Stadium n. 17/1961

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PRESIDENZA RAZIONALE

9n terza pagina:

★ Esordienti a Lucca ★ Il parere del medico

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3n quarta pagina : - -- - -—————★ Un anno con il Centro Sportivo Italiano

★ L'anno del Congresso

Anno XVI - Al. 17

Direiione Red Azione Amminiitranone • Roma Vis della Conciliazione 1 • t. 655561 • 650113

QUINDICINALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO

!■■■■■■■■■■■>■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■■ II tuoco di Olimpia acceso lo scorso anno a Roma nel segno della fraternità internazionale realizzata dallo sport, è stato spento e sostituito dal tuoco di nuove bombe termonucleari.

ANCHE GLI SPORTIVI PER LA PACE La risposta all’appello del Papa per la pace non può rimanere isolato ai conventi e ai sacerdoti. Questo dono per tutti gli uomini deve essere il frutto della preghiera e dell’impegno di tutta l’umanità.

D un anno dalla conclusione del­ le Olimpiadi di Roma, il bagliore di nuove esplolioni nucleari dopo una tregua che si sperava superatrice di contrastate trattative,

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non scoraggia la speranza di pace e la certezza dei credenti in generale e degli sportivi in particolare. Dodici mesi br sono, sulle piste e sulle pedane dello Stadio Olimpico, al Velo­ dromo dell’EUR, alla Basilica di Mas­ senzio, al Palazzo dello Sport, sulle Ac­ que del Lago di Castelgandolfo e su quello del Golfo di Napoli, ovunque in­ somma si sono dati appuntamento gli atleti di ogni parte del mondo per cele­ brare la XVII edizione dei Giochi Olim­ pici dell’era moderna, giovani e ragazze di ogni razza, colore e fede politica, si sono incontrati all’insegna del bianco vessillo dei cinque anelli olimpici. Si sono incontrati in una grande manife­ stazione. che. prima ancora di esprime­ re valori tecnici ed agonistici, fedele alle direttive tracciate dal Barone Pierre De Coubertin, esprimeva uno spirito di fratellanza universale, uno spirito di concordia tra tutti i popoli giovani della terra. • Le amicizie nate in quei giorni tra bianchi, neri e gialli nella serena quiete del Villaggio Olimpico, hanno lasciato nel cuore di ciascuno una grande speranza. Giovanni XXIII alla vigilia dell’aper­ tura dei Giochi di Roma, come si ricor­ derà. aveva ricevuto in una grande Udienza in piazza San Pietro, gli atleti ed i dirigenti dello sport mondiale. Do­ po aver rivolto loro paterne parole di

augurio ed incoraggiamento, sottolinean­ do il valore morale della massima assise sportiva quadriennale, il Santo Padre, con gesto di paterna benevolenza e pre­

dilezione. passò a piedi benedicente tra gli atleti acclamanti. Tra le ampie braccia del colonnato del Bernini, l’umanità rappresentata dai giovani — speranza della vita — sem­ brava abbracciarsi in unità meraviglio­ sa, quasi promettendo un domani sereno e pacifico. Durante i giorni delle Olimpiadi lo ideale di fratellanza tra le nazioni, scra­ brava concretizzato per merito degli sportivi. Ma da allora sono trascorsi più di dodici mesi, durante i quali alcune di quelle nazioni che sembravano vessilli­ fere non solo dello sport ma anche della «pace», hanno illuso gli ingenui e tra­ dito ogni vero desiderio di pace, che è « tranquillità nell’ordine >. In questi giorni tanto diffìcili per la umanità, il Papa ha lanciato un appello a tutti coloro che credono nella pace e desiderano operare attivamente per­ chè essa, dopo tanti lutti e rovine, final­ mente splenda. I dirigenti e gli atleti del Centro Spor­ tivo Italiano, tutti gli sportivi di buona volontà o che conoscono il significato dell’idea olimpica, non possono non ri­ spondere generosamente all’appello del Papa. E domenica 10 settembre si uniranno con lui nella preghiera comune: « Do­ naci. o Signore, la pace! ».

Spedizione in abbonamento postala • Gr. 2 Pohblicazione in omarfio • fotti eli iicritti

Roma 1 settembre IRCI

SONO STATI CENTRATI l MOTIVI PER UNA PROFICUA AZIONE PASTORALE

EDUCAZIONE, CATECHESI E SPORT nelle relazioni del Convegno di Loreto ARLARE dei tre giorni trascorsi a Loreto in compagnia dei re­ verendi Consulenti Ecclesiastici riuniti a Loreto per il IV Convegno Nazionale del Centro Sportivo Ita­

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S.E. Mons. Maccari, tra S.E. Mons. Baroncelli e Mons. Pavoni

liano non è compito facile. A distanza di si poco tempo le immagini sono ancora violente, le impressioni non si sono an­ cora placate. Ma forse è proprio quello che serve per una cronaca. ' Errore madornale sarebbe innanzitutto quello di figurarsi i convegni sacerdotali improntati, che so io, a mutismo, seve­ rità. eco. Quelli dei CSI poi, se hanno una loro caratteristica è proprio quella di uno spirito distensivo e sereno, di una spic­ cata cordialità indice al tempo stesso del sano ottimismo di quanti lavorano fra i giovani e del bisogno di scaricare una tensione accumulata in mesi e mesi dì appassionato impegno fra le mille atti­ vità pastorali che riempiono la giornata di un sacerdote. La sera stessa del gior­ no di arrivo le sale e i corridoi di « Casa San Gabriele » risonavano lietamente di richiami alla voce, di saluti calorosi, di conoscenze improvvisate con disinvoltura e profonda cordialità. A questo spirito di necessario sollievo è stato anche opportunamente improntato il programma delle giornate che ha rac­ colto nelle tre mattinate le parti più im­ pegnative. le meditazioni, le lezioni e le discussioni, onde alleggerire e in parte la­ sciar liberi i pomeriggi.

le parole del Pastore

A REGGIO ! CAMPIONATI DELLA VERITÀ 1 nuotatori di Roma ai primi posti - Affermazione di Salerno lia ìl giorno precedente le gare con la ON si trovi strano l’inizio di que­ partecipazione del Direttore tecnico na­ sto articolo sui campionati del C.S.I. 1961 con un titolo dal sapore zionale rag. Dattilo. Diamo atto al rag. Dattilo della sua fat­ vagamente polemico: è l’amore ed tiva partecipazione e deU’interessaimento il rispetto che provo per questa du­ dimostrato durante gli interventi, del dr. ra disciplina sportiva che me lo ha Golgi. de! prof. Covone, oltreché dei siigg. suggerito.

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IL 17 SETTEMBRE A PIACENZA, TREVISO, ROMA E COSENZA

CIRCA NOVECENTO ATLETI per centoventisei posti in /incile OCHI altri Campio­ nati sono stati atte­ si come questo di atletica leggera. Una vigilia così ansiosa non

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s’era forse mai avuta nel passato e per comprensi­ bili motivi. La adozione della nuova formula, de­ terminata dalle ormai no­ te decisioni della F1DAL riguardo l’ordinamento delle categorie federali degli « allievi » e degli < juniores », ha dato un volto completamente nuo­ vo alla manifestazione, ac­ crescendone non poco i motivi tecnici e di conse­ guenza anche spettacolari. Domenica 17 settembre il primo atto della fase conclusiva del Campiona­ to dovrebbe dare l’esatta misura del successo della nuova formula, che tutta­ via e facile prevedere fin d’ora nella maniera più ot­ timistica. Piacenza. Treviso, Roma e Cosenza sono state pre­ scelte dalla Presidenza Na­ zionale per ospitare le se­ mifinali interprovinciali, vale a dire le fasi desti­ nate a formare il quadro dei fnalistj che si incon­ treranno 1’8 ottobre a Ce­ sena per la distribuzione dei 21 titoli di campione nazionale in palio questo anno. I,’insolita quantità degli scudetti che verranno as­ segnati in questa edizione del Campionato è già di per sé motivo sufficiente per conferire un interesse tutto particolare alle gare, non solo in oocasione del­ la finale, ma anche e so­

prattutto nelle semifinali. Si aggiunga poi che que­ st’anno il numero degli atleti che verranno ammes­ si a disputare l’atto con­ clusivo a Cesena è limi­ tatissimo, per cui tutti do­ vranno lottare al massimo delle loro forze fin dalle semifinali per acquisire il diritto di partecipazione alle finali. Non per nulla, del resto, la sola ammis­ sione alle finali costituirà un titolo di merito consi­ derevole per tutti, date ap­ punto le difficoltà che do­ vranno essere superate. In sostanza è facilmen­ te prevedibile che il gran- ' de impegno che verrà ri­ chiesto agli atleti fin dal 17 settembre sarà capace di illustrare grandemente i risultati e non è da esclu­ dere che proprio nelle se­ mifinali interprovinciali vi sarà modo di assistere alle gare più tirate e di conse­ guenza alle prestazioni più importanti. Al momento in cui sti­ liamo queste note manca­ no ancora due settimane alla disputa delle' semifi­ nali. per cui non siamo 4» possesso del quadro com­ pleto dei Comitati parte­ cipanti. Tuttavia la CTN ha già ammesso alle gare ben 45 Comitati, cifra di per se già sufficiente a ga­ rantire il successo di par­ tecipazione. A questi e pressoché certo che si ag­ giungeranno almeno un’al­ tra decina di Comitati, fi­ no a raggiungere un tota­ le ben al di sopra dei 50, toccando in tal modo una cifra assai vicina, se non addirittura superiore, al

primato della manifesta­ zione. Il che consente le­ gittimamente di parlare fin da questo momento di suc­ cesso pieno della nuova formula, che ha trovato i Comitati del CSI pronti a realizzarla nella forma e nella misura più soddisfa­ centi. Un’anticipazione sicura che possiamo dare è che cinque Comitati si presen­ teranno all’appello della fase interprovinciale con la squadra completa dei 21 concorrenti possibili. Essi sono Milano, Napoli, Reg­ gio Emilia. Trento e Tre­ viso: inutile dire che sa­ ranno questi i. Comitati aspiranti alla vittoria fi­ nale con il maggior nume­ ro di probabilità. Tuttavia soltanto dopo la disputa delle gare del 17 settem­ bre sarà possibile trarre elementi più sicuri per un pronostico riguardante la finale, anche se è certo che già da questa fase si ac­ cenderà vivissima la lotta a distanza per ottenere la ammissione in finale del maggior numero possibile di atleti. E’ comunque evidente che non soltanto i cinque Comitati citati sono in cor­ sa per il successo finale, in quanto, in virtù della selezione che si opererà nel corso di queste semi­ finali, diversi altri avran­ no la possibilità di iscri­ vere autorevolmente il proprio nome nel gruppo dei favoriti d’obbligo: tra

SERGIO GATTI

(Segue in terza pagina)

Da un campionato duirante il quale si sono abbassati tre records, si sono otte­ nuti dei tempi sfioranti limiti di valore nazionale, si è assistito ad una organiz­ zazione, senz’ombra di dubbio, perfetta, si è avuto una confo ite voile e compatta partecipazione di autorità e pubblico, non si possono trarre conclusioni meno che lusinghiere. Cesi le Trarrò per affermare, o meglio, confermare quanto detto da un concorrente in risposta ad una domanda. « E’ stata una stupenda giornata sporti­ va, alla quale sono veramente contento di aver partecipato. Ho però la convin­ zione che si può fare ancora meglio ». E’ vero! Gli atleti del C.S.I. continuano la loro magnifica ascesa tecnica; i diri­ genti dei Comitati per antica tradizione svolgono l’attività natatoria migliorano le loro qualità dei nuotatori; la Presidenza Nazionale non lesina il proprio contributo per la migliore affermazione di questa disciplina; tuttavia si avverte una verità: si può e si deve fare meglio. Infatti, anche se non vi sono flessioni nel numero degli iscritti, nel numero dei Comitati e, meglio ancora, le prestazioni atletiche qualitati­ vamente migliorano, ciò non deve signi­ ficare che si possa essere contenti di una situazione ben definibile, e, sotto certi aspetti, statica. Salerno, Roma, Reggio Emilia. Brindi­ si. Molletta. Termoli, Trento, Chiavari, * tanto per citare alcuni Comitati che in splendida solitudine continuano a domi­ nare le nostre scene natatorie, hanno an­ eli’essi. al pari di tanti altri che non svol­ gono attività, i loro problemi locali; ma, evidentemente, meglio degli altri li af­ frontano e li risolvono. Le assenze alle finali dei Comitati di Siracusa, Catania, Cagliari, eoe.. ha sug­ gerito l’idea che, forse, è questione dd date e di località scelte per le manifestazioni, oltre che di problemi locali o di regola­ mentazione dei Campionati. Così questi argomenti sogo stati affrontati durante la riunione della Commissione Tecnica Nazionale Nuoto, tenutasi a Reggio Emi­

Ferrari e Bmetti, tendenti a puntualizzare la situazione ed a.suggerirne tutte le mi­ gliori soluzioni; e siamo certi che da questa laboriosa, nonché profìcua discus­ sione, scaturiranno tutte le iniziative ido­ nee alla concretizzazione di sempre mi­ gliori fortune dei nuoto in seno al CSI. Forse, questa lunga premessa alle fi­ nali di nuoto del 1961, alle quali un fi-

Ira. i quali, con la loro fattiva opera, hanno permesso la perfetta riuscita della manifestazione. Un riconoscente saluto accettino poi S.E. il Prefetto e tutte le altre autorità La piscina comunale dii Reggio Emilia trasformata come al solito, sotto la sa­ piente regia di Ober Ferrari, in un acco­ gliente ma pur-sempre austero campo di gara, riceve fin dalle ore 9 i concorrenti. La prima gara in programma è quella dei m. 50 dorso ragazzi, nella quale tra Scioti di Roma, vincitore della finale con il tempo di 39"6'10 e Gaspar ini di Reggio Emilia, al termine di una entu­ siasmante prova si inserisce Cantuccio di

Il tono di ogni giornata era dato, oltre che dalla celebrazione in Basilica o nel­ la suggestiva «Aula del Tesero», dalle meditazioni dettate da S.E. Mons. Brizi, Vescovo di Osimo. Egli con le sue ma­ niere paternamente suadenti, con l’aria di chi non viene a rivelar meraviglie quanto piuttosto ad aprire il proprio cuo­ re di pastore, ha saputo fin dal primo contatta conquistare la fiducia dell’eletto uditorio. Un parlare chiaro e preciso, ar­ gomenti dottrinalmente esatti ma in più arricchiti di personale intuito e di pre­ ziosa esperienza pastorale, l’accento sin­ ceramente appassionato di un pastore che sente e vive i numerosi problemi aposto­ lici dei suoi sacerdoti: questi i tratti sa­ lienti delle sue meditazioni e il motivo della calda eco suscitata. Identico imbarazzo sorge a voler rife­ rire degli oratori che hanno bri.¡ante­ mente e profondamente svolto i temi loro assegnati. L’argomento del IV Convegno « Catechesi e sport »! si sa, unisce alla profondità del contenuto un sostanziale impegno dottrinale che non si presta a sìntesi di una cronaca più o meno affret­ tata. Basti quindi accennare per il mo­ mento che i tre relatori sono stati ascol­ tati unanimemente col più ampio favore, eseguiti con la più viva attenzione, ap­ plauditi con sincero entusiasmo.

Il tema centrale del convegno A

Sul podio della premiazione i componenti della staffetta 4x50 ragazzi nazista, Claudio Fagioli, non ha parteci­ pato perché chiamato a rappresentare l’Italia e molti altri ancora erano reduci da brillanti affermazioni in campo na­ zionale. possono sembrare inopportune. Ma sta di fatto che di fronte alla constata­ zione delle possibilità agonistiche dei no­ stri atleti, alla riconosciuta capacità dei nostri istruttori ed alla provata idoneità organizzativa dei nostri dirigenti, si di­ venta esigenti e si tende a raggiungere traguardi più elevati. Un grazie di cuore vada, anzitutto a nome di tutti i finalisti ai responsabili del Comitato Provinciale di Reggio Emi-

Salerno, il quale con la sua affermazione ha non poco giovato al suo Comitato quan­ do di sono tirate le somme per’stabilire la cla^ssifica finale per Comitati. Nei m. 50 rana ragazzi, previsioni con­ fermate: Luzi di Roma si è affermato su Acera di Salerno, così com’era avvenuto nelle interregionali. Ma la presenza in gara del forte Ercolani di Trento, clas­ sificatosi terzo, ha reso cosi contrastala la vittoria che la distanza è stata per­ corsa nell’ottimo tempo di 41’>5/10, al di /VNGELO RAINERI

(Segue in terza pagina)

Mons. Lanave era stala affidata la lezione, come si dice, di fondo. Quella che inquadrando con precisa dottrina l’argo­ mento nei suoi aspetti fondamentali des­ se agio alle lezioni seguenti, di carattere più pratico, di centrare e trasmettere si­ curi orientamenti pastorali. Chi ha mai inteso parlare Mons. Lanave. e tutti cer­ tamente hanno ascoltato la voce dell’As­ sistente Centrale della GIAC. sa bene come siano sue peculiari doti il tracciale con precisione e l’ambito e le linee es­ senziali dell’argomento, la penetrazione teorica, il felice intuito che giunge a al­ luminare gli aspetti più reconditi del pro­ blema. Egli appunto con tale metodo, se­ guendo il filone centrale dei tre grandi concetti di educazione, catechesi e sport, ha saputo offrire un quadro ampio e com­ pleto del tema, mitigando opportunamen­ te le divergenze cui Faigcmento poteva dare adito, e conciliando sapientemente gli eventuali contrastanti punti di vista. Sul terreno così appianato sono scesi con l’entusiasmo che li distingue i rev.ci don. Alfredo Contian. Consulente Regio­ nale del Veneto e don Vasco Bei teli:, Consulente Ecclesiastico della Toscani. Tutti gli amici del CSI conoscano rottima preparazione e l’esperienza dei due

____ DUILIO GEMETTI

(Segue in terza pagina)

SONO SPORT ANCHE QUESTI? Chi ricorda l’appassionato la­ voro svolto a favore dell'ae­ romodellismo dal compianto colonnello Giuseppe Berlocco, non può fare a meno dì clas­ sificare questa attività tra gli Sport che più interessano i giovani desiderosi di aria aperta e di esprimere le pro­ prie attitudini al lavoro pre­ ciso ed attento. Come è an­ che sport da veri «dilettanti» quello che riunisce giovani ed anziani intorno ad un cam­ po di bocce. .Aeromodellismo e bocce non sono due sport minori, ma due attività di vera propaganda


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