Anno 4 - Numero 6 / 2011
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Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.344535 - e-mail: redazione@outdoormag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007 Poste Italiane SpA Spedizione abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. in Legge 27/02/2004 N.46) Art.1 Comma 1D.C.B Milano - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
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Anno 6 - Numero 6 / 2011
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in grande stile per il lancio del nuovo, atteso modello IN PRIMO PIANO I Evento “crossover”. Testato sul campo da 80 giornalisti europei
APPROFONDIMENTI
Green corner
Approccio eco friendly, “moda” o impegno reale?
La nuova rubrica di Outdoor Magazine dedicata alle iniziative e ai prodotti eco-friendly, per valorizzare l’impegno dei brand e di tutti gli operatori che fanno qualcosa di reale e concreto (al di là dei “bluff”) per la salvaguardia dell’ambiente.
Garmin Experience, alla scoperta del Montana ALLE PAGINE 36 - 37
DA PAGINA 42 A PAGINA 44
FOCUS ON
FIERE
IN QUESTO NUMERO:
Tecnica trail team, very international
Rimini Wellness & outdoor: funziona?
Alcuni dei più forti italiani (tra cui il vincitore del Tor Des Géants), francesi, cinesi e coreani saranno i portabandiera del brand nel mondo del trail running.
Un target diverso ma per molti versi anche complementare e interessante per il settore, che ha esordito nell’area promossa da Assosport con 14 brand.
• In anteprima i primi prodotti PE 2012 • Mycrofly, più leggerezza e performance • Testimonial del mese: Federica Amelio • TrekSta in Italia per stupire e convincere • La scienza al servizio del climbing • Nordica Freeskiers, Etna expedition
A PAGINA 24
Festa della Placca
ALLE PAGINE 40 E 41
Lafuma Volcano Trail
A PAGINA 38
A PAGINA 34
PAGINE 16-21, 22, 26, 28-29, 30, 32
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|Numero 6 / 2011| a cura di Benedetto Sironi
EDITORIALE
Le potenzialità delle discipline “minori” per il mercato outdoor Sugli scorsi due numeri di Outdoor Magazine abbiamo dato spazio alla nascita della Federazione Italiana Outdoor, che tra i suoi obiettivi ha anche quello di dare voce alle cosiddette discipline “minori” nel mondo dell’outdoor. Ebbene, vale la pena a mio parere dedicare una breve riflessione proprio su queste attività, che possono rappresentare un bacino potenziale molto interessante per tutto il nostro settore. Innanzitutto il concetto di “discipline minori” è abbastanza relativo nel mondo outdoor. Ad eccezione del trekking (ed escludendo lo sci tradizionale e il running), possiamo affermare con certezza che nessun altra attività considerata “outdoor” supera il milione di praticanti nel nostro paese. Tuttavia vi sono sport che negli ultimi anni hanno conosciuto un trend decisamente positivo e i cui numeri sono comunque rilevanti (e sovente in crescita) per il settore: su tutti racchette da neve, sci alpinismo, alpinismo, trail & skyrunning, arrampicata, mountain bike e nordic walking. Vi sono poi numerose altre attività che riguardano nicchie di mercato e che completano il variegato mondo dell’outdoor, come kayak, canyoning, ice climbing, raid multisport, triathlon, survival e molte altre. Eccovi tuttavia di seguito due esempi abbastanza anticonvenzionali. Il primo è quello dell’orienteering. Attività poco conosciuta ai più ma in grado di coinvolgere un numero crescente di appassionati e che sta trovando anche in Italia spazi interessanti. Come dimostrano anche i recenti Mondiali Studenteschi ISF 2011 di Primiero (21-27 maggio), con 500 atleti da 23 nazioni e una sponsorship di prestigio come quella di Montura. La località trentina già nel 2009 aveva ospitato i Campionati del Mondo juniores e, proprio nella provincia di Trento, si disputeranno i Campionati del Mondo assoluti del 2014. L’orienteering può contare su una federazione particolarmente attiva (la FISO), su circa 4mila tesserati e 160 società. Oltre alla corsa sono previste anche attività con bike e sci. Il secondo esempio è quello del geocaching. In breve, per chi non lo sapesse: qualcuno nasconde in un determinato posto, spesso in mezzo alla natura, un contenitore impermeabile contenente uno o più oggetti. I geocacher, conoscendo le relative coordinate, tramite un ricevitore GPS hanno il compito di trovare il nascondiglio e segnare l’avvenuto ritrovamento sul “logbook” solitamente posto all’interno del contenitore, condividendo poi il tutto anche sul sito di riferimento mondiale della disciplina (www.geocaching.com). Ad oggi ci sono qualcosa come 1,5 milioni di geocaches sparsi per il mondo e 5 milioni di geocachers. In Germania esiste addirittura una rivista interamente dedicata a questa attività. In Italia nulla di tutto ciò, ma qualcosa si sta muovendo e non mancano le prime iniziative di rilievo (sul geocaching e sull’orienteering nel nostro paese torneremo in modo più approfondito anche sui prossimi numeri). Qualcuno potrebbe considerarle attività con poco da spartire rispetto alle altre discipline outdoor sopracitate. In realtà sono di fatto parte del mondo outdoor per la loro forte connessione con la natura, la ricerca e la scoperta, senza contare che sono a tutti gli effetti sport di movimento, in certi casi anche con una spiccata componente agonistica. Al pari di molte altre attività “minori”, per essere praticate necessitano di materiale tecnico e possono rappresentare un interessante mezzo per allargare sempre più la base degli appassionati degli sport all’aria aperta, invogliandoli magari a scoprire anche altre discipline contigue. Due esempi che confermano come il mercato reale (e potenziale) dell’outdoor sia più ricco ed esteso di quanto si possa pensare. E offra alle aziende, ai negozianti e in generale agli operatori che sono in grado di sfruttarle, interessanti opportunità per raggiungere nuovi target. Differenziando oltretutto il proprio brand attraverso inediti canali di comunicazione, visto e considerato che quelli più classici sono a volte già troppo presidiati, se non “sovraffollati”.
Editore Sport Press Srl Presidente: DANIELE DE NEGRI Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: RICCARDO COLLETTI Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600469 - Fax 0362.344535 Email: redazione@outdoormag.it Website: www.outdoormag.it Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050 Tel: 001.408.261.8809 - Email: redazione@outdoorusa.net Website: www.outdoorusa.net Anno 4 - N.6 / 2011 Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007. Poste Italiane SpA - Spedizione abbonamento postale D.L.353/2003 (Conv. in Legge 27/02/2004 N.46) Art.1 Comma 1 D.C.B Milano - Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti. Questo numero è stato chiuso in redazione il 16 giugno 2011
INAUGURAZIONI
IN PRIMO PIANO
A fine giugno apre la filiale Regatta
VF acquista Timberland per 2 miliardi
Sarà inaugurata a fine giugno a Montebelluna (TV) la filiale italiana di Regatta Ltd, con uno showroom di oltre 300 mq. Amministratore della filiale è Luigi Pellizzari, proprietario dell’azienda Land-Mark, che ha introdotto i marchi Regatta e Dare2B in Italia nel 2009. Proprio Luigi, a proposito della nascita della nuova filiale, ha dichiarato: “La creazione di Regatta Italia è frutto della convinzione che l’intervento diretto dell’azienda è la strada da percorrere così come è stato fatto in Germania, Francia, Spagna, Olanda ed Est Europa. Regatta Ltd potrà investire direttamente e in modo significativo nel mercato italiano”. In occasione dell’inaugurazione sarà presente a Montebelluna anche il proprietario del gruppo Keith Black. Il gruppo Regatta controlla, oltre alle due aziende di cui sopra, anche Craghoppers (apparel da
VF Corp, il cui portfolio comprende i marchi Vans, Reef, The North Face, JanSport, Lucy, Eastpak, Napapijri e Eagle Creek, ha annunciato che acquisirà The Timberland Company per 43 dollari ad azione o per un totale di circa 2 miliardi di dollari. La transazione, approvata all’unanimità dai consigli di amministrazione di entrambe le società, si dovrebbe concludere entro il terzo quarter dell’anno e stando alle stime di SportsOneSource.com dovrebbe aggiungere 700 milioni di dollari agli utili VF del 2011. Timberland, società di calzature e abbigliamento con una prospettiva di utili di 1,6 miliardi nel 2011, entrerà a far parte della coalizione VF’s Outdoor & Action Sports e manterrà il suo headquarter a Stratham, nel New Hampshire. Eric Wiseman, presidente e ceo di VF Corporation, ha dichiarato: “Crediamo che il posizionamento di Timber-
viaggio e avventura) che ha tra i suoi testimonial l’avventuriero Bear Grylls. Il gruppo vende globalmente oltre 12 milioni di capi outdoor all’anno e - con quasi 800 dipendenti - ha un giro d’affari che sfiora i 200 milioni di euro annui. È presente in Europa, in Estremo Oriente e da quest’anno anche negli USA. “Il nostro target è il consumatore medio, la famiglia, l’appassionato di vita all’aria aperta qualunque cosa questo voglia dire, dal trekking al giardinaggio, dal turismo all’avventura. Il valore del prodotto nel rapporto qualità/prezzo è il nostro punto di riferimento: la massima qualità al minor prezzo possibile”, ha concluso Luigi. www.regatta.com
Mountain Spirit si aggiudica il Best Outdoor Shop 2010/11
Da quest’anno Outdoor Magazine ha introdotto per la prima volta in Italia un importante riconoscimento: si tratta del “Best Outdor Shop”, un premio che intende nominare il miglior negozio italiano di outdoor dell'anno (considerando la stagione 2010/11). Abbiamo quindi chiesto a circa 100 aziende operanti nel settore outdoor nonchè ad alcuni singoli operatori particolarmente attivi ed influenti di esprimere il loro voto, indicando i tre migliori punti vendita per professionalità, attività, promozione dello sport,
land sia complementare a quello di The North Face, mentre il marchio Smartwool (di proprietà di Timberland, ndr) ci garantirà una posizione di leadership in una nuova categoria. Questa acquisizione continuerà la trasformazione del portfolio VF portando il business Outdoor & Action Sports a rappresentare il 50% degli utili totali”. VF prevede una crescita annua del 10% per Timberland tramite diverse manovre (quali la crescita dell’offerta di Timberland e Smartwool e l’ampliamento dell’offerta femminile) e strumenti (come le piattaforme VF in Europa, Asia e America Latina o le piattaforme direct-toconsumer consistenti in store ed e-commerce).
innovazione, motivazione, qualità e quantità delle vendite. I risultati hanno decretato vincitore con un discreto scarto di voti il punto vendita bolzanino Mountain Spirit, situato in Piazza Dogana 4. Nato nel 2004 per mano di Günther Plattner e Christian Werth, Mountain Spirit si estende su 400 mq e dispone anche di un laboratorio ben attrezzato per preparazione e riparazione sci. E’ molto attivo inoltre nell’organizzazione di serate informative, corsi e incontri. Il negozio bolzanino, oltre ad un profilo su uno dei prossimi numeri di Outdoor Magazine, si aggiudica anche due speciali premi messi in palio in collaborazione con la nostra testata da The North Face e Lonely Planet. Ecco quali.
1. SCI ATOMIC/THE NORTH FACE Si tratta degli official ski realizati in edizione limitata da The North Face e Atomic per la The North Face Ski Challenge, importante competizione internazionale dedicata ai giovani freeskier europei. In palio l’opportunità di aggiudicarsi il titolo di “Rookie Freeskier of the Year” e un contratto di sponsorizzazione. Le qualifiche si sono svolte tra gennaio e febbraio in Austria, Svezia e Francia, prima di arrivare alla finale di Val Thorens (Francia, 25-27 marzo). Per Fernvik, atleta svedese di 17anni ha trionfato nella categoria Kings (16-18anni), aggiudicandosi così il contratto di sponsorizzazione biennale messo in palio da The North Face e Atomic, un’opportunità unica per diventare un vero rider professionista.
2. 50 COPIE DI “CAMMINARE IN ITALIA“ Edito da Guide EDT/Lonely Planet, il volume realizzato da Brendan Sainsbury racchiude in 400 pagine al prezzo di 23,50 euro informazioni su pernottamento, pasti e servizi lungo i percorsi, consigli pratici su attrezzature, equipaggiamento, salute e sicurezza. 57 itinerari dettagliati, per ogni grado di difficoltà e lunghezza del percorso, per scoprire a piedi l’Italia: dalle Dolomiti all’Etna, dai villaggi medievali lungo le vie dei pellegrini in Toscana alle scintillanti coste delle Cinque Terre. Ogni itinerario dispone di una comoda cartina a due colori per seguire nel dettaglio il proprio spostamento.
Columbia e OutDry denunciano Gore Columbia Sportswear Company ha annunciato lo scorso 13 giugno che la società e la sua consociata italiana OutDry Technologies S.r.l. hanno denunciato W.L. Gore & Associates, Inc. alla Commissione Europea per abuso di posizione dominante. Nella denuncia si sostiene che W.L. Gore & Associates abbia violato la normativa europea sulla concorrenza, abusando della propria posizione dominante nel mercato delle membrane impermeabili e traspiranti per calzature e guanti. Una mossa che si aggiunge anche alla recente notizia che la Commissione Federale per il Commercio degli Stati Uniti (Federal Trade Commission) ha emesso nei confronti di W.L. Gore un ordine “subpoena” di produrre documenti utili ad accertare la presunta violazione della normativa americana sulla concorrenza da parte di W.L. Gore, attraver-
so contratti, pratiche escludenti, o altre condotte relative a membrane impermeabili, impermeabili e traspiranti o alle tecnologie e prodotti ottenuti con queste. “Columbia e OutDry Technologies sono preoccupate da tempo del fatto che le prassi commerciali adottate da W.L. Gore & Associates impediscono sistematicamente a consumatori, marchi e produttori di guanti e calzature impermeabili e traspiranti di accedere alle innovazioni tecnologiche sviluppate da marchi concorrenti” ha dichiarato Peter Bragdon, direttore della divisione Affari Legali e Corporate di Columbia. “Riteniamo che tale condotta escludente perpetrata per anni abbia impedito agli appassionati di attività outdoor in tutta l’Unione Europea e in altre regioni del mondo di conoscere, provare e infine beneficiare di prodotti moderni e innovativi”. Maggiori approfondimenti nei prossimi numeri di Outdoor Magazine.
Mulebar in Italia con Crux Move La società Crux Move, oltre all’attività di vendita online, gestisce la distribuzione in Italia di alcuni marchi tecnici climbing quali Moonclimbing (abbigliamento, accessori e crash pad), Rockempire (attrezzatura, friends, imbraghi e attrezzatura lavoro) e NST Outdoor 100% Eco (impermeabilizzazione tessuti tecnici e scarpe outdoor, manutenzione ecologica bici, Eco Grip). A essi di recente si è aggiunto il brand Mulebar-Fuel For Adventure, “La Barretta del Mulo” ideata da alpinisti inglesi durante una spedizione sulle Ande con l’obiettivo di alleviare le fatiche della salita tramite una soluzione naturale, saporita ed efficace. I prodotti Mulebar sono composti da combinazioni di zuccheri dall’alto indice glicemico per un apporto consistente di carboidrati (fonte di un veloce e rapido apporto di energia) e di
zuccheri dal medio-basso indice glicemico per un rilascio graduale di energia nelle prove di resistenza. Presentano inoltre ingredienti naturali dalle proprietà antiossidanti, vitaminiche, anti-infiammatorie, protettive e ricostruttive delle cellule muscolari. Sono liberi da additivi e componenti artificiali che impegnano il corpo nel loro smaltimento. Soluzioni al 100% organiche approvate dalla Soil Association, che si impegna nella promozione di alimenti organici e naturali. Molte sono equosolidali e partecipano alla campagna “1% for the planet”. I prodotti Mulebar accompagnano campioni mondiali di triathlon, ironman e altro come Marcel Zamora, Eneko Janos, Javier Gomez Noya, nonchè molti ciclisti professionisti e la famosa climber slovena Maja Vidmar. www.crux-move.com
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COLLABORAZIONI
COMUNICATO STAMPA PETZL
Sulla bici con Garmin da Milano a Roma
Richiamo per ispezione longe da via ferrata SCORPIO e Avviso di sicurezza assorbitori di energia ABSORBICA
Garmin ha partecipato attivamente, in qualità di partner, alla Carovana Ciclistica Milano-Roma 2011, svoltasi dal 10 al 15 giugno. Nata nel 1895 su iniziativa di Luigi Vittorio Bertarelli, uno dei più attivi fondatori del Touring Club Italiano, la Carovana ha visto venti cicloamatori partire dalla sede di Milano dell’associazione per raggiungere la capitale, facendo tappa anche a Parma, Bologna, Firenze, Pienza e Orvieto. Al progetto lungo complessivamente 700 km ha partecipato attivamente la RSE (Ricerca per il Sistema Energetico), azienda che sviluppa attività di ricerca nel settore energetico, con l’obiettivo di valutare la produzione di CO2 dei partecipanti per confrontarne poi il risultato con l’equivalente produzione di un veicolo elettrico e di uno convenzionale. Diverso e più di supporto il ruolo di Garmin, che ha fornito i propri GPS Edge 500 (vedi foto) a tutti i partecipanti alla Carovana Ciclistica Milano-Roma. Grazie a Garmin infatti è stato così possibile misurare l’esatto profilo altimetrico del percorso, la frequenza cardiaca dei ciclisti e le calorie spese, oltre ad altri numerosi dati. “Abbiamo deciso di sostenere il progetto della Carovana Ciclistica perché crediamo che oltre gli aspetti puramente sportivi e agonistici del ciclismo, la bicicletta rappresenti uno strumento di mobilità alternativa nelle nostre città”, ha commentato Stefano Viganò, sales e marketing manager della divisione Sport e Outdoor di Garmin Italia, “e per la navigazione in sella alla propria bici abbiamo le migliori soluzioni presenti sul mercato”.
Come diffuso il 13 maggio 2011 sul nostro sito e via stampa, un giovane è caduto sulla via ferrata della Bastille (Grenoble), il 5 maggio. Allo stato attuale delle informazioni pare che la causa sia stata un difetto di fabbricazione di una longe Petzl SCORPIO. Questo difetto consiste nell’assenza di una cucitura di sicurezza, lato del punto di attacco. Continuiamo a rivolgere il nostro pensiero e conforto all’infortunato e ai suoi familiari. Questo incidente, il primo nella storia di Petzl, ci ha portato ad attivare il 13 maggio, a titolo precauzionale, una procedura di richiamo per controllare tutte le nostre longe SCORPIO L60 e L60 CK prodotte fino a marzo 2005, data di fine produzione di questo vecchio modello. SITUAZIONE AL 19/05/2011 - Abbiamo approfondito i nostri controlli interni estendendoli ai nostri processi di fabbricazione delle longe dotate di un sistema di assorbimento di energia con fettuccia a lacerazione. Abbiamo anche raccolto ulteriori informazioni dai nostri clienti. Questi controlli rivelano che tali processi, specifici degli assorbitori di energia a lacerazione, presentano un punto debole che potrebbe spiegare l’errore all’origine dell’incidente. Anche se è minima la probabilità che si ripeta questo inconveniente, abbiamo deciso: 1- Interruzione della produzione di tutti gli assorbitori di energia Petzl a lacerazione, fino a quando non sarà perfettamente circoscritto questo punto debole del nostro processo produttivo e non saranno messe in atto le necessarie misure correttive. I modelli interessati sono: le longe da via ferrata SCORPIO e gli assorbitori di energia ABSORBICA, con o senza longe integrata, destinati ai
lavoratori in quota. 2- Interruzione delle vendite per verifica di tutti gli stocks di assorbitori di energia a lacerazione SCORPIO e ABSORBICA e conseguente riapertura delle vendite. 3- Estensione della procedura di richiamo delle longe SCORPIO L60, L60 CK per controllo a tutti i modelli attuali SCORPIO finora commercializzati (vedi nostro avviso di richiamo): modelli colori giallo e blu, codici L60, L60 CK; modelli colori rosso e grigio, codici L60 2, L60 2CK, L60 H, L60 WL, K29VF 1, K29VF 2, K29VE 1, K29VE 2, K29V 1, K29V 2. Riguarda tutte le SCORPIO fino al numero di serie 11137****. 4- Per gli assorbitori di energia ABSORBICA destinati ai lavoratori in quota, messaggio di avviso ai nostri clienti e richiesta di autocontrollo immediato, secondo l’attuale procedura di verifica DPI (vedi nostro avviso sicurezza prodotto). Codici: L57, L58, L58 MGO, L59, L59 MGO, L59 69, L70150 I, L70150 IM, L70150 Y, L70150 YM, L70120 YG. Riguarda tutti gli assorbitori di energia ABSORBICA finora commercializzati, fino al numero di serie 11137****. Siamo consapevoli dei disagi causati da tali misure e vi preghiamo di accettare le nostre scuse. Poiché la nostra prima preoccupazione è la sicurezza dei nostri clienti utilizzatori, riprenderemo la produzione soltanto quando saremo totalmente convinti di aver eliminato i punti deboli del nostro processo produttivo. Tutti i nostri collaboratori sono fin d’ora impegnati a risolvere questo problema con la rapidità e l’efficacia necessarie. Romain Lécot, Direttore Generale
Richiamo per ispezione longe da via ferrata SCORPIO Riguarda tutte le SCORPIO fino al n. di serie 11137**** Se possedete questo prodotto, vi chiediamo di: • interrompere immediatamente il suo utilizzo! • contattarci tramite: 1 - Dinamiche Verticali, Agenzia Petzl in Italia 2 - e-mail: info@petzl.it 3 - telefono: +39 011 27 32 500
Avviso sicurezza assorbitori di energia ABSORBICA Riguarda gli ABSORBICA fino al n. di serie 11137**** Se possedete questo prodotto, vi chiediamo di: • interrompere immediatamente il suo utilizzo! • controllare il prodotto mediante la procedura eccezionale di verifica (vedi avviso sicurezza sul sito petzl.com), • inviare i risultati del controllo e le quantità verificate al vostro distributore Petzl (info@petzl.it)
Centromoda Canossa al lavoro con La Sportiva
OPPORTUNITIES MASTER IN MANAGEMENT DELLO SPORT Parte il 10 ottobre 2011 a Milano la nuova edizione del Master di specializzazione in “MANAGEMENT DELLO SPORT” e 24 ORE FORMAZIONE|EVENTI offre una borsa di studio a un candidato meritevole interessato al settore. Il Master, fortemente pratico e concreto, si pone l’obiettivo di fornire ai partecipanti strumenti, tecniche e nuovi modelli di management, marketing, comunicazione e aspetti giuridici, legali e finanziari collegati al settore sportivo. Tutti gli argomenti del Master saranno affrontati con una metodologia didattica molto interattiva, affiancando all’analisi dei singoli argomenti case history ed esercitazioni pratiche. Da quest’anno il Master, aggiornato nei contenuti, si focalizza in modo particolare sulla struttura del mercato sportivo. Partendo dall’organizzazione di un’azienda sportiva si affronteranno le tematiche relative agli aspetti giuridici dello sport, i finanziamenti, le sponsorizzazioni, il marketing e la comunicazione e la gestione di un team di lavoro.
INFORMAZIONI www.formazione.ilsole24ore.com ext.chiara.michelizzi@ilsole24ore.com Tel: 02/30223663 Per i lettori di Outdoor Magazine che allegano questo articolo alla scheda di iscrizione è previsto il 20% di sconto, fino al 15 settembre 2011.
SPONSORSHIP Gore Bike Wear in cerca di Mountain Bike Hero
La Sportiva e il Centromoda Canossa di Trento, centro di formazione professionale per fashion sellers e fashion designers, sono i protagonisti di una partnership che intende far incontrare scuola e industria dando vita a una collaborazione di assoluto valore formativo, con pochi precedenti in ambito regionale. A partire da settembre 2010 due classi dell’istituto Canossa hanno preso parte al progetto “Scuola e Industria lavorano in partnership” indetto da Confindustria Trento e Provincia Autonoma di Trento. Tali classi hanno così collaborato attivamente con La Sportiva nel proporre, ideare e realizzare da zero una linea completa d’abbigliamento dedicata al mondo dell’arrampicata. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di lavorare a stretto contatto con lo staff La Sportiva in diversi ambiti, dalla R&D al marketing, tanto che alcuni di loro hanno anche svolto uno stage di 2 mesi in azienda. Il progetto ha avuto il suo culmine con l’organizzazione dell’evento Mythos Night, evento celebrativo organizzato in onore del ventesimo anniversario di Mythos, una delle scarpette d’arrampicata più famose, tenutosi nel corso dell’annuale International Sales Meeting di La Sportiva. All’evento hanno preso parte oltre 100 persone tra cui 60 dei più importanti distributori del marchio La Sportiva a livello internazionale, autorità della provincia autonoma di Trento, i rappresentanti di Confindustria Trento, UPT, Z2m di Trento e tutto lo staff e i collaboratori attuali e storici dell’azienda di Ziano di Fiemme, compresa la leggenda dell’arrampicata Maurizio “Manolo” Zanolla. La collaborazione tra La Sportiva e Centromoda Canossa si è inoltre aggiudicata il primo premio per la migliore realizzazione nell’ambito del progetto “Scuola e industria lavorano in partnership”.
Dopo il successo dello scorso anno, torna la seconda edizione della Sellaronda Hero. Sabato 2 luglio 1.500 biker provenienti da 25 paesi si incontreranno per contendersi il titolo di eroe delle due ruote. Gore Bike Wear sarà sponsor di questa iniziativa per il secondo anno, come confermato da Pascal Herrmann, responsabile marketing & communications. Due i tracciati a scelta previsti: il percorso marathon con 82 km di lunghezza e un dislivello di 4.200 mt e quello più breve da 50 km con 2.600 mt di dislivello. Entrambi si snodano intorno al massiccio Sella attraverso le quattro valli ladine di Gardena, Alta Badia, Arabba e Fassa. Ogni partecipante riceverà una maglia Gore Bike Wear dell’edizione speciale e limitata dedicata alla Sellaronda Hero, realizzata in tessuto con tecnologia “Moisture management” che garantisce una rapida dispersione del sudore e una ventilazione ottimale grazie alla zip frontale. Il fit è aderente e la tasca posteriore a tre scomparti consente di trasportare gli integratori alimentari. Per coloro che non sono riusciti ad aggiudicarsi un posto alla gara, c’è la possibilità di partecipare a un suggestivo tour sul massiccio Sella in programma il 3 luglio, durante il Sellaronda Bike Day. Gore Bike Wear veste infatti le guide del Sellaronda MTB Track Tour con capi altamente funzionali. È possibile prenotare le guide mountain bike dal 26 giugno all’11 settembre in ogni località intorno al complesso. www.sellarondahero.com
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ALTA QUOTA Il corso di alpinismo al rifugio Campo Base Il Rifugio Campo Base di Chiappera (Acceglio, Valle Maira) ha proposto, nei giorni 17, 18, 19 e 24, 25, 26 giugno 2011 e in collaborazione con le Guide Alpine di Global Mountain, il primo corso di alpinismo sulle pareti del Gruppo Castello-Provenzale dedicato a tutti gli appassionati di montagna. Il corso prevedeva la formazione, sia teorica che pratica, delle tecniche di base dell’alpinismo moderno. Nella prima fase sono state affrontate le progressioni base su roccia e la progressione in cordata, concentrando l’attività didattica su terreno appoggiato e terreno verticale. Nella seconda fase sono stati illustrati i principi di sicurezza e autosoccorso in parete, la progressione su vie di più tiri e la preparazione di soste e protezioni naturali. Di sera invece la didattica si è svolta tramite supporti video, cartacei e informatici. I corsi, che comprendevano anche quattro pernottamenti, cene e prime colazioni nel Rifugio, pranzi al sacco e lezioni serali, sono stati arricchiti dalle conferenze “Alpinismo, Arrampicata e Ferrate in Valle Maira” del 17 giugno e “Geologia e alpinismo” del 24 giugno. Tutto il materiale tecnico e le attrezzature (scarpette, imbraghi, corde, caschi…) sono state fornite dalle Guide Alpine.
info@campobaseacceglio.it - 334.8416041
Rifugio Quinto Alpini, l’estate si fa ricca
Per l'estate 2011 il rifugio V Alpini in Val Zebrù (2877 mt) prevede una variegata gamma di proposte che spaziano dal benessere alla medicina, dalla creatività all’arrampicata, dalla cultura alla musica. Tra le novità più importanti della stagione ci saranno i seminari di MeruYoga, previsti il 24-25 di luglio, il 28-29 agosto e il 4-5 di settembre, il cui obiettivo è di proporre un modo nuovo di camminare e vivere lo yoga a contatto con la natura, ricercando l’armonia tra respiro e movimento e un nuovo equilibrio tra mente e cuore. A guidarli due esperte insegnanti della scuola hari-om, riconosciuta dalla Yoga Alliance. Interessante è il corso di Scrapbooking insieme a Sabrina Cavalieri di Hobby di Carta, che nel week-end del 15 luglio insegnerà ai partecipanti come creare un album ricordi interamente fatto a mano. Ma il mese di luglio al rifugio sarà anche all'insegna del benessere. Sabato 23 infatti, è in programma una serata dedicata alla medicina in alta montagna: problemi di fisiopatologia dell'alta quota e l'alimentazione saranno i temi centrali che Fulvio Sileo e Giancelso Agazzi, presidente e vicepresidente della Società Italiana di Medicina di Montagna, tratteranno nel corso dell'incontro. Dal 1 al 6 agosto torna invece a grande richiesta la terza edizione del Mammut Climbing Contest. Fra gli altri appuntamenti in calendario ad agosto anche le serate di musica e poesia, mentre a settembre ci sarà un workshop di fotografia tenuto dal fotografo e videomaker Mirko Sotgiu. www.rifugioquintoalpini.it
EDITORIA
TREND
Esperienze e dati sui pellegrini della Via Francigena L’associazione Amici della Via Francigena della città di Santhià (VC) ha promosso la pubblicazione di un volume dedicato alla Via Francigena, a cura di Mario Matto e Gianpaolo Falletti: “Sulla Francigena. Quaderno di cultura del cammino, esperienze e approfondimenti”. Il libro, di 304 pagine, con foto a colori e in bianco/nero, si compone di quattro parti: Cultura del cammino, dedicata a chi ritiene che sia indispensabile riappropriarsi del territorio in modo sostenibile; Esperienze, in cui alcuni pellegrini raccontano le esperienze vissute percorrendo la Via Francigena; Camminiamo anche noi, dove si descrivono le tappe locali della Via Francigena e le iniziative finalizzate ad avvicinare la gente alle camminate; Caratteristiche dei pellegrini, in cui vengono esposti i risultati di un’indagine statistica condotta sui pellegrini ospitati nell’ostello santhiatese nel 2010, di proprietà dell’associazione. Un volume sicuramente interessante per chi desidera avvicinarsi al pellegrinaggio o per chi ne è già
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esperto. Per chi vuole acquistare una copia della pubblicazione (il prezzo è 10 euro) è possibile contattare Mario Matto (mario.matto@libero.it 366.4404253) e Gianpaolo Falletti (gian.environment@gmail.com - 349.1439759), o ancora inviare una mail alla casella dell’associazione:
info@santhiasullaviafrancigena.it www.santhiasullaviafrancigena.it
Sempre più brand action sport all’OR di Salt Lake Il mercato outdoor attira e influenza sempre più anche i brand action sport, che ultimamente manifestano la loro intenzione di partecipare all’Outdoor Retailer Summer Market di Salt Lake City (Utah, USA). Dopo la sospensione della fiera Action Sports Retailer, numerosi marchi di questo settore hanno infatti ottenuto grandi consensi esponendo all’OR. Quest’anno si aggiunge all’elenco Billabong, che esporrà oltre alle proprie proposte anche quelle Element, Nixon, Von Zipper, Sector 9 e Honolua. Billabong si affianca a marchi come Reef, Smith e O’Neill, alla sua seconda partecipazione. Surftech e altri brand hanno iniziato a proporre attrezzatura Sup a OR 5 anni fa, ancor prima del boom di quel settore. Più di recente sono approdati alla kermesse Olukai, Havaianas e Sanuk e nella prossima edizione (4-7 agosto), ci saranno anche Hurley, Quiksilver Waterman e Rusty.
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NUOVE APERTURE
INIZIATIVE
Primi appuntamenti con la nuova ASD InMairaOutdoor Grandi ospiti all’apertura del Salewa Store di Bergamo Si è da poco costituita una nuova associazione sportiva dilettantistica con sede a Cuneo, l’ASD InMairaOutdoor, che si occuperà di sport e turismo outdoor svolgendo principalmente le attività e gli eventi sportivi nella splendida cornice naturale della Valle Maira. Il primo appuntamento organizzato dalla nuova ASD si svolgerà il 9 e 10 luglio ad Acceglio (Alta valle Maira): il Festival del Trail. Si tratta di un trail autogestito di 24 km per un dislivello di 1200 mt lungo l’Anello del Ciarbonel, a cui parteciperà anche il runner Marco Olmo. Il secondo appuntamento di spessore è per i primi giorni di settembre, dall’1 al 4, quando avrà luogo a Marmora (CN) il “Mens sana in corpore sana”, rassegna dedicata all’alimentazione, alla nutrizione e agli aspetti psicologici negli sport endurance. In programma
anche un trail autogestito nella giornata di domenica 4 e alcuni incontri con esperti del settore come Luca Speciani (medico chirurgo e alimentarista, responsabile nutrizionale della nazionale ultramaratona e autore di numerosi libri di medicina, sport e alimentazione) e Pietro Trabucchi (psicologo dello sport all’Università di Verona e autore del libro “Resisto, dunque sono”). www.inmairaoutdoor.it
Dynafit per la salvaguardia dello snowleopard Alla sua 2a edizione, l’evento scialpinistico Dynafit Snow Leopard Day ha raccolto la significativa cifra di 5.542,38 euro, raccolti tra il 26 febbraio e il 7 maggio 2011 nei sette paesi che hanno ospitato una tappa: Germania, Italia, Austria, Norvegia, Svezia, Svizzera e Stati Uniti. Quasi 1100 scialpinisti, hanno partecipato, sciando per 554.238 mt di dislivello, all’evento benefico organizzato per raccogliere fondi da devolvere alla fondazione Snow Leopard Trust, impegnata nella salvaguardia del leopardo delle nevi. A ogni tappa i partecipanti dovevano cercare di percorrere il maggior numero di metri nel giro di 12 ore. Ogni metro di dislivello equivaleva a un centesimo donato da Dynafit. In occasione dell’unica tappa italiana dello Snow Leopard Day, tenutasi il 9 aprile 2011 sull’Alpe Devero in Piemonte, Dynafit Italia ha potuto contare su oltre 40 partecipanti e raccogliere 34.060 mt di dislivello contribuendo alla donazione interna-
Salewa ha deciso di installare nella Città dei Mille un proprio punto vendita monomarca. Il Salewa Store di Bergamo, inaugurato il 10 giugno, sorge in via Tiraboschi 52 e vuole essere un punto d’incontro multisensoriale per tutti i bergamaschi appassionati di montagna. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza di Angelika Rainer, campionessa mondiale di arrampicata su ghiaccio e atleta del Salewa alpineXtrem Team. Il punto vendita conta su un’area espositiva di 113 mq disposti su due livelli dove l’intera offerta Salewa viene valorizzata dall’approccio multisensoriale messo a punto dall’azienda dell’aquila nera e valorizzato dalla presenza di quattro schermi che trasmetteranno immagini alpinistiche.
La sensorialità è un elemento caratterizzante del punto vendita: entrare in un Salewa Store diventa per questo “vivere un’esperienza”. Presente all’inaugurazione del negozio anche il CAI Bergamo nella persona del suo presidente Piermario Marcolin. Per onorare l’apertura, inoltre, il 18 giugno Angelika ha scalato le Mura Venete nei pressi di Porta San Giacomo (foto sotto). Lo stesso giorno in via XX Settembre è stata allestita una parete artificiale alta 8 metri e una struttura boulder a disposizione di tutti. Appuntamento con un’altra apertura targata Salewa è per il 24 giugno, con l’inaugurazione del nuovo punto vendita di Aosta alla presenza dell'alpinista Christoph Hainz.
zionale con 340,60 euro. Brad Rutherford, responsabile della Snow Leopard Trust, ha raccontato la sua soddisfazione: “Sono convinto che tutte queste azioni che vengono compiute ogni giorno in tutto il mondo finiranno per garantire la sopravvivenza dei leopardi delle nevi in futuro”. Appuntamento ora allo Snow Leopard Day 2012, per fissare un nuovo record in termini di partecipanti e somma della donazione. www.dynafit.it
Non solo Bailo: un nuovo negozio nel centro di Arco
Hall A7, stand 402
Arco si conferma vera e propria capitale italiana dell’arrampicata e dell’outdoor anche in termini di offerta distributiva, vista la ricca offerta di punti vendita tecnici che da oggi è ancora più completa dopo l’inaugurazione lo scorso 22 aprile nel centro storico della cittadina trentina del nuovo punto vendita Art Rock, in via Vergolano 43. L’idea nasce dalla passione per la montagna dei fratelli Andrea e Monica Cobbe, con l’obiettivo di realizzare un punto di riferimento per chi ama vivere lo sport e il tempo libero con distinzione, gusto e sicurezza. Bailo, brand trentino doc ma presente anche in importanti mercati esteri, ha condiviso lo spirito di questa ambiziosa iniziativa che coincide con la strategia di apertura di negozi monomar-
ca in Italia e all’estero e di consolidamento dei propri spazi commerciali presso i più qualificati negozi nelle località più prestigiose. Art Rock, che si estende su una superficie di 50 mq, propone a scaffale l’intera Collezione Mondo Rosso di Bailo comprensiva delle linee Alpine, Fast Track (rivolta agli amanti del trail running), Hiking e Geographic (per chi ama viaggiare). Oltre a Bailo l’offerta del negozio, interamente dedicata a marchi italiani, comprende le calzature Zamberlan e gli zaini tecnici Marsupio. Da segnalare la presenza, accanto al negozio, del lounge bar “La dolce vita”, gestito da Andrea e Monica insieme ai genitori Milena e Roberto. INFO: artrockarco@gmail.com
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SALVA CON NOME Le Giornate d’Acquisto IOG Lo scorso 31 maggio a Verona ha avuto luogo l’Assemblea Annuale dell’Italian Outdoor Group, che dopo 5 anni di attività conta 18 associati. Numerosi i temi trattati, tra cui l’analisi del bilancio e del futuro delle “Giornate d’Acquisto IOG”. A seguito della buona riuscita dell’edizione 2010, è stata riconfermata l’organizzazione dell’iniziativa che intende dare l’opportunità a tutti gli operatori (aziende, agenti e negozianti) di fissare appuntamenti e raccogliere ordini ottimizzando tempi e risorse, velocizzando il lavoro commerciale e riducendo i tempi della campagna vendite. La terza edizione dell’iniziativa si terrà dal 5 al 7 settembre a Santhià (VC, presso il Golf Hotel Cavaglià) e dal 12 al 14 settembre a Trento. Per il futuro sono allo studio anche altre ipotesi come il trasferimento del progetto a Bolzano, Verona o Bologna, la realizzazione di un’edizione invernale 2012 post Ispo, la creazione di un’edizione a fine luglio post OutDoor Show e la promozione dell’IOG come evento fieristico outdoor in Italia, una sorta di centro ordini italiano sul format di quello olandese. Durante l’assemblea sono state analizzate le altre attività che IOG intende realizzare nel corso del 2011. Tra esse la formazione per le aziende, la promozione al consumatore e la presenza nelle fiere al pubblico dedicate all’outdoor. www.italianoutdoorgroup.it
OutDoor Show, 18ª edizione La fiera OutDoor, prevista dal 14 al 17 luglio, spegnerà a Friedrichshafen 18 candeline. Il numero degli espositori ha raggiunto un nuovo record con 890 presenze da 38 nazioni (erano 868 nel 2010). Il Segretario Generale dell’EOG Mark Held ha dichiarato: “Numerose aziende si presentano nel 2011 con spazi espositivi più ampi e nuove ditte festeggiano il loro esordio al salone”. Tra queste Adidas Eyewear, che partecipa per la prima volta con un progetto individuale. WORKSHOP E CONVEGNI - Il Centro Conferenze Ost ospiterà le movie nights e varie discussioni tra cui l’Open Breakfast dell’EOG “After Life–Cosa succede con i nostri prodotti?”. Nel Foyer Ost si svolgerà la raccolta fondi dell’associazione EOCA (European Outdoor Conservation Association), mentre nell’area riservata alle tende da campeggio (pad Rothaus A1 e A2), 32 aziende presenteranno oltre 700 modelli su una superficie di 10mila mq.
Milan Climbing anche nel 2012
Dopo il grande successo riscosso da Milan Climbing 2011, andato in scena al Parco Sempione dal 14 al 17 aprile scorsi a distanza di 13 anni dal primo appuntamento milanese, Icaro Eventi ha ringraziato quanti hanno contribuito alla riuscita della manifestazione, tra cui gli sponsor tecnici Scarpa, Alpstation Milano e Vibram. Gli organizzatori sono già all’opera per la definizione dell’edizione 2012, come ha dichiarato Mauro Gocilli di Icaro Eventi: “Vogliamo esprimere il nostro riconoscimento per quanti hanno creduto nel nostro progetto. Siamo già al lavoro per preparare un’edizione 2012 ancora più interessante e attraente sia per gli appassionati che per gli atleti e gli addetti ai lavori”. Un’edizione che ancora una volta, così come confermato dalla Federazione Internazionale IFSC, aprirà la stagione della prossima Coppa del Mondo di arrampicata sportiva. Ben 16 gli appuntamenti a calendario, con addirittura tre tappe in Italia. Dopo l’esordio a Milano, previsto dall’11 al 13 maggio con doppio programma boulder e speed, il circuito tornerà nel nostro paese il 21/22 luglio con la specialità speed a Daone (TN) e il 2/3 novembre con l’appuntamento conclusivo nella specialità lead a Penne (PE). www.milanclimbing.org
A ottobre il 1° Garda Lake Raid
OUTDOOR INDUSTRY AWARD - Questo riconoscimento è giunto alla 6ª edizione. Le candidature, suddivise in 8 categorie, verranno valutate da una giuria internazionale in base a diversi criteri. La premiazione avrà luogo il 14 luglio nel pad A2 e i prodotti premiati saranno esposti nel Foyer Ost. Inoltre verrà eletta la "OutDoor Celebrity of the Year", riconoscimento attribuito a persone che si sono distinte nel campo dell’outdoor. SPORT E SHOWTIME - Nel Foyer West sarà allestito per la prima volta il "camp3", stand comune delle associazioni alpine tedesche, austriache e svizzere. Previste poi gare presso le pareti di arrampicata speed e boulder, sponsorizzate da Vaude ed Edelrid,. Nell’area esterna West avrà luogo un contest presso il Gore Trail Running Parcours per il titolo “Europe’s fastest trail runner”. Gore supporta l’iniziativa per il 5° anno. Novità nell’area esterna sono il test barefoot delle calzature Merrell, le dimostrazioni slack e waterline da parte di Slackline-Tools e il giardino sospeso con 140 mt di Flying Fox. FASHION SHOW E PARTY - Per la seconda volta si svolgerà nel pad A2 la sfilata di moda OutDoor Fashion Show. Sabato si terrà il Late Night Fashion Show, in concomitanza con il party OutDoor. Quest’ultimo, trasformato a favore della sostenibilità nel 2010, sarà nuovamente sponsorizzato da Polartec. www.outdoor-show.com
Se parliamo di manifestazioni volte alla valorizzazione di un territorio e della sua vocazione sportiva, il progetto Garda Lake Raid è certamente un ottimo esempio. La prima edizione dell’evento andrà in scena l’1/2 ottobre a Nago Torbole (TN), nell’Alto Lago di Garda. Un territorio molto conosciuto tra gli sportivi italiani, tedeschi e austriaci e che dunque ben si presta per ospitare una manifestazione sportiva di questo calibro. L’evento consiste in una gara multidisciplinare aperta a tutti. I percorsi obbligatori si svolgeranno in orienteering e verranno affrontati in mountain bike e in trail running. A queste sessioni si aggiungono una prova in acqua nel Lago di Garda e una calata con la corda da una parete di 60 metri. L’idea nasce da Cento Consorzio Esercenti di Nago-Torbole che per la creazione dell’evento si è appoggiato alla nota agenzia bergamasca Spiagames. Quest’ultima ha ideato nel 2009 l’Urban Raid di Bergamo, il primo format in Italia a essere adattato alla morfologia di una città. L’aspetto tecnico del Garda Lake Raid sarà curato da Luca Lamperti, conoscitore e praticante dei più estremi raid del mondo. L’evento di Nago Torbole, per il quale si prevede una numerosa partecipazione, sarà aperto ai primi 100 team amatori e professionisti che si iscriveranno sul sito gardalakeraid.com sara.c@spiagames.com 035.314096 – www.gardalakeraid.com
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EVENTI Mezzalama, numeri da record
RockShow 2011, bis in Italia
Il 1° maggio si è svolto il 18° Trofeo Mezzalama, un’edizione che ha registrato il record assoluto per quanto riguarda i partecipanti, 1080 per 360 cordate. Particolarmente dura e impegnativa si è rivelata l’edizione 2011, sia per gli atleti che per l’organizzazione, difficoltà dovute soprattutto al freddo polare (fra i -15 e -20° percepiti) che ha costretto più di un team a ritirarsi o a farsi squalificare per ritardo ai cancelli orari. La gara maschile è stata vinta dalla cordata composta da Kilian Jornet Burgada, William Bon Mardion e Didier Blanc, giunti all’arrivo in 4h 33’ 58”, a soli 18 secondi dal terzetto tutto italiano Daniele Pedrini, Pietro Lanfranchi e Alain Seletto. La gara femminile invece è stata letteralmente dominata dalle italiane Gloriana Pellissier, Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini, che col tempo di 5h 28’ 36” hanno nettamente staccato la francese Laetitia Roux, che con la spagnola Mireia Miro e la svizzera Nathalie Enzensperger è rimasta indietro di 3 minuti e 25 secondi. Ferrino è stato main sponsor e ha vestito tutto il team organizzativo, oltre ad omaggiare i partecipanti con il gilet Quintay Vest. Soddisfazione per la Sportiva, dato che alcuni dei vincitori (William Bon Mardion, Didier Blanc e Gloriana Pellissier) hanno partecipato con la nuova versione dello scarpone Stratos. Kilian Jornet Burgada utilizza invece boots Pierre Gignoux 444 mentre Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini sono partabandiera Scarpa, in particolare del modello Alien.
Si sono svolte a Valpantena (VR) e a La Spezia, nei giorni 11 e 12 giugno, le due tappe italiane del RockShow, tour itinerante che, oltre all’Italia, ha toccato Germania, Francia, Austria, Russia, Repubblica Ceca e Svizzera, concludendosi il 21 giugno a Cracovia, in Polonia. Durante le tappe, alle quali è stato possibile accedere solo attraverso le quattro prove di qualifica RockCalling organizzate a Verres (AO), Roma, Campo Tures (BZ) e Bolzano, i giovani amanti delle emozioni in verticale hanno avuto l'opportunità di trascorrere un’intera giornata su roccia in compagnia degli atleti del team internazionale alpineXtrem di Salewa. Nella falesia Ceredo in Valpantena hanno trionfato gli altoatesini Martin Dejori e Martin Lanthaler, mentre nella falesia Muzzerone di La Spezia i vincitori sono stati il valdostano Mattia Bonomi e la torinese Martina Giorello. I quattro climber potranno accedere così alla “final battle” del RockShow, in programma alla fiera OutDoor di Friedrichshafen, dal 14 al 17 luglio 2011. Il vincitore della finalissima potrà poi assistere ai Campionati Mondiali di Arrampicata di Arco nel mese di luglio, grazie a un esclusivo biglietto.
Mondiali di Arco, ready to go!
Nissan European Downhill Cup
Oz en Oisans è considerato all’unanimità come uno degli spot più noti e frequentati al mondo dagli appassionati di mtb, grazie soprattutto ai suoi 250 km di tracciati e itinerari segnalati, di cui 136 km di discesa, 84 km di cross country, 3 tracciati di discesa e uno di 4-cross. Anche quest’anno la cittadina sulle Alpi francesi ospiterà il 30 e 31 luglio la Nissan European Downhill Cup, importante evento internazionale capace di attirare il meglio della mtb per quanto riguarda pubblico, rider, mass media, federazioni e aziende. Qualsiasi grande competizione ha il suo tracciato mitico. Per la discesa, il tracciato di Poutran a Oz en Oisans sta alla mountain bike come il Kandahar allo sci o Monza alla F1. Per questa tappa della Coppa inoltre, il formato classico sarà ridotto a 2'30 - 3', conformemente alle esigenze della diretta televisiva. Nel percorso, dopo la partenza nella foresta seguirà una serie di curve molto impegnative, con passerelle tipo northshore e una pendenza media del 40%, con punte del 65%. L'arrivo nella prateria sarà spettacolare grazie a due enormi jumps e a uno schuss finale.
Mancano poche settimane oramai allo start ufficiale dell’IFSC Climbing World Championship di Arco. La febbre è già alta per l’evento mondiale, ospitato per la prima volta in Italia dal 15 al 24 luglio. Tra le tante novità assolute di Arco 2011 c’è il 1° Campionato del Mondo di paraclimbing della storia, che porterà in parete le rappresentative nazionali con gli atleti diversamente abili, suddivisi in quattro categorie differenziate: non vedenti, ipo vedenti, amputati arti inferiori e superiori, disabilità motorie. Già 40 sono i climbers confermati in rappresentanza di 10 diversi Paesi per l’IFSC Paraclimbing World Championship, compresa la milanese non vedente Silvia Parente, medaglia d’oro alle Paraolimpiadi di Torino 2006, e Luca Agoletto, medaglia d’oro a Pechino 2008 nel canottaggio. A dimostrazione di come fervano i lavori, è già stata presentata la nuova “messa a punto” della falesia naturale delle Placche del Baone, ora attrezzata anche per i diversamente abili. “Quello che mancava”, ha spiegato Albino Marchi, presidente del comitato organizzatore Arco 2011, “era la progettazione della sentieristica e delle vie d’accesso alla parete. Con i lavori messi a punto dalle squadre di operai questa sarà la prima parete “senza barriere”, aperta all’accesso di tutti, in linea con la volontà di offrire spazi adatti alla pratica sportiva di atleti di qualunque calibro, livello ed età”. Per l’appuntamento arcense sono già confermati più di 750 climbers, tra i quali tutti i nomi maiuscoli dell’arrampicata sportiva come Adam Ondra, Alexei Rubtsov, Killian Fischuber, Anna Stöhr, Qixin Zhong, Jacob Schubert, Angela Eiter, Cuilian He e Jain Kim solo per citarne alcuni. Tra gli azzurri ci saranno certamente Jenny Lavarda, Christian Core, Sara Morandi, Leonardo Gontero e Gabriele Moroni. Non resta che contare i pochi giorni che rimangono al via. Per info: www.arco2011.it
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APPUNTAMENTI FIERISTICI DEI PROSSIMI MESI 06
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23-25
PITTI BIMBO 73
Firenze, Italia
Fiera trade/Moda bimbo
PITTI IMMAGINE
+39.055.36931
bimbo@pittimmagine.com
pittimmagine.com
23-25
OUTDOOR CHINA
Shangai, Cina
Fiera trade/Outdoor
MESSE FRANKFURT
+86.21.61608555
info@china.messefrankfurt.com
outdoor-china.com
26-28
THE BRANDERY
Barcellona, Spagna
Fiera trade/Urban fashion
FIRA DE BARCELONA
+34.902.2332000
thebrandery@firabcn.es
thebrandery.com
05-07
PITTI FILATI 69
Firenze, Italia
Fiera trade/Moda bimbo
PITTI IMMAGINE
+39.055.36931
filati@pittimmagine.com
pittimmagine.com
06-08
BREAD & BUTTER
Berlino, Germania
Trade show for striking brans
BREAD & BUTTER
+49.30400440
visitors@breadandbutter.com
breadandbutter.com
07-09
BRIGHT TRADE SHOW
Berlino, Germania
Fiera trade/Skate, street, sneakers
Bright GmbH & Co. KG
+49 (0)6966962157
hello@brighttradeshow.com
brighttradeshow.com
14-17
OUTDOOR TRADE SHOW
Friedrichshafen, Germania
Abbigliamento sportivo e accessori
MESSE FRIEDRICHSHAFEN
+49.7541.708 0
info@messe-friedrichshafen.de
european-outdoor.com
27-30
ASIA OUTDOOR
Nanjing, Cina
Fiera trade/Abb. e acc. sportivo
MESSE FRIEDRICHSHAFEN
+49.7541 708 0
outdoor@messe-fn.de
messe-fn.de
04-07
OUTDOOR RETAILER
Salt Lake City, Utah (USA)
Fiera trade/Outdoor & winter sports
NIELSEN BUSINESS MEDIA
+1.949.2265760
20-23
SPORTEX
Vejile, Danimarca
Fiera trade/Abbigliamento sportivo
NORD FAIR
+45.4589.1277
info@nord-fair.dk
nord-fair.dk
22-24
PGA FALL EXPO
Las Vegas, USA
Fiera trade/Golf
REED EXHIBITION COMPANIES
+1.2038405662
laustin@reedexpo.com
pgaexpo.com
28-30
GOLF EUROPE
Monaco, Germania
Fiera trade/Golf
MESSE MĂœNCHEN
+49 89 949-11408
visitor@golf-europe.com
www.golf-europe.de
31-03
EUROBIKE
Friedrichshafen, Germania
Fiera trade/Bicicletta
MESSE FRIEDRICHSHAFEN
+49.7541.7080
info@messe-fn.de
eurobike-show.de
13-15
MILANO UNICA
Milano, Italia
Fiera trade/Tessile
FIERA MILANO
+39.266101105
info@milanounica.it
milanounica.it
17-25
INTERBOOT
Friedrichshafen, Germania
Fiera consumer/Nautica
MESSE FRIEDRICHSHAFEN
+49.7541.7080
interboot@messe-fn.de
interboot.de
18-21
MIPEL
Milano, Italia
Fiera trade/Pelletteria
FIERA MILANO
+39.2584511
segreteria@mipel.it
mipel.it
18-20
KANUMESSE
Norimberga, Germania
Fiera trade/Kayak canoa
HORST FURSATTEL - ADVERTISING AGENCY +49.9151862204
info@kanumesse.de
kanumesse.de
18-21
MICAM
Milano, Italia
Fiera trade/Calzatura
MICAM
+39.2.438.291
segreteria@micamonline.com
micamonline.com
30-02
ALTA QUOTA
Bergamo, Italia
Fiera trade/Montagna, turismo e sport
ENTE FIERA PROMOBERG
+39.353230911
info@promoberg.it
promoberg.it
01-09
SALONE NAUTICO
Genova, Italia
Fiera consumer/Nautica
FIERA DI GENOVA - UCINA
+39.010.53911
boatshow@ucina.net
genoaboatshow.com
12-13
FILO
Milano, Italia
Fiera consumer/Filati e fibre
ASSO SERVIZI BIELLA
+39.015.8483271
info@filofair.com
filo.it
19-23
METRO SKI AND SNOWBOARD SHOW
Londra, Gran Bretagna
Show ski e snowboard
DMG WORLD MEDIA
+44.20.85152036
29-01
SKIPASS
Modena, Italia
Fiera trade/Turismo invernale e attr. sportive
STUDIO LOBO
+39.0522.631042
info@studiolobo.it
skipass.it
29-06
HANSEBOOT
Amburgo, Germania
Fiera consumer/Nautica
MESSE HAMBURG
+49.40.35692491
hanseboot@hamburg-messe.de
hamburg-messe.de
30-01
MENDIEXPO
Irun, Spagna
Fiera trade/Outdoor
FUNDACION FICOBA
+34.943.667788
08-13
EICMA
Milano, Italia
Fiera consumer/Ciclo - Motociclo
EICMA
+39.02.6773511
eicma@eicma.it
eicma.it
10-13
SPORT LIFE
Brno, Repubblica Ceca
Fiera consumer/Abbigliamento sportivo
VELETRHY BRNO
+420.541.152624
sport-life@bvv.cz
sport-life.cz
outdoorretailer.com
metrosnow.co.uk
mendiexpo.ficoba.org
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Prodotti
In esclusiva anteprima alcuni modelli PE 2012 DISTRIBUITO DA: Aicad 0461.231489 – info@aicad.com
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SL TREK GTX
KROSS
Punta di diamante della stagione SS 2012 nel campo delle calzature hiking, il modello SL Trek GTX rappresenta la perfetta sintesi tra un prodotto del segmento mountain e una scarpa da trekking. Questo scarpone è caratterizzato da una leggerezza ai vertici per la categoria trekking, con particolari costruttivi che permettono di muoversi con estrema disinvoltura, dal sottobosco alle vie ferrate, grazie anche alla suola Vibram Mulaz con climbing zone. Traspirazione, comfort e protezione, elementi chiave del Global Custom Fit, sono espressi ai massimi livelli grazie alla fodera Gore-Tex Performance Comfort e al sistema Air Infinity, una tecnologia esclusiva Aku che garantisce uno standard di traspirazione particolarmente elevato. Lo Slow Memory Foam (SMF), invece, con un inserto di schiuma ultraleggera e traspirante, permette al piede di modellarsi sulla tomaia per merito di una memoria dinamica della schiuma. Infine, SL Trek GTX è dotato di Exoskeleton, uno scheletro esterno in poliuretano, applicato per sovra iniezione diretta, che fornisce più stabilità e protezione, trasmettendo al piede un comfort eccezionale. La calzatura è disponibile nelle misure 3 – 13 e nei colori nero/arancio, grigio/blu e grigio. Peso: 535 gr.
Leggerissima calzatura realizzata su Kyodo, il nuovissimo fondo minimal disegnato da Lizard, dotato di morbida suola in gomma Vibram dal grip imbattibile e con disegno autopulente e multi direzionale, che garantisce la tenuta su qualsiasi terreno e una camminata naturale ma sicura. La tomaia in rete 3Dair è dotata dell'innovativo sistema di allacciatura Quick Fit che scorre attraverso i nastri colorati, assicura un’efficace ventilazione e una tenuta ancora più stabile. L’ideale per le attività outdoor.
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ASOLO RIFT GV Un nuovo punto di riferimento per la scarpa da trekking bassa, la Rift GV fa parte della linea Motion di Asolo per la stagione SS2012. La collezione Motion si comporrà di modelli a taglio basso e mid, colorati, confortevoli e con molteplici soluzioni di tomaie e design. Il modello Rift presenta tomaia in pelle scamosciata ed è foderata in Gore-Tex Performance Comfort. La novità più importante di questo modello e di tutta la nuova linea sta nella suola, nata in collaborazione con Vibram. Essa racchiude in sé tutte le principali caratteristiche richieste per una scarpa tecnica a taglio basso: mescola ad alta aderenza, elevato grip, autopulizia e triplo sistema di assorbimento degli urti. Tra l’intersuola in Eva e il tacco in poliuretano è posizionato un cuscinetto, Soft Pad, realizzato con un materiale di nuova generazione altamente assorbente agli urti. L’abbinamento di questi tre differenti elementi e la loro particolare costruzione rende l’insieme battistrada/intersuola un elemento in grado di garantire un elevato comfort. Rift GV è disponibile in 4 colori: elephant/cendre e wool/sabbia scuro per l’uomo, rosso fuoco/grafite, blu mare/grigio e wool/sabbia scuro per la donna.
Asolo 0422.8866 – asolo@asolo.com
DISTRIBUITO DA:
DISTRIBUITO DA: Crispi Sport 0423.524211 – crispi@crispi.it
CRISPI
NEVADA HTG ABSS DTL Il nuovo Crispi Nevada HTG ABSS DTL presenta una tomaia in nabuk ingrassato idrorepellente e la fodera in Gore-Tex Insulated Comfort che assicura la massima impermeabilità e un ottimo comfort. Oltre alle tecnologie di costruzione Crispi ABSS (Ankle Bone Support System) e DTL (Dual Tech Lining), questo modello dispone anche dell’ultima nata, la CCF (Crispi Crossbow Frame), in grado di innovare in maniera esponenziale il sistema di ammortizzazione della suola. Il CCF nasce dallo studio meticoloso del movimento del piede durante la camminata. Questo inserto in materiale plastico segue una particolare forma a modulo ondulato che offre un’ottima stabilità, elasticità, sostegno e allo stesso tempo protezione contro gli urti. Grazie alla sua funzione, simile a quella di una balestra, il Cripsi Crossbow Frame migliora la tenuta e la frenata anche nei terreni più difficili. La scarpa presenta anche bordone di protezione in gomma e suola Vibram con intersuola ammortizzante. Misure disponibili: 36 – 47 (48 50). Pesa 800 gr (mezzo paio taglia 42).
GRONELL
DISTRIBUITO DA: Gronell 045.7848073 – gronell@gronell.it
HYBRID Scarpone polivalente, valido sia per l’estate che per l’inverno. É stato studiato infatti anche per l'uso con le ciaspole o per la caccia durante le giornate più fredde. Se si indossa con la scarpetta Bootie interna diventa uno scarpone isolante e caldo, essendo il Bootie costruito con membrana Win Therm (marchio registrato da Pidigi) in grado di resistere a temperature molto rigide. In estate invece, togliendo la scarpetta e inserendo un plantare spessorato per ottenere lo spazio e la calzata giusta, diventa un trekking molto tecnico, impermeabile e traspirante. La tomaia è laminata in Outdry, la fodera è in microfibra Dry fast e la suola è Vibram.
HI-TEC
DISTRIBUITO DA: Hi-Tec Italia 0471.844592 – customer@hi-tecsport.it
HARMONY LITE LOW Questa scarpa fa parte della nuova linea Hi-Tec dedicata interamente alle donne: Harmony. Leggera ed estremamente confortevole, trova il perfetto equilibrio tra la frenesia della vita di tutti i giorni e il relax per seguire le proprie passioni nel weekend. La tomaia è in nubuck, suede e mesh WP, il sottopiede in Ortholite per un confort che dura tutto il giorno, l’intersuola in EVA modulata ammortizzante, mentre la suola è Vibram. Dispone inoltre di trattamento idrorepellente Ion-Mask.
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MONTRAIL
LA SPORTIVA
THE NORTH FACE
BAJADA
VERTICAL K
VERBERA BACKPACKER GTX
Scarpa da trail running disponibile nelle due versioni donna e uomo. Super-ammortizzata e dotata di trazione per prestazioni superiori fuori strada, Bajada è un concentrato di pura tecnologia. Tra le caratteristiche tecniche di base: sottopiede in Eva modellato a compressione per un efficace assorbimento degli urti e per assicurare massima leggerezza, suola Gryptonite dal design aggressivo provvista di apposita protezione per la pianta del piede, supporto metatarsale leggero e articolato integrato a un sistema di allacciatura regolabile in larghezza, progettato appositamente per personalizzare il fit.
Modello da skyrunning iper-leggero pensato per competizioni vertical kilometer e gare in salita, dove leggerezza e grip sono fondamentali. Ogni elemento è concepito per ridurre al minimo il peso: dalla tomaia realizzata con ghetta aerodinamica elasticizzata in spandex, al sistema suola/intersuola derivato dalla tecnologia MorphoDynamic. La forma è ergonomica per contenere al minimo i volumi e fasciare il piede in maniera perfetta. La linguella è sovrapposta per un maggior comfort di calzata. Il pacchetto suola/intersuola MorphoDynamic Extra-light permette di ottenere una leggerezza senza precedenti grazie agli spessori ridotti della gomma e all’utilizzo di Eva a iniezione morbida antishock e durevole nel tempo. I tasselli “VA” del battistrada conferiscono il massimo del grip, mentre la caratteristica forma ad onde permette un’eccezionale adattabilità al terreno. Vertical K combina il massimo della tecnologia La Sportiva con il massimo contenimento del peso: elementi indispensabili per correre velocemente in salita.
Questo scarpone da hiking per uomo e donna (foto) rappresenta una delle novità più importanti della collezione SS 2012 di The North Face. Durante gli spostamenti su terreni difficili, questi robusti scarponi offrono un sostegno eccezionale grazie alla tecnologia Cradle che stabilizza il tallone e alla trazione garantita dalla suola esterna Vibram Masai. La tomaia in cuoio pieno fiore italiano con membrana in Gore-Tex, impermeabile e traspirante, assicura prestazioni tecniche elevate. Il plantare in Eva Northotic Pro+ è dotato di imbottitura ergonomica che garantisce il massimo comfort per tutta la giornata. Questo modello, studiato, progettato e prodotto in UE, presenta anche parafango in poliuretano Smartlite e cuscinetti metatarsali imbottiti Ortholite. La versione uomo è disponibile nelle misure 712,13,14, la versione donna nelle misure 5-10,11.
La Sportiva 0462.571800 – www.lasportiva.com
DISTRIBUITO DA:
DISTRIBUITO DA:
Outback '97 035.361103 – info@outback.it
DISTRIBUITO DA:
TEVA CHURN Scarpa multisport da uomo specializzata sui terreni bagnati. La tomaia in mesh è estremamente traspirabile e offre una capacità di drenaggio dell’acqua eccezionale e veloce, aiutata anche dai canali di drenaggio nell’avampiede. Fra le altre caratteristiche vi sono una robusta fodera in materiale sintetico, il confortevole e ammortizzante Shoc Pad sotto il tallone, il leggero e duraturo intersuola in Eva e la suola in gomma Spider Original. Il modello da donna presenta una nuova colorazione.
Artcrafts International 055.68189 – artcrafts@artcrafts.it
DISTRIBUITO DA:
FITWELL BIG WALL ALP É un condensato di tecnicità che si ispira al nuovo modo di proporsi verso l’alpinismo tecnico, ideale per vie ferrate, alpinismo misto e approach. Presenta tomaia in pelle scamosciata spessa 1,2-1,4 mm con ghetta antineve incorporata in lycra, estremamente avvolgente, confortevole e precisa. La fodera è composta da una membrana traspirabile con costruzione a booty eVent 4 strati, accoppiata al tessuto Cocona per una veloce evaporazione del sudore all'esterno. Altre caratteristiche: allacciatura con lacci fino alla punta, massima regolazione anche a livello del collarino con un occhiello estremo che permette la chiusura per i piedi magri, extra gancio su ghetta per bloccaccio della stessa sui lacci. La suola è Vibram Mulaz con intersuola in microporosa a doppia densità a effetto ammortizzante. Lo scarpone presenta inoltre suoletta di pulizia estraibile in microfibra traspirante con intercapedine a carboni attivi assorbente accoppiata a tessuto Sanitized antibatterico, con tallonetta shock absorber di supporto in Eva forato ammortizzante. Peso: 650 gr ½ paio misura 8. Disponibile nelle misure 5-12 con mezzi numeri.
Fitwell 0423.64407 – info@fitwellsrl.it
DISTRIBUITO DA:
The North Face 0423.683100 – www.thenorthface.com
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In esclusiva anteprima su Outdoor Magazine alcuni dei nuovi modelli primavera estate 2012
Prodotti ADIDAS
DISTRIBUITO DA: Adidas Italy 039.27151 - customer.service@adidas.com
TERREX FAST R MID GTX
DRAGON MAX GTX MS Questo nuovo modello di calzatura Adidas della collezione SS 2012 è realizzato in Gore-Tex Performance Comfort, in grado di garantire completa resistenza all’acqua e traspirabilità. La suola in gomma Continental con tecnologia Traxion offre un grip e una resistenza eccezionali. Fra le tecnologie sono presenti inoltre Speed Lacing System per una calzata veloce e sicura, High Abrasion Mesh per una miglior resistenza e la nuova unità 3D Formotion sul tallone che, insieme all’inserto adiPrene, offre controllo, comfort in discesa e assorbimento degli urti. L’inserto adiPrene+ sull’avampiede garantisce invece una maggiore e più efficace propulsione, mentre protezione e stabilità sono assicurate dal Protection Plate.
SALOMON XR MISSION
DISTRIBUITO DA: Tecnica 0422.8841 – info@tecnica.it
TECNICA
DISTRIBUITO DA: Amer Sports 0422.5291 – www.salomon.com
Scarpa da running adatta a tutte le superfici, dai morbidi sentieri di aghi di pino all'asfalto lungo il fiume. Leggera, ammortizzata e con un'ottima aderenza, favorisce il movimento naturale del piede, l’ideale per l’allenamento su tutti i tipi di terreno e per le varie tipologie di distanza. La XR Mission Women, disegnata per la morfologia del piede femminile, è molto leggera, ha più solchi per la flessibilità nell’intersuola e l'arco leggermente rialzato.
Questa scarpa oversized da trail running, caratterizzata da struttura race, presenta tomaia in PU e tessuto e fodera Gore-Tex. La suola è la TRS (Tecnica Rolling System) Max con Tecnigrip. Fra le altre caratteristiche presenti l’intersuola Phylon in Eva e il plantare Anatomic Orholite. Nella foto la versione maschile: pesa 390 gr ed è disponibile nelle taglie 6-12,5 UK.
ZAMBERLAN
DISTRIBUITO DA: Calzaturificio Zamberlan 0445.660999 – zamberlan@zamberlan.com
VAJOLET GT RR Il modello Vajolet GT RR fa parte dell’Alpine Collection SS 2012, linea di calzature innovative dedicate all’alpinismo ad alto livello, ideali per l’utilizzo su alte vie in montagna, ghiacciaio e per arrampicata su misto e cascata. Il modello Vajolet è studiato per fornire una calzata precisa, grande sensibilità ed elevate prestazioni di utilizzo. Presenta tomaia in pellame Hydrobloc scamosciato, abbinato ad ampie zona in Cordura per ottimizzare la traspirazione e la leggerezza, mentre la fodera Gore-Tex garantisce la massima protezione e traspirabilità. Lo scarpone dispone inoltre di ampio fascione protettivo in gomma, riporto posteriore contenitivo e di rinforzo, inserto laterale in microiniezione per un bloccaggio ottimale e ganci in acciaio per massima resistenza. La suola è
Vibram Zamberlan NorWalk con zeppa PU a doppia densità e inserto Zamberlan PCS per i ramponi. Pesa 720 gr ed è disponibile nelle misure 40-48 EU e nei colori aloe, violet, orange/grey.
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In esclusiva anteprima alcuni modelli PE 2012
Prodotti
DISTRIBUITO DA: C.A.M.P. 0341.890117 - contact@camp.it
CAMP TOUR NANOTECH Il rampone in acciaio a 10 punte più leggero al mondo, pensato per alpinismo e sci alpinismo. Realizzato interamente in lega d’acciaio Sandvik Nanoflex, più duro e resistente del tradizionale acciaio NiCrMo. Il risultato non è solo un rampone più leggero (pesa 569 gr), ma anche più resistente. La sezione ridotta della struttura (1.8 mm) permette alle punte di penetrare nella neve dura con maggior facilità.
DISTRIBUITO DA: Socrep 0471.797022 - info@socrep.it
MAMMUT TRION ALPINIST 28 Per l’estate 2012 Mammut presenta una nuova versione dei celebri zaini Trion e Trea, parte della linea Alpine rivisitata. I nuovi funzionali dettagli sono stati richiesti dal Mammut Pro Team del quale fanno parte Stephan Siegrist e Dani Arnold. La linea prevede anche un nuovo inserimento, il resistente Trion Alpinist (in foto). Questo modello è dedicato ai tradizionalisti. In questo caso un’estetica resistente e una funzionalità semplice si aggiungono al peso leggero e ai dettagli tecnici. Il risultato è uno zaino resistente e semplice da usare grazie ai single-buckle flap. Il flat floor assicura inoltre una base stabile che consente di appoggiare lo zaino su qualsiasi terreno.
NORRØNA
MOUNTAIN HARDWEAR
SVALBARD FLEX2 Giacca versatilissima, multi-stagionale, perfetta per qualsiasi avventura outdoor. Realizzata con il tecno-tessuto Polartec Power Shield, è altamente traspirante, leggera, antivento, elasticizzata, tenacissima. Uno strato soft-shell perfetto per fare outdoor con la garanzia dei più elevati standard di comfort. Tra i dettagli funzionali: sistema di ventilazione sull’intera manica, tasche scalda-mano progettate per non interferire con la cintura all’anca e l’imbracatura, tasca sul petto, collo altamente protettivo con interno in morbido poliestere garzato.
QUASAR PANT Presentati nella nuova collezione “Ueli Steck Project”, sono realizzati con il nuovo e rivoluzionario tessuto Dry.Q Elite, impermeabile e straordinariamente traspirante. Dispone di zip integrali laterali, ghette interne e vita regolabile con cintura. Ultraleggero e performante, è un pant ideale per ogni avventura outdoor.
Olivier Gouby +33.450.665526 - olivier@norrona.no
DISTRIBUITO DA:
PATAGONIA
DISTRIBUITO DA: Patagonia 0474.555396 - italia@patagonia.com
M’S ADZE Capo realizzato in Polartec Windbloc, un tessuto elasticizzato e resistente che consente libertà di movimento e protezione dal vento. È caratterizzato inoltre da microfleece intorno al collo e linguetta antivento per un maggior comfort, due tasche con zip per le mani e una tasca interna con zip, polsini ben avvolti dalle chiusure elasticizzate, cordino sul bordo inferiore per ridurre perdite di calore e mantenere il corpo al caldo.
Outback '97 035.361103 - info@outback.it
DISTRIBUITO DA:
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Prodotti
In esclusiva anteprima alcuni modelli PE 2012 DISTRIBUITO DA: Oberalp 0471.242900 – info@salewa.it
BERGHAUS
SALEWA
BIOFLEX BAG
SPICE
Lanciato per la prima volta con successo nel 2005, il sistema Bioflex è stato rivoluzionato per l’estate 2012. È completamente nuovo e basato su principi biomeccanici, per assecondare l’armonia dei movimenti e le più avanzate tecnologie per ottimizzare i carichi. Grazie alla tecnologia dei tubi DAC, che la rende più rigida seppur dinamica, la rivoluzionaria cintura lombare Hyperlink Hipbelt sposta la frontiera del comfort e del fit, ottimizzando lo spostamento dei carichi verso il bacino. Il movimento 3D della cintura è assicurato dal nuovo elegante Bioflex Hub che è il fulcro di tutto il sistema. Semplicità e robustezza ingegneristiche applicate alle necessità biomeccaniche della camminata. Il telaio Cross-Load derivato dai supporti delle tende ne utilizza la robustezza, la resistenza e la leggerezza e presenta una forma a X. Il telaio supporta lo zaino e accentra il peso sul Bioflex Hub. Una serie di altri accessori e accorgimenti, come l’intuitivo sistema di gestione della misura dello schienale, fanno della gamma di zaini Bioflex il compagno ideale per lunghi trekking e per il trasporto di grossi carichi in modo confortevole.
Salewa presenta una nuova generazione di sacchi letto con trattamento Silverized. Il brand dell’aquila nera ha sviluppato Insieme a Schoeller Technologies il primo trattamento al mondo a base di ioni d’argento per il sacco letto in grado di ridurre del 98,5% la produzione di batteri e cattivi odori. Questa caratteristica rende il sacco letto Spice il prodotto perfetto anche per chi soffre di allergie. La tecnologia Silverized viene applicata sulla fodera e sull’imbottitura in fibra sintetica Ecoloft, realizzata con fibre riciclate: eccezionale accumulo termico ed estrema comprimibilità. Ecoloft è anche l’imbottitura più calda tra quelle disponibili sul mercato. Morbidezza e comprimibilità consentono un utilizzo efficace del sacco letto. Lo Spice ha anche coulisse di regolazione monomano, comparto portavalori interno, zip YKK autobloccante su tutta la lunghezza con protezione antischiacciamento. Prezzo consigliato al pubblico: 99,90 euro.
EIDER
DISTRIBUITO DA: L.M.O. 0423.648281 - contactlmo@lafuma.fr
UPHILL JKT M
Pro Sport 0472.649089 - info@pro-sport.bz.it
DISTRIBUITO DA:
MARMOT FUSION JACKET
Giacca della linea Mountain, a 3 strati, con membrana Neoshell by Polartec. È un capo molto tecnico, dedicato agli alpinisti più esigenti, e garantisce assoluta traspirabilità. È caratterizzata da cuciture termosaldate, cappuccio 3D totalmente ergonomico, regolabile in altezza e profondità con visiera con memoria di forma, apertura frontale e tasca al petto con cerniere cerniere YKK Aquagard, aperture di ventilazione sotto le ascelle con cerniere, tasche ai lati con patta di protezione. È realizzata in Polartec Neoshell Woven Stretch 3 strati e Polartec Neoshell Ripstop Stretch 3 strati, con colonna d’acqua 10.000 mm e traspirabilità 2L/M2/sec. Grazie all’esclusiva membrana dotata di una permeabilità all’aria senza precedenti, Polartec NeoShell sta rivoluzionando gli standard di comfort e sicurezza dell’avventura outdoor. Pesa 450 gr ed è disponibile nelle taglie S-XXL e nei colori cherry, tomato e black.
FERRINO
DISTRIBUITO DA: Ferrino & C. 011.2230711 - info@ferrino.it
HL AIR
Nuovo capo antivento e isolante che segue il successo di Variant Jacket. Disponibile con vestibilità da uomo, donna, bimbo e bimba, ha un nylon esterno Pertex che copre anche parte delle maniche. La schiena è invece in tessuto elasticizzato. Come tutti i capi Marmot, usa cerniere YKK. Presenta due tasche scaldamani, coulisse in fondo e un taschino portamonete interne. Il prodotto è adatto a ogni genere di attività in climi medi o come strato base per climi freddi. È venduto a un prezzo consigliato di 140 euro per adulti e 50 euro per bambini.
Marmot Italia 0423.491923 - www.kinobi.it
DISTRIBUITO DA:
Nuovo saccoletto con materassino gonfiabile integrato, che parteciperà agli OutDoor Awards nella categoria sacchiletto. Non necessita dell’utilizzo di un materassino aggiuntivo e consente di risparmiare peso e ingombro all’interno dello zaino. Chiuso occupa le stesse dimensioni di un saccoletto tradizionale. Presenta valvole interne per gonfiaggio e sgonfiaggio separate. L’interno è realizzato in Nylon Cirè 210T 70D W/R mentre le bande laterali sono in Nylon Cirè 240T 40D W/R. Il materassino è in Nylon 70D e l’imbottitura shingle construction in microfibra 620 gr. Misura 220x80x55 cm mentre la custodia misura 20x37 cm. Pesa 1,6 kg e la temperatura di utilizzo va da -10°C a +20°C.
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COBER
GORE RUNNING WEAR
HAGLÖFS
ALTA QUOTA EVO
X-RUNNING
ENDO JACKET
Bastone da trekking allungabile a tre settori con ammortizzatore disinseribile, manopola doppia densità con superficie di contatto antiscivolo, rotella intercambiabile (in dotazione diametro 50 e 92). È regolabile da 68 a 140 cm ed è realizzato in lega di alluminio 7075 T6. Presenta diametro 18/16/14 mm con resistenza di 60 kg/mm2. È inoltre caratterizzato da decorazione sublimata, passamano regolabile con superficie di contatto in neoprene anallergico, supporto per rotelle intercambiabili in zytel, puntale in widia con copripuntale in gomma. Il modello pesa 295 gr (al pezzo) ed è venduto a un prezzo suggerito di 42,50 euro.
Novità della collezione, è una maglia ultra leggera, realizzata con un mix di materiali altamente funzionali, per garantire una termoregolazione ottimale. Gli inserti in rete, sotto le braccia e sul collo, assicurano un rapido scambio di calore, mentre gli inserti in materiale antiabrasione sulle spalle proteggono dallo sfregamento dovuto all’hydropack o allo zaino. Le cuciture nell’area delle spalle sono realizzate con tecnologia Ultrasonic in modo da evitare le fastidiose irritazioni dovute all’attrito sulla pelle, mentre sul retro sono posizionate tre tasche per contenere tutto il necessario per le lunghe distanze. Inoltre, per aumentare la visibilità del runner, sono applicati alla maglia loghi e inserti riflettenti.
Giacca versatile di elevata qualità e funzionalità. È perfetta per le avventure più estreme, per spingersi oltre la montagna anche quando le temperature scendono sotto lo zero. Realizzata in Gore-Tex Active Shell, la Endo Jacket offre un’eccezionale traspirabilità e impermeabilità grazie anche al trattamento DWR (Durable Water Repellent). Polsini regolabili in velcro e maniche articolate assicurano una migliore vestibilità e libertà di movimento. La giacca, estremamente leggera e con dettagli riflettenti, è dotata di un cappuccio a tre regolazioni e di una tasca frontale con cerniera impermeabile per riporre i propri beni personali.
Gore Running Wear 800681168 - www.gorerunningwear.it
DISTRIBUITO DA:
Cober 02.57601341 - info@cober.it
DISTRIBUITO DA:
KONG GIPSY
Innovativo sistema di ancoraggio mobile, ottima alternativa ai tradizionali Friends per l’utilizzo nelle fessure più ampie, mantenendo al contempo peso e dimensioni assai ridotte. Gipsy è disponibile in tre misure che coprono un ampio intervallo da 52 a 205 mm con peso di 240, 320 e 485 gr. È realizzato in lega leggera d’alluminio ed è dotato di pulsante a scatto automatico che permette di bloccare il dispositivo in posizione aperta per facilitare l’inserimento nella fessura. È certificato CE EN 12276 ed è completamente prodotto in Italia.
Kong 0341.630506 - info@kong.it
DISTRIBUITO DA:
EDELWEISS HELIUM 7,9 MM
Sottile si traduce in risparmio di peso. Morbida assicura comfort d’utilizzo. Resistente invece significa che la corda è ideale per le grandi vie in alta montagna. SuperEverdry consente invece un utilizzo su ghiaccio, neve e roccia. Helium 7,9 mm è una corda gemella, condensato di tecnologia, versatilità e robustezza. Realizzata con l’innovativa tecnologia Perform 3, risultato della competenza Edelweiss, Helium 7,9 mm ha un migliore assorbimento dell’energia provocata da una caduta, quindi un aumento della sicurezza. Ha inoltre un peso ridotto in rapporto a corde concorrenti di medesimo diametro che si traduce in un aumento della performance. Da ultimo assicura una morbidezza senza pari per un comfort d’utilizzo ineguagliato.
Rockpile 010.212481 - info@rockpile.it
DISTRIBUITO DA:
DISTRIBUITO DA:
Travel Division 0471.845570 - haglofs@travel-division.it
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L’innovativa soluzione di Montesuole, azienda veneta specializzata nel mondo delle suole tecniche per l’outdoor
Tecnologie
Zeppa Mycrofly: più leggerezza e performance Rispetto a quella in poliuretano, questa zeppa in microporosa termoformata risulta anche molto più resistente all’idrolisi, agli urti e all’abrasione. A cura di MONICA VIGANò Come tutti i nostri lettori sanno bene il distretto di Montebelluna è composto non solo da aziende dirette di calzature, ma da una pluralità di realtà operanti nella produzione di componenti e tecnologie che arricchiscono e completano il noto distretto e i suoi brand più o meno noti. Tra le aziende più interessanti troviamo Montesuole, con sede proprio a Montebelluna, attiva da oltre 20 anni nel settore della suola tecnica per calzature da montagna, trekking, arrampicata e attività outdoor in generale. Specializzata in particolar modo nel produrre articoli in microporosa, Eva, PU, gomma e assemblaggi di ogni genere e materiale, è in grado di proporre alternative alla produzione dei brand footwear grazie alla grande professionalità, competenza ed esperienza acquisita nel settore, oltre che all'utilizzo di tecnologie al passo con i tempi. L’azienda si è infatti affermata nel mercato come valida produttrice di suole e zeppe altamente tecnologiche e si è contraddistinta per la celere evasione delle richieste. Dispone di una tecnologia unica e brevettata per lo sgrassaggio delle suole o di altri elementi in gomma e opera nel pieno rispetto delle normative ambientali. Dal 2008 si è ulteriormente rafforzata con l'inserimento nel proprio asset di figure professionali altamente preparate a livello tecnico. Tra i suoi clienti vi sono alcuni dei più importanti brand del settore outdoor come Aku, Asolo, Lafuma, La Sportiva, Lowa e Millet.
MYCROFLY – Dopo anni di ricerca Montesuole ha creato una zeppa in microporosa termoformata di nuova concezione, la Mycrofly, dalle eccellenti caratteristiche tecniche e disponibile in un’ampia gamma di colori. La microporosa fornisce un’ottima resistenza all’idrolisi e impermeabilità al-
l’acqua, risultando di gran lunga superiore nella resa rispetto alle zeppe in poliuretano, che soffrono in particolar modo il problema dell’idrolisi (vedi schema sotto).
Lavorazioni all’interno dello stabilimento Montesuole di Montebelluna.
La termoformatura controllata garantisce inoltre alte performance, una compattazione controllata, doppia resistenza all’abrasione, maggior durezza superficiale, maggior resistenza allo sporco e facilità di pulizia, maggiore resistenza agli urti. Lo studio del logo della tecnologia Mycrofly.
CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA ZEPPA MYCROFLY
La struttura compattata con incrementata densità globulare superficiale garantisce miglior resistenza agli urti e all’abrasione.
MYCROFLY PLUS – Alla zeppa Mycrofly è succeduta la Mycrofly Plus, naturale evoluzione della prima. Per un approfondimento su quest’ultima soluzione tecnologica non perdetevi il prossimo numero di Outdoor Magazine, mentre le immagini e gli schemi presentati in questa pagina sono interamente dedicati alla tecnologia Mycrofly, adottata già da un importante brand come Lowa. www.montesuole.it
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Il brand, che nel 2009 ha lanciato il suo importante progetto trail running, presenta i suoi testimonial
Focus on
Tecnica trail team sempre più international Alcuni dei più forti italiani (tra cui il vincitore del 1° Tor Des Geants), francesi, cinesi e coreani saranno i portabandiera del brand nella disciplina.
Foto di gruppo per il Tecnica Trail Running Team Italia. Sotto le schede di alcuni atleti, tutti membri dell’Italian National Team of UltraMarathon.
A cura di BENEDETTO SIRONI Su Outdoor Magazine abbiamo più volte dato spazio al progetto trail running di Tecnica, partito nel 2009 con il lancio di una specifica linea e dell’innovativa tecnologia TRS (Tecnica Rolling System, poi evolutasi nel 2010 in TRS Max). A questo Tecnica ha accompagnato anche una presenza all’interno di eventi trail (Tor des Géants su tutti) e recentemente ha completato l’opera con la definitiva creazione di un forte team internazionale, con l’Italia naturalmente in primo piano. ITALIAN TEAM - Il Tecnica Trail Running Team (TTT) Italy, creato con l’obiettivo di promuovere il brand e lo sviluppo generale del trail running in Italia tramite la partecipazione alle più importanti competizioni internazionali, è composto da alcuni dei più bravi ed esperti runners del panorama italiano, noti a livello mondiale e dotati di un curriculum di gare e vittorie internazionali di tutto rispetto. “Il nostro è un popolo che ama correre nella natura”, afferma il team manager Pietro Trabucchi (personaggio molto noto nel settore nonchè psicologo dello sport all’Università di Verona e autore del libro “Resisto, dunque sono”). “Come appassionati del running, corriamo non solo per divertimento, ma anche per piacere della sfida, spingendo corpo e mente alla scoperta di nuovi limiti, esplorando luoghi nuovi e godendo degli scenari naturali. È questa la vera essenza del trail running”. Tutti i componenti inoltre fanno parte della nazionale italiana di Ultramarathon, con la quale il TTT Italia collabora intensamente in vista dei mondiali che si svolgeranno in Irlanda a luglio. “La condivisione della stessa passione è ciò che ci rende uniti”, racconta Ulrich Gross, uno degli atleti di punta del team. “Vorremmo incoraggiare la partecipazione di un pubblico sempre più vasto in questa stupenda disciplina che sta crescendo sempre più rapidamente”. Oltre a Ulrich (classe 1972) fanno parte del team anche Marco Zanchi (1976), Daniele Fornoni (1969), Annemarie Gross (1969), Giuliana Arrigoni (1965), Patrizia Pensa (1964), Cinzia Bertasa (1974) e Cristina Zantedeschi (1966). A fianco le schede di alcuni degli atleti con i loro migliori risultati. NON SOLO ITALIA - Il progetto trail di Tecnica coinvolge ovviamente anche molti dei mercato esteri. In termini di atleti, la scelta è stata quella di investire in primis su due dei mercati di riferimento per il trail: in Francia è stato allestito un team d’eccezione con personaggi di spicco coordinati dal team leader Xavier Bloem. La lista comprende Ludovic Pommeret, Audrey Ehanno, Patrick Rey, Thierry Galindo, Aurélien Brun,
Lionel Bonnel, Ludovic Bedard, Thomas Richard, Olivier Martial, Olivier Savoy, Julien Perrillat, Samuel Hubert, Guillaume Dentella, Stephane Ricard, Christophe Assailly, Aurélia Truel, Sandrine Motto-Ross, Catherine Dubois, Arnaud Bonnin, Bruno Bareilles, Maxime Léger e Gregory Vinot. Dall’Europa all’Asia: il secondo mercato di riferimento infatti è la Cina, dove lo scorso febbraio si è svolto a Pechino Ispo China 2011 (che ha registrato oltre 17.700 visitatori professionali, con un aumento del 9% rispetto all’anno precedente, a dimostrazione della vitalità del paese asiatico). Nell’occasione Tecnica Group ha presentato anche il nuovo Tecnica Trail Running Team cinese, composto da sei tra i migliori atleti del paese, veterani di molte delle più impegnative competizioni attraverso Asia ed Europa, con una grande esperienza ed estremamente conosciuti dalla community dei trail runners cinesi (vedi schede nel box a fianco).
“Il popolo cinese ama molto la corsa, soprattutto off-road, ha una grande tradizione in questo sport e il mercato cinese è uno dei più grandi al mondo nell’outdoor”, ha affermato Alberto Zanatta. “Come già succede nel resto del mondo, anche in Cina la passione per il trail running sta crescendo, perché sta diventando non solo un fatto agonistico e un piacere per la sfida ma anche un’attività volta alla scoperta, all’esplorazione e alla contemplazione di splendidi contesti naturali”. “Negli ultimi 5 anni Tecnica si è affermato presso i consumatori cinesi come uno dei brand più importanti e autentici nel mercato dell’outdoor”, aggiunge Remigio Brunelli, general manager di Tecnica Group China. “Il trail running sta sbocciando anche in Cina e Tecnica, ponendosi come un punto di riferimento di questo settore grazie alla sua nuova tecnologia TRS Max, è in grado oggi di offrire un prodotto unico a tutti gli atleti e i praticanti cinesi”. Ma Tecnica non si ferma qui ed è alla costante ricerca di talenti anche in altri Paesi: come nel caso della Corea, dove ha da poco assoldato Shim Jae Duk (foto a sinistra): un maratoneta 40enne da 2h30', recentemente passato all'ultratrail e diventato uno dei più forti al mondo tanto che parteciperà anche al prossimo Tor des Géants.
ULRICH GROSS (1972) Team: Telekom Sudtirol Vive a: Merano (BZ) Risultati: 1° KARWENDELLAUF, 1° TOR DES GEANTS, 11° WORLD CHAMPIONSHIP 24h 2010, 15° 24 ORE SOOCHOW TAIPEI, 6° WORLD CHAMPIONSHIP 24h, 1° KARWENDELLAUF 2008.
MARCO ZANCHI (1976) Team: IZ Skyracing Vive a: Cene (BG) Risultati: 1° VULCANO ULTRATRAIL 2011, 2° TRAIL DEL MONTE SOGLIO 60 KM, 2° LAVAREDO ULTRA TRAIL - 90 KM, 9° TROFEO KIMA - 50 KM, 1° CHALLENGE ECOTRAIL 2008.
ANNEMARIE GROSS (1969) Team:Telekom Sudtirol Vive a: Egna (BZ) Risultati: 1° TOR DES GEANTS 2011 - 4° WORLD CHAMPIONSHIP 24 ORE, 1° 24 ORE DI TORINO, 1° ITALIAN CHAMPIONSHIP 24H, 1° 24H STUDEN 2009, 2° WORLD CHAMPIONSHIP.
GIULIANA ARRIGONI (1965) Team: Valetudo Skyrunning Vive a: Lecco (LC) Risultati: 1° ABBOTS WAY 2011, 2° LAVAREDO ULTRA TRAIL, 2° GRANTRAIL VALDIGNE, 7° TROFEO KIMA, 3° ANTICO TRI DEGLI SCIAMANI, 2° TRAIL DI OULX, 3° TRAIL N. SIGNORA DELLA PACE, 1° MARATONA DELLA PACE.
PATRIZIA PENSA (1964) Vive a: Mariano Comense (CO) Risultati: 1° ULTRABERICUS 2011, 1° CCC UTMB 2010, 1° ULTRATRAIL VALDIGNE 2009, 2° CCC UTMB 2009.
CINZIA BERTASA (1974) Team: IZ Skyracing Vive a: Albino (BG) Risultati: 1° FENERA TRAIL, 3° TRAIL DEL MONTE SOGLIO, 1° LAVAREDO ULTRA TRAIL, 3° TROFEO KIMA, 5° TRAIL N. SIGNORA DELLA PACE.
IL TTT CINESE Patrick Wong - 33 anni, opinion leader nella community running, editorialista per un magazine di corsa, esperto di attrezzatura. Ha corso per svariate competizioni tra cui ricordiamo: Gobi March 250 Km, Oxfam Trailwalker 100 Km, Ironman China 70.3, Great Wall Marathon, TNF 50 Km. Chandler Wang - 27 anni, opinion leader nella community running. Tra le corse a cui ha partecipato spiccano: TNF 40 Km (dove si è classificato 32° nel 2009), TNF 50 Km (dove si è classificato 34° nel 2010), Taipei Marathon (dove ha conquistato il suo record personale di 2:53:27). James Gao (nella foto) - 31 anni, superstar nel mondo outdoor, ha conquistato diverse montagne dai 6.000 mt in su, trail runner, opinion leader nella community running. Ha partecipato a diverse com-
petizioni tra le quali: Acatama Crossing 250 km (1° corridore cinese al traguardo), TNF 100 km. Justino Li - 29 anni, opinion leader nella community running. Tra le corse a cui ha partecipato spicca: Mentougou 20 Km. Chen Penbin - 33 anni, tra i top runner mondiali, primo cinese ad aver corso l’UTMB, miglior corridore in Cina, opinion leader nella community running. Ha corso per svariate competizioni tra cui ricordiamo: UTMB, Ironman China, Gobi March 250 Km (dove ha conquistato il 3° posto), Isle of Mors 100 M. Lele Wang - 32 anni, fotografo corridore, opinion leader nella community running. Ha partecipato a diverse competizioni tra le quali: Athens marathon, HK marathon, Beijing marathon, Mentougou trailrun 20 Km.
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Testimonial del mese
a cura di
MONICA VIGANÒ
Per una volta dedichiamo questo spazio non a un atleta blasonato ma a una persona come tante, che ha deciso di dedicare il suo tempo all’attività outdoor e in particolare all’arrampicata. Lei è Federica Amelio e si definisce una “marinaia di montagna”, appassionata di vela così come di climbing. Non a caso il suo motto è “climb to go high & sail to go far”. Originaria di Milano, dopo la laurea in ingegneria nautica a La Spezia ha frequentato il dottorato in yacht design all’università di Genova. “Dopo il mare, adesso mi godo le montagne, le rocce e le nevi”. Negli ultimi anni ha infatti iniziato a scalare diverse pareti per raggiungere uno “stato psico-fisico in cui lo sguardo si perde nella lontananza e nella bellezza primitiva, e in cui il corpo è assorbito nel movimento, nella tecnica e nella fatica”. Federica è anche una delle protagoniste, l’unica italiana, di The Mountain Academy 2. Il progetto, ideato da Mountain Hardwear, annovera tra i suoi partner tecnici Black Diamond e Aku, che è tra l’altro sponsor di Federica. La prima tappa di questa iniziativa si è svolta dal 2 all’8 maggio nella parte meridionale delle Prealpi del Vercors, in Francia. E a Federica abbiamo chiesto di commentare i prodotti utilizzati proprio come facciamo con i nostri soliti testimonial. Partiamo proprio da The Mountain Academy 2. Di cosa si tratta? È un insieme di 5 corsi di climbing e alpinismo in diverse località per un periodo di 18 mesi. Dopo il primo stage, organizzato lungo le vie di alpinismo storiche nel Vercors, ci sarà una tappa a settembre sui ghiacciai del Vallese in Svizzera. A essa seguirà un modulo ghiaccio (febbraio 2012) e poi altri due appuntamenti (giugno e settembre 2012). Il progetto è rivolto a nove ragazzi provenienti da diversi Paesi d’Europa, scelti in base alla loro passione per l’alpinismo e alla loro capacità di comunicarla. Si tratta di un corso, per cui non sono stati selezionati dei super-eroi, né tantomento atleti animati dal fuoco della prestazione. Io sono l’unica italiana. Chi altro è coinvolto nel progetto? Oltre a noi, ci sono cinque guide di alta montagna, due organizzatori della Mountain Hardwear e alcuni “ospiti”. Ad esempio in occasione del primo stage abbiamo avuto l’onore di condividere la corda con Liv Sansoz, forte arrampicatrice francese, e di conoscere Jean-Pierre Frésafond, lo stesso che negli anni ’60 ha aperto le vie che abbiamo scalato nel Vercors. Qual è la filosofia che sta dietro al progetto? Il principio è costituito da una convinzione semplice: al di là dei livelli di performance, del rischio e delle paure, l’importante è vivere un’intensa esperienza e un’avventura umana. È condividendo la stessa passione per la montagna che noi, grazie anche ai partner di Mountain Academy 2, stiamo realizzando un sogno. Facciamo un passo indietro, quando e come hai iniziato ad arrampicare? Devo ringraziare Erri de Luca, i cui racconti mi hanno portato sulla roccia e mi hanno spinto a immaginare i primi “passi ragionati sull’abisso”. Ho messo le scarpette per la prima volta nel luglio del 2005 sul Sass De Stria, nelle Dolomiti.
Federica amelio FEEDBACK PRODOTTI DURANTE THE MOUNTAIN ACADEMY 2 AKU - ROCK LITE GTX Calzatura confortevole di derivazione approach. Progettata per l’escursionismo di media montagna, esperienze outdoor su percorsi non impegnativi e per il tempo libero post attività. Presenta tomaia in scamosciato con 3D air mesh da 1,6 mm con puntale di protezione e stabilizzatore tallone in gomma e fodera Gore-Tex Footwear. Il sottopiede è Custom Fit-Internal Midsole System mentre la suola è Vibram Predator Idrogrip con intersuola morbida 2D microporosa (2-1.5 mm, nylon e microporosa). Grazie alla tecnologia Internal Midsole System, assicura la massima ammortizzazione e impedisce gli scivolamenti interni del piede. Il puntale e la fascia in gomma sul tallone offrono protezione e stabilità. La suola Vibram con mescola speciale Idrogrip, realizzata in esclusiva per Aku, garantisce aderenza anche su superfici bagnate. Pesa 390 gr per mezzo paio ed è disponibile nelle misure 3-13 UK e nei colori grigio chiaro, avio, marrone, verde e nero. Prezzo consigliato: 114,90 euro DOVE L’HAI UTILIZZATO: Per avvicinamenti e rientri alle vie di roccia effettuate in Vercors durante il primo stage della Mountain Academy 2 QUANDO DÀ IL MEGLIO DI SÈ: L’abbiamo utilizzata su terreni di terra, su pietraie e anche su passaggi di roccia: le suole non hanno mai dato problemi di tenuta e la scarpa si è sempre rivelata confortevole. Fortunatamente, dato il bel tempo, non abbiamo dovuto sperimentare la sua tenuta alla pioggia, ma la presenza della membrana Gore-Tex ci lasciava tranquilli. La leggerezza riduce il fastidio del trasporto delle scarpe unite all’imbrago per una via di roccia con discesa a piedi PUNTI DI FORZA: Elevato livello di comfort, grazie alla calzata e alla traspirabilità della tomaia. La suola, con profilo ruvido, ha un’eccellente tenuta su terreni misti. Il puntale e il fascione in gomma sul tallone assicurano protezione e stabilità nei passaggi più tecnici CONSIGLI PER UN UTILIZZO OTTIMALE: Sempre, soprattutto come scarpa da avvicinamento
Quali sono i tuoi spot preferiti? Adoro la fantasia del calcare, specialmente di quello vicino alla costa. Arrampicare col mare alle spalle colma la vertigine. Se dobbiamo parlare di livello tecnico, raggiungo il massimo quando riesco a trovare l’unione mente-corpo nel movimento fluido, indovinando la roccia, senza pensare alla paura. Dovendo invece dare dei numeri, nelle dita il 7 potrei anche averlo. Ma non è ancora maturo nella testa. L’arrampicata mi dà forti emozioni che mi è difficile gestire. Quali consideri i tuoi migliori risultati? Considero una vittoria ogni volta che riesco a superare me stessa. Non possiedo una particolare grinta ma non mi sono ancora rassegnata alla condizione di “eterna paurosa”. Ci sto lavorando sopra: fino a poco fa ad esempio non credevo che avrei potuto scalare da prima in montagna. The Mountain Academy 2 mi ha dato la possibilità di superare questo mio limite. Se però devo dare dei riferimenti più agonistici, lo scorso 13 maggio ho vinto l’edizione genovese dello Street Boulder Contest nella categoria donne. Quali sono i tuoi progetti per il 2011? A livello alpinistico mi piacerebbe prendere più confidenza con la montagna per diventare autonoma. Così come è avvenuto per il mare: nel 2005 ho imparato a riconoscere gli “umori del vento” ed è da allora che porto veramente le barche a vela. Nel 2011 vorrei imparare a riconoscere gli “umori della montagna”, in relazione alle mie capacità tecniche e psicologiche. Fintantoché non ho fatto la prima manovra di ormeggio in barca, non sapevo di poterla fare. Allo stesso modo avverrà con una sosta da attrezzare, si tratta solo di cominciare. E ancora The Mountain Academy 2 mi darà un grande aiuto.
BLACK DIAMOND - OZONE HARNESS Imbrago leggero e funzionale, caratterizzato da 4 anelli porta-attrezzatura. Offre un fit comodo e una cintura a forma di corno di bue con costruzione Kinetic Core che sfrutta fini strati di Vectran in tutta la struttura dell’imbrago per distribuire il peso ed eliminare la necessità di un’imbottitura in schiuma. L’imbrago presenta inoltre una fodera mesh 3D traspirante e una fibbia Speed Adjust. Pesa 320 gr ed è disponibile nel colore lime green e nelle taglie S-XL DOVE L’HAI UTILIZZATO: Sulle vie storiche del Vercors “La voi des parisiennes” alla pala dei Trois Becs, “Le plier des prince ranger” in Glandasse, la “Paroi Rouge” ad Archienne e in falesia il primo giorno PUNTI DI FORZA: Leggero e minimale, con comoda seduta anche in sosta. Colore allegro, molto apprezzato IN COSA PUÒ ESSERE MIGLIORATO: Manca l’attacco sul retro per appendere scarpe/magnesite CONSIGLI PER UN UTILIZZO OTTIMALE: Ottimo sia su vie lunghe, dati gli ampi porta-materiale e l’ergonomicità della seduta, e sia in falesia, data la sua leggerezza
BLACK DIAMOND - TRACER HELMET Casco disegnato per la massima protezione. È leggero e comodo, risultando perfetto per alpinisti e climber. Presenta inserti di ventilazione coperti da mesh che proteggono dalla caduta accidentale di oggetti e schiuma molded EPS con un guscio in rigido policarbonato. Può essere regolato facilmente e con una sola mano. Pesa 245 gr ed è disponibile nelle taglie S-L DOVE L’HAI UTILIZZATO: Sulle stesse vie dove abbiamo utilizzato l’imbrago Ozone Harness PUNTI DI FORZA: Data la sua perfetta ergonomicità e leggerezza, non sembra neanche di averlo in testa. Segue perfettamente i movimenti della testa senza cascare sulla visuale
MOUNTAIN HARDWEAR - SCRAMBLER 30 Zaino ad altissima prestazione presentato nella nuova collezione Alpine. Resistente, leggero, ideale per i climber che amano l’essenzialità e la funzionalità estrema. Il telaio rimovibile HardWave e lo schienale anatomico offrono fit eccellente, ammortizzazione e ottima aereazione, mentre gli spallacci imbottiti sono confortevoli. Scrambler può essere ripiegato nella tasca sul coperchio (dopo aver rimosso il telaio e l’imbottitura in schiuma, ottenendo una riduzione di peso pari a 120 gr). Le quattro cinghie laterali di chiusura a compressione assicurano il carico, mentre i punti di attacco per la piccozza da ghiaccio e l’attrezzatura sono funzionali. Ha un volume di 30 lt e un peso di 570 gr DOVE L’HAI UTILIZZATO: Sulle stesse vie dove abbiamo utilizzato l’imbrago Ozone Harness e il casco Tracer Helmet PUNTI DI FORZA: Straordinariamente leggero e piccolo (nonostante la capienza di 30 lt), non ostacola i movimenti durante l’arrampicata. Ottime anche le cinghie per rimpicciolire l’ingombro dello zaino quando non è pieno IN COSA PUÒ ESSERE MIGLIORATO: Alcuni di noi hanno tolto il telaio rimovibile dello schienale
MOUNTAIN HARDWEAR - SOLIDUS Appositamente studiata per il corpo della donna, è realizzata in tessuto Polartec Power Stretch con Hardface Technology che è anti-abrasione, anti-acqua, elasticizzata nelle 2 direzioni e traspirante. I pannelli in Polartec Power Stretch incrementano ulteriormente la traspirabilità. Solidus è ideale per tutte le avventure all’aria aperta, offre totale libertà di movimento, grande comfort, resistenza infinita e grande versatilità. È caratterizzata da costruzione Micro Climate per ottimizzare protezione e traspirabilità; cappuccio compatibile con il casco strutturato come un passamontagna; mento foderato con Micro Chamois; anello per il pollice; tasche progettate per non interferire con l’imbracatura. È disponibile nei colori red, black, fresh blue e cerise a un prezzo consigliato di 160 euro DOVE L’HAI UTILIZZATO: Durante tutto il primo stage della Mountain Academy 2 nel Vercors, sia sulle vie di arrampicata che negli avvicinamenti, che al campo base QUANDO DÀ IL MEGLIO DI SÈ: Sempre PUNTI DI FORZA: Antivento, calda, resistente, perfetta nel seguire i movimenti. Presenta un cappuccio che copre anche il casco, doppia zip (comoda quando si ha l’imbrago) e numerose tasche
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Company profile
Intervista ad Alberto Penne di ABC Distribution, che ha introdotto nel nostro Paese il marchio coreano
TrekSta in Italia per stupire e convincere Ha un fatturato di 70 milioni di dollari, è proprietario delle fabbriche di produzione e punta a consolidarsi tra i top brand nel mercato mondiale del footwear. Due foto di Alberto Penne in azione.
A cura di MONICA VIGANò In un mercato per certi versi consolidato e non poco “affollato” come quello delle calzature outdoor, in particolar modo in Italia, non è facile introdurre nuovi brand. Ma se un marchio presenta caratteristiche spiccate di innovazione e altri elementi a valore aggiunto, il suo ingresso non può che essere accolto con interesse, anche perché sinonimo di dinamismo del mercato. Dopo Hoka One One e Golite, la società ABC Distribution ha messo a segno un altro colpo e dalla campagna vendite estiva SS 2012 introduce in Italia a tutti gli effetti il marchio coreano TrekSta. Un fatto che necessitava di un approfondimento con il responsabile di ABC Distribution Alberto Penne (per anni sales manager di Salomon Italia, grande appassionato sportivo e ora a capo della sua nuova società che sta operando con successo nel settore outdoor).
L’headquarter di TrekSta in Corea.
Quali sono le origini di TrekSta? La società TrekSta nasce nel 1988 in seno alla Sungho Industrial Company con l’intenzione di creare le migliori scarpe outdoor per i principali marchi dell’hiking e del mountaineering. Negli anni ha prodotto scarpe per diversi eccellenti brands tra cui Alpinestars, Hanwag, MBT, Millet e Salomon con un range di prodotti che spaziava dagli scarponi militari ai boots da snowboard, dagli stivali da moto fino ad arrivare ai sandali e agli in-line skate. Dal 1994 TrekSta si è definitivamente specializzato nella produzione di calzature per l’outdoor. Cosa significa il nome del brand? TrekSta, la cui sede è a Busan (Corea), deriva da “Trekking and Star”. Si tratta di un particolare modo di fare hiking di notte, disciplina molto diffusa in Corea. Dove avvengono ideazione e produzione? I campionari vengono prodotti in Corea, mentre la produzione vera e propria avviene in Cina all’interno dello stabilimento Starlake Co Ltd in Cina, che dal 1995 rappresenta il maggior sito produttivo per TrekSta. Questo consente alla società di essere estremamente rapida nell’evoluzione della gamma così come nella produzione dei prototipi, dei campionari e dei prodotti finiti. Inoltre dopo il grande successo del marchio nel
mercato domestico, TrekSta ha dovuto spostare la produzione in un sito che garantisse una maggior produzione. Dal 2000 anche le fabbriche Tianjin Star Lake hanno iniziato la produzione per TrekSta. Quante persone impiega la produzione? Nella sola Tianjin Star Lake lavorano 3.000 operai. Ad essi si aggiungono 200 dipendenti degli uffici coreani, inclusi gli operai e gli impiegati nello sviluppo prodotto. Infine sono 50 le persone impiegate nella divisione apparel presso gli uffici di Seoul. Il fatto che TrekSta sia proprietario delle fabbriche, a differenza di molti altri marchi che affidano la loro produzione a terzisti, rappresenta sicuramente una delle chiavi del successo del brand. In un momento nel quale tutta la manifattura Made in China è sempre più contingentata e regolamentata da deadline produttive diventate ormai insostenibili per le aziende, avere un sito produttivo proprio è indubbiamente sinonimo di indipendenza, qualità e puntualità delle consegne. Ripercorrendo la storia del marchio, salta all’occhio la collaborazione con Gore. Quando è iniziata e qual è il ruolo di TrekSta? TrekSta è stato il primo brand coreano a realizzare i leggeri scarponi da hiking in Gore-Tex, essendo diventato licenziatario del marchio nel 1995. Dal 1997 è inoltre il maggiore cliente Gore dell’intera Asia. Credo sia importate evidenziare anche che TrekSta è licenziataria Gore per Europa e America. Parlaci dei vari riconoscimenti conquistati dal marchio dai suoi esordi ai giorni nostri. Nel 1997 TrekSta ha vinto il “Golden Tower Prize for Export Amount of over $50 milion”, la più importante onorificenza che il governo coreano riconosce alle imprese del proprio Paese a seguito dei risultati ottenuti a livello di export. Due anni dopo ha ricevuto il “$70 Million Export Tower & Export Product”, ovvero l’evoluzione del premio conquistato nel 1997 che non valuta solo il fatturato ma anche il livello qualitativo dei prodotti esportati. Da ricordare poi che TrekSta ha conquistato per tre volte il premio “Best AfterService Brand” in Corea, che attesta quanto il marchio non punti solo all’eccellenza dei prodotti ma anche all’assistenza post vendita. TrekSta è distribuita in diversi paesi. Quali sono i principali? Al momento viene distribuita in oltre 20 Paesi. Solo per citarne alcuni, oltre all’Italia propongono calzature a marchio TrekSta la Germania, la Svizzera, la Spagna, la Svezia, l’America, il Brasile, l’India, la Cina e la Russia. La distribuzione avviene sempre tramite distributori? Al momento il marchio è gestito direttamente solo in Corea. All’estero ci si appoggia a distributori locali. Credo però che in futuro si possa pensare alla creazione di filiali in altri Paesi, partendo chiaramente dai mercati che avranno dato i risultati migliori. Quali sono i primi Paesi per fatturato? TrekSta è il primo brand nel mercato asiatico in quanto a market share del segmento outdoor, pertanto il mercato domestico rappresenta attualmente la parte preponderante del business. A livello di export, nel 2010 il marchio ha
registrato le migliori performance in Giappone e India. Seguono a distanza Cina, Usa e Spagna. Sempre nel corso del 2010 si sono comunque aggiunti alcuni mercati. Quali, in particolare? Nel 2010 il brand è sbarcato in Brasile, Svizzera, Svezia, Repubblica Ceca, Sud Africa, Russia, Israele solo per citare i maggiori. Ribadisco però che al momento il mercato non domestico rappresenta solo una minima parte del fatturato TrekSta, che si attesta intorno ai 70 milioni di dollari. Nei prossimi anni, anche grazie a un rafforzamento dell’esportazione, credo che questa cifra potrà registrare importanti incrementi, confermando che il +40% del 2010 sull’anno precedente non è stato che l’inizio di un periodo particolarmente propizio. A proposito di fatturati, le aspettative per il 2010 parlavano di una crescita nelle esportazioni con Giappone e India ancora come mercati export trainanti. Sono state rispettate? La prospettiva 2010 è stata addirittura superata. Attualmente Giappone e India rappresentano circa il 10% dell’intero fatturato. Con quale collezione siete approdati in Italia?
LA
GAMMA PRODOTTI
La prima vera stagione sarà la SS 2012 che presenteremo a breve. Ci proporremo ai nostri clienti con una collezione concentrata e comprensiva di una cinquantina di modelli, moltissimi dei quali con Gore-Tex. Credo che oltre alla famiglia Evolution, che abbiamo utilizzato per iniziare a farci conoscere durante la scorsa stagione FW 2011/12, nel nostro Paese verranno apprezzati i modelli della linea “approach” per il taglio e il gusto molto mediterranei. Tutti i modelli presenteranno la tecnologia NestFit. In che cosa consiste questa tecnologia? NestFit è un modo assolutamente rivoluzionario di costruire le calzature. La differenza rispetto alla costruzione tradizionale sta nel last, ovvero nella forma del piede usata in fase produttiva. Quella usata da TrekSta ha design tridimensionale, a differenza di quello classico utilizzato da altri produttori. Il Last 3D adottato è il risultato di una media tra 20.000 differenti morfologie di piede, calcolata tramite uno speciale software. Questo garantisce la possibilità di trovare nella calzatura NestFit un livello di comfort eccellente. In pratica il piede è fasciato in modo estremamente uniforme e senza fastidiosi punti di pressione.
TREKSTA
LINEA TRAIL COMFORT
LINEA URBAN APPROACH
LINEA EVOLUTION 2 SOTTO DUE MODELLI DELLA LINEA FASTPACK
Grazie anche alle tecnologie implementate nella loro costruzione, i prodotti sono caratterizzati da particolare qualità e comfort legati a design e tecnicità. Considerando congiuntamente tutte le caratteristiche dei modelli, il marchio si inserisce prettamente nell’hiking e nell’outdoor più low che mid, che tra l’altro al momento rappresenta la parte più consistente del mercato estivo italiano. In generale comunque TrekSta propone differenti linee di prodotti, abbigliamento compreso. In Europa al momento verranno introdotte e promosse solo le calzature. La collezione dedicata alla stagione SS 2012, in particolare, comprenderà 5 famiglie: Trail Comfort, Walking Travel, Approach, FastPack e I.S.T. (Independent Suspension Technology).
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LA STORIA DEL BRAND
1988 L’8 agosto viene creata la Sungho Industrial Company, casa madre di TrekSta 1993 TrekSta è la prima società al mondo a realizzare in-line skate leggeri 1994 Il 1° gennaio la società inizia a distribuire il proprio brand di proprietà: TrekSta. Nello stesso anno sviluppa il primo scarpone da snowboard a pezzo unico al mondo 1995 A marzo acquisisce la licenza di Gore. Nello stesso anno, l’8 agosto, viene creata la fabbrica Starlake Co Ltd in Cina. Sempre nel 1995 TrekSta sviluppa le scarpe da trekking in Gore-Tex 1997 L’8 gennaio viene inaugurata la sede TrekSta Inc in Corea. Nello stesso anno, il 1° dicembre, TrekSta conquista il “Golden Tower Prize for Export Amount of over $50 milion” 1998 TrekSta crea le scarpe a taglia regolabile 1999 Il 30 novembre riceve il premio “$70 milioni Export Tower & Export Product” 2000 Il 3 marzo la società conquista il riconoscimento “Prudential Taxpayer”. Nello stesso anno, il 18 agosto, viene costruita la seconda fabbrica cinese a Tianjin 2005 Il marchio inventa le suole I.S.T. (Independent Suspension Technology) 2006 TrekSta inventa le suole Zero Gravity 2007 Il brand sviluppa il compost Ice Lock per la suola e l’allacciatura Kobra, un sistema Boa laterale 2010 TrekSta inventa la tecnologia NestFit Quali sono i primi feedback del mercato? I feedback delle proposte dello scorso inverno sono stati molto positivi. Oltre alla tecnologia NestFit, che già da sola renderebbe la scarpa unica a livello di comfort, le calzature sono state apprezzate per l’eccellente qualità costruttiva, peraltro immediatamente tangibile anche senza calzarle. Tra i punti di forza il plantare sagomato a spessore differenziato. Cosa vi aspettate dal mercato italiano? Nonostante il persistere di un’aria di crisi dovuta alla continua contrazione generale dei consumi, che non ha risparmiato il mondo dell’outdoor, io rimango fiducioso soprattutto per quanto riguarda il mondo della calzatura. Credo che quest’ultimo, in caso di sofferenza di mercato, riesca comunque a registrare buone performance. Quali sono stati i primi risultati del mercato italiano? In fase di presentazione del brand abbiamo venduto 2.500 paia del modello Evolution che era disponibile in 3 colori. Come dicevo, contiamo come prima collezione ufficiale per il nostro Paese la SS 2012 nella quale avremo una gamma concentrata ma completa. Come si colloca TrekSta nelle classifiche mondiali? Non conosco nel dettaglio l’evoluzione del turnover del brand ma so che i quasi 50 milioni di dollari fatturati nell’ultimo anno solo nel settore footwear rappresentano per TrekSta un incremento del 40% rispetto all’anno precedente. Questo risultato collocava TrekSta al 16° posto nelle classifiche mondiali dello scorso anno. Se la stessa performance, che tra l’altro è stata in assoluto la migliore di tutti i marchi di calzatura outdoor del mondo, dovesse essere ripetuta anche quest’anno, TrekSta diventerebbe uno dei 10 brand più richiesti. Inoltre confermerebbe il Business Plan del management che, in tempi non sospetti, aveva dichiarato di voler entrare nella Top10 a livello mondiale entro il 2011. Quali sono le vostre previsioni per il futuro? L’obiettivo a brevissimo termine è appunto quello di entrare nella Top10 mondiale entro fine anno. Entro il 2014, il Business Plan parla di entrare nella Top5. Nel lungo periodo, invece, si punta addirittura a diventare il primo marchio al mondo nel nostro segmento entro il 2016. Come sarà possibile raggiungere questi traguardi in un mercato così affollato? Innanzitutto rispettando la filosofia di TrekSta, che si focalizza sulla realizzazione di calzature
comode e alla moda secondo 5 valori chiavi legati a innovazione, performance e longevità del prodotto, competitività nel rapporto qualità/prezzo e internazionalità nel design. Sarà fondamentale anche cercare di mantenere inalterato l’alto livello di customer care, che credo abbia giocato un ruolo importante in questi ultimi anni. Ti è capitato di conoscere personalmente parte del management TrekSta? Vi racconto un aneddoto che dimostra quanto la filosofia di un gruppo sia legata a doppia mandata ai manager che lo gestiscono. Lo scorso 15 marzo il presidente di TrekSta D.C. Kwon è partito dalla Corea per conoscere il nuovo distributore tedesco a Monaco. Poi si è fatto accompagnare dal responsabile per l’Europa Charly Messmer in Italia per incontrare me. Avevo organizzato un breve tour sulle Dolomiti con l’intenzione di presentargli 4 punti vendita in Alto Adige, 2 dei quali avevano già acquistato i prodotti TrekSta FW 2011/12. Ciò che più mi ha colpito di questi momenti insieme a Kwon sono stati la sua calma, la sua fermezza, la sua capacità di osservare e ascoltare. Ma anche la sua dedizione al lavoro, che lo ha portato a viaggiare in Europa per incontrare due nuovi collaboratori. Credo che conosca profondamente il mercato e da quanto lascia trasparire direi proprio che non si tratta del classico manager da ufficio ma di un imprenditore che di tanto in tanto vuole toccare con mano la realtà che lo circonda. La concorrenza nel settore footwear certo non manca ed è animata anche da molti brand italiani. Perché un negozio dovrebbe scegliere TrekSta? Semplicemente perché rappresenta una novità. Il mercato della scarpa è tradizionalmente conservativo. Credo che TrekSta rappresenti la rottura con il passato o per meglio dire un traitd’union tra il vecchio e il nuovo. C’è un particolare target di negozio a cui vi rivolgete? Il target di negozio sul quale TrekSta punta è il multisport specializzato nell’outdoor e il calzaturiero anch’esso molto specializzato. Quanti punti vendita volete raggiungere alla fine della campagna vendite estiva? Considerando il feedback raccolto dopo il “giro di semina” invernale e tenendo conto anche degli “spazi” che vogliamo lasciare ai nostri clienti per operare al meglio, credo che codificheremo tra i 150 e i 170 punti vendita. Sappiamo che ti piace personalmente provare e testare i prodotti. Qual è il tuo modello TrekSta perferito e perché? Mi piace provare le calzature perché sono molto puntiglioso e sono dell’idea che se un prodotto riesce a soddisfare le mie esigenze ci sono ottime possibilità che accada la stessa cosa con un buon numero di utilizzatori. Personalmente ho calzato praticamente tutto l’inverno una Evolution in Gore color arancione, che peraltro verrà riproposta in diversi colori anche nella SS 2012. La sensazione di comfort in qualsiasi condizione è sempre stata eccellente. Tra l’altro ho avuto modo di constatare che il sistema Ice Look funziona davvero e garantisce un grip eccezionale sui terreni bagnati e sul misto neve-ghiaccio. Quali 3 modelli consiglieresti assolutamente di acquistare a un negozio? Più che di modelli, parlerei di famiglie; quelle che in assoluto consiglierei sono l’Evolution in tutte le sue versioni e la famiglia Approach. A proposito, per conoscere più da vicino i vari prodotti invito tutti allo stand Treksta (A6-506) ad OutDoor Friedrichshafen. La proposta di ABC Distribution nel footwear comprende anche il marchio Hoka. Sei interessato ad ulteriori brand? Al momento direi di no. Credo che con Hoka e con TrekSta ci sia davvero tanto da fare, per non dire troppo! Per cui ora l’obiettivo è quello di concentrarci su questi 2 marchi, che sono perfettamente complementari e quindi, per differenza d’offerta, non rischiano minimamente di cannibalizzarsi. Il mercato italiano ha quindi ancora spazio e interesse per accogliere nuovi brand rispetto a quelli “storici” e già affermati? Sicuramente sì. Credo che Hoka ne sia la più lampante conferma. L’importante è offrire un prodotto esclusivo, capace di proporre concetti tecnici nuovi e non scopiazzati qua e là. E credo proprio che sia Hoka che TrekSta ne siano la testimonianza. TREKSTA È DISTRIBUITA IN ITALIA DA: ABC Distribution - info@abcdistribution.it
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LE TECNOLOGIE FIRMATE TREKSTA Le calzature TrekSta adottano alcune tecnologie esclusive. Tra queste vale la pena ricordare l’Ice Lock e le suole Hyper Grip, entrambe di proprietà del gruppo. La prima, grazie a degli inserti di gomma naturale e fibra di vetro nella suola, garantisce un grip eccezionale su superfici bagnate e ghiacciate (foto a sinistra). La seconda assicura invece un ottimo grip su tutte le superfici asciutte, grazie alle mescole e ai disegni delle
suole. Facendo un passo indietro, nel 2005 la società ha inventato le suole I.S.T. e l’anno seguente è stata la volta delle suole Zero Gravity. Nel 2007 è stata ideata Kobra (foro sotto), una famiglia di calzature molto aggressive con un sistema di chiusura Boa posto sul lato in luogo delle classiche stringhe. Alla luce di queste informazioni, TrekSta si può definire come un brand estremamente dinamico, lungimirante e precursore.
LA TECNOLOGIA NESFIT Ma il fiore all’occhiello delle calzature TrekSta è attualmente la tecnologia NestFit. Si tratta di un sistema assolutamente innovativo di costruire le calzature. La differenza rispetto alla costruzione tradizionale sta nel last, ovvero nella forma del piede usata in fase produttiva. Quella usata da TrekSta ha design tridimensionale, a differenza di quello clas-
sico utilizzato da altri produttori. Il Last 3D adottato è il risultato di una media tra 20.000 differenti morfologie di piede, calcolata tramite uno speciale software. Questo garantisce la possibilità di trovare nella calzatura NestFit un livello di comfort eccellente. In pratica il piede è fasciato in modo estremamente uniforme e senza fastidiosi punti di pressione.
NESTFIT
NON NESTFIT
Tomaia
Last
Insole
Midsole
Suola
1 Mesh 2 Hard Density EVA 1
3 Medium Density EVA
2 3
4 Ventilated Soft Density PU 5 Mesh 2
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L’innovativo sistema di rilevazione dati adottato per la prima volta al mondo durante Milan Climbing 2011
Tecnologie
La scienza al servizio del climbing Un progetto realizzato da ingegneri del Politecnico per analizzare e valutare (oltre al tempo) velocità, accelerometria e cinematica degli atleti speed. Una fase della gara di Speed nel corso di Milan Climbing 2011 (14-17 aprile), prima gara di Coppa del Mondo.
A cura di SIMONE BERTI È ancora vivo il bel ricordo lasciato da Milan Climbing, prima tappa della Coppa del Mondo di arrampicata svoltasi a Milano, presso l’Arena Civica nel Parco Sempione, dal 14 al 17 aprile. Sullo scorso numero di Outdoor Magazine vi abbiamo già ampiamente raccontato dell’evento, i vincitori delle specialità boulder e speed e i vari particolari di questo gradito ritorno dell’arrampicata mondiale nella città meneghina, dopo ben 13 anni (Milan Climbing è già stata confermata anche per il prossimo anno dall’11 al 13 maggio). Non paghi però del report abbiamo deciso di addentrarci in una delle novità che hanno caratterizzato la manifestazione: il sistema di rilevazione dati in grado di analizzare e valutare le performance degli atleti della specialità speed tramite le rilevazioni dell’accelerometria, del tempo, della velocità e della cinematica. IL SISTEMA – Il progetto, nato su iniziativa di Icaro Eventi in collaborazione con il settore tecnico del comitato regionale della FASI, ha coinvolto l’ing. Stefano Maldifassi (già collaboratore Coni e Fisi) e il dott. Alessandro Biggi, tecnico referente del comitato Fasi, che si sono occupati della parte cinematica e accelerometrica, mentre il prof. Federico Cheli e l’ing. Francesco Braghin dello Sports Technology Lab del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano hanno curato le misure dinamometriche, dotando di apparecchiature alcuni appigli e appoggi della parete di speed. Si tratta di un’iniziativa mai realizzata in precedenza a livello mondiale. Tradizionalmente, infatti, la valutazione delle performance per l’arrampicata speed si basa unicamente sulla misura del tempo compiuto e sulla registrazione video dell’arrampicata stessa. Tale metodologia non permette però di individuare le piccole incertezze degli atleti, né di comprendere fino in fondo e con precisione se e quanto l’azione è stata efficiente. Proprio su questa mancanza si poneva l’obiettivo del progetto: la misura oggettiva delle forze che i diversi atleti applicavano sulle prese durante la gara, in modo da comprendere le diverse tecniche di arrampicata e poter quindi correlare le grandezze acquisite con le prestazioni raggiunte dagli atleti.
Grafico 1
Grafico 2
L'andamento nel tempo della forza esercitata da due differenti atleti sulla presa n°2 (evidenziata con un circolo rosso nella foto III).
La storia temporale della forza sulla presa n°4 (evidenziata con un circolo blu nella foto III).
COME AVVIENE LA RILEVAZIONE – Requisito importante, anzi fondamentale per il sistema, era “l'invisibilità”. Essendo infatti la gara di speed una competizione internazionale e non una prova in palestra, non era certamente possibile modificare le prese né rischiare di intralciare il movimento degli atleti. Si è quindi deciso di rilevare la forza esercitata dagli atleti su appigli e appoggi mediante il posizionamento di sensori sulla faccia posteriore della parete. Ciò è stato possibile grazie all’inserimento di un trasduttore a forma di anello, in grado di rilevare la forza, tra la parete e il dado di serraggio (vedi foto I). La vite viene normalmente sollecitata sia dalla coppia di serraggio che vincola la presa alla parete che dall'azione dell'atleta sulla presa stessa. Ma mentre la massima coppia di serraggio e la conseguente compressione del trasduttore sono note grazie all’utilizzo di una chiave dinamometrica, l'azione esercitata dagli atleti non era mai stata rilevata. Così, mediante un sistema di condizionamento dei trasduttori, lo staff è riuscito a eliminare il contributo dovuto al serraggio delle viti riuscendo in tal modo a monitorare in tempo reale l'azione degli atleti sulle prese. Sul computer di appoggio invece (vedi foto II) sono state effettuate le elaborazioni in tempo reale e sono stati messi in grafica gli andamenti delle azioni esercitate dagli atleti nelle differenti prove speed.
nel grafico 2 viene riportata la storia temporale della forza sulla presa n°4 (evidenziata con un circolo blu nella foto III). Come si può facilmente osservare, l'atleta rosso arriva prima sulla presa n°4 e, applicando una forza impulsiva continua e senza esitazioni, riesce a raggiungere il valore massimo di 2000 N (Newton) pari a più di tre volte il suo peso. A questo punto il vantaggio accumulato è già di 6 decimi circa. L'atleta blu invece dimostra un’incertezza nell’applicazione della forza (come nella variazione del gradiente della forza a 48,1s), cosa che lo porta ad aumentare il ritardo nei confronti dell’atleta rosso.
DUE ESEMPI A CONFRONTO – I dati rilevati e opportunamente messi a confronto hanno così permesso di trarre importanti considerazioni sui diversi stili di arrampicata, evidenziando quelli più efficienti. Viene utile in questo senso addurre un paio di esempi. Nel grafico 1 è mostrato l'andamento nel tempo della forza esercitata da due differenti atleti sulla presa n°2 (evidenziata con un circolo rosso nella foto III). Tale presa, insieme alle n°1 e n°3, è il punto di partenza della prova speed, da cui l'atleta si posiziona, si carica e si lancia verso la presa n°4. Come si può notare, mentre l'atleta cui corrisponde la linea blu si appende appena alla presa n°2 e, aspettando il via, riduce gradualmente la forza che esercita sulla presa, l'atleta cui corrisponde la linea rossa carica invece in maniera importante e costante l'appiglio, quasi incrementando la forza esercitata fino al via, momento in cui si lancia facendo crescere la forza esercitata sulla presa di quasi tre volte il suo peso. Anche l'atleta blu si lancia, ma riesce a generare una forza impulsiva pari a due volte il suo peso, l'applicazione non è continua (si osservino le “corna” in corrispondenza dei 47,1-47,5s) e richiede un tempo maggiore. Questo significa che tale atleta non è stato in grado di generare una forza impulsiva pari a quella dell'atleta precedente e ha pertanto impiegato più tempo ad abbandonare la presa. Per completare l’analisi,
RISULTATI – Il grande lavoro svolto dallo staff dimostra come le rilevazioni raccolte si rivelino molto utili, dato che possono essere proficuamente utilizzate per impostare in maniera più efficace l’allenamento degli atleti, con la possibilità di essere condivise anche con i tecnici delle squadre nazionali. Visto inoltre il buon esito della collaborazione tra il comitato organizzatore di Milan Climbing, il settore tecnico del comitato regionale del FASI e lo Sports Technology Lab, è allo studio la possibilità che il sistema possa essere replicato sulle pareti speed e anche boulder di altri eventi internazionali, magari già a partire dai Mondiali di Arco (15-24 luglio).
4
3 2
1
I
Dettaglio di uno dei trasduttori di forza posti sulle prese.
III
II
Il computer di appoggio utilizzato per le elaborazioni in tempo reale.
La parete speed con evidenziati i primi quattro afferraggi.
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Marek De Biasio, Davide Cusini e Armin Holzer guidati da Massimo Braconi, Marco Tomasello e Olindo De Biasio
Reportage
Nordica Freeskier tra amici, pesce, neve e rocce nere Ad aprile con le pelli sulle affascinanti pendici imbiancate dell’Etna e intorno al cratere del vulcano, alla ricerca di nuove linee ed evoluzioni. A cura di GIULIO SALZANI Si riconoscono eccome i rider negli aeroporti: borsoni enormi e sacche di sci ingombranti non reggono il paragone con i trolley minimalisti di chi viaggia senza attrezzatura. Sono poi sempre gli ultimi a imbarcarsi e la prima cosa che fanno una volta saliti in aereo è cercare di dormire. Quasi un rito, che si è ripetuto anche il 15 aprile quando siamo partiti per un freeride tour sull’Etna. Al check-in presso l’aeroporto di Venezia, oltre al sottoscritto in qualità di fotoreporter ufficiale del viaggio, gli atleti Marek De Biasio, Davide “Jeff” Cusini, Armin Holzer e Marco Tomasello. Immancabile il team manager Massimo “Brac” Braconi e la guida Olindo De Biasio. Il volo Venezia-Catania è durato giusto il tempo di un buon album di musica dub dall’iPod. Una volta terminati, l’album e il volo, siamo stati accolti in aeroporto da Umberto Tomasello, suocero del Brac. Con lui siamo andati a visitare il mercato del pesce della città. Un giro nel caos tra il groviglio di bancarelle, qualche scatto qua e là e ce ne usciamo con due borse piene di tonno e gamberetti che ci delizieranno il palato a pranzo. La pioggia che arriva verso mezzogiorno è un’ottima occasione per adattarci ai ritmi siciliani. Infatti ci alziamo da tavola quattro ore dopo l’inizio del pranzo con le pance piene e la mente sgombra di pensieri, complice anche l’ottimo vino fatto in casa da Umberto stesso. ACCOMPAGNATI DAL MALTEMPO - La nostra casa è ad Acitrezza, il paese di pescatori de I Malavoglia che guarda dritte in faccia le Isole Ciclopi. Il brutto tempo e la pioggia persistono nei due giorni seguenti il nostro arrivo e questo ci dà occasione di esplorare il piccolo porto e di scambiare qualche parola con i marinai del luogo. La diversità tra noi uomini di montagna e loro uomini di mare non è poi così grande. Condividiamo l’amore e la passione per un ambiente naturale nel quale per vivere occorre spirito d’adattamento e questa sintonia rende le conversazioni molto interessanti. Troviamo poi in Davide e Alessandro Tomasello, gestori del ristorante Cutilisci che ci accoglie la sera con squisiti piatti di pesce, due amici con la nostra stessa passione per il freeride. E durante le cene insieme a loro ci rendiamo conto di quanto la nostra “ciurma” sia un gruppo di amici prima che di atleti professionisti. Riusciamo anche a vedere nel brutto tempo un fattore positivo: sui 3.200 mt del vulcano sicuramente sta nevicando e l’idea di sciare su neve fresca tiene alto il morale del gruppo. SLACKLINE A PICCO SUL MARE - Il terzo giorno finalmente splende il sole su Acitrezza, anche se il vulcano è ancora coperto. Quale migliore occasione per vedere il nostro funambolo Armin danzare sulla slackline? Detto fatto, saliamo sulla piccola barca a remi di Giovanni “il poeta barcaiolo” che ci accompagna alla spicciolata fino all’isola Lachea, la più grande delle Ciclopi. Grazie all’autorizzazione della
Capitaneria di Porto e alla disponibilità della Riserva Naturale delle Isole Ciclopi, tendiamo la slackline dall’isola fino allo scoglio vicino, senza piantare chiodi ma solo ancorando la fettuccia a degli spuntoni di roccia. Dopo qualche tentativo andato male a causa del vento, Armin riesce a trovare il giusto equilibrio e ad attraversare per ben due volte i venti metri di corda tesa a sei metri dall’acqua. Un’ottima performance ricompensata al rientro con un’abbuffata di spaghetti allo scoglio. IL PRIMO GIORNO SUGLI SCI - Il giorno seguente le previsioni di bel tempo anche in vetta all’Etna sono rispettate e scegliamo l’approccio meno violento alla montagna: saliamo prima con la funivia e poi con gli Unimog fino a 2.800 mt. Lì mettiamo le pelli di foca per salire fino in vetta. Il paesaggio durante la salita cattura i nostri sguardi, non tanto per la neve caduta copiosa nei giorni scorsi, quanto per i numerosi crateri che emanano zolfo e vapore acqueo e per la sabbia nero pece in contrasto con il candore della neve. Arrivati in cima, rimaniamo sorpresi dalla sensazione che ha regalato alle nostre mani infreddolite una roccia incredibilmente calda. Dopo un attimo di pausa, inizia la discesa dal versante nord sulla neve caduta il giorno prima. In queste occasioni, noi rider ci trasformiamo in bambini e basta una curva su un pendio vergine con il mare sullo sfondo per farci ridere di gioia. Alla sera, rientrati ad Acitrezza, c’è il tempo per qualche foto con il team all’interno del cantiere navale. Nonostante la stanchezza, Marek e Jeff non riescono a resistere alla scalinata in piazza del paese. Appena mettono gli sci ai piedi, li circonda una folla di una trentina di persone armate di cellulari e fotocamere che vogliono immortalare un’insolita discesa della scalinata con gli sci in riva al mare. THE LAST DAY - Il quinto e ultimo giorno decidiamo di salire direttamente dal versante nord, percorrendo 1.000 mt di dislivello con le pelli. Due ore buone di salita ci portano fino all’osservatorio Bellini, a quasi 3.000 mt di quota, vicino al cratere centrale. Durante la discesa Armin e Jeff sembrano rincorrersi tra i canaloni e le rocce vulcaniche. Il Brac e Marek si prodigano invece in eleganti slashate ed evoluzioni. Anche i due “vecchietti” Umberto e Olindo esplorano la zona e sciano in un enorme canalone di neve ancora farinosa. La fantasia dei freerider è incredibile: i ragazzi riescono a leggere ogni singola gobba del terreno e improvvisano evoluzioni e linee. Ma il gioco sembra durare fin troppo poco e in men che non si dica è già ora di ritornare a casa. Partiamo l’indomani, al mattino presto. Atterrati all’aeroporto di Venezia ci salutiamo e, spingendo il mio carrello con borsone e sci verso la macchina, ripenso a questi fantastici giorni con ancora in bocca il sapore della neve vulcanica dell’Etna. Nel cuore, un’esperienza indimenticabile fatta di amici, pesce e rocce nere. Photo credits: Giulio Salzani
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Dal 24 aprile al 1 maggio si è svolta in Sicilia la settima edizione della Lafuma Volcano Trail
Eventi
Quattro vulcani per il trail più “caldo” d’Italia Vulcano, Salina, Stromboli, Etna. 5 tappe, 100 km complessivi di lunghezza e 4670 mt di dislivello positivo. Marco Zanchi e Cécile Storti i vincitori. A cura di SIMONE BERTI
Sopra e nelle due foto sotto alcune fasi delle due tappe conclusive sull'Etna (29-30 aprile).
la prima a giungere è stata Cécile Storti in 1h 6' 57”, pochi minuti prima di Claudine Jaillet e circa 10 minuti prima di Vinca Richard (tutte francesi).
Sei giorni di trail running nel cuore del Mediterraneo, correndo su e giù per le affascinanti SECONDA TAPPA: SALINA – La seconda tappa di cime dell’Etna, di Vulcano, Stromboli e Salina, i Salina del 26 aprile, che prevedeva la traversata quattro vulcani siciliani che hanno ospitato la dell’isola da Santa Marina a Pollara lungo un persettima edizione della Lafuma Volcano Trail, una corso di 18 km con dislivello positivo di 1350 mt delle corse a tappe più belle e suggestive del pa- e 1230 mt negativo, ha offerto la rivincita di norama italico. La gara, organizzata dall’ASD Sky Marco Zanchi e Stefano Ruzza. Con un tempo riTribe in collaborazione con Mandala Tour e la ti- spettivamente di 1h 52’ 8” e 1h 52’ 26” i due itatle sponsorship di Lafuma, si è svolta dal 24 liani hanno infatti lasciato indietro Guillaume Besnard, giunto terzo in 1h 57’ aprile al 1 maggio nello 10”. Cécile Storti si è invece spettacolare scenario natuconfermata anche nella serale offerto dalle Eolie e dal conda tappa, andando a vulcano della Trinacria, su vincere in 2h 28’ 10”, con di un percorso previsto un vantaggio di oltre 20 milungo 100 km complessivi nuti su Claudine Jaillet. Al per 4670 mt di dislivello terzo posto ancora Vinca Ripositivo. Cinque le tappe chard. Nel pomeriggio si è che hanno sfidato la resisvolta inoltre la prima edistenza, le gambe e la forza zione della Mini Volcano di volontà dei numerosi Trail, una piccola gara tra le concorrenti accorsi da Franvie di Lingua che ha visto cia, Italia, Svizzera, Marocco correre diversi bambini pree Lituania, che si sono ritrosenti nel gruppo di accomvati ad affrontare in serie la pagnatori. salita al cratere di Vulcano, la traversata dell’isola di TERZA TAPPA: STROMBOLI – Salina, l’ascensione sullo Quella di Stromboli del 27 Stromboli, la scalata alla aprile è stata probabilmente cima e la pista Altomonuna delle tappe più belle tana dell’Etna. Al di là deldella Volcano trail 2011. In l’aspetto agonistico, si è Riscaldamento prima della partenza. particolar modo è stata la trattato di una vera e propria avventura a contatto con ciò che di più sel- discesa sulla sabbia vulcanica a entusiasmare i vaggio, pericoloso e affascinante può offrire la concorrenti, che hanno però dovuto attrezzarsi con delle ghette per evitare di riempirsi le scarpe natura: i vulcani. di sabbia. All’arrivo, manco a dirlo, l’hanno spunPRIMA TAPPA: VULCANO – La Lafuma Volcano tata Marco Zanchi (1h 00’ 8”) e Cécile Storti (1h 18’ Trail 2011 ha preso il via il 25 aprile con la prima 42”), primi al traguardo davanti a Stefano Ruzza tappa di Vulcano, 10 km di lunghezza per 550 mt e Guillaume Besnard, Claudine Jaillet e Vinca Ridi dislivello positivo e negativo. Gli atleti sono par- chard. La corsa, lunga 12 km, prevedeva un dislititi con un meteo non troppo promettente e un vello positivo e negativo di 924 mt. vento abbastanza forte, che ha reso un po’ “affumicata” la gara in corrispondenza delle fumarole QUARTA TAPPA: I CRATERI DELL’ETNA – Dopo di zolfo. Sul finale di tappa però la situazione si è una giornata di riposo, la serie è ripresa il 29 capovolta e il sole ha sorriso agli atleti arrivati al aprile con il primo appuntamento (di due) sultraguardo. A uscire vincitore da questo primo l’Etna. Una tappa affascinante dovuta alla stustop è stato il francese Guillame Besnard con un penda cornice naturale offerta dalla Valle del tempo di 47’ 30”, distaccando di pochi secondi gli Bove e dal cratere centrale del vulcano, che preitaliani Marco Zanchi e Stefano Ruzza. Tra le donne vedeva, sul percorso di 16 km, un dislivello posi-
tivo e negativo di 1000 mt. Anche qui si è confermata la ormai consueta tendenza all’arrivo. Primo Marco Zanchi in 59’ 28”, seguito da Guillaume Besnard a 59’ 59” e, più attardato, Stefano Ruzza, autore di un errore di percorso lungo la discesa. Tra le donne Cécile Storti realizza il poker in 1h 15’ 15”, seconda Claudine Jaillet e terza, finalmente un outsider, Stephanie Genot. ULTIMA TAPPA: ETNA ALTOMONTANA – Il giorno seguente, 30 aprile, è stato il momento della gara conclusiva lungo i 38 km della Altomontana, un vero e proprio tappone finale con dislivello positivo di 850 mt e negativo di 600 mt. La giornata, sebbene fosse bagnata e ventosa, non ha minimamente spaventato gli atleti che hanno concluso la Volcano Trail con ottimi tempi. Il vincitore della tappa, Stefano Ruzza, ha infatti concluso in 2h 34' 25'', precedendo di un minuto circa Marco Zanchi e per più di 10 Guillaume Besnard. Quinta sinfonia invece per Cécile Storti, che conclude in 3h 23’ 32” seguita, ovviamente, da Claudine Jaillet e Vinca Richard. AND THE WINNER IS… – Mano ai cronometri non è risultato difficile compilare la classifica finale. Fra gli uomini infatti si è affermato vincitore della Lafuma Volcano Trail il bergamasco Marco Zanchi, con un tempo complessivo di 7h 15’ 14”, che
Sopra e a fianco la terza tappa della manifestazione in scena a Stromboli (27 aprile). A destra il vincitore del circuito Marco Zanchi.
dopo la tappa di Salina non ha più lasciato spazio ai diretti avversari Stefano Ruzza, secondo in 7h 20’ 16”, e Guillaume Besnard, terzo in 7h 33’ 33”. Ma mentre gli uomini si sono, più o meno equamente, suddivisi le vittorie delle tappe, tra le donne non c’è stato scampo al dominio incontrastato della francese Cécile Storti, che ha trionfato in tutte le tappe con un tempo complessivo di 9h 32’ 36”, lasciando solo le briciole a Claudine Jaillet, seconda in 10h 26’ 28”, e Vinca Richard, terza in 11h 34’ 3”. C’è da dire che Cécile è stata una campionessa di sci di fondo e ha partecipato alle Olimpiadi invernali di Torino 2006 e Vancouver 2010, ma la Volcano Trail 2011 rappresenta la sua prima esperienza nel trail running. Da sottolineare anche la prima edizione della Mini Volcano Trail, una novità introdotta quest’anno dagli organizzatori e resa possibile dalla presenza di 8 bambini di diverse età, tutti entusiasti di poter correre come i loro genitori. Il partner Lafuma, oltre ad aver realizzato la maglietta ufficiale, ha fornito i numerosi premi consegnati agli atleti al termine della loro lunga avventura. Lafuma, ASD Sky Tribe e Mandala Tour danno appuntamento dal 22 al 29 ottobre per la prima edizione della Lafuma Amalfi Coast Trail, nuovo trail a tappe lungo la Costiera Amalfitana. Photo credits: peppedurso.com
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Dal 5 al 7 maggio Soelden e la Valle di Otztal (Austria) hanno ospitato ben 80 giornalisti da 14 paesi europei
Eventi
Garmin Experience, alla scoperta del Montana Evento in grande stile per il lancio del nuovo, atteso modello “crossover”. Testato sul campo dai partecipanti insieme ad altri GPS del brand. Testando il nuovo Montana sul ghiacciaio del Rettenbach.
Dal nostro inviato DANIELE DE NEGRI La novità era particolarmente ghiotta e anche per questo Garmin ha deciso di fare le cose in grande, invitando per tre giorni a Soelden e nella Valle di Otztal oltre 80 giornalisti provenienti da 14 Paesi europei. Un evento dal successo annunciato che infatti non ha deluso le aspettative dei partecipanti. Fiore all’occhiello dell’iniziativa è stata senza dubbio la presentazione in anteprima internazionale del modello Montana, il nuovo GPS che segna un’altra pietra miliare nella storia della navigazione satellitare per gli amanti delle attività outdoor. “Il lancio internazionale di un prodotto dalle grandi aspettative, richiede un evento proporzionale al valore potenziale del prodotto stesso”, afferma Stefano Viganò, sales & marketing manager della divisione Sport e Outdoor di Garmin Italia. “Una semplice regola di marketing che Garmin International non ha voluto disattendere al momento del lancio del nuovo GPS per gli amanti delle discipline outdoor, siano esse trekking o mountain bike, piuttosto che vela o moto escursionismo”.
MONTANA - Proprio la versatilità infatti è la caratteristica peculiare del nuovo gioiellino di casa Garmin,un GPS che può essere definito “crossover” in quanto può essere utilizzato davvero in ogni situazione, dall’outdoor più puro passando per bike e vela fino al classico ambito automobilistico, come ben sintetizzato anche dalla nuova campagna di comunicazione dedicata (vedi immagine sopra). In sintesi Montana sfoggia uno schermo touchscreen e dual orientation da 4 pollici facile da utilizzare anche indossando i guanti, una fotocamera integrata da 5 megapixel con autofocus per scattare foto georeferenziate, un display LCD a colori dai colori nitidi e brillanti anche in piena luce del sole, oltre a un altimetro barometrico, una bussola elettronica a tre assi e tante altre funzioni (per tutte le caratteristiche tecniche vedi box nella pagina seguente).
LOCATION & MARKETING - Davvero splendida la location prescelta per l’evento, vale a dire la valle di Soelden, nel Tirolo austriaco. Quartier generale è stato la nuova struttura dell’Hotel Bergland di Sölden che ha accolto calorosamente l’evento e che è stata la base logistica per tutte le escursioni nella bella valle tirolese. Per la precisione sono stati 81 (di cui dieci italiani accompagnati da Carlo Brena di LDL Comunicazione, ufficio stampa Italia di Garmin per il segmento sport e outdoor) i protagonisti attivi di questo Garmin Experience 2011, che è certamente da annoverare tra i più importanti e riusciti eventi media dell’anno. “Riteniamo che la comunicazione di Garmin verso il mercato dello tempo libero debba transitare attraverso lo sviluppo dei rapporti con media specializzati”, continua Stefano Viganò. “Da questo punto di vita Garmin Experience 2011 ha rappresentato un passo importante nello sviluppo della nostra strategia internazionale”. INTRO & ESPERIENCE - Dopo un “aperitivo” nella serata di giovedì in cui è andata in scena una presentazione tecnica dei modelli Forerunner 610 e Edge 800, l’evento è entrato nel vivo il giorno seguente con le due attività previste: running alla mattina e mountain bike o rad bike il pomeriggio. I giornalisti (presenti sia rappresentanti del mondo sportivo e outdoor ma anche molti giornalisti vicini al settore delle tecnologie) sono stati divisi in gruppi omogenei a seconda del proprio livello e hanno potuto testare sul campo i due prodotti sopracitati, correndo con il Forerunner 610 e pedalando con l’Edge 800. Piacevole sopresa anche per la sera, quando è stato organizzato un “contest” notturno di geocaching inaugurando l’atteso Montana, che ha colpito per le sue dimensioni e per le sue numerose potenzialità di utilizzo. Il giorno seguente spazio anche per una suggestiva escursione sul ghiacciaio dove è stata anche offerta la possibilità di provare l’ice climbing. Da sottolineare anche la presenza di numerosi testimonial Garmin tra cui la tedesca Sabine Spitz (medaglia d’oro nella mountain bike a Pechino 2004), l’austriaco Christian Schiester (specialista nelle ultramaratone e nell’attraversamento di deserti) e molti altri. Inoltre, particolarmente apprezzata la partnership con alcune aziende di settore quali Cervèlo (biciclette da strada), Felt (mountain bike), New Balance e Merrell (calzature sportive), Led Lenser (torce), Nescafè e Volvo, brand che hanno cooperato fornendo i materiali per l’ottima riuscita di questo primo (e si spera non ultimo) international event firmato Garmin.
Attività mountain o road bike testando l’Edge 800.
Il gruppo dei giornalisti italiani.
www.garmin.it Escursione e calata in una grotta sul ghiacciaio.
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I PRODOTTI TESTATI DURANTE IL MEETING GARMIN MONTANA Vero e proprio protagonista del meeting è stato il Montana: impermeabile e molto resistente, è caratterizzato da un’incredibile versatilità d’uso, dal puro outdoor alla navigazione nautica, da quella stradale a tutti gli usi in fuoristrada, in moto o a bordo di un 4x4. È dotato di un altimetro barometrico, bussola elettronica a tre assi e schermo touchscreen da 4 pollici facile da utilizzare anche indossando i guanti. I modelli 650 e 650t dispongono di una fotocamera integrata da 5 magapixel con autofocus per scattare foto georeferenziate, con un display LCD dai colori nitidi e brillanti. L’uso abbinato con la cartografia City Navigator lo rende un perfetto strumento di navigazione stradale con indicazioni vocali turn-by-turn. Se si è invece a piedi sarà sufficiente collegare le cuffie nel jack audio per ascoltare le istruzioni di guida. È compatibile con tutta l’ampia gamma delle mappe topografiche di Garmin, con le mappe nautiche BlueChart G2, e con gli applicativi come Custom Map e Birdseye. Attraverso Basecamp, il software
gratuito di Garmin per la pianificazione degli itinerari, è possibile organizzare le proprie escursioni e rivedere i dettagli dell’attività a computer. Montana offre due tipi di alimentazione interna per mantenere il dispositivo sempre pronto all’uso. Nella confezione è incluso un pacco batterie al litio ricaricabile, che garantisce una durata media di 16 ore. Nel caso in cui non si possa ricaricare il paccobatteria, Montana aggiunge l’utilizzo di 3 stilo AA, garantendo così ulteriori 22 ore di autonomia. Montana supporta i file GPX per il geocaching sia per il download dei cache dai siti predisposti che per
visualizzare la loro posizione direttamente nell'unità. Basta caricare il file GPX per l'unità e iniziare la caccia di cache. I cache possono essere scaricati da www.OpenCaching.com, una comunità on-line gratuita per la creazione, la condivisione e la ricerca di geocache in tutto il mondo. Disponibile in tre modelli: il 600 con cartografia basemap worldwide (prezzo 499 euro), 650 con basemap worldwide e fotocamera da 5 megapixel (prezzo 599 euro) e e 650T con basemap worldwide, cartografia topografica europea in scala 1:100.000 e fotocamera da 5 megapixel (prezzo 649 euro).
FORERUNNER 610 dell’atleta tenendo monitorate le variazioni delle proprie prestazioni. Il Forerunner utilizza l’opzione “vibrazione” per indicare al podista i valori di soglia di frequenza cardiaca, andatura e distanza, quando i segnali acustici sono difficili da sentire per le condizioni dell’ambiente o perché si corre ascoltando musica. Altra novità di rilievo è la funzione Virtual Racer, che permette di importare nel GPS da polso la prestazione di un altro utente e di sfidarlo sullo stesso tracciato collegandosi al sito Garmin Connect e scegliendo lo sfidante tra uno dei 50 milioni di utenti della community. Per il suo design accattivante e alla moda il Forerunner 610 ha vinto il Red Dot Design Award. Prezzo consigliato al pubblico di 349 euro.
Elegante e leggero, sottile ed estremamente robusto, resistente alla pioggia ma anche al sudore, il Forerunner 610 è il nuovo GPS di casa Garmin con cui ogni atleta potrà monitorare in tempo reale la propria prestazione attraverso le numerose funzioni presenti, come tempo, velocità istantanea, chilometraggio, frequenza cardiaca, cadenza, pendenza del tracciato e molte altre informazioni già ampiamente collaudate nelle precedenti versioni della famiglia Forerunner. Il nuovo modello introduce per la prima volta un quadrante touchscreen, molto sensibile, che lo rende di facile e immediato utilizzo, testato in ogni condizione climatica, anche con i guanti. È introdotta per la prima volta anche la funzione Training Effect, che misura l’attività fisica
EDGE 800 Rappresenta lo stato dell’arte per chi ama il ciclismo su strada o le escursioni in mountain bike, nonchè la sintesi e l’evoluzione dei modelli cartografici Edge 605 e 705. Si presenta con un design di assoluta avanguardia, aggiungendo lo schermo touchscreen. L’utilizzo diventa così ancora più semplice e intuitivo: saranno delle icone sullo schermo a colori di 2.6” a guidare il ciclista tra le numerose funzionalità, a iniziare dall’installazione della cartografia disponibile nell’archivio Garmin. Edge 800 è ancora più piccolo del modello Edge 705 e pesa solo 95 gr, un vero peso piuma se consideriamo che si tratta di un GPS cartografico. Infatti è possibile utilizzare tutti i programmi cartografici messi a disposizione da Garmin: dalle mappe dei territori (come la nuovissima TrekMap Italia) ai software Basecamp (l’evoluzione dello storico software cartografico
MapSource che permette di pianificare un’escursione e di gestire in 3D i dati cartografici e di percorso), Custom Maps (per la gestione di cartografia vettoriale con cartine topografiche tradizionali) e BirdsEye Satellite Imagery (la più grande banca dati di immagini fotografiche satellitari). È possibile poi scaricare sul sito Garmin Connect il proprio allenamento o l’intera competizione, per gestire on-line tutti i dati della prestazione: tempo, chilometraggio, velocità, battito cardiaco, cadenza, temperatura esterna, calorie e altimetria (quest’ultima ancor più precisa con altimetro barometrico). Inoltre, grazie alla tecnologia wireless ANT+ Edge 800 è compatibile con numerosi sistemi di terze parti per la misura della potenza espressa dal ciclista durante la pedalata. In Italia il modello Edge 800 è disponibile in due differenti colori (bianco e nero) nei
Garmin Point a partire da 399 euro, con opzioni di scelta per accessori e disponibilità cartografiche sia stradali che topografiche.
DISTRIBUITI DA: Garmin Italia - 02.36576411 – info@garmin.it
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Il 14 maggio alla Spiaggia delle Lucertole di Arco un divertente ritorno al passato con La Sportiva
Eventi
Back to the 80’s con la Festa della Placca Scarpette, pantacollant, accessori rigorosamente vintage per questa giornata rievocativa, che ha portato due generazioni di climber a confronto. A cura di SANDRO DE ZOLT (LA SPORTIVA TEAM) Nato da un’idea di Gerhard Hörhager (celebre climber austriaco), questo primo appuntamento con il passato, la Festa della Placca, ha riportato l’arrampicata agli anni ’80, liberamente reinterpretati dai presenti. Pochi ma buoni come si dice di solito, nella mitica Spiaggia delle Lucertole ad Arco (TN), sabato 14 maggio. Sole, il vento dolce del lago, placche datate e spietate, uscite direttamente dalla macchina del tempo, hanno benedetto questa prima edizione. L’arrampicata sportiva è uno sport così recente che per richiamarne gli albori basta andare indietro trent’anni: pantacollant attillati dai colori più improbabili, scarpe strettissime, tinte brillanti sbiadite dalla lunga permanenza negli armadi ma ancora decisamente sopra le righe. SCARPETTE, PANTACOLLANT… - C’è chi ha svaligiato l’armadio della mamma e chi ha rispolverato gli scatoloni in cantina. “Prova a scalare con queste!”, “Io facevo sicura con la Stich”, “Le Mariacher sono state il mio primo amore”, nomi di oggetti che fanno viaggiare qualcuno di noi tra i ricordi più remoti, le Tao (“Avevi le rosse o le nere?”), “Come si chiamavano quelle azzurre con il bordino nero?” (erano le Futura), il Fameau, gli Excentric, l’imbrago Chouinard (“Terrà ancora?”), il sacchetto della magnesite cucito con amore dalla mamma, roba che dovrebbe stare di diritto in un museo dell’arrampicata sportiva e che invece era lì, dove meglio sta, sulla roccia. I nomi delle vie perfino: Albatros, Patachon, Luisa Violenta, Honky Tonk, Non seguitemi…, incubi e sogni per alcuni, nomi sui poster per altri, racconti dei grandi vecchi per altri ancora. Per quel pezzo di roccia niente è mutato e anche l’ar-
Anche Giulia Delladio (marketing La Sportiva, seconda da destra) presente all'evento.
rampicata in fin dei conti non è cambiata poi così tanto, oggi quella dei 9b e delle prestazioni stratosferiche, negli '80 quella della ricerca dell’appiglio più piccolo. Cambiano gli outfit, ma la passione rimane la stessa. GENERAZIONI A CONFRONTO - Così i “vecchi” come Gerhard Hörhager, Rolando Larcher, Nicola Sartori, Maurizio Oviglia hanno riportato alla realtà delle spietate placche sotto il sole i giovani e moderni mutanti David Lama, Jorg Verhoeven e Hansjörg Auer, mentre un’intera generazione di mezzo assisteva allo spettacolo. Un confronto, per modo di dire, con un passato poi non così remoto: bastava infatti cambiare lato della spiaggia per trovare una coppia di tedeschi attillatissimi e colorati come un circo, con minuscoli sacchetti per il magnesio e rinvii sbiaditi. Gli si domanda se sono lì per la Festa della Placca, questi, disorientati, non capiscono. Per loro lo stile è ancora quello, perché dovrebbe essere diverso, è così bello. In serata ha fatto seguito la festa al Bar Conti d’Arco, o da Pio che si capisce meglio. Chi non c’era non sa cosa si è perso, valeva la pena venire anche solo per i pantaloncini di Gerhard, ma potrà rimediare il prossimo anno, forse. www.lasportiva.com
Alcuni particolari dell'abbigliamento in perfetto tema old style dei partecipanti, compresi alcuni rari “pezzi d’epoca”.
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All’interno della fiera riminese (12 -15 maggio) si è svolta la prima edizione di Play Outdoor, promossa da Assosport
Fiere
Rimini Wellness & outdoor, la coppia funziona? Un target diverso ma per molti versi anche complementare e interessante per il settore, che ha esordito in un’area dedicata con 14 brand. Dal nostro inviato a Rimini SIMONE BERTI C’era attesa per questa prima edizione di Play Outdoor, soprattutto considerando la cornice dell’iniziativa e il target potenziale. Per certi versi molto differente da quello delle solite fiere ed eventi outdoor, anche se in parte complementare e interessante da raggiungere per i brand del settore. Bilancio positivo a detta della maggior parte delle aziende partecipanti (vedi giudizio nel box a fianco), nonché dalle code che puntualmente si creavano per testare i prodotti nell’Area Test e Military Fitness. Ma andiamo con ordine. RIMINI WELLNESS - La sesta edizione di Rimini Wellness, importante kermesse dedicata a fitness, benessere e sport, si è svolta dal 12 al 15 maggio nei padiglioni di Rimini Fiera. La cittadina romagnola ha così fatto nuovamente da sfondo a questo grande evento annuale in grado di richiamare centinaia di migliaia di visitatori e aziende di livello internazionale del settore fitness e sport, provenienti anche oltreoceano. Grazie ai 209.644 visitatori registrati, l’affluenza di quest’anno al Rimini Wellness ha registrato un +8% rispetto al 2010 e l’aumento di pubblico ha proporzionalmente riguardato anche gli operatori professionali, per un’edizione 2011 senza precedenti a livello numerico. 615 i giornalisti accreditati e 153 i milioni di contatti raggiunti per una notevole copertura mediatica che ha riguardato agenzie di stampa, grandi quotidiani, tg e gr nazionali, web, periodici, stampa specializzata e stampa regionale. Ben 400 aziende erano presenti all’interno dei 14 padiglioni della fiera, coprendo 96mila mq indoor e 66mila outdoor, con più di 1500 ore di lezioni, 500 presenter da tutto il mondo, 42 palchi (4 piscine, 5 per il pilates, 4 per la danza, 6 per il walking, 16 per il fitness, 4 per lo spinning, una per il rowing, 2 per lo yoga) e, come da tradizione sul territorio romagnolo, eventi lungo 20 km di costa e nell’entroterra.
LE SEZIONI DELLA FIERA - Lo spazio espositivo a RiminiWellness è suddiviso in due grandi sezioni: WFun per il grande pubblico, con tantissime attività fitness proposte, e Wpro per gli operatori del settore, con la presenza delle aziende più importanti del segmento sportivo indoor. Oltre alla novità rappresentata da Play Outdoor, corredata da Area Test e area Military Fitness, altre nuove sezioni hanno avuto il loro spazio: Riabilitec, area dedicata alla fisioterapia e alla riabilitazione, Pilates Junction, incontro fra
gli operatori del mondo del pilates, e altri spazi come il Biovillaggio, Bio Stage e la Relax Zone. Positivo l’esordio anche per Thermalia, Salone del Turismo Termale organizzato in collaborazione con Federterme. In più da Bellaria-Igea Marina a Cattolica e per tutto l’entroterra riminese, Rimini Wellness ha offerto decine di eventi e iniziative che hanno acceso il territorio romagnolo: spettacoli musicali, appuntamenti sportivi, feste tematiche e appuntamenti culturali. PLAY OUTDOOR - L’iniziativa è partita da Assosport che, in collaborazione con Rimini Fiera e con l’Esercito Italiano (la Brigata Julia delle truppe alpine nello specifico), ha deciso di promuovere le attività outdoor organizzando all’interno di Rimini Wellness l’area Play Outdoor, con la partecipazione e il supporto di alcune tra le più importanti aziende di attrezzature e abbigliamento outdoor: Salewa, Scarpa, Garmont, Crispi, Kefas, Kayland, Gabel, Cober, Lafuma, Millet, Kong, Mico, Gore-Tex e Vibram. La presentazione ufficiale è avvenuta nella giornata di giovedì 12 maggio e ha visto gli interventi di Luca Businaro, presidente di Assosport, del Gen. D. Gianfranco Rossi, vice comandante delle Truppe Alpine, e di Lorenzo Cagnoni, presidente Rimini Fiera. FORMAT E FINALITÀ - Il progetto Play Outdoor è stato studiato con un obiettivo preciso: allargare l’utenza di abbigliamento e attrezzature outdoor a un pubblico più vicino alla famiglia e meno “specializzato della montagna”, col proposito di rendere popolare l’outdoor alle grandi masse e al contesto familiare. La collaborazione con le Truppe Alpine dell’Esercito Italiano ha consentito poi l’allestimento e la cura dell’area test, di circa 400 mq, nonchè della zona denominata military fitness, di circa 800 mq, attorno alle quali si sono posizionati gli stand delle aziende suddette, delle Guide Alpine, del CAI, della Scuola Italiana Nordic Walking e dell’Associazione Nazionale Parchi Avventura. In quest’ampia area è stato possibile, a chi lo desiderasse, procedere a una serie di attività test, dall’arrampicata al ponte tibetano, dal nordic walking al percorso militare con sessioni di allenamento con corsa zavorrata da zaini, flessioni, crunch e percorsi a passo di leopardo. Ne è risultato un vero successo, dato che più di 2000 persone entusiaste (dati Assosport) hanno voluto partecipare alle attività organizzate nell’area, dando un feedback reale sui prodotti testati. “Siamo molto soddisfatti”, ha dichiarato Luca Businaro, presidente di Assosport, “perché siamo riusciti a coinvolgere un vasto pubblico, dai professionisti alle famiglie. La collaborazione con l’Esercito, e in particolare con le Truppe alpine, è stata strategica: i vertici militari ci hanno permesso di far vivere ai visitatori esperienze sul campo e contemporaneamente di testare i prodotti delle aziende in attività dinamiche. C’è un grande interesse per il mondo outdoor, bisogna trovare la chiave giusta per promuovere questa disciplina: partecipare a Rimini Wellness, in questo senso, è stata una scelta vincente”.
Nelle foto sopra alcune delle fasi di intenso allenamento nell’area Military Fitness.
Ponte tibetano e parete d’arrampicata.
Area nordic walking e area trekking dove il pubblico ha potuto testare gratuitamente i prodotti delle aziende.
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PLAY OUTDOOR: I VOTI
DELLE AZIENDE PARTECIPANTI
A seguito di questa prima edizione, abbiamo ritenuto opportuno e interessante porre qualche domanda ai rappresentanti delle aziende presenti, chiedendo di dare una valutazione generale della sezione organizzata da Assosport, indicando cosa è piaciuto di più e cosa si dovrebbe fare per migliorare ulteriormente in vista del prossimo anno. Max Iorno, COBER
1. Voto 8. 2. Il rapporto con il pubblico e l'ottimo clima all'interno del villaggio Play Outdoor tra gli operatori, l’Esercito e Assosport. 3. Lavorerei sulla comunicazione e amplierei il concetto di villaggio.
Guido Boito, CRISPI
1. Voto 8. 2. Il coinvolgimento della gente nelle attività e iniziative svolte dal team Play Outdoor. 3. Perfezionerei Play Outdoor creando un’area con più attività riguardanti il nostro settore e cercherei di coinvolgere ancor di più la gente con nuove iniziative sempre inerenti all’outdoor. Non toglierei nulla al lavoro fatto, è stata una gran soddisfazione per tutte le aziende partecipanti, per noi di Crispi un’esperienza positiva al 100%. Eravamo un pochino scettici all’inizio su come avrebbe potuto evolversi il tutto, ma non abbiamo avuto nessun riscontro negativo.
Gianpietro Beltramello, GABEL
1. Voto 7,5. 2. La partecipazione e la collaborazione dell'Esercito alla nostra iniziativa. 3. Vorrei poter partire con più largo anticipo nella comunicazione dell'evento e avere modo di organizzare in maniera più strutturata e completa tutta la parte organizzativa pre-fiera, in particolare la prenotazione delle attività che abbiamo offerto, così da garantire al pubblico la possibilità di prenotare e programmare meglio le prove dei materiali e la gestione degli stessi.
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Patrizia Dalla Rosa, GARMONT
1. Voto 8+. 2. L’aver stabilito un contatto esperienziale con il consumatore finale attraverso la possibilità di testare i nostri prodotti nelle diverse attività organizzate nell’Area Test e nella Military Fitness. 3. Sarebbe importante rafforzare visibilità e comunicazione già nei mesi precedenti alla fiera e all’interno della stessa. Sarebbe inoltre auspicabile che anche le altre aziende che non hanno partecipato a questa prima edizione di Play Outdoor si inseriscano in questo evento per noi molto valido ai fini di promuovere l'intero settore outdoor.
Alessia Capodicasa, KAYLAND
1. Voto 8. 2. Ci è piaciuta la partecipazione del pubblico alle attività proposte nell’ambito dell'Area Test e Military Fitness, che ci ha concesso la possibilità di far testare in modo dinamico le nostre calzature. Molto positiva anche l'esperienza di aggregazione tra le aziende associate ad Assosport. 3. Bisognerebbe migliorare la visibilità mediatica dell'evento e l'area delle attività, in modo da aumentare le opportunità di test dei nostri prodotti.
1. VOTO ALLA PRIMA EDIZIONE DI PLAY OUTDOOR (da 1 a 10) 2. COSA VI È PIACIUTO DI PIÚ 3. COSA CAMBIERESTE/MIGLIORERESTE PER IL PROSSIMO ANNO che le aziende devono mostrarsi più vicine ai propri consumatori, poi l’immagine comunicata di chi vive outdoor: pubblico variegato (dai giovanissimi ai meno giovani) sotto il segno della dinamicità e del contatto con la natura. Ottima l’area Military Fitness. 3. Giusto due indicazioni: il coinvolgimento di altre aziende outdoor e la presenza di più attrazioni nel padiglione, come slack line, chillout area con pouff per relax dai ritmi assordanti della fiera e magari un outdoor party il sabato sera stile Friedrichshafen.
Enrico Ostidich, KONG
1. Voto 8: Il progetto Play Outdoor 2011, alla sua prima edizione (che quindi definiamo sperimentale), ha avuto quel successo e quel riscontro di pubblico che possiamo ritenere soddisfacente. 2. L'alta affluenza di persone interessate e la preziosa collaborazione con le Truppe Alpine dell'Esercito Italiano, con la Commissione Nazionale Alpinismo Giovanile, con l’Associazione Nazionale Parchi Avventura Italiani e con l’Associazione Nazionale Nordic Walking. 3. Per la prossima edizione, una maggiore pubblicità giornalistica, radiofonica, televisiva, così come una migliore posizione, ancor più centrale al padiglione fieristico, non farebbero male alla risonanza positiva del progetto.
Monica Boraso, LMO
Omar Bonsembiante, KEFAS
1. Voto 8. 2. Diverse cose. Innanzitutto il contatto con il pubblico, segno
pubblico per il product testing è stato molto positivo. Inoltre abbiamo apprezzato lo sforzo organizzativo di Assosport e l’impegno fornito dall'Esercito. 3. Sarebbe forse auspicabile la presenza di più aziende.
Luca Mastellini, MICO
1. Voto 10. 2. L’aver dato la possibilità alla gente comune di poter praticare il Military Fitness proprio insieme ai militari del gruppo Alpino Italiano. 3. É difficile migliorare un’edizione così felice e ben riuscita. Eventualmente il pubblico potrebbe essere coinvolto maggiormente con un percorso militare più ampio e diversificato.
Ruth Oberrauch, SALEWA
1. Voto 6. 2. È stato certamente positivo per l’alto numero di visitatori e per l’ottima organizzazione. Inoltre mi è piaciuta la possibilità di avvicinarsi a un potenziale consumatore finale che ancora non ci conosce. 3. Lo stand non era adatto all’abbigliamento e mancavano delle attività più “giovani” e appariscenti, quali ad esempio la parete boulder e la slack line. Sarebbe necessario trovare il modo di attirare le persone maggiormente interessate all’outdoor, quelle che passavano non facevano parte del nostro target. In aggiunta qualche focus sui prodotti specifici.
Riccardo Milani, SCARPA 1. Voto 8. 2. Sicuramente il contatto con il
1. Voto 8. 2. La partecipazione dei giovani e
l'interesse attivo al nostro padiglione. Rimini Wellness è stato un evento di grande successo per noi e per l'intero movimento outdoor: spazi e organizzazione ottimale, grande visibilità ed esposizione media, moltissime presenze di giovani e di un pubblico sportivo ed attivo, entusiasmo e interesse specifico per i prodotti da noi presentati. Il binomio voluto e creato con l'Esercito Italiano è stato importantissimo e loro hanno interpretato in modo eccellente e professionale lo spirito voluto dalle aziende insieme ad Assosport. Senza dubbio saremmo presenti alla prossima edizione con rinnovato entusiasmo e nuove idee. 3. Sarebbe importante avere più partecipazione da parte delle aziende del nostro settore, con nuovi progetti e attività outdoor per il pubblico. Proporrei inoltre l'integrazione, senonché la partecipazione, con i punti vendita in Italia, perché in fondo ogni brand investe anche per motivare e promuovere le vendite a favore dei punti vendita dei nostri clienti.
Annalaura Gatto, VIBRAM
1. Voto 7/8. 2. Positive le varie attività proposte (ponte tibetano, parete di arrampicata, percorso militare) e la possibilità offerta di testare le calzature a un pubblico decisamente entusiasta. 3. Gli stand dovrebbero essere meno commerciali e più didattici per meglio venire incontro a un mondo lontano dal target della fiera. Sarebbero da aumentare anche le attività per attirare più gente e bisognerebbe offrire più info sui diversi prodotti.
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La nuova rubrica di Outdoor Magazine dedicata alle iniziative e all’impegno ambientale
Green corner
Approccio eco-friendly, “moda” o impegno reale? A cura di BENEDETTO SIRONI
La sensibilità ambientale è indubbiamente cresciuta negli ultimi anni in molti settori di mercato e, in misura più o meno accentuata, un po’ in tutto il mondo. Il mercato dell’outdoor non fa eccezione e anzi possiamo dire che in qualche modo è stato tra i precursori di questo approccio eco-friendly. In tempi non sospetti, quindi già da parecchi anni, vi sono state realtà che si sono impegnate in modo concreto e sostanziale da questo punto di vista. Il caso di Patagonia è certamente il più emblematico, ma non mancano anche altri esempi virtuosi. Accanto a questi occorre ammettere sinceramente che vi sono stati, vi sono e probabilmente vi saranno ancora realtà che al contrario cercano di cavalcare a loro favore questa “onda verde” per semplici motivi di marketing e perché essere “green” oggi va molto di moda. Senza magari una vera e propria responsabilità o strategia, con iniziative che lasciano il tempo che trovano e soprattutto non pagano a medio/lungo termine. Ma oggi vi sono strumenti, standard e metodi di control-
lo molto più seri e rigorosi di un tempo, sia a livello di singolo settore che in maniera trasversale. Quindi è anche più facile riuscire a riconoscere (e magari a premiare) chi fa davvero sul serio rispetto a chi prova a “bluffare”. Tante volte sulle pagine di Outdoor Magazine abbiamo parlato di ambiente e segnalato le notizie sul tema che riguardano il nostro settore. Ma per valorizzare maggiormente l’impegno dei brand e di tutti gli operatori che fanno qualcosa di reale e concreto per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, abbiamo deciso di introdurre questa nuova rubrica denominata “Green Corner”. Uno spazio che periodicamente vi terrà aggiornati su tutto quel che riguarda i marchi outdoor e le loro iniziative “eco”. Con news, approfondimenti, articoli, interviste e molto altro. In questa prima puntata abbiamo segnalato alcune delle numerose iniziative pescandole dal canestro di quelle più recenti e interessanti. Ovviamente c’è molto altro da dire e non mancheremo di farlo d’ora in avanti sulle “verdi” pagine di Outdoor Magazine (realizzate, per la cronaca, con carta Revive Pure Natural, composta al 100% da fibre riciclate).
Green corner
Il tetto dello stabilimento Grivel ricoperto dai pannelli solari (vedi news sottostante).
Grivel “illuminata” dal sole ai piedi del Bianco Il sole ci fornisce gratuitamente luce e calore. In un giorno intero esso invia sulla Terra tanta energia quanta ne viene utilizzata dall’intera popolazione del pianeta in un anno, basta pensare che ogni metro quadrato del fulcro del nostro sistema planetario emana un’energia pari a quella prodotta in un’ora da 6.300 litri di gasolio da riscaldamento. Riuscendo a utilizzare in maniera diretta meno di un centesimo di quest’immensa fonte di energia, si potrebbero risolvere i numerosi problemi energetici del nostro pianeta. Per questo motivo Grivel, una delle più antiche aziende produttrici di attrezzature ed equipaggiamenti per l’alpinismo, ha posto sulla copertura di 7.000 mq della fabbrica, situata a Courmayeur ai piedi del Monte Bianco, un numero di pannelli fotovoltaici tale da coprire una superficie equivalente a quella di un campo da
calcio regolamentare. L’impianto è in grado di generare 516 kwp e la produzione di energia giornaliera può coprire il consumo di 194 famiglie, evitando l’emissione giornaliera di 806 kg di CO2 nell’atmosfera, pari all’inquinamento prodotto da un’automobile che ha percorso 5.800 km. Durante il suo ciclo vitale, stimato in 25 anni, l’impianto arriverà a produrre 12 milioni di kwh, bastanti a coprire il fabbisogno energetico di una famiglia per 4.200 anni. Ciò permetterà inoltre, ogni anno, di evitare l’utilizzo di 1.173 barili di petrolio. I vantaggi sono decisamente importanti, a partire dall’inesauribilità dell’energia solare e dall’assoluta mancanza di scorie derivanti dalla produzione di energia. All’alta affidabilità offerta dai pannelli si aggiunge inoltre il fatto che con essi non viene occupato ulteriore suolo naturale.
L’iniziata green di Teva per ripulire i corsi d’acqua Teva, celebre brand specializzato in calzature outdoor (divisione della Deckers Outdoor Corporation) nato nel 1984 sul fiume Colorado, ha sviluppato fin dalle sue origini un legame profondo con l’acqua che si manifesta nei prodotti venduti e nelle cause in cui si impegna. Sotto quest’ultimo punto di vista, per tutto il 2011 contribuirà a ripulire i corsi d’acqua mondiali attraverso l’iniziativa chiamata “A Pair for a Foot”. Così per tutto l’anno i proventi della vendita di ogni paio di scarpe e sandali (in foto il modello Mush) contribuiranno a ripulire circa 30
cm delle acque di fiumi, laghi e mari. Entro la fine del 2011 Teva conta di ripulire oltre 1.300 km di corsi d’acqua. La società non è nuova a queste iniziative. Infatti nel 2010 ha donato 100mila dollari a favore del progetto “Save our Gulf” promosso dall’associazione Waterkeeper Alliance con la finalità di raccogliere fondi a protezione dell’ecosistema del Golfo del Messico, duramente colpito dallo sversamento petrolifero della piattaforma Deepwater Horizon. www.teva.com/cleanwater
Nuovi fleece Norrøna da bottiglie di plastica riciclate
Grazie a un accordo tra Norrøna e Norsk Resirk, azienda norvegese proprietaria del sistema di deposito per i materiali riciclabili, le bottiglie di plastica norvegesi potranno essere trasformate in fleece. Norsk Resirk ha stimato una raccolta di 700mila bottiglie solo nel periodo pasquale, per farle poi diventare capi di abbigliamento di primissima qualità. Norrøna si impegna così a offrire per la prima volta un fleece riciclato in toto e non solo in piccole percentuali. Al contempo intende garantire i più eleva-
ti standard qualitativi. Jørgen Jørgensen, CEO e proprietario di Norrøna, ha affermato: “Per Norrøna una nuova giacca fleece è una buona cosa, ma una giacca fleece che dopo 10 anni è ancora efficiente è senz’altro meglio. Se, in più, la stessa giacca è realizzata unicamente con bottiglie di plastica, possiamo affermare di aver raggiunto un obiettivo davvero importante. Dunque vale la pena lavorarci”. www.norrona.com
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La nuova rubrica di Outdoor Magazine dedicata alle iniziative e all’impegno ambientale
Green corner Ora anche i costumi sono recycling con Patagonia Come è risaputo Patagonia è stato senza dubbio il brand precursore nel mondo outdoor (e non solo) di un approccio sensibilmente attento all’ambiente e a tutte le tematiche connesse con la sua salvaguardia. Molti dei suoi prodotti, compresi quelli più tecnici, utilizzano standard, materiali e metodi di lavorazione eco-friendly. Costumi da bagno compresi. Per la stagione estiva 2011, infatti, il brand ha creato dei costumi e outfit marini da uomo realizzati unicamente con materiali riciclati e riciclabili secondo il Common Threads Recycling Program. Per l’apparel si parte dai pantaloncini Cargo, in cotone organico al 100%, disponibili al prezzo di 80 euro, fino alla Squeaky Clean Polo, in morbi-
do jersey 100% cotone organico, al prezzo di 50 euro. Per quanto riguarda i boardshorts sono presenti nella collezione i modelli Minimalist Wavefarer Board Shorts (55 euro, nella foto) e Wavefarer Board Shorts (60 euro). Il primo è un costume con gamba di media lunghezza in nylon con trattamento Deluge DWR, il secondo, pensato appositamente per stare tante ore nell’acqua, è realizzato in nylon e dotato di cuciture anti sfregamento e tasca laterale con zip. Distribuito da: Patagonia 0474.555396 – italia@patagonia.com
Anche Original Buff supporterà le iniziative dell’EOCA La ricerca di fondi per progetti di conservazione ambientale in tutta Europa trova oggi in Original Buff un valido alleato. L’EOCA (European Outdoor Conservation Association) ha infatti annunciato che Original Buff ha scelto di sovvenzionare tre dei suoi progetti ambientali. Il presidente dell’associazione Holger Bismann, che è anche managing director di Patagonia Europe, ha dichiarato a tal proposito: “Quest’anno Original Buff rafforzerà la nostra abilità nel raccogliere fondi del 30%, il che significa che nel 2011 l’EOCA sarà in grado di investire almeno 250mila euro in progetti di conservazione. Siamo felici che uno dei nostri membri abbia dimostrato tanto apprezzamento nel nostro lavoro”. Elisabet Torras, marketing director di Original Buff, ha aggiunto: “Abbiamo appena aderito all’associazione ma siamo già impressionati dal lavoro che svolge. Ci siamo impegnati a dedicare l’1% del ricavato delle vendite del Merino Wool Buff in qualcosa che farà realmente la differenza per
l’ambiente che ci circonda. La parte più difficile è stata scegliere i progetti che avremmo supportato, ce ne sono così tanti davvero validi”. Tra i progetti scelti, Wild Ennerdale finalizzato alla conservazione delle foreste di querce e degli scoiattoli rossi della valle del Lake District (Regno Unito). Gareth Browning, forestry commission area forester and partner nella Wild Ennerdale Patnership, ha dichiarato: “Questa sovvenzione saprà fare la differenza e non vediamo l’ora di sviluppare la nostra collaborazione con l’EOCA e Original Buff”. Quest’ultimo sovvenziona poi un progetto di conservazione in Snowdonia (nel nord del Galles), che includerà la rimozione di specie non native invasive e lavori di ristrutturazione dei sentieri. La terza iniziativa scelta da Original Buff riguarda il supporto del turismo sostenibile in Islanda in aree geotermiche sempre più visitate. www.outdoorconservation.eu
Natural Technology, il brevetto green by Cocona I filati e i tessuti Cocona sono realizzati utilizzando la Natural Technology (brevettata dall’azienda). I carboni attivi inseriti nei tessuti Cocona vengono recuperati dagli scarti prodotti in svariati settori, in alternativa verrebbero scaricati nell’ambiente. Tali carboni vengono prodotti principalmente per l’industria del filtraggio dell’acqua e provengono in gran parte dagli scarti dei gusci delle noci di cocco dell’industria alimentare. Tali gusci vengono carbonizzati ad alte temperature e il vapore introdotto nei pori del carbone consente di ottenere delle particelle che, una volta dimensionate, sono vendute all’industria del filtraggio dell’aria e dell’acqua. Questa operazione veniva realizzata in precedenza e indipendentemente dal recupero degli scarti da parte di Cocona. Infatti, l’impiego che Cocona effettua di questi carboni non deriva da un processo produttivo dedicato, al contrario si tratta del recupero di uno scarto, in quanto le particelle minimali impiegate nei filati e nelle fibre da Cocona sarebbero altrimenti rigettate nell’ambiente, essendo di misura troppo ridotta per essere impiegate nell’industria del filtraggio. In pratica Cocona ricicla le particelle di carbone scartate dall’industria alimentare sotto forma di gusci di noci di cocco e successivamente dall’industria del filtraggio, evitando quindi l’onere dello smaltimento. IL PROCESSO BREVETTATO – I carboni attivi non trattati non sarebbero comunque sufficienti per dare un valore aggiunto a un filato o a una fibra
di poliestere, in quanto durante l’estrusione la superficie porosa verrebbe “tappata” dal polimero liquido di poliestere (eliminando così la superficie “aggiunta” nella fibra). Il brevetto Cocona invece prevede la temporanea occlusione dei pori del carbone attivo con una protezione speciale, che viene successivamente rimossa permettendo ai pori di rimanere completamente aperti. Impiegando questo processo brevettato, si preserva la massima superficie porosa e sono garantite asciugatura rapida, protezione UV e contenimento degli odori del filato e della fibra Cocona. La rimozione di questo strato protettivo dal filato in poliestere e Cocona avviene durante la fase di lavaggio e di tintura. Per effettuare tale operazione non sono impiegati né agenti chimici, né processi che richiedano un impiego energetico. Tutti i prodotti Cocona inoltre vengono sottoposti a un rigoroso processo di test e di certificazione per assicurare un corretto ed elevato standard produttivo in tutto il mercato mondiale. Questa caratteristica rappresenta un valore aggiunto unico che si concretizza negli ottimi benefici di performance.
Green Shape, Bluesign, WWF: Vaude in prima linea Vaude è senza dubbio una delle aziende outdoor più impegnate in un reale approccio eco-friendly. Nella scorsa collezione invernale 11/12, ad esempio, oltre il 50% dei tessuti rispondeva a rigidi standard e portava il marchio di qualità “Green Shape”: questi prodotti seguono rigidi criteri ecologici e sono composti da almeno il 90% di materiali certificati Bluesign o un minimo di 90% di materiale con un decisivo vantaggio ecologico (es. biocotone, materiale riciclato, ecc.). Un passo importante per diventare l’azienda outdoor più ecologica d’Europa, come dichiarato dal management. Vaude utilizza anche la membrana Sympatex, composta da carbonio, idrogeno ed ossigeno, ecologica nella sua produzione (senza PTFE), che può essere smaltita e
riciclata. I materiali certificati Bluesign garantiscono una produzione attenta alle risorse e la massima anallergicità durante la catena tessile (gli stabilimenti in Germania e Vietnam sono classificati secondo severi standard ambientali). Tra i partner di Vaude c’è pure il World Wide Fund For Nature (WWF), che consiglia professionalmente Vaude nelle questioni ambientali. Anche il cliente può contribuire: l’1% dei ricavi della vendita della collezione Vaude Green-Shape confluiscono nei progetti per bambini e ragazzi del WWF. Su uno dei prossimi numeri non perdetevi un’esclusivo articolo di approfondimento dedicato proprio all’approccio eco-friendly del marchio tedesco, distribuito in Italia da Panorama Diffusion.
Yeta, un’abitazione minimalista ed ecosostenibile
Il progetto Yeta, sviluppato dallo studio di architettura Lab Zero di Rovereto (TN), nasce come percorso d’indagine del rapporto tra natura e ambiente costruito, sviluppandosi fino ad approdare alla realizzazione di un prototipo reale e funzionale. L’obiettivo è dimostrare come sia possibile un diverso approccio al tema dell’abitare in luoghi di pregio naturalistico attraverso l’autosufficienza energetica coniugata a elevati valori di comfort abitativo. COS’É – Realizzata completamente in legno, Yeta è essenzialmente un modulo a uso antropico dai più svariati utilizzi, compresi quello abitativo, didattico, espositivo, scientifico e altro ancora. L’unità è formata da pannelli sandwich in legno e materiale coibente, modulari e autoportanti, assemblati tra loro a formare una “scatola” abitativa resistente e minimalista. Il rivestimento interno e la struttura di appoggio al terreno sono formati da semplici tronchi giustapposti, che danno l’aspetto finale di una comune catasta di tronchi d’albero. Questa peculiarità la rende perfettamente mimetica in un ambiente naturale di tipo silvo-pastorale e/o montano.
ECOSOSTENIBILITÀ E AUTARCHIA – La filosofia che sta alla base del progetto Yeta si fonda principalmente sull’ecosostenibilità: realizzato in materiali impiegati naturali, riciclabili e provenienti da fonti rinnovabili, non richiede alcuna opera fondazionale in quanto si appoggia al terreno e il suo aspetto gli permette un facile inserimento in luoghi naturali. Inoltre è autosufficiente grazie a un sistema fotovoltaico con batterie al gel controllato da impianti domotici. Dispone anche di un sistema di recupero dell’acqua piovana mediante vasche di captazione nell’intercapedine tra pannelli e tronchi sul tetto e di un efficace smaltimento delle acque di scarico. Il modulo è stato presentato ad Artingegna 2010 lo scorso settembre con il patrocinio del Museo Civico di Rovereto, riscuotendo un successo di pubblico e critica. Precedentemente era già stato ospite di Arte Sella presso il museo di Malga Costa, nel comune di Borgo Valsugana (TN), ove è stato visitabile per tutto il mese di agosto 2010 quale scatola sonora (installazione multimediale voluta dal direttore artistico Montibeller). www.yeta.it