Stadium n. 13/1960

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Anno XV - IV. 12

Direzione Redazione Amministrazione • Roma Vi» della Conciliazione 1 • t 655561 650113

QUINDICINALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO

Spedizione in abbonamento postale • Gr. 2 Pubblicazione n» omarfio e tutti rii iscritti

Ruma 22 giugno 19E0

A GENOVA LE FINALISSIME DI CALCIO, SINTESI DI UNA SELEZIONE DI OLTRE 3000 SQUADRE

PRONOSTICO ROVESCIATO PRONOSTICI nel gioco del può considerarsi serenamente complesso della squadra che si calcio possono considerarsi accettabile, perché sul campo articola organicamente e con fusione tecnica fra Hill piccoli castelli di carta espo­ di giuoco non hanno operato ammirevole sti alla più violenta bora. Alla solamente i giuocatori, ma han­ i vari reparti. I terzini e la vigilia dei campionati spiccava no efficacemente collaborato con mediana costituiscono un bloc­ veramente di alto rilievo che netta in cima alla più alta mon­ essi i tecnici posti ai bordi del co si impernia particolarmente sul tagna delle probabilità l'Unione campo di giuoco. centrosostegno Dall’Otto. Nel Sportiva Molinello di Genova mentre nella prima linea emer­ Il bis dell’Orione per la categoria Júniores. I cal­ ge la coesione fra i vari attac­ coli vertevano sulle copiose se­ L’Orione di Roma che due canti dove il centravanti è l’uo­ gnature che il Molinello avreb­ anni or sono vinse il campio­ be inflitto alle sue avversarie. nato italiano in una memora­ mo più efficace nei tiri a rete. Nella partita di semifinale Nel mentre l’U.S. Tebaldi di bile partita disputata contro la Verona era considerata la cene­ Virtus di Genova, è tornato sul­ Orione-Aquilotti di Mantova, rentola delle finaliste. Così co­ la ribalta della vittoria contro questi ultimi sono riusciti ad me la favola di « Cenerentola », una squadra ligure. I ragazzi imbrigliare la costante offensi­ la balda compagine veronese che sono seguiti amorevolmen­ va dei romani fino al punto di scesa sui campi di Genova sen­ te dal direttore dell’istituto sac. renderla sterile. I mantovani si za segrete speranze è riuscita dr. Mario Guerci, da don Bian- sono presentati sul campo con a calzare la fatidica « scarpet­ chin e dal direttore tecnico Bar­ l’abito della modestia ma con ta d’oro » conquistando il di­ tolomei, e nella circostanza non una tenace volontà e con uno ritto di sposare lo scudetto tri­ vogliamo dimenticare la colla­ spirito combattivo veramente colore per il Campionato ita­ borazione di Villa, si sono pre­ encomiabile. liano categoria Júniores. Alla superiorità tecnica degli sentati alle finali con un baga­ Il Molinello di Genova può glio di speranze anche se avversari essi hanno posto la definirsi la delusione delle fina­ espresse con evidente timore difesa efficace e più volte han­ li del nostro campionato. Il suo riverenziale nei riguardi delle no tentato con punte offensive biglietto da visita aveva titoli concorrenti. Ciò che ha impres­ di raggiungere il massimo ri­ di aristocratico rilievo che lo sionato nella finalissima, è il sultato. poneva al disopra di tutte le partecipanti. Il campanello di allarme suonò a lungo sul cam­ po della Sestrese dove i geno­ vesi incontrarono l’U.S. Ferri­ ni di Cagliari che riusciva ad imporre il proprio giuoco con­ tro la quotatissima squadra del Molinello. I sardi si dimostra­ rono più forti e dominarono nell'arco dei centoventi minuti di giuoco gli atleti di Genova. Le prodezze del portiere del Molinello e una buona dose di sfortuna impedirono la realiz­ zazione di una clamorosa sor­ presa che però avrebbe avuto il conforto inoppugnabile di una cristallina verità, perché la Ferrini avrebbe meritato di vincere. La sorte identificabile nel lan­ cio di una monetina condannò i bravi guiocatori sardi che • Campi Scuola vennero esclusi così dalla fina­ lissima. Pensare ai Campi Scuola, sepolti come siamo nella Lo sportivissimo pubblico ge­ pietra infuocata di una Roma tropicale, è come fare novese tributava ai bravi giuo­ un tuffo fantastico nel verde fresco dei nostri monti. catori sardi 'una affettuosa Senti che il corpo si rianima e l’anima si libera dalla quanto clamorosa dimostrazio­ stretta viscida del sudore che scivola vigliacco tra ne di simpatia che commosse carne e camicia. vivamente dirigenti ed atleti. La prima sensazione è quindi quella di evadere dalla Il Presidente del Molinello città diventata più assurda di un disumano luogo di con squisito senso di signori­ detenzione. Poi il ricordo dei Campi passati ti assale lità e di comprensione volle te­ come una dolcissima e colorata armonia e senti quei stimoniare la sua ammirazione memorabili incontri estivi come « fatti umani » che ai ragazzi della Sardegna of­ hanno lasciato una traccia profonda nelle anime e frendo loro, a sue spese, una quindi nella nostra organizzazione. ulteriore permanenza a Pegli. Per noi il Campo è essenzialmente un « fatto umano », L’episodio svoltosi sul campo che comporta una utile evasione. Quando 150 giovani di Sestri è stato aderente allo vivono insieme per dieci giorni per aiutarsi a diventare spirito ed ai presupposti del migliori, il fatto prende facilmente la proporzione di Centro Sportivo Italiano, che al una avventura umana. disopra di ogni materialistico Ognuno lassù, tra cielo e monti, porta il peso di risultato fa emergere una squi­ sè e depone i pezzi della sua giovinezza ai piedi di sita sensibilità che innalza ed onora i valori dello sport ve­ Dio aspettando attivamente che Dio ricomponga pa­ duti sotto il profilo morale. zientemente la sua vita. Anche la semifinale tra la Te­ Non è un incontro esterno di voci, di fiati, di odori, baldi di Verona e l’U.S. Conma è un incontro di anime con tutti i loro drammi dera di Reggio Calabria ha buoni e cattivi. Chi viene al Campo viene anzitutto avuto le caratteristiche di un per una revisione interiore. E con l’intelligenza risolve perfetto equilibrio, la vittoria problemi insoluti e si ripropone i temi utili per dare poteva premiare l’una o l’altra a noi stessi ed allo sport un contenuto estremamente squadra, perché nel corso del­ solido. la combattutissima partita i Corriamo per tutto l’anno tra assordanti vicende che valori in campo potevano defi­ ci costringono su binari obblicati a un viaggio spesso nirsi in perfetta parità. deleterio per la nostra anima. Al Campo ritroviamo le Dobbiamo rilevare che in nostre vecchie idee. Quelle che non muoiono mai e questo girone finale la sigia che determinano il perché della nostra esistenza. dell'equilibrio ha fatto spicco Il Centro Sportivo Italiano ha bisogno dei Campi anche se si è avuta la sensa­ Scuola come il corpo umano ha bisogno del sangue. zione che l’U.S. Ferrini di Ca­ Stiamo conducendo una dura battaglia per dare allo gliari avrebbe potuto conqui­ sport nazionale un contenuto ideologico. Per questo stare l’ambita vittoria. è necessario formare uomini nuovi che sappiano co­ Per l’assegnazione del terzo raggiosamente costituire una svolta nello sport italiano. posto si sono incontrate le E’ necessario però venire ai Campi preparati non squadre dell’U.S. Condera di solo all’evasione e al divertimento che non mancherà, Reggio Calabria e l’U.S. Fer­ rini di Cagliari. Quest’ultima ù ma a utilizzare il tempo per diventare buoni allievi allenatori di pallacanestro e di pallavolo. riusciva ad imporsi anche se i suoi giocatori ancora non ave- 1 • Olimpiadi e CSI vano cancellato dal loro animo l’amarezza per la sconfitta su­ Alle prossime Olimpiadi saranno presenti circa 8.000 bita il giorno precedente. atleti. Il 35 % dei quali sono cattolici. Verranno a I veronesi della Tebaldi sono Roma oltre un milione di stranieri. così i nuovi campioni italiani; Pio XII in un memorabile discorso tenuto agli atleti vada ad essi il plauso della fa­ del Centro Sportivo Italiano nel 1955 in occasione del miglia calcistica del C.S.I. per decennio tracciò al nostro organismo le linee direttive la bella vittoria conseguita. per svolgere seriamente una attività olimpica. Nella finalissima i veronesi si « Quale potrebbe essere l’ufficio del Centro Sportivo sono battuti con il consueto nel quadro delle Olimpiadi? Auguriamo fin da ora che entusiasmo e ron leale quanto esso possa preparare atleti capaci di distinguersi in elevato senso agonistico. Il Mo­ quelle gare, i quali, insieme con altri connazionali, linello in qualche circostanza è facciano onore alla loro bandiera. Ma importa mag­ stato sfortunato, come ad esem­ giormente che i giovani sportivi cattolici, e anche gli pio il palo colpito a portiere altri, e con essi le folle, si dimostrino agli occhi degli battuto a pochi minuti dalla fi­ ospiti degni del nome e della grandezza di Roma ne, ma necessita riconoscere cattolica ». (Pio XII). che la sua pur prolifica prima Al Centro Sportivo Italiano è stato affidato l’alto linea si sia esageratamente per­ duta in tecnicismi che spesso compito dell’assistenza religiosa. Come sempre, siamo hanno avuto la più acerba in­ certi che la nostra organizzazione non deluderà le concludenza. attese dei Superiori. Vi invitiamo ancora a pregare Viceversa la Tebaldi ben sa­ perché tutti coloro che verranno a Roma possano pendo di trovarsi di fronte ad «conoscere dappresso tante cose sante e belle nel una squadra indubbiamente Centro della Cristianità, con loro spirituale vantaggio ». superiore, ha usato una intelli­ gentissima tattica che si usa • Al Colonnello Bertocco definire « del contropiede » e si è saputa difendere con calma E' morto Giuseppe Bertocco, fratello di Natale e e con ordine ai disordinati as­ nostro caro collaboratore. Era stato un grande aviatore. salti degli atleti genovesi Ho parlato con lui due volte nell'ultima settimana di In ogni gara di calcio sussi­ vita. Era cristianamente sereno. « Ormai è finita, finita — ste l'imponderabile, il caso più disse — a meno che il Signore non faccia un miracolo. o meno fortunato che può de­ Già me ne ha fatti due. Adesso Gli ho detto che il terminare il risultato di una terzo lo faccia per una creatura che ha più bisogno partita. Nella finalissima degli di me, che possa essere più utile di me ». Júniores, indipendentemente da Caro Colonnello, è stata utile la Sua vita, ma adesso ogni considerazione in merito in Paradiso sa quanto sia stata utile anche la Sua allo svolgimento di essa, rite­ morte meravigliosa. Noi La ringraziamo per l’esempio niamo che il risultato lo abbia che ci ha dato e preghiamo per la pace della Sua definito essenzialmente la « tat­ grande Anima . tica » disposta dai tecnici vero­ NICOLA PAVONI nesi, e quindi dovremmo de­

I

MOTIVI DI FONDO

Campi scuola ed altri temi

durne che il risoluto stesso

Alla fine della gara e dei tempi supplementari le due squadre si trovavano alla pari e quindi la solita monetina lan­ ciata in aria dall’arbitro dove­ va assegnare il premio più am­ bito. La sorte ha voluto favo­ rire i romani e onestamente tale verdetto fu accolto da tutti con sentimento di serena giu­ stizia. Nell’altra partita di semifina­ le i liguri del Molinello riusci­ rono a battere i ragazzi di Reg­ gio Calabria. Questi ultimi det­ tero luminosa prova di combat­ tività e del massimo impegno nella difesa dei propri colori, e dobbiamo dare atto ai cam­ pioni del Sud che la loro pre­ stazione merita il massimo ri­ spetto. I liguri mostrarono di avere una squadra più organica e riuscirono quindi a conseguire la vittoria, anche se la stessa è costata ad ogni singolo giuocatore l’impegno più strenuo per raggiungerla. Nella finalissima il pronosti­ co si indirizzava leggermente in favore dei liguri che aveva­ no il vantaggio, fra l’altro, di giuocare sul proprio campo. I ragazzi dell’Orione « sentivano » di dover superare delle barrie­ re ben difficili e di dover con­ tenere gli assalti della prima linea dei liguri, indubbiamente efficace. Nel primo tempo i romani di­ mostrarono una certa superio­ rità ben contenuta dai ragazzi del Molinello, che del resto non mancarono di far sentire la loro presenza nell'area di ri­ gore dell'Orione. Nella primis­ sima parte della ripresa i li­ guri riuscirono ad imprimere una maggiore vivacità al loro giuoco provocando un certo di­ sorientamento nelle retrovie dei romani, e fu in questo pe­ riodo che si riteneva che il Mo­ linello potesse riuscire vitto­ rioso. Senonché i ragazzi del­ l’Orione seppero reagire e tor­ narono ad imprimere al loro giuoco una maggiore incisività, per venire quindi alla segna­ tura della prima rete, ribadita da una seconda negli ultimi minuti della partita. L'ambita rittoria conseguita dall’Orione di Roma ebbe una­ nime consenso perché aderente ad una effettiva superiorità di giuoco. Il merito va anche al dirigente tecnico dei romani che seppe con accorta tattica neutralizzare la parte miglio­ re dell’attacco del Molinello. Da rilevare infine che i ro­ mani seppero offrire con spon­ tanea volontà ogni loro riposta energia per la conquista del­ l’ambito scudetto, e questo lo­ ro successo merita il più ampio riconoscimento perché ottenuto GENEROSO DATTILO

(continua in 2. pagina)

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La Segreteria di Stato d) S.S. ha comunicato a MonsNicola Pavoni^ Presidente del-

• la Commissione per rAssistenza Religiosa dei Giochi di Ro­ ma, che il Santo Padre Gio­ vanni XXIII si compiacerà concedere due speciali Udien­ ze nel corso dei Giochi della

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i Tebaldi-Molinello: azione neutralizzata dal portiere veronese; Ferrini-Molinello: in azione due dei migliori giocatori

CONSISTENTE BILANCIO TECNICO PER I CAMPIONATI DELL’ANNO OLIMPICO

Molte promesse in luce a Padova nelle finali C.S.I. di pallacanestro ENTRE ci risuona ancora ]yjL nelle"orecchie l’assordan­ te gridare che ha accom­ pagnato per tutta la sua du­ rata lo svolgimento dell’incon­ tro decisivo per l’assegnazione del titolo CSI della categoria <t ragazzi » di pallacanestro nel Palazzetto dello Sport di Pa­ dova, crediamo opportuno tor­ nale nuovamente a parlare in breve di quelle finali nazionali, almeno per ricordare le figure degli atleti che maggiormente si sono posti in luce nel corso delle dodici partite disputate. E’ il segretario della CTN Pallacanestro, prof. Giovanni Gomez, che ci fornisce gentil­ mente le sue impressioni da un punto di vista prettamente tecnico circa le individualità più notevoli viste in campo a Padova. La finalissima tra Leone XIII e Gianesini è naturalmente la prima partita da ricordare, vi­ sto che sarà quella che rimar­ rà più memorabile delle due giornate patavine. La squadra milanese ha messo in luce in particolare Dario Pagani e G.

Franco Messeri. Il primo è un vero lottatore, in possesso, ol­ tre tutto, di un tiro piazzato di notevole precisione. Pur­ troppo, però, è anche di un’ec­ cessiva scorrettezza, dettata senz’altro dall’entusiasmo e dalla passione che profonde nel suo gioco. Il guaio è che i suoi falli, quasi sempre inu­ tili e ingiustificati, quindi pro­ dotti evidentemente dal suo eccessivo nervosismo, finisco­ no per influire quasi sempre alquanto negativamente sulla economia della squadra, al punto che si può dire che bi­ lancino addirittura quanto di buono il giocatore riesce a pro­ durre nel corso della partita. E’ fuori di dubbio, date le sue belle doti, che, una volta con­ trollato a dovere nei suoi di­ fetti, sarebbe un elemento di sicuro avvenire. La vera e propria figura del « playmaker » rappresenta in­ vece, sempre nel Leone XIII di Milano, Gian Franco Mes­ seri, diciottenne, dall’azione in­ telligente e varia. Sempre in cerca di nuove azioni, in pos­ sesso di un palleggio di buona

qualità, realizzatore di buona precisione, Messeri è senza dubbio il più in gamba della compagine milanese, che, mol­ to probabilmente, deve pro­ prio all’incidente capitato a questo giocatore, se non pro­ prio la perdita del titolo, per­ lomeno la sconfitta nel dram­ matico incontro diretto col Gianesini. Vanno ancora segnalati del­ la squadra meneghina, almeno Bonicelli, Quirici e Marini, particolarmente distintisi nel rimbalzo. Quanto alla squadra di casa, laureatasi campione nazionale del CSI per la prima volta in seguito all’infuocato incontro con il Leone XIII, ha presen­ tato in Zotta il suo elemento di maggiore spicco. Anche se di statura non troppo elevata, infatti, Zotta è un ottimo rea­ lizzatore: egli è riuscito a met­ tere a segno ben 75 punti nel corso dei tre incontri dispu­ tati, il che parla sufficientemente a favore della praticità della sua azione, sempre con­ dotta con decisione e fred­ dezza.

Ruzzante è da parte sua il costruttore numero I delle azioni del Gianesini, mentre buone promesse sembrano rap­ presentare Roman e Campolucci, dotati entrambi di una prestanza fìsica eccellente. Non meno notevoli le indi­ vidualità presentate dalle squa­ dre che partecipavano alla fi­ nale del Campionato « juniores ». La squadra che ha con­ fermato il suo diritto al titolo nazionale, il CSI Marghera, ha portato a Padova almeno tre nomi degni di essere seguiti: De Stefani, Mason e Corich. Antonio De Stefani, pivot della squadra, è molto alto e abbastanza dotato, anche se difetta alquanto in velocità e tecnicamente è piuttosto grezzo. Franco Mason è un po’ il « tuttofare » del CSI Marghe­ ra e si dimostra quindi utilis­ simo all'economia generale del­ la squadra. Oltre infatti a di­ stribuire palloni preziosi ai compagni di squadra, egli se­ gna spesso punti di buon preS. G.

XVII Olimpiade. La prima di tali Udienze Speciali» riservata agli atleti ed ai componenti le delega­ zioni estere e italiana, oltre­ ché alla stampa di tutto il

mondo presente a Roma, avri luogo nel pomeriggio di mer­ coledì 24 agosto in Vaticano. La seconda Udienza Specia­ le sarà invece riservata ai membri del Comitato Interna­ zionale Olimpico (CIO) ed avrà luogo lunedi 29 agosto nella residenza estiva del Pa­ pa, a Castel Gandolfo. La Segreteria di Stato ha inoltre esaminato ed approvato il programma completo di As­ sistenza religiosa per i par­ tecipanti, dirigenti e atleti, ai Giochi di Roma, programma che sarà reso noto nei det­ tagli, nei prossimi giorni.

Gli atleti dell’orbe ter­ restre, e specialmente quelli di religione catto­ lica, esulteranno al pen­ siero dell’ormai prossi­ mo incontro con il ro­ mano Pontefice nelle scenario incomparabile di San Pietro, mentre la grande famiglia del Centro Sportivo Italia­ no esulta per l’eccezio­ nale incarico dato alla persona del suo Con­ sulente nazionale; in­ carico che vuol essere ad un tempo riconosci­ mento dell’opera svolta per la nostra organiz­ zazione nel quadro del­ la preparazione sporti­ va e morale della gio­ ventù.

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FERVIDA COLLABORAZIONE DELLE MIGLIORI INDUSTRIE ALLE NOSTRE MANIFESTAZIONI

Il "Trofeo Manzo Molteni,, Il “G. P. Pasta Garzala per i campionati ciclistici per i campionati di atletica GNI giorno di più l’indu­ stria italiana dimostra comprensione ed inte­ resse al movimento sportivo, in particolare al settore gio­ vanile che è la base dello svi­ luppo non soltanto del mondo agonistico ma della vita del Paese. Il fenomeno degli abbina­ menti industriali sportivi ri­ servato in un primo momento ai professionisti delle attività più spettacolari assume aspetti umani e di fervida collabora­ zione allorché si avvicina ai movimenti giovanili e propa­ gandistici. Non si può perciò che essere lieti delle attenzioni che una grande azienda com­ merciale, tra le più moderne ed operose : la « Molteni » di Arcore ha dedicato in questi giorni al Centro Sportivo Ita­ liano dotando di Trofei e di premi adeguati i campionati ciclistici su strada della no­ stra organizzazione che si svi­ luppano, a cominciare dalle prossime settimane a tutto il settembre e che comprendono per l'appunto il « Criterium Nazionale Dilettanti ». L'attività ciclistica del CSI è stata, da oltre un decennio ormai, quanto mai utile ed efficace al rafforzamento dei quadri federali dell’UVI avendo via via forgiato atleti che raggiunto, partendo hanno dalle categorie iniziali, la ma­ glia azzurra.

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Nel libro d'oro del CSI fi­ gurano infatti uomini che, ra­ gazzi appena qualche anno ad­ dietro, sono oggi compresi tra i migliori delle categorie più elevate e formano altresì la intelaiatura base del movi­ mento dilettantistico, vuoi per le prossime olimpiadi come per il campionato del mondo, della pista e della strada. Basterà ricordare Mario Barnpi, Ernesto Bono, Gilberto Dall'Agada, Nello Fabbri, Pip­ po Fallarmi, Renato Giusti, Cleto Maule, Aldo Moser (che alla pari di Bono e di Bampi è stato più volte campione nazionale del CSI) ed altri ancora come Angioletti, Bendinelli. Grandi, Ghisalbertì, Tonucci, Pezzetta, Montini, elementi che hanno occupato ed occupano un posto di pri­ mo piano nella graduatoria del ciclismo e che hanno portato nel convulso e dinamico qua­ dro dell’appassionato sport le impronte di una inconfondi­ bile educazione agonistica ma­ turata ed acquisita nella no­ stra organizzazione. Il Comm. Pietro Molteni che dirige con saggezza e con pie­ no spirito umano la grande azienda di Arcore per la la­ vorazione di carni insaccate e che con la collaborazione dei due sportivissimi figli il ragionier Ambrogio — direttore commerciale della Ditta —, ed il più giovane Rujgero fer­ vente militante nell’atletica leg-

gera, ha esteso proprio negli ultimi tempi la propria pro­ duzione al settore delle carni in scatola, creando il manzo Molteni, è stato lieto di of­ frire la collaborazione ed il contributo della propria Indu­ stria e del proprio Gruppo Sportivo, già famoso in campo ciclistico (e più ancora lo sarà l’anno prossimo essendosi as­ sicurato per il comando della squadra, la firma di Venturelli) ai tre campionati cicli­ stici su strada del Centro Sportivo Italiano, legando così la sigla tanto nota in campo industriale a quella della no­ stra organizzazione. Per ognuno dei tre campio­ nati, nelle varie fasi, ma in particolare per le tre finali nazionali le cui date sono già comprese nel calendario ago­ nistico gli allievi il 21 agosto, gli esordienti il 18 settembre e i dilettanti il 25 settembre, sarà in palio il Trofeo Manzo Molteni mentre un premio di onore egualmente offerto dal complesso industriale alimen­ tare di Arco re, sarà assegnato al Comitato provinciale o zo­ nale che avrà ottenuto com­ plessivamente nelle tre rasse­ gne ciclistiche, autentiche leve nazionali della strada, il mi­ glior punteggio complessivo. Avremo occasione di ritor­ nare nei prossimi numeri sulla iniziativa ma ci piace segnala­ re sin d’ora il gesto della Molteni e dei suoi titolari

jlDEA di completare il cerà perciò virtualmente l'atn- ha gtà pronti per sfornare al­ quadro organizzativo Ìno lavoro di tessitura e di se- meno altrettanti per cui il Tro­ delle nostre maggiori ezione che i nostri Comitati e feo Pasta Gazzola abbinato ai rassegne nazionali con la col­ le Unioni Sportive andranno a Campionati Nazionali di atleti­ laborazione di industrie quali­ svolgere per l’intera estate, pre­ ca 1960 dovrebbe dare le prime ficate che rivolgono ai giovani miando gli organismi più qua­ indicazioni giusto all’inizio del nuovo quadriennio olimpico che attenzioni dirette preoccupan­ lificati e più volenterosi. dosi da vicino del loro sviluppo La alimentazione costituisce porterà da Roma a Tokio. Il programma delle prove su atletico agonistico e della pos­ ogni giorno di più il problema sibilità di migliorare in qualità di studio e di difficile attua­ pista che ha già fissato le pro­ e quantità, ha trovato cordia­ zione per gli atleti. Logico che prie date per le fasi provinciali una grande azienda alimentare, il 28 agosto e per le quat­ lissima corrispondenza per i creatrice del prodotto tipico di entro tro interprovinciali entro il 18 Campionati Nazionali di atleti­ maggior consumo e più popo­ settembre, comprende quattro ca leggera nei titolari del GS. lare se vogliamo per la tavola corse piane: 100, 400; 1500,1300; Gazzola, realizzatori dello stu­ italiana non potesse estraniarsi i 110 ostacoli, la staffetta 4 per pendo complesso dei Pastifici o meglio non chiedere di dare 100, la marcia sulla distanza di Gazzola di Mondavi, già noti la propria collaborazione ad m. 5000 e per quanto riguarda non soltanto sul mercato ita­ una manifestazione propagan­ i concorsi i tre lanci del peso, liano ma anche e particolar­ distica a largo raggio che met­ del disco e del giavellotto e i mente in quello centro-europeo. te in moto decine di migliaia salti in alto, in lungo e con I fratelli Gazzola la cui Azien­ di giovani interessando diretta- l'asta. da ed il relativo Gruppo Spor­ mente altrettante famiglie. Ai campionati nazionali su pi­ tivo hanno esordito quest’an­ In campo atletico il CSI ha sta ad iniziare dalla fase locale no in campo ciclistico con la raggiunto risultati notevoli. e provinciale possono parteci­ squadra comprendente elementi Molti ragazzi scaturiti dalle sue pare gli atleti nati tra il 1. giu­ di primo piano italiani, tede­ file, hanno vestito, come in al­ gno 1941 ed il 31 dicembre 1944, schi e svizzeri, provengono, tri settori la maglia azzurra. tesserati al CSI entro il ZI ago­ sportivamente parlando dal set­ Più d'uno rappresenterà il no­ sto 1960 (ciò che consentirà il tore atletico ed era quindi lo­ stro Paese ai Giochi della XVII reclutamento più ampio) Si tratta di una manifesta­ gico che dessero la preferenza, Olimpiade. Il libro d’oro del­ dovendo dotare una delle no­ l’atletica del CSJ. comprende zione che interesserà ogni re­ stre manifestazioni, alla grande molti nomi di primo piano: gione ed ogni provincia d’Ita­ rassegna atletica il cui svilup­ Ambu, Baraldi, Bonsignore, Ca­ lia per cui la collaborazione po iniziandosi in questi giorni stellarvi, Cesaracciu, Conti Ago­ della « Gazzola » risulterà oltre­ in ogni provincia, mettendo in stino e Conti Luigi — i mara­ modo profìcua. Ringraziamo moto oltre cento comitati pro­ toneti bergamaschi — Cristin, perciò papà Gazzola ed i suoi vinciali e zonali si prolungherà D'Asnach, De Simoni, Galviati, dinamici due figli Piero consi­ a tutto il mese di settembre Pierluigi Gatti, Ghiselli, Jacob, gliere delegato, e Toni, diretto­ essendo per l'appunto la finale Lavelli, Moreno Martini, Anto­ re commerciale a nome degli nazionale fissata per il due ot­ nio Menegutti, Monguzzi, Mo­ atleti tutti del CSI e diamo lo­ tobre, in sede da destinare. rale, Radman, Rizzo, Dauro, ro il benvenuto nella nostra Il Trofeo Pasta Gazzola allac- Fattorini, ma l’ultima leva ne organizzazione.

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