Stadium n. 13/1957

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La Parola 0l Pio mi

MEDICINA su «Ine rnote

Lo sport, come la cura del corpo nel suo insieme, non deve essere un fine a sè, degenerando in culto della materia. Esso è al servizio di tutto l’uomo; dunque, lungi dall’intralciare il perfezio­ namento intellettuale e morale, deve promuoverlo, aiutarlo c favorirlo ». (Dal discorso del S. Padre al giornalisti sportivi).

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I risultali di Massa Concessionaria esclusiva per la puDbDeità: PUBLLACI - Roma - Corso Vittorio Eman. o. 287 . lei. 556.088 Costo d'inserz L. t5p a mm col Spedizione in abb. postale gr I Un numero L. 20 1

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SETTIMANALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA

ta) XII -II. 13- Roma 4» 1957

CONCLUSO A MASSA IL CICLO DELLE DUE MAGGIORI ATTIVITÀ’ INVERNALI DEL C.S.I

Brillante etòlogo delle “camneslrl,, e del tennis da lav Nella serrata competizione atletica l’avellinese Ezio Vuotto conferma il sorprendente progresso tecnico delle regioni del Sud, vincendo chiaramente su una centuria e mezza diecompetitori - Tra i pongisti si affermano di classe Mauro Galli della “Juventus,, di Pontedera nel “singolo,, e Mancini-Soliani dell’US Audace di Parma nel “doppio,,

’rimavera atletica A Massa il Centro Sportivo Italiano ha celebrato la festa della primavera facendo di­ sputare due campionati na­ zionali. La < campestre > ha rag­ giunto una lumihosa tappa che onora il C.S.I. Circa un centinaio di Comitati erano validamente rappresentati da atleti aventi tutti una prepa­ razione adeguata, segno evi­ dente che la periferia ha la­ vorato tenacemente. Del re­ sto, che in tutte le province d’Italia si sia lavorato ne fanno fede i dati statistici che ci dicono con le cifre che l'Atletica Leggera nel C.S.I. è ormai all’avanguardia ed e spontaneamente sentita dalla nostra Organizzazione e con­ seguentemente le vie del pro­ gresso saranno percorse con risultati di elevato risalto. La < campestre > può esse­ re considerata un valido mez-

zo di preparazione per gli atleti del mezzofondo; conse­ guentemente non ci dobbiamo sorprendere se fra il vasto numero degli arrivatiyi sono degli elementi che già hanno ottenuto in un recente passa­ to brillanti affermazioni nelle corse piane su pista. Consi­ deriamo la prova di Massa come una rosea e tangibile promessa per una stagione che sarà ricca di attività e che dovrà essere il punto di partenza di una efficace pro­ paganda atta a portare un notevole contributo per le Olimpiadi di Roma. Nello stupendo scenario Alpi rappresentato dalle Apuane e da un vasto pri­ meggiare di verde è scattata una massa multicolore: era­ no i nostri ragazzi che rap­ presentavano le province di tutta Italia. In altra parte viene efficacemente documen-

11 calcio e i giovani Gli allenatori paurosi, che ostacolano col gioco difensivo l’evoluzione di questo sport, ritardano anche l’affermazione dei giovani di reale valore Non è raro il caso in cui si chiama m causa ri calme per attribuirgli la responsabilità dello scars?.suc^^ di altri sport. Se l’atletica pesante ha pochi cultori, se la ginnastica non suscita piu nei giovani Entu­ siasmo e la passione di tempi ormai lontani se i < vecchi > tramontano e i giovani che dovrebbero prendere il loro posto sono pochi e di scarsa Qualità, la colpa è sempre del calcio che attira nella sua orbita la gioventù italiana con le lusinghe di guadagni. Purtroppo si è sempre pronti ad attribuire ad a tr: le responsabilità che invece sono nostre: e un vecchio e brutto sistema contro il quale dobbiamo reagire per ristabilire la verità; non è con questo vieto luogo comune che potremo eliminare le cause che ostacolano la diffusione e la vita stessa dello sport. Prendiamo le mosse dal massimo campionato di calcio e dalle società che vi partecipano. Come si sa, sono 18. Quante di queste sono in grado di provve­ dere ad alimentare con la loro produzione i reparti della prima squadra? Nessuna, per la venta. E vero che le nostre < gran­ di > non hanno più tempo di dedicarsi ai giovani e preferiscono ricorrere ad altri mezzi per avere ciò che non vogliono più allevare; ma è altrettanto vero che l’incarico del ralleva mento è stato affidato a società minori che non di rado sono sovvenzionate dalle società maggiori. Vogliamo dire che c'è chi si inca­ rica di trovare fra i giovani gli elementi promettenti per prenderli in < cura >. E i buoni frutti vengono fuori; pochi, dicono i nostri tecnici.' e lo attesta il fatto che le nostre società acquistano all'estero gli elementi di cui hanno biso­ gno;' e se non vi fossero le limitazioni imposte dalla Federazione, gli importata sarebbero in numero note­ volmente maggiore. . Lo spettacolo ha le sue esigenze, sostengono i diri, genti delle società; resta comunque dimostrato che il vivaio dei giovani non è capace di dare al nostro spet­ tacolo calcistico il contributo necessario. Questa è la tesi che più o meno sostengono tutte le società dèlia serie A. . E’ giusta questa tesi? Sotto certi aspetti sì (e lo dimostreremo in seguito): tuttavia non si può negare che il < complesso della paura >, che ha inquinato in questi ultimi anni ¡orientamento tecnico e tattico delle nostre maggiori squadre, lo si riscontra negli allenatori anche quando si trovano di fronte alla responsabilità di lanciare un giovane che anela ad afteriùarsi. Al giovane che, deve farsi le ossa e che ha dimo­ strato di possedere le doti indispensabili per giocare nella massima divisione nazionale, l'allenatore prefe­ risce molto spesso l'elemento già collaudato, anche se costui non è l'ideale. Ma torniamo al nostro argomento. Da una recente statistica pubblicata nel bollettino ufficiale della F.I.F.A. rileviamo che in Italia i giocatori professio­ nisti, non professionisti e dilettanti sono 75.975 e che i giocatori al di sotto dei 18 anni sono 41.551. Pren. diamo queste cifre e confrontiamole con quelle della Germania Democratica. In questo troncone della Ger­ mania, òhe ha una popolazione di poco inferiore al­ l’Italia, i giocatóri professionisti sono più di duemila mentre i calciatori dilettanti sono un md'lone 159.157. Come è facile constatare, hi gioventù tedesca che si dedica a questo sport è infinitamente più numerosa di quella italiana. Ma guardiamo anche in qualche altra nazione: l'Inghilterra possiede circa 7.000 giocatori professionisti, 750 mila dilettanti e 85.000 calciatori al di sotto dei 18 anni. La Russia, con i suoi 200 milioni di abitanti, ha invece un milione e 200 mila calciatori dilettanti (il professionismo sulla caria non esiste) e 400 mila gio­ catori al di sotto dei 18 anni. Leggiamo ora i dati FILIPPO MUZ1 (Continua in 2. pag )

Bis di A velli no

tata la palpitante contesa che Cordeddu e Michelazzo ai posti (l’onore - Caha fatto vivere momenti di gliari si afferma nella classifica per Comitati intenso interesse per l'incer­ tezza del risultato. La sorpresa è sempre in ag­ n Sud ha ancora avuto la [ essere seguita. Molti nomi nuoSiamo rimasti commossi: guato nella competizione spor­ meglio. I primi posti delle vi in evidenza ed anche qualper ogni concorrente, qua­ tiva, ma forse in nessun caso ।classifiche sono particolarjnen- ! che sorpresa negativa. Festa, lunque fosse il suo piazza­ come nella corsa campestre es- ;te eloquenti al proposito. Vuol | ad esempio, che avrebbe potumento. il tagliare il traguar­ sa è talmente comune da co- <dire che l'azione che il CSI to fare di più in veste di corri­ do significava la vittoria. Ab­ stituire elemento pressoché es­ va conducendo nelle zone in I pione uscente: ma la sua presenziale del suo carattere, che cui è più necessario propagan- parazione non era della portabiamo ancora impresso nel ne risulta quanto mai ravvi­ dare lo sport ottiene sempre ta di quella di Vuotto. Spe­ nostro cuore con quale gene­ vato in interesse e richiamo. maggiore successo. E vuole an­ riamo meglio per i campionati roso slancio, con quale tena­ Anche a Massa, quantunque il che dire che il Sud è tutt'altro su pista. cia i nostri atleti hanno dato pronostico per quel che riguar­ che refrattario ad un’azione del Tra i Comitati, ottimo davve­ ogni loro energia pur di arri­ da il vincitore sia stato ri­ genere, come vorrebbe invece ro Genova che, forse, con Venvare alla mèta, anche se il spettato, non è mancata la sor­ sostenere qualcuno. Date cam­ turoli avrebbe potuto dare fa­ pi di atletica, dirigenti, allena­ stidio allo stesso Cagliari. Mol­ presa. E non una sola. loro piazzamento fosse chia­ tori e soprattutto mezzi finan­ to bene Messina che ha piaz­ ramente lontano dalle prime La prima si chiama Cagliari. ziari al Sud e ne avrete i frut­ zato molto in alto anche Di Ha vinto la classifica per Co­ posizioni. Ci siamo ancora ti più impensati. Stefano. Senza grandi nomi, mitati conquistando il secondo una volta convinti che è que­ e il quinto posto individuali. ma con ottima media Udine. sto il vero sport; esso è rap Vuotto ha vinto come si po­ E non si potrà chiudere sen­ Una affermazione netta, chia­ teva prevedere, anche se ha presentato da tanti e tanti za aver prima rivolto un rin­ ra, indiscutibile che, però, alla una superiorità davve­ graziamento a tutti quegli oscu­ motivi che ।esprimono quanto vigilia, era assolutamente im­ palesato ro sorprendente su tutti gli ri dirigenti che hanno lavora­ L’arrivo da dominatore del giovane avellinese Ezio Vuotto prevedibile. E' vero che c'è altri, sia viva la disinteressata passi conoscevano peri­ to per oltre tre mesi in sede sempre da aspettarsi dalla colosi che sione dei nostri atleti che vin- , aspiranti ai titolo. Era locale, con tanta abnegazione, Sardegna sorprese di questo citori o vinti hanno per pre­ evidentemente il più prepara­ per permettere un risultato co­ genere, potendo disporre la e, pur non avendo trovato sì brillante a questa campe­ mio o una modesta quanto regione di materiale umano di to un percorso adatto ai suoi mez­ simbolica medaglia o una prim'ordine, ma è anche vero zi, è riuscito ugualmente ad stre che ha rappresentato la semplice parola buona. Ciò che tanta autorità non poteva imporre un distacco alquanto conclusione delle centinaia di manifestazioni che hanno im­ \che conta per loro è di aver mancare di meravigliare. Mol­ sensibile al secondo. dovunque migliaia e [dimostrato sul campo dello to del merito va attribuito al­ Michelazzo e Barbareschi non pegnato di atleti. Grazie an­ l’appassionato Natteri che or-1.sono nuovi ai nostri campi e migliaia 'sport di essere dei validi ...... cora agli atleti per lo spetta­ ganizza a ' Cagliari rattivita| s j sono brillantemente inseriti atleti cristiani e che in no­ EZIO VUOTTO è nato a non poter conciliare sport eistre disputata a Roma e si colo di generosità e di corret­ atletica del CSI: la sua vitto-:] nei primissimi posti. Carlini è me del C.S.I. riescono a de­ Montella in provincia di Avel- studio, sol perchè all’uno o al-1 classifico al secondo posto: que- ria nella classifica di squadra tezza che hanno saputo offri­ ntare l’ammirazione dell’Ita- Irnò il 23 gennaio 1938 ed è l’altro si ritengono in dovere sfanno la stessa piazza d’ono- è frutto dell’intenso movimen­ stato il primo dei genovesi, che re. E grazie infine a Massa tessérato per la Ginnastica Ir- e in diritto di preferire altri re gli è sfuggita d’uo soffio, to locale che è stato creato e> all'ultimo momento hanno do- che ha saputo offrire alla bel\lia sportiva. |Non e conta lissima gara una meravigliosa di Avellino. Con Vittorio * diver t imentL ______ |' T"- ~si è1 rassegnato ~ Il Sud ancora una volta pina che si può sintetizzare nelle il bravo Venturoni, al giovanis- coimice di sole e di azzurro. Festa rappresenta la coppia di GIUSEPPE CORDEDDU, tes- di prendersi una rivincita dequattro prove di propaganda simo Rocca, rivelatosi poi altra ha suonato l'inno della vit­ « campioni » con cui Avellino serato per lEsperia di Caglia- Unitiva d’anno venturo. SERGIO GATTI toria. Felicitiamoci con gli s’è mantenuta alla ribalta ne­ ri, è nato a Selangius in prò- Le sue prime gare le disputò e quattro prove di campionato interessante sorpresa, degna di con una media di 50 atle­ amici di Avellino che con gli ultimi due anni vincendo viricia di Cagliari il 30 marzo sui 5000, correndo la distanza che, ti-gara (!), hanno tenuto im­ Ezio Vuotto hanno segnato i due titoli della corsa campe­ 1938. Lo scorso anno disputò)in tempi di poco inferiori ai pegnato quasi in continuità i L’allenatore pro-f. Peco­ le sue prime gare di corsa 18 minuti. L’altr’anno ha se­ ragazzi cagliaritani negli ulti­ per la seconda volta nella stre. ra, naturalmente, spera che. campestre partecipando alla gnato 16'17” ed è arrivato sestoria della < campestre > il come al solito, non ci sia due Leva Libertas. Corsa la finale) sto nella finale nazionale di mi tre mesi. nome di un loro atleta e por­ senza tre e, anche per il 1958. a Roma, dove si Classificò pri-| Milano del _nosjro campionato, Un esempio. Un vero esem­ MARIO BECCA è l’atleta pio che, se tutti seguissero, po­ giamo loro l'augurio del vec­ fa molto affidamento sui suoi mo dei sardi e 21. assoluto, fu più seguito, per cui |ohe ha permesso a Cagliari, in- tenzierebbe in maniera davve­ chio proverbio: < Non c’è due ragazzi. Quanto a Vuotto, an­ non se l’età lo permetterebbe, credette opportuno tesserarsi sierne a Cordeddu, la conqui- ro grandiosa il movimento atle­ senza tre >. E complimentia­ che l'anno prossimo quasi certa­ al CSI, dove passò subito sot- sta del primo posto nella clas- tico del CSI. moci anche con i generosi sar­ mente non sarà della partita: to le cure del bravo Natteri sifica per Comitati. Tesserato Un'altra sorpresa è stato Pie­ di che con i cagliaritani Cor­ non dovrebbe infatti avere dif­ e di Mario Siddi. I risultati per il .Ferrini di Cagliari è ro Chillé. Non è riuscito a deddu e Becca sono riusciti ficoltà a passare di serie, so­ che seguirono gli fecero gua- nato nel capoluogo sardo. non classificarsi più su del settimo vincitori nella classifica per prattutto in quanto è ragazzo datgnare la convocazione ad ùn si $a bene se l’ultimo giorno posto. Ma sappiamo ugualmen­ di passione davvero esemplare. raduno tecnico di Chiavari. A del 1938 o il primo giorno del te che non è quella la classifi­ Comitati. Vuotto, fratello di quella Massa ha rappresentato, insie- 1939, èssendo il lièto evento ca che gli si addice. Non s'era Nel tennis da tavolo l'affer­ Vuotto che è discreta e pro­ me al compagno di squadra avvenuto quasi sulla mezza- sentito bene prima della gara, mare semplicemente che si mettente ottocentista, pratica Becca, la sorpresa maggiore, notte. Bécca 'ha cominciato a forse a causa d'una colazione sono svolte delle gare entu­ l’atletica dal 1954, ma solo lo Campione provinciale del correre «Io scorso anno parte- troppo vicina alla gara, forse scorso ha cominciato ad CSII cagliaritano e secondo cipando -al G.P.~ di Mezzofondo, a causa del nervosismo che nasiasmanti ci sembrerebbe di anno allenarsi seriamente. I frutti classificato ai campionati prò- Studia privatamente, ma senza esprimerci fin troppo mode­ si sono fatti vedere subito: vinciali studenteschi di corsa troppo entusiasmo. Lo allena turalmerite l’ha preso sapen­ il favorito n. 1. Al momen­ stamente, perchè nel Salone quest’anno, prima di andare a campestre (frequenta l’istituto Natteri e lo rivedremo quasi dosi to buono, quando era necessa­ degli Svizzeri di Palazzo Du­ Massa, aveva già vinto il cam­ Tecnico Agrario), disputerà per certamente sui -1500 finale del rio spingere al massimo, si è cale abbiamo assistito a del­ ponato di campestre studente­ il suo istituto i 1000 ai pros- campionato -su pista * di que- improvvisamente sentito pe­ della sua provincia, il cam­ simi campionati su pista e, sue- sfanno. le gare che ci hanno sorpreso, sco le gambe non risponde­ pionato III serie ed il campio­ coesivamente, prenderà a pre- GIULIANO CARLINI, tesse- sante: non solamente sotto l aspetto nato assoluto regionale. pararsi sui 1500 e specialmen- rato per la Castelletto di Ge- vano come avrebbero dovuto. tecnico, ma innanzi tutto sot­ Questa serie di risultati, ot­ te sui 5000, specialità nella qua- nova, è nato a Sassari (ma del Egli stesso confessava, dopo, di to quello agonistico tanto è tenuti attraverso una seria e le dovrebbe partecipare ai no- tutto casualmente) il 6 feb- non essere andato bene. Son ¡braio 1938. E. suo ingresso in giornate che capitano a tutti, stato l’impegno dei nostri bra­ scrupolosa preparazione, non stri campionati. •miped'iscdno al Ezio Vuotto di ALDO M1ICHELAZZO è na- atletica è avvenuto quattro specie in certe occasioni. Lo vi ragazzi i quali hanno chia­ essere un ottimo studente, do­ to a Rovolon (Padova) il 4 anni or sonj quando aveva studio ora lo assilla e non gli ramente dimostrato che il ten­ tato perfino di borsa di studio! gennaio 1938 ed è tesserato per solo 15 anni. H suo primo al­ concede troppo per allenarsi: nis da tavolo può essere posto Quest’anno sosterrà l’esame di ili.S. Zovon di Vo, dove è lenatore è stato Costa del siamo certi, però, che sta su un livello superiore e non maturità scientifica, pur conti­ allenato da Sella. E’ meccanico S. Ugo. Adesso è sotto le cure ugualmente meditando la rivin­ Serrata la disputa per il secondo posto a Massa. Il ca­ I campionati su pista lo gliaritano Cordeddu, che nella brillante competizione essere semplicemente conside- nuando ad allenarsi in vista e pratica l’atletica da tre anni, di Ramazzila. Frequenta il Li- cita. campionati su piste. Cam­ Quella di Massa, infatti, non è ceo Scientifico ed ha 2'47” sui rivedranno certamente in cam­ aveva distribuito con intelligenza le propri^ forze, pre­ I rato una attività ricreativa. Il dei due volte, questo Vuotto: la sua prima affermazióne. Già 1000 e 16’31" sui 5000. Nella po e allora gli avversari di vale con spunto irresistibile, sulla linea d’arrivo, sul , singolista Galli della < Ju- pione sui campi e a scuola. Un esem­ l’anno scorso egli prese parte finale dei 5000 dell’altr’anno è Massa avranno a che fare con patavino Michelazzo ! oentus> di Pontedera e gli pio per tanti ohe ritengono di alla finale della corsa campe- arrivato quinto. ben altro Chillé... S. G. atleti Mancini e Soliani del[ l'U. S. < Audace > di Parma si sono laureati campioni ita­ liani e la loro vittoria acqui­ sta un particolare valore per­ chè raggiunta dopo asprissi­ me battaglie con agguerriti quanto leali avversari. Siamo lieti che in questo sport tipicamente diocesano il C.S.I. possa emergere1 in campo nazionale perchè esso rappresenta tutta la massa cosa accadde ? Accadde dei nostri giovanissimi che Come avevamo detto in un mano Landolfi e le autentiche suo gioco non conosce cosa vo­ Torniamo però al girone dei qualche illusione) nelle altre Che questo, e cioè che Ravaioli nel­ due, il pisano aveva disposto nostro precedente articolo, si sorprese di questo campionato primi e qui dobbiamo ricono ­ glia dire difesa, attacca in I vivendo nel cortese agonismo sperava che a Massa, in occa­ cioè l’ascolano Tosti Guerra di lui con estreme facilità. Ma la prima partita commise una scere che con lo svolgersi de ­ continuazione con prepotenti del tennis da tavolo, si prepa­ sione dei Campionati Nazionali tal serie di errori che non vo­ il dramma di Ravaioli doveva levano gli incontri, Ravaioli, uno dei Fulvio e il pescarese Capisciotschiacciate che per la più parte dire soltanto vittoria per rano le basi più impegnative di Tennis da Tavolo saltasse ti. Un altro che si stava metten­ delle volte lasciano il segno e favoriti, non girava come dove­ svolgerei nell’incontro con Sam­ Sambo, ma anche una sua even­ I per discipline sportive che ri- fuori un atleta (« l'imprevisto » do in luce nel suo girone era di ciò ne sanno qualche cosa i va. Perduto rincontro diretto bo. Alla conclusione del girone tuale eliminazione dall’ingresso I chiedono un maggior sforzo lo chiamammo) a fare sì che il Figinì di Como, un simpatico ■suoi avversari dei quali 4 su 5 con Galli (anche se cella prima mancavano solo gli incontri Ra- nella finale dei primi perché il pisano Galli non spadroneggias­ ragazzo di 16 anni ü quale nel ci hanno rimesso le penne. I fisico. partita battendolo aveva creato vaioli-Sambo e Galli-Sambo. furbo Galli e per lui il suo ac­ Le due giornate di Massa se nelle gare di finale. Purtrop­ compagnatore avrebbero fatto po così non è stato; e se pure sì che, nel confronto diretto con saranno ricordate caramente Galli ha accusato alcuni mo­ Sambo, il toscano non spinges­ da noi tutti non solamente menti opadhi. alla fine è venu­ se a fondo lasciando vincere il . per i risultati conseguiti, ma to fuori prepotentemente ri­ veneto permettendogli l’entrata | anche per l’affettuosa acco- montando ai più forti dei suoi in finale al posto di Ravaioli. avversari anche lo svantaggio; I 'dienza che è stata riservata il quale era pur sempre l’av­ come è avvenuto sia nella par ­ | ai nostri atleti. Particolarversario numero uno del già tita con Ravaioli che con quella Campione italiano di ILI cate­ I mente il nostro srato pensie- con Landolfi. Comunque l’inte­ goria. Questo pericolo ne siamo I ro va a S. E. il Vescovo Mon- resse del Campionato non è ve­ certi fu percepito anche da Ra­ ! signor Carlo Boiardi, al Pre- nuto meno, e la battaglia è di­ vaioli e dovette essergli di tale I fetto. al Sindaco della Città vampata sin dalle prime bat­ sprone che nella seconda e ter­ tute. poiché nei gironi elimina ­ za partita dispose a suo piaci­ I ed a tutte le Autorità che tori a far trepidare gli spetta­ mento del piccolo veneto al I hanno contribuito acchè la tori è stato il foggiano Abruz­ quale, precluse l’ingresso alla fi­ I nostra manifestazione avesse zese, il quale, presentatosi per nale, rimase la più grande sod­ I il miglior successo. Naturai- l’incontro con Galli gli strap­ disfazione e cioè quella di pie­ I mente particolare riconoscen- pava di prepotenza il primo set gare Galli per 2-1 nel loro con­ ! za dobbiamo agli amici del e non per avventura, ma con fronto diretto. Fu questa la una serie di colpi, la portata I Comitato di Massa e in spe- tecnica dei quali pose effetti­ vera e grande sorprese dei campionati. Fu vera gloria quel­ ! dal modo al doti. Favoni ed vamente in difficoltà il Galli; la di Sambo? Galli da parte | ai numerosi collaboratori che fu purtroppo un fuoco di pa­ sua. in una intervista concessa­ I con spirito di sacrificio han- glia e alla fine il futuro cam­ ci ha tenuto a precisare, che I no costruito le basi vittoriose pione fece sua la partita senza ALVARO GAETAN1 I per gli avvenimenti celebrati che vi fosse qualche cosa da recriminare. I ■ in Massa. Negli altri gironi nel frattem­ (Continua in 4. pagina) J GENEROSO DATTILO po si mettevano in luce il roUn aspetto della sfarzosa < Sala degli Svizzeri», durante la disputa delle finali del «singolo

5 protagonisti

UNO AD UNO I SERRATI INCONTRI TRA LE MIGLIORI “RACCHETTE,,

aristocrazia dei nostri pongisti nel Salone degli Svizzeri di Massa

S


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