Riponete dunque la vostra gioia nella pratica corretta della ginnastica e dello sport. Recate anche In mezzo al po. polo la loro benefica corren te, affinchè fiorisca sempre più la sanità fisica e psichica e si invigoriscano i corpi a servizio dello spirito; sopra ogni cosa finalmente non di menticate, in mezzo alla fre mente ed inebriante attività ginnico-sportiva, ciò che più di tutto vale nella vita: l'ani ma, la coscienza, e, al verti ce supremo, Dio.
età Il medi del prof. La Cava Jn 6. pagina
L’Unione Sportiva scuola di vita di mons. Lanate Concessionaria esclusiva per la pub blicità: PUBLLACI - Roma • Corso Vittorio
Dal discorso di S.S. Pio XII ai partecipanti al Congressi Scien tifico Nazionale, dello Sport e della Educazione Fisica. Castel- ' gandolfo. Novembre 1952.
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SETTIMANALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA
556.068
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col. Il
Anno Il - I. 17-18 - Roma 3-10 maggio 1956
Via della Conciliazione, 1, t 555561-550113
DALL’AUDITORIO DELLA CIDA E DALLA DOMUS MARIAE L’AVVIO PER IL PROSSIMO TRIENNIO
Nelle tre giornate romane del V Congresso è emersa la stupenda concretezza del CSI Il riconoscimento del COM nel saluto dell” avv. Onesti
Cavalcata nei secoli
li Presidente del CONI avv. Giulio One sti presente alla seduta inaugurale del Con gresso del CSI ha voluto rivolgere alla Pre sidenza Centrale ed ai Dirigenti della nostra Organizzazione il seguente cordiale saluto:
di LUIGI GEDDA Riportiamo il testo del discorso pronun ciato dal Presidente del Centro sportivo Italiano nell'auditorium della CIDA il 2J Aprile in occasione dell’apertura del V Congresso Nazionale del CSI. Eminenza, Eccellenze, Amici, in questo «Auditorium» così accogliente e fun zionale concesso dalla C.l.D.A. e per essa dal suo Pre sidente Eccellenza on. Togni che ringrazio cordial mente. il Centro Sportivo Italiano inaugura li suo V Congresso Nazionale. Rivolgo il nostro rispettoso omaggio alle massime Autorità' Religiose. Civili. Militari e dello bport ita liano de quali ci conferiscono un onore di cui siamo fieri e grati. 11 mio saluto si estende, sportivo e iraterno, ai dirigenti delia Presidenza del Consiglio Nazionale dei Comitati provinciali e zonali che rap presentano al Congresso 'tutta l’organizzazione .n nu mero eloquente che dice la sensibilità. ([entusiasmo e la volontà che anima i nostri quadri. E siccome la qualificazione di questo Congresso senza dubbio risente del successo che il Centro Sportivo ha conseguito con la celebrazione del suo Decennio avvenuta nell’ottobre scorso, è sembrato opportuno che questa sede congressuale fosse prescelta per assolvere ad un impegno che allora abbiamo assunto, in quella memorabile notte mentre tra le vestigia di antiche .terme si accendevano le luci di un grande altare cristiano. . L’impegno è quello di sottolineare la funzione del Centro Sportivo Italiano in seno alla grande famìglia dello sport, attribuendo ogni anno un particolare .premio chiamato discobolo doro a quegli atleti che si sono distinti per aver esaltato nello sport e me diante lo sport i valori superiori della morale cristiana. Il discobolo d'oro è dunque una onorificenza sportiva istituita dal Centro Sportivo Italiano in occasione del suo Decennio e che viene oggi attribuita per la prima volta. Ho il piacere di rendere noto che il disco bolo d'oro per il 1956 verrà consegnato tra poco agii atleti Ottavio Compagnoni. Arrigo Delladio, Innocenzo Chatrian e Valentino Chiocchetti con la seguente motivazione: • Olimpionici appartenenti alle i ¡anime d Oro della Pubblica Sicurezza si sono distinti nell opera di soccorso a favore delle popolazioni abruzzesi colpite lo scorso inverno dalle eccezionali ondate di maltempo, salvando da sicura morte una donna in procinto di essere madre e compiendo il salvataggio attraverso marcia su neve di 60 chilometri condotta in mezzo alla tormenta per circa 24 ore »: Come simbolo de] premio è stato scelto il discobolo con palese riferimento al distintivo del Centro Sportivo Italiano che dal 1945 corrisponde precisamente a que sta celebre statua segnacolo di forza e di composta armonia. Un'altra organizzazione ’ sportiva, parecchi anni dopo, e ricorsa al medesimo simbolo che'ha stampato su tessere e manifesti. Prenderemmo troppo sui serio la cosa chiamandola sleale concorrenza mentre siffatta soltanto di un metodo scimmiesco che denuncia il no stro successo e la scarsa fantasia dei dirigenti di quella organizzazione. E quindi al discobolo abbiamo fatto ricorso per dare un'espressione figurativa al premio annuale del C.S.I. e al discobolo ritorno anch'io come ad un significativo ormeggio della mia prolusione. Il discòbolo e una statua pensata e realizzata da un (continua
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-. X-X-. :
Il Presidente del C.S.I. Prof. Gedda offre alle quattro «Fiamme d’oro» delle Guardie di P. S. di Moena Compagnoni, Chiocchetti, Chatrian e Delladio il discobolo d’oro del C.S.I.
Eminenza, Eccellenze. Signori, sono particolarmente grato al Prof. Luigi Gedda, Presi dente Centrale del Centro Sportivo Italiano, per l’invito che Egli mi ha tanto simpa ticamente rivolto. Sono anche lieto di trovarmi in una As semblea di sportivi che cele brano il loro V Congresso in uno spirito di giusta esultan za. Infatti, in questi anni del dopoguerra, il Centro Sportivo Italiano ha raggiun to con dignità gli scopi che si era dati sin dalla sua fon dazione. L’entusiasmo dei
PRELUDIO ALLA VASTA RELAZIONE DEL BIENNIO TRASCORSO
Che cos’è che ci distingue chè le nostre porte sono aper te a tutti gli uomini di buona volontà che lealmente vedo no lo sport sotto la nostra prospettiva. A noi quindi il mantenere attorno al C.S.I. un’atmosfera di fiducia, di simpatia che deriva non sol tanto dalla grandezza dei no stri ideali, ma anche dall'in terpretazione umana dello sport. Lo sport ha la grande forza di unire e non di divi dere e noi che vogliamo far lo salire sul gradino più ele vato di una interpretazione cristiana non ci possiamo iso lare chiedendo particolari at tributi politici o spirituali a chi chiede di venire icon noi. La nostra è una casa di vetro dove tutti possono vedere la purezza delle nostre inten zioni, della nostra lealtà. Ciò comunque non significa ri spondere affermativamente a chi praticando la politica del la mano tesa calpesta le li Motivi morali bertà dell’uomo e della Chie Li possiamo raccogliere in sa e che riceverà sempre da un trittico che riassume in noi una respinta. sintesi i nostri ; ideali e ìi b) AMORE AI GIOVANI possiamo cosi enunciare; — Affermiamo ancora una a) AMORE AL PAPA ED volta che • per noi il giovane ALLA CHIESA. — Sentiamo non è un valore sportivo com la grave responsabilità di mercialmente trattabile, ma aver ricevuto dalla Chiesa il il giovane è ,l'uomo di do mandato di rappresentarla mani che alla scuola dello nel mondo sportivo italiano. sport impara le virtù umane Infatti, come eredi della glo ed anche cristiane insite in riosa F.A.S.C.I.,. rappresen esso. Il Centro Sportivo Ita tiamo l'organizzazione spor liano non è quindi soltanto tiva dei cattolici italiani. Gra una organizzazione sportiva ve • responsabilità anche per -ma sopratutto ùn movimento
Carissimi amici. ho il grande onore di pre sentarvi la relazione morale .del biennio di vita del C.S.I. '1954 e '55. relazione che vi :è stata spedita tre settimane ;or sono dandovi la possibi lità di esaminare con calma la situazione del nostro En te e di presentarvi preparati al nostro Congrèsso. Dando quindi per letta la relazione io ho il dovere di dare una interpretazione a commento della stessa prima che il Pre sidènte dell’Assemblèa apra la discussione: Una domanda che ci dob biamo porre è questa: quali sono i motivi che distinguo no il Centro Sportivo Italia no dagli altri enti sportivi? Possiamo scoprire assieme due ordini di motivi: 1) motivi morali 2) motivi organizzativi.
,presenta l'educatore nella no stra scuola formativa ed è il ptimo elemento essenziale alla formazione del giovane. Il secondo elemento è rap presentato dall’ambiente. E’ infatti l’ambiente che con lo educatore contribuiscono in maniera determinante sulla vita e sulla figura dell’uomo di domani. Qual’è l'ambiente formativo del C.S.I.? E’ la so cietà sportiva che noi chia miamo Unioni sportive. Pos siamo fin d’ora definire una meta del nostro secondo De cennio e cioè: trasformare le nostre squadre in società sportive. Definisco squadra sportiva un gruppo di giovavani senza dirigenti, senza sede, senza vita associativa che vengono al C.S.I. per chiedere di partecipare ad un torneo o ad un nostro cam pionato. Questa è la prima scintilla scoccata nel cuore di giovani che vengono sot to la nostra bandiera. Sta a noi il procurarne un incendio, creando per questi giovani un ambiente simpatico dove lo interesse sportivo è il primo di altri interessi. Sta quindi a noi di donare alla squadra i tre caratteri che Motivi organizzativi sportiva le mancano per diventare so Possiamo raccoglierli in un cietà e cioè; secondo trittico che riassu dei dirigenti qualificati e me i caratteri della nostra di questo ne abbiamo parla organizzazione: to, e ne parleremo in segui a) VITA FORMATIVA to, una sede'dove si possano DEL C.S.I. — Abbiamo par raccogliere e vivere insieme lato del dirigente. Esso rap- all’infuori della pura compe
educativo.. L’educazione del giovane chiede come presup posto: l’esempio dell’educa tore: ed il nostro impegno è quello di potenziare il nostre corpo già numeroso di diri genti che accanto alla prepa razione tecnica uniscono una preparazione spirituale ed una sensibilità educativa. c> L’AMORE ALLO SPORT — Difendendo i va lori educativi dello sport noi difendiamo lo sport stesso, e tra questi valori educativi primeggia il rispetto alla leg ge sportiva, cioè ai regola menti. Lo sport è tale in quanto ha una legge ed. il rispetto di questa legge in segna al giovane la lealtà e la disciplina verso altre leg gi superiori quali la legge civica e la legge morale. In altri termini si può dire che lo sport è una esercitazione in cui il giovane 'si autodi sciplina per imparare a vive re. nella società correttamen te e ad unirsi con Dio. Chi calpesta quindi con leggerez za la legge sportiva, insegna al giovane a calpestare le al tre leggi. ..
tizione sportiva, una vita as sociativa adatta alle esigenze giovanili. Cito ad esempio il Comi tato provinciale di Reggio Emilia il quale per venire incontro ai molti giovani di Unione sportive, le quali non dipendendo da associazioni giovanili di Azione Cattolica o da parrocchie erano sènza sedi ha inaugurato una me ravigliosa sede cittadina lo scorso febbraio dove essi si possono ritrovare per giuocare, assistere alle trasmis sioni televisive, ascoltare di schi, leggere libri di una bi blioteca sportiva e culturale. E’ un primo passo questo e credo sia una meta positiva e concreta di molti Comitati Provinciali, non bastano pe rò i dirigenti e la sede, oc corre che la società abbia anche un programma di vita e mi piace qui riassumere sot to la denominazione di « ser vizi » alcune intelligenti ini ziative prese da diversi co mitati i quali sotto l'esempio della Presidenza Centrale hanno allargato la loro sfera di azione non limitandosi al la pura organizzazione ago nistica, 1) Servizio medico — E' ora che il C.S.I. in collaborazione con la Federazione Italiana Medici Sportivi delALDO NOTARIO (continua
in
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giovani ha corrisposto alle aspettative dei Dirigenti che sono tutti uomini di grandi qualità. Non c’è bisogno che io faccia qui un elogio del Prof. Gedda del quale tutti conosciamo l’intelligenza, la genialità organizzativa e la fede nelle opere intraprese. Egli ha sempre creduto nella genuinità del movimento sportivo e nell’assoluto biso gno di libertà che ne favori sce lo sviluppo: anche a lui dobbiamo l’attuale indipen denza dello sport italiano e noi speriamo di aver dimoritata una così alta ed amo strato coi fatti di esserci merevole prova di fiducia. Nè occorre ricordare i meriti di Mons. Angelini al quale pe raltro io sono legato da per sonali vincoli di riconoscenza. In momenti assai difficili, al lorquando la salvezza della vita era sospesa ad un non nulla e la vita stessa contava molto poco, io trovai nel Mons. Angelini la persona che mi diede la salvezza con generosità veramente cristia na .Così pure voi dovete es sere soddisfatti per aver tra i vostri dirigenti degli uomini appassionati e saggi come No tarlo e Dattilo. Il Centro Sportivo Italiano nacque con programmi ade guati e logici. Mentre in tanti casi le nuove organizzazioni si prepongono fini esagerati e troppo brevi preparazioni, il Centro Sportivo volle dedi carsi particolarmente alla formazione della gioventù. In un certo senso il program ma, pur essendo meno ambi zioso di tanti altri, era assai più difficile e delicato. Ma un Ente che si ispira agli altis simi principi dell’etica cri stiana, possiede già in par tenza delle formidabili possi bilità. Inoltre il CSI ha avuto il privilegio di essere appog giato dalle parole e dalle di rettive del Sommo Pontefice, Pio XII, al quale va pure la riconoscenza del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Pio XII ha dimostrato una tale simpatia ed una tale fi
ducia nei valori formativi dello sport che noi abbiamo potuto sovente prendere da Lui insegnamento e sostegno morale. Abbiamo già più vol te dimostrato la nostra gra titudine al S. Padre per i Suoi interventi a favore dello sport. Io desidero rinnovare questi nostri sentimenti di gratitudine del CONI davanti a voi che, ispirati dai principi della fede cattolica, avete sempre a mente le parole di S. S. Pio XII. Sarebbe d’altronde impos sibile negare che la morale cattolica e quella dello sport siano intimamente connesse. Le regole della Olimpiade moderna furono dettate da un cattolico convinto ed appas sionato che si chiamava Pierre De Coubertin. L’ amore per il prossimo, il rispetto per i nostri simili, l'uguaglianza di tutti gli uomini senza differenze di razza e di colore, sono principi su periori ai quali gli sportivi credono sempre di più. Nel 1960 noi avremo, l’orgoglio e la gioia di celebrare proprio sotto il cielo di Roma la gran diosa festa dell’olimpiade e noi ci auguriamo che Iddio voglia illuminare la mente degli uomini della Sua luce affinchè una grande pace ven ga donata al mondo in questi anni che precedono la data dell’olimpiade ed anche dopo. Io sono convinto che il Cen tro Sportivo Italiano possa dare un contributo importan te al nostro lavoro perchè tutti gli sportivi dovranno collaborare per la riuscita solenne dei Giochi. Per quella epoca voi avrete certamente raggiunto una organizzazione ancora più forte e senza dub bio alcuni degli atleti for mati nella vostra scuola ve stiranno la maglia azzurra ed entreranno nella rappresentati va italiana dei Giochi Olimpici. Come voi ben vedete, luminosi traguardi si aprono nell’avvenire. Ma oggi lascia te che io mi unisca a Voi nel festeggiare il « Decennio •• di attività del Centro Sportivo Italiano e che mi soffermi in vostra compagnia, a meditare su quanto voi avete fatto per il bene e la gloria dello sport
Il filiale omaggio a Pio XII Sua Santità Pio Dodicesimo - Città Vaticano: «Diri genti centrali et periferici riuniti Domus Mariae Roma V Congresso Nazionale riaffermando devoto ossequio Vostra Santità impegnandosi tradurre in programmi alto insegnamento per discussione sport tra gioventù meno abbiente stop Promettono totale impegno per afferma zione principii cristiani campo agonistico et invocano Apostolica Benedizione - Luigi Gedda ».
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pieno compiacimento del Comitato Olimpico Nazionale Un aspetto dell’accogliente ed elegante Auditorium della C.l.D.A. per la seduta inaugurale del V Congresso del C.S.1., mentre il Presidente del CONI avv. Onesti esprime il saluto ed nostro Ente. In prima fila (al centro) S. Em. Rev.ma il Sig. Cardinale Giuseppe Pizzardo, attornialo dalle autorevoli Personalità della Capitale intervenute
Dirigenti dei