Stadium n. 2/2006

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III

Il magazine di chi ama lo sport pulito Fondato nel 1906 - Nuova serie Anno 1 - N. 2 - Febbraio 2006 ■ 2,00 euro RI. SPA ■ S.A.P. - D.L. 353/2003 - L. 27/02/04 N. 46 - a. 1 c.1 DCB/CN

ITALIANO

•Dossier: 100 anni di Stadium •Puglia e Toscana a confronto •Progetti: Oltre la Siepe •Don Torresani, tonaca azzurra

CARDULLO FOLLETTO TRA I GIGANTI

ROSETO

PITTIS LE REGOLE DEL MAESTRO

•■"U.

...Protagonisti B^vizioso VWULTIMO FENOMENO

TORINO 2006 LE MEDAGLIE NON GUARIRANNO I MALI DELLO SPORT ITALIANO Comincia l'olimpiade, ma la fallimentare realtà del movimento dirigenziale è sotto gli occhi di tutti

PORTAI CARO! ORGOGLIO] D'ITALIA


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PAROLA DI PRESIDENTE

Sport nuovo politiche vecchie Edio Costantini Presidente CSI

c

anni

canza di cultura sportiva in chi amministra il territorio e

Cinquanta, il Centro Sportivo Italiano si impegnò

il Paese intero, il CSI ritiene ci si debba mobilitare per far

in una feroce battaglia politica affinché ogni Comune

capire alla politica e all'opinione pubblica quanto sia

irca

mezzo

secolo

fa,

sul

finire

degli

della penisola si dotasse obbligatoriamente di un asses­

necessario per il bene della collettività guardare allo

sorato allo sport, con relativo bilancio da mettere a frut­

sport con occhi nuovi. Molto chiaro è, in tale senso, un

to. Oggi può sembrare strano, ma allora solo pochi tra

appello pubblico firmato a fine gennaio dal

gli Enti locali avevano un assessore allo sport: più spes­

Sportivo Italiano e da altre associazioni di settore affin­

so si assegnava a qualche altro assessorato anche la

ché si affermi ovunque il concetto del diritto di ogni cit­

delega allo sport, ma senza poteri e fondi con cui ope­

tadino di praticare lo sport come strumento di formazio­

Centro

rare davvero. Lo sport, tale era la realtà dei fatti, veniva

ne personale, di promozione umana e sociale. Lo sport

considerato un optional, la cosa meno seria tra molte

deve essere messo al posto che gli compete all'interno

cose serie, sulla quale non era importante investire. Finì

delle politiche pubbliche, poiché ha a che vedere con le

che il CSI la sua battaglia la vinse, l'assessorato allo sport

politiche scolastiche, con le politiche sociali e con le poli­

fu istituito ovunque, ma poco cambiò sul piano della

tiche della salute, ambientali e urbanistiche. In definiti­

carenza di politiche pubbliche per lo sviluppo dello sport

va, è tutt'altro che un bene di rifugio, un lusso o peggio

sul territorio. Col senno di poi bisogna riconoscere che

ancora uno spreco. Investire nello sport vuol dire investi­

la battaglia per avere gli assessorati curava l'effetto e

re nella formazione del capitale umano di domani, lavo­

non la causa del malanno: nessun cambiamento vero

rare per una società che in futuro sia più civile, più sana,

poteva esserci se a monte restava inalterata una cultura

più coesa.

politica che considerava lo sport l'ultima ruota del carro

Va dunque, di conseguenza, smontata la centralità che

nella promozione della qualità della vita dei cittadini.

per oltre mezzo secolo è stata attribuita allo sport

La premessa è lunga, ma serve a dire quanto siano pro­

orientato alla prestazione di eccellenza, per spostare

fonde le radici del vezzo delle nostre pubbliche istituzio­

l'asse del sistema in direzione dell'attività sportiva con­

ni di usare nei confronti dello sport la politica della lesi­

cepita

na, tranciando al primo segnale di sofferenza economi­

Welfare rinnovato. Sono queste le premesse culturali

ca proprio le risorse da destinare al sostegno dell'attivi­

indispensabili perché il Paese si dia, ai vari livelli istitu­

tà sportiva. Si è andati avanti così per decenni e ancora

zionali, strategie valide di politica sportiva, quelle stra­

oggi, ogni Finanziaria porta la sua dose di sforbiciate alle

tegie che finora non ci sono mai state. Tutto il resto

risorse dello sport.

verrà di conseguenza.

come

diritto

di

cittadinanza

e

parte

di

un

Avendo però imparato nel frattempo che il problema

non sta nelle variazioni di bilancio, quanto nella man-

Edio Costantini

SkTiÌO

3


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EDITORIALE

Roma o Milano 2016 Presa in giro agli elettori di Gianni Visnadi

unica cosa

L

Giochi

certa

Olimpici

è che

del

i

2016

pibile lotta per perdere e soprattutto

Adesso

disperdere denaro pubblico (garanzie

mo

Ciò,­ comitati, finanziamenti ecc..), non non si disputeranno in Italia. E nemme fosse che in gioco c'è, bontà loro, non la no in Europa, se è per questo. I criteri volontà o l'ambizione di organizzare geopolitici adottati dal Ciò dicono chia­ eventi

parlia­

di

cose

belle. In questo numero,

dium

Sta-

racconta

la storia, inedi­

ramente come dopo l'edizione londinese

l'Evento tra gli

già in calendario per il 2012, sia indi­

molto più in scala ridotta, la speranza di

ta,

spensabile aspettare 8 anni per un'altra

riconfermarsi alla guida delle rispettive

Rosetti e conti­

assegnazione all'Europa. E stavolta sa­

amministrazioni, che rinnoveremo a giu­

nua a presen­

ranno probabilmente 12, perché è pro­

gno. E allora diciamocelo, diciamoglielo:

tare ai suoi let­

planetari,

ma

dell'arbitro

grandi

babile, oltreché auspicabile che i man-

che non ci prendano in giro, non usino la

tori

giafuoco dello sport si ricordino anche

massima espressione dello sport agoni­

campioni della

dell'Africa, finora mai organizzatrice di

stico per farne un improbabile manifesto

domenica

Un'Olimpiade.

elettorale. Giù la maschera: il re è nudo.

sotto una luce inu-

Detto questo, è sotto gli occhi di tutti la

E il fumo negli occhi non impedisce di

suale, che non è quella propriamente o

lite, tanto politica e poco sportiva, in cui

vedere.

essenzialmente agonistica. L'impatto col

sono impegnati da qualche tempo Roma

Si preoccupino piuttosto, destra e sini­

nuovo Stadium ha colpito tutti favorevol­

e Milano, il Coni e il Governo. Lettere e

stra, di chi pratica lo sport ogni giorno in

mente per l'ambizione del progetto, per i

divieti, accuse e polemiche, imposizioni.

quelle città che loro, autocandidanti alla

temi trattati e per la ventata di novità nel­

Tutto questo per nulla, se già si sa che

sconfitta 2016, ambiscono a governare

l'editoria sportiva italiana. I primi riscontri

nel 2016 l'olimpiade sarà sudamericana

o meglio a rigovernare, nel senso casa­

della

o newyorchese o magari finalmente afri­

lingo di chi vorrebbe rimettere in ordine,

sono stati eccezionali. Era quello che vole­

cana. Un'incredibile e altrimenti inconce­

in questo caso i dissesti altrui.

vamo sentirci dire da voi.

sìhlilllliiE Mensile del Centro Sportivo Italiano www.stadiumcsi.it

EDITORE St. Pauls International srl Piazza San Paolo 12 12051 Alba (CN) Direzione e Redazione Centrale Via Giotto 36 - 20145 Milano Tel. 02.48.00.88.38 - Fax 02.48.19.45.65 redazione@stadiumcsi.it

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5


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GIUNTO ILI MOMENTOCl QUALCUNO ,

tolga quei STUPIDI OCCM

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26 Torino 2006: L'Italia Le medaglie olimpiche non guariranno i mali dello sport di Alberto Caprotti Maurizio Crosetti e Fabio Pizzul

vuole battere se stessa

JiU

Gattuso: Soldi e successi non l'hanno cambiato di Franco Ordine

35 Cardullo: Il folletto Rosetti: L'arbitro dalla parte degli ultimi

nel mondo dei giganti di Marco Bernardini

di Sandro Bocchio

Q I Pittis: Il fallo

54 Dossier: Stadium

Novità I brividi forti del Gravity Speed

100 anni, una storia

di Marcello Sala

Anc^rea De Pascalis

OU Vita CSI Un esempio da Bergamo studiare da campioni di Andrea De Pascalis

OZ

Nati nel CSI Don Franco: Il prete azzurro di Felice Alborghetti

è etico, simulare no

zz

Kostner: Sono un'artista, non una diva di Maria Rosa Quarto

di Paolo Condò

qq.

Dovizioso: L'ultimo fenomeno mette la freccia di Luigi Cariando

¿JZ

Crucisport

93 Trova la palla Giochi

Banzai Team

03 Appuntamenti Jetix Kids Cup: il Mondiale del CSI di Felice Alborghetti

WS Politica

e Sport: occupazione esplicita

di Gian Paolo Ormezzano


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DIBATTITO

Le medaglie olimpiche non guariranno i mali dello sport Debiti, scandali, carenze strutturali: la fallimentare realtà del nostro movimento dirigenziale è sotto gli occhi di tutti. Le riforme profonde si fanno solo cambiando le facce

Dirigenza sportiva: largo ai giovani! Edio Costantini Piwtdente CSI

di Alberto Caprotti

d8‘w'nww t 9*ov«n. eaeafe»047,0 re rheitrombog®. d* Quino, un giorno protestò «yum ra­ ftonèwro. pacità ita rreniion .ti v*** non «sta xtwkftm. Ir. CW>3>1 oran He/u ru.u¿I.*

I

si fanno senza cambiare le facce.

gerato auspicava un rinnovamento fisico

azienda italiana in termini di fatturato,

e morale della classe dirigente rischia di

versa centinaia di milioni di euro alle

restare una splendida lettera di intenti o

casse dello Stato, muove milioni di per­

le riforme profonde e le rivoluzioni non

CSI, Costantini, che giustamente su

queste colonne con garbo persino esa­

nostro

più.

realtà fallimentare del

La

movimento sportivo

invece è

infilarsi in un paio di scarpe fa sudare i

giovani e dà un motivo in più a chi gio-

sulla neve olimpica, ennesimo sussulto

vane vuole sentirsi. Per questo anche chi

d'orgoglio di un sistema calciocentrico

corre

a

dietro

palla in un campetto

e l'obbligo di arrangiarsi artigianalmente

di provincia o insegna

per non sparire.

al figlio a stare a galla

Chi pensa che lo sport sia solo lotti,

in una piscina ha il

Shevchenko o Trezeguet, può anche cre­

diritto

dere che il record di durata di Carrara

minacciato dalla man­ canza di un'alternati­

dopo Fidel Castro) sia il male minore. 0

va a chi comanda dal­

che certi dirigenti, incollati al loro trono

l'alto la sua voglia di

da più anni della Regina Elisabetta, siano

muoversi. E questa è

continuità.

rmrenno la tao rrteher-

itegfa <h groao. » «tare apunto <fe< vota« «Uto é a regreto ri 0XW OperatixC’ Afontano nu<. -, ....

™ tutto cotanti. a cambiare nei mondo

wnana quaie può ww ^Ua!o spnx,', r°T «Retire

rendenene confo. , taigenh apandan

la

prima

Via i dinosauri! omuovere

sentirsi

di

(l'uomo al mondo da più anni al potere

benigna

„ .—

, che i vuoto lattiate domani ria una das» tfn^nwrie Juagrafitamenre sopera w <x¡¡¡^

....... ™ OOSO4 soceu «Arte. se penano Wt d metlWC 4 t* ww

una

che riserva alle altre discipline le briciole

di

un Mito rifilo Oa

illude e specie quando esce dalla tv per

medaglia conquistata

segnale

eluse degente che nov, |

W*“: gcrieniii,

pi.

sone ogni fine settimana, entusiasma,

biarla

un

■•nw 4

Lo sport continua ad essere la terza

sotto gli occhi di tutti. E non potrà cam­ qualche

iuar&ire ai fuiurn

*'« ~» «w i* <ta¡» » ca. ì», «r a seminari e corn-enn; e ____ . . .— r trovare mtc tWOh mtwtoorejrt che non abbaio i cawfu ti/Mo hùwW t L. ......

l dibattito aperto dal presidente del

poco

PAROLA di presoente

I

verità

ed

Purtroppo non è così e se è limitativo

insieme la prima con­

pensare che gran parte delle ragioni

traddizione del mec­

dello sfascio economico e morale siano

canismo sportivo ita­

riconducibili all'incapacità di ragionare

liano,

con parametri diversi da parte di chi lo

dente

sport lo governa, è altrettanto vero che

dipendente di un Ente

dove

del

il

nulla possa mai cambiare nello sport, anche se nel frat

X-X"

~

presi­ Coni,

da Stadium di Gennaio

9


DIBATTITO

Ai vertici A fianco, Antonio Giraudo, amministra­ tore delegato della Juventus e Adriano Galliani, presidente della Lega Calcio. A destra, Gianni Petrucci, presidente del Coni sione del calcio più ricco del mondo, che

pubblico, gestisce l'affare più professio­

stadi sono più disastrati di quelli africani.

nistico e privato della nostra vita sociale;

Infine

candidatura

non vince un Mondiale da 24 anni, la

sovrintende ad Inter-Juventus e contem­

per le Olimpiadi del 2016 litigando tra

crisi finanziaria dai vertici del professio­

presenteremo

una

poraneamente al torneo della bocciofila

Roma e Milano e trasformando una

nismo fino ai bassifondi della C2, una

di Pinerolo; si vede passare tra le mani i

splendida occasione in una deprimente

conflittualità perenne fra le categorie e

miliardi (sempre meno) delle schedine e

rissa politica da cortile.

fra le varie fasce all'interno delle catego­

la faccia di Galliani, e al tempo stesso

Si sente ripetere da anni che una classe

rie, l'aumento delle distanze fra ricchi e

deve garantire il senso di lealtà e di

dirigente nuova e diversa non c'è. Che

poveri, lo strapotere dei grandi club, che

cavalleria che dovrebbero regnare anche

non esistono nomi credibili e competen­

dettano politiche alla Figc e convocazio­

nella più sperduta palestra di provincia.

ze di adeguato livello. Se è vero, la

ni al c.t. di turno, l'incertezza perenne

In questo quadro e con queste premes­

ragione è una soltanto e sta tutta nella

che grava su tutto anche per la sostan­

se di sport si parla e si ragiona solo per

contare

i

milioni

di

euro versati

strategia di chi comanda, votata a sco­

ziale abolizione della clausola compro­

da

raggiare chi avrebbe anche voglia di

missoria. Con questo bilancio qualunque azienda

per

impegnarsi e di proporsi. L'esempio del

cominciare i Giochi Olimpici a Torino e

calcio diventa in questo caso drammati­

sarebbe fallita e avrebbe cambiato i suoi

per farlo si è dovuto ricorrere ad un

camente illuminante. Anziché chiedersi

vertici. Carrara invece promette di esse­

pastrocchio di alta ingegneria su finan­

chi potrebbe sostituire Franco Carrara

re alla fine del suo mandato ogni anno

ziamenti, doping e non solo. Avremo i

alla guida della Ferdercalcio, occorrereb­

dai tempi di Meazza, mette d'accordo i

Juventus.

Mediaset alla

Stanno

Mondiali di nuoto nel 2009 e quelli di

be domandarsi cosa occorra ancora per­

peggiori poteri forti, godendosi il teatri­

volley maschile nel 2010 e nel mondo ci

ché Franco Carrara si dimetta, premessa

no dei dissidenti che strepitano in Lega

considerano a livello sportivo (e non solo

indispensabile per ogni mutamento suc­

Calcio contro i soldi dei club del Nord e

quello, in verità) dei simpatici cialtroni.

cessivo.

le

poi rivotano lui e Galliani, con l'appog­

un

grandi manifestazioni giocate in manie­

gio mediático di giornali e tv che critica­

Europeo di calcio nel 2012 e i nostri

ra disastrosa da una Nazionale espres­

no senza aver mai il coraggio di chiedere

Pretendiamo

di

mettere

in

piedi

Non

sono stati

sufficienti

In Francia lo stesso problema, Spagna più giovane nazione

comitato olimpico

federazione calcio

Francia

Henri Serayndour (1937)

Jean-Pierre Escalettes (1936)

Germania

Klaus Steinbach (1953)

Gerhard Mayer-Vorfelder (1933)

Gran Bretagna

Colin Moynihan (1955)

Italia

Gianni Petrucci (1945)

Russia

Leonid Tyagachev (1946)

Spagna

Alejandro Bianco Bravo(1950)

Usa

Peter Ueberroth (1937)

* Inghilterra

ro lìkIiIIIIiiI

Geoff Thompson (1945)*

Franco Carraro (1939) Vitaliy Mutko (1959)

Angel Maria Villar Llona

(1950)

Robert Contiguglia (1941)

io sport è la terza izienda italiana per otturato, versa entinaia di milioni ilio Stato, muove nilioni di persone


IL GRANDE VECCHIO

Dirigente, imprenditore ministro: 40 anni di potere A 23 anni, Franco Carraro era già presidente della Federnautica. Nel '78 disse: il calcio non fa più per me. Oggi guida la federazione ed è membro Ciò di Maurizio Crosetti

tavolta Franco Carraro ha promesso che se ne va. Tra poco. Pochissimo. È

dirigente più potente

già pronto il nuovo presidente della

Eppure c'è stato un

S

e importante d'Italia.

momento in cui anche Federcalcio che si chiama Abete, e con lui decise di alzarsi quel nome natalizio non può che portare dalla poltrona: accad­ doni (forse). Ma anche Abete è il vecchio che avanza, anzi il vecchio avanzato,

de nel 1978, quando

anche perché il vecchissimo Carraro non

da

ha mai dato appigli a chi voleva aggrap­

Lega Calcio si dimise

parsi alla sua poltrona per rovesciarla.

per protesta contro la

presidente

della

Più che altro, una delle sue molte poltro­

quotazione data dal

ne. Tutte imbottite, multiple, a occhio

Vicenza a Paolo Rossi:

davvero comode se il presidentissimo

5 miliardi e 224 milio­

non le ha mai lasciate, se non per occu­

ni. «Questo calcio è

parne una migliore. Allora, ricapitolando.

diventato troppo un

Franco Carraro, 66 anni, ha cominciato

business e non fa più per me», disse il

ugualmente

prestissimo. A 23 era il presidente della

presidentissimo, sbagliando previsioni e

Risultato: il suo amico Bettino non gli rivolse la parola per due anni. In sella alla

gli

azzurri

in

America.

arrivati

prospettiva. Anche perché il calcio iper-

Federcalcio, Milan, Lega Calcio, Coni,

affaristico di oggi è figlio del suo lavoro.

Federcalcio, l'uomo in blu non è stato

città di Roma (vabbè, si dice sindaco:

Franco

Carraro apparve all'orizzonte

messo in crisi neppure dalle rovinose

nell'89 lo mise su quella poltrona Bettino

della dirigenza sportiva verso la metà

sconfitte agli ultimi mondiali (Corea-

Craxi con il consenso di Andreotti, e

degli anni Sessanta, come delfino di

Giappone 2002) ed europei (Portogallo

Carraro ci restò fino al '93). E mica finisce

Giulio Onesti, allora presidente del Coni.

2004). Anzi, il suo potere all'interno della

qui. È stato pure ministro di Turismo e

Già campione italiano ed europeo di sci

Fifa, I' ente che governa il pallone a livel­

Spettacolo in tre governi (Goria, De Mita

nautico, Carraro ha poi vinto scudetti e

lo planetario, è cresciuto quando nel

e Andreotti), e la sua felice presenza in

coppe alla presidenza del Milan, grazie

2002 Carraro venne messo a capo della

presidenza non si è limitata al settore

Commissione di Controllo. Perché lui rie­

pubblico, andando invece a riguardare

anche a Gianni Rivera che non ha mai amato (sentimento ricambiato). È un tipi­

anche società edili (Impregilo), banche

co dirigente in blu, colore al quale non

darsi. «Faccio tutto per sport ma vinco

(Mediocredito Centrale), consorzi per I'

deroga mai: aveva un solo vestito grigio

sempre», è una delle sue frasi celebri. Un

assegnazione delle licenze dei cellulari

e la leggenda narra che gli fu rubato da

po' vale anche per sua moglie Sandra

Umts (Ipse 2000), consorzi per I' eroga­

un domestico, circostanza che lo rallegrò.

Alecce, infaticabile animatrice di salotti

zione dell'acqua nella laguna veneta

Di Carraro si ricorda naturalmente la

romani. Uno stakanovista, anche: mai a

(Venezia Nuova), servizi assicurativi per il

lunga presidenza del Coni, dal '78 all'87,

letto dopo le 23, poco cibo, zero alcolici,

commercio estero (Sace). Limitandoci allo

con la grana olimpica all'epoca dei boi­

zero perdite di tempo, mai più di venti

sport, non si deve poi dimenticare che

cottaggi Usa-Urss. Craxi non voleva che

minuti al ristorante, mai più di mezz'ora a

Franco Carraro è il membro italiano più

l'Italia partecipasse ai Giochi di Los

messa. Altrimenti cambia parrocchia, ma

autorevole all'interno del Ciò, dunque è il

Angeles '84, Carraro s'impuntò e spedì

non poltrona.

Federnautica.

Poi

sono

sce sempre a trovare il modo di accomo­


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DIBATTITO

IL NUOVO CHE AVANZA

svolte vere. Da anni si sente dire che la

misura è colma, da mesi i padroni del

Dall'oratorio di Milano alla conquista dell'Uefa

Titanic hanno abbassato il volume del­

l'orchestra senza però rinunciare a balla­ re. Da anni piangono miseria e continua­ no a viaggiare in classe extra lusso. E se è umiliante constatare che tutto lo sport

crolla come primaria conseguenza del

terremoto del pallone, è agghiacciante vedere che i medici al capezzale del cal­

cio siano gli stessi che l'hanno avvelena­ to. E che ancora sentenziano senza ver­

gogna, con l'arroganza di chi sa di poter continuare a fare il padrone. I debiti, i

bilanci gruviera purtroppo sono un det-

Giorgio Marchetti, un giovane dirigente affermatosi in ambito internazionale: a 46 anni, è il direttore del settore professionistico del massimo ente calcistico europeo di Fabio Pizzul Qual è l'età media dei dirigenti sportivi in Italia? Senza azzardare una risposta statisti­

La strategia di chi

camente fondata, rifugiamoci in quella che sembra sia una consapevolezza diffusa: l'età

dei dirigenti sportivi è troppo alta, se non dal punto di vista anagrafico, almeno da quel­

comanda lo sport è Optata a scoraggiare

lo dell'anzianità di servizio. Quando si parla di sport, c'è sempre il rischio di imbattersi nei soliti nomi che da anni fanno il bello e il cattivo tempo. Ma non è sempre così. Migliaia e migliaia di dirigenti che non troveranno mai spazio

negli almanacchi ufficiali o sulle pagine dei giornali sportivi garantiscono il regolare (e

mi avrebbe anche voglia di impegnarsi e di proporsi

spesso faticoso) svolgimento delle attività programmate dalle varie federazioni in tutti gli angoli del territorio italiano. A questo livello la carta d'identità non conta nulla.

Conosciamo molti dirigenti che hanno superato la sessantina e che sono tuttora in

grado di dare la birra a tanti loro colleghi giovincelli, più o meno rampanti. Se per l'universo dello sport che si fonda sul volontariato l'età non conta, ci piace ten­

tare di smentire anche in campo professionistico il luogo comune da cui siamo partiti.

I casi da esaminare potrebbero essere vari, dalla straordinaria avventura del Chievo,

taglio. E se il fatidico "fino a quando?" si

che dura ormai da qualche anno, alla felicissima stagione del Mantova. In entrambi i

ripete ormai da sempre, significa che il

casi dietro il successo sul campo c'è la follia (positiva s'intende) di due giovani presi­

pallone è immortale.

Come chiunque

denti che hanno rischiato del proprio per costruire belle storie di sport. Lasciando alla

sappia sopravvivere ai propri killer.

vostra curiosità l'impegno di approfondire le storie di Luca Campedelli e Fabrizio Lori,

Che fare allora? Abbassare la saracinesca

preferiamo però parlarvi di un altro dirigente che, vantando sulla carta d'identità il

e rassegnarsi o piuttosto provare a con­

1960 come data di nascita, ha già scalato i vertici del calcio continentale.

vincere la militanza attiva dello sport vero

Per scoprire di chi si tratta, dobbiamo arrivare sul campetto di un oratorio della perife­

a proporsi? Dove sono i dirigenti sani,

ria nord-ovest di Milano, poco lontano dallo svincolo autostradale Certosa, dove, alla

quelli che organizzano i tornei di ragaz­

fine degli anni '70, inizia la sua avventura sportiva, prima come atleta, poi come diri­

zini, fieri della propria diversità e di non

gente, Giorgio Marchetti, attuale direttore del settore calcio professionistico dell'UEFA.

doversi mischiare con giochi più grandi e

Marchetti, già segretario della nostra Lega Calcio, tira le fila organizzative del massimo

potenzialmente sporchi di loro? Esistono,

organo calcistico europeo, occupandosi anche del delicatissimo capitolo del marketing,

il CSI ne ha centinaia tra le proprie file.

vero e proprio cuore strategico dell'intera organizzazione.

Sanno di sport perchè lo vivono: Totti e

«lo sono cresciuto in un oratorio - racconta Marchetti - sul campo da calcio sono diven­

Del Piero li vedono in tv, ma hanno sulle

tato grande. Poi sono diventato dirigente della società sportiva della parrocchia, del­

mani il sudore dei nostri figli che si

l'oratorio, perché lo sport in un oratorio è una molla potente per aggregare, per far cre­

accontentano di una piscina, di una pale­

scere i giovani». Di anni non ne sono passati poi tanti, e ora Giorgio si racconta così:

stra, un campo d'atletica o una rete di

«Adesso il mio lavoro è fatto di programmi, di grandi obiettivi, di calendari, di contrat­

pallavolo. Abbiano il coraggio di propor­

ti, di un giro di soldi da far paura».

si allora, provino a scalfire l'arroganza dei

La passione rimane la stessa, anche se Marchetti ha macinato tanta strada, nonostan­

vecchi dittatori con la militanza e l'esem­

te per la sua età non possa essere certo annoverato tra i senatori dello sport italiano.

pio, ma finalmente anche con la voce.

Largo ai giovani, dunque, ma con una raccomandazione: il nostro paese ha bisogno di

Sarà un sussurro, certo, ma cento sussur­

dirigenti che si pongano come obiettivo la crescita dello sport e non la propria affer­

ri a volte fanno un coro udibile anche dai

mazione personale. E questo, talvolta, significa anche essere capaci di fare un passo

sordi.

K

indietro al momento opportuno.

JfTiiWil

13



¥

»ARTE

DEGLI ULTIMI L'arbitro torinese lavora all'ospedale Cottolengo, associato alla Piccola Casa della Divina Provvidenza, dove vengono curati malati di ogni tipo e con gravi malformazioni. «Spesso si ha un'immagine sbagliata di questa struttura, immaginata come una cittadella del dolore chiusa in se stessa». Rosetti è il responsabile delle pubbliche relazioni. «Un'ora trascorsa in quei reparti può cambiarti: sono i malati che ti danno qualcosa e che ti fanno stare meglio con te stesso» di Sandro Bocchi©


A

Torino c'è una città nella città. ■^■Una città fatta - al tempo stesso - di grande dolore e di profonda gratitudi­ ne.

E'

la

Piccola

Casa

della

Divina

Provvidenza, aperta il 27 aprile 1832 gra­ zie all'intuzione di quello che sarebbe diventato San Giuseppe Cottolengo. Un

luogo nato per accogliere gli ultimi e dedi­ carsi «alla cura di uomini e di donne, di fanciulli e di fanciulle, ammalati per la massima parte di infermità che non sono

|<I1 Cottolengo [ospitai di Chaaria, 11 Kenya, è diventato m vero punto di iferimento per i nalati di Aids e The»

averne un'immagine sbagliata, quella di una cittadella del dolore chiusa in se stes­ sa. Invece ho trovato grandissima profes­

sionalità, con una profonda attenzione verso la persona: non c'è il paziente ma

l'essere umano ricoverato, che soffre. Qui

sono accolti anche gli ultimi tra gli ultimi, con disponibilità totale».

Il cuore a Torino, ma gli occhi aperti al

mondo.

«Sì, come la struttura di Chaaria in Kenya, che mi sta particolarmente a cuore. E' il

curate negli altri spedali». In sostanza: gli

Cottolengo Hospital in cui circa l'ottanta

abbandonati da tutti. Da oltre un anno a

parte l'ospedale associato alla

ro completamente diverso da quello svol­

per cento di ricoverati o visitati - e parlia­

Piccola Casa ha un impiegato in più. Un

to per anni, fisioterapista e kinesiologo. La

mo di cifre complessive sulle quattordici­

impiegato famoso, per quella gloria che il

proposta mi è stata fatta dalla direzione

mila unità all'anno - sono affette da

calcio sa dare e togliere nello spazio di

generale: entri nell'amministrazione, ti

malattie infettive associate all'Aids, prati­

una giornata. Un personaggio suo mal­

occupi di

marketing sanitario e della

camente una persona su quattro della

grado destinato a essere oggetto di

comunicazione dell'ospedale. Mi è piaciu­

zona ne è colpita, o alla Tbc. All'interno

discussione perché, da bambino, ha scel­

ta subito l'idea, per la serietà e per il pre­

del gruppo dei volontari del Cottolengo è

to di diventare arbitro.

stigio dell'ospedale. E perché si trattava di

nata l'associazione Amici di Chaaria: c'è

ormai familiare, quella di Roberto Rosetti,

un lavoro di grande spessore».

chi si occupa della raccolta fondi oppure

anche per il ruolo che è stato chiamato a

Conosceva l'opera del Cottolengo?

chi vola regolarmente a lavorare in Africa.

ricoprire: «Sono il responsabile dell'Urp,

«Non conoscevo questa struttura. Come

I nostri medici hanno creato dal nulla una

l'ufficio relazioni con il pubblico. Un lavo-

capita a molti torinesi, spesso avviene di

struttura con duecento posti letto, diven­

questa

Una presenza

tata un punto di riferimento fondamenta­

le proprio grazie ai volontari che dedicano

In corsia

la vita a queste tragedie».

Il suo contributo qual è?

Rosetti all'ospedale Cottolengo con suor Nicoletta Arrivabene. Nell'altra pagina, l'arbi­ tro in campo e, in alto, le due figlie Federica e hy a Camilla

«lo aiuto questi amici a trovare risorse

economiche che facciano andare avanti la struttura. Do la mia disponibilità completa come testimonial quando organizzano

iniziative che pubblicizzano Chaaria, una

della tante opere messe in piedi dalla Piccola Casa. Mi rendo conto, però, che

tutto quello che si può fare finisce sempre per essere troppo poco al momento di

tirare le conclusioni. Occorre che tutti si diano una svegliata di fronte ai problemi

reali del mondo. Invece siamo sempre

La storia del Cottolengo: 2 secoli di carità cristiana

ne che le impedisce il ricovero all'ospeda­

settembre 1831, conduce alla nascita

le San Giovanni (riservato ai ricoverati

della Casa della Divina Provvidenza il 27

"tradizionali" dell'epoca, affetti da mali

aprile 1832. Un'opera destinata agli ulti­

"Charitas Christi urget nos": l'amore di

contagiosi quali vaiolo, colera e tifo

mi della città, quelli che nessuno avrebbe

Cristo non ci deve lasciare indifferenti. E'

petecchiale) perché gravida e quello

più voluto accettare in casa perché colpi­

del

all'ospedale Sant'Anna (riservato alle

te da handicap mentali oppure da insuffi­

Cottolengo, il "manifesto programmati­

donne incinte) perché preda della febbre.

cienze fisiche senza rimedio, e che, dai

co" con cui è nata una realtà che ha muta­

Questa donna trova conforto solo nella

175 letti iniziali (nessuno mai lasciato

to profondamente il volto di Torino. C'è

carità di Giuseppe Cottolengo, che la assi­

vacante), ha assunto oggi dimensioni mis­

una data, il 2 settembre 1827, quando

ste in un deposito pubblico fino al

sionarie in tutto il mondo, sempre con

Maria Gonnet viene colta da febbre al

momento della sua morte. E' l'episodio

attenzione

sesto mese di gravidanza mentre si trova

chiave che, una volta chiuso il "Deposito

Cottolengo divise questi malati in fami­

di passaggio in città. Una condizio-

de' poveri infermi del Corpus Domini" nel

glie, ognuna delle quali contraddistinta

la

***»

scritta

apposta

sulle

mura

al

più

debole.

Giuseppe


Nessuna vocazione dietro la scelta di Rosetti

«Arbitro per entrare gratis allo stadio» «Papà mi portava a vedere il Toro, mio zio a vedere la Juve: ogni domenica ero al Comunale». La moglie Diletta è il primo tifoso: «Un vero complice, capisce ogni mio stato d'animo» essuna vocazione a inizio carriera. Lo

Dilettanti, per me si trattava di un traguardo

A proposito di esposizione: quale è stato

ammette lo stesso Roberto Rosetti, senza

impensabile. Ci sono arrivato con impegno,

l'episodio più singolare della sua carrie­

finzioni: la possibilità di andare allo sta­

dedizione e passione. E come ci sono riuscito io,

ra? «Arbitravo un derby a Scardovari, alla foce del

N

può farcela chiunque». dio gratis è stata una «buona motivazione» L'impegno che cosa le richiede? nella scelta di iscriversi al corso per arbitri a 16 «Un paio di ore di allenamento tutti i giorni. Il anni: «Il calcio ce l'avevo dentro. Ho praticato

Po. A un certo punto c'è un'invasione di campo, non per mie decisioni ma perché i padroni di

casa erano già retrocessi e il pubblico era arrab­

altri sport, come tennis e pallavolo: ero bravino,

lavoro al Cottolengo mi garantisce la tranquilli­

ho esordito anche in C2 con il Casati Torino. Ma

tà necessaria per gli impegni richiesti dalla mia

biato. Ho preso la maglia di un giocatore della

il pallone era un'altra cosa. Tutte le domeniche

professione».

squadra ospite e sono scappato nello spogliato­

al Comunale. Con mio papà Franco quando gio­ cava il Torino, con mio zio Ferruccio quando

E alla sua famiglia? «Mia moglie Diletta vive il mio lavoro di arbitro

cupare, questa è la mia gente, la controllo io".

c'era la Juventus. Ho scelto di fare l'arbitro

con grande complicità. Capisce subito il mio

Esce e si becca un pugno in faccia. E io: bene, se

senza alcuna vocazione di famiglia. Qui a Torino

stato d'animo, sa con quali tempi ritmare il

ci sono i Pairetto, i Lops - sono grande amico di

nostro rapporto. Mi è sempre stata vicina nei

questo li controlla...». Lei è di Torino, Torino e Juventus le sono

Giorgio, arrivato quest'anno in serie A -, io non

momenti negativi, che ci sono. Le figlie?

precluse.

avevo arbitri alle spalle. Volevo vivere un'espe­

Federica è troppo piccola, Camilla comincia a

«E mi spiace, perché non avrei problemi ad arbi­

rienza nuova. E poi, appunto, c'era la tesse­

capire perché ha iniziato ad andare a scuola. I

trare un Juventus-Milan o unTorino-Roma. Loro

ra...». Come è stata vissuta questa scelta dai

compagni sanno chi è il suo papà, le fanno delle

sono professionisti e io penso di esserlo. Poi

domande. Noi cerchiamo di spiegarle che papà

Torino è abbastanza asettica dal punto di vista

suoi genitori?

non fa niente di importante, che importanti

delle passioni. Dirigere un derby resta il mio

«Da mio padre con grande orgoglio, mentre mia

sono altre cose nella vita. Quando crescerà

mamma Luciana desiderava soltanto che io fossi

dovrà solo imparare a essere più forte perché io,

sogno». Magari per celebrare la gara d'addio.

soddisfatto».

comunque, sono più esposto».

«Magari, ma ne riparliamo tra otto anni...».

E lo è? «Sono entrato nella Top Class tra gli arbitri internazionali, il massimo: quando iniziai, tra i

da un vestito diverso e seguita da sacerdoti con

indosso la medesima divisa: una testimonianza visiva è presente nel quadro che adorna la

cosiddetta "chiesa grande" in cui il santo è cir­ condato dai vari responsabili. Oggi la Piccola Casa continua a occuparsi di handicappati

gravi, chiamati i buoni figli, mentre la struttura

adiacente - si trova sul lato opposto della via funziona come ospedale. Un'attenzione al pros­

simo che non è limitata alla sola Torino, come

dimostra una delle ultime opere nate, il Cottolengo Hospital di Chaaria, del quale Roberto Rosetti è divenuto testimonial.

io. Qui un dirigente locale mi fa: "Non ti preoc­


Il Governo informa <14 14 <414144<1<11 NUOVE DISPOSIZIONI SULL’UNIVERSITÀ (Legge 4 novembre 2005, n. 230)

UN SISTEMA PIÙ TRASPARENTE PER RECLUTARE I PROFESSORI UNIVERSITARI • Prevista una idoneità nazionale quale presupposto per la successiva chiamata da parte delle Università, sulla ba­ se di trasparenti procedure di valutazione comparativa. • Sui posti di professore ordinario e associato si possono chiamare direttamente studiosi stranieri o italiani impe­ gnati all’estero, che abbiano conseguito all’estero una idoneità accademica di pari livello, così da favorire il “rientro dei cervelli”.

FAVORITI I RICERCATORI UNIVERSITARI PIÙ PREPARATI E MERITEVOLI • Introdotta la nuova figura di ricercatore a tempo determinato, essenzialmente dedicata all’attività di ricerca. • Riconosciuto il titolo di professore aggregato a tutti coloro che svolgono incarichi di insegnamento. • Si possono bandire concorsi, fino al 30 settembre 2013, per la copertura dei posti di ricercatore universitario a tempo indeterminato, con una priorità per gli attuali contrattisti e assegnisti, per i dottori di ricerca e per i borsisti post-dottorato.

INCENTIVATO UN MAGGIORE RACCORDO CON IL MONDO PRODUTTIVO • Si possono attivare posti di professore straordinario di durata temporanea, sulla base di convenzioni con impre­ se o enti esterni, a totale carico dei medesimi. • Si possono attivare convenzioni di ricerca con imprese o enti esterni, e prevedere compensi aggiuntivi a favore dei professori che vi partecipano.

PREMIATI L’IMPEGNO PER LA DIDATTICA E I RISULTATI DELLA RICERCA • Ai professori a tempo pieno è attribuita una retribuzione aggiuntiva, nei limiti delle disponibilità di bilancio, in base a ulteriori impegni nelle attività di ricerca, didattica e gestionale e ai risultati conseguiti. Il trattamento econo­ mico dei professori universitari, rimane articolato a tempo pieno o a tempo definito.

V ri-u z iu

"Anzitutto, con le idoneità nazionali abbiamo riportato serietà e trasparenza nel reclutamento dei docenti universitari, evitando il ripetersi di fenomeni di localismo, di clientelismo e di baronie; abbiamo definito un maggiore impegno dei docenti nella didattica a favore degli studenti; abbiamo previsto un au­ mento del trattamento economico complessivo dei docenti in base ai maggiori impegni di didattica e di ricerca e dei risultati conseguiti; abbiamo allarga­ to la base dei giovani ricercatori, che potranno entrare nelle università grazie a un sistema che premia il merito e l'impegno; attraverso la chiamata diret­ ta abbiamo dato la concreta possibilità ai più qualificati studiosi impegnati all'estero di inserirsi nel sistema universitario italiano; abbiamo creato un mag­ giore raccordo con il mondo produttivo attraverso le cattedre convenzionate e le convenzioni di ricerca". (Letizia Moratti, Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca)


totalmente inseriti e chiusi nei contesti personali, concentrati esclusivamente sui

nostri problemi al punto che non ci accor­

giamo di quanto capita intorno. Ci si arrabbia per le piccole cose e ci si dimen­ tica di quelle che contano veramente.

Solo quando fai qualcosa per gli altri ti

accorgi che ricevi sempre più di quanto dai». E che

cosa

fa,

in

questo

senso,

Roberto Rosetti? «Il mio problema, con l'attività di arbitro

sempre

più

impegnativa,

si

a i

chiama

tempo, visto che ho anche due bimbe pic­

cole {Camilla, sei anni, e Federica, uno,

n.d.r). Con mia moglie Diletta ho adotta­

me le suore perché, nel male, la fede rico­

to a distanza un bambino di otto anni,

pre un ruolo fondamentale».

Mustafà, che vive in Kenya. Ci scrive, ci

manda le pagelle per farci conoscere i suoi

Frequenta i reparti? «Costantemente. Sono stato anche in

progressi a scuola. E poi, da tre anni, sono

quelli dove sono ricoverate persone con

diventato donatore sangue all'Avis».

gravi

La sua vita ospedaliera è da ammini­

diversamente abili. Dopo un'ora trascorsa

problemi,

quelle chiamate oggi

strativo «puro» oppure viene coinvol­

in quei reparti non puoi non cambiare:

to nel lavoro dei medici?

sono loro che ti danno qualcosa e che ti

«Vede quella scheda sulla scrivania? Sono

fanno stare meglio con te stesso».

quelle che ci servono per avere un rappor­

Sanno che cosa lei fa abitualmente

to quotidiano con chi viene ricoverato. E'

nei fine settimana?

un semplice questionario per capire quale

«Sì, c'è una grandissima attenzione. E mi

sia il gradimento nei confronti della nostra

massacrano se combino sul campo qual­

struttura, verso il servizio offerto, verso il

cosa che non va. Ma qui si vive una gran­

lavoro di tutti: medici, infermieri, religiosi.

de serenità che mi aiuta anche nel lavoro

Le risposte sono sorprendenti, per come

di arbitro, è un contributo a scaricare le

la gente si sente considerata qui dentro.

tensioni che si accumulano nel corso

Poco tempo fa mi è arrivata la lettera di

un signore, cui è morta la mamma che era

della partita». Avviene lo stesso con i medici?

stata nostra ricoverata. Era molto commo­

«Sì, è inevitabile finire a parlare di calcio:

vente perché, pur nel dolore, voleva tra­

il tifo e la passione per il pallone sono

smettere l'esperienza che aveva incontra­

dappertutto. Ma prima di tutto viene il

to, quella di un'umanità e di un'attenzio­

lavoro per il Cottolengo: collaboro con i

ne fuori del comune. Ci torno sopra: qui

medici e i religiosi per cercare di comuni­

non c'è la semplice malattia, ma la perso­

care al meglio tutte le cose importanti

na con le sue angosce e le sue ansie. Da

che si fanno qui. Per riuscirci è nato

questo punto di vista sono importantissi-

anche Ospedale Cottolengo News». Ma il vivere quotidianamente in un

Dobbiamo

ospedale non fa venire voglia di tor­

nare al lavoro precedente? «Oggi un po' mi manca, dopo tanti anni

ensibilizzarci di ponte ai reali roblemi del mondo e on essere solo oncentrati su di noi»

S

fatti di passione. Purtroppo l'infittirsi del­ l'attività arbitrale impediva il rapporto

giorno per giorno con Cottolengo

disponibilità

mi dal

ha

dato

punto

i

pazienti: una

di

il

grande

vista

del

tempo. Non è detto che prima o poi non torni a fare il kinesiologo, anche se la mia carriera si prospetta ancora lunga e

intensa».

Chiunque volesse aiutare il Cottolengo Hospital di Chaaria, in Kenya, può rivolgersi all'Assodazione Cottolengo Volontari "Mission Hospital Chaaria", in via Cottolengo 13 a Torino (tei. 011.5225080) oppure effettuare una donazione sul conto corrente nr. 000150100145 della Banca di credito cooperativo di Casalgrasso e Sant'Albano di Stura (abi 08833, cab 01001, cin u).

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L'inizio a 16 anni, a 30 il debutto in Serie A

Un arbitro Top Class a ragazzino tanto calcio, tennis e pallavolo. Poi, a 16

l'anno successivo arriva il debutto anche in serie A con

anni, la decisione di diventare arbitro, frequentando il

Sampdoria-Napoli. Rosetti diventa immediatamente uno dei

corso organizzato a Torino. Comincia così la carriera di

giovani più promettenti (arriva anche il premio "Occhiali

D

d'oro", assegnato al miglior arbitro italiano). Oggi il suo Roberto Rosetti, nato il 18 settembre 1967 sulla collina tori­ bilancio parla di oltre cento gare in Serie A e di una settan­ nese, nell'immediato oltrepò. A livello scolastico si mantiene tina in Serie B. Dal 2001 Rosetti ha raggiunto anche il rango in forma studiando all'lsef, con laurea in Scienze Motorie, cui

si aggiunge un dottorato in Scienze della riabilitazione con

di arbitro internazionale, esordendo con l'amichevole

specializzazione in management sportivo, conseguito all'isti­

Svizzera-Austria, fino a entrare recentemente tra i Top Class,

tuto ''Claude Bernard» di Lione. Sul campo

il gruppo d'élite mondiale. Nel 2001 ha diretto Svizzera-

Rosetti comincia a dirigere nel 1983 con

Francia, finale dell'Europeo Under 17. Nel 2003 è stata la

una partita del campionato minigiovanissi­

volta di Brasile-Spagna, finale del Mondiale Under 20. Nel

mi: Pozzostrada-Lucento. Seguono, naturali,

2005 gli è toccata Argentina-Messico, semifinale della

i passi successivi. A ventitré anni la

Confederations Cup. A gennaio si è classificato decimo nella

prima gara diretta in serie C2, San

graduatoria stabilita dallìffhs, la federazione mondiale degli

Paolo d'Argon-Treviso, con

storici e statistici del calcio. Una sorta di "Pallone d'oro"

una serie di prestazioni che

assegnato agli arbitri e vinto dal tedesco Markus Merk.

ne fanno uno dei giova­

Rosetti è risultato il migliore degli italiani in attività, visto che

ni fischietti più promet­

davanti a lui c'era solo (sesto) Pierluigi Collina, ritiratosi a

tenti, figlio di quella

fine agosto. Con Massimo De Santis (favorito) è in lizza per

"scuola torinese" che, negli

rappresentare l'Italia alla prossima Coppa del Mondo.

Anni Ottanta, aveva come

e

Fischietti mondiali

Pierluigi Pairetto, poi seguiti da

A sinistra, Rosetti con la figlia Camilla. In alto, Massimo De Santis, favorito per rappresentare l'Italia a Germania 2006, a fianco, Domenico Messina

capofila

Domenico

Lops

Alfredo Trentalange. Nel 1996

comincia a frequentare la serie B con Chievo-Reggiana, nel-

‘| Gli arbitri delle serie A ARBITRO

AYROLDI Stefano BANTI Luca BERGONZI Mauro BERTINI Paolo BRIGHI Christian CASSARA' Stefano CIAMPI Maurizio DATTILO Antonio DE MARCO Andrea DE SANTIS Massimo DONDARINI Paolo FARINA Stefano GABRIELE Marco GAVA Gabriele GIANNOCCARO Antonio

GIRARDI Oscar HERBERG Roland LOPS Giorgio MARELLI Luca MAZZOLENI Mario

SEZIONE

Moffetta Livorno Genova Arezzo Cesena Palermo Roma Locri Chiavari Genova Finale Emilia Novi Ligure Prosinone Conegliano Veneto Lecce San Donà di Piave Messina Torino Como Bergamo

ANNO

1965 1974 1971 1964 1973 1966 1972 1971 1973 1962 1968 1962 1964 1974 1971 1970 1975 1974 1972 1971

ESORDIO INA

2000 2005 2003 1999 2003 2000 2006 2000 2004 1995 2001 1995 2000 2005 2004 2003 2005 2005 2005 2004

ARBITRO

MAZZOLENI Paolo MESSINA Domenico MORGANTI Emidio PALANCA Luca PANTANA Oberdan PAPARESTA Gianluca PIERI Tiziano PRESCHERN Diego RACALBUTO Salvatore RIZZOLI Nicola ROCCHI Gianluca RODOMONTI Pasquale ROMEO Andrea ROSETTI Roberto SACCANI Massimiliano SQUILLACE Francesco STEFANINI Nicola TAGLIAVENTO Paolo TOMBOLINI Daniele TREFOLONI Matteo

ANNO

SEZIONE

Bergamo Bergamo Ascoli Piceno Roma Macerata Bari Lucca Mestre Gallarate Bologna Firenze Roma Verona Torino Mantova Catanzaro Prato Terni Ancona Siena .. ’ V/.Vfc......

1974 1962 1966 1970 1975 1969 1971 1963 1961 1971 1973 1961 1970 1967 1967 1970 1975 1972 1961 1971

ESORDIO INA

2005 1995 2001 2002 2005 1998 2001 1997 1993 2002 2004 1992 2005 1998 2000 2005 2005 2004 1994 2001

.

SrìTìÌO 21


CAROLINA KOSTNER

Portabandiera azzurra a Torino 2006

PROTAGONISTI

«Sono un'artista non una diva» Compirà 19 anni pochi giorni prima dell'olimpiade e non senza polemiche è stata scelta quale alfiere dell'Italia per la cerimonia inaugurale. «Sarà la gara cruciale della mia carriera» di Maria Rosa Qiiario

D

■I

22

^hTlfO

rendete una ragazzina carinissima anzi bellissima, immaginatela

sport che è anche e soprattutto arte, non

per niente si chiama pattinaggio artistico.

quando all'età di 14 anni, superato l'esa­

Prendete la stessa ragazzina diventata

me di terza media, decide di lasciare la sua

ormai donna, proiettatela sui palcoscenici

famiglia per seguire una passione che

più prestigiosi, immaginatela mentre si fa

sente fortissima dentro di sé da almeno

mettere al collo la medaglia di bronzo

dieci anni. Immaginatela poi vivere gli anni

vinta ai campionati del mondo lo scorso

dell'adolescenza a 400 chilometri da casa,

mese di marzo e provate a pensare a quel­

con le giornate divise equamente fra scuo­

lo che le deve passare per la testa in quel

la, cinque ore, e allenamento, altre cinque

momento. Ora che è sul podio fra le prime

ore. Tempo libero ne resta poco, e quel

del mondo come può non sperare di ritro­

poco serve per mangiare (la pasta, suo

varsi così 11 mesi dopo, a Torino, sommer­

piatto preferito, solo una volta a settima­

sa dagli applausi del pubblico di casa?

na), guardare pochissima TV (alle 22 scat­

Quando, tre mesi fa, si è scatenato il toto

ta il coprifuoco), leggere qualche pagina

portabandiera in vista dell'olimpiade tori­

del suo autore preferito, Paulo Coelho, e

nese, tra i candidati si fanno i nomi quelli

scambiare due chiacchiere con le compa­

di atleti esperti e pluri medagliati come

gne di avventura in quel collegio tedesco

Armin Zoeggeler, Giorgio Rocca, Pietro

di Oberstdorf, dove vive chi vuole conti­

Piller Cottrer, Kristian Ghedina e Gabriella

nuare a studiare senza smettere di pratica­

Paruzzi. La scelta più logica per tutti sareb­

re lo sport preferito. La sua compagna di

be stata Stefania Beimondo, che dopo

stanza si chiama Angelika, è un maschiac­

un'estate di allenamento in vista di un cla­

cio che ha scelto il salto con gli sci, roba da

moroso ritorno, si è però chiamata fuori

duri.

da sola annunciando il ritiro definivo,

Lei, Carolina Kostner, è invece l'incarnazio­

«perché i figli sono più importanti della

ne stessa della femminilità e ha scelto uno

mia quinta Olimpiade».


Dopo la medaglia di ■ronzo ai Mondiali 1005, è tra le favorite per il titolo Individuale di pattinaggio artistico È stata allora la Gazzetta dello Sport a lan­ ciare la candidatura di Carolina Kostner come portabandiera azzurra e in quel momento la scelta era parsa per lo meno

bizzarra. Contemporaneamente, però, il Coni decide che per la prima volta l'espe­ rienza, il carisma e i risultati non contano

più e che per scegliere l'alfiere azzurro si deve puntare su altre cose, prima fra tutte la gioventù. Uno più uno fa due e il 23 novembre Carolina Kostner viene ufficial­

mente nominata portabandiera italiana di Torino 2006. «Questi sono pazzi, perché proprio io?», sono le sue prime parole di sorpresa.

Quando le fanno capire i motivi della scel­ ta, Carolina si emoziona, piange, fa una

dedica ai bambini dell'ospedale Gaslini di

Genova che ha recentemente visitato nel­ l'ambito del progetto "Un sogno per il

Gaslini" (www.unsognoperilgaslìnixom) e promette che onorerà l'Italia,

«perché

anche se vivo in Germania e parlo cinque lingue, io sono e mi sento italiana». I geni­

tori, l'ex pattinatrice Patrizia e l'ex giocato­ re di hockey Erwin (212 presenze in nazio­

nale e una partecipazione olimpica, a Sa­ rajevo 1984), dichiarano a

loro volta

la

«grande emo­

zione»

e

la

«lieve preoccu­

pazione»

per

l'immensa

responsabilità

che

Carolina,

all'apparenza tanto fragile e pic­ cina, dovrà soste-


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INAGGIO

^L'obiettivo è innanzi tutto quello di godermi queste giornate che saranno irripetibili per emozioni e sensazioni» nere. Allo stesso tempo sanno bene che la

loro bambina - per papà e mamma si resta sempre bambini! - è autonoma e indipen­ dente, capacissima di cavarsela in ogni situazione,

determinata e mirata sul­

l'obiettivo agonistico. Carolina Kostner vive per il pattinaggio.

agli scherzi che gli altri atleti ti fanno nel

Non stacca mai, non si rilassa mai, a volte

tentativo di rubartela prima della cerimo­

trasmettere forti emozioni». Pattinare sul

sembra quasi esagerare. Anche quando

nia». Già, perché Isolde è stata la porta-

ghiaccio di casa sarà un'emozione soprat­

non è in palestra o sul ghiaccio ma maga­

bandiera italiana quattro anni fa a Salt

tutto per lei, che nei quattro minuti di pro­

ri davanti alla tv o a un interlocutore, non

Lake City, all'olimpiade che le regalò la

gramma libero sulle note delle "Quattro

scorda mai di essere un'atleta e fa stret-

medaglia d'argento in discesa libera ,dopo

Stagioni" di Vivaldi dovrà riuscire a con­

ching; quando è in qualche città in giro per

i due bronzi conquistati da diciottenne

densare il meglio del suo repertorio fatto

il mondo e ha del tempo libero si infila in

all'esordio

un negozio di musica e passa ore a cerca­

Lillehammer.

re le colonne sonore adatte ai suoi pro­

Quando Carolina scenderà sul ghiaccio

grammi sul ghiaccio.

per la sua prima Olimpiade, avrà già com­

Mancano pochi giorni alla cerimonia

piuto diciannove anni e, rispetto alla cugi­

Bronzo europeo

d'inaugurazione dei XX Giochi Olimpici

na che aveva come compagna di squadra

Carolina arriva alle Olimpiadi dopo il titolo italiano conquista­ to a Sesto San Giovanni e il terzo posto agli Europei di Lione

olimpico,

nel

1994

a

la calamita Deborah Compagnoni, avrà su

ne, il Paese organizzatore sarà l'ultimo a

di sé una pressione pazzesca. E non solo

sfilare nello stadio davanti a migliaia di

perché dovrà portare la bandiera: «Già la

spettatori e a miliardi di telespettatori e

medaglia mondiale dello scorso anno mi

davanti al groppone azzurro ci sarà lei,

ha responsabilizzato e anche il fatto di

l'angelo Carolina che farà non poca fatica

gareggiare in Italia ha la sua importanza.

a reggere quel tricolore che tutti vorrem­

Ma anche se da anni dico che questa gara

mo sventolasse ovunque nei 18 giorni di

sarà cruciale per la mia carriera, il mio

gare, attorno alle piste e per le città

obiettivo è Innanzi tutto quello di divertir­

d'Italia. «Mia cugina mi ha preparato al

mi, di godermi queste giornate che saran­

compito, mi ha detto che la bandiera è

no irripetibili per emozioni e sensazioni, lo

molto pesante e che dovrò stare attenta

più che una diva dello sport mi sento

3

di grazia, eleganza e acrobazia. Bene o male che vada, Carolina ci fa già sognare.

invernali di Torino 2006. Come da tradizio­

•£

un'artista e a chi verrà a guardarmi voglio

Nome: Carolina Kostner

Albo D'Oro: 2001 - 1a Campionati

Soprannome: Caro

Italiani Junior

Nata a: Ortisei (Bolzano)

Campionati del Mondo Junior

L': 8 Febbraio 1987

2003 - 1a Campionati Italiani, 4a

Altezza: 1,68

Campionati Europei

Società: Ice Club Gardena Ortisei

Campionati del Mondo, 5a

2002 - 10a

2004 - 5a

Hobbies: pattinaggio a rotelle, art

Campionati Europei, 2a Campionati

design, slittino

Italiani

Si allena a: Oberstdorf (Germania)

Mondo, 1a Campionati Italiani

2005 - 3a Campionati del

Lingue parlate: Ladino (dialetto

2006 - 1a Campionati Italiani, 3a

della Val Gardena), Italiano, Tedesco,

Campionati Europei

Inglese e Francese

Sito: www.carolina-kostner.it

CJHEKBBni

^KlllO 25


TORINO 2006

L'Italia degli sport invernali vuole battere se stessa L'obiettivo dichiarato è quello di migliorare il record di 20 medaglie conquistato a Lillehammer nel 1994

tarino aoos

oo©

di Maria Rosa Quario

Massimiliano

senza nemmeno alzare gli occhi per vede­

Blardone, Kristian Ghedina, Elena

G

re dove si va potrebbe essere decisivo.

Fanchini e Lucia Recchia nello sci

Importantissimo il fattore campo anche

abbiamo pure buone speranze di podio

pattinaggio, sia artistico che di velocità,

iorgio

Rocca,

alpino. Pietro Piller Cottrer, Giorgionelle Di discipline da stadio, quelle dove il pubblico può caricare gli atleti con il pro­ Centa, Cristian Zorzi, Gabriella Paruzzi e prio tifo. Pensiamo allo short track e al Sabina Vaibusa nello sci di fondo, dove

con le due staffette. E ancora Armin

ma anche allo sci nordico e a slalom e

Zoeggeler e la coppia Oberstolz-Gruber

gigante nello sci alpino, gare in cui a volte

nello slittino, Alberto Schiavon, Simone

si riesce a sentire l'urlo della folla mentre

Malusa,

Ranigler

Giacomo nello

Kratter e

Carmen

snowboard,

Chiara

si scende.

Simionato ed Enrico Fabris nel pattinaggio

Speranza azzurra

di velocità, Fabio Carta e le staffette nello

Giorgio Rocca, 30 anni, sogna l'oro olimpico nello slalom

short track, la coppia Fusar Poli-Margaglio nella danza su ghiaccio e naturalmente

Carolina Kostner nel pattinaggio artistico.

Se ognuno di questi atleti riuscisse a dare il meglio di sé in occasione delle gare olimpiche, l'Italia uscirebbe dai Giochi di

Torino 2006 con un bottino ricchissimo.

Il record da battere è quello delle 20 medaglie

(7

d'oro)

conquistate

«Isolde ha fatto bene: un figlio è per sempre» di Felice Alborghetti

a

accanto a Isi Kostner, la sciatrice di Ortisei, allora

Lillehammer nel 1994, ma la storia delle

Salt Lake City 2002 era alla sua prima

Olimpiadi racconta che il paese organizza­

Olimpiade invernale. Oggi Monsignor Carlo

portabandiera azzurra, oggi in maternità e per

Mazza ha già la tuta della Nazionale, pronto a

questo chiamatasi fuori dalle gare olimpiche.

Per la medaglia d'oro le pedine su cui

A

puntare sono Giorgio Rocca in slalom,

Olimpiade. Negli Usa aveva stretto amicizia con

Pietro Piller Cottrer nella 50 chilometri a

molti atleti, in particolare con I ragazzi dello

Rinunciare alle gare le sarà costato tanto dal

tecnica libera che chiuderà il programma

short track; si era poi dispiaciuto dei "torti" subi­

punto di vista sportivo, ma le dico che ha scelto

dei Giochi, Armin Zoeggeler nella prova di

ti dalla coppia di pattinatori Fusar Poli-

il meglio. Quello che si appresta a vivere esprime

tore è sempre protagonista del medaglie­ re e quindi le aspettative sono altissime.

26

Il cappellano azzurro Mons. Mazza sull'addio della Kostner

"disputare" a Torino, come cappellano e confes­ «Sono molto felice della scelta che ha fatto spiega il direttore dell'ufficio sport della Cei -

sore della squadra azzurra, la sua settima

basata sui valori autentici e perenni della vita.

slittino singolo e i suoi compagni di squa­

Margaglio; aveva

un dono grandissimo. Di fronte a un figlio,

dra Christian Oberstolz e Patrick Gruber

scoperto il lato

anche l'oro olimpico passa in secondo piano,

nel doppio. In questa disciplina gli italiani

umano, l'altra faccia

perché la medaglia vale per un momento e rima­

partiranno favoriti anche dal fatto che

della medaglia, dei

ne nel cassetto; il figlio invece è una gioia di

conoscono la pista olimpica di Cesana

due fondisti,

ogni giorno e per sempre. Con la maternità,

Pariol come nessun altro, avendo avuto la

Stefania Beimondo e

Isolde testimonia valori di straordinaria rilevan­

possibilità di provarla in molte più occa­

Fabio Maj, e di

za, che, se lasciano il rammarico nel cuore degli

sioni rispetto agli avversari e in uno sport

Armin Zoeggeler,

appassionati, tuttavia accendono speranze nella

dove ci si gioca tutto sul filo dei millesimi

medaglia d'oro nello

coscienza di molti giovani, in ricerca del senso

di secondo, affrontare le curve decisive

slittino. Ed era stato

profondo della vita».


k.ditti iddi iu udic

CERIMONIA DI APERTURA

10 febbraio_ _ _

Torino, stadio Olimpico

BIATHLON AVVENIMENTO

MA

LUOGO

20 km ind. M

11/2.

Cesana San Sicario

PATTINAGGIO DI FIGURA 'orto a coppie 11/2 Torino Palavela 1 iberna coppie 13/2 Torino Palavela Corto M 14/2 Torino Palavela

.¡bero M _ _ _ _ _ _ _ _ 16/2_ _ _ Torino Palavela Danza progr. obbligatorio 17/2 Torino Palavela Danza progr. originale 19/2 Torino Palavela

Danza progr. libero Corto F Libero F Gran galà

20/2 21/2 23/2 _ _ 24/2 .

Torino Palavela Torino Palavela Torino Palavela Torino Palavela

15 km ind. F_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 13/2_ _ _ Cesana San Sicario

i l SHORT TRACK

1500 M 500 F 1000 Me 1500 F 3000 staff. F 500 M, .5000 staff. M, 1000 .F

12/2 15/2 18/2 22/2 25/2

Torino Palavela Tonno Palavela .TorinoPalavela TorinoPalavela ...TorinoPalavel.a

14/2_ _ _ Cesana San Sicario

10km sprint M

7.5 km sprint F _ _ _ _ _ _ _ _ _ 16/2

Cesana San Sicario

PATTINAGGIO DI VELOCITA'

12,5 km ins. M+1.0 kmjns,F. 18/2

Cesana San Sicario

4x7,5 staffetta M

Cesana San Sicario

5000 M 3000 F 500 M 500 F

11/2 12/2 13/2 14/2

Torino Ovai Lingotto Torino Ovai Lingotto Torino Ovai Lingotto Torino Ovai Lingotto

lns. a sq. finali 1000 M 1000 F

16/2 18/2 .1.9/2

Torino Ovai Lingotto Torino Ovai Lingotto Torino Ovai Lingotto

1500 M 1500 F

21/2 22/2

Torino Ovai Lingotto Torino Ovai Lingotto

4x6 staffetta F

SALTO Tramp, norm. ind. finali _ _ _ _ _ _ _ 12/2. ... Pragelato Tramp. grande ind. finali .1.8/2_ _ _ Pragelato Tramp. grande a sq. 20/2 Pragelato

21/2.

_ _ _ _ _ .23/2_ _ _ Cesana San.Sicarjo

15 km M+12,5km .F.p.artJnl.25/2

CesjnaSan Sicario

BOB M a due 1A e 2A manche_ _ _ 18/2_ _ _ Cesana Pariol

M a due 3A e 4A manche F1A e 2A manche

19/2 20/2

Cesana Pariol Cesana Pariol

F 3A e 4A manche_ _ _ _ _ _ 21/2

Cesana Pariol

M a quattro 1A e 2A manche

24/2

Cesana Pariol

M a quattro 3A e 4A manche ...25/2

Cesana Pariol.

COMBINATA NORDICA

10000 M 5000 F

„24/2 . Torino.Ovai.Lingotto 25/2 Torino Ovai Lingotto

SCI DI FONDO 15+15ins. Me7.5+7.5ins.F 12/2 Sprint a sq. M e F 14/2

Pragelato.Plan Pragelato.Plan

Tramp. normale+15 km ind.

11/2

Pragelato Pian

10 km tecnica classica F

16/2

Pragelato Pian

Tramp. g. a sq.+4x5 km staff.

15/2

Pragelato.Plan

15 km tecnica classica M 4x5 staffetta F

17/2 18/2

Pragelato Pian Pragelato Pian

4x10 staffetta M Sprint M e F 30 km F

19/2 22/2 24/2

Pragelato Pian Pragelato Pian Pragelato Pian

50 km M

26/2

Pragelato Pian

12/2 14/2

Sestriere Borgata

ICURLING

F finale

23/2

Pinerolo Palaghiaccio

M finale

24/2

.PInerolp-..Pal.aghiaççio

SKELETON Singolo F _ _ _ _ __ _ _ _ 16/2 Cesana Pariol Singolo M ... 17/2_ _ _ Cesana Pariol

SLITTINO Singolo M1A e 2A manche Singolo M 3A e 4A manche Singolo FIA e 2A manche Singolo F 3A e 4A manche _ _ _ _ _ Doppio M

11/2 12/2 13/2 .14/2...... 15/2

Cesana Pariol Cesana.Parjol Cesana Pariol Cesana Pariol Cesana Pariol

SNOWBOARD HalfPipeM HalfPipeF Cross M Cross F

12/2 13/2 16/2 17/2

Bardonecchia Bardonecchia Bardonecchia Bardonecchia

Slalom gigante parallelo M Slalom gigante parallelo F

22/2 23/2

Bardonecchia . Bardonecchia

CERIMONIA DI CHIUSURA 26 febbraio Torino, stadio Olimpico

1 SCI ALPINO

FREESTYLE

Libera M

Gobbe F

Sauze d'Oulx Jovenceaux

Combinata M

15/2

Sauze d'Oulx Jovenceaux

22/2

Sauze d'Oulx Jovenceaux

Libera F Combinata F

11/2

Salti F finale Salti M finale

_____

23/2

Sauze d'Oulx Jovenceaux

HOCKEY SU GHIACCIO

F finale

20/2

Torino Palasport

M finale

26/2

Torino Palasport

SuperG M SuperG F

15/2

Sestriere Borgata San Sicario Fraiteve

17/2 18/2

San Sicario Fraiteve Sestriere Borgata

19/2

San Sicario Fraiteve

Gigante M

20/2

Sestriere Colle

Slalom F

22/2 24/2

Sestriere Colle

25/2

Sestriere Colle

Gigante F SlalomM

Sestriere Colle

I biglietti possono essere acquistati sul sito

www.torino2006.org

27


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Vittorie, fama e denaro Ma lui è quello di prima Il centrocampista del Milan si racconta: «Sono legato alla mia terra e alla sua gente: la mia è una classica famiglia calabrese che conserva le tradizioni del profondo sud. Mamma ancora non capisce come un calciatore possa guadagnare tanti soldi» di Franco Ordine

Caro Gattuso, cominciamo dalle sue radici:

che

rapporti

ha

con

la

Calabria?

«Un rapporto molto stretto, a volte si trasforma in un intreccio nel quale gio­ cano come al solito i sentimenti più

autentici e la voglia di cambiare menta­ lità ed idee sbagliate, lo sono nato a

Schiavonea, che è poi una frazione di

Corigliano. Lì ho costruito una nuova,

grande casa, capace di contenere tutta la famiglia Gattuso, genitori, sorelle; lì ha preso vita anche una squadra di cal­

cio che è diventata una specie di ban­ diera». Di cosa si tratta?

«Di una iniziativa che non ha propositi

tecnici, vuole trasmettere un messag­ gio, cementare il senso di appartenen­

Di

Ivan

Gennaro

Gattuso,

detto

alle tracce di

buona educazione,

za. Siamo partiti dalla seconda catego­

ria, siamo arrivati in promozione».

Schiavonea,

lasciate dalla famiglia che è la sua

frazione di Corigliano, provincia di

bussola, ancora oggi, molto presente

Passiamo alla famiglia: ce la può

Cosenza, sappiano quasi tutto. Ne

nonostante la lontananza geografi­

descrivere?

Ringhio, calabrese di

conosciamo vizi e virtù calcistici, mai

ca. Scopriamo qui la dimensione pri­

«La mia è una classica famiglia calabre­

nascosti, con

vata, per niente calcistica, dell'idolo

se, nella quale si conservano le tradizio­

una sincerità spesso

ne

dei tifosi rossoneri, i suoi interessi, la

ni del profondo sud. A meno di 13

apprezziamo gli slanci e ne assolvia­

passione sincera per la sua gente,

anni, sono partito per tentare l'avven­

mo a volte gli eccessi perché tutto è

per trarre

conclusione forse

tura del calcio. Mia madre si è opposta

riconducibile ai buoni sentimenti col­

banale, di sicuro molto semplice. Si

fieramente, quando ero poco più di un

tivati con fierezza dal giovanotto e

tratta di un uomo vero.

bambino ha chiesto a mio padre di

scambiata

hTirfTnTK

per

spavalderia,

una


■■

Credo in Dio ta non gli hiedo mai .rtita: l'aiuk i richiede! er cose iu im


M AXIMICROCONCORSO


CALCIO

Ringhio A sinistra, Rino con la moglie Monica. Sopra, mostra il logo della sua fondazione. Qui a fianco, con Sam, il suo labrador

mettere fine alla storia e di riportarmi a

bocce ferme e a diploma conseguito,

i disabili dalla palestra all'ospedale».

casa. Mia madre è una donna all'anti­

capisco che avevano la loro parte di

Caro Gattuso, lei ha fede in Dio?

ca, a dispetto dei suoi 53 anni. Ancora

ragione. Ma dipendesse da me, cam­

«Questo è un argomento che mi porta

oggi non riesce a capire come mai un

bierei molto della scuola attuale».

all'autocritica.

figlio

E cioè? «Punterei

qualche volta purtroppo mi scappa una

calciatore

possa

guadagnare

sulle

materie

in

grado di

bestemmia.

Ho

un

Dopo

il

grave gol

difetto:

fatto

al

tanto». Da quello che si intuisce è stato

offrire

i

Palermo mi hanno visto anche in tv e

decisivo papà Gattuso nello svilup­

ragazzi devono imparare a parlare bene

me ne sono vergognato. Mia madre è

po della carriera...

l'italiano, devono conoscere la mate­

un martello sull'argomento, lo credo,

una

preparazione

efficace:

«Certo. E non solo perché ha vissuto lui

matica, se s'intendono di storia e di

ma posso giurare su

stesso un'esperienza simile alla mia: era

geografia non è importante,

chiedo mai aiuto a Dio per il mio lavo­

lo,

per

una cosa:

non

un promettente attaccante, livello serie

esempio, avevo uno speciale gradimen­

ro. L'aiuto si chiede per cose più impor­

C mi dicono, lo richiese il Taranto, la

to per il diritto: leggevo e capivo al

famiglia si oppose, reclamava un lavoro

sicuro e lui si arrese al volere dei suoi.

volo». Quando è spuntata all'orizzonte l'idea

tanti». L'impressione che hanno in molti è

Con me è stato tenace e alla fine ha

della sua fondazione, Forza Ragazzi?

vinto

la

scommessa.

Ho anche

due

«Nel

novembre

del

2003.

Avevo

in

che l'arrivo di Gabriela, la primoge­ nita,

l'abbia

cambiata

molto.

Conferma?

sorelle. Una, laureata in legge, vive a

testa un solo obiettivo: consegnare ai

«Ho colto il suo arrivo come il segno di una

in

ragazzi del mio paese, un centro spor­

Calabria». Col pallone è andata subito bene,

tivo come si deve, tirarli via dalla stra­

con la scuola e i libri un po' meno

lo al comune. Ho affrontato la burocra­

invece... «Ho fatto fatica ma mi sono diplomato

zia, potevo comprare il terreno agricolo

in ragioneria, tre materie tutti gli anni

coinvolgere le autorità locali che hanno

Brescia;

l'altra

gestisce

i

negozi

da. Volevo realizzarlo e poi consegnar­

e fare tutto da solo, ho voluto invece

da riparare, eppure ce l'ho fatta. Non

provato a tirarmi per la giacca, destra e

sono stato a mio agio tra i banchi, con­

sinistra, sapete come va, no?, così ho

tinuavano a martellarmi con una fraset­

inserito anche un asilo nel progetto.

ta («ricordati che hai bisogno di un

Nell'estate scorsa, poi, ho organizzato

pezzo di carta, non è sicuro che sfon­

una partita a Messina per consegnare

derai nel calcio») che era diventata una

al centro don Orione un pulmino da

specie di tortura psicologica. Adesso, a

125 mila euro che serve per trasportare

grande

responsabilità.

Ma

lei,

Sono ragioniere,

S

la cambierei molto ella scuola attuale: iù italiano e latematica, meno toria e geografia» 33


Salvatore Pipieri amico d'infanzia e uomo di fiducia Chi incontra Rino Gattuso, s'imbatte sempre in una

figura silenziosa e misteriosa. E' una specie di ange­ lo custode: guida la macchina di Gattuso, accompa­

gna la bimba e la moglie in centro a Milano, si occupa dello sfruttamento dell'immagine insieme con i professionisti del settore, se c'è da rintracciare

Rino, lui sa dove trovarlo, sempre. Si chiama Salvatore Pipieri, è una specie di fratello gemello di

Gattuso, anche se all'anagrafe risultano tre anni in più. E' del '75 ed è stato l'amico di sempre, dall'in­

fanzia ai giorni nostri. Perciò lo ha seguito come

una specie di ombra, in silenzio, fin dai tempi del riesce a essere anche

senza volerlo,

"orza Ragazzi vuole lutare i ragazzi calabresi. Ha creato ina squadra di salcio, un centro

importante per gli umori della famiglia.

Se

devo

discutere

con

mia

moglie,

attendo che lei vada a letto. E quando

succede, mi è già passata la voglia di battibeccare». A Gallarate riesce a mangiare cala­ brese? «lo sono un calabrese atipico. Vado

matto per il pesce, come mio padre e

naturalmente per il

volete farmi felice,

peperoncino. mettete nel

trasferimento in Scozia dove cominciò l'avventura calcistica di Gattuso e la sua rincorsa verso la ribal­ ta del calcio italiano. All'inizio non fu facile per

Sasà. Aveva scelto di schivare il servizio militare e di

sottoporsi alla complicazione dell'obiettore di coscienza: perciò non potè disporre del passaporto

per sbarcare a Glasgow. Fu l'unico periodo di sepa­

razione tra i due. Gattuso, senza Salvatore, senza la famiglia rimasta in Calabria, chiese e ottenne rifu­ gio affettivo presso quel ristorante italiano gestito

dal suo attuale suocero. Divenne così calciatore e

Se

uomo in un colpo solo. Salvatore Pipieri, che è socio

mio

piatto un paio di gamberoni».

di Gattuso anche nella gestione della squadra di

Caro Gattuso, chiudiamo col calcio:

calcio a Schiavonea, ha preso casa a Gallarate, a due passi da Gattuso. Ogni mattina passa a pren­

è vero che si candida a raccogliere l'eredità

di

derlo, uno squillo di cellulare, e poi dritti verso

Maldini, capitano del

Milanello, poi si dedica alla famiglia. I due spesso

Milan?

«L'idea mi fa tremare le gambe, non ci

Dieta

penso per ora. Ma ho nel cuore un pro­

In alto, Rino con l'amico Salvatore: farlo dimagrire vale una vittoria

getto ambizioso: concludere la mia car­

riera a Milanello, restare 13-14 anni in rossonero. Sarebbe bello, anzi sarebbe la fine del mondo».

parlano in dialetto, dialetto calabrese, inaccessibi­

le ai più, per mettere a punto l'agenda degli impegni e degli appuntamenti. «Se un giorno volessi affidare una grande somma nella mani

di qualcuno: bene, l'affiderei nelle mani di

Salvatore», confessa Gattuso che si è preso

cura anche dalla dieta di Salvatore. «L'ho mar­

-CO

-

!j

Nome: Gennaro Ivan Gattuso g

¡Zj

E' il più bel risultato conseguito da quando lo cono­

Nato a: Corigliano Calabro (Cosenza) II: 9 Gennaio 1978

sco», riferisce fiero Rino.

Peso: 77 kg Ruolo: Centrocampista Squadra: Milan

Squadre Precedenti: Perugia, Glasgow Rangers, Salernitana, Milan.

Albo d'Oro: Scudetto (2004), Supercoppa di Lega (2004), Coppa Italia

(2003), Champions League (2003) e Supercoppa Europea (2003) con il Milan.

Campionato Scozzese (1997) e Coppa di

Scozia (1998) con i Glasgow Rangers. Sito Internet: www.gennarogattuso.com

34

solo di cominciare a dimagrire. E ci sta riuscendo.

Nickname: Ringhio

Altezza: 177 cm

S

tellato fino a quando, per Natale, ha scelto da


Il folletto PROTAGONISTI

nel mondo dei giganti È alta 162 cm, arriva alle spalle di compagne e avversarie, ma è l'anima di Novara e della Nazionale. «Mia sorella Giovanna e un cartoon giapponese mi hanno fatto innamorare della pallavolo» di Marco Bernardini

ir

si

l'altra. Sicché può accadere che, come

altre compagne alle quali arriva appena

il

nelle pagine del Gulliver di Jonathan

alle spalle. Gli occhi della gente, in sala­

metro. Neppure la fortuna, poi, se ne

Swift, nel mondo dei giganti arrivi un

moia sulle gradinate circostanti, punta­

va in giro a distribuire medaglie con in

simpatico e frizzante folletto femmina

ti su di lei.

tasca il centimetro. Grandezza e altez­

a

■■

ocazione e

possono

genialità

misurare

non

con

Il suo nome sulle labbra di

Lei,

tutti, pronto a volare oltre il tetto a

anche

piazzata al centro del rettangolo, i piedi

cupola del Palasport. Pensaci tu, Paola.

quando per via di una certa regola non

ben saldi sul parquet, equidistante da

E lei, piccina, si fa improvvisamente più

scritta eppure sufficientemente rigida

una rete il cui bordo segnato da un

maestosa dei giganti. E' una storia biz­

dovrebbero complimentarsi l'una con

nastro verde pare inavvicinabile e dalle

zarra. È una storia vera. E' la storia di

za,

spesso,

fanno

a

cazzotti

dettare

i

tempi

della

danza.


milano

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PALLAVOLO

<Da bambina zhiedevo a Gesù di armi diventare più lite, ma il buon Dio aveva cose più importanti da fare» Paola

Cardullo,

ventitré

anni,

Campione Marco Bonitta, 43 anni, et azzurro. In Giappone cer­ cherà la difesa del titolo mondiale vinto nel 2002, battendo in finale sugli Stati Uniti

un

cognome che evoca i profumi del man­ darino e dei gelsomini di Sicilia, un'ani­ ma da fata del lago a bordo del quale è

nata, in quel di Omegna dove l'esisten­

za quotidiana procede ancora lungo binari assolutamente a misura d'uomo. «Dà/, Paola, spegni quella televisione e

dedicati un poco ai libri ché domani c'è

la scuola». È ' dura. La piccina non si limita a guardare il cartone in onda per la tivvù dei ragazzi. E' finita letteral­

mente

e

fisicamente

dentro

quel

mondo avventuroso, insieme con i suoi

A novembre in Giappone per rivincere il Mondiale

zione rigorosamente giapponese.

Nella fase a eliminazione diretta i pericoli si chiamano Giappone e Costarica. Ma il piace­

vole incubo si chiama Brasile: Cardullo e

compagne potrebbero trovarselo davanti in

semifinale o finale, il 15 e il 16 novembre a

due personaggi preferiti. Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo. Una produ­

Egitto e la poca continuità nei risultati che la

Serbia-Montenegro sta mostrando.

di Davide Succo

Poi

Osaka. Prima bisogna arrivarci, però. Paola ovviamente non sogna da sola: il c.t.

dicono che troppa televisione può fare

Il sogno di Paola è già cominciato e si chia­

Bonitta sta plasmando un gruppo giovane

male ai bambini. Ricorda, oggi, cam­

ma Mondiale. Il problema sarà smettere di

dove spiccano la palleggiatrice Eleonora Lo

pionessa e anima della nostra naziona­

sognare e rimboccarsi le maniche insieme

Bianco, la giovanissima Simona Ortolani,

le di volley. «E' proprio grazie ai quei

alle altre azzurre a partire dal 31 ottobre,

classe '87, per molti la migliore schiacciatrice

due ragazzini del cartone animato che

data d'apertura dei Campionati del mondo

italiana. Reduce da tanti problemi al ginoc­

mi sono innamorata perdutamente del­

che si svolgeranno in Giappone e nel quale

chio, è appena rientrata nel giro azzurro

l'unico sport che ho praticato nella mia

le azzurre dovranno difendere il titolo con­

anche Elisa Togut, pedina preziosa insieme

vita. Oddio, un pizzico di responsabilità

quistato (prima volta nella storia) 4 anni fa a

alla veterana nonché capitano Simona

ce l'ha anche mia sorella Giovanna.

Berlino. Saranno due settimane intense.

Rinieri, campionessa del mondo a Berlino

Otto anni più grande di me, lei andava

Nella fase a gironi (31 ottobre-5 novembre),

2002, un misto di grinta e classe al quale le

in palestra tutti i giorni e, al ritorno, mi

6 squadre per quattro gruppi, l'Italia gioche­

compagne si appoggiano spesso.

rà a Nagoya contro Cuba, Turchia, Egitto,

Le ragazze dell'ltalvolley, saranno in buona

mondo, lo collegavo quella sua passio­

Perù e Serbia-Montenegro. Un girone abbor­

compagnia nella loro avventura giapponese.

ne con ciò che Mila e Shiro mi avevano

dabile dove l'unico reale pericolo si chiama

Il giorno dopo la finale femminile, partirà

fatto vedere in televisione e mi incurio­

Cuba guidata dalla sua stella Yumilka Ruiz,

infatti il Mondiale uomini, con l'Italia di

sivo sempre di più. Sino a quando mio

una delle migliori schiacciataci al mondo, e

Montali chiamata a difendere il titolo euro­

padre non ha deciso di portarmi nella

dalle tante giovani promettenti; fa paura

peo di Roma 2005 e soprattutto a rinverdire

sede dell'Omegna Volley, un giorno. Da

anche la storia della nazionale cubana: 9

la tradizione che negli anni '90 ha visto gli

quel momento ho praticamente svolta­

partecipazioni ai mondiali, tre ori e un bron­

azzurri vincere il titolo per ben 3 volte ('90,

to, anche se ancora a quel tempo non

zo, 7 partecipazioni alle Olimpiadi e un bel

'94, '98). Nel primo girone (17-22 novem­

potevo certamente saperlo. Anzi...».

bottino: 3 medaglie d'oro e un bronzo.

bre) l'Italia giocherà a Nagano contro

Già, e quell'"anzi" ci sta proprio come

Attenzione anche alla rivelazione Turchia che

Bulgaria, Stati Uniti (la squadra più temuta),

il classico cacio sui maccheroni perché

partecipa per la prima volta ad un

Repubblica Ceca, Venezuela e Iran.

dimostra come e quanto Paola Cardullo

Campionato del Mondo. Nessun problema

L'appuntamento che tutti auspicano è per il

abbia dovuto darci dentro per abbatte-

dovrebbe dare la poca esperienza di Perù ed

3 dicembre a Tokyo, la sera della finalissima.

raccontava

di

essersi

divertita

un

StTlfO

37


PALLAVOLO

Nessuno mi ha mai reso in giro per la lia statura: qualche attuta, ma sempre ronunciata con fletto» re ¡1 muro di normale diffidenza che separava

il suo sogno agonistico da

una realtà apparentemente disegnata esattamente al contrario. «Ero costret­

ta a guardare tutti dal basso verso l'al­ to, le mie compagne e le mie avversarie

intendo. Nessuna era piccola guanto la sottoscritta. Non è che, poi, con il pas­

sare del tempo le cose siano cambiate.

Eccomi gua tutta compresa nel mio

sua

nella

pio, era un' autentica tribolazione, «¿a

metro e sessantadue,

Sant'Orsola Asystel e alta uno e novan-

notte, prima di addormentarmi e sotto

spiego». Si spiega benissimo Paola che

tadue, mette persino tenerezza.

le feste di Natale,

quando va a passeggio per le strade di

detto bene, tenerezza. Da parte della

Bambino di farmi svegliare alla mattina

Sara Anzanello,

ragazze che giocano con me, ma anche

più alta almeno di quindici centimetri.

del pubblico che mi guarda e che mi

Ma il buon Dio, evidentemente,

Novara

insieme con

non so se mi

compagna

incita.

di

squadra

«Ha

Un sentimento bellissimo che

chiedevo a Gesù

impegnato altrove,

in

era

questioni più

percepisco nei miei confronti e che mi

serie. Oppure voleva soltanto mettermi

permette di centuplicare le mie forze

alla prova. Certo che non era affatto

per fare sempre meglio. Una cosa è

facile e il mio posto usuale, il giorno

certa, nessuno mi mai preso in giro per

della partita, era sempre la panchina.

la mia statura sicuramente poco con­

Arrivai al punto di dire, prima a me

venzionale per lo sport che pratico.

stessa e poi anche agli altri, adesso

ma

smetto. Ero proprio convinta che il mio

pronunciata sempre con grande affet­

rapporto con la pallavolo si fosse ormai

to. Per il resto, solamente una grande

esaurito

forma di rispetto anche da parte delle

tutta

avversarie. Sarà forse anche perché lo

essere a quel punto che il Padreterno

merito,

Qualche battuta,

naturalmente,

la

definitivamente, mia buona

malgrado

volontà».

Deve

essendomelo conquistato sul

stabilisce essere arrivato il momento di

campo in tanti anni di attività». Non

occuparsi un poco di quel piccolo fol­

andava sempre così. L'inizio, per esem-

letto che merita un posto di riguardo

Nome: Paola Cardullo

Squadre Precedenti: Pali Omegna,

Nickname Cardu

Eme Pali. Omegna, Agii Volley

Nata a: Omegna (Verbania)

Trecate, Asystel Novara, Sant'Orsola

II: 18 Marzo 1982

Asystel Novara.

Altezza: 162 cm

Albo d'Oro: Campionessa del

Peso: 60 kg

Mondo con la Nazionale Italiana

Ruolo: Libero

(2002), Coppa Italia A1 (2004),

Squadra: Sant'Orsola Asystel Novara

Supercoppa Italiana (2003, 2005)


«Ricordo con Incredibile emozione

latelefonata che mi ¡Rinunciava il trasferimento a una squadra di Serie B» nel

mondo dei giganti.

Un segnale,

anzi due. «57, un paio di circostanze fortuite. La prima è una telefonata del

signor Pedullà, il tecnico dell'Omegna, che mi chiede di far parte della sua squadra nel torneo di B 7. Una vera sor­ presa per me che quella

categoria

l'avevo sempre e soltanto sognata. La seconda, una inattesa riunione di fami­

glia nel corso della quale parenti e

amici, tutti insieme, mi confidano ciò di cui io di fatto non mi ero mai accorta.

Paola, sei la nostra bandiera, non mol­

lare». Lei rivede il programma e non molla più. Per fortuna, sua e della pal­

lavolo in generale. E' il 1997 quando la Federazione decide di

introdurre nel

volley una figura assolutamente nuova, quella del libero. Un ruolo che, tattica-

Brave e belle, ma le mamme vanno a casa

mente e tecnicamente, pare ritagliato proprio intorno alla sagoma di Paola

Cardullo. Oggi è lei che dirige la danza,

nche l'occhio vuole la sua parte, come

Carosello "con quella bocca può dire ciò

anche in azzurro, osservando idealmen­

si usa dire. E, in un qualunque palaz-

A

che vuole". Assolutamente nulla, anzi ci

non è poi così difficile soddisfare un tale

agonisticamente attrezzate, lo sono per

desidero. Alte, belle e perlopiù bionde, che

davvero visto il recente e ultimo risultato

è il massimo. Piccinini, Anzanello,

eccellente ottenuto dalla nostra nazionale

Cacciatori, la brasiliana Mancino e tante

azzurra seconda classificata agli Europei in

altre ancora. Sono i cognomi di atlete che, una volta

Croazia. Belle, alte, perlopiù bionde e poi

spogliate dai body di ordinanza e rivestite

qualcuna di loro di rimanere incinta, ecco

con abiti "haute couture", hanno proprio

che il contratto con la società di apparte­

niente da invidiare alle più celebrate top

nenza viene dichiarato nullo, come è acca­

model internazionali. Non a caso e non per

duto a Simona Gioii scaricata dal Perugia

te dall'alto verso il basso tutte le com­ pagne

della

serie

top

model.

Paola

Cardullo, il folletto del lago diventata gigante.

R

Bellezze sottorete Francesca Piccinini, stella della Foppapedretti Bergamo, ma esclu­ sa dalla Nazionale per dissapori col et Bonitta. Dalla Nazionale e dal campionato è invece temporanea­ mente fuori Simona Gioii, futura mamma. Maurizia Cacciatori è stata la prima "regina" del volley femminile italiano. Quest'anno è tornata a giocare in Serie A, nell'Arzano Napoli

zetto dello sport dove sia in corso una par­mancherebbe altro. L'importante è che, in ogni caso, siate anche brave. E brave, cioè tita tra due squadre di volley femminile,

anche...mamme. Così, quando accade a

caso, negli ultimi tempi, è sorto un autenti­

perché in attesa di un bebé. Nessuna tute­

co florilegio mediático con la trasposizione

la sindacale e anzi, paradossalmente, la

di queste "belle sotto rete" su altrettanti

società potrebbe anche chiedere i danni

calendari subdolamente per adulti.

per mancata prestazione. Professioniste e

Ma che colpa abbiano noi, sembrano sus­

top model finché servono, insomma. Un

surrare le protagoniste della passerella,

prezzo, da pagare un tantino salato. Ma

dietro quei loro sorrisi, per l'antica serie da

questa è un'altra storia.

JTÑTlfflTní

39


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RICCARDO PITTIS

Regole di un maestro

«Il fallo è etico simulare no» L'ex azzurro, stella di Milano e Treviso si è ritirato 2 anni fa, ma rimane uno dei personaggi più amati del basket italiano. «Chi inganna è antisportivo: fossi argentino non mi vanterei del gol con la mano segnato da Maradona all'Inghilterra»

EDDVC r

PROTAGONISTI

di Paolo Condò

iBuando Andrea Bargnam, il progetW^Fto di campione più promettente china pallacanestro italiana probabilmen­

Pittis, modo

la sua parabola descrive in esemplare

l'importanza

di

avere dei buoni maestri, arrivato

in

squadra

te abbia mai coltivato, racconta il suo

«Sono

"svezzamento" umano prima ancora che

all'olimpia che ero poco più d'un ragaz­

tecnico, il primo nome che ricorre è quel­

zo. La famiglia mi aveva dato un'educa­

lo di Riccardo Pittis. «Crescere accanto a

zione solida, e questa è la base imprescin­

lui è stato fondamentale», spiega in ogni

dibile: ma il fatto di allenarmi ogni giorno

della

accanto ai campioni che ho citato prima,

Benetton, e quando legge certe parole

di poter seguire il loro silenzioso insegna­

Riccardo, ritiratosi nel 2004 dopo una car­

mento, è stato fondamentale».

riera che gli ha portato 5 scudetti, 2

Dovesse riassumerlo in uno slogan?

intervista

il

giovane

talento

prima

Coppe Campioni e due argenti europei

«Battiti al centodieci per cento delle tue

con la Nazionale, molto si compiace e un

capacità per vincere, e a gara finita potrai

po' si emoziona. «Ho la sensazione di aver

essere soddisfatto a prescindere dal risul­

restituito ciò che ricevetti da Meneghin e

tato. Ricordo certe sfide ai 12 - chi ci arri­

D'Antoni all'inizio della mia carriera, tanti

vava per primo - in allenamento, partitel­

anni fa. E' un ciclo naturale che si compie,

le di intensità pazzesca, con McAdoo e

e che ti rende meno triste la necessità di

Premier disposti a crollare sul parquet

smettere».

dallo sforzo pur di non perdere: e cinque


BASKET

«Distinguiamo. Il fallo fa parte del gioco:

Itre si subiscono» Ognuno possiede un ia chimica? «No. Anni fa era molto di moda l'assun­ agaglio di una piccole 'attenuta, spinta. zione di creatina, sostanza consentita che ci veniva presentata come integratore. Ne lirhizie: volte siuna utilizzano,

ogni giocatore possiede un bagaglio di

dose normale, so di altri atleti che arriva­

nello spogliatoio, tutti a

minuti dopo, riderne...».

Qual è stato il rapporto di uno sporti­

vo di alto livello come lei con le rego­ le?

piccole furbizie, una trattenuta, una pic­

Razzismo

cola spinta, che a volte utilizza e altre

In segno di solidarietà al compagno nigeriano Omolade contestato dagli ultras, il 3 giugno del 2001, i giocatori del Treviso scesero in campo contro il Genoa con le facce dipente di nero

subisce. Nel codice mio e, penso, di tutti

gli altri atleti, questo è consentito. Diverso

è il discorso sulla simulazione, che odio, e

sulle grandi

irregolarità.

Le faccio un

esempio calcistico: fossi

un argentino,

non mi vanterei del gol della "mano de

Dios",

quello

famoso

di

Maradona

all'Inghilterra. Troppo plateale e decisiva,

quella scorrettezza». C'è poi un terzo livello, il più grave: il

!

presi 5 grammi al giorno per un po', la

vano a 30 grammi quotidiani... Beh, dopo un po' comunicai al medico che non ne

avrei più accettata, perché non sentivo più la fatica. Funzionava, e a me la cosa non

piaceva:

un corretto rapporto col tuo

corpo dice che quando ti alleni duro, devi

stancarti. Non esistono scorciatoie». Cambiando demone, lei ha preso più

volte posizione contro il

razzismo.

Ricorda la situazione più delicata?

«Sì, successe a Treviso nel 2001, in una

gara contro Trieste. Il pivot avversario era

doping. «Lì sono drastico: chi si dopa è un imbe­ cille, perché al di là di ogni discorso di sportività, rischia la pelle. Qualsiasi cosa

raccontino gli stregoni della provetta, il

Mano de Dios

doping è una cambiale sul tuo futuro, una

È il 22 giugno 86: con questo tocco malandrino al 6' st, Maradona beffa Shilton e slocca Argentina-lnghilterra. Finirà 2-1 e il secondo gol di Diego, 3' dopo, sarà poi votato come il più nella storia della Coppa del Mondo

cambiale che in diversi casi si è rilevata letale: oggi leggiamo delle morti sospette di calciatori degli anni 60, mi chiedo cosa leggeremo fra ventanni dei dopati di

oggi». Le hanno mai proposto una scorciato-

ö

Nome: Riccardo Cognome: Pittis

Nato a: Milano

_

II: 18 dicembre 1969

Cu M

•£

Altezza: 203 cm

g

Peso: 98 kg

Ruolo: Ala Esordio in serie A1: 17 gennaio

1985 Squadre: Milano (Simac, Tracer, Philips) dal 1984 al 1992 Benetton

Treviso dal 1993 al 2004 In Serie A1: 20 stagioni, 706 pre­ senze, 6762 punti realizzati, 1870 palle recuperate Albo d'oro: 5 titoli italiani, 7 Coppe Italia, 3 Supercoppe Italiane,

2 Coppe dei Campioni, 1 Coppa Korac, 1 Coppa Saporta

In nazio­

nale: 2 medaglie d'argento ai

Campionati Europei (1991, 1997)

42

JhTlfO


giovane Bargnani lo ritiene dice: ho restituito quello mi hanno dato

Oggi vive a Treviso e racconta il basket Riccardo Pittis, ala piccola, si è ritirato alla fine della stagione 2003-04,

all'età di 35 anni (è nato il 18 dicem­

bre 1969), con 706 presenze in serie A e 6762 punti all’attivo. E' rimasto a

Treviso, dove ha vissuto con la Benetton la seconda parte della sua carriera (la prima fu all'olimpia

Milano), ha aperto un ristorante ma da questa stagione è rientrato nel­ l'ambiente cestistico con un contratto

da commentatore per Sky.

Konrad McRae, un nero americano che

fra i propri idoli un sacco di campioni

purtroppo non è più fra noi: morì all'im­

neri, quello fu proprio un episodio isola­

provviso qualche tempo dopo l'episodio

to. E mai replicato». Lei fu anche tra gli sportivi più rapi­

che le voglio raccontare. Quel giorno

McRae,

che

aveva

appena

perso

il

di nello schierarsi con Omolade, il

padre, era comprensibilmente nervoso:

calciatore

contestò una decisione arbitrale, e la

curva

e

nero

contestato

sostenuto

la

dalla

domenica

curva dei nostri tifosi partì con quegli

seguente dai suoi compagni con le

orribili "buh! buhl". Provai una sensa­

facce dipinte di nero.

zione fortissima avversario,

mi

di

empatia

col

mio

«Certo.

misi

proprio

nei

suoi

ragazzi del calcio. E, mi permetta, gran­

Grande

da

risposta, di

quella

Treviso,

dei

che

panni, la somma del lutto recente e del­

de

l'offesa razzista emotivamente era trop­

applaudì Minotti e company. Alla città in

po. Corsi dai tifosi per ordinare di smet­

cui vivo è stata appiccicata un'etichetta che non merita». K

terla, venni fischiato ma la gente di

figura

parte

Treviso è molto più brava di come la

dipingono. Smisero subito». Ebbe poi un chiarimento con loro?

«Sì, il giorno dopo. Spiegai la situazione

di McRae, che loro non conoscevano, e

mi venne dato atto che avevo agito per il meglio. Tra l'altro il PalaVerde ha avuto

L'erede A fianco, il giovane Andrea Bargnani, grande promessa del basket italiano. In basso, Riccardo Pittis con le tre maglie della sua carriera: Milano, Treviso e Italia


ANDREA DOVIZIOSO

L'ultimo

PROTAGONISTI

fenomeno mette la freccia Campione mondiale nel 2004 in 125, terzo in 250 l'anno scorso, nella nuova stagione Dovizioso punta in alto. «Purtroppo penso che non sfiderò mai Valentino Rossi» di Luigi Cariando a un padre che correva sulle

H

due ruote, cominciò a vincere

piccolissimo con le mini-moto e a 18

anni ha trionfato nel Mondiale delle 125.

Alzi la

mano chi

non

ha

pensato a

Valentino Rossi? E invece vogliamo par­ larvi di Andrea Dovizioso, ultimo talento puro del nostro motociclismo.

Così tante affinità con Super-Valentino

da correre il rischio di scomparire nella sua ombra. In realtà il rischio non esiste:

Dovizioso ha guida sicura e personalità forte anche fuori pista. Non sente il biso­ gno di impennare la sua normalità per andare a caccia

di simpatie.

L'unico

festeggiamento "alla Valentino" se lo

concesse a Sepang, il giorno del trionfo iridato, nell'ottobre 2004: un ruotone

con un chiodo dentro. Una scenetta per esorcizzare una precedente foratura che gli aveva fatto perdere un gran premio. Quel chiodo maledetto è diventato poi

uno dei portafortuna preferiti di Andrea

che se lo porta sempre in pista. Per il


Tifo Milan, sfido «adori, vorrei onoscere Kakà, il uo idolo era Rohi Saggio, Schumi è un itleta vero»

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resto: poche parole, pochissima scena,

Lo hai mai visto gareggiare nel cross?

tante vittorie,

nello stile di un bravo

«L'ho seguito in tutte le gare da quando

primi». Dovessi fare un discorsetto al ragaz­

ragazzo che ha mantenuto gli amici di

sono nato. Oggi si sono invertiti i ruoli,

zo che sale per la prima volta su un

sempre, quelli di Forlì, dov'è nato il 23

anche se papà non ha smesso di gareg­

motorino, cosa gli diresti?

marzo 1986, e conserva un rapporto

giare a livello amatoriale».

«Per strada,

speciale con i ragazzi di San Patrignano,

Viaggi o vacanze in moto?

vanno usati per spostarsi. In

la comunità di recupero che è legata alla

«Nessuno.

sua scuderia Honda.

Tutto cominciò

la moto ed

il

motorino

pista si

le

fanno le gare. Non bisogna mai confon­

motociclette è legato esclusivamente alle

dere le due cose. Per strada ci sono

Il

nostro rapporto con

quando Andrea vinse una scommessa

competizioni.

moto

molte variabili che non si possono preve­

con suo padre Antonio. «Se tolgo le

abbiamo, ma ce ne sono un po' in giro

dere e quindi bisogna essere molto più

rotelle e vado dritto,

per casa». Ricordi di scuola?

prudenti». Dopo tante gare, c'è ancora il piace­

mezzo e una Yamaha Ténéré elettrica

«Me la cavavo meglio nelle materie tec­

re di uscire in moto per strada, maga­

che andava troppo piano per i suoi gusti.

niche». Hai interrotto gli

ri su un cinquantino lento?

mi compri una

moto che fa rumore?». Aveva 3 anni e

Andrea,

com'era

quella

prima

Yamaha Ténéré elettrica?

Non

so

quante

studi

prima

di

«Certo. Lo sento sempre e ovunque il

diventare geometra. Li riprenderai?

piacere della guida».

E al semaforo di una strada di città

«Era bella, bianca ed azzurra, ne ero

«No, purtroppo gli studi sono finiti».

entusiasta. La guidavo nel cortile di casa

Chi era più preoccupato in famiglia

e nei paddock delle piste in cui accompa­

quando arrivò la prima minimoto?

gnavo mio padre a gareggiare».

«Mia madre». Se ripensi alla prima gara, cosa ti

Portafortuna

Mi piaceva perché così potevamo stare

viene in mente? «Che ho pianto per un paio d'ore alla

assieme».

fine perché mi ero beccato tre giri dai

Quando gareggia, Dovizioso ha sempre con sè un chiodo che gli ha fatto perdere una corsa

Che lavoro faceva tuo padre? «Camionista. Viaggiavo spesso con lui.

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45


MOTOCICLISMO

Ex fiamma Samuela De Nardi, 21 anni, ha vinto il titolo europeo femminile classe 1000. E' stata fidanzata con Andrea

riaffiora l'istinto della competizione?

:Ho visto tanti piloti he hanno sofferto a pressione lei genitori: anche ter questo ringrazio nio padre»

«In effetti, sì. L'istinto della competizione

c'e' sempre, ma lo riesco a controllare. Per fortuna non mi è mai successo che

qualcuno mi sfidasse dopo avermi rico­ nosciuto...». Dicono che tu sia un buon centro­ campista d'attacco.

«Il mio modello era Roberto Raggio...».

Hai

anche

giocato

al

fianco

di

Schumacher nella nazionale piloti.

«Schumi è un buon atleta e se la cava

paragoni

non si

possono fare.

vantaggio che mi ha aiutato a crescere».

Dopo Valentino che ha imposto uno stile esuberante anche fuori pista, è

più difficile mantenere un

profilo

tranquillo come il tuo? «Non mi comporto in base a quello che

fa Valentino. Mi basta essere me stesso. E' chiaro che la sua esuberanza colpisca

e conquisti e che la gente si aspetti cose simili anche da altri ma preferisco mante­

bene anche con il pallone».

nermi spontaneo».

Tifo?

Sei in buona confidenza con Vale?

solo un fastidio il continuo para­

«Conosco Valentino ma non posso dire

di

Clarence

gone con Valentino o il successo di

di avere un rapporto di confidenza con

piacerebbe

conoscere

Rossi, che attira tante attenzioni, ti

lui. Purtroppo penso che non potrò mai

«Sono milanista, anche se corro contro i

piloti

della

Seedorf...

scuderia

Mi

E'

Kakà».

ha fatto comodo per crescere con

misurarmi con lui. Mi dispiace veramen­

Cosa non ti piace del calcio?

meno pressione?

te».

«Alcuni aspetti politici e certe concentra­

«Non mi dà fastidio essere paragonato a

In corse di rally hai già battuto Biaggi

zioni di potere».

Valentino, anzi lo considero un onore.

e Melandri. Quindi non è da esclude-

MOTOGP Si riparte il 26 marzo 26 marzo - Jerez (Spagna)

23 luglio* - Laguna Seca (Stati Uniti)

8 aprile** - Doha/Losail (Qatar)

20 agosto - Brno (Repubblica Ceca)

30 aprile - Istanbul (Turchia)

10 settembre - Sepang (Malesia)

14 maggio - Shanghai (Cina)

17 settembre - Phillip Island (Australia)

21 maggio - Le Mans (Francia)

24 settembre - Motegi (Giappone)

4 giugno - Mugello (Italia)

22 ottobre - Estoril (Portogallo)

18 giugno - Catalunya (Catalunya)

29 ottobre - Valencia (Spagna)

24 giugno** - Assen (Olanda)

46

Ma i

Sicuramente guardarlo in azione è un

2 luglio - Donington Park (Gran Bretagna)

* Solo classe MotoGP

16 luglio - Sachsenring (Germania)

** La gara si disputa il sabato

JThTílWÍt


Dalle minimoto al Mondiale come il modello Valentino Andrea Dovizioso è nato il 23 marzo 1986

a Forlì. A 8 anni ha debuttato in pista in

una gara di minimoto, categoria in cui è stato due volte campione d'Italia (97 e '98). Nel 2004 s'è laureato campione del

mondo delle 125 alla guida della Honda del

Sul podio

Team Scot, che collabora con San

Dovizioso, alla sinistra del cam­ pione del mondo Pedrosa al termine del Gp di Francia. Al debutto in 250, è finito terzo nel Mondiale

Patrignano. Nella stagione scorsa "Dovi"

ha debuttato nelle 250: dopo un ottimo avvio (4 podi nelle prime 6 gare), ha paga­ to dazio alle difficoltà della nuova cilindra­

ta. Ha comunque concluso il campionato al

re un futuro a 4 ruote come quello

baby-campioni e poi li brucia, dando

terzo posto nella classifica generale, alle

previsto per Rossi: magari vi misure­

frustrazioni, può anche spingere alla

spalle del campione Pedrosa e dell'austra­

rete in Formula 1...

droga. Non credi? «Il mondo dello sport professionistico

liano Stoner. Il giorno che Dovizioso trionfò a Sepang

«Nella vita non si sa mai». I tuoi migliori amici? «Quelli che sono cresciuti con me a Forlì.

può essere pericoloso.

Bisogna essere

nelle 125, Valentino Rossi era in pista per

intelligenti, obbiettivi e tenere i piedi per

congratularsi con parole che valgono una

Gli stessi da sempre». Cos'hai imparato a San Patrignano7

terra. Capire le situazioni e comportarsi

laurea: «Andrea merita il titolo perché ha

guidato meglio degli altri per tutta la sta­

San

di conseguenza». I genitori possono

Patrignano è qualcosa a cui sto ancora

aspettative esagerate.

tare un buon pilota anche nelle cilindrate

pensando. Non sono ancora in grado di

«Mi è capitato di vedere dei piloti che

maggiori». Oltre al padre pilota, i trascorsi

dire cos'ho imparato, ma questi incontri

hanno sofferto la pressione dei genito­

nelle minimoto e l'abilità nella messa a

sono importanti e rimangono impressi».

ri ed è stato uno svantaggio per loro.

punto della moto, è la precocità il vero

Hai detto: "Lo sport ti aiuta a uscire

Anche per padre».

«L'incontro

con

i

ragazzi

di

dalla droga". Ma lo sport che crea

questo

alimentare

ringrazio

mio ®

gione. E' un ragazzo tranquillo. Può diven­

punto di contatto tra Vale e Dovi: Rossi vinse il primo Mondiale a 18 anni e 196

giorni, Dovizioso a 18 anni e 201: solo 5 giorni di differenza. Come Valentino si ispi­

Nome: Andrea Dovizioso Nickname: Dovi

Nato a. Forlimpopoli (Forlì)

II: 23 Marzo 1986

Altezza: 169 cm Peso: 52 kg Scuderia: Honda - Tea Scot

Albo d'Oro: Campione del

Mondo 125 (2004), 3° nel Mondiale 250 (2005)

Attore preferito: Vin Diesel Attrice preferita: Julia Roberts

Musica: Tecno Piatto: Lasagne al forno Circuito: Mugello Prima moto: Malaguti (cross)

Sito Internet: www.andreadovizioso.com

rò a un pilota (il giapponese Norifumi Abe)

per scegliere il numero di corsa: il 46; così Dovizioso ha reso omaggio al suo idolo

(l'americano Kevin Schwantz, iridato delle 500 nel '93 con la Suzuki) adottando lo

stesso numero: il 34. Rossi e Dovizioso

sono diversi invece per fisico, carattere e stile di guida. Valentino è alto 1.83, Dovizioso "solo" 1.69. Valentino, estrover­ so, ha una guida più aggressiva e ha nella

staccata la sua arma migliore; Andrea, carattere tranquillo, punta di più sulla scor­ revolezza e ha una guida più tradizionale.

Andrea è stato fidanzato con Samuela De

Nardi, pilota dell'Aprilia, con cui nel 2005 ha vinto il titolo europeo femminile, classe 1000. In alcuni gran premi Samuela ha

accompagnato Andrea in pista e reggeva l'ombrello in griglia prima del via.

ÌfTlfO 47


www.gruntand it JBervizio Clienti

f¡444 349155


E tempo di 6 Nazioni, il più grande appuntamen

to europeo per il Rugby. L'Italia (Paul Griffen, Allo stadio Meazza si gioca il derby

d Italia, ovvero Inter vs Juventus.

All andata (Patrick Vieira, in azione

mediano di mischia) è attesa allo Stade de France da una Missione (quasi) Impossibile j

allo stadio Delle Alpi) fu trionfo bian

conero: che succederà stavolta?

LEVONI

il campionato di Pallavolo è alla 20esima giornata: la Sisley Treviso (Alberto Cisolla schiacciatore) affronta in casa l'ostica Lube

Macerata. Ci sarà da divertirsi...

Siamo quasi all'epilogo deH'interminabile Regular Season di Hockey su Ghiaccio: 39esima giornata a Milano

tra i Vipers (Joe Busillo, ala sinistra, oriundo e azzurro) e Alleghe.

Poi i Play-Off


IL POSTER



fisichella

Giancarlo Fisichella Nato a Roma il 14 gennaio 1973 Sport: automobilismo Scuderia: Benetton Albo d'oro: 2 GP vinti (Brasile 2003, Australia 2005) Sito: www.giancarloiisichella.com

Giancarlo Fisichella è uno dei pochi piloti ita­ liani che ha saputo ritagliarsi uno spazio importante in Formula 1. Dopo i successi nel karting e il titolo italiano di Formula 3 vinto nel 1994, ha esordito nella competizione più importante nel 1996, chiamato dalla Minardi. L'anno dopo è passato alla Jordan, quindi alla Benetton, dove è rimasto per quattro stagioni ottenendo, nel 1998, la sua prima pole position. Nel 2002 è stato richia­ mato dalla Jordan, con cui ha vinto nel 2003 il Gran Premio del Brasile. Ingaggiato per il campionato seguente dalla Sauber, nel 2005 ha accettato l'offerta della Benetton per quello che è stato finora il suo anno miglio­ re, col trionfo in Australia e il quinto posto nella classifica finale del Mondiale.

Federica Pellegrini Nata a Mirano (VE) il 5 agosto 1988 Sport: nuoto Società: Dds Settimo Milanese Albo d'oro: oro Europeo vasca corta nei 200 si (2005), argento Olimpiade nei 200 si (2004), argento Mondiale 200 si (2005), argento Europeo juniores nei 100 si e nella 4x100 mista (2003), bronzo Europeo vasca corta nei 400 si (2005), nove titoli italiani Sito: www.pellegrinifederica.com Federica Pellegrini comincia la carriera nel 1995, ad appena sette anni. Conquista nume­ rosi successi nelle categorie giovanili, esplo­ dendo nel 2003, quando vince due medaglie d'argento nell'Europeo juniores. L'anno dopo è splendida protagonista all'olimpiade di Atene, dove è seconda nella finale dei 200 si, a trentadue anni dall'exploit di Novella Calligari: a 16 anni e 12 giorni è la più giova­ ne atleta italiana a salire su un podio olimpi­ co individuale. Consegue lo stesso risultato nel Mondiale del 2005, a Montreal: a dicem­ bre, nell'Europeo in vasca corta di Trieste, vince la sua prima medaglia d'oro, trionfando nei 200 si.

Giuseppe Gihilisco Nato a Siracusa il 5 gennaio 1979 Sport: atletica leggera Squadra: Fiamme Gialle Disciplina: salto con l'asta Albo d'oro: 13 vittorie da professionista, campione del mondo dilettanti (1998), vice­ campione del mondo juniores (1995)

Giorgio Rocca Nato a Coira (Svizzera) il 6 agosto 1975

Sito: www.giuseppegibilisco.com

Nato in Svizzera ma cresciuto a Livigno, nel 1995 Giorgio Rocca conquista la meda­ glia d'argento nel gigante al Mondiale juniores di Lake Placid. L'anno dopo debut­ ta in Coppa del Mondo, a Flachau. Potente, deciso e grintoso, si mette in evi­ denza nella stagione 1998-99 nel gigante ma soprattutto nello slalom: ottiene il primo podio in carriera, a Kitzbuhel. Superati i problemi al ginocchio causati da alcuni infortuni. Rocca sale sul gradino più alto nel 2002-03, a Lillehammer e Wengen, divenendo uno degli sciatori più continui del circo bianco. Ottiene tre successi in Coppa nel 2004-05. Sta vivendo quest'annoi la stagione più entusiasmante della carriera. Praticamente ha già vinto la Coppa del Mondo di slalom.

Giuseppe Gibilisco ha cominciato a pratica­ re il salto con l'asta a 13 anni e nel 1986 si è trasferito nel Centro federale di Formia per allenarsi sotto la guida di Vitaliy Petrov, già tecnico di Sergei Bubka. Dopo aver scavalcato per la prima volta i 5 metri nel 1996, ha raggiunto quello che per il momento rappresenta l'apice della carriera nel 2003, trionfando nel Mondiale di Parigi, stabilendo il primato italiano con 5,90. All'Olimpiade di Atene ha conquistato la medaglia di bronzo con 5,85, mentre que­ st'anno si è dovuto accontentare del quinto posto nel Mondiale disputato a Helsinki

Sport: sci Società: Carabinieri Albo d'oro: bronzo nel Mondiale in slalom (2003), in slalom e combinata (2005), argento nel Mondiale juniores nel gigante (1995) Sito: www.giorgiorocca.com


«1


materazzi

Marco Materazzi nato a Lecce il 19 agosto 1973 Sport: calcio Squadra: Inter Ruolo: difensore Albo d'oro: 1 Coppa Italia (2005), 1 Supercoppa di Lega (2005) Debutto in Nazionale: 25 aprile 2001 Italia Sudafrica 1-0 Difensore centrale potente ma dotato anche di notevoli qualità tecniche. Marco Materazzi è figlio d'arte: il padre Giuseppe è stato un discreto mediano e, soprattutto, è un allenatore con una lunga esperienza. Dopo i primi passi a Marsala e Trapani, Materazzi ha esordito ad alti livelli col Perugia: in serie A ha debuttato il 2 febbra­ io 1997, contro lìnter. E proprio nell'lnter ha raggiunto la definitiva consacrazione, dopo un anno in Inghilterra (nell'Everton) e altre due stagioni a Perugia (nel 2000-01 ha stabilito il record di gol per un difensore, con 12 reti). Nel 2001 ha debuttato in Nazionale e, da quell'estate, è una delle colonne nerazzurre. Nel 2005 i primi succes­ si (Coppa Italia e Supercoppa di Lega) con l'Inter.

CARD

Alessandro Nesta è da parecchie stagioni uno dei più forti difensori al mondo. La sua car­ riera si divide in due fasi: la prima con la Lazio, che l'ha fatto debuttare in serie A pochi giorni prima del 18° compleanno (13 marzo 1994: Udinese-Lazio 2-2) e con la quale ha vinto la Coppa delle Coppe nel 1999 e lo scudetto nel 2000. Nell'estate del 2002 è stato acquistato dal Milan, divenendo un ele­ mento fondamentale del reparto arretrato e confermandosi anche in Nazionale. Con i ros­ soneri ha conquistato parecchi successi: su tutti, la Champions 2003 e scudetto 2004.

CARD

Andrea Barzagli Nato a Fiesole (FI) 1'8 maggio 1981 Sport: calcio Squadra: Palermo Ruolo: difensore Debutto in Nazionale: 17 novembre 2004 Italia-Finlandia 1-0

Andrea Barzagli è uno dei migliori difensori espressi dal calcio italiano negli ultimi anni. Cresciuto nella Rondinella Firenze, con cui gioca in serie D e in C2, fa poi esperienza a Pistoia (B) e Ascoli (C1 e B), prima di con­ quistarsi uno spazio a livelli più importanti col Chievo. In gialloblù esordisce in serie A il 31 agosto 2003 a Brescia (1-1). L'anno dopo si trasferisce al Palermo, fortemente voluto da Guidolin: la stagione seguente ritrova Del Neri, già suo allenatore a Verona. In Nazionale debutta il 17 novem­ bre 2004 a Messina (Italia-Finlandia 1-0): è parte del gruppo che parteciperà al Mondiale di Germania.

Mauro German Camoranesi nato a Tandil (Argentina) il 4 ottobre 1976 Sport: calcio Squadra: Juventus Ruolo: centrocampista Albo d'oro: 3 scudetti (2002, 2003, 2005), 2 Supercoppe di Lega (2003, 2004) Debutto in Nazionale: 12 febbraio 2003 Italia-Portogallo 1-0

Esterno destro dotato di rapidità e abilità nel dribbling, Camoranesi è arrivato in Italia nell'agosto del 2000, dopo aver gioca­ to in Brasile (Santos), Argentina (Banfield) e Messico (Cruz Azul). Si è affermato nel Verona, che due anni più tardi lo ha ceduto alla Juventus, dove Camoranesi ha raggiun­ to risultati eccellenti, sia a livello individua­ le (è titolare inamovibile da quattro stagio­ ni), sia a livello di squadra (tre scudetti e due Supercoppe di Lega). In possesso di doppio passaporto, nel 2003 è stato convo­ cato per la prima volta nella nazionale ita­ liana: da allora, fa parte del gruppo che ha disputato ('Europeo 2004 e parteciperà al Mondiale 2006.



A 9

Comincia la sta­

A San Vittore Olona si corre il

gione italiana di Ciclismo. Il primo

più celebre tra i

traguardo è fissa­

Cross Country italiani, la

to a Donoratico per il GP Costa

Cinque Mulini,

degli Etruschi,

giunta alla

territorio di cac­

74esima edizione

cia per velocisti

(Alessandro Pelacchi, primo

nel 2005)

A

ATLETICA LA CINQUE. MULINI

CICLISMO _ IL PRIMO TRAGUARDO

(l'olimpionico Stefano Baldini,

I9 !

J-

terzo lo scorso anno)

SCI DISCESA LIBERA L'ultima gara di Sci

IL GRANDE BASKET

| prima di Torino 2006 è la Discesa

Armani Jean Milano

Libera di

vs Vertical Vision

Chamonix, appe­ na oltre il confine

Cantèi: il grande

italiano

campionato con un derby che è la storia

(Kristian Ghedina,

il veterano tra

Basket infiamma il

di questo sport (Andrea Michelori,

ala della Vertical Vision Cantù)


GRUPPO FASSINA vi dá ¡l BENVENUTO nel suo MONDO

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DOSSIER

Dal 1906 è la voce dell'associazionismo sportivo cattolico

Stadium: 100 anni, una storia Solo due stop: per la prima guerra mondiale e sotto le leggi fasciste. Scorrere le vecchie raccolte della rivista è un'avventura affascinante alla scoperta del fenomeno sportivo in Italia. E oggi il grande rilancio con la collaborazione del gruppo San Paolo di Andrea De Pascalis

tadium compie cento anni e rilan­

S

cia. Il suo primo numero vide la

luce

alle

soglie

dell'estate

del

fedelmente la storia dello sport italiano,

di dirigenti coraggiosi e allenatori inno­

ne autonoma nel

vativi, ma è anche possibile cogliervi

1915,

in segno di

1906, per dare voce all'associazionismo lutto per la strage di gioventù che la

sportivo cattolico in un momento in cui

eccezionali, di società sportive gloriose,

fermandosi solo due volte: per decisio­

Grande Guerra andava compiendo tra

una

visione serena

e

distaccata

dei

difetti, oltre che delle virtù, del fenome­

esso da un lato era in forte e rapido svi­

gli sportivi italiani, e nel 1927 perché

no sportivo in Italia.

luppo, avendo alle spalle la già cospicua

costrettavi

Sin dall'inizio, infatti, Stadium ha guar­

a

seguito

dell'autosciogli-

tradizione degli oratori e degli istituti

mento della FASCI, reso necessario dalle

dato oltre il recinto del proprio settore

scolastici religiosi nati già nel secolo

leggi fasciste.

di

precedente in ogni angolo delle peniso­

Stadium tornò a far sentire la sua voce

appunto - per valutare con discerni­

pertinenza

-

lo

sport

cattolico,

la, e dall'altro scontava un certo ostraci­

nel 1944, nella Roma appena liberata

mento critico e spirito costruttivo le

smo da parte delle istituzioni sportive

dall'occupazione tedesca, come organo

dinamiche in atto nello sport nazionale.

laiche. Di lì a poco, lo sport cattolico si

di stampa del neonato Centro Sportivo

Sua mission inalterata nel tempo è stata

raccolse in una nuova associazione, la

Italiano,

Federazione Cattoliche

Associazioni Italiane

(FASCI),

Sportive

di

cui

associazione

riprendere e sviluppare

costituita la

FASCI

per

perseguire un ideale di sport vivificato

nel

dai valori del Vangelo, uno sport che

Paese avviato alla democrazia. le vecchie annate

ponesse la dignità della persona umana

al

centro

dell'esperienza

sportiva,

Stadium, trasformatosi da bollettino in

Scorrere

ciò che oggi definiremmo un magazine,

Stadium è

un'avventura affascinante:

ponendosi in contrapposizione a qual­

divenne l'organo ufficiale.

non solo vi si leggono le storie semisco­

siasi strumentalizzazione o mercificazio­

Da allora la testata ha accompagnato

nosciute di campioni e di altri atleti

ne di questa. L'altra fondamentale istan­

54 ÌnfifO

oggi

di


poco note come la cronaca romana di

za difesa e portata avanti dalle pagine

in scala ridotta, ma fosse qualcosa di

del magazine è sempre stata quella a

completamento diverso, ricca di ludicità

un ciclista con una sola gamba in par­

favore di una pratica sportiva di forte

e a misura del fanciullo e del suo svilup­

tenza per un tour in solitario in terra

valore educativo e resa accessibile al

po psicofisico. Agli anni Settanta risale la

d'Africa: il suo nome era Enrico Toti,

maggior numero possibile di giovani.

proposta di fare dell'attività sportiva edu­

atleta della Fasci, che di lì a qualche

L'avventura editoriale di Stadium è perciò

cativa una risorsa da mettere a disposi­

anno sarebbe entrato nei libri di storia

tutta caratterizzata da "battaglie ideolo­

zione di ogni cittadino come co-fattore

come eroe della Grande Guerra. Grandi

giche" importanti, poi diventate punti di

di un processo continuo e globale di for­

come la conquista del K2 o le sfide

svolta per lo sport italiano. Così, all'inizio

mazione dell'identità personale.

Bartali-Coppi, raccontate dai protago­

del '900, l'impegno perché nella scuola

Nelle

possono

nisti; o come gli storici incontri dello

entrassero le varie discipline sportive e

anche leggere le cronache dei primi suc­

sport italiano con Pio XII (Pentecoste

non solo la ginnastica; la denuncia, già

cessi sportivi di ragazzi che poi sarebbe­

del 1945) e Giovanni Paolo II (Giubilei

Stadium si

pagine di

indossando

la

del 1984 e del 2000). Articoli che tal­

nei primi anni Venti, degli eccessi del

ro diventati campioni

campionismo; la pretesa che lo sport

maglia azzurra;

nel ciclismo Gimondi,

volta portavano la firme di giornalisti

fosse reso accessibile anche ai disabili (il

Moser, Argentin, nell'atletica Bordin e

tra i più prestigiosi: dal maestro Bruno

CSI aprì ai disabili all'inizio degli anni

Pizzolato, nella pallavolo Manu Bertelli

Roghi,

alla vigilia

ed Elisa Togut, nel basket Brunamonti,

Martellini,

Cinquanta);

la campagna,

a

Paolo

Valenti,

Giampaolo

Nando

Ormezzano

e

delle Olimpiadi di Roma, affinché diven­

nel

Rivera,

tanti altri. Da gennaio, il grande rilan­

tasse obbligatorio in ogni Comune un

Boninsegna, lardelli e Cabrini, e ancora

cio di Stadium, in questa nuova veste

assessorato allo sport con un relativo

Signori,

calcio

stelle

come

Albertini,

editoriale, frutto del rapporto con il

bilancio; la richiesta affinché lo sport dei

Tommasi, Inzaghi.

Gruppo

bambini e dei ragazzi non fosse un'atti­

Possiamo leggervi altre storie piccole e

frutterà al CSI nuovi consensi e nuovo

vità codificata per gli adulti e riproposta

grandi, note e meno note. Piccole e

entusiasmo.

Casiraghi,

Toldo,

San

Paolo,

che

certamente

E

Perché vinceremo la nuova sfida Grande successo per la presentazione alla stampa del nuovo Stadium, svoltasi nella storica sede del Circolo Canottieri Aniene a Roma, lo scorso 11 gennaio. Il

presidente del CSI, Edio Costantini, e il direttore generale dell'Apostolato San Paolo, don Vito Fracchiolla, hanno spiegato le motivazioni che hanno spinto i

due gruppi a questa importante operazione editoriale e sociale. Ha detto tra

l'altro don Fracchiolla: «Il rilancio di Stadium è una sfida che vogliamo vincere. La collaborazione con il CSI, la realtà ecclesiale più importante nel settore sportivo, permette alla San Paolo di rendere al mondo dello sport il servizio di

una informazione corretta e rigorosa, volta a coglierne i valori profondi».

Presenti il direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino, mons. Carlo Mazza, in rappresentanza della Cei, Mariolina Moioli per il Ministero

dell'istruzione, don Giusto Truglia, direttore responsabile e Gianni Visnadi,

direttore. Relatore apprezzato e brillante, Bruno Pizzul.

Qualità e professionalità In alto, il presidente Edio Costantini mostra con orgo­ glio il nuovo Stadium. A fianco, il direttore Gianni Visnadi. «Realizzeremo il nostro progetto grazie a una squadra di alto profilo e notorietà, giornalisti e pro­ fessionisti di prestigio che condividono le nostre idee»

^hTllWlI 55


POLITICA SPORTIVA

Documento unitario lanciato da CSI, UISP e US AGLI

BhH

La politica risponda a chi pratica sport L'appello è rivolto anche alla società civile per sostenere le ragioni di un processo di riforma del sistema sportivo italiano. Quale sarà la reazione del Coni? di Andrea De Pascalis

ono oggi venti milioni i citta­

ma in causa le trasformazioni negative

dini italiani che praticano con

dello sport spettacolo, che rendono que­

una certa costanza gualche

sto del tutto a sé stante rispetto allo sport

S

forma di attività motoria o sportiva. per tutti. In definitiva, sport per tutti e

Siamo dungue in presenza di un rilevante

sport spettacolo presuppongono culture

fenomeno sociale, che tocca ogni seg­

- nonché modalità organizzative e biso­

mento della collettività nazionale, e che

gni - che non sembrano conciliabili, e

non può essere liguidato come conse­

probabilmente sono ormai incompatibili.

guenza di una semplice moda nella frui­

Il futuro - si sostiene - è dello sport per

zione del tempo libero». Comincia così

tutti «che costruisce cittadinanza, parte­

sport, che riconosca e metta al centro lo

un documento-appello lanciato alla metà

cipazione,

sport dei cittadini, tenendo conto che

di gennaio da CSI, UISP e US ACLI per

zione e coesione sociale».

raccogliere adesioni intorno all'idea di

Lo sport - si prosegue - può contribuire al

nelle politiche della salute, nelle politiche

raggiungimento di

ambientali e urbanistiche, nonché nelle

una

riforma

del sistema sportivo che

formazione umana, Integra­

questo incide nelle politiche della scuola,

questi traguardi a

metta al centro lo sport per tutti in luogo

condizione che muti il quadro di riferi­

politiche sociali (in quanto attività che ha

dello sport orientato alla prestazione di

mento legislativo, visto che nessun pro­

tra le sue finalità esplicite obiettivi come

eccellenza.

gramma pubblico riconosce e valorizza lo

l'integrazione delle minoranze e il contra­

Dopo aver sottolineato come lo sport per

sport per tutti ed i suoi attori, gli Enti di

sto al disagio).

tutti si configuri ormai come espressione

Promozione Sportiva. Dal canto suo il

di un nuovo diritto di cittadinanza e di

Comitato Olimpico

partecipazione attiva, il documento chia­

come compito prioritario la preparazione

• che le Regioni istituiscano al loro inter­

degli atleti per le Olimpiadi e per i cam­

no, in accordo con gli EE. LL., "Comitati

pionati di alto livello, poco è interessato a

regionali dello sport per tutti" che coordi­

Nazionale, che ha

un mutamento di prospettiva, visto che

nino e l'associazionismo interessato allo

all'alta prestazione «indirizza la grandissi­

sport per tutti;

ma parte dei suoi sforzi e delle sue risor­

iThrifTUTTI

• che sia istituito un "Consiglio nazionale

aspettarsi un

dello sport per tutti", organismo di coor­

mutamento di indirizzo che maturi dal­

dinamento aperto a tutti gli attori: enti di

se».

56

Ciò considerato, i tre enti di promozione

chiedono:

«Di conseguenza,

l'interno del sistema è aleatorio. La pre­

promozione, associazioni di promozione

senza minima degli Enti di Promozione

sociale e volontariato, società sportive,

Sportiva negli organi del Coni, presenza

federazioni sportive, Regioni ed EE. LL.;

del tutto subalterna rispetto a guella delle

• un diverso sistema di governo pubblico

Federazioni e delle Discipline Associate,

e democratico dello sport, nel quale il

non può produrre alcun autentico muta­

CONI e l'intero associazionismo sportivo

mento». Serve una legge quadro sullo

trovino nuovi equilibri.

K


VITA CSi

Assegnati i premi al merito CSI

Ecco i Discoboli d'Oro Sono 87 in tutto, tra i tesserati e le società, i riconoscimenti attribuiti per il 2004. Si tratta della massima onorificenza dell'associazione di Erika Marani

l "Discobolo d'Oro al merito CSI"

I

è

un

riconoscimento

Dal 2001 si assegna unicamente

il

"Discobolo d'Oro al

L'elenco dei premiati

merito

CSI" per società e persone con

Abruzzo: Valter lannucci. Don Fidelis Annunini*.

nale del Centro Sportivo Italianoanzianità minima associativa di 30 anni. Inoltre, secondo il rego­ nel 1994, in occasione del 50° lamento del premio, il anno di fondazione dell'associa-

Campania: Salvatore Follo, Giuliano Ferrara, Rigoletto

istituito dal Consiglio nazio­

zione. Il premio rappresenta uno

"Discobolo"

dei più alti attestati di stima per

riconosciuto alla memoria ed in

coloro che nel corso degli anni

alcune

hanno generosamente dedicato

esterne al CSI. K

un'ampia parte della loro vita al CSI e ai suoi ideali, favorendone lo sviluppo e promuovendone la proposta sportivo-educativa. Fino al 2000 erano tre i "Discoboli"

che venivano assegnati - oro,

argento e bronzo - a quelle socie­ tà sportive o a quei soci con

almeno 40, 30 e 20 anni effettivi di attività ed impegno nel CSI.

può anche essere

circostanze

a

persone

Basilicata: Giovanni Mazzeo, Felice D'urso; Maraschino*, Virtus Partenopea, Gerardo Castelli, Luca

Marchigiano. Emilia-Romagna: Us Castel De' Brini, Enrico Contini, Lauro Semellini, Polisportiva Forza

Vigne, Giordano Ghirotti, Lorenzo Cavini, Pietro Tredozi*, Giuseppe Malagoli, Giorgio Gollini, Claudio Bassi, Us Conforti, Fabrizio Frigeri*. Friuli-Venezia

Giulia: Gsd Rangers San Rocco, Giuseppe Puller, Ass.

Polisportiva Dilett. Tricesimo, Marino Jussig*. Lazio: Gianfranco Di Lorenzo, Giuseppe Liberati, Vittorio Lattanzi, Up Petriana (Pontificio Oratorio San Pietro),

Angelo Luigi Pignatiello, Giovanni Sorge*. Liguria: Augusto Briano. Lombardia: Luigi Noris, Uso Sforzatica, Candido Gherardi*, Angelo Tregambe, Polisportiva Maronese, Gianantonio Chiodo, Tarcisio

Brambilla, Tarcisia Maggioni, Folgore Castelleone, Gs Aurora San Francesco, Gianfausto Baiatti*, Mantovana

Junior, Gastone Pradella*, Giovanni Spiriti, Freccia

Azzurra 45, A.S. Dilettantistica Centro S. Pietro. Molise: Igino Tomasso. Piemonte: Marco Dutto,

Vincenzo Porrazzo, Us Virtus Crusinallo, Giuseppe Piazza*, Claudio Richetti*, Luciano Brughiera*,Luciano

Paganini*. Puglia: Fernando Di Leo*, Nicola Del Nero. Sicilia: Rosario Palermo, Giovanni Licitra, Giuseppe

Blundo, Sport Club Eracle Asd; Toscana: Giuseppe Volpi*, Piero Tarchiani*, Franco Codelupi, Angelo

Giusti*, Marcello Tognoni, Csi Esperia, Giorgio Pastacaldi, Sergio Faggi*, Sergio Cocchi*. Trentino

Alto Adige: Nicola Bonelli, P. Vigilio Torresani, Polisportiva Oltrefersina. Umbria: Roberto Barsotti*,

Don Leonardo Romizi. Valle D'Aosta: Pierluigi Frola. Veneto: Carla De Gian, Us Virtus Nemeggio, Alberto Camporese, Camillo Lamparelli, Antonio Pavan, Gs Dinamis Paese, Giuseppe Salviati*, Giancarlo Cadetti, Polisportiva San Giorgio Villafranca.

* Discobolo assegnato alla memoria

SlFTlTOl 57


VITA CSI

Presidenti a confronto: Puglia e Toscana

Regioni forti per stare al passo con i tempi Prosegue il nostro viaggio tra i responsabili dei Comitati regionali del CSI. Grandolfo: «Il 2006 sarà un anno impegnativo e ricco di soddisfazioni». Barni: «Svilupperemo l'attività interprovinciale» di Tito Dalla Torre Eventi A sinistra, Serafina Grandolfo a Tirana in occasione della Maratona dei Popoli 2002, promossa dal CSI in Albania in occasione della beatificazione di Madre Teresa di Calcutta. Qui a fianco, Pierpaolo Barni al Giubileo degli Sportivi Qual è il programma della tua regio­ ne? Quali gli appuntamenti e le cose

più importanti che avete in calenda­

rio?

Grandolfo: «Per il 2006 abbiamo un pro­ gramma molto ricco e variegato. Oltre ai tradizionali

nazionali, sport"

gran

premi

lo staff del

e

campionati

"villaggio dello

pugliese questa estate ritornerà

nelle maggiori piazze delle città pugliesi

coniugando sport e musica. Sono attese

molte squadre per la Jetix Kids Cup e Danone Cup in primavera che assumeran­ no anche quest'anno il carattere regiona­

e

Regioni

sono

destinate

a

primo luogo, la necessità di trovare

le. Ampio spazio sarà dedicato alla realiz­

un

la

zazione dei corsi estivi per dirigenti e ai

necessità di governare l'area regio­

campi estivi per gli atleti che si svolgeran­

ve sul territorio. Il CSI ne è consape ­ e quella di rispettare l'autono­ nale

no nella nostra struttura regionale, con un

L

essere sempre più

lo snodo

decisivo delle politiche sporti­

sostanziale

tra

vole ed ha scelto per tempo di raf­

mia tradizionale dei Comitati pro­

forzare il ruolo delle proprie strut­

vinciali. C'è, in definitiva, un model­

importantissimo anche il prossimo incon­

ture regionali, affinché siano inter­

lo politico e gestionale ancora in

tro in febbraio fra i presidenti dei comitati

notevole abbattimento dei costi. Reputo

locutori forti delle istituzioni, oltre­

parte da inventare. A che punto è

territoriali entrati a far parte dei consigli e

ché organismi capaci di visione stra­

questo processo? Cosa stanno già

delle giunte provinciali del Coni. Saremo in

questo

facendo le regioni CSI e come pen­

molti pugliesi; su 5 province abbiamo

sano

Lo

infatti ottenuto la presenza di 4 consiglieri

può che essere graduale, a fronte di

abbiamo chiesto ai presidenti del

nei consigli provinciali e della sottoscritta

non poche difficoltà. Tra le quali, in

CSI di Puglia e Toscana.

nella giunta regionale Coni.»

tegica.

Ma

assunzione

58

equilibrio

JkTÌBhI

di

processo

responsabilità

di

non

di

affrontare

il

futuro?


aspre, sono davvero un "guaio” che, da

Barrii: «Difficile riassumerle tutte. Lavoria­

parmettere anche ai più giovani di collo­

mo con i comitati provinciali per sviluppa­

carsi nell'associazione a pieno titolo. Al

queste parti, non riguarda soltanto il CSI.

re l'attività a livello interprovinciale, laddo­

tempo stesso, il comitato regionale orga­

All'Interno dei singoli comitati, però, non si

ve i singoli comitati non riescano a orga­

nizza e promuove eventi sportivi, come

registrano problemi particolari. L'impegno

nizzare tornei e manifestazioni proprie. Un

vengono definiti oggi i momenti di grande

del CSI toscano supera però i confini della

altro obiettivo di fondo riguarda la forma­

coinvolgimento. Un esempio in tal senso

regione; è infatti consolidata la collabora­

zione. Proponiamo un'azione formativa

sarà la seconda edizione, nel Parco delle

zione fra Toscana,

regionale rivolta ai quadri dirigenti dei vari

Cascine di Firenze, della settimana regiona­

Liguria. Abbiamo condiviso un convegno

livelli, ai quali desideriamo trasmettere

le di Stadium che, nel 2003, registrò oltre

associativo e formativo a Viareggio, a

competenze e sensibilità associative tali da

diecimila presenze. Proseguono inoltre i cir­

novembre, e molti altri momenti in prece­

cuiti regionali delle diverse discipline, che

denza».

Emilia

Romagna e

K

offrono alle società sportive itinerari e

CHI SONO

scambi associativi di qualità e, direi, in

LE PAGELLE

quantità interessanti».

In teoria le Regioni dovrebbero costi­ tuire un nodo nevralgico per la vita

Grandolfo

r Serafina ' Grandolfo

dall'associazione; in realtà faticano ad assumere tale ruolo. Nel tuo caso sei

Tutti i comitati sono molto attivi sul territorio e

Grandolfo: «Sono senza ombra di dubbio

| Da ragazza, "panchinara" | terzo alzatore nella squadra

vivono l'associazione con passione ed entusia­

ottimista. Credo che la Puglia questo pro­

1

smo. Ai presidenti e ai di dirigenti di comitato

blema non l'abbia mai avuto. La Regione

Componente Consiglio dioce­

va tutta la mia stima e la mia riconoscenza in

da tempo ha assunto l'autorevolezza nel

sano ACR di Bari nel quadriennio 1980/1984

quanto si dedicano con abnegazione, nella

ruolo chiamato ad espletare. Inoltre il CSI

Nel 1985 stanca di stare in panchina fonda

pura gratuità, al servizio dell'associazione.

Puglia è sempre stato interlocutore privile­

la società sportiva parrocchiale "I Lupi di San

giato per le istituzioni quali, gli enti locali, la

Francesco" di Triggiano

8,5

Voto ai Comitati

7

Voto alla Regione

La Regione Puglia ha grande considerazione

ottimista o pessimista?

di pallavolo di Triggiano (BA).

Chiesa, la Scuola, gli enti di promozione

1986 Arbitro CSI e FIPAV

sportiva, le Federazioni, il CONI».

Segretaria Regionale CSI Puglia dal 1988 fino al 1991

Comitato

Barni: «Sono e resto ottimista. Le Regioni

Regionale allo sport dal 1985, anno in cui

CSI devono ancora compiere il passo deci­

1990 Allenatore FIPAV 1°

entrò in vigore la Legge. Il nuovo assessore

sivo verso un ruolo più articolato e convin­

Responsabile della Formazione del Comitato

allo Sport, Doti. Guglielmo Minervini, grande

to nell'apparato associativo. Ciò richiede

amico del CSI, attraverso il metodo democrati­

fatica. I motivi sono semplici e seri al tempo

di Bari dal 1990 Consigliere Nazionale - Membro di presiden­

del

CSI.

Facciamo parte

del

co dei Forum sta licenziando la nuova legge

stesso. La forte autonomia dei comitati

za Nazionale dal 1991 fino al 1995

sullo sport che ritengo organica e innovativa e

provinciali è necessaria e va tutelata, ma

Presidente Regionale del CSI di Puglia dal

che assegna un ruolo importante allo sport per

limita, in casi particolari, le possibilità di svi­

1995 al 2004

tutti e allo sport di base.

luppo del regionale».

Consigliere Nazionale - Membro di presiden­

Quali sono i problemi dei Comitati

za Nazionale dal 2004

Barni Voto ai Comitati

7,5

nella tua regione?

2005 Membro di Giunta Regionale Coni

Grandolfo: «Su tutti il disagio giovanile. I

Puglia 2005 Commissario Straordinario CSI Puglia

nostri giovani dirigenti, non trovando in

opportunità

di

lavoro,

sono

Perché rispondono abbastanza bene, nono­

regione

stante alcune situazioni difficili alle quali,

costretti a trasferirsi al Nord, pur conti­

alcuni comitati, devono e sanno far fronte. La

nuando a ricercare anche là il CSI. Poi le

500

Km dal

Pierpaolo Barni Socio atleta, per la prima

vita regionale non è però condivisa da tutti

distanze fra

allo stesso modo, pur essendoci attenzione

Gargano al Salente sono tanti. Diventa

volta, nella stagione 1957/58

verso la Regione.

sempre più arduo, fra i nostri 11 comitati,

Dal 1976 al 1988, Pierpaolo

i

Comitati:

incontrarsi e instaurare una collaborazione

Voto alla Regione

6,5

Barni ha ricoperto il ruolo di

a 360 gradi».

dirigente in diverse società del CSI

Le scelte politiche in tema di sport per tutti

Barni: «E' difficile trovare attività sportive

Consigliere provinciale a Prato dal 1988, nel

sono tra le più significative a livello nazionale;

capaci di coinvolgere tutti i comitati. La

1989 ha assunto la responsabilità del settore

peccato però che non siano sorrette da ade­

Toscana, e per questo fa testo una storia

calcio. Nel 1996 è stato eletto nel consiglio

guati finanziamenti. Considerati i buoni rap­

secolare, continua inoltre a soffrire di una

regionale, divenendo vicepresidente e mante­

porti fra il CSI e vari assessori regionali, il

rivalità fra città vicine che, altrove, non

nendo la carica fino all'elezione alla presi­

voto può essere più che sufficiente.

trova pari. Divisioni e polemiche, talora

denza nel 2004

59


VITA CSi

Da Bergamo un esempio valido per tutti

Studiare da campioni Inaugurati, con l'apporto del CSI, due particolari istituti scolastici: consentiranno ai giovani sportivi dediti all'attività agonistica di alto livello di non trascurare gli studi di Andrea De Pascalis

ergamo, si sa, è una delle provin­ ce italiane con più alta incidenza

B

di giovani che praticano lo sport.

Se

ci

affidiamo

alle

statistiche

più

attendibili, scopriamo che sono oltre

15.000 gli sportivi in erba bergamaschi impegnati nelle sole attività di profilo

agonistico medio-alto. Ci sarebbe da menar vanto, ma a Bergamo c'è gente

pratica, cui non piace cullarsi sugli allo­ ri e magari cercare il pelo nell'uovo. E

con tanti ragazzi che si danno da fare sognando una carriera sportiva di livel­

lo, il pelo nell'uovo è racchiuso in un formidabile interrogativo: che succede­

rà ai tanti che non riusciranno a sfon­

dare?

Non

rischieranno

di

diventare

degli "spostati", con difficoltà di rein­

serirsi in una vita normale in fabbrica o

in officina? È nata da questa riflessione un'iniziati­ va forse unica in Italia, tenuta a batte­

simo a metà di gennaio con l'open day

di

uno

specialissimo

campus

dello

sport, organizzato a Bergamo in comu­ nione

di

Patronato

intenti

San

da

Diocesi,

Vincenzo,

CSI,

Atalanta,

routine settimanale

formativo. Non si pensi però ad un pro­

gramma sbilanciato a favore dell'impe­

giorni, con possibilità di recuperi perso­

gno sportivo: gli allievi sono tenuti a

nalizzati per gli allievi che si debbano

frequentare, al secondo e terzo anno,

Foppapedretti e Albinoleffe.

assentare per manifestazioni sportive.

anche due stage, di 200 e 300 ore cia­

Il campus ha segnato l'avvio dell'attivi­

Alle materie previste per conseguire la

scuno, presso imprese affini al corso di

tà di due istituti scolastici specificamen­

maturità

te pensati per i ragazzi che hanno scel­

aggiungeranno,

si

studio. Oltre che bravi atleti, i due isti­

quin­

tuti sforneranno dunque ragazzi prepa­

to la via dello sport più impegnativo: un

quennio, lezioni di materie propedeuti­

rati al punto da trovare facilmente lavo­

istituto tecnico commerciale a indirizzo

che ad una vita sportiva equilibrata e

sportivo; un istituto per operatori dei

consapevole:

servizi all'impresa a indirizzo sportivo.

scienza dell'alimentazione, educazione

lo vorranno. In definitiva, se l'impresa

sportiva, pedagogia dello sport, educa­

di riuscire nello sport

zione psicomotoria.

sarà alcun problema a ripiegare su scel­

allievi di conciliare senza sforzo l'impe­

Lo svolgimento di attività sportiva, sin­

te di vita e prospettive di lavoro più

gno scolastico e l'impegno agonistico,

gola o di squadra, varrà come credito

consuete.

Le

due scuole

hanno

piani

didattici

strutturati in modo da consentire agli

60

proponendo una

di studio-sport organizzata su cinque

^¡0

tecnica

nel

commerciale

corso

fisiologia

e

del

anatomia,

ro nell'industria "normale" o in quella sportiva, o di iscriversi all'università se fallisce non ci

K


PROGETTI

A Verona i risultati del progetto per atleti diversamente abili

Il CSI "Oltre la siepe" In tutta Italia finanziati 25 progetti locali nei diversi comitati territoriali. Oltre alle più classiche discipline sportive gli atleti si sono impegnati negli sport subacquei, nel thai-ji e nel trekking di Danilo Vico i è concluso "Oltre la siepe", l'im­

convegno nazionale tenutosi a Verona

nvolte al mondo delle disabilità. Sono

portante progetto nazionale rivol­

il 28 e 29 gennaio, presso la sede del

state ripercorse le tappe significative di

to al mondo della disabilità, pro­

comitato scaligero, e che ha ospitato i

questo lungo cammino, analizzando da

principali protagonisti di questo promosso dalla Presidenza nazionale del getto: dagli Centro Sportivo Italiano, e finanziato atleti diversadal Ministero del Lavoro e delle

vicino i 25 progetti dei comitati CSI

S

Politiche Sociali nell'ambito della legge

mente abili,

ai

383/2000. Dopo diciotto mesi di attivi­

dirigenti,

ai

tà, in cui sono state coinvolti più di

responsabili dei

4000 tesserati, di 82 società sportive

progetti locali ai

ripartite geograficamente

tanti organizza­

tra nord, centro e sud Italia, l'iniziativa

tori o promotori

si è conclusa a fine gennaio con un

delle

equamente

iniziative

I 25 Progetti locali del CSI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25

COMITATO Acireale Alessandria Alto platani Ascoli Asti Bari Bologna Cagliari Caltanissetta Caserta Cava dei Tirreni Crema Cremona Cuneo Emilia Romagna Foggia Foligno Imperia Mantova Palermo Roma Taranto Treviso Udine Vicenza

PROGETTO Vicinisempre Insieme al traguardo Essere abili bambini Un abile sportivo ... per amico Fuori dal borgo con lo sport Paideia Sport e atleti diversamente abili Lo sport come strumento di integrazione sociale Conosciamo il mare Abilmente insieme ... senza barriere Studio... apprezzo ... agisco ... amo Sport anch'io Diversamente abili... ugualmente sportivi L'Idea ci Hrezza Palla con estro Sport insieme Oltre la base Gymnasium Sport and solidarity Sport: integrazione e condivisione Impara lo sport Archetipo Sportivamente abili lo posso... se me lo permettete Sport per ciascuno

finanziati dal progetto nazionale, che oltre alle più classiche discipline sporti­ ve quali il tennis tavolo, l'atletica, il weelchair-hockey, il nuoto, la pallavolo o il calcio a 5, hanno impegnato gli atleti diversamente abili anche nel thai-

ji, negli sport subacquei, e nelle escur­

sioni di trekking e bicicletta. In occasione del convegno veronese sono stati presentati anche due libri

molto interessanti: "Disabili e sport oltre la siepe", scritto da Carmine Di

Pinto, che in chiave pedagogica affron­ ta

l'argomento

della

disabilità,

dal

punto di vista dell'educatore e "Oltre la siepe - linee metodologiche per sporti­ vamente

abili",

Marchetti,

Ferrerò,

Laura

che cura

scritto

da

Durante

Michele

e Vittorio

maggiormente

aspetti metodologici.

gli

K ShTllWìll

61


NATI NEL CSI

Don Franco Torresani, campione del mondo e atleta del CSI

Il prete azzurro A settembre ha vinto il titolo iridato di corsa in montagna. Passione sportiva e missione religiosa nelle parole del vice-consulente ecclesiastico del CSI trentino, unico sacerdote ad aver indossato la maglia della Nazionale. Protagonista anche nella "Ciaspolada" sulla neve in Val di Non di Felice Alberghetti

l giorno dell'Epifania alla linea di

sfatto all'arrivo don Franco - Gli

partenza della "Ciaspolada", stori­

8 km

della

Ciaspolada sono

anno in Val di Non, tra i seimila iscritti

I

qui vicino a Fondo, alle pendici

c'era anche lui, don Franco Torresani, il

del Lagoral è sempre bello par­

ca manifestazione di corsa con le

troppo pochi per le mie caratte­ racchette da neve che si disputa ogniristiche, ma per me, cresciuto

sacerdote che ha mandato in archivio la

tecipare. E il successo è anche

stereotipata

parroco

aver visto gareggiare un bel

sportivo che gioca a pallone nel cortile

gruppetto di miei "parrocchia­

dell'oratorio, la tonaca fermata in qual­

ni", a cominciare dal sindaco

che modo all'altezza del polpaccio per

con

non impacciare. A don Torresani, 44

comunale di Telve». Già, perché

anni, parroco di Telve, Telve di Sopra e

don Franco e i suoi parrocchia­

immagine

del

Torcegno, vice-consulente ecclesiastico del CSI trentino,

poco.

il calcio interessa ben

Le sue passioni sportive sono

l'amministrazione

ni sono tutti tesserati Genzianella

Trento,

c'erano quasi tutti,

Passioni coltivate alla grande, visto che

ragazzi

"prete

azzurro",

come

lo

hanno

per la storica

società del CSI. Alla Ciaspolada

altre: la corsa in montagna e l'atletica.

il

un centinaio tra

tengo moltissimo. Con tanti bambini

le ciaspole,

"cantori della stella" che, come tradi­

ovvero le racchette, ai piedi. Per la cro­

zione, dalle nostre parti si mascherano

l'ha

per rievocare l'arrivo dei Magi. Un bel

con

e famiglie,

ribattezzato dalle sue parti, lo scorso

naca,

settembre si è laureato campione del

Giuliano Battocletti, che si è imposto in

modo per raccogliere fondi per le mis­

mondo master nella specialità per la

27'4", davanti a Claudio Cassi; tra le

sioni».

quale in passato ha vestito addirittura -

donne, vittoria per Cristina Scolari, con

Mettere insieme

nessun sacerdote vi era riuscito prima -

il tempo di 34'29".

vocazione di sacerdote non è facile per

la

gara

vinta

l'azzurro

passione sportiva

e

la maglia azzurra della Nazionale. Alla

Ma

azzurro".

don Franco. Spesso gli succede di arri­

Ciaspolada è andata ottimamente, con

Appena il tempo di buttare un occhio

vare alle competizioni con i concorrenti

torniamo

al

"prete

piazzamento fra i primi dieci, anche se

alla classifica e già è sul piede di par­

già tutti schierati, o partiti. Più di una

le racchette da neve non sono il massi­

tenza. «La mia gara più vera, in questo

volta, come alla Ciaspolada, appena

mo per lui.

giorno dell'Epifania, é quella del pome­

terminata la gara, riparte senza nem­

riggio, nella mia chiesa, dove mi aspet­

meno partecipare alle premiazioni.

«Con tutti i campioni che c'erano, un bel piazzamento. - ha spiegato soddi-

62

tutta

JkTÌM!

ta

una...staffetta

di 4

funzioni,

cui

Un parroco msomma sempre di corsa.


vidi

la

tua

performance

con altri atleti». E di testi­ moni ne ha raccolti e pas­

Nato il 29 gennaio del '62 a Tassello, in Val

sati molti nel CSI. «// mio impegno nel CSI? È una

di Non, Trentino; Parroco in Valsugana:

vita che ne faccio parte, ne

tanti; 100 Kmq); nel cuore del gruppo mon­

condivido a pieno gli idea­

tuoso del Lagorai - fa parte del territorio il

li. Mi piace il motto: "edu­

mitico passo Manghen (m. 2042 slm), deci­

Telve-Telve di Sopra-Torcegno (3.300 abi­

care attraverso lo sport".

sivo in tanti Giri d'Italia. Consulente spiri­

Lo ritengo vero: il piacere

tuale CSI, in collaborazione con padre

della festa, la fatica dell'al­

Vigilio Torresani, recentemente premiato, in

lenamento, la competizio­

occasione del 60° CSI Trentino, per i 30

ne. Quando posso, parteci­

anni di militanza come consulente. Società:

po ai Gran Premi nazionali

U.S. Genzianella Telve di Sopra (competizio­

di campestre, dove peral­

ni promozionali CSI); Atletica Trento Cavit

tro l’atletica trentina ben

(competizioni ufficiali FIDAL)

«La missione sacerdotale e l'atletica

figura. Abbiamo belle speranze nella

hanno sempre corso parallelamente

nostra

nelle mie giornate. A me non resta che

Tentrin o a Rossella Rivoli e molti altri

Gli allenamenti poi mi

atleti già affermati in campo nazionale

stargli dietro.

Chi è Don Franco

squadra,

penso

ad

Alessia

Con

aiutano. Mentre si corre arriva più ossi­

nelle

geno in testa e in mezzo a questi pae­

cerco di dare un buon esempio da atle­

categorie

giovanili.

loro

saggi Incantevoli della natura riesco a

ta e da sacerdote, in manifestazioni in

concentrarmi meglio anche sugli impe­

cui anche se non si vince si torna a

gni della mia missione». Ciò che don

casa con qualcosa di più dentro. La

Franco non dice è che gli impegni in

mia vittoria più importante? Non esser­

parrocchia gli lasciano ben poco tempo

mi mai ritirato da nessuna competizio­

per allenarsi secondo i canoni sportivi:

ne:

questo

rappresenta

Risultati più significativi:

un piccolo

La maglia azzurra (anni '90) con la Nazionale

si prepara quando può, anche di notte,

esempio per i più giovani, perché l'im­

senza schemi e tabelle. «Con il passare

portante non è essere primi ma arriva­

italiana assoluta di corsa in montagna; aver

degli anni ha maturato altre caratteri­

re al traguardo dando il meglio di se

completato tutte le competizioni agonistiche,

stiche rispetto alla velocità: la determi­

stessi».

un'idea

senza mai nessun ritiro; titoli regionali nelle

nazione, la grinta, il tener duro per

curiosa: «Mi piacerebbe con l'aiuto del

varie specialità (pista, strada, cross, monta­

migliorare la propria prestazione e

il

CSI trentino, organizzare una giornata

gna); classiche nazionali e internazionali,

Questo è incisivo

sportiva dalle mie parti, magari una

soprattutto nella corsa in montagna, con

dove condi-

corsetta alla scoperta della montagna.

alcuni record ancora imbattuti; 3 argenti nei

proprio

risultato.

soprattutto nelle staffete,

L'

ultimo

spunto è

0 magari un possibile trittico a staffet­

campionati Italiani assoluti a staffetta corsa

ta nei tre paesi dove sono parroco per

in montagna (1998-2001-2002), con Antonio

far conoscere questi luoghi e vivere la loro realtà». K

(2005: Inghilterra), 1 argento (2002: Austria),

Molinari, Marco Gaiardo, Marco Rosso; 1 oro 2 bronzi (2003: Germania - 2004: Italia) nei

Neonata in pista Della spedizione dell' U.S. Genzianella Telve di Sopra faceva parte anche la piccola Serena Colme, accompagnata da papà Ivano e da mamma Dolly. Nata il 19 settem­ bre 2005, battezzata a Telve di Sopra il 27 novembre, è risultata la più piccola degli oltre 6000 parte­ cipanti; ha completato la gara di Km 7,5 con tanto di pettorale (n. 6479) e racchette da neve ai piedi del passeggino, tirato a turno dal gruppo di Telve

campionati mondiali master corsa in monta­ gna; 1 oro (2002) e 1 argento (2003) nei

campionati Italiani mezza maratona; Campionati europei con racchette da neve:

2001: 3 volte sul podio (1° Finlandia - 2°

Andorra - 3° Francia) nei campionati assoluti; 2002 e 2003: oro nei campionati master.

Con il CSI: titoli provinciali nelle varie specia­ lità (pista, strada, cross, montagna); titoli nei

Gran Premi nazionali (cross, montagna, pista), con la rappresentativa del CSI Trentino, guidata dal presidente Marco Pasqualini.

wTìllllllC 63


APPUNTAMENTI

Associazione, politica e territorio in discussione il 18 e 19 febbraio

Il bisogno di esserci Un seminario riunirà a Napoli i quadri del CSI eletti negli organismi territoriali del Coni. Oggetto dell'incontro: trovare strategie efficaci per una presenza significativa nella politica sportiva locale di Andrea De Pascalis l 18 e 19 febbraio i dirigenti CSI eletti

in situazioni di "sofferenza nella normali­

cambiamento di prospettiva, che ha il suo

nei consigli e nelle giunte del Coni

I

tà", quali l'accentuata mancanza di fiducia

fondamento nella riforma del Coni, in una

nel futuro, la dispersione scolastica, la fuga seminario di approfondimento sul tema:dalle responsabilità, la crisi di legalità (pro­ "Strategie di partecipazione e ruolo del pensione alla trasgressione delle leggi e

Totocalcio e di tutti i proventi delle lotterie

CSI nel sistema sportivo italiano".

delle norme sociali).

mo garantito) e infine nell'ingresso di rap­

L'evento rappresenta la logica evoluzione

Ci sono poi i "segni dei tempi" che dipen­

presentanti degli enti di promozione negli

del percorso di riflessione in cui il CSI si è

dono da macrofenomeni che attraversano

organismi del Coni, sia a livello nazionale

impegnato negli ultimi anni per rinnovare

il sistema Italia: ad esempio, il problema di

che territoriale.

e attualizzare la propria tradizionale mis­

un'immigrazione che pone grandi proble­

C'è infine il dato politico con cui fare i

sione di fare promozione umana e sociale

mi sul piano dell'integrazione e coesione

conti. Il paese, volente o nolente, è avvia­

attraverso lo sport. Uno sforzo, questo,

sociale; la rarefazione del lavoro; le sfide

to verso una devolution che toccherà

saranno impegnati a Napoli in un

ritrovata stabilità finanziaria (passaggio del

sportive ai Monopoli in cambio di un mini­

richiesto dai tempi, considerati i grandi

della globalizzazione. Problemi di cui uno

anche lo sport. Già la recente riforma del

mutamenti che hanno investito lo sport e

sport che voglia davvero definirsi sociale

Titolo V della Costituzione ha chiaramente

la società italiana.

non può non prendere atto per farsene

indicato nelle Regioni le titolari della politi­

Si pensi al precipitare della condizione gio­

carico per quanto di propria competenza.

ca sportiva sul territorio, diventata materia

vanile, che oggi si esprime non solo in ter­

Dal canto suo anche il modello sportivo

di legislazione concorrente. Ed è una situa­

mini di disagio da marginalità, ma anche

italiano si trova a mezzo del guado di un

zione che va anch'essa approfondita,

anche per valutare vuoti nor­

Dirigenti CSI nelle giunte regionali e provinciali del Coni

mativi, reticenze o opportunità nuove che si stanno presentan­

L'Aquila

Enrico Melonio

Pescara

Adamo Scurii

Matera

Cristoforo Di Cuia

Molise

Calabria

Cosenza

Cerzosimo Saverio

Piemonte

Campania

Giunta regionale

Salvatore Maturo

Abruzzo Basilicata

Lodi

Giovanni Coviello

do. Sono tutte situazioni che

Milano

Massimo Achini

meritano di essere approfondi­

Campobasso

Igino Tomasso

te all'interno di una associazio­

Biella

Fulvio Tessarolo

ne che, come esplicitava il riu­

Torino

Massimo Sacco

scito titolo di una convention

Napoli

Antonio Papa

Puglia

Giunta regionale

Serafina Grandolfo

CSI di qualche tempo fa, abbia

Salerno

Pietro Guarino

Sardegna

Cagliari

Giovanni Pitzus

voglia di esserci nelle situazioni

Emilia Romagna

Bologna

Pietro Stefanelli

Sicilia

Friuli V. G.

Pordenone

Paola Zelanda

Udine

Clara Del Negro

Lazio

Prosinone

Maurizio Federico

Roma Liguria

Imperia

Lombardia

Giunta regionale

Eugenio Taglietti

Bergamo

Vittorio Bosio

64 ìvìTllWlì

Catania

Santo Gagliano

e non solo di starci: esserci con

Siracusa

Antonino Risuglia

consapevolezza, con intelligen­

Trapani

Rosario Muro

za, con le idee chiare e voglia

Giunta regionale

Pierpaolo Barni

darsi

Daniele Rosini

Firenze

Massimo Fratini

appunto,

Sandro Cum

Pisa

Alfonso Nardella

Napoli, col fare chiarezza su

Belluno

Mario Pongan

come

Rovigo

Giovanni Cattozzi

organismi territoriali del Coni e negli altri eventuali organi di

Toscana

Veneto

da fare. nel

Si comincerà seminario

esserci davvero

di

negli

Brescia

Floriano Vivenzi

Treviso

Laura Durante

Como

Giovanna Tagliabue

Verona

Danilo Furlan

politica sportiva locale,

Cremona

Renato Bodini

Vicenza

Enrico Mastella

Lecco

Giovanni Sala

Trento

Carlo Giordani

consulte e agenzie. Per non accontentarsi dello starci. ■

Trento

quali


APPUNTAMENTI

Partirà a marzo la fase italiana della Jetix Kids Cup 2006

Il Mondiale del CSI Si gioca a Roma, Bari, Firenze e Milano. Chi vince vola in Germania per disputare la finale internazionale in programma 2 giorni prima della finale di Coppa del Mondo di Felice Alborghetti

nche il Centro Sportivo Italiano gio­

Il regolamento

cherà il suo Mondiale di calcio.

A

Venerdì 7 luglio, due giorni prima

In ciascuna delle quattro città in cui si gioca, la

dell'attesissima finale che a Berlino asse­

Jetix Cup prevede lo sviluppo di cinque tornei

gnerà la Coppa del Mondo di calcio, una

paralleli (5 contro 5), per quattro diverse cate­

squadra giovanile maschile e una femmini­ potrebbero infatti trovarsi

gorie: maschile 1992-93-94-95, femminile

le del CSI

1994. Ogni torneo avrà una prima fase con

all'Olympiastadion di Monaco di Baviera,

gironi all'italiana e una successiva a elimina­

in lizza per il rispettivo Mondiale: quello

zione diretta. Ogni squadra sarà composta da

assegnato dalla Jetix Kids Cup 2006. La

8 giocatori. Le squadre vincitrici di ogni torneo

Jetix Kids Cup è un torneo internazionale

ragazzi nati nel 1992/93/94/95, in quello

accederanno alla finale nazionale (tranne la

di calcio a 5 riservato a ragazzi e ragazze

femminile un girone unico di squadre per

In campo nel torno maschile vedremo

categoria maschile 1995). La squadre vincitrici

under 13,

che

ragazze nate nel 1994. Le partite dure­

per le categorie 1992 e 1993 saranno procla­

coinvolge nel mondo 16 Paesi, muovendo

ranno 15 minuti a tempo unico. La finale

mate campioni nazionali. Le squadre che si

oltre un milione di bambini in 130 città del

nazionale è già programmata in aprile a

aggiudicheranno il trofeo nazionale per la

mondo. Giunta alla sesta edizione, (per la

Milano e si disputerà tra tutte le

categoria 1994, maschile e femminile, rappre­

quarta volta partecipa anche l'Italia) la Jetix

qualificate degli altri concen­

senteranno l'Italia alla finale internazionale.

Kids Cup, che aveva debuttato come Fox

tramenti zonali lungo l'arco

Alla fase internazionale, che si disputerà paral­

Kids Cup, facendo sempre riferimento al

di due giornate.

lelamente a Germania 2006, arriveranno le 16

canale satellitare che Sky dedica ai più pic­

Il

squadre vincitrici delle rispettive fasi nazionali.

coli, ha visto disputare la finale internazio­

dunque cominciare. Ci si iscrive

patrocinato dall'Unicef,

sogno

"mondiale"

può

Lì saranno composti 4 gironi da 4 squadre, dal

nale nel 2001 ad Orlando, poi nel 2002 a

gratuitamente presso le sedi dei

quale usciranno le 8 promosse ai quarti di fina­

Barcellona, nel 2003 a Rotterdam e lo

quattro comitati provinciali del CSI

le. Poi, eliminazione diretta fino alle finale.

scorso anno a Parigi. La fase italiana, di cui

in cui si gioca, oppure on Ime

la Jetix Europe ha affidato l'organizzazione

sul sito www.ietix.it/ietixcup,

tecnica al CSI, partirà ai primi del mese di

dove verranno pubblicati e

marzo e vedrà affrontarsi circa 4.000 mini­

periodicamente aggior­

calciatori in quattro domeniche successive

nati i risultati e le clas­

e in quattro diverse piazze: Roma, Bari,

sifiche parziali della manifestazione. K

Firenze e Milano.

I Paesi partecipanti Ecco l'elenco delle nazioni in cui si gioca la Jetix Kids Cup 2006: EUROPA: Gran Bretagna, Francia, Germania,

Russia, Israele, Ungheria, Olanda, Italia, Svezia,

Le date Roma

12 marzo

Firenze

26 marzo

Bari

19 marzo

Milano

2 aprile

Norvegia, Spagna. SUDAMERICA: Brasile, Cile,

Finale nazionale

Argentina, Messico, NORDAMERICA: Stati Unti

Sede da definire

6-7 maggio


NOVITÀ'

Una nuova disciplina accompagna i week-end del Centro Sportivo Italiano

I brividi del Gravity Speed Si corre in discesa, su bolidi senza motore, nel massimo rispetto ambientale e della sicurezza. In gara equipaggi singoli e doppi, maschili e femminili di Marcello Sala

lla riscoperta dei giochi dal sapore

regolamento nazionale.

mento della partecipazione delle donne

antico e del divertimento sportivo,

Norme precise indicano le modalità di

alle ultime gare della passata stagione.

costruzione dei carrettini dotati di cusci­ nuova disciplina nel suo bouquet multinetti a sfera utilizzati dai concorrenti su sportivo. Si tratta del Gravity Speed, il bri­ tracciati che variano da un minimo di 600

combina riscoperta delle tradizioni popola­

A

da questa stagione il CSI ha una

Intorno a questa proposta sportiva, che ri, rispetto dell'ambiente e sano diverti­

vido della discesa su mezzi rotanti, rigoro­

metri ad un massimo di 3 chilometri.

mento, cresce l'interesse di atleti e società

samente senza alcun propulsore, spinti

Naturalmente un'attenzione particolare

sportive.

quindi dalla sola forza gravitazionale.

viene prestata alla sicurezza degli atleti e

Le prime gare del 2006 si disputeranno in

Gravity Speed si pratica in pieno rispetto

dei mezzi utilizzati: freni a pedale, guanti,

aprile. Chi volesse provare il brivido del

ambientale e sicurezza.

«La disciplina

tuta e casco integrale sono ritenuti indi­

apparentemente sconosciuta è in realtà

spensabili dai giudici di gara per affrontare

Gravity Speed può rivolgersi al CSI o avere informazioni sul sito vwvw.csi-net.it K

molto praticata in moltissimi centri di ogni

le discese. A esaminare i tracciati è un

regione italiana - afferma Italo Ferrante,

apposito gruppo di esperti, che indica agli

responsabile nazionale CSI della commis­

organizzatori dove posizionare chicane e

sione tecnica Gravity Speed - ora stiamo

balle di paglia per rallentare la corsa dei

Queste le categorie

cercando di compattare l'intero movimen­

mezzi e garantire l'incolumità di spettatori

Le categorie presenti nel Gravity Speed

to grazie ad un regolamento nazionale e a

e concorrenti. Solitamente i concorrenti

sono quelle riconosciute dalla "CECCAS"

un calendario che porti a un campionato

studiano con attenzione il

nazionale».

segnalano alla commissione tecnica gli

à Savon) e si dividono in:

In Valcamonica li chiamano "brusì", altro­

eventuali passaggi pericolosi, che necessi­

CART: telai di kart senza propulsore, prov­

ve hanno un altro nome. Ma lo sport, il

tino di protezioni particolari. I giudici e il

visti però di un adeguato e funzionante

divertimento sprigionato da queste simpa­

direttore di gara regolano gli ordini di par­

sistema frenante

tiche macchinine è il medesimo. Non si

tenza e di arrivo; la maggior parte delle

SOAP BOX mezzi di tipo folcloristico con

percorso e

(Commissione Europea di Controllo Caisses

corre negli autodromi: le gare si disputano

prove sono cronometrate.

su semplici tracciati stradali in pendio,

Visto il successo di pubblico, le manifesta­

chiusi al traffico per l'intero periodo delle

zioni sono state poi rese ancora più spet­

liberamente scelto dal team leader

prove e della gara stessa. I "bolidi" si

tacolari grazie alla partecipazione dei kart

TRADIZIONALI mezzi che rispecchiano le

caratterizzano in singolo, doppio e Street

senza motore, nei quali è stata introdotta

tradizioni locali, possono essere di dimen­

luger, secondo le categorie previste dal

anche la categoria femminile, visto l'incre-

sioni e forme diverse, con una reale appar­

uno o più componenti di equipaggio che vengono auto-costruiti seguendo un tema

tenenza alla tradizione locale

GRAVITY BIKE biciclette senza

pedali ma con freni efficienti

INNOVATIVI mezzi che, nel pieno rispetto delle caratteristiche gene­

rali, non appartengono a nessuna delle categorie precedenti. Possono essere di forme e dimen­

sioni diverse, ma hanno sempre un sistema frenante

66

brilli II II il!


EVENTI

Record di partecipanti per la Maratona patrocinata dal CSI

Miguel corre con noi Vincono le Fiamme Gialle, trionfa la città di Roma: oltre 4.000 partecipanti. Un successo annunciato per la settima edizione della corsa in memoria del maratoneta e poeta argentino Miguel Sánchez, desaparecido dal 1978 Roma che corre La folla prende il via della maratona di Miguel: oltre 4.000 i partecipanti la mattina del 15 gennaio

seconda,

Joseline

Farruggia

della

G.

Scavo 2000, e tre minuti all'atleta della

Forestale Sabrina Varrone. Quarto posto

centrato dalla campionessa del mondo di pentathlon moderno,

Claudia

Corsini,

testimonial della gara, partita con il pet­ torale numero uno. In 4.000 (oltre 2.900 i classificati alla

Ma in tanti hanno regalato altrettante

Atletico

competitiva), tra i partecipanti alla prova

emozioni, a partire dai canottieri dei più

Centrale, la settima edizione della

di 10 km e quelli della non competitiva di

prestigiosi circoli tiberini, capitanati ide­

3,5 km, hanno attraversato il Corsa di Miguel. Un trionfo della Roma Lungotevere, per tornare all'interno che corre, del mondo del podismo e dello Stadio Paolo Rosi dove c'era la linea dello Stadio Paolo Rosi che ha visto sfila­

almente da Bruno Mascarenhas, il cam­

n successo annunciato dagli orga­ nizzatori

U

del

Club

pione del CC Roma che da anni non manca l'appuntamento con la Corsa di

re oltre 4.000 persone, ben 700 in più

d'arrivo posta al termine del tradizionale

Miguel.

rispetto alla passata edizione, stabilendo

giro di pista e, ad attenderli, la sorella di

Tra le 282 società iscritte, da registrare la

così il nuovo primato di partecipanti. La

Miguel, Elvira Sanchez.

vittoria dei Bancari Romani, al via in più

riuscita dell'evento è anche merito della

Una grande festa più che una gara, con

di 200. Un'edizione straordinaria quella

fattiva collaborazione del CSI Roma che

tanti atleti di livello internazionale, ma

di quest'anno che in totale ha visto cor­

a Lungotevere Flaminio aveva come al

soprattutto con tanti amanti della corsa,

rere nella tre giorni di gare quasi 6.000

solito stanziato il quartier generale della

semplici cittadini e tanti stranieri, tutti

persone. Oltre alla Corsa, si sono dispu­

Corsa Miguel. La mattina del 15 gennaio, il sindaco

uniti dalla passione per la corsa, per

tate anche il "Mille di Miguel",

Roma, per la solidarietà.

gennaio al Paolo Rosi, con oltre 1.500

Veltroni, il vice presidente del Coni Luca

Ha avuto la meglio Salvatore Vincenti

studenti delle scuole della provincia di

Pancalli, il presidente di Libera don Luigi

delle Fiamme Gialle che ha preceduto

Roma e, il giorno dopo, la "100 per

Ciotti e il delegato allo sport del Comune

allo

di Roma Gianni Rivera, da via dei Campi

Cosimo Caliandro; qualche secondo più

st'anno per la prima volta, che ha visto 300 atleti sfidarsi per la vittoria finale.

sprint

il

compagno

di

squadra

1000",

staffettone organizzato

il 13

que­

Sportivi all'Acquacetosa, hanno dato il

tardi il podio è stato completato da un

via alla settima edizione della Corsa di

altro atleta delle Fiamme Gialle, Daniele

Il 26 marzo la Corsa di Miguel si trasferi­

Miguel, la gara in memoria del marato­

Caimmi.

sce in Argentina dove diventa La Carrera

neta-poeta argentino Miguel Sanchez,

Anche in campo femminile la vittoria è

de Miguel: 8.000 i partecipanti attesi, al

uno dei 30.000 desaparecidos, scompar­

andata alle Fiamme Gialle, con la forte

via Elvira Sanchez. Il prossimo appunta­

so nel 1978 durante gli anni bui della dit­

fondista azzurra Rosaria Console che ha

tatura argentina.

lasciato ben due minuti di distacco alla

mento romano con la Corsa di Miguel è fissato per il 14 gennaio 2007. K

fililí III 67


ALMANACCO

NAPOLI - La "Città in Gioco" nel giorno della Befana Da anni la festa dell'Epifania costituisce per il CSI di Napoli un

appuntamento irrinunciabile con i bambini della città, un gior­

no che mette in scena iniziative ludiche e sportive a tutto campo, con un successo di partecipazione sempre crescente. Nella calza della Befana preparata dal CSI, i bimbi partenopei

hanno trovato la "Città in Gioco", collaudato progetto porta­ to avanti dall'associazione in collaborazione con la Ludoteca

Comunale. Simbolo e cuore del progetto è il furgone-ambulan­ za di "prontosoccorsogioco", un mezzo attrezzato per correre

in soccorso dei minori in ogni punto della città ed animare le

FIORANO (BO) - Judo: il San Mamolo vince e dà spettacolo al debutto

piazze, le strade o interi quartieri con proposte di gioco e sport. La singolare ambulanza, per l'Epifania ha stazionato anche in

Piazza Plebiscito, per far giocare tutti i bambini a minicalcio,

Prima gara del 2006 e primi risultati per la squadra CSI del San

minivolley, minibasket, minitennistavolo e percorsi misti. Per

Mamolo Judo targata IMA Carpenter. Al 6° Trofeo Città di

l'occasione i piccoli si sono improvvisati

Fiorano, nella prima gara interregionale del nuovo anno orga­

intervistato in diretta l'assessore Alfredo Ponticelli, che ha visi­

nizzata dal Team Judo Club Fiorano e dal Comune di Fiorano,

tato gli spazi gioco e giocato insieme ai bambini presenti.

giornalisti e hanno

sono arrivate grandi soddisfazioni per la squadra bolognese. Tutti gli atleti piazzati nei primi 5 classificati e tante medaglie,

nonostante la squadra fosse per metà composta da giovanissi­ mi al debutto in gare di federazione. Al primo posto si sono classificati: Stefania Falerno, Francesca Scirè e Davide Lanzoni

Secondo posto per Elena Barbarella e Erika Fini, mentre sul

terzo gradino del podio sono saliti Andrea Fantazzini, Filippo Rizzoli,

Federico Canalini,

Chiara Casadio, Tania Abbiate,

Mavungu Kibi, Alex Liverani. Quindi al quinto posto si sono classificati:

Gabriele

Manzoni,

Lorenzo Greco e

Mirko

Minarelli. Grande soddisfazione nello staff tecnico della squa­ dra per il quarto posto conquistato nella classifica per società su oltre cinquanta iscritte.

MODENA - Spettacolo orientale con il Centro Danza La Capriola Mercoledì 25 gennaio a Modena è stato

presentato

dalla

società

ciessina

La

Capriola Centro Danza il nuovo corso di

danza orientale, curato del Gruppo Stella del Nord - danze folkloristiche del mondo

mediorientale, rivolto a quanti desiderano

accostarsi, per passione o per divertimento, a questa che, tra le danze cosiddette "etniche", è la più in voga del momento. L'approccio proposto è quello culturale, oltre alla

68

BIELLA - Sotto il Cervino la Poi. Lessona vince il Gigante Domenica 15 Gennaio, accompagnati da una splendida gior­

particolare attenzione per l'aspetto tecnico e didattico, specifi­

nata di sole ma con un freddo pungente, 50 atleti biellesi si

co per questo tipo di danza, garantiti dall'alta preparazione dei

sono ritrovati a Valtournenche, nello spettacolare anfiteatro del

Maestri Ali Mustafa, Serena Spadoni e Barbara Cigarini del

Cervino, dove si è svolta la prima prova provinciale di Slalom

Gruppo Stella del Nord e dalle Maestre diplomate presso

Gigante organizzata dal Comitato CSI di Biella.

l'istituto Egiziano delle Arti Popolari e della Danza Orientale. Il

Un impegno agonistico al massimo e un grande tifo hanno

Gruppo Stella del Nord dal 2002 si propone di portare la cultu­

ra della vera danza orientale nella nostra società, con rispetto

fatto da cornice alle discese degli atleti. Si sono riconfermati migliori atleti sciatori biellesi, imponendosi con il miglior tempo

del corpo di ogni donna.

assoluto di manche, Giorgio Capellaro e Barbara Sperotto (Poi.

La danza orientale, la danza andalusa e le danze folkloristiche

Lessona), rispettivamente con un tempo di 52"72 e di 59"98,

del mondo arabo sono alcune delle danze proposte.

con cui Barbara è risultata 1a assoluta femminile.

"kTiìwc


CAVA DEI TIRRENI - Il CSI saluta la fiaccola olimpica La mattina di San Silvestro il CSI Cava De' Tirreni ha saluta­ to il passaggio nella città campana della fiaccola olimpica diretta verso Torino. Pasquale Scarlino e Pietro Guarino,

rispettivamente presidente e vicepresidente del CSI Cava, hanno visto correre nel cuore della città cávese, per i cano­ nici 400 metri riservati dall'organizzazione ai tanti staffetti­

sti, alcuni atleti del CSI.

AGENDA CSI FEBBRAIO 2006

5 febbraio

26 febbraio

Bovolone(VE) 1 ° Prova Trofeo Regionale

Camaiore (LU) 2° Prova Gran Premio Regionale

di Corsa Campestre

di Ginnastica Artistica Aerobica e Ritmica

6/10 febbraio tignano Sabbiadoro (UD) 8° Convegno Nazionale

26 febbraio

della Pastorale Giovanile

Feltre (BL) 2° Prova Trofeo Regionale

"Ma io vi dico"

di Corsa Campestre

12 febbraio

26 febbraio

spalancano. Va in scena il gioco del calcio, ma il campo non

Sassari Gran Premio Regionale

15° Trofeo Lombardia

è lo stadio Luigi Ferraris, bensì l'impianto che si trova nel

di Corsa Campestre

di Corsa Campestre

carcere limitrofo, il carcere di Marassi, appunto, dove,

{prova unica)

GENOVA - Il CSI gioca a Marassi ma stavolta è il carcere A Genova ogni sabato, grazie al CSI, le porte di Marassi si

Lodi

facendo eco alle imprese della Samp o del Genoa, prosegue la stagione agonistica dell'Associazione sportiva dilettanti­

stica "Case Rosse". E' questo il nome di una rappresentati­ va di detenuti impegnata nel Trofeo Lanterna, il normale

12 febbraio

26 febbraio

Telgate (BG) e Zone (BS)

Massa 3° Prova Gran Premio Regionale

ricani, rumeni , africani - è obbligata a giocare sempre

16° Trofeo Lombardia

di Corsa Campestre

match "casalinghi", anche se probabilmente in primavera

di Tennis Tavolo

campionato di calcio a 7 che il CSI genovese promuove da anni. Squadra ricca di extracomunitari - vi giocano sudame­

qualche "trasferta" sarà loro concessa. Giocano bene i ragazzi del Marassi, trascinati dal bomber

del torneo A.S., capocannoniere al giro di boa con 14 gol.

Sono reti che, per le circostanze in cui si concretizzano, val­

18 febbraio

gono molto più di quelle rossoblu e blucerchiate, ma più

Torino

che vederli primeggiare in classifica quei giocatori così spe­

1° Torneo Regionale

ciali è bello vederli liberi almeno di giocare sul campo in

erba,

nuovo di zecca, costrutio all'interno della Casa

Pozzuoli (Na) 1° Prova Gran Prix di Nuoto

di Basket Over 35

26 febbraio

Circondariale. Il CSI Genova, per la realizzazione del proget­

to, deve ringraziare il commissario Di Bisceglie, il suo vice

Pagano, l'assistente sociale, Silvio Rizzo, tutta la squadra

26 febbraio

Cento (FE)

19 febbraio

Acqua Time - Trofeo di Nuoto

glianza, che permette ai giocatori delle squadre "esterne"

Piscina Comunale Viareggio (Lu)

nel contesto del Carnevale

di entrare a Marassi.

Meeting Interregionale di Nuoto

di cento

degli agenti di Polizia Penitenziaria, e il magistrato di sorve­

staithimf

69


INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

MABO RE: L’IMMOBILIARE A 360° marchio dei Gruppo Mabo nasce dalla decennale esperienza di CGM la società immobiliare del sulla logistica, con oltre W milioni di metri cubi di richieste da tutta Mabo RE è un marchio ancora da scoprire per il mercato immobiliare nazionale, ma la famiglia dalla quale nasce è già una garanzia per investitori e immobiliaristi di tutta Italia. MaboRE è, infatti, l'ultimo mar­ chio nato dalla costante crescita del Gruppo industriale omonimo. L’attività Mabo nel settore immobiliare è ormai radicata. C.G.M. srl, la società del Gruppo specializzata in operazioni immobiliari, è nata esattamente 10 anni orsono e in que­ sto decennio ha portato a termine opera­ zioni in 6 regioni d’Italia, per un totale di un milione di metri cubi di costruzioni realizzate e commercializzate, o messe a reddito. In questi anni, C.G.M. srl ha sele­ zionato aree individuando le nuove oppor­ tunità di sviluppo nel mercato immobilia­ re, attraverso un costante monitoraggio dell’evoluzione dei piani urbanistici delle principali città italiane. In più, ha potuto

re alla propria clientela opportunità in linea con le tendenze del mercato, Mabo RE ha raccolto - da molte regioni italiane - le richieste di investitori e utilizzatori che intendono acquistare o locare magazzini per svolgere attività di logistica. In tutto, il parco richieste di Mabo RE ammonta a

accedere al nostro sito internet (www.mabore.com) registrarsi e accedere alla apposita sezione. Chi lo desidera potrà scaricare una scheda informativa, compilarla e inviarla al nostro indirizzo. Nel giro di pochi giorni sarà contattato da un operatore".

cità operativa del Gruppo Mabo, risultato di 30 anni di esperienza nel settore della prefabbricazione. Ma anche chi vuole semplicemente investire può trovare la necessaria professionalità e esperienza nel marchio Mabo RE. “ Non dico niente di nuovo - prosegue il presidente Nicola Norcini - se affermo che quello negli immobili è uno dei filoni di investimento che si sono mantenuti in costante cresci­ ta negli ultimi tempi. Infatti in questi anni, per gli investitori internazionali il mercato immobiliare in italia è passato da un mercato a "rischio” a un mercato “stabile” che ha generato un forte flus­ so di richiesta di investimento e ha con­ sentito di realizzare plusvalenze rilevan­ ti. La credibilità acquisita da CGM in que­ sti anni e la possibilità di accedere al credito, consentono a Mabo RE di gesti­ re operazioni che passano attraverso

! “Il nostro plusvalore - spiega Nicola Norcini, presidente della società

> ‘ ! !

Toscana - è proprio quello di dare un servizio a 360° a! cliente, che possiamo seguire dalla fase di individuazione delle aree, alla progettazione, fino alla realizzazione completa delle strutture. Questo grazie ad un gruppo industriale che è leader nazionale nel settore della prefabbrica-

» zione e che ci consente di gestire direttamente tutti i passaggi’’

realizzare edifici e infrastrutture, control­ lando l’intera filiera della qualità - grazie alla sinergia con le aziende consorelle fino alla commercializzazione, o alla loca­ zione degli edifici. "Il nostro plusvalore spiega Nicola Norcini, presidente della società toscana - è proprio quello di dare un servizio a 360° al cliente, che possia­ mo seguire dalla fase di individuazione delle aree, alla progettazione, fino alla rea­ lizzazione completa delle strutture. Questo grazie ad un gruppo industriale che è lea­ der nazionale nel settore della prefabbri­ cazione e che ci consente di gestire diret­ tamente tutti i passaggi. La nostra è una struttura molto agile, ad alta operatività, che può contare sulla collaborazione del­ l’intera rete delle 25 agenzie monomandatarie Mabo, diffuse in tutte le regioni ita­ liane.”. Grazie all’esperienza accumulata in oltre 10 anni di attività immobiliare da C.G.M. srl , il marchio Mabo RE rappre­ senta oggi una garanzia quanto a cono­ scenza del mercato, capacità di valutazio­ ne circa la fattibilità urbanistica delle ope­ razioni, esperienza tecnico-legale per la definizione di diverse tipologie di accordi e conoscenza dei canali di commercializza­ zione. Un esempio concreto è l’operazione avviata nel campo della logistica. Per offri-

circa 10 milioni di metri cubi. “L'obiettivo che ci poniamo ora - spiega Norcini - è quello di raccogliere le disponibilità da parte dei proprietari di terreni, per favorire l’incontro fra la domanda e l’offerta. Tutti coloro che sono interessati a consultare la nostra banca dati non devono far altro che

Costruire è la mission del Gruppo Mabo. Per questo motivo CGM, la società immobiliare del gruppo, possiede un know-how che la rende particolarmente affidabile nella conduzione di questo genere di operazioni. Il marchio Mabo RE nasce, infatti, avendo alle spalle la capa-

l'acquisizione di aree su cui realizzare operazioni immobiliari di diverso genere, fino alla messa a reddito delle strutture realizzate". Un esempio concreto, in questa direzione, è rappresentato dal settore deH’entertainment, con particola­ re riferimento alla realizzazione di multisale cinematografiche, come la moder­ nissima struttura di Verona. Il Multiplex, di proprietà di C.G.M. srl e locato alla U.C.I. ITALIA , è dotato di 12 sale ed ha una capienza complessiva di oltre 2.400 posti.” Stiamo lavorando per selezionare opportunità di intervento in tutta Italia conclude Norcini - e per far questo stan­ no nascendo accordi con operatori lea­ der del mercato immobiliare, ad esempio quello firmato con PROSER Srl, società appartenente al Gruppi Bini di Prato. L’accordo punta a sviluppare l’attività immobiliare nel settore della logistica, in particolare si punta alla realizzazione di un Parco Logistico nella provincia di Firenze per dare risposte concrete alle esigenze degli operatori del mercato. In questo territorio, infatti, CGM ha raccolto richieste di immobili da destinare al deposito, movimentazione e trasporto merci per oltre 180.000 metri quadrati di superficie coperta ",


mlllliiì FASE OFFENSIVA SULLE PALLE INATTIVE Avere uno specialista in

g IL GRAN PARADISO, PRINCIPE DEI PARCHI 03 §

squadra è il miglior

ISTRUZIONI PER L'USO

Scopriamo il più vecchio parco nazionale italiano, al confine tra Piemonte e Valle d'Aosta. E poi: il selvaggio West rivive nel

Catanese

punto di partenza, ma

di Massimo Carboni

non sempre basta. E allora diventano impor­

tanti le esercitazioni

di Andrea Mandorlini

IL PALLEGGIO, GENIO E CONCRETEZZA Come il dribbling nel calcio, è l'occa­

sione per "scartare"

l'avversario. Ma esi­ stono vari modi e, soprattutto, non

bisogna abusarne di Marco Crespi

CAVIGLIA, STABILIZZATORE UMANO Le distorsioni all'artico­

lazione sono lesioni tipi­ che degli sport che pre­ vedono corsa, salti, con­ tatto con l'avversario.

Con l'ulteriore rischio di ricadute e cronicità di Piero Volpi

e ancora...

CHE BELLO PEDALARE SU INTERNET

IL PREPARATORE

Gli appassionati pos­

LAVORO D'EQUIPE E PROGRAMMAZIONE

sono appagare ogni

di Marco Manzotti

desiderio tra siti uffi­ ciali, forum e catalo­ ghi di salite. E c'è

chi ha messo on line

una galleria di foto­

grafie di Guido Vaciago

La razza in campo

L’ARBITRO

COME APPLICARE IL "VANTAGGIO" di Massimo Chiesa

LIBRI

QUANDO IL CALCIO VINCE IL RAZZISMO

di Massimiliano Castellani


L’ALLENATORE CALCIO

Continua l'analisi di una situazione fondamentale

SULLE PALLE INATTIVE Avere un giocatore abile nelfesecuzione è ovviamente un buon punto di partenza. Ma non sempe basta e allora diventano importanti i blocchi in area e Fessere in movimento quando la palla arriva ullo

scorso

PUNIZIONI DAL LIMITE

cinque uomini: due si devono

In questa situazione è logi­

sistemare al limite dell'area,

camente decisivo chi detta i

pronti a raccogliere l'eventua­

tempi, ovvero chi effettua il

le respinta della difesa, e altri

tiro. E' il giocatore, infatti, a

due venti metri più indietro,

scegliere se tentare la con­

all'incirca a metà strada tra la

clusione diretta o se provare

linea dell'area e la metacam-

a

po. La funzione di questi gio­

avversaria

catori è anche quella di frena­

soluzioni provate in allena­

sorprendere

con

la

squadra

una

delle

re sul nascere le ripartenze,

mento. Alzando il braccio,

Sul calcio d'angolo qualcosa

alle quali occorre stare attenti

suggerisce, nel caso, quale

si può mutuare dalla pallaca­ venga realizzato su palla inat ­ nestro, in particolare il con­ tiva. Si tratta dunque di una cetto di "blocco", non a caso

anche se si tratta di una fase

soluzione intende adottare.

situazione tattica fondamen­

una delle componenti che si

che

tale, che richiede un accurato

vedono

S

sottolineato

come il 40-50% dei gol

di possesso palla. Dai calciato­

Gli

ri presenti in area pretendo

dunque le sue indicazioni,

applichino

il

concetto

tare che vadano in troppi sulla

stessa

fase

ra, quasi sempre molto rigida

attaccare più zone possibili.

offensiva

la

che andiamo ad

analizzare ora.

Ovviamente,

che un concetto determinan­ te sia legato alle sensazioni,

battere un calcio di punizione

alla capacità da parte dell'at­

dal limite piuttosto che un

taccante di capire dove è indi­

calcio d'angolo, il punto di

rizzata la palla. E poi, ancora

partenza ideale è rappresen­

più,

specialista,

dal

cosiddetto giocatore con

i

l'essere

in

una

posizione

di

un

di

Per

rigore.

quanto

centuale di possibilità che la

tipo (non, cioè, quando si è in

palla

svantaggio a

dove si desidera.

Il consiglio SPECIALISTI SI DIVENTA SOLO CON L'ESERCIZIO

^kIiIIIIiiK

del

portiere,

uno

mi

riguarda,

esattamente

a chiudere lo speccho della

visuale

staticità

nome, garantisce un'alta per­

finisca

anziché

movimento,

quando il lancio arriva in area

per fare un

traiettoria

ovvero non lasciarsi trovare in

piedi buoni. Avere in squadra Mihajlovic,

caso da

Ma io penso

naturalmente.

quando si ha la possibilità di

dallo

ogni

to, metto uno o due uomini

perché consentono al compa­

per

in

posizioni prestabilite. Di soli­

gno di liberarsi della marcatu­

sia

partendo

dello scaglionamento, per evi­

lavoro settimanale durante

difensiva,

altri giocatori seguono

più spesso in area

gli allenamenti sia per la fase

tato

72

Allenatore

CALCI D'ANGOLO

abbiamo

ISTRUZIONI PER L'USO

numero

che in area ci siano almeno

di Andrea Mandorlini

in

una situazione pochi

minuti

dalla fine della partita) chiedo

a prima parte della stagione è stata caratteriz­

da Giovanni Trapattoni che calza a pennello: la

zata dalle prodezze sulle palle inattive di

bravura di un calciatore va coltivata esattamen­

L

Andrea Pirlo. Molte pagine dei giornali sono te come quelle di un tennista col lungolinea o state giustamente dedicate al campione de un pianista con un accordo. Soltanto provando Milan e al suo particolare modo di battere i calci e riprovando per ore e ore si ha la concreta pos­ di punizione. Tuttavia, non è stato dato suffi­

sibilità di ottenere risultati significativi. Nella mia

ciente rilievo a una questione per me fonda­

carriera ho visto un fenomeno come Daniel

mentale: l'esercizio. Se è infatti scontato che si

Passerella, formidabile con entrambi i piedi,

nasce con determinate qualità e caratteristiche,

rimanere in campo quando l'allenamento era

a poco serve essere dotati di talento se non lo si

concluso e la maggior parte dei compagni già

accompagna con un lavoro costante durante la

stava sotto la doccia e lavorare col massimo

settimana. Una volta ho letto un esempio fatto

impegno per rendere ancora più micidiali le prò-


In questo spazio, ogni mese Andrea Mandorlini rispon­ derà alle vostre domande di tecnica e tattica dacistica. Scrivetegli a

allenatorecalcio@stadiumcsi.it

Caro Andrea, è più diffici­ le, e se si in cosa, essere

chiamati ad allenare una squadra a stagione inizia­

ta? Augusto Rizzoli, Bologna accanto alla palla e quindi al

rimessa, ci sono due gioca­

trasformare la rimessa late­

R: Sicuramente sì. Ogni

tre o quattro sul

tori: uno in entrata e uno in

rale in una sorta di calcio

allenatore ha, inevitabil­

lato opposto, pronti a inter­

uscita,

ovvero

d'angolo,

mente, i propri metodi di

venire in caso di ribattute.

pronto

a

tiratore,

che

uno

ricevere

la

è

palla

riproponendo

conseguenza

le

di

situazioni

lavoro e le proprie abitudi­

paragrafo

ni e ci vogliono quindi fati­

Ma ripeto: è importantissi­

rivolto al compagno - di soli­

analizzate

ma la lettura del momento

to per restituirgliela - e l'al­

precedentemente

che viene

chi

tro che si muove invece per

al

batte il calcio di punizione.

riceverla spalle al compagno

negli

Poi, nei giorni successivi, si

e già avviato verso l'area.

bisogna che prevalga il con­

casi, di tempo a disposizio­

analizzano le videocassette

In sostanza, si tratta di movi­

ne ce n'è sempre pochissi­

delle gare e si discute quale

menti

cetto del movimento quello della staticità.

da

operata

che

consentono

di

calcio

altri

nel

dedicato

d'angolo.

casi

Come

esaminati, su K

STADIUM RISPONDE

Situazioni A fianco, schieramento otti­ male su calcio di punizione dal limite. Sotto, come com­ portarsi in caso di rimessa lateralemolto vicina alla linea di fondo campo. Nell'altra pagina, l'attacco schierato per sfruttare al meglio un calcio d'angolo

ca e tempo per cambiare

quelli di chi ci ha precedu­

to. E purtroppo, in questi

mo.

soluzione sarebbe stata più Quanto tempo della setti­

indicata: devo dire che, nella maggior parte delle occasio­

mana dedica a studiare le

quasi

caratteristiche della squa­

ni,

ha

l'allenatore

dra che andrà ad affronta­

sempre ragione...

re? RIMESSA LATERALE

Ernesto Vincenzi, Verona

In questo paragrafo analiz­

R: Diciamo che il lavoro va

ziamo

la

rimessa

diviso in due fasi. La prima

laterale

quando la palla è oltre la

riguarda soltanto me e i

trequarti avversaria, dunque

miei collaboratori, con i

in una condizione di ogget­

quali già nel corso della

tivo pericolo per chi difende.

settimana ci si dedica a stu­

In una posizione ravvicinata

diare le videocassette con

rispetto

le ultime partite e le carat­

a

chi

effettua

la

teristiche dell'avversaria.

Nella seconda vengono

prie punizioni.

coinvolti i calciatori: questo

Accanto al sacrificio, è giusto collocare la dispo­

avviene nel finesettimana.

nibilità al dialogo e al confronto con i compagni

Per capirci: in un'ipotetica

e, soprattutto, con l'allenatore. Nessuno, nep­

partita di domenica, ci si

pure il numero uno al mondo chiunque esso sia,

occupa sul campo dell'av­

può mai sentirsi arrivato. Di qui la necessità di

versaria il venerdì e il saba­

esaminare le proprie esecuzioni nel dettaglio

to, giorni nei quali si pro­

con chi opera per lo stesso obiettivo e di studiar­

vano le mosse prò e le

le, sia sul terreno di gioco, sia attraverso l'ausilio

mosse contro pensate in

delle videocassette. Questo vale, naturalmente,

precedenza.

per tutte le situazioni del calcio, e non solo per

le palle inattive.

Stadium! ™


L’ALLENATORE-BASKET

Non solo il tiro sa regalare emozioni

GRETTEZZA

ISTRUZIONI PER L’USO

Come il dribbling nel calcio, è recessione per "scartare" l'avversario. Esistono vari modi di palleggiare, ma non bisogna abusarne. Deve essere utilizzato per chiudere un vantaggio costruito in precedenza

N

el basket, un palleg­

24", come tempo concesso

gio, far rimbalzare e

per costruire un tiro, e l'univer­

controllare il pallone,

salità dei giocatori esterni. Avvici ­ Capita sempre più spesso di

sono segni

distintivi.

nandosi dall'esterno ad palestra, vetrate,

attraverso suoni

te per tutti i giocatori esterni.

d'apertura la difesa ha meno

Importante non solo come

tempo per recuperare e gli

attaccare dopo II blocco, ma

attaccanti sprintano subito per essere pericolosi.

immediatamente, non c'è un

anche

e

prima

che il blocco venga effettuato,

per mettere il difensore sotto

ne-tregua tra difesa e attacco.

la pressione di un continuo

attacco.

PICK AND ROLL Un situazione di gioco sempre

PALLA A TERRA

più utilizzata. Un lungo che

Quando tra addetti ai lavori si

scambiano informazioni su un

porta un blocco ad un piccolo

con la palla in mano. Tantissimi

lunghi) catturare il

controllo

accellerazione

passaggio che segna un confi­

anche, in più di un'occasione,

uno dei

determinante

Si attacca

vedere uno dei tre piccoli (ma

gli utilizzi,

giocatore,

una

domanda

è

in transizione, in

quasi obbigatoria: «Può mette­

re la palla a terra?». Significa se

sono le scarpe che si muovono

rimbalzo e spingere la palla

mezzo, sul lato, situazione più

sul parquet e il pallone che

per far scattare il contropiede.

frequente a gioco rotto, quan­

un giocatore ha la capacità di

rimbalza. Suoni, non rumori,

Un grande vantaggio. Si mette

do cioè lo sviluppo dell'attacco

attaccare con il palleggio. Se si

musica, non fastidio. Se l'ef­

non ha prodotto nessun tiro e

parla di un piccolo, la distinzio­

fettuare il tiro è il piacere­

rimangono da giocare pochi

ne è tra giocatori ottimi tiratori

obiettivo di tutti, così il palleg­

secondi. L'obiettivo è costrin­

ma soprattutto da fermi, rice­

gio è uno degli strumenti uti­

gere la difesa a dover collabo­

vendo un passaggio-scarico da

lizzabili per poter arrivare a

rare. Può essere un raddoppio,

parte di un compagno che ha

prenderlo. Il palleggio è, nella

può essere un aiuto e recupe­

attaccato e tra giocatori che

fantasia, il paradello del drib­

ro, può essere un cambio. E la

hanno ball-handling (cioè trat­

bling calcistico, l'occasione per

lettura

comportamento

tamento di palla) tale da poter

"scartare" l'avversario.

del

difensivo non è solo una scel­

utilizzare il palleggio per man­

ta, ma anche possedere gli

giare

PALLEGGIO IN TRANSIZIONE

strumenti necessari (cioè saper

anche quando l'argomento è

spazio

alla

difesa.

E

Rimbalzo del lungo e passag­

fare movimenti differenti con il

un

gio d'apertura al playmaker,

palleggio) per poter sviluppare

ormai costruita con la presenza

una fotografia che sta scom­

sul campo in modo vincente

di almeno un big man che

parendo nel

Due i

quella scelta. Avere doti di pal­

possa, frontalmente al cane­

motivi: il passaggio dai 30" ai

leggio per poter giocare il pick

stro, poter giocare 1 contro 1.

basket.

I segreti CAMBI DI MANO MA POCHE VIRATE

74

and roll è strumento importan­

avversaria, senza il passaggio

o

inconfondibili

Allenatore

subito sotto pressione la difesa

una

muri

di Marco Crespi

SrìTìfO

alleggio. La palla e la mano, dove metter­

P

lungo,

ogni

squadra

è

correzione, e soprattutto nell'auto-correzio-

la? Sopra. Cosa significa sopra? Significa

ne. Dove deve rimbalzare il pallone rispetto avere cinque dita sopra il pallone, cinque al proprio corpo? Due gli obiettivi nelle

dita che indicano la direzione in cui ci si sta

diverse situazioni. Primo: poter effettuare il

muovendo, camminando, correndo o sprin­

palleggio

tando. Bisogna spingere la palla, spingerla

"sorpassare"

distendendo il braccio e spezzando il polso

palla deve rimbalzare alla stessa altezza del

con

una

protezione;

secondo:

il difensore palleggiando. La

per darle una rotazione che consenta conti­

piede che avanza, sia se è quello opposto,

nuità di movimento. Sì, proprio distendere e

sia se è quello corrispondente alla mano che

spezzare come quando si effettua un tiro.

palleggia.

Usare immagini semplici e ripeterle è di

Non troppo lungo (il rischio è inseguire il pal­

grande aiuto sia nell'insegnamento sia nella

lone e non controllarlo), non troppo protet-


allenatore@stadiumcsi.it Gentile Crespi, sono un gran­ de appassionato di Nba. Quali

sono, secondo lei che li cono­ sce bene entrambi, le princi­

STADIUM RISPONDE

La rubrica Allenatore sarà di volta dedicata a sport differenti, con interventi di consulenti altamente qualificati. In questo spa­ zio saranno invece ospitati i vostri quesiti di carattere generale, cioè non solo quelli legati a un singolo sport. Scrivete dunque a:

pali differenze tra il basket Usa e quello italiano? Vincenzo Esposito, Napoli

MANO DEBOLE

mano sinistra. Obiettivo toglie­

ne. Il palleggio deve essere

R: Tre differenze fondamenta­

E MANO FORTE

re il movimento più istintivo

utilizzato

li. Primo: la velocità. Il gioco

Saper palleggiare con entram­

per costringere ad effettuare

vantaggio costruito in prece­

Nba è più veloce, non solo

be le mani, soprattutto saper

quello più difficile per mecca­

denza con il movimento di

perché le qualità atletiche

attaccare e/o cambiare velocità

nica e lettura.

Insomma se

palla e di giocatori. Chi riceve

sono migliori, ma perché quasi

sia con la mano destra sia con

vogliamo comandare giocan­

non deve sprecarlo, un pal­

non esiste una fase di "centro­

do 1 contro 1 sapere andare

leggio

sia a destra sia a sinistra è indi­

lasciare il tempo alla difesa di

di 1 contro 1. Fino all'introdu­

spensabile.

completare

individualmente

zione della zona, ma soprat­

perno favorito è quello sinistro

un recupero e come squadra

tutto dell'assenza di limiti di

(per ogni tiratore destro quello

UTILIZZO E NON ABUSO

di riorganizzarsi.

è il piede utilizzato), quindi un

Altra definizione: quella squa­

nella partita Nba quasi se ne

palleggio con la mano sinistra

dra gioca

abusava. Terzo: tiro. In Europa

è il più naturale. A volte sui

passano" il pallone. Non solo

la sinistra è qualità che dà

completezza.

Guardate

un

giocatore americano: il piede

bene perché

per

di

chiudere

un

significa

troppo

K

"si

campi della serie A vedrete

di

Maghi del palleggio

difensori che vogliono impedi­

rispetto delle iniziative altrui,

re la possibilità di quel lato di

ma anche di ritmo nell'utilizzo

partenza, quello preferito dal­

del palleggio. Sono i passaggi

l'attaccante. Ostacolo di corpo

e i movimenti senza la palla la

per togliere la possibilità di

base su cui si inserisce il pal­

una partenza incrociata con la

leggio per chiudere un'azio-

Nella foto grande, l'argen­ tino Manu Ginobili, stella di San Antonio. Accanto, Gianluca Basile, azzurro come Gianmarco Pozzecco, nell'altra pagina

e

distanza nella difesa a uomo,

l'attaccante che riceve ha

questione di

egoismi

campo". Secondo: situazioni

come primo pensiero il tiro, in

Nba di andare in entrata. Quanto è importante per un allenatore avere cominciato

l'attività nei settori giovanili? Simona Gambìno, Genova R: Istruttore e allenatore:

tante differenze, quasi due

to-arretrato (il pallone è nostro, ma non sor­

ricco. Ma poi dobbiamo saper scegliere lo

professioni diverse. Per un

passa il difensore per darci un vantaggio).

strumento migliore per ogni situazione. Un

allenatore di giocatori senior,

Ci si trova davanti un difensore, bisogna evi­

consiglio personale. La virata ci toglie visio­

l'aver lavorato nei settori gio­

tarlo e superarlo,

la

ne: in un basket sempre più veloce vogliamo

vanili, aver dedicato ore allo

mano che palleggia per poter cambiare dire­

sempre vedere, perciò la mettiamo da parte.

studio e all'insegnamento, è

zione di marcia.

Se siamo in velocità, frontale o dietroschie­

un grande vantaggio. Oggi un

Il cambio di mano si può effettuare in diver­

na, a seconda della distanza che ci separa

giocatore è imprenditore di se

si modi a seconda della posizione sul terreno

dal difensore.

stesso e un allenatore che

e

della

situazione

dobbiamo cambiare

di

gioco:

frontale,

in

In

una situazione di

1

contro

1

a metà

possa aiutarlo ad aumentare

mezzo alla gambe, dietroschiena o con una

campo, in mezzo alle gambe, nascondiamo

la sua ricchezza tecnica sarà

virata. Più movimenti sappiamo fare con il

la palla al difensore e lo possiamo tagliar

sicuramente sentito più vicino

pallone in mano, più il nostro ball-handling è

fuori con la gamba opposta.

e di aiuto.

stariiiim t

75


IL PREPARATORE

Come migliorare il rendimento fisico

LAVORO D'EQUIPE E PROGRAMMAZIONE

di Marco Manzotti Docente Coni

Pianificazione e periodizzazione sono le tappe del progetto per consentire alfatleta di esprimere il massimo delle proprie possibilità. L'importanza dei test di valutazione nelle verifiche intermedie

Con

attraverso

specifici

esercizi

programmazione

per lo sviluppo delle singole

del lavoro, quindi, ogni figura

abilità pure (esempio: scatti

tecnica dell'équipe riuscirà ad

su brevi distanze per il miglio­

la

ottimizzare

il

proprio inter­

ramento della rapidità, solle­

vento al fine di apportare

vamento pesi

significative

alla

corsa su tratti di lunga distan­

modifiche

per la forza,

prestazione. La strada dovrà

za per la resistenza, ecc.); B)

essere necessariamente fissa­

lo

sviluppo

delle

capacità

l compito del preparatore

stazione. La programmazione

ta attraverso momenti di veri­

motorie

fisico-atletico è quello di

allo sport pratico, ossia lo svi­

in forma applicata

I

è formata dalla pianificazio­

fica (test di valutazione) che

ne, cioè la formulazione delle abilità motorie individualistrategie d'allenamento al dello sportivo al fine di otti­ fine del raggiungimento degli

permettano di fare il punto

luppo delle capacità motorie

della

condizionali

mente prodotta su quella ipo­

inserite

mizzare la performance del

obiettivi intermedi e finali, e

tizzata. All'interno di questo,

dello sport praticato dove,

singolo e/o della squadra. E'

dalla periodizzazione, ossia la

si colloca il lavoro specifico

oltre allo sviluppo tecnico e/o

partendo da questo assunto

collocazione dello sviluppo

del preparatore atletico che

tattico, si ricerca anche lo svi­

sviluppare e migliorare le

ISTRUZIONI PER L’USO

ne ai singoli obiettivi prefissa­ ti.

situazione

oggettiva­

e

coordinative

in esercizi

che si inserisce il lavoro speci­

del carico nei diversi periodi e

dovrà tener conto di due pos­

luppo

fico sulla preparazione ed il

la distribuzione delle singole

sibili interventi pratici: A) lo

motorie dell'atleta.

connubio tra le varie figure

componenti dell'allenamento

sviluppo delle capacità moto­

Alcune

tecniche (allenatore, prepara­

(mezzi e metodologie) in ordì-

rie

tore,

medico,

in forma

assoluta,

fisioterapista,

cioè

delle

specifici

qualità

fisico­

esemplificazioni

di

questa tipologia d'esercitazio­ ne possono essere riscontrate

ecc.) che operano per rag­

facilmente

giungere la migliore presta­

squadra: ad esempio, nel cal­

zione

cio un esercizio di uno contro

possibile,

Diventa

di

negli

sport

di

notevole importanza, quindi,

uno dal punto di vista tecnico

l'opera d'équipe e la stesura a

(finta e dribbling, contrasto)

più mani del percorso itine­

può essere definito dalla tipo­

rante verso il risultato. Questo

logia fisica, ossia definendo

processo si concretizza nella

spazio e tempo d'azione, e

programmazione,

momento

diventare un esercizio mirato

del progetto complesso ela­

allo sviluppo

borato al fine di permettere

(tempo

all'atleta di esprimere la tota­

d'azione) oppure della

lità della sua capacità di pre­

stenza specifica (serie di mini-

Giovani CONTROLLO GESTUALE SI OTTIENE IN TRE FASI

'obiettivo principale per il mondo agonisti­

L

e

della

rapidità

spazio

minimi resi­

della gara, ma sulle potenziali capacità di

co è la ricerca della migliore prestazione

prestazioni future come risultato dello svilup­ tecnica di un determinato sport, ossia di tipo po delle capacità e dell'apprendimento di unidirezionale intensivo. Nel mondo giovani­ abilità. Pertanto la preparazione fisica si inse­ le non agonistico,

invece,

lo scopo degli

risce nel contesto dell'attività sportiva ludica,

istruttori è la ricerca dei presupposti motori

dove appunto la varietà degli stimoli e la

che sorreggano la futura prestazione di alto

casualità del gioco stesso porta alla ricerca

livello, ossia di tipo multilaterale estensivo

del gesto tecnico

(esattamente il contrario). L'attività sportiva

variabili.

giovanile necessita, quindi, di una costante

Ma quali sono gli obiettivi della preparazione

in

situazioni

altamente

attenzione alle reali capacità individuali: va

fisica da ricercare nei ragazzi? Sicuramente la

indirizzata non tanto sull'immediato risultato

gestualità, attraverso il miglioramento della


Scrivetegli a:

preparatore@stadiumcsi.it Quanto è importante il rappor­

to spazio/tempo nelle esercita­ zioni per un buon allenamento? Giovanni Foretti R: E' fondamentale per due

ragioni. 1) Nella programmazio­ ne di un periodo di allenamen­ to il tempo (durata) e lo spazio

(campo, palestra, pista, ecc.) di

partite ripetute con tempi di

mentale dell'atleta per riusci­

sono identificare nella

lavoro alternati a tempi

di

re ad ottimizzare la totalità

per tipologia della forma e di

allenamento vanno a definire

recupero). Questa tipologia va

dell'intervento allenante sulle

parti di essa. All'interno della

maggiormente i possibili obiet­

incontro a quei tecnici che

capacità fisiche, tecniche, tat­

programmazione

operano nel mondo sportivo

tiche

e

psicologiche

dello

gare

queste

livello di partenza degli atleti. 2) Nell'esercizio proposto la

aspetto

utilizzate in percentuali diver­

molto importante è l'organiz­

se a seconda dei vari periodi

obiettivi in una singola seduta

zazione dell'allenamento: con

di

e, visto che il numero degli

infatti,

concentrare

di

sportivo.

Un

altro

tivi da raggiungere, a parità di

strutture di esercizi verranno

più

Permette,

dilettantistico.

definizione del tempo e dello

gara.

spazio permettono di definire

questo termine si intende che

Ultima, ma non meno rilevan­

gli obiettivi atletici di qualsiasi

è

il contenuto dello stesso non

te, è l'alternanza dei parame­

esercizio.

inferiore rispetto ai professio­

è casuale, ma è il frutto della

tri quantità e intensità del­

nei

allenamenti

dilettanti

preparazione e di

Quali sono i concetti di forza

programmazione che ha per­

l'esercizio fisico. Il primo sin­

di

messo di ordinare una succes­

tetizza l'ammontare degli ele­

nella pratica sportiva?

lavoro a più obiettivi per rag­

sione di esercizi per il raggiun­

menti

Sandro Cortellesi

miglioramento

gimento degli obiettivi presta­

mento (tempo, spazio, pesi

biliti. L'organizzazione si riferi­

sollevati,

numero di sedute

forza generale, ossia di tutti i

sce,

settimanali, ecc.). Il secondo

gruppi muscolari, e forza spe­

nisti,

diventa

importante

saper finalizzare giungere della

il

l'unità

prestazione nella

sua

completezza. Al fine del rag­ giungimento degli

in

pratica,

all'esercizio

fisico e si divide in tre catego­

obiettivi

rie.

stabiliti dalla programmazio­

A)

carattere

generale:

omogenei dell'allena­

esprime

modalità

la

di

maniera sviluppo

e/o

la

degli

R: La prima suddivisione è tra

ciale, ossia la forma di manife­

stazione della forza tipica di un

ne si dovranno tenere in con­

poco

inerente al

di

esercizi (lavoro al 70%, ecc.).

determinato sport. La forza si

siderazione alcuni aspetti fon­

gara;

B) carattere specifico:

Si ricordi che sono inversa­

divide in tre forme principali:

dell'allenamento.

contenenti parti del gesto da

mente proporzionali: al cre­

forza massimale, forza rapida e

Sicuramente importante sarà

gara; C) di gara e simili: tutte

scere della prima, decresce la

resistenza alla forza.

il coinvolgimento sia fisico, sia

le forme di esercizi che si pos-

seconda e viceversa.

Sicuramente quelle che mag­

damentali

gesto

STADIUM RISPONDE

In questo spazio ogni mese il professor Manzotti risponderà alle vostre domande sulla preparazio­ ne atletica.

giormente interessano gli sport più praticati (calcio, basket, pal­ coordinazione generale e specifica, appor­

Rientrano, in pratica, oltre che la coordina­

lavolo, atletica leggera, ecc.)

tando continue modifiche delle situazioni in

zione generale e specifica, anche alcune tipo­

sono la forza rapida - che viene

cui si eseguono gli esercizi.

Un secondo

logie di capacità motorie condizionali, quali

utilizzata negli sprint, nei salti,

obiettivo è la riduzione del tempo di effettua­

la rapidità e la forza rapida, che possono

nelle spinte, nei lanci, nelle tra­

zione dell'esercizio, mantenendo elevata la

essere allenate attraverso situazioni di gioco

zione e nei colpi - e la resisten­

precisione del gesto tecnico. Il terzo obietti­

e confronto con i propri pari. Le restanti

za alla forza in riferimento ai

vo, infine, è l'aumento della difficoltà. Questi

espressioni di forza e resistenza non possono

gesti atletici appena citati.

tre punti del controllo gestuale permettono

costituire obiettivi per l'allenamento giovani­

Autorevoli personaggi della

i

le, perché nel fanciullo non sono ancora pre­

ricerca sportiva hanno pubblica­

motivazionali

senti le strutture costituzionali e fisiologiche

to importanti opere: tra questi,

che costituiscono il livello di regolazione più

che sorreggono un'attività sportiva così fina­

menziono V.M. Zaciorskij e J.

elevato della prestazione motoria-sportiva.

lizzata.

Weineck.

l'acquisizione dell'azione attraverso tutti

processi cognitivi,

emotivi

e

Stadium I .'

77 -, : i':' '-

..


IL MEDICO

Un ___ trauma comune tra ali atleti __

LE DISTORSIONI DELLA CAVIGLIA

di Piero Volpi Medico sportivo

ISTRUZIONI PER L'USO

Sono lesioni tipiche degli sport che prevedono corsa, salti, contatto con l'avversario. Occorre osservare grande cautela per la ripresa dell'attività: c'è il pericolo di ricadute e cronicità

I

traumi

distensivi

caviglia

sono

della

lesioni

di

movimento.

la

in

sede

sovraccarico.

Le radiografie

dinamiche, poco utilizzate, se

antere laterale autorizzano la

correttamente eseguite age­

delle usuali

volano nella diagnosi, segna­

compresa

attività, sportiva,

lando abnormi aperture late­

con esito quasi sempre di una

rali e spostamenti anteriori

recidiva del trauma distorsi­

tibio-astragalici. La risonanza

quella

Anomalie

vo.

della caviglia generano lesio­

dolore e

del

tumefazione

ripresa

distorsioni

Le

scomparsa

della

anatomiche

(RM)

magnetica

e

anche

strutturali come il piede cavo,

l'ecografia rappresentano le

il calcagno varo e funzionali

metodiche

come

dei

riferimento per confermare e

l'insufficienza

diagnostiche di

frequente osservazione ni capsulo-legamentose pre­ nelle attività quotidiane e invalentemente a carico dei molte discipline sportive che legamenti laterali e della sinprevedono gestualità semplici desmosi tibio-peroneale

facilitano

capire a che stadio sono le

l'insorgere di episodi distorsivi.

lesioni capsulo-legamentose.

L'esame clinico è più agevole

vo

o complesse come il carico, la

distale, struttura che unisce la

nelle instabilità piuttosto che

dalla

corsa, i salti, il contatto e il

tibia e il perone distalmente:

nelle lesioni acute, in cui il

strumentale orienta gli indi­

rizzi terapeutici. Nelle lesioni

contrasto

con

l'avversario,

questo

perché

la

muscoli

perone!

L'inquadramento classificati-

definito

dall'anamnesi,

valutazione

clinica

e

maggior

dolore e la tumefazione ren­

eseguite a differenti velocità

lunghezza del malleolo pero-

dono difficile ogni manovra

recenti optiamo per un trat­

con calzature peculiari e su

neale rispetto al mediale faci­

valutativa. Il dolore premal­

tamento conservativo

terreni specifici. La caviglia è

lita un movimento distorsivo

leolare o sottomalleolare late­

forme lievi (1° grado), posi­

nelle

un insieme articolare instabile

laterale cosiddetto "in inver­

rale è quasi sempre presente,

zionando un bendaggio o un

sottoposto

sollecitazioni

sione". La storia naturale di

così come una mobilità ridot­

tutore per quindici-venti gior­

che tendono a spostare le

una recente lesione capsulo-

ta ai gradi estremi di flessione

ni,

componenti

a

scheletriche

in

legamentosa

della

caviglia,

ed

estensione.

Il

cassetto

successione o globalmente.

soprattutto se non curata o

anteriore, sempre confronta­

La caviglia tende a trasferire i

sottovalutata, può prevedere

to

con

il

mentre

ricorriamo

riparazione chirurgica lesioni

severe

(3°

alla

nelle

grado).

controlaterale,

Nelle forme intermedie (2°

carichi verticali dell'arto infe­

una o più recidive e quindi

segnala l'entità della trasla­

grado) valutiamo da caso a

riore in sollecitazioni ad asse

determinare

zione

anteriore astragalica,

caso in funzione delle esigen­

orizzontale tipici del piede. I

cronica.

foriera di lesione legamento-

ze professionali e sportive del

suoi costituenti scheletrici, i

L'anamnesi di queste lesioni è

sa.

legamenti,

i

dispositivi

muscolo-tendinei e l'appara­

quasi

sempre

una

instabilità

simile:

a

un

utilizzata

trauma distorsivo segue un

dere fratture, periarticolari,

scono alla contenzione e al

ciente. Nei giorni successivi,

condrali

Traumi cranici IL PERICOLO VIENE DALLA PERDITA DI COSCIENZA

e

calcificazioni lesioni

L

calcio, così come quelli maxillo-facciali, costi­ tuiscono il 5-10% per cento dei traumi totali e

sembrano in aumento. Infatti il gioco aereo è spesso perseguito per lo sviluppo dell'azione d'attacco e specialmente nelle giocate da palle

inattive. La contesa del pallone diventa fonda­ mentale con un'accentuazione pericolosa del­ l'intensità del gesto e dell'uso improprio degli

arti superiori (gomiti troppo alti). Inoltre spesso no impatti pericolosi per la testa e la faccia. La

osteo-

patologie

e ferite lacero-contuse e i traumi cranici nel

assistiamo ad interventi fuori tempo che genera­

ÌhTiÌWlE

La confezione di

uno stivaletto gessato viene

trattamento per lo più insuffi­

propriocettivo

paziente.

standard consente di esclu­

contribui­

to

radiografica

L'indagine

da

meno frequente­

mente anche se in alcuni casi può risultare ancora efficace.


un

lizzazione con tendini prele­

progressivo e specifico.

programma

La

vati in vicinanza come il pero­

ripresa della piena articolari-

neo breve. Le tecniche artro-

tà, il ripristino del normale

scopiche servono per ripulire

schema del cammino, il recu­

la caviglia da tessuti fibrocicatriziali

esuberanti,

pero della forza, del controllo

Scrivetegli a:

per

neuromuscolare propriocetti-

medico@stadiumcsi.it

rimuovere corpi mobili e in

vo, rappresentano le fasi rie­

casi selezionati per eseguire

ducative

una ritensione termica delle

ritorno efficiente

strutture

tose

capsulo-legamen-

interessate

In questo spazio ogni mese il dottor Volpi risponderà alle vostre domande sulla medicina sportiva.

servendosi

obbligate

Da due anni soffro per un'epi-

trocleite (detto gomito del

sportiva. In particolare I pro­

golfista, anche se non ho mai

tocolli rieducativi improntati

giocato a golf). Ho provate

di dispositivi a radiofreguen-

sull'attività

ze. Le alterazioni osteocon-

eseguita

astragali-

per un

all'attività

propriocettiva continuità

con

mediante tavolette o pedane

diverse terapie senza fortuna,

cosa mi suggerisce? Giorgio Lovato

La tecnica chirurgica nei casi

drali

indicati prevede la riparazio­

che, conseguenti a trauma

coordinative si

ne delle

distorsivo della caviglia, rap­

strati efficaci per la cura e la

tia inserzionale dei flessori del

un'accurata sutura capsulo-

presentano un evento relati­

prevenzione delle distorsioni

polso che si inseriscono sul

legamentosa primaria. Nelle

vamente frequente,

di caviglia. La ripresa sportiva

versante mediale del gomito,

instabilità croniche il procedi­

se

deve essere

detto epitroclea. Il trattamen­

mento è il medesimo, con la

necessita di trattamento chi­

caviglia,

rurgico.

sport di carico e di contatto,

ordine crescente di riposo

In ogni caso, dopo un tratta­

deve essere protetta nei primi

sportivo, ghiaccio locale, tera­

dalle esigenze sportive ricor­

mento conservativo o chirur­ gico la caviglia necessita di

periodi da un bendaggio o cavigliera funzionale. K

pia fisica (ultrasuoni, tecarte-

riamo a tecniche chirurgiche

differenza

lesioni

che

attraverso

nelle forme

più gravi e dipendentemente

soprattutto

la

maggior

anche

parte

non

sono dimo­

graduale e

soprattutto

la

negli

R: Si tratta di una tendi no pa­

STADIUM RISPONDE

riabilitativo

più invasive, mediante stabi­

to conservativo si avvale in

rapia, onde d'urto, ecc), tera­ pia infiltrativa. Un trattamen­

to innovativo prima di ricorre­

re alla chirurgia è costituito

dall'utilizzo dei fattori di cre­ scita con un'unica in filtrazio­

ne nella sede della tendinopa-

tia.

Intervento chirurgico A fianco, l'operazione in artroscopia alla caviglia. In alto, una sutura capsulo-legamentosa. Nell'altra pagina, Adriano svenuto dopo un contra­ sto di gioco

Ho 49 anni e pratico jogging due volte a settimana con

regolarità, anche in inverno.

Purtroppo quasi sempre corro

sull'asfalto, per circa un'ora. Negli ultimi mesi al mattino accuso spesso mal di schiena.

Devo smettere o posso conti­ nuare, magari correndo un po' meno?

maggior parte dei traumi cranici dovuti princi­

pervietà delle vie aeree, non aver fretta di spo­

Davide Macchi

palmente a scontri con la testa dell'avversario o

stare l'infortunato, osservare con scrupolo i suoi

R: Si può continuare a correre

con strutture (palo della porta) sono benigni

comportamenti (per esempio, i movimenti respi­

cercando di diminuire la dura­

non essendoci stato confusionale o perdita di

ratori del torace). L'infortunato va lasciato in

ta del percorso, correre su ter­

coscienza; in tal caso si deve curare l'ematoma

posizione supina senza cuscino sotto la testa e

reno erboso, migliorare le cal­

sottocutaneo applicando una borsa del ghiaccio

sollevando leggermente le gambe dal suolo. Per

zature (effetto ammortizzan­

o medicando la ferita cutanea controllando il

garantire la pervietà delle vie respiratorie sono

te), utilizzare fascia lombare

sanguinamento. Nel caso in cui vi sia perdita di

essenziali due manovre: delicata iperestensione

protettiva. Se permane dolore

coscienza, anche breve o stato confusionale,

del capo e apertura della bocca con sollevamen­

è meglio sospendere tempora­

occorre sostituire il giocatore, evitando il ritorno

to della mandibola in avanti. Nel frattempo

neamente e scegliere uno

in campo. Se il giocatore è privo di sensi, biso­

occorre predisporre il trasporto in un pronto soc­

sport in scarico (nuoto o

gna garantire la respirazione mantenendo la

corso per gli accertamenti del caso.

cyclette).

Stadium I

79


L'ARBITRO

Analizziamo alcune situazioni tipiche in una partita

iTHn

COME APPLICARLA Il direttore di gara sbaglia se interviene subito anziché attendere lo sviluppo detrazione: in questo modo il danno rischia di diventare doppio. Calci di punizione: quando farli ripetere

Ex arbitro Serie A

rimane di assoluta pertinenza

stenti?

dell'arbitro (al di là del falso fair-

«Dal momento in cui l'arbitro

play utilizzato molto spesso

effettua l'appello prima della

dalle squadre in Italia per per­

gara allo scopo di verificare

dere tempo) che interromperà

l'identità dei giocatori stessi.

il gioco nel momento in cui si

Curioso il particolare del rico­

rende conto che il danno fisico

noscimento personale: se un

subito dal giocatore può essere

giocatore non ha i documenti

pericoloso. Normalmente l'ar­

personali od il cartellino di tes­

scorso

tocca volontariamente con la

bitro interrompe immediata­

seramento può partecipare lo

affrontiamo

mano il buon arbitro dovrebbe

mente in caso di contatto con

stesso alla gara se l'arbitro ne

lasciare proseguire (a patto che zioni che capitano frequente ­ il pallone arrivi all'attaccante) e

la testa (tra avversari e/o com­

conosce l'identità. L'arbitro non

pagni) essendo quest'ultima di

è competente in

gran lunga la parte esposta più

regolarità di tesseramento».

ome

ISTRUZIONI PER L'USO

di Massimo Chiesa

C

già

numero,

sullo

l'analisi di alcune situa­

mente sui campi di calcio, ana­

dopo la conclusione dell'azione

lizzandole nel dettaglio e spie­

provvedere

gando quale deve essere il

del difendente. Fermare subito

all'ammonizione

materia di

pericolosa».

Nel momento in cui comin­

Da quale momento e fino a

cia la partita, l'arbitro si

accorge che la squadra che

comportamento dell'arbitro.

procurerebbe un evidente van­

quando i calciatori sono sot­

Quando si deve assegnare

taggio per chi ha compiuto

toposti

giurisdizione

ha vinto il sorteggio batte

la cosiddetta regola del van­

un'azione sleale».

dell'arbitro e dei suoi assi­

anche il calcio d'inizio. Cosa

taggio?

Parliamo di calcio di punizio­

«E'

questo

argomento

ne. In quali occasioni ci deve

molto difficile e spesso oggetto

essere la ripetizione? «Il cal­

di vivaci discussioni. La regola

cio di punizione deve essere

un

del vantaggio può essere appli­

ripetuto quando un giocatore

cata dal direttore di gara quan­

difendente (gua statore) esce in

do l'interruzione e la sanzione

anticipo dalla barriera chiuden­

tecnica anziché procurare un

do spazio e opportunità a chi

beneficio finirebbero per dan­

calcia in quanto riducendo la

neggiare colui che ha subito il

distanza ne riduce le possibilità

fallo. Ad esempio, in caso di

balistiche».

contropiede eseguito attraver­

Calciatore a terra con palla

so un lancio lungo, se il difen­

in gioco: quando l'arbitro

dente - nell'estremo tentativo

deve interrompere il gioco?

di fermare il pallone per non

«L'interruzione del gioco in

farlo arrivare all'avversario - lo

caso di calciatore a terra era e

Portiere GIUSTO SOLO AMMONIRE PER IL MANI FUORI AREA

ÌÌKÌllllllli

alla

ltimamente sono capitati alcuni casi di falli

guentemente, fermare il gioco e concedere un

di mano oltre la linea dell'area di rigore da

calcio di punizione diretto all'avversario dal

U

parte dei portieri: l'occasione diviene sicuramen­punto in cui si è verificata l'irregolarità.

te propizia per cercare di sviscerare un po' più a

Le note dolenti, unite ad una compilation di

fondo la materia, in quanto se ne sono sentite

discrasie interpretative, riguardano la sanzione

di tutti i colori per quanto attiene alla sanzione

disciplinare da applicare al portiere.

tecnica e soprattutto disciplinare da comminare.

Mi si consenta, a questo proposito, un breve

La memoria recente ci porta all'intervento di

richiamo datato di quasi quindici anni, ovvero

Abbiati durante la gara Juventus-Siena, nell'ulti­

risalente a quando vennero cambiati i regola­

ma giornata prima della sosta natalizia. Nel caso

menti per favorire il "bel gioco” e i gol. Al

specifico, l'estremo difensore juventino trascina

momento dell'introduzione della nuova regola,

il pallone fuori dall'area di rigore: giusto, conse-

non esisteva alcuna elasticità interpretativa: ogni


lasciare il campo dopo un cartellino rosso, l'arbitro deve chiedere l'intervento del capitano. Nell'altra pagina, il tradizio­ nale lancio della monetina: non è errore tecnico se una squadra sceglie il campo e batte il calcio d'inizio

In questo spazio saranno ospitati di volta in volta quesiti legati al mondo arbitrale non solo calcistico. Per i vostri quesiti scrivete dunque a:

arbitro@stadiumcsi.it Gentile Chiesa, crede che

sarebbe d'aiuto fornire gli arbitri di un microfono come

accade nel football america­ no?

Pasquale Morello, Rimini

deve fare?

che il giocatore continui a non

zione sia valida) a gioco inter­

«Se la squadra che ha vinto il

voler uscire l'arbitro sospende­

rotto e dalla linea mediana del

R: Quello di dotare l'arbitro di un microfono mi sembra

calcio d'inizio non deve fare

rà la gara. Evidentemente la squadra di

campo. Ne consegue che risul­ ta estremamente difficile che

niente. Se invece sceglie la

appartenenza dei due giocato­

possa

metà campo dove intende gio­

ri avrà partita persa».

vagante: in caso entri in pos­

ne all'irradiazione dello stes­

care nel primo tempo il calcio

E' utile che l'arbitro accom­

sesso del pallone può farlo sol­

so. Mi spiego meglio: anche

d'inizio deve essere battuto

pagni con la mimica le pro­

tanto a gioco in svolgimento di

nel rugby (Sei Nazioni)l'arbi-

dalla squadra avversaria. In pas­

prie decisioni?

conseguenza se riesce a segna­

tro ha un microfono e la cul­

sato è successo anche l'inverso:

«In passato i designatori non

re una rete quest'ultima deve

tura dello sport in questione

considersi valida. Questo è un

ne garantisce l'utilizzo. Nel

calcio purtroppo il rischio di

sorteggio sceglie di battere il

sfruttare

un

pallone

un esperimento perseguibile a patto che si faccia attenzio­

la giurisprudenza sportiva non

gradivano la mimica da parte

ha ritenuto l'episodio come un

degli

Personalmente

caso più ipotetico che reale

errore tecnico tale da pregiudi­

penso che possa andare a

come, per sorridere, quello del

irradiare parolacce e putrop-

care il corretto svolgimento

beneficio sia dei giocatori sia,

pallone che si ferma sulla tra­

po anche bestemmie èancora

della gara stessa».

soprattutto, del pubblico che

Come deve comportarsi l'ar­

in questo modo si rende conto

versa». Ipotetico

parere favorevole, ma dopo

bitro se un calciatore espul­

più velocemente del perché è

cosa deve fare in quel caso

un'attenta opera di sensibiliz­

so

stata presa una decisione. Va

un arbitro?

zazione tra tutti gli addetti ai

lavori.

rifiuta

di

lasciare

il

arbitri.

STADIUM RISPONDE

Espulso Se un calciatore si rifiuta di

molto sensibile. In sintesi ma

divertente:

campo?

da sé che un arbitro non de ve

«Interrompere il gioco e ripren­

«Deve convocare il capitano

gesticolare

vigile

derlo con una sua rimessa dalla

della squadra di appartenenza

urbano...».

verticale della posizione del

del giocatore ed invitarlo a far

Un calciatore chiede all'arbi­

pallone stesso. In questo caso

no al Mondiale sarà De

allontanare il compagno dal

tro il permesso di uscire:

la linea di porta tra i pali: evi­

Santis: l'avresti scelto anche

terreno di gioco. In questo caso

mentre lo sta facendo, rice­

dentemente la casistica regola­

tu?

la curiosità è che se il capitano

ve la palla e segna. Come

mentare è molto vasta e pren­

R: Massimo De Santis è sicura­

non

deve agire l'arbitro?

de in esame anche casi obietti­

mente un buon arbitro, otti­

ammonito e successivamente

«Normalmente un giocatore

vamente

Nell'ipotesi estrema

deve uscire (affinché la sostitu-

reali...».

collabora

espulso.

deve

essere

come

un

più

teorici

che

Caro Massimo, l'arbitro italia­

mamente valutato da Angel Maria Villar (attuale

Presidente della Commissione

designatrice dell'Uefa): infatti

volta che il portiere giocava il pallone con le

zione a cui andavano incontro I portieri.

è stato da lui designato per lo

mani fuori area doveva essere automaticamente

Come conseguenza, si è poi passati all'espulsio­

spareggio mondiale tra

espulso. Capitò anche a chi scrive con il "pove­

ne diretta del portiere soltanto nel caso in cui la

Spagna e Slovacchia e ha

ro" Taffarel del Parma, espulso due volte di

sua giocata con le mani, volontaria, impedisse la

diretto in questa stagione

seguito nello stesso campionato. Tuttavia, col

segnatura di una rete o vanificasse una chiara

Liverpool-Chelsea e LioneReal Madrid di Champions

passare del tempo la regola è stata ammorbidi­

occasione da gol da parte dell'avversario. Mi

ta, stante le continue proteste delle società e dei

viene in mente l'uscita di Mirante su Trezeguet:

League. Se l'avrei scelto

portieri stessi. Ricordo un'epica frase di Orsi,

se il portiere del Siena anziché (intelligentemen­

anch'io? No. Avrei preferito

attuale allenatore in seconda dell'lnter e allora

te) astenersi, avesse toccato il pallone sarebbe

Gianluca Paparesta.

portiere della Lazio, che durante una riunione

stato giustamente espulso. In tutti i restanti casi,

disse a Casarin una frase («Adesso toglieteci

il portiere viene sanzionato con il giallo che riten­

pure i guanti») volta a stigmatizzare la penalizza­

go in linea con il livello del calcio attuale.

Stadium! si ■


L'ARBITRO

Analizziamo alcune situazioni tipiche in una partita

REGOLADEL VANTAGGIO

LUME ArrLILAHLA Il direttore di gara sbaglia se interviene subito anziché attendere lo sviluppo dell'azione: in questo modo il danno rischia di diventare doppio. Calci di punizione: quando farli ripetere

Ex arbitro Serie A

stenti?

dell'arbitro (al di là del falso fair-

«Dal momento in cui l'arbitro

play utilizzato molto spesso

effettua l'appello prima della

dalle squadre in Italia per per­

gara allo scopo di verificare

dere tempo) che interromperà

l'identità dei giocatori stessi.

il gioco nel momento in cui si

Curioso il particolare del rico­

rende conto che il danno fisico

noscimento personale: se un

subito dal giocatore può essere

giocatore non ha i documenti

pericoloso. Normalmente l'ar­

personali od il cartellino di tes­

scorso

tocca volontariamente con la

bitro interrompe immediata­

seramento può partecipare lo

affrontiamo

mano il buon arbitro dovrebbe

mente in caso di contatto con

stesso alla gara se l'arbitro ne

lasciare proseguire (a patto che zioni che capitano frequente ­ il pallone arrivi all'attaccante) e

la testa (tra avversari e/o com­

conosce l'identità. L'arbitro non

pagni) essendo quest'ultima di

è competente in materia di

gran lunga la parte esposta più

regolarità di tesseramento».

ome

ISTRUZIONI PER L'USO

rimane di assoluta pertinenza

di Massimo Chiesa

C

già

numero,

sullo

l'analisi di alcune situa­

mente sui campi di calcio, ana­

dopo la conclusione dell'azione

lizzandole nel dettaglio e spie­

provvedere

gando quale deve essere il

del difendente. Fermare subito

all'ammonizione

pericolosa».

Nel momento in cui comin­

Da quale momento e fino a

cia la partita, l'arbitro si

accorge che la squadra che

comportamento dell'arbitro.

procurerebbe un evidente van­

quando i calciatori sono sot­

Quando si deve assegnare

taggio per chi ha compiuto

toposti

giurisdizione

ha vinto il sorteggio batte

la cosiddetta regola del van­

un'azione sleale».

dell'arbitro e dei suoi assi­

anche il calcio d'inizio. Cosa

taggio?

«E'

questo

Parliamo di calcio di punizio­ argomento

ne. In quali occasioni ci deve

molto difficile e spesso oggetto

essere la ripetizione? «Il cal­

di vivaci discussioni. La regola

cio di punizione deve essere

un

del vantaggio può essere appli­

ripetuto quando un giocatore

cata dal direttore di gara quan­

difendente (gua statore) esce in

do l'interruzione e la sanzione

anticipo dalla barriera chiuden­

tecnica anziché procurare un

do spazio e opportunità a chi

beneficio finirebbero per dan­

calcia in quanto nducendo la

neggiare colui che ha subito il

distanza ne riduce le possibilità

fallo. Ad esempio, in caso di

balistiche».

contropiede eseguito attraver­

Calciatore a terra con palla

so un lancio lungo, se il difen­

in gioco: quando l'arbitro

dente - nell'estremo tentativo

deve interrompere il gioco?

di fermare il pallone per non

«L'interruzione del gioco in

farlo arrivare all'avversario - lo

caso di calciatore a terra era e

Portiere GIUSTO SOLO AMMONIRE PER IL MANI FUORI AREA

ìì Hillin''li

alla

ltimamente sono capitati alcuni casi di falli

guentemente, fermare il gioco e concedere un

di mano oltre la linea dell'area di rigore da

calcio di punizione diretto all'avversario dal

U

parte dei portieri: l'occasione diviene sicuramen­punto in cui si è verificata l'irregolarità.

te propizia per cercare di sviscerare un po' più a

Le note dolenti, unite ad una compilation di

fondo la materia, in quanto se ne sono sentite

discrasie interpretative, riguardano la sanzione

di tutti i colon per quanto attiene alla sanzione

disciplinare da applicare al portiere.

tecnica e soprattutto disciplinare da comminare.

Mi si consenta, a questo proposito, un breve

La memoria recente ci porta all'intervento di

richiamo datato di quasi quindici anni, ovvero

Abbiati durante la gara Juventus-Siena, nell'ulti­

risalente a quando vennero cambiati i regola­

ma giornata prima della sosta natalizia. Nel caso

menti per favorire il "bel gioco" e i gol. Al

specifico, l'estremo difensore juventino trascina

momento dell'introduzione della nuova regola,

il pallone fuori dall'area di rigore: giusto, conse-

non esisteva alcuna elasticità interpretativa: ogni


lasciare il campo dopo un cartellino rosso, l'arbitro deve chiedere l'intervento del capitano. Nell'altra pagina, il tradizio­ nale lancio della monetina: non è errore tecnico se una squadra sceglie il campo e batte il calcio d'inizio

In questo spazio saranno ospitati di volta in volta quesiti legati al mondo arbitrale non solo calcistico. Per i vostri quesiti scrivete dunque a:

arbitro@stadiumcsi.it Gentile Chiesa, crede che

sarebbe d'aiuto fornire gli arbitri di un microfono come

accade nel football america­ no?

Pasquale Morello, Rimini

deve fare?

che il giocatore continui a non

zione sia valida) a gioco inter­

«Se la squadra che ha vinto il

voler uscire l'arbitro sospende­

rotto e dalla linea mediana del

R: Quello di dotare l'arbitro

sorteggio sceglie di battere il

rà la gara.

campo. Ne consegue che risul­

di un microfono mi sembra

calcio d'inizio non deve fare

Evidentemente la squadra di

ta estremamente difficile che

niente. Se invece sceglie la

appartenenza dei due giocato­

possa

metà campo dove intende gio­

ri avrà partita persa».

vagante: in caso entri in pos­

ne all'irradiazione dello stes­

care nel primo tempo il calcio

E' utile che l'arbitro accom­

sesso del pallone può farlo sol­

so. Mi spiego meglio: anche

d'inizio deve essere battuto

pagni con la mimica le pro­

tanto a gioco in svolgimento di

nel rugby (Sei Nazioni)l'arbi-

dalla squadra avversaria. In pas­

prie decisioni?

conseguenza se riesce a segna­

tro ha un microfono e la cul­

sato è successo anche l'inverso:

«In passato i designatori non

re una rete quest'ultima deve

tura dello sport in questione

la giurisprudenza sportiva non

gradivano la mimica da parte

considersi valida. Questo è un

ne garantisce l'utilizzo. Nel

ha ritenuto l'episodio come un

degli

Personalmente

caso più ipotetico che reale

calcio purtroppo il rischio di

errore tecnico tale da pregiudi­

penso che possa andare a

come, per sorridere, quello del

irradiare parolacce e putrop-

care il corretto svolgimento

beneficio sia dei giocatori sia,

pallone che si ferma sulla tra­

po anche bestemmie èancora

della gara stessa».

soprattutto, del pubblico che

Come deve comportarsi l'ar­

in questo modo si rende conto

versa». Ipotetico

parere favorevole, ma dopo

bitro se un calciatore espul­

più velocemente del perché è

cosa deve fare in quel caso

un'attenta opera di sensibiliz­

stata presa una decisione. Va

un arbitro?

zazione tra tutti gli addetti ai lavori.

so

rifiuta

di

lasciare

il

arbitri.

sfruttare

un

pallone

un esperimento perseguibile

a patto che si faccia attenzio­

molto sensibile. In sintesi ma

divertente:

campo?

da sé che un arbitro non de ve

«Interrompere il gioco e ripren­

«Deve convocare il capitano

gesticolare

vigile

derlo con una sua rimessa dalla

della squadra di appartenenza

urbano...».

verticale della

del giocatore ed invitarlo a far

Un calciatore chiede all'arbi­

pallone stesso. In questo caso

no al Mondiale sarà De

allontanare il compagno dal

tro il permesso di uscire:

la linea di porta tra i pali: evi­

Santis: l'avresti scelto anche

terreno di gioco. In questo caso

mentre lo sta facendo, rice­

dentemente la casistica regola­

tu?

la curiosità è che se il capitano

ve la palla e segna. Come

mentare è molto vasta e pren­

R: Massimo De Santis è sicura­

deve agire l'arbitro?

de in esame anche casi obietti­

mente un buon arbitro, otti­

ammonito e successivamente

«Normalmente un giocatore

vamente

mamente valutato da Angel

Nell'ipotesi estrema

deve uscire (affinché la sostitu-

reali...».

non

collabora

espulso.

deve

essere

come

un

STADIUM RISPONDE

Espulso Se un calciatore si rifiuta di

più

posizione del

teorici

che

Caro Massimo, l'arbitro italia­

Maria Villar (attuale Presidente della Commissione designatrice dell'Uefa): infatti

volta che il portiere giocava il pallone con le

zione a cui andavano incontro i portieri.

è stato da lui designato per lo

mani fuori area doveva essere automaticamente

Come conseguenza, si è poi passati all'espulsio­

spareggio mondiale tra

espulso. Capitò anche a chi scrive con il "pove­

ne diretta del portiere soltanto nel caso in cui la

Spagna e Slovacchia e ha

ro" Taffarel del Parma, espulso due volte di

sua giocata con le mani, volontaria, impedisse la

diretto in questa stagione

seguito nello stesso campionato. Tuttavia, col

segnatura di una rete o vanificasse una chiara

Liverpool-Chelsea e Lione-

passare del tempo la regola è stata ammorbidi­

occasione da gol da parte dell'avversario. Mi

Real Madrid di Champions

ta, stante le continue proteste delle società e dei

viene in mente l'uscita di Mirante su Trezeguet:

League. Se l'avrei scelto

portieri stessi. Ricordo un'epica frase di Orsi,

se il portiere del Siena anziché (intelligentemen­

anch'io? No. Avrei preferito

attuale allenatore in seconda dell'lnter e allora

te) astenersi, avesse toccato il pallone sarebbe

Gianluca Paparesta.

portiere della Lazio, che durante una riunione

stato giustamente espulso. In tutti i restanti casi,

disse a Casarin una frase («Adesso toglieteci

il portiere viene sanzionato con il giallo che riten­

pure i guanti») volta a stigmatizzare la penalizza­

go in linea con il livello del calcio attuale.

Stadium si '

. < S'.


IOSPORT

Grandi giri, classiche^salite

QUANTO E BELLO PEDALARE SU INTERNET

di Guido Vaciago

Gli appassionati possono appagare ogni desiderio tra siti ufficiali, forum, gallerie di fotografie. Di rilievo anche il museo dedicato a Gino Bartali, in cui si può fare un viaggio virtuale nella storia del ciclismo hi

che

su

o tu vada, non è un addioì». E

naviga

e

i siti dedicati al mondo dei

detto

l'ha

Internet

si

C

ISTRUZIONI PER L’USO

basta? Si pedala anche

pedali, effettivamente, scorro­ benissimo: su chilometri di siti no sotto il mouse. Percorso ciclabili, distesi su 2.740.000 misto, non mancano le salite.

pagine che citano la parola

Anzi sul sito a loro dedicate

ciclismo. Anzi, il problema è

sono più di 8000, tutte rigoro­

non perdersi, anche se girova­

samente catalogate con chilo-

gare senza una meta precisa

metraggio, altimetna, coeffi­

può portare a scoperte sor­

ciente di difficoltà e cartina.

Ma se si cercano notizie sul cicli­

per spulciare notizie sempre

prendenti o interessanti. Come

Un'opera

monumentale che

smo dei professionisti, Internet

molto aggiornate, risultati e

di

prende il nome di "Archivio

è un buon posto dove trovarsi.

regolamenti.

Il

sito

della

Giovanni Pascoli dedicata alla

salite d'Europa": link impedibi­

Parecchi i siti, molti in italiano,

federazione

italiana

non

le (www.salite.ch) per chi peda­

che

antologie scolastiche, compare

la o per chi segue le corse e

abbastanza vasta, pubblicando

tendenza

su un sito di varia umanità cicli­

vuole capire i percorsi del Giro

brevi news, interviste, schede,

burocratizza

invece che semplificarla, ma

una

poco

bicicletta

stica,

nota

che,

poesia

sfuggita

nonostante si

alle

presenti

offrono

una

copertura

o del Tour.

approfondimenti e, come nel

come una pagina tecnica per la

Già, le grandi corse a tappe.

caso

atletica

Hanno il sito pure loro, ovvia­

(www.ciclismoonline.it), lascia­

preparazione

di

Ciclismo

On

Line

sfugge del tutto alla triste

il

sito

ministeriale la

della

che

navigazione

Federciclismo

(www.federciclismo.it) offre

(http://freeweb.supereva.com/

mente (www.gazzetta.it/SDe-

no pure lo spazio per discutere

davvero tanto: dalla comuni­

preparazionealciclismo). Pascoli

ciali/Giroditalia

vwvw.le-

in un forum. E, a quanto pare,

cazione

immagina un giro in bicicletta

tour.fr). Ed è possibile studiare i

chattare di corse è appassio­

notizie, con un ottima sezio­

e

istituzionale

alle

la

tracciati, le tappe, seguire le

nante quanto farlo in un bar, al

ne di link, ordinati per argo­

velocità: «Mia terra, mia labile

notizie sulla corsa, come il soli­

termine di una tappa partico­

mento.

strada, sei tu che trascorri o son

to inseguirsi di anticipazioni

larmente intensa.

insieme ai

io? Che importa? Ch'Io venga

sulle iscrizioni dei grandi nomi.

Si scollina un'altra piccola sali-

ricerca (da Google a Yahoo),

assaporando

dolcemente

Può essere questo, soliti

motori

fella sul tappetino del mouse e ci si può immettere sul vialone delle federazioni. Quella inter­ nazionale

(www.uci.ch)

Le parcours

si

dimentica, ma non è certo sor­

prendente, di mettere on line una

versione

in

italiano.

Considerando che in gruppo la nostra lingua è una delle più

parlate e spesso diventa la lin­ gua ufficiosa anche all'estero, un

piccolo sforzo si poteva

fare. Ci si deve, quindi, accon­ ■ Ttltowqw le

tentare di inglese e francese

flwh * MtcromftO»

di


Questo è l'elenco delle principali squa­ dre professionistiche della prossima stagione. Cofidis: www.cofidis.com Credit Agricole: www.creditagricole.fr/partenariats/cycljsme/index Davitamon Lotto: www.davitamonlotto.com Discovery Channel: www.thepaceline.com Euskaltel-Euskadi: www.fundacioneuskadi.com FranÀaise des jeux: www.fdjeux.com Lampre: www.lampre-fondital.com Liquigas: www.teamliquigas.com Quick Step-lnnergetic: www.quickstepcycling.com Rabobank: www.rabobank.nl Team Csc: www.team-csc.com T-Mobile team: www.t-mobileteam.com un perfetto punto di riferi­

corsa, è una splendida visua­

vera chicca per gli appassio­

i

le delle corse dal punto di

nati, che possono curiosare

milioni di pagine e costruirsi

vista della moto e permette

fra dati, statistiche, fotogra­

un percorso. Una mappa per

anche di

qualche

fie, interviste audio, piccoli fil­

mento

per orientarsi fra

scaricare

sfondo per il computer.

mati, lunghi articoli storici e

Ma sul mezzo di comunica­

una ricostruzione grafica delle

desiderio di andare a zonzo.

zione del futuro si può peda­

maglie storiche dei Giro dal

E, per esempio, scoprire la

lare anche all'indietro e fare

'55 al '70. Come dire, dalla

pagina del fotografo inglese

un salto nel passato. A chiu­

biancoceleste della

Graham Watson (http://gra-

dere

il

Pirelli di Coppi alla biancoros­

hamwatson.com) che segue

mondo del ciclismo on line, è

sa della Faema di Merckx. E in

le bici da una vita ed espone

infatti

fare

compagnia dei due più grandi

su Internet le sue immagini

tappa al museo del ciclismo

di sempre, è un davvero un

sapere

dove

anche

per

dirigersi, assecondare

ma

il

girovagare

il

obbligatorio a

Gino

per

più belle. Una carrellata sugli

intitolato

scatti, qui ordinati per data e

(www.museociclismo.it). Una

Bartali

SCREENSAVER

SQUADRE E CAMPIONI QUI CE' PROPRIO TUTTO

Bianchi-

bel modo per chiudere la pedalata virtuale. K

campioni: Armstrong: www.lancearmstrong.com Basso: www.ivanbasso.it Belli: www.vladimirbelli.com Bettini: www.paolobettini.it Boogerd: utopia.knoware.nl/users/jalabert/boogerd Celestino: web.tiscalinet.it/celestinomirko Cipolini: www.mariocipollini.net Cunego: www.damianocunego.it Di Luca: www.danilodiluca.com Gotti: www.ivangotti.it Julich: www.bobbyjulich.com/julich Macchi: www.fabriziomacchi.com Me Ewen: robbiemcewen.tripod.com A. Merckx: www.axelmerckx.com Petacchi: www.alessandropetacchi.com Rebellin: www.rebellin.it Savoldelli: www.ilfalco.3000.it/ Simoni: www.simonigilberto.it Ullrich: www.janullrich.de

stadium J

83

.


WEBSPORT

Viaggio nei siti dei corridori: i video di Di Luca, il diario di Simoni

PETACCHI IL PIU7 VELOCE BASSO IL PIU7 COMPLETO tutti.

Danilo Di Luca accoglie i visi­

Anche sul web, dove si

tatori virtuali con un intro un

> il

E

più

veloce

di

propone con un sito che è

po'

come

manga

nante

una e

volata,

emozio­

appariscente.

Le

pagine Internet di Alessan­ dro

Petacchi

ISTRUZIONI PER L'USO

notizie

84

offrono

delle

sempre aggiornate,

ispirata

pacchiana,

ai

e forse

giapponesi

poco adatta alla sobrietà che da

sempre

caratterizza

mondo del ciclismo, l'unico

che

mette

il

ma è

i

video

un'ampia galleria fotografi­

delle sue corse, oltre a rac­

ca, molte animazioni (e quel­

contarsi con dovizia di parti­

le per chi non ha una con­

colari

(lo

sapevate

nessione a banda larga ral­

anche

un

discreto

lentano la "volata" come il

sta?). In linea con i siti dei

vento in faccia) e una bio­

colleghi

anche

Damiano

Cunego,

grafia dettagliata

in cui si

scopre che il velocista più

che

è

batteri­

quello

di

l'enfant

prodigo del ciclismo italiano,

famoso del mondo possiede,

per il quale la mamma aveva

tra gli altri animali, anche un

profetizzato,

furetto.

sospetti:

in tempi

«Non

è

tipo

non

prima persona. Su una pagi­

sco.

da

na personale ci si aspetta pro­

Così come Julich. E pure, l'or­

prio questo:

mai ex, Armstrong ha solo

McEwen

solo

inglese.

Pubblico e privato sono ben

sport

miscelati anche dal sito di

individualista».

cosa

che comunica con i fan diret­

una versione inglese del sito

Ivan Basso, che graficamente

ne pensa Gilberto Simoni? Si

tamente, raccontandosi (teo­

per visitare il quale bisogna

è

anche

più

gradevole

di

di

squadra.

Troppo

Chissà

mandargli

potrebbe

una

quello di Petacchi e permet­

mail

te di curiosare tra mille noti-

suo sito c'è anche l'indirizzo,

ziole e fotografie interessan­

ma

ti.

sono

per chiederglielo: il

clic le

meglio

notizie

sul

il personaggio

ricamente) in tutta libertà e

però essere registrati al fan-

sincerità.

club. Sforzi per essere simpa­

E gli stranieri? Per navigare

tico, d'altronde, non ne ha

riuscito

con loro bisogna sapere le

mai fatti neppure la sua ver­

in

lingue Ullrich parla solo tede­

sione in carne e ossa.

scritte

K


Il sito del mese: www.calciomercato.com

Dieci anni di acquisti e cessioni tra scoop e (poche) bufale Il tempo della Rete passa I più velocemente e negli

intriganti per il tifoso. L'idea

loro schermate, ma è l'argo­

nasce

mento in sé a non conoscere

ultimi dieci anni Internet è

Carlo Pallavicino, un passato

cambiata parecchio: calcio-

da

mercato.com

invece,

nomi importanti seguiti da

di colpi azzeccati. Quelle di

è,

da

procuratore,

un

giornalista

e

parecchi

l'infallibilità e alla fine ci si

confronta

percentuali

sulle

rimasto più o meno lo stes­

vicino (Ronaldo e Rui Costa,

calciomercato.com non sono

so. E non è una cattiva noti­

tanto per farne due). La pas­

affatto male, così come è da

zia.

del

sione per Internet e lo spirito

sempre apprezzata dai letto­

Web italiano, Calciomercato

mediático lo hanno spinto a

ri la tempestività, ormai sto­

ha un nome che lascia poco

intraprendere il progetto: il

rica.

spazio alla fantasia riguardo

successo,

fra Inter e Barcellona,

all'argomento

trattato:

corso degli anni, ha fatto sì

esempio, fu una dei primi grandi affari sui quali ci fu

Sito

pionieristico

nel

crescente

La

e scambi

che la sua paginetta diven­

del mondo pallonaro, ovvero

tasse uno dei siti più Ciccati

una

uno dei temi in assoluto più

del panorama sportivo italia­

tempo

acquisti, cessioni

no. Il merito è senza

fosse

parte

in che in

mercato.com per mettersi in

tezza della formula e

tava): in una specie di diret­

vendita.

della credibilità acqui­

ta thrilling chiusa nel cuore

ad uno scherzo o a una tro­

sita negli anni.

Alcuni

pensarono

delia notte. Ma altri episodi

vata pubblicitaria, non quelli

è

curiosi hanno punteggiato i

della Reai Sociedad che lo

ci

dieci anni del sito nato nel

ingaggiarono

piglia sempre, qualche

1996: il calciatore austriaco

letto l'annuncio. E la notizia,

Kuhbauer,

ovviamente, passò prima da

che

non

calciomercato

bufala

compare

IL CERVELLO DELL'UOMO ISPIRATORE DELLA RETE

Pallavicino

fatto

(il

per

causa, in qualche modo aiu­

Intendiamoci:

Internet story/2

quasi

copertura

reale

Ronaldo

dell'immedia­

dubbio

fsnj ¡¿osi

trattativa

e

bufaletta

anche

sulle

per

esempio,

sfruttò le pagine di calcio-

nternet è in realtà un modellino in scala ridotta

dopo

aver

Internet.

cervello umano, i cui collegamenti vengono

di una rete molto più complessa ed efficiente:

I

garantiti dalle sinapsi, ovvero punti di contatto

il cervello umano. Quando i padri di Internet si

tra due neuroni. Quando una cellula neuronaie

misero a pensare ad un meccanismo di comuni­

muore, il cervello continua a funzionare, aggi­

cazione perfetto e resistente si ispirarono, infat­

rando quel neurone con una nuova serie di col­

ti, proprio al funzionamento del nostro "com­

legamenti che si possono definire "a ragnatela"

puter biologico". Siamo negli Stati Uniti, Anni

(e così si capisce anche il perché della parola

60, quindi in piena Guerra Fredda e l'esigenza

"web"). Internet funziona esattamente così:

dalla quale partono gli scienziati dell'Arpa (l'en­

una serie di computer sono collegati tra di loro.

te paramilitare che il presidente Eisenhower

Se uno dei computer salta, i collegamenti non si

aveva istituito per competere tecnologicamente

spezzano perché possono essere ricuciti: saltan­

con i russi) è quella di creare una rete a prova di

do quel computer e le strade di comunicazione

bomba. Nel vero senso della parola: perché il

tra i vari computer sono sempre più di una. Ma

rischio che un bombardamento facesse saltare

studiate le "strade", bisognava pensare a come

tutto il sistema delle comunicazioni americane

far viaggiare i dati su queste. E lo stesso Baran

era forte. Paul Baran, a cui viene accreditata

pensò a un meccanismo basato su "piccoli pac­

l'idea da cui è germogliata Internet (insieme

chetti": spezzettare le informazioni per farle

con l'inglese Donald Watts Davies, che aveva

viaggiare più agilmente e poi ricostruirle nella

inconsapevolmente sviluppato un

loro integrità, una volta arrivate sul computer di

progetto

analogo al di là dell'Oceano), pensa quindi al

destinazione.

(2 continua)

ÌhTlTOl 85


Itinerario a piedi

IL GRAN PARADISO, PRINCIPE DEI PARCHI

di Massimo Carboni

Un sentiero per appagare i sensi, facile e aperto a tutti, immerso nello scenario suggestivo del più vecchio parco nazionale italiano, istituito nel 1922 a cavallo tra Piemonte e Valle d'Aosta mmaginate di percorrere

Ceresole Reale, un percorso

un sentiero che si snoda

ideato per stimolare la perce­

I

attraverso

un

larici secolari,

bosco di

zione dell'ambiente circostan­ pervaso daglite, anche con sensi diversi

aromi di uva ursina e ginepro,

dalla vista, come tatto, olfatto

nella quiete della foresta. E'

e udito. Nelle soste segnalate,

in questa facile ma affascinan­

de un leggio in legno con una

un po' come trovarsi in para­

infatti,

te passeggiata da cartelli in

cartina in rilievo che segnala

braille.

tutti i punti caratteristici del­

Zaino in spalla

soffermare. Ai lati della strada,

tra gli alberi che si elevano a

diso, anzi, per essere precisi

invitato ad abbandonarsi alle

nel parco nazionale del Gran

percezioni degli

Paradiso, il più vecchio parco

magari chiudendo gli occhi

altri sensi,

l'itinerario nei quali ci si può

nazionale italiano istituito nel

per brevi

istanti, toccando,

Per accedere al sentiero basta

1922 ed esteso a cavallo tra

ascoltando e cogliendo gli

posteggiare nel piazzale del

cercare la luce anche oltre i

Piemonte e Valle d'Aosta.

aromi della natura circostante.

Municipio di Ceresole Reale, a

trenta metri di altezza, spun­

Proprio per questa sua carat­

1620 metri di altitudine. Da

tano ciuffi d'erba e piantine

Il paradiso dei sensi

teristica il sentiero è stato reso

qui

La meta della nostra passeg­

fruibile

giata è il sentiero Natura di

vedenti che vengono guidati

anche

per

i

non

COME ARRIVARCI

raggiunge dalle stazioni di Torino e Ivrea con mezzi pubblici.

IN AUTO Versante piemontese

Versante valdostano

Il versante valdostano del Parco si raggiunge dalla stazione di Aosta con mezzi pubblici.

bisogna

percorrere per

circa 300 metri

vivere nella penombra del sot­

segnalata dai cartelli fino ad

tobosco che creano un manto

imboccare il percorso vero e

uniforme che si contrappone

proprio.

in modo deciso al fitto incede­

Si tratta di un itinerario della

re dei tronchi di larice.

lunghezza di

un chilometro

La nostra avventura sensoriale

moderatamente in pendenza.

inizia proprio con l'esplorazio­

Il sentiero e molto largo e

ne tattile, guidata dall'apposi­

facilmente percorribile anche

to segnale, di un larice di gio-

Le valli piemontesi del Parco sono servite dalle linee GTT (ex SATTI) Tel. 01 1.5215523-57641 800990097

Versante valdostano

Versante valdostano

mezza costa che si immette

Per il versante valdostano si percor­ re l'autostrada A5 per Aosta e il tra­ foro del Monte Bianco, uscendo al casello di Aosta Ovest per le valli di Cogne, Savarenche e Rhemes.

Le valli valdostano del Parco sono servite dalle linee SVAP (Tel. 800256552 o 0165.41125) e SAVDA (Tel. 0165.262027)

Traversata delle Alpi e condu­

IN AEREO

scende a Ceresole.

IN TRENO Versante piemontese

Il Parco è servito dagli aeroporti di Torino e Aosta.

a persone in carrozzina, ma la

ALTRI MEZZI PUBBLICI Versante piemontese

alte pochi centimetri adatte a

una strada

Per il versante piemontese del Parco, da Torino si percorre la SS 460 della Valle Orco, svoltando sulla destra a Pont Canavese per la Val Soana o proseguendo fino a Ceresole Reale; da Ivrea (raccordo autostradale Milano) si segue la SS 565 di Castellamonte che si innesta sulla SS 460 a Rivarolo Canavese.

Il versante piemontese del Parco si

86

l'escursionista viene

pendenza ne consente l'ac­

cessibilità solo con un accom­ pagnatore. Dopo il percorso attrezzato la

pista diventa

nell'itinerario

un sentiero a

della

Grande

ce a sinistra, al Vallone del Roc e a Nasca, mentre a destra

Voci lontane nel bosco

All'inizio del percorso ci atten­


vane età e prosegue lungo

tappe

dieci

COSA VEDERE

contrassegnate

Ceresole Reale

con dovizia di spiegazioni e

Mostra sullo stambecco.

dettagli fino al momento forse

più suggestivo,

Per informazioni: Tel. 0124.953186

quello della Noasca

decima ed ultima tappa deno­ minata

Mostra sulla geologia e geomorfologia. Laboratorio didattico per le scuole.

"Tracce e voci del

bosco". Qui si trova una casetta conte­

Per informazioni: Tel. 0124.901070

nente il calco di impronte di

Cogne - Frazione Valnontey

un camoscio e la riproduzione

Giardino alpino Paradisia

in resina a grandezza naturale

Aperto dal secondo week end di Giugno fino al secondo week end di Settembre. Orario 10,0018,30 (17,30 a Giugno e Settembre). Per informazioni: Tel. 0165.74147

delle corna. Il calco riproduce disposizioni

diverse

delle

impronte a seconda dell'anda­ mento del camoscio: lento, di

DOVE DORMIRE

corsa o a salti. Anche la riproduzione delle

corna

ci

fornisce

Ceresole Reale

Albergo Meublé Sport

preziose

Bg. Capoluogo, 12 -Tel. 0124.953187 www.albergosprtceresole.it

informazioni: ogni solco che

contrassegna

Hotel Bianchetti

le corna nere

Borgata Prese, 13 - Tel. 0124.953174

uncinate corrisponde all'incirca ad un anno di età dell'ani-

Cogne

Gran Paradis Rue D. Grappein, 45 - Tel. 0165.74070

De La Tor Rue D. Grappein, 76 - Tel. 0165.749190

DOVE MANGIARE Ceresole Reale

Tre Levanne Borgata Capoluogo, 21 - Tel. 0124.953228

Ristorante "La Baracca" Località Serrò - Tel. 0124.953275 Cogne Sant'Orso

Via Bourgeois, 2 - Tel. 0165.74821 Indirizzi Web

www.cogne.org www.pngp.it

male, sommandoli possiamo

Cogne , in frazione Valnontey,

in tutta la sua ampiezza: il

determinare l'età complessiva

il Giardino Alpino Paradisia a

primo si sviluppa nella parte

del camoscio.

1700 metri di altitudine.

centrale, caratterizzata dalle

A fare da corollario le voci del

una

Giardino

roccere e dalla riproduzione di

bosco, ed in particolare quelle

Botanico realizzato assecon­

alcuni ambienti, l'altro tocca

dei piccoli volatili passeriformi

dando le caratteristiche della

le aree più esterne.

che lo popolano come le cince

zona, nel pieno rispetto della

Lungo il percorso si può sco­

Il Re del Parco

e i pettirossi.

natura in cui è possibile osser­

prire il "Giardino delle farfal­

vare le specie vegetali e florea­

le" un itinerario nell'itinerario,

li della zona. Qui è possibile

alla scoperta di questi fantasti­

si

fruire di due itinerari che con­

ci insetti attratti dalle piante

segnala, nel comprensorio di

sentono di visitare il Giardino

nutrici lì coltivate.

Molti camosci popolano il parco del Gran Paradiso, di cui in queste immagini si possono ammirare alcuni scorci suggestivi

"Paradisia" e dintorni

Di

paradiso in

paradiso,

specie

di

E'

wTllllllli 87


TURISMO

Itinerario a cavallo

IL SELVAGGIO WEST RIVIVE NEL CATANESE

ISTRUZIONI PER L'USO

Se si desidera vivere in piena armonia i grandi spazi aperti delFentroterra etneo, non resta che munirsi di sella e speroni e tuffarsi in un'atmosfera che ricorda quella dei film western randi spazi aperti, pae­

storia. Uno degli itinerari più

saggi a perdita d'occhio

G

suggestivi

sti i panorami assolutamente

stile barocco di Militello.

è

quello

delle

che ricordano per asperi­

Necropoli, che viene organiz­ tà e colori gli scenari dei film zato dal Circolo Ippico Sikana e western più famosi. Sono que­ parte con la visita del paese in naturali dell'entroterra catane-

Da qui si segue la strada comu­

distante, alcune tombe risalen­

Di grande rilievo è il vicino

se, pronti per essere il "set" di

nale che conduce alle contrade

ti all'età del rame.

Parco

un film, magari quello delle

Fara e Figuzza, ricche di colti­

Tornando

prossime vacanze.

vazioni di fico d'india e vigneti

incontrano altre necropoli prei­

Inevitabile, quindi, in un'atmo­

dominati dalla mole dell'Etna.

storiche e protostoriche minori

sfera tanto evocativa, il riferi­

Quindi si prosegue lungo una

fino a quelle di C. da Scordia

mento proprio alla vacanza a

trazzera che percorre la spina

Soprana,

risalenti all'età del

Si intitola proprio così un altro

cavallo, come i vecchi pionieri

dorsale del vallone, coperto da

ferro. Poco distante dal centro

suggestivo percorso proposto

una fitta macchia mediterra­

storico di Militello si incontra la

dall'Antica Cavalleria Rustica­

del selvaggio West.

nea,

fino ad

un

altopiano

La Via delle Necropoli

dominante. Fra maestosi alberi

verso

Militello

Archeologico

di

Leontmoi, importante colonia greca. Il Trekking nella Storia

chiesetta del SS. Crocefisso al

na, azienda specializzata

Franco.

turismo

equestre

che

in

ha

In tutta la provincia di Catania

di carrubo si incontra la prima

L'intero percorso ha una lun­

mutuato il nome dall'omonima

sono presenti strutture attrez­

Necropoli costituita da tombe

ghezza di circa 30 km, per una

opera lirica di Pietro Mascagni.

zate e specializzate nel turismo

a fossa risalenti al III e II secolo

durata

complessiva,

incluse

L'itinerario si snoda in due gior­

equestre proprio per supporta­

avanti Cristo. Dopo aver oltre­

re nel migliore dei modi il per­

passato il torrente Savuco, s'in­

tappe e visite alle necropoli, di 8 ore.

durata complessiva di circa 14

corso di itinerari

contrano i resti di un insedia­

ben definiti

che si snodano tra natura e

mento

preistorico

e,

poco

ore ripartite nelle due tappe. Il

percorso inizia da Raddusa, da

preservare

qui si punta verso il grande

Il paese barocco di Militello è

invaso dell'Ogliastro, spettaco­

stato inserito dall'Unesco tra i

lare specchio d'acqua che offre

dell'umanità.

Di

rifugio a molti uccelli migratori.

grande interesse arch¡tettonico

Si

sono: la Chiesa di San Bene­

asfaltato che costeggia la riva

percorre un

breve tratto

dettino e l'annesso Monastero,

del lago. Quindi si supera la

oggi sede comunale, la Chiesa

zona

Madre, la Chiesa di Maria SS.

Fiume Pietrarossa fino a giun­

Della Stella, i resti del Castello

gere ai piedi

Branciforti con la Fontana della

Montalfone.

lagunare formata

dal

della Torre di

Zizza e i numerosi palazzi nobi­

Da qui, seguendo trazzere in

liari esistenti. Fra questi spicca­

terra

no

il

Baldanza-Denaro,

Reforgiato e il Tineo.

hWITIiik

ni per un totale 40 km e una

Militello, un patrimonio da

patrimoni

88

si

il

battuta,

si

raggiunge

piano Casazze, sito archeologi-

co di notevole importanza con


una

vasta

necropoli.

Poco

distante, lungo il crinale delle colline circostanti, si raggiunge

una necropoli bizantina.

Quindi si giunge all'azienda dove si pernotta. Il giorno suc­ cessivo viene ripercorso a ritro­

Patrimonio Unesco

so l'itinerario della giornata

Qui sopra, particolare della chiesa degli Angeli a Militello. In basso, la zolfara di Destricella. A destra, dettaglio di Palazzo BaldanzaDenaro. Nell'altra pagina, in basso, il Castello Branciforti

precedente fino al ritorno a

Raddusa. Il comprensorio L'area di Raddusa ha da sem­

pre una vocazione agricola, testimoniata

dai

numerosi

insediamenti antichi sparsi nel territorio: Aidone, Morgantina,

Piazza Armeria, Piano Casazze

e la cittadina greca sul vicino Monte ludica.

Il territorio è

costellato di torri

di difesa

medioevali che presidiano il ricco comprensorio agricolo e le importanti vie di comunica­

COSA VEDERE Parco dell'Etna Via Etna n,107.A - 95030 Nicolosi - Tel. 095.821 11 1 www.parcoetna.it

Antica Cavalleria Rusticana

zione che lo attraversavano in

passato.

K

Trekking nella storia

CasteUo

------

Azienda Agrituristica "Casale Belmontino" c.da Belmontino, Aidone - Tel. 348.2590132

Necropoli bizantina

Azienda Agrituristica "Cammarata " c.da Pintura, Aidone - Tel. 0935.88144

Via Adelasia n.42, Aidone - Tel. 0935.88088

Circolo Ippico Sikania

Antica Cavalleria Rusticana C.o Azienda "Casentino" c.da Olivo 5. Cataldo, 95 - 95044 - Mineo Tel. 333.3384945

IN AEREO

Aeroporto Civile Fontanarossa Collegamenti nazionali e internazionali Ufficio informazioni: 095.7306266 IN AUTO

A18 Messina - Catania A19 Catania - Palermo IN NAVE

Collegamenti da/per: Livorno, Ravenna, Napoli, Malta

(Livorno, Ravenna) Via Zattere, 1411 30123 Venezia Telefono: 041.781861 Fax: 041.781818 PanAdriatic

(Catania - Castellammare di Stabia (Napoli) Info: 081.5517072

c.da da Margi, Grammichele - Tel. 0933.940464 Noleggio Cavalli

Noleggio Cavalli

Adriatica Navigazione

Via delle Necropoli

Azienda Agrituristica "Valle dei Margi”

Hotel Morgantina

COME ARRIVARCI

Cento arcV>eo\o^\cx

Via P. Camera, 4 - 95043 Militello Val di Catania - Tel. 095.81 1 176

Telefono 095.316711 Fax 095.312303 Sede: Pozzallo (RG) Telefono 0932.954062 Fax 095.954085 MARESI SHIPPING COMPANY LTD

(Catania - Malta) 131 East Street, Valletta Telefono: 356.233129 Fax: 356.248057

Virtù Ferries

IN TRENO

(Catania - Malta) sede Catania:

Collegamenti con le principali città ita­ liane. Il biglietto comprende il passag­

gio sullo stretto, dove il treno viene direttamente caricato sui traghetti.

F.S. Catania Piazza Giovanni XXIII Telefono: 095.535432.7468474 www.trenitalia.it Servizi bus Aeroporto Catania

Autolinea Sais Telefono: 095.536170

TirTiRO 89


Storie dolorose e gioie da raccontare

IL CALCIO TRA RAZZISMO ED EMANCIPAZIONE

ISTRUZIONI PER L'USO

I volumi di Filippo Maria Ricci e Mauro Valeri spiegano come lo sport possa vincere una sfida difficile: ma solo isolando "mercanti" di talenti e razzisti. Gli esempi da seguire e quelli tra dribblare

A

di Massimiliano Castellani

La razza in campo urta jiora ö,>*^ Mara twi calca»

ndare allo stadio una

che nella non sempre tolleran­

domenica d'inverno e

te Verona (vedi il Bentegodi

che la mia che oltraggia il senegalese Africa è in tutto il vecchio Coly, in Verona-Perugia dello Continente calcistico. Va letta scorso anno) entusiasma la scoprire

così la piccola antologia di rac­

curva, sponda Chievo, e se la

nostro

di

gioca quanto a gol, prodezze e

viene automaticamente esclu­

Filippo Maria Ricci, dal titolo

capriole, con il connazionale

so dalla società, e non solo

lati e striscioni all'indirizzo dei

preso in prestito da Massimo

nigeriano Martins, piccola stel­

quella di calcio. Espulsi, tristi

calciatori neri: loro sono più forti dei cori-contro dei soliti

di

conti

calcio

africano

eldorado

pallonaro

la

minoranza

rumorosa

a

imbastardirsi in oltraggiosi ulu­

Traisi: Scusate il ritardo. E' arri­

la dell'lnter. Sono i ragazzini

giocolieri di campo, si ritrova­

vato con qualche decennio di

venuti dall'Africa nera e ormai

no vu cumprà, quando va di

imbecilli, e dei riconoscimenti

ritardo a far parlare di sé il

figli e fratelli d'Italia, cresciuti

lusso, altrimenti abbandonati

non sempre puntuali di una

football del continente della

nei nostri vivai, dove però solo

in

anima

uno su mille ce la fa. Molti,

neppure il biglietto di ritorno.

grande

Nelson

Mandela: ora lo fa con i suoi

purtroppo,

campioni, le sue storie di cal­

illusi

prima

vengono

qualche

stazione,

senza

E

stampa a volte distratta.

dalla loro cultura, fatta anche

quelli che ce la fanno

di schiavitù, sudore, sofferenze

di

cominciano presto a sbalordi­

(tante) e umiliazioni, traggono

cio, ma anche le secolari pia­

malaffare di cui parla Ricci, che

re, come il romanista Okaka,

la

ghe universali della discrimina­

fanno un Kilimangiaro di pro­

nigeriano di

da quegli scouting

Ma

Castiglione del

forza

del

riscatto.

Quel

riscatto si chiama innanzitutto

zione razziale. Sì perché, quel

messe ai potenziali talenti, rici­

Lago (Perugia), debuttante in

"emancipazione". E questo è

calcio, fa divertire, sorridere,

clati fiutando l'affare, che se

serie A a Marassi contro la

il tema portante affrontato da

ma anche piangere, e spesso

disgraziatamente poi

vergognare (noi bianchi...). In

concretizza, l'epilogo è quello

quattro mesi.

non si

Sampdoria,

a sedici anni e

Gente tosta,

Mauro

Valeri,

Sociologia

docente

delle

di

Relazioni

Italia a distogliere l'attenzione

dell'emarginazione. Il ragazzi­

corsa da gazzelle, muscoli di

Etniche

dal sentimento di civile vergo­

no che aspirava a diventare un

ghisa, anima e cuore d'oro,

Sapienza di Roma, in La razza

gna ci pensa il giovane Obinna

campione e a sfamarsi con il

sotto la pelle nera. E ha voglia

in campo. Emanciparsi, per i

Cesare Fiumi "Storie esemplari di piccoli eroi" Feltrinelli (primo libro di genere sportivo pubblicato dalla Feltrinelli mai ristampato e purtroppo introvabile)

dell'università

La

memoria e quindi anche il ricordo di gesti

CESARE FIUMI STORIE

semplici ed essenziali di certi personaggi che

non sono affatto minori rileggendo questo pic­

colo-grande saggio o romanzo sentimentale

che si voglia. Si tratta anche di un viaggio compiuto da Fiumi. Un itinerario emozionale in

quella che un tempo avremmo chiamata la uesto libro non ha ancora compiuto dieci

sana provincia italiana, partendo dalla pianura

anni (edito nel 1996, eppure introvabile)

in cui ha incontrato i piccoli eroi del pallone:

Q

ma è già un classico. Cesare Fiumi ha scritto

Ezio Pascutti e Lorenzo Buffon, risalendo poi la

un'opera esemplare, breriana. Il tempo male­

montagna per sciare in compagnia di Rolando

detto e virtuale in cui viviamo si è divorato la

Thoeni, forse più forte del fratello Gustavo,


Manfredini, oltre a dargli tutto

l'amore possibile lo accompa­

Sandro Bocchio-Giovanni Tosco

gnarono al campo del settore

Dizionario rossoblu

giovanile di Battipaglia, dove

Bradipolibri Pag. 580, euro 22 www.bradipolibri.it

non passò inosservato. Ce l'ha fatta Christian a sfondare nel

calcio ed

ha coronato quel

desiderio che hanno un po'

tutti quei bambini che laggiù in

calciatori neri (e per tutti i loro

Manfredini. Quest'ultimo, nato

Costa d'Avorio, a piedi nudi sui

fratelli), vuol dire innanzitutto

Christian Sisostri, è l'autentico

campetti vicino alla laguna di

sconfiggere il pregiudizio im­

protagonista di una favola a

Aby, inseguono il futuro rincor­

perante del razzismo. Valeri,

lieto fine. Fino a quattro anni

rendo un pallone. Ma per ogni

l'onta malefica di quella parola,

ha vissuto alla

favola africana come questa,

razzismo,

l'ha

toccata

con

mano, per poterne parlare dif­

periferia

di

Abidjan, per poi trasferirsi nella

c'è sempre pronto il risvolto

missione di

tragico di una realtà "noir".

Nouamou dove

fusamente e con cognizione di

papà Celestino faceva l'inse­

Non resta che sperare nel buon

causa: un giorno su un auto­

gnante. Lì venne a contatto

senso degli uomini e nei senti­

bus di Roma, suo figlio, nato

con dei padri missionari italiani

menti eterni di riconoscenza

da madre etiope, è stato apo­

e fu uno stimmatino, padre

come

strofato con piglio assassino:

Lido Prati, che su richiesta dei

«L'unica sconfitta che mi ricor­

di

quelli

Manfredini:

Una lama

genitori lo portò in Italia, per

do - dice - non l'ho avuta in

profonda come quella che ha

studiare e vivere in una fami­

campo,

già ferito la coscienza di tanti

glia che non gli avrebbe fatto

quando

mancare nulla. I suoi genitori

mamma adottiva Maria». Tutto il resto è gioia, nera. K

''Sporco negro".

ragazzi

sbarcati

nel

nostro

campionato: Omolade, Zoro,

adottivi,

Domenico e

Maria

ma è stata nel '92

è

morta

la

mia

SULLO SCAFFALE

Bersaglio André Zoro del Messina è stato recen­ te vittima di episodi di razzismo, ai quali si è ribellato in modo pla­ teale ed efficace

Centododici anni di Genoa, la più antica società italiaf na di calcio, raccontati \ dalla A alla Z, con una forI mula che consente di cam* minare avanti e indietro per la storia e nello stesso tempo di approfon­ dire tutti gli argomenti che vanno a com­ porre la leggenda rossoblù: giocatori, alle­ natori, presidenti, dirigenti, avversarie, competizioni. Da Aballay, attaccante argentino protagonista di una sola e delu­ dente stagione nel 1949-50, a Zurigo, rivale nella Coppa delle Alpi 1964: chi in qualche modo ha avuto a che fare col Genoa non è sfuggito alla lente d'ingran­ dimento di Sandro Bocchio e Giovanni Tosco, già autori in passato di opere simili dedicate a Lazio, Roma e Sampdoria. Ricchissima l'appendice statistica.

FrancoÄnRe’i

fenfinami0 Azwnù

Ferdinando Azzariti BENVENUTI NELL'OLIMPO La forza del talento e della motivazione L'Italia e le sue medaglie da Atene 2004 a Torino 2006 pp. 192, euro 15,00 www.francoangeli.it

Filippo Maria Ricci

Renzo Agasso

Scusate il ritardo

Nel nome di Niccolò

Limina

Edizioni San Paolo Pag. 131; euro 12 www.edizionisanpaolo.it

Pag. 148; euro 13,50 www.limina.it Mauro Valeri La razza in campo.

Lo sport è diventato lo specchio perfetto

Per una storia della

della nostra vita. Attraverso il racconto di alcuni olimpionici

rivoluzione nera

(tra gli altri, Montano, Chechi, Cassina), Ferdinando

EdUP

Azzariti cerca di svelare il senso dello sport, e della vita,

Pag. 700; euro 25

presentando anche qualche volto nuovo di Torino 2006.

www.edup.it

ma sicuramente più rock, per dirla con

Sergio Ottolina che attraversò l'America

Celentano, in quanto «per essere Sansone

prima di Easy Rider e i duri tipo Benito

teneva i capelli come i Beatles». Scendendo

Lorenzi, il terribile "Veleno" dell'lnter che

alle "Storie di mare", i buoni Sentimenti si

riusciva a strappare insieme l'odio e il sorriso

materializzano in una famiglia e 5 fratelli

perfino ai milanisti. Il viaggio di Fiumi si

prestati al calcio. Ma Fiumi spazia oltre il

chiude con una "foto strappata", quella

pallone, arriva allo sport tutto e in campa­

della farfalla granata Gigi Meroni. Il nostro

gna incontra Franco Bitossi, un Cincinnato

George Best, il cui breve volo su questa

del ciclismo e un piccolo eroe delle due

terra è tutto raccolto nell'estremo saluto di

ruote come quel Nando Terruzzi «che per

Gianni Brera: «A Gigi Meroni, estri bizzarri e

frenare poggiava il naso sulla gomma della

libertà sociali in un paese di quasi tutti con­

bici». E poi ci sono gli avventurieri come

formisti sornioni».

UrTÌwmnb <<^on s* Pu° essere seri a 17 anni», cantava Leo Ferrè, ma è ancora più assurdo morire a quell'età. 1 Niccolò Galli, figlio d'arte suo padre Giovanni è stato uno dei migliori portieri degli ultimi trent'anni - era un astro nascente del calcio italiano. Sarebbe potuto diventare il "nuovo Nesta", ripercorrere la grande saga dei "Maldini" (Paolo Maldini ha scritto la prefazione) ma il suo giovane cuore di diciassettenne della Primavera del Bologna si è fermato in un giorno maledetto di pioggia di cinque anni fa, il 9 febbraio 2001. Dagli amici ai compagni di squadra, fino ai suoi genitori mamma Anna, papà Giovanni e le due sorelle Camilla e Carolina, ripercorro insieme a Renzo Agasso, il breve passaggio della cometa Niccolò, che ha lasciato una scia indelebile non solo nel calcio.

H

ESrJÉkJ

stariinmi

91


TEMPI SUPPLEMENTARI

CRUCISPORT

ORIZZONTALI

VERTICALI

1 Lo è la risposta che chiarisce ogni dubbio - 10 Studiosa delle leggi

2 Fine di riscossa - 3 Strumenti per dipanare matasse - 4 In piena luce

dell'universo - 18 Lo era Robin Hood - 19 Pura combinazione - 21

- 5 La settima nota musicale - 6 Monete d'argento del XV secolo

Luca, goleador della Fiorentina - 22 La scritta sulla croce - 25 Un fiume che si immette nel lago di Garda - 27 L'abbreviazione che indi­

coniate sotto il dominio degli Sforza - 7 Chi la prova è incollerito - 8

ca le Telecomunicazioni - 29 Si dà agli amici - 30 Motoscafo da rega­

Lavoratore delle vecchie fattorie sovietiche - 11 Tra R e U - 12 Tumulti

Paul, poeta francese dell'ottocento - 9 Come dire però - 10

ta - 31 Alla salute! - 35 Prodotti che combattono gli insetti - 38 Al

popolari - 13 L'organizzazione con i caschi blu (sigla) - 14 Vi è nato

contrario... in una parola - 39 Una "classicissima" primaverile del

Ciampi (sigla) - 15 Si lancia in una gara olimpica - 16 Carlo, allena­

ciclismo - 41 II Di Livio calciatore - 42 II campionissimo della Yamaha

tore del Milan - 17 Appellativo regale - 19 Apparecchio di solleva­ mento che si sposta su rotaie - 20 Sproni, pungoli - 23 "El Chino"

(nome e cognome) - 44 In fondo alla strada - 45 Vi si appende l'orec­ chino - 47 Circuito statunitense entrato nella leggenda delle compe­

nerazzurro - 24 Codice di Procedura Militare - 26 Fabio, difensore

tizioni automobilistiche - 48 Cassettone munito di scrittoio - 50

juventino - 28 A noi - 30 La sigla del Random Number Generator, l'al­

Iniziali di Pacinotti - 52 Fine di rinvìi - 53 II quarto periodo del

goritmo che crea successioni casuali - 32 Regolamento Internazionale

Paleozoico - 55 II giocatore perno dell'attacco nella pallacanestro -

Veicoli - 33 Nitrato di potassio - 34 Lungo digiuno che porta al depe­

57 Lo sono i pugili... finiti al tappeto - 60 La prima metà dell'anno -

rimento - 36 Juan Sebastian, argentino dell'lnter - 37 Vivevano

61 Lo sono le lingue come l'italiano o il francese - 63 La sigla dell'im­

sull'Olimpo - 38 Maldestro, poco accorto - 40 Si riempie di tifosi - 41

posta locale sui redditi - 64 Costretto contro la propria volontà - 68

Bisognosa di dimagrire - 43 Servizio Sanitario Nazionale - 46 Un'Ara

Un servizio pubblico di assistenza ai tossicodipendenti (sigla) - 69 In

Augustea che si trova a Roma - 49 Soffrono se spendono - 51 Zona

mezzo alle stelle - 70 Lo sono certi... ceffoni - 71 Cioccolatino ripie­

freddissima - 54 Si infrange sullo scoglio - 56 Tessuto finissimo e tra­

no di liquore - 72 Gioco con le pedine - 73 Ha simbolo I.

sparente - 58 Negazione bifronte - 59 Touring Club Italiano - 62

Tutte le soluzioni ai giochi a pagina 95

92

di Lucio Bigi Studio Woquini

JTrTifO

Puntini scuri sulla pelle - 65 Inizio di abbandono - 66 Vi nacque Francesco Petrarca (sigla) - 67 Torino.


>! «

TROVA LA PALLA Sotto quale cerchio si nasconde il pallone?

CRUCIBIMBI A soluzione ultimata, leggendo di seguito le lettere nelle caselle cerchiate otterrai il nome e il cognome del campione di automobilismo nella fotografia (1892-1953), soprannominato "Ilmantovano volante".

ORIZZONTALI 1 Ripete sempre la fine delle parole altrui! - 3 Padiglione fieristico - 7 Istituto Nazionale di Ottica (sigla) - 8 Un articolo e una nota - 9 Cura le strade (sigla) -11 Pubblico Ministero (sigla) - 13 E' composto da dodici costellazioni - 16 Ricorre alla forza per imporre la propria volontà - 19 Privo di accento - 20 Tipico liquore caraibico - 22 La sigla di Varese - 23 Lega

metallica a base di rame e zinco - 25 Interno in breve - 27 Bevanda molto diffusa in Oriente - 28 Le prime lettere dell'elemento - 29 Saldi... come certi palazzi - 32 La... proverbiale rabbia di Achille - 33 Circolava in Italia prima dell'avvento dell'euro.

VERTICALI 2 Insieme... in tre lettere - 3 Sono... senza vocali - 4 Piccoli animaletti... che rosicchiano il formaggio

5 Prima e ultima del Nepal - 6 Cubo con le facce numerate - 7 Lo è chi vive in Sicilia, in Sardegna e anche all'Elba! - 9 Avvocato in breve - 10 Un gas presente nell'aria -12 Lo è il frutto pronto per essere

mangiato - 14 Ottenuti attraverso un ragionamento - 15 II sindaco ne è il primo cittadino -17 Durano... un momento - 19 Riunisce i donatori di sangue (sigla) - 21 Fango, mota - 24 Guglielmo, il leggendario

arciere svizzero che infilzò la mela - 26 Tribunale Amministrativo Regionale (sigla) - 30 La sigla di Bari 31 Le vocali di Titti.

SkTìho

93


SUDOKU

IL LABIRINTO

TEMPI SUPPLEMENTARI

Aiuta il pescatore a raggiungere la sua preda.

Completate lo schema aiutandovi con le cifre già inserite, in modo tale che ciascuna riga orizzontale, colonna verticale e riquadro di 3 x 3 caselle - con i bordi ingrossati - contenga una volta sola i numeri dall' 1 al 9 (zero esclu­ so). Armatevi di matita, gomma e... un po' di pazienza!

CHI E? Utilizzando le sillabe riportate sotto in ordine alfabetico, inserite nello schema le otto parole definite seguendo il per­ corso e la numerazione. A soluzione ultimata nelle colonne evidenziate leggerete il nome e il cognome del capitano del

"Grande Torino" nella fotografia, perito nella tragedia di Superga.

CAL

CE

CHIO

CO

DO

E

Gl

LA

LA

LA

MA ME ME NI NO NOC 0 PA RA RO SPAZ STRAN TE TI TREN TRI VA ZE ZO

LO

SA

CINEMA E SPORT Sapreste dire qual è il titolo del celebre film diretto da John Huston nel 1981 di cui forniamo qui sotto una breve scheda?

A Parigi nel 1943 un generale della Wehrmacht che ama il calcio organizza

una partita tra la nazionale tedesca e una

1. Veneti della città di Sant'Antonio - 2. L'accessorio da ufficio che fa... le operazioni - 3. Studiano l'evoluzione del tempo e del

clima - 4 Formano il complesso dei dipendenti di uno stabilimen­

to industriale - 5. Nativo di Rovereto o di Madonna di Campiglio - 6. In certe fiabe diventa... un principe - 7. Si usa per riordi­

nare i capelli - 8. Un saporito insaccato di maiale.

94

TlhTìfO

squadra di prigionieri di guerra. La partita diventerà l'occasione di un'evasione, ma non

prima di un memorabile incontro nel quale,

accanto a divi come Sylvester Stallone e Michael Caine, appaiono indimenticabili campioni come Pelò, Ardiles e Bobby Moore.


sorprendenti, tanto da essere diventa­ to un appuntamento ormai classico, raccontato minuto per minuto su diversi siti internet.

E nel 1932 il cinema scopre il calcio Risale al 1932 il primo film italiano incentrato sul mondo del calcio. Si inti­ tola «Cinque a zero», è diretto da Mario Bonnard (già divo prestigioso del cinema muto) e prende spunto da una clamorosa vittoria ottenuta dalla Roma sulla Juventus. La storia s'incentra su un presidente (Angelo Musco) la cui passione per il pallone è osteggiata dalla moglie e un calciatore (Osvaldo Valenti) che vive una fuga d'amore con una cantante di varietà.

Negli Stati Uniti è diventato uno sport a tutti gli effetti: è il campionato di corsa di tosaerba, inventato nel 1992 a Grayslake, nell'lllinois. Pareva una biz­ zarria, una delle tante "americanate" e invece ha raggiunto livelli di popolarità

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Deviti.

Sarà il numero 8 l'elemento caratteriz­ zante dell'olimpiade che si disputerà a Pechino tra due anni. Si tratta, infatti, di un numero particolarmente caro alla tradizione cinese: così, i Giochi cominceranno alle ore 08.08 dell'8-82008. Gli sport in programma saranno 28 (ma, almeno questa, è una casuali­ tà...). Costeranno 37 miliardi di dollari: il doppio rispetto ad Atene 2004.

Quando il giudice sconfessa il cronometro

Una Coppa che valeva più del campionato Nell'epoca pionieristica del calcio ita­ liano, si disputa una competizione denominata Coppa Dapples, dal nome dell'ex giocatore del Genoa che la mise in palio - che suscita addirittura più interesse del campionato. Viene organizzata dal 1903 al 1909: ognuna delle 47 partite assegna un titolo. Il Milan ne conquista 22, precedendo Genoa (13), Torino (5) e Pro Vercelli (3).

Nell'Olimpiade del 1960 a Roma la gara dei 100 stile libero di nuoto si conclude con uno sprint tra l'australia-

3 0 a ■ i a 0 1 a V O 0 ■ a N V ■ 1 ± V i O A 3 a ■ i i

N 0 s O 3 1 N O 0 ■ d V

a N 1 ■ d 0 N 1 1 N 3 3 V A a N V s O N V 3 1 Al a V 3 ■ 1 1 s O a d 3 1 ■ V 0 a V s ■■ 0 ■ O ri 3 a 3 1 0 a V 0 S V 0 P| V ■ s V A i 1 S n 0 ■ Al d V N V

i

TEMPI SUPPLEMENTARI

Tutti pazzi per le corse di tosaerba

Olimpiade di Pechino nel segno dell'8

no Lance Larson e lo statunitense John Deviti: il cronometro dà la vittoria a Larson per un decimo, dei tre giudici incaricati di individuare il primo due indicano Larson e uno Deviti ma anche dei tre giudici incaricati di indi­ viduare il secondo due indicano Larson e uno Deviti. Dopo una lunga discus­ sione e tra mille proteste, il responsa­ bile dei giudici premia a sorpresa

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LE SOLUZIONI

Villini 95


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SALVE RAGAZZI, \ COMPLIMENTI, GLI ALTRI VANNO A SIAMO ARRIVATI SUL1 CERVINIA E NOI QUI, LA PROSSIMA VOLTA LAGO GHIACCIATO 1 k CI PORTERAI A SCIARE AL POLO...^ ► GARGAMEL, NELLA 1 .FORESTA PIETRIFICATA, PER LA NOSTRA PRIMA SFIDA ESTREMA: UNA k GARA DI BICICLETTA j k SU GHIACCIO...

Bmm ''MA DAI ALE, TROVO CHE SIA UN POSTO COST SUGGESTIVO...

VISIONE ATTRAVERSO'

VISIONE NORMALE

IGLIOCCHIALI DI SISSY

r

TEMPI SUPPLEMENTARI

...NON 1 VEDO PRO­ PRIO COSA CI SIA DISU6L GESTIVO! ) BILLO, DA BUON CAPOSQUADRA FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

ZL FORSE E^> GIUNTO IL MOMENTO CHE r ESEMPIO QUALCUNO TI QUESTO STU TOLGA QUEGLI PENDO TRA-, L MONTO.. J STUPIDI OCCHIALI, k ARANCIONI! y

f

ALLORA PICO, TI SEI RICORDATO TUTTO? BICICLETTE, ATTREZ­ ZATURA SPECIALE, MAPPE _ DELLA ZONA...

NATURALMENTE NON C’E’ SFIDA SENZA ANTAGONISTI E NEL NOSTRO CASO GLI AVVERSARI Da BANZAI TEAM SONO I “DISONESTI FOREVER”, UN GRUPPO DI RAGAZZI NON PROPRIO' DEDITI ALLE Z BUONE AZIONI...

ECCO LE BICICLETTE “SPECIALI” MODELLÒ1 ^CAMPAGNOLA...

EMI, MANCALA MERENDA...

TUTTO A ! POSTO, I NONTI PREOCCU­ PARE...? -CON ALLEGRI PARAFANGHI CROMATI E CESTINO ~ PORTAMERENDA: OTTIMI PER LE SCAMPAGNATE... BICICLETTE CAMPAGNOLA? MA SEI IMPAZZITO? TI AVEVO DETTO DI PORTARE DELLE BICICLETTE SPECIALICON RUOTE AD ALTA GOMMATURA E CERCHIONI ROMPIGHIACS A CIO: E ORA COME / —) FACCIAMO A / - PASSARE DI Ll’?x-

UAK, UAK, PROPRIO UNA BELLA BICICLETTINA...

MA GLI SPERONI NON SONO 1 'Q'. PREVISTI DALREGOLAMENTO/

ABBIAMO GIÀ’ PERSO IN PARTENZA!,

NULLA ACME VEDERE CON LA . NOSTRA “MONSTER 77" , Lcon DUE SERIE DI SPERONI j ^ROMPIGHIACCIO... f

^TÌfO

ANDARE A RACCO­ GLIERE I FIOREL­ LINI DI CAMPO?.

~

AH SI’? BEH, FAI T^/ZVRECLAMO IN CARTA BOLLA TA... CI VEDIAMO AL TRAGUARDO, CIAO 1 O—BELLI!

E CHI LI PRENDE' PIU’, SIGH! i

96

'' COSA 1 PENSATE DI FARCI? MAGARI


PROPRIO NON ALE HA UN SOPPORTO CHI/suo PIANO k BARA... S

QUICK, QUACK, SQUITT..

A

1 QUIT, QUACK, SQUITTi

I ORALI AGGIUSTO

CI DARANNO UN MANO.

BENE, HO APPENA' RAGGIUNTO UN ACCORDO COL > < CAPO...

SQUITT, SQUATT, - QUICK 1

QUIT, SQUITT, QUICK!

.DEI CA­ STORI DELLA

SQUITT, SQUITTÌ

LATA

ICASTORISI METTONO AL LAVORO...

PERFETTO!

...PER RENDERE LA NOSTRA CAMPAGNOLA” COMPETITIVA. GENTILI AD »AIUTARCI, < MA NON HANNO VOLU

CON QUESTO MONOSCI AL POSTO DELLE RUOTE FILEREMO CHE SARA’ UN PIACERE..

NULLA DI1 PARTICO­ LARE: LSOLOI 7 TUOI OCCHIALI'

ORA PER VINCERE MANCA SOLO UN DET­ TAGLIO: PRENDI REMI, k UNA NOCCIOLINA J teHfPRALINATA!

REMI TUFFA LA LINGUA PRENSILE NELL’ACQUA... .

NIENTE IN CAMBIO? CHE SI GHIACCIA IN UN CUBETTO GIGANTE

YHUUU, ORAABBIAMO ANCHE LA HEe ZAVORRA: nnkyiA, A TUTTA VELOCITA’!

...E COSI’IL BANZAI TEAM VINCE LA GARA

PREM

AM, GIÀ’ DIMENTICAVAMO IL CAPO CASTORO...

SENTI ARTURO I E’ PER LA MIA NON CAPISCO 1 k SALUTE... . PERCHE’ TU ABBIA VOLUTO FARTI | PAGARE PER IL I LAVORO SVOLTO CON QUEL BUFFO PAIO DI OCCHIALI DA LETTURA... POTEVI CHIEDERE UN CESTO DI NOCCIGLINE!!?^—

... IL MEDICO MI MA DETTO CHE NO UNA CARENZA DI CALCIO E QUINDI HO DECISO DI RIMEDIARE..._ _ _

JWTTTS 97


Politica e sport: l'occupazione adesso è esplicita osì come secondo Shakespeare (Giulietta e Romeo)

Ci sono persino dei controsegnali indicativi: il governo di

"non c’è mondo fuor dalle mura di Verona", non ci

centrodestra che promette, garantisce e non dà (parliamo

dovrebbe essere politica fuor dalle mura dello sport.

di soldi, di tutti i soldi annunciati) ai Giochi di Torino 2006,

C

E in effetti la politica "extra moenia" non c'è: per la sem­

programmati in una regione-provincia-città di centrosini­

plice ragione che ormai la politica ha pervaso, invaso,

stra, è un governo che si riduce a non amare lo sport

occupato, soggiogato lo sport. Sta dentro le mura, sta nel

olimpico, se esso rischia di portare lustro agli avversari politici.

VISTO DA ORMEZZANO

Palazzo, anzi nel Castello. Almeno per quel che riguarda lo show business dello sport, non essendo vantaggiosa e

Lo sport sta tentando - più inconsciamente che per preci­

forse non essendo neppure possibile la conquista spiccio­

sa volontà? - di reagire all'occupazione, senza peraltro

la del signor Rossi che sgamba in canotta e mutande per

proclamare lo status di resistenza ufficiale. Pensiamo che

fare il jogging della salute.

lo sport dello show business non abbia più niente da

Noi italiani, che abbiamo dato allo sport moderno grandi

fare: si è gonfiato grazie al mercato, sgonfiarsi non vuole,

idee, grandi moduli comportamentali (basti pensare che

amen. Pensiamo invece che lo sport della pratica spicciola

abbiamo unito per primi lo sport di Stato a quello del

individuale, del solito signor Rossi di cui sopra, possa

parastato e a quello del privato, lo statalismo governati­

addirittura ricavare benefici, in termini di identità (cioè di

vo al mezzoliberismo parastatale del Coni e al liberismo

non confusione) simpatica e non costosa, di ritrovato

pieno degli sponsor, tre mammelle per ogni atleta di valo­

gusto primigenio dello sport per sport, e possa confer­

re), grandi trovate e grandi disinvolture, adesso rischiamo

marsi e casomai conquistarsi, riscoprirsi o semplicemente

anche di inventare e dare l'esempio più forte e moderno

tenersi il suo popolo, lasciando - pazienza - tanto altro

(aiuto!) di politicizzazione moderna dello stesso sport. E

popolo davanti ai televisori, impegnato nel più perfetto

ultimamente l'occupazione è diventata esplicita. I parla­

rimbecillimento a fingere di accettare che lo show non gli

mentari di Forza Italia che votano contro i colleghi della

costi o gli costi poco, quando invece gli viene offerto in

loro stessa maggioranza, pur di non far passare una

cambio della sua bovina costosissima sottomissione alla

prima leggiucola che limita la cessione singola, club per

pubblicità, al consumo. Se poi il popolo dei signori Rossi

club, dei diritti calcistici televisivi, favorendo Mediaset,

riesce a capire anche quanto vale allorché si parcellizza,

che dai grandi club li ha acquisiti e/o sta per acquisirli,

bipede per bipede, nelle cabine elettorali, tanto meglio.

sono stati persino più chiari, a proposito di occupazione,

del loro stesso premier, il quale pure ha detto che i favori

Siamo rovinologhi, apocalittici? Mannò, siamo semplici constatatori. È finita l'epoca, l'era, dei giornalisti che nello

fiscali straordinari alla Lazio erano stati avallati dal gover­

sport contavano, facevano e disfacevano, inventavano e

no per ragioni di ordine pubblico (casomai, a questo

subito organizzavano Giri d'Italia in bicicletta e Mille

punto, si deve scegliere, se è la politica a occupare lo

Miglia in automobile, all'estero Coppe Rimet del calcio e

sport o lo sport ad occupare la politica: ma è classica que­

Coppe del Mondo di sci. Oggi, il giornalista constata, fa

stione bizantina, l'osmosi c'è e si vede, e non importa da

sapere che sa (sa la corruzione, la programmazione inte­

dove è partita).

ressata, la malafede ufficializzata in cultura del business),

Lo Stato, o meglio il governo, che vuole disciplinare il

ed è già molto, poi casomai racconta e non commenta, al

doping con leggi sue teoricamente dure, praticamente

massimo commenta e non sentenzia. Da un punto di vista

antiolimpiche, in realtà inapplicabili perché prive di sup­

deontologico nostro, stiamo crassamente meglio così. Dal

porti anche economici per renderle efficienti, che vuole

punto di vista dell'informazione, prima che "poveri noi",

disciplinare il popolo degli stadi con i soldi dei club, scor­

"poveri voi" che ci leggete.

dando o piallando la propria funzione di tutore dell'ordi­ ne pubblico, che stravolge lo sport con lotterie eliminate

o inventate, che intanto predica la religione sconcia del libero mercato anche nello sport, è la prova di una presa di possesso in atto, qua e là già riuscita, qui e lì in fieri.

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