La gazzetta dello sport con edizioni locali 15 agosto 2017

Page 1

Tennis Nadal è numero 1 dopo 3 anni

Federer rinuncia a Cincinnati e Rafa torna sul trono

PAGINA 41

www.gazzetta.it

Golf Storico Molinari «Sono tra i big»

L’impresa nell’ultimo Major stagionale: è secondo

CAZZETTA, ORIANI >PAG. 27-37

martedì 15 agosto 2017 anno 121 - numero 192 euro 1,50

6 IL DAY AFTER BIANCONERO: SUBITO SUL MERCATO

8 IL FOCUS

JUVE, BASTA MATUIDI?

Lotito-Inzaghi Ecco perché la Lazio vince con la strana Supercoppia

Il francese colpo anti crisi Ma serve un aiuto in difesa

CHE BOTTA! Bianconeri preoccupati. A destra, Matuidi, 30

Dybala: «Fuori l’umiltà». Higuain: «Chiedo scusa»

L’intesa viene da lontano. Il presidente, al suo 4° trofeo, lo tratta come un figlio

DALLA VITE, RUSSO, VERNAZZA >PAGINE 6-7

CIERI >PAGINA 8

IL GRANDE ACQUISTO DELL'ESTATE RACCONTA LE SUE VERITÀ

BONUCCI PARLO IO

«Dai Milan, entro 4 anni vinciamo la Champions» GLI ATTACCANTI AL CENTRO DELLE TRATTATIVE

Farò come Pirlo alla Juve: mi sento carico e più affamato che mai. Allegri dice che andare via è stata una mia decisione? Le scelte le hanno fatte loro, io ho agito di conseguenza

VIS TER T

ZZETT

A

GA

A

IN

MARCO PASOTTO >PAGINE 2-3

4

KALINIC DIAVOLO MUOVE LE PUNTE Bacca verso il Villarreal Simeone viola, Maxi-Genoa

12 DOMANI ALLE 20.45 IL PLAYOFF

INSIGNE GUIDA L’EURONAPOLI BALO STA A CASA Contro il Nizza il duello è rimandato al ritorno. Anche Sneijder assente BOCCI, MALFITANO, G. MONTI >PAGINE 12-13

Il croato sarà del Milan. Aubameyang aspetta... E il Torino prende Sadiq come vice Belotti

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

PESSINA, SARDELLI >PAG. 4-5-18

Super Lorenzo Insigne, 26: in 50.000 al San Paolo per lui e il Napoli

25 REAL SENZA RONALDO DOMANI COL BARÇA

CR7 che stangata: 5 turni per la spinta all’arbitro

9 771120 506000

70 8 1 5>

RICCI >PAGINA 25

Il domino delle punte Nikola Kalinic, 29 anni, destinato al Milan dalla Fiorentina. Dietro di lui: il rossonero Carlos Bacca, 30, vicino al Villarreal. Giovanni Simeone, 22, che sostituirà il croato in viola. Maxi Lopez, 33, che può prendere il posto dell’argentino al Genoa

IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI Keita Balde sempre più a disagio psicologico: «Non ho ancora capito se la Supercoppa l’ho vinta o l’ho persa».

Buon Ferragosto

Domani, come tutti i quotidiani, la Gazzetta non sarà in edicola. Tornerà giovedì. Seguiteci su Gazzetta.it


2

Serie A R Il personaggio

A TU PER TU CON...

Bonucci «IOCOMEPIRLO ALLAJUVENTUS EIN4ANNI LACHAMPIONS ALMILAN»

L’INTERVISTA di MARCO PASOTTO

INVIATO A MILANELLO (VARESE)

R

acconta, testuale, di essersi «goduto una bella serata di calcio italiano e spagnolo», e qualcuno non man­ cherà di ironizzare. In realtà Leonardo Bonucci non ha biso­ gno di ricorrere alla malizia: se deve dire una cosa, ci va diret­ to. La certezza è che Leonardo Bonucci domenica sera era a Torino, piazzato davanti alla tv di casa sua con un paio di amici per vedere all’opera i vecchi compagni di giochi. La scena fa effetto solo a raccontarla, figu­ riamoci viverla in prima perso­ na. E chissà cosa ha pensato tutte le volte che in quei novan­ ta minuti ha sentito dire: «La Juve senza Bonucci non è più la stessa». Chiederglielo espressa­ mente in realtà non serve a molto perché Leo liquida l’ar­ gomento in poche parole: «In effetti mi ha fatto un po’ strano vedere la Juve davanti alla tv,

ma ormai quello è il passato. Il mio presente e futuro si chiama Milan». Il concetto era già stato espresso in Cina perché Leo, quando prende una decisione, non è tipo da rimpianti. E poi adesso si è gradevolmente vici­ ni al debutto a San Siro, con la fascia al braccio. Giovedì sera il nuovo re sarà incoronato uffi­ cialmente.

ALLEGRI DICE CHE HO SCELTO IO DI LASCIARE? SCELTA FATTA CON IL CLUB SULL’ADDIO ALLA JUVE SCELTA CONDIVISA COL CLUB

uno stadio. Mi piacerebbe tanto rivedere la stessa cornice di pubblico». I tifosi non hanno dubbi: dare la fascia a lei è stato sacrosanto. «E’ una responsabilità impor­ tante, darò tutto me stesso per difendere questa maglia dal primo all’ultimo minuto di ogni partita».

Come ci si sente a IL NUMERO Ne siamo certi, essere eroi prima la domanda è: ma ancora di se lo aspettava? aver iniziato? «Sinceramente: no. L’importante «Credevo ci sa­ rebbe stato un però è che ci sia un gruppo trai­ po’ più di scetti­ Le presenze in A di cismo nei miei Bonucci in carriera: nante e il Milan è un club fortuna­ confronti. Que­ to perché qui c’è sto entusiasmo 1 con l’Inter, 38 con gente che sa fare mi spinge a dare il Bari e 227 con la ancora di più. Juventus gruppo. Sono ri­ masto piacevol­ Non vedo l’ora di debuttare in questo stadio. mente colpito anche dallo spiri­ Confesso che ho addosso un po’ to di sacrificio dei sudamerica­ di agitazione: San Siro è la sto­ ni. Sono molto contento dello ria e il giorno del preliminare, spogliatoio, ci sono delle belle anche se non giocavo, è stata persone». una delle poche volte in cui mi sono emozionato entrando in Montolivo come ha preso il passaggio di consegne? «E’ stata una scelta condivisa da club, allenatore e squadra. Con Riccardo ho parlato fin dal pri­ mo giorno di quanto sarebbe potuto succedere. Lui è una grande persona e un grande giocatore, nessuno vuole passa­ re sopra nessuno, l’intenzione è quella di fare squadra. Conta il

266

MIRABELLI E FASSONE MI HANNO FATTO SENTIRE IMPORTANTE SU FASSONE E MIRABELLI MI HANNO LUSINGATO

bene comune, quello è davvero importante. Non il capitano».

NON VEDO L’ORA DI DEBUTTARE A SAN SIRO, HO UN PO’ DI AGITAZIONE SU SAN SIRO MI SENTO AGITATO

IL DIFENSORE E IL PASSATO «ORA CONTA SOLO IL MILAN LA JUVE E ALLEGRI HANNO FATTO SCELTE BEN PRECISE»

Molto filantropico. Che cosa significa essere leader? «Io posso mettere a disposizio­ ne carisma ed esperienza, ma è la squadra che ti fa diventare tale. Ho la fortuna di avere im­ parato da grandi leader come Buffon, Del Piero e Chiellini. Per il resto, il segreto è fare gruppo nelle piccole cose, nei dettagli. Il Milan merita di tor­ nare in alto ed è questo che la società ci ha chiesto». A proposito di leader e fasce al braccio: Allegri ha appena detto che lei sarebbe stato il capitano del futuro. «Come ho detto, ora per me conta solo il Milan e la Juve è il

MARTEDÌ 15 AGOSTO, 20:45

passato. La ringrazio per quel che mi ha dato, con loro sono diventato uno dei migliori di­ fensori al mondo, ma quando fai certe scelte poi ti prendi le responsabilità e hai le tue con­ seguenze. La Juve e Allegri du­ rante l’ultima stagione hanno fatto scelte ben precise e io le ho fatte di conseguenza». In realtà Allegri ha anche detto che il divorzio è stata una decisione sua. «Di certo le mie valutazioni non erano più quelle del passato, ma la scelta è stata condivisa con il club, quindi non è solo fa­ rina del mio sacco... Tutto parte da Oporto (il famoso episodio dello “sgabello”, ndr), ma c’era­ no stati alcuni episodi già pri­ ma, magari meno eclatanti».

MERCOLEDÌ 16 AGOSTO, 20:45

3.10

TSG HOFFENHEIM

1.33

NAPOLI

3.40 2.25

PAREGGIO LIVERPOOL

5.50 7.50

PAREGGIO NIZZA

Quote soggette a continue variazioni. Per le quote aggiornate vai su www.bet365.it. Il gioco è vietato ai minori e può causare dipendenza patologica. Probabilità di vincita su www.aams.gov.it e su www.bet365.it Hillside (New Media Malta) Plc Concessione n. 15253

18+


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

3

CONTENUTO PREMIUM

PARLA IL NEO ACQUISTO CHE È GIÀ LEADER «HO SCELTO IL MILAN PER IL PROGETTO AMBIZIOSO, PER ORA SIAMO UN GRADINO SOTTO JUVE E NAPOLI, MA NIENTE LIMITI» L'IDENTIKIT LEONARDO BONUCCI NATO A VITERBO IL 1 MAGGIO 1987 RUOLO DIFENSORE CENTRALE ALTEZZA 190 CM PESO 82 KG

Bonucci ha fatto l’ultima parte delle giovanili con l’Inter e ha esordito in A il 14 maggio 2006. L’Inter per avere Milito e Thiago Motta lo ha ceduto al Genoa, con cui non ha mai giocato. Dopo l’esordio in nerazzurro, in carriera ha vestito le maglie di Treviso, Pisa e Bari, per poi arrivare alla Juve nel 2010. In bianconero ha conquistato 6 scudetti, 3 Supercoppe di Lega e 3 Coppe Italia LA FAMIGLIA Leonardo nel 2011 ha sposato Martina, da cui ha avuto due figli: Lorenzo, nato nel 2012, e Matteo, nato nel 2014. Lorenzo è tifoso del Torino e di Belotti.

IL NUMERO

12

Prima o poi Alle- I trofei vinti da Perché ha scelto gri potrebbe ri- Bonucci con la il club rossonetrovarselo in Naro? Juventus: 6 zionale. «Perché aveva il progetto più am«Se così dev’es- scudetti, 3 Coppe sere, sarà. Siamo Italia, 3 Supercoppe bizioso. Io vivo di sfide e Fassone e tutti professioniMirabelli mi hanno fatto sentire sti, nessun problema». importante e mi volevano forteHa sentito ancora qualcuno dei mente, altrimenti la trattativa non sarebbe durata solo 48 ore. suoi ex compagni? «Certo, oggi (ieri, ndr) ho fatto D’altra parte, gli amori o nascogli auguri di compleanno a no subito, o non nascono mai. E Chiellini. E poi con alcuni di lo- non è certo una questione di ro c’è un percorso comune in soldi: a chi mi dà del mercenario rispondo che avevo richieste Nazionale». anche dall’estero, dove avrei Passare dalla Juve al Milan re- guadagnato di più». sta comunque un’esperienza particolare. Anche alla Juve lei è partito da «Spero di fare nel Milan ciò che un cantiere in costruzione. Pirlo ha fatto alla Juve col per- «Esatto, trovo molte analogie. corso inverso». Infatti ho scelto il Milan anche

INTER 2005-07 TREVISO 2007-09 PISA 2009 BARI 2009-10 JUVENTUS 2010-17 MILAN DAL 2017

perché nella mia testa c’è l’idea di ripetere il percorso vissuto in bianconero, dove eravamo partiti da una rifondazione come in questo caso e siamo arrivati in alto. Ecco, qui voglio arrivare ancora più in alto. Nell’arco di quattro anni spero di arrivare a vincere la Champions. Voglio portare a casa tutto».

Lei è stato alla Juve sette anni e si è legato al Milan per cinque: sarà un altro ciclo importante? «Francamente in questo club mi ci vedo a lungo e questo mi stimola a essere ancora più “cattivo”».

I tifosi bianconeri non ne sono esattamente entusiasti. Basta guardare i social. Impressioni dopo il primo mese «Se mi facessi condizionare dai di lavoro? commenti sui social, nel 2011 «Questa è la mia nuova casa ed avrei lasciato la Juve e queè bella, mi piace. Fin da subito st’anno non sarei venuto al Miho avuto l’impressione di sen- lan. Mi hanno insultato perché ho cambiato matirmi a casa». glia, ma sui social le gente è liE poi Milano la IL NUMERO bera di dire la conosceva già. propria e non «Per ora sono anprovo rancore». cora in hotel, a settembre saremo dentro casa. Montella le ha Conduco una vi- I milioni di euro di detto qualcosa di ta normale, qual- stipendio annuo che particolare? che sera fa in «In lui vedo tanta Versilia sono an- Bonucci percepirà al voglia di migliodato alle giostre Milan per cinque rarsi e di tracon mio cognato. stagioni, più bonus smettere voglia E voglio che andi vincere. E’ un che i miei figli vivano nella nor- tecnico molto intelligente, ha malità. L’altro giorno ho preso un futuro da grande allenatore, la metro, Milano è cambiata, spero di poter vincere con lui. evoluta. Molto bella». La sua idea di calcio è molto buona, non avevo mai visto La vediamo molto sereno. O me- nessuno impostare il gioco così con una difesa a quattro». glio, rasserenato. «Sono carico e più affamato che mai, darò sempre più dei miei Con lei però prima o poi dovrelimiti. Il mio obiettivo è far sì ste passare a tre. che il Milan torni nell’Olimpo «Sono sincero, a quattro o a tre del calcio mondiale. Ho scelto per me è uguale. Anzi, a tre c’è questo club per ripartire, sono molto più campo da difendere. qui per vincere». Sapete quante volte mi sono ritrovato uno contro uno?». Ad esempio lo scudetto? «La Juve resta la favorita e il Ma per caso si vede allenatore? Napoli ha ottime chance di gio- «Assolutamente sì, sono già 4-5 carsi il titolo: ora come ora sia- anni che ci penso. Gioco ancora mo un gradino sotto entrambe, 6-7 anni e poi alleno. E’ qualcoma non dobbiamo porci limiti. sa che mi ha trasmesso Conte, Dopo di loro, vedo a pari merito mi vedo un po’ come lui. E poi Roma, Inter e Milan». voglio alzare un trofeo anche da tecnico...». E se arrivassero Belotti o Auba© RIPRODUZIONE RISERVATA meyang? (ride, ndr) «Belotti è uno che trascina, che lavora tanto. Non so se arriverà lui, ma chi dovesse arrivare si deve mettere a disposizione nelle due fasi. Una punta di alto livello ti facilita in tante cose, sarebbe la chiusura perfetta di un mercato stimolante ed entusiasmante».

MONTELLA HA UN FUTURO DA GRANDE TECNICO HA TANTA VOGLIA SU MONTELLA IL FUTURO È SUO

7,5

IN QUESTO CLUB MI CI VEDO A LUNGO: SONO ANCORA PIÙ “CATTIVO” SUL CICLO MILAN MI CI VEDO QUI A LUNGO

HO PRESO LA METRO, MILANO È CAMBIATA, È MOLTO BELLA SU MILANO SI È EVOLUTA

SUL COLPO IN ATTACCO «BELOTTI TRASCINA, UNA PUNTA DI ALTO LIVELLO SAREBBE LA CILIEGINA»


4

Serie A R Il mercato

Giostra dipunte Kalinic,èMilan Bacca:Spagna Simeoneviola

1Il croato presto rossonero. Il colombiano

LA CIFRA

34

verso il Villarreal. Il Cholito spinge Maxi Lopez al Genoa. E Aubameyang aspetta...

Marco Pasotto Alessandro Russo

A

Ferragosto si balla sulle punte. Una vorticosa danza alla ricerca del gol. Con il Milan protagonista, sempre più vicino a Kalinic, proprio nel giorno in cui nel destino di Bacca spunta il Vil­ larreal. Effetto domino di at­ taccanti in procinto di cambia­ re maglia che investe anche Si­ meone, ormai della Fiorentina e sta per spingere il granata Maxi Lopez al Genoa. Uno sce­ nario incandescente, fatto di trattative serrate, depistaggi, dirigenti contrapposti che si sfidano a suon di milioni e so­ luzioni, tutto nella settimana della partenza ufficiale della serie A. Senza esclusione di colpi. UN CROATO PER IL DIAVOLO Il nuovo Milan, dopo una fase d’attesa susseguente a una campagna acquisti pirotecnica, lo scorso weekend ha fatto par­ tire il count­down per la punta da regalare a Montella, riac­ cendendo la pista del croato Kalinic. Il duo Mirabelli­Fasso­

ne ha così riallacciato i contatti continua a trattare con ottimi­ con Pantaleo Corvino e la di­ smo e Montella aspetta Kalinic scussione congelata dopo i pri­ per garantire reti e manovra al mi slanci di luglio. Posizioni reparto offensivo, per di più prima contrapposte e man ma­ nella stagione che vuole riposi­ no più vicine: la Fiorentina zionare il Diavolo tra le grandi. chiede 30 milioni per privarsi Una trattativa a episodi quella del suo asso, il Milan suggeri­ per il nazionale croato, il cui sce lo sconto. Lo scorso fine set­ esito rossonero è stato tenuto timana le posizioni si sono riav­ saldamente in pista dalla vo­ vicinate, con l’ipotesi di una va­ lontà del giocatore, che ha scel­ to pubblicamen­ riante, l’inseri­ te il Milan. An­ mento di che nei momenti Antonelli. Diplo­ RICHIESTA peggiori, quan­ mazia al lavoro, do il termometro ma scenario sembrava volge­ tracciato. Il terzi­ re al peggio e no (sul quale c’è l’Everton faceva anche il Genoa) capolino. Non a non pare del­ I milioni che la Viola caso l’agente di l’idea di spostar­ chiede per Kalinic: Nikola, Fali Ra­ si a Firenze, ma il madani, è rima­ Milan si mostra il Milan vorrebbe sto a lungo a Mi­ disposto ad alza­ inserire Antonelli, lano per tenere re il coefficiente che per ora rifiuta le fila della di­ dei bonus per raggiungere il tetto chiesto dal­ scussione, oramai vicina al tra­ la Fiorentina. Risultato? Kali­ guardo. La terrazza glamour di nic al Milan sembra davvero un noto hotel in piazza della questione di giorni, magari già Repubblica custodisce i detta­ prima del match di dopodoma­ gli dell’elaborato colpo milani­ ni a San Siro contro lo Shken­ sta. Sempre più vicino. dija. BACCA AL VILLARREAL La sa­ FERRAGOSTO AD OLTRANZA Si rabanda delle mosse delle pun­

30

I gol di Kalinic in 84

L'IDENTIKIT NIKOLA KALINIC NATO IL 5/1/1988 A SALONA (CROAZIA) RUOLO ATTACCANTE ALTEZZA 187 CM PESO 80 KG

Cresce nelle giovanili dell’Hajduk Spalato e debutta tra i pro a 17 anni. Va in prestito all’Istra, poi al Sibenik, fino al ritorno all’Hajduk. Nel 2009 passa al Blackburn, in Premier League, per 7,5 milioni. Dal 2011 è al Dnipro, in Ucraina: nel 2015 gioca la finale di Europa League contro il Siviglia, dopo aver eliminato il Napoli. A Ferragosto 2015 firma per la Fiorentina. LE SUE SQUADRE HAJDUK SPALATO ISTRA SIBENIK HAJDUK SPALATO BLACKBURN DNIPRO FIORENTINA

2005-06 2006 2007 2007-09 2009-11 2011-15 2015-17

(non obbligato­ te rossonere nar­ gare totali con ria) di un’altra ra anche una mezzala, magari nuova puntata la maglia della con l’uscita del su Bacca, proiet­ Fiorentina (28 in A e principito Sosa, tato verso il ri­ 6 in Europa League) molto gettonato torno in Liga, sponda Villarreal. Soluzione in Turchia, ma senza il benesta­ gradita al colombiano con il fa­ re rossonero. vore dei dirigenti milanisti. Il d.s. Max Mirabelli è al lavoro e IL CHOLITO APRE A MAXI Un potrebbe chiudere la cessione dettaglio eloquente dell’appro­ di Carlos intorno ai 17­18 mi­ do di Kalinic al Milan si legge lioni, tra prestito oneroso e ob­ nelle frenetiche mosse viola bligo di riscatto. Una partenza che hanno praticamente chiu­ eccellente che porta ossigeno so per il sostituto, il Cholito Si­ per il finale di mercato. Ieri il meone: accordo per 18 milioni colombiano è arrivato a Mila­ di euro tra parte fissa e bonus. nello 4 ore dopo i suoi compa­ Blitz Viola che chiude il cerchio gni, non ha partecipato all’ag­ del giro degli attaccanti, con un giornamento con Rosetti sulla assist per Maxi Lopez al Genoa. Var e non si è allenato. Quindi i Soluzione sempre più pratica­ saluti ai compagni, segnali di bile per l’attaccante argentino un addio imminente. La par­ del Torino, che ha il contratto tenza di Bacca e l’arrivo di Kali­ in scadenza nel 2018 ed è stato nic potrebbero non escludere corteggiato anche dal Parma. altre soluzioni milaniste in at­ La soluzione Genoa prevede un tacco, magari attraverso un ex­ biennale, disegnato da entou­ tra budget da parte della pro­ rage del giocatore e Preziosi. prietà cinese. Milan alla fine­ Così Maxi Lopez, dopo la spon­ stra aspettando condizioni fa­ da blucerchiata di Genova, gio­ vorevoli per Aubameyang, l’ex cherebbe il derby della Lanter­ che intanto da Dortmund ha na dall’altra parte del guado. lanciato messaggi social Destino spericolato dei bomber d’amore al Diavolo. Resta al­ al giro di Ferragosto. © RIPRODUZIONE RISERVATA l’orizzonte, infine, la ricerca


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

5

È doppio il colpo Fiorentina Col Cholito arriva anche Dias

1Il portoghese preso (prestito biennale) per dargli il ruolo di Bernardeschi Riscatto fissato a 20 milioni. E Pioli aspetta il genoano già per San Siro Giovanni Sardelli FIRENZE

E

tà e valutazione vanno di pari passo. La speranza viola è che ci sia lo stesso connubio tra valore in campo ed amicizie. La Fiorentina trova l’attaccante esterno mancino a lungo cercato sul mercato, chiudendo per Gil Dias talento portoghese di proprietà del Monaco. Vent’anni (ne compirà 21 il prossimo 28 settembre) e venti milioni di euro di valutazione. Cifra che la Viola non sborserà adesso, avendo trovato una formula decisamente più conveniente. Gil Bastião Dias infatti arriva in prestito biennale con diritto di riscatto fissato proprio a 20 milioni. Il portoghese sarà a Firenze forse già oggi per mettersi il prima possibile a disposizione di Pioli: che ha bisogno come il pane di calciatori in quella porzione di campo. Ah, a proposito di amicizie. Appena arrivato al Monaco legò subito con Mbappè. Uno che adesso, di milioni, ne vale quasi 200. Sopra Nikola Kalinic, 29 anni, ultime due stagioni alla Fiorentina LAPRESSE

Sotto Carlos Bacca, 30 LIVERANI

SOGNANDO CR7 L’estate viola fatta di cessioni eccellenti, rivoluzione totale, e l’arrivo di molti giovani dalle belle speranze, è stata dura. Così come dura è stato trovare colui che tatticamente (ad ora solo quello) avrà il compito di sostituire Bernardeschi. Un giovane attaccante esterno mancino in grado di tagliare il campo, partire dalla fascia, ed assicurare giocate decisive e gol. In principio fu Politano, poi Emre Mor e Jesè (finito allo Stoke). Sfumate o deragliate alcune trattative, Corvino ed il d.s. Freitas hanno chiuso, grazie ai rapporti con Jorge Mendes (l’agente), per Gil Dias. Arrivato giovanissimo al Monaco, l’esterno offensivo è stato ceduto in prestito prima al Varzim, poi lo scorso anno al Rio Ave. Stagione da protagonista e rientro alla base, prima dell’inizio dell’avventura viola. Può giocare in attacco su entrambe le fasce, ha dribbling velocità e tiro in porta. Tutto il resto, compreso l’adattamento al campionato italiano, va scoperto con il tempo. Chi può essere l’idolo per un giovane portoghese in quel ruolo? Cristiano Ronaldo, ovvio, niente di nuovo.

IL NUMERO

12

Le reti segnate dal

L'IDENTIKIT GIOVANNI SIMEONE NATO IL 5 LUGLIO 1995 A BUENOS AIRES (ARG) RUOLO ATTACCANTE ALTEZZA 180 CM PESO 81 KG

Figlio dell’allenatore Diego Simeone, il «Cholito» è cresciuto nelle giovanili del River Plate. E’ arrivato al Genoa nell’estate 2016 e ha esordito in Serie A contro il Sassuolo il 18 settembre (2-0 per il club emiliano). Attaccante dotato di buona tecnica, nel Genoa ha giocato al centro dell’attacco, ma può ricoprire altre posizioni. Con il River Plate ha vinto la Libertadores nel 2015. Possiede la doppia cittadinanza, argentina e spagnola. LE SUE SQUADRE RIVER PLATE BANFIELD GENOA

2013-2015 2015-2016 2016-17

derico Chiesa. CHOLITO A SAN Cholito al suo primo Ieri l’ennesimo SIRO? Prima di comunicato sul arrivare a Firen- anno in Serie A: sito ufficiale ha ze, Gil Dias ha al- per lui anche un gol ribadito l’intento lungato il pro- in Coppa Italia viola «ACF Fioprio contratto con il Monaco. Dopo Eysseric, rentina precisa di non aver mai Benassi, Zekhnini e Gil Dias in discusso la cessione di Federiviola fanno sapere ufficiosa- co Chiesa per 40 milioni o altre mente che il reparto dei tre- cifre, né di aver mai mostrato quarti (centrale o esterno) è a l’intenzione di privarsi del calposto così, considerando an- ciatore». che le presenze già in rosa di Chiesa, Saponara ed Hagi (che RIFIUTO ANTONELLI Mancano può partire in prestito). Men- ancora dei tasselli per completre è in attesa di cessione Mati tare l’organico. Su tutti un Fernandez. In realtà però, Cor- terzino sinistro, un quarto vino resta vigile e sul mercato centrale e forse un altro non è finita fin quando non è centrocampista. Sempre realmente finita. Adesso testa che non parta ancora alla punta. La prossima mossa qualcuno fra i reduci delsarà far arrivare il prima possi- la passata stagione. A bile Giò Simeone in viola. Ope- proposito di terzini, è ad razione con il Genoa sostan- ora saltata la pista che zialmente definita da tempo portava al laterale del Milan (18 milioni tra parte fissa e bo- Antonelli. Il giocatore al monus) e vincolata alla prossima mento ha rifiutato il passaggio partenza di Kalinic. Il Cholito in viola preferendo restare a (ieri di riposo al mare) è atteso Milano. Senza cambi chiari di a breve (domani?) a Firenze volontà, fumata che resterà neanche perché c’è la necessità di ra. Problemi anche per Strinic metterlo a disposizione dell’al- (richiesta altissima d’ingaggio) lenatore per la prima di cam- e Stafylidis dell’Augsburg (copionato contro l’Inter a San Si- sta oltre dieci milioni). ro. Non si muoverà invece Fe© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sopra Giovanni Simeone, 22, 37 presenze totali col Genoa ANSA

Sotto Gil Dias, 20 anni GETTY


6

Serie A R I campioni dopo il k.o. in Supercoppa

1Anatomia di

una crisi di inizio stagione: sono saltati gli equilibri in difesa e a centrocampo

VitaminaallaSign

Sebastiano Vernazza @SebVernazza

L’

estate inquieta della Juve, colpita al cuore a Cardiff e non ancora rinvenuta in sé, come se la batosta in Champions avesse spento l’interruttore. Facciamo qui l’anatomia di una crisi lunga ormai due mesi e mezzo. 1/ DIFESA E FASE DIFENSIVA Sull’impenetrabilità è stato fondato il ciclo dei sei scudetti consecutivi e delle due finali Champions in due anni, e oggi la Juve si scopre vulnerabile. Questione di uomini e atteggiamenti tattici. Sono andati via Bonucci e Dani Alves, due dei migliori interpreti al mondo nei rispettivi ruoli. Le cessioni non sono state decise per motivi tecnici, ma «ambientali». Bonucci e Dani Alves non erano più compatibili con spogliatoio e società. La Real Casa juventina non ama refrattari, ribelli ed esuberanti. Di Bonucci non manca tanto la capacità difensiva, quanto la bravura in impostazione. Con Bonucci la ripartenza laziale che ha portato al rigore di Immobile non avrebbe preso forma, perché Leonardo non avrebbe appoggiato quella palla a Cuadrado come ha fatto Benatia, l’avrebbe giocata diversamente. E qui tocca ripetersi sull’ambiguità della linea difensiva bianconera, che da tempo oscilla, a tre o a quattro a seconda delle due fasi. Con Bonucci disporsi a tre in possesso aveva logica perché Bonucci sa impostare, ha il senso della regia. Benatia è stopper e basta, al massimo scarica il pallone sui lati per liberarsene in fretta. Tanto vale mettersi a quattro in maniera chiara, con due centrali e due terzini. Quando Allegri l’altra sera l’ha ordinato, la squadra è cresciuta. Peccato che agli sgoccioli sia crollato De Sciglio, spazzato via dall’incursione di Lukaku. Proprio lui, De Sciglio, terzino preso per definire bene uno schieramento a quattro e

Arriva l’energia Matuidi Ma alla Juve non basta Serve un aiuto in difesa SU KEITA VEDREMO MA ARRIVERÀ UN CENTROCAMPISTA IMPORTANTE BEPPE MAROTTA A.D. DELLA JUVENTUS

uscire dall’equivoco. Non vogliamo infierire sull’ex milanista, ma in quel corpo a corpo Dani Alves, oggi al Psg, o Lichtsteiner, che sedeva in panchina, non si sarebbero fatti strapazzare così. Via Bonucci e Dani Alves, dentro Benatia e De Sciglio: a Roma sono deflagrate le differenze tecniche e di personalità tra le due coppie. Il bilancio difensivo delll’estate

juventina è allarmante, dieci gol subiti in cinque partite, le quattro amichevoli anglo-americane e la Supercoppa. In media, prese due reti a gara. Troppe, per gli standard della Signora, ma se si soffre a valle (difesa), significa che a monte (mediana) non si filtra. 2/ CENTROCAMPO A Roma come a Cardiff la Juve

ha scontato la solitudine di Pjanic e Khedira, travolti a centrocampo dalle invasioni barbariche di avversari in soprannumero e aggressivi. Quel che in Italia aveva funzionato da gennaio in poi, il 4-2-3-1 con l’attacco a cinque stelle, di botto è apparso insostenibile. Zidane e Inzaghi hanno trovato il cavallo di Troia, l’uomo in più nel mezzo: Isco tra le linee in Gal-

les e Luis Alberto doppiogiochista all’Olimpico. Khedira sembra ai minimi per passo e reattività e si è capito che Pjanic non è Pirlo né mai lo diventerà (Pirlo per giunta giocava in una mediana a tre, non a due). Il passaggio a tre nel mezzo implicherebbe il congelamento del 4-2-3-1, verrebbero imboccate altre strade. L’arrivo di Matuidi è cosa buona e giusta, il francese è un cacciatore di palloni e porta in dote resistenza e sostanza, ma pure lui, se si trovasse in condizione di due contro troppi, annasperebbe. Allegri deve inventarsi qualcosa, ci vuole un colpo d’ala che metta in sicurezza il talento di Pjanic e lo sgravi un po’ dai carichi di lavoro in non possesso. Quanto a Khedira, si spera che soffra soltanto per le gambe pesanti causa preparazione. Da non sottovalutare l’opzione Bentancur: sarà lui il coniglio che più avanti Allegri estrarrà dal cilindro?

IL DOPO-GARA

Allegriallasquadra:«Rimettiamocituttiindiscussione» 1A Roma il tecnico ha urlato a Chiellini

«Mattia (De Sciglio) là doveva andar fuori...». E dopo il k.o. ha parlato al gruppo

N

on siamo ai livelli di Doha («Andrebbero presi a calci nel sedere» disse ai dirigenti un Allegri furioso dopo aver perso ai rigori contro il Milan e riferendosi ai giocatori) ma anche stavolta il legittimo nervosismo si è palesato a fine gara. Giorgio Chiellini e Max Allegri – livornesi entrambi, rapporto decennale – appena finita la gara contro la Lazio si sono messi a confronto, ed è inevitabile che dopo una partita persa, riacciuffata e sparita in quel modo non ci sia proprio la giusta serenità di valutazione e interpretazione. Però niente è trasceso, questo va detto.

MATTIA Le telecamere della

Rai hanno colto l’attimo in cui si vede che Max e Chiellini si avvicinano per confrontarsi sull’ultima situazione di gioco. Il tecnico che dice «Mattia là deve andar fuori» riferendosi all’ultima azione e a De Sciglio che sbagliando i tempi si è fatto colpire da Lukaku (assist-man per Murgia); poi Chiellini si mette la mano davanti alla bocca (tipica mossa per non far decifrare il labiale) ma insomma dice qualcosa, fa un piccolo gesto e poi se ne va consolato da una terza persona di casa-Juve. Niente di clamoroso ma quell’ultima azione della Lazio in cui tutto è saltato per aria è rimasta viva, pulsante e dolorante.

Una fase della chiacchierata post-gara fra Allegri e Chiellini LAPRESSE

IN DISCUSSIONE Subito dopo la gara, poi, Allegri si era fermato a parlare – come sempre succede in casi del genere – coi dirigenti della Juventus, dal presidente Agnelli a Nedved, da Marotta e Paratici. Delusione, anche rabbia per non aver portato a termine una partita che nonostante 60’ di vuoto era praticamente stata riacciuffata. Allegri voleva che a quel punto i giocatori la conducessero ai supplementari, il fattore psicologico era a favore e quindi il tecnico bianconero immaginava che la maggior tecnica della sua Juve abbinata al calo della Lazio avrebbe dato molte più chance ai bianconeri di portarsi a casa la Supercoppa. Invece niente. Poi, una volta rientrati tutti negli spogliatoi, dirigenti compresi, ecco il discorso di «sveglia» per tutti con Allegri che pressapoco avrebbe detto: «Dobbiamo

metterci tutti in discussione», frase poi ribadita dopo davanti alle tv e con allegato il suo tweet di mezzanotte «Zero alibi, non servono. Serve lavorare per fare una grande stagione». Insomma: pareva che la rabbia post-Cardiff potesse arrivare ma è apparsa solo nei primi 10’ e negli ultimi 20’. IL CLUB: NIENTE DRAMMI La squadra si ritroverà domani dopo un giorno di riposo: c’è da preparare il match contro il Cagliari (sabato all’Allianz Stadium) e magari nelle prossime ore in più ci sarà Matuidi, sempre che tutta l’operazione vada a concretizzarsi alla perfezione. Nel frattempo, in casa-Juve, la parola d’ordine è «Nessun dramma»: la Lazio correva di più e la Juve ha giocato troppo poco per meritare. m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

7

IlfranceseaTorinoin48ore? Keita-Spinazzolaafuocolento

ora

1Per Matuidi operazione da 15 milioni più bonus al PSG. Lazio e Atalanta attendono soldi e sostituto. Il difensore centrale? Valutazioni in corso... 1

Matteo Dalla Vite Alessandro Russo

2

M

età agosto con Blaise? Può essere il titolo del prossimo cortometraggio della Juventus, perché per Blaise Matuidi la situazione dovrebbe essere ai dettagli. E’ lì, in pugno: manca solo l’affondo concreto previsto a breve. L’ad Beppe Marotta - che insegue un centrocampista da tempo e che non ha intenzione di arrivare all’ultimo secondo del mercato - dopo aver puntato Matic ed Emre Can avrebbe deciso di sferrare l’attacco verso il francese in uscita dal PSG. Intanto lui, poi si vedrà.

3/ MERCATO A Torino sta per arrivare Matuidi, bel rinforzo per il centrocampo, ma serve qualcun altro. Ad esempio un difensore centrale, per ossigenare un reparto stravolto dalla partenza di Bonucci. La Juve fin qui ha fatto un mercato particolare, ha rimpolpato il reparto avanzato, quello messo meglio (non dimentichiamo Pjaça). Investite grosse somme per Douglas Costa e Bernardeschi, giocatori di indiscutibile spessore tecnico, ma forse sarebbe stato meglio non ridursi a Ferragosto per reperire centrocampista di quantità e difensore manovriero, simil-Bonucci. Il mercato chiuderà tra due settimane, lo scenario può cambiare. La Juve vive un periodo di appannamento. Quando l’involuzione si arresterà, capiremo se la «Juvecrazia» resterà tale o sarà sovvertita da forze nuove, in primis dai «sarristi» del Napoli. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Bianconeri delusi: da sinistra Chiellini, Costa, Alex Sandro, Khedira, Bernardeschi, Barzagli, Marchisio e Dybala

RISERVA E VILLAR PEROSA Nei giorni scorsi il manager del centrocampista, Mino Raiola, ha lavorato ai fianchi il club parigino che ha apLE MOSSE pena preso Ney- Il club pensa a un mar ed è in via di acquisizione di centrale solo se ci Fabinho dal Mo- sarà un’occasione. naco. Così, poco Sennò, a gennaio. UN ALTRO? A alla volta e con TRE In verità Maancora Motta in Non è da escludere tuidi è il giocatocampo, Matuidi re in lista-Juve ha capito che il che la Juve punti dal gennaio scorsuo tempo nella su un interno in più so. Il primo di capitale francese oltre al francese tutti, se si esclusta per scadere, anche perché passi in avanti sul de quel Witsel autore di un volfronte del rinnovo contrattuale tafaccia assurdo un’estate fa. Il non ne sono arrivati. Raiola ha francese, nazionale, 30 anni e cercato insomma di limare l’ini- con il contratto in scadenza nel ziale richiesta di 30 milioni da 2018, può davvero essere il priparte del club parigino e l’affa- mo tassello di un centrocampo re si potrebbe chiudere a 15 mi- che ha perso Rincon e Lemina lioni più bonus, praticamente pur acquisendo il giovane Benun affare da circa 20 milioni. tancur di cui Allegri ha gran fiMatuidi, dopo essere subentra- ducia. La Juventus ha sostanto alla prima di campionato, ha zialmente in pugno Matuidi da vissuto la stessa cosa contro il tempo ma prima di sferrare il Guingamp: dentro al minuto colpo decisivo ha atteso che 88 al posto di Thiago Motta qualcosa di diverso potesse arstesso. Così è troppo, ha pensa- rivare alla corte di Allegri: saluto. E si vocifera che la più che tato il primo della lista Matic probabile accelerazione della (ha scelto Mou), ecco che la JuJuventus potrebbe portare il ve ha diretto le proprie mire su giocatore a Torino nel giro di Can (considerato perfetto per 48 ore. Quasi (quasi) per l’ap- età e qualità-quantitativa), su puntamento annuale col bagno Mateo Kovacic e facendo un di folla bianconera a Villar Pe- pensiero a Strootman. Non è da escludere che il club decida di rosa (in agenda il 17 agosto).

3

fare un altro colpo in mezzo al campo: N’Zonzi costa 40 milioni ma il Siviglia avrebbe trovato in Marcos Llorente il sostituto; André Gomes non è uscito dai radar. La voce-Wilshere? Sullo sfondo. Attenzione all’idea di centrocampo a tre. LOTITO, KEITA E DE VRIJ Su Keita, il presidente Lotito ha fatto il punto nella notte postSupercoppa: una chiacchierata fra le parti c’è stata, volante, ma è chiaro che la Juve attende che Lazio e giocatore risolvano le proprie questioni per poi eventualmente agire. «Per la cessione di un giocatore serve che le tre parti trovino un accordo» ha detto Claudio Lotito aggiungendo che sulla questione-Keita se ne occupa Ighli Tare. «Di certo - ha aggiunto a Sky il numero uno laziale - serve l’offerta congrua che altre squadre hanno fatto ma lui ha rifiutato». La Juventus è arrivata ufficialmente ad offrire a 20 milioni, non ancora sufficienti

per Lotito: Keita vuole la Juve. C’è poi chi sussurra che della Lazio (stante l’incedibilità di Milinkovic-Savic) interessi De Vrij. Ed è assodato da tempo ma al momento la Juve è convinta che quella del difensore centrale non sia una priorità. Tradotto: se arriverà un’occasione di livello, valuteremo e semmai ci muoveremo; sennò, comprare tanto per comprare no, si resta così. Fino a gennaio. Ma l’esigenza di uno in più è... ora. SPINAZZOLA Oggi Leo Spinazzola è atteso a Zingonia al rientro per gli allenamenti, presto Juve e Atalanta torneranno a parlare anche se Gasperini continua a fare muro per evitare l’uscita del laterale. Il suo eventuale arrivo spingerà altrove Lichtsteiner ma non è qui il problema: il fatto è che finché Gasp non avrà Laxalt (percentuale alta), non darà il benestare per Spinazzola. Giochi d’attesa: Spina e Keita a fuoco lento.

Tre obiettivi. 1. Blaise Matuidi, 30 anni, interno del PSG. 2. Keita Balde, 22 anni, attaccante della Lazio. 3. Leonardo Spinazzola, 24 anni, laterale dell’Atalanta di proprietà della Juve GETTY ANSA LAPRESSE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL GIORNO DOPO

Dybala: «Senza umiltà sono guai» Higuain: «Chiedo scusa ai tifosi» U

n colpo di frusta. Come la sua punizione. Anche questa scudisciata fa male. Un male diverso: perché deve lasciare il segno, la ferita. «Ci sono mancate l’umiltà, la cattiveria, la voglia di vincere e abbiamo preso 3 gol, roba non da Juve. Se non cambiamo atteggiamento saranno guai. Dipende tutto da noi»: la voce è quella di Paulo Dybala. La frustata del Diez è onesta conseguenza di una Supercoppa persa giocando come se tutti non avessero mai giocato insieme prima di domenica sera.

ESAME DI COSCIENZA Paulo non cerca alibi. Onesto. «La Lazio ha meritato, la nostra prestazione è stata bruttissima, non siamo stati noi per 60-70’ e abbiamo fatto due gol su palla

ferma. Ora dobbiamo riattaccare la spina: abbiamo un giorno libero immeritatamente (ieri,ndr) e dobbiamo farci un esame di coscienza. Non possiamo rifare una prestazione del genere, siamo la Juventus».

LEO ERA IMPORTANTE Paulo va avanti, con grande apertura e sostanza. «Dobbiamo pensare bene a quello che vogliamo perché quest’anno tutti vogliono vincere e tante squadre si sono rinforzate. Se non riattacchiamo la spina saranno guai. Problemi difensivi senza Bonucci? Lui e Dani Alves erano importanti, giocatori di buon piede ed esperienza. Però sono arrivati altri giocatori forti e per il mister a volte è difficile scegliere ma tutti dobbiamo aiutarlo dando il massimo».

Domanda: serve un centrale? «Leo si conosceva benissimo con Giorgio, Andrea e Gigi. Difficile rimpiazzarlo, ci sono difensori forti che possono farlo: noi però dobbiamo crescere, non solo difensivamente». A VITA E PICCOLA SQUADRA Paulo ha lanciato la propria candidatura a vita («Se il presidente vuole rimarrò qui per sempre»). Paulo non lesina pensieri nel post-gara anche televisivo. «Le difficoltà possono venire da noi se penseremo che siamo i migliori. Accontentarsi fa danni. Troppe finali perse? Non c’è un problema-finali però fra noi ci siamo detti che non dobbiamo restare fermi, pensare al passato. Dobbiamo essere più maturi, quello che abbiamo dimostrato contro la Lazio è da squadra

piccola...». PIPITA SI SCUSA Nel frattempo, Gonzalo Higuain ha voluto schermare con le scuse la sua non-prestazione. «Volevo chiedere scusa ai tifosi della Juve per la partita — scrive Pipita su twitter —. Si meritano più di questo, so che possiamo e dobbiamo fare di più, ma questo è solo all’inizio, e ora più che mai abbiamo bisogno di amore da voi perché siamo più forti se siamo insieme. Prometto che sarà un anno fantastico insieme». Chiosa Douglas Costa, il Rianimatore. «Quando capita qualcosa di brutto hai tre soluzioni: lasciare che ti definiscano, lasciarti distruggere o far sì che questo ti renda più forte». Busta A, B o C. m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA

1Paulo: «Serve un esame di coscienza, Paulo Dybala, 23, e Gonzalo Higuain, 29: accuse e scuse RAMELLA

pensare di essere i migliori danneggia. Bonucci? Difficile rimpiazzarlo...»


8

Supercoppa 2017 R I protagonisti

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Lotito&Inzaghi, la Supercoppia

1Diversi ma complementari. E proprio per questo vincenti: Lazio in estasi grazie a loro Stefano Cieri ROMA

F

atti per capirsi all’istante. E costruire assieme grandi imprese. Pur nelle loro diversità. Anzi, grazie alle loro diversità. Claudio Lotito e Simone Inzaghi. Personaggi per tanti versi agli antipodi e, forse proprio per questo, tremendamente funzionali l’uno per l’altro. Si conobbero nell’estate del 2004, quando Lotito divenne il proprietario del club, rilevandolo sull’orlo del fallimento. Inzaghi era uno dei giocatori ereditati dalla precedente gestione. Con uno stipendio che quella Lazio che stava nascendo non poteva permettersi. Simone fu l’unico a capire che il vento era girato e che serviva dare un segnale. Non si chiuse in se stesso, vide molto più lontano degli altri. Così accettò di spalmare il ricco contratto pur di restare nella sua Lazio. A Lotito bastò e avanzò per farne un uomo-azienda. Di più, uno di casa.

I TRIONFI SONO FIGLI DELL’UNIONE TRA SOCIETÀ, SQUADRA E TIFOSI CLAUDIO LOTITO PRESIDENTE LAZIO

IL PREDESTINATO Tredici anni dopo quei due si sono ritrovati uno accanto all’altro a sollevare una coppa al cielo, davanti a tifosi felici come ai bei tempi andati, quelli che Inzaghi visse da calciatore. Inzaghi, l’uomo del destino. Per il legame con Lotito, di cui è stato il primo a comprendere che, dietro l'aspetto burbero che ispirava così

poca fiducia, c’erano invece grandi potenzialità e un futuro importante da scrivere. Ma Inzaghi uomo del destino ancor di più per il suo legame con la Lazio. A cui ha regalato dieci trofei in diciotto anni. Prima da giocatore (sei), poi da tecnico della Primavera (altri tre) e ora da allenatore della prima squadra. Un legame sopravvissuto al cambio della guardia in società (dai fasti del periodo Cragnotti alle vacche magre dell’era Lotito), ma pure alle brevi parentesi vissute in prestito con Atalanta e Sampdoria («è uno di famiglia, tornerà presto da noi», disse Lotito in entrambe le occasioni). E sopravvissuto pure al ciclone Bielsa. Storia di un anno fa. Dopo aver trionfato con la Primavera (tre titoli in due anni ed un quarto sfiorato) e dopo essere accorso al capezzale della prima squadra causa esonero di Pioli

(solo uno come lui avrebbe potuto risollevare, come fece, un gruppo allo sbando), Lotito pareva avergli voltato le spalle. Sampaoli, Prandelli, Bielsa: tutti tranne lui per la panchina della Lazio. Altri avrebbero sbattuto la porta ed accettato le proposte che arrivavano da società di Serie A. Non Simone, che conosce Lotito meglio di Lotito stesso. Sapeva, l’allenatore, che alla fine la panchina della Lazio sarebbe stata sua. Come sapeva che lui, con questa squadra, sarebbe andato lontano. E la Supercoppa, in questo senso, è solo un punto di partenza.

FATTO QUALCOSA DI STRAORDINARIO PER LA NOSTRA TIFOSERIA SIMONE INZAGHI ALLENATORE LAZIO

L’INCOMPRESO Lo pensa anche Lotito. Che considera Inzaghi quasi come un figlio. Il presidente-padrone, l’uomo che ama dividere, che – parole sue – è «il presidente più odiato della storia della Lazio», ha in realtà una sua umanità, per quanto invisibile ad occhio nudo. La scelta di Inzaghi ne è un esempio. Ma pure quelle di Igli Tare come direttore sportivo e di Angelo Peruzzi

CLAUDIO LOTITO PRESIDENTE DAL 2004

come club manager rientrano in questa categoria. Uomini scelti oltre che per le loro competenze tecniche (che poi hanno ampiamente dimostrato di avere) per una questione di feeling. Eh sì, perché Lotito l’arrogante, Lotito «one man club» si è rivelato pure un ottimo talent scout di dirigenti e allenatori. Ma soprattutto è stato, è un vincente. Dei 14 trofei presenti nella bacheca laziale quattro sono arrivati sotto la sua gestione. Trofei minori, si obietterà. Sì, ma pur sempre trofei importanti per una società che – epoca Cragnotti a parte – non ha mai vinto tanto. Senza dimenticare che, negli ultimi cinque anni, dopo la Juve, la Lazio è la squadra italiana che ha vinto di più insieme col Napoli (due trofei a testa). E a questi successi vanno aggiunti gli altri quattro vinti – sempre sotto la gestione Lotito – dalla Primavera. Tre dei quali con Inzaghi allenatore. Sì, quei due sono fatti per capirsi. E vincere, assieme. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SIMONE INZAGHI DAL ‘99 HA VINTO DI TUTTO DA GIOCATORE

CON LA SQUADRA MAGGIORE

Coppa Italia 2008-09 2012-13

Supercoppa Italiana 2009 2017

Scudetto 1999-2000

Coppa Italia 1999-2000, 2003-04 2008-09

Supercoppa Italiana 2000

Supercoppa europea 1999

CON LE GIOVANILI Scudetto Primavera 2012-13

Coppa Italia Primavera 2013-14 2014-15

DA TECNICO GIOVANILI Supercoppa Primavera 2014

Supercoppa Primavera 2014

Coppa Italia Primavera 2013-14 2014-15

DA TECNICO PRIMA SQUADRA Supercoppa Italiana 2017

fL’EROE A SORPRESA

IL FRATELLO ROMELU DA MANCHESTER

ALESSANDRO MURGIA

Nel nome e nel segno di Nesta E intanto già scrive la storia 1CognatodiBertolacci,hasegnatoilgoldecisivocomel’excapitanonel‘98 ROMA

L’

accostamento è pesante, ma inevitabile. E pieno di significati. Da Alessandro ad Alessandro, quasi venti anni dopo, sempre nel segno della Lazio. L’eroe biancoceleste della Supercoppa 2017 si chiama Alessandro Murgia. Alessandro come un certo Nesta che, nel 1998, regalò alla Lazio la Coppa Italia con un gol segnato sempre nel finale e nella stessa porta infilata domenica dal centrocampista. Nesta, per quanto ancora giovane (22 anni) era già un titolare inamovibile, capitano designato (lo sarebbe diventato pochi mesi dopo) difensore di livello inter-

nazionale. Murgia tutto questo lo deve ancora costruire. Ma quando riesci a compiere imprese del genere, di solito il resto viene da sé. Specie poi se sei un prodotto del vivaio, se sei un ragazzo perbene e determinatissimo, se giochi per la squadra per cui tifi da bambino. COGNATO D’ARTE E, perché no, se hai un cognato che gioca in Serie A già da parecchio tempo e qualche buon consiglio te lo dà sempre. Già, perché l’eroe laziale della Supercoppa è imparentato con l’ex milanista (ora di nuovo al Genoa) Andrea Bertolacci, che ha sposato la sorella di Murgia, Nicole, che fa l’attrice (ieri ha postato un messaggio pieno di amore per il

Alessandro Murgia, 21 anni, romano LAPRESSE

fratello: «fiera di te»). «Ci sentiamo spesso con Andrea, per me è importante potermi confrontare con lui», disse qualche tempo fa il laziale. Chissà se, prima del match con la Juve, gli ha chiesto come si vince una Supercoppa contro i bianconeri. Bertolacci era infatti titolare lo scorso dicembre a Doha quando il Milan strappò il trofeo alla Juve. Il «cognatino», però, ha fatto meglio. Non solo vincente, ma protagonista assoluto. Con un gol degno di un attaccante vero. Quale, in effetti, era quando mosse i primi passi nel settore giovanile biancoceleste. Con la crescita il cambio di ruolo. Poi l’incontro, decisivo, con Simone Inzaghi. Insieme negli Allievi (Murgia regalò a Simone il successo in un derby con il gol del 3-2 realizzato allo scadere), poi in Primavera (vinsero assieme due Coppe Italia una Supercoppa), infine in prima squadra. Simone lo fa debuttare in A contro il Torino, lo scorso ottobre. E lui lo ripaga subito con un gol. Ne segna un altro a Firenze. Per il primo all'Olimpico aspetta però la serata da raccontare ai nipotini. Quella vissuta domenica. s.cie. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lukaku esalta Lukaku «Vai Jordan, è tuo»

● Protagonisti nello stesso giorno a migliaia di chilometri di distanza. Mentre all’Olimpico Jordan Lukaku (LAPRESSE) serviva a Murgia l’assist per il gol-vittoria, a Manchester il fratello Romelu (AP) aveva già festeggiato i primi due gol del 4-0 del Manchester United sul West Ham. Ieri il centravanti ha condiviso una Instagram Story del 3-2 della Lazio, urlando: «È tuo, è tuo! Vai, Jordan, vai!».


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

9


10

Serie A R Mercato

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il muro da alzare Inter: Mangala più di Otamendi

DA APPIANO

Oggiallavoro Inmediana Gagliardini oVecino? MILANO

L’

Inter torna al lavoro questa mattina. Inizia così la settimana che porterà all’esordio in cam­ pionato contro la Fiorentina dell’ex tecnico nerazzurro Stefano Pioli.

Matteo Brega MILANO

A

desso bisogna stringere davvero. Luciano Spal­ letti ha bisogno di un di­ fensore centrale entro giovedì perché dietro a Joao Miranda e Milan Skriniar ci sono due gio­ catori chiaramente in uscita. Uno, Jeison Murillo, verso il Valencia, il secondo, Andrea Ranocchia, richiesto dal Ge­ noa, voglioso di Premier Lea­ gue e pure muscolarmente ac­ ciaccato. Ecco perché l’area tecnica nerazzurra sta strin­ gendo il campo dei papabili e la rosa si è ridotta a due nomi: Ni­ colas Otamendi ed Eliaquim Mangala, entrambi del Man­ chester City. I due centrali del Manchester City di Pep Guar­ diola vivono situazioni diffe­ renti e ne risente, di conse­ guenza, la strategia dell’Inter.

Da sinistra Nicolas Otamendi, 29 anni, argentino del City e il suo compagno di squadra Eliaquim Mangala, 26, centrale francese EPA-REUTERS

1I nerazzurri nelle prossime ore prenderanno contatto con il City

per i due difensori: uno dei quali può arrivare a Milano entro 48 ore

LA SITUAZIONE I nerazzurri nelle prossime ore prenderan­ no contatto con i dirigenti in­ glesi per iniziare una trattativa che dovrà essere rapida in virtù tolare sabato nell’esordio di di una necessità concreta di campionato contro il Brighton. Spalletti. Il quale, se oggi do­ Visto che il City non ha bisogno vesse ricevere cattive notizie di liquidità, bisognerebbe spe­ dallo staff medico, si ritrove­ rare in un’apertura di Guardio­ la e una di Ota­ rebbe con Miran­ mendi. Più sem­ da e Skriniar abi­ plice la pista che li, Murillo da ALTRE PISTE porta a Mangala preservare fisi­ Intanto proseguono (offerto alla Ro­ camente e con la ma intanto). Il testa a Valencia, le ricerche francese, dopo e Ranocchia non per un profilo un anno di pre­ utilizzabile. Sa­ più giovane: stito al Valencia, rebbe opportuno Foyth e Kimpembe si ritrova a essere e saggio, a quel sono i preferiti il quarto centra­ punto, richiama­ le di sei a dispo­ re Zinho Vanheusden, miglior giocatore sizione del tecnico spagnolo. delle ultime finali scudetto Pri­ Vero che sabato il City ha schie­ mavera. La prima valutazione rato tre centrali (Kompany­ tecnica porterebbe a preferire Stones­Otamendi), ma quante Otamendi, pagato 44,6 milioni volte capiterà? Mangala tra al Valencia due stagioni fa e ti­ l’altro va a scadenza nel 2019 e

i 30,5 milioni spesi per prele­ varlo dal Porto tre anni fa sono stati in parte ammortati. L’In­ ter potrebbe spingere per un prestito oneroso con obbligo di riscatto fissato intorno ai 15 milioni di euro. I nerazzurri la­ voreranno anche oggi per con­ cretizzare un affare reso neces­ sario dalla quotidianità. Il tec­ nico Spalletti vorrebbe poter avere un nuovo elemento, con caratteristiche ben diverse da quelle di Miranda e Skriniar, almeno 48 ore prima della gara contro la Fiorentina per poter­ gli dare una prima superficiale panoramica di istruzioni sulle sue idee di calcio. Ecco perché tra oggi e domani sono attese probabili novità. Con una acce­ lerazione per portare a Milano un nuovo difensore centrale.

PISTE GIOVANI Ciò non toglie che i nerazzurri stiano lavoran­ do sotto traccia e con più calma anche per un altro difensore, più giovane, che andrebbe a completare il reparto (sempre che non si voglia tenere Vanheusden come quarto). E qui i nomi più appetibili sono quelli di Kimpembe del Psg – il quale deve vendere, ma non lui – e Foyth dell’Estudiantes. L’ar­ gentino del 1998 non ha passa­ porto comunitario ed è stato presentato ai dirigenti interisti un mese fa. Per adesso però i nerazzurri non hanno la liqui­ dità necessaria per acquistarlo e quindi le strade sono due. At­ tendere le cessioni (Murillo, Jovetic, Kondogbia, Ansaldi, Brozovic) o aspettare.

33

● Le presenze di Mangala con il Valencia nella scorsa stagione tra campionato (30) e Coppa del Re (3). Ha segnato anche 2 gol nella Liga.

0

● Le espulsioni subite da Otamendi nelle ultime due stagioni, ovvero da quando ha lasciato il Valencia per giocare con il Manchester City

CONDIZIONE E TATTICA Pri­ ma di scendere in campo la squadra e lo staff tecnico ascolteranno Roberto Roset­ ti per una rinfrescata sulle istruzioni di utilizzo della Var. Poi toccherà a Luciano Spalletti iniziare il program­ ma di lavoro che raddoppie­ rà nel pomeriggio. Oggi ver­ ranno valutate le condizioni di Ranocchia tanto per ini­ ziare. Il difensore non è sta­ to utilizzato a Lecce contro il Betis in via precauzionale. Durante la scorsa settimana aveva accusato un leggero fastidio muscolare e visto il ridotto numero di difensori centrali, Spalletti ha preferi­ to non rischiarlo. L’allenato­ re non avrà a disposizione si­ curamente Santon, alle pre­ se con un programma perso­ nalizzato che lo rimetterà nel gruppo solo dopo la pau­ sa per le nazionali (e chissà se sarà ancora all’Inter), mentre ci sarà Nagatomo che ha smaltito i fastidi della gastroenterite. Probabile che le prove tattiche partano più avanti. Il dubbio comun­ que riguarda il centrocampo con Gagliardini e Vecino che si giocheranno un posto da­ vanti alla difesa. ARRIVA MASSARA Si avvi­ cina l’ingresso ufficiale di Frederic Massara nella ga­ lassia Suning. L’ex d.s. della Roma è vicino alla firma: do­ vrebbe diventare responsa­ bile dell’area tecnica dello Jiangsu. m.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CASO

Kondo, mistero e soluzione: via per Cancelo

1Il francese atteso oggi ad Appiano

spente anche intorno a Schick: con lui e la Sampdoria l’accor­ do c’è, manca il sostituto a Ge­ nova, quel sostituto che Marco Giampaolo pretende di avere a disposizione prima di salutare l’attaccante ceco. Per quanto ri­ guarda il capitolo centrocampi­ sta bisogna registrare un’ogget­ tiva difficoltà ad arrivare ai gio­ catori più ambiti. Il Bayern Mo­ naco non ha intenzione di mollare Vidal, la Roma ha fatto altrettanto con Strootman e il Li­ psia ha detto no a LO SCENARIO tutto per Keita. Non si presentasse

Intanto avanzano le trattative con il Valencia per avere il terzino portoghese

MILANO

L

a macchina più attesa oggi ai cancelli del Suning Trai­ ning Center di Appiano Gentile sarà quella di Geoffrey Kondogbia. Il francese, dopo l’ammutinamento di venerdì, è regolarmente atteso dall’Inter alla ripresa degli allenamenti. La multa non gliela toglie nes­ suno (fino al 5% dello stipen­ dio mensile lordo è il massimo che il club può infliggergli sen­ za fare richiesta al Collegio ar­ bitrale), ma se dovesse conti­ nuare la sua latitanza potreb­ bero aprirsi scenari più delica­ ti. Dall’entourage del giocatore persiste il silenzio sia ufficial­ mente sia ufficiosamente. E an­ che la società è curiosa di sape­ re cosa avranno partorito a casa Kondogbia. L’Inter è comunque infastidita da questo atteggia­ mento e le basi per riprendere il discorso con il Valencia resisto­

no soltanto perché nell’affare è diventato possibile arrivare a Joao Cancelo. Il terzino destro portoghese è entrato prepoten­ temente nella lista della spesa dell’Inter. La quale, però, inten­ de mantenere la propria linea di condotta in tutta la trattati­ va. Ovvero: Kondogbia può an­ dare al Valencia, anche in pre­ stito, ma con un obbligo di ri­ scatto e una parte consistente dell’ingaggio pagato dal club spagnolo. Ecco perché insistere nella latitanza non gioverebbe a Geoffrey. SCONTRO? Gli strumenti in mano all’Inter per far valere le proprie ragioni nelle sedi op­ portune aumenterebbero espo­ nenzialmente. Un primo passo, nel caso di assenza ingiustifica­ ta anche oggi, sarebbe la richie­ sta agli organi competenti di sospendere lo stipendio del francese per ogni giorno di as­ senza. A Kondogbia non resta

Il francese Geoffrey Kondogbia, 24, e João Cancelo, 23, portoghese del Valencia GETTY-IPP

2

● I gol segnati da Kondogbia con l’Inter nelle prime due stagioni in nerazzurro. La curiosità vuole che li abbia realizzati contro il Torino

altro che presentarsi ad Appia­ no oppure di inviare un certifi­ cato medico con robuste giusti­ ficazioni. In caso contrario, sa­ rà scontro con l’Inter. E sarebbe un peccato per tutti perché la riuscita dello scambio con Can­ celo ha ottime probabilità e si­ stemerebbe anche le volontà dei due interessati. Vista la si­ tuazione, però, non è lecito aspettarsi tempi brevi: potreb­ bero volerci alcuni giorni per comporre il mosaico.

all’allenamento senza giustificazione il centrocampista rischia di vedersi sospeso lo stipendio

Il mercato del­ l’Inter ruota so­ prattutto intorno a questo affare e al difensore centrale di cui scri­ viamo qui sopra. Il resto viene portato avanti sotto traccia. L’alternativa a Cancelo, giusto per non scordarselo rimane Au­ rier del Psg, per il quale l’Inter però non intende estrarre con­ tanti dal proprio patrimonio ma inserirlo semmai in uno scambio (Joao Mario?). Luci

ALI Emre Mor è un vicolo cieco per l’Inter che ha perso la pazien­ za: solo se l’agen­ te del turco farà il primo passo si potrà riparlarne. Attenzione quindi a Karamoh del Caen, mentre sono minime le chance di arrivare a Martial senza Peri­ sic. In uscita tutto congelato per Gabigol allo Sporting: i portoghesi non coprono più di 500 mila euro dello stipendio. m.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

11


Champions R Playoff

12

SORPASSO PRESTAZIONI, GOL, VALORE IL CAMBIO IN TRE ANNI

BALOTELLI INSIGNE

milioni di euro 60

60

40

22

30 20 0

18

19 2014

2015

30

19 11 2016

2017

Da SuperMario a S

Insigne cresce e guida il Napoli Balotelli fatica a ritrovarsi anche a Nizza Mimmo Malfitano NAPOLI

L

oro due, storie parallele, ma dai contenuti diversi. Non s’incontreranno, domani sera, Lorenzo Insigne e Mario Balotelli. Sarebbe dovuta essere la sfida nella sfida del preliminare di Champions League, ma l’attaccante del Nizza è rimasto in sede per accelerare il recupero in modo da poter giocare la gara di ritorno. NapoliNizza vivrà, comunque, una notte di grandi suggestioni, come tutte quelle che avvolgono il San Paolo per gli eventi europei. Mancherà il confronto tra questi due personaggi che intendono il calcio in modo diffe-

rente. L’attaccante napoletano vive concentrato sul pallone e cura la sua crescita nei minimi dettagli. Mario, invece, ha saputo disperdere quelle qualità tecniche che in tanti gli hanno riconosciuto e che sono rimaste inespresse per buona parte: la sua vita privata ha influito parecchio sull’attività professionale. BRASILE 2014 Le loro storie s’incrociano in Nazionale. È Cesare Prandelli il c.t. che li convoca per il Mondiale brasiliano. Lorenzo è una figura comprimaria, Balotelli è il centravanti titolare, il giocatore sul quale l’Italia punta per non deludere. Finirà male, per entrambi. Il napoletano giocherà pochi mi-

nuti contro la Costa Rica (l’Italia perderà 1-0), mentre Mario non andrà oltre il gol della vittoria realizzato contro l’Inghilterra nella gara inaugurale. Poi, la sconfitta contro l’Uruguay, manderà a casa il team azzurro, travolto da critiche feroci. E Balotelli verrà indicato come il giocatore più deludente, mentre di Insigne ci sarà poco o nulla da ricordare. CRESCITA Lorenzo vive nella sua Frattamaggiore, a nord di Napoli. Di vita mondana ne fa poca, è sposato con Genny e ha due bambini ai quali è legatissimo: il suo tempo libero è tutto per loro. Niente distrazioni, dunque, ma tanta concentrazione sul campo, a Castel Vo-

1Un Mondiale fa il napoletano valeva la metà di Balo, oggi oltre il triplo. Si sono scambiati i destini. Duello rimandato al ritorno. Mario non sarà al San Paolo

turno lavora intensamente tutti i giorni e cura parecchio la parte tecnica. Dal Mondiale brasiliano ad oggi, è cambiato tutto o quasi. Oggi Insigne è il futuro del Napoli, il campione destinato a diventarne la bandiera, negli anni. Ha voluto legare la propria carriera al club che l’ha cresciuto e lanciato nel grande

calcio, rinnovando il contratto fino al 2022 e garantendosi un ingaggio da top player: guadagnerà 4,5 milioni a stagione più qualche bonus. Da due mesi, inoltre, ha affidato la gestione del suo contratto a Mino Raiola, colui che da sempre cura anche gli interessi di Balotelli. Da Benitez a Sarri, la crescita è sta-

ta costante, da alternativa a Mertens, Lorenzo è divenuto uno degli inamovibili, nell’ultima stagione ha sommato 49 presenze e 20 gol, un rendimento mai avuto in precedenza. Delle sue qualità s’è convinto anche Gian Piero Ventura, che punterà sul suo talento, ad inizio settembre, per sfidare la

GLI AVVERSARI

A casa i big: Favre dovrà inventarsi qualcosa

1Acciaccato Marcel, decisivo con l’Ajax,

cercare di giocarsi la qualificazione martedì prossimo all’Allianz Riviera, stadio modernissimo che quanto a ambiente e calore dei tifosi (anche troppo caldi a volte) non ha niente da invidiare al San Paolo. Ma il problema è appunto limitare i danni, concetto che non rientra nella filosofia del club e del suo allenatore, per non parlare delle qualità dei giocatori.

indietro come forma Sneijder: la missione è limitare i danni e giocarsi tutto a Nizza Alessandra Bocci

L

ucien Favre è un ecoallenatore: è svizzero e agli sprechi non è abituato. Favre a volte prende ciò che in altri club è considerato a fine corsa e lo lucida, lo rigenera, disegna una seconda carriera. È stato così per Dante, che ha voluto fortemente dopo averlo allenato in Germania, e per Mario Balotelli, arrivato invece in Costa Azzurra con una lunga scia di ombre alle spalle, a cominciare dal tonfo di Liverpool. Ma Favre non è Brendan Rodgers e Nizza non è Liverpool. A Nizza Balotelli è un re, d’altra parte ha contribuito non poco ai successi del club che

ora lotta per tornare in Champions League. SOGNI E PRECAUZIONI L’ultima volta che il Nizza ha frequentato il torneo correva la stagione 1959-60 e ovviamente si parlava ancora di coppa dei Campioni. L’Hotel Negresco splendeva, al Casinò erano tempi d’oro, Kim Novak e Cary Grant amoreggiavano nella vicina Cannes. I sogni del Nizza si infransero ai quarti contro il Real Madrid. È passato un mondo e anche più di uno da allora, l’unica cosa uguale è lo strapotere del Madrid, e il Nizza si presenta a Napoli con le chance ridotte come il numero di campioni in squadra: non ci sarà Balotelli rimasto a casa

Lucien Favre, 59 anni, seconda stagione sulla panchina del Nizza EPA

per cercare di recuperare e andare in campo almeno nella sfida di ritorno. Non ci sarà Wesley Sneijder che deve tornare al top: dopo la risoluzione del contratto con il Galatasaray aveva lavorato in solitudine con uno staff di fiducia, ma per

giocare in Europa serve il giusto grado di preparazione alla partita, oltre che una buona forma fisica. Non ci sarà neppure il centrocampista Srarfi. Il Nizza parte per Napoli con tante difficoltà da risolvere e una missione: limitare i danni per

BRAVI E ACERBI Il Nizza gioca e spreca. Corre e crea, si abbandona spesso con giovanile ingenuità al contrattacco avversario. Sembra fatto apposta per le caratteristiche del Napoli, squadrs che in contropiede sa raccogliere tesori. L’arbitro della partita è il polacco Marciniak, disastroso nei preliminari un anno fa per la Roma contro il Porto. Ma non c’è cabala che tenga: il Napoli parte favorito contro una formazione meno esperta e priva di quelli che durante la stagione do-

vranno essere i suoi leader in attacco e in mezzo al campo. E Favre tenterà appunto di trovare un minimo di equilibrio in casa del Napoli. Lo stesso equilibrio che è mancato venerdì contro il Troyes, sconfitta imprevista all’Allianz Riviera dopo molte gare. IMPRESE D’altra parte, Favre sa anche progettare grandi imprese. È stato lui a portare ai preliminari il Borussia Moenchengladbach, è stato lui a creare lo stile di questo Nizza e a rinunciare a un ritorno in Bundesliga per continuare il lavoro in Costa Azzurra. Favre crede al valore del collettivo e in questo senso ha molto in comune con Sarri, ma in questo momento qualcosa gli manca. Senza gli assolo di Mario e con Marcel, autore del gol-qualificazione contro l’Ajax, acciaccato, Favre dovrà inventarsi una bella partitura. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

STAGIONE 2015-16

STAGIONE 2014-15 PARTITE

28

28 NAPOLI

42

LIVERPOOL

23 NAPOLI

GOL

2

STAGIONE 2016-17

PARTITE

13

MONDIALE 2014

MILAN

PARTITE

29

49 NAPOLI

GOL

4

IN NAZIONALE

PARTITE

1

NIZZA

0

GOL

3

20

GOL

18

3

PARTITE

EUROPEO 2016 PARTITE

3

GOL

0

NON CONVOCATO GOL

1

uperLorenzo I NUMERI

Lorenzo Insigne, a sinistra, 26 anni, del Napoli, e Mario Balotelli, 27, del Nizza EPA/ANSA

7

● i gol a cui ha partecipato Dries Mertens (cinque reti e due assist) nelle otto partite di Champions League disputate nella passata stagione

10

● i precedenti del Napoli contro squadre francesi in Europa: nel bilancio azzurro cinque vittorie, tre pareggi e due sconfitte.

4

Spagna nella gara che deciderà il comando del girone di qualificazione al Mondiale russo. Dal Brasile ad oggi, il valore di mercato di Lorenzo Insigne è salito vertiginosamente: De Laurentiis avrebbe detto no agli eventuali 60 milioni che il Barcellona avrebbe offerto per acquistarlo. «Non lo cederò per nessuna cifra al mondo», ha detto il presidente. SOGNO INFRANTO La nazionale resta il cruccio di Balotelli, che intanto continua a firmare contratti milionari. Mentre Lorenzo, i cui guadagni crescono con moderazione, incanta l’Italia e l’Europa, Mario delude dappertutto. Dopo il Brasile, in pochi sono disposti ad investire

su di lui. Ci prova il Liverpool, spendendo 20 milioni di euro: la Premier League dovrebbe rappresentare il suo rilancio, ma con Brendan Rodgers, il manager, non c’è feeling. E a fine stagione, ritorna in prestito al Milan. Proprio nella gara persa al San Paolo dai rossoneri, le sue lacrime vengono immortalate in una foto: richiamato in panchina, Mario piange, deluso per non aver potuto dedicare un gol alla piccola Pia, la figlia avuta da Raffaella Fico e riconosciuta soltanto nel 2014. Talento mancato, dunque, e tanta sregolatezza: la carriera di Balotelli vive di sussulti, i suoi comportamenti extra calcistici non l’aiutano a ritrovare la continuità. Oggi è al

Nizza e domani sera guarderà la partita in tv. Napoli lo ha sempre considerato un avversario, mai un nemico perché, da queste parti, a Mario vogliono bene. LORENZO SUPER Fuorigrotta, però, sa mettere da parte i sentimenti quando di mezzo c’è il Napoli. Anche se ci fosse stato Mario, gli sguardi della gente si sarebbero concentrati sul tridente offensivo, del quale fa parte Lorenzo Insigne con Mertens e Callejon. Da loro, Sarri si aspetta una super prestazione e quei gol che dovrebbero servire per ipotecare il passaggio alla fase a gironi di Champions League già nella gara d’andata. © RIPRODUZIONE RISERVATA

VERSO LA SFIDA

slovacco ha raggiunto Maradona a 115 e può superarlo diventando il cannoniere assoluto

Marek Hamsik, 30 anni LAPRESSE

2

● le partecipazioni del Nizza alla coppa dei Campioni, nel 1956-57 e nel 1959-60. In entrambe le occasioni il club fu eliminato dal Real Madrid

3

● i gol segnati dal Nizza nel preliminare contro l’Ajax, e altrettanti i gol subiti: qualificazione ottenuta grazie al 2-2 in trasferta dopo l’1-1 in casa

IL PROGRAMMA

Hamsik va a caccia del gol numero 116 San Paolo per 50.000 1Il centrocampista

● i gol del Nizza in questo avvio di stagione: portano la firma di quattro calciatori diversi, e cioè Plea, Balotelli, Souquet, Marcel.

NAPOLI

S

i riparte dal passato. Non ci saranno novità di formazione nel Napoli che domani sera affronterà il Nizza. Il dubbio Reina è stato sciolto, il portiere sarà regolarmente in campo. Insieme con lo spagnolo, in difesa ci sarà la conferma dei due esterni: Hysaj e Ghoulam saranno larghi, mentre al centro agiranno Albiol e Koulibaly. Il più in forma è Jorginho. L’italo-brasiliano ha vinto la concorrenza con il giovane Diawara: Sarri gli ha affidato la regia e lui sta crescendo. Al suo fianco ci saranno Allan a destra e Hamsik a sinistra: quest’ultimo ha l’opportunità di stabilire il record dei gol segnati. Al momento lo ha eguagliato, rag-

giungendo Maradona a quota 115. Domani sera lo slovacco potrebbe entrare ancor di più nella storia della società. GOL PESANTI Sono quelli che chiederà l’allenatore al tridente. Fin qui la squadra ha costruito tanto, ma sotto porta ha sbagliato altrettanto. Il lavoro svolto durante il ritiro di Dimaro avrà influito sulla lucidità degli attaccanti: tra l’Audi Cup e l’Espanyol, il tridente avanzato ha segnato appena 3 reti, 2 di Mertens (Bournemouth ed Espanyol) e 1 Callejon (Atletico Madrid). All’appello manca Insigne, anche se gli altri due non hanno ancora trovato la continuità. Proveranno a trovarla contro i 50 mila o poco più che affolleranno il San Paolo. Ci sarà anche De Laurentiis che rientrerà per l’occasione dalla Sicilia. Il numero uno del club dovrebbe seguire la squadra anche nel match di ritorno. A proposito, il Nizza ha cambiato albergo e non alloggerà a Napoli nello stesso hotel che ha ospitato il Real Madrid. mi.mal. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Oggi gioca il Liverpool senza Coutinho ● Ecco il programma delle gare d’andata del primo turno playoff di Champions in programma tra domani e giovedì. OGGI Qarabağ (AZE)-København (DEN) - ritorno 23 agosto Apoel (CYP)-Slavia Praga (CZE) - ritorno 23 agosto Young Boys (Svi)-CSKA Mosca (Rus) - ritorno 23/8 Hoffenheim (GER)-Liverpool (ENG) - ritorno 23 agosto Sporting CP (POR) - Steaua Bucarest (ROM) - ritorno 23 agosto DOMANI Celtic (SCO)-Astana (KAZ) - ritorno 22 agosto Hapoel Beer Sheva (ISR) Maribor (SVN) - ritorno 22/8 İstanbul Başakşehir (TUR)Sivigla (ESP) - ritorno 22/8 Olympiacos (GRE)-Rijeka (CRO)- ritorno 22 agosto Napoli (ITA)-Nizza (FRA) ritorno 22 agosto

13

L’OBIETTIVO

La scalata di Sarri per entrare fra le big d’Europa 1Periltecnicoèuna

garafondamentale econtasolovincere: squadrad’assalto aFuorigrotta

Gianluca Monti NAPOLI

«T

ra tre anni saremo come il mio Empoli». In questa frase, pronunciata alla vigilia della terza giornata del suo primo campionato a Napoli, c’è la genesi della escalation che ha portato Maurizio Sarri ad essere uno dei tecnici più celebrati d’Europa (il 30 agosto sarà tra gli allenatori presenti a Nyon per il forum Uefa). Sta vivendo e preparando il preliminare Champions contro il Nizza alla solita maniera. Ha studiato i francesi, sa dove poterli colpire ma anche di doverli temere perché hanno diversi elementi di qualità, giocano un calcio verticale e sono capaci di improvvise accelerazioni. Per lui tutti gli avversari – o quasi – sono uguali e soprattutto non fa differenza l’importanza di una partita o il contesto nel quale si gioca.

noscono e, per certi versi, lo temono pure. All’Audi Cup si è definito «un intruso» tra Kloop, Ancelotti e Simeone. Quella di Sarri non è falsa modestia, è la consapevolezza di un passato vissuto scalando tutte le categorie del nostro calcio. Forse anche così si spiega una certa ritrosia per i formalismi e l’immagine. Il campo resta l’unica cosa che conta, ma Sarri sta crescendo anche nella gestione del gruppo e adesso conta di superare il Nizza ed accedere ai gironi di Champions per poter fare un adeguato turnover (un termine prima quasi da abiurare). Certo, Maurizio sarà sempre Sarri e non sarà mai Benitez (fanatico del turnover). Non lo ammetterà oggi in conferenza ma per lui non superare il preliminare sarebbe una tragedia (a differenza di quel che disse Rafa prima del Bilbao) perché semplicemente non riesce proprio ad accettare la sconfitta che ritiene sempre figlia di qualche imperfezione. Il senso estetico lo riempie ma non lo appaga. Ecco, per la definitiva consacrazione adesso occorre vincere qualcosa. Un’impresa non facile ma neppure impossibile perché ora questo Napoli è molto simile al suo Empoli. Ecco perché, paradossalmente, il Nizza non deve far paura. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CUORE E TESTA Eppure, qualcosa in questi ultimi ventiquattro mesi è cambiato nel calcio di Sarri e anche Sarri è leggermente cambiato. Ha provato inizialmente a «clonare» Saponara con Insigne, poi ha virato sul 4-3-3. È passato dal Castellani al Bernabeu con naturalezza perché è riuscito ad entrare nella testa e nel cuore dei campioni che si è trovato a guidare per la prima volta. Ha esaltato le doti di Higuain, con il quale conserva un ottimo rapporto, e sublimato quelle di Mertens, scoperto centravanti alla soglia dei trent’anni. VINCERE Ora i grandi lo co-

COSÌ IN CAMPO DOMANI NAPOLI 4-3-3

NIZZA 4-2-3-1

31 GHOULAM

7 2 SAINT-MAXIMIN SOUQUET 17 HAMSIK

24 INSIGNE

8 JORGINHO

14 MERTENS

26 KOZIELLO 31 DANTE

26 KOULIBALY 25 REINA

14 PLEA

CARDINALE 30 8 LEES-MELOU

33 ALBIOL

20 LE MARCHAND 5 ALLAN

6 SERI

7 CALLEJON

23 HYSAJ

ALLENATORE Sarri

18 WALTER

32 SARR

ALLENATORE Favre

PANCHINA: 22 Sepe, 11 Maggio, 21 Chiriches, 42 Diawara, 20 Zielinski, 37 Ounas, 99 Milik

PANCHINA: 40 Benitez, 28 Boscagli, 27 Makengo, 33 Marcel, 13 Mahou, 5 Jallet, 22 Lusamba

SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: nessuno BALLOTTAGGI: Allan-Zielinski 70-30% ALTRI: Tonelli, Pavoletti

SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: nessuno BALLOTTAGGI: Walter-Marcel 70-30% INDISPONIBILI: Balotelli, Sneijder, Srarfi

ARBITRO Marciniak (Pol) GUARDALINEE Sokolnicki-Listkiewicz (Pol) QUARTO UOMO Siejka (Pol) ARBITRI DI PORTA Raczkowski-Musial (Pol) TV Premium Sport INTERNET www.gazzetta.it GDS


14

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Serie A R Problemi giallorossi

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Di Francesco e la Roma faticano a capirsi Ma ora il tempo stringe

1L’allenatore vuole imporre il

INVIATO A VIGO (SPAGNA)

L

non si andava neanche in ritiro prima di una gara, adesso sia­ mo stati cinque giorni insieme in Spagna». Insomma, bisogna cambiare la testa. Ed i primi a farlo devono essere i calciatori, che devono credere di più nel calcio che gli viene proposto.

a cosa più preoccupante arriva alla fine, a chiusura di un’estate in chiaroscu­ ro. E arriva dalla bocca di Euse­ bio Di Francesco, senza alcuna ADATTABILITÀ Sul banco remora: «Le partite non si pre­ degli imputati poi c’è la di­ parano ore prima, ma giorni fesa, sia a livello di indivi­ prima. Lo devo far capire ai ra­ gazzi, il problema è nella testa, dualità sia di reparto. È chiaro negli atteggiamenti. Come ci si che la linea alta preveda fisiolo­ allena, poi si gioca. Farò delle gicamente dei rischi, ma se do­ valutazioni nelle sedi opportu­ vesse essere assimilata a dovere ne». Ecco, se il problema è que­ può garantire riconquista della sto allora è meglio correre ai ri­ palla e ribaltamento del fronte. pari subito. Nel senso che se c’è I numeri, però, un po’ preoccu­ qualcuno che ha avuto un mo­ pano. Dalla tournée americana do di fare un po’ così o che non (e cioè con il rientro dei nazio­ crede ciecamente in quel che nali) la Roma ha preso 10 gol in fa, allora è meglio rimetterlo in 5 partite, alla media di 2 a gara. riga. Prima che sia troppo tardi, Un po’ troppi, seppur calcio d’agosto. Serve visto che le parti­ un centrale do­ te che contano minante (da af­ devono ancora «INDIFESA» fiancare a Mano­ arrivare. Ma so­ las), perché gli no lì. Il che poi altri tre (More­ vuol dire appena no, Fazio e Juan 5 giorni, quelli Jesus) oggi non che dividono la danno garanzie. Roma dalla tra­ i gol incassati dalla E serve il prima sferta di Berga­ Roma nelle ultime possibile il rien­ mo di domenica. cinque amichevoli tro di Karsdorp, MENTALITÀ con Psg, Tottenham, visti i limiti di­ È chiaro che Juve, Siviglia e Celta fensivi che Bru­ no Peres non rie­ la Roma sta provando a cambiare radical­ sce a scrollarsi di dosso. mente gioco e ci vuole tempo CONCRETEZZA E poi c’è il prima che la squadra assimili le problema della produzio­ idee di Di Francesco. Con Spal­ ne offensiva, della concre­ letti si puntava più sulle ripar­ tenze e sulla velocità di Salah, tezza sotto porta. Gonalons e ora si cerca un calcio diverso, De Rossi faticano a verticalizza­ più ragionato. E, per alcuni ver­ re e quindi a cercare le punte in si, più complicato da digerire. profondità o le mezzale negli Lo si vede anche nelle difficoltà inserimenti. Ma anche davanti, che trovano tanti giallorossi, Dzeko a parte, non è che fili tra cui gente come Nainggolan, proprio tutto liscio. Perotti è Fazio, De Rossi e Gonalons. È meraviglioso negli uno contro un cambio radicale, ad iniziare uno, ma sotto porta lascia a de­ proprio dalla mentalità. Ecco, siderare. E Defrel non sembra Di Francesco ora vuole lavorare poter coprire il buco lasciato da anche su quella, cercando di Salah in termini di gol (19 sta­ cambiare alcune abitudini radi­ gionali). Ecco perché serve un cate. «A Vigo l’approccio alla esterno che faccia male, in atte­ gara è stato sbagliato, mi sem­ sa anche che il giovane Under bra un paradosso – ha detto an­ cresca. © RIPRODUZIONE RISERVATA cora –. La scorsa stagione qui

centrale mancino: Kempf il preferito E Peres può partire in extremis Davide Stoppini ROMA

T

10

3

Riyad Mahrez, 26 anni. A destra Marc Oliver Kempf, 22 ANSA-EPA

1In arrivo un

2

1

MERCATO

IltecnicoeMonchi: colloquiodopoVigo Mahrez,oggiostop

gioco al posto della velocità di Salah: «Farò delle valutazioni» Andrea Pugliese

15

Eusebio Di Francesco, 47 anni, ha firmato un biennale LAPRESSE

SU INSTAGRAM

Un tifoso punge Nainggolan E lui replica: «Già parti così?»

● ROMA La preoccupazione tra i tifosi è evidente, i quattro gol incassati due giorni fa dal Celta hanno lasciato il segno, oltre che rovinato il Ferragosto dei romanisti. E c’è chi pure fatica a nasconderlo ai diretti interessati, ovvero ai calciatori. Ieri pomeriggio Radja Nainggolan ha postato una sua foto scrivendo: «Pronto per la nuova stagione». Tra i mille commenti anche quello di un

tifoso che ha risposto in modo ironico al belga: «Tanto pronti non siamo, visto ieri», riferendosi al k.o. inatteso, soprattutto nei modi, di Vigo. E Nainggolan, non nuovo a dialoghi a distanza sui social, poco più tardi ha contrattaccato: «Si vede che stai dalla parte giusta... già parti così, complimenti a te». Oggi pomeriggio, intanto, la squadra riprenderà ad allenarsi a Trigoria. stop

utti a cercare Eusebio Di Francesco, come fosse il 14 novembre e non la vigilia di Ferragosto. Occhio, però: la spia, però, l’ha accesa lo stesso allena­ tore con le dichiarazioni post partita, figlie della de­ lusione – enorme – per la ri­ sposta sul campo di alcuni giocatori. Tutti a cercare l’al­ lenatore, allora. Che però a Trigoria ieri non c’era, si ve­ drà solo oggi. Nessun verti­ ce, mille vertici, in fondo il tecnico si confronta quoti­ dianamente con i dirigenti. Per dire: nella notte subito dopo il match di Vigo Di Francesco ha parlato a lungo a quattr’occhi con Monchi, già in quell’occasione ha avuto modo di approfondire il suo punti di vista e di chia­ rire il momento no. E un al­ tro colloquio telefonico, tra il d.s. e il tecnico, c’è stato anche ieri, quando a Trigo­ ria hanno fatto il punto lo stesso Monchi e il d.g. Baldi­ ssoni. C’è da capire, certo. E da non sottovalutare: con il mercato ancora aperto, lo scenario d’insieme magari non verrà stravolto per una (seppur pesante) sconfitta, ma qualcosa nel quadro può essere ancora modificato. SKORUPSKI: C’È IL PALACE Per dire, l’esigenza di inse­ guire un difensore centrale Di Francesco la sospettava anche prima della tournée in Spagna. In questo senso sono arrivate (tristi) confer­

me. C’è l’identikit, intanto: cen­ trale di piede mancino, lì non a caso era stato individuato Na­ stasic. Un difensore dominan­ te, in grado di comandare la di­ fesa, leadership che in quel re­ parto non viene riconosciuta neppure a Manolas. C’è un no­ me che a Trigoria rimbalza da tempo, è quello di Kempf, tede­ sco del Friburgo in scadenza di contratto nel 2018. E nelle ulti­ me ore sarebbe spuntato anche un profilo completamente dif­ ferente: alla Roma è stato offer­ to Mangala, di cui parliamo al­ trove. L’arrivo di un centrale comporterebbe la cessione di una pedina, più Juan Jesus di Fazio. Occhio, poi, a Bruno Pe­ res: le ultime prestazioni nega­ tive, unite a qualche atteggia­ mento, possono portare a un addio in extremis del brasiliano e alla ricerca di un altro terzino destro, in attesa di Karsdorp. In uscita c’è pure Skorupski: per il portiere si è fatto vivo il Crystal Palace, l’affare può decollare. SI CAMBIA L’affare che non de­ colla è invece quello di Mahrez. La Roma aspetterà fino a stase­ ra, ma nonostante la mediazio­ ne dell’agente dell’algerino le speranze di un cambio di rotta del Leicester sui 35 milioni complessivi (32 più 3) si sono assai ridotte. Il calciatore ha già fatto pressioni sul suo club, a Trigoria non risultano le indi­ screzioni attribuite al fratello di Mahrez che avrebbe espresso dubbi sulla destinazione Roma. Il Leicester cerca acquirenti che garantiscano cifre più elevate, il punto è che Monchi non può perdere altro tempo. Se oggi non arriverà un segnale d’aper­ tura, sarà caccia a un altro obiettivo. Il preferito sarebbe Cuadrado, pista assai compli­ cata come quella di Berardi. Occhio al colpo di scena, allora: conferma di Defrel come ester­ no e arrivo di un (altro) vice­ Dzeko. Ma da domani. Per 24 ore ancora sarà Mahrez. © RIPRODUZIONE RISERVATA


16

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Serie A R Il leader dei sardi

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

17

Cagliari, la promessa di Joao Pedro

1«Amo la città e la squadra: faremo una bella stagione e se ne accorgeranno tutti, anche la Juve» Mario Frongia CAGLIARI

I

l leone di Ipatinga è tornato. Joao Pedro, talento e precisione. A Torino piattone chirurgico per beffare Posavec e avvicinare il quarto turno di Coppa Italia, preso poi ai calci di rigore. «Segnare è sempre molto importante». La mezzala del Cagliari prende la rincorsa: «Sapevamo che sarebbe stato dura batterli, hanno l’ossatura che avevano in A. Ma volevamo passare il turno». Bersaglio centrato. JP10, da quando indossa la maglia che è stata di Zola, si gode ogni attimo. Destro da cineteca, classe ‘92, al Cagliari dal 2014, pedina chiave per Massimo Rastelli («Joao sa muoversi tra le linee, ha inventiva e tempi di gioco ideali per supportare Borriello e la seconda punta» dice il tecnico), ha firmato con il club di Giulini fino al 2020. «Il Cagliari e Cagliari sono nella mia pelle. La vittoria in Coppa vale doppio: meritata sul campo e vinta ai rigori. Sì, siamo contenti». Joao tira dritto. Disponibile, attento a chi soffre: i bimbi dell’ospedale pediatrico di Cagliari non scordano i suoi sorrisi. L’amico della porta accanto. Con un filo di saudade tipico dei brasiliani: le picanhate con Farias e Rafael sono un must. Arrosto e basket: «Giochiamo spesso. Il più forte? Farias. Anche Dessena sotto canestro è tosto. Ma con noi non ne vince una».

Passo indietro. Col Palermo, dopo un’ora, avete sofferto. «Ci hanno aspettato negli ultimi 30 metri, non c’era spazio. Ma oltre al nostro errore sul loro pareggio, abbiamo gestito e creato gioco».

Joao Pedro, 25 anni, alla quarta stagione con il Cagliari LAPRESSE

Ed ecco il suo primo gol in Coppa nelle 5 gare col Cagliari. «Devo una cena a Barella: una palla perfetta, sapevo come sarebbe arrivata. Ho scelto l’angolo lontano, è andata bene».

numero 10 che fu di Zola, e porta la fascia da capitano

Voltiamo pagina. Neymar, con Coutinho suo compagno nelIl brasiliano sorride l’Under 17 del sempre, si impegna Brasile, al Psg nel sociale e tifa per per una valanga di denaro. Senl’amico Neymar sazioni? «Un ragazzo genuino, tra i più forti di sempre. Lo conosco bene: prima dei soldi c’è una scelta professionale e di vita. L’addio al Barca non deve essere stato facile ma la decisione è onesta e va rispettata».

Qual è il messaggio di Rastelli? «Dopo Fenerbahçe e Palermo si è visto che siamo un gruppo. Non conta chi parte dal via, tutti possiamo essere decisivi. L’idea di gioco del mister passa: il Cagliari difende, riparte e cambia pelle a seconda dell’avversario e della gara. Sento che sarà una stagione speciale».

Che stagione vi attende? «Non vediamo l’ora di debuttare nel Sardegna Arena: in casa con l’aiuto della tifoseria dobbiamo blindare la salvezza».

In attacco come va l’intesa? «Con Borriello, Sau e Farias andiamo quasi a memoria: 55 gol in A nessuno li segna per caso».

Dietro, quanto pesano gli addii di Bruno Alves, Isla e Murru? «Grandi giocatori. Ma Andreolli, Romagna, Cossu, che è di casa, e Cigarini si sono già integrati e hanno emoSIMBOLI zioni ed espeIndossa la maglia rienze giuste».

Sabato la musica cambia: la Juve è furiosa dopo il k.o. «Sappiamo cosa valgono, ma loro sanno che il Cagliari va rispettato. Con umiltà, abbiamo soluzioni e idee che possono far male. Siamo al 70 per cento, stiamo crescendo e vogliamo giocarcela».

Però Higuain e Mandzukic rimangono brutte bestie. «Ci penserà Pisacane. E con lui, la squadra».

«Prima ci salviamo, poi vediamo».

A BARELLA DEVO PAGARE UNA CENA QUEL PASSAGGIO ERA PERFETTO JOAO PEDRO SUL GOL IN COPPA ITALIA

NON VEDIAMO L’ORA DI GIOCARE NEL NUOVO SARDEGNA ARENA JOAO PEDRO SULLO STADIO

Qual è l’auspicio? «La salvezza. Poi, spero di stare lontano dagli infortuni». Joao rigorista. Soddisfatto? «Decide il mister. Se ragioniamo da squadra faremo grandi cose». Meglio dell’undicesimo posto e delle quattordici vittorie?

Può ha aver influito il voler uscire dal cono d’ombra di Messi? «Sì, penso che ci sia anche il volersi mettere in gioco con altri campioni lontano da un grandissimo qual è Messi». Il Brasile può vincere i Mondiali del 2018? «Tite sta facendo bene. Potrebbe essere l’anno buono». © RIPRODUZIONE RISERVATA


18

Serie A R Mercato

ATALANTA

BENEVENTO

BOLOGNA

CAGLIARI

3-4-3

4-4-2

4-2-3-1

4-3-1-2

ALLENATORE BARONI

ALLENATORE GASPERINI

MASIELLO

BERISHA CALDARA

A. COSTA

SPINAZZOLA GOMEZ

DE ROON CASTAGNE

D’ALESSANDRO

LUCIONI VIOLA

LETIZIA

PETAGNA

CATALDI CICIRETTI

ILICIC

● ARRIVI Del Grosso (d, Spal, fp); Asmah (d, Avellino, fp);

Marilungo (a, Empoli, fp); Mancini (d, Perugia); Haas (c, Lucerna); Gosens (d, Heracles); Vido (a, Cittadella); Schmidt (c, San Paolo); Palomino (d, Ludogorets); Cornelius (a, Copenaghen); Ilicic (c, Fiorentina); Castagne (d, Genk); Pessina (c, Como); Orsolini (a, Ascoli); Migliorelli (d, Feralpi); De Roon (c, Middlesbrough) ● CESSIONI Migliaccio (c), Raimondi (c) e Konko (d, f.c.); Grassi (c) e Paloschi (a, Spal); Pesic (a, Stella Rossa); Mounier (a, Bologna, fp); Zukanovic (d, Genoa); Conti (d) e Kessie (c, Milan); Cabezas (a, Panathinaikos), D’Alessandro (c, Benevento) ● OBIETTIVI Laxalt (c, Genoa); Scalera (d, Bari); Sandoval (a, Colon), Palacio (a, svinc.)

INTER

ALLENATORE RASTELLI

MASINA GONZALEZ

MIRANTE

DI CHIARA

BELEC

FREULER

TOLOI

ALLENATORE DONADONI

DE MAIO TOROSIDIS

POLI TAIDER FALLETTI

CODA

MIANGUE

CRAGNO

ANDREOLLI

PISACANE DI FRANCESCO

PADOIN

● ARRIVI

Agyei (c, Ancona, fp); Kanoute (a, Juve Stabia, fp); Coda (a, Salernitana); Belec (p) e Letizia (d, Carpi); Gravillon (c, Inter); Djimsiti (d, Avellino); A. Costa (d, Empoli); Brignoli (p) e Di Chiara (d, Perugia); Cataldi (c, Genoa); D’Alessandro (c, Atalanta) ● CESSIONI Cragno (p, Cagliari, fp); Pajac (c, Perugia); Alastra (p, Prato); Matera (c, Foggia); Falco (a, Bologna, fp); Pezzi (d, Cittadella); Buzzegoli (c, Ascoli); Bagadur (d, Brescia); Lopez (d, Spezia) ● OBIETTIVI Pavoletti (a, Napoli); Memushaj (c, Pescara), Parigini (a, Torino), Matri (a, Sassuolo), Kone (c, Udinese)

JOAO PEDRO

BARELLA

DESTRO

VERDI

CERAVOLO

IONITA CIGARINI

SAU

● ARRIVI

Falco (a, Benevento, fp); Crisetig (c, Crotone, fp); Mounier (a, Atalanta, fp); De Maio (d, Fiorentina); G. Gonzalez (d, Palermo); Poli (c, Milan); Falletti (c, Ternana); Santurro (p, Siracusa) ● CESSIONI Sadiq (a, Roma, fp); Oikonomou (d), Rizzo (c) e Viviani (c, Spal) ● OBIETTIVI Dionisi (a, Frosinone), Palacio (a, svinc.); Krunic (c) e Mchedlidze (a, Empoli); Pavoletti (a, Napoli); Josè Mauri (c) e Cutrone (a, Milan), Benali (c, Pescara)

● ARRIVI

Cragno (p, Benevento, fp); Balzano (d, Cesena, fp); Cossu (c, Olbia); Cop (a, Sporting Gijon, fp); Giannetti (a, Spezia, fp); Cigarini (c, Sampdoria); Andreolli (d, Inter); Romagna (d, Brescia) ● CESSIONI Gabriel (p, Milan, fp); Bruno Alves (d, Rangers); Di Gennaro (c, Lazio); Tachtsidis (c, Olympiacos); Murru (d, Sampdoria); Isla (d, Fenerbahce); Han (a, Perugia) ● OBIETTIVI Vitale (c, Cesena); Peluso (d, Sassuolo); Rispoli (d, Palermo)

IL COLPO GRANATA

ALLENATORE SPALLETTI (nuovo)

4-2-3-1

HANDANOVIC DALBERT MIRANDA SKRINIAR VECINO D’AMBROSIO GAGLIARDINI

PERISIC

VALERO CANDREVA

ICARDI

● ARRIVI Ranocchia (d, Hull City, fp); Jovetic (a, Siviglia, fp); Padelli (p, Torino); Skriniar (d, Sampdoria); Odgaard (a, Lyngby); Colidio (a, Boca Juniors); Valero (c) e Vecino (c, Fiorentina); Dalbert (d, Nizza) ● CESSIONI Sainsbury (d, Jiangsu Suning, fp); Carrizo (p, Monterrey); Palacio (a, fc); Gravillon (d, Benevento); Banega (c, Siviglia); Andreolli (d, Cagliari); Bakayoko (a, Sochaux); Biabiany (a, Sparta Praga); Medel (c, Besiktas) ● OBIETTIVI Diop (d, Tolosa); Vidal (c, Bayern); Martial (a, Manchester Utd); Keita (a, Lazio); Jarmolenko (a, Dinamo Kiev); Kalinic (a, Fiorentina); Schick (a, Samp); Lima (c, Santos); Sanchez (d, Ajax); Aurier (d) e Kimpembe (d, Psg); Emre Mor (a, Borussia Dortmund); Karamoh (a, Caen)

LAZIO

ALLENATORE S. INZAGHI

3-5-2

STRAKOSHA WALLACE

Toro all’attacco: preso Sadiq E ora si stringe per Donsah I

l Torino va all’attacco e lo fa chiudendo la pratica per portare in granata il vice Belotti tanto richiesto dall’allenatore Sinisa Mihajlo­ vic. Ieri, infatti, è stato defini­ to l’affare Umar Sadiq con la Roma. La punta nigeriana è attesa in Piemonte nelle pros­ sime ore per svolgere le visite e firmare il contratto coi gra­ nata. Uno sprint necessario per completare il parco attac­ canti in vista della prima gior­ nata di campionato contro il Bologna, in programma nel weekend.

Umar Sadiq, 20 anni, punta nigeriana della Roma. Negli ultimi 6 mesi ha giocato al Bologna di Donadoni LAPRESSE

nato per sistemare i dettagli. Acquah ha già detto sì agli in­ glesi e il suo agente è al lavoro per la cessione. In uscita uffi­ ciale il passaggio di Lukic al Levante in prestito secco. Og­ gi sono previsti contatti tra Preziosi e Cairo per la doppia cessione di Rossettini e Maxi Lopez, entrambi vicinissimi al Genoa. E il Toro potrebbe chiedere l’esterno Lazovic.

settimane ha fatto seguito la prima offerta granata respin­ ta dal Bologna, che chiede una cessione a titolo definiti­ vo. Ora la distanza resta di un milione (la valutazione com­ plessiva è sui 7). Il centrocam­ pista ex Cagliari dovrebbe prendere il posto di Acquah, per il quale il Birmingham ha messo sul piatto 8 milioni. Non è escluso un incontro in vista nella prima di campio­

cante a Trigoria tra un anno.

Luca Pessina Alessandro Russo

CORSA A OSTACOLI La tratta­ tiva Sadiq­Torino ha riservato diverse insidie al d.s. Petra­ chi, abile a superare prima la concorrenza del Crotone e re­ centemente l’ultimo assalto del Verona. L’accordo tra la Roma e il club di Urbano Cai­ ro c’è da ormai qualche gior­ no, ma i veneti hanno provato a impensierire i granata. Fino alla decisione maturata ieri dal giocatore nigeriano, che ha deciso di sposare il proget­ to del Toro di Urbano Cairo. I granata avevano trattato a lungo anche il Cholito Simeo­ ne del Genoa e Duvan Zapata del Napoli, ma sarebbero stati colpi economicamente fattibi­ li solo nella prospettiva di so­ stituire Belotti, che invece re­ sterà coi granata e potrebbe rinnovare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

HAI BISOGNO DI U

DETTAGLI Dopo una setti­ mana di attesa è arrivata la fumata bianca per il nige­ riano Umar Sadiq. Il Tori­ no crede molto nel talento classe ‘97. I granata lo considerano un giocato­ re ideale da far crescere alle spalle del Gallo Be­ lotti e compatibile per giocarci insieme, maga­ ri a gara in corso. L’ac­ cordo con la Roma del d.s. Monchi è stato tro­ vato sulla base di un pre­ stito oneroso e diritto di ri­ scatto per un totale di 6 milio­ ni. I giallorossi si sono riserva­ ti però un contro riscatto a 8 milioni per riportare, even­ tualmente, il giovane attac­

GIRANDOLA IN MEDIANA Ora l’attenzione di Petrachi si sposta sul centrocampo. Dopo l’acquisto di Rincon dalla Ju­ ve, il d.s. del Toro è pronto a dare l’assalto definitivo a Go­ dfred Donsah, proprio nella settimana che porta alla sfida col Bologna. La trattativa va avanti da tempo: il suo nome è stato il primo fatto da Sinisa sin dall’avvio del mercato. Si tratta, infatti, di un giovane con caratteristiche comple­ mentari a quelle di Rincon. Ai primi approcci delle scorse

NAPOLI

ROMA

SAMPDORIA

SASSUOLO

4-3-3

4-3-3

4-3-1-2

4-3-3

DE VRIJ BASTOS

MARUSIC

LULIC MILINKOVIC L. LEIVA ANDERSON

PAROLO IMMOBILE

● ARRIVI

Guerrieri (p, Trapani, fp); Palombi (a, Ternana, fp); Mauricio (d, Spartak Mosca, fp); Filippini (d, Entella, fp); Luiz Felipe (d, Salernitana, fp); Kishna (a, Lilla, fp); Perea (a, Lugodorets, fp); Oikonomidis (a, Aarhus, fp); J. Morrison (c, Qpr, fp); Marusic (d, Ostenda); Lucas Leiva (c, Liverpool); Di Gennaro (c, Cagliari); Felipe Caicedo (a, Espanyol); Lo (d, Reggina) ● CESSIONI Biglia (c, Milan) ● OBIETTIVI Ramselaar (a, PSV Eindhoven); Brahimi (a, Porto); Rodrigo Caio (d, San Paolo), Lodygin (p, Zenit)

ALLENATORE SARRI

GHOULAM

HYSAJ

INSIGNE

JORGINHO MERTENS

ALLAN

G. FERRARI SILVESTRE

MORENO

KOULIBALY HAMSIK

CALLEJON

Zuniga (d, Watford, fp); Calzola (d, Perugia, fp); Dumitru (a, Nottingham Forest, fp); Zapata (a, Udinese, fp); Ounas (a, Bordeaux); Mario Rui (d, Roma) ● CESSIONI nessuno ● OBIETTIVI Karnezis (p, Udinese); Rulli (p, Real Sociedad); Zinchenko (c, Manchester City); Rashica (c, Vitesse); Ochs (c, Hoffenheim)

nelle farmacie Seguici su sustenium.it e Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta varia, equilibrata e di uno stile di vita sano.

ALLENATORE BUCCHI (nuovo)

MURRU

KOLAROV MANOLAS KARSDORP

STROOTMAN

SALA

PEROTTI

DE ROSSI DZEKO

NAINGGOLAN

● ARRIVI Skorupski (p, Empoli, fp); Castan (d) e Iturbe (a, Torino, fp); Vainqueur (c, Marsiglia, fp); Gyomber (d, Terek Grozny, fp); Sadiq (a, Bologna, fp); Moreno (d, Psv Eindhoven); Karsdorp (d, Feyenoord); Gonalons (c, Lione); Ünder (c, Başakşehir); Pellegrini (c) e Defrel (a, Sassuolo); Kolarov (d, Manchester City); Corlu (c, Brondby) ● CESSIONI Grenier (c, Lione, fp); Totti (c, fc); Vermaelen (d, Barça, fp); Szczesny (p, Juve); Salah (a, Liverpool); Paredes (c, Zenit); Rüdiger (d, Chelsea); Mario Rui (d, Napoli); Marchizza (d) e Frattesi (c, Sassuolo) ● OBIETTIVI Mahrez (a, Leicester); Sakho (d, Liverpool); Cuadrado (a, Juventus); Rodrigo Caio (d, San Paolo); Engels (d, Bruges); Ziyech (c, Ajax)

LINETTY

RAMIREZ

● ARRIVI

MISSIROLI

ACERBI LIROLA QUAGLIARELLA

Verre (c, Pescara, fp); Palumbo (c, Ternana, fp); Capezzi (c, fp) e G. Ferrari (d, Crotone); Martinelli (c) e Bonazzoli (a, Brescia, fp); Ivan (c, Bari, fp); Murru (d, Cagliari); Caprari (a, Pescara); Vujcic (c, Hajduk Spalato); Kownacki (a, Lech Poznan); Ramirez (a, Middlesbrough) ● CESSIONI Palombo (c, fc); Bruno Fernandes (c, Sporting Lisbona); Skriniar (d, Inter); Cigarini (c, Cagliari); Budimir (a, Crotone); Muriel (a, Siviglia); Cuomo (a, Monopoli) ● OBIETTIVI Laurini (d, Empoli); Pavoletti (a) e Zapata (a, Napoli), Vietto (a, Atletico Madrid); Jovetic (a, Inter); Mayer (c, Lokomotiv Zagabria); Falcinelli (a, Sassuolo)

MAGNANELLI DUNCAN

CAPRARI

DEFREL

CONSIGLI PELUSO CANNAVARO

TORREIRA BARRETO

Quand sentirti e

Scegli quello giusto per te, chiedi

PUGGIONI

ALISSON

ALBIOL

Quando vuoi ritrovare benessere fisico e mentale.

ALLENATORE GIAMPAOLO

ALLENATORE DI FRANCESCO (nuovo)

REINA

● ARRIVI

BORRIELLO

POLITANO

FALCINELLI BERARDI

● ARRIVI

Ahmetaj (a, Cesena); Falcinelli (a, Crotone, fp); Marchizza (d) e Frattesi (c, Roma); Cassata (c, Ascoli); Marson (p) e Goldaniga (d, Palermo); Satalino (p, Fiorentina) ● CESSIONI Aquilani (c, fc); Pellegrini (c) e Defrel (a, Roma); Gambardella (d, Lecce); Pomini (p, Palermo) ● OBIETTIVI Pavoletti (a, Napoli); Biraghi (d, Pescara); Rogerio (d, Juventus); Lo Faso (a, Palermo)


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CHIEVO

CROTONE

FIORENTINA

GENOA

4-3-1-2

4-4-2

4-2-3-1

3-4-3

ALLENATORE MARAN

ALLENATORE NICOLA

SORRENTINO CESAR

CABRERA CECCHERINI

HETEMAJ

DAINELLI CACCIATORE

FARAONI

RADOVANOVIC

INGLESE

ROHDEN

ASTORI

MANDRAGORA

VITOR HUGO GASPAR

Bani (d, Pro Vercelli, fp); Cinelli (c, Novara, fp); Léris (a, Juventus, fp); Yamga (a, Arezzo, fp); Gaudino (c, Bayern Monaco); Rigione (d), Garritano (c) e Rodriguez (a, Cesena); Pucciarelli (a, Empoli); Jaroszynski (d, Cracovia) ● CESSIONI Bressan (p) e Sardo (d, fc); Gakpé (a, fp) e Spolli (d, Genoa); De Guzman (c, Francoforte); Izco (c, Crotone); Bismark (a, Viterbese) ● OBIETTIVI Krunic (c, Empoli); Kasami (c, Olympiacos)

SPOLLI

VERETOUT

BENASSI

BADELJ

BUDIMIR TROTTA

Faraoni (d, Udinese); Cabrera (d, Real Saragozza); Izco (c, Chievo); Ajeti (d, Torino); Crociata (c, Milan); Mandragora (c, Juventus) ● CESSIONI Rosi (d, Genoa, fp); Mesbah (d, Losanna); Capezzi (c, fp) e G. Ferrari (d, Sampdoria); Crisetig (c, Bologna, fp); Falcinelli (a, Sassuolo, fp); Dos Santos (d, Cremonese) ● OBIETTIVI Crisetig (c, Bologna); Mladenovic (d, Standard Liegi); Cutrone (a, Milan); Iemmello (a, Sassuolo); Lykogiannis (d, Sturm Graz)

SIMEONE

● ARRIVI Petriccione (c, Ternana, fp); Mati (c, Milan, fp); Rebic (a, Francoforte, fp); Baez (a, Spezia, fp); Milenkovic (d, Partizan); Vitor Hugo (d, Palmeiras); Gaspar (d, Vitoria Guimaraes); Hristov (d, Slavia S.); Zekhnini (a, Odds); Graiciar (a, Slovan), Veretout (c, St. Etienne); Eysseric (c, Nizza); Benassi (c, Torino) ● CESSIONI Rodriguez (d, San Lorenzo); Salcedo (d, Francoforte); Tello (c, Betis); De Maio (d, Bologna); Ilicic (c, Atalanta); Bernardeschi (a, Juve); Milic (d, Olympiacos); Castrovilli (c, Cremonese); Mlakar (a, Venezia); Tatarusanu (p, Nantes); Valero (c) e Vecino (c, Inter); Satalino (p, Sassuolo) ● OBIETTIVI Simeone (a, Genoa); Antonelli (d) e Paletta (d, Milan); Strinic (d) e Zapata (a, Napoli); Stafylidis (d, Augsburg); Bamba (a, Saint Etienne)

Luca Pessina Alessandro Russo l Genoa è protagonista della giornata di mercato a Ferragosto. Il presidente Preziosi ha in programma un contatto con il Torino e Urbano Cairo per definire due colpi in entrata. Per la punta Maxi Lopez, che non rinnoverà coi granata, è pronto un contratto biennale e il ruolo di vice Lapadula (con Simeone diretto a Firenze). Affare in via di definizione. Per la difesa è a un passo anche l’arrivo di Rossettini a titolo definitivo (accordo biennale con opzione per il giocatore), manca solo l’ok dei granata prima di visite e firma. Non si molla comunque la pista Ranocchia (Inter, possibile prestito ma lui aspetta la Premier) e un ritorno di Bovo (Pescara). Per la mediana difficile Radovanovic (Chievo), idea Benavidez (Defensor).

UN SUSTENIUM?

do vuoi energico.

MOSSE SAMP Attivi anche i blucerchiati, a caccia di una punta. Messi sul piatto 16 milioni per arrivare a Vietto, ma l’Atletico Madrid lo valuta 20. Le alternative portano in casa Napoli, sondati i profili di Zapata e Pavoletti. Contatti con Falcinelli, ma il Sassuolo al momento lo reputa incedibile. Vicina la chiusura per il centrocampista Lovro Majer (Lokomotiv Zagabria). Laurini (Empoli) può arrivare in prestito con obbligo di riscatto dopo una cessione nel reparto esterni. In uscita Bereszynski, Dodô vicino al Bordeaux, Alvarez verso il Nantes.

Quando vuoi reintegrare i sali minerali.

un consiglio al tuo farmacista

LAPADULA

● ARRIVI Landre (d, Pisa, fp); Gorga (d, Gimnasia, fp); Spolli (d) e Gakpé (a, Chievo, fp); Rosi (d, Crotone, fp); Galabinov (a, Novara); Zukanovic (d, Atalanta); Bertolacci (c) e Lapadula (a, Milan); Rodriguez (c, Banfield); Centurion (a, Boca); Omeonga (c, Avellino); Migliore (d, Spezia) ● CESSIONI Orban (d, Racing Club); Burdisso (d, fc); Ntcham (c, Celtic); Cataldi (c, Benevento); Beghetto (c, Frosinone); Asencio (a, Avellino); Pinilla (a, Universidad de Chile); Munoz (d, Leganes) ● OBIETTIVI Paletta (d, Milan); Ranocchia (d, Inter); Benavidez (c, Defensor); Bovo (d, Pescara); Maxi Lopez (a, Torino); Strinic (d, Napoli); Palacio (a, svinc.); Rossettini (d, Sampdoria); Radovanovic (c, Chievo)

JUVENTUS

Scatto Genoa: preso Rossettini I Bologna: scocca l’ora di Palacio

Maxi Lopez. Il Benevento su Parigini. Il Crotone insiste per Mladenovic

Maxi Lopez, 33, attaccante del Torino. Ha vestito anche le maglie di Catania, Milan, Samp e Chievo LAPRESSE

Federico Bonazzoli, 20, attaccante della Samp. Lo scorso anno al Brescia in B LAPRESSE

Simone Lo Faso, 19, giovane fantasista del Palermo. Piace al Sassuolo di Bucchi GETTY

SPAL-BONAZZOLI Ancora pochi giorni di attesa e ci sarà l’ufficialità del passaggio di Bonazzoli dalla Samp alla

Spal in prestito con diritto di riscatto (atteso per visite e firma). Il d.s. Vagnati non molla per Djordjevic (Lazio), ma manca ancora l’intesa col giocatore. Frenata nella trattativa col San Gallo per l’attaccante Ajeti. Ohi (Stabaek) era stato proposto, ma non è una prima scelta. ALTRI AFFARI Il Bologna in settimana conta di chiudere definitivamente la pratica Palacio (per l’ex Inter è pronto un annuale con opzione), che aspettava Atalanta e Genoa. Per la trequarti un nuovo obiettivo è Benali del Pescara. Per la mediana piace José Mauri (possibile il prestito con diritto di riscatto dal Milan). Crisetig in uscita va verso il Las Palmas. Il Benevento lavora per l’accordo con il Pescara per Memushaj. Vicino anche Kone (Udinese), si lavora per il prestito di Parigini (Torino), tempi lunghi per Matri (Sassuolo). L’Atalanta per la fascia fa pressing su Laxalt (Genoa), il preferito se Spinazzola torna alla Juventus, mentre per Sandoval (Colon) c’è in ballo anche il Genoa. Il Crotone per l’attacco aspetta l’ok del Milan al prestito di Cutrone (solo dopo l’arrivo di una punta in rossonero), piace sempre Iemmello (Sassuolo) e per la difesa Mladenovic (Standard Liegi). Il Sassuolo è in stand by fino al rush finale di mercato. Idea Lo Faso (Palermo) sulla base di un prestito oneroso a un milione con obbligo di riscatto a 1,5. I neroverdi valutano l’esterno Rogerio della Juventus. L’Udinese non molla Zampano (Pescara) e Petryk (Penarol) per la fascia; in attacco piacciono sempre Raphinha (Vitoria Guimaraes) e Pavoletti (Napoli). © RIPRODUZIONE RISERVATA

ALLENATORE ALLEGRI

4-2-3-1 BUFFON

ALEX SANDRO CHIELLINI

BENATIA

KHEDIRA

DE SCIGLIO

MANDZUKIC PJANIC

Empoli, fp); Marrone (c, Zulte, fp); Untersee (d, Brescia, fp); Douglas Costa (a, Bayern Monaco); De Sciglio (d, Milan); Szczesny (p, Roma); Bernardeschi (a, Fiorentina) ● CESSIONI De Ceglie (d, fc); Dani Alves (d, Psg); Léris (a, Chievo, fp); Mattiello (d, Spal); Audero (p, Venezia); Neto (p, Valencia); Bonucci (d, Milan); Mandragora (c, Crotone), Lemina (c, Southampton); Rincon (c, Torino); Clemenza (a, Ascoli) ● OBIETTIVI Matuidi (c, Psg); Cancelo (d) e Garay (d, Valencia); De Vrij (d), Milinkovic-Savic (c) e Keita (a, Lazio); N’Zonzi (c, Siviglia); Emre Can (c, Liverpool); Spinazzola (d, Atalanta); Kovacic (c, Real M.); Manolas (d) e Strootman (c, Roma)

MILAN

ALLENATORE MONTELLA

3-5-2

G. DONNARUMMA

ROMAGNOLI BONUCCI MUSACCHIO

BIGLIA KESSIE SUSO

● ARRIVI Gabriel (p, Cagliari, fp); José Mauri (c, Empoli, fp); Niang (a, Watford, fp); Musacchio (d, Villarreal); Rodriguez (d, Wolfsburg); Conti (d) e Kessie (c, Atalanta); André Silva (a, Porto); Borini (a, Sunderland); Calhanoglu (c, Leverkusen); A. Donnarumma (p, Asteras); Bonucci (d, Juve); Biglia (c, Lazio) ● CESSIONI Honda (c, Pachuca); Pasalic (c, Spartak M.); Deulofeu (a, Barça); Mati (c, Fiorentina, fp); Ocampos (a, Marsiglia); Poli (c, Bologna); Plizzari (p, Ternana); Kucka (c, Trabzonspor); Bertolacci (c) e Lapadula (a, Genoa); De Sciglio (d, Juventus); Vangioni (d, Monterrey); Crociata (c, Crotone) ● OBIETTIVI Kalinic (a, Fiorentina); Belotti (a, Torino); Aubameyang (a, Borussia Dortmund); Renato Sanches (c, Bayern); Diego Costa (a, Chelsea)

3-5-2

4-2-3-1

4-4-2

4-3-3

MERET

FELIPE

VICARI

KONATE MORA

OIKONOMOU

LYANCO

GRASSI

BERENGUER RINCON

FLOCCARI

LAZZARI

IAGO FALQUE

PALOSCHI ● ARRIVI Mattiello (d, Juventus); Oikonomou (d), Rizzo (c) e Viviani (c, Bologna); Felipe (d, Udinese); A. Gomis (p, Salernitana); Grassi (c) e Paloschi (a, Atalanta); Polvani (d, Pontedera); Vaisanen (c, Aik Solna); Konate (d, Malmoe); Petrovic (a, Rijeka) ● CESSIONI Pontisso (c, Udinese, fp); Del Grosso (d, Atalanta, fp); Ghiglione (c, Pro Vercelli); Bonifazi (d, Torino, fp); Zigoni (a, Venezia); Castagnetti (c, Empoli); Giani (d, Spezia); Silvestri (d, Trapani); Finotto (a, Ternana); Arini (c, Cremonese) ● OBIETTIVI Pavoletti (a, Napoli); Ajeti (a, San Gallo); Ohi (a, Stabaek); Chochev (c, Palermo); Bonazzoli (a, Samp); Djordjevic (a, Lazio)

ALLENATORE PECCHIA NICOLAS

BARRECA N’KOULOU BASELLI

ZAPPACOSTA

VIVIANI

A. SILVA

CONTI

VERONA

SIRIGU

R. RODRIGUEZ CALHANOGLU

UDINESE ALLENATORE DELNERI

HIGUAIN

● ARRIVI Bentancur (c, Boca Juniors, fp); Thiam (a,

TORINO

ALLENATORE MIHAJLOVIC

DYBALA

D. COSTA

SPAL

ALLENATORE SEMPLICI

CENTURION

LAZOVIC

LE TRATTATIVE

1Preziosi vuole chiudere anche con

RIGONI

KALINIC

CHIESA

● ARRIVI Kragl (c, Frosinone); Budimir (a, Sampdoria);

LAXALT BERTOLACCI

BIRASCHI

SAPONARA

PUCCIARELLI ● ARRIVI

ZUKANOVIC

OLIVERA NALINI

IZCO

BIRSA

CASTRO

PERIN

SPORTIELLO MARTELLA

GOBBI

ALLENATORE JURIC

ALLENATORE PIOLI (nuovo)

CORDAZ

19

LJAJIC

SCUFFET SAMIR WIDMER

CACERES JANKTO

DANILO

DE PAUL

HEURTAUX ROMULO

FOFANA HALLFREDSSON

BELOTTI

SOUPRAYEN

PEZZELLA

LASAGNA

BESSA

FOSSATI B. ZUCULINI

VERDE PAZZINI

BAJIC CERCI

● ARRIVI

V. Milinkovic (p, Danzica); Bonifazi (d, Spal, fp); Aramu (c, Pro Vercelli, fp); Parigini (a, Bari, fp); Lyanco (d, San Paolo); Sirigu (p) e Berenguer (a, Osasuna); N’Koulou (d, Lione); Rincon (c, Juventus) ● CESSIONI Hart (p, West Ham); Castan (d) e Iturbe (a, Roma, fp); Tachtsidis (c, Olympiacos); Padelli (p, Inter); Gaston Silva (d, Pumas); Ajeti (d, Crotone); Benassi (c, Fiorentina) ● OBIETTIVI Tonelli (d, Napoli); Paletta (d, Milan); Donsah (c, Bologna); Duncan (c, Sassuolo); Sadiq (a, Roma); Lopes (a, Monaco)

● ARRIVI Pontisso (c, Spal, fp); Wague (d, Leicester, fp); Insua (d, Racing Club, fp); Iniguez (c, Tigre, fp); Velasquez (d, Caracas); Lasagna (a, Carpi, fp); A. Zapata (a, Perugia); Kone (c, fp) e Mallè (a, Granada); Barak (c, Slavia Praga); Bizzarri (p, Pescara); Pezzella (d, Palermo); Ingelsson (d, Kalmar); Nuytinck (d, Anderlecht); Bajic (a, Konyaspor); Caiazza (d, Benevento) ● CESSIONI Kums (c, Anderlecht); D. Zapata (a, Napoli, fp); Felipe (d, Spal); Faraoni (d, Crotone); Heurtaux (d, Verona); Badu (c, Bursaspor); Gabriel Silva (d, Saint Etienne) ● OBIETTIVI Bisoli (c, Brescia); Raphinha (a, Vitoria Guimaraes); Zampano (d, Pescara); Pavoletti (a, Napoli); Behrami (c, Watford); Petryk (d, Penarol)

● ARRIVI Verde (a, Avellino); Brosco (d, Latina, fp); Laner

(c, Modena, fp); Cerci (a, Atletico M.); Heurtaux (d, Udinese); Felicioli (d, Ascoli); Silvestri (p, Leeds); Buchel (c, Empoli); Caceres (d, Southampton); Saveljevs (c, S. Marijampole) ● CESSIONI Pisano (d, Bristol); Luppi (a, Entella); Troianiello (a, Sambenedettese); Cappelluzzo (a) e Ganz (a, Pescara); Siligardi (a, Parma); Boldor (c, Montreal); Gomez (a, fc) ● OBIETTIVI Avenatti (a, svinc.); Kishna (a, Lazio); Aquilani (c, Pescara); Cutrone (a, Milan); Sadiq (a, Roma)

LEGENDA Per ACQUISTI e CESSIONI si considerano i cambi di maglia e non le società proprietarie del cartellino (es. Romagna va a Cagliari dalla Juve, ma la sua ultima maglia è stata quella del Novara).


20

Magic +3 Campionato R Il listone

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Scegli Buffon o Donnarumma?

1Gigi resta il portiere più caro, ma Gigio lo ha già battuto nel 2016-17 per Magic media ISCRIVITI ONLINE O COMPRA IL LIBRO IN EDICOLA

Oltre 600 i premi in palio Cambiano i bonus dei gol PORTIERI Nome ALISSON BELEC BERISHA BERNI BIZZARRI BRIGNOLI BUFFON CEROFOLINI CONFENTE CONSIGLI COPPOLA CORDAZ COTTICELLI CRAGNO CROSTA DA COSTA DONNARUMMA G. DONNARUMMA A. DRAGOWSKI FESTA GOLLINI GOMIS GUERRIERI HANDANOVIC ICHAZO KARNEZIS KRAPIKAS LAMANNA LOBONT MARCHEGIANI MARSON MERET MILINKOVIC MIRANTE NICOLAS PADELLI PEGOLO PERIN PISCITELLI PINSOGLIO PUGGIONI RAFAEL RAFAEL RAVAGLIA REINA ROSSI SCUFFET SECULIN SEPE SILVESTRI SIRIGU SKORUPSKI SORRENTINO SPORTIELLO STORARI STRAKOSHA SZCZESNY VARGIC VISCOVO VIVIANO ZIMA

Squadra ROM BEN ATA INT UDI BEN JUV FIO CHI SAS VER CRO BEN CAG CAG BOL MIL MIL FIO CRO ATA SPA LAZ INT TOR UDI SAM GEN ROM SPA SAS SPA TOR BOL VER INT SAS GEN BEN JUV SAM CAG NAP BOL NAP ATA UDI CHI NAP VER TOR ROM CHI FIO MIL LAZ JUV LAZ CRO SAM GEN

Costo 14 8 13 1 2 1 16 1 1 12 1 10 1 9 1 1 15 1 1 1 1 1 1 14 1 1 1 1 1 1 1 9 1 10 9 1 1 12 1 1 1 1 1 1 14 1 11 1 1 1 12 1 11 12 1 12 1 1 1 12 1

Squadra MIL SAS SAS UDI NAP JUV CRO CAG UDI INT SAS MIL JUV FIO TOR CHI TOR JUV LAZ ATA LAZ JUV SAM VER GEN SPA UDI TOR MIL BOL VER CRO CHI VER MIL ATA BEN SAS TOR CAG VER ATA ROM CRO CAG CHI VER JUV NAP MIL

Costo 5 17 3 3 10 20 4 5 4 6 4 4 5 11 3 3 7 12 7 2 6 13 5 4 4 1 1 6 17 1 5 4 7 8 3 22 3 6 1 4 5 5 4 5 4 4 2 16 4 23

DIFENSORI Nome ABATE ACERBI ADJAPONG ADNAN ALBIOL ALEX SANDRO AJETI ANDREOLLI ANGELLA ANSALDI ANTEI ANTONELLI ASAMOAH ASTORI AVELAR BANI BARRECA BARZAGLI BASTA BASTONI BASTOS BENATIA BERESZYNSKI BIANCHETTI BIRASCHI BOCCAFOGLIA BOCHNIEWICZ BONIFAZI BONUCCI BRIGNANI BROSCO CABRERA CACCIATORE CACERES CALABRIA CALDARA CAMPORESE CANNAVARO CAPONE CAPUANO CARACCIOLO CASTAGNE CASTAN CECCHERINI CEPPITELLI CESAR CHERUBIN CHIELLINI CHIRICHES CONTI

Gianluigi Buffon, 39 anni GETTY COSTA A. COSTA F. CREMONESI CUOMO DAINELLI DALBERT D'AMBROSIO DANILO DE MAIO DE SCIGLIO DE SILVESTRI DE VRIJ DELL'ORCO DEPAOLI DI CHIARA DJIMSITI DODÒ DUSSENNE EMERSON ERLIC FARAONI FAZIO FELICIOLI FELIPE FERRARI G. FERRARI A. FLORENZI GABBIA GAMBERINI GASPAR GASPARETTO GASTALDELLO GAZZOLA GENTILETTI GHOULAM GOBBI GOLDANIGA GOMEZ GONZALEZ GOSENS GRAVILLON GYAMFI HATEBOER HELANDER HEURTAUX HOEDT HRISTOV HYSAJ ILLANES IZZO JAROSZYNSKI JESUS KARSDORP KONATE KOLAROV KOULIBALY KRAFTH LETIZIA LETSCHERT LEVERBE LICHTSTEINER LIROLA LUCIONI LUIZ FELIPE LUKAKU LYANCO MAGGIO MAIETTA MAKSIMOVIC MANCINI MANOLAS MARCHIZZA MARTELLA MARUSIC MASIELLO MASINA MATTIELLO MBAYE MIANGUE MILENKOVIC MIRANDA MOLINARO MORENO MORETTI MURILLO MURRU MUSACCHIO NAGATOMO NICOLETTI

BEN SPA SPA CRO CHI INT INT UDI BOL JUV TOR LAZ SAS CHI BEN BEN SAM CRO ROM SAS CRO ROM VER SPA SAM VER ROM MIL CHI FIO SPA BOL SAS GEN NAP CHI SAS MIL BOL ATA BEN BEN ATA BOL VER LAZ FIO NAP FIO GEN CHI ROM ROM SPA ROM NAP BOL BEN SAS SAM JUV SAS BEN LAZ LAZ TOR NAP BOL NAP ATA ROM SAS CRO LAZ ATA BOL SPA BOL CAG FIO INT TOR ROM TOR INT SAM MIL INT CRO

5 6 4 1 5 10 10 7 4 7 4 15 2 4 6 3 4 3 9 1 4 10 2 6 5 3 17 1 6 6 2 6 4 5 11 5 5 3 5 4 2 2 4 3 6 8 1 8 1 7 4 4 7 5 11 16 4 5 3 1 11 5 5 2 5 5 3 4 5 3 15 1 6 6 11 6 4 3 4 4 13 5 12 8 7 6 11 3 1

● Mai come quest’estate, la Magic, concorso di fantacalcio della Gazzetta dello Sport, metterà a dura prova le capacità di tutti i fantallenatori sparsi per l’Italia. Cambiano infatti i bonus del gol in base ai ruoli: una rete del portiere vale +5, una di un difensore +4,5, una di un centrocampista +4. uno di un trequartista +3,5, infine una di un attaccante +3. È questa la novità più importante della lega fantacalcistica a premi più grande d’Italia. Confermati invece budget e ripartizione della rosa: 250 Magic milioni da investire in 23 giocatori, ripartiti in 3 portieri, 7 difensori, 8 tra centrocampisti e trequartisti (i centrocampisti dovranno essere almeno 3, il trequartista almeno uno) e 5 attaccanti. Dopo ogni giornata la Gazzetta assegnerà un voto a ogni giocatore, cui andranno aggiunti bonus (gol,

assist, rigori parati ed eventuali punti del modificatore di difesa) e sottratti malus (cartellini, rigori sbagliati, autoreti e gol subiti). L’iscrizione online all’Area Premium di gazzetta.it è gratuita, poi basta acquistare un abbonamento al costo di 19,99 euro oppure comprare il libro Magic +3 Campionato in edicola allo stesso prezzo. Oltre 600 i premi in palio per un valore complessivo di più di 253mila euro. I primi due turni di Serie A saranno dedicati al Torneo d’Apertura, poi dal terzo si fa sul serio con premi di giornata, classifica Generale e classifica Elite. Quindi durante la stagione sono confermati Mini Campionati e Coppa Gazzetta. Al vincitore della classifica generale andrà una Jaguar XF Prestige. Perché i fantallenatori vanno di corsa.

N’KOULOU NURA NUYTINCK OIKONOMOU OLIVERA PADELLA PALETTA PALOMINO PATRIC PAVLOVIC PELUSO PERES PEZZELLA PISACANE POLVANI RADU RANIERI RANOCCHIA REGINI RIGIONE RODRIGUEZ R. ROMAGNA ROMAGNOLI ROMULO ROSI ROSSETTINI RUGANI RUI SALA SALAMON SAMIR SAMPIRISI SANTON SILVESTRE SIMIC SKRINIAR SOUPRAYEN SPOLLI STRINIC TOLOI TOMIC TOMOVIC TONELLI TOROSIDIS UNTERSEE VAISANEN VANHEUSDEN VENUTI VICARI VITOR HUGO WAGUE WALLACE WIDMER ZAPATA ZAPPACOSTA ZUKANOVIC

CRECCO CRISETIG CRISTANTE CRISTOFORO CROCIATA DE FALCO DE ROON DE ROSSI DEIOLA DEL PINTO DESSENA DI GENNARO DIAKHATE DIAWARA DONSAH DUNCAN ERAMO FARAGÒ FERNANDEZ FOFANA FOSSATI FRATTESI FREULER GAGLIARDINI GAUDINO GNOUKOURI GONALONS GRASSI GUSTAFSON HAAS HALLFREDSSON HAMSIK HETEMAJ HILJEMARK INGELSSON IONITA IZCO JAKIMOVSKI JANKTO JORGINHO KESSIE KHEDIRA KIYINE KONDOGBIA KONE KRAGL LANER LAXALT LAZOVIC LAZZARI LEIVA LINETTY LOCATELLI LUKIC LULIC MAGNANELLI MANDRAGORA MARCHISIO MARRONE MAURI MAZZITELLI MELARA MELEGONI MILINKOVIC MISSIROLI MONTOLIVO MORA MURGIA NAGY NAINGGOLAN OBI OMEONGA PADOIN PAROLO PELLEGRINI PESSINA PJANIC POLI PONTISSO PRAET PULGAR RADOVANOVIC RIGONI N. RINCON RIZZO ROG RODRIGUEZ T. ROHDEN

TOR ROM UDI SPA FIO BEN MIL ATA LAZ SAM SAS ROM UDI CAG SPA LAZ FIO INT SAM CHI MIL CAG MIL VER GEN TOR JUV NAP SAM CAG UDI CRO INT SAM SAM INT VER GEN NAP ATA SAM FIO NAP BOL JUV SPA INT BEN SPA FIO UDI LAZ UDI MIL TOR GEN

9 1 4 5 5 1 6 5 4 5 6 8 5 7 1 6 1 4 6 3 16 3 12 10 4 4 9 6 4 3 6 4 3 9 2 8 4 4 4 9 1 5 6 3 2 4 1 3 4 9 4 6 9 5 14 6

CENTROCAMPISTI Nome ABUKAR ACQUAH AGYEI ALLAN ANTONINI LUI ARTIOLI BADELJ BALIC BARAK BARBERIS BARELLA BARRETO BASELLI BASTIEN BAUMGARTNER BENASSI BENTANCUR BERTOLACCI BIGLIA BIONDINI BROZOVIC BUCHEL CAPEZZI CASSATA CASTRO CATALDI CHIBSAH CIGARINI COFIE

Squadra LAZ TOR BEN NAP CAG SPA FIO UDI UDI CRO CAG SAM TOR CHI SAM FIO JUV GEN MIL SAS INT VER SAM SAS CHI BEN BEN CAG GEN

Costo 1 7 1 13 1 1 8 4 6 5 7 8 13 4 1 12 6 9 14 4 10 6 4 3 14 6 7 6 3

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LAZ BOL ATA FIO CRO BEN ATA ROM CAG BEN CAG LAZ FIO NAP BOL SAS BEN CAG FIO UDI VER SAS ATA INT CHI INT ROM SPA TOR ATA UDI NAP CHI GEN UDI CAG CRO BEN UDI NAP MIL JUV CHI INT UDI CRO VER GEN GEN SPA LAZ SAM MIL TOR LAZ SAS CRO JUV JUV MIL SAS BEN ATA LAZ SAS MIL SPA LAZ BOL ROM TOR GEN CAG LAZ ROM ATA JUV BOL UDI SAM BOL CHI CHI TOR SPA NAP GEN CRO

3 4 7 3 2 1 11 13 3 2 5 9 1 8 5 10 4 5 5 13 6 1 13 12 4 2 7 6 3 4 6 26 6 6 3 11 5 2 12 11 18 17 1 9 6 6 1 10 8 7 6 10 5 6 14 7 3 11 3 3 6 3 2 16 8 5 9 5 4 24 4 3 5 15 12 2 22 4 1 7 3 7 5 6 5 7 4 7

Gigio Donnarumma, 18 LAPRESSE SANCHEZ SCHETINO SCHIATTARELLA SCHIAVON SCHMIDT SENSI SOSA SPINAZZOLA STROOTMAN STURARO SULJIC TAIDER TETTEH TORREIRA VALERO VALDIFIORI VECINO VELOSO VERETOUT VERRE VIOLA VIVIANI ZACCAGNI ZIELINSKI ZUCULINI B. ZUCULINI F.

FIO FIO SPA SPA ATA SAS MIL ATA ROM JUV CRO BOL CAG SAM INT TOR INT GEN FIO SAM BEN SPA VER NAP VER VER

6 1 8 3 3 6 4 11 18 5 1 8 1 7 15 4 13 7 10 4 6 7 3 14 6 4

Squadra LAZ SAM LAZ TOR TOR JUV VER CHI MIL MIL INT FIO BEN ROM CAG JUV JUV BEN UDI SAM FIO UDI BOL BOL VER CHI ROM NAP FIO TOR ATA INT CAG BOL ATA TOR UDI GEN BOL CRO GEN LAZ INT ROM SAM GEN FIO CRO ROM BOL VER CHI CHI FIO CRO FIO SAS CRO

Costo 7 8 18 4 8 22 11 17 16 21 19 15 12 1 3 21 15 8 12 6 12 3 5 8 3 5 3 7 3 24 18 14 16 10 11 23 3 6 4 6 6 3 23 21 14 11 15 8 7 2 5 1 1 4 5 3 25 1

TREQUARTISTI Nome ALBERTO ALVAREZ ANDERSON ARAMU BERENGUER BERNARDESCHI BESSA BIRSA BONAVENTURA CALHANOGLU CANDREVA CHIESA CICIRETTI CORLU COSSU COSTA D. CUADRADO D'ALESSANDRO DE PAUL DJURICIC EYSSERIC EWANDRO FALCO FALLETTI FARES GARRITANO GERSON GIACCHERINI HAGI IAGO ILICIC JOAO MARIO JOAO PEDRO KREJCI KURTIC LJAJIC MALLÉ MOROSINI MOUNIER NALINI NINKOVIC OIKONOMIDIS PERISIC PEROTTI RAMIREZ RIGONI L. SAPONARA STOIAN UNDER VALENCIA VALOTI VIGNATO YAMGA ZEKHNINI ACOSTY BAEZ BERARDI BORELLO

SR C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C A A A A

BORINI BOYÉ CALLEJON CENTURION CERCI DI FRANCESCO DYBALA EDER EDERA EL SHAARAWY FARIAS GABIGOL GAKPÉ GOMEZ INSIGNE ITURBE JOVETIC KEITA KISHNA KOTNIK LEANDRINHO LERIS LOMBARDI LUPPI MATOS MERTENS OKWONKWO ORSOLINI OUNAS PALLADINO PANDEV PARIGINI PIERINI PJACA POLITANO RAGUSA REBIC RICCI SUSO TAARABT TONEV VERDE VERDI

A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A

MIL TOR NAP GEN VER BOL JUV INT TOR ROM CAG INT GEN ATA NAP ROM INT LAZ LAZ CRO NAP CHI LAZ VER UDI NAP BOL ATA NAP GEN GEN TOR SAS JUV SAS SAS FIO SAS MIL GEN CRO VER BOL

6 7 26 9 14 10 32 16 1 18 14 11 4 28 30 7 13 27 6 4 2 1 4 5 4 35 3 10 9 7 9 4 1 12 16 8 4 6 20 8 5 8 18

Squadra SPA FIO MIL UDI SAM TOR SAM CAG CRO LAZ SAM BEN BEN BEN CAG ATA MIL ROM BOL LAZ ROM SAS SPA GEN CAG JUV INT SAS LAZ CHI FIO JUV SAM GEN UDI JUV SAS CHI CAG NAP CHI MIL LAZ SPA NAP VER GEN CHI UDI ATA BOL INT CHI BEN SAM CHI LAZ ROM GEN CAG SAS SAM MIL GEN CRO UDI JUV CRO ROM VER ATA NAP

Costo 14 15 17 14 1 34 5 24 15 13 13 14 6 14 11 12 1 17 18 10 34 18 14 13 7 37 35 11 32 17 24 6 7 15 13 17 16 12 8 20 1 13 8 14 15 19 3 13 13 16 8 5 11 10 18 8 1 6 1 13 1 20 23 21 7 18 6 11 1 1 6 14

ATTACCANTI Nome ANTENUCCI BABACAR BACCA BAJIC BALDE BELOTTI BONAZZOLI BORRIELLO BUDIMIR CAICEDO CAPRARI CERAVOLO CISSÉ CODA COP CORNELIUS CUTRONE DEFREL DESTRO DJORDJEVIC DZEKO FALCINELLI FLOCCARI GALABINOV GIANNETTI HIGUAIN ICARDI IEMMELLO IMMOBILE INGLESE KALINIC KEAN KOWNACKI LAPADULA LASAGNA MANDZUKIC MATRI MEGGIORINI MELCHIORRI MILIK NGISSAH NIANG PALOMBI PALOSCHI PAVOLETTI PAZZINI PELLEGRI PELLISSIER PERICA PETAGNA PETKOVIC PINAMONTI PUCCIARELLI PUSCAS QUAGLIARELLA RODRIGUEZ A. ROSSI SADIQ SALCEDO SAU SCAMACCA SCHICK SILVA SIMEONE SIMY THEREAU THIAM TROTTA TUMMINELLO TUPTA VIDO ZAPATA

27

● I gol subiti dalla Juventus nella Serie A 2016-17: i bianconeri sono stati la miglior difesa


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

21


22


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

23


24

Mondo R I personaggi

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Divorzi e matrimoni 1La punta:

1L’ex interista

riuscirono a credere che Conte si fosse comportato così. Prima ero arrabbiato, ora mi sono calmato, ma conservo il messaggio perché nessuno può accusarmi di mentire. In una situazione così, non posso fare altro che andare via. Il mio desiderio è tornare all’Atletico Madrid. L’ho detto a Marina Granovskaia “se l’allenatore non mi vuole, torno in Spagna”. Ho rifiutato altre offerte. Vogliono vendermi in Cina o in altri paesi, ma nella mia testa c’è solo l’Atletico Madrid. Se vogliono multarmi, lo facciano. Posso restare fermo anche un anno, senza stipendio. Tornerò in campo più forte». Ieri sera la risposta del Chelsea che ha ordinato a Costa di tornare in Inghilterra, riprendere gli allenamenti, recuperare la forma e mettersi a lottare per una maglia.

UMILTÀ «E’ sempre più facile giocare con grandi giocatori – aggiunge il centrocampista -, e Neymar fa parte di questa categoria. Non lo scopriamo oggi, ma siamo felici di averlo con noi. Ha già fatto una prima partita straordinaria. Ora dobbiamo sfruttarne al massimo le qualità». Nulla di più semplice, almeno secondo i primi indizi, per un veterano che condivide con il brasiliano i geni blaugrana e che dopo aver vinto tutto con l’Inter, ha costruito dal 2012 con Verratti, Matuidi e Rabiot uno dei reparti più efficienti d’Europa. Senza mai perdere il posto da titolare, affidatogli all’inizio da Ancelotti, confermato da Blanc e Emery. Nonostante gli assalti dei vari Cabaye, costato inutilmente 23 milioni, Stambouli (9) e da ultimo Krychowiak, comprato la scorsa estate per 30 milioni, ormai fuori rosa per manifesta inferiorità.

«Non è come Mou». Multato dal Chelsea: si parla di 330 mila euro

Diego Costa, 28, attaccante del Chelsea. Sotto Antonio Conte GETTY

Costa duro «Conte mi caccia Non merita rispetto»

Stefano Boldrini

CORRISPONDENTE DA LONDRA

L

a foto di Diego Costa seduto sul divano di casa nasconde la pancetta che, secondo le foto apparse sui social, avrebbe raggiunto livelli allarmanti, ma mostra ugualmente un’espressione preoccupata. Un’altra istantanea coglie invece il momento in cui Fabregas, espulso, abbandona il campo nella gara di sabato scorso contro il Burnley, persa 3-2 dal Chelsea. Viene anche misurata la distanza tra Lagarto — la città brasiliana di Costa — e Stamford Bridge: 7.816 km. Tre pagine e un titolo nello stile dei tabloid: «Criminal». Il Daily Mail, «in esclusiva mondiale», ha riportato la prima intervista esclusiva a Diego Costa. Chiamarla intervista è fuorviante: in realtà è un attacco diretto ad Antonio Conte. Diego Costa è in rotta con il Chelsea. Il club lo ha multato (sembra 330 mila euro circa) per l’assenza agli allenamenti. Il giocatore ha risposto avviando un’azione legale. LE PAROLE Ecco l’attacco durissimo a Conte: «Vogliono che mi alleni con le riserve e non abbia contatti con i compagni di squadra. Mi hanno proibito l’accesso agli spogliatoi. Ma io non sono un criminale, non

BISOGNA ESSERE ONESTI E PARLARE IN FACCIA AI GIOCATORI DIEGO COSTA SU ANTONIO CONTE

merito di essere trattato in questo modo. A gennaio ci sono stati problemi con l’allenatore. Ero sul punto di rinnovare la trattativa, ma ad un certo punto è arrivata la frenata. Credo ci sia stato l’allenatore dietro a questa storia. Le sue idee sono ferme e chiare. Ho capito che persona sia: ha la sua opinione e non la cambia. Lo rispetto come grande manager. Ha svolto un buon lavoro. Ma come persona, no. Non è vicino ai suoi giocatori. E’ lontano. Non ha carisma. Mourinho con me si è comportato diversamente. Mi ha cercato al telefono e abbiamo parlato. Con José non ci sono problemi. Non si dicono certe cose con un messaggio telefonico. Bisogna essere onesti e parlare in faccia alle persone. Quel giorno ero in ritiro con la nazionale spagnola. Ero solo in camera, quando arrivò il messaggio. Fu un shock. Lo mostrai ai miei compagni di squadra e anche loro non

ALTRI GUAI Costa, 28 anni, ha il contratto in scadenza nel 2019. La sfida a Conte e l’azione legale contro il Chelsea, condotta dall’avvocato Ricardo Cardoso, dimostrano che il centravanti fa sul serio. Conte non ha solo questo problema: il k.o. con il Burnley e tre espulsioni in due gare hanno lasciato il segno. Circola voce di un Conte furibondo con Fabregas dopo il rosso di sabato. Circola anche un’altra voce: i Blues sarebbero ad un passo dall’acquisto di Oxlade-Chamberlain, talento dell’Arsenal, valutato 38,5 mln di euro. Un bel colpo, ma serve ben altro per riportare il sereno in quel di Chelsea. Conte sta vivendo ore difficili. © RIPRODUZIONE RISERVATA

del Psg è entusiasta dell’arrivo del brasiliano: «Fa la differenza»

Neymar, 25 anni, attaccante del Ps. Sotto Thiago Motta LAPRESSE

Motta dolce «Neymar ci diverte Ora si può vincere tutto» Alessandro Grandesso

PARIGI @agrandesso

L

o dice pure Neymar: «Tutto è più facile quando al tuo fianco hai giocatori come Cavani, Di Maria, Verratti e Motta». Ecco, Thiago Motta, appunto, che a 35 anni il 28 agosto è sempre titolare nella squadra più in vista del momento. Nonostante i cambi di allenatori e i centrocampisti che periodicamente vengono incaricati di sottrargli il posto. Inutilmente. Lui rimane sempre lì, totem in mezzo al campo, fluidificando il gioco, dettando i tempi. Rendendosi indispensabile. E, finora, insostituibile. Al di là delle critiche sulla lentezza che non ne scalfiscono né l’autostima e né la qualità del sinistro, a servizio ormai della star brasiliana con cui è già sbocciato il feeling, fatto di una fitta rete di passaggi fin dalla prima a Guingamp, domenica (0-3): «Giocare con Neymar è un vero privilegio», dice l’ex nerazzurro. DIVERTIMENTO I due, in terra bretone, si sono trovati a occhi chiusi. «In campo – ha spiegato Motta alla fi-

NEY È UN BRAVO RAGAZZO, UMILE SI È GIÀ INTEGRATO THIAGO MOTTA SU NEYMAR

ne – ci siamo divertiti, giocando meglio nel palleggio e nella costruzione. Neymar fa la differenza in qualsiasi momento, rendendo più semplice un tipo di gara che a volte in passato abbiamo sofferto». Merito anche di chi gli copre le spalle. Non solo Verratti, per cui Neymar ha confessato un debole, ma pure Motta. Il centrocampista gli ha fornito 26 passaggi in tutto. Ricevendone in cambio 6. Una fitta trama che ha messo a suo agio la stella del Psg, che ha toccato 129 palloni, tra finte, improvvise accelerazioni, cambi passo, morbide sponde (10), lanci (3) dribbling (11), filtranti (3). Creando così sette occasioni, un gol, un assist per Cavani, e sbloccando la gara con un passaggio ingannevole sfociato in un’autorete. Ma a innescare Neymar, che confessa di «sentirsi già a casa e ormai davvero più libero in campo», ci aveva pensato Motta.

TRAGUARDI Certo, il Psg sta inseguendo con insistenza Fabinho del Monaco, ma pure lui dovrà fare i conti con Motta che di Neymar non apprezza solo la tecnica: «E’ un bravo ragazzo e, come tutti i veri campioni, una persona umile. Come Dani Alves si è messo a disposizione della squadra e si sono integrati subito. Con loro possiamo vincere tutto». Champions inclusa. Di nuovo, per Motta che chiuderebbe così in apoteosi la carriera. Prima di accomodarsi finalmente in panchina. Ma da allenatore. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Mondo R Spagna

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ronaldo,nonsololagloria Stangatada5giornate

25

LA BIG DELUSA

1Il portoghese conquista il Camp Nou e prenota il 5

Pallone d’oro ma la spinta all’arbitro gli costa cinque turni di squalifica o

Filippo Maria Ricci

CORRISPONDENTE DA MADRID @filippomricci

L

il 3­1 al Camp Nou. Il Madrid è al momento la squadra più for­ te del mondo, in pochi mesi ha tramortito Bayern, Atletico Ma­ drid, Juve, United e Barça. Zi­ dane ha giocato 3 volte al Camp Nou e non ha mai perso, vin­ cendo in due occasioni. Ha una rosa fantastica che sta gesten­ do al meglio. Ronaldo ha ini­ ziato in panchina le prime due gare della stagione nonostante abbia spinto a tutta per giocare subito, soprattutto al Camp Nou. Zidane ha tenuto botta, e non è così scontato farlo.

a gloria. E la stangata. Cri­ stiano Ronaldo domenica si è preso il Camp Nou e ie­ ri si è preso 5 turni di squalifica. Perché quando il pessimo arbi­ tro De Burgos Bengoetxea gli ha mostrato il secondo giallo per una presunta simulazione dopo un contatto in area con Umtiti il portoghese non si è trattenuto e gli ha dato una spintarella. Che è finita nel re­ ferto catalogata correttamente TERRA DI CONQUISTA Ronaldo come «leggera spinta» e ha por­ è arrivato alle stesse partite col tato alla squalifica di 4 gare, Madrid di Alfredo Di Stefano, più una automatica derivata 396, ma rispetto alla Saeta Ru­ dalla doppia ammonizione. bia ha segnato 99 gol in più: Cristiano è arrivato a 6 rossi col 407 a 308. Il Camp Nou è da Madrid e salvo sconti di pena si tempo suo terreno di caccia: è perderà il ritorno della Super­ andato a segno a casa del Barça coppa di Spagna di domani al in 9 delle ultime 11 gare. In to­ Bernabeu e le prime 4 giornate tale i gol al Camp Nou sono 11, di Liga contro Deportivo, Va­ uno in più di quelli fatti da Mes­ lencia, Levante e Real Socie­ si nel suo stadio e record del dad. Il Madrid ha 10 giorni per Madrid che divide con Paco presentare un doppio ricorso: Gento. In totale nel Clasico contro la doppia ammonizione CR7 è a 17 reti contro le 24 di e la squalifica Messi, che ha per la spinta. Lo imitato nel fe­ farà. steggiare il gol LE MOSSE mostrando la Il Real farà ricorso I PRECEDENTI maglia al Camp ma i precedenti non Difficile che ab­ Nou come la Pul­ bia successo sul sono favorevoli ce aveva fatto in secondo fronte: Zidane è tranquillo: aprile al Berna­ anche il Cholo ha Asensio, in gol beu. Leo anche Simeone si è pre­ a ogni debutto per questioni cli­ so 4 giornate (8 matiche lo fece in totale per altri con indosso una reati punibili commessi quella maglia termica, Cristiano gon­ sera) per un «coppino» assesta­ fiando pettorali, dorsali, bicipi­ to al quarto arbitro nella Super­ ti, tricipiti e addominali in coppa spagnola del 2014 e lo mondovisione, ipertrofica esta­ stesso è toccato all’ex interista si esibizionistica. Marco Livaja per una spinta al­ l’arbitro. Leo Messi fece lo stes­ L’ANNIVERSARIO Ieri si compi­ so con Undiano Mallenco nel vano 15 anni esatti dal suo de­ 6­2 al Madrid del 2009 però butto con lo Sporting Lisbona: non fu squalificato perché l’ar­ imberbe grande speranza del bitro non inserì la spinta nel re­ calcio portoghese. Ronaldo og­ ferto. Zidane ha detto che il se­ gi è inarrestabile. Col Madrid condo giallo gli è parso «un po’ ha fatto 17 gol nelle ultime 11 eccessivo» e lì probabilmente il apparizioni e corre trionfante Madrid qualcosa può ottenere. verso il quinto Pallone d’Oro. Dal Bernabeu fanno anche no­ Mancherà a Zidane, che però tare come 13 degli ultimi 16 ha validi sostituti, a cominciare cartellini rossi apparsi nei Cla­ dal prodigio Marco Asensio a sicos siano stati mostrati a gio­ segno nel debutto in Supercop­ catori del Madrid. pa spagnola dopo aver fatto lo stesso nelle prima gare giocate DOMINIO INCONTRASTATO La in Liga, Champions, Copa del perdita di Ronaldo però non Rey, Supercoppa europea e frena l’entusiasmo assoluto che Mondiale per Club. ha travolto la Casa Blanca dopo © RIPRODUZIONE RISERVATA

1

Il Barça in crisi prende Paulinho e punta ai «ribelli» 1La squadra chiede

rinforzi: dopo il brasiliano pagato 40 milioni, occhi su Coutinho e Dembelé CORRISPONDENTE DA MADRID

I 2

3

4

● 1 Cristiano Ronaldo esibisce la maglia al Camp Nou dopo il gol dell’12: primo «giallo» AFP ● 2 La presunta simulazione che è costata al portoghese la seconda ammonizione GETTY ● 3 Il rosso dell’arbitro De Burgos Bengoetxea EPA ● 4 La spinta di CR7 al direttore di gara

NOTIZIE TASCABILI INGHILTERRA

Il Southampton in mani cinesi per 230 milioni ● Il Southampton ha un nuovo azionista di maggioranza, ed è cinese. Jisheng Gao ha completato l’acquisto dell’80% del club, dopo una trattativa lunga quasi un anno, per 230 milioni, e ha già superato il «fit and proper test» della Football League. Resta con una quota di minoranza l’ormai ex proprietaria, Katharina Lieberr, figlia dell’uomo d’affari svizzero che salvò il club dall’amministrazione controllata nel 2009 (Markus Liebherr, scomparso nel 2010). Gao, che possiede Lander Sports, società di costruzione e sviluppo di impianti sportivi ha investito personalmente con la

Lionel Messi, 30 anni, in gol nel Clasico ma sconfitto AFP

Jisheng Gao, maggior azionista dei Saints REUTERS figlia Nelly. I Saints di Manolo Gabbiadini diventano il secondo club di Premier in mani cinesi dopo il West Bromich (nel Manchester City, è cinese il 13% delle azioni), e si aggiunge a quelle di Championship: Aston Villa, Birmingham, Wolverhampton e Reading.

l Barcellona litiga. Il Barcellona si lecca le fe­ rite. Il Barcellona com­ pra, spendendo tanto. Il Barcellona s’interroga. Il Barcellona cerca di uscire dalla depressione nella qua­ le è caduto con l’addio di Neymar e la scoppola di do­ menica nel Clasico. ACQUISTI SUBITO «Biso­ gna comprare. Non per la sconfitta, ma perché ci ser­ vono giocatori». Questo l’inequivocabile commento di Sergio Busquets, un tipo schivo, poco avvezzo a pole­ miche o dichiarazioni robo­ anti. Per affermare in sciol­ tezza una cosa del genere vuol dire che nello spoglia­ toio il problema viene vissu­ to come un’urgenza. Il pro­ blema è che bisogna com­ prare bene, e al Barcellona non è che siano proprio dei fenomeni in materia ultima­ mente: Andre Gomes e Arda Turan, due degli ultimi ac­ quisti più cari, presi per so­ stituire nientemeno che Xa­ vi e Iniesta, domenica sono finiti in tribuna e il turco è una costosissima zavorra che il Barça non riesce a get­ tare fuoribordo. ECCO PAULINHO Ieri dal Camp Nou hanno annuncia­ to l’acquisto di Paulinho, centrocampista brasiliano, nazionale ma da 3 anni in Cina. Ha 29 anni e potrà an­ che essere utile a questo Barça poco dinamico e con poca personalità però è sta­

COPPA DI GERMANIA

TESORETTO BRUCIATO? Il bra­ siliano non ripara i cuori in­ franti del Camp Nou, che aspetta notizie dagli altri due fronti di mercato aperti: Cou­ tinho e Dembelé. Il primo non è stato convocato dal Liverpool per la gara di Champions di do­ mani, indizio di una possibile uscita o comunque di una frat­ tura aperta. Il secondo è sem­ pre fuori squadra, ribelle infe­ lice. Il problema è che se pren­ derà entrambi i giovanotti il Barça spenderà addirittura più dei 222 milioni incassati per Neymar. E nessuno dei due è tecnicamente simile al brasilia­ no volato a Parigi. ACCUSE E SFIDUCIA Il club non sembra avere un leader autentico tra i dirigenti, vola un po’ a seconda del vento e i rapporti con la squadra sono tesi: Piqué ha confessato che i giocatori sapevano dal 30 giu­ gno che Neymar sarebbe anda­ to via ma che non si è sentito in dovere di avvertire la dirigen­ za. E domenica sera Pep Segu­ ra, il nuovo uomo forte nel bo­ ard blaugrana, ha puntato il di­ to senza remore verso il centra­ le e il suo autogol, definito decisivo per le sorti del Clasico. In mezzo a questa guerra tra giocatori e dirigenti c’è un alle­ natore bravo ma non esagera­ tamente carismatico come Er­ nesto Valverde, e attorno al club una piazza sempre più in­ ferocita con la gestione del club. Xavi se n’è andato, Ney­ mar è scappato, Iniesta è invec­ chiato. Resta solo Messi. Tanta roba, ma da solo l’argentino non basta. f.m.r. © RIPRODUZIONE RISERVATA

BRASILE

Il colombiano Rueda allenerà il Flamengo

Schalke avanti Hertha sospesa e poi vincente

● Una doppietta dell’ucraino Konplyanka ha regalato allo Schalke la qualificazione nel primo turno in Coppa di Germania contro la Dinamo Berlino (quarta divisione): entrambi i gol nel finale, al 78’ e al 90’. Nelle altre partite che hanno completato il programma di primo turno, successo esterno per il Norimberga (2-1 al Duisburg) e qualificazione interna per il Paderborn (2-1 contro il St. Pauli). In serata, sospesa due volte Hansa Rostock-Hertha Berlino per un fitto lancio di fumogeni e bengala che hanno causato piccoli incendi. E’ comunque ripresa, si è chiusa sul 2-0 per l’Hertha.

to preso da un campionato ric­ co ma decisamente minore per 40 milioni, quarto acquisto più caro nella storia del club. Per fare un paragone col Madrid dell’attuale rosa a disposizione di Zidane solo Ronaldo e Bale sono costati più di Paulinho.

I dirigenti di Bayern e Qatar AFP

GERMANIA-QATAR

L’aeroporto Hamad di Doha sponsor Bayern ● Il Bayern Monaco ha annunciato in Qatar un nuovo accordo di sponsorizzazione. Da questa e per le successive cinque stagioni, sulle maniche della maglie di gioco dei bavaresi comparirà il logo dell’aeroporto internazionale Hamad (Hia) di Doha.

● Il colombiano Reinaldo Rueda è il nuovo allenatore del Flamengo. E’ stato lo stesso club di Rio de Janeiro ad annunciarlo in un comunicato. Il 60enne Rueda prende il posto di Ze Ricardo, esonerato dopo la precoce eliminazione dalla Coppa Libertadores. Il Flamengo è attualmente settimo in classifica nel campionato brasiliano. In carriera Rueda ha allenato le nazionali di Colombia poi Ecuador e Honduras (portate al Mondiale), mentre a livello di club ha guidato l’Atletico Nacional di Medellin alle finali sia in Libertadores sia in Coppa Sudamericana.


26

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

presenta

O ST’ANN DA QUECARE ANCHE PUOI GIO

GRATIS!

ISCRIVITI E CREA LA TUA LEGA

magicleghe.gazzetta.it


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OPINIONI

www.gazzetta.it

TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO

Il preliminare di Champions

ORA IL NAPOLI INCANTI L’EUROPA IL COMMENTO di LUCA CALAMAI

email: lcalamai@gazzetta.it

S

tavolta ci presentiamo al preliminare di Champions con «l’abito» giusto. Il Napoli di Sarri è l’unica delle grandi che non ha l’occhio rivolto al mercato. La squadra c’è. E’ forte, affidabile. Convinta di avere le carte in regola per vincere lo scudetto. Non è un caso che alcuni dei giocatori più importanti abbiano accettato di allungare il contratto evitando di ascoltare offerte indecenti da parte dei ricchi del calcio europeo. Da Mertens, a Insigne; da Hamsik a Koulibaly, tutti hanno la sensazione che questo sia l’anno giusto per entrare nella storia di una città. Come ha fatto in passato il grande Diego Armando Maradona. Un patto per Napoli. Suona bene. Lo ha capito anche il presidente De Laurentiis che parla di sensazioni molto positive. Il preliminare resta comunque una trappola. Le statistiche relative alle formazioni italiane dovrebbero spaventare i partenopei. Nelle ultime sette sfide siamo stati eliminati sei volte. E’ successo anche al Napoli di Rafa Benitez. Un passo falso che rovinò l’inizio di stagione. E non dobbiamo farci trarre in inganno dalle due sconfitte consecutive rimediate dal Nizza in campionato. I francesi hanno in testa la Champions dal giorno del sorteggio. E in più potranno contare sui suggerimenti di Balotelli e Sneijder che non saranno in campo al San Paolo ma sapranno spiegare al tecnico Favre i segreti del Sarri­ pensiero. Un piccolo vantaggio per il Nizza. Piccolo. Quando il Napoli ha i tempi di gioco giusti le sue verticalizzazioni sono micidiali. Anche se le hai studiate e ristudiate. Il Napoli arriva al primo bivio della stagione con i soliti pregi e i soliti difetti. Le due facce di una squadra

27

che propone da tempo il calcio più divertente della serie A ma che non è riuscita a vincere il campionato perché a volte perde di intensità e regala qualcosa nella fase difensiva. Stavolta Hamsik e compagni non dovranno commettere l’errore di affrontare il Nizza guardandosi allo specchio. Alla ricerca del colpo da applausi. In questo tipo di sfide senza appello serve anche un pizzico di cinismo. Le amichevoli estive hanno visto il Napoli costruire valanghe di occasioni da gol riuscendo però a concretizzare il minimo sindacale. Un errore da non ripetere. La gara d’andata in un San Paolo che avrà 55.000 tifosi sugli spalti è un match­ball da sfruttare. Cercando di guadagnare un robusto vantaggio. Il ritorno a Nizza potrebbe diventare un trappolone. Servono gol. E in questo senso è un dato importante che tra i giocatori di Sarri più in forma figurino Mertens e Insigne. Il bomber e l’artista. Su quest’asse il Napoli deve spaccare la partita. E indirizzare nel verso giusto questo preliminare. La terza faccia chiave è quella di Jorginho che sta vivendo un’estate da protagonista. Il direttore d’orchestra partenopeo quando è ispirato alza, e non di poco, il livello di tutta la squadra. E garantisce anche una discreta copertura alla linea difensiva. In un momento in cui abbiamo la sensazione che il calcio italiano stia risalendo la corrente portare una terza squadra in Champions è fondamentale. Il Napoli di Sarri ha già infranto cuori in Europa e quindi sarebbe un importante valore aggiunto per tutto il movimento. Non solo. Superare il preliminare vorrebbe dire potersi permettersi un ultimo acquisto per rendere ancora più competitiva la rosa e alzerebbe ulteriormente l’autostima del gruppo. Visti i lavori in corso delle altri grandi un Napoli qualificato in Coppa potrebbe proporsi come la lepre del campionato. Un’ipotesi che spaventa, e non poco, la concorrenza.

La vignetta

di Stefano Frosini

Dopo la sconfitta in Supercoppa

BUFFON E LA JUVE STRANA SICUREZZA TEMPI SUPPLEMENTARI di ALBERTO CERRUTI email: acerruti@rcs.it

Twitter

DINO RADONČIĆ Real Madrid B di basket Non servono parole. @DinoRadoncic6

Caro Cerruti, ho ancora davanti la Gazzetta di domenica con le frasi di Buffon che diceva di avere addosso una strana euforia. Ma di quale euforia parlava? Forse di quella della Lazio. Ogni tanto anche gli arroganti perdono.

I

CASEMIRO Centrocampista del Real ● Mercoledì il Bernabeu deve essere una fornace. Hala Madrid! #RMSupercopa @Casemiro

LUCAS VÁZQUEZ Centrocampista del Real ● Non c’è tempo per riposare. Continuiamo. #HalaMadrid @Lucasvazquez91

Massimo Gori Torre del Lago Puccini (Lucca)

n effetti, a Supercoppa sfumata, quelle parole di Buffon alla vigilia si prestano a facili battute, da parte dei tifosi della Juventus e a maggior ragione da chi gode per le sconfitte dei bianconeri. Premesso che non considero arrogante Gigi Buffon, vale la pena però soffermarsi su quanto aveva detto il capitano, sottolineando la sua frase nel titolo della «Gazzetta»: «Difesa? Sempre punto di forza». Un leader come Buffon ha il diritto e il dovere di scuotere la squadra e trasmettere fiducia a tutto l’ambiente, ma ci rifiutiamo di credere che non si renda conto del vuoto tecnico e tattico lasciato da Leo Bonucci. È vero che la Juventus ha sfiorato i supplementari e magari poi avrebbe vinto ai rigori, riscoprendo elogi per il suo carattere. Ma soprattutto è vero che la Lazio, guidata alla perfezione da Simone Inzaghi, ha meritato di sollevare la coppa, come ha onestamente ammesso Massimiliano Allegri. Paradossalmente, quindi, può servire più questa sconfitta di un successo, che comunque sarebbe stato dimenticato a fine stagione, perché forse finalmente Beppe Marotta si deciderà a rinforzare non soltanto il centrocampo ma anche la difesa, invece di pensare a un altro esterno come Keita Balde. Parlare dopo è sempre facile, ma stavolta non c’era bisogno di aspettare le ultime sconfitte contro

© RIPRODUZIONE RISERVATA

il Tottenham e la Lazio per immaginare che gli arrivi di Douglas Costa, Federico Bernardeschi, Rodrigo Bentancur e Mattia De Sciglio non avrebbero rinforzato il centrocampo e soprattutto la difesa, da sempre il vero punto di forza della Juve, prima con Antonio Conte e poi con Allegri. Rispondendo a un altro lettore, all’inizio di agosto avevo sottolineato il doppio vuoto lasciato da Bonucci, come marcatore e come primo uomo in grado di avviare l’azione. Non a caso, contro la Lazio, prima ancora di andare in svantaggio, la Juventus ha faticato tremendamente a uscire dalla propria area, con una serie di tocchetti laterali di pochi metri tra i vari Andrea Barzagli, Mehdi Benatia e Giorgio Chiellini, utili soltanto per far salire le ingannevoli percentuali sui «passaggi riusciti» o sul «possesso palla». E non sono serviti nemmeno i rientri di Miralem Pjanic per avviare l’azione, un po’ perché non ha le caratteristiche di Andrea Pirlo o Bonucci e molto perché ha lasciato ancora più solo Sami Khedira in un centrocampo già in inferiorità numerica. Invece di parlare degli stimoli, o delle scelte di Allegri, bisognerebbe correre ai ripari a livello tecnico, perché la Lazio ha segnato tre gol, ma i pericoli percepiti dalla Juventus, per usare un’espressione tanto di moda con i gradi del caldo estivo, sono stati molto di più. Ecco perché le strane sicurezze di Buffon e prima ancora di Chiellini (33 anni ieri, auguri) sulla forza della difesa bianconera rischiano di rimanere inutili slogan, smontati a suon di gol dagli avversari. La Juventus rimane la favorita in campionato, anche se meno favorita degli altri anni. Paulo Dybala è il suo fiore all’occhiello, più che mai degno del nuovo numero 10, Douglas Costa e Bernardeschi saranno utilissimi e non soltanto partendo dalla panchina. Ma è giunta l’ora di correre ai ripari, perché è meglio tardi che mai. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il secondo posto nel Pga Championship,

L’ASCESA (E LA LEZIONE) DI MOLINARI NEL GOLF MONDIALE IL PUNTO di STEFANO CAZZETTA

U

n soffio, un filo, un niente: ecco quello che divide Francesco Molinari dalla prima vittoria in un Major del golf. Il secondo posto al Pga Championship e

soprattutto il modo in cui si è concretizzato stanno lì a dimostrarlo. Molinari, a 34 anni, è un giocatore di livello mondiale assoluto. Può lottare per tutto e contro tutti. La sua precisione, la pulizia del suo swing, la capacità di concentrazione sono note da tempo. Aveva un punto debole nel putt? Sistemato anche quello, con un sostanziale cambio di tecnica e impugnatura. Ma oggi c’è molto di più: c’è la maturità raggiunta giocando sul tour americano, al fianco dei migliori del mondo.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Pier Bergonzi pbergonzi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Andrea Di Caro adicaro@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2017

PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO Urbano Cairo CONSIGLIERI Marilù Capparelli, Carlo Cimbri, Alessandra Dalmonte, Diego Della Valle, Veronica Gava, Gaetano Miccichè, Stefania Petruccioli, Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi, Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE LA GAZZETTA DELLO SPORT Francesco Carione

Che spesso gli finiscono dietro. Molinari sa che la meta non è lontana, ma non si crogiola nell’attesa. Ora più di prima la cerca, la insegue, la bracca. Con l’aggiunta di una bella porzione di sana cattiveria agonistica prima sconosciuta. Lo dice il linguaggio del corpo, lo confermano i suoi occhi. Il primo Major gli è sfuggito perché ha pesato la partenza horror del terzo giro. Ma è stata proprio quella la chiave di volta: un giocatore senza autostima si sarebbe buttato (metaforicamente) nel primo

RCS MediaGroup S.p.A. Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax 02.62051000 © 2017 COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA MILANO 20132 - Via A. Rizzoli, 8 - Tel. 02.62821 ROMA 00187 - Via Campania, 59/C - Tel. 06.688281 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. - Via Cazzaniga, 19 20132 Milano - Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: gazzetta.it@rcsdigital.it PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. - DIR. PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 20132 Milano - Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848 www.rcspubblicita.it

laghetto del percorso. Lui no: lui si è messo a macinare gioco e birdie. Perché è così che si fa, soprattutto nell’era del golf senza il padrone assoluto (Tiger, ricordate?) dietro il quale nascondere limiti e insuccessi. Il golf di oggi (piaccia o no) è più democratico: chi ha talento emerge. E Molinari di talento ne ha. Cede alle nuove generazioni qualcosa dal punto di vista fisico, ma dalla sua ha una continuità di rendimento (tendente all’ascesa) e una perfezione tecnica che in tanti non si sognano neppure. La sua storia è una piccola lezione. Di più: una medaglia non solo per il golf ma per tutto lo sport italiano.

EDIZIONI TELETRASMESSE

RCS Produzioni Milano S.p.A. - Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.6282.8238 S RCS Produzioni S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S RCS Produzioni Padova S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8704959 S Tipografia SEDIT Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S L’Unione Sarda S.p.A. - Centro Stampa Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S Rotopress International s.r.l. Via Brecce 60025 Loreto (AN) - Tel. 071 7500739 S BEA printing sprl - 16 rue du Bosquet - 1400 NIVELLES (Belgio) S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l e-mail info@servizi360.it - fax 02.91089309 - iban IT 45 A 03069 33521 600100330455. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di

PREZZI ALL’ESTERO: Austria e 2,20; Belgio e 2,20; Cz Czk. 64; Cipro e 2,20; Croazia Hrk 17; Francia e 2,20; Germania e 2,20; Grecia e 2,50; Lux e 2,20; Malta e 2,20; Monaco P. e 2,20; Olanda e 2,20; Portogallo/Isole e 2,50; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,20; Spagna/Isole e 2,50; Svizzera Fr. 3,00; Ungheria Huf. 700; UK Lg. 1,80.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

copertina per l’Italia; il triplo per l’estero PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 429 e 379 e 299 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520 INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: linea.aperta@rcs.it Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’ 1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 8309 DEL 3-2-2017 La Gazzetta dello Sport Digital Edition ISSN 2499-4782 La tiratura di lunedì 14 agosto è stata di 369.038 copie


28

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Serie B e C R Il caso

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Tommasi

LA REAZIONE

Gravina: «LaLegaPro nonmerita tuttoquesto»

«Troppi calciatori rimasti senza lavoro Così scioperiamo»

I

1Il leader dell’Aic: «Ripescaggi saltati, scadenze

di stipendi rinviate, norma sugli over: non va bene» Valerio Piccioni ROMA

R

ischio sciopero. Mancato avvio dei campionati. Uno spettro si aggira per la nuova Serie C in partenza il 26 agosto e tocca in parte anche la B. Lunedì i calciatori potrebbero decidere la protesta. Damiano Tommasi, il leader dell’Aic, si augura che «arrivi qualche risposta prima». Ma dopo il vostro abbandono polemico del consiglio federale del 4 agosto c’è stato qualche contatto con le vostre controparti? «No (in serata, dopo l’intervista, è poi arrivata la lettera di Gravina di cui parliamo a fianco, n.d.r.)». Tommasi, perché protestate? «Perché si è rinunciato ai ripescaggi di società sane che hanno rispettato le regole. Perché con l’abbassamento del numero degli over (i calciatori nati prima del 1995) da 16 a 14, ci sono 47 calciatori che hanno un contratto e rischiano di restare fuori. Perché le fideiussioni che servono per il calciomercato sono di una categoria e conta il rating italiano e quelle per il pagamento dei dipendenti possono essere certificate altrove, all’estero. Quindi da una parte c’è un sistema di garanzie del tipo «non mi fido, meglio controlli maggiori», dall’altra questo discorso non funziona». Andiamo con ordine: i ripescaggi. Non c’è una contraddizione nell’invocarli sempre e comunque? In un mondo dove molti club pagano in ritardo tasse e

stipendi, perché non fermarsi a ciò che era stato stabilito anche per evitare il rischio di moltiplicare la vulnerabilità del sistema calcio? «Noi non siamo per il ripescaggio sempre e comunque. Abbiamo contestato da subito la regola di escludere dal gioco i

CON 16 OVER C’È STATO IL TORNEO PIÙ BELLO. PERCHÉ CAMBIARE? TOMMASI SU GRAVINA LE NORME SUGLI OVER 16

VUOLE TRATTENERE DAVVERO KEITA O DECIDERE DOVE DEVE ANDARE? TOMMASI SU LOTITO IL CASO KEITA

club già ripescati negli ultimi cinque anni e quelli che non hanno disputato i playoff di Serie D. Queste società, quelle che ambivano al ripescaggio e che hanno trovato la porta chiusa, hanno rispettato le regole. Cosa che non faranno i club, almeno in questo inizio di stagione». In che senso? «È un altro dei motivi della nostra protesta. C’era un limite per i pagamenti ai dipendenti di giugno: la verifica degli adempimenti si sarebbe dovuta compiere entro il 21 agosto. Si era detto: due punti di penalizzazione a chi non lo rispetta. Poi che succede? Forse si sono accorti che si rischiava di partire con troppe penalizzazioni. Così il limite viene spostato al 16 settembre». Sulla questione degli over la novità è veramente minima: da 16 over più due «fidelizzati» a 14 più tre fra «fidelizzati» e «giocatori bandiera». Non sembra una cosa assurda e una richiesta irragionevole nell’ottica di dare più spazio ai giovani. «E chi ha il contratto biennale cosa fa? E non sarebbe stato giusto, con tre squadre in meno, rinviare tutto al prossimo anno? Ora sostengono che la decisione sia già presa e ci dicono «scioperate pure». E allora noi lo faremo». Ma questa decisione non è stata presa ieri, ma un anno fa. Il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, ha spiegato che fa parte di un percorso. Insomma, se ne era parlato da tempo. «Ne hanno parlato le società internamente, ma noi non l’abbiamo mai saputo. Se con quel-

LA PROTESTA COINVOLGE LA B PERCHÉ, CON LE NUOVE REGOLE, CI SONO PRESTITI CHE TORNANO INDIETRO calciatori che magari rischiano il posto con professionisti strapagati che, sotto contratto, mettono il muso per andare via? «I contratti devono essere riPerché tutto questo coinvolge spettati dalle due parti. Ma le dinamiche in questi anni sono anche la Serie B? state anche mol«Ci sono prestiti to diverse, non è che tornano insuccesso che dietro viste le IL NUMERO «giocatori che nuove regole sunon servivano gli over, perché più» sono stati lo spostamento messi fuori rosa? della scadenza Il tema è comper la verifica dei plesso, se ne parpagamenti e le Gli anni trascorsi la anche a livello diverse modalità dalla prima elezione di FIFA. Da noi è delle fideiussioni riguardano an- di Damiano Tommasi difficile discutera capo dell’Aic: era ne perché non c’è che i club di B». l’interlocutore il 9 maggio 2011 vista la situazioC’è il rischio sciopero anche in quella categoria? ne della Lega di A. Poi magari «Si discuterà la forma migliore sembra sempre che il giocatore per associarsi con modalità di- voglia andar via e che la società verse alla protesta della Lega faccia di tutto per tenerselo. Ma per fare un esempio, Lotito vuol Pro». trattenere davvero Keita oppuTommasi, quanto è difficile di- re decidere dove deve andare?» © RIPRODUZIONE RISERVATA fendere gli interessi di questi l’equilibrio di 16 over, abbiamo avuto il campionato di Lega Pro più bello degli ultimi anni, perché cambiare?»

6

IL MERCATO DI B E C

spinge per Aramu Foggia e Pescara duellano per Falco Razzitti a Viterbo Nicolò Schira

A

ridosso di Ferragosto scoppia il caso Ciccio Caputo. Il goleador barese ha rifiutato il rinnovo proposto dall’Entella fino al 2020, chiedendo di essere ceduto. Un fulmine a ciel sereno che ha spiazzato il presidente Gozzi, che per privarsi del suo golea-

eri sera, Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro, ha scritto a Damiano Tommasi una lettera nella quale vengono spiegate tutte le ragioni della Lega Pro a proposito della vertenza con i calciatori che rischia di rinviare l’avvio del campionato. Primo punto: lo spostamento della scadenza per la verifica dei pagamenti di giugno. «È un problema normativo, di legge, perché le leggi dello Stato vengono prima dei controlli della Covisoc. Ma andiamo nel concreto. Ho fatto una verifica: la maggior parte della società ha pagato tutto, le altre - ne mancano ancora 20 all’appello - stanno per farlo». Secondo punto: la diminuzione del numero degli over. «C’erano spinte per andare a 10, a 12, a 8. Abbiamo trovato una soluzione a 14 con un «fidelizzato» in più rispetto alla passata stagione. Una scelta ragionevole, in linea con una logica di sistema. Se poi invece deve prevalere una logica corporativa, ne prendiamo atto». NESSUN TRADIMENTO Gravina dice di non sentirsi «tradito». «Dico solo che la Lega Pro non meritava questo stato di agitazione, abbiamo sempre dato massimo rispetto e disponibilità. La posizione dei calciatori è legittima, dico solo che non la capisco e che è lontano da una logica di sistema». Ci sono margini per una trattativa? «Trattative ne ho fatte abbastanza quest’anno. Certo il problema è con questo tipo di approccio da parte dei calciatori, anche le società potrebbero chiedere di ridiscutere tutto. Nel bene e nel male. E poi fra le cose che ho scritto a Tommasi ce n’è una che vorrei sottolineare: sarebbe stato più opportuno che i calciatori, anziché insistere su situazioni anacronistiche, avessero protestato per chiedere una migliore distribuzione di risorse nell’ambito del sistema calcio». v.p. © RIPRODUZIONE RISERVATA

I CALENDARI DI D

Partenza sprint Scaricateli da gazzetta.it

Esplode il caso Caputo: no all’Entella sul rinnovo 1Il Frosinone

29

dor chiede 2 milioni di euro. Probabile che nei prossimi giorni i liguri abbassino le pretese: dietro al mal di pancia di Caputo c’è il Parma che a sua volta mette sul piatto un ricco triennale. Decisivo il pressing del d.s. gialloblù Faggiano che scoprì Caputo ai tempi del Noicattaro, dieci anni fa. Sullo sfondo restano intanto vive le candidature di Empoli e Palermo, con i siciliani che potrebbero fare un tentativo per Paulinho (Al-Arabi) anche se il futuro del brasiliano sembra già delineato verso Cremona. Con l’addio di Caputo, l’Entella sarà costretta a tornare sul mercato: potrebbe così riaccendersi la pista Giannetti (Cagliari), cercato anche dal Brescia.

ALTRE DI B Proprio i lombardi sono una delle società più attive in queste ore. Cellino ha promesso cinque rinforzi: nel mirino ci sono i difensori Balzano e Salamon del Cagliari, per la mediana resta viva l’ipotesi Munari (Parma), mentre davanti piace anche Petkovic (Bologna). Lo stesso Brescia sfida Carpi (c’è in prova il difensore croato Milic) e Avellino per il fantasista Morosini (Genoa). La Pro Vercelli ha ufficializzato Bifulco (Napoli, era a Carpi) e Polidori (Pescara, era all’Arezzo). Meccariello (Ternana) è a un passo dalla Cremonese che per la fascia valuta Gyamfi (Benevento). Simic (Sampdoria) va all’Empoli che ci prova per Gustafs-

Gli attaccanti Francesco Caputo, 30, e Filippo Falco, 25 LAPRESSE

son (Torino). Continuano i contatti tra Ascoli e Salernitana per imbastire lo scambio Bianchi-Della Rocca. Giovedì può essere il giorno di Max Gatto (Chievo, era a Pisa) al Pescara che sprinta con il Foggia per Falco (Bologna, era a Benevento). Frosinone sulle tracce di Aramu (Torino, era a Vercelli). Il Palermo ingaggia Maniero (Crotone).

SERIE C Il Siena prende l’argentino Lescano (Parma). Razzitti (Piacenza) si accasa alla Viterbese. Modena su Berardocco (Padova). La Triestina tessera El Hasni (Vicenza) e ci prova per Baldanzeddu (Venezia). Sparacello (Pistoiese) vicino alla Reggina. Infine il Catanzaro prende Falcone (Reggiana). © RIPRODUZIONE RISERVATA

● (r.c.) Resi noti i calendari di Serie D. Il campionato parte il 3 settembre, nei gironi A e D a 20 squadre inseriti 4 turni infrasettimanali: il 13 settembre, il 18 ottobre, il 17 gennaio e il 21 febbraio. Solo 3 le soste: il 24 e 31 dicembre e l’11 marzo. L’unico cambio a Pasqua: invece di giocare domenica 1 aprile, si anticipa al 29 marzo. La stagione regolare si chiude il 6 maggio. Il campionato parte col botto nel girone G: RietiLatina la gara d’esordio. Il 10 settembre torna dopo 7 anni il derby Varese-Como. Il 24 dello stesso mese c’è il derby Rimini-Forlì. Il 5 novembre si giocano Sanremo-Savona e il derby Messina-Igea, che torna dopo 20 anni. Trovate tutti e 9 i calendari pubblicati sul nostro sito.


Ducati

Motomondiale R Dopo il trionfo in Austria

30

CULLA IN EMILIA TERRA DI MOTORI LOMBARDIA

VENETO

Piacenza Parma Reggio Emilia

LIGURIA

EMILIA-ROMAGNA Modena BOLOGNA

Borgo Panigale

Imola

Ravenna

Rimini TOSCANA

GRAFICO RCS

Passione rossa Quando si tifa un marchio 1

Paolo Ianieri

INVIATO A ZELTWEG (AUSTRIA)

L

a mia Ducati è differente. Chiedete a chiunque abbia a che fare con il marchio di Borgo Panigale, sia dirigente, meccanico, pilota, oppure un «semplice» proprietario di una rossa, cosa significhi essere un ducatista e la risposta, al di là delle parole utilizzate, conterrà questa verità. Ducatista non vuol dire solo guidare una moto bolognese, ma vivere intensa­ mente un marchio storico, è l’orgoglio di appartenere a una famiglia unica, è avere la pelle rossa. Come la Ferrari, l’altro grande marchio che tutto il mondo ci invidia e che non è as­ solutamente replicabile, né esportabile. «I tifosi Ferrari hanno i loro idoli, Schumacher, Alesi, Villeneuve, quelli Ducati hanno amato prima Fogarty e Bayliss, poi Stoner, però Ducati

COME MARANELLO SIAMO UNA FEDE CHE PRESCINDE DA TUTTO PAOLO CIABATTI RESP. PROGETTO MOTOGP

e Ferrari sono una fede che pre­ scinde da tutto. I nostri sono trasversali, di tutte le estrazioni sociali, uomini e donne, di ogni età. Sono quelli che hanno fatto la fortuna Ducati negli anni bui», racconta Paolo Ciabatti, responsabile del progetto Mo­ toGP, a Borgo Panigale dal ’97, con una pausa di 5 anni (2008­ 2013) in Superbike. EMOZIONE WDW Ma anche, forse, più della Ferrari. «Perché una persona normale una vet­ tura di Maranello non potrà mai permettersela, mentre una Ducati con qualche sforzo è alla portata di tutti — sottolinea Gi­ gi Dall’Igna, il direttore genera­ le Corse da 4 anni a Borgo Pani­ gale —. Ma fino a quando uno non partecipa al WDW (il Wor­ ld Ducati Week che si tiene ogni due anni a Misano; n.d.r.) non si rende conto pienamente del fascino. A me perlomeno è suc­ cesso così. Essere ducatista va

LA FERRARI È UN SOGNO, COMPRARE UNA DUCATI È PIÙ ALLA PORTATA GIGI DALL’IGNA DIRETTORE GENERALE CORSE

2

L’AZIENDA

1.558

● Sono i dipendenti della Ducati a fine dicembre 2016, erano 1.197 nel 2012: questo significa un incremento del 30% delle assunzioni negli ultimi 4 anni

55.451

● Tante sono state le moto consegnate l’anno scorso dalla Casa di Borgo Panigale: 642 unità in più del 2015. Le vendite sono in crescita da sette anni

8.787

● Le moto vendute l’anno scorso negli Usa, primo mercato per la Ducati, che ha oltre 780 concessionari sparsi in più di 90 Paesi

33

● I Mondiali vinti tra Superbike e MotoGP. Nella SBK 14 piloti e 17 costruttori, in MotoGP 2 nel 2007 (pilota con Stoner e costruttori)

style

1Come per la

Ferrari in F.1, la Casa di Borgo Panigale è amata a prescindere da chi la guida. Capirossi, che firmò il primo trionfo in MotoGP: «Non è solo una moto è una storia»

3

4

al di là del tifo, ti strega. Io ho vinto tanto con l’Aprilia, eppure non c’è paragone».

mac e, di tutte, è la moto che più mi è rimasta nel cuore. Se sei italiano, correre e vincere con la Ducati è il massimo. Non è solo una moto, è una storia».

DESMODOVI Appartenere alla Ducati non può lasciare indiffe­ rente. Guardate Andrea Dovi­ SOFFRIRE Una storia che per zioso, superlativo protagonista Davide Tardozzi è iniziata a fi­ di questa stagione, 3 vittorie ne 1989 come pilota, è passata una più bella e convincente del­ attraverso il ruolo di collauda­ l’altra e, a questo punto, il vero tore dei nuovi progetti («Non grande contendente di Marc tutti lo sanno, ma l’impronta Marquez per il Mondiale 2017. delle ginocchia sul serbatoio Arrivato in Ducati nel 2012 al della 916 è mia») e oggi lo vede posto di Valentino Rossi, si è nel ruolo di team manager del talmente immedesimato nel team MotoGP. «Essere ducati­ nuovo progetto da essere di­ sta vuol dire saper soffrire. Per­ ché la Ducati dà ventato Desmo­ gioie, ma anche Dovi, accettando tanti dolori. È persino, un anno A TUTTI I COSTI qualcosa che ti fa, di vedersi ri­ Dovizioso si è così nasce dentro e dotto l’ingaggio pur di restare a tanto immedesimato non se ne va più, ti entra sotto la Borgo Panigale a nel progetto da pelle. È una tuta completare il la­ ridursi l’ingaggio colorata di rosso, voro. pur di restare mutande com­ sulla Desmosedici prese, è una pas­ NEL CUORE «E io sione viscerale». metto la sua vit­ toria di domenica contro Mar­ quez come una delle più belle ANIMA Per tanti che oggi sono mai viste. Adesso nessuno in Ducati, Borgo Panigale è la potrà più dire che Andrea sede di lavoro da tutta una vita. è bravo, ma…» lo ap­ «Io c’ero già quando a fine ’91 plaude Loris Capiros­ arrivò un giovane ingegnere si, una delle bandiere neolaureato che si chiamava storiche della Ducati. Claudio Domenicali — conti­ Che dopo avere vinto nua Tardozzi —. Oggi lui è tanto con Aprilia, l’amministratore delegato, ma Yamaha e Honda, nel in realtà è molto più di questo, 2003 a Barcellona regalò perché io conosco la sua passio­ alla rossa la prima vittoria ne, so quanto sia tifoso e capi­ dal debutto in MotoGP. «È sco benissimo le sue emozioni. una delle gioie più grandi Ho ricordi bellissimi di momen­ della mia carriera. Ho guida­ ti passati in pista a sviluppare la to 6 anni una Ducati, 5 col te­ Supermono (nel 1993; n.d.r.), am ufficiale e l’ultimo in Pra­ lui è il vero amante della Duca­


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ciclismo R Partenza da Nimes, in Francia

ADDIO A PRAMAC

Ora è ufficiale: Redding nel 2018 sarà in Aprilia ● Adesso è arrivato anche l’annuncio ufficiale: nel 2018 a fare coppia con Alex Espargaro all’Aprilia sarà Scott Redding. La notizia era già stata anticipata e di fatto confermata nei giorni scorsi dal team principal di Noale, Romano Albesiano. Il 24enne inglese attualmente alla Ducati Pramac (è 15o con 37 punti, miglior piazzamento il 7o posto in Qatar) prenderà il posto del connazionale San Lowes. E per lui si tratta di un ritorno: era già stato con l’Aprilia in 125 nel 2008 e nel 2009. «Crediamo che il suo talento e la continua crescita della RS-GP potranno permettere al team e a lui di raggiungere risultati importanti. Col suo contributo ci aspettiamo che il lavoro di squadra avvicini ancora di più la Aprilia ai vertici del campionato», ha detto Albesiano. L’accordo con Redding è per una stagione.

ls, gli spagnoli Nieve e Lopez, il britannico Stannard e il tedesco Knees.

Il tweet che Chris Froome ha voluto dedicare all’olandese Wout Poels e Diego Rosa, gregari alla Vuelta, durante il ritiro sulle Alpi

Sabato Vuelta Froome porta più Italia di Aru E i Nibali sono 2

1Moscon, Rosa e Puccio per il re del Scott Redding, 24 anni, al 2o anno in Ducati Pramac EPA 5

ti, è nato lì, è la figura rappresentativa del marchio per i successi sportivi, tecnici e commerciali». TECNICA E FANTASIA Domenica, tra i primi replay mostrati dalla televisione dopo che Dovizioso ha tagliato il traguardo da vincitore, si vede Gabriele Conti, il «Bistecca» — perché in Ducati tutti hanno un soprannome e l’attuale capo degli elettronici si vide affibbiare il suo da Piero Gagni, storico meccanico, il primo giorno di lavoro, per le origini toscane e la stazza non proprio esile —, che scaraventa esultante lo sgabello contro i pannelli del box. «Ero un po’ compresso», ridacchia a 24 ore di distanza. Farsi raccontare da uno abituato a lavorare con numeri e calcoli l’emozione del rosso Ducati, non è la più semplice delle imprese, eppure… «Il mio orgoglio è quello di portare la tecnologia italiana

SE SEI ITALIANO È IL MASSIMO CORRERE, VINCERE CON QUESTA CASA LORIS CAPIROSSI PILOTA DUCATI 2003-2007

● 1. La sede della Ducati a Borgo Panigale; ● 2. La gioia di Andrea Dovizioso, 31 anni, dopo la vittoria al Mugello il 4 giugno; ● 3. Il bis del forlivese la settimana dopo sul circuito di Montmelò; ● 4. Il trionfo di domenica in Austria, dopo aver resistito all’assalto di Marc Marquez all’ultima curva; ● 5. La gioia di Dovi e del team in Austria MILAGRO ANSA AP CIAMILLO

nel mondo, è essere appassionati di tecnica con un pizzico di fantasia. Forse è questa la risposta da ingegnere. E poi è amare il rosso». GRUPPO «Questa vittoria è per tanti — raccontava, e ringraziava, DesmoDovi domenica dopo la gara di Zeltweg —, perché solo noi sappiamo quanto lavoro c’è dietro tutto questo. Hanno vinto tutti con me, nessuno ci può arrivare da solo». E allora, tutti assieme, tecnici, piloti, tifosi, eccoli a spingere come un sol uomo verso il Grande Sogno. «Il giorno in cui comincerò un Mondiale non pensando di poterlo vincere, me ne starò a casa e andrò in giro in camper. Questo deve essere la Ducati», è l’editto di capitan Dall’Igna. Per dirla alla Jovanotti, «questa è la rotta, questa è la direzione, questa è la decisione». Avanti rossa! © RIPRODUZIONE RISERVATA

ANNIVERSARIO

L’omaggio di Modena a Enzo Ferrari

● A 29 anni dalla scomparsa, avvenuta appunto il 14 agosto 1988, Modena ha ricordato Enzo Ferrari. Sulla tomba del grande costruttore, presso il cimitero di San Cataldo l’assessora Anna Maria Vandelli, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, ha deposto un cesto di fiori gialli e blu, mentre il sindaco Gian Carlo Muzzarelli nei giorni scorsi aveva inviato un telegramma al figlio Piero sottolineando come a Enzo Ferrari, creatore di «un mito immortale», venisse ancora tributato affetto e ammirazione dell’intera città: «Il tempo che passa ha reso sempre più lucente il mito della Ferrari, che oggi, come e più di ieri, rappresenta nel mondo velocità, bellezza e sogno». La sua scuderia ha ricordato invece il fondatore con una serie di post sui social network, la Ferrari ha ricordato una delle frasi celebri del Drake: «Come vorrei essere ricordato? Con il silenzio». In un necrologio il presidente e a.d. della casa di Maranello, Sergio Marchionne, ha ricordato Ferrari «rinnovandone l’insegnamento con immutata passione».

ESSERE DUCATISTA SIGNIFICA SAPER SOFFRIRE. SONO GIOIE E DOLORI DAVIDE TARDOZZI TEAM MANAGER MOTOGP

Enzo Ferrari (1898-1988) fondò la rossa nel 1947 ANSA

31

Tour che cerca la doppietta. Astana: no Martinelli. Vincenzo col fratello Antonio Luca Gialanella

C

he strano il ciclismo. Il Team Sky nasce nel 2010, porta una rivoluzione (oltre a tanti soldi) e alla fine, per consentire a Chris Froome di entrare nella storia con la doppietta Tour-Vuelta nello stesso anno, che cosa fa? Nella corsa spagnola, che scatta sabato da Nimes (Fra), tra Marsi-

glia e Montpellier, e si concluderà domenica 10 settembre a Madrid, si affida al più forte gruppo di italiani mai avuto (il povero Viviani, olimpionico, è ancora costretto ai box). Il britannico sarà circondato da Gianni Moscon, 23 anni, al debutto in un grande giro, Diego Rosa, 28, e Salvatore Puccio, 27, uno dei fedelissimi del quattro volte re del Tour, con cui vive a Montecarlo (ben 7 presenze nei giri). Più l’olandese Poe-

OTTIMISMO «C’è un lavoro ancora da finire», ripete Chris, in Spagna tre volte 2° (2011, 2014 e 2016)): soltanto Anquetil 1963 e Hinault 1978 hanno conquistato Tour e Vuelta nella stessa stagione, ma nessuno c’è riuscito dal 1995, quando la corsa è stata spostata da aprile a settembre. E come avevamo già sottolineato nei giorni del trionfo sui Campi Elisi, Froome ha necessità assoluta di dare un senso alla sua presenza nella storia del ciclismo. Di sicuro, è molto motivato. Se prima del Tour si era allenato sullo sterrato del Colle delle Finestre, stavolta ha portato Rosa e Poels, le chiavi per la salita, sulle Alpi. In un «secondo» Tour, visto che ha scalato il Col de la Bonnette ed è tornato nella zona di Galibier e Izoard. VINCENZO&FABIO Domani i 198 corridori (22 squadre) arrivano a Nimes, «la Roma francese» per la bellezza dei resti: colonia fondata dai legionari di Giulio Cesare, reduci dalle campagne egiziane. E proprio Fabio Aru e Vincenzo Nibali saranno i grandi rivali di Froome. Ma con quali compagni? Scherzi del destino: nell’Astana, Aru non avrà gregari italiani, e nemmeno Beppe Martinelli in ammiraglia. L’unico «tricolore», a parte quello che porta sulla maglia, sarà il d.s. Cenghialta. I gregari: gli spagnoli Pello Bilbao e Luis Leon Sanchez, il russo Sergei Chernetckii, il belga Laurens De Vreese, il danese Jesper Hansen, il colombiano Miguel Angel Lopez e i kazaki Alexey Lutsenko e Nikita Stalnov. Nella Bahrain-Merida, invece, Vincenzo Nibali correrà per la prima volta un grande giro con il fratello Antonio, 24 anni. Ci saranno poi Valerio Agnoli, Manuele Boaro, Franco Pellizotti, Giovanni Visconti, gli spagnoli Ivan Cortina e Javier Moreno, e lo sloveno Domen Novak. © RIPRODUZIONE RISERVATA

GIOVANI RAMPANTI

Senni conquista il Colorado Fabbro debutta alla Katusha 1Il romagnolo è

il secondo italiano dopo Nibali a vincere una gara a tappe nel 2017

Danilo Viganò

I

talia, brilla la linea verde in questi giorni di agosto. Manuel Senni è in copertina per il primo trionfo tra i professionisti nel Colorado Classic (Usa), corsa di classe 2.HC (appena sotto al WorldTour), mentre dal Friuli arriva la bella favola di Matteo Fabbro, uno dei migliori scalatori Under 23, che nel 2018 diventa professionista con la svizzera Katusha-Alpecin. Senni, 25 anni, romagnolo di Cesenatico come Pantani (il papà ha corso con il Pirata), è cresciuto alla Bmc al fianco di Gilbert, Porte e Van Avermaet. Con Vincenzo Nibali (primo al Giro di Croazia, a fine aprile) è l’unico italiano ad aver vinto una gara a tappe in questa stagione: «E’ stata davvero una

Il romagnolo Manuel Senni, 25, e il friulano Matteo Fabbro, 22 VIGANÒ

sensazione incredibile, intensa e ricca di emozioni — spiega Senni, che in primavera si era aggiudicato la cronosquadre e la maglia bianca dei giovani alla Valenciana —. Grazie alla squadra e al lavoro eccezionale dei compagni ho vissuto una delle giornate più belle della mia carriera». Il prossimo anno passerà alla Bardiani-Csf della famiglia Reverberi: «Lascio il World Tour per un team Professional, ma non è un passo indietro. Con Reverberi e Zanatta avrò maggiore libertà e più chance di poter emergere. Correre il Giro da protagonista sarà uno dei miei obiettivi». Dalla Romagna a Codroipo (Udine), la città di Matteo Fab-

bro, 22 anni. Cresciuto nel Cycling Team Friuli, debutterà al fianco di Tony Martin, Ilnur Zakarin e, quasi sicuramente, Marcel Kittel. «Non ci credo, ma è vero. Far parte di una squadra come la Katusha è un sogno che si realizza. Dopo l’incidente al Giro Under 23 (frattura alla clavicola a Gabicce, ndr) ho pensato che fosse andato tutto perduto, ma grazie all’aiuto della squadra mi sono rialzato e sono pronto a dare il massimo al Tour de l’Avenir (da sabato in Bretagna, ndr)». Il prologo del Val d’Aosta è l’unica vittoria stagionale di Fabbro, 3° al Giro del Belvedere e 5° nel Gp Poggiana (Treviso). © RIPRODUZIONE RISERVATA


32

Atletica R Dopo i Mondiali di Londra

Gibilisco

«Basta con l’anarchia La Fidal riporti gli atleti ai centri di preparazione»

1L’ultimo iridato azzurro contro il sistema: «I gruppi sportivi militari

non devono essere un vitalizio. Nell’asta si segua il modello francese»

4

Giorgio Specchia

GENERALE

G

iuseppe Gibilisco nel 2003 ha vinto l’ultimo oro italiano ai Mondiali di atletica. A Parigi arrivò a 5.90 nel salto con l’asta. Poi il buio. Nessuno dei 330 ori del­ le successive 7 edizioni è an­ dato all’Italia. A 38 anni Beppe sogna la quarta olimpiade con il bob, a Pyeongchang 2018, ma l’atletica è sempre il suo grande amore.

POSIZIONE NAZIONE PUNTI 1 USA 272 2 KENYA 124 3 GRAN BRETAGNA 105 4 POLONIA 86 5 CINA 81 6 GERMANIA 78 7 ETIOPIA 70 8 FRANCIA 68 8 GIAMAICA 68 10 ANA* 56 11 SUD AFRICA 52 12 OLANDA 40 13 R.CECA 37 14 CUBA 35 15 CANADA 30 16 BAHRAIN 26 38 ITALIA 9 * ATLETI NEUTRALI AUTORIZZATI

Gibilisco, a quando un altro oro iridato? «Lo rivinceremo solo quando l’atletica italiana sarà organiz­ zata seriamente. La soluzione è partire dal passato per co­ struire il futuro. Con allenato­ ri professionisti, con la Fede­ razione che deve riappropriar­ si dei centri di preparazione olimpica».

due palazzetti, due campi da calcio, una piscina da 50 metri all’aperto e una da 25 al coper­ to. Una palestra pesi da 1800 metri quadri, fisioterapia. E c’è uno stadio nuovo di zecca per l’atletica a 5 minuti di mac­ china».

Sono discorsi che si fanno sempre, ma perché non vengono mai realizzati? «Questo non lo so. Ma la solu­ zione è semplice. I gruppi sportivi devono imporre ai propri atleti questo tipo di scelta. Non può essere lasciato tutto all’anarchia, all’improv­ visazione o alla buona volontà di qualcuno».

R«Formia, l’Acqua

Acetosa e Tirrenia devono tornare ad essere la scuola del nostro sport»

Ma i soldi ci sono? «Leggo che la Fidal è una delle federazioni più ricche. La pri­ ma spesa deve essere proprio sui tecnici e sull’organizzazio­ ne del lavoro». Lei è stato per anni alle Fiamme Gialle. I gruppi sportivi militari hanno ancora una funzione nell’atletica del 2017 o sono

«SOGNO UN POLO IN SICILIA. A MESSINA C’È UN CENTRO SUPER» GIUSEPPE GIBILISCO PRIMATISTA ITALIANO ASTA

6

9

10

Ma i giovani devono anche studiare… «E’ un problema che non esi­ ste. Ho già parlato di Messina. Ma anche a Cassino, a 30 chi­ lometri da Formia, c’è l’Uni­ versità…». Chi è il Gibilisco di questa Nazionale? «Tamberi. Mi è piaciuto moltis­ IL NUMERO simo. Ha cuore, grinta e classe. Magari fosse lui a vincere il pri­ Giuseppe Gibilisco, 38 anni, oro ai Mondiali 2003 AP mo oro dopo il deve averlo mi­ Sono le edizioni un sistema superato? mio. Se lo meri­ «Servono, perché ti permetto­ gliorato. Altri­ consecutive dei terebbe davve­ no di vivere facendo sport. Ma menti lo si toglie ro. Invece non le regole devono essere chiare. dal gruppo spor­ Mondiali (sequenza mi è piaciuta la Lo stipendio da finanziere o da tivo. Deve esser­ aperta) in cui l’Italia Grenot dopo poliziotto o da carabiniere non ci una verifica non ha vinto ori l’eliminazione deve essere inteso come un vi­ periodica e co­ in staffetta. Ha talizio. Faccio un esempio. Se stante sull’attività degli atleti detto di essere molto conten­ un ragazzo entra alle Fiamme dei gruppi militari». ta. E di che? Una capitana de­ Gialle con un personale di ve dare l’esempio e fare auto­ 10”5 sui 100, dopo due anni Si parla spesso dei giovani, ma critica dopo una gara del gene­ poi spariscono nel nulla. re». «L’Italia a livello giovanile è sempre stata fortissima, anche Lei darebbe una mano a queai miei tempi. Poi si tira fuori a sta Italia? fatica mezzo atleta a livello se­ «Anche due. Pensi che, per re­ nior. Perché si perdono, ven­ stare al salto con l’asta, il gran­ gono lasciati soli. Ripeto: biso­ de Thierry Vigneron viene pa­ gna intervenire dall’alto. Por­ gato dal Ministero dello sport tarli nei centri di preparazione francese per andare ogni mat­ come Formia, Tirrenia, l’Ac­ tina nelle scuole a parlare con i qua Acetosa. Formia una volta ragazzi. Ecco perché i francesi era la Scuola Nazionale di At­ hanno una grande scuola di letica Leggera, oggi non è più salto con l’asta. Anche a me così. Là c’è il deserto ed è un piacerebbe tramettere venti vero peccato E poi ho un sogno anni di esperienza e di vittorie al quale sto lavorando. Creare ai giovani. In Italia è pieno di un polo anche in Sicilia dove ci tecnici validissimi. Basta solo si può allenare al caldo 11 me­ coinvolgerli e vedrete che tor­ si l’anno. A Messina, per esem­ neremo grandi». GIUSEPPE GIBILISCO pio, c’è un’Università che ha © RIPRODUZIONE RISERVATA SULL’ITALIA DI LONDRA 2017

7

«MI È PIACIUTO MOLTO TAMBERI. HA DIMOSTRATO CUORE E CLASSE»

L'ANALISI di STEFANO BOLDRINI

ORGANIZZAZIONEETIFOSISUPER SOLOILMETEOTRADISCELONDRA

P

er commentare i Mondiali d’atletica di Londra sul piano organizzativo, ambientale e logistico conviene ricorrere ai voti. Partiamo dall’organizzazione, tradizionale punto di forza della cultura britannica: 7,5. Si poteva fare di più, soprattutto non lasciare gli atleti ad attendere al freddo e all’umido le gare: c’è chi, come la Giamaica, si è giustamente lamentato. Sul piano della sicurezza, dopo i tre attentati tra Londra e Manchester era lecito

attendersi misure più ferree, ma, a sorpresa, i controlli non sono stati asfissianti. Nessuna traccia di metal detector e ispezioni non troppo rigide agli ingressi. L’impressione è che siano stati Mondiali al risparmio. Anche la Iaaf, salvo naturalmente gli stipendi ai boss, sta stringendo la cinghia. I media sono stati trattati benino: dopo le inchieste — sacrosante — della stampa internazionale non potevi attenderti il tappeto rosso. Farah ha condotto una battaglia personale con quelli di casa,


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1

2

3

33

Ciao Bolt

«Addio senza rimpianti Questa stagione dedicata ai tifosi, la mia benzina»

1Usainchiudecolbronzodei100:«Nonsonosoddisfattomaaigiovani lasciounmessaggio:sesilavoraduramente,nullaèimpossibile»

5

mo presto al vertice».

PIÙ MEDAGLIATI

7

8

Cosa vorrebbe venisse più ricordato di lei? «Ho fatto vedere che se si lavora duramente, nulla è impossibile. Occorre insistere e crederci sempre. E’ il messaggio che voglio lasciare ai più giovani».

MEDAGLIE ATLETA NAZIONE 16 ALLYSON FELIX USA 14 USAIN BOLT GIAM. 14 MERLENE OTTEY GIAM. 11 VERONICA CAMPBELL GIAM. LASHAWN MERRITT USA 11 CARL LEWIS USA 10 9 SHELLY FRASER USA JEARL MILES CLARK USA 9 8 MICHAEL JOHNSON USA 8 MO FARAH G.B. JUSTIN GATLIN USA 8 GAIL DEVERS USA 8 8 GWEN TORRENCE USA 8 CHRISTINE OHURUOGU G.B.

Quale resterà la gara che più l’ha esaltata? «Forse la finale dei 100 dei Mondiali di Pechino 2015, vinta per 1/100 su Gatlin: quel giorno ho dimostrato enorme carattere». E quella che più l’ha depressa? «La finale dei 100 dei Mondiali di Daegu 2011 con quella maledette falsa partenza». A proposito di Gatlin: un ultimo pensiero sul doping? «Bisogna essere severi: sono favorevole alla squalifica a vita. Io ho dimostrato che si può andar forte senza barare. Il movimento sta risalendo la china, non dobbiamo fermarci».

Andrea Buongiovanni INVIATO A LONDRA

● 1. Mo Farah (Gb), oro 10000, battuto da Muktar Edris (Eti), nei 5000 GETTY ● 2. Maria Lasitskene (Ana) oro alto REUTERS ● 3. Isaac Makwala (Bot) finalista 200 REUTERS ● 4. Justin Gatlin (Usa) oro 100 REUTERS ● 5. Ramil Guliyev (Tur), oro 200 LAPRESSE ● 6. Eddin Ghazal (Sir) bronzo alto REUTERS ● 7. Caster Semenya (S.Af), oro 800 e bronzo 1500 AP ● 8. Wayde Van Niekerk (S.Af), oro 400 e argento 200 LAPRESSE ● 9. Almaz Ayana (Eti), oro 10.000 e argento 5000 AFP ● 10. Allison Felix (Usa) bronzo 400 e oro nelle due staffette REUTERS

ma come ha risposto il Times, ognuno svolge il proprio lavoro: gli atleti gareggiano, mentre i media — non tutti ad essere onesti — indagano. Il pubblico dello stadio merita 9. C’è stato sempre il tutto esaurito, con oltre 700 mila biglietti venduti. La partecipazione emotiva è stata sottolineata dagli atleti. In Gran Bretagna, l’etica sportiva è alta: Gatlin, fischiatissimo dopo il successo nella finale dei 100, dovrà farsene una ragione. Il meteo incassa un bel 4. E’ vero che da queste parti non puoi aspettarti un agosto sole e caldo, ma per due giorni è stato inverno e negli altri, con l’eccezione di domenica scorsa, autunno. Il clima, con la stretta sul doping, ha contribuito ad abbassare il livello delle prestazioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA

TACCUINO RITORNO IN PISTA

Oggi Varsavia poi c’è Birmingham (si.g.) Conclusi i Mondiali il focus della grande atletica torna sulla Diamond League: domenica l’ultima tappa del circuito regolare a Birmingham, il 23 agosto e il 1° settembre le finali di Zurigo e Bruxelles. Domenica spicca la finale dei 400 donne con le prime tre di Londra: Francis, Naser e Felix. Intanto oggi il memorial Skolimowska di Varsavia (Pol) con i martellisti iridati Fajdek e Wlodarczyk, Walsh (N.Z.), Haratyk e Bukowiecki nel peso, R. Lavillenie (Fra) nell’asta e Kuchina-Latiskene nell’alto. ● CAPPONCELLI (si.g.) Nel Memorial Verstockt a Lier (Bel), vittoria nell’alto con 1.86 di Serena Capponcelli.

G

atlin il reprobo e i problemi del doping, Guliyev e i bianchi che vincono anche nelle corse (da Bosse a Warholm, dalla Schippers alle siepiste Usa), Van Niekerk e le doppiette sfumate, Makwala e il noravirus, Farah (o Edris che lo batte), Ghazal, la Siria (come la Rojas e la Peinado per il Venezuela) e l’atletica sociale e universale, la Felix e le sue 16 medaglie iridate, la Semenya e le intersex, la Ayana e l’estasiante cavalcata nei 10.000, la Lasitskene e la Russia neutrale. IL PRIMATO Si potrebbe andare avanti a lungo. Goodbye London, quante storie in questi meravigliosi Mondiali... Le medaglie d’oro di Cosa resterà, su Bolt tra Olimpiadi tutto? Lui, sempre lui, ancora lui, (8) e Mondiali (11). per un’ultima vol- La prima sui 100 ta: Usain Bolt. ai Giochi 2008

19

Pensava di emozionarsi tanto in quel giro d’onore conclusivo? «E’ stato esaltante e triste allo stesso modo. L’energia che arrivava dalla tribuna mi ha travolto, ho trattenuto le lacrime a fatica. Soprattutto quando mi sono fermato alle partenze di 100 e 200. E’ stato il mio modo di salutare e ringraziare tutti». Cos’è successo sabato sera? «Faceva freddo, abbiamo tentato in tutti i modo di rimanere caldi, ma ci hanno lasciato all’aperto per 10-15’ già svestiti. Pensavo fosse giunto il nostro momento e invece ci hanno fatto aspettare una seconda premiazione. Credo che l’infortunio sia stato causato anche da quello. E immagino sia più grave di quel che avverto in queste ore. Ma c’è poco da fare e ormai non è un grave proble-

Cosa farà adesso? «Vorrei del tempo libero, da dedicare tutto a me. La mia vita è atletica e niente altro da quando avevo 10 anni. Ho bisogno di divertirmi, rilassarmi, stare in famiglia, avere altre priorità».

R«Per il doping Usain Bolt, 30 anni, saluta il pubblico di Londra AFP

ma...».

Non pensa avrebbe fatto meglio a fermarsi dopo Rio? «Non ho rimpianti: ho chiarito sin dall’inizio che sarebbe stata una stagione da dedicare ai tifosi, a tutti coloro che avrebbero voluto vedermi ancora una volta. Senza, negli anni, non avrei fatto quel che ho fatto».

Non può essere soddisfatto... «Ovviamente no, ma una rassegna andata male non cancella i risultati precedenti. La gente sa quel che valgo e quel che ho ottenuto. Ripeto: anche Muhammad Ali perse l’ultimo combattimento». Che Mondiale è stato? «Il Mondiale delle sorprese: ma nulla capita per caso. E poi quello del pubblico: fantastico, unico». E’ preoccupato per il calo della Giamaica?

«Pochi avevano predetto certi risultati, la metà dei favoriti non ha mantenuto le promesse. Io compreso. E alcuni dicono che i problemi siano cominciati da lì. La realtà è che in passato, a volte, abbiamo vinto più del previsto. Continuiamo ad avere molti talenti. Vanno coltivati e seguiti al meglio e se avranno la voglia di faticare per emergere, tornere-

LUKAKU E LO UNITED MI HANNO RESO MENO AMARA LA DOMENICA USAIN BOLT TIFOSO DEL MANCHESTER

serve severità. Sono favorevole alle squalifiche a vita»

Rimarrà vicino all’atletica? «Il mio manager parlerà con il presidente Coe per capire come posso ancora essere utile, il mio allenatore mi vorrebbe come suo assistente. Magari nelle grandi manifestazioni, potrei fare il commentatore tv. Mi vedrete ancora da queste parti». E gli altri sport? «Sapete della mia passione per il calcio: chissà... Intanto il mio Manchester United mi ha reso la domenica meno difficile: Lukaku mi ha ridato il sorriso». Come si vede tra vent’anni? «Sposato con tre figli, che non costringerò ad andare al campo, ma che se vorranno frequentarlo, li incoraggerò. Purché sappiano che l’atletica è anche sacrificio». Sicuro che non ricalzerà le scarpette chiodate? «Ho visto troppi ritirarsi, tornare e pentirsene. Non farò parte del gruppo». © RIPRODUZIONE RISERVATA


34

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Basket R La preparazione all’Europeo

DubbioMessina: megliounplayo unaguardiainpiù?

1Il c.t. e la scelta tra Cinciarini e Della Valle mentre

Melli tiene un profilo basso: «C’è tanto da lavorare»

Mario Canfora

INVIATO A CAGLIARI

P

oco più di dieci giorni per non farsi trovare impre­ parati alla prima lezione dell’Europeo 2017, quella con­ tro Israele. L’Italia sta ancora studiando dal professor Ettore Messina, il titolare di cattedra tanto burbero durante gli alle­ namenti quanto impeccabile

RNon c’è un

favorito, saranno decisivi gli ultimi due tornei di Tolosa e Atene

nello spiegare le varie nozioni tecniche. Forse esagera un po’ quando sostiene che «i giocato­ ri provano soddisfazione nel farsi il mazzo», ma è un dato di fatto che domenica sera contro la Turchia la prestazione degli azzurri ha incoraggiato tutti, lui in testa. «Avere una squadra che si muove molto in difesa e in attacco e si passa bene la pal­ la è di per sé un buon punto di partenza: ci divertiamo tutti, io per primo, orgoglioso e onora­ to di essere il coach della Nazio­ nale», ricorda il c.t. che da do­ mani si ritufferà a pieno ritmo nella gestione degli ultimi im­ portanti particolari del gioco. MINUTAGGI «Abbiamo giocato bene, siamo contenti di come si è svolta finora la preparazione ma calma, c’è ancora tanto da lavorare», spiega e fa da pom­ piere Nicolò Melli, sempre più una sicurezza e uno dei big che dovrà spingere l’Italia da Tel Aviv alla fase finale di Istanbul. I minutaggi di Messina finora sono stati abbastanza lineari, nel senso che non ha mischiato le carte in modo da non far ca­ pire o rendere più difficoltosi determinati scenari. Di sicuro, dopo l’autoesclusione di Galli­ nari (ancora oggi, a freddo, dif­ ficile da digerire per le modali­ tà che hanno stupito tutti, dalla

MERCATO

Virtus Bologna, arriva il centro Preso Slaughter ● (l.a.-d.z.) La Virtus Bologna ha il centro titolare. Sfumato Shane Lawal ecco Marcus Slaughter, 32 anni, 2.04, ex Real Madrid, nelle ultime due stagioni al Darussafaka Istanbul. Avellino ha ufficializzato l’ingaggio della guardia Lorenzo D’Ercole. A Sassari arriva Erazem Lorbek che si allenerà per il periodo di assenza di Planinic, impegnato all’Europeo con la Croazia. ● UNDER 16 Oggi alle 20.30 (nuovo orario) gli azzurrini del c.t. Bocchino affrontano i padroni di casa del Montenegro negli ottavi dell’Europeo di categoria a Podgorica.

squadra ai tifosi passando per il main sponsor, con Barilla che ha dovuto annullare una gigan­ tesca campagna pubblicitaria con protagonista proprio il gio­ catore azzurro) Messina si è trovato spiazzato, ancor di più per il problema di doverne sce­ gliere solo uno tra Abass, Bili­ gha e Burns per una strana re­ gola di restrizioni sui passapor­ tati. Qui, ha dovuto chiedere aiuto al presidente federale

Gianni Petrucci, abile a ricor­ darsi che lo scorso anno tanto ha dato alla Fiba e in particola­ re al segretario generale Patri­ ck Baumann in occasione della violenta diatriba con l’Eurolea­ gue. Per cui, alla richiesta ita­ liana di una diversa interpreta­ zione della norma, Baumann non poteva certo dire di no e così in poche ore ha concesso il via libera, facendo respirare Messina che ha quindi potuto

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

35

chiudere altre due caselle nella lista dei 12 inserendo Abass e Biligha, un colpo non da poco. LISTA Già, la lista dei 12. Sono rimasti in 14, gli azzurri. E i dubbi sono pochi, anche se Messina potrebbe sorprendere come è accaduto col taglio di Cusin, neppure bancato dai bookmaker e considerato den­ tro al 100% da LE SFIDE tutti i suoi stessi c o mp a g n i d i squadra. L’assi­ stente di Popovi­ ch a San Antonio non fa misteri: Le gare prima «Devo ancora de­ dell’Europeo: contro cidere se andare Montenegro, Belgio, all’Europeo con Francia, Serbia, tre play o con una guardia in Grecia e Georgia più». Dato per scontato il taglio di Burns tra i lunghi, utilizzato sempre col contagocce, la «partita» è tra Cinciarini e Della Valle. Impos­ sibile fare previsioni, sicura­ mente il c.t. avrà già partorito una sua idea di base: i tornei di Tolosa e Atene l’aiuteranno a confermarla o cambiarla. © RIPRODUZIONE RISERVATA Nicolò Melli, 26 anni, uno dei protagonisti del torneo di Cagliari CIAM

6


36

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Golf R Pga Championship

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

37

Lassù c’è Molinari Battuto da Thomas Francesco Molinari, 34 anni, è nato a Torino ma risiede a Londra AFP

ma felice: «Coi big ci sono anch’io»

1Storico 2° posto per Chicco nell’ultimo Major

stagionale: «Che emozione lottare per il titolo»

Massimo Oriani

T

rovarsi in testa a un Major, seppure alla pari con altri 4 golfisti, a 3 buche dalla fine. Come fanno a non tremarti le mani? Come riesci a non inciampare nel sogno che il tuo inconscio può trasformare in incubo? Il golf al 90% è testa, l’altro 50% è fisico, verrebbe da dire citando uno degli storici aforismi di Yogi Berra, leggenda del baseball. E fermarsi alla soglia del trionfo, a 2 colpi dall’eternità, non è come aver vinto ma quasi. Secondo al Pga Championship, roba da raccontare ai nipotini, ma in fondo non una sorpresa, perché Francesco Molinari è cresciuto, tantissimo. PERCORSO Quail Hollow non perdona, è un percorso maledetto. Non per Chicco, che lo ha navigato da esperto timoniere, veleggiando tra un bunker e un rough, inciampando solo nelle prime 3 buche del 3° giro: doppio bogey, bogey, bogey. Poteva essere l’inizio della fine. Invece no. Sangue freddo e dai che si ricomincia. Quattro eagle e due soli bogey per chiudere sabato a portata dei leader. Prima di domenica Chicco non era andato oltre il 9° posto al British Open ‘13 nei 33 Major disputati. «Vincere sarebbe stato qualcosa di speciale – racconta – ma sin dalla mattinata sapevo che sarebbe stata durissima. Certo, è una grande emozione trovarsi lì, a lottare per un Major. Una sensazione strana perché per me era la prima volta. Oltretutto non sapevo bene cosa sarebbe servito per vincere, in testa mi ero messo un -7 o -8, non era semplice quantificare. Poi Justin Thomas è stato bravissimo a salvare il par alla 16 e a chiu-

I NUMERI

2

● L’unico altro italiano a chiudere un Major al secondo posto è stato Costantino Rocca, che perse solo al playoff da John Daly il British Open del ‘95

29

● Grazie al secondo posto di Quail Hollow, Chicco passa da 39° a 29° nella classifica della Fed Ex Cup con 780 punti. Primo è Matsuyama con 2754

16

● Molinari sale dal 21° al 16° posto dell’Official Golf World Ranking con 220.83 punti. In vetta c’è Dustin Johnson con 527.49.

dere col birdie alla 17. A quel punto ho capito che i giochi erano fatti». SVOLTA Si diceva dell’intoppo al via di sabato. «Sono stato bravo ad essere paziente – prosegue Francesco – dopo quell’inizio choc, dovuto anche alle condizioni del campo, come si è visto anche per altri. Ma in generale è stata un’ottima settimana, sin dall’avvio. Su un percorso che non ammette sbagli, davvero difficile. Io ho pagato quegli errori ma da quel punto in poi è stata un’altra gara. Ci sta un momento di flessione in quattro giorni, l’importante è stato limitare i danni». Una delle chiavi della crescita di Molinari è sicuramente il suo miglioramento nei putt, come conferma anche il presidente federale Chimenti in questa pagina. «Ho cambiato l’impugnatura nell’ultimo torneo prima del Pga, in Ohio – spiega Chicco –, tra il 2° e il 3° giorno. L’avevo già provata in allenamento e l’avevo trovata un’ottima alternativa. Ma penso che i passi in avanti siano frutto del lavoro di questi anni. Credo che questo sia stato solo l’ultimo pezzo del

IL PRESIDENTE FEDERALE

LA CHIAVE

«Ho cambiato impugnatura del putt durante il torneo in Ohio» puzzle, che è ser- «Era il pezzo del nomi nuovi, e vito a sbloccare giovani, che si altutto quanto puzzle mancante per ternano in vetta. c’era alle spalle». sbloccare il lavoro Avevo rammariArrivato a questo che c’era alle spalle» co per come erapunto, alla soglia no andati i primi dell’immortalità, non resta che 3 quest’anno, ora sono molto vincere... «Beh, sarebbe un’im- felice, ho dimostrato a me stespresa – dice Chicco – E’ dura, i so di poter esserci coi big». Major sono solo 4 all’anno e la competizione è più aperta che OPEN Non parliamo di segreti, mai come dimostrano i tanti ma la ricetta per essere arrivato lassù, Molinari la deve avere. «L’intelligenza e l’obiettività di valutare mezzi e limiti e trovare il modo per migliorarmi, continuando sulla strada che sai essere giusta anche quando magari le cose non vanno bene». Italia che cresce, grazie a lui, e il discorso: «Molinari è un che ora aspetta un Open d’Italia modello da seguire per i (Golf Club Milano, 12-15 ottonostri giovani. Le qualità bre) con qualche star. «Oltre a tecniche da sole non bastano Sergio Garcia, già confermato, se non sono accompagnate ci saranno big europei. D’aldal sacrificio e dal coraggio. tronde è normale con il monteFrancesco ha fatto scelte premi che è cresciuto ora attidifficili ed è andato a riamo nomi che una volta nemmisurarsi con i più forti. Il meno ci sognavamo». Come un suo messaggio è chiaro: il secondo posto al Pga. lavoro paga sempre».

Chimenti: «Arriverà anche la vittoria»

Franco Chimenti ANSA

● Grande la soddisfazione del presidente federale Franco Chimenti: «Molinari vincerà un Major. L’ho detto in momenti non sospetti: a un giocatore così nulla è precluso, vedrete. Era già fortissimo ed è cresciuto ancora. Tra l’altro ha superato anche i problemi sul putt.» Gian Paolo Montali, d.g. del progetto Ryder e direttore tecnico della federazione, allarga

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Justin, la Next Gen si fa largo a colpi di Major Major. Su Twitter nella notte Thomas raccontava così l’emozione del trionfo: «Spero di non svegliarmi domattina e rendermi conto d’aver sognato». Tranquillo Justin, è tutto vero.

pelle del coetaneo Spieth, fresco vincitore del British. «Dico grazie a papà e nonno»

J

ustin Thomas è uno della banda dei ragazzi terribili della Next Gen. Con Tiger Woods ormai scomparso dalla grande scena e Phil Mickelson incapace di sconfiggere l’imbattuto Padre Tempo, il 24enne del Kentucky è diventato l’ultimo portabandiera dei baby fenomeni a iscrivere il suo nome nell’albo d’oro di un Major. Amico per la pelle di quel Jordan Spieth, coetaneo, arrivato a un passo dal Grande Slam in carriera (già in tasca Masters e

Us Open 2015 e British Open dello scorso luglio), al punto che ieri sul web è comparsa una foto dei due seduti uno accanto all’altro a bordo green da bambini, Justin fa parte di quella che viene definita la «Classe liceale del 2011», di cui fanno parte, tra gli altri, anche Daniel Berger ed Emiliano Grillo. Domenica Spieth era lì, alla 18, pronto a dare un’amichevole pacca sul sedere al suo «fratellino», fresco vincitore del Pga Championship, suo primo

Justin Thomas, 24enne del Kentucky, 4 vittorie nel Tour AFP

GALLINE Il golf scorre nel sangue di Thomas. Papà Mike e nonno Paul sono stati entrambi professionisti. «Mi raccontano che le prima parole che ho pronunciato da neonato sono state “sacco di palline”, perché volevo andare con loro al campo pratica – racconta il vincitore –. Entrambi hanno avuto una grande influenza su di me, sul mio gioco. Nonno mi dice sempre: “A volte sono galline, altre piume”, a significare che non

VINCERE SAREBBE STATO QUALCOSA DI SPECIALE MA ERA DURISSIMA FRANCESCO MOLINARI 34 ANNI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL VINCITORE

1Il 24enne, al primo Slam, amico per la

DOPO L’INIZIO SHOCK DI SABATO NON MI SONO SCOMPOSTO

sempre puoi essere al top». Justin lo è stato domenica, quando ha chiuso l’ultimo giro con un 68 (coronato con un -4 nelle ultime 12 buche), scavalcando Kevin Kisner (da cui distava solo due colpi), leader dopo 3 round, e tenendosi dietro Patrick Reed, il nostro Molinari e il sudafricano Louis Oosthuizen. Il trionfo di Thomas, accoppiato a quello al British di Spieth, suggella la prima volta dal 1923 con vincitori di major consecutivi under 25. «Ora ne ho uno come te» sorrideva Thomas a Spieth dopo la premiazione. «No, questo mi manca» replicava Jordan. Sono ragazzi. m.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA

clic CI VUOLE ANCHE FORTUNA DIECI SECONDI IMMOBILE POI LA PALLINA VA IN BUCA

● Per vincere serve anche un pizzico di fortuna. Per Justin Thomas il tocco della Dea Bendata è arrivato alla buca 10, quando la pallina si è fermata sull’orlo e dopo 10 infiniti secondi, con lui ormai di spalle, è entrata regalandogli il birdie


38

Speciale R L’allenamento degli sciatori

COPPA DI SCI ITALIA: 10 GARE

GOGGIA

Più 31 tecnici rispetto a 5 anni fa, sponsorizzazioni aumentate del 36%, con un +38% dei ricavi dai diritti tv. La Fisi si prepara alla stagione olimpica — i Giochi di Pyeongchang sono dal 9 al 25 febbraio 2018 — tagliando i costi (-45%) e destinando l’80 % all’attività

FILL

1. Carico massimale SQUAT (IN KG)

2. Carico massimale STACCO

3. Pressa

DUE GAMBE

4. Scatto 10 metri (IN SECONDI)

110 120 1,9

1. Carico

SQUAT (IN KG)

2. Carico

STACCO

3. Pressa IN KG

4. Scatto 10 metri (IN SECONDI)

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

sportiva. Fitto il calendario di competizioni in Italia. Si parte l’8 settembre con la presentazione del progetto «Quando la neve fa scuola», poi il 20 e il 21/10 Fisi in Tour a Bolzano e dal 27 al 29 Skipass a Modena. Il 28 e il 29/10 l’apertura di coppa a

PARIS

160 90 400 -

1. Carico massimale SQUAT IN KG

2. Carico

STACCO

3. Pressa IN KG

4. Scatto 10 metri (IN SECONDI)

Soelden. Queste le tappe in Italia. Sci alpino: 15-16 dicembre superG e discesa in Val Gardena; 17-18/12 gigante e parallelo in Atla Badia; 22/12 slalom a Madonna di Campiglio; 2829/12 discesa e combinata a Bormio; 20-21/1/2018 discesa e superG donne

a Cortina; 23/1 gigante donne a Plan de Corones. Fondo: 16-17/12 Dobbiaco; 6-7/1/2018 Val di Fiemme. Combinata nordica: 12-14/1 Val di Fiemme. Freestyle: 18/11 Big Air a Milano; 21-

22/12 skicross a San Candido; 16/3/2018 slopestyle Alpe di Siusi. Snowboard: 11/11 Big Air a Milano; 14/12 Pgs a Carezza; 16/12 Pgs a Cortina; 22/12 snowboardcross a Cervinia; 17/3 alopestyle Alpe di Siusi. Biathlon: 19-22/1/2018 Anterselva.

BRIGNONE

180 70 -

2. Carico

SQUAT (IN KG)

3. Carico

SWING KETTLEBELL

4. Pressa IN KG

5. Scatto 10 metri (IN SECONDI)

110 40 270 -

Pesi,acrobazieescatti IGiochiinizianoinestate 1Ecco come le punte azzurre Goggia, Brignone, Fill e Paris

preparano la stagione olimpica tra piste di atletica e palestra Simone Battaggia Marisa Poli

C

osa fanno gli sciatori nei giorni di Ferragosto? La­ vorano, ovviamente. Con la stagione olimpica alle porte, alla vigilia delle prime sciate tra ghiacciai alpini e Su­ damerica, gli azzurri sono nel­ la fase calda della loro prepa­ razione.

MARTELLO FILL Dopo le due coppe di discesa di fila, Peter Fill si prepara con Einar Pruc­ ker, che un paio di stagioni fa gli ha rivoluzionato il modo di lavorare. Fill non alza sempre pesi, ma impugna un martello e lo batte, spinge un rullo per spianare i prati oppure tira la slitta con sopra lo stesso Pruc­ ker. «Mi fa camminare nei bo­ schi con gli occhi chiusi — spiega Fill —, per migliorare la sensibilità, anche quando in pi­ sta non si vede bene». Il lavoro fisico — sempre in collega­ mento con Giuseppe Abruzzi­ ni, il preparatore della Fisi che segue gli azzurri nella stagione

— comprende esercizi alla fisico. Infine abbiamo iniziato pressa, 400 chili da alzare con un ciclo di sviluppo fisico con i due gambe e da frenare con sovraccarichi senza dimentica­ una sola. «Lo stacco (90 chili) re coordinazione e abilità ae­ lo utilizzo solo per riscalda­ ree. La fase di sviluppo si è fo­ mento e non uso massimali». I calizzata sull’aumento della programmi estivi dei velocisti forza massima, oltre che sul­ hanno in calendario ora un col­ l’implementazione del carico legiale a Cervinia, dal 24 ago­ cardiaco e metabolico (soprat­ sto, poi il 7 settembre la par­ tutto i lavori lattacidi). Nella terza fase, anco­ tenza prima per ra in atto, c’è la Valle Nevado e specializzazione poi per Portillo, LA CHIAVE del lavoro, ripro­ dove gli azzurri La Goggia carica i ducendo sforzi e tornano dopo stimoli simili a tanti anni. «Così massimali e si è quelli dello sci. hanno deciso gli messa a dieta, Fill In più quest’an­ allenatori, lì ci spinge i rulli e no c’era la neces­ sono piste ondu­ cammina bendato sità di perdere late, simili a nei boschi peso, obiettivo quella olimpi­ raggiunto». Sot­ ca». tolinea ancora Artina: «Con PESO E PESO Spiega Matteo Sofia le giornate sono cosi, tut­ Artina, preparatore di Sofia te diverse e tutte in una positi­ Goggia: «Abbiamo suddiviso i va competizione. Sofia non si mesi che ci separavano dalla tira mai indietro, non si accon­ coppa del Mondo in 3 fasi: co­ tenta mai!». struzione, sviluppo e conver­ sione. Nella prima ci siamo de­ PARIS E L’AGILITÀ Per Domi­ dicati alla capacità di concen­ nik Paris è iniziato il sesto anno trarsi per ore e ore e all’abitua­ di lavoro con Matthias Schnit­ re il corpo a sostenere lavoro zer tra la pista d’atletica di La­

LA PISTA

Iniziati i lavori per la Vertigine di Cortina 2021 A Cortina sono cominciati il 3 agosto (e continueranno fino a fine ottobre) i lavori per la pista Vertigine che ospiterà le gare maschili di discesa, superG e gigante dei Mondiali 2021. E’ il primo intervento relativo alle aree di gara dei Mondiali, deciso dopo le indicazioni della Fis. La pista Vertigine si svilupperà sulla Tofana di Mezzo partendo a nord del Rifugio Pomedes (2373 m) e terminando sulla Stratofana Olimpica (stesso traguardo, a 1568 m), con un dislivello di 805 metri per una lunghezza di oltre 2.5 km, pendenza massima del 62% e media del 31,6%. «E’ stata la Fis a chiederci un tracciato molto tecnico – spiega Alberto Ghezze, responsabile sportivo della Fondazione Cortina 2021 – possiamo lavorare meno di 6 mesi all’anno e iniziamo dalla Vertigine per fare tutti i test possibili».

Sofia Goggia, 24 anni: 13 podi nel 2016-17 con due vittorie GETTY

na e i boschi della Val d’Ultimo. FEDE IN PISTA Federica Bri­ «Tra una stagione e l’altra c’è gnone e il suo preparatore Fe­ una finestra di 10 settimane — derico Colli si dividono tra Mi­ racconta l’azzurro —. Lavoria­ lano, Aosta e La Salle. Il loro la­ mo tutti i giorni, dalle 8 alle 11 voro si articola in 12 microcicli, e dalle 15 per due o tre ore. ognuno dei quali comprende Due o tre volte la settimana ci sempre una o due sedute in pi­ si concentra sulla forza delle sta di atletica, una di forza/pe­ gambe, una o due volte sulla si, una di forza resistente, una rapidità, ogni tanto andiamo di forza/circuito, una di resi­ stenza alla velo­ in montagna per cità, una di «core la corsa in salita. ability» (zona Al pomeriggio LA CHIAVE coxo­lombo­pel­ un po’ di bici per Ostacoli e balzi per vica). «Rispetto sciogliere. Non all’anno scorso lavoro con la Paris, per ho potuto incre­ pressa, faccio migliorare l’agilità. scatti sui 10 e sui E la Brignone lavora mentare un po’ i pesi, anche se 30 metri ma sen­ in pista e con gli non posso lavo­ za cronometro. scatti in salita rare sui massi­ Comunque ogni mali — spiega la anno la prepara­ zione varia a seconda delle 27enne —. Del resto, le cinque sensazioni avute in inverno. specialità richiedono una pre­ Tanto squat mi faceva sentire parazione differente. Faccio pesante, ora faccio ostacoli e tanto allenamento in pista, so­ balzi per sentirmi più leggero prattutto sui 30, 60, 100 e 200 sulle gambe». «Abbiamo cam­ metri, ma anche tanti scatti in biato l’idea di allenamento — salita, a La Salle. Di solito lavo­ aggiunge Schnitzer —: più che ro sei giorni alla settimana, sui massimali, lavoriamo su due ore e mezza al mattino e aspetti che gli danno buone un paio di ore al pomeriggio». © RIPRODUZIONE RISERVATA sensazioni e lo motivano».


Lotta libera R Verso la rassegna iridata

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL PERSONAGGIO

CONTENUTO PREMIUM

Chamizo

Una cosa molto divertente». Un modo per restare connesso anche durante i ritiri in giro per il mondo. «La vita in ritiro per me è un inferno. ma acquisisci tanta tecnica, visualizzi tante cose che ti servono nel combatti­ mento. Vedi altri modi di lotta­ re. Serve».

«DA PARIGI A TOKYO: VOGLIO VINCERE TUTTO»

Nei 70 il modo di combattere è uguale? «Adesso mi muovo un pochino più lento, perché sono più grosso però sono molto preciso. Porto un’azione LA CHIAVE con sicurezza. E poi non faccio la fame. Il mio pe­ so forma è 75 kg scendere a 65 era diventato al­ Ori vinti finora, un lucinante». Mondiale e due

3

IL CAMPIONE MONDIALE IN GARA LA PROSSIMA SETTIMANA PER RIPETERSI IN UN’ALTRA CATEGORIA: «DAL BRONZO DI RIO MI STO ARRAMPICANDO PER RIFARMI» L’INTERVISTA di VALERIA BENEDETTI

D

ue anni dopo il pri­ mo Mondiale da ita­ liano, il volto della lotta azzurra ha la faccia sorridente e sfrontata di Frank Chamizo che si presenta a Parigi per fare il bis di Las vegas ed entrare definiti­ vamente nella storia italiana vincendo due Mondiali in due categorie diverse. Il 21 prendo­ no il via i Mondiali. Chamizo ga­ reggia il 26. «Mi sto preparando benissimo ­ racconta il 25enne italocubano ­. Li affronto carico come al solito, non vedo l’ora che arrivi il giorno del combatti­ mento. Dalla sconfitta del­ l’Olimpiade mi sto arrampican­ do perché voglio vincere tutto». Il bronzo di Rio è rimasto un tarlo. Cosa ha lasciato quella finale mancata?

DOPO RIO SONO CAMBIATO MOLTO, SONO TORNATO SULLA TERRA FRANK CHAMIZO SUL BRONZO OLIMPICO

IRIDATO A LAS VEGAS: ERA ”THE MAGICIAN” L’edizione 2017 dei Mondiali di lotta si apre a Parigi lunedì 21 agosto e termina il 26, giorno in cui si presenterà in gara anche Chamizo. L’Italia porta in Francia sei atleti in tutto: oltre all’italocubano ci sono, nella greco romana, Riccardo Abbrescia, e nello stile libero Givi Davidovi, Fabio Parisi, Sara Da Col e Carola Rainero. «Di buono niente ma mi è ser­ vito tanto. Ci sono tante perso­ ne che una medaglia di bronzo all’Olimpiade se la sognano, ci lavorano tutta la vita. Io invece ci sto male per quel podio. Mi ci vorrà tutto il cammino fino a Tokyo 2020 per smettere di starci male. Però magari arrivo lì, spero di no faccio gli scon­ giuri ­ ride ­, ma arrivo lì e ma­ gari va male un’altra volta. Che faccio? Mica mi posso am­ mazzare. Allora ci provo con tranquillità». Due anni fa gli Stati Uniti l’hanno soprannominata «The Magician». È ancora il mago? «Hanno cominciato a chiamar­ mi così perché faccio ciò che nessuno si immagina. Però sta­ volta non conta la magia, sta­ volta conta la voglia che ho io di vincere. Tutti si aspettano questo oro, tutti mi chiedono se sono carico, tutti contano sul fatto che vinca questo Mon­ diale. Non vedo l’ora di arriva­ re lì e combattere» Quanto è cambiato Frank in due anni?

«Frank è cambiato tantissimo. Sono passato da un momento in cui mi dicevano: Frank sei il numero uno, non ti batte nes­ suno. Con l’Olimpiade sono sceso un po’ a terra, sono pas­ sato a un altro punto di vista, sono cambiato psicologica­ mente. Mi dicono: “hai vinto tutto ma l’Olimpiade no”. Va bene è una carica in più per an­ dare avanti. Magari se vincevo subito l’Olimpiade mi sedevo e avevo già tutto. Sto cercando di prendere da quella sconfitta il lato positivo». Allenatore nuovo, il russo Gaydar Gaydarov che l’ha portata subito all’oro europeo nella nuova categoria, i 70 kg. «Con il nuovo allenatore ci so­ no stimoli diversi, punti di vi­ sta a cui non ero abituato. Però il grosso non cambia, è un alle­ natore bravo, quello di prima ancora più bravo (il cubano Delgado, ndr), sono due cultu­ re completamente diverse ma ci si abitua a tutto». In che lingua vi parlate? «Faccio un mix che non puoi

39

Europei. Più il bronzo olimpico e un argento europeo

Dopo la fine del matrimonio qual è la sua famiglia in Italia? «Io mi sento a casa mia al Pala­ fijlkam. Ho tutto, i miei amici, i miei partner per gli allena­ menti. Tutti mi dicono perché non ti compri casa? Io non ne ho voglia, sto qua, c’è più calo­ re».

Frank Chamizo, 25 anni, italiano dal 2015, gareggerà il 26 agosto

GAZZAWEB www.gazzetta.it Dadomanic’è Fighting:sujudo lottaekarate ● Domani debutta Fighting, la nuova sezione di Gazzetta.it: tutto ciò che c’è da sapere su Judo, Lotta e Karate. Una home multimediale con copertura dei grandi eventi, schede, interviste, storie dei protagonisti, video e fotogallery, ma non mancherà lo spazio per i consigli sulla pratica sportiva, la spiegazione della terminologia tecnica, eventi e iniziative della federazione. Notizie quotidiane, in collaborazione con la Federazione Italiana Judo, Lotta, Karate e Arti Marziali: tre sottosezioni dedicate alle singole discipline con calendari, risultati, statistiche e ranking internazionali.

capire: russo, inglese, spagno­ lo, tutto insieme. Ho imparato tante parole. Su quello che dobbiamo capire ci capiamo. Abbiamo trovato subito un fee­ ling. Finora abbiamo fatto un ottimo lavoro. Abbiamo vinto l’Europeo e non ho preso un solo punto tecnico. Vuol dire che il lavoro che stiamo facen­ do lo stiamo facendo bene». A Las Vegas prima della finale si fece un sonnellino... «Quello l’ho fatto anche all’Eu­ ropeo. Mi riposo, mi rilasso. All’Olimpiade non ci sono riu­ scito. Invece mi aiuta». È diventato il volto della lotta in Italia. Come lo vive? «Lo vivo bene. Mi piacciono tanto i bambini e vedere che divento una figura di riferi­ mento per questi bambini che quando mi vedono mi dicono: “Frank voglio diventare come te”. per me quello è il top». Una presenza assidua sui social, anche. «Mi piace tanto stare sui social mettere foto, parlare con i fan.

A maggio ha partecipato anche a Beat the streets, esibizione di lotta a Times Square a New York «Ero il Totti di Roma a New York. È stato bellissimo, a Ti­ mes square, ti guarda tutto il mondo. Vedi che considerazio­ ne hanno del tuo sport mi sono sentito fiero». E se dovesse convincere un bambino a imitarla in Italia? «Uno schiaffo e vai a lottare — ride Frank —. No, non c’è mo­ do di convincere nessuno, la devi sentire. Quel che è piaciu­ to a me sono state le acrobazie, non la lotta in sé. Però è uno sport che ti insegna tanto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

CON GAYDAROV HO TROVATO SUBITO FEELING: SI È VISTO AGLI EUROPEI FRANK CHAMIZO SUL TECNICO RUSSO


40

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

tel.02/6282.7555 - 7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03).

CONTABILE amministrativa fino al bilancio, co.ge e co.an, 50enne, pluriennale esperienza sia nel profit che nel no profit. Conoscenza gestionale Magonet. Disponibilità immediata. Cell. 371.33.83.536 CONTABILE aziendale autonoma fino prescritture bilancio offresi 16/18 ore settimanali zone stazione Milano nord Bovisa - Domodossola 335.82.99.793 CONTABILE riservata, pluriennale esperienza, co.ge, bilancio, offresi part-time. 335.74.38.387 DOTTORESSA esperta: bilanci, fiscale, valuta proposte studi/aziende Milano. Disponibilità immediata. 334.78.18.068 ESPERTA contabilità bilancio, dichiarazioni fiscali, esperienza pluriennale, laureata economia, disponibilità immediata. 339.48.59.487 ESPERTO progettista disegnatore Autocad, carpenterie metalliche pesanti e leggere. Autonomo offresi, si garantisce competenza e professionalità. 338.84.33.920 IMPIEGATA , reception, segretaria, assistente acquisti, magazzino commerciale, account fornitori Italia/estero, pluriennale esperienza azienda multinazionale. Offresi Milano/provincia. anellatini@gmail.com 333.69.46.750 IMPIEGATA amministrativa con esperienza fatturazione attiva, passiva, contabilità generale, adempimenti fiscali, reportistica, chiusura bilancio. Zona milano est. Tel. 338.98.28.538

AUTISTA privato, uomo fiducia, referenziato, ottimo organizzatore, anche agosto. Tel. 334.16.91.609 COLF badante, italiana, abile, fissa, a ore. Referenziata, anche agosto. Tel. 338.77.36.601 DOMESTICO cuoco anche navale, pulizie, stiro - 25ennale esperienza in Italia, buon inglese ottime referenze offresi. 331.85.55.093 DONNA srilankese, badante/domestica offresi. Permesso di soggiorno, referenze. Milano. 02.29.51.69.28 388.36.65.210 PENSIONATA diplomata italiana offresi come dama di compagnia a signora. Patente B. No automunita. No badante. 338.13.21.036 REFERENZIATISSIMO domestico, cuoco, custode, offresi, anche in coppia. Disponibilità immediata. 340.25.20.351 SRILANKESE pluriennale esperienza, referenziato, full-time/giornata come cuoco/cameriere. 328.47.52.101

CATTOLICA

Hotel Columbia tre stelle superiore. Piscina. Tel. 0541.96.14.93. Signorile, sulla spiaggia. www.hotelcolumbia.net

C

ARLO PORTA , 187 mq circa, oltre terrazzo. CE in corso. info@solferinoimmobiliare.it

CATTOLICA Hotel London tre stelle. Tel. 0541.96.15.93. Sul lungomare. Piscine. Beach Village. Mini club. Offertissime Agosto a partire da euro 49,00. Settembre a partire da 35,00. www.hotellondoncattolica.it

PIETRA LIGURE comodi mare, nuovi appartamenti termoautonomi, solare termico, grandi terrazzi, posto auto, box. Classe A. Studiotre 392.06.57.888 RAPALLO, adiacenze mare, porticciolo, 100 mq, terrazzo + box in villa, 550.000,00; mq110, 280.000. Porto, 350.000, quadrilocale; 150.000, bilocale. 335.68.94.589 SARDEGNA Punta Aldìa, direttamente sul mare, golf e marina, esclusivo appartamento con terrazza panoramica e giardino. Classe G. 0789.66.575. euroinvest-immobiliare.com

ACQUISTIAMO Oro, Argento, Monete, Diamanti. QUOTAZIONI:

•ORO USATO: Euro 23,25/gr. •ARGENTO USATO : Euro 275,00/kg.

•GIOIELLERIA CURTINI

via Unione 6 - 02.72.02.27.36 335.64.82.765 MM Duomo-Missori

ACQUISTIAMO, VENDIAMO, PERMUTIAMO

IMMOBILIARE ADORNO propone prestigiose aziende agricole vitivinicole in Monferrato, Barbaresco, Barolo, Roero con conduzione vinificazione e commerciale ottimi investimenti. 348.82.60.397/6

•OROLOGI MARCHE PRESTI-

GIOSE, gioielli firmati, brillanti, coralli. www.ilcordusio.com 02.86.46.37.85

RENDI ESCLUSIVA LA TUA ATTIVITÀ CON I NOSTRI NUOVI “SPECIALI”

Fiera dell’Artigianato

02.62827422 - 02.62827555

Trentino

Città Estere

Artigiani Matrimoni

Location

Riviera Romagnola

Antiquari Sardegna

Milano Via Solferino, 36

V

ISUAL merchandiser offresi, disponibilità immediata, pluriesperienza decennale con importanti aziende rinomate su territorio nazionale/internazionale, disponibilità viaggi lungo raggio e lavoro Spagna. visual.gasparini@gmail. com 339.57.62.476

Hotel

oppure nei giorni feriali presso l’agenzia:

SRILANKESE 36enne ottimo inglese e italiano, referenziato, pluriennale esperienza offresi come custode/portineria. Milano/dintorni. 320.23.69514.

Liguria

www.piccoliannunci.rcs.it agenzia.solferino@rcs.it

SEGRETARIA, con ultraventennale esperienza di gestione generale e amministrativa ufficio, esamina serie proposte di lavoro anche part-time in Milano ed hinterland. 328.54.20.958

Gallerie d’arte

Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:

IMPIEGATA amministrativa esperienza contabilità/amministrazione offresi part-time studi commercialisti. 347.15.64.035 Milano. IMPIEGATA commerciale esperienza pluriennale estero, inglese, francese, laurea triennale, valuta proposte full e part time. 333.31.48.983. IMPIEGATA pluriennale esperienza offresi per lavoro segreteria e/o amministrativo in Milano. 02.70.10.90.60 IMPIEGATA 46enne, esperienza presso società di servizi, gestione ufficio in autonomia, minima contabilità, uso PC. 334.53.33.795 IMPIEGATO di magazzino, magazziniere, ventennale esperienza gestione evasioni ordini, As400, Sap, patentino muletto. 329.49.57.628 OFFRESI per bilanci civilistici e relative dichiarazioni fiscali invii telematici, ecc. Tel. 339.22.27.171 RAGIONIERA pluriennale esperienza autonoma fino bilancio ante imposte. 338.63.31.868. RAGIONIERA ventennale esperienza contabilità generale fino al bilancio ante imposte, buona conoscenza inglese. Tel. 339.20.56.130 RAGIONIERE, esperienza ventennale nelle procedure amministrative contabili finanziarie, disponibilità immediata, valuta impiego. 333.35.18.030 RESPONSABILE amministrativo finanziario ragioniere esperienza pluriennale nonché bilanci dichiarazioni fiscali, offresi. 347.84.75.138 SEGRETARIA amministrativa esperienza pluriennale inglese/francese contabilità generale clienti/fornitori conoscenza Zucchetti, Sap. Cell. 340.50.53.617

Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport con le edizioni stampa e digital offrono quotidianamente agli inserzionisti una audience di oltre 6,5 milioni di lettori. La nostra Agenzia di Milano è a disposizione per proporvi offerte dedicate a soddisfare le vostre esigenze e rendere efficace la vostra comunicazione. TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA Rubriche in abbinata: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 1 Offerte di collaborazione: € 2,08; n. 2 Ricerche di collaboratori: € 7,92; n. 3 Dirigenti: € 7,92; n. 4 Avvisi legali: € 5,00; n. 5 Immobili residenziali compravendita: € 4,67; n. 6 Immobili residenziali affitto: € 4,67; n. 7 Immobili turistici: € 4,67; n. 8 Immobili commerciali e industriali: € 4,67; n. 9 Terreni: € 4,67; n. 10 Vacanze e turismo: € 2,92; n. 11 Artigianato trasporti: € 3,25; n. 12 Aziende cessioni e rilievi: € 4,67; n. 13 Prestiti e investimenti: € 9,17; n. 14 Casa di cura e specialisti: € 7,92; n. 15 Scuole corsi lezioni: € 4,17; n. 16 Avvenimenti e Ricorrenze: € 2,08; n. 17 Messaggi personali: € 4,58; n. 18 Vendite acquisti e scambi: € 3,33; n. 19 Autoveicoli: € 3,33; n. 20 Informazioni e investigazioni: € 4,67; n. 21 Palestre saune massaggi: € 5,00; n. 22 Chiromanzia: € 4,67; n. 23 Matrimoniali: € 5,00; n. 24 Club e associazioni: € 5,42. RICHIESTE SPECIALI Data Fissa: +50% Data successiva fissa: +20% Per tutte le rubriche tranne la 21, 22 e 24: Neretto: +20% Capolettera: +20% Neretto riquadrato: +40% Neretto riquadrato negativo: +40% Colore evidenziato giallo: +75% In evidenza: +75% Prima fila: +100% Tablet: + € 100 Tariffa a modulo: € 110


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

TUTTENOTIZIE

41

1ATLETICA (m.m.) Cosi a Lagonegro (Pz) nella 29

Coppa Avis di km 10,2: 1. S. Kipngetich (Ken) 32’59”, 2. Simukeka (Rua) 33’05”, 3. Ntawuyirushintege (Rwa) 33’12”, 4. Nigro 35’52”. Donne km 5,1: 1. Iranzi (Rua) 21’41”, 2. Kemboi (Ken) 22’54”, 3. G. Viola 23’17”, 4. De Leo 24’04”. a

TENNIS: A CINCINNATI

Federer si ferma Dopo tre anni Nadal torna n.1 Massimo Oriani

R

oger si scansa e Rafa fa festa. La corsa al numero uno di Federer subisce una brusca frenata. Lo svizzero si è infatti ritirato dal Masters 1000 di Cincinnati prima ancora di scendere in campo, lasciando via libera allo spagnolo, che lunedì tornerà così in cima al ranking Atp dopo 3 anni. Re Roger ha detto stop per problemi alla schiena: «Mi diverto sempre a giocare a Cincinnati, ma purtroppo a Montreal mi è sorto un problema alla schiena e per una settimana dovrò stare fermo» le parole rilasciate in una nota da Federer, che sul cemento americano ha trionfato sette volte.

MONTREAL Il ritiro di Roger arriva poche ora dopo la sconfitta in finale a Montreal contro il gioiellino tedesco Alex Zverev e permette quindi a Nadal, a prescinde-

PALLAVOLO

Modena al via Stoytchev parte con i giovani ● (p.r.) È ufficialmente iniziata ieri pomeriggio la nuova stagione di Azimut Modena con il ritrovo e il via alla preparazione dei giocatori disponibili presso il PalaPanini. Gli atleti a disposizione di coach Radostin Stoytchev al momento sono Franciskovic, Argenta, Tosi, Rossini, Ngapeth, Bossi, Marra e Pinali cui sono stati aggiunti un giovane del vivaio Modena Volley e giovani provenienti da altri paesi europei. ● PERUGIA CON ZAYTSEV Escluso dalla Nazionale che giocherà l’Europeo, Ivan Zaytsev si presenterà regolarmente alla preparazione della Sir Safety Conad Perugia, fissata per domani alle 16.30, al PalaEvangelisti. ● RAVENNA C’È (s.cam.) Inizierà domani alle 10.30 la preparazione della Bunge Ravenna, che non avrà inizialmente i nazionali Poglajen (Argentina) e Gutierrez (Cuba). Si unirà invece ai compagni il giorno 18 Mazzone, reduce dall’estate in maglia azzurra.

Rado Stoytchev, 47 anni

re da quale sarà il suo cammino nell’Ohio (dopo il bye affronterà Gasquet nel 2° turno), di tornare in vetta al ranking Atp per la prima volta dal 6 luglio 2014. US OPEN Chiaro che per Federer sia più importante arrivare al meglio a Flushing Meadows (ultimo Slam stagionale al via il 28 agosto) piuttosto che rischiare per inseguire quel numero uno che negli ultimi giorni aveva dichiarato non essere un’ossessione ma un piacevole stimolo. «Mi farebbe piacere ritornare in vetta dopo quasi 5 anni e a 36 d’età» aveva detto prima della semifinale canadese con Haas, dove peraltro aveva già mostrato qualche piccola crepa, problemi messi poi clamorosamente a nudo da Zverev 24 ore più tardi. Ora invece deve cedere la strada a Nadal (vista anche la contemporanea assenza di Andy Murray, attuale numero uno), che ritrova la vetta dopo un lungo digiuno, di oltre tre anni . Passato dai problemi a un ginoc-

dell’elvetico k.o. e così Rafa lunedì ritrova la vetta lasciata il 6 luglio 2014

LA GUIDA

(29 luglio ‘74). L’intervallo dello spagnolo sarà invece di 9 anni e 3 giorni (prima volta il 18 agosto 2008), ritoccando quindi il record di 30 giorni.

Fognini e Giorgi esordi vincenti Entra Fabbiano ● Fabio Fognini parte col piede

giusto a Cincinnati: l’azzurro ha piegato il russo Daniil Medvedev sprecando sette match point: 7-6 (5) 6-4 il finale. Ora troverà l’austriaco Dominic Thiem, Intanto, al posto di Federer entra come lucky loser il nostro Fabbiano. Bene anche Camila Giorgi che ha travolto 6-2 6-2 la ceca Saniakova. Uomini. Cincinnati (Usa, cemento, 4.240.540 euro), primo turno: Isner (Usa) b. Troicki (Ser) 7-6 (3) 6-4; Gasquet (Fra) b. Smith (Aus) 64 6-4; Paul (Usa) b. Young (Usa) 6-4 7-6 (4); Karlovic (Cro) b. Vesely (R.Ceca) 6-3 3-6 7-5; Fognini b. Medvedev (Rus) 7-6 (5) 6-4. Donne. Cincinnati (Usa, cemento, 2.374.700 euro), primo turno: Haddad Maia (Bra) b. Davis (Usa) 6-3 6-2; Kvitova (R.Ceca) b. Kontaveit (Est) 1-6 7-6 (2) 6-3; Giorgi b. Saniakova (Ris) 6-2 6-2.

IPPICA

Timone Ek-Pascia Lest Sarà sfida a Montecatini? ● (lu.migl.) Ferragosto da grande tradizione ippica al Sesana di Montecatini con il Gran Premio(m 1640) intitolato alla Città Termale. Due batterie e la finale per i primi quattro classificati di ciascun heat e il miglior quinto. Due gli italiani «di ritorno» dall’estero e di quelli importanti. Nella prima batteria Timone Ek, il vincitore dell’ultimo Lotteria e quindi avvezzo alle prove ripetute. E’ imbattuto nelle corse disputate in Toscana e sarà ancora il gran favorito; nell’altra Pascià Lest sulla carta, non nel suo miglior momento di forma annunciato in grande condizione dopo la pausa stalloniera e due uscite poco significative. A contrastarli ci saranno Terra dell’Est, Stankovic Ok e Trillo Park nel primo heat, mentre nel secondo molto dipenderà dalla capacità di Superbo Capar di riuscire ad avviarsi regolarmente e contrastare i tentativi dall’esterno di Pancottina Bar. Ovvio che una prima parte di gara combattuta vedrebbe aumentare le chances del Pascià di Roberto Vecchione. ● PURE IL QUINTE’ (e.lan.) A Montecatini anche il quintè. 15 al via, scegliamo Saba Del Ronco (12), The King Grif (13), Sonny Club (14), Titano Degli Dei (10), Strehler As (7), Orion Tav (6). ● A MERANO (e.lan.) A Merano Ferragosto di belle corse e spettacolo, come da

1La schiena

Il Varennino Pascia Lest PERRUCCI tradizione (inizio ore 15). In evidenza il Premio EBF Terme di Merano, prova clou del meeting in piano, listed per femmine di 3 anni e oltre, sui 2200 metri. Tra le 10 dieci al via, prima chance per Fosun, Sunset Key e Zattera. In ostacoli, invece, la prima prova di preparazione al Gp, vale a dire il Creme Anglaise, listed in steeple sui 3800 metri, con possibile duello tra il vincitore del Merano 2016, Mazhilis, e Sztorm. ANCHE Tr. Siracusa (20.05), Cesena (21.10). Gl. Corridonia (21.05). ● IERI 2-7-9-8-5 (e.lan.) Ad Ayr vittoria di Sepal (J. Fanning). 1 Fanning, 2 New Abbey Angel, 3 Lenoire, 4 Stardrifter, 5 Rosemay. Tot.: 4,16; 2,13, 2,77, 3,07 (36,08). Quinté: N.V. Quarté: Euro 1.262,97. Tris: Euro 155,84. .

Lo spagnolo Rafa Nadal, 31 anni, e lo svizzero Roger Federer, 36 AFP

chio post Wimbledon 2014 all’intervento di appendicectomia, ai problemi a un polso, il maiorchino pareva indirizzato verso il capolinea ancor prima di Roger, già dato per spacciato prima della seconda giovinezza. King Roger sarebbe diventato il numero uno più vecchio di sempre. Nadal, che lunedì prossimo, quando verrà uffi-

BASEBALL ● MILITARE MAJOR (m.c.)

Toronto batte Pittsburgh schierando sul monte il primo militare a debuttare (e vincere) in Major league: Chris Rowley, 27enne originario di Atlanta, laureato all’accademia di West Point (Ny). Rowley ha chiuso le 5.1 riprese con una sola valida e 3so. ● MARVAL (m.c.) Sfuma la tripla corona per Osman Marval. Il ricevitore venezuelano del Bologna ha vinto media battuta (464) e punti battuti a casa (40), ma è stato superato dall’interbase del Novara Angulo nei fuoricampo (10 a 7). Tra i lanciatori Quevedo del San Marino ha il maggior numero di vittorie (10-3) e di strike out (113); Rivero del Bologna la miglior media (1.23). ● MONDIALI U18 (m.c.) I venti convocati del manager azzurro Cortese per i Mondiali Under 18 di Thunder Bay, Can (1-10/9). Nel gruppo anche Michele Vassalotti (con i Brewers in Dominican summer league) e Leonardo Seminati (che ha firmato con i Reds). Lanciatori: Aldegheri, Battioni, Bettarini, Bortolomai, Censi, Dall’Agnese, Tucci, Vassalotti; ricevitori: Bertossi, Da Re, Morresi; interni: Angioi, Giarola, Monti, Paolini, Seminati; esterni: Daddi, Flisi, Pasotto.

BOXE ● AIBA (r.g.) Il 18 agosto, il

tribunale di Losanna (Svi) deciderà per il commissariamento o il mantenimento a pieno titolo dell’AIBA. Nel primo caso, più probabile, il ruolo di presidente pro tempore, fino al 2018, verrà affidato al vice presidente, l’italiano Franco Falcinelli, quale membro più anziano del Consiglio direttivo, oltre che attuale vice presidente in carica. ● YAMANAKA DIFENDE (r.g.) A Kyoto (Gia), l’imbattuto locale Shinsuke Yamanaka (27-0-2) difende per la 13a volta la cintura WBC gallo, di fronte al messicano Luis Nery (23). Il campione detiene il titolo dal 2011. ● HAAPOJA (r.g.) il 21 ottobre a Kauhava (Fin) il massimo leggero

cializzato col ranking Atp post Cincinnati, centrerà l’obiettivo a 31 anni, 2 mesi e 18 giorni sarà invece il terzo più anziano dopo Agassi (33 anni, 4 mesi, 9 giorni) e lo stesso Federer (31 anni, 2 mesi, 27 giorni). Ma supererà il primato di Jimmy Connors che fu n.1 per l’ultima volta il 3 luglio ‘83, 8 anni, 11 mesi e 4 giorni dopo la prima detentore dell’Unione Europea, Juho Haapoja (Fin. 28-7-2) difende la cintura contro Alexandru Jur (15-1), romeno residente in Belgio. Il vincitore affronterà Fabio Turchi (Ita.11) sfidante ufficiale.

HOCKEY GHIACCIO ALL’ASIAGO ARRIVA IL CANADESE MARCO ROSA (m.l.) L’Asiago (AlpsHL) guidato da coach Tom Barrasso ha ingaggiato il 35enne attaccante canadese Marco Rosa con un passato in AHL e DEL. Nel 2010 ha disputato la preseason NHL con Vancouver.

HOCKEY PRATO ● AZZURRE AL MONDIALE (g.l.g.)

Ora è ufficiale: la nazionale italiana femminile parteciperà al Mondiale di Londra di luglio-agosto 2018. Le azzurre di Roberto Carta, seste nel Round 3 della Hockey World di Bruxelles, sono state ripescate in virtù del successo dell’Argentina nel Panamericano di Lancaster, in Pennsylvania: le sudamericane, quindi campionesse continentali, lasciano così libero il pass che avevano già conquistato proprio in World League; pass che di conseguenza va all’Italia, n. 15 al mondo, come confermato dalla Federazione Internazionale. Una notizia che arriva a tre giorni dal terzo posto dell’Italdonne nel Championship II di Cardiff, in Galles, che ha visto il roster azzurro mancare i primi due posti che garantivano la promozione al Championship I 2019, la Pool A del’hockey continentale, andato a Bielorussia (n. 21 al mondo) e Russia (n. 29).

NUOTO ● AZZURRI A TAIPEI Partono oggi

per le Universiade di Taipei gli azzurri di cesare Butini e con l’olimpionico Gregorio Paltrinieri (dal 21 impegnato in 3 gare) ed il bronzo mondiale Simona Quadarella. Uomini: Acerenza, Bizzarri, Bonacchi, Carini, Ciccarese, Di Giorgio, Fossi, Lombini, Megli, Milli, Miressi, Paltrinieri, Pesce, Poggio, Proietti Colonna, Restivo, Sorriso, Toniato, Vendrame, Vergani, Zazzeri. Donne: Biagioli, Caponi, Cerracchi, Di Liddo, Raci, Scalia,Gabbrielleschi, Letrari, Musso, Panziera,Pezzato,

CONSEGNE Il passaggio di consegne con la generazione dei giovani virgulti, da Zverev a Shapalov, è alle soglie, ma per il momento sono ancora i vecchi leoni a tener banco. E chi più di Federer e Nadal (già al top per 141 settimane in carriera) che lottano per il n.1 per catalizzare l’attenzione? Ma occhio, Zverev è già al 3° posto del ranking dopo Montreal, e prima di fine anno potrebbe anche operare il sorpasso. Per ora però, tutti s’inchinano al ritorno di Rafa. In fondo l’età è solo un numero. A volte, quel numero è uno. Ha collaborato Luca Marianatoni © RIPRODUZIONE RISERVATA

Quadarella, Tarzia, Toni, Verona e Zofkova. Dal 23 agosto ad Indianapolis i Mondiali juniores con Nicolò Martinenghi. ● SARAH IN FUGA Dopo il quinto record mondiale ad Eindhoven nei 200 sl, Sarah Sjostrom è in fuga nella classifica di Coppa del Mondo in vasca corta che ha chiuso il primo trittico. Il prossimo si aprirà il 22 settembre a Doha con il neo campione del mondo Gabriele Detti. Le classifiche provvisorie. Uomini: 1. Le Clos (Saf) 159, 2. Prigoda e Morozov (Rus) 93, 4. Shields (Usa) 75. Donne: 1. Sjostrom (Sve) 266, 2. Hosszu (Ung) 176, 3. Kromowidjojo (Ola) 122.

RUGBY MONDIALI FEMMINILI L’ITALIA PERDE PURE MAGATTI (ro.pa.) Seconda sconfitta e secondo grave infortunio per l’Italia nella Coppa del Mondo femminile in Irlanda. Il torneo è già finito anche per Maria Magatti, ieri autrice di una delle due mete azzurre nel 13-56 con l’Inghilterra campione in carica. L’ala ha riportato una lussazione alla spalla destra e dovrà star ferma per 2-3 mesi. Nella prima partita con gli Usa (12-24) si era infortunata la tallonatrice Lucia Cammarano (frattura di tibia e perone e 6-8 mesi di stop). Recuperabili invece per la sfida con la Spagna di giovedì (l’ultima della prima fase) il pilone Elisa Cucchiella (piccola lesione corneare all’occhio destro) e il centro Maria Grazia Cioffi (affaticamento muscolare). ● QUATTRO NAZIONI (ro.pa.) Ottimismo in casa Australia, dove, in vista dell’esordio nel Rugby Championship con gli All Blacks (sabato a Sydney), si conta di avere in campo anche Kurtley Beale, reduce da un problema al bicipite femorale riportato con gli Wasps. Brutte notizie invece per i neozelandesi, che non avranno a disposizione il tallonatore Dane Coles per un colpo in testa nel test in famiglia giocato venerdì. Al suo posto è stato chiamato Ricky Riccitelli, mentre la maglia numero 2 a Sydney sarà indossata con ogni probabilità da Codie Taylor (con Nathan Harris in panchina).


42

AltriMondi R

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1

2

lavoratori stagionali nel settore alberghiero e un migliaio di ba­ gnini in spiaggia. Sulla Riviera romagnola lavorano nel setto­ re turistico 110 mila persone, e si parla poi di un nero del 65% e di un’elusione alle stelle.

3

3

La storia della Riviera romagnola la so anch’io. Non gli dànno più l’alloggio, non ci sono più le indennità di disoccupazione e neanche i voucher. Gli albergatori le rispondereb­ bero: quando la domanda è a questi livelli, si affittano anche gli scantinati, non possiamo sprecare spazio per gli stagio­ nali.

4

1 La folla di bagnanti sul litorale romano: sono dieci milioni gli italiani che passeranno il Ferragosto al mare 2 La stazione centrale di Milano presa d’assalto dai viaggiatori in partenza 3 La manifestazione del comitato dei residenti, contro gli eccessi dei turisti a Venezia ANSA/LAPRESSE

IL FATTO DEL GIORNO FERRAGOSTO “SOLD OUT” di GIORGIO DELL’ARTI gda@vespina.com

Oggi impariamo una parola nuova, vale a dire «chiringuito».

1

È spagnolo. Sì. Indica il chiosco sul­ la spiaggia, alla manie­ ra della Spagna del Sud. Un certo chiringuito di Rimini ­ vietato fare pubblicità ­ fa furore. «Aperitivi in riva al mare bellissimo dalle 18:30 in poi cibo buono drink otti­ mi e musica e animazione fantastici e personale sim­ patici e gentili. Bravi nella cosa.....». Foxmolder74, che ne ha scritto su Tripadvisor, sembra entusiasta. «C’è bel­ la gente. Tempi di attesa a volte un po’ lunghi alla cas­ sa. Cocktail a buon prezzo. La musica è sempre uguale, tuttavia un bel posto dove passare prima di tornare a casa dalla spiaggia», questo è pasmar86. LaLucy75: «Ot­ tima location per bere un aperitivo aspettando il tra­

Tanti turisti in più È una vera manna per l’economia o ha lati negativi?

1È una voce decisiva per il Pil, eppure mancano

migliaia di lavoratori e gli italiani vanno meno in ferie

monto... e poi music music mu­ sic con il dj. Ottimo per passare il tempo in compagnia di ami­ ci!». Ho visto che c’è un chirin­ guito anche a Mantova, dove mi pare che il mare manchi. La moda si sta diffondendo. La pa­ rola «chiosco» è destinata alla soffitta oppure a trasferirsi in Spagna.

2

È Ferragosto, ho già capito che la sta buttando sulle vacanze. Sì, e l’argomento è molto serio. La Cna dice che in questo mo­

NOTIZIE TASCABILI ARRIVA LA CONDANNA DOPO CHARLOTTESVILLE

mento stanno passando il Fer­ ragosto sulle spiagge italiane in dieci milioni. La Cna riuni­ sce tra gli altri 432 stabilimenti balneari. Rispetto all’anno scorso: +16%. Valore di questi cinque giorni: 34 miliardi. Il tu­ rismo è una voce fondamentale del nostro Pil: lo determina per almeno il 12%. Influsso sull’oc­ cupazione: 11,6%. Il problema riguarda il numero degli italia­ ni che vogliono approfittare di questa domanda di occupazio­ ne, e sia pure stagionale. Nella sola Rimini mancano duemila

LA CHIAVE

Oggi attesi dieci milioni di persone sulle spiagge e anche le città d’arte sono piene di stranieri I prezzi sono un po’ scesi e l’Italia è considerato un posto sicuro, dopo l’escalation terrorista

Ma come mai, a un tratto, vengono tutti qui? I prezzi sono un po’ scesi, e all’estero s’è saputo. Il tempo, dal punto di vista dei vacanzie­ ri, è stato molto bello. Poi, so­ prattutto, c’è la sicurezza: non si può più andare in quasi nes­ suna località del Mediterraneo che non sia stata colpita alme­ no una volta dal terrorismo. Il boom non riguarda solo noi, ma anche Grecia e Spagna. A Barcellona, avrà saputo, la co­ sa ha suscitato persino delle manifestazioni di protesta: 32 milioni di turisti contro un mi­ lione e mezzo di abitanti. Lag­ giù ogni stanza del centro è sta­ ta trasformata in un bed&bre­ akfast, chi abitava in città è sta­ to costretto dai prezzi a trasferirsi in periferia. Feno­ meni che hanno dato vita al movimento anti­turisti del col­ lettivo Arran, con gli slogan «Turisti, noi vi odiamo», «Stop ai vacanzieri, vogliamo i rifu­ giati». Qualcosa del genere è accaduto da noi a Venezia, do­ ve si è anche sperimentato, per la Festa del Redentore, il nu­ mero chiuso. I dati veneziani sono eloquenti: i negozi a uso dei residenti sono solo 437, 1.278 sono ad uso esclusivo dei turisti e 956 hanno un’utenza mista. Nei sei sestieri della città nel 1961 abitavano 137.150 persone, a dicembre scorso 54.705. Le case svuotate dai re­ sidenti sono in genere state tra­ sformate in strutture ricettive: sono 7.150 in città solo quelle prenotabili su Airbnb. In totale fanno 27.648 posti letto, affit­ tati in media a 190,5 euro al giorno per gli appartamenti, 90 euro per le stanze private, 47 per quelle condivise, secon­ do i calcoli del professore del­

clic BOOM AGRITURISMO MUSEI STATALI APERTI OVUNQUE ● Un Ferragosto tra relax e cultura: sono circa 400 mila - secondo Coldiretti i vacanzieri che hanno scelto l’agriturismo, il 10% in più dell’anno scorso. E sarà una giornata con musei, aree archeologiche e luoghi statali della cultura aperti in tutta Italia, per un Ferragosto all’insegna della cultura. Dai musei di Milano e Roma alle opere di Carlo Levi al Museo nazionale di Arte Medievale a Matera, dai Bronzi di Riace a Reggio Calabria agli scavi e alle domus di Pompei.

l’Università Ca’ Foscari di Venezia Jan Van Der Borg. Il quale ha calcolato che ogni anno visitano Venezia quat­ tro milioni e mezzo di fore­ stieri, contando quelli che ci hanno passato almeno una notte. Se escludiamo questa limitazione, l’esercito che assalta Venezia è forte di 28 milioni fra uomini, donne e bambini.

5

Ci sono anche gli italiani che in vacanza non ci vanno. Sei milioni. È un dato Swg­ Confesercenti. Si tratta del 26% degli italiani, un legge­ ro peggioramento rispetto all’anno scorso, in cui non andò in vacanza il 25%. Quest’anno però la motiva­ zione è economica il 58% delle volte, la percentuale più alta dal 2009. L’anno scorso se ne restarono a casa perché non avevano i soldi il 55%. Le vacanze risultano anche più corte: 1,7 setti­ mane di media contro le 2,1 del 2016. In pratica 12 gior­ ni invece di 15, e un budget ridotto del 15% rispetto al­ l’anno scorso. Chi parte se ne resta comunque in Italia (l’80%). Le mète preferite: Toscana, Puglia e Sicilia. La preferenza va al mare (68,3%), seguito dalla mon­ tagna (10%), località d’arte (5,8%), laghi (3,2), terme e centri benessere (2,1).

FRONTEX: SBARCHI IN CALO DEL 57% A LUGLIO

QUATTRO ARRESTI

Migranti, il sì dell’Unione europea «Rafforzare Triton, se necessario»

Mosca, sgominata cellula dell’Isis «Pronta a colpire»

● L’Unione europea si dice pronta a valutare il rafforzamento dell’Operazione Triton nel Mediterraneo centrale, per le operazioni di ricerca e salvataggio dei migranti, se l’Italia ne dovesse fare richiesta, dopo che alcune Organizzazioni non governative (tre quelle che hanno rinunciato alle attività negli ultimi giorni: Medici senza Frontiere, Save the Children e Sea Eye), hanno sospeso le missioni di soccorso davanti alle coste della Libia, per il venir meno delle condizioni di sicurezza. E mentre i dati sui migranti sbarcati in Italia, diffusi da Frontex, indicano un calo del 57% a luglio, il ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano, intervistato dal tedesco “Bild” ha criticato i Paesi dell’Ue per il flop delle ricollocazioni, sostenendo che i trasferimenti dall’Italia e dalla Grecia «non funzionano affatto».

● Il gruppo era composta da un russo e da tre cittadini originari dell’Asia centrale. Ed erano «pronti a colpire con attacchi kamikaze ed esplosivi. Obiettivo: trasporti pubblici e grandi centri commerciali di Mosca», come hanno spiegato i servizi di sicurezza russi, che ieri hanno sgominato una cellula dell’Isis.

Uno sbarco a Salerno LAPRESSE

NON È TERRORISMO

Trump contro i suprematisti «Ripugnanti come il KKK»

Francia,vettura contropizzeria Unmorto,6feriti

VOCI DI TRATTATIVA

I cinesi vogliono comprare Fca Il titolo va a +8%

Sicilia, auto giù da un viadotto Famiglia distrutta

● È ancora bufera su Donald Trump dopo i fatti di Charlottesville e la mancata condanna esplicita ai razzisti. Dopo un giorno di silenzio, colmato solo da una nota della Casa Bianca a placare le polemiche, ieri il presidente è tornato a parlare e stavolta è stato più chiaro: «Il razzismo e l’odio non hanno spazio negli Stati Uniti, il razzismo è il male. Chi ha causato violenza nel nome del razzismo è criminale e delinquente, inclusi il KKK, i neonazisti, i suprematisti bianchi e gli altri gruppi dell’odio che sono ripugnanti per tutto quello in cui crediamo in quanto americani». Il discorso è arrivato dopo che l’a.d. del colosso farmaceutico Merck, Ken Frazier, aveva lasciato il consiglio dei leader manifatturieri della Casa Bianca per l’atteggiamento di Trump.

● Un’auto si è schiantata ieri sera contro un ristorante italiano, la pizzeria Cesena, a Sept-Sors, 70 km a est di Parigi. Nell’impatto una ragazza di 13 anni è rimasta uccisa. Sei i feriti, cinque dei quali in modo grave. Al volante un 39enne, fermato dalla polizia in stato confusionale. Pare stesse tentando il suicidio. Non si tratterebbe quindi di terrorismo.

● Il titolo Fca vola sia a Milano che a Wall Street, guadagnando oltre l’8%. A suscitare tanto interesse le indiscrezioni del sito “Automotive News” secondo cui il gruppo cinese Great Wall Motor sarebbe pronto a comprare la casa automobilistica. Fca, cioè Fiat, ha trainato Piazza Affari che dopo alcune sedute in negativo ha chiuso a +1,72%, risultando

● Una famiglia di Villagrazia di Carini (Palermo) è stata sterminata in un incidente ieri sull’autostrada A29, in Sicilia. La Mercedes Classe A di Roberto Orestano, 49 anni, è precipitata da un viadotto: con lui sono morti la moglie Rosa Parrinello, 47 e la figlia Miriam, 18. Il figlio più piccolo è ricoverato in gravi condizioni, il 22enne Luca è illeso.

Donald Trump durante il discorso di ieri alla Casa Bianca REUTERS

TRE LE VITTIME

Sergio Marchionne, a.d. Fca EPA la migliore in Europa. Bene anche le azioni Exor (la holding della famiglia Agnelli). Alcuni dirigenti di Fca sarebbero andati in Cina e una delegazione cinese avrebbe fatto visita alla sede di Auburn Hills in Michigan.


AltriMondi R

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Polemica sisma Ecco Gentiloni «Siamo pronti a fare di più»

IN COSTA BRAVA

Pestato in discoteca solo per una spinta «Ucciso da bestie» 1Il 22enne morto

1Il premier ad Arquata del Tronto risponde ai sindaci sulla no tax area: «Discutiamo» Elisabetta Esposito

«S

e ci sono cose da aggiustare, le aggiusteremo». Così il premier Gentiloni tenta di smorzare la polemica innescata dal sindaco di Amatrice, che rivendica l’esenzione fiscale per due anni per le zone colpite dal sisma di un anno fa, come promesso dal governo: «Ci hanno presi in giro», dice. La norma prevede invece una spalmatura su tre anni e la voce dei sindaci si è ora fatta sentire. Gentiloni è arrivato ieri pomeriggio ad Arquata del Tronto per un appuntamento deciso da tempo, capitato però nel momento più delicato. «Sarei un pazzo se dicessi che non ci sono difficoltà — ha detto subito prima di consegnare agli abitanti del comune le

Paolo Gentiloni ad Arquata del Tronto con il sindaco Petrucci ANSA

nuove 16 casette e di incontrare dell’Unione Europea che alcuni il primo cittadino Petrucci —. Il hanno tirato fuori non c’entra. compito che abbiamo di fronte Io ho contestato che nel Decreè enorme, ma abbiamo un buon to Terremoto si aggiunga un impianto sulle zone franche ur- vincolo che stabilisce che bane. Non c’è nulla di diverso un’impresa potrà usufruire delda quanto contenuto dalla nor- l’esenzione e di contributi ma, ma se si può fare di più sia- “spalmando” in tre anni l’importo a cui ha dimo disponibili a ritto». E il sindadiscutere». Un co di Arquata: primo confronto LA CHIAVE «Noi del cratere dovrebbe esserci A Rieti previsto ci aspettavamo già domani, qualcosa di più, quando a Rieti i vertice con Errani avevamo chiesto sindaci incontre- Consegnate altre la no tax area per ranno in un ver- sedici casette chi aveva le zone tice operativo il commissario alla ricostruzio- rosse, per cui potevamo ottenene, Vasco Errani. Il primo citta- re l’esenzione totale. Così non è dino di Amatrice, Sergio Piroz- stato». Anche perché, hanno zi, infatti non molla e ieri, oltre sottolineato in molti, la cosidad invitare il Papa nelle zone detta no tax area è stata nel terremotate il 24 agosto, per tempo allargata a diversi comul’anniversario del sisma, ha ri- ni, molti dei quali non distrutti badito: «Il limite “de minimis” come Amatrice o Arquata. Ma il

sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, pur lamentando «l’assenza di un testo unico sulla gestione delle emergenze», ammette a Sky Tg24 che «nessuno ha promesso esenzioni totali». LA RICOSTRUZIONE La questione tasse non è l’unica a far discutere. Petrucci davanti a Gentiloni ha voluto sottolineare che nella zona rossa di Arquata ci sono ancora «500 mila tonnellate di macerie e finora ne sono state rimosse appena 60 mila grazie all’intervento dei militari del Genio dell’Esercito. Spero che adesso ci sia un’accelerata». Il premier ha risposto che la rimozione delle macerie è un segnale «indispensabile» da dare agli abitanti che da troppo tempo vivono tra disagio e provvisorietà. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SIERRA LEONE, 312 LE VITTIME DELLA PIOGGIA

21/5 - 21/6 GEMELLI

22/6 - 22/7 CANCRO

23/7 - 23/8 LEONE

24/8 - 22/9 VERGINE

Il Ferragosto e il giorno 16 vi fanno recuperare energie e sinergie. Sia nel lavoro, sia al mare. Economia ben gestita, fornicazioni pacificanti.

La Luna vi promette fortune di varia foggia, per un ferragosto e un giorno 16 se non alla grande, quasi. Serenità (e sudombelico) in ripresa.

Carburare e cooperare sarà arduo, oggi. Anche perché c’è chi vi rompe mucho: difendetevi. Domani sarete i re (pure suini) dello zodiaco: bene.

La Luna vi fa un gavettone di serenità, oggi. E manda in porto ogni progetto, specie se con gli amici. Domani non fate gli sfigati, fate i suini.

Non abbattetevi e non affogate in padella come moscardini gli zebedei della gente, stressandola. Domani ritroverete slancio. E fornicherete.

È un Ferragosto brillante e gioiosamente caciarone (se volete), il vostro. Il sudombelico, poi, spopola. Domani don’t scler, don’t lament.

6,5

6,5

6+

6,5

23/9 - 22/10 BILANCIA

23/10 - 22/11 SCORPIONE

23/11 - 21/12 SAGITTARIO

22/12 - 20/1 CAPRICORNO

21/1 - 19/2 ACQUARIO

20/2 - 20/3 PESCI

Il Ferragosto si delinea sereno e ameno. Il giorno seguente pare ottimo per viaggiare, tuffarvi nella movida, magari fare i suini muy baldanzosally.

Cielo forse spentino, che per oggi e domani minaccia incagli e tedio. Programmatevi con cura, non vedete la vita in nerosfiga: meglio l’ottimismo.

La fortuna c’è. Ma oggi e domani qualche impiccio minaccia di far lievitar gli zebedei. Vostri e altrui. Pianificatevi. E fornicate, ché solleva.

Le energie prorompono, l’ottimismo sale, voi vincete il Palio dei suini: che bel Ferragosto! Domani non fate i matti, please, e curate i dettagli.

Ingabbiati in una rete di noie, stress e paturnie, potreste combinare poco e rompere molto, oggi. Domani invece tutto a meraviglia, suinally too.

Viaggi e rimpatriate riescono, il lavoro frutta. Il 16 con un che di sfigopendulo. Anche sul piano fornicatorio. Dormite, magari grandina.

GAZZA METEO

a cura di 3BMETEO.COM

OGGI Milano

MAX 31° MIN 22°

6

Roma

MAX 33° MIN 22°

7

DOMANI Milano MAX 32° MIN 23°

Roma

MAX 34° MIN 22°

bombole alla ragazza, forse in difficoltà a causa del fango della grotta in cui si erano immersi che impediva di vedere l’uscita. Il comandante della Guardia costiera di Ischia però frena: «È imprudente avanzare ipotesi su cosa abbia determinato il tragico evento. Le attrezzature tecniche saranno sottoposte ad accertamenti per verificare aspetti utili alle indagini». Saranno eseguiti accertamenti anche sui brevetti dei due sub, per valutarne le capacità e gli accorgimenti utilizzati per entrare nella grotta. Domani al II Policlinico di Napoli sarà effettuata l’autopsia sui corpi.

LO SPORT IN TV

21/4 - 20/5 TORO

6-

Niccolò Ciatti aveva 22 anni

● Soltanto ieri mattina gli speleosub hanno potuto recuperare il corpo della tredicenne Lara Scamardella, morta ieri durante un’immersione al largo di Ischia insieme al suo istruttore di diving Antonio Emanato, 44 anni. Il pm della procura di Napoli Francesca de Renzis, che conduce le indagini, spera di poter trovare nelle immagini della GoPro che indossava l’uomo la spiegazione di che cosa sia accaduto. Da una prima ricostruzione sembra che l’istruttore possa aver tentato di passare le proprie

21/3 - 20/4 ARIETE

7,5

U

na spinta, nell’affollatissima discoteca St.Trop’s Club di Lloret de Mar, sulla Costa Brava, in Spagna, avrebbe scatenato la violenza dei tre ceceni arrestati per l’aggressione a Niccolò Ciatti, il 22enne di Scandicci morto domenica proprio per il pestaggio. Un pretesto per scatenare la furia dei tre ragazzi

La sub 13enne annegata a Ischia: l’istruttore ha provato a salvarla

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI 7+

in vacanza in Spagna Spunta il video: i tre aggressori forse erano drogati

arrestati, di 20, 24 e 26 anni, che verranno sottoposti a test antidroga. Perché l’ipotesi che fossero alterati da alcol o sostanze è concreta. È quanto emerge dalle indagini e dalle testimonianze degli amici del ragazzo toscano, in vacanza con lui. E ieri è stato diffuso il video dell’aggressione, ripresa dalla telecamera della discoteca (chiusa per decisione del Comune di Lloret de Mar, parte civile nel processo). Si vede Ciatti per terra, già colpito, che riceve un calcio alla testa, mentre attorno decine di ragazzi assistono impotenti, senza intervenire. «È la dimostrazione delle bestie che abbiamo di fronte. Perché non sono esseri umani, ma bestie. Cercavano solamente le botte, erano paramilitari», ha detto il padre del ragazzo. Ieri il banco dell’ortofrutta nel mercato di San Lorenzo, a Firenze, dove Niccolò lavorava con la zia, è rimasto «chiuso per grave lutto». Fiori e messaggi per lui. Il governo italiano, attraverso l’ambasciata, «ha chiesto che le indagini facciano chiarezza», assicura il sindaco di Scandicci, Sandro Fallani.

L’UOMO LE HA DATO LE PROPRIE BOMBOLE

È di almeno 312 morti il bilancio della violenta alluvione che ha colpito Freetown, capitale della Sierra Leone. Tra loro ci sono almeno 60 bambini. Le forti piogge hanno causato anche una frana a Regent, a sud della città, uccidendo oltre cento persone. Mentre i corpi si accumulavano tragicamente negli obitori, immersi in fiumi di fango i superstiti hanno continuato per tutta la giornata le ricerche dei tantissimi dispersi (foto Afp)

8

43

6

6,5

DOPODOMANI Milano Roma MAX 32° MIN 24°

MAX 34° MIN 22°

IN TV OGGI CALCIO

SPORTING LISBONA-STEAUA BUCAREST Champions League 20.40 - MP CALCIO 1 YOUNG BOYS-CSKA MOSCA Champions League 20.40 - MP CALCIO 2 APOEL-SLAVIA PRAGA Champions League 20.40 - MP CALCIO 3 HOFFENHEIM-LIVERPOOL Champions League 20.45 - CANALE 5, MP SPORT QARABAG-COPENAGHEN Champions League 20.45 - MP SPORT 2 INTER-BETIS Amichevole (replica) 21.00 - SKY SPORT 1

BASKET

TRE CONTRO TRE Week 8, da Los Angeles (differita) 17.15 - FOX SPORTS

ATLETICALEGGERA MONDIALE Finali. Da Londra, Gran Bretagna (replica) 20.40 - RAI SPORT

CICLISMO

BINK BANK TOUR 7ª tappa: Essen Geraardsbergen (replica) 16.30 - EUROSPORT 2

MOTOCICLISMO

GP AUSTRIA MotoGP Gara, da Spielberg (replica) 23.00 - SKY SPORT 3

TENNIS

ATP CINCINNATI 2ª giornata, sessione diurna 17.00 - SKY SPORT 2, SKY SPORT 3 WTA CINCINNATI 17.00 - SUPER TENNIS WTA CINCINNATI 19.00 - SUPER TENNIS WTA CINCINNATI 21.00 - SUPER TENNIS ATP CINCINNATI 2ª giornata, sessione serale 1.00 - SKY SPORT 2, SKY SPORT 3 WTA CINCINNATI 23.00 - SUPER TENNIS WTA CINCINNATI 1.00 - SUPER TENNIS WTA CINCINNATI 2.30 - SUPER TENNIS

IN TV DOMANI CALCIO

BRIGHTON & HOVE ALBIONMAN CITY Premier League (replica) 14.30 - SKY SPORT 1 ISTANBUL BASAKSEHIRSIVIGLIA Champions League 20.40 - MP CALCIO 1 CELTIC-ASTANA Champions League 20.40 - MP CALCIO 2 OLYMPIACOS-RIJEKA Champions League 20.40 - MP CALCIO 3 HAPOEL BEER SHEVAMARIBOR Champions League 20.40 - MP CALCIO 4 NAPOLI-NIZZA Champions League 20.45 - MP SPORT REAL MADRID-BARCELLONA Supercoppa di Spagna 22.50 - NOVE

BASEBALL

WASHINGTON-LA ANGELS MLB 19.00 - FOX SPORTS

BILIARDO

CHINA CHAMPIONSHIP 1ª giornata. Da Guangzhou 8.30 - EUROSPORT CHINA CHAMPIONSHIP 1ª giornata. Da Guangzhou 13.30 - EUROSPORT

TENNIS

ATP CINCINNATI 3ª giornata, sessione diurna 17.00 - SKY SPORT 2, SKY SPORT 3 WTA CINCINNATI 17.00 - SUPER TENNIS WTA CINCINNATI 19.00 - SUPER TENNIS WTA CINCINNATI 21.00 - SUPER TENNIS WTA CINCINNATI 23.00 - SUPER TENNIS ATP CINCINNATI 3ª giornata, sessione serale 1.00 - SKY SPORT 3 WTA CINCINNATI 1.00 - SUPER TENNIS ATP CINCINNATI 3ª giornata, sessione serale 2.30 - SKY SPORT 2


44

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017

Ciro ce l’abbiamo solo noi IL DERBY DEI TROFEI LAZIO 14 1958 Coppa Italia

1973/74 Scudetto

A sinistra il 2-0 della Lazio firmato da Ciro Immobile; a destra il brindisi dei giocatori dopo il match GETTY

Lacrimedifelicità SuperImmobile fasognarelaLazio

Stefano Cieri Elmar Bergonzini

questa maglia e noi lo abbiamo fatto».

LEADER Immobile però non si fa apprezzare solo per i gol. e lo abbiamo solo noi e Nello spogliatoio è una figura segna sempre lui. Per i ti­ importante e questo la gente lo fosi Ciro è la sintesi per­ percepisce. Si è immerso nelle fetta dei cori che nel tempo sensazioni della piazza, le co­ hanno dedicato a Vieri (poi an­ nosce. A Dortmund non ha reso che a Klose) e Signori. Nell’eu­ come poteva, ma durante la sua esperienza tede­ foria post Super­ sca lamentò pro­ coppa Immobile prio la mancanza continua a stuz­ PARERE DOC di empatia. Que­ zicare fantasia, L’ex biancoceleste sta volta è totale. sentimenti ed «Per me era do­ emozioni dei la­ Corradi: «Lui è la veroso festeggia­ ziali. Proprio co­ dimostrazione che re con la gente me nel 2000, in i club italiani non che mi ha accla­ occasione della sanno aspettare mato fin dal mio prima Supercop­ i giovani talenti» arrivo. Ora vo­ pa vinta all’Olim­ gliamo sfatare il pico un attaccan­ te biancoceleste ha realizzato tabù del secondo anno. Questa una doppietta: quel giorno fu vittoria ci dà morale e fiducia Claudio Lopez, questa volta per l’inizio del campionato». In Immobile. Che siano casualità estate, prima del ritiro di Au­ o segni del destino, il napoleta­ ronzo, pubblicò sui social un vi­ no è sempre più idolo del pub­ deo col quale chiedeva alla gen­ blico. «A fine partita ho pianto te di accompagnarlo a fare jog­ di gioia – ha raccontato –. La ging. Stando a New York certo gente ci ha sempre chiesto di era una provocazione, ma Ciro giocare col cuore e lottare per voleva mandare un messaggio ROMA

C

1997/98 Coppa Italia 1998 Supercoppa italiana 1998/99 Coppa Coppe 1999 Supercoppa europea 1999/2000 Scudetto 1999/2000 Coppa Italia 2000 Supercoppa italiana

2003/04 Coppa Italia

LO SPAGNOLO

LuisAlberto «Orapermeè tuttodiverso» ● «Abbiamo fatto una grande partita. Sappiamo tutti quanto è difficile battere la Juve». Luis Alberto ha raccontato a Radio Onda Cero la gioia per il primo trofeo vinto in Italia. In un match che lo ha visto grande protagonista dopo una stagione deludente. «Il primo anno a Roma è stato molto difficile, solo la mia famiglia sa quanto. Le cose ora sono cambiate e questa vittoria ci voleva». Sul suo ruolo: «Durante il ritiro ho provato da regista, sono rimasto sorpreso della scelta del tecnico di posizionarmi più avanti con la Juve. Però mi ha dato la libertà di giocare più libero che è quello che preferisco».

2008/09 Coppa Italia 2009 Supercoppa italiana 2012/13 Coppa Italia 2017 Supercoppa italiana

Ciro Immobile, 27 anni, con la Supercoppa LAPRESSE

0-1 1-1 1-2 1-3 1-4 2-4 2-5 2-6 2-7 2-8 2-9 2-10 3-10 4-10 5-10 6-10 7-10 8-10 9-10 9-11 9-12 10-12 10-13 10-14 10-15 11-15 12-15 13-15 14-15

ROMA 15

1941/42 Scudetto 1960/61 Coppa delle Fiere 1963/64 Coppa Italia 1968/69 Coppa Italia 1979/80 Coppa Italia 1980/81 Coppa Italia 1982/83 Scudetto 1983/84 Coppa Italia 1985/86 Coppa Italia 1990/91 Coppa Italia

2000/01 Scudetto 2001 Supercoppa italiana 2006/07 Coppa Italia 2007 Supercoppa italiana 2007/08 Coppa Italia

GDS

1«Splendidogioireconitifosi.Eraunnostrodovere» Doppiamissionedelbomber:laSerieAeilMondiale chiaro: sarebbe arrivato in for­ ma alla Supercoppa. È il suo primo trofeo italiano (in carrie­ ra aveva vinto solo la Supercop­ pa col Dortmund), non poteva sottovalutare l’impegno. PREDECESSORI L’anno scorso la sua è stata la maglia più com­ prata, difficile che quest’anno possa superarlo qualcuno. È presto per paragonarlo agli al­ tri grandi attaccanti italiani della storia della Lazio (da Pio­

la a Chinaglia fino Signori), ma i tifosi con Immobile sognano. Bernardo Corradi, che nel 2004 segnò il gol decisivo nella finale di ritorno di Coppa Italia con la Juve: «La sua storia di­ mostra che in Italia i top club non aspettano i giovani – ha spiegato –. La Juve lo ha dato via, all’estero si ha più pazien­ za». Anche Corradi, come Im­ mobile, a Roma si inserì perfet­ tamente. Al punto che la storia laziale la conosce bene: «Al mo­

mento non si può paragonare Immobile a Signori: per lui i ti­ fosi scesero in piazza in miglia­ ia per bloccarne la cessione al Parma. Spero però che Ciro possa arrivare a farsi amare co­ sì tanto». Dopo la doppietta alla Juve per qualche giorno ancora l’amore sarà al massimo: se a un tifoso laziale si chiede un commento su Immobile la ri­ sposta è scontata. Ce lo abbia­ mo solo noi e segna sempre lui. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA CITTÀ

Lanotteèbiancoceleste:daFormelloapiazzadelPopolo 1Più di 3 mila tifosi hanno atteso la

ROMA

I giocatori della Lazio alzano al cielo la Supercoppa dopo il successo per 3-2 sulla Juve. A Roma impazzano i festeggiamenti LAPRESSE

na festa a sorpresa. Era­ no pochissimi i tifosi biancocelesti a credere davvero di poter vincere con­ tro la Juventus. Un po’ per la maledizione bianconera che aveva colpito la Lazio negli ul­ timi anni, un po’ perché batter­ li proprio in una finale appari­ va ancor meno possibile. Eppu­ re è successo. Proprio per que­ sto però i tifosi non avevano un programma per la festa. Si è andati a braccio, dividendo le unità fra i vari quartieri roma­ ni: meglio così perché Roma si è colorata ancor di più di bian­ coceleste. In molti sono rimasti in zona Ponte Milvio, altri si so­ no spostati a Prati o Piazza del Popolo, altri ancora (ben oltre i 3 mila) sono andati fino a For­ mello per abbracciare e ringra­

squadra nel centro sportivo. Gli altri hanno festeggiato in centro fino all’alba

U

ziare i giocatori. Purché calo­ rosa, la celebrazione della squadra non poteva limitarsi ai festeggiamenti che c’erano sta­ ti sotto la curva nord al termine della partita. RE DI ROMA Proprio a Ponte Milvio si è assistito a una scena molto particolare: Simone In­ zaghi, che al momento della conferma sulla panchina della Lazio al posto di Bielsa non era stato accolto benissimo dalla piazza, si è riscoperto definiti­ vamente idolo dei tifosi bian­ cocelesti. Ottavo allenatore della storia della Lazio a vince­ re un titolo (dopo Bernardini,

Maestrelli, Eriksson, Mancini, Delio Rossi, Ballardini e Petko­ vic), si è di fatto trasformato nell’ottavo re di Roma. Dome­ nica sera, recatosi dopo la par­ tita in un noto ristorante di Ponte Milvio, Inzaghi si è preso gli applausi e i complimenti dei tifosi presenti. Nel giro di pochi secondi tutta Ponte Milvio sa­ peva che Inzaghi era lì, e non c’era laziale che non cantasse a squarciagola il suo nome. L’al­ lenatore biancoceleste ha già dimostrato più volte di avere l’intero spogliatoio in una ma­ no, ma nell’altra tiene stretta la chiave del cuore di ogni singo­ lo tifoso.

FESTA Per ore nella notte ro­ mana si sono sentiti i clacson delle auto suonare. Particolar­ mente commossi i vecchi lazia­ li. Vedere la Lazio alzare un trofeo con la maglia con l’aqui­ la stilizzata e lo sponsor della Seleco, per loro è davvero si­ gnificativo. Con una maglia si­ mile la Lazio, negli anni 80, pa­ tiva le pene dell’inferno in B. Improvvisamente batte i cam­ pioni d’Italia. Per tutto questo quella di domenica è stata una festa intensa, fortemente senti­ ta. Anche se a sorpresa. Ma a volte è perfino meglio così. el.ber. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Serie A R L’intervista

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

47 5

LE ULTIME

Oggi ripresa C’è De Rossi da valutare

I GIOCATORI DEVONO PRENDERE LE MISURE AL NUOVO SISTEMA NAINGGOLAN È SOLO IMBALLATO DEFREL SARÀ UTILISSIMO MAX TONETTO EX DIFENSORE ROMA Alisson Becker, 24: per lui solo presenze nelle coppe AFP

Federico Fazio, 30, seconda stagione alla Roma LAPRESSE

Parola di Tonetto «Alisson è ok Ma adesso serve un altro centrale» Chiara Zucchelli

«D

ieci anni fa prendemmo quattro schiaffi dal Borussia Dortmund in amichevole, ci spuntavano da tutte le parti. Però poi a fine stagione sfiorammo lo scudetto e vincemmo la Coppa Italia». Di fatto, visto che era il 2008, l’ultimo trofeo messo nella bacheca di Trigoria. Max Tonetto prova a tirare un po’ su il morale dei tifosi romanisti ricordando un precedente illustre, ma visto che a Roma, oltre a giocarci in passato, ha deciso di viverci, sa perfettamente come vanno le cose. E non si nasconde: «Sicuramente non si deve fare una tragedia il 14 agosto, ma certo la sconfitta di Vigo, la vittoria della Lazio in Supercoppa e le parole pesanti di Di Francesco in

conferenza hanno creato un bel mix. È normale che i tifosi siano preoccupati».

lezza. Certo, ti mette addosso una bella pressione, ma può essere salutare».

Partiamo dalla fine allora, dalle parole dell’allenatore. «Non sono state dette a caso. Quando noi perdemmo a Dortmund o anche l’anno dopo col Tottenham Spalletti si arrabbiò ma senza esagerare perché effettivamente in campo c’era una differenza fisica notevole. Se Di Francesco ha detto certe cose è perché si è accorto, evidentemente, che in campo non c’era una differenza fisica clamorosa. Io non mi preoccuperei tanto di Vigo, comunque, ma mi preoccuperei di Bergamo tra sette giorni».

E tatticamente come ci arriva? Partiamo dal portiere. «Prima cosa: non fare paragoni col passato. Alisson a me piace, bisognerà vedere come se la caverà con la responsabilità di essere il primo. Quest’estate mi ha convinto a tratti, ma penso sia bravo e non mi preoccupa».

Come ci arriva la Roma? «Questa batosta complica i piani, ma magari può aiutare i giocatori a prendere consapevo-

E la difesa? «Bisogna partire da un presupposto: Manolas è fondamentale perché è l’unico veloce. Senza

di lui si fatica, Fazio in una dife- lato. Magari sarà meno apparisa a 4 così alta soffre e anche gli scente rispetto al passato, ma altri. Serve uno rapido accanto mi pare assurdo preoccuparsi a Kostas perché Di Francesco, del centrocampo, che tra un po’ pur essendo più equilibrato di avrà anche Florenzi. In attacco, Zeman, ama giocare con la li- detto che sarà utilissimo Defrel nea alta e spesso rischia così. con la sua capacità di essere Quindi o sei perfetto a leggere funzionale e dare equilibrio, le situazioni, e in 90’ è quasi im- mancano i gol di Salah. Da possibile non fare errori, oppu- qualche parte li devi andare a re devi avere tante gambe per prendere, altrimenti non comscappare indietro. Manolas le pensi le sofferenze difensive ha, gli altri meno. Poi sulle fa- con un gioco d’attacco adeguato». sce, mentre Kolarov farà bene, Può essere Peres continua HA DETTO Mahrez l’uomo ad avere proble- C’era anche Max giusto? mi. Lui non si «Sì, ma andare in sente terzino, ma nella vittoria del 2008 in Coppa Italia doppia cifra gol e ala alla Cafu». «Iniziammo male...» assist come Momo lo scorso anParagone complino non sarà semcato. «Kolarov va bene, plice per nessu«Parlo solo di imno». postazione tatti- il problema può ca. Cafu, col suo essere Bruno Peres: enorme talento, si sente un’ala vera» Secondo lei questo tipo di gioco pensava ad attaccare perché dietro era co- piace o piacerà ai calciatori? perto. Peres in attacco non fa «Certo, perché no? Io certe cose quello che faceva Cafu e dietro non le capisco, anzi: la Roma è pure scoperto. E quella fascia mi sembra spesso in difficoltà proprio perché i giocatori sesoffre tanto». guono l’allenatore. Sono troppo impegnati a mettere in pratiCentrocampo e attacco? «In mezzo hai quantità, qualità ca le sue idee e devono prendee tante opzioni diverse. Sento re le misure. Possibilmente, pedire che Nainggolan soffre il rò, in fretta». © RIPRODUZIONE RISERVATA ruolo, ma credo sia solo imbal-

1L’ex analizza la Roma a cinque giorni dal via

«Manolas deve far coppia con un compagno più veloce. La batosta farà bene alla squadra»

● VIGO (SPAGNA) Dopo un giorno di riposo, la Roma torna a lavorare oggi pomeriggio (ore 17.30) in vista della trasferta di Bergamo, contro l’Atalanta, esordio in campionato per il nuovo allenatore. Probabile che Di Francesco parli al gruppo, per cercare di capire tutto quello che non è andato nella disfatta di Vigo. Di certo il tecnico giallorosso recupererà El Shaarawy, che dovrebbe finalmente iniziare ad allenarsi con il gruppo: da verificare le condizioni del Faraone, che a Bergamo in ogni caso al massimo andrà in panchina. Anche Florenzi è atteso al rientro in gruppo, ma non forzerà ancora (né contrasti né partitella). Ancora a parte, invece, l’olandese Karsdorp, per il quale si prevedono tempi più lunghi. Contro l’Atalanta la squadra è comunque di fatto già disegnata, da valutare solo l’affaticamento al polpaccio di Daniele De Rossi, neanche in panchina in quel di Vigo. Nel caso in cui il capitano giallorosso non dovesse però farcela, toccherà a Gonalons guidare la Roma in cabina di regia. pug © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017

E POI SPALLETTI LO ABBIAMO TOLTO ALLA ROMA, DIRETTA RIVALE

SPORT&POP di GABRIELLA MANCINI

PAPI:«VICOLOLAVANDAI MIRICORDATRASTEVERE»

INTER CLUB CASTELLANZA

«Q

IMPRESSIONI BUONE, MA ORA L’INTER DEVE VINCERE DAVVERO GIANFELICE FACCHETTI FIGLIO DELL’EX GIACINTO L’affetto deI tifosi nerazzurri per Luciano Spalletti , 58 anni, che ha iniziatO la carriera id allenatore nel 1994 LAPRESSE

Inter, Spalletti forever «Minimo in Champions»

1Il precampionato accende i club dei tifosi, entusiasti per l’impatto del tecnico Facchetti jr sui nuovi arrivi: «Borja Valero dà ordine, Skriniar promette bene»

Christian Pradelli

I

dee precise e pochi fronzoli. Luciano Spalletti ha già conquistato l’ambiente Inter dopo un precampionato non certo scoppiettante a livello di mercato in entrata, ma convincente sul campo. La vittoria di Lecce contro il Betis manda in archivio un’estate ricca di vittorie, alcune delle quali contro avversarie di prim’ordine, frutto di un importante lavoro tecnico e tattico, a cui hanno contribuito anche i nuovi innesti. CLUB La conferma anche dai club del Biscione, che tuttavia tornano a porre l’accento sull’impatto del tecnico ex Roma: «Spalletti è un valore aggiunto che pesa doppio perché lo abbiamo tolto a Trigoria e aggiunto a noi – sottolinea Bettino Calcaterra dell’Inter club «Ganassa» di Castellanza –. Nella corsa Champions potrebbe essere determinante a favore dell’una e

contro l’altra. E poi è un uomo di fiducia di Sabatini, uno che sa valorizzare i giovani talenti. È un allenatore che sa gestire gli spogliatoi e a Roma, l’anno scorso, non dimentichiamo che ha fatto il record di punti della storia giallorossa in campionato. Sono molto contento del suo arrivo e sono sicuro che raggiungerà l’obiettivo minimo di riportarci in Champions League». FACCHETTI Tifoso ma non solo - anzi - è Gianfelice Facchetti, ben impressionato dal nuovo corso: «Ho sensazioni positive: forse si è trovato quello che mancava l’anno scorso. Percepisco e condivido il senso del lavoro nel quotidiano, poi sicuramente mancherà e manca qualche tassello, ma credo ci siano state anche delle cose non previste a livello di fair play che hanno congelato i piani di Suning. Ad ogni modo mi risulta che anche le altre grandi siano in cerca di pezzi mancanti».

Qual è il vero merito di Spalletti? «Diciamo che la continuità nel modo di approcciare a queste prime partite di precampionato hanno dato un senso di discontinuità rispetto anche solo alla fine della stagione scorsa». E in campo? «Mi piace Borja Valero perché è una figura che dà un equilibrio di cui c’era bisogno, una lucidità che ci servirà. E occhio a Skriniar, che sotto silenzio può essere una sorpresa». Aria nuova, insomma, rispetto alle mille turbolenze della scorsa estate: «Non poteva esserci una partenza più difficile di quella dell’anno scorso con un improvviso ed inaspettato cambio di allenatore e con l’arrivo di De Boer che doveva adattarsi a giocatori che non aveva voluto. Qui, quest’anno, si parte da chi ha fatto del lavoro sul campo un segno distintivo. Ma sicuramente – conclude Facchetti – Spalletti all’Inter dovrà anche cominciare a vincere». © RIPRODUZIONE RISERVATA

CALENDARI SERIE D

Big match Varese-Como già il 10 settembre ● Nell’attesa del turno preliminare di Coppa Italia Serie D, in programma domenica 20 agosto, sono stati diffusi ieri i calendari dei nove gironi del campionato Interregionale: 166 squadre, di cui 28 lombarde, che si affronteranno per 38 giornate nei gironi a venti squadre (A e D) e per 34 nei restanti gironi a 18 club. Si parte il 3 settembre per finire il 6 maggio con la regular season, giro di boa al 17 dicembre per l’ultimo turno di andata e ripresa il 7 gennaio con l’inizio del ritorno. Nel girone A dopo sette anni torna l’affascinante sfida tra Varese e Como (10 settembre), mentre nel girone B il derby Crema-Pergolettese ritorna a giocarsi dopo 42 anni i il 1 ottobre. Le partite si giocheranno con una novità epocale, che interessa tutti i campionati dilettantistici e quindi anche la Serie D: da questa stagione sarà possibile effettuare cinque sostituzioni durante la gara invece delle tre classiche, liberamente e senza alcun vincolo temporale. Serena Scandolo

uanti anni hai, stasera?» canta Vasco e sarà la domanda del programma «Guess my age» presentato da Enrico Papi (foto in basso) dal 28 agosto su Tv8. Gli anni spesso non sono quelli che si dimostrano così ecco un game show per indovinare l’età. Un’altra sfida per il conduttore lanciato da «Sarabanda», che vive tra Roma e Miami e spesso torna a Milano. «Quando vengo nella vostra città abito in un hotel vicino alla stazione. Ricordo quando ci arrivai per la prima volta: facevo il comico in giro per l’Italia, chiesi un caffè e un cornetto in un bar della Centrale. E il barista: «Che cos’è? Ah, vuole un croissant”. Ao’ mica eravamo a Parigi! Sembrava “Benvenuti al Nord”». Un altro ricordo particolare? «Nel 2000 ero a Milano per ritirare il Telegatto, ma mia moglie era in procinto di partorire. Non dimentico il rientro di corsa con l’autista nella notte». E’ sportivo? «Vado in palestra, corro e gioco a calcetto. Mi piace anche il golf, quando ho tempo, così sto in mezzo alla natura. Quando sono a Milano mi piace passeggiare ai giardini “Indro Montanelli”, al Castello Sforzesco, dove porto mio figlio, e adoro i Navigli, con il vicolo dei Lavandai: mi fanno pensare a Trastevere». Se le dico San Siro? «Rispondo il concerto degli U2. Fantastici. E quando andavo allo stadio per l’Acchiappavip: c’era un palco-discoteca in cui cercavo di agganciare volti noti, la prima volta trovai soltanto Cristina D’Avena che ballava. Calciatori? Tanti, tutti quelli che giravano lì attorno, sempre molto protetti». I suoi ristoranti? «Il giapponese Iyo, la Briciola per la cotoletta alla milanese e la Risacca 6 per il pesce». Un incontro curioso? «Con un taxista calabrese. Avevo dimenticato il telefonino sul taxi, corro, corro, corro e finalmente lui si ferma in Porta Ticinese. Mi chiede: “Perché mi insegui?”. Ho recuperato l’IPhone e l’ho ingaggiato come autista per tutto il giorno». © RIPRODUZIONE RISERVATA

di Vincenzo e Giancarlo NEGOZIO IN: via Garibaldi, 163 FINO MORNASCO (CO) WWW.ANTICHITACASTELLO.IT - ANTICHITACASTELLO@GMAIL.COM

Vincenzo 3477207852 MOBILI FRANCESI CON BRONZI DORATI ARGENTERIA ANTICA USATA SCULTURE IN MARMO, LEGNO ECC LAMPADARI E ILLUMINAZIONE IMPORTANTE OGGETTISTICA EUROPEA

Negozio 031921019

Giancarlo 3391315193

PORCELLANE CINESI DIPINTI MODERNI E CONTEMPORANEI CORALLI INTERE EREDITÀ VASI CINESI MODERNARIATO AVORI ANTICHI MOBILI ANTICHI DESIGN DIPINTI ANTICHI EUROPEI ‘700 ‘800 ‘900

GIADE ACQUARELLI ORIENTALI SCULTURE CINESI TIBETANE IMPORTANTI COLLEZIONI BRONZI CINESI TIBETANI

ACQUISTIAMO ANTIQUARIATO EUROPEO – RUSSO – CINESE - INTERE EREDITÀ IN TUTTA ITALIA CONTATTACI SUBITO PER UN SOPRALLUOGO E VALUTAZIONE

PAGAMENTO IMMEDIATO

CON ANTICHITÀ IL CASTELLO REALIZZATE IL MASSIMO DELLA VALUTAZIONE


Milano d’estate R

MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

47 5

Agenda e risultati R

LO SPUNTO di PAOLO BARTEZZAGHI

ATLETICA

NON È PIÙ IL FERRAGOSTO DI UNA VOLTA?

● OUHDA RE (gi.ro.) Un Ahmed Ouhda (Casone

Noceto) particolarmente brillante si è imposto a Songavazzo (Bergamo) nella Yankee Run, gara ad eliminazione in notturna precedendo nell’ultima e decisiva volata il siepista Francesco Agostini (Brixia 2014) ed Iacopo Brasi (Alta Val Seriana). ● CORSA IN MONTAGNA (s.s.) Successo di Alessandro Lisa nella nona edizione del “Giro del Perim” che si e’ disputato a Casalzuigno (Va). Il portacolori del GS Bognanco ha completato il percorso di 13 km con 600 metri di dislivello con il tempo di 1h11’19” davanti a Matteo Raimondi (Atletica Palzola) di 40” e Maurizio Mora (Atletica Verbano) di 2’16”.

CALCIO I cinesi a Milano: sono circa 29.000. A destra matrimonio civile, nettamente preferito a quello in chiesa.

Turisti e il «pullman rosso» a Ferragosto

F

erragosto non è più quello di una volta. Le strade sono quasi deserte. Il silenzio è quasi assoluto. La città è quasi vuota. Non è più quello di una volta, dicono coloro che sono rimasti, anche per farsene una ragione. La città è bellissima, dicono coloro che sono rimasti per la prima volta e scoprono strade, posti, angoli che nella vita di tutti i giorni scorrono via sullo sfondo. La città non è più quella di una volta a Ferragosto. Ci sono più turisti. L’autobus rosso scoperto è pieno, sporgono braccia, macchine fotografiche, telefoni, aste per telefoni, pezzi di cartina di Milano. I turisti guardano in basso verso i pochi passanti, guardano in alto verso i grattacieli. Milano non è più come una volta quando le costruzioni non potevano superare l’altezza del Duomo. Ora pare il contrario: le nuove costruzioni non possono essere più basse del Duomo.Le strade non sono più quelle di una volta a Ferragosto. Biciclette gialle del Comune, quelle rosse più veloci grazie alla pedalata assistita e quelle dei ragazzi che trasportano pranzi e cene esotiche a casa dei clienti. Motorini, scooter, moto troppo rumorose. E le macchine. Qualcuna ha targa straniera, indugia ai semafori, rispetta i limiti, mette addirittura la freccia prima di svoltare. Altre al semaforo aspettano muovendosi piano piano in avanti, guadagnano sempre più spazio alle strisce pedonali. Non hanno targa straniera. Quando scatta il verde o suonano a quelle davanti che non sono scattate, oppure sono andate troppo avanti sulle strisce, non se ne accorgono e partono quando quelle dietro iniziano a suonare. All’interno un braccio si muove veloce verso l’alto, non per esultare. Uomini o donne alla guida di auto dalla targa non straniera hanno qualcosa che li accomuna, a Ferragosto e in qualunque giorno dell’anno: stringono il telefono in mano, nella maggior parte dei casi lo guardano, negli altri lo digitano. I negozi non sono più quelli di una volta. Non tutti sono chiusi e non solo nelle zone più turistiche. Il supermercato resta fedele alle scritte adesive sui vetri: «Aperto 7 giorni su 7, 24 ore su 24». Compreso il 15 agosto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Hu e Rossi milanesi top E sono single fino ai 40

1Statistiche anagrafe: il cognome cinese prevale tra i maschi, quello «storico» tra le donne. 388mila i nuclei monofamigliari Francesca Cuomo

L

a signora Rossi e il signor Hu, come i più tipici mila­ nesi, svolgono il lavoro di impiegati e restano single al­ meno fino ai quarant’anni quando, poi, decidono di spo­ sarsi con rito civile e di avere un solo figlio. E hanno spesso un nonno centenario. E’ questo lo spaccato tutto milanese che viene fuori dai dati anagrafici del Comune sulla popolazione della città. Uno scenario che, seppur variegato, presenta dati statistici inequivocabili che rac­ contano un po’ della città e del­ la sua evoluzione. Sono i nuclei monofamiliari quelli più diffu­ si: a Milano vivono 388.397

single. Su un totale di 730mila famiglie, quelle composte da almeno tre persone sono 93mila; ma ci sono anche quel­ le composte da 6 persone che sono quasi 4mila, mille da 7 persone, 311 da 9. 16 IL RECORD Ma a Milano vive persino una famiglia che conta ben 16 persone. Sulla scelta del rito nessun dubbio: in questi primi mesi del 2017 a fronte di appena 245 matrimoni con rito religioso, se ne sono celebrati 1.006 con rito civile a Palazzo Marino. Eterogenea è invece la scelta dell’età in cui si compie il grande passo: gli stranieri si sposano mediamente a 31 anni, gli italiani dieci anni dopo; le spose intorno ai 40 anni, gli

sposi a 43. Come cognome più diffuso trionfa il meneghino Rossi solo tra le donne: sono ben 2.234 le signore con quello che fino a qualche anno fa ha rappresentato il cognome più milanese in assoluto. Sono in­ vece 2.375 i signori Hu. A se­ guire «resistono» anche Bram­ billa (551 donne e 662 uomi­ ni), Fumagalli (524 donne e 468 uomini) e Beretta (543 donne e 433 uomini). E per ol­ tre 200mila cittadini milanesi il lavoro più diffuso è il generico «impiegato» ma il numero più cospicuo resta quello dei pen­ sionati. Infine la fortuna delle famiglie che hanno almeno uno dei 667 centenari, dei quali due nati addirittura nel 1908. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IDEE PER OGGI

Navigli, una serata in crociera

F

este, concerti, cinema al­ l’aperto e qualche polemi­ ca animeranno la serata di Ferragosto dei milanesi. Per chi ha voglia di divertirsi al Magnolia c’è la Festa della bir­ ra con musica; alla Balera del­ l’Ortica c’è Boogie Woogie ma anche valzer e mazurca suona­ ti dal vivo; al Parco Tittoni de­ ejay set e karaoke per tutta la notte. Per chi ama il liscio la ba­ lera del Castello Sforzesco avrà eccezionalmente due piste; una dedicata a Casadei. Per chi vuole trascorrere una serata romantica c’è la suggestiva cro­ ciera sui Navigli Pavese e Gran­

Navigazione sul Naviglio

de: durata 40 minuti, l’ultima partenza alle 21.30. Gli amanti della musica sinfonica potran­ no assistere a due concerti gra­ tuiti: all’Auditorium si esibirà l’Orchestra Sinfonica di Milano

«Giuseppe Verdi» eseguendo i più celebri brani della tradizio­ ne argentina mentre al Teatro Dal Verme si potranno ascolta­ re i Concerti Brandeburghesi di Bach. In segno di protesta per la «mancanza di spazi e di­ ritti» l’Associazione Abitanti di San Siro ha organizzato una grigliata di pesce con musica in piazza della Scala, dove sono vietate manifestazioni di que­ sto tipo, a partire dalle 19. Fino al 20 agosto resta disattivata l’Area C in cui si potrà circolare in auto senza pagare il ticket. f.cu. © RIPRODUZIONE RISERVATA

(f.c.) - Primo assaggio di calcio vero al «Ferruccio» con Seregno, Caronnese e Pro Sesto che hanno dato vita ad un triangolare in vista dei prossimi impegni di Coppa. A trionfare è stata la Pro Sesto che ha vinto entrambe le partite. Nel primo incontro il Seregno ha battuto la Caronnese per 1-0 con un rigore dell’attaccante Torraca. Nel secondo match Caronnese ancora ko dalla Pro Sesto e del suo attaccante Di Renzo. Decisiva, la terza partita che ha visto la Pro Sesto battere per 1-0 il Seregno. Rete di Gilles Duguet.

CICLISMO ● JUNIORES (d.vig.) Oggi a Clusone (Bg) il Criterium

648 per la categoria juniores. Partenza ore 14, km 116 e 150 corridori. Allievi a Genivolta (Cr) nel 18esimo Memorial Marco Noci, esordienti nella seconda edizione del Trofeo Comune di Bovezzo, nel Bresciano. ● A BORGOMANERO (d.vig.) Secondo il brianzolo Andrea Barbierato (Energy Kuota) alla Roubaix Juniores di Borgomanero (No), che ha visto il successo del veronese Luca Coati (Ausonia Pescantina). Terzo posto al milanese Nicolò Parisini (Cremonese Arvedi).

TENNIS ● TORNEI Roberto Marcora supera il primo turno nel

Futures finlandese di Helsinki (dove sono in gara anche Nicolò Turchetti e Filippo Baldi). Il bustese piega all’esordio l’estone Siimar per 6-1 6-4. A Novi Sad, in Serbia, Simone Roncalli si qualifica dopo aver battuto al turno decisivo del tabellone preliminare il macedone Deari per 6-1 6-4. Infine, Alessandro Bega è il favorito a Istanbul: primo ostacolo lo spagnolo Bogajo.

VARIE ● ARRAMPICATA (s.s.) Successo di Stefano Carnati nel Lead di Coppa Europa giovanile di Mitterdorf (Aut). Il diciannovenne comasco di Wrba che difende i colori dei Ragni di Lecco ha preceduto il francese Arsène Duval e il britannico James Pope.

le vostre foto ALFIERID’ASTI,IPRIMICALCISONOOK MANDATEAMILOMBARDIA@GAZZETTA.IT

● Primi calci 2008 dell’Alfieri Asti , vincitori del torneo Spartak Cup . Mandate i vostri scatti mentre fate sport e un breve testo a milombardia@gazzetta.it, avvisiamo un giorno prima per e-mail quando tocca a voi.


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

tuttoSicilia

45 3

Palermo

Nuove leve per Tedino

Dal vivaio ad altri club

L’INFORTUNATO

Igor Coronado, 24 anni GETTY SIMONE LO FASO 19 anni, attaccante Palermitano, è con la prima squadra da luglio 2016, dopo la trafila delle giovanili

GIUSEPPE PEZZELLA 19 anni, esterno di difesa Il napoletano, dalla cantera siciliana in cui si trovava dal 2013, è passato all’Udinese

Giuseppe Leone

Antonino La Gumina, 21 anni, attaccante, sempre in rosanero, tolta l’esperienza con la Ternana GETTY

LUCA FIORDILINO 21 anni, centrocampista Nato a Palermo, nel suo curriculum esperienze con il Lecce e il Cosenza

La Gumina cresce e studia da titolare con il Palermo

PALERMO

EDOARDO GOLDANIGA 23 anni, di Milano, difensore Dopo Pizzighettone, Palermo, poi Pisa e Perugia (via Juve). Ora è a Sassuolo

1Il suo ex allenatore Iachini lo esalta: «Farà bene

Esplosivo, un attaccante pericoloso per ogni difesa»

ANDREA ACCARDI 22 anni, difensore centrale In passato ha vestito anche le maglie di Trapani e, ultimamente, Modena

GENNARO RUGGIERO 17 anni, centrocampista Di Napoli, il «millennial» dall’Under 17 palermitana ha già esordito in prima squadra

Fabrizio Vitale PALERMO

N

ino non ha più paura, dopo quel calcio di rigore. Dopo aver fallito dal dischetto contro il Francavilla in Coppa Italia, La Gumina si è rifatto con il primo gol col Palermo contro il Cagliari. La rete dell’illusione per i rosanero, quella di un sogno che si avvera per l’attaccante palermitano. Perché di gol in Primavera ne ha segnati tanti, mancava quello in prima squadra dopo l’esordio del 4 aprile 2015 in campionato. Quattro presenze in due stagioni di A, facendo la spola con la Primavera, prima dell’approdo alla Ternana. Stagione iniziata bene e poi compromessa da un infortunio. Ma è come se La Gumina fosse tornato più temprato da quel problema al ginocchio. Tedino non ha esitato un attimo quando è stata presa in esame la situazione dell’attaccante, l’ipotesi di mandarlo di nuovo in prestito non è stata considerata.

SUBITO A SEGNO E La Gumina non ci ha impiegato molto per convincere. Due presenze da subentrato in Coppa in cui ha lasciato il segno: con il Francavilla un tiro insidioso dal quale è scaturito il gol di Murawski, oltre a un rigore procurato e poi sbagliato, con il Cagliari rete del pareggio e penalty realizzato nella sequenza dei calci di rigore. Nino si sta godendo il ruolo da comprimario di successo in attesa di scalare le gerarchie. «Sognavo questo gol da tanto tempo – ha detto a fine gara –. Segnare con questa maglia è sempre una grande emozione, spero di farne tanti altri. È stato un peccato, uscire ai calci di rigore, abbiamo fatto una grande partita contro il Cagliari». Per ora Tedino lo ha impiegato per cambiare l’inerzia della gara, più avanti chissà che non possa guadagnarsi una maglia da titolare. In ogni caso il «picciotto» palermitano si sta muovendo nel solco di altri giovani provenienti dalla cantera rosanero che ha portato in prima squadra altri prodotti del vi-

vaio come Goldaniga, Pezzella, Fulignati, Bentivegna, Lo Faso e Embalo. I primi tre sono stati ceduti, ma altri potrebbero seguirli: Accardi ha già esordito in Coppa e Fiodilino è in odore di debutto. SALTO DI QUALITÀ La Gumina, 21 anni, ha il futuro dalla sua parte, non solo per Tedino che crede molto in lui ma anche per chi lo ha fatto esordire in Serie A. «Nino ha nella profondità e nell’esplosività caratteristiche particolari, poi anche per come vede la porta risulta un attaccante fastidioso per ogni difesa – ammette Beppe Iachini –. Io credo che in Serie B in una rosa varia di attaccanti come quella del Palermo possa ritagliarsi un ruolo importante. Quando si allenava con me lo vedevo umile e con una gran voglia di sfondare, sono queste le qualità che fanno fare il salto di qualità. Lo mandai dentro contro il Milan, tre anni fa, la prima volta proprio per premiare il suo lavoro».

CARLOS EMBALO 22 anni, attaccante In passato a Carpi, a Lecce e Brescia. Nell’ultima stagione 12 presenze in A col Palermo

ANDREA FULIGNATI 22 anni, portiere Ora a Cesena, ha giocato a Trapani. Ha sostituito Posavec a fine scorsa stagione

© RIPRODUZIONE RISERVATA

MERCATO

Paulinho e Caputo le idee per rinforzare l’attacco

L’

idea di prendere un altro attaccante c’è. Lo ha fatto intendere anche Zamparini affermando che se Tedino lo chiederà farà di tutto per accontentarlo. In casa rosanero qualche ragionamento lo stanno facendo e riguarda elementi che conoscono bene la Serie B. Il nome più accreditato

è quello di Paulinho, brasiliano che ha giocato in Italia con la maglia del Livorno. Paulinho milita nell’Al-Arabi, squadra che milita nella massima serie del Qatar. Con i qatarioti in tre tre anni, ha collezionato 48 presenze e 20 reti. Nell’ultima stagione, il suo rendimento è stato parecchio altalenante.

1Il brasiliano gioca in Qatar ma nell’ultima

stagione ha avuto un rendimento altalenante Il pugliese ha chiesto la cessione all’Entella

Tra l’attaccante e il club è nato un contenzioso per somme di denaro non corrisposte che ha portato alla rottura tra le parti. CONCORRENZA Paulinho è, infatti, in Italia dove sta valutando alcune offerte. La più concreta è quella della Cremonese, sembrava addirittura che mancasse solo la firma dell’attaccante. Il Palermo potrebbe inserirsi, ma la strada appare in salita. L’altro nome è Francesco Caputo. L’attaccante della Virtus Entella lascerà la Liguria

In alto Paulinho, 31 anni, sotto Caputo, 30

Coronado al lavoro per esordire con lo Spezia

dopo aver rifiutato il rinnovo di contratto e chiesto ufficialmente di essere ceduto. Il centravanti pugliese, 18 gol lo scorso campionato, ha diverse richieste in B. Sul giocatore si sono accesi i riflettori di Empoli, Venezia e soprattutto del Parma. Gli emiliani sono nettamente in vantaggio, anche perché Caputo è molto stimato dal d.s. Faggiano. Per il Palermo, quindi, un’altra pista non affatto facile. f.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA

I

l Palermo ha dimostrato di essere squadra contro il Cagliari in Coppa Italia, ma è mancato quel qualcosa che non gli ha permesso di essere più pericoloso dalle parti dell’area avversaria. Quel qualcosa ad oggi ha anche nome e cognome: Igor Coronado. Troppo importante la qualità del fantasista brasiliano nell’economia del gioco di Tedino.

MANCANZA Lo sa proprio lo stesso allenatore del Palermo che in Coppa Italia non ha voluto rischiare Coronado, reduce da un risentimento al flessore. Mentre è stato il presidente Zamparini, dopo la sconfitta ai rigori col Cagliari, a fare i complimenti alla squadra, ma a sottolineare allo stesso tempo quanto l’assenza di Coronado abbia penalizzato fortemente il Palermo. Senza l’ex Trapani il Palermo ha saputo costruire bene fino ai venti metri dalla porta del Cagliari, poi spesso sono mancati il cambio di passo o quell’imbucata che Coronado ha fatto vedere, ad esempio, contro la Virtus Francavilla. IN CAMPIONATO Ci sono 11 giorni da qui all’esordio in campionato con lo Spezia e il Palermo conta di recuperare al cento per cento il trequartista, le cui condizioni saranno valutate già domani alla ripresa degli allenamenti. In mancanza di impegni ufficiali nel fine settimana, invece, questa domenica sarà organizzata un’amichevole con un avversario ancora da stabilire. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

TUTTENOTIZIE SICILIA & CALABRIA

1La squadra rossoblù ha superato il turno

di Coppa Italia, ma il tecnico sa che non tutto funziona ancora: potrebbero arrivare rinforzi

SERIE A

CATANZARO

Emergenza difesa Crotone Quanti dubbi per Nicola 1Allarme a pochi

giorni dal Milan Difficile sostituire Ferrari. Giovedì test a Roccella Luigi Saporito CROTONE

È

s.o.s. difesa Crotone. Nicola lancia l’allarme a beneficio di tutti. Dei suoi ragazzi, che col Piacen­ za hanno spesso perso i rife­ rimenti permettendo agli avversari di entrare in area e creare scompiglio. E poi an­ che alla società che sa per­ fettamente dove mettere mano e forse dovrebbe farlo con un pizzico di velocità.

FALCONE A UN PASSO MA SI ASPETTA LETIZIA (a.c.m.) Falcone (Reggiana) è un obiettivo più semplice di Letizia (Foggia). Il Catanzaro ha un’intesa di massima col primo, ma per affondare aspetta di capire cosa vuole fare il secondo, indeciso. Capitolo Icardi: la mezzala non vuole prolungare il contratto perché preferisce cambiare aria (Pro Vercelli), la società non ha fretta di cederlo. La squadra oggi riposa, domani seduta doppia. Sempre domani udienza dell’ex presidente Cosentino davanti ai procuratori federali per la presunta tentata combine di Catanzaro-Avellino (2013).

Perché il campionato è alle por­ te e le parole di Nicola nell’im­ mediatezza della gara vinta (senza sorrisi), fanno riflettere. PREOCCUPAZIONI «Col Milan ne prenderemo 8 se giochere­ mo così in difesa» ha detto più o meno il tecnico rossoblù dopo aver visto alcuni errori della li­ nea arretrata che non avrebbe voluto vedere. Il pacchetto di­ fensivo ha sofferto e parecchio, specie dopo il riposo. Una per­ dita di concentrazione che il tecnico non ha gradito e che lo catapultano di colpo all’inizio dello scorso anno quando il Crotone, neopromosso in A, metteva in mostra tutti i suoi li­ miti. Dopo un anno però l’alle­ natore sperava che certi proble­ mi fossero risolti e invece riec­ coli apparire come fantasmi. Sostituire Gianmarco Ferrari (al Sassuolo e nel giro della Na­ zionale) non sarà facile. Cec­

REGGINA

Davide Nicola, 44 anni, preoccupato per la retroguardia LAPRESSE

cherini assieme a lui aveva tro­ vato l’affiatamento ideale spe­ cie nella seconda parte della stagione. Partito Ferrari, il Cro­ tone non ha trovato un centrale italiano capace di sostituirlo ma conta su tre stranieri: Ajeti (albanese ma con da due anni in Italia), Dussenne (belga, alla seconda stagione in A ma con tanta panchina) e Cabrera (uruguaiano all’esordio assolu­ to in Italia). A sinistra Ursino cerca il doppione di Martella e anche in quel ruolo non c’è molto assortimento in giro.

L’AMICHEVOLE La squadra, do­ po due giorni di riposo, oggi torna a lavorare in vista del campionato. Nicola proverà il modulo anti­Milan giovedì in amichevole a Roccella Ionica, contro la locale formazione fre­ sca di ripescaggio in D e allena­ ta dall’ex rossoblù Giampà. Un’amichevole legata un po’ al­ la scaramanzia: sarà la terza volta che i rossoblù si esibiran­ no a Roccella. La prima, con Ju­ ric, arrivò la promozione e lo scorso anno la salvezza. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SERIE C

Il Catania cambia passo con Curiale Giovanni Finocchiaro CATANIA

S

peedy Curiale resta protagonista del­ l’estate rossazzurra. Nei test, in ritiro a Torre del Grifo, l’attaccante ha segna­ to spesso non appena ha messo piede in campo. Che fosse titolare o in panchina ha inciso poco. Lo stesso ha fatto in Coppa Italia contro la Sicula Leonzio. MARCIA IN PIÙ Il suo in­ gresso, sul 2­0 per i lentine­ si, ha permesso al Catania di cambiare marcia. Pochi mi­ nuti dopo il suo ingresso, ec­ colo segnare – assist di Rus­ sotto – il gol del 2­1. Poi le

marcature di Pozzebon e dello stesso Russotto. «Credo sia sta­ to un esordio positivo per tutti. Siamo stati bravi a non mollare e a credere nella rimonta – dice Curiale – Abbiamo grandi indi­ vidualità e possiamo anche mettere in atto ribaltoni come quello di domenica». Il Catania dovrà correggere qualcosa te­ nendo conto della prima ora di gioco: «Siamo partiti un po’ contratti, va limato qualcosa,

RL’attaccante

«Davanti mi adatto con chiunque. Pozzebon? Vuole restare...»

c’è qualche altro giorno. Era la prima ufficiale: siamo soddi­ sfatti, ma non appagati». ACQUISTO DI QUALITÀ Curiale è considerato, non a torto, uno degli acquisti più importanti: «Felice per questa nuova espe­ rienza, ho subito legato con compagni e società, con tutto l’ambiente. I tifosi sono molti caldi, cercherò di ripagarli». Sulla scelta del compagno, in attacco, Curiale non ha espres­ so preferenze: «Mi adatto con chiunque. Pozzebon? Anche con lui sto bene, Demiro vor­ rebbe restare per dimostrare tutta la sua voglia di vincere». Il Catania giocherà il 29 e non più il 23 contro l’Akragas la se­ conda partita di Coppa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

47 5

Davis Curiale, 29 anni, è arrivato dal Trapani LAPRESSE

CONTRO IL CATANZARO FORSE DI POMERIGGIO (f.p.) L’attività preparatoria degli amaranto è stata limitata ad una sola seduta in mattinata, poi i giocatori resteranno a riposo fino a domani, quando si ritroveranno al Sant’Agata per cominciare a preparare il derby di coppa. Contro il Catanzaro, non è da escludere che si debba ricorrere all’anticipo pomeridiano, in uno stadio Granillo sempre più fatiscente e che, al momento, non sembrerebbe offrire le garanzie per la disputa di una notturna.

SICULA LEONZIO RIGOLI RIPARTE DAGLI OTTO MINUTI FATALI IN COPPA (f.g.) «Contento per la prestazione, si dovrà però lavorare sugli otto minuti che sono stati fatali per noi». Il tecnico Rigoli si ritiene comunque soddisfatto della prima ufficiale anche se il risultato alla

fine ha fatto sorridere il Catania che in pochi minuti ha effettuato il sorpasso chiudendo sul 3-2. I presupposti che i bianconeri possano fare un buon campionato di serie C ci sono. «Rammarico solo per il finale – ha spiegato il d.s. Mignemi - la squadra è apparsa comunque gagliarda”.

SIRACUSA INFERMERIA AFFOLLATA MAZZOCCHI IN EVIDENZA (f.g.) Infermeria piena in casa Siracusa, che riprende domani pomeriggio per prepararsi alla prima di campionato, sabato 26 a Trapani. Il reparto difensivo è quello più penalizzato con Mucciante e Magnani che stanno saltando buona parte della preparazione. Bianco sta provando nuove soluzioni in attesa di un loro recupero. Notizie positive arrivano dall’attacco con l’under Mazzocchi in evidenza contro il Palazzolo nel triangolare.

MESSINA SUBITO A PORTICI POI LA NOCERINA (p.r.) Esordio in esterna, a Portici (Napoli). Poi subito la Nocerina in casa, domenica 10 settembre: un big match che arriva già alla seconda giornata per il Messina, che spulcia il calendario del girone I di Serie D consapevole di dovere ancora innestare almeno 4 o 5 tasselli di spessore per poter aspirare a un torneo di vertice. La squadra domani è attesa dalla seconda parte di ritiro precampionato, che il gruppo guidato da Antonio Venuto svolgerà a Villaggio Palumbo, in Sila, fino al 26 agosto. In settimana sono attesi il lancio della campagna abbonamenti e la definizione dell’organigramma societario.

IL MERCATO

Trapani, in vista uno scambio Citro a Vercelli, Comi granata ● TRAPANI Giocatori in vacanza, staff tecnico quasi. Il trio Salvatori-Polenta-Calori, pur essendo in questi giorni il mercato praticamente fermo, sta cercano di verificare le varie opzioni possibili per completare un organico che si vuole competitivo. Uno degli obiettivi dichiarati dalla società è quello di ingaggiare un centravanti di ruolo al fine di non gravare eccessivamente il compito di Murano che, fra l’altro, ha quasi sempre giocato da seconda punta. Ieri si era sparsa la voce di una trattativa in corso fra il Trapani e la Pro Vercelli che vedrebbe l’arrivo in maglia granata di Gianmarco Comi

(’92) mentre alla Pro Vercelli andrebbe Nicola Citro (’89). Andrea Cattoli, l’agente di Comi, ha dichiarato di non essere a conoscenza di contatti in essere tra le due società che, per adesso, preferiscono smentire ogni cosa. Oltre per l’attaccante il Trapani sta sondando il mercato per ingaggiare un centrocampista che irrobustisca ulteriormente il reparto centrale e in grado di ricoprire più ruoli. Non è da escludere, comunque, che in questi giorni venga vagliata la possibilità di ingaggiare anche un difensore. Il 7-1 subito a Torino in Tim Cup suona come un campanello d’allarme. Franco Cammarasana © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

tuttoPuglia

45 3

Bari

Bariilgolvienefacile

RICCARDO IMPROTA ● ESTERNO: 6 GOL Contro Pinè (3), Fiorentina, V. Verona e Trento GETTY IMAGES

CRISTIAN GALANO ● ATTACCANTE: 5 GOL Contro Pinè, V. Verona, Trento e Parma (2) ARCIERI

NENE’ ● ATTACCANTE: 3 GOL In rete contro Pinè (doppietta) e Cremonese ARCIERI

Improtasorpresa,Galanoshow ConGrossomentalitàoffensiva

1Ibiancorossihannosempresegnatonelleseipartitedisputatefinora

InvetrinaNenè,siattendonoleinvenzionidiBrienzaeilrecuperodiFloroFlores Franco Cirici BARI

I

l tempo degli sbadigli è finito. Gli ultimi due desolanti mesi della gestione Colantuono (appena 4 gol all’attivo) sono uno sbiadito ricordo. Il Bari di Fabio Grosso è ancora in fase di costruzione, ma ha già imparato a produrre una buona qualità di gioco e a finalizzare. Il calcio d’agosto sarà pure menzognero, però è inimmaginabile che si riveli una miniera di bluff. C’è che, fra amichevoli e Tim Cup, i biancorossi sono sempre andati a segno. Venti gol realizzati complessivamente: 16 in Trentino e 4 al San Nicola, nelle prime due gare ufficiali. Il bottino

è reso consistente dalle 10 reti rifilate ai dilettanti di Pinè nel primo test, ma è altresì vero che nelle altre 5 partite Galano e soci hanno trovato la via del gol con puntualità confortante, sia davanti ad avversari di prim’ordine (Fiorentina) che contro rivali di pari categoria (Parma e Cremonese). UOMINI GOL E’ ancor più rilevante che al festival del gol abbiano partecipato tutti gli attaccanti in organico (fatta eccezione per Floro Flores, fermo ai box). A cominciare dalla sorpresa dell’estate biancorossa, Riccardo Improta, capocannoniere del nuovo Bari con 6 reti. Seguito a ruota da Cristan Galano, a quota 5, autore della pesantissima, nonché spetta-

DUE GIORNI DI RIPOSO

Si riprenderà domani Sabato test a Gravina? ● BARI (f.c.) Dopo la qualificazione al quarto turno di Tim Cup, la società biancorossa ha ricevuto i complimenti dalla Lega B che, attraverso il suo profilo Instagram, ha elogiato le cinque cadette che proseguiranno il cammino in coppa: oltre al Bari, anche Cittadella, Pescara, Perugia e Carpi. Prossimo turno il 29 novembre: i biancorossi affronteranno il Sassuolo. Intanto, Galano e soci si stanno godendo due giorni di riposo. Gli allenamenti riprenderanno domani alle ore 18, sul campo dell’antistadio. Giovedì doppia seduta. Non è ancora ufficiale ma molto probabilmente sabato (ore 20,30) il Bari giocherà un’amichevole a Gravina di Puglia.

colare, doppietta contro il Parma. Il brasiliano Nenè ne ha fatti 3, uno in meno Montini. Completano il tabellino dei marcatori Raicevic, Brienza, Salzano e Morleo con una rete. I numeri riflettono un dato di fatto inconfutabile: Grosso può contare su svariate frecce acuminate al proprio arco. Uomini che «sentono» la porta avversaria, conoscono il mestiere del gol. Peraltro, hanno centrato il bersaglio in svariati modi. Primi frutti del mese di lavoro di Grosso e del suo staff. E’ indubbio che questo Bari occupi gli spazi in modo oculato, sfrutti le corsie esterne (lo farà anche meglio, quando Fiamozzi e D’Elia si saranno inseriti a dovere nei meccanismi tattici), e attacchi spesso con più di cin-

FRANCO BRIENZA ● ATTACCANTE: 1 GOL In rete col Pinè. Può essere valore aggiunto ARCIERI

que uomini. Ovvero, è già evidente una spiccata mentalità offensiva, con pressing alto. RIMONTE Il tempo dirà se è stato solo un caso o, piuttosto, può già ritenersi una marcata tendenza. Fatto sta che 3 volte, nelle 6 partite affrontate finora, i biancorossi sono andati sotto di un gol e puntualmente hanno saputo ribaltare il risultato. Più facile contro i dilettanti del Virtus Verona (è finita 3-1), ben più difficile contro Parma e Cremonese nei due turni casalinghi di Tim Cup (in entrambi i casi il Bari ha vinto 2-1). Premesso che in campionato la musica cambierà e i toni agonistici saranno ben più sostenuti, è già importante la caratterialità e la capacità di rientrare in partita, evidenziate dai biancorossi. Contro il Parma, oltre a tenere costantemente il pallino del gioco, la squadra ha cercato la vittoria fino in fondo (prima della rovesciata show di Galano, Improta aveva sfiorato il gol in un paio di occasioni). Contro la Cremonese ci ha pensato Nenè a sistemare la pratica.

L’allenatore del Bari Fabio Grosso, 39 anni, esordiente in B GETTY

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La storia di Ferragosto R Un tifoso speciale

«Io, finto dirigente dell’Inter, con i miei idoli» 1Mattia Verde, 26 anni, ragioniere, si è

Quando ho visto Icardi, mi sono subito avvicinato. Mi ha chiesto se ci fossimo mai visti prima, gli ho detto che probabilmente avevamo chiacchierato qualche volta alla Pinetina». Poi l’arrivo di Spalletti: «Parlava con Icardi, ho chiesto solo una foto, è molto riservato».

intrufolato nel ritiro dei nerazzurri a Lecce Giuseppe Andriani

H

a finto di essere un dirigente dell’Inter per intrufolarsi nel ritiro della squadra nerazzurra a Lecce, dove sabato sera il club di Suning ha giocato contro il Betis Siviglia. Camicia bianca, cravatta nerazzurra, acquistata comunemente sull’e-commerce della società, e pantalone scuro: Mattia Verde, 26 anni, di Francavilla Fontana (Brindisi)

è riuscito nell’impresa. Ha approfittato della confusione generale al momento dell’ingresso in hotel degli altri dirigenti dell’Inter, quelli veri, ed è rimasto in ritiro fino a quando la squadra non è andata a cena. «Non ho voluto esagerare – racconta Mattia – ma mi hanno invitato a cenare con loro». Tante foto-ricordo, scattate con i propri idoli: «Ero in hotel, solo una persona ha capito che fingevo di essere un dirigente, perché volevo conoscere la squadra.

Mattia Verde, 26 anni, e il selfie con Mauro Icardi, 24 anni

GENIALE Ma com’è arrivato Mattia Verde, ragioniere, a pensare di intrufolarsi così nel ritiro dell’Inter? «Avevo già la cravatta nerazzurra, stavo male all’idea di pensare che l’Inter era a pochi chilometri da me e non avrei nemmeno potuto scattare una foto con i miei idoli. Così, ho deciso di provarci».

Ha aspettato la squadra all’aeroporto di Brindisi, ha seguito la truppa e poi a Lecce ha provato a entrare in hotel. «Nella ressa generale, con tantissimi tifosi all’ingresso che spingevano per entrare, sono stato scortato dalla polizia, che ha pensato fossi davvero un dirigente». SOGNO «Ho realizzato un mio sogno, quello di scattare varie foto con i miei idoli». Poi una chiacchierata con Eder: «Mi ha detto che ha trovato una terra accogliente e bella, per quanto siano stati poco in Salento». Una volta ottenuti i propri trofei, tra selfie e video ricordo, è tornato a casa. «Il giorno dopo, sono stato al Via del Mare a vedere l’amichevole, ma da tifoso». È già tanto che non si sia seduto in panchina. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MARTEDÌ 15 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

TUTTENOTIZIE PUGLIA & BASILICATA LASTORIA30ANNIFA

1Nonostante il risultato negativo contro la

Sampdoria, il patron del Foggia Sannella esalta la qualità del progetto di Stroppa. E promette rinforzi

SERIE B IL PATRON

LoZaccheria sigodeva ilRealMadrid ealtrestelle

Sannella coccola la sua creatura «Grande Foggia, ci divertiremo»

Nicola Berardino

Emanuele Losapio

T

rent’anni fa il Real Madrid danzò allo Zaccheria. Ferragosto del 1987, la Coppa Durum, Pasquale e Aniello Casillo gettavano le basi di Zemanlandia con progetti ambiziosi. Il Foggia navigava in Serie C. Zeman era stato esonerato in primavera perché si era accordato col Parma ma sarebbe tornato due anni dopo. I Casillo organizzarono un quadrangolare con i rossoneri di casa, il Real Madrid, la Sampdoria e il Porto, neo campione d’Europa. A Ferragosto in coincidenza della festività della Madonna dei Sette Veli, patrona della città. Roba di lusso: un’iniziativa costata un miliardo e duecento milioni di lire. Diretta Tv sulla Rai: Bruno Pizzul in tribuna. Il 14 agosto il Foggia di Pippo Marchioro affrontò il Real di Beenhakker. I dirigenti rossoneri ci rimasero male per il forfait di Butragueno, la stella madrilena (giocò poi la finale contro la Sampdoria). Mancava pure Valdano, ma al centro dell’attacco c’era Hugo Sanchez a dare spettacolo. ROSSI RICORDA Sugli spalti in 20.000 a stropicciarsi gli occhi. A segno Santillana e Michel . Al 61’ il gol del Foggia: incornata di Silvestri su punizione di Delio Rossi. Che era il capitano rossonero ed entrò in campo col figlio Dario. «Ho ancora in salotto quella foto. Fu una grandissima emozione giocare contro il Real», ha detto il tecnico appena passato al Levski Sofia. Un’autorete di Abate fissò il 3-1 finale. «Non ce ne voglia il Real, ma il punteggio è severo», scrisse Roberto Beccantini sulla Gazzetta dello Sport. Il 16 agosto il Foggia perse (2-0)la finale col Porto per il terzo posto, mentre i Real superò solo al 90’ col gol di Sanchis la Sampdoria di Boskov, Vialli e Mancini. MENDOZA IN BARCA Con una barca da 12 metri chiamata «America» il presidente del Real, Ramon Mendoza, si godette il Gargano inserito nella sua estate tra Portofino e la Costa Azzurra. Un mese dopo, il Real era atteso in Coppa dei Campioni dal Napoli. In quei giorni Mendoza si punzecchiava a distanza con Maradona. Pasquale Casillo lo guardava ammirato, il d.s. Pavone alzava lo sguardo verso Zemanlandia. Il grande calcio nel Ferragosto di Foggia: trent’anni fa non fu solo un sogno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Qualche limite si è visto. Interverrete sul mercato? «Sicuramente, lo stiamo facendo in queste ore. Col Carpi abbiamo l’accordo per Fedele, si aggregherà al resto del gruppo alla ripresa degli allenamenti domani. Poi prenderemo anche un altro difensore centrale e un attaccante esterno».

FOGGIA

S

uggestioni e sogni. Fedele Sannella racconta le emozioni vissute sugli spalti a Marassi nella sfida di Tim Cup con la Sampdoria. Risultato a parte, è stata una serata magica per il patron del Foggia, che ora promette nuovi colpi sul mercato ed è fiducioso rispetto all’avvio del campionato. A suo modo di vedere, la squadra sta crescendo grazie al lavoro di Stroppa. Un anno dopo la rivoluzione realizzata a Ferragosto, quando decise di mandar via De Zerbi per prendere Giovannino, il proprietario del club rossonero fa il punto e attende con ansia l’avvio del campionato per riprendere a emozionarsi.

Fedele Sannella, 55 anni, dal giugno 2015 patron del Foggia CAUTILLO

A Genova c’era una bella atmosfera, Sannella, un po’ si è emozionato? «Per me è stata la realizzazione di un sogno, in uno stadio così, contro una delle formazioni più blasonate della Serie A. Certo che mi sono emozionato, quando ho visto i ragazzi entrare in campo mi è venuto un groppo alla gola. Poi mi sono divertito, davvero la squadra mi è piaciuta e sono convinto che in certi contesti può starci e farà anche una buona figura».

Risultato a parte, la prestazione del Foggia c’è stata. «Per più di un tempo ce la siamo giocata alla pari con la Sampdoria. Anzi, il nostro approccio alla partita è stato migliore. Loro hanno messo in campo maggiore esperienza e qualità, con calciatori di livello internazionale. Ma noi non siamo stati da meno; il 3-0 è un risultato bugiardo per quanto si è visto in campo. Gli angoli sono finiti 13-2 per noi, sintomo che siamo arrivati molte volte nella loro area di rigore».

Abbandonata la pista Galano? «Il Bari non vuole cederlo, noi l’abbiamo cercato ed eravamo disposti a fare un investimento sul calciatore. Ma i matrimoni si fanno in due, oggi non è sul mercato e noi ci adeguiamo».

SERIE C IL PROTAGONISTA

ARRIVERÀ FEDELE, POI MAGARI FALCO. A GENOVA COME IN UN SOGNO... FEDELE SANNELLA SUL MERCATO

Il Foggia ha chiesto Falco al Bologna? «È un calciatore che ci interessa, ci piacerebbe regalarlo a Stroppa nei prossimi giorni. Un profilo importante, che può farci fare un ulteriore salto di qualità in attacco. L’anno scorso ha giocato una grande stagione a Benevento. Dopo Ferragosto vedremo se riusciremo a prenderlo, siamo fiduciosi». Avete superato i 7.000 abbonati: siete soddisfatti? «Certo, probabilmente chiuderemo a quota 8.000. Siamo convinti che chi non si è abbonato sarà costretto a comprare il biglietto. A Foggia quest’anno ci sarà da divertirsi… Ve lo posso assicurare!». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA CONFERMA

Esterno o al centro? ÈancorailBisceglie Il gol è già... Di Piazza disuperPartipilo E il Lecce sa esaltarlo «Oramiglioriamo» Marco Errico LECCE

U

n gol ogni 47 minuti. E’ la straordinaria media realizzativa di Matteo Di Piazza, nelle tre partite giocate con il Lecce in Coppa Italia. Dopo la doppietta di due settimane fa a Vercelli (era rimasto a secco nel debutto col Ciliverghe), l’attaccante arrivato dal Foggia si è ripetuto sabato a Pordenone. Questa volta non è bastato per ottenere la qualificazione. Ma in prospettiva campionato l’exploit del ragazzo di Partinico fa sognare ad occhi aperti i tifosi giallorossi ESTERNO I due gol firmati al «Bottecchia» (praticamente in fotocopia, su passaggi filtranti di Arrigoni) sono molto significativi anche per un altro motivo. A Vercelli Di Piazza si era esaltato giocando da centravanti. Sabato scorso, invece, ha colpito partendo dal lato destro di un tridente che comprendeva anche Caturano e Torromino. Spazzati sul nascere, dunque, i dubbi affiorati dopo il debutto casalingo con il Ciliverghe, quando non aveva convinto agendo da attaccante di sinistra: Di Piazza può essere letale anche giocando da esterno. Un aspetto fondamentale, perché la sua duttilità consente

a Rizzo di poterlo schierare insieme a Caturano nel 4-3-3, con Torromino (o Pacilli, assente per infortunio a Pordenone) a completare la linea offensiva. PROVE L’intesa tra i tre attaccanti va ancora perfezionata. Rizzo avrà, comunque, dieci giorni di tempo per lavorare sui movimenti offensivi, prima del debutto in campionato con il Francavilla. La squadra tornerà al lavoro domani pomeriggio, con un allenamento fissato per le ore 17,30 al «Via del Mare». Dovrebbe riprendere regolarmente Costa Ferreira, che aveva saltato la trasferta di Pordenone per un affaticamento muscolare. Ancora qualche giorno di riposo, invece, per Pacilli, bloccato da una distorsione alla caviglia sinistra. Intanto, la campagna abbonamenti ha superato quota quattromila. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Di Piazza, 29 anni LEZZI

Pino Di Bitetto BISCEGLIE (BAT)

L

o squillante 4-1 conseguito nel derby col Monopoli, nella serata di Coppa al Degli Ulivi, inietta una massiccia dose di ottimismo in casa nerazzurra a 10 giorni dall’esordio in campionato. Oltre a restare in corsa per il passaggio del turno in Coppa Italia (decisivo il confronto di domenica tra Monopoli e Andria), la squadra di Zavettieri ha dato l’impressione di avere ampi margini di crescita. REAZIONE All’avvio sottotono, complicato dal vantaggio ospite nel primo scorcio di gara, Petta e compagni hanno reagito prendendo quota dopo il pareggio, colto grazie alla prodezza balistica di Lugo in chiusura di tempo (potente traiettoria su punizione da 25 metri). «Nel primo tempo – dice Zavettieri – siamo stati un po’ condizionati dal rigore subìto. Il pareggio ci ha dato slancio per approcciare bene la seconda frazione in cui abbiamo concretizzato le occasioni create. Non mi è piaciuto, invece, il finale. Negli ultimi 15’ ci siamo disuniti, concedendo un paio di op-

47 5

portunità agli avversari. Sotto questo profilo dobbiamo crescere in vista del campionato». CONTINUTÀ Rinnovato per sette undicesimi rispetto alla squadra che ha trionfato in D (ci sono ancora Petta, Risolo, Montinaro e Partipilo), il Bisceglie di Zavettieri (come quello iguidato da Ragno) pare non possa fare a meno di Partipilo. Utilizzato nel finale con l’Andria, è stato protagonista nella fase più brillante del match col Monopoli, deliziando il pubblico col sinistro a giro che ha fruttato il 3-1 del decisivo allungo. «Siamo una squadra che ama costruire il gioco tenendo la palla a terra – dice l’attaccante, 23 anni –. Sono contento per il gol, ma è chiaro che c’è ancora da migliorare ed evitare cali di concentrazione che in Serie C si pagano a caro prezzo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Anthony Partipilo, 22 anni

MATERA TONTI, ORMAI DEFINITO (n.v.) Sono ore decisive per l’acquisto del portiere Alessandro Tonti, ormai ad un passo dal Matera. A breve è atteso l’annuncio, anche se la Pro Piacenza si starebbe inserendo in extremis. Sul fronte arrivi, piace l’esterno dell’Andria Felipe Curcio, sempre in piedi le trattative per Bruno, De Falco e Angelo. In partenza De Rose, destinazione Casertana. Domani la ripresa degli allenamenti al «XXI Settembre».

ANDRIA CROCE VERSO IL RECUPERO (g.e.) Progressivamente Valeriano Loseto sta recuperando i giocatori che durante il ritiro hanno accusato qualche infortunio. Piccinni è apparso in buone condizioni nelle ultime amichevoli e contro il San Severo si è rivisto Curcio. Giovedì, alla ripresa degli allenamenti, dovrebbe aggregarsi al gruppo anche Croce, che sta completando il programma di recupero dopo l’intervento al menisco. Il tecnico dell’Andria spera di averli tutti al meglio per l’inizio del campionato.

MONOPOLI TANGORRA: «CHE ERRORI!» (l.s.) Ferragosto amaro in casa biancoverde per la scoppola (4-1) rimediata nell’esordio in Coppa Italia ad Andria con il Bisceglie. «Abbiamo commesso diversi errori che hanno influito sul risultato finale – dice Tangorra –. E’ mancata lucidità nel leggere i momenti salienti del match. Mercato? La società sa cosa fare».

FRANCAVILLA SICURELLA È PIÙ VICINO (g.a.) D’Agostino ha concesso 4 giorni liberi alla squadra dopo la vittoria in amichevole contro il Fasano. Sul mercato è sempre più vicino Sicurella (Foggia). In uscita Albertini: per lui sondaggi di Bisceglie e Cosenza.

SERIE D ECCO IL CALENDARIO (l.c.) Si parte il 3 settembre con un solo derby pugliese in programma: Sporting Fulgor Molfetta-Cerignola. Debutti casalinghi per Taranto e Nardò contro Aversa e Sarnese. La neopromossa Altamura parte da Gragnano. Cavese-Potenza è sfida dal sapore di Serie C. Il 24 settembre, quarta giornata, arriva subito il match clou Cerignola-Taranto. Unico turno infrasettimanale il 1 novembre. Tre le soste previste.

TARANTO DOMENICA A NARDÒ (l.c.) Esordio il 3 settembre contro l’Aversa, allo Iacovone. Da capire con quanto pubblico sugli spalti. Restano due settimane per sottoscrivere gli abbonamenti. Domenica rossoblù a Nardò per la Coppa Italia. Serve un attaccante per completare la rosa.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.