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Numero speciale
IL PROGRAMMA
dei lavori congressuali Jn 3. pagina
per il
RIEVOCANDO
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di Fr. Rosario Chiocchi Concessionaria esclusiva per la pub blicità: PUBLLAC1 - Roma • Corso Vittorio Enun. n. 287 . Tel. 556.068 Costo d’inserz. L, 150 a mm. col.
Spedizione in abb. postale gr. II Un numero L. 20
Anno XI ■ N. 16 - Roma 26 aprile 1966
SETTIMANALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA
SI RIUNISCONO A ROMA I DIRIGENTI PERIFERICI PIU’ QUALIFICATI DI OGNI PROVINCIA D’ITALIA
il
y con iE so nuzionniE c.$.i
Biennio costruttivo per una coscienza olimpica
Il devoto omaggio al « Papa degli Sportivi »
di
Costanzo della Stella Azzurra
nostra strada 11 quinto Congresso nazionale del Centro Sportivo Italiano chiama a raccolta i rappresen tanti di questa grande famiglia giovanile per lanciare verso l'avveni re un programma di feivide iniziative. 1 Giuochi Olimpici, che avranno luogo a Ro ma nel 1960 impegnano la gioventù italiana con precise responsabilità. Se infatti lo sport rap presenta oggi una attra zione formidabile, non sempre si valutano que gli aspetti formativi che fanno dello sport un mezzo di perfeziona mento fisico e morale. Il Congresso del C.S.I. si proporrà perciò di inse
rire nel grande program ma dei Giuochi qua driennali il tema edu cativo dello sport e il servizio che lo sport de ve rendere alle giova ni generazioni. Nostra preoccupazione è indi care ai giovani la stra da dell'esercizio sporti vo per trarne un costu me di vita. Siamo convinti che lo sport non significa quel la passione che muove le folle domenicali ver so gli stadi, ma la pra tica intelligente di un giuoco fisico che è un mezzo per perfezionare il corpo, disciplinare i sentimenti allo scopo di aumentare le capacità di vita e di lavoro.
Il Centro Sportilo Ita liano può giustamente vantare di aver seguito fin dal suo inizio questra strada, fondando associazioni ed unioni che. pur con mezzi mo desti, forniscono alla gioventù italiana un ambiente moralmente sa no e animato da alte idealità. Il valore di queste formule associa tive sta sopratutto nello spirito di fraternità che esse sviluppano nei gio vani e nell’opera educa tiva che esse svolgono accanto alla pratica sportiva. Il Congresso di que st'anno si trova di fron te ad un programma che è stato tracciato dal
l'alta parola di Pio XII. Nel discorso che il Som mo Pontefice si degni) di rivolgere il 9 ottobre agli sportivi, noi trovia mo una precisa, indi menticabile visione cri stiana dello sport. Quella è la nostra strada, il nostro pro gramma. In questi anni che ci separano dal la grande competizione Olimpica molto è il la voro di preparazione che il Congresso è chio maio ad affrontare. S.ia dujique anche que sta una.tappa luminosa nel già glorioso cammi no del Centro Sportivo Italiano.. . . .
LUIGI GEDDA
A due anni daliI'uJtimo Con gresso, che ha avuto luogo alila < Donius Paci®», i diri genti centrali e periferici d’eli Centro Sportivo Itafano e in contreranno alila < Domus Ma ri ae », dopo un biennio di fer vido lavoro che riassume un superbo bilancio dii realizza zioni a vantaggio della gio ventù e dello sport italiano. Nei due anni trascorsi, pren dendo l'-aibbrivio dal motto che sovrastava il palcoscenico del Teatro Eliseo, ¡’azione con dotta — per seguire una tradizionaile linea di serietà che distingue il CSI e costituisce la migliore presentazione del¡l’Ente cattolico all'intera opi nione pubblica nazionale — ha fatto registrare un chiaro progresso del vasto complesso deH'organizzazione. Ciò vuol dire che il CSI ha camminato su una strada giu sta, seguendo una direzione tratta dalEinsegnamento su periore di Pio XII. Di conse guenza i motivi base che han no caratterizzato il recente passato dell’organismo non potevano non dare con fortevoli soddisfazioni. II giusto compiacimento diviene ancor più legittimo ove si conside rino i successi raggiunti nella impostazione e preparazione di una coscienza olimpica ira le imponenti schiere giovaniin militanti sotto il vessillo azzurro-arancione. Diri genti, atleti, educatori e tecnici hanno infatti compre so. forse attraverso le ultime munii festazio ni dello sport: belle e brutte, brillanti ed opa che, come possono definirsi i Giochi Olimpici di Cortina o gli episodi che hanno angu stiato tempo addietro lo sport italiano, come sia necessario perseguire strade diverse. Co me sia indispensabile, avvian doci ad organizzare i Giochi di Roma, creare una coscien za nuova, un nuovo modo di pensare e di agire per una formazione olimpica interio re prima ancora della poten za ed efficienza fisica. E’ logico perciò che chiun que consideri il dilettantismo sotto l'aspetto umano e cri-
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L’agonismo nelle sale della“Domiis„ Giunge il nostro Congres so in un periodo in cui tutte le attività agonistiche sono in pieno svolgimento. Quindi possiamo includere nel qua dro agonistico anche - il-Con— gresso e riteniamo di non sbagliare, perchè in effetti, i lavori congressuali richiedono un certo impegno fisico anche se basato su sforzi di carat tere oratorio. Finalmente vivremo qual che giorno vicino alla peri feria, sentiremo la sua voce e il suo consiglio, la sua cri tica e le sue parole buone: è tutta la grande famiglia del C.S.I. riunita in un clima di comprensione e di affet tuosità. Lo scambio delle idee, l’e sternare la propria esigenza, illustrare con semplicità le tante lotte sostenute, sono un complesso di elementi più ef ficaci di tanti articoli o delle consuete circolari.
Il passato Le sensibili corde del sen timento spesso fanno presa nell’animo di noi tutti, e un
sentimento che si eleva sulla materialità dell’opera, è un qualcosa di squisitamente su periore che vive nel nostro intimo e che alimenta la cal da passione che ci induce ad osare sempre più, che ci con sente di abbattere le barriere della titubanza per consegui re risultati migliorii Sono stati questi i senti-
WW'L Leggiamo nella rivista « Il discobolo», comunista, che la Giunta Esecutiva Nazionale dell'UISP. approssimandosi le elezioni amministrative, ha mobilitato tutta l'organizza zione attorno alla parola d'or dine: « I Comuni agli amici del popolo e dello sport-. Gli amici del popolo, man co a dirlo, sono loro i com pagni di Togliatti e di Mo randi; gli altri no, non me ritano questo appellativo. I • compagnucci » che dopo il crollo del mito di Stalin si sentono tremare la terra sot-
menti. che hanno accompa gnato i pionieri del C.S.I. e che hanno consentito di pla smare la nostra famiglia in un clima di .ideale spiritualità e .di. effettiva entità tecnico organizzativa. Se il nostro sguardo si vol gesse ai primi anni di vita, sentiremmo maggiormente la gioia del lavoro compiuto.
to i piedi hanno impostato una grossolana manovra per cercare di accaparrarsi i voti degli sportivi. Che cosa ab biano fatto in questo settore, oltre alla propaganda politi ca, nessuno lo sa. Non lo san no neanche loro, ma tentano il colpo ugualmente sperando nella debbaneggine altrui. Si metta l’animo in pace la UISP: gli sportivi non si lasceranno prendere nella pa nia tesa dai rossi: alla me ravigliosa rinascita dello sport in Italia, quelli delle Botte ghe Oscure sono compietamente estranei. Se ne stanno in finestra a guardare e a criticare spe rando nella dittatura del pro letariato. Oltro che sport!
Quante incomprensioni. Quan te diffidenze! Ci trovavamo nella curiosa situazione di operare senza essere creduti. Non potevamo offrire ai di rigenti tecnici nazionali e pe riferici cattedre dorate o aventi delle possibilità recla mistiche. Al Centro Nazio nale offrivamo . loro un pic colo tavolo posto in un cor ridoio dove si alternavano a turno i componenti delle varie Commissioni. Il C.S.I. iniziò il suo lavoro nelle diocesi e nelle scuole, già proprio nelle scuole. Quest’ultimo iniziativa ebbe il plauso della derisione e del compatimento, i soloni esterni emettevano le loro saccenti sentenze con proso popea e degnazione per voler ci far comprendere l’inuti lità di tale iniziativa. Non ci piace polemizzare, il C.S.I. ha vinto una grande battaglia e spontaneamente si unisce in piena e sincera cor dialità con quelli che oggi osannano lo « sport nella scuola » e non vogliamo ram mentare loro che cosa ne
pensavano prima. Siamo nati dal nulla, sia il Centro Nazionale che la pe riferia, avevano lo stemma della povertà come fosse un blasone. Uno sparuto com plesso di atleti e dirigenti poi divenuto una viva forza sportiva. Tanti e tanti ostacoli non sono stati sufficienti ad arre stare il cammino dei nostri ragazzi. Ma noi oggi non vo gliamo sfogliare il libro della nostra storia — sono pagine che ci sono care e che anco ra vivono in noi — le ricor deremo un domani — e se anche sono povere, esse espri mono la più ambita ricchezza.
Il presente Pensando al passato e alla febbrile ¡otta di ogni giorno ci dovrebbe essere di confor to vedere che la dedizione di sempre ha avuto il premio più caro, e tutti gli apparte nenti al C.S.I. ne sono sicu ramente soddisfatti. Ma è strano che anche se GENEROSO DATTILO (Continua in 2. pagina)
ihiave del san oiaanvo
stiano di deliziosa umiltà e povertà, senta immediatamen te del fascino per gli esseri viventi — dotati da Dio di qualità fisiche-eccezionali — che sanino elevare la conce zione dello sport ad un grado superiore, di certo al di sopra dolile speculazioni professioni stiche o spettacolari, in quan to sentono anzitutto la gioia di una pratica rivolta al mi glioramento di se stessi. Ecco un tema, forse una traccia, per i congressisti. In fondo la povertà cristiana è molto vicina a coloro che co sì intendono ¡lo sport, l'educa zione fisica. Ja piratica fisicoricreativa: coloro che non so gnano e non pensano di tro vare una sola lira di guada gno al duro traguardo di una vittoria o d'i una semplice affermazione. che forse non sperano neppure in un rigo di stampa con il loro com movente spirito francescano. Se l’initera famiglia del CSI saprà perseguire anche negli anni venturi la strada uma na e di puro dis'infere<se spor tivo percorsa negli ultimi due anni, un’avvenire sempre più Riininucci, uscito dal vivaio della C.S.I. Benelli di Pesaro, bello non potrà mancarle. ha ricevuto il « Canestro ALDO NOTARIO d’ Oro »
Siamo giunto al V Con gresso Nazionale ed è logico che anche da parte nostra venga fatto un bilancio con suntivo di ciò che è stato svolto in questo ultimo bien nio. E’ ben vero che per noi non importano le sterili ci fre o i risultati tecnici rag giunti, come già altre volte abbiamo affermato, ma è an che fuori di dubbio che il punto sul lavoro svolto deb ba essere fatto; non tanto per soffermarci sulle realizzazio ni compiute quanto per guar dare avanti, a quel futuro che ci attende, a quelle mète che dobbiamo raggiungere, perchè il Centro Sportivo 1taliano possa effettivamentr dire una parola nuova ne] campo formativo ed educati vo della gioventù. Uno sguardo globale a .tut ta l’attività svolta ci dà un certo senso di conforto, di tranquillità. E’ stato fatto un grande passo in avanti; 1 merito?. A tutti voi carissi mi Amici Dirigenti della pe riferia che con spirito di ab negazione e con sacrifici in comparabili avete saputo prendere, di ogni iniziativa lo spirito e tradurlo in una concreta realtà. Il tema che mi era stato
Centrati gli obiettivi della stampa e propaganda L’Ufficio Stampa e Propa ganda del CSI ha affiancato in questi due anni il lavoro po tenziale della Presidenza Na zionale e si è adoperato per divulgare le iniziative degli organi di questa con partico lare riferimento alle manife stazioni ed ai campionati na zionali, senza comunque per dere di vista gli scopi profon damente umani e cristiani della nostra organizzazione. Gli strumenti in possesso dell’ufficio Stampa e Propa ganda sono praticamente li mitati alle proprie pubblica zioni ed ai contatti diretti con la stampa nazionale con le agenzie di informazione, con la radio e la televisione, che attraverso le cronache de] giornale radio, le radio cro nache e la TV hanno valoriz zato gli avvenimenti del CSI, facendo perno naturalmente, per quanto riguarda lo scorso anno, alle manifestazioni del Decennio che hanno siglato decisamente con un avveni mento memorabile e maesto so la vita dei primi 11 anni del CSI. Stupendo avveni mento che ha portato nelle schiere del mondo cattolico il lievito del dinamismo agoni stico, ma in particolare l’amo re verso l’educazione del fisi co nella sua impostazione mo rale e cristiana. Il CSI si è espresso come il mondo cattolico attendeva e lo ha fatto assumendo la re sponsabilità di una manifesta zione di cui lo sport mondiale non ricorda l’eguale, avendo per premio un documento, che può consegnare alla storia della gioventù dinamica, dalla
più alta personalità del mon do cristiano. Il discorso di Pio XII, che davvero rappresenta il codice dello sport e, ad un tempo, il viatico per prose guire nella dura fatica di pe netrazione e di armonizzazio ne della gioventù di oggi, at traverso il denominatore co mune più gradito e più ri chiesto: lo sport. Per avere l’alto riconosci mento del Santo Padre, jd CSI e la sua organizzazione pro pagandistica hanno lavorato con passione per dei mesi. Per rispondere ed obbedire all’invito, che siamo orgogliosi di definire ordine del Papa
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CKAIRUN. CHIOCCHETTI. COMPAGNONI. DE1LADI0 riceveranno rombilo “Discobolo d’Ora.. del CSI In occasione dei Congresso del Centro Sportivo Italiano saranno consegnati agli atle ti che si sono distinti nel l’opera di soccorso a favore delle popolazioni colpite dal l’eccezionale ondata di mal tempo. abbattutasi sull’Italia nei mesi scorsi, quattro « Di scoboli d’Oro ». L’iniziatfea della Presidenza Centrale del CSI — che resterà in vigo re anche per l’avvenire — vuol essere un riconoscimen to per quegli atleti che oltre a distinguersi sui campi del lo sport per le loro qualità
DATI CATEGORIE
morali, compiono atti di uma no eroismo civico. Gli atleti che per primi ri ceveranno il « Discobolo d’Oro ». sono gli stessi redu ci dai Giochi Olimpici In vernali di Cortina d’Ampez zo dove avevano brillantemente difeso la « maglia az zurra » affermandosi al di so pra di qualunque rosea ^re visione, hanno compiuto un gesto stupendo di solidarietà. Si tratta del quartetto delle « Fiamme d’Oro » composto da Ottavio Compagnoni. Ar rigo Delladio, Innocenzo Cha-
RIASSUNTIV 1 Anno 1953 - 54
DIRIGENTI................................. ATLETI C. S. I. GIOVANISSIMI...................... PERS. TEC. AUSILIARIO .
a r ul hj iPORT
dello Sport, il CSI si è posto al lavoro per realizzare e svi luppare i temi che dalla Log gia di S. Pietro sono stati dettati il 9 ottobre 1955. Te mi umani, temi agonistici, te mi associativi, temi morali, temi educativi, temi di ap passionante amore. Se il CSI ha la sua strada tracciata dalle luminose e possenti parole del Sommo Pontefice, anche l’ufficio Stampa e Propaganda può di re di avere davanti a sè un NATALE BERTOCCO
proposto di trattare per que sto numero speciale dei no stro Settimanale: « Di Comi tato in Comitato >„ non sarà certamente svolto come era nel pensiero di chi l’ha asse gnato. Sarebbe infatti fuori posto soffermarsi sui risulta ti raggiunti da ogni Comita to. Chi, come noi vi ha se guito in ogni momento della vostra attività, in questi ulti mi due anni, sa perfettamen te che tutti i Comitati han no dato quanto di meglio era possibile dare; sappiamo quali e quanti sacrifici avete dovuto affrontare per porta re a termine una determi nata attività; conosciamo quante volte avete dovuto rinunciare anche a quel po chissimo tempo libero che vi lasciavano le vostre occupa zioni sociali per poter corre re alla sede del Comitato do ve vi attendevano altri bra vissimi Dirigenti Provinciali o di Unione Sportiva. Perchè allora vedere quel che ha fat to ciascun Comitato? Vedia mo ie cose nel loro com plesso e siamo certi che an che coloro che più hanno fatto non se ne avranno a male se non vedranno citati i loro nonn Nel settore organizzativo, parte che ci interessa più da vicino, possiamo affermare che sono stati effettivamente fatti dei grandi passi in avan ti. I comitati hanno acqui stato una strutturazione più solida; non si verifica più il caso di un coitato retto da una sola persona: tutti o quasi hanno formato degli ef ficienti Consigli direttivi do ve giovani e meno giovani collaborano strettamente. La nostra organizzazione si è ul teriormente estesa raggiun gendo centri dove fino a po co tempo fa era quasi assur do pensare di poter arrivare. Ma ciò che più importa i Di rigenti vanno sempre più qua lificandosi. Ciò va ascritto sopratutto all’intenso lavoro svolto nel settore formativo. I corsi Dirigenti Nazionali, Regionali e Provinciali, hanno dato i loro frutti, frutti che si faranno maggiormente sen tire nel futuro se si potrà, come si dovrà, intensificare la formazione di tutti i nostri LORENZO BORGHI
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Anno 1954 - 55 206 72.755 4.256 260
NOTE
Tot. 77.011
trian e Valentino Chiocchetii. Il «Discobolo d’Oro.' an drà quindi a premiare coloro che proprio tre mesi fa. at traverso un’impresa leggen daria, hanno salvato da sicu ra morte una donna in «re cinto di dare alla luce un bimbo compiendo il salvatag gio attraverso una marcia di 60 chilometri sulle nevi, pro trattasi in mezzo alla ♦ormenta per oltre 23 ore! L'esempio di eroismo e di saldezza morale dato dalle quattro «Fiamme d’Oro » del la Scuola di P.S. di Moena. ha onorato più di una qual siasi vittoria agonistica, ol treché lo sport, anche l’uma nità che. in tempi nei quali sembrano scomparse quelle virtù che costituiscono l’indi ce più indicativo del livello di civiltà di un popolo, ha bisogno di simili esempi ncr sentirsi sollevata nella sfera dell’abnegazione e del sacri fìcio.