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La Parola m Pio mi
UN’ESPERIENZA PEBIFERICfl
Fin da ora. con lo sguardo rivol to all’avvenire, conviene che vi prefiggiate un programma di pro gresso e di estensione, in modo che il C Mitro, trascorsa la prima età, sappia affrontare con vigore di gioventù il prossimo decennio, che si presenta ricco di importan ti eventi. Spetta ai vostri dirigen ti lo stabilire • singoli punti, in conformità delle massime, che de sideriamo d’indicarvi. (Dal discorso ' del S. Padre del 9 ottobre 1955). Direzione Redazione Am®ini»trazione • Roma Via della Conciliazione. 1. •• 5S5561-S5O113
di BEPPE BURDISSO
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IL NOSTRO PUGILATO di NICOLA PAVONI
Concessiunaria esclusiva per ta pub blicità: PUBL1AC1 - Buina - Corso Vittorio Eman. u. 287 . Tei. 556.068 Costo dlnserz. L tSn a mm. col. Spedizione In abb. postale gr I Un numero L. 20
DELLO
PROBLEMI
SETTIMANALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA
Anno Xll - N. 11 - Roma 21 Marzo 1957
ELEVATA PAROLA DEL NOSTRO PRESIDENTE AL CONSIGLIO DIRETTIVO
ROMA DOVRÀ’ ESSERE DEGN di ospitare cristianamente i Giochi Il Prof. Gedda ha sottolineato l’importanza deU’AppeUo del Santo Padre perchè la Capitale non sia detur pata dal fango dell'immoralità e siano difesi i valori educativi e morali dei giovani attraverso Io sport Un’aria nuova — ha detto il Vice Presidente Notario in apertura della riunione ple naria degli Ispettori che ha preceduto di poche ore quella del Consiglio Direttivo — spi ra nei locali del CSI in via della Conciliazione. Un'aria fresca e vivace di costruzio ne di opere come deve essere del resto sempre fresca e vi va la penetrazione tra i gio vani della missione fisico educativa, impregnata di spi ritualità e di fede, riservata con grande onore alla nostra Organizzazione. Due giornate intense di stu dio, di fraterno scambio di idee, alla continua ricerca di motivi organizzativi sono sta te necessarie per esaurire il vasto ordine del giorno pre disposto dalla Presidenza Cen trale e sviluppato sabato e domenica scorsi nel salone delle adunanze della Presi denza Generale dell ACI. Due giornate sul cui significato molto ce da dire e da riflet tere, puntualizzate dalla pa rola fervida, calda e saggia del nostro Presidente Cen trale. L’amore di Luigi Gedda per questa sua creatura a cui ha dato forma e sostanza negli anni difficili _dell'immediato dopoguerra quando bruciava no ancora le macerie e la fu ria devastatrice non s’era an cora spenta, è apparso più luminoso, più sensibile che mai nella sua chiara esposi zione del sabato sera, prima di consegnare a quattro pio nieri del CSI, a quattro tena ci ed amorosi dirigenti, le me daglie d'oro di benemerenza c di riconoscenza: a Mario Bolletta, Presidente dell’Atle tica, ad Umberto Garcea, Pre sidente della Pallacanestro, a Giovanni Boano, Presidente delle Bocce ed a Gino Quat
Filiale omaggio al Papa A SUA SANTITÀ’ PIO XII CITTA’ DEL VATICANO Nome centomila atleti Centro Sportivo Italiano .Consiglio Nazionale oggi riunito innalza Santità Vo stra devoto filiale omaggio esaltando luminoso attua le insegnamento pontificio mentre onorasi esprimere fervido entusiasmo et filiale plauso per recente ne cessario discorso salvaguardia valori morali città Ro ma anche perchè destinata accogliere con aspetto de gno fortezza et costume cristiano prossima circostanza Giochi Olimpici professasi umilmente: Gedda presidente, Don Pavoni consulente, Notario Filippucci vice presidenti, Borghi se gretario generale, Fermanelli tesoriere, Dattilo direttore tecnico, Bertocco direttore stampa, Burdisso vicesegretario generale alt Consiglieri nazionali Butani Nosari Bortolozzi Grossi Lisi Cozzoli Cacciamano Carrea Pacioni Marenchi alt Ispettori regionali Sponsilli (Abruzzo ), Rettura (Calabria), Salerno (Campania), Degli Esposti (Emilia), Battista (Friuli), Natalizia (Lazio), Zurli (Liguria), Sineri (Lombardia), Desopo (Lucania), Boffoli (Puglie), Mura (Sardegna), Anzrlotti (Toscana), Ceri (Trenti no), Vispi Tei (Umbria), Snolaore (Veneto) trocchi, Presidente del Ciclismo. A Gedda è apparso giusto e logico chiamare in causa anche il CSI per la difesa della cristianità di Roma, in questo particolare momento in cui il Santo Padre ha posto l’accento su’lila necessità di arginare e bloccare la nefasta ondata di corruzione e di deturbazione dei valori spiritua li della gioventù. Il prof. Gedda ha voluto ringraziare il CSI a nome di tutti i cattolici, per quanto la nostra Organizzazione, che è la sua, ha fatto e farà in ap presso, specie in questi anni di ambientazione olimpiaca. < Quando vado in periferia mi consola di vedere come lo stadio sportivo sia il cuore della gioventù e dell’A.C. >.
Lo sport è oggi la moneta corrente per la conquista e per l'agganciamento delle masse, per portarle ad una educazione morale prima an cora che sportiva. Ci sono — ha detto il Pre sidente — delle monete più pregiate, ma io penso che quella di cui disponiamo sia oltretutto più pratica, più ac cettabile. più concreta: moneta corrente per l'appunto. Ciò premesso — sottolinea ta l’importanza e l’opera del CSI che comincia ad avere le sue schiere, le sue falangi poderose di gioventù — Ged da ha rivolto il devoto pen siero al Santo Padre per quan to ha fatto proprio in questi giorni. Roma è sacra e non deve essere deturpata dal fan go della immoralità. Se tutto
il mondo cattolico è con il Papa, in prima linea debbono sentirsi con Lui gli sportivi e specie gli sportivi cattolici. Rendiamo atto al Papa del grande amore che porta alla gioventù. A Lui giunga il devoto assenso ed il filiale ossequio della nostra grande famiglia. Roma si appresta ad un compito onerosissimo, mon di aJe: Roma deve essere de gna di ospitare cristianamente le Olimpiadi. Sento che come cristiani, oltreché sportivi ab biamo anzitutto il dovere di difendere la posizione di cat tolici che non possono assolu tamente fondersi con chi be stemmia contro la Chiesa. Il Presidente ha concluso la sua brillantissima, se pur breve, orazione tracciando la linea da seguire perchè il CSI pos sa veramente affiancare Popere organizzativa di chi è pre posto alla realizzazione dei Giochi del 1960, dando ormai per certa la creazione dello «tadio intitolato all’Augusta Persona di Pio XII; ed augu rando che il CSI ovunque sia veramente esempio di morali tà, di condotta, di risultati positivi. I presenti hanno sentita la necessità di ringraziare con un caldo affettuoso applauso il prof. Luigi Gedda per il dono di un’ora tanto gradita quanto utile e preziosa per ciascuno di essi nella ripresa del lavoro dirigenziale, dopo questa tornata nazionale. Nella sua sintetica e pure esauriente relazione Notario ha puntualizzato gli ultimi avvenimenti nazionali interni ed esterni. In particolare si è fermato sui concreti risultati raggiunti nei Congressi e nel le Assemblee nazionali delle quattro discipline che il CSI ha particolarmente curato an che in campo nazionale negli ultimi anni: atletica, nuoto, ciclismo e pallacanestro. Con gressi che hanno avvertita la presenza sostanziale ed equi libratrice della nostra Orga nizzazione. chiamando a col laborare negli organi presi denziali delle quattro specia lità, numerosi dirigenti del CSI. Basterà ricordare la no mina di Gino Quattrocchi a Vice Presidente Nazionale dell’UVL del prof. Filippucci e di Umberto Garcea a Consi glieri della Federazione Ita liana Pallacanestro, di Renato Tammaro a Consigliere della FIDAL oltre agli incarichi tecnici nazionali di Bianchi nel ciclismo e di Golci e Ta ranto nel nuoto. Il CSI ha sentito la necessità di tute-
lare con la sua presenza nei congressi e nelle assemblee an zitutto i suoi atleti, le sue so cietà. L’intensa attività fede rale che viene svolta dalla nostra periferia non ha alcun miraggio, bensì completa il quadro razionale del nostro lavoro assicurando la conti nuità di un'opera morale, sot to la stessa bandiera, ai no stri ragazzi ed ai nostri So dalizi. Le Federazioni Nazionali hanno ormai capito ampia mente che il CSI lavora senza miraggi, ad esclusivo interes se del vero sport, senza in fluenze politiche. C’è un'aria nuova anche in questo setto re — ha detto Notario — una NATALE BERTOCCO (Continua in 2. pagina)
Nel salone d’onore della Presidenza Generale dell’Azione Cattolica Italiana, S. E. Mons. Castellano, Assistente Ge nerale dell’ACL il Prof. Luigi Gedda, Presidente Generale dell’ACI e Presidente Centrale del Centro Sportivo Italiano, hanno ricevuto l’aw. Giulio Onesti Presidente del CONI. Nel corso della cordiale visita del massimo Dirigente sportivo italiano all’Azione Cattolica Italiana, alla quale sono intervenuti il dott. Enrico Vinci, Pre sidente Centrale della GIAC, Don Nicola Pavoni, Consulente Ecclesiastico del CSI ed altri qualificati esponenti delle due Organizzazioni, il Prof. Luigi Gedda, nella duplice veste di Presidente Generale dell’ACI e di Pre sidente Centrale del CSI, ha formulato all’avv. Giulio Onesti gli auguri dell’Azione Cattolica Italiana e del Centro Sportivo Italiano per l'imponente lavoro che attende il CONI per la preparazione dei Giochi Olimpici di Ro ma del 1960, come pure le fervide congratulazioni allo stesso aw. Onesti per la recente riconferma alla guida dello sport italiano. Al termine della riunione il Presidente del CONI ha ringraziato il Prof. Gedda per le espres sioni di simpatia rivoltegli ed al tempo stesso ha tenuto a sottolineare la preziosa opera che svolge il CSI per il reclutamento delle giovanissime leve nelle specialità olimpiche, particolarmente effettuato in località ed ambienti che altrimenti resterebbero tagliati fuori dai benefici della pratica sportiva e fisico-ricreativa, ma che l'organizza zione capillare del CSI raggiunge sviluppandole e potenziandone le possibilità
PURTROPPO LA CANZONE SI RIPETERÀ’ PER MOLTI MESI
Non è bastata la buona volontà ad arginare gli stranieri nella Sanremo GU ‘ abbinamenti,, che sembravano il toccasana per i nostri corridori pongono mezzi ed attenzioni delia industria italiana esclusivamente al servizio dei grandi assi d’oltr’Alpe Dunque a Sanremo un altra suonata: la terza in ordine di tempo per quanto riguarda il nostro calendario, che altri menti guardando le competi zioni all’estero di apertura di stagione ed in particolare la Parigi-Nizza a tappe, ci sareb bero tanti altri punti al pas sivo da aggiungere. Una suo nata non umiliante, ma sulla quale sarà il caso di meditare a lungo poiché davvero la graduatoria dei valori interna-, zionali di questo sport cicli stico così popolare — capace di richiamare ancora centinaia di migliaia di persone ai bor di della strada, da Milano alla Riviera dei fiori — ci vede piuttosto in basso con i nostri uomini dai quali si sperava e si continua ancora a sperare chissà cosa. Sono questi Defilippis e Messina. Albani e Fomara, Moser e Mq^de. Fab bri e Contemo, Fantini e Co letto. Minardi e Nencini. per chiudere con gli ultimi: Cariesi. Boni. Ranucci, Modena e gli ultimissimi Baldini. Bara le. Bruni, Emiliozzi. Piscaglia. Negro e qualche altro ancora che avrò occasione di ricorda re nel corso della stagione. La ragione sta forse nel par ticolare che mentre in campo italiano siamo in pieno perio do di rinnovamento o. meglio, di congiunzione tra due epo-
jhe, senza più poter sperare« tuglia dei sei di testa ad Arma logora gli atleti. La Sanremo dagli uomini di mezza età di Taggia, ad un tiro di lanciando in primissimo piano grandi cose per puntare invece) schioppo dal traguardo, non gli uomini della Parigi-Nizza tutte le previsioni ed i nostri‘ho avuto difficoltà a scrivere e delle prime prove della sta sogni sui giovanissimi che per mio conto sul taccuino lo gione ha confermato quanto hanno sulle spalle titoli mon ordine di arrivo, con sorpren sia necessario l’allenamento, diali, nazionali ed olimpici; gli dente esattezza, identico a l’abitudine alla corsa, il con stranieri: i belgi, i francesi, quello che pochi minuti dopo tatto continuo con avversari di lussemburghesi, olandesi più è stato comunicato dal Giudice grido, per prendere da essi che spagnoli e svizzeri, fermi di traguardo: il bravo Gario- l'esempio di osare oltre misu ormai ma altrettanto saldi sul ni nella doppia veste di diret ra anche a costo di non giun le loro posizioni (con Poblet, tore di corsa e di giudice di gere al traguardo con i primi. Avendo tuttavia la coscienza Koblet, Strelher, Graf) han arrivo. no la fortuna di poter dispor Si dice che il correre molto di non essersi risparmiati re di un materiale uomo ec ■ cezionale. Il ciclismo europeo ha soprat tutto nome Belgio, seguito in ordine dalla Francia, dalla Svizzera e dall'eccezione spa gnola Poblet, autentico feno meno nelle prove in linea e corridore a cui fa solo un tan tino difetto la virtù dell’arr ampie amento. Se il nostro Miguel oltre a velocista, pas sista, sei giomista fosse anche * grimpeur », davvero ci tro veremmo di fronte a qualcosa di eccezionale. La sua vittoria prepotente nella Sanremo con ferma questa mia affermazio ne. Gli ultimi chilometri della spigliata corsa di S. Giuseppe sono stati caratterizzati dalla straripante volontà del cata lano di bissare il successo del la Milano-Torino. Non datemi del presuntuoso Miguel Poblet all'arm o della 48. Milano - Sanremo se vi dico che lasciata la pat-
inutilmente, chè il risparmio non s’addice alle corse d’oggi. Per questo mi par giusto di dare ai quindici che hanno osato l'impossibile nella fuga protrattasi dalle porte di Mi lano sino ai piedi dei famosi ma ormai insignificanti dei tre ~ capi » della Via Aurelio: il Mele, il Cervo, il Berta, gli stessi meriti, lo stesso ricono scimento atletico e morale dei cinque che con l’unico super stite della fuga a lungo me traggio cui ho fatto testé cen no: il francese Nicole Barone, hanno fatto irruzione per primini sul corto rettilineo di ar rivo della stupenda città dei fiori. Barone è stato senz'altro il miglior atleta in gara, il più generoso, così come Poblet è apparso, meritato vincitore, il più scaltro. Ma Barone che ha sostituito Hassenforder al comando del la corsa verso Alassio, tenen do testa alla coalizione avver saria sino ad oltre la vetta di Capo Berta, ha avuto per compagni d'avventura per buone cinque ore e mezza di corsa altri quattordici volen terosi, Anzitutto Uassenforder, atleta bizzarro ma di altissima classe, quindi nove italiani: Uliana. Piscaglia. Fabbri. PaNaber (Continua in 3. pagina)
Lusinghiero esito del primo corso a Genova per direttori sportivi di atletica leggera
Dall’alto in basso: il prof. Gedda mentre rivolge ai Consiglieri Centrali ed agl» Ispettori Regionali presenti alla riunione del Consiglio Direttivo il suo soluto Q Attorno al Vice Presidente Centrale prof. Aldo Notario, a Don Nicola Pavoni. Consulente Ecclesiastico Centrale ed agli altri componenti della Presidenza, prof. Gino Filippucci, prof. Lorenzo Borghi e rag. Dattilo, i Presidenti delle Commis sioni Tecniche Nazionali del CSI, comm. Gino Quattrocchi, rag. Umberto Garcea, comm. Giovanni Boano e cav. Mario Bolletta, subito dopo I» consegna della medaglia d’oro effettuata dal prof. Gedda a riconoscimento della loro appassionata • fattiva collaborazione nel CSI prestata fin dai primi anni di fondazione dell’Entc
Forse il commento più fa. vorevole al primo Corso Na. rionale per Direttori Sportivi di Atletica Leggera organizza to dal Centro Sportivo Italia no a Genova Pegli dall’ll al 15 marzo scorsi è contenuto in un’osservazione che fece Lau. ro Bononcini, il tecnico az zurro che tenne le lezioni sul mezzofondo e sui lanci: « So. no certo dell’utilità di questi Corsi, proprio perchè raccol gono gli elementi migliori per l'insegnamento dell’atleti. ca; giovani, intelligenti, ap passionati ». Sarebbe sufficiente questa frase a decretare il successo del Corso: eppure non ci sen. tiamo di trascurare l’appas sionata dedizione con cui i venti allievi raccolti in Villa Rostan lo hanno seguito. E’ stato tanto duro da impegna, re i ragazzi fino a undici ore in una giornata! Ragazzi che, già appassionati di atletica oppure appena alla sco perta di questa avvincente disciplina, sono accorsi a Ge nova per perfezionare le prò. prie doti organizzative, la propria formazione di diri genti, la propria competenza in materia, nonché per assu. mere alcuni fondamenti di
tecnica che dovrebbero faci, gente, esemplare; di Giorgio tutti gli altri, dalla numero, litare il loro lavoro e favori, Dornarchi di Trieste, sbaraz sissima colonia delle tre Ve. re raffermarsi di nuovi gio zina ed entusiasta; di Giorgio nerie che seppe intrattenere vani elementi in tutte le lo. Branchi di Parma, posato e allievi ed insegnanti con i ca calità d’Italia. pieno d'interesse e via via ratteristici e suggestivi cori Lauro Bononcini. Silvio Faraboschi, Nicola Placanica e Giuseppe Russo della FIDAL e Bolletta, Carrea, Notario, Don Tacchino e Zurli del Centro Sportivo Italiano si MARCHESE LUIGI RIDOLFI sono avvicendati ad istruire e PRESIDENTE F. I. D. A. L. perfezionare i nostri primi Direttori Sportivi di atletica FORO ITALICO - ROMA in un Corso che, se ha avuto Centro Sportivo Italiano cordialmente partecipa i suoi difetti come era natu. sua attesa elezione Presidente FIDAL. Formula fer rale che avvenisse per una vidi voti augurali et assicura fattiva et operosa colla prima realizzazione del gene borazione incremento attività atletica giovanile. re. è stato comunque alquanto GEDDA - DON PAVONI fruttuoso, anche e soprattut. to per l’esperienza che se n'è PROFESSOR GEDDA potuta trarre. E sarà a dimo. CENTRO SPORTIVO ITALIANO strarlo già il secondo Corso VIA CONCILIAZIONE 1 - ROMA in programma a Gaeta, con Molto grato sue gentili lusinghiere espressioni sa un programma più organico, luto augurale assicurole fare vivo assegnamento fat più completo, meno faticoso. tiva collaborazione forze giovanili sempre maggiori Pur meritando tutti gli al. affermazioni atletismo nazionale. lievi una parola di elogio, se RIDOLFI non altro per la costante at tenzione che hanno saputo DON NICOLA PAVONI prestare malgrado la severità qpNTRO SPORTIVO ITALIANO degli orari e per il davvero VIA CONCILIAZIONE 1 - ROMA entusiastico interesse che Vivissimi ringraziamenti per gentile pensiero et hanno sempre dimostrato per espressioni augurali grato fattiva collaborazione for tutti i più svariati argomenti ze giovanili attuale fervida ripresa movimento atle di cui s’è trattato, è tuttavia tico italiano. giusto qui fare almeno i no. RIDOLFI mi di Antonio Chinotti di Pinerolo, serio, attento, intelli-
Auguri al Marchese Ridolfi
alpini al novarese Marchetti, nuovo all’atletica ma deciso ad iniziarsi con tanta buona volontà; dal pacioso Pellizzari di Brescia al rumoroso Car boni di Bologna; dal freddu. rista Scozzala va di Roma al limido Mureddu di Nuoro; da Robatto (Savona) a Merini (Reggio Emilia), da Orefice (Como) a Tornasi (Trento), da Triacchini (Cremona) a Palmonari (Imola), da Fallai (Vittorio Veneto) a Collu (Cagliari), da Garatti (Tre. viso) a Zamengo (Venezia), da Licheri (Lucca) a Ventura (Verona). E come un ringrazi amento vivissimo meritano tutti gli insegnanti del Corso che sep pero non badare ad orari ed impegni vari per dare la loro adesione, così un altro rin graziamento deve andare a Gian Mario Roveraro, che si intrattenne con gli allievi per tre giorni, ed a Franco Gal. □iati e Silvano Meconi che vi. sitarono anch’essi, in qualità di dimostratori, il Corso di Genova Pegli. E non dimenticheremo tutto il Centro Sportivo di Ge nova che. con Carrea, Zurli, Cristoni, Cappellini Don Tac. chino e Don Cavigliene, fu vicinissimo all’organizzazione in ogni momento, permetten.
do la migliore riuscita del Corso. Nè dimenticheremo il trattamento che riservò la Villa Rostan. davvero signo rile pur nella sua famigliare cordialità. • ♦ ♦
Siamo certi, ora, di poter contare sull’impegno che, par tecipando al Corso di Geno, va Pegli, hanno implicitamen. te assunto i venti allievi. La atletica italiana, infatti, ha bisogno anche del loro prezioso apporto. E’ soprattutto dal lavoro che essi possono eseguire sulla massa giovani le del Centro Sportivo Italia, no che possono essere tratti i frutti più cospicui e più interessanti. Quanto più numero si saranno i giovani che essi sapranno attrarre all’atletica e quanto più numerosa sarà l’attività che essi sapranno svolgere, tanto più successo avranno avuto i cinque gior. ni di lezioni del Corso di Ge. nova Pegli. Senza contare i benefici morali che tante altre centinaia di ragazzi potranno trarre dall’opera appassionata e convinta dei nostri Diretto ri Sportivi. I quali dovranno sapersi elevare al di sopra di tutti gli altri a dimostrazione di aver compreso davvero lo spirito della nostra iniziativa. SERGIO GATTI