ISSUE 1
Emma Scarafiotti Montecore Art ProjectRESILIENZA E INTELLIGENZA
Molti dei temi e degli spunti di questo numero di HUB Style meriterebbero una particolare citazione e relativo approfondimento. Partiamo dalle analisi di mercato: sia il 2023 che il primo semestre del 2024 hanno confermato la tenuta del comparto moda, se pur in scenari non particolarmente rosei, con problematiche derivate dalle criticità geo-politiche, dalla diminuzione del potere di acquisto, dall’aumento dei prezzi e da condizioni climatiche all’insegna dell’instabilità, che non permettono di contare sulla cara e vecchia “stagionalità”. Le abitudini di acquisto dei consumatori sono cambiate: i clienti comprano meno e tendenzialmente capi più leggeri.
Sempre interessante analizzare i risultati finali della nostra inchiesta “100 punti di vista”, su bilanci e previsioni di vendita, acquisti in store e online, l’annosa questione dei saldi, le attese e (per certi versi temute) classifiche dei marchi più venduti, per le categorie abbigliamento uomo e donna e calzature. A proposito di footwear: non mancano dati incoraggianti e positivi se guardiamo al comparto italiano. Il nostro Paese si attesta infatti a dodicesimo produttore mondiale e primo dell’Unione europea, con un terzo delle calzature comunitarie prodotte (32,6%, pari a 162 milioni di paia), precedendo Portogallo (16,9%) e Spagna (16,7%). E se guardiamo all’export siamo ottavi al mondo in volume e terzi a valore, con una quota del 7,6%, preceduti solo da Cina (32,9%) e Vietnam (17,1%). Primo gradino del podio per l’Italia invece se consideriamo l’alta gamma: il prezzo medio di 61 dollari al paio è decisamente il più alto a livello globale, doppiando quasi quello francese (39 dollari) e decuplicando quello cinese (sei dollari al paio).
A proposito di lusso, si parla sempre più di una situazione di crisi, un inedito se parliamo della fascia alta, e altissima del mercato. Questo segmento, infatti, anche in anni di difficoltà e instabilità aveva sempre registrato continue e ininterrotte crescite, spesso a due cifre. Oggi, però, i fornitori di pelli e accessori per prodotti di lusso lamentano cali significativi degli ordinativi e alte rimanenze di magazzino. Alcuni parlano addirittura di cassa integrazione, un segnale forte e preoccupante. Anche i prezzi, sempre più vertiginosi, hanno spiazzato una parte della clientela più facoltosa.
Paradossalmente, la crisi del lusso potrebbe portare benefici al mercato di medio e alto livello, che include i marchi contemporary e premium. In queste fasi è cruciale gestire la situazione con intelligenza umana e, quando opportuno, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. L’AI è ormai una realtà imprescindibile con la quale tutti dovremo sempre più confrontarci. Nella vita come nel lavoro. Anche se nel nostro settore solo il 5% si ritiene pronto a sfruttarla appieno, secondo una recente ricerca. A questo tema così dirompente, e alle possibili applicazioni e implicazioni, dedichiamo un articolo di approfondimento nelle prossime pagine.
Nonostante la pluralità di argomenti trattati, abbiamo individuato due parole chiave per questo mese di giugno, che vedrà HUB Style partecipare, con un numero record sia in termini di foliazione che di contenuti, ai più importanti appuntamenti della moda maschile. Da Pitti 106, a White, fino alle Fashion Week di Milano e Parigi. Le parole sono resilienza e intelligenza. Due doti imprescindibili per tenere la barra dritta in questo agitato 2024 e guardare con fiducia e ottimismo l’orizzonte dei prossimi anni.
BENEDETTO SIRONI
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Anno 08 - N.04 / 2024 Periodico bimestrale - Registrazione al Trib di Milano n° 178 del 9 giugno 2017 - Iscrizione al ROC n. 16155 del 23 Novembre 2007 L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati personali in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: MagNet S.r.l. SB Responsabile dati: Benedetto Sironi - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Chiuso in redazione il 4 giugno 2024
Iliprandi: il salotto della calzatura milanese
La moda continua a correre a due velocità
La moda si prepara alle Olimpiadi di Parigi INCHIESTA
Punti di vista: i dati finali
Impulso: l’uomo che viene dal mare
SS 25
Montecore: ridefinire l’eleganza contemporanea
Kangra: innovare la tradizione
Bomboogie: una rinnovata essenzialità
Satorisan: consapevolezza senza tempo
Pantofola d’Oro: oltre lo sport
Lotto: un’icona di storia e stile
Dolomite: daily consciousness
Benci Brothers: culto “scrambler” FOCUS ON
Moaconcept: un impegno concreto Teleria Zed: saper fare, saper essere
Un passo nel futuro
Sotf: una nuova era
22-24 FOCUS ON LOAFER
PER UN ECLETTICO INFORMALE
Il marchio londinese di streetwear di lusso Aries e il brand britannico Baracuta collaborano per la prima volta in un’esclusiva capsule collection. La collaborazione si basa sul contrasto tra i due marchi, reinterpretando il look classico di Baracuta accostato al design eclettico di Aries. Le giacche
G9 Harrington e le G12 classic Mac in tessuto originale Baracuta sono state rielaborate e incise al laser nella fabbrica di Aries. Non esistono due capi uguali, in quanto i loghi Aries Greek e Aries Ancient Column si ripetono in tutto il design.
TECHNO COUTURE
C.P. Company annuncia il lancio della collaborazione con il brand giapponese Junya Watanabe, presentando due fishtail parka, con stampa reflective sul retro e vestibilità loose. I capispalla, realizzati rispettivamente in cotone denim laminato 3-layer e nylon canvas 3-layer, sono caratterizzati da cappuccio Explorer, uno dei segni distintivi dei capi C.P. Company. La collaborazione rappresenta il punto d’incontro tra il modernismo destrutturato del designer giapponese con l’avanguardia tecnica di C.P. Company.
VIBRAZIONI STREETWEAR
Il dna luxury di Ten c incontra i codici dello streetwear di Awake NY. La capsule è costruita con pezzi dalle linee audaci e di ispirazione urban, ricchi di dettagli sartoriali e confezionata con tessuti di altissima qualità. La linea è composta da tre pezzi iconici di Ten c presentati in due diversi colori, verde acido e verde militare. La giacca e il pantalone sono caratterizzati da una stampa che riproduce la mappa del substrato roccioso dei quartieri di Manhattan, dando vita così ad un print camouflage originale e davvero unico.
A PIEDI NUDI
Issey Miyake annuncia il lancio di una sneakers realizzata in collaborazione con New Balance Una scarpa che si ispira al concetto di sensualità e alla sensazione di essere a piedi nudi. MT10 è l’iconico modello della serie running di New Balance, che si integra al design e alla palette colori di Issey Miyake. Progettata per dare la sensazione di correre a piedi nudi, la sneaker offre al contempo una protezione e una trazione adatti a sentieri offroad.
CON GLI UNEEK MAKING I TUOI SANDALI DIVENTANO UNICI
Per celebrare i 10 anni del modello Uneek, Keen ha organizzato degli eventi speciali per la customizzazione dei sandali-sneaker, chiamati “Uneek making”, presso prestigiosi department store in tutta Italia. Questi eventi confermano la presenza di Keen nel panorama fashion e street italiano, con tappe al Gutha di Pescara, Urbanstar di Roma, La Rinascente di Milano e Roma e infine Montgomery di Firenze. Proprio qui, il 12 giugno 2024, in concomitanza con Pitti Uomo 106, si terrà una serata celebrativa. Durante l’evento, i clienti potranno partecipare a un workshop per customizzare i propri sandali Uneek con lacci e chiusure colorate. Per un’esperienza unica e coinvolgente.
IL VIAGGIO DEI SENSI
Un progetto che parla di origini e di moda, che vuole distanziarsi dal concetto di stagionalità. La capsule RAW Diamond nasce in occasione del centenario di Ballantyne, sviluppata attraverso l’uso di fili, tinture naturali e un packaging dedicato: in sostituzione del cartellino, è stato scelto un foglio di cotone appuntato a mano su ogni maglia in cui viene raccontata la storia della proposta. L’idea intorno a cui ruota l’intera collezione è la fibra che ha reso famoso il brand: il cachemire, attraverso un racconto innovativo e spontaneo.
UN IMPORTANTE ANNIVERSARIO
La nuova collezione di Superga dedica un approfondimento particolare alla 2750, che nel 1925 divenne la prima scarpa da tennis al mondo con suola in gomma naturale vulcanizzata e che nel 2025 compirà appunto, 100 anni. Divenuta nel tempo un’icona nel lifestyle, e che tuttora rimane un elemento intramontabile nei guardaroba di molti italiani e non solo.
TOTAL DENIM
Velasca e Candiani presentano una collezione in cui il denim è il vero protagonista che incarna autenticità, qualità e sostenibilità, esaltando l’anima made in Italy. Dalla raffinatezza del pantalone chino, allo stile della giacca overshirt, fino all’iconica field jacket, ogni capo incarna l’essenza dei due brand, mossi dalla volontà di realizzare prodotti eleganti, durevoli, funzionali e senza tempo. Una capsule che abbraccia il savoir-faire italiano e la passione per la qualità.
NARRAZIONI SUGGESTIVE
Malone Souliers e Tabitha Simmons uniscono le forze in una collezione esclusiva di calzature, rivisitando l’iconico dna di Tabitha Simmons, contaminato dai codici estetici di Malone Souliers. Scarpe eclettiche, dal fascino inglese, caratterizzate da decorazioni fantasiose e una perfetta vestibilità. “Lavorare con Tabitha ci è sembrato un passo naturale. Questa collaborazione è un incontro tra amanti delle calzature per creare una capsule irresistibile”, spiegano Coco Fong e Valerio Bava, direttori creativi di Malone Souliers.
SOTTO IL CIELO
DEL GOLDEN STATE
Prendendo ispirazione dalla loro terra d’origine, i brand californiani, Stüssy & Levi’s, tornano con una linea di quattro pezzi: la Leather Jacket leggermente croppata, una cintura in pelle color marrone chiaro, caratterizzata da un lettering in rilievo, la Crispy Rinse Trucker realizzata in denim bicolore e il Crispy Rinse Jeans con finitura coordinata e timbro ricamato sul retro della gamba sinistra. Ogni pezzo presenta design e finiture personalizzate.
CIVIDINI: UN NUOVO CORNER A TOKYO
La Maison Cividini, nata da un’intuizione di Piero e Miriam Cividini, è espressione di una moderna maglieria in cashmere dall’alto valore tecnico e qualitativo. Oggi il brand consolida la sua presenza in Giappone inaugurando un nuovo corner presso Mitsukoshi nel quartiere Nihonbashi di Tokyo. Il Giappone copre a oggi il 25% del mercato globale del brand e rappresenta il nucleo commerciale asiatico dell’azienda.
NEW EXPERIENCE IN RINASCENTE MILANO PER THEMOIRÈ
Un nuovo obiettivo è stato raggiunto dal brand milanese di borse vegane, THEMOIRè, che sarà presente con uno pop-up personalizzato presso La Rinascente di Milano in Piazza Duomo, al 4° piano interamente dedicato alle collezioni femminili dei marchi internazionali più prestigiosi. A oggi il marchio è presente in modo capillare in oltre 300 multimarca nel mondo, di cui circa 100 in Italia, consolidando così la relazione con i clienti strategici.
SULL’ONDA DELLA SOSTENIBILITÀ CON KAMPOS E 7PINES
Kampos, brand di luxury beachwear made in Italy e B Corp, sigla una partnership con il 7Pines Resort Sardinia per il lancio di una capsule collection e per l’apertura di un pop up esclusivo all’interno del resort. Il 7Pines Resort Sardinia è un lussuoso resort situato sulla costa nord-orientale della Sardegna. Kampos e 7Pines condividono una forte passione per la sostenibilità e la protezione del mare. Da qui, nasce l’idea di collaborare, creando una capsule collection swimwear per uomo, donna e bambino, che sarà disponibile nel Pop Up Store Kampos presso il 7Pines Resort Sardinia, online e in alcuni punti vendita selezionati.
BORSALINO VOLA A CANNES
Nuova boutique a Cannes per Borsalino, che sceglie ancora la Francia per l’apertura di una inedita vetrina. Riprendendo il concept retail ideato dall’architetto Nicola Quadri, che ha debuttato nelle boutique di Milano via della Spiga, Forte dei Marmi e Londra, il nuovo punto vendita si sviluppa su una superficie di più di 50 metri quadrati, a pochi passi dal boulevard de la Croisette, iconico lungomare della Costa Azzurra.
SERGIO ROSSI APRE UN POP-UP A CANNES
Un pop-up di Sergio Rossi apre a Cannes. Il brand inaugura il suo nuovo SR POPUP sull’iconica Croisette, un ricercato spazio di 73 mq situato tra gli iconici Hotel Martinez e Hotel Carlton. Il pop-up, locato in 65 Bd de la Croisette – Cannes, è un’immersione nel mondo Sergio Rossi con focus sulla collezione springsummer 24, insieme ai famosi modelli senza tempo, che rappresentano lo spirito del marchio e la sua dedizione alla femminilità, dall’allure sofisticata, audace e contemporanea.
UN PASSO AVANTI NELLA TRADIZIONE
Passione, qualità e patrimonio. Red Wing Shoes, con la sua lunga storia, combina la tecnologia più avanzata alla lavorazione artigianale, per calzature di qualità che durano più di una vita di Valeria Oneto
Un’azienda storica, che ha saputo innovare e adattarsi ai tempi, creando calzature che hanno lasciato un segno nella storia americana. Red Wing Shoes crea prodotti lifestyle e pelletteria con un impegno duraturo e costante per l’artigianato americano. Gli stivali e le scarpe sono pensati e realizzati per uomini e donne contemporanei, caratterizzati da oltre un secolo di background di archivio che viene fuori in ogni cucitura. Tutto iniziò nel 1905, quando il fondatore Charles Beckman aprì la Red Wing Shoe Company, in una piccola città del Minnesota chiamata appunto Red Wing, che confezionava scarpe da lavoro e da caccia. Oggi il brand è sotto la guida di Allison Gettings, che oltre a rappresentare la quarta generazione, è anche la prima presidente e ceo donna. Quasi il 60% delle calzature della compagnia è oggi prodotto negli Stati Uniti. Ma la svolta decisiva dell’azienda avviene nel 2007, con la creazione di Red Wing Heritage. Questa nuova realtà ha rilanciato i modelli più iconici del brand, mantenendo una produzione interamente made in USA, che rispetta gli standard elevati di un tempo. Una scelta che ha riportato l’azienda americana al centro delle tendenze moda contemporanee e dell’hype che domina oggi il mer-
NON COMPRI LE RED WING SHOES SOLO PER TE STESSO. SONO PRODOTTI SENZA TEMPO, DA TRAMANDARE, DESTINATI A DURARE PER GENERAZIONI.” ALLISON GETTINGS, PRESIDENTE DELLA RED WING SHOE COMPANY
cato del workwear. La linea Heritage, che continua a basarsi sulla storica eredità della Red Wing Shoe Company, ha una costruzione tradizionale e un design senza tempo. Per calzature realizzate iconiche e di qualità, da tramandare nel tempo e che durano oltre una vita. Una combinazione unica di tecnologia avanzata e lavorazione artigianale. Dalla rifinitura delle pelli all’imballaggio, fino all’inserimento degli stivali nelle scatole per la spedizione. Ogni passaggio, da oltre 100 anni, è curato nei dettagli per garantire il massimo della qualità.
RED WING HISTORY
1905. Charles Beckman, un affermato commerciante americano di scarpe, fonda la Red Wing Shoe Company insieme ad altri 14 investitori. La prima fabbrica di Red Wing Shoes apre all’angolo tra Main Street e Potter, a Red Wing, in Minnesota, dove oggi si sviluppano nuovi prodotti.
1908. La prima generazione di artigiani delle scarpe taglia a mano la pelle pesante di Red Wing. Il più antico stivale da lavoro, che risale ai primi anni di produzione, è esposto nel museo della Red Wing Shoe Co.. Questo primo modello combina pelle, fibbie e lacci per una calzata sicura.
1952. Viene introdotto il boot n. 877, due anni dopo il lancio del marchio Irish Setter. Il colore della pelle richiama il manto di un cane da caccia Irish Setter appunto. Questo stivale diventa l’iconico Classic Moc che conosciamo oggi. Nello stesso anno, apre il primo negozio Red Wing Shoes a Salt Lake City, Utah. Oggi, sono oltre 700 negozi in tutto il mondo.
1964. Un secondo stabilimento apre a Red Wing, Minnesota, per favorire l’espansione e migliorare il design industriale. Attualmente 250 dipendenti qualificati realizzano a mano alcuni modelli di calzature più popolari.
1982. Red Wing Shoes forma una partnership con Midori International. Dal 1984 iniziano a vendere calzature lifestyle, specificamente create per il mercato giapponese. Negli Anni ‘90, Red Wing Shoes apre un ufficio in Europa.
1986. Viene acquisita la S.B. Foot Tanning Co., che fornisce pelli di alta qualità sin dal 1905, anno di fondazione di Red Wing.
2007. Viene lanciata la linea Red Wing Heritage, che propone stivali ispirati alle calzature maschili da lavoro del XX secolo.
2016. Red Wing Heritage introduce la linea femminile, con il lancio dei modelli Gloria e Clara.
2023. La Red Wing Shoe Company accoglie la quarta generazione di leadership familiare con Allison Gettings come prima presidente e ceo donna.
Le 875, un classico senza tempo
“LA COMMUNITY È UN VALORE FONDAMENTALE PER LA RED WING SHOE COMPANY E RESTITUIRNE LA VALENZA ALLE PERSONE E AI LUOGHI, DOVE SI VIVE E SI LAVORA, È ESSENZIALE PER FARE LA DIFFERENZA NELLA VITA DELLA GENTE CHE NE FA PARTE.” ALLISON GETTINGS, PRESIDENTE DELLA RED WING SHOE COMPANY
L’heritage di Red Wing Shoes trova piena espressione nella 875, il classico “Moc” da sei pollici, sinonimo della tradizione del brand. L’inconfondibile punta Moc dello stivale e la suola Traction Tred, formano una silhouette che definisce lo standard con cui vengono misurati tutti gli altri. Altra proposta è rappresentata dalla 1907 sempre una Classica Moc da sei pollici, il cui bordo anti-tempesta fornisce ulteriore resistenza all’acqua. Il brand ha iniziato a realizzare stivali da Moc Toe negli Anni ‘50 per gli sportivi. Ma ben presto anche i lavoratori delle fattorie e delle fabbriche si affezionarono a questi stivali per il loro comfort, che durava tutto il giorno, ma anche per la loro resistenza. La cucitura della punta a forma di mezzaluna si ispira alla costruzione dei mocassini originariamente indossati dagli indiani algonquin nordamericani. Da allora i Classic Moc Toe firmati Red Wing Shoes sono diventati una vera e propria icona.
The Shop Moc Oxford: nuova icona di stile
Si aggiunge un nuovo gioiello alla celebre famiglia Classic Moc: lo Shop Moc Oxford eleva infatti la silhouette a nuove vette. Ispirato a uno degli stivali più amati al mondo, questo Oxford è realizzato con lo stesso orgoglio e processo artigianale del lancio avvenuto negli Anni ‘50. La costruzione Moc Toe e le riconoscibili suole in gomma Traction Tred definiscono il design, mentre le cuciture Triple Puritan, e il guardolo Goodyear, assicurano una leggendaria durata. Con la sua calzata più bassa, lo Shop Moc offre uno stile intramontabile adatto a tutte le stagioni.
IL FUTURO È…
Consapevolezza, trasformazione, innovazione. Sono i giovani a guidare questo cambiamento, ridefinendo l’industria con prodotti non solo esteticamente belli ma anche attenti al pianeta, per dare vita a una nuova era di responsabilità creativa
di Sara FumagalloTOLO
È un progetto personale con un’identità ben precisa, basato su una produzione più lenta, di qualità e sostenibile. Tolo, che è l’abbreviazione del cognome del suo founder, Francesco Tolotta, è un marchio di moda responsabile nato nel 2019, inizialmente per la customizzazione di capi già esistenti e ora sviluppato a 360 gradi. Influenzato dal suo background artistico, il creativo racconta storie quotidiane e luoghi reali (e non) attraverso uno stile urbano con contaminazioni outdoor e militari. Nelle collezioni firmate Tolo la ricerca del bello è all’ordine del giorno: dettagli e colori armoniosi coesistono in una proposta dal basso impatto ambientale, scegliendo tessuti consapevoli e produzioni etiche. Caratteristiche che ritroviamo anche nella FW 24/25 “Stalker”, ispirata alla pellicola di Tarkovskij. Un’esplorazione del passato e della natura distopica attraverso capi nostalgici e malinconici che risvegliano ricordi dormienti.
Instagram. @tolo.ft tolobrand.com
VIA PIAVE 33
Fondato a Milano nel 2021 con l’obiettivo di raccontare la contemporaneità, Via Piave 33 è un brand che guarda al futuro, operando nel presente con un approccio innovativo. Un progetto artistico che immagina nuovi modi di interagire con gli oggetti quotidiani attraverso rituali ed esperienze progettate per il mondo odierno. Le sue non sono solo collezioni ma concetti: il brand crea abiti ma anche oggetti ed esperienze, nel pieno rispetto dell’equità e della natura. Il suo primo drop è stato infatti un kit di purificazione dal mondo digitale per riconnettersi con il proprio io, composto da una saponetta organica, un asciugamano in cotone e una bottiglia d’acqua per skincare. Successivamente si sono avvicinati allo studio e allo sviluppo di abbigliamento e accessori, seguendo lo stesso concetto: creare prodotti timeless partendo dalle materie prime utilizzate. Reinterpretando i classici del menswear e womenswear in chiave contemporanea e gender adaptive.
Instagram. @viapiave33 viapiave33.com
UN COTÉ CASUAL CLASSIC
I mocassini, con il loro design versatile ma di qualità, sono emblematici per uno stile al contempo confortevole e raffinato. Ne abbiamo parlato con cinque top player che hanno fatto la storia di questa calzatura
di Valeria Oneto
Il mercato calzaturiero globale ha subito un rallentamento a fine 2023 a causa di inflazione, aumento dei costi delle materie prime e trasporti, ma anche incertezze geopolitiche. Nonostante questo, le previsioni per il 2024 sono più ottimistiche. Il report sulla Moda, realizzato dall’Area Studi Mediobanca (2024), evidenzia che il settore ha chiuso il 2023 con un incremento del 2%, grazie soprattutto alle calzature di alta gamma (+6%). L’export, calato del 2%, ha visto una diminuzione negli Stati Uniti ma migliori vendite in Cina. Nel 2022, le 162 aziende italiane interrogate, hanno
MARCO TAMPONI global brand manager SEBAGO & SUPERGA
Il Mocassino Loafer Sebago è rimasto identico al suo primo lancio. È questo il suo punto di forza. Abbiamo studiato fitting, forme, materiali e trattamenti utilizzati negli Anni ’60, ’70 e ‘80 per riportare il Classic Dan alla sua eccellenza originaria. Lavorando su ibridazioni delle tomaie, con nuove soluzioni estetiche e stilistiche, partendo sempre dal nostro mocassino originario, montato su forma, cucito a mano e tubolare. L’evoluzione principale è quella del punto di vista del consumatore, comunicando cosa Sebago ha rappresentato, rappresenta e rappresenterà nel futuro. Un nuovo modo di indossarlo, di percepirlo e di utilizzarlo.
Timeless, elegant e contemporary.
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Come detto non scendiamo a compromessi né in termini di costruzione né di materiali. Interpretare il trend, ma senza mai farci influenzare troppo. I confini creativi di un classic heritage brand devono essere tracciati con assoluta chiarezza per permettere alla creatività di muoversi. Borchie, multicolor e accessori,
1 Un classico che non passa mai di moda. Come si è evoluto il mocassino nel tempo?
2 Tre aggettivi che vi contraddistinguono?
3 Quali sono le tendenze stilistiche del mocassino contemporaneo?
realizzato vendite per 12 miliardi di euro. Il mercato dei mocassini, nello specifico, è caratterizzato da una forte domanda per prodotti di alta qualità, artigianali, con un'ampia gamma di stili e prezzi e una crescente attenzione alla sostenibilità. Con una base di consumatori fedeli e una reputazione consolidata per eleganza, versatilità e comfort, i mocassini continuano a essere una scelta popolare, che vede protagonisti altresì le generazioni più giovani, complice un ritorno allo stile Preppy. Abbiamo intervistato cinque top player del settore che si sono distinti proprio per il mocassino.
convivono in un dialogo equilibrato tra identità di brand e trend. Il consumatore odierno è in cerca di certezze e desidera un prodotto iconico e timeless. Per la sperimentazione abbiamo creato una label dedicata che si chiama Outsides: un laboratorio di idee, fatto da soluzioni stilistiche inaspettate o irriverenti.
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Ne abbiamo diversi e sono tutti mocassini. Uscendo dal concetto che questo sia solo quello senza i lacci. Nel nostro categorizzare il prodotto comanda la costruzione mocassin (mokawa, usando il termine nativo americano), che prevede due pezzi di pelle cuciti insieme per creare un tubolare sul piede, come le originarie calzature che avevano questa costruzione. Il mocassin può avere o non i lacci, essere alto o basso e avere differenti utilizzi. Uno dei nostri indiscutibili best seller è il Classic Dan (Dan in onore al fondatore di Sebago, Daniel Wellehan) insieme alla Portland Docksides, celebre scarpa da barca che vanta la stessa costruzione tipica del mocassino.
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L’artigianalità ha un valore assoluto, che detta anche i ritmi produttivi e l’interazione con il brand. L’innovazione è fondamentale per muoversi in un mercato in evoluzione. La comunicazione, il modello di business, il modo in cui si approcciano i mercati e la vendita. L’artigianalità senza un processo innova tivo rischia di essere una gabbia. L’innovazio ne senza una forte attenzione all’artigianalità può diventare la strada più veloce per perdere la propria identità.
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Lavoriamo in tutto il mondo con dei partner distributivi per il wholesale. Al cuni di questi sviluppano anche il canale retail brick and mortar, oltre all’e-commerce. Ab biamo un importante programma di opening di flagship in Europa: Roma, Milano, Torino,
4 Come si chiama il vostro best-seller?
5 Che valore ha oggi l’artigianalità? E l’innovazione?
6 Com’è articolata la vostra distribuzione?
7 Come approcciate il tema della responsabilità?
Genova, Bari, Parigi, Lyon, Madrid, Barcellona, Anversa, Durban, Pretoria e Johannesburg.
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Nel miglior modo possibile, ovvero creando prodotti che possano durare nel tempo, essere riparati e curati, senza passare di moda, per essere tramandati alla generazione successiva. Utilizziamo materiali certificati e cerchiamo, nei limiti del possibile, di movimentare il minor numero di componenti, lavorando con maestranze locali rispetto ai luoghi di produzione.
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Senza dubbio l’Europa, che rappresenta ad oggi il 65-70% delle vendite. Stiamo crescendo in America e abbiamo iniziato un nuovo capitolo distributivo in Giappone.
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Il 2023 è stato un anno positivo per il brand, come tutti gli anni dal 2017, quando abbiamo iniziato il nostro sviluppo di Sebago. Lavoriamo in un mercato difficile, ma che cerchiamo di interpretare al meglio. L’apertura del canale retail e la crescita del nostro e-commerce ha svolto un ruolo centrale nella crescita.
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Ne abbiamo molti in corso. L’apparel è quello principale. Abbiamo fin da subito spinto Sebago in un contesto lifestyle fatto di scarpe, abbigliamento ma anche accessori per la vita outdoor.
8 Quali sono i vostri mercati di riferimento?
9 Come avete chiuso, a livello di fatturato, il 2023? Che previsioni avete per l’anno in corso?
10 A quali nuovi progetti state lavorando?
IACOPO SOLDINI ceo ANDREA VENTURA FIRENZE
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Dalla tradizione dei “College” americani, risalente agli Anni ’50 quando gli studenti delle università portavano i mocassini con una monetina infilata nella fibbia in cuoio, al nostro loafer morbido, destrutturato e flessibile: “Morbide Emozioni”.
2 Tenuta, morbidezza e flessibilità che definiamo “Soft Emotions”.
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Per chi veste uno stile formale e contemporaneo: semplicità, linee pulite e colori.
ANTONIO PUTZOLU vice presidente BARRETT1 Da semplice capo comodo e funzionale, tipicamente casual, si è evoluto negli anni in qualcosa di più stiloso e ricercato, con proporzioni più scollate e un utilizzo più trasversale. Oggi ha un’accezione più chic ed è spesso abbinato ad outfit dandy.
2 Raffinatezza, ricerca del dettaglio e qualità.
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L’utilizzo di tecniche differenti, rispetto al passato alla classica lavorazione tubolare, ha permesso di spaziare con nuove proporzioni e linee stilistiche. Anche i materiali sono diversi, come il vitello abrasivato, che ne ha esaltato una funzione d’uso molto più trasversale. Il mocassino oggi va verso linee pulite, scollate e suole quasi flat.
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Le linee che ci stanno riscuotendo più interesse sono la Riviera e la Monterey, mocassini destrutturati e flat, con elastici o
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Il nostro best seller è il modello Aquariva che, proposto in diverse varianti, dà il nome all’omonima collezione.
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Il valore dell’artigianalità è elevato nelle nostre calzature, in quanto usando materiali leggerissimi, sfoderati, l’uso della manualità artigianale è determinante. L’innovazione la troviamo nello stile, nei materiali utilizzati e vorrei soffermarmi sulle suole, dove la combinazione dei materiali usati per le mescole, come ad esempio l’Eva, si fonde con i battistrada di vera gomma per ottenere un risultato straordinario fatto di leggerezza, flessibilità, resistenza, grip antiscivolo e stabilità.
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La nostra distribuzione è rivolta principalmente ai negozi multibrand di abbigliamento nel mondo.
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Ci atteniamo alle norme in tema di sostenibilità e rispetto per l’ambiente cercando volontariamente materie prime virtuose, anche oltre gli obblighi di legge. Ricerchiamo la qualità sia in termini di prodotto che di processo produttivo, oltre a essere trasparenti verso i nostri clienti.
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I nostri migliori mercati sono l’Europa dell’Est con il 25% e gli Stati Uniti con il 17%. Seguono la Francia 15%, Olanda, Belgio, Svizzera e la Corea del Sud con il 10%, Germania ed Austria 5% e infine Giappone 3%.
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Il fatturato del 2023 si è attestato a 2,3 milioni di euro.
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Abbiamo registrato un nuovo marchio “Le Cortina” e abbiamo iniziato a produrre uno scarponcino con “lavorazione artigianale rapida”. L’ispirazione l’abbiamo presa da quelli che venivano indossati a Cortina nel 1956, durante le Olimpiadi di quell’anno, e visto che l’evento si ripeterà nel 2026 volevamo riproporlo in chiave moderna. Lo stiamo distribuendo sia nei negozi multibrand che in quelli di scarpe specializzati.
topponi posteriori abbassabili per agevolarne comfort e calzata.
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Enorme! È stato, lo è ancora e rimarrà sempre il nostro punto di forza. Quello che ci permette di coltivare il nostro patrimonio di esclusività. Altrettanto importante è l’innovazione. Il nostro è un mestiere complicato e bellissimo, la continua evoluzione di tecniche costruttive, della scarpa e delle sue componenti, ci permette di osare con scelte stilistiche impensabili solo pochi anni fa.
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Collaboriamo con i migliori player del mercato, da importanti department store a storici negozi di abbigliamento e calzature. Serviamo una nicchia molto esigente e, crescere nei volumi produttivi mantenendo standard qualitativi elevati non è semplice. È fondamentale fare un’accurata selezione dei nostri rivenditori, e per mantenere un controllo diretto non ci avvaliamo di distributori.
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La nostra azienda è radicata al territorrio e presente sul mercato da oltre un secolo. Soddisfacendo le esigenze dei clienti e mantenendo alte le aspettative di altri stakeholder, (personale, fornitori e comunità locale di riferimento). Il tema della responsabilità sociale è sempre stato nel dna aziendale ed è quello che tiene alta la nostra reputazione di impresa più di ogni altra cosa.
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Oggi, come in passato, possiamo dichiarare con orgoglio che il mercato italiano ha un peso molto importante sul nostro fatturato, circa un 25%. I paesi esteri più importanti rimangono Russia e l’area geografica relativa all’ex Unione Sovietica (35%), Medio Oriente e Turchia (20%) ed Europa (8%). Recentemente
abbiamo visto buoni sviluppi in Nord America e Nord Africa e abbiamo buone prospettive anche per il mercato Giapponese. Anche se sappiamo sarà un processo molto lungo crediamo che questi ultimi meritino tutti i nostri sforzi nel prossimo futuro.
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Il 2023 è stato un anno positivo, con una crescita di fatturato di oltre il 30% sull’anno precedente (che aveva fortemente risentito delle sanzioni verso la Russia). Compreso il giro d’affari dei negozi monomarca gestiti direttamente, il fatturato si è assestato sui 9 milioni di euro. Per il 2024 abbiamo già realizzato ordini che ci garantiscono un ulteriore passo avanti. Anche se il contesto geopolitico generale ci obbliga a usare il condizionale e un'estrema prudenza.
10 I nostri focus e investimenti principali saranno sul prodotto. Stiamo introducendo nuove lavorazioni e nuove linee che presentiamo al Pitti di giugno. A livello commerciale invece ci concentreremo sul consolidamento e lo sviluppo dei nuovi partner recentemente acquisiti. Dobbiamo puntare a una crescita costante, lenta e sostenibile, compatibile con l’eccellenza qualitativa, la cura e l’attenzione che i nostri prodotti richiedono e per cui i clienti ci riconoscono.
COSIMO RACCO managing director
G.H. BASS, WHISKEY & SODA SRL
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La storia del mocassino risale alla sua invenzione nel 1936 da George Henry Bass. Fu resa popolare nei resort di lusso europei e americani e dagli uomini che visitavano la Norvegia per le battute di pesca. Il penny loafer divenne ampiamente conosciuto e apprezzato per il suo stile casual ma raffinato, particolarmente popolare tra i signori benestanti e i frequentatori dei resort di Palm Springs. Guadagnò favore negli Anni ‘30 e ‘50, tra figure iconiche come JFK e Audrey Hepburn. Indossato dagli studenti della Ivy League che contribuirono a farne un’icona dello stile Preppy. Negli ultimi 80 anni è stato adottato da quasi tutte le sottoculture, dai Mods degli Anni ‘50 ai British Rude Boys degli anni ‘70, con ogni gruppo che ha integrato i nostri Weejuns nel proprio stile altamente definito.
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Classico. Artigianale. Raffinato.
Questa scarpa ha visto una rinascita nel panorama della moda attuale, offrendo un’alternativa senza tempo alle sneaker. G.H.
ENRICO CASATI co-founder VELASCA1 Il mocassino nasce come un’esigenza, poi diventa un’icona di stile.
2 Artigianale: guardiamo alla tradizione e la custodiamo. Italiano: ci rifacciamo a uno stile senza tempo, che porta la firma del made in Italy. Contemporaneo: siamo un brand giovane.
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L’equilibrio perfetto: eleganza, senza troppa formalità. Si lavora sulla forma e sui materiali: un college scamosciato non è la stessa cosa di un mocassino in pelle Cordovan.
Bass, sinonimo di mocassini appunto, si è adattata a questo cambiamento, offrendo stili classici ma anche linee più moderne, con un mix tra casual e streetwear contemporaneo. Le pelli sono più morbide, grazie a nuovi trattamenti, mentre le innovative suole attirano un pubblico più giovane, rendendo i mocassini un capo fondamentale per il consumatore streetwear.
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Il nostro classico penny loafer Weejun, con suola in cuoio, è uno dei best-seller. Tuttavia, tra i clienti più giovani, è molto amato il Weejuns Lug, un classico con una suola rialzata di 5 mm che gli dona un’estetica nuova e moderna
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È incredibilmente importante per noi. Da sempre utilizziamo la stessa tecnica artigianale del mocassino tubolare, che risale al fondatore dell’azienda, nel 1936. Nel tempo abbiamo fatto innovazioni, specialmente sulla suola, per migliorare la versatilità e la durata delle nostre calzature, mantenendo comunque sempre alta la qualità. Anche le costruzioni sono cambiate, per migliorare la durabilità della scarpe, rendendole al contempo molto leggere.
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G.H. Bass è disponibile in Italia nei migliori negozi di calzature, ma è ancora più presente nei department store di alta gamma e nei concept store prestigiosi, sia più classici che contemporanei.
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La responsabilità sociale può assumere molte forme. Noi ci inpegniamo verso il nostro staff e le nostre fabbriche. Investiamo tempo ed energia nel tramandare le tecniche artigianali tradizionali, sempre meno presenti nel settore calzaturiero.
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USA, Regno Unito, Italia, Francia e Giappone.
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Abbiamo lanciato G.H. Bass alla fine del 2022, con risultati modesti date le condizioni di mercato post pandemia e ci siamo concentrati su rivenditori premium. Nel 2023 poi il numero di negozi è aumentato e anche le vendite sono cresciute del 30%. Ci aspettiamo per il 2024, un ulteriore incremento del 15-20%, con un’espansione anche della rete di rivenditori.
10 Stiamo lavorando su suole innovative, con platform per le donne. Ma anche su nuove silhouette, un’interpretazione ibrida del nostro design più classico, realizzate con materiali inediti per rendere le nostre calzature morbide e confortevoli. In particolare, stiamo collaborando con il famoso produttore di tessuti inglese Harris Tweed, per una linea caratterizzata dal tessuto a spina di pesce, con finiture in pelle e camoscio ma su suola Super Lug.
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Il nostro best-seller se parliamo di mocassini è il Maester: un classico must-have. La linguetta è a taglio vivo, con il profilo a zig-zag. Un dettaglio che viene direttamente dalla mano artigiana.
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L’artigianalità ha un valore immenso: ci piace definire l’Italia come un grande laboratorio a cielo aperto che da generazioni tramanda un know-how prezioso. Non abbiamo inventato niente, abbiamo solo valorizzato ciò che si stava perdendo.
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La nostra è una filiera corta: dalle mani dei nostri artigiani, e delle nostre artigiane, al consumatore finale. Non abbiamo franchising, non vendiamo all’ingrosso. Così siamo riusciti a creare una vera e propria community. Non è un “pacchetto clienti” ma un “insieme di persone appassionate” di stile, d’eleganza all’italiana e di made in Italy.
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Il tema della responsabilità possiamo riassumerlo in quattro pilastri. La felicità dei dipendenti; la consapevolezza e la libertà dei clienti; la scelta di fornitori che condividono valori di qualità e di lavoro etico; la consapevolezza del nostro impatto sull’ambiente e le comunità. Dal 2022 siamo società Benefit e abbiamo iniziato il percorso per ottenere la certificazione B Corp, attesa per la fine del prossimo anno.
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I nostri mercati di riferimento sono: l’Italia (60%) e l’estero (40% di cui il 12% USA; poi Francia, UK, Germania e Paesi nordici).
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L’anno scorso abbiamo chiuso a 22 milioni; quest’anno prevediamo di arrivare a 25.
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I nuovi progetti sono l'apertura di nuovi negozi, l’espansione dell’abbigliamento donna e l'ottenimento della certificazione B Corp.
IL SALOTTO DELLA CALZATURA MILANESE
Iliprandi è uno scrigno che racchiude la maestria calzaturiera artigianale italiana, che supera i confini del Bel Paese. Diventando un luogo di culto per un uomo attento all’evoluzione della moda
di Maria Pina Ciuffreda
Un’azienda a conduzione famigliare, che trasporta i propri clienti in un’atmosfera internazionale e senza tempo. Iliprandi è sinonimo di stile e artigianalità, dove la consulenza eccelsa dei propri collaboratori è in grado di far vivere attraverso una selezione attenta e curata la storia racchiusa in ogni singola calzatura. Ne abbiamo parlato con Stefano Giulini, titolare della boutique milanese.
Raccontaci la storia di Iliprandi. Quali sono le sue mission e vision?
Iliprandi è un negozio nato a inizio Anni ‘80 con la creazione di una piccola bottega di marchi inglesi e non solo, da parte della famiglia Iliprandi. 15 anni fa l’attività è stata rilevata da me e mio padre Pierluigi, fondatore dello showroom Pierluigi Giulini. La mission è sempre stata quella di cercare di cannibalizzare la tradizione e il nostro amore verso le calzature, in una città in continuo movimento. L’obiettivo è cercare di conservare il più possibile l’heritage delle aziende storiche. Siamo sempre più convinti che questa sia la strada giusta da percorrere per lo store.
La realtà ormai echeggia a livello internazionale. Come avviene la selezione dei brand proposti? E come è stata accolta dai clienti?
La selezione dei brand avviene per trend, storicità, innovazione, piccole produzioni e aziende che esprimono grande amore verso quello che fanno. Questa scelta è accolta dai più affezionati sempre con grande entusiasmo. Il nostro cliente non cerca la sneaker, anche se la utilizza. Da noi si aspetta sempre di trovare quella ricerca di artigianalità anche di piccoli brand con i quali collaboriamo quasi in modo esclusivo.
Tra i servizi offerti, “Iliprandi Uniques Shoes” è un’occasione unica per dare un nuovo sapore alle calzature. Unique Shoes è un’iniziativa per far comprendere al cliente che sta investendo i propri soldi nel modo corretto. Acquistare una scarpa di un certo valore vuol dire creare un legame con i brand e con la calzatura stessa. Una volta danneggiata diamo la possibilità al consumer di risuolarla completamente con lo stesso principio dell’azienda madre o degli artigiani con cui collaboriamo. Una scarpa può essere trasformata in ogni suo aspetto, conferendole così una nuova immagine e vita.
La circolarità è un tema diffuso nel settore calzaturiero?
Cosa si può fare per rendere più consapevole il consumatore in tal senso?
Quando un cliente entra in store si rapporta con noi. Prima di gettare una scarpa il nostro consiglio è sempre quello di modificarla, nonostante questa scelta possa essere controproducente per noi commercianti. I clienti apprezzano molto la nostra sincerità, per questo riscontriamo un trend molto positivo. Tutti gli anni registriamo una crescita costante: il 2024 si sta rivelando piuttosto importante in termini di vendite e fatturato.
L’artigianalità è una delle caratteristiche principali dello store. È ancora ricercata dal cliente odierno o le sue preferenze si sono spostate verso altre peculiarità?
L’artigianalità è una delle caratteristiche principali dello store ed è ancora ricercata dal cliente Iliprandi. Stiamo cercando di diffondere questa filosofia anche ai nuovi. Sempre più giovani stanno abbracciando questo concetto nonostante il trend sia quello del comfort e della leggerezza, che comunque cerchiamo di seguire. Raccontare la storia di un prodotto è un valore che il cliente apprezza e rispetta. Questo ci fa pensare a un futuro comunque consapevole.
SCHEDA TECNICA
Nome della boutique: Iliprandi
Titolare: Stefano Giulini
Indirizzo negozio: piazza S. Marco 1, Milano - 20121
Mq: 24
Sito web: iliprandimilano.it
Marchi più venduti: Alberto Fasciani, Andrea Ventura, Astorflex, Barrett, Baudoin & Lange, Berwick 1707, Bowhill & Elliott, Bresciani, Car Shoe, Cheaney, Church’s, Corgi, Crockett & Jones, Edward Green, Farfalla, Felisi, Francesco Maglia, Henderson Baracco, Il Mocassino, Iliprandi, J.M. Weston, John Lobb, Nursey, Paraboot, R.M. Williams, Red Wing, Saxone, Sebago, Tricker’s, Turms
LA MODA CONTINUA A CORRERE A DUE VELOCITÀ
Nel primo trimestre del 2024 c’è chi cresce e chi no: due diversi risultati economici dovuti al nuovo posizionamento nel mondo del lusso e alle dinamiche geopolitiche incerte di questo momento storico
di Angelo Ruggeri
Èun momento davvero interessante da analizzare per il sistema moda. Il primo trimestre del 2024 descrive due velocità in due direzioni completamente diverse: ci sono i grandi colossi del lusso che perdono quota e i Gruppi che, invece, inaspettatamente accelerano verso la vetta. La motivazione? Il mercato asiatico incerto, un nuovo posizionamento nel luxury system e, soprattutto, la continua ricerca del desiderio creativo e stilistico per i propri clienti.
Lvmh
Si chiude con una flessione del 2% a cambi correnti il primo trimestre 2024 di Lvmh, confermando una partenza d’esercizio complessa per il mondo del lusso. Il colosso di Bernard Arnault ha totalizzato ricavi per 20,7 miliardi nel periodo, segnando un avvio d’anno che il Gruppo definisce comunque “buono”, nonostante “le incertezze legate alla congiuntura economica globale”. Nello specifico, l’Europa e gli Stati Uniti hanno registrato “una crescita costante nel corso del trimestre, il Giappone un aumento dei ricavi a due cifre mentre il resto dell’Asia riflette la forte crescita della spesa dei clienti cinesi in Europa e Giappone”. Analizzando la suddivisione tra i segmenti merceologici, il Fashion & Leather Goods registra un calo del 2% a cambi correnti a quota 10,4 miliardi di euro, nonostante Louis Vuitton abbia iniziato l’anno “in modo eccellente” e Christian Dior abbia “continuato a mostrare un notevole slancio creativo in tutti i suoi prodotti”. Il comparto Perfumes & Cosmetics, in crescita del 3%, ha totalizzato 2,18 miliardi di ricavi, mentre la sezione Watches & Jewelry ha invece accusato una diminuzione del 5%, con ricavi per 2,4 miliardi. Infine, il segmento Wines &
Spirits, calato del 16% nei primi tre mesi del fiscal year, con entrate pari a 1,4 miliardi di euro.
Kering
Kering conferma i numeri negativi relativi al primo trimestre dell’esercizio fiscale. Le vendite del quarter sono infatti diminuite dell’11% a tassi correnti, fermandosi a quota 4,5 miliardi di euro. Le vendite dirette hanno segnato una contrazione dell’11% su base comparabile, principalmente dovuta a un calo del traffico nei negozi. Le performance in Europa Occidentale, Nord America e Giappone sono state in linea con quelle del quarto trimestre 2023, mentre il calo nell’Asia-Pacific è stato più importante. Le vendite indirette sono diminuite del 7% su base comparabile, e “riflettono la strategia di un maggior controllo e selezione della distribuzione delle Maison”. A pesare sui conti il forte rallentamento del brand ammiraglio Gucci, diretto da Sabato De Sarno, penalizzato da una debole domanda in Asia. Il brand della doppia G, che da solo rappresenta la metà dei ricavi del Gruppo e due terzi degli utili, ha subito un tonfo pari al -21%, con vendite a quota 2,1 miliardi di euro, anche se la realtà tiene a precisare che “le nuove collezioni, disponibili nei negozi a partire da metà febbraio, hanno ricevuto un ottimo riscontro, in particolare nell’abbigliamento e nelle calzature”. A impattare sulla trimestrale di Kering sono state però anche le performance di Maison come Saint Laurent, che ha ceduto l’8% arrivando a 740 milioni di euro, e Bottega Veneta, arretrata del 2% a 388 milioni.
Gruppo Prada Inizio d’anno più che positivo per il Gruppo Prada. Dopo aver
CHACRONA
Inspired by nature
A sinistra, la nuova campagna adv di Gucci (Kering) con il global brand ambassador Jannik Sinner
A destra, Emma Stone veste un abito di Louis Vuitton (Lvmh) sul red carpet del Cannes Film Festival
archiviato un 2023 a quota 4,7 miliardi di euro, il player italiano ha registrato nei primi tre mesi del 2024 un fatturato pari a 1,187 miliardi di euro e una crescita dell’11% a cambi correnti, sostenuta “dalla forte identità, creatività e dinamismo dei brand”. A spingere il trimestre del Gruppo è stato senza dubbio Miu Miu, le cui vendite retail hanno visto un balzo dell’89% a cambi costanti anno su anno. In progressione anche Prada, i cui ricavi retail hanno segnato +7%. A livello generale, le vendite sono state pari a 1,071 miliardi, con un +18% anno su anno. Non crescono invece i ricavi wholesale, fermi a quota 90 milioni. In controtendenza rispetto ad altri big del lusso, Prada Group ha riscontrato una solida performance in Asia Pacifico, registrando un incremento del 16% nonostante “il confronto con il primo trimestre del 2023 caratterizzato dall’eliminazione delle restrizioni legate al Covid-19 nella regione”. A incidere principalmente è però ancora il Giappone, che nei tre mesi ha visto un balzo del 46% a cambi costanti. Seguono l’Europa (+18%), il Medio Oriente (+15%) e le Americhe (+5%).
Ermenegildo Zegna
Ermenegildo Zegna chiude il primo trimestre con risultati che confermano gli obiettivi a medio termine. Il Gruppo ha archiviato il Q1 con ricavi di 463,2 milioni di euro, in crescita dell’8,1% anno su anno rispetto ai 428,3 milioni di euro del primo trimestre del 2023. Entrando nel dettaglio dei dati, nel primo trimestre dell’anno il marchio Zegna hanno raggiunto quota 282,9 milioni di euro, +4,0% su base annua, grazie alla spinta dell’area Emea, Americhe e Giappone, che “hanno registrato una solida crescita a doppia cifra”. La regione della Greater China ha visto una crescita negativa a una cifra nel trimestre. La regione cinese, insieme all’area Emea, ha tirato il freno anche nel caso del marchio Thom Browne
che ha segnato nel primo trimestre ricavi per 79,2 milioni di euro. “Il marchio ha registrato ottimi risultati in Giappone, mentre l’area Emea e la regione della Grande Cina hanno sottoperformato. L’area Emea, in particolare, è stata colpita dalla decisione di ridurre l’attività all’ingrosso per supportare lo sviluppo DTC del marchio”, recita una nota ufficiale.
Moncler Group
Nei primi tre mesi del 2024 Moncler Group ha raggiunto gli 818 milioni di euro di fatturato, in aumento del 16% a cambi costanti, rispetto allo stesso periodo del 2023. Il marchio Moncler, in particolare, ha totalizzato 705 milioni di ricavi, il 20% in più rispetto al primo trimestre 2023 a parità di cambi, sostenuto dal +26% sul canale diretto. Come spiegano dalla società, tutte le regioni hanno riportato un solido incremento a doppia cifra.
L’Asia ha trainato l’accelerazione con un +26% a valute invariate, beneficiando della “solida domanda” in Cina, e di una “crescita molto sostenuta in Giappone e Corea”.
L’Emea ha realizzato un +15%, “guidata sia dalla domanda locale che dall’accelerazione negli acquisti dei turisti” e le Americhe un +14%, “con un trend in miglioramento rispetto al trimestre precedente”. La controllata Stone Island ha invece mostrato una contrazione del fatturato trimestrale del 5% a cambi costanti, a 113 milioni di euro. Il brand beneficia del +31% delle vendite dirette, ma deve scontare il fatto che il canale wholesale “è stato impattato da trend di mercato sfidanti e dal rigoroso controllo sui volumi, adottato al fine di continuare a migliorare la qualità della rete distributiva”.
TO THE MOON (AND BACK)
È uno dei punti di riferimento della street-culture del Sud Italia, e non solo. Banana Moon dal 1978 propone una vasta selezione di brand storici e recenti in uno spazio che rappresenta a pieno la scena underground di fine Anni ‘90
di Sara Fumagallo
Nel corso degli anni, passione, dedizione e innovazione hanno reso unico Banana Moon, lo store pugliese nato nel 1978 che in pochissimo tempo è diventato uno dei punti di riferimento del Sud Italia e dintorni. Distinguendosi per la sua vasta offerta di collezioni provenienti da brand distinti del mondo streetwear, heritage e outdoor. Situato in una posizione strategica - a pochi passi dal centro storico di Bari e dal lungomare - il punto vendita si estende su una superficie di 500 metri quadrati che, dopo dei lavori di ristrutturazione, è stata ampliata di ulteriori 150 mq per ospitare una sezione totalmente dedicata alla moda heritage e workwear. Diviso su due livelli, il primo dedicato allo store e il secondo ai magazzini e uffici per la gestione dell’e-commerce, lo spazio è stato studiato per valorizzare al massimo tutte le collezioni dei brand. A giocare un ruolo fondamentale sono sicuramente le vetrine: affacciate sulle due vie principali dello shopping pugliese, ospitano installazioni studiate ad hoc per accentuare il prestigio dei prodotti proposti. L’attenzione costante allo stile, al visual e ai nuovi mezzi di comunicazione è quindi uno dei punti di forza del negozio che, insieme a eventi organizzati in collaborazione tra brand e artisti della scena rap, lo rendono uno spazio unico in cui moda e creatività si fondono. Puntando sempre più in alto, fino alla luna.
Ne abbiamo parlato con il founder Nino Carofiglio
Raccontaci un po’ la storia di Banana Moon. Da quali necessità è nato?
La storia di Banana Moon ha origini nel 1978 e con il passare del tempo siamo diventati un punto di riferimento grazie alla necessità di offrire un’ampia selezione di brand innovativi del mondo streetwear,
heritage e outdoor. La nostra attenzione costante allo stile e ai mezzi di comunicazione è un punto di forza dello store, insieme agli eventi organizzati grazie alla collaborazione tra brand e artisti della scena rap che accolgono ragazzi e ragazze da tutta la Puglia e dintorni.
Quali sono le sue mission e vision?
La nostra mission e vision al momento è una sola: allargare il nostro e-commerce nato nel 2015. Nel 2023 l’Istituto Tedesco (ITQF) e La Repubblica A&F ci hanno riconosciuto il sigillo di “Miglior e-commerce d’Italia 2023/2024” e questo ci ha spinto a fare sempre di più. Le nostre ricerche di mercato continuano costantemente durante le varie Fashion Week in tutta Europa.
Il negozio è un punto di riferimento per il Sud Italia. Registra buone performance anche sul resto dello Stivale?
Dal 1978 a oggi, è sempre stato un punto di aggregazione di giovani grazie alle nostre continue attività di marketing e comunicazione in tutta la Puglia. Il nostro store è situato nella zona principale dello shopping, a pochi metri dal centro storico di Bari e dal famoso lungomare, quindi è già un punto a nostro favore. Grazie alle campagne social, poi, siamo riusciti a farci conoscere anche dal resto dello Stivale e all’estero.
Chi è l’acquirente tipo dello shop? È apprezzato anche da una clientela estera?
L’acquirente tipo del nostro store ha un’età media che va dai 14 ai 40 anni ed è attento al mondo streetwear e alle nuove proposte dei vari designer. È molto apprezzato dalla clientela estera grazie alla selezione accurata e internazionale dei nostri brand.
Quanto è importante la presenza online (e-commerce e social)?
L’e-commerce si conferma una vetrina fondamentale, ma ha bisogno puntualmente di campagne pubblicitarie per interagire al meglio con gli utenti. Sono cambiate le dinamiche, ma grazie al nostro network, siamo riusciti a fidelizzare i clienti sia in store che online. Non abbiamo mai smesso di fare comunicazione sui nostri social, abbiamo investito sulle competenze professionali dei nostri collaboratori creando un efficiente ufficio marketing.
Cosa contraddistingue Banana Moon dalle altre realtà streetwear?
Le nostre 15 vetrine, che occupano due delle vie principali del centro di Bari, giocano un ruolo fondamentale per lo store. Noi dedichiamo molto lavoro per la loro migliore resa per creare sempre più appeal nei consumatori e ci concentriamo sull’esposizione efficiente dei brand e dei prodotti con collabo e limited edition. Un altro punto di forza è la vendita assistita, guidata dai nostri collaboratori.
BRAND LIST
• adidas
• Alpha Industries
• Asics
• Baracuta
• Barbour Barbour x Tokito
• Birkenstock
• Carhartt Wip
• Casio G-Shock Clarks Originals
• Columbia
• Converse
• Crocs Dickies
• Dockers
• Dr. Martens
• Eastpak
• Edwin
• Evisu
• Filson
• Fjallraven
• Gramicci
• G-star Raw
• Kappy Design
• Kardo
• Keen Komono
• Levi’s
• Malibu Sandals
• Mizuno New Balance
• New Era
• Oakley
• Obey On
• Paraboot
• Picture Organic Clothing
• Puma
• Red Wing Shoes
• Reebok
• Ripndip
• Schott
• Sebago
• Service Works
• Taion
• The North Face
• Timberland
• Ugg
• Umbro
• Universal Works
• Vibram
Avete ampliato di circa 150 mq il vostro spazio. Perché questa scelta?
L’ampliamento del nostro spazio è avvenuto perché abbiamo sentito l’esigenza di presentare il mondo heritage seguito dallo street-fashion, concentrando la nostra visione sui brand giapponesi.
Nel corso degli anni c’è stata un’evoluzione dello store? Qual è il suo futuro?
Nel corso degli anni la passione per la nostra professione e la volontà di crescere e innovare hanno trasformato il nostro store sia fisico che online. Da giugno 2024 saremo pronti con nuove strategie digitali, un sito e-commerce e installazioni inedite: ovvero “shop in shop” dedicati all’interno del nostro store.
SCHEDA TECNICA
Nome della boutique: Banana Moon 1978
Titolare: Nino Carofiglio
Indirizzo: corso Cavour 45, Bari (BA) - 70121
Mq: 500
Sito web: bananabenz.it
Marchi più venduti: adidas Originals, Barbour, Carhartt WIP, Evisu, New Balance
STEALTH WEALTH
È il termine che definisce a pieno il look informale ma al tempo stesso sofisticato di AART, la boutique del centro di Rotterdam in cui l’arte della sartoria italiana vive in sinergia con un design di alta qualità
di Sara FumagalloRotterdam, con i suoi 700.000 abitanti, è la seconda città dei Paesi Bassi ed è protagonista di una scena culturale e creativa attiva a livello internazionale. Proprio nel suo centro, tra le due vie commerciali più important (Meent e Lijnbaan), sorge AART: boutique high-level di abbigliamento maschile in cui l’arte della sartoria italiana si unisce con il meglio del design. Uno spazio dall’aspetto moderno, fresco e industriale di 500 metri quadrati progettato in acciaio pressato a freddo, marmo grigio scuro e legno tinto nero. Aart Bode, owner di AART, ci ha raccontato la storia dello store. Tra passato, presente e progetti futuri.
Quando nasce AART? E quali sono le sue mission e vision?
Ho aperto AART a marzo del 2014 nel momento in cui lasciai la mia precedente attività, che gestivo con un socio in affari, per creare qualcosa di totalmente personale. Sono nel settore da oltre 30 anni e un grande ammiratore del gusto italiano, mescolato con alcuni autentici marchi (britannici), e in quel periodo sentivo un’irrefrenabile voglia di fare esattamente ciò che desideravo e amavo. Così è nato AART: un luogo in cui vogliamo offrire il miglior prodotto possibile, senza focalizzarci sul logo o sull’etichetta, mescolando un po’ di rock ‘n roll nello stile. Valori classici ma senza design classico.
Quanto è importante la presenza online?
Gestiamo un negozio online che richiede una buona parte della nostra attenzione. Circa il 10% delle vendite effettive avviene sull’e-commerce, ma vediamo che un gruppo molto più grande di clienti, prima di venire in negozio, si orienta online.
Come descriveresti il cliente tipo della boutique? Quali sono le sue caratteristiche?
Il nostro cliente tipo è un uomo di età compresa tra 35 e 65 anni, altospendente e sensibile ai fenomeni culturali. Serviamo molti professionisti, medici, avvocati, imprenditori e persone dell’industria creativa: uomini che apprezzano le cose belle della vita ma non sentono il bisogno di ostentare le loro ricchezze. “Stealth wealth” è l’approccio chiave sia dei nostri consumer che del negozio.
“AART È IL LUOGO IN CUI TUTTI CONOSCONO IL TUO NOME, MA ANCHE IL MODELLO DEI TUOI JEANS PREFERITI E LA TUA TAGLIA” AART BODE, OWNER
SCHEDA TECNICA
Nome boutique: AART
Titolare: Aart Bode
Indirizzo: Aert van Nesstraat, 25 A (3012 CA)
Rotterdam The Netherlands
Mq: 500
Sito web: aartstore.com
Marchi più venduti: Doriani Cashmere, Golden Goose
Deluxe Brand, Isaia, Jacob Cohën, Montecore, Moorer, Pescarolo, Richard J. Brown, Ten C, Tom Ford
Piani futuri?
Stiamo pianificando una ristrutturazione del nostro interno che avverrà entro febbraio 2025, per adeguare il negozio al mercato attuale. Con gli ulteriori cambiamenti del mercato, sentiamo l’esigenza di un change anche nella nostra presentazione.
Alcune immagini del negozio AART di Rotterdam
UN MERCATO IN EVOLUZIONE
Il fashion system italiano presenta un quadro variegato e complesso, caratterizzato da dinamiche regionali e segmentazioni specifiche. In un settore in continuo mutamento, quali sono le sfide e quali le opportunità?
Come sono cambiate le abitudini d’acquisto dei clienti? Qual è il mercato che ha registrato le migliori performance? A queste e molte altre domande Fashion Bank è riuscito a dare una risposta grazie al suo report annuale “Osservatorio Fashion”. Una panoramica dettagliata del comparto della moda wholesale in Italia nel 2023 che analizza diversi aspetti del settore, tra cui le tendenze delle vendite, la distribuzione geografica delle aziende e l'impatto delle condizioni climatiche sui consumatori.
I dati
L'analisi prende in esame un campione di circa 15.000 aziende specializzate nel mercato multimarca dei segmenti exclusive, high, best, premium e good, includendo abbigliamento, calzature e accessori. Questo tipo di attività è presente prevalentemente nel Sud Italia (37,29%), seguita dal Centro (23,80%), dal Nord Ovest (21,33%) e Nord Est (17,58%). Simile distribuzione si può notare anche per gli store (campione di 20.000 punti vendita): la Campania e la Puglia emergono come regioni con una forte densità di negozi. Inoltre, la loro dimensione è prevalentemente ridotta (quasi il
GENERE DI PRODOTTO VENDUTO
La rilevazione è stata effettuata in due modi. 1. Tenendo conto della effettiva presenza del genere all’interno dell’assortimento del negozio (almeno il 10%), ragione per cui un singolo punto vendita potrebbe far parte di tutte e tre le categorie di genere 2. Considerando solo la vendita specializzata al 100%
TIPOLOGIA DI PRODOTTO VENDUTO
UOMO DONNA BAMBINO
30% ha una superficie inferiore a 50 mq, mentre solo il 5,50% supera i 500 mq). Per quanto riguarda i generi di prodotti venduti, il settore femminile domina (il 53,79% dei punti vendita offre almeno il 10% di articoli di moda donna), seguiti dall’uomo (47,85%) e dal bambino (37,04%). La specializzazione dei prodotti vede una prevalenza di abbigliamento (34,38%), calzature (25,10%) e accessori (23,35%).
Il sentiment del settore Dal rapporto si nota come le abitudini di acquisto siano cambiate a causa degli eventi climatici. Molti di loro preferiscono comprare capi leggeri (t-shirt e jeans) rispetto a quelli più pesanti (maglieria e capospalla). Si evidenzia, inoltre, una notevole crescita di vendite principalmente dei centri commerciali e factory outlet, mentre le performance dei negozi nelle città sono diminuite. Degno di nota è anche il clima atipico degli ultimi anni che ha influenzato in modo negativo i comportamenti d’acquisto: nel 2023 le temperature primaverili più basse e quelle autunnali più alte hanno posticipato lo shopping di stagione, causando un calo nei flussi di clienti in alcuni mesi cruciali (maggio, settembre e ottobre). Il footfall registra, infatti, un calo significativo degli ingressi.
Fonte: Fashion Consumer Panel, osservatorio mensile dei consumi fashion in ItaliaMercato: abbigliamento, intimo e calze, accessori, calzature – Totale canali
VARIAZIONE PERCENTUALE VS ANNO PRECEDENTE 22 VS 21 23 VS 22 GEN22FEB22MAR22APR22MAG22GIU22LUG22AGO22SET22OTT22NOV22DIC22GEN23FEB23MAR23APR23MAG23GIU23SET23OTT23
THE SHOW MUST GO ON
Leader e punto di riferimento della moda maschile, Fattore K è un ventaglio di innovazione tutto da scoprire.
Oggi è pronto a celebrare i suoi 20 anni di attività con il brand di sneaker Karhu, attraverso una partneship esclusiva
di Cristiano Zanni e Maria Pina Ciuffreda
La famiglia va celebrata, e Karhu, ormai parte di essa, è orgoglioso di partecipare a questa iniziativa che coincide con i suoi dieci anni per onorare con Fattore K i traguardi raggiunti. Ne abbiamo parlato con Gianni Klemera, cool hunter e founder di Fattore K, che da poco ha ampliato il suo bacino di utenza attraverso K Lab: un punto d’incontro tra moda e prestazioni outdoor.
Come ha avuto inizio la tua carriera nel settore moda?
Mio padre era nel settore delle calzature commerciali, quindi è stata una sorta di eredità. Ho iniziato lavorando con Alden e da lì ho sviluppato il mio interesse per marchi autentici e di alta qualità. È stato un percorso graduale che mi ha portato a diventare un punto di riferimento nel settore.
Oltre alle scarpe, quali altri aspetti del settore ti interessano particolarmente?
Mi piace concentrarmi su marchi di nicchia e autentici, che offrono prodotti di qualità e una storia unica. Penso ci sia un grande potenziale in questo settore, soprattutto considerando l’importanza della sostenibilità e della durabilità dei prodotti.
Hai menzionato la sostenibilità, che è diventata sempre più importante nel settore della moda. Come pensi possa influenzare le decisioni dei consumatori e le strategie aziendali?
La sostenibilità è fondamentale per i consumatori di oggi che cercano sempre più prodotti di alta qualità che siano anche rispettosi dell’ambiente. Le aziende devono adattarsi a questa tendenza, adottando pratiche sostenibili in tutto il processo produttivo. Questo può influenzare positivamente l’immagine del marchio e la fedeltà dei clienti.
Hai parlato di un mercato impegnativo. Quali sono le principali sfide che state affrontando?
La sfida è mantenere la qualità e l’innovazione mentre si naviga attraverso queste difficoltà. Tuttavia, siamo anche in una posizione di forza, poiché i nostri brand di nicchia offrono un valore unico.
Parlando di partnership, hai menzionato l’iniziativa con Enrico Arese di Karhu per celebrare i dieci anni di attività. Puoi dirci di più su questo progetto e cosa significa per te?
Siamo entusiasti di celebrare questo importante traguardo con un’iniziativa speciale. Stiamo pianificando di regalare dieci paia di scarpe iconiche del nostro marchio a dieci persone influenti nel settore della moda e dell’outdoor. È un modo per ringraziare coloro che ci hanno sostenuto in questi dieci anni e per celebrare il nostro impegno verso l’innovazione e lo stile.
L’estero sta avendo risultati soddisfacenti?
Abbiamo riallacciato i rapporti con diversi negozi, ma il problema è proprio l’assenza di novità. Il mercato è sempre così veloce. I big player ogni stagione portano 20 modelli nuovi e 50 colorazioni diverse.
Hai menzionato due nuovi modelli che sembrano avere un impatto positivo.
La Fusion 2.0 è sempre stato il cavallo di battaglia di Karhu e ha avuto due nuove modifiche: una XC che riporta al mondo hiking outdoor e la Fusion XT, più indoor e dal gusto Anni ‘80 che uscirà a breve. Mentre la SuperFulcurm è la novità assoluta. La Legacy 96 ha avuto un bel riscontro nelle ultime stagioni rispetto alla Fusion 2.0.
Quali sono le tendenze che prevedi guideranno il mercato nei prossimi anni?
Penso che la sostenibilità continuerà a essere un tema centrale nel settore della moda, insieme all’innovazione e alla digitalizzazione. Le fiere internazionali rimarranno importanti per il networking e la promozione dei marchi, ma potrebbero essere necessarie alcune modifiche per adattarsi ai cambiamenti nel comportamento dei consumatori e nel panorama commerciale.
L’intervista integrale su hubstyle.
Una foto dell’interno dello showroom Fattore K e l’iconica Karhu Mestari originale del 1977
VALORIZZARE LE CONNESSIONI
In un mondo improntato sempre più sul digitale, la metodologia del lavoro si adatta plasmando i suoi processi. Lo sviluppo della tecnologia è impossibile da arrestare, ma capire il ruolo che può svolgere è fondamentale
di Cristiano ZanniParola chiave: innovazione. Oggi per sopravvivere nella giungla del mercato del fashion e per crescere, i brand devono emergere e innovarsi ciclicamente. L’intelligenza artificiale è un esempio di nuova tecnologia che consente vantaggi nella performance complessiva. Ne abbiamo parlato con Armando D’Alessandro, founder e ceo di Fashion Blitz che, nell’ultimo decennio, ha messo a disposizione il proprio know-how per supportare le aziende moda, riducendo tempi e sprechi e aumentando, di conseguenza, le vendite.
È vero che a maggio 2024 l’adozione dell’intelligenza artificiale tra professionisti e aziende ha raggiunto livelli significativi? Puoi darci un quadro generale della situazione?
Assolutamente sì, se parliamo di grandi aziende strutturate. Secondo i dati più recenti, circa il 42% dei professionisti IT nelle grandi organizzazioni ha già implementato l’AI, mentre un ulteriore 40% sta esplorando il suo utilizzo. Questo indica che una grande maggioranza delle imprese la sta incorporando nelle loro operazioni, principalmente per l’automazione dei processi IT, la sicurezza, la rilevazione delle minacce e l’analisi dei dati aziendali. Ma questi dati riguardano solo le grandi aziende.
La sua attenzione è rivolta alle piccole e medie aziende e agli artigiani. Perché crede che l’AI sia così cruciale per loro?
L’intelligenza artificiale rappresenta una rivoluzione paragonabile all’invenzione della luce elettrica, ancora più potente di quello che è stato Internet per le aziende. Tuttavia, a differenza di Internet, l’AI ha un impatto maggiore sul business-to-business, un’area fondamentale per le PMI e gli artigiani. Può migliorare l’efficienza interna e verso i clienti, ridurre i costi e liberare risorse preziose che possono essere reinvestite in modo più produttivo, oggi più che mai il problema più grosso è quello di generare fatturato sicuro. Per le piccole aziende, questo può significare la differenza tra la sopravvivenza e la crescita esponenziale.
Come possiamo rendere più consapevoli le PMI italiane dell’importanza dell’AI, facendogli superare la diffidenza verso queste nuove tecnologie?
Il problema più grosso è quello del gap culturale e, a volte, la mancanza di curiosità direzionata verso la digitalizzazione. Negli ultimi anni abbiamo visto come l’Italia fosse arretrata rispetto all’adozione di nuove tecnologie, soprattutto l’intelligenza artificiale. Oggi queste sono diventate alla portata di tutti. Tuttavia, ancora oggi, quando entro nelle aziende e parlo di strumenti, trovo spesso troppa diffidenza: non dovremmo cercare di combattere la digitalizzazione ma capire, o far capire, quanto sia importante. Secondo me, l’informazione e la formazione sono alla base di tutto.
Quali strategie propone per superare il problema della mancanza di competenze interne e della consapevolezza sui vantaggi dell’AI nelle PMI italiane?
Sono entrambi problemi significativi per le PMI in Italia. Questi fattori contribuiscono a un divario sempre più crescente tra le piccole e le grandi aziende, che hanno risorse dedicate e possono permettersi di investire in nuove tecnologie. Per colmare questo divario, propongo diverse strategie: creare programmi di educazione che non solo informino sugli strumenti disponibili, ma che dimostrino anche casi d’uso concreti e successi reali, offrire servizi di consulenza che aiutino le PMI a identificare le aree di implementazione, promuovere la collaborazione con artigiani, grandi aziende e istituzioni accademiche, organizzare e diffondere eventi di formazione e informazione, implementare sempre più politiche che supportino l’adozione dell’AI e promuovere l’uso di strumenti basati su cloud che siano facili da implementare e usare. Anche con piccoli investimenti si vedono rapidamente i benefici.
L’intervista completa su hubstyle.it
Tasso di adozione: circa il 70-80% delle grandi aziende hanno integrato almeno una soluzione di intelligenza artificiale nei loro processi operativi. Questo include applicazioni in ambito di automazione dei processi, analisi dei dati, e miglioramento dell’esperienza del cliente. Investimento: le grandi aziende tendono a dedicare una parte significativa del loro budget all’innovazione tecnologica, con una porzione crescente destinata specificamente all’intelligenza artificiale.
Tasso di adozione: il tasso di adozione dell’IA tra le PMI è più basso, variando tra il 30-50%. Le PMI sono spesso più lente nell’adozione a causa delle risorse limitate e della necessità di un chiaro ritorno sugli investimenti. Aree di utilizzo: le PMI che adottano l’IA spesso la utilizzano per migliorare l’efficienza operativa, automatizzare compiti ripetitivi e migliorare il servizio clienti tramite chatbot o strumenti di marketing digitale.
Tasso di adozione: solo una piccola percentuale, inferiore al 10%, delle micro aziende utilizza l’IA. Questo è principalmente dovuto alla mancanza di competenze interne e ai costi iniziali e alla complessità percepita della tecnologia. Applicazioni: le micro aziende che utilizzano l’IA tendono a impiegare soluzioni molto semplici, come ChatGPT, strumenti di analisi dei dati di base o automazione dei social media.
DOUBLE-FACE IS THE WAY
Il nuovo volto dell’abbigliamento dinamico e informale è firmato fusione tra alta tecnologia e artigianalità, caratteristiche che si manifestano lungo tutto il processo produttivo
Sono capi all’avanguardia, dotati di un design innovativo e un elevato contenuto moda, quelli di distinguono per i dettagli preziosi e unici, elementi im prescindibili di ogni collezione. Nella spring-summer 2025, la continua ricerca del brand verso materie prime di alta qualità è evidente. Prodotti unici e iconici, rigorosamente made in Italy, sono pensati per chi desidera distinguersi con uno stile innovativo e raffinato. Questi capi, realizzati con la tecnologia “Seamless wholegarment”, sinonimo di un comfort senza prece denti, sono un’aggiunta necessaria per ogni guardaroba.
Il must have della bella stagione Per questa collezione estiva sono state sperimentate nuove tin ture, rendendo ogni pezzo moderno e inimitabile. Gli inediti filati, caratterizzati da mischie sempre più pregiate, accompa gnano il puro cotone gasato, ormai diventato simbolo distintivo del brand. L’attenzione ai dettagli e la scelta di materiali esclu sivi rendono i capi di Arovescio un vero e proprio must have per la stagione primaverile ed estiva, consolidando ulteriormente la
reputazione del marchio nel panorama della moda contemporanea. La collezione spring-summer 2025 rappresenta l’evoluzione naturale di un percorso che valorizza il made in Italy e l’artigianalità, proiettandoli verso il futuro con tecnologie avanzate e design all’avanguardia.
LLA MODA SI PREPARA ALLE OLIMPIADI DI PARIGI
Dal maxi evento “Vogue: World” alle divise griffate degli atleti: il mondo del fashion system è pronto a scendere in campo con stile e determinazione
di Angelo Ruggeri
a moda sarà una delle protagoniste indiscusse delle Olimpiadi 2024 a Parigi. Perché in fondo il fashion è come lo sport: aggrega, fa sognare ed è dedicata a gente determinata. Dal 26 luglio all’11 agosto prossimi, quindi, la capitale francese diventerà la location più gettonata. Anche e soprattutto per gli eventi dedicati al fashion system. Qualche esempio? Vogue: World, proprio a Place Vendôme. L'evento mondiale, trasmesso in diretta, promette uno spettacolo grandioso in cui la moda francese incontrerà i Giochi Olimpici, con la partecipazione di case di moda e stilisti emblematici della capitale. L'evento segnerà anche l'inizio della Settimana della Moda Haute Couture. “Sono lieta che Vogue World abbia trovato la sua terza sede qui a Parigi”, aveva annunciato dal Ritz Paris Anna Wintour, chief content officer di Condé Nast e global editorial director di Vogue. “Se Vogue World: New York era una street fair e Vogue World: Londra è stata una serata glamour a teatro, a sostegno delle organizzazioni artistiche e culturali londinesi, l'edizione parigina sarà una sorta di cerimonia di apertura che celebrerà 100 anni di moda e sport, oltre a questa straordinaria città”. Per la presentazione ufficiale, ad Anna Wintour si era unito anche un gruppo di illustri personaggi: Bruno Pavlovsky, presidente esecutivo della Fédération de la Haute Couture et de la Mode, gli stilisti Simon Porte Jacquemus, Olivier Rousteing, Marine Serre e Pharrell Williams, oltre ad alcuni campioni olimpionici francesi, tra cui lo schermidore Enzo Lefort. Ma non è tutto. La moda sarà protagonista dei Giochi
Olimpici perché vestirà gli atleti. Come quelli francesi (circa 800 atleti che necessiteranno di ben 120 capi ciascuno!), che indosseranno le creazioni del marchio Le Coq Sportif (che aveva realizzato le uniformi per le Olimpiadi invernali del 2022) disegnate ad hoc dal grande Stephane Ashpool, meglio conosciuto come il designer del popolare marchio di streetwear Pigalle. Il creativo ha suddiviso l'abbigliamento in tre categorie distinte: ci sarà la divisa di rappresentanza, che gli atleti indosseranno nel loro tempo libero all'interno del villaggio olimpico; la divisa da allenamento, da usare mentre si preparano per la competizione; e poi ci sarà quella da performance, da esibire sul campo o sui diversi terreni da gioco (anche sull'oceano) durante i giochi ufficiali. Non solo: ogni concorrente riceverà un abito da podio, nella speranza di ottenere una medaglia. Come un vero e proprio portafortuna, almeno si spera.
100 PUNTI DI VISTA: I DATI FINALI
Nelle prossime pagine segue l’elaborazione che HUB Style ha stilato a conclusione dell’inchiesta riguardante l’andamento del settore moda nel 2023
di Sara Fumagallo e Alessandro MarraPer la terza edizione consecutiva la nostra rivista ha stilato un bilancio in merito all’anno appena concluso, indagando il punto di vista dei retailer italiani: uno degli anelli fondamentali della filiera distributiva. Nonostante siamo soliti dar loro voce tutto l’anno, con la nostra inchiesta esclusiva 100 Punti di vista abbiamo avuto modo di studiare a 360 gradi il mercato della moda nel 2023, approfondendo le novità, i trend, le problematiche e le opportunità. Al nostro sondaggio hanno risposto 100 boutique multibrand di tutta Italia – 49 del nord, 26 del centro e 25 del sud e delle isole – offrendoci preziosi spunti di riflessione per poter tracciare un quadro generale dell’anno passato. Tutte le interviste sono disponibili all’interno dei numeri 02 e 03 di HUB Style pubblicati in questi mesi e sfogliabili online nella sezione “Il Magazine” del nostro sito.
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
NEL 2023 QUAL È STATO L’ANDAMENTO DELLE VENDITE DELLO STORE?
In crescita: 55
Stabile: 26
In calo: 19
IN TERMINI DI VENDITE, QUALI SONO LE PREVISIONI PER IL 2024?
Incremento: 45
Stabilità: 42
Calo: 9
Incertezza: 4
Il 2023 è stato piuttosto sfidante. La prima parte dell’anno ha performato piuttosto bene ma le problematiche sono arrivate verso la fine, con i saldi anticipati e le temperature troppo alte durante l’inverno. Il bilancio complessivo del ’23 è comunque positivo: poco più della metà degli intervistati ha registrato un incremento delle vendite in store e, nonostante il clima internazionale incerto, le previsioni sul 2024 fanno ben sperare in una risalita e in un sentiment generale positivo.
VENDITE ONLINE
NEL 2023, QUANTO HANNO INCISO LE VOSTRE VENDITE ONLINE SUL TOTALE DEL FATTURATO? (VALORE IN %)
L’online continua a essere una vetrina fondamentale per le boutique. Se da un lato il 40% degli intervistati non possiede un e-commerce, dall’altro i social media sono un ottimo canale di vendita o promozione (solo il 3% non li utilizza). Instagram è la piattaforma più in voga, seguita da Facebook e TikTok.
SHOPPING EXPERIENCE
Inquadra il QR Code per scaricare la versione digitale degli ultimi numeri
IL SENTIMENT GENERALE È QUELLO DI UN RITORNO ALL’ESPERIENZA D’ACQUISTO IN STORE DA PARTE DEI CONSUMATORI?
Sì: 80 No: 5
Speranza: 8 Incertezza: 7
Il consumatore è sempre più propenso a recarsi in boutique non solo per acquistare ma anche per vivere un’esperienza a 360 gradi. A fare la differenza è il negoziante che, con il suo know-how, riesce a fidelizzare il cliente.
SIETE FAVOREVOLI A UN POSSIBILE POSTICIPO DELL’INIZIO DEI SALDI?
Le temperature troppo elevate rispetto alla media del periodo hanno rallentato le vendite invernali e gli sconti anticipati della fall-winter hanno creato non pochi problemi alle boutique. Questa è una delle principali criticità riscontrate durante il 2023 e a confermarlo sono i nostri 100 intervistati. Infatti, l’81% è favorevole al posticipo dei saldi ma a delle condizioni: ci devono essere delle rigide regolamentazioni per non permettere ai concorrenti online di vendere i prodotti in saldo prima del momento di svendita.
MARCHI PIÙ VENDUTI
RISCONTRATE UNA MAGGIORE SENSIBILITÀ “SOSTENIBILE” NEI VOSTRI CLIENTI?
Ecco i primi 18 marchi di abbigliamento e calzature uomo e donna più venduti nel 2023. Il criterio applicato per le graduatorie è sempre lo stesso: alla prima scelta abbiamo assegnato 10 punti, alla seconda 5 e alla terza 1.
BRAND RIVELAZIONE
NEL 2023 QUAL È STATO IL BRAND RIVELAZIONE O QUELLO CHE HA REGISTRATO LE MIGLIORI PERFORMANCE? Secondo la nostra analisi, anche quest’anno Autry si aggiudica il primo posto come brand rivelazione del 2023.
I CONSUMATORI SONO DISPOSTI A PAGARE DI PIÙ PER UN PRODOTTO “GREEN”?
Per sapere come accedere al report completo con tutti i dati dell’inchiesta, scrivi un’email a redazione.hubstyle@mag-net.it
L’UOMO
CHE VIENE DAL MARE
La collezione estiva di Impulso è fatta di capi versatili e funzionali, realizzati con tessuti freschi e di qualità. Uno sportswear sofisticato e dinamico, ispirato al mondo nautico, che unisce tecnicità ed eleganza
Il Maglificio Liliana, nato nel cuore di Montichiari, è un punto di riferimento per la maglieria artigianale di pregio in Italia. Guidata dalla famiglia Lorenzoni, l’azienda unisce tradizione e innovazione, creando in connubio perfetto tra passato e futuro. Il marchio Impulso, nato sotto l’egida del Maglificio Liliana, si distingue per il suo spirito sportivo e raffinato. La qualità dei materiali, la tradizione manifatturiera e lo stile contemporaneo sono i pilastri della produzione. Ogni capo esprime amore per l’artigianato e sofisticata eleganza. Oltre a Impulso, la famiglia Lorenzoni gestisce i brand Lorenzoni e Montechiaro, noti per l’attenzione ai dettagli e il gusto raffinato. Ogni collezione è un impegno costante verso l’eccellenza, simbolo di qualità nella moda italiana. In un’epoca dominata dalla produzione di massa, questa realtà dimostra come la tradizione possa essere volano per il futuro, mantenendo la sua rilevanza e il suo fascino.
Un racconto d’estate Impulso, brand dal dna nautico, presenta la collezione estiva SS 25, celebrando l’acqua come elemento centrale. La linea si distingue per la sua ispirazione a grandi spiagge, mari infiniti e origami onirici, creando un uomo che incarna l’essenza del mare: sognatore, ironico e attento ai dettagli. I capi, pensati per chi cerca unicità e armonia con la natura, includono polo dai colori sorbetto come verde menta, rosa fragola, arancio, melone e giallo limone, decorate con allegre fantasie floreali e righe su righe, per poi immergersi nel blu. Giubbotti tecnici e felpe versatili completano la collezione, ideali da abbinare a bermuda e costumi colorati, rispondendo all’esigenza di un interseasonal comfort. Realizzati con materiali di alta qualità, i capi di Impulso offrono un mix di tecnicità e stile, confermando l’eccellenza del brand bresciano e la sua capacità di fondere eleganza e funzionalità in un contesto dinamico e contemporaneo.
RIDEFINIRE L’ELEGANZA CONTEMPORANEA
Con la collezione estiva 2025, Montecore rinnova il concetto di outerwear secondo la sua filosofia di ricerca di materiali e tecnologie innovative
Montecore trasforma ogni suo prodotto in un pezzo d’arte, invitando a osservare il mondo con gli occhi della meraviglia. Anche nella nuova proposta SS 25, continua l’impegno del marchio nella creazione di capi dal taglio impeccabile e dal design contemporaneo, distinguendosi nel panorama moda grazie alla sua icona: il capospalla. La natura è la prima fonte di ispirazione del brand, che si traduce nell’esplorazione di soluzioni innovative attraverso l’ibridazione di tessuti e tecniche all’avanguardia. Così, ogni stagione, vengono create proposte che si rinnovano in armonia con l’ambiente. Versatilità e comfort sono i valori fondamentali che guidano tutte le fasi del processo produttivo e assicurano che ogni creazione possa essere tramandata di generazione in generazione.
La collezione Il savoir-faire artigianale e la ricerca tecnologica caratterizzano l’offerta di Montecore che propone capi dal fitting impeccabile e realizzati con tessuti di altissima qualità, pensati per uomini e donne in continuo movimento. La collezione primavera-estate 2025 incarna tutti questi valori, introducendo due nuovi tessuti d’eccezione, simbolo di qualità e innovazione: Lana Merino Optim misto seta, sviluppato in esclusiva da Woolmark, e American Sea Island Cotton, conosciuto come “il cotone miracoloso”. Materiali che rappresentano al meglio la sua essenza.
I nuovi tessuti: Optim e American Sea Island Cotton Il capospalla firmato Montecore si presenta in una nuova veste con Optim: field jacket, bomber, impermeabili e trench in lana Merino misto seta acquistano caratteristiche di resistenza al vento e pioggia e una lucentezza ineguagliabile grazie a questa nuova tecnologia. Come ci riesce? In virtù del trattamento meccanico che evita l’utilizzo di sostanze chimiche nocive all’ambiente per un assoluto comfort anche nelle giornate piovose. Il secondo materiale utilizzato nella SS 25 è l’American Sea Island. Il fiore di cotone caraibico è la varietà riconosciuta come la più raffinata al mondo per la sua finezza, resistenza, colore e lucentezza anche se, purtroppo, a inizio del XX secolo, la sua coltivazione commerciale diminuì a causa dei danni devastanti dei parassiti. Tuttavia, la continua ricerca di Montecore lo ha portato a scoprirne una derivazione, ereditando, molti anni dopo, il dna dell’originale. Questo nuovo tessuto è utilizzato per la realizzazione di jeans in collaborazione con ONE ANY, azienda situata a Okayama, Giappone.
Un’immagine del jeans realizzato con il cotone American Sea Island in collaborazione con l’azienda giapponese ONE ANY e l’impermeabile creato con la nuova tecnologia Optim, che dona caratteristiche di resistenza al vento e alla pioggia
INNOVARE LA TRADIZIONE
È questo l’obiettivo della nuova proposta estiva 2025 di Kangra, che da anni propone capi in cui ricerca e artigianalità coesistono in un’unica collezione
Di generazione in generazione, Kangra tramanda le sue solide radici fatte di artigianalità e innovazione. Come tutti gli anni, anche per questa collezione il marchio propone capi in cui la ricerca di nuove e confortevoli combinazioni si unisce alle lavorazioni manifatturiere. Così prende vita la proposta SS 25 che immergerà il cliente in una dimensione in cui le tonalità del mare con i riflessi freddi del blu e dell’acqua vivono in armonia con le calde sfumature della terra. La primavera-estate firmata Kangra
La stagione presenta una novità assoluta: il seta-cashmere, un tessuto morbido al tatto e dall’aspetto informale. Un’altra innovazione è il filato compatto e scolpito nei punti, fresco e scivoloso, ovvero la viscosa. Traspirante e leggera, questa fibra tessile è ideale per essere indossata a contatto diretto con la pelle. Inoltre, è nota per le sue eccezionali proprietà che donano un aspetto raffinato ai capi. Sempre presente nella collezione è il seta-cotone che si distingue per il suo pregio nel colore di realizzazione. Nuovissima aggiunta è la combinazione di due fibre molto diverse tra loro, seta e lino, che insieme creano un effetto rustico e raffinato. Il cotone viene proposto, invece, in diverse lavorazioni con link e punti irregolari, per un uomo contemporaneo che desidera un look raffinato anche nel tempo libero. Un elemento di rilievo è il pacchetto stone, sviluppato in varie finezze e colori, che dona alla collezione un’immagine sportiva ma preziosa. Infine, le righe alte e basse conferiscono un gusto urbano e streetwear.
UNA RINNOVATA ESSENZIALITÀ
LCome un dejà-vu, capi in fibra naturale segnano il loro ritorno attraverso una collezione evergreen ita a una sartoria tecnologica
a nuova collezione estiva 2025 di Bomboogie rappresenta il sodalizio tra “easywear” e “raffinatezza”, in cui modelli maturi coesistono con capi più eccentrici per affrontare i frequenti mutamenti. Ponendo l’attenzione non solo sull’estetica ma anche sulle performance, nel completo comfort.
Per la prossima spring-summer, quindi, sono stati realizzati capi d’abbigliamento dallo “spirito libero” che attraverso l’essenzialità delle linee e l’efficacia dei dettagli, fanno emergere l’anima di ogni singolo individuo, camuffando l’età. Con vestibilità misuratamente ampie e tessiture sperimentate che stimolano sempre più il gusto dell’acquisto di prodotti evergreen.
Focus on: estate 2025
In una sinergia che vede protagonisti tessuti performanti e confezioni tailoring - con l’innesto di nastrature su nylon, poliestere e cotoni con coating waterproof – prende vita la proposta SS 25 di Bomboogie. Una linea in cui trench, raincoat, caban con e senza cappuccio impermeabilizzati si uniscono a peacoat, shacket, giubbini e giacche, in un contagio continuo di concetti stilistici. Seguendo lo stesso filone della “contaminazione”, gli aspetti
raffinati del capospalla si intrecciano a shirting e pantaloni in cotone tinto capo e, viceversa, trousers tecno e tinto pezza si accordano con giacche e field jacket garment dyed. A completare la collezione c’è la giubbotteria in pelle, nappa e suede, per un total look emancipato dalle nuance neutre che dalle tonalità del beige, grigio e fango vira ai gialli, bianchi e blu.
In alto: parka descostruito in tessuto tecnico microporoso, waterproof e windstopper
In basso: pantaloni dai diversi fit (Slim, Regular, Jogger, Tapared) confortevoli e performanti
CONSAPEVOLEZZA SENZA TEMPO
SunKachina è il modello di punta della proposta estiva 2025 di Satorisan, nato dalla voglia di far vivere la vita con passione e consapevolezza. Nel pieno rispetto dell’ambiente
Delle immagini della nuova creazione di Satorisan che si ispira alla natura, e le Chacrona Linen: uno dei
La missione di Satorisan è sempre la stessa: impegnarsi nella creazione di prodotti che resistono nel tempo, attraverso la progettazione e realizzazione di scarpe confortevoli che migliorano con il passare degli anni. Offrendo un’ottima combinazione di vestibilità e finitura, che si traduce in una scrupolosa attenzione ai dettagli che donano un tocco di unicità a ogni creazione. Continua anche il suo cammino consapevole e rispettoso dell’ambiente, seguendo i quattro pilastri fondamentali, importanti per il brand: qualità, comfort, singolarità e accessibilità. Nasce così la nuova collezione SS 25 che presenta un progetto del tutto inedito ispirato alla tribù indigena Hopi e alla loro missione condivisa di prendersi cura della Terra.
La collezione I materiali pregiati sono un elemento essenziale nell’esperienza sensoriale esclusiva delle calzature del marchio: traspiranti, confortevoli, altamente funzionali, durevoli e rispettosi dell’ambiente. I prodotti della collezione SS 25, infatti, sono planet-friendly. La proposta della prossima estate firmata Satorisan vede protagonista SunKachina, una creazione che combina tradizione e tecnologia attraverso la rappresentazione della vita, del rispetto della natura e degli esseri viventi. Nasce quindi la prima linea di sandali aperti con l’obiettivo di offrire l’esperienza di camminare a piedi nudi grazie alla loro leggerezza e flessibilità. Lo stesso vale per la gamma di scarpe chiuse. In questa nuova collezione, inoltre, l’unicità e la bellezza dei design si materializzano nelle qualità dei modelli più iconici come le Chacrona Metta Hemp, incluse nella collezione Chacrona. Qui il contrasto verde-blu della scarpa riflette la trasformazione della canapa naturale estratta a mano in un intenso colore indaco.
OLTRE LO SPORT
Calcio e tempo libero. Pantofola d’Oro si ispira alla “Terrace wear” degli Anni ‘80 per la prossima collezione SS 25, fatta di scarpe autentiche, materiali pregiati e processi tradizionali ma anche apparel di qualità
Pantofola D’Oro continua a distinguersi nel panorama del luxury sportswear con una collezione di calzature e apparel che celebra l’equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione, eleganza sportiva e comfort di lusso. Con oltre un secolo di storia, il marchio di Ascoli Piceno è un simbolo di eccellenza e passione nel mondo del calcio e dello stile. Fondata nel 1886 dal calzolaio e lottatore Emidio Lazzarini, Pantofola d’Oro ha creato calzature sportive indossate da leggende del calcio come Charles, Cruijff, Rivera, Mazzola, Riva, Conti, Puskas, Garrincha, Falcao e Mancini. La fama di Lazzarini e del suo brand si è estesa oltre il calcio, conquistando anche rugbisti, tennisti, golfisti e giocatori di basket. Oggi la label si affaccia al lifestyle, mantenendo sempre la qualità e il savoir-faire del made in Italy anche nel mondo calcistico.
Un’estate in stile rétro, tra eleganza e sport
Con un affascinante richiamo all’era dei “Casuals” inglesi, Pantofola D’Oro reinterpreta il “Terrace wear” degli Anni ‘80 con una collezione che fonde sapientemente stile iconico e dettagli contemporanei. Tre i modelli di calzature proposte:
la Superstar, dalla silhouette minimale, è ispirata al tennis rétro e incarna raffinatezza e comfort. Caratterizzata da una suola a cassetta e una tomaia in pregiata pelle di vitello, presenta dettagli colorati a contrasto per un tocco stiloso e vivace. È disponibile anche in una sofisticata versione in suede. La Legend prende spunto direttamente dall’archivio storico del brand. Realizzata in pelle di alta qualità combinata a finiture in suede, questa scarpa è impreziosita da una stampa oro a caldo sul toppone, aggiungendo una nota esclusiva di lusso. La linea e i particolari in gros grain richiamano un’estetica asiatica ed è disponibile anche in canvas, in versioni low e mid. Il modello Terrace combina una linea ispirata al calcio rétro con grande attenzione ai dettagli. Disponibile in versione classica o con linguetta rivoltata, è declinato in una palette colori in suede e pelle a contrasto, in perfetta armonia con i capi della capsule apparel che completa la SS 25 di Pantofola D’Oro. In maglia di altissima qualità, nei colori del ghiaccio, giallo, azzurro e blu navy, la collezione è caratterizzata da volumi ampi e cotoni pregiati e include un crew neck sweater, un tracksuit, una polo e infine il pezzo forte: una football jersey a manica corta, ispirata agli Anni ‘70.
In alto da destra: i modelli di Pantofola D’Oro Sneakerball, PDO 135 e League A fianco: una foto stotica della Nazionale Dinamo di Rugby, che indossa gli scarpini del brand negli Anni ’80
UN’ICONA DI STORIA E STILE
Lotto Leggenda celebra lo sport e l’intramontabile tradizione che lo contraddistingue. Espressione di questa filosofia la nuova linea Losanga, simbolo di un passato glorioso e di un presente all’insegna dell’eccellenza
Lotto Leggenda riporta in luce le iconiche calzature del passato che hanno accompagnato i grandi campioni, oggi riproposte in chiave moderna, fashion e lifestyle. Il brand riesce a soddisfare i desideri degli sneaker addicted più esigenti, con un approccio che anticipa le tendenze, in continua evoluzione. La collezione custodisce con cura il ricordo di una lunga e indimenticabile tradizione sportiva, con l’introduzione della sua ultima novità: la linea Losanga.
Losanga ‘76: un omaggio tangibile allo sport
Lotto è sempre stato il compagno fedele e presente nei grandi eventi che hanno plasmato il mondo dello sport. Il focus di questa nuova proposta risiede nel particolare trattamento del logo, che fonde i simboli dei due universi sportivi che hanno segnato la storia del brand: un campo da calcio e uno da tennis. Il risultato è una sneaker contemporanea che risponde perfettamente ai trend della stagione. La linea è realizzata con materiali esclusivi, morbidi, leggeri e di alta qualità che conferiscono un’indescrivibile sensazione di comfort a chi la indossa. Losanga ‘76 è un tributo alla vittoria italiana della Coppa Davis del 1976. Una reinterpretazione vintage dell’iconica silhouette Autograph, che evoca lo stile delle calzature da tennis di quell’epoca, arricchita dall’applicazione della Losanga oversize, parte integrante della tomaia.
DAILY CONSCIOUSNESS
Carezza Knit di Dolomite è un connubio ideale tra stile e responsabilità green. Questa nuova scarpa, leggera e confortevole, è pensata per le avventure quotidiane, adattandosi a ogni contesto
Per la SS 25, Dolomite debutta con un progetto innovativo, che si avvicina al lifestyle. La linea Carezza Knit propone infatti calzature leggere e comode, perfette per l’uso quotidiano e per le escursioni all’aria aperta: una perfetta fusione tra praticità e sostenibilità. L’attenzione ai dettagli si riflette nella progettazione della suola, pensata ergonomicamente per adattarsi al piede, sia femminile che maschile, offrendo un comfort senza pari durante ogni passo. Con oltre un secolo di esperienza nel settore, Dolomite si conferma leader nella progettazione e produzione di calzature da montagna e abbigliamento sportivo. L’azienda si impegna a promuovere la responsabilità sociale attraverso la linea “Re-Source by Dolomite”, che include la nuova collezione Carezza Knit. Questo impegno si focalizza su tre pilastri fondamentali: le persone, il pianeta e il prodotto, rappresentando un passo verso un futuro più sostenibile e consapevole.
Impegno responsabile
Materiali consapevoli sono protagonisti della Carezza Knit, con l’utilizzo di mesh riciclato per la tomaia, garantendo traspirabilità e leggerezza. Persino i lacci, realizzati con materiali riciclati e biodegradabili certificati, contribuiscono alla sostenibilità del prodotto. Ma la vera rivoluzione risiede nel sistema di allacciatura, progettato per offrire un comfort ottimale e una vestibilità ergonomica. Ogni modello di questa collezione è frutto di un’attenta analisi anatomica, mirata a garantire il massimo del comfort senza compromettere le prestazioni. L’intersuola, dal design moderno e dinamico, utilizza il 30% di EVA riciclata, assicurando un’ottima ammortizzazione su qualsiasi terreno. La suola, composta dal 15% di materiali biodegradabili, è suddivisa in tre aree funzionali, ciascuna pensata per migliorare grip, flessibilità e leggerezza. Disponibile in una varietà di tre colorazioni per entrambi i generi, la Carezza Knit si inserisce perfettamente nell’impegno di Dolomite verso la responsabilità green.
Alcuni scatti della collezione SS 25 di Dolomite In foto, le calzature Carezza Knit, leggere e confortevoli
CULTO “SCRAMBLER”
Benci Brothers trasforma l’artigianato della pelle in un’icona di stile, attraverso una lavorazione accurata e realizzata in piccole manifatture tradizionali in Italia
Benci Brothers è sinonimo di alta qualità, autentica artigianalità, stile senza tempo e passione, specialmente per il mondo delle calzature. Nata nel 2011 da un’idea di Flaviano Bencivenga, l’azienda svizzera ripone il proprio know-how nella produzione di scarpe, stivali, sneaker e borse fatte a mano.
La maggior parte dei suoi prodotti viene realizzata in manifatture tradizionali in Italia, preferendo le piccole aziende a conduzione familiare che condividono la stessa passione per l’accurata lavorazione della pelle. Questo è ciò che vuole trasmettere Benci Brothers e lo fa anche attraverso i suoi negozi: luoghi unici in cui appena entrati si viene subito avvolti dall’inconfondibile profumo della pelle. Una promessa vivente di artigianalità e qualità.
La scarpa icona
Il suo nome combina la passione per le scarpe del founder Bencivenga con quella del motociclismo. Uno “scrambler” è il precursore delle moto da enduro, ovvero sviluppate per il motocross. Nel 2012, anno del suo lancio ufficiale, la Scrambler è stata prodotta nelle Marche, dove la secolare arte calzaturiera è stata tramandata da generazioni di famiglie. Apprezzato sia dagli uomini che dalle donne in quanto considerato un prodotto unisex. La morbida pelle di vitello, all’interno e all’esterno, le suole cucite e il plantare estraibile, garantiscono inoltre il massimo comfort oltre che un design inconfondibile. Le versioni delle Scrambler sono diverse e si differenziano per materiali, colori, altezze e varianti. I modelli stonewashed, per esempio, sono disponibili in tre nuance (“Cuoio”, “T. Moro” e “Nero”) e sono dei veri e propri oggetti da collezione per gli intenditori perché “questa tecnica conferisce una finitura personalizzata e unica alle sneaker, rendendole iconiche”.
In alto: le iconiche Scrambler Sotto: il negozio di Benci Brothers a Zurigo, in Svizzera
UN IMPEGNO CONCRETO
Il brand fiorentino di urban sneaker Moaconcept, già Società Benefit, sta vivendo un nuovo corso all’insegna di un’etica più green e lancia una collezione contemporanea ma dal gusto rètro
“Il 2024 rappresenta un punto di svolta per Moaconcept”, dichiara il founder e ceo Matteo Tugliani, “che ha trasformato radicalmente la propria identità, grazie a un processo di rebranding. Con le nuove collezioni il brand ha trovato una rinnovata espressione creativa.” Questo cambiamento ha interessato prodotti, posizionamento, direzione creativa, identità visiva con il logo della M rovesciata, simbolo di slancio verso il futuro e cambiamento positivo. Moaconcept è diventata infatti una Benefit Company, impegnandosi nella responsabilità ambientale e sociale. Come? Riportando circa il 70% della produzione in Italia, valorizzando le competenze artigianali e il made in Italy e riducendo le emissioni di CO2 grazie all’uso di materiali eco-compatibili. Si è poi impegnato nella riqualificazione di aree urbane e finanziando la ONG We-forest. Nel 2023 ha realizzato il progetto My Own Action, per la raccolta e il riutilizzo di sneaker usate, che ha dato l’opportunità ai clienti di fare la propria “piccola azione” sul tema della sostenibilità.
70’s vibes
La nuova collezione FW 24, s’ispira agli Anni ’70 e ’80 e riflette il rinnovamento dell’azienda toscana. Queste sneaker
raccontano una storia, che unisce influenze d’arte contemporanea e quelle della musica psichedelica e disco. Portando chi le indossa in un viaggio sensoriale, attraverso epoche indimenticabili. New York, Tokyo, Parigi e Copenaghen hanno plasmato una collezione cosmopolita, rivolta a un pubblico sofisticato, capace di apprezzare la fusione tra tradizione e modernità. Ogni scarpa è un pezzo unico, realizzato con materiali pregiati e colori ricercati. Al centro della collezione le iconiche Club: sneaker urban e Seventies, dal design pulito e minimalista. L’uso del suede conferisce un look vintage e permette una palette dalle tonalità profonde, mantenendo un’anima sportiva. Le Club, in perfetto equilibrio tra passato e presente, uniscono un design vintage a una costruzione moderna. L’altro modello proposto è l’Hype, una sneaker running versatile, in stile retro-chic, che cattura l’eleganza rilassata degli Anni ’70 ma con suggestioni contemporanee.
SAPER FARE, SAPER ESSERE
Riscoprire l’antica manualità nella produzione di pantaloni, in sinergia con la ricerca e l’innovazione nei trattamenti, è l’obiettivo di Teleria Zed. Marchio creativo e sartoriale dal sapore made in Italy
La storia di Teleria Zed è un racconto tutto italiano, fondato sulla creatività e la sartorialità. Il suo luogo di nascita, l’Abruzzo, rappresenta un solido posto antico in cui il pensiero e le mani di sapienti artigiani lavorano su prodotti in cui amore, serietà, tenacia e professionalità sono le parole chiave. Per il brand, “saper fare” significa “saper essere”. Questo concetto consente la riscoperta della tradizione e della manualità dei sarti, unendo la meticolosa ricerca all’innovazione per trovare la giusta vestibilità del capo. In particolare, il pantalone diventa il suo segno distintivo, capace di coniugare l’essenza sofisticata con l’identità più casual. Ma Teleria Zed non si ferma qui: offre anche capispalla, camicie e gilet per garantire un look completo. Radicato nell’area industriale di Teramo, l’azienda gestisce internamente tutte le fasi produttive e di ricerca: un approccio che garantisce non solo un prodotto di qualità, ma assicura anche una filiera trasparente e a km 0. La distribuzione, anch’essa gestita internamente, ha registrato nel tempo importanti soddisfazioni sia a livello nazionale che internazionale, con una presenza consolidata in Europa e negli Stati Uniti. Il segreto del suo successo? L’alchimia tra competenze e visioni, con l’obiettivo finale di creare prodotti con una propria anima e capaci di rappresentare chi li sceglie. Questo equilibrio nasce dalla selezione attenta di tessuti e accessori, dalla cura per la vestibilità, dal continuo studio dei trattamenti e dall’ossessione per i dettagli.
BORN OUT OF THE DOLOMITES CRAFTED BY PIONEERS AND WORN BY ADVENTURERS SINCE 1897.
ON THE WAVE
Da Firenze, con Pitti 106, alla Milano Fashion Week, tutti i riflettori sono puntati sulle nuove tendenze che domineranno la prossima calda stagione. Design dai volumi rilassati e texture leggere sono declinati in una palette neutra a cui si alternano toni vibranti e accesi
VINTAGE FUTURISTICO
Nato dalla collaborazione tra due storiche realtà tessili italiane, Candiani e Grassi, TRC si distingue per l’heritage tessile italiano, innovativo e sostenibile. Una rilettura avveniristica di capi classici di ispirazione workwear che unisce la durabilità e l’estetica autentica dei tessuti denim alle più innovative e sostenibili tecnologie Candiani.
ON THE ROAD
Samsonite presenta le innovative valigie Proxis Lime e Proxis Alu. Progettate per soddisfare le esigenze dei viaggiatori moderni che cercano una combinazione di stile, funzionalità e sostenibilità, i nuovi prodotti della linea Proxis incarnano la qualità con innovazioni nei materiali e nel design.
SPIRITO CREATIVO
Per la bella stagione fanno il loro ingresso nella famiglia D1 Milano due orologi della linea Polycarbon, dall’animo artistico. Due varianti, bianco e nero, caratterizzati da una pioggia di gocce di colore. Una novità è la collezione in ceramica, nota per la sua durezza e per essere impermeabile ai raggi ultravioletti, presentata in quattro varianti monocromatiche.
PROMUOVERE LA CIRCOLARITÀ
Proteggere il mondo in cui viviamo è il principale obiettivo di Ecoalf. Grazie ad anni di ricerca e sviluppo, il 68% della collezione SS 25 è monomateriale, per evitare rifiuti in discarica e massimizzare le risorse limitate. Una linea non solo responsabile ma che offre leggerezza, traspirabilità e freschezza.
MADE IN FRANCE
Lo storico brand francese Pyrenex è progettato per offrire calore, protezione e comfort indipendentemente dal tempo o dalla stagione. Il brand propone capi essenziali e senza tempo in grado di far sentire a proprio agio chi li indossa.
territorio attraverso l’utilizzo delle tecnologie e delle innovazioni più all’avanguardia.
NUOVE SCOPERTE
A-POC ABLE rappresenta la continuazione dell’idea originale di Issey Miyake , incorporando tecniche innovative nella produzione di abbigliamento, che includono indumenti a forma di tubo che possono essere personalizzati da chi li indossa. Inoltre lo “Steam Stretch” crea intricati disegni plissettati attraverso l’uso di tessuti reattivi al calore.
NUOVE FORME
American Vintage reinterpreta la Denim Jacket Datcity, un pezzo essenziale e versatile. La giacca, declinata in un colore ecru, ha un significato speciale, in quan to rappresenta il dna del brand. Dalla vestibilità oversize offre flessibilità nello stile, permet tendoti di abbinarlo facilmente sia a outfit eleganti che casual.
LA PROVA DEL TEMPO
Spirito contemporaneo e passione per la creatività sono le caratteristiche che contraddistinguono la collezione di Scaglione . Le fibre di altissima qualità, provenienti da fonti sostenibili, assicurano non solo una fattura senza precedenti dei capi ma anche una forte resistenza al tempo.
ICONE ITALIANE
Piquadro presenta la capsule realizzata in collaborazione con Maserati: uno zaino e due trolley in edizione limitata e numerata che sintetizzano alla perfezione i valori di eleganza e performance, fondanti per le due aziende.
THE ELEGANCE OF NATURE
La collezione di Unity esplora l’infinita bellezza della natura attraverso tessuti e design innovativi che riflettono uno stile senza tempo. Linee pulite e silhouette fluide si fondono con motivi ispirati alla natura, creando un equilibrio perfetto tra estetica contemporanea e bellezza naturale.
TESTE LIBERE
Doria 1905 gioca con le linee pure del suo archivio con un’interpretazione forte e uptodate. Una ricerca che non ha mai smesso di concentrarsi sulla semplicità e sulle proporzioni. La sostenibilità e la circolarità sono valori che il brand rende propri, riproponendo materiali di collezioni passate con una luce nuova.
SPERIMENTAZIONE SOSTENIBILE
Garmont Uncharted debutta nel mondo del lifestyle. In occasione della kermesse fiorentina, tante le novità presentate a partire dai due nuovi modelli a marchio Garmont pensati per un utilizzo way of life e streetwear ma dall’estetica outdoor: 9.81 Urban Engage e 9.81 Urban Speed.
TRADIZIONE E SPERIMENTAZIONE
La collezione di Avant Toi prende ispirazione dall’Inghilterra dell’epoca vittoriana. Capi di maglieria in cashmere, in cashmere e seta, lino, cotone e cotone di bouclé screziato e ancora tessuti di micro-punto stuoia, rete di lino e seta stretch. Toni neutri e colori vitaminici che ricreano l’effetto marmorizzato di muri rovinati dal tempo.
ICONE SENZA TEMPO
La capsule di Daniele Fiesoli è composta da quattro capi iconici degli Anni ‘90 e ‘00, personalmente selezionati e reinterpretati dal designer, dal suo vasto archivio di 69 collezioni. Un’accurata selezione di classici senza tempo che incarnano l’essenza del brand, che trascende i decenni senza perdere la propria rilevanza.
AUDACE MAESTRIA
Le trame fluide e fresche di Lorenzoni si sviluppano su lavorazioni tridimensionali espresse in una palette che richiama le mille sfumature della terra. Pezzi unici di grande personalità in cui le singole fibre si rincorrono creando superfici mosse e scompigliate.
ELEVETED CASUAL
La SS 25 di Cruna compie un ulteriore passo verso l’orizzonte dello stile maschile contemporaneo e dell’elevated casual. Capi da custodire anno dopo anno per costruire un guardaroba senza tempo in equilibrio tra bon ton e contemporaneità. Elevando il gusto casual caratteristico e distintivo, a un vero e proprio lifestyle brand da indossare in ogni occasione.
TRA INTELLIGENZA ARTIFICIALE E CREATIVITÀ
La collezione SS 2025 di 959 impiega cinture di sicurezza, recuperate da auto dismesse, per manici, tracolle e dettagli, a cui si aggiungono innovativi tessuti eco-sostenibili ricavati da rifiuti di lavorazione dei vegetali. La palette colori spazia da toni delicati ed eterei a caldi e vitali.
L’HERITAGE SPOSA L’INNOVAZIONE
Le capacità artigianali unite all’innovazione tecnologica sono in grado di esprimere al massimo il potenziale della collezione di Alessandro Gherardi . Il tutto con il suggello imprescindibile di una produzione 100% made in Italy, sinonimo di un capo di alta qualità.
UN MOCASSINO UNDERGROUND
CULT persegue il percorso di creazione di un lifestyle sempre più completo. Protagonista il suo must-have: il mocassino, in una visione ribelle e decisamente rock. In chiave total black, il modello Ozzy è proposto in due diverse declinazioni, caratterizzate da un’intramontabile eleganza e perfetto per un mood urbano.
MINIMALISMO ARTISTICO
Antony Morato propone una visione moderna e funzionale dell’eleganza urbana. Il mood ispirato a Jakarta fonde elementi del mondo worker con materiali pregiati e stampe audaci. Una palette di colori equilibrata per creare contrasti e sfumature delicate, per un look sofisticato e versatile.
UN APPROCCIO RESPONSABILE
L’attenzione nelle materie prime e nei metodi di produzione è uno dei pilastri fondamentali di Gran Sasso per la creazione di una collezione versatile, ma allo stesso tempo raffinata, composta da capi comodi e freschi per favorire uno stile personale e un consumo sostenibile.
UN KNOW-HOW LEGGENDARIO
Il guardaroba Eton ruota intorno a un capo simbolo: la camicia, proposta in tonalità che ricordano il cielo mattutino di un panorama metropolitano. Il brand ridefinisce il concetto di abbigliamento smart-casual, adattandolo al gentleman moderno con una predilezione per il lusso e la lavorazione artigianale.
IL VALORE DEL COSTUME
La maglieria di Filippo De Laurentiis incarna l’essenza dell’artigianato italiano, utilizzando filati pregiati e un design senza tempo. L’azienda continua a prosperare offrendo costantemente proposte di pregio e all’avanguardia, grazie a nuove tecniche di tessitura e finissaggi innovativi.
EASYWEAR
Xacus rilegge il guardaroba maschile, rendendo la camicia l’elemento chiave di uno stile intramontabile. Capi personalizzati, che raccontano sensazioni e mood differenti trasmettendo il dna di un brand che ha fatto dell’expertise e della cultura del prodotto il suo marchio di fabbrica.
ITALIAN STYLE FOR GLOBAL TRAVELERS
Soddisfare le esigenze di coloro che conducono una vita dinamica è il main focus di People of Shibuya . Altamente funzionale, la collezione riflette l’energia di chi la indossa. Ogni capo è frutto di intensa ricerca tecnologica, attenzione al design e impegno per la massima qualità.
LIVE TO RIDE
Monoway propone una collezione che trae ispirazione dai codici estetici dell’urban street style e dal mondo vintage. Una serie di sneaker genderless dalla forte personalità dove i materiali altamente performanti si combinano con il design ricercato e gli accurati finissaggi utilizzati.
DENIM SHADE
Jeckerson per la SS 25 propone un pantalone 5 tasche slim fit realizzato in denim super comfort blu scuro, con lievi schiariture, che conferiscono tridimensionalità al capo. Il modello è caratterizzato da cintura interna che riporta il nome e il fit del modello ricamati in tono.
SILHOUETTE ICONICHE
Improntata su una ricerca tessile progressiva con richiami al proprio archivio storico, la nuova collezione di C.P. Company unisce tradizione e modernità. Una visione contemporanea volta a elevare i codici identificativi del marchio, tra eleganza casual, avanguardia tecnologica e dettagli funzionali.
IL CORAGGIO DELL’EVOLUZIONE
Un affascinante intreccio tra passato e futuro, per chi apprezza la bellezza, la qualità e il viaggio, con profondo rispetto per il pianeta. Le collezioni di Piacenza 1733 sono create con materie prime selezionate, tracciabili e naturali, proiettandoci verso nuove scoperte grazie alla continua ricerca e innovazione
ESTATE IN RIVIERA
Cala 1789 si ispira all’eleganza della Riviera e punta a un look senza tempo con stampe e tagli che non passano mai di moda. Grazie alla sua qualità e al suo know-how, è riconosciuta come marchio premium per gli uomini che desiderano incarnare uno stile di vita semplice.
L’ESSENZA DELLA RESPONSABILITÀ
Filati esclusivamente italiani e certificati, con una produzione interna eseguita da sapienti mani di lavoratrici che da anni coccolano e accarezzano le singole calze. Ant 45 propone per la SS 25 calze in cotone grosso bio traspirante, adatta alle quattro stagioni.
AUDACE
La collezione SS 25 Blauer USA è composta da cinque linee distintive, pensate per soddisfare il gusto sofisticato sia dell’uomo che della donna, nel segno della raffinatezza che contraddistingue il brand. Un’ode all’eleganza senza tempo, all’innovazione tecnica e alla funzionalità adattabile alle esigenze del vivere contemporaneo.
LA CONSAPEVOLEZZA DEL TEMPO
L’individualità e lo spirito avventuroso dell’uomo contemporaneo sono riflessi della nuova collezione di Handpicked, che risponde alle più svariate esigenze attraverso una proposta articolata in temi ben distinti. Dall’eleganza essenziale della Basic Collection alla linea Vacation Vibes, adatta per raggiungere qualsiasi meta senza tralasciare lo stile.
WE ARE RAINBOW MAKERS
La collezione SS 25 di Gas è un inno all’ottimismo. Un’atmosfera sognante, dove il desiderio di novità si mescola a colori vibranti e freschi. La proposta è composta da total look adatti per ogni occasione in cui il denim assume il ruolo principale, accostato a capi apparel cool e contemporanei.
THE POWER OF COLOR
Contribuire a preservare il savoir faire italiano è quello che Bramante esprime nelle sue collezioni. Il potere del colore intensifica lo splendore dei filati, leggeri e naturali, abbinati a nuance pastello che giocano un ruolo importante diventando l’anima del prodotto.
UNA VITA VISTA MARE
Relax è la parola d’ordine. Pier Sicilia reinventa il concetto di costume da bagno maschile, facendone un vero e proprio capo d’abbigliamento. La collezione evoca un’atmosfera di fine Anni ‘70, nella magica Saint Tropez, dove bellezza e glam si fondono con la naturalezza del mare.
WITH LOVE
RRD offre il giusto livello di comfort attraverso la rivoluzionaria tecnologia Waistflex, basata sull’elasticità funzionale del girovita nei pantaloni. Realizzate in Surflex, le cinture si adattano perfettamente ai movimenti del corpo, migliorando non solo l’estetica del capo ma anche la durata.
INFINITE PERSONALITÀ
Roy Roger’s celebra il grande lavoro di ricerca sul mondo vintage delle t-shirt. Pezzi unici raccolti in giro per il mondo vengono ricondizionati tramite ozono per essere inseriti in collezione come capi iconici. A questi pezzi si affiancano quattro t-shirt dipinte a mano con tratti che ricordano un’estetica Anni ’70.
LE JARDIN SECRET
Le atmosfere di Marrakech e del Marocco si esprimono al meglio nelle stampe e negli accurati ricami di T-shirt, felpe in cotone e polo firmate In The Box . I disegni ricamati con Mr.Box in primo piano raccontano le passioni dell’orso temerario: l’amore per il surf e il mare, i viaggi e l’avventura.
EIGHTIES INSPIRATION
La proposta SS 25 di D.A.T.E. rilegge vibrazioni Anni ‘80 in chiave attuale, concentrandosi sulla sperimentazione dei materiali. Due, più di tutti, i modelli di sneaker capaci di rappresentare gli highlights della collezione, ovvero Athleta e Torneo, che esprimono attraverso il colore e il nuovo layout del logo la propria identità.
DREAM WALKER
Nella lingua Algonquan, parlata dai Nativi americani, la parola calzatura viene tradotta con il termine mocassino. Oggi questa scarpa si è trasformata in un evergreen, perfetta per esprimere al massimo la propria personalità
COME UN GUANTO
Un design essenziale e versatile. Almini propone i nuovi mocassini H24, realizzati completamente a mano con il Metodo Reverse Almini. La costruzione esclusiva e il plantare interno anatomico garantiscono un comfort assoluto e un tocco di eleganza conferito dalla fodera in raso e dalla tomaia in pelle scamosciata.
TOUS LES JOURS
Toujours , fonde armoniosamente stile ed eleganza. Un’eredità che risale a generazioni di maestri artigiani, curando ogni dettaglio e investendo passione in ogni singolo paio di scarpe. Il risultato di un’attenzione costante per garantire un prodotto che duri nel tempo.
FIGLI DELLA TRADIZIONE
Boemos reinterpreta in chiave sportiva un classico dell’estate italiana. Il mocassino Driver è realizzato in pelle scamosciata leggera con impunture cucite a mano, suola con gommini oversize sottopelle, fussbett anatomico e fodera in nappa di vitello.
L’ESSENZA DELLA CALZATURA
Un must have per chi cerca un’eleganza discreta e un confort impareggiabile. Green George propone un modello da barca in morbido camoscio color tortora dalla sua suola leggerissima in gomma, che offre un’aderenza affidabile senza appesantire la calzatura. La lavorazione Ideal garantisce flessibilità e confort ineguagliabili.
CASUAL TAILORING
Un’azienda storica, che preserva tutt’ora la qualità, la passione e la ricerca per le calzature. Astorflex crea modelli sempre attuali, sviluppati per essere confortevoli. Come il mocassino Sadleflex in pelle rovesciata e suola in para bicolore con costruzione Superflex.
UN NUOVO VOLTO
In occasione di Pitti Uomo 106, Cuoio di Toscana presenterà Mirror, la special edition argentata dell’iconico mocassino del brand caratterizzato dall’ormai imprescindibile Green Sole, manifesto dei valori del Consorzio.
ECCELLENZA ARTIGIANALE
Prendendo ispirazione dai mocassini indossati dai nativi americani in Nord America e dalle semplici slip-on ai piedi dei pescatori norvegesi, nasce il primo modello Tricker’s. Must-have per la bella stagione il modello James, dalla suola in cuoio più spessa e realizzato con un guardolo antivento più ampio per conferire un aspetto robusto ma classico.
STREET DANDY
Audacia e innovazione si fondono nella collezione di Paraboot Modelli adatti per uno stile di vita urban, realizzati con materiali nobili secondo le antiche regole dei calzolai. Un design unico dal grande impatto, così ben progettato da resistere al cambiamento repentino della moda.
VITA LENTA
Un viaggio che dopo oltre 50 anni non si ferma, quello di Doucal’s, che continua a stupire con collezioni intramontabili e autentiche. Tra i must have il nuovo modello full penny Mario, una versione rieditata dell’iconico Penny Loafer, semifoderato e realizzato con una lavorazione “Soft Blake”.
SCARPA D’AUTORE
Lo storico brand di calzature John Lobb, propone modelli unici dal design moderno. Definito “The King of Shoe Makers”, il brand è uno dei produttori di scarpe handmade più antichi d’Inghilterra che, ancora oggi, propone scarpe su misura e collezioni ready-to-wear.
PREZIOSI MANUFATTI
Finiture rigorosamente italiane e ricercatezza delle forme. Mille885 ridisegna il classico mocassino con volumi più ampi e costruiti. Realizzato in pelle di vitello, storico pellame da sempre impiegato dal brand nelle sue creazioni. Il modello è impreziosito dalla cucitura parabout sulla vaschetta.
UN PASSO NEL FUTURO
Come convivono calzoleria classica, sneaker culture e nuove tecnologie? Ce lo racconta Susanna Zampieri, 3D footwear designer
di Marco RizziIl tuo percorso non è iniziato con il footwear design, come ti sei avvicinata all’industria calzaturiera?
Esattamente, il mio percorso è iniziato come orafa e designer di gioielli e per tutti e cinque gli anni del liceo artistico, ho desiderato diventarlo. Trascorrevo ore extra nel laboratorio della scuola, frequentavo proprio l’indirizzo di oreficeria a Padova, amavo tantis simo realizzare gioielli fatti a mano, la cura del dettaglio e le texture incredibili che si potevano creare con metalli e smalti, e ho sempre cercato materiali nuovi e innovativi da introdurre nelle mie creazioni. […] Ho sempre amato l’arte, disegnare, creare e progettare, e mi sono resa conto di come la potevo trovare anche nella moda, quella delle sneaker ma anche eleganti, così mi sono iscritta al Politecnico calzaturiero di Vigonza (Venezia), scuola che insegna il design e la modelleria delle calzature di lusso e sportive e che l’anno scorso ha compiuto 100 anni di storia da quando ha iniziato a formare gli artigiani, grandissimi talenti e tutti i professionisti del settore della Riviera del Brenta, sparsi ormai ovunque nel mondo. Da qui in soli tre mesi ero già a fare corsi extra e immersa nel primo stage come aiuto modellista Cad 2D all’interno di un’azienda calzaturiera, specializzata nelle calzature da ballo. Ho sempre cercato di cogliere tutte le opportunità, dai corsi a workshop. Da quel periodo sono passati otto anni ormai.
Da qualche anno hai lasciato l’Italia per dedicarti allo sviluppo 3D come freelance. Di cosa ti occupi al momento e com’è cambiato il tuo ruolo rispetto al lavoro in azienda?
Due anni e mezzo fa ho fatto una scelta coraggiosa: lasciare il mio lavoro fisso per dedicarmi completamente alla carriera di freelance. Ora vivo a Gran Canaria, ma torno spesso in Italia per partecipare a fiere, sfilate ed eventi. L’esperienza in aziende di primo piano mi ha insegnato molto, ma sentivo che potevo dare di più, che potevo fare la differenza in modo più significativo. Per questo, ho deciso di aumentare la mia presenza sui social, non solo pubblicando i miei design di scarpe in 3D, ma anche organizzando live che si sono trasformate in podcast. Nei miei incontri parlo di sostenibilità, innovazione, mondo 3D, stampa 3D e fashion, coinvolgendo professionisti di questo ambito per arricchire il dialogo e condividere nuove idee. Da un anno sono anche insegnante e brand ambassador di ICad3D+, un software specifico per la modellazione di calzature in 3D, attraverso cui promuovo una formazione autentica, nutrendo e creando nuove generazioni di designer, una posizione lavorativa sempre più richiesta in questo settore. Mi impegno per diffondere la conoscenza in questo settore e per promuovere un nuovo mindset orientato alla riduzione degli sprechi, dei materiali e dei costi. La combinazione di tecnologia e artigianato, di innovazione e attenzione al dettaglio, permette alla prototipia virtuale di valorizzare il lavoro manuale. Ora, con principi
e valori ben saldi, sto lavorando al lancio del mio brand di calzature sostenibili, per offrire un prodotto che sia veramente rispettoso dell’ambiente, sfida non da poco.
Spesso lavori come il tuo sono maggiormente associati al mondo delle sneaker, pensi però che le nuove tecnologie possano portare vantaggi anche nell’ambito della calzoleria classica? Hai mai trovato resistenze quando hai proposto nuovi approcci al processo di design del prodotto? È vero, il mio lavoro nel campo del design 3D è spesso associato al mondo delle sneaker, probabilmente perché è un settore che si presta facilmente all’innovazione e alla sperimentazione. Tuttavia, credo fermamente che le nuove tecnologie, come la prototipia 3D, offrano benefici enormi anche per la calzoleria classica. Queste tecnologie permettono una maggiore precisione nella realizzazione dei modelli e un’opportunità di sperimentare con forme e materiali senza i costi elevati dei prototipi fisici. Nel proporre questi nuovi approcci, naturalmente, mi sono scontrata con alcune resistenze, soprattutto in un campo tradizionalista come quello della calzatura classica. Molti vedono la tecnologia come un distacco dall’artigianalità pura. Tuttavia, attraverso dimostrazioni pratiche del valore aggiunto che la tecnologia può portare, sono riuscita a trasformare molte di queste resistenze in interesse e curiosità. Il mio obiettivo è sempre quello di integrare tecnologia e artigianato in modo che si potenzino a vicenda, migliorando la qualità e l’innovazione senza perdere l’essenza dell’artigianato tradizionale.
L’intervista completa su hubstyle.it
ADIDAS SPEZIAL FESTEGGIA
DIECI ANNI A DARWEN
La linea d’archivio adidas Spezial ha compiuto 10 anni, celebrati con una grande mostra a Darwen, cittadina a nord di Manchester. La collezione curata da Gary Aspden ha contribuito a riscrivere diverse regole nell’industria delle sneaker, riportando ricerca e collezionismo tra i temi centrali e dimostrando come fosse possibile raccontare storie lunghe decenni anche in un periodo dominato dall’hype e dai sold out istantanei. Gary Aspden ha voluto ospitare la mostra dedicata ai 10 anni di Spezial proprio nella sua città natale, accogliendo centinaia di appassionati nei 10 giorni di apertura. Sempre nell’ambito delle celebrazioni ha realizzato una collezione speciale che comprende le riedizioni di quattro dei modelli più rari e ricercati proposti durante gli ultimi 10 anni: Ardwick, Blackburn, Garwen e Lacombe.
CANDACE PARKER ALLA GUIDA DI ADIDAS BASKETBALL WOMEN
Dopo aver recentemente annunciato il suo addio alle Las Vegas Aces e il suo definitivo ritiro dal basket giocato, la star della WNBA Candace Parker è stata nominata presidentessa della linea femminile di adidas Basketball. Un nuovo ruolo che l’azienda tedesca ha voluto affidare a una grandissima atleta legata alle tre strisce fin dall’inizio della sua decennale carriera. Parker è universalmente riconosciuta come una delle più grandi cestite di sempre e in 15 anni di carriera professionistica ha calcato i parquet di tre continenti accumulando trofei personali e di squadra tra cui un’Eurolega, tre campionati NBA e due ori olimpici con gli USA. Ora il suo ruolo sarà quello di replicare i recenti successi di adidas Basketball anche sui campi femminili, un mercato finalmente e meritatamente in enorme espansione.
IL NUOVO “CHAPTER STORE” DI STÜSSY A MILANO
Dopo oltre un ventennio trascorso nel cuore di Porta Ticinese, il marchio californiano Stüssy ha cambiato casa a Milano, sbarcando in corso Garibaldi 12 a pochi passi dai negozi di Carhartt e Supreme. Anche in questo caso il design degli interni è stato curato da Willo Perron, designer e creative director franco-canadese che si era già occupato del precedente restyling dello store parigino del marchio. Il nuovo chapter store milanese di Stüssy è stato inaugurato lo scorso 25 aprile e ha aperto i battenti al pubblico dal giorno successivo.
DYLAN RAASCH DICE ADDIO A NIKE
Dylan Raash, uno dei principali footwear designer di Nike, responsabile di grandi successi come Roshe Run e 270, ha annunciato nelle scorse settimane il suo addio a Nike. Raash iniziò la sua carriera con il brand nel 2009 come senior footwear designer, per poi assumere il ruolo di design director nel 2014 e direttore creativo dell’importante linea Air Max nel 2019. Negli ultimi anni è stato parte del dipartimento women’s sport style dell’azienda americana, prima di lasciare il suo posto dopo 15 anni. Seppur arrivato a sorpresa, l’annuncio non ha stupito i media meglio informati che da tempo riportano tagli e addii da parte di importanti figure all’interno del team operativo di Nike a Beaverton.
SUPREME INAUGURA UN NEGOZIO A SHANGHAI
Lo scorso 23 marzo il marchio newyorkese Supreme ha inaugurato a Shanghai il suo primo store ufficiale in Cina, un nuovo step nell’espansione globale a livello retail guidata dal colosso VF. Il negozio è uno dei più grandi tra quelli oggi attivi nel mondo per Supreme e, oltre a una bowl da skateboard e panchine ricavate dai costosissimi bauli realizzati nell’ambito della collaborazione con Louis Vuitton, ospita diverse opere d’arte, tra cui sculture di Mark Gonzales, murales di Nate Lowman e numerose immagini provenienti dalla celebre “photo series” del brand che ritraggono vari personaggi tra cui Kate Moss, Mike Tyson, Andre 3000 e Lee “Scratch” Perry rielaborate dal writer e artista KAWS.
SPECTRUM, EGS E KARHU PRESENTANO
“THREE LETTERS”
Il negozio milanese Spectrum ha presentato la sua collaborazione di debutto con Karhu, un’edizione speciale della Aria 96 realizzata a “sei mani” con EGS. Il legame tra il team di Spectrum, un’istituzione in Italia quando si parla di negozi legati al mondo dei graffiti, e il writer e artista finlandese EGS ha dato vita a un imponente progetto presentato durante la Design Week con un evento ospitato nel nuovo negozio di via De Amicis a Milano, in cui le scarpe realizzate diventano soltanto un elemento all’interno di un più ampio disegno comunicativo che coinvolge anche scultura, modellazione del vetro, arti grafiche e montaggio video. Le Karhu Aria ‘96 “Three Letters” realizzate da Spectrum e EGS sono un’esclusiva dello store e sono attualmente disponibili online e nei due punti vendita del negozio meneghino.
SKEPTA AL DEBUTTO CON PUMA
Il rapper Skepta e Puma hanno ufficialmente presentato la loro prima collezione collaborativa con un concerto nel quartiere londinese di Shoreditch. La collezione comprende anche la “Skope Forever”, prima sneaker sviluppata dal brand per l’artista britannico, traendo ispirazione da numerosi modelli di inizio Anni 2000. Da circa due anni Skepta è uno dei volti principali di Puma, dopo un lungo periodo trascorso sotto contratto con Nike. La nuova partnership ha inizialmente fatto storcere il naso a qualche appassionato, ma il marchio tedesco ha saputo dimostrare di avere le potenzialità per investire su una nuova collezione. La Puma Skope Forever è stata per ora presentata solo nella colorway di lancio nera e iridescente, ma è facile pensare che il nuovo modello sarà tra i protagonisti della line-up 2024.
PRIMA COLLABO PER FILA E SNEAKERNESS
Il mese di maggio ha segnato anche la partenza della lunga stagione degli sneaker event europei, con un fitto calendario che ci accompagnerà fino a fine anno. Come da tradizione Sneakerness ha iniziato il suo tour da Zurigo, per poi approdare ad Amsterdam il weekend del 25 e 26 maggio. Qui il team della convention svizzera ha presentato la sua prima collaborazione con Fila: un’edizone speciale della Wayne, modello training del 1991, con una colorway ideata per assomigliare a una classica pizza. Nel corso di oltre 15 anni di attività Sneakerness ha unito le forze con importanti brand del calibro di Puma, Pro-Keds, KangaROOS e ASICS, lista a cui ora va ad aggiungersi anche lo storico marchio sportswear italiano. Sneakerness farà il suo ritorno a Milano a ottobre, per una delle tappe più attese a livello nazionale e internazionale.
CLARKS E BRAIN DEAD
FINALMENTE INSIEME
Dopo diversi anni di corteggiamento il marchio californiano Brain Dead e i britannici di Clarks Originals hanno lavorato insieme, firmando una speciale limited edition della Desert Nomad. Il modello è realizzato completamente in cavallino animalier two-tone, con suola crepe rialzata e dettagli a contrasto. Le Clarks Originals Desert Nomad sono state lanciate il 7 maggio in esclusiva dal brand statunitense online e nei suoi negozi di Tokyo e Los Angeles, mentre non sono al momento disponibili informazioni riguardo una possibile distribuzione globale ai rivenditori dei due marchi.
KEEN CELEBRA LE UNEEK CON ONLY NY
Nel 2024 Keen celebra i dieci anni della Uneek, l’ormai iconico sandalo, o sneaker aperta come la definisce qualcuno, realizzato in paracord. Per festeggiare al meglio questo importante traguardo, l’azienda di Portland ha realizzato una versione collaborativa della Uneek firmata da Only NY, marchio streetwear di Brooklyn che ha concepito una colorway semplice in cui non mancano però riferimenti alla sneaker scene della grande mela: upper grigio e linguetta verde petrolio, il tutto appoggiato sull’immancabile gum-sole. Per il momento soltanto Only NY ha avuto la possibilità di vendere le sue Uneek online e in store, ma è probabile siano in arrivo altre collaborazioni per festeggiare nel modo giusto i dieci anni del modello.
DISPONIBILI LE CROCS JUNIPER
DI SALEHE BEMBURY
Dopo oltre sei mesi di teasing, le Crocs Juniper, ultimo modello curato dal designer newyorkese Salehe Bembury per il marchio americano, sono state lanciate sul mercato il 30 maggio. Le prime immagini della Juniper hanno iniziato a circolare online lo scorso autunno e le prime conferme di Bembury hanno portato molti a pensare a un lancio in anteprima a gennaio, durante la Paris Fashion Week. È stato invece necessario attendere altri cinque mesi per l’arrivo delle prime colorway, che saranno con ogni probabilità seguite dalle versioni camouflage mostrate online dal designer prima della fine del 2024.
UNA SAUCONY PER MINTED NEW YORK
NEW BALANCE PROTAGONISTA
ALLA MILANO DESIGN WEEK
Le sneaker tornano finalmente a essere uno dei temi centrali della Milano Design Week grazie a Slam Jam e New Balance. Il marchio statunitense ha infatti scelto il negozio di via Lanza per presentare al pubblico la nuova versione “Loafer” della 1906R, un particolare ibrido che unisce elementi del classico mocassino e materiali tecnici e dettagli delle moderne scarpe da runnning. Il progetto della 1906 Loafer è stato curato dalla giovane designer britannica Charlotte Lee e ha fatto la sua prima comparsa lo scorso gennaio a Parigi, ai piedi dei modelli che hanno sfilato per Junya Watanabe sulle passerelle della Fashion Week. Ora abbiamo la sicurezza che il modello non sarà riservato esclusivamente al mondo della moda ed è plausibile che le versioni in general release saranno disponibili durante l’estate.
UN ALTRO CAPITOLO PER BAPE E ADIDAS
La partnership tra adidas Originals e A Bathing Ape ha da poco compiuto 20 anni, periodo durante il quale ha contribuito a ridefinire il ruolo delle collezioni collaborative nel mondo delle sneakers e dettando regole e modi rispettati ancora oggi a due decenni di distanza. L’ultima uscita congiunta dei due brand riguarda la LWST, modello d’ispirazione skate di inizio Anni ‘00 proposto in tre diverse colorway che tra loro hanno in comune l’utilizzo del “1st Camo”, il pattern militare sviluppato da BAPE a metà Anni ‘90. Le due cw con base verde e nera sono già disponibili in molti negozi di tutto il mondo, mentre la versione con dettagli nero e oro resterà esclusiva dei BAPE store in Giappone.
Tra i principali meriti di Saucony c’è l’incredibile capacità con cui negli ultimi anni il brand ha sapientemente mixato collaborazioni con negozi, marchi e artisti di altissimo profilo con scoperte inaspettate e realtà più piccole che hanno dato enorme risalto al catalogo dell’azienda. Tra gli appartenenti a questa seconda categoria c’è anche il Minted NY Running Club, fondato nel 2021 dai fratelli Marcus e Shawn Milone, che hanno avuto la possibilità di realizzare una versione speciale della ProGrid Triumph 4 presentata con un pop-up nel cuore di Lower Manhattan. La palette di colori scelta, molto pulita e semplice, ricorda un po’ quella del dipartimento Parks & Recreation della Grande Mela e si adatta alla perfezione al look di un classico del running Anni ‘00 come la Saucony ProGrid Triumph 4.
BODE E NIKE TRA VINTAGE E NOSTALGIA
La lunga attesa per il lancio della prima collezione firmata da Bode e Nike Sportswear è terminata ad aprile, con l’arrivo nei negozi di due Astro Grabber SP a circa un anno dalle prime informazioni riguardanti questa collabo. La scelta di un vecchio modello sviluppato negli Anni ‘70 per il football americano giocato su prato sintetico non è certo casuale e si inserisce alla perfezione nell’immaginario vintage proposto dal marchio di Emily Adams Bode Aujla, che ha potuto anche approfittare di un modello d’eccezione per presentare la capsule collection di abbigliamento compresa nella collezione: si tratta del maratoneta kenyota Eliud Kipchoge, campione olimpico in carica ed ex recordman assoluto di categoria.
UNA NUOVA ERA
Cambio di proprietà, nuovo negozio e un ruolo sempre più centrale nella scena italiana e internazionale. Ne parliamo con Jacopo Pozzati, founder di SOTF
di Marco Rizzi
Sono passati due anni dall’ultima volta in cui SOTF è stato protagonista di Inside the Store, un periodo di forte cambiamento culminato con l’acquisizione da parte di Luisa Via Roma. Qual è oggi il ruolo del negozio in questo nuovo gruppo?
Attualmente, il nostro obiettivo è sviluppare una porzione significativa del business di Luisa Via Roma nel settore contemporary, sneaker e sportswear, sia attraverso il retail che la piattaforma b2c. SOTF amplierà e completerà l’offerta già solida di Luisa Via Roma in questo segmento specifico, con una visione più moderna e coerente.
Un altro step importante è stata l’inaugurazione a gennaio del nuovo store fiorentino di via De’ Tosinghi, che affianca l’ormai iconica sede di via De’ Tornabuoni. Cosa vi ha spinti alla nuova apertura e quali possibilità offre avere a disposizione un retail space più ampio?
Premettendo che la sede di via De’ Tornabuoni rimane un punto fermo per l’azienda, lo store di via De’ Tosinghi rappresenta un nuovo hub dove possiamo gestire l’integrazione di queste due realtà. Oltre alle sneaker, stiamo sviluppando un forte legame con il consumatore finale grazie alla nostra private label marchiata SOTF, che sta diventando un elemento distintivo. Il nuovo spazio ci consente di offrire un’esperienza completa al cliente, con proposte che spaziano dai migliori brand di abbigliamento uomo, donna e genderless contemporary, all’eyewear, alle home furnishings e al beauty and fragrances, possibilità che prima non avevamo a disposizione nei pochi metri quadri, di cui disponevamo.
In una delle capitali della moda come Firenze, SOTF è diventato nel corso degli anni un punto di riferimento per gli appas-
sionati di sneaker. Come hanno risposto alle recenti novità la community locale e il pubblico internazionale?
Grazie alla giusta combinazione tra clienti locali e turisti di tutto il mondo, SOTF riesce ad assorbire le varie tendenze provenienti da diversi paesi come una spugna. Questo melting pot culturale di trend permette di offrire al nostro team e ai clienti finali una scelta commerciale all’avanguardia di almeno un paio di stagioni.
Gli ultimi trend in fatto di sneakers vedono convivere le linee semplici dei modelli court d’archivio di adidas con il look hi-tech del running Anni ’00 di marchi come Saucony e Asics. Cosa dobbiamo aspettarci dal futuro?
Ci distinguiamo da un retailer tradizionale perché ci consideriamo precursori, anticipando i trend, anche a rischio di sbagliare. Nei prossimi due anni, non prevedo grossi stravolgimenti, ma mi aspetto un ritorno di Nike in grande stile soprattuto in chiave coolnees e un consolidamento di Asics anche nei paesi latini come il nostro, On che diventerà sempre più cool e più in generale il running, che diventerà sempre di più il nuovo streetwear. adidas sarà ancora la regina nel 2025, Autry dominerà il mercato dei consumatori democratici offrendo scarpe poliedriche per molteplici occasioni. Salomon e Hoka saranno sempre più consolidate tra i consumatori attenti e non solo nel mondo performance. Un possibile ritorno del mio amato vulcanizzato magari non subito ma nel 2026, con marchi come Superga, Vans e Chucks che torneranno prepotentemente quando il prezzo delle sneaker regine del mercato come Gazelle, Samba, 530 e Dunk torneranno sopra i 150 euro. Infine, un marchio storico che sta facendo un ottimo lavoro sia in chiave performance che leisure è Saucony, grazie al suo ricco archivio e alla forte innovazione tecnica.
SCHEDA TECNICA
Nome della boutique: SOTF
Founder: Jacopo Pozzati
Indirizzo negozio: via De’ Tosinghi, 52r, 50123 Firenze (FI)
Mq: 250 Sito web: sotf.com
Marchi più venduti: adidas, ASICS, Autry, Byredo, Carharrt, Converse, Entire Studios, Hoka, Nike Nocta, Nike, On, Our Legacy, Salomon, Saucony, Sebago, Superga, Vans