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Osservatorio Ancma
A pagina 10
Le norme tecniche di tipo volontario stanno cambiando, cosa comporta questo nel settore del ciclo? Quali obblighi? Quali opportunità?
BIKE ANNO 1 - NUMERO 1/2 - 2015
BRAND PROFILE - MICHELIN
Alle pagine 12-13
FIERE - VERONA VS PADOVA
Dai pneumatici alle suole Con alle spalle due multinazionali miliardarie e uno dei marchi più conosciuti del mondo, la nuova società JV International guidata da Ambrogio Merlo conferma i suoi piani ambiziosi, annunciando anche le prime prestigiose partnership. Obiettivo: 50 milioni di paia prodotte e la conquista del 10% del mercato delle suole tecniche. Bike compreso
trade
Alle pagine 8-9
BICITIME EXPO cancellata
Fiere: croce e delizia Annullata la fiera di Roma. Mentre a settembre sono previste due manifestazioni. Chi la spunterà? La voce degli organizzatori in un’esclusiva intervista doppia
Imprese • Nico Valsesia
Alle pagine 20-21
Focus prodotto • Bee1
A pagina 18
ACONCAGUA 7.000:
L’APE DEL TOUR
22 ore e 41’ per percorrere, in bicicletta e a piedi, il maggior dislivello positivo del mondo
Quelle firmate Bee1 sono le calze che hanno accompagnato Vincenzo Nibali alla vittoria del Tour de France. Frutto della ricerca tecnologica e della produzione Made in Italy di Pieffe Sport
IL NUOVO RECORD DI NICO
Consigli utili • con Vittorio Mangano
Focus prodotto • Merida e Scott
Focus shop • Cypspace
A pagina 22
PRECISIONE CON STILE
MARGINI & DINTORNI: COSA C’È DA SAPERE
Alle pagine 16-17
magazine
BICICLETTA E NORME TECNICHE: EVOLUZIONE E CAMBIAMENTO
A pagina 19
Focus on • Torrevilla mtb
Cypspace di Besozzo, un vero riferimento per le ruote e non solo. Dalla genialità di Davide Coato un punto vendita diverso e che è già proiettato nel futuro A pagina 14
LUPI IN BRIANZA
La formazione brianzola di Monticello Brianza non è solo uno dei riferimenti agonistici della mtb italiana. Sotto la guida del presidente Fabrizio Pirovano tutto il team è attivo in iniziative particolari, una su tutte la Pedala coi Lupi Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: sales@bike4trade.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 39 dell’8 febbraio 2013. Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 - LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
ZOOM
Editoriale di Benedetto Sironi
INCONSAPEVOLI Dal 2014 anche per i giornalisti è d’obbligo l’aggiornamento professionale, come già avviene in altre categorie. Anche il sottoscritto quindi, come altre migliaia di colleghi in Lombardia e in tutta Italia, ha partecipato a corsi inerenti la deontologia e altri aspetti della professione giornalistica (alcuni obbligatori, altri a scelta). Molti degli incontri – che proseguiranno anche nei prossimi anni – riguardano web, social, nuove tecnologie. Del resto sappiamo bene che le modalità di lavoro sono state cambiate e in alcuni casi rivoluzionate dall’evoluzione di questi mondi. Oggi nessuno, o quasi, può considerarsi estraneo al fenomeno, che è entrato a far parte della vita quotidiana e lavorativa delle persone sotto molteplici aspetti. Siamo tutti più connessi, multimediali e aggiornati. Sul mondo e sulla nostra rete di contatti. Ma lo siamo altrettanto sugli stessi strumenti che utilizziamo? Quanto siamo consapevoli delle reali caratteristiche, tra opportunità e rischi, riguardanti il web, i social network e gli strumenti tecnologici? La risposta mediamente è “poco”, anche per chi (come i giornalisti appunto) si trova ad utilizzare più di altri e per lavoro le nuove tecnologie. Tanto più essendo esse in continua e frenetica evoluzione. Facciamo un esempio concreto: quanti di voi sanno che nel 2012 (dopo la quotazione in borsa) Facebook restrinse al 16% la percentuale di utenti che possono visualizzare nella propria timeline un post pubblicato da una pagina della quale sono fans? In altre parole: su 10mila fans solo 1.600 visualizzavano il post sulla propria timeline. Bene, da febbraio 2014 questa percentuale è scesa al 6%. E per le pagine con oltre 500mila likes addirittura al 2%!
In primo piano Stop per il SUPERENDURO. O no? Lo stop del circuito Superenduro nel 2015 è stata senza dubbio una delle notizie shock di questo inizio d’anno. Enrico Guala e Franco Monchiero, i due veri deus ex machina del movimento in Italia, hanno deciso di sospendere l’organizzazione della loro “creatura” e questo ha sicuramente scosso gli animi di rider, operatori del settore e pubblico. La sospensione della challenge ha diverse spiegazioni delle quali vi parleremo. Ciò non toglie che il movimento dell’enduro
Santini diventa “EROICA” Santini, marchio storico di abbigliamento, entra nel mondo eroico. Per i prossimi tre anni, infatti, l’azienda bergamasca che da sempre ha legato il suo nome alle più belle pagine di questo sport, promuoverà attraverso la manifestazione toscana nata nel 1997 le proprie linee vintage. Si tratta di Eroica Branded, composta da tante maglie quante saranno le manifestazioni nel calendario internazionale. Realizzate sia in lana che nella versione Wool Heritage, si va dai classici pantaloncini in lana ad altri capi ispirati alla moda ciclistica degli anni 60, 70 e 80. Per realizzare la linea Santini ha semplicemente aperto le porte del suo archivio storico. Racing Heritage è dedicata ad alcune maglie importanti della storia del ciclismo: “Abbiamo realizzato delle repliche in lana di alcune storiche jerseys – ci ha raccontato Paola Santini marketing manager dell’azienda – e tra queste una versione di Maglia Rosa
È solo un esempio dei numerosi possibili. Di certo oggi la conoscenza e l’aggiornamento su queste tematiche sono imprescindibili per chi – come la maggior parte dei nostri lettori – basa una buona parte del suo business sulle attività commerciali, relazionali e marketing. Anche per questo sulle nostre pagine continueremo a proporvi spunti a riguardo. Anzi, da questo numero introduciamo un’apposita sezione di news dedicate a “WEB & DINTORNI”. Arricchita anche da un’altra nuova rubrica che non mancherà di far parlare di sé, vale a dire il nostro “FANSOMETRO” (vedi tutte le info a pagina 7). Del resto una delle mission principali del nostro gruppo editoriale, Sport Press srl, è sempre stata quella di accrescere la conoscenza e la cultura dei nostri lettori, proponendo analisi, spunti e dati che permettano di mantenere uno sguardo aperto e moderno sul mondo. Infine sempre su questo numero trovate la rubrica “CONSIGLI UTILI”, dedicata in particolare ai negozianti, con alcune considerazioni e concreti suggerimenti sul “far di conto”. Aspetto basilare ma non sempre gestito in maniera corretta e consapevole. Così come dovrebbe essere ogni attività connessa in modo tanto importante al proprio lavoro, sia essa “off” oppure “online”.
Numero 1-2 / 2015
è senza dubbio uno dei più innovativi e brillanti in Italia. Ecco perché è da accogliere positivamente la posizione della Federciclismo, con la preziosa presenza dello stesso Franco Monchiero, che ha annunciato un calendario di cinque tappe ufficiali di Coppa Italia. Nel prossimo numero di Bike4Trade tratteremo in modo approfondito questo tema con alti dettagli e particolari a cura del nostro esperto sul tema, Gianandrea Lecco.
e la maglia tricolore di Campione d’Italia degli anni ’50”. La riproposta dei capi vintage si è spinta ben oltre la scelta di materiali, forme e design, poiché l’azienda ha ripescato dai propri registri il logo originale degli anni 60, che è presente su tutti gli articoli, esattamente come lo era in passato. Inoltre, tutti i capi della neonata collezione, rigorosamente made in Italy secondo la tradizione dell’azienda, riportano l’etichetta ‘Approvato Eroica’, una certificazione che prova l’originalità dei prodotti e l’approvazione per il loro utilizzo in gara dal regolamento Eroica.
Il calendario
La collezione Santini Eroica Branded verrà lanciata in occasione di Eroica Primavera in programma domenica 3 maggio a Gaiole in Chianti, provincia di Siena. Inoltre, l’accordo sottoscritto in questi giorni comprende la sponsorizzazione di tutte le manifestazioni Eroica del circuito: Eroica California (12 aprile 2015), Eroica Primavera (3 maggio 2015), Eroica Japan (17 maggio 2015), Eroica Hispania (7 giugno 2015), Eroica Britannia (21 giugno 2015) ed Eroica di Gaiole in Chianti (4 ottobre 2015). www.santinisms.it
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BIKE
trade
magazine
Più connessi, multimediali e…
Editore Sport Press S.r.l. Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Direttore editoriale: Benedetto Sironi Redazione: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Tel. +39 0362.600469 Fax 0362.600616 - e-mail: sales@bike4trade.it - Anno 3 - Numero 1/2- 2015 - Periodico mensile Registrazione al Trib. di Milano n. 39 dell’8 febbraio 2013 Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - Conv. in Legge 46/2004 - Art.1 Comma 1 LO/MI Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - Una copia 1,00 euro L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati personali in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Sport Press S.r.l. Responsabile dati: Benedetto Sironi Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB)
Questo numero è stato chiuso il 12 febbraio 2015
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news Andrea Tonti, 100% Bike Division Tour Andrea Tonti lascia il ruolo di team manager e direttore sportivo per concentrarsi appieno nella attività di famiglia, l’agenzia di viaggi specializzata in pacchetti per ciclisti e granfondo internazionali: il Bike Division Tour Operator. «La mia ultima gara sull’ammiraglia del Team Continental Area Zero d’Amico è stato il Gran Premio Beghelli. Al termine della stagione 2014 ho preferito lasciare la squadra per impegnare tutte le mie forze nel far crescere l’agenzia di viaggi di cui sono socio fondatore e nello sviluppare altri progetti legati al mondo delle due ruote», ha dichiarato l’ex professionista marchigiano, azzurro ai Campionati del Mondo di Salisburgo 2006, Stoccarda 2007, Varese
Andrea Tonti
2008 e Melbourne 2010, che aveva iniziato l’avventura da ds nel 2011 con il Team Nippo. «Stare a contatto con ragazzi giovani è stato stimolante e interessante per la mia carriera, ma il cuore e la mente mi hanno portato a prendere questa decisione. Auguro ad atleti e staff del Team Area Zero un gran 2015. Per quanto mi riguarda continuerò a girare il mondo in sella alla mia fedelissima con tanti appassionati italiani che, uniti dall’amore per la bici, vogliono partecipare alle più importanti granfondo. Ma anche con ciclisti stranieri che non vedono l’ora di scoprire le bellezze che offre il nostro paese». www.bikedivision.it
Cicli Lombardo main sponsor di “Il Palermo da grande” Prende il via il progetto “Education e sport” dedicato alle classi IV e V di tutte le scuole della Regione Sicilia e della Provincia di Palermo. Il progetto prevede la diffusione di un fumetto contenente disegni e messaggi formativi inerenti al mondo del calcio, della sana alimentazione e dell’ambiente. L’obiettivo è quello di educare i ragazzi sulle pratiche dell’alimentazione e dell’attività
sportiva, per una buona salute e un atteggiamento di fair play che contrasti sin da piccoli il fenomeno del bullismo. Un altro degli scopi del progetto è quello di far vivere l’entusiasmo della partita allo stadio come un momento di aggregazione e unione tra tifosi, un luogo di festa e gioia per la famiglia e di rispetto reciproco. www.lombardobikes.com
Fiab dalla parte di chi #pedalaognigiorno Dalla parte di chi #pedalaognigiorno, è questo l’esplicito claim della campagna nazionale tesseramento 2015 di FIAB - Federazione Italiana Amici della Bicicletta, la più forte realtà associativa in Italia di ciclisti non sportivi e membro italiano dell’ECF - European Cyclists’ Federation, che da più di 25 anni pone al centro delle sue attività i diritti e la sicurezza di chi va in bici, promuovendo e tutelando l’uso delle due ruote in un progetto di riqualificazione degli spazi sia urbani che extraurbani. Rivolta a chi vive la bicicletta come una passione, un mezzo di trasporto quotidiano, una scelta responsabile verso una mobilità davvero sostenibile o anche solo come un piacevole hobby, la campagna
invita a godere dei numerosi e concreti vantaggi che FIAB offre a tutti i suoi soci. Chi si iscrive a FIAB, direttamente o attraverso una delle oltre 140 associazioni distribuite su tutto il territorio nazionale, è coperto dall’assicurazione RC per danni a terzi provocati in bici valida in tutta Europa, nonché da una consulenza legale dedicata in caso di sinistri e risarcimenti. Il programma di cicloviaggi riservato ogni anno ai soci è di oltre 4.000 escursioni a breve, medio e lungo raggio, sia in Italia che all’estero alla scoperta delle bellezze paesaggistiche, architettoniche e culturali che i territori offrono e che solo le due ruote sono in grado di far apprezzare fino in fondo. Sono inclusi sconti e agevolazioni
nei negozi e nelle strutture convenzionate e l’abbonamento alla rivista BC, l’unica in Italia che tratta sia di ciclismo urbano sia di ciclo-escursionismo. Tra gli altri benefici, inoltre, corsi di formazione su varie tematiche tra cui la manutenzione e riparazione della propria bicicletta, e il supporto tecnico normativo per la promozione della mobilità. Modalità e quote associative per nuove iscrizioni e rinnovi direttamente sul sito FIAB: nella pagina è possibile individuare i contatti dell’associazione locale più vicina o, in alternativa, iscriversi direttamente compilando il form di tesseramento online.
GSG E Wanty Groupe Gobert insieme anche nel 2015, ecco la nuova divisa
Leukemans
Boris dron
Il sodalizio tra l’azienda italiana e il team belga è iniziato la scorsa stagione ed è stato subito un successo. Infatti l’anno passato la formazione ha chiuso al secondo posto nella classifica UCI Europe Tour, con un totale di 10 vittorie in stagione. Dopo i brillanti risultati e l’ottima visibilità ottenuta nel 2014 GSG, fondata dall’ex-professionista Simone Fraccaro, sarà ancora il partner per l’abbigliamento da gara e dopogara della formazione Professional belga. “Il 2015 spero possa portare risultati simili, se non migliori dello scorso anno – ha dichiarato Alessandro Costa, marketing manager GSG – inoltre con gli innesti di altri ciclisti italiani del calibro di Marco Marcato e di Enrico Gasparotto, oltre al neo-pro Simone Antonini, la compagine italiana del team conta 5 rider che vanno ad aggiungersi ai numerosi partner tecnici italiani già presenti. Un bel po’ di tricolore quindi anche in questa squadra belga. Si spera in una maggiore presenza del team sulle strade del nostor paese. La partnership con il team sarà focalizzata sul lavoro di sviluppo di nuovi capi e relativi feedback dal campo. Mentre per gli appassionati abbiamo approntato una collezione completa di abbigliamento Team Replica Wanty-Groupe Gobert”.
www.fiab-onlus.it
Ambrosio: poker d’assi in vista di Rio 2016 Ambrosio, azienda leader nei cerchi e nella produzione di ruote, accompagnerà il forte triatleta Andrea Secchiero per il 2015. Una partnership che ha un traguardo importante, quello delle Olimpiadi di Rio nel 2016. Non dimentichiamo che Secchiero nelle passate stagioni ha conquistato il secondo podio consecutivo alla Coppa d’Asia, nel 2014 argento ad Hong Kong, dopo uno strepitoso oro a Meizhou nel 2013. Ma non è finita qui. Infatti anche Francesca Fenoccio, argento alle Paralimpiadi di Londra 2012, entra a far parte del team dell’azienda lombarda. Francesca si va ad aggiungere ad Anna Maria Mazzetti, Charlotte
La nuova divisa
Kramon
Numero 1-2 / 2015
Il blu rimane il colore principale della divisa, così come Wanty e Groupe Gobert rimangono i title sponsor, mentre un nuovo sponsor sarà B&R Bouwgroep. Nuovi elementi geometrici bianchi sono stati inseriti per dare un tocco di freschezza alla divisa. I tessuti utilizzati e i fondelli sono il massimo della tecnologia disponibile e, nel corso della stagione, saranno sviluppati e testati dei capi innovativi. La divisa ufficiale, come le divise Team Replica dedicate agli appassionati, saranno realizzate da GSG con manifattura 100% italiana. “Il 2015 sarà il secondo anno di sponsorizzazione del team Wanty“, ha commentato Alessandro Costa, marketing manager GSG. “Siamo felici dei risultati e della visibilità ottenuta in questa stagione e con questa nuova sponsorizzazione. Grazie all’inserimento nel team di altri 3 tre professionisti italiani (Marco Marcato, Enrico Gasparotto e Simone Antonini), oltre ai confermati Danilo Napolitano e Mirko Selvaggi, speriamo di ottenere ancor più visibilità sulle strade italiane e magari una wild card per il Giro d’Italia”. www.giessegi.com
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Da sinistra Giorgia Marzorati, Andrea Secchiero e Mascia Marzorati
Bonin e Andrea Secchiero: questo il poker d’assi che Ambrosio si giocherà alle Olimpiadi di Rio 2016. Nell’immagine qui sopra Francesca (in basso) con alle spalle Mascia e Giorgia Marzorati con la maglia di campionessa italiana vinta alla cronometro di Olgiate Olona. www.ambrosiospa.com
Carrera Podium nel triathlon con Dan Wilson
È Dan Wilson, australiano classe 1985, campione di livello internazionale sulla distanza olimpica, il triathleta che Carrera Podium ha conquistato e che a partire da ottobre è divenuto partner
BMC TMR01, concentrato di potenza e velocità
Forme aerodinamiche ottimizzate, integrazione dei componenti e un’enorme adattabilità sono combinate in biciclette fatte per la migliore posizione alla più elevata velocità. È con questi presupposti che nascono le BMC e soprattutto il modello Timemachine, un capolavoro di bici aerodinamica. Con la Timemachine TMR01 semplicemente ci si spinge un po’ più in là nella competizione a ogni singolo colpo di pedale. La TMR01 è una bici fatta per lottare contro il tempo, una combinazione avanzata di integrazione e rigidità. www.bmc-switzerland.com/it
Gist Aerozine, numerose le novità prodotto nel 2015 Utilizzando materiali come il titanio o l’alluminio forgiato in Ergal e lavorato in CNC, Aerozine è in grado di offrire una vasta gamma di prodotti estremamente resistenti e leggeri allo stesso tempo: pedivelle, serie sterzo, movimento centrale, viteria, reggisella e tutto ciò che concerne il fissaggio (sganci rapidi, collarino, distanziali, boccole etc). Inoltre, le pedivelle Aerozine hanno misure regolabili grazie al sistema ASL - Adjust Lenght System che le rende adatte a tutte le esigenze. Novità per il 2015 le X-One Light. Si tratta di una pedivella in alluminio forgiato 6066T6, ancora più leggera delle precedenti grazie alle braccia cave che ne permettono una sensibile riduzione del peso. Il sistema ASL inoltre permette di ottenere due misure: 170 mm e 175 mm, più l’opzionale 172,5 mm. La corona, disponibile nelle misure 28/30/32, è ricavata da una lastra d’alluminio spessa 10 mm e lavorata interamente in CNC garantendo un perfetto aggancio dei denti della corona alla catena della bicicletta. Il fissaggio all’interno avviene con tre viti in titanio che bloccano la corona con un notevole risparmio di peso e rendendo più performante la pedalata, che agirà direttamente sulla corona. La pedivella X-One Light è compatibile con 11 velocità Sram XX1. www.gistitalia.com
ufficiale dell’azienda italiana player di riferimento per il settore ciclistico. Lo scorso 2 novembre, infatti, Carrera Podium ha accompagnato il triatleta sul podio di Noosa Triathlon, aggiudicandosi insieme il secondo posto di quella che ad oggi si è confermata una delle più importanti competizioni australiane, durante l’evento Subaru Noosa Triath-
lon Multi Sport Festival. Wilson, gareggiando qui per la prima volta in sella alla tecnologia e all’innovazione firmate Carrera Podium, ha raggiunto vittorioso il traguardo con il modello TTS01, vero gioiello tecnologico della casa bresciana. Con un telaio made in Italy realizzato nelle officine di Calcinato grazie alla tecnologia “laminated carbon”, il
modello ha reso la competizione ciclistica competitiva ed emozionante. Una storia, quella di Carrera Podium, pronta oggi ad abbattere ogni frontiera con Dan Wilson, raggiungendo con il gusto italiano, unico ed inimitabile, anche l’altro emisfero. www.carrera-podium.it www.pantanibikes.it
news Bike+ All In One, il nuovo progetto di Athena e Zehus Athena e Zehus ancora insieme per proporre un sistema di propulsione all’avanguardia per le biciclette a pedalata assistita: Bike+ All In One. Si tratta di un nuovo progetto in grado di avere motore, sensore e batteria all’interno del mozzo, contatto con smartphone con funzioni anti-furto e di diagnostica on-line integrate. Inoltre questo nuovo sistema consente di usare la bici anche in modalità “non-plugin” ovvero di risparmiare il 40% delle
A Pitti Uomo svelate le maglie del giro by Santini
energie senza dover mai ricaricare la batteria. Stiamo quindi parlando di una grande novità nel campo delle biciclette a pedalata assistita che nasce da Zehus, una giovane realtà imprenditoriale nata da un progetto sviluppato dal Politecnico di Milano. “La scelta di Athena come partner in questo nuovo business ci riempie di orgoglio e soddisfazione. É un risultato che ripaga tutto l’impegno e la dedizione finora spesi per far della nostra realtà un’eccellenza italiana nel mondo”, ha affermato Michele Mancassola – responsabile marketing di Athena che continua: “Dopo la distribuzione di brand di successo quali GoPro, Ogio, TomTom e VR46, la partnership con Zehus è un’ulteriore sfida che la nostra azienda si pone. L’obiettivo è quello di organizzare la logistica e la linea di assemblaggio per effettuare le prime consegne di 300 motori entro gennaio 2015”.
In occasione del celebre evento dedicato alla moda, all’interno dello spazio GazzaLook Lounge, sono state presentate le quattro maglie che contraddistinguono i leader delle classifiche individuali della Corsa Rosa. Per l’edizione 2015 del Giro d’Italia, che prenderà il via sabato 9 maggio con la tappa San Lorenzo al Mare – San Remo, le maglie sono disegnate dalla casa italiana Lebole, per decenni sinonimo di abito da uomo, di eleganza e Italian Style e ancora oggi protagonista sul mercato nazionale e internazionale. «Essere fornitore di RCS Sport e del Giro d’Italia è per la nostra azienda non solo una piacevole consuetudine, ma un’opportunità in più per sottolineare lo spirito Made in Italy della nostra partnership – ha sottolineato Monica Santini, amministratore
www.athena.eu www.zehus.it
I consigli alimentari di Brendan Brazier
Colnago Cycling Festival Sold Out
Brendan Brazier, riconosciuto come uno dei principali esperti mondiali di nutrizione a base vegetale, ha studiato una dieta per trasformare ciò che mangiamo ogni giorno nell’energia di cui abbiamo bisogno per vivere bene e ha racchiuso tutti i suoi consigli nel libro “La cucina energetica”. Secondo Brendan, responsabile della dieta alimentare del Garmin-Sharp Pro Cycling Team e consulente nutrizionale per diversi atleti anche olimpionici, il cibo è il nostro carburante. Quindi bisogna saper scegliere i giusti nutrienti per affrontare le sfide quotidiane, in particolare se vogliamo praticare un’attività sportiva. Le ricette sono a prova di allergeni (o con alternative senza glutine) per eliminare dall’alimentazione grano, lievito, glutine, soia, zucchero raffinato e latticini. Sono in grado di potenziare le performance nella vita quotidiana e nell’attività sportiva. Il libro è proposto da Edizioni Sonda a un prezzo di 19,90 euro.
Tutto pronto dal 15 al 17 maggio a Desenzano del Garda per l’evento by Colnago. La granfondo in programma la domenica ha già superato la quota di 2.000 iscritti e all’insegna dell’internazionalità la prova gardesana ha registrato partecipanti anche dal Sud Africa. Le iscrizioni alla granfondo sono possibili alla quota di 35 euro fino al 16 aprile (dal 17 aprile al 9 maggio la quota aumenterà a 40 euro fino ad esaurimento pettorali) tramite il sito www.mysdam.it oppure seguendo le istruzioni riportate sul sito della manifestazione. Il Colnago Cycling Festival non è solamente agonismo, ma una
X-Bionic e il suo 25° premio per l’innovazione Esperti di biomeccanica, neurologi, scienziati specializzati in bionica, medici dello sport, ingegneri e designer: il team di X-Bionic è una realtà composta da professionisti di vari settori che collaborano e interagiscono con l’obiettivo comune di sviluppare capi di abbigliamento hi-tech dalle prestazioni rivoluzionarie. Più volte riconosciuta in passato, l’eccellenza raggiunta dal performance brand anche quest’anno è stata premiata con l’assegnazione dello Swiss Innovation Prize da parte di Idee-Swisse (Swiss Association for Idea and Innovation Management). Come ha spiegato Olaf Böhme, presidente dell’associazione: “X-Bionic ha spostato in avanti i confini dell’industria dello sportswear in pochi anni e lo ha fatto con una strategia che per di più promette una crescita costante. Siamo molto felici di consegnare il nostro premio annuale a un’azienda orientata al futuro”. La cerimonia di gala si è tenuta al Technopark di Zurigo, luogo simbolo in Svizzera di tecnologia e innovazione, punto di partenza ideale per le start-up che vogliono trasformare le loro idee innovative in prodotti e servizi di successo. La premiazione arriva al culmine di un’annata in cui X-Bionic (che, ricordiamo, è “made in Swiss” e “Crafted in Italy”) per i risultati raggiunti è stata scelta come sponsor tecnico sia dallo SwissSki Team Alpin sia dalla Federazione Italiana Sport Invernali (Fisi). Nel corso del 2015 saranno invece introdotti nel mercato i primi prodotti realizzati in partnership con Lamborghini.
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delegato dell’azienda – in particolare per chi come noi ha scelto di mantenere la produzione in Italia, elemento particolarmente apprezzato dai consumatori esteri che ricercano capi di qualità». Come di consueto, Santini proporrà al pubblico degli appassionati una specifica linea Giro d’Italia 2015 con maglia, calzoncino e accessori e tre maglie rappresentative di altrettante tappe della corsa, che verranno comunicate in seguito. La nuova madrina del Giro, Cristina Chiabotto, la responsabile marketing e comunicazione di Lebole, Anna Lebole, e numerose altre personalità sono intervenute alla presentazione. Tra esse Raimondo Zanaboni, direttore generale RCS Pubblicità e amministratore delegato di RCS Sport. www.santinisms.it
vera e propria festa che colorerà Desenzano del Garda (BS) a partire dal 15 maggio. Dalla vivace area expo’ alla notte bianca, passando per le
numerose iniziative legate al mondo delle due ruote, come la “Baby Bike” e la Randonnée “Giro del Lago di Garda” del sabato, la “Family Bike” o la “Garda Legend” riservata alle bici d’epoca della domenica. Un evento unico per conoscere
e apprezzare tutto quello che offre il lago di Garda da Sirmione a Salò, Limone, Peschiera ma anche, poco più distante, la romantica Verona, Brescia e naturalmente Venezia. Numerose le attrattive enogastronomiche per gli amanti del buon cibo e del buon vino. Per il divertimento assicurato, consigliati i parchi divertimenti di Gardaland, Movie Studios & Acqua Studios, Sea Life, Parco Natura Viva, Park Jungle Adventure e lo splendido giardino botanico Parco Giardino Sigurtà che metteranno d’accordo grandi e piccini. www.colnagocyclingfestival.com
Infinitamente Zero.7 By Wilier Il sistema Infinitamente, il configura-colore sui telai top di gamma di Wilier Triestina, si impreziosisce anche dell’ultima versione di Zero.7. A sei mesi dal lancio sul mercato, Zero.7 va a completare con una serie infinita di colorazioni le 5 varianti colore disponibili a catalogo. Come sugli altri modelli, Cento1SR e Cento1AIR, in 7 semplici passi il sistema vi farà creare la Zero.7 dei vostri sogni, dandovi l’opportunità di tenere sotto controllo il peso ed il prezzo, in funzione all’equipaggiamento scelto. Il configuratore è raggiungibile all’indirizzo infinitamente.wilier.it o dalla pagina prodotto Zero.7. Infinitamente, nei suoi quasi due
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anni di vita, ha contato oltre 45.000 configurazioni salvate. Una quantità enorme di dati che i designers di Wilier Triestina analizzano di continuo per captare trend e gusti delle migliaia di appassionati Wilier Triestina. www.wilier.it
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Da questo numero, come già abbiamo fatto per gli altri giornali del gruppo Sport Press, introduciamo anche su Bike4Trade una nuova ed esclusiva rubrica che sarà di certo tra le più seguite… stiamo parlando del FANSOMETRO. Vale a dire il monitoraggio della presenza dei marchi sui social network in termini di likes (Facebook), followers (Twitter) e visualizzazioni video sul proprio canale Youtube. Abbiamo considerato per ora proprio le tre storiche e più diffuse piattaforme. Per il futuro estenderemo senz’altro la rubrica ad altri social (vedi Instagram).
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by BIKE4
Alcuni nota bene: i marchi considerati in questa prima puntata sono esclusivamente i produttori di bici (strada e mtb) e le pagine monitorate sono quelle ufficiali e internazionali. Su Youtube la pagina Scott è quella generale del marchio che contiene anche la sezione bike (mentre il marchio ha pagine specifiche bike per Facebook e Twitter). Occorre poi dire che alcuni marchi hanno una pagina video su Vimeo piuttosto che Youtube e quindi in questo caso non sono presenti in classifica. Abbiamo ovviamente monitorato i principali brand presenti sul
mercato, pubblicando poi la classifica dei primi 15 per ogni social. Ovviamente qualora ci siano dimenticanze o segnalazioni di qualsiasi genere su questo ranking non esitate a farcelo presente. Anche perché è solo un primo step di uno spazio che ci accompagnerà sui prossimi numeri, dove andremo a monitorare i marchi abbigliamento, componenti, accessori e altro ancora. E dove vi proporremo anche analisi e interpretazioni di queste classifiche. Seguiteci, le sorprese non mancheranno… Dati raccolti il 5 febbraio 2015
LIKES
FOLLOWERS
1 2 3
TREK SPECIALIZED GIANT
731.318 648.004 549.034
1 2 3
SPECIALIZED TREK CANNONDALE
4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
CANYON CANNONDALE COLNAGO CERVÉLO BMC CINELLI ORBEA SANTA CRUZ PINARELLO GT LOOK FOCUS
302.634 280.434 255.554 207.297 203.960 202.945 180.475 175.246 144.045 140.924 119.665 100.861
4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
CERVÉLO SANTA CRUZ GIANT GT SCOTT BIKE ROCKY MOUNTAINS ORBEA CANYON KONA BIANCHI COLNAGO PINARELLO
228.000 155.000 66.700 39.700 28.300 24.700 18.900 18.800 17.800 17.700 16.300 14.600 13.300 11.900 10.286
VISUALIZZAZIONI TOTALI
1 SPECIALIZED 2 CANNONDALE 3 TREK 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
38.864.410 7.607.046 7.067.708
GIANT 5.710.708 CANYON 4.028.595 CERVÉLO 2.517.903 GT 2.291.395 SCOTT SPORTS 1.781.441 KONA 1.556.511 PINARELLO 1.407.448 LOOK 1.133.181 DEVINCI 733.103 COLNAGO 652.183 BMC 528.617 WILIER TRIESTINA 514.967
WEB & dintorni - dati, trend e spunti dal mondo di internet Record di assunzioni in Europa per Amazon: sono 6.000 nel 2014 Amazon ha annunciato di aver creato più di 6.000 posti di lavoro a tempo indeterminato nel solo 2014 in tutta Europa, stabilendo così un nuovo record di assunzioni dal 1998, quando aprirono i primi due siti web europei: Amazon.co.uk e Amazon.de. Amazon ora conta più di 32.000 dipendenti a tempo indeterminato nel vecchio continente. “La domanda dei clienti non è mai stata così elevata in tutta Europa e riscontriamo molte aree promettenti dove innovare e investire in futuro. Negli ultimi due anni abbiamo creato più di 10.000 posti di lavoro che si sono aggiunti ai già ampi team di Amazoniani, mentre quest’anno abbiamo raggiunto un nuovo record con oltre 6.000 nuove posizioni”, ha affermato Xavier Garambois, vice presidente di Amazon EU Retail. “Nonostante questo record di assunzioni, siamo ancora in una fase di grandi investimenti e abbiamo molte posizioni aperte che prevediamo di coprire nel 2015”. Nel 2014 Amazon ha assunto in più di 50 sedi in tutta Europa, offrendo nuovi ruoli per un ampio spettro di competenze.
Ben 22 milioni di italiani non utilizzano ancora internet Fanalino di coda in Europa, insieme a Grecia, Bulgaria e Romania, in questa speciale classifica l’Italia mostra una certa arretratezza. Secondo l’Istat sono infatti 21 milioni e 994 mila le persone di 6 anni e più che al 2014 non hanno mai utilizzato Internet (pari al 38,3% della popolazione residente in Italia). Quote che crescono in maniera esponenziale se si sale per fasce di età: tra i 65-74 anni arriviamo al 74,8%, mentre è 93,4% tra gli over 75. Scendendo fino ai cosiddetti “nativi digitali”, si nota come nei giovanissimi tra i 6-10 anni siano 1 milione e 518 mila a non utilizzare internet. Analizzando per genere, navigano il 62,3% degli uomini e il 52,7% delle donne. Infine uno sguardo agli strumenti della rete: cresce l’e-commerce, utilizzato dal 34,1% degli utenti di 14 e più anni, mentre un terzo degli internauti sfrutta le possibilità offerte dai servizi cloud.
Viewability delle campagne video, ecco la nuova mossa di Google Al CES di Las Vegas, Neal Mohan, head of video and display ad products di Mountain View, ha annunciato che Google è ora in grado di fornire una reportistica sulla viewability delle campagne video erogate dai suoi network, come ad esempio YouTube. Nella sostanza Mountain View informerà brand e
investitori sulla reale visione da parte degli utenti degli spot pubblicitari. La definizione di viewability fissata dal Media Rating Council americano su cui si basa Google, dichiara che una pubblicità è “visibile” quando almeno il 50% dei pixel appare sullo schermo per almeno 2 secondi. “L’azienda”, ha continuato Mohan nel 2015 “ha in mente di offrire analytics anche sulla durata di fruizione dei video e sull’attivazione dell’audio”.
Facebook at Work: Zuckerberg lancia la sfida a Linkedin? Sebbene sia visibile sugli app store di iOS e Android, attualmente è disponibile solo per i partner pilota. Stiamo parlando della nuova app creata da Facebook, Facebook at Work, un servizio a disposizione dei professionisti per connettersi e collaborare in modo efficace attraverso l’utilizzo degli strumenti offerti dal social. Facebook at Work avrà infatti le stesse peculiarità del tradizionale social, (come News Feed, Gruppi, messaggi, eventi), e offrirà un’esperienza del tutto simile. La
differenza sta nella sua finalità: comunicare esclusivamente coi propri colleghi attraverso informazioni sicure, protette e confidenziali. Il lancio del servizio evidenzia l’intenzione da parte dell’azienda di Zuckerberg di concorrere con altri social network “professionali”, LinkedIn in primis. Oltre ovviamente all’aspetto più nascosto: portare gli utenti a trascorrere più tempo sul social significa infatti più opportunità pubblicitarie e quindi più guadagno per Facebook.
Quasi 230 i miliardi generati da Facebook nel 2014, di cui 6 in Italia È stata Deloitte, azienda specializzata in servizi di consulenza e revisione, a condurre un’indagine sull’impatto economico di Facebook nell’anno da poco concluso. Stando ai rilievi, il social network fondato da Marc Zuckerberg avrebbe prodotto circa 227 miliardi di dollari in tutto il mondo e creato 4,5 milioni posti di lavoro. Come specifica l’agenzia, non si tratta del fatturato della società ma delle attività economiche di terzi abilitate dalla capacità di Facebook di generare connessioni tra persone e aziende, abbattere barriere al marketing, stimolare l’innovazione anche attraverso la sua piattaforma per sviluppatori. Il calcolo è stato
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effettuato attribuendo un valore a ciascun “like” (in quanto generatore di un impatto amplificato sulle imprese con pagine su Facebook) e considerando inoltre le applicazioni mobili e i giochi che i consumatori usano sulla piattaforma. È stata considerata infine la domanda di gadget e servizi di connettività on-line sugli acquisti di prodotti che, pubblicizzati su Facebook, possono essere attribuiti direttamente a Facebook. Per quanto riguarda il caso particolare del nostro Paese, in Italia l’impatto economico di Facebook sarebbe stato pari a 6 miliardi di dollari e avrebbe prodotto circa 70mila posti di lavoro.
Numero 1-2 / 2015
FIERE
Cosmo Bike Show Vs Expobici Testo di Marta Villa
FIERE:
Nome: Cosmo Bike Show Dove: Verona Quando: 11 - 14 settembre 2015
croce e delizia
www.cosmobikeshow.com Intervista con Paolo Coin, project manager di Cosmo Bike Show Paolo Coin Project Manager
1. Come procedono i lavori per Cosmo Bike Show? Cosmo Bike Show è nata con l’obiettivo di dare alla bici, aziende e appassionati, un grande appuntamento in un grande quartiere. Il progetto è stato compreso e sta riscontrando l’ampio consenso da parte delle aziende del settore con oltre 15 mila metri quadrati lordi già confermati e 10 mila opzionati. Un ottimo risultato se si pensa che siamo solo a gennaio. Non ci stiamo limitando a vendere, Cosmo Bike Show è una squadra di professionisti che sta costruendo l’evento attraverso il dialogo con tutti gli operatori, gli interlocutori del comparto e con le associazioni perché il successo del salone passa attraverso l’incremento dell’uso della bici nel quotidiano come nel tempo libero e nella pratica sportiva. 2. Avete puntato, anche nella scelta del nome, a un’immagine diversa del ciclismo. Show significa anche tanti eventi collaterali L’idea è che la bici oggi debba essere vissuta e promossa in modo nuovo e diverso, che la fiera debba diventare evento e vivere una dimensione che sappia esprimersi anche al di fuori del quartiere. La fiera proporrà uno spettacolare bike test alle Torricelle e un programma di eventi e show che regalino un’esperienza unica sia ai visitatori che agli espositori. Stiamo anche mettendo a punto una BikeWeek che sarà propedeutica a Cosmo Bike Show: avrà come scenario il lago di Garda e proporrà oltre ad una serie di pacchetti turistici un programma di iniziative legate alla cultura della bici, al cicloturismo, alla strada e alla mtb. Le quali le aziende espositrici avranno modo di avere un contatto privilegiato con un pubblico di appassionati che date le caratteristiche del Garda sarà fortemente internazionale. 3. Due fiere a poca distanza. Per il mondo del ciclismo sarà un fattore positivo o negativo? La concorrenza in questo momento non appare una cosa intelligente ma partendo da questo presupposto oggi, probabilmente la fiera italiana del ciclo sarebbe a Friedrichshafen (in Germania dal 26 al 29 agosto).
Numero 1-2 / 2015
A settembre ci saranno due fiere di settore, una a Verona e una a Padova. Ecco la voce degli organizzatori in questa esclusiva intervista doppia.
Non era intelligente competere con ANCMA quando decise che il ciclo stava bene a novembre con la moto all’EICMA, non lo è stato poi quando Padova stava prendendo quota. Ma la competizione è stata virtuosa. Oggi la sfida è quella di riportare la bici italiana al centro dell’Europa dandogli un rilievo internazionale di cui le nostre aziende hanno bisogno. Per crescere alla bici serve un evento che abbia caratteristiche qualitative e logistiche importanti e VeronaFiere, che organizza manifestazioni come il Vinitaly, rappresentando l’Italia nel mondo, è la sede e l’organizzazione giusta. Gli eventi non possono prescindere dalla solidità di chi li organizza e oggi questa è una prerogativa che hanno pochissime realtà fieristiche. La competizione non ha l’obiettivo di creare due eventi ma in una prospettiva molto breve uno più grande e capace di dare maggior soddisfazione agli espositori e riscontri di pubblico importanti a cui in questo momento il settore può e deve aspirare. 4. Quali sono le prospettive di crescita di Cosmo Bike Show? Questa è una sfida all’Europa, la creazione di un evento che abbia le caratteristiche per diventare un riferimento internazionale permettendo alle aziende italiane di razionalizzare i propri investimenti grazie ad un appuntamento che li possa rappresentare nel mondo. E che abbia in prospettiva la possibilità di attrarre anche operatori ed espositori stranieri. Sul piano nazionale una fiera nuova e dinamica che si avvalga della logistica, dei servizi e dei parcheggi di Verona che è il baricentro di un enorme bacino sportivo e di consumo dando la possibilità di raggiungere dimensioni di pubblico assolutamente inedite per questo settore. 5. Qual è il suo punto di vista generale sul ciclismo in Italia? Credo che la sfida fondamentale sia allargare il mercato mettendo la gente in bici, fare della bici una parte della vita quotidiana, renderla sicura attraverso lo sviluppo di una ciclabilità urbana strutturata e protetta, incentivare l’uso della bici nelle scuole per poter contare sui ciclisti di domani. Il ciclismo è cresciuto e sta crescendo moltissimo in termini di immagine, oggi il Ciclista Ideale è Matteo Marzotto, e il consumo di qualità quando non di alta sono una realtà. Una nuova fiera deve saper rendere sempre più popolare e trendy la bici per allargare il mercato. Deve anche saper rispondere alla domanda di qualità e di innovazione e questi sono gli obiettivi di Cosmo Bike Show.
Inutile negarlo, un po’ di chiarezza sulla situazione delle fiere di settore in Italia andava fatta. Sì, perchè ora, al mese di febbraio, la situazione è questa: in Italia ci saranno due fiere, una a Verona, dal 11 al 14 settembre, e una a Padova dal 19 al 21 dello stesso mese. A organizzare Cosmo Bike Show, cioè la fiera di Verona, Paolo Coin e tutto il suo staff che fino all’anno scorso erano a Padova, che ora è invece gestita da Daniele Villa, con i suoi collaboratori e l’iridato ora ex-professionista Moreno Argentin. Nel titolo abbiamo scritto croce e delizia perché purtroppo è così, le fiere sono un momento imprescindibile per gli operatori ma, vista la vicinanza di date si tratta di una bella sfida per tutti. Tralasciamo in questa sede le numerose
discussioni che sono in atto, anche quando stiamo scrivendo, infatti quello che vogliamo fare ora è dare voce insieme a entrambi i soggetti. Ecco per voi un’esclusiva intervista doppia ai protagonisti dei trade show italiani: Paolo Coin e Daniele Villa. Ci preme sottolineare però una cosa: con grande rammarico diamo voce in un box anche agli organizzatori della fiera romana di marzo, Bicitime Expo, cancellata. Sarebbe stata una grande occasione che però, causa di forza maggiore, non ha potuto svilupparsi. Un vero peccato e un grande in bocca al lupo per i prossimi progetti a Expo Time, che con la consueta professionalità aveva portato una vera novità in una zona d’Italia spesso un pò troppo snobbata.
Nome: Expobici Dove: Padova Quando: 19 - 21 settembre 2015 www.italybikeshow.com Parla Daniele Villa, Padova Fiere
1. Cme procedono i lavori per la prossima Expobici? Stiamo “pedalando” verso il 19 settembre con grande determinazione: agli oltre 60mila visitatori e operatori professionali anche quest’anno attesi in fiera vogliamo proporre l’edizione più bella di sempre. Possiamo contare su un “capitano” straordinario: il campione del mondo Moreno Argentin, direttore del comitato tecnico di Expobici, ha “sfoderato” la stessa grinta che dimostrava quando macinava chilometri sull’asfalto, mettendo in questa avventura tutta la sua passione, la sua conoscenza del settore e la sua competenza di imprenditore. Ad affiancarlo, un team di professionisti di grande esperienza e il know how di tutto lo staff di PadovaFiere. Insieme, hanno già definito Expobici tour days, programma di eventi che si propone di accompagnare e affiancare gli espositori durante tutto l’anno offrendo una vetrina in cui presentare i loro prodotti in occasione di alcune delle principali manifestazioni ciclistiche a livello nazionale. Nella nostra squadra anche Ancma: con il prezioso supporto dell’associazione di categoria stiamo mettendo in campo un programma di proposte di formazione dedicate ai rivenditori. 2. Quali sono i focus principali che avrà la fiera del ciclo? ExpoBici non si esaurirà nei tre giorni della manifestazione e negli spazi della fiera: accanto al percorso dedicato agli operatori che prenderà il via nelle prossime settimane, anche un articolato programma di eventi outdoor che – grazie a una rafforzata sinergia con Padova e con il territorio delle Terme e dei Colli Euganei – invaderà città e provincia diventando un forte volano promozionale. Un’operazione che darà una visibilità forte ai nostri partner e ai nostri espositori. 3. Due fiere a poca distanza. Per il mondo del ciclismo sarà un fattore positivo o negativo? Inutile negarlo: si tratta certamente di una situazione negativa, che da noi non è stata né voluta né cercata. Il disagio mostrato in queste settimane da molti operatori è comprensibile: ExpoBici Padova si è affermata come la seconda manifestazione di settore a livello europeo e la prima in Italia, vede crescere di anno in anno il numero di visitatori e il grado di soddisfazione degli espositori. Insomma, proprio non si sentiva il bisogno di un’altra fiera, per di più a pochi giorni di distanza e a soli 70 chilometri da Padova, dove il Salone della Bicicletta è nato e si è radicato: una situazione che sarà una perdita di valore per tutti e non farà che “impoverire il settore”. Il disorientamento che abbiamo provato alla notizia della nascita di una manifesta-
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BICITIME EXPO cancellata Daniele Villa AD Padova Fiere
zione concorrente è durato comunque lo spazio di qualche minuto: subito ci siamo rimessi al lavoro con la serenità e la convinzione che il primato di ExpoBici – frutto del lavoro di squadra di tutto lo staff di PadovaFiere - è solido e sarà rafforzato dalla qualità della proposta che metteremo in campo quest’anno. Se alla base della nascita della kermesse scaligera ci sono stati dei comportamenti illeciti saranno le aule di tribunale a stabilirlo, nel frattempo noi continuiamo a “pedalare” e a lavorare sui contenuti di un’edizione che già si preannuncia come la più bella di sempre. Se vogliamo rintracciare un elemento positivo in questa situazione confusa, possiamo dire che ci ha stimolati a mettere in campo tutte le nostre energie e la nostra competenza per superarci e fare ancora meglio degli anni scorsi. 4. Quali sono le prospettive di crescita di Expobici Padova? Abbiamo messo a punto un piano triennale che definisce le prospettive di sviluppo da qui al 2017. Nei prossimi anni spingeremo con forza sulla leva dell’internazionalizzazione, già sono in corso contatti con Doha e Dubai. Potenzieremo gli incontri business, la qualità e la presenza dei buyers internazionali e degli operatori dell’informazione in arrivo dall’estero. Grazie a uno stanziamento per il rifacimento dei padiglioni messo in campo dall’amministrazione comunale potremo contare su servizi e spazi più efficienti. Non solo: il polo fieristico di Padova ospiterà il centro congressi più grande del Nord Est, il cui cantiere prenderà il via entro l’anno e che renderà possibili nuove sinergie e nuove prospettive di sviluppo. 5. Qual è il suo punto di vista generale sul ciclismo in Italia? In un quadro economico generale ancora piuttosto cupo, quello del ciclo è uno dei pochi settori “vivaci”, con molti indicatori positivi e prospettive di crescita interessanti. Certo, come un po’ ovunque è l’export a fare da traino (con un aumento che nel 2013 – secondo i dati Ancma - ha sfiorato il 40%) ed è fondamentale insistere nella ricerca di nuovi mercati. Anche nel nostro Paese le “potenzialità” aperte – e spesso ancora inesplorate – sono enormi: è arrivato il tempo di investire in una nuova cultura della ciclabilità, che consideri la bicicletta come un elemento centrale della mobilità urbana e guardi al cicloturismo e al suo indotto come un volano di sviluppo per il territorio. Una cultura che ExpoBici vuole impegnarsi a promuovere – anche pungolando le istituzioni su questi temi – sul solco della strada già tracciata l’anno scorso con la partnership attivata con l’ambasciata dei Paesi Bassi, che ha permesso di confrontarsi con un Paese modello in questo campo. Una collaborazione che continuerà e si rafforzerà quest’anno.
Sarebbe dovuta essere la fiera della capitale e di tutto il Centro Sud ma purtroppo non sarà così. Bicitime Expo, in programma a Roma dal 7 al 9 marzo, è stata cancellata. Una scelta un po’ “obbligata” per gli organizzatori, Expo Time, che non ha potuto conciliare alcuni fatti contingenti successi e un po’ di “disamore” da parte degli operatori del settore locali. Abbiamo raggiunto telefonicamente Marco Rossignoli, organizzatore dell’evento
romano, il quale prima di tutto si è dichiarato assai dispiaciuto della scelta che ha dovuto fare. A quanto pare non c’erano altre possibilità e anche da parte nostra non possiamo che dimostrare tutto il nostro sostegno a Expo Time, vero portabandiera italiano alle fiere di settore in giro per il mondo. Quello che ci dobbiamo chiedere ora è solo: perché? Come mai non si riesce a investire nel Centro Sud che invece pedala tanto e, dati alla mano, pedala sempre di più?
Daniele Villa AD Padova Fiere
Bike4Trade e ANCMA Fin dal primo numero del nostro magazine abbiamo stretto una partnership con ANCMA grazie alla collaborazione di Piero Nigrelli, direttore settore ciclo. Questo ha dato vita a una rubrica fissa che ogni mese vi propone interessanti ed esclusivi dati, statistiche, trend e iniziative.
NORME
Ancma di Pietro Nigrelli
Bicicletta e Norme tecniche: EVOLUZIONE E CAMBIAMENTO
Le norme tecniche di tipo volontario stanno cambiando, cosa comporta questo nel settore del ciclo? Quali obblighi? Quali opportunità?
Prima di tutto, prima di affrontare questo discorso, occorre capire che cosa sia una norma. Si tratta di un documento tecnico, pubblicato da un ente di normazione, che contiene al suo interno prescrizioni tecniche relative alla qualità e sicurezza di un prodotto. Ovvero, descrive i criteri o i parametri tecnici che un prodotto deve superare per soddisfare uno standard di qualità e sicurezza. Si tratta di un concetto di “criterio minimo”, come è previsto dal concetto di norma stessa, si tratta quindi di stabilire il minimo accettabile affinché un prodotto sia considerato di qualità e sicuro. Questo vuol dire che a nessuno sarà impedito di costruire e vendere un prodotto migliore di tali standard. Non è consentito invece, se lo schema normativo è richiesto sul mercato, andare “sotto” tale limite.
OGGI COME FUNZIONA
Sul mercato esistono sostanzialmente due modalità di approccio: quello obbligatorio e cogente oppure l’approccio volontario. Il primo prevede che la vendita di un prodotto passi attraverso certificazioni obbligatorie, o atti amministrativi ministeriali come le “omologazioni”, mentre il secondo approccio lascia al mercato la facoltà di decidere se, e come, un prodotto debba essere testato o addirittura certificato per poter essere messo in vendita. In questo caso occorre sempre ricordare che una Direttiva Europea, la 2001/95/CE ci impone, in ogni caso, di mettere in commercio un prodotto che sia “sicuro”. Si chiama infatti Legge sulla “Sicurezza Generale dei Prodotti”: la legge ti obbliga a immettere sul mercato un prodotto “sicuro” e ti consiglia, come buona norma di comportamento, di utilizzare, se esistono, norme tecniche volontarie.
IL PASSAGGIO ALLE NUOVE NORME Quali: UNI EN 14764 - 14765 - 14766 - 14781 Quando: 31/07/2015 Perchè: AI FINI DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ AI REQUISITI DI SICUREZZA GENERALE DEI PRODOTTI (DIRETTIVA 2001/95/EC)
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PERCHÉ QUESTA AMPIA PREMESSA?
Le biciclette e i loro accessori appartengono a questa seconda famiglia di prodotti, quelli per i quali esiste l’obbligo di garantire al mercato una “presunzione” di sicurezza. Abbiamo quindi sempre apposto sulle bici, e sui loro componenti, la dicitura “prodotto conforme alle norme UNI EN 14764, 14765, 14766, 14781” per comunicare al mercato che il fabbricante si era preso cura di un processo di verifica di queste bici o componenti e che si assumeva tutte le responsabilità nei confronti della legge che il prodotto immesso sul mercato fosse sicuro. Chiunque marchi con il proprio nome una bicicletta, e la vende, deve conoscere il significato - e le conseguenze - della Legge citata prima e del Codice del Consumatore per non avere sorprese nel post vendita. Le norme UNI EN sono state una vera e propria rivoluzione nel mondo della normazione della bicicletta. Nel 1995 proliferavano una grande quantità di norme nazionali (francesi, tedesche e inglesi innanzitutto, ma anche spagnole, portoghesi, svedesi etc). Lo sforzo allora fu quello di unificare in una norma europea il meglio delle norme esistenti. Grazie ad ANCMA, che si prese carico della segreteria tecnica, e di tutte le altre associazioni europee, dopo 8 anni di intenso lavoro il gruppo normazione produceva le norme europee della serie 14mila. Queste venivano poi pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea nel 2005 facendole diventare, per l’Europa, il documento legale certo.
COSA VUOL DIRE?
Significa che in caso di sinistro, in caso di rottura di telai o altri componenti di una bicicletta venduta, la presenza o meno di un processo di produzione legato a verifiche sulle norme tecniche UNI EN della serie 14mila diventava l’ago della bilancia su dove far ricadere le responsabilità. Da dieci anni dunque abbiamo come caposaldo normativo le norme EN che ci hanno aiutato parecchio. Innanzitutto a esportare i nostri prodotti in Europa: l’Italia è infatti ancora il primo produttore ma anche il primo paese esportatore in Europa. Queste norme ci hanno aiutato anche a rendere più chiaro e meno controverso il contenzioso legale sul mercato.
LA NOVITÀ
Tanto è stato il lavoro normativo delle associazioni e delle segreterie tecniche degli enti di normazione, e su tutte l’UNI che ha gestito la segreteria tecnica del CEN TC 333, e tanto si è ormai adeguata la produzione mondiale di biciclette a questi canoni ormai riconosciuti da tutti come standard di qualità e sicurezza accettabili. Criteri validi sia dal mercato che dal mondo produttivo che diventano standard internazionali, ISO appunto, e cominciano il lungo iter di affrancamento nei vari paesi del mondo partendo naturalmente dall’Europa, che le adotterà in questi primi sei mesi del 2015.
COSA CAMBIERÀ?
Da un punto di vista sostanziale pochissimo, i valori e le prescrizioni tecniche delle EN erano e restano validissimi sul mercato internazionale. Cambia invece la forma: le EN erano “Ad Velocipedem” ovvero dedicate ad ogni singola bici, le ISO hanno una struttura di prove e requisiti generali e sono declinate per singola tipologia di bici.Una ISO per le bici da adulto o giovani adulti (ISO 4210) e una ISO per i bambini (ISO 8098). Queste norme sono già in vigore e nei primi sei mesi di quest’anno conviveranno con le EN 14mila, mentre da agosto in avanti saranno valide solo le ISO. Questi cambiamenti hanno la conseguenza di attirare l’attenzione del consumatore sui significati tecnici della vendita di un prodotto a norma, e lo renderanno sempre più consapevole dei propri diritti in caso di rotture, sinistri o guasti. La segreteria di ANCMA resta a disposizione del mercato per ogni ulteriore chiarimento nella vendita di prodotti nel settore ciclo.
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REPORTAGE
La nostra visita a Clermont Ferrard, sede mondiale di Michelin Dal nostro inviato Benedetto Sironi
Una vecchia locandina Michelin che senza volerlo “anticipava” il più moderno e noto omino “Bibendum” qui raffigurato per rappresentare il progetto suole. Sotto la sede Michelin
Dai PNEUMATICI alle SUOLE Con alle spalle due multinazionali miliardarie e uno dei marchi più conosciuti del mondo, la nuova società JV International guidata da Ambrogio Merlo conferma i suoi piani ambiziosi, annunciando anche le prime prestigiose partnership. Obiettivo: 50 milioni di paia prodotte e la conquista del 10% del mercato delle suole tecniche.
Eravamo stati i primi in Italia a svelarlo addirittura oltre un anno fa, pubblicando in esclusiva sul numero di dicembre 2013 di Outdoor Magazine (altro giornale del gruppo Sport Press) un’ampia intervista ad Ambrogio Merlo, che di questa storia è uno dei protagonisti. Stiamo parlando del progetto delle suole tecniche a marchio Michelin, che nel 2014 ha preso pienamente forma e si è concretizzato nelle prime importanti partnership. Ma è solo l’inizio. E considerando gli attori e le risorse messe in campo, siamo certi che delle suole Michelin continueremo spesso a parlare. DIETRO AL PROGETTO Come abbiamo già ricordato, tutto nasce dall’unione di due big mondiali: il primo è la multinazionale Jihua, state company cinese che opera nell’abbigliamento professionale, nel settore tessile e nella produzione di dotazioni di sicurezza. Nata solo nel 2009, dall’anno successivo è quotata alla borsa di Shangai e oggi ha qualcosa come 40mila dipendenti, 4,3 miliardi di dollari di fatturato e una produzione annuale di oltre 50 milioni di capi di abbigliamento. Il secondo è appunto Michelin, storico marchio francese nato nel 1889 che nel 2013 ha prodotto 171 milioni di pneumatici con un fatturato netto di 20,2 miliardi di euro, presente in più di 170 paesi, con 111.200 dipendenti e 67 siti produttivi in 17 paesi. Attraverso la sua divisione lifestyle (nata nel 2000 e con un fatturato di 260 milioni di euro) e un programma di licenze il marchio è presente anche in molte altre categorie: guide turistiche, gastronomiche (la celebre guida Michelin), servizi di assistenza alla mobilità, accessori, gadget e suole appunto. JV INTERNATIONAL Per coordinare worldwide il progetto è stata creata una nuova società, JV International. La quale gestisce R&D, design, attività commerciali, marketing e amministrative. Potendo contare su ben cinque sedi tra Italia e Cina: le due principali a Tavernerio (Como) e Hong Kong, mentre a Verona sorge il centro design e in Cina vi sono due siti produttivi. A guidare la società Ambrogio Merlo, che il settore lo conosce già molto bene essendo stato dal 2002 al 2007 amministratore delegato di Vibram, il celebre marchio dell’ottagono
giallo leader nel segmento delle suole tecniche. Inevitabile quindi l’accostamento delle due aziende le quali - a dispetto delle dichiarazioni molto “concilianti” dello stesso Merlo – saranno quindi sempre più in diretta competizione. Da alcuni mesi a Merlo si è affiancata anche un’altra figura molto nota e con una comprovata esperienza nel mondo outdoor come Andrea de Pascale, per oltre 20 anni operativo in Gore-Tex Italia, in particolare nel marketing. Il team di lavoro inoltre è composto da altri Ambrogio validi professionisti con grande espeMerlo rienza nel mercato sportivo e non solo, tra questi Trond Sonnergren (head of design & product development) e Filippo Sartor (key account manager). In previsione nei prossimi mesi anche numerosi clinics dedicati ai negozianti per spiegare e valorizzare le caratteristiche e i plus delle suole Michelin. BIENVENUE À CLERMONT-FERRAND Gli obiettivi dichiarati da JV International sono ambiziosi e puntano nel giro di qualche anno a conquistare il 10% circa del mercato delle suole tecniche, stimato in 500 milioni di paia (significherebbe quindi 50 milioni di paia l’anno). Per ufficializzare in grande stile il progetto e svelarne tutti i dettagli lo staff dell’azienda ha organizzato lo scorso novembre un press trip europeo direttamente nella sede di Michelin di Clermont-Ferrand, capitale naturale del “Massiccio Centrale”, nell’affascinante regione d’Auvergne, alle porte di un enorme parco naturale. Qui i circa 50 giornalisti provenienti da vari paesi europei e non solo hanno partecipato alla conferenza stampa ufficiale prima di visitare le varie divisioni dell’azienda, partecipare attivamente ad alcuni workshop, assistere a test di laboratorio, confrontarsi con i tecnici Michelin. Nonché testare in alcuni adrenalinici giri di pista le performance dei pneumatici su asciutto o bagnato, insieme ai driver Michelin. Un’occasione assai utile per verificare quanto know-how e innovazione siano die-
tro allo sviluppo dei vari compound per pneumatici di ogni genere e forma (tra i quali quello che detiene il record di più grande al mondo e che campeggia all’ingresso dell’headquarter, vedi foto). “FROM TYRES TO SOLES” Una curiosità: il verbo “chausser” in francese ha un duplice significato: “mettersi le scarpe ai piedi” ma anche “sistemare la gomma su di una macchina”. A maggior ragione qui in Michelin sono convinti che le calzature rappresentino per le persone quello che i pneumatici sono per i veicoli, necessitando per la massima performance dei 3 medesimi fattori: grip, durabilità e comfort. Per questo hanno coniato un efficace claim per il nuovo progetto: “From tyres to soles, more technology for more performance”. Da questa filosofia deriva una ricerca continua sui vari materiali e sul loro comportamento nelle più svariate condizioni: attività evidentemente fondamentale anche quando si parla di suole. Ecco perché tra il reparto R&D di Michelin e quello già citato di Verona c’è un continuo e proficuo rapporto di collaborazione per arrivare a perfezionare i singoli progetti, insieme ai partner coinvolti (il book di suole Michelin conta oggi già oltre 100 referenze). LE PRIME COLLABORAZIONI A proposito di partnership, prestigiose le prime messe a segno nel 2014: TCX (moto), Diadora (antinfortunistica) e Northwave (bike, vedi box nella pagina a fianco). E anche il 2015 si è aperto con altre due importanti collaborazioni: quella con Ride Snowboard e con Under Armour. Quest’ultima in particolare gestita da Trond Sonnergren (head of design & product development) e Filippo Sartor (key account manager). Considerando tutto quello che abbiamo scritto e soprattutto visto di persona, siamo certi che altri importanti “colpi” non mancheranno nei prossimi mesi. www.jvinternational.com
Da sinistra: stivale da moto TCX Adventure - Infinity con suola ispirata al pneumatico da enduro Michelin Anakee 3; il modello Artic Diadora (antifortunistica) con suola Michelin elettrostatica e super resistente; la suola Michelin Peak sugli scarponi da snowboard Insano del marchio americano Ride; infine l’avveniristica suola per una particolare calzatura da trail running Under Armour (in versione low e mid, per il momento disponibile solo negli USA) che riprende il concetto del Fat Tire, noto pneumatico Michelin per caratteristiche tecniche di adattabilità ai diversi terreni”
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DUE I MODELLI REALIZZATI INSIEME AL MARCHIO VENETO
Michelin subito protagonista nel bike con Northwave DOLOMITES EVO Grandi prestazioni e capacità di shock absorbing sono i fiori all’occhiello di Northwave Dolomites Evo, il nuovo modello top della gamma All-Mountain 2015, che monta l’innovativa suola Michelin Rock’r sviluppata in collaborazione fra Northwave e Michelin. Fin dalla prima calzata il tallone rinforzato e il sistema di chiusura con il rapidissimo Speed Lace e uno strap danno un’immediata sensazione di grande solidità e protezione. La tomaia è costruita con la tecnologia thermowelded multi/ayer: un’avanzata costruzione a più strati dallo spessore sottilissimo, termosaldati
tra loro, che permette l’inserimento di ampi inserti in rete direttamente sulla struttura portante senza sovrapposizioni di materiali, riducendo il peso e incrementando il comfort. La suola Michelin Rock’r è un concentrato di tecnologia di materiali e della calzatura è improntata alla massima prestazione: lo shank è stato esteso per garantire una maggiore rigidità e, di conseguenza, una migliore trasmissione di potenza. Sulla spalla del battistrada la dimensione dei tasselli è stata aumentata per una migliore stabilità. La suola è costituita di due mescole: la zona nera è strutturata in DC Compound, caratterizzato dall’eccellente grip e l’elevata robustezza, mentre per la zona blu è utilizzata la mescola DC 4 Compound, ancora più robusta e resistente ad abrasione e compressione. Infine, l’esclusiva X-Crossbow construction a doppia balestra, derivata dall’esperienza Northwave nell’offroad e negli sport invernali, unita alla tecnologia dei materiali, rende l’area lungo il tallone particolarmente elastica e le conferisce eccellenti capacità di shock absorbing.
SPIDER PLUS 2 - SPIDER 2 Aderenza e ammortizzazione ai massimi livelli sono le caratteristiche chiave di Spider Plus 2 e Spider 2, i due modelli che impiegano la seconda suola sviluppata da Northwave e Michelin, X-Crossbow. Entrambi i modelli si caratterizzano per la tomaia in PU ultraleggero con costruzione multistrato termosaldata. A differenziare Spider Plus 2 e Spider 2 è il sistema di chiusura: Spider Plus 2 impiega infatti l’innovativo sistema S.L. W. 2 di Northwave, che permette di chiudere e aprire completamente la scarpa con l’impiego di un solo bottone, insieme a uno strap posizionato sul collo del piede. Spider 2 monta invece il sistema Northwave Speed Lace. La suola Michelin X-Crossbow mantiene le caratteristiche al top di grip e trazione, ma con una struttura meno rigida che ne aumenta il comfort in camminata. Come suggerito dal nome, impiega la tecnologia X-Crossbow a doppia balestra che conferisce maggiore ela-
Sopra le due versioni della Spider 2. A destra la Spider Plus 2.
sticità nella zona del tallone e ottime qualità di assorbimento degli urti. Grazie all’esperienza Michelin, anche in questo caso il battistrada è ispirato al disegno dei pneumatici del marchio francese ed è pensato per scaricare il fango e lo sporco accumulato. La mescola della gomma è DC Compound, mentre l’area del tallone è disegnata in maniera specifica per migliorare l’aderenza durante l’appoggio.
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FOCUS ON
Torrevilla mtb Testo di Marta Villa
LUPI IN BRIANZA
TEAM 2015 Il Team di Monticello Brianza ha confermato per quest’anno i suoi main sponsors KTM Bike Industries e Protek Controtelai a scomparsa e aggiunge il prestigioso marchio Dama, azienda di abbigliamento tecnico tra le più attive sul mercato.“Siamo molto soddisfatti - hanno dichiarato i dirigenti del team - per il tris di brand che hanno deciso di confermare ed aumentare la loro presenza sulle nostre maglie. Sappiamo che questo significa che il lavoro svolto è stato apprezzato, siamo anche consapevoli che il livello delle nostre attività deve rimanere alto e se possibile alzarsi ancora di più. Non è nel nostro Dna sedersi sugli allori, questo i nostri sponsor lo sanno e per questo ci apprezzano anno dopo anno”. Non va dimenticato che nel 2014 gli alfieri del team hanno conquistato 46 vittorie, tra queste il Campionato Europeo con Adriano Zanasca e il titolo di Campione Italiano per Simone Colombo. Per questa nuova stagione Eddie Andres torna nelle fila del Torrevilla il colombiano Eddie Rendon Rios Andres Rendon Rios (elite) e il connazionale Jhonatan Botero Villegas (anche lui elite). Da Andrea Righettini segnalare inoltre Andrea Righettini (elite), campione italiano Under 23 e Maximilian Vieider, entrambi atleti della nazionale, e gli Under 23 Luca Gandola e Tommaso Caneva. In campo femminile confermate l’elite Mara Fumagalli e la giovanissima junior Corinne Casati, così come, in campo maschile, gli elite Andrea D’Anneo e Stefano Moretti e il Campione Italiano Marathon Master 2 Simone Colombo. Gli atleti del team correranno con una KTM Myroon 27.5 e 29 Prestige mentre agli esordienti verranno affidate le KTM Aera 27.5.
La formazione brianzola di Monticello Brianza non è solo uno dei riferimenti agonistici della mtb italiana. Sotto la guida del presidente Fabrizio Pirovano tutto il team è attivo in iniziative particolari, una su tutte la Pedala coi Lupi
Il Torrevilla Mtb, nato nel 1988, non è solo una delle formazioni mtb più importanti a livello italiano, ma è soprattutto un gruppo di appassionati che, in tutti questi anni, non ha mai perso di vista due dei principi di questo sport: divertimento e formazione. Nata con il progetto di diventare uno dei team di riferimento della Brianza, fin dall’inizio la società si è posta sui gradini del podio delle principali competizioni. Non bisogna infatti dimenticare il trofeo società, assegnato dalla FCI, conquistato nel 2002, 2003 e 2004 e poi anche nel 2008 e 2010. Atleti come Franz Hofer, Sandra Klomp, i russi Andrey Mukhin e Alexey Medvdev, i colombiani Eddie Rendon, John Botero, Amaya Chia e Diego Arias sono sempre stati in questi anni sul podio delle principali gare nazionali e internazionali. In 27 anni la formazione è cresciuta veramente infatti, dall’iniziale gruppo di 20 tesserati, oggi sono più di 150 i biker che vestono i colori del team brianzolo che, inoltre, nel 2006 ha organizzato anche i Campionati italiani di specialità. Attività diverse Ma il Torrevilla Mtb non è solo questo. Infatti, dall’eclettica mente del suo presidente, il designer di fama internazionale Fabrizio Pirovano, e da tutto il gruppo è nata una serie di eventi di sostegno e dif-
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fusione della mtb. Il più famoso di questi appuntamenti è senza dubbio la Pedala coi Lupi di luglio, che quest’anno fa parte del programma ufficiale di Expo 2015. Una pedalata in notturna con passaggi sotto archi infuocati, coraggiosi acrobati sospesi nell’aria, pericolosi (ma non troppo) mangia fuoco, sorprendenti effetti luminosi. E sonori e ululanti, ma soprattutto veri lupi cecoslovacchi. Inoltre, anche musica con tre concerti dei più famosi gruppi brianzoli, artisti circensi, teatrali e ristorazione di livello per le migliaia di partecipanti e visitatori. L’anno scorso, visto il grande successo, l’evento ha raddoppiato con un appuntamento a Monza nel mese di giugno affiancato a quello di Monticello Brianza a luglio. L’edizione monzese è stata un vero successo con ben 2.000 partecipanti e oltre 3.000 visitatori. Ma non è finita qui. Infatti non vanno dimenticati tutti i “collaterali” che gravitano intorno al team. Un esempio, la Bi-Circo, happening di artisti di strada nazionali ed internazionali integrato da performance musico-teatrali di grande livello. O la Teatro by bike, divertente percorso dedicato ai più piccini che seguono una favola itinerante allestita nel parco di Villa Greppi a Monticello, avente come protagonista il Lupo. A parte queste iniziative in un certo senso ludiche, la compagine guidata da Fabrizio
Pirovano si dedica attivamente anche alla promozione della mtb e del ciclismo sul territorio. Per esempio con Happy Bike, delle serate di aggiornamento su temi attinenti alla mountainbike, dall’alimentazione all’allenamento passando per la psicologia dello sport, organizzate presso la propria sede e aperte a tutti. Inoltre, il 2014 ha dato il via ai “Corsi di avvicinamento alla MTB” rivolti a bambini e bambine dai 5 ai 15 anni, organizzati presso il Parketto Bike di via Rossini. Più di 50 gli entusiasti partecipanti seguiti attentamente dai Maestri di 1° livello Torrevilla MTB. “Il Parketto Bike sta diventando un punto di riferimento per corsi, allenamenti e momenti di svago e divertimento sia per i giovanissimi che per tutti coloro che amano la mtb. Un luogo dove pedalare liberamente nel verde al sicuro dai pericoli della strada. Siamo molto felici di questo risultato soprattutto per il territorio e la comunità che ne beneficia”. Sono queste le parole di Fabrizio. Notevole anche l’attività escursionistica intenzionata a trovare nuovi itinerari e l’organizzazione di divertenti e appassionanti “avventure” in mtb. La proposta è dedicata a soci e non solo,
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Jhonatan Botero Villegas Maximilian Vieider
è gratuita e si svolge da marzo a ottobre con tipologia cross country e freeride e con appuntamenti quindicinali, prevalentemente sul territorio lombardo. Un team Certificato Zero Emission Una visione green della propria attività ma come? Attraverso la compensazione delle emissioni di CO2, prodotte durante le manifestazioni e le attività di team ed escursionismo, con la certificazione Zero - Emission. Procedendo sempre alla raccolta differenziata, sia in sede, sia durante le manifestazioni. Promuovendo il carpooling per le escursioni che prevedono un avvicinamento in auto. Arredando la nuova sede utilizzando unicamente materiali di riciclo e sostituendo la stampa della brochure annuale e degli inviti alle manifestazioni con l’invio tramite posta elettronica a soci e simpatizzanti, sviluppando inoltre l’inserimento di nostri spazi nei siti di mtb. Inoltre sono attivi la cooperazione con la Cooperativa Sociale di recupero “Il Volo” di Monticello Brianza e il sostegno alla campagna per l’acquisto di un cane guida per ciechi “Due occhi per chi non vede”.
www.torrevillamtb.com
CONSIGLI UTILI
Le considerazioni e gli spunti elaborati insieme al consulente Vittorio Mangano Testo di Monica Viganò
MARGINI & DINTORNI: cosa c’è da sapere Alla base di ogni economia, persino di quella domestica, c’è la matematica. Che è fatta di calcoli precisi e che lascia poco all’interpretazione. Quei calcoli ci aiutano a capire se ci possiamo ritenere in salute oppure se dobbiamo “correggere il tiro”. Quei calcoli sono dunque essenziali, soprattutto per i negozianti che tramite essi possono capire effettivamente quanto a fine mese si mettono in tasca. Anche se apparentemente possono sembrare complessi, in realtà rispondono a poche regole che se prese seriamente in considerazione possono davvero aiutare il retailer, anche il più piccolo, a gestire correttamente la propria situazione finanziaria. Per far luce su questi aspetti (tra margini, profitti e mark up con qualche accenno al marketing finanziario) vi proponiamo questa interessante intervista a Vittorio Mangano, attivo anche nel mercato bike lavorando in Italia per i marchi Musing (bike), Royal (abbigliamento), 7iDP (protezioni) e Flyer (e-bike). Vista poi la sua profonda esperienza del mercato sportivo come negoziante, agente, nonché il suo nuovo ruolo di consulente, siamo certi che ogni dealer possa trovare degli spunti interessanti e utili in queste due pagine. Partiamo con una tua breve presentazione. Lavoro nel mercato sportivo dagli anni ’80. Ho rivestito vari ruoli a partire da quello di negoziante. A 18 anni ho ereditato da mio padre un negozio di articoli sportivi che ho gestito dal 1982 al 1998. Nel frattempo, nel 1992, ho iniziato ad andare e venire dall’Australia. Una volta rientrato definitivamente in patria, nel 1994, ho iniziato a lavorare come agente oltre che come negoziante. Poi nel 1998 ho chiuso il negozio di mio padre e ho aperto un negozio di streetwear che ho venduto nel 2003 per seguire l’attività di rappresentante. Quali erano le difficoltà per un commerciante in quegli anni? Quello che mancava era il tempo per poter fare tutto. Non c’era internet e le informazioni non erano accessibili quanto oggi. Per cui per essere avanti bisognava realmente muoversi. Erano gli anni ’80, già Vittorio Mangano in sella alla sua mtb
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Che sia tramite una app per smartphone o tramite il più elementare moltiplicatore, ci sono pochi semplici calcoli che il retailer dovrebbe sempre tenere presente e adottare per una corretta gestione finanziaria del punto vendita e una maggior consapevolezza dei propri reali guadagni.
andavo all’Ispo e avevo un laboratorio di riparazione sci. Poi praticavo tanto sport, che all’epoca aveva un forte valore sociale e bisognava saperlo fare per capirlo, per sentirlo e quindi venderlo al meglio. Hai poi lavorato anche come agente e agente unico per diversi brand. Quali i principali? Quiksilver, Roxy, Armada, Flow, Timezone per citarne alcuni. E anche No Fear: per i miei clienti ero “Vittorio No Fear” perché a livello di mercato non avevo e non ho paura. È quello che cerco ancora oggi di dire ai negozianti: per fare qualcosa bisogna osare, non aver paura e non aspettare che capiti da sé. Bisogna sbatterci proprio la testa. Come mai sei passato da negoziante ad agente, da un lato all’altro della staccionata? È stata un’evoluzione naturale. In più ero stanco di star fermo in negozio. Credo che “galeotto fu” il viaggiare in Australia, che mi ha dato nuovi stimoli e visioni. Appunto la visione è quello che conta: se non ne hai una, vuol dire che non sai dove andare e cosa fare. Di cosa ti occupi ora? Oggi sono consulente sportivo commerciale. Cerco in pratica di fare da trait d’union tra azienda e negoziante con l’intento di soddisfare le esigenze di entrambe le parti. La discussione tocca spesso l’aspetto economico/finanziario, perchè il negoziante il più delle volte non conosce i calcoli che gli possono dire se e quanto guadagnerà da un acquisto. Per cui spesso incappa in errori grossolani, seguendo campagne di marketing molto ben congeniate. Seguendo questa tua evoluzione, com’è cambiato il tuo punto di vista e dunque il tuo modo di ragionare? Conosco bene tutti gli attori del mercato e cerco di focalizzare il problema che mi viene posto. Lo focalizzo dal punto di vista dell’azienda (vendere, come?), del cliente (comprare, come?) e dal mio (…cerchiamo di stare vivi). Se “sento” la soluzione, la propongo. Quali sono i processi basilari che un negoziante deve seguire per capire l’effettivo guadagno sui prodotti da lui venduti e perché ritieni non ci sia sempre chiarezza su questo punto? È aumentata la confusione, sia per il grande numero di marchi a disposizione sia per il marketing finanziario che fa credere a un negoziante di poter guadagnare di più. Ma il calcolo da fare per verificarlo in pochi si prendono la briga di farlo. Sostanzialmente il negoziante può fare due cose: o scarica una app di calcolo margini sul suo smartphone e se la fa spiegare dal commercialista. Oppure chiede all’azienda a quanto ammonta il moltiplicatore, che comprende l’IVA. Levata quella, il negoziante sa a quanto ammonta il suo profitto prima delle tasse e quindi più il moltiplicatore è alto, meglio è.
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Ecco un esempio: se il moltiplicatore è 2 e acquisto un bene a 1.000 esclusa IVA, significa che lo rivendo a 2.000 inclusa IVA. Scorporando quest’ultima, ottengo 1.639 e quindi il mio profitto prima delle tasse sarà 639. Parlando proprio in termini economici, qual è la situazione odierna dei commercianti dal tuo osservatorio? Purtroppo non sono in salute e non è solo un problema di soldi. Spesso non si riconosce dove stia il problema e si tende ad andare avanti per inerzia. Oppure ad affidare le proprie sorti alle aziende, che promettono prodotti che vendono bene. Ma chi fanno guadagnare realmente? Al negoziante quanto rimane in tasca? Cosa cambia in particolare a seconda dei settori tra i punti vendita? Fondamentalmente niente. In tutti i settori bisogna essere veramente preparati dal punto di vista finanziario e bisogna conoscere ciò che si vende. Per questo secondo aspetto è fondamentale praticare lo sport cui il negozio si riferisce. Dal punto di vista finanziario invece è importante farsi seguire da un bravo commercialista ma è egualmente importante non chiudere mai gli occhi per evitare di farsi abbindolare con promesse di facili guadagni. Credi che sia una conseguenza solo dell’economia del Paese o anche di una cattiva gestione economica del punto vendita? Sicuramente entrambi. Credo che i punti vendita abbiano un po’ perso la strada. Fanno fatica a capire cosa sta succedendo. Di certo una volta c’era meno concorrenza, tutto era per un certo verso più semplice perché c’erano meno marchi. Ora è difficile per il negoziante orientarsi nell’universo di brand che ha a disposizione e allo stesso modo è difficile per il consumatore finale saper scegliere correttamente. La selezione è un aspetto critico per entrambe le parti. Cosa è cambiato negli ultimi anni? Si è modificata (in peggio) la consapevolezza del negoziante sul funzionamento degli strumenti finanziari che lo potrebbero aiutare a muoversi sul mercato. Aggiungo che in generale che c’è poca autostima. Il negoziante è portato a muoversi poco perché c’è la crisi, perché ci sono i big di mercato. Si crede poco in
una via d’uscita e si finisce per non cercarla neanche, scegliendo di star fermi e farsi trascinare dalla corrente. Invece se i piccoli negozi si muovono, riescono anche se con fatica ad andare avanti.
Faccio l’esempio di un piccolo ma virtuoso negozio action sport della Brianza. È situato nel “triangolo delle Bermuda” tra Longoni, Sport Specialist, Maxi Sport e Mascheroni. Eppure vive. Alla base ci sono dei titolari con passione e competenza e soprattutto in grado di far bene i conti. Pensi che spesso ci sia anche poca formazione imprenditoriale? La condizione dei negozianti di oggi potrebbe certamente migliorare con una corretta formazione. Il retailer dovrebbe conoscere le tante variabili che deve considerare oltre al calcolo del profitto. Dovrebbe ad esempio saper capire se vale la pena acquistare più merce per avere uno sconto quantità, valutando se poi questo “di più” sarà assorbito dal potenziale di vendita o sarà una probabile rimanenza di magazzino. Dovrebbe saper valutare un listino prezzi che deve essere credibile e gestibile perché da lì partono i margini. Se l’azienda si accorge di aver davanti una
persona competente, smette di far promesse che non sono reali e inizia a collaborare. Se funzionasse così, l’economia sarebbe sicuramente più sana. Quali sono i negozianti più preparati? Senza dubbio i big come Sport Specialist, Longoni, Decathlon. E non è solo perché hanno dalla loro ingenti capitali. È anche perché hanno uffici contabili che, a differenza di un negoziante appassionato dello sport che tratta, non hanno “emozionalità” sui prodotti.
Riassumendo, se dovessi rivolgerti a un negoziante e consigliarlo sulla gestione economica del suo punto vendita, quali sono gli aspetti che dovrebbe tenere in considerazione e soprattutto in che modo? Dovrebbe guardare il profitto diviso due (levando così le tasse che influiscono circa per il 50%) per capire cosa si mette in tasca. La cosa più elementare è calcolare il moltiplicatore (che comprende l’IVA). Oppure più semplicemente può scaricare un’applicazione sul suo smartphone e inserire il parametro IVA per il calcolo. Io per iPhone uso Margins 2.5 ma ne esistono per ogni sistema operativo. Qual è il difetto che riscontri di più e quale altro consiglio in generale ti senti di dare? Io sono convinto che i negozianti abbiano troppa paura. Se acquistano un marchio noto, sono sicuri di venderlo perché tutti lo conoscono. Se hanno a scaffale qualcosa di nuovo, invece, lo devono spiegare al cliente finale. Ma non è detto che la novità, pur dando loro meno certezza di vendita, faccia loro guadagnare di meno. A volte devono assumersi il rischio e osare. Concludiamo con un tuo pensiero finale. Il margine è diretta conseguenza della “filosofia” con cui un negoziante affronta gli acquisti. Il momento dell’ordine è il più importante per il retailer, che deve essere concentrato al massimo. Deve ritagliarsi del tempo da dedicare all’agente (e quindi all’azienda) e passarlo ad ascoltare ciò che gli dice senza distrazioni di sorta. Al termine, deve saper ribattere con parole giuste e competenti. Così facendo si assicura un rifornimento ad hoc per il suo punto vendita. Tutto parte da lì, dall’ordine. Bolt quando fa il record del mondo lo si vede per 10 secondi. Ma cos’ha fatto prima di arrivare lì, quanto si è allenato? La preparazione è tutto. In ogni ambito. Non perdetevi la prossima puntata della nostra rubrica “Consigli utili”.
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FOCUS PRODOTTO distribuito da: Pieffe Sport - Tel. 045.6901522 www.pieffesport.it – www.bee1.it info@pieffesport.it
Bee1 Testo di Marta Villa
L’APE DEL TOUR
Sono le calze che hanno aiutato Vincenzo Nibali a vincere l’ultimo Tour de France, la corsa più importante al mondo. Frutto della ricerca tecnologica e della produzione Made in Italy, Bee1 è un marchio Pieffe Sport.
Area a compressione differenziata che protegge e sostiene la caviglia Tallone della calza rialzato
Lavorazione “Bee-Nest” che riduce la formazione di pieghe sul collo del piede
Un brand che è diventato un punto di riferimento anche nel mondo del ciclismo oltre a essere una presenza affermata in quello dell’outdoor e degli sport invernali. Stiamo parlando di BEE1 e dei suoi prodotti, risultato della passione sportiva dei suoi fondatori, Paolo e Francesco Rossignoli. La famiglia Rossignoli fonda l’azienda, la Pieffe Sport, nel 1995, e fin da subito realizza un prodotto tecnico, frutto di alta competenza sportiva. Nascono così le prime calze dedicate al mondo del ciclismo e del calcio. Negli anni le linee BEE1 sono state diversificate e ampliate. Passione e impegno sono i comuni denominatori di ogni modello, nulla viene lasciato al caso ed ogni articolo è testato da atleti che ne verificano le qualità e aiutano l’azienda a migliorare la tecnicità della propria offerta.
Punta anatomica differenziata per piede destro e sinistro per una migliore vestibilità
La linea BEE1 nasce da questi concetti e introduce come elemento chiave nella realizzazione il Cupron. Una speciale fibra di rame, per la quale Pieffe Sport è un partner di sviluppo esclusivo in Italia sui modelli della collezione. Dopo aver registrato negli anni un fatturato in costante crescita e con oltre 1,5 milioni di paia di calze vendute mediamente nelle ultime stagioni, l’azienda veneta intende ora fare un ulteriore salto di qualità e imporsi fra i leader di settore a livello nazionale e non solo. Già fornitore ufficiale della FISI per lo sci alpinismo, della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio e degli istruttori nazionali di sci alpino, telemark e snowboard, e con all’attivo una collaborazione con il due volte vincitore dell’Ultra Trail Du Mont Blanc Marco Olmo, gli alpinisti Marco Heltal e Mario Trimeri, e con il vincitore del Giro d’Italia nel 2013 e del Tour de France nel 2014 Vincenzo Nibali, il marchio dell’ape punta a farsi sempre di più un nome di rilievo fra gli appassionati e i professionisti. Caratteristiche principali Oltre a resistenza e vestibilità, le BEE1 si distinguono anche in termini di traspirabilità e azione antiodore, eliminando il 99,9% di batteri e funghi che causano cattivi odori (negli USA Cupron ha ottenuto un certificato esclusivo dalla
Modelli calza BK0113 e BK0213
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Modelli calza BK0113
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Environment Protection Agency americana per i suoi prodotti che “uccidono il fungo che causa il piede d’atleta”). A proposito del Cupron poi si tratta di una fibra brevettata, infusa con particelle del minerale rame in modo permanente e resistente ai lavaggi (certificata da studi scientifici e anche con OEKO-TEX 100). Si tratta inoltre di una fibra in grado di aiutare a migliorare l’aspetto della pelle, aiuta performance e recupero, riduce l’aspetto di iper-pigmentazione (macchie solari), aiuta a contrastare i processi naturali dell’invecchiamento della pelle, è anti-odore ed è permanente. La partnership con il mondo del ciclismo Vincitore del Tour de France 2014, Vincenzo Nibali è sicuramente il personaggio numero uno del ciclismo mondiale. La partnership con l’azienda dei fratelli Rossignoli non può quindi che far pensare al top in termini di tecnologia e ricerca della performance. La Pieffe Sport ha una collaborazione con Astana ma, in occasione della vittoria alla Grande Boucle, ha prodotto una calza in edizione speciale: la BEE1 BK. Qualità tecniche ed estetiche superiori, unite all’aspetto micro-circolatorio, questa calza tecnologica è al top del ciclismo mondiale. Con un’anima salutistica, come piace dire in Pieffe Sport, è dotata al 100% di fibra Cupron, in grado di garantire alla calza quelle peculiarità che la rendono unica e adatta a un settore esigente come quello del ciclismo e dei ciclisti. Esteticamente eccellente e morbida, questa calza garantisce resistenza, duttilità ed è conforme a tutti gli standard di traspirabilitá. L’azione antibatterica per combattere il cattivo odore è tra i benefici unici scientificamente provati della tecnologia brevettata Cupron grazie al minerale naturale incorporato: il rame. Si tratta di un elemento essenziale del nostro corpo umano e viene usato quotidianamente dal nostro organismo per rafforzare l’elasticità e l’aspetto sano della pelle. Altre caratteristiche sono la compressione multipla, la termoregolazione, un’eccellente vestibilitá e un elevato comfort. Disponibile in quattro versioni: bike way socks compression short, bike way socks medium, bike way socks short, bike way winter socks medium.
materiale pop dedicato
FOCUS PRODOTTO Informazioni: Merida Italia Via Mazzacurati 13/b 42122 Reggio Emilia Tel. 0522.385811 Fax 0522.385872 www.meridabikes.it
Merida e Scott
Integrare NATURALMENTE
ALL in 2 Sono capsule ideali da assumere in combinazione con Power. Grazie al contenuto in acidi grassi polinsaturi, vitamine, minerali, antiossidanti e sostanze vegetali, e aminoacidi e immunoglobuline contenute naturalmente nel Colostro liofilizzato, All in 2 rappresenta una integrazione ottimale per lo sportivo d’eccellenza. Serve a coloro che, magari per un’alimentazione non equilibrata e povera di nutrimenti, hanno bisogno di quel qualcosa in più per contrastare lo stress ossidativo maggiore.
Nati in collaborazione con Phytoitalia gli integratori by Merida sono naturali e mirano a stimolare le nostre normali funzioni organiche per utilizzare al meglio i nutrimenti. Merida è un vero colosso nel mondo del ciclismo, e dalla sua collaborazione con Phytoitalia è nata una serie di integratori tutti a base di piante medicinali. Inoltre Merida mette a disposizione on line, www.meridabikes.it, una lista di professionisti in grado di dare consigli e pareri molto utili e preziosi. La base naturale di questi prodotti, realizzati in sciroppo per una facile assunzione e
per permettere la concentrazione dei principi, è la chiave di volta di questi nuovi integratori. Infatti, molto spesso risulta inutile assumere integratori vitaminici perché non necessari, mentre con questi nuovi sciroppi le prestazioni sportive possono essere incrementate stimolando le normali funzioni organiche del corpo che sarà in grado di utilizzare al meglio i nutrimenti.
POWER Si tratta di uno sciroppo indicato per le prove di potenza muscolare, aiuta a esprimere la massima potenza al fisico stimolandone le capacità funzionali in modo naturale.
EQUILIBRUM Si tratta anche in questo caso di uno sciroppo che aiuta il corretto assorbimento dei nutrimenti ingeriti nell’alimentazione quotidiana. Equilibrium permette di ottimizzare le funzioni metaboliche e quindi il fisico assorbirà correttamente le sostanze nutrizionali assunte con l’integrazione o con l’alimentazione.
RECOVERY Uno sciroppo che migliora i tempi di recupero permette di ottimizzare l’eliminazione fisiologica delle tossine e diminuire i tempi di recupero in modo naturale.
Scott per le donne
Non mancano inoltre i prodotti per il mondo del triathlon, un settore sempre più in crescita anche al femminile.
Da più di 10 anni Scott Sports studia e realizza prodotti specifici per il pubblico femminile. Si tratta di una serie di bici, accessori e capi di abbigliamento che aiutano a pedalare meglio e in modo più performante. Il team Contessa di Scott fondato nel 2004 è stata una delle prime realtà a legare in modo profondo il mondo delle donne e quello della bici. Creato grazie a Karen Eller, stella della mtb e oggi team manager, insieme a Delphine Byl, Katrin Schon, Lisa Brecker e Andrea Noesel, oggi queste “Contessa girls” condividono l’obiettivo di promuovere lo spirito della mountainbike. Le bici, per esempio, pur avendo le stesse tecnologie di quelle maschili hanno accorgimenti che le rendono adatte al corpo femminile. Un esempio ne sono la bici road Contessa Solace e la mtb Contessa Genius.
Contessa Solace Si tratta di una bici strada molto performante con accorgimenti particolari come il tubo superiore più corto di 10 mm. e quello dello sterzo più lungo. La Solace 25 ha una particolare geometria e anche la componentistica ergonomica Syncros è ideale per il corpo femminile. Il telaio in fibra di carbonio HMF è diviso in due parti: la “Power Zone” e la “Confort Zone”. Il risultato è una bici rigida e reattiva ma allo stesso tempo molto comoda indipendentemente dalla taglia del telaio.
ENDURANCE Come dice il nome si tratta di un prodotto, liquido, per chi vuole migliorare la prestazione di resistenza. L’aumento della resistenza passa attraverso lo stimolo ad incrementare il metabolismo dello sportivo aumentando sia la VO2max sia la resistenza lattacida. Endurance permette di avere una efficienza metabolica unica migliorando la capacità di resistenza generale e specifica.
Contessa Genius 700 Si tratta di una mountainbike con un telaio in fibre di carbonio HMF, ammortizzatore Fox Nude e forcella Fox 32 Float. Inoltre, la tecnologia Twinloc, brevettata Scott, consente grazie al Traction Control di avere 3 diverse impostazioni di geometria/ escursione. Dotata di ruote da 27,5” ha componentistica Syncros ergonomica con attacco manubrio più corto e manubrio più stretto per una migliore maneggevolezza. Manopole con un diametro inferiore, molto più confortevoli.
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La suit Plasma è realizzata con un tessuto ultra leggero, resistente al cloro, perfettamente aderente e con il giromanica tagliato al laser con 3 tasche posteriori. Altre caratteristiche sono le parti con finitura in teflon e protezione UV UPF 30+. Da segnalare il fondello Scott Tri Padding con inserti in carbonio per una migliore traspirazione e tessuto elastico per una maggiore libertà di movimento. Disponibile dalle taglie xs alla xl con vestibilità athletic. Informazioni: Scott-Sports Italia Via Provinciale, 110 24021 Albino (BG) Tel. 035.756000 www.scott-sports.it scottpress@scott-sports.it
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IMPRESE
Nico Valsesia Testo di Marta Villa - Foto di Dino Bonelli
Aconcagua 7000:
il nuovo record di Nico
Gli sponsor
Ci ha abituato a prime assolute e nuovi record, ma ogni volta Nico Valsesia non smette di sorprendere. Il versatile atleta di Borgomanero (Novara) infatti anche questa volta si è superato combinando sapientemente le due attività nelle quali eccelle, vale a dire la la bici e la corsa (rigorosamente off road e possibilmente ad alta quota). Nel suo libro - La fatica non esiste di Mondadori - Nico racconta che per lui non si tratta solo della ricerca
dell’impresa estrema, ma per lui ogni sfida rappresenta una gara con sé stesso o con la propria capacità di sopportazione. Sarà stato proprio questo a fargli affrontare i 7.000 metri di dislivello positivo che separano la cittadina cilena di Viña del Mar, sulle coste dell’Oceano Pacifico, alla cima dell’Aconcagua (Argentina), per un totale di 255 km. In dettaglio, il percorso prevedeva la salita in bicicletta di 215 km fino a Los
Nico Valsesia è ambassador dei marchi italiani Sportful e Karpos, che hanno fornito l’abbigliamento. A supportare inoltre l’impresa e l’intero team, M.I.T.I. Spa con i suoi tessuti tecnici ad alta tecnologia Arrowind™ e Winterfit™, NRC (occhiali), Banca Popolare di Novara, VitaminCenter. it (integratori sportivi), Vittoria (gomme e ruote per ciclismo), Mizuno (calzature
sportive), MIR Medical International Research (casa costruttrice di apparecchiature elettromedicali), Reuterin Idro (integratore ad elevato contenuto di lactobacilli), BARK (iconwear capospalla in maglia), Avventure nel mondo (tour operator), Torpado (biciclette), Thule (sistemi di trasporto per attrezzature sportive), Ferrino Outdoor (attrezzatura per l’outdoor).
Horcones, nel Parco Nazionale dell’Aconcagua (3.200 mt slm). Da qui, di corsa per 30 km fino a Plaza de Mulas (4.200 mt slm); poi ascesa attraverso Nido de Condores (5.450 mt slm) e Refugio Berlin (5.900 mt slm), proseguendo su ghiaione fino alla vetta (6.963 mt slm), per un totale di ulteriori 10 km di strada. Un’avventura studiata nel minimo dettaglio, infatti Nico si trovava sulle Ande già dal 2 gennaio per una serie di test e prove di acclimatazione. Un’impresa legata molto alle condizioni meteo infatti vista la finestra di bel tempo, dal 17 al 23 gennaio, Nico ha deciso di partire anticipatamente. L’atleta novarese è salito sulla sella della sua bicicletta sul lungomare di Vina del Mar, in Cile, e ha incominciato la sua salita di oltre 200 km fino a Los Horcones (Argentina), a 2.900 metri di quota. Un’ascesa serale e notturna lungo strade piene di traffico prima e attraverso ripidi e spettacolari tornanti poi, fino ad arrivare al punto di accesso al Parco Provinciale dell’Aconcagua, all’una di notte. Qui un rapido cambio di abbigliamento, zaino, frontale, e dopo 20 minuti
22 ore e 41’ per percorrere, in bicicletta e a piedi, il maggior dislivello positivo del mondo: dal livello del mare alla cima dell’Aconcagua (6963 m).
partenza di corsa perso la vetta; primo step, la stazione di Plaza de Mulas, a 4.300 metri di quota, raggiunta alle 6.30 del mattino del 24 gennaio. Altro cambio di abbigliamento, questa volta per l’alta montagna, nuova ascesa verso Nido de Los Condores, a quota 5.500. A questo punto, la fatica ha incominciato a farsi sentire davvero duramente: Nico ha rallentato il suo ritmo e ha incominciato a mostrare forti segnali di disidratazione che lo hanno costretto a uno stop a quota 6.000 metri. Assistito, alimentato e reidratato dal team Nico è quindi ripartito. Dopo un’ulteriore pausa di 10 minuti a La Cuevas, a quota 6.700, alle 15:41 la vetta è stata finalmente raggiunta. Ad accompagnarlo ancora nella sfida Luca Vismara (osteopata e capospedizione), Giovanni Storti (attore del trio “Aldo, Giovanni e Giacomo”, motivatore), Morgan Bertacca (regista), Mattia Torraco (assistente sul percorso), Alessandro Beltrame (videomaker), Dino Bonelli (fotografo) e Monica Nanetti (comunicazione e ufficio stampa). Cima del Veladero 6090 mt
Cerro Bonete e Chico 6759 mt
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Mercedario 6770 mt
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Ecco come Nico Valsesia ha preparato la parte bike della sua impresa
Pedalare quando l’aria è sottile Una piana di svariati chilometri dove pedalare acclimatandosi tra i 4000 e i 5500 metri di quota, una distesa arida e bellissima circondata da vette innevate, ghiacciai e bellissimi penitentes, estese formazioni di alte lame nevose tipiche di questa zona. Testo e foto di Dino Bonelli
Pedalare in quota è veramente duro, l’aria sottile ti entra nei polmoni come fossero manciate di lamette ingoiate senza scrupolo. Ti senti tagliare la gola, spaccare i polmoni, ma pedalata dopo pedalata ci fai l’abitudine, e giorno dopo giorno, per risentire le stesse taglienti sensazioni devi alzare l’asticella della quota. Il bello del corpo umano è che se non lo esasperi di colpo, con l’abitudine e l’allenamento si adegua a tutte le situazioni. L’altura è indubbiamente una di quelle cose a cui il fisico deve abituarsi in modo assoluto e il gergo tecnico per definire questo allenamento all’aria rarefatta è acclimatamento. In preventivo di fare un’impresa come quella in programma, ovvero salire dai zero metri del livello mare (in Cile) ai quasi 7000 della sommità dell’Aconcagua (Argentina) entro le 24 ore, in bicicletta da strada fino ai 2950 dell’ingresso del parco e poi su di corsa, Nico Valsesia ha deciso di rifinire l’allenamento e l’acclimatamento usando anche una mountain-bike. Nello specifico usa una Torpado Ribòt 29’ che monta Sram XX1 completo, freni Formula con ruote ZTR Crest (Nico inoltre adopera scarpe Lake, abbigliamento Sportful, casco SH+ e occhiali NRC e, sempre molto attento all’a-
limentazione, la integra con prodotti Vitamine Center e Reuterin). Nei giorni precedenti al tentativo riuscito di record Nico, con il suo mini team tecnico che lo ha seguito anche negli allenamenti, ha rifinito la preparazione su un altipiano incastonato sulle Ande a nord del massiccio dell’Aconcagua. Una piana di svariati chilometri dove pedalare acclimatandosi tra i 4000 e i 5500 metri di quota, una distesa arida e bellissima circondata da vette innevate, ghiacciai e bellissimi penitentes, estese formazioni di alte lame nevose tipiche di questa zona. Un po’ per gioco e un po’ per sfida, Nico, tra i vari allenamenti si è immerso anche in questo labirinto di cristalli che
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sembrano le mani giunte dei penitenti, da qui questo particolare fenomeno d’alta quota prende il nome. Un labirinto dove alternare pedalate aggressive a tratti con la MTB in spalla, in questi casi estremi Nico opta per pedalare con una scarpa da trail running con soletta dura, ma con ottimo grip per le fasi in cui la suola prende il posto dei copertoni. Lunghi sterrati e selvagge praterie d’altura sono il resto di una palestra naturale dove gambe e polmoni si allenano al meglio per ottenere il meglio. E visti i risultati della difficile sfida di Nico, non si può che prendere atto dell’ottimo lavoro svolto da questo super atleta anche con la MTB. Bravo Nico! Grande Nico!
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FOCUS SHOP
Cypspace testo e foto di Marta Villa
Precisione con STILE
L’interno del negozio di Besozzo in cui sono presenti anche alcuni modelli top mtb di BMC
Cypspace di Besozzo, un vero riferimento per le ruote e non solo. Dalla genialità di Davide Coato un punto vendita diverso e che è già proiettato nel futuro.
Davide ha recentemente partecipato all’ultima Trans Alp e nel suo passato sportivo anche il cross
Davide Coato, ideatore e proprietario di Cypspace Sportpromotion di Besozzo in provincia di Varese, è un vero e proprio personaggio del mondo del ciclismo. Alle spalle ha un’ottima carriera nella mountainbike, disciplina che ora ha un po’ abbandonato per dedicarsi alla strada, ma soprattutto è un vero conoscitore della bici come mezzo tecnico in tutte le sue sfaccettature tecnologiche e di stile. Davide lo conosco da anni, abbiamo condiviso bellissimi momenti di mtb tra cui i mondiali in Val di Sole, quindi non stupisce sapere che la sua creazione commerciale sia un vero e proprio punto di riferimento. Le qualifiche Cytech Ma andiamo con ordine infatti, proprio lui a raccontarci da dove è partito per creare questo negozio, che oggi ha 3 anni: “Nel farlo ho attinto dal mio background fatto di corse e amicizie. Non ho mirato all’approccio commerciale verso i prodotti ma alla ricerca della tecnica. Anche quando studiavo design a Milano, e dopo la mia specializzazione in fashion design, quello che mi interessava non era un prodotto appariscente ma il dettaglio, come per esempio le cuciture. Ecco perché nel mondo della bici quello sul quale ho voluto specializzarmi sono le ruote”. SperchCypspace un ombelico del mondo per quanto riguarda questa parte della bicicletta. Si tratta di pezzi unici, fatti a mano e su misura da Davide che è anche andato in giro per il mondo a cercare la stru-
SCHEDA TECNICA Nome negozio: CYP Sport Promotion Indirizzo: Via Roncari, 26 21023 Besozzo (Va) Numero di telefono: 0332.970006 Numero di fax: 0332.970988 E-mail: info@cypspace.com Sito: www.cypspace.com Numero sedi: 1 Titolare: Davide Coato Anno di nascita negozio: 2011 Numero del personale: 1 Metri quadrati totali: 100 Numero vetrine: nessuna Discipline trattate: strada, mtb, triathlon Noleggio attrezzatura: no Marchi componenti/attrezzatura trattati: Mozzi: AIVEE, BITEX, CARBON.TI, CHRIS KING, DT SWISS, HOPE, POP PRODUCTS, CANNONDALE, SRAM Cerchi: FRATELLI INDUSTRIES, NOTUBES, RYDE, H PLUS SON, VELOCITY, ENVE, MCFK, AMBROSIO, MAVIC, DRC, MACH1, WR COMPOSITI Raggi: MACH1, SAPIM
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Il negozio è anche sede del team Cypspace Ecodyger, formazione strada e mtb
mentazione adeguata. Ma non è finita qui infatti, da buon imprenditore giovane, aperto e desideroso di crescere nel futuro, Davide è titolare di 3 livelli Citech. E che cosa sono direte voi? Si tratta di una certificazione inglese che Davide ha seguito in tutti i suoi livelli. In Italia è l’unico ad averla, all’estero no, e pensate che nel Regno Unito se non la si ha non si apre un negozio e lo stato fornisce un incentivo a seguire questi corsi. Se poi pensate a quanto sia cresciuto e stia crescendo il ciclismo nei paesi anglosassoni tirate voi le somme. Se siete interessati inoltre su www. cytech.training.com potete rendervi conto di quali siano le aziende partner di questo progetto... Ruota personalizzata dai 300 euro Stiamo quindi parlando di un nuovo modo di fare negozio, innovativo, moderno, dove la precisione la fa da padrona. “Essere specialisti è necessario oggi, e da questo mio pensiero mi sono dedicato alle ruote. Fare questi Wheel building è fondamentale se vuoi un prodotto che sia il top. Io realizzo una ruota da zero, parlo con il ciclista, ne misuro i parametri prima e dopo. Anche via web è possibile, ma se qualcuno da tutta Italia mi ordina delle ruote e iniziamo ad andare sopra i 1.000 euro lo chiamo. Dall’anno prossimo ci sarà on line inoltre un sito dedicato esclusivamente alle ruote www.cypwheels.com dedicato a mtb e strada. Sono in grado di fornire una ruota customizzata secondo le esigenze del cliente a partire dai 300 euro”. Sicuramente Davide dalla sua ha una serie di ami-
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cizie e contatti che in pochi hanno. Da Alban Lakata con cui collabora da due anni, a Roel Paulissen che testa i suoi materiali, fino ad Hannes Pallhuber o atleti di primo piano della strada e del ciclocross internazionale. “La mia rete è in tutta Italia anche se qui nella mia zona posso tranquillamente parlare di un 70%- 75% di prodotto mountain e il restante strada, cosa che invece si ribalta in zone con la Toscana o l’Emilia. Sono inoltre distributore ufficiale dei mozzi Bitex, un prodotto di Taiwan di un azienda nata nel 1923 con un sistema di ruota libera brevettata, inoltre ho tubolari FMV. Si tratta di un’azienda bretone che fornisce Boonen, Wiggins...”. Fondamentale confrontarsi con l’estero Ma da dove nasce tutta questa gamma di prodotti così ricercati? “Si tratta di una mia ricerca personale in internet, contatti e attenzione alle bici dei professionisti. Quello che ne esce è un prodotto di alta qualità che non ha pari con una ruota montata a macchina. Non voglio naturalmente fare una guerra alle grandi case di ruote ma posso tranquillamente dire di essere diverso, offrire una risposta personale al cliente anche in termini di manutenzione e assistenza. Con Davide in negozio molto spesso anche suo padre che per anni è stato dirigente di multinazionali come Philips e Whirlpool e che ha dato al figlio sicuramente l’impronta internazionale che si respira da Cypspace. “Nel lavoro ho dovuto confrontarmi sempre con il mercato estero e quando Davide mi ha parlato del Cytech non ho avuto dubbi sulla sua importanza e sul fatto che bisogna sempre essere un passo avanti per crescere”. Cypspace è uno shop senza vetrine perchè Davide ha bisogno di tranquillità e calma per lavorare sulle ruote. Il banco, una sorta di tavolo operatorio, rispecchia la grande precisione, cura dei dettagli, la semplicità e l’eleganza che contraddistingue questo artigiano del ciclismo 3.0.