Stadium n. 22/1959

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PRESIDENZA ri Al I vostri esercizi, le vostre com­ petizioni, che sono come serene parentesi tra la monotonia dello studio e del lavoro quotidiano, debbono favorire in voi la parte spirituale ed immortale. Se aves­ sero su di essa un influsso danno­ so; se nella vostra vita sportiva trovaste non una salvaguardia, ma un pericolo per le vostre anime, o un ostacolo per 1 adempimento delle pratiche religiose, allora vi trovereste fuori strada, come cor­ ridori che, per non avere bene impostata la propria corsa» non arrivano in tempo di primato al traguardo.

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I risultati delle semifinali del Campionato di atletica .hi 5' pagina

La « Giornata olimpica » Concessionaria esclusiva per ’la pub­ blicità; PUB LIA CI . Roma . Corso Vittorio Eman. a. 287 - Tel. 556.068 Costo d’inserz. L, 150 a min. coL Spedizione in abb. postale gr. 2 A TUTTI GLI ISCRITTI

GIOVANNI XXIII

Direzione Redazione Amminiitrazione • Roma Via della Conciliazione 1 • t. 655561 - 650113

3^ 3‘

PERIODICO DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA

DA PAESTUM 70 CONSULENTI SUGGERISCONO AI RESPONSABILI PROGRAMMI IDONEI

N)

Anno XIV • II. 22 -Roma 10ttobre 1959

APPROPRIATI ALL’ATTUALE MOMENTO

Perchè la ricreazione sportiva abbia un contenuto ideologico PAESTUM i Consulen­ ti Ecclesiastici del CSI hanno tenuto il loro 3° Con­ vegno Nazionale. La casa del «Getsemani», meravi­ glioso santuario costruito sulle colline che sovrastano i templi secolari, ha ospita­ to recentemente 70 Sacer­ doti convenuti da tutte le provincie italiane. Abbia­ mo passato tre giorni in­ tensi nel clima della più sacerdotale fraternità. Con­ temporaneamente a Pado­ va si svolgeva la settima­ na sociale dei Cattolici italiani dedicata al tema « L’impiego del tempo li­ bero come attuale proble­ ma sociale ». Mentre i cattolici italia­ ni si stanno preoccupando di rendere lo svago stru­ mento di elevazione della persona umana, i Consu­ lenti del CSI hanno volu­ to presentare una visione cristiana dello sport. Lo sport è, un aspetto dell’im­ piego del tempo libero e dato l’enorme interesse che suscita nelle folle possiamo affermare che rappresen­ ta un aspetto estremamen­ te importante. Radio, stampa, TV stan­ no creando la coscienza al problema della gioventù bruciata, della generazione perduta, dei « giovani al doppio gin » ’. Il Centro

A

Sportivo ha chiamato i suoi Sacerdoti, vedette su spalti avanzati, a dare un mezzo di educazione adeguato per ricostruire la «nuova on-‘ data » di giovani annoiati e senza ideali. Non basta infatti presentare il pro­ blema dei giovani a tinte più o meno esagerate. E’ necessario dare loro sempli­ ci ideali e un mezzo altret­

sentata da una parte insi­ brave ragazze e che il loro gnificante della gioventù comportamento non ha su­ di oggi mentre siamo preoc­ bito l’influenza dei costumi cupati dell’enorme massa creati dalle bande di stra­ giovanile che sta tra la de- da. Sono ragazzi e ragazze linguenza e la santità. che studiano e che a scuola « Giovani al doppio gin » è •vanno bene. Forse non si un’inchiesta obiettiva con­ applicano sui libri quanto dotta da uno dei più atten­ noi desidereremmo. Forse ti e sensibili giornalisti passano a sentire il «rock americani, Harrison E. Sa­ n’roll » e il «juke-box» lisbury, sulla delinguenza più tempo di quanto a noi

L’AITO 1WRAGGIAMEIITO DEL SMTP PADRE tì R

SAC. NICOLA PAVONI FONDAZIONE GETSEMANI - PAESTUM

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Ai diletti figli Consulenti Ecclci iast't:i del Centro Sportivo Italiano riuniti costi terzo Convegno Nazionale Santo Padre compiacesi formu­ lare fervidi voti per felice esito lavori intesi approfondire aspetto pasto­ rale tecnica sportiva capace sviluppare nei giovani mediante sano diver­ timento, desiderio emulazione et sviluppo energie fisiche, il dominio della volontà, che esigendo rinunzie diventa scuola di virtù e mezzo di aposto­ lato. Invocando divini aiuti copiosi sui sacerdoti, Augusto Pontefice invia di cuore ad essi, ai loro giovani Paterna Propiziatrice Benedizione Apostolica. CARDINALE TARDINI

tanto semplice e direi pia­ cevole per orientarsi verso visioni più sane della vita. Fino ad oggi abbiamo dato loro dei divertimenti, tanti, troppi. Ma non abbiamo pensato di riempire questi svaghi di idee buone, di ideali sereni. | Noi pensiamo che la gio­ ventù bruciala sia rappre-

giovanile americana. A pa­ gina 174 dice testualmente: « Dato che si è insistito anche troppo, in questi ul­ timi tempi, sul settore ba­ cato della generazione gio­ vane, la generazione scon­ volta, non sarà male asse­ rire che il 99 per cento de­ gli alunni di tutta l’America sono bravi ragazzi e

pare giusto. Ma non è le­ cito stabilire l’equazione per cui chi ama Elvis Prasley ama anche le coltellate. Tale discorso vale per tutti i giovani, qualunque ne sia la razza, il credo, il colore, la statura ecc.». Noi condividiamo piena­ mente l’affermazione del giornalista americano, ma

ci preoccupiamo moltissimo dei ragazzi per bene e pro­ prio per loro stiamo stu­ diando i motivi educativi che lo sport potrà fornirci quando sarà organizzato e diretto come sogniamo da tanto tempo. Se allo sport non diamo un contenuto diventerà come già sta di­ ventando non un mezzo di affermazione ma di dete­ rioramento della persona umana. E le idee nuove ci sono. Stanno sviluppandosi in questi nòstri incontri. Adesso sappiamo che la tecnica sportiva cristiana­ mente intesa diventa un incontro con Dio Creatore e un mezzo di ascesi cri­ stiana. Sappiamo che lo sport sanamente inteso e organizzato può diventare scuola di virtù. Sappiamo i limiti imposti dalla mo­ rale all’attività fisica. Ab­ biamo capito come lo sport può diventare uno stru­ mento meraviglioso di apo­ stolato. « Noi non siamo in questo mondo per divertir­ ci, ci siamo per meritare, superando una prova, e lo svago ha posto solo tra gli strumenti necessari a te­ nere il molleggio, l’elastici­ tà e l’energia del nostro cammino. Oltre questi li’miti severi lo svago forgia

non solo gli immeritevoli ma anche i poltroni, i mal­ contenti eterni, i cattivi, gli inutili, i disperati e i falliti» (Cardinal Siri). Noi non vogliamo creare gli oziosi attraverso lo sport ed è per questo che ci au­ guriamo che le Olimpiadi del 1960 segnino l’inizio di un rinnovamento ideologi­ co e strutturale che serva a porre lo sport veramente a servizio dei giovani. Se guardiamo le attuali strutture federali, gli uo­ mini, le beghe, gli intrighi dello sport nazionale pos­ siamo anche rimanere per­ plessi. Però ci sono adesso delle energie nuove. Stan­ no esplodendo. I Sacerdoti di Paestum lo hanno ca­ pito. Da sette anni stiamo curando una schiera di giovani dirigenti che non tarderanno a pesare sul­ l’orientamento dello sport nazionale. E allora gli at­ tuali dirigenti onesti, pre­ parati, volenterosi, avran­ no vicino una forza sù cui contare. Non facciamo ru­ more. Non crediamo alle rivoluzioni fatte di parole. Ma la forza che verrà fuori sarà molto più viva di quanto i decrepiti filibu­ stieri dello sport possano sospettare. NICOLA PAVONI

Cinque nuovi primati sono all’apice dei brillanti risultati delle quattro semifinali inter­ provinciali del nostro Campionato di atlettica leggera. Nella foto: il bellunese Gaspari supera con 3,72 il precedente record del salto con l’asta

I NOSTRI CAMPIONATI DI ATLETICA LEGGERA ALL’EPILOGO

lina lettera del Cardinale Siri ARCIVESCOVADO DI GENOVA, 15 settembre 1959 Caro Mons. Pavoni, La prego di portare a tutti i Consulenti C. S. I.„ che si riuniranno a Paestum il 21 settembre il mio affettuoso saluto. Essi sono vedette su spalti avanzati; meritano molta fi­ ducia, riconoscenza e considerazione. Auguro che il convegno sia squisitamente sacerdotale e si intoni a quei soprannaturali motivi coi quali si conside­ rano sacerdotalmente le questioni. Vorrei che tutti si ricordassero della contemporanea Settimana del Cattolici Italiani a Padova, nella quale si trat­ terà del « Tempo Libero ». E’ una occasione per ricordare a tutti i supremi limiti che la stessa umana destinazione, nonché la cristiana vocazione mettono all’impiego del tem. po e soprattutto al suo impiego voluttuario. Il fine dell'uomo è servire Dio in questo mondo per goderlo nell’altro. Dinan­ zi a tale verità non sussistono più ragioni « assolute » con­ trastanti o di emancipazione dalla austera legge dei limiti e delle proporzioni. Gli altri non pensano a questo e tal­ volta non ci pensiamo neppur noi,, presi dal vortice delle necessità contingenti e dalla suggestione di entrare nelI'« ambiente ». Eppure queste cose non le dobbiamo dimen­ ticare, per non essere résponsabili davanti a Dio di aver permesso al nostri fratelli di alterare le proporzioni fonda­ mentali della loro vita nella ripartizione tra lavoro, libertà e divertimento, come se non esistesse la necessità morale di fare quelle ripartizioni secondo il criterio fondamentale di impiego della vita. Scenda su questo Convegno, il quale per essere sacer­ dotale viene naturalmente avvolto in una atmosfera di solennità c d'gnltà la più grande benedizione di Dio e possa nella consuetudine del vicendevole esempio c della mutua carità tutti rinfrancare per il maggiore e redditizio lavoro. Benedicendo Lei c tutti affettuosamente, mi creda in Gesù Cristo J. GIUSEPPE CARDINAL SIRI Presidente della Commissione Episcopale per l’Alta Direzione dell’Azione Cattolica

270 finalisti a Reggio Emilia per sedici titoli nazionali (4 ottobre

S.E. Mons. Castellano, Assistente Generale dell’Azione Cattolica Italiana, rivolge la sua pa­ rola ai Consulenti del C.S.I. riuniti a Paestum

PER L’ULTIMA RASSEGNA NAZIONALE 1959

Asta 3.30 3.72 Peso 12,80 12.69 39.56 41,56 Disco 49.71 Giavellotto 50.92 4x 100 44-7 44"9 4x400 3'33’’7 3’31-7 In ben nove specialità su quattordici i semifinalisti di quest’anno sono riusciti a fare meglio di quell’altr’anno: il che non è affatto poco, tanto più se si considera che in certe specialità i progressi hanno raggiunto punte veramente di eccellenza, come è avvenuto ad esempio nei 200 metri, negli 800, nei 1500. nell'alto, nel­ l'asta, nel disco. Non meno significativo ap­ pare il raffronto tra i tempi e le misure conseguiti dal do­ dicesimo atleta ammesso di ciascuna gara negli ultimi due anni: Gare 1958 1959 Metri 100 U”5 11’7 Metri 200 24”2 23’’7 Metri 400 54"0 55”0 Metri 800 2'08"l 2'05"5 Metri 1500 4'34”8 4'19”0 - .. Metri 3000 9’53”2 Metri 110 h. 16”9 16”! .Alto 1,60 1.60 Lungo 5.93 6.21 Asta 2,55 3.10 Peso 10,56 11.38 Disco 33,11 33.83 Giavellotto 37,94 40.88 4x 100 46"9 46”1 4x400 3'44-9 3’42"9 Qui i miglioramenti sono avvenuti in undici specialità e tutti sono di tale portata da non aver bisogno di alcun com­ mento. Ci sembra solo opportu­ nella consolante speranza che no sottolineare come, per esse­ al più presto si possa rag­ re ammessi alla finale del no­ giungere la concordia con gli stro campionato, i giovani con­ anziani, rallentando quelle correnti abbiano avuto bisogno tenaci resistenze, dovute al- di correre i 200 in 23"7 e » 1500 l’individualismo e dannose in 4'19". allo sport. Un discorso a parte merita Le avvincenti partite in inoltre il salto con l’asta, spe­ fase nazionale (30 Comitati cialità che ha reso necessario ai nostri atleti saltare ben 3,10 hanno regolarmente svolto provinciali) selezioni delle per accedere alla finale, con un rappresentative giovanili di progresso di oltre mezzo me­ Albenga, Avellino. Bergamo. tro rispetto all’anno di esordio.’ Brescia, Cagliari, Catanzaro, Ed oltre a questo invidiabile Genova, Imperia, Mondovì, progresso qualitativo non va anche il progresso Novara. sottovalutato _______ Palermo, Pinerolo. Roma, Savona, Taranto. Tre­ quantitativo che pone i 23 asti­ viso e Verona, convenute con sti classificati quest’anno nelle le rispettive « quadrotte » nel­ semifinali accanto ai 15 dello anno; vale a dire, otto la nona edizione, si sono con­ scorso Comitati in più del 1958 ad aver cluse brillantemente tanto per portato specialisti di questa dif­ il risultato tecnico sportivo, ficile gara. quanto per la disciplina dei Giacché siamo in tema di concorrenti tutti. Appassio­ raffronti, non è meno interes­ nanti le partite finali delle sante. alla vigilia della finale « quadretto' » giovanili che han­ nazionale di Reggio Emilia, no dimostrato di possedere un mettere a confronto i risultati livello tecnico di alta classe, migliori conseguiti dai finalisti basato sul nuovo sistema di del 1958 a Modena: gioco. La numerosa schiera Gare 1958 1959 giovanile del C.S.I. è stata Metri 100 U”0 10 "9 Metri 200 23’’1 22”6 BENEDETTO FABRIS Metri 400 50”l 52-1 (Continua in 2* pagina) Metri 800 2'05”3 2 00-2

7\7ON sembri voler a tutti i 7 V costi fare della retorica: i fatti ci costringono ad affermare ancora una volta che la finale nazionale del nostro Campionato di atletica sarà la migliore mai disputata sino ad oggi, sia da un punto di vista spettacolare che tecnico. Basta osservare infatti i tempi e le misure fatti registrare dai no­ stri giovani atleti nel corso del­ le combattutissime quattro se­ mifinali di Cremona. Vicenza, Roma e Reggio Calabria per rendersene conto. Molto eloquente risulta il raf­ fronto tra i migliori risultati conseguiti l’anno scorso e quesfanno nelle semifinali: Gare 1958 1959 Metri 100 10"9 ll”0 Metri 200 23”2 22’’6 Metri 400 50"l 52-1 Metri 800 2'03"2 2'00”2 Metri 1500 4'12"0 4'08"7 -■ Metri 3000 9’U"9 Metri 110 h. 14”9 15”0 Alto 1,75 1.84 Lungo 6,85 6,74

Organizzazione Comitato CSI)

AENZA, la città che nella servata, le loiro vittorie si an- coppe e cucivano i loro scu­ susseguendo piane, detti. edizione 1958 trionfò con i darono susj suoi atleti, sarà sede della Fi­ tranquille. di una normalità Ed eccoci di nuovo alla vigilia della fase conclusiva annale Nazionale per i'àss'4 a-1I sconcertante. zione dei titoli di singolare e' Il loro dilagare fu palese nuale. Attraverso le varie elidoppio per Tanno 19«y. .%jn quando ormai anche 1 più quo- minatorie locali. Provinciali ed può non riempirci di gioia la tati si erano provati invano a infine Regionali, le racchette decisione per tale scelta che. cancellare i loro nomi dal ta­ del Centro Sportivo Italiano ne siamo certi, giungerà gra­ bellone, ed allora, solo allo­ hanno qualificato i loro mi­ dita a tutti gli atleti finalisti ra. la loro personalità tenni­ gliori, i più degni di rappre­ che si apprestano cosi all'as­ stica saltò fuori imperiosamen­ sentarli alla stretta finale del salto di quei titoli nel.a mede­ te. Castellani Orlando, Maral- campionato. I succedei delle manifestazio­ sima tana dove sono gelosa­ fa. Castellani Aldo. Delfino e mente custoditi e dove verran­ Ghibaudo. Baldi. Daini dovet­ ni del Foro Italico (1957) e del tero inòhinarsi alla loro supe­ Tennis Roma (1958) saranno no strenuamente difesi. Edizione 1958. Ritornano pia­ riorità e. senza quasi render­ rinverditi da quello immanca­ cevolmente alla memoria i fo­ sene conto, salutarli alla fine bile che Faenza si appresta a consacrare all’edizione 1959: togrammi del trionfo faentino; nuovi Campioni Nazionali. tutto fu vano contro di essi, Fu allora la rivincita del siamo certi di ciò e daremo la loro marcia non conobbe Nord sul Centro-Sud; una ri­ così esauriente risposta al voto ostacoli malgrado il maltempo vincita totale che ebbe il sa- di fiducia accordato al nostro che si frappose a ritardare, ma poro di una azione di rivalsa giovane settore tennistico, -ma­ non impedire, la loro vittoria con interessi e spese. I soccom­ turo e meritevole» di essere finale. benti, pur consci dei meriti di portatore della bandiera gial­ Ritti Bitti F.. Gaudenzi. Do­ quel trionfo, lasciarono i cam­ lo-blu sui vari campi d’Italia. nati, Ricci Bitti P.: quattro pi rossi di Roma rimandando Alla vigilia di ogni manife­ atleti per quattro prestigiose alla successiva edizione 1959 i vittorie. Il loro fu un arrivo loro decisi propositi di ritro­ stazione un buon cronista non silenzioso, al di fuori di ogni varsi di fronte quei baldi ra­ può fare a meno di azzardare AUGUSTO CACCI AM ANO presunzione e bellicosità: la lo­ gazzi che, sorridenti ed ebbri ro presenza passò quasi inos- di gioia, stringevano le loro (Continua in 2* pagina)

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4‘09’’7 Metri 1500 4’08’’7 Metri 3000 9’11”9 Metri 110 h. 14”8 15"0 Alto 1,70 1,84 Lungo 6.66 6,74 Asta 3.60 3.72 Peso , 13.02 12.69 Disco 39,89 41,56 52.81 50.92 Giavellotto 4x100’ 44-2 44"9 4x400 3'30"5 3’31”7 In otto gare i semifinalisti di quest’anno hanno presentato risultati migliori dei finalisti dell'anno passato: migliore pre­ messa alla finale di Reggio Emilia non poteva certo aversi. Tutte le gare di domenica prossima saranno attesissime, anche se di particolare atten­ zione saranno oggetto i 200 me­ tri che vedranno un duello spalla a spalla tra A riotti e Montanari, quest’ultimo di casa a Reggio; gli 800 metri da cui potrebbe scaturire un tempo in­ feriore ai 2’ grazie alla lotta che dovrebbero ingaggiare ele-

menti come Frassi, Zerbi, Ser­ gi e Piccinini; i 1500 metri che Ripeteranno il duello cremone­ se tra Lo Russo e Bozano; i 110 ostacoli, equilibratissimi tra Giangrande, Ridi e Vizzini; l’alto, dove si . attende che Frati porti ad un livello di lusso il primato dei Campionati; il lungo, che offrirà una lotta apertissima tra Tartaglia, Testa, Abbena. Zampano e Metic­ ci, tutti elementi che in semi­ finale hanno superato i 6,50; l'asta, dove il bellunese Ga­ spari tenterà ancora il record juniores, mentre alle sue spal­ le lotteranno a quote rispetta­ bili i vari Pizzi e Fontanesi; il peso e il disco che vedranno Zat cercare la doppia afferma­ zione: la 4x100. piuttosto equi­ librata. Le altre specialità dovrebbe­ ro essere così ripartite: i 100 a Carletti (nuovo record?), i 400 SERGIO GATTI (Continua in 4* pagina)

PRELUDIO AI GIOCHI DI ROMA

VIVACISSIMI GLI INCONTRI DI MODENA

LE MIGLIORI "RACCHETTE,, «£a ’’Quadrelfa,, di JUbenga all’appuntamento di Fnenzn campione allievi di bocce (9-11 ottobre

Organizzazione Comitato Provinciale)

MODENA, settembre. । senti 15 nazioni, tra cui l’Italia. Nella rassegna boccistica an­ Questo ci piace poter dire, nuale di Modena si è visto, sia perché risponde agli scopi anche se resta ancora agitato educativi del C.S.I., sia peril mondo bocciofilo italiano, ché dette manifestazioni posche il contenuto atletico di sono risolvere tutte le quequesto sport si addice appun­ stioni che mirano alla auspi­ to ai giovani, ed il C.S.I. non cata unficazione, richiesta pe­ poteva meglio guardare e cu­ raltro dagli atleti che .prati­ rare. come sempre con parti­ cano questo sport di compe­ colare riguardo, al settore tizione. Altrettanto dovrebbe­ giovanile. ro sentire alcuni dirigenti Così in questa nona Rasse­ qualificati nazionali dette boc­ gna nazionale, le rappresen­ ce, i quali se debbono ope­ tative convenute da ogni re­ rare in settori diversi, pur­ gione detta penisola, hanno troppo non intendono ancora dimostrato una forza nume­ incrementare questo sport, rica di giovani elementi (non magari con speciali gare ed superano l’età di 18 anni) ed incontri tra elementi giova­ una scrupolosa preparazione nili. tecnica, che ben si avvale di Si trascura, purtroppo, il quelle norme contenute nel settore giovanile, il quale Regolamento Tecnico Bocci- pure pratica con entusiasmo stico Internazionale E' lo questo esercizio atletico di stesso Regolamento che la competizione che serve — ap­ Unione Bocciofila Italiana. punto — a dar sfogo alla aderente alla F I.B. ed al esuberanza giovanile, e bene CIO., continua tenacemente contribuisce alla funzione ri­ ad applicare nelle manifesta­ creativa del « tempo libero ... zioni nazionali ed in’ernazio- recentemente presa nel dovu­ nàli. come i Campionati mon­ to esame. diali di bocce, svoltisi pro­ Convinti delia giusta causa, prio il 12 e 13 settembre a esortiamo quindi bocciofili at­ Spa (Belgio), ove erano pre- tivi e dirigenti dei vari enti.

Accesa la “fiaccola,, sul Colle Capitolino T A FIACCOLA etnisca autentica — unico esemplare esistente — prelevata tra i resti inestinguibili di storia e di civiltà romana dell’8° secolo a. C. a Tar­ quinia — con la quale l’ultimo tedoforo accenderà il fuoco di Olimpia nel grande stadio di Roma sul finir dell'agosto dell’anno prossimo, avrà la sua sede defi­ nitiva nel museo olimpico di Losanna, nella cui ter­ ra riposano i resti mortali di Pierre de Coubertin, creatore delle Olimpiadi moderne. Ma altre fiaccole, altri entusiasmi, altri tripodi sono stati accesi in queste settimane in ogni dove d'Italia, a cominciare dal fuoco acceso venerdì scorso sul Colle Capitolino a Roma, nelle cento e cento cele­ brazioni della « giornata olimpica », lane ata dai CONI e realizzata da enti sportivi giovanili e da società a cui va il merito di una insensata penetrazione del­ l'idea olimpica. Tanto utile nella immediata vigilia dei Giochi di Roma quanto benefica per la forma­ zione di una coscienza sportiva e fisico-educativa che si allaccia al pensiero ed alla concezione della pra­ tica svolta millenni addietro nella Grecia, culla della civiltà mediterranea e mondiale. Il Centro Sportivo Italiano è stato ben lieto di unirsi al coro entusiastico di adesioni e di contribuire allo sviluppo della iniziativa che assicurerà ai Giochi di Roma una degna cornice e. proseguendo. alle nuove generazioni Io spirito indispensabile Per meglio comprendere ed utilizzare, come è stato auspi­ cato anche dai nostri consulenti nel recente raduno di Paestum, lo svago sportivo con alto contenuto morale cd ideologico.


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