![](https://assets.isu.pub/document-structure/250203143255-f3d13c96d014b34d5947a9f556bf7db9/v1/1a0bace97ee0b287d2972df496790d33.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/250203143255-f3d13c96d014b34d5947a9f556bf7db9/v1/6823d74551c58e8ced0b11a02ee808b5.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/250203143255-f3d13c96d014b34d5947a9f556bf7db9/v1/7c878dff3336fc578e0a21faf68780c8.jpeg)
SPECIALE SKIALP
![](https://assets.isu.pub/document-structure/250203143255-f3d13c96d014b34d5947a9f556bf7db9/v1/a7c1edc611a16334ff93b68cbb508f96.jpeg)
SPECIALE SKIALP
Editore: MagNet Srl SB - Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO - Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI Contributors: KAREN POZZI, SARA CANALI, PIETRO ASSERETO, BENEDETTA BRUNI Art director: ROSANGELA BARNI
Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Via Tertulliano, 68 - 20137 Milano Tel. 02.87245180 Fax 02.87245182 - redazione@outdoormag.it - www.outdoormag.it Allegato redazionale di Outdoor Magazine Anno 18 - N. 1/2025
Stampa: Gierre Print Service Srl
Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI
L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: MagNet Srl SB
Responsabile dati: Benedetto Sironi
Chiuso in redazione il 29 gennaio 2025
Un’inchiesta che coinvolge alcune delle aziende di questo settore per capirne l’andamento, lo stato di salute e le previsioni per il futuro
SALEWA
LE DOMANDE
1. Quanto conta oggi la categoria dello scialpinismo nel fatturato annuale?
2. In generale, com’è cambiato negli anni il comparto e come valutate il suo stato di salute attuale?
3. Com’è andato il sell in per questa stagione e come sta andando il sell out?
4. Esistono varie declinazioni dello sci alpinismo, dallo skifitness, allo skitouring fino alle gare. Qual è quella più attuale e in crescita e quella su cui vi state concentrando in termini di ricerca e sviluppo e di proposta?
Lo scialpinismo entra nel pieno della stagione e, in vista di Skimofestival, il primo festival italiano dedicato alla disciplina, abbiamo svolto un’inchiesta che ha coinvolto alcune delle aziende più importanti del settore. L’obiettivo era capire l’andamento di questo mercato, i trend, l’identikit del consumatore, le sue varie sfaccettature e le pre-
5. L’identikit dello scialpinista: quali sono i diversi profili di scialpinista e a quali vi rivolgete principalmente?
6. Prodotti: quali sono le richieste più frequenti dei consumatori?
7. Quanto conta il concetto di sostenibilità in questo settore per i dealer e per il cliente finale? Avete delle importanti novità nei metodi di produzione o nella scelta dei materiali in questo senso?
8. Quali sono le previsioni per il settore dello scialpinismo a lungo termine anche in funzione del cambiamento climatico?
MATTEO ROLANDO, PRODUCT MANAGER APPAREL, E ROBERTA LAZZAROTTO, SENIOR PRODUCT MANAGER APPAREL
1. All’interno del nostro portfolio di attività fall-winter lo scialpinismo vale il 15%, mentre se lo calcoliamo sul fatturato annuale 7%.
2. La collezione scialpinismo Sella di Salewa, è nata quasi 10 anni fa e, come il resto della collezione, ha subito cambiamenti importanti, sia in ottica di tecnologie che a livello di design. Nella proposta sono presenti alcune delle nostre tecnologie proprietarie quali il Powertex per gli hardshell, Tirolwool per le imbottiture e la lana Merino per i mid-layer. Negli ultimi anni c’è stata indubbiamente un’evoluzione dei fit in una direzione più regular e up to date per consumatori non solo legati alla performance ma anche al comfort e stile. Infine, una contaminazione del mondo freeride per quanto riguarda features e fit. C’è stato un picco post-pandemico di nuovi praticanti legato alla chiusura degli impianti, attualmente siamo in una fase di stabilità, in cui crediamo l’attività possa ancora generare interesse e ci sia potenziale a livello prodotto per migliorare e innovare di anno in anno.
3. Questa stagione il sell-in ha avuto un risultato flat sul precedente dove abbiamo raggiunto livelli molto elevati dovuti alla fase post-pandemica. Il sell-out potrebbe sicuramente andare meglio, aspettiamo la neve!
4. Pure Mountain rimane il nostro claim e lo ski touring è sicuramente il nostro segmento principale, sia a livello di concezione dei capi che comunicazione, con qualche capo che strizza l’occhio a un consumatore più freetouring.
5. Vi sono numerose identità di scialpinista, che possiamo riassumere in tre principali. Il progressive/racer con obiettivo performance e competizione, non è il nostro consumatore tipico. L’enthusiast/explorer, che ricerca l’esperienza e spesso ama condividerla con un gruppo di amici, è l’emblema del Pure Mountain ed è il nostro target consumer principale. Infine, il powder
visioni a lungo termine anche in funzione del cambiamento climatico che sta influenzando non poco questo mondo. L’inchiesta vuole restituire un’istantanea quanto più reale possibile di un movimento che, post pandemia, ha avuto un grande boom avvicinando un pubblico allargato a uno sport considerato, fino a poco tempo fa, solo di nicchia.
seeker, pratica l’attività con il fine ultimo del divertimento in discesa, spesso servendosi di impianti per poi avvicinarsi al terreno grazie all’utilizzo delle pelli. Con l’introduzione dei nuovi prodotti Sella Free abbiamo voluto soddisfare le esigenze proprio di questa tipologia di consumatore.
6. Due temi in particolare rappresentano un focus per noi. Comfort, senza sacrificare la performance. Versatilità: capi che possano essere utilizzati anche per altre attività e in condizioni climatiche differenti. La leggerezza invece è un tema che per noi non è essenziale, dal momento che il nostro consumatore non è legato al mondo delle gare.
7. La sostenibilità è una nostra missione aziendale e diventa imprescindibile da qualsiasi sviluppo di nuovi prodotti, non solo come materiali ma anche come costruzione del capo in modo da garantire una durabilità massima al capo stesso. Scelte di materiali riciclati, Shell privi di Pfas, utilizzo di materiali naturali, diventano scelte che implementiamo nella maggioranza dei prodotti della collezione. Allo stesso tempo, ricordiamo al consumatore, come sia sempre più essenziale (in particolare per prodotti impermeabili) prendersi cura del prodotto, lavando i capi correttamente in modo da ripristinare le proprietà e avere sempre il massimo della performance. A livello di filiera produttiva tutte le nostre fabbriche rispettano elevati standard di qualità e tutela del lavoratore. Inoltre diventa importante anche per il design includere tagli e scelte colore che siano longeve nel tempo.
8. Sicuramente le precipitazioni nevose sono in calo negli ultimi decenni, e il trend sarà analogo, se non in peggioramento, nei prossimi anni. Adattabilità diventerà la parola d’ordine, ed ecco che magari non si partirà più con gli sci ai piedi dal parcheggio e lo scialpinismo potrebbe diventare un’attività ibrida, da unire alla mtb piuttosto che all’hiking. La versatilità a livello prodotto sarà ancora più essenziale.
SKI TRAB ADRIANO TRABUCCHI, CEO
1 . 70%.
2 . Dopo l’importante impennata registrata durante il Covid, ora il periodo è più difficile soprattutto a causa della scarsità di neve degli ultimi tre anni.
3 . Sia il sell in che il sell out sono in calo.
4. Stiamo coprendo le varie tipologie di target, difficile un’analisi della segmentazione a questo punto della stagione dove la scarsità di neve non sta premiando il freetouring e lo scialpinismo classico.
5. Noi ci rivolgiamo principalmente “al garista”, esperto da grandi dislivelli e dalle uscite regolari e frequenti. Ma anche all’amatore che segue percorsi facili e sicuri. E allo scialpinista “classico” che, con buone condizioni, rag-
DYNAFIT
MARCO NICOLI, SALES MANAGER ITALIA OBERALP
1. Indicativamente il peso del mondo neve è di circa il 60%, con uno split crescente della parte non neve legata al running. Tale dato conta tutti gli articoli/categorie legate a scialpinismo (es. abbigliamento, calzatura, attrezzatura, pelli). Lo scialpinismo è a livello strategico e di marchio una categoria fondamentale su cui continuiamo a investire e sviluppare, a fianco del trailrunning che rappresenta invece un’attività praticata ormai 365 giorni l’anno.
2. Da un punto di vista volumi e valori possiamo dire che il comparto ha visto una forte evoluzione post-pandemia con un considerevole aumento di praticanti, che in parte sono rimasti. Oggi lo scialpinismo è in una fase crescente in termini di attrazione e amatori, sebbene in quantitativo minore rispetto all’anno post-Covid. Gli ultimi inverni non hanno facilitato la pratica per carenza di neve, ma possiamo confermare di trovarci in una situazione di crescita.
3. Con riferimento alla stagione in corso (24/25) l’immesso sul mercato è stato in calo rispetto gli anni precedenti, che erano molto influenzati dall’effetto post-pandemico; ciononostante, rimane una tra le migliori cinque campagne vendita considerato lo sviluppo di comparto. Ovviamente ci si aspettava di più, quindi in sostanza il sell-in lo vediamo negativo rispetto l’anno precedente, ma pur sempre positivo in termini di volumi assoluti. Il sell-out della stagione in corso è molto volatile e variabile rispetto alla zona, infatti tale andamento è condizionato dalla presenza di neve o meno. Essendo solo a fine gennaio è ancora presto per fare una valutazione, dato che lo scialpinismo si pratica fino a giugno e la vera stagione è la primavera.
4. Sicuramente il cosiddetto ski fitness, che consiste nel praticare lo scialpinismo su pista, è il segmento in crescita data la sua facilità di applicazione su terreni sicuri, oltre che per essere spesso l’unica alternativa praticabile anche per un amatore che vuole allenarsi. Proprio per rispondere a queste necessità abbiamo integrato alcuni modelli e iniziato collaborazioni con vari comprensori sciistici per espandere questa fetta di mercato. Tirando le somme, si tratta di un segmento che mira senza dubbio a crescere, a differenza dei volumi del mondo gara che gradualmente perde numero di praticanti ed eventi, nonché rivenditori. Come azienda, per noi ogni comparto è importante volendo continuare a innovare e sviluppare le tecnologie di prodotto. Non abbiamo quindi un settore prioritario, preferendo portare innovazione nei vari settori gradualmente, stagione per stagione. Forse possiamo ammettere che la categoria dove oggi poniamo un’attenzione maggiore è il “light touring”, che è anche parte del nostro dna.
5. Diciamo che le varie categorie si possono riassumere in: garisti e “rallysti”, che cercano il tempo e le prestazioni da gara anche fuori competizione; i light-tech che adorano prodotti ad alto contenuto tecnico e leggerezza per ottimizzare i tempi di salita senza compromessi in discesa; gli amatori classici che vivono lo scialpinismo come gita in gruppo, con la famiglia e le associazioni e prediligono allora materiali confortevoli e affidabili; infine, coloro
giunge cime importanti e tradizionali dove serve esperienza e conoscenza della montagna.
6. Le richieste più frequenti sono la facilità d’uso, la leggerezza e la qualità.
7. Siamo da sempre attenti al concetto di sostenibilità che brevemente si traduce in qualità e durabilità di un prodotto, costruito a Bormio, in una catena di produzione molto corta, effettuata in uno stabile di ultima generazione, con un processo estremamente attento all’ambiente.
8. Arriveremo a un nuovo equilibrio che vedrà diminuire lentamente gli utilizzatori e trasformerà il tipo di offerta. Quest’ultima dovrà infatti adeguarsi ai nuovi numeri e alle nuove modalità di utilizzo. Aumenteranno sicuramente forme più flessibili quali ad esempio il noleggio.
che fanno “back-country”, ovvero danno priorità alla sciabilità in discesa, non valorizzando troppo il risparmio nei pesi. Come detto sopra, abbiamo pensato a sistemi dedicati a tutte le tipologie di scialpinista. In quanto ditta specializzata miriamo a essere un riferimento per ogni sfaccettatura della pratica.
6. In Italia il peso è da sempre l’elemento più richiesto e in Dynafit siamo molto attenti a questo fattore. Inoltre abbiamo notato negli anni grande attenzione alla praticità e semplicità d’uso (funzionalità), spesso a discapito della performance e del valore tecnico di un prodotto.
7. Il concetto di sostenibilità sta assumendo un ruolo sempre più centrale sia per i rivenditori che per i clienti finali nel settore outdoor. La crescente consapevolezza ambientale influenza le decisioni d’acquisto, spingendo le aziende a innovare nei metodi di produzione e nella scelta dei materiali. La sostenibilità rappresenta un pilastro della nostra cultura aziendale da tanti anni. È parte integrante della nostra strategia e i risultati ottenuti lungo tutta la filiera e nei prodotti dimostrano il nostro impegno concreto. In alcune categorie merceologiche l’adozione di materiali sostenibili rappresenta una sfida per la quale, tuttavia, abbiamo una visione più olistica dell’argomento: un prodotto non deve essere considerato sostenibile unicamente per le sue componenti, ma può esserlo anche in termini di processi e servizi. Con la nostra strategia orientata alla circolarità il prodotto più sostenibile è quello che si possiede già, e quindi allungarne la vita rappresenta la strategia migliore, specialmente per gli articoli (in particolare hardware) che non consentono una completa riprogettazione in termini di componenti senza comprometterne le performance. In quest’ottica, Dynafit ha esteso la garanzia a vita su tutti i suoi prodotti, promuovendone la durabilità e riducendo la necessità di sostituzioni frequenti. Inoltre, è stato introdotto un programma di parti di ricambio e riparazione sempre per allungarne la vita utile. Per quanto riguarda gli aspetti chimici in materia di sostenibilità nell’abbigliamento e nelle calzature, siamo particolarmente orgogliosi del fatto che il nostro percorso di eliminazione graduale, durato 10 anni, sia giunto al termine e che da quest’anno le nostre collezioni sono prive di sostanze PFAS. Pomoca, invece, si distingue per l’eliminazione dei PFAS dai trattamenti idrorepellenti delle sue pelli da scialpinismo, traguardo raggiunto già nel 2015. Inoltre, sempre con l’obiettivo di allungare il ciclo di vita del prodotto, Pomoca offre un servizio di riparazione e reincollaggio per le proprie pelli presso 21 partner in tutto il mondo.
8. La neve da sempre è una magia, quindi crediamo che il suo potere attrattivo resti, anzi diventi spesso ancora più desiderata data la sua rarità: lo scialpinismo a nostro parere potrebbe diventare una vacanza e un’avventura di viaggio, allontanandosi dal concetto di gita breve. Inoltre, se i comprensori sciistici volessero sviluppare percorsi dedicati alla risalita, vedi piste appositamente tracciate, sarebbe un ottimo modo di rivalorizzare piccole località turistiche dedicandole a un turismo bianco familiare a 360 gradi.
LUCA SALINI, CEO
1. Rispetto a quanto fatturiamo in inverno, il mondo race ha perso di rilevanza: ora rappresenta il 2/3% circa di quanto vendiamo ai nostri negozianti. D’altra parte, invece i prodotti pensati per lo scialpinismo restano il focus della nostra collezione: essi rappresentano circa il 40% del nostro giro d’affari invernale. Va evidenziato d’altro canto che una percentuale maggiore è ancora relativa al mondo race, ma gestito direttamente con club e società sportive, in quanto siamo specializzati nella produzione di personalizzato. Molte volte queste produzioni vengono gestite in collaborazione con i negozianti più attivi.
2. Anche qui dividerei in maniera netta l’agonismo dallo skialp “tradizionale”. Lo skialp tradizionale dopo il boom del 2021 è tornato a numeri più vicini al 2019/2020, ma gode di buona salute, salvo ovviamente delle differenze territoriali date dall’innevamento. Il mondo race invece soffre la cattiva gestione dello sport da parte della Federazione che di fatto non sta facendo nulla per rilanciare un mondo che è stato mortificato dalla scelta “scellerata” di seguire solamente i format Olimpici che non creano alcun interesse da parte degli amatori.
3. Per quanto riguarda i prodotti espressamente scialpinistici, il sell-in è stato in continuità rispetto al resto della collezione. Anche in termini di sell-out sembra che siamo in linea nonostante le precipitazioni siano state avare. Va detto che storicamente è una categoria che si vende bene anche a stagione inoltrata, c’è in giro troppa “ansia da saldi” che fa perdere un po’ di lucidità. Servirebbe avere più pazienza e lasciare fare alle stagioni il proprio corso, dobbiamo renderci conto che considerare chiuso l’inverno a fine gennaio non è una buona scelta.
4. Il fatto che in Italia sia vietato pressoché ovunque risalire le piste blocca quello che viene definito ski fitness, anche se alcune località si stanno muovendo per agevolare gli sportivi in questa direzione. La vera essenza dello sci alpinismo rimane quella della montagna, ma per frequentarla serve competenza e non sempre gli appassionati si sentono in comfort zone uscendo dai sentieri battuti. Del race ne abbiamo parlato prima, finché non si riprende un programma serio
di rilancio della specialità non si vedono luci all’orizzonte. La nostra ricerca in termini di tessuti e prodotti va nella direzione dello skitouring tradizionale.
5. Sicuramente il nostro target è lo sci alpinista evoluto che cerca un prodotto appositamente studiato per questa attività. La focalizzazione di Crazy sulle collezioni femminili, con colori dedicati e feature tecniche specifiche ci mette di certo in una posizione di rilievo per le sci alpiniste, che sono sempre di più. Sono consapevoli, autonome ed esigenti.
6. I nostri clienti, essendo spesso evoluti, si fidano e sanno che Crazy è partita dallo skialp, quindi sanno che utilizzando un nostro prodotto hanno già tutte le caratteristiche che servono, diventa pertanto sottinteso che siano capi tecnici. Una richiesta che va per la maggiore è invece quella dello stile: le nostre collezioni si staccano completamente da quelle dei competitor per vestibilità e colore, questo è uno dei nostri punti di forza.
7. Lo sci alpinista essendo un amante della montagna e dell’ambiente è sensibile, ma difficilmente spende di più per un prodotto che sia “solo più rispettoso dell’ambiente”; spesso investe più soldi se l’attenzione all’ambiente è “un di cui” con altre caratteristiche. Crazy utilizza per la maggior parte tessuti certificati, produce la totalità dei capi in Europa, di fatto dove le regole del lavoro sono maggiormente controllate, i chilometri per le spedizioni sono inferiori rispetto all’Asia, riutilizziamo con attenzione tutti gli scarti di lavorazione per produrre gli accessori, non utilizziamo imballaggi in plastica; questo è il nostro contributo reale, senza scadere nella diffusa pratica del greenwashing che non ci piace per nulla. Cerchiamo di essere più concreti e meno altisonanti nelle dichiarazioni.
8. I costi per praticare sci alpino a volte fanno si che dei praticanti si avvicinino allo skialp, lo stesso stimolo viene dalla voglia di evadere e di esplorare nuovi luoghi non raggiungibili altrimenti. Dopo la sbornia del biennio 2021/2022, è probabile che si torni a una crescita del settore dovuta a questi stimoli.
2. Negli ultimi anni, lo scialpinismo, dopo il boom post Covid, ha subito un forte ridimensionamento.
3. Le condizioni meteo non favorevoli e la scarsità delle precipitazioni nevose soprattutto nel periodo di inizio stagione invernale, momento clou per le vendite al dettaglio, non hanno aiutato il sell out.
4.. SCARPA offre a catalogo prodotti che soddisfano tutte le varie tipologie di scialpinisti: dalle gare con Alien allo ski touring con F1 e Maestrale fino all’all mountain/ freetouring con il 4-QUATTRO. Le declinazioni più richieste sono quello dello ski touring e freetouring grazie alla versatilità e alla possibilità di esplorare nuovi terreni. Ed è qui che SCARPA sta studiando e sviluppando soluzioni innovative per attrarre una clientela sempre più attenta.
5. Gli scialpinisti possono essere suddivisi in vari profili: gli agonisti, che partecipano a gare; gli appassionati che praticano lo skialp per mantenersi in forma e restare in contatto con la natura. E gli esperti che cercano percorsi impegnativi affrontando qualsiasi terreno alla ricerca di pendii immacolati. SCARPA pone attenzione a tutte queste tipologie di utilizzatori offrendo prodotti specifici.
6. Negli ultimi anni l’attenzione si è spostata al comfort. Ovviamente leggerezza, performance e versatilità rimangono delle caratteristiche chiave per i prodotti da scialpinismo.
7. La sostenibilità è diventata un fattore sempre più importante nel settore dello scialpinismo. Sia rivenditori che consumatori cercano prodotti realizzati con materiali sostenibili o metodi di produzioni a basso impatto ambientale. SCARPA sta continuando il percorso iniziato ancora molti anni fa adottando materiali sostenibili, come l’utilizzo di materiali plastici ottenuti da risorse rinnovabili come il Pebax Rnew. Per SCARPA è fondamentale sviluppare prodotti resistenti e affidabili, garantire la possibilità di sostituire i componenti in caso di usura precoce o la risuolatura in modo che possano essere utilizzati per molto più tempo.
8. Purtroppo, visto l’andamento delle ultime stagioni invernali è veramente difficile fare delle previsioni ottimistiche. Molti scialpinisti appassionati della disciplina saranno costretti a esplorare zone meno conosciute dove le condizioni della neve negli ultimi anni sono sempre state favorevoli. Tuttavia sarà fondamentale adottare delle strategie comuni e condivise per affrontare le variazioni climatiche e garantire un futuro resiliente per questo sport.
Il progetto Stelvio Natural Skimo Trails entra nel vivo e inaugura il suo anno zero, al suono di quattro parole chiave: collaborazione, sensibilizzazione, sostenibilità e necessità _ di Sara Canali
La stagione zero del progetto Stelvio Natural Skimo Trails è finalmente iniziata e promette di tramutarsi in un modello virtuoso e di alto livello che amplia e completa l’offerta invernale del territorio dell’Alta Valtellina. La sua genesi si deve a un’associazione locale, la Bormio Skimo, che durante il periodo Covid ha avuto l’intuizione di tracciare degli itinerari dedicati allo scialpinismo per permettere alla valle di ospitare un pubblico nuovo che ha trovato in questa disciplina una crescente passione. Da allora sono passa ti diversi anni e numerosi passi avanti sono stati fatti, dando vita a una rete di collaborazioni unica che unisce diversi attori del territorio verso un obiettivo condiviso. Oggi si contano quattro itinerari tracciati, con risalita nel bosco e discesa in pista. A raccontarlo è Veronica Mazzola, direttrice marketing della Società Multiservizi Alta Valle Spa. “In un progetto di questo tipo, la grossa difficoltà era in primis capire come gestire le responsabilità e poi, non meno importante, scardinare quella mentalità secondo la quale lo scialpinista è un essere libero che non deve pagare niente per svolgere la sua attività e a cui non bisogna dire cosa fare. Da skialper appassionata quale sono, mi sento di dire che non funziona esattamente così”, dice. Una delle occasioni per presentare il progetto ad appassionati e operatori sarà Skimofestival, il primo festival dello scialpinismo in Italia, in programma dal 7 al 10 febbraio a Santa Caterina Valfurva.
UN’OFFERTA PER IL TERRITORIO
comunità montana, il consorzio forestale e ancora il Parco Nazionale dello Stelvio e le Società degli impianti si sono tutti seduti intorno a un tavolo per capire come lavorare insieme. “Il progetto nasce con la volontà di mettere a sistema e regolamentare dei percorsi di scialpinismo gestiti nei pressi delle aree sciabili, adatti a tutti, quindi che permettano la risalita in un ambiente incontaminato, che però assicuri la discesa in pista. In questo modo, si eliminano le difficoltà de neofiti, ma soprattutto si ovvia al problema neve”, continua Veronica. “La carenza neve è uno dei problemi che ci affliggeranno sempre di più nei prossimi anni e poterci appoggiare alle società degli impianti che innevano le loro piste ci permette di offrire attività di scialpinismo durante tutta la stagione, e questo è un vantaggio e un grandissimo aiuto per tutto il sistema”.
QUESTIONE DI RESPONSABILITÀ
Per Bormio e tutta l’Alta Valtellina, questo progetto è molto importante perché, in virtù di come stanno cambiando gli inverni, la possibilità di poter offrire un’alternativa organizzata allo sci alpino e complementare al turismo di massa riesce a completare il panorama dell’offerta. “Il nostro territorio è inserito nel Parco Nazionale dello Stelvio, immerso nella natura, e offre molte altre possibilità rispetto al solo sci alpino. Sempre più spesso i turisti d’inverno prendono l’impianto, sbarcano in altura e si guardano intorno sul cosa poter fare che non sia lo sci alpino. Avevamo bisogno di dare loro una risposta. Sulle basi che erano state gettate dal gruppo Bormio Skimo siamo andati avanti, sempre in sinergia con loro, e abbiamo approfondito e cercato di fare una sintesi tra tutti i vari aspetti”. Quello che è successo è che le varie istituzioni coinvolte, gli stakeholder, la
Una delle maggiori complessità del progetto risiede nel capire come gestire le responsabilità. “Quello che abbiamo fatto noi è stato prendere accordi con le società degli impianti in modo tale che ci dessero l’ok a far arrivare gli scial pinisti in un determinato punto da cui potessero scendere in pista. E noi ci siamo presi in capo la gestione del percorso di salita, che rimane completamente fuori dai tracciati battuti. Ci siamo presi in capo la responsabilità sia della gestione sia del mettere in sicurezza il percorso con tutto un discorso di preparazione e tracciamento dei percorsi”. Una responsabilità condivisa, dunque, che si erge a modello e con cui Multiservizi Alta Valle Spa e Bormio Skimo vor rebbero interloquire con regione Lombardia per dare vita a una proposta di legge. “Tutto è partito da un parere legale che era già stato fatto nel 2023 che abbiamo rivisto e integrato. Per andare a creare queste possibilità di percorsi in collaborazione con le società impianti, il requisito minimo necessario è che la società stessa sia d’accordo. Per fare in modo che ci sia questa divisione di responsabilità è necessario che lo scialpinista rispetti gli orari di apertura e chiusura degli impianti, le regole generali come avere un’assicurazione RC, il fatto di avere lo ski stopper e quant’altro”.
Al centro, Veronica Mazzola, direttrice marketing della Società Multiservizi Alta Valle Sotto, un esempio di cartello
BORMIO 2000 – LA ROCCA
Percorso di allenamento per gli atleti, ideale per chi vuole ritrovare amici e familiari sulle piste da sci di Bormio. Tra i percorsi gestiti, non poteva mancarne uno nella località dove si svolgeranno le prime Olimpiadi di scialpinismo. Salita a Bormio 2.000 tramite arroccamento in funivia e un percorso che si snoda quasi interamente nel bosco fino alla Rocca. Da lì, lo scialpinista esperto ha la possibilità di sfruttare una pista chiusa tra la Rocca e il Cimino. Come per tutti gli altri percorsi, la discesa avverrà per le piste del comprensorio di Bormio.
FORTE DI OGA – MALGA SAN COLOMBANO
In Valdisotto, San Colombano è una delle zone più battute per lo scialpinismo. Il suo versante solivo la mattina e il panorama mozzafiato che si può ammirare sulla Valle dei Forni con l’imponente Gran Zebrù è meta degli scialpinisti. Il percorso “gestito” individuato parte dal Forte di Oga (con la possibilità di partire dalle Motte in condizioni di buon innevamento) e sale fino alla Malga San Colombano. Da qui gli scialpinisti esperti possono decidere di proseguire fino al Monte Masucco oppure, in condizioni di neve stabile, alla Chiesetta al Dosso le Pone.
SANTA CATERINA – PLAGHERA
La Valfurva è il paradiso del freetouring immerso nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio. La “Linea” è un percorso ben conosciuto agli scialpinisti e il nostro progetto, in collaborazione con la Società Impianti Santa Caterina, permette una risalita all’interno del bosco partendo dalla pista di sci di fondo e un arrivo a Plaghera a 2.000 metri di quota. Da qui, gli scialpinisti esperti o accompagnati da una Guida possono proseguire sulla Strada del Gavia innevata e arrivare fino al Sunny Valley o al Sobretta. Questo percorso sarà teatro di molte delle experience di Skimofestival.
RASIN ISOLACCIA – CONCA BIANCA
In Valdidentro, sul versante esposto a nord della Alta Valle, si snoda un nuovo percorso di scialpinismo. Con partenza dal centro Polifunzionale Rasin, dove è disponibile un ampio parcheggio, superando la pista dello sci di fondo, il percorso risale nel bosco di Fogarola fino a incrociare e seguire la strada di Fochin e arrivare in zona delle piste del comprensorio. L’ultimo tratto risale nel bosco in direzione del Monte Massuco, fin sopra il Ristoro Conca Bianca dove si incrociano le piste e si può intraprendere la discesa sulle piste di Isolaccia fino alla partenza della cabinovia da dove si ritorna facilmente a Rasin.
_L’INTERVISTA
Per andare più in profondità nell’iniziativa, abbiamo parlato con Marco Colombo, project manager di Società Multiservizi Alta Valle
Il progetto dei Stelvio Natural Skimo Trails possiamo definirlo molto coraggioso. Qual è la reazione degli scialpinisti che si definiscono più puri?
Non direi coraggioso, direi l’unico modo possibile. Se guardiamo al nostro territorio, quest’anno tra dicembre e gennaio non c’è stata alcuna possibilità di sciare fuori pista poiché ha nevicato davvero poco. Bisogna guardare in faccia alla realtà e vedere come il cambiamento climatico sta segnando i nostri inverni e accettare il fatto che se vogliamo continuare a praticare lo sport che ci piace, dobbiamo trovare altre vie. Sempre più, se anche riusciamo a risalire fuori pista, poi è necessario appoggiarci alle piste con neve preparata per poter ridiscendere. Oggi lo scoglio più difficile che stiamo cercando di superare è quello di far comprendere allo scialpinista che le piste preparate non sono “il nemico”, ma anzi possono permetterci di continuare ad andare con le pelli durante tutto l’inverno.
A che punto siamo del progetto e quanti sono i tracciati che avete identificato?
Parliamo di quattro percorsi, uno per ogni comprensorio: Santa Caterina, Oga, Bormio 2000 e a Isolaccia. I primi due, Santa Caterina e Oga, ricalcano dei percorsi già esistenti, anche se in realtà quello di Oga è stato rivisto da Bormio Skimo negli ultimi anni per non toccare le piste. La grande sfida è stata quella di creare un itinerario a Bormio 2000, il regno dello sci alpino. Le piste di Bormio, sia per il fatto che sono molto ripide e anche molto strette, erano assolutamente impossibili da praticare, tant’è che nessuno scialpinista si era mai avventurato su quei percorsi di Bormio, salvo rarissime occasioni. Siamo riusciti a dare vita a una risalita impegnativa, ma molto sfidante ed emozionante. Sul comprensorio di Val di Dentro invece c’è un percorso sul versante opposto con uno sviluppo abbastanza lungo, con un dislivello di circa 700 metri. A metà gennaio abbiamo fatto l’inaugurazione del nostro anno zero.
Cosa prevede questa prima fase?
Dal 23 gennaio, sono in programma quattro mattine di presentazione su invito, ognuna dedicata a un percorso con la volontà di raccontare alla gente del posto e agli appassionati delle seconde case la genesi di questo progetto. Intanto abbiamo piazzato la cartellonistica base che illustra gli itinerari e installato le colonnine di Artva Check alle partenze.
Come si accede ai tracciati?
Alla partenza di ogni percorso abbiamo posizionato una bacheca informativa con i dettagli e il regolamento. Scansionando un QR Code si accede alla pagina del tracciato dove si possono trovare, in tempo reale, le informazioni sulle condizioni attuali. Insieme alle Società Impianti stiamo definendo la possibilità di acquistare un biglietto che, oltre a dare l’accesso al percorso di risalita, garantisce la possibilità di prendere una cabinovia, dunque un arroccamento al giorno su uno dei quattro comprensori.
Se dovessi dirmi le parole chiave di questo progetto, quali sceglieresti?
Direi in primis collaborazione, poi sensibilizzazione e sostenibilità che terrei unite e infine necessità, ovvero il fatto che ci sia un bisogno di creare una soluzione per diversificare l’offerta e garantire a tutti la possibilità di svolgere l’attività sportiva che amano.
Avete coinvolto, oltre a istituzioni e impianti, anche altre aziende locali?
Assolutamente sì, a cominciare da Ski Trab, azienda che ci ha dato un supporto concreto fin da subito e ce ne darà in futuro. Con loro, per esempio, dal 13 al 16 marzo 2025 abbiamo organizzato la prima edizione della Ski Trab Academy. Un noleggio del territorio ci ha spalancato le porte per quanto riguarda una convenzione con i tracciati. Oltre a questo ci sono tante relazioni che vogliamo costruire.
Ci si può definire veri scialpinisti senza avere mai corso una grande classica?
Un agonista che ama il vero skialp, non può avere dubbi. Ma il movimento, per resistere, ha bisogno di più _ di Maurizio Torri
È ufficialmente iniziato l’inverno preolimpico, quello che di fatto ci porterà all’esordio tra gli sport a cinque cerchi. Questa importante vetrina per il movimento dovrà servire da trampolino di lancio per invertire il trend negativo delle ultime stagioni e riavvicinare sempre più appassionati alle grandi classiche in montagna. L’obiettivo dichiarato dovrà essere riportare gli atleti a confrontarsi su creste aeree, ripide salite e adrenaliniche discese in neve fresca. Non vi sono alternative. Il coltivare le sole discipline veloci in pista sarà la morte certa di questo sport.
PRIMO STEP, RICREARE LA BASE
L’innalzamento climatico, una gestione del movimento nazionale che nell’ultimo decennio non è certo stata lungimirante, la penuria di precipitazioni nevose a quote medio basse e il momento difficile che stanno vivendo le aziende del mondo outdoor invernale hanno letteralmente falcidiato una buona dose di gare storiche locali che servivano agli atleti per poi arrivare preparati ai grandi appuntamenti. La mancanza di obiettivi agonistici di media portata ha di riflesso dirottato quella che veniva definita la “pancia del gruppo” verso altre discipline invernali e anche per i big event stagionali il vecchio “sold out” di pettorali appare ora come un lontano miraggio.
RICOMINCIAMO DALLE NOTTURNE
Le garette non federali infrasettimanali sono state per molti anni fucina di talenti. Hanno formato i giovani, forgiato i motori dei grandi campioni e appassionato gli amatori. Il format era tanto semplice quanto vincente: una salita cronometrata post lavoro con premiazione e festa in rifugio. Quelle proposte in questo avvio di stagione hanno riscosso incoraggianti responsi, quindi ripartiamo da qui.
RIPENSIAMO EVENTI AL PASSO CON I TEMPI
Il momento congiunturale che stiamo vivendo, i costi iscrizioni e di trasferta sempre più elevati, le poche gare che non permettono una preparazione adeguata devono fare riflettere gli organizzatori. Se i concorrenti faticano a ritagliarsi il tempo per competizioni troppo estenuanti dal punto di vista fisico o spalmate su più giornate, andiamo loro incontro con nuovi format che risultino meno impegnativi e onerosi anche sotto l’aspetto economico. Lungo non è per forza sinonimo di bello. Anche un tracciato da 1600/2000 può risultare altamente tecnico, spettacolare extra emozionale se ben studiato.
TEAM 85, UN FORMAT DA RIPRENDERE
Se il pettorale può fare paura o non attrarre la massa, il progetto pilota proposto al Millet Tour du Rutor Extrême 2024 si è rilevato una
MAURIZIO TORRI
Giornalista freelance, fondatore del sito sportdimontagna.com, fotoreporter e consulente di comunicazione per alcuni degli eventi più iconici del settore trail, skyrunning e scialpinismo
scommessa vinta. “Team 85” si rifà simpaticamente alla larghezza degli sci da turismo, e aveva come mission avvicinare sempre più gente al fuoripista. Nella tappa domenicale del TdR, quella di Planaval, gli amatori sono partiti in piena autonomia alle prime luci dell’alba e hanno raggiunto la base del Ghiacciaio dello Château Blanc (2760 mt); 1250 mt up di full immersion nella natura incontaminata della Valgrisanche per seguire le fasi salienti della gara, ritirare il tagliandino “finisher”, aggiudicarsi un bel gadget messo in palio dallo sponsor tecnico della manifestazione e “tirare” delle splendide curve in discesa approfittando del percorso bonificato dalle guide. Una bella iniziativa che ha richiamato 250 sciatori e che verrà riproposta con format simili anche nelle altre tappe di La Grande Course.
ALCUNI OBIETTIVI DA NON PERDERE
Gennaio è da sempre tempo di prime sgasate e primi interessanti spunti, ma chi segue lo “skimo race” sa che la stagione deve ancora entrare nel vivo. In attesa della neve, quella vera, cominciamo a focalizzare gli obiettivi. Nel weekend del 21-22 febbraio andrà in scena la Transcavallo, una gara dolomitica per veri gourmet di scialpinismo. Un mix di creste e canali ricavati nella mitica Val Salatis e un’accoglienza che vi farà innamorare dell’Alpago; un’incontaminata vallata bellunese dove si sono scritte pagine importanti nella storia di questo sport. Dal 12 al 15 marzo in Francia andrà in scena la Pierra Menta. La storica kermesse del Beaufortain, con i suoi 10.000 metri di dislivello positivo tutti fuoripista, viene anche definito il Tour de France dello scialpinismo. Che siate agonisti o semplici amatori, questo è un evento da non perdere. Sabato 5 aprile spettacolo assicurato sulle montagne di confine tra Lombardia e Trentino con l’Adamello Ski Raid. Per il pubblico da alcuni anni a questa parte è stato predisposto un vero e proprio Ski Stadium all’uscita dalla cabinovia Paradiso. Anche chi non sa sciare ha così la possibilità di giungere alle porte del Pian di Neve e tifare in quota i propri beniamini. Gran finale il 26 aprile con il Trofeo Mezzalama, la maratona dei ghiacciai che quest’anno sarà finale di La Grande Course e prova unica di Campionato Mondiale Long Distance. Che dire, in questa gara mito, tradizione e leggenda sono un tutt’uno. Mezzalama è sinonimo di scialpinismo. Rappresenta la storia, il presente e il futuro del nostro sport. Da quest’anno la gara passerà dalla formula a tre elementi a coppie. Ecco un buon modo di quello che sopra veniva definito stare al “passo con i tempi”. Ottima scelta!
Bormio ospiterà le gare skialp di Milano Cortina 2026. Presenti sprint e staffetta, scartati individual e vertical. Tra sorprese e chiarimenti, facciamo il punto della situazione _ di Benedetta Bruni
Il momento si avvicina: i Giochi Invernali di Milano Cortina 2026 saranno i primi a includere lo scialpinismo nel programma olimpico. Allo Stelvio Ski Centre di Bormio verranno assegnate tre medaglie: il 19 febbraio quella dello sprint maschile e femminile, mentre sabato 21 febbraio la staffetta mista. In gara 36 atleti, 18 donne e 18 uomini – inizialmente erano previsti altri due titoli di individuale maschile e femminile, per un totale di 48 tra atleti e atlete, poi abbandonati. Un’occasione comunque importante, in termini di visibilità e raccolta fondi, per una disciplina di cui pochi sanno che gli azzurri si trovano spesso sul podio. Ripercorriamo la storia recente verso la qualificazione come sport olimpico.
COME SI DIVENTA SPORT OLIMPICO?
La premessa è avere una federazione internazionale – l’International Ski Mountaineering Federation (ISMF), in questo caso –, che a sua volta deve rispettare le regole del CIO e della Carta Olimpica, in particolare per la lotta al doping. In seguito, la disciplina deve dimostrare di essere sufficientemente diffusa in una o più aree geografiche. Tuttavia, è grazie a una flessibilità dell’Agenda Olimpica 2020 che il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici (OCOG) di Milano Cortina ha potuto candidare lo scialpinismo nel programma dell’edizione 2026, proposta accolta dal CIO già a luglio 2021. La prima apparizione dello skialp era avvenuta proprio nel 2020 ai Giochi Olimpici Giovanili Invernali di Losanna, e il suo successo è stato uno dei motivi a favore dell’ammissione a Milano Cortina 2026. Inoltre, è stata apprezzata la sua radicata storia e diffusione in Italia, tra le nazioni leader nello scialpinismo (a tal proposito nel 2024, secondo i dati dell’Osservatorio Italiano del Turismo Montano di JFC, la disciplina ha segnato un vertiginoso +68,7% di amatori rispetto al 2023 raggiungendo quota 183 mila praticanti), e un’importante crescita in Europa anche tra i non professionisti.
A CHE PUNTO SIAMO?
Il 1° novembre 2024 è partito il periodo di qualificazione per le Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026 e terminerà il 21 dicembre 2025. Per ottenere le quote, gli atleti avranno tre possibilità: i Campionati del mondo ISMF 2025, la ranking list della staffetta mista olimpica e la ranking list individuale dello sprint olimpico. Gli eventi che conteranno per queste due classifiche saranno le gare di Coppa del Mondo Sprint e Staffetta mista ISMF e i Campionati Mondiali ISMF 2025 Sprint e Staffetta Mista. La stagione della Coppa del Mondo prevede 9 appuntamenti in 8 Paesi differenti, con data finale a Tromsø, in Norvegia, dal 10 al 13 aprile. Il 22 e 23 febbraio si terrà il test event a Bormio, una data di “prova” per apprezzare le condizioni di gara alle Olimpiadi 2026. Dal 2 al 9 marzo, invece, a Morgins (Svizzera) vi saranno i Campionati del mondo 2025, dove verranno assegnate le quote olimpiche direttamente in base al piazzamento in classifica: quattro (due uomini e due donne) nella staffetta mista, due nella sprint femminile e due nella sprint maschile. In questo calendario piuttosto fitto di gare, che lascia agli atleti poco tempo di recupero, l’Italia del presidente FISI Flavio Rota ha deciso di non partecipare alla trasferta di gennaio in Azerbaijan voluta dall’ISMF e subentrata solo dopo la rinuncia a una gara da parte di Courchevel. La tappa è stata infatti giudicata troppo onerosa in termini di tempo e denaro perché appunto non adeguatamente preventivata. Una decisione tuttavia non appoggiata dagli altri Paesi, che con molta probabilità si sono lasciati ingolosire da un evento libero dalle presenze ingombranti degli atleti italiani. Resterà da vedere con le prossime gare se gli azzurri riusciranno a recuperare posizioni in classifica e punti utili alla qualificazione olimpica.
MARGINI DI MIGLIORAMENTO
Sull’esclusione delle categorie individual e vertical non sono mancate le polemiche. C’è chi lamenta la promozione di uno scialpinismo “non autentico” a favore di una dimensione più adatta alla televisione, limitata a una manciata di minuti come lo sprint. D’altra parte, agli occhi del CIO deve trattarsi di un format più sicuro e al riparo dalle valanghe, nonché circoscritto in un comprensorio più contenuto e facile da coprire a livello mediatico. Un altro tema è che il calendario pre-olimpionico si accavalla con le Grandi Classiche –nello specifico la Pierra Menta, l’Adamello Ski Raid e la Transcavallo. Un colpo basso di cui anche i nostri sportivi non hanno celato il malcontento. Insomma, come è successo con l’arrampicata sportiva a Tokyo nel 2020 e in un certo senso anche a Parigi nel 2024, una giusta definizione delle categorie diventa fondamentale per mostrare la vera essenza di uno sport. Non solo per gli spettatori, che avrebbero potuto scoprire lo scialpinismo nella sua forma più spettacolare e ambientale (elemento tutt’altro che trascurabile); ma anche per gli atleti, che ora dovranno fare i conti con l’adeguamento a un’altra categoria per essere ammessi alle Olimpiadi.
Panorama Diffusion ha annunciato l’inserimento nel proprio portafoglio del prestigioso marchio Majesty e, parallelamente, cesserà la distribuzione del marchio di sci Kästle
A partire dal 1° gennaio 2025, Panorama Diffusion ha cessato la distribuzione del marchio di sci Kästle per il mercato italiano. La decisione, presa di comune accordo con l’azienda austriaca, mira a supportare Kästle nella riorganizzazione della distribuzione in Italia. Parallelamente, Panorama Diffusion annuncia l’inserimento nel proprio portafoglio del prestigioso marchio Majesty, fondato nel 2007 da Janusz Borowiec, un’azienda indipendente nata nei Monti Tatra (confine naturale tra la Slovacchia e la Polonia) e guidata da sciatori appassionati, nota per l’innovazione e il design ispirato all’arte. È nato come brand focalizzato sul freeski ma, grazie a una rapida evoluzione, ha ampliato il proprio orizzonte, concentrandosi sui segmenti freeride e scialpinismo, che oggi rappresentano il cuore della sua offerta. I loro sci, realizzati a mano, sono progettati per avventurieri e appassionati di sport invernali di alto livello. Il brand offre una gamma completa di sci pensata per soddisfare le esigenze di ogni sciatore. I loro modelli spaziano dagli sci all-mountain per
“Majesty rappresenta l’eccellenza nell’innovazione e nel design, unendo artigianalità, sostenibilità e performance straordinarie. È un’ispirazione per chi cerca leggerezza, versatilità e controllo in ogni discesa. La loro capacità di coniugare tecnologia avanzata e design ispirato all’arte ci rende orgogliosi di portare in Italia i loro prodotti”
massima versatilità su ogni tipo di terreno, agli sci freeride progettati per affrontare le discese più impegnative in neve fresca, fino agli sci da scialpinismo, leggeri e performanti per chi cerca l’avventura in alta quota. Inoltre, Majesty produce anche sci freestyle, ideali per il park e il divertimento, dimostrando un’attenzione particolare al mondo dei rider più giovani e creativi. Majesty si distingue inoltre per il suo forte impegno verso la sostenibilità, utilizzando materiali e processi produttivi rispettosi dell’ambiente.
Ultraleggero e versatile, questo sci all-mountain con rocker e costruzione full carbon è progettato per affrontare ogni tipo di terreno. Grazie alla costruzione full carbon con fibre biaxiali orientate a 0°, 30° e 45°, Majesty garantisce flessibilità ottimale senza perdere rigidità o reattività. Le fibre Carbon-Kevlar migliorano torsionalità e sensibilità, offrendo agli sciatori prestazioni elevate e leggerezza senza precedenti. Superwolf Carbon è ideale per chi cerca uno sci versatile e performante su tutti i terreni.
Progettato per affrontare qualsiasi condizione di neve, questo sci offre una reattività dinamica e una stabilità senza pari, anche nei terreni più impegnativi. La costruzione full carbon ultraleggera, con fibre biaxiali orientate a 0°, 30° e 45°, garantisce flessibilità, rigidità e reattività ottimali, mentre le fibre Carbon-Kevlar migliorano la torsionalità e la sensibilità. Il Vanguard 108 rappresenta il futuro del free touring tecnico, offrendo prestazioni elevate e versatilità per spingersi sempre oltre.
Entrambi i modelli si distinguono per la costruzione full carbon, la più esclusiva e leggera di Majesty. Il carbonio biaxiale consente di personalizzare l’orientamento delle fibre (0°, 30° e 45°), migliorando flessibilità e torsionalità senza compromettere la rigidità o la reattività. La combinazione con fibre di carbonio-Kevlar aumenta ulteriormente la stabilità e l’affidabilità, offrendo una sensazione di controllo superiore rispetto agli sci tradizionali.
LO SCI RESPONSABILE DI ATOMIC LE NOVITÀ NEL CUORE
Atomic Backland 89 SL è uno sci leggero ed efficiente in salita, affidabile e stabile con un ottimo galleggiamento in discesa. Come risultato da una valutazione scientifica del ciclo di vita, l’uso di una maggior quantità di legno di pioppo e una minor quantità di fibra di vetro e resina, nonché un sidewall a basso impatto ambientale, riducono del 30% le emissioni di CO₂ equivalenti dovute ai materiali (rispetto al Backland 85 del 2021). La punta HRZN 3D aumenta la superficie per favorire il galleggiamento nella neve fresca e offrire più maneggevolezza in condizioni variabili. Il profilo AllTerrain con legno naturale e fibra di vetro in nuove proporzioni ottimizza lo sci, sia in fase di salita che in discesa sulle superfici innevate più dure. Il Carbon Backbone aggiunge rigidità, mentre il nucleo in pioppo/ carrubo mantiene lo sci leggero e agile. L’All Mountain Rocker e un profilo più ampio da 89 mm consentono la massima adattabilità a qualsiasi tipo di terreno. Completano l’assetto da scialpinismo le pelli Atomic PreFit.
Amer Sports - 0422.5291 - amersports-italy@amersports.com
DEGLI ZERO G DI BLIZZARD
Blizzard celebra il decimo anniversario degli Zero G rendendoli ancora più leggeri e orientati alla discesa, soddisfando le esigenze di versatilità su tutti i terreni, controllo su sezioni ghiacciate, maneggevolezza fluida e peso minimo per le salite. Il nuovo Trueblend Tour Woodcore integra, alla tradizionale costruzione in legno di Paulownia, un legno più strutturato come il pioppo. Un centro robusto migliora la tenuta di spigolo, una punta più morbida si adatta a condizioni di neve variabili, e una coda di supporto infonde la giusta sicurezza anche su terreni difficili. Inoltre, per una resistenza eccezionale e un controllo più fluido, lo Zero G incorpora nell’anima in legno un inserto in frassino che fornisce rigidità torsionale e trasmissione di potenza dove e più necessario. Questa innovazione è in linea con l’impegno di Blizzard alla sostenibilità. I nuovi sci della collezione Zero G presentano basi e fianchi realizzati con materiali riciclati, così come inserti in punta derivati da componenti riciclati attraverso il programma Recycle Your Boots di Tecnica.
Tecnica Group - 0422.8841 - info@tecnicagroup.com
La nuova linea Alp Tracks di Movement riunisce il top di gamma dello scialpinismo ultraleggero. Quattro modelli costruiti in carbonio agili in salita e sicuri in discesa
Con la linea Alp Tracks, Movement presenta il suo top di gamma dello scialpinismo ultraleggero. Un concentrato di tecnologia, materiali selezionati secondo rigidi criteri di peso per una libertà di movimento illimitata. Progettati per chi cerca l’emozione di raggiungere le vette con una precisione senza pari, questi sci sono realizzati con materiali pregiati. La costruzione, interamente in carbonio, stabilisce un nuovo standard di prestazioni, assicurando che ogni passo venga compiuto con la massima efficienza e agilità. Gli sci della linea sono una testimonianza di qualità senza compromessi.
ALP TRACKS 85
Formidabile scalatore e grande discesista, ultraleggero e ultraefficiente, questo sci full carbon con anima in paulownia appositamente selezionata incoraggia ad andare in alta montagna con la prospettiva di una discesa controllata.
ALP TRACKS 90
L’Alp Tracks 90 è un notevole scalatore con un’eccezionale sciabi-
lità. Costruzione sidewall, rocker anteriore, talloniera sicura e forma atletica, per andare in montagna con sci manovrabili nei percorsi stretti, affilati sulla neve dura, molto confortevoli sulla neve battuta e fresca. Incarna perfettamente la nuova esperienza di sci Alp Tracks.
ALP TRACKS 95
95 mm di carbonio pieno sotto i piedi, unisce leggerezza e piacere sulle piste. La costruzione dei fianchi, il rocker anteriore, la coda sicura e la forma atletica offrono sicurezza per le escursioni in salita e uno sci affamato di neve per le discese.
ALP TRACKS 98
L’Alp Tracks 98 combina l’assoluta leggerezza e tecnicità della serie Alp Tracks con uno spirito freeride. La punta lunga e il leggero rocker della coda gli conferiscono un ottimo comportamento nella neve profonda, mentre la costruzione in carbonio garantisce un’eccellente aderenza sui terreni più impegnativi.
Boardcore srl - 02.69017189 - info@boardcore.it
Leggerezza, affidabilità, soprattutto divertimento: questa l’anima del nuovo Mistico.2 di Ski Trab, che abbina un flex dalle estremità più sostenute a un peso esiguo per una sensazione di libertà in discesa
Premiato a Prowinter 2025 come miglior sci da alpinismo, il nuovo Mistico.2 di Ski Trab rappresenta un progresso nello sviluppo di prodotti sempre più leggeri e avanzati, in grado di offrire prestazioni elevate e una lunga durabilità. Largo 90 mm sotto al piede e dal peso di 1 kg nelle misure centrali, questo sci è ancora più divertente e affidabile in discesa, grazie alla redistribuzione del flex con estremità più sostenute e centro più morbido. Invariate le geometrie, tutte le innovazioni riguardano la struttura. I principali punti di forza del nuovo Mistico.2 si articolano su tre livelli.
I PUNTI DI FORZA
- Tecnologia a 14 strati:
un’alta stratificazione che combina la solidità della costruzione a sandwich interno con la chiusura a doppio strato di composito tipo cap per maggiore leggerezza.
- Nuova costruzione dell’anima: realizzata con un mix di legni resistenti e leggeri, al cui interno è inserito un elemento alveolare in aramide. L’innovazione tecnologica e la ricerca sui materiali hanno permesso di ridurre ulteriormente lo spessore del frassino e il peso dell’anima, migliorando le prestazioni dello sci.
- Tessuti compositi secchi: l’utilizzo dei tessuti in fibra di carbonio/basalto/vetro non pre-impregnati offre una distribuzione mirata delle fibre, ottenendo così una struttura leggera ad alta resistenza.
LA GAMMA LIGHT PRO TOURING
Composta da Mistico.2, Magico.2 e Maestro.2, la gamma Light Pro Touring è l’unica sul mercato a utilizzare un’anima interna composta da frassino (700 kg/m³), legno leggero (300 kg/ m³) e alveolare (70 kg/m³). Questo mix consente di ottimizzare la costruzione, combinando forza e stabilità dove necessario, leggerezza dove possibile e flessibilità dove richiesto. Da qui la vera unicità di Ski Trab: una falegnameria artigianale dotata di macchinari moderni e, soprattutto, di artigiani che curano ogni sci passo dopo passo. Ogni anima è numerata e abbinata fin dall’origine a legni della stessa selezione, come avviene dal 1946.
Ski Trab - 0342.901650 - info@skitrab.com
IL GIUSTO BILANCIAMENTO DI ZAG
Lo ZAG Ubac 89 è lo sci per gli skialper che cercano un equilibrio tra leggerezza, maneggevolezza e prestazioni. Con un profilo da 89 mm sotto il piede, questo modello garantisce efficienza e facilità nelle salite, e controllo e precisione in discesa. Combina un’anima in legno di paulownia, che riduce il peso mantenendo un’ottima reattività, con rinforzi in fibre di carbonio e vetro multiassiali, che assicurano rigidità torsionale e stabilità anche su terreni variabili. Una piastra in fenolo aiuta ad assorbire le vibrazioni, migliorando la sciabilità su neve compatta o crostosa. Grazie al doppio rocker e ai suoi cinque punti di contatto, lo ZAG Ubac 89 è reattivo nei cambi di direzione e intuitivo da condurre. Questa caratteristica lo rende ideale per affrontare sezioni tecniche, discese sinuose e terreni misti con sicurezza e fluidità.
FREERIDE PARADISE CON AGENT 1 DI FACTION
Il claim di questo sci è “Mentre la folla è concentrata sulle discese, voi andate nella direzione opposta alla ricerca delle vostre avventure”. Il modello Agent 1 ha infatti una forma progressiva, un’anima in legno Karuba e un’armatura in carbonio per rendere le salite un gioco da ragazzi e le discese un vero e proprio sogno. Abile in qualsiasi contesto e condizione, l’Agent 1 è l’attrezzo ideale per esplorare i margini, fuori dai sentieri battuti.
RAGGIO I 19 m
FLEX I 7
PESO I 1.490 g
ANIMA I Karuba
BORDI I XL da 2,5 mm
TRAMA I in carbonio integrale SCIANCRATURA I ellittica
PAGODA TOUR CFL: LIGHT, STEADY, DPS
Gli sci Pagoda Tour CFL di DPS sono sinonimo di prestazioni nello sci backcountry. L’esclusivo Carbon + Flax Laminate (CFL) intreccia fibre organiche di lino all’interno di una struttura in puro carbonio, le cui fibre longitudinali rendono lo sci energico e forte anche se leggero. Ciò aiuta a ridurre le vibrazioni torsionali, garantendo una guida fluida anche su neve dura. Il nuovo laminato in carbonio e lino garantisce una stabilità e una sospensione superiori, favorendo una guida reattiva su qualsiasi terreno. La forma dello sci è pensata per offrire performance e affidabilità. Sebbene i Carbon Pagoda Tour CFL 90 siano i più stretti della linea, questi eccellono in una varietà di condizioni differenti, rendendoli la scelta di punta come sci leggeri e ultra capaci.
Outback ‘97 - 035.361103 - info@outback.it
PHANTOM GLIDE, L’ALLEATO INVISIBILE
Phantom Glide è un trattamento della soletta per manente ad alte prestazioni per sci e snowboard che aumenta l’idrofobicità e migliora lo scivolamento in diverse condizioni di neve. Può essere venduto in singolo, come miglioria di un prodotto esistente, o usato per garantire una costante performance ad attrezzature da noleggio o sci demo. Phantom Glide non è una sciolina: di fatto, la sua differenza rispetto a quelle tradizionali è che queste ultime non sono permanenti. Si tratta infatti di una soluzione di scivolamento temporanea che funziona solo rivestendo lo strato superiore della base. Dopo poche uscite, la sciolina tradizionale si consuma e le prestazioni di scivolamento diminuiscono. Phantom Glide, oltre ad aver bisogno di un’unica applicazione per garantirne la permanenza, è anche un prodotto sostenibile e privo di PFAS.
NIVA mette in contatto climber e skier in base alle loro preferenze, esperienze e location, potenziando e migliorando le possibilità di vivere le proprie passioni verticali
“Like Tinder, simply for climbers and skiers”. Questo è il claim di NIVA, che si presenta come una piattaforma intuitiva e facile da usare, creata appositamente per gli amanti del verticale e scialpinisti che desiderano trovare nuovi compagni di avventura e organizzare le loro escursioni in modo rapido e semplice. Grazie a un sistema di matching avanzato, questa app offre uno spazio unico dove risparmiare tempo, costruire relazioni e vivere la loro passione in modo sicuro e coinvolgente.
COME FUNZIONA?
NIVA permette agli utenti di “matchare” facilmente con altri appassionati, selezionando compagni in base alle competenze, alle esperienze, alle preferenze di stile di arrampicata (boulder, lead o trad) o sci (alpino, touring, freeride) e alla location. Il tutto grazie a informazioni dettagliate condivise dagli utenti, che contribuiscono a rafforzare l’affidabilità dei profili e a favorire la creazione di un ambiente di fiducia all’interno della community. Inoltre, gli utenti possono organizzare le proprie avventure creando eventi o partecipando a quelli già organizzati da altri climber o dai partner di NIVA, che includono festival come Skimofestival.
L’OBIETTIVO: UNA PIATTAFORMA PER L’OUTDOOR
NIVA è nata dall’esplosione dell’arrampicata e dalle esperienze personali dei suoi fondatori. Tuttavia, la sua visione a lungo termine è molto più ambiziosa. L’obiettivo finale di NIVA è diventare una piattaforma di matching per tutte le attività outdoor, puntando su due aspetti chiave: la socialità, che permette di instaurare fiducia tra gli utenti, e la relazione con l’ambiente naturale.
Outback ‘97 - 035.361103 - info@outback.it
Con la piattaforma Kilo, La Sportiva propone due modelli, per la stagione attuale e la FW 25-26, in grado di offrire le migliori prestazioni in salita e in discesa. Lo scialpinista non dovrà più arrendersi a compromessi
C’è un dilemma che affligge da sempre gli scialpinisti quando devono scegliere uno scarpone da scialpinismo: meglio un due ganci o un quattro ganci? E quindi meglio risparmiare fatica in salita o potersi godere in sicurezza la discesa? Con la piattaforma Kilo, dapprima con il primo modello presentato per la collezione attuale e poi con Kilo XTR che sarà nel mercato a partire dalla prossima FW 25-26, La Sportiva toglie ogni dubbio e offre un prodotto che non vuole essere un compromesso, ma il miglior bilanciamento tra le due alternative.
Kilo rappresenta per La Sportiva un punto di rinascita dal punto di vista dello scafo, dei volumi e del fit. Con la piattaforma Kilo il brand ha aperto un nuovo segmento che è quello del light touring, un settore che negli ultimi anni, a partire dal post-Covid, ha visto un’esplosione. “Siamo partiti dalle nostre origini e dal mondo in cui siamo più autentici, il mountaneering, e qui abbiamo deciso di inserire la nuova concezione di fit con un prodotto che offre il massimo bilanciamento tra camminabilità e performance” ci aveva dichiarato Davide Brugnoli, Ski Mountaineering e Hardgoods Product Manager di La Sportiva alla presentazione di Kilo al Passo del Tonale nel gennaio 2024.
Rispetto al suo target ci aveva raccontato che “Con Kilo, offriamo un prodotto per effettuare gite di scialpinismo lunghe anche
KILO FW 24-25
La prima versione di Kilo è attualmente sul mercato e racchiude in soli 1.000 grammi il perfetto bilanciamento tra due requisiti fondamentali durante le avventure scialpinistiche: una salita agile e con fortevole e una discesa fluida, piacevole e sicura. Si tratta del risul tato di un lavoro minuzioso di ricerca di materiali all’avanguardia, che oggi permette al brand di introdurre sul mercato un prodotto concorrenziale che funge da apripista in un nuovo progetto di svilup po per il marchio.
SCAFO E GAMBETTO
Grilamid Bio Based LF Carbon: innovativo materiale composito sviluppato ad hoc, consente di avere grandissima rigidità minimizzando il peso. Nello scafo, le nervature extra nei punti di maggior sollecitazione garantiscono robustezza, affidabilità e prestazioni. Nel gambetto, questo materiale aiuta a supportare la spinta in discesa Force Closure System: innovativo sistema di chiusura dello scafo, consente di mantenere grande comfort in salita e la massima precisione in discesa Tilt-Lock Lite Ski/walk system: meccanismo ski-walk facile da azionare anche nelle condizioni climatiche peggiori e con l’utilizzo dei guanti Force Power Buckle: extra supporto garantito da questa fascia micro-regolabile nelle fasi di maggior spinta in discesa WarmSole Platform: soletta interna in poliuretano isolante. Evita il contatto diretto del piede con lo scafo interno, permettendo di avere un miglior comfort e un perfetto isolamento termico
su terreni molto tecnici, dove ci sono diversi cambi di assetto, pendii più o meno ripidi, zone di ghiaccio che prevedono l’uso di ramponi e piccozze o sessioni di camminata su roccia per raggiungere la quota neve. Allo stesso tempo vogliamo andare a coprire tutta quella fetta di mercato del light touring che pratica lo scialpinismo invernale come una forma di allenamento, in vista magari della stagione estiva di gare come quelle di trail running, che risale anche la pista e che in La Sportiva abbiamo identificato come il “fitter”.
E rispetto all’intuitività di utilizzo, diventata per La Sportiva una missione importante nell’ideazione di ogni nuovo prodotto: “Negli anni abbiamo effettuato diverse ricerche sul fit selettivo dei nostri prodotti. Spesso i risultati hanno superato la performance a sacrificio del comfort. Sappiamo che in un mondo come lo skialp, in cui a volte si sale anche per ore, questo è un compromesso che si fa fatica ad accettare. Pertanto certe soluzioni innovative, seppur in grado di cambiare l’esperienza dell’utente, hanno portato complessità. Kilo rappresenta il giro di boa: non abbiamo voluto qui fare nulla che non fosse la massima espressione della facilità d’uso. Volevamo azzerare la curva di apprendimento del consumatore finale per aiutare anche i negozianti in fase di vendita. La complessità non esisterà più e quanto raggiunto con Kilo si ripercuoterà sul resto della gamma”.
SCARPETTA INTERNA
O2 KILO Liner: scarpetta termoformabile disegnata in modo specifico per ottenere il minimo peso assicurando termicità e supporto. Morbida, ergonomica, grazie agli spessori variabili e ai materiali differenziati assicura grande comfort e prestazioni
PESO
In taglia 26.5 uomo, Kilo pesa esattamente 1.000 g
SUOLA E COMPATIBILITÀ ATTACCHI
FriXion Wave Alpine: suola extra leggera che garantisce il miglior grip su neve e roccia con extra protezione dello scafo nella fascia centrale
La stagione FW 25/26 segna un punto di svolta nel settore dello scialpinismo all’interno del quale l’azienda trentina consolida la propria presenza nel mondo del touring con l’arrivo di Kilo XTR che si affianca al modello Kilo, introdotto nella collezione FW 24. Questo scarpone rappresenta il risultato di un lungo processo di ricerca e sviluppo di materiali all’avanguardia e la conseguenza di importanti investimenti che La Sportiva ha destinato in una disciplina in costante crescita e con una domanda sempre più elevata di prodotti leggeri e performanti.
Questa seconda versione mantiene la grande naturalezza in camminata introdotta con Kilo ed eleva il divertimento in discesa. Lo scarpone annulla qualsiasi compromesso tra la ricerca di leggerezza e supporto durante le avventure sulla neve e risponde alla necessità di offrire un’alternativa per tutti coloro che vedono nel downhill l’apice del divertimento scialpinistico. Progettato per garantire un passaggio fluido e intuitivo nelle rispettive fasi di Step-In, Walk e Ski, Kilo XTR racchiude in soli 1.190 g un concentrato di innovazione e versatilità per un piacere puro di sciata.
• Meccanismo Tilt-Lock Lite: facile da utilizzare anche con i guanti per transizioni fluide
• Escursione del gambetto di 90°: permette di indossarli e sfilarli senza problemi
• Ampio range di movimento in modalità Walk: aiuta a guadagnare metri di dislivello con il massimo comfort e il minor consumo di energia
• Scafo Grilamid Bio Based LF Carbon ultra-robusto: scarpetta che sostiene il piede e linguetta super flessibile. Fanno aderire perfettamente al piede lo scarpone in modalità Ski
_PROWINTER AWARD 2025
La Sportiva ha vinto il premio Prowinter FW 25 con il nuovissimo e innovativo scarpone da touring Kilo XTR, nella categoria “Scarponi da scialpinismo”
Il riconoscimento è stato consegnato all’azienda della Val di Fiemme nel corso di lunedì 13 gennaio a Prowinter 2025, fiera b2b in cui aziende produttrici e rivenditori all’ingrosso di prodotti per gli sport invernali e per l’outdoor presentano le ultime novità a tutti gli stakeholder interessati.
LA MOTIVAZIONE DELLA GIURIA:
“Premiamo questo prodotto per la sua versatilità. Pensato infatti per eccellere sia in salita che in discesa, questo scarpone combina leggerezza e rigidità garantendo prestazioni elevate senza compromettere i volumi contenuti tipici dello scialpinismo”.
Davide Brugnoli, ski mountaineering e hardgoods product manager di La Sportiva ha dichiarato: “Come team marketing e R&D siamo molto soddisfatti di questo nuovo traguardo. Dopo il riconoscimento di Light Boot of the Year 2024 e diversi Award sul mercato americano ricevuti per Kilo sulla stagione FW 24, oggi, anche grazie a questo premio, abbiamo la conferma definitiva dell’interesse che la industry ha nei confronti di questo nuovo capitolo di La Sportiva nel mondo dello scialpinismo”.
La Sportiva - 0462.57080
DALBELLO COMBINA IL MEGLIO DEL TOURING E DEL FREERIDE
Lo scarpone da scialpinismo Dalbello Quantum Free Pro è il modello di fascia alta per tutti gli esperti di backcountry touring che non vogliono sacrificare le prestazioni e la maneggevolezza sia in salita che in discesa. Lo scarpone con flex 130 combina il meglio del touring e del freeride. La scarpetta IF Touring PRO riprogettata presenta la tecnologia Dalbello PuRE (Polyuranthrope Recycled Enforcement) in tre parti per una trasmissione più efficiente della potenza allo scafo, una presa salda sul tallone e un comfort eccezionale. Il sistema di allacciatura su tutta la lunghezza e la linguetta in memory foam si adattano a ogni forma di piede per garantire aderenza individuale e una calzata perfetta. L’innovativa struttura a scafo incollato in due parti garantisce un peso complessivo ridotto (1.300 g) e un’elevata rigidità. In combinazione con il gambetto extra Dual Link, si ottiene una trasmissione più diretta degli impulsi di controllo per la discesa e una sufficiente libertà di movimento in salita. Quantum Free Pro è dotato di una suola Vibram a doppia densità, che fa contatto con il terreno e con l’attacco, combinando una migliore aderenza senza perdita di potenza durante le discese grazie a due tipi di gomma di diversa durezza.
Dalbello - 0423.55642 - info@dalbello.it
POTENZA E CONTROLLO CON SALOMON
Progettati per affrontare con padronanza qualsiasi risalita e supportare l’attacco di ogni discesa, gli Shift Alpha BOA 130 di Salomon sono autentici scarponi da freeride/skialp con funzionalità per lo sci alpino. Il FreeSpine collega gambetto e scafo migliorando la potenza e il controllo, mentre l’Exobelt e il BOA Fit System garantiscono una calzata precisa e micro-regolabile, pensata per dare il meglio nelle condizioni più difficili. Lo scafo è in poliuretano per un avvolgimento perfetto del piede e buona trasmissione della potenza. La suola degli scarponi presenta un componente Contagrip tra la punta e il tallone che, unitamente ai GripWalk pads, migliora l’aderenza su terreni impegnativi. Grazie al processo Custom Shell HD è possibile personalizzare la parte inferiore dello scafo dello scarpone in soli 10 minuti. Il meccanismo Twinlock, sistema SkiWalk e FreeSpine rivisitato, offre grande ampiezza di movimento e un flex progressivo da sci alpino. Il PowerWedge, infine, è un piccolo inserto presente nel FreeSpine che aumenta l’ampiezza di movimento quando il meccanismo è sbloccato e migliora la trasmissione della potenza quando è bloccato.
Amer Sports - 0422.5291 - amersports-italy@amersports-com
BLACKLIGHT DI DYNAFIT: LA SEMPLICITÀ DELLA PERFORMANCE
Blacklight detta nuovi standard nel segmento speed con un al peso ridotto e prestazioni eccezionali in discesa. Lo scarpone calza con precisione grazie al sistema collaudato e brevettato Dynafit Hoji Lock, che collega il gambetto e lo scafo all’interno e permette di passare con semplicità da uphill a downhill con un unico movimento della mano. Contribuiscono a una sensazione di comodità anche il cinturino Ultra Lock Strap, che consente di regolare con sensibilità la calzata sul gambetto, e la nuova ghetta Tech Gaiter. Questa protegge dal freddo e dall’umidità durante le escursioni in alta montagna e, insieme alla scarpetta Dynafitter 5, garantisce comfort elevato. La versione da donna dello scarpone è stata adattata all’anatomia femminile e offre le stesse caratteristiche di alto livello. I modelli possono essere utilizzati insieme agli attacchi speed Blacklight Pro+.
- 0471.242900 - dynafit.it
ALTE PRESTAZIONI IN DISCESA, IN PISTA E FUORI PISTA CON 4-QUATTRO PRO DI SCARPA
Sviluppato con un team d’eccellenza, questo scarpone soddisfa le richieste dei freerider più esigenti. Perfetto per coloro che possono affrontare qualsiasi dislivello in salita e che vogliono sfidare a tutta velocità le linee più ripide ed impegnative con sci oltre i 100 mm sotto i piedi. Per proiettarlo nel mondo del freeride è stato dotato di un nuovo gambetto con rilevanti modifiche tecniche ed estetiche, oltre al rivoluzionario Secure Speed Lock 4, l’innovativo meccanismo in alluminio con doppio sistema di chiusura che garantisce il blocco in posizione ski anche ad alte velocità, forti impatti e condizioni estreme. Scarpone interamente PVC free, soddisfa elevati standard di sostenibilità grazie allo scafo, al gambetto in Pebax Rnew, e al footbed Ortholite, realizzato in materiali riciclati. Il peso ridotto all’osso rende il 4-QUATTRO PRO tra gli scarponi da freeride più performanti e leggeri sul mercato.
PESO I 1.555 g
PESO I 1.140 g
ESCURSIONE DEL GAMBETTO I 70°
BURTON E G3: LA SINTESI TRA PERFORMANCE E AFFIDABILITÀ
Le Burton x G3 Universal Splitboard Skins portano le avventure in backcountry a un nuovo livello, unendo l’innovazione di Burton con l’esperienza tecnica di G3. Realizzate con fibra sintetica universale, queste pelli offrono un ottimo connubio tra aderenza e scorrevolezza, garantendo prestazioni elevate in tutte le condizioni di neve. La versatilità è uno dei loro punti di forza: basta adattarle alla larghezza della propria splitboard utilizzando lo strumento di rifinitura slick incluso. Affidabili e facili da utilizzare, le pelli Burton x G3 assicurano una salita fluida e senza interruzioni. Il design intuitivo è pensato per splitboarder di ogni livello, che cercano un prodotto duraturo e performante per affrontare le sfide del backcountry con sicurezza e comodità. La scelta ideale per chi desidera esplorare i confini della montagna con un equipaggiamento che non scende a compromessi.
B-Factory - 039.9193830 - info@b-factory.it
PRONTI PER L’AVVENTURA CON LE PELLI TOUR PRO EXPEDITION DI POMOCA
Progettata per spedizioni montane impegnative, la pelle Tour Pro Expedition di Pomoca a doppia composizione offre una scorrevolezza eccezionale grazie alla tecnologia Glide Pro e a una presa controllata per via della tecnologia Edge Grip. È composta per il 65% da mohair e per il 35% da nylon e formula Pomoca. Questo prodotto del segmento long tour presenta un glide di 195 kcal/h e un grip di 54/cm2. La fase di preparazione di una pelle autoadesiva, prima dell’applicazione sugli sci, può essere molto lunga e richiedere competenze tecniche. Per questo, il reparto innovazione Pomoca ha sviluppato il concetto ready2climb che permette di preparare la propria pelle senza dover ricorrere a un’attrezzatura specifica. Grazie alla nuova staffa Click Lock, questa può essere utilizzata con qualsiasi tipo di sci.
Per la stagione FW 25/26, Kohla rinnova le pelli: grafiche riviste, nuova combinazione di fibre e l’immancabile marchio “Brutal Local” che identifica l’impegno per una catena di valore sostenibile
A partire dalla collezione FW 25/26, Kohla rivede le grafiche delle pelli per un design più identitario e riconoscibile. Tutte le Vertical Glide & Pro sono realizzate al 65/35% misto mohair-sintetico, una miscela robusta e duratura, mentre le Alpinist Free & Pro sono in mohair al 100%, una fibra naturale dall’elevata leggerezza che offre sciabilità e aderenza ottimali sui terreni più disparati. Le pelli presentano inoltre uno strato intermedio specializzato 100% impermeabile che lega l’adesivo alla pelle per fornire una sensazione di fluidità. Infine, la Smart Glue Technology, l’innovativo adesivo Kohla, garantisce aderenza costante anche dopo ripetute applicazioni e rimozioni a basse temperature. Tutte le pelli sono “Brutal Local”: ciò significa che il brand si impegna a garantire prodotti realizzati quasi interamente in Austria, con una catena di fornitura 100% tracciabile, massimi standard di produzione, che siano disponibili tutto l’anno e creino posti di lavoro stabili nella regione.
IL MARCHIO BRUTAL LOCAL
Tutte le pelli sono “Brutal Local”: ciò significa che il brand garantisce prodotti tirolesi autentici che soddisfano gli standard più elevati e una catena di valore sostenibile. Oltre l’80% degli articoli Kohla sono infatti sviluppati, testati e prodotti in Tirolo, con un chiaro impegno per la trasparenza dell’origine.
Cosa definisce un prodotto con il marchio Brutal Local?
• CREAZIONE DEL 90% DEL VALORE IN AUSTRIA: quasi tutto il prodotto è realizzato nella regione.
• CATENA DI FORNITURA 100% TRACCIABILE: ogni componente è completamente tracciabile.
• MASSIMI STANDARD DI PRODUZIONE: qualità su cui si può contare.
• NOS (NEVER OUT OF STOCK): disponibilità tutto l’anno.
• POSTI DI LAVORO A TEMPO PIENO TUTTO L’ANNO: creiamo posti di lavoro sicuri nella regione.
Khroma Kinetic è la linea di Rab che punta in alto: protezione, libertà di movimento, tecnologie d’avanguardia. L’essenziale per lo skialper che si trova ad affrontare diversi terreni e condizioni climatiche nella stessa uscita
La linea Khroma Kinetic di Rab rappresenta un’innovazione di punta nel campo dell’abbigliamento tecnico per lo scialpinismo e le attività in montagna. Combinando materiali di alta qualità con tecnologie avanzate, questa gamma offre prestazioni eccellenti in termini di protezione, comfort e libertà di movimento. Il cuore della linea è il tessuto Proflex, una membrana a tre strati che riesce a coniugare caratteristiche apparentemente opposte: impermeabilità e traspirabilità. Questo rende i capi Khroma Kinetic perfetti per affrontare ascese impegnative e discese tecniche, garantendo protezione contro neve, pioggia e vento, ma anche una gestione ottimale dell’umidità interna durante le fasi più intense dell’attività. Progettata per gli amanti dello skialp, questa linea si distingue per un design pratico e funzionale, con tasche spaziose e aperture di ventilazione pensate per soddisfare le necessità degli appassionati. Con Khroma Kinetic, Rab ha creato una linea che va oltre la semplice protezione dagli elementi: ogni capo è pensato per ottimizzare l’esperienza outdoor, unendo comfort, prestazioni e un design che non lascia nulla al caso.
KHROMA KINETIC JACKET
Spicca come il capo più rappresentativo e versa tile, pensato per affrontare le sfide degli skialper. Rea lizzata con il tessuto Proflex, questa giacca combina l’impermeabilità di un hardshell con la flessibilità e la traspirabilità di un softshell. Le zip di aerazione e le tasche interne foderate in rete assicurano una ventilazione efficace, mentre le tasche anteriori, facilmente accessibili, sono ideali per riporre pelli o altri accessori indispensabili. La struttura ergonomica e il tessuto elastico seguono i movimenti del corpo, garantendo agilità anche su terreni impervi. Khroma Kinetic Jacket è il partner ideale per chi desidera un capo durevole, affidabile e performante, progettato per accompagnare ogni passo in montagna e vivere al massimo l’esperienza outdoor.
In perfetta sintonia, i Khroma Kinetic Pants completano la linea. Realiz zati anch’essi con il tessuto Proflex, sono pensati per garantire traspirabilità e un’ottima gestione del calore corporeo. Dotati di zip di ventilazione sulle cosce e un sistema di regolazione in vita con strap, passanti per la cintura e punti di attacco per le bretelle, permettono una personalizzazione ottimale della vestibilità. Le tre tasche esterne, tra cui due sulla coscia e una posterio re, sono progettate per un’accessibilità rapida e pratica. La regolazione con snap all’orlo, unita a una ghetta interna antineve, permette ai pantaloni di adattarsi agli scarponi. Infine, i rinforzi per ramponi e l’orlo inferiore aumen tano la durabilità, offrendo una protezione aggiuntiva durante le escursioni più impegnative.
La linea Magic di Montura combina comodità, praticità e protezione.
L’ideale per attività ad alta intensità
Realizzato in nylon Gore-Tex a tre strati, questo guscio antivento è progettato per proteggere dalle intemperie. La membrana con un’impermeabilità di 28.000 mm e traspirabilità di <3,5 RET ripara dall’acqua senza surriscaldare. La zip a doppio scorrimento sul davanti permette di regolare la ventilazione. I dettagli riflettenti rendono più visibile in montagna, mentre le due tasche per le mani con zip sono perfette per i piccoli oggetti. Quando non la si indossa, si può ripiegarla all’interno dell’apposita tasca integrata. Il cappuccio flessibile con frontino ripara il viso da pioggia e neve per eliminare ogni distrazione. Inoltre, può essere indossato sopra il casco per non rinunciare alla sicurezza in ambienti alpini estremi.
PESO I 250 g
TRACE LIGHT PANTS WOMAN
Realizzati in un tessuto di nylon 4-way-stretch, questi pantaloni traspiranti offrono la massima libertà di movimento. L’azione antivento e il trattamento idrorepellente DWR proteggono dalle intemperie per tenere all’asciutto tutto il giorno, mentre il fondo gamba con zip e soffietto si adatta perfettamente agli scarponi. Le protezioni anti sfregamento sul fondo gamba e l’attacco da agganciare sotto la scarpa li rende più versatili e resistenti. Sono dotati di ghette interne elasticizzate per evitare che neve e detriti entrino negli scarponi. Inoltre, le tasche per le mani e le tasche laterali con zip tengono al sicuro gli oggetti personali. Pantaloni Trace Light da donna: perfetti per fare scialpinismo quando il clima è mite.
PESO I 380 g
Montura - 0445.318911 - montura@montura.it - montura.it
Con guscio e pantalone a tre strati, CMP presenta un total look per gli scialpinisti. La soluzione offre leggerezza, impermeabilità, traspirabilità e prestazioni elevate
Tecnologia avanzata e design ricercato si combinano in questo guscio a tre strati, ideale per le attività invernali più impegnative. Il tessuto tecnico con membrana Clima Protect garantisce leggerezza (140 g) e prestazioni elevate, con impermeabilità (WP 20.000) e traspirabilità (MVP 10.000). Le cuciture completamente nastrate e le zip waterproof assicurano protezione totale dagli agenti atmosferici, mentre il cappuccio ergonomico fisso, con visiera preformata, offre una copertura ottimale. Il collo alto protegge efficacemente dal vento, mentre le zip di ventilazione sotto le braccia con inserti in mesh garantiscono un’eccellente traspirabilità. Il guscio è dotato di due ampie tasche frontali con zip, una tasca interna di sicurezza e una dedicata allo skipass. Il fondo della giacca e i polsini preformati sono regolabili per una vestibilità personalizzata. La ghetta elastica interna impedisce l’ingresso della neve, migliorando il comfort durante l’attività. Il modello donna presenta polsini interni elasticizzati con foro per il pollice, mentre la versione maschile è arricchita da una stampa in silicone traslucido sulle spalle, ideale per aumentare la resistenza all’abrasione e migliorare il grip per zaini o accessori.
Realizzato in tessuto tecnico e dotato di membrana Clima Protect, sinonimo di qualità e affidabilità contro gli agenti atmosferici. Il pantalone garantisce un’impermeabilità pari a 20.000 mm di colonna d’acqua e una traspirabilità di 10.000 MVP, permettendo di praticare l’attività sportiva con sicurezza e comfort, anche nelle condizioni più estreme. Le cuciture completamente nastrate e le zip impermeabili aumentano la protezione, mentre le ventilazioni laterali con inserti in rete favoriscono la regolazione della temperatura corporea. La vita è rinforzata sulla schiena e regolabile con velcro, arricchita da ghetta antineve e da quattro pratici passanti per la cintura, per un fit personalizzabile e stabile. Le tasche laterali con fondo a soffietto offrono spazio extra per riporre oggetti essenziali, mentre le ginocchia preformate sono disegnate per una mobilità eccellente durante ogni movimento. Il fondo è rinforzato con ghetta elastica interna ed è dotato di zip laterali, per un’aderenza allo scarpone personalizzata. Nonostante il suo peso incredibilmente leggero, questo capo offre una grande protezione, rendendolo ideale per affrontare le avventure più impegnative senza sacrificare la comodità.
Patagonia ha ormai raggiunto uno status tale che, paradossalmente, quasi ci si dimentica della qualità dei propri prodotti, come il DAS Light Hoody
_PAPSURA: PEAK OF EVIL
Una giacca ultraleggera per le attività ad alta intensità in montagna che negli anni è diventato un capo di punta di Patagonia. Si avvale dell’imbottitura sintetica PlumaFill: ultra-leggera e idrorepellente, regala un calore simile a quello della piuma e si unisce al tessuto esterno dotato di spalmatura a prova d’acqua per un’incrementata resistenza a pioggia e umidità. Resta caldo anche se bagnato, qualità tipica dell’isolamento sintetico. Il livello di calore risulta potenziato grazie all’unione di tessuto esterno idrorepellente e innovativa struttura con lavorazione trapuntata e cuciture ridotte al minimo, che stabilizza l’imbottitura PlumaFill e ne amplifica al massimo le potenzialità. Il cappuccio imbottito e compatibile con il casco è regolabile nella parte posteriore con un unico movimento e vanta bordo elasticizzato sull’apertura frontale. Ha una zip Vislon centro-frontale bidirezionale con flap di protezione interno che offre facile accesso all’anello di assicurazione, una tasca esterna sul petto a sinistra e due tasche scaldamani; la tasca frontale a sinistra può essere usata come sacca di contenimento in cui ripiegare la giacca. Ha polsini e orlo a basso profilo e leggermente elasticizzati per conservare il calore all’interno; capo con certificazione Fair Trade Certified per la realizzazione delle cuciture.
PESO I 346 g
Nel cuore dell’Himalaya indiano sorge una colossale montagna di 6.437 metri chiamata Papsura, con un versante spezzato in due da una linea perfetta, talmente grande da aver messo in difficoltà alcuni degli scialpinisti più celebri. È una delle vette più solitarie nello Stato dello Himachal Pradesh nell’India settentrionale, un picco roccioso circondato da ghiacciai immensi ai margini della valle del Tosh. Gli abitanti del posto chiamano questa montagna e la vetta del Dharmsura “le cime del bene e del male” (“Peaks of Good and Evil”). Si dice che le rispettive altitudini riflettano quale fra le due sia la forza predominante nel mondo. L’altezza del Papsura è difficile da definire con precisione e, a seconda delle opinioni, si aggira tra i 6.437 e i 6.477 metri. “Papsura: Peak of Evil” segue Nick Russell e Jerry Mark, snowboarder professionisti, dalla Sierra Nevada in California fino a quest’angolo remoto della catena montuosa più grande del mondo, in un’impresa in cui avranno bisogno di tutta la loro esperienza: la discesa più estrema della loro vita.
La proposta di Crazy per lo skialp sono due giacche ibride, Exit e Channel, in grado di offrire calore, traspirabilità e performance
A completare la famiglia Exit, il brand ha lanciato la nuova giacca a costruzione ibrida, calda e confortevole. Grazie al fit stiloso, un design colorato e alla tecnicità dei tessuti e dell’imbottitura, il capo nasce per la montagna, ma si adatta facilmente per essere indossata tutti i giorni. I pannelli imbottiti in piuma sono realizzati in Pertex Quantum, idrorepellente e antivento, mentre avambracci, sottoascella e fondo sono realizzati in softshell leggero, caldo ed elastico. L’imbottitura è realizzata con una piuma di qualità con 750 Fill Power. L’interno del cappuccio è realizzato in calda pelliccetta fluffy warm che lo rendono super confortevole.
Il nuovo ibrido tecnico della collezione Crazy combina pannelli imbottiti con pannelli in fleece, per ottimizzare protezione, termicità e traspirazione. È quindi uno strato esterno perfetto per lo scialpinismo e le attività nei climi rigidi. Il pannello frontale è realizzato con tessuto tubico I-Tube, senza cuciture, ed è imbottita in Microrollo, un materiale italiano sintetico che offre prestazioni termiche simili alla piuma naturale e una rapida asciugatura. I fianchetti e il fondo sono in tessuto Two-Face, morbido, traspirante e trattato per essere idrorepellente. Le spalle, le maniche e la schiena sono invece realizzate in Airtastic, un tessuto leggero, elastico e idrorepellente. I pannelli sono infine foderati in Polartec Alpha Direct, un’imbottitura a contatto diretto con la pelle, traspirante e soffice. Questa costruzione elaborata ed estremamente tecnica mira a fornire performance perfetta ad ogni area del corpo.
Crazy - 0342.706371 - help@crazy.it - crazy.it
Le rinomate tecnologie di Polartec sono utilizzate dai principali brand outdoor per realizzare prodotti elastici, durevoli e altamente isolanti
LAMUNT
ALESSIA POLARTEC ALPHA THERMAL WIND JACKET
Aderente, tecnica e con un look unico: la giacca Alessia è uno dei capi di punta della collezione invernale di LaMunt. Grazie all’uso del tessuto isolante Polartec Alpha, posizionato strategicamente, questo capo anti-vento è estremamente caldo e confortevole. Presenta inserti in softshell lungo entrambi i lati, che si estendono fino al collo, per garantire una totale libertà di movimento anche durante le attività più intense.
I polsini ampi in tessuto elasticizzato a doppio strato bloccano il vento rendendo la giacca traspirante, calda e ad asciugatura rapida. Le tasche laterali con zip nascoste sono ideali per riporre i propri oggetti personali.
CARATTERISTICHE /
• Due tasche laterali con cerniere nascoste
• Tessuto isolante Polartec Alpha
• Asciugatura rapida
• Cappuccio con sistema di chiusura a occhielli
• Design bodymapped con inserti elasticizzati traspiranti ai lati
• Polsini elasticizzati
MILLET
SOFTSHELL RUTOR XCS AIR
Progettata per lo ski touring ad alta intensità, la giacca Rutor XCS Air di Millet unisce elasticità e resistenza in un guscio leggero. L’utilizzo strategico della tecnologia del tessuto con costruzione a griglia Polartec Power Dry allontana l’umidità, garantendo il massimo comfort durante le sfide alpine più intense. Pensata per gli avventurieri che vivono per le avventure ad alta quota, la sua costruzione ibrida si adatta perfettamente alle esigenze del corpo sulle ripide pendici montane, offrendo calore durante le ascensioni alpine rapide, senza appesantire.
CARATTERISTICHE /
• Giacca elasticizzata, antivento e idrorepellente
• Tessuto isolante Polartec Power Dry per un’efficace regolazione termica
• Grande tasca sul petto con zip e tasca portacellulare integrata per una migliore protezione
• Zip centrale
• Cappuccio aderente con bordo elasticizzato
• Prese d’aria sotto le ascelle e sulla schiena con perforazioni laser
Polartec - TolioM@polartec.com - polartec.com
Sella Free è stata sviluppata con l’intento di proporre capi d’abbigliamento per lo scialpinismo estremamente versatili e in grado di adattarsi alle nuove condizioni climatiche, in modo sostenibile
GIACCA SELLA FREE 3L PTX
Sella Free 3L PTX è una giacca du revole con una leggera struttura 3-layer in laminato Powertex che garantisce un’eccezionale protezione dalle in temperie in ambiente alpino e mas sima traspirabilità e comfort in discesa. Il materiale è al 100% PFAS-free ed è realizzato in po liammide riciclata, in linea con il costante impegno di Salewa a favore di una maggiore soste nibilità. I dettagli tecnici studia ti per la montagna includono il cappuccio compatibile con il casco, la tasca Direct Access (in attesa di brevetto) per poter attingere velocemente all’apparecchio di ricerca in caso di valanga, una ghetta antineve fissa e zip di ventilazione laterali. Si tratta di un prodotto Salewa Committed, conforme a standard ambientali e di sostenibilità aggiuntivi.
PANTALONI SELLA FREE 3L PTX
Sella Free 3L PTX è un pantalone tecnico da sci alpinismo progettato appositamente per le avventure fuori pista. Il materiale hardshell 3-layer garantisce un’ottimale protezione dalle intemperie e allo stesso tempo assicura un’elevata traspirabilità. Dettagli come la pettorina rimovibile con un taschino dotato di zip, le ghette interne regolabili e i rinforzi che proteggono il tessuto da lame e ramponi taglienti rendono questo pantalone particolarmente pratico. Inoltre, i pantaloni hanno una zip di ventilazione sulla gamba per una migliore regolazione dell’umidità e il taglio studiato per il freeride garantisce la massima libertà di movimento. I pantaloni sono certificati Salewa Committed e, quindi, conformi a standard ambientali e di sostenibilità aggiuntivi. Inoltre, sono stati sottoposti ad audit sociali, a test chimici e a un’impermeabilizzazione permanente che non prevede l’impiego di PFAS – tre ulteriori criteri per l’ottenimento dell’etichetta.
LO STANDARD METAMORPH
DI AMPLID
Concepita per affrontare le sfide dell’alta montagna e per affrontare terreni tecnici del backcountry, la splitboard Metamorph di Amplid stabilisce un nuovo standard per le tavole ultraleggere. Realizzata con uno shape compatto, la Metamorph privilegia il delicato equilibrio tra peso e prestazioni, cruciale per la massima efficienza in salita, le spedizioni alpine più impegnative e le discese più critiche. Grazie alle dimensioni ridotte di punta e coda e ai punti di contatto strategicamente posizionati, la Metamorph vanta un bordo efficace eccezionalmente lungo, che garantisce la massima potenza di spigolo in condizioni sempre diverse. Assicura aderenza in salita grazie alla distribuzione ottimale del peso su tutta la superficie, mentre in discesa il suo controllo preciso permette di seguire la pista in tutta tranquillità anche in condizioni difficili o ad alta velocità. La sua anima in legno, composta da paulownia, balsa e betulla, offre efficienza senza sacrificare la robustezza. Per le discese in neve fresca, le punte ultra larghe Floatation Tips forniscono un’eccezionale portanza senza rallentare la corsa, dando una grande sensazione di surfata. Grazie alla Full Carbon Jacket, ogni curva è energica e reattiva, mentre Nano Film sostituisce il tradizionale topsheet, dimezzando il peso e migliorando la protezione e l’evacuazione della neve.
Boardcore - 02.69017189 - info@boardcore.it
IN OGNI CONDIZIONE CON COMERA ROOSTER
Comera Rooster è l’ultima splitboard nata della casa lecchese, progettata per offrire versatilità e prestazioni in qualsiasi condizione. Il profilo, caratterizzato da un camber centrale e rocker progressivo sulle punte, garantisce un equilibrio perfetto tra stabilità e manovrabilità. L’anima in legno, accuratamente profilata a controllo numerico, e il ricercato mix di fibre di vetro e carbonio conferiscono alla tavola una rigidità ottimale, capace di soddisfare anche i rider più esigenti. La Rooster è in grado di affrontare qualsiasi tipo di terreno, dalle discese più impegnative alle nevi più leggere, regalando sempre un ottimo feeling. Realizzata interamente a mano nel laboratorio Comera di Lecco, questa splitboard è un prodotto di altissima qualità, pensato per chi cerca una tavola performante e versatile. La possibilità di personalizzazione grafica è il fiore all’occhiello di questo prodotto.
HOMETOWN HERO, TECNOLOGIA E LIBERTÀ CON BURTON
Burton presenta la sua Splitboard Hometown Hero, perfetta per rider esperti che vogliono esplorare i terreni più remoti senza sacrificare le performance in discesa. Pensata per ascese efficienti e discese adrenaliniche, questa splitboard della serie Family Tree offre prestazioni elevate, materiali innovativi e un design che privilegia velocità e controllo. Progettata per affrontare ogni tipo di neve, la Hometown Hero combina un directional camber con un low rocker in nose, che garantisce stabilità, reattività e maggiore direzionalità. Questo consente un galleggiamento maggiorato nella neve fresca e un controllo ottimale nei terreni tecnici. La struttura leggera, supportata dall’anima in legno Superfly II 700G, offre la giusta rigidità per mantenere slancio e sicurezza nelle ascese più ripide. Inoltre, il sistema Split Channel, esclusivo di Burton, permette una configurazione rapida degli attacchi, mentre i puck pre-montati garantiscono una connessione sicura e flessibile per adattarsi ai cambiamenti di terreno. I rinforzi in fibra di carbonio Carbon Highlights 45° riducono il peso della tavola e migliorano la risposta torsionale, assicurando stabilità anche su terreni tecnici. La resina Super Sap, sostenibile ed ecologica, riduce l’impatto ambientale senza comprometterne la durata e le prestazioni.
B-Factory - 039.9193830 - info@b-factory.it
XV SLASHIMI SPLIT, MASSIMO DIVERTIMENTO
La nuova splitboard di Xavier De Le Rue, tre volte vincitore del Freeride World Tour, porta il divertimento al massimo livello. L’XV Slashimi Split non solo galleggia perfettamente ed è molto agile su una vasta gamma di terreni, ma è anche più leggera e più facile da condurre di lamina rispetto a qualsiasi altra tavola split XVsignature, pur avendo più grip sulla coda. Camber sull’80% delle lamine e small pintail per una grande versatilità, è perfetta per tutti i giorni, con enormi potenzialità free: inutile aspettare nevicate abbondanti, il divertimento è assicurato comunque. Per i rider all-mountain che cercano una tavola versatile e giocosa per la neve fresca, il carving e l’uso quotidiano.
Il Rapid Racing è la dimostrazione che l’evoluzione in C.A.M.P. non finisce mai.
Grazie ai feedback degli atleti del brand di Premana (Lecco), è nato X-Press
Testare sul campo i prodotti è fondamentale per capirne a fondo peculiarità, difetti e punti di forza. Gli atleti di C.A.M.P. non hanno però semplicemente fornito dei suggerimenti: sono fisicamente arrivati nel centro R&D e, con tutto il necessario a disposizione, hanno ideato e realizzato in prima persona un sistema porta sci che non ha eguali. Si tratta dell’esclusivo X-Press che, grazie al suo gancio innovativo dotato di linguetta ergonomica che si afferra immediatamente e a colpo sicuro in ogni situazione, garantisce la massima velocità nei cambi. Ma non è tutto: il gancio, quando non in uso, torna automaticamente in sede per non
CARATTERISTICHE I
intralciare in alcun modo durante l’azione. Il sistema è inoltre regolabile – più o meno teso – per ottimizzare la stabilità degli sci. La velocità nei cambi è incrementata anche dall’asola inferiore del porta sci, collocata in posizione ergonomica per facilitare l’inserimento delle code e regolabile in base alla misura dei propri sci. Il vano porta ramponi è dotato di magneti (oltre al velcro) che ne garantiscono la perfetta chiusura. Il Rapid Racing, dal look ancora più moderno e accattivante, si conferma quindi il non plus ultra tra gli zaini da competizione: un prodotto che negli anni ha vinto tutto, dalla Coppa del Mondo alle classiche della Grande Course.
• Esclusivo porta sci principale X-Press con innovativo gancio regolabile che garantisce la massima velocità ed efficacia
• Il gancio è dotato di linguetta ergonomica e ritorna automaticamente in sede quando non in uso
• Asola inferiore del porta sci regolabile e in posizione ergonomica per facilitare l’inserimento delle code
• Secondo porta sci con fettuccia superiore a scomparsa e fettuccia inferiore rimovibile
• Vano porta ramponi a tunnel con apertura laterale, accessibile senza togliere lo zaino e dotato di velcro e magneti per garantire una perfetta chiusura
• Il vano porta ramponi è collegabile al vano principale grazie a una zip interna con doppio cursore
• Porta piccozza con cordino elastico superiore e fettuccia rimovibile inferiore
• Sistema Truck Bull per aiutare il compagno in difficoltà nelle gare a squadre
• Tasca interna porta oggetti
• Alloggiamento interno per il manico della pala e la sonda, studiato per garantire la massima stabilità degli attrezzi
• Fibbie interne per il fissaggio della pala
• Morbido schienale in mesh superleggero e traspirante
• Spallacci in rete traspirante con fettuccia per porta borraccia
• Cintura ergonomica che garantisce l’aderenza dello zaino al corpo e stabilizza il carico
• Cinghia pettorale regolabile in altezza, rimovibile e con fibbia a sgancio rapido
• Predisposto per hydrobag
• Dotato di fischietto
Dalla Instinct alla nuova Summit, le diverse linee di zaini di Ferrino sono progettate per gli appassionati outdoor e racchiudono più di 150 anni di know-how
Il brand torinese dispone di un’ampia gamma di zaini da scialpinismo adatti a ogni esigenza: dal freeride allo skitouring, dallo skialp classico alle uscite alpinistiche, dalle gite giornaliere alle avventure di più giorni. Ogni attività scialpinistica richiede attrezzature e competenze diverse, quindi è importante scegliere il giusto zaino da portare su ogni vetta.
Completamente nuova la collezione di zaini SUMMIT che si caratterizza per le linee semplici e pulite, dal design leggero ed essenziale, ma allo stesso tempo dotato di tutte le caratteristiche tecniche necessarie per soddisfare le esigenze degli alpinisti in tutte le stagioni. Ogni modello è pensato per garantire massima funzionalità e comfort, la pratica apertura frontale e la chiusura roll up superiore garantiscono un rapido accesso al materiale. Lo schienale strutturato permette di trasportare comodamente anche l’attrezzatura più pesante. Ideale per le avventure in montagna, è disponibile in tre pratici litraggi: 25, 32+5 e 48+5.
Dimensioni / 65x27x21 cm
Peso massimo / 1.290 g
Tessuto / Nylon Ripstop
Dorso e spallacci / HBS “Hollow Back System”
Equipaggiato con due device di sicurezza in caso di valanga: Sistema Airbag Alpride E2 completamente elettrico, potente e affidabile anche a basse temperature, e Riflettore RECCO. Il volume dell’airbag, 162l, è più compatto del 40% rispetto al precedente E1. Il sistema E2 utilizza un compressore radiale simile al turbo compressore delle automobili e garantisce rapidità di gonfiaggio (tre secondi). Il super condensatore immagazzina energia in forma elettrostatica e garantisce nessuna variazione delle performance tra -30° a +50° C e possono essere ricaricati con USB-C (cavo in dotazione) o con le due batterie AA alcaline o al litio di alta qualità (non incluse). L’airbag si sgonfia tramite il pulsante arancione sul lato dell’E2 ed è accessibile dall’esterno dello zaino. Una volta sgonfiato l’airbag, la copertura di sicurezza si chiude automaticamente per bloccare il pulsante di sgonfiaggio. La valvola limitatrice di pressione viene attivata tre minuti dopo la fine del gonfiaggio, garantendo una durata di vita più lunga gonfiaggio dopo gonfiaggio.
Dimensioni / 53x30x21 cm
Peso massimo / 3 kg
Tessuti / 305 P Ripstop HP Cordura
Dorso / “Thermoformed back” per un fit perfetto durante la sciata.
Spallacci e cintura a vita imbottiti ed ergonomici
OSA 32
Il nuovo zaino OSA 32 è perfetto per freerider e scialpinisti che cercano stile senza limiti tecnici. Con la massima ergonomia e funzionalità, questo zaino soddisfa ogni esigenza sulla neve. Una linea cromatica unica e uno stile pulito lo rendono un must have per la stagione invernale. Gode di rilfettore Recco integrato, sistema di chiusura con lampo frontale water repellent e roll up con velcro di sicurezza, porta sci frontale e laterale e nastri di compressione laterali. Ha asole porta materiale e piccozza, compatibilità con H2 Bag e helmet holder.
INSTINCT 30+5
Dimensioni / 68x21x30 cm
Peso massimo / 1.200 g
Tessuto / Nylon Ripstop
Dorso / morbido, imbottito ed ergonomico. Fascia vita rimovibile per un migliore utilizzo con l’imbrago
Progettato per adattarsi a ogni attività grazie alla possibilità di essere modulato nel peso e nel sistema di trasporto. Lo zaino è realizzato in Dyneema Composite Fabric, un tessuto due strati dalle caratteristiche di elevata resistenza alla trazione e alla lacerazione, che grazie all’accoppiamento tra tessuto DCF e poliestere 50D riesce a conferire allo zaino un rapporto tra resistenza e peso ineguagliabile. Performance senza rivali anche grazie agli inserti nei punti di maggior abrasione e usura in SuperFabric che rendono questo zaino un vero capolavoro tra performance e solidità. Il sistema del dorso Hollow Back System è molto confortevole e grazie alla sua straordinaria flessibilità aderisce al corpo seguendolo perfettamente nei movimenti. La cintura a vita è amovibile e il dorso è super traspirante grazie all’abbinamento di imbottiture preformate con canali di aerazione e tessuto reticolare, permettendo di mantenere sempre asciutta la schiena. Una daisy chain frontale e laterale è dedicata all’inserimento dei nastri addizionali e permette l’ottimale organizzazione del materiale esterno. Disponibile anche nella versione da 40+5 litri con alcune caratteristiche differenti come lo schienale che è supportato da un pannello amovibile e l’accesso frontale al corpo dello zaino tramite zip.
Dimensioni / 60x20x27 cm
Peso massimo / 880 g
Tessuti / Bio-Based Dyneema, Composite Fabric, Double Dyamond Cordura, rinforzi e fondo in SuperFabric Dorso / HBS “Hollow Back System”
La maschera da sci Electra 3 di Out Of presenta la lente elettronica IRID in una versione migliorata, con un pannello solare ridotto di dimensione del 50% per una visione senza compromessi
Arriva alla terza generazione l’innovativa maschera Electra di Out Of, azienda italiana con sede a Brescia che, per l’inverno 25/26, presenta al mercato un lancio che rivoluziona il concetto di maschere da sci con lenti fotocromatiche istantanee IRID. La Electra 3 infatti è capace di adattarsi alle condizioni di luce in meno di un secondo grazie a un pannello solare reso curvo, flessibile e ridotto di dimensione del 50% rispetto ai modelli precedenti. Un cambio fondamentale, frutto di anni di ricerca e sviluppo che ha dato vita a un sistema capace di alimentare la lente senza mai interferire con il campo visivo e garantendo le performance qualitative di sempre.
LE TECNOLOGIE DELLE LENTI
La Electra 3 conferma il continuo impegno di Out Of nell’innovazione tecnologica e nella ridefinizione del concetto di visibilità in montagna. La lente elettronica IRID, capace di adattarsi alle condizioni di luce senza l’uso di alcuna batteria, torna in una versione migliorata. Con un campo visivo orizzontale di 218°, tra i più vasti della sua categoria, Electra 3 offre una percezione periferica estremamente ampia, migliorando la sicurezza e la reattività in ogni situazione. Inoltre, la struttura OTG (Over The Glasses) consente di indossarla comodamente sopra gli occhiali da vista.
UN IMPEGNO PER L’AMBIENTE
Nel 2024, Out Of è diventata un’azienda B Corp certificata
“Electra 3 rappresenta il culmine di un percorso iniziato anni fa con la prima generazione di lenti IRID. Questa terza generazione non è solo un traguardo tecnologico, ma anche un simbolo del nostro costante impegno a migliorare l’esperienza di ogni sciatore” Federico Righi, ceo Out Of
riaffermando il proprio impegno verso la sostenibilità ambientale e sociale. Electra 3 incarna appieno questa filosofia: grazie alla tecnologia IRID, elimina l’uso di batterie usa e getta, sfruttando l’energia solare. La piastra superiore in alluminio anodizzato, con il logo Out Of, conferisce una resistenza superiore e l’intera maschera è realizzata con materiali durevoli, garantendo prestazioni affidabili in tutte le condizioni. Questo approccio riduce al minimo la necessità di sostituzioni, contribuendo a diminuire gli sprechi e l’impatto ambientale.
EVO5+ DI ARVA, UN CONCENTRATO DI TECNOLOGIA E SICUREZZA
L’EVO5+ è il risultato di 40 anni di esperienza e innovazione nel campo della sicurezza in montagna targati ARVA. Progettato per essere estremamente compatto e leggero, il dispositivo è così piccolo da stare comodamente nel palmo di una mano o nella tasca della giacca. Con dimensioni di appena 111 mm x 72 mm x 20 mm e un peso di soli 170 g, l’EVO5+ è il più piccolo trasmettitore da valanga mai realizzato dal brand ARVA. La sua dimensione ridotta e il design minimalista lo rendono praticamente impercettibile quando indossato, senza compromettere le elevate prestazioni in situazioni di emergenza.
Questo apparecchio è dotato di una portata di ricerca di 50 metri e include funzionalità avanzate come la modalità di controllo del gruppo, la possibilità di marcatura multipla e un’opzione di ritorno automatico alla trasmissione per garantire la massima sicurezza in caso di ulteriori valanghe. Lo schermo retroilluminato e l’altoparlante integrato con segnale acustico modulato offrono una guida precisa verso il punto di sepoltura, semplificando e velocizzando le operazioni di soccorso anche in condizioni difficili.
PESO I 2,41 kg
VISIBILITÀ CRISTALLINA
CON MAX FLY DI CIMALP
Che si tratti di un’uscita veloce dopo il lavoro, di un’escursione di scialpinismo in giornata o di più giorni: a seconda delle esigenze è possibile abbinare su un’unica BASE attacchi zip AVABAG LiTRIC TOUR S e FREERIDE S di diverse misure. La cerniera è concepita in modo che le diverse borse di stivaggio e la base si combinino perfettamente. La BASE con schienale e sistema airbag si adatta comodamente alla schiena grazie al sistema dorsale FULL CONTACT LIGHT. La borsa di stivaggio si apre completamente grazie alla cerniera perimetrale ed è completa di tutte le funzionalità necessarie per un tour di scialpinismo. In un comparto di sicurezza separato c’è spazio per l’attrezzatura di emergenza. LiTRIC, il sistema airbag elettronico, è leggero, facile da usare e affidabile. Il sistema elettronico con USB-C si carica in 25 minuti e permette numerosi test senza costi aggiuntivi. Evitare le cartucce significa più spazio, nessun peso, nessuna necessità di smaltire le cartucce e nessuna limitazione di viaggio. La costruzione è pensata nel dettaglio: al posto delle cartucce ci sono dei supercondensatori, mentre l’airbag è leggerissimo. Il processo di ricarica, il display a LED che segnala la carica, la maniglia di rilascio, il passante di sicurezza alla gamba e la procedura di chiusura dell’airbag rendono LiTRIC AVABAG particolarmente intuitivo. Una ricarica completa permette minimo due inneschi. Il tempo di funzionamento in modalità ON è di circa 60 ore e consente uscite di alpinismo di più giorni senza dover ricaricare. La temperatura di funzionamento va da -30° a +45° C. Tutti i prodotti della linea AVABAG LiTRIC TOUR sono neutri per il clima e senza PFC.
Schwan Stabilo Outdoor Italia srl - 035.008631 - info-it@ortovox.com
Ogni dettaglio della Max Fly, che fa parte della collezione “Pink Matteo” in onore dell’ambassador del marchio e campione di skialp Matteo Eydallin, è stato sviluppato seguendo le preferenze dell’atleta, per offrire una visione ampia e comfort ottimali anche nelle condizioni più estreme. La maschera dona massima protezione da vento e raggi UV, grazie al supporto di una lente ampia e una montatura leggerissima. Max Fly è uno degli accessori più innovativi e performanti sul mercato dello scialpinismo ed è frutto di decine di test e dodici mesi di ricerca e sviluppo. Presenta una lente wide panoramica con prese d’aria laterali e un rivestimento anti-appannamento, oltre a lenti a specchio flash Cat. 3 – UV 400 in policarbonato resistente agli urti. Queste montano su un double foam layer e un rivestimento in velluto per maggiore comodità.
PESO I 45 g
Panorama - 0472.201114 - info@panoramadiffusion.it cimalp.it
ESPERIENZE VERTICALI
CON ALTITUDE DI PETZL
Altitude è un’imbracatura leggera e dalla struttura semplice, facile da indossare senza togliere gli sci o i ramponi. È il compagno ideale per le escursioni di scialpinismo o alpinismo. Due portamateriali la completano per consentire di portare tutta l’attrezzatura necessaria per le salite in montagna. Ingombro ridotto al minimo, una volta sistemato nella sua custodia. Due portamateriali per trasportare i dispositivi e passanti con interno siliconato su ogni cosciale per la tenuta di un chiodo da ghiaccio. La cintura e i cosciali sono estremamente sottili e flessibili, grazie alla tecnologia WIREFRAME. I fili in PEHD (polietilene ad alta densità) utilizzati su cintura e cosciali garantiscono una ripartizione ottimale del carico senza dover ricorrere a imbottiture.
Dinamiche Verticali - 011.2732500 - info@petzl.it
Puro godimento, anche nei tour con più cambi di assetto.
Range of motion di 70° per la massima camminabilità in salita, scafo in Grilamid® Bio Based caricato in carbonio a fibra lunga che dà supporto, controllo e precisione per spingere anche nelle discese più tecniche.
Kilo è il nuovo scarpone di riferimento per il light touring: un equilibrio perfetto in soli 1000 grammi. Scopri Kilo su lasportiva.com LIGHT ON YOUR FEET, STIFF ON THE