Stadium n. 1/1960

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PERCHE’ L'ENTUSIASMO E L’ESPERIENZA DEH’ANNO OLIMPICO CONTRIBUISCANO A COMPLETARE H VOLTO SPORTIVO D’ITALIA

NEL PROSSIMO MESE DI MARZO OIlilDT F FIÌMIIN IL GRANDE CONVEGNO DEL C.S.I. drilli I L luHlUll UEST'ANNO 1960 sarà ricordato come l'anno delle Olimpiadi di Roma. Fervono intanto i lavori per fare di Roma una splen­ dida sede dei Giochi Olim­ pici. Lo sforzo organizzati­ vo del CONI, non sempre coìnpreso dal Governo Ita­ liano, sta portando buoni frutti. Vengono già gli stra­ nieri per ammirare le strut­ ture del Palazzo dello Sport e degli altri impianti. Si di­ scute sulla capacità ricetti­

va sotto l’aspetto alberghie­ ro della Città Eterna, men­ tre oltre 90 Nazioni si preparano per esprimere il meglio delle proprie capa­ cità atletiche. Nel quadro dell’anno olimpico, il Centro Sportivo Italiano sta preparando un grande Convegno che dovrà servire a concretizzare lo slogan «Sport e Comune». Il Convegno mira a prepa­ rare un piano concreto per la diffusione e Vutilizzazio-

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ne dello sport al servizio delle schiere giovanili ita­ liane. Formulerà quindi un programma post - olimpico. Coloro che girano molto si accorgono quanto mise­ revole sia attualmente l’at­ trezzatura sportiva nelle città italiane. Quello che più ci preoccupa, però, sono i giovani. Non vanno volen­ tieri verso lo sport. Se è vero che scarseggiano le at­ trezzature sportive, è an­ che 'vero che molte di que­

ste sono disertate dai gio­ vani. Tre quindi sono i problemi fondamentali che dovrà trattare e risolvere il prossimo Convegno. Il primo: educare i gio­ vani a fare lo sport; il se­ condo: attuare uno sport educativo per i giovani; il terzo: dare loro adeguate attrezzature e impianti sportivi. Educare i giovani allo sport. Non è facile. Lo sport richiede infatti sacrificio.

mentre i giovani sono por­ tati sempre più verso il fa­ cile godimento. Per educar­ li allo sport è necessario farne una vastissima pro­ paganda nelle scuole e nel­ le famiglie servendosi di tutti i mezzi di diffusione. Lo sport, nella scuola, sta portando già i suoi buoni frutti. Bisogna fare qual­ che cosa di più e di meglio. Non basta stanziare i mi­ lioni, ma bisogna utilizzarli in modo piti proficuo. Bi­

sogna poi diffondere lo sport nelle famiglie. Sareb­ be ora che i quotidiani sportivi si degnassero di spendere almeno una pagi­ na al mese per questo scopo. E’ necessario poi facilitare l’acquisto delle attrezzature sportive alle famiglie per i loro figli e alle società per i loro atleti. Solo per ve­ stire un atleta le società e le famiglie devono spendere troppo denaro. Moltissime società devono vivere sulla

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passione di pochi e, quan­ do questi non hanno più denaro da buttare, anche la passione si estingue e le società muoiono. Noi, in Ita­ lia, possiamo avere un gran­ de mezzo di diffusione del­ lo sport attraverso le Par­ rocchie. Molti sono i sa­ cerdoti che spendono per lo sport oltre le loro reali possibilità. Poi anche loro si scoraggiano e le società, NICOLA PAVONI (continua in 4. pagina)

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Buon 1960! A SIMPATICA, uma­ na e cristiana tradi­ zione di formulare voti augurali ogni qual­ volta viene progettata una impresa o quando il calendario annuncia l'arrivo di una grande festa per la società, ci offre l'occasione gradila di rivolgere il nostro cordiale «Buon 1960». l’anno Ma poiché nuovo conse­ giunge gnaudo a Roma il dono eccezionale dei Giochi ella XVII Olimpiade, o re ad essere caro agli sportivi italiani, è par­ ticolarmenle caro a vo i. amici del C.S.L, che amate Roma e lo sport con il sentimento nobi­ le suggerito dalla con­ sapevolezza della gloria dell Alma Città e dalla conoscenza del significa­ to morale delle Olim­ piadi moderne. Il pensiero del gran­ de avvenimento ci ha offerto l'idea di lanciare il Convegno «Sport e Comune», perchè l'entu­ siasmo e I esperienza dell'anno olimpico con­ tribuiscano a completa­ re il volto sportivo d'Italia. E poiché cre­ diamo fermamente — .e ci piace sottolinearlo — nel valore educativo dello sport sanamente inteso e praticato, nu­ triamo la certezza che la valutazione obiettiva della realtà sportiva ita­ liana in relazione al nu­ cleo base della vita civi­ ca, conduca a conclusio­ ni di ampia portata so­ ciale. La risonanza nazio­ nale del nostro Conve­ gno ed ancor più la va­ sta eco che susciteranno i Giòchi di Roma nel nostro Paese, rappresen­ tano elementi di sicura ed immediata valorizza­ zione del fatto sportivo e quindi di quello pro­ pagandistico di una sa­ na attività fisico-educa­ tiva, fisico-ricreativa e fisico-agonistica E siccome, per voca­ zione. spella al C.S.L e conseguentemente ai re­ sponsabili del Centro ed agli appassionati diri­ genti dei Comitali. «Iel­ le Unioni e dei Gruppi Sportivi, di rivolgersi in particolare ai giova­ nissimi, l'Anini Olimpi­ co «leve essere anziiuUo rivolto alle nuove leveMa non basta. Il fe­ nomeno sportivo «leve essere compreso ed in­ quadrato nei suoi aspet­ ti ideologici e deve ave-

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t.

Addio, Fausto!

re la cornice degli esti­ matori. degli amatori e dei sostenitori. Di qui la necessità di incre­ mentare e vivificare i Circoli Culturali Sportivi e <li ampliare la portata associativa delle Unioni e dei Gruppi Sportivi; di qui l'impe­ gno morale di estende­ re e rafforzare la no­ stra azione. Il Convegno su «Sport e Comune», i giochi del­ la XVII Olimpìade, i Circoli Culturali Spor­ tivi. l’attività di propa­ ganda, lo sviluppo del­ la vita associativa sono, sotto aspetti diversi, i traguardi per il nostro 1960. L'amore ai giovani, lo spirito di dedizione, la passione per lo sport, che hanno consentito al C.S.L di superare altis­ sime mète e che ciascun dirigente possiede come meravigliosi talenti, con­ sentiranno al C.S.L di raggiungere anche tali traguardi.

Fausto Coppi è morto sabato 2 gennaio alle ore 8,45 nell’ospedale di Tortona per bronco­ polmonite bilaterale da virus. I funerali si sono svolti lunedi 4 gennaio tra il cordoglio del mondo sportivo.

Ansia o fiducia, speranza o certezza, interesse o curiosità sono i sentimenti delle folle sportive di tutto il mondo che guardano a Roma come al più grande ed al più degno scenario per i Giochi Olim­ pici. Otto mesi soltanto ci separano infatti dal fa­ tidico 25 agosto che udrà echeggiare, nel religioso silenzio dei 100.000 fortunati che potrà contenere lo Stadio del Foro Italico, la solenne formula del giuramento di Olimpia: « Giuriamo di partecipare ai Giochi Olimpici come concorrenti leali, rispettosi delle norme che li regolano e desiderosi di pren­ dervi parte in uno spirito cavalleresco per la gloria dello sport e l'onore dei nostri Paesi »

Luigi Gedda

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DOPO GLI INTERVENTI DI AUTOREVOLI

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« Il CS.I. apprende con sincero dolore la morte di Fausto Coppi, anzitutto perchè onorava in questo campione uno sportivo di alta classe, preparato ai successi su strade e su pista dal suo fisico impareg­ giabile. Basti ricordare che il ciclismo, come succede in questi casi, era per Coppi un fenomeno familiare poiché anche il fratello Serse fu uno sportivo del pe­ dale tragicamente morto sulla strada durante una corsa ciclistica. Fausto Coppi come Bartali, Magni, Koblet, Kluber, Clerici e gli altri massimi campioni del ciclismo, aveva un polso che potrebbe dirsi « na­ poleonico » perchè contenuto tra le 48 e 52 battute al minuto primo, le quali gli consentivano di affron­ tare senza affanno le prove più impegnative. Il Centro Sportivo Italiano desidera anche ricor­ dare che Fausto Coppi fu spesso cordialmente pre­ sente alle sue cerimonie sportive e particolarmente ricorda come più volte sia stato ricevuto in udienza da Sua Santità Pio XII. Purtroppo le qualità fisiche di Coppi eccellenti per lo sport non si dimostrarono altrettanto valide contro l’infezione e gli sportivi ita­ liani in questo capodanno segnano, con la morte del campionissimo, un grande lutto. Nella sua vita c’è stato purtroppo un episodio che ci ha profondamente addolorati come cattolici per la gravità dello scandalo contro la morale cristiana e contro l’integrità della famiglia. Gli ultimi momenti della sua vita fanno pensare ch’egli abbia avuto il desiderio di riparare. Accogliamo perciò il suo estremo atteggiamento di pietà con la stessa speranza con cui l’ha accolto il Cappellano che gli ha somministrato l’estrema unzione confidando nella misericordia infi­ nita di Dio n.

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PERSONALITÀ, CONCLUDIAMOLA NOSTRA INCHIESTA

TEMPO LIBERO E SPORT responsabili

L’INIZIATIVA

ai

ON

C

la

constatazione

del

più

lusinghiero

successo dovuto anzitutto alla cortese col­

Card. Giuseppe Siri

laborazione di autorevoli personalità e naturalmente aj vasto interesse suscitato non solo tra i nostri lettori, ma tra sociologi, edu­ catori, pensatori, scrittori e giornalisti, con­ cludiamo la nostra inchiesta su «Tempo Li­

On. Giulio Androottl « Noi non siamo in que­ sto mondo per divertirci, ci siamo per meritare, su­ perando una prova, e lo svago ha posto solo tra gli strumenti necessari a te­ nere il molleggio, l’ela­ sticità e l’energia del no­ stro cammino ».

bero e Sport ». E chiudiamo in forma sintetica, coni’è nello

stile di «Stadium», perchè l'analisi particola­ re dei singoli preziosi, equilibrati, approfon­ diti e competenti interventi, condurrebbe mol­ to lontano: alla trattazione scientifica del pro­ blema. cioè, e quindi alla pubblicazione di un'opera di

affrontato ed

i limiti del

sentito.

dello

approfondito,

per

« Sono sinceramente con­ vinto che l’attività sporti­ va dei giovani, e anche dei più anziani, nelle ore li­ bere dalle occupazioni e dalle fatiche, apporti enor­ mi e generali benefici ».

nella

motivo

problema dei

passi degli auto­

revoli interventi, per i quali rivolgiamo il più sentito ringraziamento, non, possiamo tuttavia

mancare di sottolineare — a ino' di conclusio­ ne — come lo sport sin considerato il mezzo più pertinente al l'uomo per impiegare il

zioso dono del

AITiniziativa

tempo

dei

pre­

libero.

singoli,

del l'importanza

soluzione del

tempo libero. Mentre riportiamo alcuni

(JN SINTESI LE RISPOSTE AL NOSTRO INVITO)

quanto

nostro quindicinale lo hanno con­

l'interessante

sport

« Lo sport richiede di­ sciplina, dedizione, rispet­ to delle regole. Sono que­ ste le qualità che lo Stato apprezza in ogni buon cittadino: un soggetto che le possegga è un rispetta­ bile membro della collet­ tività nazionale ».

portata molto più vasta di quella

consentita a « Stadi uni ». D'altronde, per quan­ to utile, essa — almeno per ora — non è nei nostri intendimenti: attualmente siamo lieti di

aver

Sen. Umberto Tupinl

capaci

di

tuare una scelta, alla intraprendenza di

(c<mtinua In 4 pagina)

effet­ enti.

Dott. Bruno Zauli

Avv. Giulio Onesti « Lo sport si addice a! cittadino libero da impe­ gni di lavoro e può costi­ tuire per lui uno strumen­ to di letizia e di pro­ gresso »,

« Abbiamo bisogno del tempo libero... Ci occorre come una « regola di vi­ ta », una legge, e non co­ me una saltuaria occorren­ za. Questo il mio fervido appello, nel quale credo di interpretare la voce unanime di tutti gli spor­ tivi, considerando lo sport corno una fonte di pub­ blica salute, fisica e mo­ rale ». *

Dott. Lucio D’Arconte

« L’orientamento genera­ le delle masse è per lo sport, inteso sia come pra­ tica diretta ed individuale di attività di ’’plein alr*sia come spettacolo ».


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