Bike4Trade 6/7 2015

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Osservatorio Ancma

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LA E-BIKE E L’UTENZA POTENZIALE NEL MERCATO ITALIANO

BIKE ANNO 3 - NUMERO 6/7 - 2015

ANTEPRIMA - BOSCH

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trade

Anniversary • Gore Bike Wear

I PRIMI

Elettrico INTELLIGENTE Con nuove batterie e sistemi di propulsione sempre più intelligenti, Bosch conferma la sua leadership di mercato. Abbiamo partecipato ad un esclusivo evento stampa nella sede tedesca per scoprire le novità 2016

Cover Story • Vittoria Shoes

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magazine

In Europa l’uso della eBike è molto diversificato e in Italia la situazione sta cambiando. Sempre più eBike nei negozi e allora... iniziamo a pensare a delle strategie di marketing appropriate

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ANNI

Con la creazione della linea 30 Year Anniversary Collection, Gore Bike Wear celebra l’importante anniversario, sempre all’insegna di tecnologia e stile

Tour • Etna

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Stile ITALIANO Con quasi 40 anni di storia alle spalle (li festeggerà nel 2016) Vittoria Shoes continua la tradizione italiana unendo qualità e tecnica per raggiungere la massima performance

Scoprire la Sicilia dall’alto verso il basso Salire sul vulcano più alto d’Europa ti permette di avere un nuovo punto di vista su un’isola, la Sicilia, ricca di cultura, natura e storia. Scoprirlo con le due ruote elimina ogni barriera e apre i propri confine fisici e mentali

REPORT • a Lecco il 19-21 giugno

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BikeUP, un bis convincente Crescono numeri e interesse per l’edizione numero due del festival dedicato all’eBike, unico appuntamento di rilievo interamente dedicato al segmento in Italia

PREVIEW • 2016

Bianchi - Specialissima

FOCUS PRODOTTO • Cicli Bonin

Dall’unione di tecnologia d’avanguardia e storia nasce Specialissima, la nuova road bike di Bianchi A pagina 21

Dall’entusiasmo e dalla volontà di voler offrire al pubblico una selezione di prodotti

‘NFUN

dedicati alla bicicletta, ai bambini, alla famiglia e all’outdoor nasce ‘NFUN

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Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600463 - Fax 0362.600616 - e-mail: info@bike4trade.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 39 dell’8 febbraio 2013. Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 - LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.


ZOOM

Editoriale di Benedetto Sironi

TANTA VOGLIA DI TE(ST) Tra i trend emersi negli ultimi anni nel panorama bike italiano c’è sicuramente quello di un maggior coinvolgimento / contatto con l’utente finale. Se la formula “principe” per molti anni è stata rappresentata dalla fiera tradizionale, ora è sempre più indispensabile affiancarci una serie di contenuti a valore aggiunto. Al vasto e variegato pubblico della bici “vedere” e “toccare” non basta più. Vuole anche “provare”, “testare”, “stressare” i materiali prima di acquistarli. Questo vale naturalmente per le bici ma non solo, visto che ormai anche le aziende di accessori e abbigliamento sono sempre più strutturate in questo senso. Fino a non molti anni fa poter utilizzare prima dell’acquisto i prodotti era qualcosa di impensabile o perlomeno molto raro. Oggi è sempre più comune e rappresenta una grande opportunità per il pubblico finale. Ma anche un vantaggio per aziende, negozianti e operatori. I brand possono avere utili indicazioni prima che i prodotti entrino definitivamente in produzione, ricevendo magari ulteriori feedback tecnici e stilistici, potendo così migliorare anche gli ultimi dettagli. I negozianti hanno l’opportunità di coinvolgere i propri clienti durante i test e iniziare a comprendere quali potranno essere i best seller, nonché ricevere anche le prime “prenotazioni” da parte dei biker più evoluti, i quali ormai pianificano con largo anticipo gli acquisti importanti. Il vantaggio per produttori, aziende e retailer è anche quello di avere preziosi input sulle potenziali vendite della stagione successiva, potendo così meglio pianificare strategie commerciali e di marketing. Tutto queto sembrano averlo capito anche le fiere di cui sopra, le quali ormai a fianco delle vetrine espositive affiancano eventi test sempre più strategici. EuroBike dallo scorso anno ha pienamente integrato il suo demo day all’interno della fiera (il village è situato di fatto all’ingresso Est). Venendo all’Italia, fino all’anno scorso Expobici di Padova ha organizzato un demo day a Galzignano con un ottimo afflusso (circa 2.000 persone). Iniziativa che anche la nuova gestione ripropone quest’anno (17-18 settembre). Anzi, Expobici sembra addirittura puntare ora sugli eventi “extra” (tra Colli Euganei e centro città) più che sulla vera e propria fiera, considerato anche l’evidente minor numero di espositori rispetto alla nuova concorrente CosmoBikeShow. A proposito: Paolo Coin e il suo staff non sono stati a guardare e hanno presentato anch’essi il primo demo day firmato dalla nuova fiera: sulle Torricelle, le Colline Veronesi (11 settembre).

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BIKE

trade

Ci andremo subito leggeri: a prescindere da chi abbia o avrà ragione, di tutto il mercato bike aveva bisogno fuorchè di una disputa legale come quella nata quest’anno tra ExpoBici e CosmoBikeShow. Dell’argomento abbiamo ampiamente parlato, dando peraltro voce ad entrambe le parti in causa (vedi anche intervista doppia su Bike4Trade 1-2/2015 e aggiornamenti sui successivi numeri). Tanto che questo volta avremmo volentieri evitato.

Daniele Villa AD Padova Fiere

Ma doverosamente, visto anche il ruolo e il target del nostro giornale, segnaliamo anche l’ultimo capitolo dell’appassionante (ma neanche troppo) saga tra “Padova” e “Verona”. Già, perché quello sulla fiera bici è solo l’ultimo dei numerosi contrasti tra i due enti fieristici veneti e più in generale tra le due città. Alla faccia della fraternità veneta… Ma torniamo ai fatti. Dopo che il Tribunale di Venezia lo scorso 21 maggio sembrava aver dato ragione a Verona Fiere stabilendo che “PadovaFiere deve cessare qualsivoglia attività di denigrazione che coinvolga l’ente autonomo per le Fiere di Verona”, in una nota stampa ufficiale del 17 luglio, Daniele Villa, amministratore delegato PadovaFiere spa, sottolinea come “L’ordinanza del Tribunale di Venezia, sezione specializzata in materia d’impresa, che ci è stata notificata ieri, riconosce la fondatezza della nostra denuncia e ristabilisce la verità dei fatti. Il testo del dispositivo accoglie infatti in pieno le nostre ragioni, spiegando in modo dettagliato che Ente Verona - e cito testualmente - ha utilizzato informazioni segrete o riservate, legittimamente detenute da PadovaFiere, illecitamente sottratte dagli ex dipen-

È online l’ultimo numero DI BIKE4TRADE

magazine

Ebbene, anche il nostro gruppo, come sempre dinamico e attivo anche in attività extra-editoriali, in tempi non sospetti, ossia 3 anni fa, aveva perfettamente recepito questa esigenza del mercato. Annunciando nel 2013 il progetto Bike Shop Test (www.bikeshoptest.it), concretizzatosi a metà ottobre 2014 con la prima edizione di Sasso Marconi (BO). Visto il grandissimo successo dell’esordio, Sport Press quest’anno insieme alla sua fidata agenzia partner MOON raddoppia, proponendo 2 attesissimi eventi test: Bologna (3-4 ottobre) e Roma (24-25 ottobre). Guerra aperta con Verona e Padova? Assolutamente no. Innanzitutto perché con le fiere di settore abbiamo sempre collaborato con successo e proprio con CosmoBikeShow in particolare ci saranno anche sinergie reciproche, tra fiera ed eventi test. Inoltre, siamo dell’idea che ci sia ulteriore spazio per queste iniziative. Un esempio su tutti: Scott (così come altre aziende) farà tappa a tutti e 4 gli eventi citati, oltre ad organizzarne direttamente altri 3 per un totale di ben 7 tappe test nel 2015. Insomma, c’è spazio per tutti, a decidere sarà come sempre il mercato. Purchè si lavori o - perché no - si “combatta” in senso buono in un ambito di reciproca correttezza. Magari evitando le derive “tragicomico-legali” di cui parliamo nel box a fianco. Delle quali il mondo bike italiano non sente certo il bisogno.

Una “tragi-commedia legale” all’italiana

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Editore Sport Press S.r.l. - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Direttore editoriale: Benedetto Sironi Redazione: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Tel. +39 0362.600463 Fax 0362.600616 - e-mail: info@bike4trade.it - Anno 3 - Numero 6-7 / 2015 - Periodico mensile Registrazione al Trib. di Milano n. 39 dell’8 febbraio 2013 Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - Conv. in Legge 46/2004 - Art.1 Comma 1 LO/MI Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - Una copia 1,00 euro L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati personali in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Sport Press S.r.l. Responsabile dati: Benedetto Sironi - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB)

Questo numero è stato chiuso il 22 luglio 2015 Numero 6-7 / 2015

Bike4Trade Web Magazine è una pubblicazione del gruppo Sport Press srl, che oltre a Bike4Trade cartaceo edita anche i mensili trade Pointbreak Magazine, Outdoor Magazine e Running Magazine e il web magazine Sport4Trade.

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denti e così facendo non ha rispettato i principi della correttezza professionale perché si è avvalsa di un vantaggio competitivo acquisito illegittimamente, in spregio alle regole di una competizione corretta”. Insomma, 1 a 1 e palla al centro? Così non pare, almeno a leggere la replica ufficiale inviata circa mezzora dopo da parte della controparte: “Veronafiere ribadisce quanto già espresso nella nota stampa di ieri sera e cioè che il Tribunale ordinario di Venezia, sezione specializzata in materia d’impresa, in entrambi i gradi del giudizio cautelare ha negato la richiesta di inibitoria sia per la sospensione di CosmoBike Show, che quindi si terrà regolarmente da venerdì 11 a lunedì 14 settembre, sia per la pretesa attività di diffamazione che si riconosce non essere mai avvenuta. Tale decisione sul punto è definitiva ed inappellabile”. Ma non è finita qui: in una successiva nota del 22 luglio, giunta proprio nel giorno di chiusura di questo numero, Padova Fiere rincara la dose, riportando altre motivazioni secondo le quali avrebbe tutto il diritto e gli strumenti per bloccare lo svolgimento di CosmoBikeShow e dichiarandosi pronta a chiedere un risarcimento di almeno 20 milioni di euro. Di questo ormai ricco carteggio a distanza - destinato probabilmente a continuare - vi risparmiamo gli ulteriori dettagli e le questioni più tecnico-legali. Trovate tutto (sigh) anche sui relativi siti e pagine social delle parti coinvolte. Come se all’utente finale del resto interessi la questione. Al di là - lo ripetiamo - del merito e di chi avrà effettivamente ragione dal punto di vista legale o sostanziale, proprio il fatto di “mettere in piazza” (anche digitale) tutto questo ci pare essere l’aspetto più triste ed evitabile di questa vicenda. Paolo Coin project manager CosmoBikeShow



news TriO Series by Garmin al giro di boa a Sirmione e Senigallia

Garmin e Shimano: compatibilità siglata

TriO Series by Garmin giunto al giro di boa, infatti, con la seconda tappa del Santini TriO Senigallia del 18 luglio sono state due su quattro le gare disputate. Tutto era iniziato a Simione con il Garmin TriO Sirmione di fine giugno, una grande festa per una manifestazione che aveva registrato il sold out già da parecchi mesi. Con 850 atleti al via la prova femminile sul lago di Garda era stata vinta tra le donne da Metja Simic (DDS) che, conducendo una prova in solitaria fino dalla prima frazione di nuoto, aveva preceduto Aude Emma Kienzler (Oxygen Triathlon) e Roberta Maule (Peschiera Triathlon). Tra gli uomini vittoria di Matteo Fedriga (707) davanti a Davide Mazzoleni (Steel T- BG) e Davide labanti (T.D.Rimini). “Una prova impegnativa per me soprattutto nella frazione di nuoto. Sapevo poi di poter recuperare nella bici vista la mia preparazione come istruttore di spinning. Nella corsa ho poi recuperato” queste le prime parole di Matteo al termine della gara. La manifestazione di Sirmione era poi proseguita la domenica con lo spettacolo puro del TriO’Clock, la nuotata in acque libere sulle distanze di 3.2 km e 1.8 km. La manifestazione, che

Un accordo importante quello tra Garmin con il prodotto Edge 1000, il ciclocomputer di casa Garmin, e il cambio elettronico Di2, fiore all’occhiello di Shimano. Attraverso il protocollo di comunicazione ANT+ i due strumenti sono ora in grado di dialogare, consentendo all’Edge 1000 di visualizzare sul proprio schermo cinque importanti campi dati dedicati a Shimano. Infatti è possibile avere sott’occhio il livello di carica della batteria del D12, il rapporto della guarnitura e quello del pignone selezionato, la loro relazione e il gruppo completo del cambio. In questo modo l’Edge 1000 diventa un vero e proprio cruscotto, dove il ciclista tiene sotto controllo le più importanti informazioni, senza abbassare la testa per vedere su quale corona è collocata la catena, e distogliere così lo sguardo dalla strada. La collaborazione tra le case madri di Garmin e Shimano si è estesa anche ai servizi assistenza alla clientela delle singole nazioni distributrici, cosicché i servizi customer care di entrambe sono in grado di rispondere agli utenti. Inoltre, Shimano Di2 dialoga con protocollo ANT+ in presenza di un accessorio opzionale acquistabile separatamente. www.garmin.com/it

ha avuto un ritardo nella partenza a causa delle condizioni del lago molto agitato, ha visto al via Alessandro Fabian, punta di diamante della nostra nazionale arrivato a Sirmione dopo un periodo di training in altura, mentre tra le donne vittoria di Giulia Bedorin con il fantastico tempo di 30’57” - seconda assoluta a pari merito con Manenti - davanti a Annapaola Montagnoli e Melissa Andreella. Il circuito TriO Series by Garmin è poi proseguito a Senigallia dove in concomitanza, sulla stessa spiaggia, erano in corso gli X Masters Award. Gregory Barnaby, del Team 707, tornato alle gare dopo un periodo di stop ha vinto la prova maschile con il tempo di 1:58:31, davanti a Alessio Fioravanti dell’A.S.Minerva Roma e Manuel Biagiotti del Friesian Team. Tra le donne scrive iper la prima volta il suo nome nell’albo d’oro della gara marchigiana Ilaria Fioravanti dell’A.S. Minerva Roma con il tempo di 2:18:10. Una manifestazione partita subito bene questa mattina sulla spiaggia del Lungomare Mameli che con 650 iscritti aveva fatto subito registrare un piccolo record. www.trioevents.it

fiere

Eurobike 2016, tante aspettative e nuovi focus

Fervono i preparativi per Eurobike 2015, la fiera internazionale della bicicletta prevista, in questa nuova edizione, dal 26 al 29 agosto. Notevoli i numeri previsti quest’anno sulle sponde del Lago di Costanza: 1.300 espositori, 46.000 operatori del settore da oltre 100 paesi, 20.000 consumatori e circa 2.000 giornalisti. “Eurobike è un meeting commerciale, un punto d’incontro del mondo della bicicletta e una piattaforma di lancio delle novità allo stesso tempo. Sul Lago di Costanza si collaudano e si presentano al pubblico le nuove tendenze per la stagione seguente”, affermano Klaus Wellmann, direttore della fiera, e Stefan Reisinger, coordinatore di Eurobike. Numerosi i focus del 2015. Grazie all’Eurobike Demo Day, martedì 25 agosto, gli operatori e i giornalisti avranno l’opportunità di vedere le novità del settore della bicicletta già un giorno prima dell’apertura del salone, con 150 espositori internazionali a presentare le proprie novità. Anche le biciclette elettriche saranno largamente rappresentate e potranno essere sottoposte direttamente alle prove d’uso. Accanto al Demo Day, l’Eurobike Award attira nuovamente l’attenzione verso i prodotti più innovativi del settore. Altre manifestazioni centrali della fiera sono infine il Fashion Show, il Travel Talk e Holiday on Bike. Intanto è già stata confermata la data dell’edizione 2016: appuntamento da mercoledì 31 agosto a sabato 3 settembre 2016. www.eurobike-show.com

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Sidi Sport si affida a Saddleback in UK Saddleback sarà il distributore esclusivo per i prodotti della linea ciclismo Sidi nel Regno Unito e Irlanda a partire dal 1° settembre. Sidi punta a diventare il brand di riferimento nel mercato sportivo inglese, in particolare per i prodotti di alto livello, per i rivenditori specializzati nei settori di ciclismo su strada, triathlon e mountain bike. “Siamo molto felici per questa nuova partnership con Saddleback” spiega Rosella Signori, cha affianca il padre Dino alla guida del brand. “Abbiamo compiuto accurate valutazioni e siamo rimasti impressionati positivamente dal supporto che il nostro parner dà ai brand che distribuiscono. Soprattutto ci piace il modo in cui vengono considerati e rispettati nel mercato dello sport e del ciclismo del loro Paese”. Le fa eco Rochard Mardle, senior brand manager di Saddleback: “Riteniamo che i prodotti Sidi rappresentino il più alto livello di tradizione e innovazione. La loro storia nello sport parla da sola. Le calzature Sidi continuano a essere la scelta più ambita dagli atleti in tutto il mondo. Ci fa onore essere visti come il partner ideale e allo stesso tempo siamo certi che Sidi sia la scelta giusta per incrementare il nostro esclusivo brand portfolio di marchi di alto livello. Il nostro obiettivo è di favorire la crescita di Sidi nel Regno Unito affinché si affermi come il marchio leader in questo mercato tra le calzature di alta gamma”. www.sidisport.com

A Nanjing il primo Asia Bike Summit Forum

La rassegna Bike Tourism all’esordio con CosmoBike Show

La 5a edizione di Asia Bike, prevista dal 9 al 12 ottobre a Nanjing in Cina, vedrà l’esordio del primo Asia Bike Forum. Il summit vuole essere un invito per i leader di mercato a dare voce e discutere riguardo alle tematiche di mercato più importanti e ai trend del settore bike. Creato in collaborazione con le aziende Cannondale, Specialized e Trek, assieme al sito specializzato Biketo, il forum rappresenterà un’importante piattaforma industriale di alta qualità. Il mercato delle due ruote è in costante crescita in Cina, ma la crescita di marchi, canali vendita e prodotti contraffatti sta generando delle problematiche da affrontare in maniera univoca. Dopo aver raccolto impressioni di vario genere dai protagonisti principali di settore, gli organizzatori del summit hanno incluso diverse tematiche da affrontare: e-commerce, eventi per professionisti o amatoriali, suggerimenti sulle vendite, turismo sulle due ruote. www.asiabike.com

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Bike Tourism ed è la nuova rassegna espositiva dedicata allo sconfinato mondo del turismo in bici, in programma dall’11 al 14 settembre 2015 presso i padiglioni della Fiera di Verona unitamente al nuovo evento di settore CosmoBike Show. Dedicata a enti del turismo, alberghi, agriturismi, consorzi di promozione del territorio, bike park, organizzatori di manifestazioni gran fondo e ciclo turistiche, intende supportare tali realtà affinché si presentino al meglio nei confronti di tutti i visitatori appassionati della bici che giungeranno in Fiera a Verona a metà settembre, con le tipicità uniche e le eccellenze rappresentate dai territori e dalle strutture ricettive. www.cosmobikeshow.com

Interbike offre spazio alle aziende europee Interbike, il più importante trade show nordamericano relativo alla bicicletta, lancia una nuova sezione in vista della prossima edizione dedicata ai marchi europei che cercano di fare il loro primo ingresso nel mercato americano. Fino a 20 le aziende che avranno dunque la possibilità di sfruttare questa iniziativa della fiera chiamata EU@Interbike. “Il nostro lavoro è quello di connettere marchi innovativi con retailer, distributori, media, ecc.”, ha spiegato Pat Hus, vice presidente di interbike. “Non è mai stata così attraente per i marchi europei la possibilità di investire nei mercati Nord Americani”. Le aziende europee partecipanti potranno usufruire dei servizi fieristici a un prezzo inferiore del costo tradizionale e, in alcuni casi, basterà semplicemente portare i prodotti da esibire e il proprio staff. Prerogative per partecipare devono essere la distribuzione americana pronta a partire dal 2016 e sedi europee. www.interbike.com


Mirko Celestino nuovo ambassador Scott Con un trascorso da professionista su strada di 11 anni nelle squadre Team Polti, Saeco, Domina Vacanze e Milmar, con risultati importanti come il secondo posto nella Milano-SanRemo del 2003, la vittoria al Giro di Lombardia nel 1999 e il quarto posto nella Liegi-BastogneLiegi nel 2002, Mirko Celestino è oggi uno dei personaggi più noti nel mondo del ciclismo e della MTB. Dopo la carrie-

Bis di premi per il nuovo sito di Briko Ispo Awards, Red Dot Award e PlusX Awards sono stati i primi prestigiosi riconoscimenti internazionali nel 2015 che Briko ha ottenuto grazie a prodotti iconici dalle performance Cutting Edge. A questi, si sono aggiunti più recentemente due importanti premi nel campo della comunicazione. Si tratta dell’Interactive Key Award e del Mediastars, entrambi nella categoria Web Sites come miglior sito di e-commerce. Il primo è un concorso nazionale dedicato al web e alla comunicazione interattiva. 33 progetti su 211 sono stati premiati in ventisei categorie. A decretare i vincitori è stata una giuria di 42 esperti provenienti dal settore della comunicazione online, account manager, creative director, amministratori delegati, giornalisti di settore e Professori Universitari. Mediastars è dedicato alle migliori realtà nazionali nei campi advertising, corporate identity e comunicazione multimediale e individua la creatività e la professionalità di chi opera nello sviluppo della comunicazione classica e multimediale.

www.briko.com

Scott Sports acquisisce Bergamont Scott Sports ha acquistato Bergamont Fahrrad Vertrieb, marchio tedesco di biciclette che è stato venduto dal gruppo BMC Group Holding all’interno del processo di ristrutturazione dei suoi assets (BMC comprò Bergamont nel 2008). Scott Sport ha sottolineato che l’acquisizione del marchio offre numerose sinergie, in particolare nei mercati di lingua tedesca. Con sede ad Amburgo, Bergamont produce bici da città, trekking, mountain, da strada e per bambini. Dalla fine di giugno ha iniziato a operare come parte del gruppo Scott. L’acquisizione arriva solo pochi mesi dopo che più del 50% di Scott è stata acquisita da Youngone, un gruppo sud coreano produttore di abbigliamento, scarpe e zaini che possedeva già il 20,1% di Scott dal 2013 e ha comprato il secondo pacchetto azionario da Beat Zaugg. Stefan Berkes, il fondatore e general manager di Bergamont lascerà l’azienda dopo un periodo di transizione per prendersi cura del marchio di famiglia, ma rimane a disposizione come consulente. La guida di Bergamont sarà trasferita a Martin Eberle, responsabile dello sviluppo prodotto e Wolfang Winkler, responsabile dell’amministrazione e finanza.

ra nel mondo road, infatti, Mirko è approdato alla mountain bike con risultati ancora più eclatanti come il secondo posto nel 2010 e il terzo posto l’anno successivo ai Campionati del Mondo. Mirko presenzierà a tutti gli appuntamenti ufficiali che coinvolgeranno SCOTT Italia: dalle presentazioni prodotto, ai test, alle fiere fino agli eventi sponsorizzati. Crediamo che la sua notorietà - sia nel

campo della mtb che della strada - sarà un valore aggiunto importante per il marchio. “Sono davvero felice che la mia carriera prosegua sotto questa nuova veste con un marchio prestigioso come SCOTT. Avere la possibilità di restare nel mondo del ciclismo anche se

non agonistico è per me un’opportunità importante di continuità. Mi impegnerò al massimo per riuscire a trasmettere il mio entusiasmo e la mia professionalità a questo marchio blasonato” ha dichiarato il campione. www.scott-sports.com


news Sunstar a Expo 2015 Expo 2015, con i suoi milioni di visitatori, rappresenta per molti un’occasione importante di visibilità, Sunstar e i suoi maker hanno cercato di non farsela scappare. L’opportunità è stata colta attraverso delle operazioni di co-marketing, volte ad accrescere la popolarità di alcuni brand nei luoghi più turistici e gettonati della città di Milano. Uno di questi è Profumo di Milano, un progetto che vuole raccontare olfattivamente la città a chi ci abita, a chi ci lavora e a chi viene a visitarla, ma soprattutto

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a chi la sta scoprendo in occasione di EXPO 2015. Una room fragrance ispirata a Milano, distribuita nel flagship store di via dell’Orso 12 e nei punti vendita cult della città oltre che, grazie ad un accordo con Sunstar, a bordo di una flotta di biciclette elettriche motorizzate dal brand giapponese in giro per il centro e i luoghi più turistici. Le biciclette sono di due produttori assolutamente made in Italy: Bicicapace e Cargo Bike. O anche la collaborazione con Algida per distribuire gelati lungo il decuma-

no di Expo. Inoltre, nel sito espositivo di Expo è possibile avere qualche informazione in più sui motori Sunstar anche visitando Casa Corriere, lo spazio del Corriere della Sera all’Esposizione Universale. Qui, fino al 31 ottobre, verrà infatti esposta una bellissima bicicletta Fulgur con motore Sunstar (Fulgur è un produttore italiano che realizza solo biciclette fatte a mano, veri gioielli del made in Italy) e sarà possibile consultare materiale informativo sulle due aziende. sunstaribike.com/it/

Red Bull Chase My Time: lanciato lo sprint finale Il 31 luglio sarà il termine massimo per testarsi sui tre percorsi cross country scelti dal Proride della Cannondale Factory Racing. In tanti si stanno mettendo in gioco, la competizione con un professionista affermato è senz’altro affascinante e i premi in palio meritano qualche chilometro di strada. Per ciascun itinerario, Red Bull grazie a Strava sta stilando una classifica a tempo, suddivisa tra maschile e femminile. I sei più in gamba (miglior tempo maschile e femminile per ognuno dei tre percorsi) il mese

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prossimo potranno accedere come ospiti all’evento “Val di Sole Mountain Bike World Cup” in programma in data 21/23 agosto 2015 nella località di Daolasa Commezzadura in Trentino, svolgere una sessione di allenamento con il Prorider e partecipare alla fase finale del concorso sfidandosi dal vivo per vincere due mountain bike Cannondale F29 Carbon 4. A oggi a Castell’Arquato (PC), nel classico circuito di allenamento di Fontana, guida la generale Vincenzo Mento, solo 19” lo separano dal

tempo di riferimento; tra le donne prima posizione per Fosca Vezzulli con i suoi 8’16”. A Cala Violina (GR) Riccardo Fabianelli ha addirittura battuto di 5” Marco Aurelio mentre Chiara Pastore è attualmente la miglior donna con il tempo di 4’01”. A Finale Ligure (SV) 6’48” valgono la prima posizione provvisoria per Max Giuliani, tra le donne mantiene il primato Rebecca Cancellieri (19’27”). Buoni i tempi fatti registrare sinora, ma possono essere ancora migliorati. redbullchasemytime.it


NEWS La maglia rosa di Contador all’asta per i bimbi cardiopatici Il Velo Club Capriasca di Tesserete in Canton Ticino è partner da diversi anni del Cardio Centro Ticino, nonchè ambassador della Fondazione Bambini Cardiopatici nel Mondo. In questo contesto è nata un’iniziativa particolare che ha coinvolto Santini e Alberto Contador: la maglia rosa autografata del campione spagnolo, indossata al Giro 2015 e realizzata dal marchio italiano, è stata infatti messa in vendita online tramite asta pubblica sulla piattaforma eBay. La somma finale di 1.350 franchi, pagata da Andrea Lamonea che si è aggiudicato così la maglia, sarà interamente donata al sostentamento del progetto Guinea Bissau della Fondazione Bambini Cardiopatici nel Mondo. L’obiettivo primario della Fondazione è offrire cure e assistenza ai bambini affetti da cardiopatie in paesi poveri o privi di adeguate strutture sanitarie. Il progetto in Guinea Bissau prevede la costruzione di un ospedale, la formazione e l’aggiornamento di alcuni medici africani presso le strutture svizzere.

Santini, 50 anni di storia del ciclismo Il cinquantesimo anniversario di Santini è stato festeggiato presso la struttura museale GAMeC di Bergamo con una serata emozionante trascorsa insieme ad amici e storici collaboratori ed un video di auguri e ricordi dei protagonisti del ciclismo. Un’occasione unica per celebrare un nome che è la storia del ciclismo italiano e delle aziende del nostro paese Santini è un’azienda di stampo familiare nata nel 1965 dall’intuizione di Pietro Santini e fondata sulla passione per il ciclismo e le competizioni, nel suo mezzo secolo di attività Santini SMS è stata testimone della storia, dell’evoluzione nei tessuti e nelle tecniche che hanno rivoluzionato lo sport del pedale.

ANNI 80/90 - Il fondello sintetico e il floccaggio

Negli anni ’80 le normative in merito alla protezione del daino ne vietano la caccia, obbligando i produttori di abbigliamento sportivo a sostituire il fondello con i primi tessuti sintetici garzati o smerigliati per ammorbidirli al contatto, che venivano a volte imbottiti di gommapiuma. I tessuti iniziavano a evolversi in termini di qualità, e fanno la prima comparsa filati sintetici molto sottili e bileastici che contengono un elastomero dalle grandi qualità: la Lycra.

Contro il caldo, pedala con BCOOL e Interactive 2.0 Santini ha disegnato la collezione 2015 con capi innovativi studiati per offrire aerodinamicità e performance eccellenti senza rinunciare al massimo comfort. Si tratta di capi che hanno come caratteristiche principali l’aerodinamica, la traspirabilità, la freschezza e una vestibilità perfetta. Questi due nuovi capi sono ideali per pedalare con temparature comprese tra i 18 e i 35 gradi. Per quanto riguarda la maglia BCOOL Santini ha studiato un sistema di ventilazione innovativo: posta sul retro della maglia, la tecnologia BCOOL consiste in un pannello composto da uno strato interno in rete elastica traspirante termosaldato a una copertura in Lycra con fori di aerazione, che trasporta il sudore verso l’esterno e genera ricircolo d’aria lasciando la pelle fresca e asciutta. È una tecnologia che favorisce la traspirazione e aiuta a riequilibrare sensibilmente la temperatura corporea del ciclista durante la pedalata per vivere al meglio le giornate estive più calde, quando restare freschi è una condizione ricercata durante l’attività sportiva. Il completo Interactive 2.0 è stato ideato da Santini insieme alle squadre World Tour, che l’hanno testato e sviluppato. Il taglio aerodinamico della maglia e la combinazione di tessuti (LycraKa, una microrete Lycra posta nella parte posteriore della maglia e sulla parte frontale Artico, tessuto leggero e traspirante nonché dalla forte elasticità bidirezionale), creano un vero e proprio effetto “seconda pelle”.

ANNI 90 - Poliestere e fondelli in gel

Ma è negli anni ’90 che avviene la vera svolta, quando LA STORIA ATTRAVERSO Santini SMS applica le nuoLE TECNOLOGIE PRODUTTIVE ve tendenze tessili al mondo ANNI 60/70 - La lana e il del ciclismo. Dalle continue ricamo sollecitazioni che arrivano Fino alla prima metà degli anni da tutto il mondo tessile, settanta l’abbigliamento da infatti, le aziende produttriciclismo differiva ben poco da ci di filati sperimentano un quello dell’anteguerra indossatipo di fibra che possa resito da campioni come Coppi e stere alle alte temperature. Bartali. In questo periodo doÈ la nascita del poliestere minava il filato in misto lana - già conosciuto per utilizzi (50% lana e 50% acrilico) e non tessili - come fibra basia le maglie che i pantaloncini silare per l’abbigliamento venivano realizzati con questi Il fondatore Pietro Santini. Sotto sportivo, che permette di dei campionati mondiali tessuti in maglieria. Natural- maglia tingere e colorare i prodotti di ciclismo su strada. Da sempre mente si trattava di soluzione l’azienda realizza le maglie iridate grazie alle sue caratteristicon numerosi limiti: la lana che molecolari. La moledell’epoca, infatti, non si prestava a cola del poliestere infatti si mospecifici utilizzi in campo sportidifica ad alte temperature, vo, ed era complicata da lavoconsentendo, una volta rare, oltre a non essere partiraffreddata, il legame colarmente igienica. con la molecola del colorante in modo indissolubile. ANNI 70/80 - La “seta” e le zip

Con l’arrivo dei tessuti sintetici come acrilici e triacetati (la cosiddetta “seta”) nella metà degli anni ’70 si chiudeva il capitolo della maglieria in lana, per iniziare una nuova epoca con un rivoluzionario processo produttivo: tempi e metodi si velocizzavano, a tutto beneficio dei costi di lavorazione e di una qualità finale più alta e costante nel tempo. È in questo contesto che Santini si pose da subito all’avanguardia: i colori dei tessuti cominciano ad accendersi e i bottoni vengono sostituiti con le prime zip, ancorché la tecnica di applicazione del nome dello sponsor resta sostanzialmente basata sul ricamo. I calzoncini vengono realizzati con tessuti Interlock in acrilico e iniziano a comparire forme più evolute di taglio e confezione.

ANNI 2000 - La fibra mista e la nano tecnologia

Si prosegue nella ricerca di nuove evoluzioni del tessuto poliestere, combinandolo con innumerevoli altre fibre come la fibra di carbonio per creare tessuti ancora più leggeri, comodi e innovativi, pur senza scendere sotto una percentuale di poliestere del 50% che rischierebbe una perdita di colore. Il taglio è sempre più ricercato con cuciture il meno invadenti possibili, la tessitura del poliestere viene eseguita per ottenere superfici più moderne e anche l’accessoristica si moltiplica con applicazioni volte a favorire la sicurezza stradale (elementi rifrangenti o anti-abrasivi). Nelle ultime collezioni Santini sfrutta tessuti con trattamenti basati su nanotecnologia, creando capi con proprietà anallergiche, anti UV, maglie e pantaloncini più caldi per l’inverno (tecnologia BeHot), più freschi per l’estate (BeCool), impermeabili (Acquazero), traspiranti o dotati di altre tecnologie innovative. Ma Santini è anche maglia rosa e maglie dei Campionati del Mondo, un mix di creatività produttiva e agonismo che non esiste in nessun’altra parte al mondo. Oggi alla guida dell’azienda troviamo le figlie Monica e Paola, per continuare a rinnovarsi, sempre.

Granfondo Stelvio Santini insieme al WWF Grandi novità per l’edizione di quest’anno della Granfondo Stelvio Santini, andata in scena il 7 giugno e che ha fatto registrare oltre 3000 partecipanti. Una delle più importanti è sicuramente l’accordo con il WWF Programma Alpi Europeo (EALP) che prevede un grande sostegno della manifestazione alla salvaguardia dell’ecosistema alpino. EALP sta conducendo una grande campagna a favore della tutela di uno dei grandi predatori alpini: il lupo e, in base a questo programma e a quello generale dell’associazione, gli organizzatori della gara hanno deciso di aumentare le Zone Eco destinate alla raccolta dei rifiuti, prevedendone un numero pari a 8 lungo tutti i percorsi della competizione. Le aree destinate alla raccolta di rifiuti sono state facilmente riconoscibili perché interamente brandizzate con striscioni verdi raffiguranti il logo LOVE OUR MOUNTAINS e quello WWF e, in linea con quanto riportato dal regolamento della gara, i concorrenti che getteranno carte e scarti al di fuori dalle Zone Eco non saranno inseriti nella classifica finale. Inoltre l’associazione metterà a disposizione una coppia della simpatica mascotte Lupo, il peluche simbolo dell’iniziativa, che verrà assegnata ad estrazione a un uomo e a una donna durante le premiazioni finali. www.granfondostelviosantini.com

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COVER STORY

Vittoria Shoes La nuova sede di Vittoria Shoes a Vigliano Biellese

Contatti

VITTORIA SHOES

Via degli Artigiani, 15 - 13856 Vigliano B.se (BI) www.vittoria-shoes.com - info@vittoria-shoes.com Tel.015.8129888 - Fax 015.8129901

Testo di Marta Villa

Stile ITALIANO

si possano ammirare pezzi da novanta appartenuti a Merckx o Pantani anche tra le novità ci sono modelli interessanti come per esempio la Ikon. Si tratta di un modello top di gamma strada che abbiamo avuto la fortuna di provare (vedi nostro test sullo scorso numero) e per questo vi rimandiamo al numero precedente di Bike4Trade.

Un nome che è associato senza dubbio con un sostantivo: stile. Si presenta in questo modo l’azienda del biellese nata nella seconda metà degli anni ‘70 ed esattamente nel 1976. Pronta l’anno prossimo a festeggiare i “suoi primi 40 anni”, Vittoria Shoes ha recentemente rinnovato la propria sede, diventata un concentrato di modernità con, annessa nella parte posteriore, il laboratorio/magazzino. È qui che si respira, tra il profumo della pelle e del cuoio, il vero spirito dell’azienda: tanta passione unita alla voglia di realizzare un prodotto il più perfetto possibile. La storia Ma andiamo con ordine: tutto nasce per opera di Celestino Vercelli, corridore professionista che terminata la carriera e facendo tesoro delle proprie esperien-

Alcuni cimeli storici nella sede dell’azienda tra i quali una delle prime scarpe da pista firmata proprio Vittoria

Sopra: Edoardo Vercelli, oggi alla guida dell’azienda. A sinistra foto storica del fondatore Celestino Vercelli, sponsorizato perfino dal noto machio di chewing gum Brooklyn ze fonda l’azienda che presto diventa un riferimento. Hanno calzato Vittoria atleti del calibro di Moreno Argentin, la medaglia olimpica Mark Gorsky, Sean Kelly, Maurizio Fondriest, Stephen Roche nell’anno del tris Giro, Tour e Mondiale, Charly Mottet, Phil Anderson, Mario Cipollini, Marco Pantani, Stefano Garzelli , Thor Hushovd e Luca Paolini. Ma durante gli anni sono testimonial dell’azienda anche una delle discesiste più famose al mondo come Giovanna Bonazzi, Manuel de Vecchi, Alessandro Fabian e l’iridata cx Hanka Kupfernagel. Oggi alla guida dell’azienda il figlio di Celestino, Edoardo, che la sta portando al passo con le nuove sfide e con un catalogo diversificato. “Oggi siamo una realtà che ha ancora nell’Italia il riferimento di mercato, grazie senza dubbio alla qualità unica del prodotto, ma a seguire arrivano Paesi come Stati Uniti e poi Spagna, Francia e Giappone”, afferma Edoardo. In USA abbiamo una sede a Valencia (California) con un direttore generale e forza vendita dedicata, perchè si tratta di un mercato molto importante per noi”.

di un campione pilota che viene fatto testare da pro, amatori ed esperti. Nel caso il giudizio sia positivo, ed eseguite le varie modifiche, si passa alla realizzazione delle scarpe. Un lavoro certosino, a mano, fatto tutto in casa. Dal taglio dei materiali, infatti, la tomaia è composta da più di 20 parti tra rete, fodere, imbottiture e particolari tecnici. Tutto è tagliato attraverso delle fustelle in acciaio. Si passa poi all’applicazione del sottopiede, la tomaia viene poi montata sulla forma. Si tratta qui di un’operazione che richiede esperienza: oltre all’ausilio di una macchina specifica, è la maestria dell’operaio specializzato a fare la differenza. A questo punto, attraverso una macchina computerizzata, la tomaia viene montata su una forma e si passa poi nella fase di incollaggio e spianatura. La scarpa è così pronta per essere pressata insieme alla suola. Un’ampia gamma “Abbiamo a catalogo oltre 25 modelli di scarpa più le varie varianti colore, un catalogo molto ampio che poi ha le varie preferenze nei mercati. Un esempio di particolarità è poi la gamma donna, dove lavoriamo non tanto su colori specifici ma naturalmente sulla forma del piede e del sottopiede. Oggi inoltre, abbiamo nuove tendenze e bisogna stare al passo nella ricerca di nuove forme e svilupparne di specifiche”. In Vittoria Shoes non si fermano e nonostante nel piccolo angolo/museo

Il vero Made in Italy Un’azienda che guarda avanti ma che fa del Made in Italy un valore vero. Infatti, proprio a Vigliano Biellese vengono realizzate tutte le fasi di “costruzione” della scarpa. Un progetto che parte da lontano con l’idea fatta dai modellisti per passare al disegno, la prototipazione e poi la realizzazione

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Con quasi 40 anni di storia alle spalle (li festeggerà nel 2016) Vittoria Shoes continua la tradizione italiana unendo qualità e tecnica per raggiungere la massima performance

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Partnership prestigiose Vittoria Shoes è da sempre un nome legato all’agonismo, vista la qualità assoluta del prodotto, e anche oggi la partnership con la Nippo Fantini De Rosa di Damiano Cunego è importante “Con il team lavoriamo bene - ha proseguito Edoardo - e già l’anno scorso avevano il modello Evo e poi, in anteprima hanno utilizzato la Ikon. Non dimentico poi anche i triatleti Bonin e Uccellari così come la partnership con la nazionale di orienteering che è senza dubbio tra le più importanti a livello internazionale”. Non solo scarpe

Da qualche anno Vittoria Shoes è entrata anche nel mondo dei caschi. “Abbiamo iniziato circa tre anni fa per legare anche un pò di più i nostri agenti e clienti. Siamo posizionati sulla media gamma con un ottimo prodotto che sta dai 49 ai 90 euro anche se, per l’anno prossimo, faremo un passo oltre. Abbiamo in serbo un casco d’alta gamma molto speciale per design e tecnologia ma non posso anticipare di più...” ci ha rivelato Edoardo Vercelli. Con un brand posizionato in oltre 400 punti vendita in Italia e apprezzato al mondo per la sua qualità, soprattutto con prodotti specifici, vedi anche la pista, Vittoria Shoes si conferma uno dei marchi di riferimento nel mercato bike odierno.


La scarpa originale di Marco Pantani usata nell’accoppiata storica Giro-Tour del 1998.

Alcuni particolari dell’interno del reparto modellismo e prototipia

Vittoria key dates 1978 NUOVO STILE VITTORIA è la prima in Italia a produrre la scarpa da ciclismo colorata.

1987 STEPHEN ROCHE

Stephen Roche vince Giro d’Italia, Tour de France e Campionato del mondo con ai piedi scarpe Vittoria.

1976 - NASCE VITTORIA

Conclusa la carriera da professionista, Celestino Vercelli da inizio alla produzione di calzature da ciclismo.

1998 - IL PIRATA

Marco Pantani, con scarpe Vittoria vince il Giro d’Italia e il Tour de France.

2007 - VITTORIA E’ DONNA

Henka Kupfernagel vince i mondiali su strada a cronometro, l’anno successivo i mondiali e gli Europei di ciclocross.

2010 - CAMPIONI CON HORA Thor Hushowd protagonista con il nuovo modello Hora, scarpa con chiusura microermetica a rotore.

2015 VITTORIA TORNA AL GIRO D’ITALIA

Vittoria ritorna al Giro d’Italia come sponsor del Team NIPPO Vini Fantini capitanato da Damiano Cunego!

IN ANTEPRIMA ALCUNE DELLE TECNOLOGIE APPLICATE SULLA NUOVA ICON OFF ROAD INSERTO VULCANIZZATO

La Ikon Offroad utilizza la stessa tecnologia della Ikon road, con in più una protezione in pun ta e sui lati, con inserto vulcanizzato, che rende la tomaia

PREVIEW

2016

perfettamente adatta all’utilizzo offroad più esasperato, e che al tempo stesso non va ad appesantire la calzatura, caratteristica fondamentale per la competizione.

TALLONE ANTI-SCALZATA

Dopo l’innovazione del rotore SPP introdotta nel 2015, Vittoria introduce l’innovativo tallone anti scalzata Ikon e Ikon mtb, un’applicazione inedita nel ciclismo ideale per bloccare il piede ed evitare che la scarpa si scalzi

MICROFORATURA IKON

La tomaia è in grado di donare la massima traspirabilità grazie alla microforatura realizzata al laser

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ROTORE SSP DI NUOVA GENERAZIONE

La chiusura laterale SSP System utilizza il sistema a rotore Hora miniaturizzato. Nonostante le ridotte dimensioni, la resistenza della chiusura è ottima grazie ad un gioco forza di leve. Vittoria fu la prima ad introdurre su di una scarpa da ciclismo il sistema a chiusura a rotore, era il 1992 con il modello Fulcrum. Si tratta di sistemi sviluppati internamente e questo permette di regolare la chiusura della scarpa in corsa senza doversi fermare, chiudere la scarpa prima di uno scatto o allentarla in un attimo meno impegnativo. Cavo in Dynema, con anima kevlar.

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Bike4Trade e ANCMA Fin dal primo numero del nostro magazine abbiamo stretto una partnership con ANCMA grazie alla collaborazione di Piero Nigrelli, direttore settore ciclo. Questo ha dato vita a una rubrica fissa che ogni mese vi propone interessanti ed esclusivi dati, statistiche, trend e iniziative.

REPORT

Ancma Testo di Pietro Nigrelli

LA E-BIKE e l’utenza potenziale nel mercato ITALIANO

In Europa l’uso della eBike è molto diversificato e in Italia la situazione sta cambiando. Sempre più eBike nei negozi e allora... iniziamo a pensare a delle strategie di marketing appropriate relazione con il cliente è sempre più complessa, poco tempo, infedeltà, emotività del momento dedicato all’acquisto, sono tutti elementi che rendono più faticosa la vendita e per cui occorrerebbe avere maggiori strumenti a disposizione. Per l’elettrico la complessità aumenta perché ci troviamo di fronte persone che non sanno cosa sia una bici tanto meno elettrica ma che non vogliono, ad esempio far fatica.

Parlare di bicicletta in Italia ha sempre delle connotazioni diverse rispetto ad altri paesi europei si potrebbe dire, paese che vai... bicicletta che trovi. In Germania il mercato è quasi cinque milioni di euro, esistono addirittura le autostrade ciclabili, vere e proprie strade a due corsie per senso di marcia con uscite e sopraelevate e l’uso della bici è abbastanza orientato alla mobilità urbana e al cicloturismo. Lo stesso si può dire per Danimarca e Olanda e sulla stessa scia seguono Francia e Inghilterra. In Italia siamo nettamente più forti con l’uso della bici da corsa, quindi un uso della bici come fosse un attrezzo sportivo al pari quindi di una racchetta da tennis, un paio di sci o di una panca da palestra. Poi, molto spesso torniamo ad essere automobilisti o motociclist

CHI SONO QUESTE PERSONE?

QUESTA È STATA LA RAGIONE PRINCIPALE CHE HA CONVINTO ANCMA A COMMISSIONARE LO

STUDIO AD ALCUNI RICERCATORI DELL’UNIVERSITÀ DI MILANO.

Qual è il mercato potenziale della eBike? La gente conosce questo prodotto? Chi sono i potenziali utilizzatori? Il risultato è molto interessante. La prima notizia è che le persone, in generale, non conoscono questo prodotto: c’è poca informazione, conoscono e sanno cosa è una bici; ma da lì a passare ad un veicolo che sembra una bici ma con cui non si fa fatica e in pochi sanno che esiste, diventa ostico. E questo, sempre è un grande ostacolo per la diffusione di qualunque prodotto, soprattutto per quanto riguarda le novità. È il motivo per cui si fa della pubblicità quando si deve annunciare un prodotto nuovo. Fra coloro i quali sanno di cosa stiamo parlando e hanno avuto modo di sapere che esiste un veicolo del genere abbiamo delle sorprese. Per alcuni, gli irriducibili dell’auto ad esempio, quelli che fanno anche solo 500 metri in macchina, non ci sono possibilità. Anche se non si fa fatica, loro, in bici, non ci andranno mai. Almeno per il momento. Anche fra i ciclisti però le cose non vanno tanto bene, siano essi sportivi, dunque cicloamatori oppure persone che usano la bici per spostarsi quotidianamente per andare a scuola, lavoro, varie commissioni, la presenza di un motore inquieta, fa domandare a cosa serva, fa chiedere addirittura che senso abbia mettere un motore su una bici. In fin dei conti, una bici, perché la compro se non per pedalare e fare, poca o tanta, fatica? Tutto ciò sembrerebbe precludere ogni possibilità di chance per la vendita eppure non è così. Abbiamo trovato una tipologia di persone che conosce il prodotto ed è intenzionato ad acquistarla. Non sono necessariamente ciclisti ma sanno di cosa stiamo parlando. Sono italiani fra i 30 e i 55 anni, maschi e femmine, sono attenti al benessere e a uno stile di vita sostenibile, mangiano sano e biologico e hanno gusti culturali ben definiti. Sono mediamente tutti in possesso di laurea o studi superiori. Nel caso in cui, la bici elettrica gli risolvesse alcuni problemi di spostamento, ad esempio poter rinunciare ai mezzi pubblici, allora la eBike diventerebbe davvero un veicolo interessante da acquistare. Su queste basi appare chiaro che non stiamo parlando di qualcosa adatto a tutti e non stiamo parlando di un prodotto per cui basti esporlo in vetrina, la gente non sa cos’è! Occorre adottare qualche strategia di marketing appropriata, capire dov’è quella comunità di persone descritta prima, cosa fa, dove vive, insomma dove e come posso trovarla per poter proporre il mio prodotto elettrico e poterlo offrire o magari, un attimo prima farlo provare. Insomma un po’ di marketing territoriale, elettrico!

SI DICE CHE NON CI

SONO LE PISTE CICLABILI E CHE QUINDI ANDARE IN BICI PER SPOSTARSI È PERICOLOSO. È VERO?

In parte sì, se leggiamo i sondaggi, su cento persone che vorrebbero usare la bici almeno la metà non lo fa per motivi di mancanza di sicurezza sulle strade. E l’altra metà? Gli altri, per la maggior parte individuano due ragioni al non utilizzo della bici, i furti e la fatica di pedalare. Questi ultimi non sono pochi, circa il 20 per cento. Per questi ecco una bella novità, la bici elettrica, ovvero una bici che su una ciclistica di una trekking di valore aggiunge un motore e una batteria rendendo così lo sforzo necessario alla locomozione del mezzo davvero esiguo. Quasi zero. Poca fatica vuol dire poco sudore e per molte persone questo è un vantaggio, posso andare al lavoro in giacca e cravatta senza sudare? È una delle domande più frequenti in negozio. La risposta è ovviamente sì. Sappiamo però che in negozio la

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PERSONAGGI

Marco Liprandi Testo e foto Dino Bonelli

Monociclo Freestyle Marco Liprandi d’inverno come sport primario pratica lo sci agonistico e la monoruota l’ha scoperta durante un allenamento estivo. In vista dei campionati europei di specialità che la sua Mondovì (CN) ospiterà ad agosto, ci mostra qualche trick dei suoi Se non ci fossi salito sopra anch’io, anni fa, scoprendo tutte le insidie e difficoltà del caso, lo avrei etichettato semplicemente come uno sport bello, soprattutto a livello estetico, magari anche divertente, di sicuro dinamico. Ma il monociclo è anche altro. Lo ricordiamo nascere dall’arte circense, anche se adesso inizia a far breccia nei gusti dei giovani. C’è chi lo usa in città, nelle piazze, magari facendo un po’ di freestyle, chi percorre chilometri e chilometri su strade secondarie per ovvie ragioni di sicurezza, e chi, come il nostro Marco, preferisce andare in montagna e fare freeride. Marco Liprandi, 16 anni, d’inverno come sport primario pratica lo sci agonistico e il monopattino lo ha scoperto proprio durante un allenamento estivo finalizzato alla preparazione presciistica. La scuola È stato subito amore a prima vista e ora sale sulla monoruota quasi tutti i giorni. D’estate alterna passeggiate in piano a discese nelle piste da downhill del bike park di Frabosa Soprana (CN), dove abita. Il mercoledì sera s’incontra con altri amici monociclisti sul piazzale del mercato di Mondovì dove, sotto le dritte tecniche di Marco Donda, della scuola circense Macramè, affina nuove tecniche. Ogni tanto mette fuori il dito e arraffando passaggi in auto sale il più possibile su per la valle, poi continua ancora a piedi, con il mezzo in spalla, fino ad arrivare in cima a un monte o comunque in un posto che lo soddisfa, si rigenera con liquidi e sali per essere totalmente lucido fin dalla prima pedalata, e quindi si butta giù godendosi lunghi freeride, talvolta conosciuti e altre volte improvvisati. Freeride Un telaio ridotto, un sellino allungato su cui monta l’unica leva del freno, rigorosamente a disco, due pedivelle e nessun rapporto sono l’essenza del mezzo. La dote principale per fare monociclo, anche solo su una piazzetta, è indubbiamente l’equilibrio e questo si migliora solo con molta dedizione e pratica. Se poi si decide di fare freeride, di scendere per stradine sterrare, sentieri tortuosi e ripidi prati in fiore, l’allenamento diventa una cosa seria e include anche sedute di palestra. Quando si arriva in cima alla montagna e si tratta di scendere,

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GLI EUROPEI A MONDOVÌ Dall’1 all’11 agosto 2015, a Mondovì (CN) si svolgeranno per la prima volta in Italia le gare del Campionato europeo di monociclo, UNIOEC w(Unicycle Open European Championship). Sono attesi 400 atleti provenienti da tutta Europa (Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Austria, Germania, Belgio, Olanda, Danimarca, Norvegia, Slovenia, Albania, Polonia, Russia, Repubblica Ceca), fra cui i campioni di ciascuna specialità.

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non s’improvvisa più nulla, si mette solo in pratica quello che si sa, che si è già sperimentato, che si è provato decine di volte in situazioni simili ma meno estreme. I muscoli devono sapere a memoria dove e quando contrarsi per mantenere quell’equilibrio reso ancora più precario dalle varianti del terreno. Buche, gobbe, rocce, pietre, e contropendenze sono gli ostacoli nascosti a cui andare incontro poggiando solo sulla superficie minima di una ruota leggermente tassellata. Equilibrio e controllo - Movimenti Marco si destreggia con acquisita disinvoltura. Ogni tanto sbraccia per riprendere un equilibrio smarrito e se la roteazione dell’unico arto libero non è sufficiente (l’altro è fisso sul freno), scende lasciandosi calare sul retro del monociclo. Qualche volta la terra si avvicina rumorosamente al corpo dell’atleta prima ancora che questo riesca a disarcionarsi dal proprio mezzo. Cadute messe in conto fin dall’inizio e proprio per questo protette con casco integrale, ginocchiere, para gomiti e guanti. Prima di affrontare discese più azzardate, Marco ne controlla la linea e il fondo, e magari dà anche una controllatina al mezzo. È giovane e avventuroso ma discretamente prudente, sa di praticare uno sport fuori dalle regole, un gioco in cui azzardare senza esagerare per non rovinare tutto con errori stupidi e prevedibili, perché per lui il monociclo è una passione vera, da far crescere nel tempo, non solo una moda passeggera.

ECCO LE DISCIPLINE: • FREESTYLE, la più completa per abilità motorie, richiede tecniche avanzate e la creazione di “routine” singole, di coppia e di gruppo; • MUNI (abbreviazione di Mountain UNIcycle): si effettua in ambiente naturale e prevede gare di “down hill”, “up hill” e “cross country” con monocicli da fuori strada; • TRIAL: specialità legata al salto e alla potenza fisica su terreni disseminati di ostacoli (gradini, rotaie, tronchi sospesi, etc.) da superare in equilibrio e senza mettere i piedi a terra;

• STREET / FLAT: discipline con tecniche specifiche sviluppate in ambiente urbano che prevedono molti trick concatenati, a volte con un piede solo o restando in piedi sul telaio; • ROAD: gare con percorrenze medio-lunghe su percorsi asfaltati; • RACE: gare di velocità su pista su brevi distanze (100-400-800 mt); • HOCKEY e BASKET: derivati dagli sport tradizionali e giocati dagli atleti rigorosamente su una ruota. L’evento è organizzato dall’ASD M al cubo, maggiori info su www.unioec.com



TOUR

Etna Testo di Gianandrea Lecco Foto www.mysticfreeride.com

Etna, scoprire la Sicilia

DALL’ALTO VERSO IL BASSO di salita, siamo al suo ingresso. Poco meno di tre km di flow e salti medio piccoli si rivelano un gioco meraviglioso. Ad eccezione di brevi zone rocciose che obbligano a controllare la velocità, è un trail da mangiare in un sol boccone. La confidenza si acquista velocemente. I piccoli gap si saltano con confidenza ed il terreno compatto, bagnato dai temporali, ha un grip senza eguali. Concludiamo la nostra esperienza nei

Salire sul vulcano più alto d’Europa ti permette di avere un nuovo punto di vista su un’isola, la Sicilia, ricca di cultura, natura e storia. Scoprirlo con le due ruote elimina ogni barriera e apre ogni confine fisico e mentale. La Sicilia è famosa nel mondo per la sua cultura, il suo mare, la sua storia. In questo viaggio però siamo partiti dal suo interno, l’Etna, il vulcano più alto d’Europa. Le due ruote sono il mezzo ideale per percorrere la rete di sentieri che collega antichi crateri, rifugi e bivacchi. Abbiamo quindi dedicato due giorni con due approcci apposti, il primo esplorativo lungo la via Altamontana, e il secondo più goliardico, sulla pista di Freeride/Downhill “Salto del Cane”. La via Altamontana è una morbida pista sterrata che percorre un anello quasi completo del vulcano, mantenendosi ad una quota media di 1600 m slm. Il fondo è prevalentemente sabbia lavica ma ad ogni chilometro l’ambiente cambia radicalmente. Ha diversi accessi sui lati dell’Etna. Vicino agli accessi ci sono rifugi gestiti, mentre lungo la via ci sono rifugi aperti ma non gestiti, più simili a dei bivacchi, dove è possibile scaldarsi vicino al camino e ripararsi dalla pioggia. E’ la nostra prima scelta e con le nostre versatili Scott Genius LT 700 Tuned decidiamo di percorrerla senza una meta predefinita. La pianificazione di un supporto locale con il gruppo Etna Riders non va a buon fine e quindi ci muoviamo autonomamente, con spirito di improvvisazione e senza alcuna fretta. Il percorso lungo: la via Altamontana Partiamo dal rifugio Ariel, a circa 1.600 m slm. Il gestore ci dà qualche indicazione e consiglio sull’itinerario migliore. Il primo tratto fino al Rif. Gal-

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verina è in morbida salita. Incrociamo numerosi turisti, sia a piedi che in bicicletta. Il fondo è omogeneo, la sabbia lavica talvolta rallenta l’avanzata. L’ambiente cambia repentinamente, dal bosco fitto e verdeggiante, in pochi metri, si giunge in isolate zone di roccia lavica, per poi tornare immersi nel verde di prati, intervallati da lingue di sabbia lavica. All’orizzonte il temporale segna il cielo, mentre raggi di sole cercano spiragli per illuminare la costa. L’ambiente è da cartolina. Il panorama migliore si scopre scalando la vetta di un cratere minore. Dal quel punto la vista è assoluta verso sud-est, fino a scorgere il mare. Saliamo in sella e prendiamo confidenza in discesa con il grip unico offerto dal terreno lavico. Le ruote affondano nella sabbia ma non tradiscono mai la tenuta. La velocità aumenta mentre si lasciano orme simili a quelle degli sci in neve fresca. Scendiamo fino a 1.000 m di dislivello prima di riprendere quota. Ci facciamo consigliare da un gruppo di bikers “Etna e Dintorni” che incrociamo sulla nostra strada. L’ospitalità e la cortesia sono assolute. Fortunatamente proprio lo stesso giorno sono stati inaugurati tre anelli per uso bike e basta seguire frecce colorate per giungere al punto di partenza, il Rif. Ariel. La seconda giornata viene dedicata a dar sfogo alla voglia di velocità. Il Salto del Cane è un monte dove è stato preparato un sentiero dedicato all’uso freeride/downhill. Troviamo tracce GPS e consigli dove trovarlo. Con un pizzico di fortuna, dopo qualche chilometro

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pressi di Taormina, in un luogo dove poter assaporare la vera Sicilia e fare un passo nella storia unica del nostro Paese. Il viaggio sul vulcano più alto d’Europa si è concluso nel migliore dei modi. Il fascino di un territorio vastissimo, ricco di cultura, natura e storia è da scoprire piano piano a ritmo di bicicletta sia sulle adrenaliniche discese dell’Etna, sia alla scoperta degli antichi borghi di Taormina.

COME RAGGIUNGERE L’ETNA Aereo: Alitalia da Milano Linate a Catania. Trasporto attrezzatura sportiva (Max 23 kg): Per Alitalia, il trasporto bike è considerato bagaglio in stiva, incluso nel prezzo del biglietto purchè rispetti il peso massimo di 23 kg. Se si sfora tale limite, si pagano 55€ a tratta come secondo bagaglio. A questi si aggiunge il bagaglio in cabina, che non deve superare gli 8 kg. Auto: Consigliamo il noleggio di una vettura in loco per muoversi nell’isola in modo indipendente. La scelta migliore per rapporto qualità/prezzo con due bici è stata una comoda monovolume noleggiata a Sicily by Car (Gruppo Auto Europa) www.autoeuropa.it Bike Guide ed info: L’esperienza con le guide locali Etna riders si è dimostrata molto negativa. Purtroppo si sono dimostrate inaffidabili. In ogni caso con una buona cartina, acquistabile presso il rifugi Ariel, ed un po’ di sano spirito di improvvisazione, è possibile muoversi in modo autonomo. I gestori dei rifugi ai piedi dell’Etna offrono pacchetti dedicati ai bikers. Ad esempio potrete fare una gita che vi condurrà dalla cima dell’Etna a Taormina direttamente scrivendo a info@rifugioariel.it Consigliamo di visitare www.etnaedintorni.it per proposte di escursioni e www. etnatracking.com per scaricare i tracciati GPS e avere informazioni utili per organizzare un tour. Alloggio: A Giardini Naxos, come a Taormina e Nicolosi, la presenza di B&B per tutti i gusti è capillare. Limitrofi alla costa di Giardini Naxos, consigliamo “B&B A casa di amici”, a due passi dal mare o “B&B Villa Cristina”, con piscina. Bike: Non sapendo cosa ci avrebbe atteso, la nostra scelta è stata la mtb da all mountain/enduro Scott Genius LT 700 Tuned (www.scott-sports.com), ideale per affrontare sia discese veloci che giri pedalati. Il territorio dell’isola è molto vario, il terreno cambia ad ogni chilometro. E’ opportuno avere un treno di pneumatici di scorta, oltre a tutto il necessario per eventuali interventi meccanici in autonomia.


ANTEPRIMA

Testo di Marta Villa

Elettrico INTELLIGENTE Con nuove batterie e sistemi di propulsione sempre più intelligenti, Bosch conferma la sua leadership di mercato. Abbiamo partecipato ad un esclusivo evento stampa nella sede tedesca per scoprire le novità 2016 In queste immagini alcune fasi dei test dei nuovi sistemi Bosch 2016

la velocità di cambiata. Infine è stato realizzato in funzione di un uso mtb per ridurre al minimo il fattore Q.

Nelle tre foto In alto: • il nuovo sistema Performance Line CX • il nuovo computer multifunzione Nyon • particolare di una bicicletta utilizzata durante il test sul campo

Ormai è già da qualche anno che quando si parla di eBike il nome che viene subito associato è quello del colosso tedesco Bosch. E tutto questo a ragione, infatti, l’azienda tedesca con sede a Reutlingen (vicino a Stoccarda) è il vero leader sul mercato. Siamo andati proprio nei pressi della città che accomuna i sistemi elettrici con altri nomi che sono un must nel mondo – vedi Mercedes Benz - per scoprire in anteprima quello che ci riserverà il 2016. Prima di tutto però una doverosa premessa: è importante sottolineare come questa azienda sia un modello in termini di efficienza e crescita, come ci ha ricordato la nostra speciale guida: Federica Cudini, marketing manager di Bosch in Italia. “In Germania, dove vengo un paio di volte al mese, il compartimento eBike è cresciuto così tanto che abbiamo dovuto ampliare la sede”, rivela Federica. “Non posso negare che siamo il riferimento a livello mondiale, come testimoniano le vendite e le partnership che abbiamo”. In Europa il mercato di riferimento è senza dubbio la Germania anche se, per esempio, l’Italia è uno dei mercati che avrebbero più potenziale di crescita. Bosch attualmente è una vera multinazionale, presente a livello globale, con sede anche negli Stati Uniti e con l’Australia come nuovo riferimento di mercato. Un esempio chiaro di questa grande internazionalità è il numero dei linguaggi possibili da scegliere sul Nyon 2016, ben 23. Negli ultimi anni, dal 2009, Claus Flescher la crescita è stata esponenziale e non c’è dubbio che con la gamma prodotto 2016 la situazione non potrà che migliorare. NOVITA’ 2016 A illustrarci nel corso della nostra visita in Bosch le novità del prossimo anno il CEO dell’azienda del reparto eBike Claus Flescher. Nel 2016 vedremo due

nuove batterie da 500 Wh. Oltre alla più alta densità di energia queste batterie offrono un peso e un volume ridotto rispetto a quella da 400 Wh. La ricarica è possibile in sole 4,5 ore, il posizionamento è molto pratico e facile e in Bosch parlano di una stima di 50mila chilometri di utilizzo. Inoltre, anche in questo caso le batterie non hanno nessun effetto memoria e nessuna autoscarica. PERFERMANCE LINE CX Uno dei fiori all’occhiello della nuova gamma Bosch sarà senza dubbio il nuovo sistema Performance Line CX che nel 2016 sarà in grado di offrire un aumento delle prestazioni con 75 Nm, dai 60 Nm, di coppia massima. Si tratta senza dubbio di un sistema potente ma nello stesso tempo anche un ottimo modo di trasmissione dell’impulso soprattutto nell’uso off road, dove per esempio gli stop&go sono molto frequenti. Da segnalare senza dubbio il design con una nuova verniciatura più scura. Inoltre, il sistema è stato progettato e sviluppato per essere compatibile con i nuovi rapporti Sram 10-42 o Shimano 11-42. Inoltre, è dotato di shift recognition, in grado di “sentire”il calo di spinta nella pedalata e favorire il passaggio della catena. Il motore Performance Line CX ha un misuratore di potenza interno che valuta la potenza che applica il ciclista. In questo modo “si regola” autonomamente e diminuisce per esempio la potenza erogata e favorisce

NYON Un vero gioiello per il 2016 sarà però il nuovo Nyon, il computer all in one di Bosch che nella nuova versione appare ancora più tecnologico. Un sistema che completa il “kit” Bosch che è composto da batteria e motore. Con un display leggermente più grande del precedente Intuvia, il nuovo Nyon è un computer di bordo e gps programmabile a casa. Una volta sincronizzato lo strumento questo è in grado di fornire le informazioni ma anche di registrare tutti i dati dell’uscita in bici. Quindi misurare la potenza, i dati fisici come il cardio con una connessione bluetooth, e poi avere tutto sotto controllo. Nuovo per il 2016 il portale sBike-Connect. Qui il sistema è in grado di integrare fino a 10 incroci nella pianificazione del percorso e metterli poi sulla mappa. Inoltre il sistema è dotato di una funzione speciale per la mtb in grado di segnalare quali sono i percorsi più adatti. ESHIFT Si tratta della soluzione integrata di cambio di rapporti che per il 2016 presenta importanti novità. Il sistema è stato molto migliorato, risulta più rapido e reattivo soprattutto nei passaggi off road o in città che ne richiedono una riposta immediata. I partner con cui Bosch ha una collaborazione sono i leader indiscussi del mercato: Shiamano, Sram e NuVinci. Per quanto riguarda quest’ultimo è disponibile il modello con 9 velocità e cambio manuale, visualizzabile sul display della bike. Con Shimano viene offerta la funzione di auto-downshift nel quale, per esempio durante una sosta a un semaforo, il sistema seleziona automaticamente un rapporto “di stop” che viene impostato prima dal biker. Infine, sul mozzo Sram i rapporti possono essere spostati manualmente se necessario. www.bosch.it www.bosch-ebike.de

Il tour nella TERRA DEL DRAGONE Nel corso della presentazione a Reutlingen abbiamo incontrato Tanja e Denis Katzer che grazie ai sistemi eBike di Bosch stanno compiendo uno dei tour in bici più lunghi mai realizzati. 15.000 tra Cina e Mongolia in totale autosufficienza e con la compagnia del proprio cane. Un viaggio possibile grazie a Bosch e ai sistemi di ricarica solare che i due si portano sulle proprie eBike. www.denis-katzer.de

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ANNIVERSARY

GORE BIKE WEAR

30 ANNI Testo di Marta Villa

I PRIMI

Il 2015 è un anno di ricorrenze, una coincidenza un po’ particolare ma che senza dubbio è qualcosa di speciale per il mondo del ciclismo. Tra i vari brand che celebrano un anniversario c’è anche Gore Bike Wear, che festeggia i suoi 30 anni. Caratterizata da sempre da un design innovativo associato a indissolubili caratterigiacca Oxygen 2.0 Gtx AS stiche tecniche l’azienda ha sempre puntato in alto. Stile e outfit altamente performanti sono sempre stati gli obiettivi da raggiungere e anche oggi con la 30 Years Anniversary Collection ha puntato a una speciale selezione dei modelli di maggior successo. “Vogliamo offrire ai ciclisti più esigenti i prodotti ideali e perfetti per affrontare qualsiasi sfida, con qualunque tempo, secondo il nostro motto Into The Elements,” ha dichiarato Patric Goerdes, marketing communication manager cycling & running, Gore Bike Wear.

cappellino Equipe Gtx Cap

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Nel 1985, Gore Bike Wear rivoluzionò il mercato d e l l ’a b b i gliamento da ciclismo con la giacca Giro, la prima al mondo funzionale, veramente impermeabile e traspirante. Nelle successive tre decadi il brand ha continuato a introdurre migliorie e novità mettendo a frutto la sua grande esperienza. Oggi con la collezione celebrativa propone capi caratterizzati dal logo dell’anniversario nei colori oro, rosso, bianco e nero.

antivento, il capo è confortevole e in grado di prevenire l’effetto windchill. L’abbinamento con la salopette Oxygen Bibtights Short+ è ideale per affrontare le lunghe distanze. La giacca soft shell Phantom 2.0 So e gli Element Ws So Bibtights+ sono un vero must have. La giacca è stato realizzato con la nuova tecnologia Windstopper e con diverse caratteristiche quali le maniche staccabili, le tre pratiche tasche applicate sulla schiena e i dettagli riflettenti stampati in oro. La salopette lungilet Element WS AS ga Element Ws So Bibtights+ che completa l’outfit, protegge anche i ciclisti più esperti dal vento e dal meteo avverso, mantenendo la temperatura ideale grazie al tessuto Windstopper Soft Shell. Per finire anche il gilet Element Ws AS grazie al tessuto Windstopper Active Shell protegge dall’effetto windchill rimanendo traspirante e resistente all’acqua. È molto confortevole e pratico in caso di meteo instabile ed è reso giacca esclusivo dal logo dell’anniversario. Element WS So Bibtights+

www.goreapparel.it

ANCHE PER DONNA Per la donna sono previste in collezione le Element Lady, Element Print 30Y e la salopette Element Print 30Y Bibtights Short+. Il design delle maglie prevede la stampa celebrativa “1985-2015” sia sul fronte che sul retro. I dettagli riflettenti in oro impreziosiscono lo stile, mentre la full zip e lo speciale tessuto assicurano le più alte performance. Completa l’outfit, la salopette Element Print 30Y Bibtights Short+ molto confortevole in tessuto altamente funzionale, con cuciture piatte studiate per garantire il massimo comfort.

I CAPI DELL’ANNIVERSARIO La giacca Oxygen 2.0 Gtx AS e il cappellino Equipe Gtx Cap sono prodotti che utilizzano la membrana Gore-Tex usata appunto per la prima volta con il modello Giro. La giacca è un capo molto comfortevole con coda più lunga, slim fit, bordi regolabili in neoprene e dettagli riflettenti garantiscono comfort, performance e sicurezza con qualsiasi tempo. La maglia Oxygen Ws So, in abbinamento con la salopette Oxygen Bibtights Short+ utilizza la tecnologia Windstopper, introdotta nel 1990. La più recente innovazione è il tessuto traspirante, stretch, ed estremamente leggero utilizzato per la maglia Oxygen WS SO: assolutamente

salopette Oxygen Bibtights Short+

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Con la creazione della linea 30 Year Anniversary Collection Gore Bike Wear celebra l’importante anniversario, sempre all’insegna di tecnologia e stile.

element print 30Y bobtights short +

salopette lunga Element Ws So Bibtights+

maglia element lady



FOCUS PRODOTTO

Smith Optics Testo di Marta Villa

Safilo - Via Settima Strada 15 35129 Padova Tel.049.6985111 - Fax 049.6985360 www.smithoptics.eu/overtake www.safilogroup.com

SMITH OVERTAKE,

un casco da oscar... Si tratta di uno dei premi più importanti al mondo. Il Red Dot Award, conferito dal Design Zentrum Nordrhein Westfalen ad Essen in Germania, è un riconoscimento molto ambito al quale quest’anno hanno partecipato 56 paesi inviando più di 5.000 candidature. La vittoria nella categoria Leisure, Sport and Games è andata al casco da strada Overtake di Smith Optics, un concentrato di leggerezza e tecnologia. L’uso della struttura Aerocore composta da Koroyd e EPS e il rivestimento in MIPS per protezione da forze multi direzionali, danno vita a una collezione unica di caschi protettivi per chi cerca alti livelli di performance. Il modello da strada Overtake offre una protezione eccezionale abbinata a una grande aerodinamica e anche un’ottima ventilazione, il tutto in soli 250 gr. Rispetto al design dei caschi tradizionali, il casco di Smith Optics utilizza il materiale Koroyd, che garantisce un aumento significativo della superficie di ventilazione per un flusso d’aria focalizzato e ha una capacità

Questo casco da strada è un concentrato di leggerezza, tecnologia e aerodinamicità. Non a caso è stato anche insignito del Red Dot Design Award, prestigioso riconoscimento internazionale di assorbimento di energia a seguito di un impatto del 30% in più rispetto alle tradizionali schiume EPS. L’utilizzo di questo materiale riduce incredibilmente anche il profilo del casco, in accordo con i principi del design Computational Fluid Dynamics (CFD), aggiungendo ulteriore valore ai benefici della struttura aerodinamica. Caratteristiche aggiuntive includono i 21 condotti di ventilazione ottimizzati per performance aerodinamiche bilanciate, il fit system Smith VaporFit dial-operated 360 adjustable e la più recente possibilità di integrazione degli occhiali da sole. La gamma cromatica del casco Overtake include 10 colorazioni diverse, di cui 5 disponibili con tecnologia MIPS, un sistema di protezione contro impatti multi-direzionali per ridurre le forze rotazionali che possono colpire la testa.

Bonin presenta ‘NFUN Dall’entusiasmo e dalla volontà di voler offrire al pubblico una selezione di prodotti dedicati alla bicicletta, ai bambini, alla famiglia e all’outdoor nasce ‘NFUN Prodotti che sono realizzati nel pieno rispetto dell’ambiente, della sicurezza e a sostegno di una qualità di vita sana: il mix di queste caratteristiche, unite a un design innovativo, fresco e accattivante fa di ‘NFUN un marchio affidabile e moderno.

MISSION Quando il lavoro fa rima con passione non può non nascere che un progetto di successo e, se ad unirsi, sono professionisti che operano nel settore della bicicletta, dell’outdoor e dell’infanzia da oltre 15 anni, ma che al contempo sono anche genitori che conoscono le esigenze del pubblico finale, si crea una commistione di competenze e conoscenza delle necessità del consumatore che sono le carte vincenti per riuscire nella propria iniziativa: ‘NFUN nasce da tutto questo.

‘NFUN Bonin crede fortemente in questo marchio che non è solo un nome foneticamente simpatico ma racchiude in sé tutto quello che il progetto rappresenta: “divertimento” (fun) e bambini (lettura: “enfant”), temi ovviamente allargati anche ai

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concetti che vi gravitano attorno: famiglia, outdoor, vita all’aria aperta, divertimento in sicurezza.

DI COSA SI TRATTA ‘NFUN nasce come ramo d’azienda di Bonin, che vanta oltre 40 anni di esperienza e presenza nel settore della bicicletta e dell’accessoristica ciclo. Bonin oggi è uno fra i primi distributori in Italia di biciclette ed accessori ciclo e da qualche tempo si è affacciata anche al mercato estero; con il progetto ‘NFUN la dirigenza Bonin avvalendosi della collaborazione di professionisti del settore, vuole allargare la propria offerta affermandosi anche come produttore di articoli in cui crede fermamente e dei quali viene seguita direttamente la progettazione, lo sviluppo e la realizzazione sia all’interno dei propri stabilimenti che presso i propri partners. Sicurezza, accessibilità, design curato e moderno e prodotti pensati per tutta la famiglia fanno di ‘NFUN la giusta scelta per chi vuole divertirsi all’aria

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aperta in pieno comfort e sicurezza.

DISTRIBUZIONE E MARKETING Per quanto riguarda la distribuzione, ‘NFUN sarà proposto in Italia in esclusiva da Bonin, mentre per il mercato estero ci si avvarrà della collaborazione di importanti grossisti del settore, già entusiasti del progetto proposto in anteprima. Bonin per il marchio ‘NFUN punterà ad un marketing virale ed innovativo, avvalendosi di strumentazioni moderne quali i social networks e la presenza sui motori di ricerca oltre che partecipando a numerosi eventi tradizionali che accomunano passione per le famiglie. ‘NFUN debutterà alla fiera Cosmobike Show a Verona e tutti i prodotti saranno disponibili per la vendita a partire da gennaio 2016.

Informazioni: Cicli Bonin Via Portogallo, 11- 35127 Padova PD Tel. 049.8702080 - www.ciclibonin.it


PREVIEW

REPORT

2016

BIKE-UP 2015 Testo di Marta Villa

Bianchi - Specialissima Dall’unione di tecnologia d’avanguardia e storia nasce Specialissima, la nuova road bike di Bianchi

BikeUP, UN BIS CONVINCENTE

Crescono numeri e interesse per l’edizione numero due del festival dedicato all’eBike, unico appuntamento di rilievo interamente dedicato al segmento in Italia Le prospettive di crescita c’erano tutte per la seconda edizione della manifestazione europea dedicata alla mobilità elettrica (Lecco, 19-21 giugno). Infatti, il numero raddoppiato degli espositori e le migliaia di presenze di visitatori hanno confermato le aspettative. Nella tre giorni di fine giugno il centro e le piazze del centro storico di Lecco si sono animate e le realtà presenti sono state in totale 48 di cui circa il 10% proveniente direttamente dall’estero. Un grande successo che è stato animato oltre che dalla esposizione e dai test anche dai numerosi incontri e workshop promossi da ANCMA e dalla presenza della nostra testata. Ogni espositore del settore bici ha registrato un numero di test compreso tra gli 80 e i 350 durante i tre giorni di festival (dati indicati dagli stessi espositori), mentre all’esibizione UPHill hanno partecipato i brand Atala, Axevo, Climb System, Flyer, Fulgur, Haibike, Innata, Whistle in due diverse categorie: front e full. Ma la macchina organizzativa è già al lavoro per il 2016, al fine di perfezionare i minitour guidati (già presenti quest’anno), un’iniziativa volta al test effettivo dell’eBike unita

alla scoperta del territorio. In generale Bike UP si conferma come l’unico appuntamento di rilievo in Italia dedicato interamente a questo specifico segmento, che nel 2014 ha visto vendite per 51.156 pezzi (sostanzialmente in linea con il 2013). A nostro parere molto interessante anche l’introduzione nel programma di una giornata per gli operatori il venerdì, che vi avevamo presentato anche sul numero scorso, con stimoli e idee assai utili su tecniche di vendita, comunicazione e aspetti tecnici. Perché come sapevamo e come del resto è emerso anche dagli incontri, eBike è anche (a volte soprattutto) formazione e cultura.

www.bikeup.eu 5 TI ALL’EDIZIONE 201 AZIENDE BICI PRESEN

ATALA

FLYER

SCOTT

AXEVO

FULGUR

SINUS

BICI CAPACE

GOCYCLE

BRINKEBIKE

HAIBIKE

CLIMBSYSTEM

INNATA

DEUS

KLAXON

EGO

KLEVER

SUNSTAR T’RED URBAN ARROW VRUM BIKE

ELEKTRA MOBILITY M1 SPORT TECHNIK WHISTLE E PLUS

QUIPPLAN

WINGS

ETROPOLIS

RUBBEE

WINORA

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Una nuova road bike che nasce dalla storia di Bianchi e da tutta la tecnologia sviluppata e soprattutto brevettata dalla casa di Treviglio (Bg). La nuova Specialissima, sì è proprio questo il suo nome, nasce con la tecnologia Countervail, il sistema integrato e sviluppato da Bianchi in grado di eliminare le vibrazioni. Un nuovo “approccio” alla costruzione delle bici che Bianchi ha fatto suo già da qualche anno. Countervail è un materiale in carbonio viscoelastico protetto da brevetto, caratterizzato da una specifica disposizione delle fibre che elimina fino all’80% delle vibrazioni, aumentando al tempo stesso la rigidità e la robustezza dei telai e delle forcelle in carbonio. Specialissima si distingue per un telaio in carbonio di 780 gr. - nella misura 55 - risulta essere guidabile e controllabile, nonostante la leggerezza, riduce l’affaticamento muscolare, consente un mantenimento della posizione aerodinamica più a lungo e anche una riduzione dell’affaticamento e del consumo energetico. Inoltre, il telaio è maggiormente reattivo in salita e ha una migliore precisione di guida in discesa. Specialissima si caratterizza

anche per le grafiche e i loghi verniciati tutti a mano in Italia e una colorazione nuova la #CK16 celeste fluo. Disponibile anche in versione nera. Il telaio ha geometria racing, è disponibile in 7 misure dalla 47 alla 61 e ha doppia compatibilità con cambio elettronico e meccanico. Il passaggio cavi è interno e il movimento centrale è press fit 86.5 x 41. Sterzo conico e forcella full carbon con inserimento di materiale Countervail. Bici complete disponibili: • Super Record EPS 11V, compact 50/34 • Super Record 11V, compact 52/36 • Dura Ace DI2 11V, compact 50/34 • Dura Ace 11V, compact 53/36 F.I.V. E. Bianchi S.p.A. Via delle Battaglie, 5 24047 Treviglio (BG) Tel. 0363.3161 Fax. 0363.316201 www.bianchi.com info@bianchi.com


EVENT

12H CYCLING MARATHON Testo di Marta Villa

Buona (ANCHE) la prima

Linus e Andrea Massimello

Con 600 atleti che hanno pedalato dal tramonto all’alba e oltre 800 accompagnatori accreditati sono numeri più che positivi quelli della prima edizione della 12h Cycling Marathon che si è svolta a fine giugno sul celebre autodromo. 12 ore di gara appunto che hanno visto oltre alla prova agonistica anche un villaggio animato da numerosi e importanti sponsor. La vittoria finale è andata al team Alta Kuota composta da 8 atleti capitanati dal Diablo Claudio Chiappucci. I ciclisti hanno percorso 521,37 km per un totale di 90 giri. Ma vanno senza dubbio anche ricordati i 59 partecipan-

ti della categoria “solo”, i quali hanno percorso oltre 300 km guadagnandosi in questo modo un brevetto per la 1001 Miglia randonée. Tra questi da segnalare Thomas Forno che ha compiuto 88 giri per un totale di 509,78 Km vincendo la categoria. Per le donne prima Anna Mei, detentrice del record mondiale della 24 su pista. Miglior tempo sulla pista di Max Gatti con 6’11 e media di 54,88 km/h. Tra i team da segnalare gli olandesi del Baum Cycles Endurance, Marco Caggiati e l’atleta paralimpico Andrea Devicenzi del team Progetto 22, il Back2Back di Oakley vincitori della

Claudio Chiappucci intervistato all’arrivo

Dopo l’edizione numero 0,

classifica fixed, la squadra il warm up, dell’anno scorso, si è di Giugiaro Architettura e il team Brooks capitanato disputato a fine giugno il vero e dal triatleta olimpico Daproprio esordio della 12 h in pista, niel Fontana. Inoltre, nel corso della dal tramonto all’alba manifestazione sono stati raccolti 2.255 Euro a favore di ADISCO, Associazione Donatrici italiane Sangue Cordone ha anche partecipato alla 12h. Anche se non mancano aspetti miOmbelicale. Bilancio quindi più che positivo per la gliorabili, soprattutto nella gestione prima edizione della manifestazione che e comunicazione del villaggio test, ha avuto come ideatore e anche uomo che poteva senz’altro essere sfruttato sul campo Andrea Massimello, il quale ancor di più visti i prestigiosi marchi presenti o coinvolti come sponsor, tra i quali Specialized, Beta Tools, Gore Bike Wear, Kuota, Oakley, Varta, Flyer, FSA, Ambrosio, Limar, Pinarello, Prologo, Scott, Trek, Vittoria, Bici Support, Selle San Marco e altri ancora. Appuntamento quindi al prossimo anno per verificare se l’evento è destinato ulteriormente a crescere e a consolidarsi come uno degli appuntamenti più originali e interessanti del mondo bike, non solo per un target di ciclisti di medio-alto livello ma anche per un pubblico più allargato. www.cyclingmarathon.com

FESTA IN BICI SULLE OROBIE In programma il prossimo 26 luglio da Piazza Brembana in provincia di Bergamo la prima edizione di un festival dedicato alle ruote grasse. Test e percorsi per tutte le età Testo e foto di Gianandrea Lecco Un evento unico per tutti. Gli amanti delle due ruote, qualunque sia il suo approccio e la sua declinazione, troveranno a Piazza Brembana, nel cuore della Val Brembana in provincia di Bergamo, pane per i propri denti. Si tratta della prima edizione dell’Orobie Bike Fest in programma a Piazza Brembana (BG) il 26 luglio prossimo. La macchina organizzativa, composta da Altobrembo, Proloco di Branzi e Piazza Brembana, Brembo Bike Park di Foppolo e Carona e le Associazioni Guide MTB Val Brembana e Mysticfreeride, ha lavorato in rete per offrire un ventaglio diversificato di proposte studiate per il ciclista. L’obiettivo è vivere e scoprire la valle Brembana sul mezzo che fa sempre sognare grandi e piccini. Dall’expo ai test A Piazza Brembana sarà presente un ampio villaggio espositivo dove sarà possibile provare sul campo i nuovi mezzi messi a disposizione dalle aziende di settore, dalla strada all’elettrico, dal mountain bike tradizionale alle discipline gravity. Durante la giornata si svolgeranno Show di Bike Trial, skill center per bambini e circuiti per provare biciclette a pedalata assistita. Nell’area ristorazione si potrà scoprire la bontà dei prodotti tipici della Valle. Domenica mattina partiranno varie gite organizzate e gratuite per ogni gusto e livello. Dovrete solo scegliere secondo le vostre

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preferenze e prenotare. Dalla bici da strada sul Passo San Marco, alla scoperta della via ciclabile per tutta la famiglia che solca la val Brembana. Per i pedalatori saranno proposte gite ad anello di Cross Country oppure tour più impegnativi sul Monte Pegherolo e nella zona di Torcole. Infine, gli amanti delle emozioni forti potranno fare discesa con bici da enduro con servizio shuttle oppure partecipare a corsi gratuiti di Freeride e Downhill al Brembo Bike Park, con il rider Scott Sports Nico Zanutti. Ad animare l’evento ci saranno le postazioni di Radio Number One e lo staff di “Eco Cafè”, oltre allo stand del quotidiano “L’Eco di Bergamo”. www.facebook.com/OrobieBIKEFest




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