In foto: Victor Ruiz in azione INTERVISTE DOVE PUÒ ARRIVARE CAROLINA ORSI? CENTRO DEL MESE THE PADEL RESORT DI COMO CIRCUITI AWT PADEL LEAGUE: VERSO LE FINALI DATI & STATISTICHE IL MERCATO DEGLI ARTICOLI SPORTIVI SOTTO LA LENTE MOVIMENTO PADEL FEMMINILE INCHIESTA LA CARICA DEI 101: PARLANO I NEGOZI COVER STORY PADEL MI AMOR X VÍCTOR RUIZ
N. 4/2024 - ANNO 3
PADEL LEGAL
10 LO STANDARD DI SICUREZZA NEI CENTRI SPORTIVI (PARTE 2)
DATI&STATISTICHE
12 COSA SERVE AL MERCATO DEGLI ARTICOLI SPORTIVI?
COVER STORY
14 UNIONE DI INTENTI: PADEL MI AMOR E VICTOR RUÍZ
EVENTI 16 CELEBRATE LIFE: L’IMPEGNO DI CANTABRIA LABS NEL PADEL
INTERVISTE
18 DOVE PUÒ ARRIVARE CAROLINA ORSI?
SOTTO LA LENTE
20 MOVIMENTO PADEL FEMMINILE: UNA SCUOLA DI VITA
INIZIATIVE
22 VIENTO FUTURE LAB
"Ci siamo impegnate per costruire un'associazione che andasse oltre lo sport, una scuola di vita anche fuori dal campo, seguendo valori comuni di inclusione, mutuo soccorso, benessere del corpo e della mente"
Patrizia Pedini, fondatrice Movimento Padel Femminile, pagina 16
36 14 18 22
VISTO DAL COACH
24 COME SI ALLENA UNA SQUADRA DI PADEL?
CIRCUITI
26 AWT PADEL LEAGUE: VERSO LE FINALI
28 LA PRO PADEL LEAGUE AMERICANA
29 LE FINALI NAZIONALI DI TPA A ROMA
FOCUS PRODOTTO
29 LE CALZE DI BV SPORT
32 LA COLLEZIONE BELA V2.5 DI WILSON
PARTNERSHIP
30 BABOLAT X LAMBORGHINI
FOCUS ON
34 IL TRIBUTO DI HEAD AD ALFONSO HOHENLOHE
CENTRO DEL MESE
36 THE PADEL RESORT DI COMO
PROGETTI
38 PRIME PADEL CLUB DI SINGAPORE
PADEL&TRAVEL
39 DIAMANTI BEACH VILLAGE DI CESENATICO (FC)
PADEL SHOP
40 PADEL HUB DI PESCARA
INCHIESTA ESCLUSIVA
42 TERZA E ULTIMA PUNTATA DE LA CARICA DEI 101
3
TRA ROSE E SPINE
di Benedetto Sironi
Fin dall’inizio della sua esaltante avventura editoriale, Padelbiz ha raccontato di un settore in continua espansione. Trainato da un contagioso entusiasmo che lo ha portato di fatto a essere, in particolare in Italia ma non solo, lo sport con la più alta percentuale di crescita nel minor lasso di tempo. Del resto in quattro anni (ossia dal boom del 2020 a oggi) l’incremento in termini di praticanti, strutture, giro d’affari e interesse è stato evidente e ve lo abbiamo raccontato sotto svariate angolature. È pur vero che il nostro compito di giornalisti è, altresì, individuare e analizzare criticità e problematiche del settore. Che non mancavano all’inizio, ma erano senz’altro minori e in qualche misura nascoste da quest’impetuosa espansione. Ora, in un mercato per certi versi un po’ più strutturato e “maturo” – non diremmo certamente ancora saturo – è fisiologico che la crescita rallenti o in certi ambiti si fermi (pensiamo alla costruzione di nuovi campi, in certe aree già coperte). O che addirittura alcuni dati siano in calo (vedi la vendita di racchette e altri prodotti, complici anche le rimanenze non ancora smaltite dovute ai picchi negli ordinativi degli anni passati). Una significativa e realistica fotografia del mercato italiano la troviamo leggendo le schede relative all’ultima puntata della nostra seguitissima inchiesta “La Carica dei 101”, realizzata intervistando analiticamente altrettanti punti vendita specializzati nel padel o comunque negli sport di racchetta (oltre a realtà più generaliste che trattano questo segmento).
È comune a molti la preoccupazione per una serie di dinamiche che certo penalizzano la vendita attraverso i canali fisici tradizionali, come i forti sconti presenti su alcune piattaforme online, la concorrenza più o meno lecita e corretta da parte di altre realtà. È innegabile che vi siano talvolta delle dinamiche poco lineari e un po’ al limite da parte di alcuni centri o addirittura maestri (parliamo certo di una minoranza, ma che crea pur sempre una distorsione del mercato), oltre a una mancanza di professionalità di una parte delle aziende presenti sul mercato, che genera talora ulteriore confusione e incertezza. Così come una comunicazione non sempre consona e orientata a valorizzare nella maniera corretta i prodotti, cadendo un po’ troppo spesso in mere argomentazioni di prezzo. Dopo questa fotografia parrebbe quindi che il movimento padelistico italiano (e non solo, si prenda il caso della Svezia, per esempio, altro mercato per certi versi in contrazione) sia già in crisi e abbia davanti a sè prospettive poco rosee. Ebbene, siamo certi che non sia così. E con una metafora un po’ ardita, ma calzante, ci sentiremmo di paragonare il padel a una
bellissima rosa che sta ancora sbocciando e sulla quale naturalmente compaiono anche delle spine, in qualche modo imprescindibili per la sua crescita e fioritura.
Se ci soffermiamo sulla parte più bella e importante, ossia il fiore, i vari petali che lo compongono rappresentano altrettanto motivi di fiducia e ottimismo. Molti di questi li trovate proprio leggendo quotidianamente i contenuti di Padelbiz, oltre che mensilmente il nostro attesissimo numero cartaceo (quello che tenete tra le mani, peraltro, in distribuzione con una speciale extra tiratura nel corso di molti eventi nazionali e internazionali, tra questi in particolare il Premier Padel di Roma). Motivi che riguardano il mercato italiano così come quello globale. A proposito, analizzeremo nella prossima uscita i dati del primo World Padel Report presentato dalla FIP, che svela come siano già 130 i Paesi del mondo dove si pratica la disciplina, con 20 mila club attivi per oltre 63 mila campi da gioco e 30 milioni di praticanti stimati (il 40% donne). Dei quali circa 1,5 milioni in Italia, con poco più di 3 mila strutture e 9 mila campi (seconda solo alla Spagna con 16 mila).
A proposito di Italia: c’è sempre tanto padel tricolore su Padelbiz, così come, sempre più, anche fuori dai nostri confini nazionali. Storie di brand, atleti e persone che ci piace raccontare e condividere con le svariate decine di migliaia di lettori che ci seguono fedelmente. Piccole, grandi eccellenze italiane come Padel Mi Amor, primo marchio italiano a sponsorizzare un top 20 mondiale con Victor Ruiz. Un binomio che vi raccontiamo nella nostra cover story. O la simpaticissima e sempre più competitiva Carolina Orsi, tra le top player in Italia e che inizia a farsi valere anche in campo internazionale (mentre scriviamo ha raggiunto il suo primo quarto di finale in un torneo Premier Padel a Santiago). Con il sogno di raggiungere le Finals di Barcellona a dicembre. A proposito di “woman power”, ecco la nascita di un vero e proprio Movimento Padel Femminile: ne abbiamo parlato con la fondatrice, Patrizia Pedini, la quale, tenendo il padel come denominatore comune, sta costruendo un’associazione in cui convergono anche aggregazione, cause benefiche, inclusività e difesa delle donne. Perché il padel, ormai lo abbiamo ben compreso, oltre che una bellissima e sempre più praticata attività sportiva, può diventare anche un efficace e genuino canale di comunicazione per cause importanti.
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Editors: MANUELA BARBIERI, MARGHERITA BONALUMI, DAVIDE L. BERTAGNA, BENEDETTA BRUNI, ANDREA FARANO, ANDREA FIERRO, DANIELE PANSARDI, VERONICA PIANON, ADELIO ROSATE, DANIELE SIRONI, CRISTINA TURINI Art director: SIMONE COMI
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Anno 3 - Numero 4/2024 - Periodico mensile Registrazione al Trib. di Milano n . 6796/2023 del 12 giugno 2023.
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Questo numero è stato chiuso il 4 giugno 2024
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4 EDITORIALE
MERCATO
PUBBLICATO IL PRIMO WORLD PADEL REPORT SUL MOVIMENTO GLOBALE
DOPPIO PREMIO PER HEAD AI PADEL RACKET AWARDS
Il presidente della FIP Luigi Carraro, in occasione dell’Assemblea generale FIP di Asunción, in Paraguay, ha presentato la prima edizione del World Padel Report, analisi relativa all’attività federale con l’obiettivo di evidenziare la crescita del padel nel mondo in questi anni. Tra gli approfondimenti: gli ultimi dati aggiornati relativi ai Paesi in cui si gioca a padel (130), alla crescita e al numero di club – attualmente quasi 20 mila per oltre 63 mila campi da gioco – gli amatori e non solo; l’analisi del ranking FIP maschile e femminile; la presentazione delle Federazioni associate. Troverete un approfondimento sul prossimo numero di Padelbiz.
BULLPADEL SARÀ FORNITORE UFFICIALE DEL PREMIER PADEL FINO AL 2026
Premier Padel e Bullpadel hanno annunciato un accordo di collaborazione globale, che vedrà il marchio spagnolo diventare fornitore ufficiale di pale e abbigliamento per il circuito fino al 2026. Allo stesso tempo, Bullpadel lavorerà a una nuova collezione dedicata al Premier Padel, che sul mercato sarà poi disponibile a giocatori e giocatrici di tutto il mondo. La gamma prevederà dunque abbigliamento, pale, calzature, borse e altri accessori. Una linea esclusiva sarà invece presentata alle Finals di Barcellona, in programma a dicembre. Entrambe le collezioni saranno disponibili nel corso della stagione 2024.
L’Istituto AI2 dell’Università Politecnica di Valencia e il laboratorio Testea Padel hanno presentato la seconda edizione dei Padel Racket Awards, in cui la divisione padel di Head ha vinto due premi. La Extreme Pro ha ricevuto il premio come miglior racchetta per la potenza e le scarpe Motion Pro Boa sono state premiate come miglior scarpa nella categoria comfort e vestibilità. Inoltre, la Radical Motion e la Extreme One sono state annunciate come finaliste nella categoria racchetta ibrida di alta qualità. L’anno scorso Head Padel era stata premiata per la miglior pala da padel potente con la Head Delta Pro.
PADEL GALIS È CAMPO DEL PREMIER PADEL ANDALUCÍA MÁLAGA P1
Padel Galis ha annunciato la sua collaborazione della durata di tre anni in qualità di sponsor ufficiale del Premier Padel Andalucía Málaga P1. L’azienda installerà tre campi PPA Ultra dai pali curvi, e tutti saranno provvisti di prato Mondo. Queste strutture non saranno solo scenario degli appassionanti incontri che avranno luogo durante l’evento, ma garantiranno anche un ambiente di gioco eccezionale, dinamico e di alto rendimento. Il Premier Padel Andalucía Málaga P1 di Malaga, che si svolgerà nella città andalusa dall’8 al 14 luglio, promette di essere uno spettacolo emozionante e ricco di pubblico.
PARTNERSHIP
ONE PADEL È IL MARCHIO CONSIGLIATO DALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI FISIOTERAPIA
One Padel è il marchio di racchette consigliato dall’Associazione Italiana di Fisioterapia, grazie alle sue proprietà di prevenzione infortuni. Fa del benessere del giocatore e del miglioramento delle sue performance il proprio punto di forza, ed è il solo ad aver ideato una linea unica di racchette che vede posizionato in esclusiva alla base del ponte di tutti i telai il “Noene Inside”. Il risultato è quello di un prodotto che riesce ad assorbire e disperdere fino al 96% delle vibrazioni derivanti dall’impatto con la pallina. Questo contribuisce significativamente alla prevenzione e al recupero del muscolo e dei dolori articolari.
!KONEEC FIRMA LE RACCHETTE LIMITED EDITION DI SKY SPORT
PREMIER PADEL STRINGE UN ACCORDO CON PLAYTOMIC
Sky Sport ha scelto !koneec come partner per il suo nuovo store online in collaborazione con Amazon, dedicato a padel e golf. Il marchio italiano, nato nel 2023 e di proprietà della società I-Sports, ha firmato la prima gamma limited edition di racchette da padel di Sky, con due pale esclusive con i colori e lo stile della pay tv. Al centro di entrambe campeggia il punto esclamativo di !koneec, il logo del brand che vuole simboleggiare innovazione, indipendenza e italianità. La selezione comprende la Sky Sport X !koneec Carbon e la Sky Sport X !koneec Hybrid, che risaltano per il design e puntano a coprire un’ampia fascia di giocatori e giocatrici.
LA FITP SCEGLIE DIFFERENT PER LA COMUNICAZIONE DELLE CAMPAGNE 2024
La FITP ha scelto Different per la comunicazione delle campagne istituzionali 2024 e per la promozione di tutti gli asset federali. La partnership ha l’obiettivo di promuovere la Federazione e le sue iniziative. Nello specifico, viene affidata a Different l’ideazione e lo sviluppo del posizionamento del marchio FITP e la relativa immagine coordinata, nonché l’ideazione e lo sviluppo creativo delle attività e promozione della Federazione, a partire dalla celebrazione della vittoria della Coppa Davis con l’ideazione della campagna di comunicazione che accompagna il Trophy Tour, che sta toccando decine di città in tutta Italia.
Premier Padel ha annunciato una partnership con Playtomic, che diventa dunque uno dei riferimenti per la community del Premier Padel. La collaborazione con la piattaforma svilupperà e offrirà esperienze innovative per i giocatori e i club territoriali che si immergeranno negli eventi del circuito nelle città ospitanti. Nel mese che precede i tornei, Playtomic offrirà ai suoi membri l’opportunità di vivere l’esperienza Premier Padel attraverso tornei amatoriali, attivazioni e competizioni in varie città coinvolte. Roma sarà la prima a beneficiare della nuova esperienza Premier Padel e Playtomic, in vista del Major capitolino di giugno.
6 NEWS
TERMINATA LA 3A EDIZIONE
DEGLI INTERNAZIONALI
DI PICKLEBALL A ROMA
Si sono conclusi sui campi del New Country Club di Frascati gli Internatio nal Championships Pickleball Roma. Un grande successo per la terza edi zione del torneo, andato in scena dal 10 al 12 maggio, che ha visto la partecipa zione di ben 155 giocatori provenienti da tutto il mondo. Per le varie specia lità (singolare maschile e femminile e doppio maschile, femminile e misto) si sono disputati i tabelloni delle catego rie open e over 50 che hanno visto im pegnati i migliori giocatori di pickleball d’Europa. Non è mancato l’amore del pubblico, che si è riversato sulle tribune per assistere a match di altissimo livel lo. Per Marcello Molinari, direttore del circolo e dell’evento, dal 2020 “ogni anno migliorano le partecipazioni e il prossimo ci sarà sicuramente bisogno di allargarsi ancora”.
SETTIMO PICKLEBALL ACADEMY È LA QUARTA STRUTTURA
DELLA PROVINCIA DI MILANO
Settimo Pickleball Academy (in via di Vittorio n. 16, Settimo Milanese) è la quarta struttura nella provincia di Mi lano e hinterland a dotarsi di campi da pickleball. Il centro ha come obiettivo quello di promuovere nuove attività sportive, e dunque la scelta è ricaduta su questa disciplina, consideratane la forte e progressiva espansione. Diver tente, coinvolgente, intelligente, così hanno dichiarato i soci fondatori Ni cola Bellezza, Roberto Dionisio e Juan Carlos Battilana: “Divertente perché la gente sorride durante le partite, coinvolgente perché richiama tutte le età, intelligente perché l’applicazione delle sue regole complesse nello svol gimento dell’attività sportiva stimola l’intelletto dell’atleta”.
IL P2 DI GENOVA ANTICIPATO A INIZIO LUGLIO
I MONDIALI TORNANO A DOHA PER L’EDIZIONE 2024
Secondo quanto riportato da Padel Magazine, il torneo di Genova del circuito Premier è stato anticipato di un paio di settimane: si svolgerà infatti dall’1 al 7 luglio (dal 29 giugno le qualificazioni) e non più dal 15 al 21. La conferma arriva dal sito della Federazione Internazionale Padel e da una pubblicità della FITP sul campo centrale degli Internazionali d’Italia dedicata ai maggiori eventi di tennis e padel dei prossimi mesi. Si giocherà nell’impianto outdoor di Valletta Cambiaso, già teatro di un notevole torneo ATP Challenger e di incontri di Coppa Davis e l’evento fa parte del calendario di Genova Capitale dello Sport 2024.
DUNLOP BRILLA
AL PADEL WORLD SUMMIT DI MALAGA
La città di Malaga dal 21 al 23 maggio ha ospitato il Padel World Summit, organizzato dall’International Padel Cluster. In questo contesto, Dunlop si è distinta presentando uno stand in cui ha esposto un’ampia gamma di prodotti e le sue ultime innovazioni. Tra i prodotti in evidenza, anche la pluripremiata racchetta Galactica Pro, riconosciuta ai Best Padel Racket Awards come la migliore pala ibrida sul mercato. Lo stand di Dunlop al Padel World Summit è stato a tutti gli effetti un punto d’incontro per i professionisti del settore, dove conoscere le caratteristiche e i vantaggi delle racchette, delle palle e degli accessori del brand.
NASCE IL RAFA NADAL ACADEMY PADEL TOUR BY THE ADECCO GROUP
A Madrid è stato presentato il Rafa Nadal Academy Padel Tour by The Adecco Group, un circuito di padel per amatori che vuole riunire competizione, relax e divertimento. La presentazione è stata a carico di Maribel Nadal, co-direttrice generale della Rafa Nadal Academy by Movistar. La prima edizione conterà sei prove: Santander (6-9 giugno), Madrid (28-30 giugno), Valladolid (5-7 luglio), Malaga (12-14 luglio), Alicante (23-25 agosto), Barcellona (da confermare), con finale a Mallorca nella struttura dell’Academy a Manacor (8-13 ottobre). Le squadre avranno almeno sei giocatori, tre coppie per ogni step a eliminazione, che saranno almeno due.
MARCELA FERRARI SARÀ DIRETTRICE TECNICA ANCHE DELLA NAZIONALE MASCHILE
La FIP e la Qatar Tennis Federation (QTF) hanno annunciato che il Khalifa International Tennis & Squash Complex di Doha (Qatar) ospiterà la 17ª edizione dei FIP World Padel Championships 2024 dal 28 ottobre al 2 novembre. L’evento biennale di punta della FIP vedrà 16 squadre nazionali delle categorie maschile e femminile avere l’opportunità di partecipare al più importante torneo di padel per nazionali con un montepremi da 500.000 euro. Doha ospiterà i Mondiali per la seconda volta, dopo l’edizione 2021. L’ultima, disputata nel 2022 a Dubai, ha visto l’Argentina vincere il torneo maschile, mentre la Spagna la categoria femminile.
HEXAGON CUP
CONFERMATA A MADRID PER IL 2025
La Hexagon Cup ha confermato che il torneo-evento tornerà all’Arena di Madrid, dopo la buona riuscita dell’appuntamento inaugurale. La seconda edizione si svolgerà dal 29 gennaio al 2 febbraio 2025. Nella prima, basata su un format a squadre guidate da personalità di spicco, a vincere è stato il Team AD/Vantage di Murray, con Martin Di Nenno, Juan Tello, Sofia Araujo e Delfina Brea tra le sue fila, davanti al team RL9 di Lewandowski. L’evento è stato trasmesso da 22 emittenti, tra cui DAZN come partner live globale, Warner Brothers Discovery ed Eurosport, ITV, ESPN USA, Fox Sports Australia, Canal+, Saudi Sports Channel, Tencent in Cina e PCCW a Hong Kong. EVENTI
PEOPLE
RODRI OVIDE IN ITALIA CON UNA CLINIC ESCLUSIVA AL PIANETA VERDE
Il consiglio federale ha affidato la direzione tecnica della nazionale maschile a Marcela Ferrari, che sarà a capo dunque sia della squadra femminile sia di quella maschile dopo l’addio di Miguel Sciorilli. A suo sostegno potrà avvalersi del coach Saverio Palmieri. Ferrari è stata la prima donna ad allenare un top player nel circuito maschile. Per sette anni, infatti, è stata al fianco di Fernando Belasteguin. È stata poi direttrice della scuola al Club Esportiu Laietà (fondato nel 1922), poi capitano della nazionale femminile che ha guidato due volte al bronzo mondiale, mentre con Palmieri ha vissuto la storica spedizione agli European Games.
AGUSTÍN TAPIA RINNOVA
IL CONTRATTO CON NOX FINO AL 2028
Agustín Tapia sarà sponsorizzato da Nox fino al 2028. Un rinnovo di grande importanza e significato per il marchio spagnolo, che consolida così il rapporto con l’argentino, riconosciuto da più parti come il giocatore più forte del mondo in questo momento. Tapia è arrivato in Spagna nel 2017 a soli 17 anni proprio grazie a Nox per allenarsi con Pablo Crosetti, attuale coordinatore sportivo della Nox Future Academy (NFA). Con il passare degli anni, si è guadagnato sul campo il soprannome “El Mozart de Catamarca” e, vittoria dopo vittoria, è arrivato ai vertici del ranking mondiale nel 2023, al fianco di Arturo Coello.
Rodri Ovide è uno dei coach più noti a livello internazionale. Nel corso della sua carriera, ha allenato fuoriclasse del calibro di “Bebe” Auguste, Seba Nerone, Maxi Sánchez e Sanyo Gutiérrez, ma anche Gemma Triay, Alejandra Salazar e Martin Di Nenno, mentre di recente è diventato la guida tecnica della nuova coppia Lebrón-Paquito, nonché della già citata Triay e Claudia Fernandez. Un curriculum che l’argentino metterà a disposizione del Pianeta Verde Club di Pozzuoli (NA), per due giorni di clinic in programma il 29 e il 30 giugno. Ovide sarà per la prima volta in Italia, a disposizione di tutti coloro che vorranno prenotarsi all’evento.
8 NEWS
JOB OPPORTUNITIES
DUE FIGURE JUNIOR PER LA DIVISIONE
SALES DI UN BRAND NOSTRO CLIENTE
Per brand internazionale di calzature tecniche per alpinismo, escursionismo e altre attività all’aperto, siamo alla ricerca di due figure junior da inserire nella divisione sales. Le risorse, una volta formate, dovranno vendere i prodotti del brand ai negozianti del nord e centro Italia. Le regioni/città interessate saranno: Bergamo, Brescia, Tre Venezie, Friuli, Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Lazio. Requisiti preferibili:
• interesse per il mondo sportivo e nello specifico forte passione per la montagna, oltre ad avere un’attitudine commerciale
• ha appena terminato gli studi o ha avuto una breve esperienza lavorativa
• è disponibile per il primo anno ad andare almeno due-tre volte a settimana presso la sede italiana del cliente in provincia di Treviso
• dopo il primo anno, invece, si chiederà disponibili tà a viaggiare dal centro al nord Italia
Cosa offre il nostro cliente:
• contratto di assunzione, idealmente in apprendi stato, ma verranno prese in considerazione even tualmente anche assunzioni a tempo indetermi nato in base all’esperienza e competenza del/la candidato/a
• compenso fisso + bonus (in relazione alle vendite), rimborso spese di trasferta e macchina aziendale
VUOI CANDIDARTI?
Scrivi a jessica.conte@mag-net.it
PROJECT MANAGER
CON FOCUS EVENTI
Padel Trend Expo è un concept expo fondato nel 2022 a Milano, grazie al supporto di Next Group, Agenzia di Comunicazione e Organizzazione Even ti. La mission del brand è di fondere sport, business, intrattenimento, divertimento e dare vita a un’espe rienza indimenticabile. Per ampliamento organico interno, Padel Trend Expo è alla ricerca attiva di un/a Project Manager con focus su eventi sia a li vello nazionale che internazionale. Il/la candidato/a ideale ha una for te passione per lo sport, oltre a grandi capacità organizzative e creative. Requisiti preferibili:
• Laurea o diploma in Event Management, comuni cazione, marketing o campo correlato
• Almeno 5 anni di esperienza nell’ambito della ge stione di eventi di medie e/o grandi dimensioni
• Forti capacità organizzative e leadership.
• Competenze di project management
• Buona conoscenza della lingua inglese
• Buone doti di flessibilità, spirito di iniziativa e capa cità di lavorare in team
Cosa offre l’azienda:
LE LAUREE PIÙ RICHIESTE DALLE AZIENDE NEI PROSSIMI ANNI
Secondo il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere nel recente report “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine”, tra il 2024 e il 2028 quasi 4 posti di lavoro su 10 saranno rivolti a personale con un titolo di studio di livello terziario (1,2 – 1,3 milioni di lavoratori). Alcune lauree però presentano un fabbisogno di lavoratori più elevato di altri. Tra i percorsi STEM, spiccano gli indirizzi ingegneristici (36 e le 41 mila unità all’anno, ingegneria civile esclusa); segue l’ambito strettamente scientifico come matematica, fisica, informatica (12-14 mila nuove unità). I numeri più alti in termini prospettici si registrano però nei percorsi non-STEM, tra le discipline economicostatistiche (44-50 mila), l’insegnamento e la formazione (42-45 mila), l’indirizzo-medico sanitario (38 mila). Non male anche le performance dell’area giuridica e politico-sociale (27-28 mila assunzioni).
• L’opportunità di lavorare in un ambiente dinamico e appassionante nel mondo dello sport
• Possibilità di crescita e sviluppo delle competenze
• Possibilità di lavorare su progetti creativi e innovativi
• Smart working
VUOI CANDIDARTI?
Scrivi a jessica.conte@mag-net.it
9 NEWS DAL MONDO DEL LAVORO
PEOPLE
INQUADRA IL QR CODE PER VEDERE GLI ALTRI ANNUNCI DI LAVORO 10.000 EURO BV
AWT ITALIA PLAY PADEL LIKE A PRO Photo and graphics AW-TEAM 2024
BERGAMO PADEL CLUB
padeL egal
GIOCA IN DIFESA: LO STANDARD
DI SICUREZZA NEI CENTRI SPORTIVI (PARTE 2)
In questa seconda puntata parliamo di prevenzione di molestie, violenza e discriminazione: prosegue il nostro viaggio tra i nuovi obblighi in capo ai titolari dei padel club di Studio Legale Briola & Partners
Di seguito termina l’indagine sull’annosa questione “sicurezza” nei centri sportivi: dopo aver trattato – nello scorso numero della rivista – della predisposizione del Documento di Valutazione dei Rischi e della tutela dei lavoratori sportivi, la preziosa disamina a firma dello studio legale Briola & Partners si sofferma su una tematica di stringente attualità, qual è la lotta alla discriminazione e la violenza di genere. Per tutti gli operatori del settore l’adeguamento dei propri modelli organizzativi alle Linee Guida emanate dalla FITP potrebbe rivelarsi il naturale viatico per la predisposizione di una compliance integrata che garantisca, oltre alla sicurezza di atleti e dipendenti, l’inclusività e il rispetto di etica e valori sportivi.
di Andrea Farano
LA SICUREZZA NEGLI IMPIANTI SPORTIVI
Per la miglior disamina dell’argomento, in primo luogo occorre partire dalla definizione di “impianto sportivo” richiamata all’interno del Decreto Ministeriale del 18 marzo 1996, in cui questo viene indicato come “l’insieme di uno o più spazi destinati a una o più attività sportive, comprendendo sia le aree dedicate agli atleti, che quelle per gli spettatori e i servizi accessori”. Nella gestione della sicurezza, il Decreto innanzitutto individua una figura chiave: trattasi del Titolare dell’impianto, quale responsabile del mantenimento delle condizioni di sicurezza del sito. Tra l’altro, la normativa statuisce che, per gli impianti di capienza superiore alle 10.000 persone, tale figura è tenuta a predisporre un apposito Piano relativo all’osservanza delle misure di sicurezza antincendio. Oltre alle responsabilità dirette, il Titolare deve anche assicurare la conformità dell’impianto stesso a una serie di requisiti e normative specifiche. Ciò include l’acquisizione e la manutenzione di documentazione cruciale come il Piano di Emergenza ed Evacuazione, la certificazione di agibilità dell’impianto, l’autorizzazione all’esercizio dell’attività ai fini antincendio e le dichiarazioni di conformità per sistemi e macchinari tecnici presenti. È inoltre necessario mantenere i libretti di uso e manutenzione delle attrezzature sportive e il registro dei controlli periodici, al fine di garantire che tutti gli equipaggiamenti siano in condizioni sicure e funzionali. Va da sé che questi documenti sono vitali per assicurare che l’impianto sportivo non solo soddisfi gli standard di sicurezza richiesti dalla legge, ma sia anche un ambiente
sicuro e accogliente per gli atleti, il personale e i visitatori.
In aggiunta, il Titolare deve assicurarsi che siano rispettati eventuali altri permessi e requisiti legati alle attività svolte all’interno del centro sportivo: per questo compito può farsi riferimento a normative specifiche relative all’ambiente, alla salute pubblica o alla sicurezza in generale, a seconda delle attività e dei servizi offerti dal centro sportivo.
OLTRE IL GIOCO: SICUREZZA SUL LAVORO E LOTTA ALLA DISCRIMINAZIONE
Il mondo dello sport, compreso il padel, è stato recentemente interessato da riforme non solo in materia di sicurezza sul lavoro, ma anche nell’ambito della lotta alla violenza di genere e alle discriminazioni. Precisamente, l’articolo 16 del D.lgs. 39/2021 ha imposto alle Federazioni sportive nazionali, alle Discipline sportive associate, agli Enti di promozione sportiva e alle Associazioni benemerite, di redigere Linee Guida per la predisposizione di modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e di codici di condotta a tutela dei minori, nonché per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione. A tal proposito, con riferimento al padel, nell’agosto del 2023 la Federazione Italiana Tennis Padel (FITP) ha deliberato le proprie Linee Guida, unitamente al Regolamento contro la violenza di genere nello sport. Da ciò ne deriva che tutti gli enti sportivi a cui fa capo la FITP sono tenuti a ottemperare a tali prescrizioni entro il mese di agosto 2024, potendo incorrere in conseguenze sanzionatorie in caso di inosservanza.
LE LINEE GUIDA FITP PER LA COSTRUZIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI E DI CONTROLLO
Come detto, le Linee Guida fornite dalla FITP sono destinate alle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche e Professionistiche per l’implementazione dei “Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva” e dei “Codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione”. Due ulteriori Capitoli sono poi dedicati alla disciplina delle Segnalazioni e al Sistema Sanzionatorio.
Le Linee Guida hanno validità quadriennale e fissano le misure volte a prevenire la commissione di ogni forma di abuso, violenza o discriminazione, comunque consumate, dunque anche attraverso le modalità informatiche.
Con specifico riferimento alle disposizioni che riguardano i Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva, assume particolare rilevanza l’introduzione di una nuova figura nell’organigramma delle società: il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni. Invero, nel Modello di gestione e controllo ex D.Lgs. n. 39/2021 dovranno essere individuate le funzioni e i requisiti di questo inedito soggetto. Nel dettaglio, al Responsabile sarà attribuito il compito di garantire una tutela agli sportivi contro ogni tipo di abuso e di rendere conoscibili il Modello e il Codice di Condotta (cosiddetto “dovere informativo”).
Un ruolo centrale viene poi attribuito anche all’allenatore, istruttore o dirigente sportivo, in ragione del loro costante rapporto con i giovani atleti che, sempre più numerosi, fanno ingresso nel mondo del padel. In particolare, nelle Linee Guida si raccomanda alla società sportive di prevedere una specifica formazione per queste figure, finalizzata a creare un ambiente sportivo in cui siano garantiti i principi di uguaglianza e non discriminazione.
Il terzo capitolo delle Linee Guida è dedicato invece alla disciplina delle “segnalazioni”. In particolare, la FITP ha predisposto sul proprio sito internet istituzionale un apposito canale dedicato alla denuncia di pratiche discriminatorie, abusi sotto in ogni ambito (inclusi motivi di razza, etnia, genere, disabilità) da parte di tutti i soggetti che sono a vario titolo coinvolti nell’attività sportiva. Per incentivare le segnalazioni viene garantita la riservatezza del soggetto segnalante, al fine di tutelare quest’ultimo da eventuali ritorsioni.
10
pillole di padel e diritto
LA PREVENZIONE EX D.LGS. 231/2001
SOTTO LA LENTE DELLA “COMPLIANCE INTEGRATA”
Questo sforzo normativo si inserisce in un più ampio contesto di compliance integrata. Le Associazioni e Società sportive che non abbiano già implementato un Modello di organizzazione e gestione ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001 (cd. MOG 231) dovranno provvedere all’adozione dello specifico Modello previsto ai sensi del D. Lgs. 39/2021, osservando le Linee Guida FITP. Invece, gli enti sportivi già dotati del MOG 231 possono ora integrare quest’ultimo con le disposizioni del D.Lgs. n. 39/2021, costruendo così una compliance armonizzata, in grado di prevedere e disciplinare sia la prevenzione dei reati aziendali, sia la lotta alla discriminazione e violenza di genere nel mondo dello sport. Una simile integrazione consente di approcciare e disegnare la governance e la responsabilità sociale dell’organizzazione sportiva, mettendo al centro del sistema la sicurezza, l’etica e il benessere di tutti gli individui coinvolti.
Inoltre, in tale quadro normativo e disciplinare, ai sensi dell’art. 30 del D.lgs. 81/2008, si dovrebbe inserire anche il tema della prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro, divenendo anch’esso parte integrante del modello di organizzazione, gestione e controllo adottato ai sensi del D.lgs. n. 231/2001. Quest’ultimo rappresenterebbe, quindi, la struttura portante su cui poggiare sia l’osservanza della normativa sulla sicurezza, sia l’adempimento relativo al contrasto alla violenza di genere ai sensi del D.lgs. n. 39/2021.
La combinazione di questi diversi aspetti normativi in un unico quadro di compliance integrata fornisce una panoramica chiara e robusta non solo per la gestione dei rischi, ma anche per la promozione di un ambiente sportivo sicuro, etico e inclusivo.
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IL VOSTRO MATCH INIZIA QUI Da oltre 20 anni al fianco degli sportivi
pillole di padel e diritto
padeL egal
COSA SERVE AL MERCATO DEGLI
ARTICOLI SPORTIVI?
Sporting Goods 2024 navigates the industry’s latest developments and explores evolving consumer behaviors, supply chain complexities, and emerging ecosystems
Restare al passo di una situazione commerciale molto fluida, adattabilità ai consumatori e nuove modalità di pianificazione. Il report Sporting Goods di McKinsey & Company per il 2024 delinea delle sfide ben precise per il settore, che tra le tante difficoltà resiste comunque alle intemperie degli ultimi anni
A—
“Post-pandemic, the consumer is a lot moore conscious and educated around fitness and, as a result, the demand for sports across the world is at an all-time high.”
di Daniele Pansardi
dattabilità ai cambiamenti del mercato e dei consumatori e nuove modalità di programmazione. Sono queste le due sfide più grandi per il mercato degli articoli sportivi secondo l’edizione 2024 del report Sporting Goods di McKinsey & Company, stilato insieme alla World Federation of the Sporting Goods Industry (Wfsgi). La situazione economica incerta, l'inflazione e i conflitti attuali hanno senz’altro influito sulla domanda globale nel 2023, che non è stata in linea con le previsioni, ma allo stesso tempo l’intero settore è riuscito a restare in linea di galleggiamento. I ricavi, infatti, sono aumentati del 6%, forte anche di un consumatore molto più consapevole sulla pratica sportiva e sui suoi benefici. Ecco perché, nonostante le tante problematiche, secondo Sporting Goods la domanda sugli articoli sportivi è comunque al suo massimo di sempre. In questo contesto, il titolo del report “Time to Move” assume un duplice significato. Il primo: la necessità di restare al passo con un panorama commerciale in continua evoluzione. Il secondo: un invito alle aziende a promuovere sempre di più uno stile di vita sano e attivo, in linea anche con i consigli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
The sporting goods market saw a welcome return to form in 2023, growing 6 percent amid higher revenues across almost all geographies.5 But there were variations across regions. Western Europe posted growth of 8 percent, a strong rebound from the previous year’s 3 percent decline. Income in Asia Pacific rose 11 percent, after a 4 percent decline in 2022. North America, meanwhile, grew 2 percent, building on its 6 percent expansion in 2022. Latin America was the standout
performer, with growth of 22 percent after 20 percent growth the previous year. Looking ahead, analysts expect the industry to broadly continue on its current path, amid annual growth of 7 percent up to 2027 (Exhibit 1).
UN CAUTO OTTIMISMO?
The recent uptick in performance seems to put the industry back on a firm footing after the challenges of 2022. And sentiment is broadly positive for 2024, with about 90 percent of companies in our annual executive survey saying they think sales will pick up or remain steady.
A special feature of this edition is a detailed presentation of ten concrete steps for sustainability, providing a practical guide for companies to align with evolving environmental standards and consumer expectations
90%
…degli intervistati alla ricerca prevedono che i ricavi rimarranno invariati o cresceranno nel 2024 rispetto al 2023
No companies are expecting both sales to fall and margins to contract. Still, 81 percent of respondents say inflation and inventory levels/ cost of capital are causes for concern, and 50 percent worry about being able to attract talent and the rising pressure to become more sustainable.6
Perhaps reflecting these themes, analysts are notably cautious for the year ahead, raising the 2023-4 growth outlook for 50 percent of companies but cutting it for the other 50 percent.7
Secondo il report, i risultati soddisfacenti del fatturato a livello globale hanno riportato una ventata d’ottimismo nel settore. Il 90% delle aziende che hanno partecipato al sondaggio di McKinsey ha dichiarato di ritenere che le vendite aumenteranno ancora o rimarranno stabili, mentre nessuna prevede una contrazione. L’81% degli intervistati, allo stesso tempo, è ancora preoccupato dell'inflazione,
+159%
La crescita di praticanti nel padel e pickleball nel periodo compreso tra il 2019 e il 2022
dei magazzini sempre pieni e del costo del capitale, mentre il 50% manifesta dei dubbi sulla capacità del mercato nell’attrarre talenti e lamenta la crescente pressione nel diventare più sostenibili. Su queste basi, gli analisti rimangono dunque piuttosto cauti e prevedono una crescita per circa il 50% delle aziende operanti nell’ambito degli articoli sportivi.
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Le aree del mondo più promettenti, invece, sembrano essere l’America Latina e il sud est asiatico, che di recente hanno fatto registrare dei trend di crescita piuttosto interessanti. In entrambi i casi, la base di partenza è naturalmente più bassa rispetto ad altre regioni più sviluppate e mature, uno scenario che dovrebbe far riflettere molte aziende sull’opportunità di investire in questi Paesi. Secondo il report, invece, la Cina potrebbe risentire degli scombussolamenti di questi ultimi anni anche nel 2024. È altresì probabile che le incertezze economiche non faranno calare la competitività delle aziende cinesi, che continueranno a intensificare la propria attività per cercare di contrastare i grandi brand internazionali.
SCELTE E CARATTERISTICHE DEI CONSUMATORI
14 Sporting Goods 2024
Il report di McKinsey segnala inoltre un aumento della pratica sportiva in molte aree geografiche. Negli Stati Uniti, circa il 78% della popolazione si considera "attiva", rispetto al 73% del 2017.
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DATI&STATISTICHE
McKinsey & WFSGI Sporting Goods Industry Report Survey, October 2023 (N=85) 2 SFIA Topline Participation Report, 2023
Exhibit 1 The industry is predicted to grow 7% by 2027 — Market development Exhibit 1.Theindustryispredictedtogrow7%by2027 Global sportswear market prezzo di vendita al dettaglio, in miliardi di dollari Trend significativi Resto del mondo Est Europa Amer ca Latina Europa occ denta e Asia-Pac f co Nord Amer ca Tasso annuo di crescita composto (%) 2017-19 2021-22 2022-23 2023-27 T Totale +3 +4 -4 +3 +12 +7 +7 +6 -6 +20 -3 -4 +6 +2 +0 -1 +22 +8 +11 +2 +6 +9 +4 +4 +4 +10 +6 +7 14 22 57 74 115 2017 25 14 20 62 85 125 18 25 15 20 61 93 132 19 22 13 14 56 84 112 20 26 15 17 65 97 145 21 27 14 21 64 93 154 22 27 14 24 69 102 158 23 30 13 25 71 116 166 24 33 14 26 74 127 177 25 36 15 28 77 139 187 26 39 16 30 80 151 197 2027 305 331 347 301 365 372 396 422 451 481 512 25 Fonte: Euromonitor, ottobre 2023
Michael Murray, Chief Executive Officer, Frasers Group 20 Sporting Goods 2024
Photo Courtesy: Elle Padel
Sporting Goods at a glance 2024
Sporting Goods 2024 navigates the industry’s latest developments and explores evolving consumer behaviors, supply chain complexities, and emerging ecosystems
A special feature of this edition is a detailed presentation of ten concrete steps for sustainability, providing a practical guide for companies to align with evolving environmental standards and consumer expectations
Il maggior numero di sportivi si trova nella fascia dal reddito più alto, mentre le persone che guadagnano meno di 25 mila dollari all'anno sono le meno impegnate. In Europa il quadro è meno omogeneo. Il 45% degli abitanti del vecchio continente ha dichiarato in un sondaggio di non praticare alcuna attività sportiva, mentre il 38% lo fa una volta a settimana; il 6% fa esercizio fisico cinque volte a settimana o più. Per quanto riguarda l’Italia, dal 2017 in avanti è stato segnalato un calo generale dell’inattività, al pari di Germania e Francia. È da sottolineare, invece, il cambiamento nelle scelte delle attività sportive. Sempre più persone, infatti, si indirizzano verso discipline più “facili” da imparare e praticare e che permettono di avere più contatti sociali, scartando degli sport che richiedono impegno più costante o spiccate abilità. In questo contesto, emergono soprattutto il padel e il pickleball, che come sappiamo hanno registrato un aumento del 159% dopo la pandemia.
…degli intervistati alla ricerca prevedono che i ricavi rimarranno invariati o cresceranno nel 2024 rispetto al 2023
respondents say that they never exercise or play sport. Some 38 percent take part at least once a week and 6 percent report exercising ve times a week or more.12
La crescita di praticanti nel padel e pickleball nel periodo compreso tra il 2019 e il 2022
A notable trend over the recent period has been a shift in the choice of sporting and well-being activities. More people are choosing sports that are quicker to pick up, require less commitment, and are more social, rather than organized sports with fixed time commitments, requiring teams, or where high levels of skill are required (Exhibit 5).
Incremento medio del picco di scorte di magazzino anno su anno per 4 aziende su 5
UN MAGAZZINO DI PROBLEMI
4 From sustainability targets to actions 80%
“Health and fitness are i n c r e a s i n gl y a s s o c i at e d with longevity, attracting moore interest from the 40 -plus demographic. This group is technologically adept and reachable, unlike previous generations at this age.”
12 Eurobarometer Full Report, 2022
Pickleball/paddle tennis, for example, has seen a 159 percent increase in participation since the pandemic, while off-course golf has posted a 57 percent rise. Trail running and cycling have recorded upticks of 10-20 percent. Among companies seeing declining participation is skiing, where expense and climate change have driven a 14 percent fall in the number of people taking part since the pandemic.13
13 SFIA Topline Participation Report, 2023
— John Sullivan, Senior Vice President of Marketing, WHOOP
Il report si sofferma anche sulle caratteristiche demografiche dei mercati in cui le aziende operano. In base alle analisi più recenti, McKinsey e Wfsgi dividono la popolazione globale in tre gruppi: nazioni “giovani”, con molti under 30 (molti Paesi africani e sudamericani), Paesi con un’età media un po’ più alta (Cina, USA, Regno Unito, Brasile e Australia) e Paesi più anziani come Spagna, Giappone e Corea del Sud). Ecco perché molte aziende si stanno impegnando per proporre strategie differenziate per ciascun segmento quando devono lanciare un nuovo prodotto, sfruttando anche le possibilità di personalizzare i propri annunci offerte dai social media.
…of all companies surveyed now have or are seriously considering CO2 targets4
Gli anni pandemici, e la sua coda nel momento in cui tutto è ritornato alla normalità, hanno colto impreparate molte aziende nel cercare di definire e studiare la domanda dei consumatori. Molte, di conseguenza, si sono ritrovati con livelli d’inventario fuori scala, una situazione che a cascata ha riguardato tutta la filiera commerciale fino ai rivenditori, come sottolineato anche dalle nostre interviste de La Carica dei 101. L’overstock è dunque diventato rapidamente una delle massime priorità a livello manageriale, la cui sfida più grande è riuscire a fare i conti con la volatilità della domanda. L’80% degli intervistati per il report ha sottolineato che il picco delle scorte di magazzino è aumentato nel 2023 rispetto allo scorso anno. Per metà delle aziende, il dato parla di un +20%. Per uscire dall’impasse, le aziende non possono limitarsi semplicemente a degli accorgimenti tattici per svuotare i magazzini (ovvero i grossi sconti che abbiamo visto e vediamo ancora di questi tempi). Sarebbe necessario un reale cambio di paradigma, in modo da studiare una pianificazione che tenga conto della maggiore imprevedibilità del mercato di oggi. Il 70% dei dirigenti raggiunti da McKinsey ritiene che il miglioramento delle capacità di programmazione sia la priorità assoluta, ancor prima della riduzione dei volumi degli ordini e delle promozioni. Seguiranno delle azioni corrispondenti? Oppure la maggior parte dell’industry continuerà a proseguire sulle stesse logiche adottate finora?
5 Playing the sports ecosystem game
70%
…of survey respondents follow an omnichannel strategy with an ecosystem of sales channels4
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DATI&STATISTICHE 1 McKinsey & WFSGI Sporting Goods Industry Report Survey, October 2023 (N=85) 2 SFIA Topline Participation Report, 2023 +159%
90%
14 Sporting Goods 2024 +33%
As the impacts change intensify, goods companies ramping up become more Ten actions accelerate the encourage boost performance. Ecosystems sporting goods the chance customer acquisition, lifetime value, new revenue implementation careful planning and execution.
Fonte: S A opline Participation Report 2023 Skateboarding ennis Surfing rail Running asketball Snowshoeing Ciclismo Calcio Cheerleading Ultimate owling Tiro a segno Volley Paintball rack ield acrosse Downhill Skiing Softball Com'è cambiata la partecipazione negli sport dal 2019 al 2022 (%) Padel e pickleball 57 36 33 25 21 13 12 11 9 -7 -7 -7 -9 -10 -10 -11 -11 -14 -15 159
33 Sporting Goods 2024 Golf Per leggere lo studio completo inquadra il QR Code
SPORT DAL 2019 AL 2022 (%) Padel e pickleball Golf Skateboarding Tennis Surfing Trail Running Basketball Snowshoeing Ciclismo Calcio Cheerleading Ultimate Bowling Tiro a segno Volley Paintball Track & Field Lacrosse Downhill Skiing Softball
SFIA Topline Participation Report 2023
COME È CAMBIATA LA PARTECIPAZIONE NEGLI
Fonte:
UNIONE DI INTENTI
Da febbraio 2024 il marchio di abbigliamento italiano Padel Mi Amor annovera tra i suoi ambassador anche Víctor Ruiz, nella top 20 mondiale nel ranking FIP. Con lui abbiamo fatto il punto sulla collaborazione, che ha dato vita anche a una linea dedicata, oltre che su bilanci e obiettivi
di Benedetta Bruni
Grandi persone per grandi ambizioni. In questa frase potremmo racchiudere il sodalizio che vede affiancati uno dei top player del circuito, lo spagnolo Víctor Ruiz, con uno dei marchi più dinamici e in ascesa del panorama italiano. Che grazie a questo accordo, parallelamente a quelli con altri tre giocatori spagnoli dei quali vi abbiamo già parlato (Teo Zapata, Pedro Meléndez e Carmen Castillón), ha peraltro palesato le sue ambizioni anche in ambito internazionale. Intelligentemente rese implicite fin dall’inizio anche dalla scelta del nome. Stiamo parlando di Padel Mi Amor, brand
L'intervista
Víctor Ruiz
N°20 RANKING FIP
Com’è nata la tua collaborazione con Padel Mi Amor e in cosa consiste?
La relazione è nata in seguito alla conclusione dell’accordo che avevo con il marchio precedente, grazie al mio rappresentante che conosceva il progetto di Padel Mi Amor. È stato tutto molto facile sin da quando ci siamo messi in contatto, perché ci siamo intesi dal primo momento. Abbiamo quindi chiuso un accordo di sponsorizzazione per due stagioni, di cui sono molto felice. Il brand mi appoggia in tutto e risulta anche molto semplice lavorare con il team per via della loro grande dedizione. Stiamo realizzando cose che ci piacciono molto e ci rendono soddisfatti.
Il brand sta per lanciare una collezione esclusiva denominata proprio “Víctor Ruiz por Padel Mi Amor”. Qual è stato il tuo apporto per questa collaborazione?
Sono felice di avere una mia collezione. Quando abbiamo iniziato a parlare del progetto, avevamo tutti chiara l’intenzione di voler creare qualcosa che ci identificasse e distinguesse dal resto. Così abbiamo iniziato a lavorare a questa linea personale. Ognuno di noi ha apportato la propria visione e le
fondato nel 2021 da Paolo Fina insieme alla sua compagna, di business e di vita, Alessandra. Una realtà che molti di voi hanno già imparato a conoscere sia per i contenuti presenti su Padelbiz che per la presenza del marchio ai principali appuntamenti dedicati al padel. In primis le due tappe del Premier a Milano (lo scorso dicembre) e a Roma (metà giugno), dove Padel Mi Amor sarà presente in grande stile distribuendo le due maglie signature series di Teo e Víctor. Proprio con quest’ultimo abbiamo fatto una bella chiacchierata “dentro e fuori dal campo” .
proprie idee e sono contento del risultato finale. Ciò che trovo più accattivante, oltre al design, è la qualità dei capi. Ho sempre desiderato lavorare con un brand di abbigliamento italiano perché sono i migliori del settore.
Perché inizialmente hai deciso di dedicarti al padel?
Sin da piccolo ho sempre sentito una grande passione per questo sport. All’inizio, non pensavo di riuscire a diventare un professionista. Però a poco a poco sono arrivati anche i risultati e quindi questo sport è diventato anche il mio lavoro.
Parlaci un po’ di questa stagione. Sei soddisfatto di quello fatto finora e quali sono i tuoi obiettivi?
Sinceramente, non sono contento dei risultati di questo inizio stagione. Abbiamo avuto sfortuna nei sorteggi e non siamo stati all’altezza delle competizioni. Dobbiamo migliorare perché ormai abbiamo raggiunto un livello che ci permette di fare molto meglio. Credo che anche il fatto di giocare tutti i tornei all’esterno ci abbia penalizzato in qualche modo, perché con questa
14 COVER STORY
Lucas Bergamini e Víctor Ruiz all'Asunción Premier Padel P2 Da sinistra, Agustín Tapia, Arturo Coello, Lucas Bergamini e Víctor Ruiz
Da quest’anno Padel Mi Amor può contare su un altro “top player” in squadra. Non parliamo di un giocatore, bensì di una figura importante e con grande esperienza nel mercato sportivo e lifestyle: non a caso ricopre il doppio ruolo di direttore generale e commerciale. Proveniente da esperienze quali responsabile commerciale in Oakley, Umbro, Superga, K-Way e Brekka, Fabio sta mettendo la sua professionalità e il suo know how al servizio dell’azienda milanese. Con ottimi risultati, a giudicare dalla presenza crescente del brand nei punti vendita specializzati e in importanti realtà della grande distribuzione sportiva, tra le quali DF Sport Specialist, con tanto di corner dedicato nel nuovo e bellissimo store di Lissone (si vedano le foto sopra). Così come la distribuzione italiana delle racchette Royal Padel.
Come sta evolvendo la strategia commerciale del marchio?
Cosa significa per voi l’ingresso di Víctor Ruiz nella vostra rosa di ambassador?
La collaborazione con un'icona del padel mondiale come Víctor Ruiz ha avuto un effetto deflagrante sia nel circuito professionistico, che sul mercato. Innanzitutto siamo il primo sponsor tecnico italiano a vestire un top 20 al mondo e questo ha creato inevitabilmente grande stupore e interesse. Inoltre, per un brand giovane come il nostro, potersi presentare presso i clienti con una partnership di tale livello aumenta notevolmente la nostra credibilità.
Siamo soddisfatti per aver creato in poco tempo un team commerciale di grande competenza nel mercato del padel. Il progetto è piaciuto e la forza vendite ne ha da subito percepito solidità, ambizione e lungimiranza, condividendone gli obbiettivi.
Di recente avete aperto anche un vostro corner all’interno del DF Sport Specialist di Lissone. Ci puoi raccontare qualcosa a riguardo?
Avere una parete allestita con i prodotti Padel Mi Amor il giorno dell'inaugurazione del nuovo flagship store fortemente voluto da Sergio Longoni è per noi motivo di indicibile soddisfazione. È la dimostrazione che il lavoro ripaga dei sacrifici e che i progetti presentati a un partner serio e di grandissimo prestigio quale DF Sport Specialist trovano terreno fertile. Siamo particolarmente orgogliosi di quest'operazione. Oltretutto sta dando risultati di vendite che sinceramente vanno al di là di ogni aspettativa. Ed è solo l'inizio!
modalità influiscono anche molti altri fattori oltre al gioco in sé. L’obiettivo è di stare il più vicino possibile o all’interno della rosa delle prime otto coppie al mondo.
Com’è stata la tua esperienza al Pro Padel League a Miami? È stata una bellissima esperienza. Il padel sta vivendo un boom negli Stati Uniti e questa lega sta investendo molto nel portarvi i migliori giocatori del mondo. Sono felice della mia squadra (Flowrida Goats) e vedremo se riusciremo a vincere qualcosa.
Credi che l’organizzazione del Premier Padel sia cambiata, anche in termini di diritti dei giocatori, da quando ha incorporato il World Padel Tour? Senza dubbio. Nonostante ci siano cose che si possono migliorare per il Premier Padel, il salto di qualità che si può già notare nel nuovo circuito è enorme. Sono migliorati tutti gli aspetti che riguardano il professionista, hanno reso il padel più accessibile a tutti, più globale… Ciò che siamo oggi non ha niente a che vedere con quello che eravamo prima.
Qual è il risultato a cui sei più legato nella tua carriera professionale?
Se devo pensare a un torneo della mia carriera, sicuramente scelgo quello che abbiamo disputato a Milano nel 2022, in cui siamo arrivati in finale
contro Galán-Lebrón. In quell’occasione abbiamo giocato un padel spettacolare e superato coppie fortissime. Penso che a quel livello siamo in grado di battere chiunque, ma è molto difficile da mantenere.
Sono ormai alcuni anni che sei in coppia con Lucas Bergamini. Secondo te, qual è il vostro segreto per il quale continuate a stare insieme? In questi ultimi anni infatti tante coppie finiscono per separarsi, perché credi che succeda?
Noi ci capiamo molto bene sia dentro che fuori dal campo. E non possiamo negare che anche i risultati hanno contribuito a rendere la coppia più solida. Questo tempo passato insieme, nel quale comunque abbiamo vissuto delle difficoltà, ci è servito per scoprire di cosa siamo capaci e, ora che non sta andando bene, sappiamo che lavorando riusciremo a tornare come prima. L’instabilità delle coppie oggi non aiuta nessuno, perché si cercano risultati immediati e ciò non è sempre possibile.
Hai altri sponsor? Come ti seguono?
Sì, il principale è Urich, il marchio di pale che qualche mese fa si è unito a noi. Stiamo cercando di creare la miglior racchetta del mondo e questo progetto mi appassiona molto. Poi abbiamo sponsor come Padelmit, Grupo Inglés, Cartago Center, Bipi. Sono molto contento delle aziende che hanno puntato su di me e provo a restituire questa fiducia dimostrandomi coinvolto e portando risultati.
VÍCTOR RUIZ
Il classe ‘89 Víctor Ruiz è nato a Cartagena (Murcia, Spagna) e si inserisce attualmente al numero 20 nella nuova classifica uniformata FIP. In coppia come d’abitudine con il brasiliano Lucas Bergamini (n.22 ranking FIP) ha raggiunto la sua prima finale al Milano Premier Padel di dicembre 2022 piazzandosi come secondo classificato. E di fatto dimostrando di “poter battere chiunque”: Ruiz e Bergamini (coppia n.13) sono infatti riusciti a superare Pablo Lima e Franco Stupaczuk per 7-5 e 6-2 (coppia n.3), Maxi Sánchez e Lucho Capra per 6-4 e 6-2 (coppia n.8) e Juan Tello e Paquito Navarro per 7-5 2-6 e 6-3 (coppia n.2). Nel 2018 è campione assoluto di Spagna insieme a Josete Rico nella cornice di Gran Canaria. Oggi è uno dei giocatori da tenere d’occhio, posizionandosi appena dopo Maxi Sanchez, Jon Sanz e Pablo Lima (peraltro ritiratosi dal circuito principale).
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COVER STORY
PARLA FABIO MARACCANI, DIRETTORE GENERALE E COMMERCIALE
Il corner dedicato a Padel Mi Amor all'interno del nuovo DF Sport Specialist di Lissone (MB) su tre piani, inaugurato lo scorso 18 aprile
CELEBRATE LIFE: L’IMPEGNO DI CANTABRIA LABS NEL PADEL
È tra le aziende di riferimento per dermatologia, fotoprotezione e integrazione, grazie a Heliocare e NDL Pro-Health. Ed è sempre più impegnata nella disciplina, anche con gli ambassador Carolina Orsi, Gemma Triay e Alex Ruiz, che abbiamo intervistato a Madrid
dal nostro inviato Benedetto Sironi e Daniele Pansardi
Benessere, sensibilizzazione e prevenzione della salute sono i pilastri su cui si fondano le attività di Cantabria Labs. L’azienda, specializzata in prodotti dermatologici e fotoprotettivi, è un marchio di riferimento nel suo campo in Europa, in particolare in Italia, Spagna e Portogallo con la linea Heliocare, e si impegna da sempre a veicolare i propri valori nel mondo dello sport. Considerando la propria anima italo-spagnola, la realtà non poteva che scegliere anche il padel come strumento per affiancare atleti e atlete e promuovere le proprie attività. I nomi scelti sono stati quelli di Gemma Triay e Alex Ruiz, presentati da Cantabria Labs e NDL Pro-Health (brand della stessa famiglia legato all’alimentazione) in grande stile alla Ciudad de la Raqueta di Madrid, il più grande centro europeo per gli sport di racchetta, a cui Padelbiz era presente. Un piccolo manifesto delle ambizioni dei due marchi, impegnati a garantire degli standard sempre più elevati della qualità della vita. Entrambe le aziende rafforzano così il loro impegno a livello internazionale nella promozione dello sport, puntando forte sul padel. Ruiz (n.15 del ranking) e Triay (n.3) parteciperanno attivamente alle loro campagne di sensibilizzazione e prevenzione della salute, insieme ad altri testimonial del marchio e partner legati al mondo dello sport. “Il padel ha sempre più successo intanto perché è uno sport molto semplice”, ha dichiarato Stefano Fatelli, l’ad di Cantabria Labs Difa Cooper, branca italiana della società. “E poi è uno sport salutare, sociale, crea relazioni e porta benessere: si gioca in 20 metri, ogni partita diventa una conversazione di un'ora e mezza, si finisce col "terzo tempo” e sprona a una competizione sana e inclusiva per tutti”. Uno sport in linea con il claim dell’azienda, quel "Celebrate Life" che vuole essere un richiamo alla ricerca scientifica e al miglioramento delle proprie condizioni di salute.
Cantabria Labs nel padel si impegna al fianco dei propri ambassador su due ambiti in particolare: fotoprotezione e integrazione. La prima si rivela fondamentale soprattutto nei tornei da giocare outdoor e con temperature piuttosto elevate, durante i quali prodotti Heliocare (che siano creme, stick, spray o anche integratori alimentari) possono giocare un ruolo chiave per non danneggiare la pelle. "È un onore e
L’azienda è presente in 88 Paesi e ha filiali in Spagna, Italia, Francia, Messico, Portogallo, Cina, Stati Uniti e Marocco. Nel 2022 ha fatto registrare un fatturato di 131 miliardi di euro nel solo settore della cosmetica. La filiale italiana di Caronno Pertusella (VA), nata nel 2003 dopo l’acquisizione della storica Difa Cooper, conta oltre 140 dipendenti e ha raggiunto un fatturato di circa 52 milioni di euro nel 2023. I centri di produzione di Cantabria Labs riescono a gestire oltre 47 milioni di unità di prodotto all’anno, e sono riconosciuti nel settore sanitario per le loro innovazioni e il loro sostegno alla ricerca scientifica.
un piacere che un'azienda come Cantabria Labs si impegni per me, per il padel e per lo sport femminile", ha dichiarato Gemma Triay durante la presentazione.
NDL Pro-Health è invece esclusivamente dedicata all’alimentazione per gli sportivi. È un marchio che Cantabria Labs ha creato insieme a Rafael Nadal, con l’obiettivo di fornire degli integratori che possano contribuire a delle abitudini sane. I prodotti di NDL sono raggruppati secondo tre linee: Everyday, Performance e Recovery. Un’offerta che ha convinto un atleta come Alex Ruiz, diabetico e quindi particolarmente attento alle proprie scelte alimentari. “Poter contare sul supporto di NDL Pro-Health mi aiuta a mantenere un livello di gioco ottimale non solo attraverso i suoi integratori alimentari, ma anche perché mi mette in contatto con i migliori professionisti della salute”, ha detto lo spagnolo. A margine della conferenza stampa dell’evento, abbiamo avuto modo di parlare con entrambi di questa nuova partnership e della loro stagione.
16 EVENTI
Alex Ruiz e Gemma Triay
Gemma Triay e Alex Ruiz, al centro, insieme a Carolina Orsi (anche lei ambassador di Cantabria Labs) e gli invitati all'evento di Madrid
CANTABRIA LABS IN BREVE
L'intervista
Gemma Triay
N°3 RANKING FIP
Com’è stata l’esperienza americana nella Pro Padel League da cui siete appena tornate? Quali sono le tue impressioni a caldo sull’America e sullo sviluppo del padel nel Paese? È stata una bella settimana e credo che gli Stati Uniti stiano vivendo una crescita pazzesca nel padel. Forse dobbiamo solo trovare il modo più giusto per introdurre la disciplina. Magari con un approccio più incentrato sullo show: stiamo parlando con l’organizzazione della Pro Padel League per guardare alla possibilità di inserire un cambio in campo con altri giocatori. Insomma, vogliamo introdurre qualcosa che renda il torneo diverso dagli altri. È bello, poi, riuscire a parlare non solo con gli organizzatori, ma anche con le giocatrici e i coach per portare dei miglioramenti al torneo. Anche il Premier Padel sta iniziando a chiederci consiglio.
Se potessi decidere due cose per renderlo più veloce e spettacolare, cosa faresti?
Come poi ho effettivamente suggerito introdurrei i cambi, magari una o due volte durante i set. Nella mia idea si potrebbero creare team da tre o quattro giocatrici così da poter effettuare cambi se, per esempio, la partita è iniziata male, o se qualcuna in particolare nella squadra è più adeguata a chiudere un set. Un’altra cosa che trovo interessante è l’introduzione del “punto de oro”, che riconosco avere molta attrattiva. Io personalmente preferisco giocare con i vantaggi, per cui credo che si possa fare un mix: al terzo vantaggio si può chiudere con il punto de oro. È una cosa che mi piacerebbe vedere anche nel Premier Padel.
solo in Europa, ma in tutto il mondo. Però sono carica e ho grande voglia di continuare con Claudia (Fernandez) e conoscerci di più, imparare come coppia e provare a fare sempre di meglio.
Mentre andiamo in stampa, per la coppia è arrivata la prima vittoria stagionale nel P1 in Cile.
Vedi la possibilità che nascano atlete forti da altri Paesi o ci sarà ancora per qualche anno il dominio di Spagna e Argentina?
Sì, ci saranno altre atlete molto forti. Alla fine questo lavoro richiede del tempo. Adesso, in luoghi come Stati Uniti, Londra o altre città dove il padel non è ancora così importante, stanno nascendo giovani giocatrici che sono per la maggior parte ex tenniste. Servirà quindi ancora un po’, mentre noi da questo punto di vista siamo avvantaggiate. Però ci sono Paesi come l’Italia, la Francia o il Portogallo che stanno crescendo molto rapidamente.
Com’è nato il tuo rapporto con Cantabria Labs e la realtà NDL? Hai già provato la linea di integratori?
Il rapporto con loro è stato bellissimo sin dal primo momento, da quando ho provato la linea mi è piaciuta subito. La uso durante l’allenamento e soprattutto in partita. Rappresenta un plus per migliorare il proprio rendimento, e alla fine vale la pena provare tutto quello che può aiutare nelle competizioni.
Venendo alla stagione professionale più generale, quali sono le tue sensazioni e i tuoi obiettivi?
Mi sento bene, ho fatto una buona preparazione in vista di una stagione che sembra essere molto dura. Quest’anno ci saranno tantissimi tornei, e non
Ti piacerebbe nei prossimi anni aprire una tua accademia in Spagna o in giro per il mondo?
L’ho sempre pensato. Ho questa idea da qualche anno ormai. Penso quindi di sì, presto o tardi succederà.
L'intervista
Alex Ruiz
N°15 RANKING FIP
Come sta procedendo la stagione e quali sono le tue sensazioni?
È stato un inizio stagione un po’ difficile: non è partito molto bene purtroppo per via del mio infortunio al ginocchio – è ormai la terza settimana – quindi per il momento sono per lo più in casa con la mia famiglia. Ovviamente il piano è di recuperare a dovere, passo per passo. Giusto qualche giorno fa ho ripreso con un allenamento fisico molto leggero e mi ha reso molto contento poter tornare in campo con il mio coach a Malaga, Jorge Cárdenas. Abbiamo quindi ricominciato a giocare a padel e posso dire che mi sento meglio. Penso che riuscirò ad andare a Bruxelles per giocare con il mio nuovo partner, Momo Gonzales. Ma di certo prima devo concentrarmi sul mio infortunio.
Ti sei allenato molto con Momo negli ultimi mesi? No, non molto, perché lui era in Venezuela e in Messico e stava giocando con Lebrón e Chingotto. Avevamo già giocato insieme due stagioni fa e siamo rimasti amici, quindi sono molto contento di poter tornare in squadra con lui quest’anno. Credo che saremo una coppia molto competitiva.
la nostra performance e l’approccio in campo. Vogliamo essere una coppia difficile da battere.
Parlando di questo progetto, sei supportato da NDL Cantabria Labs. Hai già provato i loro prodotti?
Sì, li sto provando. Trovo che siano prodotti fantastici. Anche perché ho avuto l’opportunità di parlare con un endocrinologo per il mio diabete, e per me è stato importante. Quando gioco devo essere concentrato, non posso avere distrazioni per via del diabete. E loro vogliono il meglio per me.
Rispetto al passato, è cambiato qualcosa nel tuo modo di giocare con Momo?
Da quando abbiamo giocato insieme, due anni fa, abbiamo migliorato il nostro gioco in modo separato, ma penso che quest’anno siamo più maturi rispetto a qualche tempo fa. Adesso dobbiamo pianificare il nostro gioco,
Quanti giorni riesci a spendere a Malaga e quanti invece in giro per il mondo?
Per ora sto riuscendo a passare qualche settimana a casa, ed è fantastico perché durante la stagione è impossibile passare tempo con la famiglia e gli amici, solo un paio di giorni o poco più. Nel futuro, per quello che mi aspetta, credo che riuscirò a stare a Malaga solo per poco tempo, perché sta per cominciare una stagione ricca di tornei. È molto importante per me riuscire a passare del tempo nella mia città, ma non è sempre facile.
Ti piacerebbe aprire una tua accademia o un centro?
Certo, riuscire ad aprire un’accademia come può essere la Rafa Nadal Academy sarebbe fantastico.
17 EVENTI
DOVE PUÒ ARRIVARE CAROLINA ORSI?
Per la miglior italiana del ranking FIP, l’ambizione per la stagione 2024 è l’ingresso tra le prime 20. Al momento è a ridosso della top 30 e i margini di miglioramento per compiere lo step decisivo non mancano di certo. Di questo, e di molto altro, abbiamo parlato con lei in quest’intervista di Daniele Pansardi
L’obiettivo realistico? Raggiungere uno o più quarti di finale di un torneo Premier Padel. Il sogno nel cassetto? Rientrare nelle Finals di dicembre a Barcellona. Carolina Orsi ha ben chiari quali possono essere i traguardi da qui alla fine della stagione. La romana sembra avere ancora dei margini di miglioramento per salire qualche altro gradino nelle gerarchie mondiali, e la liaison con Carolina Navarro ad aprile faceva ben sperare in questo senso. L’infortunio dell’ex n.1 al mondo, tuttavia, ha rallentato i piani di entrambe e messo in standby il progetto, rendendo un po’ più travagliata delle aspettative la stagione dell’azzurra. Con lei abbiamo parlato delle sue prospettive per l’annata in corso in quest’intervista.
L'intervista
Carolina Orsi
N.31 RANKING FIP
Come giudichi il tuo inizio di stagione?
Ci sono stati alti e bassi. Sono arrivata due volte agli ottavi di finale, anche se con sorteggi più o meno favorevoli perché non ho incontrato teste di serie. Si poteva fare sicuramente qualcosa in più.
Dall’America sei tornata con una nuova compagna di grande esperienza, ovvero Carolina Navarro. Com’è nata quest’opportunità e cosa ti ha convinto ad accettare? Non avevo intenzione di cambiare, anche perché non mi piace farlo a stagione in corso. Con Carolina ci eravamo cercate già in passato, ma senza trovare mai il momento giusto per giocare insieme. In questo caso, sentivo il bisogno di avere maggiore esperienza al mio fianco, e anche con il mio team siamo stati d'accordo nell'accettare la sua proposta. Dai primi allenamenti si è visto subito che è una fuoriclasse, del resto è una ex n.1 al mondo e lo è stata per nove anni. Fin da subito mi ha trasmesso gran voglia di vincere e di lottare in tutti gli scambi, anche quando sembra tutto compromesso.
Nel frattempo, a causa di un infortunio occorso a Carolina Navarro, la romana ha giocato al fianco di altre partner: Carmen Castillón a Siviglia, Martina Fassio ad Asunción e Aranzazu Osoro a Mar del Plata e Santiago
Perché secondo te i cambiamenti di coppie sono così frequenti negli ultimi tempi? Credo che sia dovuto alla fretta nel voler ottenere dei risultati. C'è poca predisposizione il lavoro a lungo termine, mentre invece si tende a ragionare torneo dopo torneo e separarsi in caso di scarsa resa. Secondo me è un atteggiamento un po' superficiale. È chiaro che può capitare di non "prendersi" o di litigare senza possibilità di creare un buon rapporto. Io sono dell'idea che bisognerebbe darsi sei o sette tornei di tempo per vedere l'evoluzione della coppia, perché un sorteggio difficile o una giornata storta possono capitare a tutte nell'arco dell'anno. Bisognerebbe investire di più in un progetto, al nestto delle eventuali grandi opportunità che possono nascere in corsa. Ho detto molte volte di no, anche alla stessa Carolina lo scorso anno, proprio perché stavo facendo dei buoni risultati con la compagna di allora.
Che giudizio puoi dare di questi primi mesi di Premier Padel a pieno regime?
Possiamo ritenerci soddisfatti. Ci sono ancora dei piccoli difetti, com'è normale che sia per un circuito così giovane, ma giochiamo in posti stupendi e reputo positivo il lavoro dell'organizzazione. Lavoriamo costantemente tramite la nostra associazione (IPPA, International Padel Players Association, ndr) per migliorare insieme al Premier.
All’inizio di quest’anno hai anche cambiato partner tecnico, passando a Bullpadel. Come sei arrivata a questa decisione e cosa utilizzi in campo del brand?
Con Bullpadel stavo parlando da un po' di tempo, anche perché in Italia sono molto presenti. Loro sono interessati ad avere le giocatrici con il ranking più alto di tutti i Paesi e mi hanno fatto una proposta che non ho potuto rifiutare. Il mio brand precedente (Slazenger, ndr) mi ha sempre trattato molto bene, ma sono stata contenta di aver potuto compiere un "salto" tecnico e di visibilità. Bullpadel è una delle migliori marche in commercio, sia per racchette sia per abbigliamento. Io utilizzo la Elite W 24, che rientra nella linea di Gemma (Triay, testimonial Bullpadel e compagna di Carolina, ndr), dopo aver provato anche la Vertex e la Ionic. La mia precedente racchetta era molto rigida e dura, perché mi aiutava nella spinta e nella potenza, anche se mi mancavano controllo e maneggevolezza. Le scarpe sono quelle della gamma Hack, la linea da uomo, perché il mio numero (43) era troppo grande. Mi avevano proposto di produrre il 43 della Elite, ma alla fine mi trovo bene con le Hack.
Hai praticato tanti sport molto diversi fra loro nel corso della sua carriera: cosa ti hanno lasciato nella tua parabola da giocatrice professionista di padel?
Dai dati di Padel Intelligence (società specializzata nell’analisi dei dati e delle performance) è emerso che nei primi cinque tornei hai fatto registrare la più alta percentuale tra colpi vincenti e colpi effettuati (9%): senti di aver compiuto passi in avanti in fase offensiva? Hai lavorato su qualche aspetto in particolare in questi mesi? Ho lavorato tanto sulla fase offensiva e sul ritrovare aggressività in campo. Nello scorso anno, quando mi sono trasferita a Madrid, mi ero focalizzata molto di più sulla difesa. Ora che quest'ultima è migliorata, ho potuto concentrarmi di nuovo sull'attacco. È vero che le statistiche mi mettono in cima alla classifica, ma bisogna dire che ho disputato meno partite di altre giocatrici. Anche se il campione di partite è ristretto, in ogni caso, è un indice del mio livello di gioco piuttosto alto. Vediamo come e se cambierà quando il numero di match giocati sarà più alto, nel frattempo però sono sicuramente molto contenta.
Ho giocato a tennis, che è uno sport individuale in cui ti fai le ossa da sola, senza troppi aiuti dentro il campo. Ho imparato a sapermi gestire e a risolvere gli eventuali problemi in autonomia. Se non sei una persona mentalmente resistente, diventa molto complicato. A me piace essere sostenuta e ritrovarmi in un contesto di squadra, e ho potuto apprendere tantissimo in questo senso nella mia esperienza nel calcio a 5. C'è sempre una persona che ti può aiutare, o il mister a bordo campo che può farti rifiatare se stai giocando male. Che è una cosa fantastica ed è impossibile nel tennis e nel padel. Alla fine, tra uno sport individuale come il tennis e uno di squadra come il calcio, ne ho scelto uno di coppia, forse è il giusto compromesso per me.
Quali sono i tuoi obiettivi da qui alla fine dell’anno?
Rimanere nelle prime 25-30 al mondo sarebbe un risultato positivo, perché vorrebbe dire confermare quanto fatto lo scorso anno, e aver raggiunto qualche quarto di finale (nel frattempo ne è arrivato uno, a Santiago, in coppia con Osoro, ndr). La mia ambizione sarebbe entrare tra le prime 20 e naturalmente entrare tra le prime otto di un torneo in più occasioni. Arrivare al Master Final, anche come riserva, sarebbe solo una conseguenza e sarebbe una grandissima soddisfazione.
18 INTERVISTE
MOVIMENTO PADEL FEMMINILE: UNA SCUOLA DI VITA
Aggregazione, cause benefiche, inclusività e difesa delle donne.
Sono i pilastri su cui si fonda un’associazione unica nel suo genere in Italia: ne abbiamo parlato con la fondatrice Patrizia Pedini
di Adelio Rosate - team e marketing manager di O&B Padel
La storia è ricca di movimenti a volte sfociati in vere e proprie rivoluzioni. Oggi vogliamo parlare di uno che ha un‘impronta prettamente sociale e circoscritto al mondo sportivo femminile. Ciò che oggi ci sembra normale circa lo sport rivolto alle donne è frutto di una conquista graduale e recente. Solo da poco più di un secolo, infatti, queste ultime hanno potuto accedere agli stessi sport praticati dai maschi. Fu un uomo, Rudolf Oberman, uno dei promotori di questa svolta. Convinto dei valori educativi dello sport, ne promosse la sua universalità incentivandone la pratica “per tutti”, anche attraverso la fondazione della Reale Società Ginnastica a Torino nel 1844.
LE DONNE NELLO SPORT
È questa l’origine di un percorso che le spinse, gradualmente, verso le altre discipline sportive. Passando dalle Olimpiadi di Amsterdam nel 1928, dove poterono accedere solo alle gare di atletica, a quelle di Berlino del 1936, in cui si iscrissero anche in altri sport (e dove Trebisonda Valla, detta Ondina, conquistò il primo oro olimpico
L'intervista
Patrizia Pedini FONDATRICE MOVIMENTO PADEL FEMMINILE
Come nasce l’idea di creare un Movimento esclusivamente femminile? Ti riconosci in quanto asserisce l’illustre sociologo?
Mi piace rispondere a questa domanda perché mi porta al ricordo di un importante pomeriggio. Novembre 2020, un anno difficile per tutti, era sabato. Al telefono con Letizia, (Mazia, co-fondatrice di mpf, ndr) ci lamentavamo anche della difficoltà, fra le varie, di trovare occasioni di gioco. Il padel a Bologna, in Emilia-Romagna in generale, ha visto un coinvolgimento iniziale prettamente maschile e uno sviluppo comunque lento e graduale. Figuriamoci in periodo di lockdown. Da mesi, infatti, organizzavamo piccoli tornei per quelle poche donne appassionate di padel che, come noi, non avevano occasioni. Quel sabato è nato il Movimento Padel Femminile. Di certo c’è che il MPF nasce da un desiderio e una necessità. In tal senso sì, riconosco nell’aggregazione un movimento sociale, che in questo caso diventa poi pratica di vita quotidiana.
Quali ritieni siano le caratteristiche specifiche del padel, come “denominatore” per gli obiettivi del Movimento?
Il padel è ovviamente il fulcro, il cuore, perché è proprio da questo gioco, così stimolante, aggregante e coinvolgente, che è nato il Movimento. In virtù della sua recente storia, vanta un dinamismo, contestualizzato nei tempi odierni, che non ha paragoni. Quando donne e uomini si divertono, stanno bene e socializzano in modo naturale e generano progetti per lo più positivi. Quello che la maggior parte di noi auspica. Questo non significa banalità o anche illusione. È evidente che anche il padel è fatto da esseri umani dotati di tutte le caratteristiche e per questo non esclude anche momenti meno piacevoli che si possono evidenziare nei rapporti. Polemiche, dissapori, rivalità, agonismo. Si tratta comunque di un gioco in cui si vince o meno. Ma sta proprio nella sua dinamica il valore aggiunto. Trattandosi di un gioco di coppia, riflessioni, scambi di idee, pareri, osservazioni e strategie hanno nella maggior parte dei casi la meglio. E noi, a questo “meglio”, abbiamo voluto aggiungere qualcos’altro. In anni addirittura più complessi, la nostra proposta è stata accolta, accettata e seguita in modo inimmaginabile. Per cui sì, il padel è il comune denominatore, l’impegno e la volontà sono di tutti coloro che lo praticano e che ci seguono. Nel padel l’inclusività vince.
italiano nella corsa a ostacoli). Bisogna tuttavia attendere le Olimpiadi di Londra 2012 per vedere le donne cimentarsi in tutti gli sport alla stregua degli uomini. Contribuendo presto all’immagine sportiva nazionale, con le eredi di Ondina, quali Federica Pellegrini, Tania Cagnotto, Francesca Piccinini, Alessandra Sensini, Francesca Schiavone, Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Ma l’elenco sarebbe lungo.
MOVIMENTO PADEL FEMMINILE
L’acronimo dell’iniziativa di Patrizia Pedini e Letizia Mazia contiene un termine che merita venga approfondito: movimento. Come ci ricorda il sociologo Francesco Alberoni, questi hanno nell’aggregazione e nella collettività i requisiti imprescindibili, siano di carattere politico o sociale. Si formano in modo imprevedibile, in conseguenza di un conflitto sociale, con un progetto culturale. Proviamo quindi a meglio comprendere l’iniziativa e l’ambizioso progetto dalla persona che ne rappresenta l’anima, la fondatrice Patrizia Pedini.
emergenze con il sostegno a diverse associazioni. Oggi siamo affiancate a loro perché crediamo fermamente nel valore e soprattutto nell’importanza della ricerca. E nel dare un futuro a chi oggi pare non averlo, una speranza per tutti. Sono talmente tante le vecchie e le nuove malattie, pur in un tempo che ci concede tanto rispetto al passato, che non possiamo e non vogliamo ignorarle. Questo è ciò che oggi possiamo fare.
Qual è stato lo sviluppo del Movimento negli anni dopo la nascita? Ci siamo impegnate per costruire un'associazione che andasse oltre lo sport, una scuola di vita anche fuori dal campo, seguendo valori comuni di inclusione, mutuo soccorso, benessere del corpo e della mente. Il Movimento oggi è in forte crescita, ci scrivono donne da tutta Italia che desiderano farne parte, sostenere le nostre cause e impegnarsi nel progetto. Tutto questo mi fa capire che stiamo andando nella direzione giusta e che dobbiamo continuare così.
Come vi proponete nel network del padel sul territorio italiano? Quali le caratteristiche ideali per stringere una collaborazione tra MPF e i relativi centri sportivi?
Noi siamo disponibili nei confronti di tutti coloro che condividono il nostro impegno e il nostro stile. Abbiamo tante richieste da circoli che si propongono di ospitarci. Ancora, e questo mi dispiace, non riusciamo ad accontentare tutti.
Quanto ti assorbe e come concili la tua attività di promotrice del progetto con quella di imprenditrice e la famiglia?
È un progetto del cuore e come tale richiede e merita il giusto tempo. A oggi la mia giornata è dedicata quasi totalmente al Movimento, perché le cose da fare sono tante e l’impegno aumenta giorno dopo giorno. Nel tempo molte persone si sono avvicinate per offrire il loro contributo. Il loro lavoro è unico e fondamentale, per questo desidero ringraziarli tutti.
Vi promuovete attraverso eventi agonistici per sole donne. Qual è a oggi il riscontro?
Sì, organizziamo tornei di padel per lo più al femminile. Ma non mancano occasioni in cui a scendere in campo sono coppie miste. Il riscontro è sempre altissimo e questo ci rende orgogliose.
MPF ha un’anima orientata al welfare e all’healthcare, con una raccolta fondi per la ricerca oncologica legata alle donne e anche per altre patologie come le malattie neurodegenerative. Ci puoi spiegare come nasce la vostra collaborazione con ACAREF e cos’è?
ACAREF è una fondazione che dà sostegno a disabili anziani e malati di atassia, malattia rara neurodegenerativa, un grave disturbo nervoso del movimento che si manifesta in una graduale perdita della coordinazione muscolare. La nostra solidarietà in questi anni si è rivolta a varie necessità ed
Quali gli eventi che riscuotono un maggior numero di adesioni, gli obiettivi e le strategie future per perseguirli?
I nostri eventi sono ben strutturati e molto divertenti. Siamo affiliate alla FITP e nel 2023 abbiamo dato vita alla Women’s Padel Cup, unica in Italia, una competizione solo femminile che coinvolge e si sviluppa in sette regioni italiane. Oggi stiamo lavorando a grandi progetti insieme al nostro staff che non smetterò mai di ringraziare.
20 SOTTO LA LENTE
IL TEAM DI MPF
Patrizia Pedini - Fondatrice
51 anni, bolognese, è un’imprenditrice immobiliare con società che si occupano di compravendita e ristrutturazioni. Giocava a padel già nel periodo pre-Covid, quando in Italia era ancora poco conosciuto. Quattro anni fa ha dato vita, assieme all’amica Letizia Mazia, al Movimento Padel Femminile.
Roberto Agnini - Direttore tecnico
53 anni, bolognese, è il direttore tecnico presso il circolo Aniene di Roma. Offre la propria esperienza al movimento per l’organizzazione di eventi e tornei, nazionali e internazionali.
Marcela Ferrari - Ambasciatrice
42 anni, argentina. Per anni coach di una leggenda, Fernando Belasteguín. Da qualche anno fa la pendolare tra Barcellona (dove vive) e Roma per il ruolo di selezionatrice della nostra nazionale femminile. È in procinto di assumere l’analoga funzione anche per la nazionale maschile.
Giorgia Marchetti - Testimonial
29 anni, romana, con una discreta carriera tennistica, balzata agli onori della cronaca del padel per aver conquistato la medaglia d’oro ai giochi europei di Cracovia in coppia con Carolina Orsi.
L'intervista
Roberto Agnini
DIRETTORE TECNICO DEL CIRCOLO ANIENE E COLLABORATORE MPF
Quale è il profilo ideale del circolo da coinvolgere nelle varie regioni d’Italia?
Il MPF conta ormai migliaia di iscritte ed è in continua evoluzione. Il circolo ideale per la riuscita di un nostro evento, deve comprendere dai quattro ai sei campi coperti, oltre che qualcuno scoperto. Una struttura in termini di ricettività, quali adeguati spogliatoi, ma anche parcheggio. Idem per la relativa ristorazione, convenzione con hotel in prossimità. Visto che abitualmente gli eventi sono concentrati in soli due giorni, tutto deve essere estremamente veloce ma confortevole. Cosa successa sin qui, grazie all’organizzazione di Patrizia e Letizia e al loro team.
È facile convincere i centri alla collaborazione verso il vostro nobile progetto o permangono resistenze?
Vi è ormai una diffusa conoscenza del MPF nell’ambiente, per cui rappresenta di per sé un biglietto da visita, trovando ampia adesione e sensibilità data la connotazione votata anche alla beneficenza. Avremmo disponibilità anche di alcuni centri che, proprio per la mancanza dei requisiti sopra detti, dobbiamo a malincuore escludere.
L'intervista
Giorgia Marchetti
N.67 RANKING FIP E TESTIMONIAL MPF
Il padel parrebbe, più di altri sport, attrarre le donne. Ma quali sono le caratteristiche che riscontri qui e non nel tennis?
Molte cose sono simili, per esempio anche la frequenza dei tornei. Questo genera un’intensità emotiva molto più frequente che non è riscontrabile in altri sport: di gioia quando si vince e di sconforto quando si perde. Cosa che, ahimè, è più frequente. Da un punto di vista tecnico la parete ovviamente è la grande diversità che va molto allenata. È uno sport di coppia, con le relative dinamiche. Per me che nel tennis ho giocato ed ottenuto i migliori risultati soprattutto in doppio, questo non è differente.
Come donna, quanto condividi l’urgenza di una sensibilizzazione sul tema, anche attraverso il progetto MPF? Quale il tuo approccio “morale” per l’apporto al cambio culturale del rapporto uomo-donna?
Con l’accrescere dei femminicidi cui assistiamo, la risposta di sensibilizzazione anche da più organizzazioni non è mai troppa. E costituiscono un segnale importante. Noi ritengo facciamo la nostra parte. Siamo cresciute tanto e cresceremo, ancora di più, grazie anche alla passione che ci mettono Patrizia e Roberto. Sono approdata qui grazie a lui. E sono orgogliosa di farne parte e poter offrire il mio contributo.
O&B Padel è un osservatorio specializzato nel marketing legato al padel. Effettua indagini e sondaggi mirati su mercati nazionali e internazionali, si occupa di definire bacini di attrazione per centri e accademie e propone stime di mercato e business plan dedicati.
21 SOTTO LA LENTE
UN LABORATORIO DI PICKLEBALL IN UN MALL?
Affiancare un campo da gioco e un temporary store in un centro commerciale in provincia di Milano. È l’ultima affascinante iniziativa di un brand ambizioso come Viento.
Per conoscere tutti i retroscena di questo progetto abbiamo intervistato il ceo Davide Colla di Davide L. Bertagna
In un mercato come quello del padel, dove spesso i brand si studiano tra loro e talvolta decidono (purtroppo) di copiare quello che fanno i competitor, il marchio Viento è sempre stato in grado di differenziarsi proponendo soluzioni innovative. L’obiettivo è stato sin dagli albori quello di distinguersi da tutte le altre realtà nate soprattutto dopo lo scoppio della pandemia, ed è stato in grado di farlo seguendo diverse direzioni: da quella stilistico-cromatica, con la scelta del bianco e del blu per i primi modelli, a quella dell’immagine e dello stile dei propri capi d’abbigliamento, fino a un’accurata ricerca estetica e una generale cura nel design non così comune a molti altri marchi. È chiaro come appassionati e addetti ai lavori abbiano imparato ad apprezzare Viento in questi anni soprattutto per la propria capacità di uscire dagli schemi. In quest’ottica rientra la sua ultima iniziativa “Viento Future Lab”, innovativo progetto del brand dedicato all'esplorazione e alla promozione degli sport di racchetta a 360 gradi e
L'intervista
Davide Colla CEO
Ci racconti da chi e come è nata l’idea del Viento Future Lab? L'idea del Viento Future Lab è nata dalla nostra passione per gli sport di racchetta e dal desiderio di creare uno spazio innovativo dove i giocatori di padel e pickleball possano incontrarsi, allenarsi e migliorare le loro abilità. Volevamo andare oltre la semplice produzione di attrezzature sportive e offrire un'esperienza coinvolgente che combinasse eventi, formazione e community building. La visione è stata condivisa da tutto il team di Viento, che ha lavorato in stancabilmente per trasformare questa idea in realtà.
Ritieni che il progetto Viento Future Lab sia replicabile in altre location? Avete qualche idea in mente in questo senso? Assolutamente sì, riteniamo che il Viento Future Lab sia un format altamente replicabile in altre location. Stiamo già valutando diverse città italiane ed europee dove potremmo espandere questo progetto. Il nostro obiettivo è creare una rete di Viento Future Lab che possa portare la nostra visione e i nostri valori a un pubblico sempre più ampio, continuando a promuovere la crescita del padel e del pickleball a livello globale.
del pickleball in particolare, disciplina che Viento ha deciso di cavalcare fin dal principio, creando una collezione di pale dedicata (Spark). All’interno del centro commerciale
Merlata Bloom, a Milano, Viento insieme a Play-It ha installato a fine aprile un campo in Play-Flex Confort per offrire una giocabilità ideale e consentire di scoprire il pickleball in una location unica nel suo genere. Questo spazio è nato non solo per dare la possibilità di provare le pale Viento e vivere l'emozione di questo sport in grande crescita, ma anche per dare visibilità a una selezione dei prodotti del brand. Il temporary store Viento Future Lab offre anche l'opportunità di partecipare a una serie di tornei per tutti i livelli di abilità ed eventi (speech informativi e clinic guidate da esperti).
Per capire meglio il progetto Viento Future Lab, come è nata l’idea, i feedback raccolti da chi è passato al Merlata Bloom e tanto altro abbiamo intervistato il ceo Davide Colla.
pa. Inoltre, la varietà di eventi e attività organizzate ha suscitato grande interesse e partecipazione, contribuendo a creare un forte senso di comunità tra i partecipanti.
Quali attività avete organizzato all’interno del Viento Future Lab per far accrescere la community padel/pickleball?
All'interno del Viento Future Lab abbiamo pianificato una serie di attività mirate a coinvolgere e far crescere la community di padel e pickleball. Tra queste, abbiamo organizzato clinic e workshop con giocatori professionisti, tornei amatoriali e professionali, e sessioni di allenamento aperte a tutti i livelli di abilità. Inoltre, abbiamo ospitato eventi di networking e presentazioni per promuovere il dialogo e lo scambio di idee tra i partecipanti. Queste attività hanno contribuito a creare un ambiente dinamico e inclusivo, favorendo la crescita della nostra community.
A tuo avviso l’utente che si avvicina al pickleball è diverso da quello del padel?
Quali feedback avete raccolto da chi è passato al temporary store al Merlata Bloom? I feedback raccolti dai visitatori del nostro temporary store al Merlata Bloom sono stati estremamente positivi. Gli appassionati hanno apprezzato la qualità dei nostri prodotti e l'innovatività del nostro approccio. Molti sono rimasti colpiti dalla possibilità di provare il campo da pickleball, una novità assoluta per molti in Euro-
In parte sì. Sebbene ci siano molte somiglianze tra i giocatori di padel e quelli di pickleball, ci sono anche alcune differenze. Il pickleball tende ad attrarre un pubblico leggermente più maturo e persone che cercano un'attività sportiva meno intensa rispetto al padel. Tuttavia, entrambi gli sport condividono un forte senso di comunità e inclusività, e vediamo sempre più persone che si appassionano a entrambi. La nostra missione è supportare tutti i giocatori, indipendentemente dallo sport che scelgono, offrendo prodotti di alta qualità e creando opportunità per migliorare e divertirsi.
22 INIZIATIVE
PROGETTATO PER IL PADEL. APPROVATO DA BELA.
Caratteristiche e tecnologie specifiche per il padel si uniscono in una scarpa leggera e rivoluzionaria costruita per completare le alte prestazioni.
ALLENARE UNA SQUADRA DI PADEL: UNA GUIDA IN CINQUE PASSI
Tattica, tecnica, preparazione fisica, mentalità e analisi delle prestazioni. La crescita di un team non può prescindere dallo sviluppo di queste aree. Ecco alcuni pratici consigli di Andrea Fierro
Uno step essenziale nella carriera di un istruttore o maestro di padel è quella di formare, organizzare, allenare e portare alla vittoria una squadra iscritta a un campionato. Dal punto di vista del giocatore, far parte di un team è un’esperienza formativa, spesso divertente, che permette di entrare in contatto con altri atleti e realtà che vanno oltre ai “soliti” due o tre circoli di padel che si frequentano abitualmente. Sia l’allenatore sia il giocatore devono tenere presente che l’apporto che può dare ogni singolo alla squadra è una somma della sua performance in campo e di altri attributi più generali, ma non meno importanti. È necessario che i giocatori supportino i propri compagni di squadra durante le partite anche quando non si è in campo. È richiesta puntualità e professionalità da tutti, perché ogni attesa e malinteso influiscono sull’umore della squadra. Inoltre, l’istruttore deve essere propositivo verso tutti i cambiamenti che possono avvenire nella squadra (cambi di coppie), mantenere un atteggiamento costruttivo anche nei momenti difficili ed essere disponibile a seguire le squadre durante le trasferte e non solo nelle partite in casa. Ecco cinque aree di sviluppo che istruttori e maestri dovrebbero sviluppare per le loro squadre.
1. TATTICHE DI GIOCO
È necessario insegnare ai giocatori le strategie di base e assicurarsi che siano automatizzate da tutti, così da non dover dare indicazioni troppo elaborate durante le competizioni. Se il livello di gioco lo permette, si possono sviluppare delle tattiche più specifiche intorno ai loro punti di forza. È possibile anche aiutare i giocatori a visualizzare le tattiche usando i video dei professionisti (non solo i punti acrobatici).
2. TECNICA DI GIOCO
Gli allenamenti sono i momenti in cui individuare delle lacune tecniche e concentrarsi sul loro miglioramento. L’importante è non tralasciare nulla, partire dai colpi di base da fondo e dalla rete per poi passare a quelli più avanzati. È fondamentale includere degli esercizi su spostamenti, coordinazione e reazione, oltre a prendersi del tempo con i giocatori durante gli allenamenti per rivedere le posizioni in campo nelle varie situazioni di gioco. E assicurarsi, infine, che tutti abbiano chiaro come comunicare con il compagno di gioco durante le partite.
3. PREPARAZIONE FISICA
Un tasto dolente che a livello amatoriale (ma non solo) è molto trascurato. È necessario prevedere un minimo di preparazione atletica, fosse anche solo un riscaldamento prolungato che includa resistenza, forza, agilità e flessibilità. Particolare attenzione va rivolta agli esercizi di prevenzione degli infortuni.
4. MENTALITÀ E MOTIVAZIONE
Bisogna aiutare i giocatori a sviluppare mentalità vincente e motivazione costante. Così come può essere utile per il gruppo organizzare anche attività al di fuori del campo, o dopo le competizioni. È essenziale cercare di dare obiettivi chiari che aiutino a mantenere la concentrazione, e cercare di infondere positività per consentire alla squadra di riprendersi nei momenti difficili.
5. ANALISI DELLE PRESTAZIONI
Prendere nota delle prestazioni dei giocatori durante gli allenamenti e le partite, soffermandosi sui momenti chiave (es. 30-30, 40-40, punto de oro), sugli errori non forzati e sul momento in cui vengono commessi. Partendo da qui, si possono individuare le aree di miglioramento così da programmare l’allenamento successivo in modo efficace. Se possibile, integrare le sessioni con strumenti come la
video-analisi e le statistiche di gioco per dare feedback più accurati. Durante la settimana è importante programmare almeno un allenamento di squadra dove siano presenti tutti i giocatori. Questo dovrà focalizzarsi principalmente su aspetti tecnico-tattici, con ripetizioni dei punti e delle situazioni di gioco. Bisogna dare ampio spazio a situazioni con “palla viva”, dando obiettivi di controllo, per poi passare al punto libero. Un giorno o due prima della partita di campionato, sarebbe ottimo poter organizzare qualche partita di allenamento per rivedere gli accoppiamenti migliori. Non bisogna aver paura di cambiare le squadre, ma anche essere pronti a motivare le proprie scelte e ascoltare il feedback dei giocatori.
BONUS TRACK: IL CONSIGLIO DI FERNANDO POGGI
Vi lascio con un consiglio di Fernando Poggi, allenatore della M3 Academy. Secondo l’argentino, è necessario che gli atleti lavorino costantemente sotto pressione perché le paure e tensioni che si creano durante le competizioni sono difficili (se non impossibili) da replicare in allenamento. Poggi spiega come faccia giocare moltissimi punti imponendo vincoli più o meno complicati agli atleti, così da obbligarli a ragionare e a trovare soluzioni continue. Qualche esempio:
• tie-break con la regola che al servizio batte oppure risponde sempre lo stesso giocatore;
• punti con obbligo di rispondere in pallonetto;
• punti con obbligo della squadra in battuta di giocare la prima volée in una certa area del campo
Inoltre, è importante che gli atleti giochino il maggior numero di tornei possibili per riuscire a raggiungere lo stesso numero di partite dei top player. Mi spiego: se Galán e Chingotto giocano 10 tornei l’anno e con tutta probabilità arrivano sempre in semifinale o finale, a fine anno avranno giocato almeno 50 partite di altissimo livello. Un atleta che vuole arrivare a questi livelli, ma che perde al primo/secondo turno, a fine anno avrà giocato 20 match di alto livello. Questo atleta deve “compensare” le 30 partite di differenza giocando altri tornei, anche di livello inferiore, in modo da continuare a sviluppare una mentalità competitiva.
ANDREA FIERRO
Sono nato e cresciuto sui campi da tennis a Milano, grazie alla passione di mio padre per questo sport, ed è diventata la mia professione intorno al 2005. Ho maturato molte esperienze all'estero (USA, UK, Spagna) lavorando anche nella prestigiosa Academia Sanchez-Casal di Barcellona. Proprio qui ho iniziato a giocare a padel per divertimento, senza sapere che da lì a pochi anni sarebbe diventata la mia professione una volta tornato in Italia. Sono Maestro Nazionale di padel della FITP e ricopro la posizione di direttore tecnico del The Padel Hub con base a Desenzano del Garda.
24 VISTO DAL COACH
Da sinistra: Federico Chingotto, Fernando Poggi e Ale Galán
FINALI AWT: UN EVENTO DA NON PERDERE
Dalla Serie A alla C2, dalle lotte per il titolo a quelle per le promozioni e per non retrocedere. Una sola giornata per decidere tutto: l’appuntamento è il 15 giugno al 27Padel di Bergamo di Daniele Pansardi
La seconda edizione dell'AWT Padel League sta per giungere al termine con le attese finali, che si terranno il 15 giugno presso il 27Padel di Bergamo. Con 118 squadre partecipanti, di cui 22 femminili e 96 maschili, il torneo ha visto una competizione agguerrita e spettacolare. L'evento metterà in palio un montepremi di 10.000 euro, offrendo una giornata di grandi emozioni.
SERIE A
Le Final Four della Serie A promettono uno spettacolo imperdibile. Las Panteras, capitanata da Daniel Sportelli e con giocatori di alto livello come Burzio e Piras, ha chiuso al primo posto dopo la vittoria per 3-0 nell’ultima giornata, con cui ha staccato di un punto LPR-Airseaservice, guidata dal patron Arici e in campo con i numeri 1 e 2 del ranking nazionale AWT, Raffaello Vezzoli ed Enrico Frusca. Quest’ultima ha perso un set nella partita vinta contro i campioni in carica dell’EFC Acciai e si è accontentata del secondo posto in regular season. Ai playoff, EFC Acciai proverà a difendere il titolo contro le due squadre già citate e Teamforpadel.
SERIE A2
Nella Serie A2 maschile Hubelli e HD 2-0-6 (del Twenty One Padel, con i giovani talenti Tonelli e Carlucci) hanno già conquistato la promozione in Serie A. Alle Finals, oltre alle due sopraccitate, ci saranno Dorhub 4.0 e la vincente della sfida playoff tra Padel Cellar e I Mingo Boys. Padel Cellar, dopo aver sfiorato la promozione nel 2023, è determinata a non ripetere gli errori del passato.
SERIE B
In Serie B, il Moro Soul Food ha battuto DTM Mantova e ha chiuso al primo posto la classifica, grazie alla miglior differenza game rispetto a Babolfusion. Il Padel Mix è riuscita a superare all'ultima curva il Team Ancora Padel e si è qualificata ai playoff, a cui andrà insieme a DTM Mantova, Center Loft Trotters e All Scars.
SERIE C1
Nella Serie C1, le quattro squadre promosse in Serie B erano state già decise: Padhell, DTM Brescia, Edil Service ed Eclipse. L’ultimo turno ha definito il tabellone playoff.
SERIE C2
In Serie C2, le squadre camune dominano il girone A con Pitoti Padel Team e H11 Senior che accedono direttamente alle finali, insieme a Minnesota e Q.P.M. PC del Padel Sport Village e alla compagine mantovana dei Benaco Warriors.
SERIE A FEMMINILE
Nella Serie A femminile, Le Galantiche hanno disputato un campionato straordinario, perdendo solo sette set in tutta la stagione. Puntano a coronare la loro stagione proclamandosi vincitrici indiscusse. Las Bandejas del Bontempi, campionesse in carica, sperano di ritrovare la loro migliore giocatrice, Priscilla Parmigiani, per affrontare al meglio le finali. Le Benaco Girls e Le Diableone, che inizialmente puntavano a una salvezza tranquilla, si sono ritrovate nelle migliori quattro e da outsider proveranno a rovinare la festa alle due squadre di Gussago.
SERIE B FEMMINILE
In Serie B femminile, le Benaco Chicas cercano il miracolo contro la corazzata camuna di Elettro Green Solution, mentre il derby del Michelangelo tra Padel Mano e Le Tuonate promette di essere equilibratissimo. Le vincitrici di queste due semifinali accederanno alla massima serie AWT.
Tra le tante squadre che costellano la galassia AWT, una in particolare si è fatta notare per il suo cammino stagionale. Parliamo de Il Moro Soul Food, squadra bresciana che ha conquistato il primo posto nella Serie B 2023/2024 nel modo più rocambolesco possibile. A dicembre, il team capitanato dal lucano Mario Preite si trovava in penultima posizione, ma è riuscito a risalire la classifica fino alla vetta vincendo l’ultimo tie-break dell’ultima partita. Nel match decisivo contro DTM Mantova, inoltre, Il Moro era in svantaggio 5-2 nel terzo set, prima della grande rimonta finale. “Siamo un gruppo di amici molto coeso”, ci ha spiegato Mario, perno di una squadra composta anche da Alessandro Rombolotti (il vero trascinatore del team), Davide Lira, Yuri Bozza e Cristian Bonazza. “Ognuno di noi ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, rispondendo sempre presente nonostante le vicissitudini personali varie ed eventuali. Un’esperienza che ci ha unito come amici e come gruppo”. Come ci ha spiegato Mario, la squadra non si è mai persa d’animo anche perché il format e l’organizzazione dell’AWT hanno permesso loro di avere sempre un obiettivo ben preciso nel corso delle settimane. “È il bello dell’AWT. Riesce a tenere alta l’attenzione di tutti noi, portandoci oltre i nostri limiti di giocatori dilettantistici. L’AWT ci mette nelle condizioni migliori possibili per poter andare in campo e dimostrare noi stessi, dal rapporto con i circoli a quello con noi amatori”. Detto della promozione già conquistata in Serie A2, l’ultimo obiettivo de Il Moro sono le Finals. Un premio simbolico ma che mette in palio la coppa, e che rappresenta comunque la massima espressione dello spirito AWT: festa, musica, divertimento e una sana competizione.
26 CIRCUITI
IL MORO SOUL FOOD: UNA RIMONTA VINCENTE E L’ESSENZA DI AWT
In foto: la squadra de Il Moro Soul Food, composta da Mario Preite, Alessandro Rombolotti, Davide Lira, Yuri Bozza e Cristian Bonazza
GLI STATI UNITI FANNO SUL SERIO?
La Pro Padel League è la grande scommessa a stelle e strisce per far crescere la disciplina nel Paese. Dieci franchigie, alcuni nomi di spessore dietro le quinte e diverse star mondiali nelle prime due tappe del 2024. Funzionerà?
Pansardi
Daniele
di
Quanto fanno sul serio gli americani nel padel? A giudicare dalle forze messe in campo per la Pro Padel League (PPL) e dai nomi ingaggiati dalle squadre, non si può restare certo indifferenti. La seconda edizione del circuito professionistico statunitense è partita lo scorso 7 aprile da Miami, la città in cui il padel finora ha attecchito di più. La Magic City ha già ospitato una tappa dell’A1 Padel nel 2023 e sarà presto anche la sede del club più grande al mondo con ben 29 campi, ovvero l’Ultra Padel (struttura già esistente e che ha accolto proprio i primi tornei della PPL). Miami, insomma, rappresenta uno speranzoso punto di partenza per una diffusione su più larga scala della disciplina in altre aree d’America, che procede per forza di cose a rilento. Un progetto non semplice, considerando la grande diffusione del pickleball che inevitabilmente toglierà spazio alle pareti di vetro, ma senz’altro intrigante e dal grande potenziale. Ne è convinto Marcos del Pilar, co-fondatore della Pro Padel League e forse la figura più rilevante del padel in Stati Uniti degli ultimi anni, che sta investendo notevoli risorse per portare la disciplina alle masse e le star del Premier ai tornei. E per l’esordio stagionale a Miami i grandi nomi non mancavano di certo: tra gli uomini hanno presenziato Agustin Tapia, Miguel Lamperti, Coki Nieto, Jon Sanz, Sanyo Gutierrez, Pablo Lima e Tolito Aguirre, mentre tra le donne c’erano Gemma Triay, Jessica Castello, Marta Ortega, Victoria Iglesias e Claudia Jensen. A rappresentare l’Italia c’era Carolina Orsi con i Los Angeles Beat e il marchio Hirostar, che ha sponsorizzato proprio questi ultimi fornendo l’abbigliamento alla squadra. La PPL si è inserita negli slot lasciati liberi dal Premier Padel nel calendario e prevede dieci squadre con nove o dieci giocatori e giocatrici per ciascuna franchigia, che come da tradizione americana hanno nomi altisonanti: dai Toronto Polar Bears ai Cancun Wolves, passando per i Flowrida Goats e i New York Atlantics fino agli Arkansas Matrix. Sono altisonanti anche alcuni dei protagonisti dietro ai club (il rapper Daddy Yankee è uno dei principali volti dei i Flowrida Goats, mentre gli ex tennisti Tommy Haas e Juan Martin Del Potro sono nella dirigenza di Miami Padel Club e San Diego Stingrays) ma soprattutto i nomi che scenderanno in campo.
2-7 APRILE - miami
9-14 APRILE - miami
12-17 AGOSTO - los angeles
19-24 AGOSTO - los angeles
18-23 NOVEMBRE - ppl cup - new york
13 DICEMBRE - ppl all star game
Tutte le partite della Pro Padel League saranno visibili sul canale YouTube del circuito.
“Da questo momento, non si torna più indietro”, ha detto del Pilar in una recente intervista con il sito web specializzato Padel Alto, riferendosi alla traiettoria del padel negli Stati Uniti. “Stiamo crescendo a un livello molto rapido, anche se molte persone non lo realizzano ancora: mi chiedono i numeri attuali e quanti campi ci sono ancora, ma invito tutti ad attendere alcuni mesi per vedere quali miglioramenti faremo. Ora ci stiamo concentrando essenzialmente su due aspetti. Uno è crescere in modo sostenibile, con un occhio sul lungo termine, mentre l’altro più personale è il voler aiutare il padel a diventare uno sport olimpico”.
“Con la Pro Padel League abbiamo voluto creare un nuovo ecosistema per esportare lo sport in Nordamerica, creare nuove opportunità e ispirare le persone”, ha continuato. “Siamo partiti con sette squadre il primo anno, ora sono 10 e puntiamo ad arrivare a 14-16 franchigie nella prossima stagione. Stiamo ponendo le basi per lo sviluppo degli anni a venire”. Solo il tempo ci potrà dire se l’ottimismo e i progetti di del Pilar saranno ben ripagati. Gli Stati Uniti rappresentano senz’altro uno dei mercati più grandi al mondo, oltre che una potenziale gallina dalle uova d’oro per gli investitori. Sarà una scommessa vincente?
28 CIRCUITI
I Los Angeles Beat (con Carolina Orsi) si sono aggiudicati la seconda tappa. La squadra californiana è stata sponsorizzata dal marchio italiano Hirostar, che ha fornito l’abbigliamento ai giocatori
IL CALENDARIO
2024 LE SQUADRE DELLA PRO PADEL LEAGUE 2024
UN SUCCESSO LUNGO OTTO MESI
Quello di TPA, culminato con le Finali Nazionali a Roma dello scorso aprile. Al Borussia Village si sono concentrati oltre 90 squadre e 194 match in due giorni di Daniele Pansardi
UVINCITORI E VINCITRICI
DELLE FINALI NAZIONALI
Serie A maschile
Team Camma (Pinna - Donadio)
Serie B maschile
I Psyco (Colaceci - Siroi)
Serie A femminile
Pa.Mad (Facci - Bonente)
Serie B femminile
Che Gruppo Strano (Mazzotti - Viola)
n percorso lungo otto mesi, fatto di circa 10 mila partite e una passione collettiva che ha acceso gli animi di oltre 2.000 giocatori e giocatrici. Per il TPA (Tornei Padel Amatoriali), le Finali Nazionali del 20-21 aprile scorsi sono state il culmine di un viaggio intenso, in grado di portare al circolo Borussia Village di Roma oltre 90 squadre e un migliaio di persone. Sugli otto campi del centro, che aveva tutto l’aspetto di una vera e propria arena, si sono disputati 194 match in due giorni, che hanno assegnato quattro titoli: Serie A e Serie B maschili e femminili. “Questo torneo per noi è stato un sogno”, ci ha raccontato Omar Mulfari, fondatore di TPA (al centro della foto). “Ringrazio di cuore tutte le persone che ci hanno permesso di vivere un’esperienza del genere. Non ci aspettavamo che così tanta gente prendesse dei permessi dal lavoro e si impegnasse così a fondo per arrivare a Roma e partecipare alle nostre finali. Sono tornato a casa in lacrime di gioia, perché mi sono reso conto che avevamo fatto una vera e propria impresa”. TPA ha ricevuto il sostegno di numerosi sponsor, tra cui AppPadel e grandi nomi del settore come Bullpadel e Decathlon/Kuikma, e ha trovato nel Borussia Village il partner ideale per costruire un evento in cui al centro di tutto ci sono stati i giocatori e le giocatrici.
Come vi avevamo presentato sul n.2/2024, il prossimo capitolo di TPA sarà la Lega TPA, un circuito vero e proprio che contribuisce anche alla definizione di un ranking per non professionisti. La stagione, con inizio l’1 aprile, avrà la durata di un anno e sarà scandita da diverse edizioni di Lega in tutte le province italiane che contribuiranno a definire la classifica. Al momento le province attive sono già 50. L’obiettivo? Almeno 5.000 iscrizioni entro fine anno.
Scannerizza il QR Code per conoscere il regolamento completo della Lega TPA
MFOCUS PRODOTTO
CALZE? SOTTOVALUTATE!
Quando ci si veste per scendere in campo, sono quelle a cui spesso si dedica meno importanza. Un prodotto come quello a marchio BV Sport, invece, può fare realmente la differenza per comfort e prestazioni
olto spesso le calze sono l’indumento più sottovalutato nell’abbigliamento sportivo. Dimenticarne l’importanza, tuttavia, può essere un errore di cui ci si può accorgere solo quando si è in campo. A tal proposito, BV Sport propone due tipi di prodotti. Uno è la Padel Courte, una calza ecologica che garantisce grande leggerezza durante l’attività, grazie a un peso di soli 19 grammi. Il suo mesh aerato elimina il sudore e mantiene i piedi freschi e asciutti per tutta la partita. È dotata di una soletta anatomica 3D nell’avampiede per migliorare il comfort e la propriocezione, aspetto fondamentale visti i tanti cambi di direzione a cui è sottoposto ciascun giocatore. La funzione di tenuta e stabilizzazione del piede a 360 gradi aiuta a mantenere la caviglia in posizione e a stabilizzare il piede nella scarpa nei movimenti sul campo. La Padel Courte è realizzata in cotone ecologico e la sua gemella è la Padel Haute, anch’essa leggera (23 g), ecologica e dotata di un mesh aerato e della stessa suola propriocettiva 3D. Anch’essa punta a migliorare protezione, stabilità e comfort durante i match.
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TPA NON SI FERMA QUI
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BABOLAT X LAMBORGHINI: FUORI DAGLI SCHEMI
Più di una semplice collaborazione. Il marchio francese e il colosso dell’automotive italiana hanno prodotto una linea esclusiva di racchette, sfruttando le conoscenze tecniche nel gioco dell’una e l’esperienza nella lavorazione del carbonio dell’altra. E la BL001 rappresenta solo il primo passo di Daniele Pansardi
Le connessioni tra l’automotive e il padel non sono una novità. Il mondo delle quattro ruote guarda sempre con interesse a potenziali fenomeni extra settore per garantirsi ulteriore visibilità, e con questa disciplina non è stato da meno. Ma se finora avevamo assistito a sponsorizzazioni “tradizionali”, con accordi piuttosto canonici, Babolat e Lamborghini hanno portato avanti una partnership con basi di partenza molto diverse dal solito. Le due aziende, infatti, hanno unito le rispettive competenze tecnologiche e industriali per produrre una linea esclusiva di racchette da padel. Non una semplice operazione di marketing da parte dell’una e dell’altra, ma una vera e propria collaborazione industriale definita “inaspettata” anche nel comunicato ufficiale. Da una parte, la padronanza di Babolat nella tecnologia delle pale e del gioco; dall’altra, l'esperienza di Lamborghini nei processi produttivi e nel design della fibra di carbonio. Il frutto di questa comunione d’intenti è stata la BL001, modello per la quale è stata realizzata una serie di 50 esemplari. La racchetta è stata presentata con un evento nell’Autodromo di Imola, all’Arena Lamborghini alla presenza di Éric Babolat, ceo del marchio francese e di Stephan Winkelmann, presidente e ceo di Automobili Lamborghini. Non poteva mancare il principale ambassador di Babolat per il padel, ovvero Juan Lebrón, che dal 2017 segue le tappe fondamentali nell’evoluzione del brand dentro e fuori dal campo.
La racchetta è stata prodotta negli stabilimenti di Lamborgini a Sant’Agata Bolognese (BO), al termine di una collaborazione lunga sei mesi tra i team di ricerca e sviluppo delle due aziende, ed è stata progettata con gli strumenti, i processi e i materiali utilizzati per le auto super sportive dell’azienda. “Direttamente ispirata al design automobilistico dei telai delle auto super sportive, la pala è stata progettata utilizzando un unico telaio periferico rigido, che agisce
NEXT STEP: BL002 E BL003
La tecnologia sviluppata insieme a Lamborghini per la BL001 sarà applicata da Babolat anche ai modelli che saranno prodotti entro il 2025, questa volta all’interno del Padel Studio nei pressi di Barcellona. Le racchette prenderanno il nome di BL002 e BL003 e saranno entrambe distribuite al pubblico.
Inquadra il QR Code per saperne di più sulla partnership tra Babolat e Lamborghini
Juan Lebrón all'evento Babolat-Lamborghini all'Autodromo di Imola
come una cabina di pilotaggio che consente il pieno controllo”, si legge nel comunicato diffuso al momento della presentazione. Il telaio è in monoscocca ed estremamente rigido, in modo da ridurre le deformazioni nelle zone d’impatto della pallina e assicurare potenza e velocità di palla sopra la media. La racchetta è stata realizzata in cinque colori: giallo auge, verde viper, arancio livrea, viola pasifae e verde gea.
30 PARTNERSHIP
Da sinistra: la BL001 nelle colorazioni verde viper, verde gea, viola pasifae e arancio livrea
BL001, IL PRIMO PASSO
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L’ULTIMA PALA DEL BOSS
Wilson ha lanciato la Bela Pro V2.5, che accompagnerà Fernando Belasteguín nei mesi conclusivi della sua leggendaria carriera. Torna la grande W sul piatto, per una racchetta più rigida della versione precedente di Benedetta Bruni
L’ultima stagione di Fernando Belasteguín sarà accompagnata da Wilson con una nuova collezione ad hoc. Il marchio statunitense ha lanciato la Bela V2.5, per celebrare i 30 anni di carriera del Boss e per seguirlo nell’annata conclusiva di una storia unica nel suo genere. Il claim che segue il lancio della nuova linea è “Rendere leggendaria ogni mossa”.
Per presentarla, il brand statunitense ha organizzato un evento esclusivo per i suoi fan a Roma, in uno dei negozi Cisalfa partner di Wilson, in cui gli appassionati hanno avuto l’opportunità di incontrare il campione argentino e farsi autografare la nuova racchetta Bela Pro V2.5 direttamente dalla Leyenda. “Mi è piaciuto molto condividere la passione per il padel con i fan in questa occasione e far loro conoscere le nuove racchette”, ha dichiarato Bela, per 16 anni al n.1 del ranking. “Sono davvero contento di mettere la mia esperienza al servizio del marchio Wilson per realizzare prodotti dalle prestazioni elevate. E ancora di più quest’anno, visto che sarà la mia ultima stagione”. “Siamo orgogliosi di presentare la nuova evoluzione di questa proficua partnership”, ha aggiunto Iñaki Cabrera, global business director padel di Wilson. “Questi prodotti, progettati insieme al più grande giocatore nella storia di questo sport, sono creati per migliorare l’esperienza di gioco degli appassionati di padel a tutti i livelli".
La collezione è composta da tre racchette, con la Bela Pro V2.5 che rappresenta il top di gamma della linea. Sarà quella che Belasteguín utilizzerà per i suoi ultimi tornei, mentre le altre due completano la categoria proponendo caratteristiche tecniche ed economiche più adatte a giocatori intermedi o entry level.
SCHEDA TECNICA
Bela Pro V2.5
Bilanciamento: 26,5 cm
Spessore: 38 mm
Nucleo: Firm EVA
Lunghezza: 455 mm
Forma: lacrima
Peso: 370 g
Tutte presentano la firma del giocatore sulla faccia della racchetta, mentre sul cordino è possibile notare un altro dettaglio significativo e ricorrente delle linee Bela, ovvero l’ormai iconica frase “Un Belasteguín nunca se rinde” – “Un Belasteguín non si arrende mai”.
Progettata insieme a lui, come accaduto per tutte le ultime racchette della gamma firmata dal giocatore, questa pala si avvale di tecnologie all’avanguardia per offrire le massime prestazioni ed è destinata a giocatori esperti che desiderano avere maggiore esplosività in attacco. Lo sweet spot è stato migliorato, ed è allo stesso tempo aumentata anche la rigidità della racchetta, in linea con i canoni del marchio statunitense per garantire un’uscita di palla veloce e potente. La superficie texturizzata consente di avere uno spin molto efficace, in modo da garantire sensibilità eccellente a ogni colpo. Dal punto di vista estetico, la grande novità è il ritorno della grande W sul piatto della racchetta, che non era presente invece sulla versione V2. A differenza del modello precedente, inoltre, le scritte “Wilson” e l’autografo di Bela sul telaio sono bianche e non più nere. Il cordino rimovibile Zipcord è stato rimosso per semplificare il sistema.
La nuova collezione prevede anche la Bela Elite V2.5, simile alla precedente ma con alcune modifiche. Questo modello presenta fibre di carbonio intrecciate e sovrapposte a un nucleo in morbida schiuma EVA per dare la possibilità a chi gioca di colpire con più potenza e senza sforzo, garantendo anche un maggiore controllo grazie allo sweet spot leggermente più ampio.
La Bela LT V2.5, invece, è la più morbida della gamma. Progettata per chi non vuole maneggiare racchette troppo dure o pesanti, questo modello ha un nucleo soft Eva. A differenza delle sue altre due “cugine”, la Bela LT ha una colorazione bianca.
32 FOCUS PRODOTTO
BELA ELITE V2.5 E BELA LT V2.5
Bela Elite_V2.5
Bela LT V2.5
TESTIMONI DEL TEMPO
L’edizione limitata di Head dedicata al pioniere della disciplina e realizzata in collaborazione con l’Alfonso Hohenlohe Padel Club è una celebrazione della storia, delle coincidenze fortunate e delle origini di questo sport
Per celebrare la ricca e colorata storia del padel, Head e l’Alfonso Hohenlohe Padel Club hanno collaborato alla realizzazione della racchetta Speed Motion Alfonso Hohenlohe Padel Club Ltd, in edizione limitata. Il design si ispira alla storia di come il Principe Hohenlohe, dopo essere stato introdotto a una versione embrionale della disciplina in Messico, decise di esportarlo in Spagna con i primi campi presso il suo hotel nel 1974, contribuendo a trasformarlo nello sport globale che è oggi. Di fatto, l’estetica della nuova pala fa l’occhiolino al Paese di origine del padel grazie alla raffigurazione dei cactus, simbolo del Messico. La texture granulosa richiama inoltre uno stile retrò che non nasconde la forte eredità a cui si è ispirata, ma che anzi la celebra e la eleva a un concetto di appartenenza.
SPEED MOTION X ALFONSO HOHENLOHE PADEL CLUB
Con le stesse prestazioni innovative della Speed Motion, questa racchetta a forma di lacrima è ideale per giocatori di livello avanzato che vogliono accelerare il proprio gioco. La tecnologia Auxetic aggiunge sensibilità e potenza a questa pala versatile e manovrabile, che offre il mix ideale di esplosività e controllo. Viene proposta con un materiale ibrido sulla superficie d’impatto e un tappo morbido per una presa più confortevole. Head ha anche creato una capsule collection tessile abbinata alla racchetta, che comprende polo e pantaloncini da uomo e canotta, pantaloncini e abito da donna.
Il progetto AH Padel Club nasce per riconoscere e attribuire l’onore dell’invenzione di questo sport ad Alfonso Hohenlohe. Il primo di questi club si trova nel Comune di Spresiano, in Veneto, a poca distanza da Treviso e Conegliano. Qui sorgerà a breve un nuovo velodromo, con il patrocinio dell’UCI, rendendo la zona un polo sportivo a livello internazionale.
NON C’È PADEL SENZA ALFONSO HOHENLOHE
Prima della celebrità di cui si può fregiare oggi, il padel era solo un’espressione “in miniatura” di un campo da tennis, dove le pareti a rete metallica avevano uno scopo puramente di contenimento della pallina e le racchette di legno dovevano ridurre la potenza del colpo. L’ideatore di questa soluzione si chiamava Enrique Corcuera e il padel inizialmente veniva denominato “Platform Tennis”. Il momento che ha poi cambiato il corso degli eventi di questa disciplina è stata la visita del Principe Alfonso Hohenlohe al suo amico Corcuera, ad Acapulco, negli Anni ’70. Il primo rimase affascinato da questo sport e decise di portarlo in Spagna, presso il Marbella Club Hotel di sua proprietà e frequentato, ai tempi, da star del cinema come Brigitte Bardot, Audrey Hepburn, Kim Novak, James Stewart e Sean Connery, oltre a membri dell’aristocrazia europea: Juan Carlos I, Grace Kelly e il Re e la Regina di Svezia. Il Principe era alla ricerca di un’attività con cui intrattenere i suoi ospiti e il Platform Tennis si adattava perfettamente allo spazio rimasto a disposizione nella struttura. Le pareti, in realtà, furono un errore: durante la costruzione dei primi campi, Hohenlohe trovò a sorpresa dei muri dove si aspettava delle reti contenitive. Tuttavia, intuì il potenziale di gioco e decise di tenerle. Così nacque il “Padel Tennis”, disciplina che conquistò sin da subito gli ospiti internazionali del Marbella Hotel e iniziò quindi la sua ascesa su scala mondiale.
CARATTERISTICHE
· Design in edizione limitata in collaborazione con Alfonso Hohenlohe Padel Club
· Per giocatori di livello avanzato che desiderano giocare più veloce
· Combinazione ottimale di potenza e controllo
· Versatile e manovrabile
· Tappo morbido per una presa più confortevole
· Superficie d’impatto ibrida
· Tecnologia Auxetic per maggiore feeling e sicurezza di gioco
· Forma a lacrima -
· Schiuma Power Foam
· Peso: 365 g
· Bilanciamento: 270 mm
Prezzo al pubblico suggerito: €260
34 FOCUS ON
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Mares - 018.52011 - info-head@it.head.com
PADEL FAMILY
THE PADEL RESORT:
GIOCALO,
GUSTALO, VIVILO
A pochi minuti dal lago di Como, da un’idea di Bruno Parolini, sorge una struttura in cui il connubio tra pratica sportiva e accoglienza ha trovato la sua espressione più luccicante di Andrea Farano
Capita raramente di trovarsi di fronte a qualcosa di davvero innovativo, capace di spostare l’asticella percettiva dell’osservatore un po’ più in là, oltre il confine del già visto e già sentito. Ma quando questo accade, è doveroso riconoscerlo e tributare il giusto plauso a chi ha saputo credere nella propria visione, arrivando a costituire – anche involontariamente – un esempio da ammirare e, perché no, un modello a cui ambire. Sport (anzi, padel), ospitalità, benessere e alta ristorazione sono i capisaldi intorno ai quali la famiglia Parolini, un’istituzione lombarda nel settore delle supercar, ha ideato e realizzato una struttura pressoché unica nel suo genere, facendo il suo ingresso in un mondo, quello dei club sportivi, che nella sua continua evoluzione dovrà saper diversificare la propria offerta al pubblico. The Padel Resort strizza l’occhio ai flussi turistici legati al buon cibo e all’hotellerie di fascia premium, tipici del territorio con eco internazionale che ruota attorno al marchio “Como Lake”, ma può dirsi a pieno titolo un vanto per l’intero movimento padelistico dal sapore tutto italiano. Scopriamone insieme i segreti: per giocatori e appassionati sarà più facile sognare il soggiorno perfetto.
L'intervista
Bruno Parolini
TITOLARE
Quando nasce l’idea di questo club e come si sviluppa il percorso che vi ha condotto all’apertura del centro?
La nostra famiglia lavora dal 1988 nel mondo dell’automotive. Eravamo alla ricerca di un immobile per collocarvi la nuova concessionaria Maserati. Durante i sopralluoghi abbiamo individuato questo sito dalle caratteristiche adatte al nostro progetto: 17.000 mq di terreno e spazi verdi, con all’interno due capannoni edificati, uno perfetto per il nuovo autosalone, e l’altro pronto per essere reinventato. È in questo frangente che con i miei figli Roberto, Laura e Ilenia abbiamo cominciato a pensare al padel e a tutto il mondo dell’hospitality che abbiamo ideato - e poi costruitointorno ai campi da gioco.
Quali sono dunque i servizi e le aree complementari che si affiancano alla struttura sportiva?
All’interno del The Padel Resort – accanto ai nove campi indoor e ai due outdoor – oggi si trovano un lounge bar, un bistrot e un ristorante gourmet (affidati a Franco Caffara, il primo chef stellato di Como), una sala riunioni/ coworking, una palestra e due studi per fisioterapista/osteopata. Da fine giugno l’offerta al pubblico sarà completata da un boutique hotel con 21 stanze deluxe e una piscina da 25 metri per 10.
La location ha quindi accompagnato e in qualche modo suggerito l’evoluzione del progetto? La conformazione dell’area è stata fondamentale, ma voglio sottolineare che
con l’edificazione del resort abbiamo ridato vita e riqualificato un sito industriale da tempo abbandonato, oltre ad aver creato circa 30 posti di lavoro.
Il Resort, nelle sue diverse componenti, mira ad accorpare in un unico contesto lo svago, il relax, lo sport e l’accoglienza: qual è – nel vostro intento – il comune denominatore di questi fondamentali elementi?
L’idea alla base del progetto è quella di realizzare uno spazio dove le persone possano rilassarsi, fare sport, mangiare bene e allietarsi con gli amici e la famiglia. The Padel Resort inoltre è una location perfetta per team building ed eventi aziendali che coniugano momenti di condivisione professionale e socializzazione, aggiungendo al lavoro l’attività fisica e al divertimento.
Questa proposta – pressoché unica nel suo genere anche per l’aver messo in relazione il padel con l’ospitalità di alto rango – sembra sposarsi alla perfezione con le caratteristiche tipiche del contesto lariano: qual è il vostro legame con il territorio comasco?
La nostra famiglia opera da vent’anni nel comasco come concessionaria di auto Ford e Maserati, e da sempre frequenta il contesto lariano per passione e svago. Il turismo in quest’area si sta sviluppando molto, così come crescono la passione per il padel e per il mangiar bene. Riteniamo quindi che il nostro centro possa essere il punto di riferimento ideale per unire questi diversi motivi di interesse. Tra l’altro siamo a due passi dall’uscita dell’auto-
36 CENTRO DEL MESE
Bruno Parolini, secondo da destra, con la famiglia Parolini
IN BREVE
Via Pasquale Paoli 55, Como - 22100
Campi
9 campi super panoramici, indoor 2 campi super panoramici, outdoor
Servizi
Pro shop
Lounge bar
Bistrot
Ristorante gourmet
Sala riunioni/coworking Palestra Fisioterapista/osteopata
Spogliatoi
Parcheggio
Hotel 4 stelle superior con piscina e solarium
Orari di apertura 09-23 lunedì - domenica
strada, a 10 minuti dal lago e dal centro città, oltre che raggiungibili in 20 minuti da Lugano e mezz’ora da Milano. La posizione è strategica, facilmente connessa alla viabilità primaria, oltre a essere dotata di ampio parcheggio e in grado di garantire quiete e relax agli avventori.
Quali sono le modalità di accesso alla struttura?
Il bar e i ristoranti sono aperti a tutti gli amanti del buon cibo e dei drink di qualità. Sul versante sportivo è possibile acquistare pacchetti di ingressi alla piscina e ai campi, abbonamenti di lezioni padel per adulti e bambini, mentre sono ancora allo studio formule di associazione e membership card. Allo stesso tempo i campi, la palestra e la piscina sono, in base alle disponibilità, a diposizione di tutti coloro che avranno piacere di venirci a trovare. Ovviamente per i clienti dell’hotel ci sarà un canale preferenziale per le prenotazioni di tutti i servizi offerti dalla struttura.
Quali sono i vostri sponsor?
Di base lavoriamo e ci presentiamo con i brand di famiglia: Iperauto e Maserati Scuderia Blu. Abbiamo però definito anche un accordo pluriennale con Acqua San Bernardo e una partnership con Caffè Del Borgo, mentre sono in arrivo altre collaborazioni. Head è il nostro sponsor tecnico per la fornitura di materiali e attrezzature da gioco.
E i vostri fornitori nella costruzione del club?
Tutti i campi super panoramici posati sono il modello World Padel Tour fornito da MejorSet (riconosciuti dalla Fitp), mentre la palestra è interamente attrezzata con macchinari Technogym.
Avete una squadra agonistica o un progetto in tal senso?
In effetti, attraverso Maserati Scuderia Blu e The Padel Resort sponsorizziamo una squadra maschile di Serie B, che porta appunto il nome della concessionaria.
Di chi si compone il vostro staff tecnico?
I nostri responsabili tecnici sono Roberta Zandarin e Christian Carena, che stanno lavorando allo sviluppo dell’Academy del centro. Oltre a loro – che vantano anni di esperienza nel mondo del padel professionistico – il team di campo è attualmente completato dall’istruttore Marcos Lazo.
Benché siate aperti da pochissimo, ci piacerebbe sapere cosa immaginate per il futuro di The Padel Resort.
Nel futuro dovremo consolidare e rafforzare il nostro posizionamento di mercato, diventando sempre più il punto di riferimento per coloro che ricercano una location speciale dove passare il tempo dedicandosi alle proprie passioni, sentirsi coccolati e fare business.
37 CENTRO DEL MESE
Facebook: ThePadelResort - Instagram: thepadelresort - 031.8180860 - thepadelresort.it
UN PEZZO D’ITALIA NEL LUSSO DI SINGAPORE
Prime Padel Sport, pioniere nella rivoluzione del padel in Asia, approda nella metropoli con il suo primo club esclusivo che ha avuto Cristiano Ronaldo come testimonial. La mente creativa del marketing e della comunicazione è italiana: si chiama Sandra Lovisco e dirige WOM Communication di Daniele Pansardi
Prime Padel Sport è situato al 6° Piano del Grand Copthorne Waterfront Hotel, hotel a cinque stelle situato a Kim Seng and River Valley di Singapore. Un club esclusivo, nel cuore pulsante di Singapore, che si propone non un semplice luogo in cui giocare, ma come un'esperienza sensoriale completa in cui godere di una vista spettacolare sulla skyline della città. Il tutto, naturalmente, incorniciato da un ambiente di eleganza sopraffina.
Un management e un’anima asiatica, ma con un dietro le quinte molto italiano. A gestire le attività di marketing e comunicazione del Prime Padel Sport, infatti, è Sandra Lovisco con la sua agenzia WOM Communication, che si è lanciata in questa sfida oltreoceano tanto impegnativa (viste le distanze) quanto stimolante. “In questo ruolo, mi trovo al centro di un'innovazione sportiva e di stile, promuovendo un'esperienza esclusiva che unisce sport, moda e cultura”, ha commentato Sandra, che seguirà non solo il club di Singapore ma anche i prossimi progetti di Prime Padel Sport. Il debutto, nel frattempo, è stato senz’altro in grande stile. A Singapore, il testimonial del lancio del Prime Padel è stato addirittura Cristiano Ronaldo, la cui presenza ha inevitabilmente attirato curiosità e sguardi di tante persone, segnando un primo e significativo riconoscimento per Prime Padel. Le foto hanno ritratto il fuoriclasse portoghese con una pala brandizzata Prime Padel Club, un piccolo assaggio del merchandising personalizzato che il centro lancerà prossimamente. In poche settimane, il Prime Padel ha costruito una community di circa
230 persone, che consentono di avere i campi di fatto quasi sempre occupati. Presto il management punterà alla creazione di una academy che possa coinvolgere coach e professionisti europei altamente qualificati creando padel players d’elite.
Nei suoi piani di espansione, invece, l’obiettivo sarà inaugurare due nuovi centri a Bali e in Malesia, possibilmente entro la fine dell’anno. Queste aperture sono pensate per posizionare Prime Padel Sport come player principale nel panorama del padel asiatico, e allo stesso tempo anche per esplorare e approfondire un segmento sempre più interessante nel mercato: padel e vacanze, che abbinate a posti da sogno come Bali possono diventare un richiamo per molti appassionati.
Sandra Lovisco, con un mindset europeo, un’attitudine al cambiamento e una tenacia straordinaria, ha reinventato la sua carriera a tutto tondo nel mondo della comunicazione digitale. Dopo aver lasciato il suo lavoro da assistente di volo, ha fondato la propria agenzia, WOM Communication, e da allora ha portato avanti diverse collaborazioni digitali anche come influencer nel mondo dello sport e del beauty collaborando con grandi brand di prestigio. Ma andiamo oltre: WOM Communication entra nel mondo del padel con Padel Galis. Ha gestito il digital customer care per l’azienda spagnola, uno dei principali produttori di campi al mondo. Inoltre, Padel Galis ha costruito gli impianti di Prime Padel Sport, portando il proprio know-how europeo al progetto asiatico. Sandra, con WOM Communication, ha contribuito al lancio di Prime Padel Sport. La gestione di Prime Padel Sport non è solo una sfida, ma rappresenta anche un capitolo significativo nella sua visione di espansione culturale sportiva nel mondo asiatico.
L'iconografia del Calao Bird, scelto come simbolo del club, parla di rinascita e libertà. Questo uccello, una volta sull'orlo dell'estinzione e ora simbolo di protezione, incarna l'energia e lo spirito di rinnovamento che Prime Padel vuole trasmettere. Attraverso lo spirito di quattro giocatori e quattro regole fondamentali, la vision è di vivere il proprio spazio di gioco, incontrare persone, e dare fondo a tutto il proprio potenziale. Il club promuove una cultura centrata sulla persona e uno spirito di accoglienza unico nel suo genere. L’ATTIVITÀ DI WOM COMMUNICATION
38 PROGETTI
IL LOGO DEL PRIME
UN GIOIELLO INCASTONATO SULLA SABBIA
A Cesenatico il Diamanti Beach Village è la soluzione ideale per chi non vuole rinunciare a giocare nemmeno sotto l’ombrellone di Andrea Farano
Un vecchio proverbio afferma che se stai viaggiando sulla via Emilia e ti fermi in una casa per chiedere da bere, se ti danno dell’acqua sei in Emilia, mentre se ti offrono un bicchiere di vino… sei in Romagna! Com’è noto, nella saggezza popolare si celano verità assodate ed è davvero difficile confutare l’assioma per cui la riviera romagnola è universamente conosciuta da sempre come il regno dell’accoglienza, e una delle regine turistiche della penisola.
IL BORGO MARINARO DI CESENATICO E LE SUE ATTRAZIONI
Cesenatico si trova esattamente a metà dei 100 kilometri rivieraschi, subito dopo il confine della provincia ravennate: posizione davvero felice, collocandosi a poca distanza da Milano Marittima e Cervia, con le sue spettacolari saline, e ideale imbocco per accedere al divertimentificio che vede nell’accoppiata Rimini&Riccione i suoi massimi alfieri.
Ma Cesenatico non vive certo di luce riflessa, tutt’altro: l’antico borgo di marinai e pescatori, che ancora oggi ne conserva i colori e lo spirito autentico, è una piccola città d’arte che ha saputo affermarsi nell’opinione comune come luogo del buon vivere.
Accanto al notissimo Porto Canale - opera di ingegneria marina disegnata nel 1502 dal genio di Leonardo da Vinci - che tuttora è simbolo e vanto della cittadina, doveroso e persino banale ricordare la spiaggia di sabbia digradante verso il mare e i moderni stabilimenti attrezzati, senza dimenticare i Giardini al Mare, una lunga fascia verde dove prendere il sole passeggiando in tranquillità. L’entroterra non è certo meno attrattivo: colline, borghi medioevali e grandi parchi favoriscono le attività all’aria aperta, tanto che Cesenatico è anche nota come la capitale del cicloturismo italiano, offrendo ai cultori della pedalata servizi specializzati e ospitando manifestazioni di livello internazionale.
L'intervista
Luca Romani
COACH E PADEL MANAGER
I campi del Diamanti vivono il loro momento di massimo splendore durante il periodo estivo: quali sono le iniziative pensate per coinvolgere turisti e bagnanti?
Le più disparate: si va dalle lezioni da 30/60/90 minuti per garantire la massima flessibilità e soddisfare ogni esigenza, alle clinic tecniche, ma anche ai tornei per i clienti dell’acquapark, con tariffe agevolate per giocatori e accompagnatori. Organizziamo poi competizioni amatoriali ospitando tappe del circuito Open TPA, o la Padel Challenge. In campo si può migliorare il proprio livello, ma anche fare nuove amicizie.
Non sono molti i campi collocati sulle spiagge: cosa significa poter giocare a ridosso del mare?
I benefici sono innumerevoli: giocare sotto il sole, respirando lo iodio, magari accarezzati dalla brezza marina, per poi buttarsi in acqua… è un’esperienza senza eguali. Senza scordare che è scientificamente assodato che la vicinanza al mare aumenta l’euforia e il buon umore: ma questo accade anche con il padel!
Sei un operatore del padel a tutto tondo: coach, gestore, consulente. Raccontaci meglio le tue attività.
IL DIAMANTI BEACH VILLAGE: PADEL IN RIVA AL MARE… E NON SOLO
Se ci si potesse affidare al volo e agli occhi di uno dei tanti gabbiani che solcano l’orizzonte adriatico, il complesso apparirebbe all’improvviso a scuotere l’ordinata geometria dell’arenile, ergendosi inaspettato tra le infinite file di imperturbabili ombrelloni.
Fuor di metafora, il Diamanti Beach Village, con gli innumerevoli servizi a disposizione di ospiti e avventori, è certamente una delle strutture più complete e originali che si possano incontrare sulle spiagge italiane, tanto da contraddistinguersi per essere l’unico acquapark dotato di una piscina semi olimpionica con trampolino, gonfiabili, acquascivoli… e, ovviamente, tre campi da padel praticamente sulla battigia.
Il giocatore che non rinuncia a “pala y bola” nemmeno in vacanza troverà il suo lido ideale (nel box qui sotto potrete saperne di più), ma non mancano soluzioni che renderanno il soggiorno indimenticabile per tutta la famiglia.
Al Diamanti Beach - aperto da giugno a settembre, con orario continuato dalla mattina alla sera - è presente un campo da basket, ma anche un’area attrezzata adatta a functional training, calisthenics, street workout o crossfit. A questo si aggiunge un panel di attività per giovani e adulti, come corsi di nuoto, acquagym, idrobike, idrowalk, pallanuoto, tornei e giochi sportivi. Per i più piccoli è allestita una piscina apposita in cui potranno tuffarsi in totale sicurezza, ma non solo: la struttura ha un “punto miniclub” in cui gli animatori organizzano tutti i giorni giochi, laboratori e tantissime attività per gli ospiti del parco acquatico. Posto accanto a sdraio e ombrelloni, il bar della struttura soddisferà ogni esigenza, che sia un break rinfrescante o un pranzo leggero… e ovviamente non mancherà mai la mitica piadina romagnola. Considerato che il Village è anche convenzionato con alberghi e strutture ricettive, non resta che preparare le valigie!
Sono un libero professionista: istruttore padel (per adulti e bambini, anche del centro estivo), allenatore di una squadra (i Castrocaro Eagles), docente formatore e preparatore atletico, operando in molteplici strutture nel territorio romagnolo. Collaboro con TPA (Tornei Padel Amatoriali) e aiuto aziende e realtà associative nell’ideazione e realizzazione di progetti finalizzati alla diffusione di questo sport o di brands e prodotti correlati (dall’attrezzatura, alle app di gestione). Coadiuvo i gestori nell’organizzazione e sviluppo delle potenzialità di un padel club e, infine, sono ambassador per Luxury Padel Retreat, che organizza soggiorni personalizzati in resort 5 stelle, con coach a disposizione del cliente e altri servizi speciali in chiave luxury.
39 PADEL&TRAVEL
Facebook: ThePadelResort - Instagram: thepadelresort - 031.8180860 - thepadelresort.it
PADEL HUB PESCARA: AL CENTRO DEL GIOCO
Il negozio sul litorale adriatico è punto di riferimento per tutto il movimento abruzzese, in continuo aggiornamento e con un alto livello di specializzazione di Andrea Farano
Secondo una definizione settoriale, nella tecnologia dei sistemi informatici un hub (in inglese “perno”, o elemento centrale) rappresenta un concentratore, ovvero un dispositivo che funge da nodo di smistamento dati in una rete di comunicazione organizzata. Se immaginiamo di traslare il concetto nel (più accessibile) mondo del padel, l’insegna e il nome di questo fornitissimo shop pescarese racchiudono alla perfezione l’obiettivo dei suoi gestori: fare di questo negozio il principale fulcro e luogo di incontro e aggregazione per la co-
L'intervista
Valentina Francione e Massimo Grumelli
TITOLARI
Quando avete fondato il negozio?
Il negozio apre nel maggio 2021, dopo una lunga negoziazione con un franchisor che stava cercando partner per nuove aperture: siamo stati selezionati tra molti candidati e probabilmente la possibilità di sbarcare in un territorio come quello abruzzese – davvero ricco di campi e giocatori – fu la nostra carta vincente. Come tutti abbiamo cavalcato la mania collettiva del periodo post Covid, e la casa madre ci ha dato una grossa mano nell’allestimento del negozio e nella formazione alla vendita: all’epoca eravamo semplici appassionati di questo sport, ma in effetti privi di competenze commerciali.
Qual è stata l’evoluzione del punto vendita?
Nel corso del 2023 abbiamo sofferto la poca disponibilità di pro dotto e a settembre abbiamo deciso di interrompere il lega me con il franchisor. Siamo ripartiti con il nome “Padel Hub”, donando una veste nuova al negozio e gestendo in piena libertà tutto il processo commerciale, dal rapporto con i fornitori alla scelta di marchi e articoli. Fortunatamente il legame con la clientela, consolidatosi nel tempo, è proseguito anche sotto la nuova insegna.
A cosa si deve la scelta di specializzarvi nel padel e non di offrire una proposta multisport?
È stato un passo naturale perché, prima che venditori, siamo appassionati e praticanti di questo sport, oltre a ritenere di fon damentale importanza la competenza tecnica nel conoscere, selezionare e proporre al cliente l’attrezzatura da gioco. La nostra idea era quella di creare un luogo di aggregazione ad alta specializzazione, in cui poter accogliere i padelisti per un confronto e un dialogo aperto su tutti gli aspetti della disciplina che amiamo.
Come avete scelto i brand che avete in catalogo?
munità padelistica d’Abruzzo. Nobile intento che, a nostro avviso, può dirsi raggiunto: non solo perchè Padel Hub di Pescara è il primo – e, al momento, unico – negozio specializzato e monotematico di tutta la regione, ma anche perché davanti ai nostri occhi abbiamo assistito al casuale incontro di due giocatrici, sorprese e felici di ritrovarsi lontano da griglie e cristalli. Conosciamo meglio i retroscena di una gestione imprenditoriale oculata, dedita e sincera, attraverso le parole dei titolari Massimo e Valentina.
di una proposta che si discosta dai canoni industriali. Per ogni produttore analizziamo il catalogo e ne scegliamo i best seller, o i prodotti a nostro avviso maggiormente interessanti, anche per completare il più possibile il range dell’offerta al pubblico. Abbiamo infine una sezione riservata ai modelli della stagione precedente, in cui la clientela può sfruttare scontistiche interessanti, a parità di qualità.
Risentite anche voi della “guerra dei prezzi” con i grandi store online? Va da sé che il singolo negozio non possa che “subire” la politica dei prezzi originata dalla rete. Noi ne monitoriamo costantemente l’andamento e cerchiamo di allinearci alla proposta media, laddove quel minimo ulteriore gine applicato riteniamo che sia ampiamente giustificato dai servizi offerti alla clientela. Consentimi una piccola doglianza: sarebbe necessario un maggior controllo da parte delle case produttrici sui prezzi dell’online. Questo eviterebbe che lo stesso articolo possa essere venduto sottocosto in un Paese estero, ma facilmente raggiungibile da chiunque con acquisti che danneggiano irrimediabilmente l’intero mercato europeo. Ciò si riverbera anche a livello di distribuzione locale, dove non a caso gli operatori italiani soffrono in prima persona queste dinamiche.
Perché, quindi, il cliente dovrebbe preferire la vostra “vetrina su strada”?
Abbiamo individuato due macrocategorie: i cosiddetti top (Bullpadel, Nox, Babolat, adidas, Head), e poi marchi più “di nicchia” (come Sane e Softee), con un rapporto qualità/prezzo particolarmente vantaggioso, oppure capaci
Chi ci sceglie può fruire della nostra consulenza in fase di selezione della pala, ma anche testare il prodotto e valutarne peso e bilanciamento. Considera che ogni vendita viene preceduta da un’attenta analisi della tipologia di giocatore, magari facendolo palleggiare nel nostro campetto: se necessario consigliamo semmai una pala più economica ma più adatta al livello dell’acquirente, e che lo accompagni nel suo percorso di crescita. Stiamo cercando di aumentare il più possibile la disponibilità di pale test, estendendola anche alla fascia media di gamma. È un importante investimento economico, ma che alla lunga premia il negoziante: la quasi totalità delle prove si traduce in una vendita, oltre ad aumentare l’affezione del cliente.
40 PADEL SHOP
Come giudicate l’attuale momento del mercato e la conformazione del parco giocatori?
Chi giocava nel “biennio Covid” non ha abbondonato questo sport, e al contempo per fortuna registriamo costantemente nuovi innesti nella platea dei praticanti. Tuttavia notiamo, con un po’ di dispiacere, che i neofiti sono quasi tutti over 45 e che il ricambio generazionale fatica ad a partire. Occorre, da parte dei circoli, lo sviluppo di scuole serie di avviamento al padel se non si vuol vedere morire il movimento a medio termine. I tornei amatoriali ne sono la dimostrazione: quando le gare dedicate ai più giovani faticano a completare le iscrizioni, gli slot nei tornei senior sono sempre esauriti. Il padel declinato al femminile invece fa numeri impressionanti, in tutte le fasce d’età.
Qual è il rapporto con il territorio che vi ospita?
Ci sentiamo fortemente radicati in questa città: considera che Pescara, con le sue propaggini di Montesilvano e Francavilla, ha una densità di campi e strutture così alta da raggiungere quasi i numeri di Roma, con un movimento che seppur cresce lentamente, è davvero consolidato. In questo contesto la community dei giocatori ci ha eletto come luogo di incontro e continuo interscambio, e la cosa non può che renderci particolarmente felici e orgogliosi.
Organizzate degli eventi o collaborate con dei circoli?
Innanzitutto dotiamo i club della zona dei materiali di consumo come palline, overgrip e pale da noleggio. Oltre a questo, cerchiamo di essere il più possibile presenti alle competizioni organizzate da circoli e associazioni locali, fornendo gadget e premi ai giocatori. Anche questa è una modalità di promozione del nostro brand, che ha favorito il consolidarsi del legame con il territorio.
Obiettivi per il futuro?
Ve ne diciamo tre: continuare il nostro processo di integrazione con la realtà locale. Garantire alla nostra clientela una costante proposta di prodotti nuovi. E affermarci sempre più come un luogo di alta competenza.
SCHEDA NEGOZIO
Padel Hub
Indirizzo: via Corradino d’Ascanio, 4, 65126, Pescara Numero di telefono: 340.7965627
085.2011022
E-mail: padelhub.pescara@gmail.com
Facebook: Padelhub Pescara
Instagram: @padelhub_pescara Numero sedi: 1
Titolari: Massimo Grumelli e Valentina Francione Anno di nascita negozio: 2021 Numero vetrine: 3
Metri quadrati totali: 90 Discipline trattate: padel, beach tennis, pickleball Marchi racchette trattati: Bullpadel, Nox, Siux, Babolat, Sane, Softee Marchi calzature trattati: Bullpadel, Joma, Mizuno Marchi abbigliamento trattati: Bullpadel, Nox, Softee, Smashball Marchi accessori trattati: Nox, Bullpadel, Softee, Wilson Altri servizi: test racchette
PADEL SHOP
LA CARICA DEI 101
La terza e ultima puntata dell’inchiesta esclusiva di Padelbiz con cui analizziamo l’andamento del mercato nel 2023, offrendo spunti interessanti sulle prospettive e opportunità per il futuro. Parola ai negozianti di tutta Italia di Benedetta Bruni, Daniele Pansardi e Claudia Vai
Iretailer rappresentano l’anello fondamentale della filiera distributiva e proprio per questo è importante raccogliere il loro punto di vista, ascoltarne le richieste e considerarne i bisogni. Con le rubriche “Focus shop” e “Io apro perché” siamo soliti dare loro voce tutti i 365 giorni, ma è in occasione dei primi numeri del nuovo anno che, con la consueta “Carica dei 101” (diventata ormai un marchio di fabbrica
di MagNet), realizziamo una vera e propria indagine di mercato a 360 gradi. Bilancio dell’annata appena conclusa e prospettive per quella in arrivo, novità, trend, problematiche, opportunità, proposte: archiviato il 2023 nei bilanci dei punti vendita, qual è il sentiment dei negozianti? Ecco l'ultima puntata della nostra indagine con interessanti spunti di riflessione per tutti gli operatori del mercato padel.
Le domande
1.Come è stato complessivamente il 2023 e come sono andate le vendite rispetto al 2022? Quanto incidono in percentuale sulle vendite il negozio fisico e l’e-commerce?
2.Quali sono state le principali problematiche riscontrate nel 2023 e come avete cercato di risolverle? Quali invece gli aspetti più positivi di quest’anno?
3.Il mercato del padel attualmente è caratterizzato da un gran numero di marchi: quali sono i vostri criteri nella scelta dei brand che proponete in negozio?
4.Ci sono stati dei cambiamenti nel profilo dei consumatori? Quali sono le loro principali richieste?
5.Tornei ed eventi nella vostra area influenzano le vendite in negozio? Ne organizzate anche voi in prima persona?
6.Come vi ponete nei confronti dei centri padel della vostra zona? Avete intrapreso delle collaborazioni con i circoli?
7.Quali social media utilizzate come canale di vendita o di promozione?
8.Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di racchette? Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di scarpe? Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di abbigliamento? Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di borse/zaini?
(accanto a ciascuno indicare se "in crescita", "stabile" o "in calo")
9.Qual è stato per voi il marchio rivelazione del 2023?
10.Voto complessivo a questo 2023 da 1 a 10?
BILANCIO DEL 2023 RISPETTO AL 2022
CARLISPORT
Ariccia (RM)
Luigi Carliseppe, titolare
1. Il 2023 è stato un anno in decremento. Le vendite si sono stabilizzate, c’è stato eccesso di prodotto sia acquistato che consegnato dalle aziende. Ho un e-commerce e lo stiamo ampliando. Il negozio fisico fa un 99%, mentre l’online l’1%.
2. Come problematiche direi le nuove aperture dei negozi che vendono solo padel e la troppa merce. Si possono effettuare le vendite anche con associati e circoli, ma quando ci sono così tanti prodotti si rincorre lo sconto, e quindi si arriva a una flessione del settore. La parte positiva è che stiamo vendendo quello che c’era in magazzino, in particolare raccchette usate che abbiamo accumulato con la saturazione del mercato sull’effetto del 2023.
3. Noi abbiamo Babolat, Ikoneec, Drop Shot, One Padel come ultima entrata, Bullpadel e Dunlop, che sono fra i marchi più richiesti.
4. Sì, sicuramente sono più esigenti avendo appreso un po’ tutti i benefici dello sport tramite le letture online o su Instagram, influenzandosi con commenti online, quando in realtà sarebbe più giusto testare le racchette. Le richieste invece sono molto individuali.
5. Tutti i circoli fanno gare e i tornei si sono stabilizzati. Questo sicuramente porta a un incremento delle vendite. Anche noi collaboriamo, ma non li organizziamo in prima persona.
6. Forniamo un servizio di vendita e assistenza. Noi veniamo dal tennis e sappiamo com’è il lavoro di laboratorio, la rivendita che forniamo è un servizio completo. Abbiamo collaborato con maestri fornendo anche consigli sui telai.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: BABOLAT (=) IKONEEC (=) ONE PADEL (=)
Scarpe: JOMA (+) MIZUNO (+) ASICS (+)
Abbigliamento: BABOLAT (=) UNDER ARMOUR (=) JOMA (=) borse/zaini: BABOLAT (=) DROP SHOT (=) BULLPADEL (=)
9. Nessun marchio rivelazione.
10. 7,5
PADEL & FIT
Latina
Cristian Di Rita, titolare
1. Purtroppo c’è stato un calo. È difficile dare una percentuale, ma se dovessi prendere in considerazione i periodi di Natale direi che siamo almeno sul -20/25%.
2. Arrivavamo dal biennio 2020-2022 con molta domanda e poca offerta, e poi la situazione si è ribaltata nel 2023. Le aziende sono stracolme di materiale, la richiesta nel frattempo si è abbassata e i prezzi dell’online hanno fatto il resto, ammazzando tutti i negozianti. Per cercare di vendere, abbiamo ovviamente ribassato a nostra volta ma con pochissimo guadagno.
3. Scegliamo i brand che utilizzano i giocatori, perché i clienti si fanno un po' trascinare da questo meccanismo. Ci sono marchi che bisogna avere quasi per forza. Cerchiamo di averne alcuni di nicchia tipo Sane e Tactical che non hanno produzioni industriali, dettaglio che si nota quando le si utilizza.
4. I clienti sono sempre più esigenti, per questo motivo cerchiamo sempre di far testare le racchette. È un servizio che il mercato dell'online non può offrire. Abbiamo notato che le persone cercano di non spendere troppo, perché le racchette non durano tantissimo nel tempo.
5 e 6. Organizziamo degli eventi e collaboriamo anche con i centri con qualche clinic. È quasi obbligatorio diversificare le attività e trovare delle alternative.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: ADIDAS (+) BABOLAT (=) scarpe: BABOLAT (-) MIZUNO (-) MUNICH (-) abbigliamento: DROP SHOT (=) borse/zaini: BABOLAT (-) ADIDAS (-)
9. HEROE'S 10. 6
42
INCHIESTA ESCLUSIVA ULTIMA PUNTATA
7 STABILE 6 IN DIMINUZIONE 23
IN CRESCITA
PADEL STORE ROMA
Roma Simone Cocozza, proprietario
1. Il padel è sempre più in calo ogni anno che passa e le motivazioni sono varie. Le aziende ormai lavorano alla pari dei negozi con i loro e-commerce e mettono prezzi troppo concorrenziali. Noi negozianti dobbiamo preordinare la merce mesi prima, non possiamo prevedere con un anno d’anticipo come andrà il mercato, in questo modo gli ordini non saranno mai perfetti. C’è troppa gente che si cimenta nelle vendite: negozi, circoli, siti, giocatori… Se non viene messo un paletto dalle aziende non si potrà andare avanti. Io ho aperto nel 2016 e ho visto di tutto e di più, se la situazione rimane la medesima le uniche che ci guadagneranno saranno proprio le aziende. Il fornitore ci fornisce una racchetta a un prezzo più elevato rispetto a quando verrà venduta e successivamente inizia la guerra dei prezzi fra negozi ed e-commerce. Il costo della pala non rimane mai quello pattuito inizialmente. Sì, ho un e-commerce che è crollato totalmente: padelstoreroma.it. Sono molto deluso da tutta la situazione.
2. I problemi sono stati quelli che ho detto prima e aggiungo inoltre che il prodotto non “tiene” il prezzo: le racchette sono tarate per 50-60 partite, dopodiché non sono più funzionali. Gli unici che possono lavorare in questo modo possono essere i maestri.
3. Scelgo in base alle richieste dei giocatori. Alcuni marchi si vendono perché hanno una buona spinta commerciale, altri hanno un costo molto basso, ma nonostante ciò non hanno un grande riscontro. Sono sempre meglio i marchi più noti. Fare uscire un nuovo brand non è per niente facile, anche perché non c’è tutela della racchetta.
4. Il giocatore non acquista più al momento dell’uscita della racchetta, aspetta il prezzo ribassato.
5. Purtroppo il lavoro ci penalizza, sono rimasti i clienti fidelizzati o i turisti che trovano il mio negozio su Google. Colpa di internet che è una vetrina un po’ bugiarda. Sì, ho sponsorizzato un torneo.
6. Mi sono sempre posto in maniera positiva, solo che ogni volta c’è chi vuole guadagnarci di più. Prima lavoravo con alcuni circoli, ora però non ne faccio più. Cercano collaborazioni perché serviamo a loro, con le palline.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: SIUX (=) ADIDAS (=) NOX (=) BULLPADEL (=) scarpe: MIZUNO (+) BABOLAT (=) NOX (+) abbigliamento: SIUX (-) borse/zaini: SIUX (+) NOX (+) ADIDAS (-) 9. Nessun marchio rivelazione. 10. 6
GILIOLI SPORT
Vignola (MO)
Matteo Taurino, collaboratore
1. Il mercato si è stabilizzato e le vendite sono rallentate: d’altronde l’anno precedente abbiamo riempito le persone di prodotto, quindi ora siamo arrivati a una situazione di stallo. Immagino che sia lo stesso anche nei campi: prima si giocava a qualsiasi ora, adesso invece ci sono delle fasce orarie più o meno gettonate. Credo che ci sia stato un lieve incremento più per l’abbigliamento che per l’attrezzo in sé, che si vende sempre regolarmente, anche se non più come prima. L’unico e-commerce che utilizziamo è eBay, che per quanto ci riguarda è rallentato molto. Qualcosa riusciamo sempre a venderlo, ma è per lo più fermo.
2. Non abbiamo riscontrato particolari problematiche, alla fine la routine di tutti i giorni è sempre quella e proseguiamo serenamente. Di positivo è che nel nostro negozio è entrata gente che non conoscevamo grazie a un buon assortimento di racchette e alle nostre collaborazioni con i circoli.
3. I marchi principali che abbiamo sono Babolat, Nox, Head, Wilson e adidas. Li abbiamo scelti principalmente perché, avendo anche il tennis, alcuni brand sono andati a ruota anche per il padel.
4. Ci sono consumatori “sclerotici” che si indirizzano su racchette impegnative anche quando il loro livello non glielo consente, ma è un po’ il discorso che si fa anche in altri sport come bici e tennis. Alla fine, questo comportamento è anche la fortuna del negoziante, e le richieste dei clienti sono abbastanza realizzabili. L’unico aspetto è che ora vogliono tutto subito, sulla scia di come sono stati abituati dagli e-commerce.
5 e 6. Sì, l’evento fa girare più gente in negozio, per esempio fornendo premi o i buoni acquisto, che “costringono” i partecipanti alle manifestazioni a venire da noi. A tal proposito collaboriamo con alcuni circoli, e per noi sono fondamentali. 7. Instagram, Facebook
8. racchette: WILSON (+) NOX (+) HEAD (=) BABOLAT (-) VARLION (=)
scarpe: ASICS (+) MIZUNO (+) BABOLAT (+) abbigliamento: BABOLAT (+) WILSON (+) LE COQ SPORTIF (+) borse/zaini: BABOLAT (+) HEAD (+) WILSON (+)
9. Nessun marchio rivelazione
10. 7,5
SCALISE SPORT GROUP
Crotone
Salvatore Scalise, titolare
1. Il calo è stato di oltre il 50% e infatti siamo in fase di dismissione con il padel. 2. I prezzi del web sono insostenibili. Compriamo della merce che poi ritroviamo svenduta su internet.
3. Abbiamo sempre trattato i marchi più noti. Alcune racchette al momento dell’uscita sono state vendute facilmente, ma ora si è bloccato tutto. Non si può lavorare solo con pochi attrezzi. I problemi principali sono i prezzi e la distribuzione, visto che tutti vendono pale.
4. Non c’è stato nessun cambiamento particolare.
5/6. Abbiamo anche quattro campi da padel perché siamo all’interno di un circolo e organizziamo di conseguenza tornei ed eventi.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: WILSON (-) BABOLAT (-) scarpe: JOMA (-) abbigliamento: ADIDAS (-) JOMA (-) borse/zaini: WILSON (-) DUNLOP (-)
9. Nessun marchio rivelazione
10. 5
MATCH POINT
Cesena
Gabriele Guerrini, amministratore delegato
1. A sensazione, abbiamo venduto di più rispetto al 2022. E il 90% è merito del negozio fisico: abbiamo un e-commerce, ma la nostra politica è stata di non investirci troppo per favorire invece il punto vendita e il servizio che offriamo.
2. Le principali problematiche sono state la distribuzione poco chiara da parte di alcune aziende, il cambio frequente di un distributore italiano rispetto a un brand spagnolo, e l’abbassamento dei prezzi con marginalità molto bassa. Di positivo c’è la certezza che siamo all’interno di un mercato in crescita, quindi quando siamo di fronte alle difficoltà le affrontiamo con un’ottica positiva, sopportando e resistendo quanto possibile. Però è chiaro che così il mercato non sta andando bene. Dopo 42 anni che sono nel settore dell’articolo sportivo, e dopo aver vissuto i boom di certe discipline, vedo che il successo del padel riesce al contrario a favorire tutti eccetto i negozianti.
3. Al di là del fatto che abbiamo dato preferenza ad alcuni brand collegati al tennis come Head e adidas, dato che vendiamo anche prodotti di questo sport, abbiamo anche valutato marchi leader del mondo del padel in base alla serietà di distribuzione.
4. Sì, ci sono stati dei cambiamenti. Forse i consumatori ora sono più consapevoli. Poi, certo, ci sono ancora quelli che vogliono comprare la racchetta in esclusiva, essere i primi ad avere il nuovo modello. Ma per lo più riscontriamo una situazione in cui il cliente valorizza il prodotto per il contenuto. C’è una rinnovata consapevolezza secondo la quale non è vero che più si spende, più la racchetta è performante. D’altronde il mondo del padel ha ancora un livello tecnico piuttosto basso, perciò in quanto negozio riusciamo a indirizzare i consumatori verso un acquisto più responsabile e non indirizzato solo al costo più alto. In generale, poi, abbiamo notato un calo nella vendita della racchetta base, una leggera diminuzione nel top di gamma e invece un incremento del segmento medio.
5. Credo che i tornei influenzino tanto la vendita delle calzature e dell’abbigliamento, più che delle racchette in sé. Questo perché chi si è avvicinato al padel non è il tennista che possedeva tutto eccetto la pala, bensì chi prima praticava altri sport e dunque non aveva niente di adeguato. Noi però non organizziamo più tornei o eventi.
6. Sì, abbiamo qualche collaborazione con i circoli. A livello di manifestazioni partecipiamo con degli interventi e abbiamo collaborazioni con i maestri ma, come dicevo, non organizziamo più nulla. In origine sono stato il primo a pianificare un evento simile nel 2013, ma ora che sono subentrati i colossi con una possibilità di spesa maggiore della nostra non c’è più molto spazio per altri.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: HEAD (+) BABOLAT (-) ADIDAS (+) SIUX (+) NOX (-) scarpe: ASICS (+) K-SWISS (+) JOMA (+) ADIDAS (-) abbigliamento: EA7 (+) ABOUT (+) ADIDAS (+) JOMA (+) borse/zaini: NOX (+) HEAD (+) ADIDAS (+)
9. ONE PADEL 10. 6
43 INCHIESTA ESCLUSIVA ULTIMA PUNTATA
PADEL HUB
Pescara
Valentina Francione e Massimo Grumelli, titolari
1. Siamo rimasti abbastanza stabili per quanto riguarda le vendite. Il tema enorme però sono i margini. Cerchiamo di essere un negozio di eccellenza con vendita, test e consulenza; vorremmo offrire prezzi congrui, ma siamo costretti a distruggere i nostri margini.
2. Il mondo dell’online è sempre più aggressivo e se non viene regolamentato ucciderà tutti i negozi fisici. Tra gli aspetti positivi, per quanto ci riguarda, avvertiamo che c’è molta fidelizzazione: chi non sta a guardare troppo il prezzo dell'online ci prende come punto di riferimento e dopo tre anni di attività si affida a noi.
3. Non possono mancare i brand più importanti, come quelli principali spagnoli, e cerchiamo di inseguire alcune delle novità del mercato facendo acquisti mirati come con Sane. Abbiamo anche inserito pezzi dalle collezioni precedenti, come le edizioni 2023 di Bullpadel e Babolat, in modo da avere proposte economicamente interessanti per chi non cerca le ultime uscite e vuole risparmiare sul prezzo. Abbiamo avuto buoni riscontri su questo.
4. Molti cercano sempre lo sconto o l'offerta più vantaggiosa.
5. Molto spesso diamo dei premi o partecipiamo in modo da avere maggiore visibilità.
6. Cerchiamo di avere buoni rapporti con tutti, senza esclusività.
7. Instagram
8. racchette: BULLPADEL (=) SIUX (+) NOX (=) scarpe: BULLPADEL (=) abbigliamento: SMASHBALL (+) borse/zaini: BULLPADEL (+)
9. Nessun marchio rivelazione. 10. 7
PADEL AE STORE
Trapani Alessandro Ficara, titolare
1. Per noi è andato male perché siamo in una piccola città, l'utenza non è tantissima e fronteggiare il mercato online non è facile per un piccolo negozio. Abbiamo aperto a marzo 2023, ma abbiamo già chiuso per trasferirci all'interno di un circolo, in modo da abbattere i costi.
2. Dopo un inizio positivo, dovuto alla novità del negozio, c’è stato un calo totale. Vedremo cosa succederà quando ci trasferiremo all'interno del circolo.
3. Sceglievamo i marchi di punta, ce li avevamo quasi tutti.
4. Puntavano soprattutto su alcuni brand specifici. A volte poi li indirizzavamo noi spiegando le qualità delle varie racchette. 5e6. Abbiamo fatto alcune sponsorizzazioni a qualche torneo, oltre a delle giornate test.
7. Instagram
8. racchette: NOX, BULLPADEL, HIROSTAR scarpe: NOX, SALMING abbigliamento: BULLPADEL borse/zaini: HEAD, BULLPADEL Nessun riferimento all’andamento dei marchi perché il negozio è aperto dal 2023. 9. HIROSTAR con la Blackstone. 10. 5
MAURO SPORT
Biassono (MB)
Mauro Ferrari, titolare
1. Il padel si è mantenuto stabile, a eccezione degli ultimi mesi.
2. Le racchette in circolazione sono tantissime, ci sono troppi marchi e ciascuno di questi ha circa 30 modelli. I prezzi perlopiù sono folli, con sconti altissimi dopo pochi mesi dall'uscita di nuove racchette. Il tennis ha vissuto una situazione del genere diversi anni fa, mentre ora si è stabilizzato.
3. Puntiamo ai marchi più famosi del tennis e a quelli spagnoli più importanti. Abbiamo scelto di non intrattenere rapporti con brand semi-sconosciuti che non hanno distribuzione o importatori, perché poi diventa difficile con l'assistenza.
4. Cercano racchette più leggere e maneggevoli, perché i produttori spesso non sono proprio precisi con le indicazioni dei pesi.
5. Organizziamo alcune giornate test con le aziende, in base alle loro disponibilità.
6. Organizziamo dei corner in alcuni circoli.
7. Non usiamo social media.
8. racchette: BABOLAT (=) ADIDAS (=) HEAD (=) scarpe: MIZUNO (=) HEAD (=) abbigliamento: BABOLAT (=) ADIDAS (=) BULLPADEL (=) borse/zaini: BABOLAT (=) NOX (=) WILSON (=)
9. Nessun marchio rivelazione.
10. 8
GRANDE SLAM
Genova
Andrea Mauri, titolare
1. C'è stato un calo. Non abbiamo un e-commerce.
2. Il numero di racchette vendute è calato. Ci sono tante persone che giocano, ma poi non cambiano la pala fino a quando non si rompe. I campi sono ancora relativamente pochi a Genova, ma il movimento continua a crescere.
3. Trattavamo un po’ tutti i marchi, ma ora lavoriamo con quelli provenienti del tennis più altri specifici per il padel come adidas e Bullpadel.
4. Vendiamo soprattutto racchette top di gamma, mentre quelle entry level sono calate e non si vendono più se non a noleggio nei circoli o in prestito. Il cliente si indirizza sul medio-alto livello.
5. Siamo anche tra i proprietari di tre circoli, quindi organizziamo alcuni tornei.
6. Collaboriamo con quasi tutti i circoli della zona, oltre a quelli già di nostra proprietà. Ci appoggiamo anche ai maestri per cercare di veicolare le persone nel nostro negozio.
7. Instagram
8. racchette: BABOLAT (-) HEAD (-) scarpe: HEAD (=) LOTTO (-) ASICS (-) abbigliamento: HEAD (=) LOTTO (-) ADIDAS (-) borse/zaini: BABOLAT (-) HEAD (-)
9. BABOLAT
10. 6,5
FROGS
Roma
Silvia Ranocchi, titolare
1. C’è stato un calo. Non saprei indicare una percentuale. L’e-commerce incide poco sul totale.
2. Non si vendono più racchette di bassa o media gamma, mentre per il top di gamma gli utenti vanno online perché i prezzi sono più bassi. Vendiamo soprattutto scarpe e non stiamo facendo ulteriori acquisti.
3. Prendiamo i marchi più richiesti e affidabili, non puntiamo sui nuovi. È difficile avere delle pale test, che invece sarebbero importanti, se non acquisti troppe racchette dai fornitori. E noi non lo facciamo per non avere problemi di magazzino.
4. Cercano le racchette dei migliori giocatori a livello mondiale. Prima erano più aperti ai nostri consigli.
5. Sponsorizziamo alcuni tornei, offrendo gadget legati al negozio.
6. Non collaboriamo con nessun circolo per il padel.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: NOX (-) ADIDAS (-) HEAD (-) scarpe: MIZUNO (=) JOMA (=) abbigliamento: JOMA (=) ADIDAS (=) borse/zaini: NOX (-) ADIDAS (-) HEAD (-)
9. Nessun marchio rivelazione.
10. 5
Le domande
1.Come è stato complessivamente il 2023 e come sono andate le vendite rispetto al 2 +022? Quanto incidono in percentuale sulle vendite il negozio fisico e l’e-commerce?
2. Quali sono state le principali problematiche riscontrate nel 2023 e come avete cercato di risolverle? Quali invece gli aspetti più positivi di quest’anno?
3. Il mercato del padel attualmente è caratterizzato da un gran numero di marchi: quali sono i vostri criteri nella scelta dei brand che proponete in negozio?
4. Ci sono stati dei cambiamenti nel profilo dei consumatori?
Quali sono le loro principali richieste?
5. Tornei ed eventi nella vostra area influenzano le vendite in negozio? Ne organizzate anche voi in prima persona?
6. Come vi ponete nei confronti dei centri padel della vostra zona? Avete intrapreso delle collaborazioni con i circoli?
7.Quali social media utilizzate come canale di vendita o di promozione?
8. Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di racchette?
Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di scarpe?
Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di abbigliamento?
Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di borse/zaini? (accanto a ciascuno indicare se "in crescita", "stabile" o "in calo")
9.
Qual è stato per voi il marchio rivelazione del 2023?
10. Voto complessivo a questo 2023 da 1 a 10?
44
INCHIESTA ESCLUSIVA ULTIMA PUNTATA
TIME2PADEL LUCCA
Lucca
Andrea Cerrai, store manager
1. Nel 2023 sono andate peggio rispetto al 2022. Ci sono stati molti fattori che hanno influito nel mercato in generale: si vede anche nella città di Lucca che tanti negozi multisport che avevano inserito il padel prima di noi, vendendo anche discretamente bene, ora lo stanno togliendo dall’offerta. In giro non si vende più nulla ormai.
2. Le problematiche del 2023 sono state un proseguimento del 2022. È cresciuto tanto il mercato online e anche quello secondario nato in gruppi di WhatsApp, Telegram e Facebook e improntato su rivendite minori. Inoltre, l’utenza nuova si è raffreddata, quella “solidificata” invece se entra in negozio vuole lo stesso prezzo superscontato che trova su internet, o quello ancora più al ribasso del gruppo Telegram. Di conseguenza, calano anche i nostri margini. Di positivo c’è che siamo riusciti ad arrangiarci legandoci fortemente a un circolo di Lucca con quattro campi. Questo ha portato a collaborazioni che hanno fatto bene al negozio, ma è una soluzione ad personam e non una condizione generale di mercato.
3. Si tasta un po’ il sentimento di mercato, quindi scegliamo per lo più i brand principali. Ci sarebbero dei marchi minori interessanti, come Oxdog, Hirostar e Tactical Padel, ma purtroppo Padel Nuestro non ce li rende disponibili e noi non abbiamo accesso se non per fornitori con vie traverse. Si tratta di brand abbastanza ricercati da chi ha una conoscenza leggermente più approfondita. Quindi, non mi resta che andare sui classici e poi immettere altri prodotti dove vedo che c’è possibilità di margine.
4. Non essendoci un rinnovo forte in termini di giocatori, almeno rispetto ai numeri di qualche anno fa, chi ha continuato a giocare è ora un po’ più attento alle caratteristiche delle racchette e al prezzo. A livello di richieste, cercano principalmente i brand più particolari, magari perché ne leggono la recensione online. 5 e 6. Sì, organizziamo eventi e tornei. Nel nostro caso aiutano soprattutto perché siamo molto legati a un circolo, dunque se gira bene a loro va bene anche a noi. In altri casi, però, non saprei.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: SIUX (-) ADIDAS (-) NOX (-) scarpe: NOX (-) BABOLAT (-) ADIDAS (-) abbigliamento: BULLPADEL (-) SIUX (-) NOX (-) borse/zaini: BULLPADEL (-) SIUX (-) NOX (-)
9. Nessun marchio rivelazione.
10. 4
TENNISLOVE&PADELOVE
Roma
Silvano Stefanini, collaboratore
1. Le vendite sono andate molto, ma molto male. Siamo passati a una vendita di 200 telai nel 2020 e circa la stessa quantità nel 2021, a una condizione nel 2023 in cui abbiamo venduto 20 racchette. Un altro dato: da 50 tubi di palline al mese, siamo arrivati a venderne uno. Questa condizione è dovuta ai maestri e alle aziende, che sono subentrati nel mercato con i loro prezzi. Nel 2024 non abbiamo fatto ordini, tanto avevamo ancora gli esuberi del 2023. I nostri clienti di padel sono quelli che entrano in negozio prima di andare nel circolo, ma se finiscono prima nei centri per noi è finita: è il maestro stesso ormai a proporre le racchette, contribuendo alla creazione di un mercato nero che tutti conoscono, ma per cui nessuno fa nulla. E questa situazione sta dilagando anche nel tennis. Penso seriamente che se continueremo così, i negozi come il nostro spariranno entro tre o quattro anni.
2. Il 2021 è stato un anno che ha creato false illusioni. Il mercato è stato influenzato dal fatto che gli unici sport che si potevano fare all’aperto erano padel e tennis, e dunque ci ha giocato anche chi prima non praticava nulla. E le stesse aziende si sono fatte false speranze. Poi dal 2022 la condizione si è stabilizzata e anche i maestri hanno dovuto trovare altri modi per fare soldi. E le aziende, soprattutto le argentine e le spagnole, stanno cavalcando l’onda. Ma secondo me se ne pentiranno: è difficile rientrare in un negozio dopo esservi uscito. L’ho provato sulla mia pelle. C’era un brand piuttosto grande che, dopo avermi venduto delle racchette, ha venduto le stesse anche al circolo situato a 1 km dal mio negozio, ma a un prezzo decisamente più basso. Quando l’ho scoperto, non ci ho pensato un attimo e gli ho restituito tutta la merce.
3. Visto che io e la proprietaria siamo maestri di tennis, all’inizio abbiamo chiesto di avere delle racchette test per scegliere quelle che secondo noi avevano un buon rapporto qualità-prezzo. Se non ci convince la pala, può essere anche il prodotto migliore del mondo, ma non entra nella nostra offerta. 4. Il padel secondo me è un regno che ha pescato tanto da altre discipline. È facile e immediato, se hai già fatto un minimo di sport in un mese è già possibile
giocare. Questo ha portato alla creazione di persone un po’ esaltate, che poi entrano in negozio e fanno la voce grossa. Come il principiante che vuole la racchetta top di gamma perché va di moda. È difficile poi spiegare che una decisione simile non ha senso: il cliente non cambia idea. Le poche pale che siamo riusciti a vendere infatti appartengono tutte all’alta gamma. Quelle di fascia 90-150 euro ormai vengono snobbate.
5 e 6. Noi siamo stati sponsor di un circolo dove le proprietarie sono nostre amiche. Hanno aperto nel 2021 e per un anno hanno organizzato quasi un torneo al mese per farsi pubblicità. Il nostro contributo costituiva in lasciare buoni, ma anche in quel caso ha portato poco. C’è chi apprezza l’iniziativa e viene in negozio a spendere anche più del valore del buono, c’è chi invece non lo esaurisce neanche. E comunque su un anno di tornei e circa 70 clienti, ne avremo fidelizzati appena una decina.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: BABOLAT (-) BULLPADEL (+) NOX (-) HEAD (=) scarpe: HEAD (+) BABOLAT (=) abbigliamento: UNDER ARMOUR (=) HEAD (-) BABOLAT (-) borse/zaini: HEAD (+) BABOLAT (+) BULLPADEL (+)
9. Nessun marchio rivelazione.
10. 2
TENNIS PLAYER PROGRAM
Modena Federico Casali, titolare
1. Il 2023 non è andato molto bene. Nel mondo del padel c’è troppo prodotto in giro e di conseguenza c’è anche tantissima concorrenza. In più, si è aggiunto un fatto culturale nuovo di circoli specialistici dove tutti gli insegnanti sono anche venditori, così come i gestori. Smerciano racchette a destra e a manca e il negoziante finisce per non avere più nulla in mano. E le aziende non collaborano, anzi. Per fortuna noi possiamo contare su un’esperienza lunga 22 anni con il tennis, per cui abbiamo lo zoccolo duro dei clienti che ci sono affezionati. Il padel, su cui pure puntavamo, non sta andando bene. Il prodotto pala è piuttosto complesso ora da vendere. Non abbiamo un e-commerce. 2. Per affrontare le problematiche, bisogna trovare persone di fiducia con la “F” maiuscola. Perché quello che davvero fa la differenza è il rapporto umano. Siccome non lavoriamo con tantissime aziende abbiamo deciso di introdurre un prodotto relativamente nuovo, One Padel, che fa parte della sfera Italgreen. È una novità per i materiali che compongono la pala, ovvero il Noene, che ha un grado di assorbimento molto alto. Sono convinto che si tratti di un prodotto che, tramite una buona promozione da parte di persone fidate, possa portarci tanti vantaggi. Anche perché il padel presenta un aspetto forse sottovalutato: il 40enne che ha fatto sport in modo approssimativo e va a giocare due-tre volte a settimana a un certo punto si farà sicuramente male. Ci vuole accortezza per approcciare questa disciplina. Il padel è ingannevole perché è facile. Bisognerebbe avere un po’ di cultura sportiva e farsi aiutare da persone valide. Di positivo, come dicevo, è che abbiamo una base di clientela fidelizzata.
3. Cerchiamo, per come riusciamo, di ottenere informazioni dai rappresentanti per poi battezzare un prodotto. È il motivo per cui poi abbiamo adottato One Padel. Poi come aspetto di certo determinante c’è anche il feedback dei clienti sulle racchette. Un altro aspetto che non ha giovato è che il test delle pale si è rivelato un fiasco. A forza di darle in prova in varie situazioni, queste si sfondano un pochino e finiscono per avere caratteristiche diverse rispetto ai primi test. Questo non aiuta e non facilita la scelta.
4. Si cerca di andare incontro alle richieste – tutte molto personali – dei giocatori. Secondo me ci sono due tipologie di consumatori. C’è chi si avvicina alla disciplina, e questi sono i più facili da sensibilizzare, e chi pensa di sapere tutto. È più facile con i primi consigliare di non esagerare e preferire una racchetta di ingresso o di fascia media. A questi livelli non ci sono marche che scavalcano le altre, perché caratteristiche come peso e bilanciatura sono calibrate apposta per chi si avvicina al padel per la prima volta. Più invece il livello di gioco sale, più il negoziante serve solo a vendere e non è più utile a dare consigli.
5. Non organizziamo eventi. Nella prima fascia di tornei, inoltre, non ci sono grandi esigenze in termini di materiali. Però capisco quale possa essere il volano della manifestazione: è aggregazione allo stato puro, soprattutto per la convivialità che si ricrea post-torneo. Cosa che non si riscontra invece nel tennis.
6. Sì, non tanti perché nel padel sono molti meno, ma pian piano stiamo cercando di adoperarci anche per questo.
7. Non usiamo social media.
8. racchette: BABOLAT (+) ADIDAS (+) DUNLOP (-) SNAUWAERT (-) scarpe: ASICS (+) MIZUNO (+) ADIDAS (-) BABOLAT (+) abbigliamento: ADIDAS (+) BABOLAT (+) borse/zaini: WILSON (+) BABOLAT (+) ADIDAS (+)
9. ONE PADEL e ADIDAS 10. 6
45
INCHIESTA ESCLUSIVA ULTIMA PUNTATA
FEDERICI SPORT
Ceprano (FR) Antonino Tomaselli, Addetto alle vendite
1. C’è stato un calo di oltre il 50%.
2. Sicuramente uno dei problemi principali è stata la concorrenza su Internet con il ribasso dei prezzi.
3. Ci siamo affidati ai marchi storici del tennis, che poi sono entrati anche nel padel. Abbiamo poi altri marchi spagnoli come StarVie, Joma e Drop Shot.
4. Cercano dei prodotti molto tecnici e non più entry level.
5. Non ne organizziamo.
6. Abbiamo anche dei campi da padel nel circolo di cui siamo proprietari.
7. Facebook
8. racchette: HEAD (-) BABOLAT (-) WILSON (-) scarpe: ASICS (-) MIZUNO (-) HEAD (-) abbigliamento: HEAD (=) EA7 (+) MIZUNO (+) borse/zaini: HEAD (+) YONEX (+)
9. Nessun marchio rivelazione.
10. 5
NEW TENNIS
Castellanza
(VA)
Riccardo
Morelli, titolare
1. Nel 2023 abbiamo avuto un calo del 40% sui prodotti padel. C’è da dire però che nel 2021-22 abbiamo venduto quasi 2.000 racchette all’anno, complice anche il fatto che la nostra clientela attingeva molto agli abitanti della provincia di Milano, perché ai tempi in zona non c’era nessun’altra realtà come la nostra. Dall’altra parte, siamo radicati nel territorio con il tennis da 10 anni e tanti padelisti non sono altro se non ex tennisti. Secondo me e secondo le aziende con cui ci interfacciamo, il calo delle vendite non è dovuto al fatto che la gente gioca di meno, bensì alla merce a bassissimo prezzo che si trova su Internet. Ora, per esempio, si trovano svendite a prezzi molto aggressivi persino sui prodotti nuovi. Non abbiamo un e-commerce. 2. Con quello che si trova online, abbiamo cercato di restare a galla offrendo a nostra volta i prezzi più bassi possibili. Anche la scarpa ha avuto lo stesso problema che abbiamo riscontrato per le racchette. Nel 2021-22 ho venduto tanto ma non avevo abbastanza in stock, quindi l’anno scorso abbiamo comprato tanto e reinserito brand che avevamo dismesso. Alla fine però ci siamo trovati con tanto prodotto, e inoltre la gente si è resa conto che il mercato padel era una bolla enorme. L’unico aspetto positivo è stato il tennis.
3. I brand principali a cui mi rivolgo provengono dal mondo tennis, come Babolat, Head e marginalmente Wilson. Poi ho Bullpadel, Nox e adidas perché li distribuisce la stessa ditta.
4. Per noi questo è un tasto dolente. Stiamo impazzendo: la gente entra in negozio a chiedere informazioni, ci prende anche tanto tempo di consulenza, ma poi non finalizza l’acquisto da noi. È una situazione molto pesante. Di fatto, la cosa a cui tengono di più è il prezzo.
5. No, secondo me non influiscono molto. Abbiamo fatto anche delle prove racchette, ma non sono andate molto bene. Se l’evento serve per farsi conoscere in zona, per noi non è rilevante perché nel territorio sanno già chi siamo.
6. Sì, io fornisco e collaboro con tutti i circoli nei dintorni. Hanno un pro shop con alcune delle nostre racchette. Provo a offrire loro anche dei marchi più piccoli che magari in negozio si vendono di meno, ma che in un contesto come il circolo possono essere più interessanti.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: BABOLAT (-) HEAD (+) ADIDAS (+) scarpe: BABOLAT (-) ASICS (+) MIZUNO (+) abbigliamento: EA7 (-) borse/zaini: BABOLAT (=) HEAD (=) NOX (=)
9. ADIDAS
10. 6
NENCINI SPORT
Terranuova Bracciolini (AR)
Tommaso Ciufegni, commesso
1. Il mercato nel 2022 andava piuttosto bene, ma anche l’anno scorso il nostro punto vendita è stato uno di quelli che è riuscito a vendere più racchette. Abbiamo riscontrato un alto numero di richieste di pale e abbiamo venduto molto nonostante non avessimo grande disponibilità di modelli. Per il momento siamo a un 2024 un po’ in stallo, ma speriamo che con la nuova collezione possa andare meglio.
2. Una delle problematiche è stata, appunto, la varietà di modelli. Noi siamo un negozio più piccolo rispetto ad altri della stessa catena, abbiamo uno spazio limitato e perciò non possiamo garantire una varietà di racchette troppo elevata. Però siamo riusciti a gestire bene la situazione grazie alle pale più economiche, che si vendono ancora bene. C’è da aggiungere che in zona ci sono dei campi da padel importanti, per cui la richiesta di racchette rimane alta.
3. Abbiamo brand come Babolat per persone che cercano prodotti dal livello più avanzato, Dunlop si vende molto bene per il suo ottimo rapporto qualità/prezzo, stesso discorso per Head che può contare anche su una gamma più bassa. Personalmente vendo leggermente meno adidas e Wilson.
4. Le richieste non sono cambiate di molto, solo ogni tanto veniva a trovarci il giocatore più avanzato. Ultimamente la domanda si è abbassata a livello di qualità e la gente chiede racchette che poi useranno giusto due, tre volte.
5 e 6. Noi non organizziamo eventi, siamo però sponsor di alcuni tornei della zona. Forniamo sia le racchette sia le palline, che si vendono tanto. Vediamo che sono iniziative che influenzano molto i passaggi in negozio. Anche i corsi con i maestri sono importanti e portano nel punto vendita le persone che provano, si appassionano e decidono di comprare l’attrezzatura.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: BABOLAT (-) HEAD (=) DUNLOP (+) scarpe: ASICS (+) JOMA (+) LOTTO (+) abbigliamento: NIKE (+) LOTTO (+) JOMA (+) borse/zaini: BABOLAT (+) WILSON (+) HEAD (+)
9. LOTTO per l’abbigliamento
10. 7 e mezzo
L’ANGOLO DELLO SPORT
Roma
Daniele De Dominicis, buyer
1. C’è stato un calo netto del 50-60%.
2. Non vendiamo più racchette, ma solo un po’ di abbigliamento. Nel 2024 finora non abbiamo fatto più ordini e non ne faremo.
3. Non abbiamo mai trattato granché quelli specializzati, ma solo quelli del tennis e marchi come Joma e Dunlop. Abbiamo cercato di adattarci a quello che chiedeva il mercato.
4. Posso solo dire che non vanno nel classico negozio multisport a comprare o a chiedere racchette. Acquisti di questo tipo sono molto sporadici.
5. Sponsorizziamo un circolo e organizziamo degli eventi, ma non hanno un grande ritorno.
6. Facciamo delle operazioni spot, dando dei premi.
7. Instagram
8. racchette: HEAD (-) scarpe: HEAD (-) JOMA (-) K-SWISS (-) abbigliamento: HEAD (=) BABOLAT (=) DUNLOP (=) borse/zaini: HEAD (-) BABOLAT (-)
9. Nessun marchio rivelazione.
10. 5
Le domande
1.Come è stato complessivamente il 2023 e come sono andate le vendite rispetto al 2022? Quanto incidono in percentuale sulle vendite il negozio fisico e l’e-commerce?
2. Quali sono state le principali problematiche riscontrate nel 2023 e come avete cercato di risolverle? Quali invece gli aspetti più positivi di quest’anno?
3. Il mercato del padel attualmente è caratterizzato da un gran numero di marchi: quali sono i vostri criteri nella scelta dei brand che proponete in negozio?
4. Ci sono stati dei cambiamenti nel profilo dei consumatori?
Quali sono le loro principali richieste?
5. Tornei ed eventi nella vostra area influenzano le vendite in negozio? Ne organizzate anche voi in prima persona?
6. Come vi ponete nei confronti dei centri padel della vostra zona? Avete intrapreso delle collaborazioni con i circoli?
7.Quali social media utilizzate come canale di vendita o di promozione?
8. Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di racchette? Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di scarpe? Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di abbigliamento? Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di borse/zaini? (accanto a ciascuno indicare se "in crescita", "stabile" o "in calo")
9. Qual è stato per voi il marchio rivelazione del 2023?
10. Voto complessivo a questo 2023 da 1 a 10?
46
INCHIESTA ESCLUSIVA ULTIMA PUNTATA
FAVARON SPORT
Volpiano (TO)
Enus Favaron, titolare
1. Abbiamo registrato un calo pari a circa il 30%. Hanno influito un mercato ormai stabilizzato e la concorrenza degli e-commerce. Dopo il boom dei primi periodi sono nati tanti campi, dunque il mercato ha iniziato ad assestarsi. Dall’altra parte non c’è concorrenza solo online, ma anche per colpa dell’usato: molti clienti che hanno comprato negli scorsi anni e non si sono trovati bene con l’attrezzatura poi hanno cominciato a rivenderla. C’è molta meno richiesta di prodotto nuovo e si compra facendo particolare attenzione al prezzo. Non abbiamo un e-commerce.
2. Le problematiche sono state per di più la concorrenza, i prezzi bassi e troppo usato sul mercato. Non c’è stato niente di positivo.
3. Siccome abbiamo anche prodotti di tennis abbiamo dato precedenza alle aziende con cui già avevamo collaborazioni, come Babolat e Head in particolare. Poi abbiamo cercato marchi dove c’è meno battaglia di prezzo e abbiamo scelto anche loro.
4. All’inizio erano quasi tutti principianti, ora questi sono spariti dai negozi e vengono invece a cercare prodotti di livello medio-alto.
5 e 6. Non organizziamo eventi, ma ci appoggiamo a circoli e siamo abbastanza attivi da questo punto di vista. Partecipiamo ai tornei con buoni e premi.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: BABOLAT (-) HEAD (-) ADIDAS (-) scarpe: ASICS (-) BABOLAT (+) JOMA (-) abbigliamento: ADIDAS (-) EA7 (-) JOMA (+) borse/zaini: BABOLAT (+) ADIDAS (-) HEAD (-)
9. Nessun marchio rivelazione.
10. 5
TECNICA SPORT
Palermo e Trapani
Manfredi Zerbo, responsabile padel e tennis
1. Nel 2023 abbiamo riscontrato un calo di circa il 30%. Questo è dettato dal fatto che purtroppo non tutte le strutture sono riuscite a lavorare come nel 2022. Quell’annata è però rappresentativa di dati abbastanza falsi, mentre ora il mercato si è riassestato. Ai tempi si poteva praticare solo il padel, ma, quando le condizioni sono tornate alla normalità, le persone hanno ripreso a fare gli sport che facevano prima. Il nostro è un negozio multisport e per quello che abbiamo potuto notare c’è stato un incremento assoluto nel tennis, anche di neofiti che cominciano, a praticarlo a 30-40 anni, probabilmente dovuto al fenomeno Sinner. Le strutture che lavorano oggi col padel sono quelle che riescono a garantire un servizio che vada oltre quello di disputare una semplice partita, ma che includa anche un’attenzione al cliente più specifica. Anche noi facciamo una vendita assistita ed è la stessa cosa che cerchiamo nei circoli. Sì, abbiamo un e-commerce, ma non ci dedichiamo molto tempo.
2. Ci siamo reinventati di nuovo il lavoro in funzione delle esigenze dell’utente. Si tratta di una tipologia di vendite diversa, dove non c’è più interesse sul prodotto economico ma si preferisce la pala cara consigliata a un prezzo buono, perché non dobbiamo dimenticarci che anche l’online ha contribuito alla ricerca dei prezzi più bassi possibili. Di positivo possiamo menzionare un assestamento delle vendite. Tutti sono tornati con i piedi per terra, aziende comprese.
3. Scegliamo i brand anche in funzione dei nostri guadagni, non solo della richiesta del mercato. Per esempio, abbiamo deciso di non tenere Bullpadel visto che i margini sono minimi.
4. I consumatori non sono cambiati molto. C’è solo più informazione. 5 e 6. Sì, organizzo eventi con un circolo di appoggio e devo dire che ha un buon riscontro.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: HEAD (+) BABOLAT (=) ADIDAS (-) scarpe: ASICS (+) MIZUNO (+) HEAD (=) abbigliamento: HEAD (+) BABOLAT (=) ADIDAS (=) borse/zaini: HEAD (=) NOX (+) BABOLAT (=)
9. Nessun marchio rivelazione.
10. 7
SPORTIT
Seregno (MB)
Christian Cusimano, responsabile sviluppo retail
1. Siamo entrati in una fase di stallo. Non dico che il padel si è fermato perché la richiesta c’è sempre, ma mediamente i numeri sono rimasti quelli del 2022, se non qualcosa di meno. È in corso una guerra dei prezzi, anche per via della nascita di siti occasionali che fanno prezzi stracciati.
2. Per fronteggiare questa situazione ho deciso di tagliare su una buonissima parte di brand, visto che la loro quantità è aumentata a dismisura. Questa operazione voleva anche stilare delle linee guida, preferendo quindi i marchi provenienti dal tennis e altri come Bullpadel e Nox che possono garantire un ciclo di vita. Di positivo non c’è stato molto. Il nostro vantaggio in ambito SportIT è che abbiamo continuato ad aprire negozi e pro shop nei circoli, con un buon riscontro in termini di vendite.
3. Da retailer, la marginalità ha il suo perché. Sostanzialmente faccio molta ricerca e credo che a lungo andare sia fondamentale avere una buona base produttiva con le grandi aziende e le multinazionali che arrivano dal ramo tennistico, perché sono una garanzia sulla parte di consegna.
4. La richiesta principale verte sul prezzo. Il cliente che frequenta il negozio ora arriva preparato tecnicamente e, soprattutto, economicamente. Prima guarda i prezzi online e poi cerca di contrattare nel punto vendita. Con la conseguenza che il margine che resta ai negozianti è pochissimo. Già online sono bassi, in un negozio specializzato si fa ancora più fatica. Noi per fortuna ci salviamo con una formula che include i pro shop.
5. Credo che la nuova frontiera delle vendite saranno gli eventi. Basarsi solo sulla pubblicità o sulla guerra al prezzo non basta più.
6. Sì, abbiamo sia collaborazioni di affiliazione che negozio su strada.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: BABOLAT (=) ADIDAS (+) WILSON (+) scarpe: ADIDAS (+) BABOLAT (+) ASICS (+) abbigliamento: EA7 (+) ADIDAS (+) borse/zaini: NOX (+) ADIDAS (+) WILSON (+)
9. ADIDAS per il fatturato, VIENTO per il futuro
10. 6,5
GAME7ATHLETICS
Carpi
Naomi Dam, responsabile negozio
1. Il 2022 è andato un po’ meglio del 2023, anche se ora c’è più informazione e la gente inizia a essere più pratica. I giocatori sono passati a qualcosa di più avanzato, preferiscono modelli da professionisti, sia per quanto riguarda le scarpe che le racchette.
2. Non ci sono state problematiche particolari. Forse riguardavano più la comprensione delle preferenze dei clienti. Molte volte, per esempio, non si capiva quale potesse essere la scarpa più adatta per la persona per via del fatto che ci sono poche aziende che realizzano calzature specifiche per il padel, quindi la ricerca del prodotto perfetto diventa più difficile. Di positivo noi abbiamo riscontrato un incremento delle vendite in generale, dovuto per lo più a prodotti migliori e con un prezzo più alto. È uno sport che in zona è piuttosto abbordabile, per cui attira molte persone.
3. -
4. La principale richiesta riguarda la resistenza dei prodotti. Spesso i clienti tornano in negozio per acquistare articoli migliori da questo punto di vista, proprio per via del loro deterioramento. In effetti l’attrezzatura si può rompere in base alla modalità e la frequenza di utilizzo, ma anche al fatto che si sta ancora sperimentando il materiale per fabbricare le racchette.
5. No, non organizziamo eventi. Non abbiamo avuto un gran riscontro nonostante abbiamo dei campi qui vicino.
6. No, non abbiamo collaborazioni con i circoli.
7. Instagram, TikTok
8. racchette: BABOLAT (+) ADIDAS (-) PUMA (+) scarpe: ASICS (-) PUMA (-) abbigliamento: NIKE (+) JOMA (+) PUMA (-) borse/zaini: PUMA (=)
9. Nessun marchio rivelazione. 10. 7
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INCHIESTA ESCLUSIVA ULTIMA PUNTATA
ZACCÀ SPORT
Catania e Misterbianco (CT)
Niki Maienza, addetto alle vendite
1. C’è stata ancora una crescita da parte del padel, anche se negli ultimi mesi la nuova esplosione del tennis ha portato a un leggero calo.
2. Nessuna problematica in particolare, a parte le piccole battaglie tra negozietti che si sono create negli ultimi tempi. A Catania e provincia il padel rimane comunque molto forte per numero di giocatori.
3. Cerchiamo di acquistare sempre prodotti di fascia bassa e media, che permettano ai clienti di avere delle opzioni anche economiche. Abbiamo soprattutto i marchi legati al tennis.
4. In tanti, soprattutto neofiti, cercano racchette economiche, per poi spostarsi su una pala di media gamma dopo aver iniziato. Chi vuole fare il salto di qualità punta poi al top di gamma.
5. Non ne organizziamo.
6. Diversi circoli si appoggiano a noi per forniture di racchette e palline.
7. Instagram, Facebook.
8. racchette: HEAD (=) BABOLAT (=) scarpe: BABOLAT (+) ASICS (+) abbigliamento: WILSON (+) HEAD (+) BABOLAT (+) borse/zaini: HEAD (+) BABOLAT (+) WILSON (+)
9. Nessun marchio rivelazione.
10. 8
TUTTOTENNIS
Musile di Piave (VE)
Andrea Donè, titolare
1. Le vendite sono calate del 30% circa.
2. Ci sono sicuramente troppi marchi in giro, e come commercianti non possiamo tenerli tutti. Abbiamo circa 10 marchi su 130 e non possiamo accontentare tutta la clientela. Internet, inoltre, ci ha indebolito per i prezzi che si trovano in giro. Il cliente è diverso dal tennis, visto che sperimenta di più anche attrezzature più artigianali.
3. Mi affido ai marchi legati al tennis. Abbiamo anche ProKennex per la questione dell’epicondilite, oltre che adidas e Heroe's.
4. Non c’è stato nessun cambiamento particolare.
5 e 6. Collaboro con i gestori dei campi della mia zona e questo porta dei clienti, tra sponsor e premi offerti nei tornei.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: BABOLAT (=) WILSON (-) HEAD (-) scarpe: BABOLAT (=) JOMA (=) MIZUNO (=) abbigliamento: ADIDAS (=) LOTTO (=) MIZUNO (=) borse/zaini: BABOLAT (=) WILSON (-) HEAD (-)
9. Nessun marchio rivelazione.
10. 7
TIME2PADEL
Palermo
Mauro Machì, titolare
1. Abbiamo registrato un incremento del 15%.
2. Nel 2023 c'era ancora molto prodotto del 2022 da smaltire. In ogni caso ci sono stati buoni risultati sia sulle collezioni del 2023 sia su quelle del 2022. Per queste ultime, c’è stata sicuramente una sovrapproduzione figlia del boom degli anni precedenti.
3. Sono i marchi proposti dalla casa madre Padel Nuestro. Poi scelgo cosa esporre in base ai best seller.
4. Cercano perlopiù il rapporto qualità-prezzo. Il cliente è comunque molto preparato, mentre le caratteristiche delle racchette richieste sono sempre le stesse: pale polivalenti che possono essere sia da controllo sia d'attacco.
5. Periodicamente ci appoggiamo ai nostri circoli affiliati, offrendo premi o buoni da riscuotere in negozio.
6. Abbiamo collaborazioni con i maestri che fanno testare le pale ai ragazzi, e che poi possono essere veicolati verso il nostro store.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: ADIDAS (+) NOX (+) SIUX (+) scarpe: JOMA (+) MUNICH (+) BULLPADEL (+) abbigliamento: BULLPADEL (+) borse/zaini: BULLPADEL (+) NOX (+) SIUX (+)
9. JOMA
10. 7
TENNIS WORLD NAPOLI
Napoli
Paolo Di Rienzo, titolare
1. Il calo può essere quantificabile nel 40-50% rispetto al 2022.
2. Innanzitutto qui in zona non ci sono molti campi coperti. Per quanto ci possano essere inverni miti e senza pioggia, giocare all'aperto non è molto attrattivo. Il padel, poi si vende ovunque, quindi dal punto di vista commerciale è più complicato.
3. Puntiamo sui marchi del tennis, oltre che su ProKennex per chi soffre di epicondilite.
4. C’è stato un calo totale delle entry level e della fascia media. Vendiamo solo il top di gamma (come la Viper di Babolat), per il quale comunque risentiamo fortemente della concorrenza online. Molto spesso, inoltre, i clienti entrano chiedendo dei marchi a volte sconosciuti. Ed è complicato averli tutti in negozio.
5. Li organizziamo con continuità.
6. Abbiamo due circoli a cui ci appoggiamo. Cerchiamo di recitare un ruolo da intermediari anche tra aziende e circoli per avere visibilità.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: BABOLAT (-) WILSON (-) scarpe: MIZUNO (+) ASICS (=) BABOLAT (=) abbigliamento: BABOLAT (=) borse/zaini: BABOLAT (=) WILSON (=)
9. Nessun marchio rivelazione.
10. 5
SPORT STADIO 41
Monterotondo (RM)
Riccardo Francesconi, titolare
1. Il crollo è stato pesante, parliamo di circa l'80% in meno, soprattutto sulle racchette. Qualche nota positiva è arrivata dall’abbigliamento.
2. Il mercato dell’usato rappresenta senz’altro uno dei problemi principali per noi negozianti. Inoltre, dopo il rush iniziale con l’esplosione di questo sport, la gente è tornata a praticare anche altre discipline. Non sono più così sicuro di voler mantenere il commercio del padel anche nei prossimi tempi.
3. Nel mio negozio ora è rimasto solo Puma, perché è il marchio principale nel negozio ed è legato anche al calcio. Non sto comprando più nulla.
4. Ho notato che i test delle racchette potrebbe essere l’unica cosa che può fare la differenza nella vendita.
5. Non ne organizziamo.
6. Avevamo qualche collaborazione e sponsorizzavamo anche un paio di circoli, ma con scarsi risultati. Le racchette vendute grazie ai club si contavano sulle dita di una mano.
7. Non usiamo social media
8. racchette: DROP SHOT (-) VARLION (-) PUMA (-) scarpe: MIZUNO (-) PUMA (-) DROP SHOT (-) abbigliamento: PUMA (-) DROP SHOT (-) borse/zaini: DROP SHOT (-) VARLION (-) PUMA (-)
9. Nessun marchio rivelazione. 10. 3
Le domande
1.Come è stato complessivamente il 2023 e come sono andate le vendite rispetto al 2022? Quanto incidono in percentuale sulle vendite il negozio fisico e l’e-commerce?
2. Quali sono state le principali problematiche riscontrate nel 2023 e come avete cercato di risolverle? Quali invece gli aspetti più positivi di quest’anno?
3. Il mercato del padel attualmente è caratterizzato da un gran numero di marchi: quali sono i vostri criteri nella scelta dei brand che proponete in negozio?
4. Ci sono stati dei cambiamenti nel profilo dei consumatori?
Quali sono le loro principali richieste?
5. Tornei ed eventi nella vostra area influenzano le vendite in negozio? Ne organizzate anche voi in prima persona?
6. Come vi ponete nei confronti dei centri padel della vostra zona? Avete intrapreso delle collaborazioni con i circoli?
7.Quali social media utilizzate come canale di vendita o di promozione?
8.
Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di racchette?
Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di scarpe?
Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di abbigliamento?
Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di borse/zaini? (accanto a ciascuno indicare se "in crescita", "stabile" o "in calo")
9. Qual è stato per voi il marchio rivelazione del 2023?
10. Voto complessivo a questo 2023 da 1 a 10?
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INCHIESTA ESCLUSIVA ULTIMA PUNTATA
PLAY IN VERONA TENNIS PADEL TRAINING
Verona Miriam Braggio, titolare
1. Nel 2023 le vendite sono state abbastanza simili al 2022, forse leggermente in calo, ma ci sono state molte più difficoltà. I clienti ci chiedono informazioni che non trovano nei negozi non specializzati, quindi di fatto ci “usano” per farsi una cultura della racchetta da padel, ma poi non finalizzano l’acquisto da noi. Comprano i prodotti in altri negozi o sui siti internet, che naturalmente hanno la possibilità di avere un determinato articolo prima del punto vendita. Se ci manca qualche modello, riusciamo a recuperarlo dalle aziende dopo 8-10 giorni, mentre su Internet arriva direttamente a casa del cliente dopo due. C’è anche questo problema: le aziende, e con questo non ne escludo nessuna, non sono veloci e repentine nella richiesta dei nostri assortimenti. Non abbiamo un e-commerce. 2. Le problematiche sono state, come dicevo, le tempistiche dei riassortimenti, in quanto se restiamo senza modelli dobbiamo rimetterci ai tempi delle aziende, che sono piuttosto lunghi. Poi le racchette da padel si usurano e rovinano facilmente e tanti, anche se è palese la rottura da urto, ci dicono che non l’hanno sbattuta e pretendono invece il cambio, ma molte case non ammettono così facilmente la restituzione. Abbiamo perso parecchie vendite per questo motivo, pur fornendo sempre professionalità ed esperienza. Il più delle volte, poi, vengono a dirci che il prodotto che cercavano non era più disponibile sul sito a cui si sono rivolti, salvo poi sceglierne un altro proposto dal sito stesso. Da noi, invece, o c’è il modello selezionato o perdiamo la vendita: non accettano che gli vengano dati altri consigli o proposte. Di positivo non c’è stato niente. D’altra parte il mercato padel non ha ancora una grande cultura, essendo uno sport giovane. È un mercato nuovo e dunque è selvaggio. Ma lo specializzato non viene ascoltato.
3. Ci riferiamo principalmente ad aziende forti come Wilson, Babolat, Head, adidas. In negozio poi abbiamo Nox, ma è l’unica spagnola che teniamo perché in genere con le aziende iberiche abbiamo dei problemi.
4. I clienti vengono a chiederci racchette per i problemi al braccio come l’epicondilite, accessori e dispositivi per problemi a piedi e braccia come calze e manicotti, e di recente si stanno interessando sempre di più alle scarpe, principalmente perché finora tutti hanno giocato con calzature non adeguate e iniziano ad avere strappi o problemi a tallone e tendine.
5 e 6. Noi ci appoggiamo ad alcuni circoli per tornei di un certo livello. Però secondo noi non portano grandi frutti al negozio e alle vendite in generale. Sono tutti eventi che hanno già sponsor e vengono organizzati il sabato e la domenica, dunque nel punto vendita non passa quasi nessuno.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: WILSON (+) HEAD (-) BABOLAT (-) scarpe: ASICS (+) MIZUNO (+) HEAD (-) WILSON (-) ADIDAS (-) abbigliamento: BABOLAT (-) WILSON (-) HEAD (-) ADIDAS (-) NOX (-) borse/zaini: BABOLAT (-) WILSON (-) HEAD (-) ADIDAS (-) NOX (-) 9. Nessun marchio rivelazione. 10. 6
MIRAFIORI SPORT 2
Pinerolo (TO)
Davide Sala, proprietario
1. C’è stato un calo del 20% rispetto al 2022. Non abbiamo un e-commerce.
2. Il problema principale è che, dopo l’acquisto della prima racchetta da padel, i clienti non sanno che devono anche cambiarla. Inoltre, l’anno scorso su Internet c’erano dei prezzi pazzeschi a cui non siamo riusciti a stare dietro. Sono saltati tutti i listini, in particolare quelli degli e-commerce spagnoli, e per questo non siamo stati in grado di lavorare bene. Parliamo di racchette a un prezzo persino inferiore di quello che paghiamo in qualità di negozianti. L’aspetto positivo è che sembra che questa ondata si sia un po’ calmata.
3. Scegliamo i marchi più venduti e famosi che ci sono nel mercato mondiale. E gli spagnoli, come sempre, la fanno da padrona. Ma a dirla tutta operiamo un mix tra visibilità e qualità: preferiamo i brand di racchette utilizzate dai campioni ma che comunque sappiamo essere buoni prodotti.
4. Da un anno all’altro si è alzato il quid dei giocatori: uno che prima voleva una racchetta da 150 euro, ora ne richiede una da 250. Di certo non si va a scendere in termini di livello. Ho notato anche che nell’ultimo anno la gente si è un po’ stufata delle pale sempre rigidissime.
5. Noi non organizziamo eventi, ma trovo che le vendite maggiori in questi termini riguardino le palline. Quando c’è un torneo, c’è un maggiore consumo anche di palline e dunque vengono cambiate più spesso. Lo stesso discorso non si può fare per le racchette.
6. Sì, essendo il punto vendita più fornito della zona siamo affiliati a un po’ tutti i circoli della zona.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: ADIDAS (+) BABOLAT (-) BULLPADEL (-) scarpe: ADIDAS (-) ASICS (+) JOMA (+) abbigliamento: BULLPADEL (=) ADIDAS (=) MIZUNO (=) borse/zaini: NOX (+) STARVIE (-) BULLPADEL (=)
9. ADIDAS
10. 7
SPORT LIFE
Falconara Marittima (AN)
Alessandro Saracini, titolare
1. Il calo è stato del 30/40%. Rispetto al boom degli anni precedenti ci sono stati molti cambiamenti importanti.
2. I mercati dell’online e dell’usato hanno cambiato le tipologie d'acquisto. Avendo accordi con i circoli della zona, si riesce comunque a creare del movimento, soprattutto per l'abbigliamento, mentre le racchette sono un mondo molto più difficile.
3. Abbiamo scelto i marchi principali legati al mondo del tennis, più qualche brand spagnolo come Nox.
4. Le persone hanno la necessità di provare la racchetta almeno due o tre volte prima dell'acquisto, un aspetto ormai imprescindibile. Senza il test non comprano nulla.
5. Non organizziamo eventi o tornei, anche se l'obiettivo è di crearne insieme ad alcuni partner.
6. In alcuni circoli abbiamo le esposizioni di una selezione di prodotti e scontistiche dedicate.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: BABOLAT (-) HEAD (-) ADIDAS (-) scarpe: JOMA (=) MIZUNO (=) BABOLAT (=) abbigliamento: UNDER ARMOUR (=) MIZUNO (=) BABOLAT (=) borse/zaini: BABOLAT (-) HEAD (-)
9. Nessuno marchio rivelazione. 10. 5
SOL PADEL
Quartu Sant’Elena (CA) Marcella Marroccu, titolare
1. Inizialmente c'è stato un andamento in crescita. Poi a dicembre è sopraggiunto un calo che è proseguito anche a gennaio, perché con i saldi non c'è stato un recupero. L'e-commerce incide poco, funziona soprattutto come vetrina.
2. Il problema principale è la svalutazione della merce online. Il padel in ogni caso è molto praticato, i tornei ci sono e il movimento è ancora solido.
3. In genere riusciamo a procuraci quello che chiede il cliente, soprattutto fra i brand di nicchia come Slazenger, Royal Padel, Kelme. Ovviamente trattiamo anche i marchi più conosciuti e sponsorizzati dai campioni.
4. La vendita di calzature e abbigliamento supera quella delle racchette. Le pale vengono comprate ma non fanno sopravvivere a livello commerciale. Anche le borse sono in un buon momento.
5. Abbiamo organizzato delle giornate test che hanno avuto successo. In negozio ci stiamo preparando per l'affitto delle racchette in giornata a un prezzo congruo. Poi il cliente può decidere se comprare o meno. È un servizio che manca in questo settore.
6. Vendiamo più che altro set di palline a prezzo agevolato. Sponsorizziamo alcuni tornei a cui offriamo noi i premi finali, con buoni per l'acquisto in negozio.
7. Instagram
8. racchette: ADIDAS, BULLPADEL, NOX scarpe: JOMA abbigliamento: JOMA, ADIDAS borse/zaini: BULLPADEL, BABOLAT Nessun riferimento all’andamento dei marchi perché il negozio è aperto dal 2023. 9. NOX 10. 7
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TENNIS-POINT STORE
Milano
Mamo Mowlazadeh, store manager
1. Abbiamo avuto un po' di calo per le vendite dovuto anche ai tanti nuovi brand, che non trovano spazio nei negozi ma che invece vanno molto online.
2. Il problema principale è stata la tenuta di alcune racchette, che si rovinano velocemente se consideriamo il prezzo a cui vengono comprate. A parte questo, non ci sono stati grandi problemi.
3. Abbiamo dei brand consolidati che non possiamo non avere in negozio, come adidas, Bullpadel e Babolat. La richiesta del cliente è fondamentale per quello che poi si trova in parete, e non si riesce a soddisfare tutto.
4. Si punta su racchette meno pesanti. A livello di caratteristiche tecniche, invece, si cercano bilanciamenti più alti e pale che garantiscano una spinta maggiore.
5. Collaboriamo con alcuni club, ma nessuno sponsor in particolare.
6. Forniamo la possibilità di testare la racchetta. Tanti centri le danno in prova, ma limitandosi alle entry level, mentre invece noi forniamo anche pale di alto livello.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: BABOLAT (-) ADIDAS (-) HEAD (+) scarpe: BABOLAT (=) ASICS (=) BULLPADEL (=) abbigliamento: BULLPADEL (+) AUSTRALIAN (=) borse/zaini: BABOLAT (=) BULLPADEL (=)
9. DROP SHOT
10. 8
PADEL PLANET VITERBO
Viterbo
Alessandro Pecci, titolare
1. Le vendite sono state abbastanza in linea, con una crescita di circa il 20%. Non ho un ecommerce: essendo l’unico negozio della città, gestisco praticamente tutto nel punto vendita.
2. Sono pressoché le stesse problematiche del 2022 legate all’approvvigionamento e ai prezzi non concorrenziali con l’online. Tutte causate principalmente dai grossisti italiani. Di positivo noto che si sta cercando di migliorare la situazione. Si stanno bloccando i prezzi degli e-commerce e ponendo dei limiti per aiutare i negozianti. Tanto che le aziende alla seconda ammonizione vengono fatte fuori dal marchio.
3. A me piace cercare le novità, provare a proporre qualche marchio nuovo che prendo in test e poi introduco in offerta. Poi inserisco i brand più famosi e che provengono da un’azienda che aiuta i negozi a lavorare. Altre, invece, pongono condizioni limitanti come l’obbligo di fare ordini grandi e tenere anche i prodotti che non vendono molto. 4. Per quanto riguarda il giocatore di livello medio-avanzato, questo cerca quasi sempre prodotti top di gamma, anche sbagliando. Perché poi prendere una pala difficile o da professionista spesso e volentieri è controproducente. I principianti invece si affidano di più al negoziante e non cercano racchette troppo costose. Personalmente mi fa piacere vedere che un giocatore ascolta i nostri consigli ed è disposto a comprare un marchio anche meno conosciuto ma proposto da noi. 5 e 6. Faccio qualche collaborazione con i circoli fornendo dei buoni che poi il cliente spende il negozio. Inoltre, ho qualche corner nei club, dove i giocatori tendono a spendere di più. 7. Instagram, Facebook
8. racchette: NOX (+) ADIDAS (+) BLACK CROWN (+) scarpe: MIZUNO (+) JOMA (+) MUNICH (+) abbigliamento: DROP SHOT (+) HYDROGEN (=) MIZUNO (=) borse/zaini: BULLPADEL (=) ADIDAS (=) DROP SHOT (=)
9. GROW PADEL
10. 7
IL PODIO SPORT
Cuneo
Christian Berardo, titolare
1. Le vendite sono peggiorate leggermente sulle pale, ma sulle scarpe e il resto è andato abbastanza bene. Questo perché abbiamo provato una tessera test per cui i clienti, se comprano una pala in determinate condizioni, possono poi scaricare l’acquisto. 2. Le problematiche sono sempre le stesse. Escono i prodotti e dopo poco fanno sconti sbagliati e troppo presto. Noi stiamo cercando di continuare a lavorare bene con assistenza e test, ma non possiamo promettere tutto a tutti i costi. Stiamo cercando di puntare sul servizio rispetto a chi vende e basta per garantire un lavoro diverso. Di positivo c’è che il padel comunque sta crescendo, è pur sempre un mercato in continua
evoluzione. Poi ora non si tratta più solo di una moda: è un movimento a tutti gli effetti con il suo zoccolo duro. E questo a livello sportivo è fondamentale.
3. Cerchiamo di lavorare per lo più con brand che ci diano anche delle tutele. Stiamo escludendo chi per politica ci vende un prodotto e poi lo svende anche su Intenet senza fornirci sostegno. Non è più una situazione sostenibile quando sono le aziende stesse che non danno garanzie. Quindi, abbiamo deciso di escludere chi vuole lavorare sia con il negozio fisico che con l’e-commerce. In questo modo non siamo solo più seri nei confronti dei nostri clienti, ma evitiamo anche una perdita di tempo.
4. I consumatori stanno diventando più tecnici. È ormai da un paio di anni che sono una realtà con più fondamenta e le idee più chiare. Per questo è importante concentrarsi sul servizio. 5 e 6. Sì, gli eventi aiutano le vendite. Ne organizziamo anche noi, e inoltre abbiamo degli accordi con dei circoli in zona. Anche l’aiuto dei maestri da questo punto di vista è fondamentale per portare più gente in negozio.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: BABOLAT (=) IKONEEC (+) NOX (+) scarpe: ASICS (+) JOMA (+) WILSON (=) ADIDAS (=) abbigliamento: EA7 (+) KAPPA (+) ASICS (+) DIADORA (+) borse/zaini: BABOLAT (+) ADIDAS (+) WILSON (=) NOX (=)
9. IKONEEC
10. 7
SPORTLAND
Stezzano (BG)
Roberto Cacopardo, store manager
1. È stato un anno positivo: al di là dell’annata abbiamo inserito dei brand nuovi, e questo ha accresciuto la nostra proposta nei confronti della clientela.
2. Problematiche particolari non ce ne sono state. Di positivo invece il fatto, come dicevo, di avere inserito diversi marchi nuovi, dando quindi più scelta al consumatore finale riguardo gli articoli su cui orientarsi. Chi è entrato e ha chiesto prodotti padel non è uscito a mani vuote.
3. Non abbiamo criteri particolari, cerchiamo di dare un’offerta quanto più vantaggiosa e ampia possibile in modo da accontentare tutti.
4. La clientela ora è orientata verso prodotti di qualità superiore. D’altronde, visto che il padel ha preso piede, si è alzato anche il livello del consumatore, che ora richiede prodotti più tecnici.
5. Noi non ne organizziamo, però in zona ci sono diverse strutture piuttosto nuove e ampie che lo fanno, e in effetti ci portano un po’ più in termini di vendite.
6. No, al momento non abbiamo collaborazioni con i circoli.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: BABOLAT (+) JOMA (+) WILSON (+) DROP SHOT (=) scarpe: JOMA (+) ASICS (+) abbigliamento: EA7 (+) NIKE (+) JOMA (+) borse/zaini: HEAD (+) BABOLAT (+) WILSON (+)
9. JOMA
10. 8
CAMI STORE
Terni
Gianni Cami, responsabile vendite
1. C'è stato un deciso decremento, probabilmente dettato dal fatto che la bolla del padel si è sgonfiata. Nella nostra zona il periodo di grande entusiasmo sembra essere passato.
2. L'online è sempre penalizzante nei nostri confronti. Le racchette vengono vendute al prezzo di costo, è difficile capire come si possa andare avanti così. Noi, dal canto nostro, cerchiamo di metterci competenza e dare sempre grande assistenza, perché siamo convinti che con il tempo venga ripagata.
3. Li abbiamo scelti sulla base dei consigli dei clienti e di chi frequenta i circoli. Poi ci siamo affidati anche ai rappresentanti con cui lavoravamo già in precedenza.
4. Per la racchetta medio-bassa non c'è più richiesta, perché i consumatori puntano solo al top di gamma.
5. Siamo promotori di un torneo che viene organizzato una volta all’anno. Con i premi in palio cerchiamo di portare le persone in negozio.
6. Collaboriamo con circoli che hanno squadre in Serie B o Serie C, con prodotti d'abbigliamento su misura.
7. Instagram, Facebook
8. racchette: SIUX (+) BABOLAT (-) ADIDAS (-) scarpe: MIZUNO (=) ADIDAS (=) MUNICH (=) abbigliamento: MIZUNO (=) ADIDAS (=) borse/zaini: NIKE (-) ADIDAS (-) SIUX (-)
9. Nessun marchio rivelazione. 10. 6
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