MENTRE PROSEGUONO IN OGNI DOVE D’ITALIA POSITIVE DISCUSSIONI SU “SPORT E COMUNE,,
Nuove e vallile forze per l'atletica leggera dal Criterium Studentesco dell’anno olimpico
Costruire razionalmente IROVAGANDO in questi giorni per ¡’Italia, dietro la colonna multicolore dei ciclisti sulle strade del sud, ci è capitato di leggere, con maggior assiduità degli altri giorni, cronache e polemiche lo cali sulle pagine provinciali e regionali dei quotidia ni, grandi e piccoli. Chè anche i primi non possono esimersi dal sottolineare e trattare problemi e que stioni locali. In realtà la stampa periferica si occupa assai di più di quanto si possa pensare e credere di sport, anche se per sport si deve intendere almeno per un buon 90% il calcio, e per vita sportiva cit tadina, l’andamento o meglio le disavventure della squadra di calcio che monopolizza ogni capitale dedicato a tale settore. E localizza ai problemucci ed alle beghette degli undici bravi ragazzi, assurti al ruolo di fenomeni o piccoli idoli del mondo agonistico locale tutte le attenzioni. Salvo poi a farli crollare nella considerazione e nel rispetto cittadino alla prima serie di disavventure (che nella migliore delle ipotesi possano protrarsi per qualche stagione) costringen doli a tornarsene a casa, avviliti e stanchi, con i soldi tondi tondi per un cestino da viaggio e il biglietto di seconda classe.
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Verso la piena maturità
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• Ritornello solito ll'l
La squadra di calcio, il campionato, la crisi del1’« undici » del cuore assai più bistrattato e criticato che esaltato sono gli argomenti che ricorrono con maggiore assiduità in seno ai Consigli Comunali, e anche nei più ristretti consessi delle Giunte comunali e provinciali. Ricorsi di esclusiva natura amministrativa, che non possono logicamente trovare con senzienti tutti gli amministratori civici che sentono in continuità ripetere dai patrocinatori — che dovrebbero essere gli assessori specializzati al turismo ed allo sport — il solito ritornello: «la società (che è poi la squadra) è in deficit; la società è in crisi, occorre stanziare dei fondi per gli acquisti, occorre rinforzare la compagine, occorre risalire la corrente e ritentare la stagione ventura la scalata alla pro mozione ». . . Mai che si pensi veramente al domani, mai alla costruzione di qualcosa di positivo in sede morale, mai ad una leva che garantisca la produzione di giocatori indigeni sorreggendo concretamente gli allevamenti locali, dedicando a questi i fondi inesistenti per tutti, nei bilanci delle amministrazioni stesse, meno che per la squadra. Per questa si contrag! gono impegni, meglio dire debiti, e per questa si trova ¡’avvallo personale di più di un capo di amministrazione civica. Solo per questa. Il problema agitato dal Centro sportivo italiano su larga scala e con argomentazione concreta nel recente convegno di Roma, va trovando sostenitori positivi in ogni parte d’Italia, sicché n’è capitato di leggere, davvero con piacere, in Abruzzo la notizia commentata, purtroppo con tristezza e con un piz zico di risentimento, dal corrispondente locale, che il Consiglio Comunale di un Capoluogo di provincia aveva deciso di rifiutare il contributo di quindici mi lioni alla società (o squadra) largamente deficitaria, la quale a stento si è salvata dalla retrocessione in quarta Serie, poiché la concessione non avrebbe che avvallato una situazione incresciosa che si ripete or mai da anni, senza risolvere il problema alla base. Debbo tuttavia precisare che il Consiglio Comunale avrebbe approvato il contributo solo se questo fosse servito per il rafforzamento della squadra e quindi per i nuovi acquisti, mentre i dirigenti della società avrebbero voluto servirsene per pagare una parte dei pesanti debiti contratti. Inutile dire come nel corso della stagione la squadra, o società, aveva su bito almeno due o tre crisi con le solite relative mi nacce di dimissioni del Presidente e del Consiglio I direttivo.
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i Il milanese Panicchi taglia vittorioso il traguarda dei !
I CAMPIONATI NAZIONALI DI PALLACANESTRO VERSO L’EPILOGO
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8 squadre in campo a Padova per gli ambiti titoli del ’ 60 La manifestazione in programma il 4 e 5 giugno ,
• Sistema assurdo Una volta di più è dunque dimostrato cne man-1 cano idee chiare su compiti e funzioni degli assesso rati allo sport (ed alla gioventù) delle amministra- । zioni civiche, comunali e regionali; ed una volta di più balza evidente la necessità di provvedere ad una legislazione e regolamentazione dei fondi destinati | alla pratica sportiva (non allo spettacolo sportivo) fi- j sico educativa, fisico ricreativa ed agonistica dei ' giovani i quali hanno di gran lunga diritto a pre cedenza sui professionisti, semiprofessionisti e falsi dilettanti. E’ ormai tempo di ascoltare questa voce li se si vuol bonificare e tonificare lo sport per cui ' bene ha latto il CONI a tener duro in materia di mercato straniero evitando un ulteriore esodo della ! nostra magra Inetta... j Anni ed anni di esperienza dovrebbero ormai aver I convinto tutti come sia illogico, assurdo, insistere in un sistema che non si addice allo sport d’ogni il Paese e tanto meno nel nostro. Nei convegni provinciali su sport e comune tra 1 gli argomenti di base da tener presente riteniamo I vi siano anche questi problemi: .1 — creazione di una consulta sportiva comunale e provinciale su larga base in cui abbiano voce e di ritto le maggiori discipline agonistiche, olimpiche e I giovanili in particolare; — maggiore sincronizzazione degli assessorati al lo sport con gli organi periferici del CONI federazioni j,1 sportive nazionali e delle organizzazioni qualificate; ['■ ' — ridimensionamento delle facilitazioni riservate ' esclusivamente alle società calcistiche con l’obbliga torietà per queste di organizzare e sviluppare sezio- h; I ni giovanili; — utilizzazione degli impianti sportivi comunali da parte di tutti i sodalizi sportivi, ben comprese le ' installazioni ginnico sportive scolastiche (dei vari or dini) e ciò per vecchia legge del 1906 (che sembra essere di proposito ignorata da chi di dovere e da molti capi di Istituto); r| — obbligatorietà di residenza per i giocatori alI meno al disotto dei 22-23 anni; I — sincronizzazione con gli enti di propaganda più I qualificati per l’attività dei giovanissimi. Quanto sopra ripetiamo non vogliono essere che appunti, che continueremo ad elencare in appres- ! so, o argomenti da trattare nei convegni periferici,- j per i quali i nostri Comitati debbono sentirsi seria mente impegnati. ., J NATALE BERTOCCO ■ 1—•
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L CRITERIUM Studente-¡dicano con un amore vera- l’attrezzo regolamentare an ed al peso di kg. 7,257 del Criterium Studentesco, come sco merita senz’altro d’es- mente grande al suo sviluppo, che dai pesisti? E’ tempo insomma di pen del resto ormai non impres sere definito la più bella Ormai lo Sport nella ScuoI manifestazione giovanile di la è una pianta robusta, le sare seriamente a queste e siona più nessuno il passag atletica leggera, non tanto per | cui radici si vanno ramifi- (forse) ad altre modifiche gio dagli 80 ai 100 piani e dal disco ridotto a quello re il suo alto valore tecnico, cando di anno in anno in che non faranno altro che il suo spirito!misura sempre crescente: la dare maggiore sostanza tec golamentare. quanto per _ _ Va tenuto presente che il schietto di agonismo leale e|sua divulgazione ed afferma- nica ad una manifestazione rione è di tale portata da non che ha ormai raggiunto un Servizio Centrale per l’edu vivace. Una manifestazione, cioè, temere più alcun ostacolo, al grado di maturità veramente cazione fisica e sportiva del Ministero della Pubblica che, pur avendo già compiuto | punto che si vanno di già stu- altissimo. E, nell’ affrontare questo Istruzione ha già provveduto i suoi primi dieci anni di vita diando e sperimentando nuoe potendo quindi giustamente ve formule, la cui realizzazio- problema che con gli anni quest’anno a sperimentare su vantare una raggiunta matu- ne, dieci anni or sono, poteva si va facendo sèmpre più 12 Provveditorati ima nuova rità, resta tuttavia caratteri- anche sembrare azzardata, se sentito, occorre non lasciarsi formula di campionato pro prendere dallo scrupolo del vinciale con due distinte ca stica dei « verdi anni », es- non addirittura assurda, sendo indissolubilmente legaGià in qualche sede si è la giovane età dei concor tegorie, come s’è già accen ta all’entusiastico, appassio- provato a far disputare i cam- renti. Mai come nel caso del nato: c’è in sostanza aria di nato mondo degli aspiranti al- pionati provinciali su pista in Criterium Studentesco, infat rinnovamento e tutto lascia la gloria sportiva ed al... bac-|due distinte categorie con ri- ti, gli atleti sono selezionati prevedere che prima o poi calaureato. sultati senz’altro soddisfacen così severamente. E’ ricono si giungerà ad un... rimo Anche quest’anno la calo ti, tanto da far prevedere che sciuto e provato che arrivano dernamento del programma rosa e spesso rumorosa sim presto si arriverà all’applica ogni anno a disputare il Cri delle gare del Criterium Stu patia dei giovani concorrenti zione generale della nuova terium solo gli elementi fi dentesco, manifestazione che ha letteralmente invaso sei formula. Formula che comun sicamente più maturi e tec può e deve restare all’avan piccoli stadi italiani, dimo que non riteniamo sia utile nicamente più preparati, per guardia dello sport giova strando quanto viva e fertile allargare anche al Criterium cui dovrebbe impressionare nile nazionale ed ha per relativamente il passaggio questo bisogno di essere semsia lo Sport nella Scuola, gra-1 studentesco, zie soprattutto all opera di Se infatti di qualche mo- dagli 80 ad ostacoli e dal SERGIO GATTI centinaia di Insegnanti di diiriGa si avverte ormai sem- peso di 5 kg. dei campionati (Continua in 2. pagina) educazione fisica che si de- . pre ¡nsistente l’esigenza, provinciali ai 110 ad ostacoli 1000 metri a Chiavar! — | questa riguarda certamente la consistenza tecnica di al cune specialità, che si va fa cendo sempre più tenue e re clama quindi una pronta re visione. Da quanti abbiamo .< sentito chiedere infatti la so <x stituzione degli ormai insi c: gnificanti 80 metri con osta coli da 91 cm. (gara da « si gnorine » l’ha chiamata qual cuno!) perlomeno con i 110 -TX metri con gli stessi attrezzi? I Ilo sono distanza classica e sarebbero per la verità ben più utili a mettere in mostra le effettive qualità dei conccrrenti, senza considerare, poi, che moltissimi concorren ti hanno già provato perfino la stessa distanza con ostacoli « elevate di livello nella rasse opera di propaganda che ha|da 106 cm., quando arrivano gna nazionale. Cosi, sulla base interessato in particolare i gio- al Criterium Studentesco! del significato espresso dalle di propaganda dell L° stesso discorso si può precedenti edizioni dei cam pionati nazionali, non si può Centro Sportivo Italiano, che fare per il lancio del peso. sostenere come nella ospitale ha sempre dato notevoli frutti Perchè mai fare uso dello Padova, ancora una volta, i come attesta la continua immis- attrezzo ridotto da 5 kg., partecipanti alle finali naziona sione^di elementi provenienti | quando per il lancio del li del CSI che rappresentano il dal CSI al vertice della pira- disco si usa quello regolafior fiore del vasto movimento mide cestistica nazionale, co cestistico gialloblu, daranno stituita dalla rappresentativa mentare? E’ dimostrato che vita a serrate ed avvincenti azzurra, (chi non ricorda i no esiste un notevole divario, competizioni, capaci di susci mi di Velluti, Coccioni, Ber malgrado l’apparenza, tra il tare ondate di entusiasmo del lini, Riminucci, Giorno, Paoli- disco da kg. 1.750 e quello pubblico e lapprezzamento da ni, ecc.?), si è quindi ancora da 2 kg.: tant’è vero che si V Va'. parte dei tecnici. una volta sviluppata ad ampio è avuto più d’un caso in Prima di passare in rapido raggio raggiungendo positivi esame, per quanto possibile risultati che giustificano am cui l’atleta che eccelleva nella situazione attuale, il qua piamente un atteggiamento di con il disco piccolo, non dro della finalista, è bene ri soddisfazione e di legittimo or riusciva tuttavia a farsi lu cordare che anche quest’anno goglio per il lavoro svolto. ce con quello più pesante. la pallacanestro nel Centro Con siffatte premesse è ov Lo stesso ragionamento va Sportivo Italiano ha sviluppato vio come a Padova, stimolati fatto per la palla di ferro. una vastissima attività non solo da una sana emulazione, i par Se si vuole veramente ave con la partecipazione dì nume tecipanti si impegneranno a re indicazioni degne di fe GERMANO BARIGELLI rosi comitati ai campionati na de dal Criterium Studente zionali, ma soprattutto con la Il veronese Danzi supera 3,50 con l’asta a Treviso sco, perchè non far lanciare organizzazione di una vasta. (Continua in 2. pagina)
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4 LLE finali nazionali del campionati di pallacanestro 1960 in programma a Padova nei giorni 4 e 5 giugno, pren deranno parte, come vuole il regolamento dei campionati, le squadre vincitrici delle fasi in terregionali. Esse sono 8: 4 per la categoria juniores ed al trettante per la categoria ra gazzi. Al momento di andare in macchina, tuttavia, non si co noscono i nomi di tutte le finaliste in quanto la fase in terregionale di Cosenza si svol ge oggi. Ma tra la San Paolo di Cosenza, che gioca... in casa e quindi parte con un indub bio vantaggio psicologico, il Redentore dì Bari, che difen derà una tradizione', la Poli sportiva CSI di Salemò, che rappresenta una forza nuova desiderosa di farsi largo e la Rigamonti di Acireale, che si è affermata in una... laboriosiss’nm fase regionale, uscirà
fuori la compagine "júniores,, che si schiererà contro le al tre tre per tentare la grande conquista del titolo nazionale nella categoria. Per i * ragaz zi », invece, scenderanno in campo la San Luigi di Ragusa, il Redentore di Bari, la Cestistica Mas. di Potenza e la Juventina di Benevento; ma an che fra questa categoria i pun ti interrogativi, sono molti, an che se un passato degno di ri spetto lascia spostare l ago del pronostico della parte dei ba resi dell’attivo gruppo sportivo Redentore. Esiste comunque una tradi zione ultradecennale che indi ca perentoriamente, per lo spettacolo agonistico offerto dalle squadre partecipanti, per il valore tecnico, d’assieme, per l'impegno vivace dei singoli giocatori e soprattutto per il valore morale della conquista del titolo nazionale del Centro Snortivo. Italiano, punte assai
PRONOSTICO OBBLIGATO PER LE FINALI NAZIONALI DI PALLAVOLO
Alce o Robur, dilemma nuovo tra i ‘ragazzi., Avia Pervia (ancora?!...) tra gli “juniores,, uando nel numero scorso di « Stadium • auspica vamo l'avvento di nuove forze pallavolistiche alla ri balta dei campionati, non cre devamo neppure noi che ciò potesse avvenire. Invece il fat to si è verificato puntualmen te e due nuove società iscri vono il loro nome nell'albo della finale nazionale: Fulgur di Firenze nella categoria Ju niores. e Istituto Paolo Sarpi di Bergamo nella categoria Ragazzi. Delle due quella che meri ta di più gli onori della cro naca è senz'altro la Fulgur. la società che nell’attuale sta gione ha colto il giusto pre mio sia per il suo impianto tecnico e organizzativo, sia per il suo gioco molto migliorato rispettò agli anni passati. Era no molti anni che la Fulgur inseguiva il sogno di parteci pare alla Nazionale; imman cabilmente però alle interre gionali lo vedeva svanire. Que st’anno non è stato cosi e chi ne ha fatto le spese è stata la Kratos di Roma la quale non ci è .pr?Vcntf>ta in1 n«|
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la migliore delle condizioni. 1 componenti di questa squadra potranno accampare quale va lida scusante i prossimi esami scolastici; certo è che nulla hanno fatto per ribadire nel la categoria juniores quella supremazia conquistata l'anno scorso a prezzo di enormi sa crifici e l’esempio viene loro proprio da chi li ha battuti, i quali perseverando hanno saputo trarre dalle sconfitte validi insegnamenti che saran no utili anche per le future battaglie. La U. S. Paolo Sarpi da
quanto ci risulta è la squadra di un Istituto scolastico ber gamasco ed è tanto nuova che poche e vaghe sono le notizie che abbiamo su di essa, e ri guardano tutte il cammino per corso nelle varie fasi di que sto campionato. Di una cosa siamo sicuri: che la Sarpi do vrebbe giocare una buona pal lavolo. dato che il bergamasco è un po' la culla di detta di sciplina in Lombardia. Sarà interessante vedere come se la caverà la matricola nei con fronti diretti con i * cannonidel suo girone e cioè. Robur
SQUADRE PARTECIPANTI U. U. U. U. U. G. U. G.
JUNIORES S. C. S. I. Milano....................... . S. Av*i Pervia.................................... S. Fulgur............................................. S. C. S. I. Redentore.......................... RAGAZZI S. Paolo Sarpi.................................... S. Robur............................................. S. A.L.C.E. .................. ...........................S. San Giuliano............................... -
Milano Modena Firenze Bari Bergamo Ravenna Firenze Messina
di Ravenna e A.I.C.E. di Fi renze; e per chiudere il discor so sulla categoria Ragazzi, di remo che proprio per la pre senza dei due Sodalizi nomi nati, l’attuale campionato Ra gazzi ha maggiori attrattive di quello Juniores. Vincerà l’A L.C.E.? Vincerà la Robur? Ambedue le squadre hanno i numeri necessari per riusci re nell’impresa di cogliere lo scudetto tricolore. Dalla parte dell'A.L.C.E. vi è una maggiore esperienza (lo scorso anno giunse seconda dopo l’Alvia Pervia) che au torizzerebbe a pronosticarla vincitrice, ma è detto che la Robur starà proprio a guarda re Comunque, sui campi di Piacenza nella categoria Ra gazzi ne vedremo sicuramente delle belle, anche perchè l’al tro «outsider* e cioè la San Giuliano di Messina è una no stra vecchissima conoscenza che fino ad oggi non ha mai mancato un appuntamento con la finale nazionale e quindi - maestra d'esperienza * così c.«me è chissà che non ci vo glia regdax? ua? àaijJXS&T?
Passando alla categoria Ju niores cominciano le «dolenti note • data la presenza dell'A; via Pervia! Con la presenza di questa squadra il novanta per cento delle possibilità di asse gnazione del titolo spettano ad essa; le altre squadre hanno a propria disposizione le rima nenti possibilità, pochine, a di re il vero, ma nessuno può farci nulla. Eppure a ragionar ci bene, quest’Avia se proprio la dobbiamo considerare un « malanno * è il caso di rite nerla un « malanno necessa rio» perchè, scusateci lo stra no gioco di parole, le altre so cietà invece di piangere sulla presenza di tale «disgrazia nazionale - dovrebbero fare del tutto per eliminarla e la Avia la si elimina solo giocan do meglio. Possibile che non vi sia nes suno che si sente pungolato da ciò? Pensate, battere l’Avia Pervia! Sarebbe come far crol lare un mito, una leggenda, e tutto questo andrebbe a van taggio di lei. di questa nostra ALVARO GAETANI (Continua In 2. pagina)
Due titoli ^Universitari,, ¡conquistati a Bologna dai tecnici giallo-blu La sera dell’8 maggio 1960 al Palazzo dello Sport di Bologna un affettuoso e commosso abbraccio tra Franco Anderlini e Vittorio Gonzalez, poneva fine a due brillantissimi tornei che questi nostri tecnici ave vano condotto conquistando sia nella pallacanestro che nella pallavolo il titolo italiano universitario. Una simpatica coincidenza ha deciso che tanto il Cus Roma Pallacanestro, quanto il Cus Modena Palla volo dovessero disputare uno spareggio per il titolo nella stessa sede uno dopo l’altro con i rispettivi avversari. Ma gli accostamenti non finiscono qui: Franco Anderlini con l’Avia Pervia ha dovuto superare con la sua squadra avversari del calibro di Mazzi Tedeschi Moisè, e proprio nello spareggio quel Fabio Rocca rivelatosi uno dei migliori del torneo; Vittorio Gonzales, nella pallacanestro con il Cus Roma, si è scontrato con giocatori come Orzali, Soppelsa, Sar degna ed infine con Conti, Baciucchi, Marchionetti e Flutti. Il C.S.I., senza dubbio, porta fortuna; ed 1 nostri due allenatori si sono fatti valere anche fra gli uni versitari. Abbiamo visto la sera dello spareggio, sperduto tra I un pubblico che « tifava » animosamente per il Cus Boìogna, uno sparuto manipolo di ragazzi rincuorare il Cus Roma che vinceva in un finale di partita incandescente ed altamente emotiva: erano gli allievi di Franco Anderlini, vicini spiritualmente ai loro colleghi romani. E così, dopo il Cus Roma Campione d’Italia, rima- nova sugli spalti per « tifare » per 1 loro amici di Modena che stavano vincendo su di un Cus Milano stanco e rassegnato.
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