Stadium n. 15/1956

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Una seconda esigenza del­ l'ordine religioso e morale, fondata sulla stessa scala dei valori, vieta. In caso di conflitto, di sacrificare a vantaggio del corpo gl'intan­ gibili Interessi dell'anima. Verità e probità, amore, giustilla ed equità, Integrità morale e naturale pudore, doverosa cura della vita e della sanità, della famiglia e della professione, del buon nome e del vero onore, non debbono essere subordinati all'attività sportiva, alle sue vittorie e alle sue glorie.

CORSO ALLENATORI Nuoto del C.S.I. 9n 3. pagina

IL CESTISTA “Marcelino,, Motto Concessionaria esclusiva per La pub­ blicità: PUBLLAC1 - Roma - Corso Vittorio Eman. n. 287 . Tel. 556.088 Costo d’inserz. L. 150 a min. col.

Dal discorso di Pio XII ai parte­ cipanti al Congresso Scientifico Nazionale dello Sport e dell’Educazione Fisica, nell'anno 1952.

tenutosi

a Roma

Direzione Redazione Amministrazione - Roma

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SETTIMANALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA

Spedizione in abb. postale gr. II Un numero L. 20

Anno XI ■ N. 15 ■ Roma 19 aprile 1956

Via della Conciliazione, 1, L 555561-550113

ENNIO VIBRO ESAMINA GLI AVVERSARI DEGLI “AZZURRI,,

INTRODUZIONE Al CONGRESSO Carissimi amici, sulla eco del nostro grande Convegno romano noi celebriamo il nostro V Congresso Nazionale. La serietà con cui avete svolto i vostri congressi provinciali e zonali è la migliore ipoteca sul successo delle future giornate romane. Il Congresso del C.S.I. è la nostra assise più qua­ lificata dove tra amici ci troviamo per. discutere i problemi che ci appassionano e per migliorare l’ap­ parato organizzativo e tecnico del nostro Ente. E’ rincontro di fratelli che dopo il silenzioso e sof­ ferto lavoro di due anni si ritrovano uniti dagli ideali che sono la nostra migliore ricompensa ed il più efficace pungolo a lavorare. ' J ' • Quali sono questi ideali? ,• • • • Li voglio riunire in un trittico che ha per sfondo comune la carità cristiana: 1) l'amore al Papa ed alla Chiesa; ■ , 2) l'amore ai giovani; 3) l’amore allo sport. ...... L'amore al Papa ed alla Chiesa anzitutto. Ognuno di noi anche se uscito da scuole diverse porta questo marchio di fabbrica che è stato il nostro vero distin­ tivo del Convegno, del Decennio. Noi siamo cattolici e ci teniamo ad affermarlo e sentiamo la duplice re­ sponsabilità del mandato educativo effidatoci dalla Chiesa e della limpida tradizione sportiva cattolica che noi siamo chiamati a continuare. Sua Santità Pio XII è stato paternamente generoso con noi. Poche sono le categorie che vantino come gli sportivi ben cinque discorsi i quali costituiscono il nostro orgoglio e la nostra strada. _ La Chiesa affida a noi i suoi figli più giovani ed i più esposti ai pericoli morali ed è da questa respon­ sabilità che scaturisce il nostro secondo ideale. L'amore ai giovani. Sul palcoscenico dell’Elìseo do­ minava due anni fa la scritta «dieci anni al servizio dei giovani >. Non era una frase plateale perchè il C.S.I. a fronte alta ha dimostrato di non sfruttarli i giovani ma di servirli con disinteresse. Come Don Bosco, San Filippo Neri, Don Orione, il Murialdo, ed altri grandi educatori noi non abbiamo dato un pallone in cambio di un voto politico e tanto meno in cambio di un capitale messo a frutto. Per noi il capitale non sta nascosto nei muscoli dèi giovane, ma nella sua anima, anima di adolescente proteso verso la maturità dell’uomo di domani. Il giovane che viene sotto la bandiera del C.S.I. deve trovare la sincera amicizia cristiana che ali­ menta la sua giovinezza, che lo sostiene nelle sue lotte morali, che gli insegna la benevolenza verso i fratelli, il coraggio e la fortezza verso i tiranni e gli sfrutta­ tori, la costanza e la volontà nel bene, la gioia di chi è cosciente di essere figlio di Dio, la risolutezza verso il dovere. Lo sport cristianamente inteso può operare questo miracolo ed è per questo che il nostro terzo ideale è: L'amore allo sport: Lo sport è un fenomeno sociale del nostro secolo, e cammina a gonfie vele von il vento dell'entusiasmo giovanile e del fascino che esercita sulla massa. Non possiamo fermarci allo stato passionale del tifoso o all'egoismo del commerciante, e tanto meno alla speculazione del politico che usa dello sport come mezzo di manovra sulla massa. Lo sport ha dei valori etici ed educativi che vanno scoperti nello studio, valorizzati con il lavoro disin­ teressato, messi in luce con il servizio amorevole. Lo sport deve continuare ad avere nel C.S.I. non soltanto dei servitori umili ma dei difensori tenaci La strada iniziata neH’ormai lontano 1945 è, sempre valida ed il C.S.I. cresciuto ed assurto ad organiz­ zazione di importanza nazionale deve fare sentire il suo peso nella vita amministrativa italiana come anche nella vita delle federazioni sportive. Abbiamo le carte in regola e la nostra bandiera si è arricchita di mille vittorie morali. Migliaia di dirigenti sportivi si sono schierati con noi perchè i nostri ideali coincidevano con loro. Lo sport italiano è sano e se pochi sono gli indegni, mol. fissimi sono gli eroi che nel silenzio, neH’incomprensione, forse nella derisione, continuano a lavorare. Ad essi il nostro grazie: non sono degli estranei presi in prestito al C.S.I., sono del C.S.I., sono il CS.L come noi, abbiamo in comune la stessa nobiltà di sangue. . Cari amici, con queste idee e come Presidente del Consiglio uscente, d’accordo con i Consiglieri Cen­ trali, ho preferito inviarvi la relazione perchè pos­ siate leggerla con calma, discuterla e venire pre­ parai: a Roma per i vostri interventi. Credo sia la forma democratica più corretta che mette tutti nella possibilità di prepararsi. Come vedrete essa è stata redatta secondo i tre punti che regolano il nostro lavoro: Í* parte: vita formativa del C.S.I.; 2* parte: vita organizzativa del C.S.I.; 5* parte: vita tecnica del C.S.I. ' La relazione al V Congresso Nazionale del C.S.I. inviata a tutti gli Organi responsabili tratta per l'ap­ punto questi argomenti. Vi chiediamo di leggerla at­ tentamente e di impegnare questi giorni di vigilia alla grande assise romana nello studio, nella discussione, nella preparazione. Ogni congressista che viene a Roma è conscio delle sue responsabilità, sa di rap­ presentare le Società ed i tesserati della propria pro­ vincia. Viene a Roma col preciso mandato democra­ ticamente acquisito nel proprio Congresso Provin­ ciale, portando l’esperienza de) suo lavoro quale con­ tributo per il successo di tufi. Ognuno è responsabile quindi della grande costruzione in cui siamo tutti impegnati in generale ed ognuno in particolare. Nel C.S.I. non ci sono arrivismi nè personalismi che di­ vidono ma la fraternità o l’amore che uniscono. A i attendiamo per sentire le vostre critiche serene, ’e vostre idee, le vostre esperienze e perchè dal vostro voto esca il Consiglio Direttivo per il nuovo biennio. Allo scadere del nostro mandato, accordatoci da voi nello scorso Congresso Nazionale celebratosi a Roma nel 1953, sento il dovere di ringraziare gli amici Consiglieri che hanno collaborato con passione e disinteresse. » Ci rimettiamo al giudizio deH'Assemblea, sentiam > che lacune nel nostro lavoro certamente ne abbiamo lasciate, ma siamo certi di aver lavorato dando al C.S.I. il meglio delle nostre energie. Al Congresso, al nuovo Consiglio auguriamo il migliore successo per le fortune del Centro Sportivo Italiano.

LUIGI GEDDA

Il Brasile squadra “spettacolo,, puota al campionato mondiale II Brasile è venuto in Euro­ Svizzera. Il Commissario Tec­ pa con una squadra sperimen­ nico Costa avrebbe, forse, po­ tale e come tale bisogna con­ tuto servirsi di Tozzi, che nel siderarlo. Non si tratta, dun­ 1954 fu uno degli astri più que, di quel complesso che, luminosi, ma anche Tozzi è nel corso dei campionati del stato lasciato a casa e la sua mondo del 1950 e in quelli esclusione è spiegata in due del 1954, si distinse e suscitò modi fra loro molto contra­ tanta impressione per la gran-| stanti: c’è chi parla di fuori de abilità stilistica, e nemme­ forma (e, in effetti, il medio­ no esso ha molta parentela cre finale di campionato di con qualcuna delle rappre­ questo atleta giustifica la te­ sentative che parteciparono si), c'è chi afferma che l’esclu­ recentemente ai diversi tornei sione sia dipesa dalla prossi­ sud-americani. Quella che ve­ ma venuta del Tozzi in Ita­ dremo a Milano è veramente lia in veste di « oriundo » e, una squadra nuova, inedita, di conseguenza, della sua si­ giovane, selezionata non fra cura indisponibilità per Stoc­ le certezze, ma fra le spe­ colma. A questo proposito si ranze, non fra i giocatori ar­ può obiettare, però, che anche rivati, ma fra quelli ancora Orlando è in avanzate trat­ quasi in embrione e l’obiet­ tative con la Juventus e tut­ tivo di questa squadra non è tavia egli fa parte della co­ quello di compiere una tour­ mitiva ed è stato già utiliz­ née vittoriosa collezionando zato. E’ più probabile,, quindi, soltanto successi, ma di ef­ che l’esclusione di Tozzi sia fettuare un intelligente stu­ dovuta a motivi squisitamen­ dio e un razionale lavoro di te tecnici. Per quanto riguarda il gio­ impostazione, che portino ad una selezione accurata e per­ co brasiliano di squadra, bi­ mettano di raggiungere il sogna rilevare che sarebbe massimo della efficienza, del­ del tutto fuori luogo meravi­ la , maturità tecnica, della gliarsi che il Brasile si pre­ omogeneità e del rendimento, senti sui campi europei in ve­ giusto per i campionati del ste sistemistica. Non è da og­ gi che ciò accade e già nei mondo del 1958. Questa squadra ha giocato campionati del mondo del ’54, insieme per la prima volta a la squadra brasiliana applicò Lisbona, mai prima. Ai cam- il sistema, anche se la nume­ piona-ti sud-americani, ad razione dei giocatori, essendo esempio, il Brasile partecipò diversa dalla nostra, poteva con una rappresentativa del­ trarre in inganno l’osserva­ lo Stato di S. Paolo che com­ tore superficiale. Anche la co­ prendeva soltanto cinque dei sidetta « diagonale » non è al­ giocatori che fanno parte del­ tro che una versione del si­ la comitiva venuta in Euro­ stema. Oggi il Brasile pre­ pa e in quelli panamericani senta una sola differenza ri­ si limitò addirittura a inviare spetto al passato, e cioè la una formazione cosidetta gau- maggiore attenzione che vie­ cha, formata, cioè, con gioca­ ne data alla marcatura degli tori che non erano degli Sta­ avversari ed infatti, tanto a ti di S. Paolo e di Rio, ma Lisbona che a Zurigo, è stato appartenevano a società di possibile rendersi conto di una provincia. Che si tratti di una difesa più forte del solito e formazione fresca, l’ultima ri­ prova è fornita dalla assen­ za nella squadra di oggi, di quasi tutti gli atleti che gio­ carono appena due anni fa in Svizzera e di cui oggi sono rimasti soltanto i due fratelli Santos e Didi. Per il resto si tratta di elementi nuovissimi. Può essere che questo largo rinnovamento sia stato detta­ to anche da motivi tecnici, nel senso che molti dei vecchi La primavera ritarda e con­ giocatori (come Ademir, Jair, seguentemente la neve, la piog­ Zizinho, nomi già famosi e gia e il freddo, hanno conti­ assurti a celebrità mondiale) nuato a tenerci la loro fasti­ essendo, appunto, troppo an­ diosa compagnia. Si è fermato ziani erano sconsigliabili an­ il sole? Invano abbiamo cer­ che sotto un punto di vista cato un pezzo d’azzurro in mez­ della utilizzazione contingen­ zo alle nere nuvolaglie annun­ te, ma è evidente che se an­ ciatili temporali e tempeste. Ma che il loro impiego di oggi se la natura voleva immalinco­ avesse avuto validissime giu­ nirci con i suoi capricci e ri­ stificazioni, quei giocatori non teneva di fermare lo svolgi­ avrebbero potuto essere utiliz­ mento dei nostri programmi zati fra due anni nei campio­ sarà rimasta delusa. nati nel mondo, dove il Bra­ Siamo in grado già di fare sile è fermamente intenzio­ un consuntivo ed al riguardo nato a rifarsi dello smacco e non possiamo non essere che delle delusioni sofferte prima lieti per i risultati ottenuti. Ad Asiago i campionati della a Rio e successivamente in

Fiorentina è campione d’ Italia La squadra « miracolo > ha aggiunto un'altra perla al­ la alla sua prestigiosa col­ lana. Essa ha battuto al Comunale di Firenze alla presenza di 75 mila spet­ tatori, ammirata dal bel gioco, il Milan, c°n un secco 3-0. Mai il successo è stato in forse graz»e alla imbattibilità della podero­ sa difesa, all'elastic-ia del­ la mediana, e al gioco ve­ ramente travolgente del suo attacco che trova nel giovane Virgili il suo na­ turale cannoniere. La Fio­ rentina si avvia cos* tiionfalmente al termite del campionato, schiacciando, come rullo compressore, tutte le squadre che le si sono presentate di fronte. Ora molti dei suoi prestie-iosi atleti sono chiamati ad indossare, contro il Brasile, la maglia azzurra.

degli altri reparti, anche se questo aumento di potenza è sembrato andasse a detrimen­ to del sostegno offerto all’at­ tacco. In sostanza, però, non si tratta di una innovazione di fondo e il suo carattere è tattico e non strategico: gros­ so modo, il gioco brasiliano è simile a quello dell’Argentina con il centromediano che gioca da laterale, mentre il numero due è al centro del­ la difesa; ma parlare di inno­ vazioni o di recente appli­ cazione del sistema è assolu­ tamente fuori luogo. Il carattere fondamentale del gioco è comunque sempre ASPETTI il solito e quindi il pubblico potrà ammirare nei brasiliani Il tocco morbido ed elegante della palla, il controllo finis­ simo. l’esattezza dei passaggi, gli stupendi virtuosismi indi­ viduali; il calcio-spettacolo re­ sta così una delle loro più simpatiche e apprezzate par­ ticolarità e si sa che i nostri prossimi avversari, oggi come sempre, molto indulgono al gusto della prodezza indivi­ duale e alle esigenze esteti­ che. In ogni modo, il livello medio della classe è inferiore rispetto a quello, tanto per intendersi, della squadra che si piazzò al secondo posto a Rio nel 1950. Non ci sono più.l La riunione della Giunta di nè sono sorti ancora atleti che urgenza dell’UVI riunita a possano rimpiazzare ' i Jair? i Roma sabato scorso avreb­ Zizinho, gli Ademir, i Juli- be dovuto esaminare la que­ nho. i Ghiggia è se Zizinho stione degli abbinamenti, lo e Ademir sono ancora in pie­ spinoso problema d'attualità. na attività (Jair è in deca­ Attorno a questo argomento denza) Costa li ha giustamen­ s’è fatto tanto chiasso, si so­ te scartati poiché essi non po­ no spese tante colonne ma tranno davvero reggere sino tutto è rimasto allo « statu quo ante ». Tutto è rimasto al 1958. In particolare le deficienze fermo, senza commenti, sen­ — relative si intende — di za discussioni, senza conclu­ ENNIO VIERO sioni. In quanto l’UVI, con un reclamo solo di parte, sen­ (Continua in 2 pagina) za la risposta delle chiarifi-

r

DEL CICLISMO FRA UNA SETTIMANA E L’ALTRA

promessa e gum per II E. P. Ielle timi

PIENA DI LUCE

cazioni richieste agli organiz­ zatori della Parigi-Roubaix, non ha potuto, come pensa­ va, schierarsi dalla parte dei corridori italiani che secon­ do loro sono rimasti danneg­ giati dalle pretese, a mio mo’ di vedere giuste, dei promo­ tori francesi. Si è trattato il problema in generale ma è chiaro che la questione, sol­ levata da più parti e posta sul terreno della realtà, ha consigliato i governanti del nostro ciclismo ad andare molto cauti, a pensarci due

SOLE

la stagione agonistica del C

DE

neve hanno avuto, malgrado le condizioni atmosferiche della seconda giornata, un esito fe­ lice. Recentemente in Roma il Campionato Nazionale di Corsa Campestre ha dimostralo l’ido­ neità del C.S.I.; l’imponente nu­ mero dei partecipanti e l’ec­ cellenza dei risultati tecnici ne sono stati motivi veramente lusinghieri. I campionati del tennis da tavolo a neh'e ssi svoltisi in Ro­ ma sono stati la sagra delle racchette di legno e la serena conclusione di questo sport, ri­ creativo e agonistico nello stes­ so tempo, trova il suo maggiore

PROVA IVI ON D IALE

QUESTO IL MOTOGIRO per i Centauri della primavera Comò ormai consuetudine il Motogiro, anche quest’anno sì svolge nella seconda quin­ dicina di aprile: esattamente fra il 18 e il 25 aprile. Non è una novità, quindi, la data di effettuazione della gara, e ninfe di nuovo vi è anche al riguardo del numero delle tappe che saranno otto, esat­ tamente queste: Bologna-Udine km. 386; Udine-Padova km. 383; Padova - Riccione km. 227; Riccione-L’Aquila km. 348; L’Aquila - Salerno km. 313; Salerno-Perugia km. 476; Perugia-Montecatini km. 271 e Montecatini - Bologna km. 159. Le novità riguardano: la formula della gara, il nume­ ro dei concorrenti e la di­ stanza totale da percorrere. Cominciamo da quest’ultima, visto che eravamo già nel di­ scorso. Le tappe, dicevamo, sono rimaste otto però il chilome­ traggio è stato ridotto a 2563 chilometri. E un motivo c’è. E’ un motivo che si ricollega al numero contingentato dei partecipanti e ad altre limi­ tazioni che negli anni prece­ denti non esistevano. Quest’anno, infattti, il nu­ mero massimo dei concorren-

sviluppo nelle diocesi e quindi esprime indubbiamente un’atti­ vità aderente allo spirito della nostra grande Famiglia spor­ tiva. Abbiamo accennato in poche parole alle manifestazioni che hanno avuto il suggello della conclusione e che hanno riba­ dito la bontà organizzativa del­ la nostra periferia e del Centro Nazionale.

Su tutti i fronti A pieno regime tutti gli altri sport, fa eccezione il tennis, co­ stretto all'inattività a causa déll’inclemenzc climatiche. Ma questa nostra nuova attività

SU

STRADA

r di L UIGI CHIERICI ti ammessi è stato portato a 300, con una notevole ridu­ zione rispetto il passato, e sono state soppresse, per or­ dine ministeriale, le macchine al sèguito dei corridori. Pri­ vati dell’assistenza soprattut­ to meccanica, in quanto i concorrenti non potranno es­ sere tallonati dalle vettureofficine delle loro Case, i con­ correnti stessi vengono a tro­ varsi in condizioni di ben maggiore disagio rispetto gli anni scorsi e gli organizzatori. consci di questa innegabi­ le realtà, hanno fatto il pos­ sibile per contenere il chilometraggio della loro corsa. Ecco perchè quest’anno avre­ mo il Motogiro più breve del­ la serie, pur con un nume­ ro presso che inalterato di tappe. -Alla chiusura delle iscrizio­ ni, avvenuta il 21 marzo scorso, i concórrenti che ave­ vano dato la loro adesione risultavano 299: è questa una particolarità che va sottoli­ neata soprattutto per quanto di curioso essa presenta. Una sola unità al di sotto del li­ mite massimo! La formula della gara è LUIGI CHIERICI (Continua in 2 pagina)

che ha trovato una sorpren­ dente rispondenza in periferia sarà la nota lieta della nostra Organizzazione. Il calcio, prosegue imperterrito la sua marcia. Quest’anno con la inclusione della categoria Adulti, nella conclusione nazionale avremo una comple­ ta rassegna delle forze calci­ stiche del Centro Sportivo Ita­ liano. Non siamo in grado di fare previsioni anche perché le fa­ si provinciali e regionali sono state prorogate, Abbiamo po­ tuto i ilevare che l'attività è imponente e nella categoria « ragazzi » si ritiene che la Lombardia, la Toscana, il Veneto, l’Emilia, abbiano le squa­ dre più agguerrite; ma non pos­ siamo dimenticare il Sud che nei passati campionati si è fat­ to valere onorevolmente e non grideremmo alla sorpresa se una squadra de! sud divenisse campione d’Italia. Per gli adulti si brancola in una splendida incertezza e fare previsioni, sia pure a largo raggio, sarebbe pericoloso. At­ tendiamo le prossime fasi regionali e forse allora saremo in grado di fare il nostro prono­ stico, che poi i verdetti del campo manderanno in frantu­ mi come fosse un castello di carta. La pallacanestro e la palla a volo presentano all’incirca la «tessa situazione panoramica. La partecipazione ha raggiun­ to nuovi limiti e il voler inca­ nalarsi sul carosello delle pre­ visioni sarebbe addirittura da... ♦emerari. Il nuoto che da tempo svol­ ge. nelle privilegiate sedi dove esìstono le niscine. una idonea attività, si avvia quest’anno ad ■»hbattere tutti i record, e tec­ nici c di partecinazione. Cogliamo l’occasione per por. »ere un cordiale saluto alla Commissione Nazionale Nuoto • particolarmente al Presiden­ te Dr. Golgi e al nuovo com­ ponente Ferrari di Reggio Emi­ lia.. Tale Commissione si è riu-»it" al comnleto sabato scorso ’n Roma ed lu» tracciato il nroravvi ma n*r l’annn in cnr«n. Una novità in campo natato­ rio: dopo i campionati provin­ ciali, saranno disputate le fi­ nali interregionali formando due raggruppamenti; i sei mi­ gliori tempi delle due formaGENEROSO DATTILO (Continua in 2. pagina)

volte prima di emettere sen- un gruppo ristretto di fuori tenze sballate. In quanto se classe. hanno diritto di difesa i corE concluso, ciò che più conridorì (che fanno però il bel- ta, con il pieno successo di lo ed il cattivo tempo e che\due giovanissimi, degli elveimpongono condizioni impos­ tici Graf e Strehler ai quali sibili agli organizzatori: par­ mi par giusto dare la prece­ lo ben s’intende dei grandi as­ denza sullo stesso capitano si) è altrettanto giusto che della squadra svizzera, Ugo siano difesi anche coloro i Koblet. Decisamente siamo quali dànno agli atleti la pos­ nella fase di rinnovamento sibilità di gareggiare e di dei quadri nel ciclismo euro­ esibirsi sulle piste e nei cir­ peo. Anche se i grossi nomi continuano a tenere la scena cuiti. La faccenda degli abbina­ con l’autorità del loro passa­ menti non troverà pace, non to più che con l'attuale po­ fisica. Il successo di avrà soluzione, non sarà le­ tenza galizzata senza l’intervento Louison Bobet nella ParigiRoubaix è stato frutto di scal­ dell’Unione Ciclistica Inter­ trezza. Di classe senz’altro, nazionale o forse prima an­ cora di questa, senza un ac­ ma anche di un pizzico di for­ cordo generale fra le varie tuna. Quello degli svizzeri a Federazioni, gli industriali e Ravenna non ammette inve­ gli organizzatori, tutti parti ce discussioni. Come del re­ sto accade per le prove a cro­ interessate del problema. nometro, dove il migliore ha Tanto chiasso per nulla, effettivamente possibilità di tanto tuonò, che... ogni cosa eccellere. A Ravenna le fac­ è rimasta al suo posto, abi­ cende non sono andate del tuati come siamo a trascina­ tutto lisce anche sè taluni re ogni sciocchezza alle lun­ sono cavillosi quando vengo­ ghe per quella tale mancan­ no al Sud e generosi quan­ za di coraggio di rompere do osservano qualsiasi corsa quando è necessario rompe­ al Nord. Ma tant’è. In tempo re. E dire che un vecchio ada­ di libertà ognuno è padrone di gio ammonisce che... il me­ pensarla come crede. dico piritoso fa la piaga puz­ Sta di fatto che le formule zolente. E davvero penosa co­ nuove piacciano, si impongo­ mincia ad essere la questio­ no sempre pù all’attenzione ne degli abbinamenti per la soddisfano le folle, soddisfa­ ingenuità di taluni industria­ no gli stessi corridori che si li o meglio per la falsa in­ sentono maggiormente impegenuità, in quanto dove esi­ gnati e non fanno venire ad stono aziende industriali vi alcuno la barba che nasce, sono interessi chiarì da sal­ invece, nelle lunghe prove a vaguardare. ma mai unilate­ tappe. ralmente. Strehler e Graf hanno im­ Sgombrato il terreno dalla broccato una giornata d’ecce­ polemica della settimana, una zione ed anche se sono man­ settimana che dura da mesi, cati loro l’appoggio e la col­ passo al risultato della setti­ li ATALE BERTOCCO mana, al Gran Premio d'Eu­ ropa disputato a Ravenna da (Continua in 2 pagina) •li

mi mi illuni vvvtiiiiiii

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LE GRANDI COMPETIZIONI DEL C.S.I

AEROMODELLI IR GARA DAZIORALE

m acronazia a Milana II r maggio 1956 La Coppa “Città della Madonnina,, e quella della Presidenza Centrale Come è stato precedentemente annunciato, la Grande Gara nazionale di acrobazia per aeromodelli, indetta dal C.S.I. si svolgerà all’Arena Ci­ vica di Milano il 1. maggio '56. Detta gara è compresa nel calendario 1956 dell’Aero Club d’Italia e ad essa partecipe­ ranno non soltanto i Gruppi Aeromodellistici del C.S.I. ma anche, numerosissimi, quelli degli Aero Club di tutta Italia. La competizione si svolge sotto gli auspici della presi­ denza Centrale ed è organizza­ ta dalla Sezione Aeromodelli­ stica del C. P. di Milano, di­ retta dal Presidente Fermi. Sono in palio, oltre ad una grande Coppa in argento of­ ferta dalla Presidenza del C.S.I., altri oggetti di valore e circa L. 200.000 di premi In danaro. La rassegna Aeromodellistica del 1. maggio a Milano mette­ rà in luce quanto di meglio esiste in Italia nel settore dei

motomodelli in V. C. C. I più noti ed esperti aeromodellisti d’Italia in cavalleresca tenzo­ ne si contenderanno Lambita vittoria che recherà in sè la Coppa « Città della Madon­ nina ». La attività aeromodellistica del C. S. I. va assumendo ogni giorno maggiore importanza, non soltanto dal punto di vi­ sta ricreativo ed educativo ma anche, e soprattutto, da quello associativo. Per questo attiriamo L’at­ tenzione dei Dirigenti tutti sul­ la necessità di incrementare presso tutti i C. P. e C. Z. l'at­ tività in argomento che por­ terà in breve sotto le insegne del nostro Sodalizio migliaia e migliaia di nuovi iscritti. Giuber

(Nell’interno del Giornale ri­ portiamo il Regolamento della Gara Nazionale di Milano ed altre notizie della Sezione Ae­ ronautica Cen tralei


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