Stadium n. 14/1961

Page 1

'Jn seconda pagina :

★ Il percorso di Brescia per gli allievi del ci­ clismo.

Jn tersa pagina:

★ Campionati femminili e

I

■ Ita, m - «. «

____ _

li

Un grave problema di viva attualità da risolvere urgentemente

DELLO _

■-----------------------------

------- -

——■

E

posita anche nelle palestre, su « cavalli ». sui < quadri svedesi», sugli armadi che contengono gli attrezzi per la ginnastica... Una polvere lenta e minuta che si infil­ tra nei pavimenti, si accumula negli an­ goli. si deposita in ogni dove. La polvere dell’estate nelle aule e nelle palestre chiuse. Lo scorso anno, durante il convegno < Sport e Comune », qualcuno si levo a dire una parola a questo riguardo e la sua voce, anche se autorevole, è rimasta lettera morta. Durante l'estate i giovani, ed in parti­ colare gli studenti, hanno bisogno di ri­ poso... intellettuale (un riposo di cui ve­ diamo i frutti sulle spiagge, nei luoghi di villeggiatura, o nelle strade delle gran­ di città, ai bar, nelle sale da ballo...), ma non hanno certamente bisogno di riposo fisico: ginnastica, atletica, pallacanestro, pallavolo, tennis e infinite altre discipline sportive sarebbero il toccasana per certe malattie stagionali di infingardaggine e miseria morale. Ma lant’è: la solita do­ manda e la solita disposta: < Dove andia­ mo a fare un po’ di atletica? ». « Gli im­ pianti sportivi sono Quelli che sono e non possono accogliere più atleti di quelli che già li frequentano ». < Occorre denaro per costruire altre pa­ lestre. altri campi... » un programma che impegna le autorità di governo, il CONI, i privati signori industriali e molte altre persone, ma nessuno, dopo un anno dal Convegno < Sport e Comune » indetto dal CSI ha pensato di dare un seguito con­ creto e vasto alla proposta che venne fatta: « d'estate le palestre non vanno in vacanza ».

Centinaia di palestre e di piccoli cam­ pi rimangono chiusi ai nostri giovani per tre mesi, in quei tre mesi in cui avreb­ bero più tempo a disposizione, in quel periodo più pericoloso anche dal punto di vista morale per i miraggi degli stabi­ limenti balneari o delle piscine di lusso o delle compagnie molto < promettenti ». D'altra parte ci rendiamo conto come una disposizione per l'apertura delle palestre e dei campi scolastici durante l’estate possa interessare molti, forse troppi, or­ gani < competenti » ciascuno dei quali avrebbe da dire la sua dal punto di vista economico, o pedagogico, o amministra­ tivo... Ma pensiamo clje nessuno affronti il -problema dal punto di vista dei gio­ vani e della diffusione della pratica spor­ tiva. In occasione di quel congresso furono dette parole grosse: « più saranno costrui­ te palestre e meno saranno necessari gli impianti ospedalieri », ma non si pensa che centinaia di palestre ci sono e non sono usate in modo completo e razionale, non si pensa a sfruttare questo capitale di attrezzature scolastiche nei lunghi pe­ riodi estivi, quando i giovani sono più liberi dagli impegni di studio. I Provveditorati possono essere in linea generale d’accordo per la concessione del­ l'uso delle palestre, ma sorgono problemi di questo genere: chi paga il custode? Chi sovviene alle deficenze di usura del materiale? Domande alle quali bisogna rispondere con conti alla mano: una palestra aperta in estate non viene a costare più di trecentomila lire e questa cifra non manderà certamente in deficit bilanci comunali di

città e cittadine .oppure certe autorità possono ricavarla dai loro bilanci di mi­ nistero o di assessorato. Comunque, anche se questa cifra dovesse in qualche modo essere eccessiva, pensiamo che molte so­ cietà sportive sarebbero disposte a pa­ gare di persona una modesta quota pur di avere a disposizione un luogo attrez­ zato per la pratica sportiva. Ci sembra doveroso aggiungere un’al­ tra considerazione: in un momento in cui ai nostri ragazzi, nelle scuole, insegnamo l'educazione civica, cioè il trasferimento del bene individuale a beneficio della co­ munità, la tecnica e i motivi di benessere sociale che ispira la «tassazione» (pa­ ghiamo le tasse per avere dei servizi utili alla comunità e quindi siamo in parte proprietari e responsabili di questi servizi), in questo momento è nostro im­ pegno dimostrare la verità di queste af­ fermazioni fatte dilla cattedra. .Accanto a questo grande problema di mezzi, esiste però un problema di uomini: aperte le palestre in estate’occorre farvi operare degli allenatori, insegnanti, spor­ tivi che sappiano insegnare ai ragazzi, ai giovani non solo la tecnica perfetta di un salto in alto, ma uno spirito sportivo che è la base fondamentale di una educazio­ ne nello sport per la vita. E' quindi un problema di dirigenti, di responsabili e preparati dirigenti che non si accon­ tentano o mirano esclusivamente al cam­ pionato e all’affermazione personale di un atleta, o di una squadra, ma che abbiano nel loro programma di vita una spinta verso gli altri, nella loro intelligenza idee chiare, nella loro preparazione tecnica una affermazione delle proprie capacità, L’estate è un problema di palestre, di giovani, di ragazzi, di dirigenti: risolvei!do l’ultimo è possibile avviarci verso la soluzione radicale anche dei primi. CORRADO BIGGI

Gli atleti suddivisi nelle categorie allievi e juniores Si riunisce a Roma

IL CONSIGLIO DIRETTIVO L Consiglio Direttivo Nazio­ nale che allargherà, questa volta, la seduta anche ai Presi­ denti Regionali si riunirà a Ro­ ma nei giorni 15 e 16 c. m.

I

Il 60-61 è stato un anno sociale che ha visto il C.D.N. particolar­ mente impegnato: la prossima sarà, infatti, la quarta riunione che' esso tiene, a distanza di 2-3 mesi l’una dall’altra. Le ragioni di questo la­ voro intenso, tenuti ovviamente presenti i compiti propri del C.D.N., sono varie e possono venir sinte­ tizzate nella situazione storica spe­ cialissima del CSI e del mondo sportivo italiano. Il C.D.N., infatti, l’organo su­ premo che sovraintende, dirige, ' coordina e sviluppa tutte le attivi­ tà dell’Ente, non poteva tralasciare di esaminare attentamente le esi­ genze, le aspettative, i fermenti, in . una parola, il risveglio della co­ scienza sportiva delle nostre masse seguito alle Olimpiadi romane. E d’altra parte il C.S.I., in coinciden­ za deH’avvenimento, compiva un primo ciclo della sua vita, un quin­ dicennio di attività speso, effica­ cemente, nel darsi una salda strut­ turazione organizzativa, tecnica e formativa. Si trattava quindi di interpretare con sensibilità e con­ cretezza le nuove istanze e tenerne debitamente conto nel tracciare le linee di azione verso un secondo ciclo, quello dell’espansione, della conquista consapevole e sistema­ tica. , Se a questo si aggiunge la pros­ sima scadenza delle cariche sociali e quindi la convocazione del Con­ gresso nazionale, avremo raccolto una serie di motivi più che suffi­ cienti a spiegare il febbrile lavoro dei nostri Consiglieri Nazionali. L’ordine del giorno della pros­ sima seduta elenca punti di « ordi­ naria amministrazione e altri di più profondo impegno program­ matico. Cosi alla1 stesura dei programmi per il prossimo anno sociale 61-62, farà seguito l’approvazione delle norme per la Convocazione dei Congressi provinciali, Zonali e del Congresso nazionale. Ciò spiega, particolarmente, la presenza dei Presidenti regionali che, recando fin d’ora l’eco diretta delle espe­ rienze periferiche, dovranno poi vigilare e sull’attuazione del pro­ gramma e sul rispetto delle norme deliberate. Alla discussione, poi, del settore stampa e propaganda, argomento di capitale importanza che sarà ra-

DUIL1O OLMETTI (segue in 2. pagina)

Intense giornate per V atletica f gEPETITA jyVANT ». Perciò riteniamo opportuno illustrare sinteticamente il meccanismo del rego­ lamento del Campionato 1961 del Centro Sportivo Ita­ liano di atletica leggera. Come è noto, infatti, il re­ golamento ha subito quest’anno importanti variazioni

e. dal momento che a qualche Comitato ed a qualche Unio­ ne Sportiva possono essere rimaste poco chiare, non è certamente male ritornare in breve sull'argomento. La novità più importante del regolamento del Campio­ nato 1961 rispetto a quello dello scorso anno è rappre­ sentata dalla suddivisione de­ gli atleti in due categorie: allievi e juniores. seguendo esattamente le norme federa­ li che hanno anch'esse por­ tato sostanziali varianti allo ordinamento ed all’attività degli atleti più giovani. Alla categoria degli allievi appartengono i giovani nati dal 1945 al 1947, mentre alla categoria degli juniores ap­ partengono quelli nati dal 1942 al 1944. Per la prima volta vengono quindi ammessi a partecipare alle nostre ma­ nifestazioni di atletica legge­ ra anche i giovani di quattor­ dici anni con il che il CSI intende incrementare sempre il più possibile la propagan­ da giovanile. Anche i programmi di gare, in conseguenza della suddivi­ sione degli atleti in due ca­ tegorie, hanno subito impor­ tanti modifiche. Innanzi tut­ to sono stati distinti per cia­ scuna categoria, in modo che ciascun raggruppamento di atleti. a seconda dell’età di appartenenza e quindi della minore o maggiore maturità tìsico-sportiva, possa parteci­ pare alle gare più adatte. Cosicché il programma del­ le gare ’ che verranno fatte

disputare ai giovani atleti della categoria allievi in fase nazionale è il seguente: Cor­ se piane ni. 80. m. 250, ni. 600. m. 1200; corsa ad osta­ coli m. 60; salti in alto, in lungo e con l’asta: lanci del peso, del disco e del giavel­ lotto. Tuttavia in occasione delle fasi provinciali e zonali del Campionato, è data facol­ tà ai Comitati di organizzare anche altre specialità per que­ sta categoria e precisamente: corsa ad ostacoli m. 250, mar­ cia knì. 2. staffetta 4x100, triathlon (ni. 60 ad ostacoli, salto con l’asta e lancio del giavellotto, secondo la specia­ le tabella di punteggio ap­ prontata dalla FIDAL).

• Dieci specialità iti attesa di atleti Un programma, come si ve­ de, particolarmente nutrito, che richiederà un impegno organizzativo ed agonistico non lieve rispettivamente per i dirigenti e gli atleti. Non meno interessante ap­ pare il programma della ca­ tegoria juniores, i quali nelle fasi nazionali del Campionato disputeranno le seguenti spe­ cialità: corse piane m. 100, m. 800, ni. 3000; corsa ad osta­ coli m. 110; salti in alto, in lungo e con l’asta; lanci del peso, del disco e del giavel­ lotto. Anche per gli juniores, naturalmente, è lasciata piena facoltà ai Comitati Provincia­ li e Zonali organizzatori dei

Campionati locali di program­ mare altre gare, vale a dire: corse piane m. 200, m. 400 e m. 1500; corsa ad ostacoli m. 400; salto triplo; marcia km. 5; staffette 4x100 e 4x400. Il Campionato prevede il suo sviluppo attraverso tre fasi: provinciale o zonale, in­ terprovinciale e nazionale, esattamente come l’anno pas­ sato. I Comitati, per avere diritto ad essere ammessi a disputare la fase interregio­ nale, dovranno avere organiz­ zato il Campionato Provincia­ le o Zonale in almeno due prove. Il passaggio dalla fase in­ terregionale a quella naziona­ le avverrà in base ai risul­ tati conseguiti nelle diverse specialità'. Infatti avranno di­ ritto di accedere alla disputa dei titoli nazionali di ciascu­ na specialità, oltre che i vin­ citori di ogni gara di ciascun concentramento di fase inter­ provinciale, anche i concor­ renti autori in questa stessa fase dei tempi e delle misure migliori fino a completare il campo dj sei partecipanti a ciascuna gara. Mai come quest’anno, in so­ stanza, il complesso dei con­ correnti che prenderà parte alle finali nazionali sarà tan­ to agguerrito, essendo il frut­ to di una selezione severa co­ me senza dubbio nessun’altra manifestazione giovanile ita­ liana può presentare . Un Campionato articolato su una formula tanto dura nella sua semplicità non po­ trà non portare ad una finale nazionale di alto livello ago­ nistico e tecnico: l’impegno che gli atleti dovranno pro­ fondere nelle varie gare per ottenere un posto in finale

sarà già di per sé garanzia di risultati di tono nella fase in­ terprovinciale del Campiona­ to. Del * resto, se di garanzie sul futuro svolgimento del Campionato si deve parlare, queste sono fornite fin d’ora dalla passione e dalla serietà con cui si stanno organizzan­ do ovunque le selezioni pro­ vinciali e zonali, che ben po­ chi Comitati pare siano in­ tenzionati a limitare al mi­ nimo di due prove prescritto dal regolamento. Segno evi­ dente che la maggior parte dei nostri dirigenti periferici avverte chiaramente la -ne­ cessità di far gareggiare il più possibile i propri atleti a confronto diretto, in manie­ ra da operare la selezione più sicura, Prima di chiudere questa nota, vale la pena sottolinea­ le come anche in occasione del recente incontro esago­ nale di Parigi con la Germa­ nia. la Francia, il Belgio, la Svizzera e l’Olanda, la squa­ dra azzurra di atletica leggera abbia potuto allineare atleti provenienti dalle file del Cen­ tro Sportivo Italiano. Stavolta è toccato a Morale, Tauro, Rizzo, Ambu e Chezzi l’onore di indossare la maglia della Nazionale: tra le prestazioni dei cinque gialloblù non si può non mettere in rilievo almeno quella dell'ostacoli­ sta veneto Morale, il quale ha battuto .uno dei più forti rappresentanti d’Europa, an­ cora oggi detentore del re­ cord continentale, uguaglian­ do il primato italiano che ave­ va stabilito una settimana prima a Mosca con 50’’4. ter­ za prestazione mondiale del­ l’anno!

Nella loto in alto: un monten lo di una gara di 80 metri ostacoli al concenti-amento vicentino del Criterium Studentesco di quest'anno

Bircia 13 limili 1Ì1C1

———------------------------------------------------------------------------------------------------------- —-----------------

Due appassionanti manifestazioni del Centro Sportivo Italiano in programma per l’estate 61

PALESTRE CHIUSE PER FERIE

SPOSTI ì quadri dei risultati finali, terminati gli esami, chiuse le scuole gli studenti di ogni età c di ogni classe lasciano le aule, i libri, ogni at­ tività di studio per dedicarsi esclusi vamentc per qualche mese al « dolce far niente ». Le aule si rinfrescano nella penombra delle finestre chiuse, la polvere si deposita sui banchi e sulle cattedre. La stessa polvere si de­

Dopo l'ultimo « e xploit » degli esami le palestre scolastiche hanno chiuso i battenti per riaprirli ad ottobre quando studenti e insegnanti torneranno e penseranno allo sport come a un diversivo, un perditempo inutile e non un momento importante e forse decisivo nell’educazione,

SPORT

QUINDICINALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO !

»SSXiTST

»_______________ _________________________ i

PROBLEMI

sport per le ragazze. ★ Cento anni di ginnastica nella scuola.

; ’

| I I ।

I j ‘

si scende

è tempo

sui campi

di ripresa

AI PRIMI giorni dello scorso mag­ gio, i tennisti del Centro Sportivo Italiano sono scesi sui campi di gara per disputare le fasi locali del Cam­ pionato 1962. Le ultime gare, secon­ do i termini previsti dal regolamento,

ECENTI sono i contatti Intercorsi tra la C.T.N. Nuoto e la Direzione Nazionale tendenti a stabilire le date e le sedi per lo svolgimento delle fasi interregionali prima e quella

D

sono state concluse entro il 21 dello stes­ so mese di maggio in quanto era in calen­ dario. immediatamente dopo lo svolgi­ mento della successiva fase provinciale. Questa si è svolta, in numerosi comi­ tati con molto successo, concludendosi a sua volta il 25 dello scorso mese. Alla vigilia della fase regionale, che a sua volta dovrà concludersi entro il 30 luglio, per i giocatori delle tre catego­ rie adulti (nati dal 1. gennaio 1936 al 31 dicembre 1942), juniores (nati dal 1. gen­ naio 1943 al 31 dicembre 1945) e giovanis­ simi (nati dal 1. gennaio 1946 al 31 di­ cembre 1948), l'annuale rassegna tenni­ stica del CSI si presenta ancora una vol­ ta del massimo interesse. A parte i Comitati che nello specifico settore agonistico vantano ormai una tradizione, per aver ben figurato nelle scorse edizioni dei campionati Nazionali — ed è il caso di Benevento. Cuneo. Ca­ gliari. Faenza, Avellino e Foligno. Comi­ tati che si sono divisi i titoli in palio ne­ gli. anni 1957, 1958 e 1959 — altri Comita­ ti si sono dedicati allo sviluppo del tennis in particolare tra i giovanissimi. Le at- , tenzioni rivolte a questa disciplina, d’al­ tronde, sono ben giustificate, non solo dalla passione che molti giovani hanno per essa, ha soprattutto per l’alto contenuto educativo della sua pratica. In una Organizzazione come la no­ stra. dove l’attività sì misura non tanto in rapporto ai risultati agonistici quanto in relazione a quelli educativi, è ben lo­ gico del resto che il tennis abbia incon­ trato nel passato ed incontri nel presente tanti consensi.

R

nazionale poi e non crediamo di com­ mettere scorrettezza alcuna se, antici­ pando le decisioni della Direzione Na­ zionale, affermiamo che, per quanto ri­ guarda le date, ci si è indirizzati a far svolgere le dianzi citate fasi rispetti­ vamente nei giorni 5 e 6 agosto e 25 o 26 agosto. Tornano così ad avere effettuazione, dopo un anno di forzata sosta, i Cam­ pionati Nazionali di nuoto del C.S.I. Una interruzione che non ha comunque minimamente scalfito il patrimonio na­ tatorio del C.S.I. in quanto, mai come durante la trascorsa stagione sportiva, il nuoto aveva avuto nei vari Comitati Regionali tanta generosa dedizione. Citiamo, per avvalorare queste affer­ mazioni, alcune cifre. I Comitati che si erano iscritti al Campionato di nuoto erano 26, di cui 15 per la fase interregionale del Nord e 11 per quella del Centro Sud, superando così di ben 5 il numero massimo, dei Comitati raggiunto nelle iscrizioni ai campionati svoltisi nei precedenti anni.

• Risultati lusinghieri ai campionati provinciali

Senza scendere per ora nel dettaglio, ma riservandoci di farlo a manifestazio­ ne conclusa. a mo' di memoria per i di­ rigenti, alla vigilia delle fasi regionali, ci par utile riportare l’intero capoverso del regolamento ad esse dedicato. Eccolo: La fase sarà organizzata dai Comitati Regionali -che almeno 10 giorni prima della data fissata per lo svolgimen­ to della prova, dovranno inviare alla C.T.N. il regolamento, in triplice copia, per la preventiva approvazione. Alla fase regionale saranno ammessi gli atleti aventi diritto di ogni Comitato Provinciale o Zonale Autonomo che ab­ bia avuto la propria fase regolarmente omologata dalla Commissione Tecnica Nazionale Tennis. I Comitati Provinciali, all'atto della iscrizione, dovranno inviare tempestiva­ mente ai Comitati Regionali l'elenco degli atleti che prenderanno parte alla prova, redatto sull’apposito stampato loro invia­ to all'atto dell'omologazione della fase provinciale. In quelle regioni in cui soltanto un Co­ mitato Provinciale effettui la fase di com­ petenza. non sarà indetta la fase regio­ nale ed ì Campioni Provinciali saranno proclamati anche Campioni Regionali. .4 fase ultimata, i Comitati Regionali do­ vranno inviare alla C.T.N., entro tre gior­ ni dalla conclusione delle gare, i verbali completi della prova per l’omologazione dei risultati.

Altro motivo lieto, e non certo ultimo in ordine d'importanza, erano i tempi conseguiti dagli atleti nelle fasi di cam­ pionato provinciale. Detti tempi, risultanti dai verbali di gara redatti a cura degli ufficiali di gara presenzienti le vane manifestazioni, ave­ vano lasciato presagire, oltre all indu­ bitato miglioramento del livello tecnico, una sia pure incruenta, ma comunque accesa disputa per il conseguimento del successo finale Di ciò dobbiamo darne atto non solo agli atleti ma anche, e vorrei dire so­ prattutto, ai loro istruttori i quali non più si limitano a dar loro lezioni di stile o di affinamento delle loro innate qua­ lità, . . Ci riferiamo ai consigli e, in alcuni casi, precise disposizioni relative al re" girne alimentare a cui ogni atleta, na­ turalmente subordinatamente alle con­ dizioni ambientali ed economiche, deve sottoporsi, ai diversi concetti seguiti nella preparazione atletica con l’introduzione della affermata ginnastica pre-natatoria e finalmente a quella raggiunta maturità tecnica che permette di far raggiungere agli atleti affidati alle loro cure la con­ dizione necessaria ad esprimere in gara le loro migliori qualità. Ben dunque tornino i campionati di nuoto in quanto essi serviranno senz'al­ tro a confermare ciò che abbiamo ri­ tenuto di poter, senza tema di smen­ tita, affermare e varranno a dimostrare come soprattutto in quelle discipline sportive dove le qualità atletiche deb­ bono essere accompagnate, se non ab­ bondantemente superate, dalle qualità morali, il C.S.I., che altro non si pre­ fìgge se non l’affinamento e il perfe­ zionamento delle doti morali oltre che di quelle atletiche, lia ancora una volta mantenuto fede ai propri impegni ed ai propri ideali. ANGELO RAINERI

Nella foto in alto: un nostro tennista in gara

In alto: De Zueco campione '54 s.l. ragazzi

• Ricordiamo per tulli il regolamento


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Stadium n. 14/1961 by Stadium - Issuu