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“Qual è l’impatto delle tecnologie come la realtà aumentata (AR) o la realtà virtuale (VR) sugli acquisti? I clienti cercano esperienze più interattive anche nel punto vendita fisico?”.
Per la prima volta, nell’ambito della nostra esclusiva e sempre attesa inchiesta “100 punti di vista”, dedicata ad altrettanti punti vendita del settore moda, abbiamo introdotto una domanda specifica sulle nuove tecnologie, tra cui possiamo senz’altro includere anche l’AI.
Le nuove tecnologie stanno trasformando l’esperienza d’acquisto, sia online che nei negozi fisici, offrendo modalità più interattive e immersive. La realtà aumentata (AR) consente di provare virtualmente abiti, accessori e trucchi, come già fanno Zara, Gucci e Sephora nelle loro app e store. La realtà virtuale (VR) porta l’esperienza a un livello successivo, permettendo di visitare boutique digitali o assistere a sfilate in ambienti virtuali. Anche nei negozi fisici l’innovazione è protagonista. Specchi AR, usati da H&M e Uniqlo, mostrano come un capo vestirebbe senza bisogno di provarlo. Nike e adidas sfruttano la realtà aumentata per raccontare la storia dei prodotti o svelarne dettagli tecnici in tempo reale. I brand di lusso come Balenciaga e Louis Vuitton stanno sperimentando showroom virtuali, offrendo esperienze esclusive in 3D. Tuttavia, nel panorama multibrand, il focus resta sull’esperienza in negozio e sul rapporto con il personale, mentre AI, AR e VR non sono ancora centrali. Le voci dei multibrand, piuttosto, raccontano che i social si confermano una vetrina virtuale perfetta per farsi conoscere, ma anche strumenti essenziali per amplificare la visibilità fisica e interagire con i clienti.
Oltre a questo, davvero tanti e stimolanti gli spunti che emergono da questo secondo numero di HUB Style, come di consueto dedicato prevalentemente alle donne. Del resto la moda ha sempre trovato proprio nelle donne una fonte inesauribile di ispirazione, creatività e innovazione. Nel corso della storia hanno giocato un ruolo fondamentale in questo settore, non solo come icone di eleganza, ma anche come stiliste, imprenditrici e leader capaci di ridefinire gli standard estetici e culturali. In questo focus troviamo anche uno speciale dedicato a un capo che è sicuramente significativo e ampiamente presente nel guardaroba femminile: il cappotto.
Il tutto arricchito dalle nostre consuete rubriche e approfondimenti dedicati a storie imprenditoriali e di brand che meritano di essere raccontate e valorizzate nella forma e nella sostanza, come da apprezzata consuetudine per HUB Style: come quella di RRD che celebra i suoi primi 30 anni e Premiata, un’eccellenza artigianale italiana in continua evoluzione.
BENEDETTO SIRONI
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Anno 09 - N.02 / 2025 Periodico bimestrale - Registrazione al Trib di Milano n° 178 del 9 giugno 2017 - Iscrizione al ROC n. 16155 del 23 Novembre 2007
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: l’eleganza che sfida
Canadian : design senza compromessi Arovescio : attraverso il tempo
Alla corte del cappotto
CHE NON CONOSCE TEMPO
Una fusione di estetica vintage e maestria artigianale. La nuova collezione Sézane x Lucía Vergara nasce dalla connessione naturale tra Morgane Sézalory e la stilista del brand Après Ski, unendo due mondi animati dalla stessa passione per il viaggio e la creatività. Un omaggio all’autenticità e alla bellezza senza tempo. Intrisa di colori vivaci, ricami dettagliati e tessuti pregiati, la collezione comprende 30 capi in edizione limitata, tra cui alcuni per bambini, e una selezione di articoli per la casa, destinati a conquistare chiunque desideri portare un po’ di quella magia nel proprio quotidiano.
LA NUOVA FRONTIERA DEL DESIGN SOSTENIBILE
Blauer USA e Pirelli hanno presentato una capsule collection che celebra l’incontro tra due marchi iconici, noti per il loro approccio all’avanguardia in termini di innovazione e design. La collezione Blauer x Pirelli, composta da quattro esclusivi capispalla no-gender, è il risultato di un’inusuale fusione tra la funzionalità tecnica di Blauer e la passione per il design e la performance di Pirelli, con una particolare attenzione alla sostenibilità.
Il progetto “Ciao amore ciao” di Sara Lorusso, in collabo razione con Momonì, celebra il corpo femminile come narratore di storie intime ed emozionali. Attraverso im magini poetiche, Lorusso esplora la pelle come linguag gio di esperienze universali. La mostra, che debutterà il 13 febbraio a Milano, promuove la diversità e l’inclu sione, con il ricavato delle fotografie destinato a Mama Chat, un’iniziativa di supporto per le donne in difficoltà. Il progetto sarà esposto anche nelle boutique Momonì di Milano, Bologna e Firenze.
UGG e sacai hanno presentato il secondo capitolo della loro collaborazione, proponendo tre nuovi modelli di calzature in un’inedita fusione di comfort ed eleganza. Chitose Abe, designer e direttore creativo di sacai, ha mescolato l’essenza di UGG con la sua visione di ibridazione, creando calzature iconiche arricchite da un tocco sofisticato. Ispirata dalla natura e la “wilderness”, Abe ha giocato con silhouette distorte e oversize, portando in passerella un mix di libertà, naturalezza e anticonformismo. Mocassini e stivali da escursionismo, con dettagli in shearling, sono stati combinati con capi avvolgenti e piegati, dando vita a pezzi completamente nuovi.
In occasione del suo 60° anniversario, K-Way celebra il suo iconico viaggio nel mondo dell’abbigliamento pratico e funzionale con una mostra globale che racconta la poesia nascosta nel quotidiano. “In Y/Our Life – The Hidden Side of Everyday Things”, inaugurata il 25 febbraio 2025 al Museo della Permanente di Milano, offre un affascinante percorso tra archivi storici, design e arte contemporanea. Il progetto esplora il legame profondo tra K-Way e altri brand simbolo della vita quotidiana, come Bic, Polaroid, Moleskine, Bialetti, e molti altri, che hanno plasmato la nostra routine.
P448 rinnova la sua collaborazione con Vibram, leader mondiale nella produzione di suole ad alte prestazioni, presentando due nuove varianti di Monalea, l’iconica hiker-sneaker ibrida che unisce lo spirito del trekking alla comodità urbana. Le nuove colorazioni, Blue Colarl, Halfmoon Fish, Giant Red e Nautilus, evocano la potenza e la bellezza dell’oceano, con tonalità vivaci e affascinanti, perfette per chi desidera distinguersi durante le avventure all’aperto.
“Mercy” è la nuova collezione di Gerrit Jacob per l’autunno-inverno 2025, che esplora tematiche di fede, dubbio e ribellione attraverso una fusione estetica, religiosa e spirituale. Ispirata dalle esperienze personali con il cristianesimo, la collezione presenta capi che mescolano reverenza e sovversione, riflettendo sulla lotta tra credenze tradizionali e disillusione. La collezione include capi con stampe distorte e colorazioni sature, simboli di un viaggio emotivo di trasformazione personale. Unendo l’artigianato contemporaneo a una riflessione profonda sulla cultura e sulla spiritualità, “Mercy” invita il pubblico a riconsiderare il valore delle tradizioni e la forza di reinventare il proprio percorso.
CHE CELEBRA IL GENIO SPAGNOLO
Milano si prepara ad accogliere un evento imperdibile per gli amanti della moda e del design: la prima esposizione monografica in Italia dedicata a Cristóbal Balenciaga
La mostra “Balenciaga – Shoes from Spain Tribute”, visitabile a Palazzo Morando a Milano dal 21 febbraio al 2 marzo 2025, celebra appunto i 130 anni dalla nascita del leggendario couturier spagnolo, ponendo l’accento sulla sua intramontabile modernità attraverso un dialogo creativo con il mondo delle calzature spagnole. Questa è un’occasione unica, in concomitanza con MICAM e Milano Moda Donna di febbraio 2025, per immergersi appunto nel genio di un maestro che ha rivoluzionato la silhouette femminile.
Marella lancia una capsule collection esclusiva di blazer in collaborazione con Emily Ratajkowski. La collezione, composta da sette modelli, offre soluzioni versatili che spaziano dal look da ufficio all’outfit da sera, con dettagli come l’oversize e i cut-out. I colori variano dai classici nero, blu e bianco ai toni naturali, con un tocco di rosso brillante. Realizzati in lino, denim e nappa, i capi riflettono lo stile sofisticato e indipendente di Emily, icona femminile contemporanea.
ESCLUSIVA PER LA PE 25
Questa esclusiva collaborazione nasce dall’incontro tra due icone della moda: lo storico zoccolo Pescura di Scholl e il raffinato tacco Gringo di N21. Il risultato è una reinterpretazione contemporanea e femminile che unisce eleganza e praticità, caratterizzata da una fibbia oversize che conferisce un tocco audace e distintivo. Proposte in una palette di colori senza tempo, le calzature della capsule collection N21xScholl sono pensate per adattarsi a qualsiasi occasione, dalle vacanze al mare alle giornate soleggiate in città. I sandali Pescura Gringo offrono il perfetto equilibrio tra stile e comodità, rendendoli l’accessorio ideale per la stagione estiva 2025.
Puma e BMW M Motorsport alzano l’asticella dello stile e della performance con una nuova collezione che rende omaggio all’iconica BMW M4. Unendo il dinamismo del motorsport all’appeal dello streetwear contemporaneo, questa collaborazione è una sintesi perfetta di innovazione, velocità e design. La collezione trae ispirazione dalla livrea distintiva della BMW M4, un simbolo di potenza e velocità che non passa inosservato. Le grafiche audaci si fondono con linee pulite per un’estetica che esprime energia e movimento. I capi principali, tra cui hoodie, t-shirt e shorts, sono pensati per chi cerca versatilità e comfort, offrendo performance ottimali sia in pista che nelle strade della città.
MYKITA e 032c hanno svelato in anteprima Bear, la quarta release della loro esclusiva collaborazione. Con il suo design dinamico e futuristico, Bear rappresenta l’essenza di un’estetica minimalista e raffinata, pensata per un lifestyle che scorre tra il giorno e la notte. Realizzati in acciaio inossidabile, gli occhiali presentano linee sinuose e avvolgenti, perfetti per unire resistenza e adattabilità. Ogni montatura nasce da oltre 80 fasi di lavorazione manuale, tra cui l’iconica cerniera a spirale brevettata, simbolo della filosofia di eleganza tecnica del brand.
Pleats Please Issey Miyake riapre con un nuovo progetto firmato dalla designer giapponese Nao Tamura a Roppongi, che cattura l’essenza dell’innovazione e della tradizione del brand. Il design dello store, caratterizzato da una linea inclinata di 25° all’ingresso, divide lo spazio in quattro aree tematiche: una dedicata alle proposte più sperimentali del brand, una alla presentazione del prodotto, una al concetto e allo sviluppo degli abiti e, infine, una per l’esperienza diretta del cliente. L’intero spazio si ispira ai laboratori di plissettatura, dove ogni capo prende vita attraverso processi meticolosi e unici.
SANTONI INAUGURA UNA BOUTIQUE INNOVATIVA
In occasione del suo cinquantesimo anniversario, Santoni ha inaugurato una nuova boutique a Milano, progettata da Patricia Urquiola, in via Monte Napoleone. Situata in un palazzo storico, la boutique offre un’esperienza immersiva che va oltre lo shopping, con un’area laboratorio per dimostrazioni artigianali e uno spazio Bespoke per la personalizzazione delle calzature e servizi esclusivi. Lo spazio, raffinato e accogliente, mescola design contemporaneo e tradizione artigianale, con una palette cromatica calda e materiali pregiati come marmi italiani. Questa nuova visione dell’esperienza di shopping sarà replicata nei prossimi flagship store, tra cui quello di New York.
APRE UN TEMPORARY FLAGSHIP STORE A MILANO
Valentino inaugura il suo temporary flagship store a Milano, in via Santo Spirito 4, per sostituire temporaneamente la storica boutique di via Monte Napoleone 20 durante la ristrutturazione. Distribuito su 800 metri quadrati e sette piani, lo spazio accoglie le collezioni uomo e donna, gli accessori Valentino Garavani e le fragranze del brand. Prossimamente, sarà disponibile anche Pavillon Des Folies, la collezione primavera estate 2025 firmata da Alessandro Michele.
A partire da febbraio 2025, IXOS entra ufficialmente nel mondo di La Rinascente, il celebre department store italiano, con l’inaugurazione di corner esclusivi nelle storiche sedi di Milano, Torino e Roma. Un’opportunità unica per il pubblico di scoprire in anteprima la nuova collezione spring-summer 2025 del brand. I corner IXOS offrono un’esperienza immersiva, pensata per chi considera la moda come un’espressione personale. La collezione SS 2025 celebra l’individualità, proponendo capi sofisticati e originali che raccontano storie di unicità, invitando a vivere ogni giorno come un palcoscenico di eleganza moderna e senza tempo.
JIMMY CHOO SCEGLIE SCANDICCI PER LA SUA SEDE LOGISTICA
Jimmy Choo ha annunciato l’apertura dei suoi nuovi uffici per la supply chain a Scandicci, Firenze. Il nuovo edificio di 3.000 metri quadrati, distribuiti su tre livelli, ospiterà uffici e magazzini, mentre un seminterrato di 2.600 metri quadrati sarà dedicato a parcheggi e locali tecnici. L’architettura del progetto integra materiali e tecnologie avanzate, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale. Inoltre, il sito industriale scelto per la costruzione è stato riqualificato, evitando così l’uso di nuovi terreni e contribuendo al rinnovamento dell’area.
FLAGSHIP
Stone Island ha riaperto il suo flagship store a Parigi, ubicato in Rue St. Honoré 223, all’interno di un palazzo in stile Haussman. Con una superficie di oltre 200 metri quadrati, il negozio incarna il retail concept globale del brand, sviluppato insieme a OMA/AMO, che esalta l’innovazione e l’uso di materiali all’avanguardia, puntando a coinvolgere la community. Per celebrare l’occasione, Stone Island ha organizzato un evento esclusivo al ristorante La Belle Epoque, dove un centinaio di ospiti hanno assistito a una performance della band jazz BADBADNOTGOOD, seguita da una cena e un DJ set di Sam Gellaitry
Un viaggio alla scoperta di Premiata, dalle sue radici artigianali alla visione di un lusso contemporaneo, oltre le sneaker, esplorando le sfide e le innovazioni che definiscono l’identità del marchio
di Valeria Oneto
Premiata rappresenta l’eccellenza artigianale italiana, con una forte spinta innovativa, capace di conquistare i mercati internazionali senza mai tradire le proprie radici. In questa intervista, Carlotta Mazza, sales & marketing director, condivide con Hub Style la sua visione per il futuro, dall’espansione nei mercati emergenti alle nuove collezioni, incentrate su sostenibilità, design all’avanguardia e un lusso responsabile. Un viaggio nella lunga storia della realtà marchigiana, un’analisi approfondita di come Premiata intende rispondere alle sfide del mercato globale, mantenendo la sua unicità e il forte legame con la tradizione.
Premiata è un marchio che affonda le proprie radici in una tradizione artigianale ultracentenaria. Come descrivereste l’evoluzione del brand, dalla bottega storica di Montegranaro alla consolidata realtà internazionale di oggi?
Riteniamo che il nostro brand è un perfetto esempio di come l’heritage artigianale possa evolversi nel tempo senza perdere la propria identità. La storia della nostra famiglia ha inizio a Montegranaro, nelle Marche, dove l’arte della calzatura di pregio
capacità di fondere tradizione e sperimentazione: la qualità manifatturiera, che è il nostro dna, si è arricchita di ricerca stilistica, di tecnologie avanzate e soprattutto di una forte spinta creativa. Oggi Premiata è un marchio globale, riconosciuto per il suo design distintivo e d’eccellenza, senza mai dimenticare le proprie origini.
La nuova collezione FW 25 trae ispirazione dalla leggendaria spedizione di Shackleton. Come questa narrazione epica si è tradotta nei dettagli stilistici e concettuali della collezione?
La collezione FW 25 di Premiata si ispira alla leggendaria spedizione di Shackleton, trasformando i valori di resilienza, leadership e coraggio in un’estetica distintiva. I materiali robusti, le finiture vissute e le lavorazioni ricercate evocano le sfide estreme affrontate dall’equipaggio, mentre le silhouettes e i dettagli tecnici richiamano l’equipaggiamento degli esploratori. Ogni elemento della collezione racconta questa epica avventura, con un equilibrio tra funzionalità e stile contemporaneo, esaltando lo spirito di adattamento e determinazione che ha reso immortale quella spedizione.
Il simbolo di Premiata è diventato iconico nel tempo. Qual è il suo significato profondo e quale messaggio vuole trasmettere al pubblico?
i tratta di un disegno difficile da identificare, una sorta di croce con due raggi che scendono verso il basso, che ricorda un carattere orientale. Questo simbolo esiste nella lingua scritta giapponese d è parte del complesso alfabeto di quel Paese, rappresentando il suono “ho”. Da solo non ha un significato preciso ma, se associato ad altri simboli, può riferirsi a concetti come “giorno”, “tempo” o persino “essere umano”. Mio padre Graziano, direttore creativo e ceo, ha più volte dichiarato che Premiata vuole “rompere gli schemi”, andare “oltre i tabù” e simboleggiare la libertà. Secondo questo
A destra, un’immagine della collezione estiva che propone un total look completo anche di borse e zaini. Sotto, alcuni momenti della produzione artigianale
ideale, quel logo potrebbe rappresentare un’esplosione verso l’ester no, qualcosa che si spezza, che si trasforma. Lo scopo dell’azienda è quello di “proiettarsi oltre” per anticipare il futuro. E quel simbolo ispira un movimento verso chi guarda, come un impulso che spin ge in avanti. Potrebbe essere proprio questo il significato nascosto. Probabilmente, il fatto stesso che non si comprenda cosa significhi il logo di Premiata è, in realtà, il vero significato del logo.
Come ha chiuso Premiata il 2024 a livello finanziario?
Premiata ha chiuso positivamente l’anno, confermando le aspetta tive. Nel 2024, il fatturato ha continuato a crescere, consolidando il trend espansivo degli ultimi anni. Gli indicatori di crescita mostra no una risposta in linea con le nostre previsioni, con un rafforza mento del mercato domestico e una solida crescita internazionale. Le strategie aziendali hanno garantito una domanda sostenuta e un posizionamento sempre più forte nel settore.
A proposito di distribuzione, quale percentuale del vostro business è legata al mercato italiano e quale a quelli esteri? Ci sono aree geografiche emergenti su cui state intensificando gli investimenti?
Il nostro business è fortemente orientato all’estero, con il 70% del fatturato proveniente dai mercati internazionali e il 30% dall’Italia. Stiamo assi stendo a una crescita particolarmente inte ressante in Europa, in Turchia e nel sud-est Asiatico. Con particolare attenzione alla Corea. Aree che si stanno affermando come veri hub strategici per rafforzare ul teriormente la nostra presenza globale.
La prima linea di calzature si pre senta come un tributo all’eccellen za manifatturiera italiana. Quali innovazioni tecniche e stilistiche ca ratterizzano questa collezione e in che modo si distingue all’interno del panorama calzaturiero di lusso?
Questi prodotti sono la vera essenza di Premiata, la prima linea rappresenta un connubio perfetto tra tradizione e innovazione. Pur mantenendo il rigore e l’eccellenza della manifattura artigianale italiana, si distingue per l’utilizzo di materiali all’avanguardia e soluzioni stilistiche moderne. Questa combinazione di qualità, funzionalità e innovazione ci permette di posizionarci come un brand di lusso che non solo celebra l’artigiana lità, ma anticipa le esigenze di un mercato globale sempre più attento alla ricerca del nuovo.
L’ingresso di Premiata nel segmento dell’abbigliamento, se gna una nuova tappa del percorso aziendale. Quali sono le li nee guida che orientano questa evoluzione e come si inserisce nella visione complessiva del brand?
Stiamo raggiungendo una tappa fondamentale nel nostro percorso di evoluzione e crescita. Questa nuova fase si fonda su alcune li nee guida essenziali: la continuità della qualità artigianale che ha sempre contraddistinto il marchio, l’innovazione nelle forme e nei materiali, e la capacità di rispondere alle esigenze di un cliente globale che cerca non solo il prodotto, ma un’esperienza e un’identità stilistica completa. Abbiamo scelto di sviluppare una collezione che amplifichi l’estetica distintiva di Premiata, con una visione coerente di eleganza contemporanea e funzionalità. Un’evoluzione in linea con la nostra visione complessiva di brand, che non vuole semplicemente essere un marchio di scarpe, ma un’icona di lifestyle, che offre una proposta completa per un consumatore esigente. Il nostro obiettivo è fare di Premiata un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza unica, unendo moda e performance senza tradire le radici artigianali.
La distribuzione rappresenta una leva strategica fondamentale. Come vi muovete in termini di canali di vendita, tra retail
Le stringate femminili in pelle rossa lavorata al laser della collezione SS 25, un’immagine della giacca in nylon genderless ispirata alla spedizione Shackleton
diretto, wholesale e piattaforme digitali?
Il wholesale resta il nostro principale canale di vendita, ma le piattaforme digitali stanno acquisendo sempre più importanza, registrando una crescita significativa. Anche il retail diretto è in espansione: di recente abbiamo inaugurato nuovi store, tra cui uno in Turchia, e a breve apriremo una boutique a Parigi. Questo percorso ci consente di rafforzare il legame diretto con i clienti e consolidare la nostra presenza nei mercati strategici.
Il cliente Premiata è esigente e attento alla qualità. Quali sono i tratti distintivi di questo target e come si evolvono le vostre proposte per rispondere alle sue aspettative?
Abbiamo consolidato una clientela sempre più fidelizzata, segno che il nostro prodotto è apprezzato da un pubblico consapevole, attento all’artigianalità, all’innovazione e alle tendenze. Questo target ricerca durabilità, funzionalità ed estetica contemporanea, con un forte desiderio di esclusività. La nostra collezione non è solo un prodotto, ma un’esperienza che esprime uno stile di vita sofisticato. Inoltre, l’attenzione al servizio clienti e alla personalizzazione rafforza il legame con i nostri clienti, rispondendo in modo mirato alle loro esigenze.
In un mercato in cui l’innovazione si intreccia sempre più con la sostenibilità, quali sono le vostre priorità e le iniziative intraprese per coniugare estetica e responsabilità ambientale?
Per noi, da sempre, innovazione e responsabilità vanno di pari passo. Ci affidiamo a una filiera sostenibile, in cui l’eccellenza dei materiali e dei pellami si unisce a processi di produzione e approvvigionamento più green, evitando ogni forma di spreco. Questo significa
La collezione FW 25 di Premiata fonde innovazione, artigianalità e sostenibilità con un’estetica genderless. Ispirata alla spedizione di Shackleton, incarna resilienza e adattabilità nella vita urbana. La Prima Linea omaggia la tradizione con calzature in cuoio, arricchite da suole Vibram per un tocco moderno. L’abbigliamento unisce sartorialità e funzionalità con capispalla in nylon tecnico, felpe e t-shirt in tessuti pregiati. Maglieria in lana e seta completa la proposta. Ogni pezzo riflette maestria artigianale e impegno per l’eccellenza, consolidando Premiata nel lusso globale.
Della SS 25 gli stivaletti femminili con distintiva forma “en pointe” dal fascino dark e i
selezionare fornitori che rispettano rigorosi standard ambientali, investire in tecnologie a basso impatto e garantire un ciclo produttivo etico e trasparente. Il nostro obiettivo è coniugare estetica e responsabilità, offrendo prodotti che rappresentano il perfetto equilibrio tra artigianalità, qualità e rispetto per l’ambiente.
Guardando al futuro, quali sono i prossimi obiettivi di crescita e le sfide che ritenete cruciali per mantenere la vostra identità e il vostro successo?
Il futuro di Premiata punta a una crescita ambiziosa, restando fedele alla propria identità. Vogliamo consolidare la presenza in nuovi mercati, ampliando l’offerta di prodotti ed esperienze. La principale sfida è mantenere l’equilibrio tra tradizione e innovazione, unendo artigianalità e sostenibilità alle esigenze di un mercato in evoluzione. Continueremo a investire in design e qualità, restando competitivi senza perdere la nostra essenza.
Premiata è sinonimo di eccellenza e ricerca. Qual è, oggi, la vostra visione del lusso premium e come intendete declinarla nelle prossime collezioni?
La nostra visione del lusso premium unisce qualità, artigianalità e innovazione per creare prodotti che vanno oltre l’estetica, diventando esperienze autentiche. Il lusso non è solo esclusività, ma anche sostenibilità, funzionalità e cura dei dettagli in ogni fase produttiva. Per Premiata, significa fondere tradizione e innovazione in collezioni dal design audace, con artigianalità impeccabile e tecnologie avanzate. Ogni prodotto è più di un accessorio di moda: è un simbolo di lifestyle sofisticato, con radici nell’heritage italiano e uno sguardo globale.
Una moda etica, responsabile e inclusiva che nasce dalla creatività e dalla forza delle donne, per le donne.
Sempre più realtà emergenti stanno ridefinendo il settore, mettendo al centro valori di sostenibilità ed empowerment femminile
di Sara Fumagallo
Significa “giardino recintato” in persiano antico. Ed è proprio l’antica Persia l’ispirazione del brand. Pairi Daeza nasce nel 2020 dalla mente creativa di Yasaman Rezaee e quella imprenditoriale di Nastaran Rezaee per creare collezioni in collaborazione con piccole comunità di artigiani emarginati che vivono in Iran. Made in Italy e responsabile, la sua visione è quella di recuperare un’identità soppressa e un patrimonio in via di estinzione attraverso l’arte e l’artigianato iraniani. Il risultato? Una moda unica, ibrida e non convenzionale in cui l’Oriente incontra l’Occidente e il misticismo si fonde con la praticità. I processi lenti sono al centro dell’identità del marchio che sviluppa collezioni rispettose sia dell’ambiente che delle persone.
Instagram. @pairi_daeza pairidaezashop.com
Zazi crede nell’empowerment femminile. Fondato nel 2017 ad Amsterdam da Jeanne de Kroon, il marchio intreccia culture e tradizioni attraverso narrazioni e design co-creati con comunità di artigiane, tutte guidate da donne. Ogni collezione celebra l’abilità e la creatività di chi tesse, crea e trasforma materiali, raccontando storie di inclusione, maestria artigianale e impegno verso l’ambiente. Con un approccio etico e responsabile, Zazi ridefinisce il concetto di lusso, ponendo al centro il rispetto per la comunità e per il pianeta. E in occasione della Milano Fashion Week presenta un viaggio immersivo che onora l’arte, l’heritage e la resilienza delle donne artigiane di tutto il mondo: The Voice of Craft Beyond Borders.
Instagram. @zazi.vintage zazi-vintage.com
L’eleganza intramontabile del cappotto trova un equilibrio perfetto tra tradizione sartoriale e innovazione, con un mercato globale in forte espansione che celebra l'artigianalità contemporanea
di Valeria Oneto
Il cappotto classico femminile rappresenta un elemento imprescindibile nel guardaroba di ogni donna, unendo funzionalità ed eleganza senza tempo. Nel 2024, questo capo ha vissuto una rinnovata attenzione, sia per le tendenze contemporanee sia per l'evoluzione del mercato globale. Le passerelle dell'AI 24/25 hanno evidenziato un ritorno a silhouettes classiche, arricchite da dettagli moderni. I cappotti con cintura, anche in cuoio a contrasto, sono diventati un must-have, offrendo una fusione tra tradizione e innovazione. Colori neutri come il cammello, la vicuña, il nero e il grigio dominano la scena, mentre tessuti pregiati e linee minimaliste enfatizzano l'eleganza discreta. Il mercato globale dei coat femminili ha registrato una crescita significativa nel 2024. Negli Stati Uniti, il settore dei cappotti e delle giacche ha generato un fatturato di 7,08 miliardi di dollari. In Cina, il settore ha raggiunto i 7,451 miliardi di dollari nello stesso anno. A livello globale, si prevede che il commercio dell'abbigliamento invernale raggiungerà i 440,5 miliardi di dollari entro il 2030 (fonte: Alibaba). In Italia, il segmento moda ha registra-
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Come sono cambiate, negli ultimi anni, le preferenze delle consumatrici nel segmento dei cappotti? Quali tendenze hanno influenzato maggiormente il vostro processo creativo e produttivo?
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Qual è il vostro target principale e come interpretate stile ed esigenze del vostro pubblico femminile?
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Quali sono le tendenze di design, tessuti e fantasie per le prossime stagioni? State puntando su innovazioni
tecnologiche e/o su un approccio sostenibile? Quali opportunità e sfide vedete in queste scelte?
4 Elementi esterni quali social media, e-commerce, cambiamenti climatici e inclusività stanno ridefinendo il mercato dei cappotti da donna? Se sì, in che modo?
5 In un mercato competitivo come quello odierno, quali
MARIA GIOVANNA PAONE president KITON
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Le donne interpretano il cappotto in modo diverso a seconda delle aree geografiche, ma per Kiton rimane un capo essenziale, sinonimo di comfort ed eleganza. Prediligiamo le maniche a kimono, ampie o
to alcune fluttuazioni nel 2024. Secondo la Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI), il fatturato complessivo del settore è stimato a circa 97,7 miliardi di euro, con un export della moda femminile italiana cresciuto del 2,4%, raggiungendo 10,2 miliardi di euro (fonte: Milanofinanza). La tradizione sartoriale italiana continua a essere un pilastro nel settore dei cappotti femminili. I brand intervistati nella nostra inchiesta rappresentano infatti l'eccellenza del made in Italy. Kiton, simbolo della sartoria napoletana di lusso, realizza cappotti femminili a mano in cashmere e alpaca, mentre Tagliatore, eccellenza della sartoria italiana, ne offre dalle linee pulite e tessuti pregiati, sinonimo di eleganza e femminilità. Paltò, invece reinterpreta i più classici con uno stile moderno, mantenendo alta la qualità dei tessuti e la tradizione manifatturiera italiana. Mentre Péro unisce artigianato indiano e design contemporaneo, creando soprabiti femminili caratterizzati da ricami e texture ricercate. Bazar Deluxe, infine, propone capi prêt-à-porter sofisticati, rivisitandoli con uno stile essenziale e dettagli raffinati.
sono i punti di forza per distinguervi e fidelizzare i clienti? Potreste raccontare un esempio che esprima il valore unico del vostro brand?
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Quanto conta lo storytelling nella moda dei cappotti? Come riuscite a trasmettere valori e tradizioni attraverso le vostre collezioni?
7 In una panoramica generale sull’andamento del
con giri scesi, che offrono libertà di movimento e versatilità negli abbinamenti, dal tailleur alle maglie voluminose. Crediamo nei volumi generosi: cappotti troppo asciutti limitano gli outfit, mentre quelli ampi garantiscono una vestibilità perfetta per ogni corporatura. Il modello cinturato, simile a un kimono lungo, aggiunge fascino e si adatta a diverse fisicità. Adattiamo pesi e tessuti alle esigenze climatiche, creando varianti in cashmere da 200 grammi a quasi un chilo al metro. Un cappotto da un chilo, realizzato con quattro metri di tessuto, esprime l’artigianalità e il valore di Kiton.
2 Ci rivolgiamo a donne consapevoli, dai 30-35 anni in su, che cercano uno stile autentico, lontano dalle mode passeggere. La nostra fascia principale è quella delle donne di 40-45 anni, che scelgono capi essenziali e raffinati, pensati per accompagnarle nel tempo. 3
fatturato quanto ha inciso per voi la categoria del cappotto? Quali strategie o fattori esterni hanno avuto il maggiore impatto sui risultati?
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Guardando il futuro quali sfide e opportunità intravedete per questo settore? Come pensate che innovazione tecnologica e cambiamenti sociali influenzeranno le vostre prossime collezioni?
Le nostre tendenze si concentrano su colore e tessuti, come il principe di Galles e il pied-de-poule, che donano al cappotto un'identità unica, sia sportiva che elegante, in base ai materiali e alle scelte cromatiche. Quest’anno, ad esempio, abbiamo introdotto un cappotto con filo di lurex, che ha avuto grande successo grazie alla sua luminosità discreta, pur mantenendo tinte neutre. In termini di tecnologia, puntiamo sulla tradizione artigianale: utilizziamo pochi macchinari, prediligendo la lavorazione manuale che riflette il nostro approccio sostenibile. Impieghiamo materie prime pure, con pochissimi derivati dal petrolio, e i nostri tessuti vengono lavati naturalmente, come un tempo, con acqua e senza l’uso eccessivo di resine o tecnologie avanzate. Per la prossima stagione, ci ispiriamo alla natura della lana, con colori che vanno dal cammello caldo della vicuña ai marroni scuri, fino a toni cioccolato quasi neri, che conferiscono un tocco di eleganza ai capi, soprattutto per la sera.
PINO LERARIO
creative director
TAGLIATORE
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Il cappotto per Tagliatore è sempre stato uno dei nostri prodotti di punta, e la nostra proposta, distintiva per i tagli sartoriali e i tessuti pregiati come lana, cashmere e alpaca, è stata apprezzata dalla nostra clientela. Oggi i volumi sono più over e i modelli sono pensati per adattarsi a diverse occasioni. I trench coat e i cappotti a vestaglia restano molto amati, e noi, naturalmente, li interpretiamo nel linguaggio Tagliatore.
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Ci rivolgiamo a un pubblico esigente: Tagliatore è sinonimo di eleganza rilassata e raffinata, e il cappotto ne è il simbolo perfetto. Per la collezione FW 25/26, ho disegnato un cappotto essenziale nella forma, ma ricco di personalità. I dettagli, come i bottoni in corno e il materiale, alpaca a pelo lungo, non gridano ma sussurrano con eleganza il carattere.
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Le nostre proposte comprendono diversi design, dai fit più spor tivi a quelli più classici. Usiamo ma terie nobili e i fornitori che lavorano con noi sono attentamente selezionati. Oggi la sostenibilità deve neces sariamente passare attra verso la produzione di capi pensati per durare nel tem po. Il concetto del “buy and discard” è lontanissimo dal nostro prodotto. Certamen te, l’innovazione e la ricerca ci permettono di performa re sempre meglio.
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Il mercato sta certa mente vivendo un’e voluzione. Tuttavia, per un brand come Tagliato re, che affonda le radici nella sartorialità italiana, l’obiettivo è mantenere un’i dentità forte, pur dialogan do con le nuove esigenze del pubblico, sia in termini di materiali, sia nell’approccio inclusivo, che passa attraver so la comunicazione, e anche in termini di fit.
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È vero, il mercato è competi tivo, ma noi sappiamo distin guerci grazie alla nostra proposta, dove la sartorialità, l’attenzione ai dettagli e l’uso di materiali pregiati concorro no a definire chi siamo. Inoltre, il nostro punto di forza è un’eleganza
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Il mercato si evolve in base alle differenze geografiche. In Florida, per esempio, il cashmere leggero water-repellent è molto richiesto, mentre nei climi più freddi proponiamo piumini-cappotto in cashmere e seta, unendo lusso e funzionalità. Quest’anno, il montone è centrale: reversibile e versatile, perfetto per il giorno e la sera.
5 Il nostro punto di forza è la qualità, come diceva mio padre: "Non si racconta, si dimostra con i fatti". La prova concreta è quando il cliente torna a comprare lo stesso modello: è segno che ha apprezzato il nostro prodotto e ha rinnovato la fiducia. La fidelizzazione non nasce dai social, ma dall'esperienza reale e tangibile del cliente.
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Per noi, lo storytelling è sinonimo di autenticità. Abbiamo scelto un approccio minimal, lontano dai cliché, per raccontare la verità dietro le quinte: i nostri sarti, con passione, creano capi unici. Abbiamo mostrato questa
senza tempo, capace di coniugare tradizione e modernità. Un esempio? Il cappotto doppiopetto: linee pulite, costruzione impeccabile e tessuti esclusivi.
Uno storytelling ben strutturato ha la capacità di trasformare un cappotto in un simbolo di stile e identità, ma non basta: l’autenticità, il saper fare dettato dall’esperienza e dalla conoscenza, insieme alla creatività, sono fonda-
Il cappotto incide per circa il 40%, grazie anche alla nostra trasversalità nella proposta. Accontentiamo diversi gusti e offriamo vari fit, tutti accomunati dalla stessa, impeccabile qualità che il consumatore di oggi, sempre più consapevole, ci riconosce.
Siamo attenti osservatori di quanto accade sia nel mercato, sia a livello di stile, e consapevoli che l’evoluzione sia fondamentale per assecondare le esigenze dei clienti, ma non vogliamo stravolgere quella che è la nostra filosofia o la tipologia di
essenza alla Triennale di Milano e a Parigi: giovani artigiani che raccontano il loro percorso, appreso nella nostra scuola. Ma il vero racconto si vive a Napoli, dove chi ci visita scopre l’anima del nostro lavoro, radicata nei valori familiari e nel dna tessile tramandato dal nonno. Napoli è parte della nostra identità: autentica, creativa, vera. E quell’autenticità si riflette in ogni nostro cappotto.
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I cappotti classici in tessuto rappresentano il 25% del nostro fatturato. Se consideriamo tutta la categoria outerwear, la percentuale cresce. Il cappotto è significativo anche perché, essendo un capo pregiato, ha un forte peso sul fatturato.
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Il cappotto rimane un capo intramontabile, adattandosi alle stagioni: dallo spolverino in lana leggera al trench. Le tendenze evolvono, come quando il cappotto si è accorciato fino a sembrare una giacca lunga, ma questo capo resta centrale, perché definisce e completa il look.
GRETA VIOLANTI brand manager BAZAR DELUXE
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Negli ultimi anni, abbiamo visto un aumento della domanda per cappotti versatili, che possano essere indossati in diverse occasioni, dal lavoro agli eventi informali. Le consumatrici cercano qualità, comfort e uno stile senza tempo. Tendenze come il minimalismo hanno influenzato il nostro processo creativo, spingendoci a enfatizzare l’artigianalità.
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Il nostro target principale è composto da donne moderne, professioniste e attente alla moda, che cercano capi che uniscano funzionalità ed estetica. Per soddisfarle, puntiamo su design puliti, linee eleganti e colori neutri, in modo che ogni pezzo si integri facilmente nel loro guardaroba.
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Per le prossime stagioni, ci concentreremo su design innovativi e dettagli distintivi. Prevediamo di utilizzare tessuti come lane riciclate e materiali
biodegradabili, mentre fantasie classiche, come il tartan, continueranno a essere protagoniste. La sostenibilità rappresenta una grande opportunità per attrarre un pubblico più ampio, ma comporta anche sfide in termini di reperibilità dei materiali, costi e concorrenza sul design.
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Questi elementi stanno ridefinendo il mercato. I social media ci permettono di rilevare le tendenze emergenti e di comunicare direttamente con il nostro pubblico. L’e-commerce ha ampliato la nostra portata, consentendo ai clienti di acquistare ovunque. Inoltre, le preoccupazioni per i cambiamenti climatici ci spingono a riflettere sulla sostenibilità delle nostre produzioni. Stiamo anche ampliando la nostra gamma di taglie e progettando cappotti che si adattino a diversi stili di vita.
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Il nostro punto di forza è la combinazione di qualità artigianale e sostenibilità, insieme a un design esclusivo e senza tempo. Un esempio è il nostro cappotto iconico, che ha ricevuto ottimi riscontri per il suo design versatile e la sua durata nel tempo.
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Lo storytelling è centrale nel nostro approccio. Ogni collezione racconta una storia ispirata dalle tradizioni locali e dall’artigianato, creando un legame emotivo con i clienti. Condividiamo le origini dei materiali, la storia degli artigiani e il processo di produzione, facendo dei nostri capi una scelta che va oltre la moda, coinvolgendo i clienti in una cultura condivisa.
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La categoria dei cappotti ha rappresentato una parte significativa del nostro
LUCA PAGANELLI founder PALTÒ
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In un mondo che celebra la velocità, noi scegliamo la lentezza. “Simply slow”
non è solo uno slogan, ma una filosofia di vita: un invito a rallentare, riflettere e riconnetterci con ciò che conta davvero. Contro la cultura dell’usa e getta, abbracciamo il valore del tempo, della qualità e della durata. Promuoviamo il lavoro artigianale, il design consapevole e la cura per i dettagli. Il nostro manifesto è un inno alla ricerca dell’autenticità, della durabilità e a ciò che è senza tempo.
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Donne e uomini, abitanti di un mondo cosmopolita, in cerca di sobrietà ed eleganza. Ci rivolgiamo a un pubblico globale, sensibile alla qualità e in continua evoluzione. Creiamo idee che rispondano alle esigenze di un mercato moderno, senza mai compromettere la qualità. La nostra community è fatta di persone sicure e con-
fatturato, specialmente nei mesi più freddi. Le strategie di marketing mirate e le collaborazioni con influencer hanno aumentato la nostra visibilità. Tuttavia, le fluttuazioni dei costi delle materie prime e le variazioni climatiche hanno influenzato le vendite.
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Nel futuro, vediamo diverse sfide, come la pressione delle nuove tendenze e la necessità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti delle preferenze dei consumatori. Tuttavia, queste sfide sono anche opportunità, poiché i consumatori sono sempre più disposti a sostenere marchi che si distinguono per unicità e qualità.
crete, che prediligono l’essenza dell’essere all’apparire, trasformando ogni indumento in simbolo di quotidianità raffinata.
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Noi lavoriamo meno sulle tendenze e più sui materiali e le forme che sfidano il tempo. Ogni elemento è studiato per resistere alla prova del tempo. Tessuti esclusivi, microfantasie, e texture ricercate vengono scelti con attenzione, sempre in collaborazione con i nostri fornitori.
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Paltò si distingue per coerenza e dedizione alla qualità creativa. In un mondo che cambia, noi restiamo fedeli alla nostra identità, privilegiando la sostanza e la qualità estetica. Vogliamo che i nostri prodotti rispondano alle esigenze di un mondo semplificato e cosmopolita, dove
ANEETH ARORA founder & owner PÉRO
1 Sì, ho notato che le persone oggi non cercano più solo capi basici, ma vogliono pezzi artigianali, senza tempo e con una storia che parli della tecnica, delle sue origini e della cura con cui è stato realizzato. Piuttosto che acquistare molti cappotti essenziali, preferiscono investire in capi speciali e intramontabili.
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Il pubblico di Péro è composto da persone che amano conoscere la storia dietro ai capi che indossano. Si tratta di donne che desiderano sentirsi belle, più che semplicemente apparire tali. Scelgono i nostri capi per la loro artigianalità e il valore della tradizione che rappresentano.
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Stiamo lavorando su entrambi i fronti: sostenibilità e innovazione tecnologica. Crediamo fermamente che l’artigianalità possa sempre superare l’intelligenza artificiale. È una sfida, perché non esistono
scorciatoie: ogni capo è realizzato a mano, richiede molte ore di lavoro, dedizione, impegno e, soprattutto, tanto amore. Ogni stagione collaboriamo con tessitori che creano per noi tessuti esclusivi e pregiati, sempre in fibre naturali. Per quanto riguarda i pattern, spaziamo dai tartan alle texture, fino alle stampe.
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Sì, stiamo gradualmente introducendo linee di moda gender-fluid, con forme e pattern unisex. Inoltre, abbiamo sempre lavorato con tessuti artigianali naturali e non sintetici, cercando di fare la nostra parte per la salvaguardia della natura.
5 I nostri punti di forza sono l’artigianalità meticolosa, la cura per i dettagli e la componente giocosa dei nostri capi. Sono queste caratteristiche a far innamorare le persone del nostro brand. La nostra capacità di mantenere costante la qualità del “fatto a mano”, pur offrendo sempre qualcosa di nuovo, è ciò che ci permette di mantenere saldo il legame con i nostri clienti.
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In Péro, ogni capo passa attraverso le mani di diversi artigiani, e ciascuno lascia la propria impronta, la propria storia. Sono proprio queste storie che creano una connessione emotiva con chi indossa i nostri capi. Trasmettiamo valori e tradizioni restando fedeli al nostro patrimonio culturale e rispettando sempre chi, con le proprie mani, realizza ogni pezzo.
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Il cambiamento del mercato verso un consumo più consapevole ci ha sicuramente avvantaggiati. Oggi le persone cercano pezzi unici e vogliono sapere come, e dove, è
stato prodotto ciò che indossano. Inoltre, l’inclusività ci ha permesso di ampliare il nostro pubblico, creando capi adatti a una clientela più diversificata.
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Credo che il settore abbia un enorme potenziale. Prevedo che, a breve, il cappotto diventerà un capo imprescindibile, proprio come un gioiello a cui non si rinuncia mai prima di uscire di casa. Penso che le persone saranno sempre più disposte a investire in un cappotto di qualità, da tramandare come un prezioso cimelio di generazione in generazione.
la moda è anche un’esperienza culturale ed emozionale.
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Il cappotto è il capo più importante del guardaroba, un elemento che ci protegge dall’esterno e definisce la nostra identità. È l’indumento che racconta chi siamo.
Il cappotto è il nostro cuore pulsante. Ci stiamo distaccando dall’idea tradizionale di collezione, concentrandoci su due progetti distintivi: Paltò Fabbrica Capsule e Paltò Guardaroba Popup. Due microprogetti che combinano forma e materia in modo versatile, adattandosi con naturalezza a contesti informali e formali. Con Paltò Fabbrica Capsule, la sempli-
cità diventa pensiero: l’obiettivo è bilanciare leggerezza, funzionalità e presenza scenica. Paltò Guardaroba Pop-up riposiziona l’eleganza senza tempo, con linee essenziali, una palette neutra e una cura meticolosa per i dettagli. Guardiamo al futuro con l’intenzione di proporre oggetti che possano accompagnare il cappotto, senza però parlare di un “total look”.
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Le innovazioni tecnologiche non toccano il prodotto, ma ciò che gli sta attorno. Crediamo nel design lento, che privilegia la qualità e la sostanza, con un’attenzione al miglioramento di ogni aspetto del prodotto, senza compromettere la nostra filosofia.
Non solo un negozio, ma una realtà pensata per soddisfare le esigenze delle donne moderne. Bivia Boutique, stagione dopo stagione, è diventata un punto di riferimento per chi cerca esclusività, qualità, ricerca e passione
di Sara Fumagallo
Quando Paola e Igor hanno deciso di intraprendere insieme un nuovo viaggio nel mondo della moda, nel 2009, avevano una visione ben precisa: quella di creare un luogo che andasse oltre le tendenze del momento, dove lo stile potesse esprimere la personalità autentica di ogni donna. Un desiderio che, con passione e dedizione, ha preso vita sotto l’etichetta di Bivia Boutique. Ma dietro a questo nome c’è molto più di un semplice negozio: c'è un concetto, una filosofia, una continua ricerca di qualità e unicità che ogni cliente può scoprire, stagione dopo stagione. Al centro della sua filosofia c'è una costante ricerca della qualità, della tradizione e della bellezza del made in Italy. Non si tratta semplicemente di offrire capi di tendenza, ma di selezionare con cura brand che collaborano con aziende che mantengono viva l'arte della sartoria. Una storia di successi che ha reso possibile una seconda apertura: dopo la prima boutique situata nel cuore di Brera, i due titolari hanno inaugurato un nuovo spazio in via Mascheroni, una delle zone più eleganti e ricche di storia di Milano. Ne abbiamo parlato con Paola Vazzoler, founder e titolare.
Raccontaci brevemente la storia di Bivia Boutique. Quando e dove nasce?
Nel 2009, nel cuore di Brera, io e mio marito Igor abbiamo aperto la prima boutique. Dopo questa felice esperienza, abbiamo scelto di inaugurarne una nuova in via Lorenzo Mascheroni, 12: un concept store dedicato a chi cerca uno stile distintivo e mai scontato. L’idea alla base è quella di offrire un’esperienza di shopping curata, dove ogni capo e accessorio racconta una storia di qualità, ricerca e personalità.
Come avviene la selezione dei brand proposti?
La selezione dei brand è guidata da un’attenta ricerca di qualità, design e unicità. Il nostro obiettivo è proporre marchi emergenti e affermati che condividano la nostra visione di eleganza contemporanea, mixando artigianalità,
Nome boutique: Bivia Boutique
Titolari: Paola Vazzoler e Igor Carola
Indirizzo: via Lorenzo Mascheroni, 12 (20145) - Milano (MI)
Mq: 100
Sito web: biviaboutique.com
Instagram: biviaboutique
Tra le griffe più vendute: Antonelli Firenze, Chiemar, Chie Mihara, Circolo 1901, Co.Go, Del Carlo, Giada Curti, Gimo's, Gran Sasso, Kiltie, Max Mara, Orciani, Sartoria Latorre, Santoro, Via Masini 80
innovazione e dettagli sartoriali. Ogni collezione è scelta per offrire qualcosa di speciale ai nostri clienti, lontano dal fast fashion e dalle tendenze effimere.
Qual è il cliente tipo della boutique?
Il nostro cliente è una persona attenta alla qualità e ai dettagli, che cerca pezzi esclusivi per esprimere la propria personalità attraverso lo stile. È un pubblico che ama distinguersi senza ostentazione, prediligendo capi ricercati e versatili, perfetti per un guardaroba contemporaneo e modulabile.
Come riuscite a bilanciare le tendenze del momento con la creazione di un’identità distintiva per il negozio?
Seguiamo le tendenze con uno sguardo selettivo, integrando solo quelle che si sposano con l’estetica e i valori di Bivia Boutique. Il nostro focus non è solo la moda del momento, ma un’idea di stile senza tempo che possa essere reinterpretata con un twist contemporaneo. Questo ci permette di creare un’identità forte e riconoscibile, che va oltre le mode passeggere.
Milano è una città con un alto flusso di turisti. In che modo lo store soddisfa sia la clientela locale che quella internazionale?
È una città cosmopolita e Bivia Boutique riflette questa anima globale. La nostra selezione di brand e prodotti si rivolge sia ai milanesi, che cercano esclusività e qualità, sia ai visitatori internazionali, che vogliono portare con sé un pezzo di Milano attraverso capi e accessori unici. L’esperienza in boutique è pensata per accogliere ogni cliente con un servizio personalizzato, in grado di rispondere a diverse esigenze di stile.
Quali sono i progetti per il futuro di Bivia Boutique? Ci sono novità in arrivo che potete condividere con noi?
Il futuro di Bivia Boutique è all’insegna dell’innovazione e della ricerca continua. Stiamo lavorando per ampliare la nostra selezione con nuovi brand e collaborazioni esclusive, oltre a migliorare l’esperienza di shopping e supporto in boutique che per noi è e resterà sempre un grandissimo valore aggiunto.
Il cappotto, da sempre simbolo di fascino e potere stilistico, va ben oltre la sua funzione pratica, rappresentando una forma di identità e di status sociale
di Maria Pina Ciuffreda
La sua evoluzione nel tempo ha raccontato trasformazioni culturali e sociali profonde, ma anche significati complessi che vanno al di là della sua estetica.
Un’interpretazione emblematica del legame tra cappotto e status sociale è quella proposta da Alberto Lattuada nel film “Il cappotto” (1952). Il protagonista acquista un soprabito che diventa il suo simbolo di autorevolezza. Tuttavia, quando un mendicante gli ruba il cappotto, la sua posizione sociale svanisce, rivelando come l’apparenza fosse l’unico vero fattore di accettazione nella società. Questo esempio illustra come la moda possa fungere da specchio della fragilità sociale. Un altro esempio lo troviamo in “Belle de Jour” (1967) di Luis Buñuel. La protagonista, Séverine Serizy, indossa un cappotto midi che apparentemente esprime conformismo borghese. La sua scelta di indossare questo capo formale diventa un camuffamento perfetto per il suo desiderio di esplorare la prostituzione, una trasgressione che emerge nei dettagli meno visibili, come il contrasto con il trench di Yves Saint Laurent. La scelta del cappotto in questo film non è casuale, ma un mezzo per raccontare la complessità della protagonista, divisa tra l’apparenza di una donna borghese e il suo lato più anticonformista. La pelliccia, altro capo storico del lusso, è stata simbolo di nobiltà ma anche di brutalità, riflettendo le contraddizioni di epoche passate. Un esempio drammatico è quello rappresentato nel film “La zona d’interesse” (2023) di Jonathan Glazer, in cui Hedwig, moglie di un gerarca nazista, sfoggia una pelliccia rubata a una deportata, trasmettendo un senso disturbante di vanità che si lega alla sopraffazione e alla memoria storica. In questo caso, il cappotto non è solo un elemento di lusso, ma diventa il simbolo di un potere inquietante. Nel contesto contemporaneo, il cappotto ha perso la sua capacità di definire l’appartenenza a una classe sociale, ma è rimasto un “elevatore di stile”. Anche nei giorni più casuali, un cappotto ben scelto riesce a trasformare un look banale in un’espressione di eleganza, dimostrando la sua capacità di trasformare anche un outfit svogliato in un’affermazione di classe. L’evoluzione del cappotto come simbolo di modernità e status è visibile anche nelle sue reinterpretazioni iconiche. Nel 1966, Yves Saint Laurent ridisegnò il cappotto da uomo per la moda femminile, creando una pietra miliare per la donna emancipata degli Anni ‘60. Indossato da figure come Catherine Deneuve e Paloma Picasso, contribuì a ridefinire il concetto di indipendenza. Il cappotto maxi di Chanel, introdotto negli Anni ‘50, è un altro esempio di icona intramontabile. Con la sua silhouette lineare e il suo design pulito, realizzato in tweed o lana, ha rappresentato una versatilità senza tempo, in grado di adattarsi a diverse occasioni e stili. Il suo design minimalista ha ridefinito l’idea di eleganza, rimanendo un caposaldo dell’armadio femminile. Nel mondo delle proposte più audaci, il soprabito in pelle di Dolce & Gabbana degli Anni ‘90 è diventato una vera e propria icona. Ispirato all’estetica grunge e futurista, e reso celebre dal film Matrix (1999), ha incarnato il potere, la sensualità e la ribellione. Indossato da modelle come Gwyneth Paltrow e Linda Evangelista
in passerella, è diventato simbolo di una femminilità potente, distinguendosi per il suo fascino provocatorio. Un altro cappotto leggendario è quello in pelliccia di visone di Christian Dior, lanciato nel 1947 come parte della collezione New Look. Ampio e lussuoso, rappresentava una femminilità opulenta e un’affermazione di eleganza estrema. Nel 1981, Anne-Marie Beretta progettò il cappotto 101801 per Max Mara, che divenne rapidamente un simbolo del marchio. Con le sue linee pulite e proporzioni impeccabili, è divenuto un elemento fondamentale in ogni guardaroba, grazie alla sua capacità di adattarsi a stili diversi. Questo paltò è diventato sinonimo di sartorialità e savoir-faire, consolidandosi come un must-have senza tempo.
Un’immagine dell’Icon Coat 101801 firmato
Max Mara
Il segmento delle fusioni e acquisizioni nel settore si prepara a un rilancio nel 2025, trainato dall’interesse dei fondi di private equity, da valutazioni più favorevoli e nuove strategie di espansione dei brand del lusso
di Angelo Ruggeri
Il mercato delle fusioni e acquisizioni (M&A) nel settore della moda si prepara a un 2025 all’insegna della ripresa e del dinamismo, dopo un 2024 segnato da una riduzione dei volumi di operazioni. Secondo il report “PwC Global & Italian M&A Trends in Consumer Markets e Outlook 2025”, il numero di deal nel fashion ha subito un calo del 21,7% in Italia, passando da 78 a 61 operazioni, in un contesto di generale flessione del mercato M&A nel Paese (-18%). Tuttavia, i segnali per il 2025 indicano un’inversione di tendenza con un aumento dell’interesse per acquisizioni strategiche.
Private equity in prima linea Un ruolo chiave nella ripresa del mercato è giocato dai fondi di private equity, che hanno rappresentato oltre il 53% del valore delle transazioni M&A a livello globale, contro il 42% delle operazioni corporate. Tra le più significative del 2024 spiccano il delisting di Tod’s da parte di L Catterton per oltre 500 milioni di euro e l’acquisizione del 50,2% del brand Autry da parte di Style Capital. Le acquisizioni non si sono limitate al settore fashion, ma hanno coinvolto anche il comparto dell’eyewear, con EssilorLuxottica che ha rilevato Supreme per 1,5 miliardi di dollari. Nel frattempo, Trussardi è passato al Gruppo Miroglio e Marco Bizzarri, ex ceo di Gucci, è entrato nel capitale di Betty Blu, proprietaria di Elisabetta Franchi. L’Oréal, invece, ha ufficialmente annunciato il suo ingresso come investitore di minoranza in Jacquemus. Il colosso della cosmetica ha siglato una
partnership esclusiva e a lungo termine con la maison, legando a doppio nodo due icone francesi che si daranno forza a vicenda, rendendo più solidi e impattanti i reciproci imperi. Questa alleanza segna un passo significativo per Jacquemus, che amplia la sua offerta entrando nel settore della bellezza con il supporto di L’Oréal. Come si legge nell’annuncio diffuso dall’azienda di cosmetica, l’accordo prevede che L’Oréal acquisisca una quota di minoranza in Jacquemus, fornendo il capitale necessario per lanciare una linea di prodotti beauty sotto la guida creativa di Simon Porte Jacquemus: una mossa intelligente e strategica, che permetterà alla maison di beneficiare dell’esperienza e delle risorse di L’Oréal nel beauty, accelerando il suo ingresso in un mercato altamente competitivo.
Opportunità di acquisto grazie a valutazioni più basse La flessione delle vendite nel lusso e il mutato sentiment degli investitori hanno portato a una riduzione dei multipli di valutazione, rendendo il settore più appetibile per acquisizioni a condizioni favorevoli. Questo scenario ha facilitato l’investimento di LVMH nella holding Double R di Remo Ruffini per rafforzare la sua posizione in Moncler e il take over di Goldenpoint da parte di OVS. Nel segmento watches&jewellery, l’interesse internazionale si è manifestato con l’acquisition di Vhernier da parte di Richemont (118 milioni di euro) e dei diritti di distribuzione esclusiva di Roberto Coin da parte di Watches of Switzerland Group (130 milioni di dollari).
L’headquarter di Versace a Milano, la campagna adv di Skims e i prodotti esclusivi e da collezione di Supreme
Le prospettive per il 2025
Il 2025 si è aperto con operazioni di rilievo come il take over di True Religion da parte di Acon Investments e l’ingresso di L Catterton nel capitale di Kapital. Il brand kidswear Bonpoint è passato al conglomerato cinese Youngor Group, mentre la holding italiana J.
Jardin ha acquisito Hebe Studio e Nanán. Tra le operazioni più attese, spicca la possibile cessione di Versace e Jimmy Choo da parte di Capri Holdings, con un focus strategico su Michael Kors. Golden Goose ha visto la vendita di una quota di minoranza a Blue Pool, mentre
Permira ha preso il 40% di K-Way. Anche Kering ha mosso pedine strategiche vendendo ad Ardian il 60% di asset immobiliari di lusso a Parigi per 837 milioni di euro.
Espansione nei settori food & hospitality
Un nuovo trend emergente nel mercato M&A del fashion è l’ampliamento delle maison del lusso nei settori food e hospitality. Kering ha comprato uno storico immobile in via Montenapoleone a Milano, mentre LVMH ha investito nel bistrot parigino Chez L’Ami Louis. Questo fenomeno riflette una strategia di diversificazione volta a rafforzare il legame tra moda, lifestyle e customer experience.
Start-up e nuove valutazioni record
Oltre alle operazioni tradizionali, il 2025 vede la cre-
scita di start-up che hanno raggiunto valutazioni impressionanti. Skims, il marchio di Kim Kardashian, è stato stimato circa 4 miliardi di dollari, mentre Vuori, brand di abbigliamento sportivo, ha raggiunto una valutazione di 5,5 miliardi di dollari. Secondo il Fashion & Luxury Private Equity and Investors Survey 2024 di Deloitte, le M&A del 2025 coinvolgeranno sempre più le PMI del settore, considerate un pilastro dell’economia italiana e internazionale.
Palm Angels passa sotto l’egida di Bluestar Alliance
Ultima news ma non ultima per importanza: Palm Angels è stato acquisito da Bluestar Alliance, società newyorkese specializzata nella gestione e commercializzazione di brand. Il marchio di luxury streetwear, fondato da Francesco Ragazzi, passa dunque sotto una nuova proprietà, mentre lo stesso Ragazzi ha annunciato l’uscita dalla label. I dettagli finanziari dell’operazione non sono stati resi noti. Questa acquisizione segue quella di Off-White da parte di Bluestar Alliance, completata nel novembre 2024. Il marchio, fondato dal compianto designer Virgil Abloh, era stato in precedenza acquisito da LVMH nel 2021. Attualmente, il portafoglio di Bluestar Alliance comprende anche Scotch & Soda, Hurley, Justice, Brookstone, Tahari, Bebe, Kensie, Catherine Malandrino, Nanette Lepore, English Laundry e Limited Too.
Macron Clubhouse rivoluziona il concetto di abbigliamento, combinando innovazione e design italiano. Il Drop 02, pensato per l’inverno, offre capi sofisticati che garantiscono comfort e performance senza compromessi
Nel mondo della moda, dove l’estetica e la funzionalità spesso sembrano appartenere a dimensioni separate, esiste una realtà che riesce a mescolare sapientemente entrambe. È Macron Clubhouse, il nuovo progetto lifestyle dell’omonimo marchio Macron. La sua collezione si distingue come un perfetto equilibrio tra innovazione e tradizione, unendo tessuti altamente tecnici con il raffinato design italiano. Capi dall’aspetto sofisticato in cui l’attenzione ai dettagli, la qualità dei materiali e l’ottimizzazione delle performance sono i segreti che rendono questa linea
Con la sua nuova collezione, Macron Clubhouse conferma il suo impegno nell’esplorare i confini della “Beyond Performance”. Laddove la moda si ferma, inizia la filosofia del brand: il connubio perfetto tra estetica e funzionalità. Ogni capo è pensato per integrarsi nella vita quotidiana, accompagnando chi lo indossa non solo con stile, ma anche con un comfort che non ha rivali. Non è più necessario scegliere tra il look perfetto e il piacere di sentirsi a proprio agio. Pensato per il periodo invernale, il Drop 02 si arricchisce di capispalla unici. Il protagonista è il cappotto, sia maschile che femminile, realizzato in una combinazione di lana e neoprene che garantisce calore e resistenza senza sacrificare l’eleganza. Le giacche imbottite, leggere ma confortevoli, completano una linea che invita a non temere il freddo. Le tonalità scure dominano, con il nero come filo conduttore, accostato al blu navy per l’uomo e all’avorio per la donna. Un gioco di colori sobrio e raffinato, che trasmette il lusso discreto e la modernità di una marca che fa della
Cambi ai vertici creativi e grandi manovre societarie.
Rivoluzioni stilistiche e operazioni finanziarie ridisegnano il panorama della moda globale
di Angelo Ruggeri
Il mondo della moda sta vivendo un periodo di intensi cambiamenti, tra avvicendamenti ai vertici creativi e nuove strategie di acquisizione. La nomina di Glenn Martens come nuovo direttore creativo di Maison Margiela segna un’importante svolta per la maison, mentre si moltiplicano le voci su possibili acquisizioni che potrebbero ridefinire gli assetti del lusso.
Glenn Martens alla guida di Maison Margiela Dopo settimane di speculazioni, il Gruppo OTB ha ufficializzato la nomina di Glenn Martens come nuovo direttore creativo di Maison Margiela, confermando le indiscrezioni che circolavano da tempo. Martens prende il posto di John Galliano, che ha lasciato la maison lo scorso dicembre dopo un decennio alla guida stilistica. La scelta di Martens rappresenta una continuità con l’eredità innovativa del brand. Il designer belga, noto per la sua visione avanguardista, ha un background prestigioso, avendo guidato Y/Project per 11 anni fino alla chiusura dell’etichetta nel 2024. Martens manterrà anche la direzione creativa di Diesel, altro brand sotto l’ombrello OTB. "Dopo Martin Margiela e John Galliano, sono orgoglioso di avere ancora un couturier alla guida della maison", ha dichiarato Renzo Rosso, presidente di OTB.
Mario Arena al timone di Joseph Anche il brand inglese Joseph cambia direzione creativa, affidandola a Mario Arena, che debutterà con la collezione primavera-estate 2026. Arena sostituirà Anna Lündback Dyhr e Frederic Dyhr, alla guida del marchio negli ultimi quattro anni. Proveniente da JW Anderson, dove era direttore del prodotto e del ready-to-wear, Arena porta con sé un’esperienza consolidata con marchi come Nanushka, Christopher Kane e Celine.
Champion punta su Maurizio Donadi Il marchio sportivo Champion ha scelto Maurizio Donadi come nuovo direttore creativo. Designer con un background tra Los Angeles e l’Italia,
Donadi ha lavorato per Giorgio Armani, Levi’s e Ralph Lauren prima di fondare il suo atelier Transnomadica, specializzato nel recupero e reinterpretazione di capi vintage. "Grazie alla sua capacità di ridare vita a marchi iconici con una visione sostenibile, Donadi rappresenta una scelta strategica per Champion", ha dichiarato il brand controllato da Authentic Brands Group.
Strategie di acquisizione: Woolrich e Versace nel mirino
Oltre ai cambi stilistici, il settore moda sta assistendo a nuove manovre finanziarie. Secondo indiscrezioni, BasicNet potrebbe acquisire il brand Woolrich per il mercato europeo, consolidando così il proprio portafoglio. Sul fronte del lusso, invece, si fa sempre più serrata la corsa per Versace. Dopo Prada, Permira e Marco Bizzarri, anche Renzo Rosso si aggiunge alla lista dei potenziali acquirenti della maison della Medusa. La holding americana Capri Holdings, attuale proprietaria di Versace, starebbe valutando diverse opzioni per il futuro del brand, inclusa la vendita di Jimmy Choo. Il mercato auspica un ritorno di Versace sotto una proprietà italiana, ma le trattative restano aperte.
Sabato De Sarno lascia Gucci
In un ulteriore scossone nel panorama della moda, Sabato De Sarno ha annunciato la sua uscita da Gucci dopo appena due anni come direttore creativo. La notizia arriva a poche settimane dalla sfilata autunno-inverno 2025 prevista durante la Milano Fashion Week. La collezione sarà presentata dal team di design interno il 25 febbraio. Stefano Cantino, ceo di Gucci, ha ringraziato De Sarno per il suo impegno e rispetto per l'artigianalità e l'eredità del marchio. Francesca Bellettini, vice-ceo di Kering, ha sottolineato la lealtà e professionalità di De Sarno, annunciando che un nuovo direttore creativo sarà nominato a tempo debito, con l'obiettivo di continuare il percorso di leadership nella moda e crescita sostenibile di Gucci.
Da sinistra: Glenn Martens, Maurizio Donadi, Marco Boglione, Renzo Rosso, Mario Arena e Sabato De Sarno
La nuova collezione FW 25/26 uomo e donna di RRD rappresenta una visione innovativa attraverso una capsule completamente “Stitchless”, senza cuciture, per migliorare qualità, comfort, design e stile. Nella proposta è presente l’evoluzione del tessuto tecnico brevettato SURFLEX, realizzato con un filo di poliammide 100% riciclato. Dall’aspetto super opaco, che ben ricorda le texture più tradizionali, risulta compatto, morbido e versatile: ideale per realizzare capi eleganti, easy care, no stiro
RRD ha ridefinito il concetto di performance e design, diventando un punto di riferimento per gli appassionati. Oggi, a 30 anni dalla sua fondazione, celebra tre decenni di passione e innovazione
La storia di RRD inizia nel 1989, tra l’Italia e le Hawaii, quando Roberto Ricci, animato dalla sua passione per gli sport acquatici, getta le basi per un marchio destinato a fare la storia. La prima svolta arriva nel 1994, quando Ricci progetta tavole da windsurf per il regatante svedese Anders Bringdal, che conquista una tappa della Coppa del Mondo a Noumea, in Nuova Caledonia. Ma è nel 1995 che tutto ha inizio con la ditta che si occuperà solo dell’abbigliamento: di fronte al caminetto di via Belgio 14, tre giovani maremmani danno vita alla Montecristo Snc, destinata a diventare la futura RRD Spa. Tra i numerosi successi che hanno segnato il cammino del marchio, spicca l’iconico pantaloncino “Maestrale”, che nel 1997, senza pubblicità o particolari strategie commerciali, diventa un must della moda da spiaggia in Italia. A partire dal 2001, RRD raggiunge nuove vette, con la produzione dei primi 150.000 pantaloncini da mare, mentre nel 2012 nasce la prima collezione di mute per i watersport, segnando l’ingresso del brand in un nuovo settore. Parallelamente, il ceo Roberto Bardini inizia
1989 Nasce RRD, tra l’Italia e le Hawaii
1994 Anno zero
1995 Montecristo, come l’isola del tesoro, è il nome che tre giovani maremmani scelgono per rappresentare i loro sogni nel mondo dell’abbigliamento. Prima Kiteboard e nascita di s.n.c.
1997 Nasce il Maestrale: il pantaloncino che fin da subito è diventato un’icona
1999 MPE Board Collection è una linea di tavole da windsurf per le onde che rivoluziona il mercato internazionale
2000 Nasce il primo modello di kite che guarda al futuro: il Type 4
2001 Vengono prodotti i primi 150.000 pantaloncini da mare
2010 Surfin’ Venice: la prima parata dimostrativa che richiama appassionati del remo da tutto il mondo dee
2012 Nasce la prima collezione di mute per i watersport e la giacca Winter Storm
2015 Viene depositato il tessuto SURFLEX che in poco tempo diventa un’icona di innovazione
2016 Nasce il Chino Revo a cui viene applicato il SURFLEX. In foto l’ultimo pantalone con la cintura elastica interna Waistflex che lo rende più versatile e personalizzabile, ridefinendo il concetto di taglia
2017 Con la collezione Y23 viene introdotto il primo Hydrofoil
2019 Viene creata la collezione del quarto di secolo: QCCRRD
2021 Apre il flagship store a Forte dei Marmi
INTO THE FUTURE…
2024 Inaugurato lo showroom di via Tortona a Milano
La tecnologia Stitchless, senza cuciture, ridefinisce i confini del design nell’abbigliamento, garantendo elevato comfort, maggiore resistenza e un’estetica contemporanea
Nel cuore del distretto milanese della moda e del design, precisamente in via Tortona 31, l’azienda toscana RRD apre il suo secondo showroom. Affiancandosi alla storica sede inaugurata nel 2019. Uno spazio di 750 metri quadrati, diviso su due livelli, che si aggiunge ai precedenti 500, per accogliere le collezioni del brand non solo per i clienti italiani, ma anche per quelli stranieri, i buyer e i giornalisti in spazi riservati e appositamente allestiti. La nuova sede ospita anche eventi e presentazioni legate allo sviluppo tecnologico dell’azienda in materia di tessuti, progetti inediti e live performance che gravitano intorno al mondo della moda e del mare.
Nel 2025, RRD si prepara a festeggiare i suoi 30 anni con la rivoluzionaria tecnologia Stitchless, una costruzione senza cuciture che promette un comfort senza precedenti e un’estetica contemporanea. Tracciando una nuova rotta verso il futuro, dove ogni prodotto non è solo funzionale ma rappresenta un’innovazione nel design, nella resistenza e nel comfort. I pantaloni realizzati con questa tecnologia rivoluzionano il concetto di taglia, offrendo una vestibilità più versatile e personalizzabile. Grazie alla cintura elastica interna WAISTFLEX, il brand ha creato una soluzione che si adatta perfettamente anche alle taglie intermedie, superando i vincoli delle misure tradizionali.
a rivoluzionare il panorama dell’abbigliamento con un approccio innovativo, sviluppando tessuti esclusivi multistrato con finiture in lycra, combinati con design minimalisti e accessori pensati sia per l’outdoor che per l’uso di tutti i giorni. Il risultato di questa visione è il Winter Storm, una giacca che cambia le regole del gioco nel panorama dell’abbigliamento italiano. Nel 2015 arriva SURFLEX, una lycra evoluta che rappresenta una vera e propria rivoluzione nell’abbigliamento tecnico, garantendo una libertà di movimento senza precedenti. Il 2016 segna l’ulteriore evoluzione con l’introduzione del Chino Revo, pantaloni realizzati in SURFLEX, e negli ultimi anni RRD consolida la sua presenza con l’apertura di nuovi spazi: nel 2021 il flagship store di Forte dei Marmi e nel 2024 lo showroom milanese in via Tortona, 31. Questi sviluppi segnano un importante passo verso l’internazionalizzazione del marchio. Con 30 anni di innovazione e passione alle spalle, RRD non è solo un marchio di sport acquatici, ma diventa un punto di riferimento per chi cerca capi che uniscono funzionalità, comfort e design. L’azienda guarda al futuro con l’obiettivo di offrire nuove opportunità di avventura, mantenendo sempre viva la passione che l’ha resa un nome iconico nel mondo della moda e dell’outdoor.
Le pellicce continuano a essere un elemento distintivo nel mondo della moda. Tuttavia, il loro ruolo è cambiato radicalmente negli ultimi anni
di Maria Pina Ciuffreda
Il 2025 segna un crocevia cruciale nel mondo delle pellicce, un settore che ha sempre rappresentato il massimo dell’eleganza e dell’esclusività, ma che oggi si confronta con le nuove esigenze di sostenibilità ed etica. L’industria della moda, infatti, si trova a dover conciliare l’heritage di lusso delle pellicce vere con la crescente richiesta di alternative più consapevoli e cruelty-free. Quelle naturali, un tempo simbolo di status, continuano a suscitare interesse tra i consumatori di alta moda, ma sono ormai al centro di un acceso dibattito. Mentre una nicchia di acquirenti predilige ancora il fascino senza tempo delle pellicce autentiche, queste rimangono un’opzione esclusiva per pochi, e la loro produzione è sempre più regolamentata, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale. Tuttavia, la vera rivoluzione risiede nell’innovazione di quelle sintetiche. Tecnologie avanzate hanno reso questi materiali così realistici che è quasi impossibile distinguerli da quelle naturali. Non solo sono una valida alternativa, ma offrono anche una versatilità senza pari, adattandosi perfettamente ai trend più moderni senza compromettere l’estetica del capo. La rivoluzione dei materiali è portata avanti da brand emergenti come House of Fluff e Stand Studio, che utilizzano fibre bio-based e tessuti rigenerati. Il cambiamento fu simbolicamente sancito nel 2017 dal saluto di Christopher Bailey a Burberry, con Cara Delevingne che sfila in una pelliccia fake. Tra i più emergen ti AMF, brand fondato nel 2024 da Alessandra Maria Frassinato che pone la sostenibilità al centro della sua visione creativa, ri flettendo sulla connessione con la natura e la sua essenza. Londra è stata la prima a dichiararsi fur-free, seguita da molte altre ca pitali e la California, che ha vietato la produzione e vendita di pellicce. A guidare questo cambiamento è la crescente consape volezza dei consumatori, sempre più attenti alle questioni ecologiche e sociali. Le generazioni più giovani, come i Millennial e la Gen Z, sono particolarmente inclini a scegliere brand che dimostrano impegno per la sostenibilità, la riduzione dell’impronta ecologi ca e il rispetto per i diritti degli animali. Queste nuove abitudini di acquisto stanno spingendo le maison di moda a rispondere con politiche di approvvigionamento responsabile e ad abbracciare soluzioni ecologiche. L’utilizzo di poliestere riciclato, pellicce sintetiche biodegradabili e fibre derivate da materiali rinnovabili sta diventando sempre più co mune, con l’obiettivo di coniugare lusso e responsabilità. Questi sforzi sono il segno di un “lusso sostenibile” che risponde alle esigenze di consumatori moderni, sem pre più consapevoli e desiderosi di fare scelte etiche. Il movimento “fur-free” sta riscuotendo sempre più successo a livello globale. Organizzazioni come la Fur Free Alliance, che spingono per l’eliminazione delle pellicce di origine animale, stanno ottenendo il supporto di marchi di alta moda, trasformando il concetto stesso di lusso. Non è più solo una questione di estetica, ma di etica. Il mercato delle eco-pellicce continua a crescere: secondo
Navio Tech, si prevede che superi i 200 milioni di dollari entro il 2026. Il boom delle pellicce vintage, supportato da piattaforme come Vestiaire Collective, sta anche spingendo verso una moda più responsabile. In Italia, il 92% della popolazione rifiuta di acquistare da brand senza linee guida etiche precise. Nonostante il crescente consenso per le alternative sintetiche, le pellicce naturali non spariranno presto dal mercato. Alcuni consumatori continuano ad apprezzarne il valore intrinseco, e marchi storici come Fendi e Louis Vuitton stanno investendo in pratiche di approvvigionamento più responsabili, senza rinunciare alla qualità artigianale che le contraddistingue. In questo scenario di evoluzione, il trend delle fur si trova a un bivio tra tradizione e innovazione. La domanda di pellicce vere è in declino, ma la loro produzione resta simbolo di un lusso inestimabile, destinato a rimanere in una nicchia esclusiva. La sfida per l’industria della moda sarà quella di adattarsi a questa nuova realtà, senza rinunciare alla qualità, all’artigianato e all’heritage, ma rispondendo con consapevolezza e innovazione alle esigenze del consumatore contemporaneo.
Arrivata alla quarta edizione, HUB Style propone l’inchiesta esclusiva volta ad analizzare l’andamento delle vendite nel 2024 e le previsioni sul 2025. Parola ai retailer
di Sara Fumagallo
La nostra rivista, attenta e sensibile al negoziante e alle sue necessità, anche quest’anno ha indagato il punto di vista dei retailer in merito all’anno appena concluso. Sono proprio loro l’anello fondamentale della filiera distributiva e, nonostante siamo soliti dar loro voce tutto l’anno, abbiamo voluto condurre con l’inchiesta “100 punti di vista”, un’indagine di mercato a 360 gradi. Anche in questa quarta edizione sono 100 le realtà intervistate per analizzare il bilancio degli ultimi 365 giorni e le prospettive per il 2025, le novità e i trend, le problematiche e le opportunità. Archiviato il 2024, qual è il sentiment dei negozianti? Ecco le prime 50 analisi, con interessanti spunti di riflessione per tutti gli operatori del settore.
1. BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
a) Nel 2024 qual è stato l’andamento (in %) delle vendite in store?
b) Quali sono stati i principali fattori che hanno influenzato l’andamento?
c) In termini di vendite, quali sono le previsioni per il 2025?
2. TREND DI ACQUISTO
a) Nel 2024, quanto hanno inciso (in %) le vostre vendite online sul totale del fatturato?
b) Avete notato nuovi trend nei comportamenti d’acquisto negli ultimi 12 mesi?
c) I clienti sono più orientati all'acquisto “impulsivo” o preferiscono riflettere più a lungo, soprattutto per gli articoli di fascia alta?
3. CONSUMATORE
a) L’attenzione ai prodotti realizzati in materiali ecologici/responsabili è sempre più elevata. Avete riscontrato questo trend anche nel 2024?
b) I consumatori sono disposti a pagare di più per un prodotto “green” o continuano a preferire altre variabili?
c) Chi è il vostro cliente tipo?
4. SHOPPING EXPERIENCE
a) Sempre più, i clienti chiedono un’esperienza di acquisto personalizzata. Come rispondete a questa richiesta?
b) I clienti tendono a fare una ricerca online prima di recarsi in negozio o la shopping experience in boutique è ancora predominante?
c) Qual è l’impatto delle tecnologie come la realtà aumentata (AR) o la realtà virtuale (VR) sugli acquisti? I clienti cercano esperienze più interattive anche nel punto vendita fisico?
5. SOCIAL MEDIA
a) Quali social media utilizzate maggiormente?
b) Li sfruttate per vendite dirette, promozioni o semplicemente per costruire la vostra community?
c) Avete notato un incremento di engagement o vendite provenienti da queste piattaforme nel 2024?
6. TREND
a) Quali sono state le principali tendenze moda del 2024 che hanno registrato il maggior interesse e inciso sulla vendita dei prodotti?
b) Quali categorie di prodotto hanno visto un incremento nelle vendite nel 2024? Quali un decremento?
7. I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024
Elencate i top brand più venduti (max 3) nelle categorie:
a. Abbigliamento donna
b. Abbigliamento uomo
c. Accessori uomo e donna
d. Calzature uomo e donna
8. BRAND BEST SELLER DEL 2024
9. CONSIDERAZIONI FINALI
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +2%.
1b. Rallentamento nel contesto internazionale compensato dalle vendite in store e online nel mercato interno. 1c. Prevediamo un calo.
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 30% e il 50%.
2b. Incremento spesa online e stabile offline. 2c. Riflessivo.
CONSUMATORE
3a. Molto debole. 3b. Prezzo primario. 3c. Il nostro cliente è un uomo e una donna tra i 25 e i 60 anni appassionato di fashion trend e interessanto alla qualità dei prodotti con un giusto rapporto con il prezzo.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Contatto diretto personal shopper-cliente. 4b. Online e fisico sono complementari. 4c. Sì.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram.
DELL'OGLIO – PALERMO (PA)
5b. Promozioni e branding.
5c. Stabili.
TREND
6a. Quite luxury e fashion accessibile.
6b. Incremento: abbigliamento e sneaker. Stabili: accessori. Decremento: calzature luxury
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Brunello Cucinelli (+); Miu Miu (+); Prada (=)
7b. Brunello Cucinelli (+); Tagliatore (+); Stone Island (=)
7c. Prada (=); Gucci (-); Miu Miu (+)
7d. Autry (+); Prada (-); Gucci (-)
BRAND BEST SELLER
8. Autry
CONSIDERAZIONI FINALI
9. Il consumatore è troppo disorientato dai prezzi poco coerenti e troppo diversificati tra i brand del lusso e quelli accessibili.
MARIO DELL'OGLIO, AMMINISTRATORE UNICO
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +8%.
1b. Una crisi congiunturale sull'acquisto dei beni di alta gamma. 1c. Nessuna variazione rispetto al 2024 e un tendenziale decremento.
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 10% e il 30%.
2b. Sia online che in negozio c'è un calo di vendite dei prodotti fashion con un elevato prezzo di vendita.
2c. Preferiscono riflettere più a lungo soprattutto per gli articoli di fascia alta.
CONSUMATORE
3a. Sì, è un trend costante e attuale.
3b. La maggior parte dei consumatori continua a preferire prezzo, marchio ed estetica.
3c. Non abbiamo un cliente tipo specifico, poichè i nostri negozi e articoli vestono diversi tipi di persone, di entrambi i generi e di qualsiasi età. Sicuramente il nostro cliente tipo è attento alle tendenze, ama la qualità, prediligendo capi di alta sartoria e brand prestigiosi.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Cerchiamo di dare un servizio personalizzato con vendite su appuntamento e con tutto ciò che necessita una specializzazione dell'offerta per il cliente.
4b. Lo shopping in boutique è predominante in questo momento.
4c. No, per quanto riguarda la nostra clientela non c'è questo tipo di richiesta.
SOCIAL MEDIA
5a. Instagram.
5b. Li sfruttiamo per promozioni e per costruire una community fedele alla nostra azienda.
5c. Nessuno, tutto stabile.
TREND
6a. I trend principali del 2024 sono stati i colori burgundy e marrone, il materiale suede, lo stile quiet luxury, le maxi bag e le ballerine.
6b. Incremento nessuno. Decremento: tutte le categorie prodotto.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Prada
BRAND BEST SELLER
8. Prada
BILLI 1926 – TORTONA (AL) PIERLUIGI BILLI, TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. -15%.
1b. I fattori negativi che hanno influenzato l’andamento sono stati l’economia, gli e-commerce e gli outlet.
1c. Speriamo in una stabilità.
TREND DI ACQUISTO
2a. Non abbiamo un e-commerce.
2b. Non abbiamo notato nuovi trend nei comportamenti d’acquisto.
2c. I clienti sono più orientati a una tipologia d’acquisto impulsiva.
CONSUMATORE
3a. Non abbiamo riscontrato una particolare attenzione ai prodotti realizzati in materiali ecologici/ responsabili.
3b. Preferiscono altre variabili come il prezzo, il marchio e l’estetica.
3c. Il nostro cliente tipo è un uomo che si aggira intorno ai 40-60 anni.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Con la continua ricerca e il “su misura”.
4b. Per i nostri clienti lo shopping in boutique è ancora predominante. 4c. Al momento, i nostri clienti non cercano esperienze più interattive.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram
5b. Li usiamo per costruire la nostra community. 5c. Sì.
TREND
6a. Abbiamo riscontrato la tendenza country-chic. I colori più in trend sono stati i chiari, i marroni e i blu. Il prodotto più in voga è stato il giaccone scamosciato. 6b. Incremento: maglieria e calzature. Decremento: capispalla.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Non commercializziamo la categoria
7b. Fay (=); Manuel Ritz (=); Gran Sasso (+)
7c. John Peter (+)
7d. Munich (+); Dockstep (+)
BRAND BEST SELLER
8. Gran Sasso
CASTAGNO ABBIGLIAMENTO – BARGE (CN) PAOLO CASTAGNO, TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. -3%.
1b. I fattori negativi sono stati molteplici. Primo tra tutti il clima non in linea con le temperature stagionali ma anche il disinteresse verso il settore dell’abbigliamento. Le persone preferiscono spendere i propri soldi in food, viaggi e intrattenimento 1c. Stabilità.
TREND DI ACQUISTO
2a. Non abbiamo un e-commerce.
2b. Non abbiamo riscontrato nuovi trend d’acquisto. 2c. Sono sicuramente molto più impulsivi.
CONSUMATORE
3a. Sì, riscontriamo anche noi l’interesse nei prodotti realizzati in materiali green
3b. Il prezzo incide sulla scelta quindi molte volte non sono coerenti.
3c. Non abbiamo ancora riscontrato questo trend.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Con la vendita assistita.
4b. Tendenzialmente, prima fanno ricerca online e poi acquistano in store.
4c. No, non cercano esperienze più interattive nel punto vendita fisico.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram.
5b. Li usiamo per far conoscere la nostra realtà e i nostri prodotti a più persone possibili. 5c. Sì, abbiamo notato un incremento di engagement e vendite.
TREND
6a. Maggiori volumi. 6b. Incremento: abbigliamento. Decremeto: accessori.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Barbour (+); Save The Duck (+); Circolo 1901 (+)
7b. Barbour (+); Circolo 1901 (+); Baracuta (-)
7c. Rains (=); Patagonia (=); Barbour (-)
7d. Non commercializziamo la categoria
BRAND BEST SELLER
8. Barbour
DIDI UOMO – ALBISSOLA MARINA (SV) PIETRO REBAGLIATI, TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +10%.
1b. È stata positiva la scelta di prodotti di qualità alta.
1c. Le nostre previsioni sono molto positive.
TREND DI ACQUISTO
2a. Non abbiamo un e-commerce.
2b. Notiamo una scarsa attenzione all’online.
2c. Acquistano sereni se fanno fiducia allo store.
CONSUMATORE
3a. È un trend falso. Se vuoi produrre eco non puoi farlo in Bangladesh.
3b. Non credono nel prodotto green.
3c. Un cliente attento al mercato, alla qualità, al servizio e che non sopporta più la presa in giro dei saldi.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Non mi risulta.
4b. Assolutamente no.
4c. Il cliente che ama spendere bene queste tecnolo-
gie non le considera.
SOCIAL MEDIA
5a. Instagram. 5b. No.
5c. No.
TREND
6a. Prodotti made in Italy di qualità. 6b. Incremento: profumi. Decremento: occhiali.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Duno (+); Arovescio (+); Reign (+)
7b. Duno (+); Arovescio (+); Reign (+)
7c. Tbd Eyewear (+); Valsport (+); Farmacia SS. Annunziata (+); 7d. Munich (+); Valsport (+)
BRAND BEST SELLER 8. Duno
GINO BAUDINO – TORINO (TO) PAOLO BAUDINO, SOCIO
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +3.6%.
1b. Il meteo autunno-inverno favorevole ha compensato i risultati negativi della primavera-estate. Purtroppo alcuni brand nostri fornitori sono divenuti i principali concorrenti, a causa delle loro politiche aggressive sui rispettivi e-commerce. Le loro scontistiche, anche fuori periodo saldi, sono molto penalizzanti per i negozi multibrand.
1c. Il nostro impegno sarà per una sostanziale tenuta.
TREND DI ACQUISTO
2a. Meno del 10%.
2b. No.
2c. Mediamente il cliente entra in negozio sapendo già che cosa gli serve. L'acquisto d'impulso, specie per l'uomo, è raro.
CONSUMATORE
3a. Approccio immutato.
3b. Sono poche le persone che scelgono in primis il prodotto green, anche se è discretamente diffuso il quesito sulla provenienza
BOUTIQUE CANEPPELE – TRENTO (TN) MARIO CANEPPELE, OWNER
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +6%.
1b. Abbiamo sviluppato maggiormente gli accessori, questo è stato sicuramente un fattore positivo.
1c. Stabilità.
TREND DI ACQUISTO
2a. Meno del 10%.
2b. Non abbiamo notato nuovi trend nei comportamenti d’acquisto.
2c. I clienti sono più orientati a una tipologia d’acquisto riflessiva.
CONSUMATORE
3a. Sì, abbiamo riscontrato una particolare attenzione ai prodotti realizzati in materiali ecologici/responsabili.
3b. Preferiscono altre variabili.
3c. Il nostro cliente tipo è una donna e un uomo tra i 40 anni.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Cercando di far stare il cliente al centro dell’attenzione e curando molto l’assistenza e il post-vendita
4b. Tanti clienti guardano il nostro sito per informarsi ma poi finalizzano fisicamente.
4c. Non ancora ma è un punto in via di definizione e sviluppo.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram.
5b. Li usiamo sia per vendite dirette e promozioni che per costruire la nostra community.
5c. Sì, abbiamo notato un incremento dell’engagement.
TREND
6a. Soft luxury.
6b. Incremento: accessori. Decremento nessuno.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Herno (=); Nine In The Mornig (+); Barbour (+)
7b. Hindustrie (+); Herno (+); Nine In The
7c.
7d.
BRAND BEST SELLER
8.
COLOGNESE 1882 – MONTEBELLUNA (TV) PAOLO COLOGNESE, PROPRIETARIO
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. -8%
1b. Il principale fattore negativo sono stati i prezzi troppo alti.
1c. Prevediamo un calo del 20%
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 30% e il 50%.
2b. No, non abbiamo notato nuovi trend d’acquisto. 2c. Il cliente è molto più riflessivo.
CONSUMATORE
3a. Non per ora.
3b. Al momento preferiscono altre variabili.
3c. Il nostro cliente tipo è un uomo e una donna contemporanei con un’età compresa tra i 35 e i 55.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Offriamo un servizio di personal shopper per chi vuole.
4b. Direi che è un 50 e 50. 4c. Non ancora.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook, Instagram e LinkedIn.
GIANNI ITALIA – MILANO (MI) MAURIZIO ITALIA, TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. Stabile.
1b. Lati positivi: selezione dei prodotti e professionalità. Lati negativi: troppa confusione sul mercato. 1c. Si lavora per un incremento.
TREND DI ACQUISTO
2a. Non abbiamo un e-commerce. 2c. Riflessione e grande attenzione.
CONSUMATORE
3a. Non tantissimo.
3b. Attenti a estetica e prezzo.
3c. Il nostro cliente è un uomo di circa 45 anni con uno stile di vita medio-alto.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Offrendo una grande professionalità, a cui noi essendo "Bottega storica" siamo abituati.
4b. Generalmente sì 4c. Non particolarmente.
dei materiali utilizzati nella confezione.
3c. La nostra clientela è per il 60% uomo e per il rimanente 40% donna con un’età over 35.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Con una vendita personale assistita e un contatto post-vendita.
4b. Difficile dichiarare una percentuale ma, specie per le calzature, il consumatore arriva già informato. 4c. Al momento da noi no.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram.
5b. Li sfruttiamo per costruire la nostra community. 5c. Sì, abbiamo notato un incremento sia delle vendite che dell’engagement.
TREND
6a. Trend sporty. 6b. Incremento: scarpe da ginnastica/tennis. Decremento nessuno.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Max Mara (+); Alexander Wang (+); Moncler (+)
7b. Gran Sasso (+); Selected (+); Moncler (+) 7c. Givenchy (+); Tom Ford (+); Lanvi (+) 7d. Ugg (+); Autry (+); Salomon (+)
BRAND BEST SELLER
8. Salomon
CONSIDERAZIONI FINALI
9. Devono esserci prezzi meno esclusivi e più inclusivi.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram.
5b. Per costruire la nostra community.
5c. Non particolarmente.
TREND
6a. La qualità.
6b. Incremento: maglieria. Decremento nessuno.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Non commercializziamo la categoria
7b. Moorer (+); Incotex (=); Kangra (+)
7c. Mc2 Saint Barth (+); Gallo (=); Restelli (+)
7d. Ortigni (+); Valsport (=)
BRAND BEST SELLER
8. Kangra
5b. Per farci conoscere e mantenere un contatto.
5c. Leggero incremento.
TREND
6a. Nella cerimonia le alternative bohochic. Nello sportswear i materiali di alta qualità e performanti.
6b. Incremento: abbigliamento. Decremento nessuno.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Woolrich (+); Gran Sasso (+); Barbour (+)
7b. Canali (+); Gran Sasso (+); Woolrich (+)
7c. Barbour (+); Rains (+)
7d. Flower Mountain (+); Blundstone (+); Saxone (+)
BRAND BEST SELLER
8. Barbour
INCONTRI BOUTIQUE – MILANO (MI) FEDERICO GARDINI, AMMINISTRATORE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +2%.
1b. I lati positivi sono stati l’introduzione di nuovi brand e progetti.
1c. Prevediamo una stabilità nelle vendite.
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 10% e il 30%.
2b. Pongono molta attenzione al prezzo.
2c. Maggiore riflessione da parte del cliente.
CONSUMATORE
3a. Trend stabile.
3b. Continuano a preferire le variabili prezzo, marchio ed estetica.
3c. Il nostro cliente è una donna lavoratrice tra i 4060 anni con uno spiccato interesse nei viaggi.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Offriamo un servizio al cliente accurato e professionale.
4b. I clienti sono sempre più preparati grazie anche all’online ma la shopping experience in boutique rimane ancora predominate.
4c. Basso impatto della AR. I nostri clienti al momento non sono alla ricerca di esperienze interattive.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram.
5b. I social media vengono utilizzati principalmente per costruire la nostra community e per favorire le vendite.
5c. Abbiamo registrato un leggero incremento.
TREND
6a. Cappotti e giacconi ecologici.
6b. Incremento: cappotti. Decremento: gonne.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Brunello Cucinelli (=); Max Mara (=); Fay (=)
7b. Non commercializziamo la categoria
7c. Brunello Cucinelli (=); Max Mara (=); Avenue 67 (=)
7d. Brunello Cucinelli (=); Panchic (+)
BRAND BEST SELLER
8. Herno
MARIO&SONS – SEREGNO (MB) ALBERTO PALEARI, TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO
E PREVISIONI
1a. -25%.
1b. Il lato negativo è stata la mancanza di disponibilità da dedicare al settore moda da parte dei clienti.
1c. Prevediamo stabilità.
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 30% e il 50%.
2b. Minore spesa online.
2c. Nella fascia medio-alta l’acquisto rimane sempre impulsivo.
CONSUMATORE
3a. Non molto.
3b. Per il momento preferisce prezzo e qualità, meno il marchio.
3c. Il nostro cliente è un uomo (50%) e una donna (50%), tra i 25 e i 65 anni, appassionato di sport e viaggi.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Il nostro personale segue il cliente in ogni momento dell’acquisto, cercando di offrire la miglior esperienza e accontentarlo al massimo.
4b. Alcuni consultano il nostro sito per poi venire in negozio per l’acquisto.
4c. Non è ancora un argomento molto seguito.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook, Instagram e TikTok.
5b. Per il momento solo per la nostra community. 5c. Sì.
TREND
6a. Non c’è stata una vera tendenza all’acquisto da parte dei nostri clienti.
6b. Incremento: calzature e borse.
PETER CI COMO – COMO (CO) MARCO CASSINA, TITOLARE & BUYER
BILANCIO DI FINE ANNO
E PREVISIONI
1a. +1%.
1b. Il turismo di fascia alta ci ha aiutato a mantenere le previsioni. 1c. Prevediamo una stabilità.
TREND DI ACQUISTO
2a. Meno del 10%.
2b Abbiamo riscontrato un aumento dello scontrino medio dovuto alla fidelizzazione di VIC (very important client).
2c. In generale il cliente di fascia alta compra ancora in modo impulsivo ma anche per "relazione" con il venditore/negozio.
CONSUMATORE
3a. Non percepiamo particolare sensibilità all'argomento da parte del consumatore.
3b. La sosteniblità è un plus nella comunicazione aziendale molto più che alla vendita.
3c. Il nostro cliente è un uomo tra i 40 e i60 anni, interessato ai viaggi e allo sport. È una persona che
guarda molto più alla sostanza che all'apparenza.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Da 25 anni organizziamo trunk show in grandi capitali mondiali, principalmente a Londra, New York e Los Angeles. Mettiamo tanta enfasi nel rapporto umano che si instaura e crediamo molto in quella che si definisce "relationship sales". 4b. Se c'è un interesse specifico fanno ricerche online altrimenti si affidano alla boutique. 4c. Nel nostro caso no.
SOCIAL MEDIA
5a. Instagram.
5b. Abbiamo una piccola community di follower fedeli principalmente composta da nostri clienti, anche stranieri, che amano seguirci per avere spunti sui nuovi trend, colori forme. 5c. Siamo in un momento di stabilità.
TREND
6a. Quiet luxury.
Decremento: abbigliamento.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Barbour (+); The Garment (+); Forte Forte (=)
7b. C.P. Company (+); Stone Island (=); Barbour (+)
7c. ATP Atelier (=); Furla (+); Barbour (+)
7d. Autry (+); Sebago (=); Flower Mountain (+)
BRAND BEST SELLER
8. Autry
CONSIDERAZIONI FINALI
9. Sembra che il nuovo trend sia quello di ritornare ad acquistare nei negozi. L’online sta diventato poco credibile per le continue promozioni e la differenziazione di prezzi da un sito all’altro. C’è troppa confusione.
6b. Incremento: abbigliamento informale e prodotti su misura, anche formali. Decremento: formale ready to wear.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Non commercializziamo la categoria
7b. Pescarolo (+); Mandelli (+); Canali (+)
7c. Non commercializziamo la categoria
7d. Non commercializziamo la categoria
BRAND BEST SELLER
8. Mandelli
CONSIDERAZIONI
FINALI
9. Molti brand hanno esagerato nel tentativo di raggiungere ogni tipo di cliente, passando dalle boutique monomarca agli outlet. Quest'ultimo, in particolare, ha influito negativamente sulla percezione del valore del prodotto.
PETRONIO – MANTOVA (MN) MAURIZIO CAMPAGNOLI, TITOLARE
ISELLA MODA – MEDA (MB) ANGELO ISELLA, AMMINISTRATORE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. -7%.
1b. Il fattore negativo principale è la preoccupazione generale per la situazione geopolitica globale ma anche il periodo economico che presenta delle difficoltà. 1c. Prevediamo una stabilità.
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 10% e il 30%.
2b. Aumento delle vendite fisiche. 2c. Acquisto più riflessivo e improntato a un confronto con il personale.
CONSUMATORE
3a. Continua attenzione, anche se non determinante in fase di acquisto.
3b. Viene considerato ma in un’ottica più globale.
3c. Il nostro cliente tipo è un uomo e una donna con un’età compresa tra i 25 e i 65 anni, con una discreta possibilità di spesa e una vita attiva.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Formando il personale addetto alla vendita (in termini di materiali, stile e versatilità) in modo da poter
dare tutte le informazioni richieste al consumatore. 4b. Il consumatore è aggiornato anche grazie alle ricerche online. 4c. Al momento non riscontriamo tali necessità.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook, Instagram e TikTok. 5b. Sia per costruire la nostra community che per informare su iniziative commerciali. 5c. Non in modo sensibile.
TREND
6a. Una tendenza alla vestibilità più morbida, con la ricerca di fit più relaxed senza esagerare nei volumi. 6b. Incremento: abbigliamento. Decremento nessuno.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Brunello Cucinelli (+); Max Mara (+); Moorer (=) 7b. Brunello Cucinelli (+); Moorer (=); Lardini (=) 7c. Non commercializziamo la categoria 7d. Santoni (-); Max Mara (=)
BRAND BEST SELLER
8. Brunello Cucinelli
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. Stabile.
1b. L’interesse nel settore abbigliamento nel segmento medio è rallentato: il budget disponibile si è spostato su altri settori, quali viaggi e ristorazione. D’altra parte, chi continua a scegliere di vestirsi bene fa acquisti più mirati e di qualità. 1c. Sembrerebbe un rallentamento, sia in termini di tempistiche di acquisto (in anticipo sulla stagione) che a livello di valore del cartellino. Sperando, ovviamente, di sbagliare previsione.
TREND DI ACQUISTO
2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. No, non abbiamo riscontrato nuovi trend nei comportamenti d’acquisto.
2c. Non è possibile dare una risposta unica: c’è il cliente che acquista per impulso (solitamente molto soddisfatto) e chi necessita
di riflessione (che nel 80% dei casi non porta a termine l’acquisto).
CONSUMATORE
3a. Non abbiamo riscontrato questo trend.
3b. La scelta del prodotto è principalmente legata al senso di appartenenza al brand, alla qualità e all’estetica.
3c. Il nostro cliente tipo è un uomo e una donna con un’età media che si aggira tra i 40 e 50 anni.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Crediamo nel servizio al cliente come elemento distintivo: creiamo appuntamenti riservati fuori orario e un supporto nella formazione di look e del proprio armadio.
4b. Ultimamente è un mix tra la ricerca autonoma e la shopping experience, nonostante quest’ultima fa sempre da padrona.
4c. I nostri clienti amano provare i capi dal vivo.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram. 5b. È più una vetrina virtuale. 5c. Instagram rimane sempre una piattaforma che apporta nuovi clienti (anche senza sponsorizzate).
TREND
6a. Un look curato ma più rilassato, dove overshirt, maglieria e scarpe stringate a due fori sono state categorie vincenti, a discapito dell’abbigliamento formale e del nylon.
6b. Incremento: calzature e borse. Decremento: capospalla.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Weekend By Maxmara
7b.
7c. Doucal’s
; Orciani
7d. Doucal’s (+) BRAND BEST SELLER
8. Stone Island
MODAMICA – VALBREMBO (BG) ORFEO LUMINA, CEO
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +12%.
1b. Gli aspetti positivi sono stati la qualità del servizio e della comunicazione.
1c. Prevediamo stabilità.
TREND DI ACQUISTO
2a. Meno del 10%.
2b. Minor spesa online.
2c. Preferiscono scegliere sulla base delle informazioni che il consulente è pronto a dare e a ispirare durante la fase di presentazione.
CONSUMATORE
3a. No.
3b. Sono più influenzati dal brand, dall’estetica e dal coinvolgimento emotivo.
3c. Il nostro cliente tipo è un uomo e una donna tra i 40 e i 60 anni che ama i viaggi, il food, gli orologi e le borse di lusso.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Appuntamento e spazio dedicato.
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. Stabile.
1b. L’aspetto positivo è stato sicuramente la fidelizzazione della clientela.
1c. Prevediamo di confermare le statistiche precedenti.
TREND DI ACQUISTO
4b. Abbastanza ma per la fascia alta no, preferiscono l’esperienza in boutique immersiva. 4c. Per ora no.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook, Instagram e TikTok.
5b. Sia per vendite dirette e promozioni che per costruire la nostra community.
5c. Sì.
TREND
6a. Nessun trend in particolare.
6b. Incremento: calzature. Stabile: abbigliamento. Decremento nessuno.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Max Mara (+); Dondup (+); Peserico (+)
7b. Tagliatore (+); Stone Island (=); Autry (+)
7c. Orciani (+); Zanellato (=)
7d. Autry (+); Doucal’s (=)
BRAND BEST SELLER
8. Autry
SHOPPING EXPERIENCE
CONSUMATORE
2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. Niente in particolare, solo un’affluenza costante. 2c. La nostra clientela è riflessiva, con idee chiare.
4a. A questa richiesta noi rispondiamo con dei consigli idonei all’esigenza del cliente. 4b. I nostri clienti non considerano l’online. 4c. Non riscontriamo questa tendenza.
3a. Non abbiamo riscontrato questo trend. 3b. Esigono la qualità made in Italy. 3c. Il nostro cliente tipo è un uomo e una donna con un’età compresa tra i 30 e i 70 anni.
SOCIAL MEDIA
5a. Instagram. 5b. Utilizziamo i social principalmente per tenere aggiornata la clientela.
5c. No, non abbiamo riscontrato incrementi in termini di engagement e vendite.
TREND
6a. Classico aggiornato.
6b. Stabilità per tutte le nostre categorie prodotto, nessuno ha visto una crescita o una decrescita.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Gimo’s (=); Purotatto (=); Kangra (=)
7b. Montecore (=); Rota Pantaloni (=); Canali (=)
7c. Aquascutum (=)
7d. Valsport (=); Ortigni (=); Voile Blanche (=)
BRAND BEST SELLER
8. Montecore
PRINI 2 – SAVONA (SV) GIANCARLO DI MAGGIO, TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. Stabile.
1b. L’andamento del 2024 è stato stabile, perciò non ci sono stati particolari fattori che hanno influenzato l’anno. 1c. Prevediamo una stabilità con una tendenza al positivo.
TREND DI ACQUISTO
2a. Meno del 10%.
2b. Abbiamo riscontrato una tendenza al ritorno in store. 2c. Il cliente riflette maggiormente.
CONSUMATORE
3a. No, non direi.
3b. Altre variabili come estetica e qualità del prodotto. 3c. Il nostro cliente tipo è un uomo e una donna con un range di età molto ampio.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Rispondiamo con un servizio ad hoc al cliente con consigli personalizzati.
4b. Predominante è la shopping experience in boutique. 4c. Non da noi.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram.
5b. Li sfruttiamo sia per promozioni che come vetrina. 5c. Direi di no.
TREND
6a. Quiet luxury.
6b. Incremento: borse e abbigliamento. Decremento: calzature.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Max Mara (+); Liviana Conti (=); Ballantyne (=)
7b. Gant (+); Ferrante (+); Canadian (=)
7c. Orciani (+); Pinko (+); Michael Kors (+)
7d. Premiata (-); Premiata (+); Ash (-)
BRAND BEST SELLER
8. Max Mara
CONSIDERAZIONI FINALI
9. A partire dalla prossima stagione SS 25, la nostra boutique sarà prettamente donna.
SIR ANDREW’S – CARPI (MO) MARCO SOLIERI, TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO
E PREVISIONI
1a. +8%.
1b. Il clima metereologico, la voglia di ricominciare ad acquistare dopo anni più lenti e di tornare nei negozi.
1c. Stazionarie.
TREND DI ACQUISTO
2a. Meno del 10%.
2b. Maggior spesa nei negozi.
2c. Preferiscono riflettere prima di acquistare.
CONSUMATORE
3a. Tanti clienti non sono interessati ai materiali ecologi.
3b. Altre variabili: non superare una determinata fascia prezzo in base a ogni articolo è indispensabile.
3c. Il nostro cliente tipo è un uomo
e una donna di 45 anni con una possibilità di spesa medio-alta.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Quando viene richiesta cerchiamo di accontentare i clienti con dirette, video o appuntamenti privati. 4b. I clienti arrivano in store il più delle volte con idee chiare, avendo gia visionato il nostro sito e i nostri canali social.
4c. No.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook, Instagram e TikTok. 5b. Li sfruttiamo sia per vendite online che per aumentare la nostra community. 5c. Instagram è sempre la piattaforma con più interazioni.
TREND
6a. Ritorno ai tessuti lanosi, nello
sportswear sono richiesti capi basici e la “morte” dei piumini.
6b. Incremento: sneaker, maglieria, jeans. Decremento nessuno.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Non commercializziamo la categoria
7b. C.P. Company (+); Arovescio (+); People Of Shibuya (+)
7c. Non commercializziamo la categoria
7d. Autry (+); Premiata (=)
BRAND BEST SELLER
8. Autry
CONSIDERAZIONI FINALI
9. Speriamo che i clienti abbiano voglia di tornare ad acquistare abbigliamento in negozio e non più online.
THE STORE – MILANO (MI) VEVA VILA, CO-TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +5%.
1b. Ricerca di nuovi brand.
1c. Una crescita, costante e moderata, delle vendite.
TREND DI ACQUISTO
2a. Meno del 10%.
2b. I social nel nostro contenitore servono a trasmettere al potenziale cliente il nostro spirito espositivo, le proposte colori, gli abbinamenti, le nuove proposte nei volumi. Si rende conto attraverso il sentimento che nasce se piace o no.
2c. C’è cliente e cliente: alcuni vengono carichi ed entusiasti alla ricerca di una proposta che li colpisca, altri sono caratterialmente più riflessivi e insicuri e cercano il consenso da terzi.
CONSUMATORE
3a. Sì.
3b. A oggi l’aspetto qualitativo e la cura del capo è ancora preponderante.
3c. Il nostro cliente tipo è un uomo e una donna con un’età media tra i 40 e i 45 anni con interessi per la moda, viaggi, sport, arte. Con uno stile di vita professionale già affermato o in crescita.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Con entusiasmo. È uno dei nostri punti di forza.
4b. L’informazione che il web offre induce il cliente ad avere maggiori informazioni sul prodotto ma l’ausilio di un buon venditore valorizza l’esperienza. 4c. Non abbiamo elementi per poter confermare.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram. 5b. Lo scopo principale è per creare e mantenere la nostra community informata ma facciamo anche vendite dirette. 5c. Certo.
TREND
6a. Il cambio nei volumi e l’attenzione sempre maggiore alla grammatura dei tessutii/filati sia per comfort che per stagioni più miti.
6b. Incremento: pantaloni e maglieria. Decremento: accessori e camicie.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Kujten (+); Nine in the Morning (+); Destin (+)
7b. Laneus (+); Tagliatore (+); Briglia 1949 (+)
7c. Ant45 (+); Destin (+)
7d. Autry (+); Moa Concept (+)
BRAND BEST SELLER
8. Laneus
VALTELLINI – ROVATO (BS) DIDI CORBETTA, CO-TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO
E PREVISIONI
1a. +10%.
1b. Il servizio che diamo alla clientela, la comunicazione e alcuni brand trainanti.
1c. Sarebbe bello saperlo. Abbiamo sensazioni positive, ma chissà.
TREND DI ACQUISTO
2a. Meno del 10%.
2b. Gran parte delle vendite inizia con una telefonata o con un mes-
saggio sui social, cui seguono invio di fotografie e informazioni.
2c. I "ci penso" sono sempre un classico del nostro lavoro, anche se chi apre la porta del nostro negozio difficilmente poi non compra: arrivano preparati e intenzionati.
CONSUMATORE
3a. È soprattutto nella logistica (imballaggi biodegradabili, spedizioni non scaglionate) in cui finalmente lo notiamo. Cerchiamo di sensibilizzare
RAMBELLI – MILANO (MI) LUDOVICO RAMBELLI, PROPRIETARIO
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +5%.
1b. Una nuova consapevolezza del consumatore che ora cerca soprattutto qualità. 1c. Si intravede una lieve flessione.
TREND DI ACQUISTO
2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. Un importante ritorno al negozio fisico, di prossimità, a discapito dei department store. 2c. I nostri clienti sono sempre più preparati e consapevoli, ciò comporta una giusta riflessione su ogni acquisto.
CONSUMATORE
3a. Non proprio, abbiamo riscontrato attenzione verso la qualità dei prodotti e la ricerca di capi made in Italy.
3b. I consumatori sembrano essere sempre più disposti a investire
somme superiori, a condizione che le aziende non ricorrano a pratiche di greenwashing.
3c. Il nostro cliente tipo è un uomo e una donna tra i 28 e i 50 anni, interessato più alla cultura del vestire che ai trend. Vive il presente consapevole dell’importanza del passato.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Vero, infatti lavoriamo come se fossimo il personal stylist di ogni cliente.
4b. Da noi rimane predominante l’esperienza in negozio dove poter scoprire i diversi prodotti di nicchia che selezioniamo ogni stagione, poi ovviamente chi viene per comprare un brand noto è di solito ben preparato. 4c. Non da noi.
SOCIAL MEDIA
5a. Instagram. 5b. Sia per costruire una communi-
LODI 1875 – LODI (LO) ANTONIO
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. -10%.
1b. I fattori negativi sono stati gli sconti e l’e-commerce: i saldi vanno riportati a metà febbraio e le aziende non possono farci concorrenza con l’online. Noi compriamo con alti rischi, loro ci vendono già guadagnando e con il loro e-commerce ci fanno concorrenza.
1c. Non vedo qualcosa che possa far sperare in bene. Il fatto di spostare i saldi di almeno 30-45 giorni più avanti potrebbe aiutare.
TREND DI ACQUISTO
2a. Meno del 10%.
2b. La clientela ha notato l’aumento dei prezzi spesso senza motivo. 2c. Sono molto attenti e noi stiamo puntando su marchi meno conosciuti ma che stiano attenti al prodotto italiano e a una giusta politica dei prezzi.
CONSUMATORE
3a. Molti clienti sono attenti all’e-
cologia ma il fattore prezzo è sempre fondamentale.
3b. No.
3c. Abbiamo quattro negozi con fasce d’età che variano dai 20 ai 60 anni. Generalmente si va dal ragazzo attento al vestire bene con qualche nota eccentrica fino al professionista che magari preferisce il “su misura”.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. È fondamentale seguire e coccolare il cliente, presentando anche marchi nuovi. L’obiettivo è la fiducia del consumer.
4b. In negozio, la possibilità di seguire il cliente in modo diretto e personalizzato resta un valore ineguagliabile. Il contatto fisico con il prodotto, la possibilità di toccarlo e provarlo, rappresentano un’esperienza che nessuna tecnologia riuscirà mai a replicare completamente. 4c. Non ancora, fortunatamente.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram.
TWENTY BOUTIQUE – BORDIGHERA (IM) LORENZO MARZOLA, TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +10%.
1b. Il lato positivo è stato il turismo straniero in estate.
1c. Ci aspettiamo un decremento in inverno e incremento in estate.
TREND DI ACQUISTO
2a. Non abbiamo un e-commerce.
2b. Leggera flessione dell’online.
2c. La donna è più impulsiva mentre l’uomo è riflessivo.
CONSUMATORE
3a. Sì, abbiamo notato questa tendenza.
3b. Sì.
100% a loro.
le aziende a ridurre le spedizioni, inviando solo serie complete.
3b. La tematica green non interessa particolarmente.
3c. Abbiamo clienti di tutte le età. Abbiamo ultimamente moltissimi ragazzi e ragazze, così come abbiamo ricevuto recentemente uno splendido cliente che si è regalato un ricco outfit per il suo 90esimo compleanno!
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Ascoltandoli, e dedicandoci al
4b. La ricerca pre-acquisto viene fatta nella maggior parte dei casi, ma continuiamo a notare un ritorno in negozio.
4c. Per quanto ci riguarda nessun impatto.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram.
5b. Soprattutto per costruire la nostra community, il resto è una conseguenza. I social sono una vetrina
ty organica che per vendite dirette. 5c. Non un particolare incremento ma una crescita costante.
TREND
6a. Un ritorno al gusto classico e alla sobrietà, dopo la sbornia street delle ultime stagioni. 6b. Incremento: accessori e maglieria. Decremento: capospalla.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Barbour (+); Gloverall (=); Via Masini 80 (+)
7b. Barbour (+); Santaniello (+); Daniele Fiesoli (+)
7c. Campomaggi (=); Alberto Luti (+); Barbour (+) 7d. Non commercializziamo la categoria
BRAND BEST SELLER
8. Barbour
5b. Siamo agli inizi e vediamo un certo interesse.
5c. Sì.
TREND
6a. Si sta tornando al pantalone un po’ più comodo (1 o 2 pence) e la giacca doppio petto è diventata importante.
6b. Incremento: pantalone. Decremento nessuno.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Herno (=); Ralph Lauren (+); Ibrigu (+)
7b. Berwich (+); Montecore (+); Incotex (-)
7c. Orciani (=)
7d. Botti 1913 (+); Panchic (+); Flower Mountain (-)
BRAND BEST SELLER
8. Berwich
CONSIDERAZIONI FINALI
9. L’aumento dei prezzi ingiustificato e i saldi troppo anticipati rischiano di bloccare il mercato.
3c. Il nostro cliente tipo è una donna tra i 30 e i 40 anni che ama viaggiare e ha una capacità di spesa medio-alta.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Puntiamo molto sulla qualità e sulla customizzazione del servizio.
4b. Fortunatamente è ancora dominante.
4c. No.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram.
5b. Per costruire la nostra community.
5c. Leggero incremento delle vendite e dell’engagement.
importante.
5c. Sì. TREND
6a. Quiet luxury. 6b. Incremento: maglieria e felpe. Decremento: capospalla e accessori.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Ralph Lauren (+); Herno (=); Fabiana Filippi (=)
7b. Stone Island (=); Ralph Lauren (+); Herno (=)
TREND
6a. Sportswear evoluto e ricerca della qualità.
6b. Incremento: maglieria in cashmere e cappotti. Decremento: jeans skinny e piumini.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Liviana Conti (+); Scaglione (+); 8pm (=)
7b. Roy Roger’s (+); Scaglione (=); Gran Sasso (=)
7c. Pinko (+); Ezcaray (=); Camerucci Archivio (-)
7d. Non commercializziamo la categoria
BRAND BEST SELLER
8. Roy Roger’s
7c. Ralph Lauren (+); Orciani (+); Stone Island (=)
7d. Copenhagen (=)
BRAND BEST SELLER
8. Ralph Lauren
CONSIDERAZIONI FINALI
9. Stiamo ampliando il reparto di profumeria artistica dove registriamo dati in crescita.
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +7%.
1b. Il fattore positivo è stato l’aumento del livello della clientela internazionale, mentre quello negativo la situazione geo politica e climatica.
1c. Prevediamo una situazione stabile al 2024.
TREND DI ACQUISTO
2a. Meno del 10%.
2b. No.
2c. Impulsivi soprattutto nella fascia alta.
CONSUMATORE
3a. No, non abbiamo riscontrato questa tendenza. 3b. Preferiscono altre variabili.
3c. Il nostro cliente tipo è un uomo imprenditore tra i 40 e i 60.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Sì, proponiamo un’esperienza ad hoc e su misura per ogni cliente.
4b. Prima si informano e poi fanno shopping experience in negozio. 4c. No.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram.
5b. Sia per immagine che per le vendite. 5c. Sì.
TREND 6a. Alta qualità. 6b. Incremento: pantaloni e denim. Decremento: abiti.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Non commercializziamo la categoria
7b Jacob Cohën (+); PT Torino (+); Moorer (+)
7c. Non commercializziamo la categoria
7d. Barrett (+); Ortigni (+); Cheaney (+)
BRAND BEST SELLER
8. Jacob Cohën
FELLONI – FERRARA (FE) GIULIO FELLONI, TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO
E PREVISIONI
1a. +3%.
1b. I lati positivi sono stati la ricerca dei prodotti, l’atteggiamento positivo e la collaborazione con i fornitori.
1c. Prevediamo tutto sommato una stabilità, con magari leggera diminuzione.
TREND DI ACQUISTO
2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. Più giovani nei negozi.
2c. Riflettono più di prima e fanno molta attenzione al prezzo.
CONSUMATORE
3a. Abbastanza, se si spiega il valore aggiunto viene apprezzato.
3b. Preferiscono l’estetica, il marchio, il prezzo e anche il fatto che sia un prodotto responsabile.
3c. Il nostro cliente è un imprenditore e professionista, uomo e donna, con un’età media di 40 anni che ama lo sport, le vacanze e il food.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Grande servizio e professionalità.
4b. Forse il contrario, cercano emozioni nel negozio e poi controllano il prezzo online. Molti tornano per l’acquisto. 4c. No, non per adesso.
SOCIAL MEDIA
5a. Instagram.
5b. Per costruire la nostra community.
5c. Sicuramente abbiamo riscontrato un buon interesse ma non quantificabile.
TREND
6a. Le migliori performance le abbiamo ottenute allestendo vetrine specifiche con la collaborazione dei fornitori, qualche evento per la presentazione dei prodotti e gli appuntamenti per il “su misura” di abiti e camicie.
6b. Incremento: maglieria, accessori e giacche. Decremento: abiti e camicie. Per l’acquisto dei
capispalla pesanti i clienti hanno aspettato i saldi.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Herno (+); Polo Ralph Lauren (+); Mc2 Saint Barth (+)
7b. Tagliatore (+); Mc2 Saint Barth (+); Polo Ralph Lauren (+)
7c. Orciani (+); Polo Ralph Lauren (+); Mc2 Saint Barth (+)
7d. Hogan (=); Doucal’s (=); Chie Mihara (-)
BRAND BEST SELLER
8. Polo Ralph Lauren
CONSIDERAZIONI FINALI
9. L’impennata dei prezzi imposta dai fornitori, con il conseguente impatto su tutta la filiera, rappresenta la causa principale della riduzione dei consumi nel settore della moda. Un fenomeno che, nonostante il calo degli ordini, poche aziende riescono ancora a comprendere appieno. In realtà, basterebbe poco per dare un nuovo slancio al comparto.
GUARINI – PESCARA (PE) FRANCESCO GUARINI, OWNER
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. Stabile.
1b. Lato positivo: ritorno al negozio fisico. Lato negativo: sconti non controllati.
1c. Prevediamo una stabilità, perciò dei risultati in linea con il 2024.
TREND DI ACQUISTO
2a. Non abbiamo un e-commerce.
2b. Social come vetrina per acquisti in negozio.
2c. È impulsivo ma l’acquisto si basa sempre su prodotti ricercati con un giusto rapporto qualità-prezzo.
CONSUMATORE
3a. Nei negozi ancora non c’è tutta questa richiesta di prodotti ecologici.
3b. Al momento non rappresenta
una variabile.
3c. Il nostro cliente tipo è un uomo e una donna tra i 30 e i 70 anni, professionisti o imprenditori.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Cerchiamo di creare un rapporto con la clientela mandando anche delle foto di capi acquistati per le loro esigenze. Cerchiamo, inoltre, di lavorare su appuntamento.
4b. Per noi è dominante ma ormai i clienti guardano su internet i prodotti che gli interessano e poi, forse, hanno bisogno di consigli su cosa acquistare sia in termini di vestibilità che di colore.
4c. Al momento non abbiamo questa richiesta.
SOCIAL MEDIA
5a. Instagram.
5b. Li sfruttiamo per mostrare i nostri prodotti e i possibili ab-
binamenti. Nei periodo di saldi li usiamo anche come vetrina.
5c. Sì.
TREND
6a. Sicuramente prodotti luxury e allo stesso tempo comodi.
6b. Tutte le categorie sono rimaste in linea con le passate stagioni.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Herno (+); Hindustrie (+)
7b. Herno (+); Hindustrie (+); Tagliatore (+)
7c. Alberto Luti (+); Manikomio Dsgn (+)
7d. Autry (+); Henderson (+); Officine Creative (+)
BRAND BEST SELLER
8. Autry
HENRY – PRATO (PO) SILVANO MAMMOLI, SOCIO
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +3%.
1b. Aspetto negativo: crisi generale. Aspetto positivo: servizio e prodotto di ricerca che diamo al cliente.
1c. Prevediamo un calo visto la situazione economica anche del nostro distretto tessile.
TREND DI ACQUISTO
2a. Non abbiamo un e-commerce.
2b. Da noi vengono per il rapporto umano che trasmettiamo.
2c. Sicuramente c’è una riflessione più attenta rispetto al passato.
CONSUMATORE
3a. Sì, c’è sempre più attenzione al fattore ecologico.
3b. Prediligono estetica e prezzo.
3c. Il nostro cliente tipo è un uomo e una donna di circa 50 anni, professionisti e imprenditori con uno stile di vita medio-alto, con molti interessi: dai viaggi agli eventi, fino alla moda.
FIORILLI & TASSIELLO – NETTUNO (RM) UGO FIORILLI, COLLABORATORE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. Stabile.
1b. Il lato negativo del 2024 è stato principalmente la questione delle vendite online e di molti negozi spesso (se non addirittura sempre) in saldo.
1c. Prevediamo un incremento di circa il 10-20%.
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 10% e il 30%.
2b. No.
2c. Cercano prodotti emozionali.
CONSUMATORE
3a. Sì.
3b. Sì.
3c. Il nostro cliente è una donna tra i 30 e i 40 anni.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Sì.
4b. Sì.
4c. No.
SOCIAL MEDIA
5a. Instagram. 5b. Sì.
5c. Sì.
TREND
6a. Sporty-chic. 6b. Incremento: accessori. Decremento: calzature.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Weekend (+); Dondup (-); Pinko (=)
7b. Non commercializziamo la categoria
7c. Majo (=); Marcella (-); Pinko (-)
7d. Ugg (+); Puraai (+); Saucony (-)
BRAND BEST SELLER 8. Weekend
GAGLIARDI BOUTIQUE – VILLA SANT’ANTONIO (AP)
ROBERTO DI GIROLAMI, CO-TITOLARE & BUYER
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. Stabile.
1b. Fattori negativi: scontistica in ogni periodo dell’anno (mid season sale, black Friday, etc.) e aumento dei prezzi. Fattori positivi: un autunno più fresco/freddo rispetto all’autunno 2023.
1c. In linea con il 2024.
TREND DI ACQUISTO
2a. Meno del 10%.
2b. No.
2c. Riflettere più a lungo e attendere gli sconti.
CONSUMATORE
3a. No.
3b. Preferiscono altre variabili.
3c. Il nostro cliente tipo è un uomo o una donna di 40 anni con un tenore di vita medio e appassionato di viaggi ed esperienze.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Seguendo il cliente in negozio, consigliandolo. 4b. Ci seguono sulle nostre pagine social e spesso vengono in negozio con le idee ben precise perché hanno notato degli articoli nei nostri post. 4c. Nessun impatto al momento.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook, Instagram e TikTok.
5b. Li sfruttiamo come vetrina per i nostri prodotti, una semplice vetrina virtuale che ci serve per promuoverci e accrescere la nostra community. Vendite solo in negozio.
5c. Un aumento della clientela che si reca in negozio perché ha notato degli articoli di proprio interesse nei nostri post sui social.
TREND
6a. La riscoperta di brand che hanno un heritage e un passato importante, le vestibilità più over sia per l’uomo che per la donna, la giacca sia per lui che per lei.
6b. Incremento: abbigliamento. Decremento: borse.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Barbour (+); Pinko (+); Liu Jo (=)
7b. Barbour (+); Rrd (+); L.B.M. 1911 (=)
7c. Barbour (+); Orciani (=)
7d. Non commercializziamo la categoria
BRAND BEST SELLER
8. Barbour
GUARINO – ROMA (RM) ALESSANDRO GUARINO, TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +10%.
1b. Proposta di capi esclusivi e di qualità. 1c. +10%.
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 10% e il 30%.
2b. Maggiore spesa online e di capi esclusivi. L’acquisto in negozio, solitamente, avviene dopo una consultazione del sito e dei social.
2c. Gli stranieri sono decisamente più impulsivi, l’italiano in linea di massima riflette di più.
CONSUMATORE
3a. A oggi, al cliente finale importa ancora poco.
3b. Altre variabili.
3c. Il nostro cliente tipo è un uomo tra i 40 e i 45 anni, imprenditore o libero professionista che viaggia molto e frequenta location alla moda.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Siamo disponibili ad appuntamenti anche fuori orario di apertura.
4b. Quasi la totalità dei nostri clienti viene in negozio
SHOPPING EXPERIENCE
4a. In una collezione cerchiamo di selezionare il prodotto con le caratteristiche che contraddistinguono il nostro punto vendita. Chi viene da noi lo fa per la particolarità e l’esclusività del prodotto che selezioniamo. 4b. Sì, sicuramente molti fanno questo passaggio informativo prima di venire in negozio. 4c. Non da noi.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram.
per la shopping experience, solo qualcuno dopo aver consultato il sito o i nostri social.
4c. No.
SOCIAL MEDIA
5a. Instagram e TikTok.
5b. Per entrambe le situazioni.
5c. Decisamente sì.
TREND
6a. I capi più preziosi.
6b. Decremento: calzature e accessori. Il resto è rimasto stabile.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Non commercializziamo la categoria
7b. Fedeli (+); Pescarolo (+); Kired (+)
7c. Orciani (-); Rains (-)
7d. Barrett (=); Andrea Ventura (=); Pellettieri di Parma (=)
BRAND BEST SELLER 8. Fedeli
5b. Per la community e qualche promozione.
5c. No.
TREND
6a. Colori chiari, dai grigi al sabbia.
6b. Incremento: pantaloni e maglieria. Decremento: capispalla.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Tagliatore (=); Circolo 1901 (-); Nine in the Morning (+)
7b. Tagliatore (=); L.B.M. 1911 (+);
Gran Sasso (+)
7c. Bahobab (=); Altea (=); Rosi Collection (=)
7d. Ortigni (=)
BRAND BEST SELLER
8. Tagliatore
MARTINI ABBIGLIAMENTO – SESTO FIORENTINO (FI) MATTEO MIANO, TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO
E PREVISIONI
1a. Stabile.
1b. Fattore positivo: nuova clientela. Fattore negativo: la diminuzione netta di scontrini giornalieri.
1c. L’alternarsi di periodi di lavoro intenso a momenti di fermo totale del lavoro rende difficile ogni ipotesi dell’andamento a lungo termine.
TREND DI ACQUISTO
2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. Lo stesso cliente viene a trovarci più volte nell’arco della stessa stagione.
2c. Tendono a costruire un guardaroba quindi l’acquisto è mirato ad articoli nuovi ma anche utilizzabili con quello di cui già dispongono.
CONSUMATORE
3a. Sicuramente una maggiore attenzione e un apprezzamento particolare per capi realizzati in materiali riciclati.
3b. Il marchio continua a essere la
garanzia maggiore. 3c. Serviamo un uomo tendenzialmente classico di circa 40-50 anni che necessita un look duraturo alle mode per il lavoro che svolge.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Ci confrontiamo a lungo con il cliente. Vogliamo che siano acquistati capi che saranno sfruttati, quindi ci assicuriamo della perfetta vestibilità e che siano realmente adatti allo stile di vita di chi li indosserà.
4b. Non abbiamo piattaforme online ma internet aiuta i clienti a capire il prezzo reale di un capo firmato e premia indirettamente i negozi fisici che applicano prezzi corretti tutto l’anno. 4c. Puntando tutto sulla qualità, inossare un capo è imprescindibile dall’acquisto.
SOCIAL MEDIA
5a. Non abbiamo canali social.
TREND
6a. Più tessuto meno nylon, spic-
cata tendenza verso vestibilità più comode. 6b. Incremento: blazer, jeans e t-shirt. Decremento: abito e accessori.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Non commercializziamo la categoria
7b. Lardini (+); Jacob Cohën (+); People of Shibuya (=)
7c. Orciani (=); Gallo (+); Baobab (+)
7d. Non commercializziamo la categoria
BRAND BEST SELLER
8. Lardini
CONSIDERAZIONI FINALI
9. Nell’ultimo anno abbiamo riscontrato una maggiore tendenza verso un prodotto classico ma solo se di buona fattura e realizzato con materiali di grande pregio.
Q STORE – PIEDIRIPA (MC) MAX QUATRINI, AMMINISTRATORE
BILANCIO DI FINE ANNO
E PREVISIONI
1a. +18%.
1b. Aspetti positivi: descrizione dei capi e le varie informazioni date al consumatore finale. Aspetti negativi: richieste basate solo sul prezzo dei follower.
1c. Prevediamo un incremento del 15% sul 2024.
TREND DI ACQUISTO
2a. Meno del 10%.
2b. La richiesta delle caratteristiche tecniche dei capi da parte dei nostri clienti.
2c. Acquisto impulsivo.
CONSUMATORE
3a. Sì assolutamente, già da di-
versi anni vendiamo prodotti di questo genere.
3b. In primis guardano il marchio, poi se è green e con un prezzo adeguato ancora meglio.
3c. Il nostro cliente tipo è un uomo e una donna tra i 30 e i 55 anni che ama uno stile sportswear tecnico ed è interessato a viaggi, sport, food e natura.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Spiegando la provenienza del capo. 4b. Assolutamente sì. 4c. Non necessariamente.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e LinkedIn. 5b. Per entrambe le cose.
BANANA MOON 1978 – BARI (BA) NINO CAROFIGLIO, STORE MANAGER
BILANCIO DI FINE ANNO
E PREVISIONI
1a. +20%.
1b. Abbiamo creato una community grazie ai nostri eventi dedicati in collaborazione con i nostri brand.
1c. Ci auguriamo di incrementare sempre di più.
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 10% e il 30%.
2b. Abbiamo notato molti trend dei comportamenti d’acquisto, il carrello medio si è alzato e il ritiro in negozio resta una valida alternativa.
2c. I clienti sono orientati all’acquisto impulsivo.
CONSUMATORE
3a. Non sempre, c’è una piccola nicchia di clienti che preferisce un prodotto green. Il resto no.
3b. Preferiscono altre variabili.
3c. Fascia di cliente che va dai 16
ai 50, prevalentemente uomo ma anche donna, che ama musica, moda e arte.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Il nostro lavoro è cambiato completamente, abbiamo necessità di informare la clientela delle nostre ricerche di mercato e della qualità dei capi presenti in store. 4b. La maggior parte dei clienti si affida all’insegna storica del nostro store ma predomina la ricerca online.
4c. No.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook, Instagram e TikTok. 5b. Sfruttiamo i social per contaminare con attività di marketing la nostra clientela sui nuovi arrivi, promozioni e comunicazione di eventi.
5c. Sì.
MINCIARELLI – TODI (PG) FEDERICO MINCIARELLI, PROPRIETARIO
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +5%.
1b. Durante la PE il “plus” è stata la presenza di turismo da aprile in avanti (da USA, Europa e Australia). Il “minus” è stato l’andamento altalenante in alcuni mesi con ragioni a me ancora sconosciute e non riconducibili ad alcun fattore esterno (clima, crisi politiche/ economiche, guerre già in atto). Durante l’AI, invece, il lato positivo è stato l’inverno con le giuste temperature mentre quello negativo sono stati i saldi ancora troppo ravvicinati al Natale. Questi sconti sfiduciano i clienti nell’acquisto del regalo “grande” per le festività.
TREND DI ACQUISTO
2a. Meno del 10%.
2b. Noi ancora vendiamo il 99% in negozio.
2c. Gli italiani riflettono per la gran parte degli acquisti, mentre gli stranieri sono guidati di più dall’istinto e dal gusto.
CONSUMATORE
3a. Sicuramente anche nel mo-
5c. Assolutamente sì.
TREND
6a. La moda giornaliera con un tocco di sportswear e una particolare attenzione al capo tecnico. 6b. Incremento: giubbotti e maglieria. Decremento: giacche e abiti.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Woolrich (+); Kaos (=)
7b. Woolrich (+); Sun68 (=); Barbour (-)
7c. Ant45 (+)
7d. Mizuno (+); Autry (-)
BRAND BEST SELLER
8. Woolrich
TREND
6a. Nel 2024 c’è stato un grosso interesse allo street fashion.
6b. Incremento: abbigliamento. Decremento: accessori, calzature e borse.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Carhartt WIP (+); Asics (+); New Balance (+); 7b. Carhartt WIP (+); Barbour (+); New Balance (+)
7c. Carhartt WIP (+); Barbour (+); Dickies (+)
7d. New Balance (+); Asics (+); Adidas (+)
BRAND BEST SELLER
8. Carhartt WIP
mento della vendita, abbiamo calcato di più la mano su questo aspetto.
3b. NNo, il green è un valore aggiunto ma non sono disposti a pagare di più. Anzi sono convinti che un capo riciclato debba quasi costare di meno.
3c. Il nostro cliente è un uomo tra i 40 e i 45 anni con uno stile di vita sicuramente benestante.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Qui ancora non si percepisce a pieno questa richiesta, vanno tutti di fretta e la frase ricorrente è:
“Ci vediamo con più calma”. Non è possibile parlare di shopping experience con chi corre per tutto il giorno. Alcuni si ritagliano due ore nel weekend per venire a comprare, in questo caso (se possibile) serviamo il cliente in coppia.
4b. Google e la ricerca per immagini è sempre in cima alla lista. 4c. Non da noi.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram.
5b. Principalmente per promozione
RAFFAELE PANARELLI – L’AQUILA (AQ) RAFFAELE PANARELLI, PROPRIETARIO
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +5%.
1b. Fattore positivo: scelta da parte della clientela di prodotti qualitativamente e stilisticamente affidabili. Fattore negativo: listini di alcune aziende che hanno avuto aumenti non giustificabili. 1c. Prevediamo stabilità.
TREND DI ACQUISTO
2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. No.
2c. Preferiscono riflettere più a lungo per gli articoli di fascia alta.
CONSUMATORE
3a. Non abbiamo riscontrato questa tendenza. 3b. Preferiscono altre variabili.
3c. Il nostro cliente è un uomo e una donna, dai 20 ai 50 anni.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Non saprei. 4b. Fanno una ricerca online. 4c. No.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram. 5b. Per costruire la nostra community. 5c. Sì.
degli articoli. La maggior parte dei clienti viene poi in negozio a vedere, provare e acquistare. 5c. Direi di no.
TREND
6a. La maglieria. Sicuramente interessante è il trend di tutto il comparto che usa tessuti tecnici (Rrd), clienti stanno capendo che con queste tecnologie applicate al RTW possono stare comodi e sempre in ordine, senza per forza sembrare ingessati.
6b. Incremento: calzature. Stabile: camiceria. Decremento: capospalla e maglieria.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Non commercializziamo la categoria
7b. Barbour (+); RRD (=); Tagliatore (-)
7c. Barbour (+)
7d. Doucal’s (=)
BRAND BEST SELLER
8. Barbour
TREND
6a. Casual di brand storici. 6b. Incremento: calzature e abbigliamento. Decremento: accessori.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Ralph Lauren (+); Barbour (+); Herno (=)
7b. Ralph Lauren (+); Stone Island (+); Barbour (+)
7c. Zanellato (=); Orciani (-); Armani (-)
7d. Autry (+); Doucal’s (=); Henderson (=)
BRAND BEST SELLER
8. Ralph Lauren
CHIRICO MESSINA – MESSINA (ME) MARZIO CHIRICO, OWNER
BILANCIO DI FINE ANNO
E PREVISIONI
1a. +5%.
1b. La prima parte della stagione ha registrato un rallentamento delle vendite, influenzato da sconti incontrollati online e dalle condizioni climatiche. Tuttavia, nella seconda parte, si è registrata una solida ripresa.
1c. Siamo ottimisti riguardo a una crescita delle vendite nel 2025.
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 10% e il 30%.
2b. Le vendite online di calzature e accessori hanno registrato un incremento rispetto agli anni precedenti.
2c. Grande attenzione durante la fase di acquisto, soprattutto per gli articoli di fascia alta.
CONSUMATORE
3a. Minore interesse rispetto alla stagione precedente.
3b. Maggiore interesse per il marchio e la funzionalità del prodotto.
BOUTIQUE FALPALÀ – CORIGLIANO SCALO (CS) ANTONIO TREBISONDA, TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. Nel 2024, l'andamento economico è rimasto in linea con quello dell'anno precedente.
1b. Crescente consapevolezza tra i consumatori, che si mostrano più informati prima di effettuare l'acquisto.
1c. Non siamo in grado di fornire una previsione precisa anche perché, accanto agli usuali fattori commerciali, si è aggiunto un elemento nuovo e altamente imprevedibile: il clima.
TREND DI ACQUISTO
2a. Non abbiamo un e-commerce.
2b. Abbiamo finalmente registrato una crescente richiesta di informazioni sui prodotti. 2c. L'incertezza economica spinge il consumatore a riflettere. Tuttavia un capo bello e ben realizzato può scatenare un acquisto impulsivo ma al contempo soddisfacente.
CONSUMATORE
3a. La grande novità del momento è che ormai ogni brand rivolge la propria attenzione verso la produzione di articoli ecologici.
3b. La crescente preferenza per i prodotti green si inserisce in un cambiamento più ampio nello stile di vita. 3c. L'età media dei nostri clienti si aggira intorno ai 30-35 anni, un gruppo variegato con interessi diversificati, che trova nei social e nelle attività condivise punti di riferimento centrali per la propria vita sociale.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Si tratta della nuova frontiera delle esigenze dei nostri clienti, un trend che accogliamo con entusiasmo.
3c. L'età media dei nostri clienti varia tra i 20 e i 65 anni: un pubblico attento, ben informato e propenso a concedersi viaggi.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Prosegue la formazione continua dei nostri collaboratori.
4b. Sempre più spesso i clienti effettuano ricerche online prima di recarsi in negozio.
4c. Nel nostro store fisico preferiamo interagire direttamente con i clienti, senza l'uso di device.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook, Instagram e TikTok.
5b. Li utilizziamo anche per le vendite dirette, favorendo l'interazione immediata con i clienti.
5c. I social rappresentano uno strumento fondamentale per incrementare le vendite.
TREND
6a. Workwear, stile british, prodotti
4b. Sì, i clienti si informano sempre più in anticipo e spesso questo facilita il nostro compito.
4c. Siamo felici di offrire ai nostri clienti un’esperienza più personale, umana ed emozionale.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram.
5b. Sia per vendite dirette che per la nostra community. 5c. No.
di qualità e durevoli. 6b. Incremento: calzature e accessori. Decremento: giubbotti pensanti.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Barbour (+); Lauren Ralph Lauren (=); MVP Wardrobe (=)
7b. Tagliatore (+); Kired (+); Montecore (=)
7c. Barbour (+); Lauren Ralph Lauren (=); Carhartt (=)
7d. Autry (+); Via Roma 15 (=); Asics (+)
BRAND BEST SELLER
8. Autry
CONSIDERAZIONI FINALI
9. Sono convinto che, in futuro, sarà fondamentale creare sinergie tra negozianti e fornitori per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più esigente, che ha riscoperto il valore del multibrand.
TREND
6a. Vestibilità confortevoli e qualità dei tessuti. 6b. Incremento: maglieria. Decremento: capispalla pesanti.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Barbour (+); K-Way (=); Rrd (=)
7b. Barbour (+); K-Way (=); Rrd (=)
7c. Altea (+); Barbour (+); K-Way (=)
7d. Blundstone (+); Panchic (=)
BRAND BEST SELLER
8. Barbour
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +10%.
1b. Il brand mix delle aziende è stato un lato positivo.
1c. Noi siamo fiduciosi.
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 10% e il 30%.
2b. Il negozio fisico è una garanzia, e il cliente preferisce essere seguito e consigliato.
2c. L’emozione è una parte fondamentale dell’acquisto.
CONSUMATORE
3a. Sono pochi i clienti attenti ai vari materiali ecologici.
3b. Sono molto attenti al brand, alla qualità e alla vestibilità.
3c. Il nostro cliente è un uomo e una donna con un’età media di 45 anni.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Assolutamente sì, lavoriamo circa il 70% su appuntamento.
4b. I nuovi clienti prima di entrare nella nostra boutique si documentano sui nostri canali social.
FABIAN – CAMPOBASSO (CB)
4c. In questo momento non siamo ancora del tutto pronti.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook, Instagram e TikTok. 5b. Cerchiamo di sfruttare la massimo tutto ciò che trasmette emozioni al consumatore finale. 5c. Assolutamente sì.
TREND
6a. Nella nostra boutique i trend sono trasversali, variano dallo stile chic a quello contemporaneo. 6b. Incremento: calzature e giubbotteria. Decremento: borse.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Elisabetta Franchi (=); Max Mara (=); Fay (=)
7b. Tagliatore (=); Fay (=); Rrd (=)
7c. Etro (=); Mc2 Saint Barth (=); Elisabetta Franchi (=)
7d. Philippe Model (=); Premiata (=); Hogan (=)
BRAND BEST SELLER
8. Max Mara
GIOVANNI SIANO, SOCIO AMMINISTRATORE
BILANCIO DI FINE ANNO
E PREVISIONI
1a. +5%.
1b. Un’offerta, sia in profondità che in ampiezza, sempre adeguata.
1c. Prevediamo una crescita del 7%.
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 10% e il 30%.
2b. Acquisto consapevole.
2c. Sicuramente non d’impulso.
CONSUMATORE
3a. Sì.
3b. Prezzo e poi brand.
3c. È un uomo e una donna professionista con un’età media di 45 anni.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Questa è l’unica difesa nei confronti dell’online, servizio e disponibilità.
4b. Sicuramente entrano informati sul prodotto da comprare, ma l’acquisto in boutique lo preferiscono.
4c. Non abbiamo ravvisato questa esigenza al momento.
SOCIAL MEDIA
5a. Instagram. 5b. Promozioni e community. 5c. Sì.
TREND
6a. Per noi il capospalla rappresenta sempre una parte importante, anche se il capo per il fine
GIANNINI MODA – VIBO VALENTIA (VV)
MARIO GIANNINI, GENERAL MANAGER
BILANCIO DI FINE ANNO
E PREVISIONI
1a. +10%.
1b. Il fattore positivo è stato il ritorno dei consumatori finali a linee pulite senza loghi e di conseguenza a richiedere assistenza presso gli store di fiducia. 1c. Stabilità.
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 10% e il 30%.
2b. Incremento delle vendite online con pagamento in tre rate.
2c. L’acquisto è orientato alla riflessione.
CONSUMATORE
3a. Sì.
3b. Sono per il green.
3c. Il nostro cliente tipo è un uomo e donna professionista di circa 40 anni con una capacità di spesa medio-alta.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Personal shopper dedicato previo appuntamento. 4b. Sui prodotti no logo prevale l’esperienza in boutique. 4c. Non al momento.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram. 5b. Cerchiamo di utilizzarli a 360 gradi, quindi in tutto. 5c. Sì.
settimana, quindi più comodo e meno formale, è sempre richiesto. 6b. Incremento: abbigliamento. Decremento: calzature.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Fay (=); Emporio Armani (+); Liviana Conti (+)
7b. Fay (=); C.P. Company (+); Emporio Armani (+)
7c. Hogan (+); Armani (+)
7d. Hogan (+); Doucal’s (=); Ghoud (+)
BRAND BEST SELLER
8. C.P. Company
TREND
6a. Si ricerca maggiormente il tessuto naturale rispetto a quello sintetico.
6b. Incremento: calzature. Decremento: borse.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Ralph Lauren (=); Herno (=); Moorer (+)
7b. Ralph Lauren (=); Herno (=); Moorer (+)
7c. Ralph Lauren (-); Hogan (-); Orciani (=)
7d. Autry (+); Hogan (-); Doucal’s (=)
BRAND BEST SELLER
8. Autry
GRUTTADAURIA MICHELE – CALTANISSETTA (CL) MICHELE GRUTTADAURIA, TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO
E PREVISIONI
1a. -8%.
1b. Calo di presenze nel punto vendita e dello scontrino medio.
1c. Prevediamo un ulteriore calo.
TREND DI ACQUISTO
2a. Meno del 10%.
2b. Puntare più sulla qualità dei prodotti.
2c. Riflette.
CONSUMATORE
3a. Sì, maggiore attenzione.
3b Altre variabili.
3c. Il nostro cliente è un uomo professionista di circa 50 anni.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Con servizio sartoria e su misura. 4b. Si ricerca online. 4c. Ancora no.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram. 5b. Sì. 5c. Sì.
TREND 6a. La qualità e durata dei prodotti.
EDWARD UOMO – TRANI (BT)
EDOARDO VACCANIO, LEGALE RAPPRESENTANTE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +5%.
1b. Positivi: clima. Negativi: contesto competitivo troppo affollato. 1c. Impossibile prevedere.
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 10% e il 30%.
2b. Maggior spesa online. 2c. I clienti riflettono più a lungo e cominciano la fruizione da casa, consultando il catalogo online.
CONSUMATORE
3a. No.
3b. Preferiscono il marchio.
3c. Il nostro cliente è un uomo tra i 30 e i 70 anni.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Cerchiamo di consigliare e invogliare all’acquisto, mettiamo a disposizione del cliente un servizio sartoria e un customer dedicato alle richieste da remoto. 4b. L’esperienza comincia quasi sempre da una con-
sultazione del nostro sito e-commerce. 4c. Non ho riscontrato questa aspettativa da parte della clientela.
SOCIAL MEDIA
5a. Instagram.
5b. Per costruire la nostra community e allargare la platea.
5c. Sì.
TREND
6a. Quite luxury, no logo, relaxed.
6b. Incremento: calzature. Decremento nessuno.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Non commercializziamo la categoria
7b. Herno (+); Fay (+); Emporio Armani (=)
7c. Emporio Armani (=)
7d. Santoni (=); Premiata (+); Philippe Model (-)
BRAND BEST SELLER
8. Rrd
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. Stabile.
1b. Fattori positivi: ritorno dei clienti a scegliere prodotti di qualità e al piacere di essere consigliati e coccolati. Fattori negativi: nuove generazioni distratte dall’acquisto d’impulso online, poco attenti alla qualità, l’inflazione di prodotti di dubbia provenienza e, infine, la concorrenza dei brand con i loro e-commerce.
1c. Sinceramente non mi illudo in una crescita, ma spero di conservare gli stessi volumi di vendita.
TREND DI ACQUISTO
2a. Non abbiamo un e-commerce.
2b. Desiderio di essere consigliati, e chi meglio di chi ha una storicità trentennale?
2c. Nei negozi la tendenza è quella di riflettere e scegliere dopo aver valutato il rapporto qualità-prezzo.
CONSUMATORE
3a. A dire il vero ancora poca sensibilità a questo aspetto, i prezzi elevati di questi prodotti, anche se giustificati, spesso fanno allontanare il consumatore finale.
3b. Preferiscono altre variabili, il prezzo elevato risulta un limite per il consumatore.
3c. Il nostro cliente medio è un uomo o donna sui 35 anni che è alla ricerca di prodotti che emozionano, di qualità e made in Italy. Ha interessi per la buona cucina e per i viaggi, che si concede sempre senza eccessi.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. La nostra attività da 30 anni cerca di coccolare il cliente fin da subito, facendolo sentire a casa e dedicando del tempo a una fase conoscitiva. Solo in un secondo momento inizia la vendita sempre dedicata
con attenzione massima e con il supporto di personale qualificato e gentile. Per rispondere alle esigenze del cliente molto spesso facciamo dei fuori orario per farlo sentire ancor di più a suo agio e unico.
4b. Questo non ci viene detto, ma siccome seguono con attenzione le nostre pagine social immaginiamo che traggono informazione prima facendo confronto con altre boutique.
4c. Sinceramente da noi cercano più un rapporto umano.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook, Instagram e TikTok.
5b. Utilizziamo i social soprattutto per farci pubblicità e così facendo abbiamo creato la nostra community. 5c. Direi che le vendite provenienti dai social sono sempre importanti, ma sicuramente inferiori a qualche anno fa, quando eravamo in pochi a utilizzare questi strumenti.
TREND
6a. La maggior parte dei nostri clienti non segue in modo eccessivo le tendenze ma si avvicina in modo graduale. In ogni caso, abbiamo registrato un incremento nella vendita di maglie di qualità e pantaloni a gamba larga.
6b. Incremento: accessori. Stabile: abbigliamento. Decremento: calzature.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. iBlues (=); Meme Road (=)); Kontatto (=)
7b. Marciano (=); Luca Bertelli (=); Officina36 (=)
7c. Cult (+); iBlues (+); Marciano (+)
7d. Munich (-); Cult (+); Adidas (=)
BRAND BEST SELLER
8. iBlues
MAURIZIO GRIECO, AMMINISTRATORE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. Stabile.
1b. Cambiamento dello stile di vita dei consumatori nel nostro ambito.
1c. Non essendo bisestile, penso positivo (non sono scaramantico!).
TREND DI ACQUISTO
2a. Non abbiamo un e-commerce.
2b. No.
6b. Incremento: maglieria. Decremento: capospalla e giubbotteria.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Non commercializziamo la categoria
7b. Pt Torino (+); Duno (+); Briglia 1949 (+)
7c. Non commercializziamo la categoria
7d. Valsport (+); Sun68 (+); Boemos (+)
BRAND BEST SELLER
8. Gran Sasso
2c. Alcuni fanno un acquisto emozionale impulsivo, per il resto ci riflettono.
CONSUMATORE
3a. No.
3b. Maggiormente qualità e prezzo.
3c. La fascia varia dal ragazzo all’uomo, genere medio-alto con un forte interesse al brand e allo stile.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Si fidelizzano maggiormente trovando la nostra disponibilità nel consigliare al meglio i capi più appropriati allo stile del nostro cliente.
4b. Il rapporto sociale da noi al sud italia rimane predominante, ancora conserviamo quel calore affinchè il cliente gradisca un acquisto che sia piacevole e amichevole.
4c. Ottimista in merito, penso che i clienti aumenteranno a cercare più interazioni nei punti vendita fisici.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram.
5b. Avvisi di promozioni.
5c. No.
TREND
6a. Nuovi colori basati sulle gradazioni naturali e soft come i beige, la comodità e il comfort, sia nell’indossarli che nella gestione pratica di lavaggio e stiratura.
6b. Stabile.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. K-Way (=); Barbour (+); Rrd (=)
7b. K-Way (+); Barbour (+); Rrd (=)
7c. Orciani (=); K-Way (=)
7d. Saucony (-); Flower Mountain (=); Sebago (+);
BRAND BEST SELLER
8. K-Way
CONSIDERAZIONI FINALI
9. Il nostro è mercato pieno di cambiamenti del quale non riusciamo a decifrarlo, difficile da interpretare poichè sempre in evoluzione.
L’UOMO ALTA MODA – CAGLIARI (CA) MAURO SINI, SOCIO
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +10.
1b. Abbiamo tenuto alta la qualità dei prodotti, questo ha determinato una selezione dei clienti interessati al bello, allo stile e alla linea.
1c. Ci si augura perlomeno di ripetere l’anno appena trascorso.
TREND DI ACQUISTO
2a. Non abbiamo un e-commerce.
2b. Le città sono deserte, questo vuol dire solo una cosa: la gente compra online o nei centri commerciali.
2c. Fortunatamente noi abbiamo scelto di vendere prodotti di fascia alta, questo determina un comportamento molto più riflessivo.
CONSUMATORE
3a. No.
3b. Pagano senz’altro di più ma per prodotti di alta qualità.
3c. Il nostro cliente è un uomo imprenditore con un’età media di 60 anni.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Sempre più gente ignora cosa vuol dire linea taglio e qualità. Noi cerchiamo di proporre e insegnare la differenza.
4b. Da noi è l’esperienza in boutique che la fa da
padrona ma abbiamo riscontrato che alcuni clienti (giovani) hanno questa attitudine. 4c. Non da noi.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook.
5b. Pubblicizziamo alcuni articoli o vetrine.
5c. Non sappiamo di preciso.
TREND
6a. Si sta tornando ad apprezzare il classico, a tutte le età.
6b. Incremento: abbigliamento e accessori. Decremento: calzature e abbigliamento casual.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Non commercializziamo la categoria
7b. Caruso (+); Gran Sasso (-); Montecore (+)
7c. P. Vitale (=); Ferretti (=); Tramarossa (+)
7d. Barrett (-); Blu Barrett (-); AM (-)
BRAND BEST SELLER
8. Montecore
CONSIDERAZIONI FINALI
9. Le politiche di questi ultimi 20 anni hanno e stanno favorendo l’espansione dei grandi centri commerciali. Di conseguenza le città sono destinate a spegnersi.
MICHELE INZERILLO – PALERMO (PA) MARCO INZERILLO, CEO
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +5%.
1b. Scelta oculata del buying.
1c. Prevediamo stabilità.
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 30% e il 50%.
2b. Ritiro in negozio in aumento.
2c. Molto più spesso è impulsivo.
CONSUMATORE
3a. No.
3b. Non vedo il green come leva di vendita.
3c. Il nostro cliente è un uomo e
una donna di 30 anni, professionista e sportivo.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Ci mettiamo a disposizione del cliente offrendo orari dedicati di apertura e “revisione” dell’armadio in loco.
4b. Sì. 4c. No.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram. 5b. Sì, utilizziamo i social proponendo offerte dedicate. 5c. Sì.
TREND 6a. Hiking e workwear stanno performando bene. 6b. Incremento: calzature. Decremento: borse.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Sporty&Rich (+); Slowear (+); Kujten (+)
7b. Herno (+); Hindustrie (+); C.P Company (+)
7c. A.P.C. (+); Zanellato (+)
7d. Ugg (+); Autry (+)
BRAND BEST SELLER
8. Ugg
NOHA – BRINDISI (BR) NATALE DE STRADIS, TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +5%.
1b. I fattori positivi sono stati sicuramente il servizio, la disponibilità nei confronti dei clienti e il vasto assortimento.
1c. Prevediamo stabilità.
TREND DI ACQUISTO
2a. Non abbiamo un e-commerce.
2b. Richiesta del consumatore finale di marchi consolidati e storici, aumento dello scontrino medio.
2c. Riflettono, quando devono spendere una cifra più importante sono molto attenti.
CONSUMATORE
3a. Non così elevata.
3b. No, anzi. Guardano più marchio ed estetica.
3c. Il nostro cliente tipo è un uomo e una donna di circa 40 anni. Sono liberi professionisti aggiornati sulle tendenze.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Consigliando, oltre ai capi, anche look (capelli, cene, vita quotidiana). Cerchiamo di essere dei consulenti a 360 gradi.
4b. Vince sempre la shopping experience in boutique, perchè il cliente ama scoprire tutto tramite le
nostre competenze e i nostri filtri.
4c. Non abbiamo notato questo impatto rilevante.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram.
5b. Vendite dirette, promozioni del prodotto e community.
5c. No, piuttosto un rallentamento.
TREND
6a. Formale aggiornato e workwear. 6b. Incremento: calzature. Decremento: accessori.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Herno (=); Ralph Lauren (+); Tagliatore (+)
7b. Tagliatore (+); Stone Island (+); Ralph Lauren (+)
7c. Orciani (=); Zanellato (=)
7d. Autry (+); Doucal’s (=); Hogan (+)
BRAND BEST SELLER
8. Ralph Lauren
CONSIDERAZIONI FINALI
9. Ci auguriamo che le aziende possano porre fine a questi aumenti dei prezzi e che smettano di farci concorrenza sleale e aggressiva tramite i loro siti o partner.
LEVEL STORE – ORTIGIA (SR) DANILO FRAGALI, TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +15%:
1b. Le note positive riguardano soprattutto la sfera emotiva. Il cliente si lascia coinvolgere dalle novità premiando il “coraggio”. Parlando di criticità, invece, si percepisce un certo “disinteresse” che bisogna interpretare e analizzare per far sì che il consumatore sia stimolato.
1c. Il 2025 sarà un anno che mira a consolidare quanto di buono fatto fino a ora.
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 10% e il 30%.
2b. Probabilmente queste modalità d’acquisto sono più accettate (e del resto ben sviluppate) su piattaforme legate al fast fashion. Si nota, invece, una propensione della clientela più attenta ed esigente a lasciarsi coinvolgere più dalla boutique che dalle sirene dell’online.
2c. Credo che l’approccio ponderato sia un atteggiamento in crescita rispetto al passato.
CONSUMATORE
3a. È un trend in linea con gli anni precedenti.
3b. Il prezzo resta una componen-
te fondamentale (e discriminante) per l’acquisto, anche se si tratta di un prodotto green.
3c. Il cliente della boutique è un giovane uomo (in media 40enne), professionista, interessato alla qualità e al buongusto. Attento anche alle tendenze.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. La fidelizzazione è una componente fondamentale. Il cliente viene coinvolto con iniziative mirate che puntano al coinvolgimento nell’arco dell’intera stagione.
4b. Certamente, il cliente è più preparato avendo a disposizione una quantità elevatissima di informazioni ma si affida sempre alle proposte (e ai consigli) della boutique e dei consulenti all’interno della stessa.
4c. Al momento è una tecnologia che non utilizziamo e per la quale non registriamo particolare interesse da parte della nostra clientela.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook, Instagram e TikTok. 5b. Prevalentemente per costruire la nostra community e tenerla aggiornata sulle attività in store.
NEGRI THE GALLERY – SORRENTO (NA) ALFONSO NEGRI, AMMINISTRATORE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. -10%.
1b. Il 2023 è stato un anno di rimbalzo post-covid. Nel 2024 siamo tornati a valori più realistici. 1c. In linea con il 2024.
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 10% e il 30%.
2b. Si rafforza il ruolo degli influencer, specie nei comportamenti diacquisto dei più giovani. 2c. No.
CONSUMATORE
3a. Sì ma moderatamente.
3b. Per il momento continuano a
guardare altre variabili.
3c. Il nostro cliente è un uomo (60%) e una donna (40%) di circa 40 anni che ama viaggiare.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Con una maggiore assistenza e guida all’acquisto visto che abbiamo store piccoli.
4b. In boutique ancora predominante. 4c. No.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram. 5b. Solo community. 5c. No.
5c. Sì, arrivano spesso apprezzamenti o richieste di informazioni sui prodotti visualizzati.
TREND
6a. Complice il clima mite, l’overshirt (in tutte le sue forme) è stato un trend che ha fatto registrare delle performance interessanti. Inoltre il concetto “travel” è un trend che mantiene standard alti. 6b. Incremento: calzature. Decremento nessuno.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Herno (=); Fay (=); Polo Ralph Lauren (+)
7b. Herno (=); Fay (=); C.P. Company (+)
7c. Ralph Lauren (+); Armani (-); Campomaggi (+)
7d. Doucal’s (-); Ugg (+); Philippe Model (-)
BRAND BEST SELLER 8. Herno
CONSIDERAZIONI FINALI 9. Il 2024 è sostanzialmente in leggero incremento malgrado l’ultimo trimestre abbia fatto registrare una flessione che non ci ha permesso di chiudere l’anno con una performance migliore.
TREND
6a. Il denim (nostro core business). 6b. Incremento: jeans e camicie. Decremento: giubbotteria.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Armani Exchange (=); Calvin Klein Jeans (=); Tommy Jeans (=)
7b. Armani Exchange (=); Levis (=); Tommy Jeans (+)
7c. Armani Exchange (=); Calvin Klein (+); Tommy Jeans (=)
7d. Calvin Klein (+); Tommy Hilfiger (+); Armani Exchange (+)
BRAND BEST SELLER
8. Armani Exchange
NUGNES – TRANI (BT) GIUSEPPE NUGNES, TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. Stabile.
1b. Uno dei lati positivi è stato l'incremento del turismo nella regione. Negativo il fattore climatico. 1c. Prevediamo una crescita di fatturato del 2%.
TREND DI ACQUISTO
2a. Tra il 30% e il 50%.
2b. Più frequente il ritiro in negozio, gli acquisti restano più fisici. 2c. Il comportamento è sicuramente più riflessivo.
CONSUMATORE
3a. Sì.
3b. Sicuramente hanno molto più
PICCIONELLO CONFEZIONI – MODICA (RG) ANGELO PICCIONELLO, TITOLARE
BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI
1a. +20%.
1b. Tra gli aspetti negativi, si evidenziano la vendita di merce con bassa marginalità, la concorrenza sleale e i saldi anticipati prima delle festività natalizie, oltre all'impatto della forte inflazione sul potere d'acquisto dei consumatori. D'altro canto, si sono registrati anche aspetti positivi, come il riconoscimento della professionalità da parte dei clienti fidelizzati e l'acquisizione di nuovi clienti.
1c. Le previsioni per il 2025 sono incerte, ma si stima un consolidamento di almeno un aumento del 20% nelle vendite.
TREND DI ACQUISTO
2a. Meno del 10%.
2b. No.
2c. Abbiamo una clientela diversificata: alcuni clienti tendono a effettuare acquisti impulsivi, attratti da promozioni o prodotti particolarmente accattivanti, mentre altri preferiscono prendersi tempo per riflettere
CONSUMATORE
3a. Abbiamo riscontrato un crescente interesse da parte dei clienti verso la qualità del prodotto, con particolare attenzione alla manodopera e al made in Italy.
3b. No.
3c. Il nostro cliente tipo ha un'età media che
si colloca tra i 30 e i 60 anni. Si tratta di una clientela maschile i cui interessi includono la moda, la tecnologia e stili di vita attivi. Questo cliente è orientato verso la ricerca di prodotti di qualità e prestazioni, mostrando un approccio attento e consapevole agli acquisti.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Per rispondere alla richiesta di un'esperienza di acquisto personalizzata, ci concentriamo sulla vendita assistita, creando un ambiente accogliente e un rapporto amichevole.
4b. Oggi i clienti, in particolare quelli più giovani, tendono a fare ricerche online prima di recarsi in negozio. 4c. No.
appeal oggetti di design.
3c. Il nostro cliente tipo è una donna con un’età media tra i 25 e i 50 anni, con la passione per la moda e i viaggi.
SHOPPING EXPERIENCE
4a. Creiamo appuntamenti privati in vip room con il nostro personale dedicato.
4b. Sì, ma l'experience in boutique resta predominante.
4c. Uno dei progetti che stiamo portando avanti è l'integrazione di esperienze interattive in boutique.
SOCIAL MEDIA
5a. Instagram e LinkedIn.
5b. Sì.
SOCIAL MEDIA
5a. Facebook e Instagram. 5b. Sì. 5c. Sì.
TREND
6a. Nel 2024, una delle tendenze moda che ha attirato l'attenzione riguarda l'adozione di capi più funzionali, progettati per richiedere lavaggi e stirature semplici.
6b. Incremento: maglieria, pantaloni, scarpe, camicie, jeans, giacche e cappotti. Decremento: capispalla tecnici (piuma e nylon).
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Non commercializziamo la categoria
5c. Sì.
TREND
6a. Quiet luxury.
6b. Incremento: calzature. Decremento: abbigliamento.
I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Miu Miu (+); Moncler (+); Gucci (+)
7b. Moncler (+); Zegna (+); Loro Piana (+); 7c. Miu Miu (+); Alaïa (+); Loro Piana (+); 7d. Golden Goose (+); Gucci (+); Alexander McQueen (+)
BRAND BEST SELLER
8. Golden Goose
7b. Montecore (=); Gran Sasso (=); Latorre (=)
7c. Mamikomio Dsgn (-); Mc2 Saint Barth (+)
7d. Valsport (+); Premiata (-); Calce (+)
BRAND BEST SELLER
8. L.B.M. 1911
CONSIDERAZIONI FINALI
9. Una proposta da considerare è quella di posticipare i saldi invernali a febbraio e quelli estivi ad agosto, per meglio allinearsi con le variazioni climatiche. Inoltre, sarebbe vantaggioso avere regole più chiare a livello nazionale riguardo ai saldi.
DONE! reinventa lo zaino urbano, rendendolo orizzontale. Un nuovo esercizio di stile che prende vita dalle esigenze di chi vive la città con dinamicità ma anche dei viaggiatori
In un mondo in cui gli accessori si trasformano in veri e propri statement di stile, DONE! emerge per la sua capacità di coniugare design innovativo, funzionalità e sostenibilità. Il marchio italiano, specializzato in zaini, borse e accessori, ha recentemente lanciato una nuova versione del suo modello di punta, l’>East+West<, ora realizzato anche in resistente tessuto Cordura. Caratteristica questa, che ne migliora anche la durabilità. DONE! nasce dall’osservazione delle esigenze quotidiane delle persone e dalla volontà di offrire loro una soluzione pratica e versatile, senza rinunciare allo stile. Il concept alla base del design orizzontale di >East+West< si ispira ai prodotti militari, noti per la loro robustezza e funzionalità, ma viene reinterpretato in chiave contemporanea per rispondere alle necessità di chi vive la città con dinamicità.
“DONE! È NATO OSSERVANDO LE MIE FOTOGRAFIE DI PERSONE CON INDOSSO UNO ZAINO, QUASI SEMPRE VERTICALE E APPARTENENTE AGLI
Un compagno di viaggio perfetto Uno degli elementi distintivi di DONE! è la costante ricerca dell’equilibrio perfetto tra design, funzionalità e stile. Ogni prodotto nasce da un processo creativo rigoroso, basato su tre domande fondamentali: il design rispecchia l’identità del brand? La funzionalità risponde alle esigenze dell’utente? L’estetica è curata e appagante? Solo quando tutte queste condizioni sono soddisfatte, un nuovo modello viene lanciato sul mercato. Lo zaino >East+West< incarna alla perfezione questa filosofia: progettato per offrire versatilità e comfort, è l’emblema del marchio e testimonia il suo impegno costante verso l’innovazione, senza rinunciare alla sostenibilità. Grazie alla partnership con Save the Planet, DONE! coniuga estetica e responsabilità ambientale. La strategia di espansione del brand punta a rafforzare la presenza in Italia e in Europa e puntare a un importante sviluppo in USA e con l’ambizione di conquistare i mercati globali. L’obiettivo è rendere >East+West< un’icona riconoscibile in tutto il mondo, capace di adattarsi a contesti culturali diversi e diventare un simbolo di connessione tra Oriente e Occidente.
STESSI BRAND. MI SONO QUINDI CHIESTA: PERCHÉ UN ACCESSORIO COSÌ DIFFUSO È SOGGETTO A COSÌ POCA INNOVAZIONE? DA QUESTA RIFLESSIONE È NATA L’IDEA DI APPROFONDIRE LA RICERCA SU MATERIALI, FUNZIONALITÀ E STILE, DANDO VITA A UN PRODOTTO CAPACE DI ADATTARSI A QUALSIASI CONTESTO”
STEFANIA GNUTTI, FOUNDER
Tra le varianti più amate della collezione, spicca l’>East+West< M in colore tortora, un modello che incarna perfettamente la filosofia di DONE!. Realizzato in nylon riciclato waterproof, ha una capienza di 18 litri e dimensioni compatte, ideali per la vita quotidiana. Il design orizzontale, segno distintivo del brand, ottimizza l’organizzazione interna, garantendo accesso rapido agli oggetti e massimo comfort. Versatile e adatto a ogni situazione, può essere portato a mano, a spalla, a tracolla o come zaino, adattandosi a uno stile di vita dinamico. Dotato di scomparto imbottito per laptop fino a 13”, tasca di sicurezza sullo schienale e tasche laterali con chiusura a coulisse, unisce estetica e funzionalità. Il rivestimento interno in nylon arancione migliora la visibilità, mentre dettagli come la pettorina a scorrimento rimovibile e gli agganci laterali ne esaltano la praticità. Elegante e senza tempo, il tortora ne valorizza la sofisticata
La moda di alta qualità nasce dalla profonda conoscenza della materia prima. YC Whyci Milano, con oltre tre generazioni di esperienza, si conferma come un’eccellenza made in Italy
Sinonimo di raffinatezza e artigianalità, le collezioni YC Whyci Milano sono il risultato di un’accurata selezione di fibre purissime, non trattate, che con il loro peso, la trama e la mano diventano ispirazione per creazioni dallo stile sobrio e sempre attuale. Ogni stagione, il brand arricchisce la sua offerta con dettagli come ricami e stampe, frutto della maestria di un intero territorio, creando capi che sono una vera e propria sintesi di eleganza naturale e appeal internazionale.
La sintesi perfetta
Con l’arrivo della FW 25/26, YC Whyci Milano si prepara a presentare una collezione di capispalla che si distingue per comfort, versatilità e una raffinata artigianalità che non scende a compromessi. Le nuove proposte del brand rispondono alle esigenze di una donna moderna che, in ogni occasione, sa come mantenere un’eleganza discreta, ma sempre raffinata. Una delle principali novità sono le giacche reversibili imbottite, un vero e proprio must-have del marchio negli ultimi anni. Queste giacche si arricchiscono di nuove caratteristiche, come le trapuntature e le stampe, mentre il design si evolve con la chiusura a calamita, un dettaglio che conferisce ulteriore praticità, insieme a una nuova versione con chiusura a bottoni, per garantire maggiore versatilità. Il risultato è un capo altamente funzionale, water repellent e antivento, pensato per offrire protezione contro le intemperie, senza rinunciare al comfort e al calore. Inoltre, la collezione si arricchisce di capispalla realizzati in lana cotta, disponibile in tre modelli dalle linee pulite ed essenziali: peacoat, giacca slim e bomber. Ciascun modello è pensato per adattarsi a diverse tipologie di fisico, con volumi che garantiscono una vestibilità impeccabile. L’elemento distintivo di questa nuova collezione è proprio la fusione perfetta tra l’artigianalità e l’innovazione. I vari tessuti, selezionati e stampati manualmente, vengono combinati per creare motivi unici che rendono ogni capo non solo funzionale ma anche un vero pezzo di artigianato.
Alcune immagini della collezione FW 25 di YC Whyci Milano
Ash è il risultato di un’alchimia stilistica con un’identità ben definita e una chiara visione estetica, che fonde il tocco vintage boho-chic con l’innovazione del design contemporaneo
Ash è molto più di un marchio: è un incontro tra mondi, un connubio perfetto tra il design francese e la tradizione italiana, un prodotto che vive di eleganza, audacia e una qualità indiscutibile.
Fondato più di 20 anni fa da Patrick Ithier, designer francese, e Leonello Calvani, imprenditore italiano, il brand è nato dall’intuizione di creare un prodotto che unisse il meglio dei due mondi, senza mai sacrificare qualità e innovazione. Il nome stesso del brand, privo di una grande simbologia, è una parola eufonica, semplice da ricordare, in fondo perfetta per un marchio che vuole parlare a tutti.
La sneaker minimalista che definisce il futuro
Dall’incontro tra eleganza e funzionalità, nasce la Kill Bill, un nuovo modello di sneaker firmato Ash che non ha paura di osare, pur mantenendo una sottile grazia minimalista. Con la sua suola bassa e il suo stile un po’ retrò, la Kill Bill si fa immediatamente riconoscere come uno degli articoli di punta della collezione SS 25, destinata a lasciare il segno. Questo modello non è solo una sneaker, ma un’ode alla modernità, alla semplicità e alla versatilità, tutto racchiuso in un design inappuntabile. La scelta dei materiali, un mix di suede, pelle e tessuto tecnico, non è mai casuale: ogni singolo dettaglio della Kill Bill è pensato per offrire un’esperienza di comfort superiore, mantenendo al contempo uno stile raffinato e deciso. La silhouette, semplice ma decisa, si adatta a ogni occasione, passando con naturalezza dal look quotidiano a quello più ricercato. L’assenza di elementi superflui, la pulizia delle linee, e quella sensazione di leggerezza che si fa sentire ad ogni passo, rendono questa sneaker un must-have per chi cerca un equilibrio tra estetica e praticità.
Ogni prodotto di Satorisan è un omaggio all’arte della manifattura, dove i dettagli e i materiali sono scelti con cura, per la loro durabilità e il loro impatto positivo sull’ambiente
In un mondo dove la velocità e l’effimero sembrano dominare ogni aspetto della nostra vita, esistono ancora angoli di resistenza, dove l’arte della qualità, della riflessione e del rispetto per il pianeta continua a prosperare. Satorisan è una di queste realtà, un brand che ha scelto di creare qualcosa che resista al passare del tempo, con la consapevolezza che la vera bellezza non risiede nella perfezione, ma nell’autenticità e nell’imperfezione. L’approccio del marchio non si limita solo a creare scarpe ma a costruire esperienze di comfort che si evolvono e si arricchiscono con il passare degli anni.
Un viaggio nella memoria cosmica
Satorisan non si ferma alla produzione di scarpe: apre una finestra sul futuro. Il progetto Stardust, simbolo di un legame profondo con l’universo, ci invita a riflettere sull’origi-
ne di tutte le cose. Ispirata agli stivali da calcio degli Anni ‘60, Stardust diventa un ponte tra epoche, un ricordo di un tempo che non c’è più, ma che continua a vivere nelle nostre azioni. Ogni modello della collezione FW 25 racconta non solo la nostalgia di un’epoca, ma anche la promessa di un futuro in cui il viaggio, la memoria e l’emozione si intrecciano. La Chacrona Pull Up, invece, è l’evoluzione dell’iconico modello Chacrona. Caratterizzata da un design sportivo e dinamico, la scarpa presenta doppi lacci pronti per essere allacciati insieme, una tomaia leggermente modificata, perforazioni per maggiore traspirabilità e dettagli moderni come il logo inciso sulla pelle, che sostituisce il patch ricamato. Realizzata in pelle bovina con finitura pullup, nubuck naturale e morbido scamosciato, unisce eleganza e sportività, risultando una calzatura versatile, comoda e sofisticata, ideale per diverse occasioni.
Un concetto che il brand di F.lli Campagnolo, Jeanne Baret, porta in ogni collezione. Ispirata alla figura dell’omonima botanica e pioniera, anche la FW 25/26 incarna lo spirito dell’avventura. Per una vera “daily explorer”
Cosa significa essere una “daily explorer” oggi? Per Jeanne Baret è una donna in continua evoluzione, una figura che affronta con energia le sfide quotidiane, senza rinunciare alla connessione con la natura. E la proposta autunno-inverno 2025 ne è la perfetta espressione: un mix innovativo tra eleganza contemporanea e il richiamo al mondo naturale, un inno all’esplorazione intesa non solo come viaggio fisico, ma come cammino di scoperta interiore e personale. Il brand prende il nome dall’incredibile Jeanne Baret, l’esploratrice del XVIII secolo che per prima circumnavigò il globo, portando con sé la passione per le piante e la botanica. Una storia di coraggio, curiosità e determinazione che oggi è il cuore pulsante di tutte le collezioni dell’omonima label. Anche quella della FW 25/26, presentata lo scorso novembre all’Arsenale di Venezia, durante una sfilata esclusiva.
La natura come musa ispiratrice
La natura è la musa ispiratrice della collezione invernale e viene riproposta anche nei colori. La palette cromatica è, infatti, un viaggio sensoriale che attraversa paesaggi naturali e atmosfere cariche di energia che racconta la versatilità della donna Jeanne Baret, in continua esplorazione tra l’essenza della natura e le sfide della vita urbana. Il bianco “snow drop” e il grigio pietra “rock” evocano la solidità degli ambienti naturali, mentre il nero profondo omaggia la terra. Calde sfumature di mandorla e legno riflettono la bellezza organica della flora, mentre i toni più vibranti di “scarlet”, “marigold” e “plum”
portano l’intensità di un giardino in piena fioritura. Natural, Flower e Stone sono i tre temi cromatici principali della nuova linea, ognuno dei quali rispecchia le diverse anime della donna Jeanne Baret. Natural è per chi cerca un equilibrio tra stile urbano e radicamento nella natura. Flower è un’esplosione di energia e passione, adatta per chi ama farsi notare con eleganza. Infine, Stone è per una donna sofisticata e decisa, che trova forza nella resilienza degli elementi naturali.
Innovazione come parola chiave
Un altro aspetto che distingue il marchio è la costante ricerca e innovazione nei materiali. La collezione FW 25 è un incontro tra tecnologia e moda, con un’attenzione particolare alla sostenibilità. Il pile, grande classico della tradizione F.lli Campagnolo, è reinterpretato in una capsule che lo trasforma da prodotto outdoor in una scelta elegante e pratica. Il vero pezzo forte, però, è il tessuto brevettato “Ceramica di Riopele”, un materiale che unisce poliestere e viscosa con un effetto lana di Vigogna, garantendo prestazioni elevate e una morbidezza senza pari. Tra i capi più distintivi, la Anemone Padded Jacket risalta per la sua fusione tra stile e tecnologia: imbottita con ovatta 3M Thinsulate per un isolamento ottimale, è un capo che assicura calore e comfort in condizioni meteo avverse. La Myrtle Padded Long Jacket, invece, è l’essenza della comodità invernale, con un’imbottitura in Sorona Aura che offre isolamento termico senza compromettere la leggerezza. La Pansy Padded Long Coat, realizzata in nylon 4way-stretch, è pensata per offrire libertà di movimento e protezione contro il freddo e la pioggia leggera. Altri prodotti fondamentali sono il Pansy Cardigan Jacket, un mix tra cardigan e giacca che unisce stile e funzionalità, e la Primrose Zip-Up Hooded Jacket, una proposta versatile realizzata con il rivoluzionario tessuto Ceramica di Riopele. Infine, il Rochefort Reversible Vest e il Rochefort Cargo Pant sono pensati per chi ama l’avventura all’aperto ma non rinuncia alla praticità e al comfort della città.
Alcune immagini della nuova collezione FW 25/26 firmata Jeanne Baret
Un mix di innovazione, funzionalità e design che risponde alle nuove esigenze di una società in continua evoluzione, dove il capospalla non è solo un capo di abbigliamento, ma un vero e proprio strumento di espressione urbana
Canadian è un capitolo della storia di Artcrafts International, l’azienda fiorentina che dal 1958 si è fatta custode di un’eredità culturale e commerciale, sviluppando brand che raccontano storie di moda, sport e lifestyle. Con un fatturato che ha superato i 100 milioni di euro nel 2024 e una rete che abbraccia il mondo del retail, della distribuzione e dell’e-commerce, il Gruppo è un esempio di resilienza e visione, un crocevia di cultura e innovazione.
La nuova collezione
Per l’autunno-inverno 2025, Canadian presenta una propo sta articolata in tre linee distinte, pensate per rispondere in modo tailor-made ai desideri e alle esigenze di ciascun con sumatore. Ogni segmento esplora nuove frontiere stilistiche, pur mantenendo la coerenza con la filosofia del brand: fun zionalità, comfort e tendenze. Nella linea Capsule l’eleganza si mescola con la ricerca di materiali e lavorazioni inedite. Tra le novità, i piumini con superfici prismatiche ispirate
all’origami, che esaltano i volumi tridimensionali e danno una nuova forma al classico piumino. La serie Gold spicca per la sua luminosità, con tagli che accentuano la brillantezza dei tessuti. Un accenno alla cultura streetwear emerge anche con l’uso della stampa all-over denim su piumini e giacche imbottite. La sezione Premium rappresenta la sintesi tra estetica e funzionalità. Pensata per la donna moderna, questa linea unisce un design sofisticato a dettagli che esprimono un’eleganza urbana, ma con un tocco outdoor. Le giacche,
Alcune immagini della FW 25/26 di Canadian
In un’epoca in cui la moda è in continua evoluzione, Arovescio si conferma come un brand capace di coniugare tradizione e innovazione, celebrando l’autentica bellezza femminile
Arovescio è una realtà che rappresenta l’es senza della moda contemporanea, con una visione che unisce estetica e una forte iden tità stilistica. Ogni collezione è pensata per una donna moderna, che desidera esprimere la pro pria unicità con eleganza e consapevolezza. Il marchio si distingue per l’approccio innovativo e artigianale, dove ogni capo, prodotto nello stabilimento di Carpi, racconta una storia di ricerca, passione e qualità. La FW 25/26 non fa eccezione, proponendo una linea che celebra il lusso sostenibile e la raffinatezza timeless.
Un connubio di comfort e lusso
La proposta per il prossimo inverno si contraddistin gue per l’utilizzo di filati naturali pregiati, scelti per offrire il massimo del comfort. Il design gioca con una palette di colori sofisticati, che spaziano dalle sfu mature di azzurro e rosa ai toni caldi del cioccolato. Queste tonalità, avvolgenti e profonde, definiscono l’atmosfera della stagione, donando una sensazione di calore. La proposta invernale si distingue per i dettagli ricercati, come ricami discreti, cuciture a contrasto e applicazioni esclusive che arricchisco no ogni capo, conferendone un carattere distinti vo. Il vero cuore pulsante di Arovescio è la sua ar tigianalità. Le stampe fatte a mano, le tecniche di tintura e le finiture curatissime donano un aspet to irripetibile e un’identità forte. Un connubio perfetto di linee morbide e decise, dove i colori sofisticati si intrecciano con dettagli raffinati, dando vita a una visione moderna e innovati va della femminilità. Ogni capo racconta una storia di eleganza senza tempo, capace di esprimere forza e delicatezza in un unico, straordinario equilibrio.
Forme classiche si incontrano con dettagli moderni, creando silhouettes che raccontano storie di raffinatezza e funzionalità. Il cappotto non è solo un capo di abbigliamento, ma un invito a vivere l’inverno con la promessa di protezione e bellezza in ogni movimento di Maria Pina Ciuffreda
Circolo 1901 rappresenta l’incontro perfetto tra tradizione sartoriale e modernità, offrendo collezioni eleganti e versatili per l’uomo contemporaneo. Con un’attenzione meticolosa ai dettagli e l’impiego di tessuti di alta qualità, il marchio italiano si distingue per la sua capacità di creare capi dal design sofisticato, senza rinunciare alla funzionalità.
Bugatti pensa a un’interpretazione sofisticata del lusso quotidiano. La palette cromatica spazia da toni caldi di beige, marrone e castano, a sfumature di verde e oliva. Tra i capi più distintivi, blouson in mix di materiali e velluto, giacche voluminose e parka slim, insieme a trench in motivi a quadri e cappotti con spina di pesce.
Il cappotto lungo della linea “Attic” di Duno, realizzato in doppio strato di lana e cashmere, incarna l’eleganza sartoriale del segmento Luxury Garments. Con chiusura doppiopetto, cintura in vita e tasche laterali, il capo si distingue per il design raffinato e funzionale. All’interno, una sciarpa-piumino ultraleggera con imbottitura in piuma offre un ulteriore tocco di comfort e calore.
Il cappotto doppiopetto Bomboogie si distingue per la sua lavorazione artigianale “double handmade” e il pregiato tessuto in 70% lana “alpaca look”. Il cappuccio staccabile in nylon imbottito, gli ampi spacchi laterali e la coulisse regolabile in vita sul retro introducono un elemento dinamico e moderno, conferendo al classico cappotto un carattere deciso e versatile.
Cruna segna un’importante evoluzione. La collezione si distingue per una palette cromatica divisa in cinque temi: Winter Charme con toni naturali e bianchi caldi, Poetic Sweetness in bordeaux e rosa pastello, Autumn Escape ispirata ai colori dell’autunno, Sophisticated Core con blu e fantasie logo, e Sparkling Nights, una capsule elegante in nero, bordeaux e cioccolato.
Il piumino Duno è realizzato in tessuto di cotone cerato con cappuccio regolabile con coulisse. Un capo multifunzionale caratterizzato dall’inserto di nastri tecnici ton sur ton che rifiniscono la chiusura frontale e nascondono le tasche al petto con chiusura a zip.
Marc O’Polo unisce estetica vintage e design contemporanei, con una ricerca continua di innovazione nei materiali. La stagione propone una nuova interpretazione delle texture classiche, come il corduroy, il tweed, il denim e la pelle, accostate a materiali più raffinati, creando contrasti moderni e sorprendenti.
La FW 25/26 di Federico Cina è un viaggio emotivo che svela la potenza della memoria e della nostalgia, portando in scena l’eredità di due persone care, i nonni di Federico. La collezione prende vita attraverso abiti quotidiani, intimi e da lavoro, riflesso delle abitudini di vita di Assunta e Giacomo. Dimostrando come i gesti quotidiani possano racchiudere un intero universo emotivo.
Federica Bonifaci celebra l’incontro tra geometrie essenziali e sartorialità d’avanguardia, con la cappa tuxedo doppiopetto come icona centrale. Caratterizzata da un mix di rigore architettonico e fluidità femminile, la collezione propone tessuti pregiati come lana, cashmere, pelle e seta, in una palette che spazia dal nero al grigio, con tocchi di rosa cipria, rosso e animalier.
La collezione di John Richmond segna una rivoluzione sartoriale, dove l’estetica gotica si fonde con elementi di alta moda contemporanea. Jacquard scuri arricchiti, cappotti oversize in pelliccia e bomber audaci si alternano a eleganti abiti in seta e giacche da sera con dettagli punk. La palette di colori e la fusione di materiali ricercati, come il cashmere e il mohair, si mescolano a elementi più street, come i denim sbiancati e i tagli in pelle.
Minina è un brand che si distingue per la sua continua ricerca e sperimentazione, un vero e proprio contenitore di idee che mescola influenze francesi, inglesi e giapponesi con una solida artigianalità italiana. Ogni collezione è una fusione di femminilità, eleganza e sobrietà, con tocchi di rigore che si riflettono nei dettagli meticolosi dei capi, dal forte imprinting couture
SENZA TEMPO
Silhouettes scultoree e sofisticazione minimalista. Il capitolo neoclassico di Dsquared2 esalta il tailoring angolare e abiti eleganti e sensuali, simbolo di lusso italiano contemporaneo. L’ispirazione collegiale porta un’eleganza disinvolta, con scarpe Lace Up abbinate a denim e maglieria.
Con un design genderless e una forte componente poetica, Vuscichè è un dialogo tra il passato e il presente, tra tradizione e innovazione. La produzione, realizzata a Km 0, riflette l’artigianalità tipica del marchio, utilizzando tecniche antiche come il taglio a forbice e i lavaggi manuali. Ogni pezzo, reso speciale dalla scarsità delle materie prime, è unico e personalizzato per ogni boutique.
Les Filles d’Eva celebra una donna complessa e magnetica, con un mix di eleganza oscura e spirito rock. Ispirata da icone come Vanessa Paradis e Angelina Jolie, la collezione unisce riferimenti artistici e cinematografici, creando contrasti tra forza e fragilità.
Eleganza senza tempo e modernità si fondono nella nuova collezione Skills Milano , pensata per una donna che ama distinguersi con uno stile raffinato e attuale. La proposta alterna volumi morbidi e silhouettes più definite, creando capi versatili, dai blazer ai pantaloni, fino a gonne dal taglio asimmetrico.
ottod’Ame esplora la trasformazione con linee che combinano eleganza, dinamismo urbano e comfort autunnale. La main collection gioca sui contrasti, unendo la sartorialità scozzese con il romanticismo parigino e celebrando le occasioni speciali con dettagli preziosi e retro.
Barba Napoli è un marchio che ha saputo mantenere intatti i valori della qualità artigianale e della raffinatezza tipiche della tradizione, adattandosi al contempo alle esigenze del moderno menswear. Ogni capo è una fusione perfetta di comfort, stile e innovazione, realizzato con materiali pregiati e una cura meticolosa nei dettagli.
Il cappotto Cienaga di Zona20 Milano è un capolavoro di eleganza e comfort, realizzato in pregiato alpaca italiano. Il suo motivo a onde conferisce una texture unica, mentre il pannello frontale a doppio strato aggiunge un tocco di sofisticata innovazione. Un pezzo iconico che unisce raffinatezza e funzionalità, perfetto per affrontare la stagione fredda con stile.
Tagliatore abbraccia ogni aspetto del vestire femminile, combinando eleganza senza tempo e comfort metropolitano. Il cappotto, simbolo di raffinatezza, si arricchisce di tessuti pregiati come alpaca, lana e cashmere, mentre i capispalla più sportivi mantengono il legame con la tradizione sartoriale italiana.
Un viaggio tra sensualità materica e savoir-faire sartoriale: la nuova collezione di Balestra è una celebrazione della femminilità audace. Tessuti pregiati, lavorazioni artigianali e silhouettes scultoree ridefiniscono il prêt-à-porter con dettagli in lurex, pizzo foliage e trasparenze raffinate.
Il cappotto kimono Isabella, abbinato all’abito in maglia Isabella in misto lana, esprime una femminilità raffinata e moderna. Il collo accessorio in cashmere e i guanti in cashmere e seta completano il look con un tocco di lusso e calore. SA SU PHI celebra l’arte della maglieria con capi dalle silhouettes fluide e tessuti pregiati, per un’eleganza senza tempo che unisce stile e comfort.
In lana e cashmere, nella raffinata tonalità azzurro Malo, questo cappotto double è l’emblema dello stile sartoriale unisex della maison fiorentina. La collezione FW 25/26 di Malo Cashmere esalta la tradizione della maglieria italiana con materiali pregiati e un’estetica ispirata alla natura, in un perfetto equilibrio tra heritage, innovazione e sostenibilità.
Sebago espande ora la sua visione, integrando apparel e footwear in un’unica proposta. La collezione riflette una fusione perfetta tra classicità e sperimentazione, con un focus sul layering e sul concetto di unisex. Un guardaroba completo, raffinato e versatile per chi cerca eleganza e modernità.
Ispirata al fascino senza tempo di Castel del Monte, la nuova collezione di Hevò fonde eleganza e funzionalità per affrontare un mondo in costante cambiamento. Materiali all’avanguardia, tre pesi di lana e imbottiture versatili ridefiniscono l’outerwear, mentre pantaloni in cotone, lana e flanella garantiscono comfort e adattabilità.
Scaglione si distingue per la sua visione unica di eleganza, che coniuga maestria artigianale e design innovativo. Ogni collezione è un tributo alla tradizione sartoriale italiana, reinterpretata attraverso linee moderne e tessuti di altissima qualità. Capi che raccontano storie di raffinatezza, versatilità e classe senza tempo.
Malloni svela un viaggio stilistico che fonde tradizione sartoriale e visione innovativa del design. La collezione decostruisce gli archetipi della moda, creando capi essenziali ma dal forte impatto estetico. La sovrapposizione di volumi, texture e materiali diventa il fulcro, con un layering che permette di costruire un guardaroba versatile e dinamico.
Drumohr si ispira all’arte astratta di Cy Twombly, con linee sfocate che richiamano graffiti urbani e segni corrosi dal tempo. Le texture, influenzate dalle opere su carta dell’artista, evocano il romanticismo e la poesia di Stéphane Mallarmé, creando un equilibrio fuori dal tempo. I colori spaziano dai toni intensi di rosa crayon, rosso lacca e uva a sfumature più delicate di grigio, verde sage e alabastro, in un mix che unisce storia, simbolismo grafico e tradizione scozzese del brand.
Avant Toi è un perfetto equilibrio tra tradizione sartoriale e innovazione, con capi che combinano qualità dei materiali e un’estetica audace. I dettagli ricercati e le lavorazioni artigianali donano ai pezzi una sofisticata allure, mentre le sfumature di colore e le texture inaspettate raccontano una visione stilistica originale.
Innovazione, performance e design si incontrano nella nuova collezione Blauer USA, pensata per rispondere alle esigenze di un pubblico moderno e dinamico. Le linee del marchio uniscono estetica urbana, funzionalità e comfort, con capi versatili che si adattano perfettamente a ogni contesto, dalla città agli spazi extraurbani.
Kangra reinterpreta l’eleganza italiana con collezioni raffinate realizzate con fibre naturali di alta qualità. La nuova linea unisce tradizione e innovazione, offrendo capi versatili e sofisticati che incarnano il lusso discreto e senza tempo, perfetti per ogni occasione.
RefrigiWear è sinonimo di performance e stile urbano. Con un’attenzione costante alla qualità dei materiali, il brand propone capi tecnici e resistenti, pensati per affrontare le sfide quotidiane senza rinunciare all’eleganza. La nuova collezione si distingue per l’uso di dettagli moderni e soluzioni pratiche, perfetta per chi cerca un equilibrio tra stile e alta performance.
La Tokyo Aoyama Wool di Lotto Leggenda offre una sneaker dal design innovativo, che combina colori autunnali e materiali inediti come la lana cotta. Ispirata alle running retrò, questa scarpa unisce tendenze moderne e comfort, creando un look originale e sofisticato per la stagione.
TRA MODA E ARTE
gentryportofino svela un’armoniosa fusione tra matericià sofisticata e layering minimalista, dove la tradizione sartoriale si incontra con l’innovazione. Ogni capo è frutto di lavorazioni artigianali e del savoir-faire del fatto a mano, reinterpretando iconiche silhouettes in chiave moderna.
OGNI DONNA
LaMunt celebra il suo terzo anniversario con una collezione che consolida la sua identità di premium mountain sport brand pensato “by women for women”. La nuova collezione è priva di PFAS e vanta un significativo aumento dell’uso di fibre riciclate come cashmere, nylon e poliestere.
Anfiny presenta una collezione di 15 capi ispirata agli Anni ’90, dove bomber e montgomery emergono come novità di stagione, affiancati dal cappotto iconico del brand. La proposta, pensata per l’inverno, include anche pantaloni, giacche e gonne, creando un total look chic e glamour che non rinuncia a un tocco grintoso e accattivante.
Enterprise Japan presenta un incontro tra l’artigianalità italiana e la precisione giapponese. I modelli, prodotti nel distretto calzaturiero marchigiano, sono un tributo alla cultura pop degli Anni ‘70 e ‘80, reinterpretata attraverso l’estetica senza tempo e il concetto giapponese di Shibui, che celebra la bellezza nell’imperfezione.
Deha presenta un cappotto tradizionale in panno morbido, arricchito da dettagli sportivi in nylon riciclato, che fonde perfettamente l’eleganza del classico con il dinamismo dell’athleisure. Abbinato a un abito morbido in tessuto soft touch, modello polo lunga con cintura, il look si distingue per il suo comfort raffinato, ideale per i momenti di viaggio.
Il cappotto doppiopetto di Gran Sasso, realizzato in pura lana, unisce la maestria artigianale alla funzionalità, creando un capo di grande eleganza. Le maniche in maglia a treccia, anch’esse in lana, conferiscono un’originalità discreta al modello, mentre il tessuto doppio, che mixa compattezza e morbidezza, dona una struttura impeccabile e confortevole.
Lara Suede Mud di TheMoirè è la clutch bag che incarna eleganza e sostenibilità. Con la sua forma iconica di medie dimensioni e una chiusura magnetica elegante. Le fodere interne in tessuto di bambù combinano un’impronta ecologica con una qualità superiore, unendo la raffinatezza alla responsabilità ambientale.
In che direzione sta andando il mondo delle sneaker?
di Marco Rizzi
Nel corso degli ultimi anni la “questione femminile” è stata uno dei principali argomenti di dibattito all’interno del mondo delle sneaker. Sempre più appassionate, collezioniste o semplici consumatrici hanno reclamato più attenzione da parte dei brand, più spazio e riconoscimento in ambito culturale, maggiore qualità e cura nella realizzazione dei prodotti. Lo hanno fatto spostando l’attenzione su problemi a livello di design, marketing e distribuzione, evidenziando quanto il ruolo delle community femminili fosse messo in secondo piano nonostante fossero in costante crescita. Uno degli elementi più frequentemente messo al centro del discorso è la possibilità di avere accesso alle stesse release ambite dai “colleghi” uomini, con modalità simili e un prodotto qualitativamente all’altezza. Che si trattasse di novità, collaborazioni con qualche artista di spicco o il ritorno di grandi classici, la questione era sempre la stessa: più paia, più taglie piccole, maggiore considerazione e la possibilità di avere tutti le stesse sneaker. Molto è stato fatto a riguardo, moltissimo è ancora da fare. Contemporaneamente, in maniera forse inaspettata, qualcosa è cambiato: una nuova generazione di designer, stiliste e direttrici creative si è avvicinata al mondo delle sneaker vedendo del potenziale in un prodotto che attirava grande attenzione ma stava inesorabilmente perdendo il suo ruolo e valore culturale. Nuove partnership hanno dato il via a un cambio di tendenza dettato spesso da brand più piccoli in cui le proposte dei guest designer hanno avuto maggiore efficacia e risultati visibili nell’immediato, che hanno voluto e sa-
puto scommettere, puntare sul pubblico femminile realizzando qualcosa di diverso da quanto fosse disponibile sul mercato fino a quel momento. Cecilie Bahnsen con ASICS, Ottolinger con Puma, Sandy Liang con Salomon, poi Grace Wales Bonner e Yoon Ambush rispettivamente con adidas Originals e Nike. Gli esempi da fare sarebbero molti, ma l’elemento in comune è il ritorno della femminilità nel mondo delle sneaker non intesa in modo tradizionale, ma come una nuova espressione della creatività femminile attraverso le calzature sportive. Tra mary-jane, ballerine, fiori e tulle qualcuno potrebbe vedere alcuni degli elementi tanto criticati qualche anno fa, quando ogni scarpa da donna era un tripudio di platform, colori pastello e nastri di seta, sottovalutando però un elemento fondamentale: la vera differenza è che i nuovi design sono coerenti e genuini, non vengono percepiti come dei trend calati e imposti dall’alto, risultato di qualche moodboard o strana regola di marketing. Attenzione però, una cosa non esclude l’altra. La nuova generazione di sneaker femminili sta funzionando, tanto che anche le grandi aziende ne hanno preso atto e sono corse ai ripari. Bisogna però continuare a porsi come obiettivo una maggiore inclusività nel mondo delle sneaker, tanto negli uffici quanto nei negozi. I tempi sono maturi: alcuni dei best seller maschili degli ultimi anni erano in origine prodotto femminile pensato da designer donne, così com’è ormai ora che tutte - collezioniste di lunga data o appassionate più recenti - possano acquistare e indossare ciò che desiderano così come collezionisti e appassionati hanno potuto fare per decenni.
SNEAKERSNSTUFF: DESTINO SEGNATO?
L’inizio del 2025 è stato segnato dalle vicende del celebre negozio svedese Sneakersnstuff, che ha affidato ai suoi profili social l’annuncio dell’inaspettata chiusura dello storico punto vendita di Stoccolma, attivo da più di 25 anni. Questo fulmine a ciel sereno ha gettato molti dubbi sul futuro di SNS, che ha voluto chiarire la situazione con un successivo comunicato: durante lo scorso anno la guida del negozio ha cercato, senza successo, un investitore disposto a intervenire per far fronte alle difficoltà sopraggiunte nell’ultimo periodo. Per questo motivo a inizio 2025 Sneakersnstuff AB ha dovuto dichiarare il fallimento, interrompendo le attività del negozio in Svezia. Restano per ora attivi i punti vendita di Londra, Berlino e Parigi, in attesa di chiarire la situazione generale dell’azienda.
Come da tradizione la Paris Fashion Week ha fatto da cornice per la presentazione ufficiale della nuova edizione di All Gone, l’annuario dello streetwear redatto da Michael “LaMJC” Dupouy giunto alla 19esima pubblicazione. L’evento di lancio è stato ospitato dal marchio parigino di valigeria Au Départ nella sua boutique a pochi passi da Place de la Concorde. Au Départ, insieme al leggendario designer giapponese Hiroshi Fujiwara, ha curato anche le grafiche delle due cover in cui l’edizione 2025 è ora disponibile, decorate con il tradizionale pattern utilizzato per quasi 200 anni per rivestire bauli e valige. L’uscita del nuovo volume dà quindi inizio al tour di presentazioni organizzato da Dupouy, che dovrebbe giungere in Italia in primavera.
Il 2025 segna il 200esimo compleanno di Clarks, fondata a Street, nel Somerset, proprio nel 1825. Per celebrare al meglio questo incredibile traguardo l’azienda inglese ha realizzato un documentario intitolato “Clarks: 200 years – from Somerset to the world”, diretto da Set Free Richardson e narrato da Yasiin Bey, meglio noto come Mos Def. Al racconto hanno partecipato importanti figure del mondo della moda, del design e della musica, tra cui Liam Gallagher, Ghostface Killah, Raekwon, Martine Rose, Yasiin Bey, Big Youth, Lila Iké, Chris Robinson, Eric Haze, Daniëlle Cathari, David Marx e Becca Dudley. Il documentario è stato presentato alla stampa durante la Paris Fashion Week ed è disponibile per la visione dal 5 febbraio.
GOODS CHIUDE IL SUO STORE DI NY
Lo scorso 19 gennaio è stato l’ultimo giorno di attività per il negozio Stadium Goods al numero 47 di Howard Street, nel cuore del quartiere newyorkese di Soho. Inaugurato a fine 2015 Stadium Goods ha rappresentato per quasi un decennio un nuovo modello di resell store imitato in tutto il mondo, capace di rivaleggiare con nomi storici come Flight Club, da sempre uno dei simboli della sneaker culture a New York. Stadium Goods ha annunciato la chiusura dello store di Manhattan con una mail inviata a clienti e venditori comunicando di voler concentrare i suoi sforzi sulle attività online.
A DARREN
Con una nota pubblicata sul suo profilo Instagram, Darren McKoy ha annunciato l’addio a Dr. Martens, azienda con cui ha trascorso gli ultimi 10 anni ricoprendo il ruolo di global creative director. Nel corso degli anni McKoy è diventato il volto della rinascita dell’azienda inglese, che durante la sua guida ha moltiplicato valore, vendite, rilevanza e percepito tra il pubblico. Molti nel mondo dello streetwear hanno citato McKoy come un esempio virtuoso, capace di mantenere viva e in primo piano la tradizione di un’azienda come Dr. Martens, riuscendo a posizionarsi in nuovi segmenti di mercato, realizzando collaborazioni e progetti interessanti e intercettando nuovo pubblico e generazioni di clienti.
Il marchio sudcoreano Post Archive Faction è stato nuovamente protagonista della Paris Fashion Week, conclusa con una seguitissima sfilata in cui, oltre alla nuova collezione di abbigliamento, ha mostrato anche le calzature realizzate in collaborazione per la fall-winter 2025. Oltre a nuove colorway dei modelli sviluppati a quattro mani con gli svizzeri di On, sono apparse ai piedi dei modelli in passerella anche delle Clarks Wallabee inedite; il modello è stato rivisitato con alcune modifiche alla tomaia classica, con pannelli oversize e cuciture sui lati, il tutto poggiato su suole outdoor Vibram al posto delle classiche in gomma. Tre le versioni monocromatiche apparse durante l’evento: nero, grigio scuro e grigio chiaro, una palette classica per PAF scelta anche per il suede di queste nuove Wallabee.
BROOKS TORNA E SCEGLIE JEFF STAPLE
Brooks, storico marchio americano tra i pionieri delle calzature da running, farà il suo ritorno nel mercato lifestyle dopo quasi un decennio e ha scelto Jeff Staple come guest designer per il nuovo debutto. Staple, vero nome Jeff Ng, ha fondato il marchio omonimo e il negozio newyorkese Reed Space, oltre ad aver curato linee, progetti e lanci per quasi tutti i brand presenti nel panorama delle sneaker, divenendo così una delle figure cardine di questa cultura. Non è quindi un caso che Brooks abbia voluto affidare proprio a lui il rilancio della Adrenaline GTS 4, modello running che dovrebbe tornare nei negozi a marzo. La presentazione arriva a otto anni dalla chiusura della linea Brooks Heritage, le cui attività sono state interrotte nel 2017.
HOKA PRESENTA LA SPEEDLOAFER
È stato un inizio anno intenso quello di Hoka tra lanci, grandi ritorni e presentazioni in grande stile. In occasione della Paris Fashion Week il marchio ha invitato un selezionatissimo gruppo di sportivi e personalità del settore sulle alpi sopra Annecy per trascorrere alcune giornate tra test run e l’introduzione di alcuni nuovi modelli. Oltre al ritorno della Speedgoat 2, la nuova Project Transport e la Speedloafer, un particolare ibrido che unisce la tomaia di un classico mocassino da uomo con tanto di nappine a un fondo tecnico da trail running con suola Vibram. Il modello ha poi fatto la sua prima apparizione la settimana successiva tra le strade di Parigi, per poi andare immediatamente sold out al momento del lancio online sul sito Hoka.
NUOVO PROGETTO PER SAUCONY E JAE
Reduci dal successo delle Matrix “No shoes in the house”, Saucony e il rapper e designer newyorkese Jae Tips hanno deciso di mostrarci il loro prossimo progetto collaborativo: si tratta di una Grid Jazz 9 il cui slogan sarà “I love you but I’m busy”, mostrata per la prima volta durante la Fashion Week parigina. L’uscita è in programma per questa primavera e segna il ritorno a catalogo della Jazz 9, modello running Anni ’00 che sarà disponibile per la prima volta in versione lifestyle. Come nel caso della Matrix, sarà proprio Jae Tips a tenere a battesimo il modello, prima di dedicarsi a nuovi progetti con il marchio statunitense e il suo brand, Savior Worldwide.
Salehe Bembury ha deciso di stupirci nuovamente: mentre rimaniamo in trepidante attesa dell’uscita ufficiale delle New Balance 991v2 apparse la scorsa estate, il designer statunitense ha deciso di mostrarci e rilasciare nel giro di poche settimane una nuova collaborazione con il marchio del New England: una 1500 in edizione limitata, anch’essa prodotta nello stabilimento britannico di Flimby, ribattezzata “Growth be the Tree”. Contrariamente a quanto fatto in passato, la palette colori e la combinazione di materiali sono abbastanza tradizionali, con suede verde oliva abbinato a mesh grigio ardesia, mentre le nuance più accese sono utilizzate per i ricami e le unità Encap. Come da tradizione il modello è stato inizialmente reso disponibile sul sito di Sponge, la label di Bembury.
UNA RELEASE PER ASICS E CECILIE BAHNSEN
Cecilie Bahnsen è senza dubbio una delle artefici del rinnovato successo di ASICS, dettato da un nuovo approccio a collaborazioni e special project oltre a un ottimo utilizzo dell’archivio. Dopo aver presentato le precedenti sneaker collaborative durante la Fashion Week di Copenhagen, la designer danese ha recentemente presentato l’ultimo capitolo della partnership con ASICS: si tratta di due versioni modificate della GEL-Terrain MT, rese mid-top da una calza interna in neoprene. Entrambe sono arricchite dal pattern floreale spesso utilizzato da Bahnsen, ricamato nel caso della colorway grigia e stampato sulla zip-cover per la colorway nera e indaco.
Nike ha scelto la settimana precedente l’All Star Game per presentare ufficialmente la A’One, il tanto atteso primo modello realizzato per la star delle Las Vegas Aces e della nazionale statunitense A’ja Wilson. Questa signature è stata progettata puntando su comfort e reattività, per adattarsi al meglio al gioco della Wilson. Il più recente esempio di un pro-model realizzato da Nike per una cestista è la Sabrina, linea ormai giunta alla seconda edizione dedicata a Sabrina Ionescu, campione WNBA in carica con le New York Liberties. Entrambe le versioni della Nike Sabrina hanno riscosso un enorme riscontro e sono tra i modelli più indossati anche sui campi NBA, il massimo campionato maschile. Vedremo se anche le A’One sapranno replicare questo successo, le prime impressioni lasciano ben sperare.
Puma torna a lavorare con Collina Strada, affidando alla label newyorkese di Hillary Taymour una collezione esclusiva che comprende diversi capi d’abbigliamento oltre ad alcune colorway in edizione limitata di Suede XL, Velophasis e Mostro. Proprio quest’ultima è la vera protagonista: il classico Anni ’00, recentemente tornato a far parte della line-up di Puma con un focus particolare per il pubblico femminile, è disponibile in tre colorazioni esclusive curate da Collina Strada. È stato utilizzato l’approccio che ha reso celebre il brand: dettagli oversize, attenzione all’estetica e colori dettati dall’utilizzo di tessuti e materiali di recupero, spesso fondi di magazzino. La maggior parte dei pezzi che compongono la collezione firmata da Collina Strada per Puma sono già disponibili sul sito del marchio tedesco, mentre la Velophasis “Vintage Yellow” resterà un’esclusiva del marchio di NY.
ANCORA
La designer newyorkese Sandy Liang torna a unire le forze con Salomon, rinnovando la partnership con un terzo progetto collaborativo che vede come protagonista la XT-Whisper. Liang ha avuto la possibilità di essere la prima partner dell’azienda a firmare una limited edition della XT-Whisper, modello nato come alternativa dedicata al pubblico femminile in ambito trail running e recentemente riproposto in chiave unisex dal marchio francese per la sua linea lifestyle. Liang ha firmato quindi una colorway inedita della XT-Whisper, scegliendo una particolare tonalità di rosa tenue per la tomaia abbinato al rosso per suola e dettagli, mantenendo l’argento metallizzato per la struttura della scarpa. La prima release delle Salomon XT-Whisper di Sandy Liang è stata riservata all’e-commerce della designer, una settimana in anticipo rispetto all’arrivo nei negozi.
DUE
Tra i progetti più interessanti presentati in questo inizio 2025 c’è quello realizzato da adidas Originals e la modella, attivista e direttrice creativa francotunisina, Taqwa Bint Ali, a cui il marchio tedesco ha affidato un pack composto da due restyiling inediti in chiave femminile. Si tratta della Adistar Pose, una scarpa da running Anni 2000 a cui è stata rimossa la linguetta per lasciare spazio a un laccio da ballerina, e la Megaride Mary Jane, un sandalo realizzato modificando la classica runner. Entrambi i modelli sono stati realizzati con una colorway monotono grigia e sono stati presentati con un cortometraggio in cui appare la modella londinese di origini curde Deba Hekmat.
Da un decennio Maha Amsterdam guida la rivoluzione femminile nella Sneaker Culture
di Marco Rizzi
Anche in una delle capitali della Sneaker Culture come Amsterdam la scena femminile è stata trascurata per anni. Negli ultimi dieci, Maha ha saputo proporre un modello di retail interessante, interamente dedicato alle donne, rendendo centrale il loro ruolo nel mondo delle sneaker. Saskia van Hofwegen, fondatrice della boutique olandese, ci ha spiegato com’è andata.
Per prima cosa, dicci di più riguardo Maha: com’è nato e perché avete deciso di concentrarvi sulle donne?
van Hofwegen e Dian Iskandar founder
Maha Amsterdam nasce nel 2015, fondato da me e dal mio partner Dian, con un’idea semplice: creare uno spazio dove le donne potessero abbracciare a pieno la loro passione per lo streetwear e le sneaker, una scena da sempre dominata dagli uomini. Gli obiettivi erano di ricavarne un posto dove potessero esprimere loro stesse, avere accesso alle migliori sneaker e sentirsi realmente parte di un mondo che non sempre aveva lasciato loro spazio. Onestamente potevo comprare un po’ ovunque, ma non c’era nulla che mi parlasse realmente in quanto donna che amava le sneaker e lo streetwear. Quindi, invece di aspettare che fosse qualcun altro a creare questo spazio, Dian e io abbiamo deciso di costruircelo. Concentrarci sulle donne è stato un passo naturale. C’era (e continua a esserci) un grande gap nel mercato, in cui la maggior parte della Sneaker Culture non sembrava essere a disposizione delle donne. Non riguardava soltanto la vendita, quanto la creazione di una community dove le donne si sentissero viste e ascoltate. […]
Amsterdam è una delle città simbolo della Sneaker Culture europea e mondiale, è stato difficile integrarsi con il vostro modello di retail e qual è il vostro rapporto con la scena locale?
Amsterdam è senza dubbio un punto di riferimento nella cultura e nell’industria delle sneaker a livello globale e ha una storia ricca, quindi trovare il nostro spazio con Maha ha sicuramente portato con sé delle difficoltà. Sapevamo che qui c’era già una scena ben consolidata, ma sentivamo anche che ci fosse spazio per qualcosa di differente, che fosse specificamente focalizzato sulle donne andando oltre alle sneaker. I Paesi Bassi sono in realtà una nazione in cui è difficile gestire un negozio dedicato alle donne con una certa selezione di brand. Nella scena
maschile puoi facilmente entrare in un negozio e trovare Stüssy vicino a Margiela e nessuno batte ciglio. Ma nell’industria femminile, qui, è considerato quasi una blasfemia. C’è quest’aspettativa per cui tutto dovrebbe ricadere in una categoria ben specifica e allontanarsi da questa norma è stato molto difficile. […]
Costruire un rapporto con la scena e le community locali ha giocato un ruolo importante per rendere questa visione una realtà. Non volevamo essere soltanto un’altra boutique, volevamo essere un hub per la nostra comunità, connettere persone grazie agli eventi, le collaborazioni e le esperienze condivise. [Con il tempo siamo riusciti a ricavarci uno spazio in cui le persone si sentono viste, sentite e rappresentate.] La creatività, l’inclusività e voglia d’innovazione hanno reso Amsterdam un posto eccitante dove stare e siamo orgogliosi di fare parte di questa storia.
Negli ultimi anni abbiamo avuto la possibilità di vedere le donne sempre più coinvolte in vari aspetti dell’industria delle sneaker: designer e artiste hanno trovato il loro posto nelle aziende, il prodotto è migliorato e c’è più attenzione per community e clienti. Cos’è cambiato e cosa pensi possa ancora migliorare? Recentemente abbiamo senza dubbio assistito a un cambiamento nell’industria, con più donne in ruoli chiave come designer, artiste e alla guida delle aziende. È splendido vedere uno spettro più ampio di voci poter contribuire al settore, portando prospettive e idee fresche.
Le aziende hanno iniziato a realizzare l’importanza di offrirsi a diverse categorie di clienti, che ha portato a miglior prodotto, più varietà e attenzione per le community e l’esperienza dei clienti. La cultura sembra più accogliente e questo è un cambiamento positivo. Ciò che è cambiato è che le donne non sono più viste soltanto come consumatrici, ma per il loro contributo attivo alla Sneaker Culture. C’è maggiore riconoscimento per lo stile unico, i bisogni e i desideri di categorie diverse e le aziende stanno facendo un lavoro migliore nel considerare questi aspetti con il loro prodotto e le loro collaborazioni. C’è sempre spazio per migliorare però. L’industria deve ancora fare molto in termini di reale rappresentazione, specialmente riguardo la diversità assicurandosi che sempre più voci vengano ascoltate, non soltanto quelle che hanno già raggiunto visibilità. […]
Cosa dobbiamo aspettarci da Maha nel futuro?
Guardando avanti siamo molto entusiasti da ciò che ci aspetta nel futuro di Maha, in particolare con il nostro decimo anniversario in arrivo. È stato un percorso lungo e siamo orgogliosi di dove siamo arrivati, ma c’è ancora molto da raggiungere. Uno dei nostri obiettivi principali è quello di lanciare la nostra linea di abbigliamento o di lavorare a collaborazioni che rappresentino davvero il dna di Maha Amsterdam. […] Mentre ci avviciniamo al nostro decimo compleanno siamo concentrati sul restare autentici, spingerci oltre i limiti nel modo giusto e pianificare con attenzione i nostri passi successivi. Il futuro è ancora pieno di potenziale e siamo pronti a portare Maha Amsterdam al suo capitolo successivo, secondo i nostri termini.
In alto: Saskia van Hofwegen e Dian Iskandar, fondatori di Maha Amsterdam
A fianco: alcune immagini del negozio e del café attivi nella capitale olandese
L’intervista integrale la trovate su hubstyle.it