(RI)SCOPRENDO L’ELEGANZA
Se guardiamo ai numeri, come era prevedibile, questo 2024 va in archivio con un risultato non propriamente positivo per il comparto moda italiano. Se nel 2023 il settore aveva raggiunto complessivamente (export compreso) i 102 miliardi di euro, con un incremento del 4,1% rispetto al 2022, gli ultimi 12 mesi vedono un ritorno sotto soglia 100 miliardi, soprattutto a causa di un inizio d’anno difficile e di una domanda interna ancora debole. Per la stagione fall-winter 2024 i dati evidenziano una diminuzione delle vendite pari al 9,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segnalando una flessione nelle performance di molti brand del settore. Da segnalare anche una perdita netta di 705 store al netto delle aperture-chiusure avvenute in Italia.
Se la premessa non è esaltante, dobbiamo evidenziare che, in realtà, ci sono anche alcune buone notizie. A cominciare dalla ripresa che è stata registrata dal comparto durante i mesi estivi e proseguita all’inizio della stagione invernale. E se l’export continua a mostrarsi positivo, anche sul mercato interno per il 2025 ci si aspetta un ritorno alla crescita, supportato dalla discesa dell’inflazione e da un auspicabile miglioramento del quadro internazionale. Inoltre va sottolineato che la moda ha tenuto decisamente meglio di tanti altri settori nel corso delle ultime due annate, dallo sport all’automotive, tanto per citare due macro-aree sempre importanti come benchmark.
C’è poi un altro elemento su cui vale la pena porre l’attenzione e che da più parti abbiamo intercettato. Ossia il ritorno a un certo stile più classico e formale. In una parola: elegante. Non si tratta di rinnegare o denigrare tendenze che sono parte integrante del mondo fashion. Come lo streetwear, il segmento sneaker e le ibridazioni con altri settori. Ma diciamocelo chiaro: moda da sempre fa rima con eleganza e questo binomio, che talvolta pareva dimenticato, è tornato prepotente ad animare la fashion industry. Inaspettatamente anche grazie ai giovani. Come ci confessa anche l’illustre intervistato, protagonista della nostra cover story, con un significativo aneddoto famigliare. Rivelandoci come il proprio figlio di 16 anni, ad esempio, preferisca comprare capi vintage o pescare nel guardaroba paterno un cappotto o una polo classica, invece di prediligere marchi più informali e street, come succedeva in passato. Una riscoperta dell’eleganza classica, che pare davvero tornata… di moda.
Paiono confermarlo anche i dati relativi, ad esempio, alle giacche da uomo. Alle quali è dedicato il nostro focus di questo numero di HUB Style, in distribuzione speciale, con una fogliazione record, come di consueto tra Pitti e la MFW, oltre che disponibile in digitale in versione internazionale. Le giacche classiche da uomo rappresentano da sempre un simbolo di eleganza e raffinatezza, ma nel tempo hanno saputo adattarsi ai cambiamenti, evolvendosi in un prodotto versatile che unisce tradizione e modernità. Un settore caratterizzato da una crescita stimata del 5% l’anno fino al 2027, trainata in particolare dall’aumento della domanda nei mercati emergenti come Asia e Stati Uniti. Alcuni brand stanno innovando nel design senza sacrificare l’attenzione per i dettagli sartoriali, rispondendo alla domanda di abiti moderni e confortevoli che possono essere indossati in diverse occasioni.
Chiudiamo registrando un’altra tendenza che non può che far piacere a noi e immaginiamo a tanti nostri lettori. Il “ritorno” dei consumatori ai negozi fisici. L’esperienza in boutique permette di apprezzare direttamente la qualità dei materiali e la cura nei dettagli. Anche in questo caso, riprendendo un passaggio della nostra cover story, non possiamo che condividere le parole di Antonio De Matteis, peraltro nella doppia veste di ad del Gruppo Kiton e presidente di Pitti Immagine. Sottoscrivendo il suo invito ai negozianti a tornare in qualche modo alle origini più autentiche del proprio lavoro (senza che questo significhi sottovalutare la tecnologia): stare dietro al banco, insegnare a vestirsi, guidare il cliente.
BENEDETTO SIRONI
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Cover: l’immagine è uno scatto per la campagna SS 25 di Kiton - Credit: “Crafted by Kiton & AI”
Anno 09 - N.01 / 2025 Periodico bimestrale - Registrazione al Trib di Milano n° 178 del 9 giugno 2017 - Iscrizione al ROC n. 16155 del 23 Novembre 2007
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Dell’Oglio: il gentiluomo (moderno) Ferner Jacobsen: nel pieno “kos”
Lusso in Cina: la grande frenata e il lento rilancio
emozionare per poter crescere
eleganza dinamica
Marketplace: segnali di un trend finito?
Lorenzoni: la semplicità della bellezza
Sebago: a warm embrace
ESC
Macron Clubhouse: la nuova dimensione dello
Astorflex: un incontro con la storia
Daniele Fiesoli Italia : absolutely made in Italy
Ten c: un nuovo suit maschile
Gran Sasso: il nuovo volto dell’eleganza
Enterprise Japan: urban dynamism
Kangra: in viaggio
Dolomite: forza della natura
Colmar Originals: iconic winter
Benci Brothers: artigianalità unica
ENTRE AMIS: parlarne “tra amici”
Sealup: lupo di mare urbano
Offspring: london calling
22-25 ELEGANT LEGACY
L’immagine in copertina è uno scatto realizzato per la campagna SS 25 di Kiton
Credit: “Crafted by Kiton & AI”
ART OF FUSION
Da oltre 40 anni, Hublot spinge i confini dell’innovazione tecnica ed estetica, unendo maestria orologiera e visione futuristica. L’ultimo capitolo di questa ricerca si scrive insieme a Samuel Ross, artista e designer che ha saputo fondere in modo spettacolare design e materiali all’avanguardia. Ross ha ridefinito il lusso contemporaneo con collaborazioni immersive e radicali, guadagnandosi un posto di rilievo nel panorama internazionale. Con il suo approccio unico e visionario, Ross incarna perfettamente l’anima innovativa di Hublot, unendo arte, moda e alta orologeria.
GLAMOUR RETRÒ
Moncler e Palm Angels presentano una nuova collezione che unisce la nostalgia delle corse automobilistiche Anni ‘70 con l’energia contemporanea. Ispirata al glamour retrò della Formula 1, la collezione mescola lo stile iconico di Palm Angels con l’expertise tecnica di Moncler, attraverso capi outdoor con dettagli grafici, loghi, e toppe ricamate. La tuta da corsa, le felpe, le t-shirt e gli accessori celebrano l’estetica delle corse e l’appeal californiano, creando una fusione perfetta di heritage, sportività e design moderno.
OLTRE IL PRODOTTO
My Style Bags presenta una collezione esclusiva co-bran ded con l’Inter, che unisce eleganza e passione calcistica. La linea, realizzata in Italia, include accessori come bor soni, zaini e beauty case, con dettagli ispirati alla squadra e materiali pregiati. Ogni prodotto è personalizzabile con le iniziali del cliente. La collezione è disponibile online sui rispettivi e-commerce e nei negozi My Style Bags e Inter Store a Milano. Un progetto che segna l’inizio di una col laborazione destinata a crescere nel tempo.
I CONFINI DELLO STREETWEAR
Carhartt WIP e Invincible presentano una nuova collaborazione per l’autunno-inverno 2024, una capsule collection di sette pezzi che mescola lo stile contemporaneo a un approccio innovativo alla decostruzione. Il designer giapponese Shinsuke Nakada, noto per le sue reinterpretazioni dell’Americana, esplora gli archivi di Carhartt WIP, creando una linea che include giacche reversibili, camicie da lavoro e capi in denim pesante, caratterizzati da dettagli unici e dall’emblematico logo tornado di Invincible.
INNOVAZIONE RESPONSABILE
K-Way presenta la sua nuova collezione FW 24/25, introducendo la lana Merino certificata Woolmark per ridurre l’uso di fibre sintetiche. La collezione include un bomber da uomo e un cappotto lungo unisex, entrambi progettati per combinare funzionalità, eleganza e sostenibilità. La lana Merino, naturale, rinnovabile e biodegradabile, offre alte prestazioni, leggerezza e traspirabilità, rendendo i capi ideali per tutte le stagioni. Questa collaborazione con Woolmark sottolinea l’impegno del brand per l’innovazione e l’uso di materiali tecnici e sostenibili.
L’EREDITÀ DELL’ALPINISMO FRANCESE
Pyrenex e Paraboot, due icone dell’artigianato francese, uniscono le forze per celebrare la loro eredità condivisa nell’alpinismo. La collaborazione dà vita a due capi esclusivi che reinterpretano lo spirito di avventura e l’eccellenza tecnica che caratterizzano entrambi i brand. La scarpa Avoriaz, una rivisitazione delle calzature da montagna degli Anni ‘60 e ‘70, combina pelle resistente e raffinata con suola in gomma riciclata e lacci bicolore, mentre la giacca Audoubert, ispirata a un modello del 1970, unisce funzionalità e design vintage, omaggiando l’autenticità di Pyrenex.
UNA NUOVA VESTE
DONE!, il brand lifestyle noto per il perfetto mix di funzionalità e design, presenta una versione aggiornata del suo iconico modello >East+West<, ora realizzato in Cordura multicolor. Il tessuto Cordura è sinonimo di resistenza e durabilità, ideale per chi è sempre in movimento, senza rinunciare allo stile. Il design orizzontale dello zaino, che unisce linee pulite e praticità, mantiene inalterata l’essenza del modello originale, ma si rinnova con una nuova veste cromatica e tessile.
MODA LENTA IN RIVOLUZIONE
Tra i protagonisti emergenti spicca TAIPPE, una giovane label che unisce comfort, versatilità e design innovativo. Il brand si distingue per l’utilizzo di materiali naturali e biodegradabili. I tessuti scelti includono: cotone biologico, acetato, micromodal e bio-elastan, una fibra innovativa ricavata al 98% da zucchero. L’impegno del marchio è garantire capi che rispettino l’ambiente e offrano una lunga durata, contribuendo a ridurre l’impatto della moda sull’ecosistema.
UNA CAPSULE TRA PASSATO E FUTURO
La nuova collezione nata dalla collaborazione tra Fruit of The Loom e D.A.T.E. è un progetto che fonde tradizione e modernità sotto la guida creativa di Leo Colacicco, fondatore di LC23. La capsule include sneakers e abbigliamento, realizzati con un design che valorizza l’eredità storica di Fruit of The Loom, rinnovandola attraverso l’estetica fresca e sofisticata di D.A.T.E. Il risultato è una collezione unica, dove ogni pezzo esprime equilibrio tra dettagli ricercati e linee essenziali, incarnando il perfetto connubio tra comfort, stile e innovazione.
EMBROIDERY GAMES
SIMBOLO DI PIACERE
Nel 1998, Gallo introduceva le calze multicolor, suscitando stupore tra i clienti. Elio Fiorucci, colpito dalla loro originalità, le scelse per il suo negozio di piazza San Babila a Milano, anticipando una visione audace e avanguardista della moda. Oggi, Gallo rende omaggio al leggendario stilista con una riedizione delle calze che indossava, disponibili nei negozi Gallo di Milano e negli aeroporti, in concomitanza con la mostra ‘Elio Fiorucci’ alla Triennale Milano, visitabile fino al 16 marzo 2025.
VERSO L’INFINITO E OLTRE
L.G.R e SEASE lanciano la seconda edizione della loro partnership con gli occhiali Zanzibar Flap, realizzati interamente a mano in Italia, simbolo di eccellenza artigianale e sostenibilità. Gli occhiali sono offerti in due varianti: Black Matt con flap in Solaro Crimson Red e lenti Flat Silver Mirror, e Havana Chiaro con flap in Solaro Iridescent Desert e lenti Flat Grey. La collaborazione celebra l’impegno condiviso per qualità e design senza tempo.
UGG unisce le forze con Palace per una nuova collaborazione che celebra comfort, stile e innovazione. La collezione include l’UGG Palace Tasman e l’UGG Palace Ultra Mini, insieme alla prima giacca UGG Palace, realizzata in morbida pelle scamosciata con fodera in shearling e dettagli ricamati sulle braccia, bordi in shearling a vista e il logo “P” di Palace sul retro. Completano l’offerta il cappello UGG Palace Bucket Hat e la tote bag UGG Palace.
IL NUOVO HUB DEL DENIM SOSTENIBILE
A MILANO PER CANDIANI DENIM
Candiani Denim, leader nella produzione di denim sostenibile, ha aperto le porte del Candiani Corner, un esclusivo multibrand realizzato in collaborazione con Ferramenta, un nome di riferimento nel panorama della moda e dello stile. Situato in piazza Mentana 3, all’angolo con via San Sisto, il nuovo punto vendita è un vero e proprio spazio di ricerca, che unisce moda, design e sostenibilità. L’idea progettuale nasce dalla visione di Alberto Candiani e dalla direzione artistica di Paolo Bertacchi, fondatore del concept store Ferramenta. Il design degli interni è stato curato dall’architetto Luca Piccinno, che ha scelto di rifarsi all’estetica industriale, utilizzando materiali grezzi come cemento a vista, acciaio e vetro.
LA SARTORIALITÀ NAPOLETANA SI FA OPERA D’ARTE CON RUBINACCI
Rubinacci inaugura il Laboratorio Rubinacci in via Chiaia 149, nel cuore di Napoli, con un’installazione permanente che celebra l’eccellenza dell’artigianato sartoriale. Lo spazio, concepito come un teatro vivente, offre ai visitatori l’opportunità di osservare da vicino il lavoro dei 30 sarti della storica sartoria, testimoniando la maestria che ha reso il brand celebre a livello internazionale. Con manichini a grandezza naturale e artigiani al lavoro, il laboratorio è un viaggio tra tradizione e innovazione, trasformato in un’opera d’arte dall’artista Michele Iodic.
JIL SANDER RAGGIUNGE TOKYO
Jil Sander ha recentemente aperto le porte del suo nuovo flagship nel prestigioso quartiere di Omotesando a Tokyo, segnando una tappa significativa nella sua espansione globale. Il nuovo negozio di 268 metri quadrati è stato progettato dall’acclamato architetto britannico John Pawson, famoso per il suo approccio minimalista e la sua capacità di creare spazi che trasmettono calma e serenità. Il concetto architettonico alla base di questo nuovo store si fonda su una filosofia di purezza, intimità e intensità.
UNO STORE NEL CUORE DI TORINO PER SUNS
Suns, il brand italiano della moda tecnica e sporty-chic, celebra un nuovo traguardo con l’apertura di un esclusivo store nel centro storico di Torino. Situato in via Lagrange, una delle vie più prestigiose dello shopping torinese, questo nuovo spazio è stato progettato per offrire ai clienti un’esperienza immersiva e coinvolgente. Gli interni riflettono i valori di minimalismo ed essenzialità che contraddistinguono il brand, combinando elementi in ferro laccato nero e tonalità grigio chiaro, per creare un’atmosfera raffinata e accogliente.
CRUCIANI VOLA
A SAINT MORITZ
Cruciani, il rinomato brand di maglieria di lusso made in Italy, segna una nuova fase della sua storia con l’uscita dal concordato e l’inaugurazione di una boutique esclusiva a Saint Moritz in Svizzera. Un passo significativo che conferma l’ambizioso piano di rilancio e rafforzamento del marchio, sotto la guida di Orlean Invest Holding, l’azienda che ha preso le redini del brand, sostenuta dalla visione strategica di Gabriele Volpi.
A GRAND JOURNEY
Eccellenza dell’alta sartoria italiana nel mondo, Kiton continua il suo costante percorso di crescita.
Sinonimo di eleganza e tradizione, il brand partenopeo è capace di leggere i tempi senza mai tradire il proprio dna di Cristiano Zanni e Valeria Oneto
Sinonimo di alta sartoria italiana e qualità senza compromessi, Kiton rappresenta un’icona del made in Italy. La sua storia si intreccia con quella di Antonio De Matteis, esponente della seconda generazione della famiglia Paone. Nipote di Ciro, fondatore dell’azienda nata ad Arzano, alle porte di Napoli, nel 1968, De Matteis è oggi custode e innovatore di un’eredità che ha portato Kiton a essere una delle eccellenze italiane riconosciute a livello globale. E dimostra che innovare non significa necessariamente abbandonare l’eleganza classica per felpe e sneaker, ma richiede una visione chiara e lungimirante. Sotto la sua guida come amministratore delegato, l’azienda partenopea ha registrato una crescita costante: oggi conta cinque siti produttivi in Italia, oltre 800 dipendenti e 67 flagship store in città iconiche come Milano, Roma, New York, Londra, Las Vegas, Seoul e Pechino. A questi si aggiunge un prestigioso showroom a Milano, nello storico edificio liberty di via Pontaccio 21, ex Palazzo Ferré, ora ribattezzato Palazzo Kiton. La produzione avviene nei laboratori di Arzano, veri templi della maestria artigianale. Qui, l’uso sapiente di ago e filo si unisce a un approccio innovativo, che consente di coniugare tradizione e modernità. Questo sguardo al futuro si concretizza anche nella scuola di alta sartoria, dove si formano le nuove generazioni di maestri. L’innovazione e la contemporaneità di Kiton si esprime anche attraverso il marchio KNT, acronimo di Kiton New Textures, fondato dai gemelli Mariano e Walter De Matteis, figli di Antonio. Questo brand declina i valori cardine dell’azienda madre - eleganza, sartorialità, qualità maniacale e ricerca nei
tessuti, in una linea dedicata allo stile urbano e allo sportswear, pensata per conquistare anche la Gen Z. Nell’intervista esclusiva, Antonio “Totò” De Matteis, ceo del brand, ci ha spiegato come il successo di Kiton risieda nella capacità di leggere i tempi e interpretare i desideri, senza mai tradire il proprio dna. Una filosofia che permette al marchio di crescere e rinnovarsi, rimanendo fedele alle proprie radici.
In passato hai detto che trattate bene i vostri dipendenti, anche in modo pragmatico, pagando molto più della media. Mi ha colpito la frase: “Devono avere la capa fresca”. Parlaci di questo approccio non convenzionale. Assolutamente. La responsabilità ambientale è cruciale, ma senza quella sociale non si va da nessuna parte. Ce ne stiamo rendendo conto sempre di più. Guardiamo all’automotive: sta vivendo una crisi enorme per inseguire una sostenibilità spesso forzata, con mezzo milione di posti di lavoro a rischio. Tutti vogliono essere green e chic, ma poi non si sa come gestire le conseguenze.
Sembra che il mondo stia cercando di rallentare. Stili di vita più calmi, meno ostentazione... Una tendenza che emerge anche parlando con player importanti del settore. A proposito, ho letto che tuo zio Ciro Paone comprava tessuti inglesi particolarissimi e costosissimi. La filosofia è sempre stata quella di dare valore al prodotto?
Sì, oggi le persone spendono dove vedono valore reale, sceglien-
do prodotti che durano nel tempo. Questo approccio è sempre stato nostro: lavoriamo per una clientela di nicchia, persone che vogliono apparire meno, ma che apprezzano davvero la qualità. Anche per questo il nostro stile è minimalista: niente loghi vistosi, ma piccoli dettagli discreti. Ad esempio, il fazzoletto con il puntino: chi non lo vuole, lo toglie. Tuttavia, i clienti lo apprezzano proprio perché è un’eleganza non ostentata.
Quando nasce Kiton?
L’azienda nasce nel 1956 come CiPa (come il founder, mio zio Ciro Paone), ma andando all’estero si accorsero che il nome suonava troppo simile a “cheap”. Così decisero nel 1968 di cambiarlo in Kiton, il cui nome deriva da “chitone”, la tunica cerimoniale che gli antichi Greci indossavano per pregare gli Dei dell’Olimpo. Una scelta importante, che rifletteva la volontà di valorizzare l’eccellenza.
Cosa ha reso Kiton ciò che è oggi?
Non c’è stato un momento specifico, ma una somma di scelte giuste. Abbiamo avuto la fortuna, ma anche la bravura, di commettere pochi errori. Abbiamo sempre rispettato clienti, fornitori e concorrenti. Questo ci ha portati dove siamo oggi.
Cosa serve per cambiare la moda? Serve serietà, eleganza e un po’ di perbenismo. È una questione di attitudine.
E come vedi il cambiamento?
Sarà trainato dalle nuove generazioni, che cercano ritmi più lenti e maggiore attenzione e importanza alla qualità. In produzione,
però, i ritmi troppo lenti sono rischiosi. Prendiamo ad esempio lo smart working: ha i suoi limiti. Noi in azienda preferiamo un approccio diretto, dalla condivisione: le riunioni nascono spesso a colazione o pranzo. Dove tutti, anche il custode, partecipano in qualche modo alla strategia. Certo, con 67 negozi, in giro per il mondo, dobbiamo organizzare incontri più formali, ma restiamo fedeli al nostro stile diretto e il nostro metodo rimane umano e spontaneo.
State continuando a espandere i vostri negozi di proprietà, volgendo lo sguardo verso Oriente, è giusto? Qual è la strategia?
Sì, abbiamo aperto quattro nuovi negozi quest’anno, anche in Asia. Crescere nel retail diretto è fondamentale, ma continuiamo a lavorare bene anche nel wholesale, che rappresenta il 50% del nostro business, sia in Italia che all’estero.
E l’online quanto conta per voi?
Vale meno dell’1%. I commercianti devono tornare a fare il loro lavoro: stare dietro al banco, insegnare a vestirsi, guidare il cliente. La mentalità è cambiata, non esiste più l’esclusiva territoriale. Possiamo fare capsule o collezioni esclusive, dedicate magari a un particolare negozio, ma il mondo è ormai globale.
Come mantenete il rapporto con i vostri storici negozi multimarca?
Con l’etica e l’adattamento. Ma tutti devono evolversi, noi compresi. Il mondo è cambiato, e anche noi e i negozi dobbiamo adattarci. Un tempo giravamo il mondo con la valigia, oggi lavoriamo nel nostro showroom, Palazzo Kiton, dove i clienti, italiani e interna-
Uno scatto della collezione SS 24 di Kiton zionali, sono più organizzati e i buyer più attenti. Per i piccoli negozi è fondamentale essere solidi anche a livello finanziario. Il nostro lavoro non è più semplice, ma sicuramente più competitivo.
Quanti negozi avete ora?
Parliamo di 67 boutique di proprietà a livello internazionale. In Italia contiamo invece circa 40 vetrine multimarca di livello. Negli ultimi tre anni la qualità è migliorata moltissimo. I negozi italiani sono ancora un esempio per il mondo: realtà come Sugar ad Arezzo, Nugnes 1920 a Trani, Dell’Oglio a Palermo sono gioielli. L’eleganza classica è tornata di moda, e questo è fonte di ispirazione per noi. Anche i giovani stanno riscoprendo questa eleganza, che noi non amiamo chiamare quite luxury: mio figlio di 16 anni, ad esempio, preferisce comprare capi vintage o cercare nel mio guardaroba e indossare il mio vecchio cappotto, o la mia classica polo blu, invece di marchi più modaioli e street, come succedeva in passato. È un segnale chiaro di una tendenza verso il classico.
Come vedi Kiton tra 10 anni?
Se continuiamo a lavorare seguendo i valori di mio zio Ciro, qualità, filosofia di vita, rispetto per le persone, vedo un futuro molto positivo. Per noi la qualità non è solo nel prodotto, ma in come trattiamo dipendenti e collaboratori, con un welfare sociale che è automatico per la nostra realtà.
Il tema Pitti è centrale per te, sia come espositore che come presidente...
Sì, porto due cappelli. Come espositori, non ci rendiamo sempre conto di quanto lavoro ci sia dietro una fiera. Pitti Uomo è l’unica manifestazione maschile di questa portata nel mondo. Il tear è eccezionale: ogni sei mesi si reinventa, diversificando con eventi su cibo, libri, danza e altro. Quest’anno Pitti Uomo ha raggiunto 800 espositori, di cui il 45% dall’estero. Questo dimostra quanto il mondo ci consideri un punto di riferimento.
Come pensate di chiudere l’anno?
I primi nove mesi del 2024 hanno segnato una crescita del 14%. Sarà un altro anno record: puntiamo a chiudere tra i 225 e i 230 milioni di fatturato.
KNT, ODE ALLO STILE SENZA TEMPO DEL TENNIS
L’eccellenza sartoriale di Kiton si rinnova con KNT, acronimo di Kiton New Textures, il marchio lanciato nel 2018 dai fratelli Mariano e Walter De Matteis, terza generazione della famiglia. Questa linea incarna il lato innovativo del gruppo, portando la tradizione artigianale di Arzano, piccolo comune vicino Napoli e simbolo globale del made in Italy, verso nuove frontiere. Nasce così “A Grand Journey”, un viaggio fisico e ideale attraverso le mete europee del tennis, che intreccia il patrimonio del brand con l’eleganza intramontabile dello sport. La collezione debutta agli Internazionali di Roma, prosegue con il fascino di Parigi al Roland Garros, lambisce le coste della Costiera Amalfitana e di Capri e si conclude nell’esclusivo Wimbledon, a Londra. La capsule si ispira al minimalismo raffinato degli Anni ’70, quando i tennisti sfoggiavano polo in cotone e pantaloncini dal taglio asciutto. Questa estetica vintage, rivisitata in chiave lusso, combina il guardaroba sportivo con dettagli formali: t-shirt, polo, shorts si affiancano a blazer sfoderati in fresco di lana, gilet intrecciati e cardigan. Completano la linea la varsity jacket e il cappellino con visiera, decorati con l’emblema KNT. La maglieria di cotone superiore domina la collezione, con polo e t-shirt in fresco piquet. La palette rende omaggio allo spirito tennistico: bianco ottico, blu oceano e verde prato. Con “A Grand Journey”, Kiton celebra l’unione tra artigianalità, innovazione e l’iconografia elegante del tennis, trasformando ogni capo in un simbolo di stile senza tempo.
La caspule KNT si ispira all’iconografia elegante del tennis
OLTRE IL CORPO
Due storie che raccontano la bellezza, l’autenticità e l’innovazione nel mondo della moda. Tra artigianato, tecnologia e responsabilità, celebrano l’individualità e la libertà di essere
di Sara Fumagallo
ANGELICA MONTINI
Questa è la storia avvincente, tra unicità e bellezza, nata dalla mente creativa della sua designer Angelica Montini. Cresciuta immersa in un mondo di arte, musica e letteratura, ogni sua creazione è un tributo alle culture che ha incontrato e che le parlano con forza e autenticità. Le sue collezioni sono un inno alla bellezza dell’imperfezione, all’esplorazione di ciò che è inaspettato. Ogni capo non è solo un prodotto, ma una narrazione che celebra l’individualità e la passione per l’eccellenza, l’artigianato e la sostenibilità. Il brand non teme di affrontare tematiche globali, proponendo un dialogo tra tradizione e innovazione, tra modernità e cultura. Non si tratta solo di abbigliamento, ma di opere che raccontano storie, trasmettono energia visiva ed emotiva senza precedenti, rendendo ogni cliente protagonista di un’esperienza unica.
Instagram. @angelicamontini.studios angelicamontini.com
CANCELLATO UNIFORM
Cancellato Uniform (cU) non è solo un marchio, è un dialogo silenzioso tra corpo e abito. Un invito a sentirsi se stessi ogni giorno, con naturalezza. La sua maglieria 3D, frutto di un incontro tra maestria artigianale italiana e innovazione tecnologica, abbandona le convenzioni, per vestire ogni forma, ogni movimento, ogni vita. Non più abiti che impongono regole, ma che si modellano su corpi, età, generi e abilità diverse, dalla XS alla XL. Quattro taglie, basate solo sull’altezza, per adattarsi su chiunque: da 1,30 a 1,90 metri. Ogni capo cU è pensato per accompagnare i cambiamenti del corpo nel tempo, offrendo eleganza e qualità, per un guardaroba che non ha barriere. Cancellato Uniform è la libertà di essere, senza compromessi.
Instagram. @cancellatouniform cancellatouniform.com
ELEGANT LEGACY
In un mondo in costante evoluzione, i brand di abbigliamento classico maschile affrontano la sfida di coniugare la qualità artigianale con le preferenze mutevoli degli uomini moderni. Innovandosi senza rinunciare all’autenticità delle proprie radici
di Valeria Oneto
Le giacche classiche da uomo rappresentano da sempre un simbolo di eleganza e raffinatezza, ma nel tempo hanno saputo adattarsi ai cambiamenti nei gusti e nelle esigenze dei consumatori. Questo capo, un pilastro dell'abbigliamento formale, si è evoluto in un prodotto versatile che unisce tradizione e modernità. Nel 2023, il mercato globale dell'abbigliamento maschile ha superato i 500 miliardi di dollari, con le giacche classiche che svolgono un ruolo di primo piano. La crescita del settore, stimata intorno al 5% annuo fino al 2027, è trainata in particolare dall'aumento della domanda nei mercati emergenti come Asia e Stati Uniti (SIS international Research). La ripresa dell'abbigliamento formale è evidente, anche in risposta al desiderio di distinguersi in ambiti professionali e sociali sempre più esigenti, come riportato dalle statistiche per le tendenze del mercato dell'abbigliamento 2023 e 2024, create da Mordor Intelligence Industry Reports. L'Italia è leader indiscussa nella produzione di giacche di alta gamma grazie ai suoi marchi iconici conosciuti e apprezzati a livello internazionale. Questi brand incarnano il meglio dell’artigianalità sartoriale, proponendo capi
1 Il mercato delle giacche maschili è in continua evoluzione. Quali sono, secondo voi, le principali tendenze che stanno influenzando il design delle giacche per la stagione invernale? Come le interpretate nel vostro brand?
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La scelta dei materiali è cruciale per giacche che uniscono stile, comfort e funzionalità. Quali tessuti, ma anche tecnologie innovative, state utilizzando?
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La tradizione sartoriale è un pilastro per molti dei
marchi di eccellenza italiani. Come riuscite a mantenere vivo questo patrimonio, adattandolo alle esigenze del mercato contemporaneo?
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Il settore delle giacche maschili ha avuto cambiamenti significativi negli ultimi anni. Quali sono i vostri mercati di riferimento e quale ruolo giocano le giacche nei numeri del vostro fatturato?
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La giacca non è più solo un capo formale, ma un elemento fondamentale di
RUSSO ceo BOGLIOLI
1 Le giacche sono sempre più centrali nel guardaroba maschile, diventando un elemento chiave dei look e un capo versatile negli abbinamenti. Nella collezione del prossimo inverno 2025 proponiamo, oltre
che utilizzano tessuti pregiati e lavorazioni di altissima qualità. L'interesse per prodotti di lusso e su misura è in costante aumento, specialmente nei mercati internazionali dove il made in Italy è sinonimo di eccellenza e stile senza tempo. Il ritorno dei consumatori ai negozi fisici nel 2024 è un altro segnale del cambiamento in corso. L'esperienza in boutique permette di apprezzare direttamente la qualità dei materiali e la cura nei dettagli, aspetti che rimangono fondamentali per il segmento del lusso. Questo trend si affianca a una crescente attenzione verso la sostenibilità, con molte aziende che adottano materiali riciclati o processi produttivi a basso impatto ambientale. Alcuni brand stanno innovando nel design senza sacrificare l’attenzione per i dettagli sartoriali, rispondendo alla domanda di abiti moderni e confortevoli che possono essere indossati in diverse occasioni. La giacca classica è diventata sempre più simbolo di versatilità, adattandosi alle esigenze di un pubblico globale. Artigianalità, innovazione e sostenibilità ne garantiscono il successo continuo, celebrando il meglio della tradizione sartoriale italiana, come ci hanno raccontato sei player del settore.
un guardaroba versatile, anche per i giovani. Come rispondete alle richieste di clienti che cercano capi adattabili a diversi contesti, dal business al tempo libero? Qual è il vostro target di riferimento?
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Dettagli tecnici come imbottiture innovative, tessuti impermeabili e traspiranti o elementi sportivi stanno cambiando la percezione della giacca classica. Qual è il vostro approccio all’integrazione di tecnologia e innovazione nei vostri capi?
ai capi iconici e storici di Boglioli, reinterpretati con nuovi tessuti, trattamenti e colori, anche volumi e forme inediti, rilassati e confortevoli, per ampliare ulteriormente le occasioni d’uso. I tessuti, prevalentemente “4 season”, garantiscono comfort assoluto, seguendo ogni movimento senza mai perdere la loro impeccabile forma.
2 In questa FW 25 presentiamo il pacchetto “DNA”, che celebra il nostro capo iconico con tessuti di cashmere, puri o mischiati con materiali preziosi come la seta, tinti in capo per esaltarne unicità e morbidezza. Abbiamo inoltre ampliato l’offerta “high performance” con lane finissime e ritorte, capaci di offrire natural stretch, comfort straordinario e un effetto anti-stropiccio. Questo pacchetto include giacche, abiti e pantaloni, tutti tinti in capo per ottenere mani e colori distintivi. Abbiamo anche introdotto nuovi trattamenti di lavaggio, che rendono i tessuti carry-over ancora più morbidi e piacevoli al tatto, un marchio di fabbrica del nostro savoir-faire.
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L’italianità è sempre più apprezzata a livello internazionale. In quali mercati vedete le maggiori opportunità di crescita per il vostro brand, e come si posizionano le vostre giacche rispetto ai competitor globali?
8 Quali sfide e opportunità vede per la giacca maschile nei prossimi anni? Secondo voi il mercato si evolverà verso capi più tecnici e multifunzionali o ci sarà un ritorno a una sartorialità più classica e formale?
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Investiamo fortemente nelle nostre competenze interne. Nel nostro laboratorio sartoriale di Gambara, sede storica del marchio, lavorano circa 130 persone, principalmente donne, con competenze uniche sviluppate in decenni di attività. Ogni anno accogliamo nuove risorse, giovani anche al primo impiego, che vengono formate dalle maestranze esperte fino a raggiungere un alto livello di professionalità. Particolare attenzione viene data allo sviluppo di nuovi modelli: i nostri modellisti, stagione dopo stagione, sperimentano forme e cartamodelli innovativi, mantenendo lo stile Boglioli contemporaneo e all’avanguardia.
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Boglioli è presente nei principali mercati esteri, con una forte presenza in Europa continentale (in particolare in Germania, dove otteniamo ottime performance ogni anno), Giappone e Stati Uniti, il nostro primo mercato per risultati. Sebbene la giacca abbia ancora un ruolo centrale, Boglioli si sta affermando sempre più come un brand
LUIGI LARDINI
creative director LARDINI
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La giacca nelle ultime stagioni si è “aggiornata”. Per la prossima collezione invernale questo capo è più comodo e allungato, c’è un abbandono dei modelli sciancrati. Per Lardini questa evoluzione si traduce in giacche che garantiscono libertà di movimento, realizzate con tessuti di fibre nobili come puro cashmere e cashmere misto seta. Fantasie Principe di Galles o check, prediligendo però il tono su tono per un’eleganza raffinata, arricchendo i look con maglieria coordinata, come cardigan e dolcevita realizzati nello stesso filato. Abbiamo addirittura creato in collezione una serie di cravatte che riprendono lo stesso materiale e fantasia dell’abito giacca e pantaloni.
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Io sono un conservatore, per questo per le collezioni preferiamo tessuti pregiati e naturali, evitando fibre non nobili, puntando su lane, cashmere e mischie che creano trame uniche. Dal punto di vista tecnologico, collaboriamo
total look, con ottime performance anche in abiti, pantaloni e maglieria.
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L’approccio innovativo di Boglioli alla sartoria ha dato vita al nostro iconico look destrutturato. La giacca decostruita rappresenta un’evoluzione nel lusso maschile, con uno stile rilassato che sfida l’idea tradizionale di formalità. Questo capo fonde perfettamente design e vestibilità, creando un equilibrio tra eleganza e comfort, ed è adatto a un’ampia gamma di occasioni, comprese quelle più formali. Il nostro target è un uomo di ogni età, che ricerca qualità estrema, che ha fiducia nei suoi mezzi e nelle sue possibilità e nei suoi mezzi e nelle sue possibilità.
6 Nella collezione AI 25 abbiamo lanciato la linea “Active”. La nostra giacca iconica è stata reinventata con dettagli sportivi come tiretti gommati per le cerniere e finiture termosaldate. Le giacche sono essenziali e pulite, mentre le overshirt presentano dettagli tecnici, ideali per uno stile di vita attivo.
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Stiamo dedicando molta attenzione ai mercati USA e Canada, dove siamo già ben presenti ma vediamo ancora ampi margini di crescita. Stiamo inoltre espandendoci in altri mercati promettenti come la Turchia, dove siamo entrati poche stagioni fa, il Middle East, con il debutto previsto per questa stagione, l’India, dove inaugureremo uno shop-in-shop a luglio 2025, e la Corea del Sud.
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L’uomo del futuro tornerà a indossare la giacca. Anche i giovani creano look sofisticati con giacche e abiti in tessuti di alta qualità. Sebbene i capi tecnici e multifunzionali possano crescere, riteniamo che il connubio tra fibre naturali pregiate, eccellenza sartoriale e forme rilassate resterà vincente anche negli anni a venire.
DILETTA PAOLONI
brand manager
MANIFATTURE
PAOLONI
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La nostra nuova release nasce da un’immagine di eleganza senza tempo, unita alla ricerca di leggerezza, purezza e matericità naturale. Quest’ultima trova la sua massima espressione nel capo principe della nostra collezione: il blazer. All’interno della proposta abbiamo dedicato una capsule specifica, denominata “The Blazer”. In questa ultima collezione FW 25/26, il capo evolve in modo significativo grazie a una nuova costruzione, arricchita da un ricamo nella lunetta sotto il collo e da piping interni a contrasto. Il rever leggermente sceso, la vestibilità morbida e i bottoni esclusivi definiscono un nuovo modo di interpretare questo pezzo iconico del guardaroba maschile.
2 Negli abiti, nelle giacche e nei cappotti, diventano sempre più centrali i valori di comfort e performance. Anche nella parte formale vengono preferiti tessuti mono e bistretch, accompagnati da un’ampia gamma di jersey sia in fibre naturali sia in composizioni tecniche. Allo stesso modo, nella proposta
GIOVANNI BIANCHI style office director
LUBIAM creative director
L.B.M. 1911
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Nella stagione invernale le giacche si avvicinano sempre più al mondo dell’outerwear, come dimostrano i nostri modelli di overshirt, ma assistiamo anche a un forte ritorno del doppiopetto. Inoltre, la giacca si arricchisce di dettagli sartoriali artigianali, come le finiture a taglio vivo presentate nella capsule Blackout. In L.B.M. 1911 interpretiamo queste tendenze attraverso l’utilizzo di materiali di altissima qualità, una costante
“quotidiana” per giacche, caban e cappotti, si prediligono tessuti bi-stretch, caratterizzati da grandi prestazioni di elasticità, presentati sia in versioni imbottite sia trapuntate.
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Paoloni interpreta un formale contemporaneo, attento alle tendenze, con il capospalla come punto di forza. La nostra strategia è proporre una collezione mirata, caratterizzata da prezzi competitivi.
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Oggi l’85% delle vendite proviene dall’Italia, mentre a livello internazionale i mercati chiave sono Germania, Francia e Spagna, con prospettive promettenti per Giappone e Stati Uniti. La categoria giacche, insieme agli abiti, rappresenta per Paoloni la quota principale del fatturato, pari a circa l’80%.
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Il marchio si colloca in un segmento alto del formale, ricco di grandi potenzialità. La sfida principale è far evolvere la sua immagine per attrarre anche clienti più giovani. È un percorso lungo, ma stiamo già osservando dei cambiamenti.
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La capsule “Tempo”, all’interno della collezione Paoloni, rappresenta la componente performance della proposta. Include giacche e pantaloni in jersey hyper stretch, caban e bomber in nylon bi-stretch imbottiti e trapuntati, oltre a un nuovo tessuto ortogonale misto lana power stretch, ideale per abiti e trench. Un’etichetta e un cartellino dedicati, dall’estetica tech, identificano l’intento del brand di coniugare l’heritage sartoriale con funzionalità e praticità “easy care”, oggi fondamentali nella creazione di capi contemporanei.
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Nel contesto del business, Paoloni, che si conferma un brand di riferimen-
sperimentazione e una ricerca stilistica accurata. La collezione AI 25 racconta un’estetica maschile in continua evoluzione, con una palette di colori vibrante e non convenzionale, che consente a ogni uomo di esprimere la propria unicità.
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Scegliamo materiali pregiati e lussuosi, come puro cashmere, cashmere seta, alpaca e mohair, arricchiti da trattamenti innovativi che donano calore e morbidezza pur mantenendo leggerezza. Abbiamo rivoluzionato i processi di tintura in capo, proponendoli in chiave lussuosa. Un esempio iconico è la nostra giacca doppiopetto color vinaccia in beaver di lana-cashmere tinto capo, con un delicato e raffinato effetto di brinatura che conferisce profondità e carattere al tessuto. È un risultato straordinario, impensabile solo pochi anni fa.
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Manteniamo viva la tradizione sartoriale ricercando costantemente l’equilibrio tra artigianalità e innovazione. Ogni capo è il frutto di mesi di ricerca e l’utilizzo di tecniche tessili mai sperimentate prima. Ad esempio, il velluto è stato reinterpretato con varianti che giocano su profondità e texture, creando capi che rispettano la
to per i capispalla, ha come aree consolidate l’Italia e l’Europa. Tuttavia, uno degli obiettivi principali è incrementare del 20% la quota di vendite internazionali. Per raggiungere questo traguardo, siamo attivamente alla ricerca di nuovi partner esteri.
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La nostra sfida, ma anche una grande opportunità, è riportare il blazer al centro del guardaroba maschile. Questo capo iconico rappresenta l’eleganza maschile, il risultato di un’eccellente ricerca tessile, di un know-how consolidato e della lunga tradizione manifatturiera di Paoloni. Per il futuro, vedo una conferma della nostra attitudine sartoriale, arricchita da nuove progettualità tecniche e funzioni pensate per un utilizzo leisure.
tradizione rispondendo alle nuove esigenze dell’uomo contemporaneo. La nostra flessibilità e capacità di ascolto ci permettono di anticipare le tendenze, evolvendo continuamente senza mai tradire le nostre radici e il legame con il territorio. Il nostro impegno verso l’eccellenza e il benessere delle persone rimane costante, animato dalla passione che ci guida da oltre un secolo.
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I nostri mercati principali sono il Nord America (USA e Canada) e l’Europa, con focus su Paesi come Germania, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo e Benelux. Le giacche rappresentano circa il 50% del nostro fatturato, ma anche outerwear, cappotti, abiti e pantaloni rivestono un ruolo importante. Stiamo inoltre ampliando le categorie legate al total look, come la maglieria, che stanno registrando una crescita significativa.
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Rispondiamo alle esigenze di un cliente che cerca versatilità, unendo eleganza e funzionalità. Le nostre giacche sono pensate per adattarsi a contesti diversi, dal business al tempo libero, grazie a dettagli che le rendono ideali per l’uso quotidiano. In questa stagione proponiamo capi versatili, perfetti sia per immergersi nella natura sia per affrontare la
PINO LERARIO
creative director
TAGLIATORE
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Sì, in effetti il mercato delle giacche è in continua evoluzione e noi seguiamo i trend. Ogni stagione apportiamo piccolissime modifiche a livello di modellistica, impercettibili agli occhi dei meno esperti, ma che ci permettono di presentare collezioni sempre attuali. Mi riferisco, ad esempio, a una lieve modifica del rever, qualche millimetro più grande e leggermente più basso, come nella prossima stagione invernale. Lo stesso criterio vale per lunghezze e volumi, che risultano in generale più comodi. In questo modo creiamo un prodotto sempre al passo con i tempi.
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Nel corso degli anni abbiamo collaborato con diversi lanifici, sia italiani che inglesi. Partecipiamo attivamente alla realizzazione di tessuti esclusivi: non solo curiamo il design, ma interveniamo nella scelta delle palette di colori e delle mischie di fibre. Abbiamo messo a punto speciali finissaggi e svolto molteplici test per ottenere tessuti più morbidi e confortevoli al tatto.
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L’anima sartoriale è da sempre presente nei nostri capi. In 52 anni abbiamo maturato l’arte del “saper fare italiano”, continuando a innovarci grazie anche alle nostre maestranze, che lavorano con grande impegno al progetto Tagliatore.
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I nostri Paesi di riferimento sono l’Italia, il Giappone, l’Europa centrale, la Scandinavia e la Turchia. Recentemente abbiamo iniziato a esplorare il mercato americano, una nuova sfida stimolante per il brand.
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I clienti sono molto esigenti, per questo offriamo un prodotto ricercato e curato nei dettagli, con manifattura e materiali di qualità premium. Il nostro target è ampio: dal giovane che indossa il capospalla per la prima volta, cercando una vestibilità confortevole e aggiornata, fino agli adulti che desiderano tessuti esclusivi e lavorazioni sartoriali. In generale, la giacca è un capo estremamente versatile, perfetto sia per contesti casual che più formali.
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Negli ultimi anni, accanto ai tessuti più classici, abbiamo introdotto materiali performanti e mischie di lane tecniche, pensati per rispondere ai ritmi di vita quotidiana e alle esigenze di nuovi mercati, in primis quello asiatico, seguiti da quelli italiano ed europeo. I tessuti tecnici sono ideali in viaggio o per il tempo libero, senza rinunciare all’eleganza di un abito o di una giacca.
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Il made in Italy è ammirato in ogni mercato. Durante i nostri viaggi incontriamo clienti ai quali raccontiamo aneddoti legati alla nostra storia e alla tradizione artigianale che ci distingue come portavoce dell’italianità nel mondo. Questo ci da sicu-
quotidianità urbana. La stessa giacca, a seconda degli abbinamenti e degli accessori, può diventare il cuore di un outfit sportivo o di un look ricercato e adatto a un’occasione speciale. Il nostro target è un uomo esigente e dinamico, con molteplici passioni, sempre alla ricerca di qualità, unicità e stile, e che desidera capi capaci di riflettere la propria personalità in ogni situazione.
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Questo approccio ci contraddistingue da sempre. Uniamo tecnologia e innovazione nella scelta di materiali e trattamenti speciali, per creare giacche uniche, altamente performanti e al tempo stesso ricercate. La giacca si avvicina così all’outerwear, arricchendosi di dettagli innovativi e funzionali, come nelle giacche camicia, che combinano esclusività e praticità. Un esempio emblematico è la combinazione di queste con i pantaloni in flanella di cotone effetto mélange color grigio fumo. Il cotone puro assume un aspetto laniero, morbido e prezioso, per un look stile uniforme. L’overshirt, con tasche applicate sul petto e a filetto sul davanti, si abbina ai pantaloni baggy con pince ed elastico in vita, garantendo massimo comfort e uno stile contemporaneo.
ramente un vantaggio competitivo rispetto ai nostri concorrenti.
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Il piacere di indossare un bel capo non tramonterà mai. La giacca è depositaria di cultura, conoscenza dei tessuti e maestria nei tagli. La tendenza verso materiali più performanti è in crescita, ma ciò non esclude la richiesta di capi sartoriali. Ritengo che entrambe le anime coesisteranno, rispondendo a esigenze diverse.
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Vediamo grandi opportunità di crescita in mercati come il Giappone e il Medio Oriente, dove qualità e design italiano sono molto apprezzati, ma anche in USA, Canada ed Europa, dove la nostra presenza è già forte. Le nostre giacche si posizionano nella fascia premium grazie alla cura dei dettagli, alla qualità dei materiali e all’innovazione tecnica. La capacità di unire tradizione sartoriale e modernità ci consente di distinguerci in un mercato sempre più competitivo.
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La giacca maschile del futuro sarà pensata per riflettere le esigenze di chi la indossa. Prevedo un’evoluzione verso capi sempre più tecnici e multifunzionali, che combinino praticità e comfort senza rinunciare allo stile e alla qualità. Tuttavia, ci sarà sempre spazio per una sartorialità classica e formale, arricchita da contenuti innovativi sia nei tessuti sia nelle vestibilità. La sartoria è al tempo stesso arte e scienza, destinata a evolversi insieme ai cambiamenti del mondo. Il nostro obiettivo rimarrà quello di bilanciare tradizione sartoriale e innovazione tecnica, offrendo capi contemporanei, coerenti con il nostro heritage e riconoscibili per stile ed eccellenza.
IL GENTILUOMO (MODERNO)
A Palermo, dal 1890, la boutique Dell’Oglio è sinonimo di eleganza, tradizione e innovazione. Con oltre un secolo di storia, la realtà è diventata un punto di riferimento per la moda in Sicilia (e non solo)
di Sara Fumagallo
Una storia che inizia nel cuore di Palermo, nel lontano 1890, quando Santi Dell’Oglio decide di aprire il suo primo "emporio di lusso". Nel corso degli anni, Dell’Oglio ha saputo rimanere fedele alle sue radici, mantenendo viva l’arte della sartoria classica e l’attenzione ai dettagli, ma senza chiudersi alla modernità. Se in passato il negozio era dedicato principalmente alla clientela maschile, negli ultimi decenni ha abbracciato anche il mondo femminile, evolvendo la propria offerta con capi e accessori che interpretano le esigenze di un pubblico sempre più attento alle tendenze internazionali. Oggi la boutique è sotto la guida di Mario Dell’Oglio che ha saputo rinnovare la realtà senza mai dimenticare le sue origini. Mantenendo sempre al centro dell’attenzione il concetto di “gentiluomo” siciliano, in chiave moderna.
Raccontaci brevemente la storia di Dell’Oglio. Qual è il suo rapporto con la Sicilia?
Dell’Oglio nasce a Palermo nel 1890 come negozio dedicato ai gentiluomini siciliani di inizio secolo: tra i nostri clienti Vincenzo Florio, Renato Guttuso, Leonardo Sciascia. Nel corso degli anni, pur restando fedeli alla tradizione del classico, abbiamo saputo aprirci alle influenze più moderne, abbracciando anche il mondo della moda femminile. Nel 2022 abbiamo ampliato la nostra presenza, aggiungendo alla storica piazza di Palermo anche una nuova sede a Taormina, dove sperimentiamo un’offerta pensata per il resort e un’esperienza che fonde moda e turismo. Dell’Oglio è la Sicilia delle contaminazioni, un luogo dove la cultura si stratifica e si arricchisce nel tempo.
Com’è cambiato il concetto di stile ed eleganza negli anni?
L’eleganza oggi è sempre più una forma di libera espressione personale che un rispetto rigido dei codici tradizionali. Si esprime principalmente attraverso conoscenza e cultura, ed è diventata una qualità sempre più rara.
DONNA TAORMINA
Nome boutique: Dell'Oglio D'O
Indirizzo: corso Umberto I, 101 & 170, 98039
Mq: 80 - 450
PANORAMICA
Nome boutique: Dell'Oglio D'O Taormina
Titolare: Mario Dell’Oglio
Indirizzo: corso Umberto I, 170, 98039 Taormina (ME)
Mq: 450
Sito web: doboutique.com
Tra le griffe più vendute: Ami Paris, Canali, Casablanca, Golden Goose, Longchamp, Moon Boot, Moncler, Polo Ralph Lauren, Prada, Rene Caovilla, Stone Island, Tagliatore, Ugg, Zimmerman
Marchi emergenti: Baziszt, Commas, Drôle de Monsieur, Hibourama, Loulou Studio, Marine Serre, Sole Studio, Sunflower
Alcune immagini della boutique Dell'Oglio D'O a Taormina
Parlaci delle nuove acquisizioni. Abbiamo acquisito cinque negozi a Taormina, dove offriamo ai nostri clienti un’esperienza che unisce turismo, scoperta del territorio e moda. Puntiamo molto sulla personalizzazione dei capi e stiamo investendo per rendere unica ogni esperienza all’interno dei nostri negozi. Entrare da Dell’Oglio significa assaporare la Sicilia, con la sua eleganza fatta di coraggio, cultura e un tocco di sprezzatura.
Quali sono i progetti futuri?
Tra i nostri progetti futuri c’è l’ampliamento della linea Dell’Oglio, nata quando il mio bisnonno, dopo aver aperto il primo negozio, avviò una camiceria su misura. Alla fine dell’800, si occupava principalmente della realizzazione del busto della camicia, mentre il colletto, rigido e indossato separatamente, veniva prodotto altrove. Oggi, quella stessa linea si è evoluta in un total look che incarna la nostra expertise nella selezione delle migliori produzioni made in Italy. Un’offerta che oggi rappresenta oltre la metà delle vendite nel nostro negozio storico.
UOMO TAORMINA
Nome boutique: Dell’Oglio D’O
Indirizzo: corso Umberto I, 1 & 79, 98039
Mq: 140 - 80
NEL PIENO “KOS”
Una parola che, nella lingua norvegese, vuol dire molte cose: convivialità, benessere, calore, condivisione. Ferner Jacobsen è tutto questo, una boutique che dal 1916 è sinonimo di alta qualità ed esclusività nella moda
di Sara Fumagallo
Fondata nel 1916 nel cuore di Oslo da Ferner Jacobsen, l’omonima boutique continua a essere un punto di riferimento nel panorama fashion norvegese. Ciò significa selezionare con cura i marchi di prestigio che i clienti conoscono e apprezzano, ma anche mantenere uno sguardo sempre attento verso nuovi brand di qualità. Una combinazione che arricchisce e diversifica l’offerta del negozio, mantenendo al tempo stesso un alto livello di esclusività. Fin dalle sue origini, Ferner Jacobsen ha rappresentato l’alta moda, distinguendosi come uno dei pochi negozi a operare in questo segmento di mercato. A distanza di oltre un secolo, la realtà è ancora nelle mani della famiglia con Carl-Christian Ferner e Jessica Ferner Johansen, rispettivamente terza e quarta generazione. Ne abbiamo parlato con Carl-Christian Ferner, co-owner e buyer di Ferner Jacobsen.
Quando e dove è nata la tua boutique?
La nostra boutique è nata nel 1916 a Oslo, grazie alla visione di mio nonno, Ferner Jacobsen. È stato lui a gettare le basi di quello che oggi è un punto di riferimento per l’alta qualità e il servizio esclusivo. Da allora, siamo cresciuti e ci siamo evoluti, ma abbiamo sempre cercato di mantenere viva la passione e l’impegno che mio nonno ha trasmesso.
Qual è la sua missione e visione?
La nostra missione è semplice ma ambiziosa. Selezionare e vendere solo marchi di alta qualità, sempre a un prezzo giusto, e garantire un servizio che non solo soddisfi, ma superi le aspettative dei nostri clien-
PANORAMICA
Nome boutique: Ferner Jacobsen
Titolari: Jessica Ferner-Johansen e Carl-Christian Ferner
Indirizzo: Stortingsgaten 14, 0161 Oslo, Norway
Mq: 3.300
Sito web: fernerjacobsen.no
Tra le griffe più vendute: Atelier Munro, Canada Goose, Corneliani, Gran Sasso, Joseph, Lottusse, Luigi Borrelli, Max Mara, Montecore, Polo Ralph Lauren, Tramarossa, Zegna
ti. Vogliamo essere più di una boutique: aspiriamo a diventare una vera e propria destinazione per chi cerca il meglio, offrendo a tutti un servizio che possa essere definito “di classe mondiale”. Ogni giorno, ci impegniamo a realizzare questa visione, con la certezza che la qualità e l’eccellenza siano al centro di ogni esperienza che offriamo.
Oggi, quanto è importante la presenza online?
L’online è diventato una parte fondamentale del nostro business, rappresentando ormai un terzo del nostro fatturato. Non solo è una componente essenziale, ma è anche il settore che cresce più velocemente.
Come descriveresti il cliente della boutique? Quali sono le sue caratteristiche?
Il nostro cliente ha un’età che va dai 27 ai 75 anni, attratto dalla qualità e dallo stile classico. Tuttavia, stiamo conquistando anche una clientela più giovane, dai 15 anni in su, grazie a marchi come Tramarossa, MC2 Saint Barth, Gran Sasso e Polo Ralph Lauren, molto apprezzati anche per l’abbigliamento scolastico, spesso definito la “divisa scolastica norvegese”. Questo ci consente di raggiungere nuove generazioni, mantenendo però salda la nostra identità.
Progetti futuri?
La nostra mente è sempre rivolta al futuro, ma porteremo sempre la nostra storia nel cuore. Cercheremo di rendere la nostra passione ancora più forte nel nostro mercato. E naturalmente, continueremo a crescere con il nostro business online.
Alcune immagini dell’interno ed esterno della boutique norvegese Ferner Jacobsen
LUSSO IN CINA: LA GRANDE FRENATA E IL LENTO RILANCIO
Crisi strutturale o fase passeggera? Il mercato cinese del luxury si confronta con sfide profonde. La ripresa potrebbe arrivare solo nel 2026
di Angelo Ruggeri
Negli ultimi anni, il mercato cinese è stato un pilastro fondamentale per i brand di lusso globali.
Tuttavia, i segnali più recenti indicano un rallentamento significativo, evidenziando come la Cina stia attraversando una trasformazione economica e sociale che sta mettendo a dura prova il settore. Non si tratta più di una crisi ciclica, ma di una debolezza strutturale che potrebbe richiedere anni per essere superata.
Un contesto economico mutato
Un rapporto di Barclays ha recentemente analizzato il panorama cinese, tratteggiando un quadro in cui molti dei fattori che hanno alimentato la crescita della domanda di beni di lusso sembrano oggi sotto pressione. Tra i motivi principali ci sono:
• calo della fiducia economica. Gli scarsi rendimenti del mercato azionario e del settore immobiliare, accompagnati da un’elevata disoccupazione giovanile, hanno ridotto la propensione alla spesa per beni di lusso
• fuga di consumatori facoltosi. Un numero significativo di cittadini cinesi benestanti ha lasciato il Paese, preferendo fare acquisti all’estero, dove i prezzi sono generalmente più bassi
• aumento eccessivo dei prezzi. Alcuni brand hanno incrementato i prezzi fino al 50% negli ultimi tre anni, un trend insostenibile che ha alienato molti consumatori
• “Luxury shame” e “Prosperità comune”. La pressione culturale e politica contro l’ostentazione dei consumi ha introdotto un senso di vergogna nel mostrare ricchezza, influenzando negativamente le vendite di articoli di lusso
“Luxury Shame”: un nuovo paradigma culturale Il concetto di “Luxury shame” è emerso come una delle sfide più singolari per il mercato cinese. Promosso indirettamente dalla campagna governativa di “Prosperità comune”, questo fenomeno scoraggia il consumo ostentato di beni di lusso, tradizionalmente associato a status e potere. Influencer e celebrità che promuovono uno stile di vita opulento sono stati messi al bando, mentre l’interesse per il lusso “sostenibile” e discreto è aumentato. La conseguenza è stata una ridefinizione del comportamento dei consumatori: meno marchi nell’Olimpo personale dei clienti cinesi, un minor numero di acquisti e una preferenza per prodotti percepiti come meno elitari o più funzionali.
Le difficoltà dei grandi marchi
Il calo della domanda cinese ha avuto un impatto significativo sui bilanci di molti colossi del lusso. Brand come Burberry o quelli del gruppo Kering (Gucci e Saint Laurent) hanno visto un ridimensionamento delle loro performance in Cina. Secondo Flavio Cereda, co-investment manager di Gam Investments: “La spesa per il lusso in Cina è diminuita tra il 15% e il 20% anno su anno, con alcuni marchi che hanno perso fino al 50% del volume di vendite. Altri, come Miu Miu del gruppo Prada, sono invece cresciuti oltre il 50%, dimostrando che il mercato è ancora ricco di opportunità per i brand che sanno adattarsi”. Il successo di Miu Miu evidenzia l’importanza della capacità di innovare e posizionarsi correttamente, ma per molti brand il problema rimane il pricing eccessivo. Per invertire la tendenza, sarà necessaria una revisione delle politiche di prezzo e una diversificazione delle linee di prodotto.
SUNKACHINA
Made for the sun, full of life.
Una crisi che colpisce tutti, ma non allo stesso modo Non tutti i marchi sono stati colpiti con la stessa intensità. Brunello Cucinelli e Moncler, per esempio, hanno mantenuto un numero limitato di negozi in Cina, preservando così l’aura di esclusività che spesso premia nel mercato del lusso. Questo approccio si contrappone a quello di brand che hanno puntato su una presenza eccessivamente capillare, risultando inflazionati agli occhi dei consumatori. Un’altra lezione chiave è stata la necessità di localizzare le strategie. “Il management deve comprendere la mentalità cinese e adattarsi ai nuovi comportamenti di consumo”, ha sottolineato Cereda.
Speranze per il futuro: un rilancio nel 2026?
Nonostante le difficoltà attuali, gli esperti prevedono che il mercato cinese del lusso possa tornare a crescere, ma non prima del 2026. Questo intervallo di tempo sarà cruciale per i brand, che dovranno investire in strategie più mirate. Tra le azioni consigliate:
• partnership con il tech e l’e-commerce locale. Collaborazioni con colossi come Alibaba e JD.com possono offrire un accesso privilegiato ai consumatori digitalizzati
• retail esperienziale. L’apertura di flagship store esclusivi è un esempio di come creare valore aggiunto
• diversificazione geografica. Con la Cina che rallenta, i brand stanno esplorando nuove opportunità in mercati emergenti come India, Indonesia e Malesia
Verso una nuova era del lusso in Cina
Il settore del lusso si trova a un bivio. La Cina, che per anni è stata il motore principale della crescita globale, oggi rappresenta una sfida complessa. Tuttavia, i fondamentali a lungo termine restano solidi: la crescita della classe media e l’aumento della ricchezza personale indicano che il mercato cinese continuerà a offrire opportunità. La chiave per i brand sarà saper interpretare i cambiamenti culturali ed economici in corso, adattando il proprio approccio per soddisfare una clientela sempre più esigente e sofisticata. Con un orizzonte più chiaro nel 2026, il lusso potrebbe non solo recuperare terreno, ma anche scoprire nuove modalità di interazione con il mercato cinese, più adatte ai tempi e alle esigenze di un mondo in continua trasformazione.
SAPER EMOZIONARE PER
POTER CRESCERE
Nonostante le sfide del 2024, il settore moda si prepara a una ripresa moderata nel 2025, supportata dalla discesa dell’inflazione e da un miglioramento del quadro internazionale
di Sara Fumagallo
Con il suo database che conta oltre 120.000 aziende in Italia e più di 4 milioni a livello mondiale, tutte operanti nel settore moda, Fashion Bank offre una panoramica dettagliata e aggiornata delle performance del mercato nel 2024, con particolare attenzione ai negozi, ai produttori e ai distributori. Ciò che emerge è che, nonostante le sfide legate alla stagnazione dei consumi interni e alla concorrenza sempre più agguerrita, il settore sembra pronto a recuperare terreno. Se il 2024 è stato un anno di assestamento, per il 2025 le previsioni sono quelle di una ripresa moderata. La continua evoluzione dei canali di distribuzione e le soluzioni innovative per il recupero crediti e la gestione del rischio saranno necessari per sostenere la crescita futura. Risulta fondamentale per i negozianti mantenere un certo appeal del punto vendita, trasmettendo al cliente un’esperienza d’acquisto unica nel suo genere. È importante saper emozionare e attirare la clientela attraverso iniziative speciali, vetrine curate, eventi esclusivi e prodotti unici.
Le performance Il fatturato complessivo del settore moda ha raggiunto i 102
miliardi di euro nel 2023, con un incremento del 4,1% rispetto al 2022. Tuttavia, il 2024 prevede una contrazione, con il fatturato che si chiuderà sotto i 100 miliardi, soprattutto a causa di un inizio d’anno difficile e di una domanda interna ancora debole. Per il 2025 ci sarà una ripresa, supportata dalla discesa dell’inflazione e da un miglioramento del quadro internazionale. L’export continua a mostrarsi positivo. Per la stagione fall-winter 2024, i dati evidenziano una diminuzione delle vendite pari al 9,4% rispetto alla stessa stagione dell’anno precedente, segnalando una leggera flessione nelle performance di molti brand del settore. L’analisi rileva che i tempi di pagamento medi dei negozi moda in Italia sono di 106 giorni, una cifra che suggerisce una certa difficoltà per i rivenditori nel rispettare i termini di pagamento. Allo stesso tempo, l’affidabilità dei negozi moda ha subito una flessione del 6% rispetto ai primi mesi del 2023, ma il 67% degli store risulta affidabile. Per quanto riguarda l’andamento delle aperture e chiusure dei negozi, nel 2024 la perdita netta è stata di 705 store. Nonostante ciò, il sentiment verso l’abbigliamento rimane positivo: la domanda, sebbene stabile, non è completamente influenzata dalle difficoltà macroeconomiche, grazie a una ripresa del settore
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre
La prima parte del 2024 non ha registrato un andamento positivo. La ripresa del settore è iniziata nei mesi estivi e nell’attacco autunnale
I CANALI DI VENDITA
Le vendite (in %) nei canali d’acquisto nel periodo gennaio-settembre dal 2022 al 2024
Fonte: SitaRicerca
durante i mesi estivi e nell’inizio dell’autunno. Le vendite più alte si concentrano in Lombardia, Veneto, Campania, Toscana e Lazio, ma se consideriamo le vendite in rapporto alla popolazione residente nelle regioni, anche Marche e Trentino Alto Adige registrano una performance particolarmente forte.
I canali di vendita
Da gennaio a settembre 2024, il settore moda ha registrato 14,1 miliardi di euro di spesa, con un incremento dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche il prezzo medio per capo è salito a 17,3 euro (+1,1%), mentre la frequenza degli acquisti è diminuita leggermente, con una riduzione dello 0,2% del footfall. Nonostante la diminuzione dei visitatori nei negozi, la conversione è aumentata, soprattutto nei factory outlet center (FOC). I monomarca stanno guadagnando sempre più terreno, mentre i negozi indipendenti soffrono una leggera contrazione. Anche la grande distribuzione organizzata (GDO) sta riducendo gli spazi dedicati all’abbigliamento, a causa della crescente concorrenza di marketplace e discounter. Questo trend di lungo periodo indica un cambio nelle preferenze dei consumatori verso modelli di distribuzione diretta.
Le previsioni
L’andamento del settore è influenzato anche dai principali fattori macroeconomici, come il prodotto interno lordo e l’inflazione. Nel 2024, il PIL registra un +0,6%, mentre l’in-
flazione si è stabilizzata al +1,1%. La crescita dei consumi delle famiglie rimane stagnante nel 2024 (-0,1%), ma si attende un recupero nel 2025, con una crescita dell’1% grazie al miglioramento del potere d’acquisto. Il settore abbigliamento ha registrato un piccolo incremento (+0,8%) nel periodo gennaio-settembre 2024, ma continua a essere sotto ai livelli pre-Covid di circa il 4%. Le previsioni per l’ultimo trimestre del 2024 sono di un ulteriore recupero, con un trend positivo che dovrebbe consolidarsi nel 2025, grazie alla stabilizzazione dell’inflazione e al buon andamento dell’occupazione.
AFFIDABILITÀ DEI NEGOZI
Fonte: Fashion Bank
Il grafico evidenzia il trend di affidabilità dei negozi moda multimarca in Italia negli ultimi cinque anni: tra il 2022 e 2023 si rileva un netto miglioramento grazie alla ripresa post-Covid
PREVISIONI
Indice consumi Spesa Prezzi
Dato consolidato Dato previsivo
I primi nove mesi del 2024 hanno visto un leggero
Fonte: SitaRicerca
ELEGANZA DINAMICA
La FW 25 di Arovescio è un invito a riscoprire la bellezza del made in Italy con una visione contemporanea e senza compromessi. Pensata per un uomo che vive con intensità ogni momento
La nuova collezione invernale di Arovescio si propone di ridefinire l’equilibrio tra tradizione sartoriale e modernità. Pensata per un uomo che vive con intensità ogni momento, la FW 25 è un invito a riscoprire la bellezza del made in Italy attraverso l’uso di materiali pregiati come la pura lana e il misto cashmere, che garantiscono al tempo stesso comfort e raffinatezza. Ogni capo è il risultato di una sapiente lavorazione artigianale e racconta una storia di passione e cura, di dettagli e scelte stilistiche pensate per soddisfare le esigenze di un uomo che non vuole rinunciare alla qualità nella sua quotidianità. È la dimostrazione di come l’abilità tradizionale possa incontrare l’innovazione tecnica, dando vita a creazioni dalle linee pulite ma dai dettagli inconfondibili.
Maestria artigianale
L’autunno-inverno 2025 è molto più di una semplice collezione. È un omaggio all’eleganza senza tempo, un viaggio all’interno della cultura sartoriale italiana, capace di coniugare il meglio del passato con le esigenze del presente. L’uomo che indossa Arovescio, infatti, non si limita a seguire la moda, ma la interpreta, facendola sua in modo originale e autentico. Un elemento che cattura immediatamente l’attenzione è l’uso delle lavorazioni aerografo: una tecnica che arricchisce le superfici dei prodotti con sfumature e giochi di colore inaspettati. Le tinture, mai scontate, sono pensate per rendere ogni pezzo unico, impreziosito da un carattere distintivo che solo l’artigianalità può conferire. Le tonalità variano dalle più classiche a quelle più moderne, creando una palette versatile.
Alcune foto della nuova collezione invernale 2025 firmata Arovescio
SEGNALI DI UN TREND FINITO?
Nike chiude Rtfkt, ma i dati di vendita mostrano ancora segni di vita per il settore
di Angelo Ruggeri
Negli ultimi anni, gli NFT (Non-Fungible Token) sono stati celebrati come la nuova frontiera della creatività digitale e del commercio virtuale. Tuttavia, segnali sempre più evidenti indicano che l'entusiasmo iniziale si stia affievolendo. Uno degli episodi più significativi di questa fase di declino è l’annuncio di Nike: a partire da gennaio 2025, il gigante dell’abbigliamento sportivo chiuderà la piattaforma Rtfkt (Artifact), acquisita nel 2021 per cavalcare l’onda degli NFT.
Rtfkt: dal successo al tramonto Rtfkt, fondata nel 2020, si era distinta nel panorama NFT per la sua visione pionieristica: creare una sinergia tra il mondo fisico e quello digitale. Dopo l’acquisizione da parte di Nike, la start-up è stata al centro di iniziative innovative come le Nike Cryptokicks, sneaker per il metaverso lanciate nel 2022 e vendute a prezzi stratosferici di circa 8.500 euro. La collaborazione tra Rtfkt e Nike aveva anche prodotto oggetti unici come i Ledger Nano personalizzati, che aveva unito moda, sicurezza e tecnologia. Nonostante questi successi, Rtfkt non è riuscita a mantenere il momentum. Il calo di vendite e la domanda vacillante per gli NFT hanno portato alla decisione di chiudere. La piattaforma saluterà il mercato con un’ultima collezione, Blade Drop, che vuole celebrare l’innovazione e la creatività che hanno caratterizzato il marchio. Come dichiarato dalla società sui social, l’obiettivo è lasciare un’eredità che possa ispirare i creator del futuro.
Non solo Nike: il settore scricchiola
La chiusura di Rtfkt non è un caso isolato. Anche Kraken, uno dei principali exchange di criptovalute, ha recentemente annunciato la chiusura del suo marketplace di NFT, seguendo le orme di GameStop, che aveva abbandonato il settore a febbraio 2023. La narrativa dominante sembra chiara: molte aziende che avevano investito nel boom degli NFT stanno ridimensionando o addirittura abbandonando i loro progetti. Questa tendenza riflette una realtà più ampia: il mercato NFT è cambiato radicalmente rispetto al suo apice. A marzo 2024, i volumi di vendita avevano raggiunto 1,6 miliardi di dollari, un record storico. Tuttavia, il minimo toccato a settembre, con vendite di appena 303 milioni di dollari, ha mostrato quanto il settore possa essere volatile e vulnerabile.
Segnali contrastanti: fine o metamorfosi?
Paradossalmente, mentre alcune aziende abbandonano la scena, i dati recenti suggeriscono che il settore potrebbe non essere del tutto in declino. A novembre, il volume delle vendite NFT è salito a 562 milioni di dollari, segnando il miglior risultato degli ultimi sei mesi e un incremento significativo rispetto ai 356 milioni di ottobre. Questo potrebbe indicare una fase di consolidamento, in cui il mercato si sta adattando a una domanda più realistica e sostenibile.
Gli NFT non sono più il “prodotto miracoloso” che prometteva di rivoluzionare ogni settore, ma rimangono una tecnologia con potenziali applicazioni in campi come il gaming, l’arte digitale e la gestione dei diritti. La domanda da porsi non è se gli NFT siano morti, ma piuttosto come si evolveranno per rispondere alle nuove esigenze del mercato e dei consumatori.
Cosa ci insegna la storia di Rtfkt?
Il caso di Rtfkt evidenzia alcune lezioni importanti per il settore. Primo, la necessità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti di mercato: ciò che era innovativo ieri potrebbe non essere rilevante oggi. Secondo, la sostenibilità di un business basato sugli NFT dipende dalla capacità di offrire valore reale ai consumatori, sia esso esperienziale, artistico o economico. Infine, il consolidamento del settore potrebbe favorire progetti più solidi e meno speculativi, portando gli NFT a una fase di maturità.
In alto: Kraken, uno dei principali exchange di criptovalute
Sotto: la collaborazione esclusiva tra Rtfkt e Nike
LA SEMPLICITÀ DELLA BELLEZZA
Nel panorama della moda maschile, pochi brand riescono a coniugare eleganza, comfort e qualità in modo così inappuntabile come Lorenzoni. Un raffinato equilibrio tra artigianalità, funzionalità e design contemporaneo
Lorenzoni sa come fare della semplicità un’arte, trasformando ogni indumento in una dichiarazione di eleganza discreta. Non si tratta di capi esuberanti o ostentati, ma di abiti che esprimono una bellezza intrinseca, un lusso silenzioso che traspare dalla qualità dei materiali, dalle linee pulite e dai dettagli sapientemente studiati. La nuova linea invernale si distingue per l’uso di filati pregiati, scelti per la loro leggerezza e capacità di accarezzare la pelle, offrendo una protezione calda e avvolgente contro il freddo. Ogni capo è realizzato con una cura meticolosa, pensato per garantire il massimo del comfort senza mai compromettere lo stile. Le maglie sottili e i cardigan avvolgenti, con le loro raffinate lavorazioni, ricordano arazzi d’altri tempi, intrecci di fili che raccontano storie di maestria artigianale.
La modernità della tradizione
Volumi e forme rassicuranti si scontrano con proporzioni moderne, dando vita a un look che coniuga funzionalità e stile senza eccessi. La collezione si tinge di una sinfonia di nuance morbide e avvolgenti, pensate per rispondere ai bisogni estetici dell’uomo moderno. La base della palette è composta da toni neutri e luminosi, con un ecrù che risalta la purezza del design. Ma la vera novità di questa stagione sono i due colori esclusivi che Lorenzoni ha introdotto nella sua collezione: il verde salvia, fresco e naturale, e il malva polveroso, delicato e sofisticato. A questi si aggiunge il bordeaux profondo, ricco e avvolgente, che aggiunge una nota di lusso senza mai risultare eccessivo. Questa armonia di colori non è solo una scelta estetica, ma un invito a vivere il lusso in modo discreto, senza ostentazione. Ogni tonalità contribuisce a creare un’atmosfera di eleganza sobria, che trova la sua forza nella purezza delle linee e nella qualità dei materiali.
A WARM EMBRACE
Classica e contemporanea, quella di Sebago è un’eleganza che combina uno stile senza tempo e un design moderno, confermata anche nella nuova proposta per la prossima stagione invernale
Sebago, icona di stile e maestria artigianale, approda a Pitti Immagine Uomo con una collezione AI 25 che celebra la sua essenza intramontabile: classicità e qualità. Famoso per il leggendario penny loafer, il brand si è spinto oltre negli ultimi anni, ampliando la sua proposta al mondo dell’apparel per offrire un total look che ridefinisce l’abbigliamento maschile in chiave moderna e sofisticata. La collezione si articola attraverso linee stilistiche ben definite, ognuna con una personalità forte e distintiva, che si fondono in una visione di eleganza contemporanea. Il tema del layering e una sensibilità genderless dominano la scena, esprimendo un raffinato equilibrio tra tradizione e innovazione. The Blazer dà nuova vita alla giacca, combinando la sartorialità classica con dettagli moderni
Uno scatto della collezione AI 25 di Sebago, dove è protagonista il mocassino Joe Modena, con morsetto in metallo
per un’eleganza versatile e rilassata. Con Classic Chino, Sebago rende omaggio al pantalone chino, proponendo versioni che spaziano dal formale al casual, mantenendo un’eleganza che non passa mai di moda. Utility Wear, invece, trova ispirazione nel workwear, trasformandolo in capi essenziali che uniscono funzionalità e stile. Hurricane parte dalla reinterpretazione della sneaker iconica degli Anni ’80 per approdare all’outerwear, con capi come la giacca Hurricane Diaz in nylon tecnico, che omaggia l’heritage nautico del brand con un perfetto mix di praticità e design moderno. Infine, The Anglo-American Coat combina il rigore britannico con la praticità americana, creando cappotti e giacche senza tempo che esaltano la qualità sartoriale con un tocco rilassato e contemporaneo. Il footwear, cuore pulsante del marchio, continua a distinguersi con una collezione che esplora i tre pilastri di Sebago. Citysides celebra il mocassino classico con modelli come Ales, arricchito da raffinate frange, e Joe Modena, impreziosito da un morsetto in metallo. Campsides, pensata per gli appassionati di outdoor, offre calzature che combinano pelle e tessuto, perfette per chi vive la natura ma anche per chi apprezza un look urban con un’anima wild. La scarpa da barca Docksides, icona del brand, si reinventa con tomaie in pelle martellata, ideali per affrontare l’inverno senza abbandonare il fascino del boat look. A Pitti Uomo, Sebago non presenta solo una collezione: racconta una storia. È il viaggio di un brand che evolve con grazia, senza mai tradire le sue radici, intrecciando eredità e modernità. Ancora una volta, Sebago si afferma come riferimento per chi cerca qualità, versatilità e un’eleganza che sfida il tempo.
PIONIERI DI UNA MODA SENZA CONFINI
Da oltre 30 anni, ESC Group si afferma come un punto di riferimento imprescindibile nel panorama della moda, distinguendosi per la sua capacità di evolversi e rispondere alle dinamiche del mercato
di Maria Pina Ciuffreda
Le origini di ESC Group risalgono al 1977, anno in cui Giorgio Magello Mantovani, maestro di sci e pioniere del windsurf in Italia, intuì l’importanza di orientarsi verso un approccio distintivo nel settore delle collezioni sportive, incentrato sul design più che sulla funzionalità. Questa visione pionieristica lo collocò tra i precursori dello sportswear, un segmento che avrebbe segnato profondamente l’evoluzione della moda nei decenni successivi. Oggi la realtà rappresenta un’autentica agenzia 4.0, unendo sapientemente le potenzialità delle comunicazioni digitali e tradizionali per ridefinire l’esperienza d’acquisto. Ne abbiamo parlato con Giorgio Magello Mantovani, titolare dell’azienda.
Com’è possibile questo successo in uno scenario di incertezze economiche e oscillazioni di mercato e tendenze?
Il nostro successo è frutto di più fattori. In primis, la passione razionale per il nostro lavoro, che ci impone una continua ricerca dei migliori risultati, sempre in un’ottica di crescita. Questa attitudine ha portato a massimizzare le vendite e la profittabilità delle aziende che ripongono fiducia in noi, così come dei clienti che chiedono risposte rapide e soluzioni concrete. Cerchiamo di innovare, con approcci sempre più pragmatici e veloci, per affrontare le sfide del mercato. Il merito va soprattutto ai nostri collaboratori, che formano una squadra coesa e armoniosa di talenti unici. Tra i valori c’è la credibilità, seguita dalla coerenza e dal rispetto.
Quali novità ESC Group ha in serbo per il 2025?
Ogni tre anni, ci poniamo obiettivi estremamente sfidanti, e posso dire che il 2025 segna la realizzazione di tutti i “desiderata” pianificati. Tra le novità più importanti, posso annunciare la partnership con Guess, che ci vede coinvolti con le linee uomo, donna, bambino e accessori. Questa è una tappa fondamentale per il nostro sviluppo, in particolare
nel segmento donna, per il quale abbiamo creato una squadra dedicata che occupa uno spazio privilegiato all’interno del nostro quartier generale di circa 2.500 metri quadri. Inoltre, stiamo potenziando la nostra offerta con nuovi e prestigiosi marchi nel settore della pelletteria e degli accessori, con due partnership che sveleremo proprio in occasione di Pitti. Lo scorso dicembre abbiamo inaugurato una nuova sede, di 730 metri quadri, dedicata alle collezioni storiche, per noi di grande valore, come RRD, Replay, North Sails, U.S. Polo Assn., Gallo, Aquascutum e H953. Stiamo anche rientrando nel segmento bambino, che avevamo temporaneamente abbandonato.
Un panorama davvero completo e qualificante. Crediamo che offrire un servizio di eccellenza implichi una specializzazione verticale, ma allo stesso tempo un approccio a 360 gradi, che contempli esperienze diversificate. Ad esempio, nel settore delle calzature, ci saranno delle novità come la nostra collaborazione con Patrizio Di Marco (ex ceo di Gucci, Bottega Veneta e Golden Goose), che ci ha coinvolto nel rilancio di Pro Keds, marchio storico degli Anni ‘70. Siamo certi che questa linea di sneaker rappresenterà una proposta innovativa e di grande impatto per i negozi di fascia alta/ premium.
Vuoi anticiparci qualcosa?
Il 2025 sarà l’anno dell’adozione massiva dell’intelligenza artificiale, dove abbiamo investito tempo e risorse. Ci prepariamo a utilizzare l’AI per ottimizzare larghissima parte della nostra attività operativa, consapevoli che almeno il 50% delle dinamiche aziendali e delle vendite sia fisiche che omnichannel dei clienti subiranno radicali modifiche. Noi vogliamo giocare un ruolo da protagonisti in questa trasformazione, continuando a divergere e ad aumentare la nostra competitività.
Fa parte della collezione FW 25/26 di Clubhouse il cappotto double chest Frank, relaxed fit, senza rever, in tessuto accoppiato lana e neoprene
LA NUOVA DIMENSIONE DELLO SPORT
Macron Clubhouse è il connubio tra sport e lifestyle che guarda al futuro. Simbolo di appartenenza ad una community che ama lo sport e lo stile innovativo, il brand presenta a Pitti la sua nuova collezione
Macron, icona dell’abbigliamento tecnico sportivo, amplia i propri orizzonti con Macron Clubhouse, una linea che intreccia sport e moda per rivoluzionare il concetto di activewear. Con una presenza consolidata in oltre 90 Paesi e una forte vocazione all’innovazione, l’azienda bolognese si prepara a una nuova era, in cui sostenibilità e made in Italy diventano valori centrali. La seconda stagione di Clubhouse debutta a Pitti Immagine Uomo 107, con una collezione che non è solo abbigliamento, ma un’esperienza che celebra il connubio tra performance e stile.
Da Bologna al mondo Fondata nel 1971, Macron è diventata un’icona globale grazie a un mix di design innovativo, tecnologia avanzata e una grande attenzione alla personalizzazione. “La nostra forza è l’eccellenza qualitativa e la capacità di ispirare squadre e atleti,” afferma Gianluca Pavanello, ceo dell’azienda. Nonostante l’espansione internazionale, Bologna resta il cuore pulsante del brand. Il Macron Campus, centro avanguardistico progettato con un focus sulla sostenibilità, continua a crescere,
Due immagini del cappotto doppiopetto Zoe, in tessuto accoppiato lana e neoprene bianco, relaxed fit e dettagli in neoprene
Un lifestyle tra sport e moda
Con Macron Clubhouse, il brand entra nel mondo del lifestyle, proponendo una collezione che fonde tecnicità e stile sofisticato. Ispirata agli spazi di socializzazione del padel e delle Clubhouse sportive, questa linea è pensata per chi cerca capi che combinino funzionalità e design italiano. La collezione maschile guarda al fitness training, mentre quella femminile si rifà allo yoga e alle discipline olistiche. “Macron Clubhouse ridefinisce l’abbigliamento sportivo unendo tessuti tecnici, traspiranti e resistenti, a dettagli di design esclusivi,” spiega Pavanello. Ogni capo rappresenta un simbolo di appartenenza a una community che condivide l’amore per lo sport e la ricerca di uno stile distintivo. La distribuzione seguirà un approccio mirato: boutique di alta moda e concept store dedicati affiancheranno la rete globale di Macron Sports Hub.
Lo stile italiano come dna
Per Macron, il made in Italy non è solo un’etichetta, ma un valore che guida ogni creazione. Ogni capo è accompagnato dalla dicitura “Designed in Bologna,” a sottolineare il legame con la tradizione italiana di bellezza, arte e design. Questa filosofia si riflette anche nel payoff aziendale, #BecomeYourOwnHero, un invito a superare i propri limiti, sia sul campo sia nella vita quotidiana. Macron Clubhouse non è solo una collezione, ma è il futuro del lifestyle sportivo, dove il dna tecnico del brand si intreccia con l’eleganza del design italiano.
LA MAGIA DEL COLORE
BOB non è solo un brand di moda, ma una filosofia di vita che si ispira a un personaggio immaginario: Bob. La nuova collezione raccoglie tutto il suo dinamismo e lo traduce in una proposta focalizzata sul knitwear
Nato nel 2005, BOB è un brand che affonda le sue radici in una visione creativa e ironica, ispirata a un personaggio immaginario che riflette l’essenza del marchio: un individuo ottimista, elegante, sportivo, allegro e pronto a divertirsi. Una figura che riflette la filosofia di Bob, una realtà che non si limita a produrre abbigliamento, ma che crea vere e proprie opere d’arte tessili destinate a chi cerca qualcosa di più di una semplice tendenza.
“I’m Bob, therefore I am”
È il motto di BOB che invita ciascun individuo a esprimere la propria unicità. Il cuore pulsante del marchio è la passione per la lavorazione manuale, che si sposa con una continua ricerca di innovazione. La manualità e la cura dei dettagli sono i pilastri fondamentali di un prodotto che si distingue nel panorama del made in Italy. Ogni capo è realizzato con la dedizione tipica dell’artigianato tessile di un tempo, ma allo stesso tempo arricchito da un tocco di contemporaneità, grazie all’uso innovativo dei colori, dei materiali e del design. Il risultato sono collezioni che incarnano leggerezza di spirito, ironia ed eleganza casual, pensate per uomini di tutte le età.
Un total look sofisticato e comodo
La nuova collezione si concentra principalmente sulla maglieria, un elemento distintivo del brand. Filati stampati, fantasie originali ed effetti tridimensionali arricchiscono ogni capo, mentre le personalizzazioni fatte a mano, come ricami, applicazioni e tinture speciali, rendono ogni pezzo unico. La cura per i dettagli non si limita solo alla parte estetica, ma si estende anche alla sostenibilità: tutti i filati utilizzati sono certificati GRS (Global Recycled Standard), garantendo una produzione responsabile e attenta all’ambiente. Una novità è il concetto innovativo di tintura. Ciò che in passato era esclusivo del cotone, ora viene applicato anche alla lana Merino extrafine, creando un aspetto pulito e dinamico, che conferisce ai capi un aspetto moderno e raffinato. Anche la maglieria, realizzata in 100% cotone, ha una texture che richiama la lana bouclé, offrendo sia un’estetica invernale che una sensazione tattile morbida e avvolgente. I capispalla, protagonisti della collezione, sono un altro punto di forza. Per questa stagione, BOB propone un esclusivo blend di fibre pregiate come cotone, seta e cashmere che si fondono con la lana in un esclusivo jersey.
UN INCONTRO CON LA STORIA
Astorflex reinterpreta uno stivale della fanteria giapponese della Seconda Guerra Mondiale, fondendo tradizione, artigianalità e innovazione
L’abbigliamento militare ha sempre rappresentato una fonte d’ispirazione per la creazione di modelli pratici e funzionali, dai giacconi agli zaini, dalle scarpe agli accessori. In questo contesto, una scoperta particolare ha catturato l’attenzione di Astorflex: uno stivaletto della fanteria giapponese della Seconda Guerra Mondiale. Affascinati dalla sua costruzione solida e intelligente, il brand ha deciso di reinterpretare quel modello storico, adattandolo alle esigenze moderne senza rinunciare alla sua essenza.
Il nuovo modello
Un elemento fondamentale dello stivale originale era la suola doppia, progettata per facilitarne la risuolatura. Astorflex ha scelto di mantenere questa caratteristica, realizzando a mano
una suola composta da due strati: uno di cuoio cucito alla tomaia e uno in cuoio e gomma, anch’esso cucito sulla base. La suola, che nell’originale conteneva chiodi di metallo, è stata reinterpretata con tasselli di gomma antiscivolo, per garantire maggiore comfort e aderenza. La tomaia, in pelle di maiale nell’originale, è stata sostituita con un rovesciato di vitello in concia vegetale, un materiale più salubre e durevole. Inoltre, il soletto in vitello e memory foam è stato integrato per migliorare la calzata e offrire un comfort superiore. Il risultato è una scarpa che fonde tradizione e innovazione, in cui l’artigianalità e l’attenzione ai dettagli si uniscono alla funzionalità, per soddisfare chi cerca prodotti di alta qualità, durevoli e pratici. Con questa nuova proposta, Astorflex offre un’interpretazione moderna di un classico intramontabile, senza compromessi.
ABSOLUTELY MADE IN ITALY
Daniele Fiesoli Italia continua a ridefinire il concetto di eleganza maschile, scegliendo materiali nobili e di qualità, dimostrando che moda e responsabilità possono convivere in perfetto equilibrio
Daniele Fiesoli Italia celebra la perfetta unione tra tradizione artigianale e modernità nella nuova collezione FW 25/26. Articolata in tre linee principali, Armadio, Lab e la nuovissima capsule Botanica, la proposta esprime una visione della moda maschile che coniuga qualità, sostenibilità e design. Daniele Fiesoli, fondatore dell’omonimo marchio Made in Italy, guida il brand con una visione strategica e un approccio concreto orientato al valore reale. La distribuzione, per il 65% estera, si concentra su Nord America, Giappone, Corea e area DACH. Dopo un 2024 positivo, l’azienda punta a una crescita costante, valorizzando la collezione donna e combinando eccellenza, innovazione e sostenibilità.
Armadio. Il cuore della collezione
La linea Armadio incarna l’essenza del guardaroba maschile contemporaneo. Pensata per offrire capi essenziali e versatili, Armadio mette al centro materiali pregiati come la lana Merino ultrafine, il cashmere, il cammello e l’alpaca, combinati per garantire comfort e raffinatezza. I pezzi chiave includono maglie imbottite e foderate che si trasformano in capispalla sofisticati, perfetti per sostituire il piumino ma in una declinazione più elegante. Il concetto di sovrapposizione domina il mood della stagione: camicie su pull, giacche di maglia e overshirt creano stratificazioni pratiche e stilisticamente impeccabili. La palette cromatica gioca su tonalità naturali: caldi marroni, accenti cuoio, blu profondi e ghiaccio si alternano per un effetto bilanciato e moderno. All’interno della linea, la sottocategoria Selezione, si distingue per l’uso di materiali ancora più esclusivi, come il
cashmere pettinato o la lana Yak unita all’alpaca, declinati in capi essenziali come jogger e t-shirt in maglia.
Lab. Dove artigianato e sperimentazione si incontrano È il laboratorio creativo del brand, dove ricerca e innovazione trovano la loro massima espressione. Ispirata ai paesaggi del Nord dell’Inghilterra e alla resilienza della natura, la linea Lab racconta la forza rigenerativa del mondo naturale attraverso texture evocative e lavorazioni uniche. Filati ritorti richiamano la corteccia degli alberi, mentre intarsi e pattern jacquard riproducono elementi naturali come tronchi e foglie. Le silhouettes, ampie e moderne, spaziano da giubbotti in maglia avvolgenti a pull oversize con spalle scese. La palette si rifà ai colori della terra, con marroni caldi, beige e tocchi di verde muschio, per una connessione visiva ed emotiva con l’ambiente.
Botanica. Il lusso sostenibile del cashmere
La grande novità della collezione invernale è Botanica, una capsule che reinterpreta l’eccellenza del cashmere in chiave sostenibile. Composta da 20 capi, utilizza cashmere puro e riciclato, lavorato con tecniche a basso impatto ambientale. Le tinture vegetali, ottenute da pigmenti naturali di piante, fiori e radici, donano colori autentici, mentre la tintura al sale crea un effetto “stone” naturale senza sostanze chimiche. La palette, ispirata alla natura, unisce toni terrosi a vivaci sfumature di verde. Più di una collezione, Botanica è un manifesto di responsabilità, che unisce bellezza, consapevolezza e armonia con l’ambiente.
UN NUOVO SUIT MASCHILE
Consolidato come uno dei marchi più rispettati nel panorama della moda uomo, Ten c – The Emperor’s New Clothes – è sinonimo di qualità, ricerca e innovazione
Ten c continua a tracciare il proprio percorso distintivo nel panorama della moda maschile, un cammino che da sempre mescola l’eleganza sartoriale alla ricerca di funzionalità e innovazione. Nata sotto l’egida di FGF Industry Spa, con il visionario Enzo Fusco alla guida, la maison ha conquistato il cuore degli appassionati per la sua capacità di creare capi fuori dal tempo, privi di logo, ma fortemente caratterizzati dalla qualità dei materiali e dal design senza compromessi. Questa stagione, firmata dal direttore creativo Alessandro Pungetti, è un’ulteriore evoluzione del marchio, che alza il tiro nella ricerca di un equilibrio perfetto tra forme contemporanee e un’attenta rielaborazione delle tradizioni.
La nuova collezione L’autunno-inverno 2025 si fa portavoce di una visione contemporanea della moda, dove il colore, la materia e la funzionalità si intrecciano in un perfetto equilibrio. Una delle novità più rilevanti è il concetto di suit maschile, mescolando il mondo del tailoring con quello dell’abbigliamento tecnico. I tessuti sono
scelti con cura per creare un effetto ton sur ton, che conferisce al look un aspetto coerente. In linea con la continua ricerca di materiali che combinano estetica e performance, il Gabardine Gommato entra a far parte della collezione come nuova frontiera dell’innovazione tessile. Questo tessuto, con la sua spalmatura interna in gomma, è impermeabile e resistente, perfetto per i capispalla, che vengono rivisitati in chiave contemporanea. Icone come il Fishtail Short Parka, l’Overcoat, il Surcoat e la Field Work Jacket vengono così aggiornati con nuove finiture e funzionalità, ma senza mai tradire l’essenza che li ha resi celebri. La palette cromatica è ispirata ai colori della terra. Le sfumature vanno dal ruggine all’arancio bruciato, passando per una gamma di marroni, evocando i toni caldi e avvolgenti della natura. La terra di Siena, con la sua intensità e unicità, diventa protagonista indiscussa della stagione, non solo per la sua forte valenza simbolica, ma per il suo utilizzo pratico: il tessuto OJJ viene infatti tinto artigianalmente con questa terra, conferendo ai capi sfumature che spaziano dall’ossidato al ruggine, rendendo ogni pezzo assolutamente unico.
Una selezione di capi dell’autunno-inverno 2025 di Ten c
IL NUOVO VOLTO DELL’ELEGANZA
Gran Sasso amplia la sua proposta, non solo attraverso la maglieria, cuore pulsante del brand, ma offrendo un total look innovativo e curato in ogni singolo dettaglio
Nata nel 1952 come piccola realtà familiare a Sant’Egidio alla Vibrata, in Abruzzo, l’azienda Gran Sasso è oggi un simbolo di eccellenza nel panorama internazionale della maglieria di lusso made in Italy. Fondata dai fratelli Nello, Eraldo, Alceo e Francesco Di Stefano, la sua storia si intreccia con quella della maglieria, fatta di passione, innovazione e una costante ricerca della perfezione. Oggi l’azienda, grazie alla sua innovazione, può essere definita un’industria 4.0 che produce capi che sono diventati sinonimo di qualità artigianale, unendo tradizione e modernità, sempre nel rispetto della sostenibilità ambientale.
Un connubio perfetto
Per l’autunno-inverno 2025, il brand presenta una fusione tra tradizione e innovazione. La palette colori, spazia dal carta da zucchero al rosso mattone, fino alla torba: sfumature che si mescolano sapientemente con beige e grigi, creando un equilibrio cromatico che richiama la bellezza dei paesaggi naturali. La ri-
cerca di nuove texture e volumi è al centro della proposta, che si arricchisce di filati naturali e pregiati, come la lana Shetland, lavorata per esaltare la sua morbidezza e la sua resistenza. Tradizionalmente utilizzata per maglie semplici o intarsiate, viene qui reinterpretata in nuove forme per esaltarne la texture e il calore. Un filato innovativo in pura lana, declinato in tre diverse tonalità colore, dà vita a capi come dolcevita e giubbini a trecce, che catturano lo spirito contemporaneo dell’uomo moderno. L’alcantara, infine, si trasforma, passando dalla versione liscia alla variante lavorata, creando un effetto velluto che gioca tra modernità e richiami rétro. Il cashmere, vero simbolo della qualità Gran Sasso, è protagonista della collezione. Tra gli highlight, spiccano giubbini e smanicati in Felted Cashmere, un’interpretazione contemporanea del classico filato, che si fa più resistente e morbido, come una seconda pelle. La collezione include anche capi in Rain Wool, una proposta sostenibile che coniuga la protezione dalle intemperie con il rispetto per l’ambiente grazie al trattamento eco-Teflon.
URBAN DYNAMISM
Enterprise Japan presenta a Pitti 107 la collezione FW 25/26, un incontro tra artigianato italiano ed estetica giapponese. Sneaker iconiche che fondono tradizione e innovazione per ridefinire il lusso urbano
Enterprise Japan presenta durante la kermesse fiorentina la sua nuova collezione invernale, una celebrazione di stile e artigianalità che reinterpreta il concetto di sneaker attraverso l’incontro tra cultura italiana e giapponese. Un brand che non segue il tempo, ma lo modella, incarnando un lusso autentico e quotidiano. Fondata su una visione internazionale e radicata nel savoir-faire tricolore, Enterprise Japan rappresenta un ponte creativo tra la tradizione manifatturiera marchigiana e il design nipponico, ispirata alla cultura pop degli Anni ‘70/’80. Ogni modello racconta una storia in cui materia e qualità si fondono, dando vita a calzature che esprimono una bellezza timeless. Alla base della nuova proposta c’è il concetto giapponese di Shibui, che celebra l’imperfezione e la bellezza intrinseca nel passare del tempo. Questa filosofia si traduce in modelli che mescolano linee vintage e innovazione, creando un ponte tra passato e futuro.
cato. Le Run Rocket celebrano il running, fondendo estetica vintage e innovazione tecnologica. La loro leggerezza e adattabilità urbana le rendono ideali per chi cerca comfort senza sacrificare lo stile. Tra le interpretazioni spiccano la Metal Heritage, che abbina vitello nappato laminato e dettagli in mesh per un richiamo all’activewear, e la Cracklé, con superfici effetto usurato che amplificano il carattere unico del design. Il modello Jupiter Rocket incarna invece il gusto nostalgico del brand. Realizzato in pelle di alta qualità con inserti in suede e dettagli old school, rende omaggio agli anni d’oro della cultura pop. Nella linea si distingue il modello Stud, arricchito da borchie applicate e costruzione Strobel per un comfort ottimale, mentre la versione LTD, in pelle di vitello e suede a contrasto, rappresenta il massimo dell’athleisure di lusso.
ENTJPN essence
Egg Rocket, Run Rocket e Jupiter Rocket: sono tre i modelli iconici che definiscono la collezione FW 25/26. L’Egg Rocket, modello fondativo del brand, richiama il fascino del passato con linee essenziali e dettagli artigianali. La variante Dandy si distingue per l’uso di nubuk e velour, con toni desaturati e texture ultra morbide, mentre la limited edition Mountain LTD, combina suede robusto e tessuti in tonalità tabacco, impreziositi dal doppio laccio per un look resistente e sofisti-
IN VIAGGIO
Si rinnova, come ogni anno, la proposta di Kangra con una collezione pensata per unire la tradizione artigianale alle innovazioni più sofisticate
Alcune immagini della proposta estiva di Kangra
Kangra continua a sorprendere con la sua capacità di reinventare i capi stagionali senza mai tradire la sua vocazione artigianale. La collezione si immerge in una palette che richiama i colori del mare e della terra, con tonalità che spaziano dai blu freddi e intensi ai caldi riflessi sabbiosi e terrosi. Un’innovazione assoluta di quest’anno è l’introduzione del seta/cashmere, una combinazione morbida al tatto e dall’aspetto informale, perfetta per chi cerca un capo di alta qualità ma dalla vestibilità casual. Un’altra novità è l’impiego della viscosa, una fibra tessile leggera e traspirante che dona ai capi un aspetto raffinato e un comfort superiore, ideale per essere indossata direttamente sulla pelle. Non mancano le classiche combinazioni che lo hanno reso celebre: il seta/cotone, un materiale che, grazie alla sua particolare lavorazione e ai suoi toni naturali, esprime al meglio l’eleganza del brand. Ma quest’anno c’è una novità che merita attenzione: l’inserimento di due fibre molto diverse ma complementari, la seta e il lino, che unite creano un effetto che mescola rusticità e raffinatezza, dando vita a capi dalle linee moderne e sofisticate. La proposta si arricchisce anche di nuove lavorazioni del cotone, con punti irregolari e link che donano una sensazione di dinamismo, perfetta per un uomo che desidera un look sofisticato anche nei momenti di tempo libero. Le righe alte e basse, inoltre, conferiscono un tocco urbano e streetwear, adattandosi perfettamente alle tendenze contemporanee. Elemento distintivo della stagione è il pacchetto stone, una linea sviluppata in diverse finezze e colori che dona alla collezione un’impronta sportiva ma al contempo preziosa, ideale per un look casual ma mai banale.
FORZA DELLA NATURA
Dolomite presenta la capsule collection Saxifraga 2.0 | Glacial Vistas, in collaborazione con Rayon Vert, esplorando nuovi orizzonti estetici per l’outdoor, tra performance e design sofisticato
Nel cuore delle Alpi, dove la resilienza della natura è testimoniata dalla fioritura della Saxifraga, nasce la nuova capsule collection di Dolomite: Saxifraga 2.0 | Glacial Vistas. Un progetto, nato dalla collaborazione con lo studio di design Rayon Vert, che esplora nuovi codici estetici per l’outdoor e reinterpreta il concetto di calzatura performante in chiave contemporanea. Proponendo un’evoluzione stilistica e funzionale per gli amanti della natura e dell’avventura.
Il tema: Glacial Vistas
Ispirato ai paesaggi montani dove acqua, pietra e ghiaccio si fondono in un gioco di texture e colori, la collezione unisce la bellezza natu-
rale dei ghiacciai con un design innovativo, caratterizzato da un mix di materiali ruvidi e superfici più lineari, in una palette che richiama il grigio delle rocce e le sfumature delicate delle acque glaciali. I modelli Saxifraga 2.0 High e Saxifraga 2.0 Warm sono pensati per il fast-hiking e le escursioni su terreni non tecnici, offrendo al contempo un look urbano, adatto anche a contesti metropolitani. Tra le caratteristiche tecniche, spiccano la suola Vibram con Traction Lug Technology, il layer termo-regolante Primaloft con P.U.R.E. Technology e i filati in Kevlar nella tomaia.
Alcune immagini della collezione Saxifraga 2.0 | Glacial Vistas di Dolomite
ICONIC WINTER
Colmar Originals si prepara ad affrontare l’inverno 2025 con una collezione che unisce eleganza, comfort e innovazione, declinata su giacche e piumini puffy ma anche sul total look, completo e versatile
Degli scatti della campagna FW 25/26 “On the move” di Colmar Originals
Il marchio italiano Colmar Originals continua a soddisfare le esigenze di ogni cliente, proponendo capi ideali per ogni attività, dalle passeggiate in città agli sport all’aria aperta, senza rinunciare allo stile. La grande novità di per la FW 25/26 è l’ampliamento del concetto di total look, che va oltre i tradizionali piumini e giacche, proponendo un’intera collezione pensata per affrontare il freddo in modo perfetto. La palette colori della collezione è fresca e vivace, con toni pastello e accenti brillanti, pensati per un pubblico giovane. Tra i protagonisti della stagione ci sono i piumini puffy, resi ancora più originali da un nuovo tessuto etnico geometrico, ma anche giacche dal design moderno e funzionale, pensate per il comfort quotidiano. Per l’uomo, l’azienda brianzola propone capi basici, rivisitati con dettagli innovativi come il tessuto stropicciato opaco e le zip distintive. I parka, leggeri e comodi, sono arricchiti da una morbida imbottitura in ovatta, che li rende meno ingombranti, ma caldi. Le giacche in tecno lana, reversibili, e gli ibridi con il petto trapuntato e le maniche in lana, sono ideali per la mezza stagione. Inoltre, giacche in stile biker e pettorine removibili completano la proposta. La collezione donna invece include capi con dettagli in tessuti jaquard e puffy in effetto lana. Tornano anche le pellicce, ecologiche e reversibili, insieme a giacche in tessuto glossy e piumini in velluto. Una novità è rappresentata dalle giacche in tessuto punto spugna. Il total look femminile comprende anche maglieria in misto cashmere e lana, tute in ciniglia millerighe e felpe in bouclé. Le camicie in flanella di cotone, infine, rappresentano una nuova proposta per il guardaroba invernale. Con una collezione così versatile, Colmar Originals si conferma come il brand ideale per chi cerca qualità, originalità e comfort anche nei mesi più freddi.
ARTIGIANALITÀ UNICA
Dalla tela giapponese al parka innovativo, passando per l’iconica sneaker Scrambler (vintage), Benci Brothers rinnova il suo impegno verso l’eccellenza, la funzionalità e la responsabilità
Benci Brothers, la realtà svizzera che ha conquistato il mondo delle calzature e degli accessori di lusso, prosegue la sua ricerca di qualità senza tempo con una serie di nuove collezioni che celebrano l’artigianalità e il design innovativo. Fondata nel 2011, l’azienda è sinonimo di passione per i materiali pregiati e la manifattura tradizionale, con una forte attenzione alla sostenibilità e alla produzione responsabile.
Dal Giappone…
Una delle novità più interessanti è la collezione in tela giappo nese, un tributo alla robustezza e alla durabilità di questo tes suto senza tempo. Realizzata in collaborazione con artigiani giapponesi, la linea include tote bag, pouch in tre dimensioni e uno zaino, tutti caratterizzati dal canvas cerato, resistente e idrorepellente. Gli accessori in ottone e cuoio da sella giappo nese completano il look raffinato, che si distingue per la sua resistenza alle intemperie e la lavorazione di alta qualità.
Alla Svizzera
Altro punto di forza della stagione è la collaborazione con Caduff Switzerland, che porta a una nuova dimensione il concetto di abbigliamento outdoor di lusso. Il parka in jersey giapponese, pensato per l’industria nautica, è il cuore pulsan te della collezione, un capolavoro che unisce estetica e perfor mance. La Eco-Down Jacket in nylon ripstop riciclato, con im bottitura in PET proveniente da bottiglie riciclate, completa l’offerta, garantendo comfort, isolamento termico e versatili tà. Un tocco di eleganza è infuso dal berretto in lana Merino.
Il ritorno dello Scrambler (vintage) Icona dal 2012, lo Scrambler torna sotto forma “vintage” gra
zie al programma Re.Love, che consente agli appassionati di acquistare modelli usati, promuovendo così un approccio più consapevole alla moda. Prodotta nelle Marche, la sneaker è realizzata con pelle di vitello di alta qualità, suole cucite e un plantare removibile per un comfort ineguagliabile. La tecnica stonewashed, poi, conferisce a ogni paio un carattere unico,
PARLARNE “TRA AMICI”
Al centro della filosofia di ENTRE AMIS c’è il concetto di stile senza eccessi. Non si tratta solo di vestire, ma di offrire una vestibilità impeccabile che risponde alle esigenze di chi cerca eleganza quotidiana senza rinunciare alla praticità
Nato nel 2010 a Napoli, ENTRE AMIS è un brand che unisce l’eccellenza sartoriale della tradizione partenopea con una visione moderna e sofisticata, rivolta alle nuove generazioni. La sua missione è chiara: creare capi che partono dalla sartoria d’eccellenza per diventare modelli di stile per l’uomo contemporaneo, elegante ma senza eccessi. Immediatamente riconosciuto per la sua capacità di reinterpretare i codici della tradizione sartoriale napoletana in chiave moderna, la label ha conquistato il mercato nazionale e si è fatto strada anche all’estero, divenendo uno dei marchi più apprezzati a livello internazionale nel mondo del menswear. Con radici profonde nel made in Italy, il brand incarna valori di qualità manifatturiera, artigianalità e sartorialità napoletana, senza mai dimenticare la capacità di innovare.
La collezione Disegnata dallo stilista Vittorio Di Giacomo, la proposta FW 25/26 rappresenta un significativo upgrade dello stile del brand. Accanto ai modelli iconici che hanno reso celebre ENTRE AMIS, la nuova linea esalta una vestibilità più morbida e dettagli innovativi, senza mai perdere di vista il cuore del marchio: la sartorialità napoletana. I capi sono realizzati con tessuti di altissima qualità, come la lana pregiata, mescolata a cashmere e lino, per una sensazione di comfort senza pari. Le fantasie esclusive, i velluti morbidi e i cotoni tinti in capo, sapientemente lavorati a mano, fanno da sfondo a una palette colori che richiama le tonalità della natura autunnale: dal naturale alle sfumature di beige e cammello, passando per toni intensi di verde e blu. Oltre alla linea di pantaloni sartoriali, che rimane il cuore pulsante, la collezione presenta anche una linea denim, sviluppata su una vasta gamma di tele e lavaggi artigianali. Un perfetto equilibrio tra l’eleganza e la funzionalità, che conferma la capacità del brand di rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più attento ai dettagli e alla qualità.
Uno scatto della collezione FW 25/26 di ENTRE AMIS
LUPO DI MARE URBANO
Sealup, da sempre eccellenza nel rainwear e outerwear made in Italy, celebra tradizione e innovazione nella collezione per la primavera-estate 2025. Un perfetto equilibrio tra design sartoriale e hi-tech
Fondata a Milano nel 1935, Sealup è sinonimo di eccellenza italiana nel rainwear e outerwear di lusso made in Italy. Con una struttura industriale integrata nei suoi stabilimenti di Lomazzo (CO) e Calusco d’Adda (BG), l’azienda unisce macchinari avanzati, manodopera altamente qualificata e materiali di alta qualità. Innovazione, sostenibilità e rispetto della tradizione artigianale guidano il marchio, che si distingue per il design sobrio e contemporaneo. Il nome Sealup, fusione di “Sea”, come mare, e “Lup”, come lupo in dialetto milanese, riflette la sua visione internazionale con radici meneghine. I capi Sealup, ispirati agli archivi storici, reinterpretano il passato secondo i criteri di funzionalità e responsabilità tipico odierni.
Rain & Sea, la SS 25 dal dettaglio sartoriale La collezione PE 25 celebra l’identità Sealup con il claim “Rain & Sea”, unendo tradizione e modernità. La linea “Sea” propone peacoat eleganti e versatili, in tessuti come panno idrorepellente, misto cashmere e cotone-nylon waterproof, declinati in tonalità blu navy, verde militare, beige e nero. Dettagli come bottoni logati e ricami a mano esaltano la sartorialità. La linea “Rain” reinventa trench e impermeabili con tessuti anti-goccia certificati e tecniche come il termosaldato. Le tonalità principali si adattano con stile a ogni esigenza, combinando performance e naturalezza. Completano il mondo “Rain & Sea” cappotti, blouson e parka, che incarnano il design e i valori 100% made in Italy, confermando Sealup come simbolo di eccellenza internazionale.
MAN ON THE MOVE
Le collezioni FW 25/26 si concentrano su un’eleganza versatile, pensata per chi passa facilmente dal lavoro allo svago senza mai rinunciare allo stile.
Tra giacche sartoriali e capi casual, i design si arricchiscono di dettagli funzionali, riflettendo un equilibrio tra professionalità e spirito libero di Maria Pina Ciuffreda
ELEGANZA CONTEMPORANEA
Inspirato alla tradizione della sartoria maschile italiana, Corso Mille continua a ridefinire i confini dell’eleganza maschile con una visione che risponde alle esigenze dell’uomo moderno e urbano. La collezione FW 25 introduce una curation di capi versatili: dai blazer in lana impreziositi da dettagli tecnici, al bomber impermeabile, progettati con attenzione per rispondere alle esigenze di una clientela moderna.
ROMPERE LE BARRIERE
MINIMALISMO TECNOLOGICO
Il giaccone Ukra di Unity è realizzato in Pannotech con interno staccabile. Il tessuto in misto lana accoppiato ad Membrana è traspirante e impermeabile con una resistenza di 5.000 colonne d’acqua e con un terzo layer di tessuto in nylon jersey, per offrire un softtouch nella parte intera del capo.
INNOVAZIONE SARTORIALE
La nuova collezione uomo di Manzoni 24 celebra l’identità distintiva del brand, simbolo dell’eccellenza italiana. La proposta si rivolge a un uomo che attraverso l’abbigliamento racconta la propria storia e il proprio stile di vita, sempre in movimento. Al centro della collezione, i capi outerwear si distinguono per la fusione tra design sofisticato e praticità quotidiana, realizzati con tessuti d’avanguardia e rifiniture artigianali.
Dichiarare la propria personalità è il main focus di Suaji. Modelli audaci e d’avanguardia, che non tralasciano il comfort. Segno distintivo la suola: leggera, creata con compound di nuova generazione, che garantisce leggerezza e nel contempo stabilità e flessibilità alla camminata.
FUNZIONALITÀ ALL’AVANGUARDIA
Ispirata al fascino senza tempo di Castel del Monte, un simbolo di storia e cultura, la collezione autunno-inverno di Hevò si presenta come un’affermazione di stile, innovazione e sostenibilità, offrendo capi realizzati in tre pesi diversi di lane e imbottiture, garantendo versatilità e comfort. Questa nuova linea è pensata per rispondere alle esigenze di un mondo in continua evoluzione.
ALWAYS IS FOREVER
Manuel Ritz presenta una collezione ispirata agli Anni ‘70 con il concept Groovy Winter. La linea mescola audacia e sperimentazione, richiamando l’estetica di Joe Colombo, Superstudio e Verner Panton, con una fusione tra tradizione sartoriale e innovazione. I colori della stagione sono caldi e avvolgenti, con accenti vivaci, mentre le texture e le stampe sperimentano con velluto, denim e scuba tecnico.
URBAN SOUL
Marc O’Polo offre una visione urbana e versatile del guardaroba maschile. Tra tessuti innovativi e tagli raffinati, la collezione riflette l’impegno del brand per la qualità e la sostenibilità, proponendo un mix di eleganza casual e praticità quotidiana.
IN OGNI MOMENTO
La nuova collezione invernale di Duno fonde l’anima urban del brand con un’elevata performance funzionale. In un contesto cittadino sempre più dinamico e con un clima imprevedibile, capispalla e giacche in tessuto tecnico 3Layer in lana, rispondono alle esigenze di un uomo in movimento.
BEYOND TIME
La nuova collezione Montecore esplora silhouettes contemporanee e materiali tecnici d’avanguardia, combinando funzionalità e design raffinato. Cappotti, piumini e blazer rileggono il classico con dettagli innovativi, per uno stile che affronta ogni stagione con eleganza senza tempo.
PAROLA D’ORDINE: DISTIZIONE
C.P. Company reinterpreta l’estetica urbana con un approccio all’avanguardia. La nuova proposta unisce funzionalità e design distintivo, per affrontare il clima urbano in continua evoluzione. Comfort, performance e stile si fondono in una linea che riflette la visione futuristica del brand rispondendo alle esigenze di un uomo cosmopolita.
TENNIS RÉTRO
Un modello che unisce storia e modernità, reinterpretando con eleganza un design iconico direttamente dall’archivio di Pantofola d’Oro. Realizzata in pelle di alta qualità, questa sneaker si arricchisce di finiture in suede, che ne esaltano la texture e la raffinatezza. Il dettaglio dello spoiler con stampa oro a caldo aggiunge un tocco distintivo di lusso, rendendo il modello unico.
DISCREET LUXURY
Ogni collezione di Scaglione è caratterizzata da una ricerca costante nei materiali, con un’attenzione particolare a filati pregiati, finiture sofisticate e lavorazioni artigianali che ne garantiscono la durabilità e il comfort. Le linee, raffinate ma mai eccessive, trasmettono un’idea di eleganza discreta, sottolineata dall’uso di colori sobri e tendenze in continua evoluzione.
EVOLUZIONE DI UN CLASSICO
Il trench TRC trae ispirazione dallo storico soprabito britannico del XIX secolo, combinando tradizione e innovazione nella collezione. Vestibilità relaxed, chiusura con bottoni e zip, fodera interna e tessuto cimosato completano un capo unico e funzionale.
METROPOLITAN ATTITUDE
Bomboogie propone un outfit urbano e sostenibile: giubbino in lana Shetland con cappuccio zippato, smanicato imbottito in nylon riciclato, maglione collo alto in lana merino e pantalone in velluto 500R con vestibilità slim e dettagli sartoriali. Un mix di comfort, eleganza e funzionalità.
ELEGANZA RUSTICA
TRA CAMPAGNA E CITTÀ
Eton unisce eleganza e versatilità, con giacche, cardigan e gilet accanto alle camicie iconiche. Realizzati in materiali pregiati come velluto, cashmere e lana Merino, i capi offrono un perfetto equilibrio tra stile urbano e comfort rustico.
ACCENTI INASPETTATI
Paoloni intreccia la tradizione sartoriale con l’innovazione tecnologica. I capi, come giacche e cappotti, sono imbottiti e realizzati con tessuti bi-stretch che garantiscono un perfetto equilibrio tra comfort e performance. La proposta leisure si fa protagonista con bomber e overshirt in flanella leggera, capi che sembrano fluttuare tra funzionalità e raffinatezza.
UN VIAGGIO NEL LUSSO DEL CASHMERE
LA NUOVA ERA DELLA VERSATILITÀ
Markup introduce tre linee – Core, Tech Hub e Passione Sartoriale – caratterizzate da un’estetica contemporanea e versatile. La palette cromatica, che include toni caldi come nero, antracite, marrone, bordeaux e verde tidal, definisce un look moderno, raffinato e senza tempo, ideale per un guardaroba evoluto.
EVOLUZIONE SARTORIALE
Con la collezione FW25, Tombolini rafforza il suo ruolo di precursore, unendo innovazione sostenibile e tradizione sartoriale. Il brand mantiene la struttura classica degli abiti, garantendo al contempo leggerezza e traspirabilità e segnando così un’evoluzione dell’eleganza verso nuove dimensioni.
La Brouge derby di Green George , in pelle di vitello color cuoio, unisce artigianalità e funzionalità. La suola in gomma, tipo carro armato, garantisce durabilità e aderenza, rendendo il modello perfetto per ogni occa -
Piacenza 1733 firma un maglione in pregiato cashmere dell’Alashan, ispirato ai viaggi ottocenteschi della famiglia Piacenza e alla tintura Ikat indiana. Realizzato con tecniche di tessitura esclusive, il capo sfoggia righe orizzontali dalle sfumature delicate, con una palette di colori naturali che include giallo zafferano, grigio mélange e foglia di tè.
TOCCO UMANO
Brioni porta la sua arte sartoriale al Circolo Filologico Milanese, dove bozzetti, tessuti e un arazzo dell’Arazzeria Pennese raccontano la tradizione del brand. La leggerezza e la maestria dei suoi capi, che si fondono con la personalità di chi li indossa, si esprimono in un contesto culturale, unendo modernità e tradizione in una vera e propria esperienza creativa.
GENTLEMAN CONTEMPORANEO
La collezione Doucal’s, ispirata al lifestyle del gentleman moderno, unisce eleganza urbana e atmosfera bucolica. La linea di calzature e accessori, pensata per il tempo libero, coniuga comfort e stile attraverso materiali pregiati e dettagli sartoriali, evocando il fascino delle Highlands scozzesi.
ABBRACCIO SENZA TEMPO
Cruna è un viaggio tra eleganza e tradizione, dove ogni capo racconta una storia di raffinatezza e sostenibilità. Tessuti pregiati si intrecciano con dettagli sartoriali, creando forme che abbracciano il corpo con leggerezza e comfort. Un’armonia di modernità e classico, che si fa poesia nella vita quotidiana, per chi cerca uno stile intramontabile.
IL VIAGGIO DI MR. BOX
La collezione FW 2025 di In The Box, ispirata dal viaggio di Mr. Box, unisce sostenibilità e stile urbano. T-shirt ricamate con tessuti recuperati, Tartan, strisce preppy, teddy bear e nylon trapuntato si combinano con lana rigenerata e velluto, arricchiti da dettagli in stampa giapponese Hookoh. Un viaggio di stile che mescola eleganza e tradizione.
UNA POESIA IN CASHMERE
Eleventy reinventa il loden per la fall-winter 2025, creando un cappotto in cashmere che unisce eleganza senza tempo e comfort. Con dettagli sofisticati come bottoni in pelle e apertura sotto la manica, e una lavorazione double impeccabile, il capo offre un perfetto equilibrio tra tradizione e modernità.
Berwich propone un pantalone carrot fit, con doppie pinces all’italiana, risvolto e bottoni bretelle in vita. Realizzato in Shetland pettinato con un disegno esclusivo, unisce eleganza sartoriale e comfort in un capo raffinato e innovativo.
UN GUARDAROBA INFINITO
Pal Zileri fonde tradizione e modernità, reinterpretando il guardaroba maschile attraverso influenze britanniche e tessuti iconici dell’abbigliamento outdoor. Con un focus su costruzioni leggere e outerwear reversibili, la collezione celebra il know-how del brand, offrendo eleganza e innovazione in ogni capo.
FORME DI ESPRESSIONE
Ancorata all’idea di un lusso decontratto, la collezione di Drumohr è un richiamo agli archetipi del workwear, nobilitato da panni di puro cashmere tinti in capo e da preziosi blend di lana mista a Mohair. Una selezione di pezzi essenziali in cui l’attenzione alla qualità artigianale si unisce alla ricerca di materiali ricercati.
NUOVO EQUILIBRIO
Diktat segna un nuovo capitolo nel suo viaggio attraverso una ridefinizione contemporanea della maglieria. Con lavorazioni audaci e una palette colori ricercata, ogni prodotto nasce dalla combinazione di heritage e sensibilità contemporanea, offrendo uno stile in grado di attraversare le stagioni.
MILITARY STYLE
Gianni Lupo combina luxury contemporaneo e design essenziale, ispirandosi al military style rivisitato. I capi, caratterizzati da forme pulite e toni neutri, offrono una visione moderna della moda maschile, mantenendo un legame con la tradizione delle uniformi.
SKINFRIENDLY
Una calza performante e responsabile. ANT45 ec celle per l’uso di materiali esclusivi, eliminando completamente componenti plastiche nei filati. Pro tagoniste della proposta FW 25/26 fantasie azteche, lavorazioni a coste e costine, che conferiscono un carattere timeless, motivi argyle e rombi, perfetti per un look ricercato.
LONGEVITÀ DELLO STILE
Con un’abilità unica nel saper interpretare le necessità del singolo cliente, Filippo De Laurentiis ha saputo affermarsi nel panorama della moda come
CONTEMPORANEO DISTINTIVO
Blauer USA combina estetica urbana, funzionalità e comfort, offrendo capi versatili e adatti a ogni contesto, dalle strade della città agli spazi extraurbani. Ogni proposta rappresenta una fusione tra tradizione e avanguardia, con modelli pensati per affrontare le sfide quotidiane.
TIMELESS WALK
è un brand che incarna una fusione perfetta di eleganza contemporanea e praticità. La sua attenzione alla qualità si riflette nell’uso di materiali pregiati e nella cura artigianale dei dettagli, proponendo accessori che si distinguono per la loro versatilità.
RITORNI NOSTALGICI
Karl Lagerfeld presenta l’intera collezione uomo, con una particolare attenzione all’iconica camicia bianca, simbolo del brand. Il design minimalista in bianco e nero riflette i codici distintivi di Karl, esplorando le dicotomie che hanno caratterizzato il suo stile.
CASUAL ROCK
La collezione Daniele Alessandrini è dedicata a un uomo dalla doppia anima, una più casual e l’altra più rock, alimentata da una cultura pop. Quest’ultima emerge nel modo di pensare capi dinamici e un po’ eccentrici, dando vita alla black label col lection, dai volumi più fluidi, morbidi e ampi.
RIPERCORRENDO LE ORIGINI
La collezione di Avant Toi evoca ricordi e sentimenti nostalgici, riscoprendo il dna del brand. Superfici spazzolate, lavorazioni marmorizzate e jacquard garzati offrono una sensazione di protezione e comfort con forme oversize e cocooning che incarnano un’estetica essenziale e raffinata.
UN CAPOSPALLA ALL’AVANGUARDIA
I piumini OOSY , imbottiti con piuma certificata di alta gamma, si distinguono per colori audaci, volumi alleggeriti e tessuti hi-tech ultraleggeri, che uniscono eleganza, innovazione e comfort.
NUOVE CONNESSIONI
Ellesse LSR lancia la LSR HI TOP, la novità della stagione che segna l’e voluzione del leggendario modello del brand. Con un design moderno e audace, la nuova sneaker combina il classico stile sportivo del marchio con dettagli innovativi, offrendo una calzatura versatile e di tendenza.
IL SILENZIO
DEL PAESAGGIO
Impulso si intreccia con l’essenza del mare. Maglioni lavorati ad intreccio proteggono dal vento, assicurando resistenza e durabilità nel tempo, sia nella forma che nell’aspetto. I colori naturali sono interrotti da righe nei toni del cielo, blu, salvia mediterranea e bordeaux. Ogni capo è pensato per chi desidera portare con sé l’eleganza del mare nella quotidianità.
SENZA COMPROMESSI
Samsonite presenta la linea di trolley espandibili Proxis, inaugurando una nuova era di viaggio all’insegna dell’innovazione e del comfort. La struttura robusta di Proxis si unisce a un’esperienza premium, grazie a doppie ruote scorrevoli, carrello di traino bitubo e comparti interni ottimizzati, che garantiscono massima
INIZIA L’ESPLORAZIONE
La nuova Hypowser Open-air sneaker di Keen rende l’outdoor accessibile a tutti. Il tallone Crushback permette di trasformarla in una scarpa o in uno slide. Facile da regolare grazie ai lacci elastici. La nuova intersuola in schiuma iniettata è extra spessa ma incredibilmente leggera.
DREAMING BIG
Tatras ha saputo imporsi nel panorama della moda come un brand dalla forte personalità
VISIONE INCLUSIVA
Collective [of ] Moving People si distingue nel panorama della mobilità urbana, proponendo soluzioni innovative e sostenibili per un mondo in continuo movimento. Con un approccio che combina design funzionale e tecnologie avanzate, il marchio si impegna a rispondere alle esigenze di chi vive la città in modo dinamico, senza mai compromettere l’ambiente.
INTERPRETAZIONI
Filson mette in mostra la profonda attenzione verso le necessità dei consumatori, ispirandosi a materiali, vestibilità e silhouettes degli ampi archivi del brand, fondendo perfettamente l’impareggiabile capacità di protezione e la funzionalità con colori ricchi, dettagli di design e sartoria.
CELEBRANDO LA TRADIZIONE
Della Ciana svela un perfetto equilibrio tra tradizione artigianale e design contemporaneo. Silhouettes rivisitate, volumi moderni, dettagli unici e una palette di colori brillanti che dona nuova vita all’eleganza senza tempo del made in Italy.
COLORFUL WAVE
Svevo rompe gli schemi proponendo la maglia girocollo con i dettagli di collo, vita e polsi aerografati a mano con una pigmentazione innovativa resistente ai lavaggi e non percepibile al tatto. Le cromie ricordano i colorati Anni ’80 dal navy, al lampone fino all’optical white.
LA PASSIONE
PER LA MONTAGNA
Superga trova nuova espressione nel modello Alpina Duck Crazy Horse, una moderna rivisitazione della celebre collezione Alpina. Il modello si evolve in uno scarponcino dal carattere deciso, realizzato in pregiata pelle crazy horse e arricchito da un bumper in gomma.
UN VIAGGIO NEL TEMPO
Barbour svela la sua anima più audace, reinterpretando i classici con nuove visioni e dettagli che raccontano di un mondo in continua evoluzione, ma sempre radicato nella terra che l’ha ispirato. Un perfetto equilibrio tra heritage e modernità, dove ogni capo diventa una promessa di qualità, resistenza e stile duraturo.
FUTURE VINTAGE
La contaminazione tra heritage e contemporaneità è l’elemento che caratterizza la FW 25 di Cycle Jeans. Un denim dall’aspetto used, disponibile nelle varianti grigio/nero e mattone ma anche nelle più tradizionali, tele blu rigide, che mantengono una piccola percentuale di elasticità proprio grazie alle tecnologie più innovative e sostenibili.
QUITE ELEGANCE
D.A.T.E. rinnova il concetto di eleganza attraverso un incontro armonioso di raffinatezza e modernità. Le sue sneakers, dal design minimalista e al contempo ricco di dettagli sofisticati, rappresentano il perfetto equilibrio tra comfort e stile, rispecchiando appieno le tendenze più attuali.
RIFLESSIONI
Il trench corto di People of Shibuya rappresenta l’incontro perfetto tra tecnologia e design. Realizzato in tessuto tecnico, il capo si distingue per il collo
FOUR SEASON
Tela Genova si distingue per il suo intramontabile design. Ogni capo è un’opera d’arte che racconta una storia di autenticità e passione confezionata con cura. La collezione include camicie, maglie e pantaloni, simbolo del ricco heritage del brand.
ORIENTAMENTO STILISTICO
L’Impermeabile rappresenta un vero e proprio statement di stile, ideale per chi desidera affrontare le intemperie con eleganza. Ogni collezione si caratterizza per l’attenzione ai dettagli e la continua ricerca di soluzioni innovative, pensate per rispondere alle esigenze di un pubblico dinamico e attento.
PER LA VITA QUOTIDIANA
La tradizione di qualità, unita all’innovazione continua, ha reso RefrigiWear un punto di riferimento per chi desidera affrontare l’inverno con eleganza e comfort, senza compromessi sulle prestazioni. Il suo impegno nella ricerca di soluzioni innovative è evidente nella scelta di tessuti tecnici e nella progettazione di capi dal taglio moderno.
NOSTALGIA CANAGLIA
Rarità e collezionismo contano ancora qualcosa nel mondo delle sneaker?
di Marco Rizzi
Quando si parla di sneaker è ormai sempre più difficile identificare e riconoscere dei trend che possano caratterizzare lunghi periodi. La velocità degli annunci, la mole delle uscite e il ritmo ormai giornaliero delle notizie hanno complicato enormemente questo tipo di analisi. Ma guardando al 2024, un aspetto che non è di certo passato inosservato a molti è la nostalgia. In un momento di crisi – per scarsa creatività, mancanza di testimonial adatti, disinteresse del pubblico – tante aziende hanno fatto affidamento sul loro archivio decidendo di riproporre vecchi modelli o rarità, spesso per la prima volta, considerati intoccabili da molti. A volte c’era di mezzo qualche importante anniversario, come nel caso della New Balance 997 “Mismatch” di Aimé Leon Dore, della Air Max 1 “Chlorophyll” di Patta o dei quattro modelli scelti da Gary Aspden per l’ultima collezione di Spezial, mentre in altri casi a tanti appassionati è sembrato che lo scopo fosse soltanto quello di attirare rapidamente l’attenzione. In questo caso il marchio maggiormente analizzato e giudicato è senza dubbio Nike, che nel corso dell’anno appena concluso ha attinto a piene mani dal suo “vault” riportando sugli scaffali modelli ambiti, a volte protagonisti di aste milionarie. Il caso che ha fatto più discutere è quello della Dunk Hi “Wu-Tang”, modello promozionale realizzato nel 1999 per i membri del collettivo hip-hop newyorkese riproposto a sor-
presa lo scorso ottobre con una distribuzione molto ampia. Ma potremmo parlare anche delle versioni rétro della rarissima Air Force 1 Low “Linen” del 2001 o della Air Max 1 x HUF del 2004, annunciate con grande clamore e finite tristemente sullo scaffale dei saldi in molti negozi. La domanda che molti si sono posti è: “C’è ancora qualcosa di sacro, di intoccabile?”. Probabilmente no, ma non per forza dev’essere considerata una cosa negativa. Di certo questo nuovo comportamento da parte delle aziende fa sì che molti modelli ormai a prezzi irraggiungibili diventino accessibili per gli appassionati. Chiunque voglia poi approfondire l’argomento si renderebbe subito conto di grandi differenze tra originali e riedizioni, quindi il problema dal punto di vista del “collezionismo” non si pone. Diverso il problema da un punto di vista creativo: riproporre qualche vecchia gloria attira grande attenzione al momento e dà una soddisfazione ai nostalgici, ma nasconde due questioni ben più importanti. Prima di tutto la mancanza di uno stimolo creativo che possa portare a qualcosa di nuovo, poi l’incapacità di trovare nuovi partner con cui lavorare a progetti collaborativi e creare i “classici del futuro”. Già ora alcune di queste riedizioni faticano ad andare sold out perché tanti tra le nuove leve non conoscono questo o quel modello di 20 anni fa, di questo passo quali saranno le scarpe di cui avere nostalgia tra altri 20?
BIG SOUP: ECCO IL POP-UP DI CORTINA
Big Soup, resell store romano tra i primi ad avviare questo tipo di attività in Italia, ha scelto la stagione invernale 2024 per aprire i battenti del suo pop-up store di Cortina. L’apertura nell’esclusiva località sciistica delle Dolomiti arriva dopo il grande successo dell’omologo pop-up stagionale attivo durante l’estate a Porto Cervo, tra le boutique della Promenade du Port. Con questo spazio temporaneo, attivo da qualche settimana in via Battisti 14, ancora una volta Big Soup si conferma tra i primi nel nostro Paese a sperimentare nuove soluzioni in ambito retail.
CNCPTS APRE I BATTENTI A MIAMI
Nella settimana in cui il pubblico da tutto il mondo è attirato in città dalla tappa statunitense dell’Art Basel, una delle più importanti e rinomate fiere dedicate all’arte moderna, CNCPTS ha inaugurato il suo nuovo negozio di Miami: quasi 1.000 metri quadri disposti su due piani al 3800 di Northeast 2nd Avenue, nel cuore del Design District della metropoli. Il primo evento ospitato dal nuovo spazio è stato una mostra dedicata alla ventennale partnership tra Nike e il leggendario writer newyorkese Stash, che ha fatto da cornice al lancio esclusivo del nuovo “Blue Pack” firmato dall’artista. Originario di Boston, CNCPTS aggiunge così Miami alle location in cui è presente, insieme a New York City e Dubai.
IN ARRIVO UN FLAGSHIP
SAUCONY
A LONDRA
Durante la call dedicata ai risultati del terzo trimestre del 2024, Chris Hufnagel, presidente e ceo di Wolverine Sport, ha dedicato molto spazio a Saucony, commentando positivamente i traguardi raggiunti lo scorso anno. In un passaggio della conversazione riportato da Footwear News Hufnagel ha confermato l’inaugurazione di un flagship store del brand a Londra, in programma per la primavera 2025. L’apertura arriva al culmine di un lungo periodo di attivazioni ed eventi organizzati da Saucony nella capitale britannica, che ha portato il marchio americano a essere tra i principali sponsor della 10K organizzata nel mese di luglio. Il negozio aprirà i battenti a Covent Garden, zona centrale che ospita già gli store di importanti marchi come HOKA, Arc’teryx e Dr. Martens.
A’JA WILSON RINNOVA CON NIKE
La cestista A’Ja Wilson, star delle Las Vegas Aces e della nazionale statunitense, ha annunciato prima di Natale il rinnovo del suo contratto di sponsorizzazione con Nike: il nuovo accordo durerà sei anni e, stando a quanto riportato da ESPN, sarà uno dei più remunerativi mai firmati da una giocatrice professionista di basket. La partnership tra Wilson e Nike dura dal 2018, anno di debutto in WNBA dopo il periodo universitario trascorso a South Carolina. Quest’anno la Wilson, che in carriera è stata due volte campionessa olimpica, mondiale e WNBA, tre volte MVP, due volte miglior giocatrice difensiva e miglior rookie, sarà anche una delle pochissime atlete a ricevere un pro model: la Nike A’One.
UN LIBRO RACCONTA L’OUTDOOR BRITANNICO
Con un grande evento ospitato dal negozio londinese Outsiders a inizio dicembre è stato presentato “Mountain Style, british outdoor clothing 1953-2000”, libro edito da Isola Press pensato per raccontare la storia dei marchi outdoor britannici. Da Berghaus a Ultimate Equipment, “Mountain Style” ripercorre lo sviluppo e i successi dei più noti brand inglesi. Durante la presentazione al Coal Drops Yard di Londra la casa editrice ha allestito anche una piccola mostra di pezzi d’archivio inclusi nel libro, attirando l’attenzione di molti appassionati e collezionisti.
DIADORA TORNA A LAVORARE
CON HIKMET SUGOER
Dopo qualche mese di stop Diadora torna a far chiacchierare gli appassionati con una nuova release collaborativa che vede tornare a Caerano San Marco il collezionista e designer tedesco Hikmet Sugoer. Il soggetto della collaborazione è la velocità e sono state auto tedesche e pittura futurista a ispirare Sugoer nella realizzazione dell’”Art of Speed” pack, che comprende V7000 e Atomo V7000 made in Italy in una colorway grigia con dettagli rossi. Per la release di questo pack il fondatore di Solebox e Sonra ha scelto lo store parigino di KITH a due passi dagli Champs Elysées per l’unica uscita “fisica”, accompagnata da un lancio online sui siti di Sonra e Diadora.
TIMBERLAND E SNS TRA NOVITÀ E TRADIZIONE
Nel corso del 2024, Timberland è stato protagonista di diverse uscite molto apprezzate dal pubblico, un lungo elenco chiuso dalla Euro Hiker firmata dal negozio svedese Sneakersnstuff. Il team del negozio scandinavo ha voluto pagare tributo alla storia del marchio e alla tradizione Hip-Hop di cui è parte andato a recuperare alcuni particolari “abbinamenti culinari”: durante gli Anni ’90 la scena newyorkese ha gergalmente ribattezzato due colorazioni dell’Euro Hiker originale “Mac & Cheese” e “Beef & Broccoli” poiché realizzate rispettivamente beige con accenti grigi e marroni con dettagli verdi. Per questo SNS ha voluto proporre la “Meatballs & Mashed Potatoes”, polpette e puré, una combinazione nordica i cui colori sono stati ripresi per quest’uscita.
KIDS OF IMMIGRANTS
FIRMA DUE AIR MAX SNDR
PRIMA USCITA UFFICIALE PER ADIDAS E HARTCOPY
In pochi anni di attività, Hartcopy ha saputo diventare una delle pubblicazioni di riferimento nel mondo delle sneaker, grazie principalmente alla frequenza giornaliera dei suoi post ricchi di informazioni e all’annuario con cui raccolgono le migliori uscite, ormai vicino alla quarta edizione. Questa popolarità ha dato la possibilità ad Hartcopy di lavorare con diverse aziende tra cui adidas, per cui ha realizzato una particolare BW Army Trainer mostrata per la prima volta durante la Paris Fashion Week di gennaio 2024 e resa disponibile al pubblico lo scorso novembre su Hartcopy.store, attraverso l’app Confirmed, da KITH per gli USA e da Beams per il mercato nipponico.
Kids of Immigrants, brand lifestyle fondato dal liberiano-americano Weleh Dennis e dall’honduregno-americano Daniel Buezo, torna a collaborare con Nike rilasciando una collezione che comprende due diverse colorway dell’Air Max SNDR, modello trail running di fine Anni ’90 recentemente riproposto dallo Swoosh. Il progetto, curato dal designer Drew Bar, è stato presentato in anteprima durante l’ultimo ComplexCon e rilasciato successivamente in tutto il mondo. Questa seconda collaborazione tra Nike e Kids of Immigrants è stata ampiamente riconosciuta come una delle migliori uscite del 2024, mentre già si discute di una possibile nuova release in programma per quest’anno.
ASICS PAGA TRIBUTO
ALLA LEGGENDA DI SENNA
Tra gli elementi che hanno maggiormente stupito nel 2024 di ASICS c’è senza dubbio l’enorme qualità delle release regionali realizzate durante l’anno. L’ufficio brasiliano del marchio ha curato la realizzazione di due speciali GEL-Kayano 14 dedicate ad Ayrton Senna, rilasciate appunto in Brasile in concomitanza con l’uscita della mini-serie Netflix “Senna”. Il modello è stato rilasciato in due colorway che riprendono la livrea di due delle auto più celebri guidate dal pilota durante la sua carriera: la Lotus 97T “John Player Special” nera e oro e la leggendaria McLaren MP4/4 bianca e rossa pilotata insieme ad Alain Prost durante il campionato di Formula 1 del 1988.
UNA VECCHIA SALOMON
È
PRONTA PER IL RITORNO
Dopo l’ottimo lavoro fatto con la Speedcross 3, con cui ha recentemente lavorato anche Vandy the Pink per realizzare un’edizione limitata, Salomon ha attinto nuovamente dal suo archivio per la prossima uscita. Il marchio francese ha infatti deciso di riportare sugli scaffali la XT-Whisper, modello trail running che ha fatto il suo debutto nel 2000 come alternativa per il pubblico femminile alla XT-Hawk, uno dei best seller dell’azienda al tempo. Proposta questa volta come scarpa unisex, la nuova XT-Whisper è già disponibile in molti negozi di sneaker nella colorway di debutto “Treetop/Wren/Sulphur Spring”.
ALTRA E ROA HIKING AL DEBUTTO INSIEME
Da 15 anni Altra è considerato uno dei brand trail running più all’avanguardia presenti sul mercato, mentre ROA è tra i marchi che hanno lavorato meglio con il mix di fashion, streetwear e outdoor che ha dominato le collezioni e i lookbook nelle ultime stagioni. Almeno apparentemente questa insolita partnership non avrebbe dovuto portare lontano, invece da elementi comuni di design, funzionalità e look è nata questa Timp 5 in edizione limitata, finalmente disponibile dopo essere stata mostrata in anteprima la scorsa estate. Suola Vibram, membrana impermeabile Gore-Tex e una colorway molto Anni ’90: una combinazione vincente.
DR. MARTENS AFFIDA LA LOWELL
AD AWAKE NY
Prosegue il percorso di rinnovamento di Dr. Martens avviato sotto la guida di Darren McCoy, che sceglie il marchio newyorkese Awake NY come primo collaboratore a realizzare uno special make-up della Lowell, modello dal look vintage introdotto a catalogo quest’anno. Angelo Baque e i suoi collaboratori hanno scelto di rivestire la moc-toe della Lowell interamente in cavallino con occhielli cromati e lacci a contrasto, il tutto in due diverse varianti: verde e blu. Entrambe le Dr. Martens Lowell x Awake NY sono disponibili nei flagship e sul sito del marchio inglese, nei migliori negozi di sneaker e nel flagship Awake di Manhattan.
UN MODELLO INEDITO
PER L’OAKLEY
FACTORY TEAM
Lo scorso dicembre Oakley ha presentato la Ibex, ultima creazione del design team del Factory Team Project nato dalla partnership con il marchio californiano Brain Dead. Ancora una volta il modello ha evidenti rimandi al portfolio di enorme sperimentazione di Oakley, ma invece di trarre nuovamente ispirazione dalla fine degli Anni ’90 sembra riprenda linee, layer e dettagli dei modelli high-tech di inizio Anni ’00. La Ibex è già disponibile in due varianti colore nella collezione fall-winter attualmente disponibile nei negozi, insieme a Edge Boot e Flesh Sandal.
AIMÉ LEON DORE FESTEGGIA
CON NEW BALANCE
Per celebrare al meglio i dieci anni di attività del marchio, Aimé Leon Dore ha deciso di riproporre la sua prima sneaker collaborativa in assoluto: una New Balance 997 presentata nel 2019 oggi molto ricercata da collezionisti e appassionati. La differenza rispetto all’uscita originale è che questa volta le colorway proposte non sono state due, ma una sola “mischiata”. La release, annunciata a sorpresa con un video sui social e un breve testo sul sito del marchio newyorkese, ha colto molti alla sprovvista ma le poche paia disponibili sono comunque andate sold out molto rapidamente.
LONDON CALLING
Come si resta rilevanti per tre decenni? Ce lo spiega Offspring
di Marco Rizzi
La pandemia ha certamente cambiato molti aspetti del mondo delle sneaker e del retail, ma c’è chi come Offspring è presente sulla scena da quasi 30 anni e ha dovuto affrontare questi mutamenti generazione dopo generazione. Abbiamo parlato del negozio londinese con Aman Tak, che ci ha raccontato la sua storia e il suo lavoro.
Qual è il tuo ruolo con Offspring e da quanto lavori qui? Mi occupo di buying, marketing e sviluppo prodotto per Offspring, qui a Londra. Ormai lavoro qui da 20 anni, sono arrivato subito dopo l’università.
Il negozio si sta avvicinando al suo trentesimo anno di attività ed è senza dubbio uno degli sneaker store più riconoscibili di Londra. Come descriveresti il rapporto tra Offspring, la città e la sua sneaker scene?
G, il fondatore, ha aperto il primo negozio nel 1996 a Covent Garden, a Londra. Il 2026 ci vedrà compiere 30 anni, un grande traguardo che dice molto del suo lavoro e di quello del nostro team. Negli anni abbiamo costruito e servito una community globale ma Londra rimane il nostro punto di partenza. Siamo nati e cresciuti qui, questa è la nostra base. Il nostro focus principale è quello di mettere le scarpe ai piedi degli appassionati in UK e assicurarci che finiscano a chi possa apprezzarle e indossarle realmente, specialmente a Londra. Con questo presupposto abbiamo costruito un rapporto personale e genuino con i nostri clienti, gettando le fondamenta per la nostra community
Nel corso degli anni avete prestato particolare attenzione ai progetti con le community, coinvolgendo le persone e rendendo le uscite più desiderate disponibili per i veri collezionisti e appassionati. Il vostro ultimo negozio, quello di King’s Cross, è stato addirittura modellato per avere spazi dedicati a questo tipo di attività. Cosa rende la possibilità di connettersi con clienti e sneakerhead così importante per Offspring? Ci siamo resi conto che nessuno stava comunicando con i clienti come loro avrebbero voluto, quindi G e io abbiamo utilizzato Instagram per farlo. Ci siamo accorti che stavamo entrando in contatto con le persone in modo naturale, andando oltre le scarpe. Erano una connessione personale e l’amore per la scena a far stare insieme persone che provenivano da qualunque percorso di vita, che in fin dei conti volevano soltanto essere riconosciute e ascoltate. Abbiamo capito che c’era bisogno di uno spazio dove le community potessero riunirsi e condividere tutto ciò di cui ti ho parlato, così abbiamo avuto l’idea di realizzare questo spazio “platform” nel nostro nuovo negozio. Un community hub che le persone potessero usare liberamente, uno spazio per la gente. Ormai è passato un anno da quando abbiamo inaugurato e abbiamo organizzato alcune attivazioni incredibili, mostre e workshop per e dalla nostra community.
Pensi che collaborazioni e special make-up abbiano lo stesso valore culturale che avevano in origine? Cos’è cambiato di più: il pubblico o il sistema retail? Difficile da dire. Penso ci sia ancora posto per questi progetti ma cre-
do ci sia stato un momento in cui erano semplicemente troppe e hanno un po’ perso il loro scopo. È sempre un grande onore poter collaborare con un brand ma penso che i consumatori vogliano qualcosa con una ragione, uno scopo, o essere parte della storia. Abbiamo utilizzato questo approccio un po’ di volte ormai, coinvolgendo i consumatori nel processo e abbiamo qualcosa in arrivo il prossimo anno realizzato proprio così: per la comunità, dalla comunità.
Basandoti sulla tua esperienza cosa dovremmo aspettarci dal futuro delle sneaker e cosa ti piacerebbe veder cambiare andando avanti?
Penso il futuro sia brillante per l’industria. C’è un sacco di prodotto interessante in calendario da tutti i brand e storie ben raccontate a cui possiamo collegarci per raccontarle. Alcune puntano sull’innovazione, altre sul look rétro e questo dà la possibilità alle aziende di attirare un nuovo tipo di pubblico. Ciò si riflette anche nella capacità del consumatore di oggi di essere più espressivo e individuale: comprano ciò che gli piace al posto di ciò che internet gli dice essere bello e ormai scherziamo sul fatto che le general release sono le nuove limited edition per la velocità con cui vanno sold out.
Per quanto riguarda il cambiamento penso che la gente debba rivedere le sue aspettative riguardo ciò che considerano “di successo”.
Ora siamo usciti dalla bolla in cui le sneaker andavano sold out in una giornata. Questo non è un fallimento quanto un livellamento. Le cose continuano a vendere bene, semplicemente lo fanno con un ritmo più normale e, ragionando dal punto di vista di un’azienda, è bello che un ragazzo possa semplicemente entrare in negozio, trovare qualcosa, toccarlo, provarlo e comprarlo. Penso anche che le persone abbiano iniziato a dare priorità a ciò che è realmente importante dopo il Covid, quindi le feste e la famiglia hanno la precedenza rispetto al comprare ogni uscita e questo non è assolutamente negativo, anzi speriamo possa continuare così.
In alto: Aman Tak, marketing manager di Offspring Sotto: due immagini del negozio di King’s Cross a Londra
L’intervista integrale la trovate su hubstyle.it
THE MOST IMPORTANT PART OF THE JOURNEY IS THE JOURNEY HOME. KITON
YOU’LL KNOW IT WHEN YOU SEE IT.