Stadium n. 19/1960

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ASSEGNA GLI ULTIMI SCUDETTI DELL’ANNO OLIMPICO SULLO SLANCIO DEI GIOCHI

Spirito nuovo L’anno agonistico, anche per la nostra orga­ nizzazione, comincia all’apparire dell’autunno per affrontare l’inverno in piena attività. E’ questa consuetudine sportiva anche se talune discipline rispettano l’anno solare. I Giochi di Roma, meglio il ciclo Olimpico, svi­ luppatosi in questo eccezionale periodo che tutti ricorderanno: dirigenti, protagonisti e spettatori, con infinita nostalgia (sono avvenimenti che nella vita raramente si afferrano e si godono appieno come è stato possibile questa volta per gli spor­ tivi italiani e per quelli di tutta Europa che hanno ’ sostato per ore ed ore davanti ai Teleschermi) hanno creato un’atmosfera nuova del tutto par­ ticolare. Come la si desiderava. Come doveva es­ sere sentita da sempre inpagni ambiente respon­ sabile e ciò che più conta nelle famiglie. Il programma di massima appena abbozzato dal Ministro per il Turismo e lo Spettacolo che > ha richiesto esplicitamente la sovraintendenza an­ che dello sport non già per portare la politica in/ questo settore essenziale di . vita, bensì per svi- । luppare una politica sportiva che giovi a tutti, è . stato accolto con entusiasmo e simpatia. Ma ag- ■ giungiamo subito anche con viva attesa, con cu<" riosità per lo meno, tutti desiderandone l’appli­ cazione pratica in sede locale prima ancora che in sede provinciale e nazionale. Vogliamo dire che il Governo e lo Stato debbono sentire il problema ì dello sport e della pratica fisico-educativa tra la gioventù come cosa propria. Come ci si occupa e^ preoccupa della sanità pubblica, dei lavori pub­ blici, dei problemi interni ed esteri, dell’industria e del commercio, dei trasporti, accertato ormai il beneficio enorme che il Paese può trarre dal seuna gioventù di cui raramente, o su scala minima, ci si è occupati sino ad oggi. Il programma del Governo approvato dal Con­ siglio dei Ministri, collima perfettamente con quanto il CONI aveva predisposto da vari mesi, prima dei Giochi della XVII Olimpiade: si vuole’ che il patrimonio disponibile nei prossimi anni e adibito negli ultimi all’allestimento della più gran­ de assise sportiva mondiale di tutti i tempi — piaccia o non piaccia tale espressione ai negatori dello sport ed ai campanilisti incorreggibili — venga usato per lo sport popolare, per la propa­ ganda tra i giovani, per lo sviluppo degli impianti minimi, nel maggior numero possibile, ovunque esiste un agglomerato di ragazzi e di ragazze. Unendo tale patrimonio con quello assai più va­ sto ed equamente ripartita per la struttura stessa periferica dello Stato, dei comuni e delle province, si avrà un totale a disposizione sufficiente per impostare piani triennali o quinquennali dello sport periferico. Occorre insomma procedere per gradi ma con concretezza di idee e più ancora di programmi affidati a responsabili che non limi­ tino il proprio traguardo, troppo spesso persona­ lissimo, ad interessi esibizionistici o elettorali. Con questa visione nuova, con rinnovato spi­ rito olimpico o sportivo che sia, il Centro Sportivo Italiano si appresta ad iniziare il nuovo anno ago­ nistico, la stagione 1960-61, facendo appello alla propria vastissima organizzazione periferica, ai. dirigenti, agli atleti, alle famiglie, ai sostenitori che debbono ogni mese di più aumentare di nu­ mero e comprendere l’utilità di una vita assoela­ tiva nel denominatore comune dello sport; richia­ mando altresì gli enti preposti a tale movimento e gli organi responsabili del Governo dei Comuni e delle Province a considerare le manifestazioni sportive di massa e quindi anche le proprie inizia­ tive, autentiche leve giovanili, come meritano. H programma del CSI è vasto, partendo, dopo la disputa degli ultimi titoli di ciclismo e di atle­ tica leggera in calendario per le prossime settima­ ne, con 1 tornei di calcio, di pallacanestro e palla­ volo, per passare nella fase invernale alle corse campestri, al ricreativo e tanto simpatico tennis da tavolo, allo sci, ed infine, a primavera ed in estate alle bocce, al tennis, al nuoto, al ciclismo ed all’atletica leggera. A tale programma agonistico va aggiunto, quello associativo che rafforza la vi­ talità non solo del nostro ente ma dell’intero edi­ ficio dello sport italiano.

tista Apolloni ed il quartet­ to veloce. Non meno bersagliata dal maltempo la semifinale di­ sputata ad Asti, dove la

Il maltempo che ha imperversato pro­ prio nei giorni in cui si sono disputate le quattro semifinali interprovinciali del Campionato CSI di atletica leggera ha influito in misura determinante sui ri­ parte delle gare. L’ostacoli­ sultati di quest’anno, rivoluzionando al­ sta lucchese Marsigli ha di­ quanto quelle che potevano essere le mostrato di poter essere un previsioni della vigilia sulla manifesta­ buon continuatore delle ge­ sta di Bertoli, oggi tra i mizione. . Inoltre quest’anno la rigorosa norma gambissima il saltatore che riguarda le affiliazioni FIDAL delle Unioni Sportive del CSI ha contribuito ra e propria rivelazione del notevolmente a ridimensio­ con un numero di concor-1 scarsa consistenza meridio­ SERGIO GATTI nare i quadri di alcuni Co­ renti più che proporzionato nale, dovuta evidentemente (Continua in 5. pagina) mitati che contavano troppo a quelli del Nord, che fino perlopiù al fatto che nel Sud (per non dire « esclusiva- allo scorso anno dominava­ non si poteva contare sulla mente », in qualche caso) sui no il campo. E’ questo un esperienza e sull’efficienza grossi complessi ed ha fatto successo di indiscutibile por­ tecnica ed organizzativa di sì che diverse rappresentati­ tata che sta a confermare grandi complessi come inve­ ve non potessero scendere in quanto indovinata sia la ce poteva avvenire al Nord. Constatato questo primo campo nelle forze che le di­ nuova formula del campio­ stinguevano fino alla scorsa nato, la quale consente evi­ grande, indiscutibile succes­ so della edizione I960 dei stagione. Anzi, qualche Co­ dentemente anche ai Comi­ i Campionati di atletica su pi­ mitato è stato addirittura co­ stretto a disertare del tutto tati del Sud la più ampia sta, passiamo ad un rapido la manifestazione, non aven­ possibilità di affermazione esame dei quattro concen­ do avuto il tempo materiale nel settore della propaganda. tramenti disputati sabato e di riorganizzarsi senza l'au­ Ben 18 Comitati del Cen­ domenica scorsi ad Asti, silio delle grandi società di tro-Sud saranno cosi rap­ Treviso, Roma e Cosenza. atletica, cui faceva capo. presentati quest’anno nella La sorpresa maggiore del­ finale nazionale contro i 20 La partecipazione è stata l’anno è quindi venuta dal del Nord: una proporzione ovunque non all’altezza del­ Sud, il quale ha offerto un quanto mai rispettabile, se la passata stagione, soprat­ complesso di risultati vera­ si considera che, fino allo tutto a causa dell’interruzio­ mente eccellenti, tanto che, scorso anno, il predominio ne di qualsiasi attività pro­ per la prima volta, sarà pre­ settentrionale era addirittu­ vocata dai Giochi Olimpici. ra schiacciante rispetto alla L’intervallo ha infatti posto Volata senza respiro tra 1 sardi Casti e La Luce nei 3000 m. della semifinale romana sente alla finale nazionale un po’ in crisi tutta l’attività sportiva nazionale, non ulti­ ma quella del CSL Si sono» VENTICINQUE IN VOLATA NELLA PROVA NAZIONALE DI BERGAMO così incontrate difficoltà a costituire la squadra imme­ diatamente dopo una sosta di 20-30 giorni, sia per mo­ tivi organizzativi, sia per la impreparazione in cui si so­ no venuti a trovare molti atleti. Si aggiunga poi il so­ lito ostacolo dovuto agli esa­ mi di riparazione e si com­ prenderà come le cose me­ glio non potessero andare. Quanto abbia influito la sosta olimpica su qualsiasi attività, compresa quindi ve, il quale trascina sulla sua secondo passaggio per Villa quella di propaganda, è di­ NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE ruota i due concittadini. Ben d’Adda i tre veronesi (De Mar­ mostrato proprio dal concen­ presto il loro vantaggio sale chi, Guerra e Soave) sono così tramento di Roma, dove so­ BERGAMO, settembre ed essi transitano in località raggiunti da Corradini, Robal no convenute appunto le Carlo Brognoli, il velocissimo portacolori Ambivere con un minuto di e Dancelli che hanno staccato squadre provenienti dai cenvantaggio sul grosso, piutto­ tutti gli altri inseguitori che bresciano della Prevalle, è il nuovo cam­ sto sonnacchioso, condotto dal intanto si erano raggruppati. | tri più vicini alla sede olimpione nazionale allievi del CSI. Il corridore | pica e quindi quelli che han­ bresciano Dancelli che si è pupillo dell'appassionato Ballerini, ha così A Carvico il trentino Robot preso il compito di fare da è vittima di una caduta che lo no subito maggiormente le dato una nuova soddisfazione al suo diri­ battistrada. elimina dalla lotta, poi, verso conseguenze delle «vacanze gente. Il sogno di vincere è stato cullato La quiete dura poco. Si muo­ Temo, sono in parecchi a rien­ romane» di dirigenti ed atle­ dal bresciano lungo i 59 km. del ridente vono infatti verso Villa d’Ad- trare. ti. Appunto il concentramen­ percorso, da quando cioè egli si è sentito da Corradini, Fantinato, ZanoPoco dopo Marchesi tenta il to di Roma è stato il più in forma e perciò in grado di controllare lini e Zanini, che si lanciano al­ colpo gobbo del quale s’è par­ scarso di partecipanti. Non l'inseguimento dei tre fuggitivi. lato. Ma gli è andata male. La uno ad uno gli avversari, senza eccessivo otsono tuttavia mancati risul­ Ma a Villa d ’ Adda, Soave, che tinusmo, ma con grande spe Oltre al vincitore si è messo si è mostrato il più attivo, giornata doveva riservare la tati di un certo tono, anche e l'altro bergamasco Gamba. ronza. Ed esso si è avverato soddisfazione delle vittoria ai in luce il bergamasco Marche­ Ancora una volta il Cen­ se il violentissimo vento che Il guizzo di Brognoli non ha vince agevolmente il traguardo al termine di una votata lunga, si, che l’ordine d'arrivo ha re­ a premi posto nella amena bresciani, perchè essi si sono tro Sportivo Italiano può mostrati molto più accorti dei ha soffiato allo Stadio delle vantare clamorosi successi contro avversari che vanno perdonato: il corridore è par­ legato in una posizione infe­ località. per la maggiore quali il ber­ tito scrollandosi. dalla ruota V riore ai suoi meriti. Marchesi, bergamaschi sconfitti sulle Terme ha ostacolato non po­ di atleti nati e cresciuti Sullo slancio della volata per strade di casa. co tutte le nrove. gamasco Zambelli, l'altro bre­ tenaci inseguitori e imponen­ infatti, è, stato il tenore della nelle proprie file. L’ultima

IAUREATI A BOLOGNA

Cinque campioni qiaUoblu

Bruciante sprint del bresciano Brognoli

MANZO

Molteni

sciano Dancelli (rampollo della do loro un distacco che ha si­ corsa, avendo effettuato il suo solita famiglia che molti cor­ glato chiaramente la sua su­ acuto con il più ardito tenta­ ridori ha fornito al ciclismo), periorità. tivo di fuga della giornata. Partito a Presezzo, quando ancora si dovevano macinare molti chilometri, egli è passasato in testa facendo da batti­ strada fino a neppure un chi­ lometro dall'arrivo. Ma qui, quando cioè ancora pochi col­ pi di pedale avrebbero deciso l’assegnazione del titolo, il gruppo ha avuto un sussulto. E i corridori, che poi si ritro­ vano nelle prime posizioni dell’ordine d’arrivo, hanno rea­ gito per non subire lo schiaf­ fo che tentava di afìibiare lo­ ro il bergamasco, mettendosi a tirare come forsennati. La prima parte della gara è (dislivello di circa 400 me ­ padovani avranno Spinello, una sede di un Comitato non stata caratterizzata dalla solita tri in 13 chilometri), poi Schiavo, Tobaldo, De Franancora affacciatosi alla ri­ calma attendista. Finalmente Puianello per raggiungere il cesci, Danese e Luisette. An­ il veronese Olivieri evade dal balta ciclistica. A Reggio Emilia i dilet­ traguardo di Reggio Emilia che Verona si presenta assai plotone ed alla sua ruota si il vicentino Fanti­ tanti si daranno la classica in poco più di dieci chilo­ agguerrita. Specie dopo la agganciano ed il trentino Parisi. In sfortunata prova di Berga­ nato battaglia, su un tracciato as­ metri, in leggera discesa. località Lallio il vantaggio dei sai severo di circa 125 km. Anche per questo campio­ mo, i ragazzi veronesi vor­ fuggitivi è di 200 metri. Ma i e che ricalca, nelle sue gran­ nato una settantina di atleti ranno riabilitarsi agli occhi tre non trovano l’accordo ne­ di linee, quello che laureò saranno alla partenza in dei propri tifosi con uña cessario per proseguire l’azione nel 1953 l’allora imberbe rappresentanza di oltre 25 gara degna del loro nome e e vengono ben presto riassor­ Aldo Moser, poi salito alla Comitati CSI. Un campo di delle loro possibilità. Cor- biti. Olivieri tenta ancora, af­ stavolta dal cremo­ ribalta nazionale come uno gara ottimo,' specie per il dioli, De Carli, Pizzini, Fer­ fiancato Tachinardi e dal triesti­ dei nostri migliori specialisti. tracciato che potrà veramen­ rari, Melotto, Castellette e nese no Robel. Da Reggio i corridori toc­ te impegnare le nostre mi­ Loro impegneranno sicura­ Il nuovo tentativo causa lo cheranno dopo dieci chilo­ gliori forze dilettantistiche, mente i favoriti per con­ sgranamento del gruppo che metri Cavriage per salire a e che potrà permettere ar­ quistare l’ultima maglia an­ transita allungato a Brembate Monteccio ed a S. Polo D’En- rivi isolati e poco numerosi. cora in palio e per far risa­ Sotto. La scaramuccia dura Nuova reazione del plo­ za dopo 25 km. di gara. Da Come sempre in sede di lire il Comitato di Verona poco. ed a Capriate i corridori S. Polo per Quattro Castel­ presentazione si dovrebbero nella classifica del Trofeo tone transitano di nuovo tutti in­ la, Puianello e Vezzano si fare dei « nomi ». Ma anche Molteni. sieme. arriva ai piedi dello strappo questa volta dalle iscrizioni Abbiamo, forse con una 4 questo punto i traguardi che in venti chilometri por­ già pervenute alla Commis­ certa presunzione, citato al­ a premi, invero numerosissi­ terà alla vetta di Marola sione nazionale ben poco si cuni nomi di partecipanti. mi, invogliano all’azione molti tentano l'un dopo l'altro quota di 807 metri. Qui gli può ricavare. Ma, certamente abbiamo tra­ che di prendere il largo. Tuttavia atleti discenderanno a Feli­ Bergamo, che arriverà a lasciato altre rappresentati­ la parte del leone l'ha recitata na per cinque chilometri per Reggio con ben otto atleti, ve che domenica diranno in Barzon che a Ponte San Pie­ risalire leggermente a Ca- potrà contare su Carminati, gara le loro possibilità. tro, dopo aver mietuto molto stelnovo ne’ Monti. Bolis, Tomasln, Vaisecchi e Così sarà per Brescia, Cre­ v*ene Però riassorbito. Dopo Castelnovo i corri­ Secomandi, Padova avrà co­ mona, Acquaviva delle Fon­ E adesso la volta di tre ve­ dori ritorneranno a Felina me capo fila Dino Zandegù ti (per la prima volta sulla ronesi: De Marchi, Guerra e Soave, troppo noti per non per raggiungere nuovamen­ già noto nel campo ciessei- scena del ciclismo naziona­ essere subito guardati con vì­ te Casina senza transitare stico per aver vinto il cam­ le), Faenza, Imola, Modena. va preoccupazione per il loro per Marola. Dopo Cosina, in pionati Allievi nel 1957 ad Milano e poi Trento, Vene­ tentativo di fuga. Di essi quel­ discesa si toccherà Vezzano Alba. Oltre a Zandegù i zia, Roma, Perugia, Lucca. lo che più impressiona è Soa-

NABER

ULTIMO ATTO DELL’INTENSA ATTIVITÀ CICLISTICA

Domenica a Reggio Emilia si concluderà la stagione ci­ clistica del Centro Sportivo con la disputa dell'ultimo campionato nazionale, quel­ lo della categoria dilettanti. A Reggio Emilia, oltre alla consegna della fascinosa ma­ glia tricolore, verrà pure assegnato definitivamente il Trofeo Manzo Molteni al Comitato che nelle tre pro­ ve nazionali avrà totalizzato il maggior punteggio Dopo le bellissime gare di Faenza per gli esordienti e di Bergamo per gli allievi, conduce la classifica il Co­ mitato di Bergamo con un solo punto di vantaggio su quello di Brescia, segue poi Trento a quattro punti di distacco e Forlì a sei. La lotta ner la conquista del­ l’ambito Trofeo messo in pa­ lio dalla sportivissima casa industriale di Arcore, si do­ vrebbe restringere ai Comi­ tati di Bergamo, Brescia e Trento, ma non è detto che proprio in extremis la clas­ sifica possa subire uno scos­ sone, e che il bel Trofeo prenda come stabile dimora

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il traguardo di Villa d’Aada, Soave prosegue nella sua azio­ ne trascinandosi sempre sulla ruota gli altri due corridori. A Temo i tre hanno un van­ taggio di 1’20” sugli insegui­ tori. A Cisano il plotone reagisce per opera di Dancelli, Pederniaga, Corradini, Robot, Barzan, Quaglia e Brugnami (fra­ tello del corridore della Torpado), Cavagnoli e Gamba. Al

Tra i bresciani, poi, la vitto­ ria ha giustamente arriso a Brognoli che è stato il miglio­ re. Oltre al vincitore ed a Mar­ chesi si è distinto il veronese Soave, il quale, se avesse osa­ to di più, avrebbe potuto im­ porre una soluzione di forza, senza essere costretto a ter­ minare la volata in settima (Continua in 6. pagina)

DOPO LE OLIMPIADI

Plauso delle Federazioni per l’opera svolta dal CSI Tra le molte lettere di ringraziamento e di augurio delle Federazioni Sportive Nazionali inviate al nostro Pre­ sidente prof. Luigi Gedda in risposta alle felicitazioni formulate dal CSI per l’affermazione ottenuta dagli azzurri in occasione dei Giochi della XVII Olimpiade, ci è gradito riportare la seguente, che sintetizza il pensiero generale di plauso e dì incoraggiamento per l’opera del Centro Spor­ tivo Italiano, espresso dal gen. Simoni per la F1DAL, da Renzo Nostini per la scherma, dal dr. Le Pera per il Tiro a Volo, dal cav. Ginanni per la Ginnastica e dal dott. Croce per l'unione Società Veliche Italiane: Egregio e caro Professore, la partecipazione del CSI al nostro giubilo per le bril­ lanti affermazioni dei nostri ciclisti nei Giochi della XVII Olimpiade mi è giunta particolarmente gradita e La rin­ grazio a nome dell'Unione. Mi permetta dirLe che al successo dei nostri azzurri ha contribuito anche il Centro Sportivo Italiano che da diversi anni, ed in particolare in quello corrente, collabora con noi per la formazione fisico, sportiva e morale dei giovani. Sono certo che la simpatia Sua personale e quella della Sua organizzazione non ci mancheranno neppure in avve­ nire e che su di esse la UVI potrà contare per il raggiun­ gimento di futuri traguardi. La prego gradire, egregio e caro Professore, i miei mi­ gliori saluti. F.to. Adriano Rodonl Presidente dell’Unione Velocipedistica Italiana

Nel salto in lungo il sar­ do Cancedda ha dominato con bella sicurezza, mentre nei 100 e nel salto in alto i romani Masi e Paoles hanno posto in mostra buone doti. Quanto mai notevoli le pro­ vò fornite dagli altri sardi, specialmente nei 3000, nei 1400 e nell’asta. Hanno anche impressionato favorevolmen­ te il maceratese Ferrucci nei 1500 ed il perugino Giannetti nel disco. A Treviso la pioggia vio­ lenta ed abbondante ha co­ stretto ad iniziare le gare con grave ritardo su una pi­ sta letteralmente allagata. Ciò nonostante la manifesta­ zione ha potuto avere svol­ gimento regolare, pur non potendo ovviamente presen­ tare un bilancio tecnico dei migliori. Il padovano Pasin ha ottenuto una brillante misura nel lancio del disco, dimostrando di essere senza altro in grado di migliorare, in occasione della finale na­ zionale, il record della ma­ nifestazione. Ottima impres­ sione ha inoltre destato il trevigiano Foscolo, già noto ostacolista. Il bellunese Tormen ha dominato nel salto in alto, ponendo una seria ipo­ teca sul titolo nazionale di quest’anno. Tenuto conto delle condizioni degli im­ pianti, ottime, sono state an­ che le prove del velocista trentino Cavalieri e del lun­ ghista veronese Paronetto. Nelle altre gare trevigia­ ne, avvincenti volate hanno concluso una disputatissima prova di 1500 metri ed una equilibrata prova dì 3000 metri. Ancora in gran luce, tra i trentini, il quattrocen-

notevolissima serie di af­ fermazioni è avvenuta dai recenti campionati assoluti d’Italia di atletica leggera disputati allo Stadio Co­ munale di Bologna. Ben 5 maglie tricolori sono sta­ te conquistate da atleti che hanno iniziato la loro lu­ minosa carriera in Unioni Sportive del CSI, riportan­ do nei nostri Campionati Nazionali i loro primi suc­ cessi. Si tratta di Alfredo Rizzo, vincitore dei 1500 metri, di Luigi Conti, do­ minatore dei 5000 e dei 10 mila metri, di Salvatore Morale, insuperato nei 400 ad ostacoli e di Pier Lui­ gi Gatti, oggi più conti­ nuo e sicuro saltatore di triplo italiano. Il risultato più squillan­ te è stato fornito stavolta da Luigi Conti (nella fo­ to), il quale, con una gara straordinariamente efficace e disinvolta, pur senza es­ sere impegnato affatto da­ gli avversari, è riuscito ad abbassare li record italia­ no del 10 mila metri, por­ tandolo per la prima vol­ ta in Italia sotto la bar­ riera dei 30’. Luigi Conti ha confermato con questa sua « performance » di poter toccare punte ben più im­ portanti, tali senz’altro da porre il suo nome tra i migliori del mondo sia sui 5000 che sui 10 mila metri. Il Centro Sportivo Ita­ liano, nel complimentarsi vivamente sia con Conti che con Rizzo, Morale e Gatti, non può non addi­ tare la serietà e la passio­ ne di questi suoi atleti a tutti 1 giovani che stanno per affrontare nella finale di Piacenza il primo im­ portante gradino verso la affermazione nazionale. Il che vuole essere nello stes­ so tempo un incitamento ed un augurio.


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