reattiva anche per una guida più aggressiva. Fornita della tecnologia ReadyToBrake, la sua mescola permette di avere performances elevate e durature. Il compound semi-metallico garantisce un ottimo connubio tra efficacia e durata.

SINTER TECH

Ideale per utilizzi gravity e sotto stress, sia con bici muscolari sia a pedalata assistita. Fornita della tecnologia ReadyToBrake, la sua mescola performante e aggressiva richiede di essere usata soltanto con dischi in acciaio inox trattati termicamente. Il compound è una mescola ottenuta dalla sinterizzazione di metalli, che garantisce una superficie d’attrito efficace.

LIGHT TECH

Una pastiglia sviluppata per offrire la massima leggerezza e un’elevata dissipazione del calore. Il back-plate realizzato in lega leggera, con un design unico a intagli che garantisce la ventilazione per un raffreddamento più rapido della pastiglia. Il compound ceramico con resine e metalli permette massima efficacia in ogni condizione.

BORSE PER TUTTO L’ANNO

Quelle di Vaude si distinguono per essere multifunzionali e comode, come da filosofia dell’azienda tedesca. Prodotti come l’Aqua Back e la Trailcargo si adattano a tutte le stagioni

Le linee di borse per la bici di Vaude si fanno notare per la loro versatilità e praticità, perché adatte tanto al commuting quanto al bikepacking. Ne è un esempio l’Aqua Back da 24 l, borsa posteriore impermeabile con chiusura avvolgente e con tasca interna con zip, l’ideale per piccoli oggetti e documenti. È dotato di un robusto pannello posteriore e puoi essere fissato al portapacchi con i ganci, regolabili facilmente con pratiche manopole. Può essere montata su un portapacchi con un diametro fino a 16 mm. Una tracolla rimovibile consente di trasportarla comodamente a spalla. La borsa ha elementi riflettenti ed è realizzata con Eco Finish idrorepellente ed ecologico, senza l'uso di composti fluorurati (PFC).

La Trailcargo è una borsa multifunzionale e impermeabile con un volume da 21 l, si fissa saldamente al portapacchi con i ganci QMR bloccabili per tubi rotondi fino a 16 mm e il railhook. Lo zaino si chiude con un cordoncino che comprime e assicura il contenuto. È anche possibile agganciare pacchi che non entrano nella borsa, come tende, vestiti bagnati o attrezzate ingombanti, grazie a due cinghie di compressione. Come l’Aqua Back, anche la Trailcargo ha degli elementi riflettenti per aumentare la visibilità.

Blob - camer a d’aria in TPU con sigillante Benvenuti nella rivoluzione delle camere d’aria NXT! Siamo entusiasti di presentarvi le nuove camere d’aria in TPU con sigillante BLOB NXT, un’innovazione senza precedenti nel mondo del ciclismo. Con un’incredibile riduzione leggerezza senza rivali senza compromettere la resistenza e la prestazione.

NXT/BLOROAD Road 700x23-33:

Con soli 59g di peso, queste camere d’aria sono l’ideale per le strade veloci, of frendovi una sensazione di le ggerezza e agilità senza pari.

V I D E O:

NXT/BLOGRA Gravel 700x35-45:

Con soli 99g di peso, queste camere d’aria sono pronte per af frontare i ter reni più impe gnativi, of frendovi prestazioni elevate su percor si of f-road e gravel.

Con pesi rispettivamente di

e 149g, queste camere d’aria sono progettate per soddisfare le esigenze dei ciclisti di mountain bike più esigenti, of frendo le ggerezza e durabilità.

AQUA BACK
TRAILCARGO

TAAC: PEDALARE CON STILE ANCHE D’INVERNO

Il premium brand del gruppo Mandelli amplia la gamma di capi tecnici con una serie di novità funzionali a proteggere da vento e freddo i ciclisti che vogliono sfidare le basse temperature

Dai guanti ai manicotti, dalle giacche ai gambali, fino agli scaldacollo e alle fasce per la testa: l’abbigliamento e gli accessori termici Taac, realizzati con moderni e confortevoli materiali tecnici, sono pensati per gli appassionati di ciclismo, anche alle prime che armi, che sono attenti sia alla funzionalità sia all’estetica e che ricercano la qualità al giusto prezzo. A garantire il cosiddetto “value for money” è il Mandelli Lab, il motore di tutto il reparto R&D del gruppo brianzolo che si fa erede dell’esperienza accumulata nel mondo delle due ruote dai progettisti di Tucano Urbano. Si tratta di un team di 18 persone, tra designer, stilisti, prototipisti, tutti per di più ciclisti e cicliste, che lavorano con passione allo sviluppo di prodotti che fanno della comodità e della funzionalità la loro cifra distintiva.

LEG WARMER E ARM WARMER CALZE UNISEX CAMBIO MERINO

• Gambali e manicotti termici unisex

• Esterno in poliestere elasticizzato

• Bordi interni con bande siliconiche antiscivolo

• Zip sul fondo gamba per agevolare la vestizione

• QuickDry: ad asciugatura rapida

• Calza tecnica in lana Merino

• Termica e traspirante

• Supporto dinamico dell’arco plantare

• Resistente all’abrasione

• Esterno in tessuto termico elasticizzato, leggero e traspirante

• Interno felpato

• Bordi con taglio al vivo

• Disponibile in tre colorazioni: nera, gialla e rossa

Taac racchiude nel suo dna lo spirito “easy & smart” che caratterizza Tucano Urbano, unito alla concretezza che da sempre distingue il modus operandi di Mandelli. Il risultato sono prodotti in cui ogni dettaglio è una sorpresa di qualità e stile, offerti a un prezzo competitivo.

Questo perché, con Taac, il gruppo di Carate Brianza ha dato vita a una nuova e ambiziosa idea, sintetizzata con orgoglio nel concetto di “made in Mandelli”. Da un lato, Taac garantisce la qualità di prodotti sviluppati interamente in Italia da un team esperto e appassionato. Dall’altro, si impegna a mantenere un livello di servizio eccellente, tipico di un grande distributore: merce sempre disponibile e tempi di riordino estremamente rapidi.

• Dorso e palmo in softshell

• Fodera in pile e microfibra

• Inserto morbido protettivo sul palmo

• Inserto tergisudore sul pollice

• Stampa siliconica sul palmo e dita per aumentare il grip

• Zip water resistant sul dorso per la termoregolazione

• Compatibilità touch screen

• Scaldacollo termico invernale

• Esterno in tessuto termico, elasticizzato e traspirante

• Interno felpato

• Micro fori di aerazione a taglio laser su naso e bocca

• Esterno in poliestere stretch, con trattamento water repellent

• Ampio pannello di ventilazione sulla schiena in rete di poliestere

• Tasca centrale posteriore trasformabile in sacchetto-contenitore di minimo ingombro

• Due aperture passanti laterali

• Inserti rifrangenti sulle braccia e sulla zona lombare

• Peso: 150g

FASCIA TERMICA GIRA
GUANTO WINTERMANO WINDSCUD
SCALDACOLLO TUBO
CONTROVENTO JACKET

SPIN WITH THE RIGHT COLOR

Wag presenta le nuove colorazioni della propria gamma valvole, progettate per ogni set up tubeless

Il marchio Wag si è affermato negli ultimi anni come un punto di riferimento per chi cerca il perfetto equilibrio tra qualità e prezzo. Questa strategia ha consentito a negozianti e officine di offrire un servizio sempre più completo ed efficiente alla propria clientela. Con una vasta gamma di accessori, ricambi e prodotti per la cura e manutenzione della bicicletta, Wag continua a supportare il settore in ogni aspetto.

LA NUOVA GAMMA DI VALVOLE COLORATE

Il brand ha deciso di ampliare ulteriormente la sua offerta con nuove valvole in diverse varianti di colore. Oltre alle classiche valvole nere da 44, 60 e 80 mm, Wag introduce ora le valvole da 44 mm in cinque colori vibranti: viola, arancione, giallo, rosso e opalescente. Cinque tonalità per cinque stati d’animo. Scegli il tuo colore e “Spin with the right color”.

LEGGEREZZA E DURATA: VALVOLE IN ALLUMINIO DI ALTA QUALITÀ

Realizzate in alluminio di alta qualità, queste valvole combinano leggerezza e resistenza, dimostrando che anche i dettagli più piccoli possono fare la differenza.

COMPATIBILITÀ UNIVERSALE PER SET UP TUBELESS

Le valvole Wag sono progettate per essere compatibili con qualsiasi configurazione tubeless. Il foro perfetto per gli inserti assicura un’adattabilità totale, mentre lo stelo cavo semplifica il passaggio del liquido sigillante e il montaggio del tubeless, rendendo l’installazione un gioco da ragazzi.

Packaging completamente in carta

CARATTERISTICHE

• Base: forata lateralmente compatibile con inserti protezione del cerchio

• Presta smontabile

• Materiale: alluminio

• Colorazioni: viola - gialla - opalescente - rossa - arancione

PROTAGONISTA DIETRO LE QUINTE

Gregario fedele di Marco Pantani, ultimo uomo nel treno di Alessandro Petacchi, direttore di corsa per il Giro d’Italia e commissario tecnico della FCI per le cronometro. Nella sua carriera, Marco Velo ha scritto e continua a scrivere pagine importanti della storia del ciclismo di Davide L. Bertagna

Nato a Brescia il 9 marzo 1974, Marco Velo è stato un ciclista professionista noto per la sua versatilità, il suo spirito di sacrificio e il suo talento sia come cronoman sia come gregario. Nel corso della sua carriera, Velo ha corso per squadre prestigiose come Mercatone Uno, Fassa Bortolo e Quick-Step, distinguendosi per i suoi successi nelle prove contro il tempo e per il lavoro di supporto a due campioni come Alessandro Petacchi e Marco Pantani. Per il primo

Marco Velo

ct nazionale italiana per le cronometro e direttore di corsa Giro d’Italia

è stato per anni l’ultimo uomo del treno, mentre per il Pirata fu gregario nel celebre 1998, con la doppietta Giro-Tour. La carriera di Marco Velo non si è fermata al ciclismo agonistico: dopo il ritiro, è rimasto profondamente legato al mondo delle due ruote. Dal 2014 ricopre infatti il ruolo di commissario tecnico della nazionale per le cronometro, contribuendo alla crescita delle nuove generazioni di ciclisti, ed è diventato direttore di corsa del Giro di Italia.

Come è andato il 2024 per la Federazione in campo femminile e maschile?

La stagione è andata molto bene in ambito crono in tutte le categorie. Avremmo potuto cogliere due ori in più, ma complessivamente mi ritengo molto soddisfatto. A Parigi abbiamo avuto la sfortuna di essere incappati in una giornata infernale che ha influenzato negativamente la prova di Filippo Ganna. Nel finale l’abbiamo raddrizzata un po', dato che dopo la quasi caduta a circa 10 km dal termine, Ganna ha avuto un cambio di ritmo impressionante e stava recuperando un secondo al km a Remco. La crono era adatta alle sue caratteristiche, ma la pioggia l’ha penalizzato. Una medaglia d’argento alle Olimpiadi fa comunque piacere, come siamo molto orgogliosi del secondo posto ai Mondiali su un percorso non pensato per gli specialisti da crono, dato il dislivello di 460 metri.

Che voto daresti alla stagione da 1 a 10?

Alla stagione do un bel nove. Abbiamo raggiunto un primo e un terzo posto all’Europeo con Affini e Cattaneo, un secondo e un terzo posto al mondiale (Ganna e Affini), cosa che non era mai successa nella storia del ciclismo professionistico. Abbiamo vinto il bronzo nella staffetta mista al Mondiale anche qui su un percorso inadeguato a mio avviso per una prova contro il tempo. Sono mancati un po’ i risultati nelle categorie minori. Purtroppo Federica Venturelli è incappata in un infortunio con un’operazione alla mano quindi non ho potuto schierarla né all’Europeo né al Mondiale, altrimenti anche da lei una medaglia sarebbe potuta arrivare nella categoria Under 23. Stiamo crescendo a livello juniores anche se purtroppo nelle categorie giovanili ci sono poche prove contro il tempo. Oltre che essere disciplina olimpica, le cronometro fanno la differenza nelle corse a tappe, Grandi Giri compresi. Bisogna incentivare questo, la Federazione ci sta provando in tutti i modi e da parte mia mi sento di ringraziare sia il presidente sia il team manager che in questi anni non hanno mai ostacolato il mio lavoro.

Oltre alla figura di ct sappiamo che sei rimasto legato a doppio filo con il Giro d’Italia e con RCS. Ci racconti meglio in che modo?

Quando ho smesso di gareggiare come professionista nella Quick-Step, Patrick Lefevere mi aveva proposto il ruolo di direttore sportivo. In quel momento la mia testa doveva staccare, non volevo stare tantissimi giorni via da casa e ho preferito trascorrere più tempo con la famiglia, dopo aver passato una vita a pedalare. In seguito

ho ricevuto la chiamata di Mauro Vegni (direttore del Giro d'Italia e delle altre classiche di RCS Sport) per fare il regolatore in corsa, che è una figura che in Italia esisteva ma non ufficializzata. Ho iniziato questo percorso lavorativo che mi ha permesso comunque di stare a contatto con gli atleti, tra cui alcuni con i quali fino a due anni prima gareggiavo. Ho potuto vivere l'adrenalina delle tappe (anche non pedalando) perché il regolatore è quella figura che fa da trait d'union tra il direttore di corsa e i corridori. È una figura che gestisce quello che viene definito il traffico in gara, ciò che rimane dietro le quinte. Dietro le telecamere vi garantisco che c’è un grosso impegno che va regolato perché ci sono ammiraglie, auto, moto tv, moto cronaca, moto RAI e moto fotografi. È tutto traffico che va gestito per salvaguardare la sicurezza degli atleti. Dopo un po' di anni da regolatore sono passato allo step successivo, diventando direttore di corsa del Giro. Adesso il mio lavoro è più o meno rimasto uguale anche se più comodo. Sono sempre nel vivo dell’azione, ma in macchina, e do alcune direttive su come muoversi anche agli stessi regolatori.

Rispetto a quando eri un professionista cosa è cambiato maggiormente nel ciclismo di oggi? Il ciclismo negli ultimi 20 anni è cambiato tanto, soprattutto dal punto di vista della sicurezza. Quando ho iniziato a pedalare da professionista si correva senza casco, poi per fortuna dai primi anni 2000 è diventato obbligatorio. In questo contesto, la sicurezza nelle gare ha fatto grandi passi avanti, specialmente nelle competizioni organizzate da RCS. Avendo lavorato per anni in RCS, posso affermare con certezza che la sicurezza degli atleti è sempre stata la priorità principale. A tal fine, sono stati fatti importanti investimenti, non solo in termini di risorse materiali, ma anche umane, coinvolgendo professionisti dedicati alla protezione degli atleti. Dalle scorte tecniche al nostro lavoro in direzione, ogni aspetto è curato con grande attenzione. Gli ispettori, durante i sopralluoghi dei percorsi, si concentrano in primis sulla tutela degli atleti e di tutti gli operatori coinvolti nella gara. Uno spettacolo senza sicurezza non ha senso.

Ritieni che sul tema della sicurezza si possa fare di più?

Entriamo in un discorso che esula dalle gare. Purtroppo viaggiare in bici in Italia al giorno d'oggi è diventato complicato. Quello che è certo è che non c’è rispetto per chi decide di utilizzare la bicicletta e chi è in auto non ha un briciolo di pazienza. In Italia non abbiamo nemmeno la possibilità di avere delle ciclabili degne di tale nome. Avendo la fortuna di viaggiare, mi sono accorto che in Svizzera, Belgio, Olanda, Germania, ogni strada, grande o piccola che sia, ha una ciclabile a sé. Nel nostro Paese è più alto il rischio di andare su una ciclabile che non andarci, perché spesso una macchina che interseca la ciclabile non si ferma, tant'è statistica che la maggior parte degli incidenti di ciclisti avviene sulle ciclabili in Italia. Per come sono costruite, non hanno un senso. Su questo dobbiamo fare molto di più.

La staffetta mista italiana vincitrice dell’oro agli Europei 2024
Velo, al centro, con Filippo Ganna (a sinistra) ed Edoardo Affini (a destra) dopo i Mondiali 2024 a cronometro
Marco Velo in corsa durante un’edizione dell’UAE Tour, organizzato da RCS Sport

Feel good,

Gonso Cycling Wear
Nessun impegno, nessuna distrazione, solo voi in armonia con voi stessi. Il cuore accelera mentre la mente si calma e non pensa a nulla. Alcuni lo chiamano flow. Noi di Gonso la chiamiamo vera felicità.

IL SEGMENTO CHE STA TRASFORMANDO IL RETAIL

Il bikepacking offre diverse leve strategiche ai negozianti: dalla vendita di prodotti tecnici alla consulenza sui percorsi, passando per la creazione di una community.

Come si intercettano gli utenti di questo vero e proprio fenomeno culturale?

Riccardo Penna

Negli ultimi anni, il bikepacking è diventato molto più di una tendenza momentanea. I suoi appassionati abbracciano il fascino dell'avventura e la filosofia minimalista, cercando l’essenziale per vivere esperienze autentiche. Per i retailer e i brand della bike industry, questo settore rappresenta un’opportunità unica: la possibilità di offrire ai clienti non solo attrezzature tecniche, ma anche un’immersione nello stile di vita che il bikepacking incarna. Qui vogliamo esplorare come i bike store possano specializzarsi in questo mercato emergente, differenziarsi e cogliere le opportunità.

GRAVEL E BIKEPACKING: TECNICITÀ ED ESSENZIALITÀ

In un periodo di sfide per la cycling economy, il gravel e il cicloturismo hanno aiutato molti negozi di biciclette a mantenere il passo, mentre i settori della mtb e dell’eMtb stanno ancora cercando nuove direzioni. Il gravel ha aperto le porte a un’esperienza di ciclismo più lenta e contemplativa, che attira una crescente comunità di ciclisti alla ricerca di un contatto più intimo con l’ambiente. In questo contesto, il bikepacking si inserisce perfettamente: è la risposta a chi desidera un’avventura su misura, immersiva e sostenibile, senza gli eccessi delle tecnologie superflue.

Per i negozi specializzati, il bikepacking offre numerosi vantaggi. Non si tratta semplicemente di vendere biciclette o accessori, ma di creare un ecosistema che risponda alle esigenze di questa sottocultura emergente. Le bici, dai modelli gravel alle bici da turismo, hanno la necessità di avere mezzi solidi, versatili e progettati per supportare carichi moderati. Fornire biciclette con telai rinforzati, forcelle robuste e geometrie comode può soddisfare i bikepacker alle prime armi come quelli più esperti.

Il bikepacking sposa poi il minimalismo; quindi, gli accessori devono rispondere al requisito dell’essenzialità. Borse da telaio leggere e resistenti, borse sottosella e portaborraccia multipli sono indispensabili per chi intende percorrere lunghe distanze senza fare affidamento su veicoli di supporto. Un guardaroba minimalista, con capi funzionali e resistenti alle intemperie, è altrettanto fondamentale. La possibilità di offrire capi traspiranti, impermeabili e rapidi da asciugare, potrebbe attrarre ciclisti che cercano il comfort senza sacrificare la praticità. In questo senso, anche i marchi del segmento outdoor, da anni esperti nella progettazione di prodotti tecnici per le attività all’aperto, si stanno interessando

RICCARDO PENNA

sempre più al bikepacking. Collaborare con aziende note per la loro qualità può aiutare i bike store a distinguersi e a fidelizzare una clientela più ampia e fedele

QUALI STRATEGIE ADOTTARE?

Per avere successo nel bikepacking, gli store possono considerare diversi approcci strategici.

• Specializzazione e consulenza: essere esperti nel settore bikepacking significa offrire una guida completa ai ciclisti, con suggerimenti su equipaggiamento, percorsi e tecniche di pianificazione per le escursioni. Avere dipendenti appassionati di bikepacking può fare la differenza nella qualità del servizio e rendere l’esperienza d’acquisto più personalizzata e coinvolgente.

• Creazione di community locali: lanciare eventi di gruppo, workshop sul bikepacking e clinic sulle attrezzature può attirare ciclisti esperti e nuovi, rafforzando la reputazione del negozio. Le community di bikepacker, in continua crescita, sono alla ricerca di contesti in cui poter condividere esperienze, conoscenze e consigli pratici • Spazio per l’outdoor all’interno del negozio: dedicare aree espositive che richiamano l’estetica dell’outdoor, magari arricchite con mappe, attrezzi e fotografie di destinazioni popolari per il bikepacking, può creare un ambiente immersivo che ispira i clienti a esplorare questo nuovo mondo.

Il bikepacking attira un pubblico variegato, che spazia dai ciclisti amatoriali agli esploratori più esperti. Servire questo segmento può diversificare il portafoglio clienti e rendere il bike store più resiliente alle fluttuazioni di mercato. Vendere accessori specializzati e abbigliamento tecnico, inoltre, può incrementare il valore medio degli acquisti, grazie al bisogno di attrezzature specifiche che sono spesso premium. Con la crescita della competizione nel settore, il bikepacking offre un’opportunità per posizionarsi come un punto di riferimento per gli appassionati di avventura su due ruote, attirando nuovi clienti anche da città limitrofe. Parliamo non più di una semplice tendenza, ma una vera e propria trasformazione nel mondo del ciclismo, che sta ridefinendo il modo di viaggiare e vivere l’avventura. Per i bike store, investire in questo segmento significa abbracciare una filosofia di ciclismo diversa e offrire ai clienti l’opportunità di immergersi in un’esperienza unica. Con una proposta di prodotti e servizi allineati alle esigenze dei consumatori, i retailer possono trasformare il bikepacking in una nuova frontiera del retail ciclistico, capace di generare valore sia per il negozio che per la community. Basta solo volerlo!

è un executive business e sport coach nato a Torino nel 1957, con una lunga esperienza nel settore delle vendite e del marketing, avendo lavorato come responsabile della Formazione Commerciale Worldwide per Alfa Romeo in FCA. Offre gratuitamente alle aziende della bike industry un check-up iniziale per valutare i punti di forza e di debolezza, identificare opportunità e minacce e sviluppare azioni mirate per migliorare le potenzialità aziendali e risolvere problemi specifici. Docente in diversi master e atleta-manager in gare di triathlon e rally, ha scritto “Performance Sportiva-Performance di vendita”, applicando le tecniche degli atleti olimpici alla vendita.

LA TUA BICI. CUSTOM MADE.

PE R CH É PIACE AI CLIENTI

Ogni bicicletta può essere configurata con milioni di opzioni. Offriamo 33 colori e costruiamo le nostre biciclette in Germania. Offriamo un configuratore completo e dettagliato, che consente di visualizzare il prodotto finale

PE R CH É PIACE AI NEGOZI

Offriamo preordini flessibili. Non è necessario avere magazzino. Un concetto unico di consulenza al cliente.

Per maggiori informazioni visita il sito www.velo-de-ville.com

AVVENTURE TRA LE DUNE

Il Sahara è una distesa infinita tanto arida quanto affascinante. In Marocco, insieme a Nico Valsesia, ne abbiamo accarezzato i suoi lembi più accessibili

testi e foto di Dino Bonelli

Il deserto in generale e il Sahara, per le sue dimensioni ancor di più, sono l’icona terrestre dell’infinito. Guardando le sue steppe rocciose o le sue dune sabbiose estendersi a perdita d’occhio, si capisce quanto siamo piccoli e impotenti dinanzi a cotanta arida bellezza. Attraversare un deserto è, da sempre, un gesto spesso accostato al termine Avventura, con la A maiuscola a sottolineare le difficoltà e gli imprevisti che accompagneranno l’intero viaggio. Ma l’avventura, questa volta con la A minuscola, la si può ricercare anche senza per forza dover attraversare un deserto, ma solo andando a penetrarlo nei suoi lembi più accessibili. Uno di questi, nel Sahara marocchino, avvolge Merzouga, una cittadina a 600 km a est dalla più conosciuta e blasonata Marrakesh. Qui, con un appuntamento volante, ovvero fissato in quattro e quattr’otto via messaggio, incontro l’amico Nico Valsesia, grande pedalatore di lunghe distanze, sia su strada che in off-road, che ora ha una base logistica, con tanto di noleggio bici, proprio nelle vicinanze di Marrakesh, dove organizza tour sportivi di ogni tipo, anche su misura.

Lui, accompagnato dal figlio Santiago, deve fare scouting sulle tante piste che da Merzouga si estendono e diramano in tutte le direzioni. Io, in Marocco per altre ragioni, da grande amante del gravel, colgo l’occasione per accompagnarli nelle loro escursioni conoscitive. Le nostre bici, tutte e tre Cinelli con telaio Hobootleg Geo in acciaio, montano gomme da 29x2.35, belle larghe, sia per assorbire meglio i contraccolpi dei tanti sassi nei tratti più rocciosi, e quindi ridurre il rischio foratura, sia per “galleggiare” più adeguatamente su quelli più sabbiosi.

Le piste sono come rotaie che fluttuano su un misto di terra e pietre, serpeggiando senza fine e senza un’apparente logica di direzione. Talvolta queste piste smettono il loro cammino in un campo dismesso, a volte s’intersecano con tracce simili provenienti da chissà dove, altre volte ancora si congiungono con qualche sentiero minore o qualche strada sterrata di maggior impiego. Tutt’intorno il paesaggio cambia lentamente e laddove prima c’era una montagna rocciosa, ora alte dune ne hanno preso il posto per poi cederlo di nuovo a un piattone ghiaioso dove il nero delle pietre puntina e oscura l’ocra della sabbia. Noi pedaliamo seguendo l’una o l’altra via, un po’ a fiuto e un po’ orizzontandoci con il Garmin su cui però, per ora, non ci sono molte tracce. Quando s’incontra qualche local, su un mulo o una motocicletta, a dire il vero molto raramente, si chiedono informazioni che il più delle volte, anche per incomprensioni linguistiche, risultano essere inattendibili o addirittura false, ma aggiungono pathos all’avventura. Un’avventura che viviamo di giorno in giorno, per più giorni, sempre facendo rientro nel nostro albergo di Merzouga. Un primo assaggio, specie per me, di quella che, magari in futuro, potrebbe essere un’Avventura con la A maiuscola, un gironzolare che momentaneamente ha solo una logica esplorativa, ma che a seguito del nostro scouting Nico trasformerà in un bel tour guidato. Un giro organizzato e assistito in cui i partecipanti, con gravel o eBike, potranno immergersi nella desolante bellezza del deserto, scoprendo la seducente sensazione d’infinito che questo sa trasmettere.

Scannerizza il QR Code per visitare il sito bikeadventures.it di Nico Valsesia

UN IMPEGNO A LUNGO TERMINE

Essere pionieri nella mobilità ciclistica e in un nuovo modo di fare impresa: Schwalbe ribadisce i propri obiettivi con il terzo rapporto CSR, con grande attenzione al riciclo di pneumatici e camere d’aria

lpercorso di responsabilità sociale ed ecologica di Schwalbe continua con la pubblicazione del terzo rapporto CSR. Un’occasione per sottolineare l’impegno sempre più forte dell’azienda tedesca per la promozione dell’economia circolare, le innovazioni tecnologiche, il commercio equo solidale e il benessere dei propri dipendenti.

Nel bilancio, relativo al 2023, si sottolineano in particolare alcuni punti fondamentali:

• il 76% del fatturato annuo è stato generato con prodotti ecologici (creati con gomma proveniente dal commercio equo solidale, materie prime riciclate e/o rinnovabili);

• 2 milioni di camere d‘aria riciclate in tutto il mondo e 550.000 pneumatici riciclati (nell‘agosto 2024 è stato raggiunto cumulativamente il milione);

• riduzione del 37% delle emissioni di CO2 nella produzione (Scope 1, 2 e 3) dal 2018;

• cinque progetti sostenuti dal Consiglio dei Bambini.

RECYCLING DATA FORECAST

IL GREEN MARATHON

PREVISIONI PER IL FUTURO

Il rapporto CSR pone l’accento anche sulle prospettive del sistema di riciclo di Schwalbe. Dal 2015 l’azienda ha riciclato oltre dieci milioni di camere d'aria, pari a 1.760 tonnellate, di cui due milioni, pari a 320 tonnellate, nel 2023. Dal 2022 il programma è stato esteso anche agli pneumatici: dal 2022 le gomme recuperate sono state più di 650 mila. La campagna è stata estesa nel frattempo anche a Francia, Italia e Stati Uniti con il supporto dei dealer locali, portando il numero di nazioni coinvolte a 11.

Proprio sulla base dell’espansione in tutti i grandi Paesi europei, Schwalbe prevede un netto aumento delle quantità di prodotto riciclato. Le previsioni parlano di circa 20 milioni di camere d’aria a fine 2025 e oltre due milioni di pneumatici.

THE WORLD’S FIRST: THE GREEN M

COME SMALTIRE LE CAMERE D’ARIA USATE?

The Green Marathon is the first bicycle tire worldwide

We can now forecast the emissions savings for our inner tube recycling program for the first time.

Schwalbe Recycling System

Ma Il 2023 è stato soprattutto l’anno del Green Marathon. Questo pneumatico è composto per l'80% da materiali riciclati e riciclabili, tra cui nylon proveniente dalle reti da pesca, nerofumo recuperato (rCB) dal sistema di riciclo Schwalbe, acciaio e gomma riciclati, gomma naturale proveniente dal commercio equo e solidale e altri componenti ecofriendly. Il Green Marathon, dunque, non utilizza nuova gomma sintetica basata su estrazione di petrolio, con un notevole risparmio di risorse. Gli ambiziosi obiettivi del brand tedesco non hanno comunque compromesso la durabilità e la resistenza dello pneumatico.

Through our bicycle inner tube recycling system, since 2015 we have recycled over ten million, or 1,760 metric tons, of inner tubes, two million, or 320 tons, thereof in 2023. Since introducing our bicycle tire recycling program in 2022, more than 650,000 tires have been recycled. In the 2023 reporting year, we expanded our inner tube recycling campaign to also cover France, Italy and the USA. By including these three nations, the number of participating countries has now risen to eleven (Germany, Austria, Great Britain, Belgium, the Netherlands, Luxembourg, Liechtenstein, and Switzerland) – with plans to involve more.

Greatly increased recycling quotas

Presentation of the new Green Marathon tire at Eurobike 2023

La partecipazione al programma di riciclo è gratuita per tutti i rivenditori di biciclette anche in Italia. I dealer possono raccogliere le vecchie camere d‘aria (di qualsiasi marca) e organizzare una spedizione o un ritiro presso il proprio negozio. In questo modo, chi possiede un’attività commerciale ha la possibilità di smaltire facilmente del materiale che, come sappiamo, non è semplice da trattare una volta arrivato a fine vita.

Pneumatici riciclati

1.000,000 Forecast

THE WORLD’S FIRST: THE GREEN MARATHON

The idea for the Green Marathon originated several years ago and development officially began in autumn 2019. We wanted to create a new benchmark in environmentally friendly products without compromising on either performance or quality. The Green Marathon was to provide the durability, everyday suitability and puncture protection of the classic Marathon tire while setting new ecological standards.

Presentation of the new Green Marathon tire at Eurobike 2023

The idea for the Green Marathon originated several years ago and development officially began in autumn 2019. We wanted to create a new benchmark in environmentally friendly products without compromising on either performance or quality. The Green Marathon was to provide the durability, everyday suitability and puncture protection of the classic Marathon tire while setting new ecological standards.

Based on the steadily growing number of specialist retailers participating in our recycling system, we are reckoning on a clear increase in recycling quantities. Going by our forecast* revised in the reporting year, in 2025 we will have recycled around 20 million bicycle inner tubes and over two million bicycle tires.

Forecast extended to include emission savings

“Il nostro obiettivo è ridurre costantemente il nostro impatto ambientale attraverso la transizione verso un‘economia circolare e promuovere attivamente la bicicletta come mezzo di trasporto ecologico del futuro”

Frank Bohle, ceo Ralf Bohle GmbH

Beginning with reporting year 2023, based on our available PCF analyses for inner tube recycling we can also define the quantity of greenhouse gas emissions saved.

Under the supervision of Felix Jahn and Stefan Franken, and with the support of former product manager René Marks, the Green Marathon was developed and presented at Eurobike in 2023. No tire in Schwalbe’s history has undergone more rigorous testing than the Green Marathon.

The challenges was working The durability. requirement materials ped Cooperation

The Green Marathon is the first bicycle tire worldwide with a closed product

The development of the Green Marathon challenges that we were able to successfully was eliminating over 99 % of all harmful working together with the EPEA environment

It consists of 80 % recycled and renewable materials, including recycled nylon from fishing nets (Seawastex), recovered carbon black (rCB) from the Schwalbe Recycling System, recycled steel and rubber, natural rubber from fair trade and further ecofriendly components. The tire uses no new synthetic rubber based on petroleum which saves considerably on resources.

Under the supervision of Felix Jahn and Stefan Franken, and with the support of former product manager René Marks, the Green Marathon was developed and presented at Eurobike in 2023. No tire in Schwalbe’s history has undergone more rigorous testing than the Green Marathon.

A saving of 5,683 tons of CO2eq can be recorded for inner tube recycling for the reporting year*. By 2026, savings of 15,257 tons of CO2eq are forecast for our inner tube recycling program.

It consists of 80 % recycled and renewable materials, including recycled nylon from fishing nets (Seawastex), recovered carbon black (rCB) from the Schwalbe Recycling System, recycled steel and rubber, natural rubber from fair trade and further ecofriendly components. The tire uses no new synthetic rubber based on petroleum which saves considerably on resources.

and

* When calculating the forecast for the 2023 reporting year, lower growth rates were used in the model. The international expansion of our recycling program was also accounted for. This results in slightly lower forecast values for tire recycling and a slightly higher prognosis for inner tube recycling.

The Green Marathon is over 99 % free of harmful substances and sets new standards in environmentally friendly tire development. Its presentation at Eurobike was met with great interest and earned Schwalbe positive feedback from experts and consumers alike.

The difficulty was to achieve this goal without durability. Moreover, the use of 100 % Fair requirement in development. Our aim was materials currently available and to reduce ped resources in order to promote the idea

The Green Marathon is over 99 % free of harmful substances and sets new standards in environmentally friendly tire development. Its presentation at Eurobike was met with great interest and earned Schwalbe positive feedback from experts and consumers alike.

Our the Green prototypes were This Hung-A materials with rubber

Cooperation with Hung-A Our cooperation with Hung-A was a key the Green Marathon. Over the course of prototypes and versions were manufactured, were assessed both in the lab and in practice.

This venture has resulted in a more intensive Hung-A and its suppliers – which was necessary materials had to be found and evaluated. with Hung-A has helped to set new standards rubber compounds, resulting in our ADDIX

Scannerizza il QR Code per leggere il report CSR completo

The Green Marathon won the Eurobike GREEN AWARD in 2023
the Design & Innovation Award.
Prognose Camere d'aria riciclate Forecast

VIBRAM: ADERIRE AL MOVIMENTO

L'azienda italiana produce le suole per alcune tra le migliori scarpe outdoor.

Durante i Connection Days il brand si mette in gioco presentandosi alla community e alle aziende. Lo fa a Montebelluna, centro nevralgico per la produzione della calzatura sportiva

La seconda edizione dei Vibram Connection Days si è svolta a Montebelluna (TV) dal 13 al 17 novembre. Un festival outdoor, rivolto alla comunità locale e agli appassionati, nel cuore del distretto della calzatura italiana. In scena arrampicata, trail running, bici, trekking urbano, tramite una serie di experience che hanno portato alla scoperta del territorio, da sempre area strategica per il brand, grazie al rapporto con le aziende locali attive nel mondo della calzatura sportiva e outdoor. È chiaro come ormai quest'ultimo sia profondamente interconnesso tra le varie discipline. Molto spesso gli appassionati non si cimentano in una sola di queste, ma le alternano per allenamento, per piacere, o semplicemente per complementarietà o affinità. Capita quindi di passare un giorno in mtb, negli adrenalinici trail di Montebelluna con Ilaria Zampino, professionista della bici offroad che arriva dallo sci alpino (che abbiamo intervistato); oppure di affrontare la salita che porta ad Asolo e che poi scende verso Maser niente di meno che con Hervé Barmasse, uno dei più abili e intraprendenti alpinisti italiani. Sono state ben quattro le giornate della rassegna con approfondimenti sulla storia, l’expertise e il know-how del marchio. Molte le iniziative, tra cui talk, mostre, test di prodotto, proiezioni di film ed experience insieme agli atleti del team Vibram, ai media e ad altri ospiti. Il centro nevralgico dell’evento è stato il Vibram workspace di

Credits: Jarno Spano

Montebelluna, vera e propria facility al servizio di partner e consumatori e la piazza antistante, qui si trovavano stand per approfondire e conoscere il marchio, una parete artificiale di arrampicata e il Vibram Innovation Mobile Lab il truck itinerante dove viene effettuato il servizio di risuolatura dai cobbler Vibram.

Jerome Bernard, sport innovation marketing global director di Vibram, ha dichiarato: “L’idea di questo format nasce per capire come si muove il mercato grazie al contatto con il pubblico finale. Le aziende hanno sempre più un distacco con il consumatore, quindi abbiamo creato i Connection Days per incontrare i nostri stakeholder e mostrare una nuova via di business. L’idea è di incentivare la relazione tra b2b e b2c riportando il consumatore al centro delle attività aziendali. Noi siamo un’azienda super partes che può traghettare diverse realtà verso una direzione comune, vogliamo offrire un esempio e sperare che anche gli altri ci seguano. Montebelluna è la piazza di lancio del concept perché ci interessa mandare un messaggio a una grande fetta dello sportsystem e centinaia di aziende gravitano intorno a questa zona. Riceviamo spesso feedback su un periodo non molto positivo per l’industry. Ora più che mai l’unione tra le varie realtà fa la forza e il futuro di tutto il settore”.

“Con Vibram fin dall’inizio dell’esperienza mtb”

Ilaria Zampino, ligure classe ’93, è una delle esponenti delle “girls who ride” nostrane che si è avvicinata alla mtb dal mondo dello sci alpino agonistico. La bici diventa presto il suo sport preferito e anche la sua professione. Dalle gare xc al mondo gravity il passo è stato breve. Vive nella sua regione nativa e porta avanti varie iniziative professionali e divulgative, come Up&Down Freeride di Diano Marina (IM): una società che offre servizio shuttle, guida e corsi mtb, l’attività di massaggiatrice sportiva e l’impegno in maniera attiva per la sensibilizzazione nei confronti dell’endometriosi, malattia infiammatoria che colpisce le donne, ancora poco conosciuta e di difficile diagnosi. Ilaria ha scoperto di esserne affetta quattro anni fa e invece che abbattersi, ha accettato la sfida supportando anche le altre donne con le stesse problematiche. Le caratteristiche di questa patologia ne rendono complessa la valutazione e il trattamento, tanto che spesso non viene riconosciuta creando non pochi disagi a chi ne soffre.

Raccontaci della tua vita professionale Ho una compagnia di shuttle (risalite con i furgoni con carrello bici e guida) nella zona di Diano Marina e San Bartolomeo, vicino a Imperia, nel ponente ligure. Inoltre, sono massaggiatrice sportiva e da quattro anni lavoro con il team Lapierre Zipp Collective. Quest’anno ho avuto la fortuna insieme a Isabeau Courdurier di partecipare alla vittoria del campionato del mondo di enduro a Canazei. È stato bello viverlo insieme a lei che è anche la mia migliore amica.

Che disagi ti ha portato la tua patologia e come la affronti?

Purtroppo tre anni fa ho dovuto smettere di gareggiare a livello agonistico a causa dell’acutizzarsi della malattia, per cui ho dovuto modificare le mie abitudini. Inizialmente ho avuto molti problemi in allenamento, soprattutto nei periodi di maggiore sforzo. La mia è una patologia infiammatoria che mi provoca forti dolori ed emorragie. Ho dovuto pertanto affrontare un periodo di riscoperta, di rieducazione e di crescita personale, modificando ovviamente anche il mio approccio allo sport. Ho dovuto abbandonare le gare Elite, anche se lo scorso anno ho vinto i Master di enduro a La Thuile. Ho dedicato questa vittoria alle donne che hanno a che fare con questa fastidiosa malattia e che hanno sofferto fisicamente e psicologicamente a causa

sua. L’endometriosi è poco conosciuta e poco studiata. All’inizio ti porta a fermarti, non sai che cosa ti sta succedendo, la diagnosi è spesso molto lunga anche a causa della poca conoscenza che c’è dell’argomento.

Come ti ha aiutato lo sport?

Il messaggio che voglio dare è di non fermarsi e di non arrendersi di fronte agli ostacoli che la vita ti mette davanti. Lo sport mi ha sempre aiutato molto, l’ho sempre visto come una medicina, uno sfogo. Il motivo per il quale non ho mai voluto smettere di allenarmi e trovare una soluzione alla malattia arriva proprio da qui. La bici rappresenta uno stile di vita sano, ora mi aiuto con alcune pratiche come lo yoga. Lo sport in generale serve per stare meglio nel modo giusto e a conoscere i limiti del tuo corpo.

Cosa puoi dirci del mondo della mtb al femminile?

Sono sempre di più le ragazze nel mondo gravity, quello che vedo è che c’è un bel fermento. Ci sono sempre più donne che vogliono vivere questa esperienza. La paura è quella che blocca un po’ all’inizio. Io sono sempre andata in bici nei difficili trail liguri, ho sempre apprezzato un po’ il rischio e non è mai stato un gran problema. Tante altre ragazze però hanno questo limite, vivono la paura con molto stress. Ciò le condiziona, ma lavorando su questo aspetto la bici è una cosa che può dare più sicurezza anche come persona. Spesso i limiti sono solo nella propria testa e l’equilibrio che si raggiunge è anche mentale e psicologico.

Quale pensi sia il modo più corretto di iniziare ad andare in bici off-road?

Penso che un modo perfetto per approcciare la bici per una neofita sia il gravel, un primo step per poi avvicinarsi anche alla mtb e all’off-road in generale. Il gravel ti permette di capire cosa vuoi, cosa ti piace e ti educa in maniera soft allo sport della bici. Una volta che si capisce qual è la cosa che piace di più, il passo successivo può essere l’enduro, ma con una buona consapevolezza. In Italia però siamo indietro in queste discipline, quest’anno ad esempio sono andata a Bielsko-Biała (Polonia) per le gare di coppa del mondo mtb e mi ha impressionato la quantità di donne in bici. Ce n’erano tante quanto gli uomini. Forse è anche un discorso di educazione e spesso i genitori italiani tendono ad avere paura che i figli facciano certi sport. Bisogna prendere atto che affrontare la paura, nella vita come in bici, è una cosa che ti fa vivere più serenamente e più libera.

Hai consigli da dare su come affrontare le proprie paure?

Ai miei corsi dico sempre di agire di più e farsi meno domande. Non serve a nulla pensare solo alle conseguenze, ma è importante concentrarsi su ciò che si sta facendo e sul “qui e ora”. Non esiste un metodo sicuro e certificato, ma il consiglio principe che voglio dare è di non guardare dove non vuoi andare, ma dove vuoi andare. È importante puntare gli occhi davanti, e non concentrare lo sguardo sulla propria ruota, come molti tendono a fare. Io alleno principalmente i ragazzini dagli otto ai 18 anni, integrando dei corsi propedeutici alla sicurezza in bici per imparare ad affrontare ogni passaggio nella maniera più sicura e profittevole.

Com'è la situazione italiana nel mondo gravity race?

Quattro anni fa ho incontrato una ragazza, Clarissa Carzolio, oggi molto nota perché è da tre anni campionessa italiana di enduro e dh. Quando l’ho vista ho riconosciuto subito il suo talento, ma faceva cross country. Ho insistito con la famiglia per portarla nel mondo gravity, da allora la alleno. Questo è solo un esempio, le ragazze italiane nel mondo gravity sono al top a livello mondiale, e hanno ottimi risultati in Coppa del Mondo nonostante il relativamente basso numero di praticanti. Per citarne alcune: Alia Marcellini, Veronika Widmann, Eleonora Farina. Inoltre, in Italia abbiamo delle nuove leve che ci daranno enormi soddisfazioni.

I salti sono una componente imprescindibile nella mtb, come si affrontano? Occorre affrontarli con convinzione e sicurezza. Ad esempio, prima di approcciare un salto per la prima volta sono abituata a studiarlo e capire la velocità migliore. Non mi piace essere “tirata” da qualcun altro, preferisco farlo da sola e con i miei tempi. Mi aiuta tantissimo la visualizzazione, chiudo gli occhi e immagino ciò che dovrò fare, cerco il giusto focus e poi parto. La posizione è molto importante, bisogna rimanere centrali. È fondamentale fare esperienza, capire e sapere come approcciare i differenti kick. Il consiglio è quello di iniziare gradualmente, aumentando l’altezza e la lunghezza dei salti in maniera progressiva.

Tu fai parte del team Vibram e sei legata al brand Dainese da diverso tempo. Cosa ne pensi della loro collaborazione e dell’ultimo prodotto che hanno realizzato insieme?

Sono con Vibram da tanti anni e ho visto tutta l’evoluzione dei prodotti mtb. Oggi sono supportata sia da Vibram sia da Dainese e questa collaborazione è molto positiva per me. Nel mondo delle suole flat le Dainese HgACTO con suola in mescola Vibram XS Ride sono le mie scarpe preferite. Sono versatili e sostenute, quindi non fanno perdere potenza in pedalata. Inoltre, le trovo molto comode anche quando si sta molte ore in piedi. Scaricano bene le vibrazioni e non affaticano. Per di più offrono buon sostegno nel caso di lunghe e difficili discese. Anche la protezione è molto buona, e ho trovato subito buon feeling e perfetto grip. Importante è anche la facilità di riposizionamento del piede. Con il pedale flat non è una cosa banale, con questa suola è facile mettere il piede nella posizione migliore per il riding. Tante volte si tende ad avere una posizione errata, occorre sentirsi allineati e andare a cercare la superficie di contatto migliore possibile.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

A breve farò un viaggio in gravel: “Endo In Marocco”, volto a sensibilizzare ed esporre il problema dell'endometriosi che è ancora troppo poco conosciuto. Sarà un viaggio in bikepacking con l’appoggio di un van. Un'esperienza outdoor con un fotografo e videomaker: Jarno Sparno, con il quale mi trovo molto bene e che rispecchia il mio mondo creativo di vedere le cose. Aspettatevi super foto e super video.

È possibile seguire tutte le iniziative e attività di Ilaria Zampino sui profili social: @Updownfreeridedianomarina e @ilaria_zampino

SOTTO LA LENTE

I Vibram Connection Days sono stati l’occasione per testare alcune interessanti novità firmate Vibram. Tra le esperienze proposte nel territorio di Montebelluna grande risalto è stato dato al mondo della bici con le experience mtb e bdc. Nella prima abbiamo avuto modo di testare le nuove scarpe Dainese con suola Vibram XS Ride e nella seconda le XS Road Cleat (compatibili con pedali Look) studiate da Vibram e che puntano a migliorare l’esperienza off bike mantenendo intatte le prestazioni di pedalata delle classiche tacchette road.

DAINESE HGACTO CON SUOLA VIBRAM XS RIDE

La nuova scarpa tecnica da mtb con suola flat, HgACTO garantisce una elevata protezione del piede Z-Plate Bike che coniuga rigidità trasversale e flessibilità longitudinale aumentando la sensibilità e il controllo pur mantenendo un buon supporto in pedalata. La tomaia in tessuto traspirante è sormontata da un pattern in gomma laterale e dal rinforzo in TPU su tallone e punta. La sicurezza si unisce al comfort grazie alla presenza dell’intersuola in EVA che offre alti livelli di comodità adatta anche a lunghe giornate in sella. Le suole con mescola XS Ride di Vibram sono studiate per assicurare massimo grip e tenuta sul pedale, lasciando allo stesso tempo una sensazione di libertà di movimento e

di maneggevolezza necessarie a gestire e controllare al meglio la mtb anche durante i tratti più tecnici del percorso. Le caratteristiche tecniche la rendono una scarpa adatta a tutti gli amanti dei pedali flat, permette di spingere sui trail e di affrontare percorsi enduro, gravity e all mountain, dove la resistenza e l’aderenza al pedale sono fondamentali, sia con bici muscolare che eBike. L’estetica minimale e la comodità prossima a quelle di una sneaker streetwear ne aumentano la versatilità d’insieme anche nei viaggi e nelle ride più lunghe.

VIBRAM XS ROAD CLEAT

La tacchetta XS Road Cleat è la soluzione di Vibram dedicata al mondo del ciclismo da strada per pedalare senza perdere un watt rispetto a quelle classiche e godersi i momenti in cui si scende dalla bici. Un sottile strato di gomma è stato aggiunto alla superficie di contatto della tacchetta per aumentare il grip sul terreno, riducendo i rischi di scivolamento durante la camminata. Sia durante una pedalata intensa sia nel camminare in città dopo un'uscita in bici, XS Road Cleat offre una transizione fluida e sicura tra pedalata e camminata. Questa soluzione è concepita per garantire versatilità e sicurezza in ogni momento dell'avventura su due ruote.

LE BICI DELLE STELLE

Star Bike è un negozio livornese con le idee molto chiare e una proposta di alto livello. Una strategia che, anche in un periodo complicato, ha permesso allo store di registrare ottimi risultati

di Daniele Pansardi

In questi tempi burrascosi c’è chi sceglie di adottare una strategia difensiva, cercando di contenere i danni, e chi invece rilancia l’azione con grande ambizione. È il caso di Star Bike, negozio livornese nato nel 2014 con un’offerta di alto livello e senza troppi compromessi.

Dieci anni dopo, il suo fondatore Davide Pulina ha compiuto un investimento significativo per espandere la propria attività, nonostante il momento di generale difficoltà del settore, con un nuovo locale e un’attenzione particolare a grandi marchi come Colnago, Trek e Specialized che supportano i campioni del pedale.

Come avete scelto i marchi che trattate? E qual è il loro valore aggiunto?

Quando è nato il negozio e qual è la sua storia?

Il negozio nasce nel novembre 2014 e si inserisce in una città come Livorno dove l’offerta legata alle bici non era così ampia. Abbiamo riempito un vuoto che era presente all’epoca per inserirci in questo settore. Abbiamo avuto un’accelerazione importante negli anni del Covid, un po’ come tutto il mercato, ma il periodo attuale non è semplice e lo sappiamo. C’è stata una flessione, è impossibile negarlo, ma non abbiamo sofferto come il resto del comparto.

Come si articola la vostra offerta tra road, mtb, gravel e urban?

Siamo prevalentemente orientati sul segmento road, che vale per circa il 60% del nostro fatturato. La mtb pesa per il 30%, mentre il gravel si attesta attorno al 10%.

Quanto incide la parte di officina e manutenzione?

Circa il 15%, anche se è difficile quantificare. L’officina rappresenta comunque un asset fondamentale in questi tempi più difficili.

Dal vostro punto di vista, quali sono state le principali innovazioni degli ultimi anni sui prodotti?

Per quanto riguarda le bici da corsa, direi senz’altro i freni a disco. Per le mtb la svolta è stata invece la crescita e il progresso tecnologico legato alle eBike, che soprattutto nell’off-road hanno avuto un grande impatto.

Puntiamo a lavorare con le aziende più importanti del settore, una scelta che comunque ci ha permesso di restare in linea di galleggiamento anche in questo periodo di crisi per il mercato bici. La maggior parte delle persone vuole comprare i marchi che vede in tv nel World Tour: se non li hai in negozio, diventa molto difficile. Ecco perché proponiamo Colnago, Trek e Specialized. Quest’ultimo in particolare è il brand che ci dà i risultati migliori, sia per la qualità dei prodotti sia per la potenza comunicativa dell’azienda. Garantisce circa l’80% delle vendite ed è la regina indiscussa nel nostro negozio.

Quali servizi offrite oltre alla vendita e all’officina?

Il noleggio di mtb e urban. Non abbiamo strutturato la nostra attività per avere anche delle squadre o per organizzare delle social ride.

Quali progetti avete per il futuro?

Ci stiamo concentrando sul nuovo negozio, in cui ci siamo trasferiti dallo scorso 1 agosto e per il quale abbiamo fatto un investimento molto importante. Siamo passati da una struttura di 180 a 450 mq e ora dobbiamo pensare solo a lavorare per sfruttarne al meglio le potenzialità.

SCHEDA NEGOZIO Starbike

Indirizzo: via della Bassata, 10Livorno 57126

Telefono: 0586.401458

Mail: info@starbikelivorno.it

Facebook: starbike_livorno

Instagram: starbike_livorno

Titolari: 1

Dipendenti: 1

Grandezza negozio mq: 450

Grandezza officina mq: 50

Servizi offerti: noleggio, vendita, officina

Marchi: Specialized, Trek, Colnago

Marchi accessori: Specialized, Trek, Castelli, Pissei, Fulcrum, Mavic

Marchi componenti: CeramicSpeed

Davide Pulina titolare

La nostra classica cremosa schiuma ora farcita di gustose scaglie di selle usate. La schiuma Stracciatella è una tecnologia proprietaria di Selle Royal che consente di creare un nuovo materiale per l’imbottitura, macinando selle di scarto o difettate. Un altro colpo di pedale verso un futuro della bicicletta più responsabile. Scopri di più visitando www.selleroyal.com

VIAGGI E RIDING

TAILOR MADE

La differenza tra una normale uscita in bici e una “epic ride” è la scelta del percorso migliore.

Pianificare ogni dettaglio è fondamentale, per non avere sorprese e pensare solo al divertimento.

In questo ci aiuta komoot, il personal assistant degli avventurieri outdoor

Sempre più spesso, l’avventura outdoor inizia comodamente seduti sulla poltrona di casa, studiando sul pc o sullo smartphone ogni dettaglio della prossima experience. Punto di partenza, luoghi di interesse, difficoltà, ristori e aspettative di ogni giro in sella alla nostra bici. I dettagli possono essere pianificati prima, affinché ogni uscita si possa trasformare in una giornata da ricordare, sia che si decida di affrontarla da soli sia in compagnia. In questo, l’assistente personale che viene in soccorso a ogni persona è komoot, una piattaforma che vanta una community di oltre 40 milioni di utenti sparsi in tutto il globo. Il più grande tool digitale di questo genere al mondo che consente di trovare, pianificare e condividere ogni tipo di avventura all’aria aperta, in modo particolare quelle in bici, che spesso necessitano di scelte ben precise e mirate. È qui che gli amanti dell’avventura possono trovare percorsi pronti all’uso, pianificare da zero le loro ride e condividere esperienze con la propria community.

PERCORSI PRONTI ALL’USO, PER OGNI ESIGENZA E LIVELLO DI ESPERIENZA

Dolomiti, Appennino o Valtellina? Gravel lungo il Ticino o sul delta del Po? In Liguria affrontando i capi della Milano-Sanremo o le strade con vista mare della Sardegna? Per trovare un percorso bike in una determinata zona, si clicca su “Percorsi” nel menu principale. Basterà quindi scegliere tra le tipologie di sport disponibili (per la bici ci sono varie opzioni come cicloturismo, bikepacking, mtb, gravel) e stabilire il punto di partenza per visualizzare sulla mappa gli itinerari che partono dal luogo desiderato. Oltre a offrire una chiara panoramica sui percorsi disponibili in una determinata area, la mappa di komoot consentirà di personalizzare la ricerca. È infatti possibile filtrare i percorsi per altitudine, durata, difficoltà e distanza, e visualizzare così

soltanto i suggerimenti adatti alle proprie esigenze e preferenze. E per chi vuole studiare la propria escursione da zero, basta cliccare “Pianifica” per tracciare la strada un punto di passaggio alla volta.

HIGHLIGHT, PUNTI DI INTERESSE E TRAIL VIEW

Gli Highlight sono i luoghi consigliati dalla community di komoot e sono segnati come punti rossi sulla mappa. Oltre alle foto, si trovano suggerimenti lasciati da altre persone, l’ideale per scoprire al meglio un territorio. Lo stesso vale per i luoghi di interesse, come punti di timbratura per credenziali, rifugi, campeggi o bar. E per vedere in anteprima le condizioni reali di un sentiero in modo da valutarne fattibilità e stato, basta affidarsi a Trail View: grazie alle foto caricate dalla community, si potrà infatti vedere se un determinato sentiero è adatto alla prossima escursione e pianificare il percorso di conseguenza.

NAVIGAZIONE

Una volta trovato il Tour, si potrà salvarlo nel profilo personale in modo da avviare la navigazione una volta sul sentiero. Komoot trasforma infatti lo smartphone in un navigatore GPS, con tanto di indicazioni visive e vocali. Per attivare la navigazione, disponibile anche in modalità offline senza connessione a internet, è necessario aver sbloccato a pagamento la komoot Map in cui inizia il percorso. Le komoot Map sono disponibili in tre diverse opzioni (Regione Singola al prezzo di € 3,99, Pacchetto Regioni al prezzo di € 8,99, Pacchetto Mondo al prezzo di € 29,99). Vi è anche la versione Premium (costo annuale di € 59,99): si tratta di un abbonamento che include una serie di funzioni esclusive, come il meteo e la mappa 3D.

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.