Stadium n. 19/1959

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C. S. I ARCHIVIO

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I vostri esercizi, le vostre com­ petizioni, che sono come serene parentesi tra la monotonia dello stadio e del lavoro quotidiano, debbono favorire in voi la parte spirituale ed immortale. Se aves­ sero su di essa un Influsso danno­ so; se nella vostra vita sportiva trovaste non una salvaguardia, ma un pericolo per le vostre anime, o un ostacolo per l'adempimento delle pratiche religiose, allora vi trovereste fuori strada, come cor­ ridori che, per non avere bene impostata la propria corsa, non arrivano In tempo di primato al traguardo.

Le norme per il tesseramento 3n 3- pagina

I campionati di nuoto Concessionaria esclusiva per la pub­ blicità: PUBLIACI . Roma . Corso Vittorio Eman. n. 287 - Tel. 556.068 Costo d’inserz. L. 150 a min. coL

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GIOVANNI XXIfl

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PERIODICO DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA

Anno XIV M. -19 - Roma 20 Agosto 1959

CONTINUITÀ’ DI UNA COLLABORAZIONE COSTRUTTIVA

AO UN ANNO DAI GIOCHI DI ROMA

UANDO lo scorso anuo il CONI lanciò quella meravigliosa idea che è la < Giornata Olim­ pica > moltissimi forse rimasero perplessi di fronte alTiniziativa, che ha qualche cosa di partico­ lare, interpretandola magari come una più vasta for­ ma di reclutamento di giovani che avrebbero potuto partecipare alla grande manifestazione di Roma nel 1960. Giustamente il CONI si preoccupò di chiarire, precisando che essa deve mirare esclusivamente a far sentire i veri ideali di uno sport che esula ed è al di sopra di quello che purtroppo viene oggi sentito ed attuato in molte parti del mondo: come le Olim­ piadi devono essere qualche cosa di diverso di una manifestazione mondiale di qualsiasi disciplina, così la Giornata Olimpica deve essere molto diversa da qualsiasi forma agonistica che viene oggi attuata in Italia ad altrove. E’ l’idea di uno sport che non ha nulla a che ve­ dere con il campionismo voluto ad ogni costo, con il raggiungimento di un traguardo, di un tempo o di una misura conseguita anche calpestando ogni e qual­ siasi valore umano e spirituale. E' l’esaltazione mas­ sima di tali valori, perché ¡’uomo che cerca in questa attività un ulteriore mezzo per perfezionare se stesso, possa raggiungere una integrale formazione. L’agonismo ‘è bello perché sprona l’atleta a dare tutto se stesso ma non bisogna esagerare in questo campo altrimenti avremo, come abbiamo oggi, sola­ mente una piccola, sparuta schiera di persone che at­ traverso lo sport cercano di trovare il mezzo per po­ ter risolvere tutti i problemi della loro vita e della loro posizione sociale. La Giornata Olimpica intende ripresentare a tutti il problema della necessità di ritornare ad una esatta concezione dello < SPORT > di questa attività che og­ gi è stata portata su binari errati e che viene sfrut­ tata da chi ha necessità di piazzare un prodotto di qualsiasi genere. E’ necessario ritornare a vedere nello sport un < mezzo > e non un fine; è* necessario ridare allo sport quella funzione che gli spetta; è necessario che que­ sta attività non sia praticata solamente da chi può raggiungere una data misura ed un dato tempo; è ne­ cessario che lo sport, se tale deve essere, sia liberato dalle pastoie che oggi lo legano a concetti di pub­ blicità od altro. Chi ha a cuore il problema dell’educazione dei giovani e la salvaguardia di un vero < Sport > non potrà che plaudire adTiniziatìva del CONI e dare tutto il proprio appoggio perchè queste semplici manifesta­ zioni vengano attuate in tutti i Centri d’Italia, perché sia creata, attraverso una accurata informativa, l’idea di una sana e vera attività agonistica. E’ ormai indi­ spensabile dividere il lolio dal grano; è necessario che il professionismo, questo male ormai incurabile, che non potrà facilmente essere escluso, abbia una pro­ pria regolamentazione in quanto, altrimenti, produrebbe quella zizzania e quella confusione capace di far perdere a tutti il concetto di vero sport. E forse non sarebbe male se anche dopo le Olim­ piadi il CONI trovasse la formula idonea per conti­ nuare su questa strada: divulgare con ogni mezzo ed in tutti gli ambienti l’idea ed i concetti di una atti­ vità sportiva che va oltre il risultato tecnico e mira a preparare i giovani ad essere degli uomini che san­ no assumere le proprie responsabilità nella vita. Per qualche persona le nostre affermazioni sem­ breranno un po’ dure. Ma vorremmo dire a queste persone di soffermarsi ad esaminare la situazione at­ tuale, di studiare fatti ed episodi che quotidianamente avvengono e poi trarre le loro conclusioni. Cerchiamo, dunque, con ogni mezzo di potenziare la Giornata Olimpica esaltando i valori morali ed educativi che possono scaturire da una sana attività sportiva ed avremo contribuito a riportare lo < Sport > nella giusta posizione che gli spetta nella vita dei popoli. LORENZO BORGHI

GRAZIE

La nuova convenzione FIGC-CSi per la nostra attività calcistica Uno ad uno i punti dell’accordo A Convenzione con la

1-* FIGC

Con il Campionato Nazionale allievi che si disputerà domenica 30 a Torino, la serie delle finali di ciclismo del C.S.I. continua Alla manifestazione torinese, che avrà luogo su un indovinato tracciato che sviluppa circa 110 chilometri, parteciperanno i corridori selezlonati nei mesi scorsi dai Comitati del CSI. Nella foto: in azione gli « allievi » del CSI in una delle passate edizioni del Campionato

non deve essere considerata un semplice accordo di due enti che, nel comune interesse spor­ tivo, compilano un com­ plesso di norme che deb­ bono disciplinare l’attività calcistica. La Convenzione ha un significato più alto, essa è viva testimonianza di un riconoscimento che la FIGC riserva alla no­ stra Organizzazione; è il risultato dell’eroico lavo­ ro svolto dalla nostra pe­ riferia che ha sempre avu­ to il prezzo del sacrificio. Il CSI, nel settore cal­ cistico, viene praticamente riconosciuto come un set­ tore della FIGC, anche se

SABATO PROSSIMO NELLA PISCINA COMUNALE DI REGGIO EMILIA

I CAMPIONATI DI NUOTO 1959 all’insegna dell incertezza Quest’anno si è puntato con successo verso i giovanissimi e te « semifinali » di Acqui Terme e Napoli, brillantemente concluse, hanno offerto lusinghieri risultati — Difficile pronostico per la rassegna che sicuramente avrà un alto contenuto tecnico e spettacolare _ Campionati Nazionali C.S.I. sono: infatti l’equilibrio dei gnare dai nuotatori che hanno ■ / di nuoto si erano annun- progressi tra Centro Nord e gareggiato a Napoli: in ben ® ciati quest’anno sotto le mi­ Centro Sud non si riscontra nove specialità su dodici i gliori prospettive. La Commis­ solo nel campo quantitativo, rappresentanti del Centro Sud sione Tecnica aveva predispo- ma, quel che conta di più. è hanno fatto registrare tempi L sto infatti un programma in evidentissimo anche nel cam­ migliori dei rivali del Centro ■ certo senso rivoluzionario, in po qualitativo dei concorren­ Nord nelle rispettive gare. L quanto portava da tre a due ti. Basti osservare a tal pro­ Nella categoria Junicres, ad­ ■ le categorie in cui erano sud- posito che, degli 80 ammessi dirittura in tutte le specialità ■ divisi i concorrenti, col risul- alle finali nazionali delle dieci dovrebbe esservi un assoluto ■ tato di ringiovanire in misura gare individuali, 40 sono u- dominio...sudista. Sarà quindi ■ notevole il campo dei nuota- sciti dalla semifinale di Acqui oltremodo interessante vedere /J tori ammessi alla disputa del- e 40 da quella di Napoli! Solo quale sarà la reazione dei rap­ ■ le gare. Una intensa e ben le staffette riescono a spezza­ presentanti del Centro Nord ■ preordinata campagna intesa re in misura quasi impercet­ a questa apparente superiorità B a propagandare a fondo il nuoto tibile lo straordinario equili­ meridionale. Tradizionalmente, uno degli ■ tra i nostri Comitati, intra- brio. in quanto sette vengono ■ presa con decisione dalla Pre- dal Centro Nord e nove dal aspetti più interessanti della ■ sidenza, dalla Direzione Tec- Centro Sud: una differenza prossima finale nazionale del Campionato di nuoto del CSI. ■ nica e dalla C.T.N. ebbero il addirittura insignificante! Il discorso si fa tuttavia al­ oltre, è chiaro, alla cavallere­ ■ risultato di portare a ventotto ■ i Comitati che hanno questo quanto diverso laddove l'esa­ sca rivalità tra nuotatori del ■ anno organizzato gare di nuo­ me della situazione venga por­ Nord e nuotatori del Sud, sarà ti to. Notammo già sul numero tato da basi, diciamo così, di rappresentato dalla classifica B scorso di • Stadium » quali sono • fondo » a basi più superfi­ per Comitati. Fare illazioni su B stati gli sviluppi di questa di­ ciali, che tengano conto, cioè, questa graduatoria è sempre ti sciplina nel CSI da un anno più che della situazione gene­ piuttosto arduo e mette sem­ B a questa parte. Ed osservam- rale, di quella particolare, of­ pre irrimediabilmente in im­ B mo anche . che i progressi ferta dai tempi fatti registrare barazzo chi si accinge al pro­ B quantitativi sono stati equa- nelle due semifinali dai mi­ nostico in questo senso. Mai B mente fatti registrare dal Cen­ gliori. Scopriremo così che, se però come in questa circostan­ ti tro Nord e dal Centro Sud. terranno fede a quanto hanno za è difficile esprimere un pa­ B Oggi, di fronte ai bellissimi avuto modo di dire a Napoli, rere su quanto potrà avvenire ■ risultati forniti dai nostri gio­ i giovani del Centro Sud la a Reggio Emilia. I Comitati più in gamba si ii vani nuotatori nelle semifinali faranno da padroni a Reggio ■ interregionali di Acqui e Na­ Emilia, almeno per quanto ri­ presentano infatti con il se­ ti poli, non possiamo non con- guarda i titoli nazionali. Non guente numero di finalisti: H fermare quanto appunto già possiamo infatti nascondere la Roma 12, Salerno 11, Genova M osservato due settimane or eloquenza dei tempi fatti se-’ 10. Catanzaro 9, Taranto 9.

ALL’INTELLIGENTE

ED

APPASSIONATO

LAVORO

Pesaro 8. Bari 6. Bergamo 6. Il che potrebbe significare, in­ nanzi tutto, che anche la clas­ sifica per Comitati finirà as­ sai probabilmente per essere dominata dai rappresentanti del Centro Sud. Ma per quel che riguarda il successo finale la situazione è chiaramente assai più am­ bigua. Se Roma si presenterà infatti a Reggio Emilia a squadra completa, essendo tutti i suoi atleti stati ammessi alla disputa della finale, Sa­ lerno sarà assente soltanto nei 50 stile libero • ragazzi». men­ tre potrà contare su un nu­ mero maggiore di • titoli» e conseguentemente su un bot­ tino di punti maggiore dei ro­ mani in più gare. Basterà in­ fatti che un solo romano arrivi nei pressi degli ultimi posti in una sola gara perchè i sa­ lernitani prendano il soprav­ vento e facciano loro la clas­ sifica a squadre. E non trascuriamo il fatto che non è per nulla lecito sot­ tovalutare le possibilità di Ge­ nova, che, pur presente con soli 10 nuotatori, può tutta­ via sfoderare parecchi assi nella manica. Non dimenti­ chiamo. infatti, che nel 1958, SERGIO GATTI (continua in 2* pagina)

DELL’EX

opera con piena indipen­ denza, perché attua le nor­ me federali nello spirito e nella sostanza. La tessera del CSI per la FIGC ha la validità di un anno, stesso periodo è riconosciuto alla Lega Gio­ vanile, e ciò ha del resto un fondamento squisita­ mente morale perché in effetti la nostra Organiz­ zazione ha una funzione propagandistica e non po­ trebbe pretendere di im­ pedire ai suoi calciatori di espletare la loro attività in categorie superiori. Il nuovo ordinamento Federale prevede che un giovane calciatore per tes­ serarsi per la FIGC deve svolgere un anno di atti­ vità nella Lega Giovanile, nella norma predetta, il CIS viene considerato alla pari dell’ Organizzazione giovanile della FIGC. Un giuocatore della FIGC o della Lega Gio­ vanile tesserato per la sta­ gione 1959-60 non può tes­ serarsi per il CSI anche se dovesse avere il < nulla osta », la stessa norma vale per il CSI i di cui giuocatori non possono tesserar­ si per la FIGC o Lega Gio­ vanile se tesserati per la stagione 1959-60 per la no­ stra Organizzazione. Per i premi di < prepa­ razione > viene riconosciu­ to al CSI il diritto di rice­ vere il premio sempreché il giuocatore abbia avuto il < primo tesseramento > per la nostra Organizza­ zione e il premio stesso verrà corrisposto al mo­ mento in cui il giuocatore del CSI si tessererà per una società federale. Con il ricavato dei < premi > la Presidenza del CSI asse­ gnerà materiale sportivo alle Unioni Sportive inte­ ressate. In ogni Commissione Calcio Provinciale del CSI farà parte un rappresen­ tante della FIGC e dell’AIA. Tale partecipazione nell’ambito della nostra Famiglia non deve signifi­ care un « controllo > ma una effettiva collabora­ zione. La FIGC inoltre, nei li­ miti delle sue possibilità, collaborerà coi suoi istrut­ tori nell’ambito del setto­ re < giovanissimi », giuocatori inferiori al 14. anno di età, per < corsi di istru­ zione pre-agonistica ». Tut­ te quelle Unioni Sportive o Comitati o Collegi che hanno un notevole numero di « giovanissimi > possono

COMMISSARIO

inoltrare domanda alla Commiss ione Nazionale Calcio, specificando chia­ ramente la situazione nu­ merica, l’età dei singoli calciatori e l’eventuale at­ trezzatura sportiva. La Convenzione non ri­ teniamo abbia necessità di ulteriori chiarimenti per­ ché le sue norme, anche se sintetiche, sono facilmen­ te comprensibili. Qualunque event u a 1 e < contrasto > dovesse veri­ ficarsi con gli Organi Fe­ derali periferici sulla in­ terpretazione delle norme disciplinanti la- Convenzio­ ne si pregano le Commis­ sioni Calcio Provinciali del CSI di dame imme­ diata comunicazione alla Commiss ione Nazionale Calcio. A chiusura del nostro breve commento sentiamo il dovere di esprimere alla FIGC, e più particolar-

Gli undici articoli

Tra la Federazione Italiana Gioco Calcio ed il Centro Sportivo Italiano si conviene quanto segue: ART. 1. — La Federazione Gioco Calcio riconosce nel Centro Sportivo Italiano un Ente che collabora con essa nell’intento di diffondere nei giovani l'attività calcistica operando sempre nell’ambito della FIGC. A tal fine l'atti­ vità calcistica del CSI fa capo al Settore Giovanile della FIGC. ART. 2. — Il CSI si impe­ gna a svolgere la propria at­ tività calcistica limitatamen­ te ai giovani dai 14 ai 18 an­ ni; è però consentita anche un’attività collaterale per i giovani dai 18 ai 21 anni. ART. 3. — Il CSI si impe­ gna a svolgere la propria at­ tività calcistica con le nor­ me dei regolamenti della FIGC e ciò particolarmente per quanto ha riferimento a quelle riflettenti il dilettanti­ smo, il tesseramento di gio­ catori ed il vincolo dei me­ desimi che avrà per tutti ln,distintamente la validità di una intera e sola stagione sportiva. Il tesseramento dei giocato­ ri non può essere concesso che per un unico Ente. Al fi­ ne di permettere il controllo relativo, il CSI invierà alla FIGC un apposito cartoncino con l'indicazione del dati ana­ grafici di ogni giocatore o al­ tro mezzo idoneo. ART. 4. — Le gare fra le squadre della FIGC e del CSI potranno svolgersi previo nul­ la osta da richiedere agli En­ ti federali di giurisdizione che invieranno a dirigere le gare stesse arbitri propri. ART. 5. — Le punizioni in-

BRUNO

ZAULI

Affidate aH’"uomo nuovo,, Umberto Agnelli le sorti del più popolare gioco italiano 11 bilancio della gestione commissariale nelle dichiarazioni dello stesso segretario generale del CONI La crisi del 1958 e l’esperienza della Lega Nazionale — I termini del binomio arbitri - società Grazie all'opera intelligente ed appassionata compiuta dal dott. Bruno Zauli nel corso della sua gestione commissa­ riale alla Federazione Italiana Gioco Calcio, sfociata prima nel vasto piano di riforma strutturale e successivamente nella conseguente elezione di uomini di primo piano alle massime cariche federali ulti­ ma tra le quali quella del1’* uomo nuovo« Umberto Agnelli alla Presidenza il più popolare gioco italiano sembra ormai avviato verso un sereno avvenire. E' quanto mai opportuno pe­ rò sottolineare con le dichiara­ zioni rilasciate alla - Gazzetta dello Sport- <6 agosto 1959) dallo stesso suo artefice, il com­ mento di tanto lavoro, per da­ re. come si conviene, a Cesare quel che è di Cesare. «Stadium affida quindi alle domande ed alle risposte di una felice intervista il compito di illustrare concetti ispiratori, preoccupazioni, maturazione di idee e loro attuazione, di un lavoro per il quale l'intero

sport nazionale deve ammira­ zione c gratitudine. • • • — Quali sono state le vicen­ de più importanti della sua ge­ stione commissariale? — E' una storia troppo lun­ ga per essere raccontata e troppo fi esca perchè tutti non la ricordino. Dirò piuttosto ciò che è avvenuto di veramente sostanziale, a mio parere, du­ rante questa singolare congiun­ tura della vita calcistica ita­ liana. • Qualcosa di nuovo è avve­ nuto, innanzi tutto, il 25 gen­ naio 1958 a Milano nell assem­ blea della Lega Professionisti. Qualcosa di nuovo in un regi­ me che indipendentemente da ogni episodio interno od ester­ no ormai durava da più di trent’anni. I presidenti delle società presero in mano la con­ duzione diretta e responsabile della Lega, creando la prima frattura nel fronte di un siste­ ma dirigenziale, che in tempi lontani aveva dato ottimi frutti, ma che ormai si trascinava di crisi in crisi per sola forza di costume e di tradizione.

-Sulla vicenda di Milano, che andava molto al di là di qualunque personalismo, ho ri­ flettuto a lungo sia prima ma soprattutto dopo l’investitura commissariale. E non a caso, nel celebrare il 60 annuale della F.I.G.C., pregai Antonio Ghirelli di riassumere la storia del nostro più brillante gioco sportivo, affinchè l'aureo libret­ to potesse illuminare tutti, a cominciare da me stesso, che avevo bisogno di rinfrescare la memoria anche se talune pagi­ ne non erano che brani di vita vissuta. -Cosa dice in poche parole questa storta? Che alle origini sul famoso triangolo GenovaTorino-Milano, nacque e si svi­ luppò il gioco del calcio attra­ verso l'opera di società che ne­ gli uomini e nei mezzi erano • tutta» la Federazione. I diri­ genti di società dirigevano il calcio italiano, vivendo un in­ timo contatto con le squadre, con gli atleti e con i loro pro­ blemi. Ecco il sistema, che ces­ sò allorquando l'espansione na­ zionale del gioco e gli innume­ revoli conflitti tra campanile e

campanile, tra campanili gran­ di e campanili piccoli, tra cam­ panili del Sud e campanili del Nord, produssero crisi ben più gravi e frequenti di quelle odierne. -Quando giunse dall’alto un ordine nuovo fu un sollievo per tutti, una tranquillità — sempre relativa — ma gradita. A cominciare da Viareggio ar­ rivarono dirigenti extra-socia­ li, al di fuori della minchia. Anche questo fu relativo, per­ chè molti di essi uscivano fre­ schi dalle società che li ave­ vano prodotti, portando con sè il senso vivo dei loro proble­ mi. Ma con il tempo si andò formando una classe dirigen­ ziale che in molti casi rivela­ va unq vera e propria perdita di contatto con il gioco e con i giocatori. - Tale fenomeno di isolazio­ nismo ebbe il suo apice nella categoria degli arbitri, divenuti per il loro spirito di imparzia­ lità e di giustizia la maggior fonte di produzione dirigenzia­ le. Non c'è dubbio sulla loro rettitudine, ma neppure c'è dubbio sulla reciproca lonta­

nanza nei termini del binomio arbitri-società. • Questa è per me l'essenza dei due cicli che prescinde' in sintesi da ogni casistica o par­ ticolare nominativa. • Arrivati alla crisi del 1958, valutato l’episodio di Milano, bisognava decidere: 0 ritornare all'antico (nìhil sub sole novi) ristabilendo la responsabilità diretta delle società nella ge­ stione federale, oppure conti­ nuare nel dirigismo extra-so­ ciale. Con l’assenso morale di numerosi consulenti e dello stesso C.O.N.I., ho scelto la prima soluzione. Ci vorrà del tempo prima che essa giunga ad una piena e completa real­ tà, ma l’indirizzo è preso, la strada è stata aperta con lo scioglimento del Consiglio Na­ zionale e con tanti altri prov­ vedimenti ormai noti. Non è solo un problema delle grandi società: è anche delle piccole. Tutte si esprimono attraverso le Leghe che le associano, con una coordinazione al vertice per la necessaria armonia del* (contlnu

In 2*

pagina)

mente al dr. Bruno Zauli. la nostra riconoscenza per la fiducia che così sponta­ neamente ci è stata riser­ vata. E’ indispensabile che il CSI dimostri nel tormen­ tato mondo calcistico di essere una Organizzazione perfetta, che si deve di­ stinguere per serietà e di­ sciplina, che sia in ogni circostanza un valido stru­ mento per la tutela mora­ le e spirituale dei suoi cal­ ciatori. Siamo ormai alla vigilia della stagione calcistica, vada il nostro saluto cor­ diale alla FIGC e alTAIA con rassicurazione che il CSI offrirà una leale col­ laborazione neH’interesse del calcio italiano. A tutti i nostri Comita­ ti il nostro più fervido augurio per sempre mag­ giori affermazioni. GENEROSO DATTILO

Zauli e Agnelli, una «tratta di mano aignifloativa per U calcio italiano

flitte dalla FIGO e aai sia a dirigenti, giocatori, soci o arbitri, hanno valute per ambedue gli Enti. Le squali­ fiche superiori a sei mesi in­ flitte dal CSI ai propri gio­ catori, dovranno essere rati­ ficate dalla FIGC. ART. 6. — Le gare del CSI dovranno essere dirette da arbitri federali o comunque arbitri del CSI debitamente abilitati dalla FIGC. secondo particolari norme da concre­ tarsi con l’Associazione Ita­ liana Arbitri. ART. 7. — La FIGC ricono­ sce nell’attività svolta dai singoli giocatori del CSI il ti­ tolo per ottenere successiva­ mente il tesseramento negli

Convegno Consulenti Si ricorda agli in­ teressati che dal 21 al 24 settembre avrà luo­ go a Paestum, presso la fondazione « Getse­ mani », il 3° Conve­

gno Consulenti. Le norme di parte­ cipazione sono state pubblicate sul prece­ dente numero di «Sta­

ci ium ».

altri settori federali. A tal fi­ ne le tessere del CSI, vidi­ mate dalla FIGC, sono equi­ parate alle tessere dei gioca­ tori del settore giovanile. ART. 8. — Qualora un gio­ catore tesserato al CSI si vin­ coli per società federale» ver­ rà corrisposto alla Presiden­ za Nazionale del CSI un « premio di preparazione • nelle misure che saranno fissate con tabella a parte della FIGC. La Presidenza del CSI con il ricavato dei suddetti premi distribuirà alle Unioni Spor­ tive interessate materiale sportivo. ART. 9. — La FIGC agevo­ lerà e controllerà lo svolgi­ mento dell’attività calcistica del CSI con assistenza tecnica ed organizzativa a mezzo dei propri rappresentanti In se­ no alle Commissioni Calcio del CSI delle quali normal­ mente ne assumeranno la Presidenza; delle Commissio­ ni Calcio del CSI saranno chiamati a far parte anche 1 rappresentanti dell’AIA (De­ legati Tecnici). Nella Commissione Nazio­ nale del CSL la FIGC e PALA saranno pure debitamente rappresentate. Nella collaborazione di cut sopra è compresa anche quel­ la inerente alla eventuale Or­ ganizzazione di corsi di istru­ zione pre-agonistica per i giovanissimi calciatori. ART. 10. — Eventuali in­ contri tra società del CSI ed organizzazioni straniere, do­ vranno avere la preventiva autorizzazione della FIGC. ART. 11. — La presente Convenzione scadrà il 31 lu­ glio 1960 e si riterrà tacita­ mente rinnovata se non di­ sdetta da una delle due par­ ti entro il 30 giugno 1960. IL COMMISSARIO FIGO f.to: Dott. Bruno Zauli IL PRESIDENTE DEL CSI f.to: prof. Luigi Gedda


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