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Al servizio della vita sana,
robusta, ardente, al servizio
“Due stelle per Melbourne,,
di un’attività più feconda nel
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proprio
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« sport »
9n u. pagina
può ° deve essere anche al
“Angelo Romani contro gli statunitensi,.
servizio di Dio. A questo fine
infatti esso inclina gli animi a dirigere le forze fisiche e
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le virtù morali, che sviluppa.
Dal discorso del Papa agli sportivi romani nella Penteco ste del 1945.
Direzione Redazione Amministrazione - Roma Via della Conciliazione, 1, t. 555561-550113
IL GRANDE CUORE DEI VERI SPORTIVI
LUI CI VUOLE
Il tecnico doo è una macchina
tutti vincitori «Mentre ai cimenti sportivi ■si è liberi di partecipare, neìLagone spirituale è necessario Irhe tutti entrino e perseveri■no: mentre in quelli un solo ■ira molti ottiene la palma, in iquesto la vittoria è disposta ■ad incoronare tutti e ciascuIjio: ma, soprattutto, mentre in ■ quelli. ove manchino le energic. altro non resta che ritì■rarsi e dichiararsi vinti, in Iquesto è sempre pronta a sol levare e rinvigorire le decìiInanti forze la forza stessa di ■Dio, che vuole tutti gli uomiI ni salvi c vincitori >. | Lui, Iddio, ci vuole tutti ■rincitori: anche me e te, che [possiamo nello sport essere Knozzarelle e che teniamo con [cura l'unica medaglia vinta [‘nella nostra modesta carriera ■sportiva. Avrai saputo che Fornara. ■Moser, Manie, Afaggini ed al| tri campioni del ciclismo hanf no fatto quest’inverno gli ■esercizi spirituali. To so di più: so che hanno commosso Iil nostro Assistente di Vicen* |.za nel vederli pregare e pen? sa re. Fa sempre piacere vedere -degli uomini pregare, specie ■gè sono uomini dai nomi I grandi. | Quando ero ragazzo mi pia|ceva sapere che Bartali era un iscritto di Azione Cattoli ■ca e che i mazzi di rose che fcli offrivano (aH’arrivo li porAtir« alla Madonna. ■ Ora che non sono più ra gazzo ini fa ancora piacere sentire che Romani dopo ogni record che stabilisce va in Chiesa a ringraziare il Signore oppure Virgili e Montuori r che vanno sottobraccetto a I Messa per pregare. I Fornara, Romani. Virgili, Montuori e tanti altri campioP ni sono grandi quando entuI siasmano le folle con le loro (gesta ma sono grandissimi quando fanno silenzio nella I loro anima e senza nessuno ■che applauda si inginocchiano | e pregano. L'uomo è grande quando prega perché specialmente al lora è figlio di Dio. *
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Ho incontrato Duilio Loi a lodi in una serata organiz zata dal Centro Sportivo Ita liano. Era reduce da quel me morabilc incontro con Ferrei ed aveva trascinato allenti! siasmo milioni di tifosi: gli hanno chiesto come mai pri ma del combattimento si era fatto il segno della croce. Per scaramanzia forse? — No — ha risposto Loi decisamente -
per un atto di fede perche io sono cattolico e ci credo.
Aprite le finestre al nuovo sole ! Apri anche tu la finestra della tua anima al vero soie, a Dio. La Pasqua cade in prima vera quando la vita naturale si libera dal morso dell’inverno e risorge. Pasqua è liberazione e re surrezione. Vuol dire c passaggio » dal la schiavitù alla libertà. Ge sù è il Grande Vincitore: ha vinto la morte e ti invita a seguirLo. Forse nella tua anima c’< aria vecchia, nauseante, ac cogli l’invito della primavera, apri la finestra perché entri Lui che fi vuole vincitore. ALDO NOTARIO
Il "vecchio,, Ferdy Kubier vuol vincere anche la "Sanremo., Ed eccoci alla Sanremo, ancora con la neve aita alla porta ed il ghiaccio nelle strade, i ruzzoloni e qualco sa di peggio, come è accaduto al Velodromo torinese, dove accade sempre qualcosa a Lut ti gli arrivi su pista. Kubler ha vinto con una bella volata, dopo una bella corsa, la prima gara della stagione in... continente, come dicono i sardi i quali sono ge losi non soltanto della loro isola ma anche della Sassari-Cagliari che ha effettiva mente aperta la stagione in ternazionale una ventina di giorni addietro. Vinse, come è facile ricordare, Nello Fab bri, su Pintarelii, suo com pagno di .una lunghissima fu ga alla quale presero parte anche Grosso e Bahamontes. Fabbri non ha vinto a To rino ma è andato assai vici no ancora una volta al suc cesso che sarebbe toccato pa re a Alessandro Fantini. Il ruzzolone è costato infatti al ragazzo di Fossacesia, per lo scoppio di un tubolare, oltre alla vittoria anche una non Lieve ammaccatura La Milano-Torino avrebbe dovuto dire molte cose nei confronti della « classicissi ma » ed invece non solo ha visto falsato l’ordine di ar rivo, ma ci consiglia ad an dar cauti con le previsioni. Di una cosa si può essere si curi. mentre sta per Darti re la « corsa al sole ». da Pa rigi a Nizza: che gli stranie ri intendono recitare un ruo lo di primissimo piano non
soltanto nelle gare dei loro Paesi, ma anche in quelle italiane. Domenica, tanto per cominciare, hanno conquista to, fortuna e non fortuna, il primo ed il secondo posto nel la Milano-Torino. E non si tratta di corridori da quattro soldi, di gente che vince una volta tanto ma.che dispone di un « «palmares » da fare in vidia ai più grandi campioni della storta. Ferdi Kubler è stato campione del mondo ed ha vinto tante di quelle ga re che la metà basterebbero
ger fare di lui un eroe na zionale. Come è del resto con siderato in Svizzera, domi natore assoluto prima del l’avvento di Hugo Koblet. Co sì il mio amico Germain Derijcke, tenace e duro corrido re fiammingo, vincitore del l’ultima Milano-Sanremo. Che l’ordine di arrivo del la gara di domenica, a con clusione semi-drammatica, sia il segnale d'allarme per i no stri, è facilmente intuibile. I grandi « capitani » sono avvertiti. La Milano-Torino
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Inoltre c'è pure il tecnico aristocratico. Quello ben vestito che porta sempre la cravatta pu lita. Sostanzialmente è come il primo; ha solo una crosta più delicata e conosce un pizzico di medicina e di fisica sportiva. La sua figura è nata nel C.S.I. per necessità storica. Questi pri mi dieci anni della nostra vila sono stati tessuti dalle mani callose ma diligenti di questo povero diavolo dal « cuore ingrossato " come q nello dei suoi atleti. Quando il Prete ha voluto
Rigogliosa primavera del CSI Le tempeste atmosferiche con la loro rigidità, con le loro tormente . nevose, non possono fermare il... calenda rio. La legge del tempo per corre il suo cammino anche se le temperature si presen tano con il manto dell'incongruenza. Le date ci dicono che do vremmo avere il contorto di un sole luminoso, che la na tura dovrebbe vestirsi di ver de e con abiti fioriti. Vice versa i nostri' scialli di lana ci chiudono la bocca e anco ra camminiamo sulla neve, mentre la gelida ed aspra
tramontana ci ammonisce che la maestà dell'inverno ha an cora diritto di regnare. Di fronte a tante eccezio nali avversità lo sport non poteva chinare supinamente il capo e lasciare vicino ai termosifoni i suoi atleti. Lo sport è sinonimo di audacia e di coraggio e non può pre tendere le soffici poltrone del la comodità e della mollezza. Abbiamo a lungo parlato dei nostri campionati di Sci svoltisi ad Asiago con tem peratura da Polo Nord con accompagnamento di tormen ta, e come i ragazzi dei « Cam-
Prospettive per II congresso Nazionale zione o meno di una rela zione fatta di dati, ma deve sentire la necessità di un profondo studio di quelli che sono i problemi basilari e informatori di una attività sportiva veramente cristiana ed educativa. Questi concet ti sono sempre più validi e pertanto non ci sembra fuo ri luogo ribadirli specialmente per coloro che avranno l’ono re e l’onere di rappresentare i comitati al Congresso Na zionale. Il Centro Sportivo Italiano, dopo dieci anni di attività, non può e non deve assolutamente accontentarsi di conti nuare su una strada che ve de impegnate esclusivamente o quasi tutte le proprie forze nel campo agonistico. Con ciò non vogliamo assolutamente dire che questo particolare settore debba essere sottova lutato, anzi diciamo subito che anche in questo settore il CSI deve essere, possibil mente, un modello perché è proprio dalla regolarità e dal la precisione che una organiz zazione viene valutata. Ogg i giovani vogliono che 1° loro cose non siano più trat tate empiristicamente ma dr tecnici specializzati in mate ria. E ciò è più che giusto. Tutta la nostra organizza zione, dalle Unioni Sportivi alla Presidenza, deve però sentire che quanto è state fatto non è più sufficiente per l’avvenire, che bisogna ampliare la strada battuta pei dieci anni, affinché i nostri
ttavia lo staha confermato to di grazia di più di un ele mento. Anzitutto Monti, Fan tini e Fabbri, tre ragazzi cen tro-meridionali fioriti dal vi vaio fertilizzato dal C.S.I., tanto è vero che hanno par tecipato allultimo Criterium Giovanile ciclomotoristico del le Nazioni in occasione del la celebrazione del primo De cennio della grande Organiz zazione polisportiva italiana. La gara ha avuto uno svol
Ho conosciuto il tecnico. Que sto povero diavolo che ha il torto di possedere un « cuore ingrossato », proprio come quello dei suoi migliori atleli. E' venuto nelle nostre file per fame di sport. La sua fame è però sana. Il suo stomaco non riusciva a digerire uno sport da salotto. E’ venuto con noi perche: voi fate le cose sul serio! ». E’ impastato di tecnica e ti misura l'atleta con il fiuto di un levriero. Cammina d'istinto nella sua attività e il suo en tusiasmo „ ti lascia perplesso e commosso. E' un padre di famiglia e vuol bene alla sua casa ma con la stessa passione è capace di ammuffire in palestra. Era un atleta una volta. Intendiamoci, non era un fuori classe ma ha saputo immagazzinare un baga glio tecnico considerevole, considerevole. E semplice come un bambino.
MIGLIAIA DI ATLETI IMPEGNATI IN OGNI SETTORE
A ROMA DAL 29 APRILE AL Io MAGGIO ALLA “DOMUS MARIAE,,
Come il grande Convegno d’ottobre ha attirato sul CSI l’attenzione di tutto il mon do cattolico e non cattolico, cosi il Congresso Nazionale che segna la prima tappa del secondo decennio dovrà la sciare una impronta tutta particolare non solo nel no stro mondo sportivo ma in tutti coloro che allo sport dedicano, con entusiasmo e passione, tutto il tempo libe ro dagli impegni soci-ali e fa migliar!. E perché questo pos sa attuarsi, la Presidenza Centrale sta alacremente la vorando per la parte esterio re, ma soprattutto per la par te d'impostazione del Con gresso stesso. Per la prima parte si sta studiando un piano di mani festazioni che dovranno es sere degna corona ai lavori veri e propri della grande assiste romana; per la secon da è allo studio dei dirigenti centrali il programma d’im postazione dei lavori che do po l’approvazione del Consi glio Direttivo verrà reso noto a tutti i Comitati e Dirigenti periferici. A tale scopo è sta to convocato a Roma, per il 24 corrente il Consiglio Di rettivo. il quale oltre a quan to sopra, dovrà fare il punto sul lavoro svolto in questo ultimo biennio ed approvare la relazione congressuale. Qualche tempo fa, proprio su queste pagine, venne chia ramente detto come il nostro Congresso non deve assolutamente limitarsi all’approva
Anno XI - N. IÖ • Roma 15 mano 1956
SETTIMANALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA
giovani trovino, nell'attività sportiva, una palestra di for mazione oltre che fisica, mo rale e cristiana. La nostra attività, quind dovrà raggiungere altri cèn tri di interesse attraverso una particolare osservazione ed un dettagliato studio dei giovan stessi nei campi extrasportiv di attività. Le nostre Unioni e Gruppi Sportivi non devó.v limitarsi ad essere delle squa dre più o meno brave in una determinata disciplina agoni stica, ma devono diventare dei veri e propri cenacoli delle associazioni che attra verso l'attività sportiva sen tono. vivono e cercano in tut ti i modi di risolvere i pro blemi dei giovani attraversr tutte quelle forme di attività sociali, culturali/ educative i spirituali di cui il giovane stesso sente necessità. Di questo particolare pro blema se ne sono giustamen te occupati in questi giorni Rev.mi Assistenti della Con sulta Nazionale, ma oltre ag’ Assistenti dovranno essere i Dirigenti a sentirsi int-oegnatalla risoluzione del problema stesso. Perché ciò possa av verarsi abbiamo bisogno d Dirigenti educatori. E quale miglior fonte da cui attin gere questi Dirigenti se nar : Seniores della GIAC? Al l’annuncio. dato dalla Presi denza Centrale GIAC 'di po tenziare questo movimento noi abbiamo esultato perché sono proprio questi i Giova
ni educatori' che dovrebbero Inseririsi in questo vasto campo apostolico. Come si vede molti sono i problemi che dovranno essere affrontati in questo Congres so Nazionale. Vogliamo spe rare che i partecipanti sa pranno portare il loro contri buto di esperienze peixihè il CSI diventi un’opera sempre più educativa e formativa. LORENZO BORGHI
Fra breve entreranno in funzione anche ¡ Centri di addestramento giovanili per il calcio. L'idea è ottima e speriamo che altrettanto ot tima sia la realizzazione della iniziativa che. presa dalla Federazione assume una importanza particolare. Il reclutamento e la cura dei giovani non sono una novità; molte società italia ne hanno dedicato e dedica no tempo e denaro nella ri cerca di' ragazzi che abbiano qualità e spiccate attitudini per ben riuscire. La creazione di queste scuo le pone fine alla fase empi rica per iniziare, sotto buoni auspici, il periodo di una pre parazione metodied e scienti fica: si passa così da tenta tivi locali e alla buona a ten tativi di più vasto respiro a carattere nazionale. Non è stato ancora stabi lito quali saranno le norme per frequentare la scuola, i
panili Alpini » abbiano sfida te le asprezze talvolta vio lente dell’eccezionale stagione invernale. Il C.S.I. ha superate le pro ve più ardue nello svolgere l’agonismo della neve e non può non complimentarsi con gli atleti e cori i dirigenti del la periferia per avere svolto regolarmente tutte' le prove programmate onde partecipa re ai campionati nazionali. I Campionati di calcio si sono presentati non con il verde scenario dei suoi cam pi ma con tappeti di ghiaccio che hanno messo — ed in ta lune località ancora mettono — a dura prova la resistenza dei nostri calciatori. Quando si pensa che le no stre attrezzature non hanno il conforto di cure del resto quanto mai costose, e che spesso gli spogliatoi sono ca ri parenti dei... frigoriferi e che la neve ha sostituito l’ne qua divenuta ghiaccio, pei togliere il fango sui muscoli e sul viso dei giocatori, bi sogna ammettere che l’amore per lo sport non ha prezzo. Anche la Pallacanestro ha svolto, e sta svolgendo, i suoi campionati e sono ben poche quelle Unioni Sportive che possono fruire di palestre. Anche nel settore cestistico le prove si sono svolte con molte difficoltà che comun que sono state superate con la consueta tenacia.
..JPERÓ/ requisiti degli aspiranti, la durata e le' modalità del cor so; riteniamo che in man canza di un modello nostro che potremo plasmare col tempo, potremmo ispirarci come base di partenza, al modello svedese. In Svezia infatti esistono scuole del ge nere e gli insegnamenti teo rici e tecnici che vi si im partiscono hanno dato ottimi frutti. IVon si tratta di co piare ciò che fanno gli altri, jna di tener conto della espe rienza altrui. Anche in In ghilterra un tecnico di chia ra fama come Willy Meisl (ni pote del grande Ugo. il fa moso ideatore del Wunder te am) ha consigliato i diri-
Nella Pallavolo si sono svolti numerosi Tornei ed hanno ora avuto inizio i Cam pionati provinciali. Il Tennis da Tavolo si av via alla felice conclusione che si celebrerà in Roma il 25 marzo con le finali nazionali. I Campionati provinciali di corsa campestre sono quelli che hanno richiesto accurate organizzazioni. Pensate che la maggior parte dei Comitati hanno disputato cinque prove. Il tempo avverso ha richieGENEROSO DATTILO (Continua in 5. pagina)
raccogliere quelle quattro cana glie per disintossicarle dalle tos sine dei quartieri sporchi si è messo a scovare quel vecchio ti foso che camminava ancona con il petto avanti chiuso in un maglione consunto tipo sport 1921. E quello è venuto con gli occhi che puzzavano di lacrime lontano un miglio. Si sen tiva felice come l’autista che ri trova le vecchia strada nel gro viglio anonimo e nebbioso di una grande città. Ci sono là dentro le coppe chiuse in un armadio senza stile ma le coppe sono troppo fredde e troppo uguali per scrivere la storia appassionata del di rettore tecnico. Nelle coppe ormai mezzo arrugginite sono nascoste le sue pene e le sue gioie. Adesso parlano male di te vecchio fanatico dello sport. Di cono che non hai capito lo spi rito del C.S.I.; dicono che ti sei esaurito nel puro tecnici smo, che non riesci a capire profondamente il linguaggio pe dagogico dello sport, La tua tecnica deve essere soggetta al lo spirito se ai vuole che renda. se no è un « vano agitarsi di membra ». E tu ti scocci perchè in fon do sai che anche senza studi e meditazioni profonde quel poco spirito l'hai messo nella tua attività. Per te lo spirito è la passionacela, è tutto quanto nello sport vive e tende verso l'ideale. Non sai descriverlo scientificamente ma senza avvedertene senti nello sport qualche cosa di più che un vano agitarsi di membra. E’ poco, dicono, e la tua « passionacela • sa di umano, di quotidiano, di sudore, di stan chezza. Vogliono un di più che sia più « simbolo » che sia più stratosferico, che non sappia di panni sporchi. Non si acconten tano dei tuoi sermoncini ante gara: sono fasulli perchè fatti in serie. Però non riescono a vedere quello che avviene nei tuoi occhi quando la tua voce rauca brontola il sermoncino. Tu sai poco dire e quando ti sfor zi di aprire la bocca e di sfog giare una bella frase balbetti come un cretino. Però loro non hanno visto il nodo alla gola. « La tua passionacela » non ba-
sta per i palati riaffinati e al io ti ringrazio. Quei giovani ro lora ti chiedono quello che tu busti ed armonici come le co non hai, quello che non ti han lonne del porticato di Bernini no mai dato. Desiderano da te erano un pochino anche tuoi. un linguaggio spirituale, una vi Mentre sfilavano per le vie di ta profondamente cristiana, una Roma sotto il sole colorato di visione soprannaturale e apo ottobre sentivo che c'eri pure stolica della vita. Tu sei un tu nell'anima e nel corpo deuomo poco complicato però, ti ?li 80.000. commuovi quando senti parlare E quando la bianca figura del il tuo assistente. Magari non Padre degli sportivi benediceva afferri quelle idee in tutta la ho visto la tua mano callosa al loro completezza ma senti che zarsi tremando per segnare la sono belle, che sono vere, che fronte pallida. Eri chiuso nella se tu sapessi parlare e se avessi vecchia sede. Eri rimasto solo studiato diresti le stesse cose. con le pareti, le coppe sbiadite Caro vecchio tifoso dal ma ed una vecchia radio regalata glione consunto, a nome de] dal Parroco. E i tuoi occhi puz C.S.I. e di quanti hanno sen zavano di lacrime lontano un tito il bene della tua assisten miglio. za in questi difficili dieci anni. NICOLA PAVONI
L VIGl CONTI punta a Melbourne
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r; La vittoria meritatamente ottenuta da Luigi Conti della U.S. Pro-Victoria di Calolziocorte costituisce, oltre ad una conferma delle grandi possi bilità dell’atleta, un’altra vali da dimostrazione della note vole utilità del lavoro propa-
LE CORSE CAMPESTRI uniche “leve,, pei* l’atletica A distanza di due sole setti mane dall’effettuazione del campionato nazionale di corsa campestre del C.S.I., Luigi Con ti, che ne aveva vinto la pre cedente edizione, si è laureato campione assoluto d’Italia del la specialità. Quanto sia signi ficativo e confortante questo fatto è fin troppo evidente. So prattutto se si tiene conto che il giovanissimo fondista di Calolziocorte venne alla ribalta appunto un anno fa in occa sione del campionato C.S.I., mai
genti della Federazione a ri costruire il calcio nlbionico dalle fondamenta iniziando quindi dai giovanissimi; e a questo proposito ha illustrato nella rivista che lo annovera fra i principali collaboratori gli insegnamenti che nella Svezia sono impartiti ai gio vani che si avviano allo sport calcistico. Se faremo le cose con se rietà le scuole potrebbero fornire gli elementi idonei per la nazionale dilettantisti ca che dovrà partecipare alle Olimpiadi di Roma del I960 A noi sembra che questa stra da sia migliore e più bella anche di quella di Barassi il quale per le Olimpiadi vor rebbe riqualificare dilettanti temporaneamente un certo numero di calciatori profes sionisti. Le riqualificazioni non sono simpdtiche: sono antisportive e creano diffidenza e sospetti più che giustificati. ♦ ♦ ♦
prima d’allora avendo figurato in classifiche federali. Luigi Conti se rivelato la prima volta in una corsa cam pestre e s’e ora definitivamente affermato campione dalle note voli possibilità,, ancora in una campestre. Questo non signifi ca che il caracollante diciot tenne della Pro Victoria è uno specialista di queste gare, per ché egli ha dato più d’una pro va, durante la scorsa stagione su pista, di essere « qualcuno» anche quando corre in uno sta dio. E anzi, domenica scorsa, battendo alquanto nettamente alcuni dei più celebrati cam pioni di corsa su strada, ha confermato quanto questi ulti mi specialisti debbano essere considerati inferiori rispetto ai « pistaioli », che traggono dalla lunga e certosina preparazione alle prove contro il cronometro l’energia e il < carattere » per farsi valere in prove che spe cialmente richiedono particola ri doti di combattività, resi stenza e coraggio., Luigi Conti, dunque, non è specialista di corsa campestre ma il fatto che proprio dai successi in questo genere di ga re abbia preso l’aire verso le posizioni di preminenza in campo nazionale in quelle che sono considerate le specialità classiche dell’atletica leggera, porta a fare qualche conside razione non nuova, ma che trae stavolta lo spunto da una con creta e quasi palpabile realtà di cose e potrà quindi final mente essere presa in quel con. to che merita da chi di dovere. Non ci stancheremo mai di ripetere che la corsa campestre
è fucina di campioni. Breve o lunga che sia (meglio il secon do caso, tuttavia) essa non per de mai occasione di dare ec cezionali frutti, che qualcuno, appunto perché di mentalità un po’ arretrata, considera e definisce a volte « insospettabi li ». Il caso di Luigi Conti, in dubbiamente. ha del clamoroso, ma per questo è il più eloquen te: ce ne sono ancora un’infini tà a dimostrare e confermare quanto questa teoria (?) sia ac cettabile. Si prenda la Scuola, ad esempio. L'introduzione del lo sport e in specie dell’atletica tra gli studenti ha notoriamen te dato frutti a iosa negli ultimi anni. I campionati studenteschi prendono ogni anno il loro av vio con la disputa di un gran dissimo numero di corse cam pestri, sia d’istituto che pro vinciali. Ed e appunto da que ste gare che vengono rivelati, nella generalità dei casi, que gli elementi che, nel giro di poche settimane, disputeranno i campionati studenteschi su pista. Miglior prova cWH’utilità della corsa pei campì non esiste davvero. Ma la campestre in Italia non è ufficialmente riconosciuta, se si eccettua la disputa dei due campionati (per « terza serie » e «assoluto»). Eppure non si può nemmeno più dire che non sia « sentita » dai nostri atleti, mezzofondisti e fondisti che siano. Prova ne sia il fatto che accorrono ormai tutti i migliori, nreparati o no, a disputare le rare gare d’ìmnesno che si troSERGIO GATTI (continua in 5. pagina)
gandistico del Centro Sportivo Italiano. Il nuovo campione italiano di corsa campestre della FIDAL proviene infatti dal CSI, tesserato da quando ave va diciassette anni. Luigi Con, ti è nato ITI settembre 1937 e risiede a Lecco, come risulta dalla matrice del cartellino n. 195292 dello schedario de gli atleti del CSI, firmata dal lo stesso in data 30 novem bre 1954. Oltre all’atletica leggera spe. cialità nella quale si è messo in luce fin dallo scorso anno laureandosi campione naziona le di campestre del CSI a Ro vereto, successivamente ^giu dicandosi il titolo dei 5000 ai campionati su pista del CSI disputati a Roma e quello della stessa gara al « Gran Premio delle Regioni» Luigi Conti pratica anche alpinismo e sci. Certamente le lunghe sgrop pate in montagna devono aver contribuito a fare di iuì un atleta in possesso di una gran dote di fiato che appunto rap presenta il requisito numero uno per un atleta che vuole affermarsi nella dura discipli na del fondo. Luigi Conti ha confidato, dopo la splendida affermazio ne di Roma ,che desidera far parte della rappresentativa italiana per i Giochi Olimpici di Melbourne. Certamente sul l’impegnativo percorso della gara di domenica scorsa ha spezzato qualche lancia m suo favore e non verrà certamente dimenticato dai tecnici della FIDAL al momento della com pilazione delle liste per la trasferta olimpica. L'intera famiglia del CSI at tende la realizzazione dei buo ni propositi formulati dalla nuova speranza del fondo ita liano e, augurandogli pieno successo nelle prossime com petizioni su pista nella gara dei 5.000 dove si è già rivelato nel ’55, aspetta la prima buo na occasione per consegnargli il « distintivo d’oro » riservato ai suoi « azzurri ». * * •