Padelbiz 08/09_2023

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@padel.biz Allegato redazionale a Running Magazine n. 9Anno: 2023 N. 8-9/2023 - ANNO 2 LINEA DEL MESE BULLPADEL PRO-LINE SOTTO LA LENTE RIVOLUZIONE PREMIER PADEL CENTRO DEL MESE HAPPINESS - NARDÒ (LE) COVER STORY VIENTO VA VELOCE INCHIESTA CARICA DEI 101: BILANCIO FINALE

N. 8-9/2023 - ANNO 2

DATI&STATISTICHE

10 DOVE, COME E QUANTO STA CRESCENDO IL PADEL?

INCHIESTA ESCLUSIVA

12 LA CARICA DEI 101: NUMERI, TREND, CLASSIFICHE

PADEL LEGAL

14 L’OBBLIGO DI ADEGUAMENTO STATUTARIO (PRIMA PARTE)

VISTO DAL COACH

16 LE TRE PRINCIPALI RICHIESTE DEGLI ALLIEVI

FOCUS SERVIZI

18 ECOVER

LINEA DEL MESE

20 BULLPADEL: LA NUOVA COLLEZIONE PRO-LINE

COVER STORY

22 VIENTO: TRA SPORT E LIFESTYLE

CENTRO DEL MESE

26 CENTRO SPORTIVO HAPPINESS DI NARDÒ (LE)

SOTTO LA LENTE

28 IL PREMIER PADEL COMPLETA LA SUA RIVOLUZIONE

FOCUS PRODOTTO

30 WAVE ENFORCE TOUR E WAVE EXCEED LIGHT 2 DI MIZUNO

31 GLI SHORT ACTIVATOR DI FLOKY

FOCUS ON

31 BABOLAT PADEL STUDIO

PADEL SHOP

Davide Colla,

32 PADEL SUEÑO DI FIRENZE IN TOUR CON PADEL NUESTRO

34 BRESCIA: UN MERCATO IN COSTANTE CRESCITA

PADEL&TRAVEL

35 SPORTSCHECK HOTEL DI MONACO DI BAVIERA

ALTRI SPORT

36 TENNIS: BOOM SUI SOCIAL PER WIMBLEDON 2023

38 PICKLEBALL: LA STRATEGIA DI SVILUPPO FITP

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"Mi piace pensare che quando si gioca una partita si percepisca una specie di brezza (o di Viento appunto) che accarezza l’appassionato soprattutto... quando vince"
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PADEL(R)EVOLUTION

di Benedetto Sironi

Ormai possiamo dirlo con motivata certezza: dal 2020 a oggi il padel si è definitivamente affermato come lo sport con la maggior crescita di sempre nel minor periodo di tempo. Tre anni che lo hanno trasformato da attività semi-sconosciuta in quasi tutti i Paesi del mondo (eccezion fatta, ovviamente, per Spagna e Argentina) a disciplina amata, praticata e seguita da un numero crescente di persone, con un indotto di oltre 2 miliardi di euro e 40 mila campi secondo i dati del Global Padel Report (che approfondiamo nelle prossime pagine, numeri che appaiono perfino un po’ sottostimati rispetto alle nostre analisi, che ne censiscono almeno 10 mila in più).

Facendo un ulteriore passo indietro nel tempo: nel 2000 si contavano 1,5 milioni di praticanti (700 mila in Spagna, 500 mila in Argentina e 300 mila sparsi in altri Paesi), si vendevano 300 mila racchette all’anno, i marchi si contavano sulle dita di una mano e il padelista tipo era prevalentemente uomo e sopra i 40 anni. A distanza di poco più di 20 anni, lo scenario è completamente mutato: più di 4 milioni di racchette vendute all’anno, 50 mila campi in costante crescita (potrebbero superare i 100 mila nel 2026), distribuiti in quasi 15 mila club, oltre 10 milioni di giocatori “regolari” stimati. Ormai quasi equamente distribuiti tra uomini (55%) e donne (45%), con un’età media che gradualmente inizia ad abbassarsi (a oggi è stimata in 35 anni).

Ai mercati “maturi” rispetto ai due prima citati si è aggiunta la Svezia (perfino con un’eccessiva saturazione del proprio mercato, fenomeno che abbiamo analizzato sullo scorso numero di Padelbiz), mentre l’Italia è diventata grande protagonista e ancora in piena fase di boom, seguita a distanza variabile dagli altri Paesi europei ed extra. In molti casi – va detto – solo all’inizio di un possibile e auspicabile processo di strutturazione del proprio mer-

cato. Un trend che potrebbe essere favorito anche dalla crescente mediaticità del padel. Da questo punto di vista, il 2023 rimarrà comunque un’annata fondamentale nella storia di questo sport: dopo una lunga trattativa preceduta da due anni di dispute e controversie (anche legali) senza dubbio negative per tutto il settore, ecco arrivare sotto il gran caldo agostano la clamorosa (ma attesa) notizia: Qatar Sports Investments (proprietaria del Premier Padel) ha trovato l’accordo con il gruppo Damm (proprietario del World Padel Tour) per l’acquisizione del circuito, di forte derivazione spagnola. Nel 2024 esisterà quindi un solo grande circus mondiale denominato Premier Padel, sotto l’egida della Federazione Internazionale presieduta da Luigi Carraro, con un solo ranking e un calendario certamente meglio congegnato per tutti, giocatori in primis (si parla di circa 20 tappe previste).

Certo, parliamoci chiaro: non sono tutte rose e fiori, così come permangono anche dubbi e incognite. Se pensiamo a un mercato decisivo per ogni sport come gli USA, dobbiamo ammettere che qui il padel non ha ancora attecchito, a differenza del pickleball. Stesso “andamento lento” in nazioni strategiche come Germania e Inghilterra (un po’ meglio la Francia). Venendo poi agli “affari” di casa nostra, da segnalare un deciso rallentamento nelle vendite, anche a causa di un’eccessiva quantità di prodotti immessi sul mercato nell’ultimo biennio. Un tema che emerge anche dall’analisi finale della nostra tanto apprezzata inchiesta “Carica dei 101”. Ma se dobbiamo mettere sulla bilancia motivi di preoccupazione o fattori confortanti, il peso pende nettamente per i secondi. Insomma, sarebbe esaltante e suggestivo, ma forse eccessivo, parlare di una “Padel Revolution” a tutto tondo. Basta comunque togliere una lettera… per poter affermare che siamo nel pieno di un’esaltante “Padel Evolution”. Entusiasti e onorati, peraltro, di esserne parte attiva e integrante.

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Allegato redazionale a Running Magazine n. 9 - Anno 2023

Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012.

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Questo numero è stato chiuso il 20 settembre 2023

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4 EDITORIALE

SPECTOR PADEL HOUSE ARRIVA ANCHE A CESENA

Il 21 settembre Spector Padel House (SPH) ha inaugurato la nuova SPH Cesena, composta da sei campi da padel con spogliatoi, un’ampia area parcheggio e uno spazio food. L’opening si è incentrato su diverse attività: un focus tattico con Gustavo, un torneo inaugurale e l’open day vero e proprio, in occasione del quale i partecipanti sono scesi in campo per conoscere i coach Spector e testare le pale Babolat. Dalla partenza dei corsi, i coach applicheranno il “Metodo Spector”, accompagnando i giocatori nei loro percorsi di crescita. Ogni settimana saranno in programma attività complementari, come tornei ed eventi, e il centro potrà servire come luogo per retreat, team building ed eventi aziendali.

UYN APRE UNO STORE A PESCHIERA DEL GARDA E SI PREPARA ALL’ESPANSIONE GLOBALE

UYN apre il suo dodicesimo store a Peschiera del Garda nel contesto del Padiglione degli Ufficiali, Patrimonio Unesco. Il negozio risponde al concetto di “bio-boutique” lanciato dal brand, che si caratterizza per un’esperienza d’acquisto fortemente personalizzata, ma anche per un’attenzione alla sostenibilità e un percorso sensoriale alla scoperta dei biomateriali del brand. L’inaugurazione si inserisce nel piano globale di espansione retail del marchio. Oltre agli store di Cambridge e Pechino aperti ad agosto e settembre, entro la fine dell’anno è prevista l’apertura di un flagship store a Boston. Inoltre, sono in piano progetti di nuovi store in Austria, a Salisburgo, e in Germania, a partire da Düsseldorf.

WILSON SPONSOR UFFICIALE DELLA FEMME OPEN

PADEL NUESTRO INAUGURA IL NEGOZIO DI LATINA

Mercoledì 13 settembre il gruppo Padel Nuestro ha aperto un nuovo store a Latina, continuando dunque la propria espansione in Italia e a livello internazionale. Come tutti gli altri shop della catena, anche questo offre un’ampia varietà di prodotti delle marche più conosciute. Il negozio di Latina va ad aggiungersi a quelli già aperti di Palermo, Roma, Bologna, Siracusa, Milano, Brescia, Catania, Napoli, Crotone e Guidonia. Le strategie di espansione del gruppo spagnolo prevedono inoltre altri punti vendita in Italia entro la fine dell’anno. E non solo: da qui ai prossimi mesi Padel Nuestro dovrebbe aprire anche un flagship store in Italia, che sarebbe il secondo dopo quello aperto a Madrid.

IN

PORTOGALLO UNA “CITTÀ DEL PADEL” FINANZIATA DA CRISTIANO RONALDO

Cristiano Ronaldo è entrato a far parte di un consorzio che svilupperà e costruirà un complesso dedicato al padel in Portogallo, per un investimento di cinque milioni di euro che dovrebbe essere finalizzato all’inizio del 2025. Il progetto prende il nome di “Ciudad del Pádel” e sarà costruito a Oeiras, nella periferia di Lisbona. L’intenzione è di rendere più forte il percorso di formazione e selezione di giocatori nel Paese, dalle parole del presidente della Federazione Portoghese di Padel (FPP), Ricardo Oliveira. La società realizzatrice è costituita da Lusofinança Lda e CR7 S.A. Il padel sta vivendo un buon momento in Portogallo: oggi conta più di 300 squadre, circa 11.000 atleti federati e oltre 250.000 praticanti.

PARTNERSHIP

Wilson ha annunciato una partnership con Femme Open, l’organizzazione che gestisce i principali tornei di padel femminile in Europa. La sponsorizzazione includerà l’uso di palle, accessori, premi e omaggi, ma anche dimostrazioni ed eventi, tutti targati Wilson. Femme Open è stata fondata nel 2018 per invitare le donne a ritagliarsi tempo per sé, migliorare la salute e fare nuove amicizie. Di recente ha anche iniziato a organizzare viaggi e tornei per incoraggiare le giocatrici ad andare oltre i loro confini nazionali. Questi sono oggi disputati nel Regno Unito e in Danimarca, Finlandia, Norvegia, Spagna, Grecia, Italia e Paesi Bassi, ma presto arriveranno anche in Germania e Francia.

SIUX COLLABORA

HYDROGEN E HEROE’S INSIEME PER UNA CAPSULE COLLECTION

In occasione della cerimonia di consegna dei premi degli Italian Padel Awards, avvenuta nella Sala delle Armi al Foro Italico di Roma, Hydrogen e Heroe’s hanno presentato la loro nuova capsule collection, composta da completi d’abbigliamento padel e racchette che ben riassumono il know-how di entrambe. Per questa proposta, Hydrogen ha impiegato il poliestere per la parte frontale dei capi e il poliestere in rete traspirante per il retro, la combinazione dei quali garantisce massima leggerezza e traspirazione. Il marchio italiano ha invece sviluppato le pale con particolare cura del design e ponendo attenzione sulla scelta dei materiali, frutto di una continua ricerca sul campo grazie all’aiuto di atleti professionisti.

CON GIANLUCA VACCHI PER LA NUOVA PEGASUS

Siux e la sua iconica Pegasus tornano con la versione esclusiva di Gianluca Vacchi. La nuova pala, realizzata in collaborazione con l’influencer, si caratterizza da una copertura in carbonio a vista che ricopre tutta la racchetta, con la combinazione di colori iridescenti che generano riflessi di luce. Il brand ha ampliato il punto dolce della pala, mentre la sua maneggevolezza offre maggiore comfort e allo stesso tempo grande velocità alla palla. La Pegasus ha un un nucleo in Eva medio-duro, con tubolare 100% carbonio e rinforzi in kevlar. Il piatto è caratterizzato dal carbonio 24K Ywill Silver, con un bilanciamento medio, e presenta tecnologia esclusiva Siux antivibrazioni ShockOut e una finitura lucida.

6 NEWS

TUTTI I PREMIATI DEGLI ITALIAN PADEL AWARDS 2023

Giovedì 14 settembre a Roma si è svolta la seconda edizione degli Italian Padel Awards, organizzata dal Corriere dello Sport-Stadio e Sport e Salute e sponsorizzata tra gli altri da Sky Sport, Tuttosport e RDS. Nove le categorie premiate: Legend (Seba Nerone, Arturo Coello, María Pilar Sánchez Alayeto, María José Sánchez Alayeto), Rising Star (Pablo Cardona), Team (Nazionale Italiana, Circolo Canottieri Aniene), Club (Oasj Padel), Coach (Manu Martín), Italians (Giulio Graziotti, Carolina Orsi), News (Mr. Padel Paddle), Tournament (Inclusive Padel Tour) e Ambassador (Francesco Totti, Giuseppe Signori, Diletta Leotta). Menzione d’onore alla Regione Sicilia, consacrata terza in Italia per numero di campi e chiamata sul palco a ritirare un premio speciale.

JOB OPPORTUNITIES

CIÒ A CUI TENIAMO: PUBBLICATO IL PRIMO BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ DI M agNet

È stato pubblicato il primo Bilancio di sostenibilità di MagNet, relativo al biennio 2021-2022. Basato sul Global Reporting Initiative (GRI), segue una lista di indicatori, divisi per ambito, che raccontano l’azienda dal punto di vista economico, ambientale e sociale e forniscono informazioni ad esempio su board, governance, caratteristiche dei dipendenti e codice etico. Il percorso di MagNet è iniziato ufficialmente nel 2020, quando siamo diventati Società Benefit, e due anni dopo, a settembre 2022, siamo entrati a far parte del movimento globale B Corp e del Global Compact delle Nazioni Unite. A testimonianza dell’impegno concreto nel campo della responsabilità sociale e ambientale. Il report è disponibile per la consultazione sui nostri siti.

SALES REPRESENTATIVE - NORD ITALIA

Padel Nuestro, azienda in forte espansione oltre che in Spagna anche in Italia, è alla ricerca di sales representative per il nord Italia (aree Nielsen 1-2) che ami le sfide e voglia far parte di una grande squadra.

PRINCIPALI ATTIVITÀ

• Aumentare il portafoglio clienti

• Effettuare visite a nuovi potenziali clienti per presentare e promuovere i prodotti e servizi

• Negoziare contratti per la vendita di prodotti

• Fidelizzare i clienti

SKILLS

• Esperienza di almeno tre anni in ruoli commerciali con focus su vendita di articoli sportivi

• Profilo abituato a lavorare sotto pressione e in team. La mobilità geografica è necessaria in quanto sarà necessario visitare club e negozi in diverse aree del nord Italia

• Buona conoscenza del settore padel e dello sport in generale

• Livello fluente di spagnolo e italiano (l'inglese sarà prezioso)

• Buona conoscenza dei sistemi informatici

COSA OFFRE L’AZIENDA

• Flessibilità del lavoro – smart working

• Auto aziendale

• Contratto a tempo indeterminato + bonus

Se sei interessato invia una lettera di presentazione e il tuo CV a queste due email: people@360padelgroup.com

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NEWS

EVENTI&TORNEI

Il team di atleti del Circolo Parco dei Pini, in preparazione al Roma Padel Tour 2023/24 (di cui Padelbiz è media partner), ha deciso di allenarsi in Spagna presso Euroindoor Alcorcón, una struttura di fama mondiale, nota per essere il luogo in cui si allenano i migliori giocatori spagnoli del WPT. Il gruppo italiano è stato accolto calorosamente dalla squadra di allenatori esperti del centro iberico ed è tornato in patria il 12 settembre con una carica di entusiasmo e conoscenze acquisite che li renderanno pronti per il Roma Padel Tour. Oltre all’aspetto tecnico, l’esperienza in Spagna ha offerto anche la possibilità di vivere a pieno la cultura del padel.

CUPRA GHOST PADEL: A MILANO SI GIOCA AL BUIO

Il club milanese Aspria Harbour Club ospiterà la quarta edizione del torneo a scopo benefico Padel vs Racism, sabato 30 settembre. La location farà da cornice all’evento amatoriale a scopo benefico organizzato dall’agenzia di eventi Touche Eclat con il contributo di Autorigoldi, Commvault e Pure Storage. Il ricavato verrà devoluto all’associazione Comunità Nuova per il progetto “Io Tifo Positivo”, con l’obiettivo di educare i ragazzi al rispetto reciproco e alla tolleranza tramite una vasta varietà di attività. L’evento si svolgerà dalle 12 alle 18.30, ma dalle 9 sarà possibile partecipare a una clinic esclusiva e giocare a padel con volti noti e professionisti.

Dal 22 al 24 settembre a Milano si è tenuto il Cupra Ghost Padel – Darsena Derby, dove il protagonista è stato appunto il Ghost Padel, format brevettato da Paolo Bertolini in cui il campo è al buio: sono visibili solo le linee del campo, la pallina e gli abiti dei giocatori. Sono state inoltre incluse alcune sfide: “Spectre”, che consente ai giocatori di toccare due volte la pallina; “Spook”, che assegna tre punti alla squadra che colpisce uno dei bersagli; “Thriller”, in cui la coppia che conquista il punto omonimo si aggiudica la partita in caso di parità. Presenti anche vip e personaggi dello spettacolo, ex giocatori di Inter e Milan, mentre una parte del ricavato andrà a “Io Tifo Positivo”.

L’A1 Padel sbarca per la prima volta a New York e si prepara al debutto statunitense del circuito, in programma dal 9 al 15 ottobre con il Grand Master al Wollman Rink di Central Park, che attualmente ospita in estate dei campi da pickleball. Il calendario 2023 dell’A1 Padel toccherà in totale 18 città, 13 Paesi e quattro continenti, tuttavia non è inclusa alcuna tappa in Italia. Il fondatore del circuito Fabrice Pastor si dice ottimista per il futuro del padel e dell’A1 stesso, certo che il torneo segnerà un “prima e un dopo” per la disciplina negli USA. Sulla reale attrattività del torneo a New York, in realtà, è più che legittimo avere delle perplessità, in particolare per l’ascesa del pickleball negli Stati Uniti, che lascia poco spazio di gioco e manovra al padel.

È stata presentata nella capitale spagnola la Hexagon Cup, che si terrà dal 31 gennaio al 4 febbraio 2024 alla Madrid Arena. Si tratta di un torneo a squadre in cui giocatori professionisti si sfideranno a fianco di nomi dello spettacolo. I primi confermati sono Paquito Navarro e Alejandra Salazar, rappresentanti della squadra di Hexagon Cup. Una volta che le sei squadre partecipanti avranno rivelato le proprie coppie “franchigia” (come Navarro-Salazar per l’appunto), queste sceglieranno i loro quattro compagni di squadra: un uomo, una donna e due “next gen” durante il draft a novembre. Una caratteristica della squadra di Hexagon Cup è che saranno i tifosi a scegliere i loro giocatori, mettendoli al centro del processo decisionale sportivo.

PREMIER PADEL 2024: ECCO COME SARÀ COMPOSTO IL RANKING MASCHILE

La FIP ha ufficializzato i criteri che comporranno il ranking maschile del Premier Padel nella prossima stagione, quando il circuito sarà l’unico di livello internazionale dopo l’acquisizione del World Padel Tour. La classifica terrà conto per la maggior parte dei tornei del Premier Padel, mentre solo per una piccola parte sarà composta da tornei del WPT. Gli eventi selezionati per valutare il punteggio delle coppie sono così suddivisi: 21 tornei del Premier 2022 e 2023 e FIP Tour 2023; tre aggiuntivi del WPT (tra WPT Master e Open 1000, ma solo da settembre 2023 e solo tornei in formula combined) oppure del FIP Tour. Per il WPT 2023 mancano ancora nove tornei, tra cui un Master Final, due Master e sei Open 1000.

PARIS MAJOR: PER LA PRIMA VOLTA MONTEPREMI EQUIPARATI

Il Paris Major 2023 è stato il primo evento del Premier Padel a distribuire gli stessi premi tra uomini e donne. Il torneo ha avuto un montepremi di 525 mila euro sia al maschile sia al femminile, per un totale di 1,05 milioni di euro che ha superato anche gli 875 mila di Roma. Il presidente Luigi Carraro aveva di fatto annunciato di voler raggiungere l’equità salariale entro due anni; tuttavia la proposta iniziale del Premier prevede che le donne guadagneranno come gli uomini solo in due Major: il prossimo sarà a Acapulco, in Messico, dal 27 novembre al 3 dicembre. A Parigi era previsto un premio di 47.250 euro a ciascuno dei vincitori, i finalisti hanno ricevuto 23.625 euro, i semifinalisti 13.125 euro e chi è stato eliminato 8.532 euro.

8 NEWS
PADEL VS RACISM: IL 30 SETTEMBRE LA 4^ EDIZIONE ALL’ASPRIA HARBOUR CLUB NASCE LA HEXAGON CUP, IL TORNEO CON PROFESSIONISTI E NOMI DELLO SPETTACOLO IL CIRCOLO PARCO DEI PINI SI È ALLENATO IN SPAGNA PER IL ROMA PADEL TOUR 2023/24 L’A1 PADEL SBARCA A NEW YORK CON IL GRAND MASTER A CENTRAL PARK
Estero Italia

PAROLA D’ORDINE: GRADUALITÀ

Riprendere le attività sportive rispettando la propria integrità fisica richiede un impegno progressivo e una consapevolezza del proprio corpo. Come farlo al meglio dopo la pausa estiva? di Mauro Testa

Le vacanze sono un periodo atteso e, spesso, rappresentano un cambio di routine che tocca anche le attività fisiche e la loro regolarità per un periodo più o meno lungo. Questi periodi di riposo, sebbene necessari e utili, spesso rappresentano un fattore predisponente all’infortunio. Entusiasti e desiderosi di riprendere l’attività che amiamo, decidiamo spesso di ripartire come se non avessimo mai interrotto, ma questo modo di pensare è un errore da evitare. Il corpo umano si basa sulla gradualità, cioè sulla necessità di ricevere ca richi in modo progressivo. Il nostro organismo ha un suo equilibrio tra la domanda del lavoro da compiere (l’attività sportiva) e l’energia da esso richiesta per farlo: questo equilibrio si chiama omeostasi. L’allenamento ha come obiettivo quello di alterare progressivamente e gradualmente l’omeostasi con lo scopo di aumentare il carico di lavoro fisico. Tuttavia, questo processo richiede tempo. Dobbiamo inoltre sapere che acquistare un buon livello di allenamento è più difficile che perderlo. Infatti basta un periodo breve di inattività per dover iniziare di nuovo e sentire di essere quasi tornati al punto di partenza. Già dopo le 48 ore abbiamo un decremento delle capacità di forza e resistenza; questo diventa significativo dopo due o tre settimane di inattività.

Cosa dobbiamo dunque fare nella ripresa della nostra routine inclusi gli appun-

tamenti con lo sport?

• Ricordarsi che non siamo fatti d’acciaio.

• Amare il nostro corpo, permettendogli di assorbire con gradualità i carichi sportivi. Iniziare quindi con allenamenti o partite più brevi intervallate da riposo e dal bere molta acqua. Il nostro corpo ci ricompenserà.

• Fare stretching prima e dopo ogni allenamento in modo dinamico per facilitare il riscaldamento e il recupero.

• Fare riscaldamento e non iniziare nulla se siete “freddi”, mobilizzate caviglie, schiena/bacino, spalle e gomiti e aumentate l’intensità in modo graduale.

• Utilizzare il recupero “attivo”, cioè 5-10 minuti prima di finire un allenamento o una partita, continuare con scambi leggeri e corsa blanda, con l’obiettivo di non finire di colpo così come non abbiamo iniziato di colpo.

Dobbiamo ricordarci che le capacità condizionali (cioè quelle allenabili) più importanti nella prevenzione da infortuni muscolari o traumatici sono la forza e la mobilità muscolo-scheletrica. Quindi, nell’alterare l’omeostasi, cercare prima di tutto di recuperare queste due importanti qualità.

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PILLOLE DI BIOMECCANICA
30 SETTEMBRE
VIA CASCINA BELLARIA, 19 TORNEO E OPEN LOUNGE DALLE ORE 12.00 POWERED BY: SPONSOR PARTNER IL RICAVATO VERRÀ DEVOLUTO AL PROGETTO ADV copia.pdf 2 07/09/23 15:20
In foto: Mauro Testa, esperto nella scienza biomeccanica con 350 brevetti all'attivo
SABATO
2023

DOVE, COME E QUANTO STA CRESCENDO IL PADEL?

La seconda edizione del Global Report condotto da Monitor Deloitte insieme a Playtomic si sofferma sull’evoluzione della disciplina nel 2022, sui forecast e sui segnali promettenti di alcuni potenziali mercati chiave di Davide L. Bertagna

Dopo il successo della prima edizione del Global Padel Report, Playtomic e Monitor Deloitte hanno riunito le forze per condividere una visione aggiornata del documento che prende in esame nel dettaglio il periodo dal 2016 al 2022 e che certifica quanto il padel sia sempre più apprezzato in tutto il mondo e quanto sia entrato nel cuore di diversi appassionati. Nello scorso numero di Padelbiz, abbiamo analizzato il peso specifico dei vari stakeholder che gravitano intorno alla disciplina e che compongono un mercato complessivo di due miliardi di euro. Qui invece ci soffermeremo sull’andamento durante lo scorso anno per provare a capire quali sono ancora i margini di crescita nei vari Paesi, dove la disciplina sta emergendo e quali sono le previsioni per il futuro.

UN ANNO ANCORA POSITIVO

Stando ai risultati presentati dallo studio, nel 2022 il padel ha fatto registrare una crescita mondiale rispetto al 2021 del numero di campi (+28% e 8.200 superfici di gioco) e di nuovi club (+24% e 1.914 centri). La classifica europea vede in testa la Spagna con oltre 15.000 campi, seguita a ruota da Italia (il dato più aggiornato di Mr Padel Paddle dice che a settembre 2023 nel Belpaese ce ne sono 8.360), Svezia, Francia e Paesi Bassi. Interessante però andare ad analizzare la percentuale di crescita dei vari Paesi: emerge un quadro con tanti stati dell’UE che hanno fatto segnare cifre superiori al +100% rispetto ai 12 mesi precedenti (Italia sul +39%).

EVOLUZIONE DEI CAMPI E DEI CLUB NEI PAESI SELEZIONATI

200 milioni

investiti nella costruzione di nuovi campi nel 2022

Note: Paesi considerati: Spagna, Svezia, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Portogallo, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Germania, Francia, Regno Unito, Austria, Svizzera, Stati Uniti, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrein, Arabia Saudita, Grecia; l'America Latina è stata esclusa a causa della mancanza di informazioni affidabili.

EVOLUZIONE MONDIALE DEI CAMPI EVOLUZIONE MONDIALE DEI CLUB

I campi sono cresciuti del 28% durante il 2022

Circa 2.500 campi costruiti nel 2021 sono il risultato di progetti nati nel 2020, ma finalizzati in ritardo a causa della pandemia. Il numero “reale” di campi costruiti nel 2021 sarebbe 6.500.

Un club su cinque è stato aperto durante il 2022

DISTRIBUZIONE DEI CAMPI A LIVELLO EUROPEO

6.600

Campi costruiti in Europa durante il 2022

10 Campi Club +8.200 +28% nel 2022 +1.914 +24% nel 2022 DATI&STATISTICHE
2023 R market annaallyysiis s and update lution of padel clubs' growthC 1) +249% 937 952 627 496 2,801 --- --------- - - -- -----Totale 2016 2017 2018 2019 2020 2 057 2021 Global Padel Report 20 rele 7 869 Tootta a e 2021 1 9 914 9 783 2022 Toottaalle e 2022 One every five padel l clubs have been opened during 20022 d d Sp S d t y B g N th d P g D k F d N y G y F UK A S t l d U t d St t K UAE Q t B h S d A bi G d d d t k l b f 2) F d f t d M h 2022 d d f b d dera ons Pade Lands P aytom c Mon tor De o te analys s t by P y P d by D t p LA V T o M e Mon to De o te 2023 Re ease urts in selected countries Nuovi campi costruiti nel 2022 Totale dei campi gennaio 2023 1 300 +10% 15 300 Spagna 1 800 +39% 6 470 Italia () 1 300(2) +37% 4 200 Belgio 320 +27% 1 506 477 +49% 1 445 341 +32% 1 395 324 +47% 1 01 O 156 +26% 766 150 +25% 750 Finlandia () 220 +122% 350 120 +92% 250 Norvegia Germania c 6,600 padel courts built in Europe during 2022 125 +100% 250 Regno Unito Notes (1) Remain ng 1 567 new courts bu lt in 2022 are spread among other geographies: M dd e East North America Asia Pacif c Africa and other European countr es (2) Despite 1 300 new courts built dur ng 2022 around 600 have been dismant ed Source: Locai Federations, Padel Lands, P aytom c Monitor Delo tte ana ysis G obal Pade Report by Playtom c Powered by De oitte p LA V T o M I e Monitor De oitte 12 Francia Svezia Danimarca Paesi Bassi Portogallo Briief market annaallyyssiis s and update Evolution of padel courts' growthC 1) +269% 9 073 3,521 2,960 10,151 1 7 799 9 1,,77229 9 Totale 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Global Padel Report 2022 rele (2) 29,232 Toottaalle e 2021 8 200 37 432 2022 Toottaalle e 2022 2023 R Padel courts have growth c 28% during 2022 N (1 C d d Sp S d t y B g N h l d P g D k F d N y G y F UK A S t d U d S K t UAE Q B h S d A b G LA TAM h b d d d t k b f t (2) A d 2 500 b t d g 2021 d y d p t 2020 d t th p d t R b t d g 2021 d h b 6 500 3) F d ff d M h 2022 d f t i d b d Sou ce Loca Federa ons Pade Lands P a ay om m c Mon tor De o te ana ys s G b P d R p by P yt P d by D t p LA V T o M I e Mon tor De o t e 10

Brief market analysis and update Padel growth development shape

Aspetti

Investimenti

Spinta del settore privato Mancanza di barriere legali

Competizioni e federazioni Comunità e servizi

While padel has achieved maturity and witnessed remarkable growth in certain regions, particularly in Europe, there remains substantial untapped potential in numerous countries of international significance

DUE CASI EMBLEMATICI

Il padel ha raggiunto la maturità e ha assistito a una notevole crescita in alcune regioni, in particolare in Europa. Rimane un notevole potenziale non sfruttato però in numerosi Paesi di rilevanza internazionale

Secondo lo studio, Spagna e Svezia rappresentano oggi due mercati maturi. Ciò che però è successo nel Paese scandinavo deve far riflettere, dato che il mercato lì è entrato in una fase di stallo, se non proprio di recessione. Il motivo è abbastanza condiviso da tutte le analisi: una crescita che ha portato ad avere 4.200 campi per una popolazione di poco superiore ai dieci milioni di abitanti. Tra il 2019 e il 2021 la crescita è stata del 388%, mentre nel 2022 c’è stata un’ulteriore impennata del 37. Una cifra che, in rapporto alla popolazione, è più alta anche dell’Italia e soprattutto della Spagna.

La Spagna, senza ombra di dubbio è l'altra faccia della medaglia. Nello stato iberico a fine 2022 si contavano 15.300 campi (uno ogni tremila abitanti) con una media di 3.7 per club. Nel 2022 sono stati installati 1.100 nuovi impianti e il numero di giocatori amatoriali è stato ancora in aumento. Per lo studio, gli appassionati della pala hanno superato i tennisti nel 2021, rendendolo uno

Brief

Europa: (Regno Unito, Francia, Germania)

digitalizzare questo settore. La Spagna, insomma, deve rappresentare un punto di riferimento per il nostro Paese.

FORECAST: 80 MILA CAMPI ENTRO IL 2026?

Nei prossimi anni, si prevede uno slancio significativo nelle regioni in cui il padel è ancora nelle sue fasi iniziali, come Regno Unito, Germania, Francia, ma anche al di fuori dei confini europei come Stati Uniti, Medio Oriente e Asia. Ciò evidenzia il potenziale di sviluppo mondiale di questo sport. I dati del Global Padel Report suggeriscono una proiezione ottimistica e che entro il 2026 ci saranno circa 84.250 campi in tutto il mondo, più del doppio della cifra attuale di quasi 40.000.

Sebbene il padel abbia raggiunto una certa maturità a livello globale e abbia assistito a una crescita notevole in alcune regioni, in particolare in Europa, rimane ancora un potenziale non sfruttato in numerosi Paesi di importanza internazionale. Un caso su tutti è quello degli Stati Uniti, dove un altro sport di racchetta come il pickleball sta conquistando sempre più appassionati, “mangiando” una bella fetta di pubblico al tennis e al padel.

Asia (India e Cina) Stati Uniti

NUOVE REGIONI RILEVANTI IN CUI IL PADEL STA EMERGENDO

Nei prossimi anni, si prevede uno slancio significativo in regioni in cui il padel è ancora nelle fasi iniziali, come il Regno Unito, la Germania, la Francia, ma anche al di fuori dell'Europa

Source: Monitor Deloitte analysis

Medio Oriente (Arabia Saudita, Bahrein, Kuwait, Qatar, UAE)

ssimi anni, si prevede uno slancio significativo nelle regioni in cui il padel è ancora nelle sue fasi iniziali, come Regno Unito, Germania, Francia, ma anche al di fuori dei confini europeissimi anni, si prevede uno slancio significativo nelle regioni in cui il padel è ancora nelle sue fasi iniziali, come Regno Unito, Germania, Francia, ma anche al di fuori dei confini europeissimi anni, si prevede uno slancio significativo nelle regioni in cui il padel è ancora nelle sue fasi iniziali, come Regno Unito, Germania, Francia, ma anche al di fuori dei confini europei

Global Padel Report by Playtomic, Powered by Deloitte Monitor p LAYTO MI e Deloitte 17

PREVISIONI DI CRESCITA PER I PROSSIMI ANNI DEI CAMPI DA PADEL

11 DATI&STATISTICHE
2023 Release
---------- � Inizio Interesse - - Boom Maturity KeyGrowth Levers Strong sport interest Social Population High tennis penetration lmpulse from public figures lnvestment Private sector boost Lack of legal barriers Competitions and Federations Community and Services
Source: Monitor Deloitte analysis Global Padel Report by Playtomic, Powered by Deloitte Monitor p LA V T o M e Deloitte 14 Numero totale di campi Regioni in cui il padel è già affermato Regioni in cui il padel sta emergendo 10,151 11,774 13,678 2016 2017 2018 16,638 20,159 2019 2020 Forecast +22% 58,100 47,000 37,432 29,232 2021 2022 2023 2024 84,250 70,600 2025 2026 Padel courts are estimateci to keep growing at a steady pace of c.22% peryear, boosted by the development of this sport in new regions p LA V T o M I e Monitor Delooittte 21
Si stima che i campi da padel crescano a un ritmo costante di circa il 22% l'anno, grazie allo sviluppo di questo sport in nuove regioni IN CHE FASE DI SVILUPPO SONO I PAESI?
Inizio Interesse Boom Maturità
chiave
interesse per lo sport Elevata penetrazione nel tennis Influenza di personaggi pubblici
della crescita Forte
market analysis
New
United States Big3 Europe (UK, France, Germany) 2023 Release - -• Asia (India and China)
East
and update
relevant regions where padel is emerging
Middle
(Saudi Arabia, Bahrein, Kuwait, Qatar, UAE)

LA CARICA DEI 101: NUMERI, TREND E CLASSIFICHE

Abbiamo analizzato i dati della nostra inchiesta esclusiva, che ci ha permesso di raccogliere le opinioni dei negozianti di tutta Italia sul mercato 2022 e sull’annata in corso. La grande crescita del padel continua a trainare il commercio, ma non può nascondere le problematiche di un settore ancora alla ricerca di stabilità di Alessandro Marra e Daniele Pansardi

Iretailer rappresentano l’anello fondamentale della filiera distributiva. Su tutte le riviste del gruppo MagNet ci impegniamo a dar loro voce per ascoltarne le richieste e considerarne i bisogni, e con Padelbiz non vogliamo essere da meno. Nel corso degli ultimi mesi, infatti, abbiamo portato avanti l’inchiesta esclusiva de “La Carica dei 101”, con cui abbiamo realizzato un’indagine di mercato coinvolgendo negozianti da tutta Italia per stilare il bilancio del 2022 e le prospettive sull’annata in corso.

Ai rivenditori abbiamo chiesto dell’andamento delle vendite tra il 2021 e la stagione attuale, soffermandoci anche sull’evoluzione (o involuzione, a seconda dei casi) della clientela in questo lasso di tempo e le problematiche emerse in un periodo tanto esaltante quanto delicato per la disciplina e il mercato. In particolare, molti retailer hanno sottolineato le criticità legate alla concorrenza dell’online, ai tanti canali di distribuzione utilizzati dai brand, al numero di marchi presenti sul mercato e alle consegne della merce non sempre puntuali (un problema che nel corso del 2022 è andato in diminuzione rispetto agli altri). Dall’indagine, inoltre, è stato possibile stilare una classifica dei marchi più apprezzati e venduti all’interno degli store.

In queste pagine, potrete leggere una nostra analisi dei dati raccolti, frutto per l’appunto delle 101 interviste condotte a una selezione di negozi padel sul territorio italiano. Nello specifico:

55

DEL NORD ITALIA 27

DEL CENTRO 18

DEL SUD E ISOLE 1

ONLINE

Le singole risposte dei 101 negozianti sono visionabili sui numeri 1/2, 3, 4, 5 e 6/7 di Padelbiz nel 2023, oppure sfogliando o scaricando il magazine sul portale di MagNet, a cui è possibile accedere inquadrando il QR code.

Come è cambiata la clientela in questo ultimo anno?

Dopo un naturale periodo di approccio a una nuova disciplina, la clientela dei negozi padel è diventata sempre più esigente nell’ultimo anno. 64 retailer hanno sottolineato le maggiori competenze del pubblico, orientato prevalentemente verso le racchette di fascia alta e poco sull’entry level. Chi ha iniziato a giocare già da due o tre anni, ovvero la maggioranza degli appassionati, ha scelto infatti di compiere un salto di qualità nell’attrezzatura, puntando sul top di gamma come risultato di un generale miglioramento nel gioco da parte della clientela. C’è dunque una maggiore consapevolezza e conoscenza attorno alla disciplina. Da evidenziare anche l’aumento del pubblico femminile secondo l’11% degli intervistati.

Quali sono state le principali problematiche riscontrate nel 2022?

I ritardi nelle consegne della merce, che avevano caratterizzato in parte il 2021, sono proseguiti soprattutto nella prima parte del 2022. Uno dei problemi più significativi, invece, è stata la concorrenza degli e-commerce (e dei circoli), in grado di offrire prodotti a prezzi molto ribassati rispetto a quelli degli store fisici, che spesso non riescono ad adeguarsi o rischiano di vendere al prezzo di costo. Secondo molti negozianti, inoltre, le aziende non si starebbero impegnando a sufficienza per evitare che su internet gli articoli vengano venduti con sconti inavvicinabili per gli store fisici.

Il 7% degli intervistati, inoltre, ha evidenziato la presenza di un eccessivo numero di brand e prodotti, che possono creare confusione nel consumatore. Allo stesso tempo, una previsione comune a molti negozianti è che si andrà incontro a una selezione naturale di aziende e produttori da qui ai prossimi anni, e che il mercato (come avviene oggi nel tennis) ruoterà attorno a pochi grandi marchi.

Quali sono stati invece gli aspetti positivi?

La crescita del padel in Italia continua a essere costante, sia nel numero dei giocatori sia dei campi, che hanno superato nel frattempo le 8.000 unità. Questo si riflette, di conseguenza, anche nell’aumento del flusso di persone che decidono di rivolgersi a un negozio padel.

Allo stesso tempo, le attuali storture del mercato (la già accennata concorrenza degli e-commerce in particolar modo) hanno portato la maggioranza dei retailer (42) a non indicare alcun aspetto positivo rilevante nell’andamento dell’ultimo anno.

Qual è stato il marchio rivelazione del 2022

Nel corso della nostra inchiesta, abbiamo chiesto ai negozianti di indicarci il brand rivelazione del 2022. Babolat si è posizionato sul primo gradino del podio, davanti a Nox (in seconda posizione) e adidas e Siux (pari merito al terzo posto).

Nel 2022 qual è stato l'andamento delle vendite dei negozi padel?

Per la maggior parte dei retail intervistati, il 2022 ha confermato il trend di crescita dei due anni precedenti per quanto riguarda le vendite, seppur in misura inferiore. Alcuni hanno sostenuto che la curva di mercato manterrà quest’andamento anche sul breve periodo, mentre altri hanno pronosticato un suo appiattimento a partire dal prossimo anno. La nostra inchiesta ha evidenziato come 62 negozianti abbiano fatto registrare un aumento delle vendite, mentre la rimanente percentuale si è divisa tra la stabilità (20) e un calo del fatturato (18).

12 INCHIESTA ESCLUSIVA
62 IN CRESCITA 20 STABILE 18 1 IN CALO NON SEGNALATO

Maggiore tecnicità e competenza

Aumento del pubblico femminile e clientela più eterogenea

Nuovi praticanti (soprattutto ex giocatori di altre discipline)

Maggiore propensione a fidarsi dei consigli

Diffusione del padel in tutte le fasce di età

Consegna della merce Concorrenza online

Carenza di materie prime

L’incremento continuo di nuovi campi, nuovi giocatori e quindi di clienti

delle vendite Il padel è uno sport consolidato

prezzi di listino

Eccessivo numero di brand e prodotti Aumento

maggiore competenza della clientela Il padel è uno sport aperto a tutti

maggior disponibilità di materiale

predisposizione della clientela ad ascoltare consigli

ordini rispettati Il maggior controllo sui costi online I rapporti instaurati con le aziende

della qualità dei prodotti

Per accedere al report completo de “La Carica dei 101”, con tutti i dati dell’inchiesta, contattare la redazione di Padelbiz scrivendo un’email a redazione@padelbiz.it

13 INCHIESTA ESCLUSIVA
Maggiore ricerca della convenienza Nessun cambiamento 64 11 8 5 3 3 7 n°
dei negozi 010203040506070
Concorrenza dei
Magazzini pieni Minor controllo qualità da parte delle aziende Conflitto Russia-Ucraina Minore domanda Richiesta di marchi non trattati Nessuna problematica 26 25 7 7 5 5 2 2 1 1 1 n° dei negozi 05 10 15 20 25 30 19
dei
circoli
L’aumento
L’aumento
La clientela fidelizzata La crescita del padel sui social Una maggiore produzione in Italia Non segnalato 23 11 8 4 42 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 n° dei negozi 01020304050 16 8 7 1 2 4 3 JOMAMACRONPUMA BABOLAT DUNLOP PROKENNEX HEAD NOX SIUX DROPSHOT WILSON VARLION STARVIEAKKERON ADIDAS DIAMOND HIROSTAR HEROE’S FZ SANE SLAZENGEROXDOG MIZUNO MYSTICANIKE 0 5 10 15 20 QUAL È IL VOTO COMPLESSIVO DEL 2022 DA 1 A 10?
La
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padeL egal

pillole di padel e diritto

L’OBBLIGO DI ADEGUAMENTO STATUTARIO (PRIMA PARTE)

La Riforma dello Sport ha introdotto specifici adempimenti per le aggregazioni sportive dilettantistiche, cui spetta innanzitutto la modifica del proprio Statuto societario di Andrea Farano, avvocato in Milano

Risale a pochi giorni fa (il 4 settembre per l’esattezza) la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del tanto atteso Decreto Legislativo n. 120 del 29 agosto 2023 – dai più ribattezzato “Secondo Correttivo” – a modifica e integrazione dell’impianto normativo che, come noto, ha radicalmente trasformato il mondo dello sport e delle associazioni di settore (vedasi Padelbiz n. 5/2023). Il testo licenziato ha quindi introdotto importanti semplificazioni rispetto alla versione previgente dei decreti attuativi della Riforma (nn. 36, 37, 38, 39 e 40/2021), accogliendo gran parte dei rilievi emersi dai lavori delle Commissioni Parlamentari e delle richieste a gran voce avanzate dai rappresentanti del comparto sportivo dilettantistico. Cominciamo ad affrontare la questione relativa alla modifica degli statuti societari, offrendo una prima panoramica su contenuti, principali clausole da inserire e modalità di adempimento. Sul prossimo numero di Padelbiz termineremo la disamina dell’argomento.

L’OGGETTO SOCIALE

Premesso che tale obbligo non riguarda gli enti del terzo settore che pure esercitano attività sportiva, in primo luogo ASD e SSD dovranno occuparsi della corretta definizione del proprio oggetto sociale. Secondo la nuova disciplina, è innanzitutto necessario indicarvi espressamente “l’esercizio in via stabile e principale dell’organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche”, con ciò riferendosi alla progettazione, allestimento, coordinamento e/o partecipazione a competizioni territoriali, nazionali e internazionali approvate ovvero indette dall’Organismo sportivo che ha riconosciuto e affiliato il sodalizio, e i cui risultati siano dallo stesso riconosciuti. Oltre alle attività sportive, associazioni e società dilettantistiche dovranno prevedere e indicare nell’oggetto sociale statutario lo svolgimento di: I) “formazione”, attraverso iniziative - condotte da docenti in possesso di specifiche competenze e professionalità - finalizzate alla preparazione e all’aggiornamento dei tesserati al predetto Organismo. Vi sono incluse le attività di divulgazione dei valori dello sport quale strumento di miglioramento della vita e della salute, nonché mezzo di educazione e di sviluppo sociale, con particolare attenzione a temi come la tecnica della disciplina sportiva, i controlli sanitari, le norme di sicurezza dei tesserati, e l’ordinamento sportivo; II) “didattica”, ossia l’organizzazione o la partecipazione a corsi di avviamento allo sport e alla pratica della disciplina sportiva, organizzati direttamente dall’Organismo sportivo e/o dalla stessa ASD/SSD in possesso dei requisiti tecnici richiesti; III) “preparazione e assistenza all’attività sportiva dilettantistica”. Un esempio di clausola statutaria potrebbe essere il seguente: “Il sodalizio sportivo esercita in via stabile e principale l’organizzazione e la gestione di attività sportive dilettantistiche, ivi comprese la

formazione, la didattica, la preparazione e l’assistenza all’attività sportiva dilettan tistica, con particolare riferimento alla/alle disciplina/e del (padel, in questo caso) riconosciuta/e dal nostro ordinamento”

LE ATTIVITÀ DIVERSE

Il richiamato decreto correttivo contempla tuttavia anche la facoltà di esercizio di attività diverse da quelle sopra enunciate, “a condizione che l’atto costitutivo o lo statuto lo consentano”. Attenzione: deve in ogni caso trattarsi di occupazioni circoscritte, in quanto secondarie o strumentali rispetto alle attività assolte in via principale dall’ente, come tali incapaci di snaturare essenza e obiettivi primari del sodalizio sportivo. Benché a oggi manchi ancora il decreto che meglio definisca il concetto di secondarietà e strumentalità delle “attività diverse”, i primi commenti fanno riferimento per analogia alle caratteristiche contenute nel decreto del Mini stero del Lavoro n. 107/2021 relativo agli enti del terzo settore. Sin da ora, tuttavia, è stato precisato che non devono essere computati nel rapporto tra attività istituzio nali e attività diverse i proventi dei contratti di sponsorizzazione, promo pubblicitari, cessione di diritti, indennità legate alla formazione degli atleti, nonché le entrate derivanti dalla gestione di impianti e strutture sportive. Lo statuto potrebbe pertan to venire aggiornato con questa dicitura: “Il sodalizio sportivo può svolgere anche attività diverse da quelle esercitate in via stabile e principale, purché secondarie e strumentali a quelle caratterizzanti le organizzazioni sportive. Le attività diverse vengono deliberate dall’organo amministrativo nel rispetto di eventuali linee guida indicate all’assemblea degli associati e, in ogni caso, in ottemperanza a disposizioni di legge ovvero regolamenti del nostro ordinamento, ove esistenti.”

LE MODALITÀ DI REVISIONE DELLO STATUTO

E GLI ADEMPIMENTI SUCCESSIVI

La modifica dello statuto dovrà essere adottata con delibera assunta dall’assem blea straordinaria, nel rispetto dei quorum costitutivi e deliberativi previsti dallo statuto stesso. Nel caso di società sportive dilettantistiche a responsabilità limi tata, cooperative e associazioni sportive dilettantistiche con personalità giuridica occorrerà la presenza e l’intervento del notaio. Viceversa, le associazioni sportive che pur abbiano adottato lo statuto nella forma dell’atto pubblico - ma non ab biano chiesto/ottenuto la personalità giuridica - possono modificarlo anche con scrittura privata (ove non diversamente stabilito nello statuto medesimo). Dopo la modifica è sempre obbligatoria la registrazione del verbale assembleare e dello statuto all’Agenzia delle Entrate. Lo statuto debitamente registrato dovrà infine essere trasmesso all’Organismo sportivo affiliante.

14

LE TRE PRINCIPALI RICHIESTE DEGLI ALLIEVI

Questa è sicuramente la richiesta numero uno che mi viene fatta, soprattutto da giocatori che hanno già alle spalle un buon numero di partite e iniziano a confrontarsi con avversari sempre più solidi in difesa. La risposta non è banale, vanno considerati moltissimi aspetti e situazioni di gioco e no… tirare più forte, spesso, non è la soluzione ideale. In linea di massima, senza conoscere il vostro livello di gioco, ci si può focalizzare su questi due aspetti principali: la tattica e la posizione in campo.

LA TATTICA

Per vincere il punto bisogna prima di tutto smettere di pensare di dover per forza effettuare colpi scenografici da posizioni improbabili, soprattutto nei momenti chiave. Non mi stancherò mai di ripetere che il padel è uno sport strategico, nel quale bisogna eseguire molti colpi di qualità (e quantità) per crearsi la situazione di vantaggio e poter mettere in difficoltà l’avversario. Quando siete nella posizione a rete, e quindi state effettuando i colpi al volo, ci sono tre zone del campo dove potete indirizzare la palla per mettere in difficoltà gli avversari: l’angolo (o doppiovetro), la griglia e il centro.

• Giocare verso l’angolo: cercando di tenere la palla bassa, obbliga molto spesso l’avversario a effettuare un colpo molto difensivo che può darci l’occasione di chiudere il punto con il colpo successivo. Inoltre, i giocatori meno esperti, hanno difficoltà a capire la direzione della palla dopo il rimbalzo sulle due pareti, rendendo spesso questo colpo già efficace causando un errore da parte dell’avversario.

• Giocare verso la griglia (laterale): è una ottima soluzione per cercare un rimbalzo imprevedibile e di difficile lettura. Vi consiglio di giocare verso la griglia solo quando l’angolo lo permette e in direzione incrociata. Giocare sulla griglia laterale lungolinea è un’ottima soluzione che va esplorata, ma molto più rischiosa.

• Giocare in mezzo al campo: con una velocità di palla lenta, è anch’esso un ottimo modo per creare spazi aperti per il colpo successivo. È infatti consigliato giocare il colpo successivo verso l’angolo scoperto dal giocatore che ha recuperato la palla in centro. Fate attenzione a giocare al centro a velocità media-alta, perché un rimbalzo troppo alto e facile da leggere aiuterà l’avversario a effettuare un colpo dall’alto verso il basso.

LA POSIZIONE IN CAMPO

Posizionarsi correttamente in campo è indispensabile. Essere nel posto giusto al momento giusto vi permette di mantenere alta la pressione sugli avversari quando siete in attacco e di aumentare la vostra capacità difensiva quando siete sotto assedio.

Analizzando le tre situazioni di gioco, le posizioni corrette sono:

• Situazione di attacco: nella maggioranza dei casi, quando siete in posizione a rete. Sembra banale, ma una regola d’oro da ricordare è quella di modificare la vostra posizione a rete in base alla direzione che avete deciso di dare al vostro colpo. Esempio: se il vostro compagno che gioca a destra effettua una bandeja incrociata verso l’angolo di sinistra, dovrete entrambi muovervi verso sinistra per coprire la giocata del giocatore in difesa. Il centro deve essere coperto dal vostro compagno, mentre voi coprirete il lungolinea. Lo stesso movimento, ma verso destra, va fatto quando il gioco si sposta verso destra. Quindi, dovete spostarvi in coppia come se foste legati da una corda, verso destra, centro e sinistra in base alla direzione del vostro colpo. Migliore sarà la qualità del vostro colpo, inferiori saranno le possibilità di difesa dell’avversario che effettuerà un errore, oppure vi concederà un colpo facile per infierire ulteriore pressione. Questa posizione in campo vi aiuterà anche a risolvere il dilemma “di chi è la palla in centro”, in quanto sarà chiaro che il giocatore in posizione più centrale avrà la “precedenza” sulla palla direziona in centro. Non è quindi vero che la palla in centro è sempre di chi ha il diritto! Evitare di spostare il gioco da destra a sinistra o viceversa, giocando un colpo troppo semplice da difendere. Non avrete tempo di spostarvi nella posizione corretta e subirete un contrattacco o peggio, un passante.

• Situazione di difesa: di solito, quando siete in posizione di fondo campo. Una buona posizione è individuabile posizionandosi dietro la linea del servizio, equidistante dal vetro laterale e posteriore. Anche in questo caso, la posizione non è statica, ma varia in base a dove stanno giocando gli avversari. Quando il gioco è verso il vostro compagno, dovete avvicinarvi leggermente al centro del campo così da aiutare il vostro compagno al centro. Inoltre, quando alzate la palla in cerca di un pallonetto o semplicemente per prendere un po’ di tempo, è opportuno fare un passo avanti mentre la palla è in aria e posizionarsi più vicino alla linea del servizio. Da questa posizione, in base al colpo effettuato dall’avversario, potrete recuperare sia i colpi più lenti (indietreggiando) che quelli più potenti (continuando ad andare avanti e aspettando il rimbalzo alla parete di fondo). Rimanere troppo attaccati al vetro di fondo è spesso sconveniente perché in caso di colpi veloci potete solo anticipare la palla, avendo poco controllo e senza poter utilizzare il rimbalzo al vetro di fondo che vi da più tempo. Dalla posizione di fondo campo bisogna imparare a leggere la traiettoria della palla così da muoversi in anticipo e poter effettuare colpi di insidiosi, pallonetti più precisi e chiquite perfette.

ANDREA FIERRO

Sono nato e cresciuto sui campi da tennis a Milano, grazie alla passione di mio padre per questo sport, ed è diventata la mia professione ufficiale dal 2005. Ho maturato molte esperienze all’estero (USA, UK, Spagna) lavorando anche nella prestigiosa Academia Sanchez-Casal di Barcellona. Proprio qui ho iniziato a giocare a padel per divertimento, senza sapere che da lì a pochi anni sarebbe diventata la mia professione una volta tornato in Italia. Sono Maestro Nazionale di padel della FITP e lavoro per la Spector Padel House presso il centro di Milano Barona. Per SPH ricopro anche la posizione di coach manager.

16 VISTO DAL COACH
"Il padel è uno sport strategico nel quale bisogna eseguire molti colpi di qualità per crearsi la situazione di vantaggio e poter mettere in difficoltà l’avversario fino a vincere il punto"
di Andrea Fierro
1. “COME FACCIO A CHIUDERE IL PUNTO”

Questa seconda frequentissima richiesta è spesso una conseguenza della prima. Facendo fatica a chiudere il punto, infatti, si cerca la soluzione cercando di effettuare questi due colpi, di solito nel momento e con la tecnica non corretta. Entrambi vanno eseguiti in una specifica situazione durante lo scambio e non bisogna abusarne fino a quando non si è acquisita una tecnica di esecuzione perfetta, altrimenti è più probabile perdere il punto che vincerlo.

IL POR-TRES (PER GIOCATORI DESTRORSI)

Letteralmente “per tre”, è ogni volta che riusciamo a far uscire la palla da sopra la parete laterale, nello spazio dove misura appunto tre metri. È tra i colpi più spettacolari del padel e richiede molta tecnica e, a livello alto, anche molta forza per evitare che gli avversari escano a recuperare la palla all’esterno. Imparare questo colpo richiede ottima coordinazione e timing perché il punto d’impatto con la palla è leggermente dietro la testa, la schiena deve inarcarsi (tipo arco) per rilasciare la forza in avanti e verso l’alto con gli addominali, per creare l’effetto in top spin che agevola l’uscita della palla verso l’alto dopo l’impatto con il vetro di fondo. L’impugnatura deve essere continental, oppure eastern di rovescio. È consigliato imparare la tecnica per gradi, iniziando a capire prima la meccanica dello smash colpendo la palla da sopra la testa con l’impugnatura corretta contro il proprio vetro di fondo e continuare a mantenerla in gioco. All’inizio, colpirete la palla auto-lanciata e forse un paio in più senza dover correre a destra e sinistra. Assimilato un buon controllo e timing, potete provare a effettuare due palleggi di controllo e direzionare la palla verso destra al terzo colpo per cercare l’angolazione per farla uscire dopo il rimbalzo al vetro di fondo. Per aumentare l’angolo di “uscita” dovrete

pian piano impattare la palla più a sinistra, leggermente dietro alla testa. Da qui, scaricando con gli addominali e muovendo il polso verso l’alto e avanti, otterrete l’effetto in top spin. Durante la partita, il por-tres va effettuato quindi quando avrete il tempo di posizionarvi correttamente rispetto alla palla, caricare e scaricare il colpo. Quando ricevete una palla troppo sulla vostra destra, è consigliato effettuare una bandeja o una vibora.

IL POR-CUATRO

Letteralmente “per quattro”, si ottiene schiacciando abbastanza la palla da farla uscire da sopra la parete di fondo, che misura quattro metri. È un colpo meno spettacolare del por-tres, ma è definitivo dal punto di vista del gioco, in quanto gli avversari non possono rimettere in gioco la palla. Dal punto di vista tecnico, è un colpo più semplice del por-tres perché basta “solo” schiacciare la palla con abbastanza forza, senza effetti o rimbalzi su pareti. Anche in questo caso consiglierei di familiarizzare con lo smash cercando di effettuare un palleggio controllato contro la parete di fondo, come per il por-tres. Successivamente, al terzo colpo, cercate di impattare la palla alta (ma non troppo) davanti al corpo cercando di schiacciarla più vicina a coi, aiutandovi con il polso, per farla uscire dalla parete di fondo. Durante la partita, il por-cuatro va effettuato solo quando abbiamo messo in difficoltà l’avversario e ci aspettiamo che dia una traiettoria alla palla non troppo alta. Dovrete posizionarvi vicini alla rete, più avanti rispetto alla posizione standard, e schiacciare la palla vicino alla rete dando un colpo di frusta con il polso. Se starete troppo lontani dalla rete, non avrete abbastanza angolo per schiacciare abbastanza la palla. D’altra parte, quando vi avvicinerete alla rete, a livello di gioco alto, saranno in grado di superarvi con un pallonetto rapido.

È una richiesta meno frequente delle tre perché non prevende la conquista del punto, ma spesso è la base di partenza per vincere. L’unico modo per imparare a difendere bene è colpire più palle possibili dalla posizione di fondo campo senza avere fretta di conquistare la rete. L’esercizio che preferisco in assoluto per migliorare la difesa è quello di posizionare due giocatori a rete e un giocatore a fondo campo. Nella prima fase dell’esercizio, i giocatori a rete non devono mettere troppa pressione all'altro giocatore che deve invece evitare l’errore e direzionare la palla due volte per ciascun giocatore. L’esercizio da lì si può sviluppare aumentando il ritmo e la velocità o rendendolo competitivo dopo un certo numero di scambi in palleggio. L’obbiettivo del giocatore di fondo è quello di non sbagliare mai, recuperare tutto e imparare a leggere i rimbalzi ai vetri. Mentre difendete, dovete stare attenti alla vostra posizione, a stare bassi sulle gambe ed evitare movimenti troppo ampi. Il giocatore di padel completo ha a disposizione molte risorse, sia in fase di attacco sia di difesa, e non si limita a un colpo speciale. Un’ultima analisi statistica effettuata durante il Master WPT di Abu Dhabi dimostra che un colpo su quattro è stato un pallonetto (fonte FITP), non un por-tres. Ricordatevi che più si alza il livello di gioco, più la qualità (e quantità) dei vostri colpi sarà determinante per mettere in difficoltà gli avversari per creare spazi. È per questo motivo che sconsiglio di fare partite con avversari troppo più forti che non riuscite a mettere in difficoltà perché vi lasceranno solo un senso di frustrazione addosso. Bisogna avere la pazienza e di costruirsi bene il punto. Una volta acquisita abbastanza esperienza, si può arricchire la tattica di base con colpi più veloci, smash, palle corte, effetti e altro ancora.

E voi, invece, cosa chiedete principalmente al vostro coach? Fatemelo sapere, scrivetemi su Instagram: andrea.fierro.coach

17 VISTO DAL COACH
2. “INSEGNAMI A EFFETTUARE IL POR-TRES/CUATRO” 3. "VOGLIO IMPARARE A DIFENDERE BENE”

IL PADEL APPRODA ANCHE IN SVIZZERA

In Canton Ticino apre il centro più grande dedicato alle discipline di racchetta, la GoAcademy. Una struttura che ha scelto eccellenze italiane come Ecover per creare un mondo migliore per le generazioni future, partendo dallo sport e arrivando all’ambiente con attenzione quotidiana di Sara Canali

Anche la Svizzera si apre al padel. Ad Agno, a pochi chilometri da Lugano, sorge il più grande centro dedicato agli sport di racchetta che promette di diventare un punto di aggregazione per il territorio, dove tutti i ragazzi appassionati di queste discipline potranno trovare il loro posto per crescere tecnicamente e divertirsi costruendo un modello educativo basato su sport ed ambiente per le generazione future. La GoAcademy è una struttura innovativa nata dalla volontà di un investitore privato e che si estende su una superficie di 10.000 metri quadri su cui sono stati edificati otto campi da padel indoor di cui sette doppi e uno singolo tutti di Italian Padel (tra cui ben quattro su cui giocare a Ghost Padel e due convertibili per la pallavolo) e quattro campi da tennis sviluppati da GreenSet sul modello degli Australian Open. Per coprire i terreni di gioco, il centro ticinese ha scelto Ecover che, con le sue coperture di altissima qualità, ha fornito tre diverse strutture: due che coprono, ognuna, quattro campi da padel e un'altra molto grande per tutti i terreni verdi del tennis. “In Svizzera, per quanto riguarda il padel, siamo ancora agli albori”, dice Matteo Borromini, direttore del centro. “Attualmente ci sono pochi campi. Per esempio, nella zona di Lugano e basso mendrisiotto abbiamo un solo concorrente con tre terreni di gioco e noi ci apprestiamo a diventare la più grande struttura del Canton Ticino. Abbiamo scelto Ecover per il suo essere leader del settore e perché le loro coperture sono in linea con quella che è la nostra idea di sostenibilità e

responsabilità ambientale. Le loro strutture infatti hanno una tripla membrana in PVC a intercapedine d’aria insufflata che fa una sorta di effetto cuscinetto, che evita dunque la dispersione del calore rendendo la struttura ottimale dal punto di vista del risparmio energetico”. Questo è uno dei punti cardini del centro che si è posto l'obiettivo di raggiungere il maggior efficientamento energetico. Inoltre, l'installazione di pannelli fotovoltaici garantirà la soddisfazione energetica della struttura e, insieme, l'immissione nella rete pubblica di energia così da ridurre la produzione di CO2. “Crediamo molto nel rispetto del luogo che ci ospita, per questo puntiamo tantissimo su questo aspetto”, continua il direttore. “Vogliamo proporre una user experience sostenibile e digitalizzata con sistemi di riciclo della plastica nonché delle stesse palline da tennis/padel usate, fino a sistemi di prenotazione e pagamento completamente digitalizzati tramite l’utilizzo dell’app Playtomic, leader a livello europeo”.

L'apertura vera e propria avverrà a marzo 2024, mentre per ora GoAcademy è ancora in fase di testing. “Il club non finisce qui, siamo in una fase di testing in cui stiamo facendo provare i campi. In una struttura prefabbricata esterna, avremo una palestra con servizi di nicchia, spazio per yoga e pilates, un ristorante, un pro shop e una clinica medica che sarà in gestione ad Ars Medica”. Al momento l'offerta agonistica prevede un'accademia per il tennis e un centro di crescita per il padel.

Nel mercato Italiano, Ecover è una garanzia. Con la sua esperienza che si basa sulla copertura di circa 600 campi in tutta la penisola, l’azienda di Pescara si attesta come leader del settore e la sua reputazione cresce anche all’estero. Un esempio è proprio legato alla scelta da parte del centro di Agno di affidarsi agli ingegneri della realtà italiana per dare vita al più grande centro del Canton Ticino. “In Svizzera il padel si sta affacciando proprio ora”, dice Leonardo Ravizzini, responsabile commerciale di Ecover. “Pensare a un centro con otto campi coperti da tensostruttura rappresenta davvero una novità e per noi un ottimo biglietto da visita. Ovviamente abbiamo dovuto confrontarci con la diversa legislatura in termini sia costruttivi che di requisiti di gestione energetica che qui sono diversi rispetto all’Italia. La grande novità infatti sta nella soluzione a triplo telo e nei pannelli che abbiamo

trovato e adattato per rispondere ai parametri di performance energetica”. Il K termico misura la dispersione del calore all’interno di una struttura: più il numero è alto, meno sarà performante. Un triplo telo si attesta a 1,8 di K termico, rispetto al 4 K dei normali teli. “Altra particolarità è che il cantiere, grazie anche all’abilità del direttore dei lavori svizzero, architetto Zago, è partito alla fine di gennaio ed è risultato pronto già alla fine di luglio. Questo è indicativo di quanto le tensostrutture siano di veloce realizzazione”. Anche in Svizzera, dunque, la scelta di partner tecnici italiani è sinonimo di come le nostre aziende siano punto di riferimento del settore. “Ci contattano perché, avendo maturato un’esperienza di 5/6 anni nel settore, svolgiamo un servizio di consulenza completa, con soluzioni studiate e personalizzate sulle esigenze di ogni cliente. Questo è sicuramente uno dei nostri punti di forza”.

18 FOCUS SERVIZI
Ecover srl - +39 0852012216 - commerciale@ecoversrl.com - ecoversrl.com
SOLUZIONI SU MISURA
Sopra: Matteo Borromini, direttore di GoAcademy. Sotto: Leonardo Ravizzini, responsabile commerciale di Ecover

LITTLE BY LITTLE BECOMES A LOT.

THE GREAT THING ABOUT PADEL IS, IT NOT ONLY IMPROVES PHYSICAL AND MENTAL SKILLS IT’S ALSO GREAT FUN. IT’S ONE OF THE MOST ACCESSIBLE SPORTS ON THE PLANET, ANYONE CAN PLAY. IF YOU WANT A SPORT YOU CAN REALLY PROGRESS IN, GRAB A RACQUET. IT’S YOUR GAME!

HEAD PRO PLAYERS MAY PLAY WITH DIFFERENT RACQUETS FROM THE MODEL SHOWN. .COM/RS/STORIES SCAN HERE TO CHECK OUT OUR NEW CAMPAIGN.

IN CAMPO COME UN TOP PLAYER

Numerosi i campioni della scuderia Bullpadel: è anche grazie ai loro continui feedback che il marchio spagnolo è uno dei brand di riferimento del settore. Per il 2024 presenta la nuova collezione Pro-Line: racchette di livello avanzato con un ottimo mix tra potenza, controllo e possibilità di variare i colpi

VERTEX 04

Racchetta dalla forma a diamante per gio catori pro, con una superficie ruvida Top Spin. Il modello ha due novità nel telaio in fibra di carbonio al 100%: il sistema Cur vaktiv, per ottenere una trasmissione più uni forme delle sollecitazioni, e la tecnologia Air Power, evoluzione dell’Air React Channel, per of frire più resistenza. Il nucleo esterno è realizzato in Xtend Carbon 12K, quello interno in gomma MultiEva. Il sistema CustomWeight può modificare il bilanciamen to della racchetta in base alle esigenze di ciascuno e la tecnologia Vibradrive permette di assorbire le vibrazioni.

VERTEX 04 COMFORT

Racchetta dalla forma a diamante con te laio in fibra di carbonio al 100% che garan tisce massima potenza senza inficiare sul controllo, con una superficie ruvida Top Spin per decidere quali effetti imprimere alla pallina. Come per gli modelli Vertex, anche questo pre senta le tecnologie Curvaktiv e Air Power. Il nucleo esterno è realizzato in fibra ibrida Fibrix, mentre quello interno in gomma MultiEva.

Pala leggera a forma di diamante che pre senta caratteristiche simili alle altre della gamma Vertex, dal Curkaktiv per una mag giore rigidezza e assorbimento delle vibrazio ni all’Air Power per una maggiore resistenza nel tempo. Il piatto è in fibra ibrida Fibrix, il nucleo è in MultiEva con gomma di due diverse densità, mentre il telaio è in fibra di carbonio al 100%.

VERTEX 04 HYBRID

Pala dalla forma ibrida con telaio in fibra di carbonio al 100% in grado di offrire massimo controllo dei colpi, progettata per giocatori di livello avanzato. Anche questo modello è caratterizzato da una superficie ru vida Top Spin e dispone delle tecnologie Cur vaktiv e Air Power. Il nucleo esterno è realizzato in carbonio Xtend Carbon 12K, mentre quello interno in gomma MultiEva. Dispone del grip Hesacore e del sistema CustomWeight che consente di modificare il bilanciamento della racchetta in base alle esigenze di ciascun giocatore.

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VERTEX 04 W
LINEA DEL MESE
Delfi Brea, argentina nata a Buenos Aires nel 1999, gioca insieme a Bea Gonzalez, con cui ha vinto il P1 di Madrid nel 2023. È settima sia nel ranking WPT sia in quello FIP L’argentino Martin Di Nenno, classe 1997, è uno dei più forti e apprezzati del momento. Gioca in coppia con il connazionale Franco Stupaczuk. È terzo nel ranking WPT e quarto nella classifica FIP

HACK 03

Pala a forma di diamante in grado di offrire la massima potenza e prestazio ni elevate senza perdita di controllo. È progettata per giocatori professionisti o di livello avanzato e incorpora l'innovativo sistema Air React Channel, che consiste in un telaio aerodinamico, con una struttura allo stesso tempo solida, agile e leggera. Il nucleo esterno è costituito dal carbonio combi nato Tricarbon, mentre quello interno dalla nuova gomma MultiEva. Dispone di un sistema Vibradrive per l'assorbimento delle vibrazioni e della tecnologia Adaptia. Inoltre, è equipaggiata con l'innovativa impu gnatura Hesacore, che riduce lo sforzo, le sollecitazio ni e la probabilità di infortuni. Il telaio CarbonTube è al 100% in fibra di carbonio.

HACK 03 COMFORT

Questa racchetta a forma di diamante in corpora il sistema Air React Channel ed è dotata di un nucleo esterno composto da fibra ibrida Fibrix, mentre quello interno è composto dalla gomma MultiEva. Il tela io è realizzato al 100% in carbonio. La prote zione sul telaio Metalshield e il CustomWeight permettono di modificare il bilanciamento della racchetta in base alle esigenze di ogni utilizzatore. Per l’assorbimento delle vibrazioni, Bullpadel utilizza Vi bradrive; il grip è Hesacore, per ridurre lo sforzo e la probabilità di lesioni.

HACK 03 HYBRID

Racchetta dalla forma ibrida nata per offri re massimo controllo e prestazioni elevate. Anche questo modello incorpora l'innova tivo sistema Air React Channel. Il nucleo esterno è costituito dal nuovo carbonio combinato Tricarbon, mentre quello interno dalla gomma MultiEva. Il telaio CarbonTube è al 100% in fibra di carbonio. La superficie ruvida

3D Grain è progettata per conferire maggiore spin e controllo ai colpi. Anche la Hybrid dispone di un sistema Vibradrive per l'assorbimento delle vibrazioni e della tecnologia Adaptia. Inoltre, è equipaggiata con l'in novativa impugnatura Hesacore, che riduce lo sforzo, le sollecitazioni e la probabilità di infortuni.

NEURON

La nuova Neuron, con telaio CarbonTube al 100% in fibra di carbonio, è una rac chetta dalla forma ibrida, progettata per offrire grande facilità per accelerare il gio co durante gli scambi. Incorpora due nuo vi concetti nel telaio, il Neuron Heart, con un ponte trasversale che fornisce stabilità e il profilo laterale Wave, che dissipa le vibrazioni e riduce la flessione della pala al momento dei col pi. Il nucleo esterno è composto da carbonio Xtend Carbon 3K, mentre quello interno dalla nuova gomma MultiEva. Anche questo modello dispone del sistema Vibradrive e del grip Hesacore, che riduce lo sforzo e la probabilità di infortuni.

FLOW WOMAN

Racchetta leggera con telaio al 100% in fibra di carbonio a forma di diamante, pro gettata per giocatrici di livello avanzato. Il nucleo esterno è costituito da fibra ibrida Fi brix e una finitura a grana 3D ruvida per dare il giusto effetto ai colpi, mentre quello interno è costituito dal nuovo MultiEva. Inoltre, dispone di un sistema Vibradrive per assorbire al meglio le vi brazioni. Come peculiarità, la pala "reagisce" ai raggi UV, mostrando effetti e grafica grazie a una colorazione fotosensibile.

ELITE W 24

La racchetta scelta da Gemma Triay pre senta un nucleo esterno realizzato in car bonio 3K e uno interno in gomma Mul tiEva. Lo stampo a forma di lacrima nasce per sviluppare tutto il potenziale del gioco offensivo, ma con un bilanciamento medio per controllare la potenza. Bullpadel ha introdot to dei bordi nella parte superiore della pala con l'intenzione di assorbire le sollecitazioni che possono verificarsi a ogni colpo. Anche questa pala è dotata del sistema Vibradrive, un elastomero che corre lungo l'im pugnatura, che permette di assorbire le vibrazioni fasti diose e della tecnologia Air React Channel.

bullpadel.com

21 LINEA DEL MESE

VIENTO VA VELOCE

Il marchio si è fin da subito distinto nel mercato padel per la sua anima decisamente lifestyle, oltre a soluzioni stilistiche ricercate e d’impatto, come il bianco per le racchette. Tra i progetti in rampa di lancio la linea di abbigliamento tecnica, nuovi modelli di pale a completamento della gamma, un look sempre più total e partnership con top player

Se dovessimo considerare l’età relativamente giovane del settore padel, soprattutto in alcuni Paesi tra i quali l’Italia, potremmo pensare che ci sia ampio margine e grandi opportunità per i nuovi marchi che si affacciano sul mercato. Vero solo in parte. Perché, in realtà, esistono già tanti (forse troppi) brand, a fronte di numeri certo interessanti e in crescita ma non ancora così di massa da giustificare un simile affollamento. E se in Spagna sono censiti oltre 200 aziende che producono o distribuiscono racchette e i “big” del settore (in particolare quelli di derivazione tennis) si dividono il grosso della fetta e presidiano in modo importante anche negozi, centri e canali di comunicazione, è chiaro che gli spazi per un nuovo brand non sono così ampi e agevoli. A meno di differenziarsi e distinguersi. Dobbiamo ammettere

L'intervista

Davide Colla FOUNDER

Davide, prima di parlare di Viento, facciamo un passo indietro. Sappiamo che alle spalle avete già tanta esperienza nel mondo della moda e come creativi. Esatto, questo grazie alla nostra agenzia 150UP fondata nel 2013. Siamo specializzati in strategia, design e contenuti, mirando a dare forma alle vision e mission dei brand attraverso l'arte e la tecnologia. Collaboriamo tra gli altri con marchi internazionali del settore moda, design e food come Alessi, Loro Piana, Armani, Amazon. Un background per Viento che quindi possiamo definire fashion oriented, elemento ben visibile anche nell’ultimo shooting per la campagna di comunicazione della nuova collezione che abbiamo realizzato a San Benedetto del Tronto (si vedano gli scatti a pagina 24, ndr), dove è chiaro quanto il marchio non sia focalizzato solo allo sport, ma quanto sia importante all’interno del business aziendale tutta la parte legata al lifestyle, con una serie di prodotti traversali e materiali di grande qualità.

Quali sono stati i passaggi che vi hanno spinto a creare Viento?

L’idea iniziale del nostro team in realtà era di entrare nel mondo del padel con un sito online multi marca dove un utente aveva la possibilità di testare le racchette prima di acquistarle. Ci è sembrato però un format un po' limitante e troppo contenuto. Dato che ci occupavamo tramite 150UP già di comunicazione legata ad altri brand, abbiamo quindi deciso di sviluppare e di lanciare nel marzo 2021 un nuovo marchio tutto nostro, sotto la spinta di un gruppo di lavoro inizialmente formato da me, mio papà Emanuele, Matteo Fraschina che si è sempre occupato della parte sales e del coach Vinicius Trevisan.

Quale è il significato del nome e del logo scelto per il brand?

Quando stavamo disegnando la prima pala, nella progettazione dell’Air Flow System ci siamo ispirati al mondo della velocità, dell’aeronautica e della cor-

che Viento lo ha fatto fin da subito in più direzioni: quella stilistico-cromatica, con la scelta del bianco per i sui primi due modelli di racchette e una palette colori al contempo rétro ma dal gusto moderno. Quella dell’immagine e dello stile dei capi di abbigliamento. Volutamente più lifestyle che tecnici (la linea performance arriva ora dopo due anni dal lancio del brand, come vi diremo in seguito). I richiami al mondo della velocità, dal nome del brand a quello dei modelli di racchette (Huracan e Tornado per i primi due lanci, Maestral e Ghibli per quelli in uscita). Un’accurata ricerca estetica e una generale cura nel design e nei dettagli non così comune a molti altri marchi di padel. A cominciare dal logo, minimale e iconico. Di questo e di molto altro abbiamo parlato con Davide Colla, uno dei quattro founder del brand.

"Nella scelta del logo abbiamo pensato alle braccia alzate da un atleta al momento di una vittoria"

sa. Tutti elementi che riconducevano in un certo qual modo alle “gallerie del vento”. Cercavamo un termine breve, d’impatto, veloce e memorabile. Da lì la scelta di utilizzare una parola spagnola come “Viento”. Scegliere il nome è sempre difficile e strano. Ritengo ci sia uno step importante, a un certo punto nella vita di un naming, che si slega dal significato vero e proprio e diventa un brand. Nella scelta del logo abbiamo pensato alle braccia alzate da un atleta al momento di una vittoria. Mi piace pensare che quando si gioca una partita si percepisca una specie di brezza (o di Viento appunto) che accarezza l’appassionato soprattutto... quando vince. Siamo molto soddisfatti sia del nome e del logo.

Parliamo del rapporto con Vinicius Trevisan. Come vi siete conosciuti e che ruolo ha avuto nello sviluppo di Viento?

Vinicius era il maestro di tennis di mio papà Emanuele all’Aspria Harbour Club di Milano e anche io avevo fatto qualche lezione. Quando Vinicius ha iniziato con il padel abbiamo provato con lui e abbiamo deciso di intraprendere questa sfida fianco a fianco, sviluppando il brand insieme. Il ruolo di Vinicius con i suoi feedback nello sviluppo dei prodotti è per noi fondamentale. Ha avuto un peso importante anche nella scelta dei colori dei modelli per differenziarsi dal resto dei competitor. Il fatto di presentarci sul mercato con una pala bianca per contraddistinguerci un po' dagli altri è stato un po' una sorpresa nel settore. Da lì però abbiamo visto che anche altri marchi hanno seguito la strada. Oggi purtroppo alcune realtà sviluppano racchette che possono essere sfruttate nel modo corretto solo dai grandi atleti. Per un utente che si approccia al padel, c’è il rischio di acquistare un modello troppo rigido con il timore di infortunarsi. Le prime due racchette Viento (Huracan e Tornado) sono stati prodotti incredibili, maneggevoli, confortevoli e con una buona uscita di palla. Abbiamo customizzato tutto all’interno

22 COVER STORY
di Benedetto Sironi e Davide L. Bertagna

delle nostre pale: forma, carbonio, gomma. Per questo è importante per noi sviluppare i prodotti con i feedback di un atleta: la sensibilità di Vinicius nella scelta dei materiali è per noi indispensabile.

Come avviene lo sviluppo di un prodotto? E a chi è rivolta la vostra gamma di racchette? Dopo il primo momento che definiamo “ispirazione”, segue la fase di design con la prototipazione in 3D. Da lì passiamo i progetti in Cina per lo stampo e il passaggio conclusivo è il periodo test con Vinicius dove vengono combinati vari materiali. Questo è il rally che utilizziamo nella produzione di qualsiasi prodotto. Attualmente abbiamo in gamma la Huracan e la Tornado che sono pensate per un target di livello medio-alto. La Tornado è molto maneggevole, con un impatto confortevole e un’uscita di palla decisamente buona, mentre la Huracan è caratterizzata da un punto dolce molto ampio, con ottime qualità nel gioco al volo a rete. Con entrambe si ha la possibilità di dare tanto spin ai colpi. L’idea era quella di sviluppare pale che andassero incontro alle esigenze di tutti. A ottobre ne lanceremo altre due: la Ghibli e la Maestral. La Ghibli ha un impatto molto duro ed è pensata per eseguire colpi veloci e potenti ed è perfetta per chi ha giocato tanti anni a tennis. La Maestral, come sensibilità, si posiziona tra la Tornado e la Ghibli.

Avete un programma di sponsorizzazione di atleti nei prossimi mesi sia a livello italiano sia internazionale?

Da quando ci siamo lanciati sul mercato, abbiamo ricevuto sin da subito tante richieste e messaggi di diversi atleti o anche solo giocatori amatoriali che ci hanno chiesto di diventare ambassador. Questo per noi è stato sorprendente. Ho chiesto a Vinicius di filtrare e decidere quali atleti far entrare nella famiglia Viento: oggi abbiamo come ambassador Jack Bartolini e Vinicius stesso. Stiamo puntando a sponsorizzare una giocatrice della Top 20 del WPT. Sono ragionamenti che tutti i marchi fanno perché l’atleta di alto livello ti permette, senza ombra di dubbio, di raggiungere uno step in più in termini di brand awareness e di posizionamento.

Quali sono i vostri mercati di riferimento? Con quanti negozi collaborate al momento in Italia?

L’obiettivo oggi è entrare in più mercati: attualmente abbiamo un distributore in Svezia, uno nei Paesi Bassi e guardiamo con grande attenzione il Canada. Stiamo cercando un global sales manager e siamo stati “travolti” di candidature. Questo testimonia ulteriormente la qualità e l’appetibilità del nostro brand. A livello italiano siamo presenti in circa 40 punti vendita. La parte retail è molto importante per noi per gestire al meglio i volumi di produzione: attualmente abbiamo un commerciale che si occupa del nord Italia e nei prossimi mesi vorremmo inserire nel team altre due figure per il centro e il sud Italia. Abbiamo avuto dei feedback positivi dai negozianti nonostante non sia un momento facile per il mercato, con tanto prodotto negli store che deve essere “smaltito”. Guardando però il trend di crescita delle strutture e dei praticanti, la prospettiva è comunque buona e ritengo sia solo un momento fisiologico per il nostro settore.

VINICIUS TREVISAN

Il brasiliano classe 1990 Vinicius Trevisan ha iniziato la sua carriera tennistica nella città di San Paolo e ha raggiunto importanti traguardi durante il suo percorso giovanile. Vinicius si è trasferito in Italia insieme alla sua famiglia più di 14 anni fa, dove ha continuato a giocare a tennis per alcuni anni. Successivamente ha iniziato a seguire dei corsi di formazione per diventare maestro nazionale in Italia. Sei anni fa ha provato per la prima volta il padel e da allora svolge regolarmente attività come giocatore e allenatore in Lombardia, in particolare presso l’Aspria Harbour Club di Milano, il Padel Club di Tolcinasco e il Kira Padel a Bergamo. Vinicius è maestro nazionale FIT padel e istruttore di 2º grado FIT tennis, oltre che co-owner di Viento e founder di Por Tres Padel, realtà che offre sevizi dedicati con l'idea principale di diffondere la disciplina sul territorio nazionale.

"Mi piace pensare che quando si gioca una partita si percepisca una specie di brezza (o di Viento appunto) che accarezza l’appassionato soprattutto... quando vince"

Che ruolo ricopre il lifestyle all’interno della vostra azienda?

Per Viento la parte lifestyle ricopre un ruolo fondamentale e ci permette di distinguerci dal resto dei competitor nel mondo padel. Avere una collezione che può essere utilizzata anche fuori dal campo ci permette di diversificare il nostro business. Abbiamo disegnato nel minimo dettaglio i prodotti con gli stessi fornitori di marchi come Off-White e Pangaia. Usciremo a ottobre con la nuova linea “Sport” e avremo un nuovo upgrade lifestyle (con articoli come un bomber e un k-way) nella SS 24 Abbiamo osservato che anche altre discipline stanno guardando con attenzione allo streetwear. Per fare un esempio nel calcio, la terza maglia di una squadra è oggi al 100% fashion. È sempre più visibile questa commistione tra sport e moda e noi vogliamo seguire questa strada. Inoltre, a livello amatoriale, nel 2024 ci piacerebbe presentare una linea di racchettoni da legno e costumi. Vogliamo essere percepiti dai consumatori come un lifestyle brand a 360 gradi.

Cosa ci possiamo aspettare per il futuro da Viento?

Nei prossimi cinque anni vogliamo allinearci ai migliori marchi del mondo padel, cercando di essere sempre più una realtà trasversale che sappia spaziare dallo sport al fashion. Ciò che consideriamo fondamentale è non perdere il nostro focus tecnico. Vogliamo mantenere uno standard altissimo per quello che riguarda le nostre pale in termini di tecnologia e design. Inoltre, mi piacerebbe avere una squadra, un’academy dove far crescere delle giovani promesse e una sede con showroom e un paio di campi. Ritengo che questi tre elementi ci permetteranno di fare il salto di qualità definitivo.

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Da sinistra Davide Colla, Vinicius Trevisan, Emanuele Colla e Matteo Fraschina

LO SHOOTING DELLA NUOVA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE FIRMATA VIENTO

Liberi dagli schemi, trascinati dalla passione e dalla voglia di divertimento, quando si segue il vento del cambiamento, questo non può che portare a liberare il proprio vero io. La campagna di comunicazione “Find your Viento” è stata scattata a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. L’obiettivo del marchio è essere percepiti come un lifestyle brand a 360 gradi. Dietro persone apparentemente comuni, che conducono vite normali, si possono nascondere personalità dirompenti che rivoluzionano la propria quotidianità spinti da una forte e irrefrenabile passione… per il padel.

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CENTRO SPORTIVO HAPPINESS: LU SOLE, LU MARE E LU PADEL

A Nardò, nel cuore del Salento leccese, siamo andati alla scoperta dell’avventura imprenditoriale di due famiglie che hanno fatto dello sviluppo dell’attività sportiva di base la propria missione

La gigantesca struttura sorprende comparendo all’improvviso a spezzare l’orizzonte, imponente sotto l’azzurro abbagliante del cielo salentino, come un’astronave atterrata per caso in mezzo agli ulivi. Al suo interno, il padel è cresciuto sino a diventare il motore trainante di un circolo polivalente che si erge a punto di riferimento per un'intera comunità, in un territorio dal carattere unico. Il Centro Happiness è l’esempio di come nel tempo una progettazione mirata e

L'intervista

Sergio Volturo

Quando nasce il centro?

Le famiglie dei soci proprietari della struttura, Volturo e Russo, sono da sempre coinvolte in ambito sportivo. Io sono stato un calciatore professionista, così come il figlio del mio socio e cognato Flavio, che è arrivato fino in serie A, e mia moglie gestiva un centro fitness. Già quando giocavo avvertivo la necessità di pensare al nostro futuro e, mentre mi laureavo all’Isef, immaginavo la mia vita continuare in quest’ambito. Il centro sorge quindi nel 2012 con una iniziale vocazione esclusivamente calcistica. Il successo ci ha premiato immediatamente e quasi subito abbia mo implementato la nostra offerta con i campi da beach volley e da street basket.

In che momento il padel si affaccia nelle vostre vite e quando avete capito che sarebbe diventato lo sport trainante del vostro centro?

Nel 2019 ho intuito, tra i primi nella zona, le potenzialità di questo sport e ho allestito un campo che, tuttavia, è diventato l’attrazione principale del centro solo al sopraggiungere del periodo pandemico. In quel momento difficilissimo, quando gli sport di squadra erano preclusi, ci siamo aggrappati al padel come a una vera ancora di salvezza. In pochissimo tempo le richieste sono aumentate a dismisura e ben presto l’iniziale curiosità degli avventori è stata sostituita da quella smania che ha interessato tutto il Paese. Pur nelle difficoltà, anche economiche, di quel periodo, abbiamo deciso di programmare un importante investimento con l’aggiunta di altri tre campi, dotati in seguito di una copertura a volta unica. Scelta rivelatasi fondamentale, anche perché con il ritorno alla normalità abbiamo poi assistito a un contemporaneo –e, confesso, inaspettato – calo di interesse verso le altre attività sportive, calcio in primis.

oculata possa costituire un valido modello di crescita sostenibile, su cui si innestano iniziative di marketing semplici ma efficaci, e in cui il fattore umano riveste ancora un ruolo imprescindibile e irrinunciabile. Ci racconta la sua storia il club manager Sergio Volturo, imprenditore sportivo con lo sguardo sempre rivolto al futuro, e i piedi ben piantati in una realtà locale in espansione ma che conserva ampi margini di crescita.

Oggi che peso riveste questa componente?

La porzione dedicata al padel è oggi il cuore pulsante dell’intero centro sportivo di complessivi 25.000 mq. La copertura dei campi ha innegabilmente dato un boost all’attività, considerato che per caratteristiche del territorio – mi riferisco al sole, ma anche al vento pressoché costante – la possibilità di giocare indoor ci ha consentito la piena occupazione durante tutto l’anno e in tutte le fasce orarie, senza subire flessioni stagionali. L’inserimento della scuola – una delle pochissime realtà salentine riconosciute dalla Federazione – e la presenza di tre maestri, sono la nostra risposta a una richiesta che continua a essere altissima e che spesso sfiora l’overbooking. Ormai anche i bambini frequentano i nostri corsi e ogni anno raddoppiamo le iscrizioni della stagione precedente.

Il padel è quindi una proposta che, benché privilegiata, si colloca in un contesto polivalente che comprende calcio, beach volley e persino mountainbike, anche nella declinazione “pump track”. Si può parlare di interazione di utenze tra i vari sport?

Premesso che qui tutte le discipline hanno pari dignità, noi per scelta siamo rimasti una realtà polisportiva in cui il padel non ha sottratto spazio o risorse agli altri sport, ma vi si è affiancato sino a diventare l’attività primaria del centro. Detto questo, la disciplina ha innegabilmente beneficiato non solo di un travaso di praticanti del pallone, ma ha conquistato ad esempio i familiari dei nostri piccoli calciatori, che sfruttano la durata dei loro allenamenti per giocare e prendere lezioni.

Happiness è solo una denominazione, o si traduce anche in un approccio gestionale? La scelta dell’insegna è stata travagliata perché cercavamo un nome che

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CENTRO DEL MESE

non solo ci identificasse, ma potesse trasmettere a tutti i frequentatori del centro lo spirito che anima questo luogo. La parola richiama il concetto di felicità perché chi giunge all’Happiness deve trascorrere del tempo – prima, durante e dopo l’attività sportiva – in maniera serena, ed è lo stesso sentimento che suscita in noi che lo ospitiamo. Nessun giocatore si deve sentire un numero. Da noi viene percepito – e, quindi, trattato – come un membro della nostra grande famiglia sportiva. Paradossalmente è capitato che qualcuno ci imputasse quasi un eccesso di “umanità” -per così dire- ma credo che la nostra attitudine manageriale sia sotto gli occhi di tutti, senza però mai far venir meno il senso dell’accoglienza che ci ispira. Siamo orgogliosi di offrire un caffè e di instaurare un rapporto umano con il cliente, che per noi viene prima di ogni modello di business.

Il colpo d’occhio sui campi pare confermare questa visione, considerato che la grande maggioranza dei presenti indossa le divise del centro. Spiegaci l’origine di questo fenomeno, non così usuale nei club che visitiamo. Accanto al nostro nome puoi notare che compare sempre un logo molto noto, la faccina che ride mutuata dal tipico emoticon. Questa accoppiata ha fatto sì che le nostre maglie siano riconoscibilissime, tanto è vero che si è attivato un simpatico meccanismo per cui riceviamo foto di loro avvistamenti in tutto il Salento e addirittura da altre regioni. Nell’arco di dieci anni abbiamo stampato più di diecimila maglie, suddivise tra i vari sport praticati all’Happiness e rinnovate con nuove grafiche a ogni stagione o in occasione di eventi speciali. Il risultato è che ora sono gli sponsor a cercarci -e non viceversa- perché garantiamo una visibilità enorme, dalle spiagge ai contesti più disparati, e i giocatori che indossano ovunque le nostre divise sono i loro primi promoter.

Quali sono dunque i vostri sponsor?

Non posso non citare i nomi di chi ci accompagna dagli esordi, come Nexperia di Giorgio D'Amore (che offre servizi di IT Managed Service), Tonio Filieri (agente di assicurazioni presso Groupama), Falconieri Tendaggi (nel settore del confezionamento e fornitura di biancheria per la casa) e, infine, Bollino Elettrodomestici. Sono tutte realtà locali ma per noi coltivare uno stretto legame con il territorio è motivo di grande vanto.

E i vostri fornitori e partner nel settore padel?

Da sempre Tennis Tecnica di Bari è il nostro main partner per tutta l’impiantistica. La struttura geodetica – che copre 1600 mq ed è alta quasi 15 metri – è prodotta da Sistemi Carabelli, società leader nel settore. Officine D’Amico, realtà brindisina, ha realizzato le gabbie, mentre i tappeti sono Mondo. Il materiale tecnico ci viene fornito da Royal Padel, azienda spagnola di nicchia ma di estrema qualità, con cui abbiamo un solido rapporto commerciale.

Siete un centro FITP: l’affiliazione federale viene percepita dalla vostra clientela come un valore aggiunto?

L’associazione alla federazione nazionale di riferimento - e parlo per tutti gli sport praticati all’Happiness, non solo il padel - è l’unico modello organizzativo che concepiamo e consideriamo valido per le nostre attività. Questo consente a chiunque desideri o anche solo sogni per sé un percorso agonistico a qualsiasi livello, di poterlo fare con serietà, partendo dalle scuole di avviamento e passando per i campionati federali, sino a raggiungere ogni potenziale traguardo sportivo. Consentimi però di sottolineare anche il ruolo di ASC Attività Sportive Confederate, un Ente di Promozione Sportiva rico-

IN BREVE

nosciuto dal CONI molto attivo nel nostro territorio, del cui supporto ci avvaliamo in ambito ludico per l’organizzazione di campus estivi, gare e tornei amatoriali, attività ricreative per bambini e iniziative per disabili.

Chi compone il vostro staff tecnico?

Ci vantiamo innanzitutto di essere uno tra i pochi centri in zona ad annoverare un maestro nazionale, Antonio Scala, tra i primi in Italia ad acquisire questo titolo. Non nego però che il metodo spagnolo abbia caratteristiche diverse dalla scuola italiana e quindi abbiamo deciso di affiancargli un istruttore di origine argentina con la massima qualifica FEP e vent’anni di esperienza d’insegnamento a Barcellona. Mi riferisco a Mauricio Alberto Gutierrez - lo zio di Cristian El Gordo Gutierrez (uno dei veterani a calcare i campi del WPT) - che, oltre a essere costantemente in campo perché subissato di richieste, si occupa anche della “MGP Es Tiempo de padel", società di servizi interamente dedicata al padel nell’organizzazione di eventi, clinic e tornei in tutta Italia. Completa lo staff dei maestri Simone Skoglund (nipote del famoso Lennart, calciatore svedese nell’Inter degli Anni ’50), già campione di beach tennis.

Quali i progetti nel mondo delle competizioni a squadre?

La squadra agonistica maschile, in cui milita anche mio figlio, ha vinto il campionato di Serie D alla prima partecipazione e giocherà la prossima serie C. In ambito amatoriale abbiamo team maschili e femminili che hanno disputato i tornei del circuito TPRA, ma la voglia di competere dei nostri clienti è così alta che la prossima stagione dovremo almeno raddoppiare le squadre iscritte per accontentare tutti.

Padel e Salento: negli ultimi tre anni si è assistito ad una grande diffusione e oggi anche i comuni di modesta dimensione hanno il loro campo. Su quali aspetti noti differenze con realtà territoriali già consolidate, anche all’interno di questa regione? Oggi a livello quantitativo domanda e offerta di campi hanno un rapporto più bilanciato, ma la gestione delle strutture, da un punto di vista tanto sportivo quanto manageriale, è spesso ai limiti dell’amatoriale. La stessa tecnologia –e mi riferisco, ad esempio, alle app di prenotazione campi – è quasi ignorata dalla maggior parte di giocatori e circoli. Noi abbiamo adottato Playtomic e lo riteniamo un validissimo strumento che ci coadiuva nell’organizzazione dell’attività, ma non riusciamo a sfruttarne appieno le potenzialità per una sorta di rifiuto aprioristico da parte dell’utenza. Mi duole constatare che in questo modo è anche più difficile intercettare il flusso dei turisti/giocatori che frequentano queste zone in estate e che resta una potenziale risorsa ancora a disposizione per una crescita dell’intero movimento salentino.

Concludendo mi piacerebbe sapere cosa vedi nel futuro dell’Happiness. La nostra indole è quella di non soffermarci mai su quanto a oggi realizzato, benché sia il frutto di un enorme sforzo personale ancor prima che imprenditoriale. Abbiamo adottato una politica di investimento necessariamente oculata, ma con uno sguardo costantemente rivolto ai programmi di prossimo sviluppo. Siamo già consapevoli della necessità di dover continuare a crescere nell’ambito padel, perché spesso fatichiamo ad assorbire la richiesta di ore e prestazioni connesse. Penso quindi a nuovi campi, altri maestri e spogliatoi dedicati. Farei un errore imperdonabile se sottovalutassi le sfide che si profilano all’orizzonte di tutti gli operatori, salentini e non, che vedranno nei servizi complementari al gioco il principale campo di battaglia.

Indirizzo

Via Penta 3, 73048, Nardò (LE)

Campi

4 campi padel indoor

2 campi di calcio a 8/9

3 campi di calcio a 5

4 campi da beach volley/tennis

Campo basket 3vs3

Pista da bike pump track

Servizi

Clubhouse

Spogliatoi

Ludoteca infantile

Area eventi

Parcheggio

Orari di apertura:

lunedì/venerdì 8:00-1:00; sabato/ domenica 7:00-21:00

facebook: happiness.centro.sportivo

instagram: @centro_sportivo_happiness

27 CENTRO DEL MESE
Centro Sportivo Happiness - gioventugranata@gmail.com - +39 392.3876898

IL PREMIER PADEL COMPLETA LA SUA RIVOLUZIONE

Dopo mesi di trattative, il fondo sovrano qatariota ha acquisito il World Padel Tour ponendo fine a un dualismo che non poteva durare a lungo. Un successo per la FIP di Luigi Carraro e per i giocatori, da sempre al centro del progetto di Daniele Pansardi

Era solo una questione di quando e non di se. In meno di due anni, il Premier Padel ha raggiunto il suo obiettivo di diventare l’unico grande circuito internazionale. La forza economico-politica congiunta di Qatar Sports Investments (QSI), Federazione Internazionale (FIP) e delle associazioni di giocatori e giocatrici ha messo alle strette il World Padel Tour, che si è visto costretto ad aprire delle trattative nel momento in cui ha compreso di non poter competere con la concorrenza. Il WPT ha dapprima provato a difendersi contrattaccando, avanzando cause legali contro i giocatori e il Premier Padel e portando la questione in tribunale, ricevendo tuttavia una sconfitta dopo l’altra: sia dalla PPA, con cui ha incrinato i rapporti con il passare dei mesi, sia davanti ai giudici della corte di Madrid, che a novembre hanno respinto le richieste del WPT di sospendere il Premier e di vietare ai giocatori di parteciparvi. Quella sentenza ha spento lo

spirito incendiario di Setpoint Events. Come si era già intuito nelle settimane precedenti, l’unica strada ormai percorribile era quella del Premier Padel come aggregatore di eventi e giocatori di livello internazionale. Del resto, mentre il WPT cercava di fermare un’onda inarrestabile, FIP e QSI stavano costruendo il tour insieme agli atleti mettendoli al centro come non era mai stato fatto in precedenza, e garantendo loro dei montepremi molto più alti. Il punto di non ritorno è probabilmente arrivato lo scorso 27 gennaio, quando i due circuiti hanno comunicato in maniera congiunta l’avvio di un dialogo per definire delle collaborazioni future. Sette mesi dopo il cerchio si è chiuso. Il Premier Padel ha completato la sua rivoluzione diventando l’unico attore protagonista, evitando inoltre la continuazione di un dualismo tra circuiti (e di ranking) che avrebbe creato alla lunga solo confusione e frustrazione per giocatori e giocatrici.

1 FEBBRAIO 2022 – La FIP e il QSI annunciano la nascita di un nuovo circuito professionistico regolamentato dalla Federazione, finanziato dal fondo sovrano qatariota e appoggiato dalla PPA.

28 MARZO 2022 – A Doha si gioca il primo torneo del Premier Padel, denominato Qatar Major e vinto da Paquito Navarro e Martín Di Nenno.

3 GIUGNO 2022 – Dopo mesi di scontri verbali, il WPT cita in giudizio il Premier Padel e i giocatori davanti a un Tribunale di Madrid per concorrenza sleale.

17 OTTOBRE 2022 – La PPA si rifiuta di discutere il rinnovo del contratto con il WPT fino a quando non verrà ritirata la causa legale contro i giocatori e il Premier Padel.

21 NOVEMBRE 2022 – Il WPT perde la causa al Tribunale di Madrid, che respinge la richiesta di sospendere il Premier Padel e vietare ai giocatori di parteciparvi.

28 SOTTO LA LENTE
LE TAPPE FONDAMENTALI L'Aconcagua Arena per il Mendoza Premier Padel

14 DICEMBRE 2022 – Dopo le pressioni denunciate dall’associazione maschile, anche la IPPA (l’organizzazione delle giocatrici) si schiera contro il WPT.

27 GENNAIO 2023 – Premier Padel e WPT annunciano in maniera congiunta l’inizio di un dialogo per instaurare delle collaborazioni future. È il primo passo verso una distensione dei rapporti.

27 MARZO 2023 – La FIP ufficializza l’ingresso delle donne nel Premier Padel a partire dal Major di Roma.

25 AGOSTO 2023 – La FIP formalizza l’acquisizione del World Padel Tour da parte del Premier Padel, che dal 2024 sarà l’unico circuito globale della disciplina. L’accordo vedrà anche la risoluzione delle controversie in sospeso fra le parti. Il QSI assorbirà tutti gli asset finanziari del WPT.

COSA ASPETTARSI ORA?

La fondazione e la crescita del Premier Padel è una vittoria su tutta la linea del presidente Luigi Carraro, che è riuscito a rimettere al centro della disciplina la FIP dopo aver trovato una situazione complicata al suo insediamento, sfruttando al meglio anche l’esplosione di popolarità del padel. Con un partner come il ricchissimo Qatar Sports Investments, tutto poi è oggettivamente diventato più semplice. È sotto i nostri occhi, del resto, l’impatto che un fondo sovrano arabo può avere su un determinato sport nel momento in cui decide di investire delle ingenti somme di denaro (basti vedere le recenti manovre dell’Arabia Saudita nel calcio o nel golf). Appurata la notevole disponibilità economica, la Federazione e il QSI saranno chiamati ora a gestire un circuito che avrà una ventina di tappe nel corso di una stagione. L’expertise del World Padel Tour potrà tornare decisamente utile per dare continuità agli eventi organizzati da Setpoint Events, che ben si sposerà con le capacità del Premier Padel di penetrare in luoghi iconici come il Foro Italico e gli impianti del Roland Garros. Pur essendo sempre meno ispanocentrico (quest’anno il WPT ha toccato 14 Paesi), invece, è naturale che la Spagna avrà ancora un ruolo di primo piano nell’organizzazione di molti tornei.

Una questione di storia e tradizione che non si possono ignorare, sebbene il legittimo obiettivo di Carraro sia quello di espandere sempre di più i confini di una disciplina in costante ascesa. Un lavoro che però va inevitabilmente perfezionato con il tempo. Per quanto riguarda gli altri aspetti gestionali di un circuito, inoltre, il Premier Padel può serenamente prendere spunto da un modello di successo e già collaudato del cugino più esperto: il tennis. Seguire le orme di chi ha già tracciato la strada è un’opzione da non sottovalutare, specie in termini di marketing, pubblicità e comunicazione, settori in cui il Premier può crescere molto (non c’è ancora un vero e proprio sito web dedicato, tra le altre cose). Lo stesso si può dire della questione del calendario che sarà annunciato a ottobre. Le sfide principali? La ricerca di un equilibrio tra la globalità del tour, la logistica e i viaggi da far compiere agli atleti. In attesa dell’ufficialità, a oggi sappiamo che oltre ai Major e ai P1 ci saranno anche i P2 e alla fine dell’anno le Premier Finals. Il Premier Padel, invece, ha già ottenuto risultati convincenti nella copertura mediatica. Gli streaming gratuiti su YouTube e gli accordi pluriennali con ESPN, beIN Sports, Canal+, RTVE e Sky Italia hanno permesso una trasmissione in oltre 180 Paesi in tutti i continenti, con un potenziale ancora da esplorare fino in fondo. La nuova era, del resto, è solo iniziata.

SOTTO LA LENTE
Il Premier Padel nello stadio Philippe Chatrier per il Paris Major

UNO SCATTO VERSO IL FUTURO

Mizuno aggiorna la sua collezione con le nuove versioni di Wave Enforce Tour e Wave Exceed Light. Sempre con Sanyo Gutiérrez come ambassador e con un color pack che richiama il metaverso e gli anime cyberpunk giapponesi Anni ‘80

Le seconde versioni delle Wave Enforce Tour e della Wave Exceed Light traggono ispirazione dall’era che stiamo vivendo negli Anni 2020, in cui internet e il digitale sono entrati in ogni aspetto delle nostre vite. Prendendo spunto dal metaverso, dalla rapida accelerazione di tecnologie come la realtà virtuale e la realtà aumentata, Mizuno lancia le nuove scarpe con un color pack Avatar, che

nelle intenzioni del brand rimanda anche agli anime cyberpunk giapponesi degli Anni ’80. Prodotti visionari che di recente hanno vissuto una rinascita, soprattutto per come hanno saputo anticipare i tempi sui temi dell’intelligenza artificiale. Entrambe sono calzate da Sanyo Gutierrez, testimonial di punta di Mizuno nel mondo del padel e nome celebre della disciplina a livello mondiale.

Progettata per garantire grande ritorno di energia, offre ammortizzazione contro i forti impatti sul campo e sostiene il movimento traslazionale, oltre a fornire un trasferimento fluido del peso dal tallone alla punta del piede. Queste caratteristiche sono garantite grazie ai cuscinetti Mizuno Enerzy Core posizionati all’interno dell’intersuola in corrispondenza del tallone e dell’avampiede della Wave Enforce Tour. La conformazione della suola e l’outrigger, invece, supportano un forte movimento di rotazione e ampliano il diametro della suola stessa, mentre la CPU di rinforzo applicata alla tomaia punta a migliorare l’aderenza esterna e la resistenza. La nuova struttura Dyna-Heel Lock, invece, migliora la vestibilità e la stabilità della caviglia e del tallone. È pensata per giocatori di livello avanzato, in particolare per chi ricerca soprattutto la potenza tenendo i piedi ben saldi sul terreno.

Peso: 380 g U - 330 g W

Misure: 6-11, 12 (varianti colore unisex), 4-9 (varianti colore donna)

SOSTENIBILITÀ

Entrambe le calzature presentano oltre il 50% di materiale riciclato sul tessuto di base della tomaia in pelle sintetica. Per la Wave Enforce Tour, inoltre, Mizuno specifica che oltre il 90% del tessuto di rivestimento della parte superiore del corpo è composto da contenuto riciclato.

È la scarpa rivolta a giocatori veloci, che cercano morbidezza e leggerezza per essere sempre pronti a coprire tutte le zone del campo. È caratterizzata dalla tecnologia Mizuno Wave, data dalla sovrapposizione di mescole di diversa densità nell’intersuola e dalla presenza di un cuscinetto Mizuno Enerzy nella zona tallonare. Quest’ultimo offre grande ritorno di energia e ammortizzazione, peculiarità con cui l’azienda nipponica punta a distinguere la scarpa dalle altre concorrenti sul mercato. La costruzione della tomaia con base in mesh garantisce morbidezza fin dai primi istanti, mentre la forma confortevole restituisce una calzata ampia e rilassata.

Peso: 300 g U - 260 g W

Misure: 6-11, 12 (varianti colore unisex), 4-9 (varianti colore donna)

SANYO GUTIÉRREZ

Classe '84, Carlos Daniel Gutiérrez è per tutti Sanyo, oppure El Mago. Nel 2018 ha raggiunto la prima posizione del ranking mondiale, mentre nel 2022 si è laureato campione del mondo con la sua nazionale. A novembre è diventato ambassador di Mizuno, che potrà fregiarsi di uno dei giocatori più apprezzati e iconici della disciplina per continuare a sviluppare la propria brand identity e i prodotti.

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WAVE ENFORCE TOUR WAVE EXCEED LIGHT 2
info.it@eu.mizuno.com FOCUS PRODOTTO
Mizuno Italia srl - 011.3494811 -

LO DICE LA SCIENZA

Gli short Activator di Floky presentano caratteristiche migliorative dell’attività sportiva. Lo dimostrano dei veri e propri test scientifici supportati da un’importante raccolta di dati

Activator è uno short biomeccanico progettato con una compressione graduata e differenziata unita ad applicazioni serigrafiche funzionali che riducono le vibrazioni e attivano la muscolatura. È stato il soggetto di alcuni test scientifici mirati a descriverne le caratteristiche migliorative per l’attività sportiva.

TEST

Sono stati reclutati 13 runner maschi e 13 runner femmine di età compresa tra i 20 e i 35 anni e a ognuno di loro è stata fatta una valutazione biomeccanica introduttiva al test. A ciascuno di loro sono stati consegnati gli strumenti per la raccolta dati, ovvero dei pantaloni elettromiografici e un sensore NIRS per la valutazione sull’ossigeno a livello muscolare Moxy. Inoltre, è stato utilizzato un treadmill che garantisse controllo sulla velocità di corsa, pendenza e percorso, una telecamera JVC Gx px 100 oltre al software di video analisi Biomovie. La prima prova è stata sempre effettuata con la sola tecnologia indossabile addosso. Dopo aver esaminati i dati forniti dal sensore, sono stati selezionato quelli più significativi per l'obiettivo di progettazione dello short Activator.

RISULTATI

Miglioramento dell'ossigeno muscolare e riduzione dell'acidosi

Activator incrementa l'ossigeno nei muscoli (misurato come SmO 2) e a riduce l'acidosi generando dati realtivi all'ossigenazione muscolare di un +40% nell'uomo e un +48% nella donna.

Questo beneficio scientifico porta ad altrettanti giovamenti tecnici come:

• aumento della resistenza allo sforzo;

• minore possibilità di infortuni muscolari;

• maggiore energia e forza muscolare;

• aumento della velocità di recupero;

Flokysocks.com

• aumento delle prestazioni;

• riduzione della formazione di acido lattico.

Efficienza muscolare

Il delta tra massimo carico e minimo carico nell'uomo è pari al -31% e nella donna al -38%, questo significa ridurre i picchi di consumo muscolare e di consuguenza garantire maggiore resistenza e durata.

Allo stesso modo, questa evidenza scientifica porta a:

• diminuzione delle disfunzioni organiche e muscolari;

• riduzione del consumo e dell'usura dei muscoli;

• aumento della resistenza;

• prevenzione della pubalgia;

• aumento della resistenza allo sforzo;

• minore possibilità di infortuni muscolari come contratture o stiramenti.

UNA STORIA IN CONTINUA EVOLUZIONE

Lo scorso 12 settembre, nella Torre Emperador a Madrid, Babolat ha organizzato un evento dove ha annunciato l’apertura del “Babolat Padel Studio” in Catalogna. Un centro dedicato alla ricerca, allo sviluppo e alle serie limitate delle racchette di Cristina Turini

L’iniziativa è stata celebrata con un evento al 55esimo piano della Torre Emperador, dove è situato il campo da padel più alto di Madrid. Babolat, storico marchio legato al tennis da oltre un secolo e da vent’anni anche al padel, porta il suo posizionamento all’interno del mercato della pala a un livello superiore, grazie all’apertura del “Babolat Padel Studio” a Sant Fruitós de Bages, Catalogna, una struttura dedicata alla ricerca e allo sviluppo delle racchette. Noi di Padelbiz eravamo presenti e abbiamo avuto l’opportunità di intervistare il ceo Eric Babolat, rappresentante della quinta generazione della famiglia francese proprietaria del marchio fondato a Lione nel 1975.

Immancabile presenza anche quella del campione Juan Lebrón, ambassador del brand dal 2017 e primo atleta ad avere una linea di calzature e abbigliamento Babolat completamente dedicata, lanciata nel 2023. Con lui abbiamo avuto il piacere e l’esclusiva di condividere aneddoti, segreti e consigli. A rappresentare il marchio insieme a Lebrón, anche la fortissima atleta Virginia Riera. In attesa di raccontarvi tutti i dettagli sul prossimo numero della rivista, con un report completo dell’evento accompagnato dall’esclusiva intervista a Eric Babolat, vi possiamo anticipare che il Babolat Padel Studio avrà quattro missioni specifiche. La prima è l’innovazione, accompagnata dall’acquisizione di un know-how tecnologico e industriale unico (tra cui quattro brevetti) che consentirà all’azienda di creare prodotti molto diversi da quelli offerti oggi dal mercato, adottando peraltro un approccio sostenibile. La seconda missione è il servizio al giocatore, con un laboratorio che aiuterà Babolat anche a rispondere meglio alle esigenze dei giocatori (campioni e giocatori di club) e a mantenere all’avanguardia il brand nell’evoluzione degli sport di racchetta da padel. La terza è la produzione su misura: il centro avrà l’obiettivo di produrre racchette in piccole quantità, su misura, in serie limitata, in piccole tirature, in modo flessibile e agile. Infine, essere Made

in Spain, che significa essere al centro della cultura del padel, comprendere il dna di questo sport e contribuire a individuarne e percepirne lo sviluppo futuro.

“Babolat Studio è un vero e proprio luogo di innovazione, con diversi obiettivi chiave. Testare idee innovative per i giocatori di padel, concentrandosi sulla pratica del gioco e sulle esigenze dei giocatori; fungere da modello per una produzione di racchette più responsabile e per l’invenzione di nuovi metodi di produzione; infine, produrre racchette di fascia alta e ad alte prestazioni in quantità limitate. Insieme, siamo determinati a plasmare il futuro del padel e a offrire ai giocatori un’attrezzatura eccezionale”

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FOCUS ON
- info@flokysocks.com
Juan Lebrón, ambassador del brand dal 2017, e il ceo Eric Babolat durante l'evento a Madrid

UN SUEÑO DE AMOR

La storia di Padel Sueño non esisterebbe se la titolare Katia Magni non avesse prima avuto un colpo di fulmine con il calcio. Da cui è nato poi lo specializzato fiorentino, che ha rubato la scena allo sport italiano per eccellenza

Padel Sueño di Firenze riunisce un binomio sempre più popolare, quello tra il calcio e il padel, sotto il sogno della fondatrice Katia Magni di aprire un proprio negozio dedicato allo sport. Ed è così che nasce, ormai nel 2021: un desiderio espresso da giovane, quando militava come calciatrice in Serie A, ma realizzato solo più avanti, grazie al supporto della famiglia che ha permesso

L'intervista

Katia Magni

TITOLARE

Quando avete aperto il negozio e come si struttura ora?

Il negozio è stato inaugurato l’8 novembre del 2021. L’idea è nata dopo la pandemia, complice il fatto che in quel periodo il padel era l’unico sport che si poteva praticare. Inoltre, ci eravamo resi conto che a Firenze non esistevano negozi fisici dedicati eccetto le grandi catene, perciò ci è venuta l’intuizione di aprire uno specializzato e di realizzare il nostro “sogno”. Da qui deriva il nome “Padel Sueño”, utilizzando lo spagnolo come rimando al Paese che pratica maggiormente questa disciplina.

In un solo anno siete riusciti a espandervi anche allo store vicino. Quali sono state le premesse che hanno fatto sì potesse accadere? Quali sono le differenze tra i due?

Fortunatamente abbiamo avuto sin da subito un buon riscontro nella vendita dei prodotti e nei servizi offerti. Pertanto, abbiamo colto l’occasione di aprire un secondo negozio principalmente per dare la possibilità di provare le pale, un’opzione molto importante per indirizzare e supportare l’acquirente nella scelta. Il primo store quindi è dedicato alla vendita di tutti i nostri prodotti, mentre il secondo è studiato e allestito come se fosse un campo da padel, e per questo non è raro che venga utilizzato anche come showroom oltre che come zona test.

Cosa comporta essere stato il primo negozio specializzato padel a Firenze? Abbiamo sia il piacere che il dovere di cercare di accontentare i nostri clienti in ogni modo: nel nostro store c’è sempre disponibilità dei nuovi prodotti di mercato e offriamo il maggior numero possibile di servizi aggiuntivi. Di conseguenza, siamo in costante aggiornamento: studiamo gli aspetti tecnici delle pale, delle scarpe e degli accessori per metterci a

a Katia di abbracciare il padel nella propria vita dopo avere abbandonato il calcio. Senza l’amore e il trasporto che solo il pallone può dare, oggi la titolare del primo specializzato fiorentino forse non avrebbe ritrovato l’emozione dietro l’attività fisica e non avrebbe potuto poggiare la prima pietra per rendere tangibile un’ambizione tanto agognata, e infine porsi al servizio dei padelisti, da padelista.

totale disposizione del cliente e dargli le informazioni più puntuali possibili. La Toscana presenta un potenziale molto importante per questa disciplina, soprattutto il comune di Firenze che detiene un numero piuttosto alto di campi. Notate degli sviluppi in tal senso, anche tra giocatori e clientela?

Il padel in Toscana e a Firenze sta godendo di un buono sviluppo, anche se rispetto ad alcune regioni italiane siamo ancora indietro, in particolare su strutture e numero di campi. In questi due anni, da quando abbiamo avviato la nostra attività, in città sono stati realizzati diversi circoli, ma allo stesso tempo alcune zone rimangono ancora prive di spazi dove giocare. Se volessimo sottolineare una mancanza importante del nostro capoluogo riguarderebbe proprio la mancanza di strutture indoor. Che non va di pari passo con il numero di giocatori, aumentato a macchia d’olio grazie alla natura dinamica e aggregante del padel e a uno stile di gioco molto libero che agevola la partecipazione degli amatori. Inoltre, nel tempo la clientela si è specializzata: abbiamo notato che all’inizio della nostra esperienza chi ci veniva a trovare era tendenzialmente un neofita. Ora la maggior parte delle persone arriva in negozio con idee chiare e una buona preparazione, in particolare sugli aspetti tecnici degli articoli.

Avete delle squadre o dei circoli a voi affiliati? Organizzate eventi con una community? Al momento non abbiamo squadre del nostro negozio, anche se prossimamente ci farebbe piacere averle. In compenso stiamo sviluppando degli accordi con i circoli nei nostri dintorni e ci piace molto partecipare attivamente a tornei ed eventi, esponendo i nostri prodotti e dando in premio i nostri articoli ai vincitori. Per esempio, abbiamo preso parte al torneo Pink Padel, all’evento Idro padel Chiessi-Fedi e a una serata del nostro partner, il centro

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PADEL SHOP

SCHEDA NEGOZIO

Nome negozio: Padel Sueño

Indirizzo: via dei Sette Santi 36R, Firenze, 50131

Numero di telefono: 351 7157604

E-mail: info@padelsueno.com

Sito: padelsueno.com

Pagina Facebook: Padel Sueño

Pagina Instagram: @padelsueno

Numero sedi: 2

Titolare: Katia Magni

Anno di nascita negozio: 2021

Numero vetrine: 2

Metri quadrati totali: 100

Discipline trattate: padel

Marchi racchette trattati: adidas, Akkeron, Babolat, Bullpadel, Dunlop, Head, Nox, Siux, Vibora

Marchi calzature trattati: Babolat, Bullpadel, Joma, K-Swiss

Marchi abbigliamento trattati: Padel Sueño, adidas, Nike

Marchi accessori trattati: Bauerfeind, Noene, Fluendo

Altri servizi: riparazione e grippatura pale, test pale e allenamento con macchina Dragonet, personalizzazione abbigliamento

fisioterapico Team Medical. Il primo torneo che abbiamo organizzato si concentrava sul divertimento puro, sul senso di aggregazione insito nella community di Padel Sueño Group, con la partecipazione di otto coppie e conclusione con cena finale con premiazione di tutti i partecipanti. Successivamente, ci piacerebbe programmare tornei aperti a tutti et non solo al gruppo.

Dove risiede la ricerca e la tecnologia del prodotto nel vostro store? Cosa offrite di diverso rispetto ad altri?

Cerchiamo di essere sempre aggiornati sulle novità di settore confrontandoci con le aziende con cui collaboriamo. Non solo: siamo sempre alla ricerca di prodotti e accessori che possono essere d’aiuto per il cliente in termini di comfort (come solette ergonomiche e impugnatura hesacore) e non mancano articoli per la tutela della salute (grip antishock, dispositivi antivibrazioni, articoli medico-sanitari come ginocchiere, cavigliere, manicotti anti-epicondilite). La sensibilità per i nostri clienti è alla base del nostro catalogo: scegliamo le pale apposta per chi soffre di epicondilite, come la Akkeron Protect che hanno dato la possibilità a diversi acquirenti di migliorare il loro problema e praticare l'attività più regolarmente, senza timori. Non ci fermiamo però solo a questo: con l’aiuto di un amico professionista abbiamo realizzato un nostro brand che commerciamo in negozio; una parte della nostra offerta riporta infatti il nostro logo. Di certo, vedere il marchio di Padel Sueño sui campi da gioco è una bella soddisfazione. In più, è possibile usufruire del servizio di pala test con l’utilizzo della macchina sparapalle Dragonet, che dà in questo modo la possibilità ai giocatori di allenarsi singolarmente in negozio e di conseguenza cambiare il modo in cui fanno training. Infine, effettuiamo riparazione e grippatura pale, montaggio hesacore grip e protector, spediamo i nostri prodotti e talvolta li consegniamo in zone limitrofe.

Il tuo è un passato da calciatrice professionista. Cosa ti ha spinto a dedicarti al padel? Ho amato il calcio sin da piccola, ma purtroppo per una donna non è facile praticare questa disciplina. Tuttavia non ho mollato la presa: ho giocato per tanti anni nella squadra di Serie A di Firenze, finché non ho smesso a 26 anni per dedicarmi alla famiglia. Da quel momento ho abbandonato lo sport fino ai 53 anni, quando ho riscoperto il piacere che il padel può donare. Questa nuova passione nasce grazie ai miei figli e a mio marito, che mi hanno spronato a riprendere l’attività sportiva. A tutto questo poi si è aggiunto il mio sogno nel cassetto: aprire una mia attività sportiva.

È vero che il padel sta rimpiazzando il calcetto? Quali differenze ci sono nelle due community?

Stiamo notando che la maggior parte dei campi da calcetto sono stati sostituiti con quelli da padel proprio per la praticità che offre. D’altronde è anche più facile da praticare per via del numero esiguo di persone che servono per giocare. Per non parlare della comodità delle app che aiutano a trovare campi e partite a cui unirsi anche se si è da soli.

Nel vostro sito affermi che la tua più grande passione era quella di aprire uno store legato allo sport. La situazione attuale rispecchia ciò che ti aspettavi, o pensavi che saresti passata a un’altra disciplina?

La passione per lo sport mi accompagna da sempre, e aprire un negozio per me era, appunto, un “sogno”. Mi ero prefissata principalmente di stare a contatto con le persone cercando di trasmettere questo amore verso l’attività fisica e spero che i miei clienti lo percepiscano. Farlo per il calcio o per il padel è ugualmente bello, emozionante e divertente. È il modo che conosco per vivere.

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BRESCIA: UN MERCATO IN COSTANTE CRESCITA

Iniziamo un viaggio tra i negozi in franchising con Padel Nuestro, una realtà ormai sempre più consolidata sul nostro territorio. La prima fermata è nella Leonessa d’Italia

Ipunti vendita in Europa sono 40, di cui circa un quarto in Italia. Un dato che spiega molto della penetrazione del padel nel nostro Paese e, allo stesso tempo, di come Padel Nuestro sia ormai una realtà sempre più affermata sul territorio. Il gruppo, del resto, è in fase di continua espansione: di recente ha aperto un nuovo store anche a Latina, altri ancora ne arriveranno e nei prossimi mesi dovrebbe inaugurare il secondo flagship store dopo quello già presente a Madrid. In attesa di conoscere ufficialmente le prossime mosse di Padel Nuestro, cominciamo un nostro speciale tour tra i negozi aperti in Italia dalla più grande catena di retail nel mondo del padel.

Il nostro viaggio inizia da Brescia, dove quasi un anno fa (era il 6 ottobre 2022) Giuseppe Bugatti ha avviato la sua attività in franchising. "Mi sono avvicinato a questo sport durante la pandemia", ci ha spiegato il titolare dello store. "Quando la situazione sanitaria è migliorata, mi sono chiesto quando e come investire in questa disciplina. Venire a conoscenza di Padel Nuestro è stato naturale, ho preso contatti con il management prima italiano e poi spagnolo a cui ho proposto l'apertura qui a Brescia. Loro hanno fatto delle indagini per capire se il progetto sarebbe stato fattibile e poi abbiamo avviato l'iter".

Oltre che per la gestione degli ordini, il rapporto con la casa madre è legato soprattutto alla comunicazione delle campagne di marketing studiate dall'alto. “Non sempre il negozio sposa tutte le promozioni proposte dalla sede centrale, ma valuta di volta in volta quelle che si adattano meglio al nostro store".

Avvicinandosi all'anniversario dall'apertura, cogliamo l'occasione anche per chiedere un primo bilancio dell'attività di Padel Nuestro Brescia a Bugatti. "Gli affari stanno procedendo in maniera positiva. C'è molta attenzione allo sport in questa

zona. Il negozio ha un'immagine di per sé accattivante. Inoltre, il fatto che sia l'unico della città dedicato solo al padel ci consente di avere un flusso di persone costante. Abbiamo un'arma in più nella qualità dei consigli che possiamo offrire grazie ai due addetti al reparto vendite, che sono dei maestri e possono dare spunti molto interessanti e apprezzati dai clienti. La loro competenza è senz'altro il nostro punto forte, insieme al grande assortimento di racchette e all'estetica del negozio".

"Siamo contenti dei risultati ottenuti finora", ha continuato Bugatti. "Mi sento di dire che abbiamo del potenziale per crescere ulteriormente, soprattutto grazie ai tanti campi nella zona di Brescia che portano a loro volta molti giocatori". Anche perché il bacino d'utenza è potenzialmente molto vasto. "Brescia è una città da 200 mila abitanti, con una provincia di oltre un milione che possiamo raggiungere". I circoli presenti nell'area, invece, sono circa 40. "La loro dimensione media è di tre o quattro campi per struttura, ma nel frattempo le nuove aperture sono costanti".

Con molti dei circoli del territorio, Padel Nuestro Brescia ha instaurato anche delle preziose collaborazioni. "Spesso sponsorizzo il negozio all'interno dei vari centri, e viceversa questi ultimi ci contattano in occasione dell'organizzazione di un torneo o dell'acquisto di materiali di consumo come palline o grip. C'è uno scambio continuo di relazioni, per noi è una leva di marketing molto importante".

Sulla clientela, invece, Bugatti ci ha spiegato come il pubblico femminile sia in grande crescita. "Nell'ultimo periodo l'aumento è stato notevole e le donne rappresentano ormai una percentuale molto ampia delle persone che entrano in negozio. L'età media, invece, è attorno ai 35-40 anni, quindi non così giovane, visto che intercettiamo giocatori fino ai 60 anni circa".

Fondato nel 2012 a Murcia (Spagna), Padel Nuestro è stato protagonista di un'ascesa costante nell'ultimo decennio, che ha portato il gruppo a diventare il brand più riconoscibile nel commercio al dettaglio del settore in tutto il mondo. Oggi Padel Nuestro, che è parte di 360 Padel Group insieme al noto marchio Siux, vanta circa 40 punti vendita in Europa e circa 70 nel mondo, mentre alla fine del 2021 aveva un fatturato di 42 milioni di euro. Un anno fa è stata acquisita anche la catena Time2Padel, con altri cinque store che si aggiungono alle insegne Padel Nuestro.

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IN TOUR PER L’ITALIA CON
PADEL NUESTRO IN BREVE
PADEL NUESTRO

PER COLAZIONE? PADEL!

Lo Sportscheck Hotel di Monaco di Baviera rappresenta la meta ideale per gli appassionati di sport. Con la sua offerta e i suoi numerosi campi di gioco, è possibile trascorrere una vera vacanza active di

AMonaco di Baviera, dal 28 al 30 novembre 2023, andrà in scena ISPO, la fiera degli sport più grande d’Europa che, dallo scorso anno, ha anche il padel tra i suoi protagonisti. Saranno infatti installati due campi all’interno dei padiglioni, per poter testare le novità prodotto dei brand più importanti all’interno di un vero e proprio village dedicato alla disciplina. La presenza di questo corner si è rivelata vincente vista la crescita esponenziale del fenomeno in tutta Europa e l’ingresso di attrezzature e abbigliamento da padel nei padiglioni, che da 50 anni danno luce alle innovazioni sportive e alle ultime tendenze. Nel quartiere Unterföhring di Monaco, direttamente sul fiume Isar e il Giardino Inglese, sorge lo Sportscheck Hotel Monaco di Baviera, un hotel a tre stelle dedicato allo sport e al benessere dove il padel è di casa. Questa struttura rappresenta un vero e proprio punto strategico come base per partecipare a ISPO e alle fiere che la città tedesca ospita ogni mese, ed è in grado di offrire la possibilità di un soggiorno “active”.

STRUTTURE SPORTIVE

Con oltre 40.000 mq dedicati alle discipline atletiche, lo Sportscheck Hotel è il più grande resort sportivo privato di Monaco, dove si trovano una grande piscina nella zona all'aperto e una palestra di 3.500 mq con attrezzature professionali e moderne, cinque campi da calcio di diverse dimensioni, 15 campi da tennis esterni e 13 campi indoor e, appunto, cinque campi da padel illuminati all’aperto e la recente novità, del terreno di gioco al chiuso. Per quanto riguarda la disciplina con le pareti di cristallo, sono diverse le offerte legate ai corsi, mentre per prenotare i campi per delle partite è presente un’applicazione dedicata. Completamente illuminati, i campi permettono di giocare tutto l’anno a qualsiasi ora del giorno ed

è possibile noleggiare le racchette direttamente in reception. All’interno del villaggio è presente anche un negozio specifico per il padel, in cui è possibile trovare le novità dei diversi brand.

Sabato 29 luglio è andata in scena sui campi da padel dell’hotel Il Festival del Padel, una giornata piena di attività per principianti e avanzati. Circa 300 ospiti hanno potuto testare le nuove racchette e sfidarsi a ritmo di musica. L'atmosfera rilassata sulle sedie a sdraio ha dato al festival la perfetta sensazione di spiaggia, mentre tutti i partecipanti si sono divertiti a giocare. A sostegno della manifestazione c’è stato il partner della struttura Babolat, insieme agli altri sponsor Eizbach, Red Bull, San Miguel, Corona, Adelholzner e molti altri. Un appuntamento che, visto il successo ottenuto, si rinnoverà anche nei prossimi anni. Inoltre, nel corso della stagione, sono diversi i tornei organizzati dal Padel Club cui è possibile affiliarsi per ricevere scontistiche in fase di prenotazione.

L'HOTEL

L’edificio principale della struttura sportiva è stato ampliato nel 1994 per includere l'area fitness, mentre tra il 1999 e l'inizio del 2000 è stato costruito l'hotel sportivo con 32 camere e due sale per seminari. Nello stesso anno, l’offerta complessiva si è completata con una grande sala per la fisioterapia. Da maggio 2013 è stato aperto il ristorante “Scheck In” e lo “Sportbar Kitzb’hel”. A 50 anni, invece, è attiva la scuola di tennis SportScheck che nel tempo è stata continuamente ampliata, diventando oggi una delle più grandi scuole di tennis in Europa in un’unica località, con circa 850 lezioni a settimana e un team di 23 insegnanti, nonché numerosi giovani allenatori.

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PADEL&TRAVEL

WIMBLEDON 2023: BOOM SUI SOCIAL

Più di 159 milioni di interazioni, con un aumento del 113% rispetto al 2022. L’indagine realizzata da Comscore dimostra che Alcaraz ha battuto Djokovic anche in termini di engagement di Manuela

Il futuro del tennis è senza dubbio “social & digital”. Merito di questa generazione emergente di nuovi campioni che utilizza le varie piattaforme con grande spontaneità e naturalezza. Ne è la dimostrazione Wimbledon 2023 che si è concluso lo scorso 16 luglio con una finale maschile epica, di cui i social media non si sono lasciati sfuggire nulla. L’engagement generato da parte di brand, editori e influencer di tutto il mondo ha raggiunto infatti più di 159 milioni di interazioni, con un aumento del 113% rispetto al 2022. Fenomeno globale e trasversale che ha coinvolto più Paesi: il Regno Unito, nazione ospitante, ha registrato un aumento del 170% rispetto all'anno precedente e anche diversi Paesi europei come Spagna (346%), Francia (132%) e Italia (28%) hanno mostrato una notevole crescita dell’engagement sui social media. Piacevole sorpresa l’aumento d'interesse per il torneo da parte dell'India: le interazioni su base annua sono infatti aumentate del 361%.

Alcaraz non solo ha conquistato lo Slam scavalcando Djokovic in classifica, ma ha anche superato il giocatore serbo in termini di performance dell’engagement social.

Fonte: Comscore | Sharebalee, contenuti che menzionano "Wimbledon" su Facebook, Instagram, Twitter e TikTok. Paesi: Global, US*all, UK*all, FR*all, ES*all, IT*all e IN*all. Periodi di analisi: 20 giugno - 10 luglio 2022 e 26 giugno - 16 luglio 2023.

*Numero totale di interazioni (ovvero reazioni, condivisioni, commenti, retweet, like e love)

L’ENGAGEMENT DELLA FINALE MASCHILE

In termini di engagement sui social media, il momento topico del terzo torneo del Grande Slam in ordine cronologico annuale è stata la finale del singolare maschile. Lo scorso 16 luglio, il giovane tennista spagnolo Carlos Alcaraz ha trionfato sul sette volte campione di Wimbledon, il serbo Novak Djokovic. Questa finale epica ha portato a una crescita del 295% delle interazioni social complessive rispetto alla stessa giocata nel 2022 tra Novak Djokovic e Nick Kyrgios.

Fonte: Comscore | Sharebalee, contenuti che menzionano "Alcaraz" o “Djokovic” su Facebook, Instagram, Twitter e TikTok il 10 luglio 2022 e il 16 luglio 2023.

*Numero totale di interazioni (ovvero reazioni, condivisioni, commenti, retweet, like e love)

I post più popolari sulla finale hanno registrato più di 1,7 milioni di interazioni ciascuno e ritraggono Carlos Alcaraz come simbolo di questa nuova era del tennis.

Fonte: Comscore | Sharebalee, contenuti che menzionano "Wimbledon" su Facebook, Instagram, Twitter e TikTok il 10 luglio 2022 e il 16 luglio 2023.

*Numero totale di interazioni (ovvero reazioni, condivisioni, commenti, retweet, like e love)

Fonte: Comscore | Sharebalee, contenuti che menzionano "Wimbledon" su Facebook, Instagram, Twitter e TikTok il 16 luglio 2023.

*Numero totale di interazioni (ovvero reazioni, condivisioni, commenti, retweet, like e love)

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GLI SPONSOR DI CARLOS ALCARAZ

Significativi da questo punto di vista anche i contenuti dei marchi che collaborano con Alcaraz, tra cui quelli degli sponsor come Nike e Rolex.

Fonte: Comscore | Sharebalee, contenuti che menzionano “Alcaraz” o ”CarlosAlcaraz” su Facebook, Instagram, Twitter e TikTok il 16 luglio 2023

LE CELEBRITIES DEL CINEMA E DELLA MUSICA

A Wimbledon la presenza sugli spalti di tante celebrities del cinema e della musica ha amplificato la risonanza mediatica dell’evento a tutto vantaggio di sponsor e investitori pubblicitari. Sono molte le celebrità che si sono assicurate di non perdersi

la storica finale del torneo: Brad Pitt ed Emma Watson, così come Ariana Grande, Andrew Garfield e Tom Hiddleston. Ma chi ha rubato davvero i riflettori è stata Shakira, raccogliendo in un solo post su Instagram oltre 1,8 milioni di interazioni.

Fonte: Comscore | Sharebalee, contenuti che menzionano "Wimbledon" su Facebook, Instagram, Twitter e TikTok, dal 26 giugno al 16 luglio 2023. *Numero totale di interazioni (ovvero reazioni, condivisioni, commenti, retweet, like e love)

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PICKLEBALL: LA STRATEGIA DI SVILUPPO FEDERALE

Per rispondere a una domanda in costante crescita, la FITP ha studiato un piano per supportare la disciplina. Si parte dai regolamenti, passando dai media e dalla formazione degli insegnanti, fino alla promozione nelle scuole di

Da quando a marzo il pickleball è ufficialmente entrato a far parte del mondo FITP, è iniziato in parallelo un processo di promozione, che diventerà sempre più importante e strutturato nei prossimi mesi.

A tal proposito, è stato costituito un Comitato Pickleball che ha l’obiettivo di rendere la FITP l’organizzazione leader in Italia nello sviluppo della disciplina, facendo leva sugli asset federali e sfruttando al massimo le potenziali sinergie con gli altri sport di racchetta. Il tutto per strutturare l’attività a vantaggio di circoli affiliati e tesserati. Per tutti gli attori, infatti, il pickleball costituisce una grande opportunità di diversificazione delle attività, che consentirà il reclutamento di nuove fasce di utenza, soci, tesserati e società affiliate. La strategia studiata dalla FITP per la diffusione di questo sport passa dalla messa a punto di vari strumenti e prevede una serie di azioni da mettere in campo, per assicurare che, a partire dall’inizio del 2024, sussistano le condizioni per poter avviare una attività di gara capillare a livello nazionale. Fra i passaggi chiave, saranno sviluppati i seguenti:

• una cornice normativa e regolamentare;

• strumenti informatici e tecnologici a supporto dell’attività organizzativa, agonistica e non agonistica;

• una strategia di formazione per la creazione di insegnanti qualificati;

• una compagine di ufficiali di gara debitamente formati;

• linee guida, norme e agevolazioni in materia di impiantistica (regole per omologazione, superfici, recinzioni, requisiti minimi per campi provvisori, agevolazioni Credito Sportivo).

Due sono però gli strumenti chiave che la FITP ha individuato per il progetto: la piattaforma TPRA e i media federali.

IL RUOLO DELLA PIATTAFORMA TPRA

La gestione dell’attività di gara richiede una piattaforma elettronica per l’organizzazione dei tornei, l’identificazione dei giocatori, la registrazione dei risultati e la pubblicazione dei calendari. Attualmente, il piccolo numero di appassionati pickleball attivi a livello europeo (nelle gare internazionali organizzate sotto l’egida della European Pickleball Federation) utilizza le piattaforme “Pickleball Global” e “RAQT”. Per fare da volano allo sviluppo delle gare nazionali la FITP considera

utile la piattaforma TPRA, che grazie alla sua flessibilità appare lo strumento più efficace a governare la fase di sviluppo.

La piattaforma consente di raggiungere agevolmente, con una semplice mail automatica, una platea ampia e già fidelizzata di giocatori di tennis, padel, beach tennis, oltre che di giovanissimi (i partecipanti al Fit Junior Program). Inoltre, è di semplice utilizzo e già ben conosciuta da una grande rete di promoter TPRA, che potrebbero essere rapidamente messi in grado di supportare i Circoli nell’organizzazione di tornei di pickleball.

Qualche numero può fornire un’idea più precisa del potenziale della piattaforma TPRA

L’UTILIZZO DEI MEDIA FEDERALI

I media federali (sito web, Supertennis, Supertennix) non avranno solo un ruolo cruciale nell’azione di promozione della disciplina, ma saranno fondamentali anche per fungere da punto di coordinamento degli attori coinvolti. I club devono avere a disposizione tutte le informazioni necessarie per sapere come installare un campo, come organizzare tornei, come promuoverli e come districarsi fra le varie formule proposte, tutte pensate per esaltare lo spirito del pickleball. I giocatori, invece, devono conoscere il regolamento e le attrezzature, oltre a sapere dove possono imparare da istruttori qualificati, dove allenarsi e dove competere.

IL CONTRIBUTO DELL’ATTIVITÀ DI FORMAZIONE

Anche l’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi”, in collaborazione con la Professional Pickleball Registry, fornirà un contributo fondamentale allo sviluppo della disciplina. Le iniziative dell’ISF, che si muoverà in sinergia con la piattaforma TPRA e media, avranno una duplice valenza. Da un lato, mireranno a costruire un corpo organico di insegnanti preparati e aggiornati, da distribuire capillarmente su tutto il territorio nazionale. Dall’altro lato, il corpo insegnanti fungerà esso stesso da veicolo di promozione e diffusione della disciplina presso i Circoli, fra i tesserati e gli allievi, organizzando eventi didattici e ludici e promuovendo i progetti federali. Ma non è tutto. Per lo sviluppo della disciplina il pickleball è stato ufficialmente inserito, insieme al tennis, al beach tennis, al padel e al ping pong, fra le discipline che saranno promosse fra gli alunni delle scuole primarie e secondarie, nell’ambito del progetto Racchette in Classe 2024.

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PARTECIPATO AD ALMENO UN TORNEO 209.879 52.392 3.428 265.699 TENNIS PADEL BEACH TENNIS TOTALE 33.352 9.643 600 43.595 TENNIS PADEL BEACH TENNIS TOTALE
PIATTAFORMA TPRA N. PROFILI ATTIVI
PIATTAFORMA TPRA N. PROFILI CHE HANNO
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