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★ CRONACA E RISULTATI DI CESENA ★
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★ DAL CAMPANILE AL CAM
PROBLEMI Anno XVI - Al. 20
Direzione Redazione Amministrazione • Roma Via della Conciliazione 1 - t. 655561 - 650113
DELLO
SPORT
QUINDICINALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO
si laureano campioni CSI di Atletica Leggera
1 congressi svolti'. 7 ottobre: Perugia 8 ottobre: Caltanissetta 15 ottobre: Reggio Emilia. Reggio Calabria, Caltagirone, Lucca e Sassari,
/ congressi in cab ndarioì 22 ottobre: Prato, Cremona, Fiden za. Bergamo, Taranto 29 ottobre: Firenze, Lodi, Cesena.
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sultati conseguiti dai nostri atleti dopo le inserimento totale della nostra attivila nelle file federali. Quando nel 1959 si presentò l’opportunità di rinunciare alla convenzione con ITIVI (per ragioni che non staremo a ripetere) si studiarono, in sede competente, i lati po sitivi e non della situazione che si sarebbe determinata, convenendo che questa sa rebbe stata senz'altro a nostro vantaggio perchè avrebbe allargalo il campo di azione dei nostri corridori e delle nostre società, affinato le doti atletiche, tecniche e agoni stiche di quelli, e allevialo il gravosi com pito organizzativo di quest’ultime. In seguito a ciò lo scorso anno, special mente all'inizio della attività, affiorarono polemiche da parte della periferia che ri tardarono le operazioni di affiliazione e tesseramento, ma via via le disposizioni e i suggerimenti della C.T.N. valsero a chia rire la situazione che ritornò presto alla normalità.
TESSERA C.S.I. PER LE GARE U.V.I. La riunione dei Dirigenti del nostro Ente che si tenne in Primavera a Verona, disse chiaramente il pensiero della periferia in proposito dopo il primo periodo di assesta mento, c i rappresentanti di diversi Comi tati Regionali, Provinciali e Zonali, dichia rarono apertamente che tutte le lorò per plessità, derivanti dal non rinnovo della convenzione, erano cadute, lasciando in loro la convinzione che si era operato bene e a vantaggio de) nostro ciclismo non rinno vandola. A questo punto e dopo aver inteso il Segretario della C.T.N. vorremmo da queste colonne pregare i dirigenti delle Unioni Sportive del C.S.I. di chiedere, annualmente, per tutti gli affiliati alla Federazione, lo
Roma 19 nllohre 19C1
sportivamente in campo con l’avversario o contro il tempo: questa volta la competizione di sxolgerà nel campo delle idee. E’ una gara di impegno, di volontà, di serietà per la conquista di una coscienza chiara, di un concetto finalmente bene espresso di ciò che è sport e di ciò che deve rappresentare nella vita di un giovane. Il Centro Sportivo Italiano è unico nel suo genere perché completo nella sua fisionomia. Esso tende con tutte le sue forze alla diffusione dello sport, ma di uno sport rettamente inteso, strumento e sintesi dei valori fisici e spirituali insieme che nell’uomo formano una unità inscindibile Il « Trofeo Pippo Nasta » esprime appunto in maniera vivace e carat teristica quest’ansia del C.S.I. di formare degli uomini completi.
CHI E’ PIPPO NASTA? TTN dirigente del C.S.I. preniaU turamente scomparso in se guito ad una grave e ingua ribile malattia. Era nato a Palermo il 19 maggio 1923. vi mori il 9 giu gno 1955 all'età di 32 anni! E’ stato Consigliere Nazionale del Centro Sportivo Italiano; Presi dente Diocesano G.I.A.C. di Paler mo; ricostruttore del C.S.I. « La. sua vita, racchiudeva il se greto delle grandi ascensioni, tutta
imbevuta di spiritualità e di sopran naturale. Pippo, quando fu chiama to agli ardui e difficili incarichi sia in seno al C.S.I. che nella G.I.A.C. diocesana, era già gravemente mi nato dal male in tutto il suo fisico. Tuttavia egli seppe dare quanto di meglio ci può essere in un giovane: l’esempio di un perfetto socio di Azione Cattolica, il sacrificio gene roso e sorridente di tutta la sua vita offerta al Signore anche per quelli che egli amava chiamare ” i suoi giovani
TROFEO PIPPO NASTA NORME DI PARTECIPAZIONE
L'entusiasmante
volata tra Pozzi e degli 800 Juniores * t tissimo, il milanese non ha avuto avversari ed il suo tempo ha risentito appunto di questo particolare, pur es sendo tuttavia tutt’altro che trascurabile. Alle sue spalle si è posto in ottima evidenza il marchigiano Tubaldi, un atleta che merita senz’altro attenzione. Anche nel giavellotto Molli cone partiva netto favorito ed infatti non ha avuto eccessi va difficoltà ad imporsi net tamente. anche se con una misura non all’altezza della sua ’’fama", essendo distante almeno quattri) metri dalle sue possibilità. In piedi è stata seguita la gara dei 250 metri, che ha
conclusione
nardi ha vinto con autorità, lanciando l’attrezzo alquanto vicino ai 44 metri e stabilen do il nuovo primato dei cam pionati. Gara bellissima il. salto in alto, dove tra i due favoriti, il mantovano Ferrarini ed il sardo Sanna, si è inserito il pisano Bonechi, dando luogo ad una delle sorprese più gradite. Mentre Ferrarini ha vinto uguagliando il suo pri mato con un bel salto di 1,71, Bonechi non giù è stato certo da meno superando la misura di 1,68. L'1,65 di Sauna ha completato il successo tecni co della difficile specialità. « A solo » di Carabelli nei 600 metri. Partito subito tor
della
Paro,
brillanti
protagonisti
veduto lottare spalla a spal la i due maggiori -favoriti fi no allo stremo delle forze, confermando l’eccessiva du rezza di questa prova per dei giovani esordienti. Ha avuto la meglio il pisano. Due sul milanese Carabelli, gemello del campione dei 600 metri, grazie ad una grinta forse maggiore dell’avversario. Abbastanza facile, malgra do le previsioni e malgrado il tempo segnato, è stata la pro va di forza del romano Grillenzoni negli 80 metri. Il mi H lanese Carnovali non ha in- ■ ■ SERG1O GATTI ■ ■ (segue a pagina 3) ® a H B ■
Panorama di una stagione 142 di media A STAGIONE ciclistica 1961 volgo al termine e anche noi del C.S.L desideriamo fare il punto della si tuazione illustrando il lavoro svolto dalle nostre Unioni Sportive e i ri*
Pubblicazione in omaggio a tutti gli iscritti
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IL 1961 Gl ALLOBLU SU DUE RUOTE CENTRI Ci perdonino i dirigenti se anco ra una volta ci permettiamo richia mare la loro attenzione sulla- prepa razione e lo svolgimento dei Con gressi Provinciali e Zonali. Essi, nella economia del CSI. sono un po’ i centri focali di tutta l’attività, i punti d'incontro delle realizzazioni fatte, degli ostacoli insuperati e del• le nuove esigenze avvertite. Se le nostre assemblee verranno meno a questa importantissima fun zione equilibratrice, di analisi e di orientamento, sarà perduta per il CSI la più bella occasione di esami narsi controluce, di aggiornare i programmi e rinfrancare le volon tà per gli impegni sempre più vasti ed esaltanti che attendono la nostra organizzazione.
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VELIAMO II mistero. Il punto interrogativo del numero precedente si rivela una esplosiva affermazione. Incomincia da oggi il « Tro feo Pippo Nasta », una « gara di cultura religioso-sportiva » aperta a tutti i nostri atleti c comitati. Non si tratta una volta tanto di collezionar figurine o raccogliere tagliandi, né si tratta di lottare
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FOCALI
Spedizione in abbonamento postale - Gr.
...niente di tutto questo: il mistero svelato
ILANO ha dominato In lungo e In largo le finali di Cesena, confer mando la piena e sicura ripresa di cui si ebbe segno Inequivocabile fin dallo scorso anno. L’impresa quest’anno era tutt'altro che facile per vari motivi. Innanzi tutto perché l'ammissione in finale era riservata agli atleti migliori in senso assoluto e quindi era sufficiente la più piccola
zionalmente compiuto da una delle zone più ricche dello sport italiano. Il bilancio della manifestazione di Ce sena non trae naturalmente le sue voci attive soltanto dalla quantità dei Comi tati che hanno saputo presentare questo anno le individualità migliori o le'squadre più omogenee e complete. Anche le tabelle dei primati dei Campionati par lano tanto favorevolmente da non richie dere ulteriori commenti: ben nove limiti sono infatti stati uguagliati o ritoccati, di cui sei nella categoria dei più giovani. E varrà la pena cominciare appunto da questa l'esame delle singole gare di fi nale, che come del resto prevedibile, hanno avuto proprio dagli allievi la par te più succosa del piatto di Cesena (che, sia detto almeno in parentesi, ma fuori di metafora, in fatto di piatti succosi può dirsi davvero maestra...). Primato e primatista battutissimi fin dalla prima prova in programma, il lan cio del peso, dove il padovano Giuliani ha dovuto arrendersi al faentino Valtieri ed al trevigiano Gallina, entrambi sopra al limite che egli aveva stabilito in se mifinale. Tra questi piccolo « colossi » ha finito per perdersi il milanese Seregni, anch'egli comunque oltre il limite dei 13 metri. Normalissimo il successo del trevigia no Gasparello nella gara ad ostacoli, le cui barriere sono veramente irrisorie per il fisico e per le doti del neo-campione, tagliato per questa specialità. Nel clas sico fazzoletto i quattro successivi clas sificati, Landucci, Gilioilii, Manca e Monti, tutti elementi da tenere in seria consi derazione. Brisotto ha vinto da lontano l’asta, per mettendosi il lusso di migliorare, sia pure di poco, il record dei campioni con un no tevole 3,11, mentre di più era lecito at tendersi forse da Furlotti, il quale è stato invece superato dal napoletano Rebora e dal milanese Scarpellini. 1'1 pisano Taccini parte nei 1200 deciso a conquistare lo scudetto e quindi pren de immediatamente il comando ed im prime alla gara un ritmo abbastanza so stenuto. Tutti gli avversari gli tengono dietro agevolmente. Si fa luce tuttavia l’avellinese Cindolo, il quale si mette alle calcagna del battistrada e non dà segno di fatica. NeM’abbordare l’ultima curva Cindolo attacca decisamente Taccini e tra i due inizia una lunghissima volata senza respiro che accende l’entusiasmo nel folto pubblico presente. La maggiore freschez za e le maggiori doti di fondo di Cindolo finiscono per avere la meglio di soli tre decimi sul bravissimo Taccini. Nel disco, mentre il reggiano Scaglia rmi non è stato all'altezza delle sue mi gliori prove, riuscendo tuttavia ad otte nere il secondo posto, il trevigiano Ber-
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PROVIN
una gara... un torneo... un campionato... un gran premio...
CESENA 21 ATLETI DI 16 COMI! «distrazione» nelle semifinali per perde re il treno per Cesena. In secondo luogo perché trovarsi fin dalle semifinali alle prese con i Comitati più forti (come è appunto capitato aì milanesi) poteva si gnificare ridurre notevolmente le possibi lità d'insieme della squadra in occasione della finale. Per i milanesi non ce stato tuttavia av versario che abbia tenuto sia nelle semi finali, sia nelle finali. Arrivati infatti al l’ultimo atto con il maggior numero di concorrenti (ben dodici nelle due catego rie) gli uomini di Tammaro e Parodi non hanno praticamente più avuto nulla da temere, almeno per quel che riguardava la classifica generale. Nelle graduatorie di categoria, invece, i milanesi sono stati insidiati fino al. u timo da Treviso tra gli allievi e da Tren,0 tra gli juniores. Due punti ne una e tre nell’altra categoria sono infatti stali l’esiguo vantaggio con cui Milano ha po tuto aggiudicarsi i due successi parziali. Ed è da sottolineare il fatto che nella ca tegoria dei maggiori l’impresa è riuscita ai milanesi malgrado fossero handicappati" da un concorrente in meno dei tren tini. _ Il tutto non fa che confermare quanto sia ormai completa ed efficace la propa ganda svolta dal Comitato milanese in ogni settore, da quello dei piu giovani a quello degli juniores. Indubbiamente og ni è divenuto quanto mai difficile, se non addirittura impossibile, raggiungere la compattezza dei milanesi, la cui forza di base è evidentemente costituita da una azione continua, intelligente e tenace svolta tra centinaia e centinaia di gio vani. . Ciò non deve far pensare che gli altri Comitati siano stati « assenti » a Cesena. Tutt'altro, se è vero che all'appuntamen to con i ventuno titoli in palio sono ar rivati gli atleti di ben 16 Comitati! Vuol dire che la nostra atletica è saldamente radicata in un numero veramente vasto di località, tanto da poter sfornare campioni^non soltanto da due o tre città, ma addirittura da sedici, tanto che lo stesso Comitato campione non è riuscito ad in tascare più di tre titoli individuali e, complessivamente, soltanto tre Comitati sono riusciti a conquistare più di un ti tolo! Nella categoria allievi, infatti, solo Tre viso è riuscito a raggiungere due titoli, mentre nella categoria juniores la stessa impresa è stata compiuta da Milano e Salerno. Hanno vinto tre titoli ciascuno Milano e Treviso. dividuali, mentre il Triveneto ne ha con quistati otto, confermando l’uno la buona progressione delle zone meno evolute e lo altro l'ottima qualità del lavoro tradiII Centro-Sud ha vinto sette titoli in-
PO SPORTIVO ★ I CONGRESSI CIALI
speciale cartellino al nostro Ufficio Tesse ramento, quello appunto che deve essere esibito insieme con la tessera dell'U.V.I. per partecipare alle gare nazionali del no; stri) Centro e a quelle riservate ai nostri soli corridori. Rammentiamo questo perchè abbiamo ragione di ritenere che non tutti i dirigenti hanno ottemperato, per il pas sato. a questa disposizione e di conse guenza, non potendo stabilire se il diminui to numero dei corridori cartellinali per il C.S.I. sfa reale o meno, aumentano per il C.S.I. le difficoltà di adottare eventuali provvedimenti in merito.
NOTEVOLE INCREMENTO DELL’ATTIVITÀ’ Sempre tramite il Segretario della C.T.N. abbiamo inoltre avuto notizia dell’aumentato numero dei Comitati provinciali e zo nali conquistati per il potenziamento e il miglioramento della disciplina del ciclismo, cosa questa che sta a dimostrare come la non convenzione faciliti il compito del no stri Comitati nell'aHargare l’attività cicli stica stante il diminuito assillo di organiz zare un’attività propria dal momento che si può, volendo, servirsi di quella federale. Abbiamo volutamente illustrato il recente passato organizzativo del ciclismo del C.S.I. prima di passare all’esame dei risultati con seguiti quest'anno, che possiamo senz'altro definire di gran lunga superiori a quelli che fino ad oggi erano stati conseguiti. Senza voler analizzare in maniera spic ciola i risultati dei nostri atleti in campo regionale, del resto molto interessanti e di valore, prenderemo a mò d'esempio i risul tati delle nostre massime competizioni na zionali c i campionati della U.V.I. stessa. Non ci soffermeremo ovviamente a lungo sul Campionato Nazionale della Federazione, che quest’anno tra l'altro è stato auspicato con la formula delle tre prove, perche nei suoi confronti non potevamo . presentare
ovviamente materiale molto scelto in quanto fino allo scorso anno i migliori passavano alle società della U.V.I. per avere maggiori possibilità di gareggiare (ragione oggi eli minata) e per ottenere aiuti più sostan ziosi. Ad ogni buon conto anche in questa categoria i risultati non sono mancali e la vittoria di Dancelli Michele del C.S.I. Clas sò: Bonoini nel campionato del nostro Ente ottenuta alla media di km. 41.250 sulla non indifferente distanza di km. 165, sta a dimo strare l’efficienza dei nostri corridori in questa categoria che vanta, oltre al Dan celli, giovani come Enzo Moser, Scandelli, Crippa, Casarotto c Franceschetto i quali hanno più volte portato alla vittoria i colori delle nostre Unioni Sportive in gare na zionali e regionali. Nelle categorie minori, dove possiamo dire invece di essere quasi allo stesso livello delle altre società italiane, i risultati otte nuti dicono tutto il valore dei nostri diri genti e dei nostri atleti, dicono tutta l’uti lità della nostra nuova posizione in campo federale, che ci ha permesso una attività più ampia e ci ha dato la possibilità di migliorare il rendimento dei nostri atleti i quali hanno conquistato mete mai rag giunte.
TRE PROTAGONISTI E MILLE DEGNE COMPARSE Gli esordienti infatti, che hanno il loro capofila in Conzato Giampiero del C.S.I. Breganze di Vicenza aggiudicatosi il titolo nazionale del C.S.I. coprendo in ore 2,32 i km. 88 del durissimo percorso di Capezzano Pianore alla media di km. 36,795, sono una categoria fortissima che ha opposto al vin citore avversari valorosi e irriducibili. Sono emersi tra gli altri Mantovani Giorgio del C.S.I. Gaiga di Verona e Chenello Cipriano del C.S.I. Augurano di Bussano, piegati dal Conzato soltanto nella volata finale di una gara superlativa dove a turno tutti i parte cipanti hanno messo in luce doti di indubbia classe c qualità agonistiche superiori.
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FINALITÀ’ La Presidenza Nazionale propone ai Comitati Regionali, Provinciali e Zonali un’iniziativa d’ordine culturale e formativo con lo scopo di diffondere ed inculcare nella gioventù i nobili ideali di uno sport sanamente e cristia namente inteso. CONDUZIONE Si tratta di un ciclo di nove conferenze che potranno svolgersi a pia cimento dei Dirigenti. Si consiglia tuttavia la scelta dei mesi invernali di modo che il ciclo possa esser concluso in primavera. Alle conferenze devono essere invitati i Dirigenti, gli Atleti, i tifosi e gli sportivi. ” Le conferenze devono essere seguite da discussioni e, possibilmente, anche da proiezioni di carattere sportivo. Il testo è « Il Vademecum dello sportivo cristiano » da fornirsi a tutti i partecipanti. I docenti poi avranno a disposizione una opportuna guida dal titolo « Sport sano per una gioventù migliore ».
GRATIS
una copia del testo per portecipare al Trofeo a chi ce ne farà tempestiva richiesta a messo deh l'apposito tagliando (vedi a pag. 2)
PROGRAMMA E SVOLGIMENTO Ecco i temi delle nove conferenze: 1 - Cultura del corpo 2 - Cihesa e sport 3 - Primato dello spirito nel corpo umano 4 - Sport e morale 5 - Sport pericolosi 6 - Doveri dell’atleta 7 - Sana educazione sportiva 8 - Sport scuola di virtù 9 - Lo sport ideale In primavera avrà luogo la fase finale del Concorso a carattere prox vinciate e zonale ai quali saranno ammessi soltanto gli atleti cartelli-
nati e verrà proclamata vincente la Società risultata prima di una gra duatoria che tenga conto del pro fitto di ogni atleta esaminato. Presso ogni Comitato sarà costi tuita una Commissione Giudicatri ce presieduta dal Rev.do Consulen te Ecclesiastico e composta da al meno tre membri.
PREMIAZIONE La Presidenza Nazionale si riserva di premiare adeguatamente quella Società di ogni Comitato che a giu dizio insindacabile della Commissio ne Esaminatrice, risulterà vincitore.
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BOTTA E RISPOSTA TRA I CAMPIONI La bontà del risultato di questo nostro campionato e il valore dei nostri esordienti deve essere soprattutto riconosciuto in cam po federale anche perchè il vincitore Con zato ha conquistato il secondo posto nella massima competizione uveina riservata ai giovanissimi del pedale. Questa categoria, che è in effetti la categoria chiave di tutta l’attività ciclistica, ha però bisogno di mag giori attenzioni da parte dei dirigenti e vo gliamo che anche la Direzione Tecnica Na zionale invochi dalla Presidenza Centrale eventuali provvidenze atte a sviluppare e potenziare il reclutamento dei giovanissimi da parte delle nostre Unioni Sportive. Esaminiamo ora i risultati ottenuti dal la categoria allievi che ha indubbiamente dato le più grandi soddisfazioni, anche per chè ha beneficiato più delle altre della nuova nostra posizione nel quadro della attività ciclistica nazionale. Lo scorso anno infatti militavano nella categoria esordienti e pertanto da due anni partecipavano aìla attività federale, larga e continua, che non poteva non dare i suoi frutti contribuendo in maniera determinante alla loro forma zione e al potenziamento del loro spirito agonistico, doti queste che hanno materiato l’episodio più importante della nostra intera attività stagionale. Ebbe inizio a Faenza lo scorso anno quan do durante la disputa del Campionato Na zionale degli esordienti del C.S.I. iniziò la cavalleresca lotta fra Visoni e Matte. Vinse quest’ultimo di stretta misura ma la lotta tra i due continuò a distanza, alimentata dall’agonismo che esigeva la sua rivincila e facilitata da un'attività sempre piena e continua. A Sarezzo (Brescia) quest’anno, campio nato allievi C.S.I., scelta partecipazione di atleti sempre più affinati dai continui con tatti con gli atleti di tutta la categoria, e lotta a fondo. Quando sembrava che Cor radi™ di Trento avesse partita vinta, si scatenava nuovamente la lotta tra Matte e Visavì, e questi, in giornata spettacolosa, staccava sul finale ogni avversario e volava
verso il traguardo seguito a 1.30 da Cor radi™ che batteva in volata una decina di uomini tra i quali l’antagonista numero uno del vincitore. Mattè. Ma immediata è la rivincita del battuto mentre diventa ancora più appassionante questa lotta ad oltranza fra i nostri mi gliori. che si sono avvalsi per la loro pre parazione e maturazione tecnico-agonistica di qualsiasi gara organizzata da qualsiasi società italiana. Sono riusciti in tal modo ad imporsi come i migliori della categoria in senso assoluto con la strepitosa rittoria del trentino Mattè Pietro del C.SJ. Bari Volano, che al termine della stagione agoni stica ha saputo non solo battere il suo avversario di sempre, ma è riuscito per la prima volta nella storia del ciclismo del C.S.I. a conquistare per una nostra Unione Sportiva una maglia tricolore di campione
GRANDI AFFERMAZIONI DEL NOSTRO CICLISMO Concluderemo affermando che il non aver rinnovato la convenzione è stato salutare ai fini del grande aumento di attività dei nostri atleti e propiziatore di grandi affer mazioni del nostro ciclismo (conquista da parte di Conzato del secondo posto nel Campionato Italiano U.V.I. categoria Esor dienti e vittoria dì Mattè nella categoria Allievi con conseguente aggiudicazione del titolo nazionale). Nel ringraziare tutti i Dirigenti\periferici c le Unioni Sportive per i risultati che hanno saputo conquistare, li incitiamo a continuare per la*via intrapresa, pregandoli di propagandare il nostro ciclismo perchè sorga ovunque sia possibile una nostra Unione Sportiva, assicurando che saremo loro sempre vicini in ogni evenienza, pronti ad intervenire per consigliarli a sorreggerli in ogni loro iniziativa. Infine desideriamo rivolgere a nome di tutta la famiglia ciclistica del C.S.I., il saluto affettuoso e il ringraziamento sincero per le cure verso la nostra attività, alla Presidenza e alla Direzione Tecnica Na zionale. ROUTIER