C. S. I.
LA PAROLA DI PIO RII
DEHZA AZIONALE
ARCHIVIO STÜR1CQ
Lontano dal vero è tanto chi rimprovera alla Chiesa di non curarsi dei corpi e della cultura fisica, quanto chi vorrebbe re stringere la sua competenza e la sua azione alle cose « puramente religiose », « esclusivamente spiri tuali ». Come se il corpo, creatura di Dio al pari dell’anima, alla quale è unito, non dovesse avere la sua parte neH'omaggio da rendere al Creatore! (Dal discorso del S. Padre della Pentecoste dei
»
2. papüia
Il perchè della legge sul credito sportivo
9n 3. pagina PALLACANESTRO: atletici, di squidra di G. GOMEZ
Concessionaria esclusiva per la pub blicità: PUBLlACl Roma Corso Vittorio Eman. n. 287 - Tel, 556.068 Costo d tneerz L 150 a mm col SpodirionA in aPb postale gr 1 Un numero L 20
1945)
Direzione Redazione Amminutrazione - Roma Via della Conciliazione 1 • 5SS$61 550113
9n
SETTIMANALE DEL CENTRO SPORTIVO ITALIANO DIRETTO DA LUIGI GEDDA
ROBERTO SIORPAES SI E’ RIVELATO NELLE NOSTRE LEVE
I i=
i
= =
ma non li dimostra A NOTTE del 16 febbraio 1868 Mario Fa ni, un giovane della nobiltà romana, era in preghiera nella Chiesa di Santa Rosa di Viterbo. Pensava alla sua Italia e decise di farla più cristiana. Si incontrò con un’altra grande anima, Giovanni Acquaderni, ed al grido di « bisogna agire » fu fondata la Società della Gio ventù Cattolica Italiana. Fani non vide avverarsi il suo sogno perchè morì giovanissimo ina la Gioventù Cattolica fece un grande cammino. Da quel ceppo nacquero molte opere cattoliche ed ultimo virgulto, a testimonianza di una giovinezza perenne, nacque il Centro Sportivo Italiano. Anche noi spiritualmente discendiamo da quella notte di veglia, da quel < bisogna agire», per cui i novantanni che ricorrono in questi giorni e che la Gioventù Italiana di Azione Cattolica celebra, sono anche la nostra festa. Il CSI ha solo dodici anni di rifa ma il suo ceppo ha origini molto lontane c le sue radici affondano nel ter reno della < preghiera, azione, sacrificio > che fu il motto di milioni di giovani che per Mario Fani credettero in Dio, e nella Chiesa, amarono il Papa e la Grazia, si batterono nelle officine, nei campi, nelle scuole, nelle case, perchè l’Italia avesse un volto cristiano. Noi siamo gli ultimi, i più giovani di questa stirpe ed appartenere al CSI vuol dire assumersi la responsabilità di questa nobiltà spirituale. Prima di noi passarono giovani generosi da Pier Giorgio Frassati a Carlo Mattei, da Egidio Bullesi a Renato Sclarandi. Quando penso ai dirigenti del CSI. ai più lontani ed ignorati, penso al loro sacrifìcio, al loro coraggio, alla loro fede e concludo che essi sono degni di loro. Il CSI è una missione per i dirigenti: non promette nulla, assicura solo molto lavoro, tanti ostacoli, e chiede inesorabilmente del sacrificio. Il CSI non ha mire egoi stiche, non ambisce cadreghini, vuol solo avvicinare con lo sport migliaia di giovani per renderli più buoni, per conquistarli a Dio. E’ il compito della GIAC che in termini sportivi si con cretizza nel lavoro e nella organizzazione del CSI. Il CSI è convìnto che lo sport è un meraviglioso ponte che collega l’umano con il divino, il corpo con lo spirito, c se non avesse questa convinzione non esisterebbe perchè non sa rebbe stato fondato dodici anni fa. Di fronte alle varie forme che ha assunto oggi lo sport, e che costituiscono la sua involuzione, dallo sport-propaganda politico allo sportpropaganda commerciale, il CSI erge la formula, l’unica che ha diritto di esistere, lo sport-mezzo di educazione La GIAC è stata essenzialmente una scuola educativa ed il CSI nc è la sua specializzazione per il settore sportive Una scuola che ha novantanni ed ha ancora tanto cam mino davanti, una scuola che è quanto mai oggi di attua lità. una scuola sempre giovane che non invecchia perchè capace di produrre opere ed organizzazioni fresche, con un mordente tra i giovani, quali il Centro Sportivo Italiano. Noi che sentiamo queste tradizioni così illustri che costi tuiscono la nostra anima, ci prendiamo le nostre respon sabilità e tiriamo avanti nella < preghiera, azione e sacri ficio». Il segreto di Mario Fani: il segreto di successo del CSI. ALDO NOTARIO
i i §§
s ■ I § i ■ 1
1 a stagione sciistica internazionale ha riportato sulle scene i più rinomati campioni dello sport bianco. Nelle maggiori competizioni internazionali, i nomi di Carla Marchelli (a sinistra) e di Toni Sailer (sopra) sono ricorsi frequente mente sia sulla bocca degli appassionati degli sport della neve, sia ai primi posti di quelle graduatorie che oltretutto attestano le capacità fisiche e morali di atleti che giungono 3 prestazioni eccezionali grazie ad una costante, appassio nata e certosina preparazione. Ad una adeguata prepara zione sono anche impegnati nei prossimi giorni i giovani dei « campanili alpini », del « criterium studentesco della neve ■ e dei campionati nazionali del CSI. Ad essi, quindi, l’augurale buon lavoro, perchè nelle classifiche delle tre manifestazioni organizzate dal CSI, figurino elementi in grado di difendere in avvenire il prestigio dello sport azzurro
Una degna preparazione ai campionati della neve ELLA prima competizione italiana a caratte re internazionale, sulle nevi di Cortina. Ro berto Siorpaes, minuscolo campione per sta tura ma non per classe atletica ha dominato co stringendo Alberti e Burrini Millanti e Guido Ghedina alla resa incondizionata. Siorpaes è una vec chia amicizia del CSI, nato nelle nostre file, spor tivamente parlando, vinceva infatti con Monaci (altro cadorino di Pieve) la seconda edizione dei « campanili alpini ». Dobbiamo risalire ad almeno otto o nove anni addietro: a Cortina e ad Asiago, quando Siorpaes gareggiava sotto i colori della Diocesi di Bressa none, dipendendo, come si sa. Cortina d'Ampezzo per giusdizone ecclesiastica dal Centro dell’Alto Adige, pur essendo in provincia di Belluno. Era allora un bambino alto due spanne, più piccolo ancora, più minuscolo di Tito Tolin e si di sci laminati che erano il trascinava dietro, o forse me doppio di lui. L* anno prima Carla Mar glio era trascinato da un paio chelli aveva vinto sul Costone di Campo Corona in Valle di Ampezzo il « criterium studen tesco della neve » egualmente lanciato dal CSI. Osserviamo a distanza di anni i risultati: questi vi dicono che i campio ni di oggi sono nati e sono sta ti lanciati da quella nostra le va. E si badi bene le vittorie di Siorpaes sono tutte nella più difficile specialità alpina, nello slalom, chè il suo peso non gli consente di produrre nella « libera » una velocità eccezio nale: occorrerebbe ’’enisse ca ricato di zavorra Nel lanciare ancora una vol ta le nostre manifestazioni in vernali; i campionari nel CSI, campanili alpini per i giovani sciatici, il criterium studente sco nella neve per il mondo bianco della scuola, i risultati di Carla Marchelli e di Sior paes ci ritornano con orgoglio, resto, ovunque. Più che defi con soddisfazione alla mente, cienza di quadri si potrebbe quale traguardo massimo ma tuttavia dire, improvvisazione anche come punto di partenza dei quadri e quindi necessità di pèr l’impostazione delle leve scuole dirigenti che sappiano che, è giocoforza, vanno ripe esprimere la propria capacità tute ogni anno. I risultati del tecnico-organizzativa e la pro nuoto in campo internazionale pria personalità. dicono che i Paesi i quali svi Ad uno ad uno Consiglieri luppano attività fra i giova ed Ispettori presenti hanno nissimi sono all' avanguardia esposto il proprio pensiero sof anche nelle tabelle dei prima fermandosi sulla situazione ti mondiali. Il CSI non aspira particolare aelle rispettive re a tanto ma è lieto di poter con gioni, allo scopo di renderne tribuire alla propaganda dav edotta la Presidenza Centrale. vero sana dello sport della ne Un'intera giornata di frater ve che porta in montagna tan ni scambi di idee ha permesso ti ragazzi bisognosi di luce e di addivenire alla stesura di di sole, li addestra all’aria li un ordine dei giorno mentre bera, li abitua ai rischi non sono state gettate le basi per spregiudicati, li tempra nella un •'Trofeo de'. Sud (la cui volontà li forma insomma regolamentazione sarà studiata 1 uomini dalla Direzione Tecnica £ dal-,' Tante più bella è questa atle Commissioni Nazionali} in~ iti viti d.:: montagna, invernale teressante i Comitati Provin-. e,t e‘stjva ma specialmente inTt . .v.-, ।cialt e Zonali e le stesse Unto-1 vernaje perchè attorno ai noni Sportive Tale iniziativa 10|strf ragazzi che fanno dello sci sviluppare nei mesi meno gra agonistico vi possono e vi debvosi di campionati nazionali, bom» esser* 1? famigli? La dovrebbe comprendere due at- montagna è lo strumento più tività obbligatorie: atletica indicato pe- l'attività associaleggera e pallavolo: e quattro tiva. Di qui l’invito ai Comifacoltative : ciclismo, nuoto. tati Provinciali e Zonali a fare pattinaggio e tennis. l'impossibile per realizzare i Una iniziativa interessante campionati della neve. Con se sulla quale avremo natural rietà, ben s’intende, perchè co mente occasione di ritornare loro i quali vanno alle finali con maggiori dettagli nelle nazionali non si rechino in gi prossime settimane, accennan ta turistica..., ma anche con do anche ai numerosi corsi di chiarezza di idee e con lar rigenti in via di impostazione. ghezza di orizzonti. Nel complesso una giornata In fondo salvo poche eccezio di studio e di lavoro che darà ni per le Unioni Sportive che senz'altro eccellenti frutti per hanno la fortuna di risiedere in la rispondenza e le ripercus località di montagna, tutti i co sioni periferiche. siddetti « cittadini » debbono percorrere almeno un paio di N. B
Risultati che si ricordano con orgoglio - Pre senza delle famiglie - Cifre impressionanti pullman per giungere sui cam pi di neve. Si calcola che do menica scorsa al Terminillo fossero presenti non meno di 80 mila persone con oltre due mila automezzi. Ciascuno può aggiungere a questa cifra le facili statistiche delle proprie zone per avvirare alla somma approssimativa dei cultori o olmeno degli appassionati del fascinoso sport bianco. La Presidenza Centrale nel suddividere, per consiglio dello stesso Servizio Educazione Fi sica e Sportiva del Ministero della Pubblica Istruzione, i Provveditorati agli Studi par tecipanti al « criterium studen tesco della neve • ha inteso fa
cilitare la partecipazione mag giore delle Scuole. I campionati nazionali come i « campanili alpini » saranno in vece accentrati in un’unica se de: a Salice d'Ulzio dal 30 mar zo al 2 aprile. Lo sci richiede una prepara zione minuziosa ed accurata, anche in palestra, quanto gli sport atletici più difficili e completi, per l’impiego totale di tutte le energie e degli arti. Un buono mese ci divide an cora dalla fase finale ma vor remmo che tale tempo fosse im piegato utilmente vuoi per le selezioni, come per la messa a punto dei competitori. Naber
riunita a roma domenica scorsa
LA COMMISSIONE PER IL SUD ha esaminato vasti problemi I INCONTRO dei Consi glieri ed Ispettori delle Regioni del Sud con la Pre sidenza Centrale svoltosi do menica nella nostra sede na zionale è stato positivo e con il CSI va incontro può essere creto. Rivolto soprattutto ai a giusto titolo definito il de cennio educativp, ha detto che problemi che investono in a tal fine occorre usare lo particolare queste Regioni e sport, quale strumento insosti che vanno risolti in profon tuibile. Fin qui praticamente dità, sia pure con dei piani or l'agonismo tecnico ha avuto il ganici da sviluppare nel corso sopravvento — ed era logico degli anni. — per creare un movimento Erano presenti il Consulente che oggi anche all’esterno si Nazionale Don Nicola Pavoni, avverte e si ammira, ma la il Segretario Generale Borghi, funzione del CSI trascende t il apo dell'ufficio Stampa Ber semplici risultati per giungere tocco, il Vice Segretario Bur- a scopi ben più alti. disso, i Consiglieri Nazionali Gli aspetti esaminati nella Brayda, Cozzali e Lisi e gli riunione di domenica sono sta Ispettori Di Mauro per la Sici ti: a) situazione formativo-edulia. Boffoli per le Puglie. Spon cativa. b) organizzativo-fìnansali per l’Abruzzo Desopo per ziaria; c) problemi agonistici e la Lucania. Dopo un breve soluto di finanziamento Borghi che sottolineava l'im Il Consulente Nazionale con portanza della riunione voluta felice sintesi ha avviata la di dal Consiglio Direttivo nell’ul scussione nel corso della quale tima seduta all'isola d’Elba, il sono emersi aspetti interessanti Consulente Nazionale ha fatto di studio e di impostazione. il punto morale sulla situazio Borghi ha ringraziato il Con ne. Don Pavoni, nell'osservare sulente Nazionale per la bril come il nuovo periodo a cui lante traccia mentre Bertocco,
L
Per un secondo decennio educativo - Avanzare giusti diritti < Gettate le basi per un Trofeo del Sud - Carenze da eliminare > reduce da un giro nel Sud dove ha acquistato particolari espe rienze, ha affermato come pur troppo sport nel Sud voglia dire per 1’85% calcio e questo ancora mantenimento impossi bile ed oneroso di squadre mercenarie. Per cui occorre smontare l’assolutismo degli altri (monooolizzatori dei pa trimoni provinciali e comunali comunque dedicati allo sport e alle iniziative del genere) per inserirci con il nostro movi mento giovanile nella vita spor tiva generale avanzando giusti diritti. Relatore centrale della riu nione è stato il dr. Cozzali, Consigliere delle Puglie che. co noscitore profonde delle sue zone e dei problemi delle stes se, ha esposto i punti positivi e negativi, naturalmente, del movimento per la mancanza di mezzi, di attrezzature, ma in particolare per la carenza dei quadri, mal comune questo, del
RIFLESSIONI DOPO L’INCONTRO CON L IRLANDA DEL NORD
Jia He!fas!
Anno XHI-H 2-3 -Roma 23Gennaio 1958
alla periferia
(VARI campanelli d'allarme I L’assenza di Gratton e di trovare per forza un - capro vera cosa? Noi siamo convinti che le gare di campionato non che avevano fatto sentire i Chiappella ha enormemente in espiatorio» nella persona di perderebbero il loro fascilo se loro trilli ammonitori in più fluito sul rendimento della Foni o nell’indirizzo tecnico fe le società di prima grandezza, squadra azzurra che non pote derale che, pur avendone la di una circostanza circa la va permettersi il lusso di con responsabilità, non riteniamo rinunciassero al complesso dei fragilità della nostra compa cedere facilitazioni. Se poi si che i suoi componenti debbano grandi nomi. Si acuirebbe mag gine azzurra, oggi cantano le tiene presente che nei primi vestirsi con l’abito della colpa. giormente lo spirito campanili meste canzoni delia delusione minuti di giuoco l’Italia pote Vi sono due grandi problemi stico ed i campionati si man e dell’amarezza. va segnare almeno due reti che in seno alla FIGC ch<- si ba terrebbero su un piano più equilibrato. La sentenza di Belfast se solamente il caso rappresenta sano sul calcio italiano: uno è Trovata le soluzione tecnica gnerà una data amara nella to dalla sfortuna non ha per squisitamente organizzativo e organizzativa per le Serie A e B, storia del calcio italiano; possa messo di realizzare; ci si deve verte sulle varie Leghe profes per le altre divisioni le solu essere valido incentivo per una convincere che anche la sorte sionistiche o semiprofessioni'ti- zioni si presentan ' pi- facil immediata riscossa anche se il è stata nostra avversaria. Ag che e l’altro è tecnico Necessita considerare che in mente attuabili riscatto dovrà nascere in un giungiamo inoltre l’espulsione effetti Quindi vi sono problemi che la vasta organizzazione di Ghiggia nel momento più de clima di sconforto. hanno soprattutto una veste mo Dopo la prima gara di Bel licato della gara e dobbiamo calcistica trovasi nella fase cru rale che non possono essere fast il carosello dell’euforia fe serenamente considerare, erro- ciale ed ancora oggi non ha 'ignorati non solamente sotto un ce presa in seno al complesso ri d’impostazione a parte, che una veste chiaramente definiazzurro ed in effetti si poteva parlare di vittoria perché la Una data amara - Non è necessario trovare un « capro espiatorio » • Non bastano gP nostra Nazionale aveva trova-1 to un superiore spirito che nel incassi - Nessun Giocatore coltivi illusioni di vita agiata con i proventi del calcio le precedenti prestazioni sem brava scomparso. La seconda gara si presen la nostra sconfitta si può at ta. In effetti le nostre società profilo sportivo ma anche in tava molto più difficile della tribui re ollo ‘-dea bendata» di professionistico hanno esclu• quello squisitamente sociale. prima, perchè essa, dopo il vit che inon è stata benigna nei sivamente i giuocatori ed i tec Necessita che le carie nor torioso incontro degli italiani nostri riguardi. nici, quindi i dirigenti, che sono me in via di attuazione sul pro con il Portogallo, rappresenta Oggi è facile affermare che nel contempo »datori di lavo fessionismo e dilettantismo tro va il raggiungimento o meno di su un terreno che si sapeva ro», sono dei dilettanti per cui vino immediata applicazione ed una meta ambita, non solamen comunque fangoso l’avere im pesa, in linea normale, la re abbiano la veste della rnassima te per gli azzurri ma anche messo i - virtuosi oriundi » è sponsabilità morale e spesso disciplina e severità per gli irlandesi. stato un errore, considerando materiale di amministrare sem Proprio in questi giorni uno Inoltre i fattori psicologici che su terreni pesanti il loro pre con un certo passivo società di IV Serie ha dovuto hanno una grandissima impor rendimento è modesto. Ci do Ci si deve chiedere, potreb rinunciare al campionato ed i tanza nel calcio Nella prima mandiamo quale tecnico avreb bero vivere con i soli «-incas giuocatori, tutti stipendiati, per gara i nostri avversari erano be escluso Ghiggia. Montuori e si » le nostre società? Cosi co tornare alle loro lontane case, sicuri di batterci facilmente e Schiaffino, certamente nessu me funzionano oggi l’afferma hanno dovuto ricorrere alla be questo convincimento si basava no; rivarrebbe Da Costa che, zione negativa si può pronun nevola comprensione del Pre sulla carta del pronostico che almeno sulla carta, poteva es ciare senza tema di smentita. fetto che ha loro elargito il considerando i precedenti del sere il gìuocatore che più de Le grandi società di Serie A denaro per il viaggio e ciò per la squadra azzurra non poteva gli altri possedeva un tiro di debbono preoccuparsi dello evitare il mortificante foglio che presagire una nostra scon notevole forza e che comunque «spettacolo» e del risultato e di via. fitta. Viceversa nella gara... non è stato il peggiore attac quindi creano le -formazioni Ben venga una schiarita nel amicnevole, i nostri azzurri di cante. di lusso » anche se il rendi mondo calcistico e si tuteli e mostrarono, malgrado un arbi Sulla formazione di Belfast mento sarà modesto; le altre si dia più incremento al dilet traggio non molto sereno, una poteva lasciare qualche per della provincia o quasi anche vitalità e una consistenza tec- plessità l’immissione di Piva- se formano squadre meno co tantismo integrale e questo non nica che mise in stato di giu- telli, che pur attraversando un stose non hanno il conforto dei deve riguardare esclusivamen te il settore della Lega Giova stificato allarme i nostri av- felice periodo di forma, poteva grandi incassi. La soluzione? O si adeguano nile. versori. considerarsi il meno adatto in Nel secondo incontro i nostri una gara che si sapeva basata le amministrazioni delle società Devesi eliminare la errata avversari ci accolsero con uno sul combattimento, al suo po in ragione delle « entrate » op mentalità che. purtroppo, oggi stato d'animo ben prevenuto sul sto avremmo preferito un Vir pure, quando è possibile, co ha fatto presa sulla massa di valore della nostra squadra e gili che, anche se inferiore me del resto anche oggi si ve tutti i calciatori i quali consi quindi il fattore sorpresa non tecnicamente, avrebbe avuto più rifica. continui — anche se su poteva più esistere e conse « grinta - e più prontezza di una linea modesta — il mece derano il calcio un valido mez guentemente l’ostacolo da su tiro. natismo dei dirigenti. Si teme zo per vivere agiatamente. Tut perare per gli azzurri era ben Ma il rammarico delt i scon che lo » spettacolo » si declassi? ti sappiamo che ciò non cor più difficile della prima gara. fitta non ci deve \ndurre a Che il giuoco diventi una po- risponde alla realtà; i tratta-
menti principeschi sono riser vati ad un numero esiguo di atleti, nel mentre la maggio ranza, e parliamo di calciatori delle massime divisioni, perce piscono buoni stipendi che pos sono essere considerati inade guati se si tiene presente che all’incirca la carriera di un gìuocatore può avere la durata di circa dieci o dodici anni. Dopo l'attività calcistica, vis suta con una certa agiatezza, cosa faranno nella vita questi calciatori? Oggi vediamo nomi illustri del calcio italiano, vec chi nazionali, che prestane la loro opera pressi, società di IV Serie con una retribuzione che non è sufficiente a soddi sfare le pur modeste necessità familiari e s* trovano sempre /í-bn dtsoccupnsotto Passi' zio ne. La FIGC deve operare con (/rande dedizione affinchè i di rigenti di società si mantenga no su una linea più aderente alla realtà economica del calcio nazionale. Ridurre al minimo i settori professionali e semi pro fessionali e pretendere un ri gidissimo rispetto delle norme che '■egolano tali settori e ri servare la massima assistenza tecnica e morale alla massa di lettantistica. Abbiamo accennato affretta tamente argomenti che richie dono un profondo esame e quindi non mancheremo di ri tornare sui «motivi calcistici» che sono oggi allo studio della FIGC. Ne abbiamo voluto fare un modesto cenno perchè siamo convinti che il complesso pro blema calcistico non significa semplicemente una attività ago nistica, ma rappresenta un se rio problema sociale. Torneremo a parlare anche dell’impostazione tecnica, del divismo, del Centro Tecnico Fe derale, dei tribunali calcistici, e con1 ciò non pretendiamo di essere considerati dei saccenti ma semplicemente portati ad offrire una producente colla borazione. senza nulla preten dere, così come è nel costume del Centro Sportivo Italiano. GENEROSO DATTILO
ll Marchese Luigi Ridotti, in un suo recente viaggio a Napoli, ha visitato la sede dell’A. P. Partenope ed i locali della Po lisportiva C S. L, dove si è a lungo intrattenuto con i diri genti provinciali, rivolgendo parole di vivo elogio e di in citamento. Nella foto: il Marchese Ridotti tra l’ispettore CSI della Campania Salerno (alla sua destra) ed il rag Ottaviano Massimi, segretario nazionale del G. G. G.
Sintesi - Regolamenti C AMPIO NATI NAZIONALI <• Possono partecipare gli atleti in possesso della tessera CSI per l'anno 1958, iscritti anteriormente al 1. febbraio 1958, purché non classificati I e II categoria della FISI. Quelli classificati Juniores dovranno essere tesserati per la stessa Unione Sportiva per la quale prendono parte ai campionati o per la Polisportiva Provinciale autorizzata a svolgere at tività federale. ❖ Gli atleti partecipanti ai campionati devono avere la se
guente età (anni compiuti entro il 31 dicembre 1957): — fondo: minima 16, massima 19 compiuti (nati negli anni 1938, 1939, 1940, 1941); _ slalom gigante - slalom speciale: minima 14, massi ma 17 compiuti (nati negli anni 1940, 1941, 1942, 1943). <• Ogni Comitato potrà iscrivere n. 3 atleti per le gare di fondo e n. 2 per le gare di discesa, oltre a n. 2 riserve per ciascuna specialità in programma e n. 2 squadre staffetta. I
—
<
(Continua in seconda pagina)
PROCEDE A GONFIE -VELE L> ATTIVITÀ’ INVERNALE
Campestre si campestre no a stagione particolarmente propizia e la necessità di organizzare almeno sette prove locali per poter par tecipare alla finale nazionale con due rappresentanti hanno dato un impulso tutto particolare al campionato di corsa campestre CSI di quest’anno. Già una cinquan tina di Comitati hanno messo in programma un com plesso di centocinquanta prove, molte delle quali han no già avuto svolgimento con una partecipazione che già appare superiore a quella degli anni precedenti. Parlare della corsa campestre e della sua utilità pdò apparire un vano ripetersi ed un vano insistere su un argomento che la nostra periferia conosce quasi alla perfezione. L’inconveniente più strano e, in certo senso inspiegabile resta sempre, tuttavia, quello dell’attività federale, che è molto limitata in questo settore e sem brerebbe smentire !• numerose e continue lodi che si rivolgono alla corsa campestre, come elemento fonda mentale ed insostituibile della preparazione invernale per tutti gli specialista' dell’atletica leggera. Se davvero la corsa campestre è da reputare di tan ta e tale importanza, perchè ne viene lasciata l’orga nizzazione ai soli Enti di propaganda e perchè non viene convenientemente ed adeguatamente diffusa anche tra gli atleti tesserati alla Federazione* E’ vero che gli organi federali in questo scorcio del l'anno sono alle prese con le complicatissime classifiche del G. P. di Società, classifiche del Trofeo Juventus Ita. lica, classifiche dei voti, classifiche del primi duecento (!) atleti e delle prime cento (!!) atlete; tuttavia i dirìgenti federali, ed In particolare quelli periferici, non dovreb bero mancare di dedicare particolari attenzioni allo svi luppo di una disciplins». tanto utile e benefica quale ap punto la « campestre ». Comunque possiamo comprendere appieno il fer vore che anima e impegna i massimi ed i minimi diri genti della FIDAL, anche se molta parte del loro la voro avrebbe ed ha bisogno di organicità, come di con vergere di più verso una specialità altrove ben più se guita. Chi ci toglie infatti dalla testa, ad esempio, che la corsa campestre avrebbe necessità d’una ben più sentita c convinta propaganda proprio da parte della FIDAL nazionale affinchè la FIDAL periferica si faccia pro motrice o stimolatrice delle iniziative che nessun so dalizio vuole, sa o pensa dì prendere? Chi cl toglie dalla testa che il « cross » è un’attività sviluppatissima in tutta Europa e niente affatto trascurata dagli altetl che vanno per la maggiore? Epperò tutti gli anni, puntualmente, viene data oc casione per fare di questi rilievi, limitandosi 1 attività federale ai campionati nazionali, ai quali gli atleti ol tre tutto, pervengono con una preparazione più che ap prossimativa, dando sempre più l’impressione che una perniciosa ed estesa soluzione di continuità caratterizzi la loro vita sportiva nel periodo invernale. 1 nostri attivi dirigenti periferici hanno invece ben compreso, ormai, quale sia l'importanza dell attri ita atletica invernale all’aperto e con sempre maggiore en tusiasmo aderiscono all’invito lanciato dalla CTN. Ed ) progressi che anche la finale nazionale di quest’anno sa prà far registrare ne saranno la prova più convincente.
L