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★ GLI SPORTS SILENZIOSI 3n quarta pagina
★ DALLA STRADA AL CAM PANILE ★ IL MEDICO PARLA DEI MUSCOLI Direzione Redazione Amministrazione - Roma
Anno XVI - N. 19
Via della Conciliazione 1 - t. 655S61 - 650113
CONOSCE
QUINDICINALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO
Si parla e si scrive troppo sui giovani; pochissimi sono invece coloro che operano attivamente negli innumerevoli settori che interessano la gioventù di oggi. Lo sport è uno di questi, ma occorre coraggio per dire certe cose EI GIOVANI sì può parlare in diverse forme: la poesia può dare tecni ca descrittiva a stati d’animo, angoscie, speranze, così come la psi cologia ne può Indicare le cause nascoste, le origini latenti, l’indagine terapeutica; si può parlare dei gi ovani dal punto di vista sociale, come utilizzazione e sfruttamento economico, se ne può parlare politicamente,
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NE PARLA
come voti potenziali ad una battaglia elettorale, come se ne può parlare dal punto di vista medico-biologico dibat tendosi come sta avvenendo, tra una opinione e un’altra ambedue suffragate da prove e controprove sulla prema turità bio-psichica dei giovani di oggi. Illustri scienziati ne parlano, come ne parlano educatori e politici, genitori ed insegnanti, ma per tutti occorre assolu tamente una base di discussione e cioè la conoscenza dei ragazzi e dei giovani, l’essere vissuti con loro e per loro, fatti ragazzi con i ragazzi intelligentemente (come diceva il santo dei ragazzi, Don Bosco), angosciati delle loro angosce, con le loro speranze nel cuore e i loro ideali. La parola sui giovani può averla sol tanto chi li conosce, coloro che lavo rano con loro a stretto contatto di go miti e non quelli che dietro una scriva nia più o meno ministeriale, dietro un paravento di carta stampata, imbrac ciata la tromba della pubblicità ne strombazzano i vizi e i difetti, oppure ne esaltano i privilegi o ne assolvono le assurdità. Conoscere i giovani di oggi è un’im presa che affascina chiunque, soprat tutto coloro che hanno responsabilità educative o ■che devono lavorare in set tori che interessano direttamente o in direttamente la gioventù. E’ indubbio che anche nói ci interessiamo attiva mente di tutti i problemi della gioventù
IL CAMMIO SORDIEHTI Conzato tricolore CSI
ALDO CAPPELLINI (Segue a pag. 3)
e leggiamo con vera attenzione quanto viene scritto su diversi quotidiani e ri viste dell’argomento e riconosciamo immediatamente coloro che ne scri vono con conoscenza diretta e coloro che ne sfruttano l’attualità per badare esclusivamente a « far colpo » sui let tori. L’aspetto che più ci preoccupa in co loro che parlano o scrivono dei giova ni è l’aspetto unilaterale delle loro trat tazioni: difficilmente abbiamo trovato un oratore o un giornalista che sappia comprendere il ragazzo e il giovane nel la sua intera personalità, in tutte le sue esigenze fisiche e spirituali, con tutte le sue aspirazioni d’ordine economico e sociale; noi sappiamo per lunga e pre ziosa esperienza che l’armonia di una persona umana è cosi sublime e per fetta che non può essere vista analiti camente senza farne una unica sintesi iniziale o finale che riconduca all’unità del corpo e dell’anima, dei muscoli e della coscienza, della volontà e intelli genza e di ogni aspetto esteriore. Abbiamo sentito il politico parlare del giovane come unità elettorale, il sociologo come cellula dello stato, il giornalista come « colpo sensazionale » per un furto, un omicidio o una fuga, il tecnico sportivo come entità musco lare basata sugli allenamenti e sui tempi e misure. Ecco a questo plinto che possiamo inserirci, come Centro
Pubblicazione in omaggio a tutti gli iacritti
Motivi di fiducia e di speranza che facciano barriera agli atteggiamenti più o meno bruciati dei giovani e degli anziani, che offrano motivi di riflessione ad educatori e politici, che indichino orizzonti più vasti e più precisi a tanta parte della gioventù italiana Sportivo Italiano, in questo dibattito. Non possiamo dimenticare nelle no stre Unioni e Gruppi sportivi che i no stri ragazzi, i nostri atleti, gli allena tori, gli arbitri, i dirigenti sono esseri dotati di un’anima immortale, di una volontà e di una intelligenza che li fa uomini liberi perchè ragionevoli e ca paci di distinguere il bene dal male: c per questo che il Centro Sportivo Italiano è un’opera educativa per la gioventù italiana nel senso piu ampio della parola; perchè il suo scopo non è quello di « fare dello sport comunque sia », ma attraverso lo sport insegnare, educare, partecipare con i genitori, le famiglie, la scuola, la Chiesa, la nazione all’opera educativa dei giovani. Vorremmo che queste fossero parole chiare sia per i dirigenti che per gli atleti, vorremmo che non venissero fraintese da alcuno le finalità del Cen tro Sportivo Italiano identificandole esclusivamente in attività sportive in cui i muscoli o una tecnica riescono a stabilire un record o battere un avver sario menu forte o meno preparato. Vorremmo che i nostri lettori avessero ben chiaro che il Centro Sportivo Ita liano opera per la formazione fisico sportiva e morale della gioventù, che si considera ed è un'organizzazione a ca rattere educativo integrale, che, attra verso i valori indiscutibili dello sport, si indirizza al giovane e al ragazzo nella sua complessità ed unità. Riteniamo molto più facile scrivere o parlare dei grandi campioni dello sport, fare inchieste e interviste sui di vi di campi di calcio, pubblicare i re soconti piu entusiasmanti delle com petizioni più accese, indagare sulla vita-
« segreta » degli atleti affermati o delle società più in auge... come riteniamo difficoltoso farsi leggere quando parlia mo di problemi di fondo, di indirizzi educativi, di impostazioni formative dello sport. Costa sacrificio leggere que ste righe e molti forse non saranno ar rivati neppure a questo punto, ma ogni conquista (e chi pratica uno sport Io sa per esperienza) implica uno sforzo una costanza, un deciso atto di volontà. Chi si scandalizzerà quando vedrà indicate iniziative ed attività del Centro Sportivo Italiano, che sembreranno su perflue o inutili ai fini dello sport, chi si meraviglierà quando accanto ad una educazione tìsica e sportiva noi invi teremo le unioni e gruppi sportivi ad una educazione e formazione morale e religiosa, chi criticherà come una sto natura la S. Messa sui camp; rii gioco o il corso di formazione ca.-chistica organizzato da diversi Comitati Provin ciali e zonali, non avrà capito molto dello spirito del Centro Sportivo Italiano. Duvunque in Italia ci si sta muovendo per i Congressi Provinciali: è opportuno che i dirigenti e gli atleti abbiano ben chiari questi motivi fondamentali della nostra azione. Desideriamo avere tra gli iscritti del CSI dei giovani deside rosi di fare dello sport, ma attraverso questo di prepararsi alla vita, di for mare la propria coscienza, di individua re i valori dello spirito perchè non vengano meno al momento delle ne cessità, quando andare contro-corrente può essere rischioso, ma non per questo meno affascinante. .. .
CORRADO BIGGI
ORDINE D’ARRIVO 1) CONZATO Giampiero (CSI Breganze Vicenza) che compie i km. 78 del percorso in 2 ore e 32’ alla media di km. 36,795 2) Mantovani Giorgio (CSI Gaiga Verona) s. t. 3) Chemello Cipriano (CSI Angarano Vicenza) s. t. Gaiga Livio (CSI 4) Filippini Verona) a 55” 5) Frizzerà Ermanno (CSI Bart Volano Trento) a 2'05” 6) Chiodi Aimo (CSI Classic Bonomi Brescia) a 2’15” 7) Pedonese Edo (CSI Capezzano Pianore Lucca) a 2’30” 8) Ambrosini Vittorio (CSI Ossanesga Bergamo) s. t. 9) Merlo Massimo (CSI Bustcse Busto Arsizio) a 5’50” 10) Rota Nodari Piermario (CSI Ossanesga Bergamo) s. t. 11) Zorteo Giovan Domenico (CSI Bertamini Bolzano) s. t.
12) Simoni Bruno (CSI B reganze Vicenza) a 6’10” 13) Friggi Valentino (CSI Casorate Milano) a 6’20” 14) Sartori Donato (CSI Bart Vo lano Trento) a 6’50” 15) Tallarini Franco (CSI Uso Seregno Milano) s. t. 16) Tait Alberto (Libertas Bolzano) s. t. 17) Caselli Enrico (CSI Capezzano Pianore Lucca) s. t. 18) Giacomi Almerino (CSI Gaiga Verona) a 10’10” 19) Donizzetti Pietro (CSI Ossane sga Bergamo) s. t. 20) Navari Bruno (CSI Capezzano Pianore Lucca) s. t. 21) Franchini Renzo (CSI Castelvetro Modena) s. t. 22) Costanzi Luigi (CSI Classic Bonomi Brescia) a 11’40” 23) Fraguglia Paolo (CSI Vigcntino Milano) s. t. 24) Agostini Aldo (CSI Aurora Tren to) a 11”50” 25) Duina Franco (CSI Classic Bonomi Brescia) a 15’
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TROFEO PIPPO NASTA
Roma 5 ollohre 19E1
LA PAPPA FATTA
■ una gara un torneo un campionato ■ un gran premio
Una “volata,, a tre chiude in bellezza
Dopo due arrivi solitari a Sarezzo ed a Padova, un arrivo in volata a Capezzano Pianore negli esordienti. Una volata a tre che ha posto la parola fine ad una gara entusia smante. Giampiero Conzato del CSI Bre ganza di Vicenza era il favorito. Era l’atleta da battere, o almeno da tentare di battere. Cosa che più di un corridore ha fatto, ma alla fine tutti si sono trovati d’ac cordo sulla sua vittoria e sulla impossibilità di riuscire a conqui stare quella maglia che .già dal giorno prima praticamente aveva trovato il suo possessore. Conzato ha conseguito quest'an no ben nove vittorie. E' in possesso di tre maglie di campione: quella di Campione Regionale, di Campio ne Triveneto ed infine quella tri colore del CSI. Inoltre ai Campio nati dell’UVI si è classificato al se condo posto, ponendo già da allora una scria ipoteca su quella corsa che il CSI avrebbe poi organizzato nell’incantevole terra toscana. Conzato è un bel campioncino. Ci sa fare sui pedali. E' sempre pre sente in corsa. Sa soprattutto gra duare lo sforzo. Ha corso a Ca pezzano con l’autorità del campio ne. Non ha mai perso un colpo di pedale, nè lungo le tre salite (ab bastanza severe, in verità) nè in discesa (c c'erano dei tornanti, specie dopo Monte Magno da lar paura), nè tanto meno lungo quei bellissimi rettilinei della Versilia che avrebbero potuto spaventare più di un atleta. E’ stato, quindi, il migliore: e ben gli si addice quella maglia che l’altranno è stata di Pietro Mattò, quel trentino che neppure un mese la a Bussano de’ Grappa ha saputo affermarsi nel campionato italiano della UVI ca tegoria Allievi. Gli esordienti anche quest'anno non hanno mancato alla loro pre rogativa di fare una corsa vivace c battagliera. Il primo a muovere le acque nel plotone è stalo, durante il traversamento dell'incantevole Lido di Camaiore (quattro chilo metri dal via ufficiale) un veronese: Giacomi della CSI Gaiga. Il gruppo non reagiva e ben presto Giacomi poteva contare su un margine di
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Spedizione in abbonamento pollale - Gr.
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ovvero la preparazione dei Congressi provinciali UESTI nostri anni, eccen. trici sotto tanti punti di vista, saranno ricordati anche per la mania dei Congressi. Ce ne sono ad ogni pie’ sospin
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to, di ogni genere, per tutti i gu sti: da quelli scientifici a quelli venatori o di problemi enigmistici adirrittura; prendono l’aspetto a volta a volta di colorite giornate a sfondo turistico-ricreativo o di lauti banchetti. Nel mondo sportivo il termine congresso è divenuto sinonimo di battaglia elettorale, ma di un ac canimento tale che per trovare un paragone nel campo politico biso gna risalire alle giornate del ’48. . E i programmi, si dirà, i problemi dello sport? In fondo, potrebbero rispondere, se si lotta per le pol trone è perché è da esse che par tono i quattrini, pardon, i pro grammi. Questo è l'andazzo anche se, beninteso, non mancano le ecce zioni. I Congressi del CSI si compon gono tutti di tre elementi ugual mente importanti e impegnativi. Il consuntivo dell'attività svolta. innanzitutto, che vien fatto dal Presidente uscente o, meglio, dai vari dirigenti organizzativi e tec nici uno per uno. Vengono messe in risalto le realizzazioni del trien nio trascorso, ma anche le lacune, le difficoltà, le esigenze emerse. La discussione dei delegati completa il quadro in senso positiva e nega tivo, di modo che l'assemblea può agevolmente passare al secondo punto dell'ordine del giorno. L’elezione del nuovo Consiglio direttivo, la quale, come si è accen nato. non prende più di mezz’ora di tempo e si svolge nel più sereno spirito di famìglia L’esposizione del programma fu turo fatta dal delegato della Pre sidenza Nazionale, sempre presen te ad ogni congresso, richiama la attenzione dei dirigenti locali sugli impegni che attendono il CSI nel triennio futuro e sul contributo determinante e insostituibile che ogni Comitato e Unione Sportiva dovranno dare per giungete alla loro realizzazione. D. O. ♦ Domenica 1 ottobre hanno tenu to il Congresso Provinciale: Pog gia e Ravenna. * Le convocazioni programmate per i prossimi quindici giorni sono; 7 ottobre Perugia; 8 otto bre Caltanissetta c Gorizia;-15 ottobre Reggio Emilia, Reggio Calabria, Caltagirone, Lucca e Sassari.
attenzione al prossimo numero
A Cesenai Campionati di atletica leggera Al NEL PASSATO s'era avuto un successo così pieno ai Campio nati Assoluti d’Italia di atletica leg gera da parte degli atleti prove nienti dalle file del Centro Sportivo
Italiano. Ben otto titoli sono infatti stati conquistati da atleti che hanno iniziato la loro attività nelle file gialloblù, mentre altri sei atleti si sono lau reati « vice-campioni » conquistando la piazza d’onore. - Ventinove concorrenti, infine, si sono classificati nei primi sei posti: un bilancio veramente eccezio nale che parla da solo della bontà delle leve del CSI, che di anno in anno van no sempre più rinfoltendo le file della atletica leggera nazionale. Ecco l’elenco degli atleti del CSI che hanno ottenuto piazzamenti entro i pri mi sei ai recenti <; Assoluti» a Torino: Metri 100: 4. Gallina 10”6. Metri 200: 4. Cavalieri 22”0. Metri 400: 5. Bianchi 49’3. Metri 800: 2. Rizzo 1’51 ”4; 4. Sicari 1’51 ”9. Metri 1500: 1. Rizzo 3'51 ”8. Metri 5000 : 1. Ambu 14’33"6; 3. Bargnani 14’59"8; 4. Conti 15‘04”8. Metri 10.000: 2. De Florentils 30'57”2; 5. Assi 31’46"8. Metri 110 ost.: 2. Morale 14”4; 6. Ber teli 14”8. Metri 400 osi.: 1. Morale 51 ”2; 4. Gavelli 53"0. Metri 3000 siepi: 1. Sommaggio 9’14”4; 6. Bargnani 9’33”8. Alto: 1. Zampateli! 1,98; 4. Frati 1,93; 5. lauro 1,93; 6. Montagnini 1,93. Lungo: 1. Piras 7,39; 2. Gatti 7,31. Triplo: 2. Gatti 15,23. Asta: 1. Gaspari 4,05; 2. Catenacci 3,95; 5. Chczzl 3,75. Martello: 1. Cristin 59,15. Marcia km. 10: 5. Carocci 48'46.
Inutile dire a prezzo di quali e quan ti sacrifici da parte dei Comitati del CSI che ne hanno curato i « primi passi > è stato possibile alla gran parte di que sti atleti arrivare a toccare limiti di interesse nazionale: ed è per questo che ci sentiamo di dover rivolgere ai bravi e spesso oscuri dirigenti che li hanno incamminati lungo la strada del suc cesso il ringraziamento più vivo e sen tito. Premessa più significativa per le fi nali nazionali dei Campionati CSI di Cesena non poteva certamente aversi. Le stesse tabelle dei primati della ma nifestazione sono del resto quanto mai eloquenti: mentre, infatti, in. campo ju niores sono stati migliorati tre limiti, in campo allievi i primati stabiliti sono già ad un livello di tutto rispetto, che non sarà certo facile superare nel fu turo.
PREVISIONI IMPOSSIBILI MA SUCCESSO ASSICURATO I nuovi primati juniores sono opera del milanese Pozzi negli 800 con l'57’'6. del salernitano Santa nei 110 ostacoli con 16”4 e del cagliaritano Piras nel salto in lungo con 7.09. A proposito di quest’ultimo, occorre subito sottolinea re che. al suo primo anno di attività, ha d’un colpo conquistato la maglia tri colore assoluta e la maglia azzurra, il che gli impedirà di partecipare alle no stre finali, chiamato appunto all’impe gnativo compito di Palermo contro la Polonia! Premesso quindi che tecnicamente tul le le gare di Cesena avranno motivi di interesse a iosa, da un punto di vista prettamente agonistico e spettacolare le
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specialità che si presentano più ricche di promesse sembrano tre per ciascuna categoria: 1200, ostacoli e lungo per gli allievi e 100, alto e lungo per gli ju niores. Nei 1200 è assolutamente impossibile fare previsioni. Se infatti i vari Cindolo, Picasso e Rea si presentano con i tempi migliori delle semifinali, va tuttavia te nuto presente che altrove non v’è stata altrettanta battaglia e quindi i tempi ne hanno risentito: come escludere quindi dalla rosa dei .favoriti anche Faggionato e Taccini? Negli ostacoli l’8”6 di Gasparello (aval lato dal successivo 8”4) è tale da porre l'atleta trevigiano a) di sopra dei vari Landucci. Monti e Gilioli in condizione di impegnarlo ma solo da lontano, es sendo tutti accreditati di tempi eccellen ti, ma nettamente inferiori. Nel lungo, se fino a qualche tempo fa il primatista nazionale Bifera sarebbe partito favoritissimo d’obbligo, oggi il ragazzo di Sora deve temere non solo Buttarelli che lo ha fatto faticare già a Roma, ma anche Cingolani, recente au tore di 6.39: un confronto a tre da cui potrebbe uscire un risultato di vero spicco. I 100 metri saranno senz’altro la gara più incerta di tutto il campionato e presenteranno un arrivo nel classico faz zoletto. Belloli, Jahier e Cavalieri non consentono previsioni, tanto più che an che Poli (o il suo sostituto Piccin, se il molfettese dovesse andare a Teheran) e Cipriani hanno da dire la loro... Il salto in alto juniores è Un po' po vero tecnicamente, ma ha i] pregio di presentare ben cinque concorrenti accre ditati della stessa misura. E’ vero tuttaSERGIO GATTI (Segue a pag. 4)
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■--- ¿ài La validità delle nostre forze atleti che, chiaramente dimostrata in oc casione dei recenti campionati asso luti di Torino, ha portato In parti colare modo alla ribalta i nostri sal tatori. ì quali si sono aggiudicati ben tre dei quattro titoli in palio. E. espressione del nostro vivaio in que ste diffìcili ed impegnative speciali tà, è certamente il giovane Giancar lo Bifera, portacolori del CSI Bozzi di Sora, detentore del primato nazio nale assoluto per la categoria allievi, che qui ammiriamo in piena azione