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PERIODICO DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA
Anno XIV - * 11 - «nw 30 aprilo 1959
Al PIEDI DEL SANTO PADRE LA RADIOSA CONCLUSIONE DEL VI CONGRESSO NAZIONALE
GIOVANNI XXIII INDICA ALLO SPORT via per operare cristianamente Il filiale omaggio del CSI Alle ore 19 di domenica scorsa 26 aprile il Santo Pa dre ha ricevuto in speciale Udienza nella Sala Clemen tina, dopo esser disceso nella Basilica Vaticana per vene rare Elena Guerra, i parte cipanti al VI Congresso Na zionale del Centro Sportivo Italiano. Alla Udienza era presente anche una cospicua rappresentanza della Federa zione Italiana Cronometristi. Con le qualificate rappre sentanze erano S.E. Reveren dissima Mons. Ismaele Mario Castellano. Arcivescovo tito lare di Colesse, Assistente Generale dell’Azione Catto lica Italiana, e il Presidente Generale dell’Azione Catto lica Italiana prof. Luigi Ged da, Presidente del Centro Sportivo Italiano, con il Con sulente Ecclesiastico Nazio nale Don Nicola Pavoni; Pa dre Lucio Migliaccio, Consu lente ecclesiastico del C.C.N.; il dott. Bruno Zauli. Segre tario generale del CONI; il dott. Enrico Vinci, Presidente Nazionale della Gioventù Italiana di Azione Cattolica. la quale ha promosso il sor gere del Centro Sportivo Ita liano, ed il Presidente della Federazione Italiana Crono-
Il prof. Gedda indirizza al Santo Padre il devoto omaggio del Centro Sportivo Italiano
L'augusta parola del Pontefice Diamo il testo del Discorso — acclama tissimo — che il Santo Padre Si è degnato di rivolgere, domenica, alle ore 19. ai Partecipanti al VI Con gresso Nazionale del Centro Sportivo Italiano: e ai Par tecipanti al XIII Congresso Nazionale dei Cronometristi.
Lo spettacolo che oggi Ci offrite allo sguardo, Ci por ge un motivo di sincero compiacimento, diletti figli, partecipanti al sesto Con gresso Nazionale del < Cen tro Sportivo Italiano », con venuti a Roma per discu tere ed approfondire, sotto la guida dei Dirigenti Na zionali, i problemi della vita sportiva. Vedendo, infatti, questa distinta assemblea, che è come un trionfo di g ivinezza e di sana eneri, Noi pensiamo a tutti loro che voi rappresentacome voi impegnati nelo sforzo sereno e gioioso delle più diverse competi zioni agonistiche. Abbiamo anche la gioia di ricevere, insieme con voi, un numeroso gruppo di Par tecipanti al tredicesimo Congresso Nazionale della Federazione Italiana dei Cronometristi, ai quali pu re porgiamo il Nostro sa luto, pieno di considerazio ne per il loro delicato do vere, compiuto con vigile senso di attenzione e di re sponsabilità. Tale spettacolo di fre schezza e di forza è per Noi fonte dì consolazione, per ché godiamo sinceramente di vederci circondati dalla balda gioventù, speranza futura della Chiesa e della civile società. Ma esso più ancora Ci allieta, perché sappiamo che voi volete vi vere lo sport con spirito cristiano e farne l’utile stru mento per lo sviluppo com pleto e armonioso della vo stra personalità. Il tema del Congresso del < Centro Sportivo Italiano », preparato da un triennio di attività feconda e da nu merosi Congressi Provincia li, Ci ha detto chiaramente qual’è il programma, pro posto alla vostra buona vo lontà: < Sport sano per una gioventù migliore ». Il grande valore dello sport è nella sua particolare efficacia per l’interiore per fezionamento. raggiunto at traverso l’esteriore dtsctpli-
na, alla quale voi educate con costanza e serietà il vo stro corpo. Questo valore spirituale della vita sportiva Ci piace rilevare nel felice incontro odierno, il primo che abbia mo con voi. dopo la Nostra elevazione al Sommo Pon tificato. Confidiamo che non di menticherete mai, diletti fi gli, che gli sforzi da voi compiuti non sono fine a se stessi; che il corpo, di cui vi servite, nella cui agilità ed armonia si riflette un raggio della bellezza e del l’onnipotenza del Creatore, è soltanto uno strumento, che dovete rendere docile e aperto al forte influsso dell’anima. I vostri esercizi, le vostre competizioni, che sono come serene parentesi tra la mo notonia dello studio e del lavoro quotidiano, debbono favorire in voi la parte spi rituale ed Immortale. Se avessero su di essa un in flusso dannoso; se nella vostra vita sportiva trova ste non una salvaguardia, ma un pericolo per le vostre anime, o un ostacolo per l’adempimento delle prati che religiose, allora vi tro vereste fuori strada, come corridori che, per non ave re bene impostata la propria corsa, non arrivano in tem po di primato al traguardo Lo sport ha ancora nella vostra vita un valore di primo ordine per l’eserci zio delle virtù. Voi vi allenate continua mente, affinché i vostri muscoli non perdano la lo ro elasticità e freschezza, né diminuisca il loro rendimen to. Tale continua prepara zione, sebbene miri in pre valenza ad affermazioni di prestigio fisico e tecnico, deve tuttavia avere riflessi fecondi e duraturi sull’ani ma, che così viene arricchi ta di preziose abitudini. Anche nello sport, infatti, possono trovare sviluppo le vere e forti virtù cristiane, che la grazia di Dio rende, poi, stabili e fruttuose: nel lo spirito di disciplina si imparano e si praticano la obbedienza, l’umiltà, la ri nunzia: nei rapporti di squadre e di competizione, la carità, l’amore di frater nità, il rispetto reciproco, la magnanimità, talora anche
il perdono: nelle ferme leggi del rendimento fisico, la castità, la modestia, la tem peranza, la prudenza. Oh, quale fortuna per voi, poter praticare con giova nile entusiasmo queste anti che virtù, senza le quali ci può essere, si, un valoroso atleta, ma non un vero atle ta cristiano. Il valore spirituale dello sport si deduce ancora da quel senso di provvisorietà, che, per la ricerca di sem pre migliori affermazioni, caratterizza ogni competi zione. Ad ogni stagione sportiva, come dicono i vostri giorna listi specializzati, < cadono » sempre nuovi primati, con quistati dalla tenacia e dal coraggio dei campioni. Tale esperienza, mentre vi pone nella condizione di non es sere mai soddisfatti dei ri sultati ottenuti, ha un gran dissimo valore pedagogico e spirituale. Essa in effetti vi insegna che, come nel mondo fìsico, cosi, e specialmente, in quello spirituale, non biso gna mai appagarsi del li vello raggiunto, ma. con l’aiuto di Dio e con la buo na volontà, cercar di rag giungere sempre nuove mè te, mirare ad un continuo perfezionamento, che si evolve fino « all’uomo per fetto, alla misura dell’età piena di Cristo» (Eph 4 13) Sono brevi spunti, sem plici pensieri che vi offria mo, affinché vi aiutino nel l’adempimento della vostra attività, che già si svolge sulla via luminosa della fe de e in obbedienza alle sag ge norme che il Nostro Pre decessore Ph) XII ebbe niù volte ad inculcarvi, fin dal momento della fondazione del « Centro Sportivo Italia no ». Perseverate adunque in tale fedeltà, che è ga ranzia del vostro successo} come sportivi, e del vostro felice avvenire, come cri stiani. Una mèta alta e stimo lante sta davanti a voi: la preparazione alle Olimpiadi di Roma del 1960. Sarà un avvenimento importante; e Noi confidiamo, se il Signo re vorrà, di ricevere in quel la occasione gli atleti, che parteciperanno alle gare. Pensando a tale prossima manifestazione, il Nostro ri
cordo'va con piacere al tem po in cui visitammo le ro vine di Olimpia, la città adagiata nella suggestiva valle dell’Alfeo, coi suoi colli pittoreschi, con le trac ce eloquenti della sua civil tà e dei suoi giuochi, uni versalmente famosi. Nel percorrerne le vestigia, av volte nel silenzio, Ci riso navano potentemente nel l’animo le parole di S. Pao lo ai cristiani di Corinto: « Non sapete che quelli che corrono nello stadio, corro no veramente tutti, ma uno solo riporta il premio? Correte in guisa da vincere il premio! Ma tutti quelli che lottano nell’arena, si astengono da ogni cosa, e solo per una corona corrut tibile: noi invece per una incorruttibile» (1 Cor. 9, 24-25). Quale forza acquistavano là queste parole, scritte per Greci, che, non troppo lon tani da Olimpia, e appassio nati per le gare famose, po tevano capirne il senso in tutta la sua efficace appli cazione! Oggi Noi ve le ri petiamo, convinti che esse trovano in voi terreno fe condo. Anche voi correte, anche voi lottate, negli stadi e sulle piste, nelle palestre e nei campi da giuoco: cor
rete, vi ripetiamo, non solo per riportare trofei cadu chi, ma per ottenere incor ruttibili vittorie, segnate nel « libro della vita ». Coraggio dunque, cari fi glioli. Abbiate sempre di mira il fine a cui tutti sia mo chiamati, la vita eter na da meritarsi con le buo ne opere, e con la pratica delle cristiane virtù., E non dimenticate inol tre che, come soci di un « Centro », sorto in seno ai movimenti giovanili di Azio ne Cattolica, avete il dove re di essere apostoli tra i vostri colleghi di gare e di allenamenti. Siate instancabili nel fa re il bene, nel diffondere il buon profumo di Cristo, nel far capire a chi purtroppo è lontano, che soltanto nella fedeltà a Lui ed alla sua Chiesa si trova il vero equi librio e la vera forza, la piena stima della dignità della persona umana, e la sua difesa da ogni sfrutta mento e pericolo. Siate consapevoli della forza vivificante della vo stra fede, e siate il buon fermento, che lievita la massa dell’ambiente sporti vo. Operate con serenità e fermezza, affinché altri mo vimenti, contrari ai santi valori dello spirito, non si
impadroniscano delle belle energie dello sport italiano. Le medesime esortazioni rivolgiamo a voi, diletti fi gli, appartenenti alla Fe derazione Italiana dei Cro nometristi, affinché l’impe gnativo servizio che rendete al mondo dello sport, oltre ai suoi riflessi tecnici di al ta precisione e responsabi lità, sia compiuto sempre con spirito di amore, di sa crificio, di generosità. In tal modo sarete vera mente meritevoli dell’alta stima della Chiesa, e delle divine effusioni di grazie su le vostre buone e degne at tività. Noi siamo con voi tutti, diletti figli, a sostenervi, ad incoraggiarvi, specialmente a pregare per voi, affinché, secondo la Colletta della Santa Messa di oggi, « at traverso le temporali vicis situdini, i vostri cuori siali fissi colà, ove sono i gaudii veraci ». In pegno dei doni celesti, che fervidamente vi invo chiamo, siamo lieti di im partire a voi, alle vostre amate famiglie, ai vostri Colleghi e ai Dirigenti del < Centro Sportivo Italiano » e della Federazione Italiana dei Cronometristi, la Nostra confortai rice Benedizione Apostolica.
metnsti ing. Giovanni Ro magna. Erano inoltre presenti i Consiglieri Nazionali del CSI Notario, Filippucci, Fermanelli, Borghi, Dattilo, Annul li, Benedetti, Benincasa, Bu ratti, Cacciamano, Carrea, Cozzoli, Di Mauro, Grossi, Marenghi, Natalizia. Nosari, Savio, Soro, Spolaore, Volpi, il V. Segretario Generale del CSI Burdisso e il Capo Uffi cio Stampa Bertocco. Un po sto speciale era riservato ai dirigenti del Comitato Pro vinciale di Bergamo che ha meritato il primo premio nel campionato dei Comitati. Il Santo Padre, accolto da fervidissime manifestazioni di filiale ossequio, ha ascol tato il seguente indirizzo rivoltoGli dal prof. Gedda: « Beatissimo Padre, ai vostri piedi il Centro Sportivo Italiano ha l’onore di schierare 400 dirigenti che rappresentano i 114 Comita ti e i 98 mila atleti organiz zati in ogni Diocesi d’Italia. Queste qualificate rappresen tanze sono convenute in Ro ma per il VI Congresso Na zionale e cioè per rivedere il passato e preparare il futuro, come anche per il rinnovo delle cariche sociali. < Sono con rtoi le rappre sentanze ufficiali dell’Azione Cattolica Italiana che ha ge nerato il Centro Sportivo Italiano attraverso la Gio ventù Cattolica dalla quale il Centro Sportivo è onorato di dipendere. < Sono con noi i massimi dirigenti del Comitato Olim pico Nazionale Italiano che in questo momento prepara le forze sportive italiane e
la organizzazione necessa>ia per i Giochi Olimpici che avranno luogo l’anno pros simo a Roma. Con noi è pure una qualificata rappresen tanza della Federazione Cro nometristi. < A nome di tale vasta rap presentanza dello Sport Na zionale e particolarmente dello Sport Cristiano ho lo onore, Padre Santo, di espri mervi i sentimenti più devo ti della riconoscenza per averci concesso l’onore e la grazia dì questa Udienza, la promessa del nostro- amore e della nostra assoluta disci plina. l’impegno di elevare a Dio un canto nuovo secon do l'invito che abbiamo ri cevuto dall’introito della
Messa di oygi, il cinto di ri conoscenza e di lode dello Sport Cristiano ». Il Santo Padre ha quindi rivolto ai presenti il Discorso che riportiamo. Impartita l’Apostolica Be nedizione l’Augusto Pontefi ce gradiva l’omaggio di Sua Eccellenza Mons. Castellano, del prof. Gedda, del dottor Zauli e di altre autorità e si intratteneva paternamente con molti dei dirigenti e de gli atleti intervenuti alla Udienza. Mentre il Santo Padre la sciava la Sala Clementina gli intervenuti rinnovavano al Supremo- Pastore una impo nente manifestazione di at taccamento e di gratitudine.
Prof. Luigi GEDDA Aldo NOTARIO Gino FILIPPUCCI Lorenzo BORGHI Generoso DATTILO Giorgio FERMANELLI
Presidente Vice Presidente Vice Presidente Segretario Generale Direttore Tecn. Naz. Tesoriere
Enrico VINCI Aldo ANNULLI Edo BENEDETTI Augusto CACCIAMANO Pasquale CIRILLO Vincenzo SORO Domenico VOLPI Antonio BENINCASA Angelo BURANI
Alfredo CARREA Angelo DI MAURO Sergio GROSSI Mario COZZOLI Ezio MARENGHI Vincenzo NATALIZIA Enrico NOSARI. Ermanno SAVIO Olivo SPOLAORE
' igili del Fuoco Caprioli e Maranzano ricevono il
Una visione delI’Auditorluxn della CIDA durante la prolusione del prof. Gedda per il VI Congresso Nazionale
Discobolo d’Oro