Stadium n. 12/1961

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C. S. I

[ PRESIDENZA MZIOHÄlFH ARCHIVIO STi-fiJSJ

fin seconda pagina

★ LE FINALI DI « BASKET » ★ DETTAGLIO TECNICO DELLE GARE DI CHIAVARI

Jn tersa pagina:

★ I « GIRINI » HANNO PRE­ GATO ★ CRITERIUM STUDENTESCO

Anno XVI - IV. 12

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QUINDICINALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO

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Roma 1.1 giugno IRCI

A CONCLUSIONE DELLE RIUSCITE ED AVVINCENTI FINALI DI CHI AVARI

lampo Milano e Don Bosco Trieste campioni ili ìiashei A CSI Milano eli Avia Pervia Modena i tìtoli ili pallavnlo Una fantasmagoria di ¡orti emozioni offerta dai nostri giovani cestisti u

Le formazioni del D. Bosco Trieste (ragazzi) e Lampo Milano (juniores) dopo la conquista del titolo

NA fantasmagoria di emozioni ha caratteriz­ più zato quest'anno che mai le finali nazionali dei Campionati di paìlacanostro del Centro Sportivo Italiano, svoltesi a Chi ava ri Palestra nella magnifica Marchesani dal 31 maggio al 2 giugno. Pur essendo stati rispettati al millimetro i pronostici della vigilia, tuttavia i vari incontri han­ no presentato, chi piu chi meno, un'infinita di motivi di suspense, tali da non fare

rimpiangere affatto le emo­ zioni dell'anno precedente a Padova. Nulla meglio della crona­ ca dei vari incontri potrà tuttavia dare un'idea del crescendo di passione gene­ rato da due finali nazionali che passeranno certamente alla storia come quelle piu avvincenti che siano mai state finora disputate. Cominciamo dalla catego­ ria « júniores », quella rela­ tivamente più tranquilla. Le due grandi favorite del toi-

MENTRE SI CONFERMA [. ECCEZIONALE SCUOLA DI MODENA

Il nostro saluto All’insegna della regolarità agli assistenti i pallavolisti nelle 2 finali di Azione Cattolica

Il Santo Padre ha nominato S. E. Mon­ signor Mario Ismae­ le Castellano, O. P., Arcivescovo tit. di Colosse e Assisten­ te Ecclesiastico Ge­ nerale per l'Azio­ ne Cattolica Italiana, nonché Segretario della Commissione Episcopale per l'Al­ ta Direzione della A.C.I. e per il Coor­ dinamento dell'Apostolato dei Laici, Ar­ civescovo di Siena. Egli succede al com­ pianto Arcivescovo Mons. Mario Tocca­ belli che per 27 an­ ni aveva governato la illustre A rch ¡dio­ cesi.

Il Santo Padre ha nominato Vescovo ti­ tolare di Emmaus Mons. Carlo Maccari. Nello stesso tem­ po il Sommo Ponte­ fice ha nominato il nuovo Presule Se­ gretario della Com­ missione Episcopale per l'Alta Direzione dell’Azione Cattolica Italiana e per il coor­ dinamento dell'apo­ stolato del laici in Italia, nonché AssiEcclesiastico stente Generale dell’Azione Cattolica Italiana. Egli succede a Sua Eccellenza Mons. Ca­ stellano nominato nei giorni scorsi Arcive­ scovo di Siena.

La famiglia del Cen­ trò Sportivo Italiano, che in innumerevoli oc­ casioni ha trovato pa­ terna comprensione ed incoraggiamento nella persona di S. E. Mon­ signor Castellano, si as­ socia alla comune esul­ tanza per l’alto incari­ co e rinnovando i sen­ timenti di filiale osse­ quio porge aU'Eccellentissimo Presule ogni piu devoto augurio di pro­ ficua opera pastorale.

L’intera fq miglia del Centro Sportivo Italia­ no si associa all’esul­ tanza dell’Azione Catto­ lica Italiana per espri­ mere al novello Presu­ le, insieme ai sentimen­ ti di filiale ossequio e devozione, anche t voti più fervidi affinché nel­ la nuova dignità episco­ pale e nell’alto incarico affidatogli dal Sommo Pontefice, possa felice­ mente prodigare la Sua preziosa opera e conse­ guire ogni più prospero successo.

CSI Milano e Avia Pervia Modena si sono laureati cam­ pioni nazionali CSI di palla volo 1961 nelle finali dispu­ tate a Chiavari il 3-4 giugno scorsi. Entrambi i campio­ nati hanno avuto un anda­ mento alquanto regolare; le pratagoniste hanno posto in vetrina una discreta prepa­ razione tecnica, anche se alla fine hanno prevalso con una certa facilità le squadre che vanno solitamente per la maggiore: In particolar modo ha ancora una vòlta impres­ sionato maggiormente l’Avia Pervia, una compagine vera­ mente ben fusa e coordinata, ricca di ■elementi di vaglia, frutto logico di una scuola che ha in Anderlini il mae­ stro perfetto. Tanta è stata la facilità con cui i modenesi son riu­ sciti ad imporsi nella cate­ goria - ragazzi », quanto in­ vece l'impegno che ha dovu­ to profondere nella sua ga­ ra finale nella categoria a ju­ niores » il CSI Milano. Se infatti l’Avia Pervia si è di­ mostrata squadra di gran lunga superiore a tutte le avversarie incontrate sul suo cammino, da parte sua il

CSI Milano ha trovato nella Robur di Ravenna un com­ plesso in grado di costruire qualche cosa di più di ima semplice azione di disturbo. Le altre squadre hanno fat­ to un po’ da comprimarie in entrambe le categorie, anche se tutte meritano per la ve­ rità l'elogio più vivo per lo impegno con cui hanno di­ sputato tutte le partite. Ira i ragazzi, l'Alce di Firenze si è dimostrala la squadra più completa dopo l’Avia Pervia ed avrebbe forse meritato un punteggio meno severo: ma i modenesi si erano presentati con tutte le intenzioni di non regalare proprio niente ed al massimo impegno ed alla massima forma nulla si è potuto opporre. Anche Villa Marina Pesaro e Cannizzaro Palermo hanno colto la loro parte di elogi a Chiavari, l'una per aver presentato una squadra veramente di giovanissimi, ben preparati ed affiatati, l'altra per la te­ nacia che non ha mài fatto difetto anche nei momenti più difficili. Tra gli « juniores », mentre il CSI Milano ha ' ampiamen­ te meritato di vìncere il ti-

L’Avia Pervia di Modena, campione ragazzi e...

.la squadra del CSI Milano, campione juniores

tolo per Itt solidità di assie­ mi e per alcune individualità di buon rilievo, la Robur Ra­ venna è parsa squadra al­ trettanto preparata, anche se forse difettosa un po' in fat­ to di ordine e freddezza. La Kratos di Roma, fotse emo­ zionata per il suo esordio in fase nazionale, poteva ot­ tenere di più con un po' piu di calma: il suo campiona­ to è stato comunque egregio. Bene ha impressionato anche il San Giuliano Messina, che ha dato vita nel finale ad una partita degna di enco­ mio per dedizione, non dederitando anche sotto l'aspet­ to della preparazione tecnica. Un rapido sguardo alle va­ rie partite, disputate nel giro di una sola giornata e mezza nella accogliente Palestra Marchesani, servirà meglio a riesaminare le possibilità ed i valori delle squadre, tutte, in un senso o in un altro, prove lampanti dei progressi che la pallavolo del CSI sta compiendo di stagione in stagione. CSI Milano e Robur Ra­ venna esordivano a Chiavari nella maniera più convincen­ te, battendo senza troppi complimenti le prime avver­ sarie di turno. Quasi senza storia l'incontro dei milanesi con i messinesi. Un po' più equilibrata, almeno in certe fasi, la partila dei ravennati, i quali hanno dovuto rimon­ tare in entrambi i « set » il vantaggio iniziale dei roma­ ni. Il ravennate Fort ¡buoni è il giocatore che più im­ pressiona in campo per la potente schiacciata. Indiscutibile supremazia dei ravennati anche nella prima partita del secondo turno, disputata contro i messinesi a cui scusante per il pesante passivo va ricor­ dato il lunghissimo viaggio che hanno dovuto sostenere per arrivare fino a Chiavali. Ancora due « set » sono suffidenti per chiudere rincon­ tro tra i futuri campioni di Milano ed i romani della Kratos: anche in questa par­ tita, tuttavia, i ragazzi di Ca­ pobianco non sfigurano affat­ to, riuscendo anzi ad impe­ gnare a fondo nel primo set il CSI Milano a cui riescono a segnare ben ¡1 punti. Robur Ravenna e CSI Mi­ lano si incontrano nel terzo turno per stabilire quale delle due squadre saia la più meritevole del titolo. Il primo set si presenta in mo­ do assai equilibrato. Il CSI Milano non fa in tempo a portarsi in vantaggio fino a 6-3 che gli avversari rimon­ tano prontamente, riportan­ dosi in parità. E’ ancora Milano a tornare in vantag­ gio fino a 10-7, ma Ravenna risale la corrente e, sull’abbrivo, riesce a prendere vantaggio fino a 12-11; poi Milano pareggia, ma non riesce più ad andare avanti e finisce per dover cedere. I milanesi, toccati dall'insuc­ cesso, partono in quarta nel secondo set e riescono a do­ minarlo quasi indisturbati, lasciando solo pochi punti agli avversari. Occorre rifare tutto da capo. Ma anche il terzo set vede i milanesi lui-

l'altro che disporti a lasciarsi • sorprendere ancora. Il loro impegno è tale che riescono a segnare sei punti di seguito, prima di concedere la prima segnatura ai ravennati. C’è poco piu da fare per gli emi­ liani ed il set finisce per non avere più storia. Il maggiore ordine e la maggiore chiarez­ za di vedute e di idee re­ gnante nelle file milanesi ha avuto infine la meglio su la compagine ravennate, cui bi­ sogna ricoscere tuttavia una buona preparazione. Assai piti emozionante l'ul­ timo incontro tra i romani ed i messinesi. Il San Giuliano parte molto bene, fino ad acquistare un notevole van­ taggio; la reazione della Kra­ tos frutta il pareggio sul 9-9. Ma i romani a questo punto commettono vari errori che compromettono l'esito del set, meritatamente vinto dai messinesi. Equilibratissimo il secondo set, nel quale i ro­ mani mostrano le cose mi­ gliori.'Quando sul 9-9 i sici­ liani si impegnano al massi­ mo fino a portarsi in van____ S. G. (Continua in 3. pagina)

neo, vale a dire il. Pierobon di Padova ed il Lampo di Milano, iniziano in bellezza le loro fatiche, superando abbastanza agevolmente le rispettive avversarie del pri­ mo turno. Va solo rilevato che, mentre il Pierobon bal­ te francamente e senza trop­ pe discussioni la compagine salernitana, il Lampo deve fare molta piu fatica a pie­ gare la strenua difesa dei romani dell’ USSA. Il pun­ teggio finale dei due incontri parla abbastanza eloquente­ mente in proposito. La stessa squadra romana è quella che offre anche in occasione del secondo tur­ no di gare l’equilibrio mag­ giore nel confronto con il Pierobon. Anzi, come del re­ sto era già avvenuto nel turno precedente, stavolta LUSSA riesce a mantenersi in vantaggio per buona par­ te del primo tempo: il suo veemente avvio di partita, infatti, le frutta un vantag­ gio di cinque punti che re­ siste a lungo. Solo al 18’ di gioco effettivo il Pierobon rompe finalmente l’incantesi­ mo e prende le redini del­ l’incontro riuscendo a chiu­ dere la prima parte con due punti in più degli avversari. Il Pierobon deve molto a Propcrzi, come da parte sua l’USSA ha puntato tutto su Onelli, il suo uomo migliore. Nel secondo tempo l’ambien­ te si riscalda. L’USSA si im­ pegna come meglio può e torna a minacciare il Piero­ bon pareggiando prima_ sul 23-23 e quindi sul 25-25. A questo punto, malgrado il tifo di cui i romani posso­ no godere da parte degli... interessati milanesi del Lam­ po. il Picrobon ha il suo mo­ mento migliore e sale fino a 36-26. Altra reazione dell’USSA, la quale con una volontà ammirevole si ripor­ ta a soli sei punti di di­ stacco fino a 32-36. ma non riesce a fare di piu. Il Pie­ robon, ormai, controlla age­ volmente la partita ed ac­ cumula punti, fino a chiu­ dere con un margine del lutto rassicurante. Merita di essere sottolineata l’altissima percentuale di segnature messe a segno dai 'padovani su tiri personali: ben 26

A TORINO VENERDÌ

punti su 56 tiri effettuati. Ancora piu tenace la resi­ stenza che oppone nell’altro incontro la squadra salerni­ tana ai milanesi del Lampo. Forse troppo sicuri di sé, dopo che il CSI Salerno era stato seppellito sotto una vàlariga di cesti il giorno avanti, i milanesi hanno pre­ so un po’ alla leggera rin­ contro che si mette subito male per loro, tanto che i campani non fanno troppi comprimenti e chiudono il primo tempo con un van­ taggio di quattro, pùnti, tut-

t’altro che foriero di buone prospettive per il Lampo. Anche la prima metà della ripresa e tutta di colore sa­ lernitano, pur se i milanesi per la verità controllano da vicino il punteggio, mante­ nendosi sempre ad un di­ stacco ragionevoli. E solo àll'H’ di gioco che final­ mente il Lampo può tirare un respiro di sollievo, sendo riuscito a portarsi a 35-34. I salernitani attraver SERGIO GATTI (Continua in 2. pagina)

Lampo Milano e Pierobon Padova lottano per il titolo juniores

23. SABATO 24 E DOMENICA

I nostri Campionati di calcio nella cornice di “Italia ’61 EL SUGGESTIVO qua­ dro di « Italia ’61 « si celebreranno le finali nazionali di calcio del Cen­ tro Sportivo Italiano. Que­ ste finali potrebbero essere definite la rassegna calcisti­ ca della speranza. I ragazzi che scenderanno sui campi torinesi esprimono e rappre­ sentano decine e decine di migliaia di giovani atleti che nel corso dell’anno si sono lealmente battuti in tutta la Penisola. Non pecchiamo di presunzione se affermiamo che il CSI rappresenta un’entità na­ zionale calcistica ad alto li­ vello. Ci soffermiamo parti­ colarmente sulla categoria « ragazzi » dalla quale tutti gli anni le giovani speranze del CSI vengono ad essere prelevate dalle- società fede­ rali. Il CSI è un vivaio calci­ stico, imponente mole sia qualitativa che quantitativa. In questi ultimi tempi la al CSI atFIGC ha riservato i_' tenzioni cortesi e noi gliene siamo grati per i riconosci­ menti morali che si è com­ piaciuta avere nei riguardi della nostra Organizzazione. Abbiamo fatto una devia­ zione, perchè in effetti noi dobbiamo soffermarci sulle finali dei campionati nazio­ nali « ragazzi « e « dilettan­ ti « e quel che più conta, co­ sì la prassi esige, stilare dei pronostici. Tutti gli anni sen­ za tema di smentita formu-

N

liamo i nostri pronostici in base a conoscenze dirette e maggiormente per «sentito dire«, è indubbio che in tale situazione è ben difficile po­ tersi pronunciare. Comunque tutti gli anni in sede di pro­ nostico con matematica pre­ cisione possiamo ■ affermare, perdonateci la vanità, che le nostre previsioni non si so­ no mai avverate, perchè con con una regolarità, veramen­ te impressionante, i campio­ nati sono stati sempre vinti dalle Unioni Sportive che non avevamo previste vin­ citrici. Malgrado i nostri catastro­ fici ’ precedenti anche questo anno ci accingiamo a formu­ lare un pronostico nella ti­ mida speranza che. sia pure per sbaglio, una volta tanto si riesca a poter pronunciare la fatidica frase: l’avevamo previsto!

Le semifinali Coneéntraniento Nord — Nell’ospitale Mantova; nella categoria «ragazzi « ha vinto la Tebaldi di Verona che bat­ teva con un netto 3-0 gli Aquilotti di Mantova che nel­ le 'semifinali avevano elimi­ nato i bravi ragazzi dell'O­ rione. Nel mentre la Tebal­ di aveva battuto l'olimpia di Trento con l'ausilio della monetina, stante che verone­ si e trentini non erano riu­ sciti a superarsi sul campo di giuoco. Nei «dilettanti» l’Aquila

di Padova dimostrava una palese superiorità sulle altre contendenti, infatti, dopo aver battuto con il classico 2-0 la Lizzana di Trento eli­ minava nella finale con una certa facilità la Calerne di Reggio Emilia. A loro volta gli emiliani avevano in pre­ cedenza battuto la Blessanese di Udine in una partita svolta con la sigla dell’equi­ librio. Conce in l'amento Centro Nord — Le semifinali svol­ tesi a Milano hanno costitui­ to .secondo noi una anticipa­ zione alle finali nazionali perchè nel girone del centro nord sono confluite le mi­ gliori squadre del campio­ nato. Nei «ragazzi«, il Villag­ gio Piaggio di Pontedera riu­ sciva ad eliminare per 1-0 la Fulgor di Lodi in una par­ tita tiratissima e dal risulta­ to quanto mai incerto, nel mentre il Molinello di Ge­ nova batteva ¡1 Rapid di No­ vara per 2-1. Anche in que­ sta gara l’equilibrio faceva testo sul campo di giuoco. Nella finale il Molinello di Genova e il Villaggio Piag­ gio di Pontedera davano luo­ go ad una cavalleresca bat­ taglia contenuta nei limiti della lealtà, e anche in questa circostanza il campo di giuo­ co non pronunciava il suo verdetto per premiare vinci­ trice una delle due squadre. La classica monetina lancia­ ta dall'arbitro favoriva i ge­ novesi e probabilmente nello

stesso istante in cui la dea Fortuna preferiva il Molinel­ lo, quest'ultimo poneva sul piatto della . bilancia delle probabilità per una vittoria finale la più consistente del­ la, massima aspirazione^ Nei - dilettanti « il Grup­ po C di Genova eliminava agevolmente il Zelobuonpersico di Lodi, nel mentre il Pi nel li di Torino batteva per 1-0 i bravi giocatori della Madonnina del Grappa di Fi­ renze. Nella finale, in una parti­ ta equilibratissima, il Pinelli di Torino batteva per il minimo scarto il Gruppo C di Genova. In questa appas­ sionante gara si rilevava una certa superiorità territoriale dei genovesi che non riusci­ vano a battere l'ottima di­ fesa dei torinesi. In questa partita talvolta l'agonismo faceva eccessivamente spicco, dovuto più che altro all'in­ certezza del risultato e allo equilibrio delle forze in campo. Concentramento Centro Sud — In Roma nella cate­ goria « ragazzi « i campioni d'Italia dell’Orione riusciva­ no a superare felicemente le interregionali ed i loro più pericolosi avversari si dimo­ stravano i cagliaritani del Veritas che cedevano ai bian­ co-neri per 1-0 negli ultimi secondi della partita. Nella finale l’Orione non

GENEROSO DATTILO (Continua in 4. pagina)


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