Stadium n. 15/1961

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( PRESIDENZA NAZIOHM l ARCHIVIO STORICO

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★ Un cristiano davanti al­ lo sport ★ Il rugby interessa anche i giovanissimi

9n quarta pagina

★ Un'estate con lo sport ★ La tragedia del Monte Bianco Direzione Redazione Ammwittrariooe • Rom» Via della Conciliazione 1 • t. 655561 6501 13

Anno XVI - IV. 15

QUINDICINALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO

Sora, il più piccolo Comitato, superata solo da Reggio Emilia relativamente ai partecipanti ai Campionati allievi

TAVOLINO?

EMBRA DIFFICILE rispondere affermativamente: ad una domanda che riflettesse la [possibilità di praticare dello sport di fronte ad un tavolino, più o meno comodamente seduti, mentre dalle finestre aperte giunge un invito « caloroso » al mare o sui monti... Eppure può capitare che un bel giorno ci si senta obbligati a fermarci', anche solo per venti-

Ma a questo punto può sorgere il dub­ bio più serio: mille, diecimila, centomila ragazzi (e speriamo anche il dop­ pio) saranno avvicinati, sentiranno il ri­ chiamo dell’atletica, del nuoto, del ten­ nis da tavolo, della pallacanestro, della pallavolo, dei cronometri e dei punteggi, della campana che annuncia 1 ultimo giro di pista... ma come si difenderanno dal­ l’assalto indiscriminato di genitori e pa­ renti. direttori tècnici ch^ vedono lo sport come la possibilità di perdere tem­ po e denaro che credono nello sport solo in quanto vi vedono, possibilità di gua­ dagno se non economico almeno di voti... federali, come si difenderanno dalle insi­ die che il miraggio del professionismo può farle? Npn rimane altro che creare saldi ar­ gini ai fiumi, incanalare la potenza e il desiderio di tanti giovanissimi, far loro praticare lo sport secondo le regole dello sport e non quelle deH’arrivismo, del­ l’esagerato agonismo, della più infima contrattazione commerciale. Il Consiglio Direttivo del C.S.I. preoc­ cupato di una possibile situazione di di­ sagio dal punto di vista educativo in cui la pratica sportiva dei giovanissimi po­ trebbe trovarsi (e non solo dei più gio­ vani, ma anche di tutti i veri dilettanti!), ha messo allo studio alcuni punti fonda­ mentali di carattere ideologico e pratico che chiariscano le funzioni dello sport e degli organi ad esso preposti, che diano un indirizzo chiaramente educativo alle discipline sportive, che offrano un pre­ ciso orientamento per tutti coloro che credono nello sport, come in un valore ideale e non solo commerciale o, peggio ancora, politico. Noi tutti affermiamo che lo sport, in­ teso e praticato correttamente e con one­ stà di intenzioni, ha in sè gli elementi fondamentali per essere considerato mez­ zo di educazione naturale e morale, co­ me il gioco per i ragazzi, il lavoro per gli adulti, ma dato che viviamo nel mondo e il mondo altera i valori, li po­ spone, li annulla, li travisa, è quanto mai opportuna che almeno una voce si alzi (speriamo non nel deserto) per ri­ chiamare questi valori e metterli nella esatta posizione gerachica Il Consiglio Direttivo ha poi ratificato le norme di convocazione dei Congressi Provinciali: è una delle fasi più delicate della vita del C.S.I.. ma non deve essere soltanto una fase elettorale, ma un mo­ mento di studio e di decisione. Bisogna avere il coraggio di affermare impor­ tanti proposizioni a proposito dello sport e assumerne ogni responsabilità: è quello che il Consiglio Direttivo invita a fare durante i Congressi Provinciali. Le parole volano, ciò che viene scritto spesso non viene neppure letto o co­ munque non viene preso in seria consi­ derazione da certi organi che dovrebbero sentirsi impegnati maggiormente in que­ sta campagna di diffusione dello sport: ma questo non deve significare per noi un motivo di abbattimento morale, di sfiducia, di inutilità CORRADO BIGGI

SI precisa che la convenziono con la F.I.G.C. è sempre valida E’ stata soppressa la fase interre­ gionale o nazionale riguardante la categoria « dilettanti »; anche per questa categoria non vi è nessuna modifica ai regolamenti e questa soppressione deve ritenersi a titolo di esperimento, non si esclude quin­ di che nel prossimi anni si potrà ri­ tornare alle fasi quest'anno sop­ presse.

Brevetto atletico

E’ allo studio un brevetto atletico riservato al tesserati del C.S.I. con uno speciale distintivo e diploma.

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Rappresentate quasi tutte le regioni italiane - Già svolte

59 riunioni con migliaia di atleti sulle piste e pedane L CAMPIONATO di atletica leggera del Centro Sportivo Italiano si avvia ormai a grandi passi verso la conclusione della sua prima fase, quella di selezione provinciale e zonale, indispensabile preludio alle attese fasi interprovinciali e nazionale, quest'anno per la prima volta suddivise in due categorie, con un programma di gare quanto mai ricco

I

ed impegnativo. E’ quindi il momento di cominciare a tirare le prime somme, anche se ovviamente avranno ancora un valo­ re puramente indicativo, troppi essendo notoria­ mente i Comitati che sfruttano al massimo il mese di agosto per far svolgere ai propri atleti i Campionati locali. Tuttavia, come si ve­ drà. già queste primissi­ me cifre riescono a dare un quadro quanto mai confortante della situazio­ ne del Campionato, che ha incontrato la piena ri­ spondenza di tutti i Co­ mitati. i quali hanno po­ tuto finalmente esprimere il loro meglio anche in relazione all’età dei pro­ pri tesserati, in alcune lo­ calità prevalendo gli al­ lievi, in altre gli júniores, a seconda dell’impostazione data dai dirigenti al­ l'attività atletica. Questa volta prendere­ mo in esame la categoria allievi, rinviando al pros-

simo numero analogo esa­ me per la categoria juniores, che d'altra parte segue quasi di pari passo la consorella... minore, tutti i Comitati preferen­ do d'abitudine organizza­ re manifestazioni che pre­ vedono gare per l’una e per l’altra categoria. Tra gli allievi ben quin­ dici Comitati hanno già acquisito il diritto di par­ tecipare alle successive fasi del Campionato, avendo organizzato il mi­ nimo di due manifesta­ zioni locali prescritto dal regolamento. Va comun­ que posto in rilievo il fat­ to che ben pochi sono per ora ì Comitati che si limi­ tano ad organizzare due sole riunioni di Campio­ nato: la maggior parte hanno infatti prolungato la manifestazione in più riunioni, pretendendo giu­ stamente una selezione se­ vera ed accurata degli elementi che saranno de­ stinati a difendere i co­ lori della provincia o del­

la zona in sede nazionale. Dei quindici Comitati che hanno acquistato di­ ritto di ammissione alla fase interprovinciale, la maggioranza appartiene alle regioni del Nord, tra­ dizionalmente più pronte a rispondere all’invito or­ ganizzativo nel settore dell’atletica su pista, an­ che per la maggiore di­ sponibilità di impianti che favorisce non poco, ov­ viamente. lo sviluppo di questa attività. Ciò non significa, tutta­ via. che il Sud ed il Cen­ tro non stiano lavorando intensamente per dare un valido contributo alla riu­ scita della manifestazione. Anch'essi tengono abba­ stanza bene il passo ed hanno già organizzato un sufficiente numero di ma­ nifestazioni, destinato senz’altro ad accrescersi nel prossimo futuro. Ecco l'elenco dei Comi­ tati che fino ad oggi han( segue a pagina 3)

Campionati CSI su pista 1961 categ. allievi (Situazione al 15 luglio 1961)

COMITATI CHE HANNO SVOLTO ATTIVITÀ’

NORD

CENTRO 6

SUD 5

MANIFESTAZIONI ORGANIZZATE

NORD 9

N. B.

SUD 5

CENTRO 6,5

I numeri non stanno ad indicare il numero dei organizzate, ma sono un indice percentuale che proporzionale anche al numero delle regioni Sud Italia che sinora hanno svolto attività in

comitati o delle manifestazioni abbiamo ricavato nel rapporto comprese nel Nord, Centro e questo senso.

NUOTO

de/ Consiglio Direttivo Attività di propaganda di

Calcio

E3

>

Campionato nazionale

RISOLUZIONI Sono allo studio una serie grandi manifestazioni riservate ai giovanissimi per l'istituzione di un trofeo a loro dedicato, il cui rego­ lamento verrà trasmesso dalle com­ petenti Commissioni Tecniche Na­ zionali. Queste attività interesseran­ no i ragazzi dai 10 ai 14 anni per le seguenti discipline sportive: Atletica leggera, Nuoto, Pallaca­ nestro, Pallavolo, Tennis da tavolo.

Roma 27 luglio 19C1

Con gli allievi sempre piu numerosi

SPORT

quattro ore, per progettare, discutere, impegnarsi, programmare, definire... e tanti altri verbi che forse ancora meglio possono essere coniugati da un organo così responsabile e importante quale il Consiglio Direttivo Nazionale. Come annunciato, il 15 e 16 luglio si è riunito a Roma il Consiglio Direttivo del Centro Sportivo Italiano al quale era­ no presenti anche i Presidenti Regio­ nali. un allargamento consultivo quanto mai necessario per le decisioni e le pro­ grammazioni dell'o’dine del giorno. Se una nota dominante è possibile rac­ cogliere al termine di questo < round > (dove erano vietati colpi bassi!) la pos­ siamo trovare in una straordinaria aper­ tura verso i giovanissimi: la propaganda migliore per un prodotto è senza dubbio quella che può fare un acquirente entu­ siasta, un acquirente che possa influen­ zare positivamente gli amici, i conoscen­ ti, i parenti, tutti coloro che vivono in­ torno a lui o che su lui gravitano. Un discorso tanto commerciale rischia di ri­ manere materialistico, se non precisiamo che nel nostro caso si tratta di un pro­ dotto di alta qualità che non addolcisce la bocca, non promette impieghi sicuri, non lava di più, non rinfresca... ma e un elemento fondamentale all educazione completa della gioventù di oggi. Lo sport ha bisogno di propaganda: le Olimpiadi rischiano di rimanere un lontano ricordo più o meno felice, un elemento folcloristico di una stagione: il disinteresse di certi organi responsabili della vita civica e amministrativa del nostro paese e delle nostre città è una palla di ferro al piede dello sport; la pigrizia, la superficialità, la paura dello sforzo fisico, l’ignoranza minano la pos­ sibilità potenziali dei giovani a praticare uno sport e nello sport trovare un so­ stanziale correttivo alla vita sdolcinata e facile che il mondo ci presenta. Lo sport ha bisogno di propaganda: anche se alcune decisioni a proposito dei cosi detti < Enti di Propaganda » ci lasciano perplessi e certe affermazioni di nostri amici giornalisti sportivi dimostrano l'as­ soluta ignoranza dell'effettiva organizza­ zione e responsabilità di questi enti che, come il CSI da quindici anni (e forse soltanto il C.S.I.) hanno operato con di­ gnità e competenza per la diffusione dello sport. Quali migliori propagandisti trovare se non ragazzi appassionati dei campi spor­ tivi, ragazzi che sanno trovare nello sport gli elementi più sostanziali per una educazione personale e sociale, ragazzi che nella competizione sanno perdere, sanno vincere con generosità, sanno ri­ spettare i regolamenti, sanno porsi dei traguardi possibili e fanno di tutto per raggiungerli? Proprio verso i ragazzi il Consiglio Direttivo del C.S.I. ha diretto il suo sguardo: una intensa ed organica attività per loro e programmata, sono allo studio e in fase di realizzazione tutti gli strumenti necessari ed utili per por­ tare a conoscenza dei più giovani le pos­ sibilità dello sport inteso nel senso più educativo della parola,

Spedizione » abbonamento poetale Gt A Pnhhlieazione n» omarrio • tvaHi et' •ecriH’

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Anche 1 Campionati di Nuoto, dopo la forzata sosta delle finali 1961, hanno ripreso con la disputa delle fasi zonali, provinciali e regionali. I tempi ottenuti da alcuni atleti lasciano sperare una conclu­ sione di notevole interesse tecnico oltre che agonistico. « Stadium » non mancherà di dare ampie notizie sull'attività svolta, alla vigilia delle fasi conclusive del campionato, in programma il 5 e 6 agosto (interiegionali) e il 25 o 26 agosto ( nazionali).

Fasi regionali

TENNIS Sono in corso di svolgimento le fasi regionali dei Campionati di Tennis 1961, le quali, com'è noto, dovranno concludersi entro il 30 luglio. Le numerose gare di selezione disputate in molti Comitati Zonali e Provinciali allo scopo di designare i migliori clementi, sono già state premiate dal meritato successo. La partecipazione alla manifestazione quantitativamente c qualitativamente rilevante, ha dimostrato non solo l'efficienza organizzativa del Centro Sportivo Italiano in questo settore agonistico, ma anche l’interessamento e la passiono di numerosi giovani al tennis.

PADOVA vedrà il “vta„ dei dilettanti

Il titolo nazionale di ciclismo verrà assegnato nella sede del Comitato che lo scorso anno portò un corridore ab Vambita conquista - Corri­ dori che non possono «.aspet­ tare » - Panoramica sui 160 chilometri del pittoresco e severo percorso patavino.

ome già abbiamo annunciato, Padova ospiterà, il 20 agosto prossimo il Campionato Nazionale Dilettanti del Centro Sportivo Italiano. Il secondo titolo dei nostri ciclisti verrà disputato su un percorso che, come si può notare dalla planimetria ed altimetria pubblicata, è veramente adatto per selezionare il più completo dilettante giallo-blù della stagione.

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Per una coincidenza fortuita, ma in­ dubbiamente piena di significato, il ti­ tolo nazionale dei dilettanti verrà asse­ gnato nella sede di un Comitato (queho di Padova) che lo scorso anno portò un proprio corridore all'ambita conquista. A Reggio Emilia nel 1960, in quella che fu definita la più pittoresca gara della sta­ gione, infatti, Rino Zandegù si impose assieme a Marino Grandi al termine di una corsa combattuta vivace e sorpren­ dente per conclusione. E ciò perche non è davvero di tutti i giorni, trovare al traguardo due corri­ dori a pari merito; ma Reggio Emilia, oltre a presentare una organizzazione ve­ ramente superba ed una calda ospitali­ tà volle essere ricordata per l’assegnazio­ ne di ben due maglie tricolori. Il titolo di Zandegù. come quello di Cadetto Brognoli negli Allievi, viene po­ sto in palio dal Comitato che tuttora lo detiene. Andremo a Brescia tra due Domeni­ che e vedremo sul traguardo di Sarezzo festosamente imbandierato per la più bella manifestazione dell'anno, sfrecciare l’allievo che ha saputo aver ragione pri­ ma ancora degli avversari, di un trac­ ciato che indubbiamente metterà alla pro­ va coloro che lo andranno a percorrere. Proseguiremo per Padova e nella cate­ goria principe del ciclismo italiano ecco che si laureerà il successore di Grandi e Zandegù. Il dilettante è un atleta che non ha più bisogno di «aspettare ». Deve emergere, deve far valere le proprie qua­ lità, non deve mai attendere. E’ la cate­ goria che impone sempre battaglia; non è l’esordiente che molte volte agisce di impulso, non come l’allievo che preferi­ sce cercare il colpo a sorpresa per sfian­ care l’avversario; il dilettante per emer­ gere. per farsi iscrivere in quei magici taccuini dei Direttori Tecnici delle gros­ se Società, deve dimostrare forma, coraggio, doti queste che impongono delle ri­ nuncio, sacrifici e molte amarezze, E’ per questo che lungo i 160 km. del tracciato di Padova, assisteremo ad una bella lotta sportiva, La gara, compren­ de- una vasta zona de! Veneto fra le provinole di Vicenza e di Padova, par-

ticolarmente amene e ricche di storia patria. Ma cerchiamo di illustrare questo trac­ ciato, lasciando come consuetudine ai tecnici dei nostri Comitati maggiormente interessati alla corsa, uno studio maggio­ re delle piantine altimetriche che potran­ no dare una esatta e più precisa visione del terreno di gara sul quale dovranno battersi gli atleti. Per i primi 41 km. la corsa è in legge­ ra pendenza. Infatti, da Padova, attra­ verso Limena, (dopo 7 km.), Curtarolo, S. Giorgio in Bosco e Cittadella, la corsa raggiungerà Rosà. località posta a 36 km. dalla partenza ed a 97 met. di altitudine. Un primo strappo gli atleti lo affronte­ ranno subito dopo Rosà per raggiungere in 5 km. Bassano del Grappa, località troppo nota e dai gloriosi ricordi per essere qui menzionata. Dopo aver attraversato il celebre Pon­ te. i corridori prenderanno la strada per Marostica in leggera discesa. Superata la caratteristica e tipica cittadina vene­ ta, gli atleti attraverseranno Mason per risalire a Breganze. A questo punto (?8 km. di corsa) un’altra leggera pendenza porterà la carovana in 8 km. a Thiene ed a quota 147 mt. Da Thiene a Marano Vicentino, quindi a Schio, sempre con strada ondulata anche se dai dislivelli, leggerissimi. La corsa intanto giungerà a metà gara ed a Maio gli atleti prose­ guiranno, in una quasi discesa, verso Isola Vicentina, prima di iniziare la parte più dura e forse decisiva della gara. La periferia di Vicenza accoglierà i nostri atleti; quindi lo strappetto di Monte Berico e poi la strada per Arcugnano. Indubbiamente si sentirà già e la distanza (siamo ad oltre 107 km. dal­ la partenza) e la strada in leggera anche se prepotente salita. Da Arcugnano in 11 km. si sale al passo del S. Gottardo, che con i suoi 408 mt. di altitudine, è la maggiore asperità di tutta la gara. Do­ po il passo 7 km. di ripida discesa pri­ ma di raggiungere Ponte di Barbarano a quota 55. Per 19 km. gli atleti non tro­ veranno ondulazioni sul loro cammino e questo tratto di pianura sarà oltremodo (segue a pagina 3)

PER IL CAMPIONATO NAZIONALE ALLIEVI

72 PARTIRANNO DA BRESCIA Il Comitato di Brescia, la Società ciclistica Classic Bonomi di Prevalle e la Ciclistica Antonini di Sarezzo, stanno veramente vivendo le classiche ore della vigilia della loro più importante ed attesa ga­ ra: la finale nazionale del Campionato Italiano Allie­ vi del Centro Sportivo Ita­ liano in programma il 6 agosto p.v. La cittadina di Sarezzo accoglierà i nostri ciclisti con quell’ entusiasmo e quel calore sportivo che raramente si riscontra in altre manifestazioni. E sulla linea di parten­ za di Sarezzo converranno i nostri migliori e più quo­ tati allievi; saranno circa 80 ed è quindi assicurata una selezione che porterà ad un livello tecnico ed agonistico assai notevole. La Commissione Tecni-

ca del Centro Sportivo Italiano ha nei giorni scor­ si emanato 1* elenco dei Comitati con il numero degli atleti ammessi alla gara. Crediamo opportu­ no riportare integralmente il tabellino: Bergamo con 9 atleti Bologna 3 Bolzano 2 Brescia 5 Cremona 5 Faenza 1 Forlì » 3 Lucca > 4 Mantova 2 Milano 4 più 2 atleti del Comitato Zonaie dipendente di Busto Arsizio Modena con 22 atleti Padova » 5 » 6 » Roma » 4 Torino 4 Trento 3 Venezia 8 Verona ? » Vicenza

Si può notare che, an­ cora una volta, Bergamo si presenterà con il mag­ gior numero di atleti, ben 9, che potranno autorevol­ mente imporsi per quella omogeneità e quella clas­ se che distingue gli atleti del Comitato Bergamasco. Notiamo anche Verona, con 8 atleti, degno risul­ tato per una attività in crescendo, svolta intensa­ mente e con una metico­ losità veramente encomia­ bile. Con sei atleti si pre­ senterà il Comitato ro­ mano, che ogni anno nelle gare nazionali rivela atleti di buone qualità. Poi ab­ biamo Brescia. Cremona, Padova, con 5 atleti. Nel complesso una par­ tecipazione qualificata, de­ gna di una finale nazio­ nale del Centro Sportivo Italiano.


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